Essere Impresa agosto 2022

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04 › AGOSTO 2022

Anno 12 - Direttore Responsabile Roberta Zoli - Mensile di informazione tecnica, economica, professionale - Forlì, viale Oriani, 1 Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009”

Il cuore delle imprese L’amministrazione comunale di Meldola ha organizzato, con le associazioni del territorio, tra cui Confartigianato, una serie di visite agli imprenditori che operano nell’area. Uno spaccato interessante che restituisce la fotografia di un sistema produttivo dinamico, reattivo, capace di anticipare le criticità del mercato. Nonostante le difficoltà legate agli indiscriminati aumenti delle materie prime, il punto di forza che accomuna le imprese è la qualità. L’imprenditore artigiano sa che la vera sfida non si combatte coi prezzi, bensì con l’attenzione al cliente, con la cura del dettaglio, con la personalizzazione del servizio e i consumatori premiano chi garantisce valore. L’EDITORIALE: Il presidente Luca Morigi fa il punto della situazione, evidenziando l’impegno di Confartigianato per supportare la piccola impresa a fronteggiare le emergenze che si stanno susseguendo in questi mesi. A pagina 3

IL NOTIZIARIO TECNICO: I contenuti del decreto Semplificazioni. Le nuove modalità di verifica per l’ingresso di lavoratori extracomunitari. Garante Privacy: stop all’uso degli Analytics di Google. Da pagina 15 a pagina 19

LE INTERVISTE: Aziende protagoniste dell’economia locale. Nel comprensorio meldolese operano interessanti realtà produttive e di servizio, Confartigianato ha accompagnato il sindaco Cavallucci a conoscerle. Da pagina 6

CATEGORIE E MERCATO: Confartigianato ha lanciato la campagna nazionale di informazione contro l’abusivismo per mettere in guardia i consumatori dal rischio di cadere nelle mani di operatori improvvisati. Da pagina 26


editoriale

Giovani e lavoro

Un rapporto difficile › a cura del segretario Mauro Collina

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avorare 10 ore al giorno per uno stipendio irrisorio. Una ventenne posta su TikTok lo scambio di battute con la titolare di un negozio che le sta proponendo un lavoro mal pagato, conversazione che diventa virale, scoperchiando il vaso di Pandora. Tornano, quindi, in auge i dati sulla disoccupazione, sui salari che in Italia diminuiscono del 2,9%, mentre in tutta l’Unione europea sono in crescita e sui giovani che non studiano e non lavorano, di cui il nostro Paese detiene il poco lusinghiero primato. Al di fuori delle polemiche tra chi vede nel reddito di cittadinanza la causa della scarsa propensione dei giovani a cercare attivamente un’occupazione e tra chi accusa il datore di lavoro di non essere attento alle esigenze dei lavoratori, s’impone una riflessione. Che parte da una constatazione: un giovane che si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro ha necessità di un periodo di apprendimento che per l’impresa rappresenta un costo. Formare una risorsa per una specifica mansione, infatti, implica, per il titolare, affiancarla direttamente o farla seguire da un collaboratore, che possa trasferire conoscenze e informazioni. Costo che può diventare investimento, se entrambe le parti credono in ciò che stanno facendo. Apprendere un mestiere è infatti un investimento sul futuro professionale di chi inizia un percorso, certo, ma anche per il gruppo di lavoro nel quale il lavoratore andrà a inserirsi. Un giovane disposto a mettersi in gioco, curioso, appassionato è sicuramente un arricchimento. Passione e curiosità, tuttavia, possono nascere solo da un reale interesse alla professione alla quale ci si sta approcciando, per questo diviene fondamentale che il mondo della formazione sappia orientare meglio i ragazzi, dialogando con il mondo del lavoro. Migliorare lo scambio fra scuola e impresa può consentire agli studenti di scegliere, con consapevolezza, percorsi formativi maggiormente in linea con le proprie inclinazioni. Un’alleanza educativa mirante a ridurre la difficoltà delle imprese nel trovare il personale adatto alle proprie esigenze - a giugno erano 219 mila erano le figure di difficile reperimento consentendo al contempo ai giovani di realizzarsi professionalmente.

Viale Oriani, 1 tel 0543 452811 • fax 0543 452852

Direttore Responsabile Roberta Zoli Redazione a cura di Confartigianato Forlì Fotocomposizione e Stampa Litocartotecnica Citienne srl Forlì Tel. 0543 480580 • www.citienne.com

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Reg. Naz. Stampa 06185 del 17/2/98 - ROC 5252 Autorizzazione Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/1978 Tariffa R.O.C: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009

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Chiuso in tipografia il 23 maggio 2022

Immagini generiche di Freepik.

ORGANO UFFICIALE DI STAMPA DI CONFARTIGIANATO FORLÌ FEDERIMPRESE

Anno XII • n. 04 AGOSTO 2022

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2 › agosto 2022

Il prezzo di abbonamento al periodico è pari a 6 € ed è compreso nella quota associativa. La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai fini postali.


il commento

Oltre la crisi

Guardiamo avanti › a cura del presidente Luca Morigi

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correndo i titoli dei giornali viene restituita una fotografia poco incoraggiante. Il Covid continua a condizionare le nostre vite, lo spettro dell’emergenza climatica pesa sul quotidiano e il conflitto che imperversa alle porte dell’Europa sta causando pesanti criticità nell’approvvigionamento di materie prime ed energetiche. I rincari provocati dalla guerra in Ucraina stanno, infatti, mettendo in ginocchio le piccole imprese italiane che, già prima del 2020, pagavano il prezzo dell’energia elettrica più alto d’Europa. Un dato su tutti: nel secondo semestre 2021, le piccole imprese italiane hanno subito aumenti dell’elettricità pari al +23,8%, a fronte del +2,1% di Francia e Germania. E la corsa dei prezzi non pare arrestarsi. Ancora una volta alla piccola impresa vengono chiesti impegno, spirito di sacrificio, capacità di adattarsi a un contesto che muta rapidamente. I provvedimenti pensati per sostenere l’economia e rimettere in moto alcune filiere, per citare il caso più eclatante pensiamo ai bonus per l’edilizia, finiscono con l’essere un dedalo di norme sempre più complesse che limitano l’efficacia degli stessi provvedimenti, costringendo gli imprenditori a sobbarcarsi l’onore di una serie di adempimenti sempre più gravosi. Confartigianato da mesi si adopera affinché il superbonus 110% venga rimesso in condizioni di far lavorare la filiera edile. Lo scorso anno l’incentivo ha contribuito in maniera rilevante all’aumento del 6% del PIL e adesso, invece, si scontra col blocco del mercato dei crediti di imposta. Tutto a causa degli interventi normativi che si sono susseguiti sulla disciplina della cessione del credito, che ha causato alle imprese notevoli difficoltà, con una gravissima crisi di liquidità che si ripercuote sull’intero sistema. Meno burocrazia, più credito, sostegno all’innovazione e alla transizione green e digitale, più formazione per creare manodopera qualificata, lavorando al contempo per soddisfare il fabbisogno di professionalità specifiche, favorendo il dialogo fra scuola e mondo del lavoro; migliorare l’accesso ai finanziamenti necessari per potenziare le attività d’impresa; sostenere i processi di innovazione e la digitalizzazione sono solo alcune delle priorità che il sistema Confartigianato si è dato per sostenere le imprese. A livello locale continua l’impegno quotidiano per rispondere alle esigenze dei nostri associati, portando avanti il dialogo con tutti gli attori del territorio, senza chiuderci in localismi o posizioni ideologiche, per costruire il contesto più prospero per chi fa impresa. Siamo favorevoli ad aggregazioni che ci consentano di dare più forza ai nostri imprenditori, senza perdere la nostra identità, che continuiamo a valorizzare e sostenere, forti di settantasei anni di storia, di legami col territorio, di vicinanza alle imprese, che non è mai venuta meno. essere impresa

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a cura di Casa Artusi

La festa nella festa

Casa Artusi e la celebrazione della cultura artusiana

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esteggiare significa richiamare l’attenzione della collettività su un fatto o un avvenimento speciale, ed è quello che accade ogni anno a Forlimpopoli con la Festa Artusiana che celebra e rende omaggio a Pellegrino Artusi con eventi culturali, convivialità a tavola e tanta buona cucina. Scommettere oggi sul concetto di festa non è facile data la diversa sensibilità delle persone rispetto all’aggregazione e allo stare insieme. Il destino inesauribile del gastronomo forlimpopolese però porta la città di Forlimpopoli, che quest’anno ha riportato la festa al suo consueto periodo di realizzazione, a vincere nuovamente questa scommessa, vedendo le sue strade letteralmente animate da oltre 50 mila visitatori provenienti da diverse parti d’Italia e del mondo. Casa Artusi, perno centrale del progetto Forlimpopoli città artusiana, promotrice culturale di questo sistema di valori, è stata protagonista della festa con un ricco programma di attività. Il convegno ‘Cucina di casa e cucina professionale’ in collaborazione con ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Colorno (PR) ha visto esperti accademici, cuoche professioniste e ostesse

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4 › agosto 2022

confrontarsi sulle due anime che caratterizzano l’identità della cucina: la dimensione famigliare, domestica con quella ristorativa professionale. La rassegna dei libri di cultura gastronomica (quasi) ogni sera ha animato la corte di Casa Artusi con dialoghi in presenza di autori e aperitivi con ricette artusiane. La premiazione del concorso ‘Nocini a confronto’ a cura di AIS Romagna ha visto arrivare produttori amatoriali di nocino da diverse regioni d’Italia e con loro le storie di produzione famigliare trasmesse di generazione in generazione. Infine, l’evento del 1° luglio per celebrare i 15 anni di Casa Artusi e Associazione Mariette, con una serata di videomapping a tavola, proiezioni video, giochi di luci e le eccellenze Dop e Igp della Regione EmiliaRomagna per brindare al lavoro fatto e al cammino da percorrere. La Casa in occasione della festa ha accolto, e continuerà ad accogliere per tutto l’arco estivo, visitatori e turisti che, incuriositi dal fascino della storia di Pellegrino Artusi, intendono conoscere da vicino i suoi testi, il suo carteggio, gli spazi a lui dedicati. La Casa è arricchita dalla presenza di mostre all’interno del percorso di visita del complesso monumentale di Casa Artusi. Ricette di casa in Casa è il percorso espositivo frutto di un lavoro partecipativo e collettivo con i donatori del progetto ‘Raccontare la cucina italiana’ che hanno condiviso con Casa Artusi un pezzo di un loro ricettario di famiglia. Oltre la Cucina celebra la figura di Pellegrino Artusi ‘oltre’ il personaggio permettendo di conoscerne lati più intimi e personali. Una vita da manuale a cura di Peter Bottazzi e Silvia Rigon, è una mostra diffusa nella città di Forlimpopoli e che è il completamento di un lavoro iniziato nel 2020 con il bicentenario artusiano e che vede in Casa Artusi una Continua a pagina 5 ›››


a cura di Casa Artusi

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Casa Artusi e la celebrazione della cultura artusiana tappa naturale delle installazioni artistiche oltre che nella sala Mostre, la Chiesa del Carmine e l’Ufficio Turistico. Nello specifico in Casa si possono ammirare le ‘colonne portanti’ della cucina di casa che reggono simbolicamente il centro di cultura gastronomica forlimpopolese, realizzate con utensili, pentolame e tegami in disuso. Inoltre nella Chiesa dei Servi la celebrazione del legame indissolubile tra le ricette di Artusi, l’uso di cucina e il lavoro di costruzione e narrazione di un’identità unitaria e nazionale, con un’installazione che vede l’unione tra utensili, mappe geografiche e pagine del manuale artusiano. Mattia Fiandaca, Gastronomo e collaboratore di Casa Artusi

In attesa della ripartenza della programmazione dei corsi della nostra Scuola di cucina, già online sul sito casartusi.it la proposta autunnale, per i corsi pratici in presenza e in modalità webinar in diretta. La Scuola accoglie turisti e piccoli gruppi di appassionati per esperienze di cucina personalizzate dedicate al territorio: corsi di pasta fresca e piadina romagnola fatta a mano, corsi di cucina del territorio in collaborazione con i nostri Maestri e l’Associazione Mariette. Inoltre accoglie tour operator che includono una tappa a Forlimpopoli in Casa Artusi nei loro percorsi turistici e aziende per le loro attività di team building e formazione. Per maggiori informazioni sulle attività della Scuola: info@casartusi.it oppure +39 349 840 1818 e 0543 743 138 RICETTA DI LUCIANA CORRESINI, CASTELGOFFREDO (MN) Esposta nella mostra ‘Ricette di casa, in Casa’ Casa Artusi continua il lavoro di raccolta di ricette e testimonianze di cucina domestica. Scrivici la tua ricetta a: ricette@casartusi.it

Per visitare Casa Artusi è consigliata la prenotazione

Orari di apertura al pubblico

+39 349 840 1818 oppure

 martedì - giovedì dalle 9 alle 12.30

0543 743 138

 sabato dalle 9.30 alle 12.30

info@casartusi.it

 domenica chiuso luglio e agosto

 lunedì - mercoledì - venerdì dalle 15 alle 18

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storie di imprese

Meldola

L’Amministrazione Comunale incontra le imprese del territorio La micro e piccola impresa rappresenta il motore produttivo del nostro Paese, contribuendo in maniera determinante al benessere delle comunità nelle quali è insediata. Il dialogo con l’amministrazione pubblica è vitale, grazie al confronto è possibile creare il contesto più favorevole per chi crea occupazione e ricchezza per il territorio.

