Coltivatore Cuneese n.3 anno 2017

Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in Abb. Postale / D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) Art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

36ª Fiera Nazionale della MECCANIZZAZIONE AGRICOLA

16-17-18-19marzo marzo2016 2017 17-18-19-20

area fieristica via Alba SAVIGLIANO

1946

2016

70 ANNI

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1-31 marzo 2017 - Anno 71

SOMMARIO Le cifre del Biologico a livello Regionale e Nazionale......................................... 44-45

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Frutticoltura biologica: come cogliere le opportunità di mercato.... 46-47

Interventi agronomici del mese ............................ 48

Psr: vicina l’apertura delle nuove domande

Psr: vicina l’apertura delle nuove domande. . ... 4-5

Infrastrutture per i Consorzi irrigui ................... 6-7

Salta il matrimonio del secolo: Kraft- Heinz rinuncia a Unilever............................... 8 Alluvione: bene gli interventi regionali per accelerare i risarcimenti ............................................. 9 Aumentano i consumi e le esportazioni di frutta.................................. 10-11

I lupi della non decisione. . ........................................ 11

Riscopriamo il significato della Santa Pasqua. . ..................................................... 12 Le Nostre Radici........................................................... 13 La posta del Coltivatore. . .................................... 15-16 Testo Unico del Vino – Legge 238/16 .......... 20-28

L’asti Doc “Secco” ottiene il primo sì.. ....................................................... 30

Positivi gli accordi di filiera sui cereali. . ............................................................... 32-33 Conalpi, iniziata l’attività per il 2017. . .......... 34-36

Modifica della PAC: Regolamento “Omnibus” all’esame del Parlamento europeo . . ......................................... 38

Mele: il bilancio della campagna in corso .. ....... 40 A Fruit Logistica le previsioni di produzione dell’Emisfero Sud......................................................... 42 Editore: Edizioni Il Coltivatore Srl P. Foro Boario n°18 12100 Cuneo edizioni.ilcoltivatore@coldiretti.it Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino

Coordinamento di redazione Chiara Serra

Testo Unico del Vino Legge 238/16

La ricetta del Coalvi per la competitività dell’allevamento della Piemontese................ 49-51 Asprocarne: “La zootecnia non è tutta uguale e gli allevatori non sono tutti uguali”.. ........................................ 52-53

Al via la 36ª Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola................................. 71-73

La cimice asiatica si può fermare!......................... 54

La 17ª edizione “Un Borgo di Cioccolato” . . ................................................................... 80

Crisi di settore: incrementati gli aiuti per la zootecnia................. 54

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“Quale latte bolle in pentola?”.. .............................. 79

Fiori e frutti protagonisti a Lagnasco .. ......... 81-85 Il castagno essiccato conferma le sue grandi qualità come combustibile............................................... 87-90

Alluvione: bene gli interventi regionali per accellerare i risarcimenti

Scolitidi: usare correttamente le trappole alimentari per la cattura massale. . ................. 55-56

Speciale PAN: la normativa per i contoterzisti. . ..................... 91-92 Speciale PAN: le categorie delle macchine distributrici............................................................. 93-96

Appuntamenti con A.C.S.T.E.. . .................................. 97

Bra: Iniziati gli incontri territoriali dei dirigenti di zona . . ................................................. 57

Il silomais: prospettive future. . ............................... 98

Agriturismi, diamo forza e valore all’ospitalità rurale! .. ................................. 62

Emicrania: il mal di testa più diffuso .. ...................................... 102

I vitelloni della coscia IGP protagonisti a Mela Verde.. ................................ 60-61

Giovani Impresa, viaggio studio e seminari sulla cultura d’impresa. . ................................................ 64-65 Pensionati Coldiretti: una polizza riservata contro gli infortuni. . .. 66-67

Crociera nei fiordi norvegesi con Donne Impresa e Associazione Pensionati........ 68

“Salute e sicurezza in agricoltura.

Un’indagine conoscitiva su lavoratori immigrati”............................................ 69

Grafica e impaginazione Mara Chiardola

Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Dario Castagneri, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Tiziana Franchino, Cesare Gallesio, Rosanna Giraudo, Elena Gola, Flavio Marchisio, Giulia Marinari, Lorenzo Martinengo, Manuele Molinari, Laura Occelli, Matteo Orcellet, Franco Parola, Nadia Olivero,

“Rent to buy”: vantaggi e rischi per chi stipula il contratto................................... 100-101

Viscosupplementazione dell’anca....................... 103

Contributi dovuti per l’anno 2017 ai lavoratori domestici............................................. 104 Lavoro e malattie professionali: i disturbi muscolo-scheletrici.................... 106-107

Scadenze.. ........................................................... 108-109 Il Mercatino del Coltivatore.................................................. 111-114

Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Manuela Renaudo, Davide Roà, Francesca Vinai.

Redazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Stampa: Arti Grafiche Cuneo S.r.l. – agam.it

Concessionaria esclusiva della pubblicità TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 - 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it “Il Coltivatore Cuneese” Registrazione del tribunale di Cuneo n.100 del 7/12/1955 - Reg. Cronol. n.3296 - 1 copia € 3.00 Abbonamento annuo € 30,00 - Abbonamento annuo soci Coldiretti Cuneo € 5.00 - Abbonamento annuo soci Coldiretti altre province € 20.00 - Altri abbonamenti ridotti € 6.00

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EDITORIALE

Psr: vicina l’apertura delle nuove domande

Di Delia Revelli presidente Coldiretti Cuneo e Piemonte

C

oldiretti è al lavoro con gli esperti dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura rispetto all’apertura delle nuove domande sul Psr ed alla gestione di quelle presentate sui bandi 2016.

Di seguito, lo stato dei lavori aggiornato al tavolo verde tenuto a fine febbraio:

Operazione 10.1.5 – scorrimento graduatoria bando 2016

Il provvedimento, che riguarda le tecniche per la riduzione di emissioni di ammoniaca e gas serra in atmosfera, ha avuto un incremento delle risorse sul bando 2016 per complessivi 2 milioni 533 mila euro.

Non verranno utilizzate le intere risorse disponibili (ammontanti a complessivi 3 milioni di euro ed attualmente allocate nell’esercizio

2018), ma una parte significativa delle stesse.

Ne consegue, stante il fatto che trattasi di un intervento che genera un impegno quinquennale, che le imprese che usufruiranno della copertura finanziaria risultano essere inferiori a quelle precedentemente ipotizzate.

Operazione 6.1.1 – insediamento giovani

L’apertura del nuovo bando è prevista entro inizio marzo.

In merito si conferma che per quanto concerne la Produzione Standard (parametro per poter beneficiare del premio), la stessa verrà elevata a 250 mila euro (rispetto ai 150 mila euro precedenti).

Il punteggio aggiuntivo riconosciuto alle imprese che, rispetto ai precedenti bandi integrati (6.1.1 + 4.1.2), presentano la domanda di insediamento in posizione ammissibile, ma

non finanziabile, è confermato in 3 punti.

Parallelamente il termine di 12 mesi dall’acquisizione della partita IVA entro il quale il neo imprenditore può presentare domanda di sostegno in riferimento all’operazione in oggetto, non può essere modificato in sede di bando in quanto condizione strutturale prevista nell’ambito del PSR della Regione Piemonte.

Programma integrato – intervento congiunto (6.1.1 + 4.1.2)

L’apertura del nuovo bando è prevista per inizio marzo.

L’intervento presenterà un’unica graduatoria finale.

In termini di impostazione della richiesta di contributo, si tratterà di una domanda nell’ambito della quale inserire gli investimenti previsti (ai

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EDITORIALE sensi della 4.1.2) ed a cui “agganciare” il premio riconducibile all’operazione 6.1.1.

Ne consegue che, in linea di massima, per ogni singola area di intervento potranno essere individuati i relativi investimenti (secondo le regole riconducibili ad ogni singola operazione).

Il contributo spettante al beneficiario, quindi, sarà dato dalla somma dei premi spettanti per ogni singola operazione (4.1.2 + 6.1.1).

Per quanto concerne i criteri di selezione, con particolare riferimento al sesto criterio (produzioni inserite in regimi di qualità), è stata accolta la proposta in base alla quale l’adesione effettiva a tali regimi sia verificata in fase di istruttoria e di accertamento finale.

In merito ai suddetti interventi è in fase di valutazione la possibilità di assegnare alle domande di sostegno presentate da imprese agricole situate in aree svantaggiate (D e C2), il 25% del budget complessivo del bando (rispetto alla percentuale attuale del 20%).

Operazione 4.1.1 – miglioramento aziendale

L’apertura del prossimo bando è prevista tra la fine del mese di marzo e l’inizio di aprile.

La dotazione finanziaria dovrebbe attestarsi intorno ai 27 milioni di euro.

Lo slittamento temporale di un mese rispetto all’apertura dei bandi sopra indicati, è dovuta al fatto che si procederà con un ulteriore scorrimento della graduatoria relativa al bando 2015/2016. Sotto questo punto di vista le risorse recuperate ammonterebbero indicativamente a 5 milioni di euro.

Nell’ambito del nuovo bando dell’operazione 4.1.1 si prevede di assegnare un punteggio aggiuntivo alle imprese che, rispetto ai precedenti bandi integrati (6.1.1 + 4.1.2), presentano la domanda di miglioramento (4.1.2) in posizione ammissibile, ma non finanziabile.

In tal senso, è stato precisato che qualora siano già stati realizzati degli investimenti riconducibili all’iniziale

domanda di sostegno 4.1.2, questi non potranno usufruire del contributo sul nuovo bando (al riguardo la Regione, a fronte di specifica richiesta, ha ricevuto un parere negativo anche da parte dell’avvocatura regionale, oltre che dalla Commissione europea).

Al riguardo è stato chiesto ed ottenuto che, in ogni caso, per tali interventi venga comunque prevista la possibilità di assegnare un punteggio anche a tali interventi così da permettere all’impresa di poter ripresentare il progetto integrato iniziale (senza modifiche) ed usufruire, in termini di graduatoria, dell’intero punteggio assegnabile (seppur gli investimenti previsti risulteranno solo parzialmente finanziabili).

Operazione 6.4.1 – creazione e sviluppo di attività extra agricole

Entro il mese di maggio dovrebbe essere aperto il bando che riguarda gli agriturismi, le fattorie didattiche e l’agricoltura sociale.

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INFRASTRUTTURE

Le domande vanno presentate entro il 30 giugno 2017

Infrastrutture per i Consorzi irrigui

E’

stato pubblicato il Bando Nazionale PSRN (Programma di Sviluppo Rurale Nazionale) relativo all’operazione 4.3.1. Investimenti in infrastrutture irrigue. Si tratta di un bando di selezione di proposte progettuali, la cui finalità è quella di rendere più efficiente l’uso dell’acqua in agricoltura attraverso la realizzazione di investimenti in grado di migliorare la capacità di accumulo delle acque e le modalità di gestione delle risorse idriche a fini irrigui.

I soggetti beneficiari sono i consorzi irrigui: è previsto che il contributo venga concesso in conto capitale e la misura dello stesso è pari al 100% della spesa ammessa (l’importo massimo di finanziamento è stabilito in 20 milioni di euro per ciascun progetto). La dotazione

finanziaria è pari a 291 milioni di euro.

Le domanda di sostegno possono essere presentate in riferimento al periodo: 15/02/2017 – 30/06/2017.

Per eventuali approfondimenti e

visionare gli allegati al bando) il link del MIPAAF è: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/10905

Le finalità della misura

Gli obiettivi sono quelli di rende-

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Un solo gruppo. Tanti servizi. La stessa attenzione.

Impiantistica e climatizzazione, manutenzioni, ristrutturazioni, gestione energia, efficientamento energetico, fotovoltaico, illuminazione a led, scavi, asfalti di cortili, strade e manutenzione aree verdi.

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INFRASTRUTTURE re più efficiente l’uso dell’acqua in agricoltura attraverso la realizzazione di investimenti che migliorino la capacità di accumulo delle acque e le modalità di gestione della risorsa idrica a fini irrigui. Le operazioni finanziate con la sottomisura 4.3, tipologia di operazione 4.3.1, pertanto, in conformità al fabbisogno “F.08 Ristrutturazione, ammodernamento e realizzazione di nuovi sistemi di adduzione e distribuzione, e di invasi artificiali” del PSRN ed in linea con la Priorità P5 “Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio ad un’economia a basse emissioni di carbonio” connessi con gli obiettivi della Focus area 5A “Rendere più efficiente l’uso dell’acqua nell’agricoltura” individuati nell’Accordo di Partenariato, devono essere finalizzate all’adeguamento, all’ammodernamento, al miglioramento ed al recupero dell’efficienza delle infrastrutture esistenti (reti e invasi), o alla realizzazione di nuovi bacini di accumulo, nonché al riutilizzo dei reflui a scopo irriguo.

Si sottolinea il carattere extra-

aziendale dei progetti finanziabili.

Si precisa infine che i progetti che con la misura si intendono finanziare, perseguendo il risparmio idrico attraverso la riduzione delle perdite, l’accumulo di acque e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento concorrono anche al rispetto degli obiettivi trasversali del Programma “Ambiente” e “Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici” ed al raggiungimento dell’Obiettivo Tematico n. 6 “Tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse” partecipando direttamente alla quantificazione del risultato atteso RA 6.4 “Mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici attraverso la diminuzione dei prelievi e dei carichi inquinanti, l’efficientamento degli usi nei vari settori di impiego e il miglioramento e/o ripristino graduale della capacità di ricarica delle falde acquifere” dando attuazione all’azione “6.4.6 Interventi volti a rendere più efficiente l’uso dell’acqua nell’agricoltura (Focus area 5.A)” assegnata dall’Accordo di partenariato al PSRN.

I beneficiari

Il sostegno è diretto agli Enti irrigui, come definiti all’art.2, che svolgono, per proprio statuto, attività a servizio, direttamente e indirettamente, di una pluralità di utenti e/o aziende, in forma collettiva.

Per avere diritto alla concessione ed al pagamento del contributo pubblico per la sottomisura 4.3 i proponenti devono rispettare le condizioni di ammissibilità, alla data di presentazione della domanda di sostegno e per tutta la durata dell’operazione.

La titolarità della concessione di derivazione, come definita all’art. 2, deve essere posseduta e quindi dimostrata, a pena di inammissibilità della domanda di sostegno, entro 30 giorni dall’approvazione della graduatoria provvisoria e, comunque, non oltre l’approvazione della graduatoria definitiva.

Non è prevista la partecipazione ai benefici della sottomisura ad altri soggetti che non possiedano tali requisiti.

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FONDO

Salta il matrimonio del secolo: Kraft- Heinz rinuncia a Unilever

K

raft Heinz ha deciso di gettare la spugna sulla proposta di acquisto da 143 miliardi di dollari di Unilever, il colosso angloolandese col quale avrebbe creato un gigante transnazionale del settore dei prodotti di largo consumo.

L’annuncio è stato affidato a uno scarno comunicato congiunto delle due società: “Unilever e Kraft Heinz annunciano che Kraft ha ritirato amichevolmente la sua proposta per un’unione delle due società, mantenendo un clima di reciproco rispetto fra le due società. Kraft Heinz, in particolare, nutre un profondo rispetto per la cultura, la strategia e la leadership di Unilever”. Poche righe che mettono fine a quello che avrebbe potuto essere il matrimonio del secolo nel settore dei prodotti di consumo, creando un gigante dal portafoglio assai ricco. Unilever è una multinazionale anglo - olandese proprietaria di molti tra i marchi più diffusi nel campo alimentare, bevande, prodotti per l’igiene e per la casa. Il suo giro di affari è di 48,43 miliardi di dollari l’anno e utili netti per 5,17 miliardi, impiegando complessivamente 171 mila dipendenti. Oltre ad avere un titolo quotato in diverse piazze d’Affari tra cui Milano, Londra e New York.

Kraft Heinz nell’immaginario collettivo sinonimo di sottilette e ketchup, è il gigante Usa del comparto alimentare nato dal matrimonio tra le due so-

cietà nel 2015. Da cui ha visto la luce un gruppo da 26,48 miliardi di dollari di ricavi e 3,63 miliardi di profitti annuali. E il suo titolo è scambiato sul Nasdaq.

Non sono però i numeri e le prestazioni operative ad aver pesato in maniera decisiva sul nulla di fatto. Da un lato il business aggressivo, quello del taglio dei costi, dall’altro un capitalismo responsabile, riflesso di due modi di fare impresa ed economia diversi, seppur appartenenti entrambi alla cultura anglosassone.

Coldiretti contraria a fusioni tra colossi dell’agroalimentare

Per Coldiretti, con la fusione si sarebbe concentrato ancora di più il potere delle dieci multinazionali del cibo nel pianeta che attraverso 500 marchi controllano il 70 per cento del mercato alimentare, con pesanti effetti sui rapporti contrattuali con il settore agricolo frammentato in 570 milioni di aziende agricole nel mondo. Le grandi multinazionali del cibo sono in grado di condizionare non

solo i mercati ma anche le politiche di sicurezza alimentare e ambientale dei governi nei diversi continenti con effetti anche sulla salute dei cittadini.

Una tendenza che favorisce anche l’omologazione e la standardizzazione dell’offerta alimentare a livello globale con la perdita di biodiversità che va contrastata anche con lo sviluppo di modelli di consumo alternativi.

Coldiretti vuole evitare che si verifichi quanto già è successo in Italia con le centrali di acquisto dei supermercati. Con nomi e sfaccettature diverse oggi i consumatori che acquistano nei supermercati (e sono il 72 per cento) comprano lo stesso prodotto con etichette di fantasia diverse tra loro e distribuite da tre grandi centrali di acquisto che impongono il prezzo al consumatore, ma anche quello ai produttori ed ai trasformatori. Questa è una situazione che lo stesso Antitrust ha più volte analizzato, rispetto alla quale però non si sono individuati rimedi. In buona sostanza produttori e consumatori sono ostaggio di tre grandi soggetti economici che condizionano sia chi produce, sia chi distribuisce, sia chi consuma. Non si tratta solamente di una vergogna tutta italiana, ma questo è il frutto dell’economia americana importata dall’Europa senza mediazione e senza tenere conto della nostra cultura che è diversa dalla loro. michelangelo.pellegrino@coldiretti.it

Presenti in Fiera a Savigliano STAND K29-31

1 2 0 3 8 S AV I G L I A N O ( C N ) - V I A D E L L’ A R T I G I A N AT O 3 9 / V I A S . N . O . S . 2 T E L . / FA X 0 1 7 2 6 3 3 . 6 5 5 - m t a @ m t a a g e n z i e . i t - w w w. m t a a g e n z i e . i t

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ALLUVIONE

Alluvione: bene gli interventi regionali per accelerare i risarcimenti

L

a Giunta regionale ha approvato una delibera che delimita le zone agricole danneggiate in Piemonte dall’alluvione dello scorso novembre e quantifica i danni subiti dalle aziende agricole in 47,156 milioni di euro. Il maltempo ha colpito un numero significativo di imprese agricole piemontesi, distribuite su un’area che comprende 222 comuni, le quali hanno subito gravi danni alle strutture ed ai terreni.

“Una delibera importante in quanto ora la Regione è autorizzata a chiedere al Ministero delle Politiche Agricole di riconoscere il carattere eccezionale delle forti piogge cadute tra il 21 ed il 26 novembre scorsi sottolinea Delia Revelli presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte –. Auspichiamo che la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale, che

Una volta pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto ministeriale di declaratoria e di individuazione dei territori danneggiati, le aziende agricole che hanno subito danni infrastrutturali o strutturali dovranno presentare domanda per il risarcimento entro 45 giorni individua i territori danneggiati, avvenga in tempi brevi così che le imprese colpite possano presentare la domanda di risarcimento”.

“E’ opportuno, però, che ora la Regione Piemonte si faccia portavoce presso il Ministero delle Politiche Agricole della riduzione del parametro del 30 per cento di danno sulla PLV (produzione lorda vendibile) delle aziende colpite dall’alluvione al fine di dar loro la possibilità di accedere al fondo nazionale di solidarietà – afferma il Delegato Confederale Bruno Rivarossa (nella foto) - Inoltre, come già avevamo evidenziato, auspichiamo che il Presidente della

SUPER E! ION VALUTAZ

Regione Piemonte firmi l’atto per far sì che la velocizzazione delle procedure relative al ripristino dei terreni possa essere estesa anche alle aree a vincolo idrogeologico”.

“Danni così pesanti”, ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero, “sono il tributo che l’agricoltura ha pagato affinché l’alluvione non provocasse tragedie e vittime nei centri abitati. A differenza del passato, infatti la creazione di nuovi argini con casse di espansione che mitighino gli effetti delle acque sugli abitati ha permesso di limitare i danni alle città e alle persone. Gli agricoltori sperano che questo giusto sacrificio venga tenuto in considerazione dallo Stato nel momento dei risarcimenti. L’assessorato con le strutture decentrate (ex province) ha lavorato bene, i 1500 sopralluoghi compiuti dai nostri funzionari nelle aziende agricole, sulle strade interpoderali, sui canali irrigui ne sono la dimostrazione”.

Dai sopralluoghi sono stati rilevati danni per 47,156 milioni di euro: 16,341 riguardano le infrastrutture irrigue e le strade interpoderali, 30,815 le strutture aziendali. In particolare 22,696 milioni riguardano la provincia di Cuneo (12,671 per le infrastrutture, 10,025 per le strutture)

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MERCATI

Aumentano i consumi e le esportazioni di frutta

U

n’analisi della Coldiretti evidenzia che mai così tanta frutta e verdura Made in Italy è arrivata sulle tavole straniere con il record storico nelle esportazioni che raggiungono per la prima volta il valore di 5 miliardi di euro. Inoltre, gli acquisti delle famiglie italiane sono aumentati del 2% rispetto al 2015, anno in cui si erano fermati a quota 8,1 milioni di tonnellate di cui 4,5 milioni di frutta e 3,7 milioni di verdure, solo di prodotto fresco secondo i dati di Macfrut Consumers’ Trend elabo-

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Delia Revelli, presidente di Coldiretti Cuneo, nel commentare i dati positivi dei consumi e delle esportazioni, ha evidenziato la necessità per il settore di investire, soprattutto in provincia di Cuneo, in strutture di trasformazione e non fermarsi alla situazione attuale che vede tarata la produzione frutticola sulla vendita del prodotto fresco.

rati dalla Coldiretti e presentati in occasione della giornata nazionale dedicata agli agrumi Made in Italy nei mercati di Campagna Amica, da via Ripamonti a Milano a quello in piazza della Costituzione a Cuneo fino a Pisa in Via Aurelia e in molti altri, con tutor della spesa, spremute e offerte speciali.

Se le mele sono il frutto più consumato, al secondo posto ci sono le arance, sul podio degli ortaggi preferiti dagli italiani salgono nell’ordine le patate, i pomodori e le insalate/ indivie.

L’andamento positivo dei consumi è spinto soprattutto alle preferenze alimentari dei giovani che fanno sempre più attenzione al benessere a tavola. Il risultato è che la spesa per frutta e verdura degli italiani raggiunge i 98,55 euro al mese per famiglia, sorpassa quella per la carne

ANIMALI SELVATICI ed è diventata la prima voce del budget alimentare delle famiglie con una rivoluzione epocale per le tavole nazionali che non era mai avvenuta in questo secolo, secondo gli ultimi dati Istat.

La domanda di cibi sani arriva anche dall’estero dove sono stati esportati complessivamente 4,4 miliardi di chili di frutta e verdura fresca nel 2016 con un aumento del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Un risultato ottenuto nonostante l’embargo totale in vigore nei confronti dei prodotti ortofrutticoli nazionali da parte della Russia, un blocco che ha pesantemente danneggiato i produttori che si erano specializzati per soddisfare i gusti di quel mercato. Si tratta anche degli effetti di un cambiamento degli stili di vita che ha fatto lievitare a livello internazionale la domanda di cibi più genuini come l’ortofrutta, che ha conquistato la base della piramide alimentare, con un consumo consigliato di almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno.

I lupi della non decisione

N

elle settimane scorse, la problematica dei lupi è tornata nuovamente alla ribalta della cronaca. I giornali hanno messo in contrapposizione il mondo agricolo e gli ambientalisti, anche a causa di un sistema politico che non decide e che cerca a tutti i costi la mediazione. Il progetto ministeriale che tende a salvaguardare le attività che si svolgono in montagna, punta a dare autonomia alle Regioni, affinché siano adottati piani di abbattimento, al fine di riportare il giusto equilibrio soprattutto nelle terre alte.

Questo non significa che pastori e margari siano a favore degli abbattimenti indiscriminati. Chiedono e Coldiretti lo fa da sempre, che non vi sia la prevaricazione del lupo sulle attività di allevamento nelle zone ove il selvatico è presente.

D’altra parte, è noto a tutti che il miglior equilibrio ambientale lo si ottiene attraverso l’uso intelligente da parte dell’uomo, di sistemi che garantiscono la custodia della naturalità. Questo non è realizzato da chi vorrebbe una montagna di boschi inselvatichiti.

In provincia di Cuneo, grandi errori sono già stati commessi con la popolazione del cinghiale, dei caprioli e dei cervi nelle zone alte.

