Le piccole imprese sono essenziali
Giorgia Meloni, a un mese dall’elezione alla Presidenza del Consiglio, sale sul palco dell’Auditorium della Conciliazione all’assemblea confederale di Confartigianato per sottolineare l’importanza delle micro e piccole imprese. Una platea attenta di imprenditori, dirigenti e funzionari ha ascoltato e applaudito le parole dei relatori che hanno unanimemente ribadito che gli imprenditori incarnano la creatività e la voglia di fare degli italiani, la capacità di adattamento e l’orgoglio che non li abbandona nemmeno in questi mesi difficili. Al premier Meloni, Confartigianato ha chiesto di tutelare chi contribuisce a creare occupazione di qualità, reale e sostenibile, a costruire un tessuto produttivo diffuso che ridistribuisce opportunità e reddito. Difendiamo assieme il valore artigiano. Da pagina 4
L’EDITORIALE: Il presidente Luca Morigi sottolinea l’impegno delle piccole imprese nel sostenere l’economia del Paese. Il tessuto produttivo è impegnato nell’ennesima sfida, la politica non lasci soli gli imprenditori. A pagina 3
TERRITORIO: Le aziende meldolesi ancora protagoniste. Confartigianato ha accompagnato il sindaco Cavallucci a visitare gli imprenditori che contribuiscono a rendere vitale l’economia del comune bidentino. A pagina 9
IL NOTIZIARIO TECNICO: I contenuti del decreto Aiuti-Quater. Parità di genere, l’esonero contributivo. Ampliati i poteri di verifica dell’Ispettorato del Lavoro. La disciplina dei saldi. Da pagina 15 a pagina 19
I MOVIMENTI: Collaborazione Anap Rete Magica contro l’Alzheimer. I vincitori del Premio “Giovani Imprese Emilia Romagna 2022”. Donne Impresa evidenzia il ruolo del lavoro per affrancare la donna dalla violenza. Da pagina 20
06 › DICEMBRE 2022
Anno 12 - Direttore Responsabile Roberta Zoli - Mensile di informazione tecnica, economica, professionale - Forlì, viale Oriani 1 Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009”
FOTO CONFARTIGIANATO IMPRESE
Il futuro dell’associazione
Il porto sicuro per le imprese
› a cura del segretario Mauro Collina
Le imprese artigiane creano valore economico e sociale, praticando, nel concreto, sostenibilità e innovazione tecnologica, operano come attori vitali delle comunità, creano occupazione di qualità, promuovono coesione e inclusione sociale, contribuendo così al benessere collettivo. Le parole del direttore generale del Censis Massimiliano Valerii, pronunciate di fronte a una platea di imprenditori, dirigenti e funzionari di Confartigianato durante l’assemblea confederale, confortano la convinzione che la micro e piccola impresa, dal dopoguerra a oggi, sia stata protagonista del modello di sviluppo italiano, contribuendo a creare ricchezza diffusa nei territori e benessere anche nelle comunità più piccole. Dopo alcuni anni in cui il modello della micro e piccola impresa è stato fortemente criticato da chi teorizzava che solo le grandi realtà produttive potessero sostenere l’economia italiana, le crisi, che dal 2008 a oggi si sono succedute, hanno dimostrato che la flessibilità e la capacità di reazione della piccola impresa sono elementi vincenti. E sono proprio i piccoli che si candidano a essere promotori del rilancio del Paese, coniugando profitti e attenzione al sociale, sensibilità ambientale e coesione delle comunità, creando e distribuendo ricchezza nei territori. Ma la piccola impresa ha bisogno di essere supportata dalle istituzioni. Per questo ha necessità dei corpi intermedi che possano fungere da cassa di risonanza dei bisogni di chi fa impresa. Vogliamo che Confartigianato sia per le imprese un porto sicuro, un luogo in cui trovare risposte, costruire soluzioni, anche grazie alla forza del sistema, che dal locale, al nazionale, passando per le federazioni regionali, riesce a portare le istanze degli imprenditori nelle sedi istituzionali deputate, spesso intervenendo con correttivi e aggiustamenti a misura di micro impresa. Per questo stiamo riprendendo il dialogo, interrotto dalla pandemia, con le imprese associate, accompagnando gli amministratori locali a conoscere chi, ogni giorno, crea lavoro, offre servizi, contribuisce a dare anima alle nostre comunità. Siamo vicini a chi fa impresa e, per continuare con la metafora nautica, vogliamo tracciare assieme la rotta per i prossimi anni.
Viale Oriani, 1 tel 0543 452811 • fax 0543 452852
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Anno XII • n. 06 DICEMBRE 2022
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essere impresa 2 › dicembre 2022
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Direttore Responsabile Roberta Zoli
Redazione a cura di Confartigianato Forlì Fotocomposizione e Stampa Litocartotecnica Citienne srl Forlì Tel. 0543 480580 • www.citienne.com
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editoriale
Un nuovo patto di fiducia con lo Stato
Italia leader nella manifattura
› a cura del presidente Luca Morigi
Nonostante l’intensificarsi degli impulsi recessivi, le imprese e l’economia italiana manifestano ancora segnali di resilienza. Il 92% della forza produttiva italiana, costituita da micro e piccole realtà sta resistendo e addirittura, a giugno 2022, si registravano segnali congiunturali positivi per spesa delle famiglie e investimenti, che ponevano l’Italia al 4° posto nel G20 per crescita, segnando, tra i maggiori paesi Ue, il più marcato recupero rispetto al 2019 e la miglior performance sia per produzione manifatturiera sia per esportazioni. Sebbene le attese sull’economia stiano peggiorando a causa della guerra e dell’instabilità politica, la produzione manifatturiera continua a essere superiore al 2019 e cresce su base annua, trainata dal rimbalzo della moda che, purtroppo, resta ancora indietro rispetto al pre covid. La dinamica delle esportazioni è vivace, nonostante la frenata dell’economia cinese e la conseguente riduzione degli acquisti, che si sommano al crollo delle esportazioni verso la Russia. La crescita a doppia cifra della produzione delle costruzioni rende poi il nostro Paese locomotiva d’Europa nel settore: proprio questa crescita, sostenuta anche dal Superbonus e accompagnata dall’immobiliare, sostiene la ripresa. Un quadro che denota la vivacità del nostro sistema imprenditoriale. Confermato anche dal fatturato dei servizi, che continua a crescere in ottica tendenziale e a mantenersi sopra i livelli pre-crisi registrando un ritardo solo rispetto al manifatturiero. Segnali confortanti anche dal mercato del lavoro, con un aumento annuale trainato dalle donne e dagli over 35 anni. Ambito che è ancora difficile per i giovani, ma a cui Confartigianato presta grande attenzione, nella consapevolezza dell’enorme potenziale, anche in termini di creatività e innovazione, di questo bacino. Un tema che dovrà entrare nell’agenda politica, soprattutto alla luce del permanere delle forti difficoltà nel reperimento di lavoratori, particolarmente se specializzati, e da inserire in attività connesse alla meccanica, moda, al legno, all’edilizia e ai trasporti. Il quadro, rapidamente tracciato dalle evidenze dell’ufficio studi di Confartigianato, restituisce l’immagine di un tessuto imprenditoriale sano, che lotta per superare l’ennesima sfida posta dalle condizioni internazionali. Gli imprenditori, ancora una volta, sono costretti a subire gli effetti di situazioni eccezionali - dopo la pandemia, il conflitto russo ucraino - che stanno mettendo a rischio la tenuta dell’economia mondiale, profondendo le energie migliori per continuare a lavorare, nonostante i continui rincari e il difficile reperimento delle materie prime. Ma non lasciamoli soli, abbiamo bisogno di una politica maggiormente attenta e reattiva, che sappia dare risposte concrete ai piccoli che fanno grande l’Italia.
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Dove c’è impresa c’è vita
La piccola impresa garantisce che lo sviluppo economico e sociale coincidano. A differenza della grande industria il valore artigiano promuove cultura, abilità, studio e attenzione al bello. L’artigianato è interprete dell’idea che il lavoro e l’impresa siano fatti di competenza, responsabilità e impegno. Tuteliamo le nostre imprese!
Lo scorso 22 novembre si è tenuta l’Assemblea di Confartigianato, a cui ha preso parte anche una nutrita delegazione di dirigenti e dipendenti dell’associazione di Forlì e che ha visto la presenza sul palco dell’auditorium Conciliazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. A introdurre la premier, il discorso del presidente di Confartigianato nazionale Marco Granelli il quale ha chiesto attenzione all’artigianato e alle micro e piccole imprese, rimuovendo gli ostacoli “che troppo spesso mortificano il nostro talento e le nostre ambizioni”. Il presidente ha ricordato le criticità che affliggono chi fa impresa, in primo luogo “gli appesantimenti amministrativi in materia di lavoro, che si sommano alla Torre di Babele della legislazione fiscale. Nel nostro Paese è difficile pagare le imposte ed è facile incorrere in errori. Il livello di tassazione è, inoltre, troppo elevato: la pressione fiscale nel 2022 è pari al 43,8% del Pil, in aumento di 0,4 punti rispetto al 2021 e il carico fiscale che grava su cittadini e imprese è superiore di 1,9 punti rispetto alla media dell’Eurozona. In pratica, il prossimo anno pagheremo 42,2 miliardi di maggiori tasse, pari a 711 euro pro capite. Con questo divario, con questa zavorra è difficile per noi competere sui mercati internazionali”. “Seppur in una difficile situazione di finanza pubblica - ha aggiunto - vanno quindi indirizzate risorse a riduzione della pressione fiscale che grava su tutte le forme di lavoro anche mediante l’armonizzazione e la parificazione delle detrazioni spettanti in relazione alle diverse tipologie di reddito. Si incentivi, inoltre, chi scommette sul proprio futuro: chi apre una nuova azienda e ancor di più chi decide di assumere, creando, quindi, valore non solo per sé
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Assemblea 2022
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stesso ma anche per i propri dipendenti”. Per Granelli le imprese, in questo difficile momento, hanno bisogno di avvertire il fisco come lo strumento con cui lo Stato garantisce servizi di qualità ai propri cittadini e solidarietà nei confronti dei più deboli e non come un nemico da cui difendersi. “Auspichiamo in questo senso la ripresa di un tavolo di confronto sull’avvio della riforma fiscale.” Su tale contesto pesa anche il caro energia, che alle piccole imprese quest’anno costa 24 miliardi in più rispetto al 2021. “Un impatto enorme che non impedisce alla micro-piccola impresa di essere motore dello sviluppo del Paese.” Sul fronte del lavoro, Confartigianato chiede di smetterla con gli approcci ideologici, rimettendolo al centro dell’azione politica, puntando sull’apprendistato “che deve diventare il principale canale di accesso dei giovani nel mondo del lavoro, perché non è un contratto come gli altri, ma consente al giovane di crescere e formarsi in contesti nei quali la trasmissione del sapere non avviene in maniera statica”. E sui bonus edilizi Granelli chiede di rendere più flessibile l’impiego dei crediti; aumentare la capacità fiscale delle banche, concedendo la possibilità di utilizzare compensazioni; valutare la possibilità di prevedere un compratore di ultima istanza, a controllo pubblico. “Il tema dei bonus in edilizia è per noi centrale perché garantisce uno sviluppo duraturo del Paese, perciò condividiamo la necessità che si apra un confronto costruttivo sul futuro della misura’”.
