03 › MAGGIO 2021
Anno 11 - Direttore Responsabile Marco Valenti - Mensile di informazione tecnica, economica, professionale - Forlì, viale Oriani, 1 Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009”
Pronti per la ripartenza Il presidente di Confartigianato nazionale Marco Granelli ha recentemente affermato che “il Dl Sostegni bis, combinato con le misure del Dl ‘Anticipo riaperture’, può supportare le imprese nella ripartenza, pur in questa fase, che presenta ancora elementi di incertezza. Ora però attendiamo l’avvio delle riforme (semplificazioni, fisco più leggero, codice appalti, giustizia civile) per liberare tutte le energie di cui il sistema produttivo dispone e la rapida attuazione dei progetti del PNRR anche a misura di micro e piccole imprese”. Per uscire da una logica emergenziale, vanno introdotte soluzioni di carattere strutturale e di semplice gestione, che restituiscano fiducia alle imprese e permettano loro di programmare il lavoro in un’ottica di più ampio respiro. L’EDITORIALE: Sostenere la liquidità delle imprese per far fronte a un’emergenza straordinaria, mettendo in campo provvedimenti coraggiosi, unica strategia per superare la crisi. A pagina 3
IL NOTIZIARIO TECNICO: Chiarimenti sul regime premiale ISA 2020 e sul contributo a fondo perduto. Cosa prevede il DURC di congruità in edilizia. I contenuti del DL Anticipo Riaperture Da pagina 15 a pagina 20
TERRITORIO: Il comune di Castrocaro Terme Terra del Sole cerca il rilancio, forte di un tessuto produttivo vivace e di qualità. Turismo lento, valorizzazione dei cammini e delle ciclovie, sono alcuni dei temi chiave dell’amministrazione Tonellato. Da pagina 6
CATEGORIE E MERCATO: Presentate al Prefetto le richieste dei taxisti, appello di Confartigianato Trasporti per la libera circolazione delle merci. Entra in vigore il nuovo Regolamento comunitario per gli odontotecnici. Le difficoltà dei comparti della grafica e del wedding. Da pagina 24
editoriale
Imprenditori coraggiosi
Nuove sfide da vincere
L
a scrittrice statunitense Aimee Bender, in un suo racconto scrive “così funzionano le cose prodotte artigianalmente. Trattengono su di sé il marchio di chi le ha realizzate e, quando le tieni in mano, ti senti meno solo.” In queste parole c’è l’essenza del valore artigiano, uomini e donne che mettono passione in ciò che realizzano, trasfondendo nel prodotto l’attenzione e la cura che costituiscono il plusvalore della lavorazione artigianale. Eppure la micro e piccola impresa artigiana, in questo delicato momento, paga il prezzo più elevato della crisi da Covid-19, schiacciata dalla burocrazia fiscale, dalle complessità amministrative e dall’impennata del costo delle materie prime: un mix che mette a rischio l’agognata ripresa. Un patrimonio di aziende che rappresentano il 90% dell’economia italiana, ma che, purtroppo, vengono tenute scarsamente in considerazione dalla politica e dall’opinione pubblica. Le imprese come scrigno di saperi, competenze, tecniche di lavorazione uniche e che abbisognano di misure urgenti per poter continuare a lavorare, per mantenere e creare posti di lavoro, garantendo servizi alle comunità di cui sono parte integrante. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza va in questa direzione, ma è fondamentale che le riforme attese non restino proclami. In questi mesi gli imprenditori hanno, ancora una volta, dimostrato la capacità di evolvere per continuare a lavorare. Numerose sono le realtà che hanno deciso di investire, ristrutturare, fare formazione e prepararsi per il post pandemia, per essere pronti alla ripresa. Nuove attività hanno aperto, giovani hanno deciso di provare a mettersi in gioco in prima persona, investendo sul territorio in cui sono nati e cresciuti. Sono molteplici le testimonianze presentate anche sulle pagine di Essere Impresa, come nel caso del bar pasticceria di Castrocaro Terme, con la terza generazione a raccogliere il testimone di nonni e genitori. Ci sono poi storie di imprese che tagliano traguardi prestigiosi, grazie alla scelta di investire in qualità e soluzioni personalizzate, come strumento per contrastare la concorrenza della grande distribuzione. O imprese che decidono di mettere in comune risorse, per offrire un miglior servizio ai clienti, senza aumentarne i costi, come il caso del Consorzio G.M.F. Il mondo della piccola impresa è vivo e vitale, capace di far fronte alle costanti criticità.
Viale Oriani, 1 tel 0543 452811 • fax 0543 452852
ORGANO UFFICIALE DI STAMPA DI CONFARTIGIANATO FORLÌ FEDERIMPRESE
Anno XI • n. 03 MAGGIO 2021 redazione@confartigianato.fo.it www.confartigianato.fo.it
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2 › maggio 2021
Reg. Naz. Stampa 06185 del 17/2/98 - ROC 5252 Autorizzazione Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/1978 Tariffa R.O.C: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009
Direttore Responsabile Marco Valenti Redazione Roberta Zoli Fotocomposizione e Stampa Litocartotecnica Citienne srl Forlì Tel. 0543 480580 • www.citienne.com Il prezzo di abbonamento al periodico è pari a 6 € ed è compreso nella quota associativa. La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai fini postali. Immagini generiche di Freepik.
il commento
Indispensabile sostenere la liquidità
Agire oltre gli schemi › a cura del presidente Luca Morigi
L
iquidità e imprese, un rapporto difficile, eppure essenziale, soprattutto per contrastare l’ennesima crisi che si è abbattuta sul sistema produttivo. Di fronte a una emergenza straordinaria come quella attuale, è indispensabile andare oltre gli schemi e le rigidità del passato e avere una capacità di visione che consenta di concentrare gli sforzi di tutti verso il comune obiettivo della ripresa. Per sostenere le piccole realtà è innanzitutto necessaria una proroga delle cosiddette moratorie e che queste possano esplicare i loro effetti senza soluzione di continuità con i provvedimenti già in essere. Occorre che siano di automatica applicazione, evitando complicazioni burocratiche, che gravano su un sistema già in affanno. Dal lato dei finanziamenti garantiti, la prosecuzione della crisi, di particolare profondità soprattutto in alcuni settori economici, rende ineludibile una proroga delle misure del Decreto Liquidità in coerenza con quella del Temporary Framework voluto dall’Unione Europea. Diviene, inoltre, essenziale, per scongiurare il rischio che le imprese vadano in difficoltà, che la durata dei finanziamenti garantiti venga significativamente prolungata mantenendo invariato il grado di copertura della garanzia pubblica così da prevedere incentivi adeguati ad allungare i piani di rimborso. La durata va portata ad almeno 10 anni, ma va tenuto presente che vi sono settori particolarmente colpiti che hanno urgente necessità di interventi più incisivi, anche modificando le regole delle misure di sostegno straordinarie previste dal Temporary Framework. Fondamentale che le modalità di accesso al Fondo di Garanzia PMI e alle garanzie Ismea non subiscano delle modifiche almeno fino al 31 dicembre 2021, anche con riferimento alle imprese agricole e a quelle non rientranti nella definizione europea di piccole e medie imprese. Vanno favorite le operazioni di rinegoziazione del debito, attraverso idonei strumenti di garanzia offerti dal Fondo di garanzia per le PMI, Sace e Ismea. Occorre, infine, equiparare le condizioni di accesso alla “Garanzia Italia” a quelle previste per il Fondo di garanzia PMI e ampliare la possibilità di accesso alle misure di sostegno alla liquidità anche alle imprese ammesse a piani di ristrutturazione prima dell’avvio del manifestarsi degli effetti del Covid-19 e che si sono trovate in difficoltà a rispettare le scadenze imposte, proprio a seguito degli effetti della pandemia. L’eccezionale severità della crisi degli ultimi 18 mesi richiede di intervenire con tempestività e pragmatismo, attivando tutti gli strumenti necessari per limitare le conseguenze economiche e sociali. È urgente supportare le imprese nella ripartenza, soprattutto in questa fase in cui persistono elementi di incertezza. Dobbiamo liberare tutte le energie di cui il sistema produttivo dispone con provvedimenti ad hoc. essere impresa
maggio 2021 › 3
a cura di Casa Artusi
Cucina domestica, femminile plurale
C
he sapore ha la cucina? Per rispondere a questa domanda occorre prendersi il tempo, avere la cura di indagare tra i propri ricordi e ricercare ogni giorno di ricostruire, quasi per sfida, gli stessi sapori che hanno il profumo della cucina della mamma, della nonna. Oggi è anacronistico però parlare di una cucina relegata esclusivamente alle mamme, o parlare di una mamma curante del focolare di casa, quando piuttosto, la mamma di oggi è una mamma in carriera, occupata tra lavori e appuntamenti. Eppure nonostante questo, la cucina, e soprattutto la cucina di casa, al centro dell’attenzione oramai al pari della cucina professionale, è donna. Un femminile non di genere ma semmai di sensibilità e di creatività, caratteristiche fondamentali per andare a costruire la nostra cucina. Piero Camporesi scrive “Non bisogna infatti dimenticare che la cucina è arte combinatoria, di interpolazione più che di invenzione” e cosa meglio della visione femminile, e di quel suo metodo costruttivo, inclusivo e curante, per mettere insieme i tanti tasselli che compongono il puzzle della cucina. Parlare di cucina di casa significa anche solo ricordarci quanto le mamme abbiano da sempre, e continuino ancora oggi, in un periodo di ricostruzione come quello che stiamo vivendo, giocato un ruolo fondamentale nella nostra crescita umana, a volte con semplici consigli, a volte con semplici accorgimenti, e altre volte prendendosi cura di noi nel modo più semplice e immediato: quello di prepararci un buon piatto caldo. Le mamme ci nutrono fin dal nostro primo giorno di vita e indirettamente continuano a nutrirci con la trasmissione di un saper-fare pratico, artigianale, e ne sono orgogliose quando ci vedono replicare un loro insegnamento. La cucina di casa, è quindi la cucina delle mamme. Eppure Pellegrino Artusi nel suo Manuale non fa riferimenti alla mamma o alle tante sorelle, il che può sembrare paradossale per colui che è diventato il padre indiscusso della cucina domestica italiana nel mondo, attento curioso e conoscitore della pratica di casa, ascoltando e includendo i diversi punti di vista personali e le ricette delle massaie dello Stivale. La natura collettiva del manuale si costruisce proprio sulle ricette suggerite e inviate dalle signore che ben presto entrano in intimità essere impresa
4 › maggio 2021
con il caro e vecchio Artusi, che le cita e ringrazia. Ricordiamo solo alcune: Ricetta n. 51 strichetti alla bolognese, se vi piace siatene grati ad una giovane simpatica Bolognese, chiamata la Rondinella, che si compiacque di insegnarmela. Ricetta n 88 maccheroni con le sarde di questa minestra vo debitore ad una vedova e spiritosa signora il cui marito siciliano si divertiva a manipolare alcuni piatti del suo paese … Ricetta 346 sformato della Sig.ra Adele la bella e gentilissima signora Adele desidera che vi faccia conoscere questo suo sformato di gusto assai delicato. E naturalmente la Ricetta 604 panettone Marietta, dedicato alla fedele domestica perché, brava e onesta cuoca, merita che io intitoli questo dolce con il nome suo, avendolo imparato da lei. Assieme ad Artusi, in cucina, c’era il cuoco forlimpopolese Francesco Ruffilli a provare e riprovare le ricette, prima che fossero inserite nel manuale. Ma sono le Mariette d’Italia che incarnano, a tutti gli effetti, quella sensibilità femminile di cui Artusi si fa promotore. Ed è questa visione, per il piacere di donne e uomini, che si promuove durante i corsi di Casa Artusi. Ancora oggi, dopo 130 anni dalla pubblicazione de La Scienza in Cucina e l’Arte di mangiar bene, le storie e le ricette di Artusi diventano testimonianza attuale per ricordarci quanto prendersi del tempo, fare a mano, assumere tutti quanti un approccio al femminile, per questi tempi da ricostruire. Mattia Fiandaca Gastronomo e collaboratore di Casa Artusi
a cura di Casa Artusi
Anche nella Scuola di Casa Artusi, la cucina è femminile e per questo, con il ritorno delle attività in presenza, nel rispetto delle disposizioni a tutela della salute pubblica, per massimo 10 partecipanti, si prevedono nei prossimi mesi 3 corsi tutti al femminile con la Maestra di cucina Olimpia Apogeo ideati e progettati da Carla Brigliadori.
