Anno 12 - Direttore Responsabile Marco Valenti - Mensile di informazione tecnica, economica, professionale - Forlì, viale Oriani, 1 Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009”
CONTIENE I.P.
01 › FEBBRAIO 2022
Dove c’è un associato, noi siamo lì Fare parte della più grande associazione italiana delle imprese artigiane significa avere l’opportunità di condividere i problemi e le preoccupazioni, che sono le stesse di centinaia di migliaia di artigiani e piccoli imprenditori in tutta Italia. Perché insieme si è più forti, e si può far udire la voce della piccola impresa nei confronti dei decisori, dal livello locale, a quello nazionale, sino al Parlamento di Strasburgo. Confartigianato è una grande famiglia, che conta più di 700.000 associati in ogni regione d’Italia. L’unione fa la forza e la forza si misura nei fatti. Non solo attraverso i servizi dedicati agli associati, ma anche attraverso vantaggi a loro riservati in esclusiva, le convenzioni stipulate con i più grandi marchi italiani e stranieri: produttori di autoveicoli, linee aeree, noleggi auto, servizi per chi viaggia e chi lavora. Ovunque ci sia un associato, noi siamo lì. L’EDITORIALE: Dal 1946 Confartigianato di Forlì sostiene il mondo produttivo, guardando al futuro con ottimismo, senza sottovalutare l’attualità, ma riponendo grande fiducia in chi fa impresa. A pagina 3
IL NOTIZIARIO TECNICO: Una disamina della Legge di Bilancio 2022 in materia fiscale e di agevolazioni e in tema di lavoro. Elettricità, azzerati gli oneri generali in bolletta per le medie e grandi imprese. Da pagina 14 a pagina 19
STORIE DI IMPRESE: Traguardi importanti per due aziende associate: Forlì Self Storage compie dieci anni, il racconto di Marika Mambelli; Agostino Flamigni festeggia i cinquant’anni di attività nell’autotrasporto. Da pagina 6
SPECIALE PENSIONATI: Premiati i nuovi maestri d’opera e di esperienza. I prossimi appuntamenti per gli associati Anap, la Festa dei Nonni e quella del Socio. Gli aggiornamenti in materia pensionistica. Da pagina 20
editoriale
La rincorsa dei prezzi
Caro energia, a rischio la ripresa
L’
auspicata ripresa economica è oggi messa a repentaglio dagli effetti sulle micro e piccole imprese delle strozzature delle filiere globali, dall’escalation dei prezzi delle materie prime, la più elevata degli ultimi 40 anni e dalla crisi energetica. La forte impennata dei costi comprime i margini delle imprese, in alcuni settori in modo preoccupante. I dati sono chiari, nei primi 10 mesi del 2021, la bolletta energetica nell’Unione europea è salita di 53,9 miliardi di euro rispetto a un anno prima, depotenziando la ripresa in atto. L’Italia ha fatto registrare il peggioramento più marcato, con 11,6 miliardi di euro di maggiori importazioni nette. È evidente che lo shock energetico in corso aggrava il gap di competitività delle imprese italiane, con conseguenze pesanti sull’intera economia. La produzione di energia da fonti rinnovabili e la diffusione delle auto elettriche stanno generando tensioni sulla domanda e sui prezzi di “minerali critici” quali rame, litio, nickel, manganese, cobalto, zinco e terre rare. In parallelo, salgono i costi degli input produttivi mentre crolla la produzione di autoveicoli, nell’ultimo anno il valore della produzione automobilistica in Europa è diminuito di 232 miliardi di euro, pari al 39% in meno: mancano all’appello 121,3 miliardi di euro in Germania, 19,9 miliardi in Francia, 10,5 miliardi in Spagna e 5,9 miliardi in Italia. Confartigianato monitora costantemente il fenomeno e, pur apprezzando le recenti misure in materia di energia contenute nel decreto Sostegni ter per attenuare l’impatto del caro-bollette sulle piccole imprese, chiede maggiore incisività. Si tratta, infatti, di interventi di carattere temporaneo, mentre la riforma strutturale della bolletta elettrica non può più essere procrastinata. Devono essere eliminati gli assurdi squilibri che penalizzano i piccoli imprenditori, costretti a pagare il 49% degli oneri generali di sistema per finanziare una serie di agevolazioni, tra cui quelle agli energivori. Per affrontare il caro bolletta di famiglie e imprese, da più di 10 anni come Associazione, abbiamo creato il Consorzio C.En.P.I. per avere un supporto affidabile, professionale e continuo sul tema, in grado di negoziare le condizioni di fornitura sul libero mercato, proprio con l’obiettivo di ridurre i costi.
Viale Oriani, 1 tel 0543 452811 • fax 0543 452852
ORGANO UFFICIALE DI STAMPA DI CONFARTIGIANATO FORLÌ FEDERIMPRESE
Anno XII • n. 01 FEBBRAIO 2022 redazione@confartigianato.fo.it www.confartigianato.fo.it
essere impresa
2 › febbraio 2022
Reg. Naz. Stampa 06185 del 17/2/98 - ROC 5252 Autorizzazione Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/1978 Tariffa R.O.C: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009
Direttore Responsabile Marco Valenti Redazione Roberta Zoli Fotocomposizione e Stampa Litocartotecnica Citienne srl Forlì Tel. 0543 480580 • www.citienne.com Il prezzo di abbonamento al periodico è pari a 6 € ed è compreso nella quota associativa. La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai fini postali. Immagini generiche di Freepik.
il commento
Artigiani, costruttori di futuro
Piccola impresa sempre protagonista › a cura del presidente Luca Morigi
I
l giornalista economico Dino Pesole ha sintetizzato così la figura dell’imprenditore artigiano “non è un operaio, né, come è ovvio, un industriale. È un imprenditore che partecipa direttamente all’esecuzione del lavoro, che mette insieme mente e manualità, che ha o non ha dipendenti, che ricava il suo reddito non dal salario ma dal prezzo di un prodotto o dalla tariffa di un servizio”. Una partecipazione diretta al processo produttivo, l’artigiano è sapere, fare e saper essere. Nel nostro mondo l’aspetto pratico si unisce alla conoscenza per dare vita a un risultato unico. La caratteristica saliente dell’impresa artigiana, risiede nel suo essere fondata sulle persone e sulle loro relazioni. Ed è proprio l’individuo che, oggi, sconta il peso maggiore di due anni di pandemia, una circostanza inedita e imprevista che ha ridefinito le nostre vite, spesso pesantemente. L’incertezza sull’evoluzione della situazione sanitaria con cui abbiamo dovuto imparare a convivere ci ha sfibrato, sono diffusi stanchezza, sfiducia e paura. I sentimenti negativi, per quanto comprensibili, non portano a nulla. Per questo, l’Associazione si è impegnata a reagire alle molteplici criticità; non abbiamo mai smesso di esserci, anche durante i vari lockdown, per garantire vicinanza ai nostri associati, per dare risposte, per cercare assieme soluzioni. Come Confartigianato, a tutti i livelli, non abbiamo mai smesso di confrontarci con le parti sociali per alleggerire gli adempimenti a carico della micro e piccola impresa. Rappresentanti della Confederazione quotidianamente sono convocati nei diversi tavoli istituzionali e anche durante l’approvazione della Legge di Bilancio, sono stati accolti molti dei correttivi proposti, a partire dalla riforma dell’IRPEF, con una riduzione generalizzata della tassazione personale non concentrando le risorse solo su alcune categorie di contribuenti, passando all’esclusione dall’IRAP con un risparmio per ditte individuali di oltre 900 milioni di euro, eliminando i costi burocratici per circa 1,3 milioni di contribuenti. Abbiamo sollecitato una rapida riforma della struttura della bolletta per garantire una distribuzione più equa degli oneri generali di sistema tra le diverse categorie di utenti, legata all’effettivo consumo di energia, per ridare respiro a chi s’impegna a rimettere in moto il Paese. Per sostenere il mondo produttivo abbiamo chiesto alle istituzioni europee di evitare l’introduzione di ulteriori rigidità della regolamentazione bancaria che rendono ancora più selettivo e complicato l’accesso al credito per le imprese, specialmente quelle più piccole. Noi ci siamo, cercando di guardare al futuro con ottimismo, che non significa sottovalutare l’attualità, ma avere grande fiducia nella forza di chi fa impresa. essere impresa
febbraio 2022 › 3
a cura di Casa Artusi
L’Artusi, un progetto per l’Italia culturale (finalmente nazionale) nascente. Saranno questi tempi desiderosi e in fermento patriottico a rendere l’Artusi compagno fedele con cui tutta Italia può confrontarsi per parlare della propria cucina e dei propri usi gastronomici. L’Italia dona all’Artusi un patrimonio di diverse variabili e Artusi dona all’Italia una nuova tavola.
L
a grande innovazione del progetto artusiano è il rapporto diretto che Artusi costruisce con il suo pubblico attraverso il servizio postale dell’epoca. Centinaia di lettere da tutta Italia (e non solo) portano ad Artusi nuova linfa utile ad arricchire la sua opera
gastronomica portando il libro dal 1891 al 1911 con le sue 15 edizioni, a contare sempre più ricette. Ciascuna storia condivisa con l’autore, ciascuna differenza gastronomica, rende La Scienza in cucina l’opera degli italiani, di quella comunità protagonista di un sistema gastronomico
Proprio questo scambio di conoscenze è oggi condiviso concretamente sul sito casartusi.it/ carteggio per indagare sul tempo passato ma soprattutto per conoscere il tempo presente, in quanto Artusi continua a essere riferimento indiscusso a cui tutti gli appassionati e i professionisti della tavola possono far capo quando si parla di un cibo soprattutto raccontato.
Dal carteggio artusiano online Lettera n.927 Guccione Sacli Rosina Alia [PA] 4 ottobre 1910 Gentile sig. Artusi Ecco, dalla lontana Sicilia, una buona massaia che si rivolge a Lei per chiederle dei consigli. La annoia? La colpa è tutta sua, che così bene sa diventare amico di chi consulta spesso il suo libro. Mi auguro che questa mia la trovi in buona salute e in buon umore, ma se per una ragione qualsiasi non potesse rispondermi, non se ne dia pensiero, Lei sarà sempre per me e per le mie cuginette (siamo cinque donnine, di casa, molto devote al suo libro) il caro e buon amico Artusi. I consigli che le chiedo son essere impresa
4 › febbraio 2022
questi. 1° Desidero tanto e da tempo di poter fare le cialde; ma non mi è stato possibile, a Palermo, in tutti i negozi di utensili da cucina, trovare l’apposito stampo in ferro fuso. Potrebbe Lei, caro amico, indicarmi la via giusta onde io possa procurarmi questo tanto desiderato arnese? 2° Conosce il forno Fourgas? È veramente buono? Non vorrei fare una spesa inutile, comprandolo. In ultimo favorisca spedire, contro assegno, un volume dell’ultima edizione del suo libro all’indirizzo: sig.na Elvira Guccione Sacli - Alia - (prov. Palermo). Signor Artusi caro, mi compatisca se l’ho troppo annoiato, e si abbia un grazie e un’affettuosa stretta di mano, dalla sua amica sig.na Rosi-
na Guccione Sacli Alia (Palermo). Fondo Pellegrino Artusi, Archivio storico del Comune di Forlimpopoli. Depositato presso Biblioteca Pellegrino Artusi, Casa Artusi Forlimpopoli.
a cura di Casa Artusi
Casa Artusi continua il lavoro di Pellegrino Artusi raccogliendo storie e ricette di famiglia! Scrivici la tua tramite il nostro sito casartusi.it 88. MACCHERONI CON LE SARDE ALLA SICILIANA Dal manuale artusiano - La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene Di questa minestra vo debitore a una vedova e spiritosa signora il cui marito, siciliano, si divertiva a manipolare alcuni piatti del suo paese, fra i quali il nasello alla palermitana e il pesce a taglio in umido. Maccheroni lunghi alla napoletana, grammi 500. Sarde fresche, grammi 500. Acciughe salate, n. 6. Finocchio selvatico, detto finocchio novellino, gr. 300. Olio, quanto basta. Alle sarde levate la testa, la coda e la spina dividendole in due parti, infarinatele, friggetele, salatele alquanto e mettetele da parte. I finocchi lessateli, spremeteli dall’acqua, tritateli minuti e metteteli da parte. I maccheroni, dopo averli cotti così interi nell’acqua salata, scolateli bene e mettete anche questi da parte. Ponete al fuoco in un tegame dell’olio in abbondanza e in esso disfate le sei acciughe, ben inteso dopo averle nettate e tolta la spina; ver-
sate in questa salsa i finocchi, conditeli con poco sale e pepe e fateli bollire per dieci minuti con sugo di pomodoro o conserva sciolta nell’acqua. Ora che avete tutto in pronto, prendete un piatto che regga al fuoco o una teglia e condite i maccheroni a suolo a suolo con le sarde e con l’acciugata di finocchi in modo che facciano la colma; metteteli a rosolare tra due fuochi e serviteli caldi. Crederei dovessero bastare per sei o sette persone.
