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I TERRENI AGRICOLI NON PAGANO TASI: ACCOLTA DAL GOVERNO LA FERMA RICHIESTA DI COLDIRETTI

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n. 5 - ANNO 68 - 16 - 31 marzo 2014

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LIBERALIZZAZIONE DEI DOMINI: IL MERCATO DEI VINI PRIMO BANCO DI PROVA

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Continua la battaglia che divide gli Stati Uniti dall’Unione Europea sui domini internet per l’attribuzione dei nuovi domini web “vin” e “wine” che i produttori di vino italiani ed Europei vorrebbero regolamentare per tutelare le produzioni ad indicazione geografica doc e docg dai falsi e dalle imitazioni.

Il governo degli Stati Uniti ha dichiarato che entro il 2015 non intende avere più il ruolo centrale nella gestione di Icann, l’agenzia no profit che dal 1998 è il regolatore globale di Internet. La riunione dell’Icann nel novembre scorso a Buenos Aires è fallita per l’intransigenza degli Stati Uniti nel voler sostenere la libertà assoluta in rete per difendere la propria industria del vino, mentre l’Europa chiede il rispetto della proprietà intellettuale dei vini “doc” e quindi una regolamentazione del web. Dopo la svolta statunitense, si guarda con ottimismo alla prossima riunione che si terrà a fine marzo a Singapore in cui verra’ presentato un parere legale sulla protezione delle indicazioni geografiche per tentare di avanzare nelle trattative e trovare una soluzione di compromesso.

I TERRENI AGRICOLI NON PAGANO TASI: ACCOLTA DAL GOVERNO LA FERMA RICHIESTA DI COLDIRETTI

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese “Il Coltivatore Cuneese” Editore: Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Enzo Pagliano

Sommario

Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Chiara Serra

Dalla “concertazione” alla “sconcertazione”.............................. 4-5

Grafica e impaginazione Mara Chiardola

“L’agricoltura delle donne: idee di crescita”.................................. 24

Scadenze aziendali..........................................................................................47

Le delibere regionali sugli impegni agro-ambientali ................. 7

Stampa Arti Grafiche Cuneo

Campagna latte 2013/2014, a gennaio i quantitativi al di sotto dello scorso anno.................................................................. 8-9

Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Roberto Bianco, Marco Benzo, Elena Bono, Silvia Bosco, Gianluca Bruno, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Nicola Fontana, Andrea Fruttero, Cesare Gallesio, Roberto Giobergia, Rosangela, Giordana, Rosanna Giraudo, Giulia Marinari, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Marcello Pellegrino, Sabina Perotti, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Simonetta Re, Elisa Rebuffo, Davide Roà, Daniela Valsania

Tasi: esentati i terreni agricoli................................................................. 10 Misura 121: nuove risorse regionali per le aziende escluse dal bando 2008............................................. 11 Il PIL aumenta solo in agricoltura nel 2013................................ 11 Il Corsivo del Coltivatore......................................................................... 12 Storie di vita........................................................................................................ 13 Le ordinanze dei sindaci utili per contenere i cinghiali..... 14 La Posta del Coltivatore................................................................................. 15 Premiate le aziende leader in “Innovazione Green” .............. 16

Redazione ed amministrazione: Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it

“Melaverde” in Alta Langa........................................................................... 16 Creditagri Italia e C.C.I.A.A. Cuneo insieme per l’accesso al credito................................................................................... 17

Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it

Riforma PAC, proseguono i lavori.............................................. 18-19 Accordo di partenariato, in corso la definizione....................... 19 Mercato del latte: puntare sulla strategia del prezzo........... 20

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Asta del barolo: tutto pronto per la XV edizione .................... 23

I nuovi mercati di Campagna Amica: ad Alba, Saluzzo e Montà............................................................................. 26 In classe il mondo dell’agricoltura...................................................... 27 Un incontro tecnico al Creso di Manta................................. 28-29 Kiwi: la produzione piemontese è stata 80mila tonnellate............................................................................. 30 Mele: primi bilanci della campagna commerciale 2013/2014 .............................................................................. 31 La XII edizione di Fruttinfiore .................................................................. 33 Lagnasco è la capitale della frutta!............................................ 34-35 Dai diritti di reimpianto alle autorizzazioni ....................... 36-37 PSR: Coldiretti chiede una misura a sostegno dei castagneti da frutto......................................................... 38 Nuova banca dati fitofarmaci per il BIO.......................................... 39 Calendario 2014 divieti di circolazione per i mezzi agricoli eccezionali................................................................ 40 Aumento record delle esportazioni...................................................... 41 I prezzi delle lumache............................................................................ 42-43 Viaggio studio sui laghi per il Catac Fossano.............................. 43 Epaca: Contributi dovuti per l’anno 2014 ai lavoratori domestici.................................................................................... 44 Modelli unificato cud 2014 per i pensionati (reddito da pensione 2013)................................ 44 Invalidità civile, visite di revisione per i non titolari di prestazione economica.......................................................... 45 Acste: primi appuntamenti….................................................................... 46

Inaugurato a Torino il Centro Servizi ai Cittadini..................... 6

COSMAN: convocazione assemblee..................................................... 21 La frisona in mostra a Saluzzo il 28 e il 29 marzo............... 22

Coldiretti e Campagna Amica insieme a LILT per la settimana di prevenzione oncologica ............................... 25

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n. 5 - ANNO 68 - 16 - 31 marzo 2014

ATTUALITÁ

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4 CON IL NUOVO GOVERNO INIZIA UNA FASE POLITICA NUOVA

DALLA “CONCERTAZIONE” ALLA “SCONCERTAZIONE”

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iornate convulse per il Governo Renzi. Si cerca una via d’uscita per alzare il morale della gente, che servirà a rimettere in moto tutta l’economia. L’impegno di tagliare l’Irpef dal mese di maggio e che consentirà ai lavoratori al di sotto dei quindicimila euro di avere in busta paga 150 euro mensili, rappresenta un buon segnale nella direzione auspicata. Per quanto riguarda le imprese, il taglio di un decimo dell’Irap diminuirà la pressione fiscale sulle imprese.

Ma c’è già anche chi fa osservare che l’Irap si paga sui dipendenti; conseguentemente, se l’impresa non ne ha, non ottiene nessuno sconto. Le imprese italiane che non beneficeranno del provvedimento sono il 70%.

Per queste è però previsto u n t a glio d e l 10% della bolletta

Renzi e i suoi ministri stanno decidendo le manovre in modo autonomo dai sindacati.

Ma le manovre tendono a raccogliere le istanze inascoltate che le forze sociali hanno espresso negli anni passati. energetica, andando così a toccare uno dei più evidenti svantaggi competitivi dell’Italia. È chiaro, però, che da qualche parte occorre pure iniziare. Un altro capitolo che interessa anche le piccole imprese riguarda i debiti della pubblica amministrazione. Ventidue miliardi sono già stati pagati dal governo Letta. Gli altri 68 dovrebbero essere erogati entro luglio.

Questo provvedimento, oltre a dare alle imprese quanto di loro spettanza, rappresenterebbe un segnale forte e chiaro che lo Stato rispetta i patti. Si restituirebbe quindi un minimo di credibilità alle Istituzioni. Ma molti altri fattori sono in gioco come le riforme politiche, a partire dalla legge elettorale.

Anche se le insidie non mancano. Coldiretti, in quanto forza sociale di rappresentanza degli interessi dell’agroalimentare e

del consumo consapevole, evidenzia come sia corretto concentrare l’attenzione sui redditi più bassi non solo per ragioni di equità , ma anche di efficienza. Chi meno ha, più facilmente rimetterà in circolo quei soldi, facendo qualche spesa aggiuntiva. Però, occorre tenere presente che circa un terzo delle maggiori spese, restando al solo agroalimentare, potrebbe andare su beni importati o sul falso made in Italy. Di qui, la richiesta di continuare sulla strada della promozione del consumo consapevole, attraverso etichettatura, rintrac-

Ha detto il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina: “Con le misure per la riduzione del costo del lavoro tra cui il taglio del 10% dell’Irap per oltre 2 miliardi per le aziende e l’abbattimento dei costi Inail dal 16 maggio per un miliardo di euro si definiscono misure utili anche per il settore agroalimentare in un momento cruciale come quello che stiamo vivendo”

ciabilità ed indicazione obbligatoria dell’origine, anche sul trasformato.

Ma è anche sostenibile la ragione di alcuni economisti che insistono sugli sgravi fiscali alle imprese, dove a parità di risorse si darebbe un impulso più energico a produzione e occupazione, mettendo in condizione, soprattutto per le imprese che esportano, di recuperare competitività sul mercato internazionale.

Inutile negare che siamo nel buono di una crisi dove i modelli di soluzione rappresentano non certo dei dogmi, ma dei tentativi di uscire dal tunnel.

Nella prima fase della crisi, negli anni 2009-2010, gli italiani hanno intaccato i risparmi pur di non diminuire troppo il loro tenore di vita. Nella seconda fase, invece, di fronte a difficoltà prolungate, hanno addirittura speso meno rispetto alle entrate già diminuite.

A cercare di influenzare queste scelte di massa, con iniezioni di ottimismo, dall’alto, ci aveva già provato il governo

Dalla ripresa complessiva dell’economia e dei consumi benefici a cascata anche sull’agricolo e l’agroalimentare Berlusconi. Per breve tempo, il gioco gli è forse riuscito, ma il prezzo è stato di un risveglio più duro in seguito. Questo ci fa dire che oggi non è più tempo di incantamenti. La diffidenza verso le promesse dei politici è al massimo. Ma proprio per questo, può darsi che qualche soldo in più in busta paga possa funzionare. Anche la piccola impresa, che lavora soprattutto per il mercato interno, attentissima all’andamento dei consumi ne può essere rincuorata. È chiaro che deve tenere anche il mercato finanziario, poiché dubbi sulla sostenibilità della manovra possono anche tornare a far salire i tassi di interesse.

Gli annunciati provvedimenti del governo potrebbero an-

che comportare un cambio di rotta sul piano del metodo. Al posto del classico decreto, si potrebbe optare per un disegno di legge. La strada è pressoché obbligata dalla necessità di individuare coperture finanziarie adeguate come richiesto sia dal Tesoro che dal Quirinale, anche per evitare, nel caso del pagamento dei debiti da parte della pubblica amministrazione, di far balzare verso l’alto il debito pubblico. Una scelta più prudente, insomma, che espone l’alta velocità imposta da Renzi al suo programma di governo ad un inevitabile rallentamento, dovendo il

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ddl fare i conti con le procedure parlamentari ovviamente meno rapide del decreto. Questo servirebbe però a meglio responsabilizzare il parlamento e le forze politiche ed a conciliare gli interventi di politica economica interna con i vincoli imposti dall’Europa.

Il taglio dell’Irap alle imprese potrebbe essere coperto con l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie dal 20 al 26% con esclusione, al contrario di quanto avevamo annunciato sullo scorso numero, dei titoli di Stato, che dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) continuare a pagare il 12%. Stiamo parlando di BOT, BTP e CCT.

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PROSEGUONO I FINANZIAMENTI ANCHE PER IL 2014

LE DELIBERE REGIONALI SUGLI IMPEGNI AGRO-AMBIENTALI

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a Regione Piemonte ha approvato alcune deliberazioni con le quali si programma prolungano anche per il 2014, alcune attività previste dal Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013; si tratta del finanziamento delle attività di : • Informazione nel settore agricolo ed alimentare si consente la prosecuzione dell’attività di informazione, fino al 31 marzo 2015; • Prolungamento e prosecuzione di impegni pluriennali assunti prima dell’11-2014 e nuovi impegni ai sensi della misura 214 – Pagamenti agro ambientali, tale provvedimento assicura il finanziamento per il 2014 a tutte le azioni riguardanti sia

gli impegni attualmente in corso e che non hanno ancora completato il periodo minimo che gli impegni attualmente in “prolungamento “ e che già hanno beneficiato di 1 o 2 anni aggiuntivi dopo il termine del periodo minimo;

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La Direzione regionale predisporrà i bandi necessari per la presentazione delle varie domande di aiuto, più precise indicazioni operative potranno essere reperite presso gli uffici Coldiretti.

• finanziamento con fondi totalmente regionali e nell’ambito del regime “de minimis” (contributo massimo in tre anni pari a € 15.000) delle domande presentate ai sensi della misura 121 del PSR bando 2008 rimaste non finanziate perché in posizione non idonea in graduatoria e che hanno realizzato gli investimenti previsti in domanda entro il 31/12/2012 ( vedere

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ATTUALITÁ

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8 ATTUALITÁ

CAMPAGNA LATTE 2013/2014, A GENNAIO I QUANTITATIVI AL DI SOTTO DELLO SCORSO ANNO In attesa dei dati finali a giugno, si evidenzia in controtendenza la nostra Regione, con un +0,27%

S

iamo ormai agli sgoccioli della campagna 2013/2014, che si andrà a concludere con la fine del mese marzo. Ma gli allevatori conosceranno solamente a giugno i dati finali e, soprattutto, se la produzione italiana rimarrà al di sotto del quantitativo nazionale di riferimento, vale a dire il tetto fissato dal regime delle quote latte. Tale lasso di tempo è necessario per far sì che tutti i primi acquirenti (caseifici, cooperative, ecc.) inviino i dati produttivi degli ultimi mesi della campagna ad Agea e permettere a quest’ultima l’elaborazione finale dei dati. E, solo allora, conosceremo quanto latte è stato

prodotto in Italia tra il 1° aprile 2013 e il 31 marzo 2014.

Negli ultimi quattro anni, dalla campagna 2009/2010, l’Italia è riuscita a mantenere i volumi

complessivi di latte al di sotto di tale soglia, che è di circa 10,8 milioni di tonnellate, evitando così di dover applicare il meccanismo della compensazione

(detta anche restituzione) con tutte le sue priorità dettate dalla Legge n. 119/2003 e dalla Legge n. 33/2009 (aziende ubicate in zona di montagna, aziende ubicate nelle zone svantaggiate; aziende che non hanno superato il livello produttivo nel periodo 2007/2008; aziende che non abbiano superato di oltre il 6% la quota individuale disponibile a fine campagna).

