Anno 11 - Direttore Responsabile Marco Valenti - Mensile di informazione tecnica, economica, professionale - Forlì, viale Oriani, 1 Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009”
CONTIENE I.P.
02 › MARZO 2021
Senza impresa non c’è futuro La nuova impennata dei contagi e il conseguente blocco di molte attività, stanno mettendo in ginocchio le micro e piccole imprese, già messe a dura prova dal precedente lockdown. Grandi aspettative sono riposte nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che dovrà contenere concreti interventi di riforma in grado di accelerare la crescita del PIL ed evitare una disastrosa crisi del debito sovrano. Per garantire la crescita dell’economia vanno migliorate le condizioni di competitività delle imprese, anche attraverso una maggiore efficienza dei servizi erogati dalla Pubblica amministrazione. Servirà uno sforzo straordinario per convogliare le migliori energie del Paese, per superare l’emergenza sanitaria e implementare le riforme necessarie a sostenere la piccola impresa. L’EDITORIALE: La piccola impresa è cuore del territorio, soprattutto nelle aree interne, più distanti dai servizi essenziali, in cui l'artigianato diviene fattore di coesione sociale. A pagina 3
IL NOTIZIARIO TECNICO: Tra le novità per l'impresa, SPID, CIE e CNS aprono le porte a tutti i siti della Pa. Il XIX ciclo del Progetto di Crescita Professionale promosso da Fondazione Multifor. Da pagina 15 a pagina 19
L’INCONTRO: Bertinoro presenta le sue eccellenze, non solo enogastronomia e turismo, ma imprese di rilievo internazionale e il Centro Universitario, punta di diamante dell’alta formazione. Da pagina 8
SPECIALE PENSIONATI: Per favorire uno stile di vita attivo anche nella terza età, Anap Confartigianato promuove attività formative e ricreative, per lo sviluppo della personalità dei pensionati. Da pagina 20
editoriale
Liberare la ripresa
La burocrazia che soffoca
L
e indagini svolte dall’ufficio studi di Confartigianato restituiscono, ancora una volta, l’immagine del coraggio di chi fa impresa. La voglia di non cedere all’ennesimo blocco imposto dall’emergenza sanitaria, che si trasforma in capacità di investire per preparare l’agognata ripresa. Ripresa che, al di là delle fondamentali misure di rilancio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, potrà esserci solo nella misura in cui si saprà cogliere la sfida ineludibile di un cambio di passo da parte della Pubblica Amministrazione; la rapidità di erogazione e l’assenza di oneri burocratici inutili potranno fare la differenza. Liberare le imprese dai vincoli e dalle complicazioni burocratiche significa, infatti, non solo semplificarne la vita, ma soprattutto recuperare risorse da destinare agli investimenti, oltre ad assicurare la trasparenza dell’azione pubblica. Come ribadito in questi anni, se una burocrazia scarsamente efficiente rappresenta un costo per l’imprenditore, una burocrazia efficiente rappresenta un volano per lo sviluppo economico. Diviene quindi indispensabile rimettere al centro la libertà di impresa e la fiducia nei confronti dei cittadini e degli imprenditori, oggi vessati da mille adempimenti. Purtroppo la crisi da Covid ha sparigliato le carte e quest’anno un’impresa artigianale su tre avrà gravi difficoltà nel proseguire l’attività. Un dato che conferma lo stato di grave sofferenza del comparto e che si va ad aggiungere alle 79mila aziende artigianali che nel 2020 hanno comunicato la chiusura dell’attività alle Camere di Commercio. Senza considerare le 61.000 nuove aziende in meno, con un calo del 17,2% dell’avvio di nuove attività artigiane. L’eccesso di burocrazia, associato a un contesto poco agevole all’attività di impresa, ha penalizzato la crescita economica. Anche prima dello scoppio della pandemia, nel 2019, l’Italia mostrava un livello del PIL inferiore del 4% a quello del 2007. Sulle imprese italiane grava una pesante burocrazia fiscale: gli indicatori di tempi e procedure per pagare le tasse, nel 2020 collocano l’Italia al 128° posto nel mondo e all’ultima posizione tra i 27 paesi dell’Unione europea. È evidente che il gigantesco volume di norme e la loro complessa applicazione, penalizzano gli investimenti e la realizzazione di infrastrutture. Situazione inaccettabile, che incide pesantemente sulle performance delle micro e piccole imprese.
Viale Oriani, 1 tel 0543 452811 • fax 0543 452852
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Anno XI • n. 02 MARZO 2021 redazione@confartigianato.fo.it www.confartigianato.fo.it
essere impresa
2 › maggio 2021
Reg. Naz. Stampa 06185 del 17/2/98 - ROC 5252 Autorizzazione Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/1978 Tariffa R.O.C: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009
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il commento
Tutela dei comuni montani
Artigianato cuore del territorio › a cura del presidente Luca Morigi
P
er rendere maggiormente incisiva l’azione confederale, l’ufficio Studi di Confartigianato monitora costantemente l’andamento dell’artigianato e della micro e piccola impresa. Nell’ultimo report è stato indagato il peso dell’imprenditoria locale come fattore chiave di coesione economica e sociale per attenuare il declino delle aree interne e di montagna, restituendo una fotografia fedele del ruolo giocato. Si tratta di territori estesi, meno densamente popolati, ma che mantengono un peso significativo sulla società del nostro Paese. In Italia, infatti, sono ben 2.487 i comuni montani ovverosia con altitudine non inferiore ai 600/700 metri - circa un terzo (il 31,5%) del numero complessivo di comuni (7.903) presenti sul territorio nazionale con 7,3 milioni di residenti pari al 12,2% della popolazione italiana. In Appennino, area che si estende dalla Liguria alla Sicilia e comprende oltre 2.000 comuni, risiedono 9,3 milioni di abitanti che rappresentano il 15,6% della popolazione italiana, l’equivalente dei residenti nelle prime 13 metropoli e città italiane. Le aree interne, vale a dire i comuni distanti dall’offerta di servizi essenziali, comprendono 4.065 comuni, pari al 51,4% del numero complessivo di comuni e ospitano 12,9 milioni di cittadini, pari al 21,7% della popolazione italiana. Sono quindi aree di grande rilievo, in cui si osserva una presenza diffusa di piccole imprese e dell’artigianato. Gli addetti delle imprese attive nelle aree interne pesano, infatti, per il 82% del totale degli occupati, dieci punti superiore al 72% rilevato della media nazionale. Addirittura nelle aree interne operano 241 mila realtà artigiane, con 580 mila addetti, il 23,3% dell’occupazione di queste aree, 7,9 punti superiore al 15,4% della media dell’artigianato nazionale. Ancora, nell’area appenninica sono localizzate 193 mila imprese artigiane, con 517 mila addetti: si tratta del 19,4% dell’occupazione dell’artigianato italiano e del 22,1% del totale addetti dell’area, 6,7 punti superiore alla quota media nazionale. Come abbiamo avuto modo di ribadire nel corso dell’evento dedicato al fare impresa in montagna, realizzato poco prima della pandemia, in queste aree, chi fa impresa è quotidianamente alle prese con difficoltà, poste non solo dalla crisi da Covid-19 e dal mercato, ma dalla logistica: il sistema viario è meno performante e la tecnologia arriva con anni di ritardo. Eppure, la piccola impresa è anima del territorio, garantendo servizi e occupazione. Non ci stanchiamo di chiedere che siano riportati quindi al centro dell’agenda politica, non solo regionale, l’imprenditore e le sue priorità, per consentire ai comuni montani di non perdere la propria identità, per non diventare mere città dormitorio, rischiando la desertificazione delle aree più periferiche provocando un depauperamento dell’intero comprensorio. essere impresa
maggio 2021 › 3
vita associativa
Il sindaco Zattini incontra le imprese
Conoscere il territorio per dare risposte sempre più puntuali
Q
Maglificio Pini
uattro imprese associate a Confartigianato hanno ricevuto la visita del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini e dell’assessora alle imprese, Paola Casara, accompagnati nell’occasione dal presidente di Confartigianato Forlì, Luca Morigi e dal segretario Marco Valenti. Il primo cittadino ha spiegato la motivazione dell’iniziativa che sta portando avanti assieme alle associazioni di categoria: “l’artigianato è una pietra preziosa della nostra economia, un gioiello da custodire e valorizzare. Veicolo di antichi saperi e tradizioni, le piccole e medie imprese artigiane del forlivese sono una fonte insostituibile di ricchezza e occupazione che dobbiamo essere in grado di valorizzare riconnettendo la scuola con il mondo del lavoro.” Un pensiero condiviso dai vertici di Confartigianato, come chiarito dal presidente “le imprese costituiscono il motore produttivo del Paese e parte del nostro lavoro di rappresentanza consta proprio nel confronto con gli amministratori locali per garantire le migliori condizioni possibili di un loro continuo sviluppo.” Per l’assessora Casara bisogna “lavorare per un investimento corale sulla formazione. Dobbiamo essere in grado di mettere in connessione l’offerta educativa con la domanda delle nostre imprese. I nostri ragazzi vanno aiutati e indirizzati nelle scelte lavorative mettendoli nelle condizioni di saper apprezzare il segmento dell’artigianato e le sue innumerevoli declinazioni.” Un dialogo fra mondo produttivo e scuola possibile solamente conoscendo le esigenze del mercato del lavoro, da qui il grande apprezzamento di Confartigianato all’iniziativa dell’amministrazione comunale forlivese. Tra i protagonisti della giornata Constructa Sistemi srl, azienda leader in Europa nel settore dell’Automazione Industriale e Robotica ad alto contenuto tecnologico che ha ricevuto, nel 2017 a Stoccolma, il Premio come miglior fornitore di Innovazione Tecnologica da parte del Gruppo Electrolux. Nata nel 1984 grazie allo spirito imprenditoriale di Leonardo Fantini, oggi l’azienda è stata acquisita da
Constructa Sistemi essere impresa
4 › maggio 2021
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vita associativa Metalmeccanica Rossi
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Conoscere il territorio per dare risposte sempre più puntuali un team di suoi collaboratori che ricoprono i ruoli più importanti dell’azienda quali la parte commerciale, l’ufficio tecnico e il reparto software. Nel sito produttivo di via Schiapparelli, in un ambiente ad alta specializzazione, si sposano l’attività umana e la robotizzazione, in un mix produttivo che ha concorso all’insediamento e al radicamento di alcune delle più importanti realtà industriali del forlivese. Tra le eccellenze visitate anche il Maglificio Pini che, dal 1977, lavora con le più note firme della moda internazionale, concretizzando le idee degli stilisti e dando vita a collezioni uniche, improntate alla massima qualità. L’azienda, che costituisce un punto di riferimento del made in Italy nel mondo, rappresenta un riuscito esempio di passaggio generazionale, ad affiancare il fondatore Giuseppe Pini i tre figli Lucia, Martina e Francesco che ne hanno ereditato il talento e la passione per la maglieria. Amore per il bello, ricerca della qualità e innovazione tecnologica, sono tra gli elementi distintivi di questa realtà che oggi occupa circa 40 dipendenti.
