Connessioni - Aprile April 2012 / Anno Year 7th / n. 06 - Euro 7,00
UNA BARCA ECOCOMPATIBILE NEI FATTI
L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI NELLA NAUTICA
L’ultima sfida di Vismara Marine
Elettricità ed elettronica a bordo SYSTEMS INTEGRATION IN THE MARINE SECTOR Electricity and electronics aboard
A BOAT THAT IS ACTUALLY ECO-COMPATIBLE
Vismara Marine’s latest challenge
SEATEC Carrara, 5-8 febbraio SEATEC Carrara, 5th–8th February
PROLIGHT + SOUND Francoforte, 21-24 marzo PROLIGHT + SOUND Frankfurt, 21st- 24th March
SPECIALE NAUTICA
Tecnologie, tendenze, mercato SPECIAL MARINE SECTOR
Tecnologies, trends, market
CONNESSIONI.BIZ THE INTEGRATED SYSTEMS MEDIA
© Connessioni S.r.l.- Firenze - Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o delle foto sono riservati - In caso di mancato recapito inviare i resi al CMP di Firenze per la restituzione al mittente.
April April 2012 / Anno Year 7th / n. 06
EDITORIALE COMMENT
La nautica è un campo applicativo dell’integrazione di sistemi che Connessioni segue in modo continuativo, ma è ormai consuetudine presentarvi un numero speciale a primavera. Per avere lo spazio e il giusto contesto al fine di approfondire i molteplici aspetti: per noi e per i nostri lettori il punto centrale resta la tecnologia, ma chiunque si muova nel mercato, in qualsiasi mercato, dovrà fare i conti anche con tendenze e modalità. Ecco quindi di seguito alcune riflessioni sul settore marine, la “fotografia” di alcune applicazioni, lo stato dell’arte dell’integrazione dei sistemi nella nautica, che nel caso specifico significa anche avere la possibilità di mettere a sistema non solo l’audio video, ma anche dati e comandi per la navigazione e i servizi specifici di bordo. E poi il report dalla fiera Seatec (la manifestazione tecnica dedicata al settore), dove Connessioni aveva anche quest’anno un suo stand: oltre a raccogliere opinioni e individuare le tendenze, la partecipazione è stata utile per incontrare e re-incontrare le aziende che operano come system integrator, o come produttori di sistemi integrati (e spesso in veste di entrambe) nel settore marine, e che ci hanno offerto un interessante spaccato… “un anno dopo”. Il settore marine non è ancora uscito da un periodo di difficoltà: gli operatori riferiscono che il lungo momento di espansione (dal ’95 al 2008 circa) aveva in alcuni casi disabituato all’innovazione e competitività. Oggi registriamo una maggiore consapevolezza, anche di questi fattori, ma se da un lato la tecnologia disponibile è ormai matura per rispondere a tutte le esigenze, e gli utenti sono sempre più pronti ad accogliere l’automazione, dall’altro è proprio il mercato a “metterci lo zampino” e a dettare cautela. Una contraddizione che però non ha fermato l’attività e le prospettive di chi fa integrazione nel settore, perché se è vero che da un lato il numero totale delle commesse è diminuito, dall’altro ormai si fa integrazione anche nelle barche piccole, con un aumento degli spazi applicativi, senza contare che il refit sta rapidamente crescendo come settore a sé (tanto da aver stimolato l’inaugurazione di una fiera dedicata). Il nostro viaggio nel settore marine non si fermerà a questo speciale, e durante l’anno continueremo ad aggiornarvi in merito a sviluppi e tendenze… innovazione e tecnologia sono due parole chiave del settore, una chiave che i system integrato potranno usare per inserirsi sempre meglio nei nuovi spazi applicativi di cui sopra. Buon vento
Chiara Benedettini President & Editor in Chief Nautical industry is a field of systems integrations we, at Connessioni, have been constantly focusing on, but bringing you this special spring edition has become a tradition. In order to create suitable space and proper context with the aim of getting a deeper insight into several issues, the focal point – both for us and our readers – remains technology, but anyone involved in the market, any market for that matter, must come to terms with tendencies and trends. Thus, following are a few thoughts regarding the marine industry, the “picture” of some applications, the state of the art of nautical industry system integrations, which in this specific case also means the possibility of not only integrating audio video but also navigation data and controls as well as onboard services. We are also going to cover the Seatec trade show (the technical event dedicated to the industry), in which Connessioni took part even this year with its own stand. Besides gathering opinions and identifying trends, this event was an occasion to meet new and known companies present in the marine industry as system integrators or as manufacturers of integrated systems (and often playing both roles), who gave us an interesting perspective of the industry a year after. Marine industry is still entangled in the global financial turmoil. Operators argue that the long period of expansion (from ’95 to about 2008) had steered many away from innovation and competitiveness. Today, there is greater awareness also around these factors. However, while on one hand current technology is ready to meet all needs and users always willingly welcome automation, on the other hand we have the market “interfering” recommending cautiousness. Nevertheless, this incongruity did not stop the activity and perspectives of those operating in the integration sector. This is actually due to the fact that whereas the total number of orders has dropped on one hand, on the other hand integration is a common feature even in small boats, hence increasing the application spaces not forgetting the refit sector which is rapidly growing independently (up to leading to the inauguration of a dedicated trade show). Our journey in the Marine industry will not come to an end after this special edition and during the year we will continue keeping you updated on the news and trends. Innovation and technology are two words representing the key to the industry. A key to be used by system integrators to open doors into the new application spaces we mentioned above. Fair winds and calm seas
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INFO
INTERAGIRE CON IL SISTEMA CONNESSIONI
Aziende citate Mentioned companies Alcatel-Lucent
Loewe
AlhenaCom
Loud Professional
AMX
Marconi Communications
Apple
Martin Audio
Audio Link
Martin Professional
Audiosales
Mastervolt
AWE
Meyer Sound
Azimut Yachts
Monte dei Paschi di Siena
THE CONNESSIONI SYSTEM
Beneteau
Montecarlo Yachts
Benetti
Navel
Connessioni è un’azienda di comunicazione integrata, dedicata al mondo dell’integrazione di sistemi
Blueprint
Navigo
Boening
Naviop
Bose
NEC
Bytest
Nextworks
Canon
Nikon
CarraraFiere
Osram
CCLG
Outline
Clay Paky
Panasonic
Coemar
Proel
CP Sport
QSC
Crestron
Rako
Digisonic
Raymarine
Digital Forest
RCF
DTS
Red Lighting
Dueventi
Robe
E-T-A
Roland System Group
Elettronica Montarbo
Selex Elsag
Engineering Solutions
Siemens
Ericsson
Solbian
Erjk
Sony
Eurosell
Sound Light & Technologies
Exhibo
Stark
Extron
Studio LGL
Faital Pro
Sysnav
FBT
Team Italia
Ferretti Group
Tecnodomo
Gammalta
TUV Italia
Grisby Music
TUV SUD
Harman
VidaBox
ISE
Vismara Marine
K-array
Vogel's
Kaleidescape
Wildwood PR
Kramer
Yachtica
Leading Techonologies
Yamaha Commercial Audio
Link
Zeiss
INTERACTION WITH
Connessioni is a company that deals with integrated communication, dedicated to the systems integration sector Grazie al connubio QR Code/smartphone è possibile ad oggi mettere in relazione gli articoli stampati con approfondimenti che utilizzano piattaforme digitali. Negli articoli sarà presente un QR Code: con un solo scatto fotografico dello smartphone, sarà possibile accedere a contenuti di vario genere: siti web, gallery fotografiche, filmati e blog. Sarà quindi possibile godere delle interattività che fino ad oggi la carta non ci poteva offrire. Le icone riportate sopra il QR Code sono un’indicazione del tipo di contenuto al quale si accederà. The QR Code/smartphone alliance has made it possible to connect print articles with insights which use digital platforms. A QR code will be present in each article: with a single photographic shot of the smartphone, you can access content from several sources; websites, photo galleries, videos and blogs.You can then enjoy the interactivity which, to now, paper was unable to offer us.The icons placed above the QR Code indicate the type of content that will be accessed.
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Aprile April 2012 / Anno Year 7th / n. 06
SOMMARIO
01 Editoriale Comment 02 Aziende Citate Mentioned companies 94 Colophon/Redazione/Collaboratori Colophon/Editorial Staff/Contributors 96 Inserzionisti Advertisers
TABLE OF CONTENTS
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SPECIALE / Special
SPECIALE NAUTICA Tecnologie, tendenze, mercato SPECIAL MARINE SECTOR Tecnologies, trends, market
SOLUZIONI/SOLUTIONS
STRUMENTI/TOOLS 48 AMX PROTEO
Dal Texas al mare AMX PROTEO - From Texas to the sea
AGGIORNAMENTI/UPDATE
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SEATEC Carrara 5-8 febbraio
UNA BARCA ECOCOMPATIBILE NEI FATTI
L’ultima sfida di Vismara Marine A BOAT THAT IS ACTUALLY ECO-COMPATIBLE Vismara Marine’s latest challenge
SEATEC Carrara, 5th–8th February
INCONTRI/MEETING
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PROLIGHT + SOUND Francoforte, 21-24 marzo PROLIGHT + SOUND Frankfurt, 21st- 24th March
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84 TÜV SÜD ACQUISISCE L’ITALIANA BYTEST NEXTWORKS
A step ahead NEXTWORKS - A step ahead
TECNOLOGIA/TECHNOLOGY
TÜV SÜD ACQUIRES THE ITALIAN COMPANY BYTEST
85 APERITIVO CON CEDIA A MILANO APERITIF WITH CEDIA IN MILAN
86 ZEISS DAY ZEISS DAY
87 COMPETENCE DAY NEC CON EUROSELL NEC COMPETENCE DAY WITH EUROSELL
88 EXPO FERROVIARIA 2012
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EXPO FERROVIARIA 2012
L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI NELLA NAUTICA Elettricità ed elettronica a bordo
SYSTEMS INTEGRATION IN THE MARINE SECTOR Electricity and electronics aboard
DALLE ASSOCIAZIONI/ASSOCIATIONS WORLD
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MIGLIORATE LA VOSTRA IMMAGINE CON CEDIA Improve your image with CEDIA
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ASPETTANDO LAS VEGAS WAITING FOR LAS VEGAS
SPECIALE NAUTICA Tecnologie, tendenze, mercato SPECIAL MARINE SECTOR Tecnologies, trends, market A un anno di distanza dal primo speciale sulla nautica, abbiamo pensato di offrirvi gli aggiornamenti del 2012. L’ambito marine ha sempre interessato i system integrator e i progettisti, anche coloro che si dedicano esclusivamente a progetti di terra, sia perché per lungo tempo ha offerto spunti interessanti, sia per i margini che per i progetti stessi. Oggi gli equilibri stanno cambiando, e sono sempre più richiesti competenza specifica e capacità di leggere mercato e tendenze Text: Lelio Simi
One year after our first special coverage on the nautical industry, we decided to bring you the latest news from 2012. The marine industry has always captured the attention of system integrators and designers, even those exclusively focused on ground projects, due to the fact that it has been a source of interesting ideas, both due to the margin and the very projects.Things are changing today, hence specific skills as well as the capacity to understand the market and trends are more and more required
Š Monte Carlo Yachts
SCENARI SCENARIES
SEMBRA QUESTO IL MOMENTO GIUSTO PER PUNTARE SU INNOVAZIONE E TECNOLOGIA: GRAZIE ALLA SYSTEM INTEGRATION, LA BARCA ACQUISISCE NUOVA EFFICIENZA IN MOLTE SUE FUNZIONALITÀ
THIS SEEMS THE RIGHT TIME TO INVEST IN INNOVATION AND TECHNOLOGY. SYSTEM INTEGRATION CONFERS BOATS A WHOLE NEW EFFICIENCY REGARDING MANY OF ITS FUNCTIONS
© Vismara Marine
NAUTICA E TECNOLOGIA: IL MERCATO OGGI
Gli esperti li chiamano gli anni “post-crisi”. Sono quelli che il comparto della nautica sta vivendo, dopo la brusca frenata registrata nel biennio 2009-2010 che vi abbiamo raccontato con numeri e commenti lo scorso anno. Anni complicati, con gli operatori che sperano però di essersi lasciati alle spalle il peggio, anche se i livelli di redditività del boom del settore (dal 1998 al 2007) non potranno tornare nel breve e medio periodo. Tuttavia, ci ripetono come un mantra gli esperti, la crisi deve essere anche un’opportunità per migliorare e rendere più solide le basi con le quali si costruisce il futuro. Dunque sembra questo il momento giusto per puntare su innovazione e tecnologia: grazie alla system integration, la barca acquisisce nuova efficienza in molte sue funzionalità, dato che la “full integration” nell’ambito marine coinvolge non solo l’entertainment o il monitoraggio carichi, ma anche gli apparati specifici di navigazione, propulsione, comunicazione, sicurezza ecc. Elementi essenziali per rispondere alle tendenze oggi visibili: armatori con minore cultura marina e del prodotto, e che necessitano di imbarcazioni “facili” da gestire, scalabilità dei sistemi per imbarcazioni anche più piccole, apertura ai mercati emergenti che cercano qualità ed esclusività. E su questa spinta sta cambiando la figura del system integrator con un proprio ruolo più articolato e complesso. Queste le tematiche del nostro secondo speciale dedicato ai sistemi integrati nella nautica. Per farlo abbiamo interpellato diversi player che, da prospettive diverse, guardano al mercato: i referenti di aziende produttrici di sistemi di automazione, Enzo Cortesi presidente di CCLG, Andrea Tamagnini di Crestron Italia, Gianluca Insolvibile manager di Nextworks; il punto di vista dei cantieri lo abbiamo ascoltato da Alessandro Vismara di Vismara Marine, Fabrizio Iarrera, Direttore Generale di Monte Carlo Yachts, Andrea Frabetti, Direttore Sviluppo Prodotto di Ferretti Group e dell’AYT (Advanced Yacht Technology) del Gruppo Ferretti; con Marco Porro, Vice Presidente di Sound Light & Technologies vi proponiamo il punto di vista di un’azienda “giovane” per la nautica ma con lunga esperienza nella distribuzione audio e video; abbiamo sentito i system integrator Riccardo Trionfi di Dueventi, Laura Lazzerini Project Manager e system integrator di Studio LGL(e contributor di Connessioni); sul mercato: Lorenzo Pollicardo, esperto internazionale in questo campo, Pietro Angelini di Navigo, Giovanni Ceccarelli, progettista e Presidente di Aspronadi).
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Aprile April 2012
© Vismara Marine
TECNOLOGIA E INNOVAZIONE
Innovazione e tecnologie che ruolo hanno avuto in questi anni? “L’innovazione ha aiutato la sopravvivenza del reparto – afferma convinto Enzo Cortesi di CCLG –. Il mercato sta accantonando i prodotti che non hanno reali contenuti, e prevale ciò che rende semplice la gestione della barca in tutti i suoi aspetti, prima di tutto per la sicurezza. Perché l’armatore ha sempre più l’esigenza di comprendere l’imbarcazione che ha in mano, e l’integrazione non è più una ‘curiosità’ ma una necessità”. Marco Porro AD di SL&T, grazie al suo “osservatorio” a 360 gradi sul mercato della system integration nota due tipi di atteggiamento: “Da una parte vedo un interesse concreto verso l’innovazione tecnologica, che potrebbe significare un’evoluzione per chi si occupa di system integration. Ma vedo anche - da parte specialmente dei cantieri - una tendenza a rimanere su soluzioni più tradizionali. Ovviamente ci sono eccezioni, e di grande qualità. Nuove tendenze? Tutto ciò che offre la possibilità di controllo da remoto con costi contenuti e in maniera semplice”.
© Pershing
DA SYSTEM INTEGRATOR A PROJECT INTEGRATOR
Un settore quindi combattuto tra desiderio di soluzioni più avanzate e cautela nell’introdurre tecnologie complesse; ma quali sono i motivi? Riccardo Trionfi: “C’è un’integrazione che utilizza componenti digitali ed elettronici più evoluti e un’integrazione, che potremmo chiamare ‘stratificata’, meno radicale, che utilizza componenti più tradizionali e li collega con interfacce touchscreen. Ci sono pro e contro per entrambe le soluzioni, nella prima i pregi sono l’autodiagnostica data dai sistemi intelligenti, il risparmio di materiale e ore di lavoro, il controllo integrato, nella seconda la possibilità di intervenire su componenti meccaniche più familiari e più semplici”. Due filosofie che si contrappongono o che convivono? “Non credo contrapposte, semmai sono una la conseguenza dell’altra. Per molto tempo si sono integrati prodotti indipendenti che venivano poi resi leggibili e collegati tra di loro, oggi si tende di più a pensare ad eliminare doppioni ed evitare sprechi” ci spiega Alessandro Vismara, che precisa: “Oggi a frenare l’evoluzione tecnologica è semmai il mercato che, per mancanza di denaro e per paura di soluzioni complesse sulle quali “no si sa mettere le mani direttamente” sta tornando un po’ indietro. D’altra parte le grandi aziende realizzano sempre più prodotti già integrati tra di loro e molto meno singoli componenti chiusi. L’evoluzione tecnologica permette alla system integration di estendersi a molte altre funzioni della barca. Ma, come anticipato da Trionfi, non tutti la pensano così. Andrea Frabetti di Ferretti Group: “In Ferretti non amiamo verticalizzare molto, e preferiamo distinguere i circuiti e separare l’infotainment dagli impianti di controllo. In generale preferiamo il principio della ridondanza. Una tendenza sviluppata in questi anni?
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Una interessante, sul controllo della navigazione, sono le telecamere con una tecnologia di derivazione militare che permettono la navigazione anche di notte, stiamo notando che è un plus importante per i nostri yacht. E poi sicuramente le interfacce utente, più semplici”. Filosofie e opinioni personali a parte, è un fatto che lo sviluppo della tecnologia stia portando un’evoluzione nella figura stessa del system integrator: “Il mestiere si è complicato – conferma Gianluca Insolvibile di Nextworks - servono competenze e profili con un approccio alla progettazione di sistema molto rigoroso. La customizzazione è sempre più spinta e nessuno può più permettersi, come in passato, di vendere dei ‘pacchetti’ non modificabili rispetto alle esigenze del cliente, inoltre la tecnologia oggi permette in modo più semplice e meno invasivo modifiche in corso d’opera. Per questo pensiamo che una figura professionale ancora più evoluta sia necessaria, un project integrator che interagisce con il cliente – cantiere o armatore che sia – e lo aiuta a realizzare un progetto funzionale alle sue esigenze. Serve, insomma, non solo conoscere i singoli prodotti ma poter intervenire, modificare con competenze proprie”. Da system integrator a project integrator quindi? Sicuramente si sta affermando una figura professionale che si occupa di integrare non solo le tecnologie, ma anche i progetti e le sinergie tra le persone. Ne è convinta anche Laura Lazzerini, project manager e system integrator, che sottolinea “In questi anni c’è stata una crescita professionale del nostro ruolo, c’è bisogno di relazionarsi con gli altri team coinvolti nel progetto,
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SCENARI SCENARIES
così come con il cliente, con il quale è fondamentale saper dialogare, percapire le sue reali esigenze e scegliere le soluzioni migliori. Dal punto di vista tecnologico è necessario un continuo aggiornamento e una profonda conoscenza dei prodotti e delle loro potenzialità, oltre che delle tecnologie”. Perché il processo di integrare sarà una tendenza sempre più accentuata, come precisa ancora Laura Lazzerini: “Già oggi esiste un’integrazione a tutto tondo, che dà la possibilità all’armatore di controllare con i propri occhi, attraverso interfacce evolute, dati relativi ad esempio ai motori o alla navigazione. La tendenza presente e futura sarà quella di integrare sempre di più”. “Sono cambiate le richieste, la domanda si è evoluta anche in vista di nuove esigenze – conferma Andrea Tamagnini di Crestron –. Una strategia che ci impone il mercato è semplificare la parte installativa e sicuramente si sono determinati standard nuovi. Anche la nostra offerta si è dovuta adeguare alle nuove esigenze: ad esempio vediamo che sempre più ci stanno richiedendo soluzioni Apple based e quindi compatibili con device quali iPhone e iPad. Non è solo una questione di moda, i clienti vogliono utilizzare strumenti che usano abitualmente nella loro vita quotidiana”. I prodotti dell’azienda di Cupertino, in effetti, per la loro diffusione e soprattutto per la loro innovativa “filosofia” d’uso si stanno imponendo come interfacce di riferimento anche nella nautica, su questo punto sembrano tutti d’accordo.
SE FINO A QUALCHE TEMPO FA VALEVA L’EQUAZIONE BARCA PICCOLA UGUALE BARCA POVERA, OGGI NON È PIÙ COSÌ, È CI SARÀ RICHIESTA DI AUTOMAZIONE ANCHE QUI WHEREAS UNTIL RECENTLY A SMALL VESSEL MEANT A POOR VESSEL, TODAY THINGS HAVE CHANGED AND AUTOMATION SHALL BE REQUIRED EVEN AT THIS LEVEL
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Aprile April 2012
© Monte Carlo Yachts
PICCOLO È BELLO?
È una domanda che molti operatori si stanno facendo, e non a caso stanno presentando prodotti pensati anche per le barche più piccole, strategie che privilegiano soluzioni modulari e scalabili per dare la possibilità di accedere alle tecnologie più evolute a prezzi più contenuti. Insomma anche questo è un mercato nel quale misurarsi per recuperare terreno. “Si riparte dal basso – ci conferma Lorenzo Pollicardo – e se fino a qualche tempo fa valeva l’equazione barca piccola uguale barca povera, oggi non è più così, è ci sarà richiesta di automazione anche qui”. D’accordo con questa lettura è anche Marco Porro: “Credo che sia un mercato interessante e in sviluppo, perché da una parte la tecnologia è oggi più accessibile, e dall’altra sappiamo che è sempre il mercato di fascia media a soffrire di più in periodi di crisi, quindi è necessario proporre spunti nuovi anche per questa utenza… per cui sì, credo che sia la strategia giusta. Un modo inoltre per ridurre il rischio economico, per non legare le sorti dell’azienda a pochi grossi clienti”. Anche se Andrea Tamagnini solleva qualche perplessità: “Noi abbiamo prodotti che già oggi si integrano alla perfezione in barche più piccole – come ad esempio processore DIN a 24 volts – ma notiamo un problema per i prodotti entry level: spesso è il cantiere ad essere poco sensibile in questa direzione, l’imperativo è contenere i costi e sono visti sostanzialmente come un di più. A questo si aggiunge che di norma l’utente finale non è bene informato: può non sapere che per versatilità e caratteristiche tecniche esistono prodotti interessanti anche per questo ambito”.
INNOVARE AI TEMPI DELLA CRISI. SI PUÒ FARE!
Puntare sull’innovazione in tempi di crisi è sicuramente una scelta coraggiosa, ma non certo da folli. Anzi, alcune best-practice dimostrano il contrario, come quella di Monte Carlo Yachts, cantiere nato nell’annus horribilis del settore (il 2008), e che subito ha puntato, contando sulle basi di un gruppo del calibro di Beneteau, sull’innovazione per essere competitivo: “In un momento nel quale i colleghi costruttori ridimensionavano le loro aziende – ci racconta Fabrizio Iarrera – il gruppo Beneteau ha scelto di guardare avanti e investire nel futuro. Essere competitivi sul mercato con un prodotto di maggior qualità era una delle sfide all’avvio di questa avventura. Si razionalizza e si investe in innovazione, si fanno nuove proposte cercando di superare se stessi”. Anche senza avere alle spalle gruppi importanti è comunque possibile fare innovazione anche per le piccole e medie imprese, specialmente se sul territorio esistono realtà catalizzatrici tra Università e centri di ricerca, enti pubblici e imprese. Come Navigo, il centro servizi del distretto nautico della Toscana che in questi anni ha messo in rete questi soggetti e, di recente, ha lanciato il suo Polo d’innovazione Penta, voluto per fornire servizi sull’innovazione alle aziende. “Non siamo mai partiti dal solo finanziamento da distribuire alle aziende - ci ha spiegato Pietro Angelini, manager del centro servizi -. Abbiamo dato preferenza a chi può arrivare a un brevetto o a una certificazione sui processi innovativi e, attraverso il Polo sostenuto dalla Regione, le aziende possono ottenere fino all’80% del finanziamento. Questo ovviamente è una molla eccezionale. L’obiettivo per noi è far emergere l’innovazione che già c’è, e metterla a sistema”.
© Baltic Yachts
IL MERCATO INTERNAZIONALE. NUOVI SCENARI E NUOVE SFIDE
Non restare fermi è una necessità, occorre però una visione strategica e una certa solidità economica, ma di fronte alla congiuntura internazionale che ha imposto una selezione ed elevato ancora di più i livelli di competizione, non è semplice trovare la direzione giusta. In questo scenario cosa è necessario fare? “Le aziende stanno cercato di diversificare – sostiene Lorenzo Pollicardo – ma quelle che fanno innovazione sono le più strutturate, e la partita si giocherà tutta sulla ricerca e la tecnologia perché diventa importante rendere il prodotto competitivo e, per le nostre aziende, l’elemento qualificante non può essere il prezzo ma i contenuti”. È utile quindi guardare oltre il mercato locale e nazionale per trovare gli spazi che attualmente l’Italia e l’Europa non offrono, proponendo esclusività a clienti “nuovi”. “È vero, il mercato estero è un obbligo – sostiene Lorenzo Pollicardo –; gli imprenditori continuano a ripetere di non aver perso clienti, ma ché lo stesso cliente che prima faceva dieci barche e ci ordinava dieci kit, oggi ce ne ordina due’. Per questa ragione devono guardare ai mercati esteri, anche se lo scenario cambia completamente: un conto è lavorare con tre o quattro macro-clienti italiani, acquisendo una consuetudine anche dei processi. Altra cosa è mettere a sistema un’integrazione di prodotto e di fornitura per poter garantire una corretta risposta a clienti diversi sparsi per il mondo”.
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Cina, Brasile e il resto dei paesi che compongono il Brics, poi Far East e paesi arabi: questi i mercati giudicati più interessanti, ma con clienti dai profili e richieste diversi tra loro: “È interessante osservare come i mercati si siano evoluti attraverso la crisi economica – ci fa notare Fabrizio Iarrera – da un lato troviamo quelli tradizionali, nei quali rimangono i clienti più esperti, che mantengono potere di spesa, hanno una scelta più matura del prodotto del quale hanno profonda conoscenza: scelgono la qualità, i contenuti di affidabilità e di innovazione stilistica e tecnica. Dall’altro i nuovi mercati, per i quali il prodotto deve essere reinterpretato per una diversa sensibilità e approccio al mondo del lusso”. Anche aziende con una lunga storia e una posizione consolidata hanno dovuto rivedere le strategie, come ci racconta Enzo Cortesi, “Ci siamo resi conto che non potevamo più essere l’azienda “locale”, oggi la barca è un prodotto che può essere venduto a 500 metri come a 5000 chilometri. Abbiamo attivato progetti con tre diverse Università, ci siamo dotati di centri di assistenza, ma prima abbiamo portato qui gli operatori con la collaborazione dei cantieri, per formarli e insegnare le caratteristiche dei nostri prodotti. È migliorata la qualità dell’assistenza al cliente e non dobbiamo più muoverci direttamente per far fronte a eventuali problemi. È importante introdurre la tecnologia anche all’interno dell’azienda per migliorarne l’organizzazione, perché alle volte bastano anche piccole semplificazioni per ridurre drasticamente i costi.”
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SCENARI SCENARIES
PENSARE POSITIVO. DA COSA DEVE RIPARTIRE IL SETTORE
Quali i fattori per un rilancio del settore? “Fare previsioni è veramente complesso, e farle in modo strutturato è sbagliato – conclude Lorenzo Pollicardo –, possiamo però fare alcune considerazioni. Primo, è legittimo aspettarci un poco di ricambio. La crisi poi ha spinto aree di mercato che prima non venivano nemmeno considerate, come il refit e il service. I recenti dati di Cna rilevano che il fatturato complessivo di questi due settori non è troppo distante da quello del nuovo. Questo è un valore di oggi che prima non c’era”. Indicazioni positive vengono anche dalle aziende, ce lo conferma Andrea Tamagnini che ci parla di una crescita a due cifre della divisione nautica di Crestron e su questa linea anche Enzo Cortesi di CCLG: “Chi ha sempre lavorato bene e con serietà continua ad avere commesse, mentre chi si è improvvisato, magari pensando che bastasse avere i soldi per fare tutto, sta pagando lo scotto.” Chiude Alessandro Vismara: “Chi ha continuato a fare ricerca anche nell’epoca d’oro, ha costruito una posizione che resiste anche oggi. E per i system integrator, proprio grazie all’ampliamento dei settori di intervento, ci sarà più spazio… a patto di avere le competenze giuste”. THE NAUTICAL INDUSTRY AND TECHNOLOGY: THE MARKET TODAY Experts call them “post-crisis” years. These are the times the nautical industry is going through after the sudden slowdown recorded in the 2009-2010 biennial which put an end to eight years of constant growth as we covered with figures and discussed last years. These have been tricky years while the nautical industry operators hope the worst is over though a return to the record-breaking turnover recorded in the industry (from 1998 to 2007) is not expected in the short-medium term. However, the experts keep on repeating over and over again that crisis should also be an opportunity to improve and create more solid basis for building the future. So, this seems the right time to invest in innovation and technology. System integration confers boats a whole new efficiency regarding many of its functions, given that the full integration in the marine industry involves not only entertainment or load monitoring but also specific navigation, propulsion, communication, safety apparatus and many other solutions.
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© Boening
These elements are crucial to meet observable current trends: owners with lower marine and product culture, who require vessels that are easy to manage, scalability system for even smaller vessels, opening up to emerging markets in search of quality and exclusivity. In the wave of this scenario, the role of system integrator is changing consolidating its position and acquiring a more structured and complex role. These are the issues addressed in our second special edition dedicated to systems integrated in the nautical industry. We sought opinion from different players who approach the market from different perspectives. We talked to representatives of the automation systems manufacturers, Enzo Cortesi president of CCLG, Andrea Tamagnini of Crestron Italia, Gianluca Insolvibile a manager at Nextworks. Alessandro Vismara of Vismara Marine, Fabrizio Iarrera, Director General at Montecarlo Yachts and Andrea Frabetti, Product Development Director at Ferretti Group offered insight into the shipyard industry while Marco Porro, Vice President at Sound Light & Technologies gave us the perspective of a “new-entry” in the nautical industry with a long experience in the audio and video distribution industry. We also had a peek into the integrator systems world courtesy of Riccardo Trionfi of Dueventi and Laura Lazzerini Project Manager and system integrator of Studio LGL (and Connessioni magazine collaborator) and lastly we talked with Lorenzo Pollicardo, an international expert in this field and Pietro Angelini of Navigo, Giovanni Ceccarelli, designer and President of Aspronadi, about the market. TECHNOLOGY AND INNOVATION What role have technology and innovation played over the last years? “Innovation kept the industry on its feet – confidently says Enzo Cortesi of CCLG –. The market is shunning products lacking actual contents, and there is a greater demand for things that simplify boat management in all its aspects, safety being at the forefront. This is due to the fact that owners have an ever-growing need to know their vessels and integration is no longer a ‘curiosity’ but a need”. Marco Porro, the SL&T CEO, due to his all-around system integration market “observatory” outlines two types of trends: “On one hand there is a concrete interest towards technological innovation which could imply an evolution for those dealing with system integration but on the other hand there is a trend – especially in the shipyard sector – revealing an urge to stick to more conventional solutions. Obviously there are some high quality exceptions. New trends? Anything offering the possibility to remotely control at low costs and simple manner.
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fai i tuoi calcoli Crestron Digital Media® è molto più di un semplice switcher. DM diventa la sorgente completa dei contenuti da visualizzare, gestisce e distribuisce qualsiasi segnale, digitale e in HD, con il doppino di rame fino alla fibra. Gli switcher e matrici del DM mettono d’accordo qualsiasi mix di composito, component, S-Video, VGA, HD-SDI, DVI, HDMI con HDCP, Display Port, audio analogico e
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multicanale HD. DM trasporta qualunque combinazione di contenuti su cavi Ethernet, segnali di controllo e contenuti su USB, tramite cavo DM verso i ricevitori DM fino al display. DM è una linea completa di matrici e switcher, controlli a muro, trasmettitori e ricevitori, combinati con potenti strumenti software di diagnostica e distribuzione, creati per l’era digitale.
crestron.com/digitalmedia
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SCENARI SCENARIES
FROM SYSTEM INTEGRATOR TO PROJECT INTEGRATOR Thus this sector is torn between an urge for more advanced solutions and cautious towards introduction of complex technologies, but what are the reasons behind this trend? Riccardo Trionfi: “There is an integration that uses cutting edge digital and electronic components and we may refer to this integration as “stratified”, a less radical one, which uses more conventional components and connects them with touch screen interfaces. Both solutions have their pros and cons. The pros of the first solution lie in the self-diagnosis provided by smart systems, saving in terms of material and
PIETRO ANGELINI
Manager di Navigo il centro servizi del distretto toscano della nautica, per gli aspetti legati ai servizi alle imprese, che recentemente ha lanciato il Polo d’innovazione Penta. www.navigotoscana.it Manager of Navigo the services centre of the Tuscan boating sector, for aspects connected with business services. The company has recently become the coordinator of the Penta innovation centre.
GIOVANNI CECCARELLI
Architetto navale titolare dello studio Ceccarelli yacht design e engineering e presidente di Aspronadi (l’associazione che riunisce tutti i progettisti della nautica da diporto). www.ceccarelliyachtdesign.com Architect and owner of the Ceccarelli yacht design and engineering firm. He is also chairman of Aspronadi (the association for all pleasure craft designers).
ENZO CORTESI
Presidente di CCLG azienda con sede a Forlì presente sul mercato da oltre trenta anni nei settori building automation, nautica, impianti fotovoltaici e impianti elettrici. www.cclg.it
President of CCLG with headquarters in Forlì present on the market for over thirty years in the Building automation, boating, photovoltaic and electrical installations sectors.
ANDREA FRABETTI
Ingegnere guida da diversi anni AYT (Advanced Yacht Technology), il centro di ricerca e progettazione navale del Gruppo Ferretti. www.ferrettiengineering.it
Engineer and has been at the helm of AYT for several years. AYT (Advanced Yacht Technology) is the naval research and design centre of Gruppo Ferretti.
FABRIZIO IARRERA
Direttore generale di Monte Carlo Yachts, cantiere italiano con sede a Monfalcone e partner del gruppo francese Beneteau. www.montecarloyachts.it
work hours as well as integrated control while in the second there is the possibility of intervening on more familiar and simpler mechanical components”. On whether he say the two perspectives as opposite or coexistent, Trionfi argued that rather than opposite, the two systems are one a consequence of the other. “Over the years, there has been the practice of integrating independent components subsequently made readable and connected to each other while today there is the tendency of trying to eliminate copies so as to avoid wastage” explained Alessandro Vismara, who specified, “technological development is currently slowed down by the market which, due to lack
LAURA LAZZERINI
Ingegnere elettronico, system integrator e project manager di Studio LGL collabora come contributor a Connessioni. Electronic engineer, system integrator and project manager of Studio LGL. She also contributes to Connessioni.
LORENZO POLLICARDO
Uno dei massimi esperti internazionali in questo campo, per quasi dieci anni segretario generale Ucina, oggi ricopre diversi incarichi per Expo Venezia, Cna, e Federagenti.
One of the leading international experts in this field. General secretary of Ucina for almost ten years, he now covers different roles for Expo Venezia, Cna and Federagenti.
MARCO PORRO
Vice presidente di Sound Light & Technologies azienda italiana specializzata in sistemi di illuminazione a LED, sistemi integrati per audio, video, luci e controllo e sistemi di ricezione DVB-T per applicazioni nautiche, terrestri e residenziali. www.sltweb.it
Vice chairman of Sound Light &Technologies, the Italian company specialised in LED lighting systems, integrated systems for audio, video, lights and control and DVB-T reception systems for boating, ground and residential applications.
ANDREA TAMAGNINI
Lighting Manager di Crestron Italia azienda specializzata in soluzioni avanzate di controllo per building e home automation. www.crestron.eu
Lighting Manager of Crestron Italia, a company specialised in advanced control solutions for building and home automation.
RICCARDO TRIONFI
System integrator e progettista di Dueventi, azienda italiana specializzata in impianti e sistemi per la nautica, si occupa di nautica da quasi quindici anni dopo essere stato per molti anni nel campo dell’elettronica industriale. www.dueventi.net
General manager of Monte Carlo Yachts, an Italian boatyard with headquarters in Monfalcone and partner of the French group, Beneteau.
System integrator and designer of Dueventi, an Italian company specialised in systems and installations for the boating sector. He has been in this sector for almost fifteen years after having worked in the industrial electronics field for many years.
GIANLUCA INSOLVIBILE
ALESSANDRO VISMARA
Manager di Nextworks, azienda pisana di system integration nata da una costola del Consorzio Pisa Ricerche (CPR), nel 2002 collabora con aziende di tlc e con centri di ricerca nazionali ed internazionali nelle aree del networking, della telefonia e del multimediale. www.nextworks.it Manager of Nextworks, a company from Pisa specialised in system integration set up from a division of Consorzio Pisa Ricerche (CPR). In 2002 it worked with tlc companies and national and international research centres in networking, telephony and multimedia.
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Architetto navale e presidente della Vismara marine cantiere che ha fondato negli anni Ottanta dopo essere stato per molti anni uno dei progettisti di riferimento della Perini Navi. www.vismaramarine.it
Naval architect and president of Vismara marine, a boatyard which he founded in the Eighties after having spent many years as one of the key designers of Perini Navi.
SCENARI SCENARIES
of capital and fear of complex solutions that are difficult to manipulate, is slightly backpedaling. As a matter of fact, large companies are making products that are more and more integrated in each other and lesser single closed components. Technological development allows system integration to extend to many other functions of the boat”. But as mentioned by Trionfi, not everyone thinks in the same lines. Andrea Frabetti of Ferretti Group said: “We at Ferretti like verticalizing a lot and we prefer distinguishing the circuits and separating infotainment from the control systems. We generally prefer the concept of redundancy.”. On the tendencies developed over the last years he said: “we have one interesting trend on the navigation control, i.e. cameras with military-derived technology which allow navigation even at night and we have realized that it is an added value for our yachts. Besides this we have also developed simpler user interfaces. Besides personal ways of thinking and opinions, it is a matter of fact that technological development is leading to an evolution as regards the system integrator: “The job complication level has been stepped up several notches – confirmed Gianluca Insolvibile of Nextworks – and now there is a need for skills and profiles with a very strict system project approach. There is a greater push towards customization and there is no more room for selling packages that cannot be modified with respect to the customer needs like in the past. In addition, technology currently allows simpler and less invasive in-progress modifications. This is why we believe that there is a need for professionals with more developed skills as well as a project integrator capable of interacting with the clients – regardless of whether it is shipyard or owner – helping creating a project suiting their needs. In other words, it is not just a matter of knowing the single products but also having the possibility to intervene and modify according to one’s skills.” Does this imply a transition form system integrator to project integrator? Definitely there is an emerging kind of professionals not only designated for the integration of technologies but also projects and synergies among people as boldly confirmed also by Laura Lazzerini, a project manager and system integrator, who also reaffirmed that “our role has grown considerably over the years due to the fact that there is need for collaborating with other teams part of the project as well as the customer regarding whom proper dialogue is crucial same case applying to understanding customer needs so as to offer the best solutions. From a technological point of view, there is a need to keep up with the times and have an in-depth knowledge of the products and their potential alongside that of the technologies”. “Given that the integration process will be a more and more marked trend – explained Laura Lazzerini – currently there is an all-around integration which offers the owner the possibility of first-hand control – through leading-edge interfaces – data regarding for example the engines or navigation and we are moving forward towards a more accentuated integration”. “Customer needs have changed and the demand has developed even to meet the new needs” says Andrea Tamagnini of Crestron. The market now requires a strategy aimed at simplifying the installation to the utmost and definitely this has given rise to new standards. As a consequence, our offer has also changed to meet the new market needs. For example, the demand for Apple-based solutions and thus compatible with devices such as iPhone and iPad is growing. It is not just a matter of trendiness but clients want to use the very same instruments they usually use as they go about their daily chores”. Actually, everyone seems to agree on the fact that Apple-based products are gathering more and more ground as reference interfaces also in the nautical industry thanks to their popularity and especially their innovative “philosophy”.
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SMALL IS BEAUTIFUL? This is a common question many operators have been asking themselves and it comes as no surprise that they are presenting products conceived for smaller boats, strategies privileging modular and scalable solutions so as to offer the possibility of access to more advanced technologies at lower prices. In other words, this also represents a benchmark market with the aim of recovering lost ground. “We start from the bottom – confirmed Lorenzo Pollicardo and whereas until recently a small vessel meant a poor vessel, today things have changed and automation shall be required even at this level”. Marco Porro agrees with this standpoint: “I believe that it is an interesting developing market given that on one hand technology is more available currently while on the other hand we know that it is the medium class market that feels the crisis most acutely thus there arises the need to propose new solutions targeting this section too… so yes, I believe it is the right strategy as well as a way for reducing financial risks so as not to tie the company’s future to a few large customers”. Even though Andrea Tamagnini raises a few questions: “Currently we do have products already perfectly integrating in smaller boats - such as for example the 24 volts DIN processor – but we observed a problem regarding entry level products. The shipyard often reveals low awareness in this sense, where cut of costs is deemed paramount and they are considered a surplus. In addition, it should be considered that awareness among end users is usually very low. As a matter of fact, they may not be aware that there are some interesting products in this area regarding versatility and technical features”.
