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N. 02 Febbraio 2018 - Anno 72

NO AD ACCORDI CHE PENALIZZANO IL MADE IN ITALY

Attualità

Fondo

Economico

IL MERCOSUR PENALIZZA IL MADE IN ITALY

ELEZIONI POLITICHE IL 4 MARZO

QUOTE LATTE: L’ITALIA È INADEMPIENTE

Colpite anche le DOP e IGP nonchè le altre tipicità della Granda

Cinque richieste a costo zero alla politica e la nuova scheda elettorale

Lo ha stabilito la Corte di Giustizia dell’Unione Europea con un recente provvedimento

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Febbraio | 2018

A seguito delle dimissioni di Delia Revelli

ROBERTO MONCALVO ALLA GUIDA DI COLDIRETTI CUNEO ...

seguito delle dimissioni per motivi personali di Delia Revelli dalla carica di Presidente di Coldiretti Cuneo, alla vigilia di una stagione di rinnovo delle cariche, il piemontese Roberto Moncalvo, Presidente nazionale di Coldiretti, subentra temporaneamente alla guida della Federazione provinciale in qualità di Delegato Confederale. In un contesto di rinnovamento che coinvolge l’intero Paese, Coldiretti Cuneo si pone l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il funzionamento e la rappresentanza della Federazione Provinciale, a partire da tutte le attività e gli impegni di assistenza sindacale, consulenza e servizi nei confronti di tutte le imprese e gli associati. L’attenzione della Federazione è anche rivolta alla costruzione di filiere produttive a cui Coldiretti Cuneo ha sempre destinato un grande impegno, dal latte al settore frutticolo, dal settore corilicolo ai cereali, investendo sulla distintività di tutte le produzioni locali con l’obiettivo di garantire la giusta redditività alle imprese.

... RIVAROSSA VICARIO A partire dal 24 gennaio scorso il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo ha assunto la carica di Delegato Confederale della Federazione Coldiretti di Cuneo. A Bruno Rivarossa il presidente Moncalvo ha trasferito deleghe di rappresentanza assegnandogli l’incarico di “vicario” del delegato confederale. Resta nella sua funzione di direttore Tino Arosio.

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Editore: Edizioni Il Coltivatore Srl P. Foro Boario, 18 - 12100 CUNEO

p/ Roberto Moncalvo alla guida di Coldiretti Cuneo. Rivarossa, vicario

Direttore Amministrativo: Tino Arosio

Direttore Responsabile: Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione: Chiara Serra Grafica e impaginazione: Mara Chiardola Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Fabrizio Bonardo, Laura Calcagno, Mara Chiardola, Simona Daniele, Damiano Dutto, Cesare Gallesio, Rosanna Giraudo, Elena Gola, Hada Kamela, Attilio Ianniello, Romina Imberti, Giulia Marinari, Lorenzo Martinengo, Laura Occelli, Franco Parola, Nadia Olivero, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Manuela Renaudo, Luca Nari, Davide Roà, Francesca Vinai Progetto grafico: Edzioni il Coltivatore Srl - TEC arti grafiche Redazione: Piazza Foro Boario, 18 - 12100 (CN) Tel. 0171 447211 - Fax: 0171 447300 e-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito: www.cuneo.coldiretti.it Stampa e Concessionaria esclusiva della pubblicità: TEC arti grafiche, via dei Fontanili, 12 - 12045 Fossano (CN) Tel. 0172 695770 - Fax 0172 695898 e-mail: adv@tec-artigrafiche.it “Il Coltivatore Cuneese” Registrazione del tribunale di Cuneo n. 100 del 7/12/1955 Reg. Cronol. n. 3296 - 1 copia € 3.00 Abbonamento annuo € 30,00 Abbonamento annuo soci Coldiretti Cuneo € 5.00 Abbonamento annuo soci Coldiretti altre province € 20.00 - Altri abbonamenti ridotti € 6.00

FONDO Elezioni politiche: 5 cose, zero costi, 100 giorni. Alzi la mano chi ci sta

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ATTUALITÀ

• Elezioni politiche del 4 marzo

• Dall’accordo del Mercosur a rischio le eccellenze agroalimentari cuneesi • Importazioni: a rischio la sicurezza alimentare • News dalla legge di Bilancio • Facilitazioni per esportare i kiwi in Cina • Apertura nuovo Bando INAIL-ISI • Necessario liquidare subito i contributi delle polizze • I lavori PAC post 2020 • Condizionalità della PAC, impegni per la protezione dei vitelli • Vittoria di Coldiretti su acconti gasolio e comodato verbale • Modifiche alla Commissione prezzi bestiame bovino • C’è il Decreto flussi per il 2018

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ECONOMICO

• Viticoltura orientata alla “Qualità Sostenibile”

• Aperti i Bandi per le idoneità DOC e DOCG regolamentate • Bandi di idoneità in viticoltura: chieste modifiche • In corso i pagamenti del “Fondo Latte” • Quote latte: per la Corte di Giustizia UE, l’Italia è inadempiente • Al via la riorganizzazione dei Consorzi dell’Area Nord Ovest • Blue Tongue: sbloccate le importazioni di bovini dalla Francia

AGRICOLTURA SOCIALE Welfare sociale: il futuro anche nell’agricoltura! p/

CONCORSO NAZIONALE Un Cuneese tra i finalisti nazionali Oscar Green p/

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MOVIMENTI

• Gli incontri territoriali Donne

Impresa e Pensionati • Donne Impresa e Pensionati in viaggio

45/48

CONSULENZA AGRONOMICA • Cimice asiatica: progetti concreti • Interventi agronomici del mese

50/51

CONSULENZA FINANZIARIA • Creditagri Italia, consulenza su misura per le imprese

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SPORTELLO SALUTE • “Effetto wow” all’oculistica del S. Croce di Cuneo p/

COLTIVALA TUA SALUTE • Il colesterolo: buono o cattivo?

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EPACA

• Legge di Bilancio 2018: esonero

contributivo per coltivatori diretti IAP • Legge di Bilancio 2018 sotto il profilo “previdenziale” • Il rinnovo delle pensioni

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CONSULENZA LEGALE • Assegnazione di terreni incolti o abbandonati

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FONDO

6 Tino Arosio

Direttore Coldiretti Cuneo

ELEZIONI POLITICHE: 5 COSE, ZERO COSTI, 100 GIORNI. ALZI LA MANO CHI CI STA

rrivano le elezioni. Noi stimiamo la politica. Quella che favorisce la costruzione del bene comune. Quella che lascia fare a chi nella società sa fare (è la sussidiarietà) piuttosto che imporre interventi diretti dello Stato (è lo statalismo). Stimiamo il ruolo dei partiti e di chi si impegna per servizio. Desideriamo un Paese “normale”, che non abbia il rancore come caratteristica, che valorizzi ciò che nasce dal basso e che aiuti chi non ce la fa. Il nostro approccio alle elezioni è diverso. Non ci interessa esprimere un’opinione tra le tante. Ai nostri soci vogliamo invece indicare chi, prima del voto, vuole “mettere la faccia” sulle cose che più ci stanno a cuore. Sono cinque cose da fare in cento giorni e a costo zero per lo Stato. La sfida è lanciata ai candidati di tutte le forze politiche. Chi ci sta metta la firma. Etichettatura, la madre di tutte le battaglie. Chi ci sta a confermare le norme sulla etichettatura del latte, del grano, della pasta, del riso, dei derivati del pomodoro e ad estendere l’origine in etichetta a tutti i prodotti? Chi ci sta ad opporsi con forza ad un provvedimento europeo che tende a cancellare quanto abbiamo fatto di buono in Italia? Il Ministero del cibo. Chi ci sta a creare un Ministero unico che sovraintenda alle politiche del cibo, a partire dai produttori agricoli per arrivare ai trasformatori, ai distributori e ai consumatori mettendo insieme competenze agricole (ora in capo al ministro dell’agricoltura) e agroalimentari (ora in capo al ministro dello sviluppo economico)? A nessuno sfugge quali potrebbe-

ro essere le straordinarie conseguenze di tale accorpamento. C’è in Francia. Facciamolo anche da noi. La semplificazione. Bisogna investire su chi - come i Centri di assistenza agricoli – può velocizzare i tempi nelle istruttorie e nei processi di autorizzazione delle pratiche agricole, lasciando allo Stato i controlli. Senza questa rivoluzione la burocrazia lenta e pasticciona continuerà ad essere il grande avversario dello sviluppo. Chi ci sta? Via il segreto sulle importazioni. Chi ci sta a togliere il segreto che oggi impedisce agli italiani di sapere da dove arrivano e dove vanno a finire i prodotti agricoli importati per essere poi trasformati e portati sulle nostre tavole? Dalle pesche che riempiono i mercati proprio nel periodo di raccolta, al grano pieno di glifosato durante la trebbiatura. Chi è d’accordo ad istituire un Garante che controlli l’andamento dei prezzi dei prodotti agricoli per evitare speculazioni? La legge sui reati agroalimentari. Chi pecca contro il cibo pecca contro i nostri figli. I reati sul cibo colpiscono la persona, la sua salute. Chi ci sta a colpire duramente questi reati, come indicava il disegno di legge della vecchia legislatura? Queste le cinque cose che sottoponiamo a tutti i candidati. Non costano, ma avrebbero un impatto decisivo sulla vita delle imprese agricole che sono un grande valore di questa grande nazione e che nessuno può permettersi di indebolire. Attendiamo risposte, augurando a tutti un buon lavoro in Parlamento.

ATTUALITÀ EDITORIALE

Febbraio | 2018

ELEZIONI POLITICHE DEL 4 MARZO Andare a votare è importante. Cosa fare perché il voto vada a buon fine. Quest’anno cambia la legge e la scheda elettorale. Non si possono esprimere preferenze. Ogni elettore riceverà due schede: una rosa per la Camera dei Deputati e una gialla per il Senato.

Il prossimo 4 marzo 2018, poco più di due mesi dopo lo scioglimento delle Camere, si voterà per le elezioni politiche per rinnovare i seggi del Parlamento: per la prima volta dopo più di dieci anni si useranno una nuova legge elettorale, una nuova scheda e un nuovo metodo per votare. Qualche suggerimento per evitare errori che potrebbero invalidare il voto. La provincia di Cuneo è suddivisa in 2 collegi per la Camera dei Deputati , mentre per il Senato il collegio elettorale corrisponde con COME SARA’ LA NUOVA SCHEDA

i confini territoriali. Per cui ogni elettore riceverà due schede: una rosa per la Camera dei Deputati e una gialla per il Senato. Ogni scheda sarà divisa in un certo numero di aree separate tra loro, corrispondenti a ciascun partito o coalizione. (vedi fac-simile qui sotto) I partiti infatti si possono presentare da soli o riuniti in coalizioni. All’interno di ogni area ci sarà in testa uno spazio rettangolare con un unico nome: è il candidato scelto da ogni coalizione – o partito – nel collegio uninominale in cui si risiede. Siccome all’uninominale ogni coalizione deve presentare un solo candidato, può capitare che nel collegio non ci sia il candidato del partito preferito, ma quello scelto dalla coalizione a cui appartiene. Sotto lo spazio rettangolare ci saranno una serie di caselle con un simbo-

lo di partito e un certo numero di nomi, dai due ai quattro. Sono le singole liste dei candidati dei partiti che formano la coalizione, che a sua volta sostiene il candidato di cui sopra; i nomi sotto al simbolo sono i nomi dei candidati di quel partito nel collegio proporzionale. Si possono fare al massimo due segni sulla scheda: si può barrare il nome del candidato al collegio uninominale che preferiamo e poi scegliere una delle liste che lo appoggiano. Quindi i due segni devono essere fatti nella stessa area: non è possibile scegliere un candidato all’uninominale e un partito di una coalizione diversa da quella di quel candidato. Una volta scelto un candidato uninominale, è possibile scegliere solo e soltanto una delle liste che lo appoggiano. Se si sceglie una lista in un’altra coalizione, la scheda viene annullata. Non sono previste le preferenze. Si può votare una lista, ma non si può scegliere a quale candidato di quella lista dare il vostro voto: la lista dei nomi è solo un’informazione in più. Se alla scheda si aggiungono altri segni sui nomi dei candidati, si rischia di vedere il proprio voto annullato.

