Coltivatore n15 anno 2014 by Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in Abb. Postale / D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) Art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

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“Non sacrificheremo la qualità degli alimenti dell’Unione europea soltanto per amore di trading, di scambi commerciali maggiori”. Lo ha affermato, in riferimento al trattato commerciale tra Ue ed Usa, Phil Hogan, neo Commissario designato agricoltura Ue che al Forum Internazionale della Coldiretti a Cernobbio ha fatto la sua prima uscita ufficiale in Italia. Riprendendo le preoccupazioni espresse dal presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, sui rischi connessi al trattato commerciale con gli Usa, Hogan ha affermato di “condividere l’impegno del presidente designato della Commissione, Juncker, per un accordo ragionevole e bilanciato che tuteli gli standard produttivi europei. Non vogliamo sacrificare – ha detto Hogan – la qualità per ragioni commerciali”. “La nuova Pac – ha detto il commissario designato al Forum Coldiretti – entrerà in vigore tra due mesi e dobbiamo dare ai nostri agricoltori le soluzioni pratiche che si attendono ed io sono pronto a sostenere gli Stati membri per implementare la riforma”. Ricordando che la domanda alimentare crescerà del 60 per cento entro il 2050, il Commissario designato ha affermato che l’Europa “deve essere in grado di cogliere le opportunità della domanda crescente anche in termini di garanzie di sicurezza”. Continuando nel suo discorso al Forum Coldiretti il Commissario designato ha ricordato il ruolo dell’agricoltura nell’Ue, importante soprattutto in questo momento di crisi agricola perché rappresenta il 3,5 per cento del valore aggiunto europeo, con il 70 per cento delle esportazioni.

Foto di Francesco Doglio “Il Coltivatore Cuneese” Editore: Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Enzo Pagliano

Sommario

Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Chiara Serra

Quando il prezzo lo fa la speculazione e non la domanda e l’offerta................................................................. 4-5 Coldiretti e la nuova PAC: tra criticita’ e opportunita’............ 6 “Bisogna andare avanti con la semplificazione burocratica”................................................................................................................. 7 Autorizzati gli anticipi PAC per il 2014 ............................................... 8 Le norme per l’agricoltura nella Legge di Stabilità..................... 9 Latte: aumenta la produzione della campagna 2014/2015........................................................................... 10-11

Grafica e impaginazione Mara Chiardola Stampa Arti Grafiche Cuneo Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Elena Bono, Silvia Bosco, Gianluca Bruno, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Nicola Fontana, Cesare Gallesio, Stefano Gallo, Rosangela,Giordana, Rosanna Giraudo, Giacomo Golinelli, Giulia Marinari, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Marcello Pellegrino, Nadia Olivero, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Manuela Renaudo, Davide Roà,

Il Corsivo del Coltivatore......................................................................... 12 Storie di Vita....................................................................................................... 13 Tariffa rifiuti: ecco perché i terreni agricoli vanno esclusi.......................................................................................................... 14 Dall’estero troppa ortofrutta che “perde” l’indicazione dell’origine .............................................................................. 15 Castanicoltura: un patrimonio da difendere...................... 16-17 Ortofrutta: serve tutelare la sanità del materiale di moltiplicazione .............................................................................................. 17 “Impariamo a ringraziare con le parole e le azioni”............... 18 Coldiretti: “E’ in atto un attentato al Prosciutto Italiano”............................................................................................ 20 Terrenostre Cantina Cooperativa di territorio............................. 21 Il CRESO e la qualità della mela cuneese ............................. 22-23 Duja d’Or: i premiati soci di Coldiretti Cuneo.............................. 24 Frutticoltura: il kiwi si salva...................................................................... 25 Fiera del Marrone 2014 un’edizione da record........................... 26 Coldiretti alla X edizione di Terramadre e al Salone del Gusto....................................................................................... 27 Anche Terraviva e Coalvi al Salone del Gusto ............................ 27 “Vivere l’agriturismo”: la guida agli agriturismi di Campa-

Redazione ed amministrazione: Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 40.000 Copie Concessionaria esclusiva della pubblicità: TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it

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gna Amica-Terranostra della provincia di Cuneo................... 28 Nuove aziende iscritte nel registro Imprese Storiche........... 28 Al via il nuovo corso per Agritate.......................................................... 29 Viaggio in Veneto dei Pensionati Coldiretti................................... 30 Campagna Amica alla Fiera del Tartufo Bianco......................... 30 A Spinetta, protagonisti i frutti della terra.................................. 31 A Mondovì un convegno sui servizi pubblici di prossimità............................................................................................................ 31 Per la frutticoltura: nuova capannina meteo a Fossano......................................................................................................... 32-33 Energia da biomasse in agricoltura...................................................... 33 Differimento termine PAPV e PAPZ in modalità cartacea............................................................................................... 33 O.N.A.Frut valorizza i pregiati frutti di stagione...................... 34 Coloratissimo Autunno e Giornate del Grano saraceno a Fossano............................................................................................ 35 In aumento i Gruppi di Acquisto........................................................... 36 La transumanza alla fiera di San Luca a Demonte................ 37 Il mantenimento del requisito di Coltivatore Diretto, “la prevalenza” ..................................................................................................... 38 Variazioni INPS per coltivatori diretti/ imprenditori agricoli......................................................................................... 38 Coltivatori diretti: riduzione contributiva per i pensionati che lavorano................................................................... 38 Invio telematico delle denunce di infortunio.............................. 39 Dal 12 al 16 novembre, l’EIMA a Bologna ................................. 41 Scadenze Aziendali .............................................................................42-43 Riscaldamento: con la crisi, boom di camini e stufe............44 Biomasse forestali: l’innovazione risponde alle esigenze di mercato ................................................................... 45-46 Il Mercatino del Coltivatore .....................................................47-50

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n. 15 - ANNO 68 - 16 - 31 ottobre 2014

16-31 OTTOBRE

ATTUALITÁ

4 PREZZI TROPPO BASSI PER I PRODOTTI AGRICOLI

QUANDO IL PREZZO LO FA LA SPECULAZIONE E NON LA DOMANDA E L’OFFERTA

e la situazione economica delle imprese agricole italiane è pesante e difficile, quella dell’agricoltura internazionale non naviga di certo in buone acque. “Mal comune mezzo gaudio” direbbe qualcuno. Ma è in ballo il destino del sistema agricolo, compreso quello italiano. I prezzi agricoli mondiali sono al minimo da cinque anni, mettendo a rischio la sopravvivenza economica degli agricoltori nei diversi Continenti e la disponibilità di cibo necessario a combattere la fame nei prossimi anni. E’ la considerazione fatta da Coldiretti, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione sulla base dell’indice dei prezzi alimentari ad agosto rilevati dalla Fao, che promuove l’iniziativa dedicata quest’anno all’agricoltura familiare, così come ha fatto Terramadre. PREZZI: MAI COSI’ BASSI L’indice dei prezzi dei prodotti agricoli all’origine è sceso su valori che non si registravano dal settembre 2010 per effetto del crollo dei prezzi di tutti i principali componenti: dai lattiero caseari (-24,2 per cento in un anno) ai cereali (-8,8 per cento) fino allo zucchero (-7,4 per cento). Il risultato è la mancanza di sostenibilità economica dell’attività agricola in molte aree del

Pianeta con l’abbandono di intere aree rurali da parte delle famiglie di agricoltori o la loro cessione a grandi gruppi multinazionali, generando il fenomeno del “land grabbing”. L’accaparramento della terra, cioè l’acquisizione da parte di privati o di enti governativi del diritto di sfruttare terreni coltivabili (da noi è conosciuto come “affitto”) è cresciuto in maniera vorticosa nell’ultimo decennio: secondo gli ultimi dati, a

partire dal 2000 sono stati attivati 1.217 contratti per lo sfruttamento su larga scala di terreni agricoli. Questi interessano circa 83 milioni di ettari di territorio (poco più del 2% dell’estensione mondiale delle terre coltivabili), la maggior parte dei quali situati in Stati africani come il Sudan, la Tanzania, l’Etiopia, la Repubblica Democratica del Congo. Seguono poi aree dell’Asia e dell’America Latina. Una considerazione ci pare spontanea. Se pensiamo che in Italia la superficie media aziendale non raggiunge gli 8 ettari e che in Europa è di poco superiore ai 14, appare inspiegabile come la superficie media di questi contratti sia di 68.200 ettari

per azienda! Ci si chiederà: qual è il nesso tra i prezzi dei prodotti agricoli e la speculazione sullo sfruttamento della terra da parte delle multinazionali? SPECULAZIONI SULLA TERRA Le quotazioni dei prodotti agricoli sono infatti sempre più fortemente condizionati dai movimenti di capitale che con la crisi si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi come l’oro fino alle materie prime come grano, mais e soia. Il risultato è una insostenibile instabilità dei prezzi dei prodotti agricoli che dipende sempre meno dall’andamento reale della domanda e dell’offerta e sempre più dai movimenti finanziari e speculativi. E’ già grave che il sistema della finanza, dell’economia di carta, si sia affermato sull’economia reale, ma applicarlo anche al cibo significa far morire di fame la gente. La globalizzazione dei mercati, a cui non ha fatto seguito quella della politica, ha portato ad un deficit di responsabilità, di onestà e di trasparenza che ha generato la crisi internazionale ed ha drammaticamente legittimato la derubricazione del tema cibo fino a farlo considerare una merce qualsiasi, come fosse un aspirapolvere o un frigorifero.

5 produzioni locali con la valorizzazione delle identità territoriali per sfuggire all’omologazione che deprime i prezzi e aumenta la dipendenza dall’estero”. Ecco perché Coldiretti continua a sostenere che gli ogm non aiutano l’agricoltura italiana,

sud America sia per l’estensione aziendale che per i bassi costi della manodopera che per le troppo diverse legislazioni sulla sanità degli alimenti che l’Europa continua a tollerare anche al suo interno, generando una concorrenza sleale ai produttori italiani. Su questi temi, vorremmo impegnare dirigenti e Non è un problema italiano soci. Le soluzioni non arriod europeo, ma mondiale. vano certamente dalla politica, ma dall’interno. Come? E la politica non è in grado Rimboccandoci le maniche di dare risposte. In provincia e cercando l’aggregazione di Cuneo l’occasione per tra produttori in grado di affrontare questi problemi è operare contando più di oggi, nell’ambito delle nuodata dal rinnovo dei Consigli ve regole che il mercato ci di Sezione dove tutti i soci impone. sono invitati a partecipare. In provincia di Cuneo, l’occasione per affrontare questi problemi che solo ma l’affossano sempre di più. in apparenza sono lontani, arLa forza della nostra agricoltura riva dai rinnovi dei Consigli di sta nella biodiversità e nella ti- Sezione che porteranno in pripicità che i territori italiani san- mavera al rinnovo del Consiglio no esprimere. Realisticamente Provinciale e quindi della classe parlando non siamo in condi- dirigente che avrà il compito di zione di contrastare i prezzi dei guidare l’organizzazione nell’improdotti agricoli africani o del mediato futuro.

presenta

ATTUALITÁ

Gli effetti drammatici, legittimati sull’altare di un libero mercato senza regole, vanno dalle speculazioni sulle materie prime agricole al furto di milioni di ettari di terre fertili a danno dei Paesi più poveri, (il cosiddetto land grabbing), fino alle grandi bugie sul potere salvifico degli organismi geneticamente modificati (Ogm), la cui diffusione sotto il pressing delle multinazionali è aumentata senza migliorare la situazione economica dei produttori. “L’emergenza alimentare non si risolve con i prezzi bassi all’origine per i produttori, perché questi non consentono all’agricoltura di sopravvivere e con la chiusura delle imprese destrutturano il sistema che non è più in grado di riprendersi anche in condizioni positive”, ha evidenziato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo ed ha sottolineato che “occorre investire nell’agricoltura delle diverse realtà del pianeta, dove servono prima di tutto politiche agricole regionali che sappiano potenziare le

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COLDIRETTI E LA NUOVA PAC: TRA CRITICITA’ E OPPORTUNITA’

quadri dirigenti di Coldiretti Piemonte si preparano a gestire gli investimenti 2014-2020 per la nuova pac. In un’intesa giornata di lavori, presso la Sala Conferenze della Galleria d’Arte Moderna di Torino, si è svolto il Seminario “Riforma PAC tra criticità e opportunità: un cammino da saper governare”. Il presidente Roberto Moncalvo attraverso un video messaggio ha ripercorso le scelte nazionali ed il ruolo giocato da Coldiretti. Il direttore di Coldiretti Piemonte Antonio De Concilio ha rimarcato la necessità di una PAC semplificata ed accessibile senza troppa burocrazia nonché la facilitazione dell’accesso al credito per la parte a carico delle imprese agricole. L’Assessore all’agricoltura, Giorgio Ferrero, ha evidenziato il lavoro svolto da Coldiretti con le sue rappresentanze nazionali e regionali per giungere ad una Pac con risposte positive per le aziende piemontesi. La relazione del professore Angelo Frascarelli della Facoltà di

Agraria dell’Università di Perugia ha illustrato le istruzioni d’uso della nuova Pac. E’ emersa una grande sintonia tra le aspettative generate dalla riforma della Pac nel mondo agricolo ed è stata evidenziata l’importanza strategica ed economica dei fondi che giungeranno in Piemonte con la Pac. Di qui la ferma volontà, come più volte ribadito da Coldiretti, di destinare le risorse alle imprese agricole professionali e di vigilare affinchè la black-list, ovvero l’elenco di quanti non possono accedere ai fondi Pac, non sia aggirata o, peggio ancora, non rispettata. Tra le novità annunciate durante il convegno, la bozza del DM presentata alla Conferenza Stato-Regioni del 25 settembre non approvata per l’opposizione del Veneto. Le modifiche, dopo le osservazioni della Commissione europea, sono: l’ esclusione dalla black list delle pubbliche amministrazioni che hanno in gestione gli usi civici (articolo 3), e la modifica del guadagno insperato (comma 2, articolo 10). Il testo, trascorsi 30 giorni dal mancato accordo nella Conferenza Stato-Regioni, andrà in Consiglio dei Ministri per l’approvazione.

