03 › MAGGIO 2019
Anno 09 - Direttore Responsabile Roberto Faggiotto - Mensile di informazione tecnica, economica, professionale - Forlì, viale Oriani, 1 Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009”
Pronti per le prossime sfide Lo scorso 16 maggio è stata realizzata l’assemblea congressuale di Confartigianato di Forlì, nel corso della quale è stato confermato alla presidenza Luca Morigi e nominato Marco Valenti nuovo segretario, in sostituzione di Roberto Faggiotto, ora in pensione. Un nuovo gruppo dirigente, votato nel corso del mese di marzo e che oggi è pronto per raccogliere il testimone dalla compagine che lo ha preceduto. Una situazione economica ancora caratterizzata dall’incertezza, che rende difficile immaginare il futuro, ma con un obiettivo ben chiaro: la tutela della piccola e micro impresa artigiana. Da pagina 2 L’ASSEMBLEA CONGRESSUALE: Il nuovo segretario Marco Valenti affiancherà per il prossimo quadriennio il presidente Luca Morigi rieletto all'unanimità dall'Assemblea, assieme ai vicepresidenti Eraldo Cucchi e Marco Mannelli. Da pagina 2
IL NOTIZIARIO TECNICO: Le novità fiscali del Decreto Crescita e sulla trasmissione dei corrispettivi telematici. Sempre sul Decreto l’approfondimento in materia di lavoro. Da pagina 15 a pagina 21
ORIZZONTE ROMAGNA: Confartigianato Forlì ha ospitato il ministro degli Affari Regionali Erika Stefani per approfondire i temi del welfare e del riordino istituzionale. Un pomeriggio ricco di spunti per immaginare il futuro. Da pagina 10
I MOVIMENTI: La partecipazione femminile al mercato del lavoro è in aumento, eppure molte energie sono ancora bloccate da una legislazione poco attenta, la riflessione di Donne Impresa. I rinnovi dei consigli dei movimenti. Da pagina 22
il congresso
Assemblea congressuale
Morigi riconfermato alla presidenza
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l 16 maggio si è tenuta l’Assemblea Congressuale a chiusura delle elezioni per il rinnovo degli organi elettivi di Confartigianato Forlì. Il presidente Luca Morigi, riconfermato all’unanimità dall’assemblea dei dirigenti, ha avuto anche l’incombenza di esprimere piena soddisfazione per i traguardi conseguiti in questi anni. Come egli stesso ha affermato “abbiamo raggiunto risultati importanti, nonostante la situazione estremamente critica per l’economia, non solo locale. Tra questi, la storica vittoria della riduzione delle tariffe Inail, particolarmente importante sia dal punto di vista economico, con un taglio del 32,7%, sia da quello morale: la riduzione tariffaria premia gli sforzi fatti dagli imprenditori artigiani sul fronte della sicurezza sul lavoro e della riduzione del numero degli infortuni di operai, collaboratori e dipendenti. Stiamo inoltre lavorando per rendere totalmente Continua a pagina 3 ›››
ORGANO UFFICIALE DI STAMPA DI CONFARTIGIANATO FORLÌ FEDERIMPRESE
Anno IX • n. 03 MAGGIO 2019 redazione@confartigianato.fo.it www.confartigianato.fo.it
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2 › maggio 2019
Viale Oriani, 1
Direttore Responsabile Roberto Faggiotto
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Redazione Roberta Zoli
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Autorizzazione Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/1978 Tariffa R.O.C: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009
Il prezzo di abbonamento al periodico è pari a 6 € ed è compreso nella quota associativa. La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai fini postali.
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Morigi riconfermato alla presidenza deducibile dal reddito d’impresa, l’IMU corrisposta sugli immobili strumentali all’esercizio dell’attività economica, oggi comunque salita dal 20% al 40%. Uno sprazzo di luce, in un contesto oggettivamente difficile, aggravato da una burocrazia sempre più invasiva che penalizza il lavoro degli imprenditori. Siamo vessati, nonostante i numeri manifestino chiaramente il nostro ruolo e l’apporto all’economia fornito dalle microimprese, dati che confermano una verità indiscutibile: diamo lavoro a metà del Paese.” Eppure l’attenzione della politica è concentrata sulle richieste della grande industria, il peso dell’artigianato viene valutato meno di quello che merita. Troppo spesso l’interlocutore pubblico dimentica la vivacità del sistema delle piccole imprese, trascurando coloro che, di fatto, sono i portatori del made in Italy nel mondo. Ha continuato Morigi “ci impegniamo affinché il valore dell’impresa venContinua a pagina 4 ›››
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Morigi riconfermato alla presidenza ga finalmente riconosciuto. Non chiediamo vantaggi, né scorciatoie, ma di poter competere ad armi pari coi competitor, soprattutto stranieri, che possono godere di contesti maggiormente favorevoli all’imprenditoria. Dal livello territoriale, a quello regionale, fino all’Europa, passando per Roma. È questa la forza di Confartigianato, che s’impegna per far udire la voce della microimpresa, nucleo centrale della vivacità e dell’attrattività del territorio. Dall’artigianato di servizio, all’azienda che impiega forza lavoro locale ridistribuendo ricchezza, senza il contributo dell’impresa artigiana il nostro Paese, costituito da piccoli comuni, quando non addirittura borghi, pieni di storia e tradizioni culturali, rischierebbe di perdere la propria identità. Far udire la voce dei piccoli imprenditori, preservando il legame con il territorio significa difendere la produzione italiana che tutto il mondo ci Continua a pagina 5 ›››
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Morigi riconfermato alla presidenza invidia e che, purtroppo, la politica fino a oggi ha sottovalutato.” Pur consapevoli della difficoltà di ascolto che affligge le istituzioni, Confartigianato si impegna, ogni giorno, in tutte le sedi deputate, per tutelare la piccola impresa, con la convinzione che solo facendo massa critica si possa cambiare la situazione. Morigi ha poi ricordato “il nostro ruolo è chiaro: siamo la cassa di risonanza della voce dei più piccoli, la nostra forza è il sistema, la capacità di coesione che diviene capacità di trasferire, nelle sedi opportune, le priorità del nostro mondo, che diversamente non potrebbero essere udite. Confartigianato è vicina ai propri associati attraverso un capillare radicamento sul territorio, di cui tassello base sono proprio le 109 territoriali che raccolgono le istanze, rispondono direttamente ai bisogni delle imprese e svolgono azione di rappresentanza politico-economica e sindacale nel comprensorio in cui Continua a pagina 6 ›››
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Morigi riconfermato alla presidenza operano. Al regionale attengono, prevalentemente, la contrattazione e le politiche di competenza, mentre la Confederazione nazionale ha la titolarità della rappresentanza sulle questioni di livello nazionale e sovranazionale. L’attività in Unione Europea è volta non solo a garantire la rappresentanza degli interessi degli imprenditori, ma anche a fornire informazioni e supporto per progetti, bandi, fondi e tutto ciò che è funzionale alla vita dell’impresa. È importante sottolineare che non c’è prevalenza di un livello sull’altro, ogni parte ha competenze peculiari, armonizzate e coordinate per dare il massimo supporto a chi sceglie di far parte del sistema.” Una struttura organizzata, che si avvale di personale qualificato, le cui competenze, personali e professionali, possono essere condivise e messe in rete. Perché questa è la forza di un sistema: la capacità di mettere da parte l’individualità a favore di qualcosa di più grande. Fotoservizio Sabatini
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6 › maggio 2019
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Dopo il Congresso
Marco Valenti nuovo segretario
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ambio ai vertici di Confartigianato Forlì. A seguito dell’Assemblea congressuale realizzata lo scorso giovedì 16 maggio, nella sede dell’Associazione forlivese, si è insediata la nuova compagine che guiderà l’Associazione per il prossimo quadriennio. Il nuovo segretario Marco Valenti, che succede a Roberto Faggiotto, oggi in pensione, affiancherà il presidente Luca Morigi rieletto all’unanimità dall’Assemblea e i vicepresidenti Eraldo Cucchi e Marco Mannelli. Fanno parte del consiglio direttivo Antonietta Bagioni, Quinto Biondi, Rinaldo Biserni, Alberto Brunelli, Nicola Crispino, Graziano Fabbri, Massimo Gardini, Diana Lolli, Marika Mambelli Rustignoli, Marta Marchi, Diana Minghetti, Giovan Battista Pazzi, Ana Isabel Perez Alvarez, Andrea Pini, Patrizia Piovacari,
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Alvaro Ravaglioli, Oriano Rimini, Patrizio Rossi ed Emanuele Turci. Nell’accettare l’incarico, il presidente Morigi ha ricordato il compito che il gruppo dirigente è chiamato a svolgere, come anima politica di Confartigianato: la capacità di mettere in campo
iniziative a tutela della micro e piccola impresa, portando avanti il dialogo con le istituzioni, per ribadire le necessità del mondo produttivo. Come chiarito da Morigi “parte del nostro lavoro di rappresentanza consta proprio nel confronto con gli amministratori locali per garantire le migliori condizioni, per consentire alle realtà produttive di lavorare e costruire ricchezza e posti di lavoro.” Un impegno che continuerà nel solco tracciato dalla compagine precedente “Da sempre l’associazione forlivese ha scelto la via del dialogo e non della contrapposizione. Non abbiamo mai innescato facili, ma vuote, polemiche, preferendo la via del confronto costruttivo. Anche quando abbiamo assunto posizioni forti, non è mai stato alla ricerca di visibilità sulle cronache locali, ma per cercare di porre rimedio a una situazione.”