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SCENARI SCENARIES
INNOVATION IN TIMES OF CRISIS. YES WE CAN! Investing on innovation in times of crisis is definitely an audacious but definitely not a wild feat. Actually, some bestpractices reveal the opposite, like in the case of Montecarlo Yachts, a shipyard created in the industry’s annus horribilis (2008) which immediately invested in innovation, backed by a strong prestigious group of the likes of Beneteau, to keep up with competition. “Considering times in which construction counterparts were downsizing their companies – Fabrizio Iarrera told Connessioni – Beneteau group decided to look ahead and invest in the future. Being competitive in the market with a higher quality product was one of the goals we yearned to achieve at the beginning of this adventure. We rationalize and invest in innovation, we propose ideas trying to go beyond our limits”. Innovation is possible – even for small and medium enterprises especially if there are catalysts such as Universities and research centres, public organizations and companies in the territory - even without being backed by major groups. This was the case of Navigo, the services centre of the Tuscan district, which connected these organisations and recently launched Penta, its innovation centre created with the aim of providing innovation services for the companies. “We have never considered starting from just distributing funds to the companies - explained Pietro Angelini, the services centre manager, - Those with potential to obtain a patent or certificate on innovative processes are at the top of our order of hierarchy and – through the Centre supported by the Region – they can obtain up to 80% of the fencing. This obviously is a huge boost and our aim is to support the existing innovation and introduce it into the systems”. INTERNATIONAL MARKET – NEW SCENARIOS AND NEW CHALLENGES It is crucial to keep moving but there is a need for strategic vision and a given financial stability but this is not easily obtainable especially considering the international crisis which called for selection and raised the competition bar even higher. What to do in this scenario? “Companies are trying to diversify a lot – says Lorenzo Pollicardo – but only the most structured ones are innovating and research and technology is decisive to obtain success given that making the product competitive is truly crucial and the critical element cannot be the price but the contents”. This implies that it is fundamental to reach beyond the local and national market so as to find the space currently not available in Italy and Europe, by proposing exclusivity to new “customers”. “It is true that foreign market is a must -, argues Lorenzo Pollicardo - Entrepreneurs keep on saying that they have not lost customers but ‘the very same customer that used to order ten vessels and ten kits today orders only two’. This is the reason why they have to reach out to foreign market even though the scenario changes all together. It is one issue working with three or four Italian macro clients even acquiring a process routine while implementing a product and supply integrations as to offer a correct response to different clients scattered all over the world is an entirely different issue”. China, Brazil and the other countries forming the Brics grouping, the far east and the Arab countries are the markets deemed most intriguing though with customers having different profiles and demands. “It is interesting to
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observe how these markets developed during the financial crisis – observed Fabrizio Iarrera – on one hand we have the conventional markets in which we have the most experienced customers who hold the purchase power, have a more mature approach to the choice of the product they know deeply: they opt for quality, reliability, design innovation and technical contents. On the other hand we have the new markets, according to which products should be revisited for a different sensitivity and approach to the world of luxury”. Even companies with a long history and consolidated position had to overhaul their strategies, as Enzo Cortesi told Connessioni: “We realized that there was no more room for us as a “local” company. Today, a vessel can be sold 500 metres or 5000 kilometres away. We set-up various projects with various universities and created service centres but before all that, we brought operators here in conjunction with the shipyards with the aim of training and teaching them about the characteristics of our products. This improved the customer assistance quality and we are no longer required to travel to resolve possible problems. It is important to introduce technology even within the company so as to improve the organization given that at times simple simplifications are sufficient to cut costs drastically” THINKING POSITIVE. WHERE WILL THE INSUDTRY RESTART FROM How to relaunch the industry? “It is really difficult to foretell and making structural predictions is wrong - concluded Lorenzo Pollicardo – but we can draw some conclusions. Firstly, expectations of a few changes are legitimate. This crisis has influenced market areas that were not even considered before such as refit and service. Recent Cna figures show that the overall returns of these two industries are not too far from those of the new one. This is a new value with respect to the past”. Positive figures also come from the companies as confirmed by Andrea Tamagnini who talked about the twodigit growth recorded in the nautical division of Crestrom . Enzo Cortesi of CCLG was on the same lines: “Those that have always worked well and seriously continue well in the business, while those that improvised, maybe believing that money was enough to do just about anything are now paying the price”. “Those that kept on with their research activities even when things were good conquered a position that holds even today. Thanks to the expansion of the intervention sectors, system integrators will always have plenty of space as long as they have the right skills”, Alessandro Vismara wound up.
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UNA BARCA ECOCOMPATIBILE NEI FATTI L’ultima sfida di Vismara Marine A BOAT THAT IS ACTUALLY ECO-COMPATIBLE Vismara Marine’s latest challenge Text: Laura Lazzerini
Frutto di una progettazione in team fortemente orientata alla ricerca di soluzioni innovative e rivolte alla realizzazione di un prodotto ecocompatibile, V-Hybrid è un’imbarcazione davvero “green”. Per realizzarla, i cantieri Vismara hanno concentrato le proprie risorse in una lunga fase di ricerca, che ha portato a un risultato sorprendente Thanks to a strongly research-orientated design team when it comes to cutting-edge solutions and to creating an eco-compatible product, the V-Hybrid is a truly “green” craft. To make it, the Vismara boatyard focused its resources on a lengthy research phase, with surprising results
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CANBUS E SISTEMA POWER PLEX, SISTEMA INTEGRATO E INTERFACCIA UNICA
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La nuova V-Hybrid costituisce la dimostrazione più evidente dell’impegno per la tecnologia e l’eco compatibilità dei cantieri Vismara. Nata dalla collaborazione con l’ICAD (International Consortium for Advanced Design) di Firenze, grazie anche alle agevolazioni finanziarie del Monte dei Paschi di Siena, che ha creduto nel progetto di ricerca, l’imbarcazione è il frutto di un lungo percorso di studio e progettazione, portato avanti da un team molto affiatato. L’obiettivo della ricerca era costruire un’imbarcazione che unisse alla piacevolezza della navigazione anche un impatto ambientale bassissimo: obiettivo ampiamente raggiunto, considerato che l’imbarcazione può vantarsi di rispettare i rigidi requisiti richiesti dalla notazione Green Star Plus Platinum, relativa alle emissioni dei motori a combustione interna, che le consente di navigare anche nelle zone protette più difficilmente accessibili. La miscela delle accortezze e delle scelte progettuali - carena leggerissima realizzata in carbonio, motore a propulsione diesel elettrica, uso di vernici a basso impatto ambientale, serbatoi di gasolio dotati di doppio fondo ecc. – rendono la V-Hybrid una barca davvero ecocompatibile.
LE SCELTE PROGETTUALI PER L’IMPIANTO ELETTRICO ED ELETTRONICO
Per realizzare un tale modello di ecosostenibilità, anche il solo impianto elettrico ed elettronico può dare il suo contributo, ma per ottenere risultati di pregio deve essere inserito in un contesto di scelte progettuali dei vari impianti e della struttura a loro volta orientate verso il basso impatto ambientale. In quest’ottica, l’impianto elettrico è di tipo distribuito: i componenti del quadro principale sono dislocati in diversi sottoquadri posizionati in prossimità delle utenze, mentre i comandi sono impartiti da pannelli touchscreen posizionati nelle zone più accessibili. Questo tipo di soluzione distribuita, sviluppata insieme allo staff Vismara dall’azienda Dueventi (specializzata in tecnologie innovative su PC nel settore della nautica), comporta dei notevoli benefici in termini di spazio e di ripartizione dei pesi a bordo, con conseguente riduzione dei consumi. La riduzione dei pesi è dovuta al fatto che i quadri non contengono tutti i componenti, ma soltanto gli interruttori termici di protezione delle linee principali, manovrabili anch’essi da remoto e quindi installabili anche in zone poco accessibili. Il collegamento dei sottoquadri (i moduli Power Plex) al quadro elettrico principale è implementato tramite il CAN bus, un protocollo di comunicazione che comporta una notevole riduzione dei collegamenti necessari a bordo, dato che è sufficiente la stesura del cavo di alimentazione e del cavo di segnale del bus. I moduli provvedono alla gestione di tutte le funzioni richieste sull’imbarcazione e integrano sia le funzioni svolte dagli interruttori termici che dai relè.
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L’utilizzo del CAN bus costituisce una peculiarità per diversi motivi: anzitutto, è un protocollo ampiamente utilizzato nel settore automotive e quindi notevolmente stabile e affidabile; a questo si aggiunge la caratteristica di poter inviare le informazioni e i comandi dall’interfaccia operatore ai singoli moduli, ma anche l’invio da modulo a modulo senza passare attraverso il pannello operatore. Questo tipo di architettura realizza una distribuzione dell’intelligenza a bordo con estrema flessibilità, semplicità e praticità. Il modulo Power Plex, nel dettaglio, offre la possibilità di collegare diversi tipi di utenze: due uscite in corrente continua fino a 25 Ampère, sei uscite in corrente continua fino a 8 Ampère, quattro uscite in corrente continua fino a 1 Ampère, otto uscite per LED, otto ingressi digitali e quattro ingressi analogici. Gli ingressi digitali permettono di connettere pulsanti per comandi locali, implementare il feedback per le uscite dei moduli del sistema, trasportare sul CAN bus le informazioni relative ai sensori di allarme digitali (come il livello delle sentine, lo stato dei rivelatori di fumo, lo stato di apertura e chiusura delle porte). È inoltre possibile realizzare delle logiche in grado di gestire le uscite di un modulo come ingressi di un altro modulo. Gli ingressi analogici con tensione compresa da 0 e 10 Volt in continua consentono invece di inviare sul CAN bus le informazioni relative ai dati di alcuni impianti caratterizzati da parametri che variano in maniera continua e non discreta. Dati di questo tipo sono ad esempio i livelli dei serbatoi, i valori di temperatura, di pressione e di posizione di attuatori meccanici e idraulici. I dati provenienti dai singoli impianti passano attraverso convertitori collegati agli ingressi dei moduli e vengono inviati all’interfaccia operatore, costituita da due unità CPU, che garantiscono ridondanza, una posizionata nella zona della timoneria e una nella zona dinette. Il sistema Power Plex fornisce, inoltre, un’ulteriore garanzia, in quanto è in grado di funzionare e di gestire tutte le utenze anche nel caso di fault di entrambe le unità CPU. La gestione tramite CPU permette infine di acquisire non solo segnali provenienti dal CAN bus, ma anche altri tipi di segnale, come i valori significativi del sistema elettrico in alternata, i parametri dei motori, gli allarmi di bordo. Il risultato è un sistema integrato che gestisce tutte le funzioni e gli impianti di bordo tramite un’unica interfaccia utente. A corollario, il sistema di navigazione è in grado di acquisire i dati provenienti dalla strumentazione
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FM LAN
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Gateway CANBUS RS232
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15/11/2010
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TV TV g Lo schema dei collegamenti del sistema integrato sul V-Hybrid The integrated system layout for V-Hybrid
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SCENARI SCENARIES
elettronica firmata Raymarine, e ne consente la visualizzazione su due monitor posizionati nelle postazioni di comando; gestisce l’impianto di intrattenimento Bose LifeStyle interfacciato con l’antenna DVB-T di SoundLight & Technologies per la trasmissione del segnale ai due televisori, uno per la cabina armatoriale e uno per la zona dinette. Anche in questo caso si conferma il concetto della tecnologia a servizio del comfort e della semplicità di utilizzo.
segnali. Si tratta di un’antenna passiva omnidirezionale che non è necessario riorientare continuamente per collegarsi al ripetitore. La versione installata prevede anche la ricezione dell’UMTS, per dati e voce, possibile grazie a una seconda antenna di ricezione presente nello stesso involucro. La ricezione è possibile con qualsiasi sintonizzatore ma la performance è migliorata dai decoder della serie UR, disegnati per l’ambiente nautico o terrestre in movimento.
INTRATTENIMENTO E CONNETTIVITÀ
FACILITIES E ACCESSORI
Le imbarcazioni da diporto sono per loro natura pensate per il tempo libero e lo sport, per cui non potevano mancare accorgimenti per l’intrattenimento e la connettività. Per l’ascolto di musica di qualità è stato scelto il sistema Bose LifeStyle: pensato per l’home cinema 5.1, permette anche di ascoltare musica in diverse zone (due zone e massimo 14 ambienti, grazie alla tecnologia BoseLink, che permette anche la regolazione indipendente del volume). È composto da un media center per la gestione dei contenuti, un diffusore orizzontale per il canale centrale, quattro diffusori doppi a cubo Direct/Reflecting, il modulo Acoustimass per le basse frequenze e il video enhancer VS-2 per collegare facilmente le sorgenti video. La calibrazione audio è possibile attraverso il sistema proprietario Adaptiq, che personalizza automaticamente la diffusione in relazione all’ambiente. La connettività e la ricezione dei canali televisivi sono garantiti invece dall’antenna specifica per ambiente marine DVB-T di SL&T, infatti il continuo movimento e le condizioni meteo influenzano molto la ricezione dei
La lunga progettazione che ha portato alla realizzazione di V-Hybrid ha comportato anche una scelta oculata dei componenti da installare a bordo, in base al loro consumo elettrico e quindi in base al loro impatto sul bilancio elettrico di bordo, oltre che al livello di riciclabilità. A questo proposito, l’illuminazione è stata progettata facendo uso per oltre l’80% del fabbisogno con LED a basso consumo energetico e gli elettrodomestici selezionati sono stati impiegati in base al loro utilizzo di gas refrigeranti ecocompatibili che non danneggiano l’ozono. Last but not least, tre curiosità e novità sviluppate appositamente per questo progetto: il sistema elettroidraulico per la regolazione e l’avvolgimento della randa, in modo tale da rendere possibile la conduzione della navigazione da parte di una sola persona, l’ancora a fuoriuscita dallo scafo autoallineante e che può essere salpata dal pozzetto, l’ormeggio facilitato grazie ai joystick che controllano le eliche di manovra a scomparsa.
LA PROGETTAZIONE DI UNA VERA HYBRID Designing a true Hybrid Il lungo lavoro di ricerca, fortemente orientato all’innovazione, ha coinvolto un intero team di professionisti. Abbiamo raccolto il racconto dell’Ing. Libero Zucchelli, responsabile di progettazione all’interno dei cantieri Vismara. “Anche se tutta l’imbarcazione è tecnologicamente molto avanzata, la sfida più grande è stata a livello di design: per la prima volta si è scelto di valorizzare l’impiantistica anziché nasconderla. Batterie, nodi di gestione dell’impianto elettrico, tubi, cavi, compressore del frigorifero, tutto è perfettamente visibile dagli ospiti che scendono in dinette. Chiaramente la posizione di ogni dettaglio deve essere prevista e studiata tenendo conto non solo della funzionalità ma anche dell’estetica. Questo tipo di integrazione così spinta ha fatto convergere i due approcci, quello tecnico e quello estetico, in un’unica visione globale dell’imbarcazione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti”. Abbiamo chiesto all’ing. Zucchelli qual è stato l’aspetto più delicato da risolvere dal punto di vista tecnico per la parte elettrica ed elettronica: a suo parere è stato l’impianto a 48 Volt che gestisce il motore elettrico, con le batterie al litio, infatti ognuna necessita di un proprio controllo di carica per non oltrepassare i limiti (sia verso il basso che verso l’alto) rigidamente imposti dal costruttore. 20 Aprile April 2012
A lengthy period of innovation-orientated research, involved a whole team of professionals. We have spoken to Libero Zucchelli, the engineer in charge of design at the Vismara boatyards. “Even if the whole boat is technologically state of the art, the greatest challenge was in design terms: for the first time, we decided to enhance the systems rather than conceal them. Batteries, the control nodes of the electrical system, pipes, wiring, refrigerator compressor… they are all perfectly visible to anyone going down into the dinette. Of course, the position of every detail had to be planned and studied, taking into account both practical use and aesthetics. This type of bold integration has brought two approaches - technical and aesthetic – together in a single, global vision of the craft. And anyone can see the results.” We asked Mr. Zucchelli which was the most delicate aspect to solve from a technical viewpoint for the electric and electronic part and he replied that the he thought it was the 48 Volt system controlling the electric motor, with lithium batteries. In fact each battery needs its own charge control so as not to exceed the strict limits (either maximum or minimum) set by the manufacturer.
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The new V-Hybrid is the perfect demonstration of the Vismara boatyard’s commitment to technology and eco-compatibility. Created in collaboration with ICAD (International Consortium for Advanced Design) Florence and also with financial support from the Monte dei Paschi di Siena banking group, which believed in the research project, the vessel is the result of a long period of study and design, the work of a tightly-knit team. The aim of the research was to build a vessel that would combine the pleasures of sailing with an ultra-low impact on the environment, an aim that has most decidedly been achieved, considering that the boat can also boast compliance with the stringent requirements listed in the Green Star Plus Platinum annotation concerning emissions from internal combustion engines, which means it can sail in protected areas that otherwise would not be accessible. This mix of solutions and design choices – ultra-light carbon hull, diesel engine-electric motor, eco-friendly paints, fuel tanks with double bottom, etc. – make the V-Hybrid a truly eco-compatible boat.
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ELECTRIC AND ELECTRONIC SYSTEM DESIGN CHOICES To create such a model of eco-sustainability, the electrical and electronic system also have to play their part. However, to achieve excellent results, this system needs to be part of a context of design choices for systems and structures that will have a low environmental impact. This is why a distributed type of electric system has been chosen: the main panel components are located on different sub-panels, placed near to the utilities, while the commands come from touch screen panels in more accessible areas. This type of distributed solution, developed jointly by Vismara staff and Dueventi (a company specialising in cutting-edge PC technologies for the nautical industry), is most advantageous in terms of space and distribution when it comes to weight on board, with reduced consumption as a result. The weight reduction is due to the fact that the panels no longer contain all of the components, but just the thermal breakers for the main lines, which can also be switched on and off remotely, meaning they can be installed in areas that are usually difficult to access. The sub-panels (Power Plex modules) are connected to the main electric panel and implemented via CAN bus, which notably reduces the amount of connections required on board because it is sufficient to lay the supply cable and the bus signal cable; the modules control all of the functions needed on board the vessel and integrate the functions of the thermal breakers and the relay switches.
SCENARI SCENARIES
L’OBIETTIVO DELLA RICERCA ERA COSTRUIRE UN’IMBARCAZIONE CHE UNISSE ALLA PIACEVOLEZZA DELLA NAVIGAZIONE ANCHE UN IMPATTO AMBIENTALE BASSISSIMO THE AIM OF THE RESEARCH WAS TO BUILD A VESSEL THAT WOULD COMBINE THE PLEASURES OF SAILING WITH AN ULTRA-LOW IMPACT ON THE ENVIRONMENT CANBUS AND POWER PLEX SYSTEM: INTEGRATION WITH A SINGLE INTERFACE The use of the CAN bus is a genuine distinctive feature, for various reasons: first of all, it is an expansion protocol used in the car industry and therefore, notably stable and reliable and to this one can add the characteristic of being able to send information and controls from the operator interface to single modules without passing through the operator panel. This type of architecture distributes on-board intelligence with extreme flexibility, simplicity and practicality. The Power Plex makes it possible to connect different types of utility: two DC outputs up to 25 Amps, six DC outputs up to 8 Amps, four DC outputs up to 1 Amp, eight outputs for LEDs, eight digital inputs and four analog ones. The digital inputs serve to connect buttons for local controls, implement feedback for system module outputs, carry digital alarm sensor information (bilge levels, smoke detector status, opening or closure of doors) on the CAN bus. It is also possible to create specific logics that can manage the outputs of one module and the inputs from another one. The analog inputs, with a voltage from 0 to 10 Volts DC, make it possible to send the information concerning data for some of the systems with parameters that vary continually and not discretely, by CAN bus. Data of this type include, for example, tank levels, temperature, pressure and mechanical and hydraulic actuator position values. The data come from the individual systems, pass through the converters connected to the module inputs and then are sent to the operator interface, which is comprised of two CPUs to guarantee redundancy: one positioned in the helm area and the other in the dinette. The Power Plex system also provides a further guarantee as it is able to operate and to control all of the utilities in case both CPUs should fail. CPU control also means not only it is possible to acquire the signals from the CAN bus, but also signals of other types, such as the significant values of the AC electrical system, the engine parameters, and the on-board alarms. All of these pieces fit together to create an integrated structure that controls all of the functions and systems on board through a single user interface. As well as all these technological details, the navigation system is able to acquire data from the Raymarine electronic instruments, and make it possible to view the contents on two monitors in the helm station thestructure controls the Bose LifeStyle entertainment system, interfaced with the DVB-T antenna by SoundLight & Technologies, to transmit the signal to the two television sets, one in the master cabin and the other in the dinette. This case too confirms the concept of technology working for comfort and easy use.
PROPULSIONE ECO SOSTENIBILE Eco-sustainable propulsion Il sistema di propulsione ibrido che permette l’utilizzo alternato di un motore diesel e di un motore elettrico (generatore) è la caratteristica saliente dell’Hybrid: consente di navigare a velocità di governo con il solo ausilio del motore elettrico alimentato dalle batterie, consentendo l’accesso a zone marine protette in totale silenzio e armonia. L’innovativo sistema di generazione di potenza sfrutta il trascinamento del motore elettrico durante la navigazione a gasolio e quello dell’elica durante la navigazione a vela. L’imbarcazione può navigare quindi in quattro differenti modalità: con motore elettrico, con motore diesel puro, con diesel + generatore (parte della potenza è utilizzata per la ricarica delle batterie) e in navigazione a vela. L’autonomia nel caso di funzionamento con il motore elettrico è di 3 ore alla velocità di 4 nodi e di 2 ore alla velocità di 5 nodi. Il sistema di propulsione funziona con un sistema di batterie al litio con tensione a 48 Volt, mentre i servizi dell’imbarcazione sono alimentati con batterie a 24 Volt. Le batterie a 48 Volt al litio, oltre a essere ecocompatibili e riciclabili, hanno un peso estremamente ridotto a parità di potenza rispetto alle tradizionali batterie al piombo, e hanno la caratteristica di poter essere scaricate al 100% della loro capacità. Il cantiere ha optato per l’installazione a vista, sia per le batterie che per il generatore, a testimonianza dell’intenzione di mostrare in ogni momento il ruolo fondamentale degli impianti e la loro perfetta integrazione nel design. The hybrid propulsion system allows alternated use of a diesel engine or electric motor (generator) it’s the salient characteristic of the Hybrid meaning it is possible to travel at steering speed using just the electric motor, powered by battery, which then allows access to protected marine environments in complete silence and without creating any disturbance. The cutting-edge power generation system uses the pull of the electric motor while moving under diesel engine power and that of the prop while under sail power. This means the craft can move in four different ways: with electric motor, with diesel engine, with diesel engine + generator (a part of the power is used to recharge the batteries) or using the sails. When using electric power, there are 3 hours of autonomy at a speed of 4 knots and 2 hours at 5 knots. The propulsion system works with lithium batteries at 48 Volts, while the services on board are powered by 24 Volt batteries. The 48 Volt lithium batteries, as well as being eco-compatible and recyclable, have a very light weight while providing the same power as traditional lead batteries and they can also be run down by their full 100% capacity. The boatyard has opted for exposed installation for both the batteries and the generator, to demonstrate its intention to show the fundamental role of systems and their perfect integration into the design at all times.
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© Vismara Marine
ENTERTAINMENT AND CONNECTIVITY By their very nature, pleasure cruisers have been designed for leisure time and sport, and therefore, facilities for entertainment and connectivity are a must. The Bose LifeStyle system has been selected to offer quality listening when it comes to music. It was originally designed for home cinema 5.1, and offers the possibility to listen to music in different areas (two zones and a maximum of 14 areas, thanks to BoseLink technology that even offers independent volume control). It is comprised of a media centre to manage content, a horizontal diffuser for the central channel, four double Direct/Reflecting cube speakers, an
L’IMPIANTO ELETTRICO È DI TIPO DISTRIBUITO: I COMPONENTI DEL QUADRO PRINCIPALE SONO DISLOCATI IN DIVERSI SOTTOQUADRI POSIZIONATI IN PROSSIMITÀ DELLE UTENZE, MENTRE I COMANDI SONO IMPARTITI DA PANNELLI TOUCHSCREEN POSIZIONATI NELLE ZONE PIÙ ACCESSIBILI A DISTRIBUTED TYPE OF ELECTRIC SYSTEM HAS BEEN CHOSEN: THE MAIN PANEL COMPONENTS ARE LOCATED ON DIFFERENT SUB-PANELS, PLACED NEAR TO THE UTILITIES, WHILE THE COMMANDS COME FROM TOUCH SCREEN PANELS IN MORE ACCESSIBLE AREAS
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Acoustimass module for low frequencies, and a VS-2 video enhancer for easy video source connection. Sound can be calibrated through an Adaptiq system that automatically customizes diffusion according to surroundings. Connectivity and TV channel reception are guaranteed by a specific antenna for marine environments: DVB-T by SL&T. In fact, continuous movement and weather conditions greatly influence signal reception. This is a passive, omnidirectional antenna that does not need to be redirected on a continuous basis to connect to the repeater. The version installed also includes UMTS voice and data reception, which is possible thanks to a second antenna in the same casing. Reception is available with any tuner, but performance is enhanced with decoders from the UR series, designed for sea use and also for land use while in movement. FACILITIES AND ACCESSORIES The lengthy design stage leading to the creation of the V-Hybrid has also involved the careful choice of components to be installed on board, based on their power consumption and therefore, on their impact on the electrical balance on board, as well as on their recycling potential. To this end, the lighting was designed to serve 80% of lighting needs with low power consumption LEDs, while the domestic appliances have been selected based on their use of ecocompatible refrigerant gas that is ozone friendly. Last but not least, three facts and new features, developed especially for this project: the electrohydraulic system to adjust and furl the mainsail so as to make it possible for one person to pilot the craft, the self-aligning anchor that comes out of the hull and which can be raised from the cockpit, the easier mooring thanks to joystick control of the retracting thrusters.
INFO PUBBLICITARIA ADVERTISING INFO
www.k-array.com www.exhibo.it
K-ARRAY NELL’IMPIEGO ON BOARD K-ARRAY and its use in the marine sector Il settore marine produce numerose opportunità per le tecnologie dedicate all’intrattenimento. Dai lussuosi yacht alle imponenti navi da crociera, molteplici sono le situazioni dove impianti audio, video e luci sono installati per le diverse esigenze: dall’home CINEMA per il salotto di un panfilo, fino ai veri e propri impianti di amplificazione live, installati nelle discoteche dei transatlantici, senza escludere i sistemi di comunicazione e sicurezza che devono garantire la massima affidabilità di esercizio
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Per tutte queste applicazioni K-array propone la giusta soluzione, grazie al suo ampio catalogo di diffusori acustici “ad-hoc”. Notevoli ad esempio sono gli impieghi delle Kobra, nei due formati da 50 e da 100 cm. Queste “linee di suono” in grado di generare grandi pressioni sonore sono utilizzate sia negli allestimenti all’interno di navi da crociera, sia nelle installazioni sui ponti, grazie anche alle loro caratteristiche di resistenza agli agenti atmosferici e alle intemperie. In particolare, per gli impianti di annunci, è stato dimostrato che una KK52 può sostituire almeno una dozzina di ceiling, con un considerevole risparmio nei costi di installazione e, non ultimo, sfruttando le caratteristiche di direttività di questi diffusori, creando una sorgente sonora facilmente identificabile e riconoscibile, anche in condizioni di assenza di visibilità. Più raffinato invece è l’uso delle Vyper o delle Lyzard. Questi diffusori acustici dalle dimensioni incredibilmente contenute si collocano con eleganza nei preziosi salotti che vengono allestiti all’interno degli yacht, come complemento agli impianti home cinema che, proprio in questi “ambienti” raggiungono dimensioni... poco “home” e molto “cinema”... In
The marine sector provides numerous opportunities for entertainment technology. From luxurious yachts to mighty cruise ships, there are multiple situations where audio, video and lighting systems are installed to cater for different needs: from home CINEMA for the living room of a yacht, to full-fledged live amplification systems, installed in discotheques of transatlantic ships, without forgetting the communication and safety systems which have to guarantee maximum reliability of operation
j Piccolo, il minisatellite si tiene in una mano Piccolo, the mini satellite can be hold in one’s hand
© Pershing
questi casi Vyper e Lyzard dimostrano ampiamente la loro grande capacità di restituire pressioni acustiche di tutto rispetto, come è giusto pretendere dai moderni impianti multimediali. Da qualche tempo poi, alla famiglia K-array si è aggiunto un nuovo intrigante prodotto: Piccolo. Si tratta di un sistema integrato 2.1 che potrebbe essere considerato la versione ulteriormente raffinata dei sistemi Lyzard, dai quali sono derivati i satelliti, ulteriormente rivisti nel design. Piccolo si propone come un sistema composto, oltre che dai due mini satelliti, anche di un sub e di una unità di amplificazione. Gli ingressi per le sorgenti sono parallelati e sono quattro; uno è addirittura bilanciato, con connettori XLR. L’unico comando è situato sulla parte superiore del contenitore triangolare che racchiude l’elettronica: si tratta di una grande manopola, a filo della superficie, che regola il volume e, alla pressione, accende o spegne l’apparato. L’amplificatore può essere collocato separatamente oppure sopra il subwoofer , anch’esso ospitato in un cabinet di acciaio inox dalla geometria triangolare e dalla finitura nera che al tatto ricorda il velluto. Come tutti sanno K-array è un prodotto italiano e proprio in Italia hanno sede i più prestigiosi cantieri navali, sia per le navi da crociera ma anche per la nautica di élite. Utilizzare i diffusori K-array nel navale quindi significa esaltare ancora di più l’ingegno e le capacità dei costruttori italiani apprezzati in tutto il mondo per la loro lunga tradizione in questo affascinante settore dell’ingegneria. K-array is the perfect solution for all these applications, thanks to its large variety of “ad hoc” acoustic diffusers. The Kobra, for example, in its two formats of 50 and 100 cm, finds many applications. These “sound lines” which are able to generate great sound pressure are used both in fitting out the interiors of cruise ships and in bridge installations, thanks also to their characteristics of resistance to atmospheric agents and inclement weather.
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For public announcement systems, it has been demonstrated that a KK52 can replace at least one dozen ceilings, resulting in considerable saving on installation costs. Last, but not least, by using the directivity features of these diffusers an easy to identify and recognize sound source is created, even in conditions of no visibility. The use of the Vyper or Lyzard is more refined. These acoustic diffusers of decidedly moderate dimensions are elegantly located in precious living rooms fitted out on yachts, and complement home cinema systems, which in these settings reach dimensions that are more those of a “cinema” than of a “home”. In these situations Vyper and Lyzard widely demonstrate their great skill in restoring perfectly respectable acoustic pressure, which is what is rightfully expected from modern multimedia systems. For some time a new intriguing product has been added to the K-array family: Piccolo. It is a 2.1 integrated system which could be considered the further refined version of the Lyzard systems, from which the satellites are derived, further reviewed in terms of design. Piccolo is offered as a system composed of a subwoofer and amplification unit, in addition to two mini satellites. There are four paralleled inputs for the sources; one is even balanced, with XLR connectors. The only command is situated on the top part of the triangular-shaped cabinet which houses the electronics: it is a large knob, flush with the surface, and regulates the volume; when it is pressed it turns the device on or off. The amplifier could be located separately or above the subwoofer, which is also housed inside a stainless steel triangularshaped cabinet with a black velvet-feel finish. It is common knowledge that K-array is an Italian product and that Italy is home to the most prestigious naval yards, for top luxury cruise ships and yachts. Hence, the use of K-array diffusers in the naval sector is a way to further highlight the imagination and skill of Italian manufacturers who are appreciated worldwide for their long history in this fascinating engineering sector.
g Piccolo, di K-array Piccolo by K-array
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INCONTRI MEETING
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NEXTWORKS A step ahead
NEXTWORKS - A step ahead La tecnologia in uso oggi, pensata e progettata con uno sguardo al futuro: è la visione di Nextworks, azienda specializzata nello sviluppo di soluzioni di automazione e trasporto dati in ambito marine e poi residenziale. Come nella migliore tradizione delle “garage company”, a fondare la società sono stati nel 2002 quattro neolaureati e ricercatori attivi presso il Consorzio Pisa Ricerche (CPR): Cristiano Bozzi, Gianluca Insolvibile, Nicola Ciulli e Alessandro Martucci. Oggi l’azienda ha acquisito una posizione internazionale e propone soluzioni proprie per l’automazione e trasporto dati. Sono gli stessi titolari a parlarci di Nextworks e della filosofia aziendale Text: Chiara Benedettini Barbara Trigari
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j Cristiano Bozzi
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j Gianluca Insolvibile
Technology in use today, designed and planned with an eye to the future: this is the vision of Nextworks, a company specialised in the development of automation and data transport solutions in the marine and, some time later, residential sector. Following in the footsteps of the “garage company”, the company was founded in 2002 by four recent graduates and researchers at the Consorzio Pisa Ricerche (CPR): Cristiano Bozzi, Gianluca Insolvibile, Nicola Ciulli and Alessandro Martucci. Today the company has gained international recognition and produces in-house automation and data transport solutions. We met with the owners of Nextworks to speak about the company and its ethos Raccontateci come è nata Nextworks: cosa vi prefiggevate? Cristiano Bozzi - Il contesto nel quale è nato il progetto è quello del Consorzio Pisa Ricerche e in particolare nella Divisione Informatica e Telecomunicazioni. Si tratta di una struttura a cavallo tra pubblico e privato che fa da tramite tra il mondo universitario e vari enti, dai Ministeri alle istituzioni come la Comunità Europea o la Regione Toscana, per sostenere il finanziamento e lo sviluppo tecnico e amministrativo di progetti di ricerca. Per noi giovani neolaureati è stata una grande occasione per fare ricerca ad alti livelli e interfacciarsi con centri europei all’avanguardia: un ambiente culturale molto positivo che compensa la forse eccessiva teoricità delle Università italiane.
Gianluca Insolvibile - Il Consorzio ci ha permesso di ampliare la nostra visione della tecnologia, e di alcuni grossi brand internazionali, spingendoci più avanti nel futuro: lavoravamo su tecnologie che all’epoca erano all’avanguardia, e che solo anni dopo sono entrate nel mondo consumer. Questo ci ha favorito molto quando abbiamo sviluppato i nostri prodotti e soluzioni. CB - Esattamente, ci ha fornito quell’imprinting mentale grazie al quale, quando pensiamo a una soluzione, cerchiamo sempre di vederla in prospettiva di sviluppi futuri. Quindi siamo rimasti nell’ambito della ricerca, concentrandoci sullo sviluppo di software per reti di telecomunicazioni e trasporto di A/V digitale, fino al 2002, quando è avvenuto un incontro importante. Ci siamo imbattuti in un grosso produttore di apparati a caccia di un gruppo in grado di lavorare nella ricerca e sviluppo in un ambito molto specifico: quello appunto delle reti, ma con la finalità di portare questo know-how software a bordo di specifici apparati che rispondessero a requisiti di mercato. Così è nata Nextworks per rispondere alle richieste di questo produttore, ma anche per un bisogno di noi ricercatori di creare qualcosa di nostro, e allo stesso tempo pienamente in linea con il mandato del Consorzio Pisa Ricerche.
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Esattamente di cosa vi occupavate? CB - Sviluppavamo software su apparati di telecomunicazioni. Un lavoro molto di nicchia, con solo pochi clienti a livello mondiale, che abbiamo portato avanti in maniera esclusiva per un paio di anni, e che oggi proseguiamo parallelamente all’attività di sviluppo e commercializzazione dei nostri prodotti, diciamo al 50%. Allora non avevamo una divisione commerciale, ma facevamo una sorta di ricerca e consulenza “su misura” grazie al passaparola. In questo modo riusciamo ancora oggi a stare sempre un passo avanti per quanto riguarda le tecnologie che si affermeranno nel prossimo futuro. GI - Che poi è stato quello che ci ha portato all’evoluzione in ambito nautico: avevamo a che fare con prodotti di nicchia, particolarmente evoluti, una rete sulla quale potevamo appoggiare servizi anch’essi evoluti... e la prima applicazione concreta è stata quella sugli yacht Benetti. Come è avvenuto il passaggio dalla ricerca allo sviluppo di prodotti? E in quali ambiti? CB - Era il 2003, e già allora condividevamo una visione di abitazione evoluta, nella quale poter usufruire di servizi diversi appoggiati su un’unica infrastruttura: ma non sapevamo come realizzare concretamente il progetto. Nel 2004 c’è stato l’incontro con Benetti: in cantiere hanno subito sposato la nostra visione, anzi ne avevano una simile applicata al mondo delle imbarcazioni, e ci hanno chiesto di sviluppare, per loro e insieme a loro, un sistema dedicato. Il nostro modello di business era sempre stato quello della “ricerca on demand”, ma in questo caso Benetti ci ha
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INCONTRI MEETING
g L’interfaccia Sealux Sealux interface
chiesto anche di produrre il sistema: era il nostro primo cliente “non tecnico”, e aveva bisogno di un impianto integrato chiavi in mano. Così Nextworks ha preso una seconda strada accanto a quella della R&D, e abbiamo cominciato a ragionare anche in termini di prodotto, mercato, vendite. Il rapporto con Benetti è stato ed è molto bello e proficuo, e prosegue ancora oggi. GI - L’ambito marine è sempre ricettivo rispetto alla tecnologia, c’è volontà di sperimentare, confrontarsi con qualcosa di nuovo, anche se prima deve essere sviluppato e testato con estrema professionalità. ...e così è nato Best, che ad oggi è installato su circa 30 imbarcazioni della flotta Benetti. E poi? GI - Esattamente: Best è stato adottato per le imbarcazioni Benetti. Nel 2008-2009 ci siamo resi conto che il potenziale di questo prodotto era tale da consentirne una commercializzazione più ampia che non quella per Benetti, pur senza intaccare il vantaggio competitivo che detiene il cantiere. Quindi abbiamo licenziato ancora una volta la nostra stessa tecnologia riportando gli stessi componenti tecnologici, ma non al livello di sofisticazione ed evoluzione di Best, su quello che oggi è il nostro prodotto Sealux.
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Parliamo di Best: di cosa si tratta? GI - Best è innanzitutto una rete, cioè un cablaggio unico con cavo CAT5 che attraversa tutta l’imbarcazione, sul quale passa lo standard IP. Una serie di protocolli gestiscono poi i servizi e dispositivi che si appoggiano su questa infrastruttura. Abbiamo volutamente scelto un cablaggio molto comune e protocolli che fossero riconosciuti standard di mercato, per creare una infrastruttura capace di accogliere il nostro sistema ma anche qualunque sistema aperto che si volesse integrare con il nostro. È stata una scelta molto importante, perché permette al cliente di scegliere la soluzione a lui più adatta, senza compromessi, e al “project integrator”, evoluzione del system integrator, di fare parlare mondi che normalmente non si interfaccerebbero. CB – Best è una sorta di sistema nervoso della barca, sul quale sono inserite una serie di funzionalità ed elementi in maniera nativa, e la predisposizione per accogliere qualunque altro tipo di integrazione sia necessario fare. Il punto di forza è che l’“intelligenza” si ritrova a livello progettuale, mentre la fase di messa in opera è molto semplice e lineare, come anche i cablaggi e i dispositivi impiegati, senza gravare sui costi. Questo tipo di struttura rende anche molto più semplici le modifiche in corso d’opera e gli aggiornamenti, che si possono fare a livello software senza impattare struttura e arredamento della barca. Purtroppo non sempre i clienti sono consapevoli della qualità e professionalità di questo tipo di approccio.
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Che poi rappresenta l’elemento di differenziazione di Nextworks. GI - Infatti: se nel 2004, quando siamo partiti, l’innovazione più spinta consisteva nella capacità di fornire una serie di funzionalità su rete IP, oggi è abbastanza comune. Il discriminante è stato per noi costruire in questi anni uno strato di software in grado di orchestrare tutti questi servizi sulle reti IP, per cui siamo in grado di fare una serie di operazioni semplicemente tramite modifiche software. È quello che in ambito di ricerca a livello europeo si chiama Smart Environment, o Ambient Intelligence: ogni dispositivo che serve a erogare una funzione verso il cliente finale ha una propria modellizzazione all’interno del software, grazie alla quale, attraverso lo stesso software, è possibile costruire delle configurazioni che influenzano il comportamento di oggetti fisici, quindi creare customizzazioni con relativa semplicità. Come è avvenuto il passaggio dal settore yachting al residenziale? CB - È stato un po’ un ritorno a casa... Infatti eravamo partiti proprio dall’idea di fare qualcosa per le abitazioni, ma eravamo troppo in anticipo sui tempi, quindi lo sviluppo reale è poi avvenuto negli yacht. Di conseguenza una volta consolidata la tecnologia abbiamo subito pensato al residenziale, che infatti le ha recepite, anche se qualche anno dopo.
