Coltivatore 13 anno 2014

Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in Abb. Postale / D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) Art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

ORTAGGI E FRUTTA FRESCA: UN ANNO DA DIMENTICARE. DALLA COMMISSIONE UE QUALCHE SEGNALE POSITIVO MA INSUFFICIENTE ED IN RITARDO

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n. 13 - ANNO 68 - 1 - 30 settembre 2014

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In questi giorni sono circolate notizie, secondo le quali alcuni magazzini avrebbero sollecitato i frutticoltori a procedere nella raccolta delle varietà a maturazione autunnale di mele. I servizi tecnici della Coldiretti fanno rilevare che a causa dell’andamento stagionale avverso, con molta pioggia e soprattutto con poco sole, il grado zuccherino della frutta in generale è ben al di sotto della media. E’ opportuno iniziare la raccolta quando tutti i parametri di maturazione sono ottimali per immettere il prodotto sul mercato in modo che lo stesso sia apprezzato dal consumatore. Coldiretti ricorda che è opportuno seguire le indicazioni tecniche per evitare di far arrivare sul mercato nazionale ed estero un prodotto con insufficienti qualità organolettiche, che soprattutto in termini di gusto e visivi penalizza l’immagine della nostra frutta. Una situazione da evitare sempre, soprattutto quest’anno dove già l’annata è stata particolarmente avara per la frutta più tipicamente estiva.

ORTAGGI E FRUTTA FRESCA: UN ANNO DA DIMENTICARE. DALLA COMMISSIONE UE QUALCHE SEGNALE POSITIVO MA INSUFFICIENTE ED IN RITARDO

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese “Il Coltivatore Cuneese” Editore: Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

Sommario

1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00

sentenza del Consiglio di Stato ............................................................. 31

Direttore Amministrativo Enzo Pagliano

Rallenta l’economia tedesca. La ripresa europea ancora lontana.......................................................................................................... 4

Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino

Con le pesche, l’Europa non può bloccare il “motore Italia”........................................................................................................... 5

Coordinamento di redazione Chiara Serra

Crisi frutta: con il maltempo e l’embargo danni per 45 milioni di €....................................................................................... 6

Festa dei Coltivatori 2014 Barge, Bagnolo, Envie, Revello......................................................................................................................... 33

Il regolamento “pesche” della Commissione Europea ............. 6

Coldiretti alla Sagra di San Sereno: nonostante le difficolta’ ............................................................................................................ 34

Grafica e impaginazione Mara Chiardola

Riforma PAC, l’Italia ha fatto le sue scelte...............................7-11 Il Corsivo del Coltivatore............................................................................... 12

Stampa Arti Grafiche Cuneo Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Silvia Bosco, Gianluca Bruno, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Piero Camperi, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Nicola Fontana, Cesare Gallesio, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Roberto Lingua, Giulia Marinari, Lorenzo MartinengoLaura Occelli, Sabrina Palazzeschi, Franco Parola, Luisa Peano, Marcello Pellegrino, Roberto Pio, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Davide Roà, Federico Traxino

Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 40.000 Copie Concessionaria esclusiva della pubblicità: TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it

ROERO INFISSI

La posta del Coltivatore................................................................. 14-15

Con Giovani Impresa in Sardegna ....................................................... 36

Crisi pesche: plafond di 10 milioni di euro da Unicredit ........................................................................................................... 15

A Spinetta 14ª rassegna dei frutti della terra.............................. 37 Supertino: tecnologia a servizio dell’agricoltura...................... 37 “In agricoltura … per guardare oltre”................................................ 38 Viaggiamo Insieme ...........................................................................................39

Coldiretti ha chiesto misure per l’ apicoltura ............................. 17

Piano zootecnico per migliorare l’ efficienza delle aziende suinicole ............................................................................................... 41

Ai Comuni montani 187.000 Euro per gli scuolabus ........... 17

Castelmagnofest 2014.................................................................................... 41

Da Cosman la polizza assicurativa per i danni causati dai predatori............................................................................................................ 18

I nuovi opuscoli Campagna Amica Cuneo!.................................... 42

Approvato il piano di settore sul florovivaismo....................... 19 Creditagri Italia: finanziamenti garantiti ed agevolati per le imprese......................................................................................................... 21

Epaca: Permessi a favore di persone con disabilità grave art. 33 Legge 104/1992 ..................................................................................... 44

Il CAP Nord Ovest riconosciuto OP (organizzazione dei produttori) .......................................................... 22

Obbligo del pagamento telematico per importi superiori ai 1000 euro dei contributi previdenziali ............... 45

Nuovi impianti di nocciolo: utilizzare piante sane e certificate.................................................................................................... 23-24

Dichiarazione redditi lavoro autonomo (mod 503 AUT)...................................................................................................... 45

Prevenzione incendi abolizione parziale SCIA............................. 24

18esima edizione di “Schina Cinà” a Dogliani............................ 46

Speciale Vendemmia 2014 ...............................................................26-30

ACSTE: appuntamenti nel mese di ottobre.................................... 46

Lezioni di inglese tecnico per imprese vitivinicole.................. 30

Scadenze aziendali ........................................................................................47

Gli uffici postali non si possono chiudere. Lo afferma una

Il Mercatino del Coltivatore .....................................................48-50

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Dal 10 al 12 ottobre la fiera di S. Luca Demonte.................... 34 Con INIPA i corsi “HACCP” sul sistema di autocontrollo igienico sanitario ............................................................................................... 35

Combustione residui agricoli: non serve l’ordinanza del sindaco .............................................................................................................. 16

Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it

A “Campagna Amica Daii!” Le filiere cerealicole............. 32-33

Storie di vita........................................................................................................ 13

La Cassa di Risparmio di Saluzzo in aiuto ai frutticoltori........................................................................................................ 15

Redazione ed amministrazione: Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it

Nutrie: finalmente non sono più “animali protetti”............... 31

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“A casa” e “Agritate”: al servizio della famiglia......................... 43

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n. 13 - ANNO 68 - 1 - 30 settembre 2014

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4 ATTUALITÁ

RALLENTA L’ECONOMIA TEDESCA. LA RIPRESA EUROPEA ANCORA LONTANA

U

na brutta estate per la politica europea. La pioggia di dati economici negativi circolati in questi ultimi giorni da parte dell’Istituto di Statistica tedesco potrebbe far presagire anche per la Germania un bilancio in nero per il secondo trimestre.

Doccia fredda anche per il Governo italiano con il ritorno nel nostro Paese della recessione. Il segnale inequivocabile è che il gigante Nord Europeo si è insabbiato. Insomma, anche gli osservatori più ottimisti non vanno ormai oltre una stima di stagnazione.

Le tensioni con la Russia, importante partner dei tedeschi, ma anche i focolai di crisi in Iraq, Siria od Israele hanno costretto le imprese a rallentare le esportazioni.

L’Ifo, l’Istituto che misura l’indice di fiducia delle imprese, ha diramato i primi segnali di allarme.

L’andamento degli ordinativi in Germania nel mese di giugno sono crollati del 4%, trascinati

a ribasso dalla caduta verticale di quelli provenienti dall’Eurozona, che invece ha registrato un -10,4%. La Germania esporta ancora il 40% dei suoi prodotti nell’Eurozona. Se i consumi sono fermi in particolare in Francia, in Italia e negli altri Paesi che dopo aver toccato il fondo come la Spagna e la Grecia paiono ripartire, ma al rallentatore, è difficile che la Germania possa continuare a trascinare l’economia Europea. Una situazione bruttissima che colpisce non solamente l’agricoltura, ma tutta l’economia Europea e in particolare l’agricoltura italiana, che ha nell’agroalimentare l’unica alternativa ai mercati dove l’instabilità politica è alquanto accentuata.

In Italia, intanto, si cerca di andare avanti con le riforme senza pensare a trattative per guadagnare margini o ottenere moratorie in Europa.

Il Governo sta parlando del Decreto Sblocca Italia, della riforma della giustizia e della scuola. Verrà anche lanciato un piano per il Made in Italy per accelerare le esportazioni ed attirare investimenti. A dare slancio all’attività del Ministero dello Sviluppo ci sono i dati diffusi da Eurostat: nel periodo gennaio – maggio 2014, l’Italia ha segnato il più forte miglioramento in valore assoluto nell’Unione Europea della bilancia commerciale

con l’estero, rispetto all’anno precedente. Mentre per certi aspetti può apparire una contraddizione, dall’altra questo dimostra che le imprese italiane si sono internazionalizzate e che, se opportunamente incentivate, possono superare questi momenti di difficoltà.

In questo contesto di oggettive difficoltà economiche che colpiscono anche Paesi ad economia forte come la Germania, il ruolo della Bce (Banca Centrale Europea) non può che essere determinante affinché ancora una volta venga concessa alle imprese la liquidità necessaria per affrontare un mercato sempre più complesso, dove è minata la solvibilità dei clienti esteri. Ne sanno qualcosa i nostri frutticoltori ed i nostri viticoltori.

Le agenzie internazionali di mediazione sono tante, ma spesso e volentieri tra loro si annida il tarlo della fregatura. Situazioni che solo apparentemente non hanno nulla a che vedere con la ripresa economica, ma di fatto rallentano l’impegno ad esportare per evitare che i mancati pagamenti generino il fallimento delle imprese. È giusto quindi chiedere alle imprese non solo agroalimentari di aumentare gli sforzi per riposizionare i consumi, ma occorre che la politica, a tutti i livelli, apra l’ombrello per permettere un minimo di serenità in più agli operatori economici.

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S

e c’è un’annata sicuramente da dimenticare per la frutta fresca in generale e le pesche in particolare, è il 2014. Le condizioni climatiche sono state pessime, generando costi di produzione almeno doppi rispetto ad un’annata normale. Inoltre, questo ha generato un accavallamento delle epoche di maturazione, causando grossi problemi di mercato. Nel caso delle pesche è a tutti noto il fatto che le nostre sono arrivate sui mercati incrociandosi con la Spagna, la Grecia ed il Sud Italia.

Le temperature al di sotto della media in tutta Europa hanno anche causato una stagnazione dei consumi, ai quali si è aggiunto l’embargo disposto dalla Russia quale ritorsione nei confronti dell’Unione Europea per l’appoggio politico dato alla vicenda dell’Ucraina.

Questo insieme di situazioni, che Coldiretti ha seguito e denunciato quotidianamente, ha portato il mondo produttivo a chiedere una serie di interventi da parte della Commissione Europea a sostegno dell’ortofrutta in generale e nel caso specifico delle pesche.

Per obiettività, dobbiamo dire che la Commissione Europea ha manifestato una buona sensibilità politica rispetto al problema denunciato. Ciò che è mancato è la tempestività degli interventi promessi. Ci riferiamo in particolar

Michele Quaglia

modo alle pesche: ancora oggi non sappiamo con precisione come fare ad accedere ai contributi previsti, in quanto mancano o sono molto nebulose le indicazioni tecnicoburocratiche.

Negli articoli pubblicati in queste pagine, entriamo maggiormente nella problematica. In questa sede, ci preme qualche considerazione di fondo. Innanzitutto, da questa crisi dei prezzi della frutta emerge chiaramente la debolezza del nostro sistema economico. In Piemonte, non si è mai realizzata seriamente una filiera che veda a pari dignità tutti gli attori del comparto: produttori, O.P. e magazzini, distribuzione finale. È ora di realizzare quanto in questi giorni è circolato sulle piazze. Bisogna puntare su una produzione minore, ma di maggiore qualità. Inoltre, la filiera va realizzata non solo sulla carta per attingere a questo o a quel finanziamento pubblico, ma nei fatti.

Se questo non dovesse avvenire,

ATTUALITÁ

CON LE PESCHE, L’EUROPA NON PUÒ BLOCCARE IL “MOTORE ITALIA” il sistema crolla inesorabilmente perché le imprese agricole vivono una situazione di prezzi bassi, non da oggi, ma da almeno cinque o sei anni.

Infine, l’Europa. Abbiamo sempre voluto l’Europa dei cittadini e non l’Europa della finanza che sta insieme per interessi economici. Bene, è giunto il momento di evitare che le scelte politiche, come l’embargo imposto dalla Russia, vadano a penalizzare le imprese e l’economia.

“Quanto avvenuto - commenta Michele Quaglia, presidente di Zona Coldiretti Saluzzo e membro di giunta con delega al settore frutticolo - rappresenta la conferma che la politica viaggia su strade diverse e scollegate dalle situazioni economiche. È necessario inoltre che il mondo della produzione proceda ad attente valutazioni di carattere tecnico ed economico, che privilegino la qualità rispetto alla quantità e che si costruisca una filiera dove produttori e magazzini adottino accordi trasparenti con obiettivi comuni. Per quanto ci riguarda, nell’ambito del nuovo Psr, faremo proposte per creare un polo di trasformazione al fine di garantire nuovi sbocchi alla frutta cuneese. Questo per evitare di aggiungere altri anni di difficoltà ad un comparto con grossi problemi economici.

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6 L’INTERVENTO DELL’UNIONE EUROPEA E’ TARDIVO E INSUFFICIENTE

CRISI FRUTTA: CON IL MALTEMPO E L’EMBARGO DANNI PER 45 MILIONI DI €

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125 milioni stanziati dalla Commissione per l’Unione Europea, a seguito del blocco delle importazioni in Russia di alcune categorie di prodotti alimentari, non sono sufficienti per coprire i danni diretti e indiretti che si stanno verificando a seguito dell’embargo russo.

Ad uno scenario per nulla rasserenante, si aggiunge la lentezza di attuazione dei provvedimenti UE, che rischia di vanificare la volontà politica di intervento da parte della Commissione Europea, per quanto concerne la campagna pesche che si sta concludendo in questi giorni.

Da una prima stima dei tecnici di Coldiretti, il comparto frutticolo piemontese vede compromesso quest’anno un fatturato che varia tra i 55 e i 60 milioni di euro.

“L’embargo della Russia – dice Marcello Gatto, presidente Coldiretti Cuneo - ha una forte incidenza soprattutto per il settore frutticolo, di cui il Piemonte e la nostra provincia in particolare sono forti esportatori. L’ 80% della frutta che dalla nostra regione va all’estero è di provenienza cuneese e la Russia è uno dei pochi mercati in espansione.

Mentre è praticamente con-

Enzo Pagliano

Marcello Gatto

clusa la raccolta delle pesche, è in corso quella delle susine e quella delle mele estive. Anche le pere, varietà più precoci, sono in procinto di essere raccolte. Gli stanziamenti dell’Unione Europea, oltreché intempestivi non sono assolutamente soddisfacenti. Dopo anni di difficoltà di mercato, questa dell’embargo acuisce le difficoltà economiche delle nostre imprese, generando

problemi a monte ed a valle del settore agricolo”.