il congresso
Un nuovo corso, nel segno della continuità
La relazione di insediamento per l’inizio del mandato
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arco Valenti, nel ringraziare per la fiducia da parte del nuovo consiglio, ha ricordato come la crisi, iniziata oltre dieci anni fa con il crack della Lehman Brothers e la scellerata politica restrittiva voluta dall’Unione Europea, non è ancora terminata; ci si aspettava una fase di lenta crescita che purtroppo, negli ultimi mesi, ha subito una battuta d’arresto riportandoci sull’orlo della recessione tecnica. “Stiamo vivendo e vivremo ancora anni difficili e, in questo contesto, le imprese - e le associazioni che le rappresentano - non possono stare ferme in attesa, ma devono muoversi, aggiornarsi, investire in tecnologia e formazione per essere pronte alle sfide future. Purtroppo questo decennio di crisi ha mutato sensibilmente lo stato d’animo delle persone. Sull’ottimismo ha prevalso la nostalgia per quello che è stato, il rancore e la sfiducia verso tutto e tutti. Questi sentimenti sono percepibili anche nel mondo delle imprese e il pessimismo diffuso ha portato e porta gli imprenditori ad allontanarsi dalle associazioni di rappresentanza trovando in questo la sponda di politici e partiti che, per coprire la propria inconsistenza e incapacità, accusano i corpi intermedi di essere dalla parte dello Stato, senza rappresentare gli interessi dei loro associati ed essere la concausa dei problemi
attuali. Per sfatare queste erronee convinzioni le associazioni di categoria devono cambiare, rinnovarsi e pensare ad un nuovo modello della rappresentanza.” Una riflessione a tutto tondo, che ha preso le mosse dalla storia dell’associazionismo “il primo dopoguerra ha visto nascere le associazioni di rappresentanza che hanno gettato le basi dello sviluppo e della crescita della nostra nazione diventando punto di riferimento per le imprese. Poi, negli anni settanta, con la riforma dell’IVA e del lavoro, le associazioni si sono orientate verso i servizi ad adempimento finendo col posporre l’aspetto sindacale e della rappresentanza. Oggi, le associazioni devono tornare ad essere punto di riferimento non solo per l’erogazione di adempimenti obbligatori ma soprattutto per quelli a valore aggiunto, incrementando la qualità della consulenza al fine di garantire sviluppo e crescita alle imprese stesse. Diventa importante e strategico il tema delle alleanze, della sinergia, dell’appartenere a un sistema associativo forte con la prerogativa, però, del reciproco rispetto, dello stare insieme in un’ottica di pari diritti e doveri. Apparteniamo a un sistema associativo nazionale composto da 109 associazioni provinciali, oltre 700.000 associati e 10.000 dipendenti, numeri che fanno di Confartigianato la più grande associazione di rap-
presentanza degli interessi delle imprese in Italia.” Valenti ha poi rivolto uno sguardo al futuro “con la mia nomina si è voluto dare continuità al progetto di riorganizzazione dell’associazione, iniziato qualche anno fa con il cambio del sistema informatico, il riassetto societario, la riduzione dei costi generali e del costo del personale. Le azioni da mettere in campo sono tante ma sono convinto che, tutti insieme, dipendenti e dirigenti elettivi, nel reciproco rispetto dei ruoli e nella consapevolezza della nostra forza e delle nostre capacità, sapremo affrontare le difficoltà con la stessa determinazione, serietà e trasparenza che hanno caratterizzato la nostra azione in questi anni con un obiettivo ben preciso da perseguire, quello di crescere.” Ha poi concluso il suo appassionato intervento, ribadendo che è indispensabile che gli imprenditori si fidino delle associazioni che li rappresentano “è vitale far comprendere ai nostri soci ma principalmente a quelli che ancora non lo sono, il valore della rappresentanza e dell’associazionismo e l’importanza di aderire a una realtà come la nostra, fortemente radicata nel territorio, in grado di fornire servizi qualificati all’imprenditore, ai propri familiari, ai propri dipendenti, anche nel comune più lontano e più piccolo.” essere impresa
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associazione
Nuovo approfondimento con Orizzonte Romagna
Welfare e riordino istituzionale i temi in campo
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rizzonte Romagna è il progetto promosso dalle Confartigianato di Cesena Forlì Ravenna e Rimini, per immaginare il futuro, in ottica integrata, del territorio romagnolo. Lo scorso 7 maggio, nella sede di Confartigianato Forlì si è tenuto il terzo appuntamento del percorso, destinato ad approfondire il tema del welfare e del riordino istituzionale. Introdotti dal presidente forlivese Luca Morigi, i lavori hanno visto i contributi del direttore generale di Welfare Insieme Antonella Pinzauti e del responsabile del distretto sociosanitario Asl Romagna Stefano Boni che hanno chiarito il significato di welfare di seconda generazione e di integrazione pubblico privato al servizio della collettività e di Erika Stefani, titolare del Dicastero degli Affari Regionali, intervenuta per affrontare il tema del riordino istituzionale del territorio romagnolo. Orizzonte Romagna nasce infatti per promuovere un’azione coordinata per superare i campanilismi, pur nel rispetto delle specifiche identità dei territori, da preservare e rafforzare nei tratti salienti, mettendo in rete le buone pratiche e superando assieme le criticità, per aiutare le nostre imprese ad affrontare meglio questa lunga crisi, che, purtroppo, non ha ancora mollato la presa. Il progetto nasce dalla convinzione che, assieme, si può andare ancora più lontano, una filosofia che Confartigianato essere impresa
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ha adottato da anni e consentendo di avere relazioni stabili con tutti gli attori del comprensorio e oggi riprodotto a livello di area romagnola. Un patto di comunità che si pone quattro priorità: un sistema di infrastrutture viarie e digitali integrato, a servizio di cittadini e imprese; un sistema a sostegno dell’ultimo miglio dell’innovazione delle piccole imprese; un sistema di welfare di comunità che integri pubblico e privato e ultimo, ma non ultimo, un sistema di governance per la programmazione economica della «città funzionale romagnola». Dopo i primi due incontri realizzati a Ravenna e a Cesena per affrontare il tema delle infrastrutture e delle dotazioni tecnologiche, è stato possibile censire l’esistente indicando le priorità per il prossimo futuro. Dai dati Confartigianato risulta infatti evidente, che, la Romagna, pur godendo ancora di benessere diffuso, stia perdendo terreno in
termini di competitività, in primo luogo per le carenze infrastrutturali, proprio in un momento in cui la priorità sono l’impresa 4.0 e la digitalizzazione dell’economia. Eppure, la piccola impresa in Romagna, specialmente in questi anni di crisi, ha svolto il ruolo di ammortizzatore sociale, impegnandosi per mantenere inalterati organici aziendali, nonostante le difficoltà di bilancio. L’obiettivo di Orizzonte Romagna è un patto tra pubblica amministrazione, terzo settore e il mondo della piccola impresa, per dar vita a un welfare di comunità. Un welfare pensato per contrastare il rischio che, determinate fasce di popolazione, rimangano escluse dai servizi essenziali. Con Confartigianato Persone le associazioni hanno dato vita a un concreto esempio di welfare di comunità, servizi diretti a semplificare e rendere più agevole la vita dei cittadini, siaContinua a pagina 11 ›››
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Welfare e riordino istituzionale i temi in campo no essi lavoratori o pensionati. La persona è il nucleo fondante della nostra società e Confartigianato opera avendo ben presente che la piccola impresa è costituita di persone, inserite in nuclei familiari e componenti di una comunità. Tuttavia questo impegno non è più sufficiente. Come testimoniato dagli interventi di Pinzauti e Boni, aumentano le esigenze dei cittadini e diviene indispensabile ripensare i servizi di welfare, affinché siano presenti anche nell’aree più decentrate del territorio, mettendo in sinergia servizi pubblici, terzo settore e servizi di prossimità, messi in campo dalle piccole imprese. Un patto tra questi soggetti per non penalizzare chi vive nelle aree più interne e meno servite con la duplice finalità di tutelare la persona, preservando i comuni più piccoli dal rischio di spopolamento. Con il ministro Stefani è stato affrontato il tema del riordino istituzionale: il modello di area vasta che doveva trovare applicazione in primis in ambito sanitario, ma anche turistico e nei trasporti, non ha avuto piena attuazione. Deve essere ripensato l’assetto
istituzionale. Forse è giunto il momento di superare il concetto di area vasta in direzione di una provincia unica romagnola? Una realtà che consenta una pianificazione veramente strategica, valorizzando e mettendo a sistema i punti di forza di ogni realtà, lavorando, al contempo, assieme per ridurre le criticità. E se non sarà la provincia, sarà forse una città metropolitana? Confartigianato non è animata da volontà di dividere, non vuole una regione Romagna autonoma, ma le imprese e i cittadini hanno necessità di ridurre le complessità di governance. Deve essere creato un coordinamento che individui un quadro strategico, definendo l’agenda delle priorità. Un livello di pianificazione in grado di dare risposte rapide al sistema produttivo che, oggi, non può più aspettare. Come riconosciuto anche dalla rappresentante del Governo, che, provenendo da una famiglia di imprenditori, ha sottolineato il ruolo chiave della micro e piccola impresa italiana, vero cuore produttivo del Paese. Fotoservizio Sabatini essere impresa
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associazione
ELEZIONI 2019
L’IMPRESA AL CENTRO 01 Lotta al sommerso Le infrastrutture
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Appalti a Km zero
Fiscalità locale
1. Le infrastrutture. Materiali e immateriali, per progettare il futuro in un’ottica integrata a livello forlivese, ma anche provinciale e romagnolo. Il sistema viario efficiente e dotazioni tecnologiche all’avanguardia sono la priorità. 2. Fiscalità locale. Regolamenti condivisi, burocrazia più snella e una tassazione che riconosca il ruolo della piccola impresa come motore produttivo del territorio, favorendo l’insediamento di nuove attività. 3. Appalti a Km zero. Frazionare i lavori per favorire la partecipazione di imprese locali con solidi legami con territorio in cui verranno eseguite le opere. 4. Lotta al sommerso. Contrastare coloro che agiscono nell’ombra, senza le necessarie autorizzazioni e incuranti delle norme che disciplinano il lavoro, evadendo il fisco e turbando la leale concorrenza.