Secondo gli ultimi dati disponibili, a livello nazionale possiamo constatare che la produzione rettificata cumulata da aprile 2013 a gennaio 2014 è stata di 8.832.593 tonnellate, al di sotto dell’1,4 per cento rispetto allo stesso periodo 2012/2013, quando invece si era attestata a 8.957.699 tonnellate. Il dato è tutto sommato in linea con

il mese precedente, quando la produzione era stata inferiore dell’1,43 per cento, sempre rispetto alla scorsa campagna.

Analizzando più nel dettaglio i dati delle singole regioni, emerge il calo dello 0,51 per cento della Lombardia, la quale rimane sempre il primo produttore nazionale con 3.678.118 di tonnellate, e che da sola rappresenta oltre il 40 per cento del latte italiano. Anche l’Emilia Romagna, secondo produttore italiano, indica a gennaio un calo dello 0,28% rispetto al 2012/2013, con una produzione rettificata di 1.419.328 tonnellate. Il calo produttivo è stato ancora più evidente in Veneto (-2,25 per cento) dove sono munte “solamente” 890.841 tonnellate.

In controtendenza, tra i princi-

Riepilogo per Regione PIEMONTE

Quantitativo Rettificato aprile 2013/ gennaio 2014 (dati in Kg)

pali produttori nazionali è invece il Piemonte, quarta regione con 785.807 tonnellate. La produzione regionale è cresciuta dello 0,27 per cento. Tale incremento si somma all’aumento dello 0,24 per cento che già si era avuto nel 2012/2013 rispetto a due campagne fa, a conferma di un trend di crescita lento ma costante.

I motivi sono essenzialmente l’elevata specializzazione raggiunta dalla maggior parte dei circa 2 mila allevamenti piemontesi con notevoli standard qualitativi, abbinati a un andamento positivo del mercato nell’ultimo periodo. Il tutto garantito da un prezzo di riferimento indicizzato chiaro e trasparente e che, se applicato correttamente, riconosce e paga al produttore il latte in base alla qualità.

Quantitativo Rettificato aprile 2012/ gennaio 2013 (dati in Kg)

Incr. % Rett

785.806.739

783.707.749

+0,27%

22.999.688

23.231.996

-1,00%

3.678.118.158

3.696.970.596

-0,51%

PROVINCIA AUTONOMA BOLZANO

313.909.824

312.968.992

0,30%

PROVINCIA AUTONOMA TRENTO

107.123.216

108.958.573

-1,68%

VENETO

890.841.390

911.707.144

-2,29%

FRIULI VENEZIA GIULIA

200.426.768

206.564.220

-2,97%

2.733.564

3.024.931

-9,63%

1.419.328.022

1.423.358.220

-0,28%

TOSCANA

48.723.729

52.244.409

-6,74%

UMBRIA

44.140.627

45.933.619

-3,90%

MARCHE

25.106.097

27.776.519

-9,61%

264.606.429

282.010.251

-6,17%

ABRUZZO

57.835.962

63.971.998

-9,59%

MOLISE

56.454.025

58.328.238

-3,21%

CAMPANIA

168.842.976

178.284.060

-5,30%

PUGLIA

291.230.786

308.986.668

-5,75%

BASILICATA

96.142.415

98.342.124

-2,24%

CALABRIA

47.164.621

46.559.065

1,30%

SICILIA

140.898.978

145.253.587

-3,00%

SARDEGNA

170.159.479

179.516.032

-5,21%

8.832.593.493

8.957.698.991

-1,40%

VALLE D'AOSTA LOMBARDIA

LIGURIA EMILIA ROMAGNA

LAZIO

TOTALE NAZIONALE

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MERCATO DEL LATTE: PUNTARE SULLA STRATEGIA DEL PREZZO

I

l 13 marzo 2014 a seguito dell’udienza tenutasi il 4 febbraio, la Corte Suprema di Cassazione ha emesso una sentenza che conferma la vicenda processuale partita dal tribunale di Saluzzo nel luglio del 2009 ed approdata alla Corte d’appello di Torino nel luglio 2011. In buona sostanza la Suprema Corte ha ritenuto, confermando i giudizi di Saluzzo e di Torino, che il meccanismo delle quote latte andava rispettato e che le varie cooperative create per evitare tale obbligo, hanno agito nell’illegalità.

Come abbiamo già scritto altre volte, gli allevatori non si debbono fermare a discutere di quote latte. Un sistema che, tra l’altro si sta chiudendo, e che ci porterà a tutti gli effetti verso il libero mercato. Occorrerà quindi pensare al lato economico vero, che interessa il settore e guardare con strategie economiche al futuro del prezzo del latte.

Coldiretti ha messo in campo queste strategie con progettualità economiche a tutti note: dai

contratti di filiera al prezzo del latte indicizzato, che scaturisce da parametri internazionali, che vanno a collocare il Piemonte in un sistema economico avanzato, che non si è fermato alla questione burocratica, come è spesso avvenuto per altre realtà.

L’ESPERIENZA COMPRAL LATTE Compral-latte, la cooperativa nata a fine 2009 dalla collaborazione tra Coldiretti Cuneo e APA, è oggi uno dei riferimenti del settore lattiero caseario regionale e non solo. In pochi anni, con oltre 3.000 quintali di latte conferiti al polverizzatore dell’INALPI di Moretta, remunerando i propri soci con il prezzo indicizzato, sta garantendo loro piena trasparenza. Il meccanismo del prezzo indicizzato, messo a punto dal Professor Daniele Rama dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona, tiene conto dell’andamento del mercato dei principali prodotti lattiero caseari mondiali ed italiani, nonché dei costi di produzione delle imprese agricole inseriti all’interno di un

apposito paniere e aggiornati mensilmente. Inoltre, riconosce al singolo produttore un prezzo personalizzato in base alla qualità del proprio latte, retribuendolo a seconda del tenore di grasso e di proteine delle partite conferite.

Ma il progetto economico Compral-latte non si è limitato solamente al prezzo del latte, ma ha cercato di strutturarsi e di andare a consolidare i rapporti fra i componenti della filiera, in un’ottica di sviluppo e di programmazione, in grado di salvaguardare la redditività delle aziende e nel contempo soddisfare le esigenze dell’acquirente finale.

Di qui, la stesura d un protocollo di filiera, al quale hanno aderito i soci, com l’impegno a conferire la produzione per almeno 3 campagne a Compral-latte.

A fronte di questo ulteriore impegno, ai produttori è stato riconosciuto un premio aggiuntivo di 3 cent./litro.

Per tutti i produttori interessati ad aderire a Compral-latte è possibile rivolgersi agli Uffici Coldiretti.

MISURA 121: NUOVE RISORSE REGIONALI PER LE AZIENDE ESCLUSE DAL BANDO 2008 SARÀ INDETTO UN NUOVO BANDO SPECIFICO PER LE AZIENDE NON AMMESSE NEL 2008, IN CUI FURONO ESCLUSE OLTRE 1000 DOMANDE TECNICAMENTE VALIDE. IL FONDO STANZIATO È PARI A

3 MILIONI DI EURO

fico per quelle realtà agricole che presentarono domanda nel 2008 per ottenere contributi su interventi di ammodernamento dell’azienda e che su tale bando furono escluse per carenza di risorse pur essendo idonee. Tali investimenti, per entrare oggi in graduatoria, devono essere stati effettivamente realizzati entro il 31/12/2012 ed entro tale data devono essere stati effettivamente fatturati e pagati dall’azienda agricola con una forma di pagamento tracciabile. L’istruttoria, la definizione e la liquidazione delle domande pervenute ai sensi del Programma regionale in regime de minimis sarà effettuata dalle Province.

“L’Assessorato Regionale all’Agricoltura – commenta l’assessore regionale all’Agricol-

tura Claudio Sacchetto - ha ritenuto indispensabile avviare un’operazione che possa sostenere almeno parzialmente le aziende che nonostante l’esclusione hanno investito soldi e tempo per procedere alla realizzazione degli interventi. L’operazione da parte degli uffici è stata complessa, e per questo seguita con dedizione e meticolosità per rispettare ogni tipo di indicazione normativa comunitaria, statale e regionale. Penso questa azione possa essere un importante riconoscimento alle aziende che hanno saputo rinnovarsi e ammodernarsi, rinforzando la competitività del comparto agricolo piemontese nel suo insieme”.

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

Claudio Sacchetto

Il PIL aumenta solo in agricoltura nel 2013 Il Pil aumenta solo in agricoltura che nell’intero 2013 fa registrare un aumento nel valore aggiunto dello 0,3 per centro per effetto del grande balzo positivo del 1.8 per cento messo a segno nel quarto trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un’analisi sulla base dei dati Istat evidenzia che il valore aggiunto dell’agricoltura riprende a salire dopo due anni consecutivi in calo, anche se rimane su valori più bassi da almeno un decennio. Il valore aggiunto dell’agricoltura a prezzi base con valori concatenati nel 2013 è stato di 26,98 miliardi di euro ed è stato fortemente condizionato dall’andamento climatico avverso, che ha provocato gravi danni al settore nel corso dell’anno.

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a Giunta ha deliberato l’adozione di un Programma regionale in regime de minimis di concessione di aiuti a beneficio delle aziende agricole con il fine di sostenere interventi di ammodernamento aziendali nell’ambito della misura 121 del Psr 2007/2013. I criteri di priorità inseriti nel corso della precedente legislatura all’interno del bando 2008 della misura 121 esclusero oltre 1000 domande tecnicamente valide, mancando di incentivare in tal modo l’ammodernamento delle aziende (e dunque la competitività del sistema agricolo piemontese) per questo è stata disposta l’attuazione di un programma regionale apposito. L’Assessorato ha stabilito di completare l’attuazione del Programma di Sviluppo Rurale mediante l’indizione di un nuovo bando e lo stanziamento di ulteriori 3 milioni di euro. Dal 2010 ad oggi sono state operate le azioni necessarie di scorrimento per poter abbassare la soglia per l’ottenimento del contributo da 36 a 30 punti. Solo grazie all’ulteriore incremento di risorse regionali stabilito in sede di Giunta si potrà scendere sotto i 30 punti. Il nuovo bando, a cui le aziende interessate potranno aderire presentando apposita richiesta, sarà speci-

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I L C O R S I V O D E L C O LT I V ATO R E UN AMORE DI POMODORO

C

e l’abbiamo fatta! Un agricoltore è entrato nella rosa scombinata dei protagonisti del Grande Fratello. Ed è pure simpatico, fiero della sua appartenenza alla categoria, felice di abitare in campagna, soddisfatto di vivere a contatto con la natura.

Ha subito asserito di essere un po’ filosofo e un po’ artista, di amare la vita, di provare, sdraiato in un campo, sensazioni di gioia e di rilassatezza che gli altri manco riescono ad immaginare.

Ed ha immediatamente formulato la sua sconcertante teoria: “Come si fa a non amare un pomodoro?”. Il pubblico è sobbalzato sulla sedia di fronte ad una asserzione che i grandi teorici del pensiero antico e contemporaneo, da Seneca a Pascal,

da Aristotele a Marx, non hanno mai pronunciato. Nessuno è arrivato tanto in alto!

E, negli occhi di molti teleutenti, al posto del logo dei soldi che compare sul cristallino di Paperon dei Paperoni, si è delineato il rosso ortaggio, frutto di tanta considerazione, col suo bel colore vivace, la pelle lucida, la forma perfetta e il prezzo...beh, lasciamo perdere.

La teoria filosofica del giovane abitante della “casa” si è completata successivamente con considerazioni sulla bellezza degli animali e sul fascino della campagna. Ha raccontato di venir da Lariano, in provincia di Roma, sui colli laziali, di essere celibe e di aver conseguito la licenza media. Di giorno lavora nei campi e la sera si esercita nel

mestiere difficile di conquistare le donne. Questo lo pone subito fuori dagli schemi. Più d’uno si è detto che, se si desse da fare veramente dall’alba al tramonto, non avrebbe la forza né la voglia di calzare ogni sera le vesti di Rodolfo Valentino.

Lo aspettiamo alla resa dei conti. Di certo appare disinvolto, per nulla stranito nel mondo fatuo dei bellocci di turno, tutti spasmodicamente protesi verso il premio finale da 250.000 euro. Per lui, Mirko Petrilli, classe 1985, la vita è una grande avventura, invitante, ma anche casareccia, con tante opportunità da cogliere, tante esperienze da fare, tante ragazze da corteggiare e, perché no?, quintali di pomodori da amare.

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INES, INNNAMORATA DEL CHERSOGNO E DELLE MUCCHE: “MAI A VIVERE IN UN CONDOMINIO”

Ines Cesano, donna di straordinaria vitalità

Vanno e vengono, oggi in questa borgata viviamo io e mio marito più un vicino”.

La prima notte di matrimonio?

Ines ride divertita: “Abbiamo dormito fino alle 8, poi mio padre al risveglio ha detto ad Aldo: “Oh…credevo che fossi morto in battaglia!”. E poi Aldo è andato a lavorare alla Posta”.

Quante figlie avete?

“Miranda (classe 1969), Silvana (1970), Ilaria (1977) e Simona (1979): sono contenta di loro e dei tre nipoti”.

Lei ha sempre vissuto qui?

“Sono stata due anni a Prazzo, avevo preso in gestione l’Albergo Impero, ma non è andata bene.

C’erano le targhe alterne, è stato uno sbaglio. Per il resto, sono sempre restata qui. Amo il Chersogno, la tranquillità, la natura”.

MONTAGNA DIMENTICATA Quali sono i problemi?

“Mancano i servizi. Il veterinario arriva da Busca, la panetteria è a 10 chilometri, l’armadio farmaceutico è a Prazzo, ad andare dal medico fai delle code di ore ed ore!”.

La solitudine l’avverte?

“Sì, e la patisco. D’estate con i fieni da fare non hai un minuto per fermarti… d’inverno ci

sono solo i caprioli e le aquile!

