Coltivatore Cuneese n.5 anno 2017 by Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

1-31 maggio 2017 - Anno 71

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SOMMARIO di fatturato.. .................................................................... 28

L’Europa in crisi d’identità genera scompensi economici a danno delle imprese e dei cittadini” ............................................................. 4-5

Nominato il nuovo Direttore di Coldiretti Cuneo......................................................... 8 Le debolezze del nostro Paese................................... 9 Coldiretti Cuneo: molto partecipati gli incontri territoriali. . ....................................... 10-11

Interventi agronomici del mese...................... 32-33

Nominato il nuovo Direttore di Coldiretti Cuneo

Voucher: serve subito un’alternativa.. .................. 15

Fondazione Crc: Il Consiglio Generale ha approvato il Bilancio 2016. Erogazioni a 22 milioni per il 2017..................................... 22-23

Il cuneese Giovanni Quaglia eletto presidente della Fondazione Crt. . .......................................... 20-21

Compral latte punta ai 50 milioni

Gelate precoci: le richieste alla Regione.. ..... 16-19

I “Vitelloni Piemontesi della coscia” sono stati iscritti nel Registro UE delle IGP. . .......................... 24

Condifesa: Bilancio in attivo e modifiche statutarie. . ................................................................ 36-37 Co.Sm.An.: strumenti assicurativi su misura per gli allevatori................................................... 40-41

Finanziamenti agevolati per le imprese che intendono investire . . ................................................. 42

Pensionati e Donne Impresa, quest’anno la Festa è a Vicoforte . . ................................................ 49 Il Mercatino del Coltivatore........................................................ 71-73

Dieci anni dopo. Ricordo di Trafӧi

Dieci anni fa, Gianni De Matteis ci lasciava. Ha curato per tanti anni la rubrica “Storie di Vita” che firmava con lo pseudonimo “Traföi”. Infaticabile Sindaco di Castelmagno, redattore de La Stampa, di lui ricordiamo la grande passione per il giornalismo, l’immensa sensibilità e disponibilità a raccontare quel mondo contadino fatto di persone semplici, ma concrete che soprattutto in montagna hanno scritto pagine intere della nostra agricoltura. Andava alla ricerca delle persone che non sono mai state sotto i riflettori, ma che con il loro lavoro ed il loro operare concreto hanno creato le condizioni per un’agricoltura dinamica, che guarda al futuro con imprenditori preparati ad affrontare le sfide della globalizzazione. Con Coldiretti ha pubblicato il libro “Storie di Vita”.

Auguri al nuovo Vescovo di Saluzzo

Monsignor Cristiano Bodo è il 36° Vescovo della Diocesi di Saluzzo, secondo gli annuari, il più giovane d’Italia. Dopo l’ordinazione episcopale avvenuta a Vercelli il 25 Marzo scorso, il neo Pastore è stato accolto solennemente nella cattedrale di Saluzzo, domenica 2 aprile, ricevendo il pastorale da Monsignor Giuseppe Guerrini, suo predecessore per 14 anni che, per raggiunti limiti di età, ha rassegnato le dimissioni. Monsignor Bodo nato a Vercelli il 30 luglio 1968, entrato nel Seminario a 12 anni, è stato ordinato sacerdote il 29 maggio 1993. Nel 1993 ha conseguito il baccalaureato in teologia, nel 2014 all’università di Padova, il dottorato discutendo la tesi sul Diaconato permanente, tema attualissimo. Monsignor Bodo è altresì autore di numerosi libri dedicati ai giovani, alla catechesi, alle famiglie; l’ultimo ha per titolo “un mosaico per la Chiesa di domani”. Coldiretti Cuneo formula i migliori auguri di buon lavoro al Vescovo di Saluzzo.

Editore: Edizioni Il Coltivatore Srl P. Foro Boario n°18 12100 Cuneo edizioni.ilcoltivatore@coldiretti.it Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino

Coordinamento di redazione Chiara Serra

Grafica e impaginazione Mara Chiardola

Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Dario Castagneri, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Tiziana Franchino, Cesare Gallesio, Rosanna Giraudo, Elena Gola, Tiziana Franchino, Paolo Lirelli, Giulia Marinari, Lorenzo Martinengo, Manuele Molinari, Laura Occelli, Matteo Orcellet, Franco Parola,

Nadia Olivero, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Manuela Renaudo, Davide Roà, Francesca Vinai.

Redazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Stampa: Arti Grafiche Cuneo S.r.l. – agam.it

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EDITORIALE

L’Europa in crisi d’identità genera scompensi economici a danno delle imprese e dei cittadini Di Delia Revelli presidente Coldiretti Cuneo e Piemonte

L’

etichetta nutrizionale a semaforo sugli alimenti, che si sta diffondendo in Europa, boccia quasi l’85 per cento del Made in Italy a denominazione di origine protetta (Dop). E’ quanto è emerso dallo studio di Coldiretti illustrato a Strasburgo dal presidente Roberto Moncalvo all’incontro “Il Paese più sano del mondo - L’Italia e il suo modello di qualità alimentare”, in cui sono stati esposti i primi esempi concreti di prodotti simbolo dell’Italia criminalizzati dall’etichettatura con i bollini a semaforo. Ad essere bocciati dal semaforo rosso, ci sono le prime tre specialità italiane Dop più vendute in Italia e all’estero come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma, ma si arriva addirittura a colpire anche l’extravergine di oliva, considerato il simbolo della dieta mediterranea che ha garantito all’Italia di classificarsi tra i 163 Paesi al vertice del “Bloomberg Global Health Index” per la popolazione maggiormente in salute a livello mondiale. Si tratta di una tipologia di etichettatura del tutto fuorviante ed incompleta che rischia di escludere dalla

dieta anche alimenti sani e naturali. Questa etichetta boccia anche prodotti d’eccellenza Made in Piemonte, quale il Gorgonzola, con ripercussioni economiche che gravano sulle imprese produttrici. L’etichetta a semaforo, infatti, indica con i bollini rosso, giallo o verde il contenuto di grassi, sali e zuccheri, non basandosi sulle quantità effettivamente consumate, bensì solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze. Così si promuovono cibi spazzatura, come le bevande gassate senza zucchero, e si bocciano prodotti quali formaggi, salumi e olio d’oliva di cui l’Italia è il produttore per eccellenza. Un modello di etichettatura, dunque, che va respinto con decisione e per questo chiediamo che l’Unione Europea intervenga rapidamente per impedirne la diffusione. Tale sistema è stato capillarmente adottato dai supermercati della Gran Bretagna che si appresta ad uscire dall’Ue e sta per essere esteso anche in Francia, dove sono già state avviate attività di sperimentazione.

Partita l’etichettatura del latte

Intanto, sul fronte etichettatura,

una notizia positiva. L’arrivo dell’obbligo di indicare in etichetta l’origine del latte a lunga conservazione è stato accolto positivamente dal 76% degli italiani che lo considerano un importante elemento di scelta. Lo rivela un’indagine di Coldiretti effettuata il primo giorno dell’entrata in vigore del decreto interministeriale sulla base della consultazione on online del Ministero delle politiche agricole dalla quale emerge tra l’altro che la percentuale sale al 91% per yogurt e formaggi. Una esigenza accolta positivamente dalla distribuzione commerciale e dall’industria con ben due confezioni di latte a lunga conservazione su tre che sono già in regola con la nuova etichetta di origine che consente di smascherare il latte straniero spacciato per italiano, nonostante il provvedimento preveda la possibilità di smaltire le scorte entro 6 mesi.

Riaperto il dialogo per le esportazioni agroalimentari in Russia

In questo mese, nonostante le tensioni internazionali generate dal presidente Trump, l’Europa ha ripreso il dialogo con la Russia creando le pre-

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EDITORIALE messe per chiudere una guerra commerciale che ha provocato una perdita complessiva stimata ormai in oltre 10 miliardi per il made in Italy in termini di esportazioni. Il dato è emerso in occasione dell’incontro a Mosca tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il premier russo Vladimir Putin, a 2 anni e otto mesi dall’embargo totale deciso nei confronti di importanti prodotti agroalimentari in risposta alle sanzioni statunitensi ed europee. L’agroalimentare è l’unico settore ad essere colpito direttamente da un embargo totale sancito, come ritorsione alle sanzioni europee, dalla Russia con decreto n. 778 del 7 agosto 2014 che ha chiuso completamente le frontiere del paese di Putin ad una lista di prodotti, tra i quali frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada,

Norvegia ed Australia con successive proroghe. Un blocco che è costato al settore in Italia fino ad ora circa 850 milioni di euro anche perché al divieto di accesso a questi prodotti si sono aggiunte le tensioni commerciali che hanno ostacolato di fatto le esportazioni in tutto l’agroalimentare e anche negli altri settori, dalla moda fino alle auto, in cui era tradizionalmente forte la presenza italiana. Nel 2016, le esportazioni italiane totali in Russia sono diminuite di un

ulteriore 5,3% scendendo al minimo storico da almeno un decennio. La guerra commerciale ha colpito duro, interrompendo bruscamente una crescita travolgente delle esportazioni agroalimentari italiane verso la Russia, che nei cinque anni precedenti il blocco erano più che raddoppiate in valore (+112%). Lo stop alle importazioni di frutta, verdura, salumi e formaggi dall’Italia ha provocato peraltro in Russia un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati, dal salame Italia alla mozzarella “Casa Italia”, dall’insalata “Buona Italia” alla Robiola Unagrande, ma anche la mortadella Milano, Parmesan o burrata tutti rigorosamente realizzati in Russia. Ancora una volta, il settore agroalimentare è divenuto merce di scambio nelle trattative internazionali senza

EDITORIALE alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale. Si tratta di un costo insostenibile per l’Italia e l’Unione Europea che è importante riprendano la via del dialogo.

milioni di aziende agricole nel mondo. Colossi che sono oggi in grado di condizionare non solo i mercati, ma anche le politiche di sicurezza alimentare e ambientale dei governi nei diversi continenti con effetti anche sulla salute dei cittadini.

Altra notizia negativa riguarda la produzione degli agrofarmaci. L’acquisizione di Syngenta da parte di ChemChina chiude il cerchio di una manovra che porta al 70% il mercato degli agrofarmaci e il 60% delle sementi nelle mani di sole tre multinazionali, dopo la fusioni tra Bayer e Monsanto e tra DuPont e Dow Chemical, con effetti devastanti per la concorrenza e per il potere contrattuale degli agricoltori. Lo affermiamo con forza nel commentare il via libera della Ue alla vendita della multinazionale svizzera al gigante cinese dell’agrochimica. Una manovra determinata dal fatto che secondo la Coldiretti le multinazionali hanno tutto l’interesse a concentrare la commercializzazione di fitofarmaci per garantirsi profitti in un momento in cui, tra l’altro, il mercato europeo, anche per i nuovi indirizzi di Politica Agricola Comunitaria finalizzati a garantire processi di produzione a basso impatto ambientale, hanno determinato una sensibile riduzione nell’uso dei prodotti fitosanitari, aumentando peraltro anche lo

Infine un’altra brutta notizia. Con una riduzione dell’1,5% sono gli ipermercati alimentari a far registrare il tonfo maggiore delle vendite tra tutte le forme distributive di commercio al dettaglio ma a calare pesantemente sono anche le piccole botteghe alimentari (-1,4%) e perfino i discount del cibo (-1,2%). E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati sul commercio al dettaglio nel febbraio 2017 rispetto allo stesso mese dello scorso anno, dal quale si evidenzia che è il settore alimentare a far registrare i risultati peggiori con una media del -1,2%. Accanto ad una situazione di difficoltà economica va segnalata la tendenza alla ricerca di canali di acquisto alternativi al dettaglio tradizionale con la crescita dell’on line, degli acquisti a domicilio e della vendita diretta confermata dal boom dei mercati del contadino dove hanno fatto la spesa più di 4 italiani su 10 (43%) nel 2016 con un aumento record del 55% negli ultimi 5 anni.

Europa matrigna anche per le concentrazioni delle ditte che producono agrofarmaci

In crisi la grande distribuzione. Tengono i mercati rionali dei produttori. Anche i piccoli negozi registrano difficolta’

squilibrio di potere contrattuale nei confronti degli agricoltori. Ma la concentrazione nelle mani di pochi determina anche il pericolo di indirizzare la produzione esclusivamente verso i tipi di coltivazioni più diffuse, proprio in un momento in cui i cambiamenti climatici stanno portando alla nascita di nuove fitopatologie sulle quali occorrerebbe intervenire per tutelare adeguatamente il lavoro dei produttori che hanno puntato sulla qualità e sulla biodiversità. La concentrazione del mercato degli agrofarmaci nelle mani di tre conferma il trend che vede dieci multinazionali del cibo nel pianeta controllare il 70 per cento del mercato alimentare attraverso 500 marchi, con pesanti effetti sui rapporti contrattuali con il settore agricolo frammentato in 570

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EDITORIALE

Solidarieta’ dei cuneesi ai produttori di riso piemontese

Oltre 600 risicoltori provenienti da tutto il Piemonte hanno partecipato alla manifestazione davanti al Ministero delle Politiche Agricole, a Roma, per salvare il riso italiano. Dalla provincia di Cuneo ha partecipato una delegazione di Dirigenti e Soci in segno di solidarietà verso un settore che soffre la crisi per via delle troppe importazioni dall’estero ed a causa di un sistema commerciale retrogrado ed antiquato che è fatto di pochi mediatori che non hanno alcun interesse alla tracciabilità ed alla trasparenza del mercato. Dall’aumento del 346% degli arrivi dal Vietnam al +34% dalla Thailandia: mai così tanto riso straniero è arrivato in Italia come nel 2016. Una vera invasione da oriente da cui proviene quasi la metà delle importazioni che hanno raggiunto il record storico di 244 milioni di chili. E’ quanto è emerso dal Dossier #SosRisoItaliano, elaborato da Coldiretti su dati Istat, e presentato nel corso della manifestazione dal presidente Roberto Moncalvo. Sotto accusa c’è l’introduzione da parte dell’Ue del sistema tariffario agevolato a dazio zero per i Paesi che operano in regime EBA, con il riso lavorato importato in Europa senza essere sottoposto a dazi che è passato dal 35% del 2008/2009 al 68% del 2015/2016, secondo l’analisi di Coldiretti. “E’ insostenibile questa situazione per i nostri risicoltori – ha spiegato Paolo Dellarole presidente di

Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo – Il fatto che i dazi non vengano più pagati sta agevolando solo le multinazionali del commercio e a farne le spese, invece, sono le imprese risicole. Servono tempestivi ed efficaci interventi comunitari nei confronti delle importazioni incontrollate, che prevengano il rischio di perdite economiche per i risicoltori e non agiscano dopo che i danni si sono già verificati. In tal senso, è necessario attivare la clausola di salvaguardia per il ripristino dei dazi”. Con oltre 116 mila ettari, 1.100 aziende ed una produzione di 8 milioni di quintali il Piemonte rappresenta la più importante realtà risicola. Realtà che va difesa e sostenuta con tutti gli sforzi necessari, come sta facendo la nostra Organizzazione. Ben venga, quindi, quanto annunciato dal Ministro Martina que-

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sta mattina rispetto al fatto di essere pronti a sperimentare lo strumento dell’etichettatura d’origine in Italia, in attesa del via di un provvedimento europeo. Al fine di garantire la tracciabilità e la trasparenza, come chiedono i consumatori, è opportuno attivare accordi di filiera sul nostro territorio: solo così si avrebbe la certezza di portare in tavola riso 100% Made in Piemonte. “Purtroppo nel comparto esistono ancora comportamenti obsoleti – ha sottolineato il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – l’Ente Risi così come sta operando oggi non ha alcun significato ed, anzi, ha abbandonato il suo ruolo di difesa delle produzioni di riso Made in Italy, piegandosi alle logiche delle lobby industriali. Un sistema, quindi, che va totalmente rivisto al fine di dare un vero impulso alla risicoltura nazionale e piemontese”.

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ATTUALITÁ

Una lunga carriera alla direzione di Federazioni Provinciali e Regionali Coldiretti caratterizza la professionalità di Tino Arosio

Nominato il nuovo Direttore di Coldiretti Cuneo

l Consiglio Provinciale della Coldiretti di Cuneo, su proposta della Confederazione Nazionale ha nominato all’unanimità direttore provinciale Tino Arosio, che arriva dalla direzione della Coldiretti di Cremona. A presentarlo Bruno Rivarossa, capo area organizzazione e delegato confederale che ha retto la direzione della Coldiretti di Cuneo nell’ultimo periodo. Tino Arosio ha maturato in Coldiretti una lunga esperienza. Muove i primi passi all’interno di Coldiretti nella Federazione di Milano. Nel 2004 è nominato direttore della Federazione Interprovinciale ComoLecco. Nel 2007 assume la direzione di Brescia, nel 2010 quella di Varese. Nel 2011 è nominato direttore regionale delle Marche e provinciale di Ancona. Nel 2014 assume la direzione provinciale di Cremona. Tino Arosio, nel suo intervento ha evidenziato: “Assumo il nuovo incarico con entusiasmo, consapevole dell’importanza della Federazione cuneese e delle sfide che attendono il mondo agroalimentare nei prossimi anni. Sono tante e si possono vincere solamente se sappiamo fare squadra e mettere in rete le nostre conoscenze. Ho trovato una dirigenza preparata ed una struttura disponibile ed

Da destra Tino Arosio, nuovo direttore di Coldiretti Cuneo. Al centro Delia Revelli, presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte. A sinistra Bruno Rivarossa, delegato confederale.

attenta alla progettualità, soprattutto economica, che Coldiretti sta realizzando in questi anni”. Il delegato confederale Bruno Rivarossa ha dichiarato: “Passo le deleghe della direzione cuneese ad un Direttore di grande esperienza e di comprovata professionalità. Manterrò l’incarico di Delegato Confederale al fine di contribuire allo sviluppo del sistema Coldiretti dove la provincia di Cuneo ed il Piemonte possono rappresentare, come già avvenuto in passato, un momento propulsivo e di implementazione della complessa ed ampia progettualità nazionale di Coldiretti”. Conclude Delia Revelli, presidente

di Coldiretti Cuneo e Piemonte: “L’esperienza maturata da Tino Arosio in tanti anni di direzioni provinciali e regionali di Coldiretti, rappresenta per noi una garanzia affinché le oltre 35 mila imprese associate a Coldiretti Cuneo trovino le risposte che l’Organizzazione sta cercando di dare in questi anni difficili per gli imprenditori e le loro famiglie. Sono sicura che la concretezza e la determinazione rappresentino la vera risposta alle attese delle imprese associate. Con una fattiva collaborazione tra struttura e dirigenza si raggiungono i risultati che i soci ci chiedono in questi anni dove le sfide del mercato non mancano”.

