Essere Impresa aprile 2022

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02 › APRILE 2022

Anno 12 - Direttore Responsabile Roberta Zoli - Mensile di informazione tecnica, economica, professionale - Forlì, viale Oriani, 1 Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009”

Fermare la violenza Donne Impresa Confartigianato di Forlì ha avviato una campagna di sensibilizzazione per dire no alla violenza sulle donne. In tutti le sedi e mandamenti dell’associazione forlivese sono state installate teche contenenti un paio di scarpe rosse con il messaggio “no alla violenza sulle donne” per ricordare che ogni donna può vivere una situazione di difficoltà ed essere esposta ad abusi e che chiunque sospetti o venga a conoscenza di questa realtà non può ostentare indifferenza, ma è chiamato a prestarle soccorso, anche con una semplice telefonata ai numeri di emergenza deputati allo scopo. Una campagna che parte da un noto simbolo e che passa dalla diffusione della conoscenza dei numeri utili per denunciare. Da pagina 6 L’EDITORIALE: Il 19 marzo Confartigianato ha celebrato la giornata del valore artigiano, per evidenziare il ruolo essenziale della micro e piccola impresa per l’economia del nostra Paese. A pagina 3

IL NOTIZIARIO TECNICO: I contenuti del decreto legge “Energia” e le novità fiscali introdotte. Presentato il rapporto biennale sulla parità di genere. Gli obblighi sulla parità nei contratti d’appalto. Da pagina 15 a pagina 18

CREDITO: L’innovativo servizio per le aziende associate, per migliorare la strategia in materia creditizia e per relazionarsi al meglio con un sistema bancario sempre più distante dal mondo imprenditoriale. Da pagina 12

CRISI ENERGETICA: L’alta dipendenza energetica dall’estero del nostro Paese è aggravata dallo scoppio della guerra in Ucraina, comportando un aumento indiscriminato dei prezzi. La reazione delle imprese. Da pagina 28


editoriale

Un impegno che si rinnova quotidianamente

La piccola impresa strumento di inclusione

I

n queste ultime settimane Confartigianato di Forlì si è impegnata a portare avanti una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. L’iniziativa ha visto il movimento Donne Impresa di Forlì creare momenti di riflessione e di confronto con le istituzioni del territorio per valutare sinergie che consentano di aiutare concretamente chi vive una situazione di disagio. Il movimento che rappresenta le imprenditrici sostiene l’importanza dell’indipendenza economica della donna, come strumento di contrasto alla violenza. Spesso le vittime scelgono di non denunciare una situazione di disagio per paura di perdere il sostentamento economico, garantito dal partner. Per questo Donne Impresa ha offerto la propria disponibilità per studiare, con le istituzioni, percorsi di avviamento al lavoro, così da favorire l’apprendimento di una professione che garantisca l’affrancamento economico, un problema molto serio, soprattutto per le donne immigrate. Come attestano i dati dell’ufficio studi, la micro impresa rappresenta in ambito sociale un importante luogo di integrazione per gli stranieri che in Italia trovano impiego molto più frequentemente in imprese di piccole dimensioni, al contempo il tasso di discriminazione risulta più consistente per coloro che lavorano in imprese con più di dieci addetti che non nelle realtà aziendali più piccole. Senza dimenticare che le donne rappresentano il 41,5% dei dipendenti delle micro imprese, a fronte del 39,5% delle realtà aziendali con più di 50 addetti. La piccola impresa è maggiormente sensibile e attenta al valore della persona, il dipendente non è un mero esecutore, ma un collaboratore con un ruolo attivo che sviluppa la capacità di risolvere i problemi, di identificare nuove e migliori modalità di lavoro, sa essere in linea con l’aggiornamento tecnico e tecnologico, è capace di proporre, di collaborare e fare squadra, di prendere iniziative e decidere nel proprio ambito. L’Associazione è impegnata affinché il no alla violenza non rimanga un mero slogan, ma sia declinato nella quotidianità. Con la speranza che chi è vittima di violenza possa sentirsi finalmente libera di denunciare, sottraendosi al giogo della paura e della sopraffazione.

Viale Oriani, 1 tel 0543 452811 • fax 0543 452852

ORGANO UFFICIALE DI STAMPA DI CONFARTIGIANATO FORLÌ FEDERIMPRESE

Anno XII • n. 02 APRILE 2022 redazione@confartigianato.fo.it www.confartigianato.fo.it

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2 › aprile 2022

Reg. Naz. Stampa 06185 del 17/2/98 - ROC 5252 Autorizzazione Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/1978 Tariffa R.O.C: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009

Direttore Responsabile Roberta Zoli Redazione a cura di Confartigianato Forlì Fotocomposizione e Stampa Litocartotecnica Citienne srl Forlì Tel. 0543 480580 • www.citienne.com Il prezzo di abbonamento al periodico è pari a 6 € ed è compreso nella quota associativa. La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai fini postali. Immagini generiche di Freepik.


il commento

L’evoluzione dell’impresa

Confartigianato celebra il valore artigiano › a cura del presidente Luca Morigi

L’

Italia è leader europea per presenza di micro e piccole imprese. La connotazione del sistema imprenditoriale italiano data dalla diffusa presenza di imprese a valore artigiano, fornisce all’economia del nostro Paese una specificità che non ha paragone con le altre maggiori economie europee. Sono, infatti, 1.010.318 imprese artigiane attive, pari al 23,1% delle imprese, che danno lavoro a 2.613.608 addetti. Le caratteristiche delle imprese evolvono nel tempo, si adattano a nuovi contesti, a mercati e matrici tecnologiche che mutano con grande velocità. La legge quadro dell’artigianato attualmente in vigore è stata emanata nel 1985, in questo arco di tempo si è modificata profondamente la gestione dell’impresa, con un quadro normativo che è diventato più complesso. In questi 37 anni sono stati emanati 15.468 atti normativi statali, attualmente in vigore, a cui si aggiungono 19.138 atti normativi regionali; nello stesso arco di tempo la pressione fiscale è salita di quasi dieci punti di PIL e il rapporto debito/PIL è raddoppiato. Cosa significa oggi valore artigiano? Realizzare prodotti artigianali caratterizzati da creatività, sperimentazione, innovazione e originalità; applicando lo studio e le conoscenze della tradizione; una produzione caratterizzata da una precisa identità e dal legame con le risorse, umane e materiali, del territorio. Ponendo grande attenzione alla difesa dell’ambiente, per il quale il 66,3% delle piccole imprese ha adottato azioni e soluzioni volte a ridurre l’impatto della proprie attività. Un’interpretazione originale dell’abbinamento di materiali e tecniche, con lavorazioni a regola d’arte che garantiscono elevata qualità, grazie alle abilità e al talento delle persone che di dedicano al lavoro. I prodotti e i servizi realizzati presentano i caratteri distintivi di design, estetica, stile, eleganza ed eccellenza, frutto di affidabilità e di un continuo miglioramento. L’imprenditore coniuga la vocazione con la professionalità, sulla quale fonda la creazione di valore e la competitività dell’impresa. Senza dimenticare i forti legami con la comunità di cui è parte. Caratteri che si sposano a un sapiente utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Piccole imprese che sono il motore dell’economia italiana e che, mai come oggi, stanno reagendo con determinazione alle avversità. Tutte queste caratteristiche ci consentono di affermare che, al di là degli inquadramenti previsti dalle norme, il valore artigiano scorre nelle vene di 4,4 milioni di micro e piccole imprese italiane, un esercito di imprenditori che incarnano l’anima del made in Italy. essere impresa

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a cura di Casa Artusi

Casa Artusi

Da 15 anni una bellissima avventura Casa Artusi e delle Mariette aperta a tutti gli amici, i conoscenti e gli interessati che possono, in cambio di una donazione, ricevere diverse ricompense artusiane: una visita guidata del centro di cultura, una degustazione al Ristorante, un’esperienza di cucina con le Mariette e tanto altro!

S

ta per partire un percorso di lavoro per festeggiare i 15 anni di promozione della cucina di casa in Italia e nel mondo da parte di Casa Artusi e dell’Associazione Mariette. ‘L’Arte di raccontare la cucina italiana’ un progetto che vede il coinvolgimento del territorio tramite una raccolta fondi con gli amici e le realtà da sempre vicine alla missione artusiana. È il 2007 quando prende avvio l’avventura di Casa Artusi e delle Mariette nella promozione del territorio. Da quel momento ogni giorno da Forlimpopoli parte un pezzo di storia della cucina italiana nel mondo. La Fondazione Casa Artusi intende festeggiare, con tutti coloro che contribuiranno al progetto, con la realizzazione di una serie di video, e il 1°luglio, quando nella magnifica cornice del complesso monumentale della Chiesa dei Servi di Forlimpopoli, in occasione della XXVI^ edizione della Festa Artusiana, si svolgerà un evento di videomapping a tavola con immagini suoni e animazioni che allieteranno gli ospiti presenti. Inoltre l’Associazione Mariette animerà i presenti con una dimostrazione di pasta fresca fatta a mano. Per poter celebrare quest’importante tappa Casa Artusi sta continuando a coinvolgere realtà del territorio e grazie alle potenzialità del crowdfunding permetterà a tutti coloro che conoscono da vicino il centro di cultura forlimpopolese o che vorranno contribuire, di fare la loro parte diventando protagonisti dell’evento scegliendo di sostenere il progetto. Dai primi giorni di aprile e solo per 45 giorni è online su IdeaGinger.it - piattaforma leader nel settore del crowdfunding - la campagna di raccolta fondi di

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4 › aprile 2022

In tutti questi anni Casa Artusi è stato il luogo di incontro, di confronto e riflessione aperto a curiosi, appassionati, turisti che nelle loro case hanno una copia de “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene” e di tutti coloro che venendo a Forlimpopoli intendevano conoscere da vicino l’opera e la figura di Pellegrino Artusi. Con l’Associazione Mariette si è portata in Italia e nel mondo un’autentica esperienza di Romagna trasferendo il saper-fare pratico locale in cucina. Il lavoro è stato tanto, e va festeggiato con tutti voi: con chi ci ha visti nascere, con chi si è unito strada facendo, e con chi si unirà al progetto perchè siete con noi protagonisti e compagni di un cammino da continuare insieme nel promuovere un racconto tratto da una storia vera: la cucina italiana e Pellegrino Artusi. Eccovi un’anteprima di alcune delle ricompense che potete ottenere a seguito di una donazione.