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Amministrazione Comunale di Meldola, di concerto con le associazioni di categoria, ha avviato una serie di incontri, per conoscere meglio le imprese che compongono il tessuto produttivo locale. Il Sindaco Roberto Cavallucci chiarisce “assieme all’assessore di riferimento Simona Zuccherelli, abbiamo deciso di incontrare le realtà che producono lavoro e ricchezza, non per una campagna di promesse, ma per un segnale di attenzione a chi lavora. Una bellissima occasione di incontro e conoscenza. Abbiamo potuto, infatti, ascoltare la storia delle aziende, fatta di lavoro, famiglia, sacrificio, ma anche intuizione e spirito imprenditoriale.” “L’iniziativa” continua Cavallucci “è stata possibile grazie alla collaborazione e all’impegno delle associazioni di categoria che hanno pianificato il calendario degli incontri e alle quali va il nostro sincero ringraziamento. L’amministrazione collabora con chi rappresenta le imprese per conoscere i bisogni diffusi, oltre le problematiche del singolo imprenditore.” E conclude “è un’esperienza bellissima, ci siamo confrontati con persone che sono partite da zero e ora sono in grado di competere sui mercati internazionali, creano lavoro, garantendo le migliori condizioni ai propri dipendenti. La scoperta di queste realtà è un arricchimento straordinario, sono persone che hanno dato vita ad aziende nel territorio e qui pagano le tasse, consentendo all’amministrazione di investire nel benessere della comunità.” Lo scorso 5 luglio il presidente Luca Morigi e Mauro Collina segretario di Confartigianato di Forlì hanno accompagnato l’amministrazione comunale a incontrare tre aziende associate, il Mobilificio Ranieri Franco snc, la Lavanderia 2M e Bike Concept di Filippi Enrico (nelle foto). essere impresa

6 › agosto 2022


storie di imprese

Personalizzazione e attenzione al bello strategia vincente

La storia del Mobilificio Ranieri Franco snc

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l Mobilificio Ranieri Franco snc, dal 1965 è un punto di riferimento nel settore dell’arredamento su misura, non solo nel mercato locale, ma in tutta Italia. I tre fratelli Ranieri Daniele, Paolo e Roberta, soci dell’azienda meldolese, ne raccontano la storia, che affonda lontano nel tempo le proprie radici, sin da quando il bisnonno avviò la prima attività, trasferendo ai discendenti la passione per l’ebanisteria. E il padre Franco raccolse l’eredità sin da giovanissimo. Già impegnato nel settore a nove anni, negli anni cinquanta era maestro falegname per i ragazzini del paese. Dopo aver lavorato nell’impresa di famiglia, a metà degli anni sessanta iniziò a costruire quella che, ancora oggi, è una realtà in espansione con 6 mila metri di superficie, fra area espositiva, officina per la falegnameria e gli uffici di progettazione. Chi si rivolge al Mobilificio Ranieri può, infatti, contare su un servizio personalizzato, dal disegno al montaggio e acquistare l’arredamento creato su misura in base agli spazi, alle necessità e al budget. Un amore per il bello che Franco ha trasmesso ai figli che raccontano “nostro padre non ha mai fatto pressione perché entrassimo in azienda, ma questa ha sempre fatto parte della nostra vita. Abbiamo respirato questo lavoro.” Nelle parole dei soci si avvertono la stima e l’orgoglio nei confronti del padre che ha saputo mostrare tutti gli aspetti della gestione aziendale, lasciando loro ampia libertà nello svolgimento delle diverse mansioni. E, proprio la lungimiranza del fondatore, ha consentito ai tre fratelli di far fronte alla sua prematura scomparsa nel 1999, portando avanti, senza mai aver avuto momenti di

crisi, l’attività. Il grande carisma di Franco Ranieri viene confermato anche quando spiegano “nostro padre ha lasciato un esempio che ancora oggi viene ricordato da clienti e fornitori, che ne tengono viva la memoria rievocando le sue parole e i suoi consigli. Un grande uomo in grado di comprendere al primo sguardo chi gli stava di fronte. Un artigiano vero, che amava profondamente il mestiere.” Oggi i tre soci si dividono il lavoro, seguendo le molteplici attività che compongono il variegato mondo del fare impresa. “Il nostro problema più grande è la difficoltà di reperire personale qualificato, siamo in 12, ma potremmo occupare molte più persone se solo riuscissimo a trovare le figure professionali necessarie. La falegnameria richiede un apprendistato lungo e una particolare manualità difficile da trovare.” I soci spiegano anche che l’aumento dei prezzi delle materie prime rende il futuro una incognita “ci sono stati dei rincari, sullo stesso materiale, anche per tre volte nel corso di un anno. Questo fa sì che un preventivo non sia più adeguato ai costi prima della consegna al cliente. Cerchiamo di far fronte a queste criticità mantenendo un magazzino ben fornito, ma fra il lockdown e il bonus 110% oggi il mercato è falsato.” Eppure, nonostante le difficoltà non si ferma la voglia di innovare, il Mobilificio ha effettuato importanti investimenti per acquistare i più moderni macchinari per la lavorazione del legno. “Ci piacciono le sfide, abbiamo clienti che si rivolgono a noi per realizzare prodotti che nessun altro è stato in grado di garantire.” Sfide vinte, grazie alla creatività, all’abilità e l’impegno della squadra. essere impresa

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storie di imprese

Lavanderia 2M

Priorità alla qualità e alla soddisfazione del cliente

L’

imprenditrice Maria Grazia Bertaccini titolare della Lavanderia 2M è un concentrato di energia e l’entusiasmo con cui racconta la storia della sua azienda è contagioso. “Dal 1988 lavoro nel settore, dapprima come dipendente iniziando come stiratrice. Ho poi affiancato la titolare nelle altre attività che caratterizzano la lavanderia, sempre con la voglia di imparare. Dal 26 ottobre 2005 sono alla guida dell’attività che ancora oggi ha sede in Via S. Giovanni, 3 a Meldola.” E, dal 2017, occupa anche una dipendente. L’imprenditrice spiega “mi piace confrontarmi con le novità, mettermi in gioco e imparare sempre. Il lavoro è la mia passione e anche se è una professione faticosa, che richiede sacrificio a me piace e la mia soddisfazione è riuscire a dare il miglior servizio al cliente.“ Un’attività che lei stessa definisce nata da zero, conquistando i clienti giorno per giorno e che oggi conta su una clientela affezionata non solo residente nel comune bidentino, ma proveniente da tutta la vallata, da Forlì e Forlimpopoli e persino da Brisighella. L’offerta è articolata, non solo lavaggio, stiratura e sanificazione di tessile e abbigliamento, ma anche di calzature, lavori di sartoria, trattamento della pelle e dei tappeti. “Facciamo anche servizio di ritiro e consegna a domicilio per andare incontro alle esigenze del cliente, forniamo anche un servizio alle aziende per il lavaggio delle divise. La diversificazione dell’offerta è ciò che ci garantisce di affrontare meglio anche i periodi più lenti come i mesi di febbraio e di agosto, in cui c’è un calo di lavoro.” E continua “durante i mesi del lockdown, nonostante fossimo fra le attività che potevano rimanere aperte, il lavoro ha subito una forte battuta d’arresto.” Con lo smart working non c’era necessità di indossare camicie o giacche, azzerando la richiesta per questa tipologia di capi, situazione che si è poi normalizzata, anzi “dall’anno scorso c’è stato un incremento del lavoro, c’è una maggiore attenzione alla disinfezione e sanificazione dei capi, le persone sono molto più attente all’igiene e noi garantiamo il servizio. Utilizziamo prodotti di qualità e nonostante i costi siano lievitaessere impresa

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ti, eseguiamo le lavorazioni per garantire l’igiene.” L’aumento generalizzato dei prezzi dei prodotti e delle utenze, tra cui energia elettrica e acqua, di cui l’attività ha importanti consumi, hanno costretto le imprese del settore ad aumentare i costi del servizio, eppure spiega Bertaccini “malgrado le spese raddoppiate, abbiamo cercato di contenere gli aumenti, non abbiamo ritoccato i prezzi della manodopera, cercando di aumentare il lavoro per fronteggiare le spese.” In diciassette anni di attività la qualità del servizio e il rapporto umano creato hanno portato alla fidelizzazione della clientela, chiarisce ancora l’imprenditrice “la qualità ha un costo, che viene riconosciuto dal cliente; noi garantiamo la consegna in settimana dei capi che ci vengono affidati entro il mercoledì. Per noi è prioritaria la soddisfazione dei nostri utenti, consapevoli che è difficile acquisire un nuovo cliente, mentre è un attimo perderlo. È vero che lavorando è umano commettere errori, ma ci impegniamo a dare il miglior servizio, per distinguerci dalle attività che non offrono lavorazioni manuali personalizzate come le nostre”. E conclude “capita che qualcuno attirato dai prezzi stracciati si rivolga a uno di questi esercizi, ma generalmente torna da noi, non trovando la stessa cura nel trattamento dei capi.”


associazione

In ricordo dell’amico Gaetano Foggetti

Indimenticabile la sua forza d’animo

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crivere righe di commiato per salutare una persona che è venuta a mancare è complesso, le parole sembrano vuote; difficile rendere su carta le emozioni che si rincorrono di fronte a una notizia tanto sconvolgente. Tuttavia, il pudore di fronte a un dolore così forte, cede il passo alla volontà di testimoniare la grandezza d’animo di Gaetano Foggetti, mancato lo scorso 9 giugno. Abbiamo avuto la fortuna di conoscere e collaborare con il professionista e stimare l’uomo, con cui negli anni si è instaurata una sincera amicizia. Nel suo ruolo di giornalista, caporedattore del Corriere di Forlì e attento conoscitore del territorio è stato vicino all’Associazione per far conoscere temi e battaglie importanti per l’economia locale e, con le tre edizioni del progetto Primo Miglio, è stato partner di Confartigianato nel supportare la nascita di nuove imprese forlivesi. Una persona gentile, sempre disponibile, con una capacità di ascolto rara e che mai ha fatto pesare il suo ruolo alla guida della redazione di una delle più autorevoli realtà editoriali del nostro territorio. In

questi ultimi anni la relazione si è intensificata, trascendendo l’ambito professionale, dando vita a collaborazioni su iniziative promosse dall’AIL e con la presenza nel consiglio della stessa del segretario Mauro Collina. Una vicinanza nata dalla condivisione di ideali, dalla comune volontà di lavorare per lo sviluppo del nostro territorio e per valorizzare una delle caratteristiche salienti della nostra provincia: l’attenzione al sociale e a chi è più fragile. La malattia non può sconfiggere quanto di bello è stato fatto e che testimonia il cuore grande di un Uomo, anche a chi non ha avuto l’opportunità di frequentarlo. Per quanto non si possa razionalmente trovare una spiegazione che renda accettabile una precoce dipartita, ciò che può alleviare la sofferenza è la consapevolezza del segno che Gaetano Foggetti ha lasciato, una presenza positiva che rimane oltre la vita terrena. Oltre alla sincera vicinanza alla famiglia e a chi lo ha amato, vogliamo ribadire l’impegno dell’Associazione sui progetti avviati, per tenere viva la memoria di un amico prezioso.

