Essere Impresa Maggio 2020

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Anno 10 - Direttore Responsabile Marco Valenti - Mensile di informazione tecnica, economica, professionale - Forlì, viale Oriani, 1 Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009”

CONTIENE I.P.

02 › MAGGIO 2020

Ripartire nonostante la paura Rispetto delle regole di distanziamento sociale, utilizzo di mascherine e dispositivi di protezione individuale, protocolli di sicurezza e linee guida. È questa la realtà imposta dalla pandemia, alla quale ci dovremo conformare per i prossimi mesi, una nuova sfida, l’ennesima, che ha ridefinito le regole del mercato globale. La micro e piccola impresa è chiamata di nuovo a rimodellarsi, a rispondere prontamente alle novità, mettendo in campo, come sempre, le energie migliori. E noi al suo fianco, consapevoli che, di fronte alle difficoltà, non c’è alternativa che rimboccarsi le maniche e lavorare. L’EDITORIALE: L’emergenza sanitaria, legata alla diffusione del Coronavirus, ha ridisegnato il contesto in cui devono operare le aziende. E Confartigianato è sempre al fianco di chi, con il proprio lavoro, rende grande il nostro Paese. A pagina 3

IL NOTIZIARIO TECNICO: Tutte le novità in materia di consulenza fiscale, del lavoro e pensionistica. Gli approfondimenti sui decreti “liquidità”, “Cura Italia” e “Rilancio” per allentare il peso della crisi da Covid-19. Da pagina 15 a pagina 24

ASSOCIAZIONE: L’impegno di Confartigianato per aiutare le imprese a riprendere l’attività in sicurezza. Dalla definizione dei protocolli, ai confronti con le istituzioni. Da pagina 7

SPECIALE PENSIONATI: La pandemia ha colpito soprattutto gli anziani, Anap sintetizza le regole per la ripresa della normalità, mantenendo alta l’attenzione contro le truffe perpetrate ai danni dei più deboli. Da pagina 26 a pagina 30

IN ALLEGATO AL GIORNALE I BENEFIT PER GLI ASSOCIATI


editoriale

La forza dell’impresa

Il nostro grazie agli associati

“N

on dimenticare chi ha sempre lavorato per consentire una parvenza di normalità” è questo che abbiamo sempre ribadito in tutti i tavoli di confronto, chiedendo di tutelare la sicurezza del lavoro dei nostri imprenditori. Abbiamo voluto sottolineare l’opera costante di imprenditori e collaboratori che hanno continuato a garantire gli approvvigionamenti, non solo alimentari, che hanno permesso, a chi costretto a casa, di non dover rinunciare a nessun genere di conforto. Ci ha fatto sorridere il disegno realizzato sulla lotta al coronavirus da due fratellini, che hanno trasformato in una sfida sul campo da calcio in cui si fronteggiano la squadra del virus e quella composta da figure professionali, tra cui, comprensibilmente, medici, operatori sanitari, forze dell’Ordine ma anche autotrasportatori e i lavoratori dei supermercati. Segnale evidente dell’importanza riconosciuta anche a chi supporta il sistema produttivo, per assicurare un rapido ritorno alla normalità una volta esaurita l’emergenza sanitaria. In queste settimane di chiusure forzate, i settori rientranti nelle deroghe previste dai decreti del Governo hanno continuato a produrre, nel rispetto delle norme di sicurezza, supportati dalla rete delle imprese di autotrasporto, che ha garantito le consegne su tutto il territorio nazionale. Una sinergia che ha permesso ai cittadini di rispettare i dettami imposti dalle misure sanitarie emergenziali, riducendo i contatti e limitando al massimo gli spostamenti. Per questo non può mancare il ringraziamento all’impegno dei nostri imprenditori, anche a coloro che hanno aderito alla nostra iniziativa “io Consegno” attivata per far conoscere a potenziali utenti la fitta rete di consegne e servizio a domicilio, in piena sicurezza. Anche nei momenti più duri, in cui la paura era il sentimento dominante, non è mancata la capacità delle imprese di organizzarsi per garantire ai propri clienti i servizi a cui sono abituati. Non solo ristoranti, pasticcerie e gelaterie, ma una pluralità di offerte per rispondere velocemente alle più varie necessità. Per noi è doveroso tenere sempre a mente chi, col proprio mestiere si è impegnato per salvare vite, ma è fondamentale dire grazie anche a chi si è impegnato per garantire l’ordinario, che, in questi tempi decisamente straordinari, non era affatto scontato.

ORGANO UFFICIALE DI STAMPA DI CONFARTIGIANATO FORLÌ FEDERIMPRESE

Anno X • n. 02 MAGGIO 2020 Chiuso in stampa il 19 maggio redazione@confartigianato.fo.it www.confartigianato.fo.it

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2 › maggio 2020

Viale Oriani, 1

Direttore Responsabile Marco Valenti

tel 0543 452811 • fax 0543 452852

Redazione Roberta Zoli

Reg. Naz. Stampa 06185 del 17/2/98 - ROC 5252

Fotocomposizione e Stampa Litocartotecnica Citienne srl Forlì Tel. 0543 480580 • www.citienne.com

Autorizzazione Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/1978 Tariffa R.O.C: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009

Il prezzo di abbonamento al periodico è pari a 6 € ed è compreso nella quota associativa. La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai fini postali.


il commento

Emergenza Covid-19

Sempre al vostro fianco › a cura del presidente Luca Morigi

L’

emergenza Coronavirus ha completamente ridisegnato lo scenario mondiale. Un’emergenza sanitaria che ci ha costretti in casa, lontano da amici e spesso anche dai familiari. Un sacrificio doveroso per contenere il dilagare di un morbo che si è rivelato letale per troppe vittime. Non numeri, ma persone, che, indipendentemente da patologie pregresse o meno, sono state strappate ai loro cari, in maniera crudele. I timori per la salute, l’incertezza di una situazione inedita sono stati aggravati dalle preoccupazioni per il nostro futuro, anche lavorativo. Il virus ha avuto, e ancora provoca, ripercussioni in ogni ambito e in ogni paese, non risparmiando nessuno. Non c’è stato alcun settore dell’economia che non sia stato toccato da questa pandemia e, ora, ci troviamo a riprendere lentamente a vivere facendo i conti con una nuova normalità, fatta di mascherine, di protezioni, di distanziamento sociale. Di fronte a questo evento così straordinario abbiamo pensato di dedicare il presente numero del nostro bimestrale di approfondimento a tutto ciò che è stato fatto in queste settimane, per rimanere sempre a fianco delle imprese. Vogliamo fotografare quanto è avvenuto, per restituire un’immagine corretta della realtà. In questi mesi si sono rincorse comunicazioni false che spesso sfruttavano lo stesso stile utilizzato per quelle ufficiali, nelle quali venivano fornite indicazioni errate, al solo scopo di ingenerare maggiore confusione e paura. Abbiamo invitato i nostri associati a consultare soltanto le fonti ufficiali e a non esitare a chiamare i consulenti dell’Associazione per avere tutti i chiarimenti. Abbiamo continuato a tenere aperti gli uffici, rientrando fra le attività autorizzate dai decreti del Presidente del Consiglio, proprio per essere costantemente reperibili, per stare vicino all’imprenditore, attraverso gli strumenti che la tecnologia offre. Al contempo abbiamo intensificato il nostro impegno per fornire informazioni puntuali e precise, offrendo chiarimenti e consulenze anche sui contenuti dei diversi provvedimenti che sono stati emanati per regolamentare le varie fasi della pandemia. Abbiamo instaurato un dialogo quotidiano con gli associati, tramite l’invio di e-mail e newsletter, comunicando costantemente gli sviluppi, chiarendo dubbi e accogliendo segnalazioni, che abbiamo trasferito nelle sedi opportune. Il confronto con le istituzioni non è mai venuto meno in nessun momento, grazie alle varie piattaforme streaming e al ricorso continuo a videoconferenze, abbiamo partecipato a tutti i tavoli di lavoro, non solo a livello locale, ma, tramite i nostri rappresentanti, anche regionali e nazionali per portare la voce della piccola impresa, che deve essere messa in condizione di lavorare. Per continuare a essere il cuore produttivo dell’Italia. essere impresa

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vita associativa

Un omaggio alle operatrici sanitarie

Una colomba per la festa della mamma

C

onfartigianato di Forlì ha consegnato una colomba artigianale di Flamigni a tutte le operatrici sanitarie che operano nelle case di riposo “Pietro Zangheri” di Forlì e la “Villa del pensionato” di Rocca San Casciano, colpite duramente dalla diffusione del coronavirus. Sempre in occasione della ricorrenza, sono state consegnate colombe anche all’amministrazione comunale di Meldola e alla tenenza dell’Arma dei Carabinieri, affinché le destinassero alle strutture del meldolese. Come spiegano i vertici dell’Associazione di Forlì “abbiamo pensato a un piccolo gesto di ringraziamento per tutte le operatrici che in questi mesi si sono dedicate con abnegazione alla cura dei nostri anziani. Nonostante le difficoltà, le paure, i timori legati alla diffusione del Covid-19 in queste struttu-

re, non hanno mai smesso di prodigarsi per garantire assistenza agli ospiti.” E continuano “le operatrici spesso hanno dovuto rinunciare a vedere i propri cari per far fronte all’emergenza, un gesto di grande solidarietà nei confronti degli anziani, privati anche del contatto coi propri familiari a seguito del lockdown. Sappiamo dalla viva voce di familiari che molte operatrici hanno aiutato gli ospiti anche con la tecnologia, per mantenere almeno un legame virtuale con chi è fisicamente distante.” Una testiContinua a pagina 5 ›››

Forlimpopoli

La solidarietà non si ferma Sempre in occasione della festa della mamma, domenica 10 maggio il presidente di Confartigianato Forlì, Luca Morigi, ha consegnato all’amministrazione comunale di Forlimpopoli le colombe di Flamigni affinché fossero messe in vendita a un prezzo simbolico di 5 euro, nell’ambito della raccolta fondi realizzata dal comune artusiano. Come spiegato dalla sindaca Milena Garavini gli incassi sono stati destinati all’acquisto di beni alimentari per coloro che si trovano ad affrontare una situazione finanziaria resa precaria dal prolungato stop lavorativo.

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vita associativa

Coronavirus: le eccellenze del territorio in prima linea

Il ringraziamento del presidente Morigi

“I

l Coronavirus ha reso evidente ciò che già sapevamo, viviamo in un territorio di eccellenze, in cui c’è ancora la capacità di fare squadra.” Il presidente di Confartigianato di Forlì, Luca Morigi ha voluto esprimere il ringraziamento a nome dell’associazione, a tutto il personale sanitario, medici,

infermieri, operatori sanitari e di supporto, per l’impegno profuso, in questi mesi, nella lotta al terribile virus che ha funestato anche il nostro territorio. Ha poi aggiunto uno speciale grazie alle forze dell’Ordine con cui Confartigianato collabora proficuamente per contrastare il fenomeno dell’abusivismo, soprat-

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Una colomba per la festa della mamma monianza della stima per tutte le donne che quotidianamente hanno contribuito al benessere dei più deboli. Il sindaco di Meldola, Roberto Cavallucci ha ringraziato il presidente Luca Morigi e il segretario Marco Valenti spiegando “grazie a questo bellissimo gesto di solidarietà è stato possibile omaggiare, da parte dell’amministrazione comunale e dell’Arma, gli operatori delle strutture socio sanitarie del nostro territorio. Le colombe sono state distribuite all’Istituzione Servizi Sociali Drudi, all’Irst e ai Silenziosi Operai della Croce; alcune colombe sono state portate anche agli operatori della Croce Rossa e 118, alla guardia medica e ai medici di base”. La scelta di donare proprio le colombe di Flamigni è stata dettata dalla consapevolezza che il mercato della pasticceria è stato funestato dalla pandemia, riducendo notevolmente le vendite del periodo pasquale. L’obiettivo era duplice quindi, da una parte offrire un piccolo gesto di riconoscenza, dall’altro sostenere un’importante realtà del sistema economico forlivese.

tutto nel comparto benessere. A simboleggiare la riconoscenza dell’associazione nei confronti della dedizione, intensificata in queste lunghe settimane di stop, delle forze dell’Ordine, Morigi, nell’occasione della consegna delle colombe al comune di Meldola, ha consegnato anche alla Compagnia Carabinieri di Meldola, rappresentata dal Capitano Rossella Capuano, i prodotti, che sono stati donati dall’Arma all’amministrazione comunale affinché fossero destinati al personale sanitario. Come sintetizzato dal presidente “a fronte di una riduzione di reati come furti o rapine, sappiamo che sono aumentati gli interventi per sedare liti familiari o analoghe situazioni di disagio. Interventi che richiedono non solo professionalità, ma anche sensibilità per la delicatezza di questi casi particolari.” essere impresa