i non addetti ai lavori è sorprendente vedere come viene progettato un silos e poi suddiviso, in fase di realizzazione, in pezzi che ne facilitano il trasporto, senza inficiarne la tenuta e il funzionamento. I pezzi, prodotti per consentire le diverse lavorazioni nei silos, sono delicati e devono essere protetti anche in fase di trasporto, che avviene esclusivamente su gomma, proprio per preservarli da eventuali urti che potrebbero comprometterne la funzionalità. Siboni srl è un’azienda specializzata in motori elettrici nata nel 1957, sempre a San Martino in Villafranca e ancora oggi leader nel settore dell’automazione industriale. Lo stabilimento di Via Lughese dispone di 3000 metri quadrati coperti e climatizzati di superficie produttiva e occupa 57 dipendenti. Fondata dai fratelli Enzo e Ivo, attualmente la Siboni srl è condotta dalla seconda generazione animata dagli stessi valori di etica e di passione per la progettazione e produzione di motori brushless e riduttori epicicloidali. La forza del gruppo è quella di creare soluzioni, che possono essere modellate sul progetto elettromeccanico di base, calibrandolo per ogni singola esigenza applicativa. Siboni
La storia della Metalmeccanica Rossi srl, che da San Martino in Villafranca esporta i suoi prodotti in Francia, in Germania e persino oltreoceano, negli Stati Uniti e in Canada, affonda le sue radici negli anni sessanta. Una realtà a conduzione familiare che, dal 2015, col pensionamento del fondatore Franco Rossi, è passata alle figlie Erica e Franca e che oggi occupa anche la terza generazione, Matteo, figlio di Franca. L’azienda realizza tutte le fasi del prodotto, dal disegno al montaggio, fase che i tecnici dell’azienda seguono anche all’estero. Per essere impresa
maggio 2021 › 5
a cura di Casa Artusi
La minestra è la biada dell’uomo
“U
na volta si diceva che la minestra era la biada dell’uomo, oggi i medici consigliano di mangiarne poca…” così comincia il capitolo dedicato alle minestre nella Scienza in cucina, il manuale di cucina per antonomasia e Artusi, da buon Romagnolo, intende sia quelle asciutte, sia quelle in brodo. Quando la medicina ancora continuava a suggerire diete proteiche, il gastronomo forlimpopolese comprende, meglio e prima di qualunque altro, l’importanza della pasta, invitando tutti, soprattutto chi ha uno scarso desinare, a farle festa. Una buona e generosa minestra sarà sempre la benvenuta! Sin dalla prima edizione (1891) inserisce oltre cinquanta ricette di minestre che, anche grazie all’aiuto di lettori e sostenitori, raddoppieranno nell’ultima edizione curata dall’autore nel 1911 (anno della morte). Fra le varie scelte che permetteranno all’Artusi di essere consultato da generazioni di italiani senza avvertirne l’invecchiamento, vi sono alcune ragioni, fra cui rilevante è quella dell'importanza data ai primi. Artusi infatti coglie tendenze che si affermeranno successivamente, nel corso del novecento, sostenendo l’ascesa della pasta, da sud verso nord, accompagnando la nascita del paradigma gastronomico nazionale, tanto che gli italiani verranno
etichettati, spesso, proprio come mangiamaccheroni. Uno stereotipo che Artusi contribuisce a consolidare. In effetti solo in Italia, come ci insegna il Prof. Massimo Montanari, la pasta si emancipa dalla funzione di contorno che aveva nel medioevo e nel rinascimento, assumendo un ruolo autonomo per guadagnarsi poi un posto di primo piano nella dieta mediterranea, dichiarata dall’Unesco patrimonio culturale dell’Umanità. Oltre tutto, quando le portate erano ancora tante, cinque o sei, almeno nelle tavole borghesi, Artusi suggerisce di condire la pasta con carne (esempio
PORTA UN AMICO IMPRESEONIO PATRIM SE E DEL PlA tigiano valore ar La forza de 2021
Confartigianato premia l’amicizia essere impresa
6 › maggio 2021
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“Porta un amico” prevede la consegna di un buono carburante AGIP del valore massimo di 100 euro sia all’imprenditore socio che presenta una nuova azienda, che si associa affidandoci il servizio di consulenza fiscale o di amministrazione del personale, sia al nuovo socio. Lo stesso incentivo è corrisposto anche a chi cede la propria attività e a chi gli subentra, sempre avvalendosi dei nostri consulenti. Per informazioni: 0543 452811
a cura di Casa Artusi
Corso in Casa Artusi I PRIMI PIATTI Sabato 24/04 ore 11:00 CORSO WEBINAR Per cucinare insieme ai Maestri di cucina di Casa Artusi in diretta dalla Scuola di cucina!
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La minestra è la biada dell’uomo ricetta 253, stracotta di vitella) perché può servire “a doppio scopo, cioè di minestra e companatico”. Direi che è esattamente quello che oggi chiamiamo piatto unico, presente in tante tavole italiane. Artusi è un visionario che guarda al futuro e che sa, ancora oggi, istruirci con il suo manuale, tutto da leggere e da usare. Ci consiglia di usare sempre buona materia prima, prodotti stagionali e di condire il tutto con irrinunciabile passione, senza rinunciare alla libertà in cucina, contenuta solo dal buon gusto. Quindi anche i primi piatti vanno preparati secondo gusto di famiglia e prodotti a disposizione, ma va sottolineato come queste, più di qualsiasi altra preparazione, resistono alle mode e al tempo.
Nella cucina italiana il primo piatto ha un posto speciale perché ci rappresenta nel mondo e perché ci ricorda casa, i momenti di festa e dello stare insieme. In romagnolo “minestre” a indicare il ristoro che queste pietanze rappresentano per le persone. Dalla pasta agli gnocchi, dalle crespelle alle lasagne, l’elenco potrebbe essere lunghissimo. Ripercorriamo i principali primi piatti italiani e scopriamo quali segreti portano con sé in cucina. Con chi? Con il Maestro di cucina Alessio Armigeri, giovane professionista con uno sguardo alle principali tendenze gastronomiche contemporanee. Con Casa Artusi ha seguito team building aziendali e giornate dedicate al “buon gusto” artusiano durante la settimana della cucina italiana nel mondo. Un esperto di Casa Artusi dialoga con il Maestro di cucina durante il webinar. Cosa impareremo? Impariamo i primi piatti base della cucina italiana e li prepariamo tutti insieme
Infatti le ricette di pasta, provate e riprovate come ogni ricetta con il cuoco forlimpopolese Francesco Ruffilli, possono essere apprezzate come Artusi ce le propone.
Come fare gli gnocchi di patate, quali sono gli elementi base di questa ricetta e le dosi perfette
Ma se volete scoprire anche l’ironia di questo libro, aspetto che ne costituisce un'altra delle maggiori ragioni del successo, leggete e preparate la ricetta n. 7 Cappelletti all’uso di Romagna, anche perché come scrive l’amica benestante Luisa Burresi Pettini:
Crespelle, cannelloni, fagottini o triangolini, il tutto farcito e ricoperto prima di essere messo in forno a gratinare!
“Egregio Sig Artusi Ho molto gradito i suoi buoni cappelletti e sono d’Accordo con Lei nel chiamarli la prima minestra del Mondo. …” Non ci resta che …provare. Laila Tentoni, Presidente Casa Artusi
Gli gnocchi alla romana, un primo piatto al forno facile da fare anche in due versioni, vedremo quali...
Cosa faremo?
ü Gnocchi di patate al pomodoro fresco ü Crespelle con verdura di stagione croccante e besciamella
ü Gnocchi alla romana, classici, rossi e verdi da gratinare in forno!
https://www.casartusi.it/it/calendario-corsi essere impresa
maggio 2021 › 7
l’incontro
Intervista al sindaco di Bertinoro
Lavoro e coesione sociale priorità contro la crisi
G
abriele Antonio Fratto, sindaco di Bertinoro dal 2016 e, dal 2018 presidente della provincia di Forlì-Cesena, sintetizza le attività messe in campo dall’amministrazione da lui guidata, per affrontare le criticità attuali. “Nostro obiettivo era che la pandemia non facesse venire meno la coesione sociale e il lavoro. Due elementi che abbiamo sempre cercato di preservare, nonostante la crisi economica provocata dal diffondersi del virus. Per questo ho sempre dialogato con le realtà produttive del territorio, per offrire ascolto e confronto. Pur essendo una delega in capo alla Regione e non più alla provincia, abbiamo favorito il contatto con chi è troppo distante per avere una relazione diretta.” In particolare l’amministrazione comunale bertinorese, attraverso il settore urbanistica e bioedilizia, ha raccolto le esigenze delle piccole realtà del centro storico dedite alla ristorazione, semplificando il regolamento sui dehors per consentire un ampliamento dell’area ricettiva, così da garantire il distanziamento, non solo nell’ottica dell’emergenza sanitaria, ma anche in vista di un rilancio dell’economia locale post covid. Si è poi intervenuti con esenzioni essere impresa
8 › maggio 2021
su Imu e Tasi per non gravare le imprese, profondamente colpite dai mancati introiti e, per quanto attiene ai mercati, gli ambulanti sono stati esentati dalla tassa di occupazione del suolo pubblico. Piccoli segnali, fondamentali per ridare fiducia. Continua il primo cittadino “non abbiamo attualmente previsto la tassa di soggiorno, ma qualora dovessimo adottarla, non sarà utilizzata per far cassa, ma per investimenti a vantaggio delle attività locali. La stessa scelta di non prevedere parcheggi a pagamento è dettata dalla volontà di non pesare su cittadini e imprese, anche grazie a un bilancio comunale solido che ci ha permesso di venire incontro alle esigenze delle imprese con esenzioni anche nella gestione dei rifiuti.” E a tal proposito, il sindaco ricorda che, dal 2016, l’approvazione del bilancio è sempre avvenuta in presenza delle associazioni di categoria e dei sindacati, per garantire la massima trasparenza nella gestione delle risorse. L’attenzione al mondo produttivo è prioritaria “la zona industriale di Panighina, in cui operano importanti realtà, è al centro di un progetto volto a incrementare la sicurezza dell’area con l’installazione di un impianto di videosorveglianza, in parte finanziato dalla Prefettura e dal Ministero dell’Interno, per contrastare gli episodi di criminalità. Senza dimenticare gli interventi di asfaltatura, anche delle strade vicinali a uso pub-
blico, così da rendere sempre più fruibile l’area, risolvendo criticità che risalgono agli anni 70.” La vocazione fortemente industriale del comune, si coniuga con l’offerta turistica, da una parte le numerose imprese vitivinicole, che producono eccellenze oggi conosciute a livello internazionale, grazie al Consorzio Vini di Bertinoro e dall’altra con le Terme della Fratta, che, dopo importanti difficoltà finanziarie non imputabili al Comune, meritano una riscoperta. Sempre su Fratta, il sindaco precisa “abbiamo, inoltre, consentito, tramite cofinanziamento della Provincia, di mantenere aperto il servizio educativo post-scuola di Fratta Terme, a supporto delle famiglie (21/22), anche con minori disabili, garantendo la possibilità ai bimbi, assistiti da personale specializzato, di rimanere a scuola oltre l’orario di lavoro.” Il Colle è anche sinonimo di alta formazione, con il Centro Residenziale di Bertinoro, Ceub, che diventerà Fondazione e vede tra i soci anche l’amministrazione comunale. Spiega ancora Fratto “nel corso del 2020, abbiamo ampliato l’organico in forza al comune, sono stati assunti cinque dipendenti per migliorare la capacità di risposta ai cittadini e alle imprese, incrementando ulteriormente la qualità dei servizi erogati.” Le parole del giovane amministratore trasmettono la vicinanza alla comunità e la voglia di trovare soContinua a pagina 9 ›››
l’incontro
Le prospettive future del Ce.U.B
L’alta formazione ha sede a Bertinoro
I
l Centro Universitario residenziale di Bertinoro, sede di corsi di alta formazione di rilievo internazionale, è un fiore all’occhiello del nostro territorio. A ripercorrerne la storia sono il presidente del Consiglio di Amministrazione Enrico Sangiorgi (nella foto) e il direttore Andrea Bandini. “All’inizio degli anni Novanta, con l’avvio del processo del decentramento universitario sulle principali città della Romagna, l’Università di Bologna necessitava di una sede per lo svolgimento delle attività di alta formazione e post-laurea. Grazie alla lungimiranza del sen. Leonardo Melandri, fu identificato il complesso monumentale della Rocca Ve‹‹‹ Segue da pagina 8
Lavoro e coesione sociale priorità contro la crisi luzioni concrete anche in questa fase caratterizzata da lunghi mesi di emergenza pandemica. Una situazione inedita che, pur imponendosi come priorità da fronteggiare, non ha distolto l’attenzione dalla tutela dell’etica del lavoro, valore fondamentale, e dal contrasto all’abusivismo e al lavoro nero. “Il rapporto diretto con le imprese è prezioso, non è mai venuto meno l’ascolto delle esigenze di chi vive e lavora in questo territorio.” E mai come oggi, la presenza e la vicinanza sono elementi preziosi per sconfiggere la paura e la solitudine che accompagnano la quotidianità.