La premier Meloni, accolta da una vera e propria ovazione, ha replicato ricordando che il nuovo Governo è in carica solo da un mese, ma “in un mese abbiamo già incontrato parti sociali e imprese. Come voi credo nel valore centrale dei corpi inter-
medi“. Meloni ha auspicato un confronto stabile sulla strategia di questa nazione, “perché il problema dell’Italia è che le è mancata una strategia e invece ha un disperato bisogno di scegliere dove vuole andare e cosa vuole essere e coinvolgere tutti gli attori della nazione dell’economia per puntare a un obiettivo”. Ha poi affrontato il tema della difesa del made in Italy, segnalando che “nei prossimi giorni vogliamo accompagnare la manovra finanziaria con allegato ad hoc dedicato alla valorizzazione e la tutela della produzione italiana, della proprietà intellettuale, della lotta alla contraffazione”. Sulla riduzione del costo del lavoro, Meloni ha sottolineato che “l’orizzonte della legislatura è un taglio del 5% almeno” del cuneo fiscale “due terzi al lavoratore, un terzo all’azienda. Anche l’azienda deve avere un beneficio dal taglio del cuneo fiscale”. E sempre in tema di lavoro, ha aggiunto: “dalla legislatura precedente usciamo con la concezione che la povertà si possa abolire con un decreto, che la crescita si possa fare con una norma dello Stato ma lo Stato non crea crescita, lo fanno le aziende. Allo Stato compete di mettere nelle condizioni di lavorare, non mettere i bastoni tra le ruote“. Interrotta più volte dagli applausi della platea, sul costo
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Dove c’è impresa c’è vita
dell’energia ha aggiunto “da presidente del Consiglio, prendere 30 miliardi e metterli sulle bollette quando so che in gran parte stanno andando alla speculazione, è una cosa che fa male”. L’impegno è lavorare per recuperare una parte di quelle risorse, riconoscendo anche l’impegno svolto sul tema dal precedente governo a cui “do atto di essersi battuto in Europa per il tetto europeo al prezzo gas”. Meloni ha poi richiamato le misure della legge di bilancio, in primis “la proroga dei crediti di imposta per le aziende aumentandola dal 40 al 45% per le energivore e dal 30 al 35% per le non energivore, perché per noi la messa in sicurezza del tessuto produttivo è la priorità. Lo abbiamo fatto per le imprese e lo facciamo per le famiglie, eliminando gli oneri impropri sulle bollette, riscrivendo la norma sugli extraprofitti, in modo tale che ci consenta di superare le imperfezioni alla base delle contestazioni. In questi trenta giorni abbiamo mantenuto l’impegno preso di dedicarci alla grande emergenza energia: trenta miliardi di euro sono stati investiti su questo, 9 già impegnati in decreto per sostenere famiglie e imprese fino a fine anno e altri 21 nella nuova legge
di bilancio”. Sul reddito di cittadinanza, ha spiegato: “se avessi avuto più tempo avremmo potuto fare la riforma organica che faremo. Ma siamo rimasti fedeli al nostro principio: uno Stato giusto non mette sullo stesso piano dell’assistenza chi può lavorare e chi non può lavorare. Il Reddito di cittadinanza alla fine del 2023 per chi è in condizione di lavorare è abolito. Nel 2023 abbiamo scelto di immaginare un periodo transitorio, non avendo potuto lavorare sugli strumenti per accompagnare queste persone verso il lavoro ma abbiamo ristretto di molto i paletti”. Sulla tregua fiscale ha sottolineato: “Muovevamo da un principio del rapporto fra Stato e contribuente. Abbiamo deciso di fare una norma che non prevedesse alcun condono, ma solo operazioni di buonsenso e vantaggiose per lo Stato”. Il Capo del Governo ha poi indicato il Pnrr come “una grandissima occasione. Immaginiamo di introdurre delle clausole perché le piccole e medie imprese non vengano escluse dalla possibilità di partecipare ai lavori delle opere previste. Sono stata criticata perché ho detto che il Pnrr ha bisogno di un tagliando: il motivo è che è stato scritto in un contesto molto diverso da questo. Abbiamo 120 miliardi di euro in opere pubbliche e il costo delle materie prime è aumentato del 130%. Se qualcuno pensa che non vada affrontato il problema, le gare andranno deserte. Serve un aggiustamento”. Sul bonus edilizia ha chiarito “abbiamo dovuto correggere la norma, quello che ci preme è il pregresso perché oggi ci ritroviamo con i cassetti fiscali delle banche pieni e le cessioni di nuovi crediti vuote”. Ha quindi ammonito: “lo Stato ce la metterà tutta, ma le banche qualcosa di più possono fare”, assicurando che, rispetto ai cosiddetti ‘esodati del 110’ “noi faremo quello che possiamo per dare una mano, purché anche altri ci diano una mano”.
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Fotoservizio Confartigianato Imprese
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associazione
Dove c’è impresa c’è vita
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Una passione che diventa professione
Immerso nel verde, in via Mastaguerra 62 a Forlì, si trova il centro cinofilo Peter Pan Snc, luogo in cui gli amanti di cani e gatti possono trovare il servizio di toelettatura, la pensione per cani con 32 box climatizzati e un addestratore cinofilo per imparare a relazionarsi al meglio con il proprio amico a 4 zampe. Una società fondata da madre e figlio, Carla Fabbri e Fabio Cortesi, nel 2009 e che oggi si avvale anche del contributo di due collaboratrici.
Come spiega la titolare “l’amore per gli animali è una costante nella nostra vita, mio marito Roberto faceva le gare coi cani, addestrandoli e ancora oggi coltiva la sua passione concentrandosi sui cani da tartufo.” Pur non essendosi mai avvicinati all’allevamento, la coppia si è sempre dedicata agli animali, naturale decidere di trasformare la propria passione in professione. “Ancora oggi l’addestramento dei cani rientra fra le nostre attività, anche per la ricerca del tartufo. Ma ciò che ci impegna di più è la pensione per cani”. Al centro sono disponibili ampi box, suddivisi in zona notte e giorno, ciascuno in grado di ospitare fino a due cani dello stesso proprietario. La struttura è climatizzata e ogni spazio è igienizzato quotidianamente, ci sono tre aree di sgambatura in cui i cani possono correre e giocare sotto la supervisione attenta dei titolari. Chiarisce ancora Carla “è un lavoro di grande responsabilità, che richiede disponibilità totale, di notte e di giorno, per verificare
che i nostri ospiti non incorrano in problematiche, anche di tipo sanitario.” E gli ospiti non mancano “per le prossime festività abbiamo già il tutto esaurito. Lavoriamo soprattutto grazie al passaparola, i nostri clienti affezionati ci suggeriscono ai propri conoscenti ed è forse la forma più efficace di pubblicità.” Continua “il nostro lavoro è aumentato tanto in questi anni, è cambiato il rapporto con il proprio animale, ora componente della famiglia e abituato a vivere in casa, per questo c’è grande attenzione alla scelta della pensione in cui lasciarlo. Proprio per tranquillizzare i proprietari inviamo video e foto dei diversi momenti della giornata, per mostrare come si sta comportando il cane, pur in loro assenza. È un lavoro gratificante, gli animali danno tanto, l’unica nota un po’ triste è che alcuni dei nostri pensionanti non ci sono più, ci si affeziona agli
ospiti e, quando qualcuno viene a mancare, dispiace.” Anche l’attività di toelettatura è molto richiesta “lavoriamo solo su prenotazione, tutti gli addetti hanno conseguito il patentino per il benessere animale, dopo aver seguito un percorso formativo. Offriamo tosatura a macchinetta, tagli a forbice, bagni dermatologici e antiparassitari, il taglio delle unghie e la pulizia delle orecchie, che richiedono professionalità e competenza nell’uso dei prodotti.” Mentre la socia si racconta, Fabio Cortesi è al lavoro su un bellissimo esemplare di Husky, completamente rilassato mentre viene asciugato col phon. Conclude la titolare “è un sogno realizzato anche grazie a Confartigianato, eravamo molto amici del compianto Michele Ianiri, funzionario dell’associazione, che ha saputo consigliarci al meglio. Un caro ricordo che vogliamo sottolineare.”
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Intervista ai titolari del Centro Cinofilo Peter Pan
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8 › dicembre 2022
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Aziende di Meldola ancora protagoniste
Sono ripresi gli incontri dell’amministrazione comunale di Meldola con gli imprenditori locali. Il sindaco Roberto Cavallucci assieme all’assessora Simona Zuccherelli, accompagnati dal segretario di Confartigianato Forlì Mauro Collina e dalla referente di zona Elena Zanetti, lo scorso 2 dicembre, hanno visitato tre realtà produttive del territorio. Ad aprire il tour, il confronto con Maurizio Fabbri e Sonia Zanotti di Technology Inflatables Boats Sas, realtà attiva nel mondo della nautica dagli anni Ottanta e oggi gestita dal figlio del fondatore, assieme a sua moglie. L’impresa che ha sede in via Fermi 5 è specializzata nella realizzazione di gommoni per uso diportistico, effettuando prevalentemente lavorazioni conto terzi, ma in grado di progettare e realizzare prodotti che soddisfano le specifiche richieste del cliente. Una bella realtà, molto nota fra gli appassionati del mare, che ha affascinato i visitatori che hanno potuto vedere le tecniche di lavorazione che portano alla nascita dei battelli pneumatici. Il secondo appuntamento è stato con l’Autofficina Grassi Snc dal 2012 in via Leonardo Da Vinci e punto di riferimento per molti concittadini. Il titolare Fabrizio Grassi ha evidenziato la difficoltà a reperire manodopera, è un mestiere che sta sparendo, che richiede passione e abnegazione, essendo faticoso e reclamando grande impegno e, purtroppo, i giovani che vogliono mettersi in gioco sono sempre meno. La terza realtà visitata è stato il salone di acconciatura Parrucchiera Zahira di Kanoune Zahira, in via Cavour 129, un positivo esempio di passaggio aziendale dalla precedente titolare Carmen Passerini alla giovane Zahira, che, conclusa la scuola di acconciatura, l’ha affiancata come dipendente e, dopo il suo pensionamento è subentrata nella conduzione del salone. Il locale moderno e accogliente conta su una clientela storica affezionata, spesso ansiosa di conoscere le novità in materia di taglio e cura del capello che la titolare apprende frequentando appuntamenti formativi promossi dai più importanti nomi dello styling italiano. Una serie di incontri che hanno consentito di apprezzare, ancora una volta l’entusiasmo e l’orgoglio che i piccoli imprenditori locali infondono nel lavoro, qualità apprezzate anche da chi si rivolge con fiducia alle loro cure.
