Essere Impresa aprile 2023

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2023

Grazie a tutti!

I rappresentanti di cinque comitati zonali, di quattordici categorie, di tre movimenti e due settori, l’assemblea composta da oltre cinquanta imprenditori, anche in rappresentanza delle società collaterali, il sindaco unico e i tre probiviri sono la nostra nuova squadra per il quadriennio 2023/2027. L’assemblea di Confartigianato Forlì il prossimo 29 aprile eleggerà anche il presidente dell’associazione, nel corso del congresso, concludendo così la fase dei rinnovi delle cariche elettive. Sono state settimane entusiasmanti, ricche di confronti tra i dirigenti già in carica e gli associati che, per la prima volta, hanno deciso di partecipare attivamente alla vita dell’associazione, per collaborare alla definizione della strategia politica di Confartigianato Forlì. Per questo vi ringraziamo; grazie per la passione, la voglia di esserci e per l’impegno che il nuovo gruppo dirigente ha scelto di assumere!

L’EDITORIALE: Il segretario Mauro Collina annuncia il Congresso del 29 aprile, quando l’Assemblea dell’Associazione eleggerà il nuovo presidente, che rappresenterà Confartigianato Forlì per i prossimi 4 anni. A pagina 3

ASSOCIAZIONE: Rinnovati i comitati zonali, i cinque presidenti sono Antonietta Bagioni, Eraldo Cucchi, Graziano Fabbri, Leonardo Fabbrica e Diana Lolli Da pagina 4

IL NOTIZIARIO TECNICO: Le novità fiscali sulla legge di cessioni crediti e sul decreto “bollette”. La consulenza del lavoro approfondisce il tema delle assunzioni agevolate.

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CATEGORIE E MERCATO: Dopo le elezioni di marzo, sono stati costituiti i consigli di categoria e nominati i presidenti e i vicepresidenti che rappresenteranno in Assemblea le istanze degli associati.

02 › APRILE
Anno 13 - Direttore Responsabile Roberta Zoli - Mensile di informazione tecnica, economica, professionale - Forlì, viale Oriani 1 Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009”

Il Congresso di chiusura

› a cura del segretario Mauro Collina

Aseguito della tornata elettorale di marzo, sono stati costituiti i comitati zonali, i consigli di categoria e dei movimenti, eletti i presidenti e i vice, definendo così la squadra di imprenditori, che siederanno in Assemblea e nel Consiglio di Confartigianato Forlì. Il giorno del congresso, il 29 aprile, i componenti dell’Assemblea saranno chiamati a eleggere anche il presidente, i vicepresidenti e i rappresentanti di Giunta. Il momento del rinnovo delle cariche è sempre una fase appassionante, si moltiplicano le occasioni di incontro con gli imprenditori, anche con chi, per la prima volta, ha deciso di prestare parte del proprio tempo alla crescita dell’associazione. Viverla significa, infatti, imparare a conoscerla. I consigli creano preziose opportunità di confronto e di scambio di idee, fondamentali per delineare la strategia politica del nostro operato. In queste settimane abbiamo gettato le basi per i prossimi quattro anni, una nuova pagina della nostra storia che, dal 1946, a oggi ci ha sempre visto in prima linea per la tutela della micro e piccola impresa artigiana. Settantasette anni di storia sono un onore, ma anche una responsabilità, che riceviamo, consapevoli dell’impegno chiesto. I rappresentanti eletti sono la voce dei nostri associati. Sono i primi punti di contatto per raccogliere esigenze e priorità di chi fa impresa, condividendo problematiche di categoria o criticità territoriali, una sensibilità comune che consente di trasferire nelle opportune sedi le eventuali richieste dell’imprenditore. L’associazione è il collettore di notizie preziose per descrivere i bisogni e misurare l’impatto che un provvedimento ha sulle imprese, per introdurre correttivi e suggerire soluzioni alternative. Attraverso le riunioni di categoria o le assemblee territoriali si sviscerano i temi e si costruiscono proposte. Di fatto, far parte di un’associazione di categoria, consente di leggere l’impresa a tutto tondo, per erogare servizi su misura, in base ai reali bisogni di chi lavora. È questo che ci distingue dagli studi professionali: attraverso l’ascolto di chi fa impresa possiamo mettere in campo azioni in grado di dare risposte efficaci ai bisogni, a volte anche anticipandoli.

Viale Oriani, 1

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Anno XIII • n. 02 APRILE 2023

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2 › aprile 2023

Autorizzazione Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/1978

Tariffa R.O.C: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale in regime libero

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009

Direttore Responsabile Roberta Zoli

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editoriale
Rinnovo cariche elettive

Quali opportunità per il forlivese?

Immaginiamo il futuro

› a cura del presidente Luca Morigi

Facciamo un gioco. Proviamo a immaginare come potrà evolvere l’economia locale nei prossimi anni, con la consapevolezza che solo un esperto indovino potrebbe fare una previsione del genere. Oggi, più che in altri momenti storici, il mondo corre veloce e spesso intraprende percorsi che non avremmo mai immaginato. Il tema del momento, che tiene banco su tutti i media, è quello della mancanza di manodopera. Un problema reale, avvertito anche dai nostri associati e che necessita di interventi strutturali per trovare una soluzione. In primis cercando di intensificare il dialogo fra mondo dell’istruzione e quello della micro e piccola impresa, che costituisce l’asse portante della nostra economia. Consentire agli studenti di avvicinarsi a queste realtà, scevri da pregiudizi, per comprendere il vero significato dell’intraprendere, richiede un cambio culturale forte, in un Paese nel quale il lavoro dipendente viene ancora considerato il miglior traguardo professionale. Eppure, soprattutto nel comprensorio forlivese, l’artigianato ha mille connotazioni: esistono attività notevolmente differenti, da quelle tradizionali, che perpetuano lavorazioni e saperi antichi pur coniugati con la modernità, a quelle più tecnologiche, offrendo un panorama molto ricco col quale confrontarsi.

Una ricchezza che è anche debolezza, mancando una vocazione forte, come avviene invece per altri territori a noi vicini, Forlì spesso viene considerata una piazza poco appetibile. Quasi un territorio di passaggio fra Rimini, Ravenna e Cesena.

È nostro dovere lavorare, assieme a tutti gli attori coinvolti, per costruire un’identità chiara al nostro territorio. Non è un mero slogan dire che la cultura è un volano per il forlivese e non solo grazie al polo museale del San Domenico o all’università in piena espansione, lo sviluppo del turismo lento è solo un esempio. La pandemia ha portato a riscoprire il nostro Appennino, nascono e vengono ripristinati sentieri che consentono di vivere le nostre colline gustando i colori, i profumi e i sapori che fanno parte della nostra cultura. L’enogastronomia e l’accoglienza sono sempre stati punti forti dei nostri comuni e su questo dobbiamo concentrare gli sforzi. Da Tredozio a Portico passando per Premilcuore e Bertinoro possiamo essere orgogliosi della bellezza che ci circonda e che merita di essere valorizzata, creando un indotto a supporto dell’accoglienza. I giovani possono avere ancora un futuro nei comuni collinari e montani, se sapremo mettere a sistema e valorizzare l’esistente, ma dobbiamo essere noi i primi a conoscere e ad amare il nostro territorio.

essere impresa aprile 2023 › 3 il commento

Comitato zonale di Forlì

La presidente è Antonietta Bagioni

Si è insediato il nuovo comitato zonale di Forlì, che ha riconfermato alla presidenza Antonietta Bagioni e alla vicepresidenza Emanuele Chiodino. A completare la squadra, gli imprenditori Ilic Bosi, Alberto Brunelli, Nicola Crispino, Davide Lippi, Marika Mambelli Rustignoli, Annalisa Parronchi, Andrea Pini, Patrizia Piovacari, Eleonora Tassani e Silvio Zanotti. Il comitato zonale è il luogo del confronto sui temi cittadini e a tutti i consiglieri è affidato il compito di ascoltare e raccogliere gli spunti e le sollecitazioni degli altri associati del territorio per discuterne e, quando possibile, individuare risposte attuabili. Sono numerosi i temi sui quali si confronteranno gli imprenditori nei prossimi anni, a partire dalla riforma del Codice Sesto, testo unico per la regolazione delle attività economiche, che in questi mesi ha visto i funzionari dell’associazione presenziare

ai numerosi incontri promossi dall’amministrazione forlivese, introducendo correttivi e migliorie per favorire gli imprenditori che scelgono di insediarsi in quest’area. Ma non solo, la città di Forlì è interessata a importanti cambiamenti che dovrebbero riportarne in auge l’immagine, in questi anni un po’ appannata.

Il segretario Mauro Collina sintetizza “Forlì ha l’opportunità di candidarsi a centro culturale, sia grazie agli investimenti fatti per l’università, sia grazie alla qualità dell’offerta delle iniziative che vengono promosse, a partire dalle grandi mostre del San Domenico, oggi riconosciuto polo anche per la valorizzazione della fotografia. La città sta lavorando per diventare più moderna e accogliente, il recupero dell’ex Gil, che diventerà un auditorium e i progetti in campo per il recupero dell’area ex Eridania possono trasformarsi in un volano per le attività che noi rappresentiamo. Si tratta di uno scambio reciproco: dalla ristorazione all’accoglienza, all’artigianato di servizio, sono molteplici le attività che possono contribuire a rendere attrattiva una città, contribuendo a rendere piacevole l’esperienza di coloro che ne fruiscono.”

Come realizzare il tuo sogno imprenditoriale

Con gli esperti di Confartigianato di Forlì è più facile diventare imprenditore.

Consulenza e assistenza per tutte le pratiche di inizio attività: dalla valutazione dell’idea imprenditoriale alla verifica di fattibilità, dei requisiti professionali necessari per attività soggette a leggi di settore (impiantisti, acconciatori, centri di estetica, servizi all’auto, autotrasporto, pulizia

locali, facchinaggio), sino alla redazione del Business Plan.