scovile di Bertinoro: la scelta fu presa per la sua posizione strategica, a metà strada tra gli scali di Forlì e Rimini e la sua centralità rispetto alle città di Forlì e Cesena. In realtà, quella che doveva essere solo una sede estiva, si dimostrò fin dai primi anni di attività un’intensa fucina di progetti e di idee: il ruolo di Ce.U.B. è ancora oggi quello di promuovere attività di alta formazione, capaci di creare una dimensione di incontro tra il mondo della ricerca, attirando ricercatori da tutto il mondo, e le eccellenze economiche e produttive del territorio romagnolo. Una sfida che Ce.U.B. sta vincendo quotidianamente da quasi trent’anni, confermandosi come l’unica realtà congressuale, nate per iniziativa universitaria, ad avere retto alla prova del mercato privato.” Attività che a seguito della pandemia è stata forzatamente bloccata. “L’impatto della pandemia sulle attività di Ce.U.B. è stato molto duro: la quasi totalità delle iniziative calendarizzate per il 2020 sono state azzerate, mentre le prospettive per il 2021 sono ancora molto incerte. Grazie allo spirito imprenditoriale che caratterizza la struttura, Ce.U.B. ha svolto un ruolo di primo piano nell’assolvere a un debito di riconoscenza nei confronti del territorio organizzando la permanenza di pazienti in quarantena fiduciaria. Un’esperienza che, nella sua drammaticità, ha confermato le qualità organizzative e progettuali di Ce.U.B. riscontrate anche dai vertici di AUSL Romagna, assolvendo alla permanenza di circa 400 pazienti ospitati. Al tempo stesso, Ce.U.B. sta riprogettando il suo futuro, iniziando a guardare oltre il periodo pandemico per tornare a svolgere la sua attività nell’ambito del turismo congressuale e dell’alta formazione.” Spiega il presidente “rispetto al tessuto imprenditoriale locale, il ruolo di Ce.U.B. è sempre stato quello di volano, elevando le eccellenze del nostro territorio a veri e propri modelli di studio per la cooperazione internazionale indirizzata ai paesi in via di sviluppo. Con l’adozione da parte di Ce.U.B. della forma giuridica di fondazione, la collaborazione con l’Alma Mater diventerà molto più stringente anche sul versante del rapporto tra mondo della ricerca e impresa. In un mondo che richiederà sempre di più velocità, innovazione e proContinua a pagina 10 ››› essere impresa
maggio 2021 › 9
associazione
Forlimpopoli
Inapa nuova sede zonale
U
n nuovo tassello completa l’assetto degli uffici di Confartigianato Forlimpopoli: è operativa la sede zonale del patronato Inapa, con una consulente sempre presente. Il servizio, che affianca lo sportello Caaf, già avviato da anni, consente agli associati e ai cittadini di avere assistenza, tutela e consulenza per il conseguimento di prestazioni previdenziali o assistenziali, comprese quelle in materia di emigrazione e immigrazione. Il riconoscimento della sede permette ai cittadini del comune artusiano e delle zone limitrofe di avvalersi di un consulente direttamente nella sede di via Vecchie Fondine 31. Come spiega il segretario Marco Valenti “la scelta di costituire una sede zonale di Patronato nasce dalla volontà di offrire un servizio sempre più completo non solo agli imprenditori, ma anche ai residenti. Come
Confartigianato, accanto ai servizi mirati per l’impresa, stiamo implementando l’offerta rivolta alle persone, non solo agli imprenditori, collaboratori dipendenti e loro familiari, ma all’intera cittadinanza. Vogliamo essere parte attiva della comunità in cui operiamo, dando risposte a coloro che quotidianamente vivono l’area.” Continua il presidente Luca Morigi “stiamo mantenendo fede all’impegno assunto in questo mandato, stiamo rafforzando il legame col territorio e con chi lo mantiene vivo e vitale. Il nostro obiettivo è la tutela della micro e piccola impresa e del suo ruolo chiave per l’economia, ma siamo consapevoli che l’impresa è costituita di persone che hanno bisogni ed esigenze, che spesso faticano a trovare risposte. Con questo nuovo servizio vogliamo essere ancora più vicini alle comunità di Forlimpopoli e Bertinoro.”
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fondazione. Il patrimonio progettuale di Ce.U.B., costruito in quasi trent’anni di attività, andava salvaguardato e, in prospettiva diventare una risorsa fondamentale per l’azione dell’Alma Mater. Oltre a colmare il divario tra mondo dell’impresa e quello della formazione, Ce.U.B. sarà chiamato a gestire l’importante transizione che sta coinvolgendo la Romagna con l’avvio del corso di laurea in Medicina. Le ricadute sul territorio e le opportunità imprenditoriali che nasceranno dal nuovo insediamento sono strategiche nella prospettiva di un mondo globalizzato che sposterà sostanzialmente l’asse dei propri investimenti sui servizi alla persona, senza il rilievo dell’ambito medico che, drammaticamente abbiamo riscoperto, con il COVID-19. Vi sono poi asset strategici che Ce.U.B. deve riprendere in mano, forte delle relazioni strette a livello internazionale con i principali centri di ricerca: il primo riguarda il capitolo delle scienze informatiche, seguito dalla riapertura delle attività di cooperazione internazionale e infine l’aspetto della ricerca in ambito genetico. Anche se il perdurare dell’emergenza sanitaria, rende la situazione ancora molto complessa, Ce.U.B. può contare su una solida esperienza capace di ripensare e di anticipare il futuro.“
L’alta formazione ha sede a Bertinoro gettualità. Ce.U.B. può svolgere un ruolo strategico per colmare il divario tra la formazione accademica, che, occorre sottolinearlo, è alla base di qualsiasi operazione di sviluppo, e la capacità di lettura delle esigenze del mondo imprenditoriale. Se la pandemia ha colpito in modo particolare il settore del lavoro giovanile, al tempo stesso lascia in eredità una dura lezione: solo attraverso i giovani, con le adeguate competenze, il tessuto imprenditoriale locale potrà tornare a competere a livello internazionale. Anche in passato Ce.U.B. ha sempre rappresentato un’opportunità per tutte le aziende che hanno avuto il coraggio di affacciarsi sul Colle e da lì guardare all’internazionalizzazione con concrete opportunità di sviluppo. Oggi questa opportunità è, per le aziende realmente intenzionate a coglierla, improcrastinabile.” Fondamentale costruire oggi le opportunità per il post pandemia, spiegano i vertici del Ce.U.B “guardando all’immediato futuro, occorre rilevare che l’Università di Bologna, nella veste di azionista di maggioranza, in accordo con il Comune di Bertinoro, ha scelto di trasformare Ce.U.B. in una essere impresa
10 › maggio 2021
storie di imprese
Intervista a Sicurmatic
Vent’anni di storia dell’automazione tuali non conformità, tutelando gli amministratori condominiali da responsabilità civili e penali.
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al 2001 Sicurmatic Sas è marchio leader, nel nostro territorio, per l’automazione. Nell’ottobre 2001 infatti Marco e Andrea Polloni decidono di avviare l’attività, andando a coprire un settore ancora poco presidiato nel comprensorio forlivese, a fronte di un mercato in espansione e sempre più attento alle novità introdotte. A riassumere la storia dell’azienda è proprio Andrea Polloni che racconta “dal 1985 ero agente di commercio per la Faac e, grazie all’esperienza maturata nel settore, ho colto un’esigenza del nostro comprensorio: un punto vendita, assistenza e manutenzione per far fronte alle necessità dei clienti.” Il mercato, in questi vent’anni è notevolmente cambiato, continua Polloni “con l’entrata in vigore della Direttiva Macchine 2006/42CE e con la digitalizzazione dei sistemi di apertura si è resa necessaria una nuova strategia, che ha portato l’azienda a rinnovare la propria configurazione, assumendo l’assetto attuale.” Oggi Sicurmatic occupa sei persone e collabora con artigiani con competenze
differenti a seconda della tipologia di intervento. “Ci occupiamo di aperture automatiche a tutto campo: serramenti, porte, cancelli e tutto ciò che è compartimentazione e videosorveglianza. Garantiamo ogni fase, dall’installazione all’assistenza, per evitare blocchi degli impianti che possano compromettere l’attività produttiva dei nostri clienti.” A fianco ai servizi rivolti a imprese e industria, grande rilievo ha il settore residenziale. Da qualche anno Sicurmatic è, inoltre, distributore d’area per i prodotti Nergeco e Dynaco, del gruppo Entrematic, produttrici di porte rapide, ampiamente utilizzate nel settore alimentare, sia per l’elevato standard qualitativo, sia per il risparmio energetico garantito da questa tecnologia. L’azienda si occupa anche di sicurezza nei condomini, avendo sviluppato, in collaborazione con uno studio professionale torinese, Protetto, il documento di valutazione delle condizioni di sicurezza di tutte le parti comuni dei fabbricati, strategico per definire interventi, valutare even-
Altro elemento distintivo dell’azienda è l’aver sviluppato il mercato del parcheggio digitale, dapprima in Romagna e oggi in tutta la regione, diffondendo l’app myCicero. MyCicero è la piattaforma digitale che permette di prenotare e utilizzare tutti i sistemi di mobilità pubblica, bus, treno e metro senza l’utilizzo di contante. Ma non solo, grazie all’applicazione è possibile pagare il parcheggio nelle righe blu a consuntivo, contabilizzando sullo smartphone solo i minuti realmente effettuati, potendo, al contempo, prolungare la sosta da remoto, in caso di ritardo. Continua Polloni “i servizi disponibili sono in costante aggiornamento e le aree raggiunte da questo servizio sono sempre in espansione, tanto che sono coperti anche i più importanti centri urbani, fra cui Roma e Milano. La app costituisce un valido supporto anche per le imprese che possono attivare il servizio per tutti i mezzi aziendali, con la condivisione del credito, rendendo più agevole anche la contabilizzazione dei permessi di sosta, attraverso il sistema di fatturazione di myCicero.” Un’opportunità anche per gli associati di Confartigianato; attivando myCicero, grazie alla convenzione siglata dall’associazione con Sicurmatic Sas, potranno usufruire di un credito per iniziare a utilizzare l’applicazione, così da poterne meglio apprezzare i vantaggi. essere impresa
maggio 2021 › 11
i numeri dell’economia
Indagine di Confartigianato
La resilienza delle imprese emiliano romagnole
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ubblicati i dati del sondaggio realizzato dal Centro studi di Confartigianato Emilia-Romagna, che evidenzia l’impatto dell’emergenza sanitaria sul tessuto economico regionale individuando le tendenze dei primi mesi del 2021. Come spiega il presidente Luca Morigi “le micro e piccole imprese emiliano - romagnole, aderenti alla rilevazione, dichiarano di aver subito, lo scorso anno, una riduzione media del fatturato del -24,9% e prevedono per la prima metà del 2021 un ulteriore calo del -15,6%.” A seguito di ulteriori chiusure, il calo è ancora più pesante per le imprese che intercettano la domanda turistica (-33,7%). Se il 52,2% delle imprese è incerto rispetto alle dinamiche future del mercato, le restanti prevedono
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12 › maggio 2021
invece di recuperare i livelli di fatturato pre crisi entro la prima metà del 2022. Da rilevare con un 8,9% degli aderenti all’indagine dichiarano di aver già raggiunto il fatturato pre-Covid. Nonostante l’alternarsi di chiusure e parziali riaperture, ben l’81,7% degli imprenditori prevede di adottare
strategie reattive nei primi mesi dell’anno per cercare di rispondere alla crisi, in particolare il Superbonus 110% è considerato un’opportunità dal 56,3% di chi opera nel comparto costruzioni, di queste il 28,8% ha già ricevuto segnali di mercato - dai primi contatti e preventivi, fino all’inizio lavori - identificando, nel 60 % dei casi, come principale ostacolo la mole di adempimenti burocratici. Accanto a chi segnala il ritardato inizio delle attività a causa di problemi burocratici, legati a sanatorie, per esempio, c’è chi rileva la mancata risposta di uffici comunali e pubbliche amministrazioni. La quota di imprese che segnalano questa criticità nei comuni con oltre 10 mila abitanti è del 71,6%, doppia rispetto Continua a pagina 13 ›››
i numeri dell’economia
Occorre una vera semplificazione
Stop alle ridondanze
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er Confartigianato la riforma della Pubblica amministrazione e l’azzeramento delle complessità burocratiche a carico delle imprese sono condizioni imprescindibili per il rilancio dello sviluppo del nostro Paese. “Il Piano varato dal Ministro Renato Brunetta e il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico non rimangano sulla carta, ma siano la vera svolta per una buona amministrazione alleata degli imprenditori”. I rappresentanti di Confartigianato rilevano “il nostro Paese è al 23° posto tra i 27 dell’Unione euro-
pea per l’eccesso di complicazioni amministrative e al 58° posto tra 190 Paesi nel mondo per la facilità di fare impresa. Per realizzare un appalto in Italia servono 7 mesi in più rispetto alla media europea, a causa dei numerosi passaggi burocratici che incidono per il 54,3% sui tempi complessivi per completare le opere. Anche l’utilizzo del superbonus 110% è frenato dalla burocrazia: oltre la metà delle imprese segnala ritardi nell’inizio delle attività a causa di complessità burocratiche e il 42,5% lamenta le mancate risposte di
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La resilienza delle imprese emiliano romagnole al 36,9% rilevato nei comuni più piccoli, sotto i 10 mila abitanti. Anche la situazione internazionale esplica i propri effetti: la Brexit ha portato, per il 40% delle micro e piccole imprese che esportano verso il Regno Unito, a nuove problematiche legate a maggiori costi e all’allungarsi dei tempi della burocrazia. Continua il presidente “eppure c’è voglia di reagire, il 16,9% degli intervistati intende usufruire di misure del Piano Transizione 4.0.” Tra gli effetti dell’emergenza sanitaria, emerge una nota positiva: la quota di micro e piccole imprese digitalizzate è cresciuta di quasi 10 punti percentuali, un aumento di 17mila realtà che oggi utilizzano canali alternativi di vendita, social network, conference call e smart working o telelavoro, segnale evidente che le aziende sono flessibili e aperte al cambiamento. La digitalizzazione, infatti, è vista come uno strumento efficace per contrastare la crisi e una opportunità per lo sviluppo e il posizionamento delle aziende. Come chiarito da Morigi “i numeri dimostrano che, malgrado le difficoltà legate al protrarsi della situazione pandemica, le imprese sono impegnate a resistere. Significativa la capacità di mettere in campo nuove strategie, manifestata dai dati rilevati. Il 65,8% degli intervistati ha, infatti, ampliato il proprio bacino di committenza, mentre il 44,5% ha diversificato la produzione, con beni non connessi all’emergenza sanitaria. Da rilevare infine l’abilità di attivare nuove relazioni con altre imprese, segnalato dal 30% degli intervistati.”