Io ho fatto il grande errore di non prendere la patente, e ora lo pago”.

Oggi quante mucche avete?

“Sono 34 piemontesi, vendiamo il latte al Caseificio. Danno lavoro ma non si guadagna come una volta”.

La sua giornata-tipo?

“D’inverno mi alzo alle 6. Colazione, poi in stalla a mungere.

Tolgo il letame, dò il fieno e i mangimi. Metto la paglia. Vengo a casa alle 10, preparo il pranzo.

Di pomeriggio faccio le faccende di casa, poi di nuovo nella stalla, preparo cena e poi a letto… mio marito mi critica che non lavoro più come una volta, ma non ha ragione. E poi a 70 anni le “primavere” si fanno sentire… mi piace molto leggere”.

E d’estate?

“Oltre a queste incombenze, ci sono i fieni da fare. Tutto a mano, sui pendii ripidi….Quando ad agosto saliamo alla baita all’alpeggio ai Chiotti (2.020 metri) sono felice: sono vicino al Signore, sto meglio e un po’ mi riposo!”.

Il futuro della montagna?

“Lo vedo male, non c’è più nessuno, si lavora in perdita e i politici non aiutano la montagna”.

MEGLIO LE MUCCHE CHE CERTE PERSONE Con suo marito va d’accordo?

Ines ride: “Ci siamo voluti bene, oggi è più difficile! Il matrimonio è una scommessa. Bisogna avere tanta pazienza. Per 25 anni, Aldo non ha passato una domenica con me: andava al bar a giocare a carte con gli amici. E io a casa con le mucche e a fare i bucati, non è giusto”.

Il suo rapporto con le mucche?

“Ottimo! Ci capiamo, io voglio bene alle mucche, le preferisco a certe persone! Abbiamo sbagliato a non fare una stalla moderna, le mungiamo sempre a mano”.

Nella prossima vita cosa farebbe?

“Rivivrei di nuovo qui, ma prenderei la patente dell’auto”.

Il segreto della felicità?

“Accontentarsi e non essere invidiosi”.

Lei crede?

“Io penso che Dio ci sia, lo prego alla mia maniera e l’ho sentito vicino in diversi momenti. Dopo non so che succederà, spero di poter riabbracciare i miei cari”.

Il Vangelo?

“E’ difficile da vivere”.

Lei pensa alla morte?

“Poco. Morire è naturale. Spero di morire qui, circondata dai miei cari”.

Cosa è importante per lei?

“Fare il bene e aiutare gli altri, oggi purtroppo la solidarietà è sparita. Ci sono più soldi, ma siamo meno felici”.

“BARBA BERTU” VENERDÌ 28 MARZO A S. ANNA DI BOVES Incontro venerdì 28 marzo alle 20.45 nella chiesa di Sant’Anna di Boves: “Le storie dei semplici, raccontate da Barba Bertu”. Intervengono: Don Martino Pellegrino e Michelangelo Pellegrino.

“Barba Bertu” intervisterà in diretta il medico Silvio Galvagno di Manta, Giuseppe Pecollo (creatore del Museo contadino di Castelletto Stura) e Biagio Costamagna di Sant’Albano Stura (l’uomo che si calò nel pozzo, per salvare la vicina di casa).

Ingresso libero.

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E

’ felice di vivere in alta Valle Maira, ai piedi del Chersogno: mai e poi mai lascerebbe la montagna per andare a vivere in un condominio!

Ines Cesano è nata il 6 dicembre 1944 a San Michele di Prazzo, in una stalla: “I miei genitori, Maria e Simone, lavoravano la terra.

C’erano sei maschi prima di me.

Mia madre ha avuto due coppie di gemelli. Un mio fratello, Ernesto, è stato ucciso a 11 anni dal calcio di una mula; due gemelli, Michele e Costanzo, sono morti all’alpeggio: avevano 4 mesi”.

TEMPI DURI Che ricordi ha di sua madre?

“Una grande lavoratrice, purtroppo è morta quando io avevo 16 anni. Una donna generosa, si è trascurata”.

E di suo padre?

“Ho ricordi bellissimi di lui.

Facevo la donna di servizio a Torino, sono tornata qui nel 1972 per stargli vicino. E’ morto nel 1976”.

I suoi giochi da bambina?

“Giocavamo a “brindulo” e a “cavallina”… mi divertivo tanto!”.

Le scuole?

“Due anni dalle Suore “cappellone” a Dronero … Suor Maria, Suor Anna, Suor Giovanna e Suor Teresa mi trattavano bene.

Poi sono andata da mio fratello a Pino Torinese, andavo a scuola a Chieri, ma il latino era la mia bestia nera! Sono stata rimandata, mia madre si è ammalata e io sono rimasta a casa”.

Nella borgata Cesani dove vive, quanti eravate?

“Quando ero bambina, eravamo in 25. Nel 1957 quando la Fiat ha aperto, c’è stato l’esodo e tante case sono rimaste chiuse”.

IL PRIMO BACIO Dove ha conosciuto suo marito?

“Aldo Cesano mi faceva già la corte quando andavo al pascolo! L’amore è iniziato nel 1966, il primo bacio ce lo siamo dati al ritorno da un ballo. Ci siamo sposati davanti a don Matteo Galliano, un bravo prete, il 2 maggio 1968, ma non abbiamo fatto il viaggio di nozze”.

I preti di adesso?

“Arrivano don Ugo Sasia, don Beppe Dalmasso, don Natale Gottero: sono sempre di corsa!

13

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LE ORDINANZE DEI SINDACI UTILI PER CONTENERE I CINGHIALI

N

el corso della stagione venatoria 2013, sono stati abbattuti 4.441 cinghiali (dato ufficiale raccolto dall’amministrazione provinciale dai Centri per il Prelievo delle analisi), ai quali si aggiungono certamente numeri significativi dei cinghiali non dichiarati. Ammontano a circa 450 i cinghiali abbattuti durante le battute al di fuori del periodo di caccia, svolte sia direttamente dall’amministrazione provinciale, sia dai cacciatori volontari con il coordinamento del Corpo Forestale dello Stato e della Provincia.

Nella foto alcuni cacciatori insieme a Paolo Balocco e all’assessore alla caccia Stefano Isaia nella prima battuta autorizzata a Niella Tanaro

L’aver insediato in Prefettura un tavolo per affrontare l’emergenza cinghiali è sicuramente servito per dare stimoli nuovi ai cacciatori.

Ma l’emergenza è tutt’altro che rientrata. Sono in aumento gli incidenti stradali, che tra l’1 dicembre 2007 e il 31 dicembre 2011 sono stati 1159, con una media annua, secondo quanto dichiarato da Paolo Balocco, responsabile del Settore Faunistico della provincia di Cuneo, di 284 incidenti. Il numero è certamente sottostimato, in quanto molti cittadini non fanno più denuncia dell’incidente stradale causato dalla selvaggina, perché gli indennizzi negli ultimi anni non sono più stati erogati.

Dice Marcello Gatto, Presi-

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dente Coldiretti Cuneo: “Coldiretti, nel continuare a partecipare al tavolo di monitoraggio insediato dalla Prefettura di Cuneo, e coordinato dal Comandante del Corpo Forestale dello Stato , Paolo Salsotto, ringrazia i numerosi sindaci che hanno aderito alla richiesta di Coldiretti di emettere ordinanze a tutela dei danni e dell’incolumità delle persone sul loro territorio. “ Queste ordinanze stanno dando buoni risultati in termini non tanto di abbattimenti, quanto di spostamento dei cinghiali nelle zone boschive più alte, dove sull’agricoltura il cinghiale ha un impatto diverso. Non è una soluzione drastica che risolve il problema, ma l’insieme delle misure adottate consente di contenere la specie nell’interesse del territorio, dell’ambiente e della tranquillità delle persone. Occorre anche dare atto del fattivo impegno dell’assessorato provinciale della Caccia, nonché del Corpo delle Guardie venatorie provinciali, che insieme a quelle del Corpo forestale dello Stato hanno permesso di concretizzare le ordinanze dei sindaci.

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LA POSTA DEL COLTIVATORE SALUZZO NON È ROSARNO: UN GRAZIE ALL’IMPEGNO DI COLDIRETTI In un articolo comparso il 6 marzo sulle pagine cuneesi de “La Stampa”, in cui si dava conto della presentazione del Rapporto annuale della Caritas sull’immigrazione, Saluzzo veniva accostata al tema dello sfruttamento dei lavoratori stagionali extracomunitari. Benché in quell’articolo le parole “sfruttamento” e “Saluzzo” appartenessero a due contesti sintatticamente e logicamente distinti, era difficile sfuggire all’impressione che nel Rapporto il nostro territorio fosse citato come uno di quelli in cui il lavoro bracciantile si svolge in larga parte al di fuori delle norme vigenti.

Mi sembra necessario ribadire che gli agricoltori del Saluzzese non sono degli sfruttatori. Se si deve parlare di sfruttamento, lo si può fare in relazione alle condizioni generali in cui si svolge il lavoro bracciantile (in particolare per quanto riguarda l’aspetto retributivo), che tuttavia non dipendono certo dal singolo datore di lavoro, lasciato in balia delle spietate regole del mercato globale, nel quale sono sempre gli interessi delle grandi forze finanziarie a prevalere e non certo quelli dei prestatori d’opera o dei piccoli produttori.

Naturalmente è ben possibile che, tra tanti onesti, qualcuno che si crede più “furbo” tenti

di aggirare la normativa per ricavarne un ingiusto vantaggio economico.

A quanti le vìolano, in agricoltura come in tutti gli altri settori lavorativi, vorrei ricordare, da prete, che “defraudare la giusta mercede a chi lavora” ( e la “giusta mercede” comprende anche la quota contributiva) è uno dei quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio. Credo che gli estensori del Rapporto sull’immigrazione abbiano tratto le loro conclusioni su Saluzzo sulla base più di un’analogia “visiva”, che di una concreta analisi della situazione locale. Dal punto di vista visivo, la baraccopoli del Foro boario non aveva nulla di diverso da quelle dei ghetti del Sud, dove però alle inumane condizioni abitative si accompagna anche lo sfruttamento lavorativo.

La situazione di Saluzzo è ben diversa da quella di Rosarno, Lecce o Nardò. La Chiesa saluzzese non può comunque restare insensibile di fronte alle condizioni disperate in cui si trovano a vivere centinaia di nostri fratelli.

Per questo abbiamo lanciato ripetuti appelli, che rinnoviamo anche ora, affinché i datori di lavoro che ne hanno la possibilità, diano un letto ai loro operai stagionali. È da queste premesse che viene anche il nostro riconoscimento alla Coldiretti, che dall’anno scorso investe risorse significative per dare ospitalità a molti lavora-

tori contrattualizzati.

Don Beppe Dalmasso

Direttore Caritas - Saluzzo

Ringraziamo la Caritas di Saluzzo per la precisazione che chiarisce, speriamo in via definitiva, la complessa problematica. Lo ribadiamo con forza. I seicento della tendopoli fanno parte di un problema sociale, che società ed Istituzioni debbono affrontare per ragioni etiche ed umanitarie. Lo sfruttamento del lavoratore è una frase pesante, che le imprese agricole di Coldiretti non possono più tollerare.

L’Organizzazione, per conto dei propri iscritti, ha agito con impegno e trasparenza, con risultati concreti sotto gli occhi di tutti.

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16 ALLA 33/A FIERA DELLA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA DI SAVIGLIANO

PREMIATE LE AZIENDE LEADER IN “INNOVAZIONE GREEN”

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iù di 3.000 imprese e oltre 36 mila addetti, con una forte presenza di giovani, per un fatturato di 8,3 miliardi e un valore aggiunto di 1,6. E investimenti in innovazione green sopra la media europea.

È questa l’istantanea del settore della meccanizzazione agricola italiana. Comparto che, grazie agli investimenti in innovazione e sostenibilità, rinnova la sua competitività anche in tempi di crisi, contribuendo in modo importante all’export made in Italy. A questo settore importante del Made in Italy la Fondazione Symbola e Coldiretti, in collaborazione con l’Ente Manifestazioni di Savigliano e l’Enama e con il patrocinio del ministero dell’Ambiente, per la 33/a Fiera della Maccanizzazione Agricola Italiana a Savigliano hanno dedicato la seconda edizione del Rapporto sulle tecnologie agricole verdi – Agreen-

Culture, ricerca espressamente dedicata alle innovazioni tecnologiche green nella meccanizzazione agricola. A fare gli onori di casa Gloria Monasterolo, Presidente Ente Manifestazioni di Savigliano. Relatori: Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola, Domenico Sturabotti, Direttore Fondazione Symbola, Albano Agabiti, di Coldiretti Nazionale insieme ad Enzo Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo.

L’appuntamento è stato l’occasione per premiare le aziende che hanno ricevuto la menzione del rapporto per la loro attenzione alla sostenibilità e all’innovazione verde.

“MELAVERDE” IN ALTA LANGA Langhe. Coldiretti Cuneo insieme all’Ufficio Zona competente di Mondovì e Ceva ha seguito l’organizzazione dell’evento. La troupe televisiva è arrivata a Ceva mercoledì 5 marzo. La registrazione ha occupato giovedì 6 e venerdì 7. Un ruolo di spicco è stato quello del Consorzio di Tutela del Murazzano Dop, di cui Claudio Adami è presidente e attivo produttore. Sia

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a provincia di Cuneo è tornata sotto i riflettori delle telecamere con Melaverde, la trasmissione settimanale di Mediaset in onda su Canale 5, ogni domenica, poco prima di mezzogiorno con replica il sabato successivo alle 10 del mattino.

Edoardo Raspelli è stato ospite in Alta Langa per raccontare il formaggio Murazzano, una delle grandi D.O.P. del Piemonte, l’allevamento e la trasformazione in leccornie della pecora delle

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Adami sia Giovanni Vacchiero, altro produttore, hanno aperto le loro aziende, rispettivamente a Paroldo e a Murazzano, e hanno spiegato l’importanza del Murazzano e dell’allevamento dell’ovino delle langhe.