Scrivi a Casa Artusi Esponi una tua ricetta di casa! Scrivici una tua ricetta del cuore, un ricordo oppure mandaci la foto della pagina del tuo rice ttario di famiglia, durante la Festa Artusiana nella nostra Galleria delle ricette proprio accanto alle ricette del manuale artusiano potrai vedere esposta la tua ricetta e la tua storia! Inoltre riceverai una cartolina di ringraziamento e il tuo nome sarà nell’elenco dei donatori del progetto!


a cura di Casa Artusi

Tira la sfoglia con le Mariette

Gusta Casa Artusi

Durante l’evento del 1°luglio un gruppo di Mariette animerà la corte e la via di Casa Artusi con una dimostrazione di pasta fresca fatta a mano con il mattarello! Avrai la possibilità di essere al suo fianco e imparare a tirare la sfoglia con la Marietta realizzando i principali ritagli di pasta emiliano-romagnola. Inoltre visita guidata del complesso monumentale che ospita Casa Artusi e un piccolo dolce omaggio in occasione della Festa Artusiana. Riceverai una

Degustazione artusiana oppure romagnola di quattro portate per 2 persone di eccellenze da bere e da mangiare del territorio nel Ristorante Casa Artusi. Accoglienza e visita del complesso monumentale di oltre 2800 metri quadrati in cui si trova Casa Artusi a Forlimpopoli. La biblioteca gastronomica, lo studio e il salotto di Pellegrino Artusi, i suoi libri e il suo prezioso carteggio, la Scuola di cucina e gli spazi del percorso museale dedicato alla cucina di casa italiana. Inoltre ti verrà consegnata una cartolina di ringraziamento e il tuo nome sarà indicato tra i donatori del progetto!

cartolina di ringraziamento e il tuo nome sarà indicato tra i donatori del progetto.

Scuola di cucina Casa Artusi Proseguono le attività in Scuola di cucina sia in presenza che online in diretta!

La piadina romagnola Corso in presenza 3 maggio ore 20:00-22:30 In collaborazione con l’Associazione delle Mariette. Corso dedicato alla Piadina Romagnola fatta a mano: da “cibo dei Romagnoli” come scrive Giovanni Pascoli ad uno dei più noti street food contemporanei! Introduzione storica e culturale sulla preparazione e su cosa rappresenta la piadina per la cucina romagnola. Approfondimenti sulle materie prime utilizzate: i diversi tipi di farina utilizzati in passato e oggi, lo strutto di Mora romagnola

Presìdio Slow Food, sale dolce di Cervia nel mentre che si osserva la dimostrazione della preparazione e la cottura sulle autentiche teglie in argilla di Montetiffi, manufatti artigianali del nostro territorio. A seguire ogni partecipante, nella propria postazione completamente attrezzata, seguito da una propria Marietta, impasta 1kg di farina di grano tenero di tipo 1 da grani provenienti da filiera locale, tira rigorosamente al mattarello la piadina e vive l’esperienza di cuocere le proprie piadine sulle teglie in argilla. Al termine del corso ogni partecipante porta a casa le proprie piadine ma solo dopo un primo piccolo assaggio in abbinamento allo Squacquerone di Romagna DOP. In omaggio il grembiule su tela stampata romagnola di Casa Artusi e una piccola dispensa con le ricette e gli approfondimenti del corso di cucina. Mattia Fiandaca, Gastronomo e collaboratore di Casa Artusi essere impresa

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associazione

speciale donne

Con Confartigianato un 8 marzo di riflessione

Donne Impresa presenta la campagna di sensibilizzazione

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onne Impresa Confartigianato Forlì, il movimento che rappresenta le imprenditrici associate, promuove un’iniziativa di sensibilizzazione per dire no alla violenza. In tutti le sedi e mandamenti dell’associazione forlivese saranno alloggiate delle teche contenenti un paio di scarpe rosse con il messaggio “NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE” per ricordare che, ogni giorno, una donna può trovarsi in una situazione di difficoltà e che chiunque sospetti o venga a conoscenza di questa realtà non deve voltarsi dall’altra parte, ma prestarle soccorso, anche con una semplice telefonata. Spiega la presidente del movimento Donne Impresa, Diana Lolli “Abbiamo colto l’occasione della festività dell’8 marzo per riportare l’attenzione sul tema, ma siamo consce che non lo si possa confinare alle date canoniche del 25 novembre o della festa della donna. È necessario ribadire ogni giorno l’importanza di contrastare la violenza che vede vittime le donne e che si manifesta in molte forme, non solo quella fisica, terribile, che in un crescendo di maltrattamenti rischia di sfociare nel femminicidio, ma anche quella psicologica, che crea una situazione di sudditanza nei confronti del carnefice. Mobbing, stalking, minacce e tutte quelle forme di condizionamento più o meno nascoste che, reiterate nel tempo con sistematicità, producono uno stato di soggezione nella vittima di abusi, costretta a vivere in un perenne stato d’ansia, schiacciata dalla paura. Chi entra in contatto con persone maltrattate non può ignorare questi segnali, chi subisce condotte persecutorie spesso si sente sola e in balia degli eventi, fornire vicinanza è fondamentale. E, se non si può intervenire direttamente, non si deve aver paura di denunciare: una telefonata ai numeri di emergenza può liberare la donna da un incubo.” Per la presidente “le scarpe rosse sono un simbolo d’effetto, immediatamente riconoscibile. Il colore rosso ha una simbologia complessa, indica il sangue versato da tantissime donne in tutto il mondo, ma al conContinua a pagina 7 ›››

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6 › aprile 2022


speciale donne

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Donne Impresa presenta la campagna di sensibilizzazione tempo è il colore della passione che trascende, diventa possesso e si trasforma in sopraffazione. Siamo donne e imprenditrici. E sappiamo bene che il lavoro è il primo strumento per affrancarsi da una situazione di sudditanza dall’uomo, l’indipendenza economica è indispensabile per poter decidere di chiudere un rapporto tossico o potenzialmente pericoloso.” Proprio per dare massima diffusione ai contatti d’emergenza, Donne Impresa ha realizzato un biglietto da visita che sintetizza il messaggio e che raccoglie tutti i numeri utili a livello locale e nazionale. Concludendo la presidente ha ricordato “a breve saranno distribuiti in tutti i comuni del comprensorio; la dimensione del biglietto è tale da poter essere facilmente nascosto e conservato in tasca, per essere utilizzato in condizioni di sicurezza”. La coordinatrice del movimento Fabiola Foschi aggiunge “la violenza, che sia fisica, morale o psicologica, si contrasta garantendo alle donne il diritto allo studio, al lavoro e a una migliore conciliazione con i tempi da dedicare alla vita e alla famiglia. Donne Impresa Confartigianato tra i propri obiettivi ha proprio il sostegno all’empowerment economico e sociale delle donne e la loro partecipazione allo sviluppo dell’imprenditoria con un approccio che tiene conto del loro ruolo produttivo ma anche dell’enorme contributo all’economia offerto dal lavoro non retribuito di cura di figli e degli anziani, della distribuzione del tempo di lavoro e quello personale e delle aspirazioni delle giovani. Va considerata la complessità della vita delle donne che, quotidianamente, affrontano ostacoli, barriere, discriminazioni, che si scontrano con le potenzialità e le ambizioni, influenzando il rafforzamento del

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ruolo femminile nella società. La responsabilità del lavoro di cura in ambito familiare è spesso causa di abbandono della vita professionale o, quanto meno, del ridimensionamento delle proprie aspirazioni di carriera. Politiche maggiormente attente ai bisogni delle donne impegnate anche in attività di accudimento, devono essere un primo segnale da parte delle istituzioni.” Donne Impresa, dal 1996, si batte per affermare una significativa rappresentanza delle donne nelle istituzioni e nelle sedi decisionali, per costruire un sistema di welfare che permetta alle imprenditrici di esprimere nel lavoro e nell’impresa le proprie potenzialità, realizzando un percorso di crescita personale e offrendo il proprio contributo allo sviluppo economico e sociale. Conclude la coordinatrice “In Italia le donne vittime di omicidio volontario nel 2021 sono state 116, 112 nel 2020, 111 nel 2019 e 133 nel 2018. Numeri che devono far riflettere, numeri dietro ai quali ci sono persone che hanno perso la vita per mano di chi avrebbe dovuto prendersi cura di loro. L’iniziativa mira a dimostrare vicinanza alle famiglie delle vittime; chiediamo di intervenire a livello legislativo affinché quanto sancito dal Codice Rosso sia applicato e che le vittime una volta fatta denuncia, possano godere di un’adeguata protezione che a oggi non c’è. Portiamo avanti all’unisono un grido di speranza per la nostra società e i nostri figli. Per impedire che questa scia di sangue si allunghi è necessario non aver timore di denunciare, anche da parte di chi assiste.” Sostegno e apprezzamento all’iniziativa è stato espresso anche dall’assessora del comune di Forlì Andrea Cintorino, che ha evidenziato l’importanza di tenere alta l’attenzione sul tema e dalla responsabile del Centro Donna Giulia Civelli che ha sottolineato come il tema sia molto più diffuso di quanto attestano i dati, per la ritrosia delle donne a denunciare questi abusi. Fotoservizio Frasca essere impresa

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associazione

speciale donne

Lotta alla violenza

A Forlimpopoli un confronto con le amministrazioni locali

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ella provincia di Forlì-Cesena sono attive 8524 imprese femminili, di cui oltre 2 mila sono artigiane. Il 9% di queste sono guidate da under 40, il 12% è a conduzione straniera. La fotografia scattata dall’ufficio studi di Confartigianato evidenzia un mercato vivo, che sta resistendo alle crisi che si susseguono, con coraggio e caparbietà. Ma l’intraprendenza si scontra con una realtà ancora molto complessa per le donne, fatta di conciliazione fra tempi di vita e lavoro di cura, nei confronti dei figli o dei genitori anziani, conciliazione non sempre percorribile e che costringe ancora troppe lavoratrici ad abbandonare la carriera professionale. Introducendo l’iniziativa la presidente del movimento Donne Impresa di Confartigianato di Forlì Diana Lolli ha chiarito “il lavoro è fondamentale per consentire alle donne di non dipendere economicamente da mariti e compagni. Una donna vittima di violenza su tre è a reddito zero (32,9%) e meno del 40% può contare su un reddito sicuro. Il reddito di libertà, recentemente introdotto, è un primo passo, ma l’obiettivo è offrire a queste donne l’opportunità di seguire un percorso formativo che favorisca l’ingresso nel mondo del lavoro. Per questo Donne Impresa Confartigianato sta lavorando per creare assieme alle istituzioni locali un punto di contatto per consentire alle imprenditrici di mettere a disposizione le proprie competenze, aiutando chi vive una situazione di abuso ad affrancarsene.” Proprio per avviare un confronto con le istituzioni locali Donne Impresa ha incontrato, giovedì 17 marzo, l’assessora del comune artusiano Sara Pignatari e l’assessora Sara Londrillo di Bertinoro e in rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri il maresciallo Matteo Renzi, durante la cerimonia per l’installazione della teca contenente un paio di scarpette rosse, simbolo della lotta alla violenza, nella sede zonale di Confartigianato Forlimpopoli. I partecipanti al confronto hanno manifestato grande apprezzamento per il progetto fortemente voluto dal Continua a pagina 9 ›››