Corsi in Casa Artusi Il 29 maggio ore 09:30 con un menu dedicato alla primavera ciascun partecipante nella propria postazione sarà guidato nella preparazione di: • Fusilloni freschi con melanzane grigliate, pesto di noci e burrata. • Coniglio fritto con pastella allo zenzero e pomodorini caramellati. • Tortino di frolla al Lime con ricotta e lamponi. Per proseguire poi il 4 giugno ore 19:30 con un corso dedicato alle pizze estive con impasto diretto:
• Pizza vol au vent con insalata verde, radicchio, pomodorini, bresaola e scaglie di grana - Impasto di farina integrale mista. • Pizza con salame piccante, formaggio erborinato e rosmarino - Impasto con farina di ceci mista Infine il 15 giugno ore 20:00 con un corso dedicato all’aperitivo e agli spuntini in cui i partecipanti potranno imparare a preparare: • Timballino di lasagna con ragù bianco di pesce.
• Pizza soffice con pomodorini, Squacquerone di Romagna DOP e rucola - Impasto con farina di Quinoa mista.
• Riso venere tiepido al gusto tropicale con frutto della passione, verdurine, avocado e burrata.
• Pizza con zucchine grigliate, yogurt greco, salmone e cipollina - Impasto con farina di farro mista.
• Hamburger vegetariano su crema di pomodori esiccati e basilico.
• Sfogliatina ai profumi dell’orto di stagione.
Per maggiori informazioni e per iscriversi www.casartusi.it/it/calendario-corsi e info@casartusi.it
PORTA UN AMICO IMPRESEONIO PATRIM SE E DEL PlA tigiano valore ar La forza de 2021
Confartigianato premia l’amicizia
“Porta un amico” prevede la consegna di un buono carburante AGIP del valore massimo di 100 euro sia all’imprenditore socio che presenta una nuova azienda, che si associa affidandoci il servizio di consulenza fiscale o di amministrazione del personale, sia al nuovo socio. Lo stesso incentivo è corrisposto anche a chi cede la propria attività e a chi gli subentra, sempre avvalendosi dei nostri consulenti. Per informazioni: 0543 452811
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maggio 2021 › 5
territorio
Intervista a Marianna Tonellato
Il rilancio passa dal turismo lento
L
e aziende del comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole stanno reagendo con coraggio e dinamismo alla crisi causata dalla pandemia, rinnovandosi e investendo in qualità. Un obiettivo che trova il pieno supporto dell’amministrazione comunale, guidata da Marianna Tonellato. E proprio la sindaca spiega “il nostro territorio è impegnato a farsi conoscere per attrarre turisti, che in questi mesi, complice la pandemia, hanno iniziato a frequentare l’Appennino. Con le limitazioni agli spostamenti imposte per ridurre il rischio di contagi, c’è stata una riscoperta del comprensorio da parte di cicloamatori, cicloturisti, appassionati di trekking e nordic walking, attratti dalla bellezza dei panorami delle nostre colline, attraversate da numerosi percorsi, ben segnalati e custoditi.” L’amministrazione comunale, sin dal suo insediamento nel 2017 ha, infatti, puntato sulla valorizzazione del turismo lento, favorendo l’inserimento del comune in diversi cammini: dalla via Romea Germanica, itinerario europeo culturale e di fede, al cammino di Sant’Antonio, che unisce Venezia a Dovadola e aderendo al progetto Romagna Toscana. “Abbiamo vinto il progetto europeo INHERIT, per lo sviluppo del turismo sostenibile che ha portato alla realizzazione della Ciclovia della Romagna-Toscana, un percorso che si snoda per 120 km sino a Bagno di Romagna, cinque tappe per un’imessere impresa
6 › maggio 2021
mersione nelle bellezze paesaggistiche del nostro Appennino. Abbiamo avuto l’opportunità di organizzare workshop professionali per gli stakeholder del territorio, consentendo agli operatori turistici di fare formazione, investendo in conoscenza e professionalità. Con la convinzione che proprio la qualità sia l’elemento vincente per il turismo. Significativo l’esempio delle Terme di Castrocaro che, anche durante la pandemia, hanno messo a disposizione dei clienti un servizio innovativo, un percorso wellness di alto livello, in un ambiente, il Grand Hotel, Covid-free. Percorsi settimanali mirati al recupero di energie e detox, frequentati anche da personaggi dello spettacolo e influencer che hanno raccontato sui social l’esperienza, accendendo un riflettore sul comune”. La sindaca ben conosce la potenza dei nuovi media per promuovere il territorio “come dicono i ragazzi, il percorso Rio Cozzi e Converselle è molto instagrammabile, per le caratteristiche molto suggestive del crinale, i numerosi post dedicati facilitano la conoscenza di luoghi che sono ancora poco noti.” Un’altra grande opportunità per far meglio apprezzare il comprensorio comunale è rappresentato dagli eventi realizzati in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante, il comune di Castrocaro ha infatti Continua a pagina 7 ›››
territorio
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Il rilancio passa dal turismo lento promosso una mostra, a Palazzo Pretorio di Terra del Sole, che raccoglie le 50 incisioni di Gustave Doré ispirate alla Divina Commedia. L’esposizione “Gustave Doré e la Divina Commedia. Una ricerca sull’immagine fra cinema e incisione”, inaugurata il 15 maggio, sarà visitabile sino al 18 luglio. Turismo e cultura sono asset strategici per l’amministrazione Tonellato “il consorzio di promozione turistica Castrumcari, associazione di operatori turistici privati e attività, si è aggiudicata la gestione delle fiere e dei pacchetti turistici e proporrà una serie di eventi per animare i prossimi mesi; il comune può contare su imprenditori coraggiosi e lungimiranti che stanno investendo in professionalità e competenze, in attesa di cogliere la ripresa.
Oggi il turista è cambiato, è divenuto più esigente; la pandemia ha portato una maggiore attenzione alla ristorazione, alla selezioni di vini che accompagna l’offerta gastronomica, alla cura del dettaglio e di conseguenza cambia anche ciò che viene richiesto all’imprenditore, chiamato a puntare sull’innovazione e sulla qualità dei servizi proposti. Sta esplodendo il turismo di prossimità, in attesa che l’aeroporto di Forlì colleghi il nostro territorio con l’estero, la domanda c’è, ora dobbiamo incrementare il lato offerta.” Chiarisce ancora la prima cittadina “gli alberghi possono rinascere a nuova vita anche con una diversa ospitalità, diffusa. In questi mesi è aumentata la richiesta di appartamenti a uso turistico, bed and breakfast e agriturismi, il nostro territorio può già contare su un’offerta di grande qualità che può essere incrementata, valorizzando l’esistente.”
Aspettative per la ripresa L’Italia ha una forte vocazione turistica, come confermano i dati relativi alla media annuale delle presenze turistiche del periodo 2017-2020, che vedono il Bel paese al terzo posto in Europa per notti spese in alberghi ed esercizi extra-alberghieri; dopo Spagna e Germania, tallonato da Francia e Austria. L’Italia è al primo posto tra i 27 paesi dell’Unione europea per presenze totali nei mesi estivi da giugno a settembre, con 912 milioni di presenze nel quadriennio in esame, davanti ai 775 milioni della Spagna, ai 738 milioni della Francia e ai 710 milioni della Germania. Ricco anche l’indotto; l’artigianato interessato dalla domanda turistica è stato purtroppo colpito in modo severo dal dimezzamento dei flussi turistici nel 2020 provocato dalla pandemia. La riduzione delle presenze ha messo a rischio le 205 mila imprese artigiane operanti nei settori interessati dalla domanda turistica, nelle quali lavorano 700 mila addetti. Fra queste il settore più rilevante è l’abbigliamento e calzature (21,4% del totale), seguito dalle attività manifatturiere e dei servizi (19,7%), seguono agroalimentare (18,9%), trasporti (16,4%), ristoranti e pizzerie (15,4%) e bar, caffè, pasticcerie (7,3%). L’analisi dei dati sui viaggi di vacanza degli Italiani, contenuti nell’indagine annuale dell’Istat, evidenzia che tra luglio e settembre 2020 la Toscana è stata la prima destinazione con il 12,6% del totale, seguita da Emilia-Romagna con 10,9%, Trentino-Alto Adige con 10,7%, Puglia con 6,8%, Campania con 6,7% e Veneto con 5,9%. essere impresa
maggio 2021 › 7
storie di imprese
Intervista a Quinto Biondi
Punto Bagno, dal 1995 attenzione al cliente guono i lavori dai clienti, esclusivamente presso privati.”
