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Terapia chirurgica........................................................................ »
viene adeguata caso per caso. Oggi, data la presenza di farmaci più efficaci e più accettati dai pazienti, vengono impiegati più raramente, ma in gravidanza rimangono i farmaci di prima scelta. Alcuni di questi farmaci favoriscono la diarrea (Idrossido di Mg), altri la stipsi (Idrossido di Al), per cui è bene associarli: come avviene nel Maalox. Non vi sono prove convincenti che possano prevenire l’ulcera peptica in pazienti in terapia con FANS o Aspirina (The Med. Letter 1332; 2010). Gli antiacidi possono ostacolare l’assorbimento di altri farmaci, quali ad esempio le Tetracicline, la Digitale, i Salicilati, il Domperidone e aumentano l’attività degli anticoagulanti. Il Bicarbonato di sodio ha un alto potere tampone ma, a differenza dei precedenti, viene assorbito e può provocare alcalosi, ipernatriemia e, se la terapia viene protratta a lungo, anche calcolosi renale. Il Carbonato di Calcio (galenico) ha anch’esso un alto potere tampone, ma il suo impiego è sconsigliabile perché il calcio viene assorbito con effetti negativi sulla secrezione gastrica, sia direttamente, sia perché stimola la liberazione di gastrina con «rebound» ipersecretivo; si può inoltre verificare un iperparatiroidismo con nefrocalcinosi e danni renali.
e) Antipepsinici
Sucralfato Antepsin cf 1 g, bust 2 g, scir 20%. Polisaccaride costituito da idrossido di Alluminio e Saccarosio. Simile all’Eparina ma sprovvisto di attività anticoagulante; riduce di un terzo l’attività pepsinica ma, soprattutto, forma uno strato protettivo sulla mucosa intestinale prevenendo l’azione digestiva della pepsina e dell’acido cloridrico. I risultati ottenuti sono paragonabili a quelli ottenuti con antistaminici. Effetti collaterali (rari): stipsi, nausea, secchezza delle fauci, cefalea, diarrea, rash cutanei e molto raramente sonnolenza, vertigini. Dosaggio: 1 g 1h prima dei 3 pasti principali e prima di coricarsi (Kethu, Current Therapy 2010) anche la somministrazione di 2 g/12h avrebbe la stessa efficacia di 4 somministrazioni. Le somministrazioni vanno fatte a stomaco vuoto e non vanno associati antiacidi o antistaminici altrimenti l’efficacia si riduce. I dicumarolici, la Digitale e la Fenitoina vanno somministrate a una distanza di almeno 2h. È un farmaco efficace e sicuro, utile nelle terapie croniche e nella prevenzione delle ulcere da stress (anche se meno efficace degli antistaminici H2 e degli inibitori della pompa). Dato che non viene assorbito è, assieme agli antiacidi, il farmaco di scelta in gravidanza. Il fatto che va somministrato 4 volte/die, che ha interferenze farmacologiche e provoca stipsi, soprattutto negli anziani, spiega la ridotta popolarità del farmaco.
f) Bismuto
Biskalammonio citrato DeNol cpr 120 mg. (non più in commercio in Italia). Può provocare una protezione meccanica attraverso una stratificazione diretta del composto sulla lesione, una probabile azione di chelazione della pepsina e aumento della produzione delle prostaglandine e anche un’azione antibatterica verso l’H. pylori, che eradica nel 30% dei casi. Dose: 1 cpr 30 min prima dei pasti e 2h dopo cena. Utile in associazione a una terapia antibiotica (vedi sopra). Disponibile in associazione con Metronidazolo e Tetraciclina Pylera cpr 140 mg + 125 mg + 125 mg.
g) Prostaglandine
Misoprostol Cytotec cpr 200 μg (analogo alla PGE-1) (vedi cap 20), prostaglandina di sintesi, impiegata nella profilassi insieme agli inibitori di pompa e nel corso della terapia cronica agli antiflogistici in pazienti a rischio per età > 60 anni o in terapia cortisonica o dicumarolica associata o con storia di ulcera pregressa (Malfertheiner, Lancet 374, 1449; 2009). Non è di prima scelta per gli effetti collaterali: diarrea, crampi addominali, spotting, dismenorrea e per le somministrazioni frequenti (The Med. Letter, 7;2022). Dosaggio: 200 μg /6h. Dosaggi dimezzati sono più tollerati e di uguale efficacia. Controindicato in gravidanza, può provocare aborto. È efficace solo nell’ulcera da antiflogistici con guarigione in 8 settimane nel 71% dei casi. 3. TERAPIA CHIRURGICA
Per l’ulcera gastrica vedi par 5. Vari sono gli interventi che vengono praticati: resezione gastrica (da limitare ai casi in cui non sono possibili altri tipi di intervento) e la vagotomia associata a piloroplastica o ad antrectomia.