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storie di imprese

Nella guida il salone di San Colombano

Tra i Top Hairstylist d’Italia 2022 Monì parrucchieri dell’imprenditrice, attenta al benessere dei clienti e all’impatto ambientale. La scelta di continuare a lavorare nasce dall’amore per il lavoro, passione condivisa con la figlia Ylenia Versari, che affianca la madre in negozio, dopo aver frequentato un corso di alta formazione dedicato all’acconciatura per il cinema, specializzazione che ha già permesso alla ventiquattrenne di lavorare anche all’estero.

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ono 200 i saloni italiani che possono fregiarsi del titolo di “Top Hairstylist d’Italia”, fra questi Monì Parrucchieri, che ha sede in via Gelindo Francesconi a San Colombano. L’attività è stata aperta nel 2001 da Monia Bovisi, che racconta “dopo aver lavorato come dipendente per alcuni anni, con la nascita di mia figlia, per tre anni mi sono dedicata alla famiglia, lasciando la professione, poi, sentendone la mancanza, ho pensato di mettermi in gioco, aprendo un’attività proprio nel mio paese.” Una piccola realtà delle colline forlivesi, in cui, da tempo, mancava l’attività di parrucchiere. “Partire da zero è stato un rischio, ma oggi ho una clientela varia, che proviene da tutta la vallata, ma anche dalle città di Forlì e di Cesena, sino a Marina di Ravenna.” Un sogno che ha rischiato di subire una battuta d’arresto, l’imprenditrice ha, infatti, sviluppato l’asma, patologia incompatibile con l’attività e solo la scoperta di una linea di prodotti per l’hairstylist a base naturale e, soprattutto, la sua determinazione nell’essere più forte della malattia le ha consentito di proseguire il lavoro. “Quando mi sono ammalata ho iniziato a cercare su internet prodotti che impiegassero componenti naturali, che oltre a essere meglio tollerati da me, sono ecosostenibili e anche meno aggressivi rispetto allo standard.” Prodotti all’avanguardia e in linea con la sensibilità

Continua l’imprenditrice “il lavoro è una priorità, dedichiamo molte giornate di riposo alla formazione, che pur essendo costosa, ci consente di offrire il meglio alla clientela.” E continua “il nostro non è solo un servizio, è una coccola. I nostri clienti non ci scelgono solo per i trattamenti, ma cercano un posto tranquillo, in cui trovare ascolto e considerazione. Tutti abbiamo bisogno di sentirci belli e apprezzati, col nostro lavoro possiamo mostrare la bellezza.” Un bisogno che è aumentato dopo il lockdown “i nostri utenti avevano necessità di ritrovare un luogo in cui trovare attenzioni. Il nostro mestiere richiede sensibilità e cura, anche all’aspetto psicologico, si crea una relazione con il cliente che si affida a noi.” Un’attenzione che si traduce anche nella scelta di non aumentare le tariffe nonostante il raddoppio delle utenze e gli aumenti generalizzati. “Al momento abbiamo deciso di sostenere noi questi costi, senza ritoccare i prezzi, speriamo di riuscire a continuare, anche se il futuro è una incognita.” Impossibile non parlare di abusivismo, da molti professionisti del settore benessere segnalato come grave piaga “durante il lockdown ci sono stati clienti che si sono rivolti a chi faceva trattamenti in casa, ma alla riapertura sono tornati da noi. Abbiamo una clientela fidelizzata, anche se nel nostro settore può accadere che qualche cliente provi altri saloni, generalmente si instaura un rapporto che va oltre il servizio.” E proprio la professionalità, la cura della persona e l’attenzione ai prodotti impiegati hanno permesso a Monia e Ylenia il raggiungimento del prestigioso traguardo, che, come recita la presentazione della classifica, premia anche il grado di benessere offerto ai clienti. essere impresa

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l’evento

Prestigioso traguardo

50 anni di attività per CASTA

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ASTA, azienda associata a Confartigianato di Forlì, taglia il traguardo dei 50 anni di attività e lo scorso 18 giugno ha festeggiato l’evento con una grande kermesse dedicata a collaboratori, clienti e fornitori. Dal 1972 l’azienda forlivese, con entusiasmo e passione, anno dopo anno, ha saputo rinnovarsi e crescere sino a diventare la realtà punto di riferimento della produzione di cucine professionali. Oggi CASTA, grazie al lavoro di squadra dei soci Loretta Carbonetti, Maurizio Casanova e Paolo Valmorri, può contare su un vasto catalogo di cucine, standard, etniche e personalizzabili che da Forlì vengono esportate in tutto il mondo. L’ottima visibilità in termini di marketing dell’azienda forlivese, le ha, infatti, permesso di essere conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, forte di una capacità produttiva che spazia dallo standard a una linea dedicata alla cucina etnica e orientale e una su misura. L’ampiezza del catalogo è frutto del dinamismo interno alla struttura; la capacità di soddisfare le richieste dei clienti, mettendo in linea anche un singolo ordine, si armonizza con la costante attenzione alle nuove tendenze del mercato, così da poter ideare e offrire soluzioni innovative, presentate alle più importanti fiere di settore e attese con interesse dai clienti internazionali. A Forlì vengono seguite tutte le fasi del processo, dalla progettazione alla produzione, costituendo di fatto un fiore all’occhiello dell’economia locale. Una realtà che occupa più di 50 dipendenti, suddivisi nei tre stabilimenti produttivi di Villa Selva, e che il 18 giugno con l’appuntamento #CASTA50special ha celebrato non un punto di arrivo ma un nuovo stimolo, per continuare a ottenere risultati sempre più prestigiosi. Il presidente Luca Morigi ha chiarito “CASTA è un’eccellenza del tessuto produttivo forlivese. Siamo orgogliosi di poter collaborare con l’azienda. È una realtà che con l’attuale compagine aziendale ha saputo scalare il mercato internazionale, diventandone leader.”

Da parte di Confartigianato i migliori auguri per questo anniversario prestigioso e per i futuri nuovi successi. essere impresa

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credito

Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza

Introdotte le modifiche › a cura di Ufficio Credito

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l 15 luglio sono entrate in vigore le modifiche del Codice della Crisi d’Impresa ed è notizia di questi giorni che l’Agenzia delle Entrate ha iniziato a inviare lettere di compliance (lettere che riportano comunicazioni in conformità alle leggi vigenti) a coloro che non abbiano pagato il proprio debito Iva per importi, rinvenienti dalle liquidazioni periodiche, a partire da 5.000 euro. È importante precisare come questa procedura non sia finalizzata alla riscossione del debito Iva rilevato, bensì abbia lo scopo di allertare l’imprenditore sullo stato di salute della propria azienda. È evidente che un’impresa che non riesce a far fronte con regolarità alle proprie obbligazioni denota alcune problematiche, lievi o gravi che siano, e in questo caso il legislatore ha incaricato l’Agenzia delle Entrate di vigilare. Il messaggio che si intende trasmettere si basa sulla continuità aziendale, principio fondamentale del Codice della Crisi d’Impresa, ed è finalizzato ad allertare l’imprenditore, gli amministratori, i revisori e i sindaci sulla responsabilità, sia civile sia penale, che scatterebbe qualora decidessero di rimanere inerti di fronte a tale segnalazione. Risulta importante evidenziare come le comunicazioni che l’Agenzia delle Entrate invierà ai contribuenti non abbiano alcuna conseguenza ai fini della riscossione dei tributi richiesti che potranno essere saldati a seguito dell’emissione dell’avviso bonario, con la relativa possibilità di rateizzazione, nonché, in caso di inerzia del contribuente, a seguito della successiva emissione del ruolo e della cartella di pagamento. Questa è la conferma di come si stia entrando in una nuova era che impone un cambio di passo nella gestione aziendale e come risulti necessario porre al centro dell’operato della propria impresa la valutazione e il controllo degli equilibri economico finanziari al fine di preservare la continuità aziendale e intercettare per tempo possibili indizi di crisi con un approccio “forward looking” (orientato al futuro) caratterizzato dalla lungimiranza di guar-

dare al futuro della propria impresa e alla sostenibilità dello stesso. Qualora l’imprenditore ricevesse una comunicazione dall’Agenzia delle Entrate con il seguente tenore: “...omissis...L’Agenzia delle Entrate, in particolare, è tenuta a segnalare l’esistenza di debiti Iva scaduti e non versati risultanti dalla comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche di cui all’articolo 21-bis del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni della legge 30 luglio 2010, n. 122, per importi superiori a euro 5.000. Al riguardo, si segnala che dal controllo della comunicazione dei dati della liquidazione periodica IVA relativa al I° trimestre 2022, risulta una imposta dichiarata e non versata pari a € 5.500,00, superiore alla soglia prevista dalla norma. La segnalazione è effettuata per consentire di intercettare precocemente eventuali segnali di squilibrio economico/finanziario, che potrebbero determinare una situazione di crisi dell’impresa, e valutare se ricorrono i presupposti per chiedere l’attivazione della procedura di composizione negoziata...omissis...” è possibile contattare l’ufficio credito e ottenere una consulenza specifica dal servizio dedicato alle aziende, nell’ambito dell’attivazione del Codice della Crisi d’Impresa ora definitivamente operativo. essere impresa

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essere impresa

14 › agosto 2022


notiziario tecnico

Consulenza fiscale

- il 29 giugno di ciascun anno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 1° al 20 giugno;

› a cura di Francesco Bandini

- il 23 luglio di ciascun anno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 21 giugno al 15 luglio;

LE NOVITÀ DEL DECRETO LEGGE “SEMPLIFICAZIONI” È stato pubblicato nella G.U. n. 143 del 21 giugno 2022 il decreto-legge n. 73 del 21 giugno 2022 (Decreto Semplificazioni) che contiene numerose semplificazioni di carattere fiscale come per esempio la modifica del calendario fiscale di alcuni adempimenti come Lipe e Modelli Intrastat, l’abrogazione della disciplina delle società in perdita sistematica e dell’addizionale IRES, semplificazioni in materia di dichiarazione IRAP, la modifica della disciplina in materia di esterometro e, al fine di tener debitamente conto degli effetti di natura straordinaria correlati all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19, sono state modificate le disposizioni in materia di indici sintetici di affidabilità fiscale. Di seguito si commentato le misure fiscali di maggior interesse.