L’
imprenditore Quinto Biondi è componente della Giunta di Confartigianato e presidente del comitato zonale Montone Rabbi, la sua storia professionale è legata a quella dell’Associazione di cui fa parte da ormai 45 anni. Biondi racconta che la sua avventura è partita nel 1974 “ho iniziato come idraulico, occupandomi anche di impianti di riscaldamento e condizionamento, con due dipendenti, poi, dal 1995 ho avuto l’opportunità di rilevare un’azienda che aveva anche uno spazio espositivo per la vendita di sanitari, rubinetteria e prodotti per il bagno, Punto Bagno, con sede in via Sacco e Vanzetti a Terra del Sole. Dal 2019 l’impresa si è trasferita in via Biondina 101, sempre a Terra del Sole in un capannone di proprietà in cui effettuiamo anche la vendita al dettaglio di materiale per l’idraulica. Oggi in azienda lavorano anche mia moglie e mia figlia, oltre a tre dipendenti che eseessere impresa
8 › maggio 2021
Biondi spiega che, in questi anni, l’attività ha subito una importante evoluzione “la tecnologia richiede un aggiornamento costante, per essere al passo con le novità in campo di materiali e tecniche. Certamente avere all’attivo più di 40 anni di esperienza aiuta, ma il cambiamento più rilevante deriva da internet e dalla diffusione dei tutorial che spingono le persone ad adottare soluzioni fai da te, supportati dai bassi costi dei materiali venduti nella grande distribuzione. È chiaro che non possiamo competere coi prezzi di queste catene di bricolage, ma chi cerca la qualità continua a rivolgersi a noi. Senza dimenticare che la professionalità può essere garantita solo da chi si è formato e specializzato nell’esecuzione di specifici lavori.” Per l’imprenditore è cambiato anche il rapporto col cliente “oggi è necessario dettagliare bene i contratti per tutelarsi, è venuto meno quel rapporto di fiducia, basato sulla parola data. Lo stesso avviene, purtroppo, con le banche. Negli ultimi 10 anni le fusioni tra grandi gruppi e l’irrigidimento delle regole nell’erogazione del credito hanno minato le relazioni, tanto che per un piccolo imprenditore diviene complesso fronteggiare un’improvvisa esigenza di liquidità.” Biondi ricorda poi la sua passione per la politica “per far sentire
la propria voce bisogna entrare nella stanza dei bottoni. Per questo sin per 15 anni sono stato dirigente in una cooperativa di volontariato a Pieve Salutare, relazionandomi con le istituzioni e con l’amministrazione comunale di Castrocaro.” Da lì alla decisione di entrare in politica il passo è stato breve, dal 1997, per dieci anni ha svolto l’incarico di consigliere comunale di maggioranza e dopo un periodo lontano dalla politica, nel 2012 ha assunto il ruolo di assessore con delega al personale, alla sicurezza, al volontariato e alla protezione civile durante l’amministrazione del sindaco Pierluigi Piraccini. Ruolo di assessore confermato anche con il sindaco Marianna Tonellato, con competenze al bilancio, al personale e alla sicurezza. “Una squadra in cui mi trovo molto bene, dove si lavora con armonia e collaborazione”. Pur riconoscendo le difficoltà nel conciliare il lavoro imprenditoriale con la vita politica, Biondi non nasconde che è la passione ad averlo sempre spinto a impegnarsi per contribuire al benessere della collettività. La voglia di impegnarsi in prima persona è evidente anche nei tanti anni spesi in seno al consiglio dell’Associazione, per la quale ha ricoperto numerosi incarichi, conoscendone approfonditamente il funzionamento, tanto da poter affermare “c’è grande collaborazione all’interno del nuovo grupContinua a pagina 9 ›››
storie di imprese
Nuova gestione per il bar pasticceria Pondi Cangini
Tre generazioni e un sogno
N
el 1972, il forlivese Gerardo Pondi decise di aprire la prima gelateria nel territorio comunale di Castrocaro Terme. La qualità dell’offerta del Bar Gelateria Pondi, in viale Marconi 72, fu tale da vincere anche le reticenze di chi non vedeva di buon occhio che proprio un forestiero introducesse la novità nel comune, tanto che, dopo pochi anni, Pondi con il genero Leo Cangini e la figlia Roberta Pondi, crearono una società, dando vita al bar gelateria Pondi e Cangini che, per quasi 50 anni, è stato un punto di riferimento del comune termale. Oggi, la terza generazione entra in azienda, Valentina Cangini, col marito Mirco Comandini hanno deciso di continuare l’attività di famiglia e dal 7 aprile scorso, è stato inaugurato il locale ammodernato. È proprio Valentina Cangini ha raccontare la storia dell’impresa “dal 1972 il bar gelateria è sempre stata una vetrina accesa sul viale principale di Castrocaro e, dopo l’ampliamento del 1997, nel 2021 abbiamo completamente ristrutturato i locali, per renderli più moderni e luminosi, introducendo interessanti novità nell’offerta.” Oltre a garantire il gelato artigianale, per cui l’azienda è nota “24 gusti di gelato realizzato con materie prime rigorosamente selezionate, dal latte di fattoria alle uova di produttori locali, lavorato con una macchina storica, che prevede ancora l’utilizzo della pala manuale per l’estrazione, garantendo un prodotto più corposo e maggiormente nutriente, perché contenente meno aria”; l’imprenditrice ha introdotto la pasticceria. “Torte gelato, semifreddi,
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Punto Bagno, dal 1995 attenzione al cliente po dirigente guidato dal presidente Luca Morigi, con cui c’è grande sintonia e ogni imprenditore può portare il proprio contributo in un dialogo costante. Un apprezzamento va anche al segretario Marco Valenti per aver posto particolare attenzione alla gestione del personale, intervenendo per ottimizzare le risorse e imprimendo un nuovo passo anche alla squadra dei dipendenti.”
bavaresi, disponibili anche in monoporzioni, per poter provare più gusti e scegliere il preferito. La pasticceria era un settore tralasciato dopo l’uscita del nonno dalla compagine aziendale e che ho reintrodotto, dopo aver frequentato un corso in accademia sulla pasticceria moderna. Oggi il cliente può trovare anche questi prodotti, completamente artigianali in cui non vengono impiegati semilavorati ma solo prodotti naturali.” Tra le novità disponibili per il cliente anche l’aperitivo “non patatine e noccioline, ma piccole prelibatezze, accompagnate da una selezioni di vini di cantine note, per un’esperienza di alto livello. Il nostro obiettivo è quello di attirare una clientela alla ricerca di un’esperienza piacevole e rilassante, buon cibo e musica soft, anche per famiglie.” Stuzzicheria e cucina sono particolarmente curate, con ricette stagionali e ricercate, soprattutto nel fine settimana, ma è sempre possibile trovare l’abbinamento giusto per un cocktail o un calice di vino, consigliati da Comandini. “Mio marito e io proveniamo da percorsi professionali diversi, ma ci siamo appassionati a questo mondo e, affiancati da mio padre, abbiamo deciso di metterci in gioco e provare questa nuova avventura. Con buoni riscontri, dapprima con l’asporto e oggi, finalmente in zona gialla, con numerosi clienti che ci scelgono. Di fronte all’allentarsi delle restrizioni imposte per il Covid, le persone hanno voglia di uscire, di stare all’aperto, di vivere la normalità e da noi possono trovare un ambiente sicuro, in cui pulizia e qualità sono al primo posto.” essere impresa
maggio 2021 › 9
essere impresa
10 › maggio 2021
storie di imprese
Ha sede in viale Oriani
Nasce il Consorzio Guide Moto Forlì
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onfartigianato di Forlì tiene a battesimo il G.M.F. Consorzio Guide Moto Forlì, che comprende nove realtà forlivesi, più una decima che ha presentato formale richiesta per entrarvi; tra le aderenti Autoscuola Carboni di Carboni Gianfranco, Nuova Abc di Fabbri Mauro snc, Astoria Snc Di Fiorentini Loredana e C., Autoscuola La Guida Snc; Autoscuola Vittorio di Sansavini Riccardo e c Sas, Autoscuola Romagnoli di Romagnoli William; Autoscuola 2000 di Mancini P. Snc; Antonio Berti srl e Autoscuole Fabbri di Fabbri Danilo e c. Sas. La realtà costituita il 12 aprile di quest’anno, nasce dalla volontà dei soci di offrire un servizio ancora più efficiente agli allievi che vogliono conseguire la patente per la moto (patente A1, A2 o A). Grazie al consorzio, infatti, gli aderenti si avvalgono di un istruttore unico per gestire la preparazione e le guide degli allievi per essere ammessi all’esame. Come spiega la presidente del Consorzio Loredana Fiorentini “l’obiettivo è garantire un’uniformità nella preparazione, un segnale di at-
tenzione agli allievi, che possono giovarsi degli insegnamenti e della professionalità di un istruttore di consolidata esperienza.” Il conseguimento della patente per la guida della moto non è un servizio richiesto tanto quanto quello per le automobili, le nove realtà aderenti possedendo la medesima filosofia, hanno deciso di condividere i costi affidandosi allo stesso professionista qualificato, utilizzando gli stessi mezzi per la pratica di guida. Le realtà del consorzio hanno in comune un rapporto di stima e di fiducia reciproche, che le ha portate alla decisione di provare questa esperienza, mettendo in comune impegni e responsabilità, per poter affrontare ulteriori oneri, oltre a quelli richiesti dalla normale attività lavorativa legata all’impresa. Il Consorzio ha sede nello stabile di Confartigianato di Forlì, in viale Oriani 1, spiega ancora la presidente “l’associazione ci ha affiancati non solo dal punto di vista amministrativo, ma ha saputo dare risposte concrete alle nostre necessità.”
caratterizzato l’ultimo anno ha modificato anche le modalità di lavoro per le autoscuole, i tempi per l’ottenimento della patente si sono allungati, sia per i diversi stop imposti dalla pandemia, con conseguenti slittamenti delle sessioni d’esame, sia per l’aggravio di adempimenti legati allo scrupoloso rispetto dei protocolli di sicurezza. L’attività di scuola guida richiede infatti di sanificare il veicolo dopo ogni guida, con un conseguente aggravio di costi per l’impresa, che non sono stati ribaltati sui clienti. “La sicurezza è sempre la priorità, per la tutela della salute degli allievi e la nostra; la digitalizzazione delle pratiche attraverso il portale dell’automobilista, avviata già prima del Covid-19, ha ridotto anche gli adempimenti da effettuarsi direttamente alla Motorizzazione.” Una nota positiva riguarda anche gli uffici della Motorizzazione di Forlì, che, malgrado le difficoltà del periodo, hanno ridotto al minimo i disagi legati al lockdown.
L’emergenza sanitaria che ha essere impresa
maggio 2021 › 11
i numeri dell’economia
Ripresa a rischio per i prezzi delle materie prime
Rincari gravano sulla microimpresa
L’
ufficio studi di Confartigianato ha presentato uno studio sull’escalation dei prezzi delle materie prime: ad aprile 2021 i prezzi di quelle non energetiche risultano in salita del 33,4% rispetto all’anno precedente e quelle non alimentari arrivano a crescere del 51,4%. Marco Valenti, segretario di Confartigianato di Forlì (nella foto con il presidente Morigi) commenta “l’analisi dei dati resi disponibili dal Fondo Monetario Internazionale evidenzia, a marzo 2021, una crescita dei metalli di base del 65,7% su base annua e che rende ancora più allarmante il quadro. Particolari tensioni si rilevano per il ferro con il +88,1%, lo stagno con il +77%, il rame con il +73,4% e il cobalto con il +68,4%; seguono lo zinco (+46,7%), il nickel (+38,5%), l’alluminio (+36%) e molibdeno (+32,4%); relativamente meno
tumultuosi si mostrano i prezzi dell’uranio con il +14,9% e del piombo con il +12,3%.” Lo shock innescato nel comparto dei metalli si sta estendendo ad altri settori manifatturieri e all’edili-
zia. Continua Valenti “le cause sono da ricercare in primis nella ripresa della domanda mondiale, trainata dai paesi emergenti, ma anche nell’espansione monetaria che sta accompagnando gli ingenti interventi anticiclici di contrasto la recessione. Da sottolineare, inoltre, che a seguito di restrizioni all’offerta di alcuni importanti esportatori mondiali, le sollecitazioni dei costi si associano a un razionamento delle materie prime. Con la pandemia, infatti, si sono determinate strettoie di offerta nei paesi produttori, intrecciate con difficoltà nella logistica delle merci, con l’aumento dei costi di trasporto e con la scarsa disponibilità di container, a volte bloccati nelle banchine portuali. Purtroppo, l’attuale esplosione dei prezzi rischia di depotenziare una ripreContinua a pagina 13 ›››
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i numeri dell’economia
Aumenti bloccano il rilancio
Impatto su 621 mila piccole imprese
S
ulle speranze di ripresa economica delle piccole imprese incombe il continuo rialzo dei prezzi delle materie prime. Le analisi effettuate dall’ufficio studi della Confederazione mettono in luce che ad aprile 2021 gli aumenti dei prezzi delle commodities non energetiche sono tali da provocare un effetto dirompente sui costi sopportati dalle piccole imprese manifatturiere italiane per l’acquisto di beni necessari alla produzione: tradotto in denaro, Confartigianato stima un impatto potenziale di 19,2 miliardi di euro in più in un anno a carico di 621.000 artigiani e piccole aziende. L’aumento dei prezzi delle materie prime sta colpendo il comparto delle costruzioni e i settori manifatturieri di metallurgia, legno, gomma e materie plastiche, mobili, autoveicoli,
prodotti in metallo e apparecchiature elettriche. In questi settori operano 621.000 piccole imprese con 1.893.000 addetti, con una elevata presenza dell’artigianato, pari a 435.000 imprese che danno lavoro a 1.047.000 addetti. Secondo Confartigianato i rincari maggiori si registrano per i metalli di base con +65,7% tra marzo 2020 e marzo 2021. Allarme anche sul fronte delle materie prime energetiche, i cui prezzi a marzo 2021 aumentano addirittura del 93,6% su base annua. La fiammata dei prezzi sta mettendo a dura prova gli artigiani e i piccoli imprenditori costretti a comprimere i margini di guadagno o addirittura a rinunciare a lavorare. I continui rincari nel periodo tra l’acquisizione delle commesse e la consegna del prodotto finito erodono il margine di profitto dell’imprenditore
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Rincari gravano sulla microimpresa sa che rimane ancora fragile.” Il rincaro delle materie prime e l’attuale difficile reperibilità stanno mettendo in crisi il comparto della subfornitura meccanica che, da inizio anno, stava evidenziando importanti e concreti segnali di ripresa. La spinta verso il digitale, l’innovazione e il forte incentivo offerto dal piano Impresa 4.0 consentono alle imprese di essere più reattive su un mercato che richiede crescenti flessibilità e velocità nelle risposte al cliente. Conclude il segretario forlivese “la mancanza di materie prime rischia di rallentare la produzione delle imprese; il timore è che le aziende tornino a utilizzare gli ammortizzatori sociali, nonostante la ripresa degli ordinativi. Senza sottovalutare il fatto che proprio le micro e piccole imprese soffrono maggiormente la spinta sui costi delle materie prime: la riduzione dei margini è più accentuata nelle relazioni di subfornitura, nelle quali l’impresa ha un grado minore di controllo sui prezzi.”
