Coltivatore n.7 1-15 aprile 2015 by Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

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n. 7 - ANNO 69 - 16 - 30 aprile 2015

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese Editore: Edizioni Agami s.r.l. via Flli. Ceirano, 13 - 12100 Cuneo Reg. Trib. CN 4985/9206/10200 info@agami.it Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Direttore Amministrativo Enzo Pagliano Coordinamento di redazione Chiara Serra Grafica e impaginazione Mara Chiardola

ULTIMA O

DOPO IL CONVEGNO DI COLDIRETTI IN ARRIVO I FONDI PER IL DISSESTO IDROGEOLOGICO Un primo provvedimento concreto, da parte della Giunta regionale, segue la tavola rotonda “Ma l’acqua passa sotto i ponti?” organizzata da Coldiretti lo scorso 30 marzo, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il viceministro delle Politiche Agricole, Andrea Olivero e gli assessori regionali Alberto Valmaggia e Giorgio Ferrero, sulla gestione dei corsi d’acqua, per difendere il patrimonio idrogeologico e scongiurare le situazioni di emergenza. Visti gli eventi alluvionali e le frane degli ultimi mesi l’assessore regionale alla Montagna Valmaggia ha presentato un emendamento alla legge finanziaria regionale 2015, in discussione a Palazzo Lascaris, per utilizzare i fondi delle Autorità d’Ambito Ottimali, recuperati sulla tariffa del servizio idrico integrato pagata dagli utenti, a favore di interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico sul territorio piemontese. A ottenere le risorse sarebbero le nuove Unioni Montane. Il provvedimento potrebbe sbloccare 20 milioni di euro all’anno per tre anni (in totale 60 milioni di euro) da usare a livello regionale: in provincia di Cuneo sono particolarmente interessate le zone dell’Albese e del Monregalese.

Sommario Bravi a produrre ... Meno a vendere..................................................4-5 IMU: il governo esclude le imprese agricole professionali dall’imposta................................................................................ 5 Ora tocca agli ATC e i CA! ............................................................................... 6

Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Pasqualino Cusano, Simona Daniele, Cesare Gallesio, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Giacomo Golinelli, Giulia Marinari, Lorenzo Martinengo, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Nadia Olivero, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Manuela Renaudo, Davide Roà. Redazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it

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Varato il nuovo accordo per il credito 2015........................10-11 Bando 2015 prestiti di conduzione per imprenditori agricoli ........................................................................................11 Il Corsivo del Coltivatore...........................................................................12 Storie di vita..........................................................................................................13 La Posta del Coltivatore..................................................................................15 Prove sul nocciolo con ditte del settore ..........................................16 La gestione del frutteto nel Roero.........................................................17 Il Trenoverde ha fatto tappa a Cuneo.................................................17

Individuati due lupi in un cascinale di Ostana............................19 L’ospitalità e itinerari suggestivi a Cuneo........................................20 Convenzione donne impresa e pensionati con Prestofresco ..................................................................................................21

Corso di social media per Terranostra, Giovani Impresa e Donne Impresa .......................................................31 Made in italy: l’82 % degli italiani e’ disposto a pagarlo di piu’ ............................................................................31 Latte: il prezzo indicizzato degli industriali è bassissimo!............................................................................................................32 Ai nastri di partenza l’anagrafe delle api.........................................33 Meno burocrazia in cantina non basta, la riforma va completata.....................................................................34-36 A Tarantasca, torna la Sagra del Coniglio........................................37 L’APA compie 60 anni e affronta nuove sfide .............................38 L’assicurazione con i Consorzi di Difesa............................................39 A Giacomo Tiraboschi il premio Fruttinfiore 2015..................................................................................................40 Riunione del Gruppo Italiano Assaggiatori a Lagnasco.................................................................................41 Semplice ed economica: ecco la polizza infortuni di Coldiretti Pensionati............................................................42 Comunicare … “(in) salute”..........................................................................43 Epaca: Certificati di esenzione ticket per reddito, proroga automatica fino al 31 marzo 2016 .......................44-45 Convocazione assemblee Cosman.........................................................46

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BRAVI A PRODURRE ... MENO A VENDERE

n questi giorni è partita la raccolta degli asparagi. A breve le fragole del Roero poi quelle cuneesi. Quindi tutto il resto della produzione frutticola ed orticola cuneese. La domanda ricorrente che ci si sente porre dai soci è se convenga ancora produrre frutta e verdura in provincia di Cuneo. Vogliamo guardare al bicchiere mezzo pieno e rispondere che “produrre frutta e verdura, nel complesso, in Italia conviene ancora anche se vi sono dei se e dei ma. Non fosse altro perché il settore garantisce un fatturato di 12¬13 miliardi l’anno, circa un quarto della produzione agricola nazionale, di cui oltre 4 miliardi realizzati all’estero. Ma il prezzo pagato da quasi mezzo milione di aziende ortofrutticole è salatissimo. E il sistema continua a perdere colpi, schiacciato dal peso di merce in arrivo da tutto il mondo (più spesso da paesi limitrofi) a costi nettamente più bassi. Il costo del lavoro per un’impresa agricola italiana si aggira sui 13,7 euro l’ora, nella vicina Spagna 9,4 l’autotrasporto da noi richiede in media 1,6 euro al chilometro, da loro 1,2. Per esportare via nave un container di frutta, dall’Italia servono mediamente 19 giorni, dai porti del paese iberico 10, dall’Olanda 7.

Per n o n parlare dei prezzi dell’energia. Quella per uso industriale nel nostro Paese costa 0,18 euro/Kwh: in Europa la bolletta è più salata solo a Cipro e in Danimarca. E poi la burocrazia asfissiante. Un’Organizzazione di produttori (Op), secondo una statistica de “Il Sole 24 Ore” solo per rispettare gli adempimenti in materia di controlli deve dedicare il 70% del tempo di una persona specializzata: 172 giornate lavorative, su una media totale di 252 l’anno. Occorre poi evidenziare i gap strutturali accumulati dal nostro sistema negli ultimi dieci anni, durante i quali anche prodotti di punta, come kiwi, pesche e nettarine, hanno continuato a perdere quote sui mercati esteri. Nel 2004 la quota dell’Italia

sull’export mondiale di ortofrutta era pari al 5,4%, nel 2014 l’incidenza è scesa al 3,8%, appena un terzo di quella della Spagna, che è al 10,3%. Non bisogna essere tecnici specializzati per capire che altrove la situazione è ben piu’ favorevole che da noi. Basta girare un qualsiasi supermercato per vedere, in questa stagione, che la fragola della Sicilia ha ceduto spazio a quella della Spagna o del Marocco. Certo, magra consolazione, rimane sempre il dubbio che tanta aggressività commerciale porti risultati economici ai soli grandi gruppi e non alle singole imprese agricole. Ma la soluzione delle nostre criticità non possiamo demandarla ad altri. E per superare il gap dobbiamo operare, oltre che sui costi, sull’armonizzazione delle norme fitosanitarie e dei controlli che ingessano le imprese. Già, ma con quali strumenti? La via maestra indicata dall’Unione europea nel quadro della Politica agricola comune è quella che passa per una maggiore aggregazione e concentrazione dell’offerta. Se non siamo cresciuti come altri Paesi è perché loro hanno coniugato qualità e sistema organizzato. In Italia e anche in provincia di

Cuneo, vi è ancora molto lavoro da fare e gli spazi ci sono. Il problema quindi non è solamente di natura economica. Accanto all’economia, vi è un ragionamento piu’ culturale che occorre fare. Oggi l’imprenditore agricolo cuneese è non solo bravo, è bravissimo a produrre grazie anche alla consulenza tecnica come scriviamo in un altro articolo del nostro giornale , ma si indebolisce, ovvero non vede riconosciuti gli sforzi profusi in campo quando porta il suo prodotto sul mercato. Anche nella nostra provincia paio-

no esserci tutte le intenzioni per migliorare il modo di affrontare i mercati, di approcciarci all’export, di costruire filiere dove il frutticoltore o l’agricoltore in generale, non sia l’ultimo anello della stessa. L’importante è che alle intenzioni ed ai deliberati dei vari gruppi di lavoro vi siano le scelte operative conseguenti. Chissà se sapremo affrontare la nuova stagione con spirito nuovo, visto che le tasse ci sono e sempre piu alte, il gasolio costa caro, la bolletta dell’Enel va pagata e le banche non spettano altro che un nostro passo falso

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per chiederci il rientro? Tra pochi mesi le prime risposte. Vedremo…..

IMU: IL GOVERNO ESCLUDE LE IMPRESE AGRICOLE PROFESSIONALI DALL’IMPOSTA “E’ positivo l’impegno del presidente del Consiglio Matteo Renzi ad intervenire sull’Imu sui terreni agricoli e ci auguriamo che esca estesa e rafforzata la scelta equa e coraggiosa di esentare le imprese agricole professionali, riconoscendo il ruolo economico e di presidio territoriale di chi lavora e vive di agricoltura”. E’ quanto afferma il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo in riferimento alla conversazione su twitter sugli interventi previsti nel Def e nel Piano nazionale riforme del presidente del Consiglio. “Facciamo anche appello a tutti i Sindaci affinché - ha commentato Delia Revelli, presidente di Coldiretti Cuneo - venga ridotta al minimo l’aliquota da applicare quest’anno ai terreni agricoli nei comuni interessati”.

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LA REGIONE APPROVA IL CALENDARIO VENATORIO 2014/2015

ORA TOCCA AGLI ATC E I CA!

Delia Revelli

Enzo Pagliano

Approvato dalla Giunta regionale il calendario venatorio 2015/2016, che accoglie le richieste di Coldiretti per il contenimento del cinghiale e del capriolo.

l 13 aprile scorso, la Giunta regionale del Piemonte ha approvato il calendario venatorio per la prossima stagione 2015/2016 ed i piani di prelievo selettivo alla specie cinghiale. La delibera accoglie la reiterata richiesta di Coldiretti di intensificare i piani di prelievo selettivo per il cinghiale e di aumentare la pressione venatoria sui caprioli. Relativamente a questi ultimi, la Giunta regionale ha riconosciuto ai Comitati di Gestione Atc e CA di determinare il valore di acquisto della specie, senza più una quota minima di legge. In parole povere, è facoltà esclusiva delgi ATC determinare il valore e quindi voler incentivare o meno il prelievo dei caprioli. Relativamente al controllo del cinghiale, la Giunta ha consentito il piano di prelievo selettivo dal 15 aprile 2015 con la sola possibilità di caccia praticata individualmente con la carabina. Coldiretti sottolinea la totale insensibilità degli Atc e CA cuneesi, che non hanno aderito alla possibilità offerta dalla delibera regionale approvando un piano di abbatimento

selettivo. Si tratta di una scelta miope, che Coldiretti chiede di rivedere al più presto. “Di fronte ai problemi di sicurezza (non dimentichiamo il recente incidente in cui è stata persa una giovane vita), provocati dall’enorme proliferazione dei cinghiali e ai danni causati all’agricoltura, stigmatizziamo l’atteggiamento totalmente avulso dalla realtà dei fatti e chiediamo gli Atc e i CA cuneesi di rivedere la loro posizione. Coldiretti, attraverso i propri dirigenti, ha compiuto ogni sforzo sindacale possibile, affinché la politica assumesse le decisioni per il contenimento del cinghiale e dei caprioli. Giudichiamo incoerente la posizione degli amministratori degli ATC e CA”, dice il direttore di Coldiretti Cuneo, Enzo Pagliano. Aggiunge la presidente Delia Revelli: “Richiamiamo il ruolo e la responsabilità gestionale dei presidenti e dei componenti dei Comitati di Gestione. Non serve a nulla richiedere misure straordinarie e interventi di contenimento alla Regione Piemonte, se

poi nella gestione ordinaria non si applicano tutte le possibilità ora ottenute”. Il nuovo calendario venatorio introduce altre novità rispetto al passato. Nel 2015, la caccia aprirà non più l’ultima domenica di settembre, ma la prima di ottobre. Il calendario è stato stilato in piena sintonia con l’Ispra, al fine di limitare i ricorsi al Tar, ai quali abbiamo assistito nelle passate stagioni. Inoltre, sono osservate scrupolosamente le direttive comunitarie sulla conservazione e tutela delle specie migratorie e sono tutelate le specie sensibili. Diminuiscono anche i carnieri delle specie migratorie. Coldiretti ha sollecitato all’Amministrazione Provinciale ad inoltrare richiesta di proroga all’ISPRA del Piano di abbattimento ghiri in quanto la popolazione, nonostante gli interventi, continua ad essere molto elevata ed i danni in costante aumento.