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FONDO

Instabilita’ politica, sistema bancario e debito pubblico

Le debolezze del nostro Paese

l Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato le sue previsioni per l’anno in corso e per il 2018. La buona notizia è che non ci sono crisi all’orizzonte e che anzi l’economia mondiale cresce più di quanto previsto solo sei mesi fa. La Brexit aveva portato gli economisti di Washington a immaginare una forte contrazione della crescita inglese; oggi il pericolo sembra rientrato e la revisione al rialzo è addirittura di 0,9 punti percentuali per il 2017, cosa abbastanza inusuale. Lo stesso vale per gli Stati Uniti, dove l’attesa di politiche fiscali espansionistiche da parte dell’amministrazione Trump – tagli di tasse e spesa pubblica – spinge le stime verso l’alto. Tra i tanti segni “più”, spiccano purtroppo i “meno” che riguardano l’Italia. Per il 2017 e 2018 il Fondo monetario stima una crescita ferma allo 0,8 per cento, inferiore alle stime ufficiali del Governo. Rispetto

alle stime pubblicate dal Fondo monetario a ottobre dello scorso anno, il 2017 e il 2018 sono stati rivisti al ribasso rispettivamente di 0,1 e 0,3 punti di Pil. Quindi, mentre il mondo va meglio del previsto, per l’Italia ancora nubi. Tre fattori influenzano queste valutazioni. Primo, l’alto debito pubblico. Malgrado il consistente calo dei tassi di interesse dovuto alla politica monetaria accomodante della Banca centrale europea, il debito italiano in rapporto al prodotto interno lordo ha continuato a crescere. La preoccupazione è che l’Italia si possa trovare

in un futuro non troppo lontano a sostenere costi elevati per finanziare l’ingente debito, una volta che la politica monetaria avvierà la sua normalizzazione. Secondo, lo stato del sistema bancario. Alti costi, bassa redditività e crediti incagliati trasmettono segnali ai mercati di un sistema ancora fragile e dove i problemi strutturali non sono stati risolti. Terzo, l’instabilità politica. A prescindere dal fatto che vi saranno o meno elezioni anticipate, l’Italia andrà al voto entro i prossimi 12 mesi in un contesto di forte incertezza sulla capacità dei partiti tradizionali e europeisti di riuscire a fornire un messaggio convincente all’elettorato. In più, la frammentazione che potrebbe derivare dal voto non garantirebbe la governabilità, proprio quando invece ci sarebbe bisogno di una leadership forte capace di dialogare con francesi e tedeschi sul futuro dell’Europa. michelangelo.pellegrino@coldiretti.it

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Coldiretti Cuneo: molto partecipati gli incontri territoriali

i sono conclusi in questi giorni gli incontri territoriali con i Dirigenti. La presidente di Coldiretti Cuneo Delia Revelli ha preso parte alle partecipate riunioni, a cui sono stati invitati i dirigenti di Sezione: presidenti, consiglieri, rappresentanti di Donne Impresa, Giovani Impresa e Pensionati. “Raggiunto l’obiettivo - spiega la presidente Delia Revelli soddisfatta per l’alto numero di adesioni, con oltre 1200 partecipanti in totale - di avere uno scambio di opinioni con Dirigenti territoriali, che hanno portato in questi incontri le attese dei nostri soci”. “Per Coldiretti - prosegue la presidente Revelli - è importante conoscere costantemente le esigenze degli imprenditori associati: alcune delle proposte emerse sono diventate azioni sindacali che stiamo portando avanti”. Hanno presenziato agli incontri i

Presidenti e i Segretari di ogni Zona. Nell’ambito delle serate, sono stati approfonditi argomenti generali di attualità e quelli specifici della Zona, sede dell’incontro: dagli aggiornamenti sul Psr, alle positive novità della Legge di Stabilità, all’etichettatura obbligatoria del latte ed ai relativi prezzi, al problema dei danni causati dalla selvaggina, al riconoscimento Igp per i vitelloni Piemontesi della coscia, al Testo Unico per il vino, a

The Green Experience, al pasticcio nella denominazione “Tonda Gentile delle Langhe”, ai danni nella recente alluvione, ai progetti nel settore economico, nel sociale e sulla montagna. “ Si è trattato di incontri di carattere prettamente sindacale che hanno espresso contenuti di grande interesse” - conclude la Presidente Revelli - . “Desidero ringraziare i moltissimi Dirigenti intervenuti per la loro presenza e per il loro positivo apporto “.

Le località in cui si sono svolti gli incontri: Santo Stefano Belbo, lunedì 13 febbraio 2017 - Dronero, giovedì 16 febbraio 2017 - Cuneo, giovedì 23 febbraio 2017 - Alba, mercoledì 1° marzo 2017 - Barge, giovedì 2 marzo 2017 - Savigliano, martedì 7 marzo 2017 - Fossano, mercoledì 8 marzo 2017 - Cuneo, giovedì 9 marzo 2017 - Revello, giovedì 9 marzo 2017 - Mondovì, mercoledì 15 marzo 2017 - Melle, mercoledì 15 marzo 2017 - Mondovì, lunedì 20 marzo 2017 - Dogliani, mercoledì 22 marzo 2017 - Saluzzo, venerdì 24 marzo 2017 - Cravanzana, martedì 18 aprile 2017 - Bra, giovedì 27 aprile 2017.

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DOMENICA: “HO VISTO GLI ORRORI DELLA GUERRA” Domenica Vignetta, lucidissima

“S

e il Padreterno mi propone di rivivere, gli dico di sì, ma senza gli orrori della guerra”: Domenica Vignetta è nata il 17 novembre 1925 a Galleane di Barge e oggi vive a Cardè.

LATTE E POLENTA

I suoi genitori: “Mio padre si chiamava Lorenzo, mia mamma Teresa. Ci hanno insegnato a lavorare e a non sprecare il denaro. Lavoravano la terra, ci facevano filare, eravamo quattro figli e oggi siamo restati in tre. La povertà l’ho conosciuta da bambina: mangiavamo latte e polenta, polenta e latte, il bollito una volta alla settimana. Noi vivevamo nella cascina Gramunera vicino al campo di aviazione fra Barge e Cardè, che oggi non c’è più. In tanti ci svegliavano di notte, perché non trovavano la strada giusta”.

VITA DURA

Le scuole: “Ho frequentato fino alla terza elementare a Galleane, negli ultimi anni il maestro era il parroco. Mi piaceva, però a casa essendo la figlia più vecchia avevo sempre tante cose da fare! Ho giocato poco: a 4 anni tenevo d’occhio le galline che non mangiassero il grano nei campi, e poi ho continuato con le mucche, un mio fratello era stato malato per 7 anni e l’abbiamo salvato dalla tubercolosi. Facevo tutti i lavori di casa e ho usato tanto i cavalli per portare via il letame. C’era sempre troppo lavoro, che ti uccideva e la donna non contava niente in quegli anni. La mia vita è stata dura, non potevi dire nulla e anche di domenica niente festa. Avrei voluto scappare ma una zia si è raccomandata che non lo facessi”.

La guerra: “E’ un cosa brutta: pregate il Signore che non si combattano, io se le vedo oggi spengo la televisione, perché ci sto troppo male! Gli uomini si nascondevano per non finire nei campi di prigionia tedeschi. Mio padre quando arrivavano le SS scappava verso il Po e si nascondeva in una legnaia. Il 26 febbraio 1945 sono andata in bici a prendere le medicine in farmacia a Cavour per mia nonna: al ritorno, al ponte della Crocera di Barge, c’era un soldato che mi ha fermato: “C’è il coprifuoco, non puoi passare di qui! Se arrivano ti uccidono. Tutte le case erano chiuse … Mi sono allontanata lentamente. Poco dopo sono arrivate due moto di tedeschi e poi un camion, da cui sono scesi 5 giovani partigiani catturati: li hanno fatti scendere, li hanno messi in fila e li hanno uccisi. Conoscevo qualcuno di loro, erano dei bravi ragazzi. Io ho sentito i colpi delle mitragliatrici e dopo delle pistole, ma non ho avuto il coraggio di guardare quella scena terribile, il sangue si è gelato! Mi sono allontanata piano piano, pensando che le SS mi avrebbero uccisa, ma forse quel soldato ha spiegato a loro che nella borsa io avevo delle medicine”.

L’AMORE

L’amore: “Mio marito, morto il 1°dicembre 2001, si chiamava Angelo Ferrero: eravamo vicini di casa, ma non ci lasciavano avvicinare. Siamo stati fidanzati quattro anni, il 19 aprile 1952 le nozze: anche mia sorella Caterina si è sposata nella stessa cerimonia. Il pranzo con una decina di parenti, il viaggio di nozze … a Cardè, perché mancavano i soldi! Mio marito ha fatto fino al 1958 il “granatin” a Cardè e io l’aiutavo in negozio, poi ha preso i camion ed era socio di Ramello nella cava di ghiaia. Con la gente mi sono trovata sempre

bene. Angelo era un grande festaiolo e a casa nostra arrivava sempre tanta gente, a tutte le ore!”.

PASTA A DOMICILIO

La vita: “Mi piace vivere qui, perché a Cardè ci conosciamo tutti e ho tanti amici. Le veglie le facevamo nelle stalle, giocavamo a carte, raccontavano storie di masche che spaventavano noi bambini. In cascina arrivava uno di Pinerolo con il “barucin” per vendere i tessuti. Ricordo bene l’arrotino e il “sibrè”, e ricordo che arrivavano due con il cavallo e il carro, e avevano la macchina per fare la pasta sul momento, se davi a loro la farina. Pasta che poi facevamo seccare e la mettevamo appresa nei sacchi, nel solaio, ma si mangiava solo di festa. Davo da mangiare anche le foglie di gelso ai bachi da seta, un lavoro che mi faceva schifo, dove raccoglievo le “baboie” morte …”. Le gioie della vita: “Ho due figli, Delia e Dario, che mi danno tante soddisfazioni. A loro abbiamo insegnato l’importanza del lavoro e dell’onestà. Ho anche quattro nipoti femmine, bravissime … Una volta all’anno pago a loro il pranzo e facciamo una bella festa tutti insieme! Sono una nonna felice”. Il senso della vita: “Non vivo per i soldi. E’ importante essere onesti, io oggi vivo serenamente qui con la pensione, circondata dall’affetto dei miei cari. Mi manca tanto mio marito, ma ho la fortuna di avere il sostegno e il grande affetto della mia famiglia, e spero di non pesare su di loro! Per far durare i matrimoni, ci vanno il rispetto e il dialogo. Alla morte ci penso poco, ma non mi fa paura: sono credente in Dio e nella Madonna, e spero di poter riabbracciare i miei cari”. Il mondo di oggi: “Non mi piace ed è brutto che non c’è il lavoro per i giovani”.

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Soppressi dal parlamento su proposta del Governo per soddisfare le pressanti richieste della CGIL che minacciava un referendum, ora ci si accorge che i voucher erano una strumento che funzionava.

Voucher: serve subito un’ alternativa 2012, per un totale di oltre 380mila giornate di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori. L’abrogazione fa perdere opportunità di lavoro a 50mila giovani studenti, pensionati e cassa integrati impiegati nelle attività stagionali in campagna dove con l’arrivo della primavera sono iniziati i lavori. “Occorre ora individuare una valida alternativa perché, con l’abrogazione della disciplina del voucher, il sistema agricolo è stato doppiamente penalizzato in quanto, se da una parte non si riscontravano nel settore indizi di abnorme e fraudolento utilizzo da dover correggere, dall’al-

tra certamente l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008 ad oggi rischia, in assenza di interventi adeguati, di andare perduto”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “pertanto a fronte dell’abrogazione del voucher diviene indispensabile costruire ex-novo uno strumento che possa rispondere alle stesse esigenze delle imprese e dei lavoratori. Strumento che al pari del voucher semplifichi la burocrazia per l’impresa, sia agile e flessibile rispondendo soprattutto ad un criterio di tempestiva disponibilità all’impiego e dall’altra generi opportunità di integrazione al reddito per giovani studenti, pensionati e cassa integrati in quadro compiuto di garanzie soprattutto assicurative”.

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impiego dei voucher in agricoltura è stato pari ad appena l’1,6% del totale praticamente stabile da cinque anni perché è l’unico settore rimasto praticamente “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati dell’Osservatorio sul lavoro accessorio pubblicato dall’Inps secondo il quale nel 2016 sono stati venduti 134,065 milioni di buoni per il lavoro accessorio con una crescita del 24% sul 2015. In agricoltura sono stati venduti nel 2016 solo 2.210.440 voucher, addirittura in calo rispetto all’anno precedente e piu’ o meno gli stessi del

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GELATE PRIMAVERILI

Urgente la segnalazione dei danni subiti ai Comuni sede dell’azienda agricola

Gelate precoci: le richieste alla Regione

e gelate tardive verificatesi a fine aprile hanno provocato diversi danni sulle colture della provincia. Entrando nel merito i danni maggiori si sono manifestati la prime notte, dove l’abbinamento di vento e temperature basse hanno provocato la disidratazione delle parti verdi; questo tipo di gelata è molto difficile da prevedere e di difficile manifestazione nei nostri areali. Le seconde notti invece si è trattato di gelate di irraggiamento, molto più prevedibili tanto che il settore tecnico tutte le sere emetteva il bollettino tecnico per consigliare i produttori della Provincia. Sono stati utilizzati molti metodi per il contenimento delle gelate tra i quali gli impianti antibrina sotto e sovra chioma, i ventoloni e le candele per diffondere calore. Malgrado le segnalazioni e i metodi contenitivi molti sono stati i danni

riscontrati sul territorio. Forti danni nei vigneti Piemontesi, soprattutto nelle zone di fondovalle e alle viti più giovani e ancora piccole. A causa dell’ampia diffusione di questo fenomeno, che ha interessato le viti in avanzato stadio vegetativo, si sottolinea il fatto che qualsiasi intervento, sia di concimazione o di potatura, è assolutamente prematuro e non utile alla ripresa vegetativa delle viti. L’unica cosa da fare in questo

momento è aspettare che le gemme secondarie, dopo il rialzo delle temperature, germoglino spontaneamente, dopodiché si valuterà, in base alle diverse situazioni, quale sia la pratica migliore da attuare. Nell’ambito delle colture foraggere e cerealicole si evince che le colture sono state particolarmente danneggiate, soprattutto nelle zone del cebano-monregalese in cui le minime hanno raggiunto i 5 gradi sotto lo zero. continua a pag.19

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GELATE PRIMAVERILI Esaminando i raccolti è stato appurato che sia le foraggere che i seminativi hanno accusato gravi danni sui lembi fogliari manifestando arrossamenti diffusi. Sul grano, in detti contesti, probabilmente è ancora precoce prevedere un danno alla spiga in quanto la pianta è ancora in fase di levata, intorno alla fase fenologica di terzo nodo, ma, in considerazione dei preoccupanti arrossamenti diffusi, probabilmente le spighette in formazione non è da escludere che siano state danneggiate e che diventino sterili. In ogni caso il forte stress subito dalle piante avrà sicuramente delle ripercussioni negative sulle produzioni. Anche in pianura, nonostante le temperature siano scese di meno, indicativamente intorno ai meno 2 gradi centigradi, i lembi fogliari del grano hanno subito decolorazioni diffuse, ingiallimenti ed arrossamenti. Anche per il mais la situazione, in taluni contesti, è molto grave; in molti appezzamenti si registrano alte percentuali di piantine imbrunite 30 - 40 - 50%, soprattutto su mais a 4 - 5 foglie seminati indicativamente

Coldiretti ha chiesto alla Regione di anticipare i premi PAC e quelli assicurativi, di aprire i prestiti di conduzione e di concordare una moratoria sui mutui in essere.

verso metà marzo; sui mais seminati dopo o in fase di emergenza non sembrerebbero esserci danni ma un quadro più preciso probabilmente emergerà nelle prossime settimane. Le foraggere, sia erba medica che loietto, hanno subito forti danni e per quel motivo è stato consigliato di procedere a sfalciare. Si registrano anche danni su orzo, soprattutto imbrunimenti a livello di inserzione di spiga nel culmo. Nell’immediato si sconsiglia assolutamente qualsiasi tipo di diserbo ed in considerazione dei fortissimi stress, delle temperature ancora instabili e delle piante an-

cora troppo danneggiate e stressate che probabilmente non sono ancora fisiologicamente disposte ed attive, si consiglia di intervenire nei prossimi giorni, con temperature più miti e stabili, a seconda della gravità del danno con concimi fogliari a base di amminoacidi per cercare, per quanto possibile, di rinvigorire le piante. Le frutticole e le coltivazioni sotto serra anche non sono state risparmiate dalle gelate di fine mese. In alcune zone le fragole sotto serra hanno manifestato fino a 60% in meno di produzione con danni ingenti agli impianti. Anche in pieno campo su molte colture appena seminate come fagiolo, il gelo non ha lasciato scampo alle giovani piantine. Danni anche su impianti di mirtillo. Per il comparto frutticolo i danni maggiori sono stati riscontrati su actinidia con ingenti danni ancora difficili da quantificare. Danni riscontrati su melo, nel gruppo delle rosse specialmente le varietà red delicious, pero, pesche nettarine, albicocche e susine. I danni sono stati riscontrati in grosse zone ma non in maniera uniforme.