fino addirittura ad annullarlo o, nel peggiore dei casi, costringendolo a lavorare in perdita. Tra i settori più penalizzati, quello delle costruzioni che rischia di non cogliere le opportunità di rilancio stimolate dal superbonus 110%. Le micro e piccole imprese stanno vivendo una situazione grave e paradossale, denunciata al Governo da Confartigianato. Proprio mentre gli imprenditori cercano di riagganciare la ripresa, devono fare i conti con materie prime carissime e introvabili, forniture negate dai grossisti, esaurimento delle scorte, tempi di consegna lunghissimi. Tutto questo, oltre a provocare un incremento dei prezzi al consumo, rischia di compromettere la ripresa, comprimendo la creazione di valore aggiunto delle imprese manifatturiere, settore dove l’Italia è al secondo posto nell’Unione europea con un’alta dipendenza dall’estero di energia e materie prime. essere impresa
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14 › maggio 2021
notiziario tecnico
Consulenza fiscale
a) 50.000 euro annui relativi all’imposta sul valore aggiunto, maturati nell’annualità 2021;
› a cura di Francesco Bandini
b) 20.000 euro annui relativi alle imposte dirette e all’imposta regionale sulle attività produttive, maturati nel periodo d’imposta 2020.
IL REGIME PREMIALE ISA 2020 Con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, 26 aprile 2021, Prot. n. 103206/2021 sono stati resi ufficiali i livelli di affidabilità fiscale cui sono associati i benefici, previsti dall’articolo 9-bis, comma 11, del decreto-legge n. 24 aprile 2017, n. 50, con le modalità e alle condizioni indicate nel medesimo provvedimento, determinate anche per effetto dell’indicazione degli ulteriori componenti positivi di cui al comma 9 del medesimo articolo 9-bis del decreto. Il provvedimento in argomento prevede, anche per quest’anno, al fine di consentire l’accesso al premiale anche ai contribuenti che presentano profili di affidabilità elevati sulla base di un arco temporale più ampio (biennio 2019-2020), di estendere i benefici previsti dalle lettere da a) a d) ed f) del comma 11 dell’articolo 9-bis, del decreto citato, ai soggetti che presentano un elevato livello di affidabilità complessivo, calcolato attraverso la media semplice dei livelli di affidabilità, ottenuti a seguito dell’applicazione degli ISA per i periodi d’imposta 2019 e 2020. Accesso ai benefici premiali di cui alla lettera a) del comma 11 dell’articolo 9-bis del decreto In particolare, l’esonero dall’apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione annuale è riconosciuto ai contribuenti che, per il periodo d’imposta 2020, presentano un livello di affidabilità almeno pari a 8, per la compensazione dei crediti di importo non superiore a:
L’esonero dall’apposizione del visto di conformità sulla richiesta di compensazione del credito IVA infrannuale, maturato nei primi tre trimestri dell’anno di imposta 2022, è riconosciuto, per crediti di importo non superiore a 50.000 euro annui, ai contribuenti con un livello di affidabilità almeno pari a 8 per il periodo di imposta 2020. I sopra citati benefici sono riconosciuti anche ai contribuenti che presentano un livello di affidabilità complessivo almeno pari a 8,5, calcolato attraverso la media semplice dei livelli di affidabilità ottenuti a seguito dell’applicazione degli ISA per i periodi d’imposta 2019 e 2020. Le soglie di esonero sopra indicate come previsto dalla lettera a) del comma 11 dell’articolo 9-bis del decreto, sono cumulative, riferendosi alle richieste di compensazione effettuate nel 2022. Pertanto, per l’esonero dal visto di conformità per la compensazione dei crediti di imposta sul valore aggiunto, la soglia relativa all’imposta maturata nell’annualità 2021 e quella relativa all’imposta maturata nei primi tre trimestri dell’anno 2022, sono cumulative, riferendosi alle richieste di compensazione effettuate nel 2022. Accesso ai benefici premiali di cui alla lettera b) del comma 11 dell’articolo 9-bis del decreto Continua a pagina 16 ›››
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maggio 2021 › 15
notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 15
L’esonero dall’apposizione del visto di conformità, ovvero dalla prestazione della garanzia, sulla richiesta di rimborso del credito IVA maturato per l’anno di imposta 2021, è riconosciuto, per crediti di importo non superiore a 50.000 euro annui, ai contribuenti con un livello di affidabilità almeno pari a 8 per il periodo di imposta 2020. L’esonero dall’apposizione del visto di conformità, ovvero dalla prestazione della garanzia, sulla richiesta di rimborso del credito IVA infrannuale maturato nei primi tre trimestri dell’anno di imposta 2022, è riconosciuto, per crediti di importo non superiore a 50.000 euro annui, ai contribuenti con un livello di affidabilità almeno pari a 8 per il periodo di imposta 2020. Si tratta di crediti di importo comunque superiore a 30.000 euro maturati nell’anno, considerato quanto disposto dall’articolo 38-bis, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633. Anche in questo caso l’utilizzo in tutto o in parte del beneficio di esenzione limita l’eventuale ulteriore utilizzo, infrannuale o annuale, atteso che l’importo complessivo dell’esonero per le richieste di rimborso effettuate nell’anno è pari a 50.000 euro. I benefici sono riconosciuti anche ai contribuenti che presentano un livello di affidabilità complessivo almeno pari a 8,5, calcolato attraverso la media semplice dei livelli di affidabilità ottenuti a seguito dell’applicazione degli ISA per i periodi d’imposta 2019 e 2020. Infine, le soglie di esonero sopra indicate, come previsto dalla lettera b) del comma 11 dell’articolo 9-bis del decreto, sono cumulative, riferendosi alle richieste di rimborso effettuate nel 2022. Accesso ai benefici premiali di cui alle lettere c), d), e) ed f) del comma 11 dell’articolo 9-bis del decreto L’esclusione dell’applicazione della disciplina delle società non operative (L. 23/12/1994, n. 724, art.30, anche ai fini di quanto previsto al secondo periodo del comma 36-decies dell’art. 2, D.L. n. 138/2011), è riconosciuta per il periodo d’imposta 2020: a) ai contribuenti con un livello di affidabilità almeno pari a 9 per il periodo di imposta 2020; b) ai contribuenti con un livello di affidabilità complessivo almeno pari a 9, calcolato attraverso la media semplice dei livelli di affidabilità ottenuti a seguito dell’applicazione degli ISA per i periodi d’imposta 2019 e 2020. L’esclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici (art. 39, primo comma, lettera d), secondo periodo, D.P.R. 600/1973 e art. 54, secondo comma, secondo periodo, D.P.R. n. 633/21972), è riconosciuta per il periodo d’imposta 2020: essere impresa
16 › maggio 2021
a) ai contribuenti con un livello di affidabilità almeno pari a 8,5 per il periodo di imposta 2020; b) ai contribuenti con un livello di affidabilità complessivo almeno pari a 9, calcolato attraverso la media semplice dei livelli di affidabilità ottenuti a seguito dell’applicazione degli ISA per i periodi d’imposta 2019 e 2020. I termini di decadenza per l’attività di accertamento (art. 43, co.1, D.P.R. n. 600/1973 e art. 57, co. 1, D.P.R. n. 633/1972), sono ridotti di un anno, con riferimento al periodo d’imposta 2020, nei confronti dei contribuenti con un livello di affidabilità almeno pari a 8 per il medesimo periodo di imposta. L’esclusione della determinazione sintetica del reddito complessivo (art. 38 D.P.R. n. 600/1973), con riferimento al periodo d’imposta 2020, è riconosciuta ai contribuenti ai quali è attribuito un livello di affidabilità almeno pari a 9 per il medesimo periodo di imposta, a condizione che il reddito complessivo accertabile non ecceda di due terzi il reddito dichiarato. Il beneficio è riconosciuto anche ai contribuenti che presentano un livello di affidabilità complessivo almeno pari a 9, calcolato attraverso la media semplice dei livelli di affidabilità ottenuti a seguito dell’applicazione degli ISA per i periodi d’imposta 2019 e 2020. Infine, nel caso in cui i contribuenti interessati conseguono, nel medesimo periodo di imposta, sia redditi di impresa sia redditi di lavoro autonomo, gli stessi accedono ai benefici medesimi se: applicano, per entrambe le categorie reddituali, i relativi ISA, laddove previsti; il punteggio attribuito a seguito dell’applicazione di ognuno di tali ISA, anche sulla base di più periodi d’imposta, è pari o superiore a quello minimo individuato per l’accesso al beneficio stesso.
LE RICHIESTE DI CHIARIMENTI PER IL CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO La Confederazione Nazionale di Confartigianato ha provveduto a formalizzare all’Agenzia delle Entrate un documento di sintesi contenente una serie di criticità emerse da vari incontri ed ha cercato, per quanto possibile, di suggerire interpretazioni. Di seguito i contenuti delle domande poste ad Agenzia delle entrate e le soluzioni ipotizzate.