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8 › aprile 2022


speciale donne

associazione

La consegna della teca a Modigliana

Imprenditrici resilienti, ma la strada è in salita

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A Forlimpopoli un confronto con le amministrazioni locali movimento donne di Confartigianato di Forlì, un segno tangibile, per favorire la presa di coscienza, da parte di tutti i cittadini, che il problema spesso è meno evidente di quanto è diffuso. L’assessora Pignatari ha definito il progetto “un seme che deve germogliare nelle coscienze di tutti, a partire dai più piccoli, maggiormente ricettivi e sensibili, perché privi di preconcetti.” L’assessora Londrillo ha messo in luce come la vera parità sia ancora lontana, un problema che si aggrava spesso fra gli immigrati provenienti da aree del mondo in cui la donna vive una condizione di sudditanza nei confronti degli uomini “è un percorso avviato che deve investire sulle nuove generazioni, per instillare la cultura della parità fra i generi.” Concludendo, la presidente Lolli ha affermato “l’incontro è stato l’occasione per ribadire la piena disponibilità di Confartigianato Forlì a collaborare attivamente ai progetti avviati dai comuni per allontanare le donne abusate da situazioni di pericolo, affinché non debbano avere mai più timore di ritorsioni.” Fotoservizio Frasca

na mattina di riflessione, realizzata nella sede di Confartigianato Modigliana, quella promossa da Donne Impresa Confartigianato Forlì per consegnare simbolicamente alla città la teca contenente le scarpette rosse, per ricordare che quotidianamente una donna rischia di subire abusi. Alla presenza del sindaco Jader Dardi, del presidente dell’Associazione Luca Morigi e di Graziano Fabbri, presidente del comitato zonale del Tramazzo, il movimento delle donne imprenditrici, rappresentato dalla presidente Diana Lolli, dalle consigliere Marta Marchi e Barbara Fabbri assieme alla coordinatrice Fabiola Foschi, ha ricordato “nonostante il 2021 sia stato l’anno della ripartenza, le imprese femminili hanno registrato una variazione media dei ricavi, rispetto al 2019, negativa del -9,7%, più pesante rispetto al calo del 8,8% totale.” La dinamica negativa è sicuramente determinata anche dalla più elevata presenza di donne in settori più colpiti dalla crisi Covid-19: moda e benessere. Eppure sono molteplici i segnali di resilienza, fondati su una maggiore reattività: anche se più colpite dalle conseguenze della pandemia, le imprenditrici si dimostrano più combattive e pronte a reagire adottando una o più azioni di sviluppo, come dichiarato dal 61,2% di loro, quota superiore al 55% totale. “Le azioni per ripartire maggiormente praticate vanno dal miglioramento della qualità del personale attraverso la formazione o nuove assunzioni al cambiamento dell’organizzazione interna all’impresa. La scelta a indirizzarsi principalmente verso questi due ambiti di sviluppo mette in luce come le imprenditrici intendano recuperare il terreno perso, con maggiore intensità rispetto agli uomini, partendo dalle persone e donne italiane sono le più intraprendenti d’Europa, con 1,4 milioni di lavoratrici indipendenti, davanti a 1,2 milioni della Francia e a 1 milione di Germania e Spagna. Ma sono anche quelle che hanno pagato il prezzo più alto della crisi pandemica: tra settembre 2019 e settembre 2021, l’occupazione femminile indipendente è diminuita del 7,8%, a fronte del calo del 6,1% registrato dalla componente maschile.” essere impresa

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storie di imprese

Trent’anni nel settore del marmo

La storia di Alpi Elido Snc

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a trent’anni la ditta Alpi Elido rappresenta un punto di riferimento nella lavorazione del marmo, una bella realtà che dal 1992 a oggi è cresciuta, implementando le lavorazioni svolte e impiegando le tecnologie più moderne. A raccontare la storia dell’impresa è Marta Marchi moglie, collaboratrice e poi socia di Elido, fondatore dell’azienda nel 1992. “Mio marito, occupato nel settore dell’edilizia, rilevò una piccola attività di marmista a Modigliana, attiva solamente nel settore funerario. In poco tempo abbiamo ampliato le lavorazioni anche per le abitazioni private. Il salto di qualità c’è stato nel 1998, quando abbiamo trasferito l’attività dal garage, in cui era insediata, alla zona artigianale di Modigliana, in un capannone con piazzale, in cui poter lavorare anche i piani di marmo delle cucine e materiali di dimensioni importanti, ospitando macchinari più grandi e moderni. Già in quegli anni ci rivolgevamo a un mercato maggiormente variegato, non solo della vallata, occupandoci della realizzazione di elementi architettonici per muratori, dell’arredamento con piani e rivestimenti per bagni e cucine, banchi da bar, consolle per reception, mantenendo sempre il settore della funeraria, che ancora oggi rappresenta il 20% del nostro fatturato.” Un’azienda in costante crescita che nel 2005 ha aperto una seconda sede a Faenza, rilevando l’attività di un marmista, così da poter essere essere impresa

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più facilmente raggiungibili dalla clientela. “In un piazzale di 500 metri quadri trovano posto materiali di vario spessore e qualità, con provenienza da tutto il mondo. Una minima parte di quello che il mercato offre tanto che, se il cliente ha esigenze particolari, possiamo reperirlo dai nostri fornitori, nei poli marmiferi in cui sono concentrate le segherie che tagliano materiale proveniente da tutto il mondo: Verona, Carrara, Udine, in Puglia per la pietra di Trani, Fiorenzuola per la nostra pietra locale, in Lazio per trachiti e travertini e nelle Marche. A volte indirizziamo da fornitori con depositi in Romagna, seguiti da personale qualificato in modo da visionare e scegliere direttamente le lastre che possano fare al caso loro.” Un’attenzione al cliente che trova conferma in tutte le fasi della vendita “a Faenza ci siamo specializzati nelle lavorazioni per l’edilizia e l’arredamento, mentre a Modigliana viene eseguita la lavorazione del gres e la funeraria.” E proprio l’abilità tecnica nel trattamento delle lastre di gres porcellanato ha preso molto piede, soprattutto nel mercato estero, arrivando a coprire quasi la metà del fatturato realizzato dall’azienda “a fronte di un calo nella richiesta di materiali naturali, abbiamo scelto di impiegare le macchine per la lavorazione del marmo, per il gres, una scelta che si è rivelata vincente. La mente fervida di un artigiano è sempre alla ricerca di soluzioni e non si ferma mai.” Continua l’imprenditrice

“nel 2019 l’azienda ha cambiato assetto, da ditta individuale è diventata una società, con tre soci: Elido, io e nostro figlio Daniele, già attivo in azienda da vent’anni.” Attualmente l’impresa Alpi Elido Snc di Alpi Daniele & C occupa, oltre ai soci, anche sette dipendenti, suddivisi fra le due sedi. Nell’organico aziendale, fino a marzo 2021, anche la secondogenita Sara che si occupava della realizzazione della parte grafica per le lavorazioni, oggi impegnata in una nuova sfida professionale. “I dipendenti sono molto giovani, è un mestiere artigianale, che deve essere appreso, attraverso l’affiancamento con chi già padroneggia la professione. I giovani sono portati per la tecnologia e noi utilizziamo macchine 4.0 molto avanzate, ma le lavorazioni richiedono anche un’abilità manuale che matura col tempo. Punti di riferimento del laboratorio di Modigliana sono Marco cinquantenne carrarino di nascita ed ex artigiano marmista, trasferitosi in Romagna per motivi familiari, con competenze e sentimenti per la gestione artigianale del lavoro, soprattutto quello manuale e logistico e Daniele specializzato nella gestione della tecnologia. A Faenza lavora Andrea cinquantenne, in Continua a pagina 11 ›››


vita associativa

Portiamo aiuto

Mobilitazione per l’Ucraina

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onfartigianato di Forlì ha promosso una raccolta di beni di prima necessità fra gli associati e i dipendenti per portare aiuto alle persone in fuga dal conflitto scoppiato fra Russia e Ucraina. Sono stati raccolti diversi scatoloni di cibo, per adulti e neonati, medicinali e prodotti per l’igiene, nonché prodotti destinati agli animali da compagnia, evidenziando la sensibilità a tutto tondo degli imprenditori associati. La consegna è stata effettuata direttamente alla missione “Romagna per gli Ucraini” di cui fanno parte il Comitato contro la fame nel mondo, la Caritas diocesana, l’Agesci, l’associazione di volontariato della protezione civile di Forlimpopoli, quella della protezione civile di Bertinoro, la Croce Verde Bidente e il Gruppo di preghiera di Montepaolo, missione che provvede direttamente alla consegna nei campi di accoglienza ai confini con

l’Ucraina. Spiega il presidente di Confartigianato di Forlì Luca Morigi “è un piccolo gesto di solidarietà, un modo concreto per testimoniare il nostro impegno nel chiedere una veloce risoluzione della grave situazione. Le prime vittime della guerra sono proprio i civili inermi, donne e bambini, nel migliore dei casi costretti a lasciare le proprie case e a fuggire, abbandonando la propria vita. Un dramma umanitario

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La storia di Alpi Elido Snc azienda dal 1985, già collaboratore nella precedente gestione, grazie alla grande esperienza affianca nella formazione le nuove leve, tra cui anche suo figlio ventenne, che promette molto bene alla fresa a controllo numerico. Il fondatore, Elido, si occupa del montaggio di tutti gli accessori della funeraria e relativa collocazione dei manufatti nei vari cimiteri della zona faentina” Dalle parole dell’imprenditrice traspare l’affetto per la squadra di cui si compone l’azienda, evidenziando il buon clima che si è creato “sempre nella sede faentina, c’è anche Laura,

che non può lasciare indifferenti. E gli imprenditori artigiani, ancora una volta, hanno risposto con generosità, confermando la grande attenzione nei confronti della persona.” Presenti alla consegna, oltre al presidente Morigi, il coordinatore dell’associazione Mauro Collina, il presidente di Confartigianato Servizi Marco Mannelli e l’imprenditore Nicola Crispino, che hanno incontrato Graziano Rinaldini e Vanni Sansovini della missione umanitaria.

che nonostante la giovane età è già in azienda da 15 anni, ha una profonda conoscenza dei materiali e sa sempre rispondere celermente a clienti e fornitori, una vera macchina da guerra che sa far fronte alle più varie richieste.” Marta, oltre a occuparsi della gestione burocratica della sua azienda, è anche componente del direttivo Donne Imprese di Confartigianato e del comitato zonale del Tramazzo “un’esperienza che mi ha dato l’opportunità di osservare da un altro punto di vista il lavoro. Lo considero un elemento di crescita personale che mi ha permesso di comprendere meglio le varie sfaccettature del fare impresa e le dinamiche dell’attività dell’associazione.” essere impresa

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Perché abbiamo introdotto questo servizio?