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Un’importante novità nella programmazione 2014-2020 della nuova PAC è l’inserimento nel primo pilastro di un sostegno obbligatorio ai giovani agricoltori in aggiunta al pagamento di base. In particolare, potrà essere destinato a tale sostegno fino al 2% del massimale nazionale previsto per i pagamenti diretti, corrispondente a 75 milioni di euro nel periodo 2015-2020. Il sostegno è previsto per un periodo di 5 anni ed è volto ad accompagnare la fase iniziale della vita della nuova azienda. Sempre per i giovani il sostegno più importante resta quello previsto dal secondo pilastro (Sviluppo rurale). Anche nel secondo pilastro, il giovane agricoltore viene identificato nelle persone fisiche di età non superiore ai 40 anni al momento della presentazione della domanda, che si insedia in qualità di capo azienda e che, in aggiunta a quanto previsto nel primo pilastro, possiede adeguate qualifiche e competenze professionali. Le ultime novità fanno risaltare l’attenzione riservata ai giovani agricoltori sui quali Coldiretti e il sistema agroalimentare piemontese poggiano le basi per il futuro.

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“È

stato fatto un primo passo verso la trasparenza e lo snellimento delle procedure”, questo il positivo commento di Coldiretti sulla Legge approvata dal Consiglio Regionale sulla Semplificazione Amministrativa. Di particolare interesse l’obbligo di motivazione dei provvedimenti, la definizione dei termini per la conclusione certa dei procedimenti che, comunque, non possono essere superiori ai novanta giorni. Vi è anche un positivo ricorso allo strumento della conferenza di servizi. “Si tratta di una prima importante risposta che la Regione Piemonte dà ai cittadini ed alle imprese. Una richiesta che Coldiretti aveva presentato nel documento elettorale a tutti i

candidati, rispetto alla quale il Presidente della Giunta Regionale Sergio Chiamparino, ha ulteriormente ribadito il proprio impegno, con una recente lettera inviata alle associazioni imprenditoriali piemontesi nei giorni scorsi“ ha evidenziato il vice Presidente di Coldiretti Piemonte Roberto Cabiale. Vi sono alcuni aspetti che Coldiretti aveva già evidenziato in occasione della consultazione svolta nelle fasi preparatorie del provvedimento, che ancora nella legge approvata non hanno trovato accoglimento, soprattutto per quanto concerne la valorizzazione di forme virtuose di sussidiarietà orizzontale, con il proficuo utilizzo del patrimonio di informazioni detenuto dai centri di assisten-

za agricola, come peraltro già sancito dallo stesso Consiglio Regionale con la legge n. 10 del luglio 2011. “Siamo certi che il Presidente Chiamparino darà massima efficacia a quanto scaturirà dal gruppo di lavoro sulla semplificazione amministrativa, il cui coordinamento è stato affidato al vice Presidente Reschigna evidenzia il direttore regionale di Coldiretti Piemonte Antonio De Concilio - Noi contribuiremo al massimo delle nostre possibilità per fornire proposte in termini di procedimenti e procedure che possano essere semplificati, a favore delle imprese agricole ed agroalimentari tenendo sempre alta l’esigenza di sicurezza alimentare a garanzia dei consumatori”.

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“BISOGNA ANDARE AVANTI CON LA SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA” La nuova legge regionale recepisce le richieste più urgenti espresse da Coldiretti

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AUTORIZZATI GLI ANTICIPI PAC PER IL 2014

P SITUAZIONE IN PROVINCIA DI CUNEO In Piemonte, con Determina 132 del 23 luglio 2014 da parte di Arpea è stato erogato l’anticipo regionale, pari al 20,2% che, se già percepito, verrà dedotto dal 45% proveniente dai fondi autorizzati da Agea. Ad oggi, per le aziende Coldiretti della nostra provincia, sulla Campagna 2014, sono stati erogati da parte di Arpea con anticipo regionale, circa euro 11.500.000

er dare un sostegno concreto alle aziende agricole, in seguito alle difficoltà economiche causati dal maltempo e dal blocco delle importazioni dei prodotti agricoli disposto dalla Russia, ad Agea è stato chiesto di stabilire le procedure necessarie al pagamento degli anticipi a partire dal 16 ottobre 2014, così come previsto all’articolo 6 del Reg. 1320/2013 (regolamento transitorio). Secondo quanto stabilito nel regolamento, gli anticipi possono ammontare fino al 50 per cento dei pagamenti. I settori che potranno essere soggetti al pagamento dell’anticipo, per gli importi calcolati, sono i titoli, il premio per l’avvicendamento e per la barbabietola da zucchero, mentre per i restanti premi art.68 (zootecnia, assicurazioni) non essendo ancora disponibili gli elementi utili al calcolo dell’importo, non è possibile alcun anticipo. L’erogazione degli anticipi è subordinata alla verifica delle condizioni di ammissibilità. Di conseguenza, dovranno essere completati i controlli amministrativi ed informatici sul 100 per cento delle domande di aiuto. Non è possibile pagare l’anticipo, distintamente per ogni regime di sostegno previsto, qualora in una domanda di aiuto vi sia una discordanza superiore al 20 per cento tra il dichiarato e quanto effettivamente deter-

minato/accertato. Se la discordanza è inferiore o pari al 20 per cento, l’anticipo è calcolato, distintamente per ciascun regime di sostegno suindicato, sulla base di quanto determinato/ accertato e le eventuali sanzioni saranno applicate al pagamento del saldo. In merito al Pagamento unico, date le difficoltà riscontrate da alcuni Organismi pagatori nel calcolo della percentuale di riduzione da applicare ai diritti all’aiuto assegnati, l’anticipo potrà essere pari massimo al 45 per cento del valore dei diritti all’aiuto. Relativamente al Sostegno specifico, per ogni tipologia di premio soggetto ad anticipo, sono stati determinati gli importi unitari sulla base dei

quali calcolare l’anticipo. Tali importi unitari sono stati definiti in relazione alle superfici dichiarate complessivamente nelle domande uniche presentate nel 2014 agli Organismi pagatori e comunicate poi ad Agea coordinamento. L’anticipo sarà pari al 50 per cento dell’importo unitario previsto per ogni premio (Premio per avvicendamento: anticipo pari a 40,65 euro per ettaro). Ai pagamenti della campagna 2014 si applica unicamente la disciplina finanziaria. Gli anticipi possono essere erogati senza tener conto delle riduzioni derivanti dall’applicazione della disciplina finanziaria. Tali riduzioni saranno applicate in fase di saldo dei pagamenti.

LE NORME PER L’AGRICOLTURA NELLA LEGGE DI STABILITÀ

l Consiglio dei Ministri ha approvato la legge di stabilità 2015 e il bilancio di previsione 2015 e per il triennio 2015-2017. I punti principali della legge sono stati illustrati dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. La manovra vale complessivamente 36 miliardi. È prevista una riduzione dell’Irap di 5 miliardi, uno stanziamento di tre miliardi per evitare che scattino le clausole di salvaguardia previste dal precedente governo, in caso di mancato raggiungimento di determinati obiettivi di bilancio. In pratica, “non ci sarà aumento dell’Iva”, ha detto il premier Renzi. Sono stati inoltre stanziati 1,2 miliardi per il cofinanziamento nazionale dei fondi europei. Con la legge di stabilità 2015, sono state salvaguardate le agevolazioni agricole, ha spiegato il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina. Sempre a quanto riferiscono fonti del Mipaaf, il provvedimento rifinanzia per 100 milioni

il fondo di solidarietà nazionale. Per quanto riguarda le altre norme contenute nel testo, l’art. 32 prevede l’incorporazione dell’INEA (istituto nazionale economia agraria) nel CRA (consiglio ricerca in agricoltura) e la nascita della Agenzia Unica per la Ricerca, la Sperimentazione in Agricoltura e l’analisi dell’economia Agraria. Sempre all’art. 32, sono previsti stanziamenti di 10 milioni per ciascuno degli anni 2015-17 per i giovani agricoltori e di 10 milioni per l’integrazione di filiera e i distretti. Ancora all’art. 32, il comma 6 riguarda l’utilizzo dei ribassi d’asta sulle gare del piano irriguo. L’art. 5 prevede la deduzione del costo del lavoro dall’imponibile IRAP e l’art. 6 le norme relative al Tfr in busta paga. L’art. 7 stabilisce un credito d’imposta per ricerca e sviluppo per tutte le imprese, fino a 5 mln l’anno per beneficiario. L’art. 9 introduce un regime fiscale agevolato per i lavoratori autonomi con fatturato

inferiore ai 15 mila euro. L’art. 11 rifinanzia gli ammortizzatori sociali. L’art. 18 contiene il superamento della clausola di salvaguardia che prevedeva per il 2015 l’aumento di una serie di aliquote, tra cui quella dell’Iva, in caso di mancato rispetto degli obiettivi di riduzione della spesa. Un aumento dell’imposta sul valore aggiunto è però contenuto nell’art. 45, comma 3, a partire dal 2016.

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Con un +3,3% rispetto allo scorso anno si fa serio il rischio di sforamento della quota

on un +3% rispetto al 2013/2014, si fa sempre più serio il rischio di sforare la quota nazionale (QNR - Quantitativo Nazionale di Riferimento), proprio nell’ultima campagna in cui è applicato il regime delle quote latte. Dopo che nelle ultime 5 annate l’Italia era rimasta, seppure di poco,

al di sotto del tetto massimo, analizzando gli ultimi dati da Agea, riferiti al periodo aprile/ luglio, si evidenzia un aumento consistente della produzione il quale potrebbe comportare, in caso di effettivo sforamento, l’applicazione del meccanismo della compensazione nazionale (attualmente chiamata “restituzione”) con tutti i suoi calcoli sul versamento del prelievo supplementare. Nel periodo aprile/luglio 2014 la produzione nazionale rettificata, adeguata ai parametri di grasso, è stata di 3.787.508 tonnellate, il 3,3% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando era stata di 3.665.437 tonnellate. Addirittura in Piemonte si sta verificando un aumento superiore alla

media nazionale. La produzione, infatti, è stata di 342.111 tonnellate, in aumento addirittura del 6,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (322.406 tonnellate). Mentre i primi dati provvisori, aggiornati ai cinque mesi iniziali della campagna (aprile – agosto), indicano una produzione di 4.651.828 tonnellate, ulteriormente in crescita con un + 3,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (4.492.539 tonnellate). La produzione piemontese rettificata, invece, da aprile ad agosto 2014 risulterebbe pari a 421.520 tonnellate, con una variazione del 6,6% rispetto al 2013/2014, che era stato di 359.456 tonnellate. Rispetto al panorama nazionale la nostra regione segna uno dei maggiori incrementi, il più rile-

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LATTE: AUMENTA LA PRODUZIONE DELLA CAMPAGNA 2014/2015

vante fra le regioni a maggior vocazione lattiera (Lombardia, Emilia Romagna e Veneto), con livelli produttivi costantemente superiori anche a quelli, già elevati, della campagna 2012/13. Facendo infine un raffronto con il Quantitativo Nazionale di Riferimento della scorsa campagna (10.874.624 tonnellate), la produzione rettificata dei primi quattro mesi di questa campagna ne avrebbe già “utilizzato” il 34,8% del, mentre con i primi cinque mesi, seppur ancora provvisori, si arriverebbe già al 42,8%. Le cause dell’aumento sono essenzialmente due: l’andamento climatico dei mesi estivi, con temperature inferiori alla media, che ha inciso sulle condizioni fisiologiche degli animali facendo si che, a differenza degli altri anni, venissero mantenuti elevati i livelli produttivi. A ciò si aggiungono le ottime quotazioni di mercato che hanno caratterizzato i primi mesi della campagna e spinto ad un aumento della produzione. Tuttavia,con l’inizio del periodo autunnale, si sta constatando una flessione, dovuto a un analogo aumento delle produzioni anche nel resto d’Europa, con relativo un surplus di offerta sul mercato. Tornando invece alla realtà nazionale, é evidente come solamente una continua e costante frenata nella produzione potrebbe far rientrare l’Italia all’interno del Quantitativo Nazionale di Riferimento e scongiurare il pagamento del prelievo supplementare. Se così non

ATTUALITÁ

11 RIEPILOGO CONSEGNE MENSILI RETTIFICATE LATTE VACCINO PERIODO 2014/2015 (Dati aggiornati con il mese di luglio 2014 in tonnellate)

Mese

APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO (dati provvisori)

ITALIA Quantitativo rettificato (progressivo)

Var. % su 2013/2014

PIEMONTE Quantitativo rettificato (progressivo)

Var. % su 2013/2014

982.159 1.971.054 2.879.687 3.787.508

+2,1% +2,3% +2,7% +3,3%

88.800 178.006 259.875 342.111

+5,3% +5,2% +5,5% +6,1%

4.651.828

+3,6%

421.520

6,6%

fosse scatterebbe la procedura di restituzione con i diversi criteri di priorità dettati dalla Legge n. 119/2003 e dalla Legge n. 33/2009 e che sono nell’ordine: • le aziende ubicate in zona di montagna; • successivamente le azien-

de ubicate nelle zone svantaggiate; • le aziende che non hanno superato il livello produttivo nel periodo 2007/2008 • le aziende che non abbiano superato di oltre il 6% la quota individuale disponi-

bile a fine campagna. L’importo del prelievo supplementare, se verrà applicato é fissato a 0,2783 €/kg, così come stabilito dal Regolamento CEE n. 3950/92 e le successive modificazioni del Regolamento Ce 17 88/2003.