Oggi, ci troviamo fatalmente nella situazione in cui la Regione non ha più fondi per pagare i danni causati dai selvatici, lupi compresi e gli allevatori, colpiti da questo squilibrio, dopo anni di malcontento, si trovano quasi costretti a lasciare. Una situazione insostenibile, che non deve essere lasciata in mano ai tecnici, ma con l’ausilio degli stessi, fornire ai politici gli strumenti per decidere. Ogni decisione non assunta o assunta in ritardo compromette il tanto auspicato equilibrio.

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FESTIVITA’

Riscopriamo il significato della Santa Pasqua

P

asqua significa passaggio! È una festa che ritorna ogni anno perché i passaggi da fare nella vita sono tanti e non si fanno una volta per tutte. A volte i passaggi sono strettamente personali.

Diventare maggiorenne, affrontare una malattia improvvisa, diventare madre o padre ... sono passaggi che cambiano le persone. Altre volte sono passaggi epocali o di intere famiglie e comunità. Un terremoto, ad esempio, segna un passaggio: niente è più come prima. La vita è fatta di passaggi, che non sono semplicemente passeggiate. Sono trasformazioni, cambiamenti. Richiedono impegno e mettono alla prova!

Per questo motivo, la Pasqua è preceduta dalla Quaresima. È un periodo di quaranta giorni che ogni anno offre una possibilità di prepararsi al passaggio, di allenarsi ai cambia-

menti. Arriveranno sicuramente, ma nessuno può prevedere quando toccheranno a lui i passaggi importanti.

La vita sociale di oggi abitua a non pensarci. Sembra più propensa a convincere che non si può far altro che lasciarsi portare dalla corrente degli avvenimenti, dal vortice delle emergenze, dal destino.

La Pasqua e la Quaresima, messe insieme, propongono un modo di vivere alternativo. Propongono di prepararsi ai cambiamenti. Suggeriscono un po’ di esercizi di allenamento

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per tenere sveglio lo spirito delle persone. Spesso l’impegno interiore a curare la propria anima è l’unica arma che abbiamo a disposizione per contrastare la passività, la rassegnazione, il fatalismo.

Il più grande valore della Pasqua cristiana è il fatto che essa indica il passaggio dalla morte alla vita, dalla desolazione alla gioia di vivere.

Alimenta speranza. Ma solamente per chi è disponibile a compiere il passaggio dalla propria incredulità alla fiducia, dalla rabbia interiore alla pacificazione, dal qualunquismo all’impegno. Ci auguriamo che molti credano fino in fondo nella possibilità di fare questo passaggio!

Buona Pasqua!

Don Giuseppe Pellegrino Consigliere ecclesiastico Coldiretti – Cuneo

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denti fissi

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LA VECCHIA IN CANTINA E IL FRATE IN BICICLETTA Aldo Giacomo Barra, attivo e lucido

A

ldo Giacomo Barra è nato il 12 maggio 1936 a Martiniana Po, in frazione Vonera: “Sono nato nella stanza dei miei genitori Giuseppe e Caterina. Facevano i contadini: avevamo 7 mucche e 2 maialini, con la vigna e i campi di grano e mais, la fame non l’ho mai patita per fortuna. Eravamo 5 figli, io sono l’ultimo e siamo restati in tre”.

ORFANO A 4 ANNI

Il carattere dei sui genitori: “Mio padre l’ho appena conosciuto, è morto il 16 luglio 1940, io avevo 4 anni. Ho ricordi vaghi di lui. Avevamo la stalla lassù e qui c’era una tettoia: mio padre aveva preso le mucche ed è venuto a prendere il carro per caricare il letame. In una curva il carro si è rovesciato nel bedale con noi 4 bimbi sopra: da quel momento mio papà non è più stato lui. Il carro era rovesciato, i vicini ci hanno soccorsi, era primavera e a luglio mio papà è morto. E’ stato molto difficile, mia madre aveva 38 anni ed ha reagito: per fortuna lo zio Chiaffredo ci ha aiutati e è stato per noi come un padre. Mia madre aveva un carattere forte”.

Avevano il forno: “Facevamo il pane ed il forno era utilizzato anche da altre 6 famiglie. Quando nel luglio 1944 le SS hanno bruciato la nostra casa, è andato in fiamme anche il granaio dove c’erano 30 quintali di grano: in quel momento, la fame l’abbiamo patita e il grano siamo andati a comprarlo a San Firmino, a 30.000 lire al quintale, strapagandolo!”.

La vita di una volta: “La lavatrice non c’era e mia madre andava dalla fontana, non c’erano i guanti e d’inverno il

gelo spaccava la pelle delle mani delle donne! Ricordo i bucati delle lenzuola fatti in grosse tinozze con l’acqua calda e la cenere …”.

LE VEGLIE

Le veglie: “Ci trovavamo nelle stalle, dove si raccontavano anche storie strane. Ricordo che i vicini mi dicevano quando ero un bambino: “Non andare giù in cantina, perché lì c’è la vecchia che ti prende … e poi le devi baciare il sedere” (mai successo: non ho mai sceso quelle scale!). Ricordo due Frati Cappuccini di Revello: uno aveva la barba bianca lunga e arrivava sempre a fare la questua con il sacco sulla spalla, mentre l’altro arrivava con il saio in bici. Mia madre a loro dava sempre del pane, della farina e delle patate. Loro ringraziavano e recitavamo una preghiera insieme.

Passavano anche altri poveri. Ricordo quello che aggiustava gli ombrelli e si fermava a dormire nel fienile. Uno faceva il “sibrè”, arrivava con una carriola e faceva i tini a domicilio: era di Tarantasca, un uomo altissimo, magro e brutto (raccontava che aveva fatto l’Alpino) e mio figlio quando lo vedeva arrivare per la paura si nascondeva.

Dopo il 1950 non li abbiamo più visti”.

L’INCHIOSTRO A TERRA

Le scuole: “Ho fatto la quinta Elementare a Martiniana. Con la maestra Anna Maria Ginotta di Barge per 4 anni e poi il maestro Ferruccio di Savigliano. Io ero vivace e facevo gli scherzi: un giorno con il mio amico Angelo Bono abbiamo preso uno spago legando i calamai di due banchi vicini.

Abbiamo fatto baccano, la maestra è arrivata e si è inciampata nel filo: un disastro d’inchiostro nero è finito sul pavimento! Ci ha messi in castigo in classe, ma noi siamo scappati da una finestra (Aldo ride divertito a lungo).

Poi in quinta ho messo la testa a posto e quando mi han dato la pagella il direttore didattico Giovanni Battisti ha chiamato mia mamma: voleva che io studiassi, ma mia madre gli spiegò che non c’erano i soldi”.

Ama la terra: “Ho sempre lavorato la terra. Fino al 2012, avevo ancora 25 mucche più tre scrofe. Ho coltivato le mele, le pesche, l’uva (per anni abbiamo venduto anche il vino), i kiwi e ora anche i mirtilli. La troppa burocrazia sfianca e stare sul mercato è difficile.

Abbiamo anche dovuto fare i conti con tre fallimenti e non è stato semplice”.

GIOIE IN FAMIGLIA

Le soddisfazioni: “Le gioie della famiglia mi fanno vivere! Mia moglie è Stefanina Giusiano, i nostri figli sono Silvana, Franco e Livio, abbiamo due nipoti, Andrea e Loris. Stefanina. Ci sposeremmo di nuovo e ancora prima! L’ho incontrata il 4 novembre 1959 a ballare, è stato amore a prima vista! Ci siamo sposati a Martiniana il 15 ottobre 1960. Niente viaggio di nozze”.

Un bilancio: “Se mi guardo indietro, sono soddisfatto. Rifarei le stesse cose, ma per favore non più orfano a 4 anni, ho tribolato tanto! Alla morte ci penso, spero di non soffrire e di non far soffrire i miei. Sono credente in Dio”.

Ama vivere in valle Po: “Qui mi trovo bene. Conosco tutti e sono stato anche per 15 anni amministratore comunale e della Comunità montana, e qualcosa di buono per gli altri l’ho fatto (acquedotti, strade, illuminazione, opere nel cimitero). Mi sono anche impegnato in Coldiretti, sono stato presidente della sezione di Martiniana dal 1987 al 1992. E oggi sono presidente dei pensionati Coldiretti di qui, volentieri mi occupo dei problemi degli altri e cerco di dare una mano”.

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LETTERE

La posta del Coltivatore Gli sviluppi sulla Tonda Gentile delle Langhe La complicata vicenda della nocciola “Tonda Gentile delle Langhe” è giunta a una soluzione finale che dà ragione a quanto avevo sempre sostenuto. Nel concreto: “Non possiamo chiedere all’Olanda di togliere la dizione se non ce l’abbiamo anche noi come Italia inserita nel registro delle varietà vegetali”. Per questo, era stata introdotta nel nuovo registro italiano, provocando la preoccupazione dei produttori delle Langhe che, in passato, pur avendo scelto il marchio Piemonte Igp per rappresentare il loro prodotto, si sentivano comunque defraudati come territorio in quanto il nome “Tonda Gentile delle Langhe” poteva essere usato, anche se solo per la specie vegetale e non per il prodotto, in tutta Italia.

Ora, su pressione del dicastero italiano e il lavoro puntuale fatto dal

Governo, l’Olanda ha avviato la procedura di cancellazione della dicitura dal proprio registro. Il problema si avvia quindi a soluzione.

Andrea Olivero viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

«Bene l’Olanda ma sulle nocciole il problema resta l’Italia» Abbiamo appreso con piacere la decisione dell’Olanda di eliminare la dicitura «Tonda Gentile delle Langhe» dal proprio registro vivaistico nazionale. E’ il risultato di un lavoro comune che, insieme all’impegno del ministro Martina, ha visto anche l’intervento del Parlamento europeo attraverso la denuncia presentata alla Commissione Ue. Ci stupisce però

che il ministro non colga come il vero problema sia l’Italia. Perché, anche se gli olandesi non useranno più il nome Langhe, rimane il fatto che potranno continuare a utilizzarlo in tutte le regioni d’Italia, a causa dell’inserimento di questa dicitura nel Registro nazionale approvato dagli uffici che proprio il ministro Martina guida.

Significa che un contadino di Foggia che ha comprato e innestato in Puglia un piantino di «Tonda Gentile delle Langhe», domani venderà quelle nocciole come nocciole delle Langhe.

Non si possono chiamare «Langhe» prodotti che non arrivano dalle Langhe.

Alberto Cirio eurodeputato Roberto Bodrito presidente Unione montana Alta Langa Flavio Borgna presidente Ente Fiera Nocciola

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LETTERE

La posta del Coltivatore Don Aldo Benevelli, pioniere della speranza cuneese

Ricordiamo con grande stima e rispetto don Aldo Benevelli.

Lo ricordiamo per i progetti di solidarietà che abbiamo condiviso. Soprattutto quelli in Burkina Faso per l’estrazione dell’acqua, dove imprenditori e tecnici di Coldiretti collaborarono per l’insegnamento dell’utilizzo dell’acqua nelle coltivazioni orticole.

Una vita dedicata al prossimo e al volontariato. Il suo passato partigiano lo aveva portato a fine gennaio a ricevere la Medaglia della liberazione per il suo impegno nella resistenza.

Don Aldo era originario di Monforte d’Alba. Si era unito alla lotta partigiana dopo l’8 settembre del 1943 nella divisione guidata Piero Cosa e Dino Giacosa. Il 19 settembre del 1943 fu

tra quelli che soccorsero a Boves - di cui in seguito divenne cittadino onorario - i feriti della prima rappresaglia nazista. Fu arrestato e torturato dalla Gestapo.

Divenne sacerdote nel 1948 e insegnante in diversi istituti del Cuneese.

Fu volontario in carcere a Cuneo e Fossano dove teneva corsi di alfabetismo per i detenuti: in quel periodo promosse scuole serali per i lavoratori e la prima casa dell’Operaio. Iniziò a

maturare quella vocazione al volontariato internazionale che lo hanno fondato prima a creare la Caritas diocesana di Cuneo negli anni ’70 e poi nel 1966 a fondare Lvia, un’associazione di volontari laici specializzata in Sud America e Africa. E’ stato uno dei promotori della legge sulle Ong per organizzare un mondo che negli anni ’70 era in crescita continua.

Nel 1980 fondò l’Università Internazionale della Pace “Giorgio La Pira”.

In molti progetti nati in provincia di Cuneo compare il suo nome: come nell’organizzazione della Carovana della Pace da Cuneo a Boves o nella giornata della memoria di Cuneo, mantenendo un impegno costante nelle attività della chiesa ma anche all’esterno.

E’ stato per un lungo periodo anche il direttore de “La Guida” il settimanale della diocesi.

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“Vallebelbo la cantina che si rinnova”

“Vallebelbo - La cantina che si rinnova” è il titolo del libro scritto da Donato Bosca per festeggiare il 60mo anniversario della Cantina Vallebelbo e raccontare la storia della Cantina, raccogliendo le testimonianze più significative e dando il giusto riconoscimento ai Soci fondatori con gli esempi di grande laboriosità, di collaborazione e unione tra viticoltori per il progressivo miglioramento economico e sociale del territorio. Romano Scagliola, presidente della cooperativa vitivinicola, che ha condotto per dodici anni, chiudendo il suo mandato a fine 2016, ha curato la prefazione”.

Per chi fosse interessato alla pubblicazione, contattare la Cantina Vallebelbo al numero tel.

0141.844190 e via mail all’indirizzo info@vallebelbo.it

“Carrinfrutta” al carnevale di Saluzzo

Per il sesto anno consecutivo Giovani Impresa Saluzzo ha partecipato con entusiasmo all’ 89° carnevale saluzzese. L’idea di carrinfrutta è originale per il carnevale perché, oltre alla possibilità di distinguersi, negli anni è cresciuto permettendo di presentare le eccellenze tipiche del territorio a chi ancora non le conosceva. La scelta di festeggiare con carri allegorici dedicati alla frutta rispecchia l’importanza della produzione frutticola saluzzese: è utile per promuovere la qualità e il lavoro delle aziende agricole che ogni giorno investono per produrre queste eccellenze. Per la quinta volta Giovani Impresa ha messo a disposizione il premio per la miglior composizione e valorizzazione del frutto che è stato vinto dal carro di Lagnasco denominato “Rolland Barrots”, che è risultato il più creativo nel modo in cui è stato costruito e rifinito (nella foto). Il primo classificato è stato il carro di Barge con il titolo “Red Pum ti mette le ali”.

Un ringraziamento speciale va alle aziende che hanno creduto nel progetto fornendo mele Golden, Granny, Fuji e Red oltre ai kiwi nella fattispecie Coop. Jolly, VM Marketing, Beoletto Frutta, SEPO, Albifrutta e Ribotta Group. La frutta, ultimati i festeggiamenti, è stata destinata all’ industria di trasformazione, come da sua origine.

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VITIVINICOLO

Testo Unico del Vino – Legge 238/16

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ontinua la disamina della nuova legge sulle uve e sul vino. Dopo le osservazioni generali su contenuti e obiettivi visti sul numero scorso, affrontiamo ora i contenuti tecnico operativi.

E’ comunque fondamentale richiamare ancora una volta 3 articoli che pur non trattando di aspetti operativi, sono i presupposti della “politica vitivinicola” nazionale e soprattutto locale.

Art. 1 - Vino patrimonio culturale e risorsa. “ Il vino, prodotto della vite, la vite e i territori viticoli, quali frutto del lavoro, dell’insieme delle competenze, delle conoscenze, delle pratiche e delle tradizioni, costituiscono un patrimonio culturale nazionale da tutelare e valorizzare negli aspetti di sostenibilità sociale, economica, produttiva, ambientale e culturale”.

Tale dizione è stata proposta da COLDIRETTI, non esisteva prima nei testi né legislativi né nel ddl SANI Art.6 Vitigno autoctono italiano.

L’importanza di classificare i vitigni autoctoni corrobora la battaglia che COLDIRETTI sta facendo anche in Europa contro la “omologazione” e liberalizzazione dell’uso in etichetta dei nostri vitigni e per tutelare dal plagio le nostre specificità.

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Art. 7 Salvaguardia dei vigneti eroici o storici.

1. “Lo Stato promuove interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia dei vigneti delle aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico o aventi particolare pregio paesaggistico, storico e ambientale, di seguito denominati «vigneti eroici o storici”.

Di seguito le novità applicative, riferite alle attività di produzione, lavorazioni, confezionamento e di vendita quotidiane.

Una premessa è d’obbligo: le richieste/ proposte di Coldiretti prevedevano interventi molto più pro-

fondi . Di più si poteva fare e ancora si potrà fare, ma ad oggi quanto si è ottenuto, trattandosi di un compromesso tra varie proposte ( sfoltire controlli senza aprire la strada ai farabutti e varie posizioni dei soggetti e degli interessi rappresentati ) , è una prima svolta positiva, una base di partenza che per Coldiretti dovrà continuare.

Articolo 8 (schedario viticolo e inventario del potenziale produttivo).

IN BREVE - Ogni modifica ai dati dei vigneti (superfici) nello schedario a cura della Pubblica Amministrazione o degli organismi di controllo deve essere notificata al conduttore entro il 31-7 di ogni anno con effetto dalla campagna successiva. Questo consentirà di conoscere con precisione il potenziale produttivo idoneo all’ottenimento di prodotti a DO.

Articolo 9 (Planimetria dei locali).

E’ stabilito l’obbligo della presentazione agli uffici territoriali ICQ della planimetria delle cantine solo se aventi capacità complessiva superiore a 100 ettolitri, ripristinando la fascia di esonero già prevista precedentemente e poi abrogato dalla L. n.

82/2006.

L’obbligo di presentazione della planimetria all’ICQ non sussiste inoltre nel caso in cui, per tali cantine/ stabilimenti, sia stata presentata agli Uffici dell’Agenzia delle dogane la planimetria prevista ai sensi delle vigenti norme in materia di accise.

Deve essere fornita la planimetria dei locali della cantina/stabilimento e delle relative pertinenze, e dichiarata la capacità complessiva (cioè la somma delle capacità dei recipienti di capacità superiore a 10 ettolitri); inoltre, nella predetta rappresentazione, deve essere specificata l’ubicazione dei singoli recipienti di capacità superiore a 10 ettolitri, per i quali un’apposita legenda riporterà il codice alfanumerico identificativo e la capacità.

Deve essere comunicata qualsiasi successiva variazione riguardante la capacità complessiva dichiarata o l’eliminazione di vasi vinari o i cambi di destinazione d’uso. Deve essere comunicato l’eventuale spostamento dei recipienti qualora esso venga effettuato tra fabbricati diversi ancorché appartenenti allo stesso stabilimento, mentre spostamenti interni al medesimo fabbricato non prevedono segnalazione.

Le planimetrie già in possesso degli Uffici ICQRF, se conformi alle predette disposizioni, sono tuttora valide, non rendendosi necessari ulteriori adempimenti a carico degli operatori.

Articolo 10 (Determinazione del periodo vendemmiale e delle fermentazioni. Autorizzazione all’arricchimento).

E’ fissato dal 1° agosto al 31 dicembre di ogni anno il periodo entro il quale è consentito raccogliere le uve ed effettuare le fermentazioni e rifermentazioni dei prodotti vitivinicoli.

Possono svolgersi in un periodo diverso da quello sopra menzionato, alcune fermentazioni secondo specifici provvedimenti regionali.

Articolo 13 (Detenzione di vinacce, centri di raccolta temporanei fuori fabbrica, fecce di vino, preparazione del vinello).

In breve - I produttori di vino fino a 1000 hl avranno a disposizione 90 giorni anziché 30 per la gestione dei sottoprodotti di vinificazione.

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VITIVINICOLO Sono precisati i termini a decorrere dai quali è vietato detenere in cantina i sottoprodotti della vinificazione o di qualsiasi altra operazione di trasformazione dell’uva, che si riassumono nella tabella sotto riportata :

Tipologia di produttore

< 1.000 ettolitri

> 1.000 ettolitri

Vinaccia ottenuta fino al 31/12

90° giorno successivo al 31/12

30° giorno successivo al 31/12

Fecce di vino non denaturate

90° giorno successivo a quello dell’ottenimento

30° giorno successivo a quello dell’ottenimento

Vinaccia ottenuta dopo il 31/12

E’ ribadito l’obbligo dell’ avvio alla distillazione dei sottoprodotti alle distillerie riconosciute, ad eccezione dei casi di esonero dalla consegna, dei sottoprodotti destinati al ritiro sotto controllo e delle vinacce destinate ad usi alternativi.

Confermato l’obbligo di denaturazione delle fecce di vino, prima dell’estrazione dalla cantina E’ introdotto l’obbligo di denaturazione, all’atto dell’ottenimento, dell’acqua e delle altre sostanze ottenute nei processi di concentrazio-

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90° giorno successivo a quello dell’ottenimento

ne dei mosti o dei vini o in quello di rigenerazione delle resine a scambio ionico: le sostanze rivelatrici e le modalità per l’effettuazione della suddetta denaturazione saranno stabilite con apposito decreto ministeriale.

Articolo 14 (Elaborazione di taluni prodotti a base di mosti e vini, di vini liquorosi, di vini spumanti e di talune bevande spiritose negli stabilimenti promiscui. Comunicazione preventiva).

Confermata la possibilità di prepa-

30° giorno successivo a quello dell’ottenimento

rare mosti di uve fresche mutizzati con alcol, vini liquorosi, prodotti vitivinicoli aromatizzati, vini spumanti nonché talune bevande spiritose (purché diverse da quelle ottenute a seguito di processi di distillazione o di macerazione) presso le cantine/ stabilimenti c.d. “promiscue/i”, cioè quelle/i da dove si estraggono anche mosti e vini per la elaborazione dei quali non è consentita la detenzione purché: • ogni lavorazione sia comunicata all’ufficio territoriale entro il

VITIVINICOLO

•

E’confermato l’obbligo di presentare, contestualmente ad ogni introduzione di anidride carbonica negli stabilimenti e nei locali citati, un’apposita comunicazione all’ufficio territoriale ICQ. E’ confermato il divieto di produrre e detenere, nei predetti stabilimenti e locali, vini spumanti gassificati e vini frizzanti gassificati, fatto salvo che risultino già confezionati.

quinto giorno antecedente alla loro effettuazione; i prodotti consentiti dal regolamento (UE) n. 251/2014 siano detenuti in locali a ciò appositamente destinati, comunque accessibili al controllo dell’ufficio territoriale e dichiarati nella planimetria.

Articolo 15 (Sostanze vietate).

In breve - Viene agevolata la produzione di marmellate, succhi di frutta, liquori e altre preparazioni alimentari da parte delle aziende agricole anche titolari di cantine, eliminando i quantitativi massimi detenibili di zucchero, alcool ecc.

Articolo 17 (Succhi d’uva da mosti con titolo alcolometrico naturale inferiore all’8 per cento).

Questo articolo ricalca le disposizioni già recate dall’art. 8 della L. n.

82/2006.

Articolo 18 (Detenzione di anidride carbonica, di argon o di azoto).

Per quanto riguarda gli stabilimenti

ed i locali annessi o intercomunicanti anche attraverso cortili, a qualunque uso destinati, in cui si producono i vini spumanti ed i vini frizzanti (diversi dagli analoghi prodotti gassificati), sono disposte le pratiche ed i trattamenti consentiti mediante l’uso dell’anidride carbonica, dell’argon e dell’azoto.

Articolo 19 (Elaborazione dei vini frizzanti).

Con questo articolo viene introdotta una specifica disciplina per l’elaborazione dei vini frizzanti, con o senza DOP o IGP. Inoltre, viene sancito l’utilizzo esclusivo della dicitura “rifermentazione in bottiglia” nella designazione e presentazione dei vini frizzanti a DOP o IGP per i quali tale pratica è espressamente prevista nei relativi disciplinari di produzione.

Articolo 20 (Prodotti vitivinicoli biologici).

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VITIVINICOLO quanto attiene alle disposizioni nazionali, ad un apposito decreto ministeriale. Nel frattempo continuano ad applicarsi le disposizioni di cui al decreto ministeriale del 12 luglio 2012 recante disposizioni in materia.

Articolo 22 (Detenzione dei prodotti enologici e chimici).

Viene consentita la detenzione nelle cantine/stabilimenti dei prodotti chimici diversi da quelli espressamente ammessi per l’impiego nelle pratiche e trattamenti enologici autorizzati, purché: sia stata presentata una preventiva comunicazione all’ufficio territoriale ICQ e siano osservate alcune disposizioni e limitazioni.

Articolo 23 (Impiego dei pezzi di legno di quercia).

Per quanto attiene le disposizioni nazionali, l’articolo rinvia ad un apposito decreto ministeriale. Nel frattempo continuano ad applicarsi le disposizioni di cui al decreto ministeriale del 2 novembre 2006.

Articolo 24 (Detenzione dei prodotti vitivinicoli a scopo di commercio e divieti).

Occorre fare attenzione perché si afferma che i mosti e vini presso le cantine si intendono detenuti a scopo di commercio e posti in vendita per il consumo. Di conseguenza le partite di tali prodotti che si ritengono non atte o non ancora atte al consumo (esempio prodotti per autoconsumo famigliare, lotti in corso pratiche enologiche, vini in fase di invecchiamento, recipienti non muniti di etichette, ecc), devono esse-

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re separate dalle altre e munite di cartello illustrativo, comprensivo del lotto di appartenenza se condizionati.

