Il Coltivatore Cuneese n. 8 anno 2015 by Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in Abb. Postale / D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) Art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

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UNA TESTATA VIA MAIL A SERVIZIO DEGLI IMPRENDITORI DI COLDIRETTI CUNEO Coldiretti Cuneo, su indicazione della dirigenza e della direzione provinciale, realizza una rubrica dal titolo News Coldiretti Cuneo, che è spedita settimanalmente via mail a dirigenti e soci ed è pubblicata sul sito www.cuneo.coldiretti.it. Si tratta di un moderno strumento di comunicazione che Coldiretti Cuneo mette a disposizione delle imprese associate per comunicare notizie di ordine tecnico senza aver la pretesa di esaurire l’argomento. In buona sostanza, si intende tenere aggiornate le imprese sulle ultime novità, in modo che gli interessati possano approfondire le notizie direttamente con gli Uffici di Zona dell’Organizzazione. Un modo per utilizzare gli strumenti informatici di cui oggi disponiamo sia a livello di impresa che di famiglia. Infatti, News Coldiretti Cuneo è trasmesso via mail ed è leggibile sia dal normalissimo pc che dal tablet oppure dallo smartphone. Con l’occasione, ricordiamo che quanti non hanno ancora lasciato il proprio indirizzo mail agli Uffici di Coldiretti, lo possono fare al più presto e verranno sicuramente inseriti. La mail può essere inviata anche all’indirizzo segreteria.cn@coldiretti.it.

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese Editore: Edizioni Agami s.r.l. via Flli. Ceirano, 13 - 12100 Cuneo Reg. Trib. CN 4985/9206/10200 info@agami.it Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino

Sommario

Direttore Amministrativo Enzo Pagliano Coordinamento di redazione Chiara Serra Grafica e impaginazione Mara Chiardola Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Pasqualino Cusano, Simona Daniele, Cesare Gallesio, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Giacomo Golinelli, Giulia Marinari, Lorenzo Martinengo, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Nadia Olivero, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Manuela Renaudo, Davide Roà. Redazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Stampa: Arti Grafiche Cuneo S.r.l. – agam.it Concessionaria esclusiva della pubblicità TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 - 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it “Il Coltivatore Cuneese” Registrazione del tribunale di Cuneo n.100 del 7/12/1955 - Reg. Cronol. n.3296 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00

EXPO 2015: occasione unica per il Made in Italy..................4-5 A Torino il Vitellone Day: per chiedere l’IGP all’Unione Europea...........................................................................................6-7 Compral latte, Inalpi e Ferrero: filiera virtuosa ............................. 8 Un decreto chiude l’era delle quote latte........................................... 9 Decreto latte: primi chiarimenti tecnici............................................10 Il Corsivo del Coltivatore...........................................................................12 Storie di vita..........................................................................................................13 Bovini: per i nati dal maggio 2015 non serve il passaporto ...........................................................................................................14 In crescita “Obiettivo Agricoltura” su Telecupole......................14 Incontri informativi di Uecoop...............................................................15 Premiata la cantina Terrenostre...............................................................15 Prestiti di conduzione: aperti 2 bandi regionali ...........16-18 La Posta del Coltivatore..................................................................................19 Danni da selvaggina: dalla regione 1,8 milioni di euro........19 L’accordo Coldiretti con Saclà promuove gli ortaggi di qualità ........................................................................................20 Assemblea generale della Produttori Moscato d’Asti ...........21 A Sommariva Perno, la festa del Piantè Magg............................21 Vino: e’ iniziata la semplificazione, ma ora va guidata ..................................................................................22-24 Apicoltura in allarme per l’arrivo del coleottero esotico................................................................................................25 Rifiuto o sottoprodotto: serve chiarezza..........................................25 Bandi 2015 della Camera Commercio di Cuneo.........................26 Frutticoltura sostenibile: dal Creso le indicazioni tecniche 2015............................................................................27 Corsualità biodinamica e biologica a Saluzzo....................28-29 Assicurazioni agevolate: prorogato il termine al 31/05......29

Agritata Open Day: vieni a conoscere le agritate cuneesi.....................................................................................................30 Ulteriori vantaggi per i soci mapi: nuovo accordo con l’ASL CN1.....................................................................................31 Corsi: fattorie didattiche e multifunzionalità in agricoltura .........................................................................................................32 Scegli con un click le eccellenze del territorio...........................32 Ballari alla guida di Agrimercato Cuneo e Fattoria Amica....................................................................................................33 Dalla Regione, i fondi ATO per il ripristino post-alluvioni ........................................................................................................34 Interventi urgenti in alveo: le casistiche più frequenti............................................................................................................35 Agricoltura in primo piano alla BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura...........................................................................................36 A Tarantasca, Sagra del coniglio e Festa di primavera .......37 A Chiusa Pesio si è festeggiato Sant’Isidoro..................................37 Campagna amica e Terramica protagoniste a “Quintessenza” .................................................................................................38 Lezione speciale per gli studenti dell’università .......................39 Giovani Impresa Saluzzo incontra la polizia stradale.................................................................................................40 Fitofarmaci: le nuove norme ....................................................................40 Limitazioni all’impiego di erbicidi che contengono terbutilazina.............................................................................41 Castagno: due pubblicazioni edite dal CRA...................................41 Terraviva ha festeggiato i 40 anni “con gusto”...........................42 I circoli dell’Acste: un universo da scoprire...................................43 Notizie dal Patronato Epaca.............................................................44-46 Scadenze Aziendali..........................................................................................47 Il Mercatino del Coltivatore.........................................................48-50

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EXPO 2015: OCCASIONE UNICA PER IL MADE IN ITALY EXPO 2015: OCCASIONE UNICA PER IL MADE IN ITALY Dal 1° maggio al 31 di ottobre, dalle 10 alle 23, sarà aperto Expo 2015. Undici ore al giorno (escluse le ore di apertura per i soli espositori) per 184 giorni. Alle 19 di ogni giorno, chiuderanno i padiglioni espositivi, ma rimarranno aperte le aree di ristoro, con la possibilità di accedere con uno speciale biglietto scontato a 5 euro. Fino al 30 aprile, i biglietti per Expo avevano il prezzo scontato del 20%. Dal 1° di maggio, saranno a tariffa piena, ma con tantissime agevolazioni per le famiglie o gli ingressi multipli. Il costo del biglietto sarà per tutta la durata dell’apertura a 39 euro, se open (valido qualsiasi giorno) oppure a 34 se a data fissa. IMPRESE DI CAMPAGNA AMICA COLDIRETTI CUNEO AD EXPO Il 27 e 28 maggio tocca alle imprese agricole cuneesi del circuito di Campagna Amica rappresentare i principali prodotti della provincia nell’ambito del padiglione nazionale. Sedici aziende sono state scelte per questa rappresentazione. Altre saranno presenti nella tornata di settembre. Per l’occasione è organizzata una trasferta della dirigenza cuneese all’insegna dello slogan “no farmers no party” ovvero “senza imprese agricole la festa non c’è”.

“FARMERS FOR YOU” LA PRIMA APP CHE DICE DOVE MANGIARE O DORMIRE DAGLI AGRICOLTORI Arriva la prima mappa sulle vie del gusto che i visitatori stranieri dell’Expo 2015 potranno seguire: infatti, in grande maggioranza, non si fermeranno solo a Milano come emerge dall’analisi sulle motivazioni prevalenti nella scelta del percorso. I prodotti tradizionali offerti dalle diverse regioni per l’Expo, la rete di ospitalità degli agriturismi sul territorio nazionale, i mercati e le fattorie aperte ai turisti, dove acquistare direttamente dagli agricoltori esclusivi souvenir, ma anche l’offerta di vini Docg/Doc e di specialità Dop/Igp riconosciuta dall’Unione Europea saranno al centro della prima “Mappa delle vie del gusto” realizzata esclusivamente per l’Expo 2015 che

è stata illustrata dal presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo con la presentazione di “Farmers for you” la prima App per indicare ai visitatori italiani e stranieri dove dormire, mangiare o acquistare prodotti di-

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rettamente dagli agricoltori in oltre 10mila punti di Campagna Amica in tutta Italia. L’ospitalità italiana per i turisti in arrivo per l’Expo si caratterizza per i primati conquistati daI Made in Italy agroalimentare con la maggiore varietà di prodotti tradizionali, il numero più elevato di certificazioni a livello comunitario, la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, ma la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma, senza dimenticare il fatto che l’agricoltura italiana è tra le più sostenibili dal punto di vista ambientale per la ridotta emissione di gas ad effetto serra. Risultati che hanno per-

L’EURO DEBOLE FA VOLARE IL MADE IN ITALY NEGLI USA, MENTRE CONTINUA L’EMBARGO DELLA RUSSIA, CHE FA CROLLARE L’EXPORT NEI PAESI DELL’EST. Mentre parte l’Expo, Coldiretti segnala l’aumento record delle esportazioni Made in Italy negli Stati Uniti dove, rispetto allo scorso anno, vi è stato un incremento del 44,1 per cento sotto la spinta del tasso di cambio euro/dollaro favorevole, mentre crollano del 24 per cento in Russia, anche a causa dell’embargo. Questi i dati Istat sul commercio estero nei paesi extra Ue a marzo 2015 che registrano un aumento record del 13,2 per cento. La maggiore competitività per il tasso di cambio favorevole è dunque una opportunità per sostenere la ripresa economica nell’attuale fase di stagnazione dei consumi interni. Un sostegno importante anche per il settore agroalimentare che realizza fuori dall’Unione Europea circa un terzo del valore delle esportazioni con gli Usa che sono il primo mercato di sbocco extra Ue. Per la prima volta l’export agroalimentare Made in Italy in Usa ha superato nel 2014 i 3 miliardi di euro e il vino è il prodotto italiano più apprezzato dagli americani per un valore di 1,1 miliardi di euro.

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messo all’Italia di conquistare la leadership mondiale nel turismo enogastronomico che è la principale leva che spinge a visitare il Belpaese.

EURIBOR SOTTO ZERO. L’ORA DI INVESTIRE? La gelata dei tassi di interesse applicati dalle banche, con l’Euribor al di sotto dello zero, ci fa sostenere che sia il momento di valutare la possibilità di investire. La scarsità degli impieghi che in questi anni hanno caratterizzato gli istituti bancari e la disponibilità di liquidità, porta gli istituti bancari ad essere più disponibili e meno cari di cinque anni fa. Rispondere alla domanda posta poc’anzi non è cosa facile ed ogni imprenditore avrà sicuramente gli elementi per compiere le dovute valutazioni. Persiste la crisi dei consumi, è ancora pesante la situazione della solvibilità di chi trasforma e vende i prodotti agricoli, è difficile il mercato nonostante i segnali di ripresa delle esportazioni. Infatti, a fronte del prodotto destinato all’export, si allenta la pressione dell’offerta sul mercato nazionale, con benefici per tutti. È scontato che i capitali erogati dalle banche per com-

prima

pletare o compiere ex novo investimenti debbono poi essere restituiti interamente. Il fatto di poter operare con interessi contenuti rappresenta comunque un dato positivo. Ma nel momento in cui il mercato azionario è rischiosissimo e gli investimenti finanziari tranquilli, sono poco appettibili, torna di grande attualità la terra come investimento – rifugio – sicuro, da parte di non agricoltori, che vedono nello strumento di lavoro degli agricoltori, un bene che mette a riparo i loro investimenti. Questo sta generando un aumento dei costi che ricadono negativamente sul settore.

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A TORINO IL VITELLONE DAY: PER CHIEDERE L’IGP ALL’UNIONE EUROPEA

lla presenza del Presidente nazionale Roberto Moncalvo e dell’intera Giunta Confederale, Coldiretti Piemonte ha organizzato a Torino il “Vitellone Day” per sostenere la tutela comunitaria della più importante razza bovina da carne italiana per consistenza numerica. “L’appuntamento dell’Expo - ha commentato Delia Revelli, presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte - deve essere l’occasione per concludere al più presto il percorso per ottenere il riconoscimento dell’ Indicazione Geografica Protetta per la carne di Vitellone Piemontese della coscia che è partito già nel 2009 quando, con il parere favorevole della Regione Piemonte, il Consorzio di Tutela e Valorizzazione della razza Pie-

montese ha presentato al Ministero delle Politiche Agricole la richiesta”. Non è solo quindi una necessità per difendere la vera “battuta al coltello”, ma anche per tutelare un patrimonio unico del Made in Italy dal punto di vista della biodiversità, dell’ambiente e dell’economia con la razza bovina piemontese che conta oltre 350 mila capi con 6 mila aziende impegnate nell’allevamento, sia tradizionale sia legato al pascolamento in alpeggio garantendo, così, il presidio delle montagne e dei territori svantaggiati. Annualmente sono impiegati oltre 15 mila addetti per un fatturato che, per il solo allevamento, vale oltre 500 milioni di Euro e per l’intera filiera, comprendente la logistica, il trasporto, la mangimistica, la macellazione ed il sezionamento, raggiunge il miliardo e 30 milioni di Euro. “Occorre superare i cavilli burocratici per dare la possibilità agli allevatori di Piemontese di beneficiare dell’effetto traino che l’Expo avrà sul Made in Italy alimentare”, ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel ricordare la storia centenaria dell’allevamento della Piemontese “la cui presenza è stata rilevata per

“VITELLONE DAY”

Per una battuta al coltello con l’Indicazione Geografica Protetta

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la prima volta nel 1886 nel comune di Guarene, in provincia di Cuneo”. Si tratta di un comparto determinante per la realtà regionale: con il riconoscimento la carne di Vitellone Piemontese della coscia, dal cui latte già si producono i formaggi D.O.P. Raschera e Castelmagno, potrà diventare l’ospite d’onore al salone espositivo internazionale a Milano. A sostegno dell’ini-

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ziativa è stato realizzato un mercato speciale di Campagna Amica con tanti prodotti che hanno dato colore e profumo alla piazza dove la degustazione della Piemontese è stata allietata dalle note provenienti dal vicino conservatorio. Un tripudio di profumi e colori grazie all’esposizione di diversi prodotti che rappresentano le eccellenze del Piemonte, della Valle d’Aosta e della Liguria.

