Coltivatore n.16 anno 2014 by Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in Abb. Postale / D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) Art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

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n. 16 - ANNO 68 - 1 - 15 novembre 2014

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n. 16 - ANNO 68 - 1 - 16 novembre 2014

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese “Il Coltivatore Cuneese” Editore: Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Enzo Pagliano Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Chiara Serra Grafica e impaginazione Mara Chiardola Stampa Arti Grafiche Cuneo Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Elena Bono, Silvia Bosco, Gianluca Bruno, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Nicola Fontana, Cesare Gallesio, Stefano Gallo, Rosangela,Giordana, Rosanna Giraudo, Giacomo Golinelli, Giulia Marinari, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Marcello Pellegrino, Nadia Olivero, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Manuela Renaudo, Davide Roà, Redazione ed amministrazione: Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 40.000 Copie Concessionaria esclusiva della pubblicità: TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it

ULTIMA

ORA

SBLOCCATI I CONTRIBUTI POLIZZE ANTIGRANDINE

“Finalmente Agea ha dato una risposta concreta ai frutticoltori e ai produttori di colture annuali come i cereali e gli ortaggi, come più volte chiesto e sollecitato da Coldiretti Cuneo per quanto riguarda la copertura del contributo pubblico sulle polizze grandine”. Questa l’affermazione di Michele Quaglia, presidente di Coldiretti Saluzzo. In pratica con circolare del 3 novembre Agea ha disposto il versamento del saldo dei contributi ministeriali per coprire fino al 65% le polizze di assicurazione grandine per la frutta e le colture annuali relative alla campagna 2013 e all’OCM VINO campagna 2014. Il problema per quanto riguarda frutta e colture annuali (ortaggi e cereali) stava nel fatto che Agea aveva versato solo il 56% della spesa ammessa a contributo e mancava il 9% per arrivare al 65% come previsto dalle circolari ministeriali. Per quanto riguarda il settore vitivinicolo la circolare Agea prevede un’integrazione che permette agli organismi pagatori di liquidare il massimo della spesa ammessa a contributo anche per il 2014. Questo stanziamento va ad abbattere i costi delle polizze assicurative per le avversità atmosferiche e sarà rimborsato tramite la Pac dall’organismo pagatore regionale (Arpea). Conclude il direttore di Coldiretti Cuneo Enzo Pagliano - “I nostri soci, in particolar modo i frutticoltori (che risultavano i più penalizzati da questa decurtazione), attraverso i vari organismi interni (consulta frutticola, assistenza tecnica…) ci avevano sollevato la complessa problematica. La mancata erogazione del 9% delle spettanze di ogni azienda significava un ulteriore aumento dei costi di produzione insostenibili in queste annate difficili del mercato. Ora che il provvedimento nazionale è stato scritto, solleciteremo Arpea ad accelerare i rimborsi previsti”.

Sommario Ma siamo davvero il paese delle banane? ......................................... 4 Al Salone del Gusto molte imprese cuneesi...................................... 5

Kiwi: accordo interprofessionale per tutti i produttori............................................................................... 28-29

In Piemonte l’anticipo della PAC sfiora il 50%............................... 6

Danni da selvaggina in provincia di Cuneo................................... 31

Agricoltura insieme ad innovazione sociale: la progettualita’ Coldiretti............................................................................... 6

A Vinadio la mostra ovina di Razza Sambucana.................................................................................... 32-33

Passaggio generazionale: nuovi servizi alle aziende.................. 7

Con la tecnologia tagli la bolletta............................................... 34-35

Distributori automatici a scuole: una legge a difesa dei minori................................................................................................. 7

A Tetti Pesio torna “El festin ed San Martin”............................... 38

Annata vitivinicola 2014................................................................................... 8

Mostra Nazionale Razza Piemontese 2014................................... 39

Greening: da AGEA la circolare sulla diversificazione.................8 Nocciole Piemonte IGP: un anno da record...................................... 9

Da Coldiretti e PROTEA, l’utilizzo dell’ozono nelle filiere... 36

“In agricoltura… per guardare oltre”................................................... 40

Latte: aggiornamenti sulla produzione 2014/15............ 10-11

Buono & Conveniente: gruppi d’acquisto a Chilometro Zero!............................................................................................. 41

Il Corsivo del Coltivatore......................................................................... 12

PARLA PA’C ad Alba il prossimo incontro....................................... 41

Storie di vita........................................................................................................ 13

“La Sagra d’l Coj” a Margarita ................................................................. 42

Drosophila suzukii: come combattere il parassita di fragola e piccoli frutti............................................ 14-15

Una transumanza in vecchio stile......................................................... 42

Effluenti zootecnici: la battaglia di Coldiretti per cambiare la legge...................................................................................... 16 Reflui zootecnici: regole e divieti di utilizzo................................ 17 Benedire i frutti della terra e nutrire il pianeta......................... 18

Malattie professionali aggiornate le tabelle ministeriali ...................................................................................... 43 Verifica posizione INPS per gli allevatori......................................... 43 Scadenze Aziendali..............................................................................44-45 G.A.L. Mongioie: incontri sul territorio............................................. 46

Nuove norme sulla etichettatura degli alimenti in Europa.................................................................................... 20-23

Peccati di Gola a Mondovì........................................................................... 46

DOC Piemonte: proposte di modifica al disciplinare Piemonte...................................................................................... 24

Carne che è arte: nuovo binomio alla COMPRAL..................... 46 Ospiti di “Terra Madre in provincia di Cuneo............................... 47

News dal Servizio Vitivinicolo................................................................... 25

Il Mercatino del Coltivatore ...............................................................50

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1-15 NOVEMBRE

4 ATTUALITÁ

MA SIAMO DAVVERO IL PAESE DELLE BANANE?

I PARADOSSI DELLA POLITICA E L’INCAPACITÀ DI ESSERE CONSEGUENTI GENERANO SPESSO SCELTE CHE VANIFICANO GLI INTENTI INIZIALI. CLASSICO ESEMPIO QUANTO SUCCESSO CON I GIOVANI: DA UNA PARTE IL GOVERNO DÀ E LA COMMISSIONE BILANCIO TOGLIE, COSTRINGENDO COLDIRETTI A SCENDERE IN CAMPO CON FERMEZZA E DECISIONE.

iviamo davvero nella società dove i paradossi sono all’ordine del giorno. A generarli, è spesso la politica. Di qui, uno scollamento tra il sentiment della gente e quanto avviene nelle aule del Palazzo. Un esempio per tutti. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ed i suoi Ministri hanno scritto la legge di stabilità con l’obiettivo di far ripartire il Paese. A parte le reazioni dei sindacati e la considerazione che non è detto che l’Italia riparta con questa manovra, tutti ci hanno raccontato che l’obiettivo era quello di diminuire il costo del lavoro per rendere più competitive le imprese a cominciare da quelle medio piccole, che rappresentano lo zoccolo duro dell’economia italiana in tutti i settori produttivi, ivi compreso il turismo. Salvo poi, scoprire che la Commissione Bilancio della Camera, per stare al settore agricolo, ha stralciato le norme della legge di stabilità con gli stanziamenti a favore dei giovani agricoltori e delle filiere, pari a dieci milioni l’anno per i prossimi due anni. La contraddizione sta tra gli obiettivi posti dal Governo e la Commissione Bilancio. Ambedue presiedute da personaggi della stessa area politica. È davvero ora di finirla con i doppiogiochisti. Siamo stanchi, come cittadini che credono ancora in questa Italia, di dover assistere ai balletti della politica, dove ciò che non entra dalla porta, arriva dalla finestra e viceversa. Nel caso specifico, si tratta di interventi per il finanziamento delle azioni di sostegno all’imprenditoria giovanile in agricoltura con le previsioni

di mutui a tasso zero e di contratti di filiera e di distretto, con l’obiettivo di rafforzare il sistema agricolo ed agroalimentare territoriale. Bene ha fatto il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo a chiedere che Governo e Parlamento lavorino per ripristinare le misure previste a sostegno degli investimenti in agricoltura dei soggetti più deboli in un settore strategico per combattere la disoccupazione giovanile e favorire una crescita sostenibile. D ’ a l tra parte, non bisogna neppure dimenticare i dati

c h e i n questi giorni sono circolati in modo più o meno ufficiale: nel 2014, non ci sarà crescita, né in Italia, come nel resto dell’Europa, anzi nel nostro Paese la recessione è prossima al -0,3%. La disoccupazione resta a livelli record del 13%, con punte del 40% per quella giovanile. E nel 2015, ad essere ottimisti in Italia si crescerà dello 0,5% e la disoccupazione dovrebbe calare di un punto. Ben poca cosa, rispetto a quanto sta avvenendo ad esempio in America, dove una politica mo-

netaria meno rigida di quella europea imposta dalla Germania ha favorito una ripartenza dell’economia con un + 3,5%. Nonostante questi chiari di luna, la situazione resta, seppur difficile, nel cuore degli Italiani che dimostrano di voler bene al proprio Paese. Da una indagine Coldiretti/ Ixè divulgata in occasione dei drammatici dati sulla Cassa Integrazione a settembre per effetto della crisi dei grandi gruppi industriali, risulta che le piccole medie imprese italiane con il 47 per cento (+8 per cento) sono identificate come quelle che offrono maggiori garanzie di sviluppo per il Paese, mentre le recenti vicende hanno mantenuto bassa la fiducia verso i grandi gruppi pubblici (14 per cento) o privati (20 per cento) e fatto crollare al 13 per cento quella verso le cooperative (-11 per cento). Quali sono le strategie da adottare per combattere la concorrenza dei Paesi emergenti e garantire redditi e lavoro in Italia? Secondo il 38 per cento degli Italiani, occorre specializzarsi solo in prodotti tipici del Made in Italy non imitabili, il 35 per cento ritiene che debbano essere frenate le importazioni da Paesi come Cina e India e solo il 24 per cento suggerisce di abbassare il costo del lavoro. Il fatto che in testa alle strategie di rilancio indicate dai cittadini ci sia la specializzazione in prodotti esclusivamente made in Italy conferma che l’Italia, per crescere, deve puntare su quegli asset di distintività nazionale che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio ed i suoi prodotti, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina.

5 ATTUALITÁ

AL SALONE DEL GUSTO MOLTE IMPRESE CUNEESI

oldiretti anche nell’edizione 2014 ha partecipato al Salone del Gusto e Terra Madre offrendo l’ospitalità ai delegati provenienti da tutto il mondo. “I convegni sono stati occasione di confronto e di condivisione delle problematiche agroalimentari mondiali – dice il direttore di Coldiretti Cuneo, Enzo Pagliano -. Di grande rilevanza per Coldiretti, il tema al centro del dibattito: l’attenzione all’agricoltura ed all’impresa agricola familiare, perno attorno al quale ruotano l’ 80% delle imprese agricole italiane e mondiali”. “Coldiretti - commenta Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Piemonte - punta da sempre a valorizzare questa tipologia di impresa agricola, attraverso l’intensa attività di Campagna Amica che è stata ancora una volta ambasciatrice presso i consumatori per la costruzione di un solido rapporto fiduciario basato sulla trasparenza e sulla opportunità di non omologare gusti, sapori e profumi che sono l’espressione autentica delle peculiarità di ogni territorio”. Dal salone del gusto di Torino il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare l’adesione al Protocollo di Milano, che si propone come il documento programmatico di Expo 2015 e – soprattutto – del dopo Expo, ha affermato che

“Non possiamo continuare a vivere in una società che tollera la presenza di 860 milioni di persone denutrite e nel contempo assistere allo spreco di 1,3 milioni di tonnellate di cibo all’anno. Gli sprechi e la malnutrizione sono alimentati dal paradosso di chi considera il cibo semplice merce – ha detto Moncalvo - . La distintività e le biodiversità sono gli elementi che permetteranno alle nazioni povere di uscire dalla fame e dalla povertà”. Moncalvo ha poi parlato del fenomeno mondiale “Land Crabbing” ovvero la cessione per pochi dollari di migliaia di ettari dove si innestano formule di speculazione finanziarie che impoveriscono ulteriormente chi già vive in condizioni di precarietà. Il presidente di Coldiretti è intervenuto anche alla conferenza “Te lo do io il ‘Made in Italy’ sul tema dell’incidenza dell’immi-

grazione nel comparto agricolo. “Abbiamo siglato il contratto nazionale dei lavoratori agricoli a livello nazionale con le Organizzazioni sindacali. Riguarda un milione e duecentomila lavoratori occupati nel settore agricolo. Di questi il 25% sono stranieri o meglio 320 mila lavoratori agricoli non sono nati in Italia.” Relativamente alle assunzioni dei lavoratori stagionali in agricoltura con i voucher, Moncalvo ha ricordato che questo sistema offre una risposta concreta all’impresa agricola che ne usufruisce nei momenti di punta ad esempio per le campagne di raccolta. I voucher riguardano le assunzioni di studenti, pensionati e alcune categorie di disoccupati. Dalla loro introduzione le ore lavorative impiegate in agricoltura e rilevate dall’Inps sono passate da 104 milioni a 112 milioni. Una risposta alla società ed alle categorie più deboli.