“Molto dipenderà quindi dalla tempestività e dalle modalità operative che devono ancora essere definite – sottolinea Enzo Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo – ma al momento la situazione è grave, soprattutto in provincia di Cuneo, dove i danni ammontano a oltre 45 milioni di euro”. Complessivamente si stima che per l’Italia l’embargo riguardi spedizioni di prodotti agroalimentari per un totale di circa 200 milioni di euro all’anno. Ed in particolare l’export di ortofrutta per un importo di 72 milioni di euro nel 2013, le carni per 61 milioni di euro, latte, formaggi e derivati per 45 milioni di euro.

Coldiretti Cuneo sta anche procedendo ad una stima dei possibili danni che sono generati dall’embargo russo sulle produzioni diverse dall’ortofrutta.

Premesso che il vino è escluso (il Cuneese è forte esportatore di vini), preoccupazioni nascono per il settore delle carni e dei prosciutti Dop Parma e San Daniele, i cui circuiti sono alimentati con oltre 1.500.000 cosce di suini allevati prevalentemente nella nostra provincia.

Il regolamento “pesche” della Commissione Europea Pubblicato sulla gazzetta ufficiale dell’Unione Europea del 22 agosto 2014 il regolamento n. 913 della Commissione che istituisce misure di sostegno eccezionali a carattere temporaneo per i produttori di pesche. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che come richiesto il Comitato di gestione Ue ha previsto che gli aiuti per i ritiri potranno essere usati non solo per la distribuzione gratuita, ma anche per altre destinazioni ad uso non alimentare. Per l’Europa si tratta in realtà di uno stanziamento complessivo per un totale di 32,7 milioni di euro per fronteggiare la crisi di mercato dovuta all’anomalo andamento stagionale che ne ha rallentato i consumi e accavallato i periodi di maturazione, aggravata anche dal blocco delle importazioni da parte della Russia. In particolare 29,7 milioni serviranno a finanziare i ritiri mentre 3 milioni per la promozione. L’Italia, con aiuti fino a 1,288 milioni e’ il principale beneficiario dei fondi per la promozione che la Coldiretti si augura vengano concentrati a livello nazionale per aumentare l’efficacia di intervento ed evitarne la dispersione. La decisione prevede di aumentare dal 5 al 10 per cento la quantita’ massimale di produzione delle organizzazioni produttrici che puo’ essere ritirata dal mercato per la distribuzione gratuita, fissandola a un prezzo di 269 euro a tonnellata per un totale stimato di 22,1 milioni di euro di aiuti Ue. Per i produttori che non sono membri di organizzazioni, invece, il contributo Ue per i ritiri e’ fissato al 50 per cento di quello delle organizzazioni di produttori, per una somma stimata di 7,6 milioni. Inoltre il regolamento prevede ulteriori 3 milioni per le attività di promozione per le organizzazioni di produttori, cofinanziate al 50 per cento.

RIFORMA PAC, L’ITALIA HA FATTO LE SUE SCELTE

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opo un tira e molla di alcuni mesi tra il Ministero e le Regioni, alla fine l’Italia ha raggiunto l’accordo su quella che sarà la nuova PAC a partire dal 2015. E il 31 luglio scorso è arrivata l’approvazione formale da parte del Consiglio dei Ministri, che ha permesso al ministro Maurizio Martina di comunicare all’Unione europea le scelte nazionali relative all’applicazione della nuova PAC che rimarrà in vigore fino al 2020. La Riforma ha consentito all’Italia, così come agli altri Stati membri, un’ampia autonomia decisionale su numerosi aspetti, in modo che ogni paese potesse adattarla

maggiormente alla propria realtà nazionale. E il termine ultimo per comunicare queste decisioni scadeva il 1 agosto. Inoltre, a breve, dovrà essere approvato il decreto ministeriale che riassume le decisioni prese e che consentirà così la piena applicazione della Riforma. In attesa della sua emanazione proviamo ora ad analizzare quelle che sono state le scelte dall’Italia e contenute nel documento “La nuova PAC: le scelte nazionali – Regolamento (UE) n. 1307/2013” trasmesso alla Commissione europea.

I NUOVI PAGAMENTI DIRETTI L’Italia ha dovuto scegliere la

TIPOLOGIA PAGAMENTI DIRETTI

nuova impostazione dei pagamenti diretti. Come si può vedere dalla tabella riepilogativa sottostante, si è deciso di utilizzare solamente 4 delle 7 tipologie possibili, tenuto conto che 3 di esse (pagamento di base, greening e pagamento per i giovani agricoltori) sono obbligatorie da regolamento. Il pagamento base “peserà” il 58% delle risorse complessive, il greening il 30% (soglia fissata inderogabilmente), mentre per i giovani andrà l’1%. Il restante 11% andrà invece al pagamento accoppiato, l’unica delle misure facoltative che il nostro paese ha deciso di attivare.

DISTRIBUZIONE FONDI (totale 100%)

Pagamenti OBBLIGATORI per gli Stati membri Pagamento di base

58%

Pagamento ecologico (greening)

30%

Pagamento per i giovani agricoltori

1%

Pagamenti FACOLTATIVI per gli Stati membri Pagamento per le zone con vincoli naturali

0%

Pagamento ridistributivo

0%

Pagamento accoppiato

11%

Pagamento dei piccoli agricoltori

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Pagamento base, convergenza interna e la scelta del modello “irlandese”

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ATTUALITÁ

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Affinché l’impatto della riforma non si ripercuota sui valori dei diritti all’aiuto in modo diretto e immediato fin dal primo anno, è stato scelto di utilizzare un sistema di convergenza che attenui le differenze dei titoli e di considerare l’Italia come “regione unica”. Scegliendo l’opzione della “regione unica”, si stabilisce come parametro un unico valore medio nazionale ad ettaro a cui dovranno convergere tutti i pagamenti base. Mentre sul tipo di convergenza interna è stato scelto di applicare quella di tipo “irlandese”, ovvero arrivare nel 2019 non a un livellamento del pagamento base uguale per tutti, ma a un progressivo avvicinamento dei valori a quello medio nazionale. Questo tipo di convergenza stabilisce che ciascun beneficiario non potrà subire una diminuzione superiore al 30% del valore iniziale del proprio titolo, se superiore al valore medio; parallelamen-

te, nessun diritto all’aiuto dovrà avere un valore unitario inferiore al 60% del valore medio nazionale al 2019. L’applicazione di questo meccanismo implica la definizione del valore iniziale dei titoli e della superficie complessiva su cui applicare il sistema.

A questo scopo, il calcolo del valore unitario iniziale dal quale ogni agricoltore partirà nel 2015 sarà determinato a partire dai pagamenti ad ettaro percepiti dall’agricoltore nel 2014. Inoltre, dal prossimo anno, con l’assegnazione di nuovi titoli e la cessazione dei vecchi (ma non del loro valore “storico”), l’Italia ha deciso di ampliare la platea dei beneficiari, considerando tutta la superficie come ammissibile.

Ad esempio anche i produttori ortofrutticoli e viticoli potranno essere potenzialmente assegnatari di nuovi titoli. Si tratta di una scelta nazionale particolarmente importante, sia nell’attuale fase di riforma, rendendo di fatto potenzialmente ammissibili superfici sino ad oggi escluse dai pagamenti diretti, sia nell’ottica di riforme future – verosimilmente basate ancora su importi ad ettaro – consentendo all’Italia di presentarsi con una dotazione di superficie più consistente. Non va trascurato, infatti che nell’attuale riforma per l’Italia sono stati considerati ammissibili appena 10,1 milioni

di ettari.

Inoltre, nel calcolo del valore unitario iniziale del pagamento base, verranno considerati anche gli importi percepiti dall’agricoltore con l’articolo 68 per quei settori che non saranno oggetto di pagamenti nell’ambito del nuovo sostegno accoppiato (per es. il premio per la qualità del latte).

PAGAMENTO GREENING Una delle novità più importanti introdotte con la nuova PAC è rappresentata dal greening, che consiste in pratiche che l’agricoltore deve seguire per poter usufruire di questo pagamento. In particolare abbiamo: diversificazione delle colture, mantenimento dei prati permanenti e aree di interesse ecologico. In alternativa gli agricoltori possono decidere di applicare le pratiche equivalenti, cioè quelle pratiche che apportano gli stessi benefici per il clima e l’ambiente e che sono elencate nel testo di base. Per gli agricoltori che praticano l’agricoltura biologica, invece, il greening si considera già rispettato. La diversificazione si applica alle superfici a seminativo superiori a 10 ettari, con due colture per le superfici comprese tra 10 e 30 ettari (la coltura principale può occupare al massimo il 75% della superficie) e tre colture se i seminativi

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superano i 30 ettari (la coltura principale non può occupare più del 75% dei seminativi e le due colture principali insieme non possono superare il 95% della superficie). Sono previste delle specifiche categorie di esonero dalla diversificazione a fronte di alcuni requisiti: si tratta di aziende con superfici investite a colture sommerse (riso) oppure a foraggio e/o a maggese. Per il calcolo delle quote delle diverse colture, il periodo da considerare è la parte più significativa del ciclo colturale. In merito al mantenimento dei prati permanenti, l’agricoltore non può convertire le superfici a prato permanente che ricadono all’interno della “direttiva habitat” o della “direttiva uccelli”. Oltre a queste superfici, saranno individuate anche aree sensibili al di fuori dei territori di competenza delle due direttive. E’ compito dello Stato membro garantire che la proporzione delle superfici a prato permanente non diminuisca più del 5% in relazione alla superficie agricola totale. Ciò vuol dire che lo Stato membro assicura il

mantenimento di una certa proporzione delle superfici a prato permanente in base alla “superficie di riferimento” al 2015. In ultimo le aree di interesse ecologico. Quando i seminativi di un’azienda superano i 15 ettari, l’agricoltore deve prevedere aree di interesse ecologico per una superficie pari almeno al 5% dei seminativi. Dal 2017 la soglia del 5% può essere aumentata al 7% con applicazione dal 2018. Il decreto ministeriale dovrà dettagliare questa misura, tenendo conto che nel regolamento di base sono già elencate quali aree possono essere considerate di interesse ecologico, quali: terreni lasciati a riposo, terrazzamenti, elementi caratteristici del paesaggio, ecc..

PAGAMENTO GIOVANI AGRICOLTORI Ai giovani agricoltori si è scelto di destinare l’1% del massimale nazionale, con eventuale integrazione attraverso la riserva nazionale, con un ulteriore 1% al fine di arrivare al limite massimo previsto dal Regolamen-

to, pari al 2%. Sostanzialmente vengono destinati 80 milioni di euro all’anno alle imprese agricole condotte da giovani, con la maggiorazione del 25% degli aiuti diretti per 5 anni.

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PAGAMENTO ACCOPPIATO La ripartizione degli aiuti destinati al sostegno accoppiato prevede una dotazione annua di circa 426 milioni di euro. Tali risorse, secondo il regolamento comunitario, possono essere destinate a quei settori che si trovano in difficoltà e che rivestono particolare importanza per ragioni economiche, sociali o ambientali. Accanto questi due prerequisiti l’Italia ha valutato di indirizzare un sostegno specifico a quei settori particolarmente penalizzati dal processo di convergenza, o per la loro peculiare valenza in determinate aree del paese o perché a rischio di abbandono.

La scelta è ricaduta sui settori indicati nella tabella. Nel complesso a questa misura sono destinate solo l’11% delle risorse possibili (e non il 15% masnel?

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ATTUALITÁ

10 ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

simo utilizzabile anche per non penalizzare tutti quei settori non beneficiari del pagamento

accoppiato), tenendo a disposizione, potenzialmente, quel 4% per eventuali correzioni. Infatti

MACRO SETTORI PIANO ZOOTECNIA

PIANO OLIVICOLTURA

nell’accordo tra Regioni e Ministero è prevista la possibilità di rivedere le scelte già nel 2016.

Milioni di euro

SETTORI

%

Vitelli nati da vacche da latte

74,6

17,5

Vitelli nati da vacche da latte in zona montagna

10

2,3

Vacche nutrici

40,5

9,5

Capi bovini macellati 12-24 mesi

66,4

15,6

Ovicaprini

9,5

2,2

Ovicaprini IGP

5,5

1,3

Bufalini

4

0,9

Totale piano zootecnia

210,5

49,3

Piano proteico Nord Italia (soia, )

10

2,3

Piano proteico e frumento duro Centro Italia (gi- 30 rasole, colza, leguminose da granella, erbai di sole leguminose, frumento duro)

7

Piano proteico e frumento duro Sud Italia (coltu- 55,4 re proteiche da granella, erbai di sole leguminose, frumento duro)

13

Riso

22,6

5,3

Barbabietola

17,1

4

Pomodoro da industria

11,2

2,6

Totale piano seminativi

146,3

34,3

Olivo premio base

43,8

10,3

Olivo in zone con pendenza medio-alta

13,2

3,1

Olio di oliva (DOP-IGP-biologico)

13

3

Totale piano olivicoltura

70

16,4

TOTALE

426,8

100

Propo!e " viaggio

13e14 settembre Ferrara e Venezia tra i canali della laguna 21 settembre Villaggio Crespi e crociera sui Navigli d'Adda 5 ottobre Villa Erba e il lago di Como 19e20 ottobre Siena e le crete senesi 31 ottobre Streghe a Torino: visita animata con apericena 5 novembre Villa Necchi e Milano insolita Da non perdere: 22 -26 novembre Crociera COSTA FORTUNA da Savona 5 gg tra Italia, Spagna e Francia a partire da euro 195,00 a persona in cabina interna + tasse POSTI LIMITATI!

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AGRICOLTORE IN ATTIVITÀ Per quanto riguarda la figura di agricoltore attivo, cioè colui che può beneficiare de pagamenti diretti, sono state inserite alcune importanti esclusioni (la cosiddetta black list), quali: • persone fisiche o giuridi-

11

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

che che svolgono attività di intermediazione creditizia (banche e finanziarie); • persone fisiche o giuridiche che svolgono attività di intermediazione commerciale; • società per azioni, coope-

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rative e mutue assicurazioni che svolgono attività di assicurazione e/o di riassicurazione; • Pubblica Amministrazione, fatta eccezione per gli enti che effettuano formazione o sperimentazione in campo agricolo.

L’Italia ha di considerare agricoltore in attività le seguenti categorie: • Iscritti INPS (CD e IAP); • Titolari P.IVA con dichiarazione annuale IVA; • Titolari P.IVA senza dichiarazione annuale IVA per le aziende con superfici prevalentemente in zone montane e/o svantaggiate.

Inoltre possono rientrare tra i beneficiari le persone fisiche o giuridiche che percepiscono aiuti diretti per un ammontare massimo di: • 5.000 nelle zone svantaggiate e/o di montagna • 1.250 euro nelle altre zone.

Questa tipologia di beneficiari potrà essere eventualmente delimitata ancora dalle Regioni, secondo oggettivi e non discriminatori.