essere impresa
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territorio
Da adempimento a opportunità
La nuova norma sulla crisi d’impresa
Il 3 novembre scorso Confartigianato di Forlì ha organizzato il seminario sul Codice della Crisi d’Impresa ospitando, come relatore, Simone Brancozzi che, da 35 anni, studia le patologie aziendali, le motivazioni e i perché dei dissesti aziendali, portando la propria esperienza al servizio delle aziende e degli imprenditori col preciso scopo di poter intercettare per tempo potenziali segnali di crisi aziendale che possono sfociare in stati di insolvenza severamente regolamentati dalla nuova normativa in vigore. Durante l’evento il relatore ha illustrato gli aspetti sia tecnici sia pratici che caratterizzano il Codice della Crisi d’Impresa (D.Lgs. 14/2019), soffermandosi, in particolare, sull’esigenza che ogni azienda ha di adeguarsi a quanto prescrive la normativa in vigore dal 15 luglio 2022. L’interesse che l’argomento trattato ha suscitato negli imprenditori presenti all’evento, ha portato l’Associazione ha decidere di estendere a tutte le aziende associate la possibilità di conoscere in modo dettagliato le novità introdotte dalla normativa accompagnandole in un percorso di adeguamento. Da luglio è, infatti, entrato definitivamente in vigore il Codice della Crisi d’Impresa che prevede l’obbligo, per tutti gli imprenditori, indipendentemente dalla dimensione della propria azienda, di dotare la propria attività di un “adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile” capace di intercettare precocemente gli indizi di una possibile crisi aziendale e, in particolare,
quelli legati alla perdita della continuità aziendale. Il terzo comma dell’art. 3 del D.Lgs. 14/2019 obbliga gli imprenditori alla “tempestiva rilevazione degli indizi di crisi dell’impresa e alla sollecita adozione delle misure più idonee”. In pratica l’imprenditore è chiamato a istituire un adeguato sistema di controllo incentrato sulla rilevazione anticipata del rischio di insolvenza. Lo stesso decreto prevede che gli amministratori che non avranno dotato l’azienda di un “adeguato assetto organizzativo, contabile e amministrativo” risponderanno con il proprio patrimonio delle obbligazioni delle società da loro amministrate per l’inosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dell’integrità del patrimonio sociale come da art. 2476 VI comma. Per il rispetto della nuova normativa le aziende hanno la necessità di dotarsi di un sistema di controllo che sia capace di misurare la continuità aziendale all’interno di un’adeguata struttura “organizzativa, amministrativa e contabile”. A tal fine si rende necessario analizzare la realtà aziendale non solo sotto un profilo “quantitativo” rilevabile dai dati contabili e di bilancio, ma anche sotto un profilo prettamente “qualitativo” che aiuti l’imprenditore a misurare il reale “stato di salute” della propria azienda. Ma cosa si intende per “adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile”? La sentenza 188/2021 del Tribunale di Cagliari chiarisce in modo esauriente quali siano le inadeguatezze nelle quali può incorrere un’azienda contravvenendo, in tal modo, a quanto disposto dalla normativa in vigore.
Con riferimento all’assetto organizzativo si evidenziano le seguenti inadeguatezze: organigramma non aggiornato e privo dei suoi elementi essenziali; assenza di un mansionario; inadeguata progettazione della struttura organizzativa e polarizzazione in capo a una o poche risorse umane di informazioni vitali per l’ordinaria gestione dell’impresa (ufficio amministrativo);
essere
10 › dicembre 2022
impresa
› a cura di Gianluigi Bandini
credito Continua
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a pagina
Da adempimento a opportunità
assenza di un sistema di gestione e monitoraggio dei principali rischi aziendali.
Per l’assetto amministrativo le carenze evidenziate sono:
mancata redazione di un budget di tesoreria;
mancata redazione di strumenti di natura previsionale;
mancata redazione di una situazione finanziaria giornaliera;
assenza di strumenti di reporting;
mancata redazione di un piano industriale.
Per l’assetto contabile, infine, si rilevano le seguenti carenze:
la contabilità generale non consente di rispettare i termini per la formazione del progetto di bilancio e per garantire l’informativa ai sindaci;
assenza di una procedura formalizzata di gestione e monitoraggio dei crediti da incassare;
analisi di bilancio unicamente finalizzata alla redazione della relazione sulla gestione;
mancata redazione del rendiconto finanziario.
In particolare nella sentenza, che probabilmente farà giurisprudenza sul tema, si evidenzia come la mancata adozione degli adeguati assetti organizzativi è più grave in un’impresa in condizioni di equilibrio economico finanziario piuttosto che in un’azienda con una crisi in corso.
Per i giudici infatti “la violazione dell’obbligazione” .... ”è più grave quando la società non si trova in crisi, anche perché” ... ”ha le risorse anche eco-
nomiche per predisporre con efficacia le misure organizzative, contabili e amministrative”. La sentenza prosegue dicendo che “gli adeguati assetti sono funzionali proprio ad evitare che l’impresa scivoli inconsapevolmente in una situazione di crisi o di perdita della continuità, consentendo all’organo amministrativo di percepire tempestivamente i segnali che preannunciano la crisi, consentendogli in tal modo di assumere le iniziative opportune”. Proprio per questo diviene fondamentale uno strumento di early warning basato su parametri quantitativi ma soprattutto qualitativi, ovvero un’allerta precoce per garantire la continuità aziendale, prevedendo una possibile crisi aziendale, così da introdurre manovre di correzione.
Confartigianato, cogliendo l’importanza dei contenuti della nuova normativa in vigore e sentendo la necessità di far conoscere gli adempimenti racchiusi nella normativa stessa, desidera mettere a disposizione delle imprese associate una consulenza gratuita, mirata a rilevare tempestivamente e preventivamente l’eventuale mancanza di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili che permetta così all’azienda di conformarsi a quanto previsto nella Riforma della Crisi d’impresa.
L’Ufficio Credito è a completa disposizione per programmare un incontro direttamente in azienda che permetta di approfondire tutti gli aspetti legati alla consulenza, sia in merito agli adempimenti richiesti dalla nuova normativa in vigore, sia in merito al rilevamento degli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili richiesti.
Per informazioni Ufficio Credito Barbara Pasi 0543.452804 - 340.8063163, barbarapasi@confartigianato.fo.it o Gianluigi Bandini 0543.452895340.4594940 l.bandini@confartigianato.fo.it
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Confartigianato premia l’amicizia
essere impresa dicembre 2022 › 11 credito
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Le imprese meritano credito
Confartigianato a confronto col sistema bancario
Dare credito alle imprese per restituire fiducia nel Paese, un obiettivo ambizioso che Confartigianato, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, si è posta mettendo a confronto, lo scorso 29 novembre a Roma, i rappresentanti del sistema bancario, della finanza e dell’associazionismo per individuare le strategie per migliorare il rapporto fra banche e imprese, tra credito e sostenibilità, per comprendere meglio la garanzia pubblica e privata, il valore della prossimità territoriale, il ruolo delle organizzazioni dell’artigianato al fianco delle imprese. All’incontro ha preso parte anche Gianluigi Bandini di Confartigianato Forlì che chiarisce “a ottobre 2022 l’inflazione media europea ha superato la barriera psicologica della doppia cifra, pari al 10,6%, con l’Italia che registra un tasso pari al 12,6%, la Germania a 11,6%, mentre in Francia si ferma al 7,1%. Una situazione che risente dello scoppio della guerra in Ucraina, che ha provocato l’impennata dell’incertezza delle imprese, con ricadute sulla domanda di investimenti, di lavoro e sui consumi delle famiglie. A novembre 2022 le micro e piccole imprese manifatturiere hanno fatto registrare un indice di incertezza di 8,7 punti superiore al livello di febbraio 2022 e ben 11,7 punti superiore alla media.” L’Ufficio Studi di Confartigianato ha analizzato le più recenti ten-
denze della congiuntura e del quadro macroeconomico, caratterizzato dal traino degli investimenti, evidenziando la turbolenza monetaria a seguito degli interventi messi in campo dalle banche centrali per stabilizzare i prezzi e l’impatto sul costo del credito per le imprese. Con l’obiettivo di riportare la stabilità, la risposta di politica monetaria della Banca centrale europea è stata vigorosa, con un aumento dei tassi ufficiali di ben 200 punti nell’arco di soli 98 giorni, con ricadute sul costo del credito alle imprese. Nell’Eurozona la Bce prevede di aumentare ulteriormente i tassi di interesse, per assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% a medio termine. Per le micro e piccole imprese, nell’ipotesi di un costo del credito che rifletta l’andamento dei tassi ufficiali, si determinerebbe un impatto di 2,6 miliardi di euro sugli oneri finanziari. Valutando le recenti tendenze del mercato del credito sulla base della dinamica dei prestiti totali alle piccole imprese, si evidenzia una crescente
difficoltà di accesso al credito, lamentata da un’impresa su tre. Dalla giornata di lavori sono emersi alcuni dati che sottolineano l’importanza del sistema associativo nell’accompagnamento delle imprese nell’era del credito “algoritmico”. In un contesto di elevata incertezza e di crescente complessità nella valutazione del ritorno degli investimenti, per la quale si intrecciano gli aspetti economici con quelli di efficienza energetica, di digitalizzazione e di sostenibilità ambientale dei processi aziendali per l’imprenditore è fondamentale potersi avvalere di un partner affidabile che lo aiuti a districarsi nelle relazioni con il difficile mondo del credito.
Da evidenziare che, anche nell’era dei rapporti bancari basati su scelte legate ai soli numeri di bilancio, nell’individuazione della banca, da parte delle micro e piccole imprese prevalgono le determinanti basate su storia della relazione, fiducia e vicinanza, mettendo in luce la centralità, per l’imprenditore artigiano dell’elemento umano.
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Consulenza fiscale
› a cura di Francesco Bandini
LE NOVITÀ DI CARATTERE FISCALE DEL DECRETO “AIUTI-QUATER”
1. PREMESSA
È stato pubblicato nella G.U. n. 270 del 18 novembre 2022 il decreto-legge n. 176 del 18 novembre 2022 (Decreto Aiuti quater) che contiene alcune misure di carattere fiscale di particolare interesse, illustrate nei successivi paragrafi.
2. CONTRIBUTO STRAORDINARIO, SOTTO FORMA DI CREDITO D’IMPOSTA, A FAVORE DELLE IMPRESE PER L’ACQUISTO DI ENERGIA ELETTRICA E GAS NATURALE, PER IL MESE DI DICEMBRE
2022 (Articolo 1)
L’articolo 1 estende anche al mese di dicembre 2022 alcuni crediti di imposta, già disciplinati dai decretilegge n. 4, n. 17, n. 21, n. 50, n. 115 e n. 144 del 2022 per contrastare l’aumento dei costi dell’energia elettrica e del gas in capo alle imprese. Si tratta in particolare: del credito d’imposta per le imprese energivore, che viene concesso in misura pari al 40 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel mese di dicembre 2022; del credito d’imposta per imprese gasivore, conces-
so in misura pari al 40 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nel mese di dicembre 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici;
del credito d’imposta per imprese dotate di contatori di energia elettrica di specifica potenza disponibile, pari o superiore a 4,5 kW, diverse dalle energivore, che viene attribuito in misura pari al 30 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nel mese di dicembre 2022;
del credito d’imposta per l’acquisto di gas naturale per imprese non gasivore, pari al 40 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nel mese di dicembre 2022, per usi diversi dal termoelettrico.
Le disposizioni in esame regolano le modalità di fruizione dei crediti d’imposta e il regime di cedibilità, tra l’altro posticipando al 30 giugno 2023 i termini per il relativo utilizzo e la relativa cessione, anche con riferimento ai precedenti crediti di imposta (relativi al terzo trimestre 2022 e ai mesi di ottobre e novembre 2022).
Viene, pertanto, uniformato al 30 giugno 2023 il termine di utilizzo dei crediti del terzo e quarto trimestre 2022.