Sono stati riformulati i limiti per il tenore in alcol metilico dei vini.

In particolare, per i vini detenuti a scopo di commercio presso le cantine/stabilimenti dei produttori e dei commercianti, i limiti in questione sono pari a 250 mg/l, nel caso dei vini bianchi e rosati, ed a 350 mg/l per i vini rossi.

Infine anche vini spunti o che presentano contenuti di sostanze fuori dai limiti ammessi devono essere denaturati e presi in carico sul registro il giorno stesso della denaturazione.

Articolo 25 (Divieto di vendita e di somministrazione).

Il divieto di vendere, porre in vendita, porre altrimenti in commercio nonché comunque somministrare mosti e vini fa oggi riferimento ai

nuovi limiti del tenore in cloro, in solfati ed in alcol metilico.

I nuovi limiti, al fine di consentire l’adeguamento delle condizioni produttive, si applicano una volta decorsi dodici mesi dall’entrata in vigore della legge. In attesa dei DM si applicano le vigenti norme.

Art. 33 (requisiti di base per il riconoscimento delle Do e delle Ig) In breve - è stato portato da 5 a 7 anni il periodo minimo per una DOC prima di poter essere riconosciuto come DOCG Art.38 (riclassificazioni, declassamenti e tagli).

In breve - Possibilità di destinare i superi di produzione di un vino Doc anche ad altri vini a Doc compatibili.

In Piemonte sono in vigore disposizioni specifiche previgenti e a seguito di tale articolo occorre riconsiderare eventuali possibilità o limitazioni nel merito.

VITIVINICOLO Art. 40 ( Comitato nazionale vini DOP e IGP).

In breve - E’ inserito quale membro del Comitato nazionale vini doc un esperto nominato dall’ordine dei dottori agronomi. Viene fissato un principio di incompatibilità per i membri del Comitato che abbiano incarichi dirigenziali presso gli organismi di controllo delle Do/Ig. Art. 41(Consorzi di Tutela) In breve - In tema di consorzi di tutela viene previsto che con successivo decreto attuativo il Mipaaf possa stabilire eventuali cause di incompatibilità degli organi amministrativi .

Art. 44 (etichettatura).

In breve - Sono specificate le modalità per indicare con maggiore specificazione la collocazione geografica dell’azienda e dei vigneti, eliminando il rischio di sanzioni per l’indicazione di nomi geografici anche tutelati come denominazioni di origine, nel caso il vino in questione sia diverso.

Per esempio dichiarare che la cantina ha sede in Piemonte anche se produce un vino DOC Langhe o viceversa.

N.B. la presentazione e l’etichettatura del vino soggiacciono a numerose disposizioni che regolamentano o limitano o vietano l’uso di specificazioni e menzioni, quindi prima di stampare etichette e depliant o realizzare siti internet è bene verificare attentamente tutti i contenuti.

Art. 45 (disposizioni per l’utilizzo dei nomi di due o più varietà di vite).

In breve - Si chiarisce che per i vini a DO o IG, etichettati con due o più varietà, le varietà possono essere

menzionate solo se presenti in percentuale non inferiore al 15%. La previsione costituisce una regola per la corretta informazione dei consumatori, per non consentire di utilizzare nomi di vitigni pregiati, particolarmente attrattivi, non effettivamente presenti in quantità adeguata.

Art. 46 (Sistemi di chiusura dei contenitori).

“Il sistema di chiusura dei contenitori di capacità pari o inferiore a 60 litri deve recare, in modo indelebile e ben visibile dall’esterno, il nome, la ragione sociale o il marchio registrato dell’imbottigliatore o del produttore come definiti dalla vigente normativa dell’Unione europea o, in alternativa, il numero di codice identificativo attribuito dall’ICQRF” In breve - Attenzione perché rispetto alle disposizioni previgenti, che in ordine alle chiusure ( capsule per bottiglie o sigilli vari ) non stabilivano l’obbligo di “persona-

lizzazioni “ come nome azienda, logo, codice ICQ, anche se prevedevano comunque che le vendite dei recipienti così confezionati (con capsule prive della “personalizzazione”) dovevano sempre essere accompagnate da documenti di trasporto (e pertanto non beneficiavano dei casi di esonero previsti come es. vendita a consumatore finale in Italia di meno di 100 litri), ora la Legge 238/16 prevede che le suddette indicazioni debbano obbligatoriamente sempre figurare sui vari sistemi di chiusura.

Art. 48 ( contenitori e contrassegno per vini a DOP e IGP).

Per quanto riguarda i contrassegni di stato viene aperta la possibilità che gli stessi siano stampati anche da tipografie autorizzate oltre che dal Poligrafico dello Stato. Per i vini a Igt e Doc che non impiegano il contrassegno è acconsentito utilizzare altri sistemi di tracciabilità alternativi (codice alfanumerico, QR code ecc)

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VITIVINICOLO

Art. da 49 a 57 (disciplina degli aceti ).

In breve - Art 49-57: in tema di aceti sono meglio specificate alcune definizioni e condizioni per beneficiare delle deroga fino a 4 gradi di alcol etilico e sono state introdotte importanti semplificazioni in tema di serbatoi, planimetrie e registri a favore dei produttori di aceto con produzioni inferiori a 20 hl.

Articolo 58 (Dichiarazioni obbligatorie, documenti di accompagnamento e registri nel settore vitivinicolo).

Viene riformulata la deroga dall’obbligo di tenuta del registro telematico a favore dei titolari di stabilimenti enologici con produzione annua pari o inferiore a 50 ettolitri con annesse attività di vendita diretta o ristorazione, per i quali l’obbligo si considera assolto con la presentazione della dichiarazione di produzione e la dichiarazione di giacenza. Precedentemente il requisito base dei 50

ettolitri era riferito alla capacità dei recipienti di cantina.

Infine la nozione di produzione annua va intesa quale dato previsionale, stimato dal produttore in piena autonomia. E ancora in merito ai termini di registrazione sul registro telematico, viene introdotto un particolare regime a favore di coloro il cui sistema informativo aziendale dialoga con il SIAN tramite la modalità web service (allungamento del tempo ammesso per la registrazione di taluni movimenti).

Art. 59 (coordinamento degli adempimenti amministrativi).

In breve - E’ stata recepito il principio di semplificazione che impernia nel SIAN la gestione di tutti gli adempimenti, costituendo lo strumento informatico unico, semplificato e coordinato.

Articolo 60 (Registri per i produttori, gli importatori e i grossisti di

prima

talune sostanze zuccherine).

Questo articolo conferma l’obbligo della tenuta dei registri delle sostanze zuccherine da parte dei produttori, confezionatori, grossisti e utilizzatori, apportando alcune importanti novità.

In breve - al fine di evitare una doppia contabilità, è stata confermata l’esclusione dalla tenuta dello specifico registro delle sostanze zuccherine per gli utilizzatori che già operano sul registro vitivinicolo telematico.

Pertanto le imprese vitivinicole che utilizzano tali zuccheri anche per altri prodotti come conserve, marmellate ecc, possono inserire i dati dei movimenti delle sostanze zuccherine direttamente sul registro telematico di cantina nella sezione dedicata.

Articolo 63 (Coordinamento e programmazione dei controlli).

Questo articolo prevede che nel Registro unico dei controlli ispettivi confluiscano tutti i controlli sulle imprese del settore vitivinicolo. In sede di preparazione delle singole ispezioni è pertanto necessario verificare se sul soggetto da ispezionare siano state già operate ispezioni da parte di altri organismi di controllo.

Articolo 64 (Controlli e vigilanza sui vini a DO o IG).

In breve - E’ stato riformulato il principio dell“unica struttura di controllo” per azienda, aprendo definitivamente la strada alla coesistenza di più organismi di certificazione nella singola denominazione che interscambiano i dati mediante le funzionalità del SIAN.

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VITIVINICOLO Novità nel sistema di controllo e vigilanza dei prodotti vitivinicoli.

Permane il principio che ogni produzione riconosciuta è soggetta o al controllo di un solo organismo di controllo. Tuttavia, in talune circostanze, è ammessa l’individuazione di un solo organismo tra quelli autorizzati per svolgere le funzioni di controllo o di controllo e certificazione.

Con decreto saranno definite le ulteriori norme e specifiche per l’individuazione dell’Organismo unico e i relativi rapporti tra lo stesso e gli Organismi autorizzati.

Articolo 65 (Analisi chimico-fisica e organolettica).

In breve - introdotta l’analisi dei rischi e semplificazioni in tema di analisi chimico - fisiche e organolettiche, riducendo i costi ed evitando la duplicazione delle analisi. Rispetto l’originaria proposta, di fatto si limita molto il campo di applicazione.

Rinviato ad un prossimo decreto ministeriale criteri per le procedure e le modalità di esecuzione delle analisi chimico-fisiche ed organolettiche che avvengono secondo questi principi: 1. esami analitici e organolettici mediante controlli sistematici per i vini a DOCG; 2. esami organolettici mediante controlli sistematici per le DOC con produzione annuale certificata superiore a 10.000 ettolitri e mediante controlli a campione per le DOC con produzione annuale certificata inferiore a 10.000 ettolitri. Le singole DOC con produzione

un codice sostitutivo.

annuale certificata inferiore a 10.000 ettolitri possono optare per esami organolettici mediante controlli sistematici; 3. esami analitici mediante controlli a campione, basati su analisi dei rischi, per i vini a IGT;

Art. 68 (tutela delle produzioni e trasparenza delle informazioni) In breve - È resa pubblica la pubblicazione sul sito internet dell’Agenzia delle dogane dei dati sulle importazioni di vino e dei prodotti vitivinicoli specificando tipologie di prodotto, imprese e quantità. Inoltre è prevista la possibilità per il consumatore di accedere ai dati dell’imbottigliatore (nome, indirizzo) quando non è espressamente indicato in chiaro ma come spesso avviene con

Art da 69 a 86 (sistema sanzionatorio).

La legge 238 abroga i tre provvedimenti normativi contenenti le misure sanzionatorie finora vigenti nel comparto vitivinicolo: Decreto legislativo 10 agosto 2000, n. 260; Legge 20 febbraio 2006, n. 82, ad eccezione degli artt. 11 e 16, comma 3; Decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61.

Si rimanda per i dettagli alla tabella allegata alla circolare che fornisce il quadro di raffronto tra le nuove sanzioni e quelle precedentemente vigenti.

In breve - Art. da 69 a 86: In tema di sanzioni viene inserito il nuovo istituto del ravvedimento operoso.

Continuerà ad applicarsi la diffida e il pagamento in misura ridotta disciplinati da norme orizzontali pertanto non riprodotte nel testo. Sono state diffusamente recepite le proposte di Coldiretti per differenziare le sanzioni in relazione alla reale gravità e pericolosità sociale delle violazioni anche operando sulle soglie di tolleranza (si veda in particolare il comma 1 dell’art. 79). All’art. 69 sono state inserite le sanzioni in caso di mancato uso (entro i tre anni previsti dalla norma UE) delle autorizzazioni per nuovi impianti con importi da 500 a 1500 euro per ettaro, oltre che all’esclusione dalle misure previste dal Programma Nazionale di Sostegno.

Nello stesso articolo è stata inserita una formulazione fortemente sostenuta da Coldiretti che consentirà di evitare l’applicazione delle sanzioni per piccole superfici di scostamento

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VITIVINICOLO

nei casi di allineamento delle superfici (5% fino a 5000 mq). All’art. 73 viene fissata una sanzione specifica (da 3000 a 18000 euro) per chi non indica, o indica in maniera difforme o tale da evocare una origine diversa, la designazione di origine.

Inoltre con l’art. 85 si è introdotto l’istituto del ravvedimento operoso per alcune fattispecie riguardanti le comunicazioni e le dichiarazioni da effettuarsi da parte degli operatori del settore. E’consentito agli operatori di regolarizzare spontaneamente errori/omissioni, prima che venga avviata l’attività di accertamento degli organi preposti, mediante il versamento di una sanzione pecuniaria di importo sensibilmente ridotto rispetto a quello edittale.

Il ravvedimento operoso implica sostanzialmente la sussistenza di due presupposti fondamentali: - deve trattarsi esclusivamente di una delle violazioni previste dalle disposizioni indicate dal comma 1 dell’art. 85 della legge 238/2016

- non deve essere stata iniziata, da parte degli organi di controllo, alcuna attività di verifica/accertamento/ ispezione/accesso a carico dell’operatore interessato, né deve esser stato redatto verbale di accertamento di irregolarità/contestazione nei suoi confronti.

Il ravvedimento operoso è istituto differente dalla diffida di cui al D.L. n. 91/2014, convertito dalla legge n.

116/2014.

Nel primo caso si tratta di un comportamento posto in essere d’iniziativa dal trasgressore, senza che alcuna attività ispettiva e/o di indagine sia stata avviata; nel secondo, invece, la condotta del trasgressore scaturisce comunque da un preventivo accertamento di irregolarità da parte degli organi preposti, a cui segue una formale diffida.

La disciplina sanzionatoria della legge 238 entra in vigore il 12 gennaio 2017.

Tutti i procedimenti amministrativi sanzionatori scaturiti da contesta-

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zioni elevate continuano ad essere definiti dalle autorità competenti in base alla normativa previgente fino al loro definitivo esaurimento e parimenti si procederà per tutte le violazioni che, seppur accertate e contestate dopo l’entrata in vigore del T.U, siano state in realtà commesse quando era in vigore la precedente normativa.

Art. 87 (…strade del vino) In breve - L’articolo apporta una modifica alla legge sulle strade del vino semplificando gli adempimenti dei produttori di vino che somministrano prodotti DOP/IGP/STG della regione di appartenenza.

Per approfondimenti rivolgetevi agli uffici Coldiretti Cuneo.

I soci Coldiretti possono ricevere la newsletter “Vinotiziario” – dedicata specificamente agli aggiornamenti tempestivi ed approfonditi in materia vitivinicola – indicandoci il proprio indirizzo e-mail.

VITIVINICOLO

Approvato dalla Commissione ministeriale il disciplinare della nuova doc

L’asti Doc “Secco” ottiene il primo sì

L

a commissione tecnica del Ministero dell’Agricoltura ha approvato il disciplinare della nuova Doc Asti tipologia Secco: “un primo passo importante – commenta Cesare Gilli, segretario Zona Coldiretti Alba- in un percorso che speriamo possa essere il più breve possibile. Occorre continuare a lavorare in questa direzione, consapevoli dell’indiscussa qualità delle nostre uve e quindi delle grandi potenzialità del Moscato d’Asti, dell’Asti e dell’Asti nella tipologia Secco.

Solo così si potranno mettere in evidenza le notevoli attitudini del nostro territorio che, oltre ad avere produzioni di elevata qualità, è at-

trattivo dal punto di vista turistico”.

La presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte Delia Revelli ricorda: “Il vino Made in Piemonte, grazie ai suoi alti standard qualitativi, è oltretutto molto richiesto all’estero. Questo nuovo prodotto potrà dare un nuovo impulso al comparto, proprio anche sui mercati internazionali, andando a conquistare nuovi spazi”.

“Il vitivinicolo piemontese conta una produzione di oltre 3,5 milioni di quintali di uva e detiene una superficie vitata di 43 mila ettari. Dati che denotano l’importanza economica del comparto per la nostra Regione. Auspichiamo, quindi, che, dopo questo primo sì della commissione tecnica,

arrivi in breve tempo l’approvazione definitiva da parte del Comitato nazionale vini Dop affinché la nuova Doc diventi operativa”, conclude il Delegato Confederale Bruno Rivarossa.

“Questo primo risultato - commenta l’assessore regionale Giorgio Ferrero (nella foto) - è frutto di un lavoro di squadra che ha visto impegnati la Regione Piemonte, le rappresentanze agricole, il Consorzio dell’Asti, i produttori e i trasformatori. Stiamo facendo il possibile per difendere e ampliare gli spazi che l’Asti, ma anche altri importanti vini piemontesi, ha sui mercati internazionali. L’Asti tipologia secco può giocare in questo un ruolo importante”.

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Intanto si profila una “querelle delle bollicine” tra il Consorzio Asti e il Sistema Prosecco che guarda con preoccupazione alla richiesta avanzata presso il Ministero delle Politiche Agricole. La società Sistema Prosecco teme che il via libera all’Asti Secco ingeneri confusione nel consumatore e possa ulteriormente ledere la denominazione Prosecco già sotto attacco dei ripetuti tentativi di imitazione all’estero. “Non resta – dicono dal Sistema Prosecco - che attendere di verificare come il nuovo disciplinare dell’Asti verrà declinato ed eventualmente applicato e di conseguenza, nei modi e nei tempi che la normativa prevede”. Il Sistema Prosecco aveva già espresso preoccupazione, all’atto della presentazione presso il Ministero della richiesta di modifica del disciplinare della Docg Asti.

CONTRATTI DI FILIERA

L’ incontro annuale con gli Associati Coldiretti e Agenzia 4 A per il settore cerealicolo trainati dal Catac di Fossano

Positivi gli accordi di filiera sui cereali

L’

annata agraria appena conclusa ha evidenziato non pochi problemi nel settore della cerealicoltura sempre più inflazionata e con prezzi al minimo storico. L’ Agenzia 4 A di Coldiretti Cuneo, in collaborazione con il Consorzio Agrario delle Provincie del Nord Ovest, da anni propone agli associati al CATAC contratti di filiera per garantire un prezzo maggiore alle produzioni cerealicole locali offrendo prodotti di qualità alle industrie di trasformazione assicurate da un Disciplinare di Produzione.

Malgrado l’ andamento molto difficile, sopra ricordato, anche nel 2016 la filiera si è dimostrata solida e redditizia per le aziende del territorio che l’hanno sostenuta.

Anche per la campagna agraria 2017, il CATAC cerealicolo provinciale ed il Consorzio Agrario delle Province del Nord Ovest hanno ripresentato la contrattualistica e alcune novità studiate ad hoc per la cerealicoltura Cuneese.

Le novità contrattuali e la presentazione delle convenzioni sono state fatte rispettivamente a Cussanio in data 7 febbraio 2017 e a Cuneo in data 18 febbraio 2017.

Entrambi gli appuntamenti sono stati molto seguiti dagli agricoltori ed in entrambi gli appuntamenti i

tecnici cerealicoli dell’ agenzia 4 A hanno analizzato e commentato i dati dei campi sperimentali 2016 e presentato i contratti per l’ annualità 2017: • MAIS: precoci, micorizzato, alimentare; • SOIA: media ottobre-novembre-dicembre e prezzo fisso; • ORZO: orzo di qualità; • FRUMENTO: panificabile, panificabile superiore e di forza.

Si ricorda che per aderire ai contratti per l’ annualità 2017 occorre: √√ essere associati del CATAC-

Agenzia 4 A; √√ sottoscrivere gli accordi prima delle semine; √√ rispettare i disciplinari di produzione; √√ comperare tutti i mezzi tecnici presso le agenzie del Consorzio Agrario; √√ conferire i prodotti presso le sedi previste dai contratti ed alle condizioni stipulate.

Importante ricordare inoltre che anche per il 2017, tutti i contratti, per le superfici dichiarate negli accordi, godranno del contributo

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CONTRATTI DI FILIERA fornito dal Consorzio Agrario delle Province del Nord Ovest per la copertura assicurativa relativa alla grandine.

In entrambi gli appuntamenti sono state anche presentate le interessanti convenzioni riservate ai soci CATAC valide nel 2017 con le seguenti aziende del territorio: Cassa di Risparmio di Fossano; Eviso di Saluzzo per la fornitura elettrica, Fata per le assicurazioni, Garelli Osvaldo di San Chiaffredo di Tarantasca per i ricambi agricoli, Mondo Servizi di Bra per il ritiro dei rifiuti aziendali, Tekfire di Fossano per i dispositivi di sicurezza aziendale e Vetefar per la zootecnia.

Le filiere si dimostrano lo strumento più efficace per valorizzare le produzioni cerealicole locali grazie alla Consulenza agronomica dei Tecnici Cerealicoli Coldiretti e all’ efficienza del Consorzio per la gestione e la commercializzazione del prodotto.

Per maggiori informazioni, contattare i tecnici CATAC dell’Agenzia 4A delle varie Zone.

U

Dalle aziende alluvionate un grazie al Catac

n importante gesto di solidarietà per l’emergenza delle aziende agricole devastate dall’alluvione: le aziende beneficiate hanno voluto ringraziare pubblicamente il Catac di Fossano e e lo hanno fatto nel mese di febbraio, in occasione dell’assemblea che si è svolta a Cussanio, alla presenza di oltre 300 agricoltori e dei dirigenti regionali e provinciali Coldiretti.

In pochi giorni, il Catac organizzò il trasporto di diversi carichi di fieno, mais e concime; un socio si offrì di trasportare il tutto con i suoi mezzi.

Paolo Sappa, agricoltore di Garessio, che alleva vacche, capre e pecore integrando il reddito con un piccolo caseificio e un agriturismo: “Cà del Duduro” ha ringraziato i soci del Catac a nome degli altri agricoltori della zona.

“Da noi le aziende non sono come le vostre; qui lavorate su grandi estensioni, noi su fazzoletti di terra. L’alluvione si è portato via interi appezzamenti. A me è andata meglio che da altri; l’acqua ha fatto crollare una stalla e distrutto l’intera scorta di fieno.

Quando abbiamo visto arrivare il carico di fieno del Catac ci si è aperto il cuore, perché non avevamo più nulla da dare agli animali”. Il carico portato dal Catac è stato distribuito tra diverse aziende, alcune di Garessio, come quella di Sappa, altre di Priola; ad alcune è stato anche consegnato anche mais e mangime. “Voglio ringraziare a nome anche gli altri agricoltori, tutti i soci della Catac – ha concluso Sappa -, in particolare il presidente Raffaele Tortalla, il responsabile di zona della Coldiretti Elio Gasco e la presidente provinciale Delia Revelli”.

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CUNICOLTURA

Conalpi, iniziata l’attività per il 2017

N

el mese di febbraio Conalpi, il Consorzio di Tutela e Valorizzazione del Coniglio del Piemonte, ha organizzato un ciclo di incontri rivolto ai propri aderenti, trattando alcune importanti tematiche d’attualità e d’interesse per gli operatore del settore. il Piemonte, dopo il Veneto, è la seconda regione italiana per importanza, contando circa 200 allevamenti per oltre 700.000 capi, concentrati soprattutto nella provincia di Cuneo.

Infatti nella sola provincia Granda presenti circa 150 allevamenti per circa 600 mila capi.

Lo scorso 8 febbraio è stato organizzato un incontro con HIPRA, multinazionale spagnola, presente anche in Italia con una propria filiale, in cui è stato presentato ERAVAC®, il primo vaccino registrato in tutta l’Unione Europea per la prevenzione della RHDV2, la cosiddetta “variante francese” della MEV – Malattia Emorragica Virale.

Nel 2010, infatti, è comparsa in Francia una nuova variante alla MEV tradizionale, chiamata comunemente “variante francese” e per la quale i vaccini tradizionali risultano inefficaci.

La malattia ha fatto il suo ingresso anche in Italia e in Piemonte, a cui si era potuto porre rimedio, sino ad oggi, solamente ricorrendo a vaccini stabulogeni negli allevamenti colpiti oppure acquistando, seppure ad un costo più elevato, fattrici già vaccina-

te in Francia, dove sono concentrati i principali centri di moltiplicazione e dove è autorizzato, seppur provvi-

soriamente, il vaccino FILAVC K C+V che garantiva la copertura sia della forma classica che della variante.

Tuttavia, anche in questo caso, una volta trascorso il periodo di copertura del vaccino francese i conigli sono nuovamente a rischio di contrarre la malattia. Durante la serata sono intervenuti rispettivamente: Enrico Bailo, Business Manager per Hipra Italia, il quale ha illustrato l’attuale organizzazione della multinazionale; la dott.ssa Michelle Woodward, ricercatrice di Hipra che ha presentato la relazione dal titolo “Epidemiologia, patogenesi e diagnostica della Mev – variante francese”; infine il dott.

Xavi Mora, veterinario indipendente esperto in cunicoltura e che portato l’esperienza di alcuni allevamenti in Spagna. La seconda e ultima serata, lo scorso 15 febbraio, ha avuto come tema “L’importanza della diagnostica finalizzata al miglioramento dell’allevamento” e ha visto la partecipazione

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CUNICOLTURA del dott. Daniele Giaccone di ARA Piemonte, il quale ha illustrato la convenzione stipulata con il Consorzio Conalpi e che prevede la definizione di un pacchetto base di analisi finalizzato all’autocontrollo, a cui le aziende cunicole potranno accedere ad un prezzo agevolato. Il pacchetto prevede sostanzialmente 4 ambiti: • Monitoraggio ambientale (aria); • Sicurezza alimentare; • Alimenti zootecnici; • Potabilità microbiologica dell’acqua.

“Allo stato attuale gli allevamenti cunicoli non hanno alcun obbligo in materia di autocontrollo – sottolinea il presidente Conalpi Davide Musso (nella foto di pag.34) - infatti il piano che abbiamo chiesto e concordato con ARAP è assolutamente volontario e considera un pacchetto minimo di analisi, che vanno a interessare i principali ambiti dell’allevamento.

