1 minute read
Festa di fine anno alla San Giuseppe Sorrisi, commozione, volo
Ènell’ordine delle cose che tutto abbia un inizio e una fine. È importante però, per non esprimere soltanto la dimensione temporale, che oltre a una fine ci sia anche un fine. Il fine della scuola è certamente l’istruzione, l’apprendimento, ma anche, specialmente alla scuola primaria, la formazione. Una formazione che non è disgiunta dalla trasmissione dei contenuti. Altrimenti questi ultimi sarebbero soltanto un addestramento. Tutto questo lo si è percepito plasticamente, concretamente, sabato 28 maggio, alla scuola San Giuseppe.
La Messa, il palco con i bambini che, contraddistinti per classi da simpatici foulard sgargianti, a turno, hanno cantato, recitato poesie, suonato strumenti musicali.
Advertisement
La banda di Rodengo Saiano sembrava fisicamente sorreggerli e interagire armonicamente. Questa immagine della musica è proprio l’immagine dell’esistenza, dove l’armonicista la si avverte proprio laddove non c’è una voce fuori dal coro, ma insieme si dà vita a qualcosa che è di più della semplice somma delle singole voci.
Dal saluto dell’assessore alla cultura Santino Mafessoni alle toccanti parole di Suor Valeria, passando per il maestro di musica che ha evidenziato quanto tutti abbiano apportato il loro contributo fino all’entusiasmo dei genitori, che non erano semplicemente spettatori del succedersi degli eventi, ma abbracciavano con la loro presenza e la loro partecipazione il risultato di un anno di lavoro, addirittura di cinque anni per coloro che lasceranno il cancello delle suore di Santa Marta.
Sì, il tempo è volato, come hanno evidenziato le maestre, ma il volo non è solo una dimensione temporale che sfugge quando ci si trova bene e si coopera per un obiettivo comune nobile, è di più: il volo è anche una dimensione spaziale. Ecco allora che suor Valeria si ricollega a quel volo che ogni studente intraprenderà, quel volo che spiccherà nel cielo di un’esistenza che avrà al suo interno le tonalità cromatiche più vaste, tra cui quella indelebile degli anni indimenticabili “alla San Giuseppe”.
Non è facile oggigiorno vedere adulti che si asciugano gli occhi. In questa occasione è capitato… a tanti.
E la commozione dei genitori che si fondeva con i sorrisi dei figli, beh, non è di per sé un capolavoro, un successo educativo?