TETTO MASSIMO DEI PAGAMENTI E RIDUZIONE Un’importante novità introdotta nell’ultima stesura dell’accordo nazionale, e voluta fortemente da Coldiretti, è

ATTUALITÁ

ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE

stato l’aumento dei tagli previsti per gli importi molto elevati. Il regolamento comunitario prevedeva un taglio minimo del 5% per le soglie superiori a 150 mila euro, mentre l’Italia applicherà le seguenti sforbiciate: –– taglio del 100% del pagamento base per gli importi oltre i 500 mila euro; –– riduzione del 50% per la fascia che va da 150.000 fino a 500 mila euro.

In entrambi i casi vi è la possibilità di sottrarre alla riduzione gli importi legati al costo del lavoro.

REQUISITI MINIMI PER ACCEDERE ALLA DOMANDA UNICA Il limite minimo per la presentazione delle domande saranno: 250 euro nel 2015 e nel 2016, che saliranno a 300 euro nel 2017.

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12 BASTIAN CONTRARI

I L C O R S I V O D E L C O LT I V ATO R E IL BAROLO? TE LO FABBRICO IN UN MOMENTO...

É

notte e...non riesco a dormire. Mi alzo, deciso a farmi una tisana e mi vengono in mente le battute degli amici. Il decotto? Cosa da donnicciole!. Un bicchiere di buon vino fa un effetto ancor più rimarchevole. A questo punto, il diavoletto che è in me incalza: “ Pensa come sarebbe facile, se in dispensa avessi il “Wine kit”!!!”

L’ordigno infernale, capace di angosciarmi, è una scatola che costa tra i 30 ed i 40 euro, con tutti gli ingredienti per confezionare 30 bottiglie di sedicente Barolo oppure, a scelta, Valpolicella, Montepulciano, Verdicchio, Chardonnay e chi più ne ha più ne metta. In un contenitore c’è un liquido, che è mosto concentrato, sufficiente a confezionare i 30 litri di schifezza, miscelandolo con diversi tipi di sostanze come il lievito per la fermentazione, la bentonite per chiarificare il preparato, il metabisolfito di potassio ..ecc, ecc. Se proprio si è di gusti raffinati, si può aggiungere anche

un po’ di segatura per ottenere un ineguagliabile (!!!) sentore di legno. L’intruglio deve essere lasciato a riposo almeno 5 giorni ed è pronto per il consumo a prezzo stracciato, inferiore a quello di un’aranciata da poco, meno ancora della tisana che dovrebbe regalarmi sonni tranquilli.

Ci vuole un bel becco ad offrire un prodotto del genere!

Eppure sembra che l’azienda del nord Europa che se ne occupa in modo specifico non abbia problemi a collocare il kit e lo venda anche su internet, avvalendosi delle grandi società specializzate in trattative on line.

Quello che mi stupisce è che ci sia qualcuno disposto all’acquisto. A che pro? Non certo per deliziare le papille o per cercare un briciolo di salute. Per appagare l’ambizione di farla in barba ai produttori? Per esibirsi davanti agli amici? Per dimostrare come con pochi trucchi si possa far finta di surclassare selezioni, affinamenti e lavoro di secoli?

Per snobbare coloro che di vino

16.11.2011

16.11.2011

se ne intendono ed irridere alla chimicamente i contenuti. Il riloro passione? Per sconfinata sultato sarà sempre una assurda fiducia nelle potenzialità di un duplicazione senza vita e senza storia. faidate di bassa tacca?

A questo punto, l’auspicio è Tutti sappiamo che un brillante ha la stessa composizione che l’uomo si dimostri più inteldella grafite. Eppure ci guar- ligente di quanto gli inventori diamo bene dall’esibire, S IindifS Tdel E beverone M IM S I IDC U IR S I ISD Tsuppongano E I ed S CE U ferentemente, l’uno o l’altra. La ignori il kit pomposamente mesANTIFURTI Sono fiducioso. filiera vitivinicola è una delle più so sul mercato.

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w w w . c e s a

F C V

G

iuseppe Bonatesta è nato a Taviano in Puglia il 6 febbraio 1924: “I miei erano proprietari di terreni, sui cui erano coltivavate le viti e gli ulivi. Eravamo 4 figli”.

I POVERI DELLA PUGLIA La povertà l’ha conosciuta?

“A casa nostra, no. Ma vedevo tanti poveri, che mi davano una profonda malinconia e noi cercavamo di aiutarli”.

Come mai è arrivato a Saluzzo?

“Sono venuto nel 1943 per accompagnare mia sorella sposata con un finanziere”.

L’8 settembre 1943?

“Il caos totale! Ero iscritto a Legge e avevo iniziato a lavorare alla Tot di Scarnafigi, alle dipendenze dei tedeschi: costruivamo ripari per gli aerei”.

IL POSTO DI BLOCCO E poi che è successo?

“Stavo andando a lavorare.

In via Savigliano al passaggio a livello c’era un posto di blocco delle SS: mi hanno fermato, ho posato la bici e mi hanno messo al muro, con altri giovani. Poi ci hanno portati nella Caserma Musso”.

Cosa pensava in quei momenti?

“Temevo di fare una brutta fine. Dopo la caserma, siamo stati caricati su due camion: a Torino nella caserma Nizza Cavalleria le SS ci hanno fatto un’accurata visita medica. Dopo 5 giorni, in marcia alle 5 del mattino e siamo andati a Porta Nuova, era il luglio 1944. C’era una tradotta lunga, eravamo 200: ci hanno chiusi in un carro bestiame, pensavo che sarei finito in una camera a gas e piangevo”.

Il viaggio quanto è durato?

“3 giorni. Siamo arrivati a Brandeburgo, molti prigionieri sono stati scaricati. A piedi siamo arrivati poi in una fabbrica di carri armati, a Kirchmoser: ci hanno messo una tuta, dormivamo nelle baracche su tavolati di legno, niente riscaldamento, niente materasso”.

D I

V I TA

RITRATTI

S TO R I E

13

a cura di Barba Bertu info@barbabertu.com

GIUSEPPE BONATESTA: “PRIGIONIERO DEI NAZISTI, COME GESU’ CRISTO IN CROCE”

L’avvocato Giuseppe Bonatesta di Saluzzo

Le sue giornate di lavoro?

“Sveglia alle 5. Niente colazione. Se uno non si alzava subito, arrivavano i tedeschi con il nervo di bue! C’erano anche russi e polacchi. Mezz’ora di cammino per fare 7 chilometri e lavoravamo 10 ore al giorno”.

IL PANE CON LA SEGATURA I pasti?

“Una volta al giorno 250 grammi di pane nero in cui c’era anche la segatura. Poi una brodaglia di rape e patate, ogni tanto un piccolo pezzo di margarina”.

Quanti chili ha perso?

“Ero 70 kg di peso, dopo nemmeno un anno (siamo stati liberati l’8 maggio 1945) avevo perso 30 kg! Ho visto morire tanti miei compagni per la fame, per polmoniti e pleuriti, per gli stenti. Pregavo il Signore che questa esperienza terribile finisse presto”.

Vi eravate abituati all’idea di vedere morire gli altri?

“Purtroppo sì, quando moriva qualcuno di noi cercavamo di recuperare qualche vestito per proteggerci dal freddo, la tuta era di stoffa e arrivavamo a 20

gradi sotto zero. Quando andavamo a fare la doccia eravamo terrorizzati, dai prigionieri francesi sapevamo delle camere a gas”.

Cosa faceva nella fabbrica?

“Costruivamo carri armati. Un giorno ci hanno spediti in treno ai confini con l’Olanda. Lì ci hanno dato degli zoccoli, una pala, una sega e un piccone, per scavare trincee. Per 3 mesi sono stato lì, dal novembre 1944. Un giorno è successo un fatto terribile”.

Cosa?

“Un contadino buono mi ha dato 2 pezzi di pane che ho nascosto sotto la tuta, ma sono arrivato in ritardo di tre minuti.

L’SS mi ha visto, aveva un bastone e mi ha picchiato bestialmente, mi sono sentito come Gesù Cristo in croce! La mia grande paura era che scoprisse il pane, sarei finito impiccato! Ma il pane per fortuna non è uscito, mentre mi picchiava a sangue …

Di sera sono rientrato alla baracca. Quel bastardo nazista mi ha messo in prima fila la mattina dopo, eravamo una cinquantina: mi ha ancora schiaffeggiato!”.

E quando gli inglesi e gli americani sono arrivati?

“I tedeschi hanno aperto le dighe, non ho mai visto così tanta acqua!”.

La liberazione?

“I tedeschi sono spariti dalla fabbrica, a giugno del 1945 ho visto sfasciarsi l’esercito tedesco.

Siamo arrivati fino all’Elba, in tanti ci davano da mangiare. Gli americani dall’altra parte della sponda ci hanno visti, eravamo più di 500 prigionieri e con un barcone sono venuti a prenderci.

Ci han dato cioccolato e ananas e per qualche settimana ho fatto anche il cameriere per loro”.

Il rientro a Saluzzo?

“Sono tornato col treno a settembre del 1945. I miei familiari non avevano più notizie, sono andato da mia sorella Mariuccia: ci siamo abbracciati e abbiamo pianto tanto!”.

AVVOCATO PER 61 ANNI Nell’arco della sua vita cosa ha fatto?

“Ho fatto l’avvocato per 61 anni, dal 1952 al 2013. Ma da giovane ho dovuto fare i conti con il razzismo diffuso verso i meridionali e non è stato facile”.

Il segreto per essere un buon avvocato?

“Ho sempre cercato di capire e di aiutare gli altri”.

Sua moglie dove l’ha conosciuta?

“Camilla Savio l’ho conosciuta ad un incontro dell’Azione Cattolica.

E’ nata la simpatia. Siamo stati fidanzati per 10 anni, ci siamo sposati nel maggio del 1955 nella chiesa di San Giovanni. Una bellissima giornata di festa!”.

Lei è contento della sua famiglia?

“Carmela, Maurizio e Maria Elena, i nostri figli, ci danno tante soddisfazioni. Oggi che mia moglie è gravemente malata, guai se non ci fossero loro!”.

Il mondo di oggi?

“Lo vedo male, sono saltati i valori. Io credo in Dio: nei momenti del bisogno mi ha sempre sorretto”.

14 ATTUALITÁ

LA POSTA DEL COLTIVATORE PESCHE, MALTEMPO, EMBARGO RUSSO La Russia respinge le pesche prodotte in provincia di Cuneo, in seguito all’embargo approvato dal Cremlino, chiudendo la porta a circa il 40% dell’intera produzione del nostro territorio.

Da parecchi anni una buona parte del mercato di pesche e nettarine vede come acquirenti, oltre i paesi dell’Est, i paesi del centro e nord Europa (Germania, Svezia, ecc ).

In questa estate di crisi economica e di meteo pazzo, la frutta rimane stoccata nei frigo o lasciata direttamente a terra e non raccolta, con conseguenti problemi occupazionali e danni economici con conseguenti richieste di sussidi ed aiuti alla Comunità Europea.

Ora mi chiedo da consumatore, vogliamo parlare seriamente del famoso chilometro zero, lasciando perdere tutte le parole dette in questi anni e le migliaia di convegni sull’argomento!

Il cittadino responsabile nell’acquisto di prodotti ortofrutticoli è stufo di dover subire di settimana in settimana la alternativa tra un prodotto di origine spagnola e la volta successiva magari francese, in base a scelte fatte dai mercati generali che impongono ai dettaglianti l’acquisto di questa o quella produzione e da politiche rivolte solo ai mercati esteri messe in atto dai produttori locali.

Generalmente la grande distribuzione, oltre il prezzo esposto, mette anche la provenienza, mentre al dettaglio spesso si indica una generica Italia magari mettendo una indicazione regionale più vicina a quella del cliente (chi controlla la qualità e la zona di produzione ?)

In conclusione, quando un cittadino cuneese potrà gustare una pesca prodotta a pochi chilometri da casa sua e che non ha subito lo stress di un lungo trasporto e del passaggio da un frigo all’altro?

Per la Pesca Cuneo ci sono possibilità di vederla sulle nostre tavole, o continueremo a ballare il flamenco e a sentire le note della marsigliese?

Valter Cavallo - Cuneo (consumatore) Lei evidenzia una problematica di grande spessore a livello economico e politico. Condividiamo quanto da Lei affermato relativamente al fatto che i cittadini sono stufi di dover subire le impostazioni delle grandi catene commerciali che se ne infischiano dei prodotti del territorio, ma ci costringono a consumare prodotti ottenuti con dubbia sicurezza alimentare, in Paesi con normative diverse e con le maglie più larghe delle nostre. Ha poi ragione quando sostiene che i controlli non sono capillari e spesso la dichiarazione dell’origine è generica, per

cui la normativa, che avrebbe dovuto dare trasparenza al rapporto con i consumatori, in realtà è parzialmente disattesa.

Come Coldiretti, non da oggi, chiediamo di ristrutturare la filiera dell’ortofrutta. Questo non tanto per i problemi generati quest’anno, dal maltempo prima e dall’embargo della Russia dopo, quanto perché le nostre aziende frutticole cuneesi sono in crisi da almeno 6 – 7 anni.

Ristrutturare la filiera per noi significa riconoscere ad ogni componente il giusto, evitare passaggi e mediazioni inutili, stabilire con le grandi catene di supermercati un rapporto di maggior attenzione verso il mondo della produzione. Se non arriviamo a questo si rischia davvero la crisi del sistema. Dietro ad ogni impresa frutticola, così come ad ogni impresa agricola che opera in altri settori, si genera un indotto, a monte ed a valle, che crea occupazione e reddito per altrettante imprese di tipo commerciale, di vendita di mezzi tecnici per la produzione, di condizionamento dei prodotti, delle imprese di trasporto e quant’altro.

Relativamente al km0 Lei sfonda una porta aperta: da sempre Coldiretti difende il consumo del prodotto locale nella convinzione che il consumatore ci guadagna in termini di qualità e di rapporto qualità prezzo.

Nel caso della frutta, noi dobbiamo forzosamente guardare

ai mercati esteri poiché la produzione è superiore ai consumi.

Si tratta quindi di non abbandonare il mercato interno, anzi di potenziarlo, e di conquistarne di nuovi. Ecco perché parliamo di filiera. Di questa impostazione ne debbono essere convinti i produttori agricoli, ma anche i magazzini di trasformazione.

Un tempo si guardava all’estero per portare nelle imprese commerciali valuta estera importante (marchi e sterline in particolar modo). Oggi dobbiamo guardare all’estero come una estensione del mercato nazionale, le cui dimensioni sono i confini europei. Ma oggi qualche impresa commerciale sta già lavorando con la Cina, i paesi arabi, il Sud Africa. Tutte realtà dove i consumi sono in espansione e quindi potenzialmente mercati da conquistare.