Abbiamo intrapreso questo percorso perché riteniamo che in futuro i nostri allevamenti dovranno andare in questa direzione, soprattutto nell’ot-

tica di rafforzare il proprio ruolo all’interno della filiera”.

A fianco di queste iniziative il Consorzio Conalpi compie anche un’importate servizio di comunicazione sull’andamento dei prezzi: settimanalmente vengono inviati SMS che riportano le quotazioni di mercato del coniglio, sia dalla CUN Commissione Unica Nazionale dei conigli vivi da carne da allevamento di Verona che della Commissione prezzi conigli di Cuneo, operante nell’am-

bito della Borsa merci.

Inoltre, sempre settimanalmente, vengono inviati, sempre tramite SMS, i prezzi rilevati alla Borsa merci di Bologna, e riferiti ai principali prodotti che compongono il mangime utilizzato in allevamento.

Tale servizio SMS, a partire dal mese di aprile, sarà inviato esclusivamente a coloro che sono in regola con la quota associativa, per cui, con l’occasione, si ricorda di rinnovare per il 2017 l’adesione a Conalpi.

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Modifica della PAC: Regolamento “Omnibus” all’esame del Parlamento europeo

i dovrà raggiungere entro la fine del 2017 l’accordo definitivo relativo alle norme di modifica dell’attuale PAC, previste dal cosiddetto regolamento “Omnibus”, presentato dalla Commissione europea lo scorso novembre.

Trattandosi di materia “agricola” la competenza sarà principalmente della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo (Comagri), la quale prevede di arrivare al voto degli emendamenti di modifica alla proposta di regolamento entro il prossimo mese di maggio per poi, senza passaggio in aula, arrivare direttamente ai triloghi, ovvero ai negoziati che si svolgeranno tra Commissione, Parlamento e Consiglio agricolo UE, entro settembre, ottobre.

Il tutto per iniziare ad applicare i regolamenti a partire dall’anno di

domanda 2018.

Tali proposte di modifica dovranno essere volte a rafforzare la semplificazione, dovranno essere coerenti con le proposte iniziali del commissario all’agricoltura Phil Hogan e rispettare l’invarianza del budget. Tra

le questioni affrontate nel regolamento di modifica della PAC troviamo per esempio: • la modifica delle norme relative ai fondi mutualistici, sulle quali il commissario ha mostrato un’interessante posizione che potrebbe essere estesa alle assicurazioni. In proposito la scelta della Commissione europea di abbassare dal 30% a 20% la soglia di ammissibilità perché scatti l’intervento del fondo; • modifiche previste dalla Commissione europea per l’OCM ortofrutta; • l’estensione degli aiuti ai giovani agricoltori, a prescindere dall’estensione dell’azienda; • la definizione di agricoltore attivo.

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Mele: il bilancio della campagna in corso Gli stocks e le vendite

Tendenze e prospettive

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I trends di vendita per il mese di

febbraio si sono confermati buoni ed in linea con quanto previsto.

Vista la ottima qualità del prodotto stoccato ed il buon ritmo di decumulo per le principali varietà, sempre secondo Assomela esistono le condizioni per un prosieguo regolare della stagione.

La Polonia, che è anche il primo Paese produttore Europeo, oltre che per le varietà tradizionalmente coltivate, inizia ad influire pesantemente anche sull’andamento del mercato europeo, con quotazioni basse anche per le mele dei gruppi varietali Golden Delicious e Gala.

I rinnovati strumenti attuati dalla Commissione Europea per ritirare la merce in eccesso dal mercato non si dimostrano incisivi ed i produttori di

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mele, pur concordando sulla importanza del mantenimento di strumenti compensativi a fronte dell’embargo russo, chiedono interventi che portino alla effettiva eliminazione dal mercato di frutti in eccedenza. In tal senso la trasformazione e la possibilità di forniture in paesi terzi potrebbe rappresentare una nuova opzione migliorativa delle politiche di sostegno attualmente in uso.

La remunerazione si conferma in ripresa rispetto allo scorso anno, pur ancora non pienamente soddisfacente per i produttori, soprattutto per alcune varietà. Danno ottimi risultati, come già accennato ad inizio campagna, tutte le nuove varietà che incontrano sempre di più i gusti dei consumatori.

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Come tutti gli anni, durante la campagna di commercializzazione delle mele Assomela, la più grande organizzazione italiana dei produttori di mele, fa periodicamente il punto sulla stagione commerciale.

Dal rapporto di febbraio relativo al periodo settembre 2016 - gennaio 2017 si evince che nella stagione 2016/2017 il decumulo è perfettamente in linea con le annate precedenti. In questa campagna le mele che hanno registrato i migliori trend di vendita sono: il gruppo Fuji, che ha fatto registrare la vendita più alta di sempre sia per il mese di gennaio che da inizio stagione, e il gruppo Gala con vendite che nel solo mese di gennaio hanno superato le 30mila tonnellate.

Procedono con fluidità - secondo Assomela – anche le vendite dei gruppi Granny Smith (quasi 14mila tonnellate nel mese di gennaio) e Red Delicious.

Nell’ultimo mese di gennaio particolarmente vivace rispetto ai mesi precedenti anche le vendite di mele del gruppo Golden Delicious. Le altre “varietà” che comprendono anche le principali varietà “Club” hanno fatto registrare vendite importanti e perfettamente in linea con la stagione precedente.

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FRUTTICOLTURA

A Fruit Logistica le previsioni di produzione dell’Emisfero Sud

I

n occasione di Fruit Logistica, durante il tradizionale meeting di WAPA, sono state presentate le previsioni di produzione e dei programmi di esportazione dei maggiori paesi produttori dell’Emisfero Sud, come di seguito riportati.

Previsioni di produzione Emisfero Sud (fonte WAPA)

Paese

2012

2014

Argentina 853 930 890 Australia 296 289 275 Brasile 1184 1063 1165 Cile 1806 1746 1670 Nuova Zelanda 476 550 478 Sud Africa 813 907 794 Totale 5428 5485 5272 (1) Rispetto all’anno precedente (2) Rispetto alla media dei 3 anni precedenti

Per quanto riguarda le produzioni si rileva una prospettiva di aumento di circa il 9% rispetto allo scorso anno che porta il volume totale a 5.429.000 ton., in linea con la produzione degli anni precedenti al 2016.

La qualità è generalmente buona, sono segnalati danni da grandine in Argentina e qualche problema a cau-

42

2013

X 1000 tons

2015 834 309 1145 1708 554 863 5413

2016 711 301 826 1635 539 960 4972

sa delle difficili condizioni climatiche in Cile.

Potrebbero esserci calibri più ridotti per il Sud Africa per la siccità che ha colpito alcune aree, mentre per il prodotto brasiliano ci si aspetta dal punto di vista qualitativo una delle migliori stagioni degli ultimi anni.

I primi arrivi in Europa sono previ-

F2017 794 302 1100 1675 572 986 5429

(1) 12 0 33 2 6 3 9

(2)

-2 3 5 0 9 13 4

sti per la metà – fine marzo, a seconda del paese di provenienza, in linea con quanto accaduto lo scorso anno.

Così come avvenuto per la passata stagione, tutti i paesi dell’Emisfero Sud indicano un incremento preferenziale verso aree diverse dall’Europa, sempre meno attrattiva a causa dell’elevata produzione interna.

BIOLOGICO

I numeri del settore sono in forte aumento

Le cifre del Biologico a livello Regionale e Nazionale

A

nche l’ultima indagine redatta dal Ministero conferma le stime fornite nel 2016, offrendo una immagine definita dell’Agricoltura Biologica a livello nazionale e regionale sempre più in aumento e con segno positivo su tutti i settori. L’agricoltura biologica continua incessantemente a

ALBA C.so Bra 8 - 0173.22.68.00 C.so Asti 24/C - 0173 22.68.20

44

ASTI C.so Alessandria 399 0141 47.00.67

crescere con percentuali d’aumento sempre maggiori sia a livello di produzione agricola, ma soprattutto a livello di consumi.

A livello nazionale, parliamo ormai poco meno di 60.000 imprese certificate biologiche di cui ben 45.000 sono produttori esclusivi, cioè aziende agricole e 7500 sono produttori e

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trasformatori dei loro prodotti (az. agricole con trasformazione). Se analizziamo questo dato a livello di percentuale rispetto al 2014, l’ aumento è stato dell’ 8,2%.

Confrontando il numero di aziende sulla superficie nazionale, gli ettari certificati biologici rappresentano oggi il 12% della SAU (Su-

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BIOLOGICO perficie Agricola Utilizzata) ovvero circa 1.500.000 ha che equivalgono al 3,6% delle aziende Agricole Italiane.

Se riportiamo questi dati a livello regionale, ci sono 2300 operatori certificati di cui 1800 aziende agricole, ovvero quasi il 9% in più rispetto al 2014. Gli ettari certificati biologici ammontano invece a circa 34.000, il 9,6% in più rispetto al 2014. Questo significa che in Piemonte il 3% delle aziende agricole ha delle superfici certificate biologiche e che il 3,6% della superficie Regionale è certificata biologica.

Le regioni maggiormente “green” restano sempre al sud ed infatti a livello nazionale al primo posto degli orientamenti produttivi certificati risultano le colture foraggere e i pascoli, i cereali e le olive.

Tra i cereali i più coltivati ci sono il frumento duro e tenero, il mais e la soia. In Piemonte, invece, la situazione colturale è diversa rispetto all’Italia, infatti le coltivazioni più certificate sono i cereali (8500 ha) seguiti a lunga distanza dalle foraggere (4000

ha) e al terzo posto compare la vite con circa 2000 ha. A seguire la frutta a guscio, la frutta in genere e gli ortaggi.

Malgrado questi numeri positivi, per soddisfare la richiesta di prodotto biologico l’Italia importa ancora molti prodotti certificati biologici e oltre ovviamente a quelli per cui sarebbe impossibile una produzione interna come frutta esotica (soprattutto banane), spezie, caffè, cacao ecc al primo posto dell’ import troviamo i cereali e tra questi soprattutto il frumento duro.

La zootecnia, anche dagli ultimi

dati, inizia a fornire stime e percentuali di aumento interessanti e che fanno ben presagire anche il settore degli allevamenti in generale. Segnali positivi si riscontrano soprattutto sui bovini, + 19,6% ; pollame vario, + 18,2% e ovi-caprini, + 12,4%. In crescita, seppur con numeri ancora risicati (42 az.) le aziende dedite all’ acquacoltura ubicate soprattutto in Veneto e Emilia.

Collegato al discorso della crescita degli allevamenti, crescono anche le importazioni soprattutto dei fabbisogni proteici per gli animali, tra i quali emerge la soia in fave o a pannello.

Questi dati positivi a livello Nazionale e Regionale hanno portato il Ministero ad approvare a marzo dello scorso anno un Piano strategico Nazionale dedicato al Biologico per rispondere alle esigenze del mercato bio italiano per aumentare sia le produzioni che i consumi, basandosi essenzialmente su quattro punti fondamentali per tutelare produttori e consumatori: politiche di sviluppo; semplificazione; controlli e vigilanza; innovazione e ricerca.

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BIOLOGICO

Il 7 marzo a Manta presso la Fondazione Agrion, un convegno per approfondire le opportunità del Bio

Frutticoltura biologica: come cogliere le opportunità di mercato

N

el 2016 la produzione biologica piemontese ha raggiunto livelli importanti. Soprattutto pomacee: 680 ettari di melo (12,4%) e 389 ettari di pero (29,5% della superficie totale). La Fondazione Agrion è referente regionale per le statistiche delle produzioni biologiche europee. Il trend è in forte crescita, se si guardano i nuovi impianti e le domande di conversione 2017. Risponde a una domanda salutistica, in crescita ovunque, ma soprattutto in Nord Europa.

Lo scorso anno si è fatto il punto sulle prospettive di mercato. Quest’anno, con il convegno organizzato il prossimo 7 marzo a Manta, la Fon-

dazione Agrion intende approfondire gli aspetti tecnici emersi ed affrontati al Coordinamento Frutticolo insieme ai tecnici Coldiretti 4 A – produzione e logistica – per evitare insuccessi a chi, nell’entusiasmo generale, sottovaluti i problemi oggettivi. Verranno analizzati gli aspetti tecnici, i livelli

di fattibilità e le difficoltà che le diverse specie comportano, anche sulla base delle problematiche fitosanitarie che si sono verificate nel 2016. Alberto Aldini di Apofruit Cesena e Graziano Vittone di Agrion passeranno in rassegna le criticità con le quali si trova a fare i conti un produttore che si accinge a entrare nel biologico.

Ne verrà fuori un confronto tra le situazioni dell’Emilia-Romagna e del Piemonte. Si parte dalla difesa dalle patologie e dagli insetti, alcuni particolarmente impegnativi nella nostra regione, come l’afide lanigero. Si toccheranno anche gli aspetti logistici. La gestione bio è molto più accurata sotto il profilo agronomico.

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BIOLOGICO e di “ritorno” comporta un adeguamento dell’organizzazione aziendale, del personale e delle attrezzature meccaniche.

Saranno presentati i risultati del Progetto FLORINFRU, finanziato dalla Regione Piemonte, che sta sperimentando tecniche innovative di gestione delle infestanti, in sostituzione del diserbo “chimico”. Matteo Bontà, ricercatore della Fondazione Agrion, esporrà i risultati delle prove 2016, evidenziando efficienza e convenienza economica del mezzo meccanico.

Un grosso supporto alla produzione biologica proviene da una appropriata scelta varietale. Grazie ad un continuo lavoro di ricerca, i produttori hanno oggi a disposizione varietà che presentano caratteri di resistenza naturali, derivati da specie selvatiche o antiche varietà. Lorenzo Berra, responsabile della ricerca della Fondazione, presenterà i casi più interessanti per quanto riguarda ticchiolatura del melo e colpo di fuoco batterico del pero. Una lotta alle malattie condotta senza combattere.

Infine si darà la parola ad alcuni

produttori ”pionieri” della produzione biologica, che forniranno le indicazioni pratiche per far fronte al maggiore impegno che questo metodo di produzione comporta e delle quali potranno far tesoro coloro che per la prima volta si accingono a entrare nel mondo del biologico.

In definitiva, se nell’incontro 2016 sono state prese in considerazio-

ne le opportunità del mercato biologico e che stanno fungendo da polo di attrazione di masse sempre più consistenti di produttori, nell’incontro di quest’anno, verranno focalizzati i problemi che possono presentarsi e le possibilità per superarli.

Dunque bio sì, ma con consapevolezza!

Programma:

ori e fitosanitarie.

9.00 – Apertura lav ione e problematich in Piemonte: diffus bio ola ttic fru ne 9.15 – La produzio Agrion à e costi.

Graziano Vittone – zzi chimici: fattibilit e infestanti senza me erb lle de ollo ntr Co 9.45 – n tiche.

Matteo Bontà – Agrio azione e problema Emilia Romagna: situ in ico log bio l de 10.15 – La realtà uit Cesena produzione Alberto Aldini – Apofr rie a supporto della avversità fitosanita alle i ant ler tol e istenti 11.00 – Varietà res biologica e Nari – Agrion Lorenzo Berra, David produttori fra luci e ombre di duttori: esperienze pro . gna 11.30 – La parola ai ma ilia Ro di Piemonte ed Em frutticoltori biologici ori.

12.00 – Chiusura lav

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CONSULENZA AGRONOMICA

A cura dei tecnici dell’Agenzia 4A di Coldiretti Cuneo

Interventi agronomici del mese

U

no sguardo alle coltivazioni del territorio mese per mese a cura dei tecnici dell’ Agenzia 4 A di Coldiretti Cuneo.

Con il mese di marzo inizia la stagione primaverile caratterizzata da un generale aumento sia termico che pluviometrico, ma ancora con possibili nevicate principalmente nella prima metà del mese.

Dopo i ritorni di freddo del mese precedente e le nevicate tardive inizia la stagione vegetativa delle colture.

Nel dettaglio: CEREALI: Grano ed orzo in fase di accestimento; in questa fase valutare con attenzione le concimazioni azotate di copertura.

Verso fine mese, solo con condizioni pedo-climatiche favorevoli, valutare interventi di diserbo di post emergenza ed eventuali fungicidi. Se

In ottemperanza a

NOCCIOLO: In questa delicata fase fenologica, non sono da eseguirsi trattamenti fitosanitari.

ORTICOLE: Attenzione a mantenere un arieggiamento adeguato nei tunnel degli ortaggi a foglia. Con condizioni favorevoli del terreno procedere alla semina dei piselli e delle cipolle.

FRAGOLA e PICCOLI FRUTTI: Non si segnalano problematiche su fragola, lampone e mora di rovo.

Con condizioni favorevoli ultimare la potatura del mirtillo e controllare la presenza di cocciniglia con eventuale posizionamento di olio bianco.

VITE: Ultimare le operazioni di potatura e sistemare pali e fili dei filari per iniziare la legatura dei tralci. Aspettare condizioni migliori per iniziare la trinciatura del legno di potatura.

quanto disposto dal decreto 22 gennaio 2014 (PAN) punto A.7.2 Difesa integrata obbligatoria le condizioni lo permettono, valutare semine di mais e relativi diserbi di pre-emergenza in aggiunta ai geodisinfestanti ed eventuali repellenti per uccelli.

FRUTTA: Soprattutto sul kiwi, pero e melo, terminata la potatura, risulta utile intervenire con prodotti rameici. Sulle drupacee si consiglia di intervenire alla rottura delle gemme con un fungicida utile a contenere la bolla e il corineo.

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ZOOTECNIA DA CARNE

Rinnovare la tradizione e migliorare l’efficienza riproduttiva degli animali

La ricetta del Coalvi per la competitività dell’allevamento della Piemontese

L

o scopo principale di un Consorzio di Tutela di una Razza Bovina è quello di promuovere e valorizzarne la produzione ma è anche quello, non meno importante, di offrire agli allevatori delle soluzioni per renderne più redditizio e appagante il lavoro anche, e soprattutto, per garantirne la continuità.

Coalvi, il Consorzio di Tutela della Razza Piemontese, il cui nome apre potenzialmente le porte dei più prestigiosi teatri commerciali, guarda al futuro impegnandosi a fianco degli allevatori nella realizzazione di un vero e proprio progetto che punta a migliorare l’efficienza riproduttiva degli animali rendendo nel contempo più efficiente il lavoro quotidiano in azienda. Tutto nasce da un accordo stipulato con SCR, società impegnata a livello mondiale nella progettazione e nella costruzione di sistemi per il controllo a distanza degli animali sulla base di una tecnologia nata in Israele, uno dei paesi tecnicamente, e zootecnicamente, più evoluti del

mondo. L’esperienza di Coalvi nell’allevamento della Piemontese ha offerto a SCR un’interessante opportunità per affinare il prodotto nell’elaborazione e nell’interpretazione dei parametri riproduttivi calzandolo espressamente su questa Razza, che, pur con le sue virtù universalmente riconosciute, ha riempito poche pagine della letteratura scientifica, vittima di una diffusione dal perimetro ristretto. Ne è nata una collaborazio-

ne fruttuosa che si traduce oggi in un’offerta di sicuro interesse per gli allevatori.

Il sistema Heatime-Pro

SCR con Coalvi propone un sistema di rilevamento dei calori e dello stato di salute costituito da tre semplici elementi: un collare munito di un recettore da apporre al collo delle bovine, un’antenna che ne riceve i segnali e un normalissimo personal computer, affiancabile ad uno smartphone, sul

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ZOOTECNIA DA CARNE quale vengono inviate le notifiche.

Il recettore posto sul collare rileva i movimenti dell’animale e, al tempo stesso, anche i cicli di ruminazione, trasmettendoli al programma installato sul computer, che li elabora.

Dalla variazione dell’attività motoria, combinata con quella dell’attività ruminale, il programma individua il momento in cui la bovina inizia la fase fertile e, di conseguenza, l’intervallo all’interno del quale la fecondazione offre le maggiori garanzie di successo.

E’ risaputo quanto sia importante controllare le vacche per scovare tempestivamente quelle che vanno in calore. L’occhio di un allevatore esperto ne perde pochi, tuttavia, a meno di vivere in stalla, è ben difficile capire quando questo è iniziato e quando, di conseguenza, sia opportuno intervenire con l’inseminazione. Nei mesi estivi, poi, quando il lavoro in campagna diventa pressante, è inevitabile che il tempo dedicato al controllo si riduca e con lui si riduca anche la percentuale di quelli che vengono individuati correttamente.

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Affidarsi all’elettronica e alla telematica per sorvegliare gli animali, è una soluzione che nelle mani di un buon allevatore, cambia la giornata lavorativa, regalando più tempo da dedicare ad altro, che sia il lavoro da svolgere in campagna o che sia la cura della propria vita familiare. Così come il navigatore satellitare rende la vita più facile anche a chi ha dimestichezza con le mappe stradali.

Oltre a regalare ritmi di lavoro meno affannosi, l’affidabilità di questo sistema permette di aumentare sensibilmente l’efficienza riproduttiva della stalla e, con il controllo della ruminazione, rileva tempestivamente qualsiasi stato di sofferenza degli animali sui quali si può intervenire prontamente riducendone il disagio e con protocolli terapeutici di blanda aggressività.

Due conti alla buona

E’ evidente come la redditività di un qualsiasi allevamento sia proporzionale alla sua efficienza riproduttiva oltre che alla buona salute dei suoi animali. In un allevamento bovino il risultato ottimale si ottiene quando

le vacche partoriscono puntualmente una volta all’anno: quando l’intervallo tra un parto e l’altro (interparto) si allunga, si perde ricavo e si sostengono costi improduttivi. Il conto è presto fatto: una vacca che produca ogni anno un vitello del valore, poniamo per semplicità, di 720 euro, accantona ogni giorno un ricavo di 2 euro, a fronte di un costo di mantenimento che possiamo stimare pari a 1 euro.

Ogni giorno di interparto in più oltre ai 365, genera un mancato ricavo di 2 euro e un costo esplicito di 1 euro.

In una stalla di 35 vacche, dunque, allungare l’interparto di un sola settimana genera una perdita economica pari al valore di un vitello. Con questi numeri è facile giustificare qualsiasi ragionevole investimento per dotarsi di tutti i mezzi che possano aiutare a migliorare la fertilità e la salute degli animali. Sono numeri molto approssimativi, ma non lontani dalla realtà.

Non solo calori e salute

A corredo del sistema HeatimePro, SCR propone tramite Coalvi un semplicissimo sistema per rilevare i parti. Si tratta di un sensore da appli-

di questa Razza e il costo di un sistema di questo tipo si ripaga in fretta.

La tradizione che guarda al futuro

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un po’ diversi tra loro) è la tempestività e la precisione con cui segnalano l’inizio del travaglio. Con una frequentazione assidua della stalla, scoprirlo non è difficile, ma sapere con certezza da quanto tempo dura è impossibile e si perde così un’informazione preziosa che, se disponibile, consente di decidere con serenità e con la dovuta programmazione l’eventuale intervento di assistenza.

Ben sappiamo quanto vale un vitello

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care alla radice della coda della bovina. Quando questa si stabilizza in posizione orizzontale e vi rimane per un lasso di tempo abbastanza lungo, e insieme si registrano dei movimenti ripetuti, nel sensore si attiva un allarme che viene trasmesso sul telefono dell’allevatore. Non si tratta in assoluto di una novità: esistono altri sistemi simili, alcuni dei quali, però, invasivi e igienicamente discussi, ma ciò che li rende preziosi (ma anche

Coltivare con passione una tradizione storica quale è quella della Piemontese non vuol dire rifiutare quell’innovazione che le consente di mantenere la sua produzione competitiva. Il mercato è un alleato infedele e risponde premiando la qualità pagandola il prezzo che si merita ma non è pensabile che assecondi sempre i produttori nel sostenerne i costi. L’unica strada per mantenere viva la tradizione è quella di renderla più efficiente e per darle un futuro bisogna pensare di allineare la qualità della vita dell’allevatore al pari di quella di tutti i lavoratori, con la possibilità di programmare le proprie giornate e ritagliarsi il tempo per sé stessi, la famiglia e la vita sociale. Questo è quello che chiederanno sempre di più i giovani che intendono raccogliere l’eredità professionale dei padri. L’impegno di Coalvi è quello di non lasciarli soli.

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ZOOTECNIA DA CARNE

Riceviamo dal Consorzio Italia Zootecnica e Asprocarne

S

Asprocarne: “La zootecnia non è tutta uguale e gli allevatori non sono tutti uguali”

abato 10 febbraio, al Nursery Campus Universitario di Pistoia, si è tenuto il confronto/scontro tra Giuseppe Cruciani, conduttore della trasmissione “La Zanzara” su Radio 24 e la giornalista Giulia Innocenzi, autrice del libro “Tritacarne” e conduttrice televisiva, in odore di scoop su Rai 2, per immagini rubate di notte in alcuni allevamenti, che dovrebbero essere il filo conduttore di alcune prossime trasmissioni sui maltrattamenti agli animali nei cosiddetti “allevamenti intensivi”.

L’incontro, organizzato da Carneitaliana.it, moderato dallo psicologo, Pierluca Birindelli, ha visto la partecipazione di un pubblico selezio-

nato via Twitter, circa 80 persone e, tra questi, anche il Direttore del

Consorzio Italia Zootecnica, Giuliano Marchesin.