DOCUMENTO A SOSTEGNO DEL RICONOSCIMENTO PER LA CARNE “IGP VITELLONE PIEMONTESE DELLA COSCIA” In data 2 aprile 2009, il Consorzio di Tutela e Valorizzazione della razza Piemontese, ha presentato al Ministero istanza di riconoscimento per la carne ”IGP Vitellone Piemontese della Coscia”. Anni d’intenso lavoro e sinergie con i funzionari della Regione Piemonte e del Ministero si sono conclusi il 26 settembre 2013, nel comune di Carrù, con la riunione di pubblica audizione. La domanda di registrazione è stata successivamente sottoposta alla verifica ufficiale della Comunità Europea dove, purtroppo, è stata rilevata una “incongruenza burocratica” riferita al termine “vitellone”. Questa dicitura è diffusa tra il consumatore italiano come caratterizzante porzioni di carne provenienti da capi di età superiore ai 12 mesi. Il regolamento UE n. 1308/2013 prevede invece che la dicitura “vitellone” sia riservata a capi di età compresa tra gli 8 e i 12 mesi. La dicitura “vitellone” è da sempre utilizzata nella cultura italiana e gli stessi uffici di Bruxelles hanno approvato nei mesi scorsi il Sistema di Qualità Nazionale del Vitellone ai cereali, dove l’età del capo è compresa tra i 12 e 24 mesi. Oltre a ciò, vi è stata anche la positiva pubblicazione, in data 13 aprile u.s., della Circolare applicativa del DM 16.01.2015 relativa all’etichettatura delle carni bovine, nella quale si fa esplicito riferimento al vitellone quale capo di età pari o superiore a 12 mesi, ma inferiore a 24 mesi. Ad ulteriore sostegno della proposta, concorrono i primi riscontri storici sull’allevamento della razza bovina Piemontese e della sua carne, risalenti alla fine del 1800. Il tipo morfologico “della coscia”, nell’ambito della razza piemontese, è comparso più di un secolo fa nella zona di Alba, in provincia di Cuneo. La sua presenza è stata rilevata la prima volta nel 1886, nel comune di Guarene. Questo bovino era caratterizzato da un notevole sviluppo delle fasce muscolari della groppa e della coscia, come dimostra l’origine del nome: vitellone “della coscia”, da cui viene ricavata la pregiata carne. In considerazione di quanto sopra, si ritiene necessario l’intervento diretto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina, al fine di superare l’attuale stallo, attraverso la realizzazione di un incontro tra i proponenti l’istanza, i rappresentanti della l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ed il dipartimento competente del MIPAAF con i servizi della Commissione europea.

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COMPRAL LATTE, INALPI E FERRERO: FILIERA VIRTUOSA

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n vero esempio di filiera quello costituito da Compral Latte – Inalpi e Ferrero in grado di salvaguardare la redditività delle aziende piemontesi e, nel contempo, di soddisfare le esigenze di trasparenza e tracciabilità dell’acquirente finale”, ha affermato il Presidente nazionale Roberto Moncalvo che, con l’intera Giunta confederale ha fatto visita all’impianto di polverizzazione Inalpi di Moretta, in provincia di Cuneo. Dalla collaborazione tra Coldiretti e l’Associazione Regionale Allevatori (ARAP) è nata, a fine 2009, la cooperativa Compral Latte che gestisce il conferimento del latte dei soci provenienti da tutto il Piemonte destinato, poi, alla polverizzazione presso Inalpi. Il latte polverizzato viene, infine, fornito alla Ferrero, terzo attore del progetto, che, volendo anch’essa dare un forte segnale al territorio, lo utilizza per la preparazione dei suoi prodotti dolciari, sostenendo così la produzione lattiera del-

Delia Revelli

Enzo Pagliano

la nostra regione. La cooperativa oggi annovera 300 soci e riceve al giorno 3.500 quintali di latte per un valore di produzione annuo pari a 60 milioni di Euro. “Cifre importanti, dunque, quelle generate da questo accordo economico di filiera che ha portato importanti benefici a tutto il settore lattiero caseario piemontese”, ha commentato Delia Revelli presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte. “In questo modo - ha evi-

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denziato Enzo Pagliano, direttore Coldiretti Cuneo viene anche valorizzato il rapporto fra i componenti della filiera stessa, in una prospettiva di sviluppo e di programmazione. Tale progetto è un esempio virtuoso, quindi, che, oltre a garantire la tracciabilità, la trasparenza e l’elevata qualità del prodotto, merita di essere presentato ad Expo, come fiore all’occhiello del modello agricolo Made in Piemonte”.

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UN DECRETO CHIUDE L’ERA DELLE QUOTE LATTE

seguito della manifestazione Un giorno da allevatore, dello scorso febbraio, si stanno ottenendo importanti risultati con il decreto agricoltura approvato dal Governo, tra cui assicurare una maggiore trasparenza nella filiera con l’obbligo di contratti scritti, della durata di 12 mesi, in cui si vincolano gli acquirenti di latte crudo a corrispondere un prezzo che non vada sotto ai costi di produzione dell’allevatore. “Questo decreto approvato dal Governo è un buon passo avanti - ha commentato Delia Revelli presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte. Viene ampliata la possibilità di compensazione per l’ultima campagna, consentendo a chi ha superato le quote fino al 12 per cento di compensare fino al 6 per cento. La rateizzazione delle multe dell’ultimo anno di

quote latte rappresenta un vantaggio anche per il Piemonte che ha superato di circa il 3% il livello massimo di produzione. Rimaniamo in attesa delle circolari applicative da parte del Mipaaf e dei calcoli definitivi da parte di Agea sulla produzione lattiero casearia della campagna 2014/2015”. Il settore lattiero caseario cuneese ha numeri importanti: in Piemonte sono presenti circa 2.000 gli allevamenti di bovini da latte: la provincia di Cuneo rappresenta da sola il 52% della produzione ed è perciò la prima a livello regionale, seguita da Torino con il 32%. La Provincia Granda conta, infatti, 1000 aziende, oltre 4 mila addetti e produce 520 mila tonnellate di latte. “L’intervento di Coldiretti – ha precisato il direttore di Cuneo, Enzo Pagliano - ha

portato l’Antitrust ad inasprire le sanzioni verso le pratiche sleali di mercato e le violazioni delle prescrizioni dell’art. 62 con multe che vengono elevate da 3 mila fino a 50 mila euro”, in linea con quanto avviene in Europa.

Bilancio positivo alla Piemonte latte Lo scorso 30 aprile i soci di Piemonte Latte si sono riuniti in assemblea. Piemonte Latte ha fatto registrare numeri crescenti in termini di fatturato giunto nel 2014 a 38,5 milioni di euro (in crescita del 20% sul 2013) ed in termini di volume di latte commercializzato pari a 90.000.000 di litri. L’acconto medio lordo, con qualità ha fruttato un valore superiore ai 41 cent/lt con picchi nel corso dell’anno, in alcuni casi, superiori ai 45 cent/lt. Altro aspetto da non sottovalutare, i termini di erogazione dell’acconto, normalmente liquidato a 20 giorni fine mese.“Piemonte Latte, con i suoi 210 Soci, rappresenta circa il 10% del latte prodotto in Piemonte – precisa il presidente Roberto Morello – ha una raccolta distribuita su 5 provincie della nostra regione, in ordine di importanza Cuneo, Torino, Vercelli, Alessandria ed Asti. Venendo ai dati di bilancio, nel corso dell’assemblea è stato deliberato all’unanimità un piccolo conguaglio sui conferimenti 2014, per un importo pari a 160.000 €, frutto di una oculata gestione”.

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DECRETO LATTE: PRIMI CHIARIMENTI TECNICI

a Confederazione Nazionale Coldiretti ha fornito, attraverso l’Area Azione Economica, gli aspetti più rilevanti del Decreto latte, con una prima sintesi: 1. rateizzazione nuove multe in tre rate, la prima verrà trattenuta da Agea, mentre la seconda e la terza verranno restituite al produttore che però dovrà prestare garanzia fideiussoria. Non è prevista la rateizzazione per importi inferiori ai 5.000 euro 2. introduzione di una nuova categoria di priorità nella restituzione. A favore di quei produttori che hanno prodotto più del 6% della propria quota ma entro il 12% fino alla concorrenza del 6% della loro produzione. A tal riguardo dobbiamo considerare che la produzione italia-

na di latte sta viaggiando ad un ritmo superiore al 2,5 % rispetto alla scorsa campagna, solo a fine mese avremo il dato ufficiale e si saprà con certezza l’effetto di questa nuova norma. 3. i contratti del latte dovranno essere formulati per iscritto e avere una durata non inferiore ai 12 mesi (salvo rinuncia scritta dell’allevatore). I costi medi di produzione saranno elaborati da Ismea per territorio e tipologia di latte. 4. Le segnalazioni di comportamenti non consoni alla legge 27 del 2012 art. 62 e relative norme attuative, saranno svolte da ICQRF oltreché dagli interessati. Previste inoltre delle maggiorazioni alle multe pre mancato rispetto delle norme dell’art. 62 di cui sopra.

5. istituzione di una sola Organizzazione Interprofessionale e altre norme di funzionamento della OI del latte. Il decreto prevede anche un altro articolo sui danni da eventi atmosferici e da organismi nocivi. Commenta Giorgio Apostoli, Capo Servizio Zootecnia Area Azione Economica di Coldiretti: “La parte più importante è quella relativa alla definizione di chi esegue il calcolo dei costi medi per la produzione del latte, poiché era un tassello mancante che ci impediva di avere un preciso riferimento al combinato della norma di attuazione dell’art. 62 laddove si parlava di prezzi non palesemente inferiori ai costi di produzione. Importante è anche il riferimento all’Istituto ICQRF che dovrà vigilare sui prezzi stessi del latte”.

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ov’è il mio formaggio? La preziosa tometta, accudita da una settimana, perché maturasse un po’ di più e si presentasse nella sua cremosa, vagamente puzzolente, piacevolezza, è finita in pattumiera. Il tutto è accaduto ieri e ancora non ho digerito l’affronto. Immaginavo un delizioso spuntino con pane casereccio ed una porzioncina del companatico tenuto d’occhio per giorni, lasciato appositamente fuori frigo e mascherato tra altri prodotti perché nessuno se ne appropriasse e sono stato tradito. Ai miei interrogativi, una volta appurata la “scomparsa”, è stato risposto in modo drastico: “Era scaduta”. Ma come, proprio quando aveva raggiunto il massimo della performance ed aveva definitivamente scordato la sua asetticità da bassa temperatura? Non c’è stato scampo. La data riportata sulla confezione era chiara e la soppressione cruenta annunciata. L’episodio ha accentuato la mia avversione per la normati-

va che, anche se attenuata con il termine “preferibilmente”, annuncia la fine di tutti i generi alimentari dopo un certo periodo stabilito non si sa come. Scadono le marmellate e i dolci, le insalate in busta, il latte, i panettoni, la pasta, il riso e le salse. Scadono prodotti che hanno tutto da guadagnare dalla stagionatura, come il cioccolato fondente in tavoletta, oppure che non si alterano, come il miele o, addirittura, acquisiscono la patina preziosa della “maturazione”, come il formaggio, escluso quello confezionato appositamente per essere consumato fresco. Sono consapevole che un alimento può alterarsi, diventare nocivo o perdere buona parte delle sue caratteristiche organolettiche con il trascorrere del tempo, ma non sopporto la generalizzazione e condanno l’ansia da scadenza. Ai supermercati e nei negozi il controllo delle date è una delle attività prevalenti. Ogni giorno è di scena la rincorsa alla scrit-

ta incisa sotto, sopra o di fianco alle diverse confezioni. Il piano di vendita ne è condizionato. Quando si avvicina il giorno fatidico, spesso si avvia l’operazione promozionale, per la collocazione in tutta fretta, a prezzo stracciato. L’importante è far fuori la merce, almeno qualche giorno prima che sia decretato il suo funerale. Gli italiani sono famosi nel mondo per la loro parossistica passione per le scadenze. Nulla da eccepire, a parte la sensazione che, ogni giorno, vada in scena una gigantesca operazione di spreco, spesso non giustificata

da motivazioni scientifiche adeguate. Chi me lo spiega come un prodotto, perfettamente in regola alle 24, diventi improvvisamente pericoloso e vada buttato alle 24 e un minuto, grazie all’odiata scritta impressa sulla confezione? E se mi andasse di consumarlo perché ho deciso di guardare “preferibilmente” alla sostanza anziché alla forma e di fidarmi delle mie papille più che delle imposizioni dall’alto? Adesso basta. Ho sputato l’osso e sto zitto. La sfuriata è finita. Anche in questo caso, “il tempo è scaduto”!!! Bastian Contrari

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iovanni Silvestro di Vottignasco ha visto il mondo dal cielo lanciandosi con il paracadute tante volte: “Sono nato il 30 settembre 1944 nella casa dove vivo, mio padre scherzava e diceva che quando ero nato avevo tolto la fame ai miei fratelli! Io ero il quinto figlio, allora c’era la “lunaria” e arrivava il vigile per controllare la trebbiatura … Una parte del grano andava all’ammasso per il governo, mio padre ha fatto presente che io sarei nato a settembre e due quintali di grano rimasero così a casa!”. MILLE LANCI I suoi genitori? “Lavoravano la terra. Io ho fatto la sesta elementare a Vottignasco, poi ho frequentato il primo biennio della Scuola agraria di Cussanio”. Da bambino la povertà l’ha conosciuta? “La povertà sì, la fame per fortuna no. La carne la mangiavamo solo ogni tanto, a pranzo sempre la minestra, di venerdì sempre il merluzzo, a cena tanta polenta con il latte! Il pane lo facevamo noi”. Dove ha fatto il militare? “Nel 1965 a Pisa, nei paracadutisti”. Quanti lanci ha fatto? “Circa un migliaio”. Che si prova lanciandosi con il paracadute? “Grandissime emozioni, impossibili da descrivere! Ti senti libero nell’aria, voli come se fossi un uccello … Ho sempre ritagliato degli spazi nel lavoro aziendale per questa mia grande passione”. E sua moglie? “Non mi ha contrastato, anche se qualche volta brontolava un po’”. E i vostri figli? “Sono venuti più volte, sono saliti anche sull’aereo da dove mi lanciavo, ma non hanno mai espresso il desiderio di provare il paracadute. Né io l’ho mai proposto a loro, il paracadutismo è uno sport che devi sentirti di fare: se non ci sono queste con-

