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Risposte concrete e strategie per lo sviluppo

il punto Risposte concrete e strategie per lo sviluppo

Nell’ultimo anno, il costo dell’energia elettrica è aumentato del 197%, negli ultimi due del 916%. A giugno, l’inflazione in Italia ha quasi raggiunto l’8%, in Trentino è addirittura all’8,5. Il conflitto in Ucraina ha esasperato un mercato delle materie prime già instabile nei prezzi e nella sua capacità di produzione. Queste dinamiche, teniamolo bene a mente, si stavano già manifestando: la guerra le ha “solo” inasprite. L’esempio più chiaro è costituito dall’andamento dei prezzi energetici: gli aumenti esponenziali c’erano già, ma da un anno non accennano a fermarsi. Sulla scia di un 2021 molto positivo, le imprese continuano a registrare vendite e fatturati da record, ma i risultati sono erosi da costi operativi elevati e a tratti imprevedibili: fattori che disincentivano gli investimenti, in questo momento tuttavia più che mai necessari. Di fatto, stiamo assistendo a un ribaltamento di scenario che non ha cambiato le priorità, ma le ha rese innegabilmente più urgenti e pressanti. L’Associazione opera nell’immediato, con l’obiettivo di fornire alle aziende risposte repentine, customizzate e puntuali. Lato crisi energetica, in un quadro a dir poco disordinato e in vista di un autunno che si preannuncia tremendamente impegnativo, assistiamo le imprese nella stipulazione di contratti sicuri sulle forniture, per proteggerle il più possibile dalle fluttuazioni improvvise del mercato. Nell’ultimo periodo abbiamo aiutato le associate a presentare domanda per il bando FESR relativo agli investimenti in impianti fotovoltaici: solo le imprese di Confindustria Trento installeranno circa 15 MW. Un intervento che è frutto della consapevolezza che in questa incertezza ormai strutturale la sostenibilità può traghettare il comparto industriale in una dimensione di autonomia e flessibilità. Fra i risultati ottenuti in queste ultime settimane, mi preme segnalare anche qui il fatto che si è provveduto a sanare l’incompatibilità tra l’impennata dei costi delle materie prime e i prezziari delle gare d’appalto. Si tratta di uno dei frutti di un incessante e fruttuoso dialogo che in questi mesi ha coinvolto categorie, ordini e istituzioni locali impegnati a definire regole adeguate per rendere le gare d’appalto sostenibili sul piano economico. Mettere le imprese nelle condizioni di lavorare è tanto più necessario in una fase in cui – anche grazie alle risorse del Pnrr – gli investimenti pubblici sono particolarmente strategici. Continuiamo a riservare molto del nostro impegno alla partita delle risorse umane, per la quale c’è bisogno di strumenti capaci di colmare la difficoltà, trasversale a tutte le imprese, a reperire risorse umane qualificate. Il primo asset strategico del nostro sistema industriale sono senza dubbio le persone, ed è per questo motivo che crediamo sia opportuno agire su tre punti chiave: promuovere percorsi di alta formazione calati sulle esigenze delle aziende, come gli Its, accrescere l’occupazione femminile, stabilizzare quella giovanile. Ma il lavoro dell’Associazione si muove anche su un altro piano. Prosegue il percorso di analisi e proposta avviato nell’ambito del progetto Duemilatrentino, orientato a ridisegnare le strategie di sviluppo del nostro territorio. Nelle prime pagine di questo giornale raccontiamo a che punto siamo arrivati, con qualche anticipazione su sentiment, attese e percepito sulla sostenibilità delle nostre imprese associate. È anche e soprattutto sulla base delle indicazioni raccolte dai nostri imprenditori, che andiamo a costruire in questi giorni proposte concrete, e naturalmente sostenibili, per rilanciare il Trentino non solo come eccellenza a livello italiano, ma anche europeo. L’appuntamento per la restituzione finale di questo secondo step di progetto - alla comunità delle nostre aziende, alla politica, ai cittadini - è per il 29 settembre a Riva del Garda, durante la prossima Assemblea Generale di Confindustria Trento.

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