DEMATERIALIZZAZIONE SCHEDA SCELTA DI DESTINAZIONE DELL’OTTO, DEL CINQUE E DEL DUE PER MILLE NEL CASO DI 730 PRESENTATO TRAMITE SOSTITUTO D’IMPOSTA (Articolo 2) L’articolo 2 introduce il comma 2-bis all’art. 37 del D.lgs. 9 luglio 1997, n. 241, che prevede che i sostituti d’imposta che comunicano ai propri sostituiti, entro il 15 gennaio di ogni anno, di voler prestare assistenza fiscale provvedono a: a) controllare, sulla base dei dati ed elementi direttamente desumibili dalla dichiarazione presentata dal sostituito, la regolarità formale della stessa anche in relazione alle disposizioni che stabiliscono limiti alla deducibilità degli oneri, alle detrazioni ed ai crediti di imposta; b) consegnare al sostituito, prima della trasmissione della dichiarazione, copia della dichiarazione elaborata ed il relativo prospetto di liquidazione; c) trasmettere in via telematica all’Agenzia delle entrate le dichiarazioni elaborate, i relativi prospetti di liquidazione e i dati contenuti nelle schede relative alle scelte dell’otto, del cinque e del due per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, secondo le modalità stabilite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, entro: - il 15 giugno di ciascun anno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente entro il 31 maggio;

- il 15 settembre di ciascun anno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 16 luglio al 31 agosto; - il 30 settembre di ciascun anno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 1° al 30 settembre; - comunicare all’Agenzia delle entrate in via telematica, entro i termini previsti alla lettera c), il risultato finale delle dichiarazioni. Si applicano, ove compatibili, le disposizioni di cui all’articolo 16, comma 4-bis decreto del Ministro delle finanze 31 maggio 1999, n. 164; - conservare copia delle dichiarazioni e dei relativi prospetti di liquidazione fino al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di presentazione, nonché le schede relative alle scelte per la destinazione del due, del cinque e dell’otto per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche fino al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di presentazione.». Le predette disposizioni si applicano a partire dalle dichiarazioni relative al periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto (22 giugno 2022). Sempre a decorrere dal 22 giugno 2022 (giorno successivo alla pubblicazione del decretolegge in G.U.) cessa di avere applicazione il comma 1 dell’art. 17 del D.M n. 164 del 31.5.1999.

MODIFICHE AL CALENDARIO FISCALE (Articolo 3) L’articolo 3 modifica il calendario fiscale intervenendo sulle scadenze di seguito riportate. Il comma 1 sposta dal 16 settembre al 30 settembre il termine di presentazione della LIPE del 2° trimestre. Con il comma 2 viene modificato il comma 6-bis dell’articolo 50 del D.L. n. 331/1993 e quindi il termine di presentazione dei Modelli Intrastat è fissato entro il mese successivo al periodo di riferimento. Il comma 3 abroga l’articolo 3, comma 1, del D.M. 22 febbraio 2010 che fissava i termini di presentazione dei modelli Intrastat. Il comma 4 dispone che il pagamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche (a decorrere da quelle emesse dal 1° gennaio 2023) può essere effettuato, senza applicazione di interessi e sanzioni: Continua a pagina 16 ››› essere impresa

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notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 15

a) per il 1° trimestre, nei termini previsti per il versamento dell’imposta relativa al secondo trimestre solare dell’anno di riferimento, qualora l’ammontare dell’imposta da versare per le fatture elettroniche emesse nel primo trimestre solare dell’anno sia inferiore a 5.000 euro (prima il l’importo era di € 250); b) per il 1° e 2° trimestre, nei termini previsti per il versamento dell’imposta relativa al terzo trimestre solare dell’anno di riferimento, qualora l’ammontare dell’imposta da versare per le fatture elettroniche emesse nel primo e secondo trimestre solare dell’anno sia inferiore complessivamente a 5000 euro (prima il l’importo era di € 250). Il comma 6 prevede lo spostamento al 30 settembre dal 30 giugno del termine di pagamento dell’imposta di soggiorno e della presentazione della dichiarazione.

EROGAZIONE DEI RIMBORSI FISCALI AGLI EREDI (Articolo 5) L’articolo 5 prevede che i rimborsi fiscali spettanti al de cuius, di competenza dell’Agenzia delle entrate siano erogati agli eredi, salvo diversa indicazione da parte degli stessi da rendersi secondo le modalità da definirsi con apposito provvedimento direttoriale. Se il soggetto chiamato all’eredità decide di non accettare il rimborso fiscale, dovrà restituire all’Agenzia delle entrate l’importo ricevuto.

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI DICHIARAZIONE DEI REDDITI PRECOMPILATA (Articolo 6) L’articolo 6 in commento modifica il comma 1 dell’articolo 5 del D.lgs. 21 novembre 2014, n. 175 e quindi nel caso di presentazione della dichiarazione precompilata, direttamente ovvero tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale, ovvero mediante CAF o professionista, senza modifiche, non si effettua il controllo formale sui dati relativi agli oneri indicati nella dichiarazione precompilata forniti dai soggetti terzi di cui all’articolo 3. Su tali dati resta fermo il controllo della sussistenza delle condizioni soggettive che danno diritto alle detrazioni, alle deduzioni e alle agevolazioni.” Nel caso di presentazione della dichiarazione precompilata, con modifiche, mediante CAF o professionista, il controllo formale non è effettuato sui dati delle spese sanitarie che non risultano modificati rispetto alla dichiarazione precompilata. A tal fine il CAF o il professionista acquisisce dal contribuente i dati di dettaglio delle spese sanitarie trasmessi al Sistema tessera sanitaria e ne verifica la corrispondenza con gli importi aggregati in base alle tipologie di spesa utilizzati per l’elaboessere impresa

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razione della dichiarazione precompilata. In caso di difformità, l’Agenzia delle entrateeffettua il controllo formale relativamente ai documenti di spesa che non risultano trasmessi al Sistema tessera sanitaria. La novità si applicano dal 2022 (periodo di imposta in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto).

ESTENSIONE DEL PRINCIPIO DI DERIVAZIONE RAFFORZATA ALLE MICRO IMPRESE E DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ERRORI CONTABILI (Articolo 8) La disposizione interviene nelle modalità di determinazione del reddito complessivo delle società ed enti commerciali, apportando delle modifiche in particolare per le micro-imprese. La nuova disposizione, in sostanza, riconosce alle micro-imprese l’applicazione della “derivazione rafforzata” disciplinata dall’art. 83 TUIR (con applicazione dei criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione adottati in bilancio, con il conseguente riconoscimento fiscale della rappresentazione contabile fondata sul principio di prevalenza della sostanza sulla forma). Le micro-imprese di cui all’art. 2435 ter codice civile (cioè, le società che non hanno emesso titoli negoziati e che nel primo esercizio o successivamente per due esercizi consecutivi non superano de dei seguenti limiti: attivo Stato patrimoniale 175.000 euro, ricavi 350.000 euro, 5 dipendenti) che scelgono di non adottare le semplificazioni per esse previste e di redigere invece il bilancio in forma ordinaria, per effetto della nuova disposizione determinano il reddito d’impresa applicando il principio di derivazione rafforzata, per effetto del quale valgono i criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione in bilancio previsti dai rispettivi principi contabili. Ai sensi del comma 2, la novità si applica a partire dal periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore del decreto-legge, cioè a partire dal 2022. La nuova disposizione consente a tali piccole imprese di evitare la gestione di un doppio binario che incrementa i costi di gestione delle stesse, e complica i controlli da parte dei verificatori fiscali.

ABROGAZIONE DISCIPLINA DELLE SOCIETÀ IN PERDITA SISTEMATICA E DELL’ADDIZIONALE IRES DI CUI ALL’ARTICOLO 3 DELLA LEGGE 6 FEBBRAIO 2009, N. 7 (Articolo 9) Il comma 1 abroga i commi 36-decies, 36-undecies e 36 duodecies dell’art. 2, DL. n. 138/2011 che riguardano la disciplina delle società in perdita sistematica: detta disciplina comporta l’applicazione della magContinua a pagina 17 ›››


notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 16

giorazione Ires applicabile per le società di comodo. La penalizzazione è prevista per le società che riportano perdite per cinque esercizi consecutivi o perdite per quattro periodi e nel quinto un reddito inferiore a quello minimo. Tale disposizione trova applicazione a partire dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2022. Il comma 2 abroga l’articolo 3 della legge n. 7/2009 che riguarda l’addizionale all’imposta sul reddito delle società dovuta da società ed enti commerciali residenti nel territorio dello Stato: a) che operano nel settore della ricerca e della coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi, con partecipazioni di controllo e di collegamento e con immobilizzazioni materiali e immateriali nette dedicate a tale attività con valore di libro superiore al 33 per cento della corrispondente voce del bilancio di esercizio; b) emittenti azioni o titoli equivalenti ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato; c) con una capitalizzazione superiore a 20 miliardi di euro determinata sulla base della media delle capitalizzazioni rilevate nell’ultimo mese di esercizio sul mercato regolamentato con i maggiori volumi negoziati. La maggiorazione sarebbe stata applicata fino al 2028 e, invece, è abrogata con decorrenza dal 2021. L’aliquota dal 2020 al 2023 è pari al 4,65 per mille.

SEMPLIFICAZIONI IN MATERIA DI DICHIARAZIONE IRAP (Articolo 10) Con l’articolo 10 in commento viene riscritto l’articolo 11 del D.lgs. n. 446/1997 (Disposizioni comuni per la determinazione del valore della produzione netta), in merito (comma 1), alla deducibilità dei contributi. Trattasi di un mero coordinamento legislativo che non incide, in ogni caso, sulla determinazione dell’imposta dovuta. E’ stato richiesto all’Agenzia che i modelli IRAP 2022, seppur non adeguati al nuovo testo in vigore a decorrere dal 2021, non subiscano modifiche al fine di evitare cambiamenti in corso di campagna dichiarativa. Con la modifica all’art. 11, comma 1, lettera a), numero 1) i contributi per le assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni sul lavoro sono ammessi “in relazione a soggetti diversi dai lavoratori dipendenti a tempo indeterminato” e non più in relazione ai dipendenti a tempo indeterminato. Sono abrogati rispettivamente i numeri 2) e 4) dell’art. 11, comma 1, lettera a) riguardanti: 2) l’ulteriore deduzione di importo pari a 7.500 euro, su base annua, per ogni lavoratore dipendente a

tempo indeterminato impiegato nel periodo di imposta, aumentato a 13.500 euro per i lavoratori di sesso femminile nonché’ per quelli di età inferiore ai 35 anni; 4) la deduzione dei contributi assistenziali e previdenziali relativi ai lavoratori dipendenti a tempo indeterminato. All’art. 11, comma 1, lett. a) numero 5) la deduzione delle spese relative agli apprendisti, ai disabili e le spese per il personale assunto con contratti di formazione e lavoro, i costi sostenuti per il personale addetto alla ricerca e sviluppo, ivi compresi quelli per il predetto personale sostenuti da consorzi tra imprese costituiti per la realizzazione di programmi comuni di ricerca e sviluppo è ammessa solo in relazione a soggetti diversi dai lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e non più in relazione ai dipendenti a tempo indeterminato. È abrogato il comma 4-quater dell’articolo 11 che riguarda l’agevolazione relativa alla deduzione per l’incremento della base occupazionale. Conseguentemente è sostituito il comma 4-septies come segue: “Per ciascun dipendente l’importo delle deduzioni ammesse dai commi 1 e 4-bis.1 non può comunque eccedere il limite massimo rappresentato dalla retribuzione e dagli oneri e spese a carico del datore di lavoro”. Ed è sostituito il comma 4-octies come segue: Per i soggetti che determinano il valore della produzione netta ai sensi degli articoli da 5 a 9, è ammesso in deduzione il costo complessivo per il personale dipendente con contratto a tempo indeterminato. La deduzione di cui al primo periodo è altresì ammessa, nei limiti del 70 per cento del costo complessivamente sostenuto, per ogni lavoratore stagionale impiegato per almeno centoventi giorni per due periodi d’imposta, a decorrere dal secondo contratto stipulato con lo stesso datore di lavoro nell’arco temporale di due anni a partire dalla cessazione del precedente contratto.” Le suddette disposizioni si applicano a partire dal periodo d’imposta 2021.

RINVIO DEI TERMINI PER L’APPROVAZIONE DELLA MODULISTICA DICHIARATIVA (Articolo 11) Come disposto dall’articolo 11:  i modelli Redditi e IRAP sono approvati entro il mese di febbraio (anziché entro il 31 gennaio);  il modello 770 e la CU dei lavoratori dipendenti sono approvati con provvedimenti da approvarsi entro il mese di febbraio (anziché entro il 15 gennaio). Continua a pagina 18 ››› essere impresa

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notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 17

I modelli dichiarativi Redditi e IRAP, istruzioni e specifiche tecniche sono resi disponibili in formato elettronico entro il mese di febbraio (anziché entro il 15 febbraio).