NEXTWORKS L’incontro tra i quattro fondatori di Nextworks avviene nel 1998 all’interno del Consorzio Pisa Ricerche (CPR) in seno al quale Cristiano Bozzi, Gianluca Insolvibile, Nicola Ciulli e Alessandro Martucci fanno ricerca per conto della Divisione Informatica e Telecomunicazioni. Nextworks però nasce qualche anno dopo, nel 2002, quando un grosso produttore di apparati decide di coinvolgere il gruppo di ricerca nello sviluppo concreto di software mirato agli apparati di telecomunicazione. Sarà l’attività prevalente dei primi anni dell’azienda, R&D “personalizzata” per pochi e selezionati clienti a livello mondiale come Marconi Communications (Selex Elsag), Alcatel-Lucent, Siemens, Ericsson; attività che oggi prosegue, affiancata a quella della realizzazione di prodotti indirizzati a mercati specifici, ma sempre caratterizzati da una visione più ampia delle tecnologie coinvolte, che consente apertura all’integrazione e possibilità di sviluppo nel tempo. Oggi Nextworks al mercato dell’integrazione propone: Symphony, la linea domotica per il residenziale; Sealux, le soluzioni per le imbarcazioni di prestigio; le nuove soluzioni customizzate per wellness/spa; le applicazioni per Digital Signage Hypermedia. Anche la compagine aziendale si è evoluta fino a oggi, con 25 dipendenti, 5 dei quali entrati nella compagine societaria, e la nuova sede a San Piero a Grado (Pisa). A dicembre 2011 Nextworks ha aderito alla Cisco Italian EnergyWise Alliance insieme a 18 tra aziende italiane d’eccellenza e centri di ricerca, per collaborare nello sviluppo di soluzioni energy-aware. www.nextworks.it The meeting with the four founders of Nextworks took place in 1998 in Consorzio Pisa Ricerche (CPR) where Cristano Bozzi, Gianluca Insolvibile, Nicola Ciulli and Alessandro Martucci carried out research on behalf of the IT and Telecommunications Division. Nextworks was set up a few years later, in 2002, when a large appliances manufacturer decided to involve the research group in the concrete development of software for telecommunication appliances. It was to become the main activity of the first few years of the company, “personalised” R&D for a few and selected clients worldwide, such as Marconi Communications (Selex Elsag), Alcatel-Lucent, Siemens, Ericsson. This activity still continues, alongside the realization of products for specific markets, but always characterized by a wider vision of the technologies involved. This allows to open up to integration and the possibility to develop over time. Today Nextworks makes available to the integration market: Symphony, the domotic line for the residential sector; Sealux, solutions for prestigious yachts; new customized solutions for wellness/spa; applications for Digital Signage Hypermedia. The company has also grown and expanded to number 25 employees, 5 of which have become part of the shareholding structure, with new headquarters in San Pietro a Grado (Pisa). In December 2011 Nextworks became a member of the Cisco Italian Energy Wise Alliance with other 18 Italian companies of excellence and research centres, to work www.connessioni.biz together on the development of energy-aware solutions.
Marine e residenziale: la catena produttore - cliente è diversa? GI - Sì, nel residenziale il mercato è più “disordinato” che nel settore nautico, dove il nostro cliente è al 99% il cantiere ed è difficile - anche se non impossibile che il cliente finale imponga un fornitore. Nel mercato residenziale invece manca una catena di distribuzione chiara e definita, quindi il nostro cliente potrebbe essere lo studio di architettura che ha bisogno di un supporto tecnologico, l’integratore di sistemi cui cediamo il nostro prodotto perché lo integri, o il costruttore che si rivolge a noi per una consulenza sulle tecnologie da implementare, oppure infine è lo stesso cliente finale che partendo dai propri bisogni mette insieme una serie di fornitori e realizza il proprio impianto. CB - La nautica comunque rimane più pronta a recepire queste tecnologie, a differenza del residenziale nel quale i clienti sono ancora pochi e di nicchia: l’elemento sicurezza rimane molto sentito; mentre in barca si sperimenta volentieri, anche per stupire gli amici con un gadget o uno status symbol, in casa si vuole tranquillità e certezza nel funzionamento... ma ci stiamo arrivando a passi da gigante. Recentemente è stata approvata la nuova normativa per la certificazione degli impianti elettrici, che definisce l’impianto domotico come il più evoluto: cosa rappresenta per il vostro lavoro? CB - Per noi è un passo fondamentale, ora il problema sarà fare formazione agli elettricisti, ma alcuni produttori lo stanno facendo. GI - Ci terrei però a fare una distinzione, quella tra la “domotica” definita dalla normativa per gli elettricisti, e il sistema integrato fatto dal system integrator. Sono due mondi completamente diversi. Mentre il secondo è un impianto sofisticato, ricco di tecnologia, molto costoso e che necessita di uno studio di progettazione alle spalle, il primo ha una dimensione un po’ più basica, e diciamo che dovrebbe fare parte in maniera automatica e naturale dell’impianto elettrico di ogni abitazione. C’è anche una domotica accessibile a tutti, e sarà quella che aprirà le porte agli impianti più complessi, finalmente sgretolando la diffidenza della clientela. Proprio su questo tema Nextworks contribuisce alla formazione collaborando con la Camera di Commercio di Pisa e il Centro TQV (Tecnologie Integrate per la qualità del Vivere) del CNR. Le vostre soluzioni contribuiscono anche al risparmio energetico? GI – Sì, e ci crediamo molto, e infatti ci siamo associati alla Cisco Italian EnergyWise Alliance, iniziativa lanciata da Cisco per promuovere una sorta di “consapevolezza energetica”; inizia dagli apparati IT ma si estende anche a tutto ciò che vi può essere collegato, secondo una visione più ampia che si sposa perfettamente con quella di Nextworks. Diventa naturale quindi che la rete IP alla quale sono collegati tutti i dispositivi serva anche a veicolare informazioni sul consumo energetico e a gestire oculatamente i dispositivi. L’Alliance raccoglie quindi una serie di produttori italiani che stanno realizzando prodotti “energy wise” compatibili fra loro, mirando a uno standard; per noi l’interesse nell’Alliance risiede anche nell’aspetto legato alla ricerca
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INCONTRI MEETING
nell’ambito delle Smart Grid, ovvero reti di produzione e consumo energetico distribuite sul territorio che necessitano di infrastrutture di controllo, gestione e misura estremamente sofisticate. È un altro degli ambiti verso i quali spingiamo la nostra produzione rivolta al residenziale. Come definireste il valore aggiunto di Nextworks rispetto ai vostri competitor? GI - Prima di tutto la nostra genesi nell’ambito della ricerca e sviluppo, l’abitudine ad affrontare i problemi guardando oltre la loro soluzione immediata, sia dal punto di vista delle possibili richieste del cliente, che dal punto di vista degli sviluppi del mercato. Sette anni fa abbiamo puntato sul CAT5 perché sapevamo che su questa tecnologia vi sarebbe stata la convergenza di tutte le altre: la nostra capacità di guardare più avanti deriva da questo “mantenerci allenati” rispetto alle tecnologie. CB - Nextworks è strutturata in maniera diversa rispetto al classico system integrator: in genere il gruppo di progettazione è limitato a poche persone, mentre gli installatori sono un gruppo numeroso; noi invece siamo al 90% ingegneri e tendiamo a inquadrare i progetti in una visione d’insieme che coinvolge tutti gli attori e tutte le fasi dello sviluppo, senza tralasciarne nessuna. La conoscenza completa di tutto l’impianto aiuta tutti, anche l’elettricista, a comprendere il peso di eventuali modifiche e variazioni. GI - Il secondo elemento distintivo di Nextworks è il “doppio cappello” di produttori e installatori. Significa che quando agiamo da produttori per installatori terzi, conserviamo sempre la capacità di sviluppo sul nostro stesso prodotto, che quindi non è mai chiuso e può essere customizzato. Infine, siamo un gruppo di professionisti appassionati: quando Nextworks è nata eravamo solo in quattro, oggi siamo 25 e abbiamo deciso di fare entrare nella compagine societaria altre persone (Gino Carrozzo, Francesco Salvestrini, Tommaso Zini, Vincenzo Memeo, Giodi Giorgi), che hanno fornito negli anni un prezioso contributo alla crescita dell’azienda. Non abbiamo fatto questo percorso da soli, ma condividendo scelte strategiche e maniera di lavorare, per costruire qualcosa di positivo anche per il nostro territorio.
SIAMO AL 90% INGEGNERI E TENDIAMO A INQUADRARE I PROGETTI IN UNA VISIONE D’INSIEME CHE COINVOLGE TUTTI GLI ATTORI E TUTTE LE FASI DELLO SVILUPPO, SENZA TRALASCIARNE NESSUNA 90% OF US ARE ENGINEERS AND TEND TO PICTURE OUR PROJECTS IN A GLOBAL MANNER, WHICH INVOLVES ALL THE PLAYERS AND ALL THE PHASES OF DEVELOPMENT, NONE ARE NEGLECTED
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Tell us how Nextworks was set up: What were your goals? Cristiano Bozzi – The project was born within the context of Consorzio Pisa Ricerche and, in particular, in the IT and Telecommunications Division. The structure lies somewhere between the public and private sector and it acts as an intermediary between the university world and various organizations, from Ministries to institutions like the European Community or the Region of Tuscany, to support the funding and technical and administrative development of research projects. For us, who are recent graduates, it has been a great opportunity to do research at high levels and interface with European state-of-the- art centres: a very positive cultural environment which compensates for the perhaps excessive theoretical side of Italian Universities. Gianluca Insolvibile – The Consortium allowed us to expand our vision of technology and of some important international brands, moving us further into the future. We worked on technologies which were state of the art at the time, and entered the consumer world only years later. This facilitated us enormously when we developed our own products and solutions. CB – Exactly. It provided us with the mental imprinting thanks to which, when we think of a solution, we always try to see it in the prospect of future developments. We remained in the research sector, concentrating on software development for telecommunication networks and digital A/V transport until 2002 when an important meeting took place. We met with a well-known appliance manufacturer who was looking for a group capable of working in the R&D of a very specific sector: that of networks, but with the goal of taking this software know-how on board specific appliances which would meet market requirements. Nextworks was set up to respond to the requests of this producer, but also to respond to our need as researchers to create something of our own and, at the same time, fully in line with the mandate of Consorzio Pisa Ricerche. Exactly what did you deal with? CB – We developed software on telecommunication appliances. Highly exclusive work, with just a few clients worldwide, which we brought forward exclusively for a few years. We are continuing in this line of work which occupies 50% of our time alongside the activity of developing and marketing our products. At that time we had no sales division, we offered “customised” research and consulting activities thanks to word of mouth. By doing so we are still able to remain one step ahead in terms of technologies which will establish themselves in the immediate future. GI – This is what led us to move into the nautical sector: we dealt with particularly evolved niche products, a network on which we could lay services, which were also evolved.. and the first tangible application was that on Benetti yachts. How did you move from the research to the development of products? And in what sectors? CB – It was 2003, and we already shared a vision of evolved housing, in which we could use the different services dependent on a single infrastructure. The problem was that we did not know how to physically create the project. In 2004, we met with Benetti, who not only immediately agreed with our vision, but also had a similar one applied to the world of yachts, and asked us to develop a dedicated system both with and for them. Our business model had always been that of “research on demand”, but in this case Benetti also asked us to produce the system. He was our first “non-technical” client, and he needed a turnkey integrated system. As a result Nextworks took a secondary route alongside that of R&D, and we also began to reason in terms of products, market, sales.
INCONTRI MEETING
Let’s talk about Best: What is it? GI – Best is first and foremost a network, that is unique wiring with a CAT5 cable that crosses the entire yachts, through which the standard IP passes. A series of protocols manage the services and devices which depend on this infrastructure. We have intentionally chosen a very common cable and protocols which would be recognized as market standards, to create an infrastructure able to embrace our system but also any open system which would want to be integrated with our own. It was a very important decision, because it allows the customer to choose the solution that suits him best, without compromises, and the “project integrator”, evolution of the system integrator, to connect worlds that would otherwise never interface with each other. CB - Best is a like the nervous system of the yachts, onto which are inserted a series of functions and elements in native, with the ability to embrace any other type of integration that needs to be made. The strong point is that the “intelligence” is found at the design level, while the start-up phase is very simple and linear, as are the cabling and the devices used, without weighing heavily on costs. This type of structure also makes it much easier to make changes during its construction and updates, which can be made at software level without impacting on the structure and furnishing of the yachts. However, clients are not always aware of the quality and professionalism of this type of approach. What makes Nextworks different to the rest? GI – I will tell you. If, when we started out in 2004, the most forward innovation was the ability to provide a series of functions on IP network, today this is rather common. Since then the discriminating factor for us has been to build software able to orchestrate all these services on the IP networks, so we are able to make a series of operations simply by software modifications. At European research level this is called Smart Environment or Ambient intelligence. Each device which serves to provide the final customer with a function has its own modelling inside the software, thanks to which, through the same software, it is possible to build the configurations which affect the behaviour of physical objects, and create customisations with relevant ease. j L’interfaccia di controllo su i Pad per i sistemi dell’imbarcazione An example of on iPad user interface to manage different systems of a yacht
The relationship with Benetti has been and continues to be important and mutually profitable. GI – The marine environment is always receptive to technology; there is the desire to experiment, compare with something new, even if it has to be first developed and tested with extreme professionalism. ...which led to Best, currently installed on 30 yachts of the Benetti fleet. And then? GI – That’s it. Best has been adopted as standard for all Benetti yachts. In 2008-2009 we realized that the potential of this product was such to allow a wider marketing than that with Benetti, without undermining the competitive advantage of the shipyard. Once again, we fired our own technology bringing the same technological components, but not at the level of sophistication and evolution of Best, to create what is now called Sealux.
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How did you move from yachting to residential? CB – It was a little like coming home… In fact we had taken off precisely from the idea of doing something for housing, but were too ahead of the times, so the actual development happened in yachts. Consequently, once the technology was consolidated, our thoughts headed straight for the residential sector, which acknowledged them, even if it took a few years. Marine and residential: Is the producer – client chain different? GI – Yes, in the residential sector the market is more “untidy” than that of the nautical sector, where 99% of the time our client is the boatyard and it is difficult – if not impossible – that the final client imposes a supplier. On the other hand, the residential market lacks a clear-cut well defined distribution chain, so our client could be an architectural firm who needs technological
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INCONTRI MEETING
Do your solutions also contribute to energy saving? GI – Yes, and we are firm believers in it. We are members of the Cisco Italian Energy Wise Alliance initiative launched by Cisco to promote “energy awareness”; it starts with IT appliances but also extends to everything that can be connected with it, according to a wider vision which is perfectly in sync with that of Nextworks. It is natural that the IP network to which all the devices are connected also serves to vehicle information on energy consumption and to manage the devices in a concealed manner. The Alliance brings together a series of Italian producers who are realizing “energy wise” products which are compatible with each other aiming for a standard; our interest in the Alliance also lies in the research of Smart Grids, that is production and energy consumption networks distributed throughout the territory that require an extremely sophisticated measurement, management and control infrastructure. It is another of the sectors towards which we are directing our production for the residential sector.
j La schermata principale di una tipica interfaccia di gestione iPad customizzata da Nextworks The main screenshot from a typical iPad user interface, customized by Nextworks
support, a system integrator to whom we give our product so he can integrate it, or a manufacturer who contacts us for advice on the technologies to be implemented or, finally, it could be the same end client who puts together a series of suppliers and creates his own system according to his needs. CB - Of the two sectors the nautical one remains the most ready to acknowledge these technologies and take them on board. The customers of the residential sector are still few and of the niche kind. The safety element is still strongly felt. With yachts there is a great desire to experiment, to amaze friends with a gadget or a status symbol; at home the customer wants peace of mind and sure, problem-free operation... but we are getting close. The new regulation on the certification of electrical systems, which defines the domotic system as the most evolved, has been recently approved: what does that mean for your work? CB - It is an essential step for us. The problem will now be the training for electricians, but some producers are doing it. GI – It is important however to make a distinction, between “domotics” defined by the regulation for electricians, and the integrated system made by the system integrator. They are worlds apart. The second is a sophisticated system, rich in technology, very costly and requires a background of study in design; the first is a little more basic and should automatically and naturally be part of the electrical system of every home. There is also a type of domotics which is accessible to all, and it will open up the doors to more complex systems, finally doing away with the diffidence of customers. Nextworks is contributing to the training working with the Chamber of Commerce of Pisa and the TQV Centre (Integrated Technologies for Living Quality) of the CNR.
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How would you define the added value of Nextworks compared with your competitors? GI – First and foremost our origins in the R&D sector, our habit of tackling problems by looking beyond the immediate solution, both from the point of view of possible client requests and market developments. Seven years ago we set our sights on CAT5 because we knew that the rest would converge on this technology. Our ability to look further into the future comes from “keeping ourselves in shape” with respect to technologies. CB - Nextworks is structured differently to the standard system integrator. The design team is usually limited to a few people, while the installers are a large team. 90% of us are engineers and tend to picture our projects in a global manner, which involves all the players and all the phases of development, none are neglected. Full knowledge of the entire system helps everyone, even the electrician, to understand the importance of any modifications and variations. GI – The second distinctive element of Nextworks is that it works as both producer and installer. It means that when we work as producers for third party installers, we always retain the ability to develop our own product, which is never closed and can be customized. Finally, we are a group of passionate professionals. Nextworks was set up by the four of us, but today we have expanded to 25 and we have decided to allow others (Gino Carrozzo, Francesco Salvestrini, Tommaso Zini, Vincenzo Memeo, Giodi Giorgi) who have given their invaluable contribution over the years to the growth of the company, to join our shareholding structure. We have travelled this path together, sharing strategic choices and work methods to build something which also has positive effects on our territory.
Fiera leader mondiale dell’Architettura e della Tecnica
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TECNOLOGIA TECHNOLOGY
L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI NELLA NAUTICA Elettricità ed elettronica a bordo SYSTEMS INTEGRATION IN THE MARINE SECTOR Electricity and electronics aboard L’introduzione dell’elettronica e l’adozione della logica legata all’integrazione di sistemi hanno portato, nell’automazione dedicata alla nautica da diporto, alcuni quesiti, primo tra tutti quello se sia più utile far convivere gli impianti elettrici ed elettronici, o se l’elettronica possa sostituire integralmente struttura e logica legate all’impiantistica elettrica. Potrebbe sembrare una questione squisitamente tecnica, ma ha ricadute importanti sui versanti della semplicità, dei costi e del risparmio energetico (che in barca non è aspetto secondario). A un anno dall’articolo introduttivo ai fondamentali dell’integrazione della nautica, nel quale parlavamo di protocolli, modalità e apparecchiature, oggi la riflessione verte sullo spazio che l’elettronica potrebbe guadagnarsi, e che il mercato le sta lasciando… o meno
The introduction of electronics and the adoption of systems integration logic have led, in pleasure craft automation, to some questions being asked: first of all about whether it is more useful to use electrical and electronic systems together, or if electronics can totally replace the electrical systems-linked structure and logic. This may seem like a totally electrical question, but its effects are important when it comes to simplicity, costs and energy savings (which are not a secondary aspect on board a vessel). One year on from the introductory article about the basics of integration in sailing, where we talked about protocols, methods and equipment, today we are looking at the place that electronics could occupy in this field, and which the marketplace is leaving for it…or not Text: Riccardo Trionfi
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PREMESSA
Uno degli sviluppi tecnici più significativi è la rapida eliminazione dei pulsanti di comando a favore dei touch screen. Osservando questo fenomeno con l’esperienza di oggi sembra evidente che usare un display touch sia molto più comodo e funzionale rispetto alle precedenti tastiere. È stato necessario il genio di Steve Jobs, che ha inventato l’iPhone, per far entrare il concetto del “multi touch” nella vita delle persone. I vantaggi dell’interfaccia touch, che unisce appunto la visualizzazione delle informazioni sul funzionamento di un prodotto, o di un intero sistema, alla capacità di inviare comandi specifici per modificare questo funzionamento, sono evidentemente troppo importanti per essere ignorati. Queste considerazioni assumono un’importanza particolare se vengono messe in relazione alle problematiche dell’integrazione dei sistemi di bordo. Per le quali l’integrazione consiste nella possibilità di visualizzare informazioni di monitoraggio e di inviare dei comandi da posizioni specifiche della barca (tipicamente dalla plancia di comando, il fly bridge e la zona equipaggio per le barche a motore, oppure il tavolo da carteggio e le timonerie per le barche a vela): tutte funzioni che possono essere svolte tramite touch screen. L’uso di un touch screen costituisce una vera e propria rivoluzione dei sistemi di bordo, perché presuppone l’utilizzo di tecnologie elettroniche e di funzioni di integrazione decisamente innovative. È perciò interessante analizzarne l’attuale “stato dell’arte”, considerando che il momento evolutivo che stiamo vivendo offre interessanti opportunità ai player che desiderano offrire ad armatori e cantieri un “nuovo” livello di integrazione
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NAVIGAZIONE E CARTOGRAFIA ELETTRONICA
Le moderne imbarcazioni sono spesso dotate di sistemi di bordo complessi: sono diventate il simbolo del lusso, delle comodità e anche dell’evoluzione tecnologica, e la tecnologia è necessaria per assicurare anche in barca “i servizi di terra”. Considerato il crescente numero di apparecchiature, le “tecnologie integrate” sono fondamentali per controllare e gestire i sistemi di bordo e servono a semplificare la vita non solo dell’armatore, ma anche di progettisti e installatori. I sistemi di navigazione sono forse quelli che primi hanno visto una evoluzione tecnologica significativa verso l’integrazione, elemento che ne ha molto facilitato l’utilizzo; negli anni ’80 l’avvento del sistema GPS e della cartografia elettronica ha offerto un incredibile supporto, risolvendo definitivamente il problema principale di ogni navigatore, ovvero sapere dove si trova e definire la rotta. La successiva evoluzione, avvenuta nei primi anni del 2000, ha permesso poi di “integrare” su un unico schermo e in un’unica videata tutte le informazioni provenienti dai vari strumenti: i dati del GPS, del radar, dell’ecoscandaglio, dei misuratori della velocità e del vento e, più recentemente, anche del sistema AIS (Automatic Identification System). Il passo successivo è il touch.
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TECNOLOGIA TECHNOLOGY
COMUNICAZIONE VOCE E DATI CON L’ESTERNO SATELLITE UNIT (voice and data) MARINE MULTI-FUNCTION INSTRUMENTS WITH WI-FI CONNECTION
LAPTOP WITH WI-FI CONNECTION
WIRELESS ROUTER WITH SIM CARD. CONNECTION ALSO TO WIRELESS NETWORK ON DRY LAND
iPad, iPhone, iPod AND THEIR COMPETITOR
j I componenti principali della rete di comunicazione di bordo The main components of the on-board communications networks
Ma c’è di più. Tutti i produttori di strumenti elettronici di navigazione si sono sforzati di integrare nei propri schermi, oltre ai dati degli strumenti di navigazione, anche gli altri provenienti dal motore, i livelli dei serbatoi, le telecamere, gli allarmi ecc. È difficile oggi prevedere se gli schermi touch degli strumenti di navigazione diventeranno in un futuro la principale - o addirittura l’unica - “interfaccia operatore”, ma appare una possibilità tutt’altro che remota.
I COMPONENTI TECNICI DELL’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI BORDO
Ad oggi due elementi tecnici caratterizzano l’evoluzione di questo settore e ne costituiscono il principale fattore propulsivo. Il primo è l’uso di display interattivi, oggi costituire l’interfaccia utente per eccellenza, grazie all’introduzione massiccia dei device touch e a dispetto del fatto che, fino a poco tempo fa, fossero guardati con un certo sospetto, perché davano la sensazione di non “poterci mettere le mani” e di non essere affidabili al 100%. Il secondo elemento è meno evidente, ma assume un’importanza fondamentale per qualsiasi attività di integrazione delle funzioni di bordo: ovvero la trasmissione e ricezione di dati in tecnologia digitale su reti cablate o wireless. Le tecnologie attualmente disponibili permettono di trasmettere su un unico cavo, in tempi ridottissimi, praticamente tutte le informazioni e i comandi necessari a gestire un’imbarcazione: dati del sistema GPS, immagini radar, ai dati degli strumenti di navigazione, dell’impianto elettrico, i comandi di accensione e spegnimento di utenze, le immagini di telecamere, programmi televisivi ecc. Spetta poi alle CPU delegate alla elaborazione e visualizzazione dei dati appartenenti a ogni gruppo, “scegliere” i dati di loro pertinenza, acquisendoli dal singolo cavo, cui ognuna di esse è collegata. E per quanto queste tecnologie siano ormai assodate da molti anni, e abbiano trovato svariate applicazioni, nel settore delle barche da diporto sono ancora percepite come molto innovative, per via di un certo ritardo nell’acquisizione, come chiariremo più avanti in questo testo.
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Fino a pochi anni fa la barca era rimasta l’unico posto dove fosse difficile (o comunque molto costoso) avere una connessione voce o dati simile a quella che abbiamo a terra tramite i telefoni cellulari e i computer. Questo settore tecnologico ha però fatto dei grossi passi avanti, sia tramite il completamento della copertura delle reti di telefonia wireless, che tramite la riduzione dei costi delle connessioni e dei telefoni satellitari. Perciò oggi qualsiasi barca può essere attrezzata con un router wireless UMTS che, non solo consente la connessione alle reti telefoniche wireless di terra, ma la distribuisce anche questa connessione ai PC della barca in Wi-Fi. Per la parte voce si possono semplicemente usare i telefoni personali oppure la funzione voce dei router wireless UMTS: per la maggioranza delle barche che navigano in Mediterraneo, questo tipo di connessione è più che sufficiente, perché raramente si naviga lontano dalle coste ed è quindi facile trovarsi all’interno di una cellula telefonica. Solo per le barche che si cimentano in traversate oceaniche, l’uso di connessioni satellitari diventa una necessità. (immagine a sinistra) La struttura tipo di una rete di comunicazione di bordo mostra come l’uso di tecnologie digitali consenta una reale integrazione, anche con gli altri sistemi: per esempio tramite Internet si possono ricevere previsioni meteo precise, che vengono poi “integrate” nelle carte elettroniche di navigazione. Senza contare che Internet è ormai uno strumento insostituibile, di cui siamo abituati a poter disporre in ogni frangente. Ma la funzione forse più importante è quella dell’assistenza tecnica remota: il router può essere connesso alle reti dei sistemi di navigazione, monitoraggio e controllo e in generale a tutte le reti, cosicché un tecnico che si trova magari a migliaia di chilometri di distanza può accedere in remoto agli schermi di bordo ed entrare nei sistemi stessi per diagnosticare eventuali malfunzionamenti o per modificarne il funzionamento. Se il problema non coinvolge i componenti hardware, l’intervento può risultare risolutivo; nel caso invece in cui il problema risieda proprio in un componente hardware, l’intervento permetterà di identificarlo e di indicare le modalità di sostituzione.
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TECNOLOGIA TECHNOLOGY
ELECTRICAL SYSTEM WITH ELECTROMECHANICAL AND ELECTRONIC COMPONENTS
L’IMPIANTO ELETTRICO DI BORDO CPU WITH TOUCHSCREEN MAGNETOTHERMIC SWITCH WITH AUXILIARY CONTACT
NETWORK CABLE
ELECTRIC BURNER
MAGNETOTHERMIC SWITCH WITH AUXILIARY CONTACT
WASHDISHER
MAGNETOTHERMIC SWITCH WITH AUXILIARY CONTACT
GENERATOR 230 Vca
PLC
TV
MAGNETOTHERMIC SWITCH WITH AUXILIARY CONTACT
BOILER
DISTRIBUTION ENERGY PANEL 24 Vcc and 220 Vca RELAY MAGNETOTHERMIC SWITCH
PUMPS
RELAY BUTTONS
MAGNETOTHERMIC SWITCH
FRIDGE
RELAY BATTERIES 24Vcc
MAGNETOTHERMIC SWITCH
ANCHOR
RELAY MAGNETOTHERMIC SWITCH
LECTRONIC INSTRUMENTS
j Un impianto a struttura elettromeccanica ed elettronica, che realizza un buon livello di “integrazione” delle funzioni dell’impianto elettrico. È possibile inviare comandi da pulsanti o da touch screen, ma anche integrare alle funzioni di comando alcune funzioni di allarme e di diagnostica: è stato infatti aggiunto un “contatto ausiliario” collegato al PLC ai normali interruttori magnetotermici della corrente alternata. Questo contatto farà scattare un allarme se un interruttore termico interviene a interrompere l’alimentazione di un’utenza a causa di un cortocircuito o di altro malfunzionamento. Inoltre il PLC può anche gestire dei segnali di ingresso (non rappresentati nello schema) provenienti dai sensori della corrente elettrica, del livello dei serbatoi, o dal motore e visualizzare i dati sugli schermi touch screen, eliminando così la necessità di installare degli strumenti dedicati a questi dati. An electromechanical and electronic system that achieves a good level of “integration” for the electrical system functions. It is possible to control functions from pushbuttons or touch screen, but also to integrate some alarm and diagnostics functions; in fact an “auxiliary contact” has been added and connected to the PLC and normal AC thermomagnetic breakers. This contact triggers an alarm if a thermal breaker intervenes to cut off power to a utility in the event of a short-circuit or other malfunction. The PLC can also manage input signals (not represented in the diagram) from the electrical current sensors, the tank levels or engine, and view this information on the touch screens, which eliminates the need to install specific instruments for these data.
INTRATTENIMENTO
Per definizione le barche da diporto sono destinate al divertimento e al relax: le funzioni di intrattenimento assumono quindi un’importanza perfino maggiore di quanto avvenga per le abitazioni. Proprio in questo settore le evoluzioni tecniche di Apple e dei suoi concorrenti stanno portando una rivoluzione legata da un lato alla progressiva scomparsa dei cavi, sostituiti da tecnologie wireless, e dall’altra alle capacità di memorizzare in spazi molto piccoli e a basso costo musica, film e foto; senza contare che gli stessi dispositivi possono fungere da interfacce di comando e controllo, o possono collegarsi all’unità centrale per accedere all’archivio di musica o immagini in modo indipendente da altri strumenti simili presenti in barca.
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Visto il livello avanzato di integrazione raggiunto nelle aree citate, appare strano che gli impianti elettrici, che costituiscono un’area estremamente importante per le funzioni operative della barca, utilizzino ancora spesso delle tecnologie obsolete e che poco si prestano alla implementazione di funzioni di integrazione. Il motivo è che vengono tuttora impiegati due componenti elettromeccanici inventati molte decine di anni fa: l’interruttore magnetotermico e il relé. Dato che svolgono funzioni essenziali, il loro uso determina la struttura fisica dell’impianto elettrico di bordo. Sulla linea di alimentazione di qualsiasi utenza che opera in corrente continua o alternata viene sempre montato un interruttore magnetotermico che, oltre a proteggere la linea, viene usato per accendere o spegnere l’utenza stessa. Il numero delle utenze che è necessario alimentare su ogni barca è relativamente elevato: per esempio su un’imbarcazione di 18 metri vengono normalmente installati 60/80 interruttori magnetotermici per corrente continua o alternata. Per ragioni di praticità, i magnetotermici principali vengono di solito raggruppati in una posizione centrale della barca, che poi costituirà il “pannello di comando”, mentre su imbarcazioni di grandi dimensioni vengono installati in un vero e proprio quadro elettrico. L’inserimento dei relé è normalmente limitato alle utenze alimentate in corrente continua, in quanto quelle alimentate in corrente alternata sono normalmente dotate di un interruttore di accensione locale (elettrodomestici, televisore ecc.) oppure automatico (boiler). L’installazione di un impianto elettrico così strutturato necessita di 700/800 metri di cavi, di tipi e dimensioni diverse, da installare uno per uno a bordo e da collegare al pannello e alle utenze, spesso con un lavoro lungo e disagevole, e con notevoli difficoltà qualora si voglia apportare modifiche durante la fase di costruzione della barca. A questo si aggiunge la necessità di installare e collegare un numero consistente di strumenti destinati a fornire dati sul funzionamento dell’impianto stesso, come il voltaggio e l’amperaggio della corrente continua o alternata, il livello di carica delle batterie, i dati di funzionamento dei motori e di altri impianti di bordo ecc. Questi dati vengono visualizzati da singoli strumenti, installati anch’essi nel pannello di comando della barca. Appare chiaro, quindi, che la struttura degli impianti elettrici delle barche è alle volte piuttosto tradizionale proprio perché, ancora oggi, vengono usati dei componenti elettromeccanici. Proprio per superare questo problema e strutturare l’impianto in maniera più moderna, ormai da qualche anno è prassi sovrapporre alla struttura elettromeccanica una struttura elettronica (connessioni con cavi di rete e trasmissione digitale), destinata principalmente a sostituire il pannello di comando. (Immagine a sinistra) In questo modo l’impianto elettrico si presenta con una “facciata” molto moderna: touch screen e software di gestione avanzato… Anche se il risultato viene ottenuto grazie a una complicazione dell’impianto elettrico, consistente nell’aggiunta di ulteriori componenti
TECNOLOGIA TECHNOLOGY
elettromeccanici ed elettronici. Alla fine si hanno pertanto due impianti distinti (quello elettromeccanico, che “gestisce” le utenze, e quello elettronico, con allarmi e visualizzazione dei dati), gestiti attraverso una moderna interfaccia. Tale separazione viene considerata in termini molto positivi dal mercato, poiché fornisce una struttura ridondante: in caso di malfunzionamenti della parte elettronica, subentra quella elettromagnetica che supplisce alla prima, seppure in modalità ridotta. Sull’altro piatto della bilancia stanno però alcuni aspetti: la presenza di componenti “tradizionali”, il notevole numero di cavi e collegamenti e il relativo tempo di installazione, un numero superiore di apparecchi ecc.; . Un’integrazione di questo tipo non va nella direzione che abbiamo visto per gli altri sistemi di bordo: essa infatti acquista un senso solo se permette di ottenere un miglioramento del funzionamento e della gestione degli impianti, ma soprattutto una semplificazione della struttura, con una riduzione dei costi di realizzazione. Infatti ci sono vari produttori che negli ultimi tre o quattro anni hanno introdotto sul mercato dei componenti elettronici capaci appunto di sostituire gli interruttori magnetotermici e i relè: componenti singoli ma anche moduli che integrano in un unico circuito la gestione di più funzioni di ingresso e di uscita dell’energia elettrica, con la possibilità di connettersi a una rete (in questo caso su cavo e non wireless) e di trasmettere/ricevere dati e informazioni.
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Nonostante non siano ancora entrati nell’uso comune, si può prevedere che saranno questi componenti (e la relativa struttura impiantistica) a prevalere. I moduli elettronici permettono infatti di realizzare delle economie di produzione per il singolo strumento, perché i componenti di maggior costo (tipicamente i microprocessori) vengono utilizzati per gestire un numero elevato di funzioni; ma l’aspetto più importante è il fatto che permettono la realizzazione di un impianto con struttura distribuita che offre notevoli vantaggi. (Immagine pagina successiva) Rispetto allo schema elettrico misto, questa struttura comporta una significativa riduzione del numero dei cavi e dei componenti dell’impianto, a maggior ragione dato che è di tipo distribuito e permette così di non concentrare in unico punto i comandi elettrici… fermo restando la posizione del quadro di distribuzione dell’energia, che normalmente è posizionato in prossimità delle batterie e del generatore. I moduli possono essere collocati vicino alle utenze, dato che è sufficiente portare ad ogni modulo elettronico un cavo di alimentazione e uno di rete, e poi distribuire localmente l’alimentazione e i comandi alle utenze. Inoltre, la connessione di rete funziona anche in senso inverso: utilizzando gli ingressi di cui i moduli elettronici sono dotati, è possibile inviare al PC dati e informazioni provenienti dai sensori delegati al controllo del funzionamento degli impianti di bordo. Anche in questo caso i moduli permettono di connettere i sensori che sono loro vicini, semplificando cosi anche questa parte dell’impianto. Sull’altro piatto della bilancia stanno però i maggiori costi dei componenti elettronici rispetto a quelli elettromeccanici, per cui il bilancio economico è ancora legato alla dimensione della barca e del suo impianto elettrico: maggiori saranno le dimensioni, più conveniente tecnicamente ed economicamente sarà anche l’adozione della struttura dell’impianto distribuito.
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TECNOLOGIA TECHNOLOGY
INTEGRAZIONE E COMPETENZE
La realizzazione di impianti elettrici con struttura distribuita che utilizzano componenti elettronici digitali e reti ad alta velocità richiede delle competenze tecniche e tecnologiche specifiche. Come abbiamo visto, per la navigazione, la comunicazione e l’intrattenimento alcune aziende internazionali hanno sviluppato le tecnologie e i componenti che ne permettono la realizzazione, perciò per questi settori sono sufficienti competenze da installatori. Una struttura distribuita invece richiede un’attitudine diversa, quella tipica del system integrator, in grado di completare le competenze elettriche con quelle elettroniche e di programmazione. Purtroppo la contrazione delle vendite che ha caratterizzato il mercato della nautica da diporto a partire dal 2009 non ha certo offerto un terreno fertile per la diffusione di questo tipo di impianti, che hanno visto la loro nascita proprio in questi anni. Tuttavia, la spinta all’innovazione che viene dai clienti (che cercano imbarcazioni semplici da condurre) e dai cantieri, insieme a un’auspicata ripresa delle vendite nei prossimi anni, potrebbero costituire dei grossi catalizzatori verso l’utilizzo di queste tecnologie. Le aziende che operano nel campo degli impianti elettrici tradizionali che sapranno cogliere questa opportunità investendo nell’acquisizione di competenze nel campo elettronico, e i system integrator che vorranno fare un percorso in questo settore, si troveranno certamente in una posizione di notevole vantaggio rispetto all’evoluzione nella nautica da diporto.
DISTRIBUTED ELECTRICAL SYSTEM WITH ELECTRONIC COMPONENTS
CPU WITH TOUCHSCREEN
NETWORK CABLE
ELECTRIC BURNER WASHDISHER
ALTERNATING CURRENT MODULE 230 V
TV
GENERATOR 230 Vca
BOILER
DISTRIBUTION ENERGY PANEL 24 Vcc and 220 Vca
PUMPS FRIDGE
DC CURRENT 12/24 Vcc BUTTONS
ANCHOR ELECTRONIC INSTRUMENTS
BATTERIES 24 Vcc
j Lo schema riportato riprende la struttura dello schema precedente, ma con moduli elettronici. Si noti che per la visualizzazione delle diverse strutture sono stati utilizzati degli schemi semplificati che riportano solo alcune delle utenze e i loro collegamenti principali: questo rende meno evidente i vantaggi degli impianti elettronici distribuiti. Per una barca della dimensione media di 18 metri, questo tipo di impianto comporta una riduzione di circa il 30/50% sia dei cavi da installare che del tempo necessario per realizzare l’impianto The diagram shows the structure of the previous layout but with electronic modules. Note that to view the different structures, the diagram has been simplified to show just some of the utilities and their main connections: this makes the advantages of distributed electronic systems less evident. For an average-sized boat (18 metres), this type of system will reduce the wiring needed by about 30/50% as well as the man hours needed to fit the system
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FOREWORD One of the most important developments at last years has been the rapid elimination of control buttons in favour of the touch screen. Observing this phenomenon in the light of today’s experience, it seems obvious that using a touch screen display is far easier and practical compared to the keypads of the past: it is simpler to place only those keys that are really necessary for that particular function on the screen, rather than to adapt control needs to fall in line with a hardware limitation such as the number of keys available. It took the genius of Steve Jobs, inventor of the iPhone, to bring the concept of “multi touch” into people’s lives. The advantages of a touch interface, which brings together the display of information about a product’s or whole system’s operation, and the ability to send specific commands to change this operation, are obviously too important to be ignored. These considerations become especially important when looked at in relation to the problems of integrating on-board systems on pleasure craft, for which integration makes possible. To view monitoring information and send specific positioning commands for the boat (typically from the helm station, fly bridge and crew area, for motor-powered craft, or the chart table and wheel station for sailing craft): all functions that can be carried out via touch screen. The use of a touch screen in place of traditional buttons and switches is a genuine revolution in on-board systems, because it uses electronic technologies and extremely cutting-edge integration functions. It is therefore interesting to analyse the current “state of the art”, considering that the developments we are now seeing offer interesting opportunities to those players wishing to provide boat owners and shipyards with a “new” level in on-board systems integration. ELECTRONIC NAVIGATION AND CARTOGRAPHY Modern craft often have complex on-board systems: they have become a symbol of luxury, comfort and even of technological evolution, and technology is needed to guarantee “land services” even when on board. Considering the growing amount of equipment, “integrated technology” is essential to control and manage the on-board systems and serves to simplify life not only for the owner, but also for designers and fitters. Navigation systems were perhaps the first to undergo significant technological developments in terms of integration, a fact that has made them much easier to use; in the 1980s, the arrival of GPS systems and electronic charts meant incredible support as well as definitively solving the main problem of every navigator, which is to know where they are and how to define the route. Successive developments in the earlynoughties made it possible to “integrate” in a single screen, all of the information from the different instruments: electronic chart data, GPS, radar, echo sounders, speed and wind measurement devices and more recently, AIS (Automatic Identification System). The next step forward was the touch screen. But there is more. As well as navigation instrument data, the makers of electronic navigation instruments then integrated other information from the engine, tank levels, video cameras, alarms, etc. Today it is difficult to foresee whether the touch screens of navigation instruments will become the main – or even, only – “operator interface”, but it seems to be a distinct possibility.