Dall’individuazione della formula giuridica della ditta, alla predisposizione delle pratiche di iscrizione, variazione e cessazione di attività da inoltrare a Camera di Commercio, Albo Imprese Artigiane, Inail, Inps, Comune, Ausl, Prefettura/Questura un aiuto concreto per non soccombere alla burocrazia.

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associazione

Basso Bidente

Riconfermata Diana Lolli

L’imprenditrice forlimpopolese Diana Lolli è stata riconfermata presidente del Comitato Zonale del Basso Bidente, che rappresenta le aziende del comune artusiano, di Bertinoro e Meldola. Al suo fianco, alla vicepresidenza, Mauro Lorenzi e i consiglieri Luciano Ciocca, Antonio Erbacci, Xingle Hu, Davide Ragizi e Walter Turci. Una squadra che vede molte riconferme e che mira a continuare, rafforzandolo, il dialogo avviato in questi ultimi anni con gli amministratori del territorio. Come spiega la presidente Lolli “la forza di questo territorio è la capacità di agire facendo rete. Il confronto con gli amministratori locali è costante, apprezziamo molto la disponibilità che i sindaci dei tre comuni hanno sempre mostrato nei confronti del mondo della piccola impresa, riconosciuto come asse portante della nostra economia. Ma non solo, c’è grande sinergia fra i diversi attori che animano le comunità, un tessuto ricco di associazioni, in cui il volontariato è vivo e presente e dove il collegamento pubblico e privato lavora per il bene di cittadini e imprese. È chiaro che i problemi esistono anche nel basso Bidente, ma dobbiamo rilevare l’alto livello di qualità della vita che può e deve essere incrementato.” E conclude “come comitato zonale siamo sempre aperti a lavorare insieme per la crescita del nostro tessuto produttivo, che, come

è noto, è strettamente connesso al benessere della collettività. Nei nostri comuni, in ogni famiglia c’è almeno un componente impegnato in una micro e piccola impresa locale, che garantisce ricadute positive sul territorio, in termini di occupazione, di tasse reimpiegate per il bene comune e di crescita collettiva. La forza del sistema imprenditoriale che, come Confartigianato, rappresentiamo è proprio questa l’imprenditore vive ed è parte integrante della comunità in cui ha sede la sua azienda. Impossibile che non abbia a cuore anche il benessere della realtà in cui la sua famiglia vive. La piccola impresa è una risorsa, un patrimonio che siamo orgogliosi di rappresentare quotidianamente.”

Comitato zonale Montone Rabbi

Alla guida

Fabbrica e Ferrini

Il presidente Leonardo Fabbrica, il vicepresidente Franco Ferrini, assieme ai consiglieri Stefano Agatensi. Luciano Battista, Luca Benini, Antonino Cacciatore, Gian Piero Casadei, Carmine Coppola, Fabio Fabbri, Mirco Fornasari e

essere impresa aprile 2023 › 5 associazione
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associazione

Marzeno

Confermato presidente Graziano Fabbri

Anche il nuovo mandato vede alla guida del comitato zonale il presidente Graziano Fabbri. Alla vicepresidenza nominato Roberto Biondi, consiglieri sono Franco Frassineti, Hanifa Kadric Sebastiano Guelfo Laghi e Marta Marchi. La compagine continuerà a lavorare per garantire alle imprese che ancora operano nell’area di Tredozio e Modigliana di poter giovarsi di strutture materiali e immateriali al pari delle imprese che operano lungo l’asse viario della via Emilia. Persistono invece difficoltà per chi vive e lavora nel Tramazzo, come chiariscono gli imprenditori “fare impresa in montagna è una mis-

Alla guida Fabbrica e Ferrini

Alessandro Piazza guideranno fino al 2027 il comitato zonale del Montone Rabbi, che rappresenta tutte le aziende operanti nei comuni di Premilcuore, Predappio, Dovadola, Castrocaro, Rocca San Casciano e Portico San Benedetto. I componenti del consiglio rappresentano le diverse anime del sistema produttivo dell’area e ben conoscono le problematiche da cui esso è afflitto. Tra le prime criticità da affrontare la lenta, ma costante emorragia di residenti vissuta soprattutto dall’area di Premilcuore, legata anche alla perdita dei servizi essenziali alla vita della comunità. Come ben chiarisce il neopresidente Fabbrica “mantenere aperta un’attività a Premilcuore oggi significa affrontare costi superiori, sovrapprezzi sulle merci e sulle consegne, inoltre, la viabilità non è migliorata in maniera significativa in questi anni e per di più manca-

sione, una scelta fatta sulla base del forte legame con la propria comunità, di cui si è parte attiva. Presi dalle incombenze del quotidiano spesso non ci si ferma a fare un’analisi delle difficoltà incontrate, ma non sempre è facile investire in questi territori.

Le piccole aziende dell’area di Modigliana sono nate all’interno di distretti produttivi, in particolare quelli del legno, dell’elettronica e del tessile. Con la chiusura di importanti gruppi industriali, numerose realtà che operavano la filiera sono andate in crisi e hanno dovuto reinventarsi per non chiudere. A questa delicata

no servizi e artigiani, solo Confartigianato è ancora presente con il recapito per affiancare chi, ancora investe nell’area.” Il problema dello spopolamento è un tema molto avvertito nei territori collinari e montani, significativa l’esperienza del comune di Rocca San Casciano che per attrarre nuovi residenti ha messo in campo il progetto “Cambia Vita”, per promuovere uno stile di vita differente da quello cittadino: la vita di paese, a contatto con la natura, facendo provare per una settimana come si vive in un piccolo comune montano, ben servito e poco distante dal comune capofila in termini chilometrici, ma immerso nel verde e circondato dalla bellezza dei crinali appenninici, all’interno di una comunità accogliente e disponibile. Tra le sfide in ballo anche la collaborazione con il Consorzio Castrumcari per la valorizzazione del comune di Castrocaro e Terra del Sole, punto turistico di grande impatto col boom del termalismo e oggi alla ricerca di nuove opportunità per tornare a essere attrattivo.

essere impresa 6 › aprile 2023
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Alto Bidente

Eraldo Cucchi e Luca Gabelli guidano il comitato

Eraldo Cucchi confermato presidente del comitato zonale dell’area di Civitella, Galeata e Santa Sofia. Alla vicepresidenza Luca Gabelli, mentre i consiglieri sono Claudio Bussi, Alessandro Cucchi, Marco Garoia, Eros Mambelli, Giovanni Milanesi, Caterina Tedaldi e Albano Venturini. Il presidente Cucchi chiarisce che fra gli obiettivi del nuovo mandato c’è la volontà di tenere alta la guardia contro l’abusivismo e la piaga del lavoro nero, che compromettono ulteriormente il mercato produttivo. Per Cucchi “si sta perdendo la cultura del lavoro, la fatica spaventa. Soprattutto in settori che richiedono lunghi anni di apprendistato c’è carenza di personale. A fronte di un impegno gravoso, gli stipendi sono bassi e i giovani preferiscono scegliere altre strade. La detassazione dei salari potrebbe essere una risposta, ma è, altresì necessario che si diffonda una nuova cultura del lavoro, occorrono passione e risolutezza per scegliere determinati mestieri. Soprattutto l’edilizia è un settore in cui la professionalità non è riconosciuta da leggi di settore, il geometra o l’ingegnere strutturista possono affidare a chiunque i lavori, non sono richieste qualifiche a garanzia dell’espe-

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Confermato presidente

Graziano Fabbri

situazione si aggiungono problemi infrastrutturali dalla viabilità alla banda larga, che rendono difficile competere con le imprese di altre aree maggiormente servite.” E concludono “l’economia italiana si basa sulla piccola e micro impresa, anche artigiana, che spesso opera nei comuni più distanti dal capoluogo, una peculiarità del nostro Paese, che è anche la sua forza. Quello che chiediamo è di consentirci di continuare a lavorare, collaborando a ricostruire un contesto favorevole al fare impresa, senza cedere alla razionalità, che ci inviterebbe a trasferire la sede produttiva lungo la via Emilia.”

rienza di chi materialmente svolge i lavori. Eppure lavorare in questo campo non è facile, c’è stato un cambiamento radicale nelle tecniche costruttive e nell’applicazione dei materiali affinché l’immobile duri nel tempo, con conseguente richiesta di manodopera specializzata, sempre più difficile da reperire.” Ma non è solo il comparto casa a richiedere una più stringente attenzione “gli anni del lockdown hanno portato un incremento nel sottobosco di chi esegue lavori in nero o senza le necessarie qualifiche professionali, con gravi rischi per chi affida i lavori a questi soggetti. Affidarsi agli abusivi non è solo un reato che può portare a sanzioni rilevanti in termini economici, ma mette a rischio la salute stessa del cliente, in ogni ambito, dalle manutenzioni in casa, all’auto, alla cura della persona. La qualità deve tornare a essere un valore premiante, dobbiamo contribuire a diffondere questo messaggio, affinché l’utente torni ad affidarsi solo agli imprenditori che operano nel rispetto della normativa.”

Confartigianato di Forlì desidera formulare a tutti i nuovi eletti i migliori auguri di buon lavoro, ringraziando i consiglieri uscenti per l’impegno offerto nel quadriennio appena terminato. Sono stati anni complessi: pandemia, crisi, guerre hanno reso difficile lo svolgimento del lavoro quotidiano. Eppure non sono mai venuti meno l’impegno e la volontà di collaborare da parte di tutti i dirigenti, a tutti voi un sincero grazie.