Confartigianato Forlì - Viale Oriani 1 Forlì Tel. 0543 452811 - confartigianato@confartigianato.fo.it - www.confartigianato.fo.it essere impresa
12 › maggio 2019
associazione
Comitato zonale protagonista
Modigliana, la piccola impresa chiede aiuto
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li imprenditori associati a Confartigianato dell’area di Modigliana hanno incontrato il 21 maggio, alla Sala Bernabei i tre candidati a sindaco Chiara Bonfante, Jader Dardi e Maria Cristina Rossi, per affrontare i temi nodali per la piccola impresa locale. I lavori sono stati aperti dal presidente di Confartigianato Forlì, Luca Morigi e alla presenza dei consiglieri del comitato zonale del Tramazzo Marzeno guidati dal presidente Graziano Fabbri. A moderare il corrispondente de Il Re-
Amministrative 2019
Gli incontri coi candidati di Forlimpopoli Confartigianato di Forlì e Cna Forlì-Cesena hanno incontrato giovedì 9 maggio nel salone comunale di Forlimpopoli i candidati alle prossime elezioni amministrative. Incalzati dai presidenti dei comitati zonali delle due associazioni, Villiam Antonelli e Diana Lolli, i tre contendenti Alberto Bernanrdi, Milena Garavini e Paolo Liverani hanno risposto alle sollecitazioni su cinque macro temi, considerati indispensabili per le imprese operanti nel territorio artusiano. Dalle politiche sovracomunali, con la ridefinzione dell’Unione dei Comuni, alla fiscalità locale, di cui la riduzione delle aliquote Imu sugli immobili strumentali è tema nodale, passando per la necessità di semplificare l’iter burocratico a carico di chi fa impresa, Antonelli e Lolli hanno chiesto maggior sostegno alle imprese, più attenzione alla valorizzazione del centro storico e alla rigenerazione urbana e un secco no all’abusivismo. Alla presenza dei presidenti Luca Morigi di Confartigianato e Lorenzo Zanotti di Cna, i candidati, al termine dell’incontro, hanno sottoscritto il documento presentato dalle due associazioni. I tre contendenti hanno affermato di riconoscersi nei temi messi sul tavolo, ribadendo le proprie identità politiche e ideologiche, ma condividendo la ratio del documento, che vuole ricordare il ruolo centrale della micro e piccola impresa per il futuro del nostro territorio.
sto del Carlino, Giancarlo Aulizio. Tra i temi inseriti nel documento di Confartigianato anche le infrastrutture materiali e immateriali. La viabilità è uno dei punti chiave su cui è stato posto l’accento nel corso del dibattito, assieme alle indispensabili dotazioni tecnologiche, necessarie per l’impresa 4.0 e di digitalizzazione dell’economia. Impensabile per una realtà produttiva non poter accedere alla più moderna tecnologia, come la banda ultralarga, per poter essere sempre connessa con fornitori, clienti o per cogliere i trend del momento. Come chiarito dal presidente Morigi “per noi è fondamentale il confronto costante con le amministrazioni locali e gli attori del territorio. Solo col dialogo è possibile mantenere alta l’attenzione sulla micro e piccola impresa e sull’artigianato, motore produttivo del nostro territorio che, da sempre, si caratterizza per l’imprenditoria diffusa. Realtà dinamiche, flessibili che hanno saputo far fronte alle mutate condizioni del mercato, ma con crescente difficoltà. Dal 2008 a oggi la situazione è diventata sempre più complessa e a fronte di una concorrenza sempre più agguerrita e, purtroppo, non sempre leale, la burocrazia ha continuato a imporre nuovi vincoli e ulteriori balzelli. Per questo abbiamo ritenuto doveroso chiedere ai candidati alle prossime elezioni amministrative, di riportare al centro il tessuto produttivo, non solo nel prossimo mandato, ma con un’ottica di più ampio respiro. Devono essere garantite condizioni favorevoli, in grado di agevolare la nascita di nuove attività economiche e il consolidamento di quelle esistenti.” essere impresa
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14 › maggio 2019
notiziario tecnico
Consulenza fiscale › a cura di Francesco Bandini LE NOVITÀ DEL “DECRETO CRESCITA” Recentemente è stato pubblicato sulla G.U. 30.4.2019, n. 100, il DL n. 34/2019, c.d. “Decreto Crescita”, in vigore dall’1.5.2019, contenente una serie di novità e di seguito si evidenziano i principali articoli di carattere fiscale:
MAXI AMMORTAMENTO - Art. 1 È reintrodotto il c.d. “maxi ammortamento”, ossia la possibilità, a favore delle imprese / lavoratori autonomi che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi dall’1.4 al 31.12.2019 (30.6.2020 a condizione che entro il 31.12.2019 sia accettato il relativo ordine e pagati acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione), di incrementare il relativo costo del 30% al fine di determinare le quote di ammortamento / canoni di leasing. Il Decreto introduce una limitazione prevedendo che la maggiorazione del costo non è applicabile sulla parte di investimenti complessivi superiori a € 2,5 milioni. Sono esclusi dall’agevolazione i veicoli a deducibilità limitata di cui ex art. 164, comma 1, lett. b), TUIR, i veicoli concessi in uso promiscuo ai dipendenti ex lett. b-bis) e quelli esclusivamente strumentali all’attività d’impresa e di uso pubblico di cui alla lett. a). È confermata l’applicazione delle disposizioni dell’art. 1, commi 93 e 97, Finanziaria 2016 e pertanto il “maxi ammortamento”: non spetta per gli investimenti in: - beni materiali strumentali per i quali il DM 31.12.88 stabilisce un coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5%; - fabbricati e costruzioni; - specifici beni ricompresi nei gruppi V (per le industrie manifatturiere alimentari), XVII (per le industrie dell’energia, gas e acqua) e XVIII (per le industrie dei trasporti e telecomunicazioni); è irrilevante ai fini dell’applicazione degli studi di settore, ora ISA.
TASSAZIONE AGEVOLATA UTILI REINVESTITI Art. 2 È rivista la tassazione agevolata degli utili reinvestiti e le nuove disposizioni prevedono l’applicazione di un’aliquota IRES ridotta al reddito d’impresa fino a concorrenza degli utili di esercizio accantonati a riserve, diverse da quelle di utili non disponibili, nei
limiti dell’incremento del patrimonio netto, così determinata. Anno Aliquota 2019 22,5% 2020 21,5% 2021 21% dal 2022 20,5% A tal fine va considerato che: 1) si considerano riserve di utili non disponibili le riserve formate con utili diversi da quelli realmente conseguiti ex art. 2433, C.c. in quanto derivanti da processi di valutazione. Rilevano gli utili realizzati a decorrere dal 2018 e accantonati a riserva, ad esclusione di quelli destinati a riserve non disponibili; 2) l’incremento di patrimonio netto è pari alla differenza tra: il patrimonio netto risultante dal bilancio d’esercizio del periodo d’imposta di riferimento (senza considerare il risultato del medesimo esercizio) al netto degli utili accantonati a riserva, agevolati nei periodi d’imposta precedenti; - il patrimonio netto risultante dal bilancio d’esercizio del periodo d’imposta in corso al 31.12.2018 (senza considerare il risultato del medesimo esercizio). La parte degli utili accantonati a riserva che eccede il reddito complessivo netto è computata in aumento degli utili accantonati a riserva dell’esercizio successivo. Le nuove disposizioni sono applicabili anche da parte degli imprenditori individuali e delle snc / sas in contabilità ordinaria (non è riproposta l’applicazione dell’agevolazione per le imprese in contabilità semplificata).
DEDUCIBILITÀ IMU IMMOBILI STRUMENTALI Art. 3 È previsto l’aumento della deducibilità dal reddito d’impresa / lavoro autonomo dell’IMU relativa agli immobili strumentali (attualmente fissata nella misura del 40%) nelle seguenti misure: Anno Deducibilità 2019 50% 2020 60% 2021 60% dal 2022 70% Continua a pagina 16 ››› essere impresa
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notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 15
Con la modifica del comma 69 dell’art. 1, Legge n. 190/2014 i contribuenti forfetari che si avvalgono di dipendenti e collaboratori sono tenuti ad operare le ritenute alla fonte ex artt. 23 e 24, DPR n. 600/73.
mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici, anche con variazione volumetrica rispetto all’edificio preesistente, ove consentito dalle norme urbanistiche, da parte di imprese di costruzione / ristrutturazione immobiliare che provvedono alla successiva cessione dell’immobile, entro 18 mesi dalla data di termine dei lavori;
La previsione in esame, in deroga all’art. 3, Legge n. 212/2000 (Statuto del contribuente), è applicabile dall’1.1.2019.
spettano (all’acquirente dell’unità immobiliare) le detrazioni previste in caso di riduzione del rischio sismico che determini il passaggio:
I “nuovi” sostituti d’imposta devono trattenere in 3 rate di pari importo l’ammontare delle ritenute sulle retribuzioni già corrisposte a partire dal mese di agosto (terzo mese successivo a quello di entrata in vigore del Decreto) e versarlo entro i termini di cui all’art. 8, DPR n. 602/73 (16 del mese successivo a quello in cui è stata operata la ritenuta).
a 1 classe di rischio inferiore (detrazione del 75%);
MODIFICHE REGIME FORFETARIO - Art. 6
Con la modifica del comma 21 dell’art. 1, Finanziaria 2019, l’obbligo di operare le ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente / assimilati di cui ai citati artt. 23 e 24 è esteso anche agli imprenditori individuali / lavoratori autonomi che applicheranno la c.d. “flat tax”, ossia che: nel periodo d’imposta precedente a quello per il quale è presentata la dichiarazione hanno conseguito ricavi / percepito compensi, compresi tra € 65.001 e € 100.000, ragguagliati ad anno; dal 2020 applicano al reddito d’impresa / lavoro autonomo determinato nei modi ordinari l’imposta sostitutiva dell’IRPEF e relative addizionali e dell’IRAP pari al 20%.
SISMA BONUS - Art. 8 Con la modifica dell’art. 16, comma 1-septies, DL n. 63/2013, in materia di detrazione prevista per gli interventi riguardanti gli edifici ubicati in zone sismiche ad alta pericolosità è previsto che in caso di interventi realizzati: nei Comuni inclusi nelle zone a rischio sismico 1, 2 e 3 (in precedenza limitata alla sola zona 1);
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16 › maggio 2019
a 2 classi di rischio inferiori (detrazione dell’85%); e, comunque, fino a € 96.000 per singola unità immobiliare.