Scuola di cucina - Casa Artusi
Pesce dell’Adriatico - 4 marzo 2022 - ore 19-22 Un’esperienza immersiva in cucina e nell’azzurro del nostro mare accompagnati dal Maestro di cucina Fabio Gallo. L’Adriatico, un mare ricco di storia e di cultura che ci offre acciughe, cefali, canocchie, saraghi, scorfani, sgombri e tantissimi ingredienti per ricette attente al buongusto artusiano e alla sperimentazione in cucina! Ogni partecipante lavora in postazione individuale completamente attrezzata per cucinare. Al termine del corso ognuno porta a casa quanto perso-
nalmente ha preparato. In regalo il grembiule in tela romagnola stampata a mano Casa Artusi e la dispensa con le ricette del corso. Quota individuale di partecipazione euro 90. Il corso viene confermato al raggiungimento di minimo 10 iscrizioni. Per partecipare è richiesto di essere in possesso di Super Green Pass valido - ottenuto a seguito di ciclo completo vaccinale e/o guarigione. Mattia Fiandaca, Gastronomo e collaboratore di Casa Artusi essere impresa
febbraio 2022 › 5
storie di imprese
I primi dieci anni di Forlì Self Storage
Intervista a Marika Mambelli
F
orlì Self Storage taglia il traguardo dei primi dieci anni di attività. A riassumere il percorso è Marika Mambelli amministratrice della società, che racconta “nel 2011, dopo aver trasferito in altra sede l’attività di famiglia, ci siamo interrogati su come utilizzare la sede di via Zotti, 20; vendere l’immobile, soprattutto dopo la grave crisi del 2008, anche sporzionandolo, era difficile. È stato mio padre, Daniele Mambelli, ad avere l’intuizione venendo a conoscenza dell’esistenza, a Milano, di un “albergo delle cose”. Grazie al supporto di alcuni consulenti del settore, che hanno valutato strategica la posizione e corrette le dimensioni della struttura, abbiamo iniziato a definire il business plan e a cercare i fornitori.” Dalle parole di Marika traspare l’entusiasmo per il proprio lavoro “l’attività è stata creata a immagine e somiglianza dei titolari, sceglienessere impresa
6 › febbraio 2022
do di personalizzare il servizio, evitando di automatizzare tutto, ritenendo il fattore umano un valore essenziale.” Nel 2013 è cambiata la compagine societaria, con l’uscita di due soci e l’ingresso della madre e della sorella dell’imprenditrice e oggi l’azienda, che occupa anche due dipendenti, è tutta al femminile. Chiarisce ancora “la struttura è molto grande e disponeva già di un capannone con magazzino di ampie dimensioni, trasformato in box, e di una parte con uffici, diventata business center, con la disponibilità di sale riunioni e aule formazione, nonché di uffici già pronti all’uso arredati con tutti i comfort. Il business center è decollato immediatamente, gli uffici sin da subito sono stati utilizzati sia come day office, sia come coworking fra professionisti.” L’arma vincente di questo strumento è la flessibilità del servizio, molto semplice anche nella gestione contrattuale, in cui oggi
è inclusa anche la sanificazione. “Abbiamo creato uno spazio in cui le diverse professionalità si incontrano e non è raro che tra i nostri clienti nascano relazioni professionali, creando una rete tra professionisti operanti in vari settori.” Il servizio ha subito una lieve flessione durante i mesi della pandemia, ma la ripresa è stata completa anche per l’affitto delle sale corsi, svolti in presenza ma in piena sicurezza. “Per il servizio noleggio box l’avvio è stato più in sordina, abbiamo avuto necessità di far conoscere la novità che in breve tempo è stata particolarmente apprezzata, tanto che oggi tutti i box sono occupati e c’è una lista d’attesa per accedere agli spazi. Tra i servizi pensati su misura c’è anche quello offerto ai curatori fallimentari, che include il trasporto, la conservazione documenti nei termini di legge e, assolti gli obblighi, il successivo affidamento del materiale alla ditta di smalContinua a pagina 7 ›››
storie di imprese
Il racconto di Agostino Flamigni
Cinquant’anni di trasporti nel 2003, quando l’imprenditore con la moglie Marna e il figlio Elia avviano un’attività con otto trattori Volvo e quattordici semirimorchi ribaltabili, a tenuta stagna. Riprende Flamigni “la specializzazione nella tipologia del lavoro è fondamentale, in particolare ci siamo attrezzati per il trasporto di fanghi di depurazione, con semi rimorchi posizionati sotto ai nastri per il carico e fanghi della lavorazione delle ceramiche.” Una storia che è continuata fino a dicembre 2021, quando l’imprenditore si è ritirato. Chiarisce ancora “ho avuto la fortuna di intraprendere la carriera che mi piaceva, ho svolto il lavoro con passione, con dedizione, considerando i dipendenti come collaboratori, con un rapporto chiaro e trasparente. Nel corso di questi cinquant’anni ho avuto ben 256 autisti, alcuni sono rimasti per pochi giorni, altri per ben diciotto anni.”
C
inquant’anni di attività nel settore dell’autotrasporto è il prestigioso obiettivo conseguito dall’imprenditore Agostino Flamigni, che ripercorrendo la storia della sua professione racconta “il primo settembre del 1971 con i miei fratelli Giancarlo e Gilberto e il cognato Mario Tampellini, abbiamo avviato l’attività con un vecchio autotreno, trasportando argilla, per la cementeria Anic di Ravenna, dalla cava di Pieve Salutare. Nel 1973 siamo rimasti solo noi fratelli in società e abbiamo acquistato tre nuovi maxi silos per il trasporto della plastica in granuli e in polvere, andando a caricarla in Sicilia, all’Anic di Gela. Due anni dopo, primi in Romagna, abbiamo acquistato degli Scania, trasportando container per il nuovo terminal di Ravenna. Una scelta innovativa che ci ha permesso di distinguerci nel mercato.” Spiega l’imprenditore di aver sempre attribuito molta importanza ai mezzi utilizzati “nel 1981 abbiamo completamente cambiato il parco veicolare con mezzi d’opera Volvo, per lavori di cantieristica, dalla Diga di Ridracoli alla sabbia dragata nel porto di Ravenna per abbassare il fondale della banchina per grandi navi. Un’attività continuata fino al 2003, ampliando il parco veicolare fino a diciotto trattori Volvo e ventidue semirimorchi ribaltabili, intercambiabili fra loro.” La strada dei fratelli si divide
Il settore dell’autotrasporto da tempo è in crisi, subendo la concorrenza sleale dei vettori stranieri, afflitto dalle battaglie sui costi minimi e in ultimo dall’aumento dei costi del carburante per autotrazione, conclude l’imprenditore “è una realtà difficile, noi abbiamo saputo sempre collocarci in una nicchia di mercato, investendo sui mezzi e ottimizzando le manutenzioni. Una scelta che ci ha consentito di sopravvivere in un comparto che, da sempre, ha mostrato notevoli criticità.” All’imprenditore un sincero ringraziamento da parte dell’Associazione per aver sempre fatto parte della compagine associativa e i complimenti per l’ottimo traguardo raggiunto. ‹‹‹ Segue da pagina 6
Intervista a Marika Mambelli timento.” Conclude l’imprenditrice “siamo attente alle esigenze del cliente e cerchiamo sempre di individuare soluzioni ad hoc. E la capacità di ascolto è forse la chiave del nostro successo di questi primi dieci anni.” Un traguardo, raccontato in una pubblicazione a breve disponibile e che è solo un nuovo inizio, l’impresa in estate aprirà, infatti, una nuova sede anche a Cesena. essere impresa
febbraio 2022 › 7
BONUS EDILIZIA E RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA SBLOCCARE LA CESSIONE DEI CREDITI PER GARANTIRE CRESCITA E LAVORO 10 MOTIVI PER CORREGGERE L’ARTICOLO 28 DEL DECRETO SOSTEGNI TER 1
CAMBI IN CORSA NELLE REGOLE DISORIENTANO LE IMPRESE.
L’ennesima modifica delle regole sulla cessione del credito nelle operazioni di riqualificazione energetica e edilizia colpisce le imprese del comparto costruzioni, impiantista e dell’indotto.
2 STABILITÀ NORMATIVA INDISPENSABILE PER CONSUMATORI E IMPRENDITORI. È necessario garantire stabilità al quadro normativo di riferimento, nell’interesse dei cittadini e degli operatori economici.
3 MERCATO GIÀ BLOCCATO DALL’EFFETTO ANNUNCIO.
Già dall’annuncio del provvedimento si sono registrati gravi contraccolpi sul mercato, con aumento dei costi di cessione e blocco delle pratiche in essere.
4 TUTTA LA FILIERA COMPROMESSA.
L’impatto è fortemente negativo nei confronti di tutti gli operatori, compresi quelli non direttamente coinvolti nella restrizione imposta alle cessioni, che ne subiscono comunque gli effetti sulla filiera.
5 NON SOLO DANNI ECONOMICI. IN GIOCO ANCHE LA REPUTAZIONE DELLE IMPRESE.
Al danno economico si somma il danno reputazionale per le imprese che hanno garantito ai cittadini di poter fruire delle agevolazioni.
6 A RISCHIO LIQUIDITÀ E PROGRAMMI DI SVILUPPO DELLE IMPRESE.
Vi è l’oggettiva difficoltà, se non l’impossibilità, di cedere il credito acquisito, con gravi ripercussioni sui flussi finanziari e di cassa, sulla capacità di programmazione dell’attività e sulla tenuta occupazionale.
7 COLPITI GLI OPERATORI ONESTI E RESPONSABILI.
Sono colpiti gli imprenditori che hanno sempre operato nel rispetto delle disposizioni e nell’etica dei comportamenti.