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Rinnovata la convenzione in essere tra la C.C.I.A.A. di Cuneo e CreditAgri Italia: possibile ottenere un contributo finalizzato a sostenere l’accesso al credito

a crescita più debole del previsto a cui si aggiungono anche gli effetti delle crisi internazionali, sta oggi complicando quel percorso di ripresa che avrebbe dovuto contraddistinguere l’esercizio in corso. Se tale situazione porta le imprese ad assumere un atteggiamento giustamente prudenziale, occorre parallelamente tenere in considerazione la necessità che riveste, molto spesso, il processo di innovazione ed investimento a livello aziendale. Non sempre, quindi, è possibile “fermarsi ed attendere”: le scadenze si rincorrono ed il mantenere un buon livello di efficienza ed equilibrio finanziario è quanto mai indispensabile. Ecco perché la pianificazione, la programmazione e l’analisi an-

che da un punto di vista finan- condizione di maggior rigidità ziario costituiscono, sempre di che, da qualche tempo, si regipiù, una componente essenziale stra in riferimento all’operato della gestione di un’impresa. del sistema creditizio. Individuare al momento giuPer questo motivo, per fornire sto le corrette fonti di finanzia- un supporto anche in termini di mento può costituireSTUDIO un van- accompagnamento DENTISTICO e consulentaggio competitivo di primaria za nell’accesso al credito (olPOLISPECIALISTICO importanza, che può anche tre che a livello di concessione • Diagnosi computerizzata consentire di superare quella di garanzie) è stato costituito, • Cosmesi, igiene • Sbiancamento dentale • Conservativa • Endodonzia • Ortodonzia • Pedodonzia • Protesi fissa e mobile • Implantologia • Paradontologia • Rigenerativa ossea ed ingegneria tissutale • Chirurgia degli ottavi • Medicina estetica del viso fissa e mobile

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nell’ambito del sistema servizi di Coldiretti, CreditAgri Italia s.c.p.a. Un confidi operante con più di 200 banche, sull’intero territorio nazionale, la cui primaria finalità è quella di supportare gli oltre 18 mila soci e, più in generale, il tessuto imprenditoriale agricolo ed agro-alimentare. Un valore aggiunto che, in provincia di Cuneo, tale struttura può offrire alle imprese è costituito dalla convenzione rinnovata con la Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura. L’iniziativa riproposta nel 2015 è rivolta alle aziende agricole, agro-alimentari, agro-meccaniche ed al sistema della cooperazione in genere; la stessa consente di ottenere un contributo in misura pari al 5% del valore dell’investimento effettuato e finanziato (entro i limiti stabiliti dalla normativa comunitaria in materia di aiuti di stato). Un’agevolazione che permette di sostenere le realtà produttive che intendono realizzare inve-

stimenti strumentali all’attività svolta, attraverso la stipula di un finanziamento bancario assistito dalla garanzia rilasciata da CreditAgri Italia. L’agevolazione, inoltre, passa dal 5% al 8% in presenza di neo

imprese (ovvero realtà produttive iscritte al Registro Imprese da meno di 18 mesi), al verificarsi di eventi calamitosi (ovvero quando il finanziamento garantito è finalizzato a sostituire il bene danneggiato), nonché qualora l’investimento posto in essere generi un incremento occupazionale. Un intervento che può consentire (in attesa che prenda il via il Piano di Sviluppo Rurale) di ridurre l’incidenza degli oneri finanziari riconducibili ad un’operazione di finanziamento, permettendo di recuperare una parte della liquidità impegnata.

L’adesione al bando e la presentazione della richiesta all’Ente camerale, è gestita direttamente da CreditAgri Italia. Per maggiori informazioni è possibile contattare la sede provinciale di CreditAgri Italia a Cuneo (tel. 0171. 447297 – e-mail: domenico.giro@creditagri.com / francesco.bruno@creditagri.com) o collegarsi al sito www.cn.camcom. gov.it e cliccare sul seguente percorso: Finanziamenti e contributi – Crediti agevolati – Contributi alle imprese agricole per investimenti.

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VARATO IL NUOVO ACCORDO PER IL CREDITO 2015

I RIPROPOSTI GLI INTERVENTI DI SOSPENSIONE DELLA QUOTA CAPITALE DELLE RATE IN SCADENZA ED ALLUNGAMENTO DEI FINANZIAMENTI A FAVORE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE CHE SI TROVANO IN UNA TEMPORANEA SITUAZIONE DI DIFFICOLTÀ FINANZIARIA

dati riguardanti l’inizio del 2015 registrano, dopo due anni di incremento (andamento in controtendenza rispetto agli altri settori economici), una flessione, seppur lieve, delle erogazioni del credito all’agricoltura. Un segnale che è stato interpretato come un possibile campanello d’allarme, anche se potrebbe trattarsi, più semplicemente, di un effetto legato all’attesa connessa con l’attivazione delle misure di finanza agevolata riconducibili al Piano di Sviluppo Rurale. In ogni caso, si tratta di un importante indicatore che occorrerà monitorare, in quanto termometro dello stato di salute del tessuto imprenditoriale agricolo. Nel mentre, a livello naziona-

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le, proprio con lo scopo di sostenere le imprese che si trovano in una temporanea condizione di difficoltà finanziaria, ma che presentano prospettive di continuità e sviluppo aziendale, è stato sottoscritto il nuovo “Accordo per il credito 2015”.

Un’iniziativa che segue quelle adottate nel corso degli ultimi anni, ovvero a partire dal 2009, che oltre all’ABI (Associazione Bancaria Italiana) vede coinvolte le organizzazioni di categoria, tra cui anche la Coldiretti. L’accordo sottoscritto lo scorso 31 marzo, valido fino al 31 dicembre 2017, prevede nuovamente la possibilità di ottenere, per un periodo massimo di 12 mesi, la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate in scadenza. Un intervento finalizzato a consentire di recuperare liquidità, dovendo effettuare esclusivamente, per l’intero periodo di “moratoria” il versamento della sola quota interessi (alla ordinarie scadenze previste dal piano di ammortamento). Medesimo intervento è ap-

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plicabile anche alle operazioni di leasing immobiliare, nonché ai contratti di leasing mobiliare, ma in questo secondo caso per un periodo massimo di 6 mesi. L’accesso a tali strumenti è riservato alle piccole e medie imprese “in bonis” (indipendentemente dal settore economico in cui le stesse operano), ovvero che non presentino rate scadute e/o sconfinamenti da più di 90 giorni e non abbiano avanzato una richiesta simile nei 24 mesi precedenti. Per le aziende che rispettano i

suddetti requisiti è, altresì, concessa la possibilità di usufruire dell’allungamento della durata dei finanziamenti, per un periodo non superiore a tre anni, se si tratta di operazioni chirografarie o quattro anni per i mutui ipotecari. A differenza di quanto si è verificato nel recente passato, prima di richiedere l’applicazione di tali misure, risulterà necessario effettuare un’attenta valutazione in quanto, per effetto delle nuove regole europee (in termini di accantonamento), qualora la

banca ritenga vi siano fondate possibilità che l’impresa beneficiaria possa presentare difficoltà nell’effettuare il rimborso del prestito, potrà essere applicata una variazione, in aumento, del tasso di interesse. Per maggiori informazioni è possibile contattare la sede provinciale di Cuneo di CreditAgri Italia, al numero: 0171.447297 – e-mail: domenico.giro@creditagri. com / francesco.bruno@ creditagri.com.

Bando 2015 Prestiti di conduzione per imprenditori agricoli La regione si appresta a riaprire i termini per la presentazione delle domande per ottenere contributi sugli interessi per l’accensione di prestiti di conduzione. Per questa tipologia di contributi, la Regione ha stanziato 330.000 €, il contributo negli interessi a carico della Regione Piemonte è fissato nell’1% per le imprese ubicate in zona di pianura o di collina e nell’1,5% per quelle ubicate in zona di montagna; nel caso in cui almeno il 50% dell’importo del prestito sia assistito da garanzia prestata da Confidi, il contributo sarà aumentato di 0,30 punti percentuali. Si terrà conto dell’ordine cronologico dell’inoltro telematico delle domande e, nel caso in cui le risorse non fossero sufficienti a finanziare tutte le richieste pervenute, saranno applicate le seguenti priorità: finanziamento fino al 100% dell’importo del prestito di conduzione agevolato relativo all’esercizio precedente; che potrà essere ridotto fino al 50% in caso di carenza di risorse; finanziamento fino al 50% dell’importo del prestito richiesto da nuovi beneficiari.

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12 BASTIAN CONTRARI

I L C O R S I V O D E L C O LT I V ATO R E SCHERZI PESANTI

assano gli anni e la gente cambia. Proprio in base a questa asserzione, anche i progetti, gli eventi e le iniziative devono essere rivisti, alla luce di nuove esigenze e di obiettivi diversi. Ci ho pensato a lungo, nei giorni scorsi, dopo che i giornali hanno divulgato con una serie di servizi degni di miglior causa, la vicenda della gita scolastica del liceo di Cuneo, finita in violenza nei confronti di un allievo cui i fumi dell’alcool avrebbero offuscato le capacità di reazione. E, allora, vai con il denudamento, le scritte sulla pelle, la decorazione con caramelle a mo’ di albero di Natale e via discorrendo. Mi chiedo a questo punto, preso atto dell’atteggiamento illogicamente comprensivo di alcuni genitori di fronte alle misure adottate dai docenti coordinati dal capo istituto, se sia ancora proficuo, in questo esordio di terzo millennio, organizzare le “gite” scolastiche.

Frutteto alto

Attenzione! Non parlo di visite di istruzione della durata di un solo giorno, per visitare mostre o rassegne di vario tipo, ma di veri e propri tours che comportano lunghi viaggi e pernottamenti in albergo. Al giorno d’oggi, i ragazzi non sono più degli sprovveduti, cresciuti come bachi nel loro bozzolo (o, come diceva Onlio, “come piselli nel loro baccello”). Si spostano con i familiari, fanno viaggi in Italia ed all’estero, hanno mille occasioni per affacciarsi al mondo che è oltre il paese, la città o la provincia in cui risiedono. Perché, allora, proporre loro trasferimenti che, data l’età e la giovanile esuberanza, saranno sempre a rischio? Perché richiedere agli insegnanti di gestire ( e per di più senza alcun vantaggio economico) una massa di scalmanati che – e i bilanci di ogni sabato sera in discoteca lo dimostrano a chiare lettere - per una errata interpretazione del termine “divertimento”

cercano troppo spesso lo sballo da droga o alcoolici? Come possono, genitori che sempre più sovente non riescono a tenere a bada i propri figli, pretendere che i docenti, in gita, mantengano il controllo di gruppi in cui la leadership è appannaggio di chi la spara più grossa, beve di più, conquista più ragazze o mette in scena iniziative boccaccesche? La soluzione al problema non è troppo difficile e, continuando di questo passo, non tarderà a diventare realtà. Visto come

stanno le cose, saranno gli stessi professori (appoggiati in questo dai genitori più saggi) a dire no alle gite ed a rifiutarsi di accompagnare in giro per l’Italia ragazzi che gli hotel già cominciano a rifiutare, gli autisti dei pullman vedono come veri e propri incubi e i musei tollerano in nome della speranza di affinarne gusto e cultura. Vogliono divertirsi? Lo facciano per conto loro, visto che troppo spesso scambiano per scherzo ciò che, di fatto, è reato. Bastian Contrari

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“VACHERA” A 7 ANNI Le scuole? “Sono andata a San Giacomo, eravamo in 42 ragazzi, le maestre Annetta Peano e Barbara Giuliano erano giuste. Io amavo i libri, mai ho conosciuto il banco dell’asino! Ho frequentato fino alla quarta Elementare ”. E poi? “A 7 anni sono stata affittata per tre mesi, come “vachera”, a guardare le bestie, a San Giacomo: non mi davano tanto da mangiare, ma non mi sgridavano. Ho giocato poco, ero la più grande e dovevo cullare e guardare i miei fratelli e sorelle più piccoli. Mia madre ha fatto da “balia” a diversi bambini, per poter andare avanti”. Cosa mangiavate? “Quasi tutti i giorni, la polenta. Tante castagne, il pane ogni tanto. La carne solo a Natale o a Pasqua. Eravamo poveri, a casa nostra c’era tanta miseria. Mio padre aveva due mucche e coltivavamo patate e castagne”. Le veglie le facevate? “Nella stalla ci trovavamo due volte alla settimana, gli altri venivano da noi. Sentivo raccontare storie strane che facevano paura. Ricordo quella di “Barba Toni”, grande lavoratore che sapeva però imbrogliare la gente: era un gran furbacchione! Ricordo le storie paurose delle masche, da piccola anche io ci ho creduto. Adesso non ci credo più”. “TITTI” IL MENDICANTE Passavano dei mendicanti da voi? “Sì, ricordo “Titti”, un vecchio che arrivava con un sacco, era nativo di Boves: mia madre gli dava due patate, ma lui non aveva una gran voglia di lavorare!”. Da bambina cosa sognava di