ATTUALITÀ

Ferma la posizione di Coldiretti a garanzia della sicurezza alimentare e della salute dei cittadini europei

DALL’ACCORDO DEL MERCOSUR A RISCHIO LE ECCELLENZE AGROALIMENTARI CUNEESI

meno di un anno dal più grande scandalo mondiale sulla carne avariata che ha coinvolto il Brasile, l’Unione Europea sarebbe disposta a offrire un accesso al mercato comunitario di 99mila tonnellate a dazio zero di carni bovine provenienti dai Paesi sudamericani nell’ambito del negoziati sul Mercosur. Lo denuncia Coldiretti in riferimento all’incontro tra i commissari Ue e i ministri del blocco commerciale dell’America latina interessato al negoziato durante il quale sarebbe stato proposto l’aumento rispetto alla già critica quota iniziale di 70mila tonnellate. Un’ipotesi inaccettabile per la sicurezza dei consumatori europei, dopo lo scandalo che ha coinvolto i più grandi produttori brasiliani che avrebbero aggirato controlli sanitari con la commercializzazione di carni avariate nei diversi continenti e il conseguente blocco alle importazioni in numerosi Paesi, dalla Cina agli Usa. “L’apertura a condizioni agevolate – spiega Roberto Moncalvo, Presidente Nazionale Coldiretti - sarebbe un danno inestimabile sotto il profilo economico e ne farebbero

le spese anche gli allevamenti cuneesi a causa delle concorrenza sleale perché la carne dei Paesi Mercosur non rispetta gli standard produttivi e di tracciabilità vigenti in Italia e in Europa”. In provincia di Cuneo, patria della pregiata razza bovina piemontese IGP, si allevano oggi 300mila capi. A questi va aggiunto un patrimonio di suini, le cui produzioni sono destinate ai circuiti DOP, Parma e San Daniele con un milione di cosce l’anno. Se fosse consentita questa agevolazione, l’impatto sia sul piano economico che occupazionale sarebbe molto pesante. Coldiretti continuerà a seguire il negoziato sia dalla parte delle imprese agricole che dei consumatori.

In provincia di Cuneo, patria della pregiata razza bovina piemontese IGP, si allevano 300mila capi. A questi va aggiunto un patrimonio di suini, le cui produzioni sono destinate ai circuiti DOP, Parma e San Daniele con un milione di cosce l’anno. Per non parlare del latte prodotto in circa 5 milioni di ettolitri e dal quale si ricavano formaggi DOP importanti come il Castelmagno, la Toma Piemontese, il Murazzano, il Raschera e il Bra.

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ATTUALITÀ

Tipicità e tradizioni agroalimentari sotto scacco in Europa

IMPORTAZIONI: A RISCHIO LA SICUREZZA ALIMENTARE Mentre Coldiretti, in pieno accordo con il Ministero delle Politiche Agricole, sta compiendo ogni sforzo per continuare a valorizzare il Made in Italy attraverso l’etichettatura e la tracciabilità anche nei trasformati, dall’altra non si perde occasione per svendere il made in Italy.

STOP all’invasione turca

No all’etichetta a semaforo

La Turchia sta invadendo l’Unione Europea con cibi pericolosi e si classifica al primo posto, addirittura davanti alla Cina, per allarmi alimentari, dai peperoni con pesticidi oltre i limiti ai fichi secchi con eccesso di aflatossine cancerogene, come pure le nocciole e i pistacchi. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della visita del premier Recep Tayyip Erdogan sulla base delle rilevazioni dell’ultimo rapporto Sistema di allerta rapido europeo (RASFF), che registra gli allarmi per rischi alimentari verificati a causa di residui chimici, micotossine, metalli pesanti, inquinanti microbiologici, diossine o additivi e coloranti nell’Unione Europea. Sono 2.925 gli allarmi scattati nell’Unione Europea con la Turchia che è il Paese che ha ricevuto il maggior numero di notifiche. Di qui l’invito di Coldiretti affinchè la vigilanza sanitaria sia alta!

L’etichetta nutrizionale a semaforo sugli alimenti che si sta diffondendo in Europa boccia ingiustamente quasi l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine (Dop) che la stessa Unione Europea dovrebbe invece tutelare e valorizzare. Una battaglia contro i sistemi di etichettatura a semaforo che si è estesa a tutta l’Unione con una alleanza europea di cui fanno parte un gruppo di deputati europei e sostenuta anche dal Copa-Cogeca (l’Organizzazione degli agricoltori e delle cooperative agroalimentari europee), e con gli interventi di Marie-Christine Ribera, direttore generale dell’associazione dei produttori di zucchero europei (CEFS) ed Alexander Anton, segretario generale dell’Associazione Europea dei prodotti lattiero caseari (EDA). Come ha dichiarato Roberto Moncalvo “L’Unione Europea deve intervenire per impedire un sistema di etichettatura, fuorviante discriminatorio ed incompleto che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. Questo a seguito delle distorsioni

provocate dal sistema di informazione visiva che fino a ora è stato adottato con formule diverse in Gran Bretagna e Francia. Per l’Italia ad essere bocciati dal semaforo rosso inglese ci sono tra gli altri le prime tre specialità Dop Made in Italy più vendute in Italia e all’estero come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma, ma si arriva addirittura a colpire anche l’extravergine di oliva, considerato il simbolo della dieta mediterranea”. E’ fuori dubbio che in Europa si siano scatenate le lobbies delle multinazionali che cercano di evitare etichette trasparenti per valorizzare il cibo globale di cui loro sono produttori e trasformatori. Ma per un’agricoltura come quella italiana fatta di eccellenze e di piccole realtà che producono la qualità la politica delle multinazionali è oltremodo penalizzante e genera confusione tra i consumatori. Una battaglia che Coldiretti intende portare avanti con determinazione come fatto fino ad ora.

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ATTUALITÀ

NEWS DALLA LEGGE DI BILANCIO Gli uffici Zona potranno fornire alle imprese interessate tutte le informazioni e l’assistenza necessaria.

Agriturismo: Il via al credito di imposta La Legge di Bilancio 2017 ha ripreso con importanti novità il credito di imposta cosiddetto “bonus alberghi”, rendendolo applicabile ai periodi di imposta 2017 e 2018 ed applicabile anche ai soggetti che svolgono attività agrituristiche come definite dalla Legge 96/2006 e dalle normative regionali. Il credito spetta nella misura del 65 per cento delle spese sostenute per interventi che abbiano anche finalità di ristrutturazione, risparmio e riqualificazione energetica o antisismici. L’importo, nel limite di 200.000 euro, deve essere ripartito in due quote annuali di pari importo ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione a partire dal periodo successivo a quello di effettuazione delle spese. Solo a fine gen-

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Nuove regole per il bonus verde

naio 2018 è stato reso pubblico il Decreto attuativo che ne definisce le spese eleggibili e le modalità di presentazione della domanda sul sito del Ministero, il cui termine di presentazione è fissato alle ore 16 del 19 febbraio 2018, mentre l’invio delle medesime dovrà avvenire in modalità click-day dalle ore 10 del 26 febbraio fino alle ore 16 del 27 febbraio 2018.

1280 X 0,015MM X 2000MT 1280 X 0,015MM X 2000MT

Rappresentante Rappresentante Ufficiale ITALIA Ufficiale ITALIA

Nella Legge di Bilancio 2018, dopo due anni di pressanti richieste da parte di Coldiretti, ha trovato spazio insieme ad importanti misure per il settore agricolo (decontribuzione per giovani agricoltori, il cibo di strada contadino, la sterilizzazione delle aliquote Iva) il “bonus verde”, ovvero la detraibilità fiscale delle spese sostenute per la realizzazione di opere a verde. Il bonus verde permette la detrazione ai fini Irpef del 36% delle spese per lavori di “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi, nonché per la

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Febbraio | 2018

realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Il bonus si applica nel limite massimo di spesa di 5.000 euro per interventi sulle singole unità immobiliari ad uso abitativo e sulle parti esterne condominiali. La norma, applicabile dal 1° gennaio 2018, produrrà i suoi effetti nelle dichiarazioni dei redditi che verranno presentate nel 2019 e negli anni seguenti. E’ fondamentale che i pagamenti per le spese sostenute dal 1° gennaio siano effettuati con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni, in modo da consentire al committente di poter chiedere la detrazione prevista, ripartita in dieci quote annuali costanti e di pari importo.

dalla registrazione in Banca Dati Nazionale le aziende avicole fino ad un massimo di 250 capi. L’inserimento in BDN prevede informazioni semplificate con l’indicazione dei dati anagrafici del proprietario, la specie allevata, l’ubicazione dell’allevamento e la generazione del codice aziendale. Il censimento delle aziende rientra tra le misure di carattere preventivo e sicurezza che il Ministero della salute ha adottato per un migliore monitoraggio degli allevamenti anche a seguito dei recenti focolai verificatisi nel Nord Italia.

Anagrafe avicola: modifiche importanti Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2018, è stato introdotto l’obbligo di registrare in Banca Dati Nazionale le aziende avicole a carattere non commerciale che allevano un numero di capi superiore a 50. In precedenza, erano esentate

FACILITAZIONI PER ESPORTARE I KIWI IN CINA Si è conclusa positivamente, dal 19 al 21 gennaio scorso, la visita degli ispettori cinesi per verificare la fattibilità del trattamento a freddo dei kiwi per facilitarne l’export in Cina. Coordinata dal CSO ITALY, con il sostegno dell’ Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, d’intesa con il Ministero dello sviluppo economico. Si attende l’invio del report ufficiale da parte delle autorità cinesi al Ministero. L’export di kiwi in Cina è arrivato di recente a superare le 13.000 tonnellate annuali. I dati relativi a quest’ultima campagna non sono disponibili, ma già nel mese di ottobre sono state avviate circa 3.600 tonnellate contro le 1.800 dello stesso mese dell’anno precedente.

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prodotti agricoli (Asse 5 - sub Assi 5.1 e 5.2.). Il contributo, in conto capitale, è calcolato sulle spese ritenute ammissibili al netto dell’IVA e varia a seconda degli interventi (dal 40 al 65%), così come la soglia massima del finanziamento. Le procedure per presentare la domanda sono: • inserimento online della domanda e download del codice identificativo dal 19 aprile 2018, fino alle ore 18.00 del 31 maggio 2018. • invio della domanda tramite invio del codice identificativo (click day). Le date e gli orari dell’apertura per l’invio delle domande saranno pubblicati sul sito Inail a partire dal 7 giugno 2018; I finanziamenti di cui agli Assi 1, 2, 3 e 4 sono soggetti al regime “De minimis”. Per ulteriori informazioni rivolgersi agli uffici Coldiretti

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I soggetti destinatari dei finanziamenti sono le imprese singole o cooperative, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di commercio. Per l’Asse 2 possono beneficiare del finanziamento anche gli Enti del terzo settore. Nello specifico, per poter partecipare al bando regionale, occorre avere attiva nel territorio del Piemonte l’unità produttiva per la quale si intende realizzare il progetto. Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 assi di finanziamento: investimento (Asse 1); adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (Asse 1); riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) (Asse 2); bonifica da materiali contenenti amianto (Asse 3); micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività (Asse 4); micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei

È stato pubblicato il bando INAIL ISI 2017 che prevede incentivi alle Imprese che intendono realizzare interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’obiettivo è anche quello di incentivare le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria all’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità globali e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali. I Fondi nazionali messi a disposizione ammontano complessivamente a 249.406.358 di euro e per la Regione Piemonte lo stanziamento è pari a 20.096.206 di euro, suddivisi nei 5 Assi.