uffici comunali e pubbliche amministrazioni.” Per uscire dalla crisi e utilizzare al meglio la straordinaria opportunità offerta dal Recovery Plan, Confartigianato ritiene indispensabile imprimere una svolta nelle politiche di semplificazione secondo tre direttrici: digitalizzazione estesa del rapporto tra pubblica amministrazione e imprese, soprattutto attraverso il dialogo tra le banche dati pubbliche; standardizzazione dei procedimenti e della modulistica; riorganizzazione delle competenze e riduzione del numero di enti pubblici coinvolti nel medesimo procedimento. “Solo così si creeranno le condizioni per applicare finalmente il principio dell’once only, in base al quale le pubbliche amministrazioni non possono chiedere all’impresa i dati già in loro possesso.” Bisogna riportare al centro la libertà di impresa e la fiducia nei confronti dei cittadini e degli imprenditori nella consapevolezza che la mera sostituzione dei controlli ex ante con autocertificazioni, che di fatto non hanno prodotto altro effetto se non quello di spostare la responsabilità dell’azione amministrativa sul cittadino/imprenditore, non può rappresentare la soluzione. essere impresa
maggio 2021 › 13
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essere impresa
14 › maggio 2021
notiziario tecnico
Consulenza fiscale › a cura di Francesco Bandini Dal 1°marzo SPID, CIE e CNS aprono le porte a tutti i siti della Pa Con il comunicato stampa del 16 febbraio 2021 l’Agenzia delle Entrate comunica dal 1° marzo lo SPID, la Carta d’identità elettronica e la Carta nazionale dei servizi sono le chiavi di accesso che i cittadini potranno utilizzare per accedere ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. In linea con quanto previsto dal Decreto Semplificazione (DL n. 76/2020), infatti, dal 1° marzo non sarà più possibile ottenere le credenziali di Fisconline, cioè quelle proprie dell’Agenzia, e nei prossimi mesi quelle già in uso verranno progressivamente dismesse. Sarà quindi necessario dotarsi di una delle tre modalità di identificazione e autenticazione, SPID, CIE o CNS, riconosciute per i servizi on line di tutte le Pubbliche amministrazioni e che sono già utilizzabili per accedere ai servizi delle Entrate.
Cosa cambia per i cittadini Il Decreto Semplificazione e Innovazione digitale (DL n. 76/2020), ha stabilito che l’accesso dei cittadini ai servizi della Pubblica Amministrazione dovrà avvenire attraverso il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) e la Carta di Identità Elettronica (CIE), oltre alla CNS. Quindi per chi già utilizza SPID, CIE o CNS per accedere ai servizi telematici delle Entrate non cambia assolutamente nulla. I cittadini, invece, che utilizzano le credenziali di Fisconline, fornite dall’Agenzia,
potranno continuare ad utilizzarle fino alla naturale scadenza (e comunque non oltre il 30 settembre 2021), dopo di che sarà necessario essere in possesso, a scelta, di uno dei tre strumenti citati.
Cosa sono SPID, CIE e CNS Spid è il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Consiste di un sistema basato su credenziali personali che, grazie a delle verifiche di sicurezza, permettono di accedere ai servizi online della Pubblica amministrazione e dei privati aderenti. Per ottenere Spid basta scegliere uno dei 9 gestori di identità digitale presenti sul sito https://www.spid.gov.it/richiedi-spid e seguire i passi indicati dalle varie procedure ai fini dell’identificazione. CIE è la nuova Carta di identità elettronica, che permette anche in questo caso al cittadino di identificarsi e autenticarsi con i massimi livelli di sicurezza ai servizi online degli enti che ne consentono l’utilizzo, sia Pubbliche amministrazioni che soggetti privati. La CIE è rilasciata dal Comune di residenza, per utilizzarla al meglio è importante assicurarsi di avere l’intero codice PIN della carta di identità elettronica e, se serve, richiederlo al proprio comune. Infine c’è la CNS, la Carta Nazionale dei Servizi, che permette di accedere agli stessi servizi attraverso un dispositivo, che può essere una chiavetta USB o una smart card dotata di microchip.
Il Decreto Milleproroghe e le assemblee societarie Approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione in legge del decreto Milleproroghe (D.L. Continua a pagina 16 ›››
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maggio 2021 › 15
notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 15
183/2020) che al comma 6 apporta alcune novità in materia di svolgimento delle assemblee delle società per l’approvazione dei bilanci 2020. In particolare, viene posticipato a 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio il termine entro il quale l’assemblea ordinaria delle Spa e S.r.l. deve essere convocata per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020. Vengono inoltre estese alle assemblee sociali tenute entro il 31 luglio 2021 le procedure semplificate di svolgimento delle assemblee societarie disposte dall’art. 106 del decreto Cura Italia (D.L. n. 18/2020). Per cui, per le assemblee tenute entro il 31 luglio 2021: le società di capitali, le società cooperative e mutue assicuratrici, possono stabilire nell’avviso di convocazione delle assemblee (ordinarie o straordinarie) che l’espressione del voto avvenga in via elettronica o per corrispondenza e che l’intervento all’assemblea si verifichi mediante mezzi di telecomunicazione, anche laddove l’utilizzo di tale strumento non sia contemplato negli statuti. È possibile, inoltre, prevedere che l’assemblea si svolga, anche esclusivamente, mediante mezzi di telecomunicazione che garantiscano l’identificazione dei partecipanti, la loro partecipazione e l’esercizio del diritto di voto. Non è necessario che il presidente, il segretario o il notaio si trovino nel medesimo stesso luogo, ove la loro presenza sia prevista; le S.r.l. potranno esprimere il voto mediante consultazione scritta o per consenso per iscritto (in deroga ai limiti previsti dall’art. 2479 c.c. e alle eventuali diverse disposizioni statutarie); le società quotate, oltre alle modalità di voto a distanza e alle modalità di partecipazione all’assemblea mediante mezzi di telecomunicazione, potranno avvalersi dell’istituto del rappresentante designato (art. 135-undecies, TUF) anche ove lo statuto disponga diversamente; nell’avviso di convocazione, tali società possono prevedere che lo svolgimento dell’intervento in assemblea avvenga esclusivamente tramite il rappresentante designato, con la conseguenza che la facoltà del socio di conferire delega a tale soggetto diventa modalità obbligatoria. Per agevolare il ricorso a tale istituto, al rappresentante designato potranno essere conferite deleghe e sub-deleghe, sia tramite il modulo di delega contenuto nell’Allegato 5A del Regolamento Emittenti sia tramite delega e subdelega ordinaria; le società quotate, le banche popolari, le banche di credito cooperativo, le società cooperative e le mutue assicuratrici, potranno ricorrere all’istituto del rappresentante designato ai sensi dell’art. 135-undecies TUF per l’esercizio del diritto di voto essere impresa
16 › maggio 2021
nelle assemblee ordinarie e straordinarie, anche ove eventuali clausole statutarie dispongano diversamente e potranno prevedere nell’avviso di convocazione che l’intervento in assemblea si svolga esclusivamente tramite il predetto rappresentante.
Assemblee di associazioni e fondazioni Ai sensi dell’art. 19, è prorogato fino alla data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e comunque non oltre il 30 aprile 2021 la possibilità prevista dall’art. 73 del decreto Cura Italia (D.L. n. 18/2020) di svolgere in videoconferenza le sedute, tra gli altri, degli organi di associazioni private, delle fondazioni nonché delle società, comprese quelle cooperative e i consorzi (Allegato 1, punto 10).
Nuovo differimento per l’adesione alla consultazione delle fatture elettroniche Con un apposito Provvedimento l’Agenzia delle Entrate ha nuovamente prorogato, dal 28.2.2021 al 30.6.2021, il termine entro il quale i soggetti che intendono continuare a visualizzare/scaricare le fatture elettroniche complete dall’area riservata del proprio sito Internet, comprese quelle emesse/ricevute dall’1.1.2019, devono effettuare l’adesione al servizio di “Adesione al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici”. Come noto, al fine di superare una delle criticità riguardanti la fatturazione elettronica tramite SdI sollevate dal Garante della Privacy, l’Agenzia delle Entrate, con il Provvedimento 21.12.2018, ha modificato il Provvedimento 30.4.2018, prevedendo la necessità di effettuare l’espressa “Adesione al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici” per poter visionare/ acquisire il file xml “completo” delle fatture emesse/ ricevute, tramite un’apposita funzionalità messa a disposizione dalla stessa Agenzia nell’area riservata del proprio sito Internet. Fino al termine del c.d. “periodo transitorio”, in cui è possibile effettuare la prima adesione al servizio, l’Agenzia memorizza temporaneamente i file xml “completi” delle fatture elettroniche e li rende disponibili in consultazione, previa richiesta, ai soggetti interessati (cedente/prestatore, acquirente/committente e intermediario abilitato delegato). Il termine entro il quale è possibile effettuare l’adesione al servizio in esame con l’inclusione delle fatture emesse/ricevute dall’1.1.2019 è stato più volte differito. Da ultimo con il Provvedimento 23.9.2020, l’Agenzia ha differito tale termine al 28.2.2021. Resta fermo che: Continua a pagina 17 ›››
notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 16
l’adesione al servizio successivamente a tale data comporta che la consultazione/acquisizione del file fattura xml “completo” riguarda soltanto le fatture transitate per il SdI successivamente alla data di adesione al servizio; i consumatori finali che hanno effettuato l’adesione al servizio possono consultare le fatture elettroniche ricevute a decorrere dall’1.3.2020; i file “completi” delle fatture transitate per il SdI sono memorizzati fino al 31.12 dell’ottavo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione ovvero fino alla definizione di eventuali giudizi, per poter essere utilizzati da G.d.F. e Agenzia delle Entrate.