INTERVENTI DI EFFICIENZA ENERGETICA E RISCHIO SISMICO - Art. 10 Con l’aggiunta del comma 3.1 all’art. 14, DL n. 63/2013, in materia di interventi di riqualificazione energetica, e del comma 1-octies all’art. 16, DL n. 63/2013 relativo agli interventi riguardanti gli edifici ubicati in zone sismiche ad alta pericolosità, è previsto che il soggetto avente diritto alle relative detrazioni, in luogo dell’utilizzo diretto delle stesse, può optare per un contributo di pari importo: anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto; rimborsato allo stesso sotto forma di credito d’imposta utilizzabile in compensazione ex art. 17, D.Lgs. n. 241/97 in 5 quote annuali di pari importo. Non operano i limiti: di compensazione pari a € 700.000 annui ex art. 34, Legge n. 388/2000; di € 250.000 annui previsto per i crediti da indicare nel quadro RU del mod. REDDITI. Le modalità attuative delle nuove disposizioni sono demandate all’Agenzia delle Entrate. Continua a pagina 17 ›››
notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 16
FATTURAZIONE ELETTRONICA OPERAZIONI CON SAN MARINO - Art. 12 È prevista l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica anche nei rapporti commerciali tra Italia e San Marino regolati dal DM 24.12.93. Restano fermi in ogni caso, anche per le operazioni con San Marino, gli esoneri dall’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica già stabiliti da specifiche disposizioni (soggetti forfetari / minimi, contribuenti in regime ex Legge n. 398/91, soggetti tenuti all’invio dei dati al STS).
cui all’art. 11-bis, commi da 11 a 15, DL n. 135/2018 di cessione di beni ai fini IVA nei confronti dei soggetti passivi che, mediante l’uso di un’interfaccia elettronica quale un mercato virtuale / piattaforma / portale o mezzi analoghi, facilitano le cessioni / vendite a distanza di telefoni cellulari, console da gioco, tablet PC e laptop: importati di valore intrinseco non superiore a € 150; effettuate nell’UE da un soggetto passivo ivi non stabilito a persone non soggetti passivi; è differita all’1.1.2021.
A tal fine è necessario attendere la modifica del citato DM 24.12.93 e l’emanazione delle specifiche tecniche da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Per le vendite a distanza di telefoni cellulari, console da gioco, tablet PC e laptop di cui al citato art. 11- bis, effettuate nel periodo 13.2 - 1.5.2019 l’invio dei relativi dati va effettuato nel mese di luglio.
VENDITE DI BENI TRAMITE PIATTAFORME DIGITALI - Art. 13
CREDITO D’IMPOSTA DISTRIBUTORI DI CARBURANTE - Art. 16
Il soggetto passivo IVA che facilita, tramite l’uso di un’interfaccia elettronica quale un mercato virtuale / piattaforma / portale o mezzi analoghi, le vendita a distanza di beni importati / nell’UE, deve trasmettere all’Agenzia delle Entrate entro il mese successivo a ciascun trimestre, una specifica comunicazione contenente per ciascun fornitore:
È precisato che la disposizione di cui all’art. 1, comma 924, Finanziaria 2018 che riconosce a favore degli esercenti impianti di distribuzione di carburante un credito d’imposta pari al 50% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate a decorrere dall’1.7.2018, mediante carte di debito / credito riguarda le cessioni di carburante effettuate nei confronti sia di imprese / lavoratori autonomi che di consumatori finali.
denominazione, residenza / domicilio, indirizzo di posta elettronica; numero totale delle unità vendute in Italia; a scelta del soggetto passivo, per le unità vendute in Italia, ammontare totale dei prezzi di vendita / prezzo medio di vendita. Il primo invio dei dati va effettuato nel mese di luglio 2019. Il soggetto in esame assume la qualifica di debitore d’imposta per le vendite a distanza per le quali non ha trasmesso / trasmesso in modo incompleto i suddetti dati se non dimostra che l’imposta è stata assolta dal fornitore. Le nuove disposizioni sono applicabili fino al 31.12.2020. È previsto inoltre che l’efficacia della presunzione di
Nel caso in cui le commissioni per i pagamenti relativi al carburante non siano contabilizzate separatamente rispetto a quelle relativi ad altri beni, il credito d’imposta in esame spetta per la sola quota parte delle commissioni calcolata in base al rapporto tra volume d’affari annuo derivante da cessioni di carburante e quello complessivo.
LA TRASMISSIONE DEI CORRISPETTIVI TELEMATICI L’articolo 2, comma 1, D.Lgs. 127/2015 prevede che i soggetti che effettuano le attività di commercio al miContinua a pagina 19 ›››
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maggio 2019 › 17
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18 › maggio 2019
notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 17
nuto e assimilate di cui all’articolo 22 D.P.R. 633/197 memorizzano elettronicamente e trasmettono telematicamente all’Agenzia delle entrate i dati relativi ai corrispettivi giornalieri. Per effetto delle modifiche apportate al citato articolo da parte dell’articolo 17 D.L. 119/2018 accade che: a partire dal 01.07.2019, per i soggetti con volume d’affari relativo all’anno 2018 superiore a 400.000 euro (dato da verificare nel quadro VE del modello di dichiarazione annuale Iva 2019, il cui termine di presentazione è scaduto lo scorso 30 aprile) è prevista l’entrata in vigore dell’obbligo di inviare telematicamente i suddetti corrispettivi all’Agenzia delle entrate; dal 1° gennaio 2020 l’obbligo diviene generalizzato per tutte le imprese a prescindere dalla misura del volume d’affari, viene demandata a uno specifico decreto del Mef l’individuazione di eventuali specifici esoneri dall’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, in ragione della tipologia di attività esercitata. Con il recente Provvedimento direttoriale n. 99297 del 18.04.2019 l’Agenzia delle entrate ha dettato le procedure tecniche per assolvere al predetto obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi. In particolare: tutte le operazioni di attivazione, messa in servizio, verificazione periodica e dismissione sono comunicate telematicamente dal registratore telematico al sistema dell’Agenzia delle entrate, producendo un dinamico e automatico censimento degli apparecchi conformi alle prescrizioni di norma e della loro operatività; le informazioni acquisite telematicamente dall’Agenzia delle entrate sono messe a disposizione del contribuente, titolare dell’apparecchio o di un intermediario di cui all’articolo 3, comma 3, D.P.R. 322/1998 appositamente delegato dal contribuente stesso, mediante apposita area dedicata e riservata presente sul sito web dell’Agenzia e costituiscono il libretto di dotazione informatico del registratore; il conferimento e la revoca della delega sono effettuati con le modalità di cui al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 05.11.2018. in alternativa ai registratori telematici, ed è questa una importante novità introdotta dal citato provvedimento, viene previsto che la memorizzazione
elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri possa essere effettuata anche utilizzando una procedura web messa gratuitamente a disposizione dei contribuenti in area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate e utilizzabile anche su dispositivi mobili. È invece con il recentissimo D.M. 10.5.2019, pubblicato nella G.U. n. 115/2019 lo scorso 18 maggio 2019, che vengono finalmente individuate le fattispecie di esonero dall’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri. Va in primo luogo evidenziato che, come confermato dal citato decreto, in questa fase di prima applicazione gli esoneri ivi previsti sono da considerarsi transitori e non definitivi. Nello specifico l’articolo 1 D.M. 10.5.2019 stabilisce che l’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri, non si applica: a) alle operazioni non soggette all’obbligo di certificazione dei corrispettivi, già previste dall’articolo 2 D.P.R. 696/1996 (e che si riportano in calce al presente contributo); b) alle prestazioni di trasporto pubblico collettivo di persone e di veicoli e bagagli al seguito, con qualunque mezzo esercitato, per le quali i biglietti di trasporto, compresi quelli emessi da biglietterie automatiche, assolvono la funzione di certificazione fiscale; c) fino al 31 dicembre 2019, alle operazioni effettuate in via marginale rispetto a quelle esonerate (di cui ai punti precedenti) o rispetto a quelle soggette agli obblighi di fatturazione elettronica. Sono considerate effettuate in via marginale le operazioni i cui ricavi o compensi non sono superiori all’ 1% del volume d’affari complessivo dell’attività esaminata dell’anno 2018; d) alle operazioni effettuate a bordo di mezzi trasporto (ad es. navi, aerei, treni) nel corso di un trasporto internazionale. Il successivo articolo 2, inoltre, prevede che restino invariate le disposizioni relative alle cessioni di carburantie cessioni di beni o servizi effettuata tramite distributori automatici (c.d. “distributori altamente automatizzati” e “vending machine”). Per quanto riguarda le cessioni di beni e prestazioni di servizi c.d. “non oil” effettuate da quest’ultimi (che rientrerebbero invece nell’obbligo), in analogia con quanto previsto genericamente per le “operazioni marginali” Continua a pagina 20 ››› essere impresa
maggio 2019 › 19
notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 19
di cui alla lett. c), fino al 31 dicembre 2019 gli esercenti impianti di distribuzione di carburante sono esonerati dagli obblighi di trasmissione anche per tali operazioni, qualora i compensi/ricavi non superino l’1% del volume di affari complessivo dell’anno 2018. Il citato D.M. specifica comunque che le operazioni rientranti nell’ambito della deroga (diverse da quelle indicate nelle precedenti lettere a e b) continueranno ad essere annotate nel registro dei corrispettivi e, quando previsto, sarà necessario il rilascio della ricevuta o dello scontrino fiscale tradizionale al cliente. Va evidenziato, infine, che l’articolo 3 D.M. 10.05.2019, a conferma della transitorietà delle descritte ipotesi di esonero, rimanda a specifici nuovi decreti del Mef l’individuazione delle date a partire dalle quali verranno meno gli esoneri dall’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri previsti dall’attuale disciplina.
Per quanto riguarda le domande con validità 01 Luglio 2018 - 30 Giugno 2019, restano valide quelle presentate in modo cartaceo entro il 31/03/2019. Per presentare la domanda i dipendenti potranno accedere con “pin personale” nel sito Inps al servizio online dedicato oppure presentare la domanda tramite i Patronati. Nel messaggio n.1777/2019 l’Inps precisa che i lavoratori devono comunicare l’esito positivo della richiesta degli A.N.F. al proprio datore di lavoro.