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TERESA PELLEGRINO : “CHE FORTUNA UNA FAMIGLIA COSÌ: MI TRATTANO DA REGINA”

Teresa Carolina Pellegrino, una vita dura alle spalle

fare? “Sognavo di sposarmi, di avere una famiglia e di non lavorare sotto gli altri, ma per conto mio. In un certo momento mi sarei fatta Suora, ma non ho potuto: dovevo aiutare mia mamma”. Che lavori ha fatto nella sua vita? “Sempre la contadina! Sono andata anche per sei anni a cogliere le olive ad Imperia, era duro ma mi piaceva, mi davano 5 lire al giorno, davvero poco!”. La guerra: cosa ne pensa? “E’ una cosa bruttissima! Bisognerebbe sempre dialogare … Quando eravamo scesi a Castellar, a “Tetto Beru”, avevamo nascosto un soldato slavo, si chiamava Tullio Mlecus: dopo l’8 settembre 1943, c’era il caos. E’ arrivato da noi, mezzo nudo. Mia madre disse: “Se si accontenta, mangerà con noi”. E l’abbiamo tenuto nascosto per una settimana”. E poi? “ Poi lo abbiamo perso di vista, Tullio è andato a vivere a Busca. Si è sposato, hanno avuto dei figli, e un figlio di Tullio ha sposato una mia figlia! I casi della vita …”. AMORE A PRIMA VISTA Suo marito come si chiamava?

“Bartolomeo Marro. Facevo la domestica da una signora. Lui era venuto a comprare le patate. Dopo due giorni, la padrona mi chiede:”Ti piace quel ragazzo?”. E io: “Sì, è un bel ragazzo, ma noi arriviamo dalla montagna e lui è di pianura. Mai mi vorrà”. E la padrona: “Non è vero”. Così è successo che dopo due mesi ci siamo sposati, è stato amore a prima vista!”. Quando? “Era il 30 novembre 1946, ci siamo sposati a San Bartolomeo di Boves, non mi ricordo chi era il parroco. A pranzo nella stalla eravamo una dozzina, niente viaggio di nozze. Non abbiamo mai litigato, da 14 anni sono vedova”. Suo marito che lavoro faceva? “Ha fatto sempre il mezzadro. Lavoravamo tanto e di soldi ne restavano pochi, la metà del raccolto (meliga, grano e fieno). Una vita grama”. CINQUE FIGLIE Quanti figli avete avuto? “Cinque ragazze: Giuseppina, Rosanna, Bruna, Ritangela e Teresina. Mio marito sognava di avere un figlio maschio, ma non è successo”. Che tipo di educazione ha

dato alle sue figlie? “Ho insegnato a loro che la religione è importante, tutte loro hanno iniziato a lavorare da giovani. Loro a me non danno del “tu” ma del “voi”, per una forma di rispetto. I miei nipoti invece mi dicono ciao e mi danno del “tu”. Ho 10 nipoti e 7 pronipoti, sono madre, nonna e bisnonna felice! Tutti mi vogliono bene, sono fortunata”. E’ contenta della sua famiglia? “Tantissimo. E a momenti vado più d’accordo con i miei generi che con le mie figlie! Ormai sono vecchia e sono fortunata nel non essere finita in una Casa di riposo. Le mie figlie non mi hanno abbandonata e una di loro, a turno, di sera sempre viene a dormire da me”. Il mondo di oggi? “C’è meno solidarietà, meno rispetto, si sono persi i valori più importanti. E le famiglie a volte si sfasciano perché non c’è il dialogo”. Lei è credente? “Dio c’è e in tanti momenti l’ho sentito vicino. Io quando mi sveglio al mattino, faccio il segno della croce. E prego durante il giorno. E sono servita come una regina!”. La morte? “Ci penso tutti i giorni. Spero di vivere ancora tanto! Spero di finire almeno nel Purgatorio e di poter riabbracciare i miei cari”. La vita? “E’ difficile. Rivivrei di nuovo, ma senza grandi dolori, per favore”. Lei sogna di notte? “Sì, e sovente sogno di quando andavo al pascolo”. LE STORIE DEI SEMPLICI CON BARBA BERTU La Biblioteca di Monforte d’Alba mercoledì 6 maggio alle 15 ospiterà un incontro con “Barba Bertu”, che racconterà la sua grande passione per le storie di vita dei semplici e intervisterà in diretta Lidia Camia di Monforte, classe 1927, e “Maso” Rabino di Santa Vittoria d’Alba, classe 1926, storico produttore di vini. L’ingresso è libero.

RITRATTI

eresa Carolina Pellegrino è nata il 21 luglio 1922 a Boves, a Tetto Franza, fra i boschi: “Nella borgata vivevano i nonni e la nostra famiglia. Mio padre Bartolomeo e mia mamma Maddalena lavoravano la terra, io era la prima di sette figli. Oggi siamo ancora in quattro, tra cui la mia sorella Suor Bartola, missionaria della Consolata, 80 anni, oggi vive a Torino. Ha fatto tanto bene a scegliere quella strada”.

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Lo zolfo è un elemento di fondamentale importanza per la fertilità dei terreni agrari, è indispensabile per molte colture, in particolare favorisce la qualità delle produzioni cerealicole e migliora le caratteristiche proteiche del frumento. Panfertil ha messo in produzione questo formulato ad alto titolo di zolfo per rispondere alle richieste di molti cerealicoltori che avevano problemi di qualità della produzione di frumento. Il prodotto va impiegato al momento della concimazione azotata di copertura su frumento e sia in presemina sia in copertura su mais, sorgo, girasole e altre colture primaverili.

LA POSTA DEL COLTIVATORE SIAMO STUFI DELLA BUROCRAZIA Egr. Direttore, Mi scuso se intervengo ancora sul suo giornale, ma lo spunto di indignazione mi viene leggendo l’articolo: “Quasi duemila aziende agricole nel mirino dell’ANAS”. Lei avrà presente quell’ articolo che condivido pienamente. Ora, non è certo una rondine a far primavera, ma qui le “rondini” sono ormai tante e stanche di essere vessate da intimazioni in base a leggi e commi, in pratica fuori da ogni buon senso. Le espongo, per forza di cose sinteticamente la situazione della mia azienda, che penso però esempio emblematico di tante. Noi usufruiamo di un passaggio sempre esistito, su terreno allora espropriato, già ai tempi del tranwai che percorreva la valle Stura. Ora, da circa due anni, l’ANAS ha modificato la striscia discontinua di centro carreggiata in continua, per cui in teoria chi arriva dalla parte opposta non potrebbe più passare. In sostanza, si vuole modificare lo status del passaggio. Riceviamo lettera di richiesta di autorizzazione

per il passaggio con sfilza di documenti da presentare per ottenere il medesimo: una documentazione che richiede l’intervento di uno studio specializzato: invio di questi documenti, attesa di mesi per la risposta che arriva con la richiesta di ulteriori documenti, il tutto entro sempre 10 giorni dal ricevimento ecc. Riinvio dei documenti e ulteriore attesa di mesi. Ricevimento di altra racc. ANAS “procedimento ostativo” per mancanza di documenti, da inviare sempre entro 10 giorni. La telenovela a tutt’oggi continua… (...) Il nostro Premier Renzi si dà un gran da fare, pare, per semplificare, snellire la burocrazia, incentivare chi cerca di costruire nuove opportunità di crescita e lavoro, ma vi è anche chi, seduto dietro una scrivania, vive nel mondo degli adempimenti burocratici senza chiedersi la ragione di questi, senza entrare minimamente nella realtà che va ad incidere, senza quindi assumersi vere responsabilità delle sue azioni; per cui chi ha lavorato tutta una vita sulla terra si vede recapitare lettere intimidatorie di richieste per lui assurde.. e

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il dover affrontare incombenze e ulteriori costi, è un deterrente non indifferente, causa non ultima di ansia e stress. Ettore Robbione Ringraziamo per il prezioso contributo e ci scusiamo con l’interessato per aver omesso per esigenze di spazio alcune parti della lettera. Ci preme evidenziare che il problema è reale. Coldiretti ha già presentato a tutti i parlamentari cuneesi una proposta nella quale si chiede che il primo passaggio Anas di collegamento con il fondo agricolo deve essere escluso da qualsiasi imposta. I coltivatori per recarsi a coltivare i fondi non possono volare, ma debbono transitare. Una memoria è stata presentata anche al vice Ministro per l’Agricoltura Olivero che ha manifestato disponibilità ed interesse sulla proposta avanzata da Coldiretti. Lo ribadiamo: l’agricoltura ha già pagato lo scotto di espropri a bassi prezzi ed erogati con anni di ritardo. Non vogliamo subire l’ennesimo sopruso..

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PROVE SUL NOCCIOLO CON DITTE DEL SETTORE

l coordinamento corilicolo dell’agenzia 4A di Coldiretti Cuneo ha organizzato in lo scorso 9 aprile 2015 due importanti prove tecniche sul nocciolo. Presso l’azienda agricola Abrate Danilo di Magliano Alpi, sono state infatti provati due mezzi tecnici innovativi, rispettivamente una trincia per gli scarti di potatura e una spollonatrice basale. Entrambe le macchine sono state presentate dalla ditta Chianchia di Cherasco e dal costruttore Spagnolo Serrat. Prima delle prove entrambe le ditte hanno ringraziato i tecnici di campo della Coldiretti di Cuneo per l’opportunità fornita per presentare e provare praticamente i loro prodotti innovativi di fronte al pubblico, che si è dimostrato interessato e partecipativo, infatti erano presenti circa 40 corilicoltori. Analizzando le prove, la prima ad essere azionata è stata la trincia; un macchinario robusto

che richiede una trazione di un trattore di almeno 80/100 hp in grado di triturare molto finemente gli scarti di potatura lasciati nell’interfila. Il sistema è basato su una doppia coclea dentata in grado di attirare verso la macchina la ramaglia presente, dove viene sminuzzata e triturata finemente da un trituratore in acciaio in grado di trinciare branche fino ad un diametro di 8-10 cm. Sul retro della trincia il materiale viene rilasciato nell’interfila adeguatamente sminuzzato. La macchina si è dimostrata decisamente potente, veloce ed efficace per la gestione degli scarti di potatura, lasciando l’interfila adeguatamente pulita. La triturazione così fine indirettamente dovrebbe anche arricchire il terreno di matrice organica e non interferire con le operazioni di raccolta. La seconda prova ha riguardato la spollonatrice basale, ovvero un sistema montato su un decespugliatore classico da 22

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cc. dotato di un disco metallico rotante (diametro di 9 cm)atto al taglio dei polloni sul quale è stato sistemato un anello di ferro fisso a raggera in grado di tenere fermo i polloni durante il taglio. L’anello superiore impedisce inoltre di poter fare danni da taglio alle piante evitando alla lama di venire a contatto con il nocciolo. Il sistema si è dimostrato efficace quando i polloni sono ancora giovani e teneri e perché essendo una strumento dalle dimensioni ridotte è anche utile per pulire l’interno della pianta stessa. Il peso non eccessivamente elevato della macchina la rendono anche facilmente utilizzabile. L’agenzia 4A ringrazia le aziende che hanno ospitato e partecipato all’incontro e le ditte che hanno presentato i loro prodotti. Per ulteriori informazioni a riguardo o per vedere i video realizzati durante la prova, fare riferimento agli uffici CATAC delle varie zone.