© Pershing
THE TECHNICAL COMPONENTS OF ON-BOARD SYSTEMS INTEGRATION To date, two technical elements characterise the evolution of this sector and are the main driving force behind it. First of all is the use of interactive displays, which seem to be the best possible user interface, thanks to the wide-scale introduction of touch devices, in spite of the fact that up to a short time ago, they were viewed with a certain suspicion because they gave the impression of “not being able to get hands on it” and on it not being 100% reliable. The second element is much less well known, but it is essential in any activity that integrates on-board functions or in other words, the transmission and receiving of data using digital technology on wire or wireless networks. The technology currently available means it is possible to transmit, on a single wire and in very brief amounts of time, practically all of the information and controls needed to manage a pleasure craft: from GPS data to radar images, navigation instrument data and data about the engines, electrical system, on/off controls for utilities, video camera images, television programmes, etc. It is then the task of the CPU charged with processing and viewing data for each group, to “choose” the data concerned, acquiring them from the single cable to which all of groups are connected. And although these technologies have now been in use for several years and we have found different applications, in the pleasure craft section, they are still perceived as being extremely cutting edge, due to a certain delay in acquiring them, as we will explain. VOICE AND DATA COMMUNICATIONS Up to a few years ago, boats were the only places where it was difficult (or in any case, very expensive) to get a voice or data connection of a similar level to those available on land via cell phone or computer. This technological sector has now made giant steps forward, both in terms of wireless network coverage and of the reduction of satellite connection and satellite phones costs, meaning that today, any boat can be fitted with an UMTS wireless router that not only allows connection to land wireless telephone networks, but it also distributes this connection via Wi-Fi, to the PCs on board the boat. In voice terms, it is possible to use personal cell phones or the voice function of an UMTS wireless router. For the majority of boats in the Mediterranean, this type of connection is more than sufficient because these craft rarely sail far from the coast and therefore, easily within range of the cell phone network. Only those boats crossing oceans need to use satellite connections.
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TECNOLOGIA TECHNOLOGY
The typical structure of an on-board communications network shows how digital technology allows for real integration, even with other systems: for example, precise weather information is available on the Internet and this is then “integrated” into the electronic navigation charts. The high degree of reliability achieved for 5-7 day weather forecasts, thanks to the evolution of mathematical forecasting models, has been one of the most important developments in the last 4/6 years. This is without counting that the Internet is now an irreplaceable instrument that we are used to relying on on any occasion. But perhaps the most important is that of remote technical assistance: the router can be connected to navigation, monitoring and control systems networks and in general to all networks (if there are not just one), so a technical engineer who is thousands of kilometres away, can access the onboard diagrams and enter the systems themselves to diagnose any malfunctions or to change functioning. If the problem does not involve hardware components, then intervention can solve problems; if the problem is to do with a hardware part, this intervention will make it possible to identify it and to recommend replacement methods. ENTERTAINMENT Pleasure craft are destined to just that, pleasure and relaxation: entertainment functions therefore become even more important than those found in the home. It is in this area that technical developments of Apple products and their competitors come into play, with their revolution based on the gradual elimination of wires, replaced by wireless technologies and also on the capacity to memorise music, films and photos in very small and low-cost spaces; without forgetting that these devices can also act as command and control interfaces or that they can be connected to a central unit to access a music or image archive independently of the other similar instruments on board the boat.
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© Vismara Marine
THE ON-BOARD ELECTRICAL SYSTEM Given the advanced level of integration achieved in the areas mentioned, it seems strange that on-board electrical systems – an extremely important area when it comes to all of the operating functions on the boat – still often use obsolete technologies and are not very suitable for the implementation of integration functions. The reason for this is that two electromechanical components, invented many decades ago are still in use: the thermomagnetic breaker and the relay. Given that they carry out essential functions, their use dictates the physical structure of the electrical system on board. The power line supplying any utility operating in DC or AC is always fitted with a thermomagnetic breaker that, as well as protecting the line, is also used to switch the utility on or off. The number of utilities needing power on a boat is rather high: for example, an 18-metre craft normally has 60/80 thermomagnetic breakers fitted for AC or DC power. For practical reasons, the main breakers are usually grouped in a central position on the boat, which then forms the control panel, while on larger craft, an electrical panel is fitted. Relays are generally limited to DC utilities, since AC powered utilities are normally fitted with a local on/off switch (domestic appliances, TV, etc.) or an automatic switch (boiler). The installation of an electrical system comprised this way needs 700/800 metres of wiring in different sizes, to be installed, one by one, on board and connected to the panel and utilities, often involving a long and difficult process with notable problems when it comes to making changes during the construction stages of the boat. To this we can add the need to install and connect a large number of instruments that provide data about the operation of the system itself, such as the voltage and amperage of DC and AC power, the battery charge levels, engine operation data and that of other on-board systems, etc. These data
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are viewed on single instruments which are also installed on the boat’s control panel. It therefore seems clear that the structure of the electrical systems on board a boat is sometimes rather outdated traditionalbecause very old electromechanical components are still being used today. And it is to overcome this problem and structure the system in a more modern fashion that for some years now, it has been common practice to overlay the electromechanical structure with an electronic one (connections with digital network cables), mainly destined to replace the control panel. In this way, the electrical system has a very modern look: touch screen and advanced control software… Even, this requires a it complicated electrical system, consisting of the addition of other electromechanical and electronic components. The end result is two separate systems (the electromechanical one that “controls” the utilities and the electronic one with alarms and data viewing), controlled via modern interface. This separation is seen very positively by the market because it provides a redundant structure: in the event of electronic malfunction, the electromagnetic one can be used, filling the same role although to a lesser extent. On the other hand, however, there are some traditional aspects: the presence of “old” components, the large number of wires and connections and the vast amount of installation time, a greater number of pieces of equipment, etc. An integration of this type does not go in the direction we have seen for other on-board systems since in fact it only makes sense if it improves the operation and control of systems, but above all, if it simplifies the structure and reduces installation and creation costs. In fact there are various manufacturers who in the last three or four years, have introduced electronic components on the market which can replace thermomagnetic breakers and relays. These include single components but also modules that integrate several electricity input and output functions into a single circuit, with the possibility to connect to a network (in this case, cable and not wireless) and to transmit and receive data and information. Although they have not become common use, it is possible to envisage that these components (and the relevant system structure) will gain. In fact, electronic modules make production economies possible for single instruments because the more expensive components (typically microprocessors) are used to manage a high number of functions. However the most important aspect is the fact that they allow the creation of a system with a distributed structure that offers many advantages. Compared to the mixed electrical layout, this structure significantly reduces the number of wires and components in the system, especially since it is a distributed system and therefore, the electrical controls do not need to be concentrated in a single point… without changing the position of the power panel, which is normally located near to the generator and batteries. Modules can be located near utilities, given that it is enough to provide each electronic module with a power cable and a network cable, and then to distribute power and utility controls locally. Moreover, network connections also operate in the other direction: using the inputs on the electronic modules, it is possible to send data and information from the sensors controlling the operation of onboard systems to the PC. In this case, too, the modules can be connected to the sensors nearby, simplifying this part of the system. On the other hand, electronic components are more expensive than electromagnetic ones and therefore, the economies are still linked to the size of the boat and its wiring system: the larger the vessel, the more cost-effective and convenient in technical terms it will be to use a distributed system. INTEGRATION AND SKILLS The creation of electrical systems with distributed structure, which use digital electronic components and high-speed networks, requires specific technical and technological skill. As we have seen, for navigation and communication, as well as entertainment, some international firms have developed technologies and components that allow them to create these systems and therefore, installation engineers are all that is required. However, a distributed structure needs a different approach: the typical skills of the system integrator, able to complete the electrical, electronic and programming skills required. Unfortunately, the concentration of sales characterising the pleasure craft market from 2009 has definitely not been fertile ground for the spread of this type of system, which was being created in this very period. However, the drive for innovation from clients (looking for easy to drive craft) and boatyards, together with the much-hoped-for picking up of sales in the coming years, could be a great catalyst for the use of these technologies. Companies working with traditional electrical systems who are able to take this opportunity and invest in the acquisition of skills in the electronics field, and system integrators wishing to enter this sector will definitely have the edge when it comes to developments in the pleasure craft industry.
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La soluzione completa per l’intrattenimento e il controllo di ogni dispositivo digitale, in barca come a casa propria: VidaBox offre tutto questo in un unico sistema, completamente configurabile e personalizzabile. L’ampia versatilità dei dispositivi VidaBox, e le customizzazioni proposte dal produttore, permettono infatti di “cucire” letteralmente il sistema sulle esigenze del cliente, senza compromessi. E, dulcis in fundo, gestione e manutenzione sono operabili da remoto: ovunque si trovi lo yacht, i tecnici VidaBox sono disponibili e pronti per l’assistenza
The complete solution for entertainment and controlling any digital device whether on the boat or at home. VidaBox combines all these features in a single system, entirely configurable and customizable. The vast versatility of the VidaBox devices, and the customizations proposed by the producer actually allow literally “tailoring” the system on the customer requests without compromise. Last but not least, management and maintenance can be carried out in remote mode. Regardless of the position of the yacht, VidaBox technicians are available and ready for assistance A catalogo ci sono poi i server multizona specifici per l’audio, compatibili con i sistemi di distribuzione più diffusi (NuVo, Russound) e con le piattaforme di controllo Control4, AMX, Crestron, RTI, ma anche il wireless Sonos. Non poteva mancare l’opzione di controllo da iPad, iPod e iPhone, oppure da device Android, e di conseguenza l’accessorio di montaggio a parete che sostituisce (a un prezzo più contenuto) il touch screen dedicato. Tra le novità c’è anche la postazione di carica USB vPower PoE per i device portatili: ultra compatta e comoda perché più facilmente accessibile della presa a parete.
I sistemi VidaBox sono già tagliati per rispondere a ogni esigenza di budget e di intrattenimento, come dimostra la gamma: include media extender entry level come ThinClientV2 e RoomClientV2, fino a RackClientV3, il media center standalone, configurabile anche come extender Blu-ray e DVD, e RackServerV2, il più recente media center VidaBox, capace di oltre dieci media stream di musica, cinema o immagini. Sono i sistemi più diffusi, alcuni dei quali verranno presto rimpiazzati (entro il secondo quadrimestre 2012) da sistemi più aggiornati, in particolare vCenter sostituirà RackClientV3, vPlayer prenderà il posto di RoomClientV2 e vStreamer quello di ThinClientV2, pur con un’estetica molto simile a quella dei predecessori.
VIDABOX A BORDO
Molti sistemi VidaBox sono già stati installati su yacht di prestigio tra Europa e Stati Uniti, proprio in virtù delle customizzazioni e possibilità di controllo che rendono i dispositivi particolarmente adatti a contesti complessi e hi-level come le imbarcazioni da diporto. VidaBox infatti offre prodotti che si possono personalizzare nella fattura e anche nella progettazione per venire incontro a specifiche richieste, come quelle di riduzione degli ingombri. Oppure, è possibile impiegare componenti quali alimentatori hot swap, sistemi protetti RAID6 e sistemi operativi con backup automatico: anche l’installazione più critica diventa possibile. E se si verificassero inconvenienti tecnici, anche durante la
VIDABOX
Fondata nel 2005, VidaBox (membro CEDIA) è un’azienda statunitense con sede a Garden City Park, NY, che ha costruito la propria fama sullo sviluppo di sistemi innovativi, e in particolare di media center custom basati sul sistema Windows. Oggi produce un’ampia gamma di sistemi digitali per l’intrattenimento e il controllo, che spaziano dai media center ai server audio dedicati, fino alle piattaforme per l’automazione della casa (piattaforma vAutomation) o a soluzioni complete chiavi in mano. www.vidabox.com
j Opzioni di controllo da iPad del sistema VidaBox, con il relativo accessorio di montaggio a parete Control options based on iPad of the VidaBox system and its wall-mounting accessory
navigazione intorno al mondo i tecnici VidaBox saranno sempre disponibili per verificare l’origine del problema da remoto; o anche per guidare l’utente passo-passo nell’utilizzo del sistema di intrattenimento, per impostare il blocco di protezione dei contenuti per i più piccoli o semplicemente caricare un film. Un altro aspetto molto rilevante quando si parla di sistemi da impiegare per le imbarcazioni è quello del cablaggio: con VidaBox basta un unico cavo Ethernet per tutti i contenuti multimediali. I sistemi infatti sono tutti a base IP, per una affidabilità senza compromessi e contenuti sempre al massimo della qualità, senza interruzioni o errori di sincronia. VidaBox systems are already made to meet any budget and entertainment needs as observable from the range of products including entry level media extenders such as ThinClientV2 and RoomClientV2, up to RackClientV3, standalone media center, which can also be configured as Blu-ray and DVD extender, and RackServerV2, the latest VidaBox media center, capable of more than ten music, cinema or image stream media. These are the most common systems, some of which will be replaced soon (within the second four months in 2012) by more upgraded systems, in particular vCenter will replace RackClientV3, vPlayer will take over from RoomClientV2 and vStreamer will be used in place of ThinClientV2, though with aesthetics very similar to the previous ones. The catalogue also features multi zone servers specific for audio, compatible with the most common distribution systems (NuVo, Russound) and with Control4, AMX, Crestron, RTI control platforms as well as the wireless Sonos control platform. Control options based on iPad, iPod and iPhone, or on Android devices are obviously a must and thus the wall-mounting accessory replacing the dedicated touch screen (at a lower price). Other new-entries include the USB vPower PoE loading station for portable devices: ultra compact and comfortable due to the fact that it is more easily accessible than the wall socket. VIDABOX ON BOARD Many VidaBox systems have already been installed on prestigious yachts in Europe and the United States, due to its customization-friendly features and control options that make the devices particularly suitable for complex and high-level contexts such as leisure vessels. Actually, VidaBox offers products that can be customized in terms of workmanship and design to meet specific requirements, such as reducing the overall dimensions. Or else, power supply components such as hot swap, RAID6 protected systems and operating systems with automatic backup can be used. This makes even the most critical installation possible. In addition, VidaBox technicians will always be available to verify the source of problems in remote mode in case of occurrence of technical failures, where the vessel is worldwide. VidaBox technicians may also guide the user step-by-step when using the entertainment system, for setting the contents block protection system for the little children or simply loading a movie. When it comes to systems to be used for vessels, another very important aspect regards wiring. With VidaBox all you need is one Ethernet cable for all multimedia contents. Actually, all systems are IP-based, for a reliability without compromise and always top-quality contents entirely free of interruption and synchronization errors.
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Founded in 2005, VidaBox (a CEDIA member) is an American company headquartered in Garden City Park, NY. VidaBox owes its fame worldwide to the development of innovative systems, and in particular Windowsbased customized media centers. Today, VidaBox produces a variety of digital entertainment and control systems such as media centers, dedicated audio servers, home automation platforms, (vAutomation platform) as well as complete turnkey solutions.
ALHENACOM
Fondata nel 2008 da Marco Bompani si propone al mercato professionale come distributore a valore aggiunto di prodotti e soluzioni specifiche per la gestione, distribuzione e visualizzazione di contenuti multimediali in ambito professionale. L’approccio di AlhenaCom vede il cliente come parte della squadra, a favore dell’obiettivo comune di migliorare e raggiungere il successo; opera quindi in stretta collaborazione con i propri partner rivenditori e system integrator in ambito Digital Signage, Pro A/V, IPTV, Broadcast e Media. È il distributore italiano di VidaBox. www.alhenacom.it Founded in 2008 by Marco Bompani, AlhenaCom offers professional services as a value-added distributor of products and specific solutions for the management distribution and visualization of multimedia contents at professional level. AlhenaCom sees its clients as part of the team, with the aim of reaching the common goal of improving or achieving success. Hence, AlhenaCom closely works with its dealer partners and system integrators in the field of Digital Signage, Pro A/V, IPTV, Broadcast and media. AlhenaCom is the VidaBox distributor in Italy.
STRUMENTI TOOLS
www.amx.com www.intermarksistemi.it www.sysnav.it
AMX PROTEO Dal Texas al mare
AMX PROTEO - From Texas to the sea
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Nato per gestire le funzioni di bordo, dai carichi elettrici all’entertainment, AMX Proteo condensa la struttura hardware del noto costruttore di sistemi di controllo con l’esperienza specifica in ambiente marine di Sysnav
Born for managing onboard functions, ranging from electrical loads to entertainment, AMX Proteo blends the hardware structure of the renowned manufacturer with the specific experience of Sysnav in the marine industry
Il mondo delle imbarcazioni segue regole precise, non assoggettabili a nessun altro tipo d’impianto o mercato di riferimento. Nonostante quello che si possa pensare, oltretutto, non è neppure sempre certo e garantito che su “abitazioni galleggianti” particolarmente importanti e costose si trovi il massimo che la tecnologia oggi giorno riesce a garantire, anzi. Nelle nostre disamine in questi ultimi mesi ci siamo imbattuti in un mix di offerte davvero eterogeneo: dal PLC industriale personalizzato alla costruzione di sistemi proprietari, da un mix tecnologico a soluzioni che non sfigurerebbero neppure in abitazioni di extra lusso o in contesti ben diversi. Sysnav, costola della Intermark Sistemi di Roma, importatore ufficiale nazionale, fra gli altri, del brand AMX, ha deciso di proporre la sua soluzione basandola proprio sull’hardware del produttore texano, uno dei leader internazionali dei sistemi di supervisione e controllo. Il sistema non fa nulla per celare la sua nobile dipendenza, tanto che già nel proprio nome, AMX Proteo, s’individua quello che è lo zoccolo duro tecnologico sul quale è incentrato l’intero ecosistema che lo costituisce.
PROTEO A BORDO
Per qualcuno, compresi gli addetti ai lavori, a volte questo tipo di sistemi che gestiscono anche gli aspetti legati al mondo audio/video sono considerati ludici, accessori, ma ci si dimentica che nel mondo marine automazione significa anche e soprattutto la gestione completa dei display di bordo, delle telecamere per la sorveglianza, dei punti informativi e degli apparati di supervisione e di allarme e altro ancora. In pratica Proteo, che lavora su bus proprietario AMX, si interfaccia con l’impianto elettrico di bordo e ne supervisiona le funzionalità, ma al tempo stesso garantisce anche la gestione automatizzata di tutti i sotto-impianti collegati, tutto tramite touchscreen (con interfaccia personalizzabile); non ultimo, il suo utilizzo risulta vincente anche per garantire un risparmio in termini di spazio e costi operativi, caratteristiche appannaggio proprio dei sistemi elettronici su bus. Basta un tocco sulle diverse icone che mostrano gli impianti della barca e ogni funzione di bordo è a portata di mano. Oltre a questo, offre scenari di utilizzo personalizzabili a partire dai desideri dell’armatore (per esempio spegnere tutte le utenze quando si sbarca per una passeggiata in porto), e la possibilità di integrare anche la gestione dell’entertainment e dell’illuminazione (anche con dimmerazioni e scenari RGB). Proteo può quindi monitorare e gestire: sorgenti elettriche (AC e DC), il sistema di protezioni elettriche, luci esterne e di segnalazione, il monitoraggio del sistema di acque chiare, grigie e nere, le sentine, la sala macchine e infine permette di controllare le funzionalità dei motori e del generatore. Per ragioni di indipendenza dei sistemi, ci informano da Sysnav, sono state lasciate volutamente fuori dall’area di controllo di Proteo la navigazione (plotter, GPS ecc.), il governo dei motori, e la comunicazione VHF, che rimangono autonomi. Un ecosistema che accompagna il cliente per mano, con semplicità ed efficacia, e che gli permette di godersi la sua imbarcazione lasciando che sia il sistema stesso a occupersi della supervisione e del controllo di tutte quelle parti che sono indispensabili, ma che possono in qualche modo distrarre dal piacere della navigazione.
STRUMENTI TOOLS
g Lo schema tipo di cablaggio del sistema AMX Proteo The system layout for AMX Proteo
Marine industry has its own specific rules not subject to any other type of system or reference market. Regardless of one’s ideas, first and foremost it is not always certain and guaranteed that particularly important and expensive “floating homes” also feature the leading-edge technology available today. As a matter of fact, our studies over the last months revealed a combination of truly heterogeneous offers including customized industrial PLC, construction of proprietor systems, a blend of technology and solutions that would have their say even in super luxurious homes or extremely different contexts. Sysnav, a sister company to Rome-based Intermark Sistemi, the official national importer of the AMX brand among others, decided to propose its solution conceived to meet the actual customer needs specifically basing it on the hardware produced by the Texas company, one of the most prestigious Supervision and control systems producers worldwide. The system proudly struts its noble dependence as suggested by the very name AMX Proteo which identifies the technological foundation on which the entire ecosystem is built. PROTEO ONBOARD It is commonly thought, even among specialists, that supervision and control systems also designated to manage audio/video-related aspects are meant for fun, accessories, often not bearing in mind that automation in the marine industry also and especially means the complete management of the on-board display, surveillance cameras, information points as well as supervision and alarm devices and much more. In practice, Proteo – which operates on an AMX-owned bus – is interfaced with an onboard electrical system, and it supervises the functionalities thereof while simultaneously
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guaranteeing the automated management of all connected sub-systems by means of a touch screen (with customizable interface). Last but not least, using Proteo guarantees results even with the aim of saving in terms of space and operating cost, given that these results are guaranteed exclusively by bus-based electronic systems. It is sufficient to touch the various icons showing the systems of the vessel and each on-board function is within reach. This allows managing generators, power distribution and its use so as to avoid overloads and wastage. Besides this, it offers customizable utilization options starting from the desires of the owner (for example switching off all units upon disembarking for a walk along the port) as well as the possibility of also integrating the management of entertainment and lighting (even using dimmers and RGB scenarios). Thus, Proteo is in a position to monitor and manage: electrical power sources (AC and DC), electrical power protections, external and signal lights, monitoring fresh, waste and sewage water, bilges, machine room and – lastly – it allows controlling the functionalities of the engine and governor. Due to systems independence reasons, Sysnav informed us that navigation (plotter, GPS etc), engine control and VHF communication were purposely left out of the Proteo control area and they remain autonomous. An ecosystem that accompanies clients step by step, simply an efficiently and allows them to enjoy their vessels leaving to the system the task of handling supervision and control of all indispensible parts which could however dampen the joy of navigation.
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AGGIORNAMENTI UPDATE
www.sea-tec.it
SEATEC 2012 Carrara 5-8 febbraio
SEATEC 2012 - Carrara 5th–8th February Oltre alle manifestazioni espositive dedicate alle imbarcazioni, come quelle di Genova o di Monaco, per il settore nautico il pubblico ha a disposizione anche fiere più tecniche, dove approfondire la conoscenza con i produttori di materiali e soluzioni tecnologiche. Seatec di Carrara si inserisce in questo filone, e per il secondo anno Connessioni è stata presente in fiera per capire meglio tendenze, prodotti e soluzioni dell’integrazione di sistemi applicata al settore marine Text: Chiara Benedettini e Lelio Simi
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Oltre alle manifestazioni espositive dedicate alle imbarcazioni, come quelle di Genova o di Monaco, per il settore nautico il pubblico ha a disposizione anche fiere più tecniche, dove approfondire la conoscenza con i produttori di materiali e soluzioni tecnologiche. Seatec di Carrara si inserisce in questo filone, e per il secondo anno Connessioni è stata presente in fiera per capire meglio tendenze, prodotti e soluzioni dell’integrazione di sistemi applicata al settore marine LA MANIFESTAZIONE
Giunta alla decima edizione, Seatec si propone come la vetrina delle tecnologie, design e forniture per la cantieristica: nei diversi padiglioni della Fiera di Carrara (a due passi da Viareggio, un’importante area per la cantieristica) era possibile vedere gli stand dei fornitori di accessori, materiali, componenti, e addirittura un intero padiglione, quello interessante per noi e i nostri lettori, era destinato alle aziende che propongono sistemi di automazione ed elettroniche. Ormai anche le piccole imbarcazioni vengono spesso dotate di sistemi di gestione centralizzati di utenze, carichi elettrici, sistemi di navigazione ecc. L’integrazione di sistemi nella nautica infatti, può integrare anche gli impianti dedicati alla navigazione, gestione dei motori, e prevedere soluzioni ad hoc per la cartografia e la connettività. Almeno per il settore dell’integrazione la partecipazione è stata in linea con quella dell’anno scorso, e anche le soluzioni presentate sono per lo più il naturale sviluppo delle tendenze in atto: automazione non solo per i grandi vascelli ma anche per le piccole imbarcazioni (per rendere più facile e sicura la navigazione anche per armatori non espertissimi), integrazione di tutti i comandi e servizi, un’attenzione particolare all’intrattenimento e tanto uso di touch screen. Visibile anche la tendenza green, per un risparmio delle risorse energetiche e un minore impatto ambientale. Accanto all’area espositiva, anche diverse occasioni di informazione e formazione grazie ai numerosi convegni previsti.
© Seatec
MERCATI E CRISI… IL TEMA DEL GIORNO
Oltre all’osservazione delle soluzioni tecnologiche, il Seatec di quest’anno è stato il momento di una prima verifica in merito alla risposta e alla capacità di tenuta delle aziende del settore a poco più di un anno di distanza dal terribile biennio 2009/2010. Bene, la risposta c’è stata, ne è convinto Paris Mazzanti Direttore Generale di CarraraFiere (organizzatore della manifestazione), che abbiamo sentito per un bilancio: “Abbiamo visto che gli operatori non hanno abbassato la guardia, sono rimasti concentrati per affrontare le sfide e mettere in mostra le loro tecnologie per farsi trovare preparati per Seatec, che rimane l’evento più importante per il settore dopo Mets di Amsterdam”. Certo le aziende non si sono “date per vinte”, ma a nostro parere (e secondo i dati che trovate nella rubrica “Scenari” di questo numero) il settore è ancora in difficoltà. Tuttavia la sensazione di “tenuta” secondo Mazzanti può essere trasferita anche alla manifestazione di quest’anno che, pur penalizzata nei numeri, realizza a proprio favore un bilancio comunque positivo: “Considerato il momento, siamo ragionevolmente soddisfatti ci conforta anche la generale positiva opinione degli espositori. Certo la nostra soddisfazione nasce più che per i numeri soprattutto per la qualità – è stato un anno difficile con una flessione – ma abbiamo comunque registrato 630 espositori dei quali 228 stranieri”. Alla rassegna di quest’anno, secondo i numeri ufficiali diffusi dall’organizzazione, hanno preso parte 7.086 visitatori professionali; fra questi il 6% era straniero, in prevalenza proveniente da Regno Unito, Francia, Germania, Paesi Bassi, Svizzera, Croazia.
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INTEGRATORI DI PRODOTTI E SISTEMI NELLA NAUTICA
La maggior parte dei system integrator e dei produttori di sistemi per la nautica era riunita nel settore E: come l’anno scorso, le aziende si dividono in due tipologie principali, quelle di lunga data e provenienti dal settore elettrico, che col tempo hanno sviluppato servizi e prodotti dedicati, e quelle di più recente presenza, con un profilo per lo più di costruttori di sistemi. In questo secondo caso, le aziende poi si affidano a installatori di fiducia. Per tutti vale la constatazione che Internet, le interfacce touch e in generale una sempre maggiore abitudine degli utenti finali alla tecnologia sono stati di aiuto in questi anni di maggiore difficoltà del comparto: i sistemi integrati non sono più percepiti con diffidenza, ma anzi sentiti come elemento “scontato” per le grandi imbarcazioni, e man mano presenti anche nelle piccole. Ma una riflessione a parte, su questo tema, meritano i cantieri: non sempre infatti i costruttori e i designer si sono fatti interpreti di ricerca e apertura in termini di sistemi integrati, e alcuni progettisti di impianti lamentano addirittura la tendenza da parte dei loro clienti a posizionarsi su soluzioni conservative. Un altro effetto della crisi del comparto? La risposta non è facile, visto che comunque l’integrazione nella nautica si è affermata, come modalità… anche se alle volte con cautela (economica e tecnologica). Infine, abbiamo notato l’emergere di una nuova figura nel settore, ben spiegata dalla definizione “project integrator” coniata da Nextworks, presente in fiera come espositore: un player che possa proporsi ai cantieri e ai clienti come coordinatore di impianti, soluzioni, maestranze e professionisti coinvolti nella costruzione di una barca. Non più quindi solo un integratore di sistemi tecnologici, ma una figura al centro di tutte le scelte tecniche che riguardano la costruzione.
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AGGIORNAMENTI UPDATE
CONNESSIONI A SEATEC Connessioni at Seatec Al fine di continuare l’approfondimento dei temi legati all’integrazione nel settore marine, anche quest’anno Connessioni ha rinnovato la partecipazione a Seatec con un suo stand, in collaborazione e compresenza con i Cantieri Vismara Marine. Caratterizzati da una spinta innovativa e vocazione per la ricerca tecnologica, il binomio con Connessioni è stato “automaticamente rinnovato”. Nel grande stand Connessioni ha definito un’area di lavoro dove lo staff (Lelio Simi, Maya Bach, Alessandro Vismara e Chiara Benedettini) ha ricevuto i professionisti del settore, per parlare di tendenze in atto e soluzioni, ma soprattutto per produrre il consueto daily di informazione quotidiana Connessioni Speciale, spedito in diretta dagli eventi ai quali la redazione partecipa. Orientamenti, commenti, prodotti, tecnologie e persone del settore “fotografati” per i lettori di Connessioni. Un grazie anche a Paolo Sacchetti che – dalla redazione – si è occupato del supporto tecnico per la gestione della newsletter. www.connessioni.biz To continue our insight into the issues connected with integration in the marine sector, Connessioni renewed its participation in this year’s edition of Seatec with its own stand, in association with and in the presence of Cantieri Vismara Marine. Characterised by innovative drive and vocation for technological research, the duo with Connessioni was “automatically renewed”. Connessioni dedicated a large part of the stand to work, where staff (Lelio Simi, Maya Bach, Alessandro Vismara and Chiara Benedettini) met with the professionals of the sector to speak about the current trends and solutions and, above all, to produce the usual daily bulletin “Connessioni Special”, sent directly from the events in which the staff took part. Trends, comments, products, technologies and persons of the “photographed” sector for Connessioni readers. Our thanks go to Paolo Sacchetti who provided technical support to manage the newsletter from the editorial office.
GREEN E B2B
Bisogna dire che gli organizzatori hanno cercato di fare la loro parte, migliorando il “format” della manifestazione per andare incontro alle nuove esigenze. In questo senso facciamo due segnalazioni: il lancio di Greentec e il potenziamento del programma di incontri B2B per le aziende. Greentec è un percorso per mettere in evidenza i prodotti eco-sostenibili: la “linea verde” è infatti una tendenza che si sta affermando anche nel settore della nautica da diporto. Una volta determinati dagli organizzatori gli standard di eco-sostenibilità (relativi non solo ai materiali ma anche ai processi produttivi) gli espositori che hanno dimostrato compatibilità agli standard hanno potuto segnalare il loro stand con una “fogliolina verde”, che ne “certificava” appunto l’appartenenza al mondo green. Potenziato anche il programma di incontri business to business: “Una questione centrale per manifestazioni di questo tipo - ci ha spiegato ancora Mazzanti – è essere capaci di inventare nuovi meccanismi: abbiamo così realizzato 240 incontri per un totale di 5/600 contatti. La sfida è riuscire a incrociare aziende che, per affinità, possono avere concreti interessi comuni”.
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THE EVENT Having reached its tenth edition, Seatec is a showcase of technologies, design and supplies for boatyards. The different pavilions of the trade event in Carrara (a short distance from Viareggio, an important area for boatyards) were filled with the stands of suppliers of accessories, materials and components, and an entire pavilion, interesting both for us and our readers, was dedicated to companies which offer automation and electronic systems. Today, even small boats are often fitted with centralised management systems for utilities, electrical loads, navigational systems, etc. In fact, system integration in the boat sector, can also integrate the systems dedicated to navigation and management of motors, and foresee ad hoc solutions for mapping or connectivity. With regard to the integration sector the participation has been similar to that of last year, and the solutions presented were for the most part the natural development of current trends: automation not only for large vessels but also for small boats (to make navigation as easy and safe as possible for the less expert ship-owner), integration of all the commands and services, a special attention to entertainment and plenty of use of touch screen. The green trend was also visible, to save on energy resources and achieve reduced environmental impact. Beside the exhibition area, different opportunities were available for information and training thanks to the numerous conferences arranged. MARKETS AND CRISIS. THE ISSUE OF THE DAY Aside from observing the technological solutions, this year Seatec presented a first verification of the response of companies in the sector and their ability to keep afloat just over a year from the devastating 2009/2010 period. The response has come and Paris Mazzanti, General Manager of CarraraFiere (organiser of the event), is convinced of this. We spoke to him about the issue: “We have seen that operators have not lowered their guard, they have remained concentrated to tackle the challenges and showcase their technologies to prove themselves ready for Seatec, which remains the most important event for the sector after the Mets of Amsterdam”. Of course, the companies have not “given up”, but we do believe (and according to the data which you will find in the “Scenarios” column of this issue) the sector has yet to show signs of a tangible recovery.
AGGIORNAMENTI UPDATE
Nevertheless, the feeling of “keeping afloat” says Mazzanti can also be transferred to the event of this year which, though heavily penalized in terms of figures, still succeeds in achieving a positive balance: “Considering the moment, we are reasonably happy we are also comforted by the general positive opinion of exhibitors. Of course, our satisfaction is more with the quality than the numbers - it has been a difficult year which has seen a drop – but we still registered 630 exhibitors and 228 of those were foreign”. According to the official numbers distributed by the organization, the event saw the participation of 7086 professionals; 6% came from abroad, the majority from the UK, France, Germany, Low Countries, Switzerland, Croatia. PRODUCT AND BOAT SYSTEM INTEGRATORS The majority of system integrators and producers of boat systems met in sector E. Like last year, the companies divided themselves into two main groups, the long-standing ones and from the electrical sector which, over time, have developed services and dedicated products, and those which have recently started taking part, the majority of which are system builders. In the second case, the companies entrusted themselves to tried and trusted installers. For everyone the fact that Internet, touch interfaces and, in general, an ever greater accustomisation of the final user to technology has been of great help during these years of increasing difficulty for the sector: integrated systems are no longer perceived with diffidence, but like an element which is “taken for granted” for large boats and little by little in present also in small boats. On this issue, the boatyards deserve a separate thought: the builders and designers have been interpreters of research and openness to integrated systems in only a few cases, and some system designers complain about the tendency of some of their customers to position themselves on conservative solutions. Is this another effect of the crisis in the sector? It’s not easy to answer, considering that in any case integration in the boat sector has established itself, as a method... even if sometimes with (economic and technological) caution. Finally, we have noticed the emergence of a new figure in the sector, which is fully explained by
the definition “project integrator” coined by Nextworks, one of the exhibitors at the event: a player which can offer itself to boatyards and to customers as a coordinator of systems, solutions, workforce and professionals involved in the construction of a boat. Therefore, no longer just a technological systems integrator, but a figure at the centre of all the technical choices which involve construction. GREEN AND B2B It has to be said that the organisers have tried to do their part, by improving the format of the event to face the new needs of the market. In this sense we have two things to point out: the launch of Greentec and the development of the B2B programme of meetings for companies. Greentec is a way to focus on eco-sustainable products: the “green line” is a trend which is also establishing itself in the pleasure boat sector. Once the eco-sustainability standards (relevant not only to the materials but also to the production processes) were defined by the organisers the exhibitors who demonstrated compatibility to the standards were able to highlight their stand with a green leaf which certified their belonging to the green world. The business to business programme was also developed: “A key issue for events of this kind – continued Mazzanti – is to be able to invent new mechanisms: we arranged 240 meetings and achieved a total of 5/600 contacts. The challenge is to succeed in having companies meet which, in terms of affinity, can share tangible interests”.
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IL RUOLO DEL SYSTEM INTEGRATOR VISTO CON L’OCCHIO DEL VELISTA The role of system integrator seen through the eyes of a yachtsman Al Seatec abbiamo incontrato Vanni Galgani, velista e giornalista tra i più autorevoli del settore, direttore della rivista FareVela, con il quale abbiamo approfondito alcuni temi del mondo marine. Tecnologie evolute e mondo della nautica, l’offerta si sta sempre più ampliando, quanto è importante affidarsi a figure professionali preparate? VG - È importante per i cantieri e per i loro uffici tecnici, mentre credo sia più complicato per il cliente finale. Sono convinto però che per i prodotti della system integration possano aprire un bellissimo mondo. Per un armatore, infatti, l’integrazione di sistemi può diventare un modo per aggiornare la propria imbarcazione, implementando nuove tecnologie, ma anche per stimolare l’aftermarket, il mercato dell’usato. Il Seatec è un’occasione per “tastare il polso” del settore. VG - Soprattutto nel mondo nautica a vela non vedo crisi di coscienza, chi c’era prima c’è anche adesso. Chi ha la barca a vela la usa (con la crisi probabilmente anche più di prima), perché meno distratto da altre cose. Il punto negativo è che, finché non si sblocca la situazione attuale, all’uso della barca non corrisponde a una spesa: non si compra niente che non sia un componente sottoposto ad usura, come ad esempio le vele. Vela e motore, due mondi che sembrano sempre più avvicinarsi... VG – Per essere più precisi, bisogna dire che c’è un avvicinamento del motore alla vela. Questo, infatti, rappresenta probabilmente il primo periodo nella storia della nautica in cui anche il progettista della barca a motore presta davvero attenzione alla carena: significa che il mondo del motore guarda all’efficienza della vela, così come la vela oggi cerca la comodità e il comfort tipico delle barche a motore. Con l’enorme difficoltà ad accedere al finanziamento bancario anche la voglia di spendere di tasca propria sembra essersi (quasi) dissolta. Il sogno di possedere una barca si allontana? VG – È un problema che pesa moltissimo, il sogno di acquistare una barca, in effetti, diventa più difficile. D’altro canto, per l’appassionato di vela, possedere una barca diventa quasi una necessità fisica. Una barca a vela, però non deperisce con il tempo: anche se ha trent’anni, se è stata tenuta in modo adeguato, non c’è necessità di acquistarne una nuova, perché – anche se un po’ più difficile da manovrare o con meno tecnologie a disposizione – può comunque soddisfare la voglia di andare in mare. Ecco dunque che il più grande pregio di una barca a vela, la sua durata nel tempo, costituisce un elemento che limita il mercato in questo settore. Una delle tendenze recenti della nautica, lo abbiamo sottolineato più volte, è l’eco-compatibilità... VG – Sì, è vero, anche se occorre fare attenzione perché in molti con la parola “green” si riempiono la bocca in modo facile, ma essere “green” per davvero è complicato.
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Il mondo della vela invece è ecologista per necessità, noi siamo ecologisti perché non possiamo fare altrimenti e credo che il nostro mondo possa rappresentare una base di studi e di sviluppo in questa direzione. La barca a vela è la cosa più “green” che esista al mondo (ci sono barche a vela che fanno rifornimento una volta l’anno) e qui anche l’integratore di sistemi, a mio modo di vedere, può essere una figura professionale fondamentale, per sviluppare un certo tipo di tecnologia che aiuti a implementare queste idee, senza però stravolgere la barca. www.farevela.net During the Seatec we met Vanni Galgani, who is also one of the most authoritative journalists of the sector, editor of the magazine Fare Vela, with whom we discussed several issues of the marine world. Evolved technologies and the boat world, the offer is continuously expanding, how important is it to entrust oneself to expert professionals? VG- It is important for boatyards and for their technical departments, while I honestly believe that it is more difficult for the end customer. However, I am convinced that for system integration products, they can open up a magnificent world. In fact for shipowners, system integration can become a way to update their boat by implementing new technologies, but it can also become a way to stimulate the aftermarket, the market of second-hand boats. Seatec is an opportunity to “test the ground” of the sector. VG- Above all in the sailing world I see no crisis of conscience; who was here before is still here. Those who have a yacht use it (with the crisis probably even more than in the past) because they are less distracted by other things. The negative point is that as long as the current situation remains, the use of the boat does not correspond to a cost: only components subject to wear and tear, like sails for example, are bought. Sailboat and motorboat, two worlds which seem to be drawing ever closer… VG- To be more precise, it has to be said that the motorboat is increasingly approaching the sailboat. This, in fact, is probably the first time in boating history that motorboat designers are also paying real attention to the keel: it means that the world of the motorboat looks to the efficiency of the sailboat, in the same way that the sailboat tries to find the commodity and comfort which is typical of motorboats. With the great difficulty in accessing bank loans the desire to spend one’s own money seems to have almost faded. Is the dream of owning a boat fading away? VG- It is a problem that weighs heavily, the dream of purchasing a boat is becoming more difficult. On the other hand, for sailing enthusiasts, to own a boat is almost a physical need. However, a sailboat does not wilt with time: even if it is thirty years old, if it has been kept in an adequate manner, there is no need to buy a new one because –even if it is a bit more difficult to maneuver or with less technologies available – it can still satisfy the desire to sail. The best thing about a sailboat is its longlife, but this limits the market in this sector. One of the recent trends in the boat sector, which we have highlighted several times, is eco-compatability.. VG- Yes, that’s true, but we have to be careful. It is common to hear the word “green” bandied about and used freely, but to be really “green” is complicated. The sailing world is ecologist by need; we are ecologists because we cannot be otherwise, and I believe that our world can be a basis of studies and development in this direction. The sailboat is the “greenest” thing that exists in the world (there are sailboats which refuel just once a year) and I believe that there is room here for the system integrator. He can be an essentially professional figure, to develop a certain type of technology which helps to implement these ideas, without distorting the boat.