Il presidente Moncalvo presente al Salone del Gusto e Terra Madre presso lo stand di Coldiretti con il direttore regionale Antonio De Concilio

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AGRICOLTURA INSIEME AD INNOVAZIONE SOCIALE: LA PROGETTUALITA’ COLDIRETTI

lla presenza di Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti e di Antonio De Concilio direttore di Coldiretti Piemonte si è svolto il Convegno “Agricoltura e Innovazione sociale, il nuovo impegno per la diversificazione”. Presenti anche gli Assessori regionali Giorgio Ferrero (Agricoltura), Augusto Ferrari (Politiche Sociali), Gianna Pentenero (Istruzione Formazione Professionale e Lavoro). Il presidente Moncalvo ha ribadito la ferma volontà di Coldiretti di giungere ad una legge nazionale che definisca e coordini l’attività agricola rispetto alle problematiche di natura sociale e lavorativa che oggi affliggono la società italiana. Antonio De Concilio ha evidenziato la concretezza con la quale si è agito in

Piemonte anche in forte sinergia con gli assessorati regionali che a vario titolo si interconnettono con la progettualità di Coldiretti. In particolare, ha evidenziato il ruolo della Regione Piemonte nella gestione del Fondo Sociale Europeo (FSE) che destina il 20% delle risorse disponibili alle problematiche sociali. Lorella Ansaloni responsabile nazionale Donne Impresa Coldiretti ha evidenziato come per l’impresa agricola la progettualità nel sociale abbia trovato terreno fertile grazie alla sensibilità delle imprenditrici dove, in Italia un’impresa agricola su tre, è condotta da donne. Non è immaginabile affrontare le nuove necessità del mondo del lavoro e le nuove emergenze sociali senza fotografare il contesto attuale

ed attuare politiche di accompagnamento rispetto alle necessità reali. Vi è l’urgenza di un quadro normativo nazionale e regionale in grado di rispondere alle nuove esigenze anche con politiche famigliari in grado di prevenire il disagio minorile e quello dei disoccupati, nonché dei nuovi poveri. “Questo vale per l’agricoltura sociale, ma anche per la valorizzazione della risorsa turistica della nostra Regione – commenta il direttore di Coldiretti Piemonte, Antonio De Concilio -. Con il progetto “Agriable” Coldiretti, insieme alla propria centrale cooperativa UeCoop, intende rendere fruibile anche alle persone disagiate attraverso una progettualità trasversale gli Agriturismi e le strutture di accoglienza turistica”.

IN PIEMONTE L’ANTICIPO DELLA PAC SFIORA IL 50%

Sergio Chiamparino

La Giunta regionale, presieduta da Sergio Chiamparino, con una apposita delibera, ha messo a disposizione degli agricoltori piemontesi 59 milioni di euro come anticipo della PAC. Il nuovo contributo pari al 30% si aggiunge a quello anticipato a luglio e permette agli agricoltori di ricevere da Arpea, tra fondi statali e regionali, un anticipo che sfiora il 50% del contributo PAC. “E’ un ottimo risultato”, commenta l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero, “uno sforzo che abbiamo voluto compiere di fronte alla difficile situazione generale che coinvolge anche il settore agricolo. Anticipare i fondi PAC di qualche mese concede agli agricoltori piemontesi quella liquidità di cui hanno tanto bisogno, in particolare nella lunga crisi che stiamo attraversando”.

Giorgio Ferrero

7 ATTUALITÁ

GLI STRUMENTI ASSICURATIVI E IL NUOVO SERVIZIO DI AGRISICURA

PASSAGGIO GENERAZIONALE: NUOVI SERVIZI ALLE AZIENDE

utela del patrimonio e passaggio generazionale In due giornate di formazione presso gli Uffici di Coldiretti Cuneo e in un incontro aperto al pubblico organizzato da Agrisicura, società del Gruppo Coldiretti con mandato Fata Assicurazioni Gruppo Cattolica, è stato fatto il punto sulla pianificazione successoria. Lo scenario economico attuale impone di porre sempre più attenzione non solo alla capacità di incrementare il reddito, ma soprattutto alle capacità di preservare nel tempo il patrimonio familiare e aziendale generato in precedenza. Se questa scelta non viene ponderata preventivamente, saranno le norme del codice civile a stabilire modalità, tassazione e criteri di ripartizione del patrimonio oggetto di successione.

Il servizio si rivolge: alle famiglie per suddividere e trasferire il patrimonio evitando liti ereditarie; alle aziende: per tutelare e trasferire il patrimonio aziendale in modo integrale tramite una corretta pianificazione del passaggio generazionale Gianni Fuolega, amministratore della società di consulenza Kleros, che collabora con l’Organizzazione cuneese, ha illustrato le ragioni e i vantaggi della programmazione futura, sia in ambito privato che aziendale, con un’ampia panoramica sulla casistica e sugli strumenti giuridici che è necessario adottare per tutelare il patrimonio e gli eredi. Commenta Sara Ferrero, Capo Area Impresa e Territorio,

di Coldiretti Cuneo: “ Nell’incontro che si è tenuto martedì 21 ottobre a Savigliano, a cui sono intervenuti molti imprenditori agricoli, abbiamo illustrato il servizio che possiamo fornire alle aziende nostre associate per approcciarsi a quella pianificazione volta alla tutela del patrimonio, soprattutto in vista della prossima apertura del Piano di Sviluppo Rurale che vedrà molte aziende presentare richieste di finanziamento per l’insediamento dei giovani agricoltori e del conseguente passaggio da padre a figlio nella conduzione dell’impresa. Gli uffici di Zona Coldiretti sono a disposizione per valutare le varie casistiche che possono prevedere anche investimenti di capitali su polizze assicurative o previdenziali, proposte da Agrisicura”.

Sara Ferrero

Distributori automatici a scuole: una legge a difesa dei minori La Conferenza dei presidenti delle Regioni ha approvato a Roma il progetto di legge sulla regolamentazione degli alimenti contenuti nei distributori automatici nelle scuole, proposto dall’assessore regionale Giorgio Ferrero e approvato dalla Commissione politiche agricole, nell’incontro svoltosi a Torino lo scorso 23 ottobre. La proposta viene ora trasmessa alle Commissioni competenti di Camera e Senato e al ministero competente. “L’approvazione rappresenta un passo importante”, commenta Giorgio Ferrero, “Il fatto che i presidenti delle Regioni, presieduti da Sergio Chiamparino, abbiano approvato il provvedimento è un segnale di rilievo per il suo passaggio in Parlamento. Ci impegneremo perché la salute dei minori venga tutelata e sostanze potenzialmente dannose siano escluse dagli alimenti che quotidianamente assumono nelle scuole”. Il progetto di legge approvato si propone di vietare l’introduzione nei distributori automatici presenti negli ambienti frequentati dai minori, in particolare le scuole, di alimenti contenenti sostanze dannose con alte concentrazioni di grassi saturi o di glucosio.

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Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

ATTUALITÁ

ANNATA VITIVINICOLA 2014 Impegnativa e poco produttiva, ma cure del vigneto e raccolta manuale assicurano la qualità

’ ora di fare il bilancio conclusivo sull’annata che si è appena conclusa nel vigneto ed è iniziata in cantina, attendendo che il vino appena ottenuto possa esprimere le peculiarità impresse dal millesimo. Le discussioni sul come si sarebbe presentato sotto il profilo enologico il 2014 sono già iniziate a luglio. Il mese centrale estivo presentava un clima bizzarro e insolito e le previsioni di allora non erano rosee e non mancavano indicazioni marcatamente pessimistiche, quelle che più delle altre fanno notizia sui mass media. Il team dei tecnici Coldiretti Cuneo – Agenzia 4 A assicura una puntuale consulenza tecnica agronomica e svolge in prossimità della raccolta attenti monitoraggi sull’andamento evolutivo e qualitativo delle varie DOC e DOCG. Emergeva subito dai tecnici che la differenza tra il sufficiente ed il buono ( a prescindere dai fattori di vitigno e esposizione) era dovuta alla professionalità del conduttore; ora a vendemmia conclusa, possiamo affermare che le produzioni migliori si sono ottenute nei vigneti dove si sono seguiti protocolli colturali adattati a situazioni di eccessiva disponibilità idrica. Per esempio sotto diretto consiglio dei tecnici Coldiretti sono

aumentati i vigneti sui quali si è realizzato l’inerbimento controllato, rivelatosi alquanto utile in questa annata poiché la cotica erbosa ha permesso di dissipare l’eccesso idrico, evitato l’erosione per ruscellamento e nel contempo coprendo il suolo agevolato il transito. Questo ha quindi favorito l’esecuzione dei trattamenti nei momenti cruciali e il trasporto delle uve in vendemmia anche a ridosso delle piogge. Questa pratica, insieme ad altre fa parte di un programma di rinnovamento volto a rendere sempre più sostenibile la nostra viticoltura, che veleggia verso protocolli a basso impatto, in lotta integrata e biologica. Le statistiche ci danno ragione ed infatti l’anno scorso nel nostro Paese la superficie dei vigneti condotti in agricoltura biologica è cresciuta di oltre 10 mila ettari, rispetto l’anno prima, raggiungendo i 67 mila ettari e rappresentando ormai circa il 10 % dell’intera produzione. Oltre agli erbicidi si riducono gli insetticidi contro le tignole (si estende a macchia d’olio l’uso di attrattivi che evitano la riproduzione di questi lepidotteri), e si introducono fitofarmaci sempre più di origine “naturale” o comunque lontani dalla chimica di sintesi. Anche in questa annata, che definia-

mo difficile e impegnativa i protocolli sperimentali su fungicida “diversi” hanno dato risultati interessanti. (Coldiretti organizzerà incontri divulgativi per presentare i risultati). Sulle nostre colline molte lavorazioni, compresa la raccolta avvengono manualmente e questo incrementa i costi di produzione ( la vendemmia manuale richiede circa 150 ore /ettaro contro le 5 ore necessarie con la vendemmiatrice meccanica), ma grazie all’intervento dell’uomo è possibile selezionare i grappoli più integri e maturi e dunque assicurare la migliore qualità. Proprio la selezione in fase di raccolta è l’ultima operazione, che insieme alle attente cure al vigneto di cui abbiamo fatto cenno sopra, ha rivestito un ruolo determinante sull’esito finale. La cernita comporta un duplice onere perché costa in termini di manodopera e riduce la quantità, tuttavia permette di innalzare il livello qualitativo e cambiare le sorti di una partita in misura considerevole. Per queste ragioni chi lungo l’asse della filiera può è bene contenga i propri margini di profitto, evitando di caricare tutti gli oneri aggiuntivi che questa campagna difficile ha richiesto sui prezzi delle uve, che salvo eccezioni, sono al limite dei costi di produzione.

GREENING: DA AGEA LA CIRCOLARE SULLA DIVERSIFICAZIONE È stata pubblicata la Circolare Agea del 31 ottobre 2014, relativa alla definizione del periodo di riferimento per la diversificazione colturale nell’ambito del greening: il periodo di riferimento per il calcolo delle quote delle colture e per la verifica dell’Organismo pagatore è compreso tra il 1° aprile e il 9 giugno dell’anno di presentazione della domanda. Nella circolare si definiscono le condizioni per “il pagamento per le pratiche agricole benefiche per il clima e per l’ambiente” e viene introdotto per le aziende destinatarie del pagamento di base, l’obbligo di applicare sui propri terreni le pratiche agricole benefiche per il clima e per l’ambiente – Greening o le pratiche equivalenti di cui all’art.43 e all’allegato IX dello stesso regolamento. Il calcolo delle quote delle diverse colture si effettua prendendo in considerazione le colture seminate o coltivate nel periodo di riferimento sopra indicato, che rappresenta la parte più significativa del ciclo colturale, comprendendo sia le colture autunno vernine (in fase conclusiva del loro ciclo) sia quelle primaverili estive (in fase iniziale del loro ciclo). Ai fini del calcolo delle quote delle diverse colture, ogni ettaro di superficie a seminativi dell’azienda può essere conteggiato una sola volta, prendendo in esame la coltura principale, vale a dire quella che occupa la superficie interessata per il periodo più lungo. Gli Uffici di Zona della Coldiretti sono a disposizione degli associati per le verifiche relative alla loro situazione aziendale.

9 ATTUALITÁ

QUOTAZIONI RADDOPPIATE RISPETTO ALLO SCORSO ANNO

NOCCIOLE PIEMONTE IGP: UN ANNO DA RECORD

ossiamo considerarla un’annata eccezionale quella delle nocciole, in controtendenza se paragonata rispetto agli altri comparti della nostra agricoltura provinciale. L’annata agraria che si è da poco conclusa, ha regalato magre soddisfazioni agli imprenditori della Granda, sia in termini di produzioni, complici le bizze del meteo che hanno condizionato negativamente questo 2014, sia in termini di remunerazione da parte del mercato, con quotazioni pressoché generalmente al ribasso o comunque nettamente inferiori rispetto allo scorso anno. Due casi su tutti: la frutta estiva e i cereali, entrambi vittime di un surplus di offerta a livello globale. Mentre ha invece sorriso ai corilicoltori del nostro territorio, quello delle Langhe in particolare, area per eccellenza vocata alla produzione delle Tonda Gentile e Trilobata, ma che in questi anni si sta estendendo anche ai fondovalle e ad altre zona e della provincia di Cuneo, oltre all’Astigiano e all’Alessandrino. Sin dall’inizio della

campagna le quotazioni sono letteralmente schizzate alle stelle. E da alcune settimane hanno continuato a rimanere su livelli elevati i prezzi delle nocciole. Secondo le rilevazioni dei prezzi della Camera di Commercio di Cuneo, nella settimana dal 25 al 31 ottobre, la Nocciola Piemonte IGP è stabile da alcune settimane e quotata a 5,32 €/kg prezzo in guscio e 11,70 €/p.to resa; mentre la Tonda Gentile Trilobata a 5,22 €/kg in guscio e 11,50 €/p.to resa. Prezzi pressoché raddoppiati se confrontati con lo scorso anno, in questo stesso periodo, dove viaggiavano nell’ordine dei 2,68 €/kg (5,91 p.to resa) per la Nocciola Piemonte e 2,60 €/kg (5,79 p.to resa) per il prodotto non certificato IGP. Le cause sono dovute essenzialmente al calo della produzione della Turchia, che da sola raggiunge il 70% dell’offerta mondiale. A causa delle gelate primaverili che hanno interessato alcune aree del paese, si prevede che la produzione turca 2014 raggiunga “solamente” le 412 mila tonnellate, con un calo del

25% rispetto al 2013. E a livello mondiale si stima che l’offerta di nocciole scenderà dalle oltre 800 mila tonnellate del 2013 a 653 mila. E se in Piemonte, come per il resto d’Italia, soprattutto in Provincia di Cuneo i quantitativi prodotti sono stati inferiori allo scorso anno a causa anche qui dell’andamento climatico sfavorevole, la remunerazione del mercato ne ha abbondantemente compensato la diminuzione. In Piemonte, da una prima stima, la produzione dovrebbe raggiungere tra le 130 mila/150 mila quintali, 90 mila/100 mila dalla sola provincia di Cuneo, con una crescita graduale dei nuovi impianti, anche in areali non tradizionalmente vocati in sostituzione anche di altre produzioni frutticole,oggi meno remunerative. Proseguono invece i progetti di filiera corilicola promossi da Coldiretti e che, a livello provinciale, hanno portato alla nascita della cooperativa Corilanga e alla realizzazione di importanti contratti di conferimento con industrie dolciarie del territorio.