8 AUMENTA LA SFIDUCIA VERSO UN EFFICACE STRUMENTO PER LA TRANSIZIONE GREEN.
Sta aumentando la confusione e quindi la sfiducia verso uno strumento di politica industriale sicuramente efficace per garantire la transizione in chiave green.
9 RALLENTA LA CORSA VERSO OBIETTIVI UE DI RISPARMIO ED EFFICIENZA ENERGETICA.
Si assiste al rallentamento nel traguardare gli obiettivi di risparmio energetico e di efficientamento dei consumi previsti dall’Unione Europea.
10 L’ACCESSO AGLI INCENTIVI DIVENTA ELITARIO.
Anche i consumatori penalizzati. Il blocco delle cessioni comporterà la rinuncia ad effettuare gli interventi da parte di quei cittadini che solo con lo sconto in fattura potevano permettersi di attuarli. L’accesso agli incentivi diverrà elitario, negando i principi di sostenibilità sociale, economica e ambientale che li ispirano.
COSA CHIEDIAMO RISTABILIRE SUBITO IL MECCANISMO DI CESSIONE DEL CREDITO CONTROLLI EFFICACI PER PREVENIRE E PERSEGUIRE LE TRUFFE WWW.CONFARTIGIANATO.IT essere impresa
8 › febbraio 2022
vita associativa
Manifesto unitario
“Non bloccare il lavoro e la crescita della filiera della casa”
L
a filiera produttiva della casa, in ripresa anche grazie al superbonus, è in allarme per le nuove limitazioni all’utilizzo dell’importante sostegno. Confartigianato Forlì, Cesena e Rimini e Cna Forlì-Cesena e Rimini, come sempre a fianco delle imprese, sono impegnate in azioni congiunte per chiedere la modifica dell’articolo 28 del Decreto Sostegni ter che, pur con il condivisibile e doveroso intento di evitare le frodi nell’utilizzo dei bonus edilizia e riqualificazione energetica, limita ad una sola cessione il trasferimento dei crediti fiscali. Le rispettive Confederazioni hanno chiesto al Parlamento e al Governo di sbloccare la cessione dei crediti per non arrestare la crescita e il lavoro delle imprese. La mobilitazione ora si intensifica con iniziative di denuncia e sensibilizzazione in tutta Italia, che stanno prendendo corpo anche nei nostri territori. “È stato redatto una manifesto comune - spiegano Confartigianato e Cna - che verrà diffuso ai rappresentanti delle istituzioni su tutto il territorio e ai parlamentari locali - nel quale sono indicati almeno dieci motivi per correggere la norma e prevedere controlli efficaci contro le truffe. Modalità e criteri per il riconoscimento dei benefici sono stati oggetto di modifica ripetutamente solo nell’ultimo mese contribuendo ad alimentare incertezza tra le imprese ed i cittadini. In relazione a ipotesi di un nuovo provvedimento a breve per sbloccare le operazioni di cessione del credito, abbiamo richiesto al Governo la convocazione di artigiani e piccole imprese per un con-
fronto costruttivo per individuare le soluzioni più efficaci per non bloccare il mercato. “Nel Manifesto - chiariscono ancora - vengono illustrati i dieci motivi per correggere l’articolo 28 del decreto sostegni ter. La prima ragione è che i cambi in corsa nelle regole disorientano le imprese e la stabilità normativa, indispensabile per consumatori e imprenditori. È necessario dunque garantire stabilità al quadro normativo di riferimento, nell’interesse dei cittadini e degli operatori economici. Tutta la filiera della casa rischia di essere compromessa e non ci sono solo danni economici: è in gioco infatti anche la reputazione delle imprese. Sono a rischio liquidità e programmi di sviluppo delle imprese, e vengono colpiti gli operatori onesti e responsabili, mentre aumenta la sfiducia verso un efficace strumento per la transizione green, e ciò rischia di far rallentare pure la corsa virtuosa verso obiettivi di risparmio ed efficienza energetica”. “Ultimo motivo ma non meno importante del decalogo del Manifesto a supporto delle nostre richieste - affermano Confartigianato di Forlì, Cesena e Rimini e Cna di Forlì-Cesena e Rimini - è scongiurare che l’accesso agli incentivi possa diventare elitario. Il blocco delle cessioni comporta infatti la rinuncia ad effettuare gli interventi da parte di quei cittadini che solo con lo sconto in fattura potevano permettersi di attuarli. E in questo modo l’accesso agli incentivi diverrà di nicchia, negando i principi di sostenibilità sociale, economica e ambientale che li ispirano”.
Geometra Alessandro Cucchi Disponibile per: › Rilievi topografici › Accatastamenti › Pratiche edilizie con recupero fiscale del 50% e 90% Contatti: via P. Nenni, 25 • 47010 Galeata (FC)
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febbraio 2022 › 9
essere impresa
10 › febbraio 2022
associazione
Indispensabile abbassare i toni
Green pass: no a polemiche che sfociano nella violenza
I
l presidente Luca Morigi è intervenuto a supporto di una azienda associata divenuta oggetto di linciaggio mediatico, per aver commercializzato un dispositivo che agevola il controllo del green pass, promuovendo una riflessione sull’attualità. Ci troviamo ad affrontare una situazione emergenziale, una pandemia mondiale che, solo nel 2019, pareva la trama di un film catastrofista. In pochi mesi la nostra quotidianità è radicalmente mutata a causa della diffusione del virus, imponendoci nuove regole di condotta, dall’uso della mascherina, al distanziamento sociale. Abbiamo imparato a convivere con questa nuova realtà carat-
terizzata dalla pandemia che gli esperti in virologia, i ricercatori, i medici, gli scienziati hanno studiato e affrontato con celerità, proprio per contrastare l’aggressività di questo morbo, che ha portato al decesso di molte persone. Troppe. Affrontare l’ignoto, ha portato necessariamente a una serie di prove e tentativi, che, talvolta, non hanno portato ai risultati attesi. Sono diffusi i sentimenti di paura, rabbia e stanchezza. Ma continuare a polemizzare con chi fa rispettare le leggi, implica in primo luogo la totale mancanza di fiducia nelle istituzioni che ci governano, in secondo luogo attribuire strumentalmente, a chi agisce nel rispetto delle norme, la “colpa” di avere fiducia in chi promulga questi dettami. Viviamo in uno stato democratico, disciplinato da un corpus normativo al quale tutti dobbiamo sottostare. Diver-
samente ci sarebbe l’anarchia. È lecito manifestare civilmente contro provvedimenti che non si ritengono adeguati, come spesso facciamo come associazione in materia fiscale o lavoristica o persino contro l’aumento dei costi delle materie prime. Temi sui quali siamo competenti e sui quali interveniamo con cognizione di causa. Non così in materia sanitaria, per la quale ci affidiamo al pool di esperti messi in campo dalle nostre istituzioni. Per questo abbiamo espresso piena solidarietà all’azienda, condannando con forza l’attacco violento subito da chi si adopera per snellire le procedure per adempiere alle leggi stabilite dalle istituzioni. Auspichiamo che, chi ha trasceso in toni e contenuti, venga individuato e sanzionato. Non è libertà di espressione augurare la morte a una persona, in nessun contesto.
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febbraio 2022 › 11
Quando vai in banca, capita mai di sentirti “incompreso” o “sottovalutato”? Succede perché nessuno ti ha spiegato come la banca valuta la tua azienda!
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Perché abbiamo introdotto questo servizio?
È un archivio di informazioni sulla situazione debitoria della clientela (sia privati che imprese) nei confronti del sistema bancario.
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Conosciuta come l’archivio dei cattivi pagatori, di fatto contiene sia informazioni positive che negative.
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Rispecchia la situazione debitoria dell’azienda e permette di analizzare l’azienda come farebbe davvero la banca vedendo gli stessi dati.
Conoscere queste informazioni permette alle aziende di:
Perché è così importante? La centrale rischi, soprattutto per le micro, piccole e medie imprese, può incidere anche fino al 70% nelle valutazioni di merito creditizio della banca e nella determinazione del rating che la banca attribuisce ad ogni azienda. È addirittura più importante del bilancio per due semplici motivi: • Le informazioni sono molto più aggiornate; • Le informazioni vengono alimentate dalle banche stesse e quindi sono considerate dalle banche dati più affidabili rispetto al bilancio.
• Essere consapevole delle informazioni che vede la banca; • Migliorare nel tempo i comportamenti per influenzare positivamente i dati in centrale rischi; • Migliorare, di conseguenza: il rating, l’accesso al credito e le condizioni bancarie. In considerazione della particolare situazione economica e dell’importanza vitale che ha assunto la centrale rischi nella relazione tra banca e impresa, Confartigianato Forli ha deciso di offrire alle aziende associate il “Test GRATUITO della centrale rischi Banca d’Italia”.
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12 › febbraio 2022
IN COLLABORAZIONE CON
a cura di Mauro Collina
Credito: scenari e scadenze
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razie ai decreti legge Liquidità e Cura Italia, emanati nel 2020, le imprese sono riuscite a fronteggiare la carenza di liquidità provocata dai forzati lockdown. Purtroppo il carattere di straordinarietà degli strumenti messi in campo non poteva tener conto del perdurare dell’emergenza. Così, a distanza di due anni, in uno scenario di estrema incertezza, aggravato dai recenti rincari delle materie prime e dell’energia, le aziende si trovano a fronteggiare la ripartenza dei finanziamenti che sinora erano congelati perché ancora in preammortamento o perché in “moratoria”. È stimato in 36 miliardi l’ammontare dei crediti “sospesi”. Quanti di questi sono realmente esigibili? Senza una nuova proroga alle moratorie il rischio di default delle imprese è elevato. Un effetto domino che può essere devastante anche per i conti pubblici, per via delle estese garanzie rilasciate dallo Stato. Mai come ora il credito è fondamentale per continuare a svolgere la propria attività. Per man-
Un nuovo servizio Confartigianato di Forlì ha istituito un nuovo servizio in collaborazione con il consulente Marco Damiani, Strategia Bancaria è un vero e proprio metodo, che permette a chi fa impresa di migliorare la reputazione bancaria e l’affidabilità dell’azienda. È il frutto dell’esperienza bancaria come direttore di filiale di Damiani. Venti anni in prima linea, a contatto con i piccoli imprenditori, in un periodo in cui il direttore di filiale aveva ampia autonomia nella relazione con il cliente. Spiega lo stesso Damiani “ho identificato i principali fattori che ostacolano una relazione costruttiva (win-win) tra banca e impresa. Ho deciso, almeno inizialmente, di tralasciare gli approfondimenti su ciò che dovrebbero fare le banche per migliorare la relazione con il cliente. È un elemento di cui non ho il controllo e nemmeno l’ imprenditore. Sarebbe stata pura teoria! Mi sono invece concentrato sui due principali aspetti che l’imprenditore deve conoscere. In primo luogo il linguaggio tecnico utilizzato dalle banche, che possiamo definire il “banchese”; se non si conosce questo linguaggio il rapporto con la banca molto probabilmente sarà caratterizzato da incomprensioni.
tenere elevato il merito creditizio è inderogabile trovarsi pronti, programmando le scadenze in anticipo e gestendo il rapporto con le banche in modo corretto e trasparente. Verificare trimestralmente il bilancio, monitorare costantemente l’estratto conto e consultare periodicamente la Centrale Rischi di Banca d’Italia sono alcuni dei suggerimenti che desideriamo sottolineare. Ricordiamo che al 1 marzo 2022 saranno esigibili gli interessi debitori maturati nell’intero 2021 su aperture di credito e sconfinamenti di in conto corrente. Interessi fino ad ora non ricompresi nell’utilizzo del fido, né nel computo degli scaduti, e il cui importo è stato comunque conteggiato al 31 dicembre e comunicato ai clienti con gli estratti conto di fine anno. È importante predisporre la disponibilità necessaria per far fronte alla liquidazione, al fine di evitare sconfinamenti che verrebbero segnalati alla Centrale Rischi, con ricadute negative nel rating, difficoltà di accesso a credito e aumento degli oneri finanziari.