AGGIORNAMENTI UPDATE
g Il dispositivo tattile di Digital Forest ospite nello stand di FareVela The touch device by Digital Forest, guest in the FareVela booth
DIGITAL FOREST
Ospite nello stand della rivista Fare Vela al Seatec, l’azienda, da oltre vent’anni nel settore informatico e specializzata nella progettazione e realizzazione di tecnologie NUI (Natural User Interface), ha mostrato l’ultimo dispositivo tattile ideato appositamente per il mercato nautico. Un’apparecchiatura multi touch con screen di 40’ che permette di integrare strumenti di analisi, misura e controllo (dal GPS all’ecoscandaglio, dal controllo del clima a quello della sicurezza, dall’entertainment al monitoraggio motori ecc.) in un apparecchio leggero, robusto, adatto all’ambiente marino. L’interfaccia è completamente customizzabile, pensata per riportare i dati di strumentazione, ma anche per integrare informazioni non prettamente nautiche (per esempio si possono visualizzare in tempo reale i valori della Borsa) e controlli di domotica. “È il momento giusto per introdurre un dispositivo di questo genere”, afferma Roberto Vergani di Digital Forest, “l’utenza, grazie alla diffusione sempre più capillare di cellulari e tablet touch screen, è sempre più predisposta all’utilizzo di apparecchiature tattili. I cantieri hanno l’esigenza di differenziare le barche per aumentare la loro competitività sul mercato e contemporaneamente devono contenere i costi di produzione”. Digital Forest sta già lavorando alla progettazione di una versione aggiornata del dispositivo che sarà presentata in occasione del 52° Salone Nautico di Genova, dal 6 al 14 ottobre.
Guest at the stand of the Fare Vela magazine at Seatec, the company which has been in the IT sector and specialized in the design and construction of NUI (Natural User Interface) technologies for more than twenty years presented the latest touch device designed specifically for the boat market. It consists of multi-touch equipment with a 40 inch screen that permits integration of analysis, measurement and control tools (from GPS to echosounder, from climate control to safety control, from entertainment to motor monitoring etc) in a light and sturdy appliance, suitable for the sea environment. The interface is fully customisable and designed to show instrumentation data, but also to integrate information which is not specifically nautical (for example it is possible to show Stock Exchange values in real time) and domotic controls. “Now is the time to introduce a device of this kind”, declares Roberto Vergnani of Digital Forest, “thanks to the ever greater diffusion of mobile phones and touch screens tablets, the user is increasingly more prepared for the use of touch appliances. The boatyards need to differentiate their boats to increase competitiveness on the market and at the same time they must contain production costs”. Digital Forest is already working on the design of an updated version of the device which will be presented at the 52nd boat show in Genoa, from 6th to 14th October.
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NAUTICA VS TERRESTRE E VICEVERSA Land vs. Sea and vice versa Durante le giornate che abbiamo trascorso al Seatec ci siamo imbattuti in distributori e system integrator che non appartengono esclusivamente al settore marine ma operano invece in settori nell’audio video professionale e integrazione “di terra”. La loro presenza in un salone dedicato alla nautica l’abbiamo interpretata come un segno di interesse che le aziende tradizionali nutrono verso un settore che offre numerose opportunità per i prodotti tecnologici. Tra gli stand del Seatec abbiamo incontrato Stefano Capitani, CEO di Comm-Tec, azienda specializzata che storicamente opera nel settore dell’audio/ video professionale, e la cui presenza alla fiera di Carrara è da attribuirsi al crescente coinvolgimento dell’azienda nel mercato della nautica, nel quale le imbarcazioni sempre più spesso hanno ben poco da invidiare a una moderna abitazione. “Una serie di nostri prodotti risulta interessante per il system integrator che lavora nella nautica, perché permette di fornire al cliente soluzioni complete utili a gestire l’entertainment previsto nell’imbarcazione” ci ha spiegato Capitani. “Abbiamo già molti clienti in questo settore, ma il successo riscosso da prodotti come RTI, che gestisce l’audio e video ma che consente anche di interfacciarsi con gli altri sistemi dell’imbarcazione, dai dati di navigazione alla ‘domotica’, ci spinge a investire in ulteriori applicazioni per la nautica.”
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During the days we spent at Seatec we came across retailers and system integrators who don’t just belong in the boat industry, since they also operate in professional audio and video sectors and integration “on land”. We interpreted the fact they were at a boat building expo as a sign of the interest that traditional businesses are showing in an industry with a host of opportunities for technology products. Among the stands at Seatec, we ran into Stefano Capitani, CEO of Comm-Tec, a specialist firm traditionally operating in the professional audio/ video industry, whose presence at the fair in Carrara should be seen as a sign of its growing involvement in the boatbuilding industry, where vessels are increasingly fitted out like modern homes. “We have an interesting range of products for the system integrator working in the boat building industry, because we help them offer clients complete solutions to manage the entertainment systems envisaged for their craft,” explained Capitani. “We already have a lot of clients in this industry, but the success of products like the RTI, which controls audio and video as well as being able to interface with other systems on board the vessel, from navigation data to ‘domotics’, has encouraged us to invest in more applications for the boat industry.”
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DINAMICHE ECONOMICHE E PRODUZIONE NAUTICA: “RIPARTIRE DALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE” Economic dynamics and boat production: “restarting from small and medium-sized companies” Anche quest’anno il Seatec ha presentato una serie di convegni che ha spaziato dai temi legati al design e alla progettazione (con relatori del calibro di Giorgetto Giugiaro) ai temi della formazione e dell’economia. Abbiamo seguito il convegno organizzato da CNA “Dinamiche economiche, valori e competenze della produzione nautica in Italia”, che ha presentato i primi risultati di una ricerca sul settore realizzata dal Centro studi della Cna e da Eures su 211 piccole e medie imprese. “L’obiettivo della ricerca è raccogliere elementi - ha spiegato Antonio Murzi del Centro studi di CNA – sulle e per le piccole e medie imprese, e rilevare le loro esigenze. Dobbiamo pensare alla crisi come a un fenomeno a lungo termine, perché il settore è stato in espansione fino al 2007, ma tra il 2007 e il 2010 il fatturato è calato del 40%”. Emerge tuttavia un settore consapevole: “Se difficilmente sarà possibile tornare a livelli di redditività ‘pre-crisi’, è necessario attrezzarsi rapidamente per attivare strategie di cambiamento”. Tra gli elementi positivi, la volontà di mantenere le proprie professionalità: “La risposta alla crisi non è stata quella di licenziare, perché le Pmi del settore hanno nella manodopera specializzata un punto di forza al quale era difficile, e poco strategico, rinunciare”. Dall’altro lato c’è però la difficoltà ad acquisire una visuale più ampia sui mercati. Essere concentrati quasi esclusivamente sul mercato locale, o al massimo nazionale, preclude nuove possibilità di sviluppo, mentre un dato parla chiaro: tra le aziende che operano con l’estero solo nel 5% dei casi è stata segnalata una diminuzione di fatturato. Un altro dato che segnala importanti cambiamenti nelle dinamiche della filiera è emerso dall’incrocio dei dati fra concentrazione del fatturato e principali clienti di riferimento: “La specializzazione è più alta laddove le imprese hanno un rapporto diretto con il cliente finale, che fornisce maggiori garanzie sulla certezza di pagamento. Le stesse garanzie non si possono avere quando si lavora con i cantieri, tanto che le imprese sentono la necessità di diversificarsi maggiormente e integrare altri settori. È questo un elemento di criticità da tenere ben presente” ha sottolineato Antonio Murzi di Cna. Dal convegno è emersa anche la richiesta di un diverso rapporto con gli istituti bancari. “Alla caduta della redditività corrisponde una diminuzione della liquidità corrente, e al contempo un allungamento dei tempi di incasso – ha spiegato Fabio Piacenti di Eures - la crisi ha quindi creato un’accentuata dipendenza dal credito bancario”.
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Grazio Basile, Direttore Generale di Vismara Marine, ha concluso affrontando le questioni aperte dal punto di vista dei cantieri. “Il settore non tornerà a essere quello di prima perché, va detto, era clamorosamente gonfiato. Per ripartire e ridare solidità al settore bisogna prima costruire mattone su mattone.” Basile infine ha toccato i temi della formazione e della competitività: la nautica in passato ha sofferto di mancanza di professionalità, scaricando le proprie inefficienze sul cliente. Oggi c’è una maggior richiesta di competenza, anche legate ai nuovi mercati, ai nuovi settori come il refitting. Noi facciamo fatica a fare formazione sul territorio per creare figure con professionalità adeguate, e per fortuna proprio a Viareggio, con Navigo, abbiamo cominciato a fare cose importanti in questo senso”. For the second year running Seatec presented a series of conferences which ranged from themes connected to design and planning (with speakers of the calibre of Giorgetto Giugiaro) to themes on training and the economy. We listened to the conference organised by CNA “Economic dynamics, values and competencies of boat production in Italy”, which presented the initial results of research on the sector carried out by the CNA Studies Centre and by Eures on 211 small and middle-sized companies. “The goal of the research is to gather elements - explained Antonio Murzi of the CNA Studies Centre - on and for the small and middle-sized companies, and to show their needs. We have to see the crisis as a long-term phenomenon, because the sector expanded up to 2007, but between 2007 and 2010 the turnover dropped by 40%.” Nevertheless, what emerges is a mindful sector: “If it will be difficult to return to ‘pre-crisis’ earning levels, it is necessary to rapidly equip oneself to activate change strategies”. The positive elements include the desire to maintain one’s own level of expertise: “The answer to the crisis has not been to let staff go, because small and medium-sized companies of the sector have a specialized workforce which is their strong point and it was difficult and of little strategic worth to do without it”. On the other hand there is the difficulty of acquiring a wider view of the markets. To concentrate almost exclusively on the local market or, at most, on the national market, bars new development possibilities, while one set of data speaks clearly: among companies working with foreign customers there has been a fall in turnover in only 5% of cases. Another set of data which signals important changes in the dynamics of the chain emerged from crosschecking data between the concentration of turnover and key clients: “Specialization is greater where companies have a direct relationship with the end customer, who provides greater guarantees on the certainty of payment. The same guarantees are not possible when you work with boatyards, to the extent that the companies feel the need to diversify more and integrate other sectors. This is a critical element which must be considered” underlined Antonio Murzi of Cna. From the conference a different relationship with banks emerged. “The drop in earnings has corresponded to a drop in current liquidity and, at the same time, a lengthening of payment processing times - explained Fabio Piacenti of Eures - the crisis has created a marked dependence on bank credit”. Grazio Basile, General Manager of Vismara Marine, concluded by tackling the open issues from the boatyards point of view. “The sector will not return to what it used to be because, it has to be said, it was dramatically inflated. To restart and give solidity back to the sector it is necessary to first build brick by brick”. Basile finally touched on the issues of training and competitiveness: “I don’t know if it will be possible to return to the earnings of the past, but I do believe that it depends on each and every one of us: in the past the boat sector suffered from the lack of expertise, laying the blame on the customer for its inefficiencies. Today there is a greater request for competence, also connected with new markets and new sectors, such as refitting. We are finding it difficult to do nationwide training to create figures with suitable expertise and, luckily, precisely in Viareggio, with Navigo, we have begun to do important things in this area”.
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RAYMARINE
Al di là della specifica novità della fiera, ci sembra che l’azienda inglese stia sempre più puntando su soluzioni “full integration”, una tendenza che, considerando il peso di Raymarine nel mercato, può essere significativa anche per il resto del mercato. A Seatec Raymarine ha presentato il nuovo monitor multifunzione e7, con estese funzionalità grazie alla connettività Wi-Fi e Bluetooth: dai device personali (su sistema operativo iOS) sarà quindi possibile controllare le telecamere termiche presenti a bordo, e monitorare i dati di navigazione, del radar, del sonar ecc. Raymarine ha inoltre sviluppato l’interfaccia Lighthouse, che rende più semplice per l’utente la navigazione tra i dati. L’e7 (equipaggiato di un processore dual core e di un terzo processore grafico) dispone di un display LCD ad alta luminosità anche in piena luce, ed è costruito per resistere all’ambiente marino. www.raymarine.it Aside from the specific new products for the expo, it looked as if the English firm is increasingly focusing on “full integration” solutions, a trend that, considering Raymarine’s influence in the marketplace, may also be significant for the rest of the market. At Seatec, Raymarine presented its new multifunction monitor, the e7, with extended functions, thanks to Wi-Fi and Bluetooth connectivity: using personal devices (via the iOS operating system), it will now be possible to control the heat sensor video cameras on board as well as to monitor navigation data, sonar, etc. Raymarine has also developed the Lighthouse interface, which makes data navigation simpler for users. The e7 (with dual core processor and a third graphic processor) has an LCD display with high brightness, even in full daylight, and it has been built to withstand marine environments.
BOENING
Il marchio tedesco, che ha annunciato una sua maggiore presenza sul mercato italiano con l’apertura di una sede a Lavagna (Ge), ha ampliato la sua proposta di prodotti modulari in grado di adattarsi e rispondere alle esigenze di un’ampia gamma di barche: da quelle piccole fino ai mega yacht, anche grazie alla capacità di utilizzare software prodotti in casa. Tra i prodotti presentati la nuova generazione di display marini Glass Line da 8,8, 15 e 19 pollici disegnati per la navigazione e il monitoraggio, migliorati sia nel design che nelle funzionalità e dotati di un computer built-in. Altra novità, il sistema di comando luci di navigazione AHD-DPS02, che presenta una versione base e alcune implementazioni. La configurazione minima comprende un modulo per 14 luci e un pannello di controllo standard, le versioni più evolute permettono il controllo attraverso touchscreen e PC. www.boening.com The German brand, which announced it is boosting its presence on the Italian market with the opening of new headquarters in Lavagna (Genoa), has added to its range of modular products able to adapt and respond to the needs of a vast range of boats, from smaller craft through to the mega yacht, also thanks to the ability to use software created in house. The products presented include Glass Line, a new generation of marine displays in 8.8, 15 and 19-inch sizes, engineered for navigation and monitoring and with improved design, functions and a built-in computer. Other new products include AHD-DPS02, a system to control navigation lights, available in a basic version with several implementations. The minimum layout includes a module for 14 lights and a standard control panel, while higher-range versions offer touch screen and PC control.
CCLG
L’azienda italiana ha approfittato del Seatec per mettere in bella evidenza il suo rinnovato sistema gi8, per la gestione a bordo di utenze, allarmi, navigazione e motori, confort ed eventualmente entertainment. Il cuore del gi8 è un PLC al quale vengono collegati sensori e attuatori, oltre ai display di comando ovviamente, tramite protocollo TCP/IP oppure CAN bus, NMEA ecc. Tra le novità, la rinnovata interfaccia utente, installabile anche su dispositivi come Apple Android o SmartTV, la possibilità di integrare le funzioni di Chart Plotter e GPS con cartografia, e legate all’entertainment (gi8 può “ospitare” e gestire anche file audio e video).Il sistema ha anche una versione per le piccole imbarcazioni, gi8 Lite, grazie all’ampliamento della gamma di schede elettroniche con Bus di comunicazione omologate Rina Type Approval. www.cclg.it
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The Italian firm took the opportunity of Seatec to showcase its renewed gi8 system to control utilities on board, alarms, navigation and engines, as well as comforts and if necessary, entertainment. The heart of the gi8 is a PLC to which sensors and actuators are connected, as well as a control display, of course, via TCP/IP protocol or CAN bus, NMEA etc. New features include a brand new user interface that can also be installed on Apple Android or SmartTV devices, the possibility to integrate Chart Plotter and GPS functions, with maps, and then there is entertainment (gi8 can “host” and manage audio and video files). The system also has a version for smaller craft, the gi8 Lite, thanks to the increased range of electronic modules with Rina Type Approval communications bus.
TECNODOMO
Da alcuni anni Tecnodomo opera nel mondo della home e yachting automation; si è presentata a Seatec con i marchi rappresentati ma soprattutto con un nuovo progetto che unisce distribuzione di prodotti e progettazione, grazie alla sinergia con un’altra azienda specializzata nella domotica e nell’integrazione di sistemi, Engineering Solutions. “Stiamo sviluppando insieme – ci ha precisato Andrea De Martino di Engineering Solutions – anche la parte gestione e controllo con soluzioni e piattaforme decisamente più personalizzabili rispetto a quelle proposte dai grandi brand del settore ed entrambe le aziende si sono sviluppate nel mondo Konnex, quindi con una base comune. Stiamo tentando di proporre un progetto più complesso, soprattutto per il segmento degli yacht di lusso”. Grazie a questa sinergia le due aziende potranno ottimizzare i costi e le risorse per ricerca, sviluppo e commercializzazione di una propria linea di prodotti. www.tecnodomo.it www.engineeringsolutions.it For some years Tecnodomo has been in the business of home and yachting automation. At this year’s Seatec it was present with the brands it represents but above all with a new project to combine the distribution of products and design, thanks to synergy with another firm specialising in domotics and systems integration, Engineering Solutions. “Together, we are also developing the control and management part, with decidedly more customisable solutions and platforms compared to those offered by the larger brand names in the industry,” explained Andrea De Martino from Engineering Solutions, “both companies have developed as part of the Konnex world and therefore, have a shared base. We are trying to offer a more complex project, especially for the luxury yacht market”. It is this synergy that allows the two companies to optimise costs and resources to research, develop and sell their own line of products.
NAVIOP
Un grande stand particolarmente evidente per la presentazione del sistema “I Like 4d” per la visione dei video che include la “quarta dimensione” grazie alla seduta mobile. Ma il pezzo forte dell’azienda milanese è Evolight, rinnovato recentemente, un sistema che permette di integrare nel display quasi tutti i controlli di bordo; da sottolineare che l’azienda ha puntato molto sulla scalabilità, in modo da poter accontentare le esigenze di barche di varie dimensioni a cominciare da quelle più piccole… una delle tendenze di quest’anno, certo anche per aprirsi a nuovi segmenti di mercato. Il sistema presenta due versioni base (una per livelli, tensioni e allarmi, la seconda integra anche le temperature), alle quali possono essere aggiunte una serie di kit specifici per espanderne le potenzialità, tra le quali il monitoraggio motori, navigazione, controllo luci RGB ecc.
TEAM ITALIA
Nel grande stand allestito dall’azienda toscana erano in evidenza il grande tavolo multitouch con una nuova idea del classico portolano, e un sistema per l’ormeggio assistito. Il tavolo multitouch, evoluzione del tavolo da carteggio, che può essere integrato nell’arredamento dell’imbarcazione, è equipaggiato di un software proprietario che permette di usare il display come un GPS (definire con un tocco il luogo di partenza e arrivo, vedere il dettaglio del profilo costiero, profondità e secche ecc.) ma integrato con le informazioni del portolano e con quelle provenienti da una connessione Internet (per esempio il meteo); utile anche come device ludico, per leggere il giornale per esempio, o per il lavoro (Internet, e-mail ecc.). Per il momento il tavolo è pensato per barche di grandi dimensioni, anche se l’azienda sta pensando a una versione per barche più piccole. Il sistema di ormeggio assistito funziona con una telecamera e un sensore laser 3D, che scansiona l’immagine e la ricostruisce tridimensionalmente davanti agli occhi del comandante, per aiutarlo nelle manovre e distanze di sicurezza. www.team-italia.it At the Tuscany-based company’s large stand, all eyes were on the large multitouch tablet with a new idea of the classic pilot book and an assisted docking system. The multitouch tablet, a more evolved version of the chart table, which can also be built into the furnishings on board, has its own proprietary software that allows the display to be used as a GPS (touch the screen to select the departure and destination points, see the profile of the coastline in detail, check depths and shallows, etc.), but integrated with the information from the pilot book as well as online, via internet connection (weather forecasts, for example). It can also be used for more relaxing activities, such as reading the newspaper or for work (Internet, e-mail etc.). At the moment, the tablet is aimed at larger craft, although the company is currently developing a version for smaller vessels. The assisted docking system works with a video camera and a 3D laser sensor, which scans the image and reconstructs it in 3 dimensions before the skipper’s eyes, to help with manoeuvres and safe distances.
seating. But the feature piece from the Milan-based company is Evolight, a recently renewed system that makes it possible to integrate almost all on-board controls into the display. We should mention that the company has focused a good deal on scalability so as to meet the requirements of boats of different sizes, starting from the smaller models… one of this year’s trends, naturally to open up new areas in the marketplace. The system has two basic versions (one for levels, voltage and alarms, while the second also integrates temperatures), to which it is possible to add a series of specific kits to expand functions, including monitoring for engines, navigation, RGB light control, etc.
www.naviop.com A large stand where the focus was on the presentation of the “I Like 4d” system for viewing videos, which comes complete with a “fourth dimension” thanks to the movable
www.connessioni.biz
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NAUTICA, TECNOLOGIA E MERCATO: IL PUNTO DI VISTA DEL FORNITORE Boating, technology and the market: the supplier’s point of view Tra gli stand del Seatec abbiamo parlato con diversi operatori del settore, ma particolarmente interessante ci è sembrata la conversazione fatta con Marzio Bonanomi, Responsabile automazione E-T-A, perché ci ha portato un punto di vista di un’azienda che, pur avendo una linea di produzione dedicata alla nautica, spazia a 360° sul mercato. Infatti E-T-A, la cui casa madre è in Germania, storicamente produce interruttori in tutte le tecnologie, ma negli anni si è dedicata alla nautica con sistemi per la connessione e il controllo dei carichi elettrici e per il monitoraggio e la trasmissione dei dati. Del settore della nautica dal vostro osservatorio cosa avete notato? MB - I cantieri piccoli sono stati i più penalizzati dalla crisi, e quelli che hanno resistito sono quelli che, in modo flessibile e intelligente, si sono rimessi in gioco ampliando le loro attività, diversificando. A proposito di diversificare, molti cantieri puntano sul refitting, come si integra un sistema elettrico innovativo? MB - Nel refitting è utile fornire un sistema tecnologicamente evoluto, innovativo, affidabile. Sono molti i vantaggi di un sistema aperto su CAN bus: è poco invasivo, con molti meno cavi, e richiede minore manodopera rispetto a un sistema tradizionale. Oggi poi anche i produttori di componenti propongono accessori già con interfaccia CAN. Quali tipologie di clienti avete nella nautica? MB - Ci sono due tipologie di clienti, a vela e a motore. Il velista è più appassionato: gli piace informarsi, intervenire attivamente, ed è molto più aperto a un sistema touchscreen innovativo. Il proprietario della barca a motore, invece, fa un uso diverso della barca: di solito è meno aperto alle innovazioni perché crede che il sistema elettrico gli offra più garanzie. Quali sono i vantaggi dei sistemi tecnologicamente più evoluti? MB - La tecnologia rende più facile il lavoro, anche se dal punto di vista commerciale poi bisogna far quadrare i conti: l’ufficio tecnico è sempre ben felice di introdurre un sistema che può rappresentare il futuro, poi però entra in gioco l’ufficio acquisti, dove si analizzano i numeri e dove si devono giustificare i costi maggiori. Adottare tecnologie evolute è sempre un costo maggiore? MB - No, non sempre. La tecnologia permette su barche di un certo calibro addirittura di livellare i costi. Superati i 50 piedi secondo noi il costo di un impianto tradizionale o integrato è paragonabile. Più le dimensioni aumentano più si va a risparmiare in manodopera, rame, ecc. Abbassare ulteriormente questi costi è possibile? MB - Sarà possibile quando troveremo un cliente aperto a questi sistemi ma che fa barche di serie. www.e-t-a.it
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Among the stands of Seatec we spoke with different operators of the sector, but what we found particularly interesting was our talk with Marzio Bonanomi, E-T-A automation manager, because he brought the point of view of a company which, though producing a dedicated boat line, it does have a 360° presence on the market. In fact E-T-A-, whose parent company is in Germany, historically produces switches in all technologies, but over the years it has dedicated itself to boats with systems to connect and control electrical loads and to monitor and transmit data. What have you noticed from your observatory about the boat sector ? MB - Small boatyards have suffered the most from the crisis and those who have managed to keep afloat are those which, flexibly and intelligently, have put themselves to the test expanding their activities and diversifying. As regards diversifiation, many boatyards are relying on refitting. How do you integrate an innovative electrical system? MB - In refitting it is useful to provide a technologically evolved, innovative and reliable system. A system opened on CAN bus can offer many advantages: it is little invasive, with much less cables, and requires less manpower than a traditional system. Today component producers offer accessories which are already interfaced with CAN. What types of customers do you have in the boat world? MB - There are two types, sailboat and motorboat customers. The yachtsman is more passionate: he likes to keep himself informed, actively intervene and is much more open to an innovative touchscreen system. The owner of a motorboat, on the other hand, makes a different use of his boat: he is usually less open to innovations because he believes that the electrical system offers more guarantees. What advantages do the more evolved technological systems offer? MB - Technology makes the work easier, even if commercially speaking the accounts have to get squared: the technical department is always happy to introduce a system which is futuristic, but then the purchasing department comes into play, the figures are analysed and the higher costs have to be accounted for. Does adopting evolved technology always result in a higher cost? MB - No, not always. Technology allows boats of a certain calibre to even level out the costs. Once the measurement of 50 feet has been exceeded the cost of a traditional or integrated system is comparable. The more the dimensions increase the more you save on manpower, copper, etc. Is it possible to lower these costs further? MB - It will be when we can find a customer who is open to these systems but who makes standard boats.
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AGGIORNAMENTI UPDATE
YACHTICA
SOUND LIGHT & TECHNOLOGIES
Una “vecchia” conoscenza di Connessioni, SL&T, tradizionalmente legata alla distribuzione a valore aggiunto di apparecchiature audio e luci, dall’anno scorso ha lanciato sul mercato la Nautical DVB-T, un’antenna per la ricezione di segnali UMTS e DVB-T, studiata per ottenere anche in barca (o comunque sui mezzi in movimento) una perfetta ricezione. Si compone dell’antenna vera e propria (o due per la versione anche UMTS), un decoder (con varie caratteristiche, dalla basica alla ricezione dell’HD), e una calotta protettiva. Ultima novità presentata a Seatec, l’aggiornamento per la ricezione del VHF. Il sistema può essere acquistato con tutte e tre le opzioni o con una sola a scelta. www.sltweb.it Last year, an “old” friend of Connessioni, SL&T, traditionally linked to added-value distribution of sound and light equipment, launched Nautical DVB-T on the market. This is an antenna to receive UMTS and DVB-T signals, studied for perfect reception on a boat or in any case, on moving vehicles. It is comprised of an antenna (or two for the UMTS version), a decoder (with various characteristics, from basic to HD reception), and a protective cap. The latest product, presented at Seatec, is an update for VHF reception. The system can be purchased with all three options in place or with one of choice.
NAVEL
Il sistema di controllo My Yacht Virtual System (MYVS) è una console virtuale che può essere proiettata su qualsiasi superficie orizzontale o verticale, riproducendo un pannello con comandi touch. Una novità in direzione di una sempre minore “invasività” delle interfacce, una precisa richiesta del mercato, come ci ha riferito Daniele Vannucci di Navel. I vantaggi sono quelli dello svincolo dalla plancia di comando, della trasportabilità delle informazioni e dei comandi e della notevole semplificazione nel cablaggio. Altra novità presentata è stato il comando luci Easy Light Steel, anche questo nato da esigenze di minor impatto, provvisto di fissaggio magnetico e minima profondità di incasso. www.navelitaly.com The My Yacht Virtual System (MYVS) control is a virtual console that can be projected onto any horizontal or vertical surface to reproduce a panel with touch controls. A new idea for interfaces that are increasingly heading in the direction of being less and less “invasive”, as demanded by the market, we are told by Daniele Vannucci from Navel. The advantages are that of no longer being tied to the helm station, of easily transported information and controls, and far simpler, scaled down wiring. Another new product on show was the Easy Light Steel lighting control, also developed in responses to the need for lower impact, and provided with magnetic fastenings and minimum recess requirements.
www.connessioni.biz
Yachtica, che lavora principalmente nel settore dell’illuminazione nel settore nautico, ha presentato le pulsantiere marine Yplate, in alluminio e ingombri ridotti, che rispondono alla richiesta da parte degli architetti di una sempre maggiore semplicità di installazione. Predisposte anche per telai commerciali, posizionabili in orizzontale o verticale, hanno fino a sei tasti con retroilluminazione a LED, feedback di stato, e l’elettronica con sistema di cablaggio plug and play verso sistemi EasyBus, oltre che a una compatibilità con impianti elettrici tradizionali e domotici. www.yachtica.com Yachtica, which works mainly in lighting for the boat building industry presented its aluminium, reduced size Yplate marine button pad in answer to demand from designers for increasingly simple installation. The Yplate is suitable for commercial surrounds, can be positioned horizontally or vertically and has up to six LED backlit buttons, status feedback and electronics for plug and play wiring to EasyBus systems as well as being compatible with traditional electrical and domotic systems.
SOLBIAN
Tra i prodotti “verdi” messi in evidenza quest’anno dalla manifestazione con la “green leaf” abbiamo notato gli innovativi pannelli fotovoltaici flessibili della serie SP (in tre modelli 50Q, 50L e 100L) con tecnologia “Sunpower” (della quale l’azienda è esclusivista mondiale): sono realizzati con celle monocristalline con efficienza superiore al 22,5 % inglobati all’interno di tecno polimeri a elevata resilienza. I pannelli poi si fanno apprezzare per la versatilità (possono essere fissati semplicemente con bi-adesivo, bottoni o zip e smontati a fine giornata, oppure possono essere montati su superfici ripiegabili, come i tendalini) e per la robustezza, essendo flessibili e addirittura calpestabili. I pannelli sono nati dalle ricerche effettuate dal CNR e testati da Giovanni Soldini (che insieme al ricercatore Marco Bianucci ha fondato l’azienda). www.solbian.eu Among the “green” products showcased this year at the “green leaf” expo, we noted the cutting-edge flexible photovoltaic panels from the SP range (three models: 50Q, 50L and 100L) with “Sunpower” technology (a world exclusive owned and used by the company): they are made with Monocrystalline cells with over 22.5 % efficiency, built into high-resilience technopolymers. The panel is much appreciated for its versatility, can be secured in place with double-sided adhesive tape, buttons or zips and taken off at the end of the day, or it can be fitted onto foldaway surfaces such as blinds. It is also very strong, flexible and it is even possible to walk over it. This panel is the result of research by the Italian National Research Council, tested by Giovanni Soldini (who founded the company together with researcher, Marco Bianucci).
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NEXTWORKS
L’azienda pisana ha presentato la suite di prodotti SeaLux, un sistema di gestione e controllo delle funzioni di bordo che si basa su una sola piattaforma e un solo cablaggio. Può monitorare e gestire entertainment, confort e illuminazione dinamica, ma anche le funzioni di bordo come la navigazione e la sensoristica, e la comunicazione a bordo (Wi-Fi, WiMax, VSAT ecc. a seconda della posizione dello yacht). Tra le novità una nuova interfaccia iPad nativa Attendant, un loading più semplice e rapido dei contenuti per l’intrattenimento grazie all’HD/3D streaming, il Fleet Control System, un sistema di notifiche di allarmi per criticità o anomalie, su canali diversi (SMS, e-mail ecc). Per i responsabili di Nextworks inoltre il Seatec è stato anche l’occasione per festeggiare i primi dieci anni di attività e presentare ai professionisti il loro pacchetto di servizi evoluti di integrazione di sistemi nella filosofia del “project integrator”, ovvero con una forte customizzazione a servizio del cliente. www.nextworks.it
The Pisa-based company presented its SeaLux product suite, a management and control system for on-board functions, based on a single platform with single wiring. It can monitor and control entertainment, comfort and dynamic lighting, but it can also control on-board functions such as navigation and sensors as well as communications on board (Wi-Fi, WiMax, VSAT etc. according to the position of the yacht). New features include a new iPad interface from Attendant, simpler and quicker loading of entertainment content thanks to HD/3D streaming, and the Fleet Control System, a system to communicate alarms triggered by critical situations or anomalies on different channels (SMS, e-mail etc). For Nextworks management, Seatec was also an opportunity to celebrate their first ten years in business, as well as to present their package of highly evolved systems integration services as part of the “project integrator” philosophy or in other words, a high level of client-based customisation.
EXHIBO
Ospitata all’interno dello stand di Digisonic, suo agente sul territorio toscano, Exhibo ha colto l’occasione del Seatec per presentare anche al mondo marine i suoi due nuovi prodotti, Figaro e Ottone: due varianti del medesimo sistema, che ben si collocano in questo settore perché possono contribuire all’alleggerimento, in peso ed estetica, gradito nel mondo marine. Si tratta di attuatori audio che, applicati su superfici rigide di materiali diversi (vetro, legno, plexiglass…) trasformano queste ultime in diffusori di onde sonore. Per queste loro caratteristiche sono ottime alternative alle casse acustiche tradizionali, e trasformano in “diffusori” anche componenti d’arredo e controsoffitti, sul principio del diaframma piatto che trasforma in “cono d’altoparlante” la superficie prescelta. Per Figaro sono possibili due configurazioni: passiva (due attuatori, crossover, e amplificatore o sintoamplificatore) o attiva (sempre due attuatori e amplificatore in classe D), Ottone si compone invece di un solo attuatore, con necessità di un amplificatore. www.exhibo.it Exhibo, showing inside the stand belonging to Digisonic - its agents for the Tuscany area, took the opportunity at Seatec to present two new products to the boat industry. Figaro and Ottone are two variations of the same system, which are an ideal fit for this industry, because they can contribute to lightening both weight and design – factors that are much appreciated in boat building. These are audio actuators that, when applied to rigid surfaces in different materials (glass, wood, Plexiglas…), they transform them into sound wave diffusers.
MASTERVOLT
Impegnata nel settore energia, per la nautica propone generatori, unità di caricamento, trasformatori e pannelli di monitoraggio, cablaggi, centraline ecc. È possibile acquisire sistemi “a pacchetto” o prodotti singoli, per personalizzare o potenziare il proprio impianto di bordo. www.mastervolt.it
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These characteristics make them an excellent alternative to traditional speakers and they also even convert furniture components and false ceilings into sound diffusers, using the flat diaphragm principle that transforms the chosen surface into a “speaker cone”. Figaro offers two configurations: passive (two cross-over actuators and an amplifier or tuner/amplifier), or active (two actuators and class-D amplifier). Ottone is just one single actuator and needs an amplifier.
An energy company offering generators, charge units, transformers and panels for monitoring, wiring, power units, etc. in the boat-building industry. It is possible to purchase “package” systems or single products to customise or expand your on-board systems.
INFO PUBBLICITARIA ADVERTISING INFO
www.vogels.com
Vogel’s Professional e la modularità Una soluzione di montaggio per qualsiasi esigenza VOGEL’S PROFESSIONAL AND MODULARITY One mounting solution to meet all needs
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Modularità, scalabilità e adattabilità sono le risposte di Vogel’s a un mercato che dimostra sempre maggiori necessità di soluzioni flessibili. Nell’ambito dei supporti per display, Vogel’s ha nel suo catalogo la proposta giusta per le necessità di fissaggio di qualsiasi schermo soddisfi lo standard VESA
Modularity, scalability and adaptability are Vogel’s response to a market which shows an increasing need for flexible solutions. Within the display supports sector, Vogel’s offers the ideal product to secure any VESA complaint screen.
Con le nuove soluzioni Connect-it e Videowall, Vogel’s offre una serie di elementi modulari standard che possono essere combinati tra loro, consentendo di creare la soluzione che soddisfa specifiche esigenze di montaggio, senza rinunciare alla qualità e al design. Il concetto di modularità è cruciale: pochi elementi da combinare in modo molto semplice, quasi intuitivo, per far sì che ogni soluzione di montaggio sia veloce e semplice da pensare e da realizzare.
Videowall è una soluzione modulare di supporti a parete che consente di installare una matrice di monitor perfettamente adiacenti tra loro, creando una parete video delle dimensioni desiderate (matrice 3x3, 4x4, 9x9, ecc.). Grazie a Vogel’s, creare grandi installazioni perfettamente ordinate non è più un problema: Videowall si compone infatti di due soli elementi, una barra di interfaccia disponibile in quattro differenti lunghezze (da selezionare in base alla VESA orizzontale del/i monitor), e una coppia di bande di interfaccia (da selezionare in base alla VESA verticale del monitor). Videowall si fa notare, oltre che per la sua flessibilità e precisione, anche per la semplicità di installazione e utilizzo: grazie alla posizione di servizio è infatti semplice accedere al retro dei monitor per gestire le connessioni, e grazie alla modularità è possibile rimuovere un solo monitor per interventi di manutenzione.
Connect-It è la serie di supporti da soffitto modulari con cui Vogel’s ha aperto ufficialmente al concetto di modularità, e che costituisce ormai il “nuovo standard” per le soluzioni di montaggio. Connect-It si compone di un numero limitato di elementi base dalla cui combinazione è possibile ottenere un numero illimitato di supporti da soffitto. È sufficiente combinare una piastra, un tubo di estensione, una barra di interfaccia (da selezionare in base alla VESA orizzontale del monitor) e una coppia di bande di interfaccia (da definire in relazione alla VESA verticale) per creare una soluzione di montaggio da soffitto perfettamente compatibile con la maggior parte dei monitor fino a 65”. Realizzare una composizione utilizzando i moduli Connect-it è davvero molto semplice: schermi singoli o multipli, dorso a dorso, da pavimento a soffitto o affiancati, qualsiasi soluzione è realizzabile e installabile in pochi minuti.