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d agosto cresce ancora rispetto allo scorso anno con il rischio di sforare la quota nazionale a fine campagna Gli ultimi dati diffusi da Agea, aggiornati ad agosto, confermano che la produzione italiana continua a viaggiare su livelli superiori rispetto alla scorsa campagna e perciò si fa sempre più serio il rischio di sforare la

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quota nazionale. Dopo che nelle ultime 5 annate la produzione italiana era rimasta sotto il livello del Quantitativo Nazionale di Riferimento, in questa campagna, l’ultima campagna in cui verrà applicato il regime delle quote latte, salvo un’inversione della tendenza attuale, lo splafonamento sta diventando un’eventualità reale. Nel periodo aprile/agosto 2014, la produzione nazionale rettificata, adeguata ai parametri di grasso, è stata di 4.665.078 tonnellate, + 3,84% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando era stata di 4.492.539 tonnellate. Si riscontra perciò un ulteriore crescita rispetto al mese di luglio, quando l’aumento sul 2013/214 era stato ”solo” del 3,37%. Si conferma l’aumento della produzione in Piemonte ben al di sopra della media nazionale: nel

periodo aprile/agosto 2014, la produzione è stata di 421.742 tonnellate, in aumento addirittura del 6,65% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (395.456 tonnellate). A luglio di quest’anno, era invece a +6,11%. Se la produzione nazionale non rimarrà all’interno del Quantitativo Nazionale di Riferimento, scatterà la procedura della compensazione/restituzione, con i diversi criteri di priorità dettati dalla Legge n. 119/2003 e dalla Legge n. 33/2009 e che sono nell’ordine: • le aziende ubicate in zona di montagna; • successivamente le aziende ubicate nelle zone svantaggiate; • le aziende che non hanno superato il livello produttivo nel periodo 2007/2008; • le aziende che non abbiano

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superato di oltre il 6% la quota individuale disponibile a fine campagna. L’importo del prelievo supplementare, se verrà applicato è fissato a 0,2783 €/kg, così come stabilito dal Regolamento CEE n. 3950/92 e le successive modificazioni del Regolamento Ce 1788/2003. Sempre per rimanere sul tema lattiero caseario, la Commissio-

ne europea ha emanato il Regolamento di esecuzione (UE) 1097/2014 del 17 ottobre per cui, a partire dal 1°aprile 2015, i primi acquirenti dovranno dichiarare mensilmente il quantitativo di latte vaccino crudo consegnato. A loro volta, gli Stati membri, entro il 25 del mese successivo, dovranno comunicare questi dati alla Commissione europea. I dati saranno espressi

in chilogrammi e facendo riferimento al tenore effettivo di materie grasse del latte. Sostanzialmente, pur cessando il regime delle quote latte e con il passaggio al libero mercato, verrà mantenuto un monitoraggio della produzione. Anche per valutare eventuali azioni da parte dell’Unione europea, dopo la fine di un contingentamento del settore durato oltre 30 anni.

Latte: situazione di mercato complessa In questi giorni, è tornato molto di attualità il discorso del prezzo del latte. Gli industriali propongono di superare il problema chiedendo di aumentare l’indice di grasso per evitare il superamento delle quote latte. Coldiretti sta monitorando la situazione produttiva che evidenzia un aumento del latte prodotto sia in Italia che nei principali paesi europei. Siccome non è ancora nato l’industriale che faccia gli interessi dei produttori di latte, Coldiretti ritiene che il mondo degli allevatori debba adottare una strategia economica sganciata dal semplice tecnicismo dell’ indice di grasso nel latte. Altrimenti si rischia di fare il gioco degli industriali e di percepire nei prossimi mesi un prezzo intorno ai 30 centesimi così come già succede in molti paesi europei. Inoltre, occorre lavorare per il contenimento dei costi di produzione che in Italia sono, in assoluto, i più elevati d’ Europa. Se è vero che molte imprese allevatoriali dovranno chiudere, la colpa non è del mondo agricolo, ma di quella parte d’industria che non ha saputo valorizzare il latte piemontese sia quando si parla di consumo fresco che di trasformati. I prossimi mesi saranno determinanti per la tenuta o meno delle stalle che producono latte. La cosa importante è che, ognuno torni a fare il proprio lavoro e che gli allevatori acquisiscano una capacità economico-contrattuale maggiormente autonoma rispetto alle industrie. In altre parole ognuno deve tornare a fare il proprio mestiere.

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I L C O R S I V O D E L C O LT I V ATO R E IL BUROCRATE IMPENITENTE

asi operazione che non sia l’acquisto di un chilo di pane? Qual è la più spregevole e insulsa imposizione che non riusciamo a scrollarci di dosso, nonostante ribellioni ed insofferenza? Qual è la fregatura più crudele che ci attende ad ogni istante e che frena il nostro agire? Qual è lo spauracchio che ci induce, spesso, a rinunciare ai nostri progetti o che balza fuori, all’improvviso, rovinandoci la festa? Lo avrete già capito: è la burocrazia, un termine derivato dal francese che sta ad indicare lo strapotere dell’ufficio e delle sue pratiche su ogni altra tipologia del fare. Tutti, nel mondo, ne siamo vittime. Noi italiani, campioni del diritto, della pignoleria, della litigiosità gratuita, del cercare il pelo nell’uovo, del dimostrare la nostra acutezza spaccando il capello in quattro, possiamo definirci maestri. Siamo – per dirla con un termine che va di moda – patrimonio dell’Umanità Unesco nel settore. Ogni ufficio, ogni usciere, ogni piccolo scribacchino, ogni fruitore di una scrivania, ogni rappresentante di nonsobenecosa, ha il suo ventaglio burocratico da gestire: se ne nutre, lo guarda crescere, lo vezzeggia e...lo rovescia sui poveracci che si rivolgono a lui per fare una qualsiasi operazione,

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dal contratto della luce al versamento della rata del mutuo, dalla gestione dell’auto al pagamento di Tari Tasi, Tapin e Tapun. Vai speranzoso a fare il tuo dovere e l’interlocutore ...apre una pratica, cioè comincia a raccogliere documenti, fogli e foglietti, certificati ed autocertificazioni. Ce n’è per tutti. Siamo arrivati al punto che acquistare una casa è complicato come accedere al servizio di distribuzione del gas, che buttare alle ortiche un’auto è più difficile che costruire un palazzo, che avviare un’attività è tanto complesso che molti rinunciano o vanno a farlo all’estero, dove quello che conta non è l’allinearsi dei documenti, ma l’arrivo dei tuoi soldi e l’avvio sollecito della produzione. La burocrazia è caparbia, è insolente. Non cede di un millimetro perché rinunciare a una delle sue cervellottiche richieste vuol dire rinunciare alla vita. Si alimenta e cresce nel vorticoso giro delle cartacce, nell’assurdo seguirsi dei contenitori cartonati, nella pazzesca e ripetitiva proposizione degli atti. Vive di questo e, ogni volta che cede, muore un poco. Per questo non ha dubbi e se ne resta abbarbicata alle sue prerogative. Meglio che a soccombere siano i cittadini. Bastian Contrari

PRIMA

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i sono già lamentato altre volte, ma val la pena di tornare sull’argomento. Qual è l’incubo di 8 italiani su 10 (sono esclusi coloro che vivono nelle case di riposo, gli infanti e quanti non sanno badare a se stessi)? Qual è il tormentoso assillo che turba le nostre giornate? Qual è la più colossale perdita di tempo che ci siamo inventati e che ci costringe a passaggi, sottopassaggi, dubbi ed incertezze? Qual è il machiavellico motore che ci obbliga a fare una cosa semplicissima, passando attraverso cento deviazioni e montagne di operazioni inutili ? Qual è il terrificante regno dei moduli, dei percorsi obbligati da completare, delle pagine di quesiti a volte incomprensibili, delle crocette e delle firme? Qual è la più pesante ed inacc e t tabile rotturadiscatole che il cittadino deve affrontare quotidianamente per qualsi-

DOPO

tefano Viale è nato il 23 gennaio 1936 a Limone: “I miei genitori lavoravano la terra. Eravamo 4 fratelli e 4 sorelle, il mio fratello più vecchio, Antonio, non è tornato dalla Russia”. LA TRAGEDIA DEL DON Se lo ricorda suo fratello Antonio? “Certo! Era il mio padrino, classe 1921, un buono. Quando veniva a casa in permesso, arrivava a Sant’Anna, dove vivevamo, per aiutare a fare la legna. Fino al gennaio 1943 abbiamo avuto sue notizie, poi più niente. Un grande dolore”. Lei cosa pensa della guerra? “Li hanno mandati al massacro, a 40 sotto lo zero! Erano male equipaggiati, anche un altro mio cugino, Antonio Blangero, dalla Russia non è più ritornato”. Da bambino con cosa giocava? “Giocavo a palla e d’inverno con la slitta e gli sci. A 15 anni però siamo venuti via da Limone”. Che scuole ha fatto? “A Sant’Anna, vicino alla cappella: la maestra era severa. Ho studiato fino alla quinta Elementare”. Quando ha cominciato a lavorare? “A 8 anni andavo al pascolo con un mio cugino, avevamo una quindicina di mucche da tenere d’occhio”. LE LIRE, NON GLI EURO Che lavori ha fatto? “Ho sempre lavorato la terra, mi è sempre piaciuto e mi piace, la soddisfazione è nel raccogliere i frutti e far crescere le bestie. Oggi nell’azienda di famiglia, mandata avanti Roberto, abbiamo 120 vacche piemontesi da carne”. Il mercato oggi come è? “Noi puntiamo sulla qualità, purtroppo i prezzi sono bassi mentre le spese sono in aumento. E’ complicato fare quadrare i conti, a maggior ragione con la crisi: si guadagnava di più una volta. Le contrattazioni al mer-

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LA TERRA, LE “CURENTE” E I “BALET”

Stefano Viale, classe 1936

cato di Cuneo le facciamo ancora in lire”. Quando è arrivato a Cascina San Rocco di Tetti Pesio? “Nel 1951 da Limone ci siamo trasferiti a Chiusa Pesio, lassù mancava il lavoro e c’erano tante bocche da sfamare. Nel 1954 ci siamo spostati qui, la cascina è di proprietà del Comune di Cuneo, siamo arrivati qui come mezzadri. Io ero arrivato qualche mese prima per imparare il lavoro. Poi siamo diventati affittuari, nel 1966”. La vostra Cascina è importante, vero? “La nostra e le altre due Cascine vicine qui a Tetti Pesio una volta erano dei monaci della Certosa di Pesio. Avevano bonificato i terreni, c’era anche un sotterraneo che collegava alla Certosa …”. La povertà l’ha conosciuta? “Eh sì, non eravamo ricchi. A colazione la zuppa di latte, a pranzo la polenta e i “tajarin”, ho mangiato quintali di castagne, e le mangio ancora volentieri! Facevamo il pane nero, ogni 15 giorni, nel forno comunitario”.

LA ZINGARA COL FIGLIO Chi arrivava in campagna? “Ricordo la zingara che per qualche tempo aveva vissuto qui suo figlio Luigi, vicino al forno. Stava in cascina e andava in giro a vendere. Arrivavano altri a chiedere l’elemosina. Un vecchio passava con un carretto pieno di bidoni, gli davamo del vino ed era gradito! Noi davamo uova, latte e vino e pane ai poveri che arrivavano”. La parola “guerra” cosa le fa venire in mente? “Mi ricordo bene i tedeschi, erano sempre lassù vicino a noi a Limone. Quando avevamo finito di fare il pane, le SS arrivavano per cuocere le patate nel forno. I fascisti erano più cattivi. I partigiani li vedevamo poco dalle nostre parti”. Cosa pensa della guerra? “Non si dovrebbero mai fare le guerre, è sbagliato e di mezzo ci va sempre la povera gente”. Sua moglie come si chiama? “Anna Maria Pettavino è di Riforano, ci siamo trovati alla Fiera di San Martino di Cuneo del 1959 ed è nata la simpatia. Ci siamo sposati il 28 aprile 1962,

abbiamo fatto due giorni di festa con una trentina di invitati. Ma niente viaggio di nozze”. Avete dei figli? “Roberto manda avanti la Cascina e Donatella fa la commerciante ambulante. Abbiamo tre bravi nipoti, fare i nonni ci piace!”. Come passa le sue giornate? “Mi alzo alle 6.30. Mi lavo, prego e poi vado a dare una mano nella stalla. Alle 8, mangio la zuppa di latte e poi nell’arco della giornata traffico. Mi piace andare sul trattore: i trattori di adesso sono un’altra cosa rispetto a quelli di una volta! Si fa decisamente meno fatica. Una volta facevamo tutto a mano …”. Per avere la carne buona cosa bisogna fare? “Dare da mangiare roba buona alle bestie!”. LA VITA NON E’ FACILE Vivere in campagna le piace? “Sì, mi piace vivere a Tetti Pesio, amo la Natura e l’aria buona. Anche se le bestie ti condizionano molto, non riesci ad andare in ferie!”. Lei è credente? Sì, io prego con mia moglie di mattina e di sera. Penso che Dio c’è, ma dopo la morte non so cosa ci aspetta. Rivivrei un’altra volta!”. La vita come è? “Non è facile e a volte ce la complichiamo noi, c’è il bene e c’è il male. A volte non sappiamo accontentarci”. Che cosa ha insegnato ai suoi figli? “L’onestà, anche nel lavoro”. Il mondo di oggi? “Non mi piace, troppe cattiverie e troppo egoismo. La gente una volta si aiutava di più”. A Limone ritorna? “Sì, e sempre volentieri! Mi piace ballare le “curente” e i “balet”, avevo iniziato a suonare l’“armoni”, poi sono venuto via. Vado sempre alla Festa dei coscritti, don Romano Fiandra è un mio coscritto: lui dice la Messa e poi facciamo una grande festa tutti insieme per le vie del paese”.