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storie di imprese

Una ripartenza difficile

Le traduzioni col cuore più forti del Covid

L

a voglia di fare impresa non si ferma neppure davanti alla pandemia. Il Coronavirus ha completamente annullato il comparto fieristico, colpendo pesantemente tutte le realtà operanti nell’indotto. Tra queste c’è anche la Meeting Packet snc, nota azienda del settore degli allestimenti fieristici, oggi coinvolta dal brusco stop del settore. Come racconta la titolare Diana Minghetti “dopo aver iniziato l’attività 30 anni fa offrendo una ampia gamma di servizi per le aziende che commerciano con l’estero, dalle traduzioni, all’interpretariato, sino agli allestimenti fieristici, da circa una decina d’anni, visto l’espandersi e il crescente successo di quest’ultima attività, ci siamo specializzati, facendone il nostro core business. Fortunatamente non abbiamo mai lasciato il servizio di traduzione, riservato solo ad alcuni fedelissimi clienti.” L’impresa già a febbraio aveva contratti per fiere internazionali in Italia e all’estero fino a giugno. Eppure il 22 febbraio è iniziato l’incubo. Chiarisce ancora l’imprenditrice “erano già avviati i lavori di montaggio degli stand a Eisenwarenmesse, la fiera della ferramenta a Colonia: un evento da migliaia e migliaia di espositori. Dopo un susseguirsi di notizie apprese con ansia crescente è

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arrivata la comunicazione, pochi giorni prima dell’inaugurazione, la fiera non avrebbe avuto luogo e dovevano essere smontati tutti gli allestimenti. Quello stesso giorno erano appena partiti i bilici per la Light&Building, la fiera dell’illuminotecnica, di Francoforte. Ma alle otto di sera arriva la comunicazione dei colleghi: fate rientrare tutto, la fiera è annullata.” Una serie di annullamenti che in pochi giorni hanno coinvolto tutte le fiere in programma: Prowein, Cosmoprof, Tube&Wire, MCE. Aggiunge Minghetti “persino gli ultimi baluardi, che sembrava impossibile cedessero: il salone del Mobile, Vinitaly, Cibus. Tutte inizialmente rimandate a giugno, poi qualcuna a settembre, qualcuna al 2021. Mesi e mesi di preparazione, progetti, acquisti di materiali: tutto fermo con una perdita inimmaginabile di fatturato per tutto il settore.” Eppure non si è persa d’animo “noi artigiani abbiamo dei superpoteri e non ci va di aspettare di farci travolgere. Ho rilanciato quell’attività che era proseguita in sordina per un po’ di tempo: le traduzioni. Abbiamo i professionisti preparati e gli strumenti per tradurre e impaginare nei settori tecnico-scientifico, medico, Continua a pagina 7 ›››


storie di imprese

Export e comparto fieristico

Le richieste di Confartigianato al Governo

U

n pacchetto di proposte per rafforzare l’internazionalizzazione delle micro e piccole imprese, in un momento così critico della congiuntura economica a livello globale. Un piano complessivo, con misure sul fronte finanziario e di promozione internazionale, tarato sui bisogni reali dei piccoli imprenditori per dare un’immediata risposta all’attuale crisi conseguente all’epidemia da coronavirus e, al contempo, mettere le basi per una ripresa efficace che riporti al più presto l’export italiano ai livelli pre-crisi. Confartigianato vede come segno di attenzione e punto di partenza le misure già intraprese, tuttavia sta lavorando per ottenere

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Le traduzioni col cuore più forti del Covid marketing, finanza, pubblicità, per i siti internet, nonché l’ambito legale in moltissime combinazioni linguistiche e con possibilità di asseverazione presso il Tribunale. Ogni argomento, ogni testo viene curato dal punto di vista grammaticale e contestuale, impiegando lo stile e i vocaboli adeguati. Tanto per fare un esempio la traduzione di un testo pubblicitario userà un tono diverso da un testo letterario o scientifico.” È bello sentire che, nonostante le difficoltà la voglia di eccellere non viene mai meno “Trasmettiamo in una lingua diversa le motivazioni e gli obiettivi del testo originale, molto spesso attraverso il confronto con chi lo ha elaborato. Le nostre traduzioni hanno un’anima, il più simile possibile a quella della lingua di partenza, a differenza dei traduttori automatici che propongono testi spesso sgrammaticati, ma soprattutto decontestualizzati.” La qualità è sempre alla base dell’operato della Meeting Packet “i preventivi sono veloci e personalizzati in base ai volumi e al tipo di traduzione. Ci dedichiamo a questo lavoro con la stessa passione e professionalità che molti clienti hanno apprezzato nel campo degli allestimenti.” Per saperne di più o per un preventivo è possibile contattare l’azienda al numero +39335303409 email: traduzioni@meetingpacket.com skype:dianameetingpacket

uno stanziamento dedicato alle sole piccole e micro imprese nei Voucher per Temporary export manager (anche per i progetti di aggregazione), prevedendo procedure burocratiche semplificate per dare risposta all’estrema urgenza di supporto consulenziale per riavviare in tempi brevi la propria attività e per favorire la nascita di reti stabili di imprese, elemento vitale e sicuramente vincente. Ma Confartigianato ha chiesto anche di favorire l’export delle imprese artigiane attraverso il cofinanziamento (fino al 70% a fondo perduto) di progetti di internazionalizzazione di singole imprese e/o aggregazioni di imprese artigiane (anche multiregionali) con uno stanziamento adeguato. La Confederazione ha poi individuato, tra le priorità, la previsione, per le piccole e micro imprese, di bonus di avanzamento del rating per il calcolo delle garanzie ai fini dell’ottenimento del finanziamento sulla misura “Studi di fattibilità e assistenza tecnica” gestita da SIMEST. Occorre, inoltre, un nuovo meccanismo di tassazione agevolata per gli incrementi di fatturato realizzati per interventi di internazionalizzazione e di innovazione e sostenere strumenti di comunicazione per singole imprese e/o raggruppamenti di imprese (es. campagne social digital marketing video ecc.). Vitale sarà favorire la partecipazione delle micro e piccole imprese a eventi fieristici di rilevanza internazionale in Italia attraverso contributi a fondo perduto in abbattimento dei costi di partecipazione. Sul fronte della promozione internazionale, Confartigianato vuole incrementare il numero di Missioni incoming di operatori esteri in Italia presso le micro e piccole imprese (già realizzate con successo con l’ICE) per favorire la promozione del Made in Italy “direttamente sui territori”. Di assoluta rilevanza anche la promozione di accordi con la grande distribuzione internazionale tarati sulla micro, piccola impresa, attraverso workshop e b2b, con l’obiettivo primario di inserire prodotti e marchi di qualità appartenenti ad aziende di piccole dimensioni non ancora presenti sui mercati target (prodotti di eccellenza, dove la componente artigiana è mix di tradizione, design, ricerca e innovazione). Estendere, infine, il format della collettiva “Italian Interiors” realizzato da ICE in collaborazione con Confartigianato, che vede la combinazione di fiera e mostra di immagine in un innovativo concept espositivo. essere impresa

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associazione

Associazioni unite per aiutare il comparto benessere

Scongiurato un altro mese di chiusura mese di inattività. Il settore, con 135mila imprese e oltre 260mila addetti in Italia, partecipa in maniera determinante all’economia del Paese, oltre a essere essenziale per garantire il benessere e la cura della persona. Il comparto conta, in Emilia Romagna, 12 mila imprese (di cui quasi il 90% artigiane) che danno lavoro a oltre 23 mila addetti.

I

l mondo dell’artigianato e della piccola e media impresa, sin dalle prime fasi della pandemia, ha compreso e condiviso le priorità dettate dall’emergenza sanitaria, rispondendo con grande responsabilità alle decisioni prese dal Governo e dalla Regione Emilia-Romagna per contenere la diffusione del morbo. Con lo stesso spirito, i vertici regionali di Confartigianato e Cna si sono confrontati con l’Assessore regionale allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione Vincenzo Colla a cui hanno illustrato le linee guida al protocollo sicurezza per il settore benessere condiviso da CNA, Confartigianato, CGIL, CISL, UIL dell’Emilia-Romagna e i consigli di buone prassi elaborati dai dirigenti imprenditori. Un vero e proprio “manuale” per la ripartenza del settore, un testo che si prefigge l’obiettivo definire le regole necessarie per anticipare l’apertura di acconciatori e centri estetici. Le imprese del benessere non sarebbero state in grado di reggere un ulteriore essere impresa

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Riaprire a giugno, con tre mesi di totale fermo, equivaleva a chiudere definitivamente per queste imprese. Le imprese dell’acconciatura e dell’estetica sono sempre state pronte a seguire le regole e rispettare le più rigorose norme igienico-sanitarie: il Governo e la Regione hanno accolto le indicazioni per consentire loro di riaprire. Le imprese erano ormai allo stremo delle forze e le loro condizioni finanziarie così gravi da destare preoccupazioni anche sul fronte della tenuta sociale. Con la consegna delle linee guida al protocollo sicurezza per il settore benessere abbiamo dimostrato come i nostri imprenditori del settore fossero pronti a riaprire anticipando la data ipotizzata del primo giugno. Abbiamo ancora sulla pelle i segni pesanti della crisi economica iniziata nel 2008 e, oggi, non ci possiamo più permettere di indebolire ulteriormente il nostro tessuto imprenditoriale, non vogliamo lasciare indietro nessuno. La definizione di protocolli nazionali per definire regole chiare e uniformi in grado di garantire l’apertura

in sicurezza di tutti i principali comparti produttivi è stata fondamentale per riaprire le aziende che riescono a garantire l’applicazione delle regole e dei protocolli di sicurezza. Per i vertici di Confartigianato l’iniziativa unitaria rappresenta un traguardo importante, offrendo a Governo e Regioni un sistema di regole certe che consentano al comparto di riprendere a lavorare, scongiurando un altro mese di sospensione dell’attività e delle drammatiche conseguenze economiche e sociali. La riapertura delle attività consente nuovamente la possibilità di occupazione, ma ha anche un indubbio riflesso psicologico positivo dopo questo lungo periodo di apprensione e limitazioni. Senza sottovalutare la questione dell’abusivismo che sta toccando tutte le città della regione e che, come noto, è un fenomeno che sottrae slealmente risorse a chi rispetta le regole, oltre ad essere un possibile veicolo di contagio fuori da ogni controllo. E concludono “il protocollo presentato è il frutto di un’attenta analisi e di un confronto con gli esperti sanitari e con operatori del settore che ha messo al centro la sicurezza delle persone. Gli imprenditori possono ripartire adottando queste misure, che si rivelano più stringenti di altri settori. Fra queste l’adozione di tutti i presidi di sicurezza individuale, i camici monouso, la sanificazione di ambienti e attrezzature, inclusa la tipologia delle Continua a pagina 9 ›››


associazione

La mobilitazione per la tutela delle pasticcerie

Colpite dal lockdown, consentite le consegne

L’

Associazione forlivese, a inizio aprile, ha scritto al Prefetto di Forlì dottor Antonio Corona, per porre all’attenzione del rappresentante del Governo le preoccupazioni di un importante settore produttivo. Confartigianato aveva già sollevato più volte, anche a livello nazionale, durante le attività di confronto con le istituzioni, la situazione di estrema difficoltà nella quale si sono trovate le imprese artigiane di pasticceria a seguito dell’emanazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del giorno 11 marzo con cui si stabilivano le ulteriori misure di contenimento per gestire l’emergenza del COVID-19. Le imprese del settore, pur essendo attività artigiane di produzione, sono state assimilate agli esercenti attività di ristorazione (come i bar e i ristoranti)

e conseguentemente sono state obbligate alla chiusura. Il segretario di Confartigianato di Forlì Marco Valenti ha sostenuto le ragioni degli imprenditori “nonostante le ripetute sollecitazioni da parte della Confederazione, le pasticcerie sono state penalizzate dai provvedimento del Governo. L’interpretazione che è stata data risponde alla ratio del provvedimento - orientato a impedire eventuali assembramenti nei locali in cui si svolge l’attività - solo nel solo caso sia presente il consumo sul posto o la somministrazione di prodotti. Quale rischio maggiore di una qualunque altra attività di vendita di prodotti alimentari (consentite) avrebbe potuto provocare una pasticceria o una gelateria che avesse organizzato la sua attività con il semplice asporto?” Per questo Confartigianato di

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Scongiurato un altro mese di chiusura sostanze da utilizzare e la delimitazione degli spazi. Vengono fissate anche regole di gestione, come la possibilità di ricevere su appuntamento, il numero di persone ammesse in funzione della metratura, le prassi di distanziamento sociale e la tipologia di trattamento che si va a eseguire.” L’assessore Colla, confermando di condividere il percorso individuato da Cna e Confartigiana-

to ha spiegato “È un fatto molto importante che rappresenta il primo passo indispensabile per rimettere in moto un settore oggi profondamente a disagio e che coinvolge in particolare donne lavoratrici.” Il protocollo ha permesso di svolgere un proficuo dialogo con il Governo, finalizzato alla soluzione della richiesta formalizzata dalle associazioni di rappresentanza imprenditoriali.

