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Appalti e caro prezzi strategie di sistema
Presentati a Palazzo Stella gli interventi provinciali in materia di contratti pubblici, frutto del lavoro svolto in sinergia con le associazioni di categoria.
di MONICA VIDI, Servizio Appalti, Confindustria Trento e ANDREA MANCA, Avvocato del Foro di Trento
SI è tenuto lo scorso 21 luglio a Palazzo Stella un seminario per approfondire la tematica del caro prezzi, con un focus sulle istanze delle imprese e le risposte ottenute con i recenti interventi provinciali adottati dalla Pat come frutto del lavoro svolto in sinergia con le associazioni di categoria. L’eccezionale aumento dei prezzi dei materiali da costruzione, dell’energia e dei carburanti, oltre a gravi carenze negli approvvigionamenti, costituisce un forte ostacolo per l’avvio e il completamento dei lavori di realizzazione delle opere pubbliche e per l’esecuzione delle forniture di servizi e beni che richiede di essere affrontato con misure di natura eccezionale, anche e soprattutto nel settore dei contratti pubblici. Nella piena consapevolezza della situazione contingente e delle istanze provenienti dalle Associate, Confindustria Trento, nella persona del presidente Fausto Manzana, ha incontrato lo scorso 5 aprile il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti e i dirigenti generali competenti in materia di appalti pubblici per avviare un confronto sulle soluzioni da attuare nel breve e nel medio periodo. Tale incontro ha dato il via ad un proficuo e intenso lavoro congiunto tra Provincia Autonoma di Trento e Associazioni Imprenditoriali per l’attuazione di una serie di misure straordinarie quali la revisione infra-annuale dell’Elenco Prezzi, il cui aggiornamento è stato pubblicato a fine giugno con un adeguamento dei prezzi delle materie prime e dei materiali, ma anche i costi dell’energia, della benzina, del gasolio e della manodopera e con l’inserimento di un nuovo capitolo relativo ai materiali a piè d’opera. Lo stesso presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha dichiarato che “la decisione di aggiornare
l’Elenco Prezzi deriva dalla volontà di adeguarli alla situazione di mercato venutasi a creare a causa delle tensioni sui mercati, con conseguente aumento di molte delle voci relative alle opere pubbliche. Si tratta di una scelta volta a dare continuità agli appalti pubblici nell’interesse del Trentino e di un’azione che punta a consentire che le gare possano svolgersi e che le imprese che se le aggiudicano possano portare a termine i cantieri relativi a lavori che sono utili al territorio”. A ciò si sono aggiunti alcuni interventi di carattere normativo quale la nuova disposizione contenuta nella Lp 6/2022 che prevede l’inserimento della clausola di revisione prezzi nei documenti di gara relativi alle procedure per l’affidamento di contratti pubblici non solo di lavori, ma anche di servizi e forniture avviate dopo la data di entrata in vigore della Legge Provinciale, nonché a quelle il cui termine di presentazione delle offerte non sia ancora scaduto alla suddetta data. Prevede inoltre, per gli anni 2022 e 2023, che le amministrazioni aggiudicatrici valutino l’opportunità di rinegoziare le condizioni contrattuali per
Il servizio Appalti di Confindustria Trento
Il servizio Appalti di Confindustria Trento è sempre disponibile per qualsiasi tipo di informazione e consulenza. In particolare, l’Associazione fornisce assistenza dal punto di vista giuridico alle imprese associate durante la partecipazione alle gare e in fase di esecuzione dei contratti pubblici. Inoltre, raccoglie segnalazioni e proposte da presentare alla componente pubblica nel corso delle riunioni del Tavolo Appalti provinciale, delle audizioni nelle Commissioni del Consiglio Provinciale e degli incontri dedicati sul tema.
Per informazioni Servizio Appalti Confindustria Trento T 0461360007 appalti@confindustria.tn.it ripristinare l’equilibrio sinallagmatico in conseguenza all’aumento eccezionale dei prezzi. La Provincia ha definito le disposizioni necessarie all’attuazione di tale previsione con apposite Linee guida, applicabili ai contratti di lavori, servizi e forniture che sono in corso di esecuzione nell’anno 2022 e/o nell’anno 2023 e che non contengano la clausola revisionale di cui all’art. 29 DL 4/2022. Nelle linee guida si precisa che il riequilibrio contrattuale può essere legittimamente richiesto dall’appaltatore e negoziato con la Pubblica Amministrazione, al verificarsi del superamento del normale margine di alea - che deriva da un ragionevole margine di prevedibilità di eventi sfavorevoli in sede di formulazione dell’offerta di cui l’operatore economico deve tener conto – al fine di evitare che lo squilibrio determinatosi a causa di eventi imprevedibili e straordinari determini l’assunzione in capo all’appaltatore di un rischio che non rientra nella normalità. Al fine di attivare la procedura di rinegoziazione dei prezzi è necessario che l’operatore economico presenti specifica istanza all’amministrazione aggiudicatrice rispettando come requisito temporale la previsione che il contratto sia in corso, ossia che non si sia giunti alla definizione di ogni rapporto scaturente dal contratto con l’approvazione degli atti finali. Tutte queste tematiche sono state oggetto del seminario di approfondimento dal titolo “Caro prezzi: gli interventi provinciali in materia di contratti pubblici” tenutosi presso la sede di Confindustria Trento. Il convegno, nel corso del quale sono intervenuti Antonio Tita, dirigente generale di Apac e Luciano Martorano, dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture, ha avuto un’ottima partecipazione ed è stato una preziosa occasione di confronto e aggiornamento per le aziende associate su un tema di grande rilevanza sia per le imprese che per la pubblica amministrazione, con la quale si è concretizzato un clima di forte e concreta collaborazione.