È un archivio di informazioni sulla situazione debitoria della clientela (sia privati che imprese) nei confronti del sistema bancario.

La centrale rischi, considerata uno strumento “segreto” ad uso del sistema bancario, di fatto è accessibile anche dai clienti.

Conosciuta come l’archivio dei cattivi pagatori, di fatto contiene sia informazioni positive che negative.

Ma non solo, la normativa Banca d’Italia prevede che il cliente possa accedere ad informazioni più approfondite rispetto al sistema bancario.

Rispecchia la situazione debitoria dell’azienda e permette di analizzare l’azienda come farebbe davvero la banca vedendo gli stessi dati.

Conoscere queste informazioni permette alle aziende di:

Perché è così importante? La centrale rischi, soprattutto per le micro, piccole e medie imprese, può incidere anche fino al 70% nelle valutazioni di merito creditizio della banca e nella determinazione del rating che la banca attribuisce ad ogni azienda. È addirittura più importante del bilancio per due semplici motivi: • Le informazioni sono molto più aggiornate; • Le informazioni vengono alimentate dalle banche stesse e quindi sono considerate dalle banche dati più affidabili rispetto al bilancio.

• Essere consapevole delle informazioni che vede la banca; • Migliorare nel tempo i comportamenti per influenzare positivamente i dati in centrale rischi; • Migliorare, di conseguenza: il rating, l’accesso al credito e le condizioni bancarie. In considerazione della particolare situazione economica e dell’importanza vitale che ha assunto la centrale rischi nella relazione tra banca e impresa, Confartigianato Forli ha deciso di offrire alle aziende associate il “Test GRATUITO della centrale rischi Banca d’Italia”.

Per informazioni invia una mail a centralerischi@confartigianato.fo.it SERVIZIO

essere impresa

12 › aprile 2022

IN COLLABORAZIONE CON


a cura di Marco Damiani

Nuova relazione con il sistema bancario

Quattro pilastri fondamentali

I

l contesto economico/sanitario degli ultimi due anni ed i recenti sviluppi del conflitto tra Russia ed Ucraina rappresentano importanti elementi di rischio per le aziende, che ogni imprenditore si trova ad affrontare. Un mercato sempre più dinamico, in continua evoluzione, che richiede un costante monitoraggio della concorrenza e delle esigenze della clientela allo scopo di mantenere le quote di mercato e sfruttare le opportunità di sviluppo di nuove nicchie di business. Considerato che ogni impresa si deve relazionare con il sistema bancario, prendiamo spunto dalle modifiche apportate dalle banche nella valutazione del merito creditizio delle imprese, allo scopo di:  Evitare approcci negativi, che evidenziano i punti deboli della nostra attività;  Prendere spunto da questi principi per fare un’analisi delle criticità e punti di forza della propria azienda;  Approcciarsi alla banca in modo consapevole, avendo già sviscerato nei dettagli i potenziali rischi per il nostro finanziatore.

Ci riferiamo in particolare agli “Orientamenti EBA” (European Banking Authority) in vigore dallo scorso 30 giugno 2021. Il principale obiettivo di queste nuove Normative è quello di delineare per le banche dei principi guida ispirati alla solidità e alla prudenza, nell’ambito dei processi di erogazione del credito e nella successiva fase di costante monitoraggio. Vediamo nel dettaglio i 4 pilastri:  Il passato è passato… l’analisi dei dati storici (bilanci, centrali rischi, reputazione creata nel tempo) sono fondamentali ma non bastano.  Le banche ragionano nell’ottica “forward looking”... in prospettiva futura. Se, come imprenditori, ci presentiamo in banca per richiedere un finanziamento, dobbiamo focalizzarci sul futuro e solo in parte nel fatto che non abbiamo avuto gravi in problemi in passato (quello oramai lo diamo per scontato).  La banca non può concedere finanziamenti sulla base prevalente della presenza di una garanzia

ipotecaria. La banca deve invece valutare principalmente la capacità dell’azienda di far fronte senza problemi alla rata mensile. La garanzia ipotecaria non dovrebbe essere di per sé un criterio dominante per l’approvazione di un finanziamento e non può di per sé giustificare l’approvazione di un contratto di prestito.

 Le banche dovrebbero considerare quali principali fonti di rimborso il flusso di cassa generato dall’azienda nei prossimi anni. I flussi di cassa (previsionali ma oggetto di attenta analisi) generati nei prossimi anni devono essere maggiori degli impegni finanziari in linea capitale ed interessi. Questa valutazione viene effettuata tramite un indice specifico, il DSCR (Debt Service Coverage Ratio).

Da questi principi derivano alcuni tipici comportamenti da evitare assolutamente:  Non presentarsi in banca con un problema, ma senza soluzione. La banca non è un medico ma un finanziatore (e, come tale, fugge dal rischio);  Non andare in banca “per provarci” e vedere se riusciamo ad ottenere credito. L’approccio alla banca deve essere l’atto finale, presentandosi come opportunità e non come problema.  Ai primi segnali di difficoltà o approfondimenti da parte della banca, evitare approcci insistenti sulla “storicità” del nostro rapporto bancario. Come già anticipato, la banca ragiona in ottica prospettica. Concentrarci esclusivamente sul passato potrebbe dare la sensazione diretta (o indiretta) che non abbiamo grande fiducia nel futuro dell’azienda.

Per eventuali chiarimenti, analisi approfondite in ottica bancaria e affiancamento nella relazione con le banche, il nostro ufficio credito è disponibile ad analizzare le specifiche esigenze e fornire un servizio personalizzato. essere impresa

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essere impresa

14 › aprile 2022


notiziario tecnico

Consulenza fiscale › a cura di Francesco Bandini IL DECRETO LEGGE “ENERGIA” 1. PREMESSA Il decreto-legge n. 17 del 1° marzo 2022 in materia di misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali di sostegno alle imprese ed operatori economici, è entrato in vigore il 2 marzo 2022, ovvero il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

2. RIDUZIONE DELL’IVA E DEGLI ONERI GENERALINEL SETTORE DEL GAS (ARTICOLO 2) L’articolo 2 dispone che le somministrazioni di gas metano usato per combustione e per usi civili e industriali di cui all’articolo 26, comma 1, del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di aprile, maggio e giugno 2022, sono assoggettate all’aliquota IVA del 5 per cento. Al fine di contenere per il secondo trimestre dell’anno 2022 gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore del gas naturale, l’ARERA provvede a ridurre, per il medesimo trimestre, le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il settore del gas fino a concorrenza dell’importo di 250 milioni di euro.

3. CREDITO D’IMPOSTA, A FAVORE DELLE IMPRESE ENERGIVORE (ARTICOLO 4) L’articolo 4 prevede il riconoscimento di un credito di imposta per le imprese a forte consumo di energia elettrica di cui al decreto del MISE 21 dicembre 2017, i cui costi per kWh della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media del primo trimestre 2022 ed al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, hanno subìto un incremento del costo per KWh superiore al 30 per cento relativo al medesimo periodo dell’anno 2019. Tale credito di imposta è pari al 20 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022.

4. CREDITO D’IMPOSTA, A FAVORE DELLE IMPRESE A FORTE CONSUMO DI GAS NATURALE (ARTICOLO 5) L’articolo 5 dispone che alle imprese a forte consumo di gas naturale è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto del

gas naturale,un credito di imposta,pari al 15 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nel 2° trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero(MI-GAS) pubblicati dal Gestore dei mercati energetici(GME), abbia subito un incremento superiore al 30per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019. Sono considerate a forte consumo di gas naturale le imprese che operano in uno dei settori di cui all’allegato 1 al decreto del Ministro della transizione ecologica 21 dicembre 2021, n. 541 che hanno consumato,nel 1° trimestre solare dell’anno 2022, un quantitativo di gas naturale per usi energetici non inferiore al25% del volume di gas naturale indicato all’articolo3, comma 1, del medesimo decreto , al netto dei consumi di gas naturale impiegato in usi termoelettrici.

5. CREDITI DI IMPOSTA A FAVORE DEL SETTORE DELL’AUTOTRASPORTO (ARTICOLO 6) L’articolo 6 al fine di promuovere la sostenibilità d’esercizio nel settore del trasporto di merci su strada riconosce per l’anno 2022 due tipologie di credito di imposta. Il primo viene concesso alle imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia, ed esercenti attività logistica e di trasporto delle merci in conto terzi con mezzi di trasporto di ultima generazione Euro VI/D a bassissime emissioni inquinanti, ed è pari al 15 per cento del costo di acquisto al netto dell’Iva del componente AdBlue necessario per la trazione dei predetti mezzi, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto. Tale agevolazione è applicabile nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato. Per le modalità operative bisognerà attendere un decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, di concerto con il Ministro della transizione ecologica e con il Ministro dell’economia e delle finanze,da adottare entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto.

6. CREDITO D’IMPOSTA PER L’EFFICIENZA ENERGETICA NELLE REGIONI DEL SUD (ARTICOLO 14) L’articolo 14 del decreto in esame prevede che alle imprese che effettuano investimenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia volti ad ottenere una migliore efficienza energetica ed a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili, fino al 30 novembre Continua a pagina 16 ››› essere impresa

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notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 15

2023 il riconoscimento di un contributo sotto forma di credito d’imposta,nel limite di 145 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, nella misura massima consentita dal regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del17 giugno 2014.

7. RIAPERTURA DEI TERMINI PER LA RIDETERMINAZIONE DEI VALORI DI ACQUISTO DEI TERRENI E DELLE PARTECIPAZIONI (ARTICOLO 29) L’articolo 29 del decreto-legge n. 17 del 1° marzo 2022, pubblicato sulla G.U. n. 50 del 1° marzo 2022 proroga la facoltà di rideterminare i valori delle partecipazioni in società non quotate e dei terreni (sia agricoli sia edificabili) posseduti, sulla base di una perizia giurata di stima, a condizione che il valore così rideterminato sia assoggettato a un’imposta sostitutiva. La rivalutazione è possibile per le partecipazioni in società non quotate e per i terreni posseduti alla data del 1° gennaio 2022.

DECRETO CRISI UCRAINA È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21 marzo 2022 il decreto legge n. 21 del 21 marzo 2022, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina. Il provvedimento affronta diversi ambiti: dal contenimento all’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti, misure in tema di prezzi dell’energia ai sostegni alle imprese e finanche all’accoglienza umanitaria.

Contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia In considerazione degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici, il decreto prevede la riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante per autotrazione con conseguente riduzione del prezzo di benzina e gasolio di 25 centesimi di euro al litro per un periodo di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento. Per il 2022, l’importo del valore di buoni benzina ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito.