In questo caso il consiglio è di evitare di firmare contratti alla cieca, rischiando di mettere a repentaglio anni di duro lavoro e il patrimonio aziendale e personale. In secondo luogo come la banca valuta l’azienda. La crisi e le normative Europee di Basilea - (Basilea 2 e Basilea 3 in particolare) - hanno cambiato il modo di fare banca. Ci sono delle regole ben precise che tutte le banche devono rispettare. Nuove regole, sempre più rigide, introdotte anche nel 2021. In questo contesto, quando l’imprenditore va in banca, a volte, potrebbe sentirsi “incompreso” o “sottovalutato”… è normale, ma è il momento di prendere il controllo della situazione.” E continua “l’imprenditore non può permettersi di non sapere quali informazioni la banca valuta in merito all’azienda, a partire dalle segnalazioni in centrale rischi o Crif. La collaborazione con Confartigianato Forlì ha lo scopo aiutare gli associati a capire come l’impresa viene valutata dalla banca. Un supporto graduale e personalizzato in base alle singole specifiche esigenze.” Per chiedere un primo contatto gratuito è possibile inviare una email a centralerischi@confartigianato.fo.it, per ulteriori informazioni su Marco Damiani è possibile consultare www. strategiabancaria.it essere impresa
febbraio 2022 › 13
notiziario tecnico
Consulenza fiscale › a cura di Francesco Bandini LEGGE DI BILANCIO 2022 Di seguito si riepilogano le principali novità in materia fiscale e di agevolazioni, contenute nella legge di bilancio 2022.
Riforma dell’IRPEF Viene prevista una riforma dell’IRPEF allo scopo di ridurre il c.d. “cuneo fiscale” e l’imposizione fiscale, che prevede:
con modifiche in merito alla misura dell’agevolazione.
Credito d’imposta per i beni materiali “4.0” Per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi “4.0”, compresi nell’Allegato A alla L. 232/2016, effettuati dal 2023 al 2025, il credito d’imposta è riconosciuto (solo alle imprese) nella misura del: 20% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro; 10% del costo, per la quota di investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro; 5% del costo, per la quota di investimenti tra 10 e 20 milioni di euro.
Credito d’imposta per i beni immateriali “4.0”
la rimodulazione degli scaglioni di reddito imponibile e delle aliquote applicabili, di cui all’art. 11 co. 1 del TUIR;
Il credito d’imposta per gli investimenti in beni immateriali “4.0”, compresi nell’Allegato B alla L. 232/2016, è riconosciuto:
la modifica delle detrazioni d’imposta per tipologie reddituali, di cui all’art. 13 del TUIR;
per gli investimenti effettuati dal 16.11.2020 al 31.12.2023, nella misura del 20%, con limite massimo annuale di costi pari a 1 milione di euro;
la modifica del “trattamento integrativo della retribuzione”.
Esclusione da IRAP di professionisti e imprenditori individuali A decorrere dal periodo d’imposta 2022, l’IRAP non è più dovuta dalle persone fisiche esercenti: attività commerciali; arti e professioni. Restano invece soggetti ad IRAP gli altri contribuenti che già ora scontano l’imposta (es. società di capitali, società di persone, enti commerciali e non commerciali, studi associati e associazioni tra professionisti).
Professionisti e imprenditori già esclusi da IRAP Prima del 2022, risultano già esclusi da IRAP i professionisti e i “piccoli” imprenditori che, in alternativa: si avvalgano del regime forfetario ex L. 190/2014 o di quello di vantaggio ex DL 98/2011; siano privi di autonoma organizzazione (ex art. 2 del DLgs. 446/97), secondo la nozione delineata nel corso degli anni dalla giurisprudenza di legittimità e di merito (o, per i medici convenzionati con strutture ospedaliere, dall’art. 1 co. 1-bis del DLgs. 446/97).
Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali Viene prorogato dal 2022 al 2025 il credito d’imposta per investimenti in beni materiali e immateriali “4.0”, essere impresa
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per gli investimenti effettuati nel 2024, nella misura del 15%, con un limite di costi ammissibili pari a 1 milione di euro; per gli investimenti effettuati nel 2025, nella misura del 10%, con un limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
Credito d’imposta per ricerca, sviluppo e innovazione Viene prorogato il credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività in novative, con alcune modifiche in merito alla misura dell’agevolazione. In particolare: il credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo viene prorogato fino al 2031, mantenendo fino al 2022 la misura già prevista (20%, nel limite di 4 milioni di euro); per i successivi periodi d’imposta fino al 2031, la misura è del 10% e nel limite di 5 milioni di euro; il credito d’imposta per le attività di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica è prorogato fino al 2025, mantenendo per i periodi d’imposta 2022 e 2023 la misura del 10% e prevedendo per i periodi d’imposta 2024 e 2025 la misura del 5%, fermo restando il limite annuo di 2 milioni di euro; per le attività di innovazione tecnologica finalizzaContinua a pagina 15 ›››
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te alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, il credito d’imposta è prorogato fino al 2025 ed è riconosciuto: - per il 2022, nella misura già prevista del 15%, nel limite di 2 milioni di euro; - per il 2023, nella misura del 10% nel limite massimo annuo di 4 milioni di euro; - per il 2024 e il 2025, nella misura del 5% nel limite annuale di 4 milioni di euro.
In generale, quindi, la detrazione spetta nella misura del 65% per le spese sostenute dal 6.6.2013 al 31.12.2024. Si ricorda al riguardo che, dall’1.1.2018, per alcune tipologie di interventi l’aliquota della detrazione spettante è del 50%. Per gli interventi sulle parti comuni degli edifici, sono prorogate fino al 31.12.2024, altresì, le detrazioni del 70-75% del c.d. “ecobonus parti comuni”, ivi comprese le detrazioni 80-85% previste dal co. 2-quater1 dell’art. 14 del DL 63/2013, laddove, sempre per gli interventi relativi alle parti comuni dell’edificio, si preferisca applicare congiuntamente, anziché separatamente, l’ecobonus e il sismabonus.
Interventi di recupero del patrimonio edilizio - Proroga
Superbonus del 110% Proroga ed altre novità
Viene prorogata, con riferimento alle spese sostenute fino al 31.12.2024, la detrazione IRPEF del 50% per gli interventi volti al recupero del patrimonio edilizio di cui all’art. 16-bis co. 1 del TUIR, nel limite massimo di spesa di 96.000,00 euro per unità immobiliare.
Per quanto concerne il superbonus del 110%, stante un termine finale “generale” fissato al 30.6.2022, la riformulazione del co. 8-bis dell’art. 119 del DL 34/2020 amplia il predetto termine finale sino:
Rimangono ferme le ulteriori disposizioni contenute nel citato art. 16-bis del TUIR. Proroga della detrazione c.d. “bonus mobili” Viene prorogato, con riferimento alle spese sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024, il c.d. “bonus mobili” (art. 16 co. 2 del DL 63/2013). Per le spese sostenute nel 2022 rilevano a tal fine gli interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati dall’1.1.2021. Il limite massimo di spesa detraibile è pari a: 10.000 euro, per le spese sostenute nel 2022; 5.000 euro, per le spese sostenute nel 2023 o 2024.
Interventi antisismici (sismabonus) Proroga Viene prorogato, con riguardo alle spese sostenute entro il 31.12.2024, il sismabonus di cui ai co. 1-bis ss. dell’art. 16 del DL 63/2013, con riguardo a tutte le tipologie di detrazioni per interventi (50%, 70-80% e 7585%) ed anche il c.d. “sismabonus acquisti” spettante agli acquirenti degli immobili di cui al co. 1-septies.
Interventi di riqualificazione energetica degli edifici - Proroga Viene prorogata alle spese sostenute fino al 31.12.2024 la detrazione IRPEF/IRES spettante in relazione agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti di cui ai co. 344 - 349 dell’art. 1 della L. 296/2006 e all’art. 14 del DL 63/2013.
al 31.12.2025 (con aliquota del 110% sino al 31.12.2023, del 70% per le spese sostenute nel 2024 e del 65% per le spese sostenute nel 2025), per gli interventi effettuati: da condomìni, oppure da persone fisiche che possiedono per intero l’edificio oggetto degli interventi (il quale può essere composto al massimo da quattro unità immobiliari); da persone fisiche, su unità immobiliari site all’interno dello stesso condominio o dello stesso edificio interamente posseduto oggetto degli interventi di cui al trattino precedente (c.d. “interventi trainati”); da ONLUS, organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale; al 31.12.2023, per gli interventi effettuati da IACP ed “enti equivalenti” (compresi quelli effettuati da persone fisiche sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso edificio) e dalle cooperative edilizie a proprietà indivisa, a condizione che alla data del 30.6.2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo; al 31.12.2022, per gli interventi effettuati da persone fisiche su edifici unifamiliari, unità immobiliari “indipendenti e autonome”, o comunque unità immobiliari non ubicate in edifici sulle cui parti comuni si stanno effettuando interventi “trainanti” ai fini del superbonus, a condizione che alla data del 30.6.2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo. Continua a pagina 16 ››› essere impresa
febbraio 2022 › 15
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Le novità che la legge di bilancio 2022 introduce alla disciplina del superbonus 110%, di cui all’art. 119 del DL 34/2020, al di là della proroga della finestra temporale agevolata disposta con riguardo agli interventi effettuati da taluni soggetti, si estrinsecano in particolare: nella previsione della obbligatorietà del visto di conformità, di cui al co. 11 dell’art. 119, anche nel caso di fruizione del superbonus nella naturale configurazione di detrazione fiscale posta a scomputo dell’imposta lorda in dichiarazione dei redditi, salvo il caso in cui la dichiarazione venga presentata dal contribuente sulla base di quella “precompilata” dall’Agenzia delle Entrate, oppure per il tramite del sostituto d’imposta che gli presta assistenza fiscale; nell’introduzione, nel co. 13-bis dell’art. 119, di un rinvio ad un apposito decreto del Ministro della transizione ecologica, da emanarsi entro il 9.2.2022, al quale è demandato il compito di stabilire, “per talune tipologie di beni”, i valori massimi stabiliti ai fini dell’attestabilità della congruità delle spese sostenute; nella specificazione, sempre nel co. 13-bis dell’art. 119, che i prezzari individuati dal DM 6.8.2020 “Requisiti” (ossia i prezzari regionali e i prezzari DEI) possono essere applicati anche ai fini del rilascio dell’attestazione di congruità sulle spese sostenute per interventi di riduzione del rischio sismico (age volate con il superbonus o il “semplice” sismabonus), nonché per quelle sostenute per interventi di rifacimento delle facciate esterne (agevolate con il bonus facciate) e per quelle sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio (agevolate con la detrazione IRPEF 50%).