Forlì ha aderito all’iniziativa nazionale, di sensibilizzazione dei governi locali. Continua Valenti “soprattutto laddove, sempre nel medesimo DPCM, viene consentito ad altri esercizi commerciali di vendita al dettaglio, nel rispetto delle misure di prevenzione, di proseguire l’attività anche con possibilità di asporto di prodotti analoghi. Non si tratta forse di una palese discriminazione che avvantaggia alcuni operatori a sfavore di altri, penalizzati fortemente dal lato economico? Confidavamo che, alla scadenza del termine del 3 aprile, questa ingiusta discriminazione venisse corretta ma, il suo prolungamento, colpisce ulteriormente e duramente in un periodo dell’anno nel quale di solito viene realizzata buona parte del fatturato annuo di queste attività.” Valenti chiedeva che fosse ristabilita la giusta equiparazione di trattamento delle pasticcerie artigiane agli altri esercizi commerciali rimuovendo l’ingiustificato impedimento all’operatività di tanti artigiani e piccoli imprenditori. Una mobilitazione unitaria, su tutto il territorio nazionale, che ha permesso alle pasticcerie di riaprire, dapprima con le consegne a domicilio e poi anche con l’asporto, in attesa del ritorno alla normale attività. essere impresa

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associazione

Datore di lavoro e responsabilità in presenza di dolo o colpa

Inail: Covid-19 e contagio sul lavoro

L’

infortunio sul lavoro per Covid-19 non è collegato alla responsabilità penale e civile del datore di lavoro. A precisarlo, in una nota aggiornata al 15 maggio, è l’Inail, dopo il rincorrersi di voci di segno opposto, nei giorni precedenti la fase 2. Confartigianato è, più volte, intervenuta sul tema, di grande attualità e rilevanza anche presso la pubblica opinione, del rapporto fra contagio di un lavoratore e infortunio sul lavoro, soprattutto quando l’Istituto aveva inopinatamente esteso il principio della presunzione semplice di origine professionale dell’infortunio sul lavoro ben oltre il caso degli operatori sanitari a diretto contatto con i malati Covid-19 e - quindi - ben oltre la stessa previsione normativa. Il primo orientamento, molto preoccupante, è stato in parte corretto a seguito dei confronti fra le organizzazioni di rappresentanza delle imprese, il Ministero e l’Inail stesso, assieme alle parti sociali. Il tema è stato poi oggetto di un’audizione, realizzata il 12 maggio, dalla Commissione Lavoro del Senato, formulando l’espressa richiesta di una norma di esonero della responsabilità del datore di lavoro in caso di contagio da parte di un proprio lavoratore. L’Inail è quindi intervenuta, con la nota, per chiarire che “il datore di lavoro risponde penalmente e civilmente delle infezioni di origine professionale solo se viene accertata la propria responsabilità per dolo o per colpa. Nella comunicazione si legge inoltre “dal riconoscimento come infortunio sul lavoro non discende automaticamente l’accertamento della responsabilità civile o penale in capo al datore di lavoro”. Sono diver-

essere impresa

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si i presupposti “per l’erogazione di un indennizzo Inail per la tutela relativa agli infortuni sul lavoro e quelli per il riconoscimento della responsabilità civile e penale del datore di lavoro che non abbia rispettato le norme a tutela della salute e sicurezza sul lavoro”. Queste responsabilità, continua l’Inail, “devono essere rigorosamente accertate, attraverso la prova del dolo o della colpa del datore di lavoro, con criteri totalmente diversi da quelli previsti per il riconoscimento del diritto alle prestazioni assicurative Inail”. Il riconoscimento dell’infortunio da parte dell’Istituto non assume alcun rilievo per sostenere l’accusa in sede penale, né in sede civile, “il riconoscimento della tutela infortunistica rileva ai fini del riconoscimento della responsabilità civile del datore di lavoro, tenuto conto che è sempre necessario l’accertamento della colpa di quest’ultimo per aver causato l’evento dannoso. Per concludere “la molteplicità delle modalità del contagio e la mutevolezza delle prescrizioni da adottare sui luoghi di lavoro, oggetto di continuo aggiornamento da parte delle autorità in relazione all’andamento epidemiologico”, rendono “estremamente difficile la configurabilità della responsabilità civile e penale dei datori di lavoro”.


associazione

Dinamiche demografiche d’impresa

Il peso della crisi da coronavirus

I

l presidente di Confartigianato di Forlì, Luca Morigi (nella foto) traccia un primo bilancio degli effetti della crisi da Coronavirus. Sulla base dei dati elaborati dall’ufficio studi della Confederazione emerge una situazione complessa, a cui gli imprenditori stanno reagendo mettendo in campo i valori dell’artigianato italiano “qualità su misura, coraggio, intraprendenza e amore per il proprio lavoro”. Il contrasto dell’emergenza sanitaria ha avuto una pesante ricaduta sull’economia italiana: la perdita di 6,9 punti di PIL, pari all’85% della caduta complessiva del prodotto interno lordo di 8,1 punti indicata nel Documento di economia e finanza 2020. Per contrastare in modo efficace la recessione da Covid-19, gli interventi di politica fiscale contenuti nel decreto ‘aprile-maggio-rilancio’, oltre a concentrare le risorse su lavoro e imprese, dovranno essere in grado di dipanare gli effetti sul sistema economico in modo efficace e in tempi rapidi. Considerando

i precedenti dei decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sorge qualche dubbio sulla focalizzazione e la semplicità di accesso per interventi. Esiste il rischio di ridurrne l’efficacia polverizzando le risorse disponibili. Tempistiche e incertezze si potrebbero amplificare pericolosamente per le misure che richiedono ulteriori decreti attuativi. Il futuro del Paese è affidato alla capacità del sistema di proteggere il lavoro delle imprese e sostenere le aspettative degli imprenditori, un asset immateriale chiave su cui si basa la domanda di lavoro e quella per investimenti. Le stime prevedono una caduta degli investimenti del 12,3%; non è ammissibile deteriorare ulteriormente le aspettative degli imprenditori con interventi che aumentano il già elevato grado di incertezza indotto dalla crisi da coronavirus. La crisi attuale associa al drastico calo degli investimenti una diminuzione del tasso di crescita delle imprese. Sulla base dei dati disponibili, il primo trimestre 2020 presenta un tasso di sviluppo per il totale delle imprese negativo, pari a -0,5%, in linea con i precedenti minimi del 2013 e del 2009. Per le imprese artigiane il saldo è negativo per 10.902 unità, con un tasso di -0,84%, sostanzialmente in linea con quello medio del triennio precedente (0,81%). Tra i maggiori settori si osserva una tenuta per attività immobiliari (+0,28%) e un calo minore della media per Costruzioni (-0,26%) e Alloggio e ristorazione (-0,37%). Cali più accentuati per Altre at-

tività di servizi (-0,61%), Attività manifatturiere (-0,67%) e Commercio (-1,06%). Sulle dinamiche demografiche d’impresa influiscono, oltre ai fattori economici determinati dalla recessione in atto, le limitazioni delle attività produttive, l’accesso agli sportelli del Registro imprese e la posticipata chiusura di imprese in vista degli annunciati contributi per le perdite. I flussi di nati-mortalità delle imprese evidenziano gli effetti della crisi Covid-19: a marzo 2020 le iscrizioni scendono del 31,1% rispetto marzo 2019 e ad aprile il calo arriva al 61,5%; nel complesso del bimestre in esame la riduzione è del 45,1%. Anche le cessazioni d’impresa - comprese quelle d’ufficio - si riducono, seppur con minore intensità rispetto alle nuove imprese: a marzo 2020 le cessazioni scendono dell’11,7% rispetto un anno fa. Ad aprile 2020 scendono del 44,7%; nel bimestre le cessate scendono del 27%. Gli effetti della crisi in corso sul saldo demografico (che sui dati mensili includono anche le eventuali cessazioni d’ufficio) sono significativi: a marzo 2020 il saldo per il totale dei settori è negativo per 41 unità a fronte del +8.299 di un anno prima, ampliandosi a -1.605 ad aprile a fronte del +6.994 di un anno prima; nel bimestre marzo-aprile la nati-mortalità di impresa passa da un contributo positivo di 15.293 imprese nel 2019 a un saldo negativo di 1.646 imprese nel 2020. In media nei precedenti dieci anni il saldo iscritte-cessate era stato positivo per 19.242 unità. essere impresa

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10 ORE

POSSONO PARTECIPARE: titolari, manager, soci, figure chiave di piccole imprese e liberi professionisti che operano in Emilia Romagna

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12 › maggio 2020

DI CON GRATUSULENZA UN ES ITE CON SCELT PERTO O DA T E


i numeri dell’economia

Indagine Confartigianato Emilia Romagna

Dati critici per il decreto Liquidità

“A

40 giorni dal DPCM liquidità quasi 9 imprese su 10, in Emilia Romagna, non hanno ancora ricevuto il finanziamento fino 25 mila euro. Il 7% rinuncia per la complessità della burocrazia.” Questo, in estrema sintesi, il quadro che emerge da un sondaggio condotto dal Centro studi di Confartigianato Emilia-Romagna, realizzato mediante interviste rivolte ai responsabili degli Uffici Credito delle organizzazioni confederate del territorio. “Dispiace dirlo ma il decreto liquidità è inutile se le banche non rispondono - spiega Marco Granelli, presidente di Confartigianato Emilia-Romagna nonché vice presidente vicario nazionale di Confartigianato Imprese -. La liquidità delle imprese e la loro capacità di fare investimenti per la ripartenza sono fondamentali. Per questo motivo è sconcertante che anche a fronte di una garanzia che proviene dallo Stato, le banche continuino a giocare di sponda, trincerandosi dietro un merito creditizio che ora non può essere l’unico metro di valutazione. Accanto a ciò, e come conseguenza, è davvero ora di dare un taglio alle lentezze della burocrazia. Così non si può più andare avanti”. Nel dettaglio, per quanto concerne le richieste di finanziamenti fino a 25 mila euro da parte di imprese che si sono rivolte agli Uffici Credito delle organizzazioni confederate di Confartigianato, si ha a disposizione un campione di circa 2.700 imprese interessate variamente distribuite sul territorio. Di queste in media l’80% ha poi effettivamente inoltrato la domanda per l’accesso al credito (con una ampia variabilità che va da un valore minimo del 35% di richieste andate a compimento nella provincia di Piacenza fino ad un massimo del 100% a Ravenna e Rimini). Delle domande presentate, a oggi solo il 12% è stato erogato dagli istituti di credito,

con una variabilità tra i territori che spazia dallo 0% a Piacenza fino al 20% per i territori di Forlì, Ravenna e Rimini. A fianco di questa linea di credito si rileva anche il finanziamento tramite bando, rappresentato da un campione di circa 2.000 imprese interessate ad accedere a questa tipologia di credito su 8 dei territori regionali (si esclude Ferrara). Di queste imprese circa il 56% ha effettivamente concluso le pratiche per inoltrare la domanda, anche in questo caso con una ampia variabilità tra i territori (dal 6% di Piacenza al 75% a Ravenna e Rimini), e attualmente è stato erogato circa il 14% dei prestiti richiesti, unicamente però nei territori di Modena e Reggio, Cesena e Ravenna e Rimini. Nessun prestito è stato ancora erogato a Piacenza, Parma, Bologna e Forlì. I prestiti richiesti hanno un valore medio di 95 mila euro, che oscilla nel range compreso tra 80 mila e 100 mila euro. Sono state rilevate infine diverse difficoltà a prendere contatto con gli istituti di credito, che, tuttavia, nel 42% dei casi si sono dimostrati disponibili e hanno adottato un atteggiamento conciliante. Un ulteriore 34% delle segnalazioni ritiene che siano stati adottati atteggiamenti dilatori, mentre il 24% ha riscontrato atteggiamenti negativi. Nelle province di Piacenza, Parma, Modena e Reggio, Forlì e Ravenna e Rimini prevale un atteggiamento costruttivo, mentre Bologna, Ferrara e Cesena segnalano maggiori chiusure. Tra queste imprese è stato osservato che circa il 7% rinuncia a portare a termine la pratica per via delle difficoltà incontrate. È infatti mediamente difficile recuperare la modulistica appropriata per questa tipologia di prestito, difficoltà segnalata dal 40% dei territori come ‘abbastanza difficile’ e dal 40% come ‘poco difficile’. Si distinguono Modena e Reggio Emilia che segnalano una difficoltà elevata e Ferrara che dichiara di non avere avuto nessuna difficoltà. Gli istituti di credito impiegano mediamente 30 giorni per erogare un prestito, con significative differenze tra territori, che vanno da un tempo medio di attesa di 13 giorni di attesa a Ferrara e 16 giorni a Ravenna e Rimini, fino a 42 giorni a Bologna e 45 a Modena e Reggio Emilia. essere impresa

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notiziario tecnico

Consulenza fiscale › a cura di Francesco Bandini Decreti “Cura Italia” e “Liquidità” e ulteriori chiarimenti interpretativi L’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 11/E del 6 maggio 2020 fornisce ulteriori chiarimenti sulle misure adottate per l’emergenza epidemiologica dai decreti “Cura Italia” e “Liquidità imprese” (Dl n.18/2020 e Dl n.23/2020).

medici con marcatura Ce”. Se il documento di spesa riporta il codice AD, ai fini della detrazione non è necessario che sia riportata anche la marcatura Ce. Nel caso in cui non lo contenga, bisogna conservare la documentazione dalla quale risulti il marchio Ce, se il dispositivo è incluso nella “Banca dati dei dispositivi medici” pubblicato sul sito del ministero della Salute; se non compreso nell’elenco, invece, dovrà essere conservata anche l’attestazione di conformità alla normativa europea. Tali spese, infine, sono detraibili anche se i dispositivi non sono acquistati in farmacia, a patto che risultino soddisfatte le condizioni indicate.

