Il Coltivatore Cuneese n.10 del 1-30 giugno 2015 by Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in Abb. Postale / D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) Art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

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n. 10 - ANNO 69 - 1 - 30 giugno 2015

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COLDIRETTI CUNEO CON SUCCESSO ALL’EXPO DI MILANO

PROMOZIONE NAZIONALE SU PESCHE E NETTARINE L’Organismo interprofessionale Ortofrutta Italia, con il patrocinio del Mipaaf, ha emanato un regolamento relativo all’iniziativa per la promozione delle pesche e nettarine italiane che si svolgerà tra il 4 luglio e il 12 settembre 2015. Sarà avviata l’attività di comunicazione istituzionale, come già avvenuto lo scorso anno, che si terrà nel periodo più delicato della stagione, quello con i più elevati volumi, per almeno una settimana che ogni operatore della distribuzione potrà scegliere liberamente nell’ambito dei circa 60 giorni al fine di stimolare i consumatori ad acquistare il prodotto nazionale. Le attività comunicazionali e i criteri per parteciparvi sono determinate dal regolamento.

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese Editore: Edizioni Agami s.r.l. via Flli. Ceirano, 13 - 12100 Cuneo Reg. Trib. CN 4985/9206/10200 info@agami.it Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Direttore Amministrativo Enzo Pagliano Coordinamento di redazione Chiara Serra Grafica e impaginazione Mara Chiardola Hanno collaborato: Cristina Allisiardi, Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Pasqualino Cusano, Simona Daniele, Corrado Galleano, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Giacomo Golinelli, Giulia Marinari, Lorenzo Martinengo, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Nadia Olivero, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Manuela Renaudo, Davide Roà, Marilena Sellarione. Redazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Stampa: Arti Grafiche Cuneo S.r.l. – agam.it Concessionaria esclusiva della pubblicità TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 - 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it

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“Il Coltivatore Cuneese” Registrazione del tribunale di Cuneo n.100 del 7/12/1955 - Reg. Cronol. n.3296 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00

Sommario La terra prima di tutto........................................................................................ 4 Per ogni euro pagato dai consumatori, solo 15 centesimi agli agricoltori!....................................................................... 5 Le eccellenze del cuneese protagoniste all’Expo di Milano..................................................................................................................6-7 Ad Expo la giornata del latte italiano.................................................... 8 Presentato “Terra e cibo” ................................................................................. 9 La Regione apre alle misure agroambientali e l’indennita’ compensativa........................................................................10 Primavera con tanta grandine .................................................................11 Il Corsivo del Coltivatore...........................................................................12 Storie di vita..........................................................................................................13 Quote latte, i dati definitivi della campagna 2014/2015......................................................................................14 Su post quote latte, arriva la norma applicativa regionale.........................................................................................15 Regolamento fiori e piante Made in Italy: la proposta ministeriale ha maglie troppo larghe..................................................15 Italia sorpassa Francia è leader nei formaggi DOP...................16 Premio Fedeltà al Lavoro 2015: iscrizioni entro il 23 settembre.......................................................................................................17 Agritata Open Day! Un successo decretato dalle famiglie.................................................................................................18-19 Le agritate protagoniste ai Family Days............................................20 Festa Pensionati e Donne Impresa.........................................................21 Coltivare frumento in provincia di Cuneo ...........................22-23 Previsioni sulle produzioni mondiali di cereali e soia............................................................................................24-25 Contributi per la difesa del bestiame dai canidi .......................26 Speciale datori di lavoro .....................................................................28-35 Approvato il nuovo Piano Paesaggistico Regionale................36 Arriva il nuovo sistema di classificazione dei fitofarmaci........................................................................................................37 Il futuro del biogas: impianti alimentati

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con reflui zootecnici!..............................................................................38-39 30 Giugno: scadenza verifiche UMA ................................................39 Pesche e nettarine: previsioni di produzione stabile rispetto al 2014...........................................................................................40-41 L’ecosostenibilità del noccioleto....................................................42-44 Danni da diradamento sul melo: indagine tecniche in corso..................................................................................................45 Il Barolo&Barbaresco Festival a Roma................................................46 News dal settore vitivinicolo............................................................47-48 Registro imprese multifunzionali: una valida opportunita’.............................................................................................................51 Premio giornalistico del Roero..................................................................51 Commercio estero: +36% export in USA, +25% India e +18% Cina..............................................................................................52 Rivoira di Boves: si del TAR all’invaso ................................................53 Festa dei Quartieri e Agrimercato..........................................................53 A Boves Mestieri e città..................................................................................54 “Il Grano in Festa” – “XVI Sagra d’estate”.........................................54 Sagra del coniglio................................................................................................54 Costituito a Centallo il consorzio dei produttori.......................55 Fiera delle Terre Rosse a Ceresole d’Alba..........................................55 Premiata l’azienda Cerrino Sergio ........................................................55 Agricoltura biologica: aspetti economici e tecniche agronomiche .....................................................................56-58 O.N.A.Frut ad Agrovet: con i consumatori ed il mondo scientifico...........................................................................................59 Meno sale, l’ASL CN1 forma i panificatori.......................................60 “Contributi obbligatori dovuti per l’anno 2015”........................61 Novita’ INPS “da giugno 2015 tutte le pensioni in pagamento al 1° del mese”...................................................................61 Alla scoperta dei circoli ACSTE: “Gli Indomabili”........................62 Scadenze Aziendali..........................................................................................63 Il Mercatino del Coltivatore .......................................................64-66

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LA TERRA PRIMA DI TUTTO Conferenza sul clima di Parigi a fine anno, Expo sul cibo a Milano, Laudato Sii dal Vaticano: salvare il bene Terra per dare prospettive all’economia del mondo e combattere crisi e disoccupazione.

ell’anno di Expo, che ha come tema centrale la difesa del cibo, il mondo intero si sta preparando alla Conferenza Mondiale dell’ambiente che si svolge a Parigi in questi giorni ed il Papa sta correggendo le bozze dell’enciclica “Laudato Sii” che sarà presentata entro settembre. I temi centrali che stanno preoccupando i potenti del mondo sono sostanzialmente due: da una parte il cibo e la volontà di sfamare l’umanità, dall’altra la complessa tematica del clima e della difesa dell’ambiente. Ma procediamo per gradi: mentre i turisti affollano Expo, incentrato sull’alimentazione, si stima che entro il 2055 l’umanità dovrà produrre più cibo di quanto non ne abbiano prodotto gli antenati nei diecimila anni precedenti. In quattro anni, dal 2010 al 2014, la Cina ha consumato più cemento armato di quanto gli Stati Uniti non abbiano impiegato nell’intero ventesimo secolo. Lo sviluppo che ha tratto un miliardo di esseri umani dalla fame deve essere armonizzato con la conservazione del bene Terra. La Conferenza sul Clima di Parigi,

prevista a dicembre, deve stabilire le misure per contenere il surriscaldamento sotto i due gradi centigradi, perché al contrario dei protocolli di Kyoto, mai condivisi in America e mai rispettati in Europa, Parigi 2015 sogna un accordo internazionale verso economie compatibili, a basso tasso di carbone, gas serra, sostanze inquinanti. A partire dal 2020, il trattato spera di coinvolgere le industrie sviluppate con India e Cina in testa, per temperare gli effetti su oceani, atmosfera, condizioni meteorologiche e limitare disastri, alluvioni, piogge torrenziali, siccità e migrazioni. D’altra parte, lo percepisce anche la gente comune che il clima è come impazzito. L’ondata precoce di caldo torrido in Italia, l’inverno di New York più gelido dal 1934, la catastrofica siccità che fa parlare di “fine della California” è la conferma che l’equilibrio ambientale si è rotto. È vero che ere di caldo e freddo si sono alternate sulla Terra e che fare previsioni sulla variazione del clima si conferma irto di variabili, però non è normale quanto sta succedendo negli ultimi anni. “Laudato Sii”, l’ultima enciclica papale, introduce la dimensione morale e religiosa nel dibattito. Lo sviluppo sostenibile va armonizzato con la Terra. E c’è già chi rimprovera al Papa l’astio contro il mercato che è stato definito “idolatria neoli-

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berale”. Tra questi, vi è anche chi sostiene che i commerci globali hanno affrancato cinesi, indiani e latino americani dalla fame, cui li costringevano le economie chiuse. Gli stessi Cattolici, più preoccupati dei Protestanti del cambio climatico, non ritengono che accordi su gas serra a Parigi aiuteranno i poveri. Sono solo alcuni dei tanti concetti che frullano nella mente di chi ha la volontà di approfondire e valutare quanto sta accadendo nel mondo. La vera debolezza delle persone che popolano il pianeta oggi, italiani ed europei innanzitutto, è l’indifferenza, il relativismo morale, la mancanza di autorevolezza della politica e di chi governa. Di qui, lo strapotere delle multinazionali, il cui unico obiettivo è il business. E allora, ben venga la tiratina d’orecchie di papa Francesco all’umanità intera, coinvolgendo nella discussione soprattutto i Paesi economicamente emergenti come quelli asiatici e la stessa Cina. Da Obama all’Europa, dalle aziende e dal mercato che scommette a testa alta sullo sviluppo sostenibile passa l’unica via per combattere la miseria e le carestie. Il Papa offre con l’enciclica una benedizione a chi vuole crescere senza perdere la Terra. Un buon accordo di “Parigi”, rappresenta sicuramente un buon inizio. Musica alle orecchie degli agricoltori che custodiscono la terra e vivono con essa.

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PER OGNI EURO PAGATO DAI CONSUMATORI, SOLO 15 CENTESIMI AGLI AGRICOLTORI!

no su tre nel mondo lavora in agricoltura o nella pesca con 2,5 miliardi di persone impegnate quotidianamente a sfamare il pianeta che molto spesso però vivono in condizioni di povertà perché manca un adeguato riconoscimento sociale ed economico del lavoro nei campi. E’ quanto emerge da uno studio presentato dalla Coldiretti all’Expo, in occasione del Forum Internazionale dell’Agricoltura, che evidenzia come lo sfruttamento e la speculazione sul cibo alimenti il paradosso della presenza di molti agricoltori tra le oltre 800 milioni di persone che soffrono la fame. Sono 570 milioni le aziende agricole presenti nel mondo delle quali, ben l’88 per cento di tipo familiare. Di queste ben il

35 per cento si trova in Cina, il 24 per cento in India e solo il 7 per cento in Asia Centrale ed in Europa dove l’Italia ha 155mila imprese in meno rispetto all’inizio della crisi nel 2007. “La globalizzazione dei mercati, a cui non ha fatto seguito quella delle regole, ha delegittimato il cibo fino a farlo considerare una merce qualsiasi con gli effetti che vanno dalle speculazioni sulle materie prime agricole al furto di milioni di ettari di terre fertili a danno dei Paesi più poveri, il cosiddetto “land grabbing”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo Oggi, secondo uno studio di Coldiretti, per ogni euro speso dai consumatori italiani per l’acquisto di prodotti alimentari, appena 15

centesimi arrivano agli agricoltori ed in alcuni casi i compensi non sono neanche sufficienti a coprire i costi di produzione o a dare da mangiare agli animali allevati, come nel caso del latte. L’emergenza alimentare non si risolve con i prezzi bassi all’origine per i produttori perché questi non consentono all’agricoltura di sopravvivere e con la chiusura delle imprese destrutt u ra n o il sistema c h e non è più in grado di riprendersi.

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LE ECCELLENZE DEL CUNEESE PROTAGONISTE ALL’EXPO DI MILANO

e eccellenze della provincia di Cuneo sono state protagoniste ad Expo, mercoledì 27 e giovedì 28 maggio con un ricco programma di degustazioni e uno show cooking nell’ambito dei giorni dedicati al Piemonte, nel padiglione Coldiretti, dal 25 maggio al 2 giugno. Presente oltre alla presidente Delia Revelli e al direttore Enzo Pagliano, i consiglieri provinciali cuneesi ed i membri di Giunta dell’Organizzazione. Nel mattino del 27, il presidente di Coldiretti Cuneo, Delia Revelli insieme alla Giunta ed al Consiglio Provinciale ha voluto evidenziare le peculiarità dell’agroalimentare cuneese con una partecipata conferenza stampa durante la quale sono state messe in evidenza le eccellenze delle produzioni della Granda e, soprattutto, la strada intrapresa

dagli imprenditori agricoli rivolta alla qualità, attraverso la costituzione di oltre venti consorzi di Tutela e Valorizzazione volontari, accanto ai sei dei grandi vini della Provincia. Nel padiglione – ha commentato Delia Revelli - i visitatori hanno potuto vivere una esperienza unica, a contatto diretto con i profumi e i sapori

della nostra agricoltura e delle produzioni made in Cuneo”. “E’ stata l’occasione – ha evidenziato il direttore di Coldiretti Cuneo, Enzo Pagliano – per far scoprire ai visitatori provenienti da tutto il mondo le peculiarità e le ricchezze del nostro territorio, nella prestigiosa vetrina mondiale dell’Expo. Coldiretti Cuneo vive il compito di presentare le eccellenze cuneesi ancora in altre occasioni successive, che sono in fase di programmazione. Cercheremo di portare al pubblico internazionale che visita Expo anche le altre eccellenze della provincia Granda, nell’ottica di promuovere il territorio, ma anche il ruolo fondamentale di presidio del territorio e di conservazione dell’ambiente svolto dalle imprese agricole”.

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AZIENDE PRESENTI IN RAPPRESENTANZA DELLE ECCELLENZE AGRICOLE CUNEESI Tredici aziende del cuneese hanno portato il meglio delle loro produzioni, conosciute e apprezzate in Italia e all’estero: dai formaggi, alla carne, ai vini più rinomati. ARMANDO ORNELLA - crema all’aglio di Caraglio; CERUTTI LAURA MARIA - Gran bollito di bue, La diversa (tutti da bovini

di razza Piemontese); ERALDO REVELLI - Dogliani DOCG, Dogliani Superiore DOCG, Langhe Rosso DOC, Langhe rosato DOC; CERRINO SERGIO - Moscato d’Asti DOCG, Dolcetto D’ Alba DOC, Langhe Chardonnay DOC, Langhe Nebbiolo DOC; BURLOTTO GIANCARLO - Barolo DOCG, Verduno Pelaverga DOC, Barbera DOC, Langhe Favorita DOC; DEMARIE GIOVANNI -Roero Riserva DOCG; Roero Arneis DOCG; Barbaresco DOCG; COOPERA-

TIVA PRODUTTORI ALTA VALLE GRANA - Castelmagno D.O.P.; COOPERATIVA I TESORI DELLA TERRA - Raschera DOP bio, Bra tenero DOP bio, Toma piemontese DOP bio. Inoltre, l’azienda di DOMENICO DUTTO di Peveragno ha venduto fragole sia fresche, negli appositi cestini, che come macedonia di fragola in bicchieri monodose. Giovedì 28 si è svolta la degustazione dei pregiati vini con il sommelier professionista Marco Bertaina.

Erano anche esposti i seguenti prodotti: “Brus” - Az. Agr. Monte Robiglio di Massimo Giordano (Bossolasco); “Crema di Nocciole IGP P.te” - Az. Agr. Nocciole d’Elite di Emanuele Canaparo (Cravanzana); “Nocciole IGP P.te Tostate” - Corilanga Soc. Agr. Coop (Rocchetta Belbo); “Cognà” - Az. Agr. Cascina delle Grazie di Matteo Zappino (Castino); “Barbaresco DOCG” - Az. Agr. Adriano Marco e Vittorio (Alba).

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AD EXPO LA GIORNATA DEL LATTE ITALIANO

enerdì 29 maggio la Confederazione Nazionale Coldiretti ha partecipato alla “Giornata Nazionale del Latte” presso Expo. Da Coldiretti Cuneo, è giunto un pullman di allevatori. L’obiettivo dell’iniziativa che ha visto presente il ministro alle Politiche Agricole

Anche Mariagrazia Cucinotta alla manifestazione del latte con i dirigenti cuneesi

Maurizio Martina, aveva era quello di tornare a parlare del problema del prezzo del latte, dopo la fine del regime delle quote. Coldiretti ha reso noto di aver siglato una partnership con Granarolo attraverso la quale si raggiungerà una quota complessiva pari al 12,65% del capitale sociale della Centrale del Latte di Brescia. L’operazione avverrà attraverso un aumento del capitale sociale di 2 milioni di euro interamente sottoscritto da Granarolo Spa e da Coldiretti Brescia HC Srl. A seguito dell’operazione, Granarolo S.p.A. e Coldiretti controlleranno con quote paritetiche del 50% ciascuna, il capitale sociale di Coldiretti Brescia HC Srl che cambierà ragione sociale e si chiamerà Filab, Filiera Latte Brescia. L’operazione si pone l’obietti-

vo di salvaguardare le eccellenze territoriali della regione a maggior vocazione agro-allevatoriale del Paese, valorizzandone le produzioni locali di latte fresco di alta qualità in particolare a seguito della fine del sistema comunitario delle quote latte, in linea con il piano strategico del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. È stato più volte citato il progetto virtuoso piemontese, Compral Latte Inalpi Ferrero ed è stata riconosciuta la validità del prezzo indicizzato. L’obiettivo di Coldiretti è di fare in modo che nelle filiere gli allevatori abbiano la giusta considerazione ed i loro costi siano riconosciuti nella composizione del prezzo finale del latte e non, come spesso avviene oggi, che a fare business siano i trasformatori e la distribuzione.

UN LIBRO DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PRESENTATO NEL PADIGLIONE COLDIRETTI ITALIA

PRESENTATO “TERRA E CIBO”

l ministro Maurizio Martina è intervenuto nel padiglione Coldiretti, anche in occasione della presentazione del libro Terra e Cibo del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Dicastero della Santa Sede (vedi foto sotto), giovedì 28 maggio, alla presenza del presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo e del cardinale K.A. Turkson, che ha curato la prefazione del libro. “Il Papa ci ha dato un messaggio

importantissimo – ha evidenziato il ministro - dobbiamo passare dalle emergenze alle priorità e dobbiamo scrivere insieme le priorità da affrontare sul versante alimentare. Possiamo continuare a lavorare con l’aiuto di Coldiretti. L’auspicio di Maurizio Martina è il sostegno dei piccoli produttori da attuare insieme a Coldiretti, “E’ necessario che Expo si ponga questa priorità, nell’agenda dei lavori, per fare

Alcuni dirigenti dell’associzione Pensionati Coldiretti Cuneo ad Expo insieme al ministro Martina

tutti insieme un passo avanti: “Credo che ci siano le condizioni per farlo… in questi giorni ho intervistato all’uscita da Expo i giovani che l’hanno visitata. La cosa più bella in questo primo mese di Expo, è lo stupore, in particolare da parte delle giovani generazioni, che quando attraversano questi spazi, capi-

scono qualcosa di più della questione che abbiamo messo come centrale all’Expo, attorno alla sfida dell’alimentazione globale. Anche se il tema è complesso, dentro uno scenario come questo, vuol dire che seminiamo qualcosa, questo è il patrimonio vero, la consapevolezza, la responsabilità, la cittadinanza”.