Un’attenzione specifica è stata riservata al Consorzio per la valorizzazione e la tutela della pastorizia nelle langhe e territori montani.

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innovato, per l’esercizio 2014, il bando tra la Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Cuneo e CreditAgri Italia, con l’obiettivo di sostenere la ripresa e lo sviluppo economico del territorio.

L’iniziativa è rivolta alle imprese agricole, agro-alimentari, agro-meccaniche ed alle cooperative (di qualunque settore della produzione di beni e servizi) operanti in provincia di Cuneo, che intendono realizzare investimenti riconducibili all’attività svolta, attraverso la stipula di un finanziamento bancario assistito dalla garanzia rilasciata da CreditAgri Italia.

Al verificarsi di tale ipotesi l’azienda beneficiaria ha la possibilità di usufruire di un contri-

buto erogato direttamente dalla C.C.I.A.A. di Cuneo, in misura pari al 5% del valore dell’investimento effettuato e finanziato (entro i massimali stabiliti dalla normativa comunitaria in materia di aiuti di stato alle piccole e medie imprese).

Agevolazione che passa al 8% in presenza di neo-imprese (ovvero iscritte al Registro Imprese da meno di 18 mesi) a prescindere dall’età del neo imprenditore, qualora si tratti di realtà produttive a prevalente partecipazione femminile o giovanile, al verificarsi eventi calamitosi (nel caso in cui il finanziamento garantito dal confidi sia finalizzato a reintegrare il danno effettivamente subito) o qualora l’investimento produttivo comporti un incre-

FINANZIAMENTI AGEVOLATI: 5.000 € in 12 mesi a tasso Ø

mento occupazionale.

L’adesione al bando e la presentazione della relativa richiesta all’Ente camerale, è gestita direttamente da CreditAgri Italia s.c.p.a.

Per maggiori informazioni è possibile contattare direttamente CreditAgri Italia (Girò Domenico o Bruno Francesco) telefonando al numero 0171.4 47297.

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CREDITAGRI ITALIA E C.C.I.A.A. CUNEO INSIEME PER L’ACCESSO AL CREDITO

Ferruccio Dardannello Presidente CCIAA di Cuneo

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RIFORMA PAC, PROSEGUONO I LAVORI

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o scorso 16 dicembre 2013 è arrivata l’approvazione definitiva della riforma della PAC. Dopo un lungo percorso durato oltre 3 anni, le tre istituzioni comunitarie, Commissione, Parlamento e Consiglio sono arrivate ad un accordo. In particolare, per la prima volta nella storia della PAC, il Parlamento europeo è intervenuto con un ruolo decisionale, mentre fino alla scorsa riforma per il periodo 2007-2013 aveva rivestito una funzione solamente consultiva.

E sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 20 dicembre 2013 sono stati pubblicati i testi dei regolamenti della riforma, ovvero: Regolamento UE n.

1305/2013 sullo sviluppo rurale; Regolamento UE n.

1306/2013 sul finanziamen-

to, gestione e monitoraggio della politica agricola comune; Regolamento UE n.

1307/2013 pagamenti diretti agli agricoltori (domanda unica); Regolamento UE n.

1308/2013 organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli (OCM unica); Regolamento UE n.

1310/2013 transitorio che ha prorogato al 2014 l’attuale regime dei pagamenti diretti; Regolamento UE n. 1311/213 sul QFP – quadro finanziario pluriennale 2014-2020 (fissa i limiti di spesa per le varie voci del bilancio dell’UE); La nuova PAC sarebbe dovuta entrare in vigore già da quest’anno ma già nei mesi scorsi, consapevoli che l’accor-

do si sarebbe raggiunto con un ampio ritardo rispetto ai tempi iniziali previsti, le tre istituzioni comunitarie hanno previsto uno slittamento dell’attuale regime dei pagamenti diretti ancora a tutto il 2014, con il Regolamento UE n. 1310/2013. Sostanzialmente la riforma scatterà perciò dal 2015 e, per arrivare alla sua piena applicazione, i lavori stanno procedendo su due fronti: uno nazionale e l’altro comunitario.

Una caratteristica molto importante di questa riforma è quella di lasciare un’ampia autonomia decisionale allo Stato membro su alcune questioni fondamentali, come per esempio la definizione di agricoltore attivo. Ma non solo. Sui pagamenti diretti l’Italia dovrà decidere sulla ripartizione delle risorse (convergenza, regionalizzazio-

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ne, flessibilità tra I e II pilastro), quali componenti facoltative dei pagamenti diretti applicare (aree svantaggiate, pagamento ai primi ettari, sostegno accoppiato, piccoli agricoltori), l’applicazione del greening (se fisso o in percentuale al valore dei titoli ma anche quali possono essere le pratiche equivalenti).

Il dibattito è ormai entrato nel vivo da alcuni mesi e l’Italia dovrà comunicare a Bruxelles le sue decisioni entro il 1°agosto,

deadline fissata dalla Commissione. E nei giorni scorsi il neo ministro delle politiche agricole Maurizio Martina si é impegnato a chiudere il dibattito interno sui pagamenti diretti entro la metà di maggio. Si tratterebbe di una notizia estremamente positiva e consentirebbe alle imprese agricole la programmazione con almeno un anno di anticipo del loro lavoro. Martina ha proposto agli Assessori regionali all’agricoltura un metodo di

Accordo di partenariato, in corso la definizione L’Italia ha ricevuto le osservazioni della Commissione europea alla bozza di Accordo di partenariato (l’accordo per la ripartizione delle risorse di tutti i fondi strutturali – agricoli come il FESAR per il PSR e non agricoli - dell’UE per il periodo 2014-2020, ovvero il vecchio Quadro Strategico Nazionale). Il Governo intende arrivare alla versione definitiva entro la scadenza prevista del 22 aprile.

Per quanto riguarda nello specifico il PSR, invece, è già stata raggiunta un’intesa tra il Ministero e le Regioni a fine gennaio. Nel frattempo, la Regione Piemonte ha già convocato alcuni tavoli di confronto con le Organizzazioni Professionali per una prima ipotesi di ripartizione delle risorse nella nuova programmazione del PSR 2014-2020. Per quest’anno, essendo un anno di transizione dalla vecchia alla nuova programmazione sono previste alcune misure “ponte”, come per esempio le agro-ambientali e altre ancora in via di definizione con la Regione.

lavoro condiviso con riunioni a cadenza mensile. Sul fronte comunitario, a metà marzo la Commissione europea ha approvato i primi dieci Atti delegati relativi alla riforma della PAC. Si tratti di testi che completano e dettagliano quanto stabilito dai primi quattro regolamenti approvati lo scorso dicembre (sviluppo rurale; finanziamento, gestione e monitoraggio della politica agricola comune; pagamenti diretti; OCM unica). L’approvazione degli atti delegati é l’ultima tappa dopo la quale gli Stati membri potranno stabilire definitivamente le norme a livello nazionale per l’attuazione della nuova Politica Agricola Comune. Ora la palla passerà al Parlamento e il Consiglio che li dovranno approvare entro due mesi.

L’intero pacchetto della riforma PAC prevede che nei prossimi sette anni (periodo 20142020), alle campagne italiane arriveranno a vario titolo fondi europei per 33,4 miliardi di euro a cui si aggiungeranno quelli del cofinanziamento nazionale.

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TASI: ESENTATI I TERRENI AGRICOLI Accolta dal governo la ferma richiesta di Coldiretti: i terreni agricoli non pagano TASI

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on il decreto legge approvato in data 28/02/2014 ed in attesa di pubblicazione sulla gazzetta Ufficiale, il Consiglio dei Ministri ha stabilito l’esenzione dei terreni agricoli dal pagamento dell’ormai nota TASI, il tributo sui servizi comunali indivisibili.

Come noto, la TASI è una delle componenti della IUC ossia dell’imposta unica comunale.

Il presupposto impositivo della TASI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, compresa l’abitazione principale, di aree scoperte nonché di aree edificabili a qualsiasi uso adibiti.

Sono escluse, invece, le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali imponibili non operative e le aree comuni condominiali che non siano detenute o occupate in via esclusiva e, a seguito del decreto appena approvato, anche i terreni agricoli.

Il soggetto passivo è colui che possieda o detenga a qualunque titolo uno degli immobili sopra indicati. Nel caso in cui l’immobile sia occupato da soggetto diverso (ad esempio affittuario) da quello che vanti sullo stesso un diritto reale (ad esempio proprietario), il primo è tenuto a versare la TASI in una misura stabilita dal comune variabile dal 10 al 30% dell’ammontare complessivo della TASI, rimanendo la restante parte a carico di colui che vanta il diritto reale sull’immobile.

IMPOSTE AGRICOLE: UNA LETTERA AI SINDACI DELLA PROVINCIA DI CUNEO In questi giorni, Coldiretti Cuneo ha scritto a tutti i sindaci e, per conoscenza, ai presidenti di sezione per invitare le Amministrazioni comunali a limitare l’impatto sul settore agricolo della nuova imposta unica comunale (IUC). Il legislatore nazionale, tenuto conto delle particolari caratteristiche del comparto agricolo, ha espressamente riconosciuto ai Comuni la facoltà di prevedere, oltre alle esenzioni e alle riduzioni stabilite dalla normativa in materia, specifiche possibilità di intervento nel settore, quali ad esempio riduzioni tariffarie ed esenzioni per i fabbricati rurali ad uso abitativo, oltre al contenimento, sempre possibile, dell’aliquota Imu. Terremo aggiornati gli associati sull’esito di questa richiesta a tutti i sindaci della provincia di Cuneo.

La base imponibile è quella prevista per l’applicazione dell’IMU. L’aliquota base è pari all’uno per mille, ma il comune può ridurla fino a zero o aumentarla fino al 2,5 per mille.

La possibilità di aumento però non è prevista per i fabbricati rurali ad uso strumentale per i quali l’aliquota rimane bloccata all’uno per mille.

I comuni possono sempre prevedere esenzioni e riduzioni per alcune tipologie di immobili come i fabbricati rurali ad uso abitativo.

Le altre componenti della IUC sono l’IMU e la TARI. Sono esclusi dall’assoggettabilità all’IMU i fabbricati rurali strumentali mentre per i fabbricati rurali ad uso abitativo l’esenzione opera solo in relazio-

ne a quelli adibiti ad abitazione principale, ad eccezione di quelli che rientrano nella categorie catastali A/1, A/8 e A/9. I moltiplicatori da applicare al reddito dominicale dei terreni sono stati ridotti dal 110 al 75 per terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola.

La TARI, tassa per lo smaltimento dei rifiuti, presenta una disciplina che ricalca quanto previsto dalla precedente normativa in materia di TARES. Il presupposto impositivo è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Sono escluse dalla TARI le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e le aree comuni condominiali che non siano detenute o occupate in via esclusiva.

Per l’applicazione della TARI si considerano le superficie dichiarate o accertate ai fini dei precedenti prelievi sui rifiuti. Nella determinazione della superficie, però, non si deve tener conto di quella parte di essa ove si formano, in via continuativa o prevalente, rifiuti speciali, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori, a condizione che ne dimostrino l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente. Inoltre, il tributo non è dovuto in relazione alle quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al recupero, mentre nelle zone in cui non è effettuata la raccolta la TARI è dovuta in misura non superiore al 40% della tariffa da determinare da parte del comune in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta. È comunque fatta salva per il Comune la facoltà di prevedere riduzioni tariffarie ed esenzioni come nel caso dei fabbricati rurali ad uso abitativo.

COSMAN: CONVOCAZIONE ASSEMBLEE

A

blee: A) Le Assemblee Parziali dei Consorziati con i seguenti punti all’Ordine del Giorno: 1. Discussione materie oggetto dell’Assemblea Generale; 2. Nomina dei delegati partecipanti all’Assemblea Generale; 3. Illustrazione dei programmi e delle attività del Consorzio.

so la Sala della Parrocchia (uscita autostrada Alessandria Ovest) per i consorziati delle Province di Al, At, Bi, No, Vb, Vc; 3. Giovedì 17 APRILE 2014, (alle ore 20.00 in prima convocazione) ed occorrendo in SECONDA CONVOCAZIONE alle ore 21.00, a FOSSANO (Cn), presso il Salone “Brut e Bon”, area Foro Boario, per i consorziati della Provincia di Cuneo.

1. Lunedì 14 APRILE 2014, (alle ore 20.00 in prima convocazione) ed occorrendo in SECONDA CONVOCAZIONE alle ore 21.00, a CARMAGNOLA (To), presso la Sala Comunale “Monviso”, Cascina Vigna, Via San Francesco di Sales n. 188, per i consorziati della Provincia di Torino; 2. Martedì 15 APRILE 2014, (alle ore 20.00 in prima convocazione) ed occorrendo in SECONDA CONVOCAZIONE alle ore 21.00, a SAN MICHELE Frazione di ALESSANDRIA (Al), pres-

B) L’Assemblea Generale dei delegati eletti nelle Assemblee Parziali con i seguenti punti all’Ordine del Giorno: 1. Approvazione Bilancio Consuntivo 2013, della Relazione del Presidente e del Collegio Sindacale; 2. Approvazione del Bilancio Preventivo 2014 e della Relazione Previsionale; 3. Approvazione del Regolamento Consortile; 4. Nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione; 5. Nomina dei componenti il Collegio Sindacale; 6. Nomina della Società di Re-

i sensi degli artt. 11÷18 dello Statuto sono convocate le seguenti assem-

Propo!e " viaggio

visione; 7. Determinazione dei compensi, indennità e rimborsi spese ai Consiglieri, Sindaci e Revisori; 8. Varie ed eventuali.

L’Assemblea Generale è convocata in prima convocazione per il giorno martedì 29 Aprile 2014 alle ore 9.30 presso la sede del Consorzio ed occorrendo in SECONDA CONVOCAZIONE MERCOLEDI’ 30 APRILE 2014, alle ore 9.30, presso la sede del Consorzio in Corso Stati Uniti, 21 - Palazzo della Regione - Torino.

Il termine per la presentazione delle liste è fissato alle ore 16,00 del 22 Aprile 2014 presso la sede del Consorzio.

