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Marco Taddei Marianna Saguatti
PROCEDONO I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DELLA SEDE DI MODENA
Dopo una prima fase di messa a nudo della struttura, trascorsi i tempi necessari alla verifica della sicurezza sismica e quelli utili alla progettazione di interventi di rafforzamento locale, ha avuto inizio lo scorso gennaio la fase di ricostruzione della sede di via Bellinzona, cominciata con la sostituzione della copertura del tetto.
Sopra: La struttura messa a nudo Sotto: I lavori del nuovo tetto
Per seguire gli aggiornamenti e vedere Bellinzona ieri, oggi e domani vai sulla nostra piattaforma digitale al link https://www.confindustriaemilia.it/flex/ cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/94454
PROGETTO “HYDROGEN VALLEY” UN CICLO DI INCONTRI PER IMPRESE E ISTITUZIONI
L’idrogeno rappresenterà uno dei trend tecnologici più importanti dei prossimi anni. L’Europa ha già deciso, attraverso il piano Horizon Europe 2021-2027, di investire enormi risorse finanziare a supporto dello sviluppo di nuove tecnologie ed applicazioni legate all’idrogeno. Con l’obiettivo di aprire un confronto sul tema, Confindustria Emilia ha dato avvio nelle scorse settimane a una serie di incontri tra le istituzioni regionali, gli enti locali, gli atenei dei territori, coinvolgendo le imprese interessate e i player principali nel settore delle utilities per delineare la opportunità di creare in Emilia-Romagna un grande Hub nazionale dell’Idrogeno. Dopo un primo appuntamento promosso dal presidente della Filiera Veicoli Industriali, Leonardo Salcerini, che lo scorso 21 gennaio ha presentato alle imprese associate i progetti in essere nel mondo Toyota in tema di idrogeno allo scopo di condividere esperienze e proporre spunti di riflessione, il 18 febbraio l’Associazione ha organizzato un incontro con le istituzioni in video-conferenza, per presentare il progetto di una “Hydrogen Valley” regionale con l’obiettivo di intercettare parte delle risorse europee per le imprese associate. L’appuntamento ha visto gli interventi di Valter Caiumi, presidente di Confindustria Emilia; Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena; Carlo Adolfo Porro, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico, green economy, lavoro e formazione della Regione Emilia-Romagna; Stefano Venier, amministratore delegato del Gruppo Hera; Cosma Panzacchi, EVP business unit Hydrogen di Snam; Claudio Palmieri, responsabile Energy efficiency development di Hera. A seguire, ha preso il via un ciclo di tre incontri operativi pensato per generare un costruttivo confronto tra imprese e mondo della ricerca, in collaborazione con Unimore, sulle principali tecnologie presenti, lo stato di maturità e le prospettive applicative sul mercato, con l’intervento di Marcello Romagnoli, docente del dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari - Unimore. Durante il primo webinar “Cos’è l’Idrogeno e perché può diventare fondamentale nel prossimo futuro? Introduzione alle celle a combustibile: i principi di funzionamento” sono stati analizzati l’attuale scenario legato all’idrogeno, le potenzialità di mercato e i principi di funzionamento della tecnologia H2. L’incontro “Estrazione e utilizzo dell'idrogeno” ha invece rappresentato l’occasione per analizzare nel dettaglio le varie fasi di trattamento dell’idrogeno per i diversi utilizzi nell’industria, dall’estrazione allo stoccaggio. L’ultimo appuntamento dal titolo “Quali sono gli aspetti produttivi, le tecnologie e i componenti attualmente presenti sul mercato e quelli sui quali si sta innovando per le applicazioni industriali”, ha consentito ai partecipanti di entrare nel dettaglio dello stato dell’arte delle tecnologie e dei componenti utilizzati nell’ambito delle applicazioni industriali.
CICLO DI INCONTRI CON LE IMPRESE SUI TERRITORI
Confindustria Emilia ha avviato nelle scorse settimane un percorso di incontri di allineamento e condivisione, in modalità digitale, con le imprese associate su temi cruciali
quali la ripartenza dei mercati mondiali, gli equilibri geopolitici complessivi e lo stato di salute del territorio. Il 10 febbraio scorso gli imprenditori modenesi si sono potuti confrontare direttamente con il presidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di fare 91
Modena, Paolo Cavicchioli, il presidente della Camera di Commercio di Modena, Giuseppe Molinari, e il Sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli. Il 3 marzo invece gli imprenditori associati del territorio di Ferrara hanno potuto dialogare, oltre che con il presidente Caiumi, con il Sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, e con il vicepresidente della Provincia di Ferrara, Nicola Minarelli. Gli incontri di confronto all’interno della comunità proseguiranno nel corso di questi mesi, con il coinvolgimento delle istituzioni locali e di diversi attori economici del territorio.