Mascherine detraibili ma occhio alla conformità

Detrazioni semplificate per le donazioni alla Protezione civile

Fra i quesiti sottoposti al vaglio dell’Agenzia, quello relativo alla detrazione delle spese sostenute per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e, in particolare, delle mascherine di protezione (detrazione spettante nella misura del 19% della parte che eccede i 129,11 euro).

Le erogazioni liberali in denaro nei confronti del dipartimento della Protezione civile per l’emergenza Covid-19, ai fini della detraibilità, devono essere effettuate con versamento bancario o postale, tramite carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari. La detrazione non spetta, quindi, solo nel caso in cui siano effettuate in contanti.

La circolare ricorda in primo luogo che per l’individuazione delle spese sanitarie detraibili è possibile consultare l’apposito elenco nel sistema “Banca dati dei dispositivi medici” pubblicato sul sito del ministero della Salute. Ai fini della detraibilità occorre verificare se la singola tipologia di mascherina protettiva rientri fra i dispositivi medici individuati dal ministero, tenuto conto che, nell’attuale situazione emergenziale, potrebbero essere immessi in commercio anche prodotti non aventi le caratteristiche per rientrare nella categoria di dispositivo medico, come definito dal citato ministero. In linea generale, per fruire della detrazione è necessario che dalla certificazione fiscale (scontrino o fattura) risulti chiaramente la descrizione del prodotto acquistato e il soggetto che sostiene la spesa, non potendo essere considerati validi i documenti fiscali che riportino semplicemente l’indicazione “dispositivo medico”. La natura del prodotto, come dispositivo medico, può essere identificata anche mediante le codifiche utilizzate per trasmettere i dati al Sistema tessera sanitaria, come il codice AD (“spese relative all’acquisto o affitto di dispositivi

Per la detrazione è sufficiente che dalle ricevute del versamento bancario o postale o dall’estratto conto della società che gestisce la carta di credito, la carta di debito o la carta prepagata risulti che il versamento sia stato effettuato su uno dei conti correnti dedicati all’emergenza epidemiologica Covid-19. Per quanto riguarda, invece, le erogazioni in denaro al dipartimento della Protezione Civile per il tramite piattaforme di crowdfunding (nonché quelle eseguite per il tramite degli enti di cui all’articolo 27 della legge n. 133/1999) i contribuenti devono essere in possesso anche della ricevuta del versamento o della ricevuta attestate l’operazione effettuata su piattaforme dalla quale emerga che la donazione è stata versata sui conti correnti bancari dedicati all’emergenza Covid-19.

Le diverse sospensioni La circolare delinea un quadro dettagliato delle sospensioni varate per adempimenti e procedimenti Continua a pagina 16 ›››

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notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 15

dai decreti “Cura Italia” e “Liquidità imprese”. Tra gli adempimenti in stop, che possono essere effettuati entro il 30 giugno 2020, rientrano la presentazione della dichiarazione annuale Iva, la presentazione del modello Tr, la presentazione della comunicazione della liquidazione periodica Iva (Lipe) del primo trimestre 2020, la presentazione dell’esterometro del primo trimestre 2020. L’Agenzia precisa che in assenza della presentazione della dichiarazione Iva o del modello Tr, gli uffici non potranno procedere al rimborso dell’Iva a credito, annuale o trimestrale, ed è precluso l’utilizzo in compensazione del credito Iva, annuale in misura superiore a 5mila euro, o trimestrale, che può essere effettuato, ricorrendone le altre condizioni, a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione o del modello da cui il credito emerge. Gli adempimenti sospesi includono anche la presentazione del modello Intra 12 e del modello Eas. Slitta dal 31 maggio al 30 giugno 2020 anche la denuncia annuale da parte degli assicuratori dell’ammontare complessivo dei premi e degli accessori incassati, ai fini del calcolo dell’imposta sulle assicurazioni. Sempre rinvio della scadenza al 30 giugno sia per il controllo periodico del repertorio dei notai che per la dichiarazione di banche e altri enti ai fini dell’imposta sui finanziamenti (articolo 20, Dpr n. 601/1973), anche nel caso in cui la dichiarazione stessa sia presentata da un soggetto estero tramite il proprio rappresentante fiscale in Italia. Sospeso infine l’obbligo di denuncia di eventi successivi alla registrazione di un atto (articolo 19, Dpr n. 131/1986).

Via libera all’accordo di conciliazione a distanza L’Agenzia sottolinea l’opportunità, durante il periodo emergenziale, di concludere accordi di conciliazione a distanza fuori udienza (articolo 48, Dlgs n. 546/1992) in considerazione della primaria esigenza di tutelare la salute dei dipendenti e dei cittadini, evitando contatti fisici e spostamenti. Come già chiarito nella circolare n. 6/2020, le indicazioni fornite in merito alle modalità di gestione a distanza del procedimento di accertamento con adesione possono essere adattate a qualsiasi altro procedimento tributario che richiede la partecipazione ovvero l’intesa con il contribuente. Il deposito dell’accordo conciliativo, che può essere effettuato da ciascuna delle parti non oltre l’ultima udienza di trattazione in camera di consiglio o in pubblica udienza, del giudizio di primo o di secondo grado, deve essere effettuato tramite Sigit (Sistema informativo della giustizia tributaria).

Computo dei giorni per le “adesioni” L’Agenzia conferma che per le istanze di accertamenessere impresa

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to con adesione presentate a seguito della notifica di un avviso di accertamento, alla sospensione per l’impugnazione dal 9 marzo al 15 aprile prevista dall’articolo 83 del Dl “Cura Italia”, estesa poi fino all’11 maggio dal Dl “Liquidità imprese”, si sommano sia il termine di sospensione di 90 giorni prevista nel procedimento di adesione e sia la sospensione del periodo feriale nel caso in cui il termine del ricorso ricadesse tra il 1° e il 31 agosto.

Per i misuratori fiscali conformità autocertificata In considerazione dell’obbligo per gli esercenti, i laboratori e i tecnici abilitati di richiedere l’effettuazione delle verifiche periodiche degli apparecchi misuratori fiscali entro i termini della loro scadenza periodica (provvedimento del 28 luglio 2003), l’Agenzia precisa che tali adempimenti, se scadono tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020, rientrano nella sospensione del “Cura Italia” e possono essere effettuati entro il 30 giugno 2020 senza applicazione di sanzioni. La circolare chiarisce, inoltre, che nel periodo dell’emergenza i controlli di conformità per i nuovi misuratori e registratori telematici, che dovrebbero effettuare gli uffici Territorio delle Dp, potranno essere effettuati e autocertificati dalle stesse aziende produttrici, con invio dell’autocertificazione tramite pec alla Dc Tecnologie e Innovazione delle Entrate. Infine, le abilitazioni dei fabbricanti e dei laboratori abilitati alle verificazioni periodiche, in scadenza nel periodo compreso tra il 31 gennaio e il 31 luglio 2020, conservano la loro validità per i 90 giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza. Di conseguenza dovranno essere inviate dai soggetti abilitati entro i 90 giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza. Fino allo stesso termine resteranno valide le autorizzazioni di idoneità delle biglietterie automatizzate e di approvazione dei modelli di misuratori fiscali adattati e di registratori telematici, rilasciate dagli uffici delle Entrate, in scadenza tra il 31 gennaio e il 31 luglio 2020.

Credito negozi: inclusi condominio e pertinenze Riguardo il credito d’imposta per botteghe e negozi nel documento di prassi viene chiarito che anche le spese condominiali possano concorrere alla determinazione dell’importo totale sul quale calcolare il credito d’imposta. Il bonus, inoltre, spetta sull’intero canone anche nel caso in cui parte di esso sia riferibile a una pertinenza, purché questa sia utilizzata per lo svolgimento dell’attività. Continua a pagina 17 ›››


notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 16

Bonus lavoratori dipendenti E’ un altro argomento su cui sono stati forniti diversi chiarimenti. Fermo restando che, come già indicato nella circolare n. 8/2020, per il calcolo del limite reddituale di 40mila euro, bisogna tenere conto dei redditi di lavoro dipendente conseguiti nel 2019, anche se derivanti da più rapporti di lavoro, assoggettati a tassazione ordinaria, con conseguente esclusione dei redditi assoggettati a tassazione separata e a imposta sostitutiva, l’Agenzia chiarisce i criteri di determinazione della predetta soglia nel caso in cui il lavoratore fruisca dell’agevolazione fiscale per il rientro in Italia dei ricercatori residenti all’estero o per i lavoratori impatriati. Poiché la norma prevede un premio di 100 euro per i lavoratori dipendenti che “possiedono un reddito complessivo da lavoro dipendente dell’anno precedente di importo non superiore a 40.000 euro”, in ragione della ratio della norma, volta ad agevolare i soli lavoratori con reddito di lavoro dipendente non superiore ad euro 40 mila, l’Agenzia ritiene che per calcolare tale limite, occorre considerare i redditi effettivamente percepiti dal lavoratore, indipendentemente dalla circostanza che lo stesso fruisca dell’agevolazione fiscale che gli consente di far concorrere a tassazione un reddito ridotto. Riguardo invece i lavoratori dipendenti, residenti in Italia che prestano l’attività lavorativa all’estero, questi, precisa la circolare, non potranno fruire del bonus di 100 euro. L’Agenzia, infatti, ricordando che l’agevolazione fa parte del decreto “Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale”, emanate in ragione della situazione epidemiologica riscontrata nel nostro Paese, ritiene che il sostituto d’imposta italiano non possa erogare il bonus ai propri dipendenti che svolgono l’attività lavorativa all’estero.

Definiti i criteri di accesso al regime premiale per il 2019 per gli ISA 2020 Individuati con il provvedimento del 30 aprile 2020 i livelli di affidabilità fiscale ai quali sono collegati i benefici premiali relativi al periodo d’imposta 2019. Per il periodo d’imposta 2019, il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha previsto che il giudizio di affidabilità fiscale che consente l’accesso ai benefici premiali potrà essere conseguito anche sulla base della media dei livelli di affidabilità ottenuti a seguito dell’applicazione degli Isa per i periodi d’imposta 2018 e 2019. Gli Isa forniscono un giudizio di affidabilità fiscale sul contribuente, in base al quale possono esser ricono-

sciuti particolari benefici fiscali; tale aspetto rappresenta un elemento di sostanziale discontinuità rispetto al mondo degli studi di settore e agli altri strumenti di ricostruzione presuntiva dei ricavi e dei compensi che rispondevano, invece, a una logica finalizzata all’attività di accertamento dei redditi. I benefici fiscali previsti alle lettere da a) a f) del comma 11 del citato articolo 9-bis, riguardano:  l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione di crediti per un importo non superiore a 50mila euro annui relativamente all’Iva e per un importo non superiore a 20mila euro annui relativamente alle imposte dirette e all’Irap  l’esonero dall’apposizione del visto di conformità ovvero dalla prestazione della garanzia per i rimborsi dell’imposta sul valore aggiunto per un importo non superiore a 50mila euro annui (si ricorda che i benefici previsti alle lettere a) e b), con riferimento all’imposta sul valore aggiunto, per la specifica annualità di imposta, non risultano correlabili ai livelli di affidabilità fiscale conseguenti all’applicazione degli Isa per l’analogo periodo d’imposta, a causa della diversa scadenza dei termini di presentazione della richiesta di compensazione e/o di rimborso del credito Iva infrannuale, nonché della dichiarazione annuale Iva, rispetto al termine di presentazione della dichiarazione ai fini delle imposte dirette)  l’esclusione dell’applicazione della disciplina delle società non operative prevista dall’articolo 30 della legge n. 724/1994, anche ai fini di quanto disposto dall’articolo 2 , secondo periodo del comma 36-decies, del Dl n. 138/2011  l’esclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici (articolo 39, primo comma, lettera d), secondo periodo, Dpr n. 600/1973, e articolo 54, secondo comma, secondo periodo, Dpr n. 633/1972)  l’anticipazione di almeno un anno, con graduazione in funzione del livello di affidabilità, dei termini di decadenza per l’attività di accertamento previsti dall’articolo 43, comma 1, del Dpr n. 600/1973, con riferimento al reddito di impresa e di lavoro autonomo, e dall’articolo 57, comma 1, del Dpr n. 633/1972  l’esclusione della determinazione sintetica del reddito complessivo (articolo 38, Dpr n. 600/1973), a condizione che il reddito complessivo accertabile non ecceda di due terzi il reddito dichiarato. Riguardo ai nuovi criteri di accesso alle agevolazioni, infatti, nelle motivazioni del provvedimento si legge che, al fine di consentire l’accesso ai benefici premiali anche ai contribuenti che presentano profili di affiContinua a pagina 18 ››› essere impresa