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FINANZIAMENTI AGEVOLATI SU TUTTI I PRODOTTI

ZOOTECNIA DA CARNE Sin dalle prime battute, sono volate scintille tra Cruciani e la Innocenzi, entrambi in posizioni diametralmente opposte, con sottolineature anche ironiche, da parte del primo, soprattutto nei confronti dei vegani e tentativo da parte della Innocenzi, di tenere alta la tensione sul suo libro Tritacarne e sulla necessità, secondo lei, di ridurre i consumi di carne.

L’uditorio, sondaggiato dal moderatore, che ha chiesto quanto onnivori fossero presenti in sala, tutti, tranne una vegana e una vegetariana e quanti avevano letto il libro, solamente in due, ha dato la sensazione di essere presente più per la notorietà dei personaggi in campo, che per i contenuti del libro della Innocenzi.

Libro che fa un miscuglio di fatti realmente successi (uno su tutti, lo scandalo del Macello Italcarni di Brescia con le vacche macellate a fine carriera) ed un tentativo di narrazione con termini forti, inseriti nei vari capitoli, per cercare di tenere alta la tensione del lettore e

convincerlo a leggere tutte le 259 pagine.

Per chi riesce a leggerlo tutto, la prima cosa che balza agli occhi è che non c’è traccia di allevamenti di bovini da carne e, per ammissione della stessa Innocenzi, su una domanda specifica rivolta dal Direttore Marchesin, non ci sono nemmeno filmati che girano su maltrattamenti di bovini da carne.

Possono rallegrarsi gli allevatori di bovini da carne ad essere esclusi dal “libro/denuncia” e da immagini cruenti? Assolutamente no, perché quando la Innocenzi cita nel suo libro il sistema “intensivo”, l’uso degli antibiotici in zootecnia ed il maltrattamento degli animali, per il consumatore, la carne è carne e non fa certo distinzione tra polli, maiali o vitelloni.

Gli allevatori di bovini da carne possono essere orgogliosi del loro lavoro e di un sistema che funziona perfettamente, grazie alla tracciabilità che, dagli anni 2000, è stata resa obbligatoria da Regolamenti comunitari, che hanno introdotto

l’etichettatura facoltativa delle carni bovine che, imponendo il rispetto di un disciplinare di produzione e sottoponendo tutte le aziende ad un regime di autocontrollo e di controllo, ha obbligato, di fatto, tutti gli allevatori ad allinearsi con le norme ed a rispettare il benessere animale, già vent’anni fa.

Marchesin ha informato la Innocenzi che sta decollando il Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia e, presto, i consumatori potranno distinguere la carne prodotta in Italia, grazie al marchio “Sigillo Italiano”.

I Disciplinari di qualità e l’etichettatura facoltativa delle carni bovine sono un’ulteriore garanzia per il consumatore ed un deterrente fortissimo per quelle poche “mele marce che potrebbero inquinare il cesto”.

Al termine dell’incontro Marchesin ha invitato Cruciani e la Innocenzi a visitare alcune stalle degli associati ad Italia Zootecnica, per vedere di persona come lavorano con onestà e professionalità gli allevatori di bovini da carne italiani.

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CONSULENZA TECNICA

Crisi di settore: incrementati gli aiuti per la zootecnia

C

on il regolamento delegato (UE) n. 1613 dell’ 8 settembre 2016, l’Unione europea ha assegnato all’Italia 20.942.300 €, in aggiunta ai quali, ai sensi dell’articolo 2 dello stesso regolamento, sono stati previsti stanziamenti nazionali per ulteriori 20.942.300€. Fondi importanti, che erano stati richiesti dall’ Italia e dalla Coldiretti per fronteggiare

I

prini fine di promuovere la qualità ed il valore aggiunto degli allevamenti ovicaprini; • Sostegno alle aziende suinicole per sostenere l’allungamento del periodo di lattazione dei suinetti da tre a quattro settimane; Tali misure si applicano a tutto il territorio nazionale ma una quota del budget complessivo è riservata alle aree colpite dal sisma.

Un progetto della Fondazione CRC per combattere la cimice

La cimice asiatica si può fermare!

Tecnici dell’Agenzia 4A di Coldiretti Cuneo, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), ULF Entomologia Generale e Applicata dell’ Università di Torino e la Fondazione Agrion stanno preparando un progetto sulla cimice asiatica (Halyomorpha halys) volto a trovare una soluzione pratica per arginare la problematica emergente degli ultimi anni. I tecnici Coldiretti, coordinatori tecnici del proget-

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la crisi di settore. Il risultato è stato ottenuto. Ora Coldiretti ha chiesto celerità nello scrivere le regole applicative per erogare i fondi alle aziende zootecniche secondo il seguente schema: • Sostegno al latte bovino in zone montane che mira a supportare l’agricoltura di piccola scala praticata nelle aree montane; • Sostegno agli allevamenti ovica-

to, ripresenteranno il monitoraggio effettuato nel 2016 aumentando le postazioni e i tipi di feromone per monitorare la presenza dell’ insetto sull’ intero territorio provinciale e su tutte le colture per cercare risposte alle tante domande delle aziende agricole.

Parallelamente lavoreranno al fianco della ricerca scientifica coordinata dall’Università per cercare parassiti o predatori biologici per ridurne naturalmente il numero come fatto in

passato correttamente per il cinipide del castagno. Oltre a questo verranno testate le reti anti-insetto e colture attrattive. La durata sarà di tre anni per cercare una soluzione concreta alla problematica.

L’iniziativa ha ottenuto l’apprezzamento della Fondazione CRC che lo ha adottato tra i suoi progetti. Attualmente è all’attenzione dei valutatori internazionali per poi passare direttamente alla fase attuativa.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

CONSULENZA TECNICA

Scolitidi: usare correttamente le trappole alimentari per la cattura massale

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omplici anche inverni abbastanza miti, negli ultimi anni, si sono moltiplicate le aggressioni e i conseguenti danni da scolitidi, sulle piante da frutto, in modo particolare su castagno, melo, pero e susino.

Il metodo di controllo più efficace per questo parassita è l’installazione di trappole alimentari, per la cattura massale. Tali trappole vanno posizionate alla ripresa vegetativa e gestite per un periodo variabile da 30 a 40 giorni.

Di seguito, un breve compendio per

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Larva di Scolytus rugulosus

il corretto posizionamento ed utilizzo delle trappole: Come preparare la trappole: • Acquistare o preparare dei fondi collati di colore rosso e posizionarli a croce, in modo che risultino incrociate con angoli di 90°.

• Con l’aiuto di spago od di filo metallico, fermare in questa posizione le ali della trappola e costruire un gancio di almeno 10

cm che sarà utile per appendere la trappola.

• Preparare una bottiglia di plastica vuota da 33 o 50 cl, praticando in alto nella parte panciuta sottostante il collo, 4/5 fori del diametro di 3/5 mm. Nella parte più rigida del collo, praticare un foro trasversale utile ad appendere la bottiglia ai fondi collati.

• Il tappo della bottiglia va mante-

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CONSULENZA TECNICA

Danni da scolitide

nuto avvitato e con lo spago od il filo metallico, occorre costruire un’asola che colleghi la bottiglia ai fondi collati e quindi alla trappola.

Come preparare la soluzione: • Terminata la costruzione di tutte le trappole , occorre preparare la soluzione costituita da 1/3 di alcool – (quello denaturato va bene ma, bisogna fare attenzione che non contenga profumi) - e 2/3 di acqua.

Il posizionamento in campo: • Le trappole vanno posizionate in campo, sistemandole a quinconce, nella misura minima di

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5 trappole ad ettaro per i casi meno gravi e 12 trapole ad ettaro nel caso di forte presenza del parassita. La parte collata, va posizionata a circa 1,5 metri da terra.

• Dopo il posizionamento le bottiglie della trappola, vanno riempite per 2-3 cm. con la soluzione acqua / alcool preparata.

Importante Un buon risultato della cattura massale dipende dalla corretta gestione della trappola: • Il liquido attrattivo, formato da acqua ed alcool, va sostituito ogni due giorni.

• Se sui fondi incollati cominciano ad esserci troppi insetti, con l’aiuto di una piccola spatola, occorre provvedere alla loro rimozione.

Per informazioni relative all’acquisto di fondi collati e l’utilizzo delle trappole alimentari, i tecnici dell’Agenzia 4A Coldiretti, sono a disposizione.

Trappola per scolitidi correttamente posizionata

ORGANIZZAZIONE

Bra: Iniziati gli incontri territoriali dei dirigenti di zona

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EVISORI E E R PR

stato presentato il progetto The Green Experience per voce del tecnico di campo Mauro Porro. Giorgio Bergia, segretario di Zona Coldiretti Bra ha chiuso l’incontro ricordando ai convenuti la piena disponibilità degli uffici per tutte le esigenze e invitando sin da ora alla partecipazione degli incontri che si faranno in autunno per il rinnovo della Dirigenza.

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lare riferimento al Testo Unico e alla gestione dei registri di cantina “informatizzati” o meglio.. dematerializzati.

Il responsabile del Servizio vitivinicolo di Coldiretti Cuneo, Rapallino Fabrizio ha illustrato lo stato dell’arte della normativa e come Coldiretti intende coadiuvare i Soci che aderiranno al servizio, dopo le comprensibili domande ed un vivace dibattito, è

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ell’ambito dell’iniziativa promossa dalla Dirigenza Provinciale, la sera del 7 febbraio nella prestigiosa cornice della Cantina Comunale di La Morra si sono date appuntamento le Sezioni Coldiretti dei Comuni di Santa Vittoria, Verduno e La Morra.

E’ stato uno dei primi incontri che l’Ufficio di Zona Di Bra ha programmato sul territorio per il periodo invernale. Numerosi i punti all’ordine del giorno: a partire dal’intervento del presidente di Zona Luca Beltrando, che ha illustrato l’attività sindacale svolta durante l’ultimo periodo e i risultati ottenuti per la nostra categoria, rimarcando il ruolo dei Dirigenti e l’importanza delle Sezioni. Visto l’indirizzo economico delle realtà riunite, è stato dato ampio rilievo alle questioni inerenti al vitivinicolo, con partico-

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FORMAZIONE

A Carrù ..fantasie rurali degli anni ‘40 Nell’era dell’agricoltura 2.0 ci si può ancora rimanere attratti e stupiti dalle fantasie rurali di inizio secolo: ci riferiamo ad una sgranatrice meccanica realizzata sapientemente dall’artigiano Giovanni Dompè di Carrù e montata su un telaio di una Fiat 514. La macchina ha funzionato sino negli anni 60’, ma è stata rimessa magistralmente in funzione da Giacomo e Giovanni Dompè figlio e nipote dell’inventore. Il macchinario è stato impiegato per la sgranatura della meliga, così come si faceva nel passato, nella cascina Minghetto della Signora Anna Cardone nella Frazione Ronchi di Carrù. Un momento di festa, per rievocare un lavoro antico delle nostre terre, che raduna ancora oggi tutta la famiglia, amici e appassionati.

I corsi ONAS per assaggiatori di salumi

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I vari tipi di salumi come le numerose etichette di vini: perché no?

In un paese con un’offerta gastronomica invidiabile come l’Italia, l’ONAS-Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi ha come obiettiSALUMI vo principale quello di contribuire a diffondere GGIATORI DI PIRANTI ASSA ESE di Aprile AS R PE O RS M la cultura dei salumi attraverso l’analisi sensoUN CO CNICO I MODULO – ORGANIZZA TENTE DI TE IZIO CORSO A CUNEO IN TESTATO E PA AT IO riale e l’assaggio.

SC LA FINALE, RI RE CON ESAME ASSAGGIATO ZIONI: Quasi stupisce che un’associazione del genere, TI DELLE LE EN M GO AR E A M M RA PROG nso, analisi rigorosamente no profit, sia nata solo nel 1999. gli organi di se LE: fisiologia de IA OR NS SE I Tutt’altro che casuale il luogo da cui si è partiti, e /4: ANALIS de, panel test.

• 1°lezione 27 antitativa, sche qualitativa e qu cioè la città di Cuneo, la cui provincia è una delle suino da macellazione; Il evamento alla • Degustazione all ll’ da O: IN zone in cui ci sono più allevamenti di maiali con : IL SU autoctone.

• 2°lezione 4/5 gica. Le razze MI: Agricoltura biolo riferimento al territorio nazionale, e dove 10 anni NE DEI SALU A PRODUZIO gustazione PRIME NELL IE ER prima era già nata l’ONAF Organizzazione Nazio- • De AT e.

M ich /5: e e microbiolog • 3°lezione 11 chimiche, fisich micati. I nale Assaggiatori Formaggi. caratteristiche cotti, crudi, affu E DI SALUMI: RI Degustazione GO • TE CA L’associazione è andata via via diffondendosi nel/5: LE VARIE • 4°lezione 18 TTI. le altre regioni e ad oggi i soci che sono entrati in PRODOTTI CO UDI, I SALUMI CR ne zio sta IGP-STG-PAT. P• Degu DO TI OT ONAS in questi 16 anni di vita associativa sono più /5: I PROD • 5°lezione 25 etichettatura. di 4000 da 29 che erano i soci Fondatori. tracciabilità ed ne I salumi italiani per quantità, qualità, varietà e dif- • DegustaEzioFINALE teorico – pratico • ESAM di Agraria – Torino – facoltà fusione sono un vanto della nostra gastronomia a di di stu i gl de : Università - Cuneo Sede del Corso livello internazionale e si portano dietro un patriPiazza Torino 3 IZIONE (€ 37) QUOTA D’ISCR monio unico di storia, saperi, abilità, tecniche da traSIVO DELLA EN PR O M RS CO CO 0 RSO : € 15 SOLARE IN n l’iscrizione COSTO DEL CO ALL’O.N.A.S. PER L’ANNO mandare e valorizzare. alizzato solo co il corso sarà re /3, 31 tro en rio iscriversi Produttori a livello industriale e di nicchia, piccole di circa 20 Soci.

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Quindi è importante che ONAS formi adeguatamente i “tecnici assaggiatori” italiani con tutta una serie di corsi ed eventi a livello nazionale, avvalendosi di un corpo docente preparato.

L’assaggio dei salumi che si impara nei corsi ONAS ha lo scopo di aiutare a formulare una valutazione dei caratteri organolettici dei prodotti, in particolare di quelli tipici legati ai singoli territori, per favorirne la conoscenza e la diffusione.

PIEMONTESE IGP

Le riprese sono state effettuate nel mese di febbraio nel Cuneese

I vitelloni della coscia IGP protagonisti a Mela Verde

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omenica 5 marzo, andrà in onda su Canale 5 la puntata di Mela Verde dedicata alla Carne di Vitellone di Razza Piemontese IGP girata in provincia di Cuneo, nel mese di febbraio.

La troupe ha trasformato alcune aziende buschesi in set televisivi per raccontare al grande pubblico le peculiarità del Vitellone Piemontese del Coscia e le sue pregiate carni; seconda razza italiana ad ottenere il prestigioso riconoscimento europeo dell’Indicazione Geografica Protetta.

Proprio il Buschese fa parte del territorio dove sono insediati in migliori allevamenti del Bovino di Razza Piemontese.

Edoardo Raspelli è stato accom-

pagnato da Giorgio Marega, direttore del Consorzio di Tutela Coalvi e da Delia Revelli Presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte attraverso tre aziende buschesi che operano in questo settore. Le riprese sono iniziate presso l’azienda agricola di Ivano Quaglia in Frazione Attissano di Busca, per i contenuti riguardanti l’allevamento, per poi proseguire a Terra Viva, sede della Cooperativa Agricola Buschese, realtà storica del comparto con 6 punti vendita sul territorio cuneese, per la parte relativa alla lavorazione e vendita delle carni. Per guastare questa straordinaria carne italiana, le registrazione sono continuate presso la magnifica location del San Quintino Resort sulla collina

Buschese. MelaVerde a TerraViva - ci dice il presidente della Coop. Agricola Buschese Angelo Rosso - con il famoso giornalista enogastronomico Edoardo Raspelli oltre ad essere un importane momento di visibilità e di promozione del territorio e dei sui prodotti è certamente un importatnte riconoscimento ad un’azienda che da sempre opera con questi obbiettivi.

Il programma domenicale, nato il 20 settembre 1998 da un’idea dell’agronomo Giacomo Tiraboschi, è giunta alla registrazione della puntata 558. Edoardo Raspelli è stato accompagnato dal direttore dell’esterna Elena Tiraboschi con testi di Rudy Galoppini e regia di Giancarlo Valenti.

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OSPITALITA’ RURALE

Agriturismi, diamo forza e valore all’ospitalità rurale!

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erranostra, l’Associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio promossa da Coldiretti, ha aderito al circuito Agriturismi di Campagna Amica.

L’incorporazione è stata ufficializzata lo scorso 14 febbraio nel corso dell’Assemblea ordinaria di Terranostra Piemonte, tenutasi al Circolo della Stampa di Torino, alla presenza dei neo Presidente e Direttore nazionali Terranostra, Diego Scaramuzza e Toni De Amicis.

Al centro dell’Assemblea, la distintività degli agriturismi di Campagna Amica. Come ha spiegato Stefania Grandinetti, Presidente degli Agriturismi di Campagna Amica del Piemonte “il territorio piemontese, variegato e ricco in termini paesaggistici, culturali ed enogastromici, ci offre grandi opportunità che dobbiamo cogliere per incrementare la nostra

Vorresti

rete, facendo leva sugli elementi che ci rendono distintivi”.

“Il marchio Campagna Amica - sottolinea il Presidente Provinciale Buttieri - con il nostro impegno e lavoro costanti sarà sinonimo di ospitalità rurale, in grado di accogliere secondo quei canoni che sempre più la società sta cercando: famigliarità, sostenibilità, qualità ed eticità”.

I dati sul turismo piemontese sono

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sulle opportunità offerte dalla nuova normativa?

incoraggianti: le presenze nel 2015 sono state oltre 13 milioni, facendo registrare un +4,75% rispetto al 2014.

Questo quadro ci fa ben sperare: abbiamo la possibilità concreta e tangibile di accelerare il percorso virtuoso che abbiamo intrapreso, utilizzando proprio la leva distintiva del marchio Campagna Amica.

“Un marchio - commenta la presidente di Coldiretti Cuneo, Delia Revelli - conosciuto ormai da milioni di persone, al quale i consumatori attribuiscono valore e che dobbiamo impegnarci con sempre maggior forza a diffondere, in quanto valore aggiunto imprescindibile per fare sistema e promuovere il nostro territorio”.

Con gli Agriturismi di Campagna Amica, possiamo davvero dare forza e valore all’“Agriturismo DOC italiano”!

Nuove agevolazioni per gli agriturismi

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La Legge di Stabilità 2017, in vigore dallo scorso 1° gennaio, ha introdotto un’importante novità per gli agriturismi, che possono accedere a vantaggi in precedenza riservati esclusivamente ad alberghi, residence e villaggi: da quest’anno, gli agriturismi rientrano a pieno titolo tra i beneficiari del cosiddetto “bonus alberghi”.

Si tratta di un’agevolazione fiscale destinata alle strutture ricettive che - nel corso degli anni 2017,

2018, 2019 e 2020 - effettuano interventi di ristrutturazione edilizia per aumentare la propria competitività e migliorare l’accoglienza al pubblico.

Gli interventi di ristrutturazione riguardano: • il restauro e il risanamento conservativo; • la ristrutturazione edilizia; • l’abbattimento delle barriere architettoniche; • l’incremento dell’efficienza ener-

getica; • l’acquisto di mobili e componenti d’arredo destinati agli immobili oggetto degli interventi.

La percentuale di detrazione prevista è del 65% e il limite di spesa massima su cui calcolare tale percentuale è di 200.000 euro.

Per conoscere le modalità operative di presentazione delle domande, le specifiche tecniche e i termini, occorrerà attendere l’emanazione dei Decreti attuativi.

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GIOVANI IMPRESA

Giovani Impresa, viaggio studio e seminari sulla cultura d’impresa

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roseguono in queste settimane gli incontri territoriali con i giovani imprenditori agricoli, che Giovani Impresa ha organizzato in occasione dei 70 anni di Coldiretti Cuneo.

Si tratta di un ciclo di seminari sulla cultura d’impresa, nato con l’obiettivo di presentare l’agricoltura con idee, buone prassi, prospettive e strumenti che mettono in relazione il fare impresa nel settore primario

I seminari in programma

con il contesto sociale ed economico attuale. Agli incontri territoriali, realizzati con il contributo della Camera di Commercio di Cuneo, partecipano oltre quaranta imprenditori tra i 18 e i 30 anni.

I seminari organizzati da Giovani Impresa tra gennaio e marzo consentono ai giovani imprenditori agricoli cuneesi di acquisire utili spunti sulle nuove possibilità di fare impresa.

Durante il primo incontro, il 30 gennaio scorso, si è tracciato il quadro generale del contesto socioeconomico attuale. Si è poi discusso, il 13 febbraio, di produzione e innovazione, di filiere e cooperazione in agricoltura.

Si proseguirà a marzo con altri due appuntamenti. Il primo, il 13 marzo, approfondirà gli aspetti giuslavoristici legati all’attività agricola, il secondo, il 20 marzo, sarà dedicato all’impegno e al progetto sindacale di Coldiretti e vedrà la partecipazione della Presidente di Coldiretti Cuneo, Delia Revelli.

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Evento clou di questo ricco programma è stato il viaggio studio in Veneto, una tre giorni alla scoperta delle esperienze imprenditoriali di una Regione a grande valenza agricola.

Dal 21 al 23 febbraio, una nutrita delegazione di nostri giovani imprenditori ha visitato ben sette aziende agricole fra le province di Verona, Vicenza, Padova, Treviso e Venezia.

Aziende che si distinguono per creatività e innovazione, sia di prodot-

to che di metodo, per sostenibilità e qualità: • Az. Agr. Vantini di Verona • Alghitaly di Arzignano (VI) • Birrificio Antoniano di Villafranca Padovana (PD) • H-Farm di Roncade (TV) • Cantina Val d’Oca di Valdobbiadene (TV) • Coop. Agr. Ortoromi di Borgoricco (PD) • Az. Agr. Corradi di Marcon (VE)

Le visite aziendali hanno permesso ai partecipanti di conoscere da vicino realtà imprenditoriali, startup innovative ed esempi di cooperazione virtuosa, di sviluppare stimolanti confronti e scambi di idee e di creare amicizie e opportunità.

Per scoprire le prossime attività di Giovani Impresa Coldiretti, si contattino i referenti Giovani Impresa di zona o la Segreteria provinciale (0171 447245/348 • giovani.impresa.cn@coldiretti.it).

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PENSIONATI

Economica e facile da attivare!

Pensionati Coldiretti: una polizza riservata contro gli infortuni

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n’assicurazione contro gli infortuni chiara, semplice, a misura di pensionato e ad un costo moderato. È la polizza infortuni progettata da Coldiretti e Cattolica, la compagnia assicurativa che dal 1° gennaio 2017 ha incorporato Fata Assicurazioni.

La polizza, riservata agli iscritti a Coldiretti Pensionati, garantisce una copertura 24 ore su 24 contro qualsiasi tipo di infortunio, in campagna, in casa e per strada.

Se un pensionato che ha stipulato questa polizza si infortuna, non riceve indennizzo soltanto se gli viene riconosciuta un’invalidità inferiore al 5%. Oltre tale percentuale ha diritto ad un indennizzo, di entità variabile in base alla gravità dell’incidente, come indicato nel riquadro.

INDENNIZZI PREVISTI Un pensionato che si veda riconosciuta un’invalidità superiore al 5%, ad esempio del 7%, percepirà un indennizzo pari al 2%, per via della franchigia del 5%.

La franchigia non incide sull’indennizzo se l’invalidità riconosciuta è superiore al 15%; così, ad esempio, se l’infortunio genera un’invalidità al 18%, il pensionato avrà diritto ad un indennizzo di pari entità (18%).

Oltre il 50% di invalidità riconosciuta, si ha diritto ad un indennizzo del 100%.

Quanto ai massimali, la polizza infortuni Coldiretti Pensionati assicura 150.000 euro per l’invalidità permanente, 75.000 euro per la morte dell’assicurato.

CASI CONCRETI Da quando è attiva la polizza, alcuni iscritti della provincia di Cuneo, a seguito di infortuni più o meno gravi, hanno percepito ottimi indennizzi, come il signor T. S., cui è stato pagato un indennizzo di 9.000 euro per un infortunio domestico, o la signora M. G., che ha ricevuto oltre 70.000 euro per un grave infortunio agricolo.

Per il mese di marzo INTERESSI ZERO su tutta la gamma MOTO

INTERESSI ZERO. In 24 mesi - prima rata a 60 giorni - importo finanziabile da € 2.000 a € 10.000. Esempio rappresentativo riferito alla casistica più ricorrente per il settore “Moto” relativo al periodo di osservazione gennaio-dicembre 2016: € 3.000 (importo totale del credito) in 24 rate da € 125 - TAN 0% TAEG più ricorrente 1,61%. Il TAEG rappresenta il costo totale del credito espresso in percentuale annua e include: interessi € 0, imposta di bollo su finanziamento € 16, bollo su rendiconto annuale e di fine rapporto € 2 (per importi superiori a € 77,47), spesa mensile gestione pratica € 1,50 - importo totale dovuto (importo totale del credito + costo totale del credito) € 3.054,00. Offerta valida dal 01/03/2017 al 31/03/2017. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le informazioni precontrattuali richiedere sul punto vendita il documento “Informazioni europee di base sul credito ai consumatori” (SECCI) e copia del testo contrattuale. Salvo approvazione Agos Ducato S.p.A. La rete dei concessionari Honda opera quale intermediario del credito NON in esclusiva.