TRATTAMENTO CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO COVID Domanda: Ai fini del calcolo del calo di fatturato e dell’ammontare dei ricavi per individuare la % del Continua a pagina 17 ›››
notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 16
contributo, vanno considerati anche i contributi Covid (contributi a fondo perduto e crediti imposta affitti/ adeguamento locali e sanificazione) ricevuti nel corso del 2020? Risposta: Per i soggetti esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo, i ricavi/compensi a cui fare riferimento per la verifica del limite di accesso e dell’intensità di aiuto sono quelli di cui all’art. 85, comma 1, lettere a) e b) del Tuir e i compensi di cui all’art. 54, comma 1, del Tuir. Per quanto riguarda il calo di fatturato occorre aver riguardo (viene detto nei diversi documenti di prassi) “a tutte le somme che costituiscono il “fatturato” del periodo di riferimento, purchè le stesse rappresentino ricavi dell’impresa di cui all’articolo 85 del TUIR (risp. 3.4 circ. 22/2020)” e che per la verifica del fatturato “vanno prese a riferimento le operazioni che hanno partecipato alla liquidazione periodica … cui vanno sommati i corrispettivi relativi alle operazioni effettuate in detti mesi non rilevanti ai fini IVA”. Per le attività d’impresa, i contributi a fondo perduto ricevuti nel corso del 2020 possono essere classificati dal punto di vista civilistico fra i contributi in conto esercizio e, pertanto, rientrare fra i ricavi di cui all’art. 85 lett. h) del TUIR. Stessa sorte per i crediti d’imposta affitti, mentre per quelli relativi a sanificazione e adeguamento locali se relativi all’acquisizione di beni strumentali sono classificabili nell’art. 88, c. 3, lett. b) del TUIR. Tuttavia, si ricorda che i contributi in oggetto non sono imponibili ai fini delle imposte dirette. Alla luce della ricostruzione di cui sopra, si ritiene che i citati contributi a fondo perduto: non concorrano alla verifica del limite di ricavi (in quanto diversi da quelli indicati alle lett. a) e b) dell’art. 85 del TUIR; e non debbano, neppure, essere considerati ai fini del calcolo del calo di fatturato in ragione del fatto che i medesimi sono esenti da imposizione e non concorrono alla determinazione del reddito. Per le attività professionali/artistiche, i contributi ricevuti, se qualificabili come sostitutivi di redditi, ai sensi dell’art. 6 del TUIR, risulterebbero tassabili senza, a nostro parere, assumere, però, la natura di compensi ex art. 54 del TUIR. Alla luce di tali considerazioni e della totale esenzione dei contributi da tassazione, si ritiene che i medesimi non debbano concorrere sia nella verifica dei limiti dei compensi che del calo di fatturato.
EFFETTI ESTROMISSIONE/ASSEGNAZIONE IMMOBILI Domanda: Estromissione/assegnazione ai soci di immobile avvenuta nel corso del 2019 assoggettata ad IVA: entra nel calcolo del calo del fatturato per determinare la media mensile? Risposta: Premesso che ai fini delle imposte dirette (art. 85, comma 2 del TUIR) sono considerati ricavi il valore normale dei beni assegnati ai soci ovvero destinati a finalità estranee all’impresa. Ai fini IVA, l’estromissione costituisce cessione di bene ai sensi dell’art. 2, comma 2, n. 5 del D.P.R. n. 633/1972 mentre l’assegnazione ai sensi del successivo n. 6. Considerando che l’estromissione e l’assegnazione di beni strumentali all’impresa rappresentano operazioni che, da un punto di vista sostanziale, sono equiparabili alla cessione di un bene ammortizzabile si ritiene che, in analogia al trattamento riservato alle cessioni di beni strumentali ed evidenziato nelle istruzioni all’istanza, la fattura emessa nel 2019 rientri nella sommatoria delle fatture attive relative al p.i 2019, che va raffrontata con la sommatoria delle fatture attive relative al p.i. 2020. Mentre le citate operazioni non vanno considerate ai fini della verifica del limite di ricavi. Domanda: Estromissione/assegnazione ai soci di immobile nel 2019 avvenuta fuori campo Iva: entra nel calcolo del calo del fatturato per determinare la media mensile? Risposta: Nel caso in cui le operazioni di estromissione/assegnazione siano qualificabili, ai fini IVA, come operazioni fuori campo per le quali, pertanto, non vige l’obbligo di emissione di fattura, si ritiene che le stesse debbano essere considerate nel calcolo del fatturato in quanto le cessioni di beni ammortizzabili sono espressamente richiamate nelle istruzioni alla compilazione dell’istanza e, quindi, si ritiene indirettamente anche le operazioni di estromissione/assegnazione di immobili in quanto, da un punto di vista sostanziale, assimilabili alla cessione di beni ammortizzabili.
TRATTAMENTO CONTRIBUTO INTEGRATIVO 4% Si chiede quale trattamento deve essere riservato al contributo integrativo, pari al 4% dei compensi fatturati, addebitato dagli iscritti alla Cassa di previdenza dei Dottori Commercialisti. Risposta: Il contributo in oggetto rappresenta una mera partita finanziaria in quanto riscosso dal professionista e successivamente riversato all’Ente di previdenza, pertanto, non essendo rappresentativo di comContinua a pagina 18 ››› essere impresa
maggio 2021 › 17
notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 17
pensi la medesima somma non dovrebbe rilevare ai fini della determinazione del limite di accesso al contributo e neppure per la verifica del calo di fatturato.
TRATTAMENTO SPESE ANTICIPATE IN NOME E PER CONTO Si chiede di conoscere quale trattamento riservare ai fini del contributo a fondo perduto alle spese anticipate in nome e per conto del cliente non soggette ad IVA ai sensi dell’art. 15, primo comma, n. 3, del D.P.R. n. 633 del 1972. E se il medesimo trattamento sia applicabile anche ai soggetti in regime forfetario. Risposta: Le somme anticipate in nome e per conto del cliente rilevano unicamente se possono essere considerate rappresentative di ricavi.
TRATTAMENTO IMPOSTA DI BOLLO SU FATTURE Si chiede di conoscere quale trattamento riservare ai fini del contributo a fondo perduto alle somme addebitate ai clienti per il recupero dell’imposta di bollo sulle fatture e se il medesimo trattamento sia applicabile anche nei confronti dei soggetti in regime forfetario. Risposta: Occorre distinguere se l’addebito avviene da parte di un professionista o artista ovvero da parte di un’impresa. Nel caso di attività professionali/artistiche, si ritiene che ai sensi dell’art. 54 del TUIR fra i compensi debba essere inclusa anche l’imposta di bollo addebitata al cliente. In tal senso depone la circolare n. 58/E del 18 giugno 2001 risp. 2.2 in cui viene affermato che fra i compensi rientrano anche i rimborsi delle spese sostenute. Si ricorda che l’imposta di bollo è dovuta (art. 22 del D.P.R. n. 642/1972), in solido, fra chi emette e riceve la fattura sia essa cartacea o elettronica. Quindi se l’accordo fra le parti ne prevede l’addebito al cliente il medesimo rappresenta il rimborso di una spesa sostenuta e pertanto concorrerà sia alla verifica del calcolo del limite dei ricavi che del fatturato. Nel caso di imprese il riaddebito in fattura dell’imposta di bollo costituisce un componente positivo di reddito non riconducibile, però, al concetto di ricavi/ fatturato. In particolare, tale rimborso non rientra fra i ricavi dell’art. 85, comma 1, lett. a) e b) e, pertanto, non rileva ai fini della verifica del limite di ricavi. Ai fini della verifica del calo di fatturato si ritiene che i citati addebiti non siano configurabili fra i componenti da considerare in quanto non rappresentativi di ricavi. In una logica di sintesi si potrebbe giungere ad una uniformità di trattamento ammettendo che il rimboressere impresa
18 › maggio 2021
so dell’imposta di bollo, indipendentemente dall’attività d’impresa o di lavoro autonomo, rilevi. Si segnala, infine, che è stato richiesto di precisare se i contributi COVID-19 rilevano al fine di verificare il raggiungimento delle soglie che permettono l’accesso a regime contabili (regime di vantaggio, forfetario e semplificato).
Consulenza del lavoro › a cura di Susi Silvani DURC di congruità in edilizia Con l’Accordo siglato il 10 settembre 2020 è stato regolamentato il rilascio del DURC di Congruità da parte delle Casse Edili. L’accordo sulla Congruità ha preso le mosse dalla comune condivisione delle Parti al fine di contrastare fenomeni di dumping contrattuale da parte di imprese che, pur svolgendo attività edile applicano contratti diversi da quello dell’edilizia, a danno della leale concorrenza tra le imprese. L’intesa si inserisce, inoltre, nel contesto della recente previsione normativa contenuta nella legge di conversione del DL Semplificazioni (L. 120/2020) che ha introdotto all’art. 8 il comma 10 bis in cui al DURC si aggiunge la congruità dell’incidenza della manodopera relativa allo specifico intervento. Le Organizzazioni Datoriali hanno promosso l’inserimento di misure volte a facilitarne l’applicazione alle imprese, ad esempio: per i lavori privati la congruità sarà applicata solo a quelli con entità complessiva dell’opera pari o superiore a 70 mila euro; nelle percentuali previste nella tabella A relativa agli indici minimi di congruità, debbono essere ricomprese anche le ore di lavoro apportate dal titolare artigiano e dai suoi collaboratori familiari; nell’ottica della semplificazione, l’emissione dell’attestazione dovrà avvenire per via informatica, senza comportare ulteriori aggravi burocratici. Tale sistema comporta tutta una serie di adempimenti per l’impresa e per gli uffici paghe che devono trasmettere alla Cassa Edile una serie di dati, precedentemente non richiesti. Di seguito il riepilogo dei dati da trasmettere: a) Dati relativi al committente e/o appaltatore per cantiere: Continua a pagina 19 ›››
notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 18
- descrizione e indirizzo del cantiere - tipo committente (pubblico o privato) - denominazione e codice fiscale committente - tipo lavoro (appalto/subappalto/in proprio) - denominazione e codice fiscale appaltatore (solo per le imprese in subappalto) b) dati relativi ai lavori pubblici e privati in edilizia: - valore complessivo dell’opera aggiudicata - valore dei lavori edili - data di inizio e di fine (presunta dei lavori) c) in caso di utilizzo dell’impresa dichiarante di subappalti: - descrizione delle opere subappaltate e relativo valore - denominazione e codice fiscale delle imprese subappaltatici - data di inizio e fine presunta dei lavoro d) in caso di presenza lavorativa in ciascun cantiere di lavoratori non dipendenti:
potrà dimostrare, con documentazione appropriata, il raggiungimento della percentuale attraverso costi non registrati in Cassa Edile quali quelli afferenti i lavoratori autonomi, i noli a caldo, il distacco di personale edile e lavoratori in somministrazione iscritti ad altra Cassa Edile. Nell’ipotesi di uno scostamento inferiore o pari al 5% della percentuale d’incidenza della manodopera, l’impresa risulterà comunque regolare, laddove presenti in Cassa Edile una attestazione del Direttore dei lavori che giustifichi detto scostamento. Il non raggiungimento della congruità comporterà l’emanazione di una attestazione di irregolarità sino alla regolarizzazione con apposito versamento in Cassa Edile equivalente alla differenza di costo del lavoro necessario per raggiungere la percentuale indicata. L’attestazione di irregolarità ai fini della congruità esplica i propri effetti sulla singola opera, pubblica o privata, e incide sulla regolarità dei successivi DURC on line laddove, esperita e terminata la procedura di invito alla regolarizzazione, l’impresa non adempia e la Cassa Edile iscriva la stessa in Banca dati nazionale delle imprese irregolari (BNI).