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10 ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

LA REGIONE APRE ALLE MISURE AGROAMBIENTALI E L’INDENNITA’ COMPENSATIVA

“C

oldiretti Cuneo plaude all’iniziativa della Giunta regionale che ha approvato la delibera sulle Misure Agroambientali. L’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero ha raccolto le richieste e le aspettative del mondo produttivo”, questo quanto affermato dal presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte, Delia Revelli. In buona sostanza, si tratta di una delibera che stanzia complessivamente 30 milioni di euro per l’erogazione delle Misure Agroambientali, di cui alle domande non ancora evase del 2014 e per un analogo intervento anche sul 2015. La delibera della Giunta regionale è “condizionata” al parere definitivo della Commissione Europea, ma già sono giunte ampie assicurazioni in merito. Aggiunge Enzo Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo: “Si tratta di una apertura che Col-

TECHNO IMPIANTI s.a.s. w w w. t e c h n o i m p i a n t i s a s . i t

diretti ha fortemente sollecitato nell’interesse delle imprese che con l’adozione di severe misure di rispetto dell’ambiente si sottopongono a costi di produzione elevati. L’aver sanato anche le domande pregresse dà una risposta a settori che vivono oggettive difficoltà di mercato, come quello frutticolo. Per completezza di informazione, ricordiamo che come annunciato sullo scorso numero, la regione Piemonte con una delibera portata in Giunta dall’assessore Alberto Valmaggia, ha aperto anche le domande per l’indennità compensativa nelle zone montane, stanziando sei milioni di euro, due dei quali per il 2015. Infine, Arpea, l’organismo pagatore della regione Piemonte, ha sbloccato su pressione dell’intera Giunta regionale, il pagamento di sei milioni di euro, nei confronti di un migliaio di

imprese, i cui pagamenti erano stati bloccati per questioni burocratiche dall’ “operazione bonifica”. Sono iniezioni di liquidità di cui le imprese agricole piemontesi e cuneesi in particolare hanno urgente necessità. La giunta regionale ha approvato la modifica della delibera che ingloba anche le superfici a cereali autunno vernini. Con la Deliberazione della Giunta Regionale 3 giugno 2015, n. 29-1516 si apre la presentazione di nuove domande sulle azioni 214.1 “Applicazione di tecniche di produzione integrata” e 214.2 “Applicazione di tecniche di produzione biologica” e si dispone l’apertura dell’indennità compensativa 2015. Riguardo le azioni 214.1 e 214.2, l’ammissibilità delle nuove domande è condizionata alla notificazione ai servizi della Commissione europea delle modifiche al PSR 2007-2013 consistenti, tra l’altro, nei trasferimenti delle economie di altre misure del PSR a favore della misura 214 e nella richiesta di utilizzare risorse del nuovo PSR qualora le economie non fossero sufficienti a coprire le richieste; al finanziamento delle domande sono destinati 27 milioni di €.

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12 BASTIAN CONTRARI

I L C O R S I V O D E L C O LT I V ATO R E L’ARTE DEL BARCAMENARSI

i sono reso conto che, per decenni, abbiamo delegato a governarci persone che, messe alla prova, il più delle volte hanno ignorato il nostro mandato, percorrendo, con pervicacia, la strada del rinvio e dell’aggiustatina che non soddisfa appieno, ma non scontenta nessuno. Loro la chiamano democrazia e si giustificano, rifugiandosi dietro il paravento delle consultazioni, del dibattito e del confronto. In realtà, non c’è nulla di più antidemocratico del fissare una nuova data, del tradire le attese, del discutere allo sfinimento e del lasciar perdere perché... non si è raggiunto l’accordo. Ovvio che ogni cambiamento provochi qualche contestazione. Siamo tutti un po’ vigliacchi: a parole ci proclamiamo innovatori, ma in realtà l’immobilismo non ci va troppo male. Meglio accontentarci oggi che rischiare di star peggio domani. Il discorso vale in tutti i campi, dal mondo dei lavoratori dipen-

denti a quello degli autonomi, dalla questione delle tasse all’assistenza sanitaria, dai trasporti al commercio. Mi sono chiesto spesso se sia meglio decidere e commettere qualche errore, oppure darsi alle chiacchiere e lasciare i problemi irrisolti. Confesso di essere favorevole alla prima delle due opzioni, la stessa che adotto nella mia vita di imprenditore agricolo. Tra chi non cambia mai nulla, preferendo ignorare ogni spunto innovativo, e chi preferisce tentare vie nuove a proprio rischio, preferisco quest’ultimo. Ci vuole prudenza – è vero – ma non inazione. Saranno i risultati ad avere l’ultima parola ed

a formalizzare un giudizio che non perdona. Ecco, il giudizio. È un ulteriore elemento che tutti vorrebbero, purché destinato ad altri. Contestano le valutazioni del loro operato professori, dipendenti pubblici, appartenenti al servizio sanitario, commercianti e via discorrendo. Appena si acciuffa un lavoro, si desidera portarlo avanti in tranquillità, sino alla pensione, senza valutazioni né controlli, senza sbarramenti né autoritarie rotture di scatole. E se si sbaglia? Poco male, visto che in piemontese si dice: “Sbaliô fina ij preivi a di mëssa”. Bastian Contrari

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V I TA

RITRATTI

S TO R I E

a cura di Barba Bertu info@barbabertu.com

ldo Giacosa è nato il 18 maggio 1921 a Neive: “Mio padre Clemente e mia mamma Francesca avevano un bue e una vacca per lavorare le vigne. Eravamo tre figli, sono rimasto solo io”. ORFANO DI PADRE Dal 1925 lei abita a Barbaresco: si trova bene qui? “Sì, mi piace vivere in mezzo alle vigne!”. La sua infanzia? “Non la auguro a nessuno! Eravamo poveri. E, soprattutto, quando avevo sei anni, mio padre è morto per un calcio di una mucca, nel mio primo giorno di scuola. Un grande dolore! Ho dovuto iniziare a lavorare a 12 anni: andavo a lavorare nelle vigne, a dare l’acqua alle piante. Facevo tanti lavori nei campi”. E sua madre? “Lavorava già prima, quando c’era mio padre e quando è restata vedova ha dovuto lavorare ancora di più, la sua vita non è stata facile”. TROPPA POLENTA Cosa mangiava quando era bambino? “Un giorno ho addirittura litigato la mia mamma, perché ci svegliava di mattino con la polenta pronta a colazione, con la minestra: e io ero stufo! La carne la mangiavamo solo ogni tanto, nei giorni di festa”. Le veglie si facevano da voi? “Certamente, le ricordo bene! C’era un vecchio che raccontava delle frottole e noi bambini stavamo sempre ad ascoltarle! Si facevano quasi sempre nella nostra stalla, due o tre volte alla settimana”. Le masche? “Si raccontavano delle storie che facevano paura, ma non le ricordo. Io alle masche però non ho mai creduto! In quel modo, i ragazzi di sera non uscivano di casa, perché avevano paura”. Passavano i mendicanti a

ALDO GIACOSA: “SE IL PARADISO NON C’E’, E’ UNA BELLA FREGATURA”

Aldo Giacosa, classe 1921, lucidissimo

chiedere l’elemosina qui a Barbaresco? “Ricordo un uomo vecchio, che ogni tanto arrivava con un sacco a chiedere l’elemosina: gli davamo qualcosa da mangiare, un piatto di minestra o un po’ di pane, dopo la seconda guerra mondiale non è mai più passato nessuno”. Arrivavano più uomini o più donne? “Più uomini che donne. Frati che venivano a fare la questua, mai visti dalle nostre parti”. Se le dico la parola “guerra”, cosa le viene in mente? “La guerra è uno schifo! Io sono partito militare il 6 gennaio 1941, artigliere d’armata ad Albenga: mi è andata abbastanza bene, mi hanno messo come guardia di frontiera. Sono stato a Loano e ultimamente ero a Vado Ligure. Però non avrei dovuto partire militare, essendo orfano di padre: ma non ne hanno tenuto conto, purtroppo. Il segretario comunale di Guarene era potente, gli avevo chiesto aiuto, ma non mi ha dato una mano”. NASCOSTO FRA I FILARI E l’8 settembre 1943?

“Il caos, il 10 settembre 1943 ero già a casa, mi nascondevo nelle vigne. I tedeschi e i partigiani passavano di qui, li ho visti, ma quando era così scappavo e andavo a nascondermi. Mio fratello Riccardo era andato invece a combattere con i partigiani Garibaldini, aveva anche attraversato il Tanaro a nuoto, per salvare la pelle!”. Quando vede le guerre in televisione cosa pensa? “Penso che siamo degli stupidi, le guerre si combattono per sporchi interessi! Io ho salutato tanti miei coetanei che sono partiti per la guerra di Russia e sono tornati solo in tre, malati e poi sono morti. In tanti di loro mi dicevano: “Ciao Aldo, ti saluto che non ci vedremo più”. Purtroppo è stato proprio così, che tristezza! ”. Che lavori ha fatto nella sua vita? “Ho fatto sempre il contadino. Nel 1955 la grandine ha distrutto tutto e allora per un anno ho fatto il boscaiolo, vicino ad Alba. Ho lavorato per qualche anno alla cantina di Neive, poi sono tornato a casa. Avevo tre mucche e le vigne. La cantina di famiglia oggi è mandata avanti

da mio nipote Sergio, che è soddisfatto, la crisi da noi qui non si fa sentire. Produce Nebbiolo, Barbera e Dolcetto”. Quale è stato il cambiamento più significativo che ha visto nella sua lunga vita? “Dare l’acqua alle viti era molto faticoso, dovevo mettermi sulle spalle 18 chilogrammi, mia madre mi raccomandava di non riempire tutto il contenitore. In quegli anni quel lavoro, fatto a mano, richiedeva tre giorni di fatiche. Oggi con i macchinari si riesce a fare in una sola mezza giornata!”. NIENTE VIAGGIO DI NOZZE Sua moglie come si chiama? “Rita Fiore è nata a Trezzo Tinella, ci siamo sposati il 27 dicembre 1951 a Neive dopo 3 mesi di fidanzamento, non ricordo il nome del prete. Il viaggio di nozze? Lo abbiamo fatto nelle vigne ed è costato poco! Al pranzo di nozze eravamo una dozzina, da pochi mesi era morta mia mamma”. Contento del matrimonio? “Sì, e sposerei di nuovo Rita. Andiamo d’accordo. Bisogna avere pazienza e dialogare, per fare durare i matrimoni”. Avete dei figli? “Francesca, che aveva il nome di mia madre, è morta di tumore: è stato un grande dolore! Mio genero si è trovato con due bambini da far crescere, noi abbiamo sempre cercato di sostenerli. Poi c’è ancora l’altra mia figlia Daniela”. La vita, secondo lei? “Per me è stata difficile. Io vado a Messa quando riesco, non mi lasciano più andare a piedi da solo. Prima di dormire recito qualche preghiera”. Il mondo di oggi? “E’ bello per i giovani. Io alla mia età penso sovente alla morte, una cosa naturale. Dopo la morte, spero di trovare il Paradiso e poter riabbracciare tutti i miei cari! Se non è così, è una bella fregatura”.

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QUOTE LATTE, I DATI DEFINITIVI DELLA CAMPAGNA 2014/2015 Ora sono in corso i conteggi di Agea per il calcolo del prelievo supplementare

GEA ha diffuso nei giorni scorsi i dati definitivi della campagna lattiero casearia 2014/2015, l’ultima regolamentata dal regime delle quote latte. Infatti, completato il caricamento dei dati del mese di marzo da parte dei primi acquirenti, è stato possibile avere il quadro della produzione complessiva rettificata (adeguata al tenore di grasso) dell’intero periodo che va dal 1° aprile 2014 al 31 marzo 2015. E, come già si prevedeva da alcuni mesi, la produzione 2014/215 è stata ampiamente al di sopra dei livelli 2013/2014, dove per un soffio si era riusciti non sforare la quota nazionale e a non pagare alcune multe. Infatti, anche se a marzo si è registrato un calo rispetto all’analogo mese del 2014 (circa 21 mila tonnellate in meno), la produzione complessiva nazionale si è attestata a 11 milioni di tonnellate, con un aumento del 2,23% rispetto alla campa-

gna 2013/2014 (in valori assoluti quasi 241 mila tonnellate) Di seguito i dati esatti della produzione: in Piemonte 1.001.228 tonnellate, +4,5% rispetto allo stesso periodo 2013/2014 (957.673 tonnellate); in Italia 11.000.705 tonnellate, +2,23% rispetto allo stesso periodo 2013/2014 (10.759.748 tonnellate). Hanno perciò trovato conferma le facili previsioni di splafonamento, anche se per sapere in che misura ciò avverrà, occorrerà attendere i calcoli di Agea. In questi giorni Agea sta conteggiando l’ammontare del Quantitativo Nazionale di Riferimento 2014/2015, vale a dire la quota nazionale che può variare di anno in anno in base alla mobilità da consegne a vendite dirette, ma che mediamente riguarda 45 – 50.000 tonnellate ogni campagna. E, una volta conteggiato, il prelievo supplementare versato in eccesso (in questi mesi il primo acquirente ha versato ad Agea il prelievo per i produttori che avevano sforato la propria quota individuale) passerà alla restituzione secondo le 4 priorità stabilite dalla Legge n. 119/2003 e dalla Legge n. 33/2009, nell’ordine e cioè: • le aziende ubicate in zona di montagna;

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• successivamente le aziende ubicate nelle zone svantaggiate; • le aziende che non hanno superato il livello produttivo nel periodo 2007/2008; • le aziende che non abbiano superato di oltre il 6% la quota individuale disponibile a fine campagna. L’importo del prelievo supplementare è fissato a 0,2783 €/ kg, così come stabilito dal Regolamento CEE n. 3950/92 e le successive modificazioni del Regolamento Ce 1788/2003. Con la campagna 2014/2015, dopo che nelle precedenti cinque si era riusciti non pagare neanche un euro di multe, proprio con l’ultima annata soggetta al regime delle quote latte, il nostro Paese si troverà nuovamente a pagare il prelievo supplementare. Prelievo supplementare che sarà possibile rateizzare in 3 anni (per gli importi superiori a 5.000 euro) a interessi zero, come introdotto dal provvedimento comunitario (Regolamento di esecuzione UE n. 517/2015) e recepito dal decreto legge n.51/205. Per i produttori che intendessero aderirvi, è previsto che la prima sia trattenuta da Agea mentre la seconda e la terza verranno restituite al produttore che però dovrà prestare garanzia fideiussoria.

Su post quote latte, arriva la norma applicativa regionale Con Determinazione n. 302 del 25 maggio 2015, la Regione Piemonte ha definito le modalità applicative delle nuove disposizioni e degli adempimenti previsti dal Decreto post quote latte, compreso il riconoscimento delle ditte prime acquirenti, previste dal DM 7 aprile 2015. Nei prossimi giorni il provvedimento verrà inserito, con approfondimenti, sul sito web della Regione (http://www.regione.piemonte. it/agri/politiche_agricole/zootecnia/dichiarazioni.htm). Verrà altresì aggiornata la modulistica relativa alla domanda di riconoscimento quale primo acquirente. Sostanzialmente non cambia nulla di quanto già stabilito dal decreto ministeriale e cioè che: Coloro che avevano la qualifica di primo acquirente prima dell’entrata in vigore del DM, continuano a mantenerla (la figura del primo acquirente, pur cessando il regime delle quote latte, rimane anche nella nuova OCM). Spetta alle Province la competenza sulle dichiarazioni obbligatorie (monitoraggio mensile consegne da parte dei primi acquirenti + dichiarazione annuale acquisti da non produttori; dichiarazione annuale vendite dirette), la gestione albo primi acquirenti, eventuali controlli e sanzioni, nonché i rapporti con Organizzazioni/Associazioni. Spetta alla Regione la competenza il coordinamento e la divulgazione degli obblighi degli adempimenti e garantire l’uniformità applicativa; il riconoscimento delle Organizzazioni di produttori. Spetta alla Regione stabilire le modalità di approvazione per il riconoscimento/revoca di primo acquirente, come stabilite nell’allegato della determina.

Regolamento fiori e piante Made in Italy: la proposta ministeriale ha maglie troppo larghe Nei giorni scorsi, si è tenuto al Mipaaf una riunione del gruppo di lavoro del settore florovivaistico, con lo scopo di analizzare il disciplinare di certificazione del marchio “Vivaifiori”, promosso dallo stesso Ministero e sviluppato da Ismea per certificare il prodotto italiano sostenibile e darne riconoscibilità all’interno del mercato globale. Coldiretti considera inadeguata la parte relativa alla regolamentazione del prodotto florovivaistico italiano. Un conto è costruire un disciplinare relativo ad un marchio legato ad un percorso di certificazione del processo produttivo, altra cosa è definire le condizioni in base alle quali il prodotto è considerato di origine italiana. Per cui, Coldiretti ha chiesto che venga fatta chiarezza sulla strada che il Ministero intende percorrere (certificazione del processo produttivo oppure certificazione dell’origine del prodotto). Non sarebbe infatti accettabile che questo marchio, anche se volontario, rappresenti come italiani prodotti che non sono frutto delle coltivazioni nazionali, determinando una concorrenza sleale nei confronti di chi produce e coltiva in Italia.