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PENSIONATI Il costo della polizza? 100 euro annui, comprensivi di imposte e senza alcun obbligo di rinnovo.

Si tratta di una proposta molto apprezzata dai Pensionati Coldiretti, che vi aderiscono in numero sempre maggiore. Le ragioni di questo successo? Il modulo di adesione è molto semplice e i termini della polizza sono chiari e trasparenti. In più, non ci sono lunghe trafile per sbrigare le pratiche: la sottoscrizione è concentrata in un solo passaggio.

Infine, la diffusione capillare degli Uffici Zona Coldiretti sul territorio provinciale consente di avere sempre a disposizione un referente facilmente raggiungibile, pronto a dare consulenza e assistenza.

Come si attiva la polizza infortuni Coldiretti Pensionati? Si va nell’Ufficio Zona Coldiretti più vicino, si sottoscrive la polizza e si paga il bollettino postale da 100 euro. La polizza sarà attiva dalle ore 24 della data di pagamento riportata sul bollettino.

Per maggiori informazioni, si contatti senza impegno l’Ufficio Zona Coldiretti più vicino.

Cavallino è il nuovo Presidente dell’Associazione regionale Pensionati

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ierluigi Cavallino è stato eletto Presidente dell’Associazione regionale Pensionati di Coldiretti lo scorso 20 febbraio a Torino.

Presenti il Presidente e il Segretario nazionali di Federpensionati, Giorgio Grenzi e Danilo Elia, la Presidente di Coldiretti Piemonte e Cuneo, Delia Revelli, e il Delegato Confederale, Bruno Rivarossa.

Cavallino, già alla guida dell’Associazione Pensionati di Coldiretti Torino, succede all’astigiano Bruno Porta.

Tra i temi che più stanno a cuore al neo Presidente, quello della sanità, su cui dichiara di voler impegnare l’azione dell’Associazione, per arginare il taglio dei servizi che impoverisce le aree rurali. Cavallino assicura anche il pieno appoggio alle battaglie sindacali di Coldiretti.

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DONNE E PENSIONATI

Crociera nei fiordi norvegesi con Donne Impresa e Associazione Pensionati

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a prossima estate vi attende una crociera senza uguali a bordo di MSC Fantasia, una delle più belle navi da crociera italiane.

Il viaggio, in programma dal 24 giugno al 1° luglio, vi porterà alla scoperta delle coste danesi e norvegesi e sarà un’occasione unica per godere di panorami naturali unici al mondo, da vivere come esperienza di socializzazione con le donne e i pensionati di Coldiretti. Ad organizzare il viaggio, infatti, sono il movimento Donne Impresa e l’Associazione Pensionati di Coldiretti Cuneo, con la collaborazione tecnica dell’agenzia In Terre di Granda.

In aereo si raggiungerà Kiel, città tedesca sul mar Baltico, dal cui porto

partirà la navigazione. La prima tappa sarà a Copenaghen, fiabesca capitale del Regno di Danimarca, ricca di tradizioni e scorci pittoreschi.

La navigazione proseguirà alla volta

QUOTA A partire da 1.159 € a persona per soci Coldiretti, parenti e amici (anziché 1.250 €) Quote di servizio (mance) non sono obbligatorie!

La quota comprende: volo aereo da Milano a Kiel • pernottamento di 8 giorni e 7 notti in cabina doppia • pensione completa • bevande illimitate ai pasti • accompagnatore agenzia • assicurazione medico-bagaglio • transfer in pullman A/R dalle città di partenza all’aeroporto • transfer da e per l’aeroporto.

La quota non comprende: escursioni • tasse portuali • assicurazione annullamento • extra personali e tutto quanto non indicato nella voce “la quota comprende” SCADENZA ADESIONI Prenotazioni urgenti, fino ad esaurimento dei posti disponibili

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della Norvegia, dove si solcheranno le acque di alcuni tra i più bei fiordi del Paese, inseriti nella Lista dei Patrimoni dell’Umanità redatta dall’Unesco.

Da Geiranger a Flåm e Stavanger, sarà un susseguirsi di montagne a picco sul mare, villaggi arroccati, cascate impetuose e strette valli. Non solo escursioni via terra: su MSC Fantasia anche un giorno di navigazione diventa una vera e propria escursione tra isole e scenari che solo in nave si possono godere appieno e in completo relax.

Infine, il periodo della crociera sarà ideale per ammirare il fenomeno del sole di mezzanotte!

Per richiedere il programma dettagliato, contattate gli Uffici Zona Coldiretti, la Segreteria provinciale Pensionati e Donne Impresa (0171 447287) o l’agenzia In Terre di Granda (0171 67575).

SICUREZZA

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“Salute e sicurezza in agricoltura.

Un’indagine conoscitiva su lavoratori immigrati”

a presenza dei lavoratori stranieri nel mondo agricolo rappresenta un fenomeno di evidente importanza soprattutto in relazione all’indice infortunistico del settore nel quale si trovano ad operare. A tal proposito a gennaio 2017 l’INAIL ha pubblicato i risultati di un’importante indagine sul tema: “Salute e sicurezza in agricoltura. Un’indagine conoscitiva su lavoratori immigrati”. Vengono presentati i risultati dell’indagine sulla percezione del rischio e del fabbisogno formativo dei lavoratori immigrati in agricoltura. Dal documento si possono ricavare dati utili ai fini dell’identificazione delle criticità e dei bisogni percepiti e le misure idonee per la prevenzione sui luoghi di lavoro. La vigente normativa

in materia di salute e sicurezza sul lavoro sottolinea nel D.Lgs. 81/’08 l’attenzione su questi soggetti in merito alla valutazione di rischi ed alla specifica informazione e formazione. Anche l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro invita all’implementazione dell’attività di ricerca sulla tematica immigrazione e lavoro nel contesto delle vulnerabilità dovute ai mutamenti demografici. I dati più rilevanti riguardano quelli delle denunce di infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali.

L’incidenza infortunistica risulta notevolmente più elevata per i lavoratori stranieri rispetto al complesso.

Le principali cause di infortunio sono sostanzialmente le medesime rilevate per i lavoratori italiani: perdita di

controllo di macchinari ed attrezzature, scivolamento o inciampamento con caduta di persona, movimenti del corpo con o senza sforzo fisico. Per quanto riguarda le malattie professionali si registra un aumento delle percentuali, sebbene alcune problematiche portino ad una sottostima del fenomeno.

Oltre il 70% delle malattie professionali denunciate sono dovute prevalentemente a sovraccarico biomeccanico e movimenti ripetuti che dimostrano come i lavoratori stranieri sono sottoposti a lavori ad elevata rischiosità.

Link:https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/ catalogo-generale/salute-e-sicurezza-in-agricoltura-indagine-conoscitiva2016.html.

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FIERA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA

Al via la 36ª Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola

L

a 36ª Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola, in programma a Savigliano dal 16 al 19 marzo 2017, si presenta ricca di aspettative per l’anno appena cominciato da parte delle aziende produttrici ed esportatrici di macchine agricole.

A Savigliano dal 16 a 19 marzo Se infatti l’Italia – e con lei la provincia di Cuneo – si conferma ai vertici mondiali sia per quanto riguar-

da l’export che per la produzione, il rallentamento subito dal commercio mondiale del settore nel 2016, dopo un quinquennio di risultati sempre positivi, ha portato nuove motivazioni nel comparto, soprattutto alla luce delle ipotesi di crescita dei prossimi anni.

a Presenti all i d a Fier o Saviglian

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FIERA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA “Anche quest’anno - dichiara Andrea Coletti, presidente Ente Manifestazioni, la comunità dei costruttori di macchine agricole si dà appuntamento tra il 16 e il 19 marzo a Savigliano per la 36ª edizione della Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola per un confronto serio e concreto sul presente e Le previsioni formulate a partire dallo scenario del Fondo Monetario Internazionale da StudiaBo, infatti, evidenziano una crescita del +5.3% nei valori in euro per il commercio mondiale di macchine agricole e da giardinaggio per il 2017, mentre per il successivo triennio si prevede un ritmo di crescita medio annuo del +5.8%. I maggiori contributi alla crescita sono attesi dai trattori, soprattutto sui mercati di Stati Uniti, Francia, Ucraina, Germania e Russia.

A livello nazionale, invece, le trattrici con pianale di carico e i sollevatori telescopici agricoli sono stati i due comparti di macchine agricole che hanno registrato gli incrementi di vendite più significativi nel corso del 2016, soprattutto nelle regioni del Nord Italia, bilanciando la stagnazione fatta registrare dalle mietitrebbiatrici, dalle trattrici e dai rimorchi.

Secondo i dati ufficiali di FederUnacoma - elaboratori sulla base delle immatricolazioni registrate presso il Ministero dei Trasporti - il mercato italiano delle macchine agricole ha

sul futuro di un comparto che guarda all’internazionalizzazione e all’innovazione.

Per questo, è confermato lo spazio multimediale Agrimedia appositamente pensato per portare in Fiera i contenuti di una filiera di primaria importanza per il territorio della nostra Provincia e per tutto il Paese. Il 2017 porta per la prima volta i rappresentanti di Fieragricola di Verona che faranno a Savigliano una tappa del roadshow che toccherà tutta Italia. chiuso il 2016 con un livello di vendite sostanzialmente pari a quello dell’anno precedente, nonostante il lieve calo delle immatricolazioni.

Dulcis in fundo, tra le regioni che

hanno fatto eccezione all’andamento generale, il Piemonte, che ha segnato aumenti di vendite e immatricolazioni significative in tutti i comparti a dimostrazione di come la meccanizzazione agricola della provincia di Cuneo sia all’avanguardia nel seguire le tendenze e i percorsi innovativi più promettenti per il futuro produttivo ed etico di questo settore, strategico in Italia e nel mondo.

Anche quest’anno, ormai per la settima volta consecutiva, in occasione della rassegna verranno proposti gli incontri “Business TO Business”.

Operatori esteri provenienti da Francia, Iran e Tunisia, incontreranno alcuni costruttori del Piemonte, in particolare della Provincia di Cuneo.

Come di consuetudine, la Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola inserisce a programma incontri tematici e convegni di interesse per il pubblico, che si terranno all’interno del padiglione Agrimedia. Gli incontri saranno dedicati a tematiche di settore. Si partirà dall’export di macchine agricole, occasione per parlare iera a Presenti in F Savigliano

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FIERA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA di finanziamenti e assicurazione del credito - con alcune testimonianze di imprenditori che condivideranno le loro esperienze in tema di export e internazionalizzazione. Si affronterà anche il tema dell’agricoltura e del cibo sostenibile in un incontro organizzato dal Múses “Accademia Europea delle Essenze”. Un evento che si propone di analizzare la situazione attuale dell’agricoltura biologica e biodinamica portando testimonianze di aziende che la praticano. Si analizzeranno le prospettive future del mondo agricolo, alla luce dei cambiamenti socioeconomici che stanno attraversando il comparto e si discuterà l’uso sostenibile degli agrofarmaci, delle tecniche alternative possibili e della comunicazione corretta della sostenibilità dal punto di vista normativo. Ci sarà anche l’occasio-

ne di parlare della nuova normativa in merito all’origine obbligatoria in etichetta per latte e formaggi che, oltre a garantire la tracciabilità del prodotto, potrebbe favorire lo sviluppo di nuovi progetti di filiera che possano assicurare un giusto prezzo

per il produttore ed il giusto latte per il consumatore. Altri dibattiti saranno dedicati alla realtà di Veronafiere Spa e alle evoluzioni del design nella meccanizzazione agricola.

Come ogni anno, in occasione dell’inaugurazione della Fiera, che si terrà giovedì 16 marzo alle ore 11:00, si premierà l’innovazione tecnologica in agricoltura, con il rinomato Concorso delle Novità Tecniche. L’iniziativa, indetta e seguita direttamente dal CNR – IMAMOTER, ha lo scopo di valorizzare la realizzazione di macchine agricole, che presentino innovazioni costruttive e funzionali o perfezionamenti idonei ad assicurare un progresso tecnico nell’ambito della meccanizzazione agricola, con particolare attenzione alle ricadute sull’ambiente.

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Costruzione macchine ed impianti per stoccaggio cereali - produzione mangimi zootecnici STAND n. N 22-24 O.T.A.M.A. di Bertinetti C. & C. S.r.l.

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Grazie a tutti gli inserzionisti presenti su questo numero che con la loro presenza in Fiera alimentano la filiera della meccanizzazione agricola in Italia e nel mondo.

ZOOTECNIA DA LATTE

Un Convegno alla 36ª Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola

“Quale latte bolle in pentola?”

I

n occasione della 36a Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola, che si terrà a Savigliano dal 16 al 19 marzo, Coldiretti Cuneo organizza il convegno “Quale latte bolle in pentola?”. Il convegno si terrà sabato 18 marzo alle 10,30 presso il Padiglione AgriMedia. Si parlerà della nuova normativa in merito all’origine obbligatoria in etichetta per latte e formaggi che, oltre a garantire la tracciabilità del prodotto, dovrebbe favorire lo sviluppo di nuovi progetti di filiera per assicurare un giusto prezzo al produttore ed il giusto latte per il consumatore.

Con il professor Daniele Rama dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, si analizzerà lo scenario internazionale del mercato e l’esperienza piemontese dell’indicizzazione del prezzo del latte.

Interverrà l’associazione FederConsumatori che sottolineerà l’importanza della nuova normativa sulla tracciabilità per i consumatori.

“Nell’ambito del convegno, verrà data voce anche ad esperienze innovative, che si stanno portando avanti nel settore lattiero-caseario – commenta il segretario Zona Coldiretti di Savigliano Danilo Todini - per

incentivare nuovi percorsi da intraprendere in futuro”.

Conclude Tonino Gai, presidente di Zona Coldiretti Savigliano: “Ci auguriamo che possa essere un momento di confronto per un comparto importante per l’economia della pianura saviglianese e per la nostra Regione. Invitiamo gli associati e i consumatori a partecipare ai lavori”.

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MANIFESTAZIONI

A Borgo San Dalmazzo l’11 e il 12 Marzo

La 17ª edizione “Un Borgo di Cioccolato”

R

itorna la 17a edizione della manifestazione di due giorni dedicata al cioccolato, al cacao, alle prelibatezze dolciarie con degustazioni di goloserie e cioccolato artigianale. Laboratorio del cioccolato e fabbrica del cioccolato a cura dei Maestri Pasticceri.

Dall’11 al 12 Marzo 2017 si svolge a Borgo San Dalmazzo, nell’area espositiva di Palazzo Bertello, e per

le vie del centro storico la quattordicesima edizione di “Un Borgo di Cioccolato”, manifestazione ad ingresso gratuito organizzata dal comune di Borgo e dall’Ente Fiera Fredda in collaborazione con Confartigianato Cuneo e l’Associazione Amici del cioccolato. L’evento ha avuto negli anni un successo costantemente in crescita, così come testimoniato sia dal numero di espositori, che dall’affluenza di pubblico. Come per la scorsa edi-

zione, anche quest’anno in Via Garibaldi nel bellissimo centro storico della cittadina, sarà allestito il Mercato di Campagna Amica, dove saranno protagonisti i prodotti a KMØ delle aziende associate al circuito. Sarà un’ottima occasione per i consumatori per assaporare e acquistare direttamente dai produttori una vasta gamma di prodotti agricoli freschi e trasformati, quali ortaggi, frutta, formaggi, pesci, vino, pasta e nocciole.

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MANIFESTAZIONI

Dal 7 al 9 aprile la XV edizione di Fruttinfiore

Fiori e frutti protagonisti a Lagnasco

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al 7 al 9 aprile torna a Lagnasco Fruttinfiore, la manifestazione dedicata alla migliore produzione frutticola locale e che ogni anno attira oltre 40 mila visitatori da tutto il Piemonte.

Giunta alla XV edizione, la manifestazione è un appuntamento irrinunciabile per chi vuole fare una full immersion nel mondo della frutta e scoprire le ricchezze alimentari e culturali del territorio.

Fruttinfiore è un mix di tradizione e innovazione, la dimostrazione di come le realtà locali siano state capaci di evolversi, trasformando le antiche tradizioni nella moderna

frutticoltura, senza abbandonare i valori tipici del territorio.

Il format vincente è confermato: immancabile come sempre lo STAO, il Salone delle Tecnologie Applicate all’Ortofrutticoltura e la Mostra Mercato dove i professionisti del settore e i consumatori possono scoprire le novità tecnologiche e incontrare le aziende produttrici.

Venerdì 7 aprile, alle 17, lo STAO ospita l’inaugurazione ufficiale della XV edizione di Fruttinfiore con il tradizionale taglio del nastro sul piazzale Asprofrut, a cui segue la consueta visita delle autorità agli stand espositivi e la consegna del Premio

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MANIFESTAZIONI Fruttinfiore. Infatti, anche quest’anno, gli organizzatori omaggiano con questo premio una persona che si sia particolarmente distinta nella produzione ortofrutticola locale. Tra le novità dell’edizione 2017: il Villaggio dei Fiori, allestito in Via Tapparelli, con aziende agricole e vivai che propongono prodotti, mostre e attività didattiche che hanno come protagonisti i fiori, e Fruttinpiazza un’area, situata in Piazza Umberto I, dedicata agli appuntamenti per il grande pubblico con spettacoli musicali e showcooking.

Torna in Piazza Umberto I Fruttintavola, il percorso gastronomico di degustazione che celebra la frutta anche a tavola, tra piatti tradizionali e gustose ricette innovative che, lo scorso anno, ha visto più di 13.000 ticket degustazione venduti in due giorni. La piazza, inoltre, ospita il villaggio dei consorzi e le aziende ospiti provenienti da fuori Piemonte.

Il Castello è la sede delle premiazioni e di mostre tematiche, tra cui quella dedicata alle varietà di mela, curata dal CReSO. In occasione dell’evento, inoltre, è possibile prenotare visite guidate al Castello anche in orario serale. Confermate infine le attività collaterali con convegni, bancarelle ricche di curiosità, il mercatino di via Roma con prodotti alimentari e di artigianato locale, i fuochi d’artificio e, per tutti gli appassionati di Fitwalking, la X edizione della Camminata tra i frutteti in fiore.

I Consorzi ospiti

Piazza Umberto I accoglie, anche

quest’anno, gli stand istituzionali delle aziende ospiti che provengono da tutta Italia e i Consorzi di Tutela dei prodotti agricoli della Provincia di Cuneo, tra cui il Consorzio di tutela e valorizzazione della Mela Rossa Cuneo I.G.P., il Consorzio di tutela e valorizzazione della Castagna Cuneo I.G.P. e il Consorzio Prosciutto Crudo Cuneo. Fruttinfiore rappresenta infatti un momento di incontro tra realtà diverse che condividono la volontà di valorizzare i prodotti del territorio. L’area ospiti è aperta venerdì dalle ore 16 alle 19, sabato dalle 10 alle 23 e domenica dalle 9 alle 20.

La frutta... in cucina

Piazza Umberto I diventa per due giorni la Piazza dei Sapori con Fruttintavola. Visto il grande successo delle passate edizioni, anche nel 2017 è confermato il percorso gastronomico dedicato alla degustazione delle migliori eccellenze del

territorio, dove il filo conduttore è naturalmente la frutta.

L’allestimento dell’area è ispirato all’architettura e alle tipicità locali e costituisce una scenografia perfetta per l’incontro tra i coltivatori, gli artigiani del gusto e i consumatori.

Le degustazioni sono gestite tramite ticket e danno la possibilità ai partecipanti di scegliere se mangiare un pasto completo, dagli antipasti al dolce, o di gustare solo un aperitivo o un digestivo. All’inizio del percorso i visitatori possono visionare i piatti proposti e acquistare i ticket da utilizzare nei i diversi stand. Un apposito spazio è dedicato all’abbinamento con i vini del territorio, la birra locale e con i succhi di frutta prodotti dalle aziende di Lagnasco.

Il percorso di degustazione è aperto sabato 8, dalle 10 alle 22, e domenica 9 dalle 10 alle 20.

Debutta quest’anno Fruttinpiazza, l’area allestita in Piazza Umberto I,

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MANIFESTAZIONI che accoglie eventi di vari genere: spettacoli musicali, laboratori, workshop e showcooking. Le attività iniziano sabato pomeriggio con lo spettacolo canoro Mele in viaggio, presentato dai ragazzi della Scuola Primaria di Lagnasco - Istituto Comprensivo di Verzuolo. Gli showcooking in programma sabato e domenica, dalle 10 alle 28, sono curati della Scuola Professionale Salesiana Cnosfap di Saluzzo/Savigliano che guida il pubblico alla scoperta delle piccole grandi produzioni del territorio tra assaggi e piacevoli dimostrazioni culinarie.

I visitatori hanno inoltre la possibilità di assaggiare le frittelle di mele preparate della Pro Loco Lagnasco nella giornata di domenica.

e attività didattiche che hanno come protagonisti i fiori ed è aperta sabato e domenica in via Tapparelli.

Nel Villaggio dei Fiori, novità di quest’anno, i visitatori possono ammirare i migliori esemplari di pianete e fiori proposti dalla aziende florovivaistiche del territorio. Oltre all’esposizione, l’area ospita mostre

Il Castello di Lagnasco, splendido esempio di architettura tardo medioevale e rinascimentale recentemente soggetto a parziale ristrutturazione,

Il villaggio dei fiori

Il castello: visite guidate e mostre

Lagnasco

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rappresenta una parte importante della cultura del paese. Fruttinfiore è dunque un’ottima occasione per visitare il monumento grazie alle visite guidate (a pagamento) ed ammirare i suoi bellissimi giardini.

Inoltre, durante la manifestazione, il Castello ospita le mostre dedicate alle eccellenze del territorio: l’IGP Mela Rossa Cuneo e il DOP Crudo di Cuneo. Oltre alla consueta mostra

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MANIFESTAZIONI pomologica allestita con cura dal CReSO, con tutte le più importanti varietà di mele coltivate nel saluzzese, il Castello ospita l’esposizione di prosciutti curata dal Consorzio di Tutela e Promozione del Prosciutto Crudo di Cuneo. Un connubio di gusti e profumi in una cornice suggestiva che esalta due grandi eccellenze locali. Le sale del Castello sono aperte venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 aprile.

Il Salone di Via Tapparelli ospita un’esposizione dedicata alla storia della frutticoltura locale, un modo diverso per compiere un viaggio nel territorio e percorrere epoche lontane. (apertura sabato dalle 9.30 alle 23 e domenica dalle 9.30 alle 20).

I convegni

Fruttinfiore è la vetrina dell’ortofrutticoltura e rappresenta un momento di incontro e confronto per gli addetti ai lavori. Infatti, oltre alla parte espositiva, la manifestazione propone a dei veri momenti di studio e aggiornamento. I convegni ini-

ziano sabato e, nella scelta dei temi trattati, viene dedicata particolare attenzione al marchio IGP Mela Rossa Cuneo.

La camminata tra i frutteti in fiore

Due appuntamenti per gli amanti dello sport e dei passatempi all’aria aperta. Venerdì sera si svolge la Cursa ed Pumalin, corsa podistica non competitiva attraverso le campagne lagnaschesi organizzata in collaborazione con la Podistica Valvaraita.

La partenza è alle 20 presso il cortile del Castello.

Confermata domenica la tradizionale Camminata tra i frutteti in fiore, comminata non competitiva organizzata con il patrocinio della Scuola del Cammino di Saluzzo che giunge quest’anno alla decima edizione. La partenza è alle 10 dal piazzale Asprofrut e l’arrivo è previsto in piazza Umberto I. All’organizzazione di Fruttinfiore, la cui regia è affidata alla Pro Loco di Lagnasco, partecipano, oltre all’Am-

ministrazione comunale, Coldiretti Cuneo, Confartigianato Cuneo e CReSO e le più importanti associazioni di produttori frutticoli del Piemonte, nonché Assortofrutta, l’associazione che le raccoglie. Tutti gli enti si avvarranno della collaborazione esterna e del contributo finanziario, oltre che della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo, anche della Camera di commercio di Cuneo, della Cassa di Risparmio di Saluzzo e dell’omonima Fondazione. Anche per l’edizione del 2017, la Pro Loco Lagnasco si avvale della collaborazione e del supporto tecnico della Fly S.r.l. di Cherasco, che mette a disposizione la conoscenza e la professionalità dei suoi operatori per curare al meglio l’organizzazione dell’evento.

Il programma dettagliato dell’evento è visitabile sul sito ufficiale della manifestazione: www.fruttinfiore.it.

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Il castagno essiccato conferma le sue grandi qualità come combustibile La bassissima quantità di ceneri residue e la mancanza dei residui catramosi permettono una manutenzione delle stufe e caldaie più semplice e con intervalli di intervento più diradati nel tempo.

Il combinato di una buona combustione e di assenza di residui garantisce una vita media delle stufe e delle caldaie due volte superiore rispetto all’uso di combustibile non perfettamente stagionati.