ECONOMIA

Il cuneese Giovanni Quaglia eletto presidente della Fondazione Crt

l nuovo presidente della Fondazione CRT è il professor Giovanni Quaglia, che è stato nominato all’unanimità dal Consiglio di Indirizzo riunitosi a Torino. Cuneese, classe 1947, laureato in Lettere, docente di Economia e Direzione delle Imprese presso l’Università degli Studi di Torino, revisore ufficiale dei conti, giornalista pubblicista, il presidente Giovanni Quaglia ha una consolidata esperienza al vertice di società anche quotate, enti, istituzioni, associazioni culturali e organizzazioni non profit. Presidente delle società OGR-CRT, REAM SGR, Autostrada Torino-Savona, il professor Quaglia è stato vicepresidente vicario sia della Fondazione CRT (1994-2000 e 2004-2012) sia della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT (2007-2012). Il mondo agricolo lo ricorda attivo presidente della provincia di Cuneo (quando le province contavano veramente), da sempre attento alle problematiche del mondo produttivo. Nell’intervista che segue, abbiamo

Valle Varaita in collaborazione con la Comunità Montana, dall’altro, per la lavorazione ed il commercio delle carni da allevamento e selvatiche. In tal modo ha voluto dare risposta all’esigenza di preservare il patrimonio naturale della Valle, nonché di fornire un accesso al mercato per gli allevatori ed i cacciatori locali.

chiesto l’illustrazione di un progetto che è stato finanziato dalla Fondazione Crt della quale è presidente da pochi mesi.

Ci parli della GESTALP (Società Cooperativa Agricola a.r.l.) L’azienda Naturale GestAlp è una società agricola cooperativa a.r.l., che svolge una funzione di “cooperativa di comunità”, riunendo non singoli soci, ma Enti di rappresentanza collettiva. GestAlp ha sviluppato un progetto, da un lato, per la manutenzione per 15 anni del verde e dei boschi della

Sono state sviluppate due filiere: ci parli delle carni tipiche La filiera delle carni tipiche è nata per valorizzare l’allevamento zootecnico estensivo e a basso impatto ambientale (allevamenti stanziali che praticano l’alpeggio locale), nonché la risorsa faunistica come elemento socioeconomico, oltre che ecologico e naturalistico (in collaborazione con il Comprensorio Alpino Valle Varaita). Gli allevatori ed i cacciatori della zona possono far confluire in un unico punto le carni che in loco sono lavorate e vendute all’ingrosso o al dettaglio nel punto vendita presente nell’immobile. I tagli pregiati sono commercializzati direttamente ai macellai ed ai ristoratori del Saluzzese.

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ECONOMIA E di quella del legno La filiera del legno è nata per consentire la gestione unitaria dei boschi la cui proprietà è attualmente troppo frazionata per permettere singole utilizzazioni di rilevanza economica. Con l’adozione del Piano Forestale e l’istituzione dell’associazione ForVar si è costituita una unità gestionale che si estende su circa 4.500 ettari di bosco. La programmazione degli interventi sui vent’anni garantisce il rispetto dei cicli di rinnovazione naturale, ma fornisce anche una opportunità di sviluppo socio‐economico. Da dove arrivano le risorse? Per far ciò, era necessario un immobile nel quale far confluire le due attività, che è stato acquistato (con corresponsione di stati di avanzamento ed atto di acquisto finale) dal Fondo Social & Human Purpose – Comparto A, finanziato quasi interamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e gestito da REAM SGR S.p.A. Per la realizzazione del progetto desidero sottolineare l’importante apporto, per le sue competenze manageriali e la profonda conoscenza del settore agricolo, del dott. Antonio Miglio, consigliere di REAM. L’immobile è affittato agli utilizzatori ad un canone calmierato.

Che cos’è REAM SGR S.p.A.? E’ una società di gestione del risparmio specializzata nella gestione di fondi immobiliari, sia a carattere sociale che di mercato. E’ l’unica SGR italiana ad essere partecipata esclusivamente da Fondazioni di Origine Bancaria. Gli azionisti sono le Fondazioni CRT ed

Asti con circa il 30% cadauna, quote minori sono detenute dalla Compagnia di San Paolo, dalle Fondazioni CR Vercelli, CR Alessandria, CR Fossano, Sviluppo e Crescita CRT e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

Avete quindi raggiunto l’obiettivo di mantenere un’attività produttiva in montagna Tali attività consentono di occupare una decina di persone circa della zona, oltre ai soggetti esterni (allevatori e cacciatori in primis) coinvolti nel processo. Inoltre, i dipendenti diretti di GestAlp sono principalmente soggetti che si trovavano in situazioni di disagio sociale (ex carcerati, ex tossicodipendenti o persone che avevano perso la loro occupazione precedente) e che, quindi, sono state recuperate anche sotto questo profilo. Come è organizzato GestAlp? All’interno dell’immobile convivono: 1. l’impianto di produzione di energia elettrica e termica da biomassa legnosa; 2. il laboratorio di trasformazione e lo spaccio per la vendita delle carni. Dalla manutenzione del verde e dei boschi, viene ricavata la materia prima legnosa che va ad alimentare l’impianto che produce energia elettrica (in parte utilizzata ed in parte immessa in rete), nonché l’energia termica (utilizzata dal laboratorio di trasformazione delle carni per le attività necessarie). Con gli scarti di lavorazione vengono prodotti semilavorati (pellet, ecc.) che sono venduti sul mercato. L’Immobile si articola in tre edifici

distinti collegati da tettoie aperte. Edificio A: altezza media di mt 5,80 dove hanno sede i servizi comuni alle filiere, gli uffici amministrativi ed i locali relativi alla filiera delle carni tipiche, locali dalla lavorazione alla vendita nello spaccio aziendale. Capannone B: altezza media di mt 7,00 ove si effettua la prima trasformazione, la cippatura, la cernita degli assortimenti legnosi, il ricovero dei macchinari e degli attrezzi al servizio della filiera legno/foreste. Capannone C: altezza media di mt 7,00 ove sono localizzate le lavorazioni del legname, l’essicazione e dove sono installati i macchinari necessari allo sfruttamento cogenerativo della biomassa prodotta.

Ci faccia ancora un esempio di intervento in provincia di Cuneo Abbiamo finanziato, tanto per stare in tema di iniziative per l’alta montagna, due sportelli IN.RE.TE. (“INiziative e RElazioni sul TErritorio”), a Sampeyre e a Demonte dove attraverso le professionalità del patronato Epaca e di Coldiretti, vengono erogati servizi in zone che più di altre soffrono lo spopolamento e la marginalizzazione delle nostre montagne e le sempre maggiori difficoltà di fruizione dei servizi socio-assistenziali per i pochi che restano, soprattutto over-65. E’ un intervento che evidenzia l’attenzione della Fondazione Crt nei confronti delle realtà in difficoltà. Ovviamente ho approfondito queste due consapevole che rappresentano una piccola parte degli interventi che la Fondazione Crt svolge annualmente in provincia di Cuneo.

ECONOMIA

Fondazione Crc: Il Consiglio Generale ha approvato il Bilancio 2016. Erogazioni a 22 milioni per il 2017

EVISORI E E R PR O

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l Consiglio Generale della Fondazione CRC ha approvato oggi pomeriggio il Bilancio di esercizio 2016 e il Rapporto Annuale 2016. In una situazione di instabilità finanziaria diffusa, da cui deriva un’estrema volatilità dei mercati, il Bilancio 2016 chiude con un utile che sfiora i 34 milioni di euro e consente di destinare all’attività progettuale ed erogativa per il 2017 la somma di 20,4 milioni dall’avanzo di esercizio. A questa quota la Fondazione CRC ha deciso di aggiungere 1,6 milioni, prelevati dal Fondo di stabilizzazione delle erogazioni, per raggiungere una quota erogativa per il 2017 pari a 22 milioni euro. Questo risultato comprende già un

accantonamento prudenziale di 4 milioni di euro a valere sugli investimenti effettuati. I ricavi sono pari a 49,8 milioni di euro, l’ammontare dei dividendi dal

Gruppo UBI rappresenta il 5,2% del totale. La maggior parte dei ricavi realizzati proviene dunque dall’intensa attività di gestione operativa del patrimonio. I costi operativi, pari a 3,9 milioni di euro, sono diminuiti del 12% rispetto al 2015, confermando la particolare attenzione all’efficienza della gestione: i compensi degli Organi scendono del 3%, le spese operative del 5%, le consulenze e collaborazioni esterne del 34%. L’utile consente inoltre di destinare 6,8 milioni di euro alla riserva obbligatoria, 5,1 milioni alla riserva per l’integrità del patrimonio (accantonamento facoltativo, applicato al massimo consentito dalla legge), 904 mila euro al Fondo per il finan-

ECONOMIA ziamento dei Centri Servizi per il Volontariato e 651 mila euro alla Fondazione Con il sud (una quota dei quali va direttamente al Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile), sulla base degli accordi nazionali vigenti. Il patrimonio netto della Fondazione al 31 dicembre 2016 è pari a 1,303 miliardi di euro: il valore è diminuito rispetto all’esercizio precedente per effetto dell’avvicinamento del valore contabile delle azioni UBI Banca in portafoglio al valore di mercato. Nel corso del 2016, la Fondazione ha deliberato risorse pari a 21,6 milioni di euro a favore del territorio, distribuite tra Progetti promossi dalla Fondazione (28,7%), contributi a terzi (Bandi per il 34,8% e Sessioni erogative per 26,2%) e impegni pluriennali (10,3%). A questi vanno sommati quasi 4 milioni di euro destinati al Fondo nazionale per il contrasto alla povertà educativa minorile, iniziativa di sistema organizzata con ACRI, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Terzo Settore.

Il Bilancio della Fondazione CRC chiude con 34 milioni di euro di utili.La quota erogativa del 2017 è di 22 milioni di euro. Diminuiti i compensi degli organi. Scendono del 5% le spese operative e del 34% le consulenze e le collaborazioni esterne. Motore di sviluppo nel momento in cui gli Enti pubblici sono in difficoltà Nello stesso periodo, sono stati versati agli Enti del territorio 19,4 milioni di euro, a fronte delle rendi-

contazioni su iniziative concluse o in corso di svolgimento. Il Consiglio Generale ha inoltre approvato il Rapporto Annuale 2016, documento che descrive e analizza quanto realizzato nel corso del 2016 dalla Fondazione CRC. Il presidente Giandomenico Genta (nella foto a pag.22): “Il Bilancio 2016 della Fondazione CRC è la fotografia di un’istituzione in salute: la quota erogativa 2017 sale a 22 milioni di euro, in un periodo in cui le esigenze del territorio crescono, e contemporaneamente la Fondazione riduce sensibilmente i costi, tanto che quelli degli Organi per la prima volta scendono sotto la soglia del milione di euro”. “Chiuso l’esercizio 2016, siamo ora impegnati nell’elaborazione del Piano pluriennale 2018-2021 consapevoli, come gli attori del territorio ci ricordano quotidianamente, del ruolo fondamentale che gioca questa istituzione per lo sviluppo futuro della provincia di Cuneo”. Il Bilancio 2016 è online sul sito della Fondazione CRC all’indirizzo www.fondazionecrc.it .

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ECONOMIA AGROALIMENTARE

I “Vitelloni Piemontesi della coscia” sono stati iscritti nel Registro UE delle IGP

“P

oter offrire al consumatore un prodotto eccellente dal punto di vista organolettico, ricco di storia ed espressione di un determinato territorio, con il riconoscimento e la certificazione della UE, non potrà che dare nuovi impulsi e aprire nuovi orizzonti. A tutti gli allevatori il compito, e la soddisfazione, di sfruttare questo strumento nel migliore dei modi”. Con queste parole, Carlo Gabetti (nella foto) appena confermato Presidente del Coalvi, l’ente proponente l’IGP “Vitelloni Piemontesi della coscia”, saluta l’avvenuta iscrizione nel registro delle denominazioni di origine protetta e delle indicazioni geografiche protette da parte dell’Unione Europea avvenuta il 20 aprile 2017. Un traguardo ambizioso, raggiunto superando moltissime difficoltà ma che, grazie all’aiuto di tutti coloro che hanno a cuore la zootecnia di qualità, di cui la razza bovina Piemontese da sempre è paladina, si è finalmente concretizzato. A questo proposito prosegue Gabetti - mi corre l’obbligo di ringraziare ancora una volta i funzionari del Coalvi che con caparbietà

hanno portato a termine il compito affidatogli, l’Anaborapi e le associazioni degli allevatori del Piemonte che non hanno mai fatto mancare il loro supporto tecnico, la Federazione Coldiretti che ha messo a disposizione la sua esperienza nazionale ed europea in merito ai prodotti di qualità. Penso che questo traguardo rappresenti un riconoscimento morale a quegli allevatori che in questi anni - superando anche momenti drammatici - con il loro lavoro hanno continuato ad allevare, credendoci, la nostra razza autoctona. Una sorta di medaglia al valore! Il mio pensiero - conclude Gabetti - è rivolto soprattutto ai giovani allevatori che decidono di restare in azienda. Oggi questi giovani possono

avere uno strumento in più per programmare con maggiori certezze il futuro delle proprie aziende. Il mondo dell’allevamento della Razza Piemontese è una realtà fondamentale per l’economia del Piemonte. Con oltre 300.000 capi allevati e circa 5.000 allevamenti in Piemonte assicura una PLV superiore ai 500 milioni di euro. Considerando poi l’intera filiera comprendente la logistica, i macchinari, la mangimistica, la macellazione e il sezionamento, il fatturato generato supera il miliardo di euro. Oggi il 60% della Razza Piemontese è allevato nella provincia di Cuneo, mentre il restante 40% è allevato nelle province di Torino, Asti, Alessandria Vercelli e Novara. Gli allevamenti che caratterizzano la razza bovina Piemontese sono ancora di piccola e media dimensione ed assicurano un presidio del territorio fondamentale alla salvaguardia dell’equilibrio ambientale. Quasi 30.000 capi di Razza Piemontese salgono ancora, ogni anno, agli alpeggi, svolgendo in tal modo un prezioso servizio di tutela ambientale gratuita di cui beneficia tutta la comunità.

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ECONOMIA AGROALIMENTARE

Un anno di consolidamento e di soddisfazioni per la Co&Co

l 2016 è stato un anno di consolidamento dell’assetto operativo della Cooperativa ed anche di ulteriore sviluppo del fatturato. L’attività della Co&Co si è concentrata per la quasi totalità sull’attività di commercializzazione del prodotto dei Soci in direzione dei grossisti e macellatori per quanto riguarda i bovini vivi, in direzione del dettaglio tradizionale e del comparto Horeca – e questa è una importante novità del 2016 - per quanto riguarda le mezzene, i tagli, la carne porzionata, la carne trasformata e alcune referenze di supporto e completamento a queste attività principali. In termini di prospettive, il presidente Carlo Gabetti ritiene che “sarebbe bene controbattere le ipocrisie che gravitano attorno al mondo delle carni rosse, con una corretta informazione del consumatore e che sarà questo uno dei compiti che la maggiore Cooperativa zootecnica del Piemonte dovrà focalizzare nei prossimi anni, facendosi interprete e fulcro di proposte concrete, in stretta sinergia con il Consorzio di Tutela della Razza Piemontese, affinché si pongano in essere iniziative di comunicazione che riescano a mantenere alta la domanda di carne bovina di qualità ed evitare così una contrazione dei prezzi dei bovini da ingrasso”. Un’analisi fedele della situazione, ci ricorda il vicepresidente Carlo Van-

zetti, “Deve mettere in evidenza che l’attività della Co&Co ha prodotto una crescita del fatturato, ancor più meritevole se messa in relazione con i dati del calo dei consumi. La crescita del fatturato è figlia di un consolidamento dell’attività commerciale svolta nei confronti dei clienti abituali, grossisti e macellatori che a loro volta servono soprattutto le grandi catene della GDO o le grandi mense collettive. Ma la crescita del fatturato è anche figlia dell’esplorazione di nuovi canali di vendita, che hanno creato l’opportunità di sviluppare fatturato in direzione dei punti vendita del dettaglio tradizionale e del cosiddetto canale Horeca (Hotel-restaurant-catering), sia direttamente, sia attraverso grossisti specializzati. Il tutto utilizzando, nella maggior parte dei casi, il marchio Coalvi inteso sia come garanzia della qualità del prodotto sia come strumento di valorizzazione dell’immagine”. “Questa strategia commerciale – racconta il direttore Giorgio Marega - ha

contribuito ad ottenere nel 2016 una diversificazione della clientela, uno degli obiettivi della Co&Co già dichiarati nella scorsa Assemblea, resa possibile dall’attività svolta dal personale assunto a partire dal mese di settembre che opera su tutto il territorio nazionale per la vendita diretta di carne e prodotti di accompagnamento alla carne rossa”. Il 2016 è stato poi un anno fondamentale sotto il punto di vista dell’assetto finanziario della Cooperativa. Infatti a partire dal 1° gennaio sono state rese operative le indicazioni della precedente Assemblea per cui si è cominciato il processo di capitalizzazione della Cooperativa in ragione di 9 euro a capo per i bovini da carne e 3 euro a capo per i bovini di razze da latte. Questo ha prodotto una capitalizzazione di 103.000 euro nel 2016, così che la Cooperativa ha assunto sempre maggiore stabilità con l’aumento del patrimonio netto e del fondo rischi a garanzia dell’attività svolta. “Parallelamente, anche grazie al nuovo programma informatico, è stato altresì possibile – sottolinea il responsabile commerciale Marco Rubinetti - portare i pagamenti nei confronti di tutti i conferenti a 14 giorni dall’emissione fattura. In questo modo sono quasi spariti i pagamenti tramite assegno (solo pochissimi al mese) a beneficio di pagamenti programmati e regolari tramite bonifico bancario”.