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NECESSARIO LIQUIDARE SUBITO I CONTRIBUTI DELLE POLIZZE

mportanti novità sono contenute nel Regolamento Omnibus per quanto riguarda la gestione dei rischi: un tema che sta assumendo una sempre maggiore e più rilevante importanza, stante i cambiamenti climatici in atto. Grazie all’azione congiunta svolta da Asnacodi e Coldiretti sono state introdotte importanti modifiche alla normativa, richieste e attese in particolare da realtà come quella piemontese, per effetto delle quali è stato possibile abbassare la soglia oltre la quale scatta l’indennizzo (dal 30% al 20%) ed è stato, inoltre, aumentato al 70% del parametro il sostegno usufruibile da ogni singola azienda. Ciononostante è ancora troppo elevato il numero di imprese agricole piemontesi in attesa di ricevere la liquidazione del contributo relativo alle polizze assicurative sottoscritte nel 2015 contro le avversità atmosferiche. Si tratta di una situazione che richiede la massima attenzione e che sta generando tensioni finanziarie sia sui Consorzi di Difesa, i quali hanno svolto un’opera importante di sostituzione della pubblica amministrazione supportando le aziende associate, che nei confronti delle imprese agricole. A

breve, inoltre, tali soggetti saranno chiamati a sostenere i premi relativi alle polizze assicurative riguardanti la campagna 2018. “La necessità è che, al più presto, le istituzioni competenti risolvano tale criticità – afferma Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Sotto questo punto di vista è da tempo che, unitamente ai Consorzi di Difesa ed Asnacodi, stiamo seguendo l’evolversi della situazione ed esercitando un’azione di pressione affinché si giunga, in tempi strettissimi alla liquidazione dei contributi spettanti sia per il 2015 sia per gli anni successivi”. Oltretutto, al fine di evitare il disimpegno dei fondi Ue, il Ministero dovrà recuperare il “tempo perso” e riuscire a riconoscere i premi

spettanti al settore agricolo, relativi alle annate pregresse, entro il 31 dicembre 2018. L’agricoltura piemontese, anche per effetto dei sempre più significativi cambiamenti climatici, non può fare a meno di assicurare le proprie produzioni agricole, adottando un’adeguata azione di gestione del rischio. “L’indirizzo, quindi, non può che essere quello di incentivare il ricorso all’utilizzo di adeguate coperture assicurative attraverso i Consorzi di Difesa, anche mediante gli strumenti innovativi recentemente introdotti che permettono di beneficiare di compensazioni, qualora la perdita di prodotto o di reddito sia superiore al 20% della media di riferimento”, conclude Rivarossa.

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Febbraio | 2018

L’approvazione dei regolamenti futuri arriverà solo con la nuova legislatura UE

I LAVORI PAC POST 2020 Approvate lo scorso dicembre le modifiche alla PAC dal 2018 in poi, si è già al lavoro per la PAC del futuro, quella che scatterà nel 2021. Lo scorso 29 novembre, la Commissione europea ha presentato la Comunicazione “Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura”, COM (2017) 713 sul futuro del cibo e dell’agricoltura post 2020, il primo atto formale di quello che sarà il percorso per arrivare alla definizione della nuova PAC post 2020, aprendo ufficialmente il dibattito. Sulla comunicazione, si esprimerà la Commissione agricoltura del Parlamento europeo, il cui voto è previsto entro il prossimo maggio. Poi il provvedimento verrà esaminato in plenaria del Parlamento europeo. Tuttavia, terminando l’attuale legislatura UE a marzo/aprile 2019, non ci sarà ulteriore spazio per poter completare la riforma della PAC entro il 2020, che spetterà, dopo le

Entro maggio, il voto della Comagri del Parlamento europeo sulla comunicazione della Commissione elezioni, al nuovo Parlamento e alla Commissione europea. Dopo la definizione, nel primo semestre 2018, del Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 - in pratica quante risorse verranno destinate alle diverse politiche comunitarie dove la PAC è la voce principale (39% del bilancio UE per circa 60 miliardi annui) - verranno le proposte di testi normativi nel secondo semestre e nel 2019 l’approvazione, al termine del dibattito fra gli Organismi europei, gli Stati membri e il mondo agricolo. In questo contesto, si inserisce il tema delicato della Brexit, che comporterà una riduzione delle risorse destinate al bilancio, stimate tra i 12

e 14 miliardi annui, che si aprirà con l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea nel marzo 2019. Buco da coprire con un possibile mix di tagli, appunto, e aumento delle risorse proprie, magari con l’introduzione di nuovi strumenti di tassazione a livello europeo come le tasse sulle multinazionali o la web tax. Tutto ciò è ancora da stabilire. Un primo orientamento dell’Italia sarebbe favorevole al cofinanziamento degli aiuti diretti della PAC, purché sia uguale e obbligatorio per tutti, nell’ottica di mitigare l’effetto dei possibili tagli. Francia e Spagna sarebbero contrarie. La Francia ha inviato alla Ue un documento in cui per la prima volta sembra accettare un possibile ridimensionamento della PAC. Le decisioni che verranno assunte sul Quadro Finanziario post 2020 condizioneranno inevitabilmente la prossima riforma della PAC.

ATTUALITÀ

CONDIZIONALITÀ DELLA PAC, IMPEGNI PER LA PROTEZIONE DEI VITELLI 2. per la costruzione dei locali, re-

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cinti e attrezzature deve essere fatto uso di materiali non nocivi e gli stessi devono poter essere puliti e disinfettati; gli animali devono essere tenuti al riparo da rischi causati da apparecchiature o circuiti elettrici; le condizioni di allevamento devono mantenere entro limiti non dannosi per i vitelli la circolazione dell’aria, la quantità di polvere, la temperatura, l’umidità relativa dell’aria e le concentrazioni di gas; ogni impianto automatico indispensabile per la salute ed il benessere degli animali deve essere ispezionato almeno una volta al giorno (ventilazione artificiale, ecc.). Devono essere previsti sistemi di backup e di allarme per evitare lo stress dovuto a guasti degli impianti;

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Il termine Condizionalità sta ad indicare la condizione minima da rispettare per il percepimento degli aiuti previsti dalla Politica Agricola Comune (Pac) e deriva dal fatto che condiziona l’importo degli aiuti comunitari liquidabili. In particolare, la condizionalità prevede anche degli impegni volti a garantire il benessere degli animali. Tutte le aziende con allevamenti bovini e bufalini assoggettate alla condizionalità sono tenute al rispetto degli adempimenti contenuti all’interno del CGO 11. In assenza dei provvedimenti delle Regioni e Provincie autonome, le aziende devono rispettare gli adempimenti ed i divieti previsti dalla norma e di seguito riportati: 1. corretta gestione dei recinti individuali e di gruppo, in relazione all’età ed al peso vivo degli animali allevati;

6. i vitelli non devono essere man-

tenuti al buio e devono essere assicurate normali condizioni di illuminazione; 7. i locali di stabulazione devono essere costruiti in modo da consentire ad ogni vitello di coricarsi, giacere, alzarsi ed accudire a se stesso senza difficoltà; 8. i vitelli non devono essere legati, ad eccezione di quelli stabulati in gruppo che possono essere legati per un periodo massimo di un’ora al momento della somministrazione di latte o succedanei del latte; 9. la stalla, i recinti, le attrezzature e gli utensili devono essere puliti e disinfetti regolarmente in modo da prevenire infezioni incrociate o lo sviluppo di organismi infettivi; 10. i pavimenti devono essere non

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sdrucciolevoli e senza asperità, per evitare lesioni ai vitelli, e devono essere costruiti in modo da non causare lesioni o sofferenza ai vitelli in piedi o coricati; 11. ai vitelli deve essere somministrata un’alimentazione adeguata alla loro età e al loro peso e conforme alle loro esigenze comportamentali e fisiologiche, onde favorire buone condizioni di salute e di benessere; 12. tutti i vitelli devono essere nutriti almeno due volte al giorno; 13. a partire dalla seconda settimana di età, ogni vitello deve poter disporre di acqua fresca adeguata in quantità sufficiente oppure poter soddisfare il proprio fabbisogno in liquidi bevendo altre bevande; 14. le attrezzature per la somministrazione di mangimi e di acqua devono essere concepite, costruite, installate e mantenute in modo da ridurre al minimo le possibilità di contaminazione degli alimenti o dell’acqua

destinati ai vitelli;

15. 15. ogni vitello deve ricevere

colostro bovino quanto prima possibile dopo la nascita e comunque entro le prime sei ore di vita. In merito ai controlli da effettuare per determinare il rispetto degli impegni sopra riportati, si fa riferimento alle procedure di controllo stabilite dai Servizi Veterinari delle ASL. In caso di infrazioni riscontrate nel corso delle verifiche sono assegnate tre categorie di irregolarità: A. richiesta di rimediare alle non conformità entro un termine

inferiore a 3 mesi. Nessuna sanzione amministrativa o penale immediata; B. richiesta di rimediare alle non conformità entro un termine superiore a 3 mesi. Nessuna sanzione amministrativa o penale immediata; C. sanzione amministrativa o penale immediata. Tali categorie sono assegnate dai Servizi Veterinari in funzione delle caratteristiche delle infrazioni stesse e della possibilità di porvi rimedio in un tempo stabilito.

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Grazie all’azione sindacale, importante semplificazione per le aziende

VITTORIA DI COLDIRETTI SU ACCONTI GASOLIO E COMODATO VERBALE Grazie alla concertazione portata avanti da Coldiretti presso la Sede Centrale dell’Agenzia delle Dogane, è stata definitivamente chiarita la procedura da adottare in caso di terreni condotti in comodato ed utilizzati ai fini dell’assegnazione del gasolio agevolato. Una circolare pubblicata a metà gennaio stabilisce che non sarà più necessario procedere alla registrazione dei comodati come previsto dalla precedente circolare. Nel provvedimento è confermata l’applicazione dell’aliquota ridotta di accisa per i prodotti petroliferi impiegati in lavori agricoli effettuati anche su terreni condotti in comodato; è ammessa la possibilità di comprovare la conduzione dei terreni condotti in comodato verbale, in luogo del contratto di

comodato scritto e registrato, attraverso le dichiarazioni sostitutive di atto notorio rese, eventualmente in forma congiunta, da comodatario e comodante, con cui attestare l’esclusiva e piena disponibilità da parte del comodatario del terreno, puntualmente identificato (indicare numero particella fondiaria ed estensione), su cui eseguire le lavorazioni agricole. Anche nei casi di “ulteriori forme di conduzione dei fondi rustici fondate su semplificazioni procedurali correlate alla limitata estensione degli stessi” (il riferimento è da intendersi alle particelle di estensione inferiore ai 5 mila metri quadrati situate in zona montana, di cui all’art. 1-bis del D.L. n. 91/2014) è ammesso l’utilizzo della dichiarazione sostitutiva di atto notorio,

rilasciata da parte del soggetto interessato all’ottenimento dell’agevolazione (dichiarazione con cui si attesti l’esclusiva disponibilità del terreno puntualmente identificato). La “nuova interpretazione” fornita dall’Agenzia delle Dogane rappresenta un importante risultato sindacale di Coldiretti e riconduce la procedura a quella già adottata in passato per l’assegnazione del gasolio agevolato.

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MODIFICHE ALLA COMMISSIONE PREZZI BESTIAME BOVINO A fine anno, la Giunta della Camera di Commercio di Cuneo, nella seduta del 28 dicembre scorso, ha approvato i nuovi criteri di funzionamento delle Commissioni prezzi camerali, che ne disciplinano le modalità e la durata, rinnovandone anche la composizione per il biennio 2018/2019. In particolare, sono state inserite alcune modifiche relative al funzionamento della Commissione prezzi del bestiame bovino. Modifiche che erano state suggerite da Coldiretti e che prevedono: • l’aumento da 2 a 3 rappresentanti per la parte allevatoriale; • l’aumento da 1 a 2 rappresentanti per la parte macellatori; • che la rilevazione dei prezzi sia avvalorata da una cospicua raccolta di documentazione (fatture, contratti, ecc.);

• la cadenza delle sedute della

Commissione bovini passa da settimanale a quindicinale. Le prima seduta è avvenuta lunedì 15 gennaio. Si invitano perciò gli allevatori associati, al fine di rendere pienamente operativa e funzionante la Commissione prezzi del bestiame bovino, a trasmettere fatture, contratti, ecc - prima di ogni seduta

– direttamente all’Ufficio Statistica della Camera di commercio (statistica@cn.camcom.it o protocollo@cn.legalmail.camcom.it), il quale provvederà ad elaborare la documentazione in forma aggregata e anonima.