- nominativo e codice fiscale di ciascun soggetto lavorativo non dipendente
Affari generali
- tipologia lavorativa (lavoratore autonomo, titolare, socio, collaboratore)
› a cura di Paolo Liverani
- cantiere di attivitànumero ore lavorate. - Inoltre, nelle denunce mensili, l’impresa sarà tenuta ad indicare: - il numero dei cantieri attivi e l’ammontare, per ciascun operaio, delle ore lavorate e/o imputabili ad ogni singolo cantiere; - le ore mensilmente lavorate (per un massimo di 173 ore), in ciascun cantiere attivo, dai lavoratori non dipendenti (soci, titolari, lavoratori autonomi, collaboratori familiari). I dati raccolti serviranno ad individuare il valore dei lavori eseguiti da ogni Impresa ed applicando un particolare coefficiente (riferito alla tipologia dei lavori svolti e contenuto nell’Accordo Nazionale sopra richiamato) si determinerà il valore minimo della manodopera che andrà confrontato con quanto denunciato, per quel cantiere, in Cassa Edile, al termine dei lavori. A partire da luglio 2021, nel caso in cui si verificasse uno scostamento fra l’imponibile del coefficiente e quello effettivo, la Cassa Edile invierà all’impresa (tramite l’Ufficio Paghe) un “preavviso di incongruità”, invitandola a fornire spiegazioni in merito. L’impresa
DL “Anticipo Riaperture” in Gazzetta ufficiale - norme per la ripresa delle attività economiche Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge n. 65/21- cd “DL Anticipo Riaperture”- recante le nuove misure per la graduale ripresa della attività economiche. Il provvedimento allenta alcune delle misure di sicurezza anti-covid e anticipa il percorso temporale per la riapertura di alcune attività nelle zone gialle che era stato fissato dal DL “Riaperture”, emanato ad aprile. In sostanza viene confermata la gradualità delle riaperture, pur con una sensibile accelerazione. Nel dettaglio le principali modifiche riguardano:
• Coprifuoco (art. 1) Dal 19 maggio, in zona gialla, il c.d. coprifuoco inizierà alle ore 23 (anziché alle 22), dal 7 giugno sarà valido dalle ore 24 e dal 21 giugno sarà completamente abolito. Anche durante il coprifuoco, rimangono coContinua a pagina 20 ››› essere impresa
maggio 2021 › 19
notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 19
munque possibili gli spostamenti per motivi di lavoro, necessità e salute. Il Ministro della Salute potrà stabilire orari diversi per eventi di particolare rilevanza. Nelle zone bianche non si applica il coprifuoco.
• Ristorazione (art. 2) Dal 1° giugno, in zona gialla, le attività di ristorazione saranno consentite, anche al chiuso, fino all’orario di chiusura previsto dalle norme sugli spostamenti.
• Mercati e centri commerciali (art. 3) Dal 22 maggio, in zona gialla, tutti gli esercizi commerciali presenti nei mercati, centri commerciali, gallerie e parchi commerciali potranno restare aperti anche nei giorni festivi e prefestivi. Si ritiene che la norma si applichi anche ai servizi alla persona, pur se non nominati espressamente.
• Palestre, piscine e centri benessere (art. 4) In zona gialla, la riapertura delle palestre viene anticipata al 24 maggio (anziché al 1° giugno), mentre dal 1° luglio potranno riaprire le piscine al chiuso, i centri termali e i centri benessere.
• Eventi sportivi (art. 5) In zona gialla, dal 1° giugno 2021 all’aperto e dal 1° luglio 2021 anche al chiuso, è consentita la presenza di pubblico anche agli eventi e alle competizioni sportive. Sono previste specifiche misure anti-contagio (posti a sedere preassegnati, rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, capienza massima consentita non superiore al 25% di quella massima autorizzata, etc.).
• Impianti sciistici (art. 6) Dal 22 maggio, in zona gialla, potranno riaprire gli impianti sciistici di risalita in montagna, nel rispetto delle linee guida di settore.
• Sale giochi (art. 7) Dal 1° luglio, in zona gialla, saranno consentite le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e
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20 › maggio 2021
casino, anche se svolte all’intero di locali adibiti ad attività differenti.
• Parchi divertimento e tematici (art. 8) Parchi tematici e di divertimento potranno riaprire al pubblico dal 15 giugno, anziché dal 1° luglio.
• Centri culturali, centri sociali, feste e ricevimenti (art. 9) Dal 15 giugno saranno possibili, anche al chiuso, le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose, tramite uso della “certificazione verde”. Dal 1° luglio, invece, saranno consentite anche le attività dei centri culturali, sociali e ricreativi.
• Corsi di formazione (art. 10) Dal 1° luglio sarà nuovamente possibile tenere corsi di formazione pubblici e privati in presenza.
• Musei e altri istituti e luoghi della cultura (art. 11) Si prevedono anche misure anti-contagio per l’apertura di musei e istituti della cultura. Il provvedimento, inoltre, modifica i criteri di valutazione per entrare nelle varie fasce di rischio e stabilisce che la certificazione verde rilasciata a seguito del vaccino ha validità di nove mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale e che la medesima certificazione è rilasciata anche contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino, con validità dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale. Con riferimento agli spostamenti dall’estero si ricorda che l’ordinanza del Ministro della Salute del 14 maggio prevede l’ingresso dai Paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen, oltre che da Gran Bretagna e Israele, con tampone negativo, senza più l’obbligo di quarantena. Rimane fermo quanto previsto dal DPCM 2 marzo con riferimento agli spostamenti all’estero per lavoro di durata non superiore a centoventi ore dei dipendenti di imprese con sede in Italia, per i quali non è previsto né l’obbligo di tampone né di quarantena.
Confartigianato Forlì, grazie al consorzio CENPI, offre un servizio gratuito di consulenza per utenze Energia e Gas alle imprese Associate e alle Famiglie. È un momento in cui il mercato energetico è in forte cambiamento: il passaggio dalla maggior tutela al libero mercato che ci sarà da ora per tutto il prossimo anno, crea non pochi disagi e caos alle famiglie e alle imprese. L’Associazione è presente e attiva anche su queste dinamiche: contatta i ns uffici 0543.452811, per avere tutte le informazioni che riguardano sia l’azienda che la casa. ARERA, autorità del mercato energetico, ha riconosciuto al Cenpi e all’Associazione Confartigianato, il ruolo di “partner affidabile e professionale”.
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maggio 2021 › 21
movimenti
anap
Intervento del Cupla
La tutela della salute post pandemia
D
a più di un anno la situazione politica, economica e sociale è condizionata pesantemente dalla pandemia da Coronavirus. Ogni comportamento, ogni atto, ogni progetto, ogni richiesta, ogni iniziativa, sia nell’ambito pubblico sia in quello privato, debbono tener conto a monte della virulenza del Covid-19 e si debbono inquadrare in un contesto di regole che ci si è dati per limitare la diffusione del contagio. Come evidenzia il Cupla, gli anziani sono quelli che sono stati maggiormente toccati dalla pandemia, la malattia colpisce in maniera molto più grave i soggetti fragili, quindi le persone avanti con l’età. L’emergenza sanitaria ha messo a nudo le carenze del nostro sistema pubblico di tutela della salute e della dignità delle persone anziane: dalle infrastrutture sociali al sistema territoriale di prevenzione e cura, dal coordinamento degli interventi socio-sanitari alla precarietà del sistema di residenzialità e di lungodegenza, dalla scarsità di personale sanitario alla inadeguatezza dell’assistenza alle persone non autosufficienti, dalla insufficienza delle risorse dedicate al Fondo sanitario nazionale a alla scarsità di quelle dedicate alle politiche sociali sul territorio. D’altra parte alcuni dati sulla spesa complessiva del nostro Paese per il Servizio Sanitario Nazionale sono eloquenti: l’Italia è al quindicesimo posto in ambito europeo per percentuale di PIL dedicato alla spesa sanitaria (media europea 9,9% contro 8,8 % per l’Italia), ma, se togliamo la quota parte a carico dei pazienti, in realtà la spesa pubblica per la sanità risulta essere del 6% circa nel nostro Paese, contro il 12,4 % della Svizzera, l’11,3 % di Francia e Germania, l’11% della Svezia, il 10,3% del Belgio, solo per citarne alcuni. La sanità deve essere uno
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22 › maggio 2021
dei cardini sui quali deve far affidamento la ripresa economica, nella consapevolezza che, specie se nel futuro gli eventi pandemici saranno ricorrenti, un Sistema sanitario inadeguato non preserva le attività economiche e i settori produttivi da possibili interruzioni o difficoltà di gestione dell’emergenza e le attività di relazione da fenomeni di mancanza di coesione sociale. Per Cupla è necessario riconfermare e perseguire nei fatti il carattere nazionale ed universalistico del Servizio Sanitario Nazionale, sostenendolo con una adeguata dote di risorse, potenziando gli ospedali pubblici attraverso massicce assunzioni di personale medico, infermieristico e tecnico e tramite la dotazione strutturale di un numero adeguato di posti letto ordinari e in terapia intensiva, con misure che rafforzino il sistema anche nella capacità funzionale di rispondere alle emergenze e colmando le differenze esistenti fra Italia e altri Paesi. Predisporre il sistema socio-sanitario per la prevenzione e la tutela della salute di tutti i pazienti di tutte le patologie, senza sacrificare le strutture non Covid, tipo quelle di oncologia medica, di cardiologia, di ematologia, medicina interna-geriatria che debbono rimanere pienamente operative sia a livello ospedaliero sia a livello ambulatoriale; oggi è improcrastinabile un piano per ridurre le sperequazioni territoriali, sia nel campo sanitario che in quello socio-assistenziale. Vanno inoltre individuati i Livelli Essenziali delle prestazioni per assicurare in modo uniforme in tutto il Paese il diritto alle salute e all’assistenza sociale, superando le incongruenze e la frammentazione esistenti e perContinua a pagina 23 ›››
anap
movimenti
Più sicuri insieme
In prima linea contro le truffe
L’
Anap l’Associazione Anziani Pensionati di Confartigianato rilancia il proprio impegno nella campagna contro le truffe agli anziani, acutizzandosi in questo periodo di pandemia. Fabio Menicacci, Segretario nazionale dell’Anap di Confartigianato sottolinea l’impegno dell’Associazione che da anni porta avanti con la propria campagna nazionale Più Sicuri Insieme, una campagna fortemente voluta per informare e sensibilizzare in particolar modo la fascia più debole della popolazione, gli anziani. Oggi le truffe sono aumentate e cambiate, in special modo durante questo lungo periodo di pandemia da Coronavirus. La
campagna nazionale, iniziata nel 2014, è promossa da Anap insieme con il Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza. Per Anap il fattore psicologico degli anziani truffati è l’elemento chiave: grazie alle iniziative di sensibilizzazione (il numero verde per le segnalazioni, 1 milione di guide e vademecum distribuiti in tutta Italia, nonché i convegni informativi), gli anziani hanno compreso l’importanza di denunciare i reati di cui sono vittime. Ma non bisogna abbassare la guardia, perché i malintenzionati sfruttano le paure legate alla pandemia per mettere in atto nuove truffe, anche su Internet. Per questo Anap Confartigianato, oltre alla Campagna antitruffa, punta sull’iniziativa delle “Botteghe sentinelle del territorio” proprio per assicurare quel “presidio” di vicinato indispensabile per non far sentire soli gli anziani, offrendo loro la certezza di una rete di difesa, un punto di riferimento e d’appoggio cui rivolgersi in caso di difficoltà. Ma su tutto, è fondamentale che le persone anziane si rivolgano con fiducia alle Forze di Polizia per segnalare e denunciare i reati di cui sono vittime.
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ficato nelle RSA in quest’ultimo anno. Malgrado i continui allarmi demografici, l’Italia è ancora largamente impreparata ad affrontare la sfida della non autosufficienza, avendo un sistema di interventi monetari e prestazionali dispersivo, frammentato, disomogeneo, largamente insufficiente a coprire le necessità dei disabili e delle loro famiglie, per cui è necessario un riordino complessivo attraverso un provvedimento legislativo nazionale. È urgente rivedere e coordinare l’intera materia che riguarda la non autosufficienza e questo non può non trovare spazio nel Recovery Plan. Il Cupla auspica che il Governo predisponga un provvedimento legislativo nazionale di razionalizzazione per finanziare il necessario ampliamento dei servizi pubblici (domiciliari, semi-residenziali e residenziali) attraverso un’incisiva azione a sostegno di Regioni e Comuni.
