Essere Impresa novembre 2016

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05 • NOVEMBRE 2016 Anno 06 - Direttore Responsabile Roberto Faggiotto - Mensile di informazione tecnica, economica, sindacale - Forlì, viale Oriani, 1 - Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009”

Una serata tra amici Settant’anni festeggiati alla grande. Lo scorso 17 novembre alla Fiera di Forlì, Confartigianato Forlì ha regalato ai propri soci una serata con Giuseppe Giacobazzi. Una sala gremita di oltre milleduecento persone, fra associati, dipendenti e familiari, per divertirsi insieme. Un’occasione di festa, per ritrovarsi e trascorrere due ore spensierate, grazie all’arguzia del comico di Zelig, che ha regalato uno spettacolo estremamente divertente, brillante e pieno di spunti. Introdotto dai saluti del presidente Giorgio Grazioso e dal contributo di Giuseppe Bertaccini, da sempre conoscitore del mondo associativo locale, l’evento è stato un momento per staccare dalla quotidianità, con una risata di cuore.

in evidenza L’EDITORIALE: Il segretario Roberto Faggiotto ricorda gli uomini e le donne che hanno contribuito a scrivere la storia di Confartigianato Forlì, da settant’anni partner delle imprese nella costruzione dell’economia locale. A pagina 2 I NUMERI DELL’ECONOMIA: Cosa significa essere Associazione nel 2016 tra crisi della rappresentanza, dell’economia e cambiamenti radicali sempre più veloci? Confartigianato promuove una tavola rotonda per riflettere sul significato dell’associazionismo. Da pagina 6

IL NOTIZIARIO TECNICO: Le news dai servizi; le novità del collegato alla finanziaria 2017. Chiarimenti sui nuovi obblighi di comunicazione per il lavoro accessorio. Le perequazioni delle pensioni. Da pagina 6 a pagina 19 I MOVIMENTI: Donne Impresa e Anap insieme promuovono un convegno sulla figura del caregiver, gli assistenti familiari. I nuovi maestri del lavoro. I Giovani Imprenditori a scuola di futuro. Da pagina 20


associazione editoriale Settant’anni di condivisione d’intenti

Una storia fatta di persone • di Roberto Faggiotto

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onfartigianato è a Forlì dal 1946, come soggetto attivo dell’economia locale. Settan’anni di vita associativa sono un traguardo di cui essere fieri. Ma, come abbiamo più volte ribadito, non si tratta di un punto di arrivo, ma di una tappa che costituisce uno slancio per ripartire. Una sferzata per trovare nuove energie, stimoli diversi e la voglia di cambiare per essere sempre più vicini a chi fa impresa. Un momento per comprendere chi siamo e quale direzione vogliamo imboccare, per costruire assieme alle nostre aziende il futuro dell’Associazione e dell’economia locale. In questi anni sono stati numerosi i collaboratori che hanno contribuito a creare un sistema in grado di dare risposte agli imprenditori che ci hanno scelti. Così come, fra gli associati ci sono state persone che, ricoprendo ruoli dirigenziali nei consigli di categoria, in giunta e in presidenza, hanno impresso una direzione volta all’equilibrio e al dialogo costruttivo con gli interlocutori del territorio. Tra i presidenti citiamo, con riconoscenza, Giulio Bissoni e Gastone Savini, che hanno accompagnato l’associazione nei primi anni di affermazione e crescita, Afro Bagnoli ed Ernesto Partisani ancora attivi nell’ambito del sistema, all’interno di Anap Confartigianato, Stefano Ruffilli e Giorgio Grazioso, al secondo mandato in una fase molto complessa per l’intera economia e per chi fa rappresentanza. Tra i segretari ricordiamo l’ottimo lavoro svolto da Narcisio Valentini, Franco Simoncelli e Giuseppe Corzani, in grado di guidare i collaboratori con attenzione e sensibilità, contribuendo a plasmare ciò che, a distanza di settant’anni, sappiamo ancora rappresentare per gli imprenditori associati. Uomini e donne che si identificano in Confartigianato. Oggi, nei lunghi anni di una crisi per molti versi inedita, così come nei mesi difficili dell’immediato dopoguerra e della ricostruzione, quando decisero di aiutare il Paese a rimettersi in piedi col proprio lavoro e che, nell’allora Associazione Provinciale Artigiani, ebbero l’opportunità di trovare le risposte e il supporto per far fronte alla burocrazia richiesta per avviare un’attività produttiva. Un lavoro incessante, frutto di una condivisione di valori, che anche nel 2016 non mutano: la caparbietà e il coraggio di chi fa impresa. Viale Oriani, 1

Direttore Responsabile Roberto Faggiotto

tel 0543 452811 • fax 0543 452852

Redazione Roberta Zoli

Reg. Naz. Stampa 06185 del 17/2/98 - ROC 5252

Fotocomposizione e Stampa Litocartotecnica Citienne srl Forlì Tel. 0543 480580 • www.citienne.com

ORGANO UFFICIALE DI STAMPA DI CONFARTIGIANATO FORLÌ FEDERIMPRESE

Autorizzazione Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/1978

Anno VI • n. 05 NOVEMBRE 2016

Tariffa R.O.C: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale

redazione@confartigianato.fo.it www.confartigianato.fo.it

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D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009

Il prezzo di abbonamento al periodico è pari a 6 € ed è compreso nella quota associativa. La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai fini postali.


il commento associazione Una testimonianza a più voci confluita in un video

La bellezza dell’impresa

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occasione di riflessione è offerta dalla preparazione di un video, di una manciata di minuti, realizzato per l’evento conclusivo dei festeggiamenti per i settant’anni di vita di Confartigianato Forlì. Una carrellata di esperienze di alcune aziende associate, un racconto corale attraverso le immagini. Un’opportunità per incontrare cinque imprenditori che affrontano temi di rilievo per l’economia locale, raccontandosi. E, per chi ascolta, la chance di toccare con mano quanta passione ci sia in ognuna delle attività che rendono vivo il comprensorio forlivese. A partire da Tredozio, dove un’imprenditrice spiega che il gap infrastrutturale derivante dall’essere distante dai maggiori collegamenti viari, viene compensato, in parte, dall’attaccamento all’azienda dei dipendenti. Personale che si sente fieramente parte del gruppo, consapevole di lavorare per una realtà prestigiosa, che genera occupazione e crescita per chi vive nell’area. Uomini e donne, considerati valore aggiunto da chi guida l’azienda, partner di marchi internazionali, tanto da scegliere di continuare a investire nel Tramazzo. Il ruolo giocato dai dipendenti è un fil rouge che lega gli intervistati; anche un’azienda giovane, non solo perché fondata tre anni fa, ma anche perché occupa, per la maggior parte, collaboratori under 40, menziona la visione comune tra i punti di forza per essere competitivi. Un gruppo coeso che, nei momenti di maggior carico di lavoro, non teme di impegnarsi in prima persona, identificandosi con l’azienda e coi successi conseguiti. E poi il caso di una realtà familiare, alla seconda generazione e in piena espansione, dove le nuove leve sono cresciute assieme ai dipendenti, condividendo speranze e preoccupazioni, creando un legame che trascende quello professionale. Persone che si sentono parte di un sogno e di una grande famiglia e lo dimostrano ogni giorno. Un entusiasmo e un sentire comune che costituiscono la vera forza delle imprese locali. Per la maggior parte micro e piccole aziende che fanno fronte alle ridotte dimensioni facendo rete. È il caso di chi, per poter supplire all’assenza di un magazzino individuale, aderisce a un consorzio, sia per dare l’opportunità ai propri clienti di conoscere e valutare i materiali utilizzati, sia per ottenere migliori condizioni d’acquisto a vantaggio dell'utenza. C’è poi chi ha fatto dell’arte il proprio mestiere, le botteghe dell’artigianato artistico, che illuminano le vetrine del centro storico, collocazione naturale per attività di questo tipo e che sono in prima linea per ridare slancio e appeal al cuore cittadino purtroppo ormai appannato. Un impegno che nasce dall’amore per il proprio territorio, dal senso di appartenenza che rifiuta logiche di mera convenienza economica. Perché essere imprenditori significa anche contribuire al benessere della realtà in cui si opera. Testimonianze autentiche, che rappresentano uno spaccato del mondo che Confartigianato incarna, con impegno e dedizione, da settant’anni e che continuerà a tutelare con orgoglio. essere impresa • • • novembre 2016 • 3


associazione Settant’anni di Confartigianato

Una serata fra amici

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o scorso 17 novembre Confartigianato Forlì, per festeggiare i settant’anni di presenza nel territorio forlivese, ha offerto ai propri associati uno spettacolo all’insegna del sorriso. Il comico romagnolo Giuseppe Giacobazzi, volto noto del programma televisivo Zelig, ha intrattenuto i più di milleduecento intervenuti con arguzia e simpatia. Un appuntamento pensato per trascorrere in allegria una serata, per dimenticare, almeno per qualche ora, gli affanni del quotidiano. Perché come scriveva Giacomo Leopardi “chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo”. Continua a pagina 5 • • •

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associazione

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Una serata fra amici La performance è stata introdotta dal comico forlivese Giuseppe Bertaccini, in arte Sgabanza, profondo conoscitore del mondo produttivo locale e da sempre vicino al mondo delle Associazioni, che ha ripercorso la storia di Confartigianato Forlì, citando tutti coloro che hanno contribuito a scrivere questi primi settant’anni di vita. Il presidente Giorgio Grazioso, salito sul palco per portare i saluti di Confartigianato a tutti gli intervenuti, ha ringraziato il presidente onorario Ernesto Partisani e l’ex segretario Giuseppe Corzani per quanto costruito negli anni in cui hanno guidato l’Associazione. Un ringraziamento speciale è stato inoltre rivolto all’attuale segretario Roberto Faggiotto, che ha guidato, assieme a lui, la struttura nelle fasi più dure della crisi, tutelando la qualità del servizio offerto ai soci e mantenendo inalterato l’organico aziendale.

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associazione Per una nuova rappresentanza

Il significato dell’associazionismo

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osa significa fare associazione nel 2016? È una domanda che Confartigianato di Forlì si pone in occasione dei festeggiamenti per i settant’anni di presenza nel territorio. Una storia strettamente legata allo sviluppo dell’economia locale e che ha visto l’associazionismo partner prezioso della micro impresa, così diffusa nel comprensorio. La lunga crisi che, dal 2008, con alti e bassi, ha cambiato definitivamente il mercato ha, conseguentemente, determinato la crisi dei corpi intermedi, spesso sotto attacco anche della politica. Crisi di rappresentanza, difficoltà a fornire servizi adeguati o di comprendere le istanze della base rischiano di creare una frattura con gli associati. Eppure il ruolo svolto da chi fa rappresentanza è fondamentale, l’illusione di un contatto diretto, anche attraverso le nuove tecnologie, è appunto solo una chimera, di fatto la mediazione è ancora indispensabile

per far giungere alle istituzioni la voce di chi fa impresa. Soprattutto in un Paese nel quale, pur essendo la maggior forza produttiva costituita dalla piccola e media impresa, il sistema politico è maggiormente sensibile alle istanze della grande industria. Cambiamenti radicali stanno coinvolgendo l’Italia, l’innovazione tecnologica continua ed esponenziale è solo la punta dell’iceberg e per chi fa rappresentanza diviene indispensabile saper leggere la direzione dell’evoluzione per essere partner efficaci dell’impresa. Per questo la direzione di Confartigianato Forlì ha deciso di organizzare una tavola rotonda dal titolo “una storia aperta al futuro”, mercoledì 14 dicembre, per dibattere sul tema e immaginare il domani, partendo dall’analisi di ciò che siamo stati. Spunto d’apertura per i lavori è il testo “Rigenerare la rappresentanza” scritto da Carmelo Rigobello,

già direttore di un’importante Associazione provinciale del sistema e profondo conoscitore del mondo Confartigianato. Tra i contributi, anche l’intervento del sociologo faentino Everardo Minardi, nel duplice ruolo di docente universitario e di cittadino che vive la realtà romagnola, vicino, quindi, alle logiche che animano il sistema produttivo locale. Il presidente Giorgio Grazioso, come voce di Confartigianato Forlì, presenterà le prossime tappe dell’attività dell’Associazione. L’autore del volume utilizza una metafora della situazione attuale della rappresentanza “una macchina giunta al momento di essere radicalmente revisionata, smontata pezzo su pezzo, per essere con responsabilità e competenza ricomposta, magari apportando innovative ed efficaci migliorie.” È ciò che stiamo affrontando, per essere ancora più vicini all’impresa.