LA GESTIONE DEL FRUTTETO NEL ROERO

er hobby, per passione e per professione il coltivare fruttiferi è una pratica molto diffusa e come tutte le attività legate al mondo vegetale esistono regole, sempre in evoluzione: per chi fa l’auto -produzione, è importante mantenersi aggiornati sulle strategie di difesa dai parassiti. Da qui, è scaturita la richiesta da parte della Dirigenza della locale Sezione Coldiretti di Sommariva Perno, Frazione San Giuseppe, di organizzare una serata di aggiornamento e dibattito sul settore. L’incontro, molto partecipato, sia dai frutticoltori di professione, sia da appassionati hobbisti, si è tenuto a Sommariva Perno, lo scorso 26 marzo. “Il Roero - spiega il segretario Zona di Bra, Giorgio Bergia (nella foto) - è tra i territori che hanno fatto da culla alla frutticoltura cuneese e, ancora oggi, a Somma-

Giorgio Bergia

riva Perno, vi sono numerose aziende agricole che a fianco di altri settori come l’orticoltura coltivano con successo pesche, albicocche, susine e ciliege. E’ una frutticoltura di collina difficile, dove nonostante l’irrigazione sia difficile e l’uso di mezzi agricoli sia impossibile, le produzioni locali, anche in annate di crisi di mercato, trovano la meritata collocazione”. Gran parte della relazione di Giampiero

Sabena, tecnico dell’Agenzia 4A, è stata dedicata alla gestione agronomica del frutteto, al corretto uso degli agrofarmaci e al riconoscimento delle malattie della frutta e al rispetto dell’ambiente, per combattere l’inquinamento. “Per soddisfare le esigenze del consumatore - commenta Sabena - oltre a scegliere la varietà più idonea, occorre garantire la migliore conservazione e l’assoluta salubrità della frutta”.

Il Trenoverde ha fatto tappa a Cuneo “Tornare alla terra per seminare futuro” è lo slogan del Treno Verde 2015, lo storico convoglio di Legambiente e Ferrovie dello Stato che quest’anno dedica il suo viaggio sui binari italiani all’agricoltura e all’alimentazione di qualità in vista di Expo Milano 2015 e che ha fatto tappa a Cuneo (unica fermata per il Piemonte) il 7,8 e 9 aprile. Coldiretti e Terramica, insieme ad alcune aziende agricole Bio del territorio, Cascina Rosa, Il papavero Rosso, e ad Aspromiele Piemonte, ha partecipato all’incontro sul tema “Agricoltura sostenibile, le buone pratiche del territorio si presentano”. Tra le altre realtà presenti al dibattito: Rete semi rurali, Slow Food, Comunità del cibo, Aglio di Caraglio, Comitato Agrario Mondovì. Il treno, i cui quattro vagoni ospitano una mostra didattica sull’agricoltura e l’alimentazione, è stato visitato dagli allievi delle scuole cuneesi.

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COLDIRETTI CUNEO E’ SPORTELLO IN RETE MEPA Opportunità per le imprese che intendono operare con la Pubblica Amministrazione

resce il supporto di Coldiretti Cuneo alle imprese che operano con le pubbliche amministrazioni: È infatti recente l’accreditamento dell’Associazione tra gli “sportelli in rete” ove rivolgersi per informazioni sul MEPA, il Mercato Elettronico

per la Pubblica Amministrazione: la piattaforma elettronica nazionale a cui

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le amministrazioni pubbliche devono rivolgersi per acquisti di beni e servizi sotto la soglia comunitaria e che ha da poco visto l’apertura di bandi anche per la fornitura di prodotti alimentari. Le imprese che intendono abilitarsi come fornitori delle pubbliche amministrazioni possono quindi contare su un supporto completo non solo di consulenza, ma anche per tutti i passaggi richiesti quali la registrazione, l’abilitazione e la redazione del catalogo. Le Pubbliche Amministrazioni sono in larga parte vincolate, sia negli acquisti che nei bandi di gara, al ricorso agli strumenti del MEPA, ovvero ad avvalersi il più possibile del mercato elettronico, e questo sta avendo un forte impatto sull’operatività delle aziende, che si traduce,

però, anche in nuove opportunità di business. Le imprese che sono registrate e abilitate su questo sito godono, e godranno in futuro, di maggiori opportunità di lavoro: sia pubblicando un loro “catalogo” con prodotti e/o servizi e prezzi, sia partecipando alle gare on-line bandite dalle Pubbliche Amministrazioni. Per quelle che già operano con la Pubblica Amministrazione, diventa invece imprescindibile l’iscrizione alla piattaforma con cui opera l’Ente cliente. Le imprese interessate ad approfondire la materia, ricevere informazioni o supporto nella procedura di abilitazione possono rivolgersi a: SPORTELLO IN RETE COLDIRETTI CUNEO Tel. 0171 447.292 sportellinrete.cn@coldiretti.it

n lupo è stato individuato, da un imprenditore agricolo di Borgata Durantin di Ostana, sotto la tettoia del ricovero attrezzi in prossimità del recinto della sua stalla. Roberto Miretto ricorda l’episodio, avvenuto alle cinque di mattina, pochi giorni fa, con la preoccupazione ancora viva per le capre, che erano a pochi metri di distanza.“Ho visto, nella penombra, una sagoma muoversi ed ho subito pensato che si trattasse di un capriolo che aveva raggiunto la mia fattoria. In realtà, appena mi sono avvicinato, ho constatato che era un lupo. Se scendono così vicini alle abitazioni, come possiamo pensare di ripartire con la nuova stagione, portando al pascolo gli animali? È pazzesco, mai vista una cosa del genere”. L’arrivo dell’agricoltore ha disturbato il

lupo, che si è allontanato, ma dalla direzione opposta, ne è sopraggiunto un secondo, che è rimasto a pochi metri di distanza da Miretto: “Il secondo lupo è rimasto a fissarmi per un bel po’, prima di andarsene, senza dare alcun segnale di timore”. Miretto vive ad Ostana tutto l’anno con la sua famiglia. Fa l’allevatore e in più gestisce l’agriturismo. Mario Dotto, segretario Zona Coldiretti Saluzzo e Giovanni Fina, segretario di AREMA, Associazione Regionale Margari commentano l’accaduto, segnalando che purtroppo non si tratta di un episodio isolato: “Questo è l’ennesimo caso che ci viene segnalato di intrusione del lupo in prossimità di cascinali, di allevamenti stanziali e di centri abitati. Rimarchiamo l’urgente necessità di attenzione e provvedimenti concreti di

contenimento, perché la popolazione di lupi, nelle nostre montagne, riguarda anche la sicurezza di chi vive in montagna e ci lavora. Una domanda dobbiamo farci: se sulla montagna vogliamo la tutela della bio diversità, rivolta a lupi e cinghiali o vogliamo mantenere e difendere il presidio dell’uomo”.

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L’OSPITALITÀ E ITINERARI SUGGESTIVI A CUNEO

a Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con l’Istituto nazionale ricerche turistiche (ISNART) di Roma, promuove dal 1997 il marchio di qualità “Ospitalità Italiana” per le strutture turistiche, nell’ambito di un progetto nazionale che coinvolge 80 Camere di commercio. Nell’ambito di questa progettualità, l’ente camerale ha pubblicato la Guida all’ospitalità italiana di qualità 2015 della provincia di Cuneo, che offre al turista le principali informazioni sulle strutture selezionate del circuito Ospitalità italiana. Realizzata e disponibile gratuitamente per tutte le strutture viene veicolata sul territorio attraverso le strutture aderenti ed è distribuita anche in occasione delle fiere internazionali alle quali parteci-

pa la Camera di Commercio, gli Atl e i Consorzi turistici per assicurare la massima visibilità alla strutture che si sono impegnate in questo percorso volto alla tutela di qualità. La guida è disponibile sia in versione cartacea, presso la sede della Camera di Commercio, sia – gratuitamente - on line sul sito internet camerale. Nell’ambito delle attività di promozione del territorio finanziate dal progetto Alcotra In Com la Camera di commercio di Cuneo ha realizzato una nuova pubblicazione sull’escursionismo estivo. “I più suggestivi itinerari per scoprire Cuneo e le sue valli alpine” nasce come utile strumento per il turista che ricerca spunti di visita, grazie a proposte di itinerari che toccano località di grande interesse da un punto di vista naturalistico. La guida

offre anche suggerimenti, con cenni alla cultura, alle tradizioni e all’arte gastronomica, con uno sguardo attento ai prodotti tipici del territorio. Le sezioni “da approfondire”, “da gustare”, “da vedere” e “da non perdere” costituiscono un utile complemento al percorso consigliato. La guida è stata realizzata anche in lingua francese.

na convenzione che prevede lo sconto del 10% per fare gli acquisti, alimentari e non, di tutti i giorni con la possibilità di scegliere i prodotti freschi e di qualità del territorio: di questi tempi, un aiuto che vale oro alla borsa della spesa per le famiglie cuneesi. La scontistica presso i supermercati di prossimità Prestofresco è applicata a tutti i titolari della tessera Donne Impresa e Pensionati Coldiretti (che va esibita alla cassa, al momento di pagare la spesa): in provincia di Cuneo, si potranno fare acquisti in oltre 50 negozi di prossimità, tra i quali, alcuni punti vendita dei supermercati della Cooperativa dei lavoratori dell’Albese, ora assorbita da Prestofresco. A condurre la Cooperativa Top –

Labor, con sede a Moretta, che gestisce i supermercati, è la famiglia Sapino. Sebastiano Sapino commenta: “La filosofia del supermercati Presto Fresco è quella di valorizzare i prodotti locali, in particolare la carne del Piemonte, che è un lavoro storico della famiglia. Ad oggi la collaborazione sulla carne è con la ditta Mec di Montanera e per quanto riguarda frutta e verdura con la cooperativa Agrisviluppo, che garantisce la qualità e la stagionalità con il KmØ”. Aggiunge il presidente Andrea Oberto di Agrisviluppo: “Da alcuni anni si è instaurata una forte collaborazione con la nostra cooperativa per la fornitura direttamente nei punti vendita Prestofresco di alcuni prodotti dei nostri soci. Il periodo invernale si sta conclu-

dendo con la fornitura di patate della Bisalta e della provincia di Cuneo e mele Cuneesi. A breve, riprenderà la fornitura dei prodotti freschi locali, in particolare asparagi e fragole dei Roeri, a seguire asparagi e piccoli frutti del Cuneese e i prodotti freschi ortofrutticoli della Granda”.

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CONVENZIONE DONNE IMPRESA E PENSIONATI CON PRESTOFRESCO Andrea Oberto

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Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

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CIBI SANI CON LA CONSULENZA TECNICA DI COLDIRETTI CUNEO

I Aldo Brustolon Coordinatore Consulenza tecnica Agenzia 4A Coldiretti Cuneo

di Coldiretti Cuneo, Enzo Pagliano – la professionalità degli imprenditori agricoli che in provincia di Cuneo, Coldiretti, attraverso l’Agenzia 4A, ha seguito e fatto crescere con la consulenza di quaranta tecnici che operano in tutti i settori produttivi. Dalla consulenza tecnica in campo per la frutta e gli ortaggi a quella in vigneto ed in cantina, alla cerealicola con gli accordi di filiera attraverso il Cap Nord Ovest e aziende leader della trasformazione come la Barilla, all’assistenza nel settore corilicolo e in quello florovivaistico”. Dal maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario, alla leadership nel numero di quanti coltivano biologico, ma anche il primato nella creazione di valore aggiunto per

ettaro e quello della sostenibilità dal punto di vista ambientale per la ridotta emissione di gas ad effetto serra, sono alcuni dei primati conquistati nel tempo dal Made in Italy nei campi. “Il nostro territorio - prosegue il presidente di Coldiretti Cuneo, Delia Revelli - è un fiore all’occhiello per l’agricoltura nazionale, con produzioni che sono un vanto anche all’estero per le aziende cuneesi. Questo risultato gratifica il grande impegno degli imprenditori, che possono rivolgersi con fiducia alla rete qualificata di 40 tecnici di campo di Coldiretti Cuneo”. Una realtà tutta cuneese che lavora a servizio dei produttori e collabora con le Università, i Centri di Ricerca, CReSO in particolar modo, e tutte le Istituzioni che operano in questi settori.