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ECONOMIA AGROALIMENTARE

A Racconigi si è parlato di “La terra e l’agricoltura simbiotica” Nella splendida cornice della “Sala da pranzo” del Castello Reale di Racconigi si è svolto, giovedì 20 aprile il convegno “La terra e l’agricoltura simbiotica” evento interclub organizzato dal Lions Club Scarnafigi Piana del Varaita e dal locale Lions Club Racconigi. La relazione è stata tenuta dal Dr. Sergio Capaldo veterinario ed agronomo, tra i fondatori del consorzio LA GRANDA attualmente impegnato a tempo pieno per sviluppare l’associazione e promuovere la piemontese nel mondo, collabora con Slow Food e segue altri Presidi che tutelano razze autoctone, responsabile della qualità della carne per tutti gli Eataly d’Italia. Nel suo intervento Sergio Capaldo ha affermato che l’agricoltura simbiotica è un miglioramento, è un’evoluzione ormai necessaria per rendere le pratiche agricole più sostenibili sotto il punto di vista economico e per salvaguardare l’ambiente e la salute dell’uomo. L’agricoltura simbiotica ha come primo punto cardine l’utilizzo delle micorrize. Recenti studi hanno confermato che inoculando nel terreno dei composti microbici le radici si sviluppano molto di più con conseguenti risultati anche per i frutti della terra e poi per l’uomo. Il nome simbiotico indica proprio questo profondo legame di simbiosi che si trova in natura. La scommessa è quella di fare in modo che venga sviluppata tra gli agricoltori della nostra

pianura questo nuovo modo di coltivare la terra che avrà positive conseguenze sull’allevamento del bestiame che godrà di una alimentazione naturale, sulla coltivazione di frutta e ortaggi e di conseguenza sull’uomo che potrà cibarsi di prodotti genuini e naturali. E’ intervenuto successivamente il Prof. Giusto Giovannetti, direttore scientifico del CCS Aosta, che ha spiegato che il brevetto consente di migliorare le condizioni di crescita e di sviluppo delle piante destinate all’alimentazione umana ed animale “per incrementare la quantità di sostanze antiossidanti, ridurre la quantità di sostanze cancerogene, micotossine e nitrati accumulati nelle piante ed aumentare la qualità degli alimenti in funzione della tutela della salute del consumatore”. Le piante, per assorbire dal terreno le sostanze nutritive necessarie per vivere, hanno bisogno dei microrganismi della rizosfera che cooperano con l’apparato radicale. La radice delle piante stabilisce unioni simbiotiche con i funghi micorrizici e collaborazioni con batteri, attinomiceti e funghi saprofiti, che coadiuvano la funzione di assorbimento delle sostanze nutritive e del l’acqua dal terreno; essi amplificano le capacità esplorative della radice di circa 600/800 volte, moltiplicando la normale estensione dell’apparato radicale, cambiando anche la fisiologia della pianta stessa.

ECONOMIA AGROALIMENTARE

Compral latte punta ai 50 milioni di fatturato

latea affollata venerdì 21 aprile al Giardino dei Tigli di Cussanio per l’assemblea della cooperativa Compral latte chiamata ad approvare il bilancio 2016 e fare il punto sulla filiera del latte piemontese consolidata con Inalpi e Ferrero. Tortalla ha sottolineato i dati di crescita sia della base sociale (250 soci di cui 16 nuovi) che del fatturato (40 milioni di euro circa, con proiezione verso i 50). “Questo modello di filiera definito una bandiera del Piemonte agricolo e che tanti ci invidiano - ha detto il presidente Raffaele Tortalla - ha visto i nostri allevatori migliorarsi anno dopo anno, segno di una disponibilità a farsi carico di tutti gli adempimenti in materia sanitaria, di benessere animale e qualitativi che in altre realtà non sono richiesti”. Rispetto al tema del prezzo del latte, è stato ribadito che “l’indice ha dimostrato di essere un buon regolatore, assicurando la remunerazione dei produttori”. Il presidente Arap Roberto Chialva ha richiamato con soddisfazione il

Raffaele Tortalla

Bartolomeo Bovetti

successo della filiera, dichiarando la vicinanza del sistema allevatoriale alla cooperativa: “Il fatto stesso che siano i nostri tecnici e impiegati a seguire quotidianamente i produttori dando

loro l’assistenza, è la riprova di un impegno che ci vede camminare insieme per i nuovi obiettivi”. In questa direzione, è da segnalare lo sviluppo della piattaforma web che mette in rete tutti gli allevatori Compral con una banca dati accessibile da ogni azienda. Le news tecniche e informative ai singoli allevatori verranno trasmesse anche dai trasportatori che ogni giorno raccolgono il latte. Delia Revelli presidente di Coldiretti Cuneo, assente per inderogabili impegni, ha fatto giungere all’assemblea di Compral latte un messaggio di grande compiacimento per il lavoro svolto mentre Bruno Rivarossa delegato confederale ha evidenziato che il risultato economico raggiunto è stato di gran lunga superiore alle aspettative con una ricaduta positiva non solo sui soci, ma su tutto il comparto. Infine il bilancio, illustrato dal direttore Compral Bartolomeo Bovetti, che oltre alla crescita del fatturato vede consolidarsi il patrimonio netto attivo (300 mila euro) e registra un utile di 112 mila euro, destinati alla riserva.

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Sapori e profumi della valle d’òc

FIERA DEGLI ACCIUGAI DELLA VALLE MAIRA

2/3/4 GIUGNO 2017 - DRONERO 28

VITIVINICOLO REGISTRI DEMATERIALIZZATI – PIU’ TEMPO PER ADEGUARSI AL SISTEMA

Per quanto riguarda l’introduzione del nuovo sistema telematizzato per la tenuta dei registri, il Ministero ha accolto la richiesta di Coldiretti di adeguare i tempi di inizio obbligatorio, estendendo il periodo di accompagnamento (la decorrenza dell’obbligo) dal 30 aprile al 30 giugno. L’Organizzazione ha ribadito la necessità di mettere mano alle disposizioni: introdurre migliorie di gestione dei dati ( telematizzazione anche delle comunicazioni e delle dichiarazioni con gli ODC, la PA), eliminare o ridurre annotazioni superflue o ridondanti, soprattutto in relazione alle aziende che vinificano uve direttamente prodotte e per le quali sono assoggettate a controlli e registrazioni nella fase agricola. Per primo è importante che i produttori non indugino e che se ancora non l’hanno fatto, si accreditino e quindi si iscrivano al SIAN (il sistema nazionale che gestisce l’informatizzazione), dopo di ché dovranno decidere se utilizzare il programma nazionale “on line” per la tenuta del registro di cantina, oppure utilizzare un software privato aziendale a monte, oppure ancora affidare a terzi la tenuta della contabilità.

PROPOSTA MODIFICA AL DISCIPLINARE DELL’ASTI

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 85 dell’11 aprile 2017, è stata pubblicata la proposta di modifica al disciplinare per l’Asti che al tradizionale gusto introduce le tipologie meno dolci. Eventuali osservazioni e ricorsi saranno ricevibili nei successivi 60 giorni dalla pubblicazione. Terminato questo periodo sarà definitivamente pubblicato in GU il nuovo Decreto con annesso disciplinare. Le versioni prossimamente producibili, comprese annata 2017, vanno dall’extra sec al dolce. Nessuna possibilità di confusione con altri spumanti italiani poiché si è voluto inserire un paragrafo che prevede di riportare in etichetta le indicazioni dei tenori zuccherini non sulla stessa riga della denominazione. Le indicazioni devono figurare con caratteri di tipo diverso e con dimensioni non superiori a quelli utilizzati per la denominazione. Non temano i produttori di altre regioni: non si vuole plagiare marchi esistenti né scimmiottare i nomi che fanno rima con “secco”.

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ualche mese fa ho ritirato l’auto nuova e durante il PRIMO viaggio di ritorno dalla clinica verso casa, in autostrada, ho ricevuto una bella pietruzza sul parabrezza. Penso che tu possa comprendere la mia rabbia. Ho telefonato subito alla segretaria della Clinica che si occupa di queste faccende chiedendole di prenotarmi un appuntamento presso una filiale di una nota catena che ripara i vetri auto. Ed ecco che è avvenuto l’inaspettato. Ho ricevuto dopo pochi minuti una mail che mi confermava l’arrivo di un tecnico presso la mia clinica il giorno successivo. Il giorno dopo, puntuale, si è presentato un tecnico che ha riparato il parabrezza in loco e mi ha rilasciato un foglio di garanzia che attestava la messa in sicurezza del vetro. Non ho dovuto pagare nulla perchè si sono occupati loro di contattare la mia assicurazione per la polizza cristalli. Unico disagio per il sottoscritto dover consegnare le chiavi al tecnico (30 secondi) e firmare il foglio della garanzia (altri 30 secondi). Vetro riparato con una telefonata alla mia segretaria ed un minuto di tempo perso. Questa esperienza mi ha fatto pensare a come vari tipi di aziende possano oggi rendere agevole la vita ai loro clienti. Probabilmente un tempo avrei dovuto chiamare un carrozziere fissando un appuntamento, recarmi all’appuntamento per far vedere il danno al vetro e sentirmi dire che dovevo contattare la mia assicurazione per aprire il sinistro (o qualcosa del genere). A quel punto, dopo minuti e minuti di attesa con il call-center, avrei

dovuto attendere l’ok dell’assicurazione che avrebbe a sua volta dovuto attenderlo dal perito per poi dare io l’ok al carrozziere che, non avendo la tecnologia per riparare il parabrezza, avrebbe dovuto ordinarne uno nuovo. A quel punto avremmo tutti atteso l’arrivo del pezzo di ricambio per poi dover portare nuovamente l’auto in carrozzeria, farmi venire a prendere da qualcuno e farmici riportare per andarla a ritirare... UN INCUBO!!! Oltre che un’immensa perdita di tempo. Soprattutto per chi, come me, lavora sempre. Anche l’esperienza di chi deve affrontare una riabilitazione su impianti può riverlarsi un incubo. Sento spesso storie di pazienti che vengono

sottoposti per mesi o addirittura anni a trattamenti che non giungono mai ad una soluzione definitiva. Noi crediamo che oggi una struttura odontoiatrica all’avanguardia debba fornire tutti i servizi che servono al paziente per poter arrivare a riavere i suoi denti fissi in un tempo ragionevolmente breve e senza perdite di tempo e disagi aggiuntivi. Quando entri in studio devi trovare TUTTO CIO CHE SERVE per la tua riabilitazione implantare senza dover più uscire dallo studio e senza dover impegnare forze mentali o perdere tempo. Tu già paghi e ti sottoponi alle cure: basta e avanza! Ecco allora che in una struttura moderna, come quella che gestiamo io e Stefano, tutti gli esami diagnostici

necessari verranno eseguiti in studio, dalla panoramica (se serve!!), alla TAC, agli esami del sangue e via dicendo. L’intervento verrà eseguito da un chirurgo esperto che lavora sempre dentro lo studio (e magari come nel nostro caso ne è il titolare!!) con l’aiuto di un team esperto di assistenti e con il supporto di un medico anestesista che farà in modo che la tua esperienza chirurgica sia assolutamente indolore e atraumatica. E questo vale anche per quelli che, diciamocelo chiaro, se la fanno sotto alla sola idea di andare dal dentista! Nelle ore dopo l’intervento sarai assistito all’interno della struttura in una saletta dedicata solo a te, non in sala d’attesa davanti a cento persone che passano, e dopo 4/5 ore avrai i tuoi denti fissi provvisori e potrai tornartene a casa senza alcun dolore con una precisa programmazione di tutti gli appuntamenti successivi. Inoltre lo studio sarà aperto nei giorni successivi anche sabato e domenica per poterti assistere in caso di necessità. BEH DIREI CHE OGGI LE COSE SONO MOLTO PIU’ SEMPLICI RISPETTO AL PASSATO, NON TROVI??? Federico

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CONSULENZA AGRONOMICA

A cura dei tecnici dell’Agenzia 4A di Coldiretti Cuneo

Interventi agronomici del mese

no sguardo alle coltivazioni del territorio mese per mese a cura dei tecnici dell’ Agenzia 4 A di Coldiretti Cuneo. Mese caratterizzato da instabilità climatica ma con temperature in media o poco al di sopra del periodo. Nel dettaglio: CEREALI: Su grano, in presenza di condizioni climatiche avverse, a spigatura avvenuta, posizionare fungicidi specifici per il controllo delle malattie fungine quali fusariosi e septoria. Monitorare gli appezzamenti e verificare eventuali deleterie presenze di insetti quali cimici, afidi e lema ed in caso di presenza sopra soglia consigliata dal tecnico, intervenire con insettici-

In ottemperanza a quanto disposto dal decreto 22 gennaio 2014 (PAN) punto A.7.2 Difesa integrata obbligatoria di specifici. Anche su orzo, in presenza di condizioni climatiche avverse (nel rispetto dei giorni di carenza) posizionare fungicidi specifici per il controllo dell’elmintosporiosi e valutare la presenza di afidi e lema come per il frumento. Su soia in presenza di favorevoli condizioni pedo-climatiche procedere con le semine e a seconda delle malerbe potenzialmente infestanti posizionare diserbi di preemergenza, post-emergenza precoce e post-emergenza. Procedere anche con le semine del mais. Con presenza

accertata di insetti terricoli (elateridi, diabrotica), impiegare seme di mais conciato con insetticidi o impiegare geodisinfestanti da posizionarsi nel solco di semina mediante i microgranulatori. Valutare la presenza di corvidi ed eventualmente impiegare seme di mais conciato con repellenti per uccelli. A seconda delle malerbe potenzialmente infestanti posizionare eventuali diserbi di pre emergenza, post emergenza precoce o di post emergenza. Monitorare con attenzione gli appezzamenti di mais ed in presenza di tripidi o nottue terricole intervenire con insetticidi specifici. Anche per il girasole procede con le semine con relativi posizionamenti di diserbi di pre emergenza o di post emergenza. FRAGOLA e PICCOLI FRUTTI: Su mirtillo si consigliano interventi anti botritici in fioritura. Consigliati interventi a base di rame su lampone

Controlli funzionali: macchine distributrici di fitofarmaci

Il Controllo funzionale è obbligatorio per tutte le tipologie di macchine distributrici di prodotti fitosanitari, ad esclusione unicamente delle spalleggiate senza motore e delle motorizzate senza ventilatore. Con il meccanismo della prenotazione attualmente le aziende hanno la possibilità ancora di adempiere all’ obbligo del controllo funzionale imposto dal PAN malgrado le tempistiche e la scadenza del 26 novembre 2016 sia già passata. Ricordiamo a tutte le aziende che non hanno ancora fatto controllare le proprie macchine distributrici di prodotti fitosanitari di provvedere nel minor tempo possibile a formalizzare la prenotazione presso un centro autorizzato dalla Regione Piemonte. Il modulo potrà essere rilasciato esclusivamente dal centro e dovrà essere firmato e timbrato dal centro stesso. Questo modulo, ovviamente per chi non avesse adempiuto al compito del controllo funzionale, dovrà essere conservato in Azienda ed in caso di controllo mostrato all’ Autorità Competente; allo stesso tempo l’ agricoltore dovrà portare e sottoporre le macchine al controllo funzionale entro la data stabilita sulla prenotazione. Per maggiori dettagli invitiamo a rileggere gli articoli specifici del mese di febbraio e marzo del Coltivatore Cuneese. NOVITÀ 2017

di Chiabrando Daniele

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CONSULENZA AGRONOMICA per la gestione delle malattie funginee sui nuovi tralci degli impianti rifiorenti. Sulle produzioni unifere, monitorare la presenza di antonomo sui boccioli fiorali. Prima della fioritura del rovo si consigliano interventi per la gestione dell’eriofide, continuando a monitorare la presenza degli afidi sui nuovi tralci. Terminati i trapianti della fragola rifiorente, si consigliano trattamenti per la gestione di oidio e antracnosi e si consiglia di monitorare la presenza degli acari. Su fragola unifera monitorare la presenza degli afidi sia sui tralci fiorali che sulle giovani foglie delle piante. Continuare a mantenere la copertura anti oidica ed impostare copertura contro la botrite nella fase di fioritura. Si consigliano interventi con concimi fogliari per aiutare la fioritura soprattutto con boro per l’allegagione e il calcio per la consistenza del frutticino. FRUTTA: Valutati i danni da freddo nei frutteti iniziare a diradare i frutticini nei frutteti non danneggiati. Si consiglia di continuare con la difesa preventiva dalle principali malattie

fungine intervenendo prima delle piogge e monitorare con attenzione l’eventuale presenza di lepidotteri carpofagi su tutte le specie. NOCCIOLO e CASTAGNO: Su castagno continuare a monitorare la presenza degli scolitidi con le trappole attrattive con alcool. Su nocciolo monitorare la migrazione dell’eriofide ed eventualmente mantenere la copertura con zolfo. Nelle aree dove la vegetazione è più rigogliosa e sviluppata prevedere un primo intervento a base di rame per la prevenzione della batteriosi. Controllare la presenza degli insetti sulla vegetazione e darne comunicazione ai tecnici di riferimento. ORTICOLE: Incominciano i primi trapianti di pomodori, peperoni e melanzane sotto tunnel: fare attenzione a non eccedere nelle irrigazioni sulle giovani piantine per evitare marciumi radicali. Effettuare le sarchiature su aglio per favorire l’arieggiamento delle radici e nello stesso tempo per effettuare il diserbo meccanico ed effettuare i

primi trattamenti insetticidi contro la mosca. Su zucchini in tunnel intervenire contro gli afidi prima di entrare in raccolta (attenzione al tempo di carenza) e per il mal bianco con zolfo. Effettuare le ultime concimazioni e provvedere alla rincalzatura dei piselli; in caso di clima secco effettuare le irrigazioni, molto importanti in fase di fioritura-ingrossamento del baccello. Per le semine delle patate evitare di utilizzare tuberi con evidenti marciumi e/o difetti causati da problemi fitosanitari; Sistemare il terreno in modo da evitare ristagni idrici deleteri per la coltura.

VITE: Iniziano i lavori stagionali di

pulizia del sottofila e di trinciatura del sovescio tra i filari. Nelle zone precoci iniziare spollonare e “sfemminellare” i tralci. Verranno consigliati i primi trattamenti per il controllo della peronospora e dell’ oidio a seconda del meteo del mese.