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associazione L’impresa al centro

Un patto tra l’associazione e il socio

L’

Associazione come ponte tra istituzioni pubbliche e la popolazione fatta di milioni di individui. Un ruolo che dal 1946 non era mai stato posto in discussione. Eppure, negli ultimi anni, i dati evidenziano una scarsa adesione, una caduta della rappresentanza e una sfiducia nei confronti di chi fa rappresentanza. Il mondo cambia ad altissima velocità e con effetti imprevedibili perché attraversati anche da una revisione di valori e dalla introduzione di tecnologie con una potenzialità non misurabile, non stimabile. La situazione è dunque instabile e fluida, l’unica certezza è che non si può più tornare indietro. Nate per contribuire alla ricostruzione del Paese, frutto della volontà di mettersi insieme per contribuire a realizzare il complicato progetto di dare un futuro al Paese, le associazioni hanno facilitato la creazione di reti di micro e piccole realtà artigiane, dando vita al made in

Italy, frutto non solo di eccelse menti creative, ma anche dell’abilità di aggregare, dando vita a distretti produttivi poi divenuti poli d’eccellenza. Il contributo offerto in quanto mezzo di tutela sindacale per le aziende di piccole dimensioni si è coniugato alla capacità di accreditarsi come interlocutori autorevoli delle amministrazioni centrali e territoriali, lavoro di confronto che, soprattutto dagli anni cinquanta dello scorso secolo, hanno consentito il delinearsi di un lavoro d’insieme, pur nel rispetto delle diverse opinioni, che è andato perduto negli anni duemila. Negli ultimi anni è andata scemando quell’ottica di bene comune che coinvolgeva tutti gli ambiti, dall’economia, alla finanza, alla politica e che aveva sempre come obiettivo un miglioramento per le generazioni successive. La situazione è cambiata e oggi si fanno i conti

con una rappresentanza sempre più frammentata, sempre meno capace di fare gruppo e talvolta persino in aperto contrasto. Senza dimenticare che la frantumazione indebolisce anche la forza contrattuale delle confederazioni, eppure un’evidenza netta, emersa da una recente indagine, è che nelle aree geografiche in cui l’economia è più dinamica e le performance sono migliori, si registra una rappresentanza dotata di maggiore forza. Le associazioni sono veri e propri partner che sanno accompagnare le realtà aziendali nei loro processi di riorganizzazione. Ma questo è possibile soltanto se c’è un rapporto fiduciario coi soci. Per questo oggi è importante rinsaldare il rapporto con chi sceglie di far parte di un sistema che rappresenta oltre settecentomila uomini e donne, che, nonostante la crisi, hanno continuato a investire e credere nella propria azienda.

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associazione

Confartigianato Forlì organizza la tavola rotonda

UNA STORIA APERTA AL FUTURO La rappresentanza in una società che cambia

Ore 17 Mercoledì 14 Dicembre

Sala Europa - Fiera di Forlì via Punta di Ferro - Forlì Modera il giornalista Salvatore Giannella Intervengono Giorgio Grazioso presidente di Confartigianato Forlì Carmelo Rigobello consulente di Confartigianato Persone Everardo Minardi sociologo e docente di sociologia generale all’Università di Teramo In occasione dei settant’anni di Confartigianato Forlì, l’Associazione promuove una tavola rotonda sull’evoluzione della rappresentanza nella nostra società. Una realtà in cui la fiducia viene a mancare e sembra sempre più complesso riuscire a intercettare e a interpretare le istanze provenienti dalla base associativa e a trasferirle nei luoghi della decisione politica. Attraverso la testimonianza di Carmelo Rigobello autore del testo “Rigenerare la rappresentanza”, dell’analisi del sociologo Everardo Minardi e del contributo del presidente Giorgio Grazioso, i lavori, moderati dal giornalista Salvatore Giannella, metteranno in luce il ruolo di Confartigianato come strumento di cambiamento per la tutela dell’imprenditoria.

Segreteria organizzativa Confartigianato di Forlì Federimprese viale Oriani 1 tel 0543 452811 • email confartigianato@confartigianato.fo.it 8 • novembre 2016 • • • essere impresa


associazione Confartigianato Nazionale

Presidenza: confermato Giorgio Merletti

L’

Assemblea di Confartigianato, riunitasi il 30 novembre a Roma, ha rieletto per acclamazione Giorgio Merletti alla presidenza nazionale per il quadriennio 20162020. Merletti guiderà quindi anche per i prossimi quattro anni la maggiore Confederazione italiana dell’artigianato e delle piccole imprese che associa 700mila imprenditori organizzati in 118 Associazioni territoriali (con 1.200 sedi in tutta Italia), 20 Federazioni regionali, 12 Federazioni di categoria, 46 Associazioni di mestiere. Ad affiancare Merletti al vertice di Confartigianato, l’Assemblea ha indicato tre Vice Presidenti: Marco Granelli, di Parma, con l’incarico di Vice Presidente Vicario; Domenico Massimino, di Cuneo; Filippo Ribisi, di Palermo. Cesare Fumagalli è stato confermato Segretario Generale. “Confartigianato - ha dichia-

rato Merletti indicando le linee programmatiche del suo secondo mandato - prosegue il proprio cammino all’insegna della capacità di rispondere alla sfida del cambiamento per lo sviluppo degli artigiani e delle piccole imprese. La nostra Confederazione, che rappresenta la più grande rete europea di rappresentanza degli interessi e di erogazione di servizi reali alle piccole imprese, è unita e compatta per accompagnare gli imprenditori nelle sfide che li attendono. Le misure della manovra economica contengono segnali di attenzione per ridurre il carico di tasse e burocrazia che frena le piccole imprese. Ma bisogna insistere in questa direzione. L’Italia potrà uscire dalla crisi soltanto se verrà adeguatamente sostenuta l’economia reale del Paese, vale a dire il sistema di 4.200.000 micro e piccole imprese.” Un impegno costante,

che non verrà meno neppure nei prossimi anni. L’Assemblea di Confartigianato ha provveduto ad eleggere anche i componenti della Giunta Esecutiva nelle persone di Salvatore Ascioti; Giovanni Barzaghi; Andrea Bissoli; Dario Bruni; Angelo Carrara; Luigi Derniolo; Adelio Giorgio Ferrari; Paolo Figoli; Mauro Franceschini; Rosa Gentile; Michele Giovanardi; Luca Giusti; Gionni Gritti; Enrico Inferrerra; Giuseppe Interdonato; Giuseppe Mazzarella; Donato Pedron; Valeria Piccari; Davide Servadei e Natascia Troli.

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Emilia Romagna

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i numeri dell’economia Italiani sempre più connessi

Comunicazione artigiani in crescita

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empre meno carta, sempre più ‘on line’ nei consumi delle famiglie italiane. Nel 2015 i nostri connazionali hanno speso in telefoni, apparecchiature elettroniche e servizi di comunicazione 38,7 miliardi, vale a dire, in termini reali, il 270% in più rispetto ai 10,5 miliardi del 1995. Sempre lo scorso anno la spesa degli italiani in prodotti su carta (dai libri ai giornali, dalla stampa di vario tipo fino alla cancelleria) si è attestata a 8,4 miliardi, con un calo del 40,5% rispetto ai 14,2 miliardi del 1995. La tendenza è rilevata da Confartigianato in un rapporto sulle imprese del settore della comunicazione. Nonostante la forte crescita di spesa in comunicazione on line registrata negli ultimi 20 anni, l’Italia rimane in ritardo rispetto all’Europa per l’utilizzo di Internet: nel 2015 il 28% della popolazione non ha mai navigato in Rete, una percentuale distante dal 16% della media europea e che ci colloca al quarto posto della classifica europea dei peggiori Internauti. Peggio di noi, tra i 28 Paesi Ue, fanno soltanto Bulgaria, Romania e Grecia. I più refrattari all’uso di Internet sono gli italiani dai 35 anni in su: il 47,3% di questa fascia di popolazione non ha mai utilizzato la Rete negli ultimi 12

mesi. Tra i più giovani è diffusa la consultazione di libri on line ed e-book: li legge il 18,6% degli italiani tra 18 e 24 anni, a fronte dell’8,2% del totale della popolazione. Secondo il rapporto di Confartigianato, l’Italia è in bassa classifica europea anche per gli usi commerciali della Rete. Soltanto il 7% del totale delle imprese riceve ordini on line e questo ci colloca al quart’ultimo posto nell’Ue a 28 dove la media è pari al 17%. Peggio di noi fanno Grecia, Bulgaria, Lussemburgo. La ‘rivoluzione’ digitale ha spinto la creazione d’impresa: quello della comunicazione (dall’editoria all’Ict, dai fotografi alle agenzie pubblicitarie) è un settore in cui spicca la presenza di piccole imprese espressione di abilità, personalizzazione, creatività, flessibilità di risposta alla domanda sempre più complessa e sofisticata che proviene dai consumatori e dalle altre imprese. Gli artigiani della comunicazione sono 42.198

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con 80.911 addetti. A crescere nell’ultimo anno - rileva il rapporto di Confartigianato - sono state le imprese che si occupano di attività editoriali (+3,5%), quelle che producono software e offrono consulenza informatica (+0,5%) e fotografi e grafici (+0,4%). La Lombardia è la regione con il maggior numero di piccoli imprenditori della comunicazione, 7.388, seguita dall’Emilia Romagna (4.084), Veneto (3.809 unità), Piemonte (3.641) e Sicilia (3.041). A livello provinciale, primo posto per Milano con 2.556 imprese artigiane della comunicazione, seguita da Torino (2.016) e Roma (1.805). E sul fronte dell’occupazione, ci sono prospettive confortanti: le imprese prevedono infatti quest’anno 16.600 assunzioni nelle professioni culturali e creative dei settori comunicazione e stampa con una netta preferenza per i giovani che hanno appena terminato gli studi (9.820 assunzioni, pari al 59% del totale).

Il comparto in cifre Le imprese del settore rappresentano il 3,1% dell’artigianato nazionale comprese in attività professionali, scientifiche e tecniche - fotografie, legatorie e grafici tradizionali ed anche di pagine web - conta 15.392 imprese artigiane e assorbe un terzo del totale (36,5%), segue Stampa e riproduzione di supporti registrati - comprende le tipografie - con 11.600 imprese, pari a oltre un quarto del totale (27,5%), Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse con 5.461 imprese (12,9%), Attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici con 4.730 imprese (11,2%), Pubblicità e ricerche di mercato con 2.970 imprese (7,0%), Attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di supporto alle imprese - comprende le fotocopisterie - con 1.835 imprese (4,3%), Attività editoriali con 209 imprese (0,5%) e Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale con una sola impresa.


storie di impegno e successi aziende Una realtà altamente innovativa sfida la crisi

Salvatore Niglio e Luca Palumbo, con Inobeta, sono stati fra i vincitori della seconda edizione di Primo Miglio. L’azienda offrendosi come ufficio ricerca e sviluppo ICT per le micro e piccole aziende che, pur desiderando investire in nuove tecnologie, per limiti dimensionali sono costrette a rinunciare, risponde in pieno ai requisiti imposti dalla selezione della Giuria, rappresentando un fiore all’occhiello dell’imprenditoria locale.