MODIFICA DELLA DISCIPLINA IN MATERIA DI ESTEROMETRO (Articolo 12) L’articolo 12 modifica il comma 3-bis dell’art. 1, del D.lgs. 5.8.2015, n. 127, introducendo una nuova condizione di esonero dall’obbligo di comunicazione dei dati relativi alleoperazioni di cessione di beni e di prestazione di servizieffettuate e ricevute verso e da soggetti non stabilitinel territorio dello Stato. Agli esoneri già previsti (operazioni assistite da bolletta doganale o per le quali sono state emesse o ricevute fatture elettroniche) si affianca quello relativo ad acquisti di beni e servizi non rilevanti territorialmente ai fini IVA in Italia ai sensi degli articoli da 7 a 7-octies del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633purché di importo non superiore ad euro 5.000 per ogni singola operazione.

LE PROPOSTE EMENDATIVE PROPOSTE DA CONFARTIGIANATO IN AMBITO FISCALE Confartigianato ha promosso una serie di proposte di semplificazione fiscale, gli emendamenti sono stati presentati da diversi gruppi politici e sono al vaglio delle competenti Commissioni della Camera dei deputati.

di accertare la sussistenza dei requisiti dei datori di lavoro al fine del rilascio del nullaosta al lavoro, fatti salvi i controlli a campione da parte dello stesso Ispettorato in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate. In virtù dell’intervento legislativo, pertanto, per le annualità 2021 e 2022 è demandata in via esclusiva alle organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, ai quali il datore di lavoro aderisce o conferisce mandato, oltre che ai professionisti di cui all’art. 1 della legge n. 12/1979, la verifica sui seguenti profili:  capacità patrimoniale;  equilibrio economico-finanziario;  fatturato;  numero dei dipendenti, ivi compresi quelli già richiesti ai sensi del D.Lgs. n. 286/1998, da intendersi come unità di personale dipendente mediamente occupato, almeno negli ultimi due anni, con contratti di lavoro subordinato;  tipo di attività svolta dall’impresa, anche con riferimento al carattere continuativo o stagionale della stessa. Con specifico riferimento alla capacità patrimoniale e all’equilibrio economico-finanziario del datore di lavoro, l’INL chiarisce che sarà necessario verificare il possesso, in relazione a ciascun lavoratore che si intende assumere, di un reddito imponibile o un fatturato non inferiore a 30.000,00 Euro annui, risultanti dall’ultima dichiarazione dei redditi o dall’ultimo bilancio di esercizio.

Consulenza del lavoro

L’Ispettorato evidenzia, inoltre, che ai fini di una maggiore completezza della verifica l’organizzazione datoriale ed il professionista dovranno acquisire anche i seguenti documenti:

› a cura di Susi Silvani

 il DURC, al fine di dimostrare l’inesistenza di debiti con gli Istituti previdenziali;

Nuove modalità di verifica per l’ingresso di lavoratori extracomunitari L’articolo 44 del DL. 73/2022, in vigore dal 22 giugno scorso, ha semplificato, in relazione agli ingressi (c.d. Flussi) previsti per le annualità 2021 e 2022, le procedure di verifica della regolarità, completezza e idoneità della documentazione presentata dal datore di lavoro per la concessione ai lavoratori extracomunitari del nulla osta al lavoro subordinato. La circolare n. 3 del 5 luglio 2022 dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha fornito alcuni chiarimenti in merito. In particolare, il D.L. pone a carico dei professionisti di cui alla legge n. 12/1979 (consulenti del lavoro, avvocati, commercialisti) e delle associazioni datoriali l’onere essere impresa

18 › agosto 2022

 quattro dichiarazioni, ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, da parte del datore di lavoro/rappresentante legale dell’impresa:  in ordine alla circostanza di non essere a conoscenza di indagini e alla inesistenza di condanne, anche non definitive, per reati contro la sicurezza e dignità dei lavoratori, nonché per i reati indicati e introdotti dal D.Lgs. n. 286/1998;  circa l’insussistenza a loro carico, negli ultimi due anni, di violazioni concernenti l’impiego di manodopera irregolare;  circa le esigenze sottostanti la richiesta dei nullaosta e la eventuale presenza di nuovi e consistenContinua a pagina 19 ›››


notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 18

ti impegni contrattuali (es. acquisizione di nuove commesse e/o appalti) che giustifichino l’eventuale maggior numero di nullaosta richiesti rispetto alla annualità precedente;  relativamente alla circostanza di non aver presentato ulteriori richieste di asseverazione presso altri professionisti o associazioni ovvero, qualora siano state presentate, l’indicazione del numero dei lavoratori interessati e l’esito delle stesse. L’esito positivo delle verifiche e l’acquisizione degli elementi richiesti comporta il rilascio dell’asseverazione, che dovrà essere prodotta dal datore di lavoro unitamente alla richiesta di assunzione del lavoratore straniero ovvero, per le domande già presentate per l’annualità 2021, al momento della sottoscrizione del contratto di soggiorno. A tale riguardo, la circolare chiarisce che l’asseverazione, sotto la responsabilità anche penale del dichiarante, dovrà dar evidenza di tutta la documentazione verificata ed essere dettagliatamente argomentata e che l’organizzazione datoriale ed il professionista, che la rilasciano, hanno l’obbligo di conservare la relativa documentazione per un periodo non inferire a cinque anni. In merito all’ambito di applicazione dell’asseverazione, l’Ispettorato evidenzia che per le domande relative all’annualità 2021 che siano già state oggetto di verifica da parte dell’Ispettorato territoriale competente, non trovano applicazione le nuove disposizioni. Sono, inoltre, escluse dall’obbligo di asseverazione le domande presentate dalle organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale che hanno sottoscritto con il Ministero del Lavoro un apposito protocollo di intesa con il quale le stesse si impegnano a garantire il rispetto, da parte dei propri associati, dei requisiti richiesti. In tal caso il nullaosta sarà rilasciato senza dover presentare l’asseverazione, fermo restando l’obbligo di conservare per un periodo non inferiore a cinque anni la documentazione utilizzata ai fini delle verifiche in questione.

Privacy › a cura di Luca Gaspari Google: Garante privacy stop all’uso degli Analytics Il sito web che utilizza il servizio Google Analytics (GA), senza le garanzie previste dal Regolamento Ue, viola la normativa sulla protezione dei dati perché

trasferisce negli Stati Uniti, Paese privo di un adeguato livello di protezione, i dati degli utenti. Lo ha affermato il Garante per la privacy a conclusione di una complessa istruttoria avviata sulla base di una serie di reclami e in coordinamento con altre autorità privacy europee. Dall’indagine del Garante è emerso che i gestori dei siti web che utilizzano GA raccolgono, mediante cookie, informazioni sulle interazioni degli utenti con i predetti siti, le singole pagine visitate e i servizi proposti. Tra i molteplici dati raccolti, indirizzo IP del dispositivo dell’utente e informazioni relative al browser, al sistema operativo, alla risoluzione dello schermo, alla lingua selezionata, nonché data e ora della visita al sito web. Tali informazioni sono risultate oggetto di trasferimento verso gli Stati Uniti. Nel dichiarare l’illiceità del trattamento è stato ribadito che l’indirizzo IP costituisce un dato personale e anche nel caso fosse troncato non diverrebbe un dato anonimo, considerata la capacità di Google di arricchirlo con altri dati di cui è in possesso. All’esito di tali accertamenti il Garante ha adottato il primo di una serie di provvedimenti con cui ha ammonito Caffeina Media S.r.l. che gestisce un sito web, ingiungendo alla stessa di conformarsi al Regolamento europeo entro novanta giorni. Il tempo indicato è stato ritenuto congruo per consentire al gestore di adottare misure adeguate per il trasferimento, pena la sospensione dei flussi di dati effettuati, per il tramite di GA, verso gli Stati Uniti. Il Garante ha evidenziato, in particolare, la possibilità, per le Autorità governative e le agenzie di intelligence statunitensi, di accedere ai dati personali trasferiti senza le dovute garanzie, rilevando al riguardo che, alla luce delle indicazioni fornite dall’EDPB (Raccomandazione n. 1/2020 del 18 giugno 2021), le misure che integrano gli strumenti di trasferimento adottate da Google non garantiscono, allo stato, un livello adeguato di protezione dei dati personali degli utenti. Con l’occasione l’Autorità richiama all’attenzione di tutti i gestori italiani di siti web, pubblici e privati, l’illiceità dei trasferimenti effettuati verso gli Stati Uniti attraverso GA, anche in considerazione delle numerose segnalazioni e quesiti che stanno pervenendo all’Ufficio. E invita tutti i titolari del trattamento a verificare la conformità delle modalità di utilizzo di cookie e altri strumenti di tracciamento utilizzati sui propri siti web, con particolare attenzione a Google Analytics e ad altri servizi analoghi, con la normativa in materia di protezione dei dati personali. Allo scadere del termine di 90 giorni assegnato alla società destinataria del provvedimento, il Garante procederà, anche sulla base di specifiche attività ispettive, a verificare la conformità al Regolamento Ue dei trasferimenti di dati effettuati dai titolari. essere impresa

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movimenti

Summer Camp di Donne Impresa Emilia Romagna

Due giorni di approfondimento delle occupate, a cominciare da politiche che promuovano forme di conciliazione vita-lavoro e di welfare territoriale.

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l 19 e 20 giugno si è svolta l’ottava edizione del “Summer Camp” del Gruppo Donne Impresa di Confartigianato Emilia Romagna a Milano Marittima, con la partecipazione di oltre quaranta imprenditrici, tra cui la delegazione forlivese. Per l’occasione è stato presentato il focus “Donne e imprese: le sfide della primavera 2022”, a cura dell’Osservatorio MPI Confartigianato Emilia-Romagna. Il primo significativo dato che emerge dallo studio è che torna a crescere l’imprenditoria femminile in Emilia-Romagna. Le imprese gestite da donne in regione nel primo trimestre 2022 sono 85.076, +1% rispetto allo stesso trimestre del 2021 quando erano 84.259. Restano tuttavia moderati i flussi di aperture e chiusure. Le 21.221 imprese artigiane femminili rappresentano il 22,5% del totale imprese femminili, di queste il 19,9% risultano gestite da straniere. Nei servizi alla persona 2 artigiani su 5 sono donne. Note dolenti arrivano dal mercato del lavoro con circa 34 mila occupate in meno nei due anni della pandemia con un calo del essere impresa

20 › agosto 2022

3,8% rispetto al 2019, contro un 1,2% in campo maschile. La crisi ha colpito più duramente i lavori indipendenti, anche se le donne crescono di più nella ripresa rispetto agli uomini. Altro dato da non sottovalutare: cresce l’inattività con le donne che segnano nel 2021 un tasso del 33,5%, +2,2 punti rispetto al 2019. Tra i motivi certamente quelli famigliari, in particolare la gestione dei figli. Guardando al futuro le donne sono convinte che sia necessario investire per potere competere, in particolare le imprenditrici puntano sulla formazione personale e su sostenibilità ambientale e risparmio energetico, i due settori sui quali si prevedono i maggiori investimenti. I dati confermano come i lavori indipendenti siano quelli che più hanno sofferto in questo periodo, così come preoccupa il calo dell’occupazione femminile e l’aumento delle inattività. Sono questi i due aspetti sui quali occorre un impegno congiunto associazioni e istituzioni per affrontare i nodi che impediscono uno sviluppo dell’imprenditoria femminile e, più in generale, della crescita

A portare i saluti di Confartigianato Emilia Romagna il vicepresidente regionale Luca Morigi che ha sottolineato “le imprenditrici sono un elemento chiave del sistema Confartigianato e dell’intero mercato produttivo: l’Italia conta 1,4 milioni di lavoratrici indipendenti, prima economia dell’Unione europea per imprenditoria femminile, sopravanzando i 1,2 milioni indipendenti donne della Francia e il milione di Germania e Spagna. Il ruolo della donna nell’economia è indiscutibile, un recente studio ha evidenziato che, se si superassero le diseguaglianze di genere, il Pil crescerebbe del 26%. Ciò significa che la parità non solo è giusta in sé, ma avrebbe un impatto estremamente positivo sull’economia mondiale, liberando risorse oggi non correttamente impiegate. Ridurre il divario fra uomini e donne e consentire a queste ultime di mettere a regime il potenziale inespresso è possibile, ma la strada è ancora lunga. Le donne hanno minori opportunità rispetto ai colleghi uomini, se occupate hanno salari inferiori e spesso sono costrette a rinunciare alla carriera per dedicarsi agli impegni familiari. Maternità, anziani, lavoro di cura, sono in capo alle donne, proprio per questo Confartigianato Emilia Romagna, col contributo di Anap, è impeContinua a pagina 21 ›››


movimenti

Imprese femminili e crisi

La resilienza delle donne arma vincente

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isorse esaurite in poche ore per gli incentivi del Ministero dello Sviluppo economico a sostegno dello sviluppo e del consolidamento delle imprese femminili. L’elevato numero di domande presentate a maggio e a giugno ha istantaneamente prosciugato il plafond di 400 milioni, confermando che la procedura del click day delude le aspettative e finisce per creare disparità nelle condizioni di accesso agli incentivi da parte dei potenziali richiedenti.