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associazione

Prioritario un ponte scuola lavoro

Nel corso del primo consiglio, il Gruppo Giovani, movimento che rappresenta gli imprenditori under 40 di Confartigianato Forlì, ha proceduto a confermare alla presidenza Manuel Andreini. L’imprenditore forlivese, per i prossimi quattro anni, sarà alla guida del consiglio composto da Alessandro Casadei Gardini, Lucia Crispino e Riccardo Minghetti, ad affiancarlo, in qualità di vicepresidente, Marco Garoia. Il gruppo si pone come obiettivo quello di stimolare l’auto imprenditorialità, avvicinando i giovani e il mondo della formazione per dare l’opportunità di confrontarsi con il fare impresa. Altro tema molto avvertito è quello del passaggio generazionale che in un decennio interesserà una impresa su cinque (20,5%). Il presidente Andreini cita un recente studio di Confartigianato “il contesto demografico italiano mette in luce condizioni di marcato declino, con una diminuzione di popolazione residente iniziata nel 2015 accompagnata da un costante aumento dell’età media. Questo fenomeno si riflette anche sul lavoro: in Italia il 19,3% degli imprenditori e lavoratori autonomi con dipendenti ha 60 anni e più, una quota di 2,6 punti superiore alla media UE a 27 del 16,7%, inferiore a quella della Germania (21,5%) ma più alta rispetto a quella di Spagna (14,9%) e Francia (13%). Età dell’impresa, età degli imprenditori e dimensione aziendale sono fattori che si intrecciano e si correlano, intensificando la domanda di passaggio generazionale.” La presenza

di imprese familiari in Italia è elevata: i tre quarti (75,2%) delle imprese con 3 e più addetti è rappresentato, infatti, da imprese controllate da persona fisica o famiglia. Tendenza maggiormente diffusa nelle microimprese (il massimo di 78,2% tra le imprese con 3-9 addetti), meno (il 32,8%) tra le imprese più grandi con 500 addetti e oltre. Complessivamente il peso è pari al 75,8% tra le realtà sotto i 50 addetti mentre ci si ferma sul 49% nelle restanti imprese di maggior dimensione. Sempre a proposito del passaggio generazionale è interessante notare che l’8,8% delle imprese controllate da persona fisica o famiglia è già stata interessata dal passaggio generazionale nei

6 anni tra 2013 e 2018, mentre per l’11,8% è terminato o sarà possibile nel periodo 2019-2023, con un ritmo di 42 passaggi al giorno di aziende tra generazioni di imprenditori. Spiega ancora Andreini “il passaggio generazionale è un momento delicato, il 51,3% delle imprese familiari evidenzia la presenza di fattori di ostacolo, tra i quali prevalgono le difficoltà burocratiche, legislative e/o fiscali (16,9%), nonché il trasferimento di competenze, i contatti con clienti e fornitori (14,%) e difficoltà economiche e/o finanziarie (13,5%); più contenuti i conflitti familiari (4,6%) mentre l’assenza di eredi o successori interessati o qualificati è evidenziata nel 16,9% dei casi.” La presenza di fattori di ostacolo al passaggio generazionale è particolarmente accentuata tra le imprese controllate da persona fisica o famiglia in FriuliVenezia Giulia e Veneto, regioni in cui è segnalata da 6 imprese su 10 (57,2%); seguono Provincia Autonoma di Trento (54,3%), Marche (54,2%) ed Emilia-Romagna (53,4%). Anche la presenza di fattori di ostacolo è correlata con la dimensione: sono segnalati dalla metà (51,8%) delle micro imprese con 3-9 addetti mentre solo da un quarto (24,2%) delle imprese più grandi con 500 addetti e oltre. Tra le imprese che hanno affrontato un passaggio generazionale nei 7 anni tra 2013 e 2019 è netta la continuità imprenditoriale in termini di proprietà: il 93,1% dei passaggi vede il mantenimento e rafforzamento del controllo della famiglia proprietaria o controllante.

essere impresa 8 › aprile 2023
movimenti giovani imprenditori

donne imprenditrici

Parità ancora lontana

Diana Lolli viene riconfermata alla presidenza del gruppo donne di Confartigianato Forlì. Assieme a lei assumono i ruoli di vicepresidente Marika Mambelli Rustignoli e di consigliere Lucia Crispino, Barbara Fabbri, Daniela Fornasari, Monica Locatelli, Marta Marchi e Annalisa Parronchi.

Il movimento rappresenta le imprese in cui le donne costituiscono una presenza maggioritaria o esclusiva, mettendo in campo politiche volte a superare le disparità di genere. Le imprenditrici spiegano “è noto che le donne che lavorano sono meno degli uomini e, soprattutto, difficilmente ricoprono incarichi di responsabilità. Dato presente anche negli altri paesi europei, ma che vede l’Italia in una condizione di maggiore ritardo.

L’autoimprenditorialità può essere una risposta, ma come evidenzia un recente studio, nel nostro paese le aziende femminili rappresentano il 22,18% sul totale dell’imprenditoria e a frenare la crescita occupazionale autonoma gioca un ruolo determinante il fattore burocratico, percepito come un ostacolo di non poco conto. Stereotipi e pregiudizi di genere aggravano una situazione già complessa, per questo occorre lavorare su più fronti. Da una parte abbiamo necessità di una legislazione che sia maggiormente attenta alle esigenze delle donne, a partire dalla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, non solo per le madri, ma anche per chi si trova a svolgere il ruolo di care giver. D’altro canto, senza un cambiamento culturale che consenta alla donna di superare i pregiudizi e di sentirsi maggiormente sicura delle proprie potenzialità non sarà possibile giungere a una piena realizzazione delle potenzialità femminili.” Tra le attività messe in campo dal movimento proprio per contribuire a una maggiore consapevolezza delle proprie capa-

cità di leadership, il percorso organizzato in collaborazione col gruppo giovani imprenditori, coi consulenti della Fattoria dei Talenti, per riflettere sulle proprie potenzialità e come svilupparle al meglio.

La coordinatrice di Donne Impresa Fabiola Foschi conclude “stiamo portando avanti una serie di iniziative sui temi più cari alle imprenditrici associate, fra questi sicuramente l’impegno a sensibilizzare contro la violenza e gli abusi, che non sono solo fisici, ma spesso assumono connotati meno visibili, ma altrettanto pericolosi, come la dipendenza economica, le minacce verbali e il mobbing. Continueremo a impegnarci, affinché termini come gender gap, soffitto di cristallo o violenza di genere, diventino finalmente desueti.”

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Codice della crisi d’impresa

chiarimenti di Luca Giannini

Il 23 marzo si è tenuto un approfondimento, dedicato alle aziende associate, curato dall’avvocato Luca Giannini sul Codice della Crisi di impresa. Come spiegato nel corso dell’incontro “la Direttiva Ue, definita “Insolvency”, ha la finalità di portare omogeneità nelle procedure di insolvenza adottate dai Paesi dell’Unione europea. L’ottica innovativa in cui si muove la norma non è tanto la gestione del default mediante la liquidazione di ciò che rimane nel patrimonio del fallito, bensì la sua prevenzione e anticipazione, permettendo ai debitori di ristrutturarsi efficacemente in una fase precoce evitando, in tal modo, la liquidazione di aziende sane.” Come messo in luce dalla relazione, le caratteristiche del Codice della Crisi di impresa e dell’insolvenza sono proprio l’anticipazione della valutazione dello stato di crisi e la tempestiva rilevazione da parte degli organi della società, il sistema di allerte e il recupero e mantenimento della continuità aziendale quale finalità primaria di ogni tentativo di ristrutturazione del debito. Spiega Giannini “il concetto di crisi è definito come

lo stato del debitore che rende probabile l’insolvenza e che si manifesta con l’inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte alle obbligazioni nei successivi dodici mesi, mentre quello di insolvenza è lo stato del debitore che si manifesta con inadempimenti o altri fatti esteriori i quali dimostrino che il debitore non è più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni.” Una serie di definizioni che possono aiutare l’imprenditore a comprendere meglio la propria situazione, soprattutto quando la norma evidenzia che i segnali di squilibrio o segnali di “allarme” che l’imprenditore non può ignorare sono l’esistenza di debiti per retribuzioni, scaduti da almeno 30 giorni pari a oltre la metà dell’ammontare complessivo mensile delle retribuzioni; l’esistenza di debiti verso fornitori scaduti da almeno 90 giorni di ammontare superiore a quello dei debiti non scaduti, le esposizioni nei confronti delle banche e degli altri intermediari finanziari che siano scadute da più di 60 giorni o che abbiano superato da almeno 60 giorni i limiti degli affidamenti ottenuti in qualunque forma purché rappresentino almeno il 5%

del totale delle esposizioni; infine l’esistenza di una o più esposizioni debitorie da creditori pubblici qualificati. Il Codice Civile indica che “l’imprenditore che opera in forma societaria o collettiva ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi di impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti per il superamento della crisi ed il recupero della continuità aziendale. Vengono inoltre stabiliti i compiti del collegio sindacale, chiamato a vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo corretto funzionamento. Il controllo operato dal Collegio Sindacale deve estendersi alla regolarità sostanziale della gestione così come ricavabile dai dati forniti dall’organo amministrativo.”

essere impresa aprile 2023 › 11 vita associativa
I

Agci Emilia Romagna, Ance Forlì - Cesena, Cna provinciale, Confcooperative Romagna, le Confartigianato di Forlì e di Cesena, Legacoop Romagna, Feneal-Uil provinciale, Filca-Cisl Romagna e Fillea-Cgil provinciale hanno incontrato, lo scorso 28 marzo, il prefetto della provincia di Forlì-Cesena Antonio Corona, per presentare le criticità create dal decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 febbraio sulla cessione dei crediti.

Per le associazioni “il provvedimento interrompe improvvisamente e inaspettatamente la cessione dei crediti e lo sconto in fattura e non risolve il problema dei crediti incagliati legati ai bonus edilizi. Secondo le stime del Governo, si tratta di 19 miliardi di euro, già maturati, che, se non pagati, mettono a rischio 90.000 cantieri di ristrutturazione delle case delle famiglie italiane in corso in tutta Italia. La sottovalutazione di questo problema rischia di condannare il nostro Paese a una brusca frenata e a un pericoloso crollo di fiducia. Una vera e propria bomba a orologeria che rischia di creare danni enormi per lavoratori, famiglie e imprese. Il blocco del mercato della cessione dei crediti fiscali sta infatti creando una vera e propria crisi sistemica nell’economia italiana: l’impossibilità di cedere sul mercato i bonus determina una carenza di liquidità

nelle imprese di tutta la filiera delle costruzioni che le porterà, a brevissimo, al fallimento. I posti di lavoro a rischio sono decine di migliaia.” Presenti all’incontro, per Confartigianato Forlì il presidente Luca Morigi e il segretario Mauro Collina che sintetizzano i rischi legati al provvedimento.