COLDIRETTI: NO ALL’AUMENTO DELL’INDICE DI GRASSO NEL LATTE A fronte degli aumenti della produzione di latte, gli industriali caseari, per non sforare la quota assegnata, hanno chiesto di modificare la stessa, elevando l’indice di grasso al 5%. Una richiesta analoga era già stata avanzata alla Commissione Europea, da alcuni Paesi come la Francia e la Germania. Coldiretti è fermamente contraria a quanto chiesto dagli industriali, poiché come abbiamo scritto sullo scorso numero del nostro giornale “l’aumento dell’indice di grasso del latte favorisce l’importazione”. È chiaro che l’industria fa i propri interessi: più latte arriva e più cala il prezzo. D’altra parte, proprio in questi mesi, stiamo già assistendo al fenomeno. E’ noto a tutti che negli ultimi mesi in alcuni paesi europei il latte viene remunerato alla stalla meno di 30 centesimi. Coldiretti ritiene che non sia interesse degli allevatori aderire a tale proposta, poiché il reddito delle imprese agricole non si raggiunge con la quantità, ma con un prezzo che dia la giusta soddisfazione economica. Potrebbe anche essere che certe industrie avanzino queste proposte per tentare ancora una volta di salvare le poche aziende storicamente fuori quota. Un aspetto, questo, che penalizza chi negli anni ha comprato ed affittato quote ed in questo momento sta anche versando le rate dei surplus prodotti. Anche se questo è l’ultimo anno di applicazione delle quote latte, non si possono assecondare gli interessi di pochi e penalizzare tutti gli altri.

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I L C O R S I V O D E L C O LT I V ATO R E LE CHIACCHIERE NON FERMANO LA PIOGGIA

he disastro! Strade invase dal fango, serrande scardinate, alloggi sommersi dall’acqua, automobili trasformate in imbarcazioni senza guida, letti di fiume incapaci di contenere l’ondata di piena. Al centro di tutto Genova: una città dove si è costruito sempre ed ovunque, con i palazzi abbarbicati ai pendii, i torrenti che, dopo mesi di siccità, tornano tumultuosamente a nuova vita, i vicoli che non offrono scampo, i tunnels che si allagano per uno sputo. Un attacco pesante di maltempo e, in breve, tutto è sconvolto. Si torna alle scene di tre anni fa, con la gente che non piange, non si abbandona a sceneggiate, ma attacca “quelli che avrebbero dovuto tutelare l’abitato” e non l’hanno fatto, che hanno lasciato i soldi, già stanziati, nelle mani della burocrazia e si sono mostrati smarriti di fronte ad una situazione che, ancora una volta, li ha presi per i fondelli. Non condanno chi non ha saputo leggere le previsioni anticipando ciò che sarebbe accaduto.

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So che la natura ci riserva, ogni volta che può, il suo effetto sorpresa. Condanno invece, coloro che, dopo il disastro del passato, han continuato a tergiversare, con superficialità ed incoerenza. Sciocchi come le persone che, dopo aver subito un furto, continuano a lasciare aperta la porta di casa e non cambiano la serratura forzata dai ladri. Fa male il danno provocato dalle bombe d’acqua che, ormai, in base all’opinione degli esperti, tendono a farsi sempre più frequenti. Giorni, mesi, anni ed intere vite di lavoro vengono distrutti dall’inarrestabile avanzare della melma. Negozi, case e chiese ed anche, nell’entroterra, campi coltivati puntualmente sconvolti dall’ondata di fango. Ho apprezzato i commercianti che, anziché buttare vestiti, calzature ed altri generi merceologici inzuppati di acqua sporca, han montato la bancarella e avviato una svendita. Così, almeno, si è realizzato qualcosa e si è fatto in modo che la gente beneficiasse dell’accaduto. Un abito o un paio di scarpe incrostato di terra , se adeguata-

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tanto saggia ricerca di un rimedio, per abborracciato che fosse. L’alluvione genovese, anche in quest’ottica è emblema del fallimento di un modo di amministrare che troppo spesso premia (e il capoluogo ligure lo ha fatto, attribuendo un compenso straordinario “di risultato” ai funzionari) incapaci, inadeguati e opportunisti. Giganti di argilla che, purtroppo, non si squagliano neppure con il temporale. Bastian Contrari

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mente ripulito, può ancora tornare utile. Eppure no. Anche questo è stato perseguito, con una multa per la mancata richiesta di autorizzazione. I soloni che hanno consentito la rovina della città per inadeguatezza, fatalismo fuori luogo ed incapacità di assumersi le proprie responsabilità non hanno avuto l’accortezza di lasciar correre là dove non c’era colpa, ma solo disperazione, non c’era volontà di delinquere, ma sol-

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V I TA

RITRATTI

S TO R I E

a cura di Barba Bertu info@barbabertu.com

“I

l segreto per fare un buon vino? Non manipolare la Natura manomettendo quello che il Padreterno ci manda”: Tommaso (“Maso”) Rabino (legge tanto “per capire il senso della vita”) è nato il 10 luglio 1926 a Santa Vittoria d’Alba. Dinamico e brillante, racconta: “Mio padre, che faceva il contadino e vendeva uve, si chiamava Andrea, mia mamma Agnese. Io ho ricordi molto vaghi di mio papà, avevo 5 anni quando è morto ed ho sofferto molto per la sua mancanza. Eravamo 4 figli, oggi siamo restati io e la mia sorella Anna”. UNA GRANDE MADRE Con cosa giocava da bambino? “Con un triciclo “ereditato” dai miei fratelli più grandi e poi giocavo bene a palla pugno, ero fortissimo! Ho mangiato quintali di castagne, facevamo la “novena” per conservarle a lungo, lavandole per 9 giorni di fila … e tanta polenta!”. Sua madre? “Era una grande donna, con una grande Fede … Si è dedicata alla famiglia e non si è più sposata. Pur vedova con 4 figli da tirare su, ha continuato a lavorare nell’azienda fino alla guerra. Poi ha messo la vigna a mezzadria. Io sono finito in collegio a studiare, in Seminario ad Alba”. Il Seminario: che ricordi ha? “Mia mamma si consigliava con don Marolo, prete intelligente e saggio: ha suggerito di mettermi in Seminario, dove ho fatto cinque anni di Ginnasio, poi sono uscito. In Seminario mi sono sentito in prigione”. IL “TESSITORE” Chi passava in campagna? “Arrivava un Cappuccino con un sacco, mia nonna e mia madre lo riempivano di roba da mangiare. La nostra stalla era grande e arrivava anche il “tessitore”, con cui dividevamo fino agli anni Sessanta la minestra

“MASO” RABINO, INNAMORATO DELLE VIGNE, DEI LIBRI E DELLA VITA

“Maso” Rabino, uomo di successo, rimasto semplice

e la polenta: era quasi sempre sbronzo e si metteva a bestemmiare se non gli davamo da bere”. La parola “guerra” cosa le fa venire in mente? “Mi fa venire la pelle d’oca, pensando al rumore dei tacchi degli stivali delle SS ... Ricordo le mitragliatrici … Io ho fatto il militare come “aviere di governo” senza mai guidare un aereo! Ho pessimi ricordi della caserma di Casale”. E dopo lo sfascio dell’8 settembre 1943? “Mi sono nascosto qui a casa, avevamo costruito un rifugio sotto la concimaia, per due persone … Tante volte abbiamo ospitato i partigiani qui in cascina, che utilizzavano questa casa come base logistica”. Le guerre di oggi? “Immagino le sofferenze di quelle persone e ci sto male”. Che lavori ha fatto? “Tanti. Il rappresentante di prodotti per l’agricoltura, poi dal 1955 con mio fratello Vincenzo ci siamo concentrati sulla cantina e sulle vigne. Io sono stato uno dei primi imbottigliatori di Nebbiolo dopo la guerra e me ne vanto”.

200.000 BOTTIGLIE Quali vini producete oggi? “Le nostre vigne sono storiche e produciamo Moscato e Nebbiolo, Arneis e Barbera. Oggi arriviamo a produrre circa 200.000 bottiglie all’anno, che finiscono in Germania, in Svizzera, in Inghilterra e anche in America. Le nostre bottiglie sono anche presenti nell’Enoteca Parini di Milano!”. Le soddisfazioni? “Ho avuto la fortuna grazie al vino di conoscere personaggi che non avrei mai potuto incontrare diversamente”. Lei ha fatto anche il sindaco di Santa Vittoria d’Alba, vero? “Sì, dal 1964 al 1977. Ero molto democratico, facevamo i Consigli comunali aperti, ma era anche faticosa la democrazia. Sono orgoglioso di essere stato il primo in provincia di Cuneo ad istituire un servizio di raccolta dei rifiuti volontario e per aver contribuito a realizzare il monumento degli Alpini, avanzando denaro”. Oggi come vede la classe politica italiana? “Un po’ allo sbando. Noi avevamo entusiasmi e ideali, oggi soprattutto numeri aridi”.

E i giovani di oggi? “Vivono meno intensamente, sono figli del consumismo. Non sempre capiscono il valore delle cose. Noi viviamo nell’abbondanza e in Africa tanti muoiono di fame: è un problema enorme! Noi sprechiamo e rubiamo a loro il pane”. GRANDI DOLORI Dove ha conosciuto sua moglie? “Maria Oricco (“Passerotta”, perché non sta mai ferma!) l’ho conosciuta nelle veglie all’aperto d’estate: siamo stati fidanzati alcuni anni e ci siamo sposati il 4 ottobre1956, poi il viaggio di nozze ad Assisi”. Il segreto per far durare i matrimoni? “Dialogare. Io sono ottimista, lei è pessimista e bene ci integriamo”. La vostra famiglia? “Abbiamo avuto due figli, Andrea e Luisa, che è morta a 40 anni, 16 anni fa. Una vera tragedia, una rottura con la logica. Io la penso ma non vado molto al cimitero, perché soffro troppo. Allora mi concentro sul lavoro e sulla famiglia”. Chi manda avanti la cantina oggi? “Mio figlio Andrea, mia nuora Annalisa, le tre nipoti Francesca, Chiara e Agnese. L’altro mio nipote Emilio, figlio di Luisa, fa altro. Con i nipoti, molto svegli, vado d’accordo e loro mi sopportano!”. Come valori cosa mette al primo posto? “Gestire onestamente l’azienda. Io vorrei essere un “tassello giusto” di quel mondo cristiano che sogno, ispirato da San Francesco e dai valori che mia mamma mi ha insegnato”. Ha paura di morire? “Cerco di limitare i malanni, ma ho già il mio “piano”: spero di far parte della “comunione dei Santi”, ci penso di continuo ”. Lei crede in Dio? “Non si può fare a meno di credere”.