D I

V I TA

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GIOVANNI SILVESTRO, L’ALLEVATORE INNAMORATO DEL PARACADUTE

Giovanni Silvestro: 70 anni, ma non li dimostra

dizioni, rischi di farti davvero del male!”. Lei non ha mai avuto paura? “No, mai. Però sono sempre stato consapevole dei rischi e ho sempre controllato tutte le attrezzature con grandissima attenzione: il minimo sbaglio può essere fatale”. Quanti paracaduti si usano nel volo? “Due. C’è il dorsale e poi c’è quello di emergenza”. IL VOLO DALLA MONGOLFIERA Le è successo che il paracadute non si è aperto? “No, mai. Però in due occasioni ci sono stati dei problemi, una volta si è aperto a metà e ho rischiato di fracassarmi al suolo. Sono stato freddo, mi sono liberato del paracadute principale e ho usato quello di emergenza. Decisione da prendere in pochi secondi!”. A che velocità si scende dal cielo? “In caduta stabile, a 180 -190 km all’ora. Bisogna saper frenare, io ho imparato da alcuni istruttori del Club di paracadutismo le tecniche necessarie e a mia volta sono stato istruttore

anch’io”. Un lancio particolare? “Quello che ho fatto da 3.000 metri , dalla mongolfiera azionata da Giovanni Aimo. Staccandomi dalla mongolfiera, si è creato un contraccolpo e la mongolfiera, liberatasi improvvisamente di un peso di un centinaio di chilogrammi, è schizzata all’insù. Aimo mi ha detto che ha avuto attimi di paura, io sono poi atterrato tranquillamente a Maddalene”. L’ultimo lancio? “E’ stato 25 anni fa e da allora non ho più toccato il borsone”. I PROBLEMI DI OGGI Quando ha conosciuto sua moglie? “Mirella Fassi è di Monsola, è nata la simpatia, non ho faticato a conquistarla. Ci siamo sposati dopo 3 anni. Ci piace molto fare i nonni di 4 nipoti! I tre figli si vogliono bene, sono molto legati e si confrontano sempre, siamo una famiglia unita e non ci sono gelosie”. Che valori avete cercato di trasmettere? “L’onestà, il rispetto, la serietà”. Che lavori ha fatto? “Sempre l’allevatore, prima coi

i bovini e poi con i maiali. Oggi dò una mano a mio figlio Emanuele, abbiamo 2.000 maiali. Mi alzo alle 6.30 e traffico tutto il giorno, mi piace lavorare”. Oggi è difficile stare sul mercato? “Molto difficile! I costi sono crescenti, la burocrazia uccide e si deve correre sempre, c’è il rischio di non prendere tutti i soldi. Bisogna essere sempre aggiornati”. Nella sua vita, come è cambiato il mondo dei campi? “Tantissimo! Agli inizi facevamo tutto a mano, poi le moderne tecnologie hanno permesso di risparmiare grandi fatiche”. Il mondo di oggi? “Troppo stress. La tv ha rovinato molto i rapporti. In Italia, c’è troppa gente che “mangia” … Era meglio il mondo in cui siamo cresciuti, c’erano sicuramente più valori”. DUE MOMENTI BELLI Le piace vivere a Vottignasco? “Sì. Se cambiassi vorrei andare a vivere in Argentina, dove sono stato e mi ha colpito: ma a 70 anni è improponibile. Che emozione sentire parlare il piemontese a migliaia di chilometri!”. Un bilancio della sua vita? “Sono soddisfatto. Non penso quasi mai alla morte, ma so che arriverà. Dopo non so che succederà, io sono credente, ma poco praticante”. Due momenti belli della sua vita? “Padre Marcello: raccoglieva i ragazzi di strada a Manaus e andava in carcere …. “Celebro la Messa quando posso, prima devo sfamare 300 bambini con un piatto di riso” mi diceva: e noi abbiamo sempre cercato di aiutarlo, mandando giù container in Brasile”. E poi? “Quando si è sposata una ragazza di Vottignasco che lavorava in un centro di disabili di Borgo, ci siamo lanciati in 5 con il paracadute per loro. Esperienza indimenticabile nel vedere questi ragazzi felici!”.

RITRATTI

S TO R I E

14 ATTUALITÁ

BOVINI: PER I NATI DAL MAGGIO 2015 NON SERVE IL PASSAPORTO Il passaporto non è più obbligatorio per i capi nati dopo il 1° maggio 2015, se movimentati entro i confini nazionali. Lo prevede una recente circolare del Ministero della Salute

Nei giorni scorsi il Ministero della Salute ha diffuso una specifica circolare che prevede l’abolizione dell’obbligo del passaporto cartaceo relativamente agli animali della specie bovina e bufalina, nati dopo la data del 1° maggio 2015, se movimentati entro i confini nazionali. Il sistema anagrafico della BDN, messo a punto dal Ministero della Salute e riconosciuto pienamente operativo dall’Unione Europea, ha consentito di eliminare, ai sensi della normativa europea, l’obbligo di rilascio del passaporto cartaceo. Infatti nella circolare il Ministero ha precisato che “tutte le informazioni contenute nel

SI RICORDA INFINE A TUTTI GLI ALLEVATORI LA PUNTUALE E PRECISA REGISTRAZIONE SUL PROPRIO REGISTRO AZIENDALE (CARTACEO) DI TUTTE LE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA NASCITA, MORTE E MOVIMENTAZIONI DEI CAPI passaporto sono già registrate nella Banca Dati Nazionale delle anagrafiche zootecniche e, relativamente alle movimentazioni nel documento “dichiarazione di provenienza e di destinazione degli animali (Modello 4)”, e tenuto conto di quanto già previsto dalla legislazione comunitaria e nazionale vigente, la scrivente (il Ministero) ritiene possibile procedere alla eliminazione dell’obbligo di rilascio del passaporto per gli animali della specie bovina/bufalina, nati a partire dal1° maggio 2015, che nascono e si movimentano sul territorio nazionale”. Per cui dal 1° maggio 2015 non sarà più obbligatorio, da parte dei Servizi veterinari delle ASL di competenza, rilasciare il passaporto, per bovini e bufalini, utilizzato per certificare

la corretta iscrizione degli animali alla Banca Dati Nazionale delle anagrafi zootecniche e per garantire le relative informazioni, quali i dati dell’allevamento di nascita, i passaggi di proprietà e gli spostamenti. Si tratta perciò di una prima importante semplificazione, ma che non va ad incidere in alcun modo sulla tracciabilità, anzi la migliora. E’ bene inoltre precisare alcuni importanti aspetti: • che a fronte dell’eliminazione del rilascio del passaporto, per l’allevatore rimangono invariati tutti gli obblighi vigenti relativi alla comunicazione di nascita/morte/movimentazioni (comprese le movimentazioni per macellazione) al fine della registrazione in BDN delle relative informazioni; • per la movimentazioni dei capi rimane sempre l’obbligo del Modello 4. Per quanto riguarda invece gli animali nati prima del 1° maggio e per gli animali destinati a scambi intracomunitari o esportati verso paesi terzi, rimangono invariati tutti gli obblighi attuali.

In crescita “Obiettivo Agricoltura” su Telecupole In onda ogni domenica alle 12.10 e 19.30 ora anche Anteprima Obiettivo Agricoltura ogni sabato alle 20.50

Da alcune settimane la nota trasmissione “Obiettivo Agricoltura” in onda su Telecupole ogni domenica alle 12,10 ed in replica alle 19,30, si è arricchita di un nuovo appuntamento: tutti i sabato sera alle 20,50 Telecupole mette in onda “Anteprima Obiettivo Agricoltura”. Dodici minuti nei quali si preannunciano gli argomenti della domenica, ma soprattutto negli studi dell’emittente piemontese il giornalista responsabile della comunicazione di Coldiretti Cuneo, Michelangelo Pellegrino, approfondisce con un ospite le notizie della settimana andando a individuare personaggi che hanno responsabilità di ordine organizzativo, sindacale, politico ed istituzionale nell’agroalimentare. Nella foto Michelangelo Pellegrino con a destra il Prefetto di Cuneo ed a sinistra Giacomo Tiraboschi, ideatore e produttore di Melaverde di Mediaset-Canale 5.

INCONTRI INFORMATIVI DI UECOOP

ECOOP Piemonte organizza incontri di informazione rivolti alle Cooperative associate per interpretare il mondo che cambia ed avere a disposizione un’ampia panoramica sulla normativa vigente, dopo il primo, dello scorso 7 maggio, su “Jobs Act e dintorni: certezze e prospettive”, giovedì 14 maggio presso la sede di UECOOP a Torino in

Via Pio VII, 97, Andrea Piccaluga, referente di Uecoop Alessandria, e Andrea Castello, Digital Champion della Città di Guarene, parleranno de: “Il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione – MEPA”. Argomenti centrali: la Fatturazione Elettronica, il Portale degli Acquisti della Pubblica Amministrazione (www. acquistinretepa.it) e la società

di committenza regionale SCR (www.scr.piemonte.it). L’incontro inizierà alle ore 16,30 e terminerà alle ore 19,00. Per ragioni organizzative è necessario iscriversi al seguente link: https://uecoop-mepa. eventbrite.it. Per ulteriori informazioni, contattare: Vittorio Marabotto, referente Regionale UECoop Piemonte –piemonte@ uecoop.org - 3666859648

Premiata la Cantina Terrenostre

EVISORI E E R PR O

TT ORI

ASS

Al Concorso Nazionale dei Vini Docg, Doc, Igt 2015, giunto alla 54a edizione, la Cantina Terrenostre di Cossano Belbo è stata premiata con la medaglia d’oro per 5 vini: Moscato d’Asti docg Spatuss, annata 2014; Moscato d’Asti docg Grandius, annata 2014, Barbera d’Alba doc Ajé Annata 2012, Dolcetto d’Alba doc Vitevecchia Annata 2014, Nebbiolo d’Alba doc, Annata 2008. Inoltre ha conseguito anche l’Oscar d’Argento 2015, in quanto azienda con un alto numero di vini premiati.

ATTUALITÁ

PRESTITI DI CONDUZIONE: APERTI 2 BANDI REGIONALI

a Regione Piemonte ha emanato i 2 bandi relativi alle agevolazioni sui prestiti di conduzione rivolti alle Cooperative Agricole. Il primo bando (A) è rivolto alle Cooperative Agricole ed altre forme associate composte da almeno 5 imprenditori agricoli (DD n. 240 del 22 aprile 2015 ancora in attesa di pubblicazione sul BURP). Il secondo bando (B) è rivolto agli imprenditori agricoli singoli ed altre forme associate composte da meno di 5 imprenditori agricoli (DD n. 234 del 20 aprile 2015 pubblicata sul BURP di oggi), quindi per le Cooperative Agricole composte da 3 o 4 soci. A) Prestito di conduzione per cooperative agricole (indipendentemente dal numero di imprenditori agricoli associati) ed altre forme associate composte da almeno 5 im-

prenditori agricoli. Apertura bando: Il bando è già aperto, pur non essendo ancora pubblicata la Determinazione sul Bollettino ufficiale; scadenza bando: le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre2015; Beneficiari: piccole e medie imprese (PMI) condotte da Cooperative Agricole e da altre forme associate composte da almeno 5 imprenditori, iscritte al registro delle imprese, dotati di fascicolo aziendale, in regola con i versamenti contributivi, in regola con la normativa quote latte ecc. e che non rientrino nella categoria delle imprese in difficoltà. L’aiuto è concedibile a soggetti che abbiano beneficiato di prestiti agevolati di conduzione nell’arco del triennio precedente (2012-2014), nel limite della

media aritmetica delle operazioni di prestito considerate o, se maggiore, dell’importo ammesso a finanziamento nell’anno precedente. Per questi beneficiari, la Regione ha reso immediatamente disponibili complessivamente 350.000 euro a copertura dell’agevolazione. Da quest’anno, la Regione Piemonte permette l’accesso a nuovi beneficiari, che non avessero ancora beneficiato di prestiti agevolati di conduzione negli anni precedenti, nella misura complessiva di 50.000 euro resi immediatamente disponibili. Risorse disponibili: Oltre ai 400.000 euro subito disponibili, la Regione ha comunicato che intende stanziare, tra i mesi di settembre ed ottobre 2015, altri 300.000 euro di cui 255.000 euro per i rinnovi delle operazioni in essere e 45.000 euro per le

ATTUALITÁ

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nuove iniziative. Anche di questi eventuali ulteriori stanziamenti sarà data opportuna comunicazione. Agevolazione: Agevolazione dell’1% sugli interessi per imprese ubicate in pianura o collina; Agevolazione dell’1,5% per imprese ubicate in zona montana. Nel caso il prestito sia garantito per almeno il 50% da un confidi, il contributo viene aumentato di 0,30 punti percentuali. Predisposizione domanda e determinazione spesa ammissibile: La domanda dovrà essere predisposta utilizzando gli appositi modelli reperibili sul sito

della Regione Piemonte e trasmessa alla Direzione agricoltura della Regione Piemonte, all’istituto di credito e, se previsto, al Confidi. Tra la documentazione richiesta dalla Regione vi è anche la delibera dell’organo competente con la quale si è assunta la decisione di chiedere l’agevolazione. La presentazione della domanda potrà avvenire non prima di 120 giorni dalla data di scadenza naturale del precedente prestito di conduzione. La determinazione della spesa ammissibile tiene conto dei costi di gestione sostenuti per l’attività della cooperativa, tratti

dalle voci del conto economico dell’ultimo bilancio di esercizio approvato, che non siano già state oggetto di altre agevolazioni. Erogazione prestito: L’erogazione del prestito non potrà avvenire prima della naturale scadenza di un eventuale prestito di conduzione agevolato preesistente. De Minimis: Si ricorda che l’agevolazione è in regime “de minimis”. Priorità: Si terrà conto dell’ordine cronologico di invio delle domande e, in caso di risorse non sufficienti, verrà data prio-

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rità alle domande di rinnovo. B) prestito di conduzione per imprenditori agricoli singoli ed altre forme associate composte da meno di 5 imprenditori agricoli Apertura bando: il bando è aperto dal 23 aprile 2015, data di pubblicazione sul BURP. Scadenza bando Le domande potranno essere presentate fino al 29 maggio 2015. Beneficiari: Imprenditori agricoli singoli od associati (meno di 5 imprenditori), IAP, iscritti al registro delle imprese con P.IVA agricola, dotati di fascicolo aziendale, in regola con i versamenti contributivi, in regola con la normativa quote latte ecc.