La scommessa vincente di due giovani informatici

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uca Palumbo e Salvatore Niglio sono due giovani imprenditori che, nel novembre 2015, hanno fondato, a Forlì, la propria azienda, Inobeta soc. arl, una realtà talmente innovativa da entrare a buon diritto nella rosa dei vincitori della seconda edizione del premio Primo Miglio (nella foto). I neoimprenditori, Palumbo con una laurea in informatica e Niglio in ingegneria informatica, dopo aver lavorato in imprese del settore come programmatori, hanno deciso di concretizzare la propria idea: produrre e sviluppare software in ambito innovativo. Big data analytics, internet of things e informazioni strategiche sono l’ambito in cui opera Inobeta, un campo ancora poco battuto nel nostro territorio. La particolarità dell’offerta dell’azienda consiste nella consulenza personalizzata, fatta su misura per il cliente, per comprendere quali dati dovrà processare il software, i requisiti richiesti e, una volta predisposto il prodotto, offrire assistenza per l’utilizzo del programma. Come spiegato da Palumbo, esistono diverse tipologie di clienti attualmente affiancate da Inobeta,

come ad esempio aziende che impiegano macchine a controllo numerico, in possesso di dati di macchina che consentono di rendere maggiormente efficiente la lavorazione, se correttamente elaborati. Grazie alla pluralità di informazioni che attengono al volume, alla velocità e ad altri input è possibile infatti ricavare indicazioni utili all’incremento della qualità dell’attività produttiva. La varietà di notizie potenzialmente ricavabili è tale da richiedere tecnologie e metodi analitici specifici per l’estrazione di valore. Un processo che il software customizzato, progettato da Inobeta, realizza, con la possibilità di effettuare manutenzioni predittive o preventive, o un monitoraggio continuo dell’attività per garantire performance migliori. Niglio racconta di un’altra applicazione della tecnologia, utilizzabile da tour operator per comprendere meglio i desideri di potenziali clienti, ovvero la creazione di un’applicazione in grado di leggere le informazioni contenute nelle fotografie, classificandole. L’analytics può essere, infatti, trasportata anche nel mondo social, per comprendere i sentimenti degli utenti, le pre-

ferenze e di conseguenza anche il comportamento d’acquisto. Come chiarito dai due giovani, sono principalmente quattro i filoni attraverso cui si esplica l’azione di Inobeta; l’elaborazione di dati macchina, l’estrazione di dati da immagini, la classificazione di immagini e l’elaborazione di linguaggi naturali attraverso il computer. Una tecnologia che potrebbe sembrare destinata soltanto a grandi aziende, ma che, in realtà, è applicabile anche in contesti di dimensioni maggiormente ridotte, ma in grado di produrre una mole interessante di dati. Senza dimenticare che le informazioni raccolte possono essere redistribuite e condivise, aggirando eventuali limiti dimensionali. L’impresa non opera solo in ambito innovativo, i soci sono attualmente impegnati anche nella realizzazione di applicativi tradizionali, offrendo una consulenza a 360° ai propri clienti. E i risultati sono premianti, dopo solo un anno di attività, la società può annoverare già numerosi clienti, testimonianza evidente che realtà dinamiche possono conquistare il mercato, nonostante il lungo strascico della crisi.

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notiziario tecnico

Consulenza fiscale • a cura di Roberto Mambelli LE NOVITÀ DEL DECRETO LEGGE “Collegato alla finanziaria 2017” Come preannunciato nelle scorse settimane, il governo ha emanato un decreto-legge in materia fiscale, collegato alla legge di bilancio 2017: si tratta del Dl 193/2016, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 24 ottobre. Numerose e significative le novità contenute nel provvedimento, destinate ad avere un impatto rilevante sul sistema fiscale. In particolare evidenziamo:

Soppressione di Equitalia (articolo 1 e 2) A decorrere dal 1° luglio 2017, Equitalia, attuale agente delle riscossione, viene soppressa, con lo scioglimento di tutte le società facenti parte del gruppo.

Introduzione spesometro “trimestrale” Art. 4, comma 1 Con la modifica dell’art. 21, DL n. 78/2010, a decorrere dal 2017è previsto l’invio trimestrale dei dati delle fatture emesse / acquisti / bollette doganali / note di variazione. L’invio (telematico) va effettuato entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre (così, ad esempio, l’invio dei dati del primo trimestre 2017 va effettuato entro il 31.5.2017). Non è previsto alcun esonero dall’adempimento in esame sia di carattere oggettivo che soggettivo.

Invio trimestrale liquidazioni IVA - Art.4, comma 2 Con l’introduzione del nuovo art. 21-bis, DL n. 78/2010, a decorrere dal 2017, è previsto l’invio trimestrale dei dati delle liquidazioni periodiche IVA (mensili/trimestrali). L’invio (telematico) va effettuato entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre. La comunicazione va inviata anche per le liquidazioni periodiche con saldo a credito. Sono esonerati dall’adempimento in esame i soggetti non obbligati alla presentazione della dichiarazione IVA annuale (ad esempio, soggetti che hanno registrato esclusivamente operazioni esenti) o all’effettuazione delle liquidazioni periodiche (ad esempio, soggetti minimi / forfetari).

Definizione agevolata ruoli (articolo 6) Collegata alla soppressione di Equitalia, è la “rotta-

mazione delle cartelle”, ossia la definizione agevolata dei ruoli. Relativamente ai carichi inclusi in ruoli, affidati agli agenti della riscossione negli anni dal 2000 al 2016, i debitori possono estinguere il debito senza corrispondere le sanzioni incluse in tali carichi e gli interessi di mora ovvero le sanzioni e le somme aggiuntive dovute sui contributi previdenziali. Pertanto, in sede di definizione agevolata, il debitore dovrà versare le somme affidate all’agente della riscossione a titolo di capitale e interessi, le somme maturate a favore dell’agente della riscossione, a titolo di aggio e di rimborso delle spese per le procedure esecutive, nonché di rimborso delle spese di notifica della cartella di pagamento. Il versamento agevolato potrà essere eseguito in un’unica soluzione o in cinque rate (sulle quali sono dovuti gli interessi nella misura stabilita dall’articolo 21, comma 1, Dpr 602/1973). La definizione agevolata non può essere richiesta per le somme iscritte a ruolo riguardanti:  risorse proprie tradizionali ex art. 2, par. 1, lett. a) e b), Decisione 31.10.94, n. 94/728/CE Euratom e l’IVA riscossa all’importazione;  recupero di aiuti di Stato;  crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti;  multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;  sanzioni amministrative per violazioni del Codice della strada.

Modalità di adesione Il soggetto interessato deve manifestare la volontà di avvalersi della definizione agevolata mediante un’apposita dichiarazione da effettuare:  entro il 31.03.2017 utilizzando la modulistica all’uopo predisposta che sarà disponibile sul sito Internet dell’Agente della riscossione. Nella dichiarazione dovrà essere indicato, tra l’altro, il numero di rate scelto e la pendenza di giudizi aventi ad oggetto i carichi cui si riferisce la dichiarazione, con l’impegno a rinunciare a tali giudizi. A seguito della presentazione della domanda di definizione:  sono sospesi i termini di prescrizione / decadenza per il recupero dei carichi oggetto della stessa;  l’Agente della riscossione non può avviare nuove azioni esecutive, iscrivere nuovi fermi amministrativi / ipoteche, proseguire le azioni di recupero coattivo precedentemente avviate, sempreché non abbia avuto luogo il primo incanto con esito positivo ovvero non sia stata presentata istanza di assegnazione o emesso provvedimento di assegnazione dei crediti pignorati. Continua a pagina 14 • • • essere impresa • • • novembre 2016 • 13


notiziario tecnico • • • Segue da pagina 13

L’agente della riscossione comunicherà, entro il 31 maggio 2017, l’ammontare complessivo delle somme dovute per la definizione, nonché quello delle singole rate, e il giorno e il mese di scadenza di ciascuna di esse. Il mancato, insufficiente o tardivo pagamento dell’unica rata o di una di esse determina la decadenza dalla definizione agevolata. Potranno beneficiare della “rottamazione” anche i debitori che hanno già pagato parzialmente, anche a seguito di provvedimenti di dilazione emessi da Equitalia, purché risultino adempiuti tutti i versamenti con scadenza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2016. Sono esclusi dalla definizione agevolata:  le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato  i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti  le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna  le sanzioni amministrative per violazioni al Codice della strada.

LA FINANZIARIA 2017 (BOZZA) Ddl Legge di Bilancio 2017 Dopo l’approvazione da parte del Governo, è recentemente approdato alla Camera il ddl della c.d.“Legge di bilancio 2017”contenente una serie di interessanti novità di natura fiscale, in vigore generalmente dal 2017, di seguito esaminate. Il testo, che si compone di 105 articoli, inizia ora l’iter parlamentare in vista dell’approvazione definitiva. Analizziamo brevemente le disposizioni fiscali più significative.

PROROGA DETRAZIONE 50%-65% ART.2 COMMI1 E 2 Con la modifica dell’art. 16, DL n. 63/2013 è disposta la proroga fino al 2017della detrazione IRPEF per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio di cui all’art. 16-bis, TUIR, alle condizioni previste per il 2016 (50% della spesa di importo massimo pari a € 96.000);analogamente è disposta anche la proroga fino al 2017della detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica, alle condizioni previste per il 2016 (detrazione nella misura del 65%).

Proroga “MAXI-AMMORTAMENTI”-Art. 3, comma 1 A favore delle imprese e dei lavoratori autonomi che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi entro il 31/12/2017, al solo fine di determinare le quote di ammortamento e i canoni di leasing, è prorogata

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la possibilità di incrementare il relativo costo di acquisizione del 40%. Sono esclusi dall’agevolazione in esame i veicoli a deducibilità limitata di cui all’art. 164,comma 1, lett. b), TUIR e i veicoli concessi in uso promiscuo ai dipendenti ex lett. B-bis). Per il calcolo dell’acconto IRPEF / IRES 2017è necessario rideterminare il reddito 2016 senza considerare la maggiorazione del 40% dell’ammortamento / canoni di leasing.

“IPER-AMMORTAMENTI”-Art. 3, commi da 2 a 4 A favore delle imprese che effettuano investimenti in beni nuovi finalizzati a favorire processi di trasformazione tecnologica / digitale entro il 31/12/2017, viene riconosciuto un incremento del 150% del costo di acquisizione. Per i soggetti in esame che effettuano nel suddetto periodo investimenti in beni immateriali strumentali il costo di acquisizione è aumentato del 40%. Per il calcolo dell’acconto IRPEF / IRES 2017è necessario rideterminare il reddito 2016 senza considerare la maggiorazione del 150% dell’ammortamento / canoni di leasing.

RIDUZIONE CANONE RAI - Art. 9 Il canone di abbonamento per uso privato per il 2017 è ridotto a € 90 (in precedenza € 100).

CONTABILITÀ SEMPLIFICATA “PER CASSA” - Art. 5 Con la modifica del comma 1 dell’art. 66, TUIR, a decorrere dall’1.1.2017, le imprese in contabilità semplificata determinano il reddito in base al criterio di cassa analogamente a quanto già avviene per i lavoratori autonomi. In particolare, il reddito d’impresa è pari alla differenza tra l’ammontare dei ricavi / altri proventi percepiti e quello delle spese sostenute. Con l’aggiunta all’art. 5-bis, D.Lgs. n. 446/97 del nuovo comma 1-bis per le società di persone /ditte individuali in contabilità semplificata, anche la base imponibile IRAP è determinata sulla base del principio di cassa applicato ai fini reddituali.

ABOLIZIONE IRPEF COLTIVATORI DIRETTI / IAP-Art. 11 Per il triennio 2017-2019 i redditi agrari e domenicali dei coltivatori diretti e IAP di cui all’art.1, D.Lgs. n. 99/2004, non concorrono alla formazione del reddito ai fini IRPEF.