La Confederazione ha proposto, in sede di conversione del decreto-legge, un emendamento al fine di: posticipare al 31 dicembre 2023 il termine di utilizzo dei crediti d’imposta in argomento relativi al 3° e 4° trimestre 2022; abrogare l’obbligo di presentazione, entro il 16 Continua a pagina 16 ›››
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notiziario tecnico
marzo 2023, della comunicazione relativa ai crediti maturati nel 2022.
3. DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ACCISA E DI IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO SU ALCUNI CARBURANTI (Articolo 2)
L’articolo 2 proroga la più volte disposta riduzione delle aliquote di accisa su alcuni prodotti energetici utilizzati come carburanti.
In particolare:
le misure ridotte d’accisa che sono in vigore dal 22 marzo 2022 restano ferme fino al 30 novembre 2022 (in luogo del 31 dicembre 2022, come previsto dal testo originario del decreto Aiuti-quater);
dal 1° dicembre al 31 dicembre 2022 viene disposto un aumento delle medesime aliquote, che tuttavia rimangono inferiori agli ammontari vigenti fino al 21 marzo 2022.
Viene prorogata al 31 dicembre 2022 l’applicazione di un’aliquota IVA ridotta, pari al 5 per cento, alle forniture di gas naturale impiegato in autotrazione. Sono di conseguenza modificati gli adempimenti a carico degli operatori e la relativa tempistica.
4. MISURE DI SOSTEGNO PER FRONTEGGIARE
IL CARO BOLLETTE (Articolo 3)
L’articolo 3, comma 1, consente alle imprese residenti in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, di richiedere ai relativi fornitori la rateizzazione dei rincari delle bollette elettriche, per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023 Il comma 2 dispone che nel caso in cui l’impresa richiedente presenti la disponibilità di un’impresa di assicurazione a stipulare una copertura assicurativa sull’intero credito rateizzato e l’effettivo rilascio della garanzia SACE su tale polizza, il fornitore, nel termine di trenta giorni dal ricevimento dell’istanza, ha l’obbligo di formulare ai richiedenti una proposta di rateizzazione.
5. ESCLUSIONE DAL REDDITO IMPONIBILE
DEI LAVORATORI DI ALCUNI VALORI (Articolo 3, commi 10 e 13)
Il comma 10 dell’articolo 3 modifica una norma transitoria, concernente il periodo di imposta relativo al 2022, la quale prevede un regime di maggior favore in materia di esenzione dall’IRPEF per i beni ceduti e i servizi prestati al lavoratore dipendente e per alcune somme specifiche eventualmente erogate al medesimo. In base alla lettera b) del comma 10, è previsto che i beni ceduti e i servizi prestati al lavoratore dipendente nonché le somme erogate o rimborsate
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al medesimo dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale siano esclusi dal reddito imponibile ai fini dell’IRPEF entro il limite complessivo di 3.000 euro - anziché di 600 euro, come nel testo previgente.
6.
3, commi 12 e 13)
DISPOSIZIONI IN FAVORE DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE (Articolo
Il comma 12 dell’articolo 3 modifica una disciplina transitoria che prevede, per il 2022, in relazione all’incremento dei costi per la fruizione dell’energia, sia un contributo straordinario in favore di alcuni enti che gestiscono servizi sociosanitari e socio assistenziali svolti in regime residenziale o semiresidenziale sia un contributo straordinario per altri soggetti, operanti nell’ambito del Terzo settore o comunque assimilabili a quest’ultimo ambito.
7. DISPOSIZIONE IN MATERIA DI AUTOTRASPORTO (Articolo 7)
L’articolo 7 stabilisce che i contributi, già previsti dal decreto-legge n. 144 del 2022 per il sostegno al settore dell’autotrasporto merci, siano erogati esclusivamente alle imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia, e sempre nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato, delegando ogni relativo adempimento al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT).
8. MISURE URGENTI IN MATERIA DI MEZZI DI PAGAMENTO (Articolo 8)
L’articolo 8 introduce un credito di imposta finalizzato a ristorare gli operatori per il costo di adeguamento, sopportato nel 2023, del registratore telematico per l’emissione di scontrino fiscale con una tecnologia necessaria per la partecipazione alla nuova lotteria istantanea degli scontrini (articolo 18, comma 4-bis, del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36). Il contributo per l’adeguamento degli strumenti utilizzati per la memorizzazione e trasmissione telematica è complessivamente pari al 100 per cento della spesa sostenuta, per un massimo di euro 50 per ogni strumento.
9. MODIFICHE AGLI INCENTIVI PER L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO (Articolo 9)
L’articolo 9 introduce rilevanti modifiche in materia di superbonus, che possono essere sintetizzate come segue.
9.1 Superbonus e condomini
Con una modifica al comma 8-bis dell’articolo 119, viene ridotta al 90% la superdetrazione precedente-
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mente riconosciuta nella misura del 110% relativamente alle spese sostenute nel 2023 per Condomini, persone fisiche con edifici composti da 2 a 4 unità, ONLUS, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.
Tale riduzione, tuttavia, non opera relativamente agli interventi per i quali, alla data del 25 novembre2022, risulti effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) e,in caso di interventi su edifici condominiali, anche a condizione che la delibera assembleare che abbia approvato l’esecuzione dei lavori risulti adottata in data antecedente al 25 novembre 2022.
9.2 Superbonus e unità
unifamiliari
immobiliari
Viene prorogato al 31 marzo 2023 il termine (in precedenza fissato al 31 dicembre 2022) entro cui le spese sostenute per gli interventi da superbonus sulle unifamiliari sono agevolate nella misura del 110%, a condizione che entro il 30 settembre 2022 sia stato eseguito almeno il 30% del lavoro. Inoltre, per gli interventi avviati sulle unifamiliari a partire dal 1° gennaio 2023, la detrazione spetta nella misura del 90 per cento per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, a condizione che: il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare, l’unità sia adibita ad abitazione principale, il contribuente abbia un reddito di riferimento, determinato ai sensi del comma 8-bis.1, non superiore a 15.000 euro.
Il reddito di riferimento è calcolato dividendo la somma dei redditi complessivi posseduti, nell’anno precedente quello di sostenimento della spesa, dal contribuente, dal coniuge del contribuente, dal soggetto legato da unione civile o convivente se presente nel suo nucleo familiare, e dai familiari, diversi dal coniuge o dal soggetto legato da unione civile, presenti nel suo nucleo familiare, che nell’anno precedente quello di sostenimento della spesa si sono trovati nelle condizioni dei requisiti reddituali previsti al comma 2 dell’articolo 12 TUIR per un numero di parti determinato secondo la Tabella 1-bis, allegata al decreto in esame.
9.3 Contributo per i soggetti “incapienti” (comma 3)
Il comma 3 della norma in commento introduce un contributo da erogare per gli interventi realizzati dai soggetti che presentano redditi meno elevati. In particolare, la norma prevede che, al fine di procedere alla corresponsione di un contributo in favore dei soggetti che si trovano nelle condizioni reddituali sopra
descritte (commi 8-bis e 8-bis.1), cioè con un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro, per gli interventi di cui al comma 8-bis primo e terzo periodo (cioè, rispettivamente, interventi condominiali e interventi su unifamiliari effettuati nel 2023), sia autorizzata la spesa nell’anno 2023 di 20 milioni di euro.
9.4 Cessione dei crediti:
allungamento del periodo di utilizzo (comma 4)
Il comma 4 introduce la possibilità di un allungamento dei termini per avvalersi dell’agevolazione fiscale da parte del cessionario, al fine di aumentare la capienza fiscale dei soggetti coinvolti nella cessione del credito (banche, intermediari, imprese e contribuenti) che possono usufruire della quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno entro il 31 dicembre del decimo anno successivo.
In particolare, la disposizione stabilisce che per gli interventi rientranti nella disciplina del superbonus in deroga a quanto previsto all’articolo 121, comma 3, terzo periodo, del richiamato decreto-legge n. 34 (ovvero che la quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno non può essere usufruita negli anni successivi, e non può essere richiesta a rimborso) i crediti d’imposta derivanti dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022 e non ancora utilizzati, possono essere fruiti in 10 rate annuali di pari importo.
La Confederazione ha proposto, in sede di conversione del decreto-legge, una serie di emendamenti, tra cui i principali sono i seguenti: eliminare la condizione del reddito di riferimento; in subordine, elevarlo a 25.000 euro; prorogare al 30 giugno 2023 il termine (ora fissato al 31 marzo 2023) per l’effettuazione dei pagamenti per le unifamiliari; mantenimento del 110% per gli interventi con CILA presentata e delibere condominiali effettuate fino al 31 gennaio 2023 (in luogo del 25 novembre 2022);
rendere flessibile, fino a 10, il numero delle rate con cui fornitori e cessionari possono fruire del credito d’imposta non utilizzato; consentire l’utilizzo, oltre l’anno 2022, della quota di credito d’imposta non fruita scaturente dalla concessione di sconti in fattura, per spese sostenute nel 2021.
10. ESENZIONI IN MATERIA DI IMPOSTE (Articolo 12)
L’articolo 12, comma 1, attraverso l’interpretazione autentica di alcune disposizioni del 2020, stabilisce
essere impresa dicembre
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notiziario tecnico
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notiziario tecnico
che la seconda rata dell’IMU non è dovuta per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate. Il comma 2 chiarisce che, a seguito della riconduzione in regime de minimis della II rata IMU 2022, la fruizione della misura non è subordinata all’autorizzazione della Commissione europea.
11. ESENZIONI IN MATERIA DI IMPOSTE - BOLLO AIUTI PER EVENTI CALAMITOSI (Articolo
12, co. 3)
L’articolo 12, comma 3, prevede l’esenzione dall’imposta di bollo per le domande presentate per la richiesta di contributi, comunque denominati, previsti a favore dei soggetti colpiti da eventi calamitosi o da altri eventi eccezionali in conseguenza dei quali sia dichiarato lo stato di emergenza dalle competenti autorità, nei casi in cui vi sia un nesso di causalità con l’evento calamitoso.
Consulenza del lavoro
› a cura di Susi Silvani ESONERO CONTRIBUTIVO PARITÀ DI GENERE
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso noto il Decreto n. 349 del 20 ottobre 2022 che disciplina i criteri e le modalità di fruizione dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali per i datori di lavoro del settore privato che conseguano la certificazione della parità di genere. Il decreto è stato sottoscritto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con Il Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia e con Il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
L’esonero contributivo era già stato previsto dalla legge 162/2021 che ha introdotto, con decorrenza 01/01/2022, delle modiche al D.Lgs. 198/2006 allo scopo di integrare la disciplina del D.L. 77/2021 per favorire la riduzione della disparità di genere nell’ambito anche degli obiettivi stabiliti dal PNRR. Il Decreto Legge 77/2021 convertito nella Legge 108/2021, era entrato in vigore dal 30 luglio 2021, e prevedeva all’articolo 47 una serie di regole da rispettare sulla parità di genere nei luoghi di lavoro al fine di partecipare alle gare di appalto pubbliche.
essere impresa
Dal 1° gennaio 2022 è stata introdotta la Certificazione della parità di genere al fine di poter attestare le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere. L’articolo 5 della Legge 162/2021 prevedeva l’emissione di un DPCM per l’individuazione dei criteri e delle modalità di concessione della certificazione di parità di genere che è appunto il Decreto del 20 ottobre 2022.