(vedasi bando) e che non rientrino nella categoria delle imprese in difficoltà. Risorse disponibili: La Regione ha stanziato 330.000 euro a copertura dell’agevolazione. Agevolazione: Agevolazione dell’1% sugli interessi per imprese ubicate in pianura o collina; agevolazione dell’1,5% per imprese ubicate in zona montana. Nel caso il prestito sia garantito per almeno il 50% da un confidi, il contributo viene aumentato di 0,30 punti percentuali. Predisposizione domanda e determinazione spesa ammissibile: La domanda dovrà essere predisposta utilizzando gli appositi servizi on-line del sistema informativo agricolo piemontese. Copia della domanda stampata dalla procedura dovrà essere firmata dal beneficiario e dovrà essere trasmessa tramite PEC, entro 7 giorni lavorativi dall’inoltro telematico alla Provincia di Cuneo. L’originale della domanda cartacea dovrà essere conservata presso il detentore del fascicolo aziendale. Sarà cura del richiedente comunicare all’i-

stituto di credito e, se ritiene, al confidi l’avvenuta presentazione della domanda. La determinazione della spesa ammissibile a prestito di conduzione è determinata sulla base dei parametri indicati dal bando, moltiplicati per la consistenza desunta dal fascicolo aziendale. L’importo minimo è di 5.000 euro, quello massimo di 80.000 euro. Erogazione prestito: L’erogazione del prestito non potrà avvenire prima della naturale scadenza di un eventuale prestito di conduzione agevolato preesistente. De Minimis: Si ricorda che l’agevolazione è in regime “de minimis” e pertanto nell’arco dei 3 esercizi finanziari il totale dei contributi “de minimis” percepiti dall’azienda non potrà superare i 15.000,00 euro. Priorità: Si terrà conto dell’ordine cronologico di invio delle domande e, in caso di risorse non sufficienti, verrà data priorità alle domande di rinnovo. Per ulteriori informazioni, potete rivolgervi agli Uffici Zona Coldiretti

LA POSTA DEL COLTIVATORE GITA SCOLASTICA? SÌ GRAZIE! Volevo avere spazio nel vostro giornale per rispondere all’articolo uscito sul numero 7 del 16-30 Aprile 2015 da Bastian Contrari. Sono mamma di quattro ragazzi in età scolastica e titolare di un azienda agricola, il lavoro in campagna si sa com’è, non ci sono orari, non ci sono giorni festivi e sopratutto non ci sono ferie. I miei ragazzi possono solo es-

sere grati alla scuola perché ha permesso loro di fare gite meravigliose ed istruttive in ogni parte del paese e in qualche occasione anche all’estero. Non avendo noi genitori la possibilità di lasciare le nostre aziende per vari motivi, chi è agricoltore lo sa. ben vengano le gite e le iniziative sportive che la scuola propone. I ragazzi negli anni sono molto cambiati e le responsabilità dei genitori da parte dei profes-

sori che li accompagnano nelle iniziative scolastiche sono raddoppiate , ma ogni volta che i miei figli tornavano a casa sempre mi dicevano “che bella, mi è piaciuta questa gita” . Volevo ringraziare e sperare che quello che è successo a Cuneo non accada più e che i giovani imparino ad apprezzare quello che i genitori e la scuola offre loro anche a costo di tanti sacrifici. Claudia Armando

Danni da selvaggina: dalla regione 1,8 milioni di euro E’ di 1,86 milioni di euro la somma che sta per arrivare nelle casse di Arpea e che sarà girata ad Atc, Ca e Province per pagare i danni alle colture e alle strutture agricole causati dalla fauna selvatica nel 2014. Serviranno anche a risarcire i danneggiati nell’anno scorso dai cinghiali e caprioli. “E’ una buona notizia, il frutto di un grande sforzo che abbiamo fatto, ancora più grande in queste condizioni di bilancio”, commenta l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero. “Siamo ottimisti anche per il rimborso degli anni precedenti. Stiamo lavorando a una soluzione che speriamo tra breve di poter annunciare”. “Restiamo sempre della nostra idea – dice Enzo Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo – i danni dovrebbero essere prevenuti ed evitati. Le nostre imprese non coltivano per farsi indennizzare. Visto però che i danni ci sono ed anche ingenti, diamo atto alla Regione di aver compiuto uno sforzo in questa direzione. Ci auguriamo che gli ATC ed i CA gestiscano al meglio queste preziose risorse”.

ATTUALITÁ

20 ATTUALITÁ

L’ACCORDO COLDIRETTI CON SACLÀ PROMUOVE GLI ORTAGGI DI QUALITÀ I numeri parlano da soli: 900 tonnellate di ortaggi semilavorati che gli agricoltori di Cuneo e delle province di Asti, Alessandria e Torino conferiranno all’importante azienda conserviera astigiana.

E’

stato sottoscritto lo scorso 24 aprile, il nuovo accordo di filiera per le produzioni orticole piemontesi, promosso da Coldiretti e la F.lli Saclà Spa. Anche quest’anno gli orticoltori associati a Coldiretti conferiranno alla prestigiosa industria conserviera astigiana almeno 9 mila quintali di ortaggi prodotti in Piemonte. L’accordo di fornitura, siglato con la sottoscrizione del contratto fra la F.lli Saclà e la cooperativa Orto Piemonte, è stato raggiunto in tempi brevi e con un’intesa ormai consolidata da un rapporto giunto al quarto anno consecutivo. “Non possiamo che essere soddisfatti – ha commentato il presidente Coldiretti Cuneo Delia Revelli – per questa ulteriore conferma da parte della F.lli Saclà. I numeri dell’intesa sono considerevoli e si è a regime rispetto agli impegni dell’accordo definito su base quinquennale. Sono praticamente invariate le referenze e alcuni prezzi sono stati ritoccati verso l’alto, nonostante il momento congiunturale sicuramente difficoltoso per tutti”. Le forniture alla Saclà degli orticoltori Coldiretti prevedono carote, cavolfiori, cipolle rosse e bionde, peperoni, rape, scalogno e sedani bianchi e verdi. Grazie alla capillare assisten-

za tecnica Coldiretti erogata alle imprese associate, che fornisce le massime garanzie qualitative dei prodotti, nei centri di lavorazione, presso la cooperativa agricola “Orto Piemonte”, saranno raccolti e semilavorati gli ortaggi per poi conferirli alla Saclà. Naturalmente ai produttori saranno garantiti prezzi adeguati e da parte sua anche la F.lli Saclà avrà le massime garanzie qualitative, la costanza delle forniture e, soprattutto, il forte valore aggiunto del territorio piemontese. “Siamo veramente soddisfatti – conferma il presidente della cooperativa associata a UeCoop “Orto Piemonte”, Renzo Allegretti – sia per i prezzi spuntati con l’azienda agroalimentare, sia

per i notevoli quantitativi delle forniture. Significa anche che abbiamo lavorato bene durante le precedenti campagne, siamo riusciti a mettere a regime le coltivazioni e ad organizzare al meglio il sistema di lavorazione del prodotto”. Un ringraziamento particolare va all’amministratore delegato della F.lli Saclà Spa, il Cavaliere del Lavoro Lorenzo Ercole e con lui a tutto il management dell’azienda, per il rinnovato impegno verso il territorio e il Made in Italy. Al contrario di quanto a volte accade in altre realtà, un’azienda che produce, come la F.lli Saclà, ha capito l’importante valore aggiunto offerto dal territorio e dai produttori locali”.

LE REFERENZE E IL TIPO DI LAVORAZIONE PREVISTE DALL’ACCORDO “ORTO PIEMONTE” E “F.LLI SACLA’ SPA PRODOTTO Cavolfiori sfiocchettati Carote asciutte Cipolle bionde pelate Cipolle rosse pelate Peperoni detorsolati Sedani bianchi e verdi Scalogno Sedano rapa Rape

TIPO DI LAVORAZIONE Sfiocchettati in fusti in salamoia Scollettate asciutte in sacchi jumbo Pelate messe in fusti in liquido di governo Pelate messe in fusti in liquido di governo Detorsolati messi in fusti in salamoia Tagliati e messi in fusti in salamoia Pelati messi in liquido di governo Pelati messi in fusti in salamoia Pelate messe in fusti in salamoia

Assemblea generale della Produttori Moscato d’Asti Si è svolta l’assemblea generale della Produttori Moscato d’Asti nel salone della Cantina sociale Valle Belbo di Santo Stefano Belbo. Il consorzio raggruppa duemila soci che rappresentano oltre il 60% della produzione totale. Il presidente Giovanni Satragno (nella foto) di Loazzolo ha ribadito “l’orgoglio di essere parte di quella filiera che crea un prodotto conosciuto in tutto il mondo, con la dignità di vedere riconosciuto il meglio della produzione, come quella dei sorì”. Il presidente della Produttori ha annunciato il varo di un progetto di commercializzazione di una «bottiglia di Moscato d’Asti ecosostenibile» che affermi l’identità territoriale del Moscato e dell’Asti. Sulla«Paritetica» ha detto: «Vorremmo evitare la farsa di trattative ad oltranza per discutere di un centesimo in più o in meno, quando le grandi aziende spumantiere preparano i budget già ad inizio anno, come se gli accordi in divenire fossero di fatto già in qualche modo scritti».

A Sommariva Perno, la festa del Piantè Magg Anche quest’anno nella piccola Frazione di San Giuseppe di Sommariva Perno si è svolta la festa del Piantè Magg. Oltre al falò nel centro piazza, ai padiglioni gastronomici, all’orchestra e all’innalzamento del “Maggio”, anche le macchine agricole sono state protagoniste ricevendo la benedizione dopo la Santa Messa.

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FINALMENTE FATTA CHIAREZZA SULLE ETICHETTE

Fabrizio Rapallino Responsabile Servizio Vitivinicolo

VINO: E’ INIZIATA LA SEMPLIFICAZIONE, MA ORA VA GUIDATA

hi ben “incomincia è a metà dell’opera” recita un notissimo proverbio, che calza a pennello nell’ambito dell’ importante operazione di riscrittura degli adempimenti, avviata secondo le richieste che Coldiretti ha tenacemente portato

avanti in questi ultimi anni. I contenuti delle norme generali devono tuttavia essere seguiti e adattati in fase applicativa sia in termini di sostanza, di forma e di tempi, per non arrecare i disagi che sempre accompagnano le novità, anche se positive, come quelle in itinere. Per questo Coldiretti è ora intensamente impegnata sui vari tavoli dove si discutono e si programmano le soluzioni future.

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I REGISTRI DEMATERIALIZZATI - Relativamente alla dematerializzazione dei registri di cantina, per esempio, occorrono migliori chiarimenti sui produttori esentati o parzialmente esentati

e sui tempi di passaggio dal cartaceo al telematico onde evitare scossoni. I tempi già scanditi dal Decreto, in particolare la data 1-12016 di passaggio in definitivo al telematico appaiono troppo restrittivi rispetto la complessità dell’operazione, e tra l’altro tarda la messa in rete del sistema di prova. Richiediamo tempi e scadenze più elastici per ottenere un sistema pienamente funzionante, ma anche per dare modo ai produttori di trasferire con gradualità e con termini più consoni agli adattamenti delle contabilità aziendali. Il primo gennaio del prossimo anno molte imprese potranno già passare al telematico, ma altrettante

avranno difficoltà e l’operazione che dovrebbe essere di grande utilità per il settore, se troppo pressata da scadenze rischia di essere compromessa. Attendiamo quindi una applicazione cronologica differenziata ed un adeguamento anche a seconda della tipologia e delle dimensioni dell’azienda. IL TESTO PER LA SEMPLIFICAZIONE La revisione profonda e integrale del quadro normativo sul settore sarà completata con il progetto di semplificazione, da poco approdato sui tavoli della Commissione Agricoltura alla Camera per affrontare l’iter politico. Seppur ancora perfettibile, ora il testo di compromesso finalmente raggiunto prevede importanti interventi ed eliminazioni di oneri burocratici che il disegno di legge originario trascurava e che Coldiretti ha preteso di inserire. Il suddetto testo contiene molte delle proposte che specie nell’ultimo quinquennio Coldiretti ha sostenuto in merito a semplificazione, ma

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

aggiungendovi anche rafforzamento e tutela del made in Italy e agevolazione per le cessioni comunitarie e l’esportazione. (Si veda il box in fondo, con l’ elenco dei principali contenuti) ETICHETTE DETTAGLIATE SENZA CONFUSIONE Buone notizie anche sul fronte dell’etichettatura, materia sempre controversa, che deve coniugare necessità di contrastare i plagi e le frodi e dall’al-

tro permettere al produttore di fornire informazioni veritiere aziendali o indicazioni di origine territoriale. Compito questo difficile, ma non impossibile visto che già un primo importante chiarimento di fine anno 2014 consente l’indicazione dei nomi della Regione (esempio Piemonte ) o del territorio (es. Langhe o Roero) anche se questi nomi geografici corrispondono al nome di una DOC/G diversa da quella a cui l’etichetta è apposta. Tut-

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Punti chiave progetto semplificazione • sistema informatico unico, con semplificazione degli adempimenti • non duplicazione delle attività di controllo (coordinamento) sui vigneti e in cantina • revisione del sistema di certificazione e controllo con introduzione dell’analisi dei rischi e con la possibilità di autocertificare i parametri chimico fisici e organolettici • un’unica struttura di controllo per azienda • possibilità per i vini a Doc e IGT di utilizzare sistemi di tracciabilità alternativi ai contrassegni di stato • revisione del sistema di vigilanza sul mercato, condotto non solo da soggetti privati • sistema sanzionatorio più leggero per le formalità e dissuasivo per i reati • più chiara e efficace applicazione dell’istituto della diffida e margini di tolleranza per scostamenti minimi di superficie o volumi, che attualmente fanno scattare sanzioni sproporzionate • pacchetto di norme a tutela del made in Italy e a sostegno delle esportazioni e alcune importanti semplificazioni doganali • chiarimenti su presentazione del vino ed etichettatura

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Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

tavia non era ancora ammissibile l’indicazione, seppur con caratteri di stampa minimizzati, dei suddetti nell’indirizzo (vale a dire nella sezione dove compaiono le indicazioni obbligatorie) e rischiava di essere contestata

l’aggiunta volontaria – sempre nell’indirizzo – anche della via e del numero civico. Di qui l’immediata richiesta da Coldiretti di rimediare a tali inutili restrizioni. Ora una recentissima nota del Ministero risponde positiva-

mente alla nostra sollecitazione e acconsente di indicare i nomi geografici e l’aggiunta dei dettagli nell’indirizzo, semplicemente riducendo i caratteri di stampa e nel rispetto di alcune regole .