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notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 17

dabilità elevati sulla base di un arco temporale più ampio, circostanza sintomatica di una condizione di affidabilità fiscale ripetuta nel tempo, sono stati estesi i benefici previsti dalle lettere da a) a d) ed f) del comma 11 dell’articolo 9-bis, del decreto, ai soggetti che presentano un elevato livello di affidabilità complessivo, calcolato attraverso la media semplice ottenuta a seguito dell’applicazione degli Isa per i periodi d’imposta 2018 e 2019. A tale proposito, il livello di affidabilità calcolato sulla base dei due anni d’imposta è stato individuato secondo i seguenti criteri: aumentandolo di un importo pari a “0,5”, per quanto riguarda i benefici premiali la cui soglia, riferita a un solo anno, è fissata a 8 e 8,5 e mantenendo il medesimo valore per quanto riguarda i benefici premiali il cui tetto, riferito a un solo anno, è fissata a 9. Nello specifico, con riferimento ai benefici relativi alla compensazione delle imposte dirette, Irap, Iva e rimborso Iva, l’accesso è condizionato all’attribuzione del punteggio Isa pari a 8 ottenuto nel p.i. 2019 ovvero, alternativamente, del punteggio pari a 8,5 ottenuto come media tra i punteggi Isa relativi al p.i. 2019 e a quello precedente. Per quanto concerne la disapplicazione della disciplina società non operative, il beneficio è condizionato all’attribuzione del punteggio almeno pari a 9 a segui-

BENEFICIO

to dell’applicazione degli Isa per il periodo d’imposta 2019, ovvero, alternativamente, del punteggio pari a 9 ottenuto come media tra i punteggi Isa relativi al p.i. 2019 e a quello precedente. Per quanto riguarda l’esclusione degli accertamenti analitico-presuntivi, il beneficio è condizionato all’attribuzione del punteggio almeno pari a 8,5 a seguito dell’applicazione degli Isa per il periodo d’imposta 2019, ovvero, alternativamente, del punteggio pari a 9 ottenuto come media tra i punteggi Isa relativi al p.i. 2019 e a quello precedente. Con riferimento alla riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento per l’annualità di imposta 2019 è stato confermato il criterio dello scorso anno (livello di affidabilità almeno pari a 8) ma, a differenza dei precedenti benefici, non sono stati previsti nuovi criteri. Riguardo, infine, all’innalzamento delle soglie per l’accertamento sintetico del reddito, il beneficio è condizionato all’attribuzione del punteggio almeno pari a 9 a seguito dell’applicazione degli Isa per il periodo d’imposta 2019, ovvero, alternativamente, del punteggio pari a 9 ottenuto come media tra i punteggi Isa relativi al p.i. 2019 e a quello precedente. Per accedere alle suddette agevolazioni è inoltre necessario che: Continua a pagina 19 ›››

CRITERIO DI ACCESSO BASATO SU PUNTEGGIO ISA PER IL PERIODO 2019

NUOVO CRITERIO DI ACCESSO “AGGIUNTIVO” BASATO SU PUNTEGGIO ISA PERIODI D’IMPOSTA 2018 E 2019

Esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione di crediti per un importo non su8,5 ottenuto come media tra il 8 nel periodo d’impoperiore a 50mila euro annui relativamente all’Iva e periodo d’imposta di applicasta di applicazione per un importo non superiore a 20mila euro annui zione e quello precedente relativamente alle IIdd e all’Irap Esonero dall’apposizione del visto di conformità ov8,5 ottenuto come media tra il 8 nel periodo d’impovero dalla prestazione della garanzia per i rimborsi periodo d’imposta di applicasta di applicazione Iva per un importo non superiore a 50euro annui zione e quello precedente Esclusione degli accertamenti analitico presuntivi

9 ottenuto come media tra il 8,5 nel periodo d’imperiodo d’imposta di applicaposta di applicazione zione e quello precedente

Anticipazione di un anno dei termini di decadenza 8 nel periodo d’impo-----------per l’attività di accertamento sta di applicazione 9 ottenuto come media tra il Esclusione dell’applicazione della disciplina delle 9 nel periodo d’impoperiodo d’imposta di applicaSno sta di applicazione zione e quello precedente Esclusione della determinazione sintetica del reddi9 ottenuto come media tra il to complessivo a condizione che il reddito comples- 9 nel periodo d’impoperiodo d’imposta. di applicasivo accertabile non ecceda di due terzi il reddito sta di applicazione zione e quello precedente dichiarato essere impresa

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notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 18

Decreto rilancio: qualche spunto Al momento della chiusura del giornale è stato pubblicato il Decreto Rilancio, si riporta qualche spunto, lasciando l’approfondimento agli altri canali d’informazione a disposizione dei nostri associati. Tra le numerose misure in ambito fiscale, la cancellazione della rata IRAP di giugno per le imprese con un volume di ricavi fino a 250 milioni e i lavoratori autonomi con un corrispondente volume di compensi. Resta fermo l’obbligo di versamento degli acconti per il periodo di imposta 2019. Prevista poi l’abolizione del versamento della prima rata dell’IMU in scadenza alla data del 16 giugno 2020 per gli alberghi, le pensioni, gli stabilimenti balneari, marittimi, lacuali e fluviali. Proroga al 16 settembre del termine per i versamenti di imposte e contributi già sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio e sospensione dei pagamenti relativi agli avvisi bonari e agli avvisi di accertamento. Istituito un superbonus da 110% per interventi di riqualificazione energetica e antisismica, con la possibilità di cedere il credito maturato alle banche o di chiedere lo sconto in fattura all’impresa che realizza i lavori. Slittano al 1° gennaio 2021 plastic tax e sugar tax e l’obbligo del registratore telematico. Per tutto il 2020, i beni e dispositivi medici e di protezione individuale (come ventilatori polmonari, mascherine e altri presidi per la sicurezza dei lavoratori degli stessi beni) saranno venduti senza IVA, mentre dal 2021 verrà applicata l’aliquota del 5%. Stop della tassa sul suolo pubblico per bar e ristoranti e cancellazione definitiva delle cosiddette “clausole di salvaguardia” che prevedono aumenti automatici delle aliquote IVA e delle accise su alcuni prodotti carburanti. A favore dei soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che abbiano subito nei mesi di marzo, aprile e maggio una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente, viene istituito un credito d’imposta del 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività

di lavoro autonomo. Il credito è destinato ai soggetti con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro. Alle strutture alberghiere spetta indipendentemente dal volume di affari registrato.

Consulenza del lavoro › a cura di Susi Silvani DECRETO “RILANCIO” IN PILLOLE (D.L. n. 34 del 19/05/2020) NOVITÀ SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI Il D.L. Rilancio estende gli ammortizzatori ai lavoratori in forza alla data del 25.03.2020. Si resta in attesa delle istruzioni dell’Inps per richiedere l’integrazione relativamente alle domande già presentate per i lavoratori assunti dal 18 marzo al 25 marzo.

CIG ORDINARIA, ASSEGNO ORDINARIO, CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA È prevista la possibilità di incrementare di ulteriori cinque settimane nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020 per i soli datori di lavoro che abbiano interamente fruito delle nove settimane. È inoltre riconosciuto un ulteriore periodo della durata massima di 4 settimane per periodi decorrenti dal 01 settembre al 31 ottobre 2020. Per il settore del turismo, fiere e congressi, parchi divertimento, spettacolo e sale cinematografiche, le quattro settimane aggiuntive possono essere fruite anche per periodi ante 1° settembre 2020 a condizione che i medesimi abbiano interamente fruito il periodo precedentemente concesso fino alla durata massima di 14 settimane.

RIPRESA DEI VERSAMENTI SOSPESI La ripresa dei versamenti sospesi per tutti i settori e i soggetti interessati, senza applicazione di sanzioni e Continua a pagina 20 ›››

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notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 19

LAVORO AGILE/SMART WORKING

interessi, in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2020 (prima il termine era il 31/05/2020) o mediante rateizzazione fino a un massimo di quattro rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 16 settembre 2020. Non si fa luogo al rimborso di quanto già versato.

Nella fase emergenziale e comunque non oltre il 31 dicembre 2020, l’attivazione dello smart working è unilaterale ad opera del datore di lavoro.

DIVIETO DI LICENZIAMENTO A decorrere dal 17/03/2020, l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo è precluso per cinque mesi e nel medesimo periodo sono sospese le procedure pendenti avviate successivamente alla data del 23 febbraio 2020. Sino alla scadenza del suddetto termine, il datore di lavoro, indipendentemente dal numero dei dipendenti, non può recedere dal contratto per giustificato motivo oggettivo.

CONGEDI PER I DIPENDENTI GENITORI Dal 5 marzo 2020 al 31 luglio 2020, i genitori lavoratori dipendenti hanno diritto di fruire di uno specifico congedo per accudire i figli di età non superiore a 12 anni di durata non superiore a trenta giorni - continuativo o frazionato - per il quale è riconosciuta una indennità pari al 50% della retribuzione. I suddetti periodi sono coperti da contribuzione figurativa. Resta fermo il diritto di congedo senza limiti di età per i figli disabili. I genitori lavoratori dipendenti con figli minori di anni 16, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia altro genitore non lavoratore, hanno diritto di astenersi dal lavoro per l’intero periodo di sospensione delle attività didattiche, senza corresponsione di indennità e senza riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro.

BONUS BABY SITTER Il bonus baby-sitter è erogato, in alternativa ai congedi, direttamente al richiedente, per la comprovata iscrizione ai centri estivi, ai centri con funzione educativa e ricreativa, nel limite massimo complessivo di euro 1.200.

PERMESSI LEGGE 104/1992 Sono previsti ulteriori complessive dodici giornate usufruibili nei mesi di maggio e giugno 2020 di permesso retribuito coperto da contribuzione contributiva.

CONTRATTI A TERMINE E COVID 19 È possibile rinnovare o prorogare fino al 30 agosto 2020, i contratti a tempo determinato in essere alla data del 23 febbraio 2020, anche in assenza delle condizioni c.d. causali. essere impresa

20 › maggio 2020

PIGNORAMENTI Dall’entrata in vigore del presente D.L. (19/05/2020) e fino al 31 agosto 2020, sono sospesi gli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati prima della stessa data dall’agente della riscossione e dai soggetti che eseguono attività di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi ed entrate iscritti all’albo, aventi ad oggetto le somme dovute a titolo di stipendio, salario, altre indennità relative al rapporto di lavoro, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, nonché a titolo di pensione o di assegni di quiescenza.

Inapa › a cura di Luisella Miti DISPOSIZIONI IN FAVORE DELLA FAMIGLIA Congedo obbligatorio per il padre lavoratore dipendente Il comma 342, modificando il comma 354 dell’articolo 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232, prevede la proroga per l’anno 2020 del congedo obbligatorio retribuito in favore del padre lavoratore dipendente, da fruire entro 5 mesi dalla nascita del figlio aumentando il beneficio da 5 a 7 giorni.

Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione Il Bonus asilo nido e le forme di supporto presso la propria abitazione ai bambini al di sotto dei tre anni impossibilitati alla frequenza degli asili-nido perché affetti da gravi patologie croniche è un beneficio di natura universale destinato alle famiglie con minori introdotto nel 2017 per i figli nati dal 2016. La disciplina, già integrata con la legge di bilancio dello scorso anno, è ulteriormente modificata: con il comma 343 e 344 viene rimodulato il beneficio sulla base del valore ISEE del nucleo familiare del minore. Dal 2020 la misura del bonus è pari a:  1.500 euro per i nuclei familiari con ISEE minorenni superiore a 40.000 euro,  2.500 euro per i nuclei familiari con ISEE minorenni Continua a pagina 21 ›››


notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 20

da 25.001 euro a 40.000 euro,  3.000 euro per i nuclei familiari con ISEE minorenni fino a 25.000 euro. Il successivo comma stabilisce i limiti di spesa e la possibilità che beneficio e limiti ISEE siano rimodulati sulla base del monitoraggio.