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40 tecnici che svolgono per i soci Coldiretti l’assistenza tecnica in campo

dati resi noti, in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza alimentare, dai quali emerge che l’Italia è prima per il gusto, le proprietà organolettiche, ma anche per la salute, a seguito dei controlli dell’Autorità per la sicurezza alimentare (Efsa) confermano che i prodotti alimentari italiani sono i più sicuri, sotto il profilo della sicurezza alimentare, sia raffrontati alle analoghe produzioni dell’Unione Europea, sia rispetto a quelle di origine extracomunitaria. Il contenuto in residui chimici, che si attesta sullo 0,6 per cento dei prodotti Made in Italy, sale all’1,4 per cento, oltre il limite consentito, per i prodotti di origine comunitaria, al 5,7 per cento per quelli extracomunitari. “I numeri vanno a premiare - rimarca il direttore

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GUIDA PER ADEGUARE I TRATTORI AI REQUISITI DI SICUREZZA Qual è il dispositivo di protezione più efficace in caso di capovolgimento? Il sedile come deve essere? E le cinture di sicurezza? Per rispondere in modo esaustivo alle domande poste che ci vengono poste dai nostri associati, presentiamo in queste pagine una vera e propria guida informativa, capace di fornire a tutti gli agricoltori professionali uno strumento semplice per verificare se i trattori sono in regola con la normativa in materia di sicurezza sul lavoro, e quindi se il loro utilizzo è sicuro. Vi consigliamo di staccare l’allegato e di tenerlo, perché contiene e spiega, in modo chiaro, tutti i riferimenti alla normativa vigente. Ecco le principali misure tecniche necessarie che i datori di lavoro ed i titolari aziendali (compresi i lavoratori autonomi) devono mettere in atto al fine di adeguare i trattori agricoli o forestali ai requisiti di sicurezza di cui all’allegato V del D. Lgs. 81/08. In base a quanto riportato nel

sopracitato articolo i requisiti da verificare su una trattrice sono: • Dispositivo di protezione in caso di capovolgimento (roll-bar); • Sedile; • Cintura di sicurezza; • Protezione elementi mobili; • Protezione parti calde; • Accesso al posto di guida –

gradini e pedane di risalita; • Dispositivo retrovisore; • Dispositivi di illuminazione e segnalazione luminosa; • Batteria; • Stabilità del mezzo – zavorre; • Impianto idraulico; • Pneumatici; • Pittogrammi di sicurezza.

Dispositivo di protezione in caso di capovolgimento (roll-bar) Tutti i trattori agricoli o forestali a ruote o su cingoli devono essere dotati di un dispositivo di protezione in caso di capovolgimento (cabina o telaio). Allo stato delle conoscenze attuali, per i trattori agricoli o

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24 forestali, i principali sistemi di prevenzione, a fronte del pericolo di ribaltamento, sono essenzialmente rappresentati da sistemi di prevenzione di tipo passivo, cioè finalizzati ad evitare che il verificarsi dell’evento pericoloso comporti conseguenze per l’incolumità del lavoratore o a ridurre comunque l’entità di tali conseguenze. I sistemi di protezione generalmente adottati nel caso dei trattori si basano sul principio di mantenere l’operatore all’interno di un “volume di sicurezza” o “zona libera”; in tal modo, infatti, il rischio per l’operatore di restare schiacciato tra le parti

costituenti il trattore ed il suolo può essere ragionevolmente escluso. Per conseguire questo risultato, pertanto, occorre che il trattore sia equipaggiato con: 1. un vero e proprio dispositivo di protezione in caso di capovolgimento del trattore, ossia una struttura adeguatamente rigida installata direttamente sul trattore, avente essenzialmente lo scopo di garantire un volume di sicurezza destinato a contenere l’operatore (telaio di protezione); 2. un dispositivo che, indipendentemente dalle condizioni operative del trattore, trattenga l’operatore al posto di guida (cintura di sicurezza – vedi capitolo successivo). Nel caso la trattrice sia già dotata di struttura di protezione (macchine immesse sul mercato a partire dal 1 gennaio 1974), essa deve sempre riportare idonea etichettatura su cui siano indicate informazioni circa la rispondenza del telaio di protezione ai requisiti di sicurezza, ovvero deve essere accompa-

gnata da una documentazione attestante l’idoneità ai requisiti di sicurezza. Le trattrici immesse sul mercato prima del 1° gennaio 1974 e tutte quelle immesse successivamente ma non rispondenti alla normativa devono essere adeguate e dotate di telaio contro il ribaltamento. Il telaio deve essere conforme alla circolare del Ministero del Lavoro n. 49/81 e deve essere stato installato da Ditta competente che abbia rilasciato il previsto Certificato di Costruzione/Installazione. Qualora le trattrici non siano state conformate a tale Circolare entro il 28 febbraio 2007, devono adottare telai di sicurezza realizzati ed installati secondo la Linea Guida ISPESL. http://www. inail.it/internet/default/INAILcomunica/ListaPubblicazioni/p/ DettaglioPubblicazioni/ind e x . h t m l ? w l p n e w Pa g e _ c o ntentDataFile=UCM_1 43345&wlpnewPage__ dettaglioDaArchivio=true&_ windowLabel=newPage Il telaio deve essere confor-

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25 puntualmente le precedenti linee guida ISPESL. Sedile Il sedile deve garantire al conducente una comoda posizione di guida e di manovra della trattrice e deve preservare, nella misura possibile, la salute e sicurezza del conducente stesso (sedile ergonomico). E’ inoltre da tenere presente che il trasporto di addetti alle lavorazioni sulla trattrice è ammesso nel numero di 2 ed esclusivamente durante la circolazione su strada. I sedili accompagnatori devono essere montati in modo che non intralcino la guida della trattrice e devono essere saldamente fissati e collegati con un elemento della struttura stessa. Cinture di sicurezza Le cinture di sicurezza, dove non previste all’origine dal costruttore della trattrice, devono essere obbligatoriamente installate, laddove tecnicamente possibile (sedile già predisposto), permettendo il molleggio del sedile e garantendo la solidità dei punti di ancoraggio.

Se non è predisposto è necessario sostituire il sedile con un altro provvisto di cinture o di altro idoneo sistema di ritenzione del conducente, che garantisca la solidità e gli spazi di manovra del sedile originale. La sostituzione del sedile e/o l’installazione delle cinture di sicurezza deve essere fatta da Ditta competente secondo la Linea Guida “L’installazione dei sistemi di ritenzione del conducente” consultabile all’indirizzo internet http://www.ispesl.it/ sitoDts/Linee_guida/LGadeguamento_trattori.pdf Importante: l’installatore deve compilare e firmare la DICHIARAZIONE DI CORRETTA INSTALLAZIONE riportata nell’ultima pagina della linea guida precedente (dichiarazione da conservare insieme al libretto della trattrice). Grazie all’attività sindacale di Coldiretti, in base all’art. 14 comma 12 del D. Lgs. 99/2004, le imprese agricole dotate di officina possono installare cinture e/o sedile purchè vengano seguite puntualmente le precedenti li-

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me ad una delle 77 schede che prevedono telai a 4 montanti ed a 2 montanti fissi o abbattibili, le cui caratteristiche tecniche e dimensionali sono riportate nelle guida ISPESL , e deve essere installato da Ditta competente che rilasci, a lavoro completato, ALLEGATO III ed ALLEGATO IV (reperibili nel sito riportato in precedenza). Importante: - il costruttore dovrà compilare e firmare l’ALLEGATO III (Dichiarazione di conformità del dispositivo di protezione in caso di capovolgimento); - l’installatore dovrà compilare e firmare l’ALLEGATO IV (Dichiarazione di corretta installazione del dispositivo di protezione in caso di capovolgimento) entrambe le dichiarazioni sono da conservare insieme al libretto della trattrice. Grazie all’attività sindacale di Coldiretti, in base all’art. 14 comma 12 del D. Lgs. 99/2004, le imprese agricole dotate di officina possono costruire ed installare il telaio antiribaltamento purchè vengano seguite

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26 nee guida ISPESL. Protezioni elementi mobili La presa di forza e trasmissione (codolino di trasmissione) deve essere ricoperta da uno scudo di protezione in lamiera conforme alla norma ISO 500; quando non utilizzata essa deve essere coperta con un riparo terminale. La ventola di raffreddamento e le cinghie di azionamento della ventola stessa e della dinamo devono essere protette contro il

contatto accidentale e devono essere dotate di griglie conformi (non deve poter passare le dita della mano attraverso le maglie di tale griglia). Protezioni parti calde Come previsto nelle Direttive 89/173/CEE e 2009/144/CE le parti della macchina comprese nella zona illustrata in figura devono essere protette con griglie o reti metalliche

posizionate ad adeguata distanza dalla fonte di calore, in modo da evitare che si surriscaldino a loro volta. Si raccomanda la protezione anche delle ulteriori parti calde che, in fase di lavoro, raggiungono temperature elevate (marmitta e collettore di scarico); le griglie e gli scudi di protezione non devono superare gli 80Â° C nella parte di possibile contatto con lâ&#x20AC;&#x2122;operatore.

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Accesso al posto di guida gradini e pedane di risalita L’accesso al posto di guida deve essere assicurato mediante una scala di accesso in grado di evitare pericoli di scivolamento e caduta dell’operatore. Le pedane devono essere munite di un dispositivo atto ad impedire lo scivolamento del piede. Devono essere presenti maniglie e/o corrimano o dispositivi simili, al fine di avere sempre tre punti di contatto. Secondo la norma tecnica armonizzata UNI EN ISO 42541:2010 deve sempre essere presente un gradino di risalita antiscivolo non superiore a 55 cm da terra. Dispositivo retrovisore

Tutte le trattrici devono essere dotate di almeno N°1 retrovisore esterno montato sul lato sinistro del posto di guida. Le prescrizioni tecniche relative ai retrovisori sono riportate nell’allegato I della Direttiva 2009/59/CE versione codificata. Dispositivi di illuminazione e segnalazione luminosa Le prescrizioni tecniche relative ai dispositivi di illuminazione e segnalazione luminosa sono riportate nell’allegato I della Direttiva 78/933/CEE e nell’allegato alla Direttiva 79/532/CEE. I dispositivi di illuminazione e segnalazione luminosa sono così riassunti: • proiettori anabbaglianti; • luci di posizione anteriori e

posteriori; • indicatori luminosi di direzione anteriori e posteriori • lampeggio simultaneo delle 4 frecce; • luci di stop; • dispositivo di illuminazione della targa di circolazione; • catadiottri posteriori; dispositivo di illuminazione lampeggiante (girofaro). Durante la circolazione su strada e con macchina operatrice portata o trainata devono essere in funzione: –– il lampeggiante (girofaro) che indica un veicolo con particolari caratteristiche (dimensioni, lentezza, etc..) –– le luci posteriori dell’operatrice trainata devono ripe-

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tere le luci di segnalazione del trattore. Batteria La batteria deve essere dotata di isolatore elettrico almeno sul polo positivo per evitare pericoli di corto circuito: i cavi e le spine elettriche devono essere fissati alla trattrice per evitare pericoli di schiacciamento e di corto circuito; inoltre i cavi elettrici devono essere protetti da usura per sfregamento su superfici metalliche. Stabilità del mezzo – zavorre Evitare di collegare all’attacco del sollevatore posteriore macchine troppo pesanti in relazione alla massa della trattrice. Verificare la capacità di sollevamento e la stabilità della trattrice stessa; dotare, dove necessario, la trattrice di zavorre anteriori per evitare pericoli di impennamento del veicolo. Le barre del sollevatore devono essere dotate di sistemi di bloccaggio laterale per impedire lo sbilanciamento del carico causato da movimenti orizzontali delle barre stesse. Impianto idraulico Verificare giornalmente l’inte-

grità dei tubi flessibili idraulici; nelle zone di lavoro dell’operatore, dotare i tubi idraulici, non protetti dalla struttura della macchina, di una calza antiscoppio in grado di trattenere, nel caso di rottura dei tubi, il liquido in pressione. Buona norma è quella di dotare le prese olio della trattrice di un codice di riconoscimento (colore, numero, etc…) per evitare il pericolo di inversione delle connessioni con il rischio di incorrere in movimenti opposti a quelli comandati.

Pneumatici Gli pneumatici devono essere verificati periodicamente per: - corretto gonfiaggio; - condizioni di usura delle costolature; - assenza di tagli o incisioni sul battistrada e sui fianchi della carcassa; - assenza di deformazioni o rotture di flange e cerchi; - presenza di tutti i bulloni di fissaggio delle ruote alla flange dei semiassi. Si possono utilizzare unicamente i tipi di pneumatici omo-

togrammi di sicurezza) che richiamino l’attenzione sui pericoli derivanti da: schiacciamento di persone tra trattrice e macchina operatrice, sollevato-

re posteriore, sollevatore frontale (se presente), rimozione di protezioni mentre il motore è in moto, contatto con superfici calde.