Per ogni eventuale informazione in merito è possibile rivolgersi agli uffici del Consorzio, Tel. 011/432.60.84, Fax 011/432.60.85, e-mail info@cosmanpiemonte.it.

Si rende noto che lo Statuto ed il Regolamento Consortile sono disponibili sul sito www.cosmanpiemonte.it.

13 aprile: Villa della Regina e la tramvia di Superga a Torino 18 - 21 aprile La Riviera di Ulisse e il Circeo: arte e natura in Lazio 20 e 21 aprile Padova e la navigazione sul Brenta dal 20 al 22 aprile: Svizzera e la Festa dei Sei rintocchi a Zurigo domenica 21 aprile Sacro Monte di Varallo e lago d'Orta venerdì 25 aprile Minicrociera sul lago Maggiore domenica 27 aprile Mantova e il sogno di Sabbioneta 1 - 3 maggio Orvieto,Tivoli e i luoghi di San Benedetto a Subiaco Dal 18 al 25 maggio Soggiorno tour a Malta

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LA FRISONA IN MOSTRA A SALUZZO IL 28 E IL 29 MARZO

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n appuntamento da non perdere: la Mostra provinciale della Frisona a Saluzzo, in programma al Foro Boario nell’ultimo weekend di marzo. Sabato 29 marzo sfileranno un’ottantina di capi, tra cui numerose campionesse, provenienti da nove diversi allevamenti della Granda. Le Frisone

sono le regine della produzione lattifera. Sottolinea il presidente della sezione Frisona all’interno dell’Apa Livio Diale: “La media produttiva per capo è passata dai 40-45 quintali di qualche decennio fa agli attuali 90-95 quintali”. E oggi la bianconera, spiega Diale, “è una realtà di primo piano della zootecnia provinciale, con 4 milioni di quintali di latte prodotto e un fatturato di 150 milioni di euro”. Sempre parlando di numeri, la sezione conta più di 400 soci per un patrimonio di 65 mila capi, di cui 44.500 vacche in lattazione. Ma ci sono ulteriori aspetti da rimarcare: i grandi risultati ottenuti dal mondo allevatoriale circa la qualità della vita degli animali e l’elevato indice genomico dei singoli capi. La parola-chiave è

“selezione” e racconta di un percorso che affonda le radici nella preistoria. Evidenzia Bartolomeo Bovetti, direttore dell’Apa di Cuneo: “Gli allevatori della Frisona hanno saputo affiancare al discorso produttivo una cura specifica dell’animale, che oggi vanta un’alta longevità grazie a un modello di stabulazione e a uno stile di vita in cui stress e disagi sono ridotti ai minimi termini, come vuole la sensibilità moderna”. Con la consueta collaborazione del Comune di Saluzzo, la Mostra provinciale prenderà le mosse venerdì 28 marzo: dalle 12 alle 18 arrivo e sistemazione nelle poste mobili dei capi.

Sabato 29 marzo dalle 9 alle 13 le sfilate, con la valutazione delle categorie manze e vacche.

Al termine la premiazione.

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IL 10 E 11 MAGGIO AL CASTELLO FALLETTI

ASTA DEL BAROLO: TUTTO PRONTO PER LA XV EDIZIONE

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’Asta del Barolo è pronta a battere il suo martelletto e a portare il Re dei vini all’attenzione del mondo. Sabato 10 e domenica 11 maggio, si rinnova il consueto appuntamento dell’Accademia del Barolo, per promuovere il territorio attraverso la sua massima espressione: il Barolo Docg.

Il programma del weekend prevede due tappe. La prima, sabato 10 maggio, vedrà i produttori dell’Accademia protagonisti della Cena dell’Accademia del Barolo al ristorante stellato La Ciau del Tornavento di Treiso. Durante la cena i produttori dell’Accademia presenteranno le grandi annate dei loro Barolo e faranno assaggiare il Barolo 2010, ultima annata sul mercato. Domenica 11 maggio si entrerà nel vivo. Alle

ore 11.00 prenderà il via la XV edizione dell’Asta del Barolo, nella splendida cornice del Castello di Barolo. Quest’anno la conduzione è stata affidata a Marco Berry, volto noto della televisione, che batterà all’asta lotti eccezionali, annate storiche e magnum di Barolo dei produttori dell’Accademia. All’asta parteciperanno anche Singapore, Dubai e Hong Kong grazie ai collegamenti in diretta e sono attesi in sala ospiti da tutto il mondo. Spazio anche alla solidarietà. Due grandi lotti costituiti da 6 magnum ciascuno di Barolo provenienti dalle 12 aziende dell’Accademia saranno battuti per cifre importanti: l’intero ricavato sarà devoluto in beneficenza a La Collina degli Elfi di Govone (CN) e alla Marco Berry Onlus – Magic for Children. A se-

guire, il Pranzo dell’Asta, preparato dai fratelli Alajmo, chef de Le Calandre, ristorante tre stelle di Sarmeola di Rubano, famoso per la ricerca «poetica» del piatto e presente nella guida The World’s 50 Best Restaurants. Novità assoluta di quest’anno sarà la possibilità di visionare i lotti sul sito dell’Accademia e presentare le proprie offerte direttamente dal portale.

Per informazioni e prenotazioni contattare il numero 0173 362958 o visitare il sito web www.accademiadelbarolo.com

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“L’AGRICOLTURA DELLE DONNE: IDEE DI CRESCITA”

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Il convegno è organizzato da Donne Impresa Coldiretti a Cuneo, si terrà a Vicoforte, giovedì 10 aprile 2014, presso la Sala Congressi Casa Regina Montis Regalis – Piazza Carlo Emanuele I, 4.

n Italia quasi una impresa agricola su tre, circa il 29 per cento, è condotta da donne che, di anno in anno, hanno aumentato progressivamente il loro peso all’interno del settore agricolo: a dispetto della congiuntura economica, inoltre, vi lavorano, come dipendenti, oltre 400 mila lavoratrici.

Che il settore sia in crescita, lo conferma l’analisi Coldiretti sui dati Unioncamere, Inps e Istat.

“Sono tante davvero le peculiarità, che arricchiscono il panorama imprenditoriale al femminile – evidenzia Delia Revelli, responsabile provinciale Donne Impresa - da qui, il convegno organizzato da Donne Impresa Coldiretti Cuneo, che si terrà a Vico-

forte Mondovì giovedì 10 aprile e porrà al centro dei lavori l’“Imprenditoria agricola femminile come motore di sviluppo del territorio” con importanti relatrici del mondo accademico e l’intervento delle imprenditrici che porteranno all’attenzione dei presenti la loro esperienza diretta, “in campo”.

La presenza femminile in agricoltura ha dato un forte impulso all’innovazione, con l’ampliamento delle attività collegate all’azienda, dalla trasformazione dei prodotti, dalle fattorie didattiche all’agricoltura sociale.

Ad aprire i lavori sarà il presidente di Coldiretti Cuneo, Marcello Gatto. Seguiranno le analisi sull’ambito produt-

tivo, amtto – bientale e arcello Ga M – ri o v la sociale, con – Apertura Ore 10.00 uneo C i oduce tt e ir la presentaCold onne – intr ne D e ll e d Presidente ra zione di un l’Agricoltu inciale Don Ore 10.15 – – Responsabile Prov lavoro che elli Delia Rev nel tratteggerà oldiretti femminile C l sa a ra u Impre lt o ovelli – – L’agric l’agricoltura – Silvia N se te n Ore 10.30 o m al femminile uneese/Pie contesto C Torino aspetnel contesto Agraria di mminile: fe a ri o Facoltà di it d betta – Impren Cuneese e Pieiali – Elisa c so e Ore 10.45 li ta montese.

Poi ivi, ambien ti produtt racconti la parola andrà i crescita: d a e Costa id a v alle imprendi– Una nuo rici.

Ore 11.00 e imprendit n n o d i d li a trici e seguirà motivazion gliano – Dibattito il dibattito con – 0 .0 2 – Enzo Pa 1 ri o v Ore la ra – Chiusu gli interventi del Ore 12.30 neo pa” oldiretti Cu e “La Stam pubblico.

Direttore C la Scola, redattrice d Pao Le conclusioConduce: MØ ni sono affidate a Aperitivo K Enzo Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo.

loghi GALL e altri x convvegno donne.d docx

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n’alimentazione ricca di olio d’oliva aiuta a prevenire i tumori: anche in provincia di Cuneo, in occasione XIII edizione

della Settimana nazionale per la prevenzione oncologica organizzata dalla Lega italiana lotta ai tumori, dal 16 al 23 marzo, presso i Mercati e gli agriturismi di Campagna Amica, i consumatori hanno potuto ricevere, a fronte di una piccola donazione, una bottiglia di pregiato olio di oliva, Made in Italy. Tutti i fondi raccolti sono stati destinati alla ricerca di cure contro il cancro.

“Grazie alla collaborazione di Coldiretti e Fondazione Campagna Amica – ha confermato Sergio Giraudo, presidente Lilt provinciale – è stato possibile ampliare il bacino d’interesse, informando correttamente i consumatori sull’importanza di

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COLDIRETTI E CAMPAGNA AMICA INSIEME A LILT PER LA SETTIMANA DI PREVENZIONE ONCOLOGICA una dieta sana: la prevenzione rappresenta oggi lo strumento più efficace per vincere le malattie”.

Oltre ai mercati di Cuneo e Saluzzo, l’iniziativa è stata effettuata per tutta la settimana presso la Bottega Localmente di Fossano e presso due Agriturismi di Campagna Amica – Terranostra: L’Orto del Pianbosco di Fossano e Antica Cascina Costa di Pagno.

“I dati scientifici hanno confermato gli effetti cardioprotettivi e anti-cancro della dieta mediterranea, di cui fa parte l’olio extravergine d’oliva, ricco di fenoli. Coldiretti, da parte sua, conferma il suo impegno per la tracciabilità: il consumatore ha sempre la garanzia di scegliere, nei Mercati di Campagna Amica, olio di oliva, italiano e genuino al 100%”.

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I NUOVI MERCATI DI CAMPAGNA AMICA: AD ALBA, SALUZZO E MONTÀ

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e scelte dei consumatori premiano i mercati del circuito di Campagna Amica: a livello nazionale, si registra un +67% negli acquisti, a conferma che la vendita diretta dai produttori agricoli è l’unica forma di distribuzione commerciale che continua a crescere nel tempo della crisi, con un fatturato complessivo stimato in 1,5 milioni di euro nel 2013. In provincia di Cuneo sono tre i nuovi mercati inaugurati nel mese

La ricchezza del circuito di Campagna Amica è la possibilità di avvicinare il produttore al consumatore, insieme alla garanzia della genuinità e alla rigorosa certificazione della qualità dei prodotti del territorio. di marzo: ad Alba, il mercoledì in Piazza San Paolo, a Montà d’Alba, la domenica, in Piazza Vittorio Veneto, a Saluzzo, il mercoledì e il sabato, presso l’ala di ferro di Piazza Cavour.

“L’appuntamento di Alba, in Piazza San Paolo è una volta alla settimana, il mercoledì, dalle ore 8 alle 15 – evidenziano Federico Vacca e Cesare Gilli, presidente e segretario di Zona Coldiretti Alba - . L’orario è stato studiato per of-

frire un servizio a quanti possono usufruire della pausa pranzo per acquistare le eccellenze alimentari del nostro territorio, dall’antipasto ai dolci: inoltre si può usufruire del comodo parcheggio sotterraneo, ideale per fare gli acquisti.

Il nuovo mercato è il frutto della collaborazione tra Campagna Amica, il circuito di Coldiretti e l’ACA, Associazione Commercianti Albesi, grazie all’attenzione e alla disponibilità del Comune di Alba, che ha dato avvio al progetto”.

A Saluzzo, il nuovo Mercato di Campagna Amica è bisettimanale, presso l’Ala di ferro di piazza Cavour. Un cartellone delimita l’area, in cui tutte le aziende sono contraddistinte dal giallo e dal logo Campagna Amica. Ogni mercoledì e sabato, dalle 7.30 alle 13.00, i consumatori possono acquistare il meglio delle produzioni locali: carne di pollo, coniglio, suino, salumi, ortofrutta, pasta, formaggi, miele, trote fresche e loro trasformati. “Il dialogo e l’incontro con il pubblico è un elemento fondamentale della riuscita dei mercati degli agricoltori. Ringraziamo il Comune di Saluzzo per la disponibilità e per aver scommesso sui prodotti locali”, – commentano Michele Quaglia, presidente Zona Coldiretti Saluzzo e Mario Dotto, segretario Zona competente.

La proposta dei Mercati di Campagna Amica si è arricchita, con il Mercato di Montà d’Alba:

dopo il positivo esperimento dell’appuntamento quindicinale, concluso con le festività natalizie del 2013, grazie alla collaborazione del Comune di Montà, il mercato è ripreso a cadenza settimanale, la domenica dalle

8 alle 13, in piazza Vittorio Veneto. Le aziende del circuito di Campagna Amica sono presenti con i prodotti del territorio: carni, salumi, ortofrutta, formaggi, miele, nocciole, fiori e molto altro ancora.

Mercato di Alba: inaugurato il 5 marzo

Mercato di Saluzzo: inaugurato l’8 marzo

Mercato di Montà: inaugurato il 16 marzo

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CON IL PROGETTO “EDUCAZIONE ALLA CAMPAGNA AMICA”

IN CLASSE IL MONDO DELL’AGRICOLTURA in classe, per avvicinare i bambini ai concetti di stagionalità, illustrare i processi produttivi, promuovere la conoscenza del territorio” dice Alberto Galvagno dirigente del Primo Circolo Didattico di Alba.

Con l’arrivo della bella stagione, riparte a pieno l’attività nelle fattorie didattiche, con l’accoglienza delle scolaresche in azienda per approfondire le tematiche sviluppate e verificare “sul campo” quanto appreso in classe.

Sono 47 le Fattorie Didattiche che appartengono al circuito provinciale Fattoria come Aula: le aziende agricole accolgono i bambini, portando l’attenzione sui processi che interessano la coltivazione, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli.