Assegno di natalità cosiddetto Bonus Bebè Il comma 340 dell’articolo 1 in commento ha previsto la proroga per l’anno 2020 dell’assegno mensile di natalità, istituito dalla legge di stabilità 2015, per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020 fino al compimento del primo anno di vita o al primo anno di ingresso nel nucleo familiare nei casi di adozione. Peraltro è stata rimodulata l’attribuzione del beneficio sulla base di più scaglioni del valore ISEE ed eliminato il limite di reddito. Infatti è prevista l’attribuzione del beneficio, sebbene in misura ridotta per valori ISEE superiori ai 40.000,00 euro; di conseguenza l’assegno diventa una prestazione a carattere universale, giacché qualsiasi famiglia, indipendentemente dal proprio reddito, potrà beneficiare dell’assegno. L’assegno spetta in misura pari a: a) 1.920 euro per i nuclei familiari con valore ISEE fino a 7.000,00 euro annui; b) 1.440 euro per i nuclei familiari con valore ISEE compreso tra 7.001,00 e 40.000,00 euro annui; c) 960 euro per i nuclei familiari con valore ISEE superiore a 40.000,00 euro annui.Come già previsto dalle norme precedenti, in caso di figlio successivo al primo, la legge prevede che l’importo dell’assegno sia incrementato del 20%. Il comma 341 prevede i limiti di spesa e la conseguente procedura di monitoraggio da parte dell’INPS; in caso di effettivi o imminenti scostamenti rispetto alla previsione del limite massimo di spesa, l’importo annuo dell’assegno ed i valori soglia ISEE potrebbero essere rideterminati.

LE PENSIONI NEL 2020 I REQUISITI ANAGRAFICI E CONTRIBUTIVI PRINCIPALI Pensione anticipata Per il conseguimento della pensione anticipata occorrono, 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini o con 41 anni e 10 mesi di contributi le donne a prescindere dall’età anagrafica con la finestra a 3 mesi dalla maturazione dei requisiti pensionistici sia per il settore privato che pubblico.

Pensione vecchiaia Per il pensionamento di vecchiaia occorrono sia per

uomini che donne 67 anni unitamente ad almeno 20 anni di contribuzione, salvo le categorie dei lavoratori addetti alle mansioni gravose con almeno 30 anni di contribuzione che possono accedere alla pensione di vecchiaia con 66 anni e 7 mesi. Per la pensione di vecchiaia non è prevista l’applicazione di alcuna finestra di slittamento: la pensione decorre, pertanto, di regola il primo giorno del mese successivo alla maturazione dei requisiti.

Quota 100 Anche nel 2020 (e nel 2021) resta, la possibilità di ritirarsi con 62 anni e 38 anni di contributi con una finestra di 3 mesi per i lavoratori del settore privato e di sei mesi per il settore pubblico (per il settore scolastico l’uscita è prevista al 1° settembre 2020 per chi raggiunge i requisiti entro il 31.12.2020).

Categorie disagiate Proseguono anche nel 2020 gli scivoli pensionistici per le categorie lavorative più deboli (disoccupati, invalidi almeno al 74%, chi assiste il disabile convivente e addetti alle mansioni gravose). 1. Ape sociale, il sussidio di accompagnamento fruibile dai 63 anni unitamente a 36 o 30 anni di contributi a seconda dei casi sino all’età di vecchiaia. 2. Pensione anticipata per i precoci con un requisito di contribuzione ridotto a 41 anni: sono coloro che hanno svolto almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° anno di età.

Opzione donna È stata rinnovata per le lavoratrici che hanno raggiunto i 58 anni se dipendenti 59 anni se autonome unitamente a 35 anni di contributi entro il 31.12.2019 a condizione che optino per la liquidazione della pensione con il calcolo contributivo

Lavoratori usuranti e notturni Anche gli addetti alle mansioni usuranti e notturni mantengono i requisiti ridotti: nel 2020 l’uscita può essere agguantata con 61 anni e 7 mesi di età, 35 anni di contributi e quota 97,6.

Cumulo I requisiti contributivi per la pensione possono essere raggiunti con il cumulo dei periodi assicurativi previsto dalla legge 228/2012: il lavoratore può mettere assieme la contribuzione sparsa in diverse gestioni previdenziali non coincidente temporalmente al fine di guadagnare il requisito contributivo per la pensione di vecchiaia, per la pensione anticipata ed anche per la quota 100 senza necessariamente ricorrere Continua a pagina 22 ››› essere impresa

maggio 2020 › 21


notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 21

alla totalizzazione o alla ricongiunzione onerosa dei periodi. Il cumulo è consentito anche con riferimento alle casse previdenziali dei liberi professionisti.

Totalizzazione

Pertanto, le prestazioni non subiranno alcun conguaglio. Per l’anno 2019 la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni da applicarsi dal 2020 è determinata nella misura previsionale dello 0,4%.

Consente di mettere insieme i contributi versati in tutte le gestioni e casse con conteggio essenzialmente contributivo.

NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI RISCATTO DEI PERIODI ASSICURATIVI

Pensione anticipata con 41 anni di contributi ed una finestra mobile di 21 mesi. Pensione vecchiaia 66 di età con 20 di contributi ed una finestra mobile di 18 mesi.

RISCATTO DEI PERIODI NON COPERTI DA CONTRIBUZIONE

Computo nella gestione separata I lavoratori iscritti alla gestione separata hanno la possibilità di andare in pensione computando nella gestione separata i contributi delle altre gestioni della previdenza pubblica obbligatoria al fine di conseguire un’unica prestazione pensionistica. Tale possibilità è concessa a tutti coloro che possono far valere periodi contributivi presso l’assicurazione generale obbligatoria lavoratori dipendenti e autonomi purché il lavoratore possa vantare il versamento di almeno un contributo mensile presso la gestione separata. L’interessato deve, inoltre, possedere un’anzianità contributiva nelle predette gestioni coinvolte nel computo pari o superiore a 15 anni di cui almeno 5 collocati successivamente al 1° gennaio 1996 unitamente al possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995. È necessario, altresì, che il lavoratore non abbia18 anni di contributi al 31 dicembre 1995. In questo caso la pensione anticipata si può ottenere con 64 anni di età 20 anni di contributi e l’importo pari 2,8 assegno sociale. Queste sono le principali tipologie di pensione, ma ne esistono altre a seconda dei requisiti personali, si invitano quindi gli associati a prendere un appuntamento presso il nostro patronato al fine di valutare correttamente la propria posizione.

PEREQUAZIONE AUTOMATICATA DELLE PENSIONI PER L’ANNO 2020 Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con Decreto 15 novembre 2019 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 278 del 27 novembre 2019, ha comunicato l’aumento di perequazione automatica delle pensioni. Per l’anno 2018 la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni da applicarsi con effetto dal 1° gennaio 2019, già determinata in via provvisoria nella misura dell’1,1%, è stata confermata - in via definitiva - nella stessa misura. essere impresa

22 › maggio 2020

L’articolo 20 del DL 28 gennaio 2019, con i commi da 1 a 5, ha introdotto - in via sperimentale per il periodo 2019-2021 - una particolare forma di riscatto per gli iscritti all’AGO, alle sue forme sostitutive ed esclusive, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata; la legge di conversione 28 marzo 2019, n. 26 ha apportato sostanziali modifiche a seguito delle quali l’INPS, in data 25 luglio 2019, ha emanato la circolare n. 106 in sostituzione della precedente n. 36 del 5 marzo 2019. Si tratta della facoltà di riscattare periodi non coperti da contribuzione.

1.1.1 Soggetti destinatari Possono esercitare la specifica facoltà di riscatto gli iscritti in uno dei regimi previdenziali previsti dalla norma privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non titolari di pensione diretta. A quest’ultimo riguardo, al paragrafo 2.1 della citata circolare n. 106, l’INPS specifica che per la verifica della mancanza di contribuzione in epoca precedente al 1996 si deve considerare qualsiasi tipologia di contribuzione (obbligatoria, figurativa, da riscatto) accreditata anteriormente al 1996 in qualsiasi gestione pensionistica obbligatoria ivi comprese le Casse per i liberi professionisti, o acquisita nel regime previdenziale dell’Unione europea o nei singoli regimi previdenziali dei vari Stati membri o Paesi convenzionati. Per espressa previsione di legge, l’eventuale acquisizione di anzianità assicurativa anteriore al 10 gennaio 1996 determina l’annullamento d’ufficio del riscatto già effettuato, con restituzione dell’onere al soggetto che lo ha versato, senza riconoscimento di maggiorazioni a titolo di interessi.

1.1.2 Periodi riscattabili Il riscatto è ammesso per un periodo massimo di cinque anni complessivi anche non continuativi. Il periodo non coperto da contribuzione per poter esContinua a pagina 23 ›››


notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 22

sere riscattato non deve essere coperto da contribuzione obbligatoria, figurativa, volontaria o da riscatto, non solo presso il Fondo cui è diretta la domanda stessa, ma anche in qualsiasi forma di previdenza obbligatoria (comprese le Casse per i liberi professionisti e il regime previdenziale dell’Unione europea o i singoli regimi previdenziali dei vari Stati membri o Paesi convenzionati) e deve essere compreso:  tra il 10 gennaio 1996 e il 28 gennaio 2019 (giorno precedente all’entrata in vigore del DL n. 4),  tra l’anno del primo contributo e l’anno dell’ultimo contributo accreditato. Pertanto, il periodo può anche essere precedente al primo contributo purché nell’ambito dello stesso anno solare; specularmente può anche essere successivo all’ultimo contributo, purché contenuto nello stesso anno solare. A tal riguardo l’Istituto specifica che per delimitare il periodo oggetto di riscatto il primo e l’ultimo contributo va individuato con riferimento alle sole gestioni previdenziali indicate nella norma, ossia l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti e le forme sostitutive ed esclusive della medesima, nonché le gestioni speciali dei lavoratori autonomi, e la Gestione Separata di cui all’articolo.

1.1.3 Esercizio della facoltà di riscatto La domanda di riscatto può essere presentata entro il 31 dicembre 2021. Una delle particolarità di questo specifico riscatto risiede nel fatto che può presentare domanda anche un soggetto diverso dall’assicurato. In particolare, può presentare domanda:  un parente o affine entro il secondo grado;  il datore di lavoro del settore privato che intende destinare a tal fine i premi di produzione spettanti al lavoratore. In questi ultimi casi la domanda va presentata previa acquisizione del consenso dell’assicurato attraverso la compilazione e la sottoscrizione del modello API 35.

1.1.5 Modalità di pagamento dell’onere e benefici fiscali Per espressa previsione di legge, il versamento dell’onere può essere effettuato in unica soluzione ovvero in forma rateale per un massimo di 120 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a euro 30, e senza applicazione di interessi per la rateizzazione. In caso di rateizzazione e di interruzione del versamento dell’onere sarà comunque riconosciuto l’ac-

credito di un periodo contributivo di durata corrispondente all’importo versato. Peraltro la rateizzazione dell’onere non può essere concessa nei casi in cui i contributi da riscatto debbano essere utilizzati per la immediata liquidazione della pensione diretta o indiretta o nel caso in cui gli stessi siano determinanti per l’accoglimento di una domanda di autorizzazione ai versamenti volontari; qualora ciò avvenga nel corso del pagamento rateale, la somma ancora dovuta dovrà essere versata in unica soluzione. L’onere del riscatto è detraibile dall’imposta lorda nella misura del 50% ripartito in cinque quote annuali, nell’anno di sostenimento e in quelli successivi. Se il pagamento è stato sostenuto dal datore di lavoro l’onere è deducibile dal reddito di impresa e da lavoro autonomo.

RISCATTO AGEVOLATO DEI PERIODI DI STUDIO I periodi oggetto di riscatto che si collocano nel sistema contributivo l’onere è determinato non con il sistema della riserva matematica (capitalizzazione del beneficio pensionistico derivante dai periodi riscattati) ma con il sistema a percentuale prendendo come base la retribuzione imponibile degli ultimi dodici mesi precedenti la domanda e applicando l’aliquota contributiva vigente nella gestione presso la quale si chiede il riscatto al momento della presentazione della domanda. In base al comma 6 dell’articolo 20 del DL n. 4, con specifico riferimento ai soli periodi di studio, è consentito chiedere il riscatto con la determinazione dell’onere sulla base di parametri diversi costituiti:  dal livello minimo imponibile annuo previsto per i commercianti,  dall’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche dell’assicurazione generale obbligatoria per i lavoratori dipendenti, vigenti alla data di presentazione della domanda. Per l’anno 2020 detti parametri sono rispettivamente pari a 15.953,00 euro e al 33%; pertanto per una domanda presentata nel corso dell’anno 2020 il costo del riscatto di un anno è pari a 5.264,49 euro; quello complessivo sarà proporzionato alla durata del periodo da riscattare. L’onere del riscatto agevolato è lo stesso previsto per quello dei soggetti inoccupati regolamentato dal comma 5b1s dell’articolo 2 dello stesso D.Igs. n. 184/1997 per il quale nulla è modificato. Si tratta quindi, non di una nuova tipologia di riscatto, Continua a pagina 24 ››› essere impresa

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notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 23

ma soltanto di una diversa modalità di calcolo dell’onere, alternativa a quella ordinaria già prevista. La facoltà di chiedere il riscatto agevolato, dal 30 marzo 2019, data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge n. 4, è consentita a chiunque, indipendentemente dal requisito di età di 45 anni già previsto dal decreto ed eliminato in sede di conversione, purché i periodi oggetto di riscatto si collochino nel sistema contributivo.