“Gli effetti, dal comparto edile, si estenderanno a tutti i settori collegati, senza dimenticare le famiglie beneficiarie degli interventi: si corre il rischio di decine di migliaia di contenziosi con i soggetti realizzatori e con le Autorità preposte ai controlli.

La prima emergenza è certamente lo sblocco dei crediti pregressi, una misura resa ora possibile anche dal recente Manuale Eurostat del 1° febbraio 2023, che ha fatto definitivamente cadere l’alibi dell’impatto sui conti dello Stato. Secondo Eurostat, infatti, il pregresso è già interamente conteggiato nel deficit italiano. Per sbloccare i crediti pregressi, bisognerebbe almeno prevedere un intervento di acquisto dei crediti da parte di un acquirente

pubblico di ultima istanza anche coinvolgendo le grandi imprese partecipate, invitare gli istituti di credito che ancora avessero capienza per farlo a acquistare i crediti nei cassetti delle aziende ma soprattutto consentire immediatamente agli Istituti di credito di utilizzare gli F24 a compensazione dei crediti maturati dalle imprese di tutte le dimensioni, dai professionisti e dalle famiglie. Misure che però risultano assenti dal decreto-legge approvato dal Governo. Ci aspettiamo che il Governo confermi urgentemente queste misure.”

Qualsiasi altra soluzione parziale, come l’intervento sulla responsabilità solidale contenuto nel DL, non risolve la questione in quanto non interviene sul problema principale, quello di individuare i soggetti che possono monetizzare crediti pregressi. Il decreto approvato interviene anche sul blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura per tutti i cantieri di ristrut-

essere impresa 12 › aprile 2023 vita associativa
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Superbonus Le associazioni a confronto col prefetto Corona

Una riflessione sull’autonomia differenziata Quali opportunità per le imprese

Confartigianato nazionale ha promosso una riflessione sul tema “Autonomia differenziata, quali effetti su territori e imprese”, con la relazione del ministro per Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli. All’incontro hanno preso parte i vertici delle associazioni territoriali, tra i quali il presidente Luca Morigi e il segretario Mauro Collina, in rappresentanza di Confartigianato Forlì.

Tra gli interventi anche Luca Bianchi, direttore di Svimez e Andrea Giovanardi, professore di Diritto tributario all’Università di Trento. L’evento, aperto dal presidente di Confartigianato Marco Granelli, ha consentito di fare il punto sul Disegno di legge, approvato lo scorso 2 febbraio dal Consiglio dei Ministri, per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario. Granelli ha indicato le aspettative dell’artigianato e

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Le associazioni a

confronto

col prefetto Corona

turazione ancora non avviati alla data del 17 febbraio. Sul futuro della politica di riqualificazione degli edifici, dopo la risoluzione del blocco dei crediti pregressi, è necessario aprire al più presto un confronto per definire gli strumenti fiscali e finanziari idonei a raggiungere gli obiettivi.

delle piccole imprese, diffusi e radicati sul territorio e che rappresentano la stragrande maggioranza delle aziende italiane, per una riforma che valorizzi le specificità produttive a livello locale e migliori l’efficienza e la qualità dei servizi pubblici, all’insegna della responsabilizzazione della governance regionale, in un quadro di politiche nazionali finalizzate alla crescita e alla competitività e ispirate alla solidarietà tra i territori.

Prendendo la parola, il ministro Calderoli ha brevemente riepilogato la storia della riforma, dalle modifiche del Titolo V fino ai giorni nostri. Ha poi risposto alle domande dei rappresentanti del sistema Confartigianato, fornendo gli opportuni chiarimenti su temi come spesa storica, residuo fiscale, iter della riforma, tempi del Parlamento, sottoscrizione ed effettiva attuazione delle intese, salvaguardia finanziaria per i conti dello Stato. “Da parte delle imprese - ha sottolineato il ministro Calderoli - ho visto interesse verso la riforma, in particolare alla potenzialità che questa

porta con sé e agli effetti vantaggiosi che potranno esserci anche per il mondo del lavoro. Obiettivo è quello di ridurre le disuguaglianze che già ci sono e non solo tra nord e sud ma anche tra città e periferie, grandi agglomerati e zone montane, isole grandi e minori.

L’Italia è già divisa e le difformità sono evidenti, ora è giunto il momento di ridurre queste sperequazioni e permettere a tutti di valorizzare le proprie differenti potenzialità nel solco del principio di sussidiarietà. Stiamo portando avanti quel progetto iniziato ormai 22 anni fa con la riforma del Titolo V voluta dal centrosinistra e che oggi proprio il centrosinistra osteggia, con diverse incoerenze e vuoti di memoria. Io comunque non voglio rivangare il passato ma guardare al futuro: l’autonomia è una sfida di responsabilità per gli amministratori della Cosa Pubblica e di trasparenza nei confronti dei cittadini, un percorso virtuoso che può rilanciare l’Italia se si coglie seriamente questa occasione”.

essere impresa aprile 2023 › 13 vita associativa
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essere impresa 14 › aprile 2023

Consulenza fiscale

CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO LEGGE CESSIONI CREDITI

Con una approvazione lampo mediante voto di fiducia, sono state accolte le varie richieste di emendamento proposte da Confartigianato ed il Senato ha approvato definitivamente la conversione in legge del decreto cessioni crediti D.L. 11/2023 che introduce molte modifiche sul superbonus e altri bonus edilizi rispetto a quanto previsto nel testo originario del decreto.

Con la pubblicazione del testo in Gazzetta ufficiale saranno operative le tante novità che di seguito si segnalano:

 passa dal 31 marzo 2023 al 30 settembre 2023 il termine ultimo per completare i lavori sulle abitazioni unifamiliari per coloro che, alla data del 30 settembre 2022, avevano realizzato almeno il 30% degli interventi;

 solo per gli acquisti fatti da banche e da altri soggetti qualificati, come società di gruppi bancari, assicurazioni e altri intermediari finanziari non si perdono le cessioni dei bonus relative alle spese del 2022, effettuando la comunicazione dell’opzione oltre il termine del 31 marzo 2023 purché lo si faccia entro il 30 novembre 2023, fruendo della remissione in bonis che prevede il pagamento di una sanzione di 250 euro;

 per chi sceglie di portare in detrazione il superbonus, per le spese 2022, la ripartizione della detrazione avviene su 10 anni (anziché i tradizionali 4 anni); tale opzione è irrevocabile ed andrà effettuata nella dichiarazione 2024 (redditi 2023);

 banche, intermediari finanziari e assicurazioni, relativamente ai crediti acquisiti, se hanno esaurito la propria capienza fiscale potranno utilizzare i crediti per sottoscrivere emissioni di buoni del Tesoro poliennali da almeno dieci anni per smaltire fino al 10% dei crediti scontati annualmente;

 la compensazione dei crediti derivanti dai bonus edilizi potrà essere effettuata anche con debiti di enti impositori diversi, ampliando, dunque, la possibilità di compensare tali crediti con debiti previdenziali;

 la soglia di 516.000 euro per i lavori che richiedono l’obbligo dell’attestazione SOA richiesta alle imprese esecutrici va calcolata facendo riferimento a ogni contratto di appalto e di subappalto;

 per gli interventi diversi dal superbonus, la liquida-

zione dei lavori in base agli stati di avanzamento è soltanto una facoltà e non un obbligo;

 per gli interventi in edilizia libera, per non perdere la cessione, sarà sufficiente che ci sia un accordo tra le parti, documentato con autocertificazioni di entrambe le parti, passibile di sanzione penale in caso di mendacità;

 per i bonus acquisti (come il Sismabonus o il bonus 50%) se, alla data del 16 febbraio 2023, non c’è il preliminare di acquisto, per non perdere la cessione è sufficiente che sia stata presentata la richiesta di titolo abilitativo per l’esecuzione dei lavori edilizi;

 non rientrano nel blocco delle cessioni i lavori che accedono al bonus per la rimozione di barriere al 75%;

 viene ampliato amplia lo scudo anti responsabilità, a favore di un numero più ampio di soggetti.

 le varianti ai lavori successive al 16 febbraio 2023 non ricadono nel blocco delle cessioni.

DECRETO “BOLLETTE”

Nella Gazzetta Ufficiale n. 76 del 30 marzo 2023 è stato pubblicato il decreto Bollette (D.L. 30 marzo 2023 n. 34), recante misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali.Il decreto bollette interviene, inoltre, sulla disciplina dell’adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento, prorogando i termini previsti per la definizione in acquiescenza e prevedendo che possano essere definiti in acquiescenza gli atti non impugnati e ancora impugnabili al 1° gennaio 2023, divenuti definitivi per mancata impugnazione nel periodo compreso tra il 2 gennaio e il 31 gennaio.

Regolarizzazione delle irregolarità formali e ravvedimento speciale

Una delle novità più attese riguarda la ridefinizione delle scadenze di alcune sanatorie. Tra queste, spiccano gli slittamenti delle scadenze, originariamente fissate al 31 marzo 2023 del versamento:

 della prima rata (pari a 100 euro) per sanare le violazioni formali, in materia di imposte sui redditi, IVA e IRAP: la nuova scadenza viene fissata al 31 ottobre 2023; resta confermata la seconda rata da versare entro il 31 marzo 2024;

 della prima rata per fruire del ravvedimento speciale per le violazioni sulle dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi di imposta precedenti: in questo caso la scadenza slitta al Continua a pagina 16 ›››

essere impresa aprile 2023 › 15 notiziario tecnico

notiziario tecnico

Segue da pagina 15

30 settembre 2023 e le rate successive alla prima vanno versate rispettivamente, entro il 31 ottobre 2023, il 30 novembre 2023, il 20 dicembre 2023, il 31 marzo 2024, il 30 giugno 2024, il 30 settembre 2024 e il 20 dicembre 2024.