Perché acquistare il castagno essiccato

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seguito di due anni di test comparativi, il Castagno Essiccato ha dimostrato di essere tra i migliori combustibili legnosi sia in ciocchi come legna da ardere sia cippato per le centrali a biomassa.

Le caratteristiche principali del Castagno Essiccato sono le seguenti: • Elevato potere termico > di 4.000 kW/kg • Bassissimo contenuto in ceneri < 0.3 % • Nessun residuo catramoso L’elevato potere termico permette il raggiungimento in brevissimo tempo delle temperature di esercizio elevate delle stufe e delle caldaie permettendo una combustione ottimale e basse emissioni.

Negli ultimi anni, si è assistito ad un progressivo amento del consumo della legna da ardere che ha portato solo in Piemonte ad un consumo stimato di circa 2 milioni di Ton/anno.

Di questa legna circa il 70% è di im-

portazione. La causa principale è che nella legna da ardere le essenze a stagionatura naturale più utilizzate sono il Faggio e la Robinia, mentre il Castagno, causa del lungo tempo necessario per la sua stagionatura, è da sempre relegato ad un ruolo marginale.

La produzione di Faggio Robinia locale non è assolutamente sufficiente a soddisfare le richieste.

La produzione invece di castagno avrebbe la potenzialità di soddisfare ampiamente la richiesta, ma da sempre la difficolta di stagionatura ha fatto si che venisse abbandonato. Questa è la principale motivazione del boom delle importazioni, causata anche dai prezzi attualmente convenienti, dei prodotti provenienti prevalentemente dall’est Europa.

Nel 2015, a seguito di un progetto

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FORESTAZIONE

finanziato dalla Regione Piemonte, finalizzato alla valorizzazione del Bosco in chiave energetica, la Cooperativa ALPIFOREST di Roccavione ha iniziato i test per l’Essiccazione del legno di Castagno, sia in ciocchi che cippato, per verificare la compatibilità economica del processo.

Alla fine del secondo anno i risultati sono stati ampiamente soddisfacenti.

Con la realizzazione di un essiccatore che utilizza il calore residuo delle centrali a Cogenerazione ed un novo sistema di movimentazione del prodotto con Casse scarabilli si è ottenuto un prodotto che nel rispetto delle norme UNI EN ISO 17225 Classe A , si propone al mercato come leader di qualità e convenienza.

A parità di legna umida acquistata, il consumo tra la legna non correttamente stagionata e quella essiccata, si riduce di un 20-30% ma soprattutto si riducono le emissioni inquinanti di 5 volte e la mancanza dei residui catramosi permette una manutenzione più semplice e meno costosa ed una vita doppia delle stufe o caldaie.

Il castagno Essiccato avendo perso oltre il 45% del peso viene venduto a volume e non a peso, perché ovviamente non si vende Acqua ma Combustibile (i pesciolini vivono meglio nei laghetti che non nella legna da ardere).

Le prove comparative fatte indicano che per un consumo di Faggio appena tagliato di circa 100 ql, se consumato nell’anno, occorrano circa 10 sacconi di Castagno Essiccato.

Il risparmio economico è di circa del 10-20%.

Mentre se il faggio viene correttamente stagionato per due anni i con-

sumi sono equivalenti.

L’obbiettivo di sostituire con il legno di Castagno Essiccato le importazioni del legno dai paesi esteri è l’obbiettivo primario del progetto e si otterrebbe così un doppio risultato: • utilizzo di prodotto locale • valorizzazione delle filiere di produzione corte • certificazione di utilizzo sostenibile dei boschi • rinascita di una cultura ed economia montana Dopo un avvio della produzione nel 2016 atta a soddisfare i test da effettuarsi, si è cominciata la commercializzazione della legna da ardere presso i consumatori in collaborazione con il Consorzio Agrario del Nord Ovest.

Le centrali alimentate esclusivamente con Cippato Essiccato e Vagliato di Castagno sono attualmente 8 in tutta la provincia.

Il teleriscaldamento di Vernante è sicuramente la centrale più importante insieme a quella di Robilante e al teleriscaldamento di Cuneo-Borgo Gesso.

La qualità della combustione, le basse emissioni, il risparmio di combustibile e

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FORESTAZIONE la affidabilità nella conduzione, sono le caratteristiche più importanti che l’utilizzo di un Cippato Vagliato ed Essiccato di Castagno hanno messo in evidenza nella gestione di questo inverno.

Il costo del combustibile infatti è solo una parte del costo complessivo del kW termico reso all’utenza.

La minore manutenzione e il ridotto numero di interventi per cattivo funzionamento, l’alta resa delle caldaie hanno fatto si che il costo complessivo fosse inferiore comparato con quello che si ha avuto in altri impianti che hanno utilizzato un cippato di bassa qualità, anche se con prezzo unitario inferiore.

Inoltre il minor numero di ore di funzionamento e la perfetta combustione permettono alle caldaie una vita media molto lunga - in Austria normalmente con questo tipo di prodotto la vita media delle caldaie è di oltre 20 anni contro gli 8-10 anni che mediamente si riscontrano in Italia con l’utilizzo di un cippato scadente ed umido.

Inoltre, fattore non secondario, la quantità di cenere prodotta precipita dal 2-3% minimo del cippato ordinario al 0,3% di quello di Castagno e questo significa che, per una centrale come Vernante, produrre 20 ton di cenere in meno da smaltire.

I test condotti ed i risultati ottenuti permetto di confermare che il Casta-

•

gno è sicuramente un ottimo combustibile con caratteristiche uniche, esaltate da Stufe - Caminetti e Caldaie di ultima generazione , che oltre ad avere delle rese eccezionali hanno anche un livello di emissioni così ridotto che le mette certamente tra i generatori di calore meno inquinanti in commercio.

Tenendo conto che oltre il 23% del patrimonio forestale Piemontese è costituito da boschi di Castagno, che correttamente ed in modo sostenibile gestiti, potrebbero produrre una quantità di legno da rendere la nostra Regione autosufficiente per la produzione di legna e cippato da ardere, valorizzando così questo immenso patrimonio di Petrolio Verde da lungo tempo inutilizzato creando opportunità di lavoro a molte migliaia di giovani a KM 0 Con l’avvio del progetto la Coopera-

tiva Alpiforest, oltre alle piattaforme di raccolta presso i suoi soci in Valle Vermenagna, ha inaugurato quest’autunno la nuova piattaforma di raccolta e lavorazione del Castagno a Busca in Frazione Castelletto, a servizio delle valli Grana - Maira e Varaita.

In tale piattaforma avviene lo stoccaggio dei tronchi e la prima lavorazione sia del cippato che della legna da ardere che poi viene inviata all’essiccazione.

La qualità evidenziata del Castagno, una volta essiccato, è garanzia di un sicuro rinnovato interesse per questo prodotto, lungamente dimenticato a favore di una cultura del petrolio che lo aveva relegato nel dimenticatoio.

Lo sviluppo di filiere corte e rispettose dei regolamenti forestali ridaranno quella nobiltà ad una pianta lungamente dimenticata e nuova linfa vitale al territorio.

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CONTOTERZISTI

Tutte le novità introdotte per la categoria e per regolare i rapporti tra azienda e contoterzista

Speciale PAN: la normativa per i contoterzisti

C

on l’introduzione della Normativa definita PAN (Piano di Azione Nazionale) anche la figura del Contoterzista è stata definita come un utilizzatore professionale a tutti gli effetti, tanto quanto un agricoltore di professione.

Da questa definizione risulta pertanto che gli stessi obblighi previsti per le aziende agricole persistono anche per queste figure professionali molto comuni in agricoltura.

Il PAN prevede che per ogni fase della gestione del prodotto fitosanitario deve essere preposto un soggetto in possesso di un valido certificato di abilitazione all’ acquisto ed all’ utilizzo dei prodotti fitosanitari (patentino), pertanto anche i Contoterzisti devono essere muniti di tale autorizzazione, tanto più che svolgono lavori su incarico di terzi.

Proprio per questo motivo, qualora l’azienda faccia ricorso al conto terzi interamente o per una parte di queste fasi (ritiro, trasporto, stoccaggio, miscelazione, distribuzione e smal-

timento) si possono verificare due casistiche: 1. Caso 1: Nessuno in azienda è provvisto di patentino. L’ azienda delega integralmente le operazioni suddette al contoterzista. In questo caso la responsabilità è a totale carico del contoterzista (compreso lo stoccaggio e lo smaltimento delle scorte), pertanto in azienda non ci deve neanche essere l’ armadietto dei prodotti fito-

sanitari in quanto tutto il prodotto va unicamente gestito dal contoterzista incaricato che porta via dopo aver eseguito il trattamento il contenitore vuoto o le giacenze del prodotto; Essendone responsabile controfirma il quaderno di campagna.

2. Caso 2: L’ azienda è provvista di un patentino (titolare o non). L’ azienda delega solo in parte il contoterzista e in questo caso

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CONTOTERZISTI in azienda ci può essere l’ armadietto dei fitofarmaci in quanto essendoci una persona autorizzata dal patentino le giacenze e non solo possono essere tenute in azienda. Il Contoterzista controfirma il quaderno di campagna dell’ azienda solo se ha eseguito il trattamento perché ne è responsabile ma non risponde delle fasi che non gli sono state delegate per i quali risponde l’ azienda nella persona del titolare del patentino.

In caso di ricorso ad un contoterzista è obbligo dell’ azienda assicurarsi che tale persona abbia un patentino valido, mentre il contoterzista è obbligato a fornire all’ azienda che lo incarica tutte le informazioni in merito al trattamento effettuato.

In merito alla fattura invece va precisato che se la fattura è intestata direttamente al Contoterzista il prodotto è realmente “suo”, pertanto avrà il compito di emettere fattura all’ azienda riportando il nome del prodotto, numero di registrazione dello stesso, data e quantitativo di prodotto utilizzato e prezzo della sua prestazione e del prodotto. Questi dati saranno utilizzati per compilare il Quaderno di Campagna e serviranno come tracciabilità al Contoterzista per le proprie giacenze, in quanto quello stesso prodotto potrà essere

utilizzato anche presso altre aziende.

Se invece la fattura è intestata all’ azienda ma con il patentino del contoterzista, la proprietà del prodotto è dell’ azienda ma la responsabilità e del nominativo del patentino.

Per questo motivo se in azienda è presente un patentino il prodotto può rimanere in azienda, mentre se nessuno è provvisto del patentino il contoterzista porterà via il prodotto ma potrà usarlo unicamente in quell’ azienda perché tale prodotto fitosanitario è stato fatturato su di essa. In caso di trattamento indicherà solo il quantitativo, la data e il suo costo ma non il prezzo d’ acquisto.

In tal senso ricordiamo che i Contoterzisti hanno l’ obbligo di avere ovviamente apposti armadietti oppure magazzini adibiti allo stoccaggio dei prodotti fitosanitari e che pertanto devono riuscire a tenere separati il più possibili le partite a seconda del tipo di fatturazione. Non hanno l’ obbligo di avere magazzini separati qualora il contoterzista (come spesso accade) abbia anche una azienda agricola ma in caso di controllo deve riuscire a giustificare le giacenze mediante copie delle fatture emesse, fatture di acquisto e quaderni di campagna.

Per quanto riguarda il secondo obbligo previsto dal PAN, ovvero il controllo funzionale, la normativa per i

contoterzisti prevede che: La scadenza del primo controllo funzionale era il 26/11/2014 (macchine gruppo A) per poi essere sottoposte al controllo ogni due anni, quindi entro il 26 novembre 2016 (si rimanda all’ articolo del mese di febbraio).

Le macchine del gruppo B usate dai contoterzisti avranno la scadenza per il primo controllo il 26/11/2018.

Le macchine nuove sia gruppo A che B, utilizzate per l’ attività del conto terzi, a differenza di quelle delle aziende agricole devono essere sottoposte a controllo entro due anni dalla data di acquisto.

Per quanto riguarda invece le aziende agricole che hanno fatto domanda per le misure del PSR 10.1 e 11.1/2 e che fanno ricorso a Contoterzi, queste macchine devono essere state sottoposte a controllo funzionale nel 2014 e al secondo controllo entro il 26 novembre 2016 (discorso prenotazione valido) ma dopo il 26/11/2018 anche a taratura (regolazione strumentale volontaria) e l’ azienda è obbligata a richiedere queste certificazioni ed ad averne copia.

Tutte queste informazioni sono consultabili agli articoli A.1.15 e A.3.3 del PAN e nella DG 6464 del 15/3/2016. Per maggiori informazioni, rivolgersi ai tecnici delle varie zone di Coldiretti Cuneo.

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CONTROLLI FUNZIONALI

Classificazione visiva delle macchine e specifiche sul controllo

Speciale PAN: le categorie delle macchine distributrici

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d integrazione dell’ articolo di febbraio sulla normativa in merito ai Controlli Funzionali provvediamo a dare maggiore precisazione circa la suddivisione delle macchine prevista dal PAN presentando esempi visivi delle varie tipologie di macchine distributrici.

Tipologia A: suddivisa nelle sottocategorie A 1, A 2, A 3 - Barre, atomizzatori e colture protette

Scadenza prevista entro il 26 novembre 2016 ma occorre la prenotazione presso un centro autorizzato. Questo controllo ha validità 5 anni fino al 2020 e poi sarà triennale; in caso di una macchina nuova va effettuato entro 5 anni dall’ acquisto.

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CONTROLLI FUNZIONALI Tipologia B: suddivisa nelle sottocategorie B 1 e B 2- Localizzate, seminatrici, schermate

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Analizzate le macchine riportiamo una checklist delle specifiche che le macchine devono avere per ricevere esito positivo al Controllo funzionale da parte di un centro autorizzato: • Tubi-raccordi-serbatoriopompa-comandi di chiusura: non ci devono essere perdite, gocciolamenti e pulsazioni evidenti della pompa; • Scala di lettura del serbatoio: deve essere presente, leggibile, funzionante con intervallo

• •

di lettura ogni 50 lt se la cisterna è di capacità inferiore a 1000 lt, oppure ogni 100 lt se la cisterna ha una capacità superiore a 1000 lt; Albero cardanico: a norma con le protezioni montate; Orizzontalità della barra: la barra deve essere orizzontale con un scarto di pendenza massimo di 10 cm o dell’1% della metà della larghezza di lavoro. Se possiedo una barra

•

da diserbo del sottofila da frutteto o da vigneto deve avere la protezione; Comandi per l’irrorazionepressione: devono essere facilmente raggiungibili dall’operatore con chiusura simultanea e al momento della chiusura di sezioni di barra o dopo che l’attrezzatura è stata fermata e riavviata, la pressione non deve aumentare del 10% e neanche all’estremità della semi-

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barra; Manometro: visibile dal posto di guida e con corretta scala di lettura in base alla pressione di lavoro: se tra 0-5 bar massimo 0.2 bar, tra 5-20 bar massimo 1 bar, oltre 20 bar massimo 2 bar; Filtri: deve essere presente almeno il filtro in aspirazione e se possibile anche in mandata e deve essere possibile lo smontaggio dei filtri senza perdita di liquido; Ugelli: con dispositivo antigoccia in buono stato e funzionanti (al momento del controllo devono essere puliti interno

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ed esterno); Gruppo ventola atomizzatori: non devono essere presenti logorio, lacerazioni o corrosioni, deve avere la protezione con rete per le mani al contatto della ventola e funzionalità del disinserimento del sistema ventola Serbatoio di acqua per l’operatore “lavamani”: NON è obbligatorio la presenza per il controllo funzionale o taratura ma è un requisito obbligatorio per il discorso sicurezza in azienda (lo richiedono i funzionari SPRESAL) capacità 15 l sulla macchina, non sul trattore.

Sono escluse le macchine spalleggiate, le lance e le irroratrici movimentate a piedi tipo le motocarriole.

Ricordiamo infine che al momento del Controllo funzionale la macchina deve essere abbinata al trattore dell’azienda impiegato per i trattamenti, la botte deve essere pulita (senza residui di prodotti chimici all’interno) ma riempita almeno per il 30% di acqua; gli ugelli puliti senza incrostazioni all’interno e sarebbe buona norma portarsi con sé il libretto istruzioni (se in possesso).

Riportiamo infine alcune immagini del Controllo funzionale effettuato su lance, barre ed atomizzatori.

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NOTIZIE DAL MONDO DEI CAVALLI

Ricco il calendario per il periodo Marzo-Maggio 2017

Appuntamenti con A.C.S.T.E.

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30 aprile PASSEGGIATA ALL’ OASI DI CRAVA E MOROZZO * di S. Biagio Mondovì Info e prenotazioni Aldo Marabotto 3388867016 – Roberta Viale 3393857160 30 aprile BENEDIZIONE E SFILATA DI S. MAGNO a S. Rocco di Bernezzo Info e prenotazioni Dario Einaudi 3442515955

C

on l’avvicinarsi della bella stagione riprendono a pieno ritmo le attività della nostra associazione e qui di seguito riportiamo il calendario degli eventi proposti per il periodo Marzo-Maggio 2017. (gli appuntamenti indicati con * sono coperti da assicurazione tessera A.c.s.t.e.)

11 e 12 marzo CORSO DI INTRODUZIONE AL LAVORO DI VETTURINO promosso dall’associazione “L’arte degli antichi mestieri di Salmour” in collaborazione con la ditta “Servizi in carrozza” di Martin Adamo. Info, costi e prenotazioni: Ass. “L’arte degli antichi mestieri di Salmour” 3388776121 - Martin

Adamo 3496953882

2 aprile FIERA DI QUARESIMA AL MIAC * Info e prenotazioni Becotto Giuseppe 336-242994 – Calleri Gian Luca 3356445043 – Ristorante Oh Cuntacc 017143246 9 aprile PASSEGGIATA DELLA MADONNINA ALL’ OASI DI S. ALBANO STURA * Info e prenotazioni Silvio Regis 3382542192 – Roby Caula 3471646310

25 aprile PASSEGGIATA AI CHIOT ROSA * (Rittana CN) Info e prenotazioni Michele Donadio 3894349236 – Andrea Tardivo

30 aprile CARROZZE E CAVALLINI RAMPANTI ALLA CORTE DELLA SIGNORA FERRARI - Castello di Racconigi Info, costi e prenotazioni: Martin Adamo 3496953882

14 maggio A SPAS A CAVAL * (Caraglio) Info e prenotazioni Ivo Bianco 3356874008 – Debora Vigna 3335825948 21 maggio RADUNO DEL CASCINALE * (S. Rocco di Bernezzo) Info e prenotazioni Dario Einaudi 3442515955 La Direzione A.C.S.T.E. declina ogni responsabilità per eventuali incidenti e/o danni (a persone, cose o animali) che dovessero accadere ai non tesserati durante gli eventi.

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RICERCA

I risultati della sperimentazione condotta da KWS Italia

Il silomais: prospettive future

I

l silomais negli ultimi anni ha dovute alla morfologia del campiorappresentato l’alimento prin- ne o all’ambiente. Questo strumento, cipale per la zootecnia bovina dotato di opportune curve di calibrasoprattutto nelle aree ad alta inten- zione, è stato utilizzato in un’estesa sificazione produttiva. sperimentazione condotta in collaGli obiettivi principali alla base del- borazione con KWS Italia, per valutale scelte gestionali da parte dell’alle- re la propensione all’insilamento di vatore sono la produttività per unità diverse cultivar di mais (29 varietà) di superficie, in termini di energia e considerando gli effetti: precoce netta, e in alcuni casi la digeribilità vs tardivo, l’epoca di raccolta (più o della fibra e il contenuto in amido. meno 5 giorni dalla maturazione cePoca attenzione è stata posta alla rosa) e le condizioni pedoclimatiche propensione all’insilamento delle di- di coltivazione (poco, mediamente, verse varietà di mais e non si è mai molto stressanti). approfondita l’importanza delle perLe procedure operative prevededite di conservazione e diminuzione vano il controllo delle caratteristidi nutrienti a causa di processi di re- che chimiche del trinciato di mais spirazione e fermentazione connessi direttamente in campo utilizzando lo con l’insilamento. strumento Polispec NIR, l’insilamenLa mancanza di indicazioni oggetti- to in minisilo di laboratorio, la verifive in merito alla propensione all’insi- ca del peso ante e post insilamento. lamento e alle perdite di conservazioDa preliminari considerazioni, si è ne sono da attribuire alla difficoltà di potuto rilevare che la precocità delle condurre studi adeguati per l’elevata cultivars di mais ha un effetto posinumerosità di campioni da analizza- tivo sulla qualità dell’insilato, come re e dovuti ai molteplici fattori che pure l’epoca non tardiva di taglio, inpossono influire la riuscita dell’insi- dicando la possibilità di conseguire lamento. In tempi recenti un grande migliori risultati con cultivar precoci aiuto per superare queste difficoltà e con epoche di taglio non eccessivaè derivato dalla disponibilità di uno mente avanzate.

Dal successivo studio, si è evidenstrumento denominato Polispec NIR e caratterizzato da una stabilità stru- ziata un’importante influenza del mentale e dalla massimizzazione del- tenore di umidità della pianta alla la qualità delle informazioni spettrali raccolta, poiché con l’innalzamento raccolte grazie all’impiego di un PDA della sostanza secca si è ridotta la qualità (PhotoDiodeAssay) che permettono tmc bozza1:Layout 1 24-11-2008 16:59 Pagina 1 degli insilati.

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sembrano influenzare negativamente la riuscita dell’insilato, mentre effetti positivi si possono riscontrare con l’aumentare del tenore di zuccheri e di ADF. Analizzando i fattori che condizionano la perdita di sostanza secca durante la conservazione è stata riscontrata una correlazione tendenzialmente significativa con i tipi di varietà, indicando che passando da cultivar precoci a tardive aumentano le perdite, mentre l’avanzamento dello stadio di maturazione sembra ridurre tale parametro.

Dall’analisi poi delle caratteristiche e delle perdite di sostanza secca è stato possibile verificare la propensione all’insilamento delle diverse varietà.

E’ emerso che vi sono cultivar che forniscono buoni risultati anche se raccolte indifferentemente tra i meno e più 5 giorni dalla maturazione cerosa e che si adattano bene anche in ambienti stressanti; altre invece che devono essere coltivate in condizioni favorevoli e tagliate prima della maturazione cerosa.

Dall’insieme di queste informazioni è stato possibile poi costruire un grafico guida che partendo dalle caratteristiche chimiche del trinciato fresco consente di predire la riuscita qualitativa del processo di insilamento e le relative perdite di conserI.R. vazione.

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Ecco le norme che regolano la prassi contrattuale sempre più diffusa

“Rent to buy”: vantaggi e rischi per chi stipula il contratto

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causa della crisi nel settore immobiliare e delle difficoltà ad ottenere finanziamenti dalle banche si è diffusa in Italia una prassi contrattuale, nota come Rent to buy (RtB), disciplinata dal legislatore italiano a partire dal 2014 (in particolare dall’art. 23 del d.l. 133/2014, c.d. decreto “Sblocca Italia”, convertito dalla legge 164/2014).

Il rent to buy è un tipo di contratto in cui si “fondono” un contratto di locazione ed un preliminare di vendita di un immobile.

Schema contrattuale: Il contratto si articola in due fasi: a) nella prima (rent) il proprietario consegna fin da subito l’immobile al conduttore (futuro acquirente), il iera a Presenti in F Savigliano

quale paga un acconto ed un importo mensile per un certo numero di anni; b) nella seconda (buy) il conduttore ha la facoltà di esercitare il diritto di acquisto del bene, detraendo dal prezzo una parte dei canoni già pagati.

Vantaggi per l’acquirente: –– ottiene il pieno godimento del bene senza corrispondere fin da subito

l’intero prezzo della compravendita; –– migliora l’accessibilità al credito al momento dell’acquisto anche in considerazione del minor importo da richiedere visto quanto già anticipato con i canoni periodici; –– ha maggior tempo per poter eventualmente alienare un altro immo-

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La legge prevede che il conduttore abbia la facoltà di acquistare il bene e non l’obbligo. Se il conduttore decide di non comprare la casa, il proprietario ha diritto alla restituzione dell’immobile e dovrà restituire la quota dei canoni imputata al corrispettivo.

Esempio: Lucia vuole vendere un appartamento per un prezzo di € 100.000,00 Pietro è interessato all’acquisto, ma non ha la disponibilità immediata di € 100.000,00 € e non riesce ad ottenere un mutuo dalla banca.

Lucia e Pietro stipulano un contratto di rent to buy, prevedendo che tra 5 anni Pietro potrà acquistare l’ap-

partamento. Le parti stabiliscono un canone mensile pari ad € 1.000,00: una parte del canone, € 500,000 mensili, è il corrispettivo del godimento del bene (come un normale affitto).

Il residuo, € 500,00 mensili, è invece imputato al prezzo finale (come un acconto sul prezzo di vendita). Dopo 5 anni Pietro decide di acquistare l’appartamento, pertanto dovrà pagare a Lucia solamente 70.000,00 € (difatti, dai 100.000,00 € verranno detratti gli acconti già pagati, pari ad € 30.000,00).

Quali sono i rischi per chi vende Il rischio per il proprietario è quello si ritrovarsi l’immobile occupato dal conduttore che non paga e di dover fare ricorso al giudice per liberare il bene.