RITRATTI

S TO R I E

ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

La situazione e le strategie di difesa in un convegno, giovedì 13 novembre 2014 presso il Centro Congressi Loc. Madonna dei Boschi a Peveragno

DROSOPHILA SUZUKII: COME COMBATTERE IL PARASSITA DI FRAGOLA E PICCOLI FRUTTI

a stagione 2014 è stata la peggiore da quando – nel 2011 – avevamo scoperto che la Drosophila suzukii, il moscerino della frutta a occhi rossi, era arrivato anche in Piemonte. Il clima freddo e piovoso dell’estate ha favorito lo sviluppo delle popolazioni di questo nuovo insetto, che si è diffuso lungo tutta la fascia pedemontana dove si coltivano i piccoli frutti (mirtilli, lamponi e more) e le fragole rifiorenti. Rispetto al moscerino indigeno, che è attirato dalla frutta quando è in maturazione avanzata, que-

sta specie esotica è dotata di un ovopositore robusto che le consente di deporre le uova su frutti ancora acerbi. Da questi, si sviluppano le larve che rendono incommerciabili i frutti. La prima parte della stagione (fino a giugno) scorre via senza problemi. Nel pieno dell’estate, in corrispondenza della maturazione delle fragole rifiorenti (sono varietà che continuano la produzione fino all’autunno), i lamponi e le varietà di mirtillo 16.11.2011 tardive, le popolazioni di suzukii si impennano, causando gravi danni alle coltivazioni simbolo

della frutticoltura montana. In tanti Comuni, la coltivazione dei piccoli frutti rappresenta un punto di forza dell’economia, dà vita a filiere di prodotti tipici apprezzati su ampi mercati, ma segna anche il paesaggio agrario, le sagre di paese. La preoccupazione è elevata, sia per la repentina diffusione registrata in questi anni con elevate perdite di prodotto, sia per la difficoltà oggettiva a mettere a punto efficaci strategie di difesa. La suzukii sta causando problemi in tutta Europa, in particolare ai produttori di pic16.11.2011

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coli frutti in Trentino, ma anche alle ciliegie e all’uva, insomma a tutti i frutti intensamente colorati di rosso/viola. In questi anni, si è creata una reta di ricerca che in Piemonte fa capo al CReSO e all’Università di Torino e coinvolge le regioni maggiormente colpite dal problema. Per questo la Comunità Montana Alpi del Mare, in collaborazione con il CReSO – Centro ricerca per l’ortofrutticoltura, le Organizzazioni professionali, la OP Ortofruit Italia e i Comuni dell’area della Bisalta ha organizzato un incontro tecnico che si tiene giovedì 13 novembre presso il Centro Congressi in località Madonna dei Boschi. Ad aprire il convegno, l’Assessore regionale all’Agricoltura, Ferrero, che con il Servizio fitopatologico regionale fa il punto della situazione e riferisce delle azioni previste dal PSR – Piano di Sviluppo Rurale per sostenere gli agricoltori nell’adozione di strategie di difesa eco-sostenibili. Gli interventi con insetticidi, sia naturali che di sintesi, sono poco efficaci nella difesa contro la drosofila. Agiscono infatti troppo tardi, quando l’insetto è pronto a colpire. Bisogna puntare tutto sulla prevenzione, abbattendo la presenza dei moscerini nell’appezzamento. Il dott. Cristiano Carli del

CReSO riferisce della situazione elaborate e messe a punto nel sul territorio, alla luce del moni- corso delle sperimentazioni. toraggio affidato dalla Regione Tra i territori colpiti dalla al CReSO dall’inizio dell’emer- drosofila figura anche la vicina genza e presenta i metodi di Svizzera. Alla dott.ssa Cristina prevenzione, a partire dall’alle- Marazzi del servizio fitosanistimento di reti antiinsetto alle tario del Canton Ticino, le vatrappole per la cattura di massa. lutazioni sulla situazione nelle Negli ultimi due anni, è stata coltivazioni d’oltralpe e delle condotta una sperimentazione contromisure attuate. Modera approfondita presso il Centro l’incontro Michelangelo Pelsperimentale del Creso a Boves, legrino, responsabile del Servimettendo in luce l’efficacia, ma zio Comunicazione e Mercati di anche gli accorgimenti pratici. Coldiretti Cuneo. La prof.ssa Luciana Tavella dell’Università di Torino affronta il tema dei limitatori naturali, che kii Drosophila suzu sono stati indigie di difesa viduati sul territuazione e strate Si torio e “allevati” presso i laboratori dell’Università. Riferisce delle prospettive per poterli utilizzare nel contenimento delle popolazioni, riducendo così i danni alle coltivazioni. embre 2014 Giovedì 13 Nov Il dott. Alberto Ore 9,00 Grassi della Font ssi C/o Formon Centro Congre dazione E. Mach di ragno (CN) dei Boschi - Peve Trento presenta la Loc. Madonna situazione, costanteto della: Con il contribu mente e fortemente critica, del Trentino e le strategie di difesa

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EFFLUENTI ZOOTECNICI: LA BATTAGLIA DI COLDIRETTI PER CAMBIARE LA LEGGE

una complessiva revisione della legislazione vigente ed in particolare per una ridefinizione delle zone vulnerabili da nitrati, capace di tenere conto delle responsabilità, attribuibili a tutti i settori produttivi nell’inquinamento delle acque. Si chiede inoltre una meno rigida individuazione dei periodi di divieto di distribuzione dei reflui, capace di considerare i cambiamenti climatici in corso ed una ri-

valutazione del potere fertilizzante dei reflui, da considerarsi più come risorsa che come problema. Tali punti sono sempre stati ribaditi da Coldiretti in tutte le sedi istituzionali, dal livello nazionale a quello regionale e di volta in volta supportati anche da argomentazioni di natura tecnica e scientifica di sicuro valore, tali da fare auspicare un loro accoglimento nel nuovo documento in fase di stesura.

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Continua l’attività sindacale per una revisione complessiva della normativa sull’uso agronomico degli effluenti zootecnici del digestato e delle altre matrici organiche

’ in avanzata fase di discussione, in sede di conferenza Stato Regioni, il nuovo decreto sull’utilizzo agronomico degli effluenti zootecnici del digestato e delle altre matrici organiche. Come noto, la complessa legislazione che definisce le modalità di utilizzo del letame e del liquame trova le sue radici anzitutto in disposti di natura comunitaria, recepiti nei Paesi membri attraverso strumenti legislativi nazionali, poi specificati nel dettaglio dai provvedimenti regionali. Fermo restando quanto previsto dai regolamenti comunitari, è pertanto oggi in discussione il documento di livello nazionale, che definisce dove, come e quando è possibile utilizzare a scopi agronomici i reflui zootecnici. Da anni, Coldiretti si batte per

il nuovo concessionario

on l’approssimarsi della stagione invernale, diventa necessario programmare interventi di distribuzione dei reflui zootecnici, tenendo presentI le date previste dalla legislazione di inizio e di fine del periodo di divieto. Come noto, tali epoche si differenziano in funzione della vulnerabilità da nitrati o meno dei terreni in cui si opera, nonché della tipologia di refluo, vale a dire liquame o letame. Si riassumono qui di seguito, pertanto, le principali norme da seguire, differenziate per le principali situazioni riscontrabili in provincia. Si consiglia in caso di dubbio, in ogni caso, di consultare i tecnici Coldiretti presso gli Uffici Zona. Per quanto riguarda i terreni situati in zona vulnerabile da nitrati, ecco i diversi casi nei quali

vige il divieto di utilizzo agronomico dei reflui zootecnici (liquami/letami): • Per il liquame su terreni dotati di copertura vegetale (prati, pascoli, cereali vernini, erbai autunno-invernali, colture arboree inerbite, cover crops) o residui colturali (terreni in preparazione di una semina primaverile anticipata) vige il divieto dal 15 novembre al 15 febbraio; • Per il liquame su terreni privi di copertura o residui vegetali, dal 1° novembre al 28 febbraio; • Per il letame e i concimi azotati, dal 15 novembre al 15 febbraio; • Per il letame e il compost su prati permanenti o avvicendati, dal 15 dicembre al 15 gennaio. Sui terreni non ricadenti in

zona vulnerabile da nitrati, il divieto riguarda: • Il liquame, dal 1° dicembre al 31 gennaio, mentre l’utilizzo agronomico del letame è consentito; vige però in tutte le zone il divieto assoluto di spandimento su terreni gelati, innevati, saturi d’acqua o con falda acquifera affiorante.

ATTUALITÁ

REFLUI ZOOTECNICI: REGOLE E DIVIETI DI UTILIZZO

La Regione ha chiarito che per le frazioni palabili e non palabili del digestato valgono rispettivamente i seguenti periodi di divieto di spandimento invernale: 90 giorni a partire dal 15 novembre (frazione palabile) e 120 gg. a partire dal 1° novembre (frazione non palabile e digestato tal quale).

18 ATTUALITÁ

BENEDIRE I FRUTTI DELLA TERRA E NUTRIRE IL PIANETA Giornata del Ringraziamento a Montanera, lo scorso 26 ottobre

Don Giuseppe Pellegrino

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Domenica 23 novembre a Cortemilia, presso la parrocchia di San Pantaleo, si terrà la Giornata Provinciale del Ringraziamento 2014. La Santa Messa sarà officiata alle ore 11.00 da Don Giuseppe Pellegrino, Consigliere Ecclesiastico Provinciale Coldiretti; concelebra Don Edoardo Olivero, Parroco di Cortemilia. Conclusa la Messa, Campagna Amica Coldiretti offrirà un rinfresco presso il Centro Polivalente Comunale.

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enedire i frutti della terra e nutrire il pianeta» è il titolo della 64a giornata nazionale del Ringraziamento. Assomiglia al titolo del grande evento Expo Milano 2015: «Nutrire il pianeta. Energia per la vita». Quale contributo può offrire a questo tema l’ispirazione cristiana? «Nutrire il pianeta» è una grande opportunità per il mercato. Forse è questa la molla di Expo Milano 2015. Il cibo è il prodotto più universale di tutti: i clienti potenziali sono circa sette miliardi di persone. Molti di loro chiedono miglioramenti nella qualità del cibo che arriva

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sulle loro tavole. Altri, circa 800 milioni, supplicano di averne almeno un po’, il minimo per sopravvivere. Le opportunità per il mercato sono enormi! Ma può finire tutto qui? Secondo il messaggio dei vescovi italiani, prima di «nutrire il pianeta» sta: «benedire i frutti della terra». Questo piccolo particolare indica il contributo dei cristiani a tutti i problemi del cibo. Il cibo prima di essere «venduto» deve essere «benedetto»! Tocca ai preti fare questo? Dobbiamo semplicemente moltiplicare i riti di benedizione dei campi, dei mezzi di trasporto, dei magazzini, degli agricoltori? Se questi riti servono a ricordarci il nostro compito, forse sì. Ma oltre a questo c’è una missione che riguarda tutti: benedire non è solo opera di preti e di riti. Benedire è una missione di tutti! «Benedire i frutti della terra» significa mettere, dentro tutto ciò che la terra ci dona, un bene aggiunto. Non solo immettere nel mercato dei prodotti, ma impregnarli di «benedizione». Inizia qui la missione degli imprenditori

ispirati dal cristianesimo: aggiungere ai prodotti qualche valore in più, senza limitarsi agli apprezzamenti del mercato. Ad esempio: il valore sociale che hanno i prodotti coltivati nell’amicizia, nella stima, nella giustizia dei rapporti di lavoro. Ad esempio: il valore religioso che hanno i prodotti attesi con pazienza, senza frenesia, senza perdere la cognizione dei tempi di lavoro, di festa e di riposo. Ad esempio: il valore umano che hanno i prodotti capaci di rafforzare le tradizioni, di far incontrare le persone e le generazioni, di non esasperare le conflittualità … Altri esempi? Sono da cercare. Il messaggio dei vescovi assegna una missione alla fantasia degli agricoltori e delle associazioni di categoria, come se dicesse: «Cercate voi come aggiungere ad ogni prodotto della terra un po’ di benedizione». «Nutrire il pianeta» è un’opportunità per il mercato. Ma diventa anche un’occasione per coloro che condividono lo spirito cristiano, un’occasione per «benedire il pianeta»! don Giuseppe Pellegrino

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NUOVE NORME SULLA ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI IN EUROPA

D Gli uffici della Federazione Provinciale Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti in merito all’argomento e per fornire consulenza appropriata anche su come impostare correttamente le etichette.

opo quasi quattro anni di lavoro, è stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 22 novembre 2011, il Regolamento 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. Le prime novità appaiono evidenti già all’articolo 1 del nuovo regolamento, che descrive il campo di applicazione della norma. Infatti, non sono solo i prodotti alimentari preconfezionati ad essere oggetto di questo nuovo regolamento, ma l’obbligo dell’informazione, riguarderà tutti gli alimenti destinati al consumatore finale. Inoltre, l’articolo 8 afferma anche che gli operatori che non influiscono sulle informazioni relative agli alimenti non devono fornire

al consumatore alimenti la cui etichettatura non sia a norma di legge, ammettendo in questo caso la responsabilità dei distributori e sugli importatori nel caso di prodotti provenienti da Paesi extra Ue. È l’articolo 9 del regolamento ad elencare le indicazioni che devono essere fornite obbligatoriamente al consumatore al momento dell’acquisto del prodotto alimentare. La maggior parte di queste indicazioni sono già previste, in base alle norme attualmente in vigore, sull’etichetta dei prodotti preconfezionati: la denominazione del prodotto, l’elenco degli ingredienti e la quantità di taluni ingredienti, la quantità netta, il termine minimo di conservazione o la data di scadenza, le condizioni di

conservazione e/o d’impiego, il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore alimentare, le istruzioni per l’uso, il titolo alcoli metrico nel caso delle bevande con un contenuto alcolico superiore all’1,2% in volume. A queste sono state aggiunte con il nuovo regolamento alcune novità per ciascuna indicazione: • la presentazione delle indicazioni obbligatorie; • la denominazione del prodotto; • gli ingredienti; • TMC termine minimo di conservazione o data di scadenza e data di congelamento; • le indicazioni relative all’origine del prodotto; • le informazioni nutrizionali;