La domanda non retorica è: siamo capaci di realizzare questo ambizioso progetto? Ci sono le condizioni per riconquistare il mercato interno, compresi i piccoli negozi, ed andare sui mercati europei con la forza e la trasparenza che in questi anni sono venute meno?

Coldiretti ritiene che il livello delle nostre imprese sia tale da poter affrontare qualsiasi mercato. Quello di cui abbiamo necessità è di costruire una filiera trasparente nell’interesse, non solo dell’agricoltura, ma dell’intero sistema economico nazionale.

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ANCORA SUI LUPI… E SUI MAREMMANI! In questi giorni, i giornali hanno riferito della problematica dei cani a custodia delle mandrie, in particolare nel comune di Ormea.

Preciso che spesso il margaro non puo’ essere sempre presente (per necessita’ sia personali che aziendali). Risulta pertanto normale e ineluttabile che gli animali siano lasciati in compagnia dei maremmani, peraltro

consigliati e molti dati dal Parco Alpi Marittime come momento di prevenzione e di difesa delle greggi e delle mandrie dagli attacchi dei lupi.

Cani che prima dell’avvento del lupo erano dei semplici , simpatici e affabili cani da pastore.

Il problema vero e’ il lupo che ha destabilizzato il tutto.

La gestione del territorio, con l’avvento del lupo, ma anche degli altri animali selvatici è di difficile attuazione, soprattut-

to nelle zone montane, dove lo spopolamento degli anni passati ha generato la presenza di aree poco presidiate. Il problema va comunque gestito senza penalizzare chi vive in montagna e di montagna. Con questi presupposti, occorre ritornare ad una gestione equilibrata del problema lupo in termine di reale tutela dei pastori, senza appesantire con adempimenti ed oneri le imprese che operano in tali zone. Laddove i margari debba-

no garantire la custodia a tempo pieno del bestiame deve essere loro dato un contributo ”aiuto pastore” direttamente all’azienda come richiesto da Coldiretti alla Regione Piemonte in sede di stesura del nuovo piano di Sviluppo rurale.

In caso contrario la politica decida chi deve soccombere e metta in conto le reazioni…

Giovanni Fina, segretario Associazione Regionale Margari.

Crisi pesche: plafond di 10 milioni di euro da Unicredit UniCredit interviene in favore dei produttori, in particolare del Cuneese, colpiti dal maltempo e dalla crisi nel comparto frutticolo e dalla relativa riduzione dei prezzi, dovuta ai noti fattori climatici e a produzioni di pesche in quantità superiore alla media.

UniCredit interviene in primis a sostegno dei suoi Clienti che hanno già un mutuo o un finanziamento e che, a causa della specifica situazione di mercato, hanno la necessità di rivedere il proprio piano finanziario in relazione agli investimenti effettuati.

Le imprese produttrici che hanno ricevuto finanziamenti a medio o lungo termine potranno pertanto richiedere una sospensione del pagamento della quota capitale per 12 mesi, con relativo allungamento del piano di rimborso di pari durata. Al termine di questo periodo sarà poi possibile valutare una ulteriore rimodulazione per altri 12 mesi.

Per le Aziende che hanno subito danni da maltempo ai propri impianti UniCredit mette inoltre a disposizione un plafond di 10 milioni di euro a condizioni agevolate.

Si tratta di finanziamenti della durata fino a 7 anni con due anni di preammortamento, con zero commissione di istruttoria e di estinzione anticipata nel caso di reimpianto dei frutteti o sistemazione degli impianti danneggiati dagli eventi atmosferici.

Inoltre per i danni subiti coperti da assicurazione o da contributi pubblici, che saranno eventualmente stanziati, sarà possibile richiedere una specifica linea di credito di durata sino a 18 mesi quale anticipazione dei rimborsi attesi e documentati.

Ulteriori informazioni presso gli sportelli di UniCredit.

La Cassa di Risparmio di Saluzzo in aiuto ai frutticoltori

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Il costante sostegno al settore agricolo nelle zone di consolidata attività vede ancora una volta presente la Cassa di Risparmio di Saluzzo a fianco dei frutticoltori.

Alla luce della difficile situazione che sta vivendo il settore frutticolo, ed in particolare le pesche e le nettarine, a causa delle sfavorevoli condizioni meteorologiche, il calo dei consumi, il negativo andamento dei mercati esteri e recependo le richieste formulate dalle Associazioni di categoria, la Cassa ha deliberato di stanziare un apposito plafond di € 5.000.000.

Il finanziamento denominato “Sostegno campagna pesche e nettarine” ha una durata massima di 60 mesi di cui 18 mesi di preammortamento con la possibilità di attivare una garanzia sussidiaria rilasciata da CREDITAGRI ITALIA. La richiesta viene formulata alla luce delle criticità collegate alla bassa remunerazione ai frutticoltori del prodotto pesche/nettarine, alle sfavorevoli condizioni metereologiche, ad un calo dei consumi dovuti alla crisi economica, alla sovrapposizione delle produzioni con anticipo di maturazione del prodotto e raccolta in aree vocate, nonchè ad elevati volumi di produzione ed alle difficoltà di collocamento del prodotto sui mercati esteri.

ATTUALITÁ

15

16 ATTUALITÁ

COMBUSTIONE RESIDUI AGRICOLI: NON SERVE L’ORDINANZA DEL SINDACO

L Lauro Pelazza

o scorso 22 agosto è entrata in vigore la legge di conversione del decreto “#Campo libero”.

La nuova formulazione dell’articolo che tratta la dibattuta questione della bruciatura del materiale vegetale nel luogo di produzione, come già preannunciato da Il Coltivatore Cuneese n 12 del mese di agosto, risolve in modo definitivo tutte le problematiche sollevate relativamente all’efficacia delle ordinanze sindacali, riconoscendo che questa pratica è una normale attività agricola, che può essere eseguita senza la necessità di specifici ulteriori provvedimenti da parte dei Sindaci.

Resta valido il limite dei 3 metri steri per ettaro/giorno ed il divieto di bruciatura in caso di ri-

schio di incendi boschivi dichiarati dalle Regioni. In presenza di condizioni climatiche inidonee o di altri fattori di rischio, è riconosciuta la possibilità ai Comuni di emanare specifici provvedimenti di sospensione. “Si tratta di un significativo risultato sindacale di Coldiretti - sottolinea il vice Direttore di Coldiretti Cu-

neo Lauro Pelazza - che riporta sul piano della ragionevolezza una problematica che ci ha visti impegnati a tutti i livelli fin dalla sua nascita”.

Di quanto sopra, al fine di dare immediata applicazione al disposto di legge, è stata data comunicazione, tramite lettera, a tutti i sindaci della Provincia.

17 ATTUALITÁ

A CAUSA DELL’ANDAMENTO CLIMATICO, GRAVISSIMI DANNI AL SETTORE

COLDIRETTI HA CHIESTO MISURE PER L’ APICOLTURA

L

’andamento climatico di quest’anno, con un brevissimo anticipo di bel tempo subito dopo la fine dell’inverno, seguito da un interminabile periodo di piogge e temperature costantemente al di sotto della media, ha determinato gravissimi danni agli apicoltori. I danni maggiori derivano dalla perdita, in molti casi totale e poco meno, del raccolto di miele di acacia dove, a fianco di produzioni quasi nulle, si registrano valori dell’ordine dei 5 kg di miele/alveare.

Anche le fioriture primaverili e di inizio estate del “millefiori” non hanno fornito raccolti soddisfacenti ed il castagno, pur se in netta ripresa dopo i successi conseguiti con la lotta biologica al cinipide, a causa delle piogge e temperature ha anch’esso

deluso, salvo alcune situazioni, chi sperava di recuperare un po’ delle perdite subite.

Scarse le speranze di un recupero con la raccolta della melata a causa del perdurare del mal tempo. A fare di quest’annata un’annata da dimenticare, a fianco della perdita dei raccolti di maggiore interesse, si pongono i crescenti problemi per le lotta alla varroa e le preoccupazioni per la possibile diffusione della Vespa velutina.

“Si tratta di condizioni eccezionali, di cui quasi non si ha memoria, che rischiano di mettere in enorme difficoltà numerose imprese del settore per le quali – commenta Franco Parola, responsabile del Servizio Ambiente e Territorio di Coldiretti Cuneo – Coldiretti Cuneo

ha chiesto agli organi competenti di attivare, con urgenza, misure straordinarie di sostegno, di agevolazione al credito e di esenzione fiscale”.

Ai Comuni montani 187.000 euro per gli scuolabus La Regione ha approvato la determina e stanzierà 187 mila euro per l’acquisito e la manutenzione di scuolabus per i Comuni montani e parzialmente montani della nostra Provincia (la cifra che riguarda l’intera regione è 800mila euro) “Il nostro impegno – commenta l’assessore regionale alla Montagna, Alberto Valmaggia – va al sostegno dei piccoli Comuni montani affinché i bambini abbiano mezzi adeguati per raggiungere in sicurezza le scuole, dal momento che queste piccole realtà locali, da sole, non potrebbero affrontare spese così significative. Insieme ai circa 600mila euro che la Regione spenderà a sostegno delle scuole montane, questo nuovo contributo sottolinea il nostro interesse perché la montagna possa essere, sempre di più, un territorio da vivere grazie ai servizi resi ai bambini e alle loro famiglie».

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DA COSMAN LA POLIZZA ASSICURATIVA PER I DANNI CAUSATI DAI PREDATORI Il Co.Sm.An. è l’unica realtà zootecnica a cui aderisce la pressoché totalità degli allevatori e che fornisce efficaci servizi agli allevatori attraverso l’utilizzo del canale assicurativo. Il Consorzio opera tramite una struttura operativa che ha sede a Torino e un Call Center Smaltimenti dedicato. Fin dal momento della sua costituzione, avvenuta per volontà della Regione Piemonte con Legge Reg. n. 11/2001, ha fortemente investito nel settore assicurativo e si è fatto promotore di un progetto unico nel panorama nazionale. La collaborazione con i Servizi Veterinari dell’Assessorato Regionale alla Sanità ha prodotto vantaggi per il

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mondo zootecnico che auspichiamo possano ampliarsi in futuro. L’attività del Consorzio è volta a perseguire il massimo risultato con il minor impiego possibile di risorse, ponendo il minor numero di incombenze a carico degli allevatori.

Il Consiglio di Amministrazione del Co.Sm.An. ha deliberato l’intervento nei confronti dei capi bovini e ovini predati dal lupo. In cosa consiste il vostro intervento e cosa occorre fare per ottenerlo?

Si tratta di un intervento assicurativo a totale carico del Consorzio, finalizzato ad indennizzare gli allevatori dei danni causati dai predatori al patrimonio zootecnico. La polizza “eventi predatori” ha l’obiettivo di risarcire tempestivamen-

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te il danno. La collaborazione con i Servizi Veterinari, incaricati della stesura dei verbali di predazione, ha prodotto in questo biennio di esperienza, ottimi risultati e ha consentito di coinvolgere gli allevatori unicamente nelle fasi essenziali, quali la denuncia di sinistro.

L’allevatore che subisce un danno deve contattare il Servizio Veterinario competente e chiamare il Call Center Smaltimenti che provvederà all’apertura della pratica di sinistro.

si è fatto promotore di un progetto assicurativo all’avanguardia e presterà la massima attenzione ai dettami del nuovo PSR. Entro i limiti delle proprie competenze, cercherà di assumere un ruolo primario nella gestione delle formule assicurative a tutto vantaggio degli allevatori piemontesi.

Il nuovo PSR incentiva le formule assicurative, andando ad assicurare il reddito delle imprese agricole al di là delle singole epizoozie. Il Co.Sm.An. avrà un ruolo in questo senso?

Il Consorzio, già da alcuni anni,

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È

stato approvato in Conferenza Stato Regioni Il Piano di settore sul florovivaismo, uno strumento indispensabile per individuare gli interventi e le linee d’azione per rendere il settore più competitivo sui mercati comunitari e internazionali. La produzione delle aziende florovivaistiche italiane è pari a 2,6 miliardi di euro (media biennio 2012-2013), suddivisa in 1,3 miliardi per fiori e piante in vaso e 1,3 miliardi per i prodotti vivaistici (alberi e arbusti); rappresenta quasi il 5% della produzione agricola totale e deriva per il 50% dai comparti fiori e piante in vaso e il restante 50% da piante, alberi e arbusti destinati alle sistemazioni di spazi a verde.

Tra le strategie d’intervento inserite nel Piano di settore figurano: l’aggiornamento nor-

Franco Colombano

mativo, la formazione professionale, la valorizzazione e la qualificazione delle produzioni, la ricerca e la sperimentazione, la comunicazione, la promozione, la logistica ed azioni di informazione a livello europeo.

Le aziende florovivaistiche associate a Coldiretti in Piemonte sono 516, a Cuneo sono 135: si spazia dai vivaisti, alle ditte che coltivano fiori in vaso e fiori recisi. le aziende che producono i

ATTUALITÁ

APPROVATO IL PIANO DI SETTORE SUL FLOROVIVAISMO fiori da serra (19), i fiori in pieno campo (22), i vivai florilicoli (22), i vivai frutticoli (15) viticoli (12) e altri (68).

“L’impegno di Coldiretti – spiega Franco Ramello, responsabile del Servizio Economico Regionale di Coldiretti è concretamente rivolto a promuovere il settore , offrendo un supporto di consulenza alle aziende, nell’ambito assicurativo e a livello più strettamente commerciale, valorizzando le opportunità commerciali in collaborazione con il progetto FAI di Coldiretti e l’AIRC, l’Associazione per la Ricerca sul Cancro”.

Franco Colombano, vivaista albese: “Con il Piano di settore, auspichiamo che le problematiche nel comparto, quali l’adeguamento dei codici doganali ormai superati, trovino un’ adeguata risposta”.

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e ultime previsioni sembrano smentire le precedenti indicazioni, se è vero che per l’Italia (e non solo) il 2014 si contraddistinguerà per essere ancora un anno “difficile”, almeno dal punto di vista economico.

La crescita più debole del previsto a cui si aggiungono anche gli effetti delle crisi internazionali, sta oggi complicando quel percorso di ripresa che avrebbe dovuto contraddistinguere l’esercizio in corso.

Se tale situazione porta ad assumere un atteggiamento (giustamente) prudenziale, occorre parallelamente tenere in considerazione la necessità che, molto spesso, riveste il processo di innovazione a livello aziendale.

Non sempre, quindi, è possibile “fermarsi ed attendere”; le scadenze si rincorrono ed il mantenere un efficace livello di efficienza ed equilibrio è quanto mai indispensabile. Ecco perché la pianificazione, la programmazione e l’analisi anche da un punto di vista finanziario costituiscono una componente essenziale della gestione di un’impresa.

Individuare, al momento giusto, le corrette fonti di finanziamento può costituire un vantaggio competitivo di primaria importanza, che può anche consentire di superare quella condizione di maggior rigidità che,

da qualche tempo, si registra in riferimento all’operato del sistema creditizio.