Due domande sul Testo unico del vino al vice ministro Andrea Olivero A che punto è l’iter parlamentare del provvedimento? “Il disegno di legge è attualmente all’esame della Commissione Agricoltura della Camera, dove è stata raggiunta una buona intesa per procedere con un percorso serrato nei prossimi mesi. Se non sorgeranno problemi e continuerà quel positivo clima di confronto tra le associazioni e le forze politiche, contiamo di vararlo alla Camera prima della pausa estiva, per arrivare, poi, ad approvarlo entro l’anno. Il Governo lo ritiene un provvedimento cruciale ed io stesso ne seguirò il percorso parlamentare, passo dopo passo, per cercare di accelerare i tempi ed evitare errori. Spesso quando si vuol semplificare si fanno pasticci: per questo manterremo un confronto costante con i produttori. E ritengo di essere fortunato ad avere nella mia provincia così tanti “fuoriclasse” con cui consigliarmi”. L’entrata in vigore della Legge cosa significherà per gli operatori del settore? “Il Testo Unico avrà tre effetti immediati: regole univoche, più semplici e più chiare; minore burocrazia, con i costi conseguenti; maggiore competitività per le nostre aziende, in un settore che è la punta di diamante dell’export agroalimentare italiano. Le imprese potranno liberare tempo e risorse dal compilare “carta” e concentrarsi sulla loro vera vocazione, nell’interesse della collettività. E non diminuirà né la sicurezza, né la qualità, dato che interverremo sulla burocrazia, non sui controlli nel campo, che riteniamo una garanzia per tutti”.

Apicoltura in allarme per l’arrivo del coleottero esotico A partire dallo scorso anno, in provincia di Reggio Calabria, si è accertata la presenza di Aethina tumida, coleottero nitidulide di origine sud africana in grado di produrre gravissimi danni all’apicoltura. Da qui, il decreto del 19 novembre 2014 recante “Misure straordinarie di eradicazione ed indennizzo conseguente all’infestazione da Aethina tumida”. Le misure adottate per evitare un’ulteriore diffusione dell’insetto e tentarne l’eradicazione, hanno portato alla bruciatura in quell’area di oltre 1500 alveari e provocato, in alcuni casi, comprensibili tensioni tra i produttori e contestazioni per la strategia di difesa adottata. In considerazione del fatto che l’attività nomade di molti produttori ha interessato anche l’area di presenza del coleottero, così come lo scambio di materiale, la preoccupazione per un possibile coinvolgimento del nord Italia nella vicenda è molto sentita tra gli apicoltori. La Regione Piemonte ha quindi emanato il Piano regionale di sorveglianza 2015 per la ricerca di Aethina tumida, il quale prevede l’esecuzione di una serie di controlli clinici da condurre presso apiari selezionati a random (stanziali) ed altri in apiari da individuare in base a criteri basati sul rischio (nomadi). I controlli condotti in apiari selezionati a random saranno 33 mentre quelli da compiersi sulla base di criteri di rischio saranno in numero variabile in funzione di valutazioni affidate ai singoli servizi veterinari. Il Piano definisce nel dettaglio le modalità con cui dovranno essere eseguiti i controlli mentre, per quanto riguarda le misure da adottare in caso di sospetta presenza dell’insetto, rimanda alla circolare ministeriale del 19 marzo 2015 n. 7104, nella quale non viene menzionato l’obbligo di distruzione degli alveari quanto piuttosto il sequestro cautelativo, in attesa di un’eventuale conferma della presenza di Aethina tumida.

Rifiuto o sottoprodotto: serve chiarezza È in corso di definizione il regolamento sui “Criteri indicativi per agevolare la dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti”, che come sollecitato da Coldiretti dovrebbe finalmente chiarire senza ombra di dubbio la possibilità di utilizzare alcuni residui delle coltivazioni e degli allevamenti per la produzione di energia (termica o elettrica, attraverso combustione o biogas …) o in altri processi industriali, mentre fino ad oggi non è stato possibile definire chiaramente il confine tra rifiuto e sottoprodotto. La bozza di decreto va nella direzione auspicata di fare maggiore chiarezza e attestare in modo inequivocabile il possesso dei requisiti necessari affinché un residuo di produzione possa essere considerato sottoprodotto; il documento sarà oggetto nei prossimi giorni di discussione in sede ministeriale e Coldiretti sta elaborando ulteriori integrazioni.

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BANDI 2015 DELLA CAMERA COMMERCIO DI CUNEO Ferruccio Dardanello

a CCIAA di Cuneo ha pubblicato i bandi relativi ai contributi camerali 2015 che prevedono l’erogazione di un contributo a fondo perduto, pari al 30% delle spese al netto dell’IVA, a favore delle imprese regolarmente iscritte al Registro Imprese della provincia di Cuneo e in regola con il diritto annuale. Quest’anno le risorse stanziate sono state così suddivise: • bando per l’adeguamento al D.Lgs. 81/2008 normativa sulla sicurezza e salute negli ambienti di lavoro, le certificazioni, l’ambiente e le certificazioni SOA (periodo di riferimento spese 01/01/2015 – 30/09/2015); • bando sulle nuove strategie di marketing (periodo di riferimento spese 01/04/2015 – 30/09/2015); • bando per marchi e bre-

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vetti (periodo di riferimento spese 01/01/2015 – 30/09/2015); • bando per corsi obbligatori per legge in tema di sicurezza, aggiornamento professionale di categoria,

settore autotrasporto e privacy (periodo di riferimento spese 01/01/2015 – 31/12/2015); • bando sulle reti d’impresa (periodo di riferimento spese 01/01/2015 – 30/09/2015). Le domande di contributo saranno esaminate e accolte dalla CCIAA secondo il criterio dell’ordine cronologico di presentazione online fino ad esaurimento del fondo previsto per ciascun bando e si sottolinea che il contributo è concesso in regime De Minimis. E’ possibile consultare il testo integrale dei bandi sul sito www.cn.camcom.gov.it/bandi e i nostri uffici sono a Vostra disposizione per ogni approfondimento oltre che per la predisposizione e l’invio telematico delle domande di contributo.

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uscita l’edizione 2015 della Guida “linee tecniche per la frutticoltura sostenibile in Piemonte”. Il volume, in 300 pagine, delinea il percorso “sostenibile” per produrre frutta di alta qualità e piena sicurezza alimentare. Apre con le varietà e portinnesti consigliati per il Piemonte, per poi affrontare le strategie di difesa integrata per le singole specie da frutto, i disciplinari di produzione, la creazione di nuovi impianti, le pratiche colturali. Il processo produttivo è affrontato in modo globale, fornendo le indicazioni pratiche messe a punto con la ricerca e la sperimentazione per gestire al meglio ogni passaggio chiave: irrigazione e risparmio della risorsa acqua, impollinazione e tutela delle api, indici di raccolta e di qualità, impianti antigrandine e reti anti-insetto. “Forniamo gli strumenti per conseguire qualità gustativa, sicurezza alimentare ed ecosostenibilità – commentano i dirigenti del CReSO – La frutta fresca del Piemonte consolida i suoi standard qualitativi, sanciti da IGP e processi di certificazione, preservando al contempo il prezioso ecosistema che ospita i frutteti”. La ricerca consente di fare ogni anno significativi passi avanti in questa direzione. E’

condotta nell’ambito di progetti e reti scientifiche regionali e internazionali. Questa connessione mette a disposizione da subito le innovazioni più interessanti. Occorre ovviamente vagliarle, validarle, e spesso riformularle in modo originale. E’ quello che sta succedendo con il diradamento meccanico del pesco, una tecnica efficace per gestire il rapporto carico produttivo/qualità dei frutti, messa a punto qui in modo originale a partire da un’attrezzatura studiata in Germania e rilanciata ora a livello internazionale. L’edizione 2015 propone alcuni focus su come affrontare emergenze fitosanitarie vecchie e nuove. A partire dalla cimice aliena (è arrivata a Cuneo nel 2013 dal Sud-Est Asiatico) Halyomorpha halys e dal moscerino occhi rossi Drosophila suzukii che in Piemonte colpisce in maniera disastrosa i frutti di bosco. Non mancano gli aggiornamenti sulla batteriosi dell’actinidia e sul giallume europeo delle drupacee. La Guida è la base, l’intelaiatura. Per applicare correttamente le indicazioni, a valle c’è il fitto lavoro del gruppo di coordinamento costituito da 33 tecnici di base delle Organizzazioni professionali, delle Organizzazioni di prodotto, co-

ATTUALITÁ

FRUTTICOLTURA SOSTENIBILE: DAL CRESO LE INDICAZIONI TECNICHE 2015 operative e strutture di lavorazione. “Spiegare come funziona il modello matematico previsionale per la ticchiolatura è un conto – commenta il direttore del CReSO Silvio Pellegrino – passare i week end di aprile ad applicarlo sulle singole stazioni meteo richiede impegno e dedizione. Solo in questo modo si proteggono i frutteti dalle malattie”. Ognuno di questi tecnici trasmette via WhastApp ai propri frutticoltori le informazioni su come sta evolvendo l’infezione di ticchiolatura nella sua micro-zona, consigliando da buon medico delle piante come e quando intervenire. Ne beneficiano soprattutto i produttori biologici, che hanno margini di intervento più risicati. Un grazie quindi a questo gruppo affiatato, che ha collaborato alla stesura della Guida, insieme al Servizio fitosanitario regionale e al Disafa dell’Università di Torino. Il volume potrà essere ritirato gratuitamente presso i tre centri sperimentali del CReSO. Non possono essere spedite copie, ma la versione online può essere scaricata all’indirizzo www.cresoricerca.it Frutticoltura sostenibile in Piemonte – Linee tecniche 2015 CReSO, Cuneo, aprile 2015, pag. 301 www.tec-artigrafiche.it

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CORSUALITÀ BIODINAMICA E BIOLOGICA A SALUZZO Grande partecipazione delle aziende ai tre corsi organizzati da Coldiretti Cuneo

Si sono conclusi lo scorso 16 aprile, i tre corsi proposti gratuitamente alle aziende agricole Coldiretti sull’agricoltura biodinamica e biologica. I corsi hanno avuto una grande e attiva partecipazione da parte di titolari e coadiuvanti di aziende agricole e sono stati totalmente finanziati dall’ormai terminato PSR 2007-2013. L’attualità degli argomenti e la preparazione dei docenti hanno sicuramente fatto il resto! Il primo corso era incentrato sull’agricoltura biodinamica; l’enologo Claudio Icardi ha spiegato la filosofia del metodo basato sulla vivificazione dei terreni attraverso rotazioni, colture intercalari, sovesci, con mezzi di difesa non pericolosi per l’ambiente e gli esseri viventi, e quindi con il ripristino dell’equilibrio naturale. La metodica si avvale anche dell’utilizzo di speciali preparati naturali che, somministrati sulle colture in dosi minime ed in armonia con i cicli cosmici (luna, pianeti, costellazioni), contribuiscono ad ottenere alimenti sani e salutari. Analizzando la storia della biodinamica sono state de-

scritte le otto conferenze agli agricoltori tenute da Steiner nel 1924 in cui si sono poste le basi della agricoltura antroposofica (biodinamica). In seguito, si sono anche approfonditi problemi recenti quali il degrado del suolo e del paesaggio, con riferimenti alla situazione attuale del nostro territorio. È stata sottolineata l’importanza del rispetto dei cicli della natura con consigli pratici per armonizzare le pratiche colturali, al fine di praticare un’agricoltura sostenibile in armonia con gli ecosistemi. La seconda corsualità, sempre tenuta dal docente Claudio Icardi, ha riguardato il suolo e le sue dinamiche. Dapprima si è analizzato in cosa consiste, descriven-

done la flora, la fauna, i micro e i macro elementi necessari alla vita delle colture e come il loro equilibrio sia fondamentale per la vita delle piante. Successivamente all’analisi dei vari componenti del terreno, sono stati analizzati i tipi di fertilizzanti organici. “Abbiamo escluso i concimi chimici poiché il corso era rivolto principalmente ad aziende biologiche e biodinamiche – commenta Lorenzo Martinengo, referente biologico Coldiretti Cuneo - . Per il metodo biologico, sono state illustrate le normative vigenti e l’importanza dell’impiego del letame, mentre per il metodo biodinamico sono stati descritti i principali pre-

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parati studiati da Steiner quali corno letame (500), corno silice (501), i preparati da vegetali: achillea, tarassaco, quercia, ortica, camomilla, equiseto”. Il corso si è concluso con la descrizione della tecnica del compostaggio della sostanza organica, la metodica dell’allestimento del cumulo biodinamico attraverso l’uso dei preparati ed un’analisi della sua importanza al fine della fertilizzazione e vivificazione del terreno. L’ultimo corso, invece, ha riguardato la frutticoltura biologica, vista la predisposizione del territorio e la sempre maggiore richiesta del mercato di prodotti biologici. Il corso è stato tenuto in parte dal dottor Giulio Re che ha analizzato la normativa del settore e le potenzialità del mercato bio nella frutticoltura, soffermandosi sull’importanza della variabilità varietale e della vendita diretta a filiera corta. La seconda parte invece, riguardante le principali fitopatie delle colture frutticole è stata tenuta dai tecnici Catac dell’Agenzia 4A Coldiretti, Testa Massimo e Gabutto Alessandro. Dopo aver descritto le sintomatologie delle varie fitopatie hanno illustrato i metodi ammessi dal disciplinare biologico per contenere o combattere le problematiche del frutteto. Conclude Martinengo: “L’or-

ATTUALITÁ

ganizzazione ringrazia tutte le aziende che hanno partecipato attivamente ai corsi mostrando interesse per gli argomenti e permettendo la buona riuscita dell’iniziativa. La grande partecipazione la renderà sicuramente ripetibile in futuro

Assicurazioni agevolate: prorogato il termine al 31 maggio Gli agricoltori potranno stipulare le polizze assicurative agevolate sulle colture autunno primaverili e sulle colture permanenti fino al 31 maggio, con una proroga rispetto alla scadenza prevista per lo scorso 20 aprile, come stabilito dal piano assicurativo. Lo ha reso noto il Ministero delle politiche agricole alimentari. L’obiettivo è consentire il regolare svolgimento della campagna assicurativa agricola, in considerazione dell’importanza che la gestione dei rischi avrà anche nella nuova programmazione comunitaria e per una concreta tutela del reddito degli agricoltori attraverso tali strumenti. Con il nuovo termine, si risponde anche alle difficoltà segnalate dai rappresentanti degli organismi collettivi di difesa, dal mondo agricolo e dagli operatori assicurativi nella fase di avvio della campagna.