La tutela della salute post pandemia seguendo la piena integrazione tra gli interventi dei Livelli sociali con quelli dei LEA sanitari. Spostare il baricentro dall’ospedale alla medicina territoriale, anche attraverso la istituzione di strutture ad hoc, atte a svolgere funzioni attualmente degli ospedali, in collaborazione strutturata con i medici di medicina generale, senza sottovalutare la necessità di potenziare e riqualificare l’Assistenza Domiciliare assicurando la continuità tra acuzie e lungodegenza. Ultimo ma non ultimo, va assicurato il diritto a tutti gli anziani di poter fruire di strutture residenziali sane e con standard qualitativi alti e che comunque rispettino la dignità delle persone, facendo dimenticare quanto tristemente si è veri-
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maggio 2021 › 23
categorie e mercato
Taxi presentate al Prefetto le richieste
In occasione della mobilitazione Confartigianato Taxi Forlì in occasione della giornata di iniziative a sostegno della categoria, svoltasi 29 aprile, ha inviato al prefetto di Forlì-Cesena Antonio Corona le richieste ritenute vitali per il comparto. Spiega Alberto Camporesi responsabile della categoria “la categoria voleva evidenziare lo stato di profonda crisi in cui versa. I taxisti stanno, infatti, pagando e pagheranno, in termini non più sostenibili, la caduta verticale della domanda dovuta all’emergenza pandemica e ai conseguenti provvedimenti restrittivi. Divengono perciò indispensabili provvedimenti di sostegno economico, certi, immediati, di misura adeguata, così come fatto per altri settori, affinché possa essere garantito il servizio di trasporto pubblico non di linea svolto con autovetture Taxi.” E continua “chiediamo al Governo e ai Ministri competenti un sostegno economico specifi-
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24 › maggio 2021
camente rivolto alle imprese del settore trasporto persone in servizio pubblico non di linea, anche attraverso l’istituzione di un fondo di 800 milioni di euro per l’anno 2021.” Le proposte sono numerose “dalla sospensione e la proroga di mutui, leasing e finanziamenti; fondamentali anche l’anno bianco fiscale e contributivo per gli anni 2021 e 2022, all’Irpef, per la quale si chiede il pagamento solo dei saldi di giugno escludendo gli acconti di novembre. Per l’Inps, invece, i contributi figurativi per l’intero importo, valido anche ai fini del calcolo della pensione maturata. Quanto all’Irap si auspica l’esenzione dell’imposta in ragione del venir meno della condizione di “stabile organizzazione di impresa” in quanto i centralini hanno di fatto azzerato la loro funzione. Si auspica l’esenzione del premio sinistrosità in ragione della riduzione quasi totale delle
percorrenze chilometriche. Opportuna la semplificazione delle procedure da parte dei Comuni per l’utilizzo di voucher taxi, (art. 34 D.L. 41/2021), nonché l’ampliamento dell’utilizzo a favore di personale sanitario e popolazione da vaccinare.” Ma non solo “l’Ecobonus per l’acquisto di autovetture elettriche è fondamentale per la modernizzazione del servizio, garantendo al contempo l’aumento della sicurezza e la riduzione delle emissioni in atmosfera. Mentre l’Iva al 4% sui veicoli TAXI attrezzati al trasporto disabili, con qualsiasi alimentazione, è un provvedimento chiave per la categoria, così come la reintroduzione della detassazione delle accise sui carburanti.”
categorie e mercato
Appello di Confartigianato Trasporti
La Ue difenda libera circolazione merci Prosegue l’azione di Confartigianato per la difesa della libera circolazione delle merci. Il tema dei divieti settoriali imposti unilateralmente dal Governo Tirolese è oramai sul tavolo delle istituzioni da diversi mesi. Lo scorso 4 novembre la Confederazione aveva chiesto un confronto con i vertici della Commissione europea che ha recentemente risposto dicendosi convinta che tali misure dovrebbero essere misure congiunte, concordate da tutti i paesi e le regioni lungo il corridoio del Brennero, le quali dovrebbero sostituire le misure unilaterali e renderle superflue. Dal 2019 sono in corso confronti su possibili soluzioni congiunte con i paesi e le regioni interessate e la Commissione si è detta disponibile a continuare a facilitare tali interlocuzioni nel prossimo futuro se ci fosse una prospettiva di qualche progresso. La Commissione sostiene che, in ogni caso, un migliore coordinamento delle misure (nazionali o regionali) relative al traffico adottate lungo importanti corridoi di trasporto internazionale dovrebbe consentire di evitare in futuro alcune delle disfunzioni che si sono purtroppo verificate sul corridoio del Brennero nel 2020. Per Confartigianato “il problema dei divieti settoriali applicati dal Tirolo rappresenta un ostacolo non solo nei confronti dell’autotrasporto, mettendo a dura prova molti settori del turismo, della moda,
dell‘enogastronomia, oltre alle imprese, comprese quelle tedesche che dipendono da catene di fornitura multinazionali, come il settore automobilistico che vede proprio l’Italia quale fornitore strategico. La politica deve sollecitate la Germania, oltre all’Austria, che sta sfruttando questa situazione, a discapito dell’Italia e delle eccellenze italiane. La difesa della libera circolazione delle merci è e deve rimanere una delle prerogative dell’Unione Europea, essa è alla base del trattato sul funzionamento dell’Unione. Più volte in questi mesi il Presidente di Unatras e di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani ha denunciato come le assurde decisioni assunte dal Tirolo rischino di bloccare la catena di approvvigionamento dell’intero Centro Europa e finiscano per introdurre nuovi e pesanti disagi per una categoria di lavoratori che assicura quotidianamente i rifornimenti vitali per le industrie e i cittadini di tutta Europa.
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categorie e mercato
Odontotecnici
Dal 26 maggio il nuovo Regolamento comunitario requisiti generali di sicurezza e prestazione tenuto conto della sua destinazione d’uso. Importante sottolineare che i concetti di sicurezza e prestazione non sono statici perché la norma fa ora esplicito riferimento allo stato dell’arte generalmente riconosciuto. Si innesca così un circuito secondo il quale il fabbricante deve continuare a garantire dispositivi sicuri in ragione anche dell’evoluzione tecnica e tecnologica dei materiali e lavorazioni. Il Regolamento comunitario 2017/745 entra pienamente in vigore a partire dal 26 maggio 2021, andando a sostituire completamente la Direttiva 93/42, applicata in Italia secondo le disposizioni contenute nel decreto 46/1997. Il nuovo regolamento è molto più vasto e articolato rispetto alla norma precedente e pone in capo agli odontotecnici una serie di adempimenti che derivano dal ruolo e dalle competenze attribuiti ai fabbricanti di dispositivi medici su misura, con particolare riferimento ad alcuni passaggi già previsti dalla precedente Direttiva ma che, per effetto del nuovo Regolamento, devono essere messi in atto attraverso un vero e proprio sistema di gestione del laboratorio. Con “dispositivo su misura” s’intende qualsiasi dispositivo fabbricato appositamente sulla base di una prescrizione scritta di qualsiasi persona autorizzata dal diritto nazionale. Il soggetto, in virtù della sua qualifica professionale, indica sotto la sua responsabilità le caratteristiche specifiche di progettazione, e che è destinato a essere utilizzato solo per un determinato paziente per rispondere alle sue condizioni ed esigenze individuali. Per questa tipologia di dispositivi medici la norma riscrive in modo molto più preciso gli adempimenti per le imprese che devono pertanto: documentare le proprie procedure di fabbricazione, realizzare l’analisi per la gestione del rischio, eseguire la valutazione clinica, predisporre il fascicolo tecnico, attivare misure per la sorveglianza post commercializzazione, emettere la dichiarazione di conformità, garantire la tracciabilità, archiviare per almeno 10 anni la documentazione. Per i laboratori ciò comporta maggior impegno e oneri sia organizzativi sia documentali per garantire la sicurezza continuativa nel tempo dei dispositivi realizzati. Il regolamento prevede, infatti, che un dispositivo debba soddisfare i essere impresa
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Lo strumento che consente di perseguire questo obiettivo è la valutazione clinica, ovvero quel processo sistematico e programmato atto a produrre, raccogliere, analizzare e valutare in maniera continuativa i dati clinici relativi a un dispositivo per verificarne la sicurezza e le prestazioni, benefici clinici compresi, quando è utilizzato secondo la destinazione d’uso prevista dal fabbricante. La chiave di lettura del regolamento è pertanto quella del cosiddetto metodo PDCA, Plan, Do, Check, Act, ovvero pianificare, implementare, verificare, agire, strumento diffusamente utilizzato dalle imprese impegnate in un processo di miglioramento continuo. Il sistema prevede che i laboratori debbano pianificare (Plan), ovvero identificare e analizzare i rischi del dispositivo cercando di individuare anche quali potrebbero essere i possibili problemi futuri. Con la valutazione clinica i dispositivi su misura dovranno essere oggetto di una raccolta di dati clinici tali da poter garantire sia la sicurezza che le prestazioni del dispositivo stesso. Questo in una logica di continua verifica e valutazione a posteriori delle prestazioni, compresa anche la raccolta di informazioni sui dispositivi simili. Dopo la fase “Plan” si passa a quella “Do” (Fare) nell’ambito della quale rientrano tutte le prescrizioni e controlli tipici del ciclo di fabbricazione. Con la successiva fase “Check” (Studiare, analizzare), si analizzano i risultati, come i dati provenienti dalla sorveglianza post commercializzazione per ipotizzare azioni migliorative, per arrivare, infine all’azione (Act) che consiste nella implementazione delle soluzioni individuate. Tutto questo deve essere gestito in una logica di sistema di qualità dove sono definite le responsabilità di ogni soggetto. Ne consegue pertanto che tutte le Continua a pagina 27 ›››
categorie e mercato
Tipografie e grafici al collasso
Servono misure urgenti “Iva agevolata, con aliquota del 5% o del 10%, per la stampa su carta o cartone riciclati, credito di imposta di almeno il 50% per depliant, volantini, manifesti e simili. Sono queste le principali proposte di Confartigianato al Governo per dare una boccata d’ossigeno ai settori tipografico e grafico, messi in ginocchio dal Covid 19. Come si evince dai dati, le attività del settore tipografico e grafico applicato alla tipografia, che erano già state duramente colpite dal cambiamento epocale subìto negli anni scorsi, sono state ulteriormente investite dalla crisi Covid-19 che ha contribuito ad accelerare il cambiamento già in atto, peraltro agevolato anche dai numerosi incentivi dedicati al settore
digitale che, seppure strategici per lo sviluppo delle imprese italiane, hanno comunque distolto l’attenzione dal settore tipografico. A seguito delle restrizioni alla mobilità e all’aggregazione per combattere l’epidemia inoltre si sono drasticamente ridotti eventi pubblici, convegni, congressi, fiere e meeting aziendali, con conseguente pesante flessione nel settore della pubblicità che interessa la produzione di volantini, depliant, cataloghi e relativa progettazione grafica, il cui fatturato è diminuito nel 2020 del 15,7%. La riduzione è poi stata accentuata dal crollo del turismo, che ha fortemente impattato su tutto l’indotto della promozione. I dati evidenziano come le imprese della comuni-
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Dal 26 maggio il nuovo Regolamento comunitario risorse del laboratorio sono responsabili penalmente e civilmente in funzione dei loro compiti affinché i dispositivi immessi sul mercato siano conformi alla prescrizione del regolamento, non solo dunque ai requisiti. La dichiarazione del fabbricante che deve accompagnare ciascun dispositivo assume pertanto un ruolo e un peso molto maggiore rispetto al passato perché rende evidente che il fabbricante ha adempiuto alle prescrizioni del Regolamento quali l’adozione di un sistema di gestione del rischio, di un sistema di sorveglianza post-commercializzazione, della valutazione clinica che diventano parte integrante del sistema di gestione per la qualità finalizzato a garantire che il dispositivo medico rispetti i requisiti di sicurezza e prestazione previsti a tutela del paziente e/o dell’utilizzatore finale. L’emissione della dichiarazione di conformità è dunque un atto che porta con sé responsabilità notevoli e pertanto tutte le procedure, moduli e valutazioni, che vanno a costituire il fascicolo tecnico del dispositivo medico, devono essere perfettamente e opportunamente compilate e archiviate anche ai fini dell’obbligo di tracciabilità previsto regolamento comunitario. Per chiarimenti è possibile contattare la referente Fabiola Foschi allo 0543452844.