Per ottenere la certificazione della parità di genere occorre definire e attuare la prassi di riferimento UNI Pdr 125, linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI (Key Performances Indicator - Indicatori chiave di prestazione) inerenti alle Politiche di parità di genere nelle organizzazioni.
L’applicazione di queste linee dovrà essere verificata da un ente di certificazione terzo e indipendente accreditato presso ACCREDIA.
La certificazione impone di intervenire sul fronte dell’occupazione femminile per evitare ogni possibile discriminazione legata al genere. Le imprese dovranno dimostrare di adottare misure concrete per ridurre il divario di genere rispetto alle opportunità di crescita, alla parità salariale e alla tutela della maternità. Sono sei le aree di valutazione: Cultura e strategia; Governance; Processi HR; Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda; Equità remunerativa per genere; Tutela della genitorialità e conciliazione vitalavoro.
Per ciascuna area di valutazione sono stati identificati degli specifici KPI che andranno monitorati al momento del rilascio della certificazione e nei due anni successivi.
Ogni area ha una percentuale specifica nella valutazione e a ogni indicatore è associato un punteggio. Per il rilascio della certificazione, l’azienda deve raggiungere lo score minimo del 60%.
Una volta ottenuta tale certificazione, l’azienda potrà fare apposita domanda all’Inps esclusivamente in via telematica. La domanda dovrà contenere: i dati identificativi dell’azienda; la retribuzione media mensile stimata relativa al periodo di validità della certificazione; l’aliquota media dei contributi relativa al periodo di spettanza dell’agevolazione, oltre la forza media aziendale stimata.
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Per la domanda si resta in attesa di apposita circolare dell’Istituto.
Alle azienda in possesso di tale certificazione sarà concesso uno sgravio contributivo per il 2022 non superiore all’1% dei contributi dovuti e nel limite massimo di 50.000,00 Euro annui per ciascuna azienda.
Lo sgravio andrà riparametrato su base mensile e fruito dai datori di lavoro in riduzione dei contributi mensilmente dovuti per la durata di validità della certificazione.
L’INPS è tenuta a verificare la sussistenza dei requisiti utilizzando anche i dati che riceverà periodicamente dal Dipartimento per le pari opportunità.
La fruizione dell’esonero è subordinato anche al possesso dei principi generali per la fruizione degli sgravi e all’assenza di provvedimenti di sospensione dei benefici contributivi adottati dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Oltre allo sgravio contributivo sopra esaminato, il possesso della Certificazione della parità di genere dà la possibilità alle aziende di fruire di ulteriori benefici:
un punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti:
consente una riduzione del 30% della garanzia fideiussoria per la partecipazione a gare pubbliche;
consente di acquisire un miglior posizionamento in graduatoria nei bandi di gara relativi a servizi e forniture.
AMPLIAMENTO DEL POTERE DI VERIFICA DELL’ISPETTORATO DEL LAVORO
Firmato il Protocollo quadro che definisce una ampia collaborazione tra Procure della Repubblica e Ispettorati Territoriali del lavoro attraverso la delega per le indagini su una serie di violazioni specifiche in ambito giuslavoristico, definite “di notevole impatto sociale”.
Si prevede infatti che gli ispettori possano essere incaricati dalle procure di verifiche in tema di: lesioni personali per mobbing; violazioni relative al modello organizzativo legge 231/2001, da verificare in particolare nei casi di infortuni gravi o mortali; molestie nei luoghi di lavoro.
Oltre naturalmente alle violazioni delle normative sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, le omis-
sioni contributive e assicurative, lo sfruttamento dei lavoratori in condizione di bisogno e la somministrazione fraudolenta di manodopera. L’ispettorato nazionale ha emanato in merito due note n. 474 e 483 del 2 e del 5 dicembre che illustrano e specificano le novità, anche per assicurare un’applicazione omogenea da tutto il personale ispettivo sul territorio nazionale in attesa dell’incremento dell’organico in corso. In particolare, spiega la nota 483/2022, è auspicabile la stipula di un protocollo di azione comune specifico di ciascuna realtà territoriale che dovrà tenere conto ovviamente dell’attuale presenza di personale ispettivo e dei tempi del progressivo ed effettivo incremento di organico. In questa fase, le materie oggetto di possibile delega potranno essere adeguatamente selezionate e oggetto di eventuale successiva implementazione. Il protocollo ricorda in particolare il potere di sospensione dell’attività imprenditoriale, che viene considerato utile per evitare il ricorso alla misura del sequestro preventivo (articolo 321 del Codice di procedura penale) e per abbreviare la tempistica delle procedure.
Affari generali
› a cura di Paolo Liverani
Saldi Calendario e regolamento
I saldi invernali in Emilia Romagna inizieranno il 5 gennaio 2023 e finiranno il 5 marzo 2023, che è la durata massima di 60 giorni, stabilita dalla delibera della Giunta Regionale N.1804 del 2016. La norma prevede che non possano essere effettuate, nei 30 giorni antecedenti i periodi delle vendite di fine stagione, le vendite promozionali dei seguenti prodotti: abbigliamento, calzature, biancheria intima, accessori di abbigliamento, pelletteria e tessuti per abbigliamento e arredamento.
Lo sconto o il ribasso effettuato deve essere espresso in percentuale sul prezzo normale di vendita che deve comunque essere esposto. La merce oggetto di vendita di fine stagione dovrà essere disposta in maniera inequivocabilmente distinta e separata da quella eventualmente in vendita alle condizioni ordinarie. Qualora tale separazione non fosse praticabile, la vendita ordinaria sarà sospesa.
Per i saldi di fine stagione non è previsto l’obbligo di comunicazione in Comune. Per informazioni è possibile rivolgersi agli uffici segreteria affari generali delle sedi territoriali di competenza.
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Rivedere le pensioni medie
In attesa di conoscere il testo definitivo del Disegno di legge di Bilancio, e quindi di fare una valutazione complessiva della Manovra, il CUPLA ritiene che l’attenzione del Governo sui minimi di pensione, che, secondo la bozza del provvedimento che è stata diffusa, verranno rivalutati in una percentuale più alta dell’inflazione calcolata dall’ISTAT, sia un fatto positivo che dimostra la sensibilità dell’Esecutivo ai problemi degli anziani con reddito più basso. Tuttavia, pur consapevoli del difficile quadro economico attuale, tale aumento suppletivo in realtà è di qualche euro, se si esclude quello consueto della rivalutazione automatica annuale, quindi è del tutto insufficiente a dare un sollievo a molti anziani che si trovano a fare i conti con il caro bollette, con l’inflazione e coi trattamenti già colpiti da una svalutazione strisciante che non viene compensata dagli aumenti annuali. Quanto alla modifica del sistema di rivalutazione automatica delle pensioni che il Governo intende introdurre per gli anni 2023 e 2024, il CUPLA ritiene inappropriato accanirsi contro pensioni di importo medio che hanno subito già nel passato rilevanti penalizzazioni. Con l’aggravante che, mentre nel passato, quando alcuni Governi hanno deciso il blocco parziale o totale della rivalutazione, l’inflazione era relativamente bassa, adesso la perdita per le pensioni è assai rilevante e rischia di appiattire i trattamenti, vanificando le contribuzioni in più versate e venendo meno a un patto con i contribuenti che non prevede solo la liquidazione delle pensioni, ma anche il mantenimento del loro valore reale nel tempo. Il blocco parziale della rivalutazione per pensioni predisposto dal Governo non colpisce solo le pensioni più alte, quelle considerate “d’oro”, ma anche quelle di importo modesto, col combinarsi del passaggio al calcolo
progressivo, e non per scaglioni, e della diminuzione della percentuale di rivalutazione. Ad esempio, una pensione lorda di 2.500 euro, che equivale a un netto di circa 1.800 euro, viene a perdere 33 euro mensili nel 2023, vale a dire, per effetto del sovrapporsi delle mancate rivalutazioni per due anni, circa 1.000 euro. Una pensione di 3.500 euro mensili lordi (2.400 netti) perderebbe 98 euro mensili, cioè circa 2.600 euro nei due anni, che poi si trascinerebbero anche per gli anni futuri. Il CUPLA auspica che il Governo modifichi questa norma iniqua, perché i trattamenti dei pensionati sono stati nel passato oggetto di facile recupero di risorse, spesso utilizzate per gli scopi più vari, e non per scopi sociali. L’intervento che il Governo ha delineato si presenta ancor più pesante e rischia di creare molto malcontento tra gli anziani.
Trasporto disabili
Anap dona un pulmino attrezzato
Anap Confartigianato di Forlì è in prima linea per tutelare e difendere i diritti degli anziani e dei più deboli. Per questo ha deciso di donare all’Associazione “La Rete Magica onlus Amici per l’Alzheimer e il Parkinson” il pulmino attrezzato, concesso nel 2018 in comodato d’uso gratuito. Il mezzo, omologato per il trasporto di anziani e di persone con difficoltà a spostarsi autonomamente e utilizzato dal personale della Rete Magica per accompagnare i fragili a fare terapie e visite in ospedale, verrà definitivamente donato alla Rete Magica che, da tempo, collabora con Anap per le campagne di sensibilizzazione sulle malattie degenerative legate all’invecchiamento. Il passaggio di proprietà del veicolo è previsto per lunedì 19 dicembre, nel piazzale della sede di viale Oriani 1, nel corso di una breve cerimonia a cui prenderanno i vertici dell’associazione, Sua Eccellenza il Vescovo Livio Corazza, il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini e tutti i soggetti coinvolti.
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Cupla sulla manovra di Bilancio
Promosso un corso Anap e Rete Magica unite contro l’Alzheimer
“I
l progetto Movi-menti, buone pratiche per un salutare stile di vita” vede unite Anap Confartigianato e Rete Magica ed è pensato per le persone over 60, in buona salute, che vogliono prendersi cura di mente e corpo per prevenire future eventuali patologie legate all’invecchiamento. Un corso base costituito da 15 incontri, per l’allentamento cognitivo e motorio, con un approfondimento sullo stile di vita alimentare, così da acquisire nuove competenze per prendersi al meglio cura di sé. Il corso sarà presentato lunedì 16 gennaio nella sede di Confartigianato di Forlì, in viale Oriani 1 a partire dalle 17.30 e in questa occasione sarà possibile iscriversi all’intero percorso. Come chiarisce il coordinatore Anap Giuseppe Mercatali “abbiamo attivato la collaborazione con la Rete Magica amici per l’Alzheimer e il Parkinson per dare l’opportunità agli iscritti di acquisire
Anap in gita a Genova
Dal 3 al 5 novembre scorsi Anap Forlì ha organizzato un soggiorno a Genova. Tra i luoghi visitati il porto antico, l’acquario e il vascello “ Amerigo Vespucci” veliero della Marina Militare costruito nel 1931 come nave scuola per l’addestramento degli allievi ufficiali. La gita ha previsto anche le tappe alla collina di Castello, sulla cui sommità fu fondata Genova nel VI secolo a.c., area della città medievale costruita sull’impianto urbanistico di epoca romana e alla Torre degli Embriaci, una delle poche torri medievali sopravvissute. Di impatto anche la chiesa di Santa Maria di Castello con il suo museo e i suoi chiostri, la piazza Sarzano, Campo Pisano, luogo di prigionia dei pisani catturati durante la battaglia della Meloria (1284), porta Soprano del sec. XII una delle due porte medievali rimaste, casa di Colombo e piazza Dante. La visita guidata della città ha compreso anche le botteghe storiche, la
maggiore consapevolezza di sé e dei propri bisogni emotivi, mentali e corporei. Ognuno di noi, se correttamente supportato da professionisti e sanitari, può costruirsi strumenti e risorse per curare il proprio benessere psicofisico nella quotidianità.” Il percorso è, infatti, strutturato da esperti che da anni studiano i metodi più efficaci per contrastare l’insorgenza della malattia; continua Mercatali “vogliamo allenare la mente tenendo in esercizio le diverse funzioni cognitive del cervello per apprendere tecniche e strategie per migliorare e conservare le proprie prestazioni cognitive. Al contempo, saranno presentate tecniche per allenare il corpo nella totalità delle sue parti, apprendendo pratiche per mantenersi in buona salute.” Il corso è riservato a un massimo di 12 partecipanti per consentire ai docenti di seguire ogni singolo iscritto con la massima attenzione.
cattedrale di San Lorenzo dove si conservano le reliquie di San Giovanni Battista patrono della città, il museo del Tesoro con i preziosi oggetti sacri, tra i quali spicca il Sacro Catino, che la tradizione vuole essere il Santo Graal, la chiesa di San Matteo, edificio gentilizio della famiglia Doria nella cui cripta si trova la tomba del famoso ammiraglio Andrea Doria, la chiesa del Gesù, caratterizzata dalla ricca decorazione e dalla presenza di importanti quadri di Rubens, Guido Reni e Simon Vouet.