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analizzando ed approfondendo altre tematiche e permetterà così a Coldiretti stessa, assieme alle varie zone, di crescere nell’ambito dell’agricoltura biologica e biodinamica, sia come servizi sia come consulenza tecnica alle aziende”.

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AGRITATA OPEN DAY: VIENI A CONOSCERE LE AGRITATE CUNEESI

pio, per chi effettua i turni in ospedale o in fabbrica, o per chi, come i ristoratori, lavora soprattutto la sera. Per far conoscere il servizio sabato 23 maggio si terrà il primo AgriTata Open Day: le AgriTate di tutto il Piemonte terranno aperte le porte di casa propria, invitando chiunque sia interessato a fargli visita. L’AgriTata Open Day sarà un appuntamento dedicato alle mamme e ai papà di oggi e di domani interessati a scoprire una nuova forma di accoglienza, cura e educazione rivolta ai bambini dai tre mesi ai tre anni. Un’occasione unica per conoscere senza impegno le AgriTate, il loro ambiente di lavoro e il loro metodo pedagogico. Il contesto rurale e l’ambiente domestico dell’AgriTata creano nei bambini la percezione di un

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luogo “normale”, familiare e sicuro, dove anche i più piccoli si sentono “a casa”. Per i genitori avere come interlocutrice un’AgriTata contribuisce a creare un rapporto di fiducia, basato sulla reciproca disponibilità e su un solido progetto educativo. Infine, nonostante l’AgriTata proponga un servizio personalizzato, attento alle necessità di ogni famiglia, il bambino non è isolato ma è inserito in un piccolo gruppo (sono ospitati fino ad un massimo di cinque bambini in compresenza). Il servizio, creato da Coldiretti con costi competitivi, è stato avviato nell’ambito di una sperimentazione triennale promossa dalla Regione Piemonte e aderisce a Domus, l’associazione nazionale dei soggetti promotori del servizio Tagesmutter (mamme di giorno).

Le AgriTate piemontesi, attive a partire dal 2012, hanno già fornito oltre 41300 ore di assistenza ai bambini. Oltre 25 di loro prenderanno parte all’Open Day del 23 maggio. Grazie al superamento del corso di 400 ore, di cui 140 di stage, concluso poche settimane fa, quattro nuove Agritate sono oggi operative in provincia di Cuneo: Anna Rivarossa di Briaglia, Giulia Marconetto di Barge, Federica Pellegrino di Boves e Anna Maria Appiano di Dronero (nella foto con il Presidente). Infine, proprio in questi giorni è rientrata in servizio a Montelupo Albese, dopo un periodo di maternità, l’Agritata Sara Beccaria. Maggiori informazioni sull’AgriTata Open Day e su tutte le località in cui sarà presente sono disponibili contattando Coldiretti Piemonte (www.piemonte. coldiretti.it – 011 56 22 800) oppure la Cooperativa Sociale Linfa Solidale (www.linfasolidale.it – info@linfasolidale.it – tel. 0171 447 280)

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elle scorse settimane si è concluso il terzo corso di formazione per AgriTate, che hanno organizzato sabato 23 maggio una giornata a porte aperte per far conoscere il servizio a tutte le persone interessate. “Siamo molto soddisfatti di questo terzo corso di formazione: gli esami di idoneità hanno promosso 11 nuove AgriTate, di cui 4 cuneesi, che già da oggi possono offrire presso la propria azienda agricola il servizio educativo per la prima infanzia ideato e promosso da Coldiretti. – ha commentato Delia Revelli presidente di Coldiretti Cuneo – Grazie al supporto gestionale della Cooperativa Linfa Solidale, le nuove AgriTate sono pronte ad accogliere i bambini nelle loro case, in un contesto domestico e agricolo che favorisce lo sviluppo sano e completo dei più piccoli.” L’AgriTata non è una semplice alternativa a chilometro zero agli asili nido, sempre più rari al di fuori dei centri urbani: l’AgriTata integra l’utilità di avere un aiuto per i propri figli con il bisogno di flessibilità delle famiglie. L’AgriTata “non ha orari” e può accogliere i bambini tutti i giorni, dal lunedì alla domenica inclusi. Il servizio può essere attivato anche per poche ore settimanali ed è un aiuto concreto per coloro che non lavorano in orari convenzionali: ad esem-

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ULTERIORI VANTAGGI PER I SOCI MAPI: NUOVO ACCORDO CON L’ASL CN1

API EUROPA 2000 è una mutua di assistenza e previdenza aperta a tutti i cittadini, nata in provincia di Cuneo nel 1998 grazie alla sinergia tra Coldiretti Cuneo e altre associazioni del territorio. In altre parole, MAPI è un’associazione di persone che, senza scopo di lucro, si uniscono per creare fondi da cui attingere quando è necessario coprire le spese di carattere sanitario non previste dal sistema pubblico. MAPI EUROPA 2000 interviene a favore dei propri associati garantendo, ad esempio, tariffe e condizioni agevolate per l’accesso a strutture sanitarie locali e nazionali convenzionate, oppure assicurando la prestazione di servizi sanitari di emergenza e offrendo come punto di accesso un

numero verde attivo 24 ore su 24. A fine aprile, in occasione della firma di un importantissimo accordo con l’ASL CN1, il Presidente di MAPI EUROPA 2000 Natale Carlotto ha ricordato che “oggi per le visite specialistiche in ogni campo, dall’allergologia alla cardiologia, dalla diagnostica per immagini alla medicina fisica e di riabilitazione, MAPI può offrire ai suoi iscritti le stesse tariffe che ottengono le grandi società mutualistiche nazionali, garantendo una netta riduzione del costo della prestazione. Un risultato eccellente per i nostri soci e la nostra provincia!” Iscriversi alla mutua e ricevere la Carta socio MAPI EUROPA 2000 è semplice e poco costoso: è sufficiente rivolgersi agli Uffici Zona di Coldiretti Cuneo per avere informazioni e, eventual-

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mente, versare la quota base. Per tutti coloro che desiderano usufruire di prestazioni di carattere più specifico, esistono formule aggiuntive alla Carta capaci di coprire tutte le spese connesse agli interventi considerati più complessi dal punto di vista chirurgico e, dunque, più onerosi. Queste formule consentono infine di scegliere in libertà la struttura, dunque i tempi e i modi, di intervento.

Firmato l’accordo tra ASL CN1 e MAPI (nella foto il presidente di Mapi Natale Carlotto e il direttore dell’ASL CN1 Gianni Bonelli) per offrire ai cittadini cuneesi tariffe ridotte per le visite specialistiche.

ATTUALITÁ

CORSI: FATTORIE DIDATTICHE E MULTIFUNZIONALITA’ IN AGRICOLTURA

er dare una risposta adeguata e valorizzare l’interesse sempre crescente delle aziende agricole verso nuove forme imprenditoriali, come accade già da alcuni anni, due specifiche giornate formative, finalizzate alla presentazione ed all’approfondimento dei nuovi sbocchi offerti dalla legge di orientamento. Lunedì 20 aprile, presso l’Ufficio di Zona di Fossano è stata protagonista la Fattoria Didattica: di fronte ad un nutrito gruppo di imprenditori, si è offerta una panoramica generale di questa tipologia di attività approfondendo, la costruzione di percorsi formativi adeguati e le diverse forme di comunicazione, fornendo spunti operativi e pratici per la loro realizzazione. Martedì 28 aprile, l’attività

formativa ha focalizzato l’attenzione sul complesso delle opportunità di sviluppo multifunzionale: dalla vendita diretta dei prodotti, alle attività agrituristiche, alle fattorie didattiche, all’agricoltura sociale passando per la fornitura di servizi come ad esempio la manutenzione del verde e lo sgombero neve.

Nell’analisi sono stati affrontati sia gli aspetti normativi fiscali ed igienico sanitari, sia le opportunità che Coldiretti ha costruito per offrire servizi di consulenza, di valorizzazione e di promozione alle aziende agricole attraverso l’operato dei suoi Circuiti ed Associazioni legate al progetto Campagna Amica.

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BALLARI ALLA GUIDA DI AGRIMERCATO CUNEO E FATTORIA AMICA

i sono riunite il 19 marzo le assemblee dell’Associazione Agrimercato di Cuneo e del Consorzio Fattoria Amica per eleggere i propri consiglieri. I due consigli, riunitisi lo scorso 21 aprile, hanno eletto il Presidente e il Vice Presidente che guideranno l’associazione per i prossimi quattro anni. A ricoprire l’incarico di Presidente per ambedue le associazioni, in continuità con il precedente mandato, sarà Giacomo Ballari, imprenditore agricolo di Barge titolare di un’azienda agricola ad indirizzo apistico e frutticolo. Ballari sarà coadiuvato dalla Vice Presidente Antonella Franchini contitolare dell’azienda florovivaistica Ferrero di Racconigi. “Il consorzio Fattoria Amica e l’associazione Agrimercato commenta il presidente Ballari, rappresentano oltre 200 aziende cuneesi che si dedicano alla vendita diretta ma, soprattutto, imprese che hanno formalizzato il loro impegno quotidiano nella promozione e nella valo-

Giacomo Ballari

rizzazione del territorio e dell’agricoltura cuneese in senso generale”. Grazie ad un’attività che dura da oltre quindici anni, le aziende Fattoria Amica hanno potuto crescere e rafforzarsi come imprese, lavorando con lungimiranza e attenzione anche in un passato in cui la vendita diretta non era così diffusa e ricca di possibilità. Il percorso di Fattoria Amica, continua Ballari, oggi parte dell’ampia progettualità di Campagna Amica, rappresenta un esempio virtuoso, unico a livello nazionale, rafforzato negli ultimi anni dall’attività

dell’associazione Agrimercato con cui si sono consolidate opportunità di vendita in molte piazze cuneesi e, auspichiamo, se ne possano creare e concretizzare ancora molte in futuro. Oltre a Presidente e Vice Presidente fanno parte del consiglio Agrimercato e Fattoria Amica: Pier Giuseppe Abrate– Az. Agr. Apicoltura Abrate di Bra, Giuseppe Buttieri – Az. Agr. Buttieri Giuseppe di Cherasco , Edoardo Donadio – Soc. Agr. La Fissello DOC di Villar San Costanzo, Milena Dutto – Soc. Agr. Le Tre Rose di Tarantasca, Marcello Gatto – Az. Agr. Gatto Marcello di Murazzano, Felice Pietro Isnardi – Az. Agr. Isnardi Ernesto di Castagnito, Dario Perucca – Az. Agr. Cerutti Laura Maria di Trinità a cui si uniscono come consiglieri di Fattoria Amica: Patrizia Bellini – Az. Agr. Il giardino dell’Assunta di Perlo, Giuliana Ceaglio – Az. Agricola Ceaglio Giuliana di Bernezzo, Giovanni Mellano – Az. Agr. Mellano Giovanni di Saluzzo.

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DALLA REGIONE, I FONDI ATO PER IL RIPRISTINO POST-ALLUVIONI Il Consiglio regionale dà il via libera all’emendamento alla legge finanziaria che sblocca 60 milioni di euro in tre anni contro il dissesto idrogeologico

ome avevamo anticipato nell’ultim’ora pubblicata a pag. 3 su Il Coltivatore Cuneese n 7, arrivano dalla Regione i primi provvedimenti concreti, a seguito della tavola rotonda organizzata da Coldiretti a fine marzo, a cui avevano partecipato il vice ministro delle Politiche Agricole Andrea Olivero e gli assessori regionali Alberto Valmaggia e Giorgio Ferrero sulla gestione dei corsi d’acqua, a difesa del patrimonio idrogeologico per scongiurare le situazioni di emergenza. Sessanta milioni di euro in tre anni da destinare anche a progetti di sistemazione conseguenti agli ultimi eventi alluvionali e di prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico nelle aree collinari e nelle “terre alte” del Piemonte. Il Consiglio regionale

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ha approvato l’emendamento alla legge finanziaria 2015 presentato dall’assessore alla Montagna, Alberto Valmaggia, per l’utilizzo dei fondi a disposizione delle Autorità d’Ambito Ottimali (Ato). Le Ato, che hanno il compito di gestire il servizio idrico integrato nelle zone di loro competenza, dovevano destinare una quota della tariffa pagata dagli utenti alle Comunità Montane per interventi di assetto idrogeologico del

territorio. L’importo, non inferiore al 3% secondo la Legge regionale n. 13 del 1997, in provincia di Cuneo è pari all’8%. Con l’ok alla proposta di Valmaggia si possono usare questi fondi non ancora assegnati negli anni precedenti e quelli da assegnare per gli anni 2014-2015 e 2016: la sostanziosa cifra di 20 milioni di euro all’anno per tre anni. Le risorse verranno gestite dalle nuove Unioni Montane.