BIBLIOGRAFIA • Adeguamento dei trattori agricoli o forestali – Documento tecnico redatto dal gruppo di lavoro nazionale istituito presso INAIL • Adeguamento di macchine usate – TRATTRICE – Documento tecnico redatto dalla collaborazione tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Unione Nazionale Costrut-

tori Macchine Agricole • Come adeguare i trattori e le moto agricole usate ai requisiti minimi di sicurezza per l’utilizzo in ambito agricolo e per la circolazione stradale – Documento tecnico redatto dalla collaborazione tra Regione Lombardia – Inail – Provincia di Bergamo – Regione Lombardia – A.B.I.A. – Coldiretti Bergamo – UPAG

Nuove regole per le macchine agricole – Quaderno della Regione Piemonte AGRICOLTURA 71 – Documento tecnico redatto dall’Istituto per le macchine agricole e movimento terra (IMAMOTER) Vi ricordiamo che il Servizio VdR Impresa Verde di Coldiretti Cuneo è a Vostra disposizione per fornire altre eventuali e necessarie consulenze.

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logati e riportati nella Carta di Circolazione. Pittogrammi di sicurezza Sulla macchina devono essere presenti segnalazioni (pit-

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a comunicazione sul web, se fatta con i mezzi giusti, è sicuramente un buon veicolo di informazioni e contribuisce a far conoscere il Made in Italy anche in rete, da qui, il corso di social media che è stato organizzato per l’associazione Terranostra, Giovani Impresa e Donne Impresa. “Crediamo che sia ormai importante per le imprese agricole piemontesi giocarsi anche la carta social per la promozione delle proprie attività. Aprire una

pagina Facebook, ad esempio, può essere per i nostri Agriturismo un ulteriore canale per farsi conoscere, anche oltre i confini nazionali, ma è opportuno saperlo fare nel modo corretto. Per tale motivo abbiamo ritenuto opportuno organizzare questo corso, utile a fornirci i giusti strumenti per l’utilizzo dei principali social media”, ha commentato Giuseppe Buttieri, presidente di Terranostra Cuneo, al termine della formazione dal titolo Web e social

network – un’opportunità per le imprese agricole, che si è tenuta presso la sede regionale di Coldiretti. “Coldiretti investe nella formazione manageriale e giornate come quella di oggi ne sono l’esempio. Per gestire in modo corretto la comunicazione sul web è necessario avere delle buone conoscenze, grazie alle quali si può fare la differenza”, ha detto , Silvia Viazzi, responsabile Donne Impresa Coldiretti Cuneo

MADE IN ITALY: L’82 % DEGLI ITALIANI E’ DISPOSTO A PAGARLO DI PIU’ L’82 per cento degli italiani è disposto a spendere di più per avere la certezza dell’origine e provenienza italiana del prodotto alimentare che acquista e tra questi quasi la metà (40 per cento) è disposto a pagare dal 5 al 20% in più e il 12% oltre il 20%: sono i risultati della consultazione pubblica on line sull’etichettatura dei prodotti agroalimentari, condotta dal Ministero delle Politiche Agricole (Mipaaf) che ha coinvolto 26.547 partecipanti sul sito del Mipaaf dal novembre 2014 a marzo 2015. Con il 96,5% dei consumatori che ritiene necessario che l’origine debba essere scritta in modo chiaro e leggibile nell’etichetta, il risultato in Italia non lascia spazio ad equivoci ed impegna le Istituzioni a introdurla dove ancora manca, dai formaggi ai salumi, dalle conserve ai succhi di frutta fino al latte a lunga conservazione. Non è un caso che, secondo la consultazione pubblica on line del Ministero, l’89 % dei consumatori ritiene che la mancanza di etichettatura di origine possa essere ingannevole per i prodotti lattiero caseari, l’87% per le carni trasformate, l’83 % per la frutta e verdura trasformata, l’81% per la pasta e il 78% per il latte a lunga conservazione. In una situazione di difficoltà economica, bisogna portare sul mercato il valore della trasparenza a vantaggio dei consumatori e dei produttori agricoli, con l’introduzione dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza per tutti i prodotti alimentari. Per l’84% dei consumatori è fondamentale che nell’etichetta ci sia il luogo di trasformazione. Nel momento dell’acquisto, per 8 persone su 10 è decisivo che il prodotto sia fatto con materie prime italiane e sia trasformato in Italia, a seguire il 54% controlla che sia tipico, il 45% verifica la presenza del marchio Dop e Igp, mentre per 3 su 10 conta che il prodotto sia biologico.

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LATTE: IL PREZZO INDICIZZATO DEGLI INDUSTRIALI È BASSISSIMO!

elativamente alla contrattualistica nel settore latte, ITALATTE sta inviando ai suoi conferenti un contratto per i mesi di aprile, maggio e giugno. Il prezzo in acconto è di 35 centesimi/litro per le consegne superiori a 6.000 litri, e via via a scalare secondo le fasce (per esempio per la fascia 2.001- 2.200 litri il prezzo è di 33,3 centesimi/litro), a cui si somma la tabella qualità. Il prezzo in acconto verrà concordato ogni tre mesi: entro giugno verrà fissato il prezzo per il trimestre, e così per quelli successivi. E a distanza di 3 mesi verrà fatto il saldo (per es. sulla fattura di luglio verrà fatto il saldo di aprile, ad agosto il saldo di maggio, ecc.). Il saldo verrà fatto confrontando l’acconto con il prezzo dell’indice allegato al contratto. Se il prezzo dell’indice è inferiore a quello dell’acconto allora al produttore verrà fatto un conguaglio in cui

gli viene detratta la differenza. Al contrario, se l’indice è più alto dell’acconto gli verrà pagata in più la differenza. Questo “prezzo indicizzato” ha come base il prezzo del latte mensile in Germania più “un delta”, ma è ben diverso dal prezzo indicizzato, che viene attuato nell’accordo Compral Latte, Inalpi, Ferrero e sostenuto da Coldiretti. Intanto, si è svolto nei giorni scorsi l’incontro al Mipaaf in tema di registri obbliga-

tori per gli allevamenti. Presenti numerosi funzionari regionali, oltreché tecnici del Ministero dell’ economia. Per quanto riguarda i problemi fiscali per il trasporto del latte, hanno confermato che per loro nei registri sono contenute tutte le norme minime per accompagnare la merce quindi non ci sono problemi e che la vidimazione non è richiesta. Coldiretti ha sostenuto una tesi di buonsenso e cioè che “dal momento che semplificare significa non solo eliminare degli adempimenti inutili ma anche aiutare gli allevatori a fare cose di cui sono a conoscenza”. Si terrà un incontro “ristretto” dove si comunicheranno i tempi e i modi in cui operare anche se fin d’ora si può dire che con ogni probabilità si continuerà con il registro per gli allevatori e i trasportatori senza vidimazione. www.tec-artigrafiche.it

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certificato di autenticazione digitale conforme alle specifiche della Carta Nazionale dei Servizi, tuttavia, agli apicoltori è data facoltà di provvedere a quanto previsto, direttamente o per il tramite delle associazioni di categoria. Tutti gli apicoltori, proprietari o detentori di alveari, a prescindere dalla loro personalità giuridica, quand’anche detentori temporanei di alveari, sono dunque tenuti a registrare la propria attività nell’anagrafe. A seguito della registrazione, a tutti verrà assegnato un codice identificativo, che costituirà la chiave unica di accesso al sistema necessaria per ogni comunicazione di eventi legati all’anagrafe. Ulteriore obbligo a carico degli apicoltori sarà l’apposizione, presso ogni apiario, di un cartello riportante il codice univoco identificativo, cartello la cui dimensione minima dovrà essere pari al formato A4, che dovrà essere di colore bianco e riportare la scritta “anagrafe apistica nazionale - decreto ministeriale 4 dicembre 2009” Per quanto ancora alcune disposizioni operative siano da chiarire, tutti gli apicoltori possono, fin da ora, rivolgersi presso nostri uffici per ulteriori chiarimenti e per predisporre la dichiarazione di delega,

affidando pertanto a Coldiretti l’incarico di provvedere a quanto previsto dal decreto citato. In tale occasione, sarà altresì possibile valutare la possibilità di aderire alla polizza Assicurativa Plurischio per le produzioni zootecniche proposta da FATA per il tramite di Agrisicura Sviluppo s.r.l. Tale polizza, a carattere agevolato, usufruisce di contribuzione pubblica e copre il valore degli alveari per abbattimento forzoso a seguito di focolai di peste americana ed europea, nonché il mancato reddito e la mancata produzione per abbattimento e sequestro degli alveari. I subagenti di Agrisicura sono a disposizione per fornire ulteriori informazioni ed approfondire le garanzie ed i costi della polizza.

Tutti gli apicoltori potranno adempiere a quanto previsto rivolgendosi presso gli Uffici di Zona della Coldiretti

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on un decreto recentemente pubblicato, il Ministero della Salute ha approvato in via definitiva il manuale per la gestione, a livello nazionale, dell’anagrafe apistica. A partire dal corrente anno, l’anagrafe delle api, già prevista con un decreto nel 2009, è dunque diventata finalmente operativa. Si tratta di uno strumento innovativo che prevede l’obbligo, per tutti gli apicoltori, di provvedere, direttamente o tramite delega, alla registrazione della loro attività sul portale del Sistema informativo veterinario (accessibile per tramite del portale del Ministero della Salute) e che riveste una grande importanza per garantire la rintracciabilità dei prodotti, una più equa ripartizione delle risorse messe a disposizione del settore ed una più efficace attività di prevenzione di molte malattie delle api. Operatori delle Asl, apicoltori ed associazioni di categoria potranno dunque accedere all’anagrafe per: registrare l’attività svolta, comunicare una nuova apertura o una cessazione, specificare la consistenza degli apiari, il numero di arnie o le loro movimentazioni per compravendita. Tutti i soggetti che possono accedere all’anagrafe dovranno essere in possesso di un

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REGISTRI DEMATERIALIZZATI Un primo decreto attuativo è stato firmato nei giorni scorsi. In attesa che sia messo in linea il programma telematico per l’avvio della fase sperimentale, incominciamo a dare alcune informazioni sui contenuti del

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provvedimento di dematerializzazione. Coldiretti ha sostenuto per prima l’introduzione del registro unico telematico, richiesto la semplificazione generale, nonché le esenzioni o condizioni più favorevoli e più particolari per le aziende vitivinicole che trasfor-

mano direttamente le uve prodotte. L’Organizzazione segue ora attentamente la fase sperimentale, ha chiesto ed ottenuto che nel primo decreto venisse inserito un comma che preannuncia l’impegno ad emanare un successivo provvedimento (art. 8 comma 5) volto a recepire ulteriori automatizzazioni, i necessari adattamenti o eliminazioni di adempimenti, sulla base dei risultati dopo la fase sperimentale e di prima applicazione. Il Decreto reca le “Disposizioni per la tenuta in forma dematerializzata dei registri nel settore vitivinicolo, ai sensi dell’articolo l-bis, comma 5, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge agosto 201 4, n. 116”. Il testo completo si può scari-

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operatori professionali, ma è un aspetto da chiarire meglio. 2. viticoltori non vinificatori (cedono le uve tal quali) 3. aziende vitivinicole che trattano esclusivamente uve di propria produzione senza acquisto di altri prodotti e a condizione che non effettuino operazioni di cui 41 del Regolamento (NB tra queste operazioni è anche compreso l’ imbottigliamento). Coldiretti sostiene la necessità di riconoscere l’esenzione anche se avviene l’imbottigliamento, ma anche in

questo caso si attendono sviluppi e chiarimenti. • Condizioni agevolate per aziende vitivinicole con meno 1000 hl all’anno di vino prodotto con prevalenza dalle proprie uve : a. Tempi registrazione (eccetto particolari operazioni) estesi a 30 giorni in presenza di documenti giustificativi b. Ammesso riepilogo operazioni vinificazione da annotarsi nei 30 giorni • Estensione registrazione (eccetto particolari operazioni) a 30 giorni per ditte che tengono contabilità aziendale computerizzata e documenti giustificativi (art5)

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care da questo link: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB. php/L/IT/IDPagina/8484 RIEPILOGO OBBLIGATI / ESONERATI E GENERALITA’ • Il Decreto firmato 20-3-2015 stabilisce l’informatizzazione registri tramite SIAN • Possibilità di passaggio al sistema telematico volontario senza più il cartaceo o in “parallelo” ai registri tradizionali a partire dal 1-8-2015 e fino al 31-12-2015 • Scatta l’obbligo al passaggio al telematico dal 1-1-2016 (salvo proroghe) • La materia potrà essere ulteriormente semplificabile con successivo Decreto (come da richiesta Coldiretti) • Esenzione totale : (Per quanto concerne i produttori. È qui omessa la parte del commercio) 1. imprese che hanno una capienza in cantina (non produzione) fino 50 hl con annesse attività di vendita diretta o ristorazione. Si ritiene che in presenza di tali requisiti non siano escluse anche vendite a

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• Attesi documenti giustificativi definitivi e provvisori per estendere i tempi di registrazione a 30 giorni. • Importante monitorare fase sperimentazione avvio procedura per evitare intoppi o complicanze dei sistemi Non appena sarà messo in linea il programma telematico unico di gestione, provvederemo a fornire indicazioni utili al passaggio dai registri cartacei a quelli informatizzati.