Definizione delle liti tributarie

Anche per la definizione agevolata delle controversie tributarie, conciliazione agevolata e rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti innanzi alla Corte di Cassazione ci sono novità sui termini.

In particolare, per la definizione delle liti tributarie pendenti, il termine per inviare la domanda e pagare gli importi dovuti viene fissato al 30 settembre 2023 rispetto all’originario 30 giugno 2023; nel caso in cui gli importi dovuti superano mille euro è ammesso il pagamento rateale in un massimo di venti rate di pari importo, di cui le prime tre da versare, rispettivamente, entro il 30 settembre 2023, il 31 ottobre 2023 e il 20 dicembre 2023 e le successive entro il 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 20 dicembre di ciascun anno.

Inoltre:

 il termine per la sospensione dei processi passa dal 10 luglio 2023 al 10 ottobre 2023;

 l’eventuale diniego della definizione da parte dell’Agenzia deve essere notificato entro il 30 settembre 2024 contro l’attuale 31 luglio 2024;

 per le controversie tributarie definibili, i termini di impugnazione, anche incidentale, delle pronunce giurisdizionali e di riassunzione, nonché per la proposizione del controricorso in Cassazione, che scadono tra il 1° gennaio 2023 e il 31 ottobre 2023

(rispetto all’attuale 31 luglio 2023), sono sospesi per 11 mesi (in precedenza, nove mesi).

Per quanto riguarda, invece, la conciliazione agevolata delle controversie tributarie “fuori udienza” e la rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti innanzi alla Corte di Cassazione, i termini fissati al 30 giugno 2023 slittano al 30 settembre 2023.

Nuova adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento

Il decreto introduce anche una nuova definizione agevolata.

In particolare, viene disposto che gli avvisi di accertamento, gli avvisi di rettifica e di liquidazione e gli atti di recupero non impugnati e ancora impugnabili al 1° gennaio 2023, divenuti definitivi per mancata impugnazione nel periodo compreso tra il 2 gennaio e il 15 febbraio 2023, sono definibili con le stesse modalità previste dalla legge di Bilancio (art. 1, commi 180 e 181, legge n. 197/2022), entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del nuovo decreto. Resta ferma la definitività per mancata impugnazione degli avvisi di accertamento, degli avvisi di rettifica e di liquidazione e degli atti di recupero non definiti ai sensi del periodo precedente. Inoltre, per gli avvisi di accertamento e gli avvisi di rettifica e di liquidazione definiti in acquiescenza, nel periodo compreso tra il 2 gennaio e il 15 febbraio 2023, per i quali alla data di entrata in vigore del nuovo decreto è in corso il pagamento rateale, gli importi ancora dovuti, a titolo di sanzione, possono essere rideterminati, su istanza del

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• Controllo di gestione

• Visti e asseverazioni

• Analisi e stesura di bilanci periodici e previsionali

• Monitoraggio dell’andamento aziendale

Sono

• Tenuta della contabilità

• Denunce dei redditi

• Assistenza in tutti gli adempimenti di carattere tributario

• Assistenza e gestione cassetto fiscale

• Consulenza su operazioni di Import & Export e scambi intracomunitari

essere impresa 16 › aprile 2023
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››› 1000 CONTABILITÀ 2200 DICHIARATIVI FISCALI 3 CONSULENTI IN MATERIA FISCALE E SOCIETARIA 24 ADDETTI
I SERVIZI EROGATI
alcuni dei numeri che caratterizzano la nostra attività. TRA
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contribuente entro la prima scadenza successiva, in base alle disposizioni della legge di Bilancio di cui si è detto sopra. Resta fermo il piano di pagamento rateale originario e ai fini del pagamento delle rate ancora dovute non si tiene conto delle maggiori sanzioni comprese nella rata già versata. Non sono, in ogni caso, rimborsabili le maggiori sanzioni versate. Infine, viene data la possibilità di definire con le stesse regole della definizione delle liti tributarie pendenti anche le controversie pendenti al 31 gennaio 2023 innanzi alle Corti di Giustizia tributaria di primo e di secondo grado aventi ad oggetto atti impositivi, in cui è parte l’Agenzia delle Entrate.

Consulenza del lavoro

› a cura di Susi Silvani

ASSUNZIONI AGEVOLATE

PRINCIPI GENERALI IN MATERIA DI INCENTIVI

L’art 31 del D.Lgs. 150/2015 pone al datore di lavoro, che vuole accedere ad agevolazioni per assunzione/ trasformazione di lavoratori dipendenti, dei Principi Generali al fine di garantire un’ omogenea applicazione degli incentivi.

Per cui in generale gli incentivi NON spettano nei seguenti casi:

 se l’assunzione costituisce attuazione di un obbligo preesistente, anche nel caso in cui il lavoratore avente diritto all’assunzione viene utilizzato mediante contratto di somministrazione;

 se l’assunzione viola il diritto di precedenza alla riassunzione di un altro lavoratore licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine;

 se il datore di lavoro o l’utilizzatore con contratto di somministrazione hanno in atto sospensioni dal lavoro connesse ad una crisi o riorganizzazione aziendale, salvo alcuni specifici casi;

 con riferimento a quei lavoratori che sono stati licenziati nei sei mesi precedenti da parte di un datore di lavoro che, al momento del licenziamento, presenta assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli del datore di lavoro che assume o utilizza in somministrazione, ovvero risulta con quest’ultimo in rapporto di collegamento o controllo.

Oltre ai principi sopra esposti rimangono in essere anche le condizioni generali di accesso alle agevolazioni fissate dall’art. 1, c.1175, della L.296/2006, di seguito elencate:

 regolarità degli obblighi di contribuzione previdenziale, ai sensi della normativa in materia di DURC;

 assenza delle violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli obblighi di legge;

 rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali.

PRINCIPALI AGEVOLAZIONI

Esonero strutturale giovani under 30 (Art.1 Legge 205/2017)

E’ possibile assumere/trasformare a tempo indeterminato lavoratori under 30 che non abbiano MAI avuto nella loro vita lavorativa un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. L’esonero consiste nella riduzione del 50% dei contributi previdenziali INPS a carico del datore di lavoro nel limite annuo di € 3.000,00 per un massimo di 36 mesi.

Tale esonero è applicabile anche per l’apprendista mantenuto in servizio al termine del percorso formativo. In questo caso l’incentivo spetta per la durata di 12 mesi finito l’anno di agevolazione della Legge 56.

Esonero contributivo giovani under 36 (Art. 1, c. 297 Legge di Bilancio 2023)

Con la Legge di Bilancio 2023 viene nuovamente esteso l’esonero del 100% dei contributi a carico del datore di lavoro, per le assunzioni di giovani under 36, nel limite massimo di € 8.000,00 su base annua per un periodo massimo di 36 mesi.

L’esonero è riconosciuto per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2023. Si fa presente che per i datori di lavoro privati che effettuino assunzioni in una sede o unità produttiva ubicata nelle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) il periodo di applicazione dell’esonero viene elevato a 48 mesi.

L’efficacia dell’esonero è subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea.

Ultracinquantenni (Art. 4, c. 8-10 L.92/2012)

È prevista un’agevolazione contributiva, del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro e dei premi assicurativi INAIL, per le assunzioni a tempo indeter-

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essere impresa aprile 2023 › 17 notiziario tecnico
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minato o a termine (anche part-time) di lavoratori o lavoratrici con almeno 50 anni di età, disoccupati da oltre 12 mesi.

L’agevolazione spetta per i seguenti periodi:

 in caso di assunzione a tempo determinato, per massimo 12 mesi;

 in caso di assunzione a tempo indeterminato, per massimo 18 mesi;

 in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un tempo determinato agevolato, l’agevolazione spetta fino al raggiungimento del limite massimo di 18 mesi.

Oltre al rispetto delle condizioni generali sopra indicate, il datore di lavoro deve ottenere, con le assunzioni effettuate, un incremento netto del numero dei lavoratori dipendenti dell’impresa, rispetto alla media dei 12 mesi precedenti.

Donne “svantaggiate” (Art. 4, c. 11 L.92/2012)

L’incentivo trova applicazione per le assunzioni di donne che si trovano nelle seguenti condizioni:

 donne con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi;

 donne di qualsiasi età, residenti in Regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;

 donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità di genere, con un tasso di disparità uomo-donna che superi di almeno il 25% la disparità media uomo-donna, e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;

 donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi.

L’incentivo consiste in un esonero contributivo del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro e dei premi assicurativi INAIL per i seguenti periodi:

 in caso di assunzione a tempo determinato, per massimo 12 mesi;

 in caso di assunzione a tempo indeterminato, per massimo 18 mesi;

 in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un tempo determinato agevolato, l’agevolazione spetta fino al raggiungimento del limite massimo di 18 mesi.

Oltre al rispetto delle condizioni generali sopra indicate, il datore di lavoro deve ottenere, con le assunzioni effettuate, un incremento netto del numero dei

lavoratori dipendenti dell’impresa, rispetto alla media dei 12 mesi precedenti.

Si fa presente che l’Art. 1, c. 298 della Legge di Bilancio 2023 ha prorogato l’esonero totale previsto per gli anni 2021-2022, per le assunzioni e le trasformazioni di donne “svantaggiate” effettuate nell’anno 2023. In particolare l’esonero contributivo è riconosciuto nella misura del 100%, nel limite massimo di € 8.000 annui per il 2023 (€ 6.000 per gli anni 2021-2022).

Per l’applicazione dello sgravio totale previsto per il 2023 si resta in attesa di autorizzazione della Commissione Europea.

Percettori di NASPI (Art. 2, c. 10 bis L.92/2012 e successive modifiche ed integrazioni)

Per le aziende che assumono con contratto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato lavoratori percettori di NASPI, vi è un contributo mensile pari al 20% dell’indennità di NASPI che sarebbe stata percepita dal lavoratore fino alla scadenza prevista dalla stessa indennità.