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Presentata a Saluzzo la nuova varietà di kiwi resistente alla batteriosi

i chiama Green Angel è il nome augurale della nuova selezione di actinidia resistente a Psa presentata giovedì 20 aprile a Saluzzo, nel cuore del Piemonte frutticolo. Costitutore della nuova varietà è Dario Miretti, titolare degli omonimi Vivai in regione Paschere a Saluzzo. Green Angel si presenta come una mutazione genetica spontanea e stabile del kiwi Hayward, ma con una tipologia di pianta completamente diversa, apparato radicale ridotto, tronco di minore diametro, rami corti con interno di ravvicinati, foglie più piccole. Il frutto è analogo ad Hayward, ma con contenuti di zuccheri e sostanza secca più elevati grazie alla migliore esposizione ai raggi solari per l’apparato fogliare più contenuto. Data la maggiore tolleranza a Psa, Green Angel necessita di mino-

ri trattamenti, con evidenti vantaggi dal punto di vista fitosanitario. La mutazione genetica naturale della nuova varietà è stata osservata e seguita con attenzione dopo l’esplosione della batteriosi (Psa) nell’areale Saluzzese, dal 2011 in poi. Pur essendo inserita in un contesto

di frutteto attaccato dalla malattia, tale pianta ha dimostrato fin da subito una tolleranza alla patologia significativamente maggiore rispetto ad Hayward, suscitando un crescente interesse. In pieno clima di emergenza Psa, Miretti ha predisposto l’avvio della

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FRUTTICOLTURA sperimentazione, dapprima generando nuove piantine dalla pianta madre in collaborazione con il Laboratorio Venturi di Cesena e quindi affidandole ai tecnici del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino. Qui, nella sede di Grugliasco, sotto la guida del dottor Matteo Monchiero di Ant-Net srl, sono state condotte due prove nel 2015 e due nel 2016. Il protocollo sperimentale ha confermato le caratteristiche di resistenza e tolleranza della varietà, inizialmente denominata CM2018. Conclusa questa fase, il costitutore Miretti ha avviato la procedura per la registrazione del brevetto, battezzando il nuovo marchio Green Angel.

Sperimentazione effettuata per valutare la tolleranza nei confronti di Psa

Per valutare la tolleranza della nuova selezione della cv Hayward, denominata CM2018, nei confronti di Pseudomonas syringae pv. acti-

nidiae (PSA), agente del cancro batterico del Kiwi, sono state condotte due prove nel 2015 e due nel 2016 a Grugliasco. L’obiettivo della sperimentazione, effettuata in parte in ambiente protetto e in parte all’aperto, su piante in vaso, è stato quello di verificare la tolleranza della nuova selezione, messa a confronto con varietà il cui comportamento verso la malattia è già noto. Le piante, divise in gruppi, sono state inoculate artificialmente con una miscela di ceppi del batterio isolati da frutteti piemontesi. Sulle piante più sensibili, i primi sintomi sono comparsi dopo 5 giorni. In entrambe le annate, il rilevamento dei dati è stato eseguito a partire dalla comparsa dei primi sintomi sulle foglie ed è proseguito fino a luglio, valutando la percentuale di superficie fogliare colpita e di foglie colpite su 10 foglie per parcella, nelle prime fasi di sviluppo, e su 20 foglie nelle fasi successive. L’inoculazione artificiale, nelle condizioni delle prove, con elevata

umidità e piovosità abbondante durante i mesi di aprile, maggio e giugno, ha favorito lo sviluppo della malattia su tutte le varietà saggiate. In tutte le prove effettuate, le piante della nuova selezione, pur presentando i sintomi della malattia, sono quelle che hanno manifestato la migliore tolleranza nei confronti di PSA, in particolare quelle messe a dimora nel 2016, più vigorose rispetto a quelle saggiate l’anno precedente. Nelle condizioni di campo, invece, le piante della nuova selezione continuano a non mostrare alcun sintomo della malattia, nonostante convivano da anni con piante sensibili alla malattia.

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CONSORZI DI DIFESA

Condifesa: Bilancio in attivo e modifiche statutarie

i sono concluse le assemblee parziali dei Soci del Condifesa ad Alba, Cuneo e Lagnasco con la nomina dei Delegati che hanno partecipato all’assemblea generale ordinaria e straordinaria svoltasi a Cuneo lo scorso 11 marzo per l’approvazione delle modifiche statutarie, del regolamento interno e del consuntivo anno 2016. Approvate le seguenti modifiche statutarie: 1. Variazione della Ragione sociale – è stata abbreviata la ragione sociale in CONDIFESA CUNEO seguendo le disposizioni della nostra Associazione nazionale che aggrega oltre 65 Condifesa in Italia; 2. Ampliamento della territorialità in cui il Condifesa Cuneo può operare; 3. Possibilità di riduzione del numero dei Consiglieri dalle prossime elezioni;

Michele Quaglia Presidente Condifesa

4. Cancellazione dagli Organi sociali i Probiviri – sostituito con il Collegio arbitrale da costituirsi in caso d necessità, come in tutte le società di capitali; 5. Inserimento articoli per la nuova gestione dei Fondi Mutualistici che saranno attivati appena la normativa li preveda; 6. Variazione del termine di scadenza del Consozio – si passa dal 2020 al 2050.

Con l’assemblea ordinaria i Delegati hanno modificato il Regolamento interno, previsto dall’art. 21 dello Statuto sociale, inserendo la nuova documentazione che i Soci debbono presentare al Condifesa (Fascicolo aziendale, PAI, DURC). E’ stata variata la data dell’accettazione delle dimissioni da parte Soci dal Condifesa. I Soci che intendono recedere devono darne comunicazione al Condifesa entro il 30 Novembre di ogni anno per l’anno successivo. Il Bilancio ha chiuso con un leggero utile di €. 6.424,22 mentre lo Stato Patrimoniale pareggia su €. 25.435.533 Il Patrimonio netto al 31/12/2016 ammonta a €. 1.973.470 al netto del risultato del corrente esercizio. Il Condifesa Cuneo nel 2016 si è convenzionato con venti Compagnie di assicurazione a cui hanno aderito nr. 2930

CONSORZI DI DIFESA Soci con 7196 certificati di assicurazione collegati alle polizze sottoscritte dal Condifesa per un valore, al netto delle riduzioni:

Prodotti

Numero certificati

• di €. 223.024.801 con una produzione vegetale assicurata di Q.li 5.841.848 su una superficie di Ha. 23.612,13;

Valore assicurato

Premio pagato

• di €. 1.144.829 per una produzione zootecnica di 1.144.829 capi e una copertura con strutture (serre e reti antigrandine) di Ha. 1.333,43.

Contributo U.E. F.S.N.

Risarcimenti Compagnie

VEGETALI

4.719

144.283.895

17.350.205

9.988.981

20.541.894

UVA DA VINO

1.342

43.322.411

3.222.304

1.552.842

1.614.467

STRUTTURE

399

23.743.154

223.339

104.860

82.546

ZOOTECNIA (1)

417

11.675.341

253.017

126.480

206.437

6.877

223.024.801

21.048.865

11.773.163

22.445.344

Totali

L’importo dei premi pagati alle Compagnie di assicurazione è stato di €. 21.048.865, mentre le Compagnie hanno rimborsato risarcimenti

Agente di zona: Flavio Busso Cell: 338.9870643 E-mail: flaviobusso@eurotunnelsrl.it

danni alle Aziende agricole per oltre 22 milioni di €uro. Il Condifesa per poter pagare i premi ha attivato linee di credito con la

Ubi Banca per €. 23.800.000 sostenendo oneri finanziari per oltre 200 mila euro. Per l’anno 2017 il Condifesa Cu-

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CONSORZI DI DIFESA neo si è convenzionato con tutte le Compagnie di assicurazioni che operano sul territorio e le assunzioni di rischio sono iniziate ad inizio marzo 2017 al fine di poter dare le coperture anche per il rischio gelo. L’assemblea dei Soci in data 11 Marzo 2017 ha approvato anche le quote consortili per la copertura dei costi di gestione del Condifesa. 1. Quota di ammissione unatantum di €. 50,00 (Capitale Sociale) per le nuove adesioni al Condifesa ad esclusione dei subentri; 2. Quota fissa di €. 25,00 per tutti gli associati di cui €. 4,00 per l’abbonamento del Notiziario Condifesa Cuneese; 3. Quota variabile a seconda delle produzioni assicurate: a) Quota variabile 0,35 % per tutti i Vegetali b) Quota variabile 0,10 % per le Strutture c) Quota variabile 0,06 % per la Zootecnia Fissando un massimo per le quote

variabili di €. 2.000,00 ed un minimo di €. 10,00. L’assemblea ha deciso di mantenere il prelievo per incrementare il Fondo rischi con una trattenuta dello 0,2% La scadenza dei pagamenti, fissata dal Consiglio di amministrazione, è tassativa per tutti gli associati e coloro che omettono il pagamento entro le scadenze, stabilite dal Consiglio di amministrazione, saranno soggetti all’ applicazione degli interessi di mora in base al DLGS 9 novembre 2012, n. 192.

Contribuzione pubblica

In merito alla contribuzione pubblica, il Piano assicurativo nazionale decretato dal Ministero delle Politiche agricole per l’anno 2017 stabilisce il contributo delle polizze agevolate con soglia fino al 65% della spesa ammessa e per le polizze senza soglia (strutture, impianti, smaltimento carcasse) fino al 50% sempre della spesa ammessa. Per quanto riguarda il settore

zootecnico, la Regione Piemonte concede un ulteriore contributo oltre a quello del Fondo di solidarietà nazionale ( 50%), a copertura dei costi assicurativi per rimozione carcasse fino al 50% e per distruzione fino al 25% secondo le disponibilità assegnate e ripartite tra tutte le aziende assicurate. Per l’anno 2015 e 2016 il Condifesa Cuneo ha liquidato il contributo regionale incassato da Arpea direttamente alle aziende associate tramite assegno. Il Presidente Michele Quaglia ha sollecitato, tramite l’associazione regionale e nazionale dei Condifesa, gli Enti preposti alla liquidazione, in tempi brevi, della contribuzione pubblica ai Soci per l’anno 2015, oltre all’emanazione del nuovo Bando PSRN relativo al 2016 al fine di consentire le aziende agricole di predisporre, tramite il proprio CAA, le domande di sostegno e pagamento del contributo per l’anno 2016.

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Co.Sm.An.: strumenti assicurativi su misura per gli allevatori

l Consorzio Co.Sm.An. rappresenta un “unicum” a livello nazionale e probabilmente europeo, la sua costituzione per volontà della Regione Piemonte, ha origine a fine anni Novanta, con il fenomeno della BSE, che richiamò l’attenzione sulla biosicurezza e sulla prevenzione dei danni alla salute e all’ambiente; nel 2010 gli allevatori sono stati vincolati allo strumento assicurativo per lo smaltimento dei capi morti in azienda, con una maggiore garanzia di smaltimenti effettuati nel pieno rispetto delle norme sanitarie ed ambientali. Questo sistema ha consentito di registrare un aumento delle quantità smaltite, mantenendo i prezzi di raccolta e smaltimento tra i più bassi d’Italia. Al Consorzio Co.Sm.An. aderiscono volontariamente quasi 9.000 allevatori (che rappresentano circa 10.000

Roberto Chialva Presidente Co.Sm.An

allevamenti); il 50% degli animali allevati dai consorziati sono bovini, il 25% sono suini, il 22% sono avicunicoli, il 2% ovicaprini e l’1% sono equini. Dal 2015 il Consorzio Co.Sm.An. opera propriamente come un Consorzio di Difesa e pertanto ricerca attraverso le Compagnie di Assicu-

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razione operanti sul mercato, le migliori quotazioni per la messa in copertura dei rischi a cui sono esposti i propri consorziati: per gli allevamenti (zootecnia), per le produzioni agricole (vegetali) e per le strutture aziendali (serre). Il Consorzio Co.Sm.An. offre da sempre servizi peculiari e coperture assicurative specifiche costruite su misura per la Zootecnia Regionale, che beneficiano del sostegno finanziario congiunto della Regione Piemonte e del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Tali risorse consentono di erogare contributi pubblici sui premi assicurativi fino alla misura massima del 90%. Le principali coperture assicurative attivabili in campo zootecnico per l’anno 2017 riguardano: a. il rimborso delle spese di smaltimento dei capi morti in alle-

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c. d. e.

vamento per mortalità ordinaria; il rimborso delle spese di smaltimento dei capi morti in allevamento per epizoozia, calamità naturale, avversità atmosferiche assimilabili alle calamità naturali; il rimborso delle spese di smaltimento dei capi morti in allevamento per attacchi predatori; il rimborso delle spese di recupero in montagna, dei capi morti per qualunque causa, con mezzi aerei o speciali; il pagamento dei danni conseguenti alla morte o all’abbattimento dei capi in alpeggio per calamità naturale, avversità atmosferiche assimilabili alle calamità naturali ed avversità atmosferiche; il pagamento dei danni provocati dalla predazione della specie Canis lupus, specie protetta dalla legislazione unionale e nazionale;

Inoltre tutti i consorziati che risultano avere attivato almeno la garanzia per lo smaltimento dei capi morti in allevamento potranno beneficiare della cosiddetta “procedura semplificata”, cioè un progetto regionale che coinvolge oltre al Consorzio Co.Sm. An. e gli allevatori, la Regione Piemonte, il Call Center della Compagnia di Assicurazione, le Ditte di Smaltimento ed i Veterinari delle A.S.L., che con l’applicazione di un sistema informatico consente ai diversi attori coinvolti di interagire, con un notevole risparmio in termini di tempo, di costi e di risorse umane. Gli obiettivi sono chiaramente il

corretto smaltimento delle carcasse e la relativa tracciabilità, l’agevolazione dei controlli sanitari, lo snellimento degli oneri a carico degli allevatori, l’efficienza amministrativa ed economica, il contenimento dei costi, la razionalizzazione dei rapporti con gli smaltitori e con tutti i soggetti coinvolti, la mutualità e selezione del rischio, la tutela dei piccoli allevatori, il supporto agli allevatori in situazioni particolari quali l’alpeggio. Il Consorzio Co.Sm.An. ricorda che i propri uffici sono a disposizione per fornire chiarimenti sulle coperture assicurative in essere e sulle attuali condizioni di servizio. Roberto Chialva è il Presidente del Consorzio e Marco Cantatore è il Direttore del Consorzio. Recapiti: Telefono 011/4326084 Fax 011/4326085 email info@cosmanpiemonte.it

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ECONOMIA FINANZIARIA

Rinnovata la convenzione in essere tra la C.C.I.A.A. di Cuneo e CreditAgri Italia: possibile ottenere un contributo finalizzato a sostenere l’accesso al credito

Finanziamenti agevolati per le imprese che intendono investire

ell’ambito aziendale, i processi di innovazione ed investimento rivestono un ruolo fondamentale; in un contesto di difficoltà economica e crisi internazionale risulta indispensabile la pianificazione, la programmazione e l’analisi anche da un punto di vista finanziario per la corretta gestione di un’impresa. Individuare al momento giusto le corrette fonti di finanziamento può costituire un vantaggio competitivo di primaria importanza, che può anche consentire di superare quella condizione di maggior rigidità che, da qualche tempo, si registra in riferimento all’operato del sistema creditizio. Per questo motivo, per fornire un supporto anche in termini di accompagnamento e consulenza nell’accesso al credito (oltre che a livello di concessione di garanzie) è stato costituito, nell’ambito del sistema servizi di Coldiretti, CreditAgri Italia s.c.p.a. Un confidi operante con più di 200 banche, sull’intero territorio nazionale, la cui primaria finalità è quella di supportare gli oltre 18

mila soci e, più in generale, il tessuto imprenditoriale agricolo ed agro-alimentare. Un valore aggiunto che, in provincia di Cuneo, tale struttura può offrire alle imprese, è costituito dalla convenzione rinnovata con la Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura. L’iniziativa riproposta nel 2017 è rivolta alle aziende agricole, agroalimentari, agro-meccaniche ed al sistema della cooperazione in genere; la stessa consente di ottenere un contributo in misura pari al 5% del valore dell’investimento effettuato e finanziato (entro i limiti stabiliti dalla normativa comunitaria in materia di aiuti di stato). Un’agevolazione che permette di sostenere le realtà produttive che intendono realizzare investimenti strumentali all’attività svolta, attraverso la stipula di un finanziamento bancario assistito dalla garanzia rilasciata da CreditAgri Italia. L’agevolazione, inoltre, passa dal 5% al 6% in presenza di neo imprese (ovvero realtà produttive iscritte al Registro Imprese da meno di 18 mesi), al verificarsi di eventi calamitosi (ovvero quando il finan-

ziamento garantito è finalizzato a sostituire il bene danneggiato), qualora l’investimento posto in essere generi un incremento occupazionale, nonché alle imprese che acquistino e ammodernino, ristrutturino o provvedano alla riconversione di immobili già esistenti al fine di incentivare politiche ecosostenibili. Un intervento che può consentire di ridurre l’incidenza degli oneri finanziari riconducibili ad un’operazione di finanziamento, permettendo di recuperare una parte della liquidità impegnata. L’adesione al bando e la presentazione della richiesta all’Ente camerale, è gestita direttamente da CreditAgri Italia. Per maggiori informazioni è possibile contattare la sede provinciale di CreditAgri Italia a Cuneo (tel. 0171. 447297 – e-mail: francesco. bruno@creditagri.com; andrea.castellino@creditagri.com) o collegarsi al sito www.cn.camcom.gov.it e cliccare sul seguente percorso: Finanziamenti e contributi – Contributi per investimenti garantiti dai Confidi – Contributi alle imprese agricole per investimenti.