Tutti i prodotti del catalogo Vogel’s Professional rispettano i più elevati standard industriali in qualità e sicurezza e sono testati per supportare fino a cinque volte il peso specificato, secondo la certificazione TÜV-GS. NON SOLO SUPPORTI: LE SOLUZIONI PER VIDEOCONFERENZA La videoconferenza sta diventando uno strumento indispensabile per lavorare, e Vogel’s ha ideato un mobile appositamente progettato per contenere tutte le apparecchiature necessarie alle moderne tecniche di comunicazione. Il design, l’attenzione al dettaglio, la qualità costruttiva del PFF 5100 sono gli elementi che l’hanno portato anche ad aggiudicarsi il prestigioso Red Dot Design 2012, uno dei più rinomati premi
Vogel’s Professional Connect-it modular ceiling mounts
g Videowall Videowall
To create a composition using the Connect-it modules is easy: Single or multiple screens, back to back, from floor to ceiling or side by side, any solution can be created and installed in just a few minutes.
i Connect-it
internazionali di design, al quale quest’anno hanno partecipato circa 1.800 società provenienti da 58 paesi. Anche il PFF 5100 sfrutta il concetto di modularità di Connect-it, mutuando da questa soluzione le barre di interfaccia e le coppie di bande di interfaccia che consentono di creare la perfetta compatibilità con il/i monitor che si vogliono installare. Un alloggiamento con pannello di alluminio può ospitare codec e periferiche. La soluzione si completa con un supporto per webcam o altoparlante e con un altoparlante di alta qualità, realizzato appositamente da Vogel’s, con un design in linea con quello del mobile. Il PFF 5100 è perfetto anche come piedistallo (ove si debbano sistemare anche altre apparecchiature) o come chiosco con uno schermo in verticale. Connect-it, le potenzialità dei moduli standard http://www.youtube.com/watch?v=eqQEH8_UUsg Connect-it and Videowall, Vogel’s two new products, offer a series of standard modular elements that can be combined to satisfy specific mounting requirements without sacrificing quality and design. The concept of modularity is crucial: a few components to combine simply, almost intuitively, so that each mounting solution is fast and easy to think up and create. Connect-It is the series of modular ceiling supports with which Vogel’s officially opened up to the concept of modularity, and it has now become the “new standard” for mounting solutions. Connect-It is composed by a limited number of basic components which can be combined to obtain an unlimited number of ceiling supports. It is sufficient to combine a plate, an extension tube, an interface bar (to select according to the horizontal VESA of the monitor) and a couple of interface display strips (to be defined in relation to the vertical VESA) to create a ceiling mount solution which is perfectly compatible with the majority of monitors up to 65 inches.
www.connessioni.biz
Videowall is a modular solution for wall supports which allows to install a matrix of monitors which are perfectly adjacent to each other, creating a videowall of the required dimensions (3x3, 4x4, 9x9 matrix, etc). Thanks to Vogel’s, it is no longer a problem to create large, perfectly tidied installations: Videowall is composed by two single elements, an interface bar available in four different lengths (to select according to the horizontal VESA of the monitor/s), and a couple of interface display strips (to select according to the VESA vertical of the monitor). Videowall draws attention to itself, for its flexibility and precision, as well as for its simplicity of installation and use. The service position makes it is easy to access the back of the monitor to manage the connections and, thanks to modularity, it is possible to remove a single monitor for maintenance work. All the products in the Vogel’s Professional catalogue comply with the highest industrial standards in terms of quality and safety and they are tested to support up to five times the specified weight, according to TÜV-GS certification.
www.vogels-bv.com/qr/87
NOT JUST SUPPORTS: SOLUTIONS FOR VIDEOCONFERENCES Videoconferences are becoming an essential worktool and Vogel’s has devised a specifically designed cabinet to hold all the equipment required by modern communication techniques. The design, attention to detail and construction quality of the PFF 5100 are the elements which have allowed it to win the prestigious 2012 Red Dot Design award, one of the most renowned international design competitions which saw the participation of 1800 companies from 58 countries in this year’s edition. The PFF 5100 also uses the modularity of Connect-it, borrowing the interface bars and the couples of interface display strips which create perfect compatibility with the monitor/s to be installed. A housing with aluminium panel can accommodate codec and peripherals. The solution is completed by a support for webcams or loudspeakers and by a high quality loudspeaker produced specifically by Vogel’s with a design that perfectly matches that of the furniture. The PFF 5100 is also ideal as a pedestal (where other equipment also has to be placed) or as a kiosk with a vertical screen. Connect-it, the potential of standard modules http://www.youtube.com/watch?v=eqQEH8_UUsg
j Connect-it
VOGEL’S Vogel’s da quasi quarant’anni realizza sistemi di fissaggio e supporti per apparecchiature audiovisive e multimediali (schermi LCD, LED, al plasma; tablet e console di gioco; apparecchiature audio e video; proiettori), sia per ambienti domestici, sia per luoghi pubblici, come aeroporti, centri commerciali, ristoranti, scuole, stadi e ospedali. Dal 1973, anno della progettazione del suo supporto per altoparlanti, il primo al mondo, Vogel’s ha prodotto molte soluzioni, molte delle quali hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti dai più importanti forum di design del mondo. www.vogels.com For almost forty years Vogel’s has been producing mount and support systems and for audiovisual and multimedia equipment (LCD, LED and plasma screens; tablets and game consoles; audio and video equipment; projectors) used in home environments, public places, such as airports, shopping centres, restaurants, schools, stadiums and hospitals. Since 1973, the year it designed its loudspeaker support, the first in the world, Vogel’s has produced many solutions, many of which have received prestigious awards from the most important global design forums. 65
AGGIORNAMENTI UPDATE
www.prolight-sound.com
PROLIGHT+ SOUND Francoforte, 21-24 marzo PROLIGHT + SOUND Frankfurt, 21- 24 March Vi offriamo anche quest’anno il reportage dalla fiera PL+S di Francoforte, dedicata, come dice la descrizione ufficiale, alle “tecnologie e servizi per eventi, installazioni e produzione” e organizzata da Messe Frankfurt For the second year running we offer you the reportage of the PL+S trade show of Frankfurt, dedicated, according to the official description, to the “technologies and services for events, installations and production”, organised by Messe Frankfurt Text: Barbara Trigari
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Aprile April 2012
Storicamente l’evento è legato al Musikmesse, l’enorme fiera degli strumenti musicali che si svolge in contemporanea e in padiglioni adiacenti al PL+S, e di conseguenza ha sempre strizzato l’occhio ai musicisti e a tutto il mondo dello spettacolo, anche se non strettamente e solo musicale. L’installazione è una strada intrapresa da relativamente poco tempo, e legata agli sviluppi del mercato nel quale, come sappiamo, spesso le stesse aziende di prodotto e/o di servizi tendono a spostarsi da un ambito all’altro; o anche, ci è sembrato, gli stessi impegni per installatori e system integrator tendono a sovrapporre competenze e tipologie di prodotti sempre più difficilmente “incasellabili” in un settore piuttosto che in un altro. A dimostrarlo sono anche le novità di prodotto che troverete descritte. Il Prolight + Sound ha comunque sempre mantenuto negli anni una sua specificità e interesse da parte delle aziende che continuano a presentare qui nuovi prodotti in esclusiva, ritenendola evidentemente una piazza interessante... come anche noi di Connessioni. Interesse ricambiato da parte dei visitatori, quest’anno in crescita addirittura record: 40.894 persone, come potete leggere nel box dedicato.
QUALCHE DATO - A few data Un’ultima considerazione rispetto alla durata del PL+S, quattro giornate di cui l’ultima, sabato, aperta al pubblico non professionale ma poco apprezzata, ci è sembrato, dalle aziende e dai professionisti stessi. Probabilmente dal punto di vista economico il contatto col grande pubblico non porta abbastanza agli operatori audio e luci, e per i visitatori che devono concludere incontri e affari, trovarsi affollatissimi corridoi di ragazzi e “gitanti” non aiuta a completare il lavoro.
LE NOVITÀ: RIFLESSIONI E TENDENZE
Se dovessimo individuare delle tendenze prevalenti per l’edizione 2012 del PL+S, in testa a tutte metteremmo l’ibridazione: tra prodotti progettati per muoversi in ambiti una volta tenuti ben separati, come il live e l’installazione, e anche tra le aziende che complice la crisi economica, ma non solo, ne abbiamo parlato tante volte, tendono a ampliare il proprio raggio d’azione passando dall’evento all’installazione fissa, dal live all’integrazione. E infatti le novità di prodotto vanno spesso nella direzione di una sempre maggiore versatilità, o flessibilità di impiego, che ciascun produttore declina a modo proprio: puntando sulla modularità, per esempio, od offrendo caratteristiche prestazionali pensate per un ampio range di applicazioni... e anche per un ampio range di utenti. Si tende infatti a semplificare sempre più il lavoro del tecnico installatore, facilitandone il compito e anche velocizzandolo. Dietro c’è sempre almeno in parte l’aspetto del risparmio di risorse (tempo-uomo), che poi significa proporre un lavoro a costi più bassi al cliente finale (per vincere la competizione), ma anche forse la constatazione che il prodotto potrebbe andare in mano anche a non professionisti. Ancora una macrotendenza è quella della sostenibilità: le aziende produttrici ormai non possono fare a meno di tenerla presente, nello sviluppo di un nuovo prodotto. Basti pensare alla abbondante offerta di prodotti LED (anche se la vecchia tecnologia debitamente aggiornata in termini di efficienza energetica comunque sforna ancora novità), sicuramente più ecologici ma anche più economici, il che non guasta mai. Rispetto alle aziende, come previsto erano presenti tutti i più grandi marchi dell’audio (attesissime le novità per esempio di Yamaha, dopo un lungo periodo di attesa, Martin Audio, Meyer, e delle italiane RCF ed FBT) e dell’illuminazione (con forte impegno da parte degli italiani, come Clay Paky, Coemar, DTS...), ma poche del video e dell’integrazione, a parte le immancabili Crestron, Extron e Kramer che hanno presentato gli stessi prodotti già lanciati a ISE. A proposito di ISE, anche a Francoforte sta entrando in voga l’abitudine delle Conference pre fiera:
www.connessioni.biz
Quale bilancio? La manifestazione durata 4 giorni e affiancata al Musikmesse, la fiera degli strumenti musicali, ha visto confermato l’interesse da parte di aziende e soprattutto di visitatori, come dimostrano gli oltre 10.000 ingressi in più rispetto al 2011 e gli indici di gradimento portati dall’Ente fiera: il 97% si è dichiarato contento o molto contento dell’evento. Percentuali simili anche per gli espositori, all’88% soddisfatti o molto soddisfatti, al punto che l’84% che definisce il clima economico del mercato soddisfacente o buono. Niente male, per un anno di crisi. La presenza italiana si conferma molto forte, sia tra gli espositori che tra i visitatori (soprattutto). Tra i primi, i numeri sembrano riflettere la “vocazione” delle diverse nazioni, pensando al settore di riferimento. What is the balance? The 4 day event concomitant with Musikmesse, the musical instruments trade show, confirmed the interest of companies and above all of visitors, as demonstrated by 10,000 more entries than 2011 and ratings disclosed by the fair organizing body: 97% declared their content or high level of content. Similar percentages were also revealed for the exhibitors, with 88% satisfied or very satisfied, to the extent that 84% of them consider the economic climate of the market to be satisfactory or good. Not bad, considering the economic crisis. The Italian presence of exhibitors (above all) and visitors was strongly confirmed. Among the first, the numbers seem to reflect the “vocation” of the different countries in the sector of reference.
ProLight+Sound 2012 and MusikMesse Duration
4 days
Visitors
40.894 from 115 countries
Exhibitors
876 from 41 countries
VISITORS 40.894 Country of origin: Germany
23.568
Netherlands
1.724
Italy
1.348
Austria
1.073
Belgium
969
Switzerland
937
France
781
Great Britain
714
Russian confederation
696
EXHIBITORS 876 Country of origin: Germany
343
China
77
Great Britain
66
USA
59
Italy
48
Taiwan
36
Netherlands
33
France
32
67
AGGIORNAMENTI UPDATE
quest’anno si è svolta la prima Eventplaza Conference, una tre giorni focalizzata su tendenze, strategie e know how pratico per il settore eventi seguita da 600 visitatori. Tra le tematiche affrontate anche quella degli eventi 3.0, ovvero quelli aperti ai social network. L’evento formativo più importante invece è stato il Media Systems Congress, oltre 40 interventi di formazione a tutto campo curata dalle aziende e aperta ai visitatori professionisti. Historically, the event is connected with Musikmesse, the gigantic musical instruments event which is held concomitantly and in the pavilions adjacent to PL+S, and consequently it has always given a nod to musicians and to the entire entertainment world, even if not strictly to music. Installation is a road which has been undertaken for a relatively short time, and connected with the developments of the market in which, as we know, it is often the same product and/or service companies that tend to move from one sector to the other; or also, it has seemed to us, that the same commitments for installers and system integrators tend to overlap skills and product types which are increasingly more difficult to “classify” into one sector rather than another. To prove this are also the new products which you will find described.
LE NOVITÀ DI PRODOTTO VANNO SPESSO NELLA DIREZIONE DI UNA SEMPRE MAGGIORE VERSATILITÀ, O FLESSIBILITÀ DI IMPIEGO, CHE CIASCUN PRODUTTORE DECLINA A MODO PROPRIO: PUNTANDO SULLA MODULARITÀ, PER ESEMPIO, OD OFFRENDO CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI PENSATE PER UN AMPIO RANGE DI APPLICAZIONI... E ANCHE PER UN AMPIO RANGE DI UTENTI THE NEW PRODUCTS OFTEN RANGE IN THE DIRECTION OF AN EVER-GREATER VERSATILITY OR FLEXIBILITY OF USE, WHICH EACH PRODUCER CHOOSES TO IMPLEMENT IN HIS OWN WAY: FOCUSING ON MODULARITY, FOR EXAMPLE, OR OFFERING PERFORMANCE CHARACTERISTICS DESIGNED FOR A VAST RANGE OF APPLICATIONS… AND ALSO FOR A WIDE RANGE OF USERS
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Aprile April 2012
Prolight + Sound has always maintained its own specific nature and interest of companies, that continue to present new products exclusively at PL+S clearly considering it to be an interesting stage.. we feel the same here at Connessioni (see box). This interest is reciprocated by the number of visitors, which saw record growth this year: 40,894 persons, as you can read in the dedicated box. A last consideration on the duration of PL+S, four days of which the last, Saturday, open to the non-professional public but little appreciated, it seemed to us, by the companies and by professionals directly. Economically speaking the contact with the public at large probably fails to bring enough to the audio and lights operators, and for visitors who must organise meetings and business, it doesn’t help to complete their work to find corridors teeming with young people and “day-trippers”. NEWS: THOUGHTS AND TRENDS If we had to identify the prevailing trends for the 2012 edition of PL+S, convergence would have to be at the top of the list: among products designed to move in settings which were once well separated, like live and installation, and also between companies which favoured by the crisis, but not only, we have dealt with them many times, tend to widen its scope moving from the event to fixed installation, from live to integration. The new products often range in the direction of an ever-greater versatility or flexibility of use, which each producer chooses to implement in his own way: Focusing on modularity, for example, or offering performance characteristics designed for a vast range of applications… and also for a wide range of users. We tend to increasingly simplify the work of the technical installer, facilitating his task and even speeding it up. Behind it there is always at least in part the aspect of saving on manpower and time which means offering a job at lower costs to the end customer (to beat the competition), but also perhaps the acknowledgement that the product could also be used by non-professionals. Another macro trend is that of sustainability. The producing companies can no longer do without bearing this in mind, at the development stage of a new product. Suffice to think of the abundant offer of LED products (even if the old technology duly updated in terms of energy efficiency is still churning out new products), which are certainly more ecological but also more economical, which can only be a good thing. Compared with the companies, as expected, all the largest brands of audio (highly anticipated the new products of Yamaha, after a long-awaited period, of Martin Audio, Meyer, and of the Italians RCF and FBT) and of lighting (with a strong commitment by the Italians, like Clay Paky, Coemar, DTS…), but not in video and integration, aside from the unfailing Crestron, Extron and Kramer which presented the same products already launched at ISE. As regards ISE, the custom of pre-event Conferences is also becoming fashionable in Frankfurt: this year the first Eventplaza Conference took place, a three-day event focused on trends, strategies and practical know-how for the events sector followed by 600 visitors. The themes dealt with included those of 3.0 events, which are those open to social networks. The most important training event was the Media Systems Congress, with over 40 full-field training speeches managed by the companies and open to professional visitors.
CLAY PAKY
Le novità Clay Paky di questo PL+S mirano a un’offerta di prodotti LED versatili, capaci di adattarsi al maggior numero possibile di situazioni di utilizzo, addirittura senza alimentazione. Glow Up per esempio è una luce d’accento portatile, con batteria al litio (ricaricabile per 2.000 volte senza perdite di efficienza), pensata per eventi ed esposizioni, da allestire in tempi stretti e in spazi difficili. La fonte luminosa è un 4x10 W LED (in tre versioni: RGBW, Cool White, Dynalic White. Per le teste mobili sono stati presentati in anteprima i modelli della serie A.Leda (sempre a LED): 100W, 300W e 600W, alternativa più leggera ed economica ai wash con sorgente tradizionale.
The latest Clay Paky products at this PL+S also aim to offer versatile LED products able to adapt to the largest possible number of applications, even without power. Glow UP is a portable lithium-powered (rechargeable for 2000 times without losing efficiency) luminaire, designed for events and exhibitions, to fit out when there is little time and space. The luminous source is a 4x10 W LED (in three versions: RGBW, Cool White, Dynalic White. The A. Leda (always LED-powered) series of the moving heads were previewed: 100W, 300W and 600W, a lighter and more moderately priced alternative to the wash with a traditional source.
Un line array all’insegna della versatilità: ecco il “piccolo grande” Eidos 265 LA di Outline, con due altoparlanti da 6,5” e un driver a compressione con membrana da 2,5” caricato da guida d’onda con dispersione orizzontale 100°, cui si aggiunge il subwoofer dedicato Flysub 15 (1x15”) offerto dall’azienda in un pacchetto unico. Il filtraggio del segnale tra le sezioni LF e HF avviene attraverso un crossover passivo con bobine a bassissima resistenza e condensatori in polipropilene metallizzato; il DSP incorporato nel finale Outline T5 ottimizza poi la resa elettro-acustica. Gli ambiti di applicazione vanno dal live, per piccole-medie rental company, all’installazione fissa. www.outline.it
www.modsart.it
A line array focused on versatility: this is the “small large” Eidos 265 LA by Outline, with two 6.5 inch loudspeakers and a compression driver with 2.5 inch membrane loaded waveguide with 100° horizontal dispersion, which is joined by the dedicated Flysub 15 (1x15 inch) subwoofer offered by the company in a single packet. Signal filtering between the LF and HF sections occurs through passive crossover with low resistance coils and metallised polypropylene condensers; the DSP incorporated in the T5 Outline final optimises the electric-acoustic performance. The areas of application range from live, for small to medium sized rental companies, to fixed installation.
www.connessioni.biz
COEMAR
La prima novità è il recente cambio di proprietà che, come ha spiegato Mario Contilli nell’intervista video, coinvolge Salvatore Grillo e la sua voglia di proseguire sulla strada dell’innovazione e della ricerca, che hanno portato Coemar a ottenere brevetti e riconoscimenti a livello internazionale. Il campo di ricerca considerato oggi più interessante è quello dei LED: nella nota serie Reflection LEDko si inseriscono i sagomatori P White 3200 K e P DIM White 3200 K: si distinguono per la potenza, equiparabile (anche qualitativamente) a quella degli apparecchi tradizionali ma ottenuta con un consistente risparmio energetico. Per l’architetturale (ma non solo) le novità sono Stage LiteLed SC Custom IP 20 e IP 65, apparecchi LED caratterizzati dal montaggio delle sorgenti luminose su tre fasce indipendentemente orientabili. Nella serie Panorama, invece, i modelli Led Inground PLC e Led Flood PLC permettono il controllo del flusso luminoso attraverso un unico cavo, quello dell’alimentazione. Infine per i videowall C Wall, in versione interno o esterno, rivolti ad applicazioni architetturali o d’intrattenimento. www.coemar.com The first novelty is the recent change of ownership which, as Mario Contilli explained in the video interview, involves Salvatore Grillo and his desire to continue along the road of innovation and research, which have led Coemar to achieve patents and international awards. The research field considered currently the most interesting is that of LEDs: the well-known Reflection LEDko series is joined by the P White 3200 K and P DIM White 3200 K shapers. They are set apart by their power, which is on a par (also in terms of quality) with that of traditional equipment but achieved with considerable energy saving. For the architectural aspect (but not only) the new products are Stage LiteLed SC Custom IP 20 and IP65, LED equipment which features assembly of the luminous sources on three independently directable strips. Instead, in the Panorama series, the Led Inground PLC and Led Flood PLC models control the luminous flow through a single cable, the power cable. Finally, C Wall for videowalls, in the indoor or outdoor version, dedicated to architectural or entertainment applications.
Intervista a / Interview with M ario Contili di Coemar
OUTLINE
http://www.connessioni.biz/?p=11889
Intervista a / Interview with Davide Barbetta di Clay Paky
www.claypaky.it
http://www.connessioni.biz/?p=11904
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EXTRON A PL+S… OLTRE LA PRESENZA IN FIERA Extron a PL+S… besides its presence at the trade show
ROBE
Stand ciclopico con un allestimento che ricorda le palline clic-clac degli anni Settanta (addizionate di numerosi effetti speciali luminosi), Robe ha introdotto al PL+S cinque nuovi apparecchi, tutti a LED. Si tratta di Robin LEDBeam 100 composto da 12 LED RGBW da 15W, Robin DLX LED Spot e DLF LED Wash (si basano sullo stesso modulo LED RGBW) Robin 800 LEDWash, che rappresenta un’evoluzione del modello precedente, infine l’interfaccia universale Robe WTX, arricchita di wireless DMX e RDM, per comunicare non solo via USB con un PC, ma anche in modalità wireless sia per il DMX che per setup bidirezionali RDM. Supporta sistemi operativi Windows, Mac OS X e Linux, può fare l’aggiornamento software delle apparecchiature. www.robemultimedia.it Cyclopic stand with a fit out which recalls the click-clack balls of the Seventies (with the addition of numerous special lighting effects), Robe unveiled five new appliances, all LED powered at PL+S. They are the Robin LEDBeam 100 composed by 12 LED RGBW of 15W, Robin DLX LED Spot and DLFLED Wash (based on the same LED RGBW module) Robin 800 LED Wash, which is an evolution of the previous model, finally the universal Robe WTX interface, enriched by wireless DMX and RDM to communicate not only by USB with a PC but also in wireless mode for DMX and for bidirectional RDM setup. It supports Windows, Mac OS X and Linux operating systems and can update the appliance software.
RED LIGHTING
Società fondata all’inizio del 2012 da Gherardo Flaccomio Nardi Dei insieme a Franco Natali e al Gruppo R&D International, si presenta a Francoforte con una linea di prodotti dedicati all’illuminazione per l’intrattenimento, settore di mercato di riferimento per la neonata azienda. L’offerta è ampia ed è composta sia da prodotti per interni che per esterni, già distribuiti all’estero.Il prodotto più innovativo si chiama Quadro B24: LED 24x15W RGBW a batteria (al litio, durata fino a 18 ore) con wireless di controllo sia in entrata che in uscita ideale per feste di piazza, piccoli concerti, grandi navi che hanno problemi nel passaggio cavi, convention. Controllo singolo di ogni LED o 4 canali con DMX.
Intervista a / Interview with Gherardo Flaccomio Nardi Dei e Franco Natali di Red Lighting
www.red-lighting.com
http://www.connessioni.biz/?p=11874
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The company was set up in 2012 by Gherardo Flaccomio Nardi Dei and together with Franco Natali and the R&D International Group it is present at the Frankfurt event with a line of products dedicated to lighting for entertainment, the market of reference for the newborn company. The offer is vast and composed by products for indoors and outdoors already distributed abroad through an expanding network. The most innovative product is called Quadro B24 and is a LED 24x15W RGBW battery powered product (lithium, duration up to 18 hours) controlled wirelessly both on entry and exit. The product is ideal for parties in squares, small concerts, large ships with cable passing problems, conferences. Single control of each LED or 4 channels with DMX.
Dopo anni di presenza costante e molto evidente, Extron ha annunciato con un laconico comunicato che non parteciperà più a ISE e a InfoComm USA, con decorrenza immediata. La presenza a InfoComm datava dal 1986, a ISE da 1999, e l’azienda ci aveva abituato a stand enormi e feste lussuose con migliaia di invitati, che hanno fatto insieme ai prodotti dell’azienda la storia della fiera e del mercato. Cosa è successo? Extron, dichiara il Presidente Andrew Edwards, “ha concluso che tempo ed energia necessari per esporre in questi eventi di breve durata possono essere meglio investiti in attività che producano un beneficio diretto e supporto alla nostra clientela”, in pratica formazione. Quindi nuovi corsi e sedi a Dallas, New York, Toronto si aggiungeranno alle 16 già attive nel mondo per venire incontro alle esigenze, anche linguistiche, dei professionisti AV. Abbiamo conttato Extron per saperne di più, ma l’azienda non ha ritenuto necessario aggiungere altro a questa dichiarazione, che ritiene già esaustiva… tuttavia qualche domanda ancora ci sarebbe, che vi sottoponiamo: si tratta di una scelta limitata a un periodo di tempo definito? Visto che Extron era al PL+S, significa che parteciperà ad altre fiere? In fiera Extron farà anche formazione? Probabilmente le risposte arriveranno con il tempo. http://www.extron.it/company/andrewonline. aspx?id=ao-19 After years of a continuous and high-profile presence, Extron has issued a laconic statement announcing its absence at ISE and InfoComm USA, with immediate effect. The presence at InfoComm began in 1986, at ISE in 1999, and the company had accustomed us to gigantic stands and luxurious parties with thousands of invitees, which have made the history of the event and market together with the products of the company. What happened? The President, Andrew Edwards, declares that “Extron has decided that the time and energy required to exhibit at these short term events can be better spent on activities that produce a direct benefit and support to our customers”, in other words, training. New courses and offices in Dallas, New York and Toronto will join the 16 already up and running around the world to meet the needs, including linguistic ones, of AV professionals. We contacted Extron to find out more, but the company felt it wasn’t necessary to add to this statement, which it considered already exhaustive... nevertheless a few questions remain to be answered, which we submit to you: Is this a choice limited to a specific period of time? Considering the fact that Extron was present at PL+S, does this mean it will participate in other trade shows? Will Extron also do training at the event? The answers will probably arrive over time.
AGGIORNAMENTI UPDATE
DTS
La partecipazione di DTS alla fiera di Francoforte ha comportato un notevole impegno sia economico che per l’allestimento dello stand e delle iniziative collegate. DTS ha organizzato in parallelo l’evento degli Award DTS, conferiti alle più meritevoli installazioni realizzate con la tecnologia del produttore. L’iniziativa, come ci ha raccontato il Marketing Manager Pierluigi Gasperoni, è giunta alla terza edizione e ha portata internazionale, come i progetti nei quali l’azienda è coinvolta. Passando alle novità, si tratta di due teste mobili, Jack e Nick NRG (che sta per Energy). La prima, compatta e potente, integra la versatilità di un beam, uno spot, o un wash e il sistema per pan senza limitazioni (FPR, brevettato). Nick NRG è un wash LED “green” con gruppo ottico brevettato DTS.
The participation of DTS at the trade event in Frankfurt implied a considerable commitment in terms of economic and to fit out the stand and connected initiatives. In addition to having recruited the Greek lighting designer Xxx for the stand concept, DTS organized the DTS Awards event, which acknowledged the most deserving installations created using the manufacturer’s technology. The initiative, as Marketing manager Pierluigi Gaseproni told us, is now in its third edition and it has gained international fame, like the projects in which the company is involved. Moving on to the new products, they are two moving heads, Jack and Nick NRG (which stands for Energy). The first, compact and powerful, integrates the versatility of a beam, a spot, or a wash and the limitless pan system (FPR, patented). Nick NRG is a “green” LED wash with DTS patented lens.
MARTIN AUDIO
Già lanciato a Londra all’HMV Hammersmith Apollo, ma presentato ufficialmente in fiera a Francoforte, MLA Compact è un sistema che, sfruttando la stessa tecnologia “cellulare” che ha reso famoso il sistema MLA, riduce le potenze a favore di applicazioni che richiedono dimensioni contenute, comprese quindi le installazioni fisse: ancora una volta, la versatilità e scalabilità come punto di forza. È un sistema a tre vie che sfrutta due altoparlanti da 10” e un 2,5” al neodimio per la sezione LF in una configurazione ibrida brevettata Martin che permette di ottenere una sensibilità pari a 103 dB a 1m/2,83V. Le trombe per le medie e alte frequenze sono completamente separate e hanno direttività orizzontale costante: 2x5” al neodimio per le medie e la combinazione cono da 5” con quattro driver a compressione da 0,7” per le alte, a ridurre la distorsione e accentuare l’estensione in frequenza. L’amplificazione e il DSP sono a bordo, con cinque canali in classe D che costituiscono appunto le “cellule” di alimentazione separate e dedicate. Controllo remoto degli array via U-NET con tablet wireless con il software VU-NET. www.martin-audio.com Distribuito in Italia da Audiosales, www.audiosales.it Already launched at HMV Hammersmith Apollo in London, but officially presented at the Frankfurt event, MLA Compact is a system which, using the same “cellular” technology that has made the MLA system famous, reduces the power in favour of applications which require moderate dimensions including fixed installations: once again, versatility and scalability are the strong point. It is a three way system which uses two 10 inch and one 2.5 inch neodymium loudspeakers for the LF section in Martin patented hybrid configuration to achieve a sensitivity equal to 103 dB at 1m/2.83V. The trumpets for the average and high frequencies are fully separated and have constant horizontal directivity: 2x5 inches of neodymium for the average frequencies and the 5 inch cone combination with four 0.7 inch compression drivers for the high frequencies to reduce the distortion and accentuate the frequency extension. The amplification and DSP are on board, with five class D channels which make up the separated and dedicated power “cells”. Remote control of the arrays via U-NET with wireless tablet using VU-NET software.
Intervista a / Interview with Pierluigi Gasperoni di D.T.S.
www.dts-lighting.com
http://www.connessioni.biz/?p=11901
iLa conferenza stampa per il lancio di MLA Compact The press conference for MLA Compact launch
http://www.connessioni.biz/?p=11898
Intervista a / Interview with Flavio Naggi di FaitalPRO
AGGIORNAMENTI UPDATE
FAITAL PRO
Il PL+S è servito da palcoscenico a Faital Pro per il lancio della gamma di altoparlanti con magnete in Ferrite (questo anche il nome della linea) per i subwoofer a elevata potenza e per i driver delle alte frequenze, un valido sostituto del Neodimio, oggi con grandi variabili di prezzo alla fonte. Si va dai più piccoli 3” fino al 12”, oltre trenta diversi modelli raggruppati in quattro fasce, a seconda delle caratteristiche: I 1030, con la potenza più elevata; i 1010 che si collocano in una fascia di potenza da 700W fino a oltre 1.000W e con voice coil da 4”, adatti sia ai sub che ai sistemi a due vie, la serie 510 invece adotta voice coil da 3”, con potenza da 300 W a 700 W, rivolta ad applicazioni mid-woofer: i più versatili della serie. Per quanto riguarda in particolare i driver a compressione, Faital ha introdotto un nuovo design, il “bullet driver” mirato alle installazioni nei club. www.faitalpro.com
MARTIN PROFESSIONAL
Attivissima non solo nella presentazione di novità, ma anche nella “vita sociale” della fiera con incontri e party - come per esempio quello all’Agorà stage in co-produzione con Peavey - Martin Professional ha introdotto, tra gli altri, la serie di teste mobili MAC Viper e VC-Dots e VC-Grid 25, che sfruttano i LED per creare pareti su facciate, palchi, soffitti ecc. I Dots con 1,4 o 9 LED per pixel e in versione RGB, bianco freddo, medio o caldo, e i VC-Grid 25 (pixel pitch di 25 mm) sono controllati (singolarmente) con il sistema P3. Per il controllo luci, due soluzioni abbordabili per prezzo e dimensioni: Martin M2GO e M2PC, ad affiancare l’M1. Il secondo è una superficie di controllo complementare al software M-PC che condivide con M2GO il layout e le dimensioni. www.martin.it
PL+ S served as a stage for Faital Pro to launch its loudspeaker range with Ferrite magnet (this is also the name of the line) for the high powered subwoofers and for the high frequency drivers, a valid replacement for the Neodymium, available today with great variations in price at source. It ranges from the smallest sizes 3 inch to 12 inch, with over thirty different models grouped into four categories, according to the features: the 1030, with the highest power, the 1010 which fit into a category of power from 700 W up to over 1000 W and with 4 inch voice coil suitable for both subwoofers and two way systems. The 510 series instead adopts 3 inch voice coils with a power from 300W to 700W, geared to mid-woofer applications: the most versatile of the series. As regards the compression drivers in particular, Faital has unveiled a new design, the “bullet driver” aimed at installations in clubs. Very active not only in the presentation of new products, but also in the “social life” of the trade event with meetings and parties - like for example that of Agora staged in association with Peavey. Martin Professional introduced, among others, the series of MAC Viper and VC-Dots and VC-Grid 25 moving heads, which use LEDs to create walls on facades, stages, ceilings, etc. The Dots with 1.4 or 9 LED for pixel and in RGB version, white cold, average or warm, and the VC-GRID 25 (25 mm pixel pitch) are controlled (individually) by the P3 system. Two solutions, which offer a moderate price tag and dimensions, were presented: Martin M2GO and M2PC, to join the M1. The second is a control surface complementary to M-PC software which shares the layout and dimensions of M2GO.
Intervista a / Interview with Dale Sandberg di QSC
QSC
http://http://www.connessioni. biz/?p=11870
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Ha presentato in anteprima due novità Q-Sys: le soluzioni di audio networking per installazioni di dimensioni ridotte Core 500i e Core 250i; presentate anche l’unità I/O22 e la disponibilità della card CCN32 CobraNet I/O, che fa da ponte tra la piattaforma Q-Sys e CobraNet. Ciascuna delle due soluzioni Core centralizza elaborazione, routing e controllo sotto Linux con processore e scheda madre Intel, networking layer3 Gigabit in standard Gigabit Ethernet. Sia il modello 500i che 250i hanno otto slot per card a bordo, ma 500i offre 128 canali network, mentre 250i ne ha “solo” 64, sempre con DSP che la casa definisce “quasi illimitata”. Interfaccia di configurazione e controllo di semplice uso, e possibilità di costruire pannelli di controllo uso utente da visualizzare su PC, apparecchi iOS o controller touch QSC. In più l’unità I/O-22 analogica offre due ingressi mic/line e due uscite di linea, un amplificatore mono da 8,5 W e si collega direttamente a Ethernet, per la distribuzione audio. Anche PoE o 24 VDC. www.qscaudio.com - Distribuito in Italia da Audio Link, www.audiolink.it It previewed two Q-Sys novelties: the audio networking solutions for small-size installations Core 500i and Core 250i; the I/O-22 units were also presented alongside the availability of the CCN32 CobraNet I/O card, which works as a bridge between the Q-Sys platform and CobraNet. Each of the two Core solutions centralises processing, routing and control under Linux with Intel processor and motherboard, layer 3 Gigabit networking in standard Gigabit Ethernet. Both the 500i and the 250i models have eight card slots on board, but 500i offers 128 network channels, while 250i “only” 64, always with DSP which the company defines as “almost unlimited”. Easy to use configuration and control interface, and the possibility to build user control panels to display on PC, iOS appliances, or QSC touch controller. The I/O-22 analogue unit also offers two mic/line inlets and two line outlets, an 8.5 W mono amplifier, and it connects directly to Ethernet, for audio distribution. Also PoE or 24 VDC.v
K-ARRAY
Come ha raccontato il Product Specialist Francesco Maffei nell’intervista video disponibile online, le novità riguardano il restyling della RedLine, oggi disponibile in tre versioni: KR102, KR202, KR402. La serie combina un diffusore a colonna per le frequenze medio alte con un sub (da 12”,18” e 21”), ed è stato concepito per molteplici applicazioni, dal live al conferencing, dal monitoraggio da palco alle installazioni, ma sempre con attenzione alla qualità e potenza di emissione. Un pannello posteriore presenta svariate connessioni e la possibilità di scegliere sia preset predefiniti che quelli creati ad hoc dall’utente. Piccolo è invece un sistema composto da due minuscoli speaker dal design curatissimo per le frequenze medio-alte, un sub con cono da 6” e diffusore passivo per le basse frequenze, modulo amplificatore con ingressi RCA e XLR, e controllo del volume, stand per montaggio da tavolo o a parete. Pensato per gli ambienti in cui la tecnologia deve “sparire”; lo chassis è in acciaio per cui è possibile l’uso all’aperto, a bordo di yacht ecc. www.k-array.com Distribuito in Italia da Exhibo, www.exhibo.it
Intervista a / Interview with Francesco Maffei di K-Array
http://www.connessioni.biz/?p=11958
As Product Specialist Francesco Maffei explained in his interview which is available online, the new products deal with the restyling of the RedLine, which is now available in three versions: KR102, KR202, KR402). The series combines a column diffuser for average high-frequencies with a subwoofer (12 inch, 18 inch and 21 inch) and it has been designed for multiple applications, from live to conferencing, from stage monitoring to installations, but always with attention to the quality and power of emission. A rear panel presents various connections and the possibility to define both predefined presets and those created ad hoc by the user. Piccolo is a system composed of two miniscule speakers with a highly detailed design for medium-high frequencies, a subwoofer with 6 inch cone and passive diffuser for low frequencies, amplifier module with RCA and XLR inlets, and volume control, stand for table or wall mount. Designed for environments in which technology must “disappear”; the chassis is in steel so it is possible to use outdoors, on yachts, etc.
Focus su: Media Systems Tecnologia multimediale e sistemi integrati
21 – 24. 3. 2012 Con l’area tematica Media Systems, Prolight + Sound copre le differenti tipologie di prodotti, fornitori e servizi del settore dei sistemi integrati. L’offerta comprende display, sistemi video, audio e d’illuminazione nati per le installazioni fisse, ma utilizzati anche per le applicazioni mobili. In contemporanea a Prolight + Sound, il Media Systems Congress affronta le tematiche del settore nell’ambito di seminari e workshop. Per maggiori informazioni: www.mediasystems.messefrankfurt.com info@italy.messefrankfurt.com Tel. +39 02-880 77 81
www.connessioni.biz
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AGGIORNAMENTI UPDATE
BLUEPRINT
L’azienda di Medolago (BG) specializzata nella progettazione e produzione di PA, sistemi di evacuazione, conferenza, diffusori, mixer ed elettroniche professionali, ha portato a Francoforte SecurAudio SA1000, sistema audio per le emergenze, adatto a interni ed esterni, conforme agli standard europei EN54-16 e EN60849, e ad architettura aperta, per la compatibilità massima, l’espandibilità e customizzazione. La logica infatti è quella modulare, per scalare la soluzione in base alle necessità riducendo così i costi. Il cuore del sistema è la matrice master digitale MM4Z-SA (2u rack) pronta per il collegamento di quattro moduli di controllo amplificatori e linea e fornita di display LCD, tasti funzione, LED di accensione, voce di avvertimento in caso di malfunzionamenti, allarme. La scelta di connessioni include la USB frontale per il PC, 24 ingressi Vdc, due RJ-45 per le matrici slave e due per le console microfoni, due contatti per l’attivazione di messaggi e due In/Out programmabili. I moduli zona sono MCLA-SA per gli amplificatori di zona, uscite di linea e contatti per messaggi; MCL2-SA attiva la line B di un amplificatore connesso all’unità MCLA per la linea A, infine M84IU-SA con otto ingressi e/o quattro uscite. www.blueprintitalia.it The company from Medolago (BG) specialised in designing and producing PA, systems for evacuation, conference, diffusers, mixers and professional electronics, brought Frankfurt SecurAudio SA-100, an audio system for emergencies, suited for both indoors and out, compliant with the European standards EN54-16 and EN60849, and with open architecture, for maximum compatibility, expandability and customisation. The logic is modular, to scale the solution based on the need reducing the costs. The heart of the system is the master digital matrix MM4Z-SA (2u rack) ready to connect four modules to control amplifiers and line and provided with LCD display, function keys, turn on LEDs, voice to warn of malfunctions, alarm. The choice of connections includes front USB for PC, 24 Vdc inlets, two RJ-45 for the slave matrixes, and two for the microphone consoles, two contacts to activate messages and due programmable In/ Out. The modules are MCLA-SA for the zone amplifiers, line outlets and contacts for messages; MCL2-SA activates line B of a fan amplifier connected to the MCLA unit for line A, finally M84IU-SA with eight inlets and/or four outlets.
FBT
Fiera importante per FBT che la onora con altrettanto importanti annunci e novità di prodotto. Primo tra tutti quello della nuova divisione Installed Sound, con un catalogo ad hoc composto da speaker per interni ed esterni, line array con controllo digitale della direttività, sistemi di automazione e distribuzione multimedia, che mira a offrire soluzioni chiavi in mano. Ecco una carrellata. La serie di “digital steerable” line array Vertus è composta da tre modelli a colonna denominati MLA (Mixed control line array), DLA (Digital control line array) e CLA (Column line array), diversi per dimensioni e applicazioni, accomunati dalla semplicità nelle impostazioni anche senza PC, dalla modularità e da un design curato. La serie Archon da installazione fissa è composta da speaker full range a due vie biamplificati (tre modelli) e compatti (altri tre modelli), più due subwoofer, rispettivamente 2x8” e 2x15” per l’estensione della gamma bassa. Il range di applicazioni è molto ampio, grazie al design gradevole all’elevata SPL, bassa distorsione e ampiezza di risposta in frequenza. Woofer e driver a compressione sono custom e Made in Italy, i coni sono ruotabili, ed è possibile l’uso in installazioni 100V/70V. La disponibilità è prevista per la fine dell’estate 2012. Infine Mad 4IP, ovvero Multimedia Automation Distribution over IP, è un sistema che combina automazione e streaming multiroom su rete (anche wireless) offrendo come controller il PC, lo smartphone o il tablet, e libertà nella scelta del bus; tre utenti simultaneamente, numero illimitato di scenari, gestione simultanea di 300 punti di controllo e grafica personalizzabile. www.fbt.it An important trade event for FBT which honours it with many important announcements and new products. First and foremost that of the new Installed Sound division with an ad hoc catalogue composed of speakers for indoors and outdoors, line arrays with digital control of directivity, automation and multimedia distribution systems, which aim at offering turn-key solutions. Here is an overview. The “digital steerable” Vertus line array series is composed by three column models called MLA (Mixed control line array), DLA (Digital control line array) and CLA (Column line array), which differ in terms of dimensions and applications, but share the simplicity in settings even without a PC, modularity and detailed design. The Archon series for fixed installation is composed by full range two-way amplified (three models) and compact (another three models) speakers, plus another two subwoofers, respectively 2x8 inches and 2x15 inches to extend the low frequency range. The range of applications is very wide, thanks to the pleasant design with elevated SPL, low distortion and range of frequency response. Compression woofer and driver are custom and Made in Italy, the cones can turn, and it is possible to use in 100V/70V installations. The product should be available by the end of summer 2012. Finally Mad 4IP or rather Multimedia Automation Distribution over IP is a system which combines automation and multiroom streaming on the network (even wireless) offering the PC, tablet, or smartphone as controller, and the freedom to choose the bus; three users simultaneously, unlimited number of scenarios, simultaneous management of 300 control points and personalisable graphics.
EXTENDER OTTICI SINGLE FIBER ...per segnali DisplayPort, HDMI e DVI
Quando non hai
SingleFiberTechnology: I segnali DisplayPort, HDMI o DVI sono trasmessi su una singola fibra multimodale. Sulla singola fibra viene anche gestito l’Handshaking dell’HDCP e la connettività RS232 e USB. La fibra ottica garantisce un isolamento galvanico totale. Cross compatibility: Piena compatibilità tra tutti gli extender della serie HDMI-OPT o DVI-OPT. TX e RX possono essere connessi direttamente tra loro in applicazioni stand-alone e, grazie al concetto Hybrid Modular Matrix, direttamente alle schede I/O della matrice. Ottimizzando la progettazione e i costi del sistema. Zero Frame delay: Nessun ritardo nella conversione elettro/ottica. Il video viene transportato senza nessun frame di ritardo.