LA PRESENTAZIONE DELLE INDICAZIONI OBBLIGATORIE Al fine di garantire la maggior leggibilità delle informazioni riportate in etichetta e favorire una maggiore chiarezza per il consumatore, sono stati adottate le seguenti misure: –– il regolamento ammette, per le indicazioni obbligatorie, l’utilizzo di pittogrammi o simboli a patto che garantiscano lo stesso livello di informazione al consumatore. –– la nuova norma prevede che i caratteri abbiano dimensioni pari o superiori a 1,2 mm e che le informazioni obbli-

gatorie siano apposte in un punto evidente della confezione, in modo da essere facilmente visibili e mai nascoste, oscurate, limitate o separate da altre indicazioni scritte o grafiche. Qualora la dimensione delle etichette sia inferiore agli 80 cm2 l’altezza dei caratteri può essere ridotta a 0.9 mm. DENOMINAZIONE DEL PRODOTTO Le norme sulla denominazione dell’alimento hanno introdotto alcuni obblighi che vanno nella direzione di una più corretta e completa informazione dei

ATTUALITÁ

consumatori: i prodotti che sono stati congelati prima della vendita e sono venduti decongelati sarà obbligatorio riportare accanto alla denominazione del prodotto l’indicazione “decongelato”. nella denominazione dovrà comparire l’indicazione dell’ingrediente sostitutivo che ha preso il posto dell’ingrediente che i consumatori presumono sia normalmente utilizzato per la sua preparazione: è il caso, per esempio, di una salsa tipo maionese ottenuta con proteine di soia. la presenza di acqua, aggiunta in quantità superiore al 5% nella carne e nei i prodotti della pesca o i loro derivati, dovrà essere indicata in etichetta INGREDIENTI Parlando di ingredienti, le novità più importanti sono: • l’obbligo, anche per gli alimenti venduti sfusi, di comunicare al consumatore la presenza di allergeni nel prodotto. Nell’elenco degli

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ATTUALITÁ

ingredienti, il nome dell’allergene deve essere ripetuto per ogni ingrediente o coadiuvante tecnologico che lo contiene e deve essere inoltre evidenziato in modo da poterli distinguere dagli altri ingredienti della lista utilizzando, per esempio, un carattere diverso per dimensioni, stile o colore dello sfondo. • le indicazioni “oli vegetali” o “grassi vegetali” utilizzati nella formulazione di un alimento devono essere seguite dall’indicazione dell’origine

della materia grassa utilizzata nella formulazione del prodotto. Quest’obbligo non riguarderà, invece, le materie grasse di origine animale • i nanomateriali devono essere chiaramente indicati in etichetta riportando tra parentesi, la dicitura “nano”, dopo l’indicazione dell’ingrediente interessato. TERMINE MINIMO DI CONSERVAZIONE, DATA DI SCADENZA E DATA DI CONGELAMENTO La nuova norma europea prevede: • le indicazioni del termine minimo di conservazione (“da consumarsi preferibilmente entro...”) e, nel caso di prodotti particolarmente deperibili, l’indicazione della data di scadenza (“da consumarsi entro...”) siano riportate su ogni singola porzione preconfezionata e afferma esplicitamente che un alimento è considerato a rischio, se la data di scadenza è stata superata • le carni, le preparazioni a

base di carne e i prodotti ittici non trasformati, se sottoposti al congelamento come trattamento di conservazione devono riportare la data di primo congelamento. PAESE D’ORIGINE O LUOGO DI PROVENIENZA Le norme attualmente in vigore impongono già ora l’indicazione d’origine nel caso di alcuni prodotti alimentari: carne bovina, pesce, frutta e verdura, miele, olio extra vergine di oliva. L’obbligo d’indicare l’origine del prodotto vale già ora anche in tutti quei casi in cui la sua omissione possa indurre in errore il consumatore (la mozzarella prodotta in Germania è un caso esemplare). Con il nuovo regolamento il legislatore, raccogliendo le istanze dei consumatori interessati a conoscere l’origine degli alimenti che consumano, ha esteso l’obbligo di fornire questo genere di indicazione anche alle carni fresche e congelate delle specie suina, ovina, caprina e avicola. Inoltre, la nuova norma prevede che la

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Commissione valuti, nel corso dei prossimi tre anni, l’opportunità di estendere l’indicazione obbligatoria dell’origine anche ad altri tipi di carne, al latte, eventualmente anche utilizzato come ingrediente in prodotti lattiero-caseari, a prodotti non trasformati o costituiti da un solo ingrediente e a ingredienti utilizzati in quantità superiori al 50% nella formulazione degli alimenti. DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE Tra le novità più importanti introdotte vi è senza dubbio l’introduzione obbligatoria della dichiarazione nutrizionale in etichetta, sancita dall’articolo 30 del nuovo regolamento. Tale dichiarazione prevede l’indicazione del valore energetico dell’alimento e il suo contenuto in grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale riferiti a 100 g o 100 ml dell’alimento così come venduto al consumatore. La norma prevede, anche, che il valore energetico e le quantità di sostanze nutritive possano esse-

re espresse come percentuali delle assunzioni di riferimento definite all’allegato 13, a patto che in prossimità dei valori così calcolati si precisi che si tratta di «Assunzioni di riferimento per un adulto medio (8.400 kJ/2.000 kcal)». L’informazione nutrizionale potrà essere riferita, oltre che a 100 g o 100 ml di prodotto, anche alla singola porzione o unità di consumo; la porzione, però, deve essere quantificata in etichetta e sull’imballaggio deve essere riportato il numero di porzioni o unità in esso contenute. Le indicazioni nutrizionali devono essere riportate in etichetta, se lo spazio lo consente, preferibilmente sotto forma di tabella, al fine di facilitarne la lettura da parte del consumatore. È possibile ripetere sul fronte della confezione le informazioni relative al valore energetico dell’alimento e al contenuto in grassi, acidi grassi saturi, zuccheri e sale. I tempi previsti per l’applicazione del regolamento relativo alle informazioni sugli alimenti

da comunicare ai consumatori sono i seguenti: ÂÂ13 dicembre 2014 per la quasi totalità delle prescrizioni ÂÂ13 dicembre 2016 per l’etichettatura nutrizionale Tutti i prodotti già immessi sul mercato o etichettati prima di queste scadenze potranno essere commercializzati fino all’esaurimento scorte. Tale provvedimento, voluto e ideato dalle autorità europee al fine di armonizzare e modernizzare norme sull’etichettatura dei prodotti alimentari e garantire una corretta informazione al consumatore, costituisce una vittoria della Coldiretti che ha sempre posto l’origine degli alimenti come l’elemento fondamentale per la difesa dei prodotti del nostro “made in Italy”. Occorre ricordare a tutte le aziende interessate di verificare la rispondenza delle proprie etichette alla nuova normativa con particolare attenzione alle dimensioni dei caratteri e alle indicazioni obbligatorie che dovranno sempre essere presenti.

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DOC PIEMONTE: PROPOSTE DI MODIFICA AL DISCIPLINARE PIEMONTE

ella Gazzetta Ufficiale del 23 ottobre vi è la proposta di modifica del disciplinare Piemonte, che fatte salve controdeduzioni, risulterà integrato con alcune tipologie relativamente a spumanti, frizzanti e passiti. Sono inoltre inseriti alcuni comuni nell’area di produzione a completare la copertura territoriale. Per Cuneo i Comuni nuovi sono: Bagnasco, Bernezzo, Boves, Caraglio, Montaldo Mon-

dovì, Peveragno, Pianfei, Priero, priola, Rifreddo, Rossana, Sanfront, Scagnello. Nuove tipologie “Piemonte Rosso Spumante e Piemonte Rosato Spumante”. Per i vini rosati è ammesso indicare in etichetta “rosa” o “rosé” . Nuove tipologie con doppio nome di vitigno nella versione frizzante e spumante. Per la preparazione dei vini di base vengono conservati gli stessi elenchi dei vitigni e le medesime regole produttive già previste per i rispettivi vini fermi. Per due vitigni a bacca bianca: Cortese, Chardonnay, Sauvignon nelle loro combinazioni. Per due vitigni a bacca nera: Barbera, Dolcetto, Freisa, Bonarda, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Pinot nero nelle loro combinazioni. Nuove tipologia passiti : Piemonte Rosso Passito, Piemonte

Bianco Passito e Piemonte Barbera Passito. E’ prevista anche una tipologia “vino”che rispetto i vini di uve stramature si presenta meno alcolico. I vini a denominazione di origine “Piemonte” nelle tipologie passito devono essere ottenuti con l’appassimento delle uve sulla pianta e/o dopo la raccolta, con uno dei metodi ammessi dalla normativa vigente. Per il vino a denominazione di origine controllata “Piemonte” passito (categoria: vino) le uve al termine dell’appassimento, devono avere un titolo alcolometrico volumico minimo naturale non inferiore a 13% vol (o 217 grammi di zucchero/litro). Per il vino a denominazione di origine controllata “Piemonte” passito (categoria: vino ottenuto da uve appassite) le uve al termine dell’appassimento, devono avere

un titolo alcolometrico volumico minimo naturale non inferiore a 16% vol (o 272 grammi di zucchero/litro). Per il vino a denominazione di origine controllata “Piemonte” passito (categoria: vino di uve stramature) le uve al termine dell’appassimento, devono avere un titolo alcolometrico volumico minimo naturale non inferiore a 15% vol (o 266 grammi di zucchero/litro). Per i vini a denominazione di origine controllata “Piemonte” nelle tipologie passito non è consentito l’arricchimento. Pressione per Piemonte Brachetto e Piemonte Moscato: il limite massimo è stato elevato da 2 a 2,5 atmosfere. E’ ancora attesa la modifica del disciplinare dell’Asti che porterà la pressione da 2 a 2,5 nella tipologia moscato.

NEWS DAL SERVIZIO VITIVINICOLO

cura dell’Ufficio Vitivinicolo di Coldiretti Cuneo, tutte le risposte ai quesiti che riguardano il settore, dal come rendicontare le spese di ristrutturazione, agli eventuali costi per fare un sopralluogo nel vigneto a causa della modifica del mappale, all’iter per caricare il sistema delle dichiarazioni inerenti ai toponimi delle vigne. NOVITA’ RENDICONTAZIONE SPESE RISTRUTTURAZIONE In base alle disposizioni AGEA i beneficiari dovranno entro il prossimo 30 novembre rendicontare in forma più analitica le spese sostenute. Abbiamo sollecitato la Regione a tracciare il percorso applicativo e, pertanto, vi anticipiamo che sulla rendicontazione delle spese per RRV sarà predisposto un modello di comunicazione che dovrà essere compilato sull’applicativo informatico. La Regione comu-

Fabrizio Rapallino

Responsabile Servizio Vitivinicolo

nicherà quando dovrebbe essere disponibile. EVENTUALE SOPRALLUOGO ONEROSO Gira voce secondo la quale un eventuale secondo sopralluogo richiesto o necessario causa modifica del mappale su cui effettuare impianto vigneti sarebbe addebitato all’interessato. Nel caso nostro, in Piemonte essendo la Provincia stata incaricata ai controlli non si paga nulla. Agea,

viceversa, segue questa strada in quanto affida i controlli al SIN e quindi per contenere i costi ha stabilito che il 2° sopralluogo sia oneroso. IMPLEMENTAZIONE TOPONIMI VIGNA Il caricamento sul sistema delle dichiarazioni del nome della vigna per poterne usufruire avviene normalmente a cura della Provincia, dopo che è stato osservato l’iter autorizzativo e d’iscrizione nella lista positiva. Viceversa, se il nome (toponimo) è già utilizzato per una menzione geografica aggiuntiva di una DO (es. Cannubi per Barolo, Rabajà per Barbaresco, ecc,) dopo aver ottenuto l’assenso del Consorzio ad impiegarlo in deroga anche per un’altra DO, il caricamento avviene a cura della Regione. Occorre quindi trasmettere la documentazione probante al suddetto Ente.

VITIVINICOLO

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KIWI: ACCORDO INTERPROFESSIONALE PER TUTTI I PRODUTTORI Per la campagna di raccolta, firmato il decreto erga omnes per la stagione 2014/2015

ullo scorso numero avevamo dato la notizia della firma, lo scorso 15 luglio, dell’ Accordo interprofessionale del kiwi per la stagione 2014/2015, dettagliando le novità che erano state introdotte. Come già detto l’obiettivo dell’accordo é quello di fissare delle regole comuni all’interno della filiera, in modo da aumentare i la qualità e la riconoscibilità del prodotto italiano all’estero. Tuttavia l’adesione all’accordo è sempre stata su base volontaria e non sempre aveva sortito gli effetti sperati. Ma, proprio nell’ottica di tutelare maggiormente l’intera produzione italiana, l’Organizzazione Interprofessionale Ortofrutta Italia aveva richiesto al Mipaaf la possibilità di estendere “erga omnes” (cioè nei confronti di tutti) l’Accordo kiwi 2014/2015. E il via libera è arrivato lo scorso 24 ottobre con l a firm a di un a p posito decre-

to del Ministero delle politiche agricole. In pratica, dal 27 ottobre 2014 al 30 aprile 2015 tutte le regole stabilite dell’Accordo interprofessionale del kiwi per la stagione 2014/2015 (nello specifico gli articoli II, III, IV, V e VI) sono estese da tutti gli operatori del mercato nazionale. Si tratta di un primo importante passo per arrivare ad una condivisione di regole e di comportamenti all’interno della stessa filiera, che non possono far altro che bene a tutto il settore e di conseguenza al mercato. Di seguito vi riproponiamo nuovamente il testo dell’accordo. ARTICOLO I Il presente accordo interprofessionale ha l’obiettivo di avviare un processo di miglioramento qualitativo di sistema per tutto il kiwi nazionale, concordando le seguenti specifiche per la stagione di commercializzazione 2014/2015. ARTICOLO II Fase di raccolta: Il kiwi prodotto in Italia deve avere caratteristiche minime di maturazione corrispondenti a 6,5° gradi brix per la messa in condizionamento e a una durezza minima di 6,5 kg/cm² al penetrometro manuale con puntale da 8 mm.