Per questo motivo, per fornire un supporto anche in termini di accompagnamento e consulenza nell’accesso al credito (oltre che a livello di concessione di garanzie) è stato costituito (nell’ambito del sistema servizi di Coldiretti) CreditAgri Italia.

Un confidi operante con più di 200 banche, sull’intero territorio nazionale, la cui primaria finalità è quella di supportare gli oltre 18 mila soci e, più in generale, il tessuto imprenditoriale agricolo ed agro-alimentare.

Un valore aggiunto che, in provincia di Cuneo, tale struttura può offrire alle imprese è costituito dalla convenzione rinnovata con la Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura.

L’iniziativa riproposta nel 2014 è rivolta alle aziende agricole, agro-alimentari, agro-meccaniche ed al sistema della cooperazione (di qualunque settore della produzione di beni e servizi); la stessa consente di ottenere un contributo in misura pari al 5% del valore dell’investimento effettuato e finanziato (entro i limiti stabiliti dalla normativa comunitaria in materia di aiuti di stato).

Un’agevolazione che permette di sostenere le realtà produttive

che intendono realizzare investimenti strumentali all’attività svolta, attraverso la stipula di un finanziamento bancario assistito dalla garanzia rilasciata da CreditAgri Italia.

L’agevolazione, inoltre, passa dal 5% al 8% in presenza di neo imprese (ovvero realtà produttive iscritte al Registro Imprese da meno di 18 mesi), nel caso di aziende a prevalente gestione femminile o giovanile, al verificarsi di eventi calamitosi (ovvero quando il finanziamento garantito è finalizzato a reintegrare il danno subito), nonché qualora l’investimento posto in essere generi un incremento occupazionale.

Un intervento che può consentire (in attesa che prenda il via il Piano di Sviluppo Rurale) di ridurre l’incidenza degli oneri finanziari riconducibili ad un’operazione di finanziamento, permettendo di recuperare una parte della liquidità impegnata.

L’adesione al bando e la presentazione della richiesta all’Ente camerale, è gestita direttamente da CreditAgri Italia.

Per maggiori informazioni è possibile contattare la sede provinciale di Cuneo (tel. 0171 447297 – e-mail: domenico. giro@creditagri.com/francesco. bruno@creditagri.com) o collegarsi al sito www.cn.camcom.it/ contributi/confidi.

ATTUALITÁ

CREDITAGRI ITALIA: FINANZIAMENTI GARANTITI ED AGEVOLATI PER LE IMPRESE Possibile ottenere un contributo finalizzato a ridurre l’incidenza degli oneri finanziari, per effetto della convenzione in essere tra la CCIAA di Cuneo e il Confidi di Coldiretti

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22 VI ADERISCONO OLTRE 220 AZIENDE

IL CAP NORD OVEST RICONOSCIUTO OP

(ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI)

L

a Regione Piemonte ha ufficialmente riconosciuto, all’interno del CAP Nord Ovest, la sezione OP – Organizzazione dei Produttori per il settore cerealicolo, nello specifico per le produzioni di frumento tenero e granoturco. Ciò è stato possibile a seguito dell’entrata in vigore del “Decreto sviluppo” nel luglio 2011 (articolo 6, comma 5,fsepties Legge n. 106/2011) che ha consentito, anche per i consorzi agrari, la costituzione di sezioni OP al proprio interno.

Il CAP Nord Ovest ha perciò presentato la richiesta e ottenuto il riconoscimento della sezione OP a cui hanno aderito inizialmente 214 aziende (ad oggi sono già salite a 221) che complessiva-

Tonino Gai

mente raggiungono un fatturato di 1.473.712 euro di frumento tenero e 1.550.341 euro di granoturco. I parametri minimi di legge prevedono almeno 5 produttori e 1 milione di fatturato per singola produzione. “Con il riconoscimento della sezione OP – commenta Tonino Gai, presidente del Cap Nord Ovest - si ha

uno strumento che consentirà di identificare e valorizzare maggiormente tutte quelle imprese che aderiscono, e per quelle future che aderiranno, ai contratti di filiera cerealicoli realizzati dal CAP Nord Ovest in sinergia con Coldiretti - Agenzia 4A. Inoltre potrà essere una carta importante da giocare per la firma dei prossimi accordi economici e sulla quale si dovrà investire ancora molto in modo da accrescere ancora il numero delle aziende aderenti”.

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ontinua da parte del tecnici dell’Agenzia 4 Coldiretti Cuneo il monitoraggio sulla necrosi batterica su nocciolo, Xanthomonas arboricola pv corylina – maculatura batterica.

L’osservazione costante è uno strumento indispensabile per evitare il diffondersi della batteriosi.

Gli areali meno vocati per la coltivazione del nocciolo, zone di fondovalle o zone particolarmente fertili, possono rappresentare un habitat particolarmente favorevole allo sviluppo della malattia.

Il patogeno è in grado di sopravvivere durante il periodo invernale e, veicolato da pioggia e vento, o da pratiche agronomiche predisponenti (irrigazioni), l’inoculo può attaccare le gemme sane dando il via alle infezioni in primavera. La penetrazione del batterio può solamente avvenire mediante le aperture naturali: stomi, lenticelle o ferite.

Una volta all’interno dei tessuti della pianta, il batterio si moltiplica rapidamente provocando il disseccamento delle porzioni colpite.

La principale fonte di inoculo, è determinata dalle piante infette. L’infezione si verifica a se-

guito di una pioggia infettante oppure un periodo piovoso prolungato. Le temperature ottimali per lo sviluppo sono comprese fra i 18 – 22 ° C. Al fine di determinare con sicurezza la presenza del batterio sono necessarie analisi di laboratorio, tuttavia l’analisi visiva in campo può fornire indicazioni utili.

I sintomi che si riscontrano sulla pianta subiscono lievi varazioni in base all’epoca di monitoraggio.

Si ricorda che un solo sintomo non è caratteristico della malattia.

I germogli presentano accartocciamenti e disseccamenti specialmente nella parte apicale, con presenza di macchie bruno – rossastre ellittiche, lunghe 2-3 mm, ben visibili soprattutto nell’asse centrale, dove possono tendere a confluire.

Sulle foglie compaiono macule di colore bruno – rossastro, sia sulla lamina, dove può essere evidente un alone clorotico, che sul peduncolo, dalla forma irregolare 1-2 mm di diametro. Le macchie spesso vanno a colpire le nervature fogliari.

Foto del 20/06/2014

Foto del 28/07/2014

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Sulla brattee che rivestono il frutto, sono presenti maculature leggermente depresse, isolate fra di loro.

Seppur raramente macchie simili si possono osservare sul frutto.

Foto del 28/07/2014

Foto del 20/06/2014

La presenza del batterio è ben visibile in certi areali. Presenza riscontrata sin dalla fase di pollone. Raccomandiamo la massima attenzione ad eventuali “anomalie” che potete riscontrare sui vostri impianti, vecchi o nuovi che siano.

Le aziende che intendono fare nuovi impianti sono caldamente invitate ad acquistare il materiale vegetativo esclusivamente da vivaisti certificati. Qualora le piantine venissero riprodotte in azienda è bene effettuare prima uno screening sul materiale vegetativo.

I tecnici dell’Agenzia 4A di COLDIRETTI che operano sul territorio, in collaborazione con il Settore Fitosanitario della regione Piemonte ed Il Creso, sono a vostra completa disposizione per effettuare il monitoraggio e l’eventuali riconoscimento.

PREVENZIONE INCENDI ABOLIZIONE PARZIALE SCIA Importante risultato sindacale di Coldiretti Nella legge 116/2014, che ha convertito con modificazioni il DL 91/2014 (c.d. “campo libero”), l’articolo 1-bis, comma 1 prevede che i depositi di prodotti petroliferi di capienza non superiore a 6 metri cubi, anche muniti di erogatore, nell’ambito di imprese agricole, non sono assoggettati agli adempimenti previsti dal DPR 151/2011 (Regolamento in materia di prevenzione incendi). Pertanto, per tali fattispecie non è più previsto l’obbligo di SCIA, cioè la Segnalazione Certificata di Inizio Attività da predisporre tramite un tecnico abilitato. Rimangono in vigore le altre norme relative alle disposizioni di sicurezza a cui attenersi tra cui il D. M. 19 marzo 1990 relativo ai requisiti minimi (distanze di sicurezza, bacino di contenimento, estintori, ecc.). Tale semplificazione rappresenta un importante risultato dell’azione sindacale di Coldiretti che da tempo rivendica l’importanza di sostenere le aziende anche mediante importanti semplificazioni burocratiche.

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Roberto Cabiale

per il 2016, 100 quintali di resa a 107,5 euro al quintale per i produttori. A questa proposta aveva inizialmente aderito anche una parte agricola, determinando da subito un percorso in salita, nella trattativa, a scapito dei legittimi interessi dei produttori.

“Il comparto, rappresentato da una produzione di 100 milioni di bottiglie all’anno con uno straordinario valore complessivo di uva e vino tra Moscato e Asti Spumante Docg, che comprende vigneti per una superficie di oltre 10 mila ettari, ha una valenza strategica e un’enorme capacità di penetrazione sui mercati internazionali, commentano Roberto Cabiale, vice presidente di Coldiretti Piemonte e Antonio de Concilio, direttore di Coldiretti Piemonte – e per salvaguardare una filiera di tale importanza,

bisogna fare una seria riflessione, perché non può continuare ad essere regolata da riti anacronistici, che non rispettano gli equilibri a danno dei viticoltori”.

Conclude Enzo Pagliano: “Questo risultato non sarebbe stato possibile, senza la perseveranza e il grande senso di responsabilità dell’assessore Ferrero, di Coldiretti, della Produttori Moscato e di alcuni industriali consapevoli di quanto fosse importante giungere ad un accordo, ma è indispensabile procedere ad una profonda revisione di questo meccanismo, recuperando il vero ruolo dei momenti di aggregazione della produzione”.

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opo una lunga trattativa, si è giunti all’ accordo sul Moscato. La mediazione dell’assessore Giorgio Ferrero, ha portato le parti a sottoscrivere un accordo su due anni, che comporta per il 2014 una resa di 107 quintali ha più 8 di blocage/deblocage con un prezzo di 106,5 euro al quintale di uva, mentre per il 2015 una resa di 100 quintali ha (secondo disciplinare di produzione) ed un prezzo ai viticoltori di 107 euro al quintale.

“La parte industriale ha aderito, lo scorso giovedì 4 settembre, alla proposta formulata dall’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero, ma le difficoltà per chiudere sono state tali da chiederci come ci si possa basare su un sistema in cui continua a mancare un forte senso di responsabilità da parte di alcuni”, commenta Enzo Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo.

In una filiera, già provata dalle difficoltà produttive, gli industriali avevano proposto un accordo triennale: per il 2014, 110 quintali di resa per ettaro + 5 di blocage/deblocage con la possibilità di andare oltre questa resa ad un prezzo per l’uva di 105,5 euro al quintale; per il 2015, 100 quintali di resa a 106,5 euro al quintale e

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MOSCATO: FINALMENTE L’ACCORDO… MA QUANTA FATICA

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PERIODO VENDEMMIALE 2014 La Determinazione n° 653 del 28-7-2014 della Regione Piemonte stabilisce che il periodo in cui sono consentite le fermentazioni va dal 1 agosto al 30 novembre 2014 . Le vinacce, di conseguenza, potranno essere detenute presso le cantine non oltre il trentesimo giorno dal suddetto termine, vale a dire il 30 dicembre 2014.

Per la produzione di vini che prevedono tempi di fermentazione più lunghi come i passiti o i vini di uve stramature è ammesso un periodo più esteso, fino al 1 maggio 2015. Per questi vini la detenzione delle vinacce è vietata a partire dal trentesimo gior-

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no dal loro ottenimento e comunque dal 31maggio 2015.

I prodotti tradizionali definibili, come stabilisce la suddetta Determinazione, “mosti parzialmente fermentati frizzanti” (es. Moscato d’Asti, Piemonte Moscato e Brachetto,Brachetto d’Acqui, ecc) beneficiano della deroga di cui alla Legge 82 - art 9, la quale consente la fermentazione in bottiglia o in autoclave, indipendentemente dal periodo consentito senza comunicazione preventiva. (Per gli spumanti e i frizzanti occorre invece osservare le disposizioni specifiche che prevedono il preavviso per l’avvio della presa di spuma).

Altre fermentazioni spontanee che avvengono al di fuori del suddetto periodo devono invece immediatamente segnalarsi all’ ICQCRF (Ispettorato Controllo Qualità e Repressione

Frodi) – TORINO, Strada Antica di Collegno 259, tramite telegramma o telefax.

IL TRASPORTO E LA VENDITA DELLE UVE DA VINO Il sistema PEC per l’impiego dei documenti MVV potrà essere utilizzato, a discrezione dell’interessato, a partire dal 1-92014. A causa delle modalità complesse, riteniamo che nel primo periodo di applicazione potrebbero scaturire reazioni e dubbi da parte dei produttori, i quali potranno decidere di rinunciare alla convalida/trasmissione tramite PEC o ancora utilizzare i precedenti documenti DA- IT o dove consentito il DDT ( tale possibilità è limitata alla sola circolazione nazionale).

Di seguito, alcuni aspetti relativi alle disposizioni recentemente introdotte in materia di documenti MVV per il trasporto delle uve.

• E’ confermata la possibilità per chi non intende usufruire del sistema PEC di continuare con la tradizionale convalida anche del modulo MVV tramite Comune o microfilmatrice.

• E’ infondata la notizia che circola in merito alla eliminazione dal 1° settembre 2014 di DOCO/IT e DDT e di conseguenza delle disposizioni per la circolazione dei prodotti viticoli (e vinicoli) sul territorio nazionale.

• È confermata l’abrogazione

dell’obbligo della timbratura preventiva dei moduli MVV aziendali (per quelli stampati da tipografie autorizzate già non era richiesta ) con l’introduzione del sistema PEC. • La convalida a mezzo PEC è effettuabile solo per i documenti MVV e non anche per i DOCO/IT che continueranno a seguire le regole già note di emissione, convalida e trasmissione • Sarà possibile utilizzare la PEC anche solo per assolvere agli obblighi di trasmissione del documento di accompagnamento (nei casi in cui è richiesto) anche per MVV già convalidati mediante Comune o microfilmatrice.

• Per quanto riguarda le vinacce non cambia nulla rispetto al passato. Sarà possibile utilizzare anche il nuovo MVV senza obbligo di convalida, mentre lo stesso dovrà essere trasmesso all’ICQRF. La trasmissione potrà avvenire con PEC • Tutto il complesso delle deroghe sull’emissione dei docu-

menti di accompagnamento per uve (si legga il seguito) e per vini rimane confermato .