INTERVENTI URGENTI IN ALVEO: LE CASISTICHE PIÙ FREQUENTI A seguito della tavola rotonda organizzata da Coldiretti a difesa del patrimonio idrogeologico, in considerazione delle frequenti richieste di chiarimento in merito alle procedure da adottare per gli interventi di manutenzione ordinaria negli alvei dei fiumi, allo scopo di prevenire esondazioni o altri fenomeni di dissesto, riportiamo le casistiche che più frequentemente si possono presentare. In ogni caso, prima di adottare qualsiasi azione, è necessario consultare le Istituzioni preposte alle autorizzazioni, verificando di volta in volta gli adempimenti richiesti: 1) asportazione di materiale legnoso divelto: non si deve pagare nessun canone e non è necessaria nessuna autorizzazione. E’ opportuno però informare il Corpo Forestale ed il Comune. Quanto sopra vale solo nel caso in cui le operazioni che si compiono possono essere eseguite senza entrare in alveo con mezzi meccanici. L’uso della motosega è consentito solo per le operazioni di allestimento (non di abbattimento). 2) asportazione di materiale legnoso divelto con accesso in alveo con mezzi meccanici: in questo caso occorre presentare la richiesta di autorizzazione idraulica agli uffici competenti (Regione o AIPO. Per i corsi d’acqua minori

nella nostra provincia: Regione Piemonte Direzione Opere Pubbliche, Settore decentrato OO.PP e difesa assetto idrogeologico di CUNEO C.so Kennedy 7 bis). A seguito di ciò l’autorità idraulica esegue un sopralluogo ed emette una “concessione breve” (di validità pari ad un anno). 3) taglio di vegetazione nei corsi d’acqua per finalità di manutenzione idraulica: non è necessario un formale atto “concessorio” né il pagamento di un canone e nemmeno l’autorizzazione paesaggistica. Occorre chiedere l’autorizzazione idraulica ed è opportuno verificare ed assicurarsi che la comunicazione semplice, prevista dal regolamento forestale, venga inoltrata a cura dell’autorità idraulica stessa. In caso contrario occorre provvedere direttamente. Quanto indicato nei punti 1-2-3 vale solo per le aree all’interno dell’alveo, non per le sponde, per operazioni manutentive svolte ai fini della sicurezza idraulica e non per fini di lucro. 4) asportazione di materiale ghiaioso: la materia è regolata dal Piano di Gestione dei Sedimenti (PGS) che indica se, dove ed in quale misura è possibile asportare materiale litoide. Unica eccezione è costituita dalla possibilità attribuita ai Sindaci, quando sussiste un rischio per la pubblica

incolumità, di intervenire nella misura di 10.000 m3 (20.000 se si tratta di corso d’acqua di competenza dell’AIPO). Per ciò che attiene al canone previsto nel caso di prelievo di materiale litoide, ricordiamo che è stata approvata con DGR n° 21-1004 del 9/02/2015 la Carta regionale del litoide di fiume, distinta per ambito provinciale, unitamente ai nuovi canoni di riferimento. La Carta regionale del litoide di fiume propone una suddivisione del territorio piemontese in tre aree, denominate Zona 1, Zona 2 e Zona 3, sostanzialmente omogenee dal punto di vista della qualità del materiale rinvenibile all’interno dei rami idrici. Per la Zona 1 il valore ammonta ad euro 4,7/m3 per il Piemonte Est e 3,9 euro/ m3 , per il Piemonte Ovest, ad euro 2,2 per la Zona 2 ed euro 0 per la Zona 3.

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AGRICOLTURA IN PRIMO PIANO ALLA BCC DI CASALGRASSO E SANT’ALBANO STURA “Nuove opportunità per il settore agricolo” il tema del convegno tenuto a Carmagnola in collaborazione con Coldiretti Torino, Iccrea BancaImpresa e STA Engineering

ccorciare le filiere, concentrare le produzioni, unire gli sforzi per affrontare le sfide del mercato: sono gli aspetti emersi dal convegno «Nuove opportunità per il settore agricolo» che la BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura ha organizzato nella sua sede di Carmagnola. Per avere più forza contrattuale nella catena della distribuzione, le filiere vanno accorciate, evitando i troppi e spesso inutili passaggi che penalizzano gli agricoltori. “È proprio questo lo spirito col quale abbiamo deciso di metterci a disposizione degli imprenditori agricoli – commenta Claudio Porello, Direttore Generale della BCC -. La nostra è banca del territorio, siamo radicati nelle province di Torino e di Cuneo che hanno una grande vocazione agricola.

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Con il convegno abbiamo voluto ribadire il nostro impegno, con la concretezza che caratterizza da sempre il nostro modo di operare”. In questo senso, sono state presentate le prospettive del nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, del piano d’interventi Ismea, le opportunità di contributi a fondo perduto e altri strumenti finanziari a supporto dei progetti di investimento. Il convegno ha coinvolto, in qualità di relatori, Michele Mellano (Direttore Coldiretti Torino), Luigi Duranti (Direttore Area Agricoltura di Iccrea BancaImpresa), Andrea Chiabrando (Studio STA Engineering di Pinerolo) e Fausto Lasagna (Responsabile Area Agricoltura della BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura). «Il nuovo Psr pare richiedere

tempi lunghi per l’approvazione, per questo abbiamo chiesto alla Regione di aprire al più presto i bandi per i contributi destinati al settore frutticolo, a quello vitivinicolo, alla montagna, per l’insediamento di aziende giovani e per gli agriturismi – ha detto Michele Mellano -. Fondamentale sarà avere procedure di assegnazione più semplici e, soprattutto, tempi certi e veloci: le imprese agricole non possono più, come succedeva in passato, anticipare totalmente le spese e aspettare poi 3 o 4 anni per vedersi liquidare i contributi loro riconosciuti». Considerato l’interesse per l’iniziativa la banca ha programmato di ripetere l’evento nell’area cuneese il prossimo autunno. I.R.

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Tarantasca, tornano protagoniste da venerdì 22 a domenica 24 maggio la Festa di Primavera e la Sagra del Coniglio, giunte alla dodicesima ed alla nona edizione. La manifestazione è frutto della sinergia di enti, associazioni, allevatori in collaborazione con le commissioni comunali all’agricoltura e alle manifestazioni che coordinano il tutto, e che collaborano con la Proloco. Venerdì 22 maggio ASPETTANDO ONDESONORE: si accenderanno i riflettori con una serata interamente dedicata ai giovani “The Rabbit Loves Music” con la festa della birra, musica live a cura del gruppo “Anima” e del dj Fabien, il tutto correlato da stuzzicherai e prodotti legati al coniglio. Sabato 23 maggio, prenderà il via la parte più gourmet dell’evento e a curare il servizio di sala saranno gli allievi dell’istituto alberghiero di Dronero “G. Donadio”, coordinati dai loro docenti. Sia per il sabato che per la domenica il menù, a base di coniglio naturalmente, prevede due antipasti, un primo, un secondo con contorno, formaggio e dolce, che compresi acqua e vino, viene proposto al prezzo di 16,00 € per gli adulti e di 10,00 € per i bambini sino ai 10 anni. È obbligatoria la prenotazione (Filippo 338.7317449 Valerio 338.3050430) entro il

20 maggio. A conclusione della cena del sabato, sarà possibile ballare su parquet all’interno della struttura, ad ingresso libero con l’orchestra Music Folk - canta Vanessa. Domenica 24 maggio, le bancarelle faranno da cornice alla manifestazione. Nel polo fieristico, sarà possibile acquistare i prodotti locali con “Campagna Amica”, vedere l’esposizione delle razze cunicole locali, oltre agli immancabili animali della Fattoria Didattica Tortalla di Fossano. Ad intrattenere i visitatori, i trattori d’epoca, la trebbiatura del mais e la presenza di macchinari di un tempo del gruppo “Ingenium” di Busca oltre all’esposizione degli antichi mestieri del gruppo di Brossasco. Nel pomeriggio, si alterneranno

balli occitani, con il gruppo “Raskas”, animazione per i bambini con trucca-bimbi e palloncini, esibizione di un gruppo di rock and roll acrobatico e boogie woogie col gruppo “Rock Stars” di Pinerolo. Da non perdere la cena a base di polenta e coniglio allietata dall’orchestra Maurizio e la Band.

A Chiusa Pesio si è festeggiato Sant’Isidoro Domenica 26 aprile a Chiusa Pesio c’è stata la festa di Sant’Isidoro, protettore degli agricoltori. Dopo la Santa Messa e l’imponente sfilata, come da tradizione, le macchine agricole sono state benedette. Il priore uscente dott. Andreino Ponzo, che ha onorato il suo incarico con impegno e dedizione collaborando nel tempo ai vari eventi vicini al mondo agricolo, ha passato il testimone a Giorgio Roggero. I festeggiamenti si sono conclusi con un gustoso pranzo conviviale. Dal 1980 Ricerca - Sperimentazione - Coltivazione Frutti Salutistici - Piccoli Frutti - Noccioli - Viti - Actinidia

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Il Goji è un eccellente sorgente di antiossidanti con una importantissima proporzione di carotenoidi, ma anche di polisaccaridi propri. Il potere antiossidante delle bacche di Goji è il più alto in assoluto, tra tutti gli alimenti conosciuti. Carote: 275 Tabella ORAC contenuto Arance: 750 antiossidanti Cipolle: 875 Barbabietole: 2210 Cavoletti di Bruxelles: 2225 Spinaci: 2450 Fragole: 2475 More: 2650 Mirtilli: 3750 Melograno: 10470 Goji del NingXia: 30000

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CAMPAGNA AMICA E TERRAMICA PROTAGONISTE A “QUINTESSENZA”

Da non perdere: l’appuntamento è domenica 17 maggio 2015 a Savigliano, nel chiostro di San Pietro, a partire dalle ore 9 fino alle 19 con le aziende aderenti al circuito Campagna Amica e Terramica

e imprese aderenti al circuito Campagna Amica di Coldiretti e quelle biologiche di Terramica, saranno protagoniste domenica 17 maggio, nell’ambito di Quintessenza che porta a Savigliano i profumi, sapori e colori di spezie, piante ed erbe aromatiche. “Si tratta di uno degli appuntamenti da non perdere, tra le oltre cinquanta fiere che, grazie alla presenza del mercato di Campagna Amica, dalla primavera all’autunno valorizzano la nostra provincia”, spiega Danilo Todini, segretario Zona Coldiretti Savigliano. La diciottesima edizione della fiera, come nelle ultime edizioni, dedicherà uno spazio rilevante all’agricoltura di qualità. Nell’area di Coldiretti, oltre una ventina di aziende agricole di cui la metà biologiche, allestiranno i loro stand nel chiostro di San Pietro, dove i visitatori potranno degustare ed acquistare le produzioni del territorio, tra le quali, ortaggi, frutta fresca e trasformata, cereali, erbe aromatiche, uova e formaggi freschi, stagionati e di capra, vini, aglio di Caraglio, lumache, yogurt, miele, piante e fiori. Un appuntamento imperdi-

bile per i visitatori, in un contesto storico di rilievo, con una varietà di prodotti di eccellenza, che sposano perfettamente la filosofia di Coldiretti, dove al primo posto, vi sono qualità, genuinità e salubrità dei prodotti locali, in un dialogo con il consumatore volto alla massima trasparenza. “Nel calendario primaverile, spicca questa manifestazione

a cui Coldiretti partecipa attivamente, con il mercato di Campagna Amica e del biologico di Terramica - evidenzia Giacomo Ballari, presidente dell’Associazione Agrimercati Cuneo e Terramica - per consentire a chi acquista, di fare una spesa consapevole, con la sicurezza di scegliere prodotti di qualità eccellente, garantiti da Campagna Amica

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LEZIONE SPECIALE PER GLI STUDENTI DELL’UNIVERSITÀ

o scorso 16 aprile, alcuni allievi del terzo anno della Facoltà di Scienze Agrarie del Dipartimento Universitario di Torino hanno visitato un’azienda zootecnica del saluzzese, in cui si allevano capi di razza piemontese. “È stata una visita studio ricca di informazioni e nozioni su cui sviluppare ulteriori approfondimenti sulla linea vacca vitello della razza piemontese. Abbiamo potuto vedere con i nostri occhi uno dei più prestigiosi allevamenti di bovini di razza piemontese e porre domande tecniche all’allevatore sui metodi di alimentazione, sulle colture impiegate e sulle fasi di ingrasso dell’animale”, hanno evidenziato alcuni studenti alla fine della giornata. Il piacere della conoscenza è stato reciproco: “È stato bello – ha commentato Domenico

Gramaglia, allevatore di Saluzzo, titolare dell’azienda – incontrare studenti così attenti alla valorizzazione della filiera della razza bovina piemontese, sicuramente lo studio della razza autoctona da parte dell’Università può essere un volano per garantire sempre più la qualità della nostra carne”. “L’allevamento della razza pie-

montese – ha aggiunto Michele Quaglia, presidente di zona Coldiretti di Saluzzo - rappresenta un esempio di produzione di altissima qualità che Coldiretti sta cercando di far conoscere anche al di fuori dalla realtà regionale, anche realizzando nuovi accordi di commercializzazione, per dare le giuste soddisfazioni economiche alle proprie aziende”.

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GIOVANI IMPRESA SALUZZO INCONTRA LA POLIZIA STRADALE

ircolazione stradale, norme che la disciplinano e sicurezza sul lavoro al centro del partecipato incontro, lo scorso 27 aprile, presso la sede di Coldiretti Saluzzo, tra i giovani imprenditori di Giovani Impresa Coldiretti e la Polizia Stradale. Il comandante della Polizia di Stato - stazione di Saluzzo, Dr. Luca Blengino, ha spiegato le principali norme che riguardano la corretta circolazione stradale.

In particolare, è stata spiegata, nel dettaglio, la documentazione da esporre in caso di posto di blocco e le eventuali sanzioni pecuniarie e la decurtazione dei punti che ne può conseguire. La serata è proseguita con la presentazione delle principali novità inerenti la sicurezza sul lavoro ai sensi del d.lgs. 81/08, l’accordo siglato da Giovani Impresa con il Consorzio Agrario Nord Ovest, per l’ acquisto agevolato di ga-

solio agricolo, i nuovi bandi di insediamento ISMEA e l’apertura dei Piani Verdi. Oltre un centinaio i giovani imprenditori presenti all’incontro, a dimostrazione del fatto che la sicurezza sta a cuore delle aziende, e che vi è grande interesse e sensibilità verso queste tematiche, da parte dei giovani. “Un grazie sincero per la disponibilità e la collaborazione alle Forze dell’Ordine”, da parte dei Delegati del Movimento.