ASSEGNAZIONE / CESSIONE AGEVOLATA / TRASFORMAZIONE IN SOCIETÀ SEMPLICE -Art. 70 È (ri)aperta l’assegnazione / cessione agevolata di Continua a pagina 15 • • •


notiziario tecnico • • • Segue da pagina 14

beni immobili / mobili ai soci. L’agevolazione è riconosciuta alle operazioni poste in essere dall’1.10.2016 al 30.9.2017 e interessa le società di persone / capitali che assegnano / cedono ai soci gli immobili, diversi da quelli strumentali per destinazione, o mobili iscritti in Pubblici registri non utilizzati come beni strumentali. Il versamento dell’imposta sostitutiva dovuta va effettuato:  nella misura del 60% entro il 30.11.2017;  il rimanente 40% entro il 16.6.2018.

ESTROMISSIONE IMMOBILE DITTA INDIVIDUALE-Art. 70, comma 2 È (ri)proposta l’estromissione dell’immobile da parte dell’imprenditore individuale. L’agevolazione:  è riconosciuta agli immobili strumentali per natura ex art. 43, comma 2, TUIR,posseduti al31.10.2016;  riguarda le estromissioni poste in essere dall’1.1 al 31.5.2017;  richiede il versamento dell’imposta sostitutiva dell’8%: - nella misura del 60% entro il 30.11.2017; - il rimanente 40% entro il 16.6.2018. L’imposta sostitutiva va calcolata sulla differenza tra il valore normale dell’immobile e il relativo costo fiscalmente riconosciuto.

RIVALUTAZIONE TERRENI E PARTECIPAZIONI-Art. 69, commi 1 e 2 Per effetto della modifica dell’art. 2, comma 2, DL n. 282/2002, è riproposta la possibilità di rideterminare il costo d’acquisto di:  terreni edificabili e agricoli posseduti a titolo di proprietà, usufrutto, superficie ed enfiteusi;  partecipazioni non quotate in mercati regolamentati, possedute a titolo di proprietà e usufrutto; alla data dell’1.1.2017,non in regime d’impresa, da parte di persone fisiche, società semplici e associazioni professionali, nonché di enti non commerciali. È fissato al30.6.2017 il termine entro il quale provvedere:  alla redazione ed all’asseverazione della perizia di stima;  al versamento dell’imposta sostitutiva, pari all’8%.

RIVALUTAZIONE BENI D’IMPRESA-Art. 69, commi da 3 a 11 È riproposta la rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni riservata alle società di capitali

ed enti commerciali che nella redazione del bilancio non adottano i Principi contabili internazionali. La rivalutazione va effettuata nel bilancio 2016 e deve riguardare tutti i beni risultanti dal bilancio al 31.12.2015 appartenenti alla stessa categoria omogenea. Il saldo attivo di rivalutazione va imputato al capitale o in un’apposita riserva che ai fini fiscali è considerata in sospensione d’imposta. È possibile affrancare,anche parzialmente, tale riserva mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva ai fini IRES / IRAP pari al 10%.

NUOVA IMPOSTA SUL REDDITO D’IMPRESA (IRI)-Art. 68 A decorrere dall’ 01/01/2017 è introdotta l’imposta sul reddito dell’impresa (IRI) nella misura fissa del 24% così come previsto per l’IRES in capo alle società di capitali. L’IRI è applicabile dalle imprese individuali e dalle società di persone in contabilità ordinaria. L’introduzione dell’IRI prevede che:  il reddito prodotto dall’impresa non concorre alla formazione del reddito complessivo IRPEF dell’imprenditore / collaboratore familiare / socio ma viene assoggettato a tassazione “separata” con l’aliquota del 24%;  le somme che l’imprenditore / collaboratore familiare / socio preleva dall’impresa sono tassate in capo agli stessi con le regole ordinarie IRPEF, con la possibilità di dedurre le stesse dal reddito d’impresa “nei limiti del reddito del periodo d’imposta e dei periodi d’imposta precedenti assoggettati a tassazione separata al netto delle perdite residue computabili in diminuzione dei redditi dei periodi d’imposta successivi”. L’opzione ha durata quinquennale ed è rinnovabile e va esercitata nella dichiarazione dei redditi con effetto dal periodo d’imposta cui è riferita la dichiarazione. Il regime IRI non ha rilevanza ai fini previdenziali per i soggetti iscritti all’IVS.

RIDUZIONE AGEVOLAZIONE ACE-Art. 68 Per il 2017 è diminuita al 2,3%l’aliquota applicabile ai fini della determinazione del rendimento nozionale, ossia della c.d.deduzione ACE. A partire dal 2018 l’aliquota è fissata al 2,7%. Ai fini della determinazione dell’acconto 2017 va considerata, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe ottenuta applicando l’aliquota del 2,3%. Si ricorda che tutti gli argomenti trattati in questo articolo potranno essere oggetto di modifiche durante l’iter parlamentare in vista dell’approvazione definitiva. Continua a pagina 16 • • • essere impresa • • • novembre 2016 • 15


notiziario tecnico • • • Segue da pagina 15

VERSAMENTO IMU 2016 Entro il 16 dicembre 2016 va effettuato il versamento dell’ IMU 2016 a titolo di saldo per coloro che avevano già versato l’acconto IMU al 16 giugno 2016;a tal fine vi ricordiamo di passare presso i nostri uffici per il ritiro delle deleghe F24.

Consulenza del lavoro • a cura di Susi Silvani Lavoro accessorio: chiarimenti sui nuovi obblighi di comunicazione (Circolare Ispettorato Nazionale del Lavoro del 17/10/2016 e Nota Ministero del Lavoro 02/11/2016) Con Circolare n. 1 del 17/10/2016 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha fornito chiarimenti in materia di lavoro accessorio, alla luce delle modifiche intervenute con il D.Lgs. n. 185/2016, in vigore dallo scorso 08 ottobre. Si ricorda che la legge ha introdotto nuovi obblighi di comunicazione preventiva in capo ai datori di lavoro, obblighi che non sostituiscono la previgente comunicazione di inizio attività dovuta all’INPS, ma si affiancano alla stessa. Pertanto sussiste ora una duplice comunicazione da effettuarsi da parte di tutti i committenti le prestazioni di lavoro accessorio, ovvero quella di inizio attività all’INP (che dovrà continuare ad essere effettuata) e quella prevista dalle nuove norme (comunicazione obbligatoria preventiva) Quest’ultima consiste, in particolare, nell’obbligo

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per il datore di lavoro di comunicare ( mediante SMS o posta elettronica) alla sede territoriale competente dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione lavorativa, ogni singolo lavoratore che sarà impiegato, indicando espressamente nella comunicazione i seguenti elementi: ➤ i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore; ➤ il luogo della prestazione; ➤ il giorno di inizio della prestazione; ➤ l’ora di inizio e di fine della prestazione I datori di lavoro interessati dal citato obbligo sono tutti gli imprenditori non agricoli (per quelli agricoli valgono alcune diverse regole) e i professionisti. Rimangono esclusi pertanto i committenti non imprenditori (ad esempio i datori di lavoro domestico o le associazioni). La Circolare del 17/10/2016 ha chiarito che attualmente è possibile effettuare l’invio della comunicazione unicamente mediante posta elettronica (rinviando l’applicazione operativa della modalità con SMS) e ha fornito per la Provincia di Forlì Cesena il seguente indirizzo: Voucher.Forli-Cesena@ispettorato.gov.it E’ stato inoltre specificato che le e-mail inviate, oltre a contenere i dati sopra elencati, dovranno riportare nell’oggetto, il codice fiscale e la ragione sociale del committente e dovranno essere prive di qualsiasi allegato. Infine, si segnala che, con nota del 02/11/2016, il Ministero del Lavoro ha fornito risposta ad alcuni quesiti circa l’applicazione delle nuove disposizioni, precisando in particolare che è possibile indicare in un’unica comunicazione le prestazioni svolte ➤ anche in più giornate dallo stesso lavoratore, ovvero ➤ dal lavoratore nella stessa giornata con orario spezzato, ovvero ➤ da più lavoratori ferma restando la necessità di indicare puntualmente i giorni e gli orari di svolgimento delle singole prestazioni. Si ricorda, infine, che in caso di mancata effettuazione della nuova comunicazione obbligatoria prevenContinua a pagina 17 • • •


notiziario tecnico • • • Segue da pagina 16

tiva alle sedi territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. verrà applicata al datore di lavoro una sanzione amministrativa (non diffidabile) da un minimo di € 400,00 ad un massimo di € 2.400,00 per ogni lavoratore interessato. Invece, la “maxisanzione” per lavoro nero prevista dal Collegato Lavoro si applica in mancanza della comunicazione di inizio attività da inviare all’INPS , nonché della precedente.

In vigore dal 04/11/2016 la legge contro il caporalato È stata pubblicata sulla G.U .del 03/11/2016, la Legge n. 199 del 29/10/2016 (c.d. Legge contro il caporalato), che contiene disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo. In particolare si segnala che vengono inasprite le sanzioni previste in caso di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, essendo stato riscritto dal legislatore l’art. 603 bis del c.p., che stabilisce ora la pena della reclusione da uno a sei anni per l’intermediario e per il datore di lavoro che sfrutti i lavoratori, approfittando del loro stato di bisogno, oltre ad una multa da 500 a 1.000,00 euro per ciascun lavoratore reclutato (la pena è aumentata da cinque a otto anni e la multa da 1.000 a 2.000 euro, se i fatti sono commessi mediante violenza o minaccia)..

Fondo Di Integrazione Salariale (FIS) Facendo riferimento a quanto illustrato nel notiziario Confartigianato pubblicato lo scorso mese di ottobre 2016, in merito alla piena operatività al Fondo di integrazione salariale (FIS) - che assicura una tutela in costanza di rapporto di lavoro ai lavoratori di datori di lavoro che occupano mediamente più di 5 dipendenti, appartenenti a settori, tipologie e classi dimensionali non rientranti nell’ambito di applicazione della CIGO/ CIGS - ricordiamo che con l’emanazione della circolare n. 176/2016 l’INPS ha fornito le necessarie ed attese istruzioni operative per il versamento della contribuzione dal mese di ottobre, nonché quella dovuta da gennaio a settembre 2016, da parte dei datori di lavoro che occupano mediamente da più di 5 fino a 15 dipendenti.

Contribuzione per il finanziamento delle prestazioni Contribuzione ordinaria Le prestazioni erogate dal Fondo di integrazione salariale sono finanziate, a decorrere dal 1° gennaio 2016, dai seguenti contributi:

per i datori di lavoro che occupano mediamente più di 15 dipendenti, la contribuzione ordinaria è pari allo 0,65% (di cui un terzo a carico del lavoratore) della retribuzione mensile imponibile ai fini previdenziali; b) per i datori di lavoro che occupano mediamente più di 5 fino a 15 dipendenti il contributo ordinario è pari allo 0,45% (di cui un terzo a carico del lavoratore) della retribuzione mensile imponibile ai fini previdenziali.

Contribuzione addizionale È dovuto a seguito dell’erogazione di una prestazione (assegno ordinario o di solidarietà) ed è pari al 4% della retribuzione persa per effetto della riduzione / sospensione. Anche in questo caso, per quanto riguarda gli aspetti più marcatamente operativi, l’INPS fa riserva di fornire ulteriori indicazioni.

Scadenza versamenti Come indicato nel notiziario Confartigianato del mese di febbraio 2016, le aziende che risultavano già iscritte al Fondo di solidarietà residuale erano tenute a versare al FIS, a far data dal 1° gennaio 2016, senza soluzione di continuità rispetto al previgente quadro normativo, limitandosi ad adeguare l’aliquota di finanziamento (0,65%). Al contrario, per i datori di lavoro con media occupazionale tra più di 5 e 15 dipendenti e per quelli che non rientrano nella definizione di “imprenditori”, l’obbligo di indicare sul flusso Uniemens la contribuzione FIS decorre dal mese di ottobre 2016 ed il primo versamento dovrà avvenire entro il 16 novembre 2016. Occorre inoltre regolarizzare la contribuzione dovuta da gennaio a settembre 2016. La regolarizzazione delle competenze arretrate (in questo caso per i periodi compresi da gennaio a settembre 2016), potrà essere effettuata entro il 16 dicembre 2016, senza aggravio di oneri o interessi. Resta ferma la possibilità di presentare una istanza di rateazione, in presenza dei presupposti generali alla base delle dilazioni contributive per debiti in fase amministrativa, con aggravio degli interessi di dilazione nella misura vigente alla data di presentazione della domanda. Le aziende che si avvarranno di questa facoltà entro la stessa data del 16 dicembre, essendo comunque tenute al versamento anche delle quote a carico di dipendenti, potranno recuperare ratealmente la quota sospesa nei confronti del lavoratore.