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Biteg 2017, i prodotti tipici promuovono il territorio La 18esima edizione della BITEG, il più importante evento italiano dedicato al turismo enogastronomico, si è svolta per la prima volta a Cuneo. Coldiretti Cuneo ha partecipato attivamente all’iniziativa, in quanto vetrina importante per le nostre terre e occasione unica per far conoscere agli operatori di settore, italiani ed esteri, le produzioni agroalimentari locali. Infatti, la scoperta del territorio e delle sue molteplici bellezze paesaggistiche, dal Cuneese alle Langhe, passa attraverso l’incontro con i nostri prodotti tipici a marchio. La BITEG, è stata un’occasione in cui tutti gli Enti e le Organizzazioni operanti sul territorio hanno fatto rete per costruire insieme un’immagine completa, attraente ed eterogenea della nostra Provincia, capace di raccontare ai potenziali visitatori le sue tante ricchezze, da ammirare, da vivere e da gustare. In questa visione ad ampio raggio, “l’agricoltura è componente essenziale del turismo cuneese, traino del territorio e strumento di tutela dell’ambiente e del paesaggio - dichiarano la presidente Coldiretti Cuneo Delia Revelli e il direttore Tino Arosio - Siamo tutti parte di un grande progetto di promozione locale. Cogliamo la sfida e creiamo sinergie: solo così consolideremo lo sviluppo, turistico ma non solo, delle nostre terre”. PROMOSSO DA:

Lavoro, candidature aperte per OPP.LA Sono aperte fino al 19 maggio le candidature ai tirocini formativi previsti da OPP.LA (Opportunità Lavoro), la nuova iniziativa promossa dalla Fondazione CRC per favorire l’inserimento lavorativo di giovani e adulti inoccupati o che abbiano terminato gli studi da almeno 6 mesi. I candidati selezionati svolgeranno un’esperienza di tirocinio di 6 mesi, ricevendo un’indennità di 700 euro lordi al mese, presso le aziende individuate sul territorio provinciale. Tra queste, anche le aziende associate a Coldiretti Cuneo. La nostra Organizzazione ha aderito all’iniziativa per consentire agli imprenditori agricoli di entrare in contatto con nuove risorse umane da inserire in azienda, rispondendo al contempo a situazioni di fragilità sociale. Maggiori dettagli sul sito web www.oppla.info.

Medici di famiglia, troppo pochi in montagna! La denuncia di Coldiretti all’ASL

Lo scorso 20 marzo si è svolto un incontro fra Coldiretti Cuneo e il Distretto Nord-Ovest dell’ASL CN1 a Saluzzo, durante il quale sono state analizzate le questioni relative alla presenza dei medici di famiglia nelle aree montane. Una presenza - dati alla mano - sempre più esigua, che rischia di aggravare la condizione delle zone periferiche della provincia, a cominciare dalle nostre vallate, già penalizzate dal taglio dei servizi alla popolazione. Il rischio è che venga a mancare un numero sufficiente di medici “a copertura” delle aree montane, il che contribuirebbe ad accelerare lo spopolamento delle alte valli del Cuneese. Coldiretti ha esternato queste preoccupazioni al Dott. Gabriele Ghigo, Direttore del Distretto Nord-Ovest dell’ASL CN1, e si è convenuto di organizzare un nuovo incontro per approfondire la questione con il coinvolgimento degli amministratori locali. Vi terremo al corrente dei prossimi sviluppi.

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GIOVANI IMPRESA

Una giornata formativa con Giovani Impresa Coldiretti

Seminario Agricoltura 4.0

È stata una giornata all’insegna dell’innovazione quella che si è svolta il 4 maggio appena passato. Un gruppo di giovani imprenditori e di allievi degli Istituto Agrari cuneesi ha avuto la possibilità di partecipare all’approfondimento sull’agricoltura di precisione promosso da Giovani Impresa presso l’azienda agricola Vanzetti HOlstein di Candiolo. I partecipanti hanno assistito ad una dimostrazione in campo dell’agricoltura di precisione, in cui sono state illustrate le potenziali applicazioni agronomiche di questo nuovo metodo, oltre ad un focus sulla misura 6.1.1 del PSR e alla presentazione dell’innovativa APP TerraInnova. Al termine del momento formativo, la presidente di Coldiretti Cuneo, Delia Revelli, ha sottolineato l’importanza di “un approccio ‘giovane’ ad un’agricoltura sempre più proiettata al futuro che, agendo nel solco della tradizione, sia in grado di innovarsi”. L’iniziativa promossa da Giovani Impresa ha l’obiettivo di sostenere i giovani imprenditori permettendo loro di informarsi sulle nuove tecnologie e sui nuovi metodi di produzione, in grado di facilitare e rendere il “fare agricoltura” sempre più produttivo e al passo coi tempi.

La nuova App TerraInnova E’ uscita l’app TerraInnova: la prima app per gli agricoltori con informazioni sui bandi psr, prezzi dei prodotti agricoli e altri servizi utili TerraInnova è una nuova applicazione Coldiretti nata per supportare le attività delle aziende agricole e degli operatori del settore agroalimentare attraverso una serie di specifici servizi integrati in un unico strumento sempre a portata di mano. L’applicazione, scaricabile su dispositivi mobili Android e IOS, è rivolta ai giovani che intendono avvicinarsi al settore agricolo, alle aziende agricole che già vi operano e a tutti gli altri operatori del mondo agricolo a vario titolo interessati. Al fine di “personalizzare” al massimo i contenuti e le funzio nalità dell’App è prevista una semplice profilazione iniziale che consentirà di indirizzare all’utente solo le informazioni di proprio interesse. L’app TerraInnova ti consente di: ÂÂ essere sempre aggiornato sulle opportunità di finanziamento Psr; ÂÂ monitorare i prezzi dei prodotti agricoli di tuo interesse; ÂÂ simulare la validità della tua idea imprenditoriale; ÂÂ essere aggiornato su meteo, news ed eventi; ÂÂ trovare gli uffici Coldiretti a tuo servizio. L’applicazione non si sostituisce alla consulenza dei nostri uffici, ma può essere un valido supporto “smart” utile ad un costante aggiornamento.

XXI

a t s e F

PENSIONATI DONNE IMPRESA

giugno 2

GIOVEDÌ

ristorante

a b b o c a i G a v o Nu VICOFORTE Mondovì

h 10.30 Accoglienza dei partecipanti

h 11.00 Santa Messa officiata da Mons. Meo Bessone e dai Consiglieri Ecclesiastici Coldiretti

Aperitivo della casa

h 12.00 Saluto dei Dirigenti Coldiretti

Battuta di Fassone con grana e rucola

h 12.30 Pranzo

Bue fumé con pomodorino pachino

a seguire Animazione e giochi per tutti

Tortino di peperoni rossi e gialli Cuneo con vellutata di acciughe Sformatino di asparagi con fonduta di Raschera DOP Riso Carnaroli al basilico fresco e Spumante Alta Langa Scaloppine di maialino aromatizzate alle nocciole con patate gratinate Bonet della casa con cioccolato fondente Coppa di macedonia di frutta fresca Caffè e Digestivo

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PER INFO · Segreteria provinciale Pensionati e Donne Impresa (tel. 0171 447337)

ASSOCIAZIONE PENSIONATI

Pensionati e Donne Impresa, quest’anno la Festa è a Vicoforte

i avvicina l’annuale Giornata dedicata a Pensionati e Donne Impresa di Coldiretti Cuneo. La 21esima edizione della Festa provinciale sarà giovedì 22 giugno, con una novità importante. Quest’anno, infatti, si cambia posto: la Festa sarà al Ristorante Nuova Giacobba di Vicoforte, a pochi chilometri da Mondovì, sulla strada provinciale della Valle Corsaglia verso le Grotte di Bossea. Un ambiente collinare di grande suggestione, ideale per trascorrere una giornata all’insegna della condivisione, socializzazione e convivialità.

La Nuova Giacobba è un locale a gestione familiare con oltre 30 anni di attività alle spalle, che vanta un ampio parco, completo di giochi per bambini. Ad aprire la Giornata sarà la Santa Messa, officiata da Mons. Meo Bessone, Vicario Generale della Diocesi di Mondovì, e dai Consiglieri Ecclesiastici Coldiretti.

Seguirà il pranzo presso il ristorante. Come gli scorsi anni, sarà anche possibile pranzare al sacco presso l’area pic-nic attrezzata. Nel pomeriggio, vi aspettano giochi, musica e balli con Sonia De Castelli e la sua band. Le adesioni per il pranzo e/o per l’eventuale servizio pullman dovranno pervenire, con la relativa quota, agli uffici di zona e recapito Coldiretti entro giovedì 15 giugno (fino ad esaurimento dei posti disponibili). Per maggiori informazioni, potete contattare la Segreteria provinciale di Pensionati e Donne Impresa al numero 0171 447337 o agli Uffici Zona di riferimento.

Giornata regionale Pensionati ad Oropa Quest’anno la Giornata regionale dei Pensionati si terrà il 29 giugno ad Oropa, in provincia di Biella. Oropa è sede del celebre Santuario mariano, collocato in uno scenario unico e incontaminato a 1200 metri di quota. Come di consueto, ad aprire la Giornata sarà la Santa Messa, che sarà officiata nella Basilica Antica, cuore spirituale del Santuario di Oropa, dal Vescovo di Biella Mons. Gabriele Mana. Stiamo organizzando un pullman in partenza dalla provincia per i nostri Pensionati. Per maggiori informazioni e prenotazioni, dal 15 maggio al 10 giugno potete rivolgervi alla Segreteria provinciale dell’Associazione Pensionati di Coldiretti Cuneo (Tel. 0171 447 280/287).

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Gli uffici di Sede provinciale: Cuneo – piazza Foro Boario, 18 tel. 0171447211 fax 0171447300 – tutti i giorni* direttore: Bruno Rivarossa *Orario apertura al pubblico: dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12.30 martedì e mercoledì pomeriggio dalle 14 alle 17

ALBA Corso Matteotti, 7 - tel. 0173292711, fax 0173292777 tutti i giorni* Segretario di zona: Cesare Gilli Canale - Via B.Fenoglio,2 - mar. 8.30-12 e 14-17 - tel. 0173978333 apertura straordinaria da gennaio a giugno il giovedì 8.30-12.00 Lequio Berria - Piazza Roma (palazzo Protezione Civile) mercoledì 9-11.30 - tel. 0173522017 Mango - Palazzo Comunale, P. XX Settembre, piano secondo lunedì 9-11.30 - tel. 014189704 Montà – Piazza Vittorio Veneto (vic. uff. post.) giovedì 9-11.30 Neive – Via XX Settembre, 10 - merc. 8.30-12 - tel. 0173677137 Niella Belbo – Municipio - 2º e 4º giovedì 9-11.30 Santo Stefano Belbo – Corso IV Novembre 33 - Tel. 0141840635 dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12.30 martedì e mercoledì pomeriggio dalle 14 alle 17

BRA Via A. Mathis, 3 - tel. 0172429411 - fax 017244920 - tutti i giorni* Segretario di zona: Giorgio Bergia Ceresole Alba – Municipio - 1º e 3º mercoledì 14.30-16.30 Cherasco - Corso L. Einaudi, 1/A giovedì 8.30-12 - tel. 0172489465 La Morra – Via Richieri, 1 presso sede Avis - lun. 8.30-12 tel. 0173509794 Sommariva Bosco - Ex-Scuole Elementari - martedì 8.30-11 Sommariva Perno – Piazza Torino, 8 - mercoledì 14.30-16.30

CEVA Piazza Cappuccini - tel. 0174701103 - fax 0174700203 - tutti i giorni* Segretario di zona: Elio Gasco Garessio – Piazza Bava, 5 - giovedì 8.30-12 Monesiglio – Municipio - martedì 8.30-12 Murazzano – Via Roma, 34 (c/o Municipio) venerdì 8.30-12 - tel. 0173791611 Ormea – Piazza Romita, 6 - 2º e 4º sabato 9-12 Saliceto – Municipio (piano terra) - 4º venerdì 9- 12

Via Alfieri, 15/a - Cond. Viola, 2 Segretario di zona: Cesare Gilli tel. e fax 017381153 - ogni martedì 8.30-12 e 14-17 - venerdì 8.30-12 apertura straordinaria da gennaio a giugno il mercoledì 14-17

CUNEO Piazza Foro Boario, 18 - tel. 0171447227 - fax 0171447400 - tutti i giorni* Segretario di zona: Massimo Meineri Borgo San Dalmazzo – Via Lovera, 50 - giovedì 8.30-12 Boves – Via Moschetti, 8 - merc. 8.30-12 - tel. 0171387441 Busca - C.so Giolitti,10 - c/o CAP - merc./ven. 8.30-12 - tel. 0171944567 Caraglio - V. Roma, 201/b (davanti posta) merc. 8.30-12 - tel. 0171618532 Chiusa Pesio - P. Cavour, 14 - venerdì 8.30-12 - tel. 0171734125 Demonte – Via Martiri e Caduti Libertà, 20 giovedì 8.30-12 - tel. 0171955079 Dronero – Via Garibaldi, 16 - lun./ven. 8.30-12 - tel. 0171905551 Peveragno - Via Piave, 23 - lunedì 8.30-12 - tel. 0171339785 Roccavione – Via Barale, 38 - mercoledì 8.30-12 Tarantasca – Municipio - 1º e 3º lunedì 8.30-12 Villafalletto – V. Roma, 28 - martedì/giovedì 8.30-12 - tel. 0171938650

FOSSANO Via Foro Boario, 3 - tel. 0172698711 - fax 0172698777 - tutti i giorni* Segretario di zona: Corrado Bertello Benevagienna - Via G. Marconi, 21 venerdì 8.30-12 - tel. 0172654884 Centallo – Via Ospedale, 30 - c/o Cassa di Risparmio lunedì, martedì, giovedì e sabato ore 8.30-12 - tel. 0171214814

MONDOVÌ Via Biglia, 5 - tel. 0174560211 - fax 0174560300 - tutti i giorni* Segretario di zona: Elio Gasco Carrù - P. Mercato, 6 - lun./giov. 8.30-12 - tel. 0173759130 Dogliani -P. Umberto I, 21 - mar./ven. 8.30-12 - tel. 0173721269 Morozzo – Via Marconi, 60 - lunedì 8.30-12 - tel. 0171772285

SALUZZO Via Circonvallazione, 25/h - tel. 0175210211 - fax 0175210300 - tutti i giorni* Segretario di zona: Mario Dotto Bagnolo P. - Via Einaudi 1 - mercoledì 8.30-12 - tel. 0175348340 Barge – Piazza S. Giovanni martedì/giovedì 8.30-12 - tel. 0175343337 Lagnasco – Saletta CRS (entrata cortile Municipio) - martedì 9-11 Paesana – Via Roma, 35 - venerdì 8.30-12 - tel. 0175987299 Sampeyre – P.zza della Vittoria, 45 martedì e venerdì 8.30-12 - tel. 3398427526 Sanfront – Piazza Statuto - lunedì 8.30-12 - tel. 0175986214 Venasca – Via G. Marconi, 5 - lunedì 8.30-12 - tel. 0175567109

SAVIGLIANO Piazza Schiaparelli, 10 - tel. 0172727000 - fax 0172715903 - tutti i giorni* Segretario di zona: Danilo Todini Caramagna Piemonte – Municipio - venerdì 9,30-12 Casalgrasso – P.za Donatori del sangue, 2 - 2º lunedì 15-16.30 Cavallermaggiore – Via Roma, 112 - lunedì 8.30-12 - tel. 0172389306 Racconigi – Piazza Vitt. Emanuele - giovedì 8.30-12 - tel. 0172820705

EVENTI E MANIFESTAZIONI

Pensionati e Donne Impresa, che crociera! Aria di primavera sul Mediterraneo per i Pensionati e le Donne Impresa Coldiretti Cuneo, che sono stati in crociera dal 26 marzo al 2 aprile a bordo della “Costa Mediterranea”. I quaranta del gruppo Coldiretti hanno toccato Napoli e la vicina Caserta (in foto, davanti alla Reggia), poi Palermo e Malta. Altre due le tappe in programma, a Barcellona e a Marsiglia, prima di rientrare a Savona. La rotta è stata molto apprezzata sia da chi l’ha vissuta per la prima volta sia da chi aveva già sperimentato una crociera nel Mediterraneo. I partecipanti hanno gradito molto il clima di convivialità e di condivisione che si è venuto a creare durante la settimana di viaggio.

Sant’ Isidoro festeggiato a Chiusa di Pesio

Con i consueti e ormai familiari festeggiamenti, Sant’Isidoro è stato commemorato a Chiusa Pesio domenica 2 aprile. Dopo la Santa Messa, il tradizionale corteo di trattori, preceduto dalla banda musicale Guido Vallauri, ha percorso le strade del paese sotto lo sguardo attento di paesani e visitatori. A sfilata conclusa, il parroco ha elargito la tradizionale benedizione dei mezzi in piazza Carlo Mauro. Il passaggio delle consegne da Piero Perucca a Pierluigi Ravera è avvenuto a corollario dell’evento. I priori ringraziano in modo particolare Natale Fenoglio per la sua cortesia nel mettere sempre a disposizione la sua bellissima tradotta, antica carrozza con ruote in ferro e legno, che aggiunge folclore a folclore. I festeggiamenti si sono conclusi, come sempre, con un pranzo conviviale.

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EVENTI E MANIFESTAZIONI

Torna la manifestazione enogastronomica che premia i gusti ed i sapori del territorio

A Cuneo “Degustibus 2017”

al 26 al 28 Maggio Cuneo ospiterà Degustibus, la manifestazione enogastronomica organizzata dall’Associazione Culturale ALL 4U, Comitato di Corso Nizza, CNA e Confcommercio, e patrocinata dal Comune di Cuneo in collaborazione con Coldiretti e Confartigianato. L’evento, alla sua ottava edizione, ha già acquisito una sua certa reputazione che lo pone tra le vetrine più importanti per i prodotti locali ed uno dei principali appuntamenti enogastronomici del Piemonte. Forte dell’affluenza già registrata nelle passate edizioni, anche quest’anno Degustibus si propone

di rivisitare gli itinerari enogastronomici che si prefiggono di portare i visitatori alla scoperta di prodotti di eccellenza con lo scopo di rafforzare l’identità del nostro territorio. Anche quest’anno Coldiretti sarà presente con il Mercato di Campagna

Amica, a cui partecipano diverse aziende del circuito, ma non più in Piazza Galimberti, bensì sotto i portici di Corso Nizza, dove i visitatori avranno la possibilità di degustare e acquistare i loro prodotti. Le varietà di cibi e bevande proposti saranno molteplici: formaggi, salumi tipici, pasta, vini, biscotti, torte, miele, frutta, ortaggi e fiori. Ci saranno anche aziende della vicina Liguria con olio extra vergine e olive. La manifestazione sarà aperta nei seguenti orari: venerdì 26 maggio dalle ore 12.00 alle ore 24.00; sabato 27 Maggio dalle ore 10.00 alle ore 24.00 e domenica 28 Maggio dalle ore 10.00 alle ore 22.00.