Opzione per lo sconto sul corrispettivo o la cessione del credito Con riguardo alla disciplina delle opzioni per lo sconto sul corrispettivo o per la cessione del credito, che possono essere esercitate in relazione ai bonus edilizi, ai sensi dell’art. 121 del DL 34/2020, la legge di bilancio 2022: proroga la finestra temporale di operatività della disciplina delle opzioni in parallelo alla proroga dei bonus edilizi; amplia il novero delle detrazioni “edilizie” per le quali è possibile esercitare le predette opzioni (si inserisce la nuova detrazione per le barriere architettoniche e quella spettante per la realizzazione di box auto pertinenziali); essere impresa
16 › febbraio 2022
generalizza, salvo che per taluni interventi c.d. “minori” (interventi classificati come attività di edilizia libera e interventi di importo complessivo non superiore a 10.000,00 euro, fatta eccezione per quelli che beneficiano del c.d. “bonus facciate”), l’obbligo di accompagnare l’esercizio dell’opzione con una attestazione di congruità delle spese e un visto di conformità dei dati della documentazione che attesta la spettanza del beneficio; comprende, tra le spese detraibili, quelle sostenute per il rilascio del visto di conformità dei dati e dell’attestazione di congruità delle spese oggetto delle opzioni.
Cartelle di pagamento Posticipazione dei termini di pagamento Per le cartelle di pagamento notificate dall’1.1.2022 al 31.3.2022, il termine di pagamento è di 180 giorni e non di 60 giorni. Si tratta dell’estensione di un’agevolazione esistente, in quanto era già stata prevista dal DL 146/2021 per le cartelle di pagamento notificate dall’1.9.2021 al 31.12.2021.
PUBBLICATO IN G.U. IL DECRETO LEGGE “SOSTEGNI TER”
Le disposizioni di carattere fiscale del D.L. n. 4 del 27gennaio 2022 Il nuovo decreto-legge n. 4 del 27 gennaio 2022, in materia di sostegno alle imprese ed operatori economici, emanato a fronte del proseguimento dell’emergenza sanitaria COVID-19 (cd. “decreto Sostegni ter”) è entrato in vigore il 27 gennaio 2022, lo stesso giorno della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n. 4 del 27 gennaio 2022). Oltre alle misure legate al sostegno per le attività ancora obbligate alla chiusura e a quelle particolarmente colpite dall’emergenza Covid-19, il decreto contiene una disposizione, che sta facendo molto discutere, che intende contrastare il rischio di frodi nel settore delle agevolazioni fiscali vietando la cessione del credito successiva alla prima.
Misure di contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche (Articolo 28) Il tanto discusso articolo 28 dispone che nell’ambito di tutte le detrazioni edilizie per le quali è concessa Continua a pagina 17 ›››
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l’opzione per lo sconto in fattura e la cessione del credito, viene prevista la possibilità di effettuare una sola cessione (oltre lo sconto), escludendo quindi tutte le successive cessioni.
contributivo in caso di assunzione di percettori di Reddito di cittadinanza, consentendo di fruire dell’esonero anche in caso di assunzione con contratto a tempo determinato e a tempo indeterminato anche parziale.
Pertanto, dal 27 gennaio:
Inoltre, sono previste misure agevolative anche per lavoratori subordinati e autonomi, quali:
in caso di sconto in fattura, il fornitore può cedere il credito a qualsiasi soggetto, che, però, successivamente, non può cederlo nuovamente,
un esonero della quota IVS a carico dei lavoratori subordinati pari allo 0,8% per il 2022;
in caso di cessione del credito, non è ammessa facoltà di successiva cessione. Viene esclusa la facoltà di successiva cessione anche per i seguenti crediti d’imposta: a) credito d’imposta per botteghe e negozidi cui all’articolo 65 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27; b) credito d’imposta per i canoni di locazionedi cui all’articolo 28 del decreto-legge n. 34 del 2020; c) credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro di cui all’articolo 120 del decreto-legge n. 34 del 2020; d) credito d’imposta per sanificazione di cui all’articolo 125 deldecreto-legge n. 34 del 2020. I crediti che, alla data del 07.02.2022, sono stati precedentemente oggetto di una delle opzioni di cui agli articoli 121 e 122 D.L. 34/2020, possono costituire oggetto esclusivamente di una ulteriore cessione ad altri soggetti.
Consulenza del lavoro › a cura di Susi Silvani AGEVOLAZIONI CONTRIBUTIVE 2022 Il DL 21.10.2021 n. 146 (DL “fisco-lavoro”), la L. 30.12.2021 n. 234 (legge di bilancio 2022) e il DL 4/2022 (DL Sostegni-ter) prevedono alcune misure agevolative a sostegno dell’occupazione, che consistono principalmente in esoneri contributivi in caso di: assunzione di lavoratori subordinati da imprese in crisi, di lavoratori con disturbo dello spettro autistico, nonché di giovani con contratto di apprendistato di primo livello; costituzione di specifiche società cooperative. Viene altresì esteso l’ambito operativo dello sgravio
la decontribuzione per le lavoratrici madri che terminano il periodo di congedo obbligatorio di maternità; la non imponibilità contributiva della retribuzione percepita dai lavoratori con disturbo dello spettro autistico assunti da start up a vocazione sociale; In merito ai benefici legati all’assunzione di personale si segnala l’introduzione di un contributo mensile - pari al 50% dell’ammontare del trattamento straordinario di integrazione salariale autorizzato - in caso di assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato di lavoratori beneficiari del trattamento straordinario di integrazione salariale di cui all’art. 22-ter del DLgs. 14.9.2015 n. 148.
Incentivo per l’assunzione di lavoratori di imprese in crisi L’art. 1 co. 119 della L. 234/2021 interviene in favore dei lavoratori di imprese in crisi estendendo, ai datori di lavoro privati, l’esonero contributivo previsto dall’art. 1 co. 10 della L. 178/2020 (legge di bilancio 2021) per l’assunzione di giovani under 36. Possono beneficiare dell’esonero contributivo del 100% (con esclusione dei premi INAIL) i datori di lavoro privati che assumono, nel periodo ivi considerato, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, lavoratori subordinati da imprese in crisi, a prescindere dalla loro età anagrafica.
Esonero contributivo per i percettori del Reddito di cittadinanza (Rdc) Ai sensi del “nuovo” art. 8 co. 1 del DL 28.1.2019 n. 4, modificato dall’art. 1 co. 74 lett. g) n. 1 della L. 234/2021, l’incentivo all’assunzione previsto dall’art. 8 del DL 28.1.2019 n. 4 per i datori di lavoro che assumano percettori di Rdc a tempo pieno e indeterminato (anche mediante il contratto di apprendistato) viene esteso anche ai datori di lavoro che procedano all’assunzione di tali lavoratori con contratto a tempo determinato o a tempo indeterminato anche parziale. Continua a pagina 18 ››› essere impresa
febbraio 2022 › 17
notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 17
L’incentivo è fruibile sotto forma di esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro e del lavoratore nel limite dell’importo mensile del Rdc percepito dal lavoratore all’atto dell’assunzione, per un periodo pari alla differenza tra 18 mensilità e le mensilità già godute dal beneficiario stesso e, comunque, per un importo non superiore a 780,00 euro mensili e per un periodo non inferiore a 5 mensilità. Inoltre, il “nuovo” art. 8 co. 1-bis del DL 28.1.2019 n. 4, inserito dall’art. 1 co. 74 lett. g) n. 2 della L. 234/2021 riconosce poi, alle agenzie per il lavoro, in caso di assunzione di beneficiari di Rdc a seguito di specifica attività di mediazione, un incentivo pari al 20% di quello previsto per i datori di lavoro, che viene decurtato da quello previsto per quest’ultimo.
Esonero contributivo per l’apprendistato di primo livello L’art. 1 co. 645 della L. 234/2021 proroga anche per il 2022 lo sgravio contributivo totale per i contratti di apprendistato di primo livello, stipulati nel medesimo anno, riconosciuto in favore dei datori di lavoro che occupano alle proprie dipendenze un numero di addetti pari o inferiore a 9. Lo scopo rimane quello di promuovere l’occupazione giovanile.
Esonero contributivo per le cooperative di lavoratori L’art. 1 co. 253 e 254 della L. 234/2021 prevede anche una specifica misura agevolativa in favore delle società cooperative, che si sostanzia in un esonero del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro. L’esonero non trova applicazione sui premi e sui contributi dovuti all’INAIL. La misura si prefigge lo scopo di salvaguardare l’occupazione e di assicurare la continuità all’esercizio
essere impresa
18 › febbraio 2022
delle attività imprenditoriali alle società cooperative. Destinatari della misura sono le società cooperative che si costituiscono, a decorrere dall’1.1.2022, ai sensi dell’art. 23 co. 3-quater del DL 22.6.2012 n. 83, conv. L. 7.8.2012 n. 134. Il citato co. 3-quater prevede - per la finalità di cui alla lett. c-ter) del co. 2 dell’art. 23 (ovverosia salvaguardare l’occupazione e dare continuità all’esercizio delle attività imprenditoriali) - che possano essere concessi finanziamenti in favore di piccole imprese: in forma di società cooperativa; costituite da lavoratori provenienti da aziende i cui titolari intendano trasferire le stesse, in cessione o in affitto, ai lavoratori medesimi. L’esonero in questione è riconosciuto: nella misura del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro; per una durata massima di 24 mesi dalla data di costituzione della cooperativa; nel limite massimo di importo pari a 6.000,00 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile.
Riduzione dello 0,80% della quota IVS a carico del lavoratore per il 2022 L’art. 1 co. 121 della L. 234/2021 introduce, per il solo anno 2022, un esonero contributivo parziale sulla quota IVS a carico del lavoratore. Possono fruire dell’esonero parziale i soggetti aventi un rapporto di lavoro dipendente, mentre non trova applicazione per i rapporti di lavoro domestico. Per tale categoria, pertanto, il carico contributivo per il lavoratore rimane invariato. L’agevolazione consiste in un esonero dello 0,8% da applicare: sulla quota invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS) a carico del lavoratore; per i periodi di paga dall’1.1.2022 al 31.12.2022. Continua a pagina 19 ›››
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L’esonero in argomento è riconosciuto a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per 13 mensilità, non ecceda l’importo di 2.692,00 euro mensile, maggiorato del rateo di tredicesima per la competenza del mese di dicembre, per un totale su base annua computato su 13 mensilità di 35.000,00 euro.
Esonero contributivo per le lavoratrici madri L’art. 1 co. 137 della L. 234/2021 introduce, in via sperimentale per l’anno 2022, una specifica agevolazione contributiva in favore delle lavoratrici madri, volta a sostenere il reddito e favorire il rientro della stessa sul posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità. Sono dunque interessate dall’agevolazione in questione le lavoratrici madri dipendenti del settore privato che hanno fruito del congedo obbligatorio di maternità. La misura si sostanzia in un esonero del 50% della quota dei contributi previdenziali e assistenziali a carico della lavoratrice. L’esonero è riconosciuto per un anno e decorre dalla data di rientro nel posto di lavoro della lavoratrice dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità.