VARIE DAL SETTORE VITIVINICOLO PROROGA ANAGRAFE AZIENDE ENOLOGICHE AL 30 APRILE Informiamo dell’avvenuta concessione di un periodo di proroga per la presentazione della Dichiarazione Anagrafe Vitivinicola (Campagna 2014). La nuova scadenza è fissata al 30/04/2015. Si rammenta che sono esentate le aziende agricole che trasformano le proprie uve. SBLOCCATA LA RISERVA VENDEMMIALE DELL’ASTI La DD n. 188 del 30 marzo 2015 – prevede lo sblocco della riserva vendemmiale (fino a 8 q per ettaro) per la DOCG Asti Il provvedimento è consultabile e scaricabile sulla pagina del sito

regionale al seguente indirizzo: http://www.regione.piemonte.it/ agri/politiche_agricole/viticoltura/provv14.htm. Il provvedimento si riferisce a entrambe le tipologie della DOCG Asti: Asti Spumate e Moscato d’Asti. IL CODICE EORI Per l’ esportazione e la vendita intracomunitaria le imprese operanti in Comunità Europea dal 2009 devono possedere un codice identificativo unico denominato EORI (costituito da suffisso IT seguito dal numero partita iva), rilasciato dall’Agenzia delle Dogane. Una circolare di quell’anno in sostanza prevedeva che tale codice era automaticamente attribuito a coloro che nel corso degli ultimi due anni riferiti alla data della circolare stessa (datata 17-6-2009 ) avevano effettuato operazioni doganali. Di conseguenza coloro che hanno iniziato ad operare con l’estero dopo il 17-6-2009 potrebbero non essere stati registrati in forma sistematica e

pertanto devono fare richiesta del suddetto codice all’Agenzia delle Dogane, utilizzando apposito modulo. Il modulo compilato è presentato direttamente allo sportello dell’Agenzia Dogane che rilascerà il codice EORI. (riteniamo sia anche trasmissibile in fax o mail, ma l’Ufficio Dogane interpellato preferisce la presentazione diretta) . Controllo dell’avvenuta registrazione del codice “aziendale” In caso di dubbio, anche se l’azienda ricade nella condizione di possibile attribuzione automatica, è possibile chiedere verifica presso l’Agenzia Dogane se effettivamente il codice EORI è registrato, semplicemente indicando loro il numero di partita iva. Il controllo può anche essere effettuato direttamente on line scrivendo IT maiuscolo davanti al numero p. iva, utilizzando questo link: http://ec.europa. eu/taxation_customs/dds2/eos/ eori_validation.jsp?Lang=en Per ulteriori informazioni, rivolgetevi agli sportelli Coldiretti.

A TARANTASCA, TORNA LA SAGRA DEL CONIGLIO

l Comune e la Pro Loco di Tarantasca organizzano, con la partecipazione di Coldiretti e di Apa, in collaborazione con gli allevatori cunicoli di Tarantasca, da venerdì 22 a domenica 24 maggio, la Festa di Primavera – Sagra del Coniglio, con l’attesa mostra mercato di razze cunicole, le serate gastronomiche e tanti appuntamenti, dal mercato di Campagna Amica, agli antichi mestieri e ai trattori d’epoca. Si entra nel vivo della manifestazione venerdì 22 con la musica, il concerto e la festa della birra, per proseguire, sabato 23 maggio, con la grande cena a base di coniglio e la serata danzante. Domenica, dal mattino, l’esposizione delle razze cunicole locali e la fattoria didattica di Raffaele Tortalla, il mercato di Campagna Amica, con le eccellenze agroalimentari del territorio, i trattori d’epoca con la trebbiatura del mais

e del frumento, l’esposizione degli antichi mestieri e con il pranzo, a base di carne di coniglio e la musica occitana e il rock and roll acrobatico nel pomeriggio. “Con la Sagra, giunta alla nona edizione - dice Livio Chialva, presidente di sezione Coldiretti Tarantasca, che si svolge in concomitanza con la 12a Festa di Primavera, cerchiamo, insieme agli allevatori di Tarantasca, di valorizzare un aspetto importante della nostra tradizione, richiamando l’attenzione dei visitatori su una realtà importante del nostro territorio, che è vera cultura. In occasione della sagra, promuoviamo le visite guidate agli allevamenti cunicoli che abbiamo sul territorio, ma non solo, estendiamo la visita anche alle altre aziende agricole, per far conoscere a tutti cos’è e come si fa la nostra agricoltura”. Continua Chialva: “L’obiettivo

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è quello di promuovere anche le serate gastronomiche per far apprezzare, con ricette che ne esaltano il sapore, questa carne, gustosa e magra, che fa parte della nostra tradizione culinaria e si adatta perfettamente anche alle occasioni di festa. Da non perdere, tra gli altri appuntamenti, la cena di sabato e il pranzo di domenica”.

ATTUALITÁ

38 ATTUALITÁ

L’APA COMPIE 60 ANNI E AFFRONTA NUOVE SFIDE In agenda, prosegue la regionalizzazione prevista dal piano di Spending Review

’associazione provinciale allevatori di Cuneo nel 2015 compie 60 anni. Nata nel 1955, l’Apa è cresciuta fino a diventare un’organizzazione complessa e strutturata che oggi conta oltre 2500 associati e più di 80 dipendenti fra tecnici, impiegati e controllori di campagna. Sorta con l’entrata in vigore della legge 126 che affidava al ministero dell’Agricoltura la delega per il miglioramento genetico, l’associazione ha rappresentato un grande passo avanti, assumendo il controllo diretto dei tori riproduttori e dando vita a un sistema allevatoriale moderno, capace di affrontare la sfida globale, al servizio dei produttori e dei consumatori. Ricordando queste pagine, il presidente Apa Roberto Chialva (e attuale presidente dell’Arap, l’associazione piemontese degli allevatori) ha salutato l’assemblea ordinaria chiamata a compiere il passo finale verso la regionalizzazione, come previsto dal piano di spending review del ministero. “In questi decenni - ha detto Chialva - non è mai venuto meno l’impegno degli amministratori, che hanno sempre dimostrato onestà e lungimiranza, superando momenti di crisi anche durissima. Ho in mente i primi anni ‘70, in cui venne messa in discussione la stessa nostra esistenza. Da quell’emergenza è scaturita una

Roberto Chialva

ripartenza, estremamente dinamica, che ha portato nel giro di pochi anni il numero di associati a crescere, il numero delle attività istituzionali a perfezionarsi, con il raggiungimento di risultati apprezzati a tutti i livelli. L’Apa – ha proseguito il presidente – è stata determinante nel favorire la crescita delle singole imprese zootecniche, sia sotto il profilo della genetica che dell’assistenza tecnica”. Ora, dopo sessant’anni, il sistema allevatori cambia e per le minori risorse pubbliche si

deve adeguare ai tempi. La sfida in corso già da un paio d’anni riguarda il riposizionamento delle varie realtà provinciali in un’unica associazione regionale allevatori, attraverso un meccanismo di fusione per incorporazione. “Il passaggio – ha spiegato Chialva – avverrà attraverso un’assemblea straordinaria che provvederemo a convocare nelle prossime settimane. Questo momento è indispensabile per salvaguardare il patrimonio mobiliare e immobiliare dell’Apa di Cuneo dal momento che le funzioni statutarie sono state totalmente demandate alla regionale. Questo non significa nel modo più assoluto il venire meno ai presupposti che avevano indirizzato i nostri amministratori quando nel 1955 costituirono l’Apa. Al contrario – ha ribadito il presidente - si tratta di un processo di evoluzione che renderà la nostra realtà provinciale ancora più efficiente e autorevole”.

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L’ASSICURAZIONE CON I CONSORZI DI DIFESA

nche quest’ anno le imprese agricole cuneesi potranno continuare ad assicurare le loro produzioni sia attraverso il Condifesa, che opera sul territorio provinciale da sempre, che con il Cosman che ha ottenuto il riconoscimento di consorzio di difesa. Gli imprenditori che sono assicurati tramite un consorzio, hanno il vantaggio di usufruire degli interventi pubblici che, con la nuova Pac, consentono di abbattere del 65 per cento i costi delle polizze. Si possono assicurare tutte le produzioni, dalla frutta alla vite, alla zootecnia, ai cereali, alle strutture. Per poter ottenere l’intervento della Pac per l’abbattimento dei costi delle polizze è però indispensabile che l’impresa agricola sia iscritta ad un solo consorzio pena il decadimento dall’inter-

vento ministeriale. Questo vale soprattutto per il Piemonte dove operava il Cosman in quanto ente strumentale della Regione che agiva nel settore zootecnico, ora trasformato appunto in consorzio di difesa. In altre parole, gli allevatori dovranno, per beneficiare dell’ intervento pubblico, esercitare il diritto di opzione soprattutto nel caso delle aziende ad indirizzo misto. L’opzione,

secondo quanto ha scritto il Cosman, va esercitata al più presto e, comunque, entro e non oltre il 20 maggio. I consorzi di difesa agiscono in tutti i settori produttivi ed operano in convenzione con diverse compagnie di assicurazione, cercando di mettere in concorrenza le stesse sia per abbattere i costi assicurativi che per l’entità delle garanzie.

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A GIACOMO TIRABOSCHI IL PREMIO FRUTTINFIORE 2015

al 10 al 12 aprile, a Lagnasco, si è svolta la XIII edizione di Fruttinfiore: complici le belle giornate di sole, moltissimi visitatori hanno apprezzato sia la produzione frutticola locale, sia lo STAO, il Salone delle Tecnologie Applicate all’Ortofrutticoltura, il mercato di Campagna Amica, ricco di prelibatezze, i laboratori e le attività didattiche per i più piccoli. Il Comitato organizzatore, coor-

dinato dalla Pro Loco di Lagnasco, ha assegnato il premio Fruttinfiore 2015 all’ideatore e attuale produttore di Melaverde, in onda la domenica su Canale 5, Giacomo Tiraboschi. Nel suo intervento, oltre ai ringraziamenti, Tiraboschi ha voluto evidenziare le eccellenze di cui è dotata la provincia di Cuneo ed ha dato la disponibilità della nota trasmissione a continuare ad occuparsi della provincia di Cuneo. Alla consegna del premio erano presenti il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello, il vice

ministro all’Agricoltura, Andrea Olivero, l’onorevole Mino Taricco, l’assessore regionale all’agricoltura, Giorgio Ferrero, il rappresentante degli Enti locali, Alberto Anello, il sindaco di Lagnasco, Ernesto Testa, il presidente della Pro loco ed il suo vice, Gigi Colombano, e Roberto Dalmazzo. Presenti anche il presidente di Assortofrutta Domenico Sacchetto, di Ortofruit Italia, Domenico Paschetta e di Coldiretti, Delia Revelli, Michele Quaglia e Mario Dotto.

abato 11 aprile, si è tenuta a Lagnasco, in occasione della tredicesima edizione di Fruttinfiore, la prima riunione annuale del Gruppo Italiano Assaggiatori (GIA). Continua, quindi, senza soste, l’attività in comune delle sette associazioni facenti parte del GIA; il Gruppo fin dalla sua costituzione, è coordinato dal Presidente dell’ONAS d.ssa Bianca Piovano ed è formato da: Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Salumi (ONAS), Associazione degli Esperti Degustatori dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena (AED – ABTM), Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio (ONAF), Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Vino (ONAV), Assaggiatori di Grappa e Acquaviti (ANAG), dall’Albo Nazionale degli Esper-

ti in Analisi sensoriale del Miele (CRA - API) e Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Frutta (ONAFrut). Lo scopo del gruppo di lavoro è quello di mutuare le esperienze fatte dalle diverse organizzazioni che ne fanno parte, organizzare eventi e attività in comune ma, più in generale, fare sinergia affinché lo strumento dell’analisi sensoriale, possa essere d’aiuto all’enorme patrimonio di eccellenze produttive, che il territorio italiano sa esprimere. Proprio per questo motivo, l’ordine del giorno prevedeva l’individuazione e il potenziamento delle future attività in comune. La delegazione, ospitata nell’occasione da ONAfrut, ha potuto godere di una visita privata del Castello di Lagnasco, una piccola degustazione di piatti tipici all’interno del padi-

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glione Fruttintavola e un breve tour tra le eccellenze produttive frutticole e non solo, del nostro territorio, presenti a Fruttinfiore. Nel pomeriggio, la delegazione ha potuto visitare lo stabilimento della cooperativa Jolly Frutta di Verzuolo dove il Vice Presidente di O.N.A.Frut. Luca Castellino, ha illustrato ai convenuti, il processo di condizionamento delle drupacee e dei kiwi. “Le possibilità per la nostra organizzazione e anche per il

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comparto frutticolo che questo tipo di sinergia può offrire alla nostra produzione e al nostro territorio sono innumerevoli commenta Giovanni Quaglia Presidente di O.N.A.Frut. - starà a noi la capacità di coglierle. Avere sul nostro territorio una così qualificata partecipazione di esperti ci onora e ci deve spronare a fare sempre di più e meglio per la valorizzazione delle nostre produzioni di eccellenza”.