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L’89% degli italiani vuole che l’etichetta indichi l’origine del latte nei formaggi

algono a 48 i formaggi a denominazione di origine protetta (Dop) tutelati dall’Unione Europea con l’Italia che sorpassa la Francia ferma a 45 e diventa leader europeo e mondiale nella produzione casearia di qualità. La sfida tra Italia e Francia nella produzione di formaggi ha radici lontane: il vantaggio tricolore sulla Francia è ancora più eclatante se si considerano le quantità,con la produzione di formaggi a denominazione di origine italiano che è vicina a 500 milioni di chili, praticamente il doppio di quella realizzata dai cugini d’oltralpe. Le esportazioni di formaggi italiani in Francia, con un aumento del 4 per cento, sono risultate superiori a quella dei formaggi francesi in Italia, in calo del 3 per cento nel 2014, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat. Nonostante questi primati produttivi, gli italiani con 20,7 chilogrammi per persona all’anno sono solo settimi nel mondo per consumo di formaggi preceduti dai francesi con 25,9 chilogrammi a testa, ma anche da islandesi, finlandesi, tedeschi, estoni e svizzeri. Non va però messo in secondo piano un fatto preoccupante che riguarda la qualità dei formaggi venduti in Italia, al di fuori delle denominazioni tutelate, con quasi la metà delle mozza-

relle che sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero, perché non è obbligatorio riportarlo in etichetta. Ad oggi in Italia è obbligatorio indicare la provenienza del latte fresco, ma non quella a lunga conservazione e l’etichetta è anonima anche per i formaggi non a denominazione di origine, per le mozzarelle e gli yogurt. “In un momento difficile per l’economia – commenta il presidente di Coldiretti Cuneo, Delia Revelli - dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza e lo stop al segreto sui flussi commerciali con l’indicazione delle aziende che importano materie prime dall’estero è un primo passo che va completato con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti” . La chiusura delle stalle rischia di far perdere all’Italia il primato nella produzione di formaggi a denominazione di origine (Dop) che contribuisce a forgiare l’i-

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dentità nazionale in campo alimentare. In questo contesto è particolarmente grave il recente rapporto della Commissione Europea secondo cui, per talune categorie di prodotti alimentari come latte e prodotti caseari, sarebbe meglio optare per una indicazione volontaria dell’origine, piuttosto che su un obbligo a livello comunitario. Si tratta di un parere in netto contrasto con gli interessi dei cittadini europei espressi attraverso Eurobarometro e di quelli italiani che hanno risposto numerosi alla consultazione pubblica on line sull’etichettatura dei prodotti agroalimentari condotta dal ministero delle Politiche Agricole (Mipaaf), che ha coinvolto 26.547 partecipanti sul sito del Mipaaf dal novembre 2014 a marzo 2015, i quali nell’89 per cento dei casi ritengono che la mancanza di etichettatura di origine possa essere ingannevole per i prodotti lattiero-caseari.

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ITALIA SORPASSA FRANCIA E’ LEADER NEI FORMAGGI DOP

PREMIO FEDELTÀ AL LAVORO 2015: ISCRIZIONI ENTRO IL 23 SETTEMBRE

a Giunta della Camera di Commercio di Cuneo ha bandito, anche per il 2015, il concorso per l’assegnazione di medaglie d’oro e diplomi per la premiazione della “Fedeltà al lavoro e progresso economico”. Tutti gli interessati possono rivolgersi agli uffici di Coldiretti per la compilazione del modulo di richiesta. All’interessato spetta provvedere all’auto-certificazione sia della data di inizio della conduzione dell’azienda, sia dell’insussistenza di pendenze tributarie e di condanne penali. Alla domanda, va allegata la copia non autenticata di un documento di identità in corso di validità. Le richieste di partecipazione al concorso, da redigersi esclusivamente su appositi moduli scaricabili dal sito internet www. cn.camcom.it o ritirabili presso la Camera di Commercio o presso le

Associazioni di categoria, dovranno pervenire alla Camera di Commercio di Cuneo - Ufficio Segreteria Affari Generali – Via Emanuele Filiberto n. 3, entro il 23 settembre 2015. Per partecipare al concorso sono necessari alcuni requisiti, in particolare: ÂÂ per la categoria III: bisogna essere componenti di famiglie diretto-coltivatrici che alla data del 31 dicembre 2014 abbiano prestato almeno 40 anni di ininterrotto lavoro su fondi di proprietà (l’inizio della conduzione è considerato valido non prima del compimento del 18° anno di età). Il numero dei premiati appartenenti a questa categoria non potrà essere superiore al 35% dei premi messi a concorso, equivalente quindi al massimo a 70 riconoscimenti;

ÂÂ per categoria IV, che si riferisce ad affittuari o mezzadri attuali titolari di azienda con almeno 35 anni di propria ininterrotta conduzione dello stesso fondo alla data dell’11 novembre 2014 (l’inizio della conduzione è considerato valido non prima del compimento del 18° anno di età); oppure appartenenti a famiglia che da almeno 80 anni si trovi alla conduzione a affittanza o mezzadria del medesimo fondo; Nel caso in cui il numero delle domande superasse quello dei premi previsti dal bando, sarà data la precedenza per la graduatoria ai concorrenti con il maggior periodo di lavoro e di anzianità. Le domande in esubero non saranno ritenute valide per la partecipazione alle edizioni successive.

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AGRITATA OPEN DAY! UN SUCCESSO DECRETATO DALLE FAMIGLIE

e AgriTate che hanno aperto le porte al pubblico nella giornata di sabato 23 maggio sono state premiate dalle famiglie piemontesi, accorse numerosissime, e dai vertici di Coldiretti Cuneo, tra cui il Presidente Delia Revelli e il Direttore Enzo Pagliano, che hanno preso parte alla giornata accompagnando a casa di un’AgriTata cuneese giornalisti e autorità. Nell’arco della giornata le AgriTate hanno presentato a tutti i genitori curiosi l’ormai noto servizio educativo dedicato ai bambini dai tre mesi ai tre anni. Una di loro ha ricevuto a casa propria, in sole otto ore, oltre venti famiglie con i rispettivi bambini! Lo straordinario successo dell’iniziativa è sicuramente

dovuto alla cura e alla professionalità con cui le AgriTate portano avanti il loro lavoro: è il passaparola che le premia. Ma anche i punti di forza del servizio sono un elemento che le famiglie, e in particolare quelle giovani, apprezzano. Le Agritate accolgono i bambini presso la propria casa, in

un ambiente domestico e familiare, inserito in un contesto che risulta educativo senza bisogno di forzature: l’ambiente rurale e agricolo. I bambini, ognuno affidato a una specifica AgriTata, si trovano in gruppi di cinque al massimo. In questo modo instaurano con l’AgriTata un rapporto basato

A maggio il Ministero per lo Sviluppo Economico ha inserito l’associazione di cui le AgriTate sono parte nell’elenco delle Associazioni delle Professioni Non Normate: un riconoscimento ufficiale per la competenza e la serietà con cui ogni giorno le AgriTate svolgono il proprio lavoro. sulla fiducia e ricevono attenzioni su misura senza, tuttavia, rinunciare alla socializzazione con i loro coetanei. Infine gli orari flessibili, sette giorni su sette e comunicati di settimana in settimana, aiutano anche i genitori che lavorano la sera o nei weekend. A tre anni da quando la Regione Piemonte ha dato vita alla sperimentazione promossa da Coldiretti sono state formate più di 60 AgriTate. Da gennaio otto famiglie hanno affidato i loro figli ad un’AgriTata e nei prossimi tre mesi sono altrettanti quelle che hanno deciso di farlo. E grazie ai continui controlli della qualità, sappiamo che il 100 percento dei genitori è soddisfatto sia del servizio che del menu, casalingo e a km0, offerto ai bambini dall’AgriTata. Maggiori informazioni

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LE AGRITATE PROTAGONISTE AI FAMILY DAYS

ono state numerose le famiglie che, durante i primi giorni di apertura della mostra Family Days presso il Centro Commerciale Auchan di Cuneo, hanno chiacchierato con le AgriTate del cuneese, presenti venerdì e sabato pomeriggio per far conoscere al pubblico il loro innovativo servizio di educazione per bambini dai 3 mesi ai 3 anni. Molti genitori che si sono fermati avevano già sentito parlare del servizio ma altrettanti sono coloro che hanno dimostrato da subito il loro interesse per un progetto che sta avendo un ottimo successo, pensato anzitutto per lo sviluppo sano e completo dei bambini e fondato sul contesto rurale e l’ambiente domestico.

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Giovedì 18 giugno al Real Park di Entracque, si svolge la Festa Pensionati e Donne Impresa Coldiretti Cuneo. Al mattino, a partire dalle 10.30, vi sarà un momento di accoglienza dei partecipanti, alle ore 11 sarà celebrata la Santa Messa officiata da Don Giuseppe Pellegrino. Seguirà alle ore 12 il saluto dei dirigenti Coldiretti . A partire dalle 12,30, vi sarà il pranzo presso il ristorante del Real Park. Nel pomeriggio vi saranno animazione e giochi per tutti. Per informazioni, rivolgersi alla Segreteria Provinciale Pensionati e Donne Impresa Tel. 0171/447287.

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COLTIVARE FRUMENTO IN PROVINCIA DI CUNEO

l grano, dopo il mais, è con oltre 20 mila ettari la coltura più diffusa nella Provincia Granda. Probabilmente è il cereale da più tempo coltivato e, forse per questo, nel passato non è stato oggetto della giusta attenzione. E’ una semplificazione, ma non è errato affermare che in una Provincia a vocazione zootecnica, il grano si coltivava

“Special Wheat”: progetto di ricerca che vede la collaborazione dell’Università di Torino, il Cap Nord Ovest e l’Agenzia 4A di Coldiretti Cuneo con più attenzione alla paglia che alla granella. Negli ultimi

anni tale attenzione è molto cresciuta, per una serie di motivi, tra i quali ricordiamo l’aumento del numero di aziende con indirizzo cerealicolo, la necessità di sostenere i redditi, l’evoluzione del comparto agro-alimentare sempre più esigente e attento alle risorse locali. In questo contesto, ha preso avvio un Progetto di ricerca a

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Giornata in campo, che si è svolta il 28 maggio presso l’azienda agricola Abrate Aldo di Fossano, con la visita ai campi sperimentali di grano tenero, a cui hanno partecipato gli associati al Catac cerealicoli della Provincia di Cuneo

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forte impronta applicativa, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, che vede partecipare 3 attori differenti, l’Università di Torino (capofila) con il Dipartimento di Scienze agrarie, Coldiretti Cuneo con l’Agenzia di assistenza tecnica 4 A e, infine, il Consorzio agrario delle Province del Nord Ovest. “L’obiettivo del Progetto - spiega Amedeo Reyneri, coordinatore del progetto per il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino - è quello di fortificare e ampliare la produzione di grani speciali per rispondere alle attuali e future richieste del settore alimentare della trasformazione”. A tale fine, dal campo al prodotto trasformato, sono in corso le attività sperimentali su queste nuove specialità: frumenti “biscottieri” di nuova generazione, meglio in grado di rispondere alle esigenze dei prodotti da forno secchi o non lievitati sempre più richiesti dal mercato; frumenti speciali “alto glutine” indicati per l’industria

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dell’amido e con il fine di migliorare il reticolo proteico degli impasti più deboli; frumenti “di forza” con ridotto P/L ovvero con caratteri reologici adatti a correggere i difetti più comuni dei grani locali e di importazione; frumenti “hard white” e “pigmentati”, rispettivamente idonei per la produzione di alimenti integrali e ad alto titolo di antiossidanti, per rispondere alle crescenti esigenze salutistiche/funzionalizzanti dei consumatori; infine frumenti “waxy”, in grado di prolungare la durata commerciale (shelf life) dei pro-

dotti da forno in conseguenza di una minore retrogradazione dell’amido. “Il progetto - commenta Paolo Stassi, tecnico Agenzia 4 A che ha seguito i campi sperimentali sul territorio - avrà durata triennale, ma le specialità più promettenti potranno essere già dal prossimo anno inserite nei contratti commerciali offerti dal Consorzio con l’assistenza dall’Agenzia 4A. Il progetto è quindi ambizioso e vuole fare del Piemonte la regione con la più ampia gamma coordinata di frumenti speciali”.

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PREVISIONI SULLE PRODUZIONI MONDIALI DI CEREALI E SOIA

er il frumento tenero le previsioni USDA (Dipartimento Agricoltura USA) indicano per l’annata agraria 2015/2016 una produzione mondiale di 718,9 milioni di tonnellate, in calo dell’1% rispetto all’annata precedente. Nell’UE-28, la contrazione produttiva è indicata in -3,9% per un totale di 150,3 milioni di tonnellate. Gli stock mondiali iniziali sono in aumento del 5,8% rispetto all’annata precedente per complessivi 200,97 milioni di tonnellate e gli stock finali sono stimati in crescita del 1,2% per un totale di 203,32 milioni di tonnellate. Stabili i consumi totali (+0,2%, per 716,59 milioni di tonnellate), mentre è previsto un calo degli utilizzi per l’alimentazione animale (-3,8%, in totale

136,1 milioni di tonnellate). Per il mais, la produzione mondiale è stimata in 989,8 milioni di tonnellate e registra una flessione dello 0,6% rispetto alla precedente campagna agraria, mentre per la produzione UE è previsto un calo più marcato (-7,2%) per un totale di 68,3 milioni di tonnellate. Gli stock mondiali iniziali sono indicati in aumento del 10,8% mentre gli stock finali sono previsti in leggera flessione (-0,3%). In crescita dell’1,3% i consumi totali (stimati in 990,4 milioni di tonnellate) e del 2,3% i consumi per l’alimentazione animale (610,32 milioni di tonnellate). I raccolti mondiali di orzo sono previsti in calo dello 0,9% rispetto all’annata 2014/15 per un totale di 139,7 milioni di tonnellate. La flessione

produttiva è indicata anche per l’UE dove è previsto un calo del 2,5% per complessivi 58,7 milioni di tonnellate. Sostanzialmente stabili i consumi mondiali di orzo (+0,4%) pari a 142,079 milioni di tonnellate. Per la soia, le previsioni USDA per l’annata 2015/16 indicano una produzione mondiale stabile (317,3 milioni di tonnellate). La produzione dell’UE-28 è prevista in aumento e le importazioni comunitarie dovrebbero rimanere stabili (+0,4%). Stock mondiali iniziali e finali sono indicati in aumento rispettivamente del 34,9% (per 85,54 milioni di tonnellate) e del 12,5% (per 96,22 milioni di tonnellate). In crescita del 4,2% i consumi mondiali per un totale di 304,28 milioni di tonnellate. www.tec-artigrafiche.it

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verrà suddiviso in base ai capi o alle quote di ciascun intestatario o di ciascun socio. In questi casi la domanda di aiuto dovrà essere sottoscritta dall’allevatore delegato. Le domande dovranno pervenire entro il 30 giugno 2015 alla Provincia (per i pascoli di collina) o alla Comunità Montana (per i pascoli di montagna) competente per il territorio dove sono ubicati i pascoli utilizzati. L’aiuto è erogato in regime di de minimis che prevede la corresponsione massima di 15.000 € di contributi in un triennio; a seguito di istruttoria ed entro il 30 settembre 2015, gli enti incaricati comporranno gli elenchi dei beneficiari aventi diritto agli aiuti, corredati dal punteggio ottenuto da ognuno. L’entità dell’aiuto sarà determinata al termine della prima fase istruttoria in base alle do-

a Regione ha approvato le disposizioni applicative per la corresponsione degli aiuti a favore degli allevatori di bovini, ovi-caprini ed equini, a sostegno dei costi per la difesa del bestiame dalle predazioni da canidi sui pascoli collinari e montani piemontesi. Hanno diritto ad entrare in graduatoria per l’assegnazione degli aiuti gli allevatori che esercitano il pascolo di ovini caprini bovini o equini sul territorio montano e collinare della regione Piemonte con bestiame in proprietà o in affido. Nello specifico, per allevatore si intende l’intestatario del modello 7 di monticazione ovvero il conduttore del bestiame in affido indicato dal modello 7. Analogamente, per il pascolo intracomunale, vale quanto indicato dallo specifico modello. In caso vi siano più co-intestatari o si tratti di Associazione tra allevatori, l’aiuto

mande di aiuto istruite positivamente, ripartendo l’importo disponibile su base regionale per la somma totale dei punti raggiunti da tutti i beneficiari. In tal modo sarà assegnato un valore in euro ad ogni punto valido per la quantificazione del premio. L’ammontare del contributo per ciascun allevatore verrà stabilito sulla base del punteggio raggiunto, determinato in sede di

istruttoria, e non potrà comunque superare il tetto massimo di euro 2.500,00. I beneficiari dell’aiuto devono essere in regola con le norme di Polizia Veterinaria. Ai fini dell’assegnazione del punteggio previsto, i cani da guardiania utilizzati per la difesa del bestiame devono appartenere alle razze Maremmano-Abruzzese, Montagna dei Pirenei e pastore del Caucaso.

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28 SPECIALE DATORI DI LAVORO

IL COSTO ECCESSIVO DEL LAVORO BLOCCA LA CRESCITA DELL’AGRICOLTURA

I Lauro Pelazza Vicedirettore e Responsabile Area Organizzativa e Fiscale di Coldiretti Cuneo

n questi anni il settore agricolo ha dimostrato di sapersi rimboccare le maniche e di fronte alle difficoltà generali dell’economia e quelle peculiari del settore agricolo, non solo non si è arreso, ma ha saputo cercare nuove modalità organizzative e cercare nuovi mercati per poter recuperare, spesso sui mercati esteri, le quote di mercato perse sul mercato nazionale, ormai da anni stagnante se non in contrazione. In questo quadro, il settore agricolo ha dato prova di questa dinamicità anche nei numeri delle assunzioni di manodopera, in continua crescita sia nel numero di addetti assunti sia nella durata dei contratti dove molto spesso la manodopera extra aziendale non viene utilizzata solo per i picchi stagionali ma ormai per una parte importante dell’intero anno.