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Serie DVI-OPT 110, DVI-OPT 220
Aprile April 2012
www.lightware.eu
support@lightware.eu
AGGIORNAMENTI UPDATE
www.loud.it The Italian Loud Professional catalogue ranges from the smallest products for installation to fully fledged colossal touring products. The new product presented at this year’s fair, or rather the VH Layer212H line array, fits into this category. It is equipped with two 12 inch woofers in hybrid configuration, two 6.5 inch trumpets and three 1 inch drivers with planar waveguide. Sound impact and detail are the features of the system, which also make it suitable for voicing conference rooms and theatres, in addition to live music arenas.
Intervista a / Interview with Lorenzo Maria Bagnulo e Valerio Cherubini di Loud Professional
LOUD PROFESSIONAL
Il catalogo dell’italiana Loud Professional spazia dai prodotti più piccoli per l’installazione ai veri e propri colossi dedicati al touring. Ed è in questo ambito che si colloca la novità presentata quest’anno in fiera, ovvero il line array VH Layer212H: due woofer da 12” in configurazione ibrida, due trombe da 6,5” e tre driver da 1” con guida d’onda planare. Impatto sonoro e dettaglio sono le caratteristiche del sistema, che lo rendono adatto anche a sonorizzare sale congressi e teatri, oltre alle arene per la musica dal vivo.
http://www.connessioni.biz/?p=11907
LINK
www.linkitaly.com
http://www.connessioni.biz/?p=12230
Intervista a / Interview with Marco Piromalli - Bob Vanden Burgt
Anniversario per Link, che tocca il traguardo dei 25 anni di attività e festeggia ampliando la gamma DGlink Media Network con diverse novità: DGlink Protocol Convertor (MADI, EtherSound, Dante), Redundant Gigabit Media Switch per il touring (19”, 1u rack, interfaccia Fibra e QoS potenziato per supportare protocolli Layer 3/4 come Dante), CWDM Optical Interface System (per trasportare fino a otto network separati, audio, video, luci, controllo, attraverso un’unica linea in fibra ridondante) e AES-EBU Drive Module (capace di operare il reclocking, rebuffing, splitting e distribuire 12 canali AES-EBU + CAN Bus verso più rack amplificatori). DGlink Stagebox supporta 128 canali audio su un unico link digitale (64 ingressi e altrettante uscite), convertitori AD e DA a otto canali modulari.
This year marks 25 years of activity for Link and it celebrates by widening its range of DGlink Media Network with several novelties: DGlink Protocol Convertor (MADI, EtherSound, Dante), Redundant Gigabit Media Switch for touring (19 inch, 1u rack, Fibra interface and empowered QoS to support Layer 3/4 protocols like Dante), CWDM Optical Interface System (to carry up to eight separate networks, audio, video, lights, control, through a single line in redundant fiber) and AES-EBU Drive Module (able to operate the reclocking, rebuffing, splitting and distribute 12 AES-EBU channels + CAN Bus towards more amplifier racks). DGlink Stagebox supports 128 audio channels on a single digital link (64 inlets and as many outlets), eight modular channel AD and DA convertors.
tempo frame da perdere
Serie DVI-OPT 110: Extender dalle dimensioni di un connettore DVI con diversi indicatori di stato a LED. Struttura di alluminio con protezione ESD avanzata e connettori SC. Serie DVI-OPT 220: Extender DVI professionale con connettore OpticalCON e Pixel Accurate Reclocking. Trasmettitore con uscita monitor locale e ricevitore con doppia uscita. Serie HDMI-OPT: Extender HDMI 1.3a con HDCP e trasporto RS-232 bidirezionale. Advanced EDID Management, Pixel Accurate Reclocking. Doppia uscita (trasmettitore con uscita monitor locale e ricevitore con doppia uscita). Serie DP-OPT: Extender DisplayPort dual-mode in grado di gestire risoluzioni fino a 2560x1600. Plug & Play con diversi indicatori di stato a LED.
www.connessioni.biz Serie HDMI-OPT
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Serie DP-OPT
Per informazioni: Network Electronics S.r.l.
info@networkelectronics.it
www.networkelectronics.it
AGGIORNAMENTI UPDATE
Dopo il Namm, Montarbo ha festeggiato il 50enario anche al PL+S, ma soprattutto ha presentato un nuovo line array modulare a colonna, MBA-312 che si propone, oltre che per le caratteristiche di qualità audio, adatte a luoghi molto riverberanti, anche per l’eleganza. L’obiettivo costruttivo primario era quello di una resa ottimale del parlato, ma ciò non esclude la riproduzione di programmi musicali, soprattutto in combinazione con un subwoofer: la risposta in frequenza dell’MBA-312 va da 140 Hz a 12 kHz (±3 dB), con una dispersione di 150° in orizzontale e 19° in verticale, una potenza di 250W, SPL massima 89 dB. Impiegabile stand alone o in colonne di massimo tre elementi, da abbinare ai processori Montarbo LM24 i FiveO LM260. www.montarboca.com
Intervista a / Interview with Giovanni Fregni
ELETTRONICA MONTARBO
http://www.connessioni.biz/?p=12228 After Namm, Montarbo also celebrated its 50 years at PL+S, but above all it unveiled a new column modular line array, MBA-312 which offers itself for the audio quality features suited to highly reverberating locations and for its elegance. The primary construction objective was to produce excellent speech performance, but this does not exclude the reproduction of musical programmes, above all in combination with a subwoofer. The in frequency response of the MBA-312 ranges from 140 Hz to 12 kHz (±3 dB), with a dispersion of 150° in horizontal and 19° in vertical, a power of 250W, SPL maximum 89 dB. May be used as a stand-alone system or in columns of a maximum of three elements, to match with the Montarbo LM24i FiveO LM260 processors.
MEYER SOUND
Intervista a / Interview with John Monitto di Meyer Sound e Giovanni Bugari di Grisby Music
Presentato il modulo 1100-LCF per le basse frequenze, indicato per riprodurre la gamma da 28Hz a 100Hz in contesti touring o installazione e caratterizzato dalla linearità, quindi assenza di colorazione, e conseguente maggior controllo nella copertura. Per le basse frequenze rappresenta una sfida che Meyer Sound affronta con un cabinet dal design particolare che minimizza le turbolenze e un’elevata SPL di picco. 1100LCF si integra nei sistemi MICA e MILO, o con il line array JM-1P. Sarà sul mercato da giugno 2012. Bugari, Istruttore Internazionale Meyer Sound, ha poi presentato nell’intervista video i nuovi sistemi Low http://www.connessioni.biz/?p=11885 Voltage con alimentatore esterno a 48V, utili in situazioni che richiedono compromessi.
The 1100-LCF module for low frequencies was presented, recommended for reproducing the range from 28Hz to 100 Hz in touring or installation contexts characterized by linearity, so absence of colour, and consequent greater control in coverage. For low frequencies this is a challenge which Meyer Sound tackles with a particular design cabinet that minimises turbulence and an elevated SPL peak. 1100-LCF integrates in the MICA and MILO systems, or with the JM1P line array. It will on the market from June 2012. In his video interview Bugari, the International Instructor for Meyer Sound, went on to present the new Low Voltage systems with external 48V power supply, which is useful in situations that require compromise.
www.meyersound.com Distribuito in Italia da Grisby Music, www.grisbymusic.it
Da Proel due novità per la serie di amplificatori di potenza HPX: due modelli che estendono la gamma verso le potenze più elevate, rispettivamente HPX 4600 fino a 4.600W a 2 Ohm, e HPX 6000 fino a 6.000W a 2 Ohm, pur conservando uno chassis molto compatto. Gli stadi di potenza, come per tutta la serie, sono in Classe H e l’alimentazione switch mode, appunto per un ingombro ridotto. Proel li propone come soluzione a budget ridotto per grossi impianti. www.proel.com
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Aprile April 2012
Two new products from Proel for the series of HPX power amplifiers: two models which extend the range towards higher powers, respectively HPX 4600 to 4.600W at 2 Ohm, and HPX 6000 to 6.000W at 2 Ohm, though maintaining a very compact chassis. The power stages, like for all the series, are in Class H, and the switch mode power, for reduced obstruction. Proel proposes them as a reduced budget solution for large installations.
Intervista a / Interview with Nicola Zavatta di Proel Sound System
PROEL
http://www.connessioni.biz/?p=11911
AGGIORNAMENTI UPDATE
HARMAN
Il gruppo Harman, distribuito in Italia da Leading Technologies, ospitava tutti i suoi principali marchi in un grande stand dove si è svolta una delle più frequentate conferenze stampa del PL+S. Presentata la nuova Serie VTX di line array, evoluzione del sistema VerTec, che integra 65 anni di esperienza nello sviluppo di altoparlanti e tecnologie per la diffusione audio. Il primo modello disponibile, VTX V25, è un tre vie a elevata direttività da 2.000 W, woofer Differential Drive brevettati da 15”, trasduttori per le medie da 8” e tre driver a compressione D2 a doppio diaframma e dual coil montati su guida d’onda e RBI Radiator Boundary Integrator (altra tecnologia brevettata per arginare le distorsioni tra le sezioni alta e media). L’innovazione maggiore sta infatti nel D2, che dovrebbe offrire performance molto migliori nelle frequenze alte superando le problematiche che di solito affliggono i driver a compressione tradizionali, ovvero la limitazione dell’estensione nelle alte frequenze e le possibili distorsioni. L’appartenenza di JBL al gruppo Harman fa sì poi che DSP e amplificazione del sistema siano firmati Crown e tagliati in due configurazioni, Vrack 12000 (con tre amplificatori IT 12000D) e Vrack 4x3500 (con tre IT 4x3500). La configurazione avviene attraverso il software JBL HiQnet Performance Manager. Per il mondo dell’installazione, per AKG citiamo la serie Discreet Acoustic Modular Plus e il sistema microfono wireless DMS70. La prima, dedicata al settore conferenze, offre la possibilità innovativa per questo ambito di cambiare facilmente la capsula microfonica, e si adatta ai moduli AKG CS5 per l’installazione. L’anello luminoso LED che segnala il funzionamento del gooseneck sfrutta una circuiteria dedicata lasciando il segnale audio schermato intatto, e aiuta a operare con più tranquillità.
The Harman Group, distributed in Italy by Leading Technologies, was present at the event with a large stand to exhibit all its key brands, and it was also the stage for one of the most highly attended press conferences at PL+S. The new VTX series of line array was presented, evolution of the VerTec system, which integrates 65 years of experience in the development of loudspeakers and technologies for audio diffusion. The first available model, VTX V25, is a three way with elevated directivity of 2000 W, 15 inch patented Differential Drive woofers, transducers for the 8 inch average frequencies and three D2 double diaphragm and dual coil compression drivers assembled on wave guide and RBI Radiator Boundary Integrator (other patented technology to contain the distortions between the high and mid sections). The major innovation lies in the D2, which should offer much better performances in the high frequencies overcoming the problems which usually afflict traditional compression drivers, or rather the limitation of extension in the high frequencies and possible distortions. JBL’s belonging to the Harman group ensures that the DSP and amplification of the system are signed Crown and available in two configurations, Vrack 12000 (with three IT 12000D amplifiers) and Vrack 4x3500 (with three 4x3500 IT). The configuration occurs through the JBL HiQnet Performance Manager software. For the installation world, for AKG we mention the Discreet Acoustic Modular Plus series and the DMS70 wireless microphone system. The first, dedicated to the conference sector, offers the innovative possibility for this sector to easily change the microphone capsule, and it adapts to the AKG CS5 modules for installation. The LED luminous ring which signals the operation of the gooseneck uses a dedicated circuitry, leaving the screened audio signal intact, and helps to work with greater tranquillity.
www.akg.com www.jblpro.com Distribuito in Italia da Leading Technologies, www.leadingtech.it
OSRAM
Kreios G1 è il primo prodotto presentato da Osram a Francoforte, un proiettore LED di gobos per uso pubblicitario (per esempio) in sostituzione di un apparecchio a sorgente analogica da 75 W: Kreios consuma invece 24 W e ha dimensioni ridotte a 26,5x8x7 cm, con un peso di 1,5 kg. Inoltre tilt 120° e pan 360°, con installazione a parete, pavimento o soffitto, per la flessibilità più elevata. Premiato con i Red Dot Award 2012 per il design. www.osram.it Kreois G1 is the first product presented by OSRAM at Frankfurt, a LED-powered gobo projector for publicity use (for example) to replace a 75W analogue source appliance: Kreios consumes 24 W and its dimensions are reduced to 26.5x8x7 cm. It weighs in at 1.5kg. It also features 120° tilt and 360° pan, and can be installed on walls, floors or ceilings, to offer greater flexibility. It was awarded the Red Dot Award 2012 for design.
www.connessioni.biz
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Intervista a / Interview with Antonio Ferrari di RCF
AGGIORNAMENTI UPDATE
http://www.connessioni.biz/?p=11988
RCF
Abituale grande, anzi grandissimo stand per RCF che, per il mondo dell’installazione, ha presentato il sistema multi-zona ZM 2000, il sistema conferenza Forum 3000 e il mixer digitale a matrice AX 8042. Partendo da quest’ultimo, offre otto ingressi Mic/ Line universali con Phantom 48V e sei uscite. Le possibilità di elaborazione audio vanno dall’EQ parametrico, gate, compressore, delay, ducking, livello automatico, gain, funzioni di auto-mixer… Inoltre è possibile creare due unità virtuali con quattro ingressi e tre uscite. Il mixer può poi ricevere dieci ingressi logici e inviare sei uscite logiche, due delle quali supportate da relé, tutto configurabile via PC (USB). La porta seriale serve per collegare il pannello di controllo RCF TS 9918, compatibile con sistemi di terze parti (Crestron, AMX ecc.). ZM 2000 è un sistema multizona per musica e paging per sistemi composti da sei a oltre 50 zone, grazie alle unità basate su architettura a doppio programma/bus: uno per annunci prioritari, l’altro per programmi non prioritari. L’unità master ha due versioni, ZM 2124 a 240 W attiva e ZM 2100 con la sola pre-amplificazione e commutazione. Ciascuna è dotata di due ingressi mic e due universali, con priorità configurabile, più tre ingressi ausiliari su music bus e un ingresso paging dedicato per accogliere fino a sei stazioni di chiamata; infine un ingresso aux e un ingresso audio di emergenza su bus prioritario. Fanno parte del sistema i microfoni di paging e il comando a parete (tutti dispositivi da collegare via CAT 5 FTP). Per le conferenze di dimensioni medio-piccole (80-160 partecipanti), in installazione fissa o temporanea, RCF ha presentato Forum 3000. Basta collegare il microfono Presidente (MMS 3405P) all’amplificatore/unità di controllo (MMU 3100) e i microfoni Delegato (MMS 3404D) a cascata nel mic Presidente. Collegando due unità di controllo si raddoppia la capacità del sistema fino a 160 delegati. www.rcf.it
Customary large, indeed gigantic stand for RCF which presented the ZM2000 multi-zone system, the Forum 3000 conference system and the AX 8042 digital mixer matrix for the installation world. Starting from the latter, it offers eight universal Mic/Line inlets with 48V Phantom and six outlets. The possibilities of audio processing range from the parametric EQ, gate, compressor, delay, ducking, automatic level, gain auto-mixer functions.. It is also possible to create to virtual units with four inlets and three outlets. The mixer can receive ten logic inlets and send six logic outlets, two of which are supported by relays, all configurable by PC (USB). The serial port serves to connect the RCF TS 9918 control panel, compatible with third party systems (Crestron, AMX, etc.). ZM2000 is a multizone system for music and paging for systems composed by six to more than 50 zones, thanks to the units based on double programme/bus architecture: one for priority announcements, the other for non-priority programmes. The master unit has two versions, ZM2124 at 240W active and ZM 2100 with just pre-amplification and commutation. Each comes with two mic inlets and two universals, with configurable priority, plus three auxiliary inlets on music bus and a paging inlet dedicated to hosting up to six calling stations; lastly an aux inlet and an emergency audio inlet on priority bus. The paging microphones and the wall command (all devices to connect via CAT 5 FTP) are part of the system. For small-medium sized conferences (80-160 participants), in fixed or temporary installation, RCF presented Forum 3000. Simply connect the President microphone (MMS 3405P) to the amplifier /control unit (MMU 3100) and the Delegato microphones (MMS 3404D) in cascade mode to the President mic. By connecting two control units it is possible to double the system to cater for up to 160 delegates.
Presente con un’esposizione sintetica ma efficace dei propri prodotti classici, come la libreria virtuale, Stark ha introdotto quest’anno una soluzione molto adatta al retail, in particolare alle vetrine dei negozi, al museale, fiere e showroom: si tratta di uno schermo olografico a retroproiezione o proiezione frontale, capace di accogliere anche contenuti interattivi. www.stark1200.com
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It was present with a small but effective exhibition of its classical products, like the virtual bookshelf, but this year it also unveiled an ideal retail solution for shop windows, museums trade events and showrooms: It is a holographic screen with rear or front projection, which can also cater for interactive contents.
Intervista a / Interview with Paolo Buroni di Stark
STARK
http://www.connessioni.biz/?p=11892
re a ch. to uch.
T-NA23, T-NA25 Plancia integrata
Tre display touch screen integrati in una plancia in cristallo senza soluzione di continuità, comandi a sfioramento. Progettata per un’altissima visibilità (anche alla luce diretta del sole), integra tutte le strumentazioni in una soluzione formale pulita e tecnologicamente avanzata.
NAVIOP Marine Automation è leader nei sistemi di monitoraggio e di navigazione integrata. Tecnologia d'avanguardia e soluzioni pionieristiche che hanno fatto la storia dell’automazione marina. I prodotti nascono da anni di esperienza nel settore della nautica e sono direttamente progettati e sviluppati per l'uso in ambienti marini. L’unica azienda di automazione nautica che progetta e sviluppa al suo interno sia la parte software che hardware con una costante attenzione all’innovazione, al design, alla qualità e alla affidabilità dei prodotti.
www.connessioni.biz
NAVIOP Marine Automation è distribuita in esclusiva da ACSONMARINE. ACSONMARINE via E. Barsanti, 10 I - 47122 Forlì FC ph. ++39 0543 721918 fax ++39 0543 792158 www.naviop.com
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AGGIORNAMENTI UPDATE
D&B AUDIOTECHNIK Una fiera di debutti, tanti debutti. E anche d&b audiotechnik, nello show in cui il costruttore è da sempre di casa, ha deciso di riservare ai visitatori del suo stand la presentazione della nuovissima V-Series. Si tratta di un nuovo sistema line array, completato da un nuovo subwoofer, dove trovano applicazione le esperienze maturate negli ultimi anni dal costrutture tedesco. I dati salienti: V8 e V12, moduli line array a 3 vie, completamente passivi, con un serratissimo controllo della dispersione orizzontale che concentra l’energia entro gli 80° fino alle soglie dei 200Hz. Prestazioni da impianto di grandi dimensioni, in 70 cm di larghezza. Il tutto accompagnato dal V-SUB, che offre un comportamento cardioide utilizzando un solo canale di amplificazione. Ma siccome gli impianti audio è sì bello vederli, ma è molto meglio ascoltarli, d&b audiotechnik ha organizzato due sessioni di ascolto in una bella sala, nel vicino centro di Offenbach. Gli invitati, circa un migliaio, hanno assistito ad una completa introduzione al concetto di “d&b System Reality”, che ha fatto da preludio ad un’ora di ascolti volti a far apprezzare le caratteristiche del nuovo sistema. E dato che la nuova V-Series è già stata soprannominata “un piccolo J” (dal fratello maggiore proveniente dalla J-Series), non è mancato il confronto tra i due sistemi, che ha sottolineato il loro strettissimo grado di parentela. Bretzel e birra a volontà hanno forse diluito un po’ i ricordi, che saranno rinfrescati dall’arrivo dei primi sistemi in Italia nei primi giorni di maggio. Prost! A fair full of debuts, lots of debuts. And d&b audiotechnik too has decided to reserve the presentation of its brand new V-series for visitors to the company’s stand during a show where the manufacturer has always felt at home. The V-series is a new line array system, complete with a new subwoofer, fruit of the experience matured in recent years by its German manufacturer. The lowdown: J8 and J12, 3-way line array modules, a truly passive system, strict control over the 80° horizontal dispersion that concentrates the energy up to the 200Hz threshold. Performance levels similar to those of a large system, in 70 cm of width. And to complete the picture: V-SUB, offering a cardioid performance piloted by a single-channel amplifier. But although audio systems may be pleasant to look at, they are miles better if listened to, so d&b audiotechnik organised two listening sessions in a beautiful hall in the nearby centre of Offenbach. Around a thousand guests attended a full introductory presentation of the “d&b System Reality” concept, followed by an hour-long listening session that aimed to allow them to appreciate the characteristics of the new system. And since the new V-Series has already been nicknamed “little J” (taken from the name of its big brother that was part of the J-Series), it was inevitable that the two systems would be compared, and their close family ties noted. The large quantities of Bretzels and beer consumed might have diluted our memories slightly, but these will be refreshed by the arrival of the first systems in Italy at the beginning of May. Prost!
Un anno di novità importanti per Yamaha che, per la Divisione Commercial Audio ha annunciato la distribuzione della famiglia Nuendo di Steinberg in esclusiva per l’Europa. La “naturale sinergia” (come la definisce Yamaha Corporation, che nel 2005 ha acquisito il controllo completo di Steinberg) tra i prodotti dei due marchi viene così accentuata potendo offrire ai professionisti soluzioni hardware e software senza complicazioni distributive. L’altra grossa novità è invece di prodotto: Yamaha ha presentato una linea di console digitali denominata CL e composta da tre modelli scalati nelle dimensioni per numero di ingressi e uscite: CL1, CL3 e CL5; sono tutte compatibili tramite Dante con le altre console della Casa (PM5D, M7CL e LS9). Si va da 48 a 72 ingressi mono, più otto ingressi stereo, 16 gruppi DCA, 24 bus di mixaggio e otto bus matrix. L’interfaccia utente Centralogic di Yamaha, nota ai tecnici, si presenta qui in veste più evoluta: touch a colori, risposta immediata, pulsanti ed encoder utente. Configurabili completamente anche i fader fisici; i modelli CL1 e CL3 dispongono di Meter Bridge esterno opzionale. I preamplificatori microfonici delle console sono di nuova generazione, e la serie integra diversi strumenti di elaborazione sonora: un rack con l’equivalente di otto SPX2000, poi EQ e dinamiche VCM, oltre a due rack virtuali per accedere a massimo 32 canali di EQ grafica. Dulcis in fundo, il Premium Rack con una gamma di processori dinamici ed EQ di qualità altissima, inaugurati dalla collaborazione con Rupert Neve per l’EQ Portico 5033 e il compressore 5043, standard nella serie CL. La flessibilità delle nuove console deriva dall’integrazione della rete Dante e dei rack i/o Rio3224 e Rio1608-D: se ne possono collegare fino a otto contemporaneamente, ed è possibile collegare coppie di console CL in cascata condividendo gli ingressi di un set di rack I/O, grazie alla compensazione automatica del gain. Yamaha Italia ha previsto nel mese di maggio eventi di presentazione delle console ai professionisti.
Yamaha presented a line of digital consoles called CL, which is composed by three models scaled in terms of number of inlets and outlets: CL1, CL3 and CL5; they are all compatible through Dante with the other consoles of the company (PM5D, M7CL and LS9). The range goes from 48 to 72 mono inlets, plus eight stereo inlets, 16 DCA groups, 24 mixage buses and eight bus matrix. The Centralogic user interface by Yamaha, well-known to technicians, is presented here in its more evolved guise: colour touchscreen, immediate response, buttons and user encoder. The physical faders are also completely configurable; the CL1 and CL3 models avail of an optional external Meter Bridge. The microphone preamplifiers of the consoles are new generation, and the series integrates different sound processing tools: a rack with the equivalent of eight SPX2000, then EQ and VCM dynamics, in addition to two virtual racks to access at most 32 channels of graphic EQ. Last but not least, the Premium Rack with a range of dynamic processors and highest quality EQ, inaugurated by the cooperation with Rupert Neve for the EQ Portico 5033 and the 5043 compressor, standard in the CL series. The flexibility of the new consoles derives from the integration of the Dante network and of the i/o racks Rio3224 and Rio1608-D: up to eight can be connected contemporarily, and it is possible to connect couples of CL in cascade mode sharing the inlets of a set of I/O racks, thanks to the automatic gain compensation. Yamaha Italia has scheduled presentation events of the consoles to professionals in May.
www.yamahacommercialaudio.com A year of important novelties for Yamaha which announced the distribution of Nuendo by Steinberg for the Commercial Division Audio exclusively for Europe. The “natural synergy” (as the Yamaha Corporation calls it, which purchased full control of Steinberg in 2005) between the two brands is so strong to be able to offer professionals hardware and software solutions without any distribution complications. The other great novelty is the product:
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http://www.connessioni.biz/?p=12001
Intervista a / Interview with Sandro Chinellato di Yamaha Commercial Audio Italia
YAMAHA COMMERCIAL AUDIO
AGGIORNAMENTI UPDATE
ERJK
www.erjk.it
Intervista a / Interview with Andrea Gascone di Roland Systems Group Italia
Set up in Palermo ten years ago the company has focused its activity on designing and producing column diffusers, and it continues to be its core business. The catalogue subsequently widened to include PA systems, but the philosophy has stayed that of attention to quality concentrating on Made in Italy. The K series and in particular the F4 model are composed of a single subwoofer with two class D digital amplifiers with DSP. A very small, transportable system, with a frequency response that ranges from 150Hz to 18 kHz.
http://www.connessioni.biz/?p=12075
ROLAND SYSTEMS GROUP
Le novità Roland riguardano le console V-Mixer: il Reac Driver Kit per la registrazione di 40 tracce simultaneamente con il software Producer X1 e le console M-480, M-380, M-400 ed M-300, e l’update per V-Mixer M-480, sollecitato dalle numerose installazioni della console in teatri e ambiti broadcast. L’aggiornamento offre un numero maggiore di DCA (che da 8 passano a 24), la funzione Scene Fade, tempo di delay aumentato fino a 1,2”, cinque nuovi processori effetti tra cui modelli Boss, shelving di secondo grado sull’EQ per le basse e alte freqenze, assegnamento manuale LR/C per la configurazione cross-matrixed di linear array. www.rolandsystemsgroup.eu
http://www.connessioni.biz/?p=11882
Intervista a / Interview with Alessandro Riccobono di Erjk
Nata dieci anni fa a Palermo, l’azienda ha concentrato la propria attività nella progettazione e produzione di diffusori a colonna, ancora oggi core business per Erjk. Il catalogo si è aperto successivamente ai PA, ma la filosofia è rimasta quella dell’attenzione alla qualità puntando sul Made in Italy. Ecco quindi la Serie K e in particolare il modello F4 costituito da una unità sub con due amplificatori digitali in classe D, con DSP. Un sistema molto piccolo, trasportabile, con una risposta in frequenza da 150 Hz a 18 kHz.
The new products by Roland deal with the V-Mixer consoles: the Reac Driver Kit to record 40 tracks simultaneously with the Producer X1 software and the M-480, M-380, M-400 and M-300 consoles, and the upgrade for V-Mixer M-480, required by the numerous installations of the consoles in theatres and broadcasting settings. The upgrade offers a larger number of DCA (which increases from 8 to 24), the Scene Fade function, increased delay time up to 1.2 inches, five new effects processors including Boss models, second level shelving of the EQ for low and high frequencies, manual LR/C assignment for linear-array crossmatrixed configuration.
AGGIORNAMENTI UPDATE
OUTLINE
Un line array all’insegna della versatilità: ecco il “piccolo grande” Eidos 265 LA di Outline, con due altoparlanti da 6,5” e un driver a compressione con membrana da 2,5” caricato da guida d’onda con dispersione orizzontale 100°, cui si aggiunge il subwoofer dedicato Flysub 15 (1x15”) offerto dall’azienda in un pacchetto unico. Il filtraggio del segnale tra le sezioni LF e HF avviene attraverso un crossover passivo con bobine a bassissima resistenza e condensatori in polipropilene metallizzato; il DSP incorporato nel finale Outline T5 ottimizza poi la resa elettro-acustica. Gli ambiti di applicazione vanno dal live, per piccole-medie rental company, all’installazione fissa. www.outline.it www.modsart.it
CONNESSIONI E INAVATE PLAY TOGETHER Connessioni and InAVate play together Quest’anno la presenza di Connessioni al PL+S ha prodotto alcune attività, quelle consuete, ma anche alcune novità. Di consueto, e ormai abituale per i nostri lettori, ci sono state le interviste video (visibili su connessioni.biz) realizzate in compagnia dei product e business manager delle aziende espositrici, per portarvi direttamente dalla loro voce le novità e le opinioni sulle tendenze del momento. Sempre di consueto, il daily di informazione quotidiana in formato elettronico inviato dalla fiera con le novità, tendenze e persone della manifestazione. E poi questo stesso report finale. Di nuovo, invece, il grande piacere di collaborare fattivamente con gli amici di InAVate sui contenuti video relativi alla manifestazione: ospite dello stand della prestigiosa rivista inglese, lo staff di Connessioni presente in fiera ha lavorato fianco a fianco con i redattori Chris e Anna della redazione di InAVate per la realizzazione delle video interviste. I video sono stati poi oggetto di un mutuo scambio, e inviati tramite le rispettive newsletter per offrire ai lettori delle due testate una capillare copertura della fiera. Un grazie speciale quindi all’editore di InAVate Dan Jago, che ha reso possibile questa collaborazione all’insegna di un sempre migliore contributo per la cultura di settore. Chris Fitzsimmons ci ha lasciato un piccolo pensiero sul lavoro fatto insieme, a chiusura della manifestazione: “Siamo molto felici di aver collaborato con i nostri amici di Connessioni durante il ProLight+Sound 2012. La partnership ha dato sia a InAVate che a Connessioni la possibilità di rendere disponibili maggiori e migliori contenuti video ai rispettivi lettori di lingua inglese e italiana. Speriamo di poter lavorare ancora insieme per eventi futuri.”
h Da sinistra Chris Fitzsimmons, Editor di InAVate, Chiara Benedettini, Presidente di Connessioni, Dan Jago, editore di InAVate. From the left Chris Fitzsimmons, InAVate Editor, Chiara Benedettini, Connessioni President, Dan Jago, InAVate Publisher.
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A line array focused on versatility: this is the “small large” Eidos 265 LA by Outline, with two 6.5 inch loudspeakers and a compression driver with 2.5 inch membrane loaded waveguide with 100° horizontal dispersion, which is joined by the dedicated Flysub 15 (1x15 inch) subwoofer offered by the company in a single packet. Signal filtering between the LF and HF sections occurs through passive crossover with low resistance coils and metallised polypropylene condensers; the DSP incorporated in the T5 Outline final optimises the electric-acoustic performance. The areas of application range from live, for small to medium sized rental companies, to fixed installation.
This year the presence of Connessioni at PL+S has led to several activities, some we are accustomed to, but also some novelties. As usual, and now customary for our readers, there were the video interviews (visible on connessioni.biz) done with the product and business managers of the exhibiting companies, which bring you directly the novelties presented and opinions on the current trends. Always, as usual, the daily information bulletin in e-format sent from the event with the novelties, trends and people of the event. And then this final report. Once again we had the great pleasure of actively co-operating with our friends at InAVate on the video contents relating to the event: guest at the stand of the prestigious English magazine, the staff of Connessioni present at the fair worked side by side with Chris and Anna from the editorial office of InAVate to do the video interviews. The videos were then the subject of a mutual exchange, and sent by the respective newsletters to offer the readers of the two magazines widespread coverage of the event. A special thanks to the editor of InAVate Dan Jago, who made this co-operation possible, marking an ever improving contribution to the culture of the sector. Chris Fitzsimmons left us his reflection on the work done together, at the close of the event: “We are delighted to have co-operated with our friends at Connessioni during Prolight + Sound 2012. The partnership has allowed both InAVate and Connessioni the opportunity to deliver even more unique video content to our Italian and English speaking audiences. We look forward to working together again at future events.
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www.tuv.it
TÜV SÜD ACQUISISCE L’ITALIANA BYTEST Laboratori all’avanguardia per le prove non distruttive
TÜV SÜD ACQUIRES THE ITALIAN COMPANY BYTEST State-of-the-art laboratories for non-destructive tests L’ente di certificazione e ispezione TÜV, presente in Italia (a Milano) con un ufficio locale facente capo al gruppo internazionale TÜV SÜD, ha acquisito lo scorso gennaio la società italiana Bytest. Si tratta di un laboratorio altamente specializzato nelle prove non distruttive con sedi a Volpiano (TO) e a Benevento, 120 dipendenti e 11 mio euro di fatturato nel 2011 TÜV, the certification and inspection organisation, present in Italy (Milan) with a subsidiary of international group TÜV SÜD, acquired the Italian company Bytest last January. It is a highly specialised laboratory for carrying out non-destructive tests in Volpiano (Turin) and Benevento, with 120 staff and revenue of 11 million euro in 2011 Text: Barbara Trigari
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http://www.connessioni.biz/?p=11931
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Bytest si occupa e continuerà a occuparsi, mantenendo inalterata la compagine dirigenziale e almeno inizialmente anche il marchio, di prove non distruttive su metalli e compositi, prove di laboratorio sui materiali, formazione ed esami, consulenza e verifiche ispettive, realizzazione di impianti per prove non distruttive. L’azienda italiana, per il tipo di servizi offerti, si inserisce nella divisione Industrie e Service di TÜV, in forte crescita negli ultimi anni: +20% nel 2001, nel 2012 puntano a un +10% e a un fatturato intorno ai 20 mio euro, passando dagli attuali 30 dipendenti (della sola divisione italiana) a 160 con Bytest. È la divisione che, fra le altre cose, si occupa dei test sulle strutture dei parchi divertimento e tematici, un settore che in Italia conta 164 impianti. Con l’acquisizione, spiega Andrea Vivi, AD e DG TÜV Italia e neopresidente di Bytest, TÜV amplia il proprio portafoglio servizi e si rafforza nella Penisola, potendo contare anche su un laboratorio collocato alle porte del Mediterraneo, quello appunto di Benevento. Franco Baratta, confermato AD Bytest a concreta prova della continuità che si vuole dare con la gestione (positiva) precedente, ha dichiarato che l’acquisizione
da parte di un gruppo internazionale come la bavarese TÜV SÜD garantisce a Bytest di proseguire nella crescita che ha caratterizzato tutta la vita dell’azienda, ormai giunta a un livello di professionalità e specializzazione tale da richiedere l’inserimento in un contesto di portata sovranazionale. Bytest handles, and will continue to handle, nondestructive tests on metals and composites, laboratory tests on materials, training and examinations, consulting and internal audits, production of non-destructive test installations, with the same management structure and, at least initially, the same brand. . Given the type of services offered, the Italian company becomes part of the Industries and Services division of TÜV, which has experienced considerable growth in recent years: +20% in 2001, in 2012 it is aiming for +10% and revenue of around 20 million euro, going from the current 30 employees (of just the Italian division) to 160 with Bytest. It is the division, which among others, deals with tests on the structures of amusement and theme parks, a sector that numbers 164 facilities in Italy. Thanks to the acquisition, explains Andrea Vivi, MD and GM TÜV Italy and newly elected president of Bytest, TÜV expands its own portfolio of services and strengthens itself within the Peninsula, being able to rely on a laboratory located at the doors of the Mediterranean, with the office of Benevento. Franco Baratta, confirmed MD Bytest as concrete proof of the desire for continuity with the (positive) previous management team, has declared that the acquisition by an International group like the Bavarian TÜV SÜD guarantees that Bytest can continue the growth which has characterised its entire life, having now reached a level of professionalism and specialisation necessitating becoming part of an international context.
TÜV ITALIA, ENTE DI CERTIFICAZIONE, ISPEZIONE, TESTING E FORMAZIONE TÜV Italy, certification, inspection, testing and training organisation TÜV Italia, filiale italiana del Gruppo TÜV SÜD, è un ente che offre servizi certificativi in molteplici ambiti. Le aree di intervento di TÜV Italia, così come i servizi offerti, negli anni sono notevolmente aumentate, anche grazie agli accreditamenti e alle notifiche in possesso dell’ente, che gli consentono di operare nei settori più diversi: automotive, certificazione del personale, industria, laboratori, real estate, salute, sistemi di gestione, tessile, energia, food, ICT, industria. L’ente ha ricevuto anche riconoscimenti internazionali quali l’accreditamento IECEE (Worldwide System for Conformity Testing and Certification of Electrotechnical Equipment and Components) e i riconoscimenti FCC (Federal Communications Commission – USA), SASO (Saudi Arabian Standards Organization - Arabia Saudita) e VCA (Vehicle Certification Agency - Regno Unito). TÜV Italy, Italian branch of the TÜV SÜD Group, is an organisation which offers certification services in multiple areas. The areas in which TÜV Italy operates, like the services offered over the years, have increased considerably, thanks also to the accreditations and certifications in its possession, allowing it to work in the most diverse sectors: automotive, staff certification, industry, laboratories, real estate, health, management systems, textile, energy, food, ICT, industry. The organisation has also received international recognition, namely, IECEE accreditation (Worldwide System for Conformity Testing and Certification of Electrotechnical Equipment and Components) and FCC (Federal Communications Commission – USA), SASO (Saudi Arabian Standards Organization - Saudi Arabia) and VCA recognition (Vehicle Certification Agency – United Kingdom).
AGGIORNAMENTI UPDATE
www.cedia.co.uk
APERITIVO CON CEDIA A MILANO APERITIF WITH CEDIA IN MILAN Si è svolto il 22 marzo a Milano “Connect with CEDIA”, il primo evento di questo tipo organizzato in Italia da CEDIA, l’associazione che riunisce professionisti e aziende del settore delle Custom Installation
“Connect with CEDIA”, the first event of its kind to be organised in Italy by CEDIA, the association which brings together professionals and companies in the Custom Installation sector, was held on 22nd March in Milan
Ha assunto la forma di un aperitivo del tutto informale la serata “Connect with CEDIA”, alla quale hanno partecipato non solo gli associati, ma anche le persone interessate a diventare nuovi iscritti. Per aggiornare i presenti circa l'attività dell'associazione e per descrivere gli obiettivi futuri e i nuovi progetti, era presente Laura Lazzerini, membro del Consiglio Direttivo di CEDIA. L'intervento della Lazzerini si è aperto con un invito alle associazioni del settore a instaurare un dialogo per lavorare sinergicamente: CEDIA infatti mira a incrementare la collaborazione con altre realtà associative, per garantire servizi, sconti e altri benefici ai propri membri. Il numero degli associati nell'ultimo anno è aumentato, ma l'obiettivo è quello di raccogliere ulteriori nuove adesioni tra gli italiani: nei paesi che possono vantare un buon numero di iscritti, infatti, vengono garantite maggiori iniziative a livello locale. Laura Lazzerini ha illustrato anche le novità dell'offerta formativa di CEDIA. Per il futuro sono già previsti numerosi corsi tecnici, ma non solo: sono allo studio, infatti, corsi di formazione che strizzano l'occhio al business development e al project management, con lo scopo di creare figure professionali sempre più complete. La serata si è conclusa con chiacchiere e scambi di opinioni tra i presenti, che hanno avuto modo di incontrarsi e relazionarsi con i propri colleghi.
The “Connect with CEDIA” event took the form of an informal evening aperitif, attended not just by members, but also by people interested in joining the association. Laura Lazzerini, member of the CEDIA Board of Management, was there and gave the participants an update on the association’s activity and outlined the future goals and new projects. Lazzerini’s speech opened with an invitation to associations of the sector to create dialogue to work in synergy: CEDIA is aiming to increase cooperation with other associations, to guarantee its members services, discounts and other benefits. The membership has increased in the last year, but the goal is to have more Italian members. In countries which boast a large number of members, greater initiatives are guaranteed at local level. Laura Lazzerini explained the new elements of the CEDIA training offer. Numerous technical courses have been arranged for the future, but more is also being done: training courses which give the nod to business development and project management, in order to create ever-more rounded professional figures, are currently at the research phase. The evening ended on an informal note with the exchange of views among participants, who were able to meet and interact with their colleagues.
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AGGIORNAMENTI UPDATE
ZEISS DAY
Un giorno dedicato al digital cinema ZEISS DAY - A full day dedicated to digital cinema Lunedì 19 marzo si è tenuto il primo Zeiss Day, evento organizzato dall’azienda milanese Panatronics, distributrice per l’Italia delle ottiche Compact Prime CP.2, esplicitamente pensate per portare la qualità fotografica Zeiss nel mondo del video
Monday 19th March saw the first Zeiss day, an event organised by the Milanese company Panatronics, Italian distributor of the Compact Prime CP.2 lenses, designed specifically to take Zeiss photographic quality into the video world
Text: Matteo Fontana Cinealta Sony o la Canon C300 che si ripropongono di portare l’alta qualità del super-35mm o del full frame a disposizione di film makers, registi e creativi. Questo trait d’union è rappresentato proprio dalle ottiche Zeiss, in particolare dalle CP.2: attacchi intercambiabili, che consentono di utilizzarle su tutti i camcorders, da quelli professionali (attacco PL) alle video-reflex (attacchi Canon e Nikon). Una flessibilità che, da parte della casa tedesca storica costruttrice di ottiche cine-fotografiche, indica la volontà di servire l’intero “arcobaleno” delle apparecchiature di ripresa disponibili attualmente sul mercato. Ecco perché l’evento è stato battezzato, coerentemente, “Zeiss Day”: un giorno dedicato al digital cinema, nella consapevolezza – antica ma mai tramontata – che le grandi immagini siano prodotte, prima di tutto, dalle grandi ottiche.