Datori di Lavoro in regime forfettario: ripristino obbligo delle ritenute con effetto retroattivo dal 01 Gennaio 2019 Il Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34 (c.d. Decreto Crescita) ripristina l’obbligo, per i Datori di Lavoro con regime fiscale forfettario, di operare le ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati erogati.
› a cura di Susi Silvani
Tale obbligo ha effetto retroattivo dal 1° gennaio 2019 con la conseguenza che eventuali ritenute non operate sulle retribuzioni e sui compensi corrisposti nei primi mesi del 2019 (gennaio, febbraio e marzo) dovranno essere trattenute in modo frazionato in tre rate mensili, di pari importo, a partire dalle retribuzioni erogate nel mese di agosto 2019.
Domanda Assegno Nucleo Familiare (A.N.F.) - obbligo di presentazione telematica dal 01 Aprile 2019
Decreto Crescita: modifiche al regime fiscale agevolato per i “lavoratori impatriati”
A decorrere da Aprile 2019 i lavoratori dipendenti devono presentare le domande di Assegno Nucleo Familiare all’Inps esclusivamente in modalità telematica, anche nel caso di variazione di composizione del nucleo familiare, o nel caso di modifica delle condizioni che danno titolo alle variazioni dei livelli di reddito familiare.
Il Decreto Legge 30 aprile 2019 n. 34 (c.d. Decreto Crescita) entrato in vigore a partire dal 01 Maggio 2019, apporta importanti modifiche al regime fiscale agevolato previsto per i “lavoratori impatriati”.
Consulenza del lavoro
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20 › maggio 2019
In particolare, con riferimento ai soggetti che trasferiContinua a pagina 21 ›››
notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 20
scono la residenza in Italia dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto legge (01/05/2019): si incrementa dal 50% al 70% la riduzione dell’imponibile; si semplificano le condizioni per accedere al regime fiscale di favore; si estende il regime agevolato anche ai lavoratori che avviano un’attività d’impresa a partire dal periodo di imposta a quello in corso al 31/12/2019; si introducono maggiori agevolazioni fiscali per ulteriori 5 periodi di imposta in presenza di specifiche condizioni (numero di figli minorenni, acquisto di unità immobiliare in Italia, trasferimento di residenza in regioni del Mezzogiorno); si introducono i benefici in esame anche a favore dei lavoratori non iscritti all’AIRE, in presenza di determinate condizioni. Si specifica che possono accedere al predetto regime i lavoratori che non siano stati residenti in Italia nei due periodi d’imposta precedenti il trasferimento e che si impegnano a risiedere in Italia per almeno due anni.
INPS: chiarimenti sull’incentivo NEET L’INPS con la circolare n. 54 del 17 aprile 2019, ha fornito ulteriori indicazioni operative per la fruizione dell’incentivo Occupazione NEET del Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani” (PON IOG) per assunzioni effettuate nell’anno 2019. Il Decreto direttoriale dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro n. 581 del 28 dicembre 2018 ha prorogato per l’anno 2019 l’incentivo per l’assunzione di giovani aderenti al Programma “Garanzia Giovani”. L’incentivo è riconosciuto per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2019, nei limiti delle risorse stanziate. L’agevolazione riconosciuta, nel caso ne siano riconosciuti i presupposti legittimanti, è cumulabile per la parte residua dei contributi datoriali con l’esonero contributivo all’occupazione giovanile stabile, previsto dall’articolo 1, comma 100, della legge 27 dicembre 2017, n. 205. La circolare fornisce, chiarimenti e indicazioni operative e contabili per la fruizione dell’incentivo, che per il 2019 è stato ulteriormente incrementato e può essere riconosciuto per le assunzioni a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione, per i rapporti di apprendistato professionalizzante, ed è altresì riconoscibile per i rapporti di lavoro subordinato instaurati in attuazione del vin-
colo associativo con una cooperativa di lavoro. Per le tipologie contrattuali ammesse, l’incentivo spetta sia in ipotesi di rapporti a tempo pieno che a tempo parziale. Il beneficio è escluso espressamente nelle ipotesi di assunzione con contratto di lavoro domestico o intermittente e nelle ipotesi di prestazioni di lavoro occasionale. All’interno della circolare sono chiariti i termini da rispettare e la soglia massima di esonero della contribuzione datoriale, riferita al periodo di paga mensile. Il diritto alla fruizione dell’incentivo è subordinato alle seguenti condizioni: adempimento degli obblighi contributivi; osservanza delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro; rispetto, fermi restando gli altri obblighi di legge, degli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale; applicazione dei principi generali in materia di in centivi all’occupazione stabiliti, da ultimo, dall’articolo 31 decreto legislativo n. 150/2015 e già illustrati al paragrafo 6, circolare INPS 19 marzo 2018, n. 48.
Elezioni europee e amministrative 2019: gestione dei permessi elettorali In occasione di tutte le consultazioni elettorali disciplinate da leggi della Repubblica o delle Regioni si informa che tutti i lavoratori dipendenti che sono stati chiamati a svolgere funzioni elettorali hanno diritto ad assentarsi dal lavoro per il periodo necessario allo svolgimento delle relative operazioni. Il lavoratore nominato presidente di seggio, segretario, scrutatore o rappresentante di lista/gruppo, prima dello svolgimento delle operazioni elettorali, è tenuto ad avvisare il proprio datore di lavoro affinché quest’ultimo si possa organizzare in vista di tale assenza. Inoltre, concluse le votazioni ed il relativo scrutinio, il lavoratore è tenuto a consegnare al datore di lavoro un attestato da cui risulti l’indicazione dei giorni trascorsi al seggio. La Legge stabilisce che i lavoratori di cui sopra hanno diritto al pagamento di specifiche quote retributive, in aggiunta all’ordinaria retribuzione mensile, ovvero a riposi compensativi, per i giorni festivi o non lavorativi eventualmente compresi nel periodo di svolgimento delle operazioni elettorali. essere impresa
maggio 2019 › 21
anap
Ernesto Partisani presidente onorario
Rinnovato il Consiglio Anap
A
vvicendamento anche in seno al movimento che rappresenta anziani e pensionati: Alvaro Ravaglioli è stato nominato presidente al posto del dimissionario Ernesto Partisani, proclamato presidente onorario. Alla vice presidenza Maria Luisa Partiseti. Siedono in consiglio Afro Bagnoli, Ugo Berti, Pino Raffaele Pondi, Giampaolo Ciappelli, Franca Compostella, Andrea Pini, Ivo Gunelli, Paolo Giunchi, Danilo Valbonetti e Liliana Corzani. Coordinati da Giuseppe Mercatali, i nuovi consiglieri saranno impegnati a promuovere anche nel nostro comprensorio, la nuova campagna dedicata alla sicurezza degli anziani “Più sicuri Insieme”. Come spiega Mercatali “obiettivo principale dell’Anap è garantire a tutti i cittadini anziani pensionati, senza limitazioni di sesso, età, etnia, e condizione
essere impresa
22 › maggio 2019
viduale sia collettivo, dei bisogni morali, intellettuali nonché materiali. I valori della giustizia e della solidarietà ispirano l’azione dell’Anap.” Un’attività che prevede momenti di approfondimento e occasioni di svago, come le attività ludiche promosse a livello territoriale, ma soprattutto a livello nazionale, con la festa del socio, che si terrà il prossimo settembre.
sociale, lo sviluppo della propria personalità attraverso la giusta soddisfazione, sia a livello indi-
Conclude Mercatali “siamo impegnati anche in prima linea nel sociale, come Anap e Ancos siamo riusciti a dare in gestione un pulmino attrezzato per il trasporto di disabili affetti da demenza o Alzheimer, abbiamo consegnato un defibrillatore al Comune di Civitella e siamo riusciti a consegnare prezioso materiale didattico a una scuola del territorio. Siamo attivi su molti fronti, per dare risposte ai bisogni che provengono dal territorio.”
giovani imprenditori
Rinnovato il consiglio dei Giovani Imprenditori di Confartigianato Forlì
Alla presidenza Ana Isabel Perez Alvarez
A
seguito della tornata elettorale realizzata nello scorso mese di marzo, per le cariche elettive di Confartigianato di Forlì, si è insediato il nuovo Consiglio Direttivo del Gruppo Giovani Imprenditori, che rappresenterà il movimento nei prossimi 4 anni. Sono stati eletti Manuel Andreini, Fabio Bassini, Francesco Ciani, che ha assunto la vicepresidenza, Claudio Frassineti, Riccardo Minghetti, Luca Palumbo, Clara Perugini, Francesco Perugini, Nicola Ravaioli e Michele Tempera. La presidente è Ana Isabel Perez Alvarez, imprenditrice bertinorese operante nell’ambito dell’interior design, recente nominata, dalla Confederazione, anche componente della Giunta nazionale del movimento Giovani, in rappresentanza dell’Emilia Romagna. Un gruppo profondamente rinnovato, che continuerà a proporre attività principalmente dedicate agli under40 che hanno scelto di fare impresa, senza dimenticare i contributi di chi, per età, ha maturato una maggiore esperienza. In questi anni il movimento ha realizzato numerose iniziative, volte ad approfondire le potenzialità del web, dei social network e della digitalizzazione crescente del lavoro. Come confermato dai dati Istat sull’utilizzo delle nuove tecnologie le imprese indicano fra i fattori trainanti la trasformazione digitale. Chiarisce il coordinatore del movimento, Mauro Collina “tra i fattori di
maggiore diffusione della digitalizzazione c’è un migliore accesso a infrastrutture e connessioni in banda ultra larga, considerato elemento trainante dal 30,8% delle imprese, seguito dallo sviluppo e dal consolidamento di competenze digitali attraverso la formazione degli addetti dell’impresa, rilevato nel 22,4% dei casi. Per questo abbiamo deciso di orientare parte della nostra attività sull’approfondimento delle nuove tecnologie.” Lo sviluppo di competenze digitali del personale rappresenta una sfida chiave per le imprese, chiamate ad affrontare la digitalizzazione dei processi produttivi, delle relazioni con il mercato e nei rapporti con le pubbliche amministrazioni. Sfida che il Gruppo Giovani Imprenditori affronterà assieme alle imprese associate a Confartigianato Forlì.