Sostegno alle imprese Il decreto prevede la destinazione di risorse per il sostegno delle imprese per il sostegno delle seguenti misure:  Piani di rateizzazione per le imprese, con sedi in Italia, delle bollette di energia elettrica e gas di essere impresa

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maggio e giugno fino a 24 rate mensili. La garanzia potrà essere rilasciata da SACE, fino al 90% degli importi dovuti ai fornitori;  Garanzie da SACE, fino al 90% dell’importo di finanziamento concesso, in favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia, che assistono imprese energivore che gestiscono stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale individuati su proposta del ministro dello sviluppo economico.  Credito d’imposta del 20% a beneficio delle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica. Il credito d’imposta è cedibile ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;  Incrementati i crediti d’imposta già in vigore a favore delle imprese energivore (dal 20% al 25%) e delle imprese a forte consumo di gas naturale (dal 15% al 20%).

Misure in tema di prezzi dell’energia Tra le altre misure vi sono:  il bonus sociale elettricità e gas riconosciuto, per il periodo 1° aprile-31 dicembre 2022, a chi ha un valore ISEE pari a 12.000 euro;  il potenziamento delle attività di sorveglianza sui prezzi. Sono potenziati l’attività e gli strumenti a disposizione di “Mister prezzi”, il Garante per la sorveglianza dei prezzi già istituito presso il Ministero dello sviluppo economico. In particolare, è istituita una apposita “Unità di missione”, con relativa dotazione di personale, per le attività istruttorie, di analisi, valutazione ed elaborazione dei dati;  garanzia di trasparenza e monitoraggio nel mercato del gas naturale. I titolari dei contratti di approvvigionamento di gas per il mercato italiano saranno tenuti a trasmettere al Ministero della transizione ecologica e all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) i contratti già sottoscritti o da sottoscrivere. Le informazioni trasmesse saranno trattate nel rispetto delle esigenze di riservatezza dei dati commercialmente sensibili. Il decreto è entrato in vigore il 22 marzo 2022. Continua a pagina 17 ›››


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Consulenza del lavoro › a cura di Susi Silvani PARITÀ DI GENERE IL RAPPORTO BIENNALE Il Decreto Legge 77/2021 convertito nella Legge 108/2021, in vigore dal 30 luglio 2021, prevede all’articolo 47 una serie di regole da rispettare sulla parità di genere nei luoghi di lavoro al fine di partecipare alle gare di appalto pubbliche. La legge 162/2021 ha introdotto, con decorrenza 01/01/2022, delle modiche al D.Lgs. 198/2006 allo scopo di integrare la disciplina del D.L. 77/2021 per favorire la riduzione della disparità di genere nell’ambito anche degli obiettivi stabiliti dal PNRR. Viene meglio definita la nozione di discriminazione indiretta intendendo anche come tale gli atti del datore di lavoro di natura organizzativa o incidenti sull’orario di lavoro che, modificando l’organizzazione delle condizioni e il tempo di lavoro, in ragione del sesso, dell’età anagrafica, delle esigenze di cura personale o familiare, dello stato di gravidanza nonché di maternità o paternità, anche adottive, ovvero in ragione della titolarità e dell’esercizio dei relativi diritti, pone o può porre il lavoratore in almeno una delle seguenti condizioni: a) posizione di svantaggio rispetto alla generalità degli altri lavoratori; b) limitazione delle opportunità di partecipazione alla vita o alle scelte aziendali; c) limitazione dell’accesso ai meccanismi di avanzamento e di progressione nella carriera. L’articolo 46 del D.Lgs. 198/2006 prevedeva un rapporto biennale sulla situazione occupazione per le aziende che occupavano oltre 100 lavoratori. Con le modifiche apportate dalla legge 162/2021, la soglia occupazione è passata da 100 a 50 unità. Il numero dei lavoratori va conteggiato al momento dell’invio del prospetto informativo e vanno conteggiati tutti i lavoratori senza esclusione alcuna. La periodicità resta sempre biennale ma non si fa cenno alla scadenza. La norma previgente prevedeva l’invio entro il 30/04 e l’ultima scadenza fu il 30/04/2020 (posticipato poi al 30/06/2020 a causa del Covid-19). Il contenuto e il modello dell’informativa andranno approvati dal Ministero del Lavoro nel rispetto dei seguenti dati essenziali:

 il numero dei lavoratori occupati di sesso femminile e di sesso maschile;  il numero dei lavoratori di sesso femminile eventualmente in stato di gravidanza;  il numero dei lavoratori di sesso femminile e maschile eventualmente assunti nel corso dell’anno;  le differenze tra le retribuzioni iniziali dei lavoratori di ciascun sesso, l’inquadramento contrattuale e la funzione svolta da ciascun lavoratore occupato, anche con riferimento alla distribuzione fra i lavoratori dei contratti a tempo pieno e a tempo parziale;  l’importo della retribuzione complessiva corrisposta, delle componenti accessorie del salario, delle indennità, anche collegate al risultato, dei bonus e di ogni altro beneficio in natura ovvero di qualsiasi altra erogazione che siano stati eventualmente riconosciuti a ciascun lavoratore;  informazioni e dati sui processi di selezione in fase di assunzione, sui processi di reclutamento, sulle procedure utilizzate per l’accesso alla qualificazione professionale e alla formazione manageriale, sugli strumenti e sulle misure resi disponibili per promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sulla presenza di politiche aziendali a garanzia di un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso e sui criteri adottati per le progressioni di carriera;  le modalità di accesso al rapporto da parte dei dipendenti e delle rappresentanze sindacali dell’azienda interessata, nel rispetto della tutela dei dati personali, al fine di usufruire della tutela giudiziaria. Il rapporto va trasmesso esclusivamente in via telematica compilando il modello presente sul sito del Ministero del lavoro accessibile tramite SPID e va trasmesso alle rappresentanze sindacali aziendali se presenti. Il Ministero renderà disponibile il rapporto alla Consigliera e al consigliere regionale di parità. In caso di omessa presentazione del rapporto, la Direzione Regionale per il lavoro provvederà a segnalare la mancanza ai destinatari ed inviterà l’azienda a provvedere entro 60 giorni. In caso di inottemperanza è prevista una sanzione da 103,00 Euro a 516,00 Euro. Qualora l’inottemperanza si protraesse per oltre 12 mesi, l’azienda avrà la sospensione di un anno dei benefici contributivi eventualmente goduti. In caso di rapporto falso o mendace la sanzione amministrativa va da 1.000,00 a 5.000,00 Euro.

Certificazione della parità di genere Dall’01/01/2022 è stata introdotta la Certificazione della parità di genere al fine di poter attestare le politiche e le misure concrete adottate dai datori di Continua a pagina 18 ››› essere impresa

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notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 17

lavoro per ridurre il divario di genere. Le regole per conseguire detta certificazione saranno previsti in un apposito DPCM. Alle azienda in possesso di tale certificazione sarà concesso uno sgravio contributivo per il 2022 non superiore all’1% dei contributi dovuti e nel limite massimo di 50.000,00 Euro annui per ciascuna azienda. Anche per questo è necessario attendere un Decreto Ministeriale a seguito del DPCM di cui sopra. Alle aziende private che, il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, saranno in possesso della Certificazione della parità di genere è riconosciuto un punteggio premiale per la valutazione, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti.

OBBLIGHI SULLA PARITÀ UOMODONNA NEI CONTRATTI DI APPALTO La legge 108/2021 di conversione del D.L. 77/2021 prevede che le aziende che intendono partecipare ad appalti pubblici finanziati anche in parte con risorse del PNRR, debbano presentare una relazione sulla situazione occupazionale maschile e femminile. Per le azienda con più di 50 dipendenti si tratta del prospetto informativo biennale obbligatorio per legge, mentre per le aziende che occupano meno di 50 dipendenti è possibile presentare la stessa informativa sempre compilata dal sito del Ministero del Lavoro oppure occorre predisporre una dichiarazione con le stesse informazioni. La procedura del Minitero del Lavoro prevede infatti la possibilità anche per le piccole medie aziende (da 15 a 50 dipendenti) di compilare facoltativamente il rapporto biennale sul proprio sito. Per le aziende con più di 50 dipendenti la relazione va presentata al momento della domanda di partecipazione alla gara di appalto, mentre per le aziende tra 15 e 50 dipendenti, la relazione va presentata entro 6 mesi dalla conclusione del contratto di appalto. Anche le penalità sono quindi diverse. Mentre il mancato adempimento comporta per le aziende con più di 50 dipendenti l’impossibilità di partecipare alla gara d’appalto, per le aziende tra 15 e 50 dipendenti il mancato adempimento comporterà unicamente delle sanzioni. Per far fronte a tale adempimento, sul sito del Ministero del Lavoro è stato inserito un comunicato che rende disponibile dall’11/02/2022 l’applicativo per la compilazione del rapporto biennale anche alle aziende con più di 50 dipendenti. I contratti di appalto devono includere clausole dirette a promuovere l’imprenditorialità giovanile, la parità di genere e l’assunzione di giovani di età inferiore a 36 anni e di donne di qualsiasi età, nonché l’inclusione lavorativa delle essere impresa

18 › aprile 2022

persone disabili. Sono previsti requisiti necessari da inserire nell’offerta come l’assunzione dell’obbligo da parte dell’offerente di riservare una quota pari ad almeno il 30% delle assunzioni necessarie per l’esecuzione del contratto o per la realizzazione di attività ad esso connesse o strumentali, a giovani under 36 e a donne nonché l’aver assolto, al momento della presentazione dell’offerta stessa, gli obblighi previsti dalla normativa vigente in materia di collocamento obbligatorio e di inserimento lavorativo dei disabili. Anche questa inottemperanza comporta per le aziende da 15 a 50 dipendenti una penale nonché l’impossibilità per 12 mesi di partecipare ad ulteriori procedure di affidamento afferenti agli investimenti pubblici. Le stazioni appaltanti possono escludere l’inserimento nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti dei requisiti di partecipazione l’obbligo di rispettare le sopra esposte percentuali, oppure prevedere quote inferiori al 30% dandone adeguata e specifica motivazione, qualora l’oggetto del contratto, la tipologia o la natura del progetto o altri elementi puntualmente indicati ne rendano l’inserimento impossibile o contrastante con obiettivi di universalità e socialità, di efficienza, di economicità e di qualità del servizio nonché di ottimale impiego delle risorse pubbliche. I bandi possono anche prevedere delle premialità (come punteggi più alti) per chi adotta una percentuale maggiore rispetto a quella di legge. Il limite minimo del 30% va rispetto sia relativamente ai giovani sotto i 36 anni che relativamente alle donne. Non basta quindi raggiungere la quota del 30% solo di giovani o viceversa solo di donne, a meno che non si tratti di donne under 36, nel qual caso verrebbero rispettati entrambi i limiti. La percentuale va conteggiata sulla manodopera totale assunta da appaltatore e subappaltatore. Pertanto se già il subappaltatore raggiunge il requisito del 30% di under 36 e il 30% di donne, l’appaltatore non avrà alcun onere. Il regime sanzionatoria si applica nei seguenti casi:  mancata produzione della relazione di genere sulla situazione del personale maschile e femminile;  mancata produzione della dichiarazione relativa all’assolvimento degli obblighi previsti in materia di collocamento mirato;  mancato rispetto della quota del 30% di assunzioni di giovani e donne. Le sanzioni saranno commisurate alla gravità della violazione e proporzionali rispetto all’importo del contratto o alle prestazioni dello stesso, nel limite del 20% dell’ammontare netto contrattuale. Per la mancata produzione della relazione di genere è prevista anche l’impossibilità di partecipare a gare per 12 mesi.