A tale riguardo giova ricordare che i periodi che si collocano nel sistema contributivo sono:  quelli successivi al 1995 per i soggetti privi di anzianità contributiva o con meno di 18 anni di contribuzione al 31 dicembre 1995,  quelli successivi al 2011 per i soggetti con almeno 18 anni di contribuzione al 31 dicembre 1995. Per il riscatto dei periodi di studio si aggiunge la possibilità del sistema agevolato che può essere chiesto in sede di domanda.

SISTEMA DI DETERMINAZIONE DELL’ONERE DEL RISCATTO PER PERIODI DI STUDIO SITUAZIONE CONTRIBUTI DEL SOGGETTO Almeno 18 anni di contribuzione al 31 dicembre 1995

Ante 1996

Tra il 1966 e il 2011

RISERVA MATEMATICA

RISERVA MATEMATICA

Dal 2011  A PERCENTUALE  AGEVOLATO

 A PERCENTUALE Meno di 18 anni di contribuzione al 31 dicembre 1995

RISERVA MATEMATICA

 AGEVOLATO sempreché per effetto del riscatto dei periodi precedenti non siano stati raggiunti i 18 anni di contributi

 A PERCENTUALE  AGEVOLATO

La facoltà del riscatto a percentuale e agevolato è possibile anche per periodi precedenti al 1996 nei casi di opzione al sistema contributivo.

Forlì in Via Anrico Acquedotto 27 - Tel. 0543 800888

essere impresa

24 › maggio 2020


associazione

Convocazione assemblea dei delegati - assemblee separate È convocata l’assemblea generale dei delegati della intestata società, presso la sede sociale in V.le Oriani 1 a Forlì, per il giorno Venerdì 26 giugno 2020 alle ore 20.30, per discutere e deliberare sul seguente

ordine del giorno 1. Bilancio d’esercizio al 31 dicembre ‘19 - approvazione e provvedimenti connessi e conseguenti; 2. Modello Organizzativo ex legge 231/2001 - determinazioni; 3. Rinnovo cariche sociali; 4. Varie ed eventuali. ***** In previsione della detta assemblea, sono convocate, con lo stesso ordine del giorno, come segue, le assemblee separate: A. Assemblea della Sezione Marzeno presso sala Bernabei - Piazza Matteotti n° 3 a Modigliana per il 7 giugno 2020 alle ore 06.00 in prima convocazione e per Lunedì 8 giugno 2020 alle ore 20.30 in seconda convocazione B. Assemblea della Sezione Montone Rabbi presso la sala consiliare del Comune di Castrocaro Terme - V.le Marconi 81 a Castrocaro Terme per il 9 giugno 2020 alle ore 06.00 in prima convocazione e per Mercoledì 10 giugno 2020 alle ore 20.30 in seconda convocazione

per il 14 giugno 2020 alle ore 06.00 in prima convocazione e per Lunedì 15 giugno 2020 alle ore 20.30 in seconda convocazione D. Assemblea della Sezione Alto Bidente presso sala consiliare del Comune di Civitella di Romagna in V.le Roma 19 a Civitella di Romagna per il 15 giugno 2020 alle ore 06.00 in prima convocazione e per Martedì 16 giugno 2020 alle ore 20.30 in seconda convocazione E. Assemblea della Sezione soci sovventori presso la sede sociale in Viale Oriani 1 a Forlì, per il 16 giugno 2020 alle ore 06.00 in prima convocazione e per Mercoledì 17 giugno 2020 alle ore 20.00 in seconda convocazione F. Assemblea della Sezione Forlì presso la sede sociale in Viale Oriani 1 a Forlì, per il 16 giugno 2020 alle ore 06.30 in prima convocazione e per Mercoledì 17 giugno 2020 alle ore 20.30 in seconda convocazione. Il progetto di bilancio sarà a disposizione degli aventi diritto nei termini di legge presso la sede sociale e presso le unità locali della scrivente. Si presume che saranno raggiunti i quorum costitutivi in seconda convocazione per le assemblee separate ed in prima convocazione per l’assemblea dei delegati. Attesa l’importanza degli argomenti da trattare si auspica la massima partecipazione.

C. Assemblea della Sezione Basso Bidente presso sala del Consiglio (scala esterna) del Comune di Forlimpopoli in Piazza Fratti n° 2 a Forlimpopoli

Distinti Saluti. IL PRESIDENTE (Marco Mannelli)

Confartigianato Servizi Forlì - Società Cooperativa Sede legale a Forlì (FC) in Via Oriani, n.1 tel 0543 452811 - fax 0543 452852 C.F. e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Forlì-Cesena 01941330407 REA n°229976 - Albo Cooperative n° A107986 Posta Elettronica Certificata (P.E.C): consorziosata.fo@pec.confartigianato.it

essere impresa

maggio 2020 › 25


anap

speciale pensionati

Dal 18 maggio riapertura, ma con prudenza

Anap sintetizza le nuove regole

È

stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è entrato immediatamente in vigore il Decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, adottato dal Governo recante “Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Il decreto introduce ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica nel periodo compreso tra il 18 maggio e il 31 luglio 2020, dettando una serie di prescrizioni riguardanti in particolare gli spostamenti all’interno del territorio regionale o tra regioni diverse e la ripresa delle attività economiche, produttive e sociali. Il 17 maggio il Presidente del Consiglio ha firmato anche il DCPM di attuazione del D.L. n. 33, che contiene dettagliate misure e precisazioni per il periodo che va dal 18 maggio al 14 giugno 2020, con allegati tutti i protocolli riguardanti le funzioni religiose, le attività ludiche dei bambini, la prevenzione Covid nei luoghi di lavoro, i trasporti, le attività commerciali, le misure di igiene personale. Dal 18 maggio ci si può spostare liberamente nell’ambito della Regione in cui si vive, senza alcuna autocertificazione, salvo eventuali limitazioni disposte dallo Stato o dalle Regioni se ci sono specifiche aree interessate da un particolare aggravamento della situazione epidemiologica. Fino al 2 giugno 2020 rimangono vietati gli spostamenti tra regioni diverse, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute, ferma restando comunque la possibilità essere impresa

26 › maggio 2020

di rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza; per gli spostamenti ci si dovrà munire di autocertificazione. Dal 3 giugno 2020 via libera agli spostamenti tra regioni diverse, salvo limitazioni che potranno essere adottate in funzione del rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree. Dal 3 giugno ci si può spostare anche da e per l’estero; eventuali limiti potranno essere stabiliti solo con provvedimenti statali in funzione del rischio epidemiologico e nel rispetto dei vincoli derivanti dalle norme europee e dagli obblighi internazionali. Resta l’obbligo di utilizzo della mascherina in luoghi chiusi o all’aperto dove non è possibile rispettare la distanza di almeno un metro. Il decreto conferma il divieto generale di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico; eventuali riunioni potranno svolgersi nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro. È consentito lo svolgimento di manifestazioni pubbliche, solamente in forma statica e nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e delle altre misure di contingentamento. È consentito svolgere attività sportiva all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, rispettando la distanza interpersonale di almeno due metri, mentre la distanza da rispettare è di almeno un metro per ogni altra attività all’aperto, eccetto per gli accompagnatori di minori o di persone non completamente autosufficienti. Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive.

Allo scopo di consentire una graduale ripresa delle attività sportive, gli allenamenti degli atleti, per sport individuali o di squadra, sono consentiti nel rispetto delle norme del distanziamento sociale e a porte chiuse. Per le persone sottoposte alla misura della quarantena con provvedimento dell’autorità sanitaria perché risultate positive al COVID-19, o perché hanno avuto contatti stretti con casi confermati di soggetti positivi al virus, il decreto conferma il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora, fino a quando non sia accertata la guarigione o il ricovero in una struttura sanitaria. È fatta raccomandazione a tutte le persone anziane o fatte da patologie croniche o immunodepresse di evitare di uscire dalla propria abitazione. I soggetti che presentano sintomi influenzali e con febbre devono restare al proprio domicilio e contattare il medico curante. Riapertura dei parchi gioco e giardini pubblici nel rispetto del divieto di assembramento nonché della distanza interpersonale di almeno un metro. Dal 15 giugno via ai centri estivi e alle attività ludiche, ricreative ed educative destinate a bambini e ragazzi con l’ausilio di operatori ed educatori. Per lo svolgimento delle funzioni religiose aperte alla partecipazione delle persone, bisogna rispettare misure idonee a prevenire il rischio di contagio definite nei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle confessioni religiose. Continua a pagina 27 ›››


speciale pensionati

anap

Mantenere alta l’attenzione

Non si fermano i tentativi di truffa

G

li anziani sono coloro che hanno pagato il tributo più alto durante la pandemia. Il virus, infatti, ha colpito con particolare veemenza gli over 65enni, per questo Anap Confartigianato invita a non abbassare la guardia, continuando ad adottare le buone prassi per evitare il contagio. Tuttavia, oltre al morbo, in que‹‹‹ Segue da pagina 26

Anap sintetizza le nuove regole Dal 18 maggio riaprono la gran parte delle attività economiche e produttive, negozi, centri commerciali, parrucchieri e centri estetici, bar e ristoranti, nel rispetto di quanto previsto dai protocolli o linee guida nazionali e regionali. Le attività delle strutture ricettive sono consentite a condizione che sia assicurato il mantenimento del distanziamento sociale negli spazi comuni e il rispetto dei protocolli di igiene e sicurezza. A partire dal 25 maggio sono consentite le attività sportive e motorie in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi e ogni altra struttura pubblica o privata nel rispetto del distanziamento sociale e senza alcun assembramento. Dal 15 giugno sono consentiti gli spettacoli con presenza di pubblico in sale teatrali, sale da concerto e in altri spazi anche all’aperto, nonché le proiezioni cinematografiche, solo con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che venga rispettata la distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale che per gli spettatori. Massimo 1.000 spettatori per gli spettacoli all’aperto; Massimo 200 spettatori per gli spettacoli al chiuso. Dal 18 maggio riaprono musei e luoghi della cultura, a condizione del rispetto dei protocolli che garantiscono accessi contingentati, distanziamento interpersonale e il non assembramento tra i visitatori. Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati. Restano sospese le attività dei centri benessere, centri termali, centri culturali e centri sociali. Resta interdetta la possibilità di accedere alle RSA, fatto salvo per i casi previsti e concordati con la direzione della struttura. Sono previste pesanti sanzioni per chi non rispetta i protocolli/linee guida regionali o nazionali, nonché per chi viola le disposizioni del decreto-legge, o dei decreti e ordinanze attuative; se la violazione è commessa nell’esercizio di un’attività di impresa, è prevista anche la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività.

sti mesi si è registrato un nuovo tentativo di truffa ai danni degli anziani. Sfruttando le numerose paure che questa situazione ha ingenerato sono stati segnalati casi truffatori, che, sfruttando il timore del Coronavirus hanno cercato di entrare nelle case di anziani che vivono soli. Non è stato predisposto alcun servizio dall’Ausl per effettuare visite e test per il coronavirus senza che ci sia stato un input da parte del singolo. Gli operatori sanitari effettuano visite ed eventuali esami a domicilio solo se allertati preventivamente dai cittadini stessi che, attraverso il medico di famiglia, il 118, il numero nazionale 1500, abbiano segnalato sintomi sospetti o la necessità di accertamenti. Chiarisce Anap Confartigianato “è buona norma non aprire la porta di casa a persone mai viste prima e non fidarsi di sconosciuti che si spacciano per operatori sanitari, non permettendo loro di entrare nella propria abitazione. Avvisare al contempo le forze dell’ordine, non avendo timore di chiedere aiuto anche a persone di fiducia quali parenti o vicini. Essere vittime di tentativi di raggiro non è sminuente per chi ne è oggetto e non bisogna avere remore nel rivolgersi con fiducia alle istituzioni competenti.” Per Anap è terribile constatare che ci sia qualcuno che approfitta di una situazione di emergenza per escogitare nuove modalità per truffare chi è più fragile, tuttavia non bisogna lasciarsi intimorire e tutelarsi chiedendo aiuto in caso di dubbio. essere impresa

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anap

speciale pensionati

Maggiore attenzione ai più deboli

Il vademecum dedicato alla terza età

L’

Italia ha assistito attonita a una strage di anziani, già impossibilitati a uscire: gli ospiti della case di riposo e delle strutture protette. Da nord a sud i casi di COVID-19 si sono moltiplicati: colpiti gli ospiti e spesso anche gli operatori preposti alla loro assistenza. I vertici forlivesi di ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato) hanno espresso il proprio cordoglio, affermando che la vita di ciascuno è preziosa e va protetta; l’anziano ha diritto alla serenità e alla cura anche nei suoi ultimi anni. È indispensabile mettere in sicurezza le residenze per gli anziani: sappiamo che la lotta a questo virus è solo un aspetto ma che ha avuto un effetto devastante su molte realtà. Sono 7 mila le strutture in Italia, con oltre 300mila anziani, a cui si aggiunge il personale - medici, infermieri e OSS - che li accudisce quotidianamente. Un focolaio che è emerso tardi, ma su cui l’Istituto Superiore di Sanità sta cercando di fare luce con una indagine. Ma non soltanto le cause sono determinanti, adesso è il momento di agire

per mettere in sicurezza le strutture, prevedendo, nell’immediato futuro, una regolamentazione attenta e scrupolosa per la messa in sicurezza preventiva. Anap, che ha continuato il suo lavoro anche nel delicato momento di emergenza, ha definito e diffuso un vademecum dedicato alla terza età: una guida semplice, che contiene consigli pratici su come comportarsi per difendersi efficacemente dal contagio Coronavirus, ma anche qualche suggerimento utile per difendersi dal rischio di cadere vittime di truffe e raggiri che, nonostante il periodo, sono sempre dietro l’angolo. L’iniziativa è stata accolta e sposata appieno anche da Fiapa, la Federazione Internazionale di Rappresentanza degli Anziani: il vademecum è stato tradotto e pubblicato in quattro lingue (italiano, francese, spagnolo, inglese) al fine di supportare e tutelare le persone anziane che vivono in Europa e nel mondo. Il Vademecum è scaricabile all’indirizzo https://www.confartigianato. fo.it/news/anap-e-i-consigli-per-gli-anziani/.