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essere impresa
Visitata l’Amerigo Vespucci
Tra le vincitrici due imprese forlivesi
Si è tenuto sabato 26 novembre il premio “Giovani Imprese Emilia-Romagna 2022”, promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori Confartigianato Emilia-Romagna, consistente in un buono da 3.000 euro da spendere in servizi presso la sede territoriale di Confartigianato di riferimento. La cerimonia di premiazione, alla quale hanno preso parte anche il presidente del movimento Manuel Andreini, il coordinatore Gianluigi Bandini e il segretario dell’Associazione forlivese, Mauro Collina, si è svolta sabato 26 novembre nella sala Briefing dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola. Tra le 26 imprese partecipanti si è classificata al secondo posto la digital creative company “Jump group”, azienda forlivese che ha vinto un buono da 2.000 euro. L’iniziativa è il risultato di un anno di lavoro del gruppo Giovani Imprenditori di Confartigianato Emilia Romagna per mettere al centro il mondo giovanile e la risposta è stata ottima, una varietà di idee unite dal concetto di innovazione, non solo tecnologica, ma anche in tutti gli aspetti che rendono un’impresa proiettata al futuro. Data la qualità dei progetti in campo, sono stati consegnati cinque ulteriori riconoscimenti consistenti in buoni da 500 euro, sempre utilizzabili per servizi, tra cui, per la categoria “Spirito Artigiano”
l’impresa forlivese “L’Ottagono di Crispino Nicola” azienda di restauro. A tutte le altre aziende è andata una pergamena di partecipazione. Il presidente di Confartigianato Emilia Romagna Davide Servadei ha chiarito “una giornata dedicata all’imprenditoria giovanile, il nostro comparto più sensibile e più delicato, quello al quale vogliamo mostrare la maggiore attenzione. Una giornata organizzata dal nostro movimento under 40 che ha evidenziato una serie di temi centrali nel rapporto tra mondo del lavoro e mondo giovanile: dai rapporti intergenerazionali ai passaggi generazionali, dalle nuove culture digitali a tutto ciò che riguarda la sostenibilità”. Il segretario regionale Amilcare Renzi ha concluso “la giornata del talento artigiano ha permesso un incontro tra esperienze provenienti da ogni angolo della nostra regione. Ragazzi e ragazze si sono presentati portando la propria progettualità, in gran parte focalizzata su idee innovative. Una giornata veramente straordinaria che ci fa guardare avanti con tanta speranza verso il futuro grazie al talento artigiano”. Un’opportunità di confronto di idee, progetti, esperienze per valorizzare il saper fare e le abilità artigiane oggi sempre più spesso sapientemente miscelate con la più moderna tecnologia.
essere impresa 22 › dicembre 2022
Premio “Giovani Imprese Emilia-Romagna
2022”
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Il meeting formativo di Rimini
Il Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato ha organizzato il tradizionale appuntamento annuale dedicato alla formazione degli imprenditori associati. Il meeting dal titolo “Next Generation Leadership - Leadership e cambiamento nelle organizzazioni: il ruolo del Movimento”, si è tenuto il 2 e 3 dicembre 2023 negli spazi dell’Oxygen Lifestyle Hotel di Rimini e ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori under 40, tra cui la delegazione forlivese guidata dal presidente Manuel Andreini e dal coordinatore Gianluigi Bandini. I lavori di quest’anno si sono concentrati sul tema della leadership e sulla capacità di gestire i cambiamenti, continuando a valorizzare quel ruolo di soggetto propositivo che è proprio del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato. La due giorni di formazione è stata sapientemente condotta da Gabriella Rania della Roberto Re Leadership School, una delle più autorevoli scuole di leadership attive in Italia e ha puntato l’attenzione su strumenti e competenze per sviluppare, allenare e valorizzare le abilità e le strategie di guida di sé stessi e del proprio team di lavoro. Come chiarito dal presidente nazionale del Movimento Giova-
ni Imprenditori di Confartigianato, Davide Peli “il tema individuato nasce dalla volontà di valorizzare il ruolo del Movimento Giovani di essere, nello spirito di squadra e di collegialità, soggetto propositivo e capace di coinvolgere e aggregare. La finalità della formazione è infatti quella di imparare strategie adatte alla guida di un team, così da stimolare la partecipazione attiva dei giovani nei territori. L’artigianato è legato alla manualità e alla creatività. Il miglior made in Italy nasce da questo spirito artigiano e qui a Rimini nelle due giornate è emersa tanta voglia di fare e di dimostrare di essere all’altezza delle responsabilità. Gli artigiani del terzo millennio restano legati a questo spirito, che si adegua al digitale e agli strumenti informatici, pur restando custodi dei valori che ci distinguono”. Ad accogliere i giovani imprenditori i vertici di Confartigianato: un videomessaggio del presidente nazionale Marco Granelli, il saluto del presidente regionale Davide Servadei e di quello di Rimini Davide Cupioli. Il presidente Granelli ha affermato “la formazione è uno degli strumenti fondamentali per svolgere al meglio il ruolo di dirigenti del Sistema Confartigianato, per comprendere e affrontare i cambiamenti, rapidi e profondi dell’economia e della società. Voi giovani, che siete il futuro dell’artigianato e delle piccole imprese, avete una responsabilità in più: dovete contaminare i vostri coetanei, comunicare e diffondere il valore artigiano, mostrare le opportunità e le soddisfazioni che giovani come voi possono trovare in un’impresa. Il vostro esempio è il miglior biglietto da visita per far capire quanto contano davvero le piccole im-
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impresa
Next Generation Leadership
GREEN FOCUS SRL al servizio dell’economia circolare “FAI LA DIFFERENZA” scegliamo la strada giusta Un progetto innovativo di educazione civica col coinvolgimento dei cittadini nel compiere un gesto utile che procura benefici. Prevede l’installazione nel territorio di Riciclatori-Incentivanti chiamati ECO-COMPATTATORI, progettati per rilasciare coupon e benefit, per ogni rifiuto conferito. SCONTI RISERVATI AGLI ASSOCIATI CONFARTIGIANATO Via M. Sauli, 1/E - 47122 Forlì - p.iva: 04416720409 - info@greenfocus.it - Cell. 348 08 14 653 - 371 37 81 605
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25 novembre, l’intervento di Donne Impresa
Il lavoro prima risposta per l’autonomia femminile
Il lavoro è il mezzo per rendere la donna autonoma e affrancarla da situazioni di dipendenza da contesti tossici e violenti. L’autoimprenditorialità è una risposta forte, anche in un momento di difficoltà del mercato del lavoro. Ne è certa la presidente di Donne Impresa Confartigianato Forlì Diana Lolli che ricorda “per valorizzare il ruolo economico e sociale delle imprenditrici è fondamentale il ruolo delle associazioni quale punto di contatto tra le impre-
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Il meeting formativo di Rimini
prese in Italia, quanto valiamo e quanto siamo bravi, noi piccoli imprenditori”. Gli ultimi dati analizzati dall’ufficio studi confederale evidenziano come l’avvio di nuove imprese sia ostacolato dal concorso di fattori negativi come l’invecchiamento della popolazione, la tendenza all’emigrazione da parte dei giovani più preparati, le difficoltà connesse alla burocrazia e agli aspetti organizzativi. La cultura d’impresa deve essere supportata da un nuovo modo di intraprendere, che guardi soprattutto alle giovani leve, dagli strumenti digitali, alla possibilità di avviare una impresa a burocrazia zero nei primi anni di attività, facendo rete e condividendo gli spazi per contenere i costi di avvio.
se e le istituzioni per rafforzare il dialogo con i decisori politici così da rendere le donne protagoniste del mercato del lavoro.” Recenti dati indicano che il divario del tasso di occupazione fra uomini e donne sfiora i 20 punti percentuali, il lavoro part time riguarda quasi il 74% delle occupate e i redditi complessivi per l’occupazione femminile sono in media del 25% inferiori rispetto a quella maschile e la parità è ancora lontana. “Sono tanti i fronti aperti in cui Confartigianato si sta impegnando a tutti i livelli, dalle politiche di conciliazione famiglia-lavoro agli interventi per sostenere gli investimenti e lo sviluppo delle imprese femminili.” Continua la presidente Lolli “vogliamo sostenere le nostre proposte in tutti gli ambiti, dal
locale al nazionale, per consentire alle donne di esprimere al meglio le proprie potenzialità. Tutto questo è possibile facendo rete e collaborando con le istituzioni.” In occasione del 25 novembre Donne Impresa Confartigianato ha voluto ribadire il no alla violenza sulle donne, rilanciando la campagna di sensibilizzazione avviata lo scorso marzo, evidenziando, al contempo, l’importanza di creare un contesto favorevole all’occupazione femminile “la convivenza forzata durante la pandemia ha aumentato i casi di violenza domestica, mettendo in luce che i pericoli per la don-
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Giornata mondiale contro la violenza L’intervento della dirigenza nazionale
Donne Impresa Confartigianato, che rappresenta 85.000 imprenditrici in tutta Italia, ha aderito alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Come spiegato dalla dirigenza nazionale “vogliamo testimoniare concretamente il valore dell’imprenditorialità e del lavoro come antidoto alla sopraffazione e alla violenza. Per le donne l’impresa può essere un presidio sociale, un luogo capace di garantire indipendenza economica, realizzazione personale, autostima. La violenza contro le donne si previene anche ribadendo il valore della presenza femminile nella società, del talento che le donne esprimono, consentendo loro di esprimerlo in un’attività d’impresa e liberandole così da soggezione psicologica e condizionamenti di tipo economico.” Un’attenzione particolare va dedicata alla formazione delle competenze delle nuove generazioni, poiché su 1,1 milione di Neet under 35, ben 820mila sono donne.