Tale evoluzione rischia, però, di essere vanificata da un costo del lavoro eccessivo, un cuneo fiscale che assorbe troppe risorse a favore della parte pubblica, lasciando poche risorse ai lavoratori e caricando sulle aziende costi che ormai stanno diventando insostenibili. Ciò è aggravato anche dal fatto che il settore agricolo è spesso l’anello debole della filiera agroalimentare che spesso subisce i prezzi dei mercati internazionali (con competitor nel mondo che beneficiano di costi di produzione di gran lunga inferiori). Coldiretti Cuneo sta monitorando questa situazione perché è ormai evidente che il quadro potrebbe richiedere interventi straordinari. Nel contempo non si può non evidenziare come la proposizione di forme di incentivi alle assunzioni (es. l’esonero

contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato, oppure c.d. “Campo Libero”, ecc.) creino sempre più spesso aspettative largamente disattese. L’analisi dei dettagli necessari per gli incentivi sono spesso condizionate a procedure burocratiche faragginose, difficili e con risorse risibili rispetto alle necessità Non ultimo, Coldiretti Cuneo ha segnalato l’assurda situazione venutasi a creare con i percettori di integrazioni al reddito che fino a dicembre 2014 potevano essere assunti con i voucher e che in assenza di una proroga legislativa, non possono più beneficiare di tale semplificazione, utile sia ai lavoratori che ai datori di lavoro. Peccato, che la proroga è contenuta in un decreto attuativo del c.d. Job Act, di cui si sono perse le tracce.

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FINALMENTE OPERATIVE LE ASSUNZIONI CONGIUNTE

l D.L. 76/2013 ha introdotto la possibilità di assunzioni congiunte in agricoltura per lo svolgimento di prestazioni lavorative presso le relative aziende. La norma, che ha modificato l’articolo 31 D. Lgs. 276/2003 e a cui è stata data attuazione con il DM 27 marzo 2014, prevede che possano essere effettuate assunzione congiunte di lavoratori presso diverse aziende agricole, nei seguenti casi: a. imprese agricole, ivi comprese quelle costituite in forma cooperativa, appartenenti allo stesso gruppo così come definito dall’articolo 2359 c.c. (che, nell’ambito delle società di capitali, definisce le società controllate cioè quelle in cui un soggetto ha la maggioranza dei voti ovvero un influenza dominante ovvero le società collegate, cioè quelle in cui un soggetto ha un influenza notevole”) b. imprese agricole riconducibili allo stesso proprietario

c. imprese agricole riconducibili a soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela o di affinità entro il terzo grado d. imprese agricole legate da un contratto di rete, quando almeno il 50 per cento di esse sono imprese agricole Relativamente alle assunzioni congiunte, il Ministero del Lavoro, con circolare n. 37/2015 ha fornito ulteriori indicazioni operative. In particolare, nella circolare viene affermato che: “nell’ottica di una semplificazione degli adempimenti lavoristico/ previdenziali, nonché per ragioni di uniformità con le indicazioni precedentemente fornite, si ritiene che gli ulteriori adempimenti connessi alla gestione dei rapporti di lavoro in argomento, tra i quali le scritturazioni sul LUL, l’elaborazione dei prospetti paga, l’invio dei modelli UNIEMENS, debbano essere effettuati dai medesimi soggetti individuati nel DM 27 marzo 2014”.

Le indicazioni ministeriali rappresentano un fondamentale tassello nella direzione di una effettiva semplificazione nella gestione della manodopera in agricoltura. Infatti, la normativa in esame consente di semplificare tutte le posizioni in cui più aziende condividono il medesimo lavoratore. Concretamente, nei casi su evidenziati con lett. da a) a d), per il lavoratore “condiviso” viene predisposto un solo cedolino da parte dell’azienda “incaricata”, salvo indicare nelle note del cedolino le giornate/ore lavorate presso le aziende collegate; tale indicazione è importante al fine della quantificazione del costo lordo che potrà essere rimborsato dalle aziende collegate (allo stesso modo di un distacco). Gli Uffici del Servizio Datori di Lavoro di Coldiretti Cuneo sono a disposizione delle aziende associate per la necessaria consulenza e assistenza.

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on sempre maggiore frequenza, le aziende agricole ricevono proposte di contratti di appalto da parte di società di diritto straniero, normalmente riconducibili a Paesi comunitari (es. Bulgaria, Romania, Polonia). Al riguardo, recentemente è intervenuto il Ministero del Lavoro, con la circolare n. 14/2015 a ribadire un principio fondamentale del diritto comunitario, cristallizzato nel diritto nazionale dal D. Lgs. 74/2000. Infatti, la libera circolazione delle persone può avvenire nel rispetto del principio “lex loci laboris”, cioè del luogo di svolgimento della prestazione lavorativa, come disciplinato dall’articolo 3 D. Lgs. 72/2000, che si riporta 1. Al rapporto di lavoro tra le imprese di cui all’articolo 1, comma 1 (cioè ditte con distacco di personale o appalto di servizi intracomunitario), e i lavoratori distaccati si applicano, durante il periodo del distacco, le medesime condizioni di lavoro pre-

viste da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative, nonché dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale, applicabili ai lavoratori che effettuano prestazioni lavorative subordinate analoghe nel luogo in cui i lavoratori distaccati svolgono la propria attività in posizione di distacco. 2. (omissis) 3. Gli imprenditori che appaltano servizi ai sensi dell’articolo 1, comma 1, da eseguirsi nell’interno delle aziende con organizzazione e gestione propria di un appaltatore transnazionale, sono tenuti in solido con quest’ultimo a corrispondere ai lavoratori da esso dipendenti un trattamento minimo inderogabile retributivo e ad assicurare un trattamento normativo non inferiore a quelli spettanti ai lavoratori da loro dipendenti. 4. I diritti spettanti ai prestatori di lavoro dipendenti dall’appal-

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di Testa Massimo

• • • • • •

tatore transnazionale possono essere esercitati nei confronti dell’imprenditore appaltante durante l’esecuzione dell’appalto e fino ad un anno dopo la data di cessazione del medesimo. Entrando nel concreto, nella citata circolare, il Ministero del Lavoro evidenzia che il rispetto di “diritti equivalenti” deve essere verificato relativamente a periodi massimi di lavoro e riposi minimi; ferie annuali retribuite; tariffe minime salariali; salute, sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro. Solo qualora la società di diritto straniero garantisca tali diritti minimi ai lavoratori, il contratto di appalto può considerarsi legittimo; diversamente, il committente italiano si espone al rischio di responsabilità solidale per differenze retributive, contributive, ecc. Gli Uffici del Servizio Datori di Lavoro di Coldiretti Cuneo sono a disposizione delle aziende associate per la necessaria consulenza e assistenza.

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SGRAVI CONTRIBUTIVI INAIL PER AZIENDE “VIRTUOSE” Anche per l’anno 2015, trova applicazione l’agevolazione prevista dall’art. 1 comma 60 L. 247/2007 (Collegato al Lavoro) consistente in una riduzione in misura non superiore al 20 per cento dei contributi dovuti per l’assicurazione dei lavoratori agricoli dipendenti dalle imprese con almeno due anni di attività e comunque nei limiti di 20 milioni di euro annui, a condizione che: a. siano in regola con tutti gli obblighi in tema di sicurezza e igiene del lavoro previsti dal 81/08 s.m.i. e dalle specifiche normative di settore, nonché con gli adempimenti contributivi e assicurativi (DURC); b. abbiano adottato, nell’ambito di piani pluriennali di prevenzione, misure per l’eliminazione delle fonti di rischio e per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di la-

voro; c. non abbiano registrato infortuni nel biennio precedente alla data della richiesta di ammissione al beneficio o siano state destinatarie dei provvedimenti sanzionatori di sospensione dell’attività lavorativa per violazioni in materia di sicurezza sul lavoro (art. 5 L. 123/2007). AMBITI DI APPLICAZIONE Nella circolare INAIL si precisa che la riduzione si applica esclusivamente sulla percentuale di contribuzione versata ad Inps ai fini dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali. REQUISITI Relativamente ai requisiti necessari, si evidenzia che: • per il rispetto di “tutti gli obblighi in tema di sicurezza e igiene sul lavoro”,

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è possibile prendere a riferimento il questionario di autovalutazione INAIL • la regolarità contributiva (DURC) viene accertata dall’INPS • per l’assenza di infortuni nel biennio precedente alla data di richiesta, il biennio di riferimento è quello che immediatamente precede l’annualità cui si riferisce lo sconto. Sono, pertanto, escluse le aziende con data inizio attività successiva al primo gennaio del biennio di osservazione. Nel biennio non devono essere presenti infortuni “denunciati” sia a seguito di certificato medico che di denuncia del datore di lavoro. La sola presenza di infortuni in itinere od infortuni in franchigia (inferiori ai tre giorni), ovvero di infortuni definiti negativamente nel biennio di attività e non successi-

Le domande vanno presentate entro il 30 giugno p.v.

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32 SPECIALE DATORI DI LAVORO

vamente (in questo secondo caso configurandosi, infatti, nel biennio l’ipotesi dell’infortunio denunciato) consentono comunque l’accesso al beneficio. Allo stesso modo la presenza di malattia professionale, stante le particolari caratteristiche che ne tipizzano tempi di emersione ed accertamento, non esclude l’applicabilità dello sconto. • circa la “adozione di piani pluriennali di prevenzione”, si intende assolta se le aziende hanno specificamente indicato nel documento di valutazione del rischio “il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza” ovvero abbiano provveduto ad effettuare la valutazione dei rischi,

disponendo anche l’indicazione delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza. AMMONTARE DELLO SGRAVIO Sulla base delle istanze presentate e dei controlli effettuati da Inps e Inail sarà possibile individuare le aziende beneficiarie dello sconto e calcolare la relativa percentuale di riduzione spettante per il 2014 - che sarà fissata con successiva determina del Presidente dell’Inail - dandone comunicazione a Inps che ammetterà a sgravio le aziende in questione, computando la percentuale comunicata da Inail nella contribuzione dovuta per il primo trimestre dell’annualità successiva a quella in cui scade il termine di pagamento dei contributi relativi all’anno oggetto dello sconto.

La riduzione contributiva verrà applicata in aggiunta ad altre riduzioni dovute alle aziende di riferimento. A titolo indicativo, si consideri che le percentuali di sgravio riconosciute negli anni precedenti sono le seguenti: anno 2008 – riduzione al 18,73% anno 2009 – riduzione al 17,42% anno 2010 – riduzione al 16,93% anno 2011 – riduzione al 16,15%

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PROCEDURA La domanda va presentata esclusivamente mediante sistema informatico sul Portale INAIL. Gli Uffici di zona Coldiretti, per il tramite dell’Ufficio Datori di Lavoro, sono a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

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NUOVI CHIARIMENTI DA PARTE DEL MINISTERO DEL LAVORO lavorativa i parenti e affini sino al quarto grado da riferirsi ai soggetti che rivestono la qualifica di CD o di IAP si evidenzia il profilo relativo alla durata della prestazione: l’occasionalità sussiste nel limite quantitativo di 90 giorni annui, intesi come frazionabili in ore, ossia 720 ore nel corso dell’anno solare

relativamente alle attività stagionali, si evidenzia che vi rientrano tutte le attività tipicamente correlate allo svolgimento dell’attività agricola la prestazione occasionale del parente/affine è genuina a prescindere dalla contestuale presenza del titolare nei locali dell’azienda le prestazioni devono essere gratuite; l’imprenditore non deve corrispondere alcun compenso a titolo di retribuzione o corrispetti-

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Sicuramente, la normativa in tema di lavoro gratuito di parenti e affini, come disciplinato dalla Riforma Biagi, rappresenta una peculiarità importante del settore agricolo per il quale a suo tempo fu molto importante l’intervento di Coldiretti. Di seguito si vanno a sintetizzare i capisaldi di tale normativa, alla luce delle indicazioni ministeriali la disciplina trova applicazione sia nei confronti dei coltivatori diretti che degli IAP; possono svolgere l’attività

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33 di avere una puntuale giustificazione di eventuali “compensi” attribuiti ai familiari; diverso è il riconoscimento di corrispettivo sotto forma di elargizione di beni in natura novità significativa della disposizione in esame è la previsione secondo cui le prestazioni suddescritte non costituiscono presupposto per l’instaurazione di un rapporto di lavoro, con tutti gli effetti che ciò comporta.

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vo per l’attività prestata; non alterano la gratuità della prestazione i rimborsi delle spese di mantenimento e di esecuzione dei lavori (es. vitto, alloggio, spese per l’acquisto di mezzi, ecc.), che l’imprenditore può pertanto corrispondere ai prestatori, senza che ciò comporti modifica del titolo della prestazione; quindi, l’inciso finale “salvo le spese di mantenimento e di esecuzione dei lavori” consente

TABELLE SALARIALI CAMPAGNE DI RACCOLTA A supporto delle aziende associate, si ricorda la definizione di “addetti alle campagna di raccolta”, come modificata dall’ultimo contratto provinciale degli operai agricoli: “Rientrano in questa categoria i lavoratori nelle attività di raccolta dei prodotti agricoli e attività connesse nonché con

possibilità di eventuale cernita nel caso di sospensioni nella raccolta relative ad agenti atmosferici o di lavoro, fermo restando la raccolta quale attività prevalente. Sono ad essi equiparati gli addetti alla vendemmia che coadiuvano in cantina i lavori di pigiatura e vinificazione. Relativamente alla delimita-

zione temporale delle campagne di raccolta, le Parti concordano che le stesse trovano applicazione nel periodo di normale maturazione del prodotto. Le operazioni di raccolta comprendono anche le fasi preliminari strettamente accessorie, effettuate nei 10 giorni antecedenti”.

Nella pagina seguente si pubblicano le tabelle salariali in vigore per gli operai e impiegati agricoli.

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RETRIBUZIONI PER LA MANODOPERA

ADDETTA ALLE OPERAZIONI DI RACCOLTA DEI PRODOTTI AGRICOLI IN VIGORE DAL 1° MAGGIO 2015 Retribuzioni orarie comprensive di paga-base, contingenza, 3° elemento, T.F.R.

Lavoratori avviati per la prima volta nelle operazioni di raccolta

PAGA BASE CONTINGENZA 3° ELEMENTO TOTALE ORARIO STRAORD. +25% FESTIVO +35%

1,885

2,61

1,76

6,25

7,37

7,82

Lavoratori con precedenti di lavoro nelle operazioni di raccolta

PAGA BASE CONTINGENZA 3° ELEMENTO TOTALE ORARIO STRAORD. +25% FESTIVO +35%

2,18

3,00

PENSIONE –MALATTIA

2,02

7,20

8,50

9,02

NOTT.STR. FESTIVO +40%

FESTIVO NOTTURNO +45%

NOTT.STR. FESTIVO +40%

FESTIVO NOTTURNO +45%

8,05

9,28

8,27

9,53

8.84%

E.B.A.T. – F.A.V.L.A. • 0,50% a carico del lavoratore, di cui 0,20% quale C.A.C. L’impresa che non aderisce all’EBAT FAVLA deve corrispondere al lavoratore una quota aggiuntiva di retribuzione (esclusa dalla base di calcolo del TFR) pari a euro 25,00 mensili, equivalenti a euro 1,00 giornalieri.(Contratto provinciale 2012) oltre che garantire integrazioni assistenziali equivalenti a quelle del FAVLA. Nel caso il datore di lavoro fornisca al lavoratore l’uso dell’abitazione, può trattenere, mensilmente i seguenti importi: Fino a 40 € se condiviso con altri lavoratori dell’azienda, Fino a 55 € se a uso esclusivo del lavoratore, Fino a 75 € se per uso del lavoratore e della sua famiglia. Inoltre il datore di lavoro avrà diritto a trattenere giornalmente i seguenti valori: Il 90% di un’ora di salario per la fornitura del pasto Il 90% di mezz’ora di salario per la prima colazione Il 90% di due ore e mezza di salario per la fornitura della pensione completa giornaliera; (in quest'ultimo caso non sarà cumulabile la trattenuta relativa all'alloggio).

SALARI OPERAI AGRICOLI A TEMPO DETERMINATO ( in vigore dall'1/05/2015) Qualifiche

Comune Comune P Qualificato Qualificato super Specializzato Specializzato Super

Salario Salario Contrattuale Contrattuale Nazionale

Provinciale

2,62 3,14 3,14 3,49 3,70 3,98

1,67 1,79 1,96 2,11 2,28 2,58

PENSIONE –MALATTIA

Paga Base Totale

. Contingenza

. E.D.R.

3° elemento

Totale orario

Straordinario + 25 %.

4,29 4,93 5,10 5,60 5,98 6,56

3,01 3,02 3,02 3,03 3,04 3,05

0,06 0,06 0,06 0,06 0,06 0,06

2,24 2,44 2,49 2,65 2,76 2,94

9,60 10,45 10,67 11,34 11,84 12,61

11,44 12,45 12,71 13,51 14,11 15,03

Festivo Nott. Straord. Fest. Nott. + 35 %. fest. + 40 % + 45 %.

12,18 13,25 13,53 14,38 15,02 16,00

12,54 13,65 13,94 14,81 15,48 16,48

12,91 14,05 14,35 15,25 15,93 16,97

8.84%

E.B.A.T. – F.A.V.L.A. • 0,50% a carico del lavoratore, di cui 0,20% quale C.A.C. provinciale L’impresa che non aderisce all’EBAT FAVLA deve corrispondere al lavoratore una quota aggiuntiva di retribuzione (esclusa dalla base di calcolo del TFR) pari a euro 25,00 mensili, equivalenti a euro 1,00 giornalieri.(Contratto provinciale 2012) oltre che garantire integrazioni assistenziali equivalenti a quelle del FAVLA. Agli operai a tempo determinato al termine del rapporto di lavoro verrà corrisposto il TFR pari al 8,63% della paga base nazionale integrativo provinciale e indennità di contingenza.

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Contingenza

EDR

Scatti anzianità

Totale mensile

Paga giornaliera

Paga oraria

Straord. + 25 %.

Festivo + 35 %.

Nott. Str. Fest. + 40 %.

Festivo Notturno + 45 %.