L’attività delle fattorie didattiche si rivolge alle famiglie e ad un pubblico adulto, con offerte formative specifiche orientate al periodo estivo, proponendo percorsi strutturati per l’Estate in Fattoria e interessanti percorsi di agricoltura sociale.

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na corretta educazione alimentare, a partire dalla prima infanzia, lancia semi preziosi per accrescere la curiosità e le conoscenze utili a trasformare i bambini di oggi, nei consumatori consapevoli di domani.

Da qui il piano formativo, nato dalla collaborazione di Coldiretti Cuneo con le scuole, che ha coinvolto gli Istituti scolastici del Primo Circolo Didattico ad Alba.

Il progetto di “Educazione alla Campagna Amica..” è dedicato ai più piccoli con “lezioni” teoriche tenute direttamente in aula, per creare un primo contatto con il mondo agricolo e rurale.

“Da anni, Coldiretti promuove e sostiene l’agricoltura italiana nei vari aspetti, dalle tipicità locali, all’eco sostenibilità, dal prezzo equo, alla qualità dei prodotti e dei servizi - commenta Marcello Cavallo, Capo Area Organizzazione di Coldiretti Cuneo - . Educazione alla Campagna Amica è uno dei canali preferenziali per la diffusione di queste tematiche e la creazione di un contatto diretto con i cittadini e, in particolare, in questo contesto, con i bambini”.

“Nel corso dell’anno scolastico 2013-2014, sono stati pianificati 14 incontri, direttamente

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isparmiare acqua in agricoltura è uno degli obiettivi delle Good agricultural practices a livello mondiale. Consumare meno ma bene, questo è il messaggio. Per realizzare questo obiettivo è necessario conoscere le esigenze idriche delle diverse colture e la fisiologia della pianta, che ci consente di sapere in quali momenti ha bisogno di acqua. Si può così progettare il sistema irriguo secondo le migliori soluzioni tecniche a disposizione. Il CReSO ha condotto numerose ricerche sul risparmio idrico in frutticoltura. I risultati ottenuti hanno destato interesse e si stanno diffondendo nella pratica aziendale anno dopo anno. L’irrigazione è talvolta

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sottovalutata, specie nelle regioni come il Piemonte, dove la disponibilità irrigua raramente

costituisce un problema.

Negli ambienti ai piedi delle vallate l’uso accorto dell’acqua non interessa solo per il risparmio economico in sé, ma serve per ottimizzare la qualità gustativa e il successo della conservazione. In sostanza, irrigare di meno – ma nelle quantità e nei momenti giusti – migliora la qualità dei frutti.

Il calcolo del fabbisogno idrico viene fatto per territori omogenei su base climatica (si stima l’acqua persa dalle colture sulla base di uno strumento: la vasca evaporimetrica). Il dato dell’”evapotraspirato” di ogni zona omogenea viene diramato a tutti i frutticoltori attraverso i bollettini dei tecnici di base.

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fettivo bisogno.

Si dà l’acqua con il cucchiaino. Si ottiene così un ulteriore risparmio nell’ordine del 3040%, con benefici sull’equilibrio vegetazione/produzione.

Un vero supporto per il frutticoltore, che può implementare una “irrigazione guidata” sulla base di riferimenti oggettivi.

Nell’incontro organizzato il 7 marzo, Luca Nari del Creso ha riferito dei risultati sull’impiego dei sensori dell’umidità del suolo, svolte nell’ambito di un progetto di ricerca finanziato dalla Provincia di Cuneo.

Ha commentato i dati più recenti relativi alle colture di riferimento: melo, pesco e actinidia e ha presentato le indicazioni pratiche per la gestione dell’irrigazione guidata nella stagione vegetativa che sta per cominciare. Davide Canone (Politecnico e Università di Torino) ha illustrato i concetti fondamentali dell’irrigazione localizzata e dell’impiantistica.

L’evoluzione tecnologica, con l’avvento della micro irrigazione, ha aumentato il livello

qualitativo della produzione ed ha permesso di soddisfare l’esigenza comune di irrigare al bisogno, con micro dosi sufficienti a soddisfare gli effettivi fabbisogni fisiologici delle colture.

Sono stati analizzati anche i punti chiave dell’impiantistica, quali il dimensionamento delle tubazioni, il filtraggio, il mantenimento della corretta pressione di esercizio e gli impianti di sollevamento.

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KIWI: LA PRODUZIONE PIEMONTESE È STATA 80MILA TONNELLATE

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a commercializzazione del kiwi nella corrente stagione, sta volgendo al termine: nella campagna produttiva 2013, la produzione piemontese, dopo i pesanti danni da gelo registrati nel 2012, è tornata su

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valori prossimi alle 80.000 tonnellate, portando la produzione italiana ad un aumento del 6%, leggermente inferiore alle stime di produzione. L’Italia, che si conferma il primo paese produttore, ha prodotto circa 400.000 tonnellate, mentre la produzione nell’emisfero Nord è stata di poco inferiore alle 600.000 tonnellate. Fatte le dovute differenze tra i diversi areali produttivi, la maggiore causa della riduzione produttiva è stata causata dagli effetti della batteriosi del kiwi (P.S.A.). Le quotazioni elevate già al momento della raccolta, hanno fatto sì che numerose partite siano state cedute anche in Piemonte, con prezzo “minimo” determinato o con prezzo definito, al momento della raccolta e soprattutto per

le ultime partite contrattate, la remunerazione del prodotto di qualità è stata interessante.

La richiesta è sempre stata superiore all’annata precedente e ciò, unito alla forte contrazione produttiva prevista nell’emisfero sud, ha fatto si che sia la domanda, che la remunerazione del prodotto, fossero sempre elevate.

Nella nostra regione continuano però, le perdite produttive causate dalla batteriosi che appare sempre più virulenta e diffusa.

Per quanto riguarda la commercializzazione, è necessario per il futuro rivedere con estrema attenzione l’attuale impostazione dell’intera filiera produttiva piemontese, ancora poco incentrata sulla qualità e, per questo, molto debole nel confronto con le altre realtà produttive.

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MELE: PRIMI BILANCI DELLA CAMPAGNA COMMERCIALE 2013/2014

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on l’arrivo del mese di marzo, sta terminando la campagna commerciale piemontese delle mele ed è quindi epoca di alcuni primi bilanci.

Le previsioni di produzione che indicavano un leggero aumento di produzione in Piemonte e un aumento del 6-7% a livello europeo, sono state confermate.

Le previsioni fatte da Prognosfruit, riunitosi quest’anno a Praga, si sono quindi nuovamente dimostrate un ottimo strumento per tutta la filiera. La produzione complessiva del nostro continente, si è fermata ancora una volta al di sotto della soglia degli 11 milioni di tonnellate, ritenuta dagli esperti come quantità facilmente collocabile sul mercato.

Oltre a questo, c’è da ricordare che in diverse importanti zone di produzione, le grandinate e il notevole aumento dei problemi fitosanitari, hanno provocato la declassazione commerciale di notevoli percentuali della produzione.

Per i gruppi varietali Gala e Golden Delicious, si è registrata in molte partite, una diminuzione del calibro medio dei frutti, compensata da un ottimo colore e da ottime qualità commerciali ed organolettiche dei frutti.

Il mercato, con le dovute variabili tra i diversi gruppi varietali, è stato caratterizzato

nelle prime settimane da forte domanda e prezzi più alti rispetto alla stagione precedente; nelle settimane successive, la situazione si è normalizzata, riportando le quotazioni in linea con quelle registrate nella stagione 2012/2013; soprattutto nel mese di dicembre e in corrispondenza con le festività natalizie, la domanda è notevolmente rallentata, per riprendersi solo alla fine del mese di gennaio e rilanciarsi nel mese di febbraio.

Va rilevato, come da diversi anni, a fare da traino al mercato, siano soprattutto le destinazioni cosiddette “d’oltremare”, mentre è sempre più difficile e fermo il mercato europeo.

La campagna di commercializzazione 2013/2014, si avvia quindi ad una conclusione positiva, che speriamo sia accompagnata almeno da un completo rispetto dei cosiddetti “accordi interprofessionali” già sottoscritti dalle parti interessate ad inizio campagna.

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Sala Convegni del Castello “Tapparelli d’Azeglio” di Lagnasco (CN) | Via Castelli, 1 • LAGNASCO (CN) Con la presentazione delle VIDEO-RICETTE a base di FRUTTI DI BOSCO realizzate in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di Dronero a cura del Master-Chef MARCELLO COMBA Interverranno

DOMENICO PASCHETTA DOMENICO SACCHETTO CRISTIANA PEANO MARIA PIANEZZOLA CLAUDIO SCALISE

SALUTI ISTITUZIONALI Presidente Ortofruit Italia e Confcooperative Cuneo e Piemonte Presidente Assortofrutta Professore Associato DISAFA- Facoltà di Agraria UNITO Direttore G.A.L. Valli Gesso, Vermenagna e Pesio Direttore SG Marketing Agroalimentare

Conduce

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IN ANTEPRIMA PER I LETTORI DE “IL COLTIVATORE CUNEESE”...

LA XII EDIZIONE DI FRUTTINFIORE

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orna a Lagnasco dall’11 al 13 aprile Fruttinfiore, la manifestazione che per tre giorni vuole festeggiare la migliore produzione frutticola locale, per la frutta: quella sana, buona… e in fiore!

L’inaugurazione sarà venerdì 11 aprile alle 16.30 nel piazzale Asprofrut. Fruttinfiore accompagnerà i visitatori in una full immersion nel mondo della frutta, facendo scoprire e valorizzare il lavoro di un intero territorio. Un territorio ricco di colture, ma an-

che di cultura, di gente con ambizione, volontà, caparbietà, che grazie alla continua innovazione ha saputo trasformare antiche tradizioni nella moderna frutticoltura.

Protagonisti saranno, come sempre, lo STAO, Salone delle Tecnologie Applicate all’Ortofrutticoltura, i mercatini ricchi di prelibatezze, i laboratori e tante attività didattiche per i più piccoli. E non solo: arte e convegni, bancarelle ricche di curiosità, fuochi d’artificio, ospi-

ti e, per tutti gli appassionati di fitwalking, la VI edizione della “Camminata tra i frutteti in fiore” .

Confermato, inoltre, Fruttintavola, un percorso gastronomico in collaborazione con le Associazioni di categoria, per celebrare la frutta anche a tavola, tra piatti tradizionali e gustose ricette innovative.

Tre giornate intense, dunque, che porteranno i visitatori a conoscere ed apprezzare il mondo della frutta, nella splendida cornice di un territorio ricoperto di fiori e frutti.

La regia dell’organizzazione è affidata alla Pro Loco di Lagnasco: partecipano, oltre all’Amministrazione comunale, Assortofrutta, Coldiretti Cuneo e CReSO. Tutti gli enti si avvarranno della collaborazione esterna e del contributo, oltre che della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo, anche della Camera di Commercio di Cuneo, della Cassa di Risparmio di Saluzzo e dell’omonima Fondazione.

Dall’11 al 13 aprile.. deliziosi fiori e saporiti frutti protagonisti a Lagnasco

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34 UN APPUNTAMENTO NAZIONALE PER IL COMPARTO ORTOFRUTTICOLO

LAGNASCO È LA CAPITALE DELLA FRUTTA!

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naugurazione: Piazzale Asprofrut - Venerdì ore 16.00 S.T.A.O. Protagonista indiscusso della manifestazione è lo S.T.A.O. (Salone delle Tecnologie Applicate all’Ortofrutticoltura) da 12 edizioni, aziende nazionali ed estere propongono il meglio della strumentazione tecnologica in ambito frutticolo con prodot-

ti competitivi e all’avanguardia. Ingresso gratuito. Piazzale Asprofrut Venerdì ore 14-20; sabato e domenica ore 9-20.

PREMIO FRUTTINFIORE Dopo l’inaugurazione i riflettori si accendono anche nelle sale del Castello di Lagnasco dove, a margine dell’incontro organizzato in collaborazione tra le Associazioni di Produttori e le Associazioni di Categoria, avverrà la consegna del Premio Fruttinfiore, giunto alla sua 5a edizione, che viene assegnato ogni anno ad un personaggio pubblico distintosi per l’impegno nei confronti della filosofia Green. Sala Convegni Castelli di Lagnasco - Venerdì ore 18.30.

GLI OSPITI DI FRUTTINFIORE Fruttinfiore è anche l’occasione per far conoscere il territorio

e le sue eccellenze nel campo ortofrutticolo e dell’enogastronomia. Anche per la dodicesima edizione troveranno spazio, in Piazza Umberto I, gli stand istituzionali che ospiteranno gli ospiti provenienti anche da altre regioni, ma soprattutto i Consorzi di Tutela dei prodotti agricoli della Provincia di Cuneo. Un momento di incontro tra realtà diverse, ma vicine per la volontà di valorizzare i prodotti del territorio. Piazza Umberto I - venerdì ore 16-19; sabato ore 10-23; domenica ore 9-20.

CONOSCERE L’ORTOFRUTTICOLTURA Fruttinfiore è la vetrina dell’ortofrutticoltura e, oltre che per i consumatori, è un momento di incontro e confronto per gli addetti ai lavori che, oltre

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Realizzato con il contributo di: FEASR Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: L’Europa investe nelle zone rurali

Programma Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 133

35 frutta di qualità, ma anche per il suo Castello, recentemente ristrutturato in parte e restituito ai suoi antichi splendori. Nei giorni di Fruttinfiore, il Castello oltre ad ospitare alcune intriganti mostre, sarà fruibile anche per le visite guidate a pagamento. Un’occasione per visitare questo importante monumento che rappresenta una testimonianza unica e praticamente sconosciuta della civiltà tardo medievale e rinascimentale. La sera del sabato, dopo lo spettacolo pirotecnico, sarà inoltre possibile effettuare una romantica passeggiata all’interno dei giardini del maniero, debitamente illuminati ed aperti per l’occasione. Presso la Peschiera del Castello saranno organizzati dei momenti specifici riservati ai bambini con una speciale pesca facilitata alla trota, in collaborazione con l’Associazione Pescasportiva lagnaschese.