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aprile 2022 › 19


movimenti

CUPLA oltre la pandemia

I sindacati dei pensionati uniti per la tutela della persona

U

na significativa e forte intesa per difendere e tutelare i diritti dei pensionati italiani in un momento difficile della vita del Paese: è questo il messaggio dei vertici nazionali di SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP e del CUPLA (Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo a cui aderisce anche ANAP Confartigianato). Mentre la pandemia pone in crisi le nostre strutture sanitarie e sociali, l’economia dà segnali di ripresa ancora troppo timidi, la guerra in Ucraina e l’aumento del costo dell’energia gonfiano le bollette degli italiani e l’inflazione ha ripreso a galoppare, incidendo sui bilanci familiari. Per questo le associazioni e i sindacati dei pensionati del mondo del lavoro dipendente e autonomo, che insieme rappresentano la quasi totalità dell’universo pensionati, sentono la necessità di unire i propri sforzi per dare maggior consistenza e incisività all’azione da loro svolta in difesa degli anziani, sia a livello nazionale sia territoriale. Le tematiche che sono state messe al centro dell’incontro e che vengono attualmente ritenute prioritarie negli intenti e nelle iniziative da adottare, attengono in primo luogo alla difesa del potere di acquisto delle pensioni, sia riguardo alla

essere impresa

20 › aprile 2022

svalutazione che esse hanno subito negli ultimi anni, sia riguardo alla nuova minaccia della ripresa inflazionistica, sia considerando le discriminazioni in fatto di tassazione. In secondo luogo l’invecchiamento attivo, in tutte le sue declinazioni sociali, al fine di accompagnare il trend demografico in corso, con la partecipazione degli anziani e il mantenimento della salute psicofisica per le fasce di età avanzata. Rilievo anche alla non autosufficienza, vista dal punto di vista sociale e sanitario, che ancora attende una normativa completa e organica, sia di livello nazionale sia regionale e territoriale, la quale intervenga sugli aspetti della domiciliarità e della residenzialità, aspetti le cui criticità sono state tragicamente messe a nudo dalla pandemia da Covid-19. I rappresentanti delle diverse sigle sindacali hanno trovato molti punti comuni sui quali approfondire la discussione mettendo al centro la difesa dei pensionati e degli anziani nell’ambito degli interessi più generali del Paese e hanno deciso di dare corso a successivi incontri e a eventuali iniziative per valorizzare e dare forza alle loro proposte nei confronti delle Istituzioni e dei decisori politici a livello centrale e periferico.


movimenti

Alvaro Ravaglioli nominato decano

Prestigioso riconoscimento per il presidente Anap contratti o sui certificati. Svolge, di fatto, le funzioni amministrative e di informazione della Nazione che lo ha delegato. Mantiene i rapporti con le istituzioni: dalla Regione, al Prefetto, sino al tribunale e alle Forze dell’Ordine e ha il compito di proteggere gli archivi che non sono in alcun modo accessibili.”

I

l presidente dell’Anap di Forlì, l’imprenditore Alvaro Ravaglioli, già console onorario della Repubblica Slovacca da ben 16 anni, è stato eletto all’unanimità Decano del Corpo Consolare dell’Emilia Romagna, coadiuvato nell’incarico dai vice decani Elena Maria Longobardi e Franco Castellini, dal segretario generale Giuseppe Landini e dal tesoriere Francesco Andina. In Emilia Romagna operano 25 consoli onorari associati e il Corpo Consolare dell’Emilia Romagna è un’associazione senza intenti politici o lucrativi, istituita con lo scopo di promuovere rapporti di migliore conoscenza fra i Consoli Onorari operanti in Emilia Romagna e di favorire iniziative sociali, culturali e umanitarie atte a incrementare un proficuo collegamento fra i Consoli valorizzandone la figura e l’opera in qualsiasi settore. Come spiega il neo eletto Ravaglioli “lavoriamo per la promozione della tutela dei diritti riconosciuti a livello internazionale. Il Console Onorario, esattamente come quello di carriera, si occupa dell’assistenza dei cittadini che risiedono o soggiornano nel paese ospitante, per assicurare che siano loro riconosciuti i diritti concordati, occupandosi di questioni perlopiù di natura amministrativa. Tra le funzioni svolte anche quella notarile per specifici atti; il console detiene, infatti, i sigilli della Repubblica e si occupa, tra l’altro, delle autentiche di firme sui

Il lavoro svolto dal console onorario in questi anni è stato incessante, favorendo l’intensificarsi dei rapporti tra il paese rappresentato e l’università di Forlì. Da 15 anni è, infatti, attivo presso l’ateneo forlivese il Lettorato di Lingua e Cultura Slovacca, un punto di riferimento per gli studenti e fiore all’occhiello dell’università del nostro territorio. Il console Ravaglioli, che ha ricoperto numerosi e prestigiosi incarichi in seno a Confartigianato, anche a livello nazionale, è stato anche promotore, nel febbraio 2004, della visita a Forlì dell’allora presidente della Repubblica Slovacca Rudolf Schuster (nella foto un momento dell’incontro).

Il 14 maggio la visita guidata

Maddalena, il mistero e l’immagine Anap Forlì organizza per sabato 14 maggio due visite guidate alle ore 15.40 e ore 17.20 alla grande mostra “Maddalena, il mistero e l’immagine” ai Musei San Domenico di Forlì, in piazza Guido da Montefeltro. La mostra, attraverso 200 capolavori, dal III secolo d.C. al Novecento, racconta Maria di Magdala, la donna più conosciuta della cristianità occidentale dopo la madre di Gesù e anche quella più equivocata. Una figura molto amata e abbondantemente rappresentata in ogni epoca da artisti che non hanno saputo sottrarsi al fascino di un mistero irrisolto che ancora oggi inquieta e seduce. La visita sarà condotta dalla guida Lisa Rodi, Continua a pagina 22 ››› essere impresa

aprile 2022 › 21


movimenti

Trenino Rosso del Bernina

Tre giorni di relax per i soci

S

uccesso per la gita promossa da Anap a fine febbraio per ammirare le bellezze del comasco, dalla visita guidata del centro storico di Como incentrata sui luoghi più caratteristici, il duomo, il Broletto, antica sede del comune in stile romanico gotico, la basilica di San Fedele, primitiva cattedrale cittadina, alla sosta a Tremezzo per la visita guidata a Villa Carlotta e al suo affascinante giardino botanico, con navigazione fino a Como

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Maddalena, il mistero e l’immagine il costo della visita (ingresso, prenotazione, visita guidata e radioguida) è di 13 euro per i soci ANAP, di 18 euro per i non soci e 6 euro per i ragazzi da 6 a 14 anni. Per motivi organizzativi le prenotazioni saranno considerate valide contestualmente al versamento della quota. Si ricorda che occorre presentarsi al punto di ritrovo circa 20 minuti prima dell’orario. Il gruppo sarà formato da un massimo di 25 persone. Per informazioni e prenotazioni contattare Silvia Foschi allo 0543 452909 (mattino) entro lunedì 2 maggio 2022.

essere impresa

22 › aprile 2022

ammirando le splendide ville sulla sponda occidentale del lago. Da ricordare anche il soggiorno a Tirano, con tempo libero per la visita del borgo antico e della zona di Madonna di Tirano e la gita sul trenino Rosso del Bernina fino a St. Moritz. Un’esperienza mozzafiato sia in inverno sia in estate su pendenze del 70 per mille sino ad un’altitudine di 2253 m s.l.m. unica in Europa, con visita a St. Moritz una delle località turistiche più famose del mondo, elegante ed esclusiva situata al centro del magnifico paesaggio dei laghi engadinesi.


associazione

Valore artigiano. Valore per l’Italia

Un’idea di Paese

I

l 19 marzo, in occasione della Giornata del valore artigiano, organizzata da Confartigianato per ribadire la necessità di puntare sulla qualità del produrre, sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale, sul rispetto delle persone, sul lavoro che dà dignità e crea inclusione, è stato diffuso il manifesto “Valore artigiano. Valore per l’Italia”: un appello a ripartire dagli artigiani e dalle piccole imprese e a fare leva sui loro punti di forza. Spiega il presidente Luca Morigi “nel manifesto si legge l’Italia è Artigiana. Se vi è una identità italiana, questo è il suo tratto più distintivo. Perché artigiano è il nostro modo di concepire l’esistenza, il lavoro, le cose, il mondo, il valore. In Italia, gli artigiani e le piccole imprese continuano a costituire una realtà economica straordinariamente radicata e vitale; un popolo di persone e imprese, capillarmente diffuso in ogni territorio”. Espressione di una vicenda secolare, la cultura artigiana plasma ancora oggi la nostra quotidianità, permettendo all’Italia di essere una tra le economie più avanzate del pianeta. È grazie alle sue produzioni di eccellenza che il legame tra lavoro e democrazia, tra mercato e libertà viene rafforzato. Nella storia del nostro paese l’artigianato è uno dei collanti per tenere insieme le comunità, favorendone la crescita economica, sociale e culturale e imprimendo uno stimolo potente e continuativo verso un

lavoro di qualità, creativo e sostenibile. Lungo la filiera dell’intraprendere personale - vocazione, idea originaria, competenza, coinvolgimento e passione - il lavoro artigiano è centrato sul “senso” del dedicarsi, dell’impegno, del risultato, oltre che sul valore delle relazioni. Ora, in un tempo sconvolgente e disorientante per il susseguirsi di avvenimenti inimmaginabili, il sentimento che ci anima è quello di sentirci costruttori di futuro. Sostenibilità e digitalizzazione sono destinate a diventare i driver del futuro avviando profondi processi di trasformazione. Un’occasione preziosa che il mondo artigiano vuole cogliere, accettando senza timori la sfida dell’innovazione, per esaltare ancora di più creatività e diversità e creare un mondo a intelligenza diffusa, inclusivo e contributivo. Valorizzare lo spirito artigiano - che si fonda sull’ ingegno, la competenza, l’imprenditorialità, la responsabilità, il coinvolgimento - conferma una scelta di libertà che costituisce la leva fondamentale per tenere insieme crescita economica e sviluppo umano. È una scelta di civiltà per contrastare la spinta verso una concentrazione sempre maggiore del potere e della ricchezza. I luoghi, a cui le imprese artigiane sono profondamente legate, costituiscono giacimenti straordinari di energie, competenze e