Fondo METASALUTE (assistenza sanitaria per i lavoratori dell’Industria Metalmeccanica) Modifica del versamento contributivo Il Consiglio di amministrazione in data 22 settembre 2016, ha disposto la modifica dell’art 9 del Regolamento relativamente alla scadenza contributiva. Continua a pagina 18 • • • essere impresa • • • novembre 2016 • 17


notiziario tecnico • • • Segue da pagina 17

La contribuzione relativa al 4 trimestre 2016 (ottobre - novembre - dicembre) dovrà essere versata entro il 12 dicembre 2016. A decorrere dal 1 gennaio 2017 il versamento che diverrà trimestrale anticipato, deve essere effettuato entro il 16 del primo mese del trimestre di riferimento, ovvero entro il giorno 16 dei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre di ciascun anno e dovrà essere pari alla quota contrattualmente stabilita moltiplicata per il numero dei lavoratori iscritti, non essendo previste contribuzioni ridotte. Il versamento dei contributi deve essere effettuato utilizzando le procedure di pagamento previste dal Fondo e specificate nel Manuale Aziende presente nell’Area Riservata sul sito di Metasalute. Il versamento anticipato e non più posticipato della contribuzione dovuta a Metasalute si é reso necessario a causa della rilevante entità del fenomeno di omissione totale e parziale di pagamento che ha determinato e continua a determinare per il Fondo l’assunzione di gravosi oneri finanziari, posto che la copertura assicurativa viene comunque garantita ai lavoratori iscritti ad inizio di ogni trimestre. Per ulteriori informazioni e chiarimenti è possibile rivolgersi ai nostri uffici.

Confartigianato Persone • a cura di Luisella Miti Perequazione automaticata delle pensioni per l’anno 2017 Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con Decreto 17 novembre 2016 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 274 del 23 novembre 2016, ha comunicato l’aumento di perequazione automatica delle pensioni. Per l’anno 2015 la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni da applicarsi con effetto dal 1° gennaio 2016, già determinata in via provvisoria nella misura del 0,0%, è stata stabilita - in via definitiva - nella stessa misura Pertanto, le prestazioni non subiranno alcun conguaglio. Per l’anno 2016 la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni è determinata nella misura previsionale dello 0,0%. Pertanto, l’importo provvisorio di tutti i trattamenti pensionistici (anche superiori all’importo del trattamento minimo)

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che sarà posto in pagamento nell’anno 2017 sarà pari a quello del 2016. TRATTAMENTI MINIMI IMPORTO MENSILE IMPORTO ANNUO € 501,89 € 6.524,57 ASSEGNI VITALIZI IMPORTO IMPORTO MENSILE ANNUO € € 286,09 3.719,17

PENSIONI SOCIALI IMPORTO IMPORTO MENSILE ANNUO € € 369,26 4.800,38

ASSEGNI SOCIALI IMPORTO IMPORTO MENSILE ANNUO € € 448,07 5.824,91

Supplementi di Pensione I contributi versati o accreditati presso l’INPS per periodi successivi alla decorrenza della pensione possono dar luogo ad un supplemento di pensione, calcolato secondo le norme generali, il cui importo si va ad aggiungere a quello della pensione già liquidata. Se la pensione è integrata al minimo il supplemento si aggiunge alla pensione a calcolo. La domanda di supplemento può essere inoltrata dopo 5 anni dalla decorrenza della pensione o dalla decorrenza del precedente supplemento. Una sola volta è concesso presentarla dopo due anni, purché si sia compiuta l’età pensionabile. Il supplemento decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Integrazione al trattamento minimo delle pensioni Le pensioni a carico del Fondo lavoratori dipendenti, delle gestioni dei lavoratori autonomi, delle gestioni sostitutive, esclusive ed esonerative dell’assicurazione generale obbligatoria, possono avere diritto ad una integrazione della pensione qualora l’importo a calcolo sia inferiore a quello stabilito dalla legge sul trattamento minimo. Con effetto dal 1° ottobre 1983, il diritto all’integrazione al trattamento minimo è subordinato al non superamento di limiti reddituali fissati dalla legge anno per anno. I limiti di redditi sono differenziati in relazione alla decorrenza pensionistica: ➤ per le pensioni con decorrenza compresa al gennaio 1994, l’integrazione al minimo spetta sulla base del solo reddito del pensionato, non eccedente 2 volte l’ammontare annuo del minimo stesso; ➤ per le pensioni decorrenti dal 1.02.1994 al 31.12.1994, il trattamento minimo spetta a condizione che non venga superato sia il limite di reddito del pensionato sia il limite di reddito cumulato con quello del coniuge, non eccedente 5 volte l’ammontare annuo del minimo stesso; ➤ per le pensioni decorrenti dall’1.1. 1995 in poi, il Continua a pagina 19 • • •


notiziario tecnico • • • Segue da pagina 18

trattamento minimo spetta a condizione che non venga superato sia il limite di reddito del pensionato sia il limite di reddito cumulato con quello del coniuge, non eccedente 4 volte l’ammontare annuo del minimo stesso. Se il reddito del pensionato e quello dell’eventuale coniuge non supera il limite di legge, l’integrazione al minimo è riconosciuta in misura tale che non comporti il superamento del limite stesso. Ciò significa che l’integrazione può essere attribuita anche in misura parziale. Se un pensionato, in un determinato anno, supera il limite di reddito fissato dalla legge, la pensione viene “cristallizzata”, in quanto l’importo in pagamento resta fermo a quello raggiunto nel dicembre dell’anno precedente, fino al suo eventuale superamento per effetto dell’applicazione della perequazione automatica. Nel caso di pensioni ai superstiti con più titolari, il trattamento minimo spetta indipendentemente dall’entità dei redditi.

Maggiorazioni sociali delle pensioni I titolari di pensioni di importo modesto che non hanno altri redditi, oppure che hanno redditi inferiori ai limiti di legge, possono avere diritto a un aumento dell’assegno pensionistico: la maggiorazione sociale. A decorrere dal 1° gennaio 2002, la legge finanziaria ha stabilito un incremento della maggiorazione sociale che, in tale anno, ha garantito un importo di pensione fino a 516,46 euro al mese per tredici mensilità. Il diritto alla maggiorazione è subordinato sia al possesso di determinati requisiti anagrafici del titolare sia al non superamento di limiti reddituali stabiliti per legge. I redditi da considerare sono quelli del titolare e dell’eventuale coniuge ed assumono rilevanza tutti i redditi assoggettabili all’IRPEF nonché quelli esenti, con esclusione del reddito della casa di abitazione e dei trattamenti di famiglia. La maggiorazione sociale può essere attribuita: ➤ sulle pensioni (vecchiaia, anzianità, invalidità o inabilità, reversibilità) a carico dell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti e dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni); della gestione speciale per i lavoratori delle miniere, cave e torbiere; dei fondi esclusivi e sostitutivi dell’assicurazione generale obbligatoria; ➤ sulle pensioni sociali; ➤ sugli assegni sociali; ➤ sulle prestazioni assistenziali (invalidi civili, sordomuti e ciechi civili).

Campagna RED 2016 A partire dal 20 novembre ed entro il 17 febbraio

2017 è fissato il termine ultimo per la presentazione dei modelli RED per i redditi 2015/2016. Anche quest’anno l’INPS non invierà alcuna comunicazione ai pensionati interessati. Oltre il predetto termine l’INPS sospenderà l’erogazione delle somme accessorie corrisposte con la pensione e legate al limite di reddito, poi le revocherà. Sono obbligati alla presentazione del modello RED i pensionati che non presentano la dichiarazione dei redditi ed i pensionati che non hanno alcun reddito oltre la pensione.

Il voucher babysitting per le imprenditrici è legge È stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che consente alle imprenditrici artigiane di poter usufruire del voucher baby-sitting. Il decreto, che era stato adottato a fine settembre, diviene quindi finalmente operativo. In particolare, il decreto prevede la possibilità per le madri imprenditrici e lavoratrici autonome di richiedere, in sostituzione (anche parziale) del congedo parentale, un contributo per il servizio di baby-sitting o per i servizi per l’infanzia (erogati da soggetti sia pubblici sia privati accreditati).

Invalidi civili e titolari di pensione sociale I titolari di assegno sociale devono inviare annualmente all’INPS una dichiarazione di responsabilità. Con questa dichiarazione il titolare attesta eventuali periodi di ricovero in strutture pubbliche in forma gratuita. Il titolare di pensione sociale deve attestare anche la residenza in Italia. Queste dichiarazioni devono essere presentate entro il 17 febbraio 2017. A differenza dei modelli RED i titolari di queste indennità riceveranno la richiesta da parte dell’INPS.

Interruzione termini sentenza 70/2015 Entro il 31/12/2016 scade il termine per l’interruzione prescrizionale per l’applicazione della sentenza della C.C. n. 70 del 2045 Le pensioni superiori a 3 volte il minimo (1405,05 nel 2011) hanno subìto il blocco della perequazione automatica (DL 6/12/2011 n. 201) dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale, la quale ha asserito che devono essere assicurati gli aumenti di perequazione automatica anche per gli anni successivi. Per effetto dell’aggravio di spesa che ne derivava il governo ha deciso una parziale restituzione una-tantum per gli anni 2012/2013. In attesa di un nuovo pronunciamento della C.C. è necessario procedere all’interruzione dei termini prescrizionali che scadono appunto il 31/12/2016. essere impresa • • • novembre 2016 • 19


movimenti giovani imprenditori Il 5 e il 6 novembre la due giorni formativa

Competenze per competere

“C

hi è ciascuno di noi se non una combinatoria di esperienze, di informazioni, di letture, di immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario di oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili”. Così scriveva Italo Calvino nelle sue “Lezioni americane” ed è la percezione nitida che si ha nel vedere oltre centotrenta imprenditori under 40 che si incontrano per una due giorni formativa. Un’occasione speciale, realizzata nel comprensorio forlivese, a Castrocaro Terme, inserita a buon diritto tra gli eventi in calendario per i settant’anni di Confartigianato Forlì. Il 5 e il 6 novembre il Grand Hotel Terme di Castrocaro ha ospitato il meeting formativo dedicato alle “competenze per competere”, come recita lo slogan individuato dai promotori dell’evento. I partecipanti, provenienti da tutta Italia, hanno avuto l’opportunità di assistere alle testimonianze di Giulio Sapelli, professore di Storia Economica all’Università di Milano, del coach Paolo Svegli e della giornalista Cristina Mariani, che hanno fornito spunti sul cambiamento e le nuove opportunità in un contesto economico in evoluzione. Obiettivo del movimento è di dare ai partecipanti una panoramica sui mutamenti del mercato e sugli strumenti più efficaci per vivere e governare la situazione. Come spiegato dai vertici del Consiglio dei Giovani Imprenditori di Forlì, che hanno fortemente caldeggiato la realizzazione delle evento nel forlivese, “una recente indagine Eurostat mette in

luce le difficoltà dei giovani, soprattutto italiani, nel trovare e mantenere un’occupazione stabile che consenta di conquistare un’indipendenza economica, rimanendo a vivere coi genitori sino ai trentacinque anni. L’autoimprenditorialità è una risposta concreta a questa realtà, che ha pesanti risvolti non solo a livello economico. L’esclusione sociale rappresenta purtroppo un rischio concreto, avvicinare i giovani al mondo dell’impresa, all’opportunità di seguire percorsi diversi da quelli del lavoro dipendente, costituisce, sicuramente, una strategia per porre argine al fenomeno.” Sostenere gli imprenditori under 40 nella realizzazione del proprio sogno è una priorità per il sistema Confartigianato. E concludono “la scelta della location nel nostro comprensorio è frutto dell’attento lavoro del presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato Forlì, Alessio Brighi, eletto nella Giunta Nazionale, proprio con delega alla formazione.”