Il contributo è riconosciuto anche nel caso di un contratto a termine, che NON fa perdere il diritto al lavoratore della NASPI ma solamente sospendere, che viene trasformato in contratto a tempo indeterminato.

Percettori di reddito di cittadinanza (art. 1, c. 294-296 Legge di Bilancio 2023)

La norma riconosce ai datori di lavoro privati che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, assumono/trasformano a tempo indeterminato percettori di reddito di cittadinanza, l’esonero del versamento del 100% dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL per un periodo di 12 mesi e nel limite di importo pari a € 8.000,00.

L’efficacia dell’esonero è subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea.

Sostituzione di personale in maternità

È prevista un’agevolazione contributiva per le aziende che occupano meno di 20 dipendenti, che assumono lavoratori a termine in sostituzione di lavoratori in congedo obbligatorio, congedo parentale o congedo per malattia figlio.

L’agevolazione consiste nella riduzione del 50% dei contributi e dei premi assicurativi INAIL a carico azienda, dovuti sulla retribuzione del lavoratore assunto a termine, fino al compimento di un anno di età del bambino del sostituito. La presente agevolazione spetta anche in caso di sostituzione della lavoratrice autonoma assente dal lavoro per maternità.

essere impresa 18 › aprile 2023
notiziario
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tecnico
essere impresa aprile 2023 › 19

Giuseppe Mercatali è il nuovo presidente di Anap Forlì, la vicepresidente è Silvia Foschi, consiglieri sono Luciana Ceccoli, Giampaolo Ciappelli, Franca Compostella, Nicoletta Galassi, Ivo Gunelli, Maria Luisa Partiseti, Pino Raffaele Pondi, Verena Ponti, Walter Turci, Danilo Valbonetti, Rosalba Visani e Maurizio Zampi. Tra gli impegni del movimento, che rappresenta gli imprenditori a riposo, la collaborazione con l’associazione la Rete Magica Amici

Cambio al vertice Anap Eletto Giuseppe Mercatali

per l’Alzheimer e il Parkinson ODV per favorire la diffusione di tecniche per l’invecchiamento attivo. Il progetto Movi-menti, buone pratiche per un salutare stile di vita nato dalla collaborazione fra le due realtà, dedicato alle persone over 60, in buona salute, incentrato sull’insegnamento delle tecniche per l’allenamento cognitivo e motorio è giunto alla conclusione a fine marzo, registrando ampi consensi fra i partecipanti. Ma non solo, il movimento è molto attivo nella promozione di eventi culturali. Tra i prossimi appuntamenti in calendario la visita ai musei San Domenico per la mostra “L’arte è moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni 1789-1968” e la festa nazionale del Socio, con soggiorno a Licata dal 17 al 27 settembre, che consentirà di coniugare relax e appuntamenti di confron-

to fra i soci. Il presidente Mercatali ha chiarito “il nostro obiettivo è far sì che la terza età non sia vissuta come un momento di declino e isolamento, ma come una fase della vita in cui è possibile continuare a mantenere un ruolo attivo nella società. Per questo organizziamo momenti culturali, di approfondimento e di svago, così da scongiurare situazioni di isolamento e marginalizzazione garantendo, invece, una buona qualità della vita.

Vogliamo promuove un sano invecchiamento attivo, come Anap nazionale siamo impegnati affinché vengano concretamente attuate politiche che vadano in questa direzione, puntando in particolar modo alle aree rilevanti per le persone anziane, quali sanità, alimentazione, attività fisica, screening e corretto utilizzo dei farmaci.”

Commercio terziario

Nominata alla presidenza

Patrizia Piovacari

Rinnovato il consiglio del settore commercio e terziario, la presidente è Patrizia Piovacari, Davide Ragizi alla vicepresidenza e consigliera Hanifa Kadric. Il commercio sta affrontando un momento di difficoltà, trovandosi di fronte a sfide importanti. Dalla necessità di aprirsi a nuove modalità di vendita, prima fra tutte l’e-commerce, che durante il lockdown ha avuto un impulso determinante, all’adozione di orari flessibili, maggiormente tarati sulla tipologia di clienti ai quali l’attività è rivolta, superando l’approccio tradizionale all’utenza.

essere impresa 20 › aprile 2023
anap
movimenti

Comparto benessere

A guidare il consiglio Monica Locatelli

Monica Locatelli è stata eletta presidente della categoria servizi alla persona, ad affiancarla in qualità di vicepresidente l’acconciatore Alberto Brunelli e Barbara Navacchia consulente per l’estetica. Consiglieri sono Angela Battista, Antonella Petruzzelli e Andrea Pini. Il comparto benessere è uno di quelli maggiormente esposti al rischio di concorrenza sleale, per questo Confartigianato è in prima linea per la diffusione di campagne di sensibilizzazione affinché l’utenza eviti di rivolgersi a chi effettua trattamenti a domicilio, senza le dovute autorizzazioni. Chiarisce la coordinatrice di categoria Fabiola Foschi “il settore da sempre soffre la concorrenza sleale di operatori che si improvvisano acconciatori o estetisti effettuando trattamenti, senza rispettare le norme sanitarie o impiegando prodotti non certificati che possono esporre a rischi

Servizi parasanitari

Marco Rondi

neopresidente

la salute del cliente. Il fenomeno ha subito un’impennata durante il lockdown, quando le imprese regolari sono state costrette a interrompere l’attività, mentre chi opera nel sommerso ha potuto aggirare i divieti, rappresentando un veicolo di diffusione del virus. Ma è un problema annoso, che colpisce ogni ambito del settore, basti pensare a chi effettua

massaggi in spiaggia, piaga che emerge ogni anno nella stagione estiva. Il danno non è mai solo economico, non è solo un problema di evasione fiscale e di danneggiamento della leale concorrenza, elementi che, comunque dovrebbero dissuadere il potenziale cliente, il fattore che deve essere ben valutato è il rischio per la salute. L’imprenditore per avviare un’attività oltre a seguire corsi di formazione, conseguire un’abilitazione anche a seguito di praticantato affiancando professionisti affermati, deve rispondere a stringenti requisiti igienico sanitari e usare prodotti sicuri e approvati. Senza dimenticare che tutti i professionisti del benessere frequentano cosi di aggiornamento, non solo per essere sempre pronti sulle novità in tema di prodotti e trattamenti, ma anche per garantire la salute di chi si affida alle loro mani esperte.”

L’odontotecnico Marco Rondi è stato nominato presidente della categoria parasanitari, il vicepresidente è Vittorio Valbonesi, consigliere Marco Erbacci. Tra i problemi maggiormente stringenti, la disciplina della professione per gli odontotecnici, ancora legati a norme di inizio Novecento, che non preservano dai numerosi abusivi, che si avvalgono della diffusione di tecnologie che consentono la fabbricazione di dispositivi anche da

parte di soggetti non abilitati. La professione dell’odontotecnico è, infatti, normata da un Regio Decreto del 1928 che la definisce “arte ausiliaria delle professioni sanitarie”. Una disposizione che poggia su un’immagine obsoleta dell’attività, inadeguata di conseguenza a tutelare tanto la professionalità degli odontotecnici quanto la salute dei pazienti.

essere impresa aprile 2023 › 21 elezioni

Piccole e media imprese industriali Erica Nannetti alla guida

Èstato rinnovato anche il settore Piccole e medie imprese industriali, a comporre il consiglio la presidente Erica Nannetti, il vicepresidente Massimo Gardini e Antonietta Bagioni. Il settore rappresenta le realtà che per dimensioni o attività non sono ricompresi nella definizione di artigianato o commercio. “Il mondo produttivo è vivo ed evolve costantemente. Difficile poterlo imbrigliare in una definizione rigida, creare categorie è funzionale al nostro lavoro di rappresentanza, tuttavia siamo consapevoli che oggi

la tecnologia permea ogni ambito lavorativo, anche quello più tradizionale.” Il segretario Mauro Collina chiarisce “un esempio è l’Intelligenza artificiale, nelle diverse versioni, di cui la più popolare oggi è Chat GPT, che rende accessibile a ogni persona, di qualsiasi formazione o attività, una potenza di calcolo che solo fino a qualche mese fa era di assoluta prerogativa di grandi apparati pubblici o di grandi gruppi privati. Noi accompagniamo le aziende che scelgono il nostro sistema, confrontandoci con ambiti diversi, a volte da scoprire

anche per noi, ma proprio come quotidianamente fanno i nostri imprenditori, siamo pronti a raccogliere la sfida.”

Nuovo presidente è Fabio Fabbri

Fabio Fabbri è il nuovo presidente della categoria edilizia, il vice è Eraldo Cucchi, consiglieri sono Luciano Battista, Antonino Cacciatore e Antonio Erbacci. Tra le prime sfide che dovranno essere affrontate dalla nuova squadra anche il tema del nuovo Codice dei Contratti Pubblici. Spiega il coordinatore di categoria Gianluigi Bandini “Confartigianato è

stata ricevuta dal sottosegretario Edoardo Rixi che ha rassicurato circa il riconoscimento delle specificità dei Consorzi Artigiani, che nelle prime bozze del decreto legislativo erano stati assimilati ai consorzi stabili, sventando il rischio di estromissione dal mercato di un gran numero di imprese che, attraverso l’aggregazione, possono partecipare al mercato degli appalti pubblici”. Al centro del confronto anche altri temi caldi, quale la revisione dei prezzi che, finalmente, sarà disciplinata con il nuovo codice e che viene valutata positivamente. Tra i motivi di revisione dei prezzi, Confartigianato ritiene necessario un sistema maggiormente tarato sulla effettiva incidenza dei costi per le impre-

se come per esempio il costo del rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro sottoscritti dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro più rappresentative. Sul tema della compensazione e adeguamento dei prezzi delle materie prime e dei materiali da costruzione che dal 2021 sono finanziati da specifici fondi nazionali, Confartigianato ha ribadito la necessità di procedere celermente con l’esame delle domande presentate dalle stazioni appaltanti per il ristoro dei sovraccosti sostenuti dalle imprese. Positiva la valorizzazione delle micro e piccole imprese attraverso una maggiore spinta alla suddivisione in lotti adegua-

essere impresa 22 › aprile 2023
Continua a pagina 23 ››› elezioni Edilizia

Comparto alimentazione

Nominato Massimo Piraccini

Insediato il nuovo consiglio del comparto alimentazione: Massimo Piraccini in qualità di presidente, Anna Strada come vicepresidente, i consiglieri Fabio Cavina e Thomas Suriani, rappresenteranno la categoria per il prossimo quadriennio. Come spiega il coordinatore Gianluigi Bandini “è un settore che ha subito pesantemente le ripercussioni del lockdown eppure, grazie alla forza di chi fa