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Forlì
movimenti
Presente anche la delegazione forlivese
L’assemblea nazionale, un’occasione di confronto
Afine ottobre è stata realizzata la convention di Donne Impresa Confartigianato, un’occasione di confronto fra tutte le dirigenti artigiane d’Italia, per condividere esperienze e progetti. La presidente del movimento Daniela Biolatto ha insistito sulla centralità del lavoro femminile, chiarendo che dal fare al dire è il motto che ispira Donne Impresa, per mostrare concretamente ciò di cui sono capaci le imprenditrici, per consentire alle donne di realizzarsi professionalmente senza dover rinunciare alla vita
privata. “L’unione del Movimento genera la forza necessaria per raggiungere i traguardi che ci siamo date”. Proprio il ruolo della rappresentanza è stato l’argomento al centro dell’intervento del Presidente di Confartigianato Marco Granelli il quale, nel portare il saluto della Confederazione, ha fatto rilevare “l’importanza dell’associazionismo, la necessità di mettersi insieme per condividere obiettivi e conseguire risultati. Noi imprenditori - ha detto Granelli - dobbiamo essere consapevoli di quanto siamo bravi, della qualità dei pro-
ne, frequentemente, nascono proprio nel contesto familiare, vogliamo dare a tutte le donne l’opportunità di trovare un impiego, per essere finalmente autonome e libere di scegliere.” Donne Impresa Confartigianato fa rilevare che l’Italia è al primo posto in Europa per numero di imprenditrici e all’ultimo per tasso di occupazione femminile. Le donne italiane sono infatti le più intraprendenti d’Europa, con 1,4 milioni di lavoratrici indipendenti, davanti a 1,2 milioni della Francia e a 1 milione di Germania e Spagna. Ma c’è ancora molto da fare per aumentare il tasso di occupazione delle donne tra 15 e 64 anni che nel nostro Paese è pari al 51,4%, inferiore di 13,7 punti percentuali rispetto al 65,1% della media Ue, e che ci colloca in fondo alla classifica dei Paesi europei.
dotti e dei servizi che realizziamo. Ma, sia come imprenditori, sia come Associazioni, dobbiamo anche abbandonare l’eccesso di individualismo. Finora siamo stati dei bravi solisti, oggi dobbiamo imparare a esprimerci in una coralità di intenti e di impegni condivisi”. Argomenti, quelli della presidente Biolatto e del presidente Granelli, che sono stati approfonditi dal professor Giorgio Vittadini il quale, nel presentare il suo libro ‘Una società di persone’, ha sottolineato l’importanza fondamentale dei corpi intermedi per comprendere e rappresentare al meglio gli interessi della società e delle imprese nell’ambito della costruzione del bene comune. “I corpi intermedi - ha detto - sono fondamentali per lo sviluppo dell’Italia. Da soli non si va da nessuna parte. Le Associazioni come Confartigianato consentono agli imprenditori di semplificare il rapporto con lo Stato, di mettere a fattor comune gli strumenti necessari per fare innovazione, per aggredire i mercati internazionali, per abbattere i costi di produzione, per ottimizzare i rapporti con i fornitori e con altre imprese. Tutto questo è la forza dell’associazionismo che deve essere utilizzata per valorizzare il ruolo delle donne, puntando a sostenere le loro aziende e la propensione a fare impresa e a porre le politiche per la natalità e per la famiglia al centro degli interventi per rilanciare lo sviluppo del Paese”.
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movimenti
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Il lavoro prima risposta per l’autonomia femminile
categorie e mercato
Artigianato e crisi Le produzioni artigiane salvano il Natale
L’elevata inflazione causata dalla crisi energetica, scoppiata lo scorso anno e amplificata dopo l’invasione dell’Ucraina, sta condizionando le scelte dei consumatori nel mese di dicembre, tradizionalmente caratterizzato dagli acquisti legati alle festività natalizie in cui si registra una notevole modifica delle abitudini di spesa dei consumatori, con un valore delle vendite al dettaglio superiore del 25,5% rispetto alla media mensile annuale. Come emerge da un’analisi realizzata dall’ufficio studi di Confartigianato la maggiore spesa prevista per il mese di dicembre, sostenuta dal pagamento delle tredicesime, viene in parte spiazzata dal caro bollette che, negli ultimi dodici mesi ha fatto registrare un maggiore costo per le famiglie italiana di 24.150 milioni di euro, un incremento che è pari al 2,4% della spesa per consumi finali. Nonostante
questo pesante fattore di rallentamento, dagli indicatori congiunturali si colgono alcuni segnali di tenuta della domanda della famiglie. A novembre 2022 il clima di fiducia dei consumatori presenta una dinamica positiva, in particolar modo dovuta alle opinioni sulla situazione economica del paese e su disoccupazione in deciso miglioramento, seguite da attese sulla situazione economica familiare e da opinioni sul risparmio in ripresa. Sempre a novembre 2022, l’indice di fiducia delle imprese sale, con una più marcata accentuazione per le imprese del commercio, unico settore in cui il clima di fiducia è superiore rispetto a quello precedente lo scoppio del conflitto. Il dato è in parte spiegato dal fatto che prodotti e servizi offerti dalle imprese artigiane italiane sono caratterizzati da una artigianalità basata sul valore del lavoro, sull’ascolto del cliente e sulla personalizzazione del prodotto, a cui si associa l’alta qualità delle materie prime e dei prodotti realizzati. In molte produzioni trova una sintesi la cultura secolare della manifattura artistica e della rielaborazione dei materiali. Lavorazioni a regola d’arte caratterizzano prodotti ad alta creatività, innovazione e originalità. I prodotti e servizi dell’artigianato sono focalizzati sulla do-
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categorie e mercato
Artigianato alimentare continua a crescere
Eccellenze e produzioni tipiche sorreggono l’export
Nonostante la pandemia, il made in Italy di alimentare e bevande non interrompe la crescita che dura dal 2010 e, nel 2022, sale a 48,2 miliardi di euro, pari all’8,5% delle esportazioni manifatturiere italiane, toccando il massimo storico di 2,5% sul PIL, superando il 2,2,% della Francia e l’1,9% della Germania. Nei primi otto mesi del 2022 la crescita delle esportazioni del comparto è pari al 19,2% (+21% alimentare e +13,5% bevande) di poco inferiore al +21,1% del totale esportazioni. Le ottime performance dell’alimentare e bevande sono supportate
Le produzioni artigiane salvano il Natale
manda di prossimità, grazie alla profonda conoscenza del mercato locale da parte degli imprenditori, e a cui si rivolge la consulenza e il supporto ai clienti per installazioni e riparazioni, queste ultime garanzia di una maggiore circolarità e di una riduzione dei rifiuti. Scegliere prodotti e servizi realizzati da imprese artigiane e micro piccole imprese locali vuol dire sostenere non solo l’imprenditore e i suoi dipendenti, e quindi le loro famiglie, ma anche contribuire alla trasmissione della cultura del sapere artigiano nonché al benessere della comunità, garantendo sia la remunerazione del lavoro e dei fattori produttivi locali sia il gettito fiscale necessario per sostenere il sistema di welfare. Sono 304.824 le imprese artigiane operanti in 47 settori in cui si realizzano prodotti artigianali e si offrono servizi di qualità che possono essere regalati in occasione del Natale, pari al 30,6% delle imprese artigiane italiane: queste imprese danno lavoro a 907.358 addetti cioè a un terzo (34,8%) degli addetti dell’artigianato nazionale. La distribuzione delle famiglie e della spesa media mensile familiare sul territorio permette di stimare una spesa che a dicembre supera un miliardo di euro in Lombardia con 3.847 milioni di euro (16,9% del totale), Lazio con 2.342 milioni (10,3%), Veneto con 1.921 milioni (8,5%), Campania con 1.871 milioni (8,1%), EmiliaRomagna con 1.843 milioni (8,2%), Sicilia con 1.786 milioni (7,4%) e Piemonte con 1.686 milioni (7,9%).
dalla diffusa presenza di micro e piccole imprese che in questo settore sono 53 mila e danno lavoro a 267 mila addetti. Spiccata la vocazione artigiana dell’alimentare che conta 34 mila imprese artigiane attive, pari al 62,3% dell’intero settore, e 144 mila addetti, il 31,8% dell’occupazione del comparto. La competitività sui mercati internazionali è supportata dalla qualità dei prodotti con le loro peculiarità e varietà. Secondo la più recente rilevazione sono 319 i prodotti riconosciuti come eccellenze nel settore agroalimentare tramite i marchi Dop (Denominazione di Origine Protetta), Igp (Indicazione Geografica Protetta) e Stg (Specialità Tradizionale Garantita) a cui si affiancano 526 vini Doc (Denominazione di Origine Controllata, tra i quali spiccano i Docg, Denominazione di Origine Controllata e Garantita) e Igt (Indicazione Geografica Tipica). La ricchezza delle varie culture presenti nel nostro Paese si declina in ben 5.450 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo.
A livello territoriale gli ultimi dati disponibili indicano che le esportazioni di alimentare e bevande rappresentano il 2,9% del valore aggiunto nazionale con le incidenze più alte per Piemonte con il 6,1%, Emilia-Romagna con il 5,2%, Veneto con il 5% e Trentino-Alto Adige con il 4,4%.L’incidenza è composta dal 2,2% per l’alimentare e dallo 0,7% per le bevande e per quanto riguarda l’alimentare primeggiano Emilia-Romagna (4,8%), Piemonte (4%), Campania (3,9%), Molise (3,3%) e Veneto (2,9%) mentre per le bevande risultano più vocate Piemonte (2,1%), Veneto (2,1%), Trentino-Alto Adige (1,6%), Toscana (1,2%) e Valle d’Aosta (1,1%).
Da evidenziare che, nei primi otto mesi del 2022 le vendite italiane all’estero dolci da ricorrenza sono in crescita del 10,4% su base annua, crescite superiori alla media si rilevano verso la Polonia (+38,5%), Stati Uniti (+35,5%), Romania (+19,9%), Paesi Bassi (+14,1%), Austria (+12,6%) e Germania, secondo paese cliente (+11,7%) mentre le esportazioni in Francia, primo cliente, sono sostanzialmente stabili (+0,7%). L’aumento delle vendite sul mercato statunitense è stato sostenuto dall’apprezzamento del dollaro sull’euro.
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categorie e mercato
Indagine dell’ufficio studi
L’ufficio studi di Confartigianato continua l’analisi dell’andamento dei comparti che costituiscono il variegato mondo dell’artigianato. Il sistema del trasporto e della logistica ha registrato effetti rilevanti dalla crisi economica generata dalla pandemia, con modifiche profonde della domanda e dell’offerta di mobilità. Nel 2020 il fatturato del comparto del trasporto e magazzinaggio in Italia è sceso del 17,5%, di 4,6 punti più intenso del calo del 12,9% registrato nell’Unione europea, con le imprese italiane del settore che hanno contabilizzato minori ricavi per 28,8 miliardi di euro, un gap ancora difficile da colmare. Il trasporto merci ha sofferto un calo dell’11,7% della produzione manifatturiera, associato a
una riduzione del 10,3% dei flussi di commercio estero. Il boom dell’e-commerce, conseguente ai provvedimenti restrittivi e la sospensione di attività commerciali, non si è traslato con la stessa intensità e rapidità nell’ultimo miglio delle consegne: lo scorso anno, a fronte di un aumento del 34,5% delle vendite via internet, il fatturato delle imprese dei servizi postali e attività di corriere ha segnato aumento che si ferma al +4,4%. A questa situazione si aggiunge il dimezzamento dei flussi turistici, la riduzione di due terzi dei viaggi di lavoro, la cancellazione di eventi, fiere, gite scolastiche e, più in generale, la caduta della mobilità conseguente ai provvedimenti restrittivi per contrastare l’epidemia da Covid-19, che ha reso drammatiche le condizioni del settore del trasporto persone, composto da imprese di trasporto con taxi, trasporto mediante noleggio di autovettu-
re da rimessa con conducente e di autobus turistici e scuolabus. Il comparto, con 29 mila imprese e con 79 mila addetti, è quello che, con la pandemia ha segnato una caduta dei ricavi tra le più pesanti, con una flessione del 73,8%: in termini assoluti il trasporto persone ha perso 4.118 milioni di euro di mancati ricavi. La difficile normalizzazione della situazione e l’aumento dei costi del carburante ha acuito una situazione difficile, la proroga fino a fine anno della riduzione delle aliquote di accisa su prodotti energetici utilizzati come carburanti, l’esenzione dall’accisa per il gas naturale per autotrazione e la riduzione dell’aliquota IVA (fissata al 5%) per le forniture di gas naturale impiegato in autotrazione, sono provvedimenti tampone, ma occorre prestare maggiore attenzione a un comparto fondamentale per l’economia del Paese.