L’utilizzo del credito Iva 2020 La presenza di una dichiarazione annuale IVA a credito consente al contribuente alternativamente di: riportare il credito all’anno successivo e scomputarlo nelle relative liquidazioni periodiche; riportare il credito all’anno successivo e utilizzarlo in compensazione; richiederlo a rimborso. L’utilizzo del credito può essere di tipo verticale o orizzontale. Verticale: Il credito compensa un debito della stessa imposta (ad esempio, credito IVA 2020 con saldo liquidazione IVA gennaio 2021). La compensazione verticale non è soggetta ad alcuna limitazione. Orizzontale: Il credito compensa un debito relativo ad altre imposte, contributi previdenziali, premi o altri versamenti. La compensazione orizzontale del credito IVA annuale (trimestrale) incontra una serie di limitazioni collegate all’ammontare che il contribuente intende utilizzare per il versamento di imposte/contributi/premi dovuti dallo stesso. In particolare va rispettato il limite massimo annuale pari a € 700.000. Compensazione: Soltanto nel caso in cui il contribuente intenda utilizzare in compensazione orizzontale il credito annuale per importi superiori a € 5.000 deve presentare la dichiarazione munita del visto di conformità. In caso di utilizzo del credito in compensazione: in violazione dell’obbligo di apposizione del visto di conformità (sottoscrizione dell’organo di controllo); ovvero con visto di conformità (sottoscrizione) apposto da un soggetto non abilitato; l’Ufficio provvede al recupero
del credito utilizzato, maggiorato degli interessi, nonché all’irrogazione delle sanzioni. Si evidenzia che per i soggetti ISA che hanno conseguito un punteggio di affidabilità almeno pari a: 8 per il 2019 (mod. REDDITI 2020); 8,5 quale media per il 2018 - 2019; è previsto l’esonero dal visto di conformità per la compensazione del credito IVA 2020 per importi non superiori a € 50.000 annui sulla base del c.d. “regime premiale” disciplinato dall’Agenzia delle Entrate con il Provvedimento 30.4.2020. Rimborso: In alternativa all’utilizzo del credito IVA annuale in compensazione, verticale e/o orizzontale, il contribuente può richiedere il rimborso dello stesso. A tal fine è necessaria la sussistenza di determinati requisiti e prestare un’apposita garanzia, salvo gli specifici casi di esonero (ad esempio, dichiarazione munita del visto di conformità). Il rimborso del credito IVA per un importo non superiore a € 30.000 è erogabile senza il visto di conformità/garanzia. I soggetti ISA che hanno conseguito un punteggio almeno pari a 8 per il 2019/8,5 quale media per il 2018 - 2019 beneficiano dell’esonero dal visto per i rimborsi IVA per un importo non superiore a € 50.000 annui. La richiesta di rimborso richiede la compilazione del quadro VX del mod. IVA 2021 ed in particolare del rigo VX4.
Consulenza del lavoro › a cura di Susi Silvani BANDO CONTRIBUTI PER ASSUNZIONE A TEMPO DETERMINATO DI LAVORATORI IN CONDIZIONE DI DISABILITA’ (LEGGE N.68/1999) L’Agenzia Regionale per il Lavoro della Regione Emilia-Romagna ha attivato una procedura volta a finanziare incentivi a datori di lavoro privati per assunzioni a tempo determinato di persone con disabilità iscritte negli appositi elenchi del Collocamento Mirato.
BENEFICIARI DELL’INCENTIVO Tutti i datori di lavoro privati, soggetti o meno all’obbligo di assunzione di cui alla Legge 68/1999, la cui sede operativa o unità produttiva locale ubicata nel territorio della Regione Emilia-Romagna, sia sede di lavoro del dipendente disabile. Continua a pagina 18 ››› essere impresa
maggio 2021 › 17
notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 17
ASSUNZIONI PER LE QUALI SPETTA L’INCENTIVO Il bando spetta per i contratti di assunzione a TEMPO DETERMINATO stipulati a partire dal 01/02/2021 fino al 31/12/2021. Le assunzioni incentivabili sono le seguenti: 1) assunzioni a tempo determinato della durata non inferiore a dodici mesi, di lavoratori disabili con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79%; 2) assunzioni a tempo determinato della durata non inferiore a sei mesi, di lavoratori con disabilità intellettiva o psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%. Restano escluse, dalla richiesta di contributi, le seguenti assunzioni: Riassunzione di ex-dipendenti avvenute negli ultimi 12 mesi, da parte delle medesima azienda; Rapporti di lavoro instaurati a seguito di trasferimento e/o cessione di ramo d’azienda; Rapporti di lavoro instaurati per la copertura di posti vacanti a seguito di licenziamento per riduzione di personale, durante i 12 mesi precedenti.
MISURA DELL’INCENTIVO L’incentivo è riconosciuto per tutta la durata del contratto, comunque non più di 12 mesi, ed è pari: al 60% del costo salariale lordo presunto per i datori di lavoro NON soggetti all’obbligo di assunzione; al 40% del costo salariale lordo presunto per i datori di lavoro soggetti all’obbligo di assunzione. Si precisa che per le assunzioni con contratto di lavoro a tempo parziale il contributo sarà ridotto in proporzione all’orario di lavoro svolto.
CONDIZIONE PER POTER FRUIRE DELL’ESONERO Il datore di lavoro deve risultare ottemperante agli obblighi ai sensi della Legge 68/1999, sia al momento dell’assunzione che al momento dell’erogazione del contributo. Il datore di lavoro deve essere in regola con gli obblighi retributivi e contributivi, osservare le norme poste a tutela delle condizioni di lavoro e rispettare tutti gli altri obblighi di Legge e di CCNL. L’incentivo è subordinato al rispetto della normativa comunitaria degli Aiuti di Stato a titolo di “de minimis”. essere impresa
18 › maggio 2021
Si fa presente che le risorse pubbliche disponibili ammontano ad € 1.000.000,00 e che il contributo verrà concesso al termine dei periodi sopra descritti (12 mesi oppure 6 mesi dall’assunzione) ed una volta che l’Agenzia Regionale abbia verificato il permanere dei requisiti dichiarati dal beneficiario.
XIX ciclo del Progetto di Crescita Professionale promosso da Fondazione Multifor La Fondazione Multifor, ente del quale la nostra Associazione è socia, ha avviato il diciannovesimo ciclo annuale del Progetto di Crescita Professionale al fine di consentire alle imprese di conoscere e valutare, attraverso l’inserimento temporaneo in azienda, giovani laureati particolarmente motivati. Scopo dell’iniziativa è infatti permettere alle aziende locali di sperimentare in azienda giovani di valore senza costi eccessivi e senza vincoli giuridici reciproci nella fase iniziale del rapporto. Il grado di soddisfazione delle aziende che hanno partecipato si è dimostrato elevato e pertanto Multifor, in collaborazione con l’Associazione, propone alle imprese un’ulteriore edizione del Progetto grazie al determinante sostegno della BCC Credito Cooperativo Ravennate, Forlivese e Imolese e la Fondazione Giovanni dalle Fabbriche. Le aziende associate potranno pertanto richiedere l’attivazione di un tirocinio formativo, indicando genericamente le caratteristiche del candidato che verrà, in collaborazione tra l’azienda e Multifor, individuato fra i laureati dei Campus Universitari di Forlì e Cesena. Quest’anno, visto il protrarsi della crisi sanitaria, si è deciso di lasciare più spazio alle candidature delle aziende consentendo quindi di avanzare richieste entro le seguenti due date: il 30 Aprile 2021 il 30 Giugno 2021 Il tirocinio formativo avrà una durata di sei mesi e si svolgerà interamente in azienda, fatta salva una serie di utili lezioni incentrate sulla conoscenza della economia reale del territorio, che impegneranno i giovani per cinque pomeriggi complessivi nell’arco del semestre. Multifor, oltre a predeterminare insieme al “tutor aziendale” (lo stesso imprenditore o un suo collaboratore) i contenuti del tirocinio ne seguirà il percorso, intervenendo in caso di bisogno o di richiesta dell’azienda. Resta comunque inteso che: il tirocinio potrà interrompersi in qualsiasi momento, per volontà dell’azienda o del candidato; Continua a pagina 19 ›››
notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 18
dal tirocinio non nascerà alcun diritto al potenziale posto di lavoro; gli orari, in linea di massima, saranno uniformati a quelli in uso nella singola azienda; il CAMPUS Universitario provvederà, per ogni tirocinante, a sottoscrivere presso l’INAIL un’assicurazione mirata a coprire gli eventuali rischi e a stipulare una polizza assicurativa “cumulativa”, in grado di coprire i rischi derivanti da eventuali danni civili creati dai tirocinanti durante la permanenza in azienda; L’azienda richiedente il tirocinio si obbliga a corrispondere a ciascun tirocinante neo laureato, una indennità di partecipazione mensile di € 650,00 lordi per un totale semestrale di € 3.900,00 lordi. Tale indennità sarà versata mensilmente in apposito conto corrente aperto a nome del tirocinante presso una filiale locale della BCC- Credito Cooperativo Ravennate, Forlivese, Imolese. Al termine del tirocinio semestrale, sulla base della rendicontazione del medesimo, l’azienda ospitante si vedrà riconoscere un contributo di € 2.000,00 a carico dell’apposito fondo di sostegno al progetto costituito presso la Fondazione Giovanni dalle Fabbriche col supporto della BCC Credito Cooperativo Ravennate, Forlivese, Imolese; qualora il tirocinio si sia compiuto con reciproca soddisfazione, l’azienda potrà procedere all’assunzione, in base alle diverse tipologie contrattuali previste dalla legge. Partners del Progetto di Crescita sono Campus Universitario di Forlì, Campus Universitario di Cesena, La BCC Credito Cooperativo Ravennate, Forlivese, Imolese e Fondazione Giovanni dalle Fabbriche.
Trasporti › a cura di Alberto Camporesi Comune di Forlì
Agevolazione tramite servizio taxi La crisi provocata dalla pandemia ha messo in ginocchio le imprese private di trasporto persone e contemporaneamente ha fatto emergere le storiche criticità del trasporto pubblico locale nell’offerta di servizi. Questa evidenza ha innescato un cambio di rotta con la riorganizzazione del trasporto pubblico locale all’insegna della collaborazione e della sinergia tra pubblico e privato per soddisfare in modo effi-
ciente la domanda di mobilità dei cittadini. L’amministrazione comunale di Forlì, in particolare, ha integrato l’avviso, con il quale si stabiliscono i criteri e le modalità per il riconoscimento delle agevolazioni per la mobilità, tramite il servizio taxi di Forlì, a favore di famiglie e di persone in difficoltà o comunque caratterizzate da forme di vulnerabilità. Le agevolazioni sono erogate fino al 31 maggio 2021. Requisiti: a) reddito ISEE “ordinario” rilasciato nell’anno 2020 oppure nel 2021 non superiore a € 45.000,00 oppure entrate nette imponibili ai fini IRPEF, percepite dal nucleo familiare nell’anno 2020, non superiore a specifici valori definiti in base al numero dei componenti il nucleo familiare b) residenza anagrafica nel territorio del Comune di Forlì c) effettivo bisogno di mobilità e assenza di un mezzo di trasporto proprio o appartenente a familiari (ovvero oggettivamente impossibilitati all’utilizzo dello stesso) d) effettiva necessità di utilizzare il servizio taxi per fruire: di visite mediche e/o accertamenti diagnostici o terapie; accedere ai punti di vaccinazione Covid 19 individuati dall’AUSL Romagna; espletare pratiche legali e amministrative; prestare assistenza/compagnia a persone non autosufficienti; accompagnamento di minori a scuola o altre attività educative; visite a congiunti o persone significative sul piano relazionale e) appartenenza ad almeno una delle seguenti categorie sociali: - età pari o superiore ad anni 65; - disabilità o invalidità certificata; - minorenni accompagnati da almeno un genitore; - donne in gravidanza. Per usufruire della corsa agevolata in taxi, il richiedente deve telefonare ai numeri 0543 31111 (Consorzio Taxi Forlì) - 0543 1908041 (Taxi Santi Ivan) e consegnare all’autista del taxi, prima dell’inizio della corsa, il modulo predisposto dal Servizio Benessere Sociale e Partecipazione scaricabile sul sito del comune di Forlì. I disservizi e le situazioni di assembramento sui mezzi di trasporto pubblici verificatesi nel nostro Paese in questi mesi, spiega Confartigianato, avrebbero potuto essere evitate mettendo in campo un efficace supporto alle linee da parte delle imprese private. Vanno quindi introdotte misure che portino a una reale dismissione di servizi da parte degli enti locali e a sviluppare condizioni di concorrenza nell’offerta di trasporto, favorendo le imprese private in condizioni di prossimità territoriale. Tutto questo all’interno di un nuovo modello di mobilità, gestito da una cabina di regia nazionale, che punti sull’intermodalità e sul basso impatto ambientale dei trasporti. essere impresa
maggio 2021 › 19
movimenti
speciale pensionati
Le Pensioni nel 2021 contributi a seconda dei casi sino all’età di vecchiaia. Pensione anticipata per i precoci con un requisito di contribuzione ridotto a 41 anni: sono coloro che hanno svolto almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° anno di età.
Opzione donna
I requisiti anagrafici e contributivi principali Pensione anticipata Per il conseguimento della pensione anticipata occorrono, 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini o con 41 anni e 10 mesi di contributi le donne a prescindere dall’età anagrafica con la finestra a 3 mesi dalla maturazione dei requisiti pensionistici sia per il settore privato che pubblico.