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TARIFFA RIFIUTI: ECCO PERCHÉ I TERRENI AGRICOLI VANNO ESCLUSI

a tariffa rifiuti urbani non si applica ai terreni agricoli, in quanto non produttivi, di per sé, di rifiuti urbani, quanto da sempre sostenuto da Coldiretti trova riscontro nell’interrogazione parlamentare, presentata dall’on. Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati, alla Camera dei Deputati. L’iniziativa è stata proposta per fronteggiare il rischio di diffusione di una prassi e di un’interpretazione errate della normativa vigente, partite

dal Comune di Laives (in Provincia di Bolzano) che, con la delibera n. 91 del 18 dicembre 2013, ha assoggettato le imprese agricole alla tariffa per i rifiuti urbani commisurandone l’applicazione alla integrale estensione dei terreni agricoli. Nell’interrogazione, si evidenzia che “alla luce della normativa vigente, le attività svolte dalle imprese agricole ed i terreni agricoli non sono suscettibili di produrre rifiuti urbani, in quanto per lo più, dallo svolgimento delle attività agricole derivano residui esclusi dal campo di applicazione della normativa in materia di rifiuti ai sensi dell’articolo 185, comma 1, lettera f) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 che include in tale esclusione, espressamente, le materie fecali, se non contemplate dal comma 2, lettera b), paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso utilizzati in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia da tale

biomassa mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente né mettono in pericolo la salute umana. Per il resto, la maggior parte degli altri residui agricoli sono normalmente avviati al reimpiego come sottoprodotti ai sensi dell’articolo 184-bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152. In ogni caso, i rifiuti derivanti da attività agricole ed agroindustriali sono testualmente qualificati come rifiuti speciali ai sensi dell’articolo 184, comma 3, lettera a) del citato decreto legislativo”. L’onorevole Realacci ha chiesto al Ministero dell’Ambiente se non intenda valutare l’opportunità di assumere urgenti determinazioni, per quanto di sua competenza, al fine di prevenire il diffondersi di interpretazioni della normativa errate - anche con un’apposita circolare interpretativa, o con un parere - per chiarire la non applicabilità della tariffa rifiuti urbani ai terreni agricoli non produttivi di rifiuti o che producano rifiuti speciali. IMPIANTI A GAS IMPIANTI A GPL GAS METANO E METANO E GPL

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n Italia, vengono importati oltre 3 miliardi di chilogrammi di prodotti ortofrutticoli delle più svariate provenienze che, però, molto spesso perdono la loro origine. Un flusso di frutta e verdura che rischia di aumentare come conseguenza dell’embargo russo. Sono prodotti “clandestini”, non perché siano importati illegalmente, ma perché sempre più raramente viene esplicitata al dettaglio la loro provenienza che diventa fintamente italiana. Attraverso la conoscenza dell’origine si può capire quali prodotti siano di stagione, quale sia il momento migliore per acquistare le ciliegie, le pesche, l’uva da tavola, che non possono essere presenti nel nostro Paese 12 mesi all’anno. L’esposizione di queste informazioni al momento

della vendita dovrebbe essere la normalità, visto che esiste una norma comunitaria che prevede l’obbligo di evidenziare i dati relativi all’origine, alla categoria, alla varietà per 10 prodotti ortofrutticoli (agrumi, mele, pere, pesche e nettarine, actinidia, fragole, pomodori, lattughe, indivia riccia e scarola, peperoni dolci, uva da tavola) e l’origine per tutti gli altri. La situazione di mercato è andata via via peggiorando e aumenta sempre di più il rischio che prodotti di importazione vengano spacciati per nazionali. I prodotti possono non essere confezionati o presentati nell’imballaggio, dove ci deve essere l’etichetta e quindi essere esposti e venduti allo stato sfuso, purché il rivenditore al minu-

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to apponga sulla merce messa in vendita un cartello sul quale figurino in caratteri molto chiari e leggibili le indicazioni previste dalle norme relative alla varietà, all’origine del prodotto ed alla categoria. L’esposizione di que-

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DALL’ESTERO TROPPA ORTOFRUTTA CHE “PERDE” L’INDICAZIONE DELL’ORIGINE ste informazioni è obbligatoria ed è un diritto dei produttori, che vogliono vedere valorizzato il loro prodotto, e dei consumatori, che pagano per avere gli elementi per poter effettuare scelte consapevoli.

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CASTANICOLTURA: UN PATRIMONIO DA DIFENDERE Cinipide: grazie alla lotta biologica, arginati i danni, ma non mancano i problemi

ella provincia di Cuneo, in tutti i luoghi dove i lanci del Torymus sinesis, insetto parassita del cinipide del castagno, sono stati effettuati nei primissimi anni di avvio della lotta biologica (2005 – 2007), i risultati ottenuti sono stati pari alle migliori aspettative, con percentuali di parassitizzazione dell’85 – 90% e tali da ricondurre i danni a livelli pressoché trascurabili.

“La situazione - dice Franco Parola, responsabile del Servizio Ambiente e Territorio di Coldiretti Cuneo - sembra quindi ormai potersi ritenere stabile su tutto il territorio della provincia di Cuneo ove, pur se la presenza di galle è destinata a perdurare, questa avversità non dovrebbe più rendersi responsabile di perdite significative di prodotto. Non molto dissimile è la situazione nel resto del Piemonte dove la popolazione del Torymus, ormai stabile, è in rapida crescita e la situazione sembra essere destinata a fornire risultati analoghi a quelli conseguiti nella “provincia Granda”. Trattandosi di cicli biologici e di un’operazione molto complessa, la prudenza tuttavia non è mai troppa, ed è pertanto necessario continuare a monitorare attentamente lo sviluppo delle popo-

lazioni dei due insetti coinvolti: da un lato il temibile cinipide del castagno (Dryocosmus kuriphilus), dall’altro il “provvidenziale” parassitoide (Torymus sinesis). Purtroppo però in questi ultimi anni due nuove problemi sono stati registrati a carico dei castagneti: il marciume dei frutti e il progressivo deperimento di ampie aree. Nel primo caso si tratta di un fungo parassita che, con andamento incostante negli ultimi anni, ha determinato, in talune zone, danni importanti, con perdite di prodotto elevate. Responsabile di questa avversità è Gnomoniopsis castanea, un fungo microscopico ancora poco conosciuto, pur se soggetto ad intensa attività di studio da parte del DISAFA dell’Università di Torino.

In ultimo si deve registrare la ricomparsa di estesi fenomeni di particolare virulenza: tanto del m a l dell’inchiostro che del cancro corticale, con danni visibili a volte anche a grande distanza in ragione degli estesi disseccamenti resi in alcuni casi più gravi da fenomeni climatici, soprattutto grandine e siccità, che sicuramente concorrono nel determinare questo diffuso deperimento.

DATI PRODUTTIVI IN PIEMONTE: Produzione 2012: 4.250 tonnellate Produzione 2013: 5.330 tonnellate Stima produzione 2014: 5.620 tonnellate L’80% della produzione si trova in provincia d Cuneo. Nonostante la situazione sia in graduale miglioramento, vi è ancora un gap rispetto alla produzione del 2007, quando ancora non si rilevava la presenza del Cinipide e la produzione era all’incirca sulle 9.000/10.000 tonnellate. Quest’anno si prevede un raccolto che dovrebbe raggiungere le 3.700 tonnellate. La produzione varia molto da zona a zona (in alcune è stata molto bassa). Il volume d’affari, tenendo conto delle oscillazioni di prezzo, dovrebbe essere attestarsi intorno agli 8 milioni di euro. In provincia di Cuneo (fonte Annata Agraria 2012/2013 Provincia di Cuneo) gli ettari complessivi a castagneto da frutto sono circa 4.400 ettari e le aziende oltre 3.200. Quest’anno i prezzi sono stati altalenanti. Le castagne di pezzatura medio-grande hanno spuntato prezzi superiori ai due euro al kg. Meno apprezzate le pezzature minori. Nel Cuneese i mercati tradizionali principali sono Borgo San Dalmazzo e Roccavione e Caraglio; nel Saluzzese Venasca e Barge.

Ortofrutta: serve tutelare la sanità del materiale di moltiplicazione Il decreto ministeriale 29 settembre 2014, pubblicato sulla G.U. dell’11/10/2014, definisce norme transitorie per la commercializzazione di materiale di moltiplicazione certificato di alcune varietà di pesco a condizioni meno rigorose. Il provvedimento prevede che, fino al 31 dicembre 2016, in deroga a quanto previsto per la produzione di materiali di moltiplicazione certificati per le prunoidee, non siano effettuati i controlli previsti per il viroide del mosaico latente del pesco (PLMVd). Coldiretti auspica che la nuova frontiera del sistema fitosanitario non sia quella delle “condizioni meno rigorose”, ma che invece si continui a lavorare per dare ai vivaisti e ai produttori un sistema da cui esca materiale di propagazione sano, che consenta di programmare una spesa importante come l’impianto di una coltivazione con la ragionevole certezza del risultato finale.

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GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO PROVINCIALE

“IMPARIAMO A RINGRAZIARE CON LE PAROLE E LE AZIONI”

I La Giornata del Ringraziamento 2014 si terrà domenica 23 novembre a Cortemilia, presso la parrocchia di San Pantaleo. Il programma dell’evento sarà pubblicato sul prossimo numero de Il Coltivatore Cuneese.

l ringraziamento si può fare con le parole oppure con le azioni. Iniziamo dalle parole. La parola «grazie» aiuta a rendere più civili i rapporti tra le persone. Viene insegnata ai bambini, ma continua ad essere importante anche in tutte le successive età, fino al giorno del congedo dalla vita. Non bisogna nascondere, però, che a volte è utilizzata in modo falso. Diventa talora adulazione, che rende servili; altre volte diventa ricatto per ottenere favori

oppure per addolcire gli altri. Bisogna imparare a dire grazie, ma bisogna anche vigilare sui nostri modi di ringraziare! Il ringraziamento si fa anche con le azioni. Accogliere e custodire un dono è un atto di ringraziamento. Il genitore che accoglie il frutto del grembo e lo fa diventare suo figlio attraverso un amore umile e quotidiano compie uno dei più grandi atti di ringraziamento possibili. Lo stesso vale per chi custodisce un fratello, un genitore, un nonno. Accogliere la propria vita come un dono è ringraziare: prendere cura del proprio corpo e del proprio spirito, accettare i limiti personali, attraversare le prove. Sono atti di ringraziamento coltivare le vigne, raccogliere le mele, mungere il latte, trasformare i prodotti della terra … Come per le parole, anche per le azioni c’è però il rischio di trasformare tutto questo in semplice tornaconto personale, sfruttamento,

pretesto per inseguire le proprie illusioni di potenza. La giornata del Ringraziamento è un’occasione per imparare a ringraziare con le parole e con le azioni! È un’occasione, inoltre, per vigilare sul nostro spirito, in modo che il grazie delle parole e delle azioni nasca unicamente dall’amore per la vita. Al centro della religione cristiana sta un atto di ringraziamento che unisce parole, azioni, integrità di spirito. Nell’ultima cena con i suoi Gesù prese il pane, disse grazie, lo diede ai discepoli dicendo: io sono per voi! I cristiani non smettono di ripetere questo gesto e di ispirarsi ad esso. E’ il modello per ogni ringraziamento che sia capace di unire azioni concrete, parole buone, integrità personale! Buona festa del Ringraziamento a tutti! Don Giuseppe Pellegrino

Consigliere Ecclesiastico Provinciale

Propo!e " viaggio

31 ottobre Fantasmi a Torino con apericena 16 novembre Villa Necchi e Milano ecclettica con il FAI 21 novembre Striscia la notizia con Greggio e Hunziker 23 novembre Bologna e l'antica fiera di Santa Lucia 29 novembre Felice Casorati ad Alba 30 novembre Il mercatino degli Angeli a Sordevolo ed il ricetto di Natale a Candelo 6-8 dicembre Monaco di Baviera e il castello delle favole 7-8 dicembre I mercatini della Provenza con i 13 dessert 13-14 dicembre Bolzano ed il trenino di Natale ALTRI VIAGGI, INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI ANCHE PRESSO IL PUNTO COLDIRETTI PIU' VICINO A TE! IN TERRE DI GRAN DA pi azza europa, 9 cuneo tel. 0171 67575 info@interredigranda.com programmi scaricabili su www.interredigranda.com