risorse, capaci di trasformare le comunità locali che, pur diverse per cultura, stili di vita, tradizioni professionali, sono però accomunate dallo stesso spirito. L’artigianato è quindi specchio di quella Italia che non ha mai smesso di mettersi alla prova per trovare una strada distintiva, un percorso incisivo e caratterizzante. E anche nel futuro che ci attende l’Italia riuscirà a mantenere il suo posto nel mondo solo nella misura in cui sarà capace di salvaguardare e promuovere la varietà delle sue produzioni, delle sue competenze, dei suoi territori, delle sue filiere offrendo alle nuove generazioni la possibilità di vedere accolte le loro vocazioni che, unitamente alla voglia di intrapresa, sono necessarie per raccogliere le sfide del tempo che viviamo. Il Valore Artigiano è un volano straordinario per il nostro futuro. È un’idea di Paese. Un’idea d’Italia. essere impresa

aprile 2022 › 23


privacy

False email

Attenzione al furto di dati personali Il phishing è una tecnica illecita utilizzata per appropriarsi di informazioni riservate, relative a una persona o a un’azienda, con l’intento di compiere operazioni fraudolente. La truffa avviene di solito via e-mail, ma possono essere utilizzati anche sms, chat e social media. I messaggi di phishing, solitamente, invitano a fornire direttamente i propri dati personali, oppure a cliccare un link che rimanda a una pagina web nella quale è presente un form da compilare. I dati così carpiti possono poi essere utilizzati per fare acquisti a spese della vittima, prelevare denaro dal suo conto o addirittura per compiere attività illecite utilizzando il suo nome e le sue credenziali. Dati, codici di accesso e password personali non dovrebbero mai essere comunicati a sconosciuti. Si ricorda che difficilmente banche, enti pubblici o aziende richiedono informazioni personali con queste modalità, meglio evitare di fornire dati personali, soprattutto bancari, attraverso tali canali. Se si ricevono messaggi sospetti, non cliccare sui link e non aprire eventuali allegati, che potrebbero contenere virus o programmi trojan horse capaci di prendere il controllo di pc e smartphone. Spesso, dietro i nomi di siti apparentemente sicuri o le URL abbreviate, si nascondono link a contenuti non sicuri. Una piccola accortezza, suggerita anche dal Garante della protezione dei dati, è quella di posizionare sempre il puntatore del mouse sui link prima di cliccare: in molti casi si potrà così leggere in basso a sinistra nel browser il vero nome del sito cui si verrà indirizzati. Confartigianato, attraverso i propri canali di informazione, segnala tempestivamente ai propri associati questi tentativi di frutta, tuttavia, in caso di dubbio, è sempre possibile rivolgersi agli uffici dell’Associazione per chiarimenti.

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24 › aprile 2022

Telemarketing e privacy

Interviene il Garante Il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso parere favorevole al nuovo schema di regolamento sul registro pubblico degli utenti che si oppongono all’utilizzo dei propri dati personali e del proprio numero telefonico per vendite o promozioni commerciali. Il fenomeno del telemarketing selvaggio è divenuto infatti particolarmente invasivo, rendendo necessario offrire maggiori tutele ai consumatori contro le chiamate indesiderate, anche quelle automatizzate. Il testo modifica e aggiorna il funzionamento del cosiddetto Registro Pubblico delle Opposizioni (Rpo), al quale si devono iscrivere i consumatori che non desiderano più ricevere chiamate promozionali. Il testo accoglie le osservazioni espresse dal Garante per la privacy in precedenti pareri e tiene conto delle norme contenute nel “decreto capienze”. Grazie alle novità introdotte, i consumatori potranno presto opporsi alla ricezione non solo delle chiamate indesiderate tramite operatore, ma anche di quelle effettuate con l’uso di sistemi automatizzati, modalità di contatto che sino a ora era sfuggita alle limitazioni sancite dalla disciplina previgente. L’iscrizione al Registro comporterà, tra l’altro, la revoca dei precedenti consensi espressi dai consumatori, così da evitare il perdurare di eventuali abusi. Per informazioni l’ufficio privacy di Confartigianato di Forlì rimane a disposizione ai numeri 0543452844, 0543452823.


categorie e mercato

Imprese digitali in crescita

L’Emilia Romagna regione traino

U

no dei caratteri che denotano la modernità della piccola impresa artigiana è rappresentato dalla crescente presenza di imprese artigiane digitali, i cui servizi sono indispensabili per famiglie e imprese per adattare e sfruttare appieno le tecnologie disponibili sul mercato. Le imprese sono una risposta ai fabbisogni che emergono con la progressiva digitalizzazione dei processi produttivi e delle attività delle famiglie, accelerata nel corso dell’emergenza sanitaria. Con la pandemia, tra le imprese è, infatti, triplicato l’utilizzo di applicazioni di messaggistica e di videoconferenza, l’’uso di newsletter, tutorial, webinar e corsi online. Significativo l’ampliamento degli investimenti tecnologici finalizzati a migliorare la qualità e l’efficacia del sito web, mentre l’intensificazione del lavoro a distanza ha determinato una maggiore domanda di server cloud, postazioni di lavoro virtuali e di apparecchiature informatiche per i dipendenti. In pochi mesi sono raddoppiate le imprese che vendono in rete, sia con l’e-commerce tramite il proprio sito web sia

mediante comunicazioni dirette. Prossima al raddoppio la quota di micro e piccole imprese attive nella vendita mediante comunicazioni dirette, dalle email ai social network, che sale dal 15,6% del pre-emergenza, al 27,8%. La straordinaria intensificazione delle vendite tramite la Rete traina la distribuzione delle imprese che gestiscono vendite on line con consegne in proprio, quota che passa dal 5,5% del 2019 a un 14,2% (+8,6 punti). L’intensificazione dello smart working, il maggiore utilizzo del canale digitale da parte delle imprese e la crescita dei volumi di commercio elettronico spinti dalla pandemia hanno creato nuove opportunità per le imprese digitali, controbilanciando, almeno in parte, il drammatico calo di domanda determinato

dalla recessione. Nel 2021 le imprese artigiane registrate sono in calo dello 0,3% in linea con il -0,2% totale imprese mentre le imprese artigiane dei servizi di informazione e comunicazione crescono del 2,8%. Centrando l’attenzione nel comparto dei servizi digitali si contano 13.519 imprese artigiane che nel 2021 crescono sempre del 2,8% e nell’arco di cinque anni presentano una crescita a doppia cifra, pari al +12,2%. In chiave territoriale, tra le principali regioni con oltre 500 imprese, si rileva in sei di queste una crescita superiore alla media e nel dettaglio, prima l’Emilia-Romagna con il +3,7%, seguita da Veneto con il +3,6%, Lombardia e Lazio, entrambe con il +3,4%, Marche con il +3,3% e Piemonte con il +3%.

Geometra Alessandro Cucchi

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aprile 2022 › 25


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Autotrasporto in fermento

Occorrono provvedimenti strutturali Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge volto a contrastare gli effetti della crisi in Ucraina, sono diventate norme le misure specifiche per l’autotrasporto concordate nel Protocollo d’Intesa sottoscritto dalle Associazioni di categoria con il Governo. Chiarisce il responsabile del settore autotrasporto Alberto Camporesi “sul fronte emergenziale del caro gasolio, che sta mettendo in ginocchio il settore, la competenza esclusiva è in capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha varato una misura generalizzata di riduzione accise di 25 centesimi alla pompa, per tutti, con un’incidenza quasi nulla sul trasporto professionale. L’autotrasporto, infatti, gode già del rimborso accise di 21 centesimi per ogni litro di gasolio, per cui gli effetti delle misura introdotta per i veicoli oltre le 7,5 tonnellate di categoria euro 5 ed euro 6 è irrisoria e non decisiva per la drammatica situazione in cui versa l’autotrasporto, che sta subendo una crisi di proporzioni mai viste.” Tuttavia il Decreto ha istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili un Fondo di 500 milioni di euro specificamente dedicato al sostegno del settore autotrasporto, con l’obiettivo di mitigare gli aumenti eccezionali dei costi del carburante e dare ossigeno alle imprese. Continua Camporesi “una misura compensativa per dare

risposte all’emergenza caro-gasolio dell’autotrasporto con un’ingente dotazione finanziaria che necessita di essere attuata attraverso un decreto ministeriale entro 30 giorni.” Il 24 marzo si è tenuto Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili l’incontro del Tavolo Autotrasporto convocato con urgenza dalla Vice Ministra Teresa Bellanova per discutere il metodo di erogazione del fondo di 500 milioni di euro per compensare i maggiori costi dovuti agli aumenti eccezionali dei carburanti. Confartigianato Trasporti e le Associazioni dell’autotrasporto, all’unanimità, hanno chiesto alla Vice Ministra che le risorse previste siano impiegate nella maniera più efficace possibile per calmierare gli esorbitanti costi subiti affinché arrivino tempestivamente alle imprese di autotrasporto. D’intesa con la Vice Ministra si è definito il metodo d’azione con cui lavorare e il bacino di beneficiari. A questo proposito, si è convenuto che beneficiari saranno coloro i quali hanno diritto al rimborso accise trimestrale per i quali la riduzione di 25 cent alla pompa sta avendo un effetto quasi nullo. Conclude Camporesi “si tratta proprio delle imprese di autotrasporto merci conto terzi con veicoli euro 5 ed euro 6 oltre le 7,5 tonnellate, che altrimenti rimarrebbero penalizzate.”

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26 › aprile 2022


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Comparto moda ancora in crisi

Pesanti le ripercussioni della guerra in Ucraina Continua l’attività dell’ufficio studi di Confartigianato per monitorare l’andamento dei diversi settori di cui si compone la nostra economia. L’Italia è leader nel settore moda fra i 27 paesi dell’Unione Europea e i pesanti effetti della pandemia su questo settore chiave del made in Italy rappresentano un problema di grande rilievo, soprattutto perché il recupero del settore post pandemia è messo a rischio dalle conseguenze dell’invasione dell’Ucraina, dell’acuirsi della crisi energetica e dalle conseguenti ricadute sui consumi delle famiglie. La moda è il secondo comparto per esportazioni verso la Russia, con vendite nel 2021 pari a 1.346 milioni di euro (17,5% del totale), dietro ai macchinari e apparecchi per 2.147 milioni di euro (il 27,9% del made in Italy in Russia). Nei settori della moda sono attive 55 mila micro e piccole imprese con 306 mila addetti, il 65,8% del settore,

un peso di 13,8 punti superiore alla media della manifattura. La moda italiana è caratterizzata dall’alta vocazione artigiana, con 35 mila imprese e 155 mila occupati, il 33,3% del settore. Le conseguenze del precedente crisi russo-ucraina di otto anni fa, con le prolungate sanzioni economiche imposte alla Russia, si sono scaricate sulle esportazioni verso il paese con una maggiore penalizzazione dell’Italia: le vendite del made in Italy cumulano, infatti, una perdita del 28,5% registrato dal 2013 a oggi. Nell’arco di tempo in esame, tra i prodotti maggiormente venduti dalle imprese italiane in Russia, il calo è drammatico per il comparto moda (-41,8%), rimane se-

vero per i macchinari (-25,8%), mentre, in controtendenza, sale l’export della chimica (+24,1%). Se consideriamo la differenza tra le esportazioni annuali della moda nel periodo 2014-2021 e il livello delle esportazioni del 2013, negli otto anni in esame le vendite dei prodotti tessili, dell’abbigliamento e della pelle sul mercato russo hanno cumulato perdite per 6.870 milioni di euro, pari a 859 milioni di euro medi all’anno. La regione con la maggiore esposizione sul mercato russo è l’Umbria con 0,34%, seguita da Marche con 0,31%, Emilia-Romagna con 0,21%, Veneto con 0,14%, Toscana e Lombardia con 0,10%, tutte con valori sopra alla media. Tra le province maggiormente esposte sul mercato russo, l’export della moda in Russia anche alcune province della nostra regione Rimini con 0,72%, Reggio Emilia con 0,59%, Piacenza con 0,31%, Forlì-Cesena con 0,23% e Bologna con 0,11%.