Pensione vecchiaia Per il pensionamento di vecchiaia occorrono sia per uomini che donne 67 anni unitamente ad almeno 20 anni di contribuzione, salvo le categorie dei lavoratori addetti alle mansioni gravose con almeno 30 anni di contribuzione che possono accedere alla pensione di vecchiaia con 66 anni e 7 mesi. Per la pensione di vecchiaia non è prevista l’applicazione di alcuna finestra di slittamento: la pensione decorre, pertanto, di regola il primo giorno del mese successivo alla maturazione dei requisiti.
Quota 100 Anche nel 2021 resta la possibilità di ritirarsi con 62 anni e 38 anni di contributi con una finestra di 3 mesi per i lavoratori del settore privato e di sei mesi per il settore pubblico (per il settore scolastico l’uscita è prevista al 1° settembre 2021 per chi raggiunge i requisiti entro il 31.12.2021).
Categorie disagiate Proseguono anche nel 2021 gli scivoli pensionistici per le categorie lavorative più deboli (disoccupati, invalidi almeno al 74%, chi assiste il disabile convivente e addetti alle mansioni gravose). Ape sociale, il sussidio di accompagnamento fruibile dai 63 anni unitamente a 36 o 30 anni di essere impresa
20 › maggio 2021
È stata rinnovata per le lavoratrici che hanno raggiunto i 58 anni se dipendenti 59 anni se autonome unitamente a 35 anni di contributi entro il 31.12.2020 purchè optino per la liquidazione della pensione con il calcolo contributivo.
Lavoratori usuranti e notturni Anche gli addetti alle mansioni usuranti e notturni con 78 giornate mantengono i requisiti ridotti: nel 2020 l’uscita può essere agguantata con 61 anni e 7 mesi di età, 35 anni di contributi e quota 97,6.
Cumulo I requisiti contributivi per la pensione possono essere raggiunti con il cumulo dei periodi assicurativi previsto dalla legge 228/2012: il lavoratore può mettere assieme la contribuzione sparsa in diverse gestioni previdenziali non coincidente temporalmente al fine di guadagnare il requisito contributivo per la pensione di vecchiaia, per la pensione anticipata ed anche per la quota 100 senza necessariamente ricorrere alla totalizzazione o alla ricongiunzione onerosa dei periodi. Il cumulo è consentito anche con riferimento alle casse previdenziali dei liberi professionisti.
Totalizzazione Consente di mettere insieme i contributi versati in tutte le gestioni e casse con conteggio essenzialmente contributivo. Pensione anticipata con 41 anni di contributi ed una finestra mobile di 21 mesi. Pensione vecchiaia 66 di età con 20 di contributi ed una finestra mobile di 18 mesi.
Computo nella gestione separata I lavoratori iscritti alla gestione separata hanno la possibilità di andare in pensione computando nelContinua a pagina 21 ›››
speciale pensionati
movimenti
Strutture che ospitano anziani
Vaccini, dovere morale nei confronti della comunità
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l Cupla dell’Emilia Romagna già nei mesi scorsi aveva preso posizione rispetto all’aumento dei contagi nelle strutture, pubbliche e private che ospitano anziani, quali le RSA, Case di riposo e Case famiglia, auspicando il rigoroso controllo delle strutture stesse sia per il rispetto delle norme di sicurezza sia di quelle ambientali. Successivamente è stato auspicata la predisposizione dei piani vaccinali anti Covid-19, a partire proprio dalle persone più fragili e con diverse pa‹‹‹ Segue da pagina 20
Le Pensioni nel 2021 la gestione separata i contributi delle altre gestioni della previdenza pubblica obbligatoria al fine di conseguire un’unica prestazione pensionistica. Tale possibilità è concessa a tutti coloro che possono far valere periodi contributivi presso l’assicurazione generale obbligatoria lavoratori dipendenti e autonomi purché il lavoratore possa vantare il versamento di almeno un contributo mensile presso la gestione separata. L’interessato deve, inoltre, possedere un’anzianità contributiva nelle predette gestioni coinvolte nel computo pari o superiore a 15 anni di cui almeno 5 collocati successivamente al 1° gennaio 1996 unitamente al possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995. È necessario, altresì, che il lavoratore non abbia 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995. In questo caso la pensione anticipata si può ottenere con 64 anni di età 20 anni di contributi e l’importo pari 2,8 assegno sociale.
tologie. La Regione ha adottato questa linea, tanto che il Cupla ha espresso soddisfazione constatandone l’impegno concreto e la varietà di proposte e di soluzioni che ogni giorno le ASL adottano per il rispetto rigoroso del Piano vaccinale approvato a metà febbraio dalla nostra Regione. Cupla evidenzia tuttavia una criticità che deve essere, nei modi possibili, rapidamente affrontata e risolta: il contagio da Covid-19 che interessa alcune strutture della nostra Regione, e che pare sia legato agli operatori socio-sanitari delle stesse. Spiegano i vertici Cupla “siamo consapevoli che non sia mai stato sancito l’obbligo di vaccinarsi da parte del personale impegnato in quelle strutture, questo però non ci impedisce di prendere una posizione chiara e precisa, nei confronti di queste gravi situazioni. Non proponiamo che diventi obbligatoria la vaccinazione per chi non la vuole, né che siano presi provvedimenti nei confronti degli operatori che non vi si sottopongono. Non spetta a noi. Ma di certo spetta anche al Cupla Regionale denunciare le conseguenze, gravi quanto inaccettabili, che derivano dal rifiuto di alcuni operatori di sottoporsi al vaccino contro il Coronavirus, determinando il contagio di un numero significativo di ospiti delle strutture stesse.” E continuano “riteniamo indispensabile sensibilizzare e invitare tutti gli operatori socio-sanitari al “dovere morale” richiamato dal presidente Mattarella, di vaccinarsi a protezione non solo della propria salute, ma anche quella delle persone che sono affidate a loro.” Tutti i Cupla territoriali sono impegnati a condividere i contenuti di questa nota per fare un’azione di monitoraggio di episodi simili, assolutamente inaccettabili.
Queste sono le principali tipologie di pensione, ma ne esistono altre a seconda dei requisiti personali, si invitano quindi gli associati a prendere un appuntamento presso il nostro Patronato al fine di valutare correttamente la propria posizione. Riferimenti telefonici tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13,00 ai numeri: 0543.452885 /0543.452850/0543.452905/0543.452830. essere impresa
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movimenti
speciale pensionati
Lotta al virus
Anche la prevenzione è fondamentale
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a oltre un anno il nostro Servizio Sanitario Nazionale è impegnato fino allo stremo ad affrontare le nuove e difficili problematiche della pandemia riorganizzando strutture, rivedendo procedure, impiegando diversamente le risorse, utilizzando personale vecchio e nuovo per cercare di arginare il dilagare della malattia e per dare assistenza alla massa di persone colpite dal virus. Inevitabilmente è stata dedicata meno attenzione ad altre malattie che pure incidono molto sulla salute e sulla mortalità delle persone. Interi reparti degli ospedali e relativo personale, sono stati convertiti alla cura dei malati da COVID, riducendo i letti dedicati ad altre malattie e addirittura sospendendo gli interventi chirurgici ritenuti non urgenti, ma soprattutto a farne le spese è stata la prevenzione, che ha contri-
buito notevolmente ad allungare la durata media della vita. L’esempio più eclatante di ciò che è avvenuto è dato dalle cosiddette malattie non trasmissibili, vale a dire quelle che includono, tra le altre, le malattie cardiovascolari, il diabete, il cancro e le malattie respiratorie croniche. I dati sugli andamenti epidemiologici hanno evidenziato quanto sia pericoloso per la salute pubblica trascurare queste malattie non trasmissibili nel contesto pandemico e hanno messo in evidenza l’urgente necessità di adottare nuove misure per prevenirle (investendo maggiori fondi, sviluppando politiche di salute pubblica più efficaci). Le malattie non trasmissibili sono, infatti, la principale fonte di morte prematura e disabilità nel mondo. Ogni anno uccidono 15 milioni di persone tra i 30 e i 69 anni, con oltre l’85% di queste
morti nei paesi a basso e medio reddito, dove il COVID-19 sta avendo un impatto maggiore sui servizi sanitari. Si stima che quasi un quarto della popolazione mondiale abbia una condizione di salute di base che aumenta la sua vulnerabilità al virus. Le persone che vivono con malattie non trasmissibili sono più vulnerabili al COVID-19. Uno studio condotto in Italia sulle cause di morte tra pazienti affetti dal virus ha rilevato che il 98,8% dei deceduti viveva con almeno una patologia, addirittura il 48,6% ne aveva almeno tre. L’ipertensione è stata identificata come la causa più comune tra i pazienti deceduti. Nonostante questa chiara evidenza che dovrebbe spingere a proteggere le persone che sono più vulnerabili verso la contrazione dell’infezione da COVID-19, i servizi per la prevenContinua a pagina 23 ›››
IL FONDO PENSIONE FIDEURAM Investire nel proprio domani Il Fondo Pensione Fideuram(1) è un pensiero concreto da dedicare al proprio domani grazie ad una rendita integrativa del sistema previdenziale obbligatorio che ha come primo obiettivo il mantenimento del proprio tenore di vita nel tempo. Il Fondo Pensione Fideuram propone sei comparti d’investimento per costruire la propria rendita integrativa nel tempo. Ogni soluzione d’investimento propone una specifica politica di gestione e un diverso profilo di rischio/rendimento(2), da valutare in base al numero di anni che separano dalla pensione, alla situazione lavorativa e al patrimonio personale. Il Fondo Pensione Fideuram consente di beneficiare di un trattamento fiscale favorevole sui contributi versati, sui rendimenti e sulle prestazioni grazie a: • deducibilità dei versamenti dal reddito complessivo, nei limiti previsti dalla legge; • riduzione dell’imposta sostitutiva sul risultato netto maturato; • riduzione della ritenuta a titolo di imposta sulle prestazioni pensionistiche erogate. Consente, inoltre, di destinare il TFR al Fondo Pensione e scegliere di attivare le prestazioni assicurative accessorie, anche in un momento successivo all’adesione, per proteggere te e i tuoi cari dalle conseguenze di un’improvvisa scomparsa o da un’eventuale invalidità permanente, conseguente a malattia o infortunio, che sopraggiungano prima del pensionamento.
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(1) Fondo pensione aperto ad adesione individuale, istituito da Fideuram Vita S.p.A. (2) Il profilo di rischio indicato per ciascun comparto tende ad aumentare in caso di permanenza per un periodo inferiore a quello indicato.
* Il Private Banker è un professionista della consulenza finanziaria, previdenziale ed assicurativa iscritto all’Albo Unico dei Consulenti Finanziari. Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione, per un’illustrazione completa delle caratteristiche, della contribuzione, dei costi, delle opzioni di investimento e dei relativi rischi del Fondo Pensione Fideuram, si raccomanda di leggere la Sezione I della Nota informativa “Informazioni chiave per l’aderente”. La Nota Informativa completa e il Regolamento sono messi a disposizione presso gli uffici dei Private Banker di Fideuram e sui siti internet di Fideuram S.p.A. (www.fideuram.it) e di Fideuram Vita S.p.A. (www.fideuramvita.it).