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ARTICOLO III Fase di commercializzazione in Italia: La commercializzazione al dettaglio per la cv Hayward, ovvero la presentazione alla vendita e la vendita al consumatore finale può essere effettuata solo con frutti aventi un minimo di 10° gradi brix e durezza da 2 a 3,5 kg/cm² al penetrometro (tolleranza di 1 kg). ARTICOLO IV Fase di spedizione per l’export destinazione “oltremare” (compresa la Russia): La spedizione può essere effettata solo con frutti aventi un minimo di 6,5° gradi brix e durezza da 3 a 5 kg/ cm² al penetrometro (tolleranza di 1 kg). ARTICOLO V Fase di spedizione per l’export destinazione Europa (UE 28 ed extra UE 28): I frutti per questa destinazione devono avere un minimo di 10° gradi brix e durezza da 2 a 3,5 kg/cm² al penetrometro (tolleranza 1 kg). ARTICOLO VI Le cultivar precoci diverse da Hayward dovranno rispettare i parametri minimi di qualità stabiliti per grado brix e durezza nelle varie fasi della filiera. Oltre a ciò è obbligatoria l’evidenziazione della denominazione della cultivar sulla confezione del

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prodotto finito. ARTICOLO VII Il controllo del rispetto del presente accordo sul territorio italiano potrà essere affidato ad AGECONTROL SpA, nei termini del Protocollo d’Intesa sottoscritto con ORTOFRUTTA ITALIA.

del 7% se confrontata con il periodo 2009-2012. La produzione complessiva dovrebbe raggiungere le 437.450 tonnellate (+2% sul 2013), mentre quelle commercializzabile è prevista a 419.164 tonnellate, in crescita del 3% sul 2013 ma in calo della stessa percentuale sulla media 2009-2012. Nella penisola nel 2014 sono stimati complessivamente circa 24.800 ettari in produzione, con un calo del 2% sul 2013. Cala soprattutto il Veneto (-7%), il Lazio, invece, perde solo l’1%. In Piemonte la produzione è stimata, in aumento del 16% rispetto allo scorso anno, sulle 110.612 tonnellate. Sul fronte dell’export, un’attenzione particolare è da porre alla Grecia,

che con una previsione di produzione del +32% rispetto al 2013, ovvero 125.000 tonnellate anziché le 95.000 tonnellate dello scorso anno, potrà essere un concorrente da non sottovalutare. Il prodotto greco non viene esportato solamente verso l’Europa dell’Est, ma arriva anche in Germania ed anche in altri paesi del Nord Europa. A ciò si aggiunge il blocco delle esportazioni in Russia, potrebbe indurre i commerciali greci a cercare altri canali di sbocco, anche su mercati non tradizionali. L’attuale contesto dovrebbe consentire comunque un prezzo abbastanza soddisfacente per i produttori e l’assenza di particolari problemi di commercializzazione.

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ARTICOLO VIII Il presente Accordo sarà accompagnato da una azione di comunicazione agli operatori, clienti e fornitori nella filiera, sulle migliori pratiche adottabili nel processo di condizionamento, conservazione e messa in vendita, al fine di ottimizzare le potenzialità qualitative del kiwi italiano a offrire al consumatore finale. Infine, nei giorni scorsi sono state diffuse le prime stime di produzione per la campagna 2014/2015. Nel complesso la produzione di quest’anno, a livello di Emisfero Nord (circa 665.600 tonnellate), si colloca nella media degli ultimi cinque anni ma rispetto alla scorsa annata, caratterizzata da una produzione scarsa, si registra una crescita del 6%. A livello europeo si registrano gli aumenti produttivi di Grecia (+32%), Spagna (+12%) e Francia (+7%) mentre risultano in calo altre tre aree vocate quali Portogallo (-25%), California (-10%) e Corea del Sud (-15%). L’Italia si conferma primo paese produttore del mondo con un’offerta sostanzialmente in linea con quella della scorsa campagna. La produzione totale dovrebbe aumentare del 2% rispetto allo scorso anno ma diminuire

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DANNI DA SELVAGGINA IN PROVINCIA DI CUNEO Nella tabella che riportiamo qui sotto, grazie alle preziose indicazioni rilevate presso l’Amministrazione Provinciale di Cuneo pubblichiamo un elenco dei danni rilevati presso le aziende agricole della nostra provincia e causati dalla selvaggina. Ogni commento è superfluo, poichè riteniamo che la situazione stia diventando insostenibile. Se a questi dati aggiungiamo anche la considerazione che si tratta della valutazione dei soli frutti pendenti e non del ripristino ecc... allora la situazione è a dir poco vergognosa. Per superare questi problemi, Coldiretti sta lavorando ad una modifica delle disposizioni legislative vigenti ad ogni livello.

ZONE VENABILI ATC CN1 ATC CN2 ATC CN3 ATC CN4 ATC CN5 CA CN1 CA CN2 CA CN3 CA CN4 CA CN5 CA CN6 CA CN7 TOTALE ZRC ATC CN1 ATC CN2 ATC CN3 ATC CN4 ATC CN5 CA CN1 CA CN2 CA CN5

2009

41.746,00 28.638,60 43.550,00 42.125,80 9.651,46 1.821,00

NON DICHIARATO

97.424,50 32.426,50 9.565,00 71.631,91 100.851,11 29.645,00 11.416,77 32.508,00 7.262,00 7.071,00 40.162,00 7.050,00 447.013,79

24.601,00 15.581,23 2.420,00 15.012,90 16.339,45 1.511,00

2011

NON DICHIARATO

CA CN7 PROVINCIA ZRC

74.989,00 52.785,50 13.295,00 57.582,82 76.846,62 34.528,00 8.761,07 32.538,50 12.418,55 3.200,00 35.094,00 11.536,00 413.522,06

2010

126.598,50 37.435,00 4.085,00 68.663,17 105.520,23 36.033,60 16.966,42 35.126,00 16.245,25 9.890,00 52.048,00 9.509,00 518.120,17

32.005,00 7.032,40 3.440,00 18.658,00 11.652,38 2.809,00

2012

NON DICHIARATO

98.586,00 23.318,00 9.424,00 53.426,51 91.197,62 26.773,90 12.988,18 29.493,00 34.727,90 4.358,80 26.719,00 10.046,95 421.059,86

27.398,00 9.448,00 6.640,00 38.865,00 4.880,50 1.164,00

2013

106.976,00 504.574,00 27.315,76 173.280,76 10.565,00 46.934,00 91.839,85 343.144,26 137.156,53 511.572,11 33.703,00 160.683,50 14.541,57 64.674,01 42.894,00 172.559,50 20.562,50 91.216,20 8.805,00 33324,80 35.724,00 189.747,00 5.825,00 43.966,95 535.908,21 2.335.624,09 42.721,00 168.471,00 13.560,03 74.260,26 8.130,00 64.180,00 36.082,70 150.744,40 8.947,72 51.471,51 1.327,00 8632,00

NON DICHIARATO

220,00

1.210,00

840,00

NON DICHIARATO

96,00

NON DICHIARATO

224,00

NON DICHIARATO

230,00

NON DICHIARATO

CA CN4

1.052,61

4.346,28

5.683,30

5.927,44

2.792,91

CA CN6

889,20

322,69

NON DICHIARATO

354,00

NON DICHIARATO

169.808,67

80.450,55

82.490,08

95.746,94

113.785,36

PARCHI

10.781,29 5.905,74

NON DICHIARATO

2.260,00

Parco Alpi Marittime

1.367,93

NON DICHIARATO

2.637,79

2.288,93

NON DICHIARATO

Parco fluviale Gesso Stura

3.919,50

NON DICHIARATO

4.250,00

6.902,00

26.088,38

14.975,74

19.324,82

Parco de Belbo Parco fluviale del Po

TOTALE TOTALE ANNO

10.749,13 1.679,84

11.750,34 3.225,40

Parco Valle Pesio

14.834,54 5.966,41

18.967,90

609.419,11

542.440,08

619.935,07

320,00

ESCLUSO 2009, 2011 2012

334,00

‐

2.270,00 ESCLUSO 2009, 2013

CA CN3

TOTALE

27.897,28 ‐

37.059,28

564,00

ESCLUSO 2010, 2011,2013

19.802,54 1.565,89

ESCLUSO 2011, 2013

542.281,60

76.012,58 16.777,39 2.260,00

ESCLUSO 2009,2010,2011,2012

6.294,65

ESCLUSO 2010, 2013

15.071,50

ESCLUSO 2010,2011

116.416,12

535.774,70

686.752,85

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A VINADIO LA MOSTRA OVINA DI RAZZA SAMBUCANA

n appuntamento sempre attuale, seguito ogni anno da centinaia di persone: a Vinadio, il 25 e il 26 ottobre, il forte Albertino ha ospitato la Mostra Ovina di Razza Sambucana, organizzata dal

Consorzio per la Valorizzazione della Razza Ovina Sambucana L’Escaroun in collaborazione con la Comunità Montana Valle Stura di Demonte, l’Associazione Provinciale Allevatori, il Comune e la Pro-loco di Vinadio. Alla mostra hanno partecipato 30 allevatori e il colpo d’occhio per quanti hanno seguito la manifestazione era notevole: 200 i capi ovini in mostra.

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ndividuare le modalità migliori per risparmiare sulla spesa elettrica, con una serie di linee guida, che consentono di limitare gli sprechi o i consumi superflui. È l’obiettivo della convenzione tra il Catac di Fossano e ed “eVISO – Energie del Monviso - Saluzzo”, che sta già portando i primi concreti risultati. I tecnici di “eVISO“ hanno sviluppato un vero e proprio decalogo per il risparmio, da applicare concretamente al settore delle imprese agricole, con particolare attenzione all’allevamento. Ogni settore del comparto zootecnico viene preso in considerazione: dai blocchi mungitura per l’allevamento di bovini, compresa l’illuminazione e la ventilazione, alle sale gestazione e svezzamento per il comparto suinicolo, senza tralasciare il comparto avicolo, con polli da carne e galline ovaiole.

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ALLEVAMENTO BOVINI e BLOCCHI MUNGITURA Le prescrizioni e i consigli di “eVISO – Energie del Monviso” per raggiungere risparmi significativi, stilati in un interessante documento, riguardano ad esempio i blocchi mungitura “da collocarsi nel punto più fresco della stalla, preferibilmente lungo il lato nord o nord-est”. Attivando il sistema di riscaldamento dell’acqua nelle ore con la fascia tariffaria meno cara, tramite un timer, si può risparmiare significativamente. Anche la corretta manutenzione di tubazioni e degli elementi elettrici può contribuire al risparmio, mentre sistemi di recupero di calore “sul circuito del fluido frigorigeno fra il compressore e il condensatore ventilato per riscaldare l’acqua di lavaggio”, possono far ottenere risparmi del 70-80% rispetto all’energia occorrente per riscaldare l’acqua. Con piccoli accorgimenti, investimenti mirati e metodologie di mungitura ottimizzate, si può migliorare e risparmiare ulteriormente. Anche per l’alimentazione dei bovini e la ventilazione, un piccolo decalogo indica la strada giusta per non sprecare energia elettrica: ad esempio, privilegiando impianti di ventilazione con asse di rotazione verticale, perché a parità di potenza elettrica assorbita spostano volumi d’aria più grandi, o le velocità giuste dell’aria da mantenere in estate e in inverno per avere le performance migliori. Sono solo alcuni esempi che arrivano anche a toccare il settore dell’illuminazione dei capannoni e dei locali, ad esempio sostituendo le lampade a reattore magnetico con moderni tubi a fluorescenza, o scegliendo un’illuminazione esterna più efficiente o

IL COMPARTO AVICOLO Anche l’allevamento di polli da carne, così come quello delle galline ovaiole può essere interessato dal decalogo di “eVISO”. Si consiglia di “installare termoigrometri in ogni ambiente, per controllarne temperatura e umidità relativa. Utilizzare lampade ad infrarosso ad alta efficienza come madri artificiali oppure nel caso si utilizzi un sistema di riscaldamento a caldaia, sono da privilegiare cappe ad acqua calda (maggiore benessere degli animali)”. Per la prima tipologia un utile mezzo visivo per controllare la temperatura è l’osservazione del comportamento dei pulcini: quando la temperatura è troppo bassa, i pulcini tendono ad ammassarsi e c’è il pericolo di soffocamento, quando è troppo elevata tengono le ali semiaperte, respirano a becco aperto e bevono molto. Infine, preferire lampade dimmerabili ad alta frequenza (regolabili in intensità) può portare a un risparmio del risparmio del 40%. Anche la ventilazione incide sui consumi e sul benessere degli animali: si possono utilizzare ventilatori dotati di inverter che variano la velocità di rotazione a seconda dell’utilizzo. Ridurre di un 20% la velocità di una pompa o di un ventilatore può portare a risparmi elettrici anche del 50%. Interessanti anche i consigli per utilizzare l’aria con la giusta temperatura, risparmiando sulle necessità di ventilazione.