Fitofarmaci: le nuove norme Il Ministero delle politiche agricole ha approvato le “Linee guida per la tutela dell’ambiente acquatico, dell’acqua potabile e per la riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari e dei relativi rischi nei siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette”. Tale documento si inserisce in un quadro di complessiva revisione della normativa sull’uso dei fitofarmaci caratterizzata, a livello comunitario, nazionale e regionale, da un inasprimento del regime sanzionatorio e da una progressiva revisione delle norme che ne regolano l’utilizzo. Tra le novità più rilevanti, l’adozione del Piano d’Azione per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN) e, conseguentemente, la lotta integrata obbligatoria. Si segnala inoltre che è in corso di revisione la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio di tutti i fitofarmaci in attuazione del regolamento CE 1278/2008.

LIMITAZIONI ALL’IMPIEGO DI ERBICIDI CHE CONTENGONO TERBUTILAZINA

om’è noto già a partire dal 2008 l’utilizzo della terbutilazina è stato limitato e consentito solo a condizione del rispetto di alcune limitazioni d’uso come di seguito riportato: • possono essere impiegati esclusivamente formulati che contengono la terbutilazina in miscela con altre sostanze attive diserbanti • deve essere rispettata una fascia di sicurezza non trattata, distante almeno 5 metri dai corpi idrici superficiali

• nelle aree definite vulnerabili, ai sensi del D.L.vo 152/2006, è possibile l’utilizzo di questi formulati “ad anni alterni ed esclusivamente con interventi localizzati sulla fila di semina”. Per la campagna in corso, relativamente a quest’ultimo aspetto (trattamenti ad anni alterni con distribuzione localizzata sulla fila di semina), l’area in cui permane tale limitazione coincide con gli areali definiti TO08 e TO09 e che per la provincia di Cuneo riguardano alcuni fogli di mappa rica-

denti nei comuni di: Caramagna Piemonte, Ceresole d’Alba, Monteu Roero e Somariva del Bosco. Nei suddetti areali pertanto, chi avesse impiegato diserbanti contenenti Terbutilazina nel 2014, non potrà utilizzarli nell’anno in corso sugli stessi appezzamenti. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito che segue http://www.regione.piemonte.it/acqua/atti_doc_adempimenti.htm) o contattare il proprio tecnico di riferimento presso i nostri uffici.

IN PROVINCIA DI CUNEO SONO VIGENTI LE PRESCRIZIONI PER L’UTILIZZO DI TERBUTILAZINA: Z.I.S. TO09 TO09 TO09 TO09

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Castagno: due pubblicazioni edite dal CRA

Progetto «Bioinfocast» MiPAAF DD n. 4496 del 27/11/2012

castagno

Il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura ha recentemente pubblicato un volume dal titolo: “Linee Guida per la gestione delle problematiche fitosanitarie del castagno”. Si tratta di una pubblicazione nella quale è possibile trovare precise indicazioni per adottare corrette procedure di prevenzione e difesa da tutte le principali avversità biologiche del castagno, siano esse dovute ad insetti o funghi. Queste linee guida possono pertanto essere utilizzate da tecnici e produttori, essendo direttamente scaricabili dal sito. Una seconda pubblicazione realizzata dallo stesso ente, prende in considerazione gli insetti dannosi al castagno attualmente assenti in Italia, ma che potrebbero giungere in futuro nel nostro Paese. Si tratta, in questo caso, di una guida indirizzata essenzialmente ai servizi fitosanitari regionali, utile strumento di consultazione nell’attività di prevenzione e di ispezione fitosanitaria.

Giuseppino Sabbatini Peverieri - Pio Federico Roversi

I principali insetti fitofagi del

castagno a rischio

di introduzione in Italia Progetto «Bioinfocast» MiPAAF DD n. 4496 del 27/11/2012

Linee guida per la gestione delle problematiche fitosanitarie del

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TERRAVIVA HA FESTEGGIATO I 40 ANNI “CON GUSTO”

i è svolta domenica 26 aprile, la giornata “TerraViva - 40 anni con gusto”, per festeggiare i primi 40 anni della cooperativa buschese, costituita nel 1974 dal progetto di 15 allevatori della Razza Bovina Piemontese, che oggi conta un’ottantina di soci. Al momento istituzionale, con la presentazione del bilancio agli associati, hanno partecipato, tra gli altri, il presidente Provinciale e Regionale di Coldiretti, Delia Revelli e l’assessore regionale all’ Agricoltura, Giorgio Ferrero. È seguita la presentazione del libro “Tu di che taglio sei? I tagli della Razza Piemontese in cucina”,c on la partecipazione della FoodBlogger Federica Giuliani e del vignettista Danilo Paparelli, autori della pubblicazione. “La giornata di porte aperte chiu-

Angelo Rosso

de il ciclo di iniziative gastronomiche e di comunicazione sviluppate nell’ultimo anno per i quarant’anni di attività dalla Cooperativa Agricola Buschese - TerraViva – dice il presidente della C.A.B., Angelo Rosso – Si tratta di un traguardo importante, frutto e orgoglio dell’impegno e della passione di tante persone. Il marchio TerraViva, segno distintivo dei nostri

punti vendita e dei nostri prodotti, porta in sé la tradizione e la cultura di un territorio, dove l’agricoltura costituisce una grande risorsa, capace di offrire produzioni di eccezionale qualità.Tra questi, la carne bovina di Razza Piemontese etichettata e garantita dal Consorzio CoAlVi della Cooperativa Agricola Buschese-TerraViva è certamente la punta di diamante”.

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PPPPPPP NOTIZIE DAL MONDO DEI CAVALLI

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I CIRCOLI DELL’ACSTE: UN UNIVERSO DA SCOPRIRE vità del sodalizio. Da questo numero, presenteremo ogni volta uno di questi circoli. Cominciamo con i “Cavalieri della Valle Grana”, gruppo che si è sempre distinto per iniziativa e vitalità. Fondato nel

E NTAMENTI ACST PROSSIMI APPU e Dronero, io gl ra Ca tra lle colline su a at gi eg ss Pa – ezzo 10 maggio L DRAGO di Bern org. I CAVALIERI DE 948 Debora 25 58 3 33 8 Bianco 00 74 68 5 33 fo in ola eggiata Campagn di Bene Vagienna 17 maggio - Pass OLA DEL BEINALE IC BR M CO La g. or 0496 Segreteria Alessio – 366436 42 65 21 Corsaglia 49 33 fo in Maddalena in Val La o gi fu Ri al a eggiat ondovì 24 maggio - Pass ILI di S. Michele M AB M DO IN I GL g. or 96 Daniele Paolo – 34891983 5 58 15 37 1 33 fo in nina Raduno a Bombo 30-31 maggio Bombonina org. I SERVAJ di 10 Roby Silvio – 34716463 92 21 54 82 33 fo in duno a Passatore 6-7 giugno – Ra ssatore org. Pro Loco di Pa 6 Andrea Luca – 339 807118 2 40 95 04 8 32 : fo in

2008 dal presidente Michele Donadio, affiancato dal vice Andrea Tardivo, dal segretario Lorena Barbero, e dai consiglieri Valerio Donadio e Zaira Revelli. Ogni anno, organizza diversi appuntamenti che sono diventa-

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ti una tradizione, come il Primo maggio al Pilun di Diego. Poi il 19/29 luglio il raduno a Capela Veja e l’1/2 agosto a Fontana Magnesia a Bernezzo. Inoltre, il viaggio organizzato in pullman a Voghera il 9 maggio, in occasione della manifestazione western.

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’Acste, la nostra associazione, è nata come aggregazione di gruppi di cavalieri legati come tali al territori di residenza: i circoli. In questo modo, fin dall’origine l’attività di questi circoli ha costituito la colonna portante di tutta l’atti-

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l fine di garantire la corrispondenza tra il danno subito per infortunio e l‘indennizzo erogato dall’INAIL, considerato che, decorsi determinati periodi di tempo, le variazioni dello stato di inabilità permanente possono essere connesse all’evento, l’art. 13 del D.Lgs 38/2000 prevede che il lavoratore che abbia subito un infortunio sul lavoro, per il quale l’Inail abbia riconosciuto: • un danno non indennizzato da 0% a 5% • una menomazione pari o superiore al 6% ed inferiore al 16% già indennizzata diritto ad un in capitale, in caso di peggioramento delle condizioni di salute, e quindi di aggravamento del danno subito, ha diritto a richiedere entro 10 anni dalla data dell’evento: 1. il riconoscimento del danno permanente oppure l’a-

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deguamento dell’indennizzo in capitale già concesso; 2. La costituzione della rendita, qualora la menomazione sia aggravata e raggiunga il grado minimo del 16%. Il procedimento può essere promosso unicamente dall’interessato (non avviene quindi su iniziativa dell’INAIL), tuttavia la valutazione circa l’opportunità e la sussistenza dei requisiti per richiedere un eventuale aggravamento è sempre di natura medica, e presuppone quindi una valutazione da parte del medico legale. I termini entro il quali può essere presentata la richiesta di aggravamento sono: –– Entro i primi quattro anni, la prima revisione per aggravamento può essere richiesta non prima di un anno dalla data dell’infortunio, e non prima di 6 mesi dalla cessazione della temporanea; le successive revisioni possono essere richieste a distanza di almeno un anno dalla precedente; –– al settimo anno; –– al decimo anno (l’ultima). Va altresì sempre tenuto in conto che, in sede di richiesta di aggravamento, nel rispetto dei termini sopra indicati, è possibile richiedere una sola volta l’adeguamento del dan-

no per il quale vi sia già stato indennizzato in capitale (dal 6% al 15%); le successive volte, quindi, si potrà richiedere un nuovo aggravamento del danno, solo ai fini della costituzione della rendita (la quale, come detto, presuppone una menomazione di grado almeno pari al 16%). ATTENZIONE: anche nel caso di riconoscimento della MALATTIA PROFESSIONALE, se si evidenzia un peggioramento delle condizioni di salute, e quindi di aggravamento del danno subito, l’interessato a diritto a richiedere l’aggravamento entro 15 anni dalla costituzione della rendita. Consigliamo pertanto ai lavoratori che abbiano subito un infortunio sul lavoro o abbiano ottenuto il riconoscimento della malattia professionale e che si riconoscano in alcune di queste situazioni, cioè ritengano di avere un peggioramento delle proprie condizioni fisiche derivanti dallo stesso infortunio o dalla malattia professionale, di rivolgersi al Patronato EPACA. Il medico convenzionato, Dott. Salvatore Simeone, valuterà l’opportunità di presentare le istanze di aggravamento ed ottenere l’eventuale riconoscimento dell’indennizzo.

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ome risaputo diversi studi mettono in evidenza come nel corso degli ultimi anni la speranza di vita si sia progressivamente incrementata, un trend che proseguirà nel futuro. Con il decreto 16 dicembre 2014, il Ministero dell’Econo-

mia e delle Finanze ha stabilito che a decorrere dal 1° gennaio 2016, i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici siano incrementati di 4 mesi e i valori di somma di età anagrafica e di anzianità contributiva di cui alla Tabella B allegata alla legge 23 agosto 2004, n. 243, e successi-

ATTUALITÁ

INCREMENTO ASPETTATIVA DI VITA DAL 1° GENNAIO 2016 ve modificazioni, sono ulteriormente incrementati di 0,3 unità. Si riportano di seguito, in sintesi, i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia, alla pensione anticipata, resta salva l’applicazione dell’adeguamento in parola anche in tutti gli altri casi previsti dalla legge.

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Anno 2016

65 anni e 7 mesi

Anno 2017

65 anni e 7 mesi

Anno 2018

66 anni e 7 mesi

Dall’anno 2019

66 anni e 7 mesi (Requisito da adeguare alla speranza di vita)

LAVORATRICI SETTORE PRIVATO AUTONOME Anno

Età pensionabile

Anno 2016

66 anni e 1 mese

Anno 2017

66 anni e 1 mese

Anno 2018

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Età pensionabile

Anno 2016

66 anni e 7 mesi

Anno 2017

66 anni e 7 mesi

Anno 2018

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Dall’anno 2019

66 anni e 7 mesi (Requisito da adeguare alla speranza di vita)

LAVORATORI SETTORE PRIVATO AUTONOMI Anno

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Anno 2016

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Anno 2017

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Uomini 42 anni e 10 mesi (pari a 2.227 settimane) 42 anni e 10 mesi* (pari a 2.227 settimane)

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Donne 41 anni e 10 mesi (pari a 2.175 settimane) 41 anni e 10 mesi* (pari a 2.175 settimane)

*Requisito da adeguare alla speranza di vita

Gli Uffici del Patronato EPACA sono a disposizione per ogni chiarimenti in merito.

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SCADENZE AZIENDALI 18 MAGGIO (essendo il 16 maggio sabato) VERSAMENTO RITENUTE FISCALI Scade il termine per i versamenti diretti, con modello F24, delle ritenute effettuate nel mese di aprile sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO 1 TRIMESTRE Entro tale data, i contribuenti che esercitano l’attività agricola, d’impresa o di lavoro autonomo che hanno realizzato nell’anno 2014 un volume d’affari inferiore a euro 400.000,00 se esercitano l’attività di prestazione di servizi, ed arti e professioni e inferiore a euro 700.000,00 se esercitano l’attività agricola o di impresa ed hanno optato ai sensi dell’art.66 L.427/93 per la liquidazione trimestrale, devono annotare sul registro delle vendite la liquidazione periodica dell’imposta relativa al trimestre gennaio- febbraio- marzo 2015 ed effettuare il versamento IVA tramite modello F24 telematico.

IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

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25 MAGGIO IACQUISTI E CESSIONI INTRACOMUNITARI MENSILI Scade il termine per i contribuenti mensili, per la trasmissione in via telematica all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di aprile. 31 MAGGIO IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita, il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Per le fatture d’acquisto, devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

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IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI APRILE Annotazione di liquidazione per il mese di aprile e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2014 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000,00, se prestazione di servizio o di euro 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art. 66, legge 427/93.

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