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Nelle mani del vasaio

Il 7-8 maggio 2022 si è tenuto un Convegno a Roma per le Suore responsabili delle varie scuole in Italia. Ha introdotto l’incontro la Madre Generale, Madre Lilian Doll Cortes, con la riflessione sul testo del Profeta Geremia 18,16, adattandolo al presente:

“LE NOSTRE SCUOLE… IL LORO FUTURO NELLE MANI DEL VASAIO”.

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Non siamo che un po’ di fango che Dio sta modellando, secondo la sua volontà. Come possiamo leggere il testo? Partendo dal nostro Carisma, è Dio il formatore e la Comunità si mette nelle sue mani. L’argilla deve lasciarsi plasmare per sentire risuonare il kerigma: “Gesù ti ama, è vivo al tuo fianco, ha dato la vita per salvarti”.

Punti fermi da tener presente nel vivere la vita comunitaria sono stati:

• Finalità: obbedienza al piano di Dio

• Clima: relazionale di famiglia

• Stile: di corresponsabilità e discernimento

• Metodo: dialogo per arrivare a decisioni condivise

• Mezzo: progetto di vita

• Riforma: coinvolgimento dei laici

• Missione: bisogno di un servizio all’umanità intera.

Così a partire da questa proposta abbiamo continuato l’analisi delle nostre realtà scolastiche suddividendoci in gruppi, ciascuno costituito dalle suore della stessa Comunità per prendere in esame i vari aspetti, seguendo una traccia uguale per tutti i gruppi. La Commissione Scuola attraverso l’intervento di Madre Carla e Suor Chiara ha offerto ai gruppi alcune indicazioni per lo svolgimento del lavoro.

Ci siamo perciò interrogate per vedere la situazione attuale che riguarda:

• l’identità della scuola

• la motivazione e il coinvolgimento, la stabilità del personale docente

• il progetto di Evangelizzazione

• i bisogni dell’utenza

• i punti di forza

• i punti di debolezza e le criticità emergenti

• il piano di miglioramento continuo in atto

• le prospettive

• i progetti.

Suor Chiara sottolinea ancora che Dio sta facendo un’opera nuova con noi: fermiamoci,

22 confrontiamoci, guardiamo la nostra situazione, chiediamoci – che significato ha la nostra opera nella Chiesa?–

Nei lavori di gruppo ognuno ha fatto emergere lo specifico della propria realtà, se potrà esserci un percorso di continuità nell’apostolato o occorrerà dare una forma diversa.

Questa ricerca di discernimento dobbiamo viverla con speranza e audacia evangelica, perché i problemi non mancano. Se i membri delle Comunità diminuiscono di numero o invecchiano, non scoraggiamoci, conserviamo lo zelo della testimonianza là dove continuiamo a operare. Valutiamo il nostro “vino nuovo”: fedeltà carismatica, primato del servizio, attenzione ai piccoli e ai fragili, rispetto della dignità di ogni persona, realizzazione di un progetto per i laici, adeguamento dell’opera ai tempi e alla realtà locale, accettazione del ridimensionamento.

Il nostro è stato un servizio efficace ed apprezzato, ma ora quali sono le risorse per continuare?

Non c’è dubbio che ci troviamo ad una svolta della storia della nostra Congregazione.

Ci incoraggia, tuttavia, la certezza che lo Spirito guida e modella la nostra vita comunitaria e apostolica. Per questo dobbiamo preparare con amore un presente che abbia futuro; senza tenerezza, senza cuore non ci sarà profezia né testimonianza credibile.

Al termine dei lavori di gruppo e della lettura delle sintesi fatte dai Capigruppo, Madre Carla esprime una soddisfazione per come è stato gestito il lavoro in questi due giorni. Ha colto impegno e serietà in tutte; nei gruppi è emersa una lettura vera, sincera, obiettiva della realtà con le sue positività e limiti. Molto prezioso quanto è stato detto per ogni scuola: vivere in pienezza la nostra vita e collaborare con i laici. In un clima molto sereno si è rappresentata la propria realtà scolastica, esperienza di vita bella, cristiana, serena e il desiderio di potenziare l’impegno nel servizio apostolico per rispondere alle famiglie che chiedono attenzione, sicurezza, orario completo.

• Alcuni punti di forza: coinvolgimento di tutte le suore, sacrificio, dedizione, risultati scolastici, collaborazione dei docenti, assistenza ai bambini più difficili, senso di appartenenza, programmazione personalizzata;

• Alcuni punti deboli: mancanza di personale religioso sufficiente, cambio di personale docente che si inserisce nella statale, problema economico;

• Prospettive: inserimento dei laici in aiuto alla comunità religiosa, anche per ruoli di Direzione.

Occorre continuare il discernimento, tutto è nelle mani di Dio. La pienezza della vita non dipende da quello che facciamo ma dalla nostra offerta e ricchezza di come operiamo. Chiarezza, confronto, è quanto si è vissuto in questi giorni con corresponsabilità. È stato un lavoro ben organizzato che ha dato i suoi frutti. Madre Carla farà poi una sintesi completa, quando i capigruppo invieranno le sintesi dei lavori.

Ringraziamo il Signore per questo tempo prezioso e per l’aiuto reciproco che ci siamo donate nell’ascolto e nel dialogo.

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