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IL COMPARTO SUINICOLO Per il comparto suinicolo le esigenze cambiano, ed “eVISO – Energie del Monviso – Saluzzo” ha realizzato studi specifici sui consumi delle sale gestazione-parto e svezzamento. Nelle prime, si consiglia di “utilizzare termostati programmabili per il riscaldamento della sala. Un cattivo controllo della temperatura della stanza durante il periodo di gestazione può portare a eccessivi consumi di riscaldamento”. Importante l’indicazione della temperatura media, che può essere abbassata dopo due giorni dalla nascita. Il riscaldamento a pavimento, ad esempio, risulta più efficiente di quello a lampade a infrarosso. “In sala svezzamento, prima dell’arrivo dei maiali svezzati va attivato preventivamente l’impianto di ventilazione e riscaldamento, in modo che l’ambiente sia asciutto e caldo”: anche in questo caso vengono indicate la temperatura migliore e la sua possibile diminuzione settimanale. Isolando correttamente la struttura e monitorando le escursioni termiche, si può ridurre il consumo energetico, riducendo altresì le emissioni di gas climalteranti: così l’azienda potrà vantare credenziali “green” o “verdi” che possono fare incrementare il business dell’azienda. Stesso discorso per l’illuminazione, che può essere migliorata portando a risparmi concreti.

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DA COLDIRETTI E PROTEA, L’UTILIZZO DELL’OZONO NELLE FILIERE Protea e Coldiretti, insieme per gli stadi primari della filiera produttiva alimentare

n campo mondiale, sono svariati gli usi dell’ozono che spaziano dalla potabilizzazione delle acque, dal trattamento medicale, nell’industria per il trattamento delle acque reflue, per l’eliminazione dei cattivi odori e sta sempre più sviluppandosi l’uso dell’Ozono nella produzione agricola e nei processi di lavorazione e conservazione dei cibi, oltreché nella conservazione dell’ortofrutta nel dopo raccolta, senza trascurare il settore vinicolo. Nel mercato italiano, Coldiretti e Protea si sono impegnate sul

campo, effettuando sperimentazioni nell’applicazione dell’ozono nella conservazione dei fagioli nel dopo-raccolta, nel controllo delle malattie fungine del basilico, nella disinfezione e sanificazione dei caseifici nelle aree di lavorazione, nell’eliminazione dei cattivi odori e sanificazione degli essiccatori e di armadi frigo. “In alcuni casi – spiegano i tecnici dell’Agenzia 4A di Coldiretti Cuneo, Simone Marchisio e Mauro Forneris - i risultati sono stati ottimi, in altri la positività dei risultati ha dato l’indirizzo per

ulteriori test di affinamento. Un riscontro comune è dato oltremodo dal sensibile aumento della shelf-life dei prodotti, in alcuni casi di oltre il 50%. Un concetto innovativo, che può essere sviluppato e applicato in diversi settori”.

Uso comune dell’ozono nell’agricoltura: grazie al suo potere ossidante estremamente elevato, l’ozono è estremamente efficace come antivirale, antibatterico, funghicida, sporicida, etc. in particolare, può essere utilizzato per la conservazione delle patate; delle cipolle; degli ortaggi in genere; della carne e del pesce. In generale, l’applicazione dell’ozono nelle celle frigorifere ha dato ottimi risultati. “Inoltre - commenta l’ing. Angelo Arnaboldi, fondatore di Protea - l’uso dell’ozono per la detersione e disinfezione degli ambienti di lavoro e superfici, garantisce alti livelli di sanificazione, detersione e sicurezza, senza il rilascio di reflui: ci riferiamo a cantine, stalle, allevamenti di avicoli, laboratori di lavorazione delle carni bianche e rosse, caseifici”. Un po’ di storia: l’Ozono è una molecola costituita da 3 atomi di ossigeno, è più pesante dell’aria, e si forma in presenza di forti campi elettrici. L’ozono è un gas presente in natura. Fu individuato nel 1840 dal Prof. Schonbein e successivamente nel 1866 il chimico francese Soret ne definì la composizione molecolare triatomica. E’ un gas instabile, cioè non può esser messo in bombole e dopo poco tempo si trasforma nuovamente in Ossigeno senza il rilascio di prodotti secondari. L’ozono può essere usato disciolto in acqua o in aria a seconda dello scopo finale.

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omenica 16 novembre, in frazione di Tetti Pesio di Cuneo, in collaborazione con il Comune di Castelletto Stura, si terrà “El Festin ed San Martin”, antica tradizione che rievoca i traslochi degli agricoltori: in corrispondenza della fine dell’annata agraria, ogni anno le famiglie, scaduti i contratti di mezzadria o di affittanza, partivano con io i Pes 2014 Tett br e m tutte e ov 16 n nica e m le masDo serizie, caricate sui carri, alla ricerca di una nuova sistemazione.

Alle ore 10.30, sarà celebrata la Santa Messa “ed San Martina” con la rievocazione storica di San Martino e il povero; seguirà, alle 11.30, l’esposizione di carri e carretti in attesa del “Tramud” e il Mercatino “Le buone cose di campagna e i prodotti di Campagna Amica”, seguirà alle ore 12.30 il pranzo in locale riscaldato; alle ore 14.15 “Andoma an vija”; alle ore 14.30 rappresenta-

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zione di “San Martino e il povero” e del “Tramud ed San Martin” (con animali e persone); alle ore 16.30, vi sarà Vin brulè, mondaj, cicolata càuda, friceuj, pruss ed San Martin. La giornata sarà animata da musica, danze occitane, banco di beneficenza, mostra fotografica, oggetti d’artigianato, collezionismo, hobbistica e la vetrina con gli animali delle nostre cascine.

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MOSTRA NAZIONALE RAZZA PIEMONTESE 2014 gli allevatori a livello provinciale. Non manca lo stand dell’ANABORAPI, l’Associazione che organizza l’evento e cura la promozione e la selezione della Razza attraverso il Libro Genealogico. Alla manifestazione è abbinato anche il 14° Concorso Fotografico “La Mia Piemontese”, aperto a tutti gli appassionati di fotografia che vogliano cimentarsi proponendo le loro immagini di bovini Piemontesi, ripresi nelle più diverse situazioni e ambienti. La premiazione del Concorso si tiene domenica 9 novembre alle 12.30 nel corso della cerimonia di premiazione ufficiale della Manifestazione, con la proclamazione del vincitore del

Trofeo Amedeo Damiano, l’allevatore i cui animali si sono piazzati complessivamente meglio nelle diverse categorie di valutazione. nel?

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i svolge a Cuneo dal 7 al 9 novembre 2014 la Mostra Nazionale dei Bovini di Razza Piemontese. La manifestazione, giunta quest’anno alla 35a edizione, propone ai visitori una presentazione di tori e vacche del Libro Genealogico, che si sfidano in una kermesse espositiva sotto lo sguardo attento ed esperto dei Giudici dell’ANABORAPI. Accanto all’esposizione degli animali viene proposta un’area degustativa, dove è possibile apprezzare un menù a base di carne Piemontese, ed un’area espositiva di prodotti ed associazioni legate al mondo della Razza Piemontese. Tra gli stand istituzionali vi sono quelli dei principali enti che operano accanto agli allevatori, dall’ARAP, l’Associazione Regionale del Piemonte, alle diverse APA, le Associazioni che raggruppano

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“IN AGRICOLTURA… PER GUARDARE OLTRE” Attivati tutti i dodici tirocini che si inseriscono all’interno del progetto di Coldiretti “Buono 2 volte”

ra l’ultima settimana di settembre e la prima di novembre sono stati attivati tutti i dodici tirocini formativi e lavorativi previsti dal progetto “In Agricoltura… per guardare oltre. Percorsi ed esperienze lavorative in agricoltura”, finanziato dalla Compagnia di San Paolo. Le attività del progetto hanno come destinatari soggetti con svantaggio sociale e avranno una durata complessiva che varia dai tre ai quattro mesi. Le aziende e le cooperative che hanno ospitato i tirocini, dodici in tutto, distribuite tra l’area cuneese e quella doglianese, hanno indirizzo ortofrutticolo, vitivinicolo, lattiero-caseario e zootecnico. Nella zona di Cuneo sono state coinvolte l’Azienda Bernardi Donatella di Caraglio, l’Azienda Cascina Bianca di Cervasca, il Caseificio Valle Josina di Peve-

ragno, l’Azienda Gallo Sergio di Cuneo, la Cooperativa I Tesori della Terra di Cervasca, l’Azienda Dutto Mattia e Giordanengo Bruno di Boves, la Cooperativa Terra Nuova di Cuneo. Nella zona di Dogliani hanno partecipato la Cantina del Dolcetto Dogliani di Dogliani, l’Azienda Chionetti Quinto e Figlio di Chionetti Nicola di Dogliani, l’Azienda Gillardi di Farigliano, i Poderi Luigi Einaudi di Dogliani. I tirocini attivati si inseriscono all’interno di “Buono 2 volte”, un progetto di Coldiretti che rivolge l’attenzione alle persone in difficoltà, inoccupate, svantaggiate e con disabilità, favorendo e sostenendo il loro inserimento lavorativo e formativo all’interno di aziende e cooperative agricole, in collaborazione con i Servizi Inserimenti Lavorativi dei consorzi socio assistenziali.

“Buono 2 volte” è la rete Coldiretti delle aziende e cooperative agricole che hanno aderito al progetto e si sono rese disponibili per i tirocini; ma “Buono 2 volte” è anche un marchio registrato che identifica quei prodotti agricoli che alla loro bontà aggiungono il valore etico che ha l’inclusione nel processo produttivo di persone in difficoltà. La cooperativa “Linfa Solidale” è stata l’ente capofila nella realizzazione di “In Agricoltura… per guardare oltre. Percorsi ed esperienze lavorative in agricoltura” in collaborazione con i consorzi CSAC di Cuneo, il CSSM del Monregalese di Mondovì, la Caritas Diocesana e la San Vincenzo di Cuneo e il Comune di Dogliani. Per informazioni è possibile contattare Coldiretti Cuneo al numero 0171 447 337.

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l successo dei gruppi d’acquisto è da sempre contraddistinto da una doppia convenienza: quella del consumatore e quella del produttore. Favorire e incentivare le relazioni tra queste due figure, promuovendo formule di acquisto e vendita diretta, è uno degli impegni presi da Coldiretti e messo in pratica con la rete Campagna Amica. È questa la direzione in cui si inserisce anche la creazione dell’Associazione Provinciale Gruppi di Acquisto Buono & Conveniente, come sostiene il presidente Enrico Bertello: “Lo scopo dell’associazione è promuovere e organizzare attività per l’acquisto di prodotti agricoli e per la distribuzione dei medesimi, senza applicazione di alcun ricarico”. Le offerte dei gruppi di acquisto Buono & Conveniente sono numerose e convenienti, comprendono frutta e verdura di stagione e vanno oltre. Tra i prodotti

disponibili, si trovano bottiglie di vino e pacchetti di carni rosse e bianche; trote affumicate, lonze di suino e sughi pronti di arrosto di castrato; confetture di lamponi senza zucchero, composte di castagne e succhi al 100% di mela o mirtillo. E non mancano certo i latticini: latte intero e parzialmente scremato, yogurt e formaggi di ogni tipo, produzioni di origine e lavorazione locale, garantite Campagna Amica Coldiretti. Infine farina, pasta e riso, biscotti, torte, praline, sciroppi, salse e molto altro ancora. Un’offerta variegata, di qualità garantita, in grado di soddisfare ogni esigenza: il tutto con un acquisto minimo di soli 10 euro. La partecipazione ai gruppi di acquisto Buono & Conveniente è aperta. Il singolo o la famiglia possono aderire ad un gruppo di acquisto già attivo, la consegna avverrà nel punto di raccolta più

vicino al loro domicilio. Gruppi di persone, come associazioni, cral o parrocchie, potranno organizzare un proprio gruppo di acquisto e potranno anche concordare un luogo di consegna della merce personalizzato. Per informazioni e per aderire a Buono & Conveniente si può contattare il numero 0171/447.248, recarsi nell’Ufficio Zona Coldiretti più vicino al proprio domicilio.

PARLA PA’C ad Alba il prossimo incontro Proseguono le serate di “Parla Pa’c”, gli incontri sulla Politica Agricola Comunitaria (PAC) organizzati in tutta la provincia dal Comitato Giovani Impresa di Coldiretti Cuneo e dagli Uffici Zona. Dopo gli appuntamenti di Cuneo e Savigliano, il primo, giovedì 23 ottobre presso lo spazio Incontri della Fondazione CRC, il secondo, giovedì 30 ottobre presso lo splendido salone di Palazzo Taffini d’Acceglio, gentilmente concesso dalla Cassa di Risparmio di Savigliano, si terrà ad Alba l’ultimo incontro di presentazione e dibattito sulla PAC. La serata è rivolta ai giovani produttori, ma l’appuntamento è aperto a tutti gli imprenditori agricoli interessati alle opportunità offerte della Comunità Europea per lo sviluppo aziendale. Durante l’incontro, interverranno il delegato dei Giovani Luca Beltrando, il direttore di Coldiretti Cuneo Enzo Pagliano e il responsabile economico di Coldiretti Cuneo e Piemonte Franco Ramello, che avrà il compito di illustrare la PAC nel dettaglio e di rispondere alle questioni sollevate dal pubblico. L’appuntamento, gratuito e aperto al pubblico, è lunedì 1 dicembre alle ore 20.30 presso il Tempio dell’enoturista del castello Comunale Falletti di Barolo. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare la segreteria provinciale di Giovani Impresa al numero 0171 447 348.