L’impegno della nuova compagine
Favorire il dialogo tra lavoro e scuola Gli artigiani sono già 4.0 ma non trovano personale altrettanto preparato da inserire in azienda. E nel frattempo cresce la disoccupazione giovanile. Le micro e piccole imprese registrano la maggior quota di assunzioni di personale con elevate competenze digitali, il 60% del totale effettuate dalle aziende italiane. Ma la spinta all’innovazione delle piccole imprese è frenata dalla carenza di professionalità specializzate nel mercato del lavoro. La maggiore difficoltà di reperimento riguarda i tecnici programmatori e gli esperti di applicazioni. Problemi anche a trovare analisti e progettisti di software, l’emergenza manodopera nelle piccole imprese è causata dalla mancanza di preparazione dei ragazzi al mondo del lavoro: secondo Confartigianato, infatti, in Italia gli under 30 che studiano e sono in formazione sono appena il 4,2%, a fronte della media del 14,7% nell’Unione europea e addirittura del 22,9% in Germania. essere impresa
maggio 2019 › 23
donne impresa
Donne Impresa Romagna
Interessante approfondimento più donne più Pil
“P
iù donne, più Pil” è il titolo del convegno realizzato a fine marzo da Donne Impresa Romagna. Grazie ai contributi delle relatrici è stato possibile affrontare il delicato rapporto fra risorse femminili e ripresa economica. La partecipazione della donna al mercato del lavoro è in costante aumento, alla base cambiamenti culturali, l’aumento del livello di istruzione, processo di terziarizzazione dell’economia, la crescita di occupazione straniera nei servizi alle famiglie e l’inasprimento dei requisiti per accedere alla pensione. In Italia l’occupazione aumenta dell’1,4% trainata dalla componente femminile che cresce del 3%, pari a 277.500 unità in più, mentre gli uomini si fermano sul +0,2% (32.600 unità in più). In Emilia Romagna nel decennio 2008-2018 c’è stato un incremento del 2,6%, passando dal 65,1% di occupate al 67,7%. La nostra provincia registra una performance peggiore fermandosi al 2,1% e facendo registrare un tasso del 60,9%, tuttavia, considerando il decennio 2008-2018, la nostra provincia vede un incremento del proprio risultato del 2,7%. Per quanto attiene al dato regionale, si può evidenziare che la dinamica occupazionale femminile ha raggiunto e superato i livelli precrisi dopo la debacle del 2014. L’Italia è seconda in Europa, subito dopo il Regno Unito, per numero di imprenditrici e lavoratrici indipendenti (1.462.100), rispetto all’Euessere impresa
24 › maggio 2019
rozona il nostro Paese svetta con il 15,2% contro il 9,9% di media. In Emilia Romagna si registra una diminuzione del numero delle lavoratrici indipendenti (-16,7%), mentre cresce del +10,7% il numero delle dipendenti. Il 55,3% degli occupati con titolo di studio e post laurea sono donne: le donne sono più istruite, sia per titolo di studio (+12% di donne laureate rispetto agli uomini), sia perché impegnate nella formazione continua (+1,2% rispetto ai colleghi) e maggiormente propense alle attività culturali. Eppure, malgrado l’istruzione femminile sia più elevata, la differenza di retribuzione media annua in regione è del 32,6%, pari a 8.980 euro in meno. Addirittura, nella nostra provincia si attesta al 33%. Persiste inoltre un’asimmetria nella ripartizione del lavoro familiare, le donne dedicano in media 19,2 ore al lavoro di cura non retribuito sulle 24 ore di un giorno medio settimanale. Dato che trova ulteriore conferma nel fatto che nella fascia 25-49 anni su 100 donne che lavorano l’81,9% è costituito da donne senza figli in Emilia Romagna e il 75,5% in Italia. La presenza di servizi efficienti favorisce la presenza delle donne nel mercato del lavoro, l’Emilia Romagna registra ottimi livelli per i servizi di cura offerti, sia per i bambini da 0 a 2 anni, sia per l’assistenza domiciliare agli anziani. Osservando il dato italiano e considerando la classe di età 25-44 anni, in media il tasso di occupazione delle donne con figli è del 54,9%, mentre in assenza di figli sale al 73,8%. In generale, le donne di 25-44 anni senza figli sono maggiormente presenti nel mercato del lavoro: il tasso di attività, in assenza di figli, è dell’83,2% a fronte del 62,8% per le donne con figli, pari a un gap di 20,4 punti percentuali. Ipotizzando - in un esercizio controfattuale - un dimezzamento di tale gap del tasso di attività conseguente a un contesto più favorevole all’offerta di lavoro femminile e a un incremento del livello dei servizi per la famiglia e per l’infanzia, si otterrebbe un incremento dell’offerta di lavoro di 446 mila donne tra 25 e 44 anni con figli. Fotoservizio Sabatini
donne impresa
Rinnovati i vertici di Donne Impresa Confartigianato Forlì
Maternità e lavoro peggiora la conciliazione
I
l movimento che rappresenta le aziende femminili associate, Donne Impresa Confartigianato Forlì ha un nuovo consiglio. Le elette Patrizia Carpi, Barbara Fabbri, Daniela Fornasari, la presidente Diana Lolli, Marika Mambelli Rustignoli, Marta Marchi, la vicepresidente Diana Minghetti, Federica Siboni e Catia Zanetti rappresenteranno per il prossimo quadriennio le specifiche esigenze delle imprenditrici, che in Italia costituiscono uno dei punti di forza del sistema economico. Nel corso dell’incontro di insediamento sono stati evidenziati alcuni dati. Le imprese rosa attive rappresentano il 22,6% del totale. Una risorsa chiave per l’economia che merita di essere incentivata, per questo la difficoltà delle donne nel conciliare la vita lavorativa con l’essere madri viene costantemente monitorata dall’osservatorio della Confederazione. Per quanto attiene
alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro, il nostro paese è ben lontano dal primato della Svezia, con otto donne su dieci che si offrono sul mercato del lavoro (79,9%), dalla Danimarca con il 76,3%, dalla’Estonia e dalla Finlandia, entrambe con il 75,7%. L’Italia si colloca, infatti, all’ultimo posto nell’Unione con un tasso di attività femminile del 56,2%, 11,7 punti sotto la media europea per la difficoltà di accesso alle reti di servizi a tutela di maternità e cura all’anziano. Evidenza rafforzata dal tasso di mancata partecipazione al lavoro, che vede le donne penalizzate, rispetto agli uomini, in tutte le regioni italiane. L’obiettivo della nuova compagine è quindi di continuare a proporre iniziative mirate di sostegno all’imprenditoria in rosa, nella convinzione che ridurre il gender gap possa contribuire al rilancio dell’intera economia. essere impresa
maggio 2019 › 25
categorie e mercato
La valorizzazione dell’eccellenze del territorio
Presentato il progetto Assapora la Romagna È stato presentato il concorso ‘Vinci gustando la Romagna’ dedicato ai visitatori degli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa “Assapora La Romagna”. Il concorso, mette in palio premi settimanali, maxi premi mensili consistenti in prodotti enogastronomici locali della Salina di Cervia e un maxi premio finale costituito da una prestigiosa ceramica faentina della Ceramica Gatti. Partecipare al concorso è molto semplice: occorre recarsi in una delle attività aderenti, scansionare il QR CODE che verrà fornito e successivamente registrarsi compilando il form con i dati richiesti. Una volta effettuata la registrazione, l’utente potrà partecipare all’assegnazione dei premi in palio. Tutte le informazioni dettagliate sul concorso, attivo dal 13 maggio al 5 agosto, si possono trovare all’interno del sito www.assaporalaromagna.it. La Romagna è ricca di piccole imprese, vere e proprie eccellenze del nostro territorio: piadinerie, produttori di vini, salumifici, gelaterie, mulini, produttori di cibi artigianali e molti altri esercizi, tutti ambasciatori dell’enogastronomia romagnola, da secoli sinonimo di sapori inconfondibili.
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Assapora La Romagna è un progetto nato dalle Confartigianato della Romagna per valorizzare le eccellenze enogastronomiche del territorio. L’obiettivo del portale è, infatti, offrire a tutte le aziende aderenti l’opportunità di inserirsi in un importante circuito promozionale del territorio e stimolare turisti e residenti alla scoperta della grande offerta enogastronomica della Romagna. A oggi, sono oltre 130 le attività coinvolte che rappresentano la tipicità romagnola: gastronomie, piadinerie, pastifici, forni, mulini, gelaterie, pasticcerie, produttori di vino, produttori di birra, produttori di carni e insaccati, solo per citarne alcuni. Marco Valenti, segretario di Confartigianato Forlì ha sottolineato la valenza turistica del progetto, che promuove le piccole imprese che realizzano prodotti tipici.
Sono tante le eccellenze enogastronomiche che caratterizzano le nostre province. GUSTA I SAPORI DELLA TRADIZIONE!
