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Bronchiolite................................................................................. »
essere collegata alla contaminazione di rubinetti e docce o apparecchi di aria condizionata. La profilassi antibiotica è da riservare agli immunodepressi. Non disponibile un vaccino. Terapia sintomatica, idratazione, controllo della funzionalità epatica e renale. Terapia antibiotica. È dovuta alla Legionella che è un patogeno intracellulare, quindi di primaria e fondamentale importanza è la precocità del trattamentocon antibiotici dotati di buona penetrazione intracellulare (Ramirez, Current Therapy 2020). L’Eritromicina è stata sostituita come farmaco di prima scelta dall’Azitromicina (500 mg/die per os o ev) o Claritromicina 500 mg/12h per 7-10 gg nei pazienti immunocompetenti e 21 gg per gli immunodepressi (Ramirez, Current Therapy 2020). Nei pazienti particolarmente impegnati può essere associata la Rifampicina 10 mg/Kg/12h. Negli immunodepressi utile l’associazione Azitromicina + Fluorochinolone respiratorio (Ramirez, Current Therapy 2020). La Levofloxacina (500 mg/die per os o ev) è il doppio più efficace della Ciprofloxacina. I Chinolonici, a differenza dei Macrolidi, non interferiscono con terapie immunosoppressive tipo la Ciclosporina e il Tacrolimus impiegati nei trapianti renali.
9. BRONCHIOLITE
Si tratta di un’infezione delle piccole vie aeree, che tipicamente colpisce i bambini < 2 anni, specie nel secondo semestre di vita. E’ una malattia grave, abitualmente dovuta al virus respiratorio sinciziale (40-70% dei casi) più raramente l’Adenovirus, il Mixovirus e il Virus parainfluenzale. Negli adulti è rara. Clinicamente è caratterizzata da esordio febbrile e rinite, seguita da tosse ingravescente, tachipnea e rientramenti intercostali. Nel 90% dei casi, si risolve spontaneamente in 3 settimane e senza conseguenze. Tuttavia, in alcuni casi può rendersi necessario il ricovero, specialmente al di sotto dei sei mesi di vita, in presenza di apnea, cianosi centrale, difficoltà di alimentazione (Ricci, BMJ 350, h2305; 2015). Ossigenazione (al 40% o più) con umidificatore nel 60-80% dei casi quando la saturazione risulta persistentemente <92% (Ricci, BMJ 350, h2305; 2015). Rappresenta probabilmente quanto di più utile in questi casi. L’assistenza con respiratore è richiesta nel 10-20% dei casi. Idratare il bambino senza sovraccaricarlo e correggere l’acidosi (vedi cap 23), trattare l’ipertermia (vedi cap 2). Non sono indicati gli antibiotici (vedi cap 19) a meno che non si sospetti una sovrainfezione batterica o se è presente otite media concomitante, così come i cortisonici e i broncodilatatori, Adrenalina, Salbutamolo, Montelukast, Ribavirina e Azitromicina (Ricci, BMJ 350, h2305; 2015). Promettenti il Motavizumab, il Palivizumab anticorpo monoclonale contro le proteine di fusione del virus respiratorio sinciziale, dose 15 mg/ Kg da novembre a marzo in pazienti prematuri con patologie respiratorie croniche o cardiache congenite emodinamicamente significative.
Polmonite da virus respiratorio sinciziale
Colpisce abitualmente nei mesi invernali con morbilità e mortalità importanti. Molti sono i bambini che contraggono, specie nella prima infanzia, la malattia ma questa diviene impor-
Aspetti Clinici 39.9.1 tante nel 20% dei casi e nel 2% ri-
CDC http://com4pub.com/qr/?id=324 chiede ricovero ospedaliero. Rappre-
JAMA http://com4pub.com/qr/?id=325 senta la causa più frequente di mortalità da virus < 5 aa ma specialmente < 1 anno. La mortalità è importante anche > 65 anni. Rappresenta il 33% dei ricoveri per cause respiratorie nei bambini e il 9% negli adulti.