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EVENTI E MANIFESTAZIONI

Fruttinfiore: un’edizione da record

i chiude con un successo la XV edizione di Fruttinfiore: tre giorni dedicati alla frutta, ai fiori e al territorio. Già l’inaugurazione aveva preannunciato la buona riuscita di quest’anno: le numerose autorità intervenute, il convegno inaugurale dedicato alla frutticoltura del saluzzese e la consegna del Premio Fruttinfiore a tutti gli ultraottantenni lagnaschesi che hanno dedicato la loro vita all’agricoltura e, in particolare, a Giovanni Cicotero degno rappresentante di una generazione di lavoratori occupati a far crescere e conoscere la frutticoltura di Lagnasco, hanno aperto la quindicesima edizione con grande prestigio. Gli appuntamenti sono stati tantissimi e i numeri di questa edizione con circa 45.000 visitatori nelle tre giornate - 80 stand nell’area dedicata

al Mercatino e al Villaggio dei Fiori, circa 200 stand nell’area dello S.T.A.O e 25 consorzi e aziende ospiti in Piazza Umberto I dimostrano come le collaborazioni siano state particolarmente efficienti e fondamentali per la riuscita dell’evento. Piazza Umberto I si è riconfermata la Piazza dei Sapori con aziende di Regioni ospiti (Liguria, Lombardia, Sicilia e

Puglia), Fruttintavola, il percorso di degustazioni che ha offerto ai visitatori numerosi piatti dedicati alle eccellenze del nostro territorio. La grande novità nella Piazza dei Sapori è stata l’iniziativa di Fruttinpiazza, l’area allestita all’interno di una pagoda che ha accolto eventi di vario genere: spettacoli musicali, laboratori, workshop e showcooking. Giornate all’insegna di assaggi, storie di prodotti e di legame con il territorio, tecniche produttive e golosità da sperimentare. Per valorizzare i prodotti del territorio, alla tradizionale mostra pomologica curata del Creso è stata affiancata un’esposizione del Crudo Cuneo DOP all’interno dei Castelli di Lagnasco.

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EVENTI E MANIFESTAZIONI

A Boves, torna “Mestieri & Città”

Venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 giugno il Comune di Boves, in collaborazione con la “Pro Loco” e l’associazione dei commercianti bovesani “La Sporta” propone l’ottava edizione della mostra mercato Mestieri & Città. La manifestazione si terrà nel concentrico bovesano con un percorso lungo il quale si potranno trovare stand espositivi con la vendita di prodotti artigianali, agricoli ed enogastronomici. Nelle tre giornate, sarà allestito il Mercato di Campagna Amica in Piazza Borelli, vicina a Piazza Italia, con le eccellenze delle produzioni agroalimentari del territorio, che seguirà i seguenti orari: venerdì dalle 16.00 alle 22.00, sabato dalle 8.00 alle 22.00, domenica dalle 8.00 alle 19.00.

Ringo, campione alla Mostra di Quaresima

Alla Mostra regionale di Quaresima, al Miac, storica passerella dei bovini della Razza Piemontese, il protagonista è stato Ringo, 1231 kg. di forza e bellezza taurina, campione assoluto della rassegna, nella foto con la sua gualdrappa di vincitore. Ringo è toro Piemontese di sette anni proveniente dall’allevamento dei fratelli Giordano di Spinetta, è una sorta di Re Mida della zootecnia cuneese. Nel suo albo d’oro figurano due titoli di campione assoluto alla mostra nazionale dei bovini di razza Piemontese che si tiene a novembre. Orgogliosi i fratelli Giordano, allevatori da generazioni. Per Renato Giordano, che fa parte del direttivo Compral carne, la soddisfazione è doppia perché Ringo è stato conferito alla cooperativa di produttori che ha il suo laboratorio al Miac di Cuneo.

EVENTI E MANIFESTAZIONI

A “Cuneo in Fiore” le eccellenze del territorio

Si è svolto con grande successo domenica 23 aprile l’evento di “Cuneo in Fiore” che ha voluto creare per la prima volta in Piazza Galimberti un percorso itinerante che potesse dare valore a tutti i prodotti enogastronomici e artigianali del Cuneese: l’evento da sempre dedicato alla floricoltura, ha aggiunto la nuova declinazione, premiando le eccellenze del territorio. A “Cuneo in Fiore” hanno partecipato una decina di aziende aderenti al circuito di Campagna Amica con gustosi prodotti: dal miele ai salumi tipici, alla pasta ai vini, dai biscotti, torte e nocciole, per citarne alcuni. Hanno partecipato all’evento anche aziende della vicina Liguria con fiori, olive e olio extra vergine.

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RECENSIONI

“La ragazza coi tarocchi e altri racconti newyorkesi”

“L

a ragazza coi tarocchi e altri racconti newyorkesi” è insieme un viaggio e un omaggio, tra cronaca e fantasia: il libro nasce da esperienze vissute dall’autore e propone New York con gli occhi e il vissuto personale di chi si lascia affascinare dalla vitalità e dall’internazionalità che la città statunitense ispira. La Grande Mela è sfondo per storie e descrizioni, tra spirito di osservazione e libertà di invenzione, anche con personaggi differenti: 14 testi di prosa che, pur molto diversi tra loro e nel segno della libertà narrativa e stilistica, uniscono esperienze ed emozioni a partire da una sorta di diario tra monumenti e ricordi, frenesia e arte, sguardi e grattacieli in cui spec-

chiarsi e guardare dentro sé. Un viaggio lungo 216 pagine e in 14 tappe, suddivise in due blocchi temporali, che fanno seguito a due soggiorni (agosto 2012 e marzo 2014): il primo inizia da una giovane donna nella folla di un’estate newyorkese, il secondo da una nuova ricerca di lei per ricreare ricordi e memoria. In mezzo scorrono gli incontri con giovani e artisti che intrattengono i turisti a Times Square, con un angelo sull’Empire State Building, con un volto storico e con uno eterno; e nel

reticolo metropolitano si intrecciano altre storie, compresa una rapina per amore, accanto a suggestioni legate a musica, arte e teatro, fino a una riflessione sul cibo di oggi in una metropoli che non dorme mai (e quindi mangia di continuo). Non solo fantasia ma anche tanti sguardi attenti sulla realtà di oggi, che possono aiutare chi vuole capire un po’ di più l’America di oggi, attraverso storie e e ricostruzioni, persone e pensieri tra le strade di una capitale del mondo.

Fabrizio Brignone, 43 anni di Passatore (Cuneo), laureato in Scienze della comunicazione e giornalista professionista, redattore del settimanale La Guida (dove iniziò come collaboratore nel 1994); esperto di economia e agricoltura, per anni ha collaborato anche con Agrisole e Il Sole 24 Ore Nord-Ovest, oltre all’agenzia giornalistica Agi. “La ragazza coi tarocchi e altri racconti newyorkesi” rappresenta il suo esordio nella narrativa.

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uante volte ci è capitato di passare per le vie principali delle nostre città e notare, proprio nelle zone più frequentate, quel cappello che nasconde un uomo ricurvo mentre domanda qualche spicciolo per campare alla giornata? Quante volte, ci siamo chiesti chissà quale storia ha portato quell’essere umano a vivere in quel dato modo? Quante volte S. Gianti, Città Nuova, Roma 2016, abbiamo pensato «a me 107 pp., 13€ non succederà, non mi riguarda»? Quante volte… le domande ci sono affiorate alla mente, ma, passato quell’attimo che un pochino inquieta, non vi abbiamo più dato importanza? Ecco, tutte queste domande – ma anche molte altre – animano il libro di Silvano Gianti, che ha voluto provare a rispondere, raccontando la storia di quelle persone che ci passano accanto ogni giorno, ma che noi – per un motivo o per l’altro – non vediamo, o vediamo solo per un attimo, giusto il tempo che serve per far nascere e morire una domanda. Il testo non parla del buon samaritano, ma di una sana e vivace curiosità unita al desiderio di dare una mano. Così, come si può. È in questo modo che l’autore, attraverso il suo agile volumetto, accende i riflettori e mette al centro della sua narrazione la vita delle periferie (come ama chiamarle papa Francesco), così come esse paiono agli occhi di chi prova a dirigere con lucidità e sensibilità il proprio sguardo. Lo stile, in effetti, è asciutto, pulito, senza pietismo, sentimentalismo o romanticismo. Le storie parlano da sole e non c’è bisogno di colorare con effetti speciali. Veniamo a conoscere, in tal modo, l’umanità di cui sono abitati gli anfratti del centro storico di Genova, dalla più signorile Via XX Settembre, alle assai più ruspanti Via Prè e Via del Campo, così come la realtà di Milano, dal sindacato Clochard alla Riscossa alla vita di Quarto Oggiaro, senza dimenticare le terre cuneesi (i luoghi dai quali l’autore proviene), dalla storia di chi viene da un piccolo paesino di montagna alla lezione che si può ricevere frequentando il reparto di neurologia dell’Ospedale Civile.

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SICUREZZA

Dal 1 gennaio 2018 tutti i nuovi trattori dovranno rispettare il “Regolamento Madre”

al 1° gennaio 2018, tutti i veicoli agricoli che usciranno dalle fabbriche dovranno essere conformi alle norme costruttive europee contenute nel Regolamento UE 167/2013, detto “Mother Regulation”. Il Regolamento raccoglie in un unico grande provvedimento tutte le norme europee relative all’omologazione di trattori, rimorchi e attrezzature trainate. I trattori agricoli a ruote immessi sul mercato dovranno tutti rispettare determinati requisiti (impianti frenanti, sicurezza funzionale, sterzo, ganci traino, masse massime a carico, masse rimorchiabili, dimensioni e velocità massime); la precedente normativa varrà solo per quei trattori di ‘fine serie’. Per quanto riguarda i veicoli

agricoli trainati e trattori agricoli cingolati, il regolamento europeo non impone alcuna limitazione temporale all’immissione sul mercato, per via del carattere facoltativo delle legge comunitaria per questa tipologia di macchine. Con la Mother regulation aumentano le masse massime ammissibili a pieno carico e per asse: a carico da 14 a 18 tonnellate per i mezzi a 2 assi, da 20 a 24 tonnellate per quelli a 3 assi e a 32 tonnellate per i veicoli a 4 assi. In caso di accoppiata rimorchio e trattore, le maggiori masse a carico consentite valgono solo se entrambi i mezzi sono omologati secondo le nuove norme. Quindi, se uno dei due non è MR, perché vecchio oppure perché si tratta di un rimorchio nuovo ma con omolo-

gazione nazionale e non europea, i limiti di massa s o n o inferiori. Per quanto riguarda la velocità massima prevale la normativa nazionale: mentre a livello europeo i trattori possono essere costruiti e omologati anche per una velocità di 60 km/h, in Italia il limite resta di 40 km/h (15 km/h in alcuni casi). Al fine di integrare il Regolamento europeo e le disposizioni normative a livello nazionale contenute nel Codice della Strada, il Ministero dei Trasporti ha considerato l’opportunità di elaborare delle specifiche ‘circolari’.

CONSULENZA LEGALE

Lo stillicidio... provocato dai panni bagnati

n un condominio una casalinga ha chiamato in causa la vicina del piano superiore lamentandosi del continuato sgocciolio del bucato sulla sua testa ogniqualvolta andava in terrazzo.

Condominio: stendere i panni all’esterno del proprio balcone, è lecito?

In genere sono i regolamenti condominiali che danno delle indicazioni a riguardo, specie al fine di salvaguardare l’estetica ed il decoro del palazzo ma anche per evitare l’insorgere di dispute tra vicini di casa.

In alcune città poi, i regolamenti comunali vietano espressamente di stendere abiti fuori dalle finestre che si affacciano sulle pubbliche vie al fine di preservare il pubblico decoro oppure si limitano allo stesso scopo a circoscrivere la possibilità di sbattere ed esporre il bucato in determinati orari del giorno. Nel Codice Civile troviamo una

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norma che regola lo stillicidio: “Il proprietario deve costruire i tetti in maniera che le acque piovane scolino nel suo terreno e non può farle cadere nel fondo del vicino. Se esistono pubblici colatoi, deve provvedere affinché le acque piovane vi siano immesse con gronde o canali. Si osservano in ogni caso i regolamenti locali e le leggi sulla polizia idraulica” (art. 908 c.c.). Il proprietario ha quindi ampia libertà sul come costruire il tetto, anche con le falde spioventi verso il fondo confinante, ma non può far

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CONSULENZA LEGALE cadere le acque su di esso. Le acque devono essere convogliate sul proprio fondo o, se esistenti, nei pubblici canali di raccolta. Non si deve confondere lo stillicidio dal tetto con il diritto di far defluire le acque sul fondo del vicino ai sensi dell’art. 913 c.c.: le acque che cadono dal tetto privo di un canale di gronda si disperdono naturalmente sul terreno e defluiscono secondo le naturali pendenze ed il vicino deve tollerare tale deflusso. Se però vi è un tubo di gronda che raccoglie le acque in un unico punto, così che da esso si forma una specie di torrentello, il vicino non è tenuto a subire questo aggravamento della situazione naturale idonea a creare a lui un danno. Ricapitolando, ai sensi degli artt. 908 e 913 c.c., il fondo inferiore non può essere assoggettato allo scolo delle acque di qualsiasi genere, diverse da quelle che defluiscono dal fondo superiore secondo l’assetto naturale dei luoghi. Viceversa, lo stillicidio sia delle acque piovane sia, a maggior ragione, di quelle

provenienti dall’esercizio di attività umane (come, ad es., dallo scorinio di panni stesi mediante sporti sul fondo alieno) può essere legittimamente esercitato soltanto se trovi rispondenza specifica in un titolo costitutivo di servitù “ad hoc” o comunque - ove connesso alla realizzazione di un balcone aggettante sull’area di proprietà del vicino - sia stato esplicitamente previsto tra le facoltà del costituito diritto reale.

Il caso

Dopo anni di battibecchi, la proprietaria di un appartamento al piano rialzato con antistante terrazzo perimetrale, conveniva in giudizio la proprietaria del piano superiore, per sentirla condannare alla eliminazione di due stenditoi installati sulle due finestre prospicienti il cortile interno, sui quali la convenuta stendeva la biancheria bagnata che sgocciolava sul terrazzo dell’attrice. Nel costituirsi, la convenuta contestava la fondatezza della domanda, sostenendo che i due stenditoi era-

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no stati infissi dall’originario unico proprietario dei due immobili e che, comunque, il regolamento condominiale prevedeva la possibilità dei condomini di servirsi di tali stenditoi. La Corte ha ritenuto che la semplice presenza dei supporti metallici infissi dall’originario unico proprietario nel muro perimetrale, ai lati delle finestre sovrastanti, non lasciava chiaramente intendere che si volesse assoggettare l’immobile inferiore allo sgocciolamento del bucato bagnato, e che al momento dell’acquisto del suo appartamento, la proprietaria del piano inferiore non aveva alcuna ragione di ritenere che l’immobile acquistato fosse gravato da servitù di stillicidio. La Suprema Corte ha quindi stabilito che “due fili sostenuti da staffe di metallo” non sono sufficienti a determinare una “servitù di stillicidio”, che consente di far sgocciolare i panni sul piano di sotto. Per farla breve, il bucato si può stendere, ma prima occorre assicurarsi che i panni siano stati strizzati bene.

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NOTIZIE DAL MONDO DEI CAVALLI

Il calendario da Giugno a Ottobre 2017

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25 giugno PASSEGGIATA ALLE MESCHIE PRADEBONI * (CN). Info e prenotazioni: Silvio Regis 338-2542192 – Roby Caula 347-1646310.

razie all’impegno di tanti soci e simpatizzanti è stato definito un ricco calendario di raduni e passeggiate a cavallo, di cui riportiamo le date per la seconda parte dell’anno. (gli appuntamenti indicati con * sono coperti da assicurazione tessera A.c.s.t.e.)

3 e 4 giugno RADUNO DEI SERVAJ * a Bombonina (CN). Info e prenotazioni: Silvio Regis 338-2542192 – Roby Caula 347-1646310.

10 e 11 giugno RADUNO PASSATORE (CN). Info e prenotazioni: (Pro-loco) Luca Lerda Juky 328-0495402 – Andrea Sarvia 339-8071186.

8 e 9 luglio RADUNO DI MONTEMALE * (CN). Info e prenotazioni: Michele Donadio 389-4349236 – Andrea Tardivo 3452435961. 18 giugno PASSEGGIATA SULLE COLLINE DI BORGO E PIANOQUINTO * (CN). Info e prenotazioni: Lino Cusano 333-9791318 – Renato Giordano 339-2800781 – Fabio Giordano 3356469268.

15 e 16 luglio PASSEGGIATA DI PONTEBERNARDO * – Pietraporzio (CN). Info e prenotazioni: Valter Roà 339-1866448 – Renato Giordano 339-2800781. 22 e 23 luglio PASSEGGIATA DI VALENTINO. Info e prenotazioni:

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5 agosto NOTTURNA AL PARCO FLUVIALE * – Bombonina (CN). Info e prenotazioni: Silvio Regis 338-2542192 – Roby Caula 347-1646310.

5 e 6 agosto RADUNO FONTANA MAGNESIA * – Bernezzo (CN). Info e prenotazioni: Sonny Crocetta 327-0082855 – Dario Einaudi 344-2515955. 14 e 15 agosto DESERTETTO e COLLE ARPIONE * (CN). Info e prenotazioni: Renato Giordano 339-2800781 – Fabio Giordano 335-6469268. Ristorazione Pro-loco Desertetto Gianluca Beraudo 3355475665.