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Con il contributo di
Alimentazione: pasticceria artigianale in crescita
Dolci della tradizione trainano l’export Le festività pasquali costituiscono un momento importante per le 31.652 imprese del settore dolciario, con i suoi 171.132 addetti, di cui 119.584 dipendenti e che realizza un fatturato di 20.105 milioni di euro. Confartigianato ha indagato l’andamento del comparto dolciario, che per sua natura è ad alta vocazione artigianale. Le imprese artigiane rappresentano, infatti, il 77,7% del settore; la quota di realtà artigiane sale al 79,6% per il comparto della panetteria e prodotti di pasticceria freschi. Quest’ultimo detiene la maggiore occupazione, con 131.594 addetti, pari al 76,9%; seguono il settore cacao, cioccolato, caramelle e confetti con 18.062 addetti (10,6%), prodotti di pasticceria conservati con 17.522 addetti (10,2%) e infine la produzione di gelati con 3.954 addetti (2,3%). Lo scorso anno, l’export nel settore dolciario si è attestato a 4.336 milioni di euro mentre le importazioni a 1.936 milioni di euro con un saldo del commercio estero positivo e pari a 2.400 milioni di euro. In un anno le vendite sono cresciute del 2,2%, meno del +3,1% di crescita nelle esportazioni, a fronte di una diminuzione degli acquisti del 2,4%; di conseguenza il saldo migliora di 140 milioni di euro. Interessante notare che, nel vivace settore della produzione del pane e dei prodotti di pasticceria freschi, solo questi ultimi registrano una crescita dell’80,8% mentre il pane si ferma al +6,9%. I maggiori consumatori di prodotti di pasticceria freschi made in Italy sono i francesi (218 milioni di euro), seguiti dai tedeschi (191 milioni), dagli americani (110 milioni) e dagli inglesi (94 milioni). I mercati più dinamici sono gli Stati Uniti (+227,2%), i Paesi Bassi (+204,1%), la Svizzera (+112,8%), seguiti dalla Spagna (+91,8%), dal Belgio (+77,3%), dalla Germania (+68,4%). Confartigianato monitora con particolare attenzione l’andamento di questo settore chiave dell’artigianato, il cui consiglio forlivese è guidato dal presidente Daniel Caggianese, coadiuvato dalla vicepresidente Nicoletta Galassi. essere impresa
26 › maggio 2019
categorie e mercato
Una riflessione sul futuro dell’Associazione
Noi, protagonisti nell’umanesimo digitale
Si è tenuta la convention servizi di Confartigianato la due giorni dedicata a dibattiti, incontri e gruppi di lavoro tematici per approfondire i temi del digitale e di come la tecnologia stia cambiando modalità, tempi e contenuti per gli associati, dal fisco al credito, dalla promozione internazionale alla comunicazione, dalla lobby all’economia circolare e il sociale. Dopo i saluti del presidente Giorgio Merletti i lavori si sono fregiati di numerosi contributi: da Nando Pagnoncelli che ha illustrato l’indagine sul gradimento della Confederazione da parte dei soci, al giornalista Luca De Biase che ha tratteggiato i cambiamenti promossi dal digitale. Massimiliano Valeri, direttore generale del Censis ha poi chiarito come i processi di globalizzazione abbiano subito un’accelerazione notevole in virtù della rivoluzione digitale degli ultimi 15 anni. “Spesso pensiamo ai dispositivi digitali come a uno strumento certo con cui ci informiamo, comunichiamo ed entriamo in contatto con gli altri attraverso i social network. In realtà, però, questi rispondono ad una pluralità enorme di bisogni e di desideri delle persone. Pensiamo soltanto all’e-commerce, all’e-banking o ai
rapporti online con le pubbliche amministrazioni. Naturalmente, come ogni grande evoluzione, ci sono anche dei problemi. Pensiamo alle fake news, ai reati o alle profilazioni degli utenti che avvengono su internet. Oggi, la sfida è passare da una fase di sbornia di entusiasmo iniziale dell’uso delle tecnologiche digitali ad un momento più maturo e questo è ciò che avverrà nei prossimi anni”. Rischi da scongiurare e opportunità da cogliere. Il digitale è una rivoluzione che, anno dopo anno, sta stravolgendo la vita di cittadini, imprese e le modalità di azione tipiche della politica e della rappresentanza imprenditoriale. “Confartigianato oggi è una grande piattaforma di servizi digitali integrati. Il digitale è lo strumento per allargare gli orizzonti del fare impresa, è una straordinaria opportunità per portare le piccole imprese nel mondo - ha detto Carlo Alberto Carnevale Maffè, professore della SDA Bocconi di Milano - Abbiamo visto che la produttività non dipende dalla dimensione, ma dalla disponibilità di strumenti di scala. Confartigianato deve selezionare questi strumenti, metterli sul cloud della sua piattaforma digitale e renderli disponibili anche alle piccolissime imprese. A questo punto nessuno sarà lasciato indietro, nessuno avrà uno svantaggio competitivo derivato dalla sua collocazione geografica o dalla sua mancanza di competenza. Questa sarà Confartigianato nel futuro, una Cape Canaveral per far decollare le micro, piccole e medie imprese verso lo spazio infinito”. Godibilissimo l’intervento di Fabrizio Renzi direttore Ricerca Innovazione e Tecnologia di IBM Italia, che ha trascinato l’auditorium in una brillante esposizione sul rapporto uomo tecnologia, ribadendo l’importanza del buon senso, ancora appannaggio unicamente dell’essere umano.
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maggio 2019 › 27
categorie e mercato
Eletto il Gruppo Pmi di Confartigianato
Alla conquista di nuovi mercati Come cambiano le Pmi? La domanda è stata sollevata dal neo eletto consiglio del gruppo Pmi di Confartigianato Forlì, guidato dal presidente Oriano Rimini, coadiuvato da Alberto Argnani, dal vicepresidente Emanuele Chiodino, assieme a Massimo Gardini e Giovan Battista Pazzi. Dai dati in possesso della Confederazione sono sempre più digitali: undicimila imprese, aumentate negli ultimi 3 anni del 3,5%, soprattutto, per dare risposta alla crescente richiesta di servizi Internet, portali web, software e commercio elettronico. Un mercato in espansione che, tuttavia, sconta i ritardi infrastrutturali del Paese. Come emerge dai dati dell’Osservatorio di Confartigianato, le imprese italiane connesse alla banda ultra larga sfiorano il 27%, in ritardo rispetto ai competitor dell’Unione Europea, in cui si supera il 40%. Un gap che si riflette sull’attività commerciale delle aziende: le vendite on line si fermano al 9,4% mentre in Europa si supera il 15%. Per il nuovo consiglio la strategia vincente è la formazione. Per concorrere nell’economia digitale servono competenze specifiche: una sfida raccolta dal 14% delle
piccole imprese che, lo scorso anno, hanno affrontato percorsi formativi per il personale. Tuttavia, quasi un terzo dei piccoli imprenditori continua a denunciare difficoltà di reperimento di manodopera specializzata in tecnologie 4.0, un mercato in piena espansione che ancora non trova figure adeguate alle richieste dell’impresa. Secondo Confartigianato, le piccole imprese italiane hanno varcato le frontiere dell’innovazione anche per quanto riguarda la robotica, per 9500 piccoli imprenditori è abituale l’uso di robot nelle fasi di produzione. L’energia poi, in particolare nella produzione e gestione di fonti rinnovabili, è un altro settore dove cresce la presenza delle piccole imprese: da 3.600 aziende del 2009 c’è stato un incremento a 12.700 unità al termine dello scorso anno. Innovazione sì, ma con l’anima, la passione, la creatività dell’uomo. È evidente che non esista intelligenza artificiale o algoritmo che possa copiare il sapere artigiano né imitare o sostituire la bellezza delle produzioni ben fatte, vessillo del made in Italy.
L’andamento del comparto manifatturiero
Ancora segnali di incertezza Nel primo trimestre del 2019 la produzione manifatturiera sale di un limitato 0,9% rispetto al trimestre precedente ma perde lo 0,8% rispetto al primo trimestre del 2018. La fase di stallo è confermata anche nell’eurozona: +0,8% di variazione congiunturale ma -0,2% di variazione tendenziale. Il gigante manifatturiero tedesco si è fermato: crescita zero della produzione manifatturiera in Germania, addirittura in calo del 2,2% rispetto un anno prima. Nella produzione di macchinari operano 22.568 imprese con 460.418 addetti a cui si aggiungono 38.579 imprese con 160.336 addetti che lavorano nel settore della riparazione e installazione di macchinari. La filiera dei macchinari pesa per il 3,7% dell’occupazione delle imprese italiane e la quota è più elevata in Emilia-Romagna con il 7,7%. Complessivamente nella filiera operano 61.147 imprese con 620.754, di cui più della metà (52,5%) lavorano in piccole imprese, pari a 325.682 addetti. Le imprese artigiane sono 36.369 con 123.854 addetti, che rappresentano il 20,% del totale degli occupati. Ogni 100 addetti nella produzione di macchine ne troviamo 35 occupati nelle attività di ‘ultimo miglio’ legate a manutenzione, installazione e riparazione di macchine ed apparecchiature, concentrati (83,7%) nelle piccole imprese. Nel primo trimestre 2019 l’Italia mostra una performance decisamente migliore alla Germania nella produzione di macchinari: crescita congiunturale dell’1,9% in Italia (+1,6% tendenziale) a fronte del -0,9% in Germania (con analogo -0,9% tendenziale). Nello periodo in esame la riparazione e installazione di macchinari in Italia tiene (+0,1% congiunturale) mentre cala in Germania (-1,3%); è migliore l’andamento tendenziale in Germania (+5,6%) rispetto all’Italia (+2%). Nell’arco di un triennio, grazie alla crescita della domanda in investimenti, la filiera dei macchinari ha registrato una crescita della produzione del 12,5%, una performance decisamente superiore a quella registrata in Germania, dove la produzione negli stessi settori è salita del 6,2%. essere impresa
28 › maggio 2019
categorie e mercato
Edilizia: deboli segnali positivi si scontrano con la recessione
Le imprese chiedono maggiore attenzione ha perso 148 mila posti di lavoro (-9,7%) mentre il totale economia ne ha guadagnati 830 mila (+3,8%). Il calo dell’occupazione si è interamente concentrato nelle piccole imprese. Per i dirigenti artigiani il comparto merita di essere sostenuto, gli ecobonus hanno innescato un trend di miglioramento, che può essere intensificato con la crescita della domanda pubblica, purtroppo in calo. Nel 2017 gli investimenti pubblici in costruzioni sono scesi sotto la soglia del punto percentuale di PIL (0,9%).