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Due giorni di approfondimento gnata a individuare percorsi di sostegno alla figura del caregiver familiare, con l’obiettivo di dare sollievo a chi condivide un percorso di malattia, occupandosi quotidianamente della persona. Se si valutasse anche il lavoro di cura non pagato, emergerebbe chiaro un dato: il 75% di questo lavoro gratuito è svolto dalle donne. Lavoro che, chiaramente, non viene calcolato nel Pil, malgrado il suo valore possa essere stimato in 10 mila miliardi di dollari, equivalenti al 12% del Pil globale.” E ha continuato “la pandemia ha ulteriormente aggravato la situazione, facendo crollare la partecipazione femminile al mercato del lavoro, non solo in Italia: da una parte, le donne sono più occupate in settori colpiti direttamente dalla pandemia (come turismo, ristorazione, servizi); in secondo luogo, quarantene, chiusure delle scuole e lockdown hanno richiesto una maggiore presenza nella gestione dei figli, che nella maggior parte dei casi è a carico delle madri. La sensibilità sul tema è alta, le risorse previste dal PNRR per interventi mirati alle donne o che potrebbero avere riflessi positivi, nel colmare i gap attualmente presenti a favore delle donne rappresentano oltre il 20% del totale.” Ha poi concluso “Confartigianato da sempre promuove e valorizza l’imprenditoria femminile riconoscendone il contributo fondamentale, ma il lavoro per ridurre il divario di genere è ancora tanto.”

Per Fabiola Foschi coordinatrice di Donne Impresa Confartigianato Forlì “il grande interesse per le misure di sostegno all’imprenditoria femminile messe in campo dal Ministero dello Sviluppo economico impone un rifinanziamento del Fondo, rivedendo al contempo le modalità con le quali erogare le risorse. Sarebbe opportuno rendere gli incentivi permanenti almeno per i prossimi 5 anni, anche con una percentuale di aiuto inferiore a quella attuale, integrandoli con altre misure di supporto alle imprese femminili”. Le imprese femminili hanno pagato il prezzo più elevato della crisi provocata dalla pandemia, continua la coordinatrice “tra settembre 2019 e settembre 2021, l’occupazione femminile indipendente è diminuita del 7,8%, a fronte del calo del 6,1% registrato dalla componente maschile. Oltre alla crisi dei settori a più alta presenza femminile, hanno pesato anche quarantene, chiusure delle scuole e lockdown richiedendo una maggiore presenza nella gestione dei figli, che nella maggior parte dei casi è a carico delle madri.” Eppure le imprenditrici non si arrendono avendo una capacità di resilienza superiore ai colleghi maschi. Conclude Foschi “proprio per aiutare le donne a gestire lo stress, la presidente di Donne Impresa di Forlì Diana Lolli ha organizzato, il 18 giugno, un partecipato incontro con la psicologa Monica Mambelli per fornire strumenti pratici e pronti all’uso per la gestione e la regolazione dello stress e delle proprie emozioni, per mantenere performance efficaci e stimolare la creatività.” essere impresa

agosto 2022 › 21


movimenti

Convegno Anap

Alzheimer, prevenzione contro la demenza

“L

a mente del malato di Alzheimer non è scomparsa, si nasconde ma è ancora lì. E i familiari possono aiutarlo facendogli sentire con dolcezza la propria presenza, la propria voce e il proprio contatto”. Con queste parole il professor Vincenzo Marigliano, docente di Gerontologia e Geriatria all’Università La Sapienza di Roma e uno dei massimi esperti della sindrome neurodegenerativa, ha concluso il proprio intervento al convegno dal titolo “Alzheimer è tempo di ripartire”, realizzato sabato 2 luglio nella Sala delle Cariatidi del Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme, promosso da Anap Emilia-Romagna, con la collaborazione di Anap Parma e Confartigianato EmiliaRomagna. Nel suo intervento il professor Marigliano ha spiegato l’importanza di fare prevenzione per evitare l’insorgere della demenza. “La prevenzione si può fare in due modi. Innanzitutto con un corretto stile di vita e una corretta alimentazione, che vanno accompagnati da uno screening quando in famiglia esistono patologie come il diabete o la demenza. In questo modo si può cominciare a curare l’Alzheimer, tentando di rallentarne la comparsa, perché si tratta di una patologia che si ma-

nifesta dopo dieci anni dalla sua insorgenza”. Della collaborazione fra Anap Confartigianato e l’Università La Sapienza di Roma ha parlato Giampaolo Palazzi, presidente regionale dell’Associazione nazionale pensionati. “Già da diversi anni siamo presenti nelle piazze italiane con un questionario dedicato agli anziani e alle loro famiglie, così da cogliere in anticipo i sintomi di una malattia terribile come l’Alzheimer e provare ad anticiparne l’insorgenza e i problemi che porta con sé. In primis quello della solitudine, su cui stiamo chiedendo alle istituzioni risposte e contributi a sostegno dei malati e delle loro famiglie”. Il presidente nazionale di Confartigianato Imprese Marco Granelli ha aggiunto “quello di Anap Confartigianato è un impegno molto importante, su una problematica sociale davvero drammatica. Confartigianato gioca un doppio ruolo, economico e sociale e oggi possiamo dire che grazie al lavoro degli artigiani pensionati stiamo conducendo questa campagna da protagonisti. La missione è quella di alleviare le famiglie e i malati da questo peso, Continua a pagina 23 ›››

GREEN FOCUS SRL al servizio dell’economia circolare “FAI LA DIFFERENZA” scegliamo la strada giusta Un progetto innovativo di educazione civica col coinvolgimento dei cittadini nel compiere un gesto utile che procura benefici. Prevede l’installazione nel territorio di Riciclatori-Incentivanti chiamati ECO-COMPATTATORI, progettati per rilasciare coupon e benefit, per ogni rifiuto conferito. SCONTI RISERVATI AGLI ASSOCIATI CONFARTIGIANATO

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22 › agosto 2022


movimenti

Riforma dell’assistenza per gli anziani non autosufficienti

Legge Delega sia all’altezza delle esigenze di anziani e familiari

E

ntro l’estate il Governo dovrà presentare il Disegno di Legge Delega per la riforma per l’assistenza agli anziani non autosufficienti. Lo indicano i tempi del PNRR. È, quindi, un momento decisivo per i 3,8 milioni di anziani non autosufficienti e per i loro familiari. Per questo motivo, le organizzazioni del “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” si rivolgono nuovamente al Governo, con una lettera al Presidente Mario Draghi, al ministro della Salute Roberto Speranza e al ministro delle Politiche Sociali Andrea Orlando. “Vogliamo una riforma all’altezza delle esigenze di

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Alzheimer, prevenzione contro la demenza ed è una missione che vogliamo portare avanti insieme. Fare del bene è un obiettivo che rende tutti più felici”. Per Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Emilia-Romagna, “l’Associazione è grata ad Anap per il lavoro che svolge quotidianamente sul territorio. Lo sviluppo sociale ed economico si poggia su tre valori: senso del lavoro, risparmio e civismo. Chi ci ha preceduto ha fatto di questi pilastri il proprio orizzonte, rendendo questa terra generosa con le generazioni future. Per questo, e per lo sforzo che oggi mette in campo nel volontariato, nella prevenzione e nella tutela della persona, ringraziamo Anap, che ha un grande ruolo sociale nella comunità”.

anziani e familiari. La Delega metterà le basi di una riforma attesa da 30 anni: le debolezze del welfare attuale e l’invecchiamento della popolazione dicono che è un passaggio decisivo, che non si può sbagliare. Chiediamo, dunque, che si introduca il “Sistema Nazionale Assistenza Anziani” previsto nelle proposte presentate dal Patto”. Il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza raggruppa la gran parte delle organizzazioni della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti nel nostro Paese: rappresenta gli anziani, i loro familiari, i pensionati, gli ordini professionali e i soggetti che offrono servizi. Si tratta della comunità italiana della non autosufficienza, che ha deciso di superare confini, appartenenze e specificità per unirsi nella elaborazione di questa riforma. E chiede l’introduzione del Sistema Nazionale Assistenza Anziani (SNA), che comprende tutte le misure pubbliche - di carattere sociale e sanitario - per l’assistenza agli anziani non autosufficienti. In questo modo si supererebbe l’attuale frammentazione degli interventi per costruire un unico sistema integrato della non autosufficienza. Obiettivo è una semplificazione perché l’accesso allo SNA è determinato da una sola valutazione nazionale, che assorbe tutte quelle oggi esistenti. Nondimeno, significherebbe attribuire a questo settore, sinora trascurato, la necessaria legittimazione istituzionale e politica. Nello SNA il sostegno ai familiari che si prendono cura degli anziani non resta una questione settoriaContinua a pagina 24 ›››

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agosto 2022 › 23


movimenti

Inps, lo sportello mobile

L

o Sportello Mobile è un’iniziativa attivata dall’Inps nei confronti degli utenti con disabilità e anziani che hanno difficoltà a recarsi presso gli sportelli dell’Ente. Consiste essenzialmente nel fornire determinati e specifici servizi normalmente erogati presso gli sportelli attraverso una richiesta effettuata telefonicamente; ciò consente all’utente di ottenere la prestazione senza la necessità di spostarsi dal proprio domicilio. Gli operatori dello Sportello sono, nella maggior parte, operatori di centralino, anche non vedenti e ipovedenti, debitamente formati e particolarmente sensibili alle necessità manifestate dalla particolare utenza coinvolta. Attualmente, con 111 sportelli operativi, il servizio è già attivo in tutte le sedi provinciali. A ogni utente viene inviata una lettera informativa, con l’indicazione di un codice personale identificativo e con i numeri telefonici e gli orari da contattare per la fruizione del servizio. L’utente può telefonare e attraverso il codice di sicurezza (che consente l’identificazione e la tutela della privacy) ottenere determinati servizi (es. invio Certificazione Unica, estratto contributivo, cedoli‹‹‹ Segue da pagina 23

Legge Delega sia all’altezza delle esigenze di anziani e familiari le ma rappresenta un obiettivo che ne attraversa l’intera architettura. Da una parte con misure quali il supporto psicologico, le forme di conciliazione tra impegni di cura e di lavoro, le tutele previdenziali; dall’altra con un’attenzione particolare ai familiari nel disegno di tutti gli interventi. La nuova domiciliarità disegnata dallo SNA è capace, infatti, di offrire il mix di prestazioni necessarie, medicoinfermieristico-riabilitative, di aiuto all’anziano nelle attività fondamentali della vita quotidiana e di affiancamento a familiari e badanti, così come di garantire l’assistenza per il tempo effettivamente necessario. Lo SNA si contraddistingue anche per un ammodernamento della residenzialità, garantendone il personale necessario, per numerosità e competenze, e prevedendo ambienti di vita amichevoli domestici e familiari, tutelando il diritto alla privacy dei residenti. essere impresa

24 › agosto 2022

no pensionistico, informazioni sull’invalidità civile etc.) senza la necessità di recarsi agli sportelli INPS.