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aprile 2022 › 27


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Aumenti di luce e gas?

La risposta è lo Sportello Energia di Confartigianato Lo scoppio della guerra in Ucraina e l’alta dipendenza dall’import di gas russo accelerano la crescita dei prezzi delle commodities energetiche, con l’Italia più esposta ai conseguenti effetti recessivi. Il maggior utilizzo di gas per la produzione di energia elettrica spinge in alto il prezzo del chilowattora per famiglie e imprese, che nel mese di febbraio ha fatto segnare in Italia una crescita ampiamente divergente rispetto a quella dei competitor di Germania e Francia, che beneficiano della maggiore produzione di elettricità con carbone e nucleare, a fronte di una riduzione dell’apporto delle rinnovabili. L’aumento del prezzo del gas sta mettendo sotto pressione la bolletta energetica dell’Italia, il valore dell’import di gas nel 2021 sale del 138,9%, mentre a dicembre 2021 il prezzo del gas importato sale del 255,3% rispetto a un anno prima. Situazione aggravata dalla guerra in corso, la straordinaria escursione delle quotazioni sui mercati internazionali si riverbera già, in modo pesante, sui prezzi dell’energia pagati in Italia, caratterizzati da una più alta velocità di crescita rispetto agli altri paesi europei. La maggiore inflazione energetica in Italia è trainata dall’energia elettrica, il cui prezzo a febbraio è salito dell’81,9% rispetto dodici mesi prima, a fronte del +12,9% della Germania e il +4,9% della Francia, un ritmo quasi triplo del +34,3% della

media dell’Eurozona. Anche il prezzo del gas cresce di più in Italia (+64,4%), con un differenziale, seppur più contenuto rispetto a quello dell’energia elettrica, di oltre venti punti rispetto alla media del +41,4% dell’Eurozona. Lo sportello energia di Confartigianato di Forlì è a disposizione per offrire un servizio gratuito e riservato agli imprenditori associati e alle loro famiglie. Per informazioni contattare Fabiola Foschi allo 0543452844.

Guerra in Ucraina e materie prime

Fondamentale l’intervento del Governo “Apprezziamo l’impegno del Governo che nel Dl Contrasto crisi in Ucraina ha recepito le indicazioni di Confartigianato per attenuare il pesante impatto sulle piccole imprese dei rincari di energia e carburanti”. È il giudizio espresso da Confartigianato che evidenzia, in particolare, la misura che estende il credito d’imposta per l’acquisto di gas ed elettricità alle imprese che, pur non appartenendo alla categoria degli energivori, subiscono pesanti ripercus-

Lo sportello Energia costituisce una preziosa opportunità per una valutazione personalizzata del consumo energetico e delle opzioni maggiormente vantaggiose per l’impresa e la casa. Confartigianato Forlì, aderisce al Consorzio CenPI e grazie a un’attenta ricerca per individuare i fornitori maggiormente competitivi permette un risparmio fino al 20% annuo. Un servizio gratuito e riservato alle imprese associate e alle loro famiglie. Togliti un peso. Portaci o inviaci la tua bolletta di energia e gas. Le energie senza fatica sono qui. Per una consulenza contattare lo sportello energia: Fabiola Foschi 0543 452844.

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28 › aprile 2022

Continua a pagina 29 ›››


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Crisi energetica

Le strategie adottate dalle imprese La riduzione della dipendenza dalle importazioni di petrolio e gas dall’estero è favorita dalla diffusa propensione al risparmio di energia, riscontrabile sia sul lato dell’offerta di servizi che migliorano l’efficienza energetica (costruzione e ristrutturazione di edifici, installazione di impianti e di macchinari e autoriparazione) sia su quello della domanda di energia. Secondo l’ultimo Censimento permanente delle imprese attive circa 7 micro e piccole

imprese su 10 (66,3% delle imprese con 3-49 addetti, in linea con il 66,6% del totale imprese) svolgono una o più azioni finalizzate a ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività. In particolare tra gli investimenti delle micro e piccole imprese finalizzati a una gestione efficiente e sostenibile di energia e trasporti, il 39,5% delle imprese ha installato macchinari e/o impianti più efficienti che limitano il consumo energetico, il 12,6% ha scelto

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Fondamentale l’intervento del Governo sioni sulla loro competitività a causa degli aumenti dei costi energetici. Confartigianato evidenzia il netto cambiamento di passo che, insieme con la rateizzazione in 24 mesi dei pagamenti delle bollette, accoglie le richieste di Confartigianato per sostenere le imprese manifatturiere colpite dal caro-energia. Tuttavia è necessario proseguire con interventi strutturali per riequilibrare il peso degli oneri in bolletta e per rafforzare il sostegno all’autoproduzione di energia. Confartigianato esprime un giudizio positivo anche sulla misura, da tempo sollecitata, che rafforza le funzioni pubbliche di osservatorio e sorveglianza dei prezzi e sulle disposizioni in materia di approvvigionamento delle materie prime critiche. Apprezzato anche il rafforzamento degli strumenti di revisione dei prezzi nei contratti pubblici, pur ritenendo necessari ulteriori interventi per garantire l’assorbimento dei rincari. Tra le misure per sostenere le imprese, Confartigianato segnala l’importanza della prosecuzione della cassa integrazione straordinaria in deroga e dell’esonero contributivo totale per le imprese che acquisiscono personale dipendente da aziende in crisi, oltre al credito d’imposta per la seconda rata dell’Imu 2021 per le imprese della filiera del turismo.

l’isolamento termico degli edifici e/o la realizzazione di edifici a basso consumo energetico, il 6,9% ha installato impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, il 4,5% ha acquistato automezzi elettrici o ibridi, il 4,3% ha installato impianti di produzione di energia termica da fonte rinnovabile ed il 2,6% ha realizzato impianti di cogenerazione, trigenerazione e/o per il recupero di calore. La dipendenza dagli idrocarburi si riduce anche con un maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili. In un contesto caratterizzato da frequenti siccità conseguenti al climate change, e dalla conseguente riduzione di produzione idroelettrica, acquistano maggiore rilevanza la produzione di elettricità con solare ed eolico. L’installazione e la gestione di impianti di fotovoltaico ed eolico richiedono le competenze di imprese ad alta vocazione artigiana della filiera delle energie da fonti rinnovabili, nella quale si contano 99 mila imprese con 304 mila addetti, che, principalmente (87%) operano nell’installazione, manutenzione e riparazione di impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione - un settore dove le imprese artigiane rappresentano il 79,6% del totale - poco meno di un decimo (9%) produce energia ed il restante 4% opera nella fabbricazione di motori, generatori e trasformatori elettrici, recupero e preparazione per il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani, industriali e biomasse e fabbricazione di turbine e turboalternatori. essere impresa

aprile 2022 › 29


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Caro energia

Frena la manifattura Già prima dello scoppio della guerra in Ucraina la manifattura italiana manifestava preoccupanti segnali di frenata, confermati dall’analisi dei dati sulla produzione recentemente pubblicata da Istat ed Eurostat. In Italia, a gennaio 2022, è stata rilevata, per il secondo mese consecutivo, una flessione congiunturale della produzione manifatturiera, con un calo diffuso ai principali settori di attività. A inizio anno il prezzo di energia elettrica e gas in Italia ha fatto registrare un aumento quasi doppio della media dell’Eurozona, il triplo del tasso di crescita dei prezzi delle commodities energetiche rilevato in Francia e Germania. Su questi differenti andamenti influisce il mix delle fonti per la generazione elettrica: mentre in Francia è dominante la quota di elettricità prodotta con il nucleare, in Germania si registra un più alto uso del carbone e un significativo apporto del nucleare. La diversa evoluzione dei prezzi dell’energia si ripercuote sugli andamenti della produzione. A gennaio 2022 in Italia l’attività manifatturiera ha avuto un calo del 3,4% salendo invece dell’1,3% in Germania e dell’1,8% in Francia. Analogamente, a dicembre 2021 la produzione manifatturiera in Italia scendeva dell’1,1% mentre segnava un rialzo dello 0,2% in Francia e addirittura del 2,1% in Germania. Una crescita più contenuta dei prezzi dell’energia favorisce la rincorsa alla manifattura italiana da parte dei competitor francesi e tedeschi, che nel 2021 hanno registrato un pesante ritardo nel recupero dei livelli di valore aggiunto pre-pandemia del 2019, un target che, al contrario, è stato pienamente raggiunto dalla manifattura italiana. Nel dettaglio settoriale la frenata più pesante della manifattura in Italia è rilevata nel comparto di vetro cemento, ceramica, gomma e materie plastiche, nel quale

a gennaio 2022 la produzione ha subito una contrazione dell’8,8% rispetto a dicembre. In questo perimetro settoriale, ad alto utilizzo di energia, si segnala il calo di produzione del 19,7% per i materiali da costruzione in terracotta e del 14,8% per cemento, calce e gesso. Ampi cali, superiori alla media, anche nei prodotti farmaceutici con -7,6%, moda con -7,1%, legno, carta e stampa con -5,9%, prodotti petroliferi raffinati con -5,5% e apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche con -4,3%. La guerra in Ucraina sta agendo da acceleratore del caos-commodities post pandemia, con un diffuso e marcato impatto sulle imprese; risulta evidente la perdita di competitività italiana a fronte di un ampio differenziale di inflazione energetica rispetto a Germania e Francia, nonché la correlazione tra crescita dei prezzi elettricità e utilizzo del gas per la generazione elettrica, il basso dinamismo della produzione di elettrica con il solare, i paradossi green sulla tassazione energetica e l’uso del carbone.

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30 › aprile 2022


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