Se n’è andato lo scorso 21 gennaio a 91 anni Mario Brani, pioniere del tessile abbigliamento carpigiano, tra i principali protagonisti del distretto fin dagli esordi, poco tempo dopo la morte della moglie Luciana, scomparsa alla fine di dicembre. Come imprenditore coraggioso e avveduto, fu uno degli artefici dello sviluppo dell’industria dell’abbigliamento andato sotto il nome del ‘boom’ della maglieria carpigiana negli anni ’60. Cominciò giovanissimo proseguendo l’attività della madre nel settore della camiceria e fondando la Obc, che ebbe la sua massima espansione in quegli anni, affiancandosi agli altri pionieri della industria della maglieria con i quali fondò l’Aia, l'Associazione degli industriali dell’abbigliamento, che poi confluì negli anni Ottanta in Confindustria. Fu uno dei primi carpigiani a percorrere la “via della seta” e il suo impegno imprenditoriale lo portò a sperimentare, tra i primi a farlo, l’import di capi finiti dalla Cina poi commercializzati in Italia e in Europa. Lascia le figlie Alessandra e Gisella.
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LUTTO NEL MONDO DELL’ABBIGLIAMENTO SCOMPARSO ROBERTO GORGÒ
“Papà aveva affiancato mio nonno Minervo, che nel 1931 fondò l’azienda. Prese la sua guida negli anni Cinquanta, conferendole la specializzazione in camiceria da uomo. Papà era anche un appassionato fotografo, come dimostrano gli scatti a infrarossi sul suo sito”. Con queste parole il figlio Andrea ricorda lo storico titolare della Migor, Roberto Gorgò, scomparso lo scorso 28 dicembre a 88 anni. Da tempo, alla guida della Migor è subentrata la terza generazione, costituita dai figli di Roberto, Andrea, Fabio, Stefano e Daniele Gorgò, garanzia di continuità per quella che resta, a Carpi, forse l’ultima storia aziendale a conduzione famigliare nel settore della moda. Oltre ai figli, Roberto Gorgò lascia la moglie Milvia.
CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DI CARLO SAETTI
È scomparso lo scorso 29 gennaio il vicepresidente e amministratore delegato di Opocrin. Imprenditore di successo, Carlo Saetti ha contribuito per anni alla crescita, allo sviluppo e all’internazionalizzazione di Opocrin rendendola una realtà punto di riferimento a livello mondiale nel settore della produzione di principi attivi ad uso farmaceutico. Recentemente, insieme con il figlio Federico Saetti, aveva guidato l’azienda attraverso l’acquisizione di LDO, portando il gruppo ad un fatturato consolidato nel 2020 di 170 milioni di euro con più di 250 dipendenti dislocati tra il quartier generale esecutivo di Modena e le quattro sedi produttive del gruppo. Saetti, che lascia la moglie Mara Bianchini, presidente di Opocrin, e il figlio Federico, direttore generale del gruppo, verrà ricordato per la propria pacatezza, umanità e l’immancabile sorriso; caratteristiche uniche che da sempre lo hanno contraddistinto. “È stato un grande onore per me lavorare fianco a fianco a lui in questi anni. Proseguirò il lavoro iniziato insieme con lo stesso spirito, pienamente consapevole delle responsabilità che questo momento così duro comporta. Farò del mio meglio affinché quella sicurezza che infondeva in ognuno di noi resti viva con il mio operato”, ricorda il figlio Federico.
ADDIO AL RE DELLE SERRATURE PAOLO GASPARINI
Profonda commozione per la morte di Paolo Gasparini, imprenditore 75enne originario di Carpi, ideatore di una chiave unica per tutte le chiusure dello scooter, deceduto lo scorso 11 febbraio a Jolanda di Savoia, nel Ferrarese. L’avventura imprenditoriale di Gasparini ha preso il via con i primi assemblaggi di componenti per serrature e la fondazione, nel 1974, dell’azienda Csi, poi diventata Zadi, oggi parte del gruppo Hb4. Tuttora operativa sotto la guida del figlio Gian Lorenzo e specializzata nella produzione di serrature di vario tipo, in particolare quelle per le moto e gli scooter, con collaborazioni con colossi del calibro di Bmw, Honda, Magneti Marelli e Piaggio, Zadi è cresciuta in fretta e ha mantenuto la sede principale a Carpi, con punte di 60 dipendenti a Jolanda. Oltre al figlio, Paolo Gasparini lascia la compagna Giulia, la nuora Nicoletta, i due nipoti, la sorella e gli altri parenti.