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Bronchite..................................................................................... »
30% richiedono ripetuti posizionamenti con rischio di timpanosclerosi. Abitualmente rimangono in sede per un anno, migliorano però l’udito e facilitano l’apprendimento del linguaggio. La sola miringotomia o la sola tonsillectomia non sono efficaci. Utile la timpanostomia con il laser senza anestesia generale. Nei bambini più piccoli e nei casi refrattari può risultare utile l’Adenoidectomia, anche se il volume non è aumentato, che riduce il ricorso alla timpanostomia, c’è chi però la sconsiglia se non c’è ostruzione nasale.
6. BRONCHITE
Acuta
Dura da 10 gg a 4 settimane Riposo a letto in ambiente confortevole. Proibire il fumo al paziente e ai visitatori. Liquidi in quantità tali da prevenire la disidratazione; le bevande calde favoriscono inoltre l’espettorazione. Vaporizzatori e umidificatori. Analgesici e antipiretici al bisogno. Antitussigeni e mucolitici (vedi cap 16) soprattutto per la notte, indicati in caso di tosse > 2-3 sett (Davids, Current Therapy 2015). Valutare, se la sintomatologia è < 48h, una terapia per l’influenza (vedi cap 64 par 6) (Davids, Current Therapy 2015). Antibiotici (vedi cap 19). Abitualmente non indicati perché, oltre il 90% sono di origine virale. I germi più frequentemente in causa sono il Mycoplasma pneumoniae, la Clamidia pneumoniae e la Bordetella pertussis. Andranno somministrati solo in casi selezionati, quali durata superiore a 2 settimane o escreato purulento, anche se non c’è febbre, o profilatticamente in corso di insufficienza cardiaca o respiratoria, in bambini molto sintomatici o defedati. Eritromicina o Tetraciclina o Amoxicillina o Cotrimoxazolo per 10-14 gg o Azitromicina 500 mg/die per 3 gg. Broncodilatatori tipo β stimolanti possono risultare utili in casi selezionati.
Aspetti Clinici 39.6.1 CDC http://com4pub.com/qr/?id=319 CDC http://com4pub.com/qr/?id=320
Cronica
Rivedere cap 34. Allontanare le irritazioni croniche: agenti allergici, vapori irritanti, fumo, ecc; se non si provvede a quanto detto, ogni tentativo terapeutico è destinato a fallire. Antitussigeni e fluidificanti (vedi cap 16). Antibiotici (vedi cap 19). Dato che i germi più frequentemente in causa sono lo pneumococco, l’haemophilus e la moraxella si ricorre all’Amoxicillina, Eritromicina, Cotrimoxazolo, Doxiciclina o Cefuroxima per 10-14 gg. Alternative efficaci ma più costose: l’Azitromicina per 3 gg o la Claritromicina o un Chinolone di terza generazione. Indicati se l’escreato è purulento e durante le riacutizzazioni. L’impiego profilattico, per alcuni giorni alla settimana nel periodo invernale, non è utile e seleziona germi antibiotico-resistenti. Nel caso sia presente broncospasmo vedi cap 35. In caso di cuore polmonare cronico vedi cap 34. Il vaccino antipneumococcico non previene le riacerbazioni ma riduce il rischio di polmonite da pneumococco, viene impiegato da alcuni ma il beneficio non è certo (vedi par successivo). Utile il vaccino antinfluenzale.