Cupla

Una sintesi dell’attività svolta Gian Lauro Rossi coordinatore nazionale Cupla ha sintetizzato l’attività svolta in questi ultimi mesi “degli obiettivi che ci eravamo posti un anno fa, alcuni sono stati raggiunti, qualcuno è in dirittura finale e qualcosa è ancora in progress. Abbiamo creato un sito internet del CUPLA Nazionale, che non solo offre visibilità nei confronti delle Istituzioni e degli Enti con cui ci rapportiamo, ma ci consente di informare tutte le strutture a noi collegate sull’attività del CUPLA. Tale strumento, se utilizzato, contribuisce a una crescita collettiva, rende più dinamiche azioni e attività, e infonde negli associati il senso di appartenenza a un Coordinamento presente e attivo. In seconda battuta è stato siglato con Anci nazionale un importante protocollo di intesa, che certamente agevolerà lo sviluppo di ogni attività in sede territoriale e contribuirà ad affrontare le problematiche del nostro settore a partire dai Comuni. Abbiamo proposto la partecipazione a tale protocollo anche a SPICGIL, FNP-CISL e UILPUIL: siamo pronti a tener conto di eventuali osservazioni che loro stessi vorranno offrire. Altro punto chiave è la presentazione al Governo e si gruppi parlamentari di Senato e Camera del documento “Dopo pandemia: Proposte del CUPLA”. Riteniamo tale testo molto importante e completo, sia per le analisi proposte (il fattore demografico, il fenomeno della non autosufficienza, le strutture residenziali per anziani, le carenze del sistema sanitario, il disagio economico dei pensionati, il contesto sociale e la solitudine degli anziani, l’accelerazione della digitalizzazione), sia rispetto ai nostri obiettivi da realizzare con le Istituzioni a tutti i livelli, con cui sarà determinante il metodo del dialogo e della concertazione. La vertenzialità, che potremContinua a pagina 25 ›››


movimenti

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Una sintesi dell’attività svolta mo adottare se si presentasse la necessità, dovrebbe trovare tavoli idonei di confronto. In questa fase è, però, necessaria la nostra presenza di CUPLA a ogni momento istituzionale di confronto, al fine di portare il nostro contributo di rappresentanti del mondo degli anziani. Procede poi il confronto con SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL alla ricerca di percorsi comuni, in quanto la condizione di pensionati, sia del lavoro dipendente sia del lavoro autonomo, non è diversa in rapporto alle problematiche della sanità, dell’assistenza, delle problematiche sociosanitarie e per l’attuazione del PNRR missioni 5 e 6. Continua il confronto con la Presidenza della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, avviato recentemente come CUPLA e Organizzazione dei sindacati pensionati CGIL, CISL e UIL, teso a realizzare un protocollo di intesa che definisca i contenuti del confronto a tutti i livelli (Nazionale e Territoriale) e le modalità di dialogo concertativo. Gli argomenti proposti in questa fase sono riconducibili alla attuazione del PNRR, della legge sulla non autosufficienza, della riforma della medicina territoriale, dell’ integrazione socio sanitaria, della riforma sulle strutture residenziali, della qualità urbana, della promozione del benessere, dello sviluppo delle nuove tecnologie e della cittadinanza digitale. È stato avviato un confronto, con il Coordi-

natore della Commissione Unica istituita qualche mese fa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per le politiche in favore della popolazione anziana e sui temi che, in precedenza, erano stati dibattuti in due distinte commissioni ministeriali e altre realtà interessate (Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza): confronto al quale desideriamo offrire il nostro contributo nella realizzazione della Legge sulla Non Autosufficienza. È molto importante questo dialogo in quanto, da parte del Coordinatore Mons. Vincenzo Paglia, viene riconosciuto il nostro ruolo sindacale di rappresentanza di un mondo, quello degli anziani, formato da circa 16 milioni di persone. È stato deciso, come CUPLA, di far nostro il documento della “Carta per i diritti degli anziani e i doveri della comunità”, presentato lo scorso settembre alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che si era impegnata a diffonderlo. Poiché i punti che lo caratterizzano sono importanti, dovremo promuoverlo e sensibilizzare i nostri soci, affinché possano utilizzare il documento per costruire percorsi innovativi, anche finalizzati a promuovere un reale ruolo del CUPLA come Soggetto e Protagonista Sociale. Altro punto non meno significativo attiene alle attività territoriali dei CUPLA, in questo ultimo periodo, sono cresciute progressivamente, innescando un meccanismo virtuoso e positivo, che dà un senso di presenza, di partecipazione effettiva e di incidenza sulle scelte sanitarie, socio sanitarie, assistenziali e sulla costruzione di una futura Comunità Solidale.”

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agosto 2022 › 25


categorie e mercato

Emergenza idrica, lo studio di Confartigianato

Necessario ammodernare la gestione dell’acqua

L’ufficio studi di Confartigianato ha effettuato una rilevazione da cui risulta con chiarezza l’impatto del deficit idrico sulle attività delle piccole imprese, evidenziando che l’emergenza siccità coinvolge in tutta Italia 71mila imprese artigiane con 287mila addetti che operano nei dieci comparti manifatturieri con la maggiore intensità di utilizzo dell’acqua. In particolare, nelle cinque regioni per le quali il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto) sono localizzate 40mila aziende artigiane ad alto consumo idrico che danno lavoro a 187mila addetti. Tra i settori più idro-esigenti, lo studio di Confartigianato indica quello estrattivo, seguito da tessile, petrolchimico, farmaceutico, gomma, materie plastiche, vetro, ceramica, cemento, carta e prodotti in metallo. Complessivamente, in questi dieci comparti manifatturieri con il più elevato uso di acqua si concentra il 69,3% dei consumi delle imprese,

pari a 12,1 litri di acqua per euro di produzione, per un totale di 118mila aziende che occupano 1 milione 268mila addetti. A fronte di condizioni di elevata siccità, nei primi cinque mesi del 2022 la produzione idroelettrica è crollata del 39,7%. La quota dell’idrico scende di otto punti in un anno, passando dal 16,7% della produzione di elettricità dei primi cinque mesi del 2021 al 9,7% dello stesso periodo del 2022. Nel confronto internazionale, con ultimi dati disponibili a marzo 2022, nel primo trimestre di quest’anno l’Italia segna un calo del 44,2% rispetto allo stesso periodo del 2021, più intensa della flessione del 27,4% della media dellUnione europea. Tra le criticità segnalate da Confartigianato, oltre al calo del 39,7% dell’idroelettrico nei primi cinque mesi del 2022 c’è la dispersione della risorsa idrica a causa delle cattive condizioni delle infrastrutture. Con il risultato che il 36,2% dell’acqua immessa nella rete nazionale, pari a 0,9 miliardi di metri cubi, non arriva ai rubinetti degli italiani. In alcune zone del Paese la dispersione supera addirittura il 70%. Massima criticità a Chieti con il 71,7% di dispersione idrica, all’opposto la situazione migliore si registra a Macerata dove si perde soltanto il 9,8% dell’acqua immessa in rete. La difficoltà ad affrontare l’emergenza idrica consegue a una bassa e decrescente spesa pubblica per la gestione dell’acqua: per questa posta l’Italia spende 26 euro all’anno per abitante, circa un terzo dei 72 euro della media dell’Unione europea, in dieci anni questa voce di spesa si è ridotta del 32,9%, mentre in Francia è stata costante (+0,1%) e in Germania è salita del 30,6%. Dall’attuazione del Continua a pagina 27 ›››

Confartigianato di Forlì mette a disposizione dei propri associati la bacheca per tutti coloro che vogliono inserire annunci di compravendita di macchinari, licenze o attrezzature. È disponibile anche online su: www.confartigianato.fo.it/bacheca Gli annunci vanno inviati a bacheca@confartigianato.fo.it oppure chiamando il numero 0543 452909

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26 › agosto 2022


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Click day, Confartigianato ricorre all’Antitrust

Esposto per evidenziare le distorsioni del sistema La strada dei click day italiani è lastricata di tante buone intenzioni ma di altrettanti fallimenti, accumulati negli anni, a danno delle imprese che utilizzano questa modalità telematica per presentare richieste di rimborso, di incentivi o di finanziamenti, fino all’esaurimento dei fondi disponibili. Confartigianato, che ha ripetutamente protestato contro le inefficienze di questo meccanismo di assegnazione degli incentivi alle aziende, ha deciso ora di portare la sua denuncia all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, presentando all’Antitrust un esposto in cui evidenzia le possibili distorsioni al corretto funzionamento del mercato e alla concorrenza derivanti dalle modalità, sempre più frequentemente utilizzate da parte della Pubblica Amministrazione, di assegnazione degli incentivi finanziari alle imprese aventi diritto in base all’ordine temporale di presentazione telematica delle domande, appunto il cosiddetto Click Day.

Tutto questo - spiega Confartigianato nell’esposto all’Antitrust - finisce per generare un’irragionevole e illegittima disparità di trattamento ai danni di alcune imprese, soprattutto micro e piccole, a favore di altre aziende che ne risultano avvantaggiate mediante una selezione che finisce con l’essere “puramente casuale”.

L’iniziativa raccoglie il diffuso malcontento degli imprenditori in merito alle criticità, ai blocchi di sistema operativo, alle anomalie e alla discriminazione tecnologica di accessibilità alle piattaforme pubbliche che provoca, nella maggior parte dei casi, l’esaurimento delle risorse messe a disposizione in un arco temporale brevissimo.

Autotrasporto

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Necessario ammodernare la gestione dell’acqua Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono attesi interventi per garantire la gestione sostenibile delle risorse idriche. Il Piano, all’interno della missione ‘rivoluzione verde e transizione ecologica’, mette a disposizione 4.380 milioni di euro , di cui 2.000 milioni per infrastrutture idriche primarie, 900 milioni per ridurre le perdite nelle reti di distribuzione, 880 milioni per investimenti nell’agrosistema e 600 milioni per investimenti in fognatura e depurazione, questi ultimi necessari a fronte delle procedure di infrazioni comunitarie e le sentenze di condanna da parte della Corte di Giustizia europea.

La Confederazione chiede quindi all’Antitrust di assumere le opportune iniziative che prevedono la possibilità, per la stessa Autorità, di segnalazione a Parlamento e Governo, affinché adottino le azioni necessarie per rimuovere o prevenire le distorsioni o, in alternativa, nei casi più gravi, di agire in giudizio contro gli atti amministrativi e i provvedimenti di qualsiasi amministrazione pubblica che vìolino le norme a tutela della concorrenza e del mercato.