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COLDIRETTI: “E’ IN ATTO UN ATTENTATO AL PROSCIUTTO ITALIANO”

a Cernobbio è partito l’allarme lanciato dal presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, circa la proposta dello schema di decreto ministeriale che rivede la normativa sulla preparazione dei salumi, introducendo una serie di allucinanti novità. Ma anche la vendita dei falsi salumi biologici, sulla base dei sequestri effettuati dai Carabinieri dei Nas, in relazione all’inchiesta della Procura di Torino lascia, secondo Moncalvo, esterrefatti i consumatori. Procediamo per gradi: secondo una proposta di decreto ministeriale, il prosciutto cotto potrà essere fatto anche utilizzando carne di specie diverse dai maiali, generando confusione nei consumatori sul reale contenuto del prodotto che acquistano. Una possibilità che, come ha dimostrato la recente inchiesta sulla carne di cavallo spacciata per manzo in sughi e polpette, alimenta anche il rischio di frodi in un settore come quello delle carni, dove dall’inizio della crisi nel 2008 ad oggi sono aumentati del 150 per cento i sequestri. Aumenta, poi, il contenuto di acqua consentito che sarà pagato dai consumatori come se fosse carne in un moment o

di pesante crisi economica. “L’incremento del tasso di umidità previsto per le tre categorie di prosciutto cotto, prosciutto cotto scelto e prosciutto cotto di alta qualità andrà - precisa Enzo Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo - a minare la qualità del prodotto stesso a scapito del maiale italiano, le cui carni hanno caratteristiche qualitative superiori a quelle dei maiali importati dai paesi del Nord, penalizzando i nostri allevatori. Il decreto cancella poi il divieto di utilizzo di aromi chimici, aprendo così la strada alla possibilità di correggere gusto e sapore dei salumi fatti con materia prima scadente e di dubbia origine. Paradossalmente viene mantenuta, invece, la possibilità di utilizzare le cosce di maiale congelate per produrre il prosciutto crudo stagionato. “Proprio a causa di questa norma - commenta Pagliano - due prosciutti su tre venduti oggi in Italia provengono da maiali allevati in Olanda, Danimarca, Francia, Germania e Spagna, senza che questo venga evidenziato chiaramente in etichetta dove non è ancora obbligatorio indicare l’origine”. Relativamente all’inchiesta della Procura di Torino sulla vendita dei falsi salumi biologici, nei primi nove mesi dell’anno sono stati tolti dal commercio carni e derivati per un valore di ben 92 milioni di euro. La truffa sulla carne bio colpisce la fiducia di quasi la metà degli italiani che, regolarmente o qualche volta, li mettono nel carrello della spesa. In controtendenza, rispetto all’andamento generale a tavola aumentano solo gli acquisti di prodotti biologici che fanno registrare un incremento record del 17,3 per cento per i prodotti confezionati nella grande distribuzione. Secondo i

dati Ismea relativi ai primi cinque mesi del 2014 il consistente incremento del biologico risulta essere addirittura il più alto degli ultimi dodici anni. Un business che in Italia vale 3 miliardi in termini di giro di affari e attira dunque gli appetiti della criminalità, contro il quale bisogna stringere le maglie della legislazione con l’obbligo della tracciabilità e l’indicazione di origine in etichetta. “Piuttosto che rivedere al peggio le leggi che regolano il settore dei salumi, sarebbe utile alla nostra economia adoperarsi per l’attuazione della legge sull’etichettatura con l’indicazione obbligatoria dell’origine italiana, di importanza fondamentale soprattutto per i prodotti trasformati”, denuncia il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel sottolineare che “non possiamo commettere un autogol che danneggia il patrimonio di credibilità conquistato dal Made in Italy in Italia e all’estero dove dobbiamo acquisire quote di mercato con politiche di trasparenza e verità”. Conclude il direttore Pagliano: “Nel Piemonte, abbiamo un patrimonio di oltre un milione duecentomila suini. Abbiamo produzione di alta qualità, tanto che gli impianti di trasformazione della bassa Lombardia e dell’Emilia assorbono buona parte di queste produzioni. In particolare, ai circuiti del Parma e del San Daniele, sono destinati un milione di cosce di suini piemontesi all’anno. Le ipotesi di modifica delle leggi nazionali trovano i nostri allevatori fermamente contrari, poiché minano alla base le scelte imprenditoriali ancorate alla qualità delle carni, anche con un’alimentazione nobile che utilizza i cereali piemontesi e non i sottoprodotti di lavorazioni industriali come avviene in altri Paesi”.

a Terrenostre SCA, Cantina Dolcetto e Moscato, è stata fondata a Cossano Belbo, situato in provincia di Cuneo tra Alba e Asti, nel 1961, da un piccolo gruppo di 31 viticoltori. Nel corso degli anni la Società ha incrementato notevolmente il numero dei propri aderenti e oggi può contare su oltre 200 Soci coltivatori che operano nei comuni di Cossano Belbo e nei paesi limitrofi, per un totale di circa 450 ettari di superficie vitata. La Cantina ha iniziato la propria attività con la vendemmia dell’annata 1962. Il conferimento medio delle uve è passato, nel tempo, dai 3.500 quintali delle prime annate agli oltre 40.000 delle ultime vendemmie, con più dell’85%

di uva a DOCG e DOC di diverse tipologie, ma tutte tipiche dell’area piemontese e in particolare delle Langhe. Tutte le uve infatti provengono esclusivamente dai Soci viticoltori che hanno l’obbligo di conferire per intero in Cantina la propria produzione. Non vengono acquistate uve provenienti da viticoltori che non aderiscono alla Società. L’obiettivo primario che la Terrenostre si è posto, fin dagli inizi, consiste nel produrre vini di qualità elevata tra i più noti vini del Piemonte ed in particolare delle Langhe, come l’Asti spumante, il Furmentin, il dolcetto di Dogliani. La Cantina ha quindi ricercato costantemente il mi-

glioramento e la valorizzazione dei propri prodotti vinicoli, privilegiando, innanzi tutto, in vigna, una bassa produzione unitaria per ettaro ed effettuando, in vendemmia, rigorose scelte in base a parametri relativi alle zone, alla maturazione e allo stato di sanità delle uve, a cui fanno anche riferimento

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le remunerazioni delle uve conferite. In questo modo l’Azienda Terrenostre è certa di favorire il proseguimento dell’attività della viticoltura collinare nelle zone delle Langhe e, pertanto, di concorrere in maniera determinante alla salvaguardia e alla conservazione ambientale di un territorio unico.

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22 IL 6 NOVEMBRE PRESSO LO SPAZIO INCONTRI DELLA CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO

IL CRESO E LA QUALITÀ DELLA MELA CUNEESE

l 6 novembre 2014 si terrà, presso lo Spazio Incontri Cassa di Risparmio 1855, in via Roma 15 a Cuneo, il convegno Un mondo di ricerca dietro una mela. È questo uno dei due eventi conclusivi del Progetto AGER Qualità della mela (www.ager-

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biodiversità più antica per proporre nuove varietà buone, gustose e insieme rustiche e resistenti alle malattie; I “percorsi in campo”: gli schemi di produzione che, dal fiore al frutto raccolto, privilegiano la sostenibilità senza sacrificare qualità e produttività del frutteto; Gli aspetti nutrizionali e salutistici – trattati in una tavola rotonda – legati al consumo della mela, un frutto che oltre a deliziare i nostri palati è tra i migliori alleati per preservare la salute dell’uomo. Il convegno è rivolto agli addetti ai lavori e a tutti coloro che sono attratti dagli aspetti più scientifici della coltivazione

23 finanziatori, è particolarmente significativa per il nostro territorio, altamente vocato per la frutticoltura, campo in cui vanta una tradizione ultrasecolare”. “Sarà un’occasione importante – commenta Michele Quaglia, Presidente del Creso – per riaffermare come una ricerca condotta in presa diretta con i bisogni dei frutticoltori e una pratica frutticola aperta alle innovazioni possano insieme contribuire a sostenere e migliorare un intero territorio”

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di frutta, uno dei comparti produttivi più importanti del nostro territorio. “La Fondazione CRC sostiene con importanti iniziative la ricerca e l’innovazione tecnologica, due degli elementi essenziali per lo sviluppo della provincia e il futuro delle giovani generazioni – afferma Ezio Falco, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo – Questa ricerca sul melo promossa dal progetto AGER, di cui la Fondazione è uno dei principali

Convegno tecnico sulla Drosophila Suzukii il 13 novembre al Centro Incontri di Madonna dei Boschi di Peveragno

La Comunità Montana Alpi del Mare, in collaborazione con il Comune di Peveragno, l’Agenzia 4A di Coldiretti ed il Creso hanno programmato per il 13 novembre a Peveragno, in fraz. Madonna dei Boschi, presso il Centro Incontri, una mattinata dedicata ai problemi generati dal famigerato insetto Drosophila Suzukii, in particolare sui piccoli frutti. L’obiettivo è di fare il punto sulla diffusione dell’insetto e di valutare le strategie di contenimento, tenuto conto che purtroppo, quest’anno, il comparto dei piccoli frutti ha avuto un mercato che dal lato economico non ha dato i risultati sperati, per cui è difficile immaginare forme di lotta senza che vi sia un intervento del pubblico a sostegno di quelli privati. Il convegno è in fase di definizione. Già sono stati presi contatti con l’Università di Torino, con la Fondazione San Michele all’Adige, che collabora con il Creso. Dovrebbe essere possibile la presenza di un relatore svizzero. L’obiettivo è di avviare a soluzione il problema generato dall’insetto anche attraverso sistemi di lotta biologica, come avvenuto per il cinipide sul castagno.

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DUJA D’OR: I PREMIATI SOCI DI COLDIRETTI CUNEO

gni anno sono molte le aziende della provincia di Cuneo premiate alla Duja d’Or di Asti. Pubblichiamo l’elenco delle imprese vitivinicole, socie di Coldiretti, premiate nell’importante manifestazione che ha raggiunto una rilevanza nazionale. ADRIANO MARCO E VITTORIO ALBA (CN) -BARBARESCO DOCG 2011 Basarin, BARBARESCO DOCG 2011 Sanadaive, BARBARESCO DOCG RISERVA 2009 Basarin - OSCAR DOUJA D’OR, LANGHE SAUVIGNON 2013 Basaricò BERA DI BERA VALTER NEVIGLIE (CN) -ASTI DOCG 2013, BARBERA D’ALBA SUPERIORE 2010 La Lena, MOSCATO D’ASTI DOCG 2013, MOSCATO D’ASTI DOCG 2013 Su Reimond BORGOGNO FRANCESCO DI BORGOGNO G. E C. -BAROLO (CN), BAROLO DOCG 2010 BRIC CASTELVEJ GALLINO DOMENICO DI REPELLINO MARIO E CRISTIANO CANALE (CN) ROERO ARNEIS DOCG 2013

BURLOTTO GIAN CARLO VERDUNO (CN) -BAROLO DOCG 2009 Cascina Massara CANONICA CAV. CESARE TORRE BORMIDA (CN) -DOLCETTO D’ALBA 2013 Surì Vignazza – BIO CANTINA DEL NEBBIOLO VEZZA D’ALBA (CN) -LANGHE NASCETTA 2013 Riveverse, ROERO ARNEIS DOCG 2013 Arenarium CANTINA TERRE DEL BAROLO CASTIGLIONE FALLETTO (CN) -BAROLO DOCG RISERVA 2006 Castello, -BAROLO DOCG RISERVA 2007 Rocche di Castiglione, NEBBIOLO D’ALBA 2012 Vinum Vita Est, VERDUNO PELAVERGA 2013 Vinum Vita Est CASCINA GALLETTO DI PERRONE MAURO S. STEFANO BELBO (CN) -MOSCATO D’ASTI DOCG 2013 CASETTA F.LLI DI CASETTA ERNESTO & C. VEZZA D’ALBA (CN) -BAROLO DOCG 2009 Vigna Case Nere, NEBBIOLO D’ALBA 2009 Rivere GALLINO ANTONIO CANALE (CN)

-ROERO ARNEIS DOCG 2013 SAVIGLIANO F.LLI DARIO E Monpissan - OSCAR DOUJA GIUSEPPE DI MARINO E STED’OR FANO 16.11.2011 MASSUCCO FRATELLI DIANO D’ALBA (CN) CASTAGNITO (CN) -BARBERA D’ALBA 2012 Ribota, 16.11.2011 -ROERO ARNEIS DOCG 2013 BAROLO DOCG 2010, DOLCETTO PRODUTTORI DI GOVONE DI DIANO D’ALBA DOCG 2013 GOVONE (CN) Sorì del Sot - Vigna Autin Gross -BAROLO DOCG 2009, LANGHE SIBONA F.LLI STEFANO E DOBIANCO 2013 MENICO ROBERTO GARBARINO S. STEFANO ROERO (CN) NEVIGLIE (CN) -BARBERA D’ALBA 2013 Laion, -MOSCATO D’ASTI DOCG 2013 LANGHE 2013 S I S T EM IM S I ILaion U IR S NEBBIOLO I ISD T E DC I S CE U SALVANO SRL TERRENOSTRE società cooDIANO D’ALBA (CN) perativa ANTIFURTI aderente a Uecoop -BARBARESCO DOCG 2010ANTIFURTI – Impianti con e senza filo per in esterno COSSANO (CN)filo per interno – Impianti con BELBO ee per senza SAN MATTEO DI DIOTTI MAS– Controllo opere di valore e per-DOLCETTO esterno D’ALBA 2012 ViteSIMO – Controllo finestre – Controllo opere di valore vecchia, MOSCATO D’ASTI DOCG ALBA (CN) VIDEO CONTROLLI – Controllo finestre -GAVI DOCG 2013 2013 Spatuss – Telesorveglianza – Controllo accessi

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FRUTTICOLTURA: IL KIWI SI SALVA

’ in fase avanzata la campagna di raccolta del kiwi, che in Piemonte, si contraddistingue quest’anno, per l’ottima qualità mercantile media delle partite. L’inverno mite e lo sviluppo di migliori tecniche di profilassi, hanno rallentato lo sviluppo della P.S.A., favorendo un complessivo miglioramento ed in numerosi casi la ripresa degli actinidieti. La buona umidità relativa in fioritura, ha poi favorito nel Nord Italia, ad eccezione del Nord Est, una buona allegazione dei frutti e di conseguenza il miglioramento di forma e pezzatura; questo è particolarmente interessante nella corrente campagna in quanto, nelle altre principali aree produttive, la qualità mercantile media delle partite è al contrario abbastanza deludente. La raccolta è iniziata nella seconda decade del mese di ottobre e proseguirà per quasi

tutto il mese di novembre nelle regioni del sud. I dati rilevati dai tecnici dell’Agenzia 4A Coldiretti nell’ultima campagna, hanno evidenziato ancora una volta come sia importante per le singole imprese, ritardare il più possibile il momento della raccolta perché ciò favorisce l’aumento della sostanza secca e, di conseguenza, l’aumento del peso e della conservabilità delle singole partite. In Piemonte la produzione prevista dovrebbe attestarsi su un quantitativo di circa 950.000 quintali, in leggero aumento rispetto alla passata stagione. A livello nazionale ed europeo non si prevedono forti incrementi produttivi, rispetto all’annata precedente. La previsione fatta dal Centro Servizi Ortofrutticoli (C.S.O.), di Ferrara, segnala un aumento previsto del 2% sul 2013; l’Italia continua ad essere il pri-

ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

mo produttore europeo (circa 2/3 della produzione complessiva). La forte penuria di prodotto sui mercati internazionali, causata dal notevole deficit produttivo, registrato nell’Emisfero Sud (gelata tardiva in Cile), ha notevolmente favorito la contrattualizzazione delle singole partite, con quotazioni in aumento rispetto alla passata stagione.