Imparare a fare impresa

La forza di un gruppo per crescere assieme Due giorni di lavoro e di sessioni formative, di confronti, dibattiti e focus di approfondimento, per capire i cambiamenti del mercato, le innovazioni tecnologiche e i segreti del marketing aziendale. Grazie al supporto di professionisti ed esperti del settore, i Giovani Imprenditori di Confartigianato si sono ritrovati per il meeting formativo annuale del movimento. “Abbiamo organizzato due giorni di alta formazione dedicata agli imprenditori under 40 - ha spiegato Damiano Pietri, presidente del 20 • novembre 2016 • • • essere impresa

movimento giovani di Confartigianato - l’obiettivo è far crescere questa nuova classe imprenditoriale dal punto di vista della cultura d’impresa, proprio per gestire al meglio le piccole realtà italiane. Il tema che abbiamo scelto è il cambiamento, per lavorare alla base di quello che sta accadendo oggi e per offrire l’opportunità agli imprenditori di capire quali possono essere le condizioni o cosa Continua a pagina 21 • • •


giovani imprenditori movimenti Appassionati e vincenti

Per Paolo Svegli ampi consensi

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o scorso 13 ottobre i Giovani Imprenditori di Confartigianato Forlì hanno organizzato una serata per riflettere sul successo e sulle modalità per conseguirlo. Paolo Svegli ha presentato alcuni casi di successo, da Richard Branson alla Apple, evidenziando il valore della gratitudine e della passione, per trasformare il lavoro in una professione. Il formatore ha ribadito l’importanza della definizione degli obiettivi, dei risultati desiderati per individuare la strategia più adeguata per raggiungerli. “Le informazioni che portiamo dentro ci danno

le opportunità di ottenere risultati in un certo modo. Queste informazioni vengono elaborate e interiorizzate diventano meccanismi, abitudini, modi di fare le cose. Ogni automatismo genera un risultato. Solo che spesso questi automatismi non sono stati scelti e non generano esattamente il risultato che vorremmo. Diviene indispensabile determinare come un certo comportamento determini un risultato. È un metodo, è un’abitudine di successo”. Mettere a fuoco le abitudini di successo già possedute per estenderle ad altri ambiti è una strategia.

Un’esposizione coinvolgente che ha consentito di avviare una riflessione, poi continuata nel corso della convention nazionale del Movimento.

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La forza di un gruppo per crescere assieme

fare per predisporsi a questo cambiamento. Stiamo vivendo una fase molto complicata, una fase economica e di mercato molto articolata - ha aggiunto Pietri - Gli imprenditori oggi devono essere disposti a cambiare e devono guardare al cambiamento in un modo positivo e propositivo”. La rivoluzione industriale di questo millennio, quella del digitale, ha ormai trasformato gli scenari economici, gli strumenti a disposizione di imprese e artigiani e i mercati di riferimento della piccola impresa. Una sfida che i Giovani Imprenditori di Confartigianato vogliono vincere grazie alla formazione imprenditoriale e a un’attenta analisi del contesto economico di un Paese, l’Italia, che final-

mente sembra dimostrare una maggiore attenzione alle richieste delle imprese, grazie alle norme contenute nella Legge di Stabilità e nel collegato fiscale attualmente in discussione in Parlamento. “Il Governo ha già approvato una serie di norme nate da richieste su cui ci battiamo da anni, ora si va nel dibattito parlamentare - ha detto Giorgio Merletti, Presidente di Confartigianato Imprese A cominciare dall’IRI, l’imposta unica al 24% che viene estesa alle società di persone, sostituendo, di fatto, il calcolo Irpef. Altre importanti novità che speriamo siano presto operative riguardano l’uso più corretto degli studi di settore e che chi lavora in regime semplificato pagherà soltanto al momento dell’incasso della fatture. Tutte norme che vanno a vantaggio dell’imprenditore, che può dedicarsi con maggiori risorse al proprio lavoro”. I tempi stanno cambiando e la direzione sembra essere quella favorevole per le micro e piccole imprese italiane. I Giovani Imprenditori di Confartigianato sono pronti a raccogliere la sfida. essere impresa • • • novembre 2016 • 21


movimenti donne impresa Anche le parole pesano

L’importanza del linguaggio per la parità

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onne Impresa Confartigianato Forlì è in prima linea nel tutelare la dignità della donna a ogni livello. Per questo, da anni, promuove campagne per abolire le differenze di genere, per favorire l’autoimprenditorialità femminile e per garantire la parità di tutele tra lavoratrici autonome e dipendenti. Un lavoro quotidiano, che non può essere circoscritto a una giornata, il 25 novembre, pur determinante per sensibilizzare sul tema. L’attività del movimento mira a ribadire l’importanza del ruolo della donna non solo all’interno delle mura domestiche ma come protagonista della società e di certo non subalterna alla partecipazione maschile. La violenza di cui le donne sono vittime, non è solo di carattere fisico, molto spesso è psicologica e nasce dal mancato riconoscimento dell’individualità muliebre, una violenza che è supportata dalla mancata evoluzione della lingua italiana, che ancora oggi, fatica a declinare al femminile i ruoli di potere. Perché esistono regole grammaticali che prevedono che le parole siano declinate secondo il genere maschile e femminile. Appare per ciò chiaro che una donna che ricopre il ruolo di primo cittadino di un comune debba essere definita sindaca e non il sindaco, quasi che il maschile fosse maggiormente qualificante. Ma sono solo alibi. Il maschilismo è ancora radicato e diffuso e, purtroppo, un linguaggio che contempli il femminile viene liquidato come una questione superflua o addirittura come cacofonico. Eppure i ruoli si sono modificati e la lingua deve stare al passo. L’articolo 3

della Costituzione Italiana sancisce la pari dignità sociale dei cittadini e l’uguaglianza davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Un articolo che fatica a coniugarsi nella vita reale; la Presidente della Camera Laura Boldrini, proprio in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, ha pubblicato sui social network una piccola parte degli insulti ricevuti da utenti della rete che l’attaccavano, pesantemente, non in merito all’attività svolta nell’ambito della sua funzione istituzionale, ma con commenti personali sessisti e carichi di odio. La donna, nelle migliori

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delle ipotesi viene ridicolizzata e presa in giro e frequentemente sminuita. A partire proprio da chi fa informazione e avrebbe il dovere di attenersi al principio dell’imparzialità; tutti ricorderanno il caso delle olimpioniche del tiro con l’arco definite “cicciotelle” in un pessimo titolo di un noto quotidiano e di come si sia cercato di giustificare la questione. Le parole costruiscono la realtà, come scritto da Alma Sabatini “le condizioni sociali possono essere modificate attraverso un diverso modo di parlare e una lingua diversa” perché le modifiche all’uso della lingua comportano un cambio di menContinua a pagina 23 • • •

Voucher baby sitting anche per le autonome

Necessario rendere strutturali gli interventi per le imprenditrici Importante risultato nella battaglia di Confartigianato per garantire alle imprenditrici artigiane il diritto a coniugare attività d’impresa e impegni familiari e colmare le disuguaglianze rispetto alle dipendenti. È stato finalmente adottato il decreto del Ministro del Lavoro e del Ministro dell’Economia e Finanze che consente alle imprenditrici artigiane di poter usufruire del voucher baby-sitting. Lo strumento, introdotto, in via sperimentale e nel limite di 2 milioni di euro per il 2016, permette di superare la disparità tra imprenditrici e lavoratrici dipendenti. Il decreto prevede, infatti, la possibilità per le madri imprenditrici e lavoratrici autonome di richiedere, in sostituzione (anche parziale) del congedo parentale, tale contributo o per il servizio di baby-sitting o per i servizi per l’infanzia (erogati da soggetti sia pubblici sia privati accreditati). Donne Impresa plaude all’iniziativa perché le mamme sono tutte uguali, indipendentemente dal lavoro che svolgono. Fare figli deve essere un diritto garantito a tutte le donne, rendendo disponibili quei servizi e quelle condizioni indispensabili affinchè non siano costrette a scegliere se lavorare o fare figli. È indispensabile superare definitivamente l’incomprensibile disparità di trattamento tra dipendenti e imprenditrici. Una discriminazione particolarmente odiosa nei confronti delle titolari d’impresa escluse dagli interventi a tutela della maternità previsti per le lavoratrici dipendenti e che attualmente non godono di alcun sostegno per coniugare gli impegni professionali con la cura della famiglia.


donne impresa movimenti Caregiver “mi prendo cura di te”

Donne Impresa e Anap assieme per una riflessione sugli assistenti familiari

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unedì 14 novembre, si è tenuto un convegno organizzato dall’associazione forlivese in collaborazione con Anap Confartigianato e Donne Impresa Emilia Romagna sul tema del caregiver, gli assistenti familiari dei non autosufficienti. L’iniziativa dal titolo “Caregiver, mi prendo cura di te” è stata introdotta dalla vicepresidente di Confartigianato Forlì Patrizia Carpi e si è avvalsa dei preziosi contributi del Senatore Ignazio Angioni, tra i promotori della legge quadro nazionale per il riconoscimento della figura professionale del caregiver, di Emanuela Bacchile• • • Segue da pagina 22

Anche le parole pesano

L’importanza del linguaggio per la parità talità. Interessante il punto di vista della linguista Giuliana Giusti, che evidenzia come la questione sia sempre quella della asimmetria della designazione di uomini e donne, ponendo l’uomo sempre come centrale, dominante o semplicemente rappresentativo di entrambi i sessi. Automaticamente la donna diviene marginale, subordinata o non esistente. La scomparsa delle donne nel discorso linguistico in tutti i loro ruoli sociali, soprattutto di maggior prestigio, significa la loro scomparsa nella coscienza culturale.

ga presidente regionale di Donne Impresa Emilia Romagna che ha chiarito il punto di vista delle imprese, Alessandra Prati di Caregiver Giovani che ha spiegato l’impegno delle istituzioni scolastiche e Loredana Ligabue di CARER chiamata a presentare l’esperienza e le prospettive maturate nella nostra regione. Le conclusioni di Gian Lauro Rossi, presidente regionale di Anap, hanno evidenziato il lavoro svolto per promuovere la tutela di questa figura sempre più determinante. Si stima, infatti, che siano più di tre milioni i soggetti che, quotidianamente si prendono cura di un familiare disabile, di cui quasi il 10% in Emilia Romagna. Patrizia Carpi nell’introduzione ha delineato il quadro “il ruolo di sostegno è svolto principalmente dalle donne ed di cui il 31% di età inferiore a 45 anni, il 38% di età compresa tra 46 e 60, il 18% tra 61 e 70 e ben il 13% oltre i 70. Quando un familiare volontariamente assume l’impegno di fornire aiuto e supporto al malato nell’ambiente domestico, si fa carico di un compito difficile e gravoso, che ha pesanti ripercussioni sulla vita privata e professionale. L’attività di cura non può essere spontanea e guidata solo da affetto e buon senso, occorrono affiancamento e formazione da parte di personale specializzato sulle strategie e le tecniche più efficaci da applicare per affrontare le mille difficoltà che questo compito comporta.” La vicepresidente Carpi ha ricordato la definizione di caregiver, colui che si prende cura in modo continuo e gratuito di un familiare affetto da disabilità. Come spiegato “non esiste un dato ufficiale su quanti siano coloro che svolgono questa funzione in Italia e in Emilia Romagna. Si valuta che siano 289mila in regione (in Italia 3.329mila). Assistono dalle sette alle unContinua a pagina 24 • • •