282,69 302,80 331,66 357,39 385,55 436,59

507,99 511,11 511,11 511,32 514,07 516,05

10,33 10,33 10,33 10,33 10,33 10,33

1.243,38 1.354,88 1.384,86 1.468,09 1.534,78 1.635,20

47,82 52,11 53,26 56,47 59,03 62,89

7,36 8,02 8,19 8,69 9,08 9,68

9,20 10,02 10,24 10,86 11,35 12,09

9,93 10,82 11,06 11,73 12,26 13,06

10,30 11,22 11,47 12,16 12,71 13,55

10,67 11,62 11,88 12,60 13,17 14,03

442,37 531,76 589,05 624,83 672,23

282,69 331,66 357,39 385,55 436,59

507,99 511,11 511,32 514,07 516,05

10,33 10,33 10,33 10,33 10,33

9,89 11,36 11,93 12,50 12,78

1.253,27 1.396,22 1.480,02 1.547,28 1.647,98

48,20 53,70 56,92 59,51 63,38

7,42 8,26 8,76 9,16 9,75

9,26 10,31 10,93 11,43 12,17

9,99 11,13 11,80 12,33 13,14

10,36 11,54 12,23 12,79 13,62

10,73 11,95 12,67 13,24 14,11

442,37 531,76 589,05 624,83 672,23

282,69 331,66 357,39 385,55 436,59

507,99 511,11 511,32 514,07 516,05

10,33 10,33 10,33 10,33 10,33

19,78 22,72 23,86 25,00 25,56

1.263,16 1.407,58 1.491,95 1.559,78 1.660,76

48,58 54,14 57,38 59,99 63,88

7,47 8,33 8,83 9,23 9,83

9,31 10,38 11,00 11,50 12,25

10,05 11,20 11,87 12,41 13,21

10,42 11,61 12,30 12,86 13,70

10,79 12,02 12,74 13,32 14,18

442,37 530,64 531,76 589,05 624,83 672,23

Salario contrat. prov.le

CON 1 SCATTO DI ANZIANITA' Comune Qualificato Qualificato super Specializzato Specializz. super CON 2 SCATTI DI ANZIANITA' Comune Qualificato Qualificato super Specializzato Specializz. super

STIPENDI DEGLI IMPIEGATI AGRICOLI (in vigore dal 01/01/2015) Categoria

1^ Categoria 2^ Categoria 3^ Categoria 4^ Categoria 5^ Categoria 6^ Categoria

Stipendio base nazionale

Integr. reg.le

Stipendio Base totale

Contingenza

EDR

Stipendio globale

Scatti anz. maturati fino al 31/12/85

Scatti anz. maturati dal 01/01/1986

928,99 798,62 691,37 615,13 563,42 508,96

603,93 508,07 442,03 373,93 336,10 296,48

1.532,92 1.306,69 1.133,40 989,06 899,52 805,44

526,19 520,56 515,62 512,74 510,81 508,34

10,33 10,33 10,33 10,33 10,33 10,33

2.069,44 1.837,58 1.659,35 1.512,13 1.420,66 1.324,11

24,92 22,79 20,74 19,53 18,82 17,93

33,05 29,44 26,86 24,79 23,76 22,21

LAVORO STRAORDINARIO - Straordinario - notturno - festivo - straord. festivo - festivo notturno

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36 ATTUALITÁ

APPROVATO IL NUOVO PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE

L Franco Parola Servizio Ambiente e Territorio Coldiretti Cuneo

o scorso 18 maggio, la Giunta regionale ha deliberato l’adozione del nuovo Piano Paesaggistico Regionale (Ppr), le cui prescrizioni sono, in buona parte, sottoposte alle misure di salvaguardia previste dall’art. 143, comma 9 del “Codice dei beni culturali e del paesaggio” e, pertanto, immediatamente efficaci. Si tratta di uno strumento che costituisce un atto di pianificazione generale della Regione, improntato ai principi di tutela, uso consapevole del territorio, minor

consumo del suolo e salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche. Attraverso il Piano vengono definite le modalità e le regole in grado di garantire che il paesaggio sia adeguatamente conosciuto, tutelato, valorizzato e regolato e, pertanto, esso riporta i vincoli previsti per il raggiungimento di questi obiettivi. Da un punto di vista della strutturazione esso risulta suddiviso in cinque grandi strategie, da cui discendono 26 obiettivi generali, mentre il territorio regionale è diviso in 76 ambiti territoriali, in ciascuno dei quali sono stati definiti gli obiettivi di qualità paesaggistica da raggiungere e le strategie da perseguire. Costituiscono gli elaborati del Piano: la relazione; le norme di attuazione; il catalogo dei beni paesaggistici del Piemonte; le

schede degli ambiti di paesaggio; gli elenchi delle componenti e delle unità di paesaggio; le tavole di Piano; il rapporto ambientale; la sintesi non tecnica; il piano di monitoraggio. Di grande importanza risultano per noi le Norme di attuazione che riportano, come detto sopra, i vincoli previsti nelle differenti realtà e situazioni. L’intera documentazione è disponibile sul sito della Regione Piemonte, dove è altresì possibile, seguendo le procedure indicate, produrre osservazioni e rilievi. “L’importanza e l’effetto che il Piano potrà determinare sul futuro sviluppo della nostra agricoltura è rilevante – commenta Franco Parola responsabile del Servizio Ambiente e Territorio di Coldiretti Cuneo -, pertanto sarà da noi sottoposto ad attento esame al fine di predisporre le eventuali necessarie osservazioni”.

ARRIVA IL NUOVO SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DEI FITOFARMACI

al 1° giugno, è entrato in vigore il nuovo sistema armonizzato di classificazione dei fitofarmaci. Fino al 31 maggio 2017, sarà possibile, da parte delle ditte produttrici, provvedere allo smaltimento delle scorte e, pertanto, sul mercato potranno essere presenti, per uno stesso prodotto, confezioni con etichettatura conforme alla vecchia normativa (la cosiddetta DPP: Direttiva Preparati Pericolosi) e confezioni con la nuova etichettatura CLP (Classification, Labeling & Packaging). Poiché molte leggi riguardanti i fitofarmaci fanno riferimento alla vecchia classificazione (per esempio le norme che riguardano lo stoccaggio dei prodotti, la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, i rifiuti) restano alcuni dubbi interpretativi così come

non del tutto chiare paiono le implicazioni che la nuova classificazione potrà avere su molti disciplinari di produzione (basati sulla vecchia classificazione tossicologica). In attesa di ulteriori chiarimenti, ricordiamo che le differenze più significative introdotte dalla nuova classificazione ed etichettatura dei fitofarmaci, riguardano essenzialmente i criteri adottati per la classificazione tossicologica dei prodotti e la relativa terminologia utilizzata. I termini pericolo e rischio non debbono essere confusi ed interpretati come sinonimi. La nuova classificazione delle sostanze chimiche si basa infatti sul pericolo intrinseco delle sostanze, che dipende solo dalle caratteristiche del prodotto stesso. Il rischio considera invece gli

aspetti connessi con l’effettiva esposizione degli organismi viventi e più in generale dell’ambiente al prodotto. La nuova legislazione pertanto identifica, da un lato i criteri secondo i quali può essere valutato il pericolo di una sostanza e, conseguentemente , la sua classe tossicologica, dall’altro valuta il rischio e, sulla base di questo, ne definisce la registrazione (ovvero dove, quando e come può essere utilizzato). La classificazione di una sostanza viene quindi stabilita esclusivamente in base alla sua pericolosità intrinseca. Nel caso sia classificata come pericolosa la sostanza o miscela deve essere accompagnata dalla scheda dati di sicurezza SDS, aggiornata e redatta secondo quanto previsto dal regolamento Reach e dal regolamento UE 453/2010.

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ATTUALITÁ

IL FUTURO DEL BIOGAS: IMPIANTI ALIMENTATI CON REFLUI ZOOTECNICI!

’attuale sistema che incentiva la produzione di energia elettrica e/o termica da fonti rinnovabili non fotovoltaiche, introdotto dal decreto ministeriale del 6 luglio 2012, si può considerare praticamente concluso, mentre ad oggi ancora mancano notizie certe sul futuro di questo comparto. La potenzialità di sviluppo degli impianti di minicogenerazione alimentati con biogas prodotto da digestione anaerobica di reflui zootecnici in Italia risulta tuttavia altissima, se si considera che un impianto da 100 kWe può essere alimentato con i soli reflui prodotti da un allevamento di suini di circa 5.000 -7.000 capi da ingrasso o da uno di bovino con circa 1.000 1.500 vitelloni o, ancora, di uno

con 200 -300 vacche da latte. Secondo alcuni ricercatori il numero di impianti di biogas di potenza pari a 100 kWe che potrebbero essere realizzati nella pianura padano – veneta, alimentati esclusivamente con reflui zootecnici, supera i 1.700. Se, allargando gli orizzonti, si considerano gli impianti fino ai 300 kWe di taglia e la possibilità

di integrare la “dieta del digestore” con colture dedicate e/o sottoprodotti agricoli in misura non eccedente il 30%, il potenziale di crescita della minicogenerazione risulta ancora maggiore e di sicuro interesse per la crescita delle energie rinnovabili nel nostro Paese. Le tecnologie oggi disponibili per la realizzazione di questi im-

39 gyFarm II (Contract Number: IEE-13-683-SI2.675767 -, finanziato da Intelligent Energy for Europe) insieme ad altri 13 partner di diversi paesi dell’Unione Europea facenti capo ad aziende leader del settore ed istituti di ricerca. Tale progetto, sostenuto e cofinanziato dall’Unione Europea prevede la predisposizione di uno specifico software che permetterà di eseguire simulazioni, valutazioni economiche e dimensionamenti utili al fine di verificare la sostenibilità di un investimento nel settore del mini – biogas.

ATTUALITÁ

“costo ambientale evitato”. Dal punto di vista dell’impresa agricola risulta di fondamentale importanza valutare con precisione la sostenibilità economica di un investimento nel settore del biogas di piccola taglia, poter confrontare simultaneamente scenari progettuali differenti e dimensionare l’impianto sulla base delle effettive caratteristiche aziendali. Per queste motivazioni Coldiretti ed il DISAFA (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari) dell’Università degli Studi di Torino, partecipano al progetto europeo BioEner-

30 GIUGNO: SCADENZA VERIFICHE UMA Il 30 giugno scade il termine per la presentazione delle verifiche annuali del carburante agricolo 2014/2015 (UMA). Come ormai da alcuni anni, è indispensabile aver costituito e validato il fascicolo aziendale contenente tutte le informazioni riguardanti la consistenza aziendale della ditta. Per quanto riguarda gli adempimenti da rispettare per lo svolgimento della verifica UMA: devono essere presentate tutte le ditte munite di buono/assegnazioneSTUDIO 2014 anche se non prelevato e tutte quelle DENTISTICO ditte che, anche se sprovviste di buono/assegnazione 2014 presentano una rimanenza. Gli uffici di POLISPECIALISTICO Zona Coldiretti sono a disposizione per rilascio del buono carburante, nonché per ogni ulteriore chia• Diagnosi computerizzata rimento. • Cosmesi, igiene • Sbiancamento dentale • Conservativa • Endodonzia • Ortodonzia • Pedodonzia • Protesi fissa e mobile • Implantologia • Paradontologia • Rigenerativa ossea ed ingegneria tissutale • Chirurgia degli ottavi • Medicina estetica del viso fissa e mobile

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pianti sono numerose, diversificate ed affidabili ed oggi più che in passato è possibile contenere i costi per una loro realizzazione. I benefici che lo sviluppo del biogas prodotto da “mini-impianti” è in grado di promuovere, oltre a rappresentare un’opportunità economica per le imprese zootecniche, sono essenzialmente di natura ambientale ed agronomica. E’ ormai ampiamente dimostrato che la presenza nelle aziende zootecniche di un impianto di biogas permette una migliore gestione dei reflui, produce una loro parziale sanitizzazione e contribuisce in modo significativo a ridurre le emissioni odorigene. Occorre inoltre considerare che gli impianti di biogas sono a “zero emissioni di CO2 di fonte fossile” e quindi ad impatto climatico (effetto serra) nullo. La produzione di energia elettrica e/o termica con questa tecnologia consente infatti di evitare che tale produzione avvenga attraverso l’utilizzo di combustibili fossili e rappresenta pertanto un

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40 ATTUALITÁ

PESCHE E NETTARINE: PREVISIONI DI PRODUZIONE STABILE RISPETTO AL 2014

ei giorni scorsi, in occasione della fiera Fruit Innovation di Milano, si è riunito il Comitato Pesche e Nettarine dell’Organismo inter-

professionale Ortofrutta Italia. I dati forniti dal CSO confermano quanto presentato a Europech 2015, vale a dire una situazione italiana sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno (circa 1,3 milioni di tonnellate). A fronte di un aumento della produzione negli areali del Sud si stima una contrazione dell’offerta proveniente dal Nord a causa del calo delle superfici dedicate. In Piemonte per problemi di allegagione e a causa delle piogge, il calo produttivo previsto dovrebbe passare da un 10 a un 20% in meno rispetto all’anno scorso. Attorno al 10 giugno

dovrebbe esserci un primo aggiornamento dei dati produttivi soprattutto riferiti al Meridione. Rimane la preoccupazione per i possibili picchi produttivi, e la conseguente sovrapposizione dell’offerta dalla seconda metà di luglio in poi. Il ritardo accumulato nelle zone di produzione precoce e la tendenza spagnola a investire su varietà medio-tardive rendono concreti tali timori. Il Comitato è tornato anche sulla questione “ritiri straordinari”, strumento che l’UE dovrebbe adottare per tempo, soprattutto per gestire eventuali surplus di offerta.

PESCHE E NETTARINE - PIEMONTE Europech 2015 – Prime previsioni di produzione Dati in tonnellate

PESCHE – GRUPPI TOTALE PESCHE C.F. TOTALE PERCOCHE TOTALE PESCHE C.F.+PERCOCHE

Europech 2015 53.186 1.532

Consuntivo 2014 59.095 1.702

Consuntivo 2013 56.328 1.733

Consuntivo 2012 50.711 1.5987

54.717

60.797

58.060

52.309

-10

94.902

105.447

104.341

95.005

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GRUPPI TOTALE PESCHE C.F. TOTALE PERCOCHE TOTALE PESCHE C.F.+PERCOCHE PESCHE TOTALE NETTARINE

Europech 2015 175.018 16.470

Consuntivo 2014 188.263 17.509

Consuntivo 2013 187.616 21.158

Consuntivo 2012 200.691 23.767

Var.% 2015/2014 -7 -6

191.487

205.772

208.775

224.458

-7

382.073

417.351

418.494

451.613

-8

PESCHE E NETTARINE – ITALIA Europech 2015 – Prime previsioni di produzione Dati in tonnellate

TOTALE PESCHE C.F. TOTALE PERCOCHE PESCHE C.F.+PERCOCHE PESCHE NETTARINE TOTALE SPECIE

Europech 2015 566.959 63.468

Consuntivo 2014 555.238 61.836

Consuntivo 2013 599.832 75.824

Consuntivo 2012 659.506 94.193

Var.% 20142015 +2 +3

630.427

617.073

675.755

753.699

747.626

765.063

788.114

876.903

-2

1.378.053

1.382.137

1.463.870

1.630.602

TOTALE SPECIE (pesche c.f.+percoche+nettarine) EUROPECH PREVISIONI 2015 IN EUROPA Dati in tonnellate

Europech 2015 PESCHE C.F. PERCOCHE NETTARINE

1.500.608 769.167 1.476.938

Consuntivo 2014 1.459.787 750.675 1.498.786

Var.% 2015/2014 +3 +2 -1

TOTALE SPECIE

3.746.713

3.709.248

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2.977.546

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ATTUALITÁ

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L’ECOSOSTENIBILITÀ DEL NOCCIOLETO

ino a poco tempo fa, il nocciolo veniva considerato una coltura minore legata principalmente alle zone marginali degli areali viticoli collinari, a cui veniva deputata principalmente una funzione di consolidamento dei versanti acclivi e pertanto come tale non veniva generalmente considerato come una coltura vera e propria trascurandone gli aspetti della concimazione e dei trattamenti fitosanitari.

Recentemente però, a seguito della variazione degli interessi economici, il nocciolo ha ottenuto il giusto riconoscimento alla stregua dei “fruttiferi classici”, diffondendosi maggiormente e raggiungendo così anche le zone un tempo vocate a colture più redditizie e dotate di terreni con potenzialità produttive più spinte (terreni irrigui, fertili, di pianura). Ovviamente questo cambiamento ha generato maggiore interesse anche dall’aspetto agronomico della gestione degli impianti, perché un noccioleto curato, concimato e su cui si attuano corrette strategie di difesa fitosanitaria esprime al meglio le sue potenzialità produttive e generalmente con una certa soddisfazione per il reddito dell’agricoltore. IL NOCCIOLO: SPECIE RUSTICA E RESISTENTE A LIVELLO FITOSANITARIO D’altro canto però, malgrado l’aumento di interesse e l’atten-

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zione non solo agronomica ma anche economica, non si deve commettere l’errore di equiparare le necessità di un impianto di nocciole a quelle della maggior parte dei fruttiferi, in quanto il nocciolo rimane pur sempre una specie piuttosto rustica, abbastanza resistente a livello fitosanitario e che generalmente non necessita di eccessivi trattamenti fitosanitari. Fortunatamente infatti per i corilicoltori, dal punto di vista fitosanitario, le patologie che colpiscono gli impianti di nocciolo per cui occorre trattare, si possono contare sulle dita di una mano e i trattamenti realmente necessari, se correttamente gestiti, generalmente si riducono a 2 o 3 per anno! In tal senso, risulta fondamentale che l’agricoltore si affidi a indicazioni di difesa basate su necessità reali, identificate mediante monitoraggi effettuati sul territorio e svincolate da interessi o strategie commerciali. Come prima cosa oc-

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corre riconoscere se un determinato tipo di organismo può essere dannoso per la coltura, ed una volta accertata la reale pericolosità per la produzione va identificato il livello di soglia al di sotto del quale il trattamento, pur essendo in presenza accertata di un patogeno, non è vantaggioso ma a volte addirittura controproducente. Effettuare un trattamento, se le condizioni di cui sopra non sono verificate, coincide con un impiego indiscriminato e non giustificato di prodotti fitosanitari. Tale impiego non solo implica lo spreco del prodotto, con danno più o meno grave per l’economia aziendale, ma spesso presenta ripercussioni anche molto pesanti sull’ambiente e sull’altrui attività. Non dimentichiamo infatti che, ad esempio, l’impiego di insetticidi non selettivi è fonte di gravi danni all’ecosistema in quanto provoca la morte degli insetti pronubi, con danni all’apicoltura e alle colture che vengono fecondate con impollinazione entomofila.

ture e delle tecniche agronomiche adottate, inevitabilmente apporta delle perturbazioni a questo equilibrio, determinando la necessità di intervenire per contrastare i fenomeni avversi indotti dalla riduzione della biodiversità. L’utilizzo indiscriminato di fitofarmaci però, anziché contrastare questi fenomeni negativi, li aggrava, danneggiando l’ambiente e andando oltretutto contro ogni logica di economia aziendale.