ATTUALITÁ

UNA TRANSUMANZA IN VECCHIO STILE

na vera transumanza in piena regola: protagonista Mauro Fino, malgaro da sempre, titolare dell’azienda agricola La Vacio’ Brulo ( la vacca muggisce in occitano) di Busca. “Per 19 anni sono salito in alpeggio in Valle Stura, poi un anno in Valle Pesio, e ora sono tre anni che vado ad Elva e quest’anno, per scendere dagli alpeggi, abbiamo voluto tornare ai vecchi tempi e lasciare “a casa” i camion. Il percorso di 58 km, è stato fatto in cinque giorni, da venerdì 10 a martedì 14 ottobre. “Abbiamo camminato dai 15 ai 20 km al giorno, con l’autorizzazione della Provincia e dei Comuni che abbiamo attraversato”. Insieme a Mauro Fino, i suoi genitori e le sue due sorelle, una ventina di amici che hanno fatto la staffetta per accompagnare 150 bovini piemontesi,

insieme a 2 sprin pustertaller, 1 highlander e 2 cavalle avelinesi, sempre in capo alla mandria per guidare i bovini. “Io dormivo sulla tenda montata sul Pick up, gli amici mi raggiungevano al mattino e scendevano a casa la sera – racconta Mauro - Siamo partiti venerdì 10 ottobre da Elva, Borgata Chiosso, abbiamo percorso 11 km e siamo arrivati al colle di Sampeyre, abbiamo dormito lì, al risveglio abbiamo preso la strada dei Cannoni, siamo arrivati a San Damiano, poi il giorno dopo, siamo andati a Lemma e ci siamo fermati un giorno. Martedì 14 ottobre, siamo ripartiti e siamo arrivati a Busca, dove abbiamo l’azienda”. È stata un’esperienza che speriamo di bissare l’anno prossimo. È stato possibile grazie alla mia famiglia, ai miei geni-

tori, alle mie sorelle, con l’aiuto delle nipotine e degli amici. Difficoltà? Nessuna. La strada dei cannoni per fortuna è poco trafficata e per attraversare Busca ci hanno scortati i vigili urbani per due km. Dietro di noi, nell’abitato, c’era la Spazzatrice stradale e non ci sono stati disagi o difficoltà pr gli automobilisti e pedoni”

“La sagra d’l Coj” a Margarita La 4ª domenica di ottobre, Margarita si veste a festa, con i colori e i sapori dell’autunno: nel caratteristico centro storico del paese, il “Il Ghetto”, i produttori agricoli, gli artigiani e le bancarelle gialle del Mercato di Campagna Amica hanno accolto i visitatori, numerosissimi dal Piemonte e dalla Liguria. Accanto alle eccellenze del mercato, la Mostra per presentare tutte le varietà dei cavoli verze insieme alle proprietà e alle ricette: in una cornice suggestiva e accogliente, il successo della manifestazione, che festeggia i primi dieci anni: di strada, da allora, ne è stata fatta tanta, grazie all’impegno della Pro Loco, che quest’anno è stata premiata con l’ambito riconoscimento, la targa ”Il Cavolo d’Argento”.

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MALATTIE PROFESSIONALI AGGIORNATE LE TABELLE MINISTERIALI

uò capitare a volte di sentire alcuni lavoratori autonomi lamentarsi per delle problematiche fisiche che nel tempo sono peggiorate, soprattutto in relazione ed a causa del lavoro svolto in ambito professionale. Non tutti sanno che questa situazione particolare potrebbe rientrare, a buon diritto, nel riconoscimento della malattia professionale da parte dell’INAIL; sono in molti a pensare che questo tipo di indennizzo sia riservato solo ai lavoratori dipendenti, mentre anche i lavoratori autonomi, versando regolarmente la loro quota di contributi infortunistici, hanno titolo ad ottenere, in determinate situazioni, tali indennità. Infatti, a differenza dell’infortunio che viene causato da un evento causale improvviso, violento ed inatteso, la malattia professionale viene definita come una patologia che si realizza in funzione di una causa o concausa lenta nel tempo che

PATOLOGIE TUNNEL CARPALE TENDINITI ERNIA AL DISCO ASMA BRONCHIALE

sia riconducibile ad una o più attività svolte e ripetute su più anni. E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 212 del 12/09/2014 il decreto 10/06/2014 riguardante l’approvazione e l’aggiornamento dell’elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia ai sensi del Testo Unico sugli infortuni e malattie professionali n. 1124/65. Le tabelle sono suddivise in tre liste: Lista 1 – Malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità. Lista 2 – Malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità. Lista 3 – Malattie la cui origine lavorativa è possibile. L’aggiornamento per ognuna delle tre liste, riguarda esclusivamente il Gruppo dei tumori professionali e delle malattie da agenti fisici, comprese le patologie muscolo scheletriche.

Il Patronato EPACA della Coldiretti, attraverso una qualificata consulenza medica gratuita, garantisce, a coloro che ne potrebbero avere diritto, un’assistenza immediata con la possibilità di erogazione da parte dell’INAIL di indennizzi e rendite. Secondo la vigente normativa, qualora venga riconosciuta la malattia professionale (tunnel carpale, tendinite ecc…) e dalla stessa derivi una percentuale di invalidità permanente, verrà erogato un indennizzo una tantum per i danni dal 6 al 15 per cento ed una rendita mensile per i danni cui venga riconosciuta una percentuale superiore al 15. E’ importante che tali patologie siano denunciate all’INAIL tempestivamente al fine di poter ottenere, dimostrato in nesso con l’attività agricola, il giusto indennizzo. A titolo esemplificativo si elencano alcune patologie che potrebbero essere ricondotte a malattie professionali:

LAVORAZIONI la Sindrome del tunnel carpale può essere riconosciuta a chi è impegnato in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza; le tendiniti della spalla del gomito del polso, della mano per chi è occupato in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza chi ha contratto ernia discole lombare in quanto impegnato in lavorazioni di movimentazione manuale dei carichi svolte in modo non occasionale o in lavorazioni svolte con macchine; le tabelle delle malattie a presunzione di origine professionale includono l’asma bronchiale contratta per esposizione a polveri, funghi, acari, ecc. in ambiente lavorativo.

Gli uffici del Patronato EPACA sono a disposizione per le informazioni in merito.

VERIFICA POSIZIONE INPS PER GLI ALLEVATORI

Gli allevatori che superano, per effetto del numero di capi, la potenzialità del terreno condotto in base ai parametri stabiliti dalla legge, sono tenuti a presentare, unitamente alla denuncia dei redditi, il modello RD (già A1). Dalla compilazione di questo specifico quadro emerge il reddito di allevamento. In relazione a tale reddito, va attentamente modificata la collocazione in una delle fasce previste dall’INPS per il versamento dei contributi previdenziali. La comunicazione circa l’eventuale variazione di fascia va presentata all’INPS entro martedì 23 dicembre c.a. Pertanto le aziende interessate dovranno presentarsi, quanto prima, presso gli Uffici Coldiretti con la copia della denuncia dei redditi (se non presentata tramite Impresa Verde – Coldiretti) per inoltrare le opportune istanze all’INPS .

EPACA

SCADENZE AZIENDALI 17 NOVEMBRE 2014 (essendo il 16 novembre festivo)

PAGAMENTO TERZA RATA CONTRIBUTI PREVIDENZIALI In tale data scade il pagamento della terza rata dei contributi previdenziali dei coltivatori diretti, coloni, mezzadri e IAP (anno 2014).

17 NOVEMBRE 2014 (essendo il 16 novembre festivo)

VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di ottobre sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI OTTOBRE Annotazione di liquidazione per il mese di ottobre e versamento dell’eventuale imposta, tramite modello F24 telematico, da parte dei contribuenti che esercitano l’attività agricola , d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2013 hanno realizzato un volume d’affari superiore a 400.000,00 se prestazione di servizio o di 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, leg-

ge 427/91. IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO – CONTRIBUENTI TRIMESTRALI Entro tale data i contribuenti che esercitano l’attività agricola, d’impresa o di lavoro autonomo che hanno realizzato nell’anno 2013 un volume d’affari inferiore a euro 400,000,00 se esercitano l’attività di prestazioni di servizi, ed arti e professioni e inferiore a euro 700.000,00 se esercitano l’attività agricola o di impresa ed hanno optato ai sensi dell’art. .66 L..427/93 per la liquidazione trimestrale devono annotare sul registro delle vendite la liquidazione periodica dell’imposta relativa al trimestre luglio – agosto – settembre 2014 ed effettuare il relativo versamento IVA. IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA nel mese di ottobre 2014. Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art .8, lettera C) del D.P.R. 633/72.

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25 NOVEMBRE

ACQUISTI E CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI Entro tale data scade il termine per i contribuenti mensili per la trasmissione in via telematica, all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di ottobre.

1 DICEMBRE (essendo il 30 novembre festivo)

IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta. IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta, il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente. ACCONTO IMPOSTA IRPEF 2014 Scade il termine per versare l’acconto dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (IRPEF) il versamento dell’acconto è stabilito nella misura del 100% e si calcola sull’imposta relativa all’anno 2013 dedotte le detrazioni, i crediti d’imposta e le

ritenute. Dall’importo suddetto deve essere dedotto l’eventuale primo acconto. ACCONTO IRAP 2014 – PERSONE FISICHE E SOCIETA’ DI PERSONE I contribuenti che esercitano attività dirette alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi debbono entro tale termine effettuare il versamento dell’acconto IRAP stabilito nella misura del 100%. Dall’importo suddetto deve essere dedotto l’eventuale primo acconto. Non sono tenuti al versamento i produttori agricoli esonerati dalla tenuta della contabilità Iva. ACCONTO IRES – IRAP Le società di capitali e gli enti non commerciali devono versare l’acconto d’imposta IRES ed IRAP 2014 nella misura del 101,5%. Dai versamenti effettuati va dedotto l’eventuale primo acconto. ACCONTO CEDOLARE SECCA SUGLI AFFITTI Scadono i termini per il versamento dell’acconto della cedolare secca sugli affitti per i soggetti che hanno optato per il nuovo sistema per le locazioni di immobili ad uso abitativo. L’acconto è dovuto nella misura del 95% e dall’importo va detratto l’eventuale primo acconto. ELENCHI CLIENTI E FORNITORI – BLACK LIST – SOGGETTI MENSILI Entro tale termine deve essere effettuato l’invio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti che nel mese di ottobre abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio in Paesi black list di importo superiore a 500 euro.

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SCADENZE ATTUALITÁ AZIENDALI

G.A.L. Mongioie: incontri sul territorio Il G.A.L. Mongioie ha organizzato una serie di incontri per portare a conoscenza di quanto è stato realizzato con la programmazione Leader 2007 – 2013 e di quali saranno le prospettive future. Saranno presentate sia la situazione relativa allo stato di avanzamento dei lavori sia l’insieme dei risultati conseguiti e saranno illustrate le possibilità di finanziamento della nuova programmazione comunitaria 2014/2020. Gli incontri saranno per l’area Cebana e la Val Tanaro, mercoledì 19 novembre 2014 alle ore 20.30, presso la Sala del Consiglio della Comunità Montana a Ceva. Per l’area Monregalese, giovedì 20 novembre 2014 alle ore 20.30, presso il Palasagra del Comune di Frabosa Sottana.

Carne che è arte: nuovo Peccati di Gola a Mondovì Anche quest’anno le aziende aderenti a Campagna Amica Colbinomio alla Compral diretti hanno partecipato numerose alla manifestazione monre-

Una mandria di mucche speciali, molto colorate, di una microrazza ancora tutta da scoprire, è arrivata al Miac di Cuneo, dove ora staziona al laboratorio delle carni Compral. Sono le “Mucchine d’arte” scolpite in forex che riportano quadri di Picasso e Botero, Magritte e Mondrian, Pollock, Wharol e il nostro Ugo Nespolo. Opere in tiratura limitata, realizzate dai designer Paolo Dettori e Ugo Parlacino in collaborazione con la Ditta Coloro, attraverso le quali affiora la nuova narrazione del “prodotto carne” dei 250 allevatori riuniti nella cooperativa Compral. La novità artistica che incrocia il discorso zootecnico ed alimentare, è stata al centro del meeting per l’inaugurazione degli uffici e dell’area di accoglienza che completano il Laboratorio del Miac, dove da due anni vengono lavorate le carni vendute anche nell’adiacente e innovativo spaccio aziendale.

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galese “Peccati di Gola & XVII Fiera Regionale del Tartufo”. Durante il primo weekend di novembre le eccellenze a chilometro zero offerte dai produttori Campagna Amica hanno riscosso ancora una volta un grande successo tra i visitatori!

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La famiglia Giraudo insieme agli ospiti canadesi davanti allo stand Coldiretti

rincontrarsi. I coniugi canadesi non hanno solo visitato i padiglioni fieristici del Lingotto di Torino, ma hanno soggiornato, per la seconda volta, nella frazione San Benigno di Cuneo. Per alcuni giorni, l’azienda Belvedere ha tinto le proprie attività di rosso e bianco (i colori della bandiera canadese). Nonostante le differenze lin-

guistiche, l’arricchimento professionale non è mancato affatto, anche perché gli impegni ed il da fare quotidiano non hanno bisogno di particolari “interpretazioni”. Giorni intensi e pieni di soddisfazioni, in cui l’agricoltura non è stata solo sinonimo di lavoro, ma anche di confronto stimolante e, ovviamente, di banchetti gustosi e conviviali.

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ei giorni del Salone del Gusto, l’azienda agricola Belvedere di Giraudo Roberto ha ospitato Diane ed Edward Andiel una coppia di agricoltori canadesi, provenienti da Victoria. La conoscenza tra le due aziende è iniziata una decina di anni fa; i contatti però si sono mantenuti nel tempo, grazie allo scambio reciproco di soggiorni e visite tra la realtà cuneese e quella canadese. Entrambe sono dedite all’allevamento: l’azienda Belvedere, per tradizione, alleva vacche da latte e piemontesi da carne,cereali e foraggi. Diane ed Edward stanno trasformando il loro passatempo in un mestiere vero e proprio, con un allevamento di ovicaprini (capre di razza Oberhasli e pecore) e di alcuni capi bovini. Il Salone del Gusto è stata l’occasione per

ATTUALITÁ

OSPITI DI “TERRA MADRE IN PROVINCIA DI CUNEO

ObbligO di adeguamentO impianti fotovoltaici con potenza tra 6 e 20 kWp entro marzo 2015 PenSateCi PeR temPO Il mancato adeguamento comporterà la sospensione di eventuali convenzioni di Scambio Sul Posto, Ritiro Dedicato, nonché incentivi in Conto Energia. info: Via Torino, 187 12038 Savigliano (Cn) tel. 0172 21383 studio@stp-progetti.com www.stp-progetti.com

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