Un spunto che deve far riflettere anche le donne che, pur ricoprendo incarichi prestigiosi, rifiutano loro stesse di definirsi al femminile. È una battaglia per affermare un’identità e un impegno nei confronti delle giovani generazioni, molto più aperte ad accettare una lingua che cambia. essere impresa • • • novembre 2016 • 23


movimenti donne impresa • • • Segue da pagina 23

Caregiver “mi prendo cura di te”

Donne Impresa e Anap assieme per una riflessione sugli assistenti familiari dici ore al giorno chi non è più autonomo, si tratti di familiari, conviventi, amici, conoscenti. Ci sono caregiver anziani a loro volta non in perfetta salute. In maggioranza il ruolo è svolto dalle donne che hanno un’età tra i 45 e 55 anni e spesso svolgono un lavoro fuori casa, anche se il 60% abbandona l’attività. Ci sono caregiver molto giovani (in Italia si stimano essere 169mila e hanno tra i 15 e i 24 anni) e sono costretti a conciliare scuola e cura. Questi ragazzi rischiano di venire via via isolati e di isolarsi emotivamente e socialmente. L’unica indagine esistente in Italia ha rilevato che ben il 22% degli studenti presta cure a un familiare adulto. Caregiver invisibili che esistono ma non raccontano la loro dura quotidianità per riservatezza, vergogna ma anche perché vittime più di altri del bullismo. Se la famiglia è di origine straniera le difficoltà si intensificano, essendo le reti parentali molto ridotte.” L’Emilia Romagna è stata la prima ad approvare nel 2014 la legge Regionale n.2 che riconosce il valore sociale del caregiver, operando sulla flessibilità del lavoro, sull’orientamento sulla

Le richieste avanzate nel corso del convegno La presenza del Senatore Angioni ha permesso di formulare alcune richieste da parte di chi fa impresa. Donne Impresa e Confartigianato hanno evidenziato come il Disegno di Legge preveda per i dipendenti l'utilizzo della legge 104. Ciò non è possibile per i lavoratori autonomi e per gli imprenditori. Per questo devono essere previste soluzioni di sistema; questa non è un'emergenza temporanea: la popolazione continua a invecchiare ed è necessario poterlo fare in tranquillità. È indispensabile pensare a un pacchetto di interventi dove pubblico e privato si integrino a vicenda dando origine ad un quadro di riferimento compiuto. In sintesi i punti salienti richiesti 1. Studi di settore: chiediamo che, nel passaggio dai criteri di “congruità e compatibilità” ai principi di affidabilità e compliance, trovi spazio la giusta considerazione del lavoro di cura, determinando un minor minimo imponibile per chi fa il caregiver. Nell’attesa, volendo, questo criterio potrebbe es-

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formazione e promuovendo reti di sostegno. Senza dimenticare il ruolo del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza che, nelle varie modalità di intervento, ha permesso di mettere in campo circa 500 milioni di euro nel 2015. Nel suo intervento la presidente regionale di Donne Impresa Emanuela Bacchilega ha illustrato il punto di vista dell’imprenditore. Gli autonomi che assistono una persona cara sono circa il 24% dei caregiver; di cui i due terzi donne. Inoltre circa il 60% di chi lavora e si prende cura delle persone non autosufficienti lascia la propria attività e solo il 10% utilizza il part time. La lontananza dal lavoro dura mediamente 10 anni; quindi mentre per un lavoratore dipendente si può prevedere una percorso, anche privilegiato, di reinserimento lavorativo, per un artigiano, i suoi dipendenti e collaboratori vuol dire ritrovarsi senza impresa e senza lavoro.

sere applicato agli attuali studi di settore. 2. Assunzione temporanea di un dipendente per la sostituzione sia del titolare sia del lavoratore assenti per cura con sgravio contributivo. Per intenderci quello che succede oggi in caso di maternità. Avrebbe persino un effetto positivo sull’occupazione. 3. Attivare gli enti bilaterali affinché intervengano nel welfare aziendale coinvolgendo titolari e maestranze. Inevitabile il concorso anche di denaro pubblico. 4. Per quanto ci compete, dovremmo definire più accuratamente gli interventi possibili a favore dei caregiver con la nostra mutua SAN.ARTI. 5. Chiediamo che l’articolo 6 del disegno di legge (sostegno economico alle attività di cura e assistenza ) sia valido per tutti i caregiver indipendentemente dalla loro condizione professionale e lavorativa. 6. Infine chiediamo di consentire l’anticipo pensionistico agevolato per i caregiver siano essi lavoratori dipendenti o lavoratori autonomi.


donne impresa movimenti

I consigli di EUROCARERS per i caregiver piccoli imprenditori 6.

1. 2.

3.

4. 5.

Metti su carta i tuoi obiettivi. Crea una sorta di “programma del Caregiver” che integri i tuoi impegni e gli scopi lavorativi. Prendersi cura di un proprio caro è un grande impegno. Stabilisci quali momenti della giornata dedicare alle responsabilità di cura. Ad esempio potresti provare a ritagliare qualche momento ogni mattina per verificare che il tuo caro stia bene, usare la pausa pranzo per organizzarti con la tua famiglia sulle questioni da sbrigare, sfruttare la fine della giornata per un altro controllo. Prepara un “Piano di emergenza”. E’ utile nel caso tu debba improvvisamente assentarti dal lavoro per il tuo caro. Cerca di prevedere tutte le possibilità e individua tutti gli interrogativi che potrebbero sorgere in tua assenza: “Cosa succederebbe se… Supponiamo che”. Quando pensi al tuo piano, chiedi consiglio ai tuoi collaboratori e ai tuoi colleghi. Organizza un “Ufficio mobile”. Potrebbe “spostarsi” con te in caso di necessità: fuori città, a casa del tuo caro, a casa tua. Definisci su chi puoi contare (professionisti, membri della tua famiglia, amici, vicini di casa) e come può aiutarti. Ricorda di chiedere aiuto e accettare di riceverne.

7.

8.

9.

Le entrate potrebbero ridursi, preparati a questa eventualità. Quali aggiustamenti personali e professionali puoi fare a riguardo? Se l’impegno da Caregiver diventasse prioritario, puoi delegare alcune delle tue responsabilità lavorative? O “sub-appaltare” la tua attività? In modo da mantenere una parte delle entrate pur facendo un passo indietro in termini di coinvolgimento. Cedendo la tua attività alla persona giusta e continuando ad intrattenere rapporti con i clienti, potresti comunque continuare a lavorare.

Prepara un messaggio da usare con i clienti e i dipendenti in caso di tua assenza inaspettata o prolungata. Preparati fin da ora all’eventualità. Potresti essere sopraffatto dalle emozioni e potrebbe aiutarti avere un messaggio come: Mia madre non sta troppo bene. Sarò fuori qualche giorno, di seguito aggiungi ciò che può essere utile ai tuoi colleghi, clienti o dipendenti.

Sii aperto e disponibile a delegare responsabilità. Considera questa un’opportunità per costruire la tua rete di riferimento lavorativo e per responsabilizzare i tuoi dipendenti. Comunica le tue aspettative e sii disponibile quando puoi.

Ricorda le tre regole del Caregiver: essere pronto, essere corretto, stare bene con se stessi e gli altri.

10. Perdona te stesso per i giorni NO e con-

cediti sempre un’altra possibilità il giorno successivo! Fermati a pensare: tra 5 anni, guardando indietro ad oggi, quali sarebbero le azioni e le decisioni che ti renderebbero fiero di te? essere impresa • • • novembre 2016 • 25


movimenti Anap Sabato 29 ottobre a Forlì

La premiazione dei Maestri d’opera e d’esperienza

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abato 29 ottobre nel Salone Comunale di Forlì, nel corso di una suggestiva cerimonia sono stati premiati, dagli amministratori del comprensorio i Maestri d’opera e d’esperienza. Anche questa iniziativa si inserisce nella serie di eventi promossi per festeggiare i settant’anni di presenza di Confartigianato Forlì nel comprensorio. I pensionati rappresentano una delle risorse chiave dell’Associazione, depositari di saperi, conoscenze e tecniche indispensabili per l’artigianato. Diventare Maestri è un riconoscimento di grande significato, che le Associazioni territoriali decidono di attribuire unicamente a chi ne abbia davvero i meriti. L’iscrizione all’Albo è riservata, infatti, ai soci Anap che abbiano maturato venticinque anni di attività nel settore di competenza, dimostrando perizia, passione, impegno e correttezza professionale. Il registro non rappresenta, quindi, una semplice lista dei soci anziani dell’Anap, ma un mezzo volto a valorizzare e sottolineare l’importanza del lavoro svolto dai Maestri iscritti, nel tramandare e difendere la tradizione italiana, espressione di qualità, competenza e creatività, che tutto il mondo ci invidia. Il Senior, in quest’ottica, rappresenta una figura centrale, sia come fonte di memoria ed esperienza da trasmettere alle nuove generazioni, sia come cerniera fra la tradizione artigianale e l’innovazione del prodotto, per favorire la ricerca del nuovo e del meglio.

26 • novembre 2016 • • • essere impresa


Anap movimenti

Cosa significa essere un Maestro d’opera

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n Albo per sottolineare competenze, talenti, il saper fare di chi ha svolto un mestiere distinguendosi per la qualità del proprio operato, sempre nell’ottica di valorizzazione della creatività e della qualità italiana. Non un automatismo per tutti coloro che fanno parte dell’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati, bensì un riconoscimento prestigioso, accolto con orgoglio da chi se ne può fregiare. I pensionati, oggi ancora più che in passato, sono un punto di riferimento per le giovani generazioni, in grado di trasmettere un bagaglio di conoscenze prezioso. Non a caso sono spesso testimonial per gli studenti, perché l’attività dell’artigiano non finisce quando viene chiusa l’attività per raggiunti limiti pensionistici, ma continua nel tempo, come recita la motivazione del Maestri d’opera “Perché l’esperienza non chiude mai bottega”. Confartigianato Forlì desidera complimentarsi con tutti i premiati, ringraziando per l’impegno e la dedizione che hanno dimostrato non soltanto durante l’attività lavorativa, bensì anche oggi, ogni giorno.

I nuovi maestri ❖ Patrizio Alpi Tredozio ❖ Laerte Silvestri Galeata ❖ Walter Turci Meldola ❖ Germano Biondi Modigliana ❖ Domenico Bandini Modigliana ❖ Alberto Flamigni Modigliana ❖ Romeo Foligni Modigliana ❖ Giorgio Laghi Modigliana ❖ Giovanni Laghi Modigliana ❖ Dario Liverani Modigliana ❖ Giampaolo Rosetti Modigliana ❖ Giovanni Bertaccini Forlì ❖ Benito Biondini Forlì ❖ Franca Compostella Forlì ❖ Miller Mondardini Forlì ❖ Andrea Pini Forlì ❖ Remo Ragazzini Forlì ❖ Armando Sorrentino Forlì ❖ Alberto Strocchi Forlì ❖ Maria Zimelli Forlì

ph giorgio sabatini

ph giorgio sabatini

ph giorgio sabatini

essere impresa • • • novembre 2016 • 27


movimenti Anap Legge di bilancio 2017

Osservazioni dell’Anap sulle misure in favore degli anziani e dei pensionati

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nap valuta le misure introdotte nella legge di Bilancio 2017, in primi luogo sottolineando come, da tempo, nelle varie finanziarie che si sono succedute non si registrasse qualcosa di specifico e concreto a favore dei pensionati. L’aumento e l’estensione della quattordicesima, nonché la parificazione per tutti i pensionati della no tax area, vanno in direzione di un sostegno alle fasce di pensionati con reddito più basso, così come più volte richiesto da Anap in sinergia con Cupla, Comitato Unitario Pensionati Lavoratori Autonomi. Le Organizzazioni dell’artigianato, del commercio e dell’agricoltura non hanno partecipato direttamente alla trattativa tra Governo e sindacati, tuttavia l’Esecutivo ha tenuto in attenta considerazione le proposte del CUPLA illustrate in occasione del Convegno al Ministro Poletti, anche perché basate su considerazioni realistiche e supportate dalla pregevole ricerca del CER. Tuttavia tali benefici debbono essere considerati solo un primo passo nella giusta direzione. Mentre 40 euro al mese sono certamente una cifra non trascurabile per gli oltre 1 milione di pensionati che acquisiranno il diritto alla quattordicesima, è illusorio pensare che, un aumento di 12 euro al mese per i pensionati sotto i 750 euro che

della quattordicesima già godono, possa risolvere il problema della povertà che riguarda molti pensionati anche se a questo si aggiunge per alcuni soggetti l’esenzione dall’IRPEF grazie alla no tax area. È bene rimarcare che nel 2017 non ci saranno risorse aggiuntive per raggiungere più persone in povertà assoluta, contrariamente a quanto prima annunciato (e contenuto anche nella prima bozza di Legge di Bilancio). Vengono stanziati 500 milioni di euro aggiuntivi rispetto al miliardo disponibile a legislazione vigente, ma solo a partire dal 2018. Da valutare positivamente anche le altre misure che riguardano il “sociale”. Innanzitutto le migliori prospettive che si aprono per i futuri pensionati grazie alla mini riforma previdenziale che attenua i contorni rigidi della legge Fornero e poi gli interventi per il sostegno della natalità. Dubbi possono, però, essere espressi sulla scelta di non subordinare l’erogazione dei bonus per i nuovi nati e per gli asili nido a criteri reddituali, cosa che comporterebbe una maggiore giustizia sociale e un miglior utilizzo delle risorse disponibili. Per quanto riguarda la sanità, la legge di bilancio introduce misure di rilievo: dall’ampliamento di 2 miliardi rispetto al 2016 della dotazione del Fondo SaniContinua a pagina 29 • • •