Riportiamo a titolo di esempio, come scritto in ogni manuale di coltivazione del nocciolo, che non sono necessari trattamenti contro gli afidi in quanto, seppur presenti, l’infestazione si risolve da sé senza provocare danni a livello produttivo ne qualitativo ne quantitativo della coltura. Andrebbe sempre tenuto presente che in natura ogni ecosistema sviluppa un suo equilibrio; l’agricoltura, in misura variabile e in funzione delle col-

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FRAPPAGE E TECNICHE CONSIGLIATE DAI TECNICI CORILICOLI In tal senso proprio per questo motivo i tecnici corilicoli dell’agenzia 4A di Coldiretti consigliano fortemente pratiche quali il frappage, da svolgere nelle prime ore del mattino per monitorare realmente la presenza o meno dei patogeni per limitare i costi aziendali ed ottimizzare, se necessario ovviamente, l’azione del principio attivo utilizzato. Il monitoraggio risulta fondamentale per le aziende agricole, perché conoscendo a fondo la

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causa si può determinare sia il momento più opportuno per limitarla che ottenere così dei sistemi previsionali per l’annata e le annate future. L’ultima prova, ancora in corso d’opera, svolta dai tecnici si pone l’obbiettivo di monitorare le popolazioni di cimici presenti sul nocciolo catalogandone le specie più presenti e dannose, controllando così anche le specie di recente introduzione come la Halys e soprattutto di conoscerne meglio i cicli biologici in modo strettamente legato all’ambiente cuneese per poter creare una mappatura della presenza e dei momenti più opportuni in cui agire. Tutti i tecnici sono fortemente convinti che quello che per molti sembra una perdita di tempo, specie la mattina presto, sia invece la chiave del successo di molte aziende per una gestione ecosostenibile ma soprattutto intelligente di una coltura che con pochi ma ben fatti interventi può diventare fonte di reddito per l’azienda agricola. Infine anche a livello comu-

nitario vi è una forte presa di coscienza su queste tematiche, tanto che l’Unione Europea e, a scendere, Stati membri e Regioni, hanno adottato normative (PAN- Piano d’azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari) atte ad aumentare l’attenzione nell’impiego di fitofarmaci sia da parte degli utilizzatori professionali, sia dei rivenditori, definendo le casistiche in cui le abilitazioni all’acquisto e alla vendita di questi preparati possono essere sospese o addirittura revocate.

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In questo quadro normativo è stata anche riconosciuta formalmente la figura del consulente, fondamentale proprio nell’indirizzare le aziende verso tecniche agronomiche oculate, il più possibile orientate ad accordare il profitto dell’azienda agricola ed il rispetto dell’ambiente naturale e del consumatore. Si raccomanda dunque ancora una volta di affidarsi a organi di consulenza competenti e slegati da interessi commerciali nell’interesse aziendale e collettivo.

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un frutto più nutriente e gustoso. Nell’ambito degli accertamenti che sono stati avviati sulla cascola di questi giorni, si sta indagando anche su una nuova sostanza attiva diradante, messa in commercio nel 2015. Il suo meccanismo d’azione consiste nel ridurre temporaneamente l’attività fotosintetica, inducendo un effetto ombreggiamento. La pianta lo “legge” come un segnale: non avrà nutrimento fotosintetico sufficiente per la crescita di tutti i frutti e ne lascia cadere una parte. Lo scorso 15 maggio si è fatto il punto sulla situazione, segnalando formalmente la situazione alla Società produttrice del prodotto diradante. Quest’ultima ha confermato la piena disponibilità a svolgere le necessarie e doverose analisi sul territorio e a fornire tutti gli elementi utili per l’indagine. Le varietà più sensibili al problema di questi giorni sembrano essere le Red Delicious e Braeburn mentre su Golden Delicious e Gala i danni sono apparsi sporadici, e sono assenti su Fuji. In questi giorni si sta completando il monitoraggio dei danni. Si invitano tutte le aziende che hanno riscontrato

il problema a contattare il loro tecnico di base. La raccolta dei dati consentirà di quantificare con precisione l’entità dei danni sul territorio e di comprendere meglio le cause del fenomeno.

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a scorsa settimana sono stati individuati e segnalati alcuni casi di eccessivo diradamento di frutticini di melo nel Cuneese. Le aziende interessate, che hanno visto perdere in alcuni casi anche gran parte della produzione di alcune varietà, vivono una situazione difficile e le altre seguono con apprensione l’evolversi della situazione. Il gruppo di consulenti tecnici frutticoli coordinati dal Centro di ricerca CReSO ha avviato immediatamente un’indagine per capire l’entità e l’estensione del fenomeno. In questi giorni tutti i tecnici sono coinvolti nel censimento dei danni, per arrivare a formulare le prime ipotesi sulle cause. Il diradamento dei fiori/ frutticini di melo è la pratica agronomica con cui si regola il carico produttivo. Si asportano i frutticini in eccesso rispetto alla produzione che l’albero può sostenere: meno frutti, ma di migliore qualità. I fiori di melo sono raggruppati a mazzetti (in termini pomologici “corimbi”) di 5. Il diradamento è finalizzato a lasciare 1 solo frutticino/corimbo, quello centrale, che fiorendo per primo è meglio nutrito, prende il sopravvento sui “fratelli” minori. In questo modo si trasforma in

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IL BAROLO&BARBARESCO FESTIVAL A ROMA

l Marriott Grand Hotel Flora lo scorso 28 maggio, dopo le passate edizioni di Dogliani Docg, Roero e Roero Arneis Docg, ha ospitato Barolo&Barbaresco Festival, con l’ingresso in società di due gioielli di Langa: il Barolo 2011 e il Barbaresco 2012. L’iniziativa, che vede protagoniste 109 aziende produttrici (70 per il Barolo e 39 per il Barbaresco), con altrettante etichette, è stata presentata dalla Camera di commercio di Cuneo, grazie alla sua azienda speciale CEAM (Centro Estero Alpi del Mare), in collaborazione con i produttori del Barolo e del Barbaresco, le enoteche omonime, la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo, l’Associazione romana Sommelier, l’Arte dei Vinattieri, Confcommercio Imprese per l’Italia e Unioncamere. “Sono tornate, con grande attesa, in terra capitolina, le

eccellenze di Langa a denominazione di origine controllata e garantita: Barolo 2011 e Barbaresco 2012 – ha commentato il presidente della Camera di commercio di Cuneo e Unioncamere Ferruccio Dardanello - . Motivo di orgoglio e prestigio, oltre all’alto livello qualitativo dei vini presentati, è il fatto che Cuneo si attesti al primo posto tra le province italiane per percentuale di vigneti iscritti agli albi e maggior numero di vini docg. Nel 2014, la produzione complessiva ha raggiunto la significativa soglia di

120 milioni di bottiglie”. Il Barolo 2011, nell’area di produzione compresa nei Comuni di Barolo, Castiglione Falletto, Cherasco, Diano d’Alba, Grinzane Cavour, La Morra, Monforte d’Alba, Novello, Roddi, Serralunga d’Alba e Verduno, ha assicurato oltre 13 milioni di bottiglie, commercializzate da 321 aziende, su una superficie vitata che si attesta sui 1.900 ettari. Il Barbaresco 2012, prodotto su una superficie vitata di oltre 700 ettari, nei Comuni di Alba, Barbaresco, Neive e Treiso, nella vendemmia 2011, ha invece assicurato 4 milioni e 300.000 bottiglie, commercializzate da 185 aziende. Per entrambi i vini la percentuale di export raggiunge livelli eccezionali (tra il 70 e l’80% per il Barolo e tra il 65 e il 70% per il Barbaresco) ed è caratterizzata da un forte trend di crescita.

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NEWS DAL SETTORE VITIVINICOLO

DEMATERIALIZZAZIONE REGISTRI: PIU’ TEMPO E PRUDENZA

seguito anche delle segnalazioni di perplessità ricevute dai nostri soci, ci siamo attivati per promuovere migliori riflessioni sull’argomento presso il Ministero, specie a riguardo della scadenza dell’uso dei registri tradizionali attualmente fissata al 31-12-2015. Siamo fiduciosi in prossime proroghe, necessarie per attivare un sistema efficace nei contenuti (con ampie esenzioni) e sicuro nel suo funzionamento senza provocare ulteriori disagi alle imprese. La troppa fretta potrebbe provocare danni o ridurre i benefici attesi. Inoltre la notizia del passaggio al telematico e la possibilità che

chi impiega programmi informatici possa osservare periodi di registrazione più ampi (30 giorni) sta muovendo molti interessi in ordine ai programmi informatici aziendali di cantina. Pur rappresentando potenzialmente margini di miglioramento nella gestione della contabilità è bene rammentare che la semplificazione prevede ambiti di esenzione e situazioni in cui il sistema telematico potrebbe non richiedere o rendere poco interessanti altri programmi aziendali (per esempio aziende vitivinicole al disotto dei 1.000 hl e per la trasformazione esclusiva di uve direttamente prodotte) e quindi è conveniente attendere di vedere

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le proposte del Ministero prima di impegnarsi solidamente in sviluppi o acquisti di questo o quell’applicativo.

VENDITA INTRACOMUNITARIA AGEVOLATA: UN SONDAGGIO ON LINE ENTRO IL 15 GIUGNO

Invitiamo i lettori a rispondere ad un questionario on-line richiesto dalla Commissione Europea su iniziativa promossa da Coldiretti, utile a risolvere le note problematiche a riguardo le vendite intracomunitarie del vino: l’iniziativa Coldiretti, avviata per sensibilizzare la CE a rendere più agevoli le vendite intracomunitarie, è entrata nel vivo e la Commissione intende ora raccogliere indicazioni da parte degli

operatori per avere conferma e contezza delle principali problematiche. I produttori che trattano l’esportazione possono segnalare tramite la compilazione del questionario - entro il 15 giugno 2015 - le criticità che quotidianamente riscontrano nelle operazioni di vendita di vino nel territorio UE. Di seguito riportiamo alcuni punti che Coldiretti nel richiedere l’intervento di modifica delle attuali

disposizioni, ha già indicato e che sarebbe bene trovassero seguito nelle risposte al questionario. In ogni caso queste o altre criticità possono riportarsi liberamente. 1. esigenza di semplificare le procedure di gestione prevedendo meccanismi semplificati legati a piccoli quantitativi o vendite occasionali con la possibilità di pagare in anticipo l’accisa dovuta nel paese di desti-

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nazione o garantirla con l’uso di una semplice carta di credito in alternativa al pagamento di un rappresentante fiscale ecc. 2. problema delle vendite dirette verso i consumatori finali (non sono attualmente possibili) 3. mancanza di accesso diretto on line al sistema EMCS ma solo web service e quindi necessità di dotarsi di sistemi informatici e relativi costi, rilevanti in caso di vendite occasionali 4. maggiore difficoltà nella gestione di vendite occasionali o di piccole dimensioni

5. maggiore difficoltà se non addirittura assenza di vendite verso codici di accisa temporanei (acquirenti occasionali) 6. impossibilità di effettuare una vendita ad un acqui-

rente non privato che venuto in azienda vuole portare con la sua auto i vini nel paese di destinazione 7. difficoltà a sviluppare le vendite on line/e-commerce per il settore vitivinicolo

Per partecipare al sondaggio, si può cliccare su questo link https://www.survey-xact.dk/ LinkCollector?key=Y7LTW11RCN92 viene richiesto di indicare il proprio indirizzo mail. Lo si scrive e si da conferma. Il sistema trasmette tramite posta elettronica all’indirizzo suddetto una pagina di istruzioni con in fondo un ulteriore link attivo che immette direttamente al questionario. Non è in italiano, ma solo inglese, francese e tedesco. Grazie per la collaborazione richiesta che potrà avvantaggiare tutti, ottenendo nuove disposizioni che realmente sostengano la libera circolazione delle merci in ambito europeo.

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CARAMAGNA PIEMONTE E’ IL PRIMO COMUNE A ISTITUIRLO

REGISTRO IMPRESE MULTIFUNZIONALI: UNA VALIDA OPPORTUNITA’

n’opportunità importante per le aziende agricole e un esempio virtuoso da seguire da parte delle amministrazioni cittadine: istituire un registro comunale delle Imprese Agricole Multifunzionali per lo svolgimento di servizi di utilità pubblica, da affidare agli imprenditori agricoli. Il primo comune che ha deciso di istituirlo, in provincia di Cuneo, è Caramagna Piemonte: il registro fa riferimento a diversi servizi di manutenzione del territorio,

tra i quali: lo sfalcio, la pulizia e la manutenzione di parchi, giardini, il taglio e la potatura degli alberi, piccole opere di ingegneria naturalistica, lo sgombero neve, etc. che potranno essere affidati a singoli imprenditori per un importo annuale non superiore ad euro 50.000,00 e nel caso di imprenditori in forma associata, per un importo annuale non superiore ad euro 300.000,00, nel rispetto dei principi di cui all’art. 15, del Decreto Legislativo 18.05.2001,

n. 228 e s.m.i. L’istituzione del registro da parte dell’amministrazione di Caramagna sarà resa nota mediante la pubblicazione sul sito internet dell’Amministrazione, avrà validità fino al 31.12.2016 e comunque fino ad approvazione di un nuovo elenco. Le imprese agricole interessate, con sede nel territorio Comunale o nei Comuni confinanti, possono richiedere l’iscrizione al Registro compilando il modulo scaricabile dal sito web (www.co-

Premio Giornalistico del Roero

mune.caramagnapiemonte.cn.it sotto la voce “bandi di gara”). Le domande di inserimento da parte delle aziende possono essere presentate in qualunque momento nel corso dell’anno; ove la domanda sia stata verificata completa il richiedente verrà incluso entro sessanta giorni successivi alla richiesta. Per qualsiasi chiarimento gli uffici Zona di Coldiretti Bra e Savigliano sono a disposizione.

Anche quest’anno si terrà il Premio Giornalistico del Roero, giunto alla 27a edizione, promosso ed organizzato dall’Associazione Premio Giornalistico del Roero, e patrocinato dalla Regione, dalla Provincia di Cuneo e dalla Camera di Commercio di Cuneo, per valorizzare il Roero, il territorio, i prodotti, le tradizioni. Sono ammessi gli articoli e i servizi pubblicati sulle testate di competenza tra il 1° giugno 2014 e il 31 maggio 2015. La Giuria si riunirà entro il 5 luglio 2015 e la data di consegna dei riconoscimenti è fissata per giovedì 23 luglio 2015 a Montà d’Alba.

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COMMERCIO ESTERO: +36% EXPORT IN USA, +25% INDIA E +18% CINA

umento record delle esportazioni Made in Italy negli Stati Uniti dove rispetto allo scorso anno fanno segnare un incremento del 36 per cento sotto la spinta del tasso di cambio euro/ dollaro favorevole, ma risultati estremamente positivi si registrano anche nei Paesi emergenti come India (+25%) e Cina (+18%). E’ quanto affer-

ma Coldiretti in riferimento ai dati Istat sul commercio estero nei Paesi extra Ue ad aprile 2015 che, sotto la spinta della performance realizzata nel principale partner commerciale dell’Italia fuori dalla Ue, registrano un aumento record del 12,2 per cento delle esportazioni italiane rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La maggiore competitività per

il tasso di cambio favorevole è dunque una opportunità per sostenere la ripresa economica nell’attuale fase di stagnazione dei consumi interni. Un sostegno importante anche per il settore agroalimentare che realizza fuori dall’Unione Europea circa un terzo del valore delle esportazioni con gli Usa che sono il primo mercato di sbocco extraUe.

VENDERE ENERGIA SUL MERCATO LIBERO

OGGI SI PUÒ

Negli ultimi anni, a causa della progressiva riduzione dei prezzi minimi garantiti, i produttori di energia elettrica tramite impianti fotovoltaici hanno avuto una contrazione dei proventi. L’autorità per l’energia ha definito inoltre che: dal 1° gennaio 2014 il meccanismo dei prezzi minimi garantiti si applica esclusivamente agli impianti di potenza nominale inferiore a 100 kW. Dal 2015 gli impianti fotovoltaici con potenza superiore a 200 kW devono riconoscere al GSE, su base annua, un corrispettivo di 0,60 € ogni kW installato con un massimale di € 10.000. Il pagamento degli oneri di sbilanciamento per gli impianti alimentati a fonte rinno-

vabile non programmabili che vendono energia prodotta in modalità “ritiro dedicato” stimati in circa 2,50 €/MWh sull’intera produzione di energia elettrica. Questi oneri sono in funzione della zona in cui è installato l’impianto e del periodo di immissione dell’energia prodotta. Il danno economico stimato, subìto da un produttore di energia elettrica che ha realizzato un impianto solare fotovoltaico da 1 MWp, è quindi superiore a 3.500 euro/anno. Tale penalizzazione peggiora inevitabilmente il ROI dell’investimento effettuato.

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l Tar del Piemonte ha respinto il ricorso che era stato presentato dalle associazioni Legambiente e Pro Natura contro il Comune di Boves per il progetto di invaso in località Tetti Molettino, funzionale alle coltivazioni di frazione Rivoira. Si tratta del secondo pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale, che aveva già bocciato una prima volta l’istanza degli ambientalisti. Questi ultimi, però, si erano rivolti al Consiglio di Stato, che aveva rimandato la questione allo stesso Tar. La sentenza arriva troppo tardi, perché si rischia di perdere 600mila euro di fondi europei per la rete idrica a pressione collegata al bacino, che andrebbe realizzata entro il 30 giugno: del resto – come spiega il sindaco della cittadina, Maurizio Paoletti - non si sarebbero potuti

aprire i cantieri senza la certezza di aver vinto la causa. Non è invece perso l’altro finanziamento regionale, da 1.4 milioni, per l’invaso. “ Si tratta di opere complementari, evidenzia il primo cittadino, attese da molto tempo da parte degli agricoltori, si tratta comunque di un danno di non poca consistenza”. Secondo Pro Natura e Legam-

Ritorna a sentire!