I nuovi criteri di funzionamento in vigore dal 1° gennaio 2018

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ATTUALITÀ

Disponibili 18mila quote stagionali e 4750 per conversioni in non stagionale

C’È IL DECRETO FLUSSI PER IL 2018 Operativa la procedura telematica per la trasmissione delle domande di ingresso di lavoratori extracomunitari in Italia Sulla Gazzetta Ufficiale del 16 gennaio 2018, è stato pubblicato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla “Programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per l’anno 2018”. La quota complessiva nazionale è pari a 30.850 unità, di cui 18.000 unità per motivi di lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero relativi ai cittadini di: Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius,

Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina. All’interno di questa quota, 2.000 ingressi sono riservati ai flussi stagionali pluriennali. È prevista la conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di: 1. 4.750 permessi di soggiorno per lavoro stagionale; 2. 3.500 permessi di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale; 3. 800 permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea.

4. 500 cittadini stranieri non

comunitari residenti all’estero, che abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nei Paesi d’origine. 5. 100 lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile, per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo. Il Ministero del Lavoro ha fatto una prima ripartizione territoriale delle quote flussi 2018: relativamente ai flussi stagionali sono state assegnate a Cuneo n. 1100 quote; relativamente alle conversione da

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ovvero non ha rispettato i propri obblighi giuridici in materia di previdenza sociale, tassazione, diritti dei lavoratori, condizioni di lavoro o di impiego, previsti dalla normativa nazionale o dai contratti collettivi applicabili; la causa ostativa non sussiste qualora il datore di lavoro abbia regolarizzato le relative irregolarità e abbia pagato le relative sanzioni; b. regolarità contributiva (DURC); c. l’impresa del datore di lavoro è stata liquidata per insolvenza o non è svolta alcuna attività economica; d. nei dodici mesi immediatamente precedenti la data della richiesta di assunzione dello straniero, il datore di lavoro ha effettuato licenziamenti al fine di creare un posto vacante che lo stesso datore di lavoro cerca di coprire mediante la richiesta di assunzione.

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stagionale in non stagionale n. 99 quote. Le istanze per flussi non stagionale ed autonomo possono essere inviate dal 23 gennaio 2018. Dal 31 gennaio fino al 31 dicembre 2018 possono essere inviate le istanze per lavoro stagionale. Si ricorda che: • le istanze di flusso stagionale possono essere autorizzate con la procedura del silenzio assenso (cioè entro 20 giorni dall’invio della domanda), quando negli ultimi cinque anni il lavoratore abbia già fatto ingresso stagionale per il medesimo datore di lavoro; • fermo restando il limite di nove mesi massimi nell’anno, il nulla osta al lavoro stagionale si intende prorogato e il permesso di soggiorno può essere rinnovato in caso di nuova opportunità di lavoro stagionale offerta dallo stesso o da altro datore di lavoro fino alla scadenza del nuovo rapporto di lavoro stagionale; • il nulla osta può essere rilasciato con validità pluriennale fino

ECONOMICO

Nella stagione invernale, Coldiretti Cuneo promuove la quinta edizione aggiornata del progetto “Viticoltura ripensata”

VITICOLTURA ORIENTATA ALLA “QUALITÀ SOSTENIBILE” Nella stagione invernale, Coldiretti Cuneo promuove la quinta edizione aggiornata del progetto “Viticoltura ripensata”

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e tematiche su cui verterà il progetto riguardano l’orientamento della conduzione del vigneto, alla “qualità globale”. Al produttore è lasciata la scelta del protocollo agronomico preferito, per una viticoltura eco-sostenibile sotto ogni profilo, dall’ambiente alla salute all’economia. Questi gli argomenti che saranno trattati: • Giocare d’anticipo aiuta a collocarsi sul mercato • Le strategie per una viticoltura sempre più eco-sostenibile (dalle pratiche agronomiche ai macchinari innovativi) l’importanza della biodiversità • Cambiamento climatico: come adeguare concimazione, ge-

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stione del terreno e scelta del portainnesto per una migliore resa qualitativa L’importanza dell’impronta carbonica: intervenire per ridurre l’impatto conviene?! Cosa ci attende? Il risparmio idrico: perché è fondamentale e come favorirlo Flavescenza dorata – novità (convegno internazionale tenutosi a Torino) e punto della situazione Nuovi insetti parassiti: dalla cimice asiatica alla Popilia Japonica (maggiolino fitofago che in Piemonte si sta espandendo rapidamente) Rame: in vista di restrizioni quantitative cosa fare e quali sostanze alternative – stato delle conoscenze La difesa del vigneto dai parassiti vegetali secondo il protocollo integrato, biologico e biodinamico. L’importanza della creazione dei biodistretti sul territorio.

Sono previsti alcuni corsi (offerti alle imprese, ma con posti limitati), della durata di due lezioni serali nel periodo invernale / primaverile. Occorre presentare una manifestazione d’interesse quanto prima presso gli uffici Coldiretti. Sede e orari degli incontri saranno stabiliti prossimamente e comunicati con anticipo. I viticoltori che vorranno poi applicare i principi appresi, potranno usufruire dell’assistenza dei tecnici 4 A Coldiretti, potendo scegliere di mantenere la coltura secondo criteri di agricoltura integrata sostenibile, oppure secondo il regolamento biologico o secondo protocolli personalizzati, gestiti anche in forma di distretto o comprensorio/macroarea, sicuramente più efficaci sotto vari punti di vista, come già ampiamente sperimentato e quindi comprovato.

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Febbraio | 2018

Come si predispone la domanda, gli interventi ammissibili e la documentazione che va allegata

APERTI I BANDI PER LE IDONEITÀ DOC E DOCG REGOLAMENTATE Le Determinazioni della Regione n. 60 e 61 rispettivamente contengono le disposizioni valide per la campagna 2018 per la presentazione delle domande finalizzate ad ottenere le idoneità all’impianto, reinnesto o cambio idoneità relativamente alle seguenti Denominazioni: Barolo, Barbaresco, Dogliani Langhe Arneis Roero Arneis. Invece il bando nazionale per i nuovi im-

pianti ha trovato qualche intoppo in

sede di discussione e con probabilità slitterà a inizio marzo. Rispetto al bando 2017 le novità sono l’introduzione negli interventi ammissibili del reinnesto (questo però non vale per Roero Arneis) e l’aumento della superficie massima generale per alcune denominazioni e quella annua iscrivibile per azienda . Sono previsti punteggi aggiuntivi in certe situazioni e per i viticoltori professionali IAP (4 punti ). All’azienda che ha presentato domanda nel 2017 (stesso CUAA) ed ha ricevuto l’assegnazione della superficie non verrà consentita dal sistema la trasmissione della domanda 2018 (limitazione non presente sul bando Roero Arneis).

Rispetto al bando 2017, il reinnesto entra a far parte degli interventi ammissibili (tranne che per il Roero Arneis) e viene aumentata la superficie massima generale per alcune denominazioni e quella annua iscrivibile per azienda CONTINUA

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Febbraio | 2018

ECONOMICO Come si predispone la domanda

La documentazione che va allegata

specifica procedura e anche la trasmissione cartacea entro 7 giorni da quella telematica. Si presenta una domanda per ogni denominazione e per ciascun tipo di intervento. Le ditte che hanno presentato domanda e ricevuto l’assegnazione della superficie l’anno scorso non potranno ripresentare la domanda per il bando successivo (non vale per il Roero Arneis).

La predisposizione e trasmissione delle domande avviene sempre per via telematica mediante Sistema Piemonte fino al prossimo 2 marzo 2018. La sola stampa della domanda non costituisce prova di presentazione. Per chi non si avvale dell’assistenza di un CAA è prevista una

Per tutte: documento di identità del legale rappresentante. Le ditte in forma di società in possesso del requisito di priorità di cui al punto A riportato al successivo punto (Coltivatore diretto o IAP) dovranno allegare copia della visura camerale altrimenti perderanno il riconoscimento del punteggio. CONTINUA

Gli interventi ammissibili - Superfici disponibili: SUPERFICIE MASSIMA GENERALE (Ha)

DENOMINAZIONE Barolo

SUPERFICIE MASSIMA ISCRIVIBILE PER AZIENDA (Ha)

32,75

0,5

11,5

0,5

Langhe Arneis

20,22

2,0

Dogliani

20,0

2,0

Roero Arneis

25,0

1,0

Barbaresco

INTERVENTI: Nuovo impianto – reimpianto- variazione di idoneità – sovrainnesto (tranne Roero Arneis).

•

NOTE Per nuovo impianto l’autorizzazione va posseduta all’atto della presentazione della Domanda. Per sovrainnesto si intende l’innesto di vite già precedentemente innestata. L’intervento “variazione idoneità” può riguardare anche una su-

perficie vitata che è stato oggetto di precedente sovrainnesto purché alla data di presentazione della domanda lo schedario sia già stato aggiornato dalla dichiarazione di sovrainnesto e certificato con la dichiarazione di consistenza del fascicolo aziendale.

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ECONOMICO

Punteggi e requisiti

I requisiti di priorità devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda.

DESCRIZIONE PER BAROLO, BARBARESCO, DOGLIANI LANGHE ARNEIS

PUNTI

Azienda con attività economica prevalente Coltivatore diretto (CD) o imprenditore agricolo professionale (IAP)

Aziende di cui alla lettera A in cui l’età del legale rappresentante è compresa fra i 18 anni (compiuti) e i 40 anni (da compiere) al momento dell’emanazione del bando

Azienda che non ha ricevuto assegnazione benché inserita nella graduatoria del bando 2017 (stesso CUAA)

Aziende che imbottigliano oltre il 50% della produzione (per le sole DOCG Barolo e Barbaresco)

Attenzione: il possesso del requisito di priorità viene autoattribuito dal richiedente, fatta eccezione per il requisito di cui alla lettera C. Non verrà riconosciuto alcun punteggio nel caso di mancata auto attribuzione del relativo requisito. Approfondiamo brevemente alcuni aspetti relativi ai requisiti: Requisiti A: il punteggio relativo viene riconosciuto solo se: è stata valorizzata la voce “Imprenditore Agricolo Professionale” nella sezione “Altre informazioni” del

fascicolo aziendale; nel quadro “Dichiarazioni”, è stato indicato il Codice fiscale del possessore dei requisiti di coltivatore diretto (CD) o imprenditore agricolo professionale (IAP). Requisito C: Il punteggio è cumulabile negli anni (1 punto per ogni anno di mancata assegnazione dello stesso periodo di programmazione 17-19) e verrà assegnato solo per domande (non assegnatarie) presentate dallo stesso beneficiario (stesso CUAA).

Requisito D (solo per le DOCG Barolo e Barbaresco): la produzione sarà calcolata sulla base della produzione media delle ultime 3 denunce di produzione convertite in ettolitri (2015 – 2016 – 2017). L’imbottigliato sarà dato dalla media dell’imbottigliato degli ultimi tre anni solari (1/1 – 31/12) per gli anni 2015, 2016, 2017. Per i conferenti delle cantine sociali si considera la percentuale di imbottigliato della cantina.

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Febbraio | 2018

DESCRIZIONE PER ROERO ARNEIS

PUNTI

Azienda con attività economica prevalente Coltivatore diretto (CD) o imprenditore agricolo professionale (IAP)

Reimpianto o variazione idoneità

Nuovo impianto

Azienda che non ha ricevuto assegnazione benché inserita nella graduatoria del bando 2017 (stesso CUAA)

BANDI IDONEITÀ IN VITICOLTURA: CHIESTE MODIFICHE dal cambio delle regole del gioco, perdendo l’occasione di entrare in graduatoria, seppur dopo aver “rispettato la fila”. Si è deciso pertanto di richiamare, insieme al Consorzio, l’attenzione della Regione sulla problematica, chiedendo l’immediata correzione. Dovranno essere confermati per il Bando 2018 i punti che negli anni lentamente si sono accumulati e che permettono lo scorrimento della graduatoria anche a favore di coloro che non possono vantare specifiche priorità. Attendiamo sviluppi e poi ritorneremo sull’argomento.