Pronto ti ascolto

Servizio gratuito di assistenza psicologica L’Anap Confartigianato è da sempre vicino ai propri soci e alle loro esigenze, specialmente in un periodo come questo, duramente colpito dall’emergenza Covid-19 e quindi dal distanziamento sociale. Oltre al virus il pericolo è la solitudine e la depressione che ne può conseguire. Esiste, infatti, una tipologia di persone a rischio: sono coloro che vivono situazioni fortemente drammatiche dal punto di vista psicologico, spesso in solitudine, sempre più intensa, anche rispetto ad alcune settimane fa. Proprio per dare supporto a queste persone rese sempre più fragili essere impresa

28 › maggio 2020

dalla situazione del momento, Anap ha siglato un accordo con WelFare Insieme, attivando un nuovo servizio telefonico per i propri soci totalmente gratuito, in cui trovare assistenza da parte di psicologi specializzati per ricevere aiuto e conforto per problemi di depressione, isolamento, stress e paure. Ogni socio avrà a disposizione lo stesso specialista e senza limiti di chiamate. Numero verde gratuito: 800.15.16.22 Attivo dal mese di maggio da lunedì a venerdì dalle ore 8.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.30 e sabato dalle 8.30 alle 13.00.


speciale pensionati

anap

Case di riposo e cura

La strage degli anziani

U

na tragedia umana inimmaginabile si sta perpetrando in Europa a danno degli anziani. È quanto emerge dai dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’Europa, secondo cui nel nostro continente quasi la metà delle persone che sono morte con il Covid-19 erano residenti in strutture di cura e di lunga degenza. Un quadro profondamente preoccupante dai dati provenienti dai vari Paesi europei, per cui c’è un urgente ed immediato bisogno di ripensare il modo in cui operano le case di cura oggi e nei mesi a venire. Nello stesso tempo è stato sottolineato come le persone compassionevoli e dedicate che lavorano in quelle strutture - spesso sovraccaricate di lavoro, sotto pagate e prive di protezione adeguata - sono gli eroi di questa pandemia. Un problema che purtroppo ha toccato anche in Italia, dove sono numerosi gli anziani morti nelle case di riposo. Ad aprile l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha diffuso il terzo rapporto sui contagi nelle strutture residenziali e sociosanitarie, da cui risulta che dal primo febbraio al 14 aprile 2020 ci sono stati 6.773 decessi tra i residenti. Nel 40,2 % dei casi (2.724 s 6.773) le morti sono avvenute per Covid-19 o manifestazioni simil-influenzali. A proposito di protezioni e controlli, l’Oms sostiene che occorre essere

molto cauti nel considerare i risultati forniti dai test sierologici o nell’usarli per arrivare ad alcune conclusioni, come l’ipotesi di attribuire una patente di immunità a coloro per i quali si rileva la presenza di anticorpi al virus. I test sierologici possono dare solo un’indicazione su chi è stato infettato dal virus, in modo da poter calcolare il tasso complessivo di infezione a livello della comunità. Ma con questi esami non possiamo ottenere altre conclusioni, primo perché i test disponibili hanno un margine di variabilità, secondo perché abbiamo una comprensione incompleta, a oggi, dell’immunità che l’infezione fornisce. Attualmente, non ci sono test sierologici prequalificati dall’Oms, quindi dobbiamo adottare strategie con diversi tipi di interventi. In questo delicato momento di emergenza, che influisce sulla vita di tutti e in particolare sulle categorie più fragili e spesso sole come le persone anziane, l’Anap ha definito e diffuso un vademecum dedicato alla terza età. Si tratta di una guida semplice, che contiene consigli pratici su come comportarsi per difendersi efficacemente dal contagio Coronavirus, ma anche qualche suggerimento utile per difendersi dal rischio di cadere vittime di truffe e raggiri che, nonostante il periodo, sono sempre dietro l’angolo.

Iniziativa del Cupla

Donati presidi sanitari al reparto di pneumologia Il Cupla (Coordinamento Unitario dei Pensionati del Lavoro Autonomo) di Forlì-Cesena, di cui fa parte anche il movimento anziani di Confartigianato, ha donato al reparto di pneumologia dell’Ospedale Morgagni Pierantoni 50 mascherine e 50 visiere protettive consegnandole direttamente al primario Venerino Poletti, nel corso di un breve incontro. Il materiale è stato acquistato per aiutare gli operatori sanitari a svolgere al meglio il delicato lavoro di cura e assistenza ai malati che in queste settimane sono stati ricoverati con patologie legate al Coronavirus. Come spiegato dai vertici del Cupla, “il gesto è una testimonianza della stima e della gratitudine nei confronti di coloro che sono in prima linea ad affrontare questa emergenza sanitaria. La patologia, particolarmente pericolosa per i pazienti anziani, sta richiedendo un grande impegno da parte di medici, infermieri e di tutto il personale che opera per il buon funzionamento della sanità pubblica”. Il Cupla, con questa donazione, desidera ribadire “lo spirito di collaborazione messo in campo da chi, per tutta la vita, ha svolto con passione il proprio mestiere e che, oggi, pur a riposo, vuole continuare a contribuire al buon funzionamento della collettività di cui è parte”.

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maggio 2020 › 29


ANCOS Confartigianato Persone

Una scelta per il 5 per mille I contribuenti possono destinare il 5 per mille del proprio reddito ad ANCoS, apponendo la propria firma e il codice fiscale dell’ANCoS nella sezione dedicata del Modello 730/Unico/ CU. Il Codice fiscale dell’ANCoS (07166871009) potrà essere riportato in una sola delle due sezioni all’interno dell’area del Modello 730 denominata “Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’Irpef”. Coloro che non fossero soggetti all’obbligo di presentazione del Modello di dichiarazione dei redditi, potranno comunque comunicare la propria scelta utilizzando l’apposita sezione della CU, con le stesse modalità. Grazie al contributo di ANCos sino a oggi abbiamo messo a disposizione della comunità un mezzo attrezzato per il trasporto dei disabili, una lavagna interattiva multimediale per l’attività didattica, un sollevatore per persone con difficoltà motorie e un defibrillatore, in dotazione a un’amministrazione locale.

Vogliamo continuare a offrire molto altro. E grazie al tuo contributo sarà possibile.

AZIONE N I T S E LA D PER IDEALE IL TUO

730

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30 › maggio 2020

www.confartigianato.fo.it


categorie e mercato

Imprese in prima linea

Sanificazione e lotta al Coronavirus Nel corso dell’emergenza sanitaria conseguente al contagio da coronavirus è emersa l’importanza di numerose attività imprenditoriali, che hanno consentito a cittadini e imprese di affrontare situazioni critiche e di adattarsi a un contesto in rapido cambiamento. Da evidenziare, come in questi settori in prima linea nella guerra al Covid-19, il 63,2% delle imprese siano artigiane. Fra i settori chiave, anche per la ‘Fase 2’, c’è quello della pulizia e sanificazione. Le condizioni di sicurezza di ripresa delle attività economiche sono garantite da servizi di pulizia, a cui si aggiungono attività di decontaminazione e disinfezione. Nel settore in Italia operano 34.298 imprese e 436.944 addetti, di cui 403.570 sono dipendenti e rappresentano il 92,4% degli addetti. Le micro e piccole imprese con meno di 50 addetti operanti nelle attività di pulizia e disinfestazione sono la quasi totalità delle imprese del comparto (96,5%) per un totale di 33.106 imprese e concentrano un terzo (32,6%) degli addetti, pari a 142.246 unità. Nel confronto internazionale l’Italia è il 4° paese nell’Unione Europea per numero di occupati nell’attività di pulizia, ma diventa il secondo dopo la Germania per numero di occupati nelle micro e piccole imprese. Nel settore è marcata la vocazione artigiana: nell’artigianato si concentra, infatti, il 63,1% delle imprese, quota ampiamente superiore al 23,7% registrato per il totale dell’economia, mentre per quanto riguarda gli addetti e i dipendenti l’incidenza dell’artigianato è in linea con quella media. Il fatturato riferito alle imprese artigiane è di 2.482 milioni di euro, pari al 17,9% del totale del comparto e un valore aggiunto di 1.370 milioni di euro, pari al 16,5% del totale del comparto. Tre le principali regioni - quelle con oltre 1.000 addetti dell’artigianato delle Attività di pulizia e di-

sinfestazione - l’artigianato rappresenta oltre un quarto degli addetti del comparto, a fronte di una media del 16,2%, in Liguria con il 35,3%, Abruzzo con il 31,8%, Marche con il 28,1% e Piemonte con il 27,8%; contributo superiore al venti per cento in Veneto con il 23,6%, Sardegna con il 23%, Lombardia con il 21,7%, Toscana con il 20,5% e Umbria con il 20,2%. Tra le regioni minori quote più ampie dell’occupazione del settore nelle imprese artigiane si registra in Valle d’Aosta e Molise. Per quanto attiene all’Emilia-Romagna si segnalano 2.629 di cui 2.021 artigiane (76,9%). Gli occupati nel comparto sono 61.845 di cui 6.553, pari al 10,6% in aziende artigiane, contro una media del 16,2% sul territorio nazionale. Per facilitare il reperimento di nominativi di aziende in grado di effettuare i trattamenti di sanificazione, Confartigianato di Forlì, sul proprio sito ha creato una pagina “Io sanifico” in cui le imprese associate possono segnalare la propria disponibilità e il tipo di trattamento effettuato. Per comunicare la volontà di aderire gratuitamente all’iniziativa è possibile inviare una email all’indirizzo confartigianato@confartigianato.fo.it

GREEN FOCUS SRL al servizio dell’economia circolare “FAI LA DIFFERENZA” scegliamo la strada giusta Un progetto innovativo di educazione civica col coinvolgimento dei cittadini nel compiere un gesto utile che procura benefici. Prevede l’installazione nel territorio di Riciclatori-Incentivanti chiamati ECO-COMPATTATORI, progettati per rilasciare coupon e benefit, per ogni rifiuto conferito. SCONTI RISERVATI AGLI ASSOCIATI CONFARTIGIANATO

Via M. Sauli, 1/E - 47122 Forlì - p.iva: 04416720409 - info@greenfocus.it - Cell. 348 08 14 653 - 371 37 81 605

essere impresa

maggio 2020 › 31


ForlĂŹ - Via Oriani, 1 Tel 0543 452811 - Fax 0543 452852 www.confartigianato.fo.it n Castrocaro Terme e Terra del Sole - Piazza Mazzini, 11 Tel 0543 452950 - Fax 0543 766742 n Civitella di Romagna - Piazza Matteotti, 6 Tel 0543 452980 - Fax 0543 983733 n Forlimpopoli e Bertinoro - Via Montegrappa, 5 Tel 0543 452937 - Fax 0543 742750 n Galeata - Via IV Novembre, 12/A Tel 0543 981240 - Fax 0543 981240 n Meldola - Viale Roma, 172 - Tel 0543 452910 - Fax 0543 490568 n Modigliana - Corso Garibaldi, 67 Tel 0543 452960 - Fax 0546 940285 n Predappio - Via Roma, 100/B Tel 0543 452921 - Fax 0543 921584 n Premilcuore - Piazza Caduti, 3 Tel 0543 452920 - Fax 0543 921584 n Rocca San Casciano - Piazza Garibaldi, 53 Tel 0543 452970 - Fax 0543 960068 n Santa Sofia - Via Giovannetti, 6 Tel 0543 452980 - Fax 0543 970170 n Tredozio - Via XX Settembre - angolo Vicolo Biscanto, 1 Tel 0546 943493 - Fax 0546 943493


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