Misure agevolative per i lavoratori con autismo L’art. 12-quinquies del DL 146/2021 introduce specifiche misure agevolative, sia fiscali sia previdenziali, in favore dei lavoratori con disturbo dello spettro autistico (di cui alla L. 18.8.2015 n. 134) assunti da una start up a vocazione sociale ex art. 25 co. 4 del DL 18.10.2012 n. 179, nonché per i datori di lavoro che assumono detti lavoratori. Le misure per i lavoratori riguardano: la composizione della retribuzione; l’esenzione fiscale e previdenziale della retribuzione percepita. Il co. 5 della norma in argomento riconosce poi un incentivo ai datori di lavoro in caso di assunzione di un lavoratore con disturbi dello spettro autistico. La misura consiste: in un incentivo pari al 70% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per un periodo di 36 mesi, per ogni lavoratore con disturbi dello spettro autistico assunto con rapporto di lavoro a tempo indeterminato; è concessa dietro domanda del datore di lavoro;
potrà essere fruita dal datore di lavoro mediante conguaglio nelle denunce contributive mensili.
Assunzioni incentivate nei settori turismo e stabilimenti termali L’art. 4 co. 2 del DL 4/2022 riconosce l’esonero ex art. 7 del DL 104/2020 (DL “Agosto”) per le assunzioni effettuate dai datori di lavoro dei settori del turismo e degli stabilimenti termali dall’1.1.2022 al 31.3.2022. Il beneficio è riconosciuto nel limite di 60,7 milioni di euro per l’anno 2022. L’esonero si applica in caso di assunzioni a tempo determinato o con contratto di lavoro stagionale nei suddetti settori effettuate nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022. L’agevolazione consiste in un esonero dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro (esclusi i premi INAIL), limitatamente al periodo dei contratti stipulati e comunque sino ad un massimo di 3 mesi. In caso di conversione di detti contratti in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, l’esonero è riconosciuto per un periodo massimo di 6 mesi dalla predetta conversione.
Sportello Energia › a cura di Fabiola Foschi Elettricità: azzerati gli oneri generali in bolletta per le medie - grandi imprese Con la Delibera 31 gennaio 2022 35/2022 l’ARERA applica quanto previsto dal Governo con il decreto sostegni-ter, approvato lo scorso 21 gennaio, azzerando gli oneri di sistema anche per le medie e grandi imprese, dopo che già a fine dicembre era stata emanata una misura analoga per le famiglie e le piccole imprese. I diversi provvedimenti di tagli degli oneri, sebbene siano coperti da stanziamenti miliardari, avranno purtroppo un ruolo limitato nel contenere nell’immediato gli aumenti delle bollette delle aziende e delle famiglie, essendo decisamente meno impattanti rispetto agli aumenti dei prezzi dell’energia e del gas che si osservano sul mercato negli ultimi mesi. La situazione rimane dunque “critica” per molte imprese e famiglie. CEnPI, da quasi vent’anni offre il suo supporto e una consulenza personalizzata, attraverso il personale qualificato delle Associazioni Confartigianato in tutta Italia, offrendo serietà, professionalità e competenza. Per Il sistema Confartigianato Forlì, contattare Fabiola Foschi 0543.452844 essere impresa
febbraio 2022 › 19
movimenti
speciale pensionati
Il 12 dicembre a Polenta di Dante
Premiati i maestri d’opera
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nap Confartigianato ha premiato a Polenta i nuovi maestri d’opera e d’esperienza Elido Alpi, Egidio Barzanti, Luciano Berti, Elio Fabbri, Sebastiano Guelfo, Marzia Pratesi, Franco Rossi, Mario Valentini e l’architetto Roberto Pistolesi, prematuramente scomparso. Una giornata iniziata con la visita alla Pieve di Polenta e l’appassionante esposizione di Gabriele Zelli, che ha ripercorso la storia di questo piccolo gioiello architettonico, proseguita con il pranzo presso la sede dell’Associazione culturale degli amici di Polenta, nel corso del quale si è tenuta la consegne delle pergamene ai nuovi maestri. Spiega il coordinatore del movimento Giuseppe Mercatali “l’onorificenza è riservata ai soci Anap che abbiano svolto per almeno 25 anni la propria attività nel settore di competenza, dimostrando abilità, dedizione e professionalità. Il registro non è una mera lista anagrafica dei soci Anap, bensì strumento per valorizzare l’importanza del lavoro svolto dai Maestri iscritti, con particolare attenzione alle innovazioni introdotte e al contributo offer-
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to dal loro talento nel diffondere l’affermazione del made in Italy, espressione di qualità, competenza e creatività, vanto del nostro Paese. Per questo siamo particolarmente orgogliosi di poter avere tra i componenti della giunta nazionale dell’albo il maestro Ugo Berti, imprenditore forlivese.” A premiare i nuovi maestri il presidente nazionale Anap Guido Celaschi, la sindaca di Bertinoro Gessica Allegni e Davide Servadei, presidente regionale di Confartigianato Emilia Romagna. In rappresentanza di Confartigianato di Forlì
il presidente Luca Morigi, il vicepresidente Eraldo Cucchi e il segretario Marco Valenti che ha ribadito come l’incontro sia un segnale di ottimismo, verso un ritorno alla piena normalità. Particolarmente toccante il momento della consegna della pergamena ai genitori di Roberto Pistolesi, noto professionista forlivese “il quale ha recuperato capolavori architettonici civili e religiosi, fiori all’occhiello del nostro territorio” ha commentato il presidente provinciale Anap Alvaro Ravaglioli “perizia, passioContinua a pagina 21 ›››
speciale pensionati
movimenti
Anap doppio appuntamento per i tesserati
La Festa dei nonni e quella del socio 2022
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uovo appuntamento per i soci Anap al Serenè village, di Marinella di Cutro, dal 11 al 21 settembre 2022. La manifestazione “SENIOR 2022” oltre al soggiorno marino offrirà tantissimi momenti di confronto e di svago. La quota di partecipazione è di 665 euro a persona in camera doppia (soci anap/ancos e coniugi), i prezzi sono comprensivi dei trasferimenti dall’aeroporto al villaggio e viceversa, assistenza di personale qualificato e polizza sanitaria. La quota di partecipazio-
ne comprende il soggiorno in pensione completa, ombrellone, lettino e sdraio, desk personalizzato a disposizione nella Hall; Tessera Club. Le camere disponibili sono 360 camere doppie e 40 camere doppie uso singolo e verranno assegnate in ordine di prenotazione entro il 31 maggio 2022. Dal 12 al 19 giugno è prevista inoltre la Festa dei Nonni e Nipoti di ANAP Confartigianato. Quest’anno la festa si svolgerà presso il Valtur Calabria Il Cormorano Resort & Spa a Grisolia (CS). Il rapporto tra nonni e nipoti è, da sempre, un rapporto unico. Non solo, un nonno su tre, stando alle statistiche, si occupa dei nipoti quando i genitori sono al lavoro. Per festeggiare questo legame speciale, anche quest’anno, viene riproposto il soggiorno loro dedicato, di 8 giorni e 7 notti all’esclusivo prezzo, per i soci, di 510 euro. Le prenotazioni devono avvenire entro il prossimo 15 aprile. Per informazioni contattare Giuseppe Mercatali 0543452960 mercatali@confartigianato.fo.it
Caro Bolletta? Più sereni con lo Sportello Energia
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Anap ha premiato i maestri d’opera e d’esperienza ne, impegno e correttezza professionale sono sempre stati punti fermi della sua esperienza lavorativa e umana, a cui oggi, con gratitudine, rendiamo omaggio.” Il prossimo appuntamento con i maestri d’opera e di esperienza sarà alla “festa di Primavera”, un’occasione di incontro, all’aperto, per celebrare tutti coloro che hanno conseguito l’onorificenza e premiare i nuovi maestri.
Anap grazie alla stretta collaborazione con lo Sportello Energia di Confartigianato di Forlì, garantisce ai soci e ai loro familiari di poter valutare le migliori opportunità per la fornitura di gas ed energia elettrica. Tra le opportunità, l’assistenza e la consulenza qualificata e costante, finalizzate all’individuazione delle soluzioni migliori per ottimizzare le forniture di energia elettrica, gas e alla risoluzione di problematiche specifiche. Attraverso il C.En.P.I., infatti, anche gli utenti domestici possono beneficiare delle migliori condizioni e oggi più di 3.000 famiglie hanno scelto la di aderire al Consorzio per la fornitura di casa propria. La fatturazione è chiara e comprensibile, un vero rapporto consulenziale sul mercato libero dell’energia, sempre in evoluzione e sempre più globalizzato. L’adesione all’offerta non comporta spese di migrazione né di impianti, in quanto l’erogazione utilizza la rete già esistente. È possibile richiedere subito un preventivo di confronto prendendo appuntamento con la referente del servizio, Fabiola Foschi allo 0543452844. essere impresa
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movimenti
speciale pensionati
Patronato Inapa
La perequazione delle pensioni per il 2022
L
a perequazione delle pensioni è la rivalutazione annuale degli importi dei trattamenti pensionistici per adeguarli al costo della vita. Ha l’obiettivo di proteggere il potere d’acquisto delle pensioni, mettendole al riparo, almeno in parte, dall’erosione dovuta all’inflazione. Si applica a tutti i trattamenti pensionistici erogati dalla previdenza pubblica, dalle gestioni dei lavoratori autonomi, dalle gestioni sostitutive, esonerative, esclusive, integrative ed aggiuntive. Si applica alle pensioni dirette e a quelle ai superstiti (pensione di reversibilità e pensione indiretta), indipendentemente dal fatto che esse siano integrate al trattamento minimo. L’applicazione della perequazione avviene al primo gennaio di ogni anno, l’adeguamento avviene sulla base degli incrementi dell’indice annuo dei prezzi al consumo accertati dall’Istat. Il decreto ministeriale del 17 novembre 2021 ha stabilito che la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2021 è pari a 1,7%. Da gennaio 2022 i trattamenti pensionistici non saranno aumentati tutti allo stesso modo. La rivalutazione dipenderà dalle fasce di reddito: 100% dell’inflazione, ovvero in misura piena, per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo;
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90% dell’inflazione per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo; 75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo.
Il trattamento minimo di riferimento in pagamento dal primo gennaio 2022 è pari a 523,83 euro.
Le novità della legge di bilancio in materia pensionistica Pensione quota 102 (commi 87 e 88) Il comma 87 introduce il trattamento di pensione anticipata per i soggetti che nel corso del 2022 raggiungano i requisiti di età anagrafica pari a 64 anni e di anzianità contributiva pari a 38 anni. Rientrano nella disposizione in commento e ne sono, quindi, destinatari coloro che abbiano le seguenti condizioni. Data di nascita: entro il 31 dicembre 1958 Inizio assicurazione: non oltre il 1° gennaio 1985
Tutte le disposizioni applicabili a pensione Quota 100 sono direttamente applicabili anche al trattamento introdotto, vale a dire Pensione Quota 102. Continua a pagina 23 ›››
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La perequazione delle pensioni per il 2022 Uscita anticipata per i dipendenti delle aziende in crisi (commi 89 e 90) I commi 89 e 90 istituiscono un Fondo destinato a favorire l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni. Con decreto del Ministro per lo sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, saranno definiti i criteri, le modalità e le procedure di erogazione delle risorse stabilite.