Firmato decreto ministeriale sui ristori Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini il 13 luglio ha firmato il decreto che destina i 500 milioni di euro previsti dal DL Aiuti per compensare l’aumento del prezzo del gasolio per gli autotrasportatori, la firma del decreto arriva a poche ore dal via libera dell’Unione europea alle risorse. Il provvedimento era stato preannunciato da Unatras che, dopo colloqui avuti con le istituzioni europee, aveva appreso che la Direzione generale della Commissione europea aveva finalmente dato parere favorevole alla richiesta dell’Italia di concedere un contributo pari al 28% della spesa sostenuta nel 1° trimestre del 2022 per spese di gasolio, così come previsto dall’articolo 3 decreto Aiuti. “Adesso è necessario - ha sottolineato Unatras - che il MIMS adotti immediatamente tutti gli atti utili a consentire alle imprese di poter utilizzare nel più breve tempo possibile le risorse stanziate”. essere impresa

agosto 2022 › 27


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Emergenza smaltimento pneumatici

La posizione di Confartigianato È sempre emergenza per la raccolta e la gestione degli pneumatici fuori uso. Confartigianato Autoriparazione rispondendo alla richiesta del Ministero della Transizione Ecologica che sollecita la segnalazione delle aree con i maggiori ritardi nel ritiro degli PFU, ha denunciato gravi carenze e disservizi nella raccolta da parte dei Consorzi abilitati. La rilevazione effettuata da Confartigianato Autoriparazione conferma una situazione generalizzata di inefficienza e discontinuità del servizio. Fortissime le criticità circa tempi di attesa e quantitativi ritirati su tutto il territorio nazionale, con il rischio sempre incombente di incorrere nel blocco del ritiro, in particolare a fine anno. Il problema della giacenza ricade sugli autoriparatori sia sul piano operativo, sia su quello economico per il rischio di incorrere in pesanti sanzioni amministrative, oltre a creare gravi conseguenze per l’ambiente e per la salute della collettività. I ritardi nel ritiro degli pneumatici vengono per lo più motivati, da parte dei Consorzi, dal raggiungimento del target obbligatorio per legge e dall’impossibilità di ritirare quote aggiuntive, rinviando spesso, in modo improprio, alle imprese l’onere e la responsabilità di attivarsi direttamente per ottemperare a tale adempimento. Il disagio legato all’ingombro degli pneumatici accatastati che limita la disponibilità di spazi all’interno delle officine, diventa partico-

larmente gravoso nei periodi in cui si effettuano i cambi stagionali degli pneumatici. Le difficoltà variano anche in base alla collocazione geografica delle officine e sono maggiori per quelle che operano nelle zone collinari e montane. Le inefficienze e anomalie dell’attuale meccanismo sono anche riconducibili a fenomeni di illegalità e forme di abusivismo che spesso si annidano nel sistema di gestione degli pneumatici. Pratiche scorrette come la vendita in nero di pneumatici, anche sul web, generano evasione ed elusione fiscale e del contributo ambientale o pregiudicando il corretto funzionamento e la copertura economica del sistema, con il rischio ricorrente di abbandoni. A fronte di questa situazione ripetutamente denunciata è necessario che vengano sostenute e agevolate le imprese che operano regolarmente e sono indispensabili interventi strutturali per far emergere le aree di illegalità presenti sul mercato. La gestione dell’intero flusso degli pneumatici va reso efficiente, in un’ottica di trasparenza, tracciabilità e legalità che ne garantisca la sostenibilità economica e il raggiungimento del target di raccolta previsto per legge. Confartigianato Autoriparazione sollecita il rafforzamento, concentrato a monte della filiera, del controllo dei flussi degli pneumatici da parte degli Organi di vigilanza competenti, con un’attenzione particolare alle vendite on-line.

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28 › agosto 2022


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Lotta all’abusivismo BENESSERE

LA SALUTE È UNA COSA SERIA ABUSIVISMO? NO GRAZIE Scegli la qualità e la sicurezza dei professionisti artigiani Dall'estetista...

e dalla parrucchiera...

CAMPAGNA NAZIONALE CONTRO L’ABUSIVISMO WWW.CONFARTIGIANATO.IT

Confartigianato ha lanciato la campagna nazionale di informazione contro l’abusivismo dal titolo ‘Occhio ai furbi! Mettetevi solo in buone mani” spinta da una massiccia diffusione, che ha avuto il suo apice lo scorso 13 giugno, con la pubblicazione in tutti i principali canali di comunicazione. Le ragioni della campagna nazionale e delle strisce dedicate a ogni settore nascono dalla volontà di mettere in guardia i consumatori dal rischio di

Continua la campagna cadere nelle mani di operatori improvvisati, valorizzare qualità, rispetto delle norme, convenienza e sicurezza del lavoro dei veri artigiani e richiamare le Autorità a un’azione di controllo e repressione e di contrasto all’evasione fiscale e contributiva. “In questo momento chiediamo attenzione ai massimi livelli nel settore estetica e acconciatura: soprattutto in estate proliferano operatori abusivi che si offrono, anche sulle spiagge, per effettuare trattamenti e massaggi ai bagnanti.” Come chiarisce Fabiola Foschi, responsabile sindacale del settore benessere per Confartigianato di Forlì “chi si affida a queste persone deve essere consapevole degli enormi problemi a cui va incontro. Prodotti di dubbia provenienza, operatori non qualificati, ambiente non idoneo e totale incuranza delle regole igienico sanitarie rappresentano un rischio

non solo per la bellezza, ma per la salute. Esiste poi il risvolto legale, rivolgersi a un abusivo è reato e contribuisce a ingrossare quell’esercito di irregolari che può proliferare solo grazie alla domanda da parte del mercato.” La piaga dell’abusivismo deve essere fermata, per la coordinatrice “fondamentale è la sensibilizzazione dell’utenza sui rischi sanitari che si corrono affidandosi a operatori che sfuggono ai controlli e alle norme imposte proprio a tutela della qualità dei trattamenti. Senza dimenticare il danno economico e sociale alla collettività, l’evasione di imposte si trasforma in mancati introiti nella casse pubbliche, essenziali per sostenere i servizi di pubblica utilità.” Confartigianato ha chiesto la collaborazione delle forze dell’ordine per intensificare i controlli, così da garantire una efficace azione repressiva.

PNRR. Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Il Gruppo BCC Iccrea è accanto ai professionisti, alle imprese e alle comunità sul territorio per sostenere la crescita e costruire un Paese più forte e più unito.

www.labcc.it

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea. Il catalogo di prodotti e servizi rientranti nell’offerta sui segmenti Agribusiness, InTour ed Estero sono offerti da Iccrea Banca S.p.A., Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, e proposti/commercializzati dalle Banche di Credito Cooperativo del Gruppo aderenti. Per le condizioni economiche e le principali clausole contrattuali dei prodotti e servizi bancari e di finanziamento pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato è necessario fare riferimento ai fogli informativi disponibili sul sito internet www.iccreabanca.it, nonché presso le Filiali ed il sito internet delle Banche di Credito Cooperativo aderenti all’Iniziativa.

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agosto 2022 › 29


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Rialzo prezzi delle utenze

Bolletta energetica ancora a rischio Le previsioni d’estate della Commissione europea confermano gli effetti negativi della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, avviando l’economia europea su un percorso di crescita più bassa e di inflazione più elevata rispetto a quanto indicato nelle previsioni di primavera. Nel 2022 l’economia dell’Unione europea dovrebbe registrare una crescita del 2,7%, che nel 2023 i riduce all’1,5%. La crescita nella zona euro dovrebbe attestarsi al 2,6% nel 2022, per poi scendere all’1,4% nel 2023, mentre in Italia il tasso di crescita del PIL del 2022 sarebbe del 2,9% per poi flettere allo 0,9% nel 2023. Si prevede che l’inflazione media annua raggiunga i massimi storici nel 2022, attestandosi al 7,6% nella zona euro e al 7,4% in Italia, per poi scendere rispettivamente al 4,0% e al 3,4% nel 2023. Le ultime previsioni Banca d’Italia indicano una crescita del 3,2% nel 2022 e dell’1,3% nel 2023. Rispetto alle previsioni pubblicate a maggio, la crescita prevista per il 2022 si riduce di 0,1 punti nell’Eurozona, di 0,2 punti in Germania, di 0,7 punti in Francia, mentre in Italia aumenta di 0,5 punti. Al contrario, per il prossimo anno per l’Italia la crescita si ferma allo 0,9%, dimezzando l’1,9% previsto dalla Commissione a maggio; la revisione è ampia anche per Germania (1,1 punti in meno, da 2,4% di maggio a 1,3% di luglio), mentre è più contenuta

per la Francia (0,4 punti in meno, da 1,8% a 1,4%). La riduzione della crescita nell’Unione europea è determinata dalla concretizzazione di eventi negativi: la prolungata invasione dell’Ucraina da parte della Russia, le pressioni al rialzo sui prezzi dell’energia e delle materie prime alimentari che accrescono le tensioni inflazionistiche, la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie e una accentuazione del profilo restrittivo della politica monetaria. L’economia europea e quella italiana rimangono vulnerabili all’elevata dipendenza dai combustibili fossili russi e all’indebolimento della crescita mondiale. A maggio 2022 i prezzi all’importazione di petrolio e gas risultano pressoché raddoppiati (+93,2%), portando il valore cumulato degli ultimi dodici mesi delle importazioni di energia a 91.860 milioni di euro, il 163,3% in più rispetto a un anno prima. Prosegue la salita della bolletta energetica che arriva, nell’ultimo anno, a 71.148 milioni di euro, pari al 3,8% del PIL, avvicinando il precedente picco del 4% registrato nell’autunno del 2012. Permangono rischi elevati, dipendenti dall’evoluzione del conflitto e dall’approvvigionamento di gas in Europa. Un nuovo consolidamento dei prezzi del gas farebbe aumentare ulteriormente l’inflazione, rallentando la crescita.

Lo sportello Energia costituisce una preziosa opportunità per una valutazione personalizzata del consumo energetico e delle opzioni maggiormente vantaggiose per l’impresa e la casa. Confartigianato Forlì, aderisce al Consorzio CenPI e grazie a un’attenta ricerca per individuare i fornitori maggiormente competitivi permette un risparmio fino al 20% annuo. Un servizio gratuito e riservato alle imprese associate e alle loro famiglie. Togliti un peso. Portaci o inviaci la tua bolletta di energia e gas. Le energie senza fatica sono qui. Per una consulenza contattare lo sportello energia: Fabiola Foschi 0543 452844.

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30 › agosto 2022


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Perché abbiamo introdotto questo servizio?

È un archivio di informazioni sulla situazione debitoria della clientela (sia privati che imprese) nei confronti del sistema bancario.

La centrale rischi, considerata uno strumento “segreto” ad uso del sistema bancario, di fatto è accessibile anche dai clienti.

Conosciuta come l’archivio dei cattivi pagatori, di fatto contiene sia informazioni positive che negative.

Ma non solo, la normativa Banca d’Italia prevede che il cliente possa accedere ad informazioni più approfondite rispetto al sistema bancario.

Rispecchia la situazione debitoria dell’azienda e permette di analizzare l’azienda come farebbe davvero la banca vedendo gli stessi dati.

Conoscere queste informazioni permette alle aziende di:

Perché è così importante? La centrale rischi, soprattutto per le micro, piccole e medie imprese, può incidere anche fino al 70% nelle valutazioni di merito creditizio della banca e nella determinazione del rating che la banca attribuisce ad ogni azienda. È addirittura più importante del bilancio per due semplici motivi: • Le informazioni sono molto più aggiornate; • Le informazioni vengono alimentate dalle banche stesse e quindi sono considerate dalle banche dati più affidabili rispetto al bilancio.

• Essere consapevole delle informazioni che vede la banca; • Migliorare nel tempo i comportamenti per influenzare positivamente i dati in centrale rischi; • Migliorare, di conseguenza: il rating, l’accesso al credito e le condizioni bancarie. In considerazione della particolare situazione economica e dell’importanza vitale che ha assunto la centrale rischi nella relazione tra banca e impresa, Confartigianato Forli ha deciso di offrire alle aziende associate il “Test GRATUITO della centrale rischi Banca d’Italia”.

Per informazioni invia una mail a centralerischi@confartigianato.fo.it SERVIZIO

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essere impresa

agosto 2022 › 31


Forlì - Via Oriani, 1 - Tel 0543 452811 - Fax 0543 452852 www.confartigianato.fo.it Castrocaro Terme e Terra del Sole - Piazza Mazzini, 11 - Tel 0543 452950 Civitella di Romagna - Piazza Matteotti, 6 - Tel 0543 452980 Forlimpopoli e Bertinoro - Via Vecchie Fondine, 31 - Tel 0543 452937 Galeata - Via IV Novembre, 12/A - Tel 0543 981240 Meldola - Viale Roma, 172 - Tel 0543 452910 Modigliana - Corso Garibaldi, 67 - Tel 0543 452960 Predappio - Via Roma, 100/B - Tel 0543 452921 Premilcuore - Piazza Caduti, 3 - Tel 0543 452920 Rocca San Casciano - Piazza Garibaldi, 53 - Tel 0543 452970 Santa Sofia - Via Giovannetti, 6 - Tel 0543 452980 Tredozio - Via XX Settembre - angolo Vicolo Biscanto, 1 - Tel 0546 943493


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