Coldiretti in sede operativa ha rilevato e immediatamente avvisato i Consorzi interessati che nel Bando da poco pubblicato una modifica non richiesta e non ammissibile, di fatto impedirebbe che il punteggio maturato prima del 2017 possa essere rivendicato, perdendo in questo modo il “sudato” punto previsto per ogni annualità in cui è stata presentata domanda senza ottenere l’assegnazione. Se tale norma venisse confermata, i produttori che da alcuni anni concorrono al bando senza successo resterebbero ulteriormente penalizzati e possiamo dire gabbati

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Il Ministero delle Politiche Agricole ha comunicato che sono in corso da parte di ISMEA i pagamenti del “Fondo latte” dedicato agli allevatori per un importo che supera i 2,7 milioni di euro. Ad oggi sono 870 le domande istruite positivamente che riceveranno nei prossimi giorni un anticipo pari al 28% di quanto richiesto e ritenuto ammissibile. Entro i primi di marzo verrà effettuato un secondo pagamento che porterà al 50% la quota di anticipo. Ismea sta procedendo all’istruttoria di tutte le domande pervenute e al pagamento progressivo degli anticipi fissati sugli importi richiesti e ammessi (interessi corrisposti negli anni 2015 e 2016). In tutto ammontano a 6 mila le domande presentate (450 circa solo dal Piemonte) tra maggio e giugno dello scorso anno

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ECONOMICO

“Una pesante eredità del passato”

QUOTE LATTE: PER LA CORTE DI GIUSTIZIA UE, L’ITALIA È INADEMPIENTE

delle quote latte nelle campagne lattiero-casearie dal 1995/1996 al 2008/2009, ha dichiarato l’Italia inadempiente alle obbligazioni derivanti dal diritto dell’Unione. L’Italia viene dichiarata inadem-

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La Corte di Giustizia dell’Unione europea, con la sentenza nella causa C-433/15, che vede contrapposte la Commissione europea e l’Italia per la questione del prelievo supplementare per il superamento

Febbraio | 2018

A partire dal 1984, al nostro Paese fu assegnato un quantitativo di latte da mungere di molto inferiore al consumo interno e soprattutto tra il 1995 e il 2009 si sono accumulate ingenti multe a causa della sovrapproduzione da parte dei produttori che non avevano rispettato la quota, contribuendo al superamento del livello di produzione consentito

sovrapproduzione, per un importo di 1,343 miliardi di euro. La Corte di Giustizia chiede che l’importo sia effettivamente imputato ai produttori che hanno contribuito a ciascun superamento del livello consentito di produzione e sia pagato in tempo utile, dopo notificazione dell’importo dovuto o, in caso di non pagamento nei termini previsti, sia iscritto a ruolo ed eventualmente recuperato con esecuzione forzata. A seguito di questa sentenza, l’Italia si dovrà uniformare alle indicazioni della Corte, esponendosi, in caso di inottemperanza, ad una nuova causa da parte della Commissione. Tale eventuale seconda causa di inadempimento potrebbe comportare una condanna del nostro Paese al pagamento di penali. Commentano i vertici di Coldiretti: “È una pesante eredità delle troppe incertezze e disattenzioni del passato nel confronti dell’Europa nell’attuazione del regime delle quote latte che è terminato da 2 anni e dieci mesi, il 31 marzo 2015”. Le pendenze a cui fa riferimento

l’Unione Europea riguardano per importi significativi poche centinaia di soggetti che hanno assunto un comportamento che mette a rischio le casse dello Stato e fa concorrenza sleale alla stragrande maggioranza dei 32mila allevatori italiani”. La questione quote latte è iniziata 34 anni fa nel 1984 con l’assegnazione ad ogni Stato membro dell’Unione di un quantitativo massimo nazionale di latte da mungere che poi doveva essere diviso tra i produttori del Paese. “All’Italia fu assegnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte rispetto al potenziale produttivo delle 180mila stalle allora presenti. Negli anni, l’Italia è riuscita ad ottenere dall’Ue aumenti della propria quota, ma nel periodo tra il 1995 e il 2009 si sono accumulate ingenti multe. Il 1992, con la legge 468, poi il 2003, con la legge 119, e infine il 2009, con la legge 33, sono state le tappe principali del difficile iter legislativo per l’applicazione delle quote latte in Italia”.

ECONOMICO

AL VIA LA RIORGANIZZAZIONE DEI CONSORZI DELL’AREA NORD OVEST

Una grande notizia per le imprese agricole piemontesi e liguri che apre scenari da tempo attesi: ha preso infatti definitivamente il via il percorso di riorganizzazione dei Consorzi Agrari dei nostri territori con il grande obiettivo di rendere questo importante strumento sempre più protagonista nella realizzazione della progettualità economica di Coldiretti, sviluppando concretamente filiere di prodotto per valorizzare le produzioni delle nostre imprese. L’obiettivo è quello di consolidare il ruolo dei Consorzi Agrari assegnando loro, oltre al tradizionale ruolo di erogatori di servizi e mezzi tecnici, la mission di costruire nuove opportunità economiche per le imprese. Si punta in questo modo a far diventare i Consorzi Agrari

una vera e propria piattaforma per lo sviluppo delle produzioni agricole dei nostri territori. Attualmente il Cap Nord Ovest, presieduto da Tonino Gai, è operante nelle Province di Asti, Cuneo, Torino, Imperia, Genova, Savona e La Spezia ed è dotato di 70 agenzie, ha una fabbrica di mangimi con stoccaggio dei cereali e l’essicazione del mais in Fossano – Cussanio, ha un altro centro di stoccaggio cereali a Cuneo ove è presente anche una officina ricambi. Inoltre il Cap Nord Ovest possiede una fabbrica di concimi organici a Villafalletto ed ha al suo interno la società controllata Petrol Cap per la distribuzione del carburante. Il Consorzio Agrario del Piemonte Orientale, presieduto da Roberto

Paravidino, è operante invece nelle Province di Biella, Alessandria, Novara e Vercelli con importanti attività e altrettante agenzie sul territorio. Attraverso percorsi graduali si giungerà cosi ad una sinergia operativa delle due realtà consortili nell’area del Nord Ovest allargando la propria attività oltre che a Piemonte e Liguria anche alla Valle d’Aosta. Una scommessa che si sta realizzando per la forte determinazione delle imprese agricole socie che manifestano sempre più la necessità di crescere nell’economico, costruendo percorsi di filiera dal campo alla tavola, nei quali l’impresa agricola svolga un ruolo da protagonista e non sia come spesso avviene oggi, l’anello debole del sistema agroalimentare.

Febbraio | 2018

Grazie a Coldiretti superate le criticità legate alla vaccinazione dei capi

BLUE TONGUE: SBLOCCATE LE IMPORTAZIONI DI BOVINI DALLA FRANCIA della Salute ha provveduto ad aggiornare le aree soggette a restrizione per la Blue tongue - sierotipo 4 estendendo all’intero Piemonte e della Liguria la qualifica di territorio soggetto a restrizione per la Blue tongue - sierotipo 4, come richiesto a fine anno dalla stesa Sanità regionale. Questa uniformazione (evidenziata nella cartina a fianco con la colorazione blu scuro) dei territori ha consentito lo sblocco delle movimentazioni. Sempre in Francia è presente ormai da anni anche il sierotipo 8, ma per il quale è consolidata la vaccinazione dei capi prima di arrivare in Italia. A lato la mappa del territorio con i territori soggetti a restrizione per i differenti sierotipi dopo l’ultimo aggiornamento del Ministero del 12 gennaio scorso.

All’inizio dell’anno, si sono verificate alcune criticità sulle importazioni di bovini dalla Francia in provincia di Cuneo, a seguito di alcuni focolai di Blue Tongue - sierotipo 4 nei territori d’oltralpe, lo stesso ormai presente da mesi in tutta l’Italia settentrionale, tanto che il Ministero aveva sottoposto a misure di restrizione la maggiori parte delle regioni del Nord. O meglio, con l’aggiornamento datato 12 dicembre 2017, il Ministero della salute estendeva le aree soggette a restrizione per la Blue Tongue - sierotipo 4, a quasi tutto il Piemonte, lasciando “fuori”, quindi ancora indenni, una piccola parte delle province di Torino e Asti e la maggior parte della provincia di Cuneo. La contemporanea presenza della malattia in Francia e la qualifica di territorio indenne della provincia di Cuneo aveva causato notevoli criticità alla commercializzazione, in quanto i capi importati nel nostro territorio avrebbero dovuto essere vaccinati, vaccino che la Francia dichiarava di non avere. Questa situazione stava generando alcune tensioni sul nostro territorio e Coldiretti, ad inizio anno, si è adoperata per risolvere la problematica, riuscendo a sbloccare le importazioni di bovini dalla Francia. Infatti, con la nota del 12 gennaio scorso, il Ministero

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AGRICOLTURA SOCIALE

Venerdì 26 gennaio al Castello di Racconigi, un’attenta e qualificata platea ha seguito il convegno organizzato da Linfa Solidale sulle imprese sociali

WELFARE SOCIALE: IL FUTURO ANCHE NELL’AGRICOLTURA!

L’

agricoltura come leva per lo sviluppo dell’impresa sociale, in uno scenario sempre più vicino che le riconoscerà un ruolo centrale nella società del domani: è la prospettiva che scaturisce dagli interventi dei relatori che hanno partecipato alla tavola rotonda su “Welfare - Nuove opportunità per investire nel sociale”. Promotore dei lavori, che si sono svolti venerdì 26 gennaio al Castello di Racconigi, la cooperativa sociale Linfa Solidale - espressio-

ne di Coldiretti Cuneo e aderente a UE.Coop. - con il sostegno della Compagnia San Paolo. Davanti alla platea di addetti ai lavori, sono intervenuti, dopo il saluto del sindaco di Racconigi Valerio Oderda, Livio Tesio, Dirigente dell’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Piemonte, Beppe Benedetto, esperto in programmazione socio-economica, Mario Calderini, Professore ordinario al Politecnico di Milano e Direttore di Tiresia, Centro di Ricerca di Innovazione Sociale della

School of Management del Politecnico di Milano, moderati da Giuliana Chiesa, Referente progetti innovativi ASL CN2. “L’indirizzo verso l’imprenditoria sociale è tangibile, a partire dalle più grandi società di investimento al mondo che investono esclusivamente in iniziative imprenditoriali che abbiano un impatto sociale - lo delinea chiaramente nel suo intervento, il prof. Calderini, autorevole voce del mondo universitario -. Per scongiurare il rischio che l’innovazione sociale porti a concentrare i servizi nei centri urbani, in uno scenario innaturale che porterebbe ad escludere parte importante della società, solo l’agricoltura può generare impatti sociali su territori diffusi”. Non mancano però le difficoltà e l’auspicio è “avere il coraggio di scommettere su una politica unica, sociale ed economica insieme – sottolinea Livio Tesio – affrontando i problemi strutturali ed implementando le politiche di coesione a livello regionale”.

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CONCORSO NAZIONALE

Febbraio | 2018

Hanno raccolto grande interesse a Roma i tetti in paglia di segale proposti da Fabrizio Agosto di Frabosa Sottana

UN CUNEESE TRA I FINALISTI NAZIONALI OSCAR GREEN Con la sua storia di ingegno e passione, un nostro giovane imprenditore agricolo ha conquistato la finale nazionale del concorso Oscar Green, con cui ogni anno Coldiretti Giovani Impresa premia le migliori idee per l’agricoltura del futuro. Fabrizio Agosto, titolare dell’azienda Fior D’Agosto di Frabosa Sottana, ha destato interesse e curiosità al “Salone della creatività Made in Italy” lo scorso 26 gennaio a Roma, riportando in auge la tradizione del tetto in paglia. Questo tetto nasce dalla coltivazione della segale che, una volta cresciuta, viene tagliata, lavorata e poi posata con maestria su di un telaio. È un tetto ecologico, ottimo isolante, così leggero da potersi considerare antisismico, resiste al dilavamento dell’acqua, consente lo scivolamento della neve e dura fino a 50 anni. Si tratta di una tradizione antica delle nostre vallate, che rischia di scomparire e che Fabrizio ha recuperato per insegnarla a chi voglia

imparare e tener vivo il sapere di un tempo. Un’idea, che promuove lo sviluppo ecosostenibile del territorio e l’agricoltura multifunzionale di domani. Da qui il successo di Fabrizio Agosto al concorso Oscar Green, che ne ha riconosciuto la distintività per dare un valore aggiunto, nella competizione globale, al territorio, al turismo e alla cultura locale. Tutte le storie imprenditoriali portate a Oscar Green rappresentano le grandi potenzialità di un settore che ha saputo rinnovarsi con creatività, coinvolgendo le nuove generazioni. Lo dimostra l’ultima analisi Coldiretti presentata a Roma il 26 gennaio: nel terzo trimestre 2017 in Italia è cresciuto del 9% il numero di imprese agricole condotte da giovani under 35 che vedono nell’agricoltura nuove ed interessanti prospettive di crescita. Il nostro Paese si colloca così al vertice in Europa per numero di aziende condotte da giovani.