FRUTTINMOSTRA Ancora nel suggestivo scenario del Castello, l’IGP Mela Rossa Cuneo si mette in mostra e si

sposa con la giovane DOP “Crudo di Cuneo”. Accanto alla consueta mostra pomologica allestita con cura dal CReSO, con la presentazione di tutte le più importanti varietà di mele coltivate nel saluzzese, troverà spazio un’incantevole esposizione di prosciutti curata dal “Consorzio di Tutela e Promozione del Prosciutto Crudo di Cuneo”.

Un connubio di gusti e profumi in una cornice suggestiva che esalta due giovani eccellenze locali. Sale del Castello - Venerdì ore 18-20; Sabato ore 9-12 e 14-23; domenica ore 9-20.

ATTUALITÁ

alle novità tecnologiche, avranno anche a disposizione dei veri momenti di studio e di aggiornamento. Quattro sono infatti i Convegni per gli operatori del settore, ma aperti anche ai semplici visitatori che, partecipando, potranno scoprire meglio il mondo della frutta con i suoi problemi e le soluzioni adottate.

Particolare attenzione sarà dedicata alla partecipazione della Frutta del Piemonte all’EXPO 2015. Sala Convegni del Castello: Venerdì e Sabato; Sala Convegni Asprofrut: Sabato.

MERCATINO Partendo dal mercatino di via Roma e via Tapparelli, fino all’area delle Eccellenze di Fruttintavola, Fruttinfiore diventa la vetrina del gusto. Gli espositori propongono prodotti legati alla frutta ed alle eccellenze enogastronomiche ed artigianali della Provincia di Cuneo. Via Roma e via Tapparelli; Venerdì ore 14-20; sabato ore 9-23; domenica ore 9-20.

BELLEZZE ARTISTICHE LOCALI Lagnasco è famosa per la sua

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NEWS DAL SERVIZIO VITIVINICOLO DI COLDIRETTI CUNEO

DAI DIRITTI DI REIMPIANTO ALLE AUTORIZZAZIONI

N

ell’ambito della riforma della PAC, il regolamento OCM Unica n° 1308/13 ha stabilito un nuovo sistema di gestione del potenziale produttivo vitivinicolo che sarà basato, dal 1° gennaio 2016, su autorizzazioni agli impianti e ai reimpianti di vi-

gneti. Il “diritto di reimpianto” ed il sistema ad esso collegato di utilizzo, cessione ecc, verrà a cessare dal 31-12-2015.

La Commissione Ue sta già lavorando alla scrittura degli atti delegati e di esecuzione che completeranno il quadro nor-

mativo comunitario e che saranno definiti, si prevede, entro i mesi di aprile-giugno 2014. Dovranno scriversi le nuove norme che disciplineranno le operazioni di estirpazione e reimpianto e che traghetteranno dall’attuale esercizio del diritto alla conces-

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sione di un’autorizzazione.

Dalla prima lettura di questi testi abbozzati Coldiretti rileva molti punti da approfondire e alcune criticità che dovranno essere attentamente considerate nei regolamenti, nei decreti e nelle modalità di gestione a livello regionale e di singola Denominazione d’Origine.

Solo per citare alcuni aspetti, per esempio occorre fare attenzione che i diritti in portafoglio possano essere convertiti in “autorizzazioni” senza perdere potenziale vitato.

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Altro elemento da considerare attentamente poiché racchiude fattori positivi e negativi, è il divieto di trasferimento a terzi dell’autorizzazione. Altrettanto centrale la concessione di autorizzazioni fino all’1% /anno della superficie vitata attuale per Stato Membro (in Italia circa 6 mila ettari ogni anno) . E di conseguenza come assegnare la quota parte alle regioni, e quali criteri di priorità rispetto i beneficiari adottare.

Da definire poi la durata dell’autorizzazione (si parla di 3

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Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

anni e di sanzione per il mancato realizzo), e la gestione regolamentata del potenziale di nuovo impianto per le DOC e DOCG. Molta carne al fuoco, come si può immaginare, che richiederà attenzione e confronti per ottenere i massimi benefici dal nuovo sistema, ma cercando di evitare scossoni alle imprese ed al mercato.

CONTRASSEGNI E REGISTRI A seguito di quesiti posti da alcuni nostri lettori, torniamo sull’argomento “registrazione dei contrassegni” .

Alla domanda “dove si annotano le fascette DOC e DOCG ?”, risponde l’articolo 15 del DM 11-11-2011 che per evitare fraintendimenti riportiamo testualmente di seguito.

“1. Al fine di assicurare la rispondenza tra i certificati di idoneità alla D.O.C.G. o alla D.O.C. e le relative partite di vino, nonché l’espletamento dei controlli prescritti, i detentori, per ciascuna partita certificata o porzione della stessa partita: a) conservano agli atti i certificati di idoneità per 5 anni b) annotano nel registro di carico e scarico e nel registro di imbottigliamento gli estremi del certificato di idoneità;

c) nel registro di imbottigliamento, o nel registro di partita per i vini spumanti, negli appositi conto di carico dei contrassegni di cui all’articolo 19 del decreto legislativo ritirati e conto di scarico dei contrassegni utilizzati, indicano i riferimenti al numero ed alla serie dei contrassegni stessi, o del numero di lotto, in caso di vini DOC che hanno optato per tale sistema di tracciabilità delle partite certificate.”

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38 ATTUALITÁ

PSR: COLDIRETTI CHIEDE UNA MISURA A SOSTEGNO DEI CASTAGNETI DA FRUTTO

C

oldiretti ha chiesto di attivare nel Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte 2014 -2020 una misura atta a sostenere l’attività di ordinaria e straordinaria manutenzione dei castagneti da frutto, considerata la loro importanza nella nostra provincia e a livello regionale. I boschi di castagno costituiscono la tipologia forestale con la maggiore estensione in Piemonte: 205.000 ettari che, complessivamente, coprono il 23% dell’ area boschiva regionale.

Il castagno è distribuito principalmente in Provincia di Cuneo dove, da un’indagine svolta dal Dipartimento di Colture Arboree dell’Università degli Studi di Torino, sono stati individuati circa 25.000 ha di castagneto da frutto in attualità di coltura.

Considerando che tra le priorità poste dall’Unione Europea per la predisposizione dei PSR di prossima attuazione, figurano il preservare, il ripristinare e il valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla selvicoltura - a partire dalla salvaguardia della bio diversità e della prevenzione dell’erosione dei suoli, l’uso efficiente delle risorse, del paesaggio e la promozione di economia a basse emissione di anidride carbonica - la richiesta di Coldiretti di attivare una specifica misura a sostegno della castanicoltura piemontese e in particolare cuneese appare non solo perfettamente pertinente ed opportuna ma anche necessaria al mantenimento di questa risorsa per troppo tempo trascurata.

I castagneti in Piemonte Il castagno, da un punto di vista ecologico, predilige esposizioni e versanti soleggiati (pur tollerando i freddi invernali), terreni leggeri e sciolti, senza ristagni d’acqua, fertili ed a reazione acida. Trova la miglior collocazione tra i 400 e gli 800 m di quota, intervallo altimetrico in cui caratterizza a tal punto il paesaggio di bassa e media montagna da individuare la fascia vegetazionale propriamente detta del Castanetum. In Piemonte il castagno da frutto a seconda delle località si estende da quote minime di 350 mt. s.lm., per esempio nel Roero, fino ad altezze prossime ai 1.000 nelle località a clima più mite. In generale si conferma la forte adattabilità del castagno da frutto a metodi di produzione a basso impatto ambientale e quindi particolarmente adatti a preservare gli ambienti in cui è maggiormente diffusa questa specie. L’importanza del castagno da frutto, della sua coltura va valutata e riconosciuta proprio nell’ottica dell’ampliamento di ruolo che questa specie vegetale ha vissuto negli anni, da quello meramente produttivo a quello ricreativo, paesaggistico, ecologico ed ambientale, in cui la produzione del frutto non sempre riesce a rappresentare, per chi ha curato il bosco, la giusta gratificazione per gli sforzi compiuti stagione dopo stagione.

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nella lotta biologica contro i parassiti e le malattie Sostanze prodotte da microrganismi Sostanze da utilizzare in trappole e/o distributori automatici Preparazioni da spargere in superficie tra le piante coltivate Altre sostanze di uso tradizionale in agricoltura biologica Altre sostanze

Il suddetto Allegato elenca tutti i prodotti fitosanitari ammessi in agricoltura biologica nei diversi Stati membri ma, all’interno di ogni Paese la possibilità di impiego è subordinata, per ciascun prodotto, alla sua autorizzazione all’immissione in commercio, rilasciata

a livello nazionale. Nella banca dati corroboranti, potenziatori delle difese delle piante sono reperibili informazioni su questa categoria di sostanze naturali, che includono anche quelle agenti per via fisica o meccanica, in grado di migliorare la resistenza delle piante nei confronti degli organismi nocivi e di proteggere le piante da danni non provocati da parassiti.

I corroboranti sono normati dal Decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2012, n.

55. La Banca Dati Bio è consultabile all’indirizzo www.sian. it/biofito e vuole essere uno strumento di supporto per gli operatori, che in questo modo vengono aiutati ad effettuare scelte consapevoli e ponderate, nel pieno rispetto delle norme vigenti.

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È Disponibile sul Sistema Informativo Agricolo Nazionale, grazie alla collaborazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali con il CRA - Centro Ricerca per la Patologia Vegetale

PRIMA

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I

l Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali in collaborazione con il CRA - Centro Ricerca per la Patologia Vegetale, ha provveduto a realizzare l’unificazione della Banca Dati “Fitofarmaci” con la Banca Dati “Prodotti fitosanitari e Corroboranti utilizzabili in Agricoltura Biologica” sul SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale).

La banca dati Bio si prefigge la finalità di fornire informazioni chiare ed esaustive sui prodotti fitosanitari e sui corroboranti che possono essere utilizzati per la protezione fitosanitaria o che possono supportare gli operatori nella gestione delle colture in agricoltura biologica, in ottemperanza alla normativa comunitaria e alle normative nazionali che disciplinano il comparto. Va ricordato che l’agricoltura biologica è un metodo di produzione basato sulla gestione “olistica” dell’azienda agricola e che i mezzi tecnici di protezione sono ammessi solo in caso di grave rischio per la coltura, qualora le misure preventive si siano rivelate inefficaci.

La Banca Dati prodotti fitosanitari riporta le sostanze attive elencate nell’Allegato II del Regolamento CE n. 889/2008 che è articolato nelle seguenti sezioni: I. Sostanze di origine vegetale o animale II. Microrganismi utilizzati

ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE

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CALENDARIO 2014 DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PER I MEZZI AGRICOLI ECCEZIONALI

C

on l’inizio della primavera, ricominciano a pieno ritmo i lavori in agricoltura e la circolazione stradale dei trattori. Vi riproponiamo il calendario dei divieti.

CALENDARIO 2014 DIVIETI DI CIRCOLAZIONE (D.M. n. 443 11.12.2013) E’ vietata la circolazione fuori dai centri abitati, ai veicoli ed ai complessi di veicoli, per il trasporto di cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7,5 t. nei giorni festivi e negli altri particolari giorni dell’anno 2014 di seguito elencati:

a. tutte le domeniche dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, ottobre novembre e dicembre, dalle ore 8.00 alle ore 22.00; b. tutte le domeniche dei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, dalle ore 7.00 alle ore 23.00; c. dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 1 gennaio; d. dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 6 gennaio; e. dalle ore 14.00 alle ore 22.00 del 18 aprile;

f. dalle ore 8.00 alle ore 16.00 del 19 aprile; g. dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 21 aprile; h. dalle ore 8.00 alle ore 14.00 del 22 aprile; i. dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 25 aprile; j. dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 1° maggio; k. dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 2 giugno; l. dalle ore 7.00 alle ore 14.00 del 5 luglio; m. dalle ore 7.00 alle ore 22.00 del 12 luglio; n. dalle ore 7.00 alle ore 22.00 del 19 luglio; o. dalle ore 7.00 alle ore 22.00 del 26 luglio; prima

p. dalle ore 16.00 del 1° agosto alle ore 22.00 del 2 agosto; q. dalle ore 14.00 alle ore 22.00 del 8 agosto; r. dalle ore 7.00 alle ore 22.00 del 9 agosto; s. dalle ore 7.00 alle ore 22.00 del 15 agosto; t. dalle ore 7.00 alle ore 22.00 del 16 agosto; u. dalle ore 7.00 alle ore 22.00 del 23 agosto; v. dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 30 agosto; w. dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 1° novembre;

x. dalle ore 8.00 alle ore 14.00 del 6 dicembre; y. dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 8 dicembre; z. dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 25 dicembre aa. dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 26 dicembre.

A parziale rettifica di quanto esposto nell’articolo pubblicato su il Coltivatore Cuneese n 1 gennaio 2014, pagine 44-46 si precisa che le autorizzazioni al transito rilasciate dalla Provincia per le macchine agricole eccezionali che superano le 14 t. avranno validità pari al periodo versato di usura (es. 4mesi, 6 mesi…) e, non come erroneamente indicato, per un anno intero.

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AUMENTO RECORD DELLE ESPORTAZIONI IL VINO (+7% ) TRAINA L’AGROALIMENTARE MADE IN ITALY L’aumento record del valore delle esportazioni di vino (+7%) traina l’intero agroalimentare Made in Italy che all’estero raggiunge la cifra record di 33,4 miliardi di euro (+5 per cento). E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat dalla quale si evidenzia che il vino è la principale voce delle esportazioni agroalimentari con un fatturato realizzato all’estero che per la prima volta ha raggiunto i 5 miliardi.