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speciale pensionati
movimenti
Intervento del Cupla
Attenzione allo stile di vita
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nche il Cupla (Coordinamento Unitario dei Pensionati del Lavoro Autonomo) regionale interviene sul tema della prevenzione “la nostra Regione (prima in Italia) si è dotata di una Legge Regionale sulla Prevenzione primaria (L.R. n 19 del 5.12.2018). Sugli aspetti di questa innovativa legge dovranno essere fatti ap-
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Anche la prevenzione è fondamentale zione e il trattamento delle malattie non trasmissibili sono stati influenzati negativamente dalla pandemia, che ne ha limitato gli accessi. È necessario mantenere attiva la catena di trattamenti e di atti prevenzionali sulle persone che vivono con malattie non trasmissibili, sia per rafforzare le loro difese immunitarie contro i rischi di contagio e le complicazioni, sia per evitare un aumento dei soggetti in grado di trasmettere il virus. In sostanza, il COVID-19 ha reso evidente la necessità di migliorare e rafforzare i servizi di prevenzione e controllo, che già prima della pandemia non ricevevano risorse adeguate. In questo senso, la pandemia potrebbe rappresentare una ripartenza, poiché il numero delle persone che vivono con malattie non trasmissibili è destinato ad aumentare entro il 2025, è indispensabile migliorare i servizi di diagnosi e trattamento disponibili nei vari paesi. Investire in questa tipologia di servizi sarà essenziale per migliorare la salute della popolazione e mitigare l’impatto di qualsiasi futura emergenza sanitaria.
profondimenti, tuttavia va ribadito che la prevenzione è da sempre fondamentale per invecchiare bene. In questo aiuta l’invecchiamento attivo, che unisce un sano stile di vita, in movimento e con il giusto cibo.” La fragilità delle persone anziane pone il tema della più corretta modalità per prolungare il loro benessere in sicurezza; le persone che sono autonome sono in aumento e, con loro cresce la richiesta di ausili per continuare a vivere da soli, in casa propria, o comunque al di fuori di strutture per anziani. Al contempo vanno pensati strumenti adeguati per affrontare l’altro lato della fragilità degli over 65: la non autosufficienza. Questa dovrà avere un riassetto normativo unitario, innovativo, che tenga conto delle esperienze positive già fatte in altri Paesi dell’Europa e che, sulla base del quadro demografico attuale e di quello atteso, adegui la rete dei servizi, delle provvidenze e delle agevolazioni connesse al tema. Continuano dal Cupla “la pandemia ci ha fatto comprendere quanto sia importante il sistema sanitario pubblico e i costi per garantire il mantenimento del criterio universalistico, evidenziando quanto sia stato sbagliato depotenziare il sistema sanitario, in questi anni; ora si impone la necessità di rafforzare la rete sanitaria e di welfare territoriale. Questa è la strada giusta anche per diminuire il ricorso al ricovero in ospedale, l’iperafflusso ai Pronto soccorso.” Continuano i vertici Cupla “quando qualche disabilità o patologia si manifesta nella vita degli anziani la nostra preferenza da sempre va ai servizi in rete di assistenza domiciliare (di base o integrata) laddove ciò sia possibile e sostenibile dalla famiglia, grazie alla presenza di un familiare caregiver, piuttosto che ricorrere alla istituzionalizzazione in Case Protette o RSA. Dopo la legge regionale sui Caregiver (L.R. n.87 del 25.3.2014) occorre che anche a livello nazionale venga approvata e finanziata una legge che riconosca i giusti diritti a coloro che svolgono questa assistenza così preziosa e poco riconosciuta. Il Caregiver aiuta l’ammalato nella solitudine, obiettivo delle politiche di welfare è fornire la garanzia di poter invecchiare con dignità e possibilmente a casa propria fra i propri affetti.” essere impresa
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movimenti
speciale pensionati
Scegliere Anap
I vantaggi per i soci
LE CONVENZIONI
I
scriversi all’Anap conviene, sono i tanti risparmi che si possono ottenere avvalendosi delle numerose convenzioni stipulate dall’Associazione sia a livello nazionale sia a livello territoriale, Anap rappresenta e tutela i soci sul piano politico-sindacale. La piattaforma sindacale dell’associazione è molto ampia e articolata. Garantisce ai soci e, più in generale, agli anziani un miglior trattamento pensionistico, un’assisten-
za sanitaria e assistenziale efficiente, attenta alle esigenze della categoria. Associarsi vuol dire dunque in primo luogo dare forza politica all’associazione per portare avanti rivendicazioni e proposte nell’interesse comune. E già questa è un’ottima motivazione per associarsi. Anap, inoltre, tramite i propri Gruppi Provinciali, svolge un’attività di carattere socio-culturale e organizzativa volta a incrementare la qualità della vita dei propri soci favorendone la socializzazione. Ha poi stipulato, a livello nazionale, una serie di convenzioni in favore dei soci, convenzioni che prevedono agevolazioni molto interessanti in vari campi, a cominciare da quelli relativi alla sanità, ai ricoveri ospedalieri (assicurando un’indennità giornaliera che non trova pari in altri sindacati) e ai rimborsi per le truffe agli anziani. Sono attive convenzioni di carattere finanziario, assicurativo, assistenziale, per l’acquisto di prodotti specifici per la terza età e per il soddisfacimento delle esigenze degli anziani nei campi più svariati. Senza dimenticare che per gli associati è attivo “Pronto Ti Ascolto”, un nuovo servizio gratuito telefonico di assistenza psicologica dove poter trovare sempre psicologi specializzati pronti ad ascoltare e a fornire consigli utili per migliorare la qualità della vita a coloro che soffrono di depressione, isolamento o stress.
Anap segnala nuove truffe ai danni degli anziani
Dalle Marche un invito alla prudenza La pandemia non ferma i truffatori. Anap Confartigianato lancia un nuovo allarme per un tentativo di raggiro che si concretizza con telefonate ad anziani soli, in cui i malfattori si fingono addetti di compagnie elettriche o addirittura del Governo, chiedendo Iban e dati personali per versare un rimborso di 90 euro per il Covid, rimborso che poi non arriverà mai. Altri casi segnalati riessere impresa
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guardano gli over 80 che hanno avuto la somministrazione della prima dose di vaccino. L’allarme arriva dalle Marche, in cui i truffatori - soprattutto donne - si presentano alla porta fingendosi operatrici sanitarie per verificare le condizioni di salute ed eventuali effetti collaterali legati alla prima dose del vaccino. Una volta introdotte in casa, con la scusa di usufruire del bagno, frugano
nei cassetti, rubando denaro e oggetti di valore. Temendo che questa modalità possa essere replicata anche su altri territori, Anap Confartigianato Forlì ha avvisato i propri associati. In particolare si invitano gli anziani a non aprire e chiamare le Forze dell’ordine, qualora qualche finto operatore si dovesse presentare per verificare il loro stato di salute post vaccino.
associazione
Convocazione assemblea dei delegati - assemblee separate È convocata l’assemblea generale dei delegati della intestata società per il giorno 23 giugno 2021, alle ore 20.30 presso la sede sociale in Via A.Oriani 1 a Forlì, ed occorrendo in seconda convocazione, per il giorno giovedì 24 giugno 2021, sempre presso la sede sociale ed alle ore 20.30, per discutere e deliberare sul seguente
ordine del giorno Parte straordinaria: abrogazione dell’attuale testo dello Statuto sociale ed approvazione del nuovo testo composto da 46 articoli come l’attuale, lasciando immutata la denominazione, la durata e la sede legale, integrando l’oggetto sociale e modificando la governance e le modalità di convocazione in merito alla gestione assembleare, con quanto connesso e consequenziale. Parte ordinaria: 1) bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020- approvazione e provvedimenti connessi e conseguenti; 2) Varie ed eventuali. ***** In previsione della detta assemblea, sono convocate, con lo stesso ordine del giorno, come segue, le assemblee separate: A. Assemblea della Sezione Marzeno presso sala Bernabei- Piazza Matteotti n° 3 a Modigliana per il 10 maggio 2021 alle ore 06.00 in prima convocazione e per Martedì 11 Maggio alle ore 20.30 in seconda convocazione B. Assemblea della Sezione Montone Rabbi presso la sala consiliare del Comune di Castrocaro Terme- V.le Marconi 81 a Castrocaro Terme per il 17 maggio 2021 alle ore 06.00 in prima convocazione e per Martedì 18 maggio 2021 alle ore 20.30 in seconda convocazione C. Assemblea della Sezione Basso Bidente presso sala del Consiglio (scala esterna) del Comune di Forlimpopoli in Piazza Fratti n° 2 a Forlimpopoli per il 24 maggio 2021 alle ore 06.00 in prima convocazione e per Martedì 25 maggio 2021 alle ore 20.30 in seconda convocazione
D. Assemblea della Sezione Alto Bidente presso sala consiliare del Comune di Civitella di Romagna in V.le Roma 19 a Civitella di Romagna per l’1 giugno 2021 alle ore 06.00 in prima convocazione e per Giovedì 3 giugno 2021 alle ore 20.30 in seconda convocazione E. Assemblea della Sezione soci sovventori presso la sede sociale in Viale Oriani 1 a Forlì, per il 7 giugno 2021 alle ore 06.00 in prima convocazione e per Martedì 8 giugno 2021 alle ore 20.30 in seconda convocazione F. Assemblea della Sezione Forlì presso la sede sociale in Viale Oriani 1 a Forlì, per il 7 giugno 2021 alle ore 06.30 in prima convocazione e per Martedì 8 giugno 2021 alle ore 20.30 in seconda convocazione. Il progetto di bilancio sarà a disposizione degli aventi diritto nei termini di legge presso la sede sociale e presso le unità locali della scrivente. Il progetto di nuovo statuto sociale, raffrontato all’attuale, con evidenza delle varianti, sarà a disposizione dei soci nei dieci giorni precedenti la prima assemblea separata presso la sede sociale e presso le unità locali. Si presume che saranno raggiunti i quorum costitutivi in seconda convocazione. Attesa l’importanza degli argomenti da trattare si auspica la massima partecipazione. Distinti Saluti. IL PRESIDENTE (Marco Mannelli) Confartigianato Servizi Forlì - Società Cooperativa Sede legale a Forlì (FC) in Via Oriani, n.1 tel 0543 452811 - fax 0543 452852 C.F. e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Forlì-Cesena 01941330407 REA n°229976 - Albo Cooperative n° A107986 Posta Elettronica Certificata (P.E.C): consorziosata.fo@pec.confartigianato.it
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maggio 2021 › 25
categorie e mercato
Nuovo stop alle imprese del benessere
Cresce il rischio abusivismo Confartigianato è intervenuta per ribadire che la chiusura delle attività di barbieri e parrucchieri nelle zone rosse non è solo un provvedimento penalizzante nei confronti degli imprenditori che in questi mesi hanno applicato con la massima diligenza le linee guida dettate dalle autorità sanitarie e dal Governo, bensì un vantaggio per chi opera nel sommerso. Per Confartigianato di Forlì “colpire le imprese regolari, che in questi mesi hanno fatto importanti investimenti, intensificando le già rigide misure previste dal settore sul piano igienico-sanitario e riorganizzandosi per garantire la massima tutela della salute di tutti, clienti e collaboratori finirà, come accaduto durante il lockdown del 2020, per innescare l’impennata dell’offerta di prestazioni da parte di operatori abusivi che rappresentano la vera minaccia per la salute dei cittadini.” L’abusivismo, oltre che danneggiare ulteriormente sul piano economico le aziende in regola, non offre alcuna garanzia sulla salubrità dei trattamenti e dei prodotti utilizzati. Senza considerare che, a fronte di ulteriori misure restrittive, gli imprenditori non
possono attualmente contare su alcuna certezza per quanto riguarda gli interventi di ristoro. Confartigianato fa rilevare che, nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020, per l’effetto combinato di mancati ricavi a causa della chiusura e della concorrenza dell’abusivismo, le imprese di acconciatura e di estetica hanno registrato una perdita economica di 1.078 milioni di euro, pari al 18,1% del fatturato annuo. Confartigianato continua a battersi affinché le misure restrittive riguardanti le attività di acconciatura siano riviste, consentendone lo svolgimento anche nelle zone rosse, a tutela della salute dei cittadini e dell’economia del settore.