Sabato 6 Giugno, in Piazza della Costituzione, si è svolta la Festa dei Quartieri, in collaborazione con Coldiretti e in concomitanza con l’Agrimercato Città di Cuneo. I presidenti dei quartieri (Donatello e Gramsci) con grande entusiasmo hanno animato la giornata con musica, letture e giochi per i bimbi.Il segretario di Zona Coldiretti Cuneo Massimo Meineri sottolinea: “Iniziative come questa sono un bell’esempio di positiva collaborazione tra Campagna Amica Coldiretti e i quartieri che hanno Maske_91x131mm_Maske91x131mm fortemente voluto e sostenuto l’Agrimercato”.

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biente, il progetto era difforme da quello preliminare ammesso ai finanziamenti, e avrebbe dovuto essere annullata la determina di assegnazione dei fondi. Valutazione in parte confermata dal Tar, per cui il bacino sarà meno profondo e più esteso, ma il giudice amministrativo non ha ritenuto essenziali le modifiche, e l’istanza è stata respinta.

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A Boves Mestieri e città

Sagra del Coniglio Nutrita partecipazione alla 9a Sagra del Coniglio di Tarantasca, dal 22 al 24 maggio, con l’esposizione dei conigli a livello amatoriale e gli appuntamenti “golosi” con i pranzi e le cene a base di coniglio e le specialità locali, ma non solo: molto apprezzata la Fattoria Didattica, allestita da Raffaele Tortalla e il mercatino con le aziende di Campagna Amica

Successo di Mestieri e Città, la manifestazione che si è svolta a Boves da venerdì 5 a domenica 7 giugno: il pubblico ha apprezzato i prodotti locali, con il mercato di Campagna Amica e le eccellenze artigiane. Nella foto le scuole in visita alla Fattoria Didattica.

“IL GRANO IN FESTA” – “XVI SAGRA D’ESTATE” Un appuntamento da non perdere per festeggiare l’inizio dell’estate: domenica 21 giugno 2015 a Fossano, presso l’Area Foro Boario – Piazza Dompè, si terrà la manifestazione “Il grano in Festa” - “XVI’ Sagra d’estate”, organizzata dal CATAC di Fossano, con la collaborazione di Coldiretti Zona di Fossano. L’evento inizierà con l’inaugurazione alle ore 9,00. Si potrà visitare la mostra di attrezzature agricole, d’epoca ed attuali, utilizzate per la lavorazione della terra e mietitura del grano. Nell’ala coperta, lo stand istituzionale del CATAC, mostrerà ai visitatori le attività scientifiche promosse, le varietà di frumento sperimentate e tanto altro. Durante la giornata vi saranno: i vigili del fuoco di Fossano con dimostrazioni ed esercitazioni aperte a tutti i bambini denominate “Grisulandia per i bambini” e la neo Associazione fossanese “Antichi Mestieri”, che intratterrà con dimostrazioni di lavorazione manuale. Nella sala “Brut e Bon” si potrà ammirare la mostra fotografica: “momenti della vita contadina e della lavorazione della terra”. Alle ore 20,30, la “XVI Sagra d’estate”, con cena a base di carne alla brace, cucinata con la collaborazione degli amici dei Boschetti di Fossano e altri prodotti locali, forniti dalla Bottega fossanese “Localmente”. Anche quest’anno, durante la cena, verranno consegnati a persone meritevoli il premio del “Galatòm” e della “Fomna Special”. Per la cena è aperta la vendita dei biglietti, al costo di €. 15,00 presso la Bottega Localmente oppure presso l’ufficio Coldiretti di Fossano – ufficio dei Tecnici Catac, entro e non oltre giovedì 18 giugno 2015. Per eventuali informazioni, tel. 0172/698720.

Cerrino 2014 Moscato d'Asti, Piedmont

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L’azienda Agricola Cerrino Sergio nella dodicesima edizione di DWWA Decanter World Wine Awards, che è il più grande e prestigioso concorso internazionale, ha ricevuto il riconoscimento del l’attestato di bronzo per il Moscato d’Asti DOCG 2014 STEVEN SPURRIER, CHAIRMAN

2015

Lo scorso 19 maggio, presso la biblioteca civica di Centallo è stato costituito il Consorzio “Produttori agricoli - Mercato di Centallo”, alla presenza dell’amministrazione cittadina, di una quindicina di produttori agricoli e di una decina di commercianti. Sono stati letti, condivisi ed approvati all’unanimità l’atto costitutivo, lo statuto e il regolamento interno che organizza le operazioni di vendita per tutta la campagna 2015. La presidenza del consorzio è stata assegnata a Giovanni Rosso di Fossano (nella foto), presidente di Sezione Coldiretti, la vicepresidenza a Paolo Migliore come rappresentante del Comune, la rappresentanza della parte commerciale è andata a Antonello Brizio di Centallo e gli altri due produttori sono Guido Ghio di Busca e Elio Rosso di Cuneo. Nei prossimi giorni, verrà convocato il primo Consiglio di Amministrazione, che definirà gli ultimi aspetti prettamente organizzativi per essere pronti per i primi giorni di luglio con l’apertura del mercato.

Premiata l’azienda Cerrino Sergio

Fiera delle Terre Rosse a Ceresole d’Alba Venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 giugno si svolge la terza edizione della fiera delle terre rosse. A distanza di due anni, torna la manifestazione Comune di che maggiormente rappresenta e promuove le a eccellenze agricole e Ceresole d’Alb artigianali del territorio di Ceresole d’Alba. Attori principali dell’evento saranno i prodotti orticoli di stagione, le razze bovine da carne, allevate nel territorio, e la tinca dorata. A cornice di questo, animeranno la fiera, la fattoria Comune di Ceresole d’Alba 00 20. dei piccoli animali, i vivai con le piante ornamentali da giardino, le ORE LE COPERTA, DAL PIAZZA CACCIA STRUTTURA dedicata alle birre locali in micagiochi ” Serata gastrono Bira macchine agricole, accompagnati dai popolari, ed t Gus El e conmostre a tema d, Foo in collaborazionda “Strett rifici del territorio, cibo di strada da con i principali microbirColdiretti ent Elem , -Cià e momenti parteciperà con uno stand in rapprecollaborazione gastronomici. Mes Dij ca nno nel Pub/Taverna: Cric nera alter si , Live ica Mus e Loco PIAZZA CACCIA STRUTTURA COPERTA, DALLE ORE 20.00 Pro la sentanza dei produttori locali. GRATUITODa non perdere, domenica 14, la mostra ESSO rtet INGR Food, El Gust ed Bira” Serata gastronomica dedicata alle birre locali in Piola, Stefy Jazz Qua“Strett microbirrificialla del territorio, cibo di strada in collaborazione zootecnica, la fieracollaborazione bovina econlei principali premiazioni presenza delle Autorità,cona 21.00 nel Pub/Taverna: Cricca Dij Mes-Cià, Element da DALLE la Pro LocoGUe E, Musica Live,ORE si alterneranno SAN TORI DEL NA DO ZZA PIA 0 partire dalle oreMus 7Piola, in via INGRESSO GRATUITO Jazz i itanQuartet Occ VIA SALASCO, DALLE ORE 7.0 BalliSalasco. iche e Stefy enza delle Autorità

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2015

Domenica 14.06

na e premiazioni alla pres “Mostra Zootecnica” Fiera Bovi sole d’Alba torna in piazza Cere di ine L’eccellenza delle carni bov

Comune di Ceresole Reale

VIA SALASCO, DALLE ORE 7.00 9.00 LE OREZootecnica” “Mostra Fiera Bovina premiazioni allano presenza delle Autorità PIAZZA CACCIA, DAL o per un gior o Vigili del eFuoc 0 diventan olicarni 9.0 picc I ORE ” LE zza DAL Pia LE, in i L’eccellenza delle bovine di Ceresole d’Alba torna in piazza ESO pol CER iero DI “Pomp BOCCIOFILA o Bosc del iva il Gruppo VV.FF di Sommar e Rosse” DI CERESOLE, DALLE ORE siste In collaborazione conPIAZZA pull “Trofeo di bocce TerrBOCCIOFILA CACCIA, DALLE ORE 9.00 Terre Rosse. Terne fisse, 9.00ma delle Fiera della iale uffic ce “Trofeo di bocce Terre Rosse” La gara a Boc “Pompieropoli in Piazza” un giorno 10.00 I piccoli diventano Vigili del Fuoco per DALLE ORE , ALI UN COM estic Falconry, La gara a Bocce ufficiale della Fiera delle Terre Rosse. Terne fisse, sistema pull GIARDINETTI In collaborazioneinconcolla il Gruppo VV.FF di Sommariva del Maj Bosco Associazione con e zion 00 bora 10. ORE LE DAL aci” I, VIA ARTUFF di Harris, “Falconeria, Mostra Rap nno: Gufi, Barbagianni, poiane VIA ARTUFFI, DALLE ORE 10.00 ” rapaci. Ci sara Piazza sul mondo dei GIARDINETTI COMUNALI, DALLE ORE 10.00 “Piccoli Animali in “Piccoli didattica e zion ostra dim ini Animali in Piazza” Picc e ndi oli Animali per Gra Mostra Rapaci” in collaborazione con Associazione ltoio Mostra/Mercato di Picc Mostra/Mercato di Piccoli Animali per Grandi e Piccini Aquila Reale e Avvo“Falconeria, sessioni di volo libero,Majestic Falconry, versoCidelle i rapacideiattra con dimostrazione didattica sul mondo rapaci. saranno: Gufi, Barbagianni, poiane di Harris, bini 00 bam 10. dei ne ORE azio ZA inter TEN ELE II, PAREMANUELE II, PARTENZA ORE DALLE 14,30 Aquila Reale e Avvoltoio EMANUVITTORIO ia” PIAZZA VITTORIOPIAZZA a “Corsa dei Pampav10.00 oniere a Tinc ta dellAlla Attestato Provetto Falc Alla Sco DALLE 14,30 interazione dei bambini con i rapaci attraverso delle sessioni di volo libero, Ceresole cheper Corre… Scoperta della trad Tinca “Corsa deitame Pampavia” nto pun l’ap ne Ceresole che Corre… izio a dalla 3km, torna dalla tradizione l’appuntamento Attestato Provetto Falconiere 3km,otorn iata egg pass o ) Corsa NON competitiva (5-10km) passeggiata 0km (5-1 iva ” petit Italia com a 00 Corsa NON iungerà “Casiscin llenza, si ragg gli per ecceCeresolese DEL CASTELLO, DALLE ORE 10. dedicato prodotto per eccellenza, raggiungerà esolesedolciario CORTILEItalia” dolciarioal Cer concorso artistico aperto a tutti ne del10.00 (Bambini “Cascina sizioORE ne 5di€Partecipazione dedicato al prodottoallevamento eca” Espo ecipazio liot Part Bib di CORTILE DEL CASTELLO, DALLE La ta per Quo Tinche per un aperitivo contadino sull’aia. Quota 5 € (Bambini o aia. Log sull’ ore 17,00 un o one na adin iazi seg cont “Di Prem ritivo ba. ape d’Al un il sole per e he Cere Loco di Tinc ca la Pro CiviBiblioteca” “Disegna un aLogo pera La Esposizione del concorso artistico aperto a tutti gli allevamento Bibliotec zione con Gratis). Organizza la Reale in collaborazione con la Pro Locoscuo e il collaborad’Alba nizzato dall d’Alba diin Ceresole sole Mutua ordini di la, orga ua di Cere la Reale Mut ordini di scuola, organizzato dalla Biblioteca Civica di Ceresole d’Alba. Premiazione ore 17,00 Iscrizione obbligatoriamente consigliata via Facebook: Gratis). Organizza Comune. k: boo Face via ta iglia cons LE ORE 11.15 obbligatoriamente DALCASTELLO, o TELLO, DEL Comune. Iscrizione www.facebook.com/CeresoleCheCorre/timeline CORTILE DEL CAS CORTILE ORE ini” Incontro culturale interverrann tad11.15 dei con icoDALLE Ceresoledalba.122@subagenzie.realemutua.it CheCorre/timeline am ore Ceresole fess pro il e interverranno da, onte Gio ro Piem www.facebook.com/e-mail: “Alessandro Gioda, il professore amico dei contadini” Incontro culturale in and e “Aless emutua.it di Piazza Vittorio Emanuele II o presso la Reale ciazionismo e cooperazion e cooperazione zie.realAssicurazioni genMutua ioso dell’asso ore e studricercatore Attilio e studioso dell’associazionismo rcatIanniello, o, in Piemonte e rice Torin , di iello e-mail: Ceresoledalba.122@suba ità Iann ivers II io e l’Un Attil nuel so Ema pres o rio rativ Vitto 15.00 Piazza ORE to amminist zioni di DALLE o di Diritordinario Alessandro professore di Diritto amministrativo presso l’Università di Torino, ua Assicura re ordinari CENTRO STORICO, , professoCrosetti, o presso la Reale Mut Alessandro Crosetti nonché. Ales nipote delroprof. Alessandro Gioda. “Bancarelle dei Sapori e del Gusto” da. Gio sand prof nonché nipote delA SEGUIRE “Rinfresco della Fiera” ORE 15.00 locale, dell’eccellenza agricola, O, DALLEdell’artigianato STORICRassegna

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AGRICOLTURA BIOLOGICA: ASPETTI ECONOMICI E TECNICHE AGRONOMICHE

’agricoltura biologica, dagli albori ad oggi, ha subito notevoli trasformazioni che l’hanno portata ad essere concorrenziale all’agricoltura convenzionale per la maggior parte delle produzioni agricole. Occorre valutare l’agricoltore biologico come un imprenditore agricolo a tutti gli effetti! I dati economici dimostrano quotidianamente l’aumento del valore e della richiesta dei prodotti certificati. Il produttore biologico deve essere molto attento a valutare minuziosamente i costi e le opportunità ed essere in grado di rivolgersi direttamente al consumatore, proponendo un prodotto sano, ottenuto secondo natura e nel pieno rispetto dell’ambiente. Analizziamo gli aspetti che caratterizzano il lavoro dell’agricoltore biologico e che se ben utilizzati possono portare successi produttivi: ÂÂ Malerbe: l’agricoltura biologica vieta da disciplinare l’uso di erbicidi di qualsiasi tipo a favore del mantenimento della biodiversità e del controllo meccanico delle infestanti. In questa direzione, molte case produttrici di mezzi tecnici hanno presentato ottime soluzioni sia per il frutteto,

noccioleto e vigneto come trince e trincia erba per la fila e l’interfila dei frutteti; che per il pieno campo come erpici, sarchiatrici e rincalzatrici. In questo ambito, i tecnici dell’Agenzia 4A hanno fatto e faranno diverse prove tecniche in campo per testare di fronte agli associati l’efficacia o gli eventuali punti deboli delle apparecchiature. Le più moderne innovazioni come le sarchiatrici a dita rotanti permettono un’ottima lavorazione anche sulla fila di ortaggi come fagioli, cicorie e zucchine e cereali quali ad esempio il mais. Combinando poi ad esempio erpici e rincalzatori si ottengono buone lavorazioni sia tra le file che sulla fila. Oltre a questi metodi meccanici, esistono poi soluzioni fisiche quali la pacciamatura naturale mediante materiale organico oppure chimica con film plastico (adesso anche biodegradabili che limitano le spese ad esempio di rimozione e riciclaggio). Questa tecnica evita il passaggio della luce solare che ha il potere, assieme all’acqua, di far germinare i semi delle infestanti del terreno. Oltre a contenere le maler-

be, si mantiene il terreno molto meno compatto, perché non a diretto contatto con il peso delle intemperie e più fresco. L’agronomia, unita ai mezzi tecnici, offre inoltre altre soluzioni come la falsa semina, che se ben attuata offre una buona eradicazione delle infestanti. Questa tecnica consiste nella preparazione del letto di semina come se si dovesse procedere alla semina stessa, ma al posto di seminare si attendono alcuni giorni in cui si svilupperanno solo le malerbe superficiali e dopodiché si effettua una erpicatura molto superficiale per eliminare lo strato emerso e solo dopo si effettua la vera semina. ÂÂ Rotazione: questa pratica, non amata da molte aziende convenzionali e legate alla mono-successione ad esempio di mais, diventa un’arma fondamentale e di grande vantaggio per le aziende biologiche. Ruotare le colture sugli appezzamenti aziendali aiuta fortemente a creare la sostenibilità del sistema suolo-pianta in un’ottica agronomica e fitosanitaria. Molte avversità, come ad esempio gli elateridi e il

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ferretto, possono essere devitalizzati o naturalmente controllati mediante la rotazione colturale. L’incidenza di molte patologie fungine inoltre è strettamente legata alla presenza delle spore nel terreno, fattore che viene meno ruotando le colture. Le infestanti più persistenti subiscono stress anche con il cambio colturale. La rotazione della normativa biologica inoltre prevede anche l’utilizzo di specie da sovescio. Le specie adatte al sovescio sono tutte quelle colture quali ad esempio la brassica, la senape e le leguminose, le quali, per caratteristiche botaniche intrinseche, riescono, una volta correttamente sminuzzate ed interrate, oltre a svolgere una “concimazione verde” naturale, ad apportare miglioramenti al suolo agrario. Questi vantaggi possono essere a livello biocida contro patogeni terricoli (brassica su carota ad esempio contro il ferretto) oppure proprio a livello di azoto utile alle colture (pisello proteico prima di mais). Le piante azotofissatrici (leguminose) sono colture che, aldilà della pratica del sovescio, sono in grado di assorbire l’azoto atmosferico e renderlo più disponibile nel terreno anche solo se inserite semplicemente nella rotazione. Una coltura che segue ad esempio un fagiolo rampicante o nano ottiene sicuramente dei vantaggi nella crescita

e sviluppo colturale. Anche sulle colture da sovescio i tecnici Coldiretti hanno seguito e seguono delle sperimentazioni per migliorare la tecnica e fornire il corretto mix di specie a seconda delle esigenze delle aziende agricole associate. ÂÂ Concimazione: l’agricoltura biologica non ammette l’utilizzo di concimi chimici, a favore degli organici quali letame, liquame, pollina e compost provenienti da allevamenti certificati biologici o almeno non industriali, quindi provenienti da stalle in cui gli animali non sostano prevalentemente sul grigliato e non sostano sotto luce forzata; oppure da stabilimenti che compostano materiali verdi. Questi aspetti si collegano direttamente alle informazioni (sopra descritte) relative al sovescio e alle colture azotofissatrici. Occorre entrare nell’ottica che l’agricoltura biologica, a differenza di quella convenzionale, non si pone l’obbiettivo della concimazione intesa come aumento di sostanze utili perché la coltura in campo ne necessita per la crescita, ma piuttosto alla ricerca di un equilibrio biologico del terreno che sia in grado di apportare il giusto nutrimento a tutte le colture. ÂÂ Varietà: non potendo utilizzare prodotti di sintesi per la protezione delle colture, l’agricoltura biologica fa molto riferimento alle cultivar e alle varietà. La dif-

ferenza insita proprio delle cultivar permette la scelta da parte dell’agricoltore di varietà più rustiche, che richiedono meno nutrienti o più commerciabili. L’utilizzo di varietà locali, inoltre, aumenta la possibilità di vendita dei prodotti poiché arricchisce la tavolozza dell’offerta aziendale. Occorre inoltre ricordare che spesso le varietà antiche resistono meglio alle condizioni meteo e ai parassiti, a volte però a scapito della produzione (ad esempio il melo dell’antica varietà Grigia di Torriana resiste molto bene alla ticchiolatura). Utilizzare varietà più antiche richiede ovviamente di adeguare le pratiche moderne alle maggiori esigenze di queste varietà, ad esempio di spazio e di luce aumentando i sesti d’impianto dei frutteti. ÂÂ Insetti utili: diverse aziende applicano già efficacemente la lotta biologica utilizzando la caratteristica degli insetti stessi: la predazione. In natura infatti il ciclo biologico degli insetti è strettamente collegato, il che porta molti insetti a predarsi per sopravvivere di altri simili. Proprio questa caratteristica rende possibile ed efficace la lotta integrata. Molte ditte hanno sviluppato vere e proprie industrie di riproduzione di insetti offrendo poi sul mercato confezioni pronte per essere aperte liberando negli appezzamenti i pre-