26 e 27 agosto RADUNO A VOTTIGNASCO (CN) (Pro-loco). Info e prenotazioni: Matteo Servetti 348-5493775 – Paolo Servetti 333-1250603 – Sergio Servetti 329-4226838.

15-16 e 17 settembre RASSEGNA INTERNAZIONALE MERENS A DRONERO (CN). Info e prenotazioni: Bagnis Fabrizio 3467705544

24 settembre PASSEGGIATA A CAPORALE * (Roccaforte Mondovì - CN). Info e prenotazioni: Silvio Regis 338-2542192 – Roby Caula 347-1646310. 30 settembre e 1 ottobre TERZA EDIZIONE RADUNO A.C.S.T.E. * – AREA FIERISTICA M.I.A.C. CUNEO. Info e prenotazioni: Gian Luca Calleri 335-6445043 – Michele Donadio 389-4349236 - Ristorante Oh Cuntacc 0171-43246..............

8 ottobre CASTAGNATA IN VALLE STURA (CN). Info e prenotazioni: Lino Cusano 333-9791318 – Renato Giordano 339-2800781. 15 ottobre BAROLO & DINTORNI * (CN). Info e prenotazioni:

Gian Luca Calleri 335-6445043.

La Direzione A.C.S.T.E. declina ogni responsabilità per eventuali incidenti e/o danni (a persone, cose o animali) che dovessero accadere ai non tesserati durante gli eventi.

AVVISO CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI A.C.S.T.E.

Si comunica che l’Assemblea dei soci è convocata presso il Circolo Acli San Biagio – Centallo (CN) per il giorno Mercoledì 24 Maggio 2017 alle ore 21,00 (in seconda convocazione) per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: presentazione e approvazione bilancio annuale 2016.

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Riguarda il triennio 2017/2019

Il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale

E’

stato pubblicato nel mese di febbraio il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019. Si tratta di un intervento di vasta portata per la prevenzione in generale, ma soprattutto per la lotta alle malattie infettive che ancora sono presenti nella nostra popolazione. Il nuovo Piano introduce nuove vaccinazioni che la ricerca scientifica ha consentito di produrre per malattie che finora non avevano possibilità di prevenzione e in certi casi anche cure efficaci. La parte principale di questo intervento riguarda le meningiti batteriche che causano ogni anno in Italia alcune centinaia di casi, con gravi conseguenze per la salute di bambini e adulti. Segue la vaccinazione per la varicella,

l’ultima malattia esantematica che ancora colpisce tutti i bambini con epidemie continue nelle scuole, e quella per la diarrea da Rotavirus che causa moltissimi casi di ricovero ospedaliero in bambini piccoli a causa della severa disidratazione che produce in alcuni di loro. Viene estesa anche ai maschi la vaccinazione contro il Papillomavirus, responsabile di tumori maligni della sfera ano-genitale e del distretto testa-collo. Per gli adulti è introdotta la vaccinazione contro

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l’Herpes Zoster, il cosiddetto “Fuoco di S. Antonio”, e contro le meningiti e polmoniti da Pneumococco, affiancate a quella contro l’influenza. Spiega Domenico Montù, direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl CN1: “A partire da quest’anno, per i bambini ed adolescenti, partiranno le convocazioni per le nuove vaccinazioni. In questi giorni sono già iniziate le prenotazioni e le vaccinazioni per la meningite da meningococco B per tutti i nuovi nati dal 1° gennaio 2017, mentre è già partita dai primi giorni dell’anno la vaccinazione degli adolescenti a 15 anni per le altre forme di meningite da meningococco con l’uso del vaccino quadrivalente ACWY in sostituzione del vaccino monovalente contro il meningococco C”.

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Possibilità di richiedere gli assegni al nucleo familiare sulle pensioni di reversibilità

na delle prestazioni previdenziali che spesso non viene richiesta da coloro che possono averne diritto è certamente l’assegno al nucleo familiare sulle pensioni di reversibilità. Infatti, l’assegno per il nucleo familiare, per legge, può essere pagato anche quando il nucleo sia composto da una sola persona che sia titolare di pensione ai superstiti (in qualità di orfano o in condizione vedovile), a condizione che il richiedente sia minorenne o maggiorenne inabile. Le condizioni più importanti, pertanto, sono essenzialmente due: essere titolare di una pensione di reversibilità di categoria SO (è necessario cioè che il coniuge deceduto abbia svolto un minimo di periodi di lavoro dipendente) ed aver avuto riconosciuta una situazione di inabilità. Rientrano, quindi, nel diritto tutti coloro cui sia stata riconosciuta, anche successivamente al momento in cui è sorta la pensione di reversibilità, una invalidità civile totale ovvero

•

l’indennità di accompagnamento. Per il pagamento dell’assegno al nucleo familiare da parte dell’INPS, è necessario che il reddito familiare non superi determinati limiti stabiliti ogni anno dalla legge. Il reddito è costituito da quello del richiedente e di tutte le persone che compongono il nucleo familiare. Il reddito del nucleo familiare, da prendere in considerazione ai fini della concessione dell’assegno, è quello prodotto nell’anno solare precedente il 1° luglio di ogni anno ed ha valore fino al 30 giugno dell’anno successivo. Ad esempio, per il periodo 1° luglio 2016 - 30 giugno 2017, si deve con-

siderare il reddito prodotto nel 2015. Ai fini del diritto all’assegno, si considera la somma di tutti i redditi complessivi assoggettabili all’Irpef e dei redditi di qualsiasi natura, compresi - se superiori a € 1.032,91 quelli esenti da imposta e quelli soggetti a ritenuta alla fonte. L’importo dell’assegno al nucleo familiare può variare, a seconda del reddito, da 19,59 a 52,91 euro al mese. Qualora vi siano soggetti che non hanno mai inoltrato tale richiesta, è bene ricordare che l’assegno al nucleo familiare può essere richiesto retroattivamente entro il limite prescrizionale di 5 anni. Coloro che sono interessati a presentare la domanda o vogliono avere informazioni più chiare in merito, possono rivolgersi agli uffici più vicini del Patronato Epaca dove troverà personale altamente qualificato in grado di fornire tutta l’assistenza necessaria in forma gratuita, come previsto dalla Legge n. 152/2001 che regolamenta l’attività dei Patronati.

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EPACA

Premio di 800 euro per la nascita o l’adozione di un minore

L’

art. 1, comma 353 della legge di Bilancio per il 2017 prevede che: “A decorrere dal 1º gennaio 2017 è riconosciuto un premio alla nascita o all’adozione di minore dell’importo di 800 euro. Il premio, che non concorre alla formazione del reddito complessivo di cui all’articolo 8 del testo unico delle imposte sui redditi, è corrisposto dall’INPS in unica soluzione, su domanda della futura madre, al compimento del settimo mese di gravidanza o all’atto dell’adozione”. Requisiti generali Il premio alla natalità è riconosciuto alle donne gestanti o alle madri che abbiano: • residenza in Italia; • cittadinanza italiana o comunitaria (le cittadine non comunitarie in possesso dello status di rifugiato politico e protezione sussidiaria sono equiparate alle cittadine italiane); • per le cittadine non comunitarie, possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo oppure di una OFFICINE

delle carte di soggiorno per familiari di cittadini UE; • Maturazione del premio alla nascita o all’adozione • Il beneficio di 800 euro può essere concesso esclusivamente per uno dei seguenti eventi verificatisi dal 1° gennaio 2017: • compimento del 7° mese di gravidanza; • parto, anche se antecedente all’inizio dell’8° mese di gravidanza; • adozione del minore, nazionale o internazionale, disposta con sentenza divenuta definitiva; • affidamento preadottivo nazionale; Il beneficio è concesso in un’unica soluzione, per evento (gravidanza o parto, adozione o affidamento), a

prescindere dai figli nati o adottati/ affidati contestualmente. Termini di presentazione della domanda e documentazione a corredo Il premio alla nascita è corrisposto su domanda della madre avente diritto all’INPS. La domanda va presentata dopo il compimento del 7° mese di gravidanza e va corredata della certificazione sanitaria rilasciata dal medico specialista del Servizio sanitario nazionale, attestante la data presunta del parto. Se la domanda del premio è presentata in relazione al parto, la madre dovrà autocertificare nella domanda la data del parto e le generalità del bambino. Dovrà inoltre essere allegata la sentenza di adozione/o affidamento preadottivo nei casi previsti. NOTA BENE: l’INPS attiverà successivamente le procedure per la presentazione delle domande, si ricorda che non ci sarà alcun pregiudizio per le aventi diritto dal 1° gennaio 2017. Gli uffici EPACA della Coldiretti sono a disposizione per i chiarimenti in merito.

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EPACA

Cumulo dei Periodi assicurativi

a Legge di bilancio per il 2017 ha rivisto in senso estensivo, a partire dal 1° gennaio 2017, il perimetro di applicazione del cumulo dei periodi assicurativi già introdotto precedentemente. Il cumulo è un meccanismo particolare, in aggiunta alla ricongiunzione e alla totalizzazione, per valorizzare la contribuzione mista, ovvero quella contribuzione accreditata in più casse della previdenza obbligatoria frutto di carriere lavorative discontinue. La norma citata consente al lavoratore la possibilità di cumulare i periodi assicurativi accreditati presso differenti gestioni, senza oneri a suo carico, per il riconoscimento di un’unica pensione da liquidarsi secondo le regole di calcolo previste da ciascun fondo e sulla base delle rispettive retribuzioni di riferimento.

Destinatari

Dal 1° gennaio 2017, il cumulo contributivo è esercitabile dai lavoratori iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti dei lavoratori di-

pendenti, autonomi (commercianti, artigiani, coltivatori diretti e mezzadri) e dagli iscritti alla gestione separata dell’Inps, oltre che dagli iscritti alle forme sostitutive ed esclusive della medesima (ex Inpdap, ex Enpals, Fondo Volo, Elettrici, Telefonici eccetera) nonché anche dagli iscritti alle casse professionali (es. Cassa Forense, Cassa dei Dottori Commercialisti eccetera).

I requisiti

Il cumulo deve interessare tutti e per intero i periodi contributivi non coincidenti accreditati presso le diverse gestioni assicurative menzionate, purché gli assicurati non risultino già titolari di un trattamento pensionistico diretto in una delle gestioni interessate dal cumulo stesso (comprese le casse professionali). Dal 1° gennaio 2017, per effetto di una modifica contenuta nella legge di bilancio 2017, il cumulo è ammesso anche qualora gli interessati abbiano perfezionato i requisiti per il diritto a un trattamento pensionistico autonomo in una delle casse interessate.

I trattamenti erogati tramite il cumulo

Dal 1° gennaio 2017 attraverso il cumulo dei periodi assicurativi è possibile conseguire sia la pensione di vecchiaia che la pensione anticipata al perfezionamento dei requisiti previsti dalla Legge Fornero. Il cumulo consente, inoltre, la liquidazione della pensione di inabilità e di una pensione indiretta, mentre non prevede la possibilità di conseguire l’assegno ordinario di invalidità.

Il Sistema di calcolo

L’importo della pensione è determinato dalla somma dei pro-quota, tante quante saranno le gestioni interessate: ciascuna determinerà il trattamento in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento e sulla base delle rispettive retribuzioni. Ciò significa che, a differenza della totalizzazione, la pensione verrà liquidata con il sistema retributivo ove applicabile, fermo restando, in ogni caso, che, per i periodi succes-

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EPACA sivi al 1° gennaio 2012, dovrà essere utilizzato solo il sistema contributivo. ATTENZIONE: per la determinazione del sistema di calcolo occorre avere riguardo all’anzianità contributiva complessivamente maturata nelle di-

verse gestioni assicurative.

La domanda

L’avvio alla pensione in regime di cumulo è attivato a domanda dell’interessato (o dei suoi superstiti) pres-

so l’ente previdenziale dove risulta accreditata l’ultima contribuzione. Il Patronato EPACA di Coldiretti è a disposizione per la consulenza e la presentazione delle istanza di cumulo.

CUMULO DEI PERIODI ASSICURATIVI

Prestazioni Conseguibili Sistema di calcolo Condizioni

Gestioni interessate

Pensione di vecchiaia Pensione di anzianità Pensione di inabilità Pensione indiretta Ciascuna Gestione per la parte di propria competenza, determina il trattamento pro quota in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento e sulla base delle rispettive retribuzioni di riferimento Nessuna pensione diretta liquidata a carico delle gestioni interessate nel cumulo AGO (FPLD – Gestione Speciali del lavori Autonomi) Fondi Sostitutivi dell’AGO (es. ex Elettrici, Ex telefonici, Ex Enpals Fondo Volo, Inpgi, ecc.) Fondi Esclusivi dell’AGO (Cassa Stato, Cassa Stato, Cps, Cpi, Cpug,Cpdel, FS, Poste) Gestione Separata INPS Fondo Clero Casse Libero Professionali

SCADENZE

Scadenze 16 MAGGIO

VERSAMENTO RITENUTE FISCALI Scade il termine per i versamenti diretti, con modello F24, delle ritenute effettuate nel mese di aprile sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO 1 TRIMESTRE Entro tale data, i contribuenti che esercitano l’attività agricola, d’impresa o di lavoro autonomo che hanno realizzato nell’anno 2016 un volume d’affari inferiore a euro 400.000,00 se esercitano l’attività di prestazione di servizi, ed arti e professioni e inferiore a euro 700.000,00 se esercitano l’attività agricola o di impresa ed hanno optato ai sensi dell’art.66 L.427/93 per la liquidazione trimestrale devono annotare sul registro delle vendite la liquidazione periodica dell’imposta relativa al trimestre gennaio- febbraio- marzo 2017 ed effettuare il versamento IVA tramite modello F24 telematico. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI APRILE Annotazione di liquidazione per il mese di aprile e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2016 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000,00, se prestazione di servizio o di euro 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, legge 427/93.

25 MAGGIO

ACQUISTI E CESSIONI INTRACOMUNITARI MENSILI Scade il termine per i contribuenti mensili, per la trasmissione in via telematica all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di aprile. prima

31 MAGGIO

IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Per le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta. IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente. IVA - COMUNICAZIONE DEI DATI DELLE LIQUIDAZIONI 1 TRIMESTRE Entro tale termine per i soggetti passivi Iva devono essere inviati, esclusivamente in via telematica all’Amministrazione Finanziaria, i dati relativi alle operazioni, attive e passive, effettuate nel 1° trimestre. Sono esonerati i soggetti passivi non obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale Iva o all’effettuazione delle liquidazioni periodiche.

15 GIUGNO

IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di maggio, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè maggio.

dopo

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Sono una ragazza del 1979 di buona presenza, del segno del capricorno, anche se ho un carattere dolce e romantico. Facevo la cantante presso un’ orchestrina di liscio in provincia di Cuneo. Sono tutt’ ora da sposare. Attualmente lavoro e non ho molto tempo libero. Cerco ragazzo per pensare a costruire un futuro a due.

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Sono occupata presso l’azienda agricola di mia sorella, andiamo d’accordo, ma preferirei trovare un ragazzo nel settore agricolo per andare a lavorare da lui ed essere finalmente indipendente. Per far questo sono disponibile a trasferirmi. Valuto anche possibilità di matrimonio, ma non tanto presto visto che ho solo 28 anni. Grazie.

L’anno scorso ho perso mio marito e sono rimasta con un figlio da crescere e tanta tristezza. Qui non conosco nessuno. Sono una donna spagnola di quasi 41 anni, ho un buon lavoro fisso e nessuna difficoltà economica, ma cerco un uomo al quale volere bene e che soprattutto sia disposto ad offrire tanto affetto a mio figlio.

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Classe ‘68, faccio lavoro di pulizia scale e qualche ora di stiro. Ho la patente, ma non la macchina e dico subito che non vesto alla moda e non accendo computer e telefonini moderni. Vorrei parlare con ragazzo che anche lui sia un po’ di una volta, per provare a metterci insieme. Possiamo abitare a casa mia, vicino a Caraglio.

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Comune . . . . . . . . . . . . . . .

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MATRIMONIALI AMICIZIE

& a cura di Anna & Anna - Carmagnola - tel. 011 9626940 Per rispondere alle richieste degli associati la Coldiretti di Cuneo destina uno spazio de Il Coltivatore Cuneese agli associati che intendono pubblicare avvisi di vendita, scambio od acquisto di attrezzature, prodotti od altro. A) La rubrica è gratuita qualora l’annuncio sia inerente l’attività agricola per i soci della Coldiretti di Cuneo in regola con il versamento della quota associativa. B) L’avviso economico deve essere contenuto in un max di 10 parole; articoli, preposizioni, sigle e numeri compresi. L’indirizzo od il recapito telefonico sono conteggiati a parte. C) Dell’annuncio e della sua veridicità risponde direttamente l’interessato attraverso la pubblicazione del recapito telefonico o dell’indirizzo personale. D) Si precisa che l’art. 6 c.2 - quater, d. lgs. 192/05 nel caso di annunci di vendita o locazione di fabbricati, rurali compresi, impone venga indicato l’indice di prestazione e classe energetica, a pena di una sanzione da 500 a 3000 Euro. E) Sono esclusi dal Mercatino gli annunci strettamente personali (matrimoniali, ecc.). F) Ogni socio ha diritto alla pubblicazione di un solo annuncio economico nell’arco dell’anno solare (come da punto A); eventuali altri annunci, o quelli non attinenti l’attività agricola, saranno pubblicati, compatibilmente con lo spazio, al costo di Euro 20 cadauno. Il pagamento potrà essere effettuato presso gli Uffici della Coldiretti. G) Tutti gli annunci devono pervenire sull’apposito tagliando che deve essere spedito a: “Il Mercatino del Coltivatore” P.zza Foro Boario, 18 – 12100 Cuneo. H) La Coldiretti, oltre a non rispondere del contenuto degli annunci e della qualità della merce proposta, si riserva il diritto di non pubblicare eventuali inserzioni.

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