Anche nella nostra provincia, l’agricoltura è fra i settori produttivi che più attraggono l’interesse dei giovani imprenditori che, investendo sulla qualità delle nostre produzioni, portano in tutto il mondo le eccellenze della Granda.

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FORMAZIONE

Al via la formazione per le aziende agricole

NUOVE OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO MULTIFUNZIONALE Saranno presto attivati corsi di approfondimento sulle opportunità che la multifunzionalità offre alle imprese agricole con particolare riferimento alla vendita diretta, all’agriturismo e alle più recenti novità normative, tra cui l’enoturismo. Le aziende riceveranno strumenti operativi e informazioni teorico-

pratiche mirate a maturare competenze specifiche e a rispondere in modo puntuale alle nuove istanze del consumatore. Consumatore che pone precise domande in termini di salubrità e sicurezza alimentare, in cerca di informazioni esaustive e di un servizio di alta qualità e professionalità. Come ogni attività multifunzionale, quella agrituristica può rappresentare un’importante occasione di reddito per molte aziende locali. Orientare le imprese allo sviluppo del turismo “agri”, favorire la consapevolezza delle opportunità di diversificazione offerte dalla legge di orientamento, informare sugli aspetti fiscali e igienico-sanitari dell’attività agrituristica e fare rete tra aziende sono alcune delle tematiche che verranno approfondi-

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MOVIMENTI

Un momento importante di confronto con la partecipazione dei dirigenti

GLI INCONTRI TERRITORIALI DONNE IMPRESA E PENSIONATI

ra dicembre e gennaio, si è conclusa la sessione annuale degli incontri sul territorio organizzati dal Coordinamento provinciale Donne Impresa e dal Consiglio provinciale Pensionati Coldiretti. Dopo le zone di Alba e Cortemilia e di Cuneo, è stata la volta di Saluzzo, poi delle zone di Bra, Fossano e Savigliano, riunite a Cherasco, infine delle zone di Mondovì e Ceva, a Vicoforte. Buona la partecipazione dei dirigenti Donne Impresa e Pensionati, che si sono

confrontati con i vertici provinciali Coldiretti sulle più recenti azioni sindacali e progettualità dell’Organizzazione e sulle attività del Movimento Donne Impresa e dell’Associazione Pensionati. Ogni appuntamento ha poi dedicato ai “senior” un approfondimento sulle dinamiche finanziarie e la ripresa economica, mentre le dirigenti Donne Impresa hanno discusso lo sviluppo di filiere innovative con i migliori istituti di ricerca del Piemonte e con l’utilizzo di tecnologie innovative, per la trasformazione di

frutta, ortaggi ed erbe officinali. Soddisfazione è stata espressa dal Presidente dell’Associazione Pensionati Coldiretti Cuneo, Lorenzo Bergese, e dalla Responsabile provinciale Donne Impresa, Silvia Viazzi: “Le riunioni hanno raccolto un buon numero di partecipanti, con cui ci siamo confrontati sulle problematiche di maggior rilevanza per il mondo agricolo provinciale e sulle esigenze delle donne imprenditrici e dei pensionati, figure centrali nelle dinamiche delle nostre aziende”.

Al centro degli incontri, le più recenti azioni sindacali, la progettualità dell’Organizzazione e le attività del Movimento Donne Impresa e dell’Associazione Pensionati Donne Impresa Bra, Fossano e Savigliano

Pensionati Saluzzo

Donne Impresa Saluzzo

Pensionati Bra, Fossano e Savigliano

Donne Impresa e Pensionati Mondovì e Ceva

Febbraio | 2018

DONNE IMPRESA E La Fëra ed PENSIONATI IN VIAGGIO Sant’Alban L’Associazione Pensionati e Donne Impresa Coldiretti Cuneo hanno in programma tre nuovi viaggi, organizzati in collaborazione con l’agenzia In Terre di Granda. FESTA DELLE VIOLETTE Domenica 25 febbraio si andrà in Costa Azzurra per una giornata all’insegna dei profumi di primavera e non solo. Dopo una passeggiata nei vicoli medievali del villaggio di Èze, abbarbicato sulla roccia a picco sul mare, si visiterà con una guida Fragonard, la celebre “fabbrica” di profumi in cui nascono le fragranze dei più noti profumi al mondo. Altro profumo sarà quello delle violette di cui saranno colmi i vicoli di Tourettes sur Loup, piccola località in cui ogni anno viene festeggiato il fiore che simboleggia l’arrivo della bella stagione, fra concerti di musica e danze occitane. CROCIERA DI PASQUA Dal 30 marzo al 3 aprile si viaggerà a bordo della nave “Costa NeoRiviera” per una minicrociera di Pasqua nel Mediterraneo occidentale. Si salperà da Savona alla volta di Marsiglia e poi alla

scoperta di Barcellona, città che si potranno visitare ciascuna in un’intera giornata. TESORI E SAPORI LUNGO IL PO Dal 13 al 15 aprile, infine, è in programma un viaggio insolito lungo il Po, nella pianura ferrarese che offre esempi di aziende agricole di riferimento come “Bonifiche Ferraresi”. Si visiterà l’elegante città di Ferrara, con il castello e i palazzi rinascimentali, e si navigherà il Po da Comacchio sino alla meravigliosa Abbazia di Pomposa. Sarà un itinerario di luoghi d’arte, di eccellenze e di grandi tradizioni gastronomiche, che appagheranno i palati più esigenti.

Presso gli Uffici Zona Coldiretti o la segreteria provinciale Pensionati e Donne Impresa (0171.447280) si possono richiedere i programmi dettagliati con le quote di partecipazione (a partire da 36 euro per la Costa Azzurra e 275 euro per la crociera; in via di definizione la quota per la pianura ferrarese. Le prenotazioni si raccolgono entro il 20 febbraio e per il viaggio lungo il Po entro il 15 marzo.

Domenica 11 marzo il borgo sarà animato dalla tradizionale fiera con area espositiva dedicata alle eccellenze locali, oltre che da diversi eventi, tra cui l’appuntamento con il Pranzo del Bollito, in programma a partire dalle ore 11.30 presso la Bocciofila del paese. La Fëra si accompagnerà con deliziosi appuntamenti gourmet. Venerdì 2 marzo, ore 20, presso la Bocciofila, Show Cooking, conoscere e assaporare piatti innovativi con lumache e carni santalbanesi cucinati sul momento da cuochi stellati. L’iniziativa vede la collaborazione con l’Associazione Cuochi Cuneo. (Info e prenotazioni: tel. 3383868477). Il 3, 9 e 10 marzo si terrà l’attesa sagra della lumaca e delle carni santalbanesi.

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CONSULENZA AGRONOMICA

Febbraio | 2018

Concreti i progetti di monitoraggio e di lotta all’insetto sul territorio

CIMICE ASIATICA: PROGETTI CONCRETI

on le prime giornate leggermente più miti, alcune cimici hanno iniziato a fuoriuscire dai ricoveri invernali. Questo fatto non deve preoccupare al momento, visto l’esiguo numero di insetti e la stagione ancora fredda, ma sicuramente deve iniziare a far ragionare su come affrontare l’annata 2018. Non parliamo unicamente di un settore produttivo, ma di una reale problematica praticamente per tutti i settori agricoli della Provincia: dalla frutta agli ortaggi, passando per il vivaismo, cereali e piccoli frutti per poi ultimare infastidendo la popolazione urbana durante l’autunno e l’inverno. L’ubiquità e la polifagia di Halyomorpha halys devono essere il perno per l’attuazione delle strategie di lotta future, mediante una collaborazione stretta tra tutti gli attori della filiera e non solo, per monitorare, studiare, analizzare e debellare la problematica. Sulla tematica è stato istituito un tavolo tecnico Regionale, gestito dal Settore Fitosanitario della Regione Piemonte, a cui Coldiretti Cuneo, grazie all’esperienza maturata sul campo, a seguito dei monitoraggi sulla provincia, è stata invitata come partner a partecipare attivamente per il 2018. A livello Nazionale, Coldiretti è stata interpellata a partecipare all’Osservatorio cimice, nato in collaborazione

con la Ferrero, il Disafa e Agrion sempre con l’obbiettivo di radunare le forze e trovare soluzioni concrete al problema. Sul territorio, pertanto, per tutto il 2018 l’ insetto sarà accuratamente monitorato grazie alla capillarità dei tecnici di campo dell’Agenzia 4A e grazie ai coordinamenti regionali e provinciali per informare e coordinare concretamente la lotta all’insetto su tutta la Regione. Importante mantenere unite le forze, ottimizzando le risorse e replicando su tutta la Regione progetti concreti e utili come quello della Fondazione CRC sulla provincia di Cuneo, cha ha iniziato a fornire dati molto interessanti ed utili. Oltre al monitoraggio, che è indispensabile per la gestione della problematica, verranno effettuate molte altre sperimentazioni, a partire dalle prove degli insetticidi, dalle “colture trappola” e ovviamente sulla lotta biologica, improntata sullo studio in primis dei parassitoidi locali in quanto al momento, malgrado l’ approvazione del Regolamento attuativo di inizio gennaio, in Italia è ancora vietata l’ introduzione del parassitoide asiatico se non per scopi di ricerca ed in strutture di quarantena, e che in ogni caso ricordiamo non essere specifico e pertanto sostanzialmente non risolutivo come lo era stato ad esempio il Torymus per il cinipide del castagno. In ogni caso, la lotta

biologica risulta la strada giusta ma trattandosi di equilibri naturali occorre sempre ricordare che si tratta di tempi anche molto lunghi, per l’appunto naturali. Oltre a queste possibilità di lotta, per alcuni settori risultano molto interessanti le bariere fisiche, ovvero le reti anti-insetto. Stiamo parlando dei settori frutticolo ed orticolo, in serra principalmente. Questo l’obbiettivo dell’incontro tecnico di venerdì 26 a Manta ad Agrion, dove la Regione ha presentato ai tecnici il contenuto dei bandi PSR Misura 5, Operazione 5.1.1. n.3 e 4 relativi alla “Prevenzione dei danni da calamità naturali di tipo biotico causati da Halyomorpha halys (Cimice asiatica) e Drosophila suzukii (Drosophila)”. L’installazione delle reti sui fruttiferi risulta praticabile in modo semplice, dove già esistono sistemi antigrandine che possono venire integrati, completandone la chiusura sui bordi e sulle capezzagne. Nel settore dei piccoli frutti, oltre alla cimice la Drosophila è un ulteriore problema, per la quale non esistono strategie di difesa attive efficaci e per cui anche in questo caso l’adozione di reti antinsetto rappresenta la via ecosostenibile più concreta ed affidabile.

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CONSULENZA AGRONOMICA

A cura dei tecnici dell’Agenzia 4A di Coldiretti Cuneo

INTERVENTI AGRONOMICI DEL MESE In ottemperanza a quanto disposto dal decreto 22 gennaio 2014 (PAN) punto A.7.2 Difesa integrata obbligatoria

no sguardo alle coltivazioni del territorio mese per mese a cura dei tecnici dell’ Agenzia 4 A di Coldiretti Cuneo. Nel mese di Febbraio le temperature in Piemonte potrebbero risultare sopra la media ma senza particolari eccessi; con precipitazioni presenti. Nel dettaglio:

CEREALI: Inizio

della fase fenologica dell’accestimento delle colture autunno-vernine; con grani arrossati e debilitati, distribuire nella generalità dei casi del ni-

trato di calcio; in presenza di piantine vigorose, intervenire con concimi a lento rilascio; si ricorda che in ZVN (Zona Vulnerata da Nitrati), fino al 15 di febbraio, è vietata la distribuzione di concimi azotati, per le aziende aderenti alla misura integrata del PSR tale divieto vige fino al 28 febbraio.

FRAGOLA e PICCOLI FRUTTI: Procedere con la potatura del mirtillo e verificare eventuale presenza di cocciniglia. Per la fragola e il lampone non sono

ancora necessarie operazioni colturali.