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58 ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

datori utili aumentando la popolazione naturale a scapito della preda. Alcuni esempi efficaci e testati anche dai tecnici di campo 4A sono: Orius Levigatus sui tripidi delle colture orticole, Adalia bipunctata (coccinella) per gli afidi, Phytoseiulus persimilis per il controllo del ragnetto rosso, Anthocoris nemoralis contro la psilla. Collegato al discorso della lotta ai patogeni, sono presenti in commercio anche delle apparecchiature che sfruttano l’aria, canalizzandola come un aspiratore con lo scopo di prelevare i patogeni dalla coltura. Questo metodo, che si basa sul concetto dell’aspiratore entomologico, permette di eliminare dalle colture gran parte degli insetti semplicemente aspirandoli con un bocchettone. Sono presenti vari modelli di dimensioni diverse, adatte anche al pieno campo. Sempre per il controllo degli insetti, fondamentale risulta il monitoraggio mediante trappole cromotropiche o a feromoni in grado di monitorare la presenza del patogeno in campo e, nel caso dei feromoni, anche di allontanarlo, confondendo le sue percezioni mediante l’immissione di grandi quantità di feromoni nell’ambiente che destabilizzano i maschi o le femmine della specie evitandone così l’accoppiamento. L’Agenzia 4A svolge diverse prove sulle catture mediante le trappole, la più

recente è stata applicata al nocciolo per il controllo delle cimici, mentre per molte altre realtà, come la frutta, il metodo della confusione sessuale mediante feromoni è già fortemente adottata ed applicata dalle aziende. Adottando le trappole si possono conoscere molto bene i cicli biologici degli insetti permettendo di utilizzare così metodi previsionali sui futuri attacchi del patogeno e per il controllo naturale dello stesso. Le pratiche sopra descritte, legate sempre ad una corretta ed agronomica gestione aziendale permettono di ottenere buoni risultati dalle produzioni agricole. Ma il successo di una buona azienda agricola è sicuramente il passaggio successivo alla produzione: la commercializzazione. Produrre articoli biologici significa presentare del materiale sano, ottenuto nel pieno rispetto della natura, evitando l’uso di sostanze chimiche o di sintesi, seguendo il ciclo biologico delle produzioni. Per questo ed altri motivi, il prodotto biologico deve avere una buona posizione sul mercato. In quest’ottica, come evidenziato anche nei corsi sul biologico svolti presso Coldiretti Zona di Saluzzo, le aziende biologiche devono puntare molto sul rapporto diretto con il consumatore, la “filiera corta”. L’aspetto del prodotto sano, ottenuto “come una volta”, aumenta l’interesse del consumatore a favore dell’economia aziendale. Molte aziende biologiche attuano la vendita diretta in loco o in alcuni casi si

sono organizzati anche alla consegna a domicilio, quindi con la vendita porta-porta. L’aspetto dei mercati locali aumenta anche la visibilità aziendale e delle produzioni biologiche del territorio. In tal senso, l’associazione regionale Terramica di Coldiretti promuove le aziende biologiche del territorio sui mercati locali offrendo buone opportunità anche su mercati internazionali ed europei e di pubblicità. Per proporre una buona offerta di mercato direttamente al consumatore, le aziende devono essere predisposte ad avere ad esempio più varietà della stessa specie, per seguire il gusto dell’acquirente, oppure maggiore diversità durante tutto l’anno. Infine, anche l’unione di più aziende può fare la differenza a livello economico: è il caso della comprensorialità di territorio, realtà nelle quali più aziende biologiche collaborano attivamente per offrire prodotti freschi e trasformati tutti certificati. L’unione fa la forza come si suol dire e in quest’ottica ovviamente si riducono i costi aziendali anche di certificazione e si aumentano le possibilità di vendita perché aumentano anche le produzioni. In questa direzione, Coldiretti segue già alcuni progetti di filiera legati ad esempio ai cereali come frumento tenero, enkir e grano saraceno ed alle orticole come il fagiolo. Per chi fosse interessato ad avere ulteriori informazioni, si possono contattare i tecnici di campo delle zone Coldiretti o lo sportello Biologico di Coldiretti Cuneo, rivolgendosi al referente Lorenzo Martinengo, tel. 0171 447488

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nche quest’anno O.N.A.Frut ha partecipato alla festa AgroVet organizzata presso il Campus di Agraria e Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Torino a Grugliasco lo scorso 27 maggio. Nel pomeriggio, si sono svolti due incontri pratici con studenti e consumatori interessati ad approfondire le proprie conoscenze nel campo della produzione frutticola di qualità. Ad aprire gli incontri, è stata la dott. ssa Maria Gabriella Mellano, che ha descritto le attività e le finalità dell’organizzazione, l’importanza dell’analisi sensoriale nella valutazione delle caratteristiche organolettiche

e gustative dei frutti e le differenti applicazioni pratiche che questo strumento può avere non solo nella vita quotidiana del consumatore, riscoprendo il piacere di mangiare la “frutta buona di una volta”, ma anche nel mondo scientifico, ad esempio come supporto alla sperimentazione di nuove varietà. A seguire, i partecipanti sono stati coinvolti direttamente, eseguendo test di assaggio su due varietà di mele, fornite dalla cooperativa Albifrutta di Costigliole Saluzzo e compilando una scheda di gradimento composta da semplici descrittori basati sui cinque sensi. A chiudere i due incontri è stato Cesare Gallesio, che ha fornito una interessante descrizione circa l’origine, la storia e le schede tecniche delle varietà assaggiate e risposto alle curiosità relative al mondo della produzione degli studenti. Hanno collaborato alla preparazione dell’evento ed alle due presentazioni anche le dott.sse Giulia Marinari e Marilena Sellarione, ex studentesse della Facoltà di Agraria e componenti del panel di assaggiatori O.N.A.Frut. L’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Frutta è nata nel 2002, da un’idea di Coldiretti Cuneo, ed ha sempre col-

laborato con il Dipartimento di Colture Arboree della Facoltà di Scienze Agrarie dell’Università di Torino. Dopo le prime attività di formazione, O.N.A.Frut. ha composto un “panel” di assaggiatori che svolge la propria attività, non solo settimanalmente mediante sedute di degustazione, ma anche attraverso l’organizzazione di giornate promozionali e divulgative, la partecipazione a eventi del settore orto-frutticolo e la programmazione di corsi per assaggiatori di frutta. L’iscrizione all’O.N.A.Frut è aperta a chiunque abbia interesse ad approfondire le proprie conoscenze nel campo delle produzioni frutticole di qualità. (Per informazioni, tel. 0175 210201 oppure info@onafrut. it - www.onafrut.it ).

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i concretizza a Cuneo la neonata intesa tra Sanità e Panificatori per la riduzione del contenuto di sale nel pane di fattura artigianale, allo scopo di migliorare le abitudini alimentari dei cittadini e proteggere la salute negli anni. L’Asl CN1 ha organizzato i primi incontri con i titolari dei laboratori di panetteria per la presentazione ai diretti interessati degli obiettivi del programma regionale “con meno sale la salute sale”. L’impegno è di preparare e offrire un pane con contenuto di sale ridotto di almeno il 5% tutti i giorni e una linea di pane completamente senza sale o mezzo-sale, almeno un giorno a settimana. E’ dimostrato infatti che piccole riduzioni di sale producono effetti importanti sulle singole persone e grandi

DECOLLA A CUNEO LA CAMPAGNA REGIONALE “CON MENO SALE LA SALUTE SALE”. benefici in termini di salute per la collettività con notevoli risparmi dei costi di cura. In Italia il consumo medio di sale giornaliero nella popolazione si attesta intorno agli 11 grammi negli uomini e 8 nelle donne, valori superiori quindi ai 5 grammi raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Il consumo abituale di sale è associato all’ipertensione arteriosa, alla quale sono attribuibili il 62% dei casi di ictus cerebrale e il 49% dei casi di cardiopatia ischemica. Le malattie cardiovascolari, di cui l’ipertensione è fra i principali fattori di rischio, rappresentano la prima causa di morte per le persone sopra i 60 anni e la seconda per quelle tra i 15 e i 59 anni. L’Asl CN1, capofila in Piemonte per la realizzazione di questo progetto, è stata anche la prima Azienda sanitaria a partire con corsi di informazione/formazione per i panificatori aderenti, a promuovere azioni educative rivolte alla scuola e alla popolazione e a soggetti a rischio e veicolare informazioni corrette anche mediante i medici di famiglia.

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“CONTRIBUTI OBBLIGATORI DOVUTI PER L’ANNO 2015”

’INPS ha reso noto l’importo dei contributi obbligatori dovuti per l’anno 2015 dai coltivatori diretti, coloni, mezzadri ed imprenditori agricoli professionali che, come risaputo, si basano sulla classificazione delle aziende nelle quattro fasce di reddito convenzionale.

Ogni azienda è inclusa annualmente nella fascia di reddito convenzionale corrispondente al reddito agrario dei terreni condotti e/o a quello determinato dall’allevamento degli animali. Il reddito medio convenzionale, per l’anno 2015, in Euro 55,05.

Nella sottostante tabella sono riportate le aliquote da applicare al suddetto reddito convenzionale per l’anno 2015 alle diverse tipologie di aziende (viene mantenuta anche la riduzione della contribuzione INPS per gli Ultra sessantacinquenni)

Tabella B – Aliquota di finanziamento Anno 2015

Zona normale Maggiore di 21 anni 22,8%

MODALITÀ DI PAGAMENTO Si informano i soci che anche quest’anno l’INPS non invierà i modelli F24 precompilati per il pagamento dei contributi previdenziali, la riscossione avverrà

Minore di 21 anni 21,8%

Zona svantaggiata Maggiore di 21 anni 21,4%

tramite l’invio da parte dell’INPS agli interessati di comunicazione dell’importo da versare in quattro rate, tramite modello F24, gli Uffici Coldiretti/EPACA comunicheranno l’operatività che verrà

Minore di 21 anni 19,5%

attivata a supporto dei soci. SCADENZE I termini di scadenza per il pagamento sono il 16 luglio, il 16 settembre, il 16 novembre 2015 e il 18 gennaio 2016.

NOVITA’ INPS “DA GIUGNO 2015 TUTTE LE PENSIONI IN PAGAMENTO AL 1° DEL MESE” Il decreto legge n. 65 del 21 maggio 2015, contenente “Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR”, dispone che da “giugno 2015” tutte le pensioni saranno pagate dall’Inps a partire dal primo giorno del mese”. A partire dal primo giugno, quindi, tutti i pagamenti dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento pagate agli invalidi civili, oltre che delle rendite vitalizie dell’Inail, saranno unificati, permettendo così a quei pensionati che hanno più di una pensione in differenti gestioni, che prevedevano fino ad oggi il pagamento in giorni diversi, di incassarle nello stesso giorno. Verranno pertanto anticipati i pagamenti dei trattamenti pensionistici delle gestioni spettacolo e sportivi professionisti che erano effettuati il 10 del mese, e delle gestioni pubbliche che erano effettuati il 16 del mese. Considerati i tempi ristretti tra la data di approvazione della norma e la prima data unica di pagamento, si precisa che, l’INPS provvederà ad abbinare in un’unica disposizione anche il pagamento dei titolari di più prestazioni facenti carico a gestioni private, gestioni pubbliche e gestioni spettacolo e sport, a partire dal mese di luglio 2015. Nel caso in cui il primo del mese sia un giorno festivo, oppure non bancabile, il pagamento avverrà nel primo giorno utile immediatamente successivo. Gli Uffici del Patronato EPACA sono a disposizione per ogni chiarimenti in merito.

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NOTIZIE DAL MONDO DEI CAVALLI PPPPP

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ALLA SCOPERTA DEI CIRCOLI ACSTE: “GLI INDOMABILI”

el nostro viaggio alla scoperta dei circoli che formano la nostra associazione, questo mese ci soffermiamo su uno degli ultimi arrivati: GLI INDOMABILI di San Michele Mondovì. Questo non per mancanza di riguardo verso altri circoli di affiliazione ben più antica, e dei quali avremo modo di parlare nei prossimi numeri, bensì per il fatto che il raduno-passeggiata che si è svolto domenica 24 maggio al Rifugio “La Maddalena” in val Corsaglia e da questi organizzato, offre un ottimo spunto per parlarne. Il presidente Paolo

APPUNTAMENTI DEL MESE 14 giugno passeggiata “Fra torre e castello Saraceno”- Bagnasco 21 giugno passeggiata nel Parco Eolico di Garessio 28 giugno passeggiata al Lago di San Giovanni - Lesegno CN organizzate da Gli Indomabili, info Paolo 331 3715585 28 giugno passeggiata “Alle Mesche” - Beinette organizzata daI Servaj di Bombonina, info Silvio 338 2542192

Ajraldi, coadiuvato da Daniele Rosso e da tutti gli attivi soci, hanno offerto un assaggio per ciò che riguarda le idee e le capacità organizzative de “Gli Indomabili”, facilitati, a dire il vero, da un territorio che ben si presta al turismo equestre, con percorsi di bassa, media e alta montagna percorribili a cavallo e che si sta dotando di strutture ad hoc per accogliere chi pratica l’equiturismo. E’ il caso del rifugio albergo “La Maddalena”, che è stata appunto meta dell’uscita. Gestito dal gentilissimo Sig. Bertolino costituisce un punto di riferimento per chi percorre l’ippovia

G.A.L. Mongioje, offrendo accoglienza a cavalieri e cavalli, questi ultimi all’occorrenza in box chiusi. Tornando a “Gli Indomabili”, hanno sez’altro dimostrato di essere portatori di un modo di vivere e di vedere l’equitazione perfettamente in sintonia con i principi dell’A.C.S.T.E., e cioè passione pura e semplice che si manifesta con passeggiate e treck senza esibizionismi, competizione e quant’altro purtroppo caratterizza gran parte dell’equitazione nel nostro paese. Un augurio da parte del direttivo ed un invito a questi nuovi amici di continuare su questa strada.

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SCADENZE AZIENDALI NALE IRPEF, IRAP ecc. SALDO 2014 con maggiorazione dello 0,40% Scade il termine per effettuare il versamento del saldo IRPEF, addizionale regionale e comunale IRPEF ed IRAP anno 2014, per i contribuenti obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Entro tale termine deve anche essere effettuato il versamento del saldo relativo alla cedolare secca, dell’IVIE e IVAFE. ACCONTO IRPEF con maggiorazione dello 0,40% Scade il termine per versare la prima rata di acconto IRPEF, nella misura del 40% dell’acconto totale dovuto (100%) se l’importo risultante al rigo RN34 è pari o superiore a euro 257,52. Entro lo stesso termine deve anche essere effettuato il versamento del primo acconto, se dovuto, della cedolare secca, dell’IVIE e IVAFE. ACCONTO IRAP con maggiorazione dello 0,40% I contribuenti che esercitano attività diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi debbono effettuare il versamento della prima rata di acconto IRAP nella misura del 40 per cento dell’acconto totale dovuto (100%) se l’imposta è pari o superiore a euro 257,52. Non sono tenuti al versamento i produttori agricoli esonerati dalla tenuta della contabilità IVA. DIRITTO ANNUALE CCIAA 2015 con maggiorazione dello 0,40% Entro tale data le imprese iscritte al Registro annuale della Camera di Commercio sono tenute al versamento, tramite modello F24, del diritto annuale 2015 maggiorato dello 0,40%.. L’importo del diritto per le ditte iscritte nella sezione agricola è stabilito per le imprese individuali nella misura di euro 57 e per le società semplici agricole nella misura di euro 65. Le imprese che esercitano l’attività attraverso unità locali devono versare, per ciascuna di esse, un diritto pari al 20% di quello dovuto per la sede principale.

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25 GIUGNO ACQUISTI E CESSIONI INTRACOMUNITARI Scade il termine per i contribuenti mensili, per la trasmissione in via telematica all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitari di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di maggio 2015. 30 GIUGNO IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta. IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente. UMA VERIFICA LIBRETTI Scade il termine per eseguire le operazioni di verifica dei libretti riguardanti il carburante agevolato consumato nel 2014 e le richieste per l’anno 2015. 15 LUGLIO IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di giugno, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè giugno. 16 LUGLIO IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI GIUGNO Annotazione di liquidazione per il mese di giugno e versamento dell’eventuale imposta tramite modello F24 telematico da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2014 hanno realiizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000,00 se prestazione di servizio o di euro 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore ai limiti suddetti che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art. .66, legge 427/93. VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di giugno sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente. VERSAMENTO IRPEF, ADDIZIONALE REGIONALE E COMU-

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