L’andamento positivo sui mercati esteri compensa solo parzialmente il forte calo nei consumi che si è verificato in Italia con le famiglie che nel 2013 hanno tagliato gli acquisti dal pesce fresco (-20 per cento) alla pasta (-9 per cento), dal latte (-8 per cento) all’olio di oliva extravergine (- 6 per cento) dall’ortofrutta (- 3 per cento) alla carne (-2 per cento) mentre aumentano solo le uova (+2 per cento), sulla base dell’analisi della Coldiretti su dati Ismea relativi al primi undici mesi che evidenzia un calo medio del 4 per cento. Il prodotto Made in italy più esportato

è il vino, ma rilevanti sono anche le spedizioni all’estero di ortofrutta, quelle di pasta e di olio di oliva.

I 2/3 del fatturato realizzato all’estero si ottiene con l’esportazione di prodotti agroalimentari verso i paesi dell’Unione Europea, ma il Made in Italy va forte anche nelle Americhe e nei mercati emergenti come quelli asiatici. A preoccupare per il 2014 è il rialzo dell’euro che rischia di frenare le esportazioni Made in Italy in mercati importanti come gli Stati Uniti dove ad esempio il valore delle esportazioni di vino - conclude la Coldiretti - ha superato il miliardo di euro nel 2013.

COMMERCIO DETTAGLIO: COLDIRETTI, SALE SOLO LOW COST. Aumentano gli acquisti da parte delle famiglie di prodotti alimentari low cost nei discount (+1,6 per cento) nel 2013 e in parallelo salgono del tre per cento le segnalazioni di allarmi alimentari in Italia, e soprattutto del 14 per cento superiori a quelle prima della crisi nel 2008. La crisi porta a dire addio al negozio di fiducia e crescono le vendite dei prodotti low cost nei discount alimentari con sei fa-

miglie italiane su dieci che hanno tagliato quantità e qualità degli alimenti privilegiando nell’acquisto prodotti offerti spesso a prezzi troppo bassi per essere sinceri, che rischiano di avere un impatto sulla salute.

Il consiglio al consumatore è quello di verificare sempre gli ingredienti e la provenienza in etichetta, preferire l’acquisto di prodotti freschi o comunque poco elaborati e che non devono aver subito lunghi trasporti magari nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, diffidare dei prodotti che costano troppo poco come certi extravergini che non coprono neanche il costo della raccolta.

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IN CONTROTENDENZA A CONFRONTO GLI ALTRI PREZZI AGRICOLI

I PREZZI DELLE LUMACHE

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vunque si raccoglie il lamento degli agricoltori italiani ed europei sui prezzi ottenuti da tutte le produzioni in agricoltura (cereali, frutta, legumi, allevamenti di animali).

I costi degli alimenti, delle attrezzature tecniche, dei supporti necessari, da anni aumentano, mentre il prezzo di vendita all’ingrosso segue la linea inversa della diminuzione. In molti casi, specialmente per i cereali, il prezzo ottenuto attualmente è di molto inferiore a quello ottenuto 20 anni fa dagli stessi o p e ra t o r i , per lo stesso prodotto.

La causa di questa lunga gravissima crisi delle quotazioni è legata quasi sempre a importazioni selvagge

di prodotti da paesi poveri, con grandi estensioni di terra disponibili e con costi bassissimi per il lavoro.

Per quanto riguarda le lumache Helix di allevamento la situazione, anche nel 2013, è stata invece del tutto diversa: i prezzi, nonostante la forte crescita degli allevamenti in Europa, hanno tenuto e pur trovandoci ancora in piena crisi di consumi, il prezzo pagato all’allevatore all’ingrosso, non ha avuto traumi, anzi si è rinforzato e in alcuni casi, soprattutto quale premio per la qualità raggiunta, il prezzo è cresciuto fino al 8 - 10%.

Le importazioni da paesi extraeuropei, dove la lumaca è raccolta in natura da popolazioni molto povere, sono state molto forti e consistenti, perché la produzione a ciclo completo è ancora limitata.

L’import, che rappresenta nel 2013 per il nostro paese, ancora il 61% del consumo, specialmente per le specie di piccola e piccolissima pezzatura (Theba Pisana e Eobania Vermiculata) per oltre 20.000 tonnellate ha portato in Italia sempre prodotto a oltre i 3,00 Euro il Kg, mentre l’Helix Aspersa, l’unica specie allevata, la quotazione del prodotto estero, raccolto in natura non è mai stata inferiore a 3,80 Euro il Kg. Ciò ha permesso agli allevatori a ciclo completo, per merce di qualità standard, di ottenere sempre il prezzo medio di 4,40 - 4,70 Euro il Kg., ripetiamo a camionate, in quanto il prezzo all’utilizzatore per merce venduta direttamente dall’elicicoltori ha superato ovunque i 9,00 Euro il Kg. Venti anni fa le lumache, negli stessi luoghi di mercato, veni-

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vano trattate a 1.000 Lire il Kg (0,50 Euro il Kg). Nessun prodotto ortofrutticolo o agricolo, compresi gli animali provenienti da allevamento intensivo, ripetiamo nessuno, ha registrato in questo lasso di tempo un incremento di 20 volte quello di allora.

Soltanto le lumache ci sono riuscite, grazie a tanti fattori naturalmente, non per un miracolo. Si è accresciuto il prezzo e per fortuna anche il consumo in relazione ai seguenti fattori fondamentali: a) La promozione che da 40 anni gli allevatori stessi e l’organizzazione che li rappresenta ha effettuato, facendo conoscere e valorizzando le caratteristiche bromatologiche – dietetiche del mollusco. b) L’indubbio miglioramento della qualità: il prodotto di allevamento ha caratteristiche di eccellenza a confronto il prodotto di raccolta naturale, come l’omogeneità della pezzatura, la facilità di cottura, la quota di servizio per il consumatore, legato allo spurgamento e all’asciugatura del mollusco allevato e venduto, il gusto armonico della carne, non soggetta a va-

ATTUALITÁ

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ATTUALITÁ

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CONTRIBUTI DOVUTI PER L’ANNO 2014 AI LAVORATORI DOMESTICI

l

’INPS ha reso noti gli importi dei contributi dovuti per l’anno 2014 a favore dei lavoratori domestici con applicazione dell’aumento percentuale ISTAT pari al 1,10%.

Inoltre, sulla contribuzione dovuta per i rapporti di lavoro domestico, a partire dal 1° gennaio 2013, hanno effetto alcune delle novità introdotte dalla “Riforma

del mercato del lavoro”.

Il finanziamento dell’indennità di disoccupazione involontaria, già presente nella contribuzione per lavoro domestico, è stato sostituito dal finanziamento all’ASpI (Assicurazione Sociale per l’Impiego), inoltre, per i rapporti di lavoro a tempo determinato, si applica un contributo addizionale, a carico del datore

di lavoro, pari al 1,40% della retribuzione convenzionale.

Tale contributo non si applica ai lavoratori assunti a termine in sostituzione di lavoratori assenti.

Nelle sottostanti tabelle riportiamo le contribuzioni rapportate alla retribuzione dei lavoratori domestici e alle ore lavorate.

DECORRENZA DAL 1 GENNAIO 2014 AL 31 DICEMBRE 2014 senza contributo addizionale LAVORATORI ITALIANI E STRANIERI RETRIBUZIONE ORARIA IMPORTO CONTRIBUTO ORARIO Effettiva Convenzionale Comprensivo quota CUAF Senza quota CUAF (1) fino a € 7,86 € 6,96 € 1,39 (0,35) (2) € 1,40 (0,35) (2) oltre € 7,86 € 7,86 € 1,57 (0,39) (2) € 1,58 (0,39) (2) fino a € 9,57 € 9,57 € 1,91 (0,48) (2) € 1,92 (0,48) (2) oltre € 9,57 Orario di lavoro superiore € 5,06 € 1,01 (0,25) (2) € 1,02 (0,25) (2) a 24 ore settimanali

comprensivo contributo addizionale (comma 28, art.2 L. 92/2012) da applicare ai rapporti di lavoro a tempo determinato LAVORATORI ITALIANI E STRANIERI RETRIBUZIONE ORARIA IMPORTO CONTRIBUTO ORARIO Effettiva Convenzionale Comprensivo quota CUAF Senza quota CUAF (1) fino a € 7,86 € 6,96 € 1,49 (0,35) (2) € 1,50 (0,35) (2) oltre € 7,86 € 7,86 € 1,68 (0,39) (2) € 1,69 (0,39) (2) fino a € 9,57 € 9,57 € 2,04 (0,48) (2) € 2,06 (0,48) (2) oltre € 9,57 Orario di lavoro superiore € 5,00 € 1,08 (0,25) (2) € 1,09 (0,25) (2) a 24 ore settimanali

EPACA NOTIZIE IN PILLOLE MODELLI UNIFICATO CUD 2014 PER I PENSIONATI (reddito da pensione 2013) La legge di stabilità n. 114 del 2013 ha previsto che gli Enti previdenziali non debbano inviare più il modello CUD ai pensionati ma lo rendano disponibile con modalità telematiche.

Si informano i Soci che gli Uffici di Coldiretti sono disposizione per erogare l’assistenza in merito al reperimento di tali modelli. Per coloro che presentano le dichiarazioni dei redditi tramite i nostri uffici sono in corso le convocazioni e la raccolta dei dati sarà l’occasione per procedere alla stampa del modello.

SI PRECISA CHE PER OTTENERE IL RILASCIO DELLA CERTIFICAZIONE E’ ASSOLUTAMENTE NECESSARIO INSERIRE I DATI DEL DOCUMENTO DI IDENTITA’ IN CORSO DI VALIDITA’.

SI INVITANO, PERTANTO, GLI INTERESSATI A PRESENTARSI MUNITI DEL SUDDETTO DOCUMENTO .

Gli Uffici del Patronato EPACA sono a disposizione per l’assistenza in merito.

45 ATTUALITÁ

IMPORTANTE

INVALIDITÀ CIVILE, VISITE DI REVISIONE PER I NON TITOLARI DI PRESTAZIONE ECONOMICA.

L

’INPS ha reso noto che, per i soggetti in possesso di un verbale di invalidità civile (sordità civile, cecità, handicap ai sensi della legge n. 104/1992), che riporti una data di “scadenza per revisione” ma “NON TITOLARI DI PRESTAZIONE ECONOMICA”, devono provvedere, con congruo anticipo, a presentare all’INPS domanda di revisione.

Gli interessati sono coloro che hanno ricevuto un verbale sanitario con revisione e si trovano in una delle seguenti situazioni: • la percentuale di invalidità civile riconosciuta è inferiore al 74%; • la percentuale di invalidità riconosciuta è almeno pari al

74% ma, in assenza dei previsti requisiti socioeconomici, la prestazione economica non è stata liquidata; • risultano fruire dei benefici previsti dall’art. 3, commi 1 e 3 della legge 104/1992, direttamente e/o tramite i propri familiari (tre giorni mensili di permesso retribuiti ecc.).

In assenza della domanda di revisione da parte dell’interessato i benefici di ogni natura che discendono dal verbale sanitario “decadono” a partire dalla data di scadenza della revisione.

Si ricorda che per la domanda di revisione non è necessario inviare preventivamente il certificato medico.

Al fine di evitare la decaden-

za dal beneficio, si invitano i soci che devono presentare tali richieste ad effettuarle, almeno due mesi prima della scadenza, tramite gli uffici del Patronato EPACA di Coldiretti.

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PRIMI APPUNTAMENTI….

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i dice che” non ci sono più le stagioni di una volta…” forse è vero ma di una cosa siamo certi che “ritornano come le rondini al nido” e con il ritorno della primavera ecco che ricomincia la stagione equestre con Raduni, Trekking e Passeggiate. Ad aprile due appuntamenti tutti dedicati alla scoperta di percorsi naturalistici:

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Ritrovo ore 10.00 presso la Piazza di San Biagio di Mondovì (parcheggio trailer in campi adiacente); partenza ore 10.30; Pranzo previsto verso le 13,30 con bracciolata!

Prenotazione “ gradita” entro venerdì 11 telefonando ad Aldo 3388867016 oppure Roberta 0174/686234.

Â25 Â APRILE: Passeggiata all’ “Oasi Naturalistica la Madonnina” a Sant’Albano Stura.

Non perdete il prossimo numero verrà pubblicato il “Calendario MANIFESTAZIONI 2014” !

Proprietario: Bersano Erio Vottignasco (CN) Stazione di monta naturale Per informazioni: Tel. +393495865970

Ritrovo ore 9.00 presso la Cascina Cacciatori a Bombonina Bassa sede del Circolo I Servaj; partenza ore 9.00; rientro previsto per le ore 17.00 circa.

Per il pranzo: al sacco nella zona antistante l’Oasi, oppure presso Agriturismo nelle vicinanze, nel caso obbligo di prenotazione.

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SCADENZE ATTUALITÁ AZIENDALI

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SCADENZE AZIENDALI per i contribuenti iva mensili.

31 MARZO 2014 IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli art.23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

ELENCHI CLIENTI E FORNITORI “BLACK LIST”: SOGGETTI MENSILI Invio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio fiscale in Paesi “black list” registrate o soggette a registrazione nel mese di febbraio 2014 di importo superiore a 500 euro.

PROSECUZIONE VOLONTARIA CONTRIBUTI I soggetti autorizzati dall’Inps a proseguire volontariamente nel pagamento dei contributi devono, entro questa data, versare i contributi relativi al quarto trimestre 2013, il versamento deve essere effettuato utilizzando gli appositi bollettini di conto corrente postale rilasciati dall’Inps.

10 APRILE TRASMISSIONE SPESOMETRO CONTRIBUENTI IVA MENSILI Entro tale data devono essere inviate telematicamente le comunicazioni delle operazioni rilevanti ai fini IVA (speso metro) relative all’anno 2013

15 APRILE IVA FATTURAZIONE DIFFERITA Entro tale data deve essere emessa, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di marzo, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè marzo.

216 APRILE VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, con modello F24, delle ritenute effettuate nel mese di marzo sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI MARZO Annotazione di liquidazione per il mese di marzo e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2013 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000,00, se prestazione di servizio o di euro 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, legge 427/93.

IVA- COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento, ricevuta dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA nel mese di marzo 2014.

Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti degli esportatori abituali ai sensi dell’art.8 lettera c) del D.P.R. 633/72.

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