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FIERA DEL MARRONE 2014 UN’EDIZIONE DA RECORD Oltre 250mila visitatori alla 16a Fiera nazionale del Marrone: grande successo per il Mercato di Campagna Amica, per Fast Good, il fritto misto “da strada”, e per le Fattorie Didattiche: nella giornata di venerdì 17, grazie alle navette, un migliaio di scolari cuneesi hanno partecipato ai laboratori presso l’azienda agricola Albus di Tarantasca; il giorno seguente sono state diverse centinaia le famiglie che hanno approfittato delle Fattorie Didattiche aperte per l’occasione in tutta la provincia.

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Area Organizzazione e Sociale di Coldiretti Cuneo: “Coldiretti punta da sempre sull’impresa agricola famigliare e attraverso l’intensa attività di Campagna Amica ha instaurato con i consumatori un rapporto fiduciario basato sulla trasparenza e sulla opportunità di

non omologare gusti, sapori e profumi, che sono l’espressione autentica delle peculiarità di ogni territorio. Per questo, Coldiretti Cuneo partecipa a Terra Madre e sono attivamente coinvolti anche alcuni degli immigrati che lavorano presso le aziende agricole”.

Marcello Cavallo

Anche TerraViva e Coalvi al Salone del Gusto TerraViva è presente all’edizione 2014 del Salone del Gusto e Terra Madre presso Lingotto Fiere a Torino. A rappresentare il settore zootecnico delle eccellenze piemontesi è la Cooperativa Buschese con la carne bovina di Razza Piemontese. In occasione dell’evento, oltre alla “Selezione ATM” con tutti i tagli di carne piemontese in atmosfera controllata, vengono presentati molti altri prodotti a marchio come le nuovissime referenze di pasta fresca e prodotti tipici della linea. In collaborazione con il Consorzio Coalvi, sabato 25 ottobre, al pomeriggio nello spazio somministrazione dei prodotti piemontesi, viene presentata anche la nuova App Coalvi-Razza Piemontese ed è possibile degustare la carne bovina di razza piemontese.

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resso il Salone del Gusto a Torino, si svolge dal 23 al 27 ottobre, la X Edizione di Terra Madre. Coldiretti partecipa, seguendo l’ospitalità dei delegati di Terra Madre e accogliendo i visitatori all’ingresso del Salone del Gusto, con un ampio stand che ha l’obiettivo di comunicare l’impegno per la valorizzazione dei prodotti agricoli tipici, la progettualità sia nell’economico con i contratti di filiera, che nel sociale con le iniziative quali le Agritate, gli Agriasili e l’assistenza domiciliare agli anziani. “L’occasione di confronto e di condivisione delle problematiche agroalimentari mondiali - dice Enzo Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo - quest’anno vede un tema centrale di grande rilevanza per Coldiretti: l’attenzione all’agricoltura ed all’impresa agricola famigliare, perno attorno al quale ruotano l’ 80% delle imprese agricole italiane e mondiali”. L’obiettivo è difendere e valorizzare la Biodiversità e la distintività che non appartengono al modo di pensare e di agire delle multinazionali del cibo o dell’industria mondiale dei trasformati. Marcello Cavallo (nella foto), responsabile dell’

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COLDIRETTI ALLA X EDIZIONE DI TERRAMADRE E AL SALONE DEL GUSTO

“VIVERE L’AGRITURISMO”: LA GUIDA AGLI AGRITURISMI DI CAMPAGNA AMICA - TERRANOSTRA DELLA PROVINCIA DI CUNEO E’ uscita in questi giorni la nuova guida 2014-2015 agli Agriturismi di Campagna Amica – Terranostra. I 76 agriturismi presentati hanno una scheda a loro dedicata che indica i servizi offerti e i riferimenti utili. La guida è uno strumento indispensabile per conoscere e visitare le aziende agricole della provincia che hanno fatto dell’ospitalità e dell’accoglienza una loro prerogativa. La guida è disponibile presso gli Uffici Zona Coldiretti di tutta la Provincia e gli agriturismi che aderiscono alla rete Campagna Amica - Terranostra. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla segreteria di Terranostra: 0171 447 336 248.

Nuove aziende iscritte nel Registro imprese storiche Con la riapertura del Registro delle imprese storiche, deliberata da Unioncamere per l’anno 2014, domenica 5 ottobre presso la Camera di Commercio di Cuneo, sono state premiate 15 aziende della provincia di Cuneo ultracentenarie, che hanno ricevuto come riconoscimento una targa e una pergamena. Il Registro delle imprese storiche istituito da Unioncamere nel 2011, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha lo scopo di incoraggiare e premiare quelle imprese che, nel tempo, hanno trasmesso alle generazioni successive il loro patrimonio di esperienze e valori imprenditoriali. Ad oggi ne risultano iscritte più di 2.200, di cui 74 della provincia di Cuneo. Le imprese agricole premiate sono: Poderi Moretti di Moretti Francesco di Monteu Roero e Mandrile Leandro di Caraglio.

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giorno, un servizio che da qualche anno Coldiretti ha declinato nel contesto agricolo con la figura dell’Agritata. Superata la selezione, le oltre venti candidate ammesse al corso sono ora impegnate in una formazione mirata che prevede 260 ore di teoria in aula e 140 ore di stage in strutture che ospitano bambini da tre mesi a tre anni, la fascia d’età a cui, come anticipato, si rivolge il servizio. Oggi in Provincia di Cuneo il servizio è già disponibile in diversi comuni. Le Agritate cuneesi sono: Erika Aimar e Vanda Maria Giordano di Barge, Chiara Beltramone di Brossasco, Valentina Dutto di Carrù, Francesca Giachello di Farigliano, Sara Beccaria di Montelupo Albese, Daniela Muzio di Pocapaglia e Emanuela Dotta di Trinità.

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Con questo nuovo corso di formazione Coldiretti Piemonte, in collaborazione con INIPA e con la Cooperativa Linfa Solidale che gestisce il servizio, è certa di poter offrire opportunità di lavoro e integrazione del reddito ad aziende e persone che operano nel contesto agricolo. La flessibilità d’orario, l’innovazione educativa e il contesto domestico e agricolo rendono l’Agritata una soluzione a misura di famiglia… e di bambino!

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o scorso 30 settembre presso la sede di Coldiretti Piemonte di piazza San Carlo, a Torino, ha preso il via il terzo corso di formazione per Agritate. L’Agritata - un servizio già attivo nelle province di Cuneo, Asti e Torino - è una persona formata per offrire presso il proprio domicilio, situato nel contesto di un’azienda agricola, un servizio di educazione e cura per bambini tra i tre mesi e i tre anni. La nuova edizione ha coinvolto corsiste provenienti da tutta la regione e permetterà di ampliare la copertura territoriale del servizio Agritata alle province di Novara e Vercelli. Alla prima selezione delle candidate ha preso parte anche Domus, l’associazione nazionale che raccoglie i soggetti promotori del servizio Tagesmutter, mamme di

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AL VIA IL NUOVO CORSO PER AGRITATE

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Viaggio in Veneto dei Pensionati Coldiretti Una numerosa delegazione dei pensionati Coldiretti Cuneo ha partecipato al tour organizzato dall’Associazione Regionale Pensionati tra le preziose perle del Veneto. Un’esperienza indimenticabile iniziata con una visita ad una delle città venete più illustri, Padova, e proseguita fino a Venezia con una crociera in motonave sulla laguna e una giornata di riscoperta del celebre Lido e dei suoi dintorni.

Campagna Amica alla Fiera del Tartufo Bianco Successo di partecipazione e vendita per il Mercato di Campagna Amica Coldiretti organizzato durante le domeniche del mese di ottobre, in occasione dell’84a Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba. Le migliaia di persone che hanno visitato il mercato, dove Campagna Amica era presente con oltre 30 stand, hanno confermato ancora una volta la formula vincente del rapporto diretto tra produttori e consumatori.

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A Spinetta, protagonisti A Mondovì un convegno sui servizi pubblici di prossimità i Frutti della terra Dalle 9 alle 12, sabato 8 novembre, la Sala Conferenze dell’Hotel “I Gelsi” di Mondovì ospita il convegno “Terre di Frontiera - I Servizi Pubblici di Prossimità”, incentrato sui temi della giustizia, dell’istruzione e della sanità locale.a cura della Libera Associazione Montelegale. Coldiretti Cuneo, che patrocina l’evento, condividerà l’esperienza maturata con lo “Sportello (in) Salute” e con numerose attività sociali innovative, sostenute a livello regionale ed europeo, come “A casa”, un servizio di assistenza domiciliare, “Agritata”, rivolto alle famiglie in ambito rurale, e “Buono 2 volte”, che promuove inserimenti lavorativi di persone diversamente abili. Per informazioni contattare l’Area Organizzazione di Coldiretti Cuneo al numero 0171 447 337.

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Da sinistra Mauro Abello Consigliere Catac, Francesco Bodrero Presidente Catac, di Centallo, Pier Giorgio e Aldo Rubiolo -Titolari Rubiolo Pietro & C., Bartolomeo Gerbaudo Frutticoltore.

Il C.A.T.A.C di Centallo /Agenzia 4A Coldiretti in collaborazio-

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ne con la società Rubiolo Pietro & C. di Savigliano, considerata l’esigenza crescente di avere a disposizione dati meteorologici attendibili e circoscritti ad aree specifiche, ha deciso di investire nell’acquisto e nell’installazione di una nuova stazione meteo MONDOVÌ MONDOVÌ Via della Cornice,nella 1 zona di Fossano in Frazione Boschetti. Via della Cornice, 1 Il - faxCornice, 0174nuovo 46285 Via della 1 supporto tecnologico installato su terreno tra le azientel. 0174 43810 - fax 0174 46285 tel. 0174 43810 de Abello-Gerbaudo e-mail: pneumaticiperetti@tin.it di Revelli Ornella & C. e-mail: pneumaticiperetti@tin.it rnella & C. tel. 0174 43810 - fax 0174 46285 e Brero, è dotata di sensori elettronici per la rilevazione di: pioggia, umidità relativa, temperatura, bagnatura e-mail: pneumaticiperetti@tin.it di Revelli Ornella & C. della foglia, umidità del terreno, direzione ed intensità del vento. PNEUMATICI DI TUTTE LE MARCHE NEUMATICI DI TUTTE LE MARCHE I dati rilevati, saranno trasmessi al centro di consulenza tecnica e PNEUMATICI ACCESSORI AUTO ACCESSORI AUTO Via della Cornice, 19 -PNEUMATICI 12084 Mondovì (CN) DI TUTTE LE MARCHEconfluiranno nelle rilevazioni della rete agrometeorologica della DI TUTTE ASSETTO RUOTE ELETTRONICO RUOTE ELETTRONICO Tel. 0174.43810 - FaxASSETTO 0174.46285 ACCESSORI AUTO Regione Piemonte. Inoltre la centralina offre la possibilità di utiLE MARCHE RM Centroe-mail: Revisioni Monregalese pneumaticiperetti@tin.it CRM Centro Revisioni Monregalese ASSETTO RUOTE ELETTRONICO lizzare modelli matematici per seguire in tempo reale l’evoluzione delle avversità più rilevanti dei fruttiferi e consente di pianificare CRM Centro Revisioni Monregalesestrategie di difesa eco-sostenibile, in quanto le indicazioni devono essere tempestive ed efficaci nel rispetto dell’ambiente per poter eseguire minori interventi chimici in campo. I dati della capannina, per tutti gli associati, sono reperibili su internet. Tramite l’utilizzo di telefonini, vi è la possibilità di ricevere messaggi di allerta e di conoscere a priori l’evolversi delle condizioni meteo, al fine di organizzare in tempi utili la difesa attiva alle colture. “Abbiamo nuovamente voluto fare un investimento utile per gli agricoltori ed i cittadini dell’area – commenta il rappresentante della società Rubiolo, Piergiorgio Rubiolo-. In questi tempi di crisi economica, preferiamo destinare risorse al fine di aiutare le aziende agricole al rispetto dell’ambiente e della nuova direttiva nazionale del PAN. Collaborando insieme al CATAC e grazie all’operatività della nuova stazione, come già fatto due anni fa sull’area di Savigliano, tutta la comunità agricola della zona Fossanese ne trarrà beneficio, potendo usufruire, attraverso l’accesso alla rete agrometeorologica regionale, di informazioni meteo: og-

33 ATTUALITÁ

gettive, sicure e specifiche. Questo sistema di informazioni serve inoltre a ridurre gli interventi legati alla difesa delle colture specializzate e industriali posizionando gli stessi in modo più corretto durante il corso di tutto l’anno”. Il Presidente del CATAC/Agenzia 4A di Centallo della Coldiretti, Francesco Bodrero: “Prosegue con questa iniziativa l’attività del C.A.T.A.C. specializzata in consulenze mirate per i trattamenti con agrofarmaci grazie alla collaborazione di privati come l’azienda Rubiolo snc, attenta ai cambiamenti nel settore agricolo e dei regolamenti europei. Grazie all’impegno comune tra privati e centri di consulenza si ottiene una più accurata e puntiforme copertura del territorio. La sensibilità della società Rubiolo snc è una grande risorsa per il territorio cuneese e chiunque altro voglia investire in questi supporti sarà ben accetto.