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SEMPLICE ED ECONOMICA: ECCO LA POLIZZA INFORTUNI DI COLDIRETTI PENSIONATI

oldiretti ha realizzato in collaborazione con Green e FATA Assicurazioni una polizza infortuni a misura di pensionato e ad un costo moderato. Un’offerta chiara e semplice che è stata molto apprezzata, come dimostrano le numerose iscrizioni. La polizza è riservata agli iscritti a Coldiretti Pensionati e copre qualsiasi tipo di infortunio, in campagna, in casa e per strada. Ma quali sono le ragioni di questo successo? I pensionati che hanno sottoscritto la polizza hanno espresso soddisfazione per la semplicità del modulo di adesione e la chiarezza nei termini, ridotti al minimo e redatti in maniera esplicita. Grazie all’impegno e all’esperienza di Coldiretti sul fronte sociale, la

sottoscrizione è concentrata in un solo passaggio e la polizza viene considerata attiva già 24 ore dopo il pagamento della rata annuale da 100 euro. La diffusione capillare sul territorio degli Uffici Zona Coldiretti ha infine permesso a molti

interessati di avere tutto l’anno a propria disposizione un referente facilmente raggiungibile, pronto a spiegare e ad assistere il pensionato. Per informazioni sulla polizza si invita a contattare senza impegno l’Ufficio Zona Coldiretti più vicino.

43 Progetto condiviso da Asl CN1 e le associazioni di categoria del territorio

Comunicare … “(In) salute”

ovità in vista per “Sportello (In) Salute”. Dal prossimo numero, il nostro periodico ospiterà una rubrica di salute, su temi di interesse generale soprattutto legati all’attività di prevenzione, trattati da medici o altro personale sanitario dell’Asl CN1. E’ un progetto di comunicazione che arricchisce la collaborazione già in atto con l’azienda sanitaria per le diverse attività dello “Sportello” che conta ormai su numerosi soggetti: Coldiretti, Confartigianato Imprese, CNA, Federfarma, Confindustria. Una partnership, tra le poche esperienze nel settore in Italia, che coinvolge pubblico e privato e condivide progetti

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di sussidiarietà orizzontale. L’esperimento sta dimostrando l’efficienza delle associazioni di categoria coinvolte e l’importanza di un forte radicamento sul territorio. Tutto ciò si chiama “progettualità sociale”: per molti associati di alcune categorie, significa anche ottenere servizi pubblici laddove è maggiore l’isolamento. Lo si sta facendo con lo Sportello per i servizi socio-sanitari, lo si potrà realizzare anche con un progetto di informazione condiviso. Con l’esperienza di una rubrica mensile infatti, desideriamo offrire un servizio in più, uno spazio che ospiti sia la domanda di conoscenza e aggiornamento sia l’infor-

mazione corretta e puntuale: sulle patologie (anche in tema di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro o in ambito alimentare o zootecnico), sulle tecnologie e sui servizi presenti nel territorio di riferimento, nelle forme tradizionali e note e in quelle più innovative, moderne e ancora non a tutti conosciute. Questo progetto servirà a condividere esperienze, su fronti diversi e per crescere insieme; in sostanza, mettendo in comune conoscenze, si irrobustirà la collaborazione già avviata e si potranno scoprire nuovi fronti di impegno comune. L’appuntamento, quindi, al prossimo numero.

44 ATTUALITÁ

CERTIFICATI DI ESENZIONE TICKET PER REDDITO, PROROGA AUTOMATICA FINO AL 31 MARZO 2016 Roberto Bianco Direttore Epaca Cuneo

CATEGORIA E01

La Regione Piemonte, al fine di evitare disagi agli assistiti, ha prorogato fino al 31 marzo 2016 la validità dei certificati di esenzione per reddito dalla compartecipazione alla spesa sanitaria, sia per la specialistica sia per la farmaceutica. Rientrano nella proroga le seguenti categorie di esenzioni:

BENEFICIARI cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a euro 36.151,98 (il minore al compimento del sesto anno non potrà più usufruire di tale esenzione); titolari di pensione o assegno sociale e loro familiari a carico; titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant'anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a euro 8.263,31, incrementato fino a euro 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori euro 516,46 per ogni figlio a carico.

E03 E04

E’ stata, inoltre confermata, sempre fino al 31 marzo 2016, anche la validità dei certificati di esenzione per la sola spesa farmaceutica, riportanti il seguente codice:

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BENEFICIARI residenti in Piemonte di età compresa tra i 6 e i 65 anni appartenenti a nuclei familiari con reddito complessivo lordo inferiore a 36.151,98 euro

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TENDINITI sono malattie professionali Le tendiniti della spalla del gomito del polso, della mano per chi è occupato in lavorazioni, svolte in modo non occasionale che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza sono ora tra le malattie professionali tabellate. La denuncia è meglio farla entro un anno dall’abbandono della lavorazione

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senzione, l’assistito è tenuto a darne tempestiva comunicazione all’ASL per la cessazione del diritto all’esenzione e, comunque, a non avvalersi più di tale diritto e, pertanto, a non utilizzare più il certificato di esenzione per reddito; 2. Si ricorda che eventuali abusi di utilizzo del certificato di esenzione, in carenza dei requisiti prescritti dalla legge, comporta responsabilità amministrative e penali, di cui all’art. 75 del D.P.R. 445/2000 e s.m.i.; 3. Si precisa che la scadenza della proroga potrà essere anticipata nel momento in cui verranno attivate le funzionalità che consentono al cittadino la presentazione on line delle autocertificazioni per le esenzioni per reddito; 4. Si precisa, inoltre, che la scadenza della proroga potrà essere anticipata anche qualora entrino in vigore le disposizioni normative relative ai nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, al momento in vi di definizione a livello nazionale, che prevedo il riferimento a situazioni reddituali/patrimoniali risultanti dai modelli ISEE. Gli uffici del Patronato EPACA di Coldiretti nonché gli “Sportelli (in) Salute” attivati presso gli Uffici Coldiretti di Ceva e di Mondovì, sono a disposizione l’assistenza in merito.

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CHE COSA DEVE FARE CHI E’ IN POSSESSO DEL CERTIFICATO DI ESENZIONE CON CODICE E02 CON SCADENZA 31 MARZO 2015? L’avente diritto (disoccupato, iscritto al Centro per l’Impiego non in cerca di un primo lavoro, e suoi familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a euro 8.263,31, incrementato fino a euro 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori euro 516,46 per ogni figlio a carico) deve rinnovarlo, recandosi presso uno degli sportelli di “Scelta/Revoca” delle sedi territoriali dell’ASL – o delegando per iscritto una persona di fiducia – ad autocertificare il reddito complessivo familiare quale risulta dalla dichiarazione dei redditi presentata nell’anno precedente, si ricorda che presso gli Uffici Coldiretti di Ceva e di Mondovì sono stati attivati gli “Sportelli (in) Salute” che erogano l’assistenza in merito all’esenzione ticket per reddito. COME SI UTILIZZA IL CERTIFICATO DI ESENZIONE? Il certificato viene esibito al medico di famiglia o ad altro medico prescrittore che provvederà a trascrivere il codice di esenzione sulla ricetta di prescrizione. AVVERTENZE 1. Si precisa che, in caso di eventuale perdita dei requisiti reddituali che danno diritto all’e-

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CONSORZIO SMALTIMENTO RIFIUTI DI ORIGINE ANIMALE (CO.SM.AN.) Costituito ai sensi L.R. n. 11 del 25.05.2001 – Registro Imprese di Torino REA n°1013880 Palazzo della Regione, Corso Stati Uniti 21, 10121 Torino

CONVOCAZIONE ASSEMBLEE

ai sensi degli artt. 7÷10 dello Statuto sono convocate le seguenti assemblee: A) Le Assemblee Parziali dei Consorziati con i seguenti punti all’Ordine del Giorno: 1) Discussione materie oggetto dell'Assemblea Generale; 2) Nomina dei delegati partecipanti all'Assemblea Generale. Ai sensi dell’art. 10 dello Statuto ogni consorziato ha diritto ad un voto e può farsi rappresentare con delega scritta da altro consorziato o da un famigliare convivente. Ogni consorziato può rappresentare al massimo altri due consorziati. La delega deve essere accompagnata da fotocopia della carta d’identità del delegante e riportare chiaramente i dati identificativi del delegato. Le Assemblee Parziali avranno luogo: 1. Lunedì 20 Aprile 2015, (alle ore 14.00 in prima convocazione) ed occorrendo in SECONDA CONVOCAZIONE alle ore 15.00, a SAN MICHELE Frazione di ALESSANDRIA (AL) (uscita autostrada Alessandria Ovest), presso la Sala della Parrocchia per i consorziati delle Province di AL, AT, BI, NO, VB, VC; 2. Mercoledì 22 Aprile 2015, (alle ore 14.00 in prima convocazione) ed occorrendo in SECONDA CONVOCAZIONE alle ore 15.00, a FOSSANO (CN), presso il Salone “Brut e Bon”, area Foro Boario, per i consorziati della Provincia di Cuneo. 3. Venerdì 24 Aprile 2015, (alle ore 14.00 in prima convocazione) ed occorrendo in SECONDA CONVOCAZIONE alle ore 15.00, a CARMAGNOLA (TO) presso la Sala Comunale “Monviso”, Cascina Vigna, Via San Francesco di Sales n. 188, per i consorziati della Provincia di Torino; B) L’Assemblea Generale Ordinaria dei delegati eletti nelle Assemblee Parziali con il seguente punto all’Ordine del Giorno: 1) Approvazione Bilancio Consuntivo 2014, della Relazione del CdA e del Collegio Sindacale; 2) Approvazione del Bilancio Preventivo 2015 e della Relazione Previsionale 2015; 3) Approvazione del Regolamento Consortile; 4) Varie ed eventuali. L’Assemblea Generale Ordinaria è convocata in prima convocazione per il giorno Mercoledì 29 Aprile 2015 alle ore 9.00 presso la sede del Consorzio ed occorrendo in SECONDA CONVOCAZIONE GIOVEDI’ 30 APRILE 2015, alle ore 10.00, presso la sede del Consorzio in Corso Stati Uniti, 21 - Palazzo della Regione - Torino. Per ogni eventuale informazione in merito è possibile rivolgersi agli uffici del Consorzio, Tel. 011/432.60.84, Fax 011/432.60.85, e-mail info@cosmanpiemonte.it, PEC cosman@pec.cosmanpiemonte.it . Torino 17 marzo 2015 Protocollo n° 182 Il Presidente Chialva Roberto

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SCADENZE AZIENDALI 27 APRILE (essendo il 25 e 26 aprile festivo) ACQUISTI – CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI – mese di marzo Entro tale data scade il termine per i contribuenti mensili per la trasmissione in via telematica, all’Agenzia delle Dogane, dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di marzo.

15 MAGGIO 2015 IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di aprile, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè aprile.

ACQUISTI – CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI – 1 trimestre I soggetti che hanno realizzato nei quattro trimestri precedenti, rispetto a quello di riferimento, cessioni, acquisti di beni e prestazioni di servizi rese o ricevute di importo non superiore a 50.000 euro debbono trasmettere in via telematica gli elenchi delle operazioni effettuate nel 1 trimestre 2015. 30 APRILE 2015 IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta. IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta, il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente. 16 AGOSTO (essendo il 15 festivo) IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art. 21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di luglio, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè luglio.

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