Per un impiego consapevole dei farmaci

Antibiotici: Anap promuove l’informazione sui rischi d’abuso La resistenza agli antibiotici rappresenta un fenomeno naturale biologico causato dalle mutazioni genetiche a cui vanno incontro i batteri. Tuttavia, un uso eccessivo o abuso di tali agenti in medicina veterinaria, così come nell’agricoltura, può essere considerato una delle cause dello sviluppo e della diffusione di microrganismi resistenti alla loro azione e, quindi, della loro perdita di efficacia. Un uso razionale e responsabile degli antibiotici è alla base del contenimento degli attuali livelli di diffusione e della riduzione al minimo dei rischi per la salute umana ed animale derivanti da tale fenomeno. L’ultimo sondaggio di Eurobarometro condotto dalla Commissione europea sul fenomeno della resistenza agli antibiotici e, più in generale, agli antimicrobici descrive una conoscenza generale del fenomeno ancora piuttosto limitata. In particolare, meno della metà degli intervistati europei (43%) sa che gli antibiotici sono inefficaci contro i virus (percentuale che scende al 28% negli italiani) e per quanto concerne il settore veterinario, meno del 40% degli intervistati è a conoscenza che l’impiego degli antibiotici per la promozione della crescita negli animali è proibito nell’Unione europea dal 2006. Anap aderisce alla campagna di sensibilizzazione europea, la World Antibiotic Awareness Week (14-20 November 2016) volta ad accrescere la conoscenza e la consapevolezza del fenomeno della resistenza antimicrobica, dei rischi da esso derivanti e dell’uso prudente. Tali campagne informative e educative sono rivolte ai cittadini in generale, ai proprietari degli animali, anche da compagnia e ai professionisti del settore.

28 • novembre 2016 • • • essere impresa


Anap movimenti Stop a sprechi e inefficienze

Per un welfare equo e sostenibile più trasparenza

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li italiani considerano essenziale il welfare per la coesione sociale e lo sviluppo, ma le difficoltà economiche hanno modificato lo scenario e cambiato la percezione dei cittadini riguardo determinati aspetti della spesa sociale. Sono sempre meno tollerati inefficienze, sprechi, comportamenti opportunistici, tanto più in un ambito che dispone di risorse pubbliche sempre più scarse e dovrebbe garantire il massimo della trasparenza nell’utilizzo delle risorse. Questi sono, in particolare, i principali risultati della ricerca «La forza della trasparenza per il welfare italiano» realizzato dal Censis in collaborazione con il Forum Ania-Consumatori. Tra i cittadini prevale l’opinione che in passato il welfare sia stato troppo generoso e che questo aspetto sia sta-

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Osservazioni dell’Anap sulle misure in favore degli anziani e dei pensionati tario nazionale alle nuove risorse assegnate per il finanziamento delle cure avanzate e oncologiche; dalla stabilizzazione di giovani medici e infermieri alla possibilità di anticipo pensionistico per quanti di loro sono a fine carriera, liberando così posti per i giovani; dai nuovi tetti di spesa farmaceutica all’adeguamento delle strutture informative. Nel complesso le misure previste non operano tagli e mirano a consentire una gestione migliore del servizio e a ottenere una maggiore appropriatezza prescrittiva e responsabilizzazione dei soggetti che operano nel settore. Ma proprio questo rischia, se mal gestito, di ripercuotersi su una maggiore difficoltà da parte dei cittadini nell’accesso alle prestazioni per la cura e soprattutto per la prevenzione. Qualche preoccupazione, infine, deriva dalla nuova clausola di salvaguardia nel 2018 (con maggiori difficoltà di disinnescarla con deficit aggiunto, visti i richiami dell’Europa) e dalla incertezza che alcune misure di finanziamento della Manovra (vedi rientro dei capitali dall’estero, rottamazione cartelle esattoriali, ricavi dalla lotta all’evasione, risparmi di spesa, etc.) diano i risultati iscritti a bilancio.

to una delle cause della crisi (lo pensa il 50,6%). Anche per questo motivo il 58,1% dei cittadini è convinto che molti dei tagli finora operati nel welfare siano stati utili, colpendo sprechi e inefficienze. I cittadini esprimono pertanto consenso per una logica razionale della politica economica: sì ai tagli che sanno colpire sprechi e inefficienze, no ai tagli lineari, ciechi, indiscriminati. Per il 71,4% degli italiani ci sono troppi sprechi in sanità, con il 19% convinto che alcuni accertamenti diagnostici e visite specialistiche a loro prescritti siano stati inutili. Il 71,3% ritiene ci siano sprechi nell’assistenza sociale (ad esempio, pensioni d’invalidità ingiustificate). È il quadro di un welfare in cui i cittadini «si arrangiano»: in un anno, 13,5 milioni di italiani dichiarano di aver saltato la lista di attesa ricorrendo a conoscenze, amicizie, raccomandazioni oppure facendo regali o pagando. Il quadro delineato mette in luce un sistema con evidenti elementi di opacità che favoriscono comportamenti opportunistici e l’uso inappropriato delle risorse. Per questo per la maggioranza degli italiani è urgente e necessaria la trasparenza nel welfare: l’81,5% dei cittadini valuta positivamente la possibilità di avere una comunicazione trasparente dei costi delle proprie prestazioni sanitarie. In particolare, il 34,8% motiva la necessità di una comunicazione trasparente con il fatto che in questo modo tutti si renderebbero conto dell’uso delle tasse e della spesa pubblica. Il 28,8% perché si potrebbero confrontare i costi di prestazioni uguali in strutture diverse, limitando gli sprechi. Il 17,9% perché si potrebbe confrontare il costo della prestazione con la qualità del servizio.

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energia Nuovo servizio di Confartigianato

Attivo lo sportello energia Energia elettrica e gas sono fattori di produzione essenziali per le imprese. Il loro prezzo e le condizioni di approvvigionamento incidono sulla competitività dell’azienda. Confartigianato dedica quindi un’attenzione particolare al mercato dell’energia per ridurre i costi e migliorare le condizioni di fornitura a vantaggio degli imprenditori. Grazie ai consigli di Confartigianato, è possibile decidere il fornitore di energia più conveniente e adatto alle proprie esigenze produttive. In particolare, il consorzio C.En.P.I. opera come gruppo d’acquisto ed è in grado di individuare i fornitori migliori e ottenere i prezzi più convenienti. Come emanazione di Confartigianato, il C.En.P.I. offre assistenza e consulenza, qualificata e costante, finalizzata all’individuazione delle soluzioni migliori per ottimizzare le forniture di energia elettrica, gas e alla risoluzione di problematiche specifiche. Il consorzio rappresenta gli interessi della piccola impresa artigiana, ma anche di tutti coloro che intendono avere un referente qualificato, indipendente e, soprattutto, dalla parte dei propri clienti, tutelandone i diritti. La fatturazione è chiara e comprensibile, garantisce, inoltre, un vero rapporto consulenziale nei confronti del mercato libero dell’energia, sempre in evoluzione e sempre più globalizzato. Prima di qualsiasi impegno di fornitura, le imprese possono richiedere gratuitamente un preventivo dei costi di fornitura, sulla base del proprio fabbisogno energetico. L’adesione all’offerta non comporta spese di migrazione né di impianti, in quanto l’erogazione utilizza la rete già esistente. Il Consorzio, dal 2013, rappresenta anche gli interessi degli utenti domestici. A oggi più di 3.000 famiglie hanno scelto la professionalità e l’affidabilità del C.En.P.I. per la fornitura di casa propria. Lo sportello è attivo anche nella sede dell’Associazione forlivese, per valutare le opportunità di risparmio per le aziende. Per informazioni contattare la referente del servizio, Fabiola Foschi allo 0543 452844.

Servizio di maggior tutela

Novità per le aziende Le imprese associate, che hanno le utenze luce e gas in servizio di maggior tutela, a partire dal 1° gennaio 2017 saranno interessate dalla fase di passaggio in tutela simile, che terminerà il 30 giugno 2018. La tutela simile ha lo scopo di accompagnare il consumatore verso il mercato libero e garantisce continuità nella tutela del cliente e condizioni contrattuali definite dall’Autorità. Il contratto di tutela simile potrà essere stipulato solo on line attraverso dei facilitatori accreditati dall’Autorità. Confartigianato di Forlì si è accreditata e offre ai propri associati il servizio gratuito. Per avere maggiori informazioni e per usufruire del servizio, contattare la referente dello sportello energia Fabiola Foschi al n. 0543.452844 oppure inviare mail ffoschi@confartigianato.fo.it

47121 Forlì (FC) • Via Martin Luther King, 5 Tel. +39 0543 480580 • Fax +39 0543 480548 www.citienne.com • info@citienne.com

Da oggi la nostra gamma di prodotti si arricchisce di una nuova linea di packaging dedicato agli ottici. Diverse tipologie di buste, shopper in carta, cartelline ecc. Visitate il sito per scoprire tutta la gamma dei nostri prodotti:

www.citienne.com 30 • novembre 2016 • • • essere impresa


associazione

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Forlì • Via Oriani, 1 • Tel 0543 452811 • Fax 0543 452852 www.confartigianato.fo.it Castrocaro Terme e Terra del Sole • Piazza Mazzini, 11 Castrocaro Tel 0543 452950 • Fax 0543 766742 Civitella di Romagna • Piazza Matteotti, 6 • Tel 0543 452980 • Fax 0543 983733 Forlimpopoli e Bertinoro • Via Montegrappa, 5 Forlimpopoli Tel 0543 452937 • Fax 0543 742750 Galeata • Via IV Novembre, 12/A • Tel 0543 981240 • Fax 0543 981240 Meldola • Viale Roma, 172 • Tel 0543 452910 • Fax 0543 490568 Modigliana • Corso Garibaldi, 67 • Tel 0543 452960 • Fax 0546 940285 Predappio • Via Roma, 100/B • Tel 0543 452921 • Fax 0543 921584 Premilcuore • Piazza Caduti, 3 • Tel 0543 452920 • Fax 0543 921584 Rocca San Casciano • Piazza Garibaldi, 53 • Tel 0543 452970 • Fax 0543 960068 Santa Sofia • Via Giovannetti, 6 • Tel 0543 452980 • Fax 0543 970170 Tredozio • Via XX Settembre - angolo Vicolo Biscanto, 1 Tel 0546 943493 • Fax 0546 943493


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