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impresa, sta tornando ai livelli pre pandemia.” Soprattutto in questo periodo dell’anno, salgono alla ribalta i consumi dei prodotti della tradizione e in particolare quelli del comparto dolciario, settore a elevata vocazione artigianale. La Pasqua, come il Natale, si caratterizza per i consumi delle tipicità dolciarie, interessando quasi 50 mila pasticcerie e imprese del comparto, che include pasticceria fresca, gelati, biscotti, cacao, cioccolato, confetteria e che è ad alta vocazione artigianale: sono oltre 39 mila le imprese artigiane, rappresentando il 78,5% delle imprese totali del settore. Continua Bandini “la crisi combinata di materie prime e dell’energia hanno ribaltato effetti pesanti sulle imprese dell’alimentazione e in particolare sulle pasticcerie, che tuttavia contengono l’incremento dei prezzi, dimezzato rispetto alla tendenza dei prodotti alimentari e inferiore alla media

Nuovo presidente è Fabio Fabbri

ti alla capacità economico-finanziaria delle micro e piccole imprese, con l’accoglimento della richiesta di motivare la mancata applicazione della previsione e di definire il “lotto quantitativo”. Confartigianato si candida per contribuire attivamente, nella prima e più delicata fase di applicazione del codice che esplicherà progressivamente i suoi effetti dal prossimo 1 luglio, rappresentando le esigenze e le criticità riscontrate dal mondo delle piccole imprese. L’impegno per semplificare e razionalizzare una disciplina molto complessa, come quella del Codice appalti e la volontà del Governo di renderla operativa in tempi rapidi sono sicuramente segnali incoraggianti per il comparto. Semplificazione, certezza delle norme e velocità dei procedimenti sono indispensabili per favorire il lavoro e la crescita delle imprese.

europea. A febbraio 2023 i prezzi al consumo dei prodotti alimentari è del +13,2% mentre i prezzi dei prodotti di pasticceria fresca registrano un ritmo di crescita dimezzato, fermandosi al +6,5%, stabile rispetto a gennaio e in attenuazione rispetto al +6,7% di dicembre 2022, un ritmo di crescita che è circa un terzo del +18,4% subito dai prezzi della pasticceria confezionata.” Grazie al contributo della contenuta dinamica dei prezzi della pasticceria fresca, nel confronto internazionale con il massimo dettaglio di prodotto disponibile, a febbraio 2023 i prezzi dei prodotti di panetteria e pasticceria in Italia salgono del 16,6%, inferiore di quasi cinque punti al +21,5% della media Ue. La biodiversità della produzione agroalimentare italiana si declina in ben 5.450 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo. Il 40,1% dei prodotti si concentra nel Mezzogiorno che ne conta 2.188, seguito da NordEst con 1.173 prodotti (21,5%). A livello regionale primeggiano Campania con 580 prodotti, Toscana con 464 prodotti, Lazio con 456 prodotti, Emilia-Romagna con 398 prodotti e Veneto con 387 prodotti. Conclude Bandini “Tra le criticità c’è la difficoltà di reperire manodopera, delle 22.810 entrate previste dal settore, ben 9.830 unità pari al 43,1%, risultano di difficile reperimento, dato che nella nostra regione sale al 45,5%.”

essere impresa aprile 2023 › 23
elezioni

Rinnovato anche il consiglio di categoria del tessile abbigliamento, la presidente Eleonora Tassani, la vicepresidente Annalisa Parronchi e i consiglieri Alessandro Casadei Gardini, Xingle Hu e Paola Turchi, avranno il compito di portare avanti le istanze delle imprese del comparto. Per Confartigianato “la moda è un punto di forza del Made in Italy proprio grazie all’apporto delle piccole imprese, interpreti di creatività e di competenze antiche, protagoniste dell’estro su misura,

Tessile abbigliamento La sfida è investire sul capitale umano

della personalizzazione, della cura maniacale per i dettagli. Per questo la Confederazione le accompagna orgogliosamente nel futuro, puntando sulla sostenibilità come fattore distintivo e per affermare il valore artigiano dei prodotti, mix di tradizione, design, ricerca e innovazione”. La moda italiana è vanto internazionale per qualità, design e artigianalità, il fattore umano è determinante per la capacità di produrre valore, per l’abilità di affrontare le sfide in modo originale, dando vita a qualcosa di unico, che distingue dagli altri. L’impegno di Confartigianato è volto a promuovere l’artigianato italiano, la creatività degli imprenditori associati, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e

Servizi alla casa

all’innovazione. Il fattore umano è quello che fa la differenza, per eccellere e competere creando qualcosa fuori dagli schemi, che sappia intercettare il gusto del cliente. Nonostante la crisi legata al conflitto russo-ucraino, nel 2022 le esportazioni del made in Italy sono cresciute del 20%, 1,3 punti in più rispetto alla Francia e addirittura 6,2 punti in più del +13,8% registrato dalla Germania; complessivamente il volume delle vendite all’estero della sola moda cresce del 4% mentre quello dei settori a maggior concentrazione di micro e piccole imprese aumenta dell’1,4%, segnali incoraggianti che premiano l’attenzione e la cura che artigiani e piccoli imprenditori profondono in ogni loro creazione.

Formazione e aggiornamento elementi chiave

Si è riunito il nuovo consiglio dei servizi alla casa, procedendo alla nomina del presidente Luciano Ciocca e del vicepresidente Ilic Bosi. Consiglieri sono Paolo Cimatti, Sebastiano Guelfo Laghi, Marco Lega, Davide Lippi e Patrizio Rossi. Come spiega il responsabile di categoria Alberto Camporesi “gli artigiani installatori sono sempre più tecnologici e specializzati per soddisfare le nuove esigenze dei consumatori e anticipare le

tendenze di un mercato in profonda evoluzione. Così come chi si occupa di manutenzione del verde, pulizia e disinfezione di edifici deve conoscere approfonditamente i materiali e le norme sull’utilizzo di prodotti potenzialmente pericolosi. L’artigianato è profondamente cambiato, richiedendo conoscenze e qualifiche professionali specifiche, per questo Confartigianato

essere impresa 24 › aprile 2023
elezioni
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Metalmeccanica

Settore resiliente nonostante la crisi

La presidente Erica Rossi, il vicepresidente Ivo Gunelli e i consiglieri Manuel Andreini, Mirco Fornasari, Luca Gabelli e Paolo Maraldi rappresenteranno per il prossimo quadriennio la categoria della metalmeccanica di produzione. Un settore che costituisce una parte importante dell’economia italiana, con un fatturato di 327,9 miliardi di euro ed esportazioni per 220,2 miliardi di euro. Risul-

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Formazione e aggiornamento elementi chiave

affianca le imprese anche nelle esigenze di aggiornamento formativo e approfondimento sulle norme.” Tra i temi sollevati nel corso del primo incontro, infatti, anche la scadenza dei 10 anni dei primi “patentini frigorista” per le persone, rilasciati nel 2013. Diventa perciò necessario, per chi ne è in possesso, procedere al rinnovo entro la scadenza riportata sul documento. Il patentino FGAS per la manipolazione dei gas fluorurati è obbligatorio per esercitare regolarmente la professione dell’installatore e manutentore.

tati raggiunti grazie al lavoro di 150.494 imprese di cui più di una su due (57,6%) è artigiana per un totale di 86.702 imprese. Sul fronte della produzione, nel 2022 è stata registrata una stazionarietà dell’attività nella meccanica (-0,3%), ma nel confronto internazionale si delinea la maggiore resilienza del settore in Italia, che ha quasi completamente recuperato (-0,5%) il livello del 2019 mentre l’Ue a 27 segna un calo del 3,2%, con gli altri maggiori paesi Ue che presentano forti ritardi, con Spagna a -5,1%, Francia a -9,4% e la Germania a -10,9%. Grande vivacità anche per gli investimenti in impianti e macchinari. Rispetto al livello pre pandemia l’Italia è l’unico tra i maggiori paesi europei a registrare una robusta crescita (+9,8%) degli investimenti in macchinari tra 2019 e 2022.

essere impresa aprile 2023 › 25 elezioni

Legno

Tutelare le eccellenze made in Italy

imprese che incarnano il vero made in Italy, la storia, la cultura e l’economia racchiuse in questa espressione.

La presidente Caterina

Tedaldi, il vicepresidente Luca Benini, i consiglieri Roberto Biondi, Nicola Crispino, Leonardo Fabbrica, Franco Frassineti e Walter Turci sono stati eletti alla guida del comparto legno arredo. Una squadra che avrà il compito di portare avanti le istanze delle

Legno-arredo, assieme ad alimentare, moda e meccanica contano un esercito di 4,4 milioni di artigiani e di piccole imprese, con 10,9 milioni di addetti, senza i quali l’Italia non sarebbe il secondo maggior Paese manifatturiero in Europa e leader globale nei settori di eccellenza. Un patrimonio di imprese e di occupazione, che esprime innovazione, sostenibilità, presidio sociale delle comunità territoriali e che merita di godere di ampio sostegno con misure strutturali finalizzate a difendere la qualità e l’autenticità della produzione italiana, a promuoverla sui mercati interno ed estero e a difenderla dalle contraffazioni.

La costituzione del “Fondo Made

in Italy” come contenitore di programmi e progetti da finanziare con risorse adeguate e quella del “Fondo per la sovranità alimentare” da ampliare al settore delle aziende manifatturiere della trasformazione agroalimentare, vanno in questa direzione.