• Se si utilizza un documento MVV per il trasporto delle uve da vino, esso dovrà essere convalidato o tramite PEC o al COMUNE. • Qualora si voglia convalidare a mezzo PEC un MVV prestampato è obbligatorio “STAMPARE” l’apposito messaggio di avvenuta consegna della PEC sul MVV prestampato. Pertanto non è al momento considerata corretta la trascrizione o l’apposizione di una spunta o altro sul modulo con il messaggio già prestampato .

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I DOCUMENTI E LE CIRCOSTANZE D’EMISSIONE Rimandando ad ogni approfondimento presso gli uffici Coldiretti, alleghiamo una tabella che orienta nella scelta del documento da emettere e delle relative norme di utilizzo.

SCHEMA DOCUMENTI TRASPORTO UVE DA VINO È sempre obbligatorio emettere D.A. (ammesso ancora per il 2014 per la sola circolazione sul territorio nazionale) oppure MVV se: ÂÂ la distanza vigna – luogo di scarico supera i 40 km ÂÂ il luogo di destinazione non è una cantina (mercato, deposito temporaneo, ecc.) ÂÂ se le uve circolano al di fuori del territorio nazionale usare esclusivamente MVV, non essendo ammesso il DA Per distanze inferiori a 40 Km, vedere di seguito: DOCUMENTO NECESSARIO DESTINATARIO TRASPORTATORE PRODUTTORE UVE PRODUTTORE IN CONT.IVA ESONERATO Produttore Nessuno Nessuno Produttore Vettore DDT Dic. incarico* Dic. Esonero IVA** Produttore Nessuno Cantina DA o MVV Dic. incarico* Vettore Sociale DA o MVV DA o MVV Cantina sociale Produttore DDT Dic. Esonero IVA** Priv. Consumat.

Privato DA o MVV DA o MVV Vettore a cura consumatore DDT Dic. incarico* del produttore Vinificatore DA o MVV DA o MVV Vettore a cura del destinatario Produttore DDT Dic. Esonero IVA ** Vettore a cura del produttore Dic. incarico* DDT Acquirente (non privato) Destinatario DA o MVV DA o MVV Vettore a cura del DA o MVV DA o MVV destinatario Soggetto non Qualsiasi DA o MVV DA o MVV Vinificatore DA: “Documento di Accompagnamento” vitivinicolo - Reg. 436/2009 MVV : Documento di cui Reg.CE 436/2009 DDT: Documento di Trasporto - DPR 472/96 * Trattasi di “dichiarazione d’incarico” scritta rilasciata al vettore terzo incaricato al trasporto e consegnata in copia al destinatario quale documento giustificativo per il carico sui registri, in caso di assenza di documenti di trasporto ** Portare appresso la dichiarazione di esenzione dalla tenuta della contabilità IVA Nota: nel caso di esonero da ogni documento, occorre ricordare che il carico delle uve sui registri della cantina ricevente deve essere attestato da un documento giustificativo, costituito anche da semplice foglio auto redatto.

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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO (vale sia per DA che MVV) Nel documento dovrà essere descritta l’uva trasportata in modo dettagliato, come segue : • Indicazione della categoria: “uve da vino ….”(specificare la DOC/DOCG e dello stato in cui le uve si trovano: (uve fresche, appassite, diraspate, ammostate, ecc) • colore principale (uve bianche; uve nere); • le DOC/G di riferimento con eventuali sottozone o tutte indicazioni che si intendono far figurare in etichetta (es. il vitigno per i vini varietali) ; • l’eventuale specificazione del vitigno; • l’indicazione “… da vino “ … rosso, bianco , rosato… ( se non si rivendica la Denominazione d’Origine o l’IGP ) • se trattasi di uve di supero la specificazione da quale DOC/G provengono • altre indicazioni concernenti le caratteristiche specifiche e le indicazioni previste da disciplinari o accordi interprofessionali es. Asti (specie nel caso sia

applicata la riserva vendemmiale tramite bloccaggio in attesa di decisione sulla destinazione finale della partita ) • uve ammostate: l’indicazione sui documenti per le uve trasportate già ammostate e/o diraspate è: “uve da vino ….. pigiate e diraspate”. Attenzione, in occasione della dichiarazione di raccolta/produzione la quantità da indicare deve essere però comprensiva anche del peso dei raspi, come se fosse stata ceduta uva integra.

INDICAZIONE DEL PESO Sul “DA” o sull’MVV presentato per la convalida è richiesto che figuri il peso effettivo delle uve espresso in chili (kg) o tonnellate (t). Alla partenza e durante il trasporto è ammessa la tolleranza in più o in meno massima del 1,5% del dichiarato.

Se il peso effettivo riscontrato eccede tale percentuale il documento deve essere annullato.

Verificare bene se ricorre l’obbligo di emissione del DA o MVV e utilizzarlo solo se ef-

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fettivamente necessario; Se compilato DA: pesare le uve presso il peso più vicino alla sede aziendale, visto che il trasporto dal vigneto al peso più vicino può avvenire in assenza di documento. Una volta determinato il quantitativo compilare o completare il DA e provvedere alla sua convalida.

Per MVV : indicare “pesa pubblica” e successivamente alla determinazione esatta del peso allegare all’MVV la ricevuta del peso che ne costituirà parte integrante.

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CASI DI ESONERO PARZIALE O TOTALE Nei casi di esonero dal “DA” o dal “MVV ”, come si evince dalla tabella allegata, necessita in sua sostituzione compilare lo stampato “ DDT”, un documento commerciale (come prevede l’art 36 del Reg. 436/09) o altro “documento giustificativo” per l’introduzione delle uve in cantina.

Su tutti i documenti sopraccitati devono essere menzionate le indicazioni più precise possibili riguardo alla varietà ed alla destinazione delle uve. Occorre inoltre indicare ogni altra informazione

che si voglia poi far figurare in sede di etichettatura dei prodotti ottenuti( es. sottozone, vigna, indicazioni di vitigno, ecc) .

Se ricorrono le circostanze di esonero dal documento di accompagnamento occorrerà valutare l’esistenza di altri obblighi dettati dalla disciplina fiscale.

QUANDO SI COMPILA IL DDT Per questo documento non sono prescritti formati secondo schemi rigidi. Le disposizioni richiedono l’indicazione almeno di: A. NOME E INDIRIZZO DELLO SPEDITORE; B. NOME E INDIRIZZO DEL

DESTINATARIO; C. NUMERO DI RIFERIMENTO D. DATA DI REDAZIONE e DI SPEDIZIONE E. DESIGNAZIONE DEL PRODOTTO TRASPORTATO (occorre indicare anche gli elementi descrittivi più sopra specificati per DA e MVV ) F. QUANTITA’ DI PRODOTTO TRASPORTATO. Il DDT può essere emesso sin dalla partenza, oppure all’arrivo, ed eventualmente anche dalla ditta acquirente/destinataria.

Lezioni di inglese tecnico per imprese vitivinicole Nel prossimo autunno-inverno INIPA Piemonte, ente formativo emanazione di Coldiretti accreditato presso la Regione Piemonte, organizzerà presso la sede Coldiretti di Alba un corso di inglese tecnico-commerciale rivolto ad aziende del settore vitivinicolo.

Il corso, della durata di 24 ore, si svolgerà in orario serale ed è aperto a titolari, coadiuvanti e dipendenti di azienda agricola che potranno svolgere il corso gratuitamente grazie al finanziamento del Piano di Sviluppo Rurale della regione Piemonte.

I partecipanti al corso dovranno avere una conoscenza di base della lingua inglese.

Durante le lezioni, verranno approfonditi le forme e i termini più consueti riferiti all’attività vitivinicola e quelli utili alla commercializzazione del prodotto e al confronto sui mercati esteri; verranno inoltre proposti casi di simulazione riferiti a contesti quali fiere o mercati di vendita diretta del prodotto in lingua inglese.

Gli interessati possono richiedere maggiori informazioni alla segreteria provinciale di INIPA Cuneo ai numeri 0171 447289-246 o dare la loro preadesione presentandosi agli uffici Coldiretti o anche inviando i propri dati a inipa.cuneo@coldiretti.it o al n. di fax 0171 447300

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GLI UFFICI POSTALI NON SI POSSONO CHIUDERE. LO AFFERMA UNA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

U

no dei servizi, oltre al sanitario ed al sociale, da considerarsi importante per le comunità rurali, sono i servizi postali.

Poste Italiane, per motivi di carattere economico, intendeva chiudere gli uffici postali delle frazioni e dei piccoli comuni. Una norma di legge, spesso disattesa da Poste Italiane, proposta dall’allora Senatore Natale Carlotto, accolta dal Parlamento ed inserita al punto 2 dell’art. 17 della legge 30 dicembre 1991, n. 412 recita: “ La soppressione di uffici potrà essere disposta se, a distanza di non più di due chilometri, esiste un altro ufficio postale. Nelle località che, a seguito della soppressione, rimangono prive di ufficio postale, devono essere assicurate la raccolta e la distribuzione quotidiana della posta e gli altri servizi essenziali, anche mediante l’appalto a privati, ove sia conveniente, del servizio, e, se del caso, un servizio postale interessante”.

Nonostante il chiaro inequivocabile disposto legislativo, Poste Italiane ha chiuso vari uffici postali in tutta Italia con la giustificazione della impossibilità di poter garantire l’equilibrio economico.

Il Sindaco del comune di Atella, in provincia di Potenza, ha

proposto ricorso al TAR della Regione Basilicata contro la chiusura dell’ufficio postale della frazione Sant’Ilario.

Il TAR ha accolto il ricorso, ma Poste Italiane si è rivolta al Consiglio di Stato che ha confermato la decisione del TAR. Poste Italiane dovrà tenere aperto e funzionale l’ufficio postale della frazione di Sant’Ilario del comune di Atella per tre giorni alla settimana per complessive 18 ore.

La Coldiretti con il supporto dell’associazione Alte Terre presieduta da Giorgio Alifredi coadiuvato dal segretario Mariano Allocco, ha sempre sostenuto la necessità di mantenere nei limiti di legge, l’operatività degli uffici postali nelle zone montane e rurali. L’Organizzazione manifesta quindi soddisfazione per l’importante pronunciamento

del Consiglio di Stato e ritiene possa rappresentare un importante riferimento per i sindaci dei Comuni ove Poste Italiane ha soppresso gli uffici postali.

Nutrie: finalmente non sono più “animali protetti” Sulla Gazzetta Ufficiale n. 192 del 20 agosto 2014 nell’ambito delle “Misure per la crescita economica”, al capo 1, Disposizioni urgenti per il rilancio del settore agricolo, è pubblicato all’articolo 2 una disposizione oggi legge dello Stato secondo la quale le nutrie sono considerate specie nocive per l’agricoltura e quindi è resa cacciabile. La nutria quindi passa da animale protetto a specie che potrà essere oggetto di specifici piani di abbattimento, non avendo la stessa un interesse venatorio. Senza questa nuova classificazione, gli abbattimenti erano impossibili da attuare.

Coldiretti ha già chiesto alla Provincia di porre in essere piani di contenimento nelle zone più colpite dalle nutrie, in particolare lungo la parte bassa del Tanaro, in provincia di Cuneo.

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32 ATTUALITÁ

TORNA A SAVIGLIANO IL 27 E 28 NELL’AMBITO DELLA FESTA DEL PANE

A “CAMPAGNA AMICA DAII!” LE FILIERE CEREALICOLE

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ell’ambito della Festa del Pane che si svolgerà a Savigliano il 27 e 28 Settembre si svolgerà la seconda edizione del Campagna Amica “Daii” una due giorni nella quale i produttori presenteranno ai consumatori le proprie eccellen-

ze. Piazza Santarosa sarà il cuore pulsante di questa manifestazione e al suo interno insieme alle oltre 50 aziende aderenti al circuito di Campagna Amica troverà spazio lo stand dell’Agenzia 4A che in collaborazione con il Cap NordOvest ed i mulini coinvolti presenterà alle migliaia di consumatori che affollano questa manifestazione le filiere dei cereali locali. La volontà di portare a conoscenza del consumatore la realtà della coltivazione dei cereali nei nostri territori è di notevole importanza perché permette di far conoscere l’intera filiera che dal campo porta le farine sulle nostre tavole. “Con questa iniziativa – spiega Aldo Brustolon responsabile dell’Agenzia 4A di Coldiretti Cuneo

– portiamo a conoscenza del consumatore l’importanza di scegliere le farine locali in grado di garantire elevati standard qualitativi dal punto di vista nutrizionale e di tutela dell’ambiente. All’interno dello stand allestito appositamente i visitatori potranno conoscere il mondo dei cereali, le tecniche di coltivazione e trasformazione in farina venendo accompagnati alla scoperta della filiera.”In particolare, nello stand verranno presentate le filiere convenzionali e biologiche strutturate sul territorio.

“Le filiere di coltivazione e trasformazione dei cereali biologici sono in continua espansione – spiega Marcello Pellegrino responsabile provinciale dell’Associazione Produttori Biologici

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33 logiche, in continuo aumento da parte del consumatore che potrà quindi in questa due giorni conoscere i territori nei quali si coltivano e i mulini nei quali si trasformano.” Nello stand, saranno altresì presenti i mugnai che con i loro saperi e tecniche di lavorazione tradizionali, molto spesso ancora con macinazione a pietra naturale, sono gli

artefici della trasformazione dei cereali in pregiate farine.

Con le farine ottenute dalla collaborazione tra le aziende agricole e i mugnai verranno preparati nell’area “Fast good!!” pani speciali e piadine che, farcite con materie prime freschissime del territorio, permetteranno ai visitatori di gustare appieno le eccellenze locali.

ATTUALITÁ

Terramica – facendo registrare numeri che si raddoppiano ad ogni raccolto. Molto importante anche la filiera dell’Enkir che ha visto una riscoperta di questo farro soprattutto negli ambienti più marginali dei nostri territori, permettendo una ricaduta economica molto interessante per le aziende in filiera. Una richiesta, quella delle farine bio-

Festa dei Coltivatori 2014 Barge, Bagnolo, Envie, Revello Anche quest’anno è stata un successo la festa dei coltivatori organizzata dai C.A.T.A.C di Envie Revello Barge e Bagnolo, La festa è iniziata con la Messa alle ore 11.00, ed è proseguita con il pranzo al ristorante “La Bergera” in frazione Olmetti di Bagnolo e la successiva lotteria. Numeri da record anche per questa edizione, con la partecipazione di 150 iscritti che si sono ritrovati per trascorrere insieme una giornata di festa ed allegria. Al termine del pranzo, come ormai da diversi anni, si è svolta la lotteria con l’estrazione di ricchi e numerosi premi. I presidenti dei C.A.T.A.C di Envie, Revello e Barge e Bagnolo, Peirone Domenico e Fenoglio Egidio hanno ringraziato tutti gli invitati e gli sponsor che hanno offerto vari e generosi premi per la lotteria e tutti i consiglieri dei direttivi C.A.T.A.C che hanno contribuito attivamente all’ organizzazione della festa.