Tra le cautele che il proprietario può adottare vi è sicuramente quella di concordare un canone più elevato rispetto al canone di normale locazione in modo che in caso di mancato acquisto il proprietario venga adeguatamente indennizzato.

Trascrizione Il conduttore è invece tutelato con

la trascrizione nei registri immobiliari del contratto che consentirà al conduttore di acquistare il bene libero da ipoteche, pignoramenti o alienazioni che avvengano dopo la trascrizione.

Tutela che permane anche in caso di fallimento del venditore.

Gli effetti della trascrizione cessano dopo 10 anni. Pertanto, superati i dieci anni viene meno l’effetto dell’opponibilità ai terzi che garantisce il futuro acquirente da eventuali atti di disposizione del bene che il proprietario possa porre in essere successivamente alla conclusione dei contratto (ad esempio la vendita dell’immobile ad un altro soggetto o l’iscrizione di un’ipoteca sul bene).

Per poter trascrivere il contratto, l’atto dovrà essere fatto da un notaio.

Il contratto in esame si ritiene possa essere utilizzato anche per il trasferimento di fondi rustici. In tale caso, sarà necessario armonizzare siffatto strumento negoziale con la disciplina specifica di alcuni istituti che vengono in rilievo in caso di trasferimento di un terreno, come le norme in materia di prelazione agraria.

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SALUTE

Emicrania: il mal di testa più diffuso

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al 1991 presso l’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle, è attivo un ambulatorio dedicato alle cefalee, di cui è responsabile il neurologo Piero Meineri: “Ogni anno visitiamo oltre 500 nuovi pazienti. La patologia è in aumento, ma probabilmente è cambiata la sensibilità nei confronti del problema”.

La più comune cefalea è l’emicrania: colpisce 15 persone su 100, con rapporto uomo/donna 1 a 2, interessa prevalentemente il sesso femminile in età fertile, scompare durante la gravidanza e in genere con la menopausa: è quindi correlata a fattori ormonali. Altre cefalee sono generalmente meno invalidanti, di tipo muscolotensivo, dovute prevalentemente all’ansia e quindi trattabili in modo soddisfacente con

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ansiolitici. La cefalea a grappolo colpisce 1 persona su 1.000, prevalentemente il maschio. Si manifesta con crisi di durata variabile dai 15 ai 90 minuti. In gergo è detta “orologica” poiché, curiosamente, compare in genere sempre alla stessa ora: dopo pranzo, dopo cena e dall’1 alle 3 di notte.

L’emicrania è una tempesta chimica del cervello: gli attacchi durano dalle 4 ore ai 3 giorni, con dolore variabile da medio a intenso, che si accompagna a intolleranza ambientale, soprattutto a luce e rumore.

Si associa a nausea e vomito e peggiora con lo sforzo fisico. Il dolore non è ben localizzato e interessa le aree temporali, frontali o posteriori.

L’emicrania ha base ereditaria e ci sono fattori scatenanti: stanchezza, stress, cibi come il cioccolato e i for-

maggi (soprattutto i più stagionati) e l’alterazione del ritmo di vita. È la ragione per cui molti soggetti la accusano nei fine settimana, quando sono liberi dalla routine che condiziona i giorni feriali.

Se si riscontrano correlazioni con i fattori scatenanti, è opportuno ridurli, controllando l’alimentazione e la regolarità nello stile di vita.

Farmacologicamente si ottengono risultati con l’utilizzo di principi generici come: antidolorifici, aspirina, ketoprofene e ibuprofene o ergotaminici, noti fin dagli anni ’50 per la cura dell’emicrania. Negli ultimi anni sono sopraggiunti i triptani, molecole specifiche per questa patologia, più efficaci e con ridotti effetti collaterali. In realtà efficacia e risultati sono estremamente personali e imprevedibili.

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SALUTE

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Viscosupplementazione dell’anca

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a Viscosupplementazione è una pratica medica che punta a migliorare i livelli di acido ialuronico nell’articolazione, sfruttando le proprietà di tale molecola: lubrificante, protettiva e nutritiva nei confronti della cartilagine, antinfiammatoria. La Viscosupplementazione delle articolazioni come ginocchio e spalla è una efficace terapia che l’ortopedico esegue fin dagli anni 80, l’infiltrazione dell’anca è una terapia più recente che grazie agli acidi ialuronici di ultima generazione, più concentrati e contenenti molecole di dimensioni maggiori, permette di raggiungere l’obiettivo del miglioramento della sintomatologia con sole 2/3 somministrazioni.

LO SCOPO della Viscosupplementazione è quello di sfruttare le proprietà dell’acido ialuronico alle-

pollo e ai crostacei.

LA TECNICA infiltrativa dell’anca è più complessa di quella delle altre articolazioni, in quanto la sua struttura anatomica rende difficile e sconsigliata l’infiltrazione endoarticolare senza l’ausilio di una guida ecografica. L’ecografia non richiede l’uso di mezzi di contrasto ed inoltre può essere ripetuta senza problemi poiché non c’è carico di radiazioni per l’operatore e per il paziente. Il controllo diretto della posizione intra-articolare dell’ago e del farmaco garantisce la sicurezza del trattamento.

L’infiltrazione ecoguidata viene eseguita ambulatorialmente ed è normalmente ben tollerata dai pazienti; l’unica precauzione generalmente consigliata dopo l’esecuzione è il riposo da sforzi eccessivi per le successive 24 ore. www.gruppocdc.it

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viando la sintomatologia dolorosa e rallentando il processo di degenerazione artrosica, allontanando quindi il momento dell’intervento chirurgico.

L’INDICAZIONE alla terapia infiltrativa con acido ialuronico, in associazione eventualmente con altre tipologie di trattamento medico e/o fisico, si ha nelle situazioni di artrosi dell’anca dolorosa ma non grave, con una discreta/buona articolarità e funzionalità residua. Possono trarre giovamento da questa metodica soprattutto i pazienti a cui non è consentito/consigliato l’utilizzo di farmaci antinfiammatori. Non possono eseguire la Viscosupplementazione i pazienti in terapia anticoagulante, quelli con un grado avanzato di artrosi, affetti da connettivopatie e/o terapia con corticosteroidi e riportanti allergia alle uova, alla carne di

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Contributi dovuti per l’anno 2017 ai lavoratori domestici

’INPS ha reso noti gli importi dei contributi dovuti per l’anno 2017 a favore dei lavoratori domestici, non ci sono stati aumenti rispetto all’anno 2016 poiché l’ISTAT ha comunicato che la variazione dell’indice dei prezzi

al consumo è pari al - 0,1%.

Si ricorda che per i rapporti di lavoro a tempo determinato, si applica un contributo addizionale, a carico del datore di lavoro, pari al 1,40% della retribuzione convenzionale.

Tale contributo non si applica ai la-

voratori assunti a termine in sostituzione di lavoratori assenti.

Nelle sottostanti tabelle riportiamo le contribuzioni rapportate alla retribuzione dei lavoratori domestici e alle ore lavorate inerenti l’anno 2017 (dal 01 gennaio 2017 al 31 dicembre 2017)

LAVORATORI ITALIANI E STRANIERI senza contributo addizionale (comma 28, art.2 L. 92/2012)

RETRIBUZIONE ORARIA

IMPORTO CONTRIBUTO ORARIO

Effettiva

Convenzionale

Comprensivo quota CUAF

Senza quota CUAF (1)

fino a € 7,88

€ 6,97

€ 1,39 (0,35) (2)

€ 1,40 (0,35) (2)

oltre € 7,88

€ 7,88

€ 1,57 (0,40) (2)

€ 1,58 (0,40) (2)

fino a € 9,59

€ 9,59

€ 1,91 (0,48) (2)

€ 1,93 (0,48) (2)

€ 5,07

€ 1,01 (0,25) (2)

€ 1,02 (0,25) (2)

oltre € 9,59 Orario di lavoro superiore a 24 ore settimanali

LAVORATORI ITALIANI E STRANIERI

comprensivo contributo addizionale (comma 28, art.2 L. 92/2012) da applicare ai rapporti di lavoro a tempo determinato RETRIBUZIONE ORARIA

IMPORTO CONTRIBUTO ORARIO

Effettiva

Convenzionale

Comprensivo quota CUAF

Senza quota CUAF (1)

fino a € 7,88

€ 6,97

€ 1,49 (0,35) (2)

€ 1,50 (0,35) (2)

oltre € 7,88

€ 7,88

€ 1,68 (0,40) (2)

€ 1,69 (0,40) (2)

fino a € 9,59

€ 9,59

€ 2,05 (0,48) (2)

€ 2,06 (0,48) (2)

€ 5,07

€ 1,08 (0,25) (2)

€ 1,09 (0,25) (2)

oltre € 9,59 Orario di lavoro superiore a 24 ore settimanali

(1) Il contributo CUAF (Cassa Unica Assegni Familiari) non è dovuto solo nel caso di rapporto fra coniugi (ammesso soltanto se il datore di lavoro coniuge è titolare di indennità di accompagnamento) e tra parenti o affini entro il terzo grado conviventi, ove riconosciuto ai sensi di legge (art. 1 del DPR 31 dicembre 1971, n. 1403).

(2) La cifra tra parentesi è la quota a carico del lavoratore.

Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per i chiarimenti in merito.

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CORTEMILIA

Gli uffici di Sede provinciale: Cuneo – piazza Foro Boario, 18 tel. 0171447211 fax 0171447300 – tutti i giorni* direttore: Bruno Rivarossa *Orario apertura al pubblico: dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12.30 martedì e mercoledì pomeriggio dalle 14 alle 17

ALBA Corso Matteotti, 7 - tel. 0173292711, fax 0173292777 tutti i giorni* Segretario di zona: Cesare Gilli Canale - Via B.Fenoglio,2 - mar. 8.30-12 e 14-17 - tel. 0173978333 apertura straordinaria da gennaio a giugno il giovedì 8.30-12 Lequio Berria - Piazza Roma (palazzo Protezione Civile) mercoledì 9-11.30 - tel. 0173522017 Mango - Palazzo Comunale, P. XX Settembre, piano secondo lunedì 9-11.30 - tel. 014189704 Montà – Piazza Vittorio Veneto (vic. uff. post.) - giovedì 9-11.30 Neive – Via XX Settembre, 10 - merc. 8.30-12 - tel. 0173677137 Niella Belbo – Municipio - 2º e 4º giovedì 9-11.30 Santo Stefano Belbo – Corso IV Novembre 33 dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12.30 martedì e mercoledì pomeriggio dalle 14 alle 17

BRA Via A. Mathis, 3 - tel. 0172429411 - fax 017244920 - tutti i giorni* Segretario di zona: Giorgio Bergia Ceresole Alba – Municipio - 1º e 3º mercoledì 14.30-16.30 Cherasco - Corso L. Einaudi, 1/A giovedì 8.30-12 - tel. 0172489465 La Morra – Via Richieri, 1 presso sede Avis - lun. 8.30-12 - tel. 0173509794 Sommariva Bosco - Ex-Scuole Elementari - martedì 8.30-11 Sommariva Perno – Piazza Torino, 8 - mercoledì 14.30-16.30

CEVA Piazza Cappuccini - tel. 0174701103 - fax 0174700203 - tutti i giorni* Segretario di zona: Elio Gasco Garessio – Piazza Bava, 5 - giovedì 8.30-12 Monesiglio – Municipio - martedì 8.30-12 Murazzano – Via Roma, 34 (c/o Municipio) venerdì 8.30-12 - tel. 0173791611 Ormea – Piazza Romita, 6 - 2º e 4º sabato 9-12 Saliceto – Municipio (piano terra) - 4º venerdì 9- 12

Via Alfieri, 15/a - Cond. Viola, 2 Segretario di zona: Cesare Gilli tel. e fax 017381153 - ogni martedì 8.30-12 e 14-17 - venerdì 8.30-12 apertura straordinaria da gennaio a giugno il mercoledì 14-17

CUNEO Piazza Foro Boario, 18 - tel. 0171447227 - fax 0171447400 - tutti i giorni* Segretario di zona: Massimo Meineri Borgo San Dalmazzo – Via Lovera, 50 - giovedì 8.30-12 Boves – Via Moschetti, 8 - merc. 8.30-12 - tel. 0171387441 Busca - C.so Giolitti,10 - c/o CAP - merc./ven. 8.30-12 - tel. 0171944567 Caraglio - V. Roma, 201/b (davanti posta) merc. 8.30-12 - tel. 0171618532 Chiusa Pesio - P. Cavour, 14 - venerdì 8.30-12 - tel. 0171734125 Demonte – Via Martiri e Caduti Libertà, 20 giovedì 8.30-12 - tel. 0171955079 Dronero – Via Garibaldi, 16 - lun./ven. 8.30-12 - tel. 0171905551 Peveragno - Via Piave, 23 - lunedì 8.30-12 - tel. 0171339785 Roccavione – Via Barale, 38 - mercoledì 8.30-12 Tarantasca – Municipio - 1º e 3º lunedì 8.30-12 Villafalletto – V. Roma, 28 - martedì/giovedì 8.30-12 - tel. 0171938650

FOSSANO Via Foro Boario, 3 - tel. 0172698711 - fax 0172698777 - tutti i giorni* Segretario di zona: Corrado Bertello Benevagienna - Via G. Marconi, 21 venerdì 8.30-12 - tel. 0172654884 Centallo – Via Ospedale, 30 - c/o Cassa di Risparmio lunedì, martedì, giovedì e sabato ore 8.30-12 - tel. 0171214814

MONDOVÌ Via Biglia, 5 - tel. 0174560211 - fax 0174560300 - tutti i giorni* Segretario di zona: Elio Gasco Carrù - P. Mercato, 6 - lun./giov. 8.30-12 - tel. 0173759130 Dogliani -P. Umberto I, 21 - mar./ven. 8.30-12 - tel. 0173721269 Morozzo – Via Marconi, 60 - lunedì 8.30-12 - tel. 0171772285

SALUZZO Via Circonvallazione, 25/h - tel. 0175210211 - fax 0175210300 - tutti i giorni* Segretario di zona: Mario Dotto Bagnolo P. - Via Einaudi 1 - mercoledì 8.30-12 - tel. 0175348340 Barge – Piazza S. Giovanni martedì/giovedì 8.30-12 - tel. 0175343337 Lagnasco – Saletta CRS (entrata cortile Municipio) - martedì 9-11 Paesana – Via Roma, 35 - venerdì 8.30-12 - tel. 0175987299 Sampeyre – P.zza della Vittoria, 45 martedì e venerdì 8.30-12 - tel. 3398427526 Sanfront – Piazza Statuto - lunedì 8.30-12 - tel. 0175986214 Venasca – Via G. Marconi, 5 - lunedì 8.30-12 - tel. 0175567109

SAVIGLIANO Piazza Schiaparelli, 10 - tel. 0172727000 - fax 0172715903 - tutti i giorni* Segretario di zona: Danilo Todini Caramagna Piemonte – Municipio - venerdì 9-12 Casalgrasso – P.za Donatori del sangue, 2 - 2º lunedì 15-16.30 Cavallermaggiore – Via Roma, 112 - lunedì 8.30-12 - tel. 0172389306 Racconigi – Piazza Vitt. Emanuele - giovedì 8.30-12 - tel. 0172820705

EPACA

Lavoro e malattie professionali: i disturbi muscolo-scheletrici

D

urante lo svolgimento dell’attività lavorativa i lavoratori possono essere esposti ad una molteplicità di rischi lavorativi.

Infatti capita spesso di sentire gli interessati lamentarsi per delle problematiche fisiche che nel tempo sono peggiorate, soprattutto in relazione ed a causa del lavoro svolto in ambito professionale.

Non tutti sanno che questa situazione particolare potrebbe rientrare, a buon diritto, nel riconoscimento della malattia professionale da parte dell’INAIL; sono in molti a pensare che questo tipo di indennizzo sia riservato solo ai lavoratori dipendenti, mentre anche i lavoratori autonomi (coltivatori diretti, artigiani, commercianti ecc.) versando regolarmente la loro quota di

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contributi infortunistici, hanno titolo ad ottenere, in determinate situazioni, tali indennità.

Infatti, a differenza dell’infortunio che viene causato da un evento causale improvviso, violento ed inatteso, la malattia professionale viene definita come una patologia che si realizza in funzione di una causa o concausa lenta nel tempo che sia riconducibile ad una o più attività svolte e ripetute su più anni.

Alcune tipologie di attività lavorative (lavorazioni edili, lavorazioni industriali, lavorazioni agricole ecc.) si esplicitano nella ripetizione di movimenti e nello trascorrere molto tempo compiendo azioni lavorative in posizioni scomode, molti disturbi muscolo-scheletrici sono originati da queste

attività.

Secondo la vigente normativa, qualora venga riconosciuta la malattia professionale (tunnel carpale, tendinite ecc.) e dalla stessa derivi una percentuale di invalidità permanente, verrà erogato un indennizzo una tantum per i danni dal 6 al 15 per cento ed una rendita mensile per i danni cui venga riconosciuta una percentuale superiore al 15.

L’INAIL con la circolare n . 10 del 2016 ha confermato che per il lavoratori autonomi agricoli (titolari e coadiuvanti Coltivatori Diretti) e per i lavoratori subordinati a tempo determinato, la denuncia di malattia professionale deve essere effettuata dal medico mediante (l’invio del certificato medico che funge anche da denuncia).

EPACA E’ importante che tali patologie siano denunciate all’INAIL tempestivamente al fine di poter ottenere, dimostrato in nesso con l’attività lavorativa, il giusto indennizzo.

PATOLOGIE

TUNNEL CARPALE TENDINITI ERNIA AL DISCO

Il Patronato EPACA della Coldiretti, attraverso una qualificata consulenza medica, garantisce, a coloro che ne potrebbero avere diritto, un’assistenza immediata con la possibilità di eroga-

zione da parte dell’INAIL di indennizzi e rendite. A titolo esemplificativo si elencano alcune patologie “muscoloscheletriche” che potrebbero essere ricondotte a malattie professionali:

LAVORAZIONI

la Sindrome del tunnel carpale può essere riconosciuta a chi è impegnato in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza;

le tendiniti della spalla del gomito del polso, della mano per chi è occupato in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza;

chi ha contratto ernia discole lombare in quanto impegnato in lavorazioni di movimentazione manuale dei carichi svolte in modo non occasionale o in lavorazioni svolte con macchine;

Variazioni Inps per Coltivatori Diretti/Imprenditori Agricoli

I coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali sono tenuti ai sensi della legge n. 233/90, a comunicare all’INPS qualunque variazione aziendale concernente: • iscrizioni e cancellazioni di unità attive;

• acquisti e vendite terreno; • affitto e dismissione di terreno; • cambiamento sostanziale di colture o tipologie di allevamento in atto; Infatti, tali situazioni, possono incidere sull’importo dei contributi da versare negli anni successivi e, qualora non venissero effettuate, potreb-

bero comportare l’imposizione di sanzioni amministrative ed interessi legali. Tali variazioni vanno segnalate all’INPS entro 90 giorni dalla decorrenza delle stesse.

Gli uffici del Patronato Epaca sono a disposizione per l’assistenza in merito alla presentazione di tali istanze.

ACCREDITAMENTO

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SCADENZE

Scadenze 16 MARZO VERSAMENTO IVA DICHIARAZIONE ANNUALE Scade il termine per effettuare il versamento relativo alle dichiarazioni annuali IVA 2016 senza maggiorazione.

Il versamento può essere differito, alla scadenza prevista per il versamento delle somme dovute in base alla dichiarazione dei redditi, con la maggiorazione dello 0,40% a titolo d’interesse per ogni mese o frazione di mese successivo al 16 marzo.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI FEBBRAIO

Annotazione di liquidazione per il mese di febbraio e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano l’attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2016 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000, se prestazione di servizio o di euro 700.000 per le altre attività.

Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art. 66 legge 427/93.

VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF

Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di febbraio sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente

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CONTRIBUTI INPS DATORI DI LAVORO AGRICOLI I datori di lavoro che hanno assunto alle proprie dipendenze operai agricoli a tempo determinato e/o indeterminato nel 3 trimestre 2016 devono effettuare entro tale data il versamento della relativa rata dei contributi.

25 MARZO ACQUISTI - CESSIONI INTRACOMUNITARI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI

Entro tale data scade il termine per i contribuenti mensili per la trasmissione in via telematica all’Agenzia delle Dogane, dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di febbraio 2017.

31 MARZO IVA ESPORTATORI

I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli art.23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta.

Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

IVA REGISTRAZIONE FATTURE

Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni

SCADENZE

Scadenze dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

CONSEGNA CERTIFICAZIONE UNICA PER LAVORO DIPENDENTE E LAVORO AUTONOMO

I datori di lavoro che hanno assunto manodopera nel corso dell’anno 2016 devono consegnare entro tale data, ai lavoratori, la certificazione attestante i compensi corrisposti. Entro lo stesso termine i sostituti d’imposta devono consegnare le certificazioni relative alle somme erogate nel 2016 riferite a redditi di lavoro autonomo e soggette a ritenuta d’acconto.

PROSECUZIONE VOLONTARIA CONTRIBUTI

I soggetti autorizzati dall’Inps a proseguire volontariamente nel pagamento dei contributi devono, entro questa data, versare i contributi relativi al quarto trimestre 2016, il versamento deve essere effettuato utilizzando gli appositi bollettini di conto corrente postale rilasciati dall’Inps.

10 APRILE

TRASMISSIONE SPESOMETRO CONTRIBUENTI IVA MENSILI Entro tale data devono essere inviate telemati-

camente le comunicazioni delle operazioni rilevanti ai fini IVA (speso metro) relative all’anno 2016 per i contribuenti iva mensili.

15 APRILE IVA FATTURAZIONE DIFFERITA

Entro tale data deve essere emessa la fattura, per le cessioni di beni effettuate nel mese di marzo, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè marzo.

18 APRILE VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF

Scade il termine per i versamenti diretti, con modello F24, delle ritenute effettuate nel mese di marzo sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI MARZO

Annotazione di liquidazione per il mese di marzo e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2016 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000,00, se prestazione di servizio o di euro 700.000,00 per le altre attività.

Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art. 66, legge 427/93.

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Matrimoniali a cura di GRUPPO CN • 

Ho compiuto 46 anni ad inizio Febbraio, mai stata sposata. Ora sono sola perchè abitavo con un famigliare che purtroppo non c’è più. Sono ex coltivatrice, abitante non lontano da Scarnafigi. Cerco un uomo di età adeguata, meglio se celibe o vedovo. Telefonare solo se seriamente intenzionati.

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Mi chiamo Maristella, nubile, bionda, alta 1,64, di buona presenza, decisamente timida. Ho da poco compiuto 40 anni anche se ne dimostro molti di meno. Spero di trovare la persona giusta per me. Lo voglio onesto ed affidabile.

Possibilmente che non abbia la moto, perchè ne ho paura. Grazie.

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Il mio nome è Nevena di 36 anni e sono la ragazza macedone che ha il lavoro da badante vicino al paese di Saluzzo. Cerco ancora il fidanzato e voglio fare le nozze e diventare mamma.

Tel. 331 5221100 

41enne, bell’aspetto, operaia con lavoro fisso, semplice, religiosa, veramente molto timida. Sono molto alla buona, mi piace la montagna anche perchè ho vissuto ad Acceglio fino allo scorso anno. Ho avuto un solo ragazzo ormai tanto tempo fa. Cerco uomo seriamente intenzionato, possibilmente che abiti in zona con molto verde, scopo unione.

Tel. 334 1254839

GRUPPO CN

Sono Roberta della provincia di Cuneo, avrei piacere di iniziare la primavera incontrando l’anima gemella. Cerco quindi un ragazzo, anche un po’ più grande di me, simpatico e soprattutto fedele, per fidanzarmi. Ho poco più di 30 anni, abbastanza carina, bionda, capelli lunghi mossi.

Ho quasi 65 anni e sono vedova dal 2010. Sono giovanile, in buona salute, guido la macchina, mi piace la buona compagnia e ho sempre avuto la passione per la cucina. Desidero conoscere uomo educato e di buone maniere per iniziare un cammino insieme con tanto rispetto e comprensione.

Tel. 331 1039866

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Abito vicino a San Lorenzo, sono di origini piemontesi e ho 53 anni appena compiuti. Sono un po’ magrolina, vegana, astemia, gradevole presenza, semplice e altruista. Mi piace camminare, adoro la musica italiana ma non sono solita frequentare discoteche e sale da ballo. Frequenterei uomo piemontese, max 65enne. Per futuro insieme.

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Oppure telefonando ai seguenti Uffici Zona Coldiretti: Ufficio Zona di ALBA 0173.292703 Ufficio Zona di BRA 0172.429404 Ufficio Zona di CEVA 0174.701103 Ufficio Zona di CUNEO 0171.447227 Ufficio Zona di FOSSANO 0172.698701 Ufficio Zona di MONDOVÌ 0174.560215 Ufficio Zona di SALUZZO 0175.210211 Ufficio Zona di SAVIGLIANO 0172.727012 Segreteria Provinciale CUNEO 0171.447277/447260 Piemontese con esperienza nella raccolta frutta e uso attrezzatura, cerca lavoro in Busca, Verzuolo, Cuneo Tel. 3332737809 ore serali Ragazzo cerca lavoro in mungitura, lavori agricoli, pulizia stalle e mansioni varie, automunito e disponibile Tel. 3465763421

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