cazione, che si occupano di grafica e tipografia, registrano per il fatturato del 2020 un taglio di un terzo (-33,7%) rispetto all’anno precedente, una riduzione di oltre otto punti superiore a quella registrata dalla media delle micro e piccole imprese (-25,5%). Luca Morigi, presidente di Confartigianato di Forlì commenta “con dati come questi si rendono necessarie alcune misure di urgenza per tamponare una situazione già molto complicata, che rischia di provocare la chiusura di molte aziende del settore, con conseguenti problemi di emergenza sociale causati dalla perdita dell’impiego di numerosi dipendenti, spesso difficilmente ricollocabili nel mondo del lavoro.” Confartigianato chiede che il credito d’imposta del 50% sulla pubblicità, con un emendamento alla attuale disposizione (articolo 57-bis, DL 50/2017), sia esteso anche alla pubblicità realizzata tramite depliant, brochure, volantini, manifesti (sempre più spesso realizzati in forma immateriale) visto che la norma a oggi prevede il credito solo per un incremento della pubblicità sulla stampa quotidiana e periodica, anche online e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali. A Continua a pagina 28 ››› essere impresa
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categorie e mercato
Grafica e fotografia in rosso
La crisi del comparto causata dal blocco degli eventi
L’ufficio studi di Confartigianato continua l’attività di monitoraggio dei diversi settori dell’artigianato. Target dell’analisi tipografi e fotografi, comparto che, a fine 2020, contava 39.402 imprese in rappresentanza di un settore ad alta vocazione artigiana. Come chiarisce il presidente di Confartigianato di Forlì Luca Morigi “le imprese artigiane sono ben 24.702 pari al 62,7% del totale, quota tripla rispetto al 21,2% del totale. Sono 25.662 i tipografi (il 55,3%, pari a 14.198 imprese sono artigiane) e 13.740 i fotografi (76,4% artigiane, pari a 10.504 imprese). In termini occupazio-
nali le imprese della tipografia e fotografia sommano 112.992 addetti e ben 8 su 10 (82,6%) sono realtà con meno di 50 addetti, per un totale di 93.329 addetti. Le attività sono state duramente colpite dalla crisi Covid-19, soprattutto a seguito delle restrizioni alla mobilità e all’aggregazione per contrastare l’epidemia e alla drastica conseguente riduzione di eventi pubblici e celebrazioni quali battesimi, cresime, comunioni. Come evidenziato dallo studio si è registrato addirittura il dimezzamento (-47,5%) dei
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Tipografie e grafici al collasso questa misura si potrebbe aggiungere un’aliquota IVA agevolata per la stampa su supporti riciclati o riciclabili. La transizione ecologica, uno dei main topics, non solo in Italia, ma a livello mondiale, dovrebbe garantire reali vantaggi alle imprese di trasformazione dei materiali che si traducano poi in vantaggi per i consumatori finali, incentivandone l’acquisto e, quindi, l’instaurarsi di un circolo virtuoso. Spesso i consumatori sono infatti scoraggiati ad acquistare articoli realizzati con materiali derivati da cellulosa riciclata o riciclabile a causa di prezzi di acquisto non competitivi rispetto ad altri articoli. Se le aziende trasformatrici potessero adottare un’aliquota IVA ridotta, al 5% o al 10%, per la stampa di altri prodotti, diversi da giornali e libri, effettuata su supporto cartaceo riciclato, questa si tradurrebbe in prezzi più concorrenziali dei prodotti eco-compatibili da parte dei consumatori. essere impresa
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matrimoni, uno degli eventi clou per il settore.” Ma non solo, nella crisi si è avuto un forte calo, pari al -14,1%, delle vendite al dettaglio dei prodotti di cartoleria, libri, giornali e riviste acuendo la crisi dell’editoria tradizionale innescata dalla crescita strutturale della fruizione digitale dei contenuti. Per il presidente, il settore ha risentito anche delle difficoltà del settore della pubblicitàche interessa la produzione di volantini, depliant, cataloghi e la realizzazione di shooting fotografici e della progettazione grafica, il cui fatturato è diminuito nel 2020 del 15,7%. La riduzione delle attività di comunicazione ha risentito del forte calo delle vendite al dettaglio (-5,4% con -12,2% per quelle non alimentari) e del turismo, sia per vacanza sia per lavoro: si sono dimezzate (-53,3%) le presenze turistiche e crollate di oltre due terzi (-67,9%) quelle per viaggi di lavoro collegati a convegni, congressi, fiere e meeting aziendali. Conclude Morigi “una nota attiene alle imprese della comunicazione, che registrano per il fatturato del 2020 un taglio di un terzo (-33,7%) rispetto all’anno precedente, una riduzione di oltre otto punti più intensa rispetto al totale delle imprese (-25,5%). Le micro e piccole imprese contribuiscono per quasi i due terzi al fatturato del settore, da cui deriva che coloro che svolgono attività di tipografi e fotografi abbiano registrato una perdita di ricavi nel 2020 di 2.507 milioni di euro.
categorie e mercato
Cerimonie dimezzate, indotto in crisi
Il wedding spera nella ripresa Secondo il cronoprogramma delle riaperture varato dal Governo, dal 15 giugno saranno possibili, anche al chiuso, le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose, tramite uso della “certificazione verde”. Il settore dei matrimoni ha subito pesanti effetti della crisi Covid-19 a causa dei provvedimenti introdotti per il contenimento del virus, sia a livello nazionale sia locale. Le imprese operanti in questo segmento sono state ulteriormente penalizzate- seppur con intensità differenti- dal crollo di eventi, congressi, fiere e delle attività culturali e di attrazione turistica. Nel 2020 in Italia sono stati celebrati 96.687 matrimoni, numero dimezzato (-45,7%), rispetto ai 184 mila dell’anno pre pandemia (2019), accelerando il trend di decrescita degli ultimi anni. L’ufficio studi di Confartigianato prendendo a riferimento i dati del periodo pre Covid-19 ha messo in evidenza che nei mesi di maggior addensamento delle celebrazioni di matrimoni, quelli estivi da giugno a settembre 2019, sono state celebrate 3 unioni matrimoniali su 5 (60,2%). Il comparto delle cerimonie e wedding comprende imprese che operano in differenti ambiti di attività: organizzazione, location, catering e intrattenimento; partecipazioni, fotografi e videomaker; acconciature, abiti, fedi e accessori; e fiori, bomboniere, lista nozze e viaggi di nozze, con un peso variabile delle attività relative a matrimoni e cerimonie sul fatturato totale. All’interno di questi 5 ambiti si individuano
30 settori economici di cui alcuni sono fortemente specializzati, con una più accentuata dipendenza dall’andamento di queste cerimonie ed eventi: agenzie matrimoniali e che organizzano feste e cerimonie, wedding planner, musicisti, cantanti e discjockey, imprese che realizzano bomboniere e fotografi. Come evidenziano i dati di Confartigianato due imprese su cinque del settore (214.938 unità, pari al 38,3%) sono imprese artigiane. Tra i settori in esame, quelli a più elevata vocazione artigiana sono: servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici (86,5%), attività fotografiche (76,4%), oreficeria gioielleria orologeria (75,5%), produzione di pasticceria fresca (72,3%), trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente (71,9%), gelaterie e pasticcerie (69,8%), fabbricazione di altri articoli, quali cesti floreali, bouquet e corone di fiori artificiali o secchi, colorazione di fiori, candele, e simili (64,9%), confezione di altro abbigliamento esterno (59,2%), accessori per l’abbiglia-
mento (59,0%), legatoria e servizi annessi (56,6%) e Attività dei disegnatori grafici (55,6%). Nelle imprese dei settori potenzialmente coinvolti in cerimonie e wedding lavorano complessivamente 1.682.291 addetti, pari al 9,4% degli addetti totali e la dimensione media di queste imprese è di 2,6 addetti. Le imprese del comparto del wedding hanno un peso sull’economia del territorio più elevato nelle Marche (11,6%), Toscana (11,5%), Valle d’Aosta (11,1%), Abruzzo (10,1%), Campania (10,1%) e Friuli-Venezia Giulia (10%). Come rilevano i dati in nostro possesso, molti dei settori rientranti nella perimetrazione del settore del wedding figurano tra quelli che nel 2020, rispetto all’anno pre-crisi (2019), hanno registrato cali di fatturato superiori a quello medio del -25,5%.
Moda, filiera da tutelare Il sistema moda è strategico per il paese e la sua economia, le difficoltà che il settore sta vivendo a seguito della pandemia chiedono di introdurre strumenti che vadano nella direzione di una grande ripartenza, rafforzando, al contempo, tutti gli asset strategici, a partire dalla proroga degli ammortizzatori sociali Covid, all’accelerazione dell’apertura delle fiere, all’introduzione di strumenti a sostegno degli acquisti di prodotti Made in Italy e di misure a salvaguardia delle imprese e del lavoro, in particolare di quello femminile. La filiera della moda ha urgenza di azioni di sostegno e valorizzazione mirate, rappresentando la punta di diamante della produzione italiana. essere impresa
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categorie e mercato
Formazione installatori di impianti
Semplificazione possibile
Si riaccende la speranza di semplificare l’iter formativo per gli installatori e manutentori di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili (caldaie, caminetti e stufe a biomassa, sistemi solari fotovoltaici e termici, sistemi geotermici a bassa entalpia e pompe di calore). Grazie al pressing esercitato da Confartigianato, anche a Bruxelles, nella legge di delegazione europea 2019-2020 è stato previsto che, nel recepimento della direttiva europea 2018/2001 sulla promozione dell’uso delle energie rinnovabili, vi sia il mandato legislativo per riordinare e semplificare l’attuale normativa sulle procedure di qualificazione degli installatori di impianti FER, prevedendo che la qualificazione professionale sia conseguita con il possesso dei requisiti tecnico-professionali di cui al D.M. 37/08. Si potrebbe così risolvere un pasticcio normativo che il settore subisce da oltre 10 anni, da quando con il decreto legislativo 28/2011, è stato introdotto un sistema di qualificazione per
gli operatori. Da allora gli imprenditori cercano di orientarsi tra il continuo equivoco circa la necessità della formazione abilitante (in realtà non necessaria) e i percorsi di aggiornamento triennale. A complicare il quadro vi è la ripartizione delle competenze tra lo Stato e le Regioni e, poiché la formazione è materia di competenza esclusiva delle Regioni, queste ultime hanno potuto legiferare in materia, con il risultato di un recepimento della norma nazionale disomogeneo sul territorio nazionale. Questo ha generato una situazione di disparità tra gli imprenditori che, pur riconoscendo il valore della formazione, in assenza di controlli e di una norma che
preveda la pubblicità dell’assolvimento di tale adempimento, si sono sentiti vessati. Alberto Camporesi, responsabile del settore impianti per Confartigianato Forlì chiarisce “la Confederazione da anni richiede il riordino del quadro normativo o comunque di dare almeno visibilità dell’attività formativa svolta dagli imprenditori nel certificato camerale. Per anni la risposta è stata purtroppo sempre negativa a causa di un mancato mandato legislativo. Oggi, finalmente, abbiamo la possibilità di semplificare e armonizzare l’apparato normativo e consentire anche agli imprenditori del settore degli impianti più evoluti di lavorare in serenità”.
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