Energia da biomasse in agricoltura

Si svolge venerdì 31 ottobre presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali e Alimentari, di Cuneo, il convegno dedicato al tema: “Energia da Biomasse in Agricoltura”. Il progetto è cofinanziato dall’Unione Europea mediante il Fondo Europeo Agricolo di sviluppo rurale, nell’ambito del programma di sviluppo rurale PSR 2007-2013. Il programma di studio prevede nella prima parte della giornata, la presentazione del progetto “Fruitgas”, con gli interventi dei docenti universitari e dei ricercatori del Disafa, in cui verranno presentate le tecnologie e le esperienze delle aziende agricole partner del progetto che hanno scelto di produrre energia rinnovabile dal frutteto, con l’utilizzo dei residui della potatura. Nella seconda parte della giornata, l’attenzione sarà dedicata all’ “Uso energetico delle biomasse in agricoltura”. Interverranno docenti universitari dalle Università di Catania, Udine e Milano che esporranno le valutazioni sui bilanci energetici e ambientali relativi alle biomasse.

Differimento termine PAPV e PAPZ in modalità cartacea Il Mipaaf ritenuta la necessità di implementare le funzioni evolutive dei programmi di produzione per tenere conto delle richieste formulate dal mondo produttivo ha ritenuto di differire al 1° febbraio 2015 l’invio in formato cartaceo dei Programma di produzione vegetale e zootecnico, allo scopo di agevolare gli operatori biologici nella presentazione degli stessi programmi. Quindi il termine del 30 settembre 2014 per la presentazione dei Programmi Annuali di Produzione Vegetale (PAPV) e Zootecnica (PAPZ) in modalità cartacea è differito al 1° febbraio 2015. Questo è quanto definito all’interno del DM n.74792 del 9 ottobre 2014 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 Ottobre 2014.

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Convegno venerdì 31 ottobre a Cuneo presso l’Università di Agraria

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Sabato 27 settembre O.N.A.Frut. ha partecipato alla ventiduesima edizione della Festa Nazionale del Tartufo di Millesimo (SV), con una delegazione guidata dal Presidente Giovanni Quaglia. L’edizione 2014 della Fiera si è svolta nel cuore del centro storico del paese della Val Bormida dal 26 al 28 settembre, attirando quasi ventimila visitatori. Tra le iniziative collaterali legate alla manifestazione principale, nella cornice del centro storico di uno dei “Borghi più belli d’Italia”, si è messo in evidenza l’operato dei tre Maestri Assaggiatori di O.N.A.Frut. Nell’arco della giornata, sono stati proposti ai visitatori della manifestazione alcuni momenti di assaggio guidato al frutto tipico di questa stagione, la mela. Ai visitatori sono state proposte mele appartenenti al gruppo Gala, delle quali sono state descritte le proprietà nutrizionali e le caratteristiche organolettiche, cercando di sensibilizzarli ad un consumo più razionale di frutta. Altro scopo della giornata è stato quello di far promozione, fuori dai confini regionali, ad un prodotto d’élite del nostro territorio, ovvero la MELA ROSSA I.G.P. CUNEO che, grazie anche al prezioso riconoscimento comunitario, continua a farsi conoscere ed apprezzare sul mercato ortofrutticolo nazionale e non solo. La settimana successiva, nel pomeriggio di martedì 30 settembre, O.N.A.Frut. ha partecipato alla giornata di eventi organizzata dai dipartimenti di Scienze Veterinarie e di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino, all’interno della terza edizione della Festa AgroVet. Negli spazi all’interno del campus di agraria e veterinaria di Grugliasco (TO), oltre alla presenza con lo stand istituzionale, O.N.A.Frut. ha condotto una degustazione guidata di due diverse varietà di mele del gruppo Gala e una di pera piemontese della varietà Abate Fetel. Nella seconda metà del mese di ottobre una delegazione di O.N.A.Frut. sarà presente a Borgonato di Corte Franca (BS), alla riunione organizzativa del Gruppo Italiano Assaggiatori (G.I.A.).

rande presenza di pubblico a Coloratissimo Autunno a Fossano: Coldiretti ha organizzato il Mercato di Campagna Amica (foto n.3) nelle giornate di sabato 11 al pomeriggio e domenica 12, con la partecipazione di una ventina di aziende; la Mostra Ortofrutticola a cura del CATAC orticolo e frutticolo; lo stand istituzionale Coldiretti e CATAC per la promozione della filiera del Grano Saraceno ( a cui è stata dedicata anche la serata di venerdì con un convegno formativo a cui hanno partecipato esperti nutrizionisti, foto n.1 ) e, infine, la Fattoria Didattica con laboratori e percorsi dedicati agli alunni alle scuola fossanesi nelle mattinate di Venerdì e Sabato.

Nella foto n.2, la premiazione di quanti, da anni, si sono impegnati per la riuscita della manifestazione e per l’agricoltura fossanese: il “premio menzione speciale” è andato all’assessore all’Agricoltura Giangiorgio Bruno “Per l’ideazione e l’entusiasmo in 15 anni di varie manifestazioni di successo dell’Agricoltura fossanese” Raffaele Tortalla, presidente del Catac di Fossano, Per la capacità e l’impegno nello sviluppo delle filiere agricole nel fossanese; Antonio Sola, Per la capacità e l’impegno nello sviluppo della frutticoltura fossanese, Marenco Claudia, Per la capacità e l’impegno nella manifestazione “Coloratissimo Autunno” e per “Localmente”.

ATTUALITÁ

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36 ATTUALITÁ

IN AUMENTO I GRUPPI DI ACQUISTO

n controtendenza rispetto al calo dei consumi, a partire dal 2008 sono aumentati del 400 per cento in Italia i gruppi di acquisto che, facendo la spesa “insieme”, ottengono condizioni vantaggiose e si garantiscono prodotti di qualità. Secondo un’analisi di Coldiretti, sono circa 2000 i gruppi di acquisto solidale (Gas) strutturati lungo tutto il territorio nazionale nel 2014. Un crescente numero di gruppi di acquisto nasce in realtà con l’obiettivo di approvvigion a r s i direttamente nei mercati, nelle

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botteghe o nei punti vendita degli agricoltori di Campagna Amica per assicurarsi l’origine, la genuinità dei prodotti che si portano in tavola. Una rete di vendita diretta sul territorio della quale fanno parte aziende agricole, agriturismi, mercati e botteghe per un totale di quasi diecimila punti vendita di campagna Amica. Ogni Gas ha propri criteri per selezionare i fornitori, individuare i modi di consegna, stabilire con il produttore un prezzo equo e scegliere cosa acquistare privilegiando la stagionalità, il biologico, il sostegno alle cooperative sociali, la riduzione degli imballaggi, le dimensioni del produttore e la vicinanza territoriale. Le modalità di acquisto variano notevolmente e vanno dalla consegna a domicilio, alla prenotazione via internet. Anche gli accordi del gruppo di acquisto

con l’azienda sono differenti e possono prevedere la consegna settimanale del prodotto (ad esempio una cassetta di frutta e verdura di stagione) oppure la formulazione di specifici ordini per telefono o attraverso internet, ma anche tramite abbonamento con l’offerta di prodotti a scadenze fisse e pagamento anticipato. Le modalità maggiormente diffuse sono la distribuzione di cassette di ortofrutta a cadenza settimanale o bisettimanale e la vendita di pacchi di carne. In provincia di Cuneo, i gruppi di acquisto si sono molto sviluppati ed alcuni di loro hanno acquisito dimensione regionale. L’organizzazione delle consegne e la fornitura dei prodotti è curata dalla Cooperativa Agricola Agrisviluppo, che organizza oltre cento produttori ed ha lo scopo di valorizzare i prodotti agricoli locali, a KmØ.

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LA TRANSUMANZA ALLA FIERA DI SAN LUCA A DEMONTE

i è svolta a Demonte la tradizionale manifestazione della transumanza in occasione della Fiera di San Luca. Un momento di festa, ma anche di collegamento ideale tra città e campagna, tra la pianura e la montagna. Presente alla manifestazione il sindaco di Demonte, Mario Bertoldi, il presidente dell’Unione dei Comuni della Valle Stura Loris Emanuel e il sindaco di Aisone, Armando Franco nonché il vice presidente provinciale di Coldiretti, Piero Perucca e il segretario di zona, Massimo Meineri. Protagonisti i margari di Demonte che con le loro mandrie di bovini ed i loro greggi di pecore hanno caratterizzato un’intera mattinata a Demonte.

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VARIAZIONI INPS PER COLTIVATORI DIRETTI/ IMPRENDITORI AGRICOLI

coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli sono tenuti ai sensi della legge n. 233/90, a comunicare all’INPS qualunque variazione aziendale concernente: • iscrizioni e cancellazioni di unità attive; • acquisti e vendite terreno; • affitto e dismissione di ter-

reno; • cambiamento sostanziale di colture o tipologie di allevamento in atto; Infatti, tali situazioni, possono incidere sull’importo dei contributi da versare negli anni successivi e, qualora non venissero effettuate, potrebbero comportare l’imposizione di sanzioni

amministrative ed interessi legali. Si informa che tali variazioni vanno segnalate all’INPS entro 90 giorni dalla decorrenza delle stesse. Gli uffici del Patronato Epaca di Coldiretti sono a disposizione per l’assistenza in merito alla presentazione di tali istanze.

Coltivatori Diretti: riduzione contributiva per i pensionati che lavorano I coltivatori diretti, titolari o coadiuvanti, che dopo il pensionamento continuano ad esercitare l’attività lavorativa autonoma, possono chiedere di pagare i contributi previdenziali (INPS) nella misura ridotta del 50 per cento, conservando l’iscrizione negli elenchi. Per accedere a questa agevolazione contributiva è necessario essere titolari di pensione erogata dall’Inps e avere un’età non inferiore a 65 anni. Possono presentare richiesta anche i titolari di assegno di invalidità. Sono, invece, esclusi dal beneficio i titolari di pensione di reversibilità. La riduzione contributiva si applica sui contributi dovuti all’Inps a fini pensionistici e la relativa richiesta consente di mantenere l’iscrizione negli elenchi dei coltivatori diretti e di accedere all’eventuale supplemento di pensione per i contributi versati dopo il pensionamento: in tali casi, il supplemento sarà liquidato in misura proporzionalmente ridotta. I pensionati interessati devono presentare apposita domanda all’Inps, corredata da tutti i dati identificativi della posizione contributiva e pensionistica. La domanda di ammissione al beneficio ha effetto non solo per l’anno in cui è stata presentata, ma a tempo indeterminato: non deve, quindi, essere ripresentata per gli anni successivi e può essere revocata in qualsiasi momento. Il beneficio può essere riconosciuto anche per periodi precedenti la data di presentazione della domanda solo a seguito di formale richiesta degli interessati, ed a condizione che non si sia già proceduto alla liquidazione di supplementi di pensione per il periodo per il quale viene richiesta la riduzione. Per una consulenza sull’eventuale convenienza a chiedere l’agevolazione in argomento gli interessati possono rivolgersi al Patronato Epaca: gli operatori Epaca forniranno gratuitamente tutta l’assistenza necessaria, predisponendo se del caso tutta la documentazione necessaria per l’inoltro della domanda all’Inps.

Il mantenimento del requisito di coltivatore diretto, “la prevalenza” Com’è certamente noto, la Legge n. 9/63 relativa all’iscrizione all’INPS dei coltivatori diretti, prevede che tale attività venga svolta con carattere di continuità e prevalenza. In particolare, relativamente a quest’ultimo requisito della prevalenza, il coltivatore diretto che, nell’arco dell’anno, svolga anche altra attività lavorativa autonoma o dipendente, deve attentamente verificare che continui a permanere la prevalenza sia di tempo che di reddito ai fini del mantenimento della qualifica di coltivatore diretto, anche per evitare in futuro di essere cancellato retroattivamente dall’INPS dagli elenchi previdenziali con conseguente danno sulla pensione futura. Gli uffici di zona e di recapito della Coldiretti invitano tutti coloro che si trovano nella situazione sopra citata a valutare annualmente con gli operatori del Patronato Epaca il permanere dei requisiti di legge, predisponendo un semplice modulo utile ad individuare il rispetto del requisito di prevalenza.