FRUTTA:

Su melo si consiglia di ultimare le operazioni di potatura; dalla metà del mese,

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Abate fetel, Conference e Decana del comizio si consiglia di iniziare le operazioni di potatura al risveglio vegetativo. Per le Drupacee (pesco, albicocco, ciliegio e susino) la rottura delle gemme è prevedibile per la fine del mese, entro fine mese – pertanto - sarà opportuno verificare la presenza di funghi come bolla e corineo sugli impianti ed eventualmente programmare un intervento specifico. Su kiwi, continuare la profilassi rameica per la prevenzione della batteriosi.

NOCCIOLO e CASTAGNO: Il

nocciolo in questo periodo è in fioritura, pertanto non sono da eseguirsi trattamenti. Laddove le condizioni del terreno lo consentano proseguire con le operazioni di asporto della vegetazione secca o rotta dalle nevicate e la rimessa in ordine dei canali di scolo. Su castagno, si consiglia di posizionare entro febbraio, nei giovani

impianti, le trappole per la cattura massale degli scolitidi.

ORTICOLE:

Dove il terreno lo permette, è possibile iniziare la semina dei piselli in pieno campo, avendo cura di non compattare il terreno e di lavorare il terreno solo in corrette condizioni di umidità. Porre attenzione alle strutture chiuse: mantenere un corretto arieggiamento nei tunnel in particolare sugli ortaggi a foglia evita problemi di peronospora e marciumi in genere. Sempre sotto serra è già possibile la semina delle patate a ciclo precoce destinate alla produzione di patate novelle.

VITE:

Continuano le operazioni di potatura e stralcio dei sermenti. Provvedere alla trinciatura del legno di potatura che in questo modo apporta un po’ di sostanza organica. In cantina vengono imbottigliati i primi vini dell’annata 2017, bianchi e dolcetto in particolare.

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CONSULENZA AGRONOMICA

Le prescrizioni da seguire e le specifiche limitazioni d’uso

TERBUTILAZINA: QUANDO E COME SI PUÒ UTILIZZARE Fin dal 2008, l’utilizzo della terbutilazina è consentito, con alcune limitazioni, esclusivamente ricorrendo ai prodotti in commercio che contengono questo principio attivo in miscela con altre sostanze attive diserbanti. Per ciò che riguarda le limitazioni d’uso, occorre sempre rispettare una fascia di sicurezza non trattata distante almeno 5 metri dai corpi idrici superficiali; limitatamente alle aree indicate come vulnerabili da fitofarmaci, è inoltre consentito l’uso di tali prodotti esclusivamente ad anni alterni e solo con interventi localizzati sulla fila (per l’individuazione delle aree vulnerabili, consultare la tabella che

Per evitare ogni possibile rischio di contaminazione, è indispensabile rispettare una fascia di sicurezza dai corsi d’acqua

FOGLI DI MAPPA, RELATIVI COMUNI DI APPARTENENZA E ZONE IDROGEOLOGICAMENTE SEPARATE (Z.I.S.), NEI QUALI SONO VIGENTI LE PRESCRIZIONI PREVISTE IN ETICHETTA PER LA SOSTANZA ATTIVA TERBUTILAZINA

Comune z.i.s.

codice

Fogli di mappa ricadenti nelle zone vulnerabili da prodotti fitosanitari

denominazione

PROVINCIA DI CUNEO TO09 TO09 TO09 TO09

004041 004062 004140 004222

Caramagna Piemonte Ceresole d'Alba Monteu Roero Sommariva del Bosco

indica le prescrizioni per i comuni di Cuneo). Per la campagna in corso occorrerà pertanto: • se gli appezzamenti da diserbare sono ubicati in area vulnerabili da fitofarmaci e già nel 2017 si sono utilizzati prodotti contenti tale principio attivo, si dovranno utilizzare formulati che ne sono privi; nel caso in

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I NOSTRI VIAGGI Sabato 24 marzo 2018 LOCARNO E LE CAMELIE SUL LAGO MAGGIORE SVIZZERA Un angolo di Svizzera dove dal 2005 è stato creato un parco botanico dedicato alla camelia che conta oltre 200 varietà in grado di garantire una ﬁoritura nove mesi l’anno. L’evento primaverile è oramai rinomato a livello internazionale ed è un ottima oppurtunità per una gita primaverile godendosi il lago. Dal 29 marzo al 1 aprile 2018 PASQUA NEL CHIANTI E CITTA’ D’ARTE TOSCANA Le dolci colline che da San Miniato al Monte sovrastano Firenze e conducono al nobile Chianti per borghi di Volterra e Siena. Ospiti presso un albergo storico dove da tre generazioni si gusta la buona tavola Toscana . Domenica 8 aprile 2018 VILLA TARANTO E LA SETTIMANA DEL TULIPANO LAGO MAGGIORE 80.000 tulipani, 40.000 muscari bli sbocciano per rendere uno dei giardini storici più belli d’Italia ancora più unico. Un momento imperdibile e l’occasione per concedersi una piacevole navigazione sino a Stresa. Domenica 8 aprile 2018 FRANCIACORTA E GIRO DEL LAGO LAGO D’ISEO Le dolci colline della Franciacorta ed il castello di Bornato che si racconta con storie di altre epoche e poi il placido navigare sulle acque di Iseo con tappa sull’Isola lacustre più alta d’Europa. Pranzo tipico incluso. Dal 25 al 30 aprile 2018 IL TIROLO IN TRENO A VAPORE AUSTRIA Il Tirolo è la regione di Innsbruck e Salisburgo. In questo breve viaggio si avrà la possibilità di ammirare la natura austriaca prima attraversandola con un treno a vapore che ci farà tornare indietro nel tempo, e poi con un battello sul lago di Achensee.

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Cos’è CreditAgri Italia Nell’ambito della necessità di fornire adeguati Prodotti e Servizi Finanziari dedicati alle PMI (Piccole Medie Imprese) e Cooperative della Filiera Agricola e Agroindustriale, CreditAgri Italia assume sempre più un ruolo prioritario e spesso indispensabile, nell’accompagnamento e nella gestione della consulenza finanziaria, apportando concrete opportunità e soluzioni dedicate alle varie esigenze aziendali. rio nazionale, sia in condizione di inizio attività (“Start-Up”), che storicamente operative, contribuendo a migliorare il processo di ottimizzazione ed ammodernamento delle stesse, a fronte della maggiore “competitività” ed “esigenze commerciali” dei Mercati, interni ed esteri.

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Febbraio | 2018

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CONSULENZA LEGALE

Le nuove modalità semplificate introdotte dalla Regione interessano imprenditori agricoli e associazioni fondiarie

ASSEGNAZIONE DI TERRENI INCOLTI O ABBANDONATI

a Giunta Regionale nella seduta del 17 gennaio 2018 ha approvato in via definitiva una delibera che definisce le modalità ed i criteri per l’assegnazione dei terreni incolti o abbandonati. Gli imprenditori agricoli (singoli o associati) oppure le Associazioni Fondiarie possono chiedere all’Unione dei Comuni o al Comune non aderente ad alcuna Unione, di assegnare loro la coltivazione di terre incolte o abbandonate. Vengono definiti “incolti o abbandonati” i terreni agricoli non destinati ad uso produttivo da almeno due annate agrarie, ad esclusione dei terreni sottoposti a vincoli di destinazione d’uso. Per presentare

la domanda, è necessario allegare un Piano di Sviluppo Aziendale di durata di almeno 5 anni. La possibilità di chiedere l’assegnazione di terreni abbandonati o incolti era già stata introdotta nel lontano 1978 con la legge nazionale n. 440. Tuttavia, la legge regionale, che dettava le modalità di assegnazione dei terreni, prevedeva che la domanda di coltivazione dovesse essere notificata al proprietario ed agli aventi diritto. Quest’ultimo adempimento, che imponeva l’obbligo di notifica, ha di fatto reso inapplicabile la relativa disciplina, posto che nella maggior parte dei casi il proprietario non era noto o reperibile. Ebbene, con la nuova delibera, vengono adottate moda-

Le Associazioni Fondiarie sono costituite tra i proprietari dei terreni pubblici o privati al fine di raggruppare terreni agricoli e boschi, in attualità di gestione, incolti o abbandonati, o per consentirne un uso economicamente sostenibile e produttivo

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Febbraio | 2018

lità di assegnazione che ovviano al problema della notifica ricorrendo alla semplice pubblicazione della richiesta sull’Albo Pretorio del Comune e sul sito “Amministrazione trasparente”. La domanda di coltivazione viene notificata a cura dell’amministrazione procedente anche al proprietario ed agli aventi diritto, solo qualora conosciuti e reperibili. Contestualmente alla pubblicazione di cui sopra, l’amministrazione procedente trasmette la domanda di coltivazione alla Regione per la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Piemonte. A questo punto i proprietari, gli aventi diritto ed altri eventuali richiedenti titolati hanno 90 giorni di tempo dalla data di pubblicazione della domanda di coltivazione sul Bollettino ufficiale della Regione, per presentare al Comune la richiesta di coltivare direttamente i propri terreni. Tale richiesta dovrà anch’essa essere corredata di un Piano di Sviluppo Aziendale. In caso di domande di coltivazione concorrenti, le assegnazioni sa-

ranno effettuate sulla base di una graduatoria che tenga conto delle migliori soluzioni organizzative e gestionali ai fini: a. della ricomposizione fondiaria; b. del razionale sfruttamento del suolo; c. della maggiore estensione delle superfici oggetto di recupero produttivo; d. della conservazione dell’ambiente e del paesaggio. Se i proprietari non realizzano il piano di sviluppo aziendale entro un periodo non superiore all’annata, i terreni dovranno essere assegnati ai soggetti richiedenti e il proprietario non potrà più inoltrare la richiesta di coltivarli direttamente sino alla scadenza dell’assegnazione. Qualora sia invece l’assegnatario a non provvedere, entro due annate agrarie, alla utilizzazione delle terre assegnate, l’amministrazione procedente, verificate le condizioni di mancata utilizzazione, provvederà alla revoca della assegnazione. Agli assegnatari spetta il

diritto di recesso, previo preavviso di un anno da notificarsi all’amministrazione procedente nonché al proprietario o agli aventi diritto. Norme particolari sono poi previste per i terreni forestali silenti nel caso in cui all’interno di un ambito territoriale forestale gestito o da gestire, a qualsiasi titolo, in forma associata, si trovino interclusi uno o più terreni dei quali sia impossibile individuare la titolarità, il cui abbandono comprometta un’ottimale gestione forestale, ovvero nel caso in cui lo stesso proprietario sia individuato, ma irreperibile. I nostri Uffici rimangono a disposizione per i chiarimenti in merito.

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nterventi che cambiano letteralmente la visione. Proprio per questo lo chiamano “effetto wow”: una procedura ambulatoriale di pochi minuti, dopo la quale il paziente sperimenta immediatamente un cospicuo miglioramento della vista. Si tratta dell’impianto di lenti intraoculari (ICL), che l’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle effettua da una decina di anni, unico centro in Piemonte e tra i pochi in Italia. Grazie ad una procedura ambulatoriale di pochi minuti, si ha un netto miglioramento della vista. L’ Ospedale di Cuneo è l’unico centro in Piemonte e tra i pochi in Italia ad effettuarlo grazie all’equipe di Dino Vaiano

“L’intervento è praticato per la correzione delle miopie gravi, con o senza astigmatismo, che non sarebbero correggibili con il laser. Riguarda, quindi, soggetti con deficit visivo superiore alle 8 diottrie oppure con cornea inidonea ad altri tipi di correzione”, spiega Agostino Vaiano, direttore del reparto di Oculistica, esperto e precursore della tecnica nel cuneese. I rischi sono statisticamente irrilevanti, poiché non sono intaccati né la cornea né il cristallino. Si posiziona la lente dietro l’iride, davanti al cristallino. Non rimuovendo nulla, la procedura è reversibile e il paziente potrebbe scegliere anche di tornare allo stato precedente. L’intervento si effettua in regime ambulatoriale: la manovra, con somministrazione di anestesia

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L’esonero riguarda i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali di età inferiore a 40 anni

LEGGE DI BILANCIO 2018: ESONERO CONTRIBUTIVO PER COLTIVATORI DIRETTI E IAP L’art. 1, commi 117 e 118 della Legge di Bilancio 2018 ha previsto anche per l’anno 2018 l’esonero contributivo per le prime iscrizioni nella Gestione previdenziale da parte di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a 40 anni. Di conseguenza alle nuove iscrizioni nella previdenza agricola effettuate tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018 da titolare d’azienda con età inferiore a 40 anni compiuti, è riconosciuto, per un periodo massimo di trentasei mesi, l’esonero dal versamento del 100% dei contributi INPS dovuti per l’assicurazione generale obbli-

Tutti gli interessati potranno rivolgersi agli uffici di Zona Coldiretti per avere indicazioni sulle modalità di richiesta del beneficio dell’esonero contributivo gatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti. Decorsi i primi trentasei mesi,

l’esonero è ulteriormente riconosciuto per un periodo massimo di dodici mesi con riduzione del 66% e per un periodo massimo di ulteriori dodici mesi con riduzione del 50%. Il comma 118 prevede inoltre che l’esonero possa essere concesso nei limiti previsti dai regolamenti (UE) 1407/2013 e 1408/2013, concernenti i cosiddetti aiuti de minimis da parte degli Stati membri. IMPORTANTE: Si ricorda che la presentazione delle istanze relative all’esonero in argomento, per le attività iniziate nel 2017, è ammessa sino alla data del 31 marzo 2018.