Proroga e modifica APE sociale (commi 91-93) I commi da 91 a 93, incidendo sull’articolo 1, comma 179, della legge n. 232/2016, stabiliscono la proroga al 31 dicembre 2022 della norma sperimentale relativa all’APE Sociale, e introducono alcune modifiche alla disciplina. In particolare, le modifiche sono le seguenti: la soppressione del riferimento al termine di tre mesi, richiesto dopo la conclusione integrale della prestazione per la disoccupazione spettante agli aventi diritto tra le condizioni previste dalla lett. a) del comma 179 per l’accesso alla prestazione, ampliamento della platea dei lavoratori occupati in mansioni gravose,riduzione del requisito di contribuzione da 36 a 32 anni per gli operai edili, come indicati nel contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese edili e affini, per i ceramisti e per i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta.
Proroga opzione donna (comma 94) Il comma 94 reca disposizioni concernenti l’accesso a pensione in regime sperimentale per le lavoratrici, cosiddetta opzione donna, estendendone la possibilità di fruizione alle assicurate che abbiano maturato i previsti requisiti entro il 31 dicembre 2021, in luogo del 31 dicembre 2020 previsto in precedenza. Ne sono quindi destinatarie le donne nate entro il 31 dicembre 1963 se lavoratrici dipendenti ed entro il 31 dicembre 1962 se lavoratrici autonome. Il trattamento pensionistico in questione resta ancorato alla finestra mobile di 12 mesi per le pensioni a carico del FPLD e delle altre gestioni dei lavoratori di-
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pendenti e di 18 mesi per le pensioni a carico delle GG.SS. dei lavoratori autonomi, calcolata a partire dalla data di maturazione dei requisiti.
Modifiche alla disciplina NASpI A decorrere dal 1° gennaio 2022 sono destinatari della NASpI anche gli operai agricoli a tempo indeterminato delle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci, per gli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° gennaio 2022, ai fini del conseguimento dell’indennità, non è richiesto il requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo da far valere nei 12 mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione; con riferimento agli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° gennaio 2022, la NASpI si riduce del 3 per cento ogni mese, anziché a decorrere dal quarto mese: a decorrere dal primo giorno del sesto mese di fruizione; a decorrere dal primo giorno dell’ottavo mese di fruizione per i beneficiari di NASpI che abbiano compiuto il cinquantacinquesimo anno di età alla data di presentazione della domanda.
Disposizioni in favore della famiglia Congedo di paternità (comma 134) Il comma 134 rende strutturale, dal 2022, il congedo di paternità sia obbligatorio che facoltativo, confermandone la durata, pari, rispettivamente, a 10 giorni e ad un giorno.
Sostegno in caso di maternità (comma 239) Il comma 239 riconosce a determinate categorie di lavoratrici, l’indennità di maternità per ulteriori tre mesi a seguire dalla fine del periodo di maternità, a condizione che le lavoratrici stesse abbiano dichiarato un reddito inferiore a 8.145 euro nell’anno precedente l’inizio del periodo di maternità. In particolare, la norma riconosce alle lavoratrici iscritte alla gestione separata non iscritte ad altre forme obbligatorie, alle lavoratrici autonome e alle imprenditrici agricole, nonché alle libere professioniste iscritte ad un ente che gestisce forme obbligatorie di previdenza - di cui, rispettivamente, agli articoli 64, 66 e 70 del D.lgs. n. 151/2001 - l’indennità di maternità per ulteriori tre mesi a seguire dalla fine del periodo di maternità. A tali fini, le lavoratrici devono aver dichiarato, nell’anno precedente l’inizio del periodo di maternità, un reddito inferiore a 8.145 euro. essere impresa
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movimenti
donne impresa
Donne Impresa ospita la giunta regionale del movimento
Una riflessione sul lavoro svolto
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l consiglio di Donne Impresa Confartigianato Forlì, nelle scorse settimane, ha ospitato la Giunta regionale del movimento e, nell’occasione, le partecipanti hanno avuto l’opportunità di apprezzare la mostra “Essere Umane. Le grandi fotografe raccontano il mondo”, il percorso per immagini dedicato alle artiste che hanno fatto la storia della fotografia, allestito ai Musei San Domenico. La presidente del gruppo donne forlivese, Diana Lolli, ha promosso l’idea di abbinare ai lavori della Giunta anche il momento culturale, l’occasione per ammirare gli oltre 300 scatti esposti, che sintetizzano il lavoro di alcune delle più grandi artiste che
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hanno apportato il proprio contributo allo sviluppo di questa arte. Dalle iconiche immagini della fotografa documentarista Dorothea Lange, alla serie delle maschere di Saul Steinberg immortalate da Inge Morath; dal servizio fotografico, all’epoca definito scandaloso, di Eve Arnold sulle sfilate di moda ad Harlem, un viaggio appassionante dedicato alla capacità femminile di cogliere, in ogni contesto, la bellezza. La presidente Lolli spiega la scelta “un’immersione nella visione femminile su temi molto differenti, dal reportage alla denuncia, uno sguardo lucido, ma non giudicante.” E conclude “Donne Impresa Confartigianato di Forlì con questa iniziativa vuole sottolineare il ruolo delle donne, spesso sottovalutato in molti ambiti, tra questi anche la fotografia. Solo di recente, infatti, è stato scoperto dal grande pubblico il contributo dato a questa arte da parte delle donne, Eve Arnold e Inge Morath pur socie della prestigiosa agenzia Magnum, non hanno avuto la stessa eco dei colleghi Robert Capa o Henri Cartier-Bresson. Grazie a iniziative di rilievo come queste, viene offerta la chance di conoscerne l’opera.” La presidente Lolli, nell’aprire i lavori della Giunta ha spiegato “siamo liete di poter sintetizzaContinua a pagina 25 ›››
donne impresa
movimenti
Crisi del lavoro femminile
Il prezzo più alto durante la pandemia
P
er la prima volta dal 2013 il tasso di occupazione femminile nel 2020 è sceso al 49%. Soprattutto le giovani donne (33,5%) hanno pagato il prezzo più alto della crisi causata dalla pandemia. Il divario con il tasso di occupazione maschile è, infatti, schizzato a 18,2 punti percentuali, contro i 10,1 punti della media dell’Unione europea. In Europa lavorano in media 62,7 donne su 100, da noi meno della metà. Spiega la presidente Diana Lolli “i più recenti dati sul bilancio di genere indicano che il tasso delle donne Neet - che non studiano, non lavorano, non si formano nel 2020 è salito dal 27,9 al 29,3% contro una media europea del 18%. Quasi 1,9 milioni di donne sono state costrette al part-time involontario per lavora-
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Una riflessione sul lavoro svolto re il lavoro che stiamo portando avanti per essere realmente utili alle donne del nostro territorio. Il movimento di Forlì da alcuni mesi ha, infatti, iniziato una serie di confronti con le amministrazioni comunali per creare un percorso condiviso che sia di supporto a chi è vittima di violenza. Violenza che non è solamente fisica, quella più visibile, più brutale, ma che si manifesta anche con quella più subdola e spesso più difficile da dimostrare, la violenza psicologica. Quella vissuta da chi è costantemente sotto scacco, vittima di un partner, di un familiare o di un datore di lavoro che, ancora prima che coi gesti, sminuisce e umilia la donna, relegandola a un ruolo subalterno. Violenza eco-
re, contro 849 mila uomini nelle stesse condizioni. La quota è passata da 60,8 al 61,2% tra 2019 e 2020 ed è tre volte la media Ue (21,6%). Ma non solo, il tasso di occupazione per le madri con figli in età prescolare è al 53,3%, quello delle donne senza figli al 72,7%.” Continua la presidente “il dato è particolarmente allarmante poiché siamo consapevoli che avere una fonte di reddito, per una donna, significa potersi smarcare da situazioni di dipendenza da parte del coniuge e da possibili conseguenti abusi.” Unico segnale positivo arriva dall’imprenditoria femminile: a dicembre 2021 in Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 15.169 imprese femminili attive che costituiscono il 21,3% del totale delle imprese attive.
nomica, delle donne a cui viene impedito di lavorare o di coloro che non possono disporre del denaro che guadagnano, una dipendenza economica che impedisce di fuggire dall’orco, per la paura di trovarsi lontano da casa senza risorse. Il reddito di libertà è sicuramente un segnale importante, ma altrettanto importante è che queste donne, fragili e impaurite, possano trovare luoghi in cui essere accolte e sentirsi protette. Che possano avvicinarsi a percorsi di formazione che consentano loro di trovare un’occupazione, e, addirittura, nel caso in cui siano straniere, permetta loro di apprendere la lingua del paese che le ha accolte per offrire loro un futuro maggiormente sereno. Ecco perché ci stiamo impegnando per comprendere quali siano le opportunità di collaborazione con le amministrazioni comunali di Forlì e di Forlimpopoli, per
creare una sinergia fra il mondo delle imprese che rappresentiamo e queste donne, che cercano riscatto, anche attraverso l’indipendenza economica.” Ha poi concluso “purtroppo le situazioni di degrado sono molto più diffuse di quello che si può immaginare. I numeri delle violenze fisiche sono agghiaccianti e le cronache troppo spesso riportano notizie di donne uccise per mano di chi avrebbe solo dovuto proteggerle, ma ancora più preoccupanti sono le statistiche di quei casi di violenza che non sfociando in gesti estremi rimangono sotto traccia. Oggi si sta facendo largo una nuova sensibilità, una maggiore attenzione nei confronti del tema, tuttavia dobbiamo impegnarci tutte affinché tutto questo non rimanga un mero slogan da rispolverare in occasione del 25 novembre o dell’8 marzo.” essere impresa
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categorie e mercato
Rincaro gasolio
Autotrasporto in sofferenza
Nell’arco dell’ultimo anno il prezzo alla pompa del gasolio per autotrazione è rincarato del 20,7%, con un impatto di maggiori costi pari a 535 milioni di euro per le micro e piccole imprese dell’autotrasporto merci. Una batosta che si scarica interamente sui margini di profitto e sul valore aggiunto aziendale, considerato che i prezzi alla produzione nel trasporto merci, al terzo trimestre 2021, sono in calo dell’1,2% rispetto a un anno prima. A lanciare l’allarme sulla crescita esponenziale dei prezzi del carburante più utilizzato dai mezzi pesanti, rilevata dall’Ufficio studi della Confederazione, è Confartigianato Trasporti, che ha chiesto un intervento urgente del
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26 › febbraio 2022
Governo “per affrontare la situazione che potrebbe far diventare conveniente per le imprese di autotrasporto spegnere i motori anziché continuare a viaggiare in perdita, con gravi conseguenze sulle prospettive di ripresa economica”. A tutela di migliaia di piccoli e medi autotrasportatori Confartigianato Trasporti sollecita provvedimenti immediati per alleggerire la pressione sulle imprese, utilizzando parte di quelle risorse, quantificate in 1 miliardo di euro, incassate dallo Stato a titolo di extragettito derivante dalle accise sul prezzo alla pompa dei carburanti. Si sottolinea anche la necessità di misure, già invano sollecitate dall’Associazione al Governo, riguardanti l’erogazione di crediti d’imposta sia per l’additivo Adblue per i mezzi diesel più moderni sia per il gas naturale liquefatto LNG al fine di controbilanciare gli effetti degli aumenti del gasolio e dare
ossigeno agli autotrasportatori, per i quali la voce carburante grava per il 30% dei costi aziendali. Confartigianato Trasporti fa anche rilevare che, sul fronte della transizione green, la competitività delle imprese italiane di autotrasporto è penalizzata da una squilibrata applicazione della tassazione ambientale: secondo i dati Ocse, in Italia la tassazione sul carburante per il trasporto su strada, in rapporto alle emissioni di CO2, è la seconda più alta dell’Unione europea, superiore del 27,5% rispetto alla media Ue. E conclude “è un ciclone spaventoso quello che sta investendo l’autotrasporto italiano. Gli aumenti vertiginosi di questi ultimi mesi delle materie prime, di luce e gas, non risparmiano neppure il gasolio per autotrazione, che è ancora largamente il carburante più diffuso che fa muovere il trasporto merci in Italia. L’aumenContinua a pagina 27 ›››
categorie e mercato
Estetica
Tatuaggi e trucco semipermanente: le novità La Commissione europea, a seguito della emanazione di un Regolamento di modifica della normativa REACH ha stabilito di limitare l’uso di oltre 4000 sostanze chimiche negli inchiostri per tatuaggi e nel trucco permanente, in quanto ritenute pericolose per la salute umana. La restrizione introduce limiti massimi di concentrazione per singole sostanze o gruppi di sostanze utilizzate negli inchiostri per tatuaggi o nel trucco permanente. Non vi è alcun “divieto assoluto” di effettuare tatuaggio o trucco permanente a colori ma viene previsto, invece, il divieto all’uso di sostanze coloranti che non rispettano il Regolamento europeo (in termini di limiti di concentrazione per sostanza colorante). Le sostanze coloranti del Regolamento sono state ritenute pericolose perché cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione umana, sensibilizzanti, corrosive o irritanti per la pelle o per gli occhi e provocanti lesioni oculari. La restrizione è entrata in vigore nei paesi UE/SEE (Unione europea + Spazio economico europeo) a partire dal 4 gennaio 2022. Nel caso di “Pigment Blue 15:3” e “Pigment Green 7”, per i quali è concordato un periodo di transizione di 24, non perché tali colorazioni ri-
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Autotrasporto in sofferenza to del prezzo del diesel alla pompa era un anno fa di 1,35 al litro, mentre oggi è pari a 1,65 euro (+ 22,3%). Si stima che il costo del pieno per un mezzo pesante di oltre 11 tonnellate sia salito di 150 euro. Prendendo come riferimento la percorrenza media di un mezzo pesante all’anno di 100 mila km che fa circa 3,3 km al litro, il risultato produce un aumento insostenibile per un autotrasportatore, che in soli 12 mesi comporta un aggravio di costo di migliaia di euro per ogni automezzo, una situazione intollerabile per i nostri imprenditori.”