È stato rinnovato il consiglio di categoria dell’edilizia di Confartigianato Forlì. Il presidente Rinaldo Biserni, affiancato da Eraldo Cucchi e Marta Marchi, sarà chiamato, per i prossimi quattro anni, a guidare il comparto. L’ingresso in recessione dell’economia italiana purtroppo colpisce particolarmente proprio il settore delle costruzioni, che ha scarsamente beneficiato della ripresa. Come messo in luce dall’ufficio studi di Confartigianato, negli ultimi cinque anni l’Italia ha avuto un trend opposto a quello europeo: mentre in Europa l’attività edilizia è salita del 7%, in Italia è scesa del 7,1% in Italia. Negli ultimi 12 mesi, l’occupazione dell’economia italiana è salita dello 0,6% mentre nelle Costruzioni ha fatto segnare un -0,8%. Dal 2013 a oggi, l’edilizia
L’Italia è fanalino di coda in Europa per investimenti pubblici sul PIL e nell’ultima manovra di bilancio il totale di investimenti e contributi agli investimenti sono stati ridotti di un miliardo di euro. La richiesta di Confartigianato è chiara, più attenzione alle piccole imprese soprattutto nella gestione della spesa per investimenti delle amministrazioni pubbliche, in particolare quella in grado di intercettare l’offerta di prossimità delle piccole imprese, come i Comuni. E concludono “i Comuni lo scorso anno hanno registrato uscite di cassa per investimenti fissi lordi pari all’1,1%, esattamente la percentuale del tasso di inflazione, un ritmo troppo debole per generare effetti positivi per il comparto costruzioni. Sono numerosi gli interventi che aspettano di essere realizzati e i segnali positivi dei primi mesi del 2019 devono diventare una concreta realtà.”
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maggio 2019 › 29
categorie e mercato
Primo impegno per il rinnovato consiglio di Confartigianato Trasporti Forlì
Concorrenza sleale nell’autotrasporto, serve un cambio di passo Carmine Coppola, Vittorio Crisci, Paolo Giannelli (vicepresidente), Roberto Polidori, Emanuele Turci (presidente) e Annunzio Vespignani sono gli eletti nel comparto trasporti di Confartigianato Forlì. Proprio in questi giorni la Confederazione ha lanciato un allarme: l’autotrasporto artigiano è vessato da chi ritiene che il prezzo dei servizi di trasporto debba continuare a calare - anche sotto il livello dei costi d’esercizio - nell’interesse della competizione internazionale, in spregio alla dignità degli operatori del settore. L’abusivismo purtroppo continua a dilagare nonostante gli organi preposti al controllo, frodi fiscali, contrabbando, riciclaggio e, non da ultimo, lo sfruttamento degli autisti stranieri finiscono col passare inosservati alle frontiere, inquinando il mercato. Confartigianato ha chiesto in tutte le sedi un maggior impegno, in primis all’Europa, affinché reagisca ristabilendo un equilibrio tra i costi del lavoro, le tasse e il rispetto delle regole nel mercato comune. Al Governo italiano la maggior tutela delle aziende che lavorano e pagano le tasse in Italia per salvare il comparto dell’autotrasporto, composto per il 95% da micro e piccole imprese. Malgrado la volontà manifestata dal ministro dei Trasporti Toninelli e dal viceministro Rixi di ridare tutela e dignità all’autotrasporto nazionale la Confederazione sollecita interventi che contrastino l’illegalità diffusa agendo sul versante delle “regole”, per cui servono modifiche significative, in particolare la ripubblicazione dei costi d’esercizio da parte del Ministero dei Trasporti e il rispetto della data certa per il pagamento dei servizi di trasporto. I costi minimi, la cui legittimità è stata sancita in tutte le sedi preposte, possono evitare i continui ribassi che ostacolano una corretta e leale concorrenza, ripristinando un equilibrio nel mercato, senza sottovalutare il peso della data certa, per favorire l’ordinaria gestione finanziaria e gli investimenti dell’impresa. Per Confartigianato, è indispensabile anche l’estensione della responsabilità diretta al committente, attualmente limitata al primo vettore, rendendo tutta la filiera corresponsabile della tracciabilità dei pagamenti. essere impresa
30 › maggio 2019
Conto terzi
Concorrenza sleale: necessaria una risposta ferma Tempi duri per le imprese regolari dell’autotrasporto conto terzi: non basta il conto proprio, in questo periodo dell’anno a fare concorrenza, non sempre leale, ci si mettono anche i veicoli immatricolati come «macchine agricole», sfruttati però per effettuare dei veri e propri trasporti su strada per conto di un qualche committente. Il fenomeno non è stato ancora quantificato, ma è certo che è sempre più diffuso al punto che numerose lamentele giungono anche all’indirizzo delle associazioni di categoria. Lo stesso neo eletto presidente di Confartigianato Trasporti Forlì, Emanuele Turci, ha subito stigmatizzato la situazione, sottolineando come di fatto configuri l’ipotesi disciplinata dall’art. 26 della legge n. 298 del 1974, vale a dire l’esercizio abusivo dell’attività di autotrasporto per conto terzi. Abuso punito con una sanzione amministrativa fino a 15.000 euro. Ma Turci ha anche ribadito l’enormità del danno procurato con una tale attività, non solo dal punto di vista della concorrenza sleale, ma anche da quello fiscale e della sicurezza del lavoro e stradale. Ha spiegato infatti che le macchine agricole godono della particolare agevolazione sul gasolio agricolo, non pagano la tassa di proprietà (bollo), sono escluse dal rispetto dei tempi di guida e di riposo nonché dell’orario di lavoro e operano in deroga al calendario dei divieti di circolazione. Per tutte queste ragioni il presidente di Confartigianato Trasporti Forlì ha sollecitato la Confederazione affinché si faccia promotrice di una forte azione di contrasto da parte degli Organi di Polizia Stradale, sollecitando Prefetti e Giudici di Pace ad approfondire, nella valutazione dei ricorsi, le varie casistiche, al fine di applicare una legge che, rispetto all’esercizio abusivo dell’autotrasporto e del trasporto abusivo, è chiara e senza equivoci.
categorie e mercato
Servizi all’auto: revisioni
Ok della Conferenza Stato Regioni successo di Confartigianato
Vittoria di Confartigianato. Dopo lunghi mesi di trattative, finalmente la Conferenza Stato Regioni ha sbloccato il decreto che avvia la formazione per gli ispettori dei centri di controllo autorizzati alla revisione dei veicoli. Nel decreto sono state accolte le sollecitazioni indicate dall’Associazione a tutela delle imprese operanti nel settore. Come spiegano i rappresentanti del nuovo consiglio del comparto servizi all’auto di Confartigianato Forlì, guidati dal presidente Massimo Fantini “grazie all’attività di lobbying svolta, è stata modificata l’iniziale impostazione presentata dal Ministero dei Trasporti evitando l’impatto penalizzante sui revisori auto per l’adeguamento ai nuovi e più restrittivi parametri
di qualificazione imposti dalla Direttiva europea.” Il provvedimento, recentemente varato dalla Conferenza Stato Regioni, stabilisce, in primo luogo, il principio della legge di riferimento, la 122 del 1992 sull’attività di revisione: l’aspetto fondamentale a tutela delle imprese e a garanzia della loro qualificazione professionale. Per quanto riguarda la qualificazione degli ispettori, la durata della formazione è ridotta a 20 ore in tre anni e viene riconosciuta l’esperienza pregressa. In questo modo il percorso formativo è compatibile con le esigenze manifestate dalle imprese. Al termine dei corsi di aggiornamento non è previsto il superamento dell’esame e viene riconosciuta al sostituto ispettore la possibilità di operare in deroga fino all’entrata in vigore delle nuove disposizioni. Per quanto riguarda le revisioni dei veicoli superiori a 3 tonnellate e mezzo è previsto un corso integrativo di 50 ore. Assieme al presidente Fantini, sono stati eletti Giorgio Bergamaschi, Enrico Bombardi, nel ruolo di vicepresidente, Claudio Frassineti e Gabriele Grifoni, obiettivo del consiglio è continuare a monitorare la situazione, per consentire alle aziende di continuare a operare nel pieno rispetto della normativa, ma senza inutili appesantimenti burocratici.
Forlì in Via Anrico Acquedotto 27 - Tel. 0543 800888
essere impresa
maggio 2019 › 31
Artusiana 2019: il programma dello stand Sabato 22 giugno
Mercoledì 26 giugno
◆ Panificio Castellucci di Castellucci Maurizio Meldola
◆ Biancomangiare di Righini Lorenza Castiglione di Ravenna
Pizza alla pala farcita con prodotti di stagione del territorio romagnolo In abbinamento birra artigianale
Domenica 23 giugno ◆ Pane e Olio di Chypchayev Pavlo - Forlì
Straccetti di filetto di maiale con radicchio, restrizione di sangiovese e scaglie di grana Mousse alla pesca e amaretto In abbinamento Sangiovese di Romagna
Degustazione di rotolini farciti e tortelli alla lastra - In abbinamento Sangiovese di Romagna
Giovedì 27 giugno ◆ R&B Locanda Guelfo - Tredozio
Lasagna al ragout di lepre e friggione di cinghiale (bocconcini di cinghiale fritti aromatizzati alla salvia) - In abbinamento Sangiovese di Romagna
Venerdì 28 giugno ◆ Bel Posto di Maretti Adriana - Corniolo
Lunedì 24 giugno
◆ Associazione Culturale San Marten San Martino in Villafranca - Forlì
Sabato 29 giugno
Aspettando “Pesche in Festa”. Un’esplosione di sapori nei primi piatti e nel dolce con protagoniste le nostre fantastiche pesche
Martedì 25 giugno ◆ Agriturismo La Minarda - Branzolino Forlì
Ricette dell’Artusi assemblate ed interpretate in chiave scherzosa accompagnate dalla birra di produzione propria e da una novità assoluta: la bibita artusiana alla spina
Tortelli alla lastra zucca e patate e alle erbe miste - In abbinamento Sangiovese di Romagna
◆ ASPASSO foodtruck e ALPARCO c/o parco Fellini a Gambettola
Degustazione di passatelli romagnoli asciutti Di ASPASSO foodtruck e di ALPARCO In abbinamento birra artigianale
Domenica 30 giugno ◆ Coop.va Sociale Abbraccio Verde Modigliana
Frittelle e polpettine fritte a base di erbe spontanee In abbinamento Sangiovese di Romagna
Vieni a trovarci allo stand Confartigianato come consuetudine in Piazza Garibaldi (per l’occasione Piazza Pellegrino Artusi). www.festartusiana.it