EPACA

In attesa che l’INPS pubblichi le circolari interpretative della norma, tracciamo un quadro con le principali disposizioni

LEGGE DI BILANCIO 2018 SOTTO IL PROFILO “PREVIDENZIALE”

l 1° gennaio 2018 è entrata in vigore la “legge di bilancio 2018” che contiene alcune norme di interesse “previdenziale”.

Come cambia l’adeguamento all’incremento della speranza di vita Il criterio di calcolo della variazione della speranza di vita, seguirà la seguente articolazione: a) per l’adeguamento decorrente dal 2019 continua ad operare il criterio attualmente vigente, l’incremento è stato quindi calcolato verificando la variazione della speranza di vita tra il 2013 (perio-

do 2011-2013) ed il 2016 (periodo 2014-2016); b) per l’adeguamento successivo, decorrente dal 2021, si dovrà fare riferimento alla differenza tra la media dei valori registrati nei singoli anni del biennio 2017-2018 ed il valore registrato nell’anno 2016; Gli adeguamenti (a decorrere da quello operante dal 2021) non possono essere superiori a tre mesi, inoltre non avranno luogo qualora la variazione sia di segno negativo.

Novità per lavoratori con professioni gravose e attività usuranti E’ prevista l’esclusione dall’adeguamento all’incremento della speranza di vita stabilito per l’anno 2019 (pari a 5 mesi, PER IL BIENNIO 2019-2020) ai fini del requisito anagrafico per l’accesso alla pensione di vecchiaia e del requisito contributivo per l’accesso alla pensione anticipata, con riferimento a specifiche categorie di lavoratori: 1) Lavoratori dipendenti che svolgano da almeno 7 anni – nei 10 anni precedenti il pensionamento

Febbraio | 2018

– lavori particolarmente pesanti (come da elenco) e che siano in possesso di un’anzianità contributiva pari ad almeno 30 anni. 2) Lavoratori dipendenti addetti a lavorazioni cosiddette “usuranti”.

ELENCO LAVORI PARTICOLARMENTE PESANTI • Operai dell’industria estrattiva, • • • • •

•

dell’edilizia e della manutenzione degli edifici Conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni Conciatori di pelli e di pellicce Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante Conduttori di mezzi pesanti e camion Personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni Addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza

• Insegnanti della scuola dell’in-

fanzia e educatori degli asili nido • Facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati • Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia • Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti • Operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca • Pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative • Lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del decreto legislativo n. 67 del 2011 • Marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne. Come si evince dall’elenco sono state inserite ulteriori categorie di lavori faticosi e pesanti, in particolare si richiama l’attenzione sugli Operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca.

L’accesso al pensionamento per “Precoci” e “Ape Sociale” Si conferma l’applicazione dell’adeguamento alla speranza di vita, già previsto rispettivamente per: 1) Lavoratori PRECOCI: il requisito dei 41 anni di anzianità contributiva, come è noto, è soggetto solo dal 2019 all’incremento: il requisito richiesto dal 1/1/2019 sarà dunque pari a 41 anni e 5 mesi; 2) BENEFICIARI APE SOCIALE: si conferma l’applicazione dell’adeguamento alla speranza di vita per il 2019 (ulteriori 5 mesi) ai soggetti che al momento del pensionamento godono dell’indennità APE sociale. Si segnala inoltre che sono state introdotte ulteriori l’innovazioni riguardo l’Ape sociale e lavoratori precoci, considerata la complessità delle materia si invitano gli interessati a rivolgersi presso gli uffici EPACA della Coldiretti per le consulenze in merito.

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Indice di rivalutazione delle pensioni per il 2018

IL RINNOVO DELLE PENSIONI

Come previsto dalla legge, all’inizio di ogni anno le pensioni vengono adeguate in relazione alle variazioni del costo della vita Con Decreto emanato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero del Lavoro, l’aumento di perequazione au-

tomatica da attribuire alle pensioni dal 01 gennaio 2018 è fissato nella misura del 1,1%. La rivalutazione delle pensioni superiori a tre volte

il trattamento minimo è applicato con una riduzione progressiva come chiarito nel primo numero del Coltivatore Cuneese 2018.

Importi dei trattamenti minimi e delle pensioni sociali anno 2018

Riportiamo nella tabella sottostante gli importi provvisori del trattamento minimo e delle pensioni/assegni sociali per l’anno 2018 DECORRENZA

TRATTAMENTO MINIMO

PENSIONI SOCIALI

ASSEGNI SOCIALI

1° gennaio 2018

507,42

373,33

453,00

Importi annui

6.596,46

4.853,29

5.889,00

Prestazioni a favore dei mutilati, invalidi civili, ciechi civili e sordomuti Gli importi mensili in pagamento e i limiti di reddito per l’anno 2018, inerenti le pensioni e gli assegni a favore dei mutilati, invalidi civili, ciechi civili e sordomuti sono aumentati (vedi tabella sottostante) DECORRENZA

1.1.2018

LIMITE DI REDDITO ANNUO PERSONALE Invalidi totali, ciechi civili, sordomuti

Invalidi parziali, minori

16.664,36

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Detrazioni per redditi di pensione

Le detrazioni sui redditi da pensione per l’anno 2018 saranno applicate con le modalità indicate nella sottostante tabella: DETRAZIONI PER REDDITI DA PENSIONE Scaglioni reddito

Importo detrazioni

fino a 8.000,00

da un minimo garantito di 713 fino a 1.880

da 8.000,01

a 15.000,00

1.297 + 583 x ((15.000 – reddito)/7.000)

da 15.001,00

a 55.000,00

1.297 x ((55.000 - reddito) / 40.000)

oltre 55.000,00

zero

Obbligo di comunicazione da parte dei titolari di pensioni e prestazioni IMPORTANTE: I titolari di prestazioni sottoposte a limiti di reddito sono tenuti a comunicare all’INPS ogni situazione che possa incidere sul diritto e sulla misura della prestazione quali ad esempio la variazione dello stato civile, della residenza, dei periodi di soggiorno all’estero, della situazione reddituale, dello stato di famiglia.

Gli uffici EPACA della Coldiretti sono a disposizione per i chiarimenti in merito

SCADENZE

26 FEBBRAIO (essendo il 25 febbraio festivo) ACQUISTI, CESSIONI INTRACOMUNITARI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI Entro tale data scade il termine per i contribuenti mensili per la trasmissione in via telematica all’Agenzia delle Dogane, dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di gennaio 2018.

strazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

REGISTRAZIONE CUMULATIVA CONTRATTI AFFITTO AGRARI Entro tale data scade il termine per la registrazione cumulativa dei contratti di affitto agrari stipulati nel corso dell’anno 2017.

IVA COMUNICAZIONE DEI DATI DELLE LIQUIDAZIONI PERIODICHE 4 TRIMESTRE Entro tale termine per i soggetti passivi Iva devono essere inviati, esclusivamente in via telematica all’Amministrazione Finanziaria, i dati relativi alle operazioni attive e passive, effettuate nel 4 trimestre. Sono esonerati i soggetti passivi non obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale Iva o all’effettuazione delle liquidazioni periodiche.

IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la regi-

IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare

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Febbraio | 2018

o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 25 ovvero 39,secondo comma D.P.R. 633/72, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

7 MARZO TRASMISSIONE TELEMATICA CERTIFICAZIONE UNICA Entro tale data deve essere effettuato l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate, dei dati relativi alle certificazioni rilasciate dai sostituti d’imposta relative ai redditi di lavoro dipendente, ai redditi di lavoro autonomo e ai redditi diversi corrisposti nel corso dell’anno 2017.

15 MARZO IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di febbraio, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè febbraio.

16 MARZO VERSAMENTO IVA DICHIARAZIONE ANNUALE Scade il termine per effettuare il versamento relativo alle dichiarazioni annuali IVA 2017 senza maggiorazione. Il versamento può essere differito, alla scadenza prevista per il versamento delle somme dovute in base alla dichiarazione dei redditi, con la maggiorazione dello 0,40% a titolo d’interesse per ogni mese o frazione di mese successivo al 16 marzo. VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti delle ritenute effettuate nei mesi di febbraio sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI FEBBRAIO Annotazione di liquidazione per il mese di febbraio e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano l’attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2017 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000, se prestazione di servizio o di euro 700.000 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66 legge 427/93.

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Sono una ragazza trentenne purtroppo molto timida infatti divento subito rossa e questo mi imbarazza tanto. Penso sia dovuto all’adolescenza trascorsa con genitori molto severi che mi lasciavano uscire raramente. Da fine 2017 abito con mia nonna e cerco uomo 35/45enne piemontese per pensare finalmente a una vita a due.

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Sono della provincia di Cuneo, lavoratrice agricola, semplice, ultima di 4 sorelle. Cerco uomo serio per sposarci e continuare ad abitare nel mio paese perchè mia madre necessita di assistenza. Sono di ottima presenza, classe 1973. Per cortesia chiamare solo se disponibile a conoscenza immediata. No avventure. Astenersi maleducati.

Sono Sarah, originaria dalla Costa d’Avorio, in Italia da 6 anni, studentessa all’ultimo anno, abito da sola a 13 km da Cuneo. Non ho amici o conoscenze. Sono appassionata di cucina e cerco l’affetto sincero di uomo con oltre 50 anni, automunito e soprattutto onesto e di buone intenzioni. Non ho la patente auto, ma mi sposto con lo scooter.

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Mi chiamo Miriam e ho 37 anni. Dicono che sono carina, ma non è quello che mi interessa. Ho la pelle ambrata, sono snella, alta 1,67 ho un lavoro che mi soddisfa molto, anche economicamente. Ho sofferto di una lunga depressione, risolta 2 anni fa. Ora sto benissimo e cerco un ragazzo. Non ho alcuna esperienza sentimentale dal 2011.

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Ricerco un ragazzo con cui costruire una vita a due, una famiglia. Le mie amiche sono tutte fidanzate e il mio carattere chiuso mi frena dall’uscire da sola. Del resto tranne il lavoro, non ci sono molti luoghi d’incontro per una ragazza sola. Sono stanca di perdere tempo e così ho chiesto ad Agnese di trovarmi un tipo per fidanzarmi. Ti aspetto!

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Lavoro in un ambulatorio veterinario, ho circa 50 anni, piemontese, purtroppo già vedova da diversi anni. Sono stata troppo sincera e ultimamente questo mi ha creato solo delusioni. Intendo conoscere uomo interessato a seria unione, anche per eventuale futura convivenza. Preferibilmente di origini piemontesi. Di non oltre 65 anni.

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Sono donna di buona presenza, giovanile e con un buon carattere. Voglio vedere se trovo un compagno tramite questo annuncio. Desidero una persona veramente per bene, dai 50 ai 60 anni, meglio se agricoltore e amante degli animali, perchè nel tempo libero potrebbe aiutarmi nel lavoro al maneggio. Offro/richiedo la massima serietà.

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Abito in provincia di Cuneo, sono Maddalena, 64 anni ben portati. Sono in buona salute, ancora dinamica, non fumo, normale corporatura, ordinata e semplice. Mi piace fare l’orto. Sono vedova da tempo, non ho figli, l’unica parente che ho è mia sorella che abita a Genova. Cerco signore semplice e alla mano per eventuale convivenza.

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