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Nella foto i componenti del consiglio direttivo dei C.A.T.A.C di Envie, Revello, Barge e Bagnolo

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ATTUALITÁ

34 87A MOSTRA REGIONALE ORTOFRUTTICOLA

COLDIRETTI ALLA SAGRA DI SAN SERENO: NONOSTANTE LE DIFFICOLTA’

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nche quest’anno la Coldiretti di Cuneo non farà mancare il proprio apporto alla storica mostra di San Sereno.

L’annata particolarmente difficile sotto il profilo climatico, le difficoltà di mercato con l’ortofrutta fresca, anche a seguito dell’embargo della Russia, la crisi economica che inevitabilmente colpisce le famiglie hanno generato momenti di grande difficoltà nelle imprese agricole ad indirizzo ortofrutticolo.

Dice Lorenzo Bergese, presidente onorario di Coldiretti, ideatore della mostra di San Sereno: “Ci siamo confrontati con i soci e con i tecnici. L’annata particolarmente negativa per il

settore ci ha fatto riflettere se fosse ancora opportuno partecipare alla Mostra di San Sereno. È prevalso il senso di responsabilità e si è voluto continuare con la presenza prestigiosa e qualificata delle imprese, poiché vediamo in San Sereno non solamente una vetrina dei prodotti ortofrutticoli cuneesi, ma un legame profondo del mondo agricolo con i consumatori e la città di Cuneo in particolare. Siamo certi che la nostra presenza sarà apprezzata dai consumatori che con noi condividono e soffrono dei problemi generati dalla meteorologia e dal mercato internazionale”.

Aggiungono Marcello Gatto ed Enzo Pagliano, presidente e

Alla mostra di San Sereno, vi saranno i frutti della produzione agricola attentamente selezionati dai tecnici di campo dell’Agenzia 4A nelle aziende del territorio che seguono tutto l’anno.

Assieme agli stand, ci saranno le esposizioni e i punti vendita dei Consorzi di tutela e valorizzazione del territorio che presenteranno più nello specifico le qualità dei loro prodotti ai visitatori.

Regina di questa 87a Mostra Regionale Ortofrutticola, sarà La Carota, fortemente ancorata sul territorio, specie di Cuneo, che rappresenterà il prodotto dell’anno, venendo così abbinata anche al Ricettario 2014 della Mostra. Ci sarà lo spazio dedicato ai produttori del circuito Campagna Amica con il “Mercatipico”, in cui produttore e consumatore sono sempre a stretto contatto per una vendita al dettaglio a KmØ e lo spazio per i più piccoli, con il laboratorio “La scuola delle tradizioni”.

Dal 10 al 12 ottobre la fiera di S. Luca Demonte Fiera storica dell’ autunno in Valle Stura, la manifestazione attiva fin verso l’inizio degli anni ‘50, organizzata dal Comune di Demonte, nasce per rendere omaggio ad un’antica tradizione: la transumanza, con la salita agli alpeggi in primavera ed il ritorno nella pianura per il periodo invernale, viene rivissuta, con la “suggestiva” sfilata di mandrie, greggi e cavalli nel centro del paese.

Nella tradizione, l’evento radunava numerosi capi di bestiame che venivano venduti dopo il periodo dell’alpeggio estivo. Accanto alla sfilata degli animali nel centro del paese ed al mercato dei prodotti locali, vari eventi animeranno le giornate di venerdì, sabato e domenica, con le serate musicali in bocciofila, venerdì e sabato. Da non perdere, domenica alle ore 9 l’apertura della Mostra Mercato dei prodotti ortofrutticoli locali e degli animali e alle ore 12 la sfilata degli animali provenienti dagli alpeggi e dei cavalli.

direttore di Coldiretti Cuneo: “Il 2014 rappresenta sicuramente un’annata da dimenticare per l’ortofrutticoltura cuneese e piemontese. Stiamo seguendo passo dopo passo sia la Regione che il Ministero affinché dalla Commissione Europea vengano erogati gli interventi di mercato che consentano alle imprese di mitigare gli impatti negativi nell’ottica di dare un futuro soprattutto ai giovani che credono nel settore e sullo stesso hanno investito”.

Coldiretti sarà presente il 14 settembre alla Mostra di San Sereno con l’Agenzia 4A che coordina l’assistenza tecnica dell’organizzazione sul territorio provinciale con la presenza di oltre 40 tecnici specializzati nei vari settori produttivi.

Il cuore della manifestazione rimane invariato rispetto agli anni scorsi con la meraviglia dei colori e delle forme della frutta e della verdura coltivate sul territorio e artisticamente sistemate sugli stand espositivi.

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ei prossimi mesi INIPA Piemonte – l’agenzia formativa di Coldiretti Cuneo – organizzerà due corsi dedicati al sistema di autocontrollo igienico sanitario HACCP e rivolti a tutte le imprese agricole che effettuano lavorazioni sui prodotti alimentari esclusa la fase primaria (raccolta, mungitura, macellazione).

I corsi, che si articoleranno su due lezioni da tre ore, saranno

dedicati agli obblighi previsti dal Reg CE 852/04 in materia di sicurezza alimentare. Gli argomenti saranno il manuale di autocontrollo, le analisi necessarie a verificare la funzionalità del sistema, i controlli e le sanzioni previsti dal sistema legislativo italiano in materia di sicurezza delle lavorazioni alimentari.

I corsi sono rivolti esclusivamente a titolari, soci, coadiuvanti e dipendenti di azienda

agricola e saranno gratuiti grazie al finanziamento previsto dal Piano di Sviluppo Rurale della regione Piemonte in materia di formazione e informazione in agricoltura.

Tutti coloro che fossero interessati ad iscriversi possono farlo compilando il tagliando allegato e consegnandolo ad uno degli uffici Coldiretti della provincia; è possibile anche inviarlo via mail a inipa.cuneo@coldiretti.it op-

ATTUALITÁ

CON INIPA I CORSI “HACCP” SUL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO IGIENICO SANITARIO pure via fax al n. 0171 447300.

Per maggiori chiarimenti sull’iscrizione al corso vi preghiamo di contattare la sede provinciale di INIPA Piemonte ai numeri 0171 447246 – 289.

Chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni sul sistema di autocontrollo HACCP e sugli obblighi in materia di sicurezza alimentare può contattare Coldiretti Cuneo al n. 0171/447236.

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SI RACCOLGONO ENTRO IL 30 SETTEMBRE LE ISCRIZIONI AL VIAGGIO STUDIO

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opo l’Emilia Romagna, quest’anno tocca alla Sardegna. Giovani Impresa Cuneo organizza in terra sarda il consueto viaggio studio annuale per i propri soci.

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La partenza è prevista nel pomeriggio di martedì 18 novembre dallo scalo di Levaldigi alla volta di Cagliari. Da qui, la comitiva si sposterà a San Giovanni Suergu, per pernottare nell’Agriturismo Agrifoglio, base dei pernottamenti, oltre che delle cene, nei giorni a seguire. Il viaggio si concentrerà nell’Alto Sulcis, nella parte sudoccidentale dell’isola, terra delimitata da una parte dal mare e dall’altro dall’omonimo massiccio montuoso, territori ricchi di storia e fascino. La prima serata sarà caratterizzata da un incontro-dibattito con i titolari dell’Azienda Agricola Agrifoglio sul tema della “multifunzionalità”. Il giorno seguente il gruppo si sposterà a Calasetta, sull’isola di Sant’Antioco per una visita guidata all’allevamento ittico a terra e a mare Marina 2000, dove sarà possibile visitare le vasche in mare. Seguirà il trasferimento per il pranzo all’Agriturismo Su Meurreddu a Tratalias. Nel pomeriggio, si conti-

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nua con la scoperta alla Latteria Sociale Santadi (pecorini e altri latticini), mentre la sera si terrà l’incontro e la cena con Giovani Impresa Sardegna. L’ultimo giorno il programma prevede il trasferimento mattutino alla Cantina Sociale Santadi con una degustazione-pranzo presso la Cantina. Nel primo pomeriggio è previsto lo spostamento all’aeroporto di Cagliari per il rientro a Levaldigi intorno alle ore 18.

Il costo del viaggio studio è di 370 Euro, per gli iscritti a Giovani Impresa è di 300 Euro. Le prenotazioni dovranno pervenire entro martedì 30 settembre contattando il Referente Giovani Impresa di Zona o la Segreteria Provinciale Giovani Impresa versando un acconto di 200 euro.

Contestualmente, sarà possibile sottoscrivere un’assicurazione contro l’annullamento del viaggio per motivi di salute, propri o di famigliari.

Per ulteriori informazioni è possibile chiamare il numero: 0171 447348.

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Torna il grande appuntamento, giunto alla 14° edizione, in occasione dei festeggiamenti di S. Foca, con una splendida vetrina che si propone di valorizzare e far conoscere i prodotti tipici locali con la partecipazione dei Consorzi di tutela e valorizzazione; dalla carota di San Rocco Castagnaretta al fagiolo e peperone di Cuneo, dalla patata della Bisalta, al Porro di Cervere. Sarà inoltre presente Assortofrutta che raggruppa i Consorzi della Fragola e Mela Rossa, il Caseificio Valle Josina, i Fratelli Brignone macellai a Spinetta da tre generazioni, l’azienda agricola ittica San Biagio, la Cooperativa Corilanga per la Nocciola Piemonte IGP, l’azienda vinicola Dogliani “Il Generale” e l’acqua Lurisia.

Con questi prodotti il gruppo Donne Impresa Coldiretti e le Frazioniste guidate dallo Chef Alfio Lingua, prepareranno squisite e curate degustazioni che fin dal primo pomeriggio potranno soddisfare il palato dei consumatori. Il ricco menu prevede: insalatina di carote crude, girella di peperone, gnocchi alla bava, fagioli vivaci, bocconcini di trota in carpione, frittatina di porri, bocconcini di vitello con polenta, fragole e cioccolato, cioccolatino alla nocciola.

L’inaugurazione sarà sabato 27 settembre alle ore 19,00, l’apertura al pubblico sarà domenica 28 settembre alle ore 15,30 “Questa rassegna è un appuntamento a cui sono attese oltre cinquecento persone – commenta Delia Revelli, Responsabile Provinciale Donne Impresa Coldiretti Cuneo – ed è un’iniziativa a cui le nostre associate danno un rilevante contributo per una concreta valorizzazione delle tipicità locali”.

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“IN AGRICOLTURA …

PER GUARDARE OLTRE” Agricoltura Sociale in primo piano.

Coldiretti, i consorzi socio assistenziali e le amministrazioni locali insieme per favorire l’inclusione sociale dei soggetti in difficoltà

G

razie al contributo della Compagnia di San Paolo, parte con il mese di settembre il progetto “In Agricoltura …per guardare oltre. Percorsi ed esperienze lavorative in agricoltura”, voluto da Coldiretti Cuneo e dalla cooperativa sociale Linfa Solidale, con il partenariato dei Consorzi Socio Assistenziali del Cuneese e del Monregalese, la Caritas diocesana e la Società San Vincenzo de Paoli di Cuneo e il Comune di Dogliani.

Il progetto si propone di attivare 12 tirocini lavorativi a favore di persone adulte in condizioni di fragilità e svantaggio sociale, della durata di 3 mesi, sui territori del cuneese, del Monregalese e del Doglianese, all’interno di altrettante aziende agricole.

Le aziende agricole e le persone inserite al loro interno

verranno costantemente monitorate e accompagnate durante tutto lo svolgimento del tirocinio da parte del personale dei servizi inserimenti lavorativi dei 2 Consorzi socio assistenziali e supportati dalla Cooperativa Linfa solidale e dalla Coldiretti per ogni incombenza di natura gestionale ed amministrativa.

L’azienda agricola sta diventando sempre più protagonista di forme innovative di welfare e lo sarà sempre di più grazie alla nuova legge in materia di agricoltura sociale, da poco approvata alla Camera dei Deputati ed ora in discussione al Senato, richiesta e sostenuta in questi ultimi anni da Coldiretti.

Quello agricolo è un contesto particolarmente apprezzato dagli operatori sociali per attivare percorsi di orientamento lavorativo, formazione e socializza-

zione per le persone a rischio di esclusione sociale.

Queste persone operando a contatto diretto con l’imprenditore agricolo, la sua famiglia e con le dinamiche produttive dell’azienda possono portare a termine percorsi positivi di inclusione lavorativa in un contesto favorevole come quello rurale.

Questa iniziativa concretizza e dà forza al progetto “Buono 2 volte” che Coldiretti Cuneo sta portando avanti in questi anni per valorizzare quelle aziende e quei prodotti che favoriscono questi percorsi di inserimento e socializzazione.

Per maggiori informazioni e chiarimenti contattare l’Area organizzazione, settore Progetti sociali ai numeri 0171 447337 e 447245 o scrivere all’indirizzo sociale.cn@coldiretti.it.

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di indagine ecografica volta a diagnosticare la gravidanza delle scrofe.

Castelmagnofest 2014 Il 13 e 14 settembre 2014 a Pradleves e Castelmagno si tiene Castelmagno Fest 2014: protagonisti della manifestazione il Formaggio Castelmagno D.O.P. e le aziende aderenti al circuito Campagna Amica, con il mercato che accompagnerà l’evento nel villaggio Gusto e Mestieri nel centro di Pradleves. I visitatori potranno acquistare Vini, formaggi, ortofrutta e dolci, sabato dalle ore 11 alle 19, e domenica dalle ore 9 alle ore 19.

DENTI NUOVI E FISSI IN GIORNATA? OGGI È POSSIBILE Il metodo tradizionale per ridare il sorriso ai pazienti che devono sostituire un’intera arcata dentaria è la protesi mobile, la classica dentiera. Chi porta questo tipo di protesi ne conosce però bene i limiti: palato lungo per aumentare la tenuta, scarsa sensazione del gusto dei cibi, necessità di ricorrere a paste adesive o a continue ribasature per evitare che la protesi balli.

Oggi l’odontoiatria moderna ha a portata di mano le soluzioni più confortevoli per evitare tutto questo: gli impianti.

Gli impianti sono delle vere e proprie radici artificiali che permettono, con un semplice intervento, di fissare in giornata la vecchia protesi, in tempi brevi e con costi molto contenuti.

dopo

aspetti della sfera zootecnica, quali l’organizzazione in bande, il flusso degli animali”. L’incarico per l’esecuzione del piano zootecnico è affidato a uno specialista di lungo corso, il dottor Franco Kobal, il quale aveva già svolto funzioni operative analoghe nell’ambito del cosiddetto Pratz regionale negli scorsi anni.

Ora il Pratz è andato in pensione ed è l’Apa, nel caso specifico, a supportare l’opera dei produttori suinicoli. Su richiesta degli allevatori iscritti all’associazione, il veterinario Kobal sarà quindi a disposizione per l’analisi dell’andamento aziendale e offrire risposte tecnico-professionali a tutte le problematiche ed esigenze delle singole aziende.