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L’evento è stato caratterizzato dalla estrema varietà di camcorders e apparecchiature di ripresa presenti, per la prima volta, tutte assieme (e quindi accostabili e confrontabili) nell’area milanese. Parliamo di Sony PMW-F3, Sony NEX-FS100, Canon EOS 5D e della nuovissima (per la prima volta presentata a Milano) Canon EOS Cinema-C300, la proposta Canon per il cinema digitale low budget. Insomma, la caratteristica di questo evento, una giornata da mattina a sera in un teatro di posa allestito alla perfezione, con tanto di servizio offerto di pulizia del sensore per fotocamere Canon, è stata la volontà di istituire un trait d’union tra i diversi “mondi” che allo stato attuale si spartiscono la produzione video indipendente e low budget; strumenti come le nuove
The main focus of the day was the great variety of camcorders and recording appliances on show, for the first time, under one roof (with the possibility to match and compare) in the Milanese area. We are speaking of Sony PMW-F3, Sony NEX-FS100, Canon EOS 5D and the brand spanking new (unveiled for the first time in Milan) Canon EOS Cinema-C300, Canon’s product for low budget digital cinema. In short, the feature of this all-day event, in a layout theatre fitted out to perfection, complete with a sensor cleaning service offered for Canon photo-cameras, was the desire to establish a link between the different “worlds” which currently share independent low budget video production; tools like the new Cinealta Sony or the Canon C300 which intend making the high quality of the super-35 mm or of the full frame available to film makers, directors and creative minds. This link is represented by Zeiss lenses, in particular by the CP.2: interchangeable attachments, which can be used on all camcorders, from the professional (PL attachments) to the video-reflex (Canon and Nikon attachments). A flexibility which, according to the well-established German manufacturer of cine-photographic lenses, indicates the desire to serve the entire “rainbow” of recording appliances currently available on the market. This is why the event has been baptized, coherently “Zeiss Day”: a day dedicated to digital cinema with the ancient but, nonetheless, timeless awareness that great images are produced, first and foremost, by great lenses.
AGGIORNAMENTI UPDATE
www.eurosell.it www.nec-display-solutions.com
COMPETENCE DAY NEC CON EUROSELL NEC Competence Day with Eurosell Si è svolto in tre città italiane - il 28 febbraio a Roma, il 13 marzo a Milano e il 20 marzo a Udine - il roadshow NEC con Eurosell, allestito per mostrare l’estrema semplicità di utilizzo dei proiettori PA/PX/PH. In futuro sono previste tappe anche nel sud Italia
Text: Barbara Trigari
The NEC roadshow with Eurosell, set up to demonstrate PA/PX/PH projectors’ extreme simplicity of use was held in three Italian cities, on 28th February in Rome, on 13th March in Milan and 20th March in Udine. Further stages of the roadshow are scheduled in Southern Italy L’evento si è concentrato sui prodotti sui quali NEC punta maggiormente in questo momento, ovvero i monitor con cornice ultrasottile X551UN e i proiettori PA500U (3LCD da 5.000 Ansi Lumen, processore HQV 10 bit), PX750U (DLP da 7.500 Ansi Lumen, 1.920x1.200 e slot OPS) e PH1000U (3 chip DLP WUXGA a due lampade da 11.000 Ansi Lumen, Single Option SlotSTv2).
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Si è concluso con la tappa di Udine alla fine di marzo il roadshow NEC, organizzato in collaborazione con Eurosell, occasione per presentare alla clientela i nuovi proiettori, software e videowall, e soprattutto per vederli all’opera, porre domande e risolvere dubbi. Sotto esame questa volta ci sono i proiettori delle serie PA, PX e PH, e la dimostrazione pratica dello stacking e blending tramite il software fornito dalla stessa NEC: Geometric Correction Tools. Le operazioni sono facilitate dall’uso di una webcam per inquadrare l’area di proiezione, dalla messa in rete delle macchine (anche wireless quando possibile) e dalla predisposizione dei proiettori all’impilamento. La calibrazione avviene in maniera rapida sfruttando i preset del software, o la possibilità di adattare punto a punto l’immagine alla forma della superficie di proiezione, che potrebbe essere anche molto complessa (per esempio una statua). L’obiettivo successivo sarà di fornire un unico software in grado di compiere queste operazioni sia per i videowall che per i proiettori, anche contemporaneamente.
The NEC roadshow, organised in association with Eurosell, ended with the Udine stage at the end of March. It was the occasion to present the new projectors, software and videowall to clients and, above all, a chance for them to see them at work, ask questions and clear up any doubt. The PA, PX and PH projectors were under the spotlight and there was a practical demo of stacking and blending via the software provided by the same NEC: Geometric Correction Tools. These operations are facilitated by the use of a webcam to frame the projection area, by putting the machines on line (also via wireless when possible) and by arranging the projectors for stacking. Calibration can be done efficiently by using the software presets or with the option of adapting the image point by point to the shape of the projection surface, including very complex objects (for example a statue). The next goal will be to provide specific software able to carry out these operations for videowalls and projectors, also simultaneously. The event concentrated on the products that NEC is focusing on at this time, which are the X551UN monitors with wafer thin frame and the PA500U (3LCD of 5000 Ansi Lumens, HQV 10 bit processor), PX750U (DLP of 7500 Ansi Lumens, 1920x1200 and OPS slot) and PH1000U (3 chip DLP WUXGA with two lamps of 11000 Ansi Lumen, Single Option SlotSTv2) projectors.
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AGGIORNAMENTI UPDATE
www.expoferroviaria.com www.vanaheim-project.eu
EXPO FERROVIARIA 2012 La tecnologia IP esce dalla nicchia dei System Integrator EXPO FERROVIARIA 2012 IP technology breaks out of the niche of System Integrators Nei giorni 27, 28 e 29 marzo si è tenuta al Lingotto di Torino Expo Ferroviaria, la fiera biennale che, giunta ormai alla sua sesta edizione, richiama in una intensa tre-giorni tutti gli operatori del settore ferroviario e, più in generale, dei trasporti Expo Ferroviaria, the biennial fair which is now in its sixth edition and attracts railway and, more generally, transport workers to an intense three-day event, was staged at Lingotto in Turin from 27th-29th March. Text: Alberto Forchino
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Aprile April 2012
Expo Ferroviaria si presenta sempre più come una fiera di interesse internazionale: anche i numeri citati dagli organizzatori (più di 7.500 visitatori e oltre 350 espositori) la rendono un evento importante in un ambiente che, per forza di cose, è molto ristretto: anche chi scrive non poteva fare una camminata per la fiera senza che due persone su tre che incrociava fossero conosciute, almeno di vista. Ciò che interessa i nostri lettori, però, non sono certo i nostri incontri sociali, quanto il fatto che a Expo Ferroviaria si è vista un’inversione di tendenza quasi epocale. Per spiegare i motivi di tanta enfasi è opportuno chiarire che in ambiente ferroviario l’innovazione tecnologica è necessariamente più lenta che in altri ambienti poiché le leggi, le norme, gli standard di sicurezza adottati per rendere un componente o un sistema certificabile impongono controlli, verifiche e collaudi ben superiori e ridondanti rispetto ad altri ambienti. Mi diceva uno degli espositori che solo per adottare gli FPGA, ossia i circuiti integrati digitali, le cui funzionalità sono programmabili via software, si sono dovuti fare test e collaudi incrociati che escludessero la presenza di errori sistematici su circuiti forniti da praticamente tutti i produttori, per arrivare poi a certificarne solo due.
L’inversione di tendenza che si è vista non riguarda però gli FPGA bensì l’adozione in massa delle reti IP. Anche questa tecnologia ha ormai qualche anno e pervade la vita di tutti noi, anche se nell’ambito ferroviario, che preferisce adottare schemi e sistemi analogici e soprattutto più deterministici, non aveva ancora ottenuto la posizione che ha in tutti gli altri settori. Infatti IP si coniuga oramai necessariamente con Ethernet e con il concetto di probabilità che l’informazione che tu vuoi mandare arrivi a destinazione, concetto diametralmente opposto all’idea dominante in ferrovia che si può riassumere così: mando il segnale, ricevo il segnale… punto e basta! Mentre esponevo con soddisfazione a qualche espositore la mia impressione che IP fosse entrato in ferrovia, mi sono sentito rispondere: “Non è vero, non vedi che ci sono molti meno System Integrator puramente IP tra di noi?”. Questo il punto: la tecnologia IP è uscita dalla nicchia dei System Integrator per entrare nel mainstream dei grandi fornitori di materiale ferroviario, treni, binari & C. Questa per noi è un’inversione di tendenza quasi epocale. Per spingere ulteriormente questo vento di innovazione, c’è stata a Expo Ferroviaria la presentazione del prototipo installato presso la Sala Security della Metropolitana Automatica di Torino del progetto Vanaheim, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito dell’FP7, che ha come obiettivo lo sviluppo di componenti innovativi di sorveglianza per il monitoraggio autonomo di infrastrutture complesse multi sensore con centinaia di telecamere, microfoni e registratori digitali di rete. Questa visita, come tutte le altre organizzate in occasione della fiera, ha fatto il tutto-esaurito, a conferma dell’interesse per l’innovazione tecnologica che si respirava a Expo Ferroviaria. Railway Expo is becoming more and more a fair that attracts international interest: the figures quoted by the organisers (more than 7500 visitors and over 350 exhibitors) also make it an important event in a sector which, by nature, is very close-knit: even I, who am writing this, couldn’t help bumping into people I knew, at least by sight. However, I am sure that the interest of the readers is not in our social gatherings, but, rather, that Expo Ferroviaria saw an almost epochal trend reversal. To explain the reasons for so much emphasis it is necessary to point out that
AGGIORNAMENTI UPDATE
technological innovation in the railway sector is inevitably slower than in other sectors since the laws, regulations and safety standards adopted to make a component or a system certifiable imposes controls, inspections and tests which are more advanced and in-depth than those of other sectors. One of the exhibitors told me that just to adopt the FPGA (digital integrated circuits) whose functions are programmable by software, cross-checks had to be done to exclude the presence of systematic errors on circuits supplied by practically all producers, to be able to certify just two. The trend reversal which was seen dealt not only with FPGA but also with the adoption en masse of IP networks. This technology has also pervaded the lives of everyone for some years, even if the railway sector, which prefers to adopt analogue and above all more deterministic schemes and systems, had not yet obtained the position which it enjoys in all other sectors. In fact IP now necessarily merges with Ethernet, and with the concept of probability that the information which you want to send arrives to its destination, a diametrically opposing concept to the dominant idea in railways that can be summarised as follows: I send the signal, I receive the signal….full stop! As I gleefully explained to several exhibitors my impression that IP had entered railways, the response was: “That’s not true, can’t you see that there are much less purely IP System Integrators amongst us?” This is the point: IP technology has broken out of the niche of System Integrators to enter the mainstream of large suppliers of railway material, trains, tracks, etc. For us this is almost an epochal trend reversal.
To take this wave of innovation further, Expo Ferroviaria presented the prototype of the Vanaheim project, financed by the European Commission in the FP7 sector. The project, which has the goal of developing innovative surveillance components to independently monitor complex multisensor infrastructures with hundreds of network cameras, microphones and digital recorders, was installed in the Security Room of the Automatic Metro of Turin. This visit, like all the others organised during the fair, was filled to capacity, confirming the interest in technological innovation which could be felt at Expo Ferroviaria.
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DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD
www.cedia.co.uk/awards
MIGLIORATE LA VOSTRA IMMAGINE CON CEDIA Improve your image with CEDIA CEDIA ha annunciato una nuova stimolante collaborazione con ISF (Imaging Science Foundation) per offrire un corso che fornirà un’eccellente prospettiva sulla fornitura di servizi professionali per un’accurata e affidabile elaborazione elettronica delle immagini. Il corso si rivolge agli appassionati di home theatre, i product manager HDTV, i creatori di videogames e i direttori di produzione, ma anche ai rivenditori, installatori e distributori audio/video CEDIA has announced an exciting new partnership with the Imaging Science Foundation (ISF) to offer a course which will provide an excellent perspective on delivering professional services for accurate and dependable electronic imaging. The course is suitable for home theatre enthusiasts, HDTV manufacturing product managers, gaming creators and broadcast executives, as well as AV dealers, installers and distributors Il corso si svolgerà dal 17 al 19 aprile 2012 presso il Panasonic Experience Centre, Pinewood Studios nel Buckinghamshire. Il primo giorno saranno affrontati numerosi temi, tra cui l’elaborazione matematica delle immagini 3D e un’introduzione alla gestione del colore, così come le basi del video processing e della codifica HD e SD. Il secondo e il terzo giorno, i partecipanti passeranno al livello ISF 2, che fornisce un approccio più pragmatico alle soluzioni guidate del software ISF per la calibrazione avanzata e fornisce una panoramica sui parametri del sistema, tra i quali la verifica EEDID/ HDMI, la gestione del colore 3D e la diagnosi del system building.
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Aprile April 2012
“Il corso riunisce i due corsi ISF di livello 1 e 2 in un’esperienza di tre giorni che cambierà per sempre il vostro modo di vedere la configurazione di TV e proiettori” ha dichiarato Matt Dodd, Presidente della Formazione CEDIA. “I partecipanti al corso ISF avranno l’opportunità di fare esperienza con vari tipi di apparecchiature test riconosciute a livello mondiale e di imparare a usare numerose applicazioni di design e calibrazione. I calibratori ISF sono gli ingegneri di video installazione più apprezzati al mondo, e questo corso è essenziale per il professionista serio che mira realmente a offrire alla clientela un’esperienza di home cinema con elevate performance. Insegnante d’eccezione sarà Joel Silver, presidente e fondatore di ISF. Dal 1994, la Imaging Science Foundation si è impegnata a migliorare la qualità dell’immagine elettronica e ha formato più di 5.500 professionisti video che sono diventati calibratori certificati ISF. Il corso è aperto agli associati al costo di £ 1.100+VAT e ai non associati a £ 1.250+VAT. Tutti i pasti sono inclusi nel prezzo.
ANNUNCIATI GLI SPONSOR DEI CEDIA AWARDS 2012
Possiamo finalmente rendere noti i maggiori brand di installazioni custom che sponsorizzano i prestigiosi CEDIA Awards 2012, l’evento che celebra l’eccellenza nell’industria di installazioni custom residenziali. Panasonic, AWE, Loewe, Kailedescape, AMX, Crestron, Rako, ISE, CP Sport e Wildwood PR otterranno una visibilità senza pari alla cerimonia del 20 aprile 2012 nel magnifico Hampton Court Palace. Con un impressionante gruppo di giudici specializzati nei campi dell’architettura, interior design, immobili, tecnologia e giornalismo, sarà una serata spettacolare. “Siamo felici di annunciare la lista degli sponsor degli Awards 2012”, ha dichiarato Wendy Griffiths, Direttore Esecutivo di CEDIA Regione I. “Il nostro obiettivo è far crescere l’evento anno dopo anno e i nostri sponsor contribuiscono molto a raggiungere questo obiettivo, così come l’ampio sostegno dei nostri associati contribuisce a rendere questo evento un’occasione memorabile ed emozionante”. I biglietti per l’evento di gala, che includono la cena, costano £ 125 a persona oppure £ 1.030 + VAT per un tavolo da 10 persone. Per maggiori informazioni: www.cedia.co.uk/awards
Hosted at the Panasonic Pinewood Studios in Buckinghamshire, the three-day course will run from 17th – 19th April 2012. On day one the course will cover a wide range of curriculum including 3D mathematical imaging and an introduction to colour management as well as basic video processing and HD and SD encoding. On day 2 & 3, students will move on to ISF Level 2 which will provide a more hands-on approach to ISF software guided solutions for advanced calibration. It also looks at system parameters including: EEDID/HDMI verification, 3D colour management and system building diagnosis. “This course combines both the ISF Level 1 and 2 courses in a three day experience that will change the way you view TV and projector setup forever.” says Matt Dodd, CEDIA’s Education Chair. “Attendees of the ISF course will have the opportunity to experience various types of world-class test equipment, as well as learning about a multitude of different design and calibration applications. ISF calibrators are the worlds most respected video installation engineers and this course is essential for anyone serious about providing high performance home cinema experiences.” Instructing the course is Joel Silver, president and founder of the ISF. Since 1994, the Imaging Science Foundation has been dedicated to improving the quality of electronic imaging and has trained over 5500 video professionals to be ISF certified calibrators which have gone on to become the definable top service providers in their markets. The course is available to members at the cost of £1,100+VAT and to non-members at £1,250+VAT. Costs include all day time meals and refreshments.
www.connessioni.biz
SPONSORS ANNOUNCED FOR CEDIA AWARDS 2012 We can now reveal the major CI brands sponsoring the prestigious CEDIA Awards 2012, the event which celebrates excellent in the residential CI industry. Panasonic, AWE, Loewe, Kailedescape, AMX, Crestron, Rako, ISE, CP Sport and Wildwood PR will each enjoy unrivalled exposure at the awards ceremony which takes place on the 20th April 2012 at the magnificent Hampton Court Palace. With an impressive panel of judges specialising in the worlds of architecture, interiors, property, technology and journalism, it is set to be a spectacular evening. “We are delighted to announce the line up of highly respected companies to sponsor the 2012 awards” says Wendy Griffiths, Executive Director of CEDIA Region I. “We aim to grow the event year on year and our sponsors go a long way to achieving these goals, as well as the widespread support from our members who make the awards such a memorable and exciting occasion.” Early Bird tickets for the black tie event, which includes a sit down dinner are priced at £125 per person, or £1,030 for a table of ten, excluding VAT. For more information please visit www.cedia.co.uk/awards
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DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD
www. infocommshow.org
ASPETTANDO LAS VEGAS WAITING FOR LAS VEGAS Di seguito gli aggiornamenti di InfoComm in merito alla fiera di Las Vegas (9-15 giugno) e alcune novità su InfoComm University Here below one can find InfoComm’s updates on the InfoComm’s trade show (9-15 June) and some news about InfoComm University
NON PERDETEVI INFOCOMM 2012 9-15 giugno, Las Vegas
“Partecipare alla fiera InfoComm è il miglior modo di investire tempo e denaro” ha dichiarato Randal A. Lemke, Ph.D., Executive Director e CEO, InfoComm International. In pochi giorni è possibile visitare il più vasto assortimento di produttori di audio professionale, digital signage, display, conferencing e telepresenza, luci, sistemi di controllo e distribuzione del segnale, riuniti in un unico luogo, e nel frattempo ricevere trauning e una formazione di livello internazionale dai maggiori esperti e produttori”. Sebbene molto vasta, la fiera di InfoComm è facile da visitare, grazie ai padiglioni che raggruppano tecnologie simili. Audio, digital signage, luci e allestimenti e collaborative conferencing sono solo alcuni dei padiglioni che presentano soluzioni integrate per produttori attenti alle innovazioni. Molti prodotti ed esposizioni speciali possono essere visti solo a InfoComm. Registratevi a infocommshow.org h Randal A. Lemke, Ph.D., Executive Director e CEO, InfoComm International
Informazione integrata. Inquadra il QR con la fotocamera del cellulare dopo aver aperto il lettore. Integrated information access. Frame the QR with the phone camera after opening the player.
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Aprile April 2012
INFOCOMM UNIVERSITY
Il vostro futuro è in buone mani. InfoComm vi guiderà in una nuova era di modelli di business e di tecnologia emergente, pronto a mostrarvi come trasformare le sfide in opportunità. L’industria sta cambiando e il cambiamento si riflette anche nei programmi formativi di InfoComm. Il nostro impegno nel costruire un’industria dell’audio/video e dell’informazione di qualità rimane immutato, ma gli strumenti che offriamo non sono mai stati così efficaci e il programma di studi non è mai stato così approfondito o aggiornato: per questo motivo abbiamo deciso di cambiare il nome da InfoComm Academy a InfoComm University. Ecco alcuni dei temi che saranno inaugurati quest’anno per aiutarvi a raggiungere i vostri obiettivi: • Il cuore dell’industria. InfoComm University ha rinnovato e migliorato i corsi di installazione e design di InfoComm con gli ultimi standard nella tecnologia e nell’industria. Questo rappresenta uno dei miglioramenti più significativi del programma educativo di InfoComm. • Maggiore formazione online. Il CdA di InfoComm ha fatto un investimento all’avanguardia in questo campo: quest’anno scoprirete un nuovo sistema per semplificare e migliorare la vostra esperienza formativa online. • Net-centric AV. La convergenza con l’IT è arrivata e sono già stati sviluppati nuovi programmi per voi: per la vostra crescita professionale e per il successo del vostro business, rimanete aggiornati sul tema. • AV sicuro. I professionisti AV che lavorano con le istituzioni si possono trovare di fronte a esigenze che non avevano preventivato, come l’AV sicuro. Scoprite cosa significa per voi e per il mondo reale la sicurezza nell’AV. • Soluzioni semplici. Talvolta avete problemi che vorreste risolvere con un paio di clic, non con un corso di tre giorni. Nuove soluzioni, semplici e veloci, per le sfide del vostro lavoro.
DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD
DON’T MISS INFOCOMM 2012 9-15 JUNE, LAS VEGAS “Attending InfoComm’s trade show is a worthwhile investment in both time and money,” said Randal A. Lemke, Ph.D., Executive Director and CEO, InfoComm International. “In just a few days you can visit the most comprehensive array of professional audio, digital signage, display, conferencing and telepresence, lighting, control system and signal distribution technology manufacturers available in one location, all while receiving world-class education and training from leading experts and manufacturers.” Although InfoComm is large, it is easy to navigate, thanks to pavilions that bring together like technologies. Audio, Digital Signage, Lighting and Staging and United Collaborative Conferencing are just a few of the pavilions featuring integrated solutions from innovative manufacturers. Many products and special exhibits on the show floor can only be seen at InfoComm. Register today at infocommshow.org. INFOCOMM UNIVERSITY You’re in good hands for the future. InfoComm is ready to guide you into the new era of business models and emerging technology, ready to show you how to transform challenges into opportunities. Just as the industry is changing, so are InfoComm’s education programs. Our commitment to building a quality-driven audiovisual and information communications industry remains steadfast. But the tools we are offering to serve the industry have never been more powerful, and the curriculum has never been as extensive or up-to-date. To reflect these expanded offerings, we are changing our name from InfoComm Academy to InfoComm University.
www.connessioni.biz
Here are some of the resources we will be unveiling this year to help you accomplish your goals: • Core of the industry. InfoComm University has updated and enhanced InfoComm’s installation and design courses with the latest in technology and industry standards. This is among the most significant improvements made to InfoComm’s legacy education program. • Enhanced online learning. The InfoComm Board of Directors made a state-of-the art investment to keep your competitive edge sharp. This year, you will discover a new learning management system to simplify, and enhance, your online learning experience. • Net-centric AV. The convergence with IT is here, and new programs are already being developed for you. Stay up-to-date on net-centric AV for your own professional development and for the success of your business. • Secure AV. AV professionals in the government marketplace are faced with requirements for something they may not have considered before: secure AV. Explore what secure AV means for you and for real-world application • Simple solutions. Sometimes you have a problem, and you want to find the solution with a couple clicks, not a three-day class. Watch for simple and quick solutions to challenges you are facing on the job.
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Redazione Editorial Staff
Chiara Benedettini
Anno Year 7th - n°06 Aprile Aprile 2012
President, Editor in chief
Director: Elisabetta Ferri
Studi letterari ed esperienza tecnica su campo, con diversi anni passati viaggiando per Italia e l’Europa come Direttore Tecnico in eventi e nello show business, nel 2005 inizia l’attività giornalistica di settore, che mette finalmente d’accordo le sue due vocazioni, tecnica e letteraria. Nel 2006 dà vita a Connessioni, nata per dar voce al settore, per l’epoca emergente, dell’integrazione di sistemi. Al suo interno si occupa della progettazione e del coordinamento editoriale, di progetti di comunicazione, di eventi e della gestione aziendale.
Editor in Chief: Chiara Benedettini - c.benedettini@connessioni.biz Business Development: Alessandro Vismara - a.vismara@connessioni.biz Project Manager Consultant & Contributor: Barbara Trigari - b.trigari@connessioni.biz Web Editor: Paolo Sacchetti - p.sacchetti@connessioni.biz Editor: Daria Domenici - redazione@connessioni.biz Contributors for this issue: Alessandro Bertoni, Matteo Fontana, Alberto Forchino, Laura Lazzerini, Riccardo Trionfi, Lelio Simi redazione@connessioni.biz Translations: Eurotrad Design and Graphic editing: Simone Giannini e Laura Bertilotti Studio Curious - www.studiocurious.it Administration: Sara Lepri - amministrazione@connessioni.biz
Collaboratori
Literary studies and technical experience gained in the field, with several years spent travelling around Italy and Europe as Technical Director for events and in show business. In 2005 she began her activity as a journalist, bringing together both her technical and literary vocations. In 2006 she started Connessioni, to give voice to the system integration sector, which was in its early stages. She is in charge of its planning and editorial coordination, communications projects, events and business management.
Contributors
Print: Menegazzo - www.menegazzo.it Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o delle foto sono riservati. Manoscritti, foto, disegni, quando non esplicitamente richiesti, non vengono restituiti.© Connessioni, Viale Poggio Imperiale 46/A, 50125 Firenze. Registrazione al Tribunale di Pesaro n.540 del 9/10/2006. Informativa ai sensi dell’art. 13, d.lgs 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per l’invio della rivista e per svolgere le attività ad essa connesse. Titolare del trattamento è: Connessioni, Viale Poggio Imperiale 46/A, 50125 Firenze. Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loto stampa, al confezionamento e spedizione delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile. Ai sensi dell’art.7, d.lgs 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti tra cui consultare, modificare, aggiornare o cancellare i dati, rivolgendosi al titolare che succitato indirizzo. Informativa dell’editore al pubblico ai sensi dell’art.13 lgs 196/2003. Ai sensi del decreto legislativo del 30 giugno 2003, n°196 e dell’art.2, comma 2 del Codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica, Connessioni – titolare del trattamento – rende noto che presso i propri locali siti in Viale Poggio Imperiale 46/A, 50125 Firenze, vengono conservati gli archivi di dati personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti, praticanti, pubblicisti e altri soggetti (che occasionalmente redigono articoli o saggi) che collaborano col predetto titolare attingono nello svolgimento della propria attività giornalistica per le fi nalità di informazioni connesse allo svolgimento della stessa. I soggetti che possono conoscere i predetti dati sono esclusivamente i suddetti professionisti, nonché gli addetti preposti alla stampa ed alla realizzazione editoriale della testata. Ai sensi dell’art.7, d.lgs 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al predetto titolare. Si ricorda che, ai sensi dell’art.138, d.lgs 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere l’origine dei dati personali ai sensi dell’art.7, comma 2, lettera a), d.lgs 196/2003, in virtù delle norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia.
Connessioni Srl Viale del Poggio Imperiale, 46/a - 50125 - Firenze Tel/Ph.:+39 055 0139650 - Fax/fax:+39 055 0139653 info@connessioni.biz CONNESSIONI Magazine è stampato su carta Reprint DeLuxe, carta riciclata con marchio EcoLabel e prodotta con fibre provenienti da foreste gestite responsabilmente dalla cartiera Arjo Wiggins. www.arjowigginsgraphic.com
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Aprile April 2012
Alessandro Bertoni
Stefano Cavese
Da sempre animato da grande curiosità a volte un po’ troppo vivace, la sua formazione è stata variegata… una maturità scientifica seguita da studi in corso presso il DAMS Musica di Bologna, e affiancata da dieci anni di conservatorio come studente di organo e composizione, per approdare a un diploma alla Scuola di Acustica dell’Università di Ferrara. Ha però sempre lavorato nel mondo dell’audio, iniziando con uno studio di registrazione, per passare alla TV, agli inverni in teatro e le estati per palchi di festival jazz come sound egineer. Oggi è responsabile del settore Pro Audio di un’azienda italiana che distribuisce apparecchiature audio, video e lighting.
Libero professionista, lavora nel campo delle installazioni e consulenza sui sistemi Audio/Video e integrazione con esperienza più che decennale nei diversi campi: residenziale, conference, educational e musicale. Da sempre è impegnato nel favorire la collaborazione tra i professionisti del settore, il confronto delle idee e il conseguente sviluppo di prodotti e servizi innovativi. Costantemente alla ricerca di aziende all’avanguardia, è attento ai rapporti tra scuola e impresa e promotore di progetti educativi e corsi professionali.
Audio Consultant & Contributor
He has always been driven by great curiosity, at times a little too lively. His educational background is somewhat variegated.. a scientific high school diploma followed by studies at the DAMS Musical college of Bologna, alongside 10 years of conservatory as an organ and composition student, to achieve a diploma from the Acoustic School of Ferrara University. He has always worked in the audio sector. Starting in a recording studio, he moved on to TV, and later to theatre in winter and jazz festivals in summer as a sound engineer. He is currently responsible for the Pro Audio sector of an Italian business that distributes audio, video and lighting equipment.
Contributor
A freelancer in the Audio/Video sector, specialising in system installation, consultancy and integration He has over ten years of experience in a range of different fields: residential, conference, educational and musical. From the start of his professional life, his main objectives have included encouraging collaboration between the professionals in the sector, and comparing ideas in order to then develop innovative products and services. He is constantly on the lookout for cutting edge companies, and committed to developing the relationship between school and business, by organising educational projects and professional training courses.
Bruno De Nisco Contributor
Ingegnere, master in HBA ed energie rinnovabili, è libero professionista, progettista di impianti integrati e tecnologie speciali per gli edifici, consulente di progettazione integrata e di aspetti energetici, ed esperto di normativa e conformità degli impianti e tecnologie. È altresì docente in master e corsi di specializzazione postuniversitari e di aggiornamento su tematiche energetiche e normative. Engineer, with a master’s degree in HBA and renewable-energy sources, he is a free lancer, designer of integrated systems and special technologies for buildings, consultant of integrated design and energy aspects, and expert on regulations and conformity of systems and technologies. He also teaches in master’s courses and post-graduate specialist and refresher courses on energy and regulatory issues.
Alessandro Vismara
Director & Business development Laureato nel 1984 alla Southampton University in Yacht Design, ha all’attivo numerosissimi progetti di imbarcazioni a vela da regata, vincitrici di titoli mondiali e nazionali. Con l’attuale azienda Vismara Marine ha creato un vero e proprio atelier di ricerca nautica, ove si progettano e costruiscono imbarcazioni su misura ad alta tecnologia sia a vela che a motore. Appassionato di ricerca e innovazione, ha sempre creduto nel lavoro di squadra. In virtù della sua esperienza imprenditoriale e legata alle nuove tecnologie, è coinvolto in Connessioni dal 2010. He graduated in Yacht design from Southampton University in 1984, and has numerous designs of regatta sailing yachts, winners of world and national titles, under his belt. With his current company, Vismara Marine, he has created a veritable atelier of nautical research, where high-tech motor and sail powered yachts are designed and constructed to specific customer requirements. Passionate about research and innovation, he is a strong believer in team work. In virtue of his entrepreneurial experience and its connection with new technologies, he has been involved with Connessioni since 2010.
Barbara Trigari
Project manager consultant & Contributor Giornalista pubblicista dal 2005, si occupa da sempre di tecnologia, dapprima legata all’ambito musicale, per le riviste SM Strumenti Musicali e Backstage, poi InSound, successivamente di audio e video professionale seguendo sin dalla nascita Connessioni. Come giornalista free-lance collabora anche con il settimanale specializzato GDOWEEK de Il Sole 24 ore, per il quale segue anche la rubrica fissa “Il Tavolo IDM-GDO”. Free-lance journalist since 2005, she has always dealt with technology, initially connected with the music sector, for the magazines SM Strumenti Musicali and Backstage, then InSound, later with professional audio and video supporting Connessioni from its birth. As a freelance journalist she also contributes to the specialist weekly magazine GDOWEEK of Il Sole 24 ore, in which she also has a column entitled “IL Tavolo IDM-GDO”
Paolo Sacchetti
Web Editor
Si avvicina molto presto al mondo della musica e dell’audio, con uguale passione per l’aspetto artistico (come pianista professionista), che tecnico; con il boom della Rete si interessa a Internet e ai suoi linguaggi, in continua evoluzione. Tutto questo lo ha portato a diverse collaborazioni con molti importanti brand dell’audio professionale e strumenti musicali. Ultra-patito di Wordpress, è “ossessionato” dall’importanza dei contenuti come molla che alimenta la vita del Web e dei social media. Dal 2009 lavora con Connessioni. From a young age he became involved in the music and audio business, manifesting an equal passion for the artistic and technical aspect (as professional piano player); with the boom of the Web his interests widened to the Internet and its languages, in continuous evolution. This has resulted in several collaborations with many important brands in the professional audio and musical instruments sector. A fanatic of Wordpress, he is “obsessed” with the importance of contents as the spring which feeds the life of the Web and social media. He has been working with Connessioni since 2009.
Daria Domenici Editor
Giornalista pubblicista, ha lavorato come freelance per varie testate. Dopo la laurea in giurisprudenza e un master in giornalismo, vince un dottorato di ricerca in “Telematica e società dell’informazione” alla facoltà di Ingegneria di Firenze con borsa di studio. Prima di dedicarsi esclusivamente al giornalismo è stata assegnista di ricerca al CNR, consulente scientifico al CNIT e project consultant in tema di privacy per una società che si occupa di sicurezza. Freelance journalist, she has worked as a freelancer for various newspapers. A law graduate, she successfully completed a master in journalism and won a scholarship enabling her to take a postgraduate research doctorate in “Telematics and Information Society” at the faculty of Engineering in Florence. Before devoting herself exclusively to journalism, she was temporary research fellow at the National Research Council (CNR), scientific consultant at The National Inter-University Consortium for telecommunications (CNIT) and project consultant for privacy issues in a security company.
Sara Lepri
Accounts department Ha maturato esperienza in campo commerciale e amministrativo lavorando presso un’agenzia di rappresentanza e, successivamente, per una realtà che fornisce servizi agli studi di Commercialisti. Oggi lavora in Connessioni, dove tiene le redini dell’amministrazione e dell’ufficio con puntualità e piglio deciso, compensando la vena “estrosa” della redazione. She gained experience in the commercial and administrative sphere working with a representation agency and, later, with a company that provides services to Chartered Accountants offices. She currently works in Connessioni as administration and office manager and carries out her tasks with precision and decisiveness, making up for the “whimsical” streak of the editorial team.
Matteo Fontana
Alberto Forchino
Giorgio Gianotto
Laura Lazzerini
Lelio Simi
Laureato in Lettere, ma con interessi variegati e multiformi che vanno dalla letteratura al cinema, con tutto ciò che di umanistico e tecnologico c’è in mezzo. Scrittore di mestiere e di passione, si occupa anche di sceneggiatura, regia e produzione, e ama seguire da vicino lo sviluppo tecnologico nel settore del video professionale. Il tentativo, da letterato, è di offrire uno sguardo il più possibile eclettico e originale sul mondo del video e delle tecnologie connesse.
Ingegnere delle Telecomunicazioni, dopo diverse esperienze nel campo della ricerca applicata alle telecomunicazioni in Italia e negli USA, è oggi responsabile progetti di innovazione tecnologica in ambito Telecomunicazioni, Videosorveglianza, Sicurezza e infomobilità per il Gruppo Torinese Trasporti. In tale veste, è responsabile di progetti di Ricerca e Sviluppo finanziati dalla Commissione Europea quali Caretaker, Vanaheim, Smart-way.
An arts graduate, but with variegated and multiform interests which range from literature to cinema, with all that is humanistic and technological in between. A writer by profession and passion, he also deals with scripts, direction and production, and enjoys closely following the technological development of the professional video sector. As a man of letters, his attempt is to offer the most eclectic and original view of the video world and connected technologies.
An engineer in Telecommunications, following experience gained in the field of research applied to telecommunications in Italy and in the USA, he is currently responsible for technological innovation projects in Telecommunications, Video surveillance, Safety and infomobility for Gruppo Torinese Trasporti. In this capacity, he is responsible for Research and Development projects financed by the European Commission such as Caretaker, Vanaheim, Smart-way.
GGG, come lo chiamano scherzosamente i colleghi europei e americani, dopo una vita al servizio del suono e più di vent’anni alla direzione tecnica di Bose Italia, è oramai in pensione. Ma non abbandonerà il mondo dell’audio (chi poteva dubitarne...), dedicandosi allo studio di Line Array avanzati, ai training per la progettazione di sistemi di rinforzo sonoro e, naturalmente, alla scrittura. Lasciando ampio spazio al suo hobby preferito: la fotografia naturalistica.
Laura Lazzerini, ingegnere elettronico, Certificate of Proficiency - Cambridge University, master post laurea in Project Management, Audio Video & Home Automation Project Manager e System Integrator, vincitrice a Londra del premio “Migliore Tecnico dell’Anno” nel 2011 per la Regione 1, ha collaborato alla realizzazione di progetti prestigiosi e decisamente sfidanti, tra i quali il MegaYacht Serene - 134 metri di Fincantieri. Oltre alle attività di project management e progettazione per impianti Domotici, Audio Video e a Energie Rinnovabili, partecipa a conferenze e pubblicazioni per quanto riguarda pareri di carattere tecnico sia dal punto di vista progettuale che realizzativo.
Giornalista professionista dal 2001, da quello stesso anno fa parte della redazione di una delle prime eMedia company italiane, per la quale si occupa di distretti industriali, nuove tecnologie e innovazione. Collabora poi per diverse testate nazionali online e tradizionali e, dal 2005, come freelance e consulente si occupa anche di innovazione (tecnologica e di processo) nelle pubbliche amministrazioni. Da qualche anno tiene il blog personale Senzamegafono, nel quale parla di futuro dei media e nuove forme di giornalismo.
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www.connessioni.biz
Contributor
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GGG, as his European and American colleagues jokingly call him, is now retired, after a life spent at the service of sound and more than twenty years at the helm of Bose Italia. He continues to work in the audio world (who would have doubted it..), dedicating himself to the research of advanced line Array, to training for the design of sound reinforcement systems and, naturally, to writing. He leaves plenty of space for his favourite hobby: naturalistic photography.
Contributor
Laura Lazzerini, electronic engineer, Certificate of Proficiency - Cambridge University, Post graduate degree in Project Management, Audio Video & Home Automation Project Manager and System Integrator, winner of the “Best Technician of the Year” award in London in 2011 for Region 1, has carried out prestigious and decidedly challenging projects which include the 134 metre long MegaYacht Serene of Fincantieri. In addition to her activities of project management and design of Domotic, Audio Video and Renewable Energy systems, she participates in conferences and publications giving her technical opinions on design and construction.
Contributor
Professional journalist since 2001, since then he has been part of an editorial team of one of the leading eMedia companies in Italy, for which he deals with industrial districts, new technologies and innovation. He also contributes to several national online and traditional newspapers and, since 2005, as a freelance and consultant he also deals with innovation (technological and process) in public administrations. For several years he has been managing his personal blog Senzamegafono, in which he deals with the future of media and new forms of journalism.
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p. 45
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p. 15
C L EA N S E A , C L E A N A I R
V50 HYBRID VISMARA, CLEAN SEA, CLEAN AIR L’innovativa tecnologia Vismara V-Hybrid permette, grazie anche ad una costruzione leggera e forme idrodinamiche che assorbono poca energia dall’ambiente, di ottenere un’autonomia energetica totale attraverso l’istallazione di una motorizzazione ibrida fuel-electric che sfrutta il trascinamento della elica durante la navigazione a vela per ricaricare le batterie. Vismara V-Hybrid, un sistema innovativo che oltre a rendere più performante e fruibile l’imbarcazione, ci aiuta a tenere il mare più pulito. Clean sea, clean air.
V50 HYBRID VISMARA, CLEAN SEA, CLEAN AIR The innovative technology of the Vismara V-Hybrid & the hydrodynamic shape & lightweight construction, allows to absorb little energy from the environment, to obtain the total energy autonomy through the installation of an fuel-electric hybrid engine that uses the drag of the propeller while sailing to recharge the batteries. Vismara V-Hybrid, an innovative system that maximize the performance & usability of the boat, helps to keep the water cleaner. Clean sea, clean air. The Vismotica, connects the integrated systems onboard to the innovative elements of design: evolution of automation for yachts, that allows to steer the boat through a single control panel. Propulsion, navigation, maneuvering, air conditioning, scurity, entertainment. An “intelligent” boat that brings closer to a new way of living the sea.
La Vismotica, ovvero l’integrazione di sistemi di bordo legata ad elementi innovativi nel design: un’evoluzione di yacht automation dedicata, con la quale è possibile governare l’imbarcazione attraverso un unico panello di controllo. Propulsione, navigazione, manovra, climatizzazione, sicurezza, entertainment. Una barca “intelligente” che ci avvicina ad un nuovo modo di vivere il mare. Media Partner:
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