Effetto Covid-19
Un contesto difficile Nell’arco dell’intero 2020 il fatturato dei servizi è sceso del 12,1%, calo più pesante rispetto a quelli di manifattura (-11%) e costruzioni (-7%). Crisi del turismo e restrizioni alla mobilità per contrastare la pandemia hanno determinato un crollo del 42,5% dei fatturato dei servizi di alloggio e di ristorazione, a cui si associano la caduta del 76,3% dei ricavi delle agenzie di viaggio e tour operator e la flessione del 17,5% di del fatturato nel trasporto e magazzinaggio. Forti cali anche per le attività professionali, scientifiche e tecniche con il -9,3%, maggiore tenuta per i ricavi dei servizi di informazione e comunicazione, che limitano il calo al 3%. Sono 205 mila le imprese artigiane operanti in settori interessati dalla domanda turistica e rappresentano il 15,9% dell’artigianato totale. Focalizzando l’attenzione su tre comparti dei servizi con una significativa presenza di imprese artigiane, nell’ultimo triessere impresa
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mestre 2020 le attività di pulizia e disinfestazione hanno registrato un incremento del 2,1% rispetto a un anno prima, l’autoriparazione è scesa dell’8,1% e il trasporto terrestre del 9,9%, Nei tre settori in esame si registrano 367 mila addetti nelle imprese artigiane, il 35,4 % dell’artigianato dei servizi. Nel corso dell’intero 2020 il trasporto terrestre registra un calo di fatturato del 12,3%, pari a minori ricavi per 9.258 milioni di euro nell’anno, l’autoriparazione segna una riduzione del 12%, pari a 1.797 milioni di euro in meno, mentre le attività di pulizia e disinfestazione si fermano sul -2,8%, pari a 404 milioni in meno, grazie alla intensificazione delle attività di sanificazione che hanno compensato parzialmente la minore domanda causata dalla recessione. Complessivamente questi tre servizi a maggior vocazione artigiana registrano un calo del 10,9%, pari a minori vendite per 11.459 miliardi di euro.
categorie e mercato
Trasporti
Nuovo confronto col Governo
È stato recentemente realizzato il primo confronto tra Confartigianato Trasporti e il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che ha incontrato le parti sociali del settore trasporti e mobilità per finalizzare le proposte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Confartigianato ha illustrato al Ministro le esigenze specifiche delle piccole e medie imprese di trasporto traguardabili nel Piano riguardanti la realizzazione di progettualità in un’ottica di perseguimento dei driver della transizione ecologica, della sostenibilità ambientale e dell’intermodalità. Tali sfide sono state al centro di tutti gli interventi di Confartigianato Trasporti in occasione delle audizioni parlamentari sul tema. Il Ministro, nel sottolineare l’importanza strategica che intende affidare al con-
fronto con le rappresentanze degli operatori del settore, ha richiamato la sensibilità delle associazioni per fornire contributi e suggerimenti sistemici per l’intero sistema Paese costruendo una visione integrata dei problemi da risolvere e delle misure da adottare. In particolare, nel ricordare i tempi strettissimi per la definizione del Piano che deve essere presentato entro il 30 aprile alla Commissione europea, ha illustrato il lavoro svolto all’interno del Ministero che si è organizzato con cinque task force per far fronte alla corretta ed efficace gestione delle azioni e delle missioni del Piano che riguardano i settori di competenza. La Confederazione, accogliendo con favore le dichiarazioni degli scorsi giorni del Ministro Giovannini sulla compatibilità del finanziamento del rinnovo del parco veicolare sia leggero sia pesante con le finalità e gli obiettivi del PNRR, ha ribadito la necessità di assicurare con le risorse stanziate una dotazione finanziaria pluriennale adeguata a sostenere gli imponenti investimenti green delle imprese di autotrasporto impegnate a rinnovare i propri mezzi e, al contempo, incentivare lo sviluppo dell’intermodalità marittima e ferroviaria, prevedendo dei voucher diretti agli autotrasportatori, coloro che compiono la scelta intermodale, tolgono tir dalle strade e riducono notevolmente le emissioni inquinanti.
essere impresa
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categorie e mercato
Prezzi dei metalli in salita
A rischio la ripresa A inizio 2021 si intensifica la spinta dei prezzi dei metalli dopo un anno drammatico per le aziende del comparto. I più recenti dati pubblicati da Istat ed Eurostat indicano che a gennaio 2021 i prezzi della produzione manifatturiera, al netto dell’energia, crescono dello 0,4% su base annua; tra le attività manifatturiere, gli aumenti tendenziali più elevati interessano il settore della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+2,4%). Per il comparto più a monte della filiera, la metallurgia, i prezzi salgono del 5,2%, di quasi un punto superiore al +4,3% dell’Eurozona. Sul comparto prosegue la pressione dei prezzi internazionali delle materie prime. Secondo l’ultimo aggiornamento del Fondo Monetario Internazionale, a febbraio 2021 i prezzi dei metalli salgono del 53,6% rispetto a un anno prima, consolidando l’aumento del 42,3% di gennaio, tassi di crescita così elevati non si registravano da un decennio. Segnali di crescita anche per altre materie prime, con la gomme in salita addirittura del 46,9%. L’indice dei materiali di input per l’industria manifatturiera sale del 43,9%, mentre l’indice delle materie prime non energetiche sale del 24,6%, diffondendo in numerosi settori manifatturieri pesanti segnali inflazionistici. L’incremento dei costi generano tensioni sul conto economico delle imprese e mettono a repentaglio la ripresa- segnalata dal mi-
glioramento a febbraio 2021 delle attese sugli ordinativi, dopo il crollo della domanda dello scorso anno. Nel 2020 il fatturato nel settore dei prodotti in metallo è sceso del 10,5%, con una riduzione di 9,2 miliardi di euro, mentre l’export si è ridotto di 2.129 milioni (-10,3%). Nel settore dei prodotti in metallo, primo settore della manifattura per occupati nelle micro e piccole imprese (MPI) e il principale settore dell’artigianato manifatturiero, operano 65 mila imprese con meno di cinquanta addetti, in cui lavorano circa 389 mila addetti, mentre nelle oltre 45 mila imprese artigiane si contano 193 mila addetti, il 35,2% del settore. Il peso dell’occupazione sul totale dell’economia è più elevato nel Veneto e nelle Marche, pari al 3,3% del totale degli addetti del totale delle imprese; seguono, con valori superiori alla media nazionale, ferma al 2,2%, EmiliaRomagna con 3,1%, Friuli-Venezia Giulia con 2,9%, Piemonte con 2,8% e Lombardia con 2,7%.
Prorogata la maggior tutela di piccole imprese e famiglie La legge 21/2021 di conversione del decreto Milleproroghe 183/2020, al comma 9-bis prevede lo slittamento del passaggio al “Mercato Libero dell’energia elettrica e del gas”, per le utenze domestiche e per le Micro Imprese, aventi tutti i propri "punti di prelievo" con potenza inferiore o uguale alla soglia di 15kW, tuttora in "Maggior Tutela" (v. Delibera ARERA 491/2020): il termine sarà il 1° gennaio 2023. Per una consulenza contattare lo sportello energia: Fabiola Foschi 0543452844, Gianluigi Bandini 0543452895.
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28 › maggio 2021
categorie e mercato
Installazione di impianti
L’intervento della Confederazione Confartigianato è intervenuta per chiedere una semplificazione delle procedure amministrative connesse al fare impresa. Per il settore dell’installazione di impianti si rende necessario un’attività di coordinamento normativo e amministrativo in quanto il settore, regolato fin dal 1990, è da tempo oggetto di numerosi di tentativi di normazione da parte di numerosi soggetti. Solo a titolo di esempio, si pensi all’attività dell’UNI che, attraverso una illegittima applicazione della Legge n. 4/2013 sulle professioni non regolamentate, produce norme di qualificazione per gli impiantisti o alla proposta normativa c.d. “Decreto Controlli” (in attuazione dell’art. 46, co. 3, lett. a, punto 3 del d.lgs. n. 81/08) che disciplina percorsi abilitativi aggiuntivi, per Confartigianato illegittimi. La Confederazione ha chiesto una tregua nella normazione tecnica per il settore impiantistico. Per semplificare gli adempimenti e rendere efficaci i controlli, sarebbe utile addivenire a un unico catasto nazionale impianti che assolva ai compiti dei catasti termici. Il Catasto Regionale Impianti Termici è un obbligo previsto dal D.P.R. 74/2013. L’attuazione della norma è difforme sul territorio
e non completamente conclusa. Ma non solo. È indifferibile semplificare le procedure di qualificazione degli installatori di impianti che utilizzano fonti rinnovabili, prevedendo che detta qualificazione professionale sia conseguita con il possesso dei requisiti tecnico professionali. In sostanza si chiede che l’attuale qualificazione professionale prevista per gli installatori di impianti, abiliti anche all’installazione degli impianti FER senza ulteriori adempimenti. Tale principio è stato introdotto durante l’iter parlamentare del DDL di Delegazione europea (AC 2757) ove tra i criteri attuativi della direttiva (UE) 2018/2001, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili) è stato previsto quello volto a riordinare e semplificare la normativa vigente in materia di procedure di qualificazione degli installatori di impianti a fonti rinnovabili, prevedendo che detta qualificazione professionale sia conseguita con il possesso di almeno uno dei requisiti tecnico-professionali. Sul punto, infatti, è necessario fare chiarezza, in quanto la disciplina vigente della qualificazione degli installatori di impianti FER, contenuta nell’articolo 15 del D. Lgs. 28/2011, è assai incerta
e ha comportato negli anni una situazione diversificata a livello territoriale, generando disparità tra gli operatori del settore senza aver apportato effettivi vantaggi per la promozione e l’incentivazione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili. L’attuazione di tale criterio direttivo consentirà di superare l’attuale fase di incertezza normativa, assicurando a tutte le imprese abilitate ai sensi del D.M. n. 37/08 l’abilitazione all’installazione di impianti FER e superando l’attuale percorso di formazione aggiuntivo che rappresenta un inutile aggravio burocratico ed economico non richiesto dalla direttiva europea. Un ulteriore punto attiene alla regolamentazione della procedura operativa per l’attuazione del comma 3, art. 8 del D.M. 37/08, “Obblighi committente o del proprietario” dove si prevede l’obbligo di “consegna al distributore o al venditore di consegnare la documentazione” entro 30 giorni. Poiché sul territorio nazionale tale obbligo viene adempiuto in modo eterogeneo si ritiene fondamentale che vengano definite procedure uniformi su tutto il territorio nazionale, onde evitare di penalizzare alcune imprese a vantaggio di altre.
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maggio 2021 › 29
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Superbonus 110%
Un volano per l’edilizia Confartigianato ha accolto con favore l’art. 119 del Dl Rilancio che ha introdotto la detrazione fiscale al 110%, il “superbonus”, relativo agli interventi di riqualificazione energetica e miglioramento sismico come grande opportunità per la ripartenza per un settore, quello dell’edilizia, ormai in crisi da troppi anni. Tuttavia, questa chance di crescita e sviluppo favorita da una elevata propensione delle famiglie a effettuare manutenzione straordinaria delle abitazioni, rischia di vedere vanificati, o quantomeno rallentati, i suoi effetti a causa della burocrazia che potrebbe ridurre l’efficacia anticiclica dell’incentivo fiscale. I risultati di un sondaggio condotto dall’Ufficio Studi di Confartigianato su oltre 2.400 micro e piccole imprese mettono in luce che il 23% delle micro e piccole imprese delle costruzioni ha già ricevuto segnali di mercato di utilizzo del superbonus, dai primi contatti e preventivi, fino all’inizio lavori. Tra queste, tuttavia, il 52,3% segnala il ritardato inizio delle attività a causa di problemi burocratici, per esempio legate a sanatorie e il 42,5% indica la mancata risposta di uffici comunali e pubbliche amministrazioni. A fronte di una ampia diffusione del lavoro a distanza della Pa durante la pandemia, una carente organizzazione dei flussi di comunicazioni telefoniche e di e-mail può generare difficoltà insostenibili nell’ottenere risposte dagli uffici pubblici, ancor più necessarie a fronte di interventi complessi, come quelli incentivati dal superbonus. Per poter accedere all’agevolazione le tempistiche sono fondamentali e gli enti locali giocano un ruolo chiave. È previsto che per usufruire della detrazione, l’immobile oggetto di riqualificazione non sia oggetto di abusi o difformità urbanistiche ed edilizia, se non di lieve entità, con una tolleranza di legge del 2%. Verificare questa
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30 › maggio 2021
conformità significa quindi fare un accesso agli atti per accertare lo stato di fatto dell’immobile oggetto di intervento verificando che ciò che si è realizzato nel tempo corrisponda a quanto autorizzato. Le tempistiche per avere risposta, inevitabilmente, rallentano il processo, Confartigianato propone di prorogare a tutto il 2023 il “Superbonus 110%” al fine di consentire ai committenti di svolgere il complesso iter burocratico previsto. Chiede, inoltre, di estendere a tutti gli interventi e tipologie di edifici (anche a uso produttivo) le misure di innalzamento della soglia della detrazione al privato, prevedendo il loro mantenimento strutturale anche attraverso un meccanismo scalare discendente per gli anni successivi al 2023. Sarebbe molto utile, l’istituzione di una cabina di regia pubblica per il coordinamento delle misure di implementazione e per l’interpretazione della normativa. Attualmente, con almeno tre Ministeri interessati alla attuazione delle misure legate agli incentivi ecobonus e sismabonus e altrettanti Enti direttamente interessati alla interpretazione e regolazione della materia è necessario ricondurre a sintesi il processo: intervengono infatti il Ministero dello Sviluppo economico, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero delle Infrastrutture, oltre alla Agenzia delle Entrate, ENEA e Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Ciascuna di queste autorità pubbliche opera con proprie indicazioni applicative generando una complessità del quadro di riferimento che rende difficile l’applicazione concreta delle misure. La Cabina di regia dovrebbe inoltre razionalizzare e semplificare la regolamentazione, la modulistica e i procedimenti connessi.
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maggio 2021 › 31
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