Un secondo tipo di servizio è rappresentato dall’esecuzione

prIMa

U

n piano di consulenza rivolto alle aziende del settore, per migliorare le perfomance e raggiungere adeguati standard di efficienza. È il nuovo servizio messo a punto dall’Apa, per i suinicoltori del Cuneese. Con oltre un milione di maiali allevati, rappresenta infatti il 70 per cento del comparto in Piemonte. L’obiettivo del “piano” viene perseguito grazie a visite, programmate e cadenzate, da parte di un veterinario con comprovata esperienza nel settore suinicolo. Spiega Bartolomeo Bovetti, direttore dell’Apa cuneese: “L’operatività si basa sulla raccolta e valutazione dei dati aziendali, sul controllo dei piani di profilassi diretta ed indiretta, sulle diagnosi di gravidanza con ecografo e su altri

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Inserendo 4 impianti invece è possibile sostituire tutti i denti grazie al carico immediato.

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I NUOVI OPUSCOLI CAMPAGNA AMICA CUNEO! “Il Cibo Giusto 100% italiano”, una vera e propria guida alla scelta consapevole, che offre le giuste coordinate per trovare prodotti sani e garantiti a KmØ sul territorio provinciale. Il nuovo catalogo contiene le informazioni relative alle aziende Fattoria Amica – Campagna Amica dedite alla vendita diretta dei prodotti agricoli freschi e trasformati. All’interno delle 24 pagine si trovano le 200 aziende agricole suddivise per categoria di prodotti, con tutte le informazioni e i recapiti sulle attività svolte.

Le produzioni d’eccellenza cuneesi oltre che nei Punti vendita aziendali si possono trovare nei Mercati di Campagna Amica distribuiti su tutto il territorio della Granda, oltre che nelle Botteghe Italiane.

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“Educazione alla Campagna Amica”, il catalogo in cui si possono trovare le proposte delle 46 fattorie didattiche cuneesi, opportunamente formate e qualificate, che hanno scelto di sviluppare e valorizzare un legame stretto tra agricoltura e società, tradizione e innovazione, creando specifiche occasioni per conoscere il mondo rurale a tutte le fasce di età. La grande novità dell’opuscolo 2014-2015 è la presenza, all’interno della guida, di nuove proposte, rivolte al consumatore e al turista, per vivere in maniera attiva il rapporto con la natura circostante, con il territorio e con le nostre tradizioni, quali corsi di cucina, escursioni in montagna, la ricerca di tartufi, proseguendo con la vendemmia e tante altre sorprese…

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E

’ ricca la progettualità di Coldiretti Cuneo nel sociale, con l’offerta di servizi su misura e di qualità. “A casa”, attiva dal 2013 e operativa su tutto il territorio provinciale, dà assistenza nella gestione della vita quotidiana ad anziani autosufficienti, disabili lievi, persone in difficoltà ed alle loro famiglie, (accompagnamento a visite medico–ospedaliere, consegna pasti, farmaci e beni di prima necessità, cura ed igiene dell’abitazione). A svolgere il servizio è una figura innovativa: il “collaboratore domiciliare”, selezionato e con una formazione specifica che Coldiretti, attraverso la Cooperativa Sociale “Linfa Solidale”, coordina, gestisce e monitora, contrattualizzandolo.

“A differenza dell’assistente familiare – badante, l’assistenza offerta con “A Casa” è flessibile,

a prezzi ragionevoli e può essere chiesta anche per poche ore al giorno o alla settimana – sottolinea Marcello Cavallo, capo Area Organizzazione e Sociale di Coldiretti Cuneo - . Il servizio permettere di restare presso il proprio domicilio, senza dover ricorrere al ricovero in una struttura”.

Un’altra importante attività di assistenza al servizio della famiglia è data dal servizio delle “Agritate”. La formula proposta, funzionale alle esigenze dei genitori, è stata accolta con entusiasmo e il passa parola tra le famiglie ha fatto crescere la domanda di questo servizio sul territorio. Le Agritate sono figure professionalmente formate e specializzate, che accolgono presso la loro abitazione, nel contesto di una azienda agricola, i bambini dai tre mesi

ai tre anni, garantendo la personalizzazione e la flessibilità dell’orario, oltre alla capillarità sul territorio e alla conciliazione dei tempi della vita familiare e lavorativa, seguendo un progetto pedagogico specifico, che porta alla riscoperta della natura, della stagionalità e delle eccellenze della nostra agricoltura. Il progetto è realizzato con la Regione Piemonte, in particolare con l’Assessorato alle Politiche Sociali e per la Famiglia, l’Assessorato all’Agricoltura e l’Assessorato all’Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro.

ATTUALITÁ

“A CASA” E “AGRITATE”: AL SERVIZIO DELLA FAMIGLIA

Tutti gli interessati, possono chiedere informazioni a Coldiretti Cuneo, ai numeri 0171/447337 e 0171/447245, oppure alla Cooperativa Linfa Solidale: www.linfasolidale.it; info@linfasolidale.it

44 ATTUALITÁ

PERMESSI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE ART. 33 LEGGE 104/1992

L

’art. 24 della legge 183 del 2010 aveva introdotto nuove disposizioni sui permessi retribuiti a favore dei dipendenti che assistono familiari con disabilità grave, riepilogano per opportuna conoscenza la normativa.

DISPOSIZIONI GENERALI • Ristretta è la platea dei soggetti che possono usufruire dei permessi per assistere persone in situazione di disabilità grave; • Non è ammessa l’alternatività tra più beneficiari, in quanto i permessi possono essere accordati soltanto ad un unico lavoratore. La sola eccezione è prevista per i genitori di figli con disabilità grave ai quali Parenti 1° grado Parenti 2° grado Affini 1° grado Affini 2° grado In casi particolari le agevolazioni possono essere estese ai parenti e affini di 3° grado delle persone da assistere nel caso in

è riconosciuta la possibilità di fruire dei permessi in argomento alternativamente, sempre nel limite dei tre giorni per persona disabile; • Non sono più richiesti i requisiti della convivenza, della continuità ed esclusività dell’assistenza; • Il lavoratore ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere; • in caso di accertamento di insussistenza dei requisiti richiesti dalla normativa in materia è prevista la decadenza dal diritto alle agevolazioni SOGGETTI AVENTI DIRITTO I lavoratori legittimati a fruire di detti permessi sono:

Il dipendente in situazione di disabilità grave; I dipendenti genitori che assistono figli di età inferiore ai tre anni in situazione di disabilità grave; Il dipendente per assistere ciascun familiare in situazione di disabilità grave, ivi compresi i dipendenti genitori che assistono figli di età superiore ai tre anni.

Hanno pertanto diritto ai permessi retribuiti per assistere un soggetto in situazione di disabilità grave, oltre il coniuge, i parenti e gli affini entro il 2° grado.

Nella tabella riportiamo alcuni esempi esemplificativi.

Genitori, figli Nonni, fratelli, sorelle, nipoti Suocero/a, nuora, genero Cognati cui il coniuge e/o i genitori della persona in situazione di disabilità grave abbiano particolari problematiche. Le modalità di fruizione

dei permessi sono a giorni o ad ore, gli operatori del patronato EPACA sono a disposizione per ogni chiarimento in merito.

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Obbligo del pagamento telematico per importi superiori ai 1000 euro dei contributi previdenziali Come noto, in passato sono stati introdotti obblighi normativi specifici in relazione alle modalità di pagamento dei modelli F24 in capo ai titolari di partita Iva, per i quali il pagamento deve avvenire esclusivamente con modalità telematiche.

Recentemente l’art. 11 del DL 24 aprile 2014, n. 66 convertito con modificazioni dalla Legge 23 giugno 2014, n. 89, ha ulteriormente ampliato il novero dei modelli F24 per i quali soggiace l’obbligo di pagamento con il canale telematico.

In particolare dal 01 ottobre 2014 l’obbligo riguarda tutti i modelli F24 di “importo pari o superiore a 1.000 euro”, ovvero di qualsiasi importo se intervengono compensazioni, si profilano pertanto nuovi casi di obbligatorietà di utilizzo dei canali telematici, tra cui i contributi Inps tanto di lavoro autonomo quanto quelli di lavoro dipendente.

Si informa che gli uffici EPACA/COLDIRETTI attiveranno le modalità necessarie ad informare ed assistere gli associati su tali nuove modalità di pagamento dei contributi.

Dichiarazione redditi lavoro autonomo (Mod 503 AUT) Entro la data del 30 Settembre 2014 i titolari di pensione od assegno di invalidità sono tenuti a produrre all’ente erogatore delle predette prestazioni pensionistiche la dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo in via consuntiva, per l’anno precedente, e presuntiva per l’anno in corso.

Dal 1 Gennaio 2009 la legge 6 Agosto 2008, n. 133 ha invece previsto l’abolizione del divieto di cumulo per le altre prestazioni pensionistiche.

Il Patronato Epaca della Coldiretti è a disposizione per fornire assistenza in merito.

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18esima edizione di “Schina Cinà” a Dogliani

Sabato 23 agosto, a Dogliani in borgata Casale, si è tenuta la 18a edizione del premio «Schina Cinà». Ideato e fondato da Valter Costamagna. Il premio “Schina Cinà”, è stato assegnato a Marisa Calandri, insignita «per il coraggio di aver abbandonato una carriera di oltre vent’anni nell’editoria, per abbracciare il lavoro della terra coltivando vigne, noccioleti e aprendo un agriturismo nella campagna doglianese». Nicoletta Bocca, figlia dello scrittore Giorgio, che era già stata premiata nella prima edizione dell’iniziativa, ha ricevuto un nuovo “diploma”, come madrina della serata: perché «nonostante tutti i disagi del settore agricolo e i problemi atmosferici – recita la motivazione - , continua con capacità e caparbietà a condurre con successo la propria azienda vitivinicola in san Ferreolo di Dogliani». Il premio “Schina Cinà nel mondo” è stato assegnato a Paola Scola, giornalista de La Stampa e autrice del libro “Eroi nel Fango”, che racconta e ripercorre il dramma in Granda dell’alluvione del 1994. Paola Scola è “Schina cinà nel mondo” per «aver promosso il lavoro agricolo e i prodotti agroalimentari della terra cuneese, con passione e grande spirito di condivisione». Il premio “Contadini dell’anno”, è stato assegnato ai coniugi Bruna Barberis e Aldo Marenco “per una vita interamente dedicata alla terra e al settore vitivinicolo”.

ACSTE: appuntamenti nel mese di ottobre Ed ecco che con il mese di ottobre si conclude il calendario degli appuntamenti Acste, con due belle manifestazioni organizzate dal Circolo gli Amici degli Equini di Bagnolo Piemonte.

• 5 ottobre “Festa di San Luca” a Villafranca Piemonte . Per informazioni Bartolo 3287230117; • 11-12 ottobre “Fiera Agricola” a Bagnolo Piemonte dove nell’ambito della Fiera agricola verranno inseriti anche degli spettacoli equestri e al mattino verrà organizzata una passeggiate nella Valle Infernotto. Per info Bartolo 3287230117. Sul prossimo numero verranno pubblicati i risultati delle elezioni del nuovo Consiglio Direttivo ACSTE, non perdetelo!!!! Ricordiamo che dal mese di ottobre presso il Centro Ricreativo San Biagese a San Biagio di Centallo ricominciano i Corsi di Informatica per principianti I livello e i corsi per coloro che hanno già delle nozioni di informatica II livello. Per info e iscrizioni 3387049109.

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SCADENZE AZIENDALI 19 SETTEMBRE TRASMISSIONE TELEMATICA MODELLO 770 SEMPLIFICATO (Proroga) Il D.P.C.M. del 31//07/2014 ha prorogato a tale data il termine per la trasmissione telematica all’amministrazione finanziaria del modello 770 semplificato.

Sono obbligati alla presentazione di tale modello i datori di lavoro che hanno assunto manodopera nel corso dell’anno 2013 ed i soggetti che hanno versato ritenute d’acconto per prestazioni professionali.

25 SETTEMBRE ACQUISTI – CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI Scade il termine per i contribuenti mensili per la trasmissione, in via telematica, all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di agosto 2014.

30 SETTEMBRE ELENCHI CLIENTI E FORNITORI – BLACK LIST – SOGGETTI MENSILI Invio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio in Paesi black list nel mese di agosto 2014, di importo superiore a 500 euro.

IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferi-

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mento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

TRASMISSIONE TELEMATICA MODELLO UNICO 2014 (redditi anno 2013) Entro tale data devono essere trasmessi in via telematica all’Amministrazione Finanziaria i modelli Unico 2014 (redditi 2013) relativi alle persone fisiche, società di persone ecc...

Entro lo stesso termine devono essere inviate le dichiarazioni annuali IVA da presentare in modo autonomo.

15 OTTOBRE IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di settembre, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè settembre.

16 OTTOBRE VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti delle ritenute effettuate nel mese di settembre sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO (contribuenti mensili) Annotazione di liquidazione per il mese di settembre e versamento dell’eventuale imposta tramite modello F24 telematico da parte dei contribuenti, che esercitano attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2013 hanno realizzato un volume d’affari superiore a € 400.000,00, se prestazione di servizio o di € 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art .66, legge 427/93.

IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA nel mese di settembre 2014.

Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art .8, lettera C) del D.P.R. 633/72.

TASI VERSAMENTO PRIMA RATA 2014 Entro tale termine deve essere effettuato il versamento della prima rata della TASI. Il nuovo tributo deve essere versato da tutti i residenti nei comuni in cui le aliquote Tasi sono state approvate o saranno approvate nel periodo compreso tra lo scorso maggio e il prossimo 10 settembre.

Non sono interessati a tale scadenza i contribuenti che hanno pagato la prima rata della TASI al 16 giugno.

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Signora di quasi 70 anni, giovanile, una figlia sistemata, casa propria, sono ordinata, di buona presenza, gioviale, ottimista e ancora in buona salute. Da quando sono rimasta vedova non riesco ad adattarmi a una vita in solitudine. Cerco uomo educato e gentile, con patente auto, età massima 80 anni.

Tel. 3315221100

Signora di 57 anni, piemontese, abitante in zona Fossano, buona presenza, vedova da quasi dodici anni, senza figli, ex titolare lavasecco.

Frequenterebbe uomo di età adeguata, seriamente interessato a seria e duratura unione. Solo se celibe o vedovo. Astenersi tassativamente uomini separati.

Tel. 3486674222

Il mio problema è la forte timidezza e proprio per questo non ho mai frequentato un ragazzo. Ripeto il mio annuncio perchè voglio specificare che mi interessano solo seriamente intenzionati di età superiore a 45 anni e soprattutto celibi o vedovi ma non separati. No numeri privati.

Grazie mille. Alessia.

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