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Intolleranze alimentari ................................................................ »

graduale fino ad un massimo di 45 mg/die per almeno 6 settimane (Petroianu, Current Therapy 2018). Qualora, tale associazione non risulti efficace, si può associare il Gabapentin Neurontin, aumentando gradualmente la posologia fino a raggiundere 400 mg/8h nell’arco di 3 settimane (Petroianu, Current Therapy 2018). L’approccio non farmacoclogico si basa su manovre che hanno come scopo quello di aumentare l’attività vagale, sia direttamente, che indirettamente (Petroianu, Current Therapy 2018). Una manovra semplice, che potrà dare ottimi risultati in un’alta percentuale di casi, anche se talvolta transitoriamente, è stimolare il faringe per almeno 20 s con un catetere (14-18 F) introdotto per via nasale per 10-14 cm. Altre manovre, spesso utili: inghiottire un cucchiaio di zucchero di canna o burro di arachidi, bere un bicchiere di acqua fredda, instillare nel faringe dell’aceto, massaggiare il collo all’altezza di C5, trattenere il respiro, manovra di Valsalva, compressione dei bulbi oculari, tirare fuori la lingua o 3 mL di Lidocaina topica 4% ma il paziente deve evitare bevande o cibo per 30’ prima e 2h dopo per rischio di aspirazione nelle vie aeree. La frequenza del singhiozzo è inversamente proporzionale alla pCO2, uno dei rimedi è respirare in un sacchetto o respirare aria con 10-15% di CO2 per 3-5 min. Nei lattanti è spesso utile un cucchiaino di succo di limone. In alcuni casi agopuntura e ipnosi sembrano avere effetto.

5. INTOLLERANZE ALIMENTARI

Le reazioni possono essere locali, respiratorie, gastroenteriche, fino anche allo shock anafilattico (vedi cap 28 par 5), la maggior parte è causata da glicoproteine idrosolubili. La terapia è essenzialmente dietetica, in fase acuta, e reidratante. Per quanto riguarda la terapia reidratante si rimanda al cap 40, per cui mi limiterò a ricordare che l’allontanamento dell’elemento causale (es i monosaccaridi o i disaccaridi o il latte o il glutine) spesso risolve completamente il quadro. Nelle forme secondarie (sprue, morbo celiaco ecc) utile la terapia causale (vedi sotto). L’agente causale spesso cambia durante l’età. Nei bambini gli alimenti più frequentemente in causa sono: latte di vacca (latte vaccino), uova di gallina, noccioline, nocciole, semi di sesamo e kiwi. Allergie a frumento e soia, spesso ipotizzate, sono invece raramente confermate. Negli adulti sono invece: noccioline, nocciole, pesci e frutti di mare. Alcune allergie passano con la crescita, iniziano intorno ai 6 mesi - 2 aa e scompaiono tra i 2-5-7 aa, come ad esempio quelle al latte, alle uova, alle noccioline, al frumento e alla soia.  Intolleranza al lattosio si presenta nel 25% nei bianchi e nel 75% nei non bianchi. Può essere determinata da un intervento gastrochirurgico o da una gastroenterite virale. In alternativa, si può somministrare lattasi 4-5 gtt mescolate nel latte e refrigerate per 24h. In commercio si trova tilattasi Lacdigest in compresse da assumere prima di consumare cibi ricchi di lattosio Utili anche alcuni yogurt non sterilizzati e ricchi di lattasi. Nei bambini allattati artificialmente, in caso di allergia, si può ricorrere al latte di soia Mellin Soia.  Intolleranza ai monosaccaridi: verranno impiegati preparati con fruttosio, ma senza glucosio e galattosio.  L’intolleranza ai disaccaridi può essere congenita (rara) o acquisita (frequente) a seguito di infezioni intestinali. È frequente e va sospettata in tutti i casi di diarrea cronica, causata dall’effetto osmotico degli zuccheri nel colon.Verranno, ovviamente, impiegati alimenti che ne siano sprovvisti o predigeriti. Nelle forme secondarie ad antibioticoterapia e ad alterazione della flora intestinale, alcuni impiegano Colimicina per os 5-15 mg/Kg/die in 3 somministrazioni o Kanamicina 50 mg/Kg/die in 4-6 somministrazioni. In alcuni casi può essere dovuto a ipercolonizzazione intestinale dove le proteasi batteriche scindono gli enzimi per i disaccaridi sulla superficie mucosa, utili in questi casi gli antibiotici.  Malassorbimento di grassi. La forma principale di grassi alimentari sono rappresentati dai Trigliceridi e per il loro assorbimento è richiesta la Lipasi, prodotta principalmente dal pancreas, per cui la causa più frequente di malassorbimento è l’insufficienza pancreatica da pancreatite cronica. Il mancato assorbimento dei grassi provoca steatorrea e si associa a un deficit di vitamine

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