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INVIO TELEMATICO DELLE DENUNCE DI INFORTUNIO

ome risaputo, per i coltivatori diretti ed i datori di lavoro agricoli è obbligatorio denunciare gli infortuni all’INAIL ed alle autorità di pubblica sicurezza (Questura o

Sindaco) entro 2 giorni dall’infortunio. La corretta denuncia di infortunio, presentata nei termini di legge, attiva l’iter di indennizzo della indennità temporanea ed, eventualmente, l’indennizzo dei postumi che derivino dallo stesso.

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Dal 01 luglio 2013, è prevista l’adozione delle modalità telematiche PEC (posta elettronica certificata) per l’invio all’Inail delle denunce di infortunio e di malattia professionale anche per le imprese agricole e i coltivatori diretti. Si ricorda che il certificato medico rilasciato dal Pronto soccorso o dal Medico curante, deve essere seguito dalla denuncia di infortunio, tutti i soci possono usufruire degli uffici di COLDIRETTI/ EPACA per l’inoltro telematico di tali istanze all’INAIL.

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mensionale quelli delle trattrici, della macchine per la lavorazione del terreno, della componentistica e del gardening, settore al quale si aggiunge il comparto del florovivaismo che rappresenta una novità nell’ambito di EIMA International. La rassegna cresce non soltanto per superficie e numero di aziende ma anche per quanto riguarda la sua caratura internazionale: circa 600 le aziende espositrici estere presenti, provenienti da 44 Paesi, un numero già superiore al dato record della scorsa edizione (558 espositori da 41 Paesi); ed è fitto il programma degli incontri “business to business” fra le industrie presenti e le delegazioni estere ufficiali che giungeranno dalle Americhe, dai Paesi BRICS, da Paesi dell’Africa, del Medio e dell’Estremo Oriente, dall’Europa Orientale. Al di là delle delega-

ATTUALITÁ

DAL 12 AL 16 NOVEMBRE, L’EIMA A BOLOGNA zioni ufficiali, EIMA International si distingue per la presenza di operatori economici stranieri, che nella scorsa ediTO zione hanno suANIZZA G R O O perato il numero VIAGGI GENZIA 4A di 32 mila, prove, DALL’A tazione manifes nienti da 122 Paesi, r a e ll e p d o zat sione sul un totale di 196 In occa 4A ha organiz a fiera all l’Agenzia 4 un viaggio evista al mila. La rassegna der 1 p ì è venerd . La partenza dicata ai sistemi per tà a e locali s iv r e it s iv o d p s a e l’impiego energetico to o d è previs o prest o t in s t t o a c m Il delle materie prime ve. eno rovincia rsona per alm o p a ll e d e getali assume una parp ett 0 euro a pranzo e bigli ,0 7 3 in ticolare importanza alla ti, arte. rtecipan fiera sono a p ri a p 0 5 luce del recente piano ulterio sso alla di ingre otazioni ed gio nazionale per il settore n al viag pre e r iv t e P la e bioenergetico varato ad eteria i r mazion tare la Segr no r o f in agosto dal Governo itao contat di telef potete numero ffici della liano. Non mancheranno l a le u ia Provinc 49 oppure gli a entro mostre, prove dimostrative 2 7 on 4 z 4 / 1 in 7 nti e s e convegni per promuovere 01 e r p i irett p.v. la filiera di settore e svilup- Cold 3 novembre ì d e n pare la cooperazione con altri lu Paesi.

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SCADENZE AZIENDALI 31 OTTOBRE

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ELENCHI CLIENTI E FORNITORI – BLACK LIST Invio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili e trimestrali che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio in Paesi black list rispettivamente nel mese di settembre e nel 3 trimestre 2014, di importo superiore a 500 euro. IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta. IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

ACCONTO IRPEF – IRES e IRAP ANNO 2014 Da oggi decorrono i termini per effettuare il versamento dell’acconto IRPEF, IRES ed IRAP anno 2014. Per le persone fisiche l’acconto IRPEF è stabilito nella misura del 100% mentre per i soggetti IRES è stabilito nella misura del 101,5%. L’acconto IRAP per le persone fisiche e società di persone è previsto nella misura del 100% mentre per i soggetti IRES l’acconto IRAP è stabilito nella misura del 101,5%. ACCONTO CEDOLARE SECCA SUGLI AFFITTI Da tale data decorrono i termini per il versamento dell’acconto della cedolare secca sugli affitti per i soggetti che hanno optato per il nuova sistema previsto per il 2014 per le locazioni di immobili ad uso abitativo. L’acconto è dovuto nella misura del 95% e dall’importo va detratto l’eventuale primo acconto.

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17 NOVEMBRE

VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di ottobre sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI OTTOBRE Annotazione di liquidazione per il mese di ottobre e versamento dell’eventuale imposta, tramite modello F24 telematico, da parte dei contribuenti che esercitano l’attività agricola , d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2013 hanno realizzato un volume d’affari superiore a 400.000,00 se prestazione di servizio o di 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzio-

ne ai sensi dell’art.66, legge 427/91. IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO – CONTRIBUENTI TRIMESTRALI Entro tale data i contribuenti che esercitano l’attività agricola, d’impresa o di lavoro autonomo che hanno realizzato nell’anno 2013 un volume d’affari inferiore a euro 400,000,00 se esercitano l’attività di prestazioni di servizi, ed arti e professioni e inferiore a euro 700.000,00 se esercitano l’attività agricola o di impresa ed hanno optato ai sensi dell’art..66 L..427/93 per la liquidazione trimestrale devono annotare sul registro delle vendite la liquidazione periodica dell’imposta relativa al trimestre luglio – agosto – settembre 2014 ed effettuare il relativo versamento IVA. IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA nel mese di ottobre 2014. Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art .8, lettera C) del D.P.R. 633/72.

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RISCALDAMENTO: CON LA CRISI, BOOM DI CAMINI E STUFE Negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio crollo dei consumi di gas per il riscaldamento domestico, cui è corrisposto un boom dell’uso di legna da ardere per alimentare camini e stufe

on il crollo dei consumi di gas ai minimi da dieci anni sono aumentate nello stesso arco di tempo del 26% le importazioni di legna da ardere per tenere accesi stufe e camini per i quali si è registrato con la crisi un vero boom. È quanto emerge da una analisi di Coldiretti. Con l’aumento del prezzo dei combustibili, nell’inverno scorso sono state accese oltre sei milioni di stufe e camini sul territorio nazionale. Una dimostrazione evidente del ritorno di forme di riscaldamento che sembravano dimenticate dovuto al crescente interesse verso questa forma di energia che e diventata competitiva dal punto di vista economico oltre a essere più sostenibile dal punto di vista ambientale.

Una tendenza dovuta in parte alla riapertura dei camini nelle vecchie case ed alla costruzione di nuovi, ma anche ad una forte domanda di tecnologie più innovative nel comparto delle stufe a legna, delle caldaie a pellets dove l’industria italiana soddisfa oltre il 90% delle domanda sul mercato interno mentre destina quasi un terzo della produzione nazionale alle esportazioni. L’Italia è diventato il primo importatore mondiale di legna da ardere nonostante la presenza sul territorio nazionale di 10 milioni e 400mila ettari di superficie forestale, in aumento del 20% negli ultimi 20 anni. I 12 miliardi di alberi che coprono oltre un terzo della superficie nazionale (35%) costituiscono il polmone verde dell’Italia con

circa 200 alberi per ogni italiano. I boschi, inoltre, ricoprono un ruolo centrale come assorbitori e contenitori di anidride carbonica e sono fondamentali nella mitigazione e nell’adattamento ai cambiamenti climatici in corso ma potrebbero svolgere un ruolo ancora più importante per compensare il fabbisogno energetico del Paese. E’ importante rilanciare la gestione dei boschi che, oltre alle valenze territoriali, sociali e paesaggistiche, potrebbe contribuire in modo decisivo anche al raggiungimento degli obiettivi del Piano d’azione nazionale per le fonti rinnovabili, secondo il quale le biomasse dovranno coprire il 44% dei consumi di fonti rinnovabili e il 58% dei consumi di calore totale.

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nato a Cuneo, grazie al lavoro della cooperativa Alpiforest di Robilante - aderente a UECOOP, il progetto del Cippato Essiccato Vagliato (indicato dall’acronimo CEV) che si innesca sui progetti di filiera volti a valorizzare le biomasse forestali locali per scopi energetici. Alpiforest è una cooperativa forestale che si occupa di ritirare e valorizzare a scopi energetici le biomasse legnose che i soci ricavano dall’utilizzo dei boschi e che non trovano altri sbocchi di mercato; per svolgere al meglio le proprie funzioni la cooperativa assume direttamente in gestione grandi superfici forestali ove vengono pianificate le attività di miglioramento attraverso appositi piani di gestione; il legname ricavato dai tagli viene valorizzato come

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nanti a biomassa. Si ottiene così un prodotto stabile, ed omogeneo utilizzabile senza alcuna modifica anche nelle caldaie o stufe a cippato, a gusci di nocciola-mandorle o a mais; il CEV a parità di volume ha una concentrazione energetica leggermente inferiore rispetto al pellet ma costa il 30% meno di quest’ultimo. Tale prodotto permette quindi di ampliare la gamma di utilizzi del cippato , in quanto presenta i seguenti vantaggi: - dopo l’ essiccatura diventa stabile e non fermenta più con

possibilità di stoccaggio per lunghi periodi; - maggiore resa termica rispetto al cippato “grezzo” e facilità di trasporto e pompaggio; - maggiore uniformità di alimentazione per le centrali termiche con conseguenti minori rotture o oscillazioni di resa termica dovute alla disomogeneità qualitativa del combustibile. -può essere utilmente utilizzato nelle caldaie a gusci di nocciola-mandorle o a mais Ulteriore vantaggio logistico del cev è il fatto che la produzione si può concentrare soprattutto nei mesi estivi sfruttando il surplus di energia termica che le

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centrali di cogenerazione registrano per il calo della richiesta di energia termica per il riscaldamento domestico; inoltre la punta di produzione del cippato fresco si ha in estate per cui è doppiamente vantaggioso poter sfruttare tale periodo per formare le scorte di prodotto. La logistica del CEV è identica a quella dei cereali e per la sua distribuzione non richiede investimenti particolari potendo utilizzare strutture e mezzi che sono ampiamente diffusi sul territorio. Si stima che il mercato potenziale immediato del CEV, solo per il Piemonte Sud , supera le 50.000 Tonnellate/anno per un controvalore di almeno 10 milioni di €. Alpiforest e UECOOP con questo progetto cercano di ampliare e valorizzare gli sbocchi di mercato per i prodotti forestali di cui la nostra provincia è ricchissima ma che non sono attualmente utilizzati per le potenzialità che hanno, il tutto migliorando e razionalizzando strutture di magazzinaggio e distribuzione già esistenti e sottoutilizzate.

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Per rispondere alle richieste degli associati la Coldiretti di Cuneo destina uno spazio de Il Coltivatore Cuneese agli associati che intendono pubblicare avvisi di vendita, scambio od acquisto di attrezzature, prodotti od altro. A) La rubrica è gratuita qualora l’annuncio sia inerente l’attività agricola per i soci della Coldiretti di Cuneo in regola con il versamento della quota associativa. B) L’avviso economico deve essere contenuto in un max di 10 parole; articoli, preposizioni, sigle e numeri compresi. L’indirizzo od il recapito telefonico sono conteggiati a parte. C) Dell’annuncio e della sua veridicità risponde direttamente l’interessato attraverso la pubblicazione del recapito telefonico o dell’indirizzo personale. D) Si precisa che l’art. 6 c.2 - quater, d. lgs. 192/05 nel caso di annunci di vendita o locazione di fabbricati, rurali compresi, impone venga indicato l’indice di prestazione e classe energetica, a pena di una sanzione da 500 a 3000 Euro. E) Sono esclusi dal Mercatino gli annunci strettamente personali (matrimoniali, ecc.). F) Ogni socio ha diritto alla pubblicazione di un solo annuncio economico nell’arco dell’anno solare (come da punto A); eventuali altri annunci, o quelli non attinenti l’attività agricola, saranno pubblicati, compatibilmente con lo spazio, al costo di Euro 20 cadauno. Il pagamento potrà essere effettuato presso gli Uffici della Coldiretti. G) Tutti gli annunci devono pervenire sull’apposito tagliando che deve essere spedito a: “Il Mercatino del Coltivatore” P.zza Foro Boario, 18 – 12100 Cuneo. H) La Coldiretti, oltre a non rispondere del contenuto degli annunci e della qualità della merce proposta, si riserva il diritto di non pubblicare eventuali inserzioni.

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Succede in Svezia; è il 1689.

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In una cittadina della Svezia meridionale, Huskvarna, hanno inizio i 325 anni di Husqvarna Group. 325 anni scanditi dall’innovazione e da un forte spirito imprenditoriale, che diedero origine ad armi, macchine da cucire, stufe, motociclette, attrezzature per la cura del giardino e del bosco, con motoseghe illustri e sempre più performanti.

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