sultino essere esenti dalle sostanze ritenute pericolose per la salute umana ma perché tali gradazioni pare risultino di difficile sostituzione con sostanze innocue per l’organismo. Per tutte le informazioni contattare la responsabile di categoria dott.ssa Fabiola Foschi 0543.452844
Modifiche al Regolamento Cosmetici Il Regolamento UE 2021/1902 del 29 ottobre 2021, che modifica gli allegati II, III e V del regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l’utilizzo nei prodotti cosmetici di determinate sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione ha introdotto il divieto di commercializzazione di diverse sostanze, tra cui lo Zinco Piritione ed il Butylphenyl Methylpropional utilizzati nelle formulazioni cosmetiche a partire dal prossimo 1° marzo. Le aziende cosmetiche non potranno più immettere sul mercato prodotti che contengono una o più delle sostanze coinvolte e chiunque faccia parte della catena distributiva - quindi anche gli estetisti - non potrà mettere a disposizione dei consumatori tali prodotti. Trattandosi di un regolamento Omnibus, la norma non prevede date differenziate per l’immissione sul mercato e la commercializzazione al dettaglio, di fatto riducendo i tempi di smaltimento che sono normalmente previsti dai Regolamenti di adeguamento al progresso tecnico. Il Regolamento non prevede esplicitamente che i prodotti debbano essere restituiti dagli estetisti ai loro fornitori, ma semplicemente che tali prodotti non sono più conformi. Saranno pertanto gli accordi tra le parti a stabilire se i prodotti in questione debbano essere smaltiti dalle estetiste o reinviati ai fornitori. essere impresa
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essere impresa
28 › febbraio 2022
categorie e mercato
Blocco della cessione del credito
Anomalia da sanare immediatamente Confartigianato Legno Arredo, assieme alle altre associazioni di rappresentanza del settore, ha chiesto al Governo l’immediata correzione all’articolo 28 del Decreto Legge 4/2022. L’impossibilità di cedere più di una volta il credito impedisce nei fatti sia l’opzione dello sconto in fattura, sia quella della cessione del credito, bloccando così migliaia di cantieri italiani impegnati nella riqualificazione energetica degli edifici e nella messa in sicurezza antisismica. Il comparto italiano delle costruzioni e dell’involucro edilizio chiede la massima sollecitudine per la correzione dell’articolo 28 del Decreto 4/2022 perché le imprese italiane non possono sopportare 60 giorni di blocco delle attività e perché i cittadini non devono essere lasciati dallo Stato nella più assoluta incertezza circa la cessione dei loro crediti fiscali. Il giusto contrasto alle frodi non può essere la motivazione per impedire alle imprese di lavorare e per gettare un’intera economia in confusione, ne va della crescita economica del Paese già messa alla prova dal caro prezzi dei materiali e dell’energia. Sul tema è intervenuta anche la Confederazione nazionale con una lettera al Governo “le continue modifiche, succedutesi negli ultimi mesi, delle norme sull’uso dei crediti fiscali per i bonus edilizia stanno mettendo a rischio uno dei principali strumenti di ripresa economica. Ancora una volta, invece di colpire i disonesti con misure mirate e chirurgiche, si finisce per sparare nel mucchio con misure restrittive che danneggiano, senza ragione, tutti gli imprenditori”. Per Confartigianato in questo modo non si scoraggiano coloro che abusano dell’incentivo, ben capaci di aggirare le complicazioni burocratiche, ma si rallentano, invece, le operazioni di acquisto dei crediti, soprattutto da parte degli operatori finanziari, in particolare quelli prossimi a
raggiungere la capacità di assorbimento dei crediti stessi. Il risultato è un inevitabile incremento degli oneri finanziari e una contrazione pericolosa del numero di operatori che possono operare acquisizioni. In una parola, si finisce per bloccare l’utilizzo dei bonus edilizia e il rilancio del settore. Le modifiche normative riducono gli interventi e impediscono di cogliere compiutamente le opportunità del ciclo favorevole, caratterizzato da una propensione delle famiglie a interventi di manutenzione dell’abitazione che è ai massimi storici. Confartigianato ha sollecitato al Presidente del Consiglio un intervento urgente per definire in modo chiaro e stabile il quadro di riferimento normativo degli incentivi in materia di edilizia. Per Confartigianato è indispensabile procedere subito con lo stralcio dell’articolo 28 del DL Sostegni ter, modificandolo per rendere possibile almeno due cessioni dei crediti fiscali e, in ogni caso, cessioni plurime nei confronti di soggetti istituzionali (banche, assicurazioni e soggetti iscritto all’albo degli intermediari finanziari). Soltanto così sarà possibile, per le imprese e i consumatori, utilizzare le opportunità dei bonus edilizia e contribuire sia al rilancio dell’economia sia al raggiungimento degli obiettivi europei di efficienza energetica. Solo per il superbonus 110%, nell’ultimo trimestre gli investimenti ammessi a detrazione per lavori conclusi ammontano a 6 miliardi di euro, che rappresentano il 29% degli investimenti in abitazioni registrati dai conti nazionali; va segnalato inoltre che a gennaio 2022 si evidenzia una sensibile riduzione dei lavori conclusi ammessi a detrazione, che nel mese ammontano a 1.563 milioni di euro, un valore praticamente dimezzato (-46,2%) rispetto ai 2.904 milioni di dicembre 2021 (che aveva segnato un +87,5% rispetto a novembre 2021).
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categorie e mercato
Gestione bonus
Urgente fare chiarezza Confartigianato Impianti, assieme alle associazioni del settore, ha rivendicato con orgoglio l’appartenenza a uno dei comparti con le più alte potenzialità per il raggiungimento degli obiettivi della transizione ecologica, evidenziando il contributo sostanziale alla crescita economica del nostro Paese. Per questo le associazioni chiedono, con forza, maggiore stabilità soprattutto in un ambito nel quale, negli ultimi mesi, sono state ripetutamente modificate le regole, intervenendo persino sui contratti in essere. La stretta sullo sconto in fattura e la cessione del credito contenuta nell’art. 28 del DL sostegni-ter, è solo l’ultimo e più lampante esempio di come si cerchi di affrontare un problema, quello delle frodi legate al meccanismo della cessione dei crediti, penalizzando però la stragrande maggioranza delle imprese che lavorano seriamente e cercano di pianificare le loro attività su basi certe. “La nostra richiesta è semplice, chiediamo che quanto previsto dall’art. 28 possa essere ritirato al più presto. Abbiamo bisogno di certezze fin da subito perché l’impatto negativo lungo tutta la filiera è reale e si sta già facendo sentire” spiegano i portavoce delle associazioni della filiera. “È indubbio che tutto ciò introduca incertezze tra gli operatori e blocchi un mercato che ha invece bisogno di chiarezza e semplificazioni; basti pensare che ancor prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo molte imprese si sono viste rinegoziare le condizioni finanziarie inizialmente pattuite per la cessione del credito con notevoli perdite.” E continuano “come ampiamente riconosciuto siamo nella “decade decisiva” per contenere l’aumento della temperatura globale e abbattere le emissioni di CO2 e dobbiamo prioritariamente cercare di accelerare il tasso di riqualificazione impiantistica ed efficientamento energetico del parco immobiliare
italiano, ancora oggi molto datato. Oggi sappiamo infatti che il problema non è l’offerta tecnologica, ampia ed eterogenea e vero punto di forza di tutta la nostra filiera, che l’Europa ci invidia, ma la consapevolezza da parte dell’utente finale di poter avere un ruolo nella sfida della transizione ecologica e di poterlo esercitare con strumenti di supporto semplici, tangibili e immediati.” La conclusione delle associazioni della filiera termoidraulica, sottolineata con convinzione è pertanto che “si faccia maggiormente sistema tra chi opera quotidianamente lungo tutta la catena del valore e chi stabilisce le regole del settore perché, ancor più in un momento così delicato, i risultati si raggiungono solamente con una vera unità d’intenti. Al contrario il rischio è di introdurre interventi come quelli dell’art. 28, che sono molto lontani dagli obiettivi auspicati. Per questo la filiera si mette a completa disposizione delle Istituzioni non solo per quanto riguarda gli incentivi, ma per tutta la complessa partita della transizione energetica”. Oggi occorrono certezze, il superbonus 110%, introdotto con il Decreto legge “Rilancio” del maggio 2020, nell’arco di 20 mesi ha subito 9 interventi di modifica, 1 ogni 68 giorni, trasformandosi in un vero e proprio percorso a ostacoli per imprese, famiglie, professionisti e amministratori di condominio. In Italia il settore delle costruzioni - edilizia e installazione di impianti - è costituto da 486 mila micro e piccole imprese attive con 1 milione 155 mila addetti, che rappresentano l’87,5% dell’occupazione del comparto (1 milione 321 mila unità). Il settore presenta un’alta vocazione artigiana, con una presenza di 338 mila imprese artigiane con 684 mila addetti, che rappresentano più della metà (51,8%) dell’occupazione delle costruzioni.
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30 › febbraio 2022
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febbraio 2022 › 31
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