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L’autotrasporto chiede maggiori tutele GROUP
categorie e mercato
Costruzioni e Codice degli appalti
Piccole imprese pronte alla sfida del Pnrr
La filiera delle costruzioni, consapevole della nuova sfida che la attende per la realizzazione dei lavori del Pnrr e non solo, è pronta a dare il proprio contributo per un nuovo Codice degli appalti. A tal fine, le associazioni di categoria e i professionisti del settore, pur consci dell’estrema ristrettezza dei tempi a disposizione per la riforma dettati dalle scadenze negoziate con l’Unione europea e ringraziando il Consiglio di Stato per il lavoro svolto e il Governo per la disponibilità al confronto, chiedono di poter essere coinvolte con l’obiettivo di dotare il Paese di uno strumento cruciale per l’avvio dei cantieri e non ripetere gli errori del passato. Con questo spirito la filiera si propone di fornire massima collaborazione alla riscrittura delle norme, partendo da uno schema normativo ufficiale, completo dei numerosi allegati previsti, al momento ancora
mancanti, per arrivare a un testo che possa tener conto del contributo di chi, tutti i giorni, si confronta in cantiere con le regole. Ciò nell’interesse pubblico a una piena, efficace e veloce realizzazione delle opere.
Lo scopo è quello di arrivare in tempi brevi a un Codice con norme snelle che garantiscano trasparenza, concorrenza ed efficienza, per consentire al settore delle costruzioni di continuare a dare il suo contributo per la crescita del Pil e dell’occupazione. Come spiegato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante l‘assemblea di Confartigianato, il Pnrr è una grandissima occasione. Il Governo vuole introdurre delle clausole perché le piccole e medie imprese non siano escluse dalla possibilità di partecipare ai lavori delle opere previste dal piano di rilancio.
Nel 2022 il PIL dell’Italia è cresciuto più di quello di Cina, Francia, Germania, Usa e Giappone, uno scenario inedito dal 1980 (in particolare era dal 2001 che il nostro Paese non superava Francia e Germania). L’Italia mostra un maggior dinamismo del PIL in estate evidenziando un apporto positivo da parte del turismo, soprattutto degli stranieri. La produzione manifatturiera nel trimestre giugno-agosto mostra una ‘crescita zero’ in termini congiunturali con maggiori cali per i settori energy intensive. La dinamica delle esportazioni rimane vivace, nonostante le frenate, in particolare della Cina, oltre a quella da parte della Russia dopo lo scoppio del conflitto con l’Ucraina. Nei primi 8 mesi 2022 le esportazioni totali crescono dello 0,5% trainate dal +3,1% dei settori delle microimprese e le crescite più intense sono il +9,7% per gli altri mezzi di trasporto, il +9,5% dei farmaceutici, il +9% della pelle e il 7,3% del tessile. Sul fronte della produzione delle Costruzioni si è registrata una risalita in estate, dopo la frenata della primavera 2022 su cui hanno inciso le modifiche normative sul bonus edilizia. Si ricorda che il Superbonus rappresenta
il 58% del valore aggiunto del settore che, insieme all’Immobiliare, traina il recupero post-pandemia con un aumento di valore aggiunto dell’8,5%. Nel confronto europeo, la maggiore crescita degli investimenti in costruzioni rispetto al resto dell’Eurozona vale 2,1 punti di PIL tra il 2019 e il 2022. Le prospettive per il 2023 sono nel segno dell’incertezza con una progressiva riduzione nell’arco degli ultimi 8 mesi delle previsioni sul PIL: l’Italia è in recessione tecnica mostrando un calo del PIL sia nel IV trimestre 2022 sia nel I trimestre 2023. Si profila una forte frenata per gli investimenti, tuttavia l’Italia rimane locomotiva nell’Europa a 27, sia nel 2023 sia nel 2024. Da segnalare che si stanno deteriorando gli indici di fiducia delle imprese: aumenta l’incertezza, più elevata per micro e piccole imprese, con ricadute su investimenti, domanda di lavoro e consumi delle famiglie. Sono in forte calo e diffuse in tutti i settori le previsioni di entrate di lavoratori nel periodo novembre 2022 gennaio 2023 con cali meno marcati per i servizi legati a turismo e ristorazione ma con una flessione più marcata per le costruzioni.
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Previsioni incerte per il prossimo anno
Si prospetta una frenata negli investimenti
categorie e mercato
Timori anche per la fine del servizio di maggior tutela
A ottobre i prezzi dell’energia salgono del 26,9% rispetto al mese precedente, spinti dall’elettricità (+59,1% rispetto settembre). Confartigianato valuta positivamente la Manovra di bilancio, evidenziando lo sforzo del Governo che, nel mantenere ben dritta la barra sui conti della finanza pubblica, concentra le risorse sulla priorità di ridurre l’impatto dei rincari dell’energia su imprese e famiglie. Nonostante sia condizionata dalla crisi e dall’emergenza energetica, la manovra contiene linee di intervento che si auspica possano concretizzarsi e rafforzarsi, nel medio-lungo periodo, in misure a sostegno dello sviluppo delle imprese e del Paese. Tra le priorità per le piccole e micro imprese, l’eliminazione definitiva degli oneri generali di sistema dalle bollette delle aziende con potenza pari o superiore ai 16 Kw e, sul fronte dei bonus edilizia, lo sblocco dei crediti fiscali incagliati delle imprese che hanno concesso lo sconto in fattura e sono a rischio-sopravvivenza.
Chiarisce Fabiola Foschi referente dello Sportello Energia di Confartigianato Forlì “dagli ultimi dati in nostro possesso, emerge che il tasso di inflazione energetica su base annua sia balzato al 71,7%, superando il 45% di settembre e collocandosi ben 30,2 punti percentuali sopra il 41,5% dell’Eurozona, che vede l’Italia al 2°posto fra i paesi dell’Unione europea, dietro ai Paesi Bassi (+99,7%).” Appare
evidente come la ricaduta della corsa dei prezzi dell’energia sui bilanci di imprese e famiglie sia di entità straordinaria.
Spiega ancora Foschi “nel 2022 il costo dell’elettricità per le MPI aumenta di 18 miliardi di euro rispetto all’anno precedente mentre il costo del gas aumenta di 5,9 miliardi di euro. Nel complesso, il caro-bollette per le micro e piccole imprese vale 23,9 miliardi di euro, un incremento che pesa per il 6,1% del valore aggiunto creato dalle imprese fino a 49 addetti, costituendo un pesante impulso recessivo per il paese leader europeo per la presenza di micro e piccole imprese.” Si temono ulteriori ripercussioni con la fine del mercato tutelato
Le microimprese e la generalità dei clienti non domestici, come alcuni condomini, non potranno più essere riforniti stabilmente nel servizio di maggior tutela a partire dal 1° aprile 2023. Per le famiglie, sia per l’elettricità sia per il gas (e per i condomini uso domestico per il gas), il termine per il servizio di maggior tutela di prezzo è invece previsto entro il 10 gennaio 2024, data entro la quale verrà assegnato il Servizio a tutele graduali ai clienti domestici che in quel momento non abbiano ancora scelto un fornitore del mercato libero, garantendo la continuità della fornitura di elettricità.
Crisi energetica, la rilevazione dell’ufficio studi
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CEDO attività di forno e pasticceria con negozio e laboratorio a Forlì.
Per info 333 8250377 (pomeriggio)
VENDO/AFFITTO negozio parrucchiere uomo/donna, sito a Forlì, attività ben avviata con clientela fidelizzata; locale già arredato. Con possibilità di vendita e/o affitto . Chiavi in mano.
Per info 0543 452909
VENDO attività commerciale Prink-iRiparo sita a Forlì. Negozio ibrido, con doppia vetrina, una per brand. Composto da un doppio marchio: Prink vendita materiali di consumo per stampanti è punto di riferimento indiscusso del proprio settore merceologico; iRiparo è la più grande catena di riparazione cellulari. Trattative private.
Per info 3496353084
CEDO per pensiona- mento titolare attività di negozio elettrodo- mestici ben avviato in Modigliana posizione centrale.
Per info 334 7823007
AFFITTO poltrona da parrucchiere taglio uomo a parrucchiere con Partita Iva all’interno di salone ben avviato sito a Forlì. Ottimo per parrucchieri che si vogliono mettere in proprio senza dover investire in un nuovo salone.
Per info 392 6509823
AFFITTO fabbricato di pregio posto su via Dragoni posizione privilegiata in Forlì (FC), piano terra, per metratura - mq 380 - ampiamente modulabile con possibilità, su richiesta, di aggiungere ulteriore metratura. Tutto indipendente, impianti indipendenti, senza spese condominiali, ampio parcheggio privato esclusivo. Destinazione d’uso uffici/commerciale/artigianale.
Per info 347 0542725
CEDO attività di forno con negozio e laboratorio a Modigliana.
Per info 338 5661143
Confartigianato di Forlì mette a disposizione dei propri associati la bacheca per tutti coloro che vogliono inserire annunci di compravendita di macchinari, licenze o attrezzature.
Gli annunci vanno inviati a bacheca@confartigianato.fo.it oppure chiamando il numero 0543 452909
2022 › 31 la bacheca
essere impresa dicembre
Castrocaro Terme e Terra del Sole - Piazza Mazzini, 11 - Tel 0543 452950 Civitella di Romagna - Piazza Matteotti, 6 - Tel 0543 452980 Forlimpopoli e Bertinoro - Via Vecchie Fondine, 31 - Tel 0543 452937 Galeata - Via IV Novembre, 12/A - Tel 0543 981240 Meldola - Viale Roma, 172 - Tel 0543 452910 Modigliana - Corso Garibaldi, 67 - Tel 0543 452960 Predappio - Via Roma, 100/B - Tel 0543 452921 Premilcuore - Piazza Caduti, 3 - Tel 0543 452920 Rocca San Casciano - Piazza Garibaldi, 53 - Tel 0543 452970 Santa Sofia - Via Giovannetti, 6 - Tel 0543 452980 Tredozio - Via XX Settembre - angolo Vicolo Biscanto, 1 - Tel 0546 943493 Forlì - Via Oriani, 1 - Tel 0543 452811 - Fax 0543 452852 confartigianato@confartigianato.fo.it • www.confartigianato.fo.it