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Forme associate

Nicoletta Galassi e Gian Piero Casadei, rispettivamente presidente e vice, avranno il compito di rappresentare gli associati di Confartigianato Forlì che rientrano nella categoria forme associate. Società sportive, cooperative sociali, associazioni avranno nei due rappresentanti l’elemento di confronto per poter portare avanti i temi condivisi e le necessità maggiormente avvertite.

essere impresa 26 › aprile 2023
arredo casa
elezioni

Grafica e immagine

Marco Anconelli nuovo presidente

Il presidente Marco Anconelli, il vicepresidente Albano Venturini e il consigliere Graziano Fabbri sono i nuovi rappresentanti del consiglio di categoria che rappresenta le professioni della comunicazione.

La formazione si colloca tra i punti fondamentali per il settore, dedicando grande attenzione sia alla corrispondenza tra percorsi formativi ed esigenze delle imprese, sia ai protocolli con le istituzioni e gli organismi competenti per incentivare la formazione continua dei lavoratori delle imprese del settore.

le imprese sul piano ambientale. Gli artigiani sono protagonisti della società dell’immagine, della comunicazione e della rivoluzione digitale: fotografi, grafici, ma anche imprese specializzate nell’ICT, dalla produzione di software alla stampa 3D. Conservando i valori tipici dell’artigianato: competenza e qualità finalizzate a potenziare l’efficacia e la fruibilità del messaggio, sia esso artistico, informativo o commerciale.

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Tutelare le eccellenze made in Italy

Confartigianato sta svolgendo attività di lobbying per l’ottenimento di agevolazioni fiscali, della detassazione delle spedizioni postali, di contributi per la trasformazione tecnologica delle imprese, nonché di incentivi per l’acquisto di materiali ecosostenibili composti da cellulosa, non soltanto cartacei e misure di sostegno alla riconversione del-

Il made in Italy va sostenuto con misure di medio lungo periodo per promuovere l’innovazione delle imprese e difendere la qualificazione dei prodotti, potenziando il “Sistema Italiano per la Qualità” e con l’adozione di un “marchio 100 per cento Italia” per la corretta informazione del consumatore sull’origine e la tracciabilità delle nostre produzioni.

Fondamentale anche la lotta alla contraffazione, sia con la repressione degli illeciti, sia con azioni di orientamento ed educazione dei consumatori, a cominciare da iniziative formative nei confronti dei giovani.

Tra le criticità affrontate in questi anni, il tema dell’abusivismo: soprattutto la fotografia, già in crisi a causa di una serie di problematiche, tra cui la dilagante diffusione della fotografia amatoriale e di coloro che offrono i propri servizi pur non essendo professionisti del settore, ha risentito in modo pesante della crisi derivante dall’emergenza sanitaria che ha provocato una contrazione della richiesta legata al blocco degli eventi.

Plastica chimica

Il presidente Massimo Gardini e il vicepresidente Silvio Zanotti sono i rappresentanti della categoria. Il 2023 è iniziato in un clima di crescente incertezza. La crisi energetica ha colpito tutti i settori manifatturieri più energy intensive, in cui rientrano molte imprese del comparto, creando una domanda di credito per poter sostenere gli esborsi per le bollette, con costi dei prestiti crescenti a causa della stretta monetaria operata dalla Bce.

La difficoltà di accesso al credito delle imprese è cresciuta con una intensità che non si registrava dalla crisi del debito sovrano del 2011. Gli alti costi di elettricità e gas hanno causato una forte riduzione della domanda di energia, con una marcata discesa dei consumi industriali di gas, causando un serio problema di competitività delle imprese esposte alla concorrenza internazionale.

essere impresa aprile 2023 › 27
elezioni

Servizi all’auto

Daniele Bergamaschi alla presidenza

Il consiglio dei servizi all’auto ha nominato Daniele Bergamaschi alla presidenza e Marco Garoia alla vicepresidenza, in consiglio siedono Enrico Bombardi, Claudio Frassineti e Gianluca Rossi.

Alla categoria appartengono tutti i mestieri del comparto meccatronici, gommisti, carrozzieri, anara e centri revisione veicoli. Grazie a questi specialisti ogni veicolo, dalle auto ai camion alle moto, può essere affidato all’abilità e all’innovazione tecnologica degli artigiani dell’autoriparazione. In Italia gli addetti dell’autoriparazione sono l’1,4% del totale occupati delle imprese. Le criticità nella transizione green dell’autoriparazione si intrecciano con il difficile reperimento di personale qualificato. Come evidenziano le indagini dell’Ufficio Studi di Confartigianato il 69,9% delle posizioni di meccanici artigianali, riparatori automobili ricercati dalle micro e piccole imprese sono difficili da ricoprire, quota che sale al 79,9% per Veneto, al 79,4% in Umbria, al 78,9% in Trentino Alto Adige e al 73,9% in Emilia Romagna. In

una fase ciclica caratterizzata da incertezze e dalla riduzione del potere di acquisto delle famiglie la domanda di manutenzione di autoveicoli rimane in positivo, anche grazie a una dinamica dei prezzi al consumo molto contenuta, la sicurezza viene sicuramente percepita come valore importante, ma la capacità dei professionisti del settore di contenere gli incrementi di prezzo aiuta il cliente a non rimandare eventuali controlli e interventi.

Varie attività

Rinnovato anche il consiglio delle varie attività, che rappresenta le attività non riconducibili ai settori dell’artigianato e del commercio. In consiglio siedono il presidente Ermes Missiroli, il vicepresidente Claudio Ravaioli e Alessandro Piazza.

essere impresa 28 › aprile 2023
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elezioni

Sfide chiave per l’autotrasporto

Confermato Emanuele Turci

Dopo l’esito delle elezioni si è riunito il nuovo consiglio di categoria dei trasporti di Confartigianato Forlì, che ha riconfermato alla presidenza Emanuele Turci e nominato Franco Ferrini alla vicepresidenza. I due imprenditori rappresentano le diverse anime del comparto, trasporto merci e trasporto persone, consentendo di fatto la più ampia rappresentanza degli associati. Gli altri componenti del consiglio sono Iuliana Maria Caliman, Carmine Coppola, Paolo Giannelli, Roberto Polidori e Omar Riciglianese. Tra le prime sfide che dovranno affrontare i rappresentanti di categoria, lo stato di agitazione in cui versa il settore, come chiarisce il coordinatore della categoria Alberto Camporesi “Confartigianato e le altre organizzazioni di categoria aderenti al coordinamento unitario Unatras hanno

evidenziato le forti criticità strutturali e permanenti per le imprese di trasporto merci, evidenziando come ancora, nonostante gli impegni assunti dal Governo, non sia stata adottata alcuna misura concordata per consentire al settore di affrontare la criticità dovuta principalmente all’esorbitante aumento dei costi dell’energia subìto negli scorsi mesi.” Continua Camporesi “la categoria non può più attendere i provvedimenti normativi per la

completa fruibilità dei complessivi 285 milioni di euro. Non solo, ricordiamo l’urgenza di soluzioni efficaci per affrontare la questione organizzativa delle motorizzazioni civili, nonché dell’attivazione del tavolo permanente per la modifica delle regole di settore e il recepimento delle proposte avanzate per far fronte alla carenza di personale autista, che rischia di mettere in ginocchio l’operatività delle imprese e, di conseguenza, la normale mobilità delle merci e delle persone.”

Unatras manifesta insoddisfazione per l’inerzia del Governo rispetto alle principali questioni poste, registrando a oggi la mancanza di risposte adeguate rispetto alle legittime aspettative di decine di migliaia di operatori economici su problematiche di vitale importanza per un settore fondamentale per lo sviluppo economico del sistema Paese.

essere impresa aprile 2023 › 29
GROUP elezioni

categorie e mercato

Deficit energetico gas

La fotografia della situazione attuale

Il saldo import-export dell’energia su base annua è di dimensioni straordinarie, ammontando a 111.424 milioni di euro, pari al 5,8% del PIL e risultando più che raddoppiata rispetto ai 53.520 milioni di un anno prima. Sulla base dei più recenti dati Istat si valuta che solo nel 1981, dopo il secondo shock petrolifero, il deficit energetico fu più ampio (6,1% del PIL), mentre l’attuale crisi energetica si delinea di una intensità superiore a quella seguita al primo shock petrolifero

nel 1974 (4,1% del PIL).

Da rilevare che a gennaio 2023 i prezzi all’importazione di petrolio greggio e gas naturale tornano al di sotto del livello di gennaio 2022, precedente all’invasione dell’Ucraina. Negli ultimi dodici mesi la media del prezzo all’import di petrolio greggio e gas è del 75,1% superiore ai dodici mesi precedenti e dell’82,7% superiore alla media 2018-2019. L’analisi del bilancio del gas realizzata dal Ministero

dell’ambiente e della sicurezza energetica evidenzia che il volume delle importazioni di gas naturale sono scese dell’1,8% su base annua, combinazione di un aumento del 44% dell’import di gas naturale liquefatto (GNL) e della riduzione del 9,2% del flusso in ingresso attraverso i gasdotti. Risulta dimezzato il flusso di gas proveniente dalla Russia, in parte controbilanciato dalle immissioni provenienti da Paesi Bassi e Norvegia (+4,9 miliardi di mc), dall’Azerbaigian (+2,8 miliardi di mc) e dall’Algeria (+1,8 miliardi di mc), diventato il primo fornitore di gas dell’Italia con una quota del 32,2%. Nel 2022 la quota di importazioni in arrivo dal Qatar scende al 46,7%, con un calo di 21,9 punti rispetto all’anno prima, mentre la quota degli Stati Uniti sale al 24,7%, (+15%), da evidenziare come l’aumento dell’import Usa abbia soddisfatto il 61% della maggiore domanda di gas naturale liquefatto.

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essere impresa 30 › aprile 2023

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Premilcuore - Piazza Caduti, 3 - Tel 0543 452920

Rocca San Casciano - Piazza Garibaldi, 53 - Tel 0543 452970

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