Connessioni Magazine - #15 (Jun/Jul 2013)

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Connessioni - Giugno/Luglio June/July 2013 / Anno Year 8th / n. 15 - Euro 7,00

DIGITALE E ALTA DEFINIZIONE I temi caldi della videosorveglianza DIGITAL AND HIGH DEFINITION Video surveillance hot topics

VERSO SUD CON MYLIUS 60 piedi di integrazione di sistemi, dall’elettricità all’elettronica SOUTHWARDS WITH MYLIUS 60 feets of system integration, from electricity to electronics

QUANDO IL DIGITAL SIGNAGE FA MODA Messaggi differenziati in versione Cloud WHEN DIGITAL SIGNAGE BECOMES FASHION Different messages in Cloud version

SPECIALE SICUREZZA SECURITY FOCUS © Connessioni S.r.l.- Firenze - Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o delle foto sono riservati - In caso di mancato recapito inviare i resi al CMP di Firenze per la restituzione al mittente.

YAMAHA MTX La trasmissione flessibile e a portata di app Flexible and app-friendly transmission

CONNESSIONI.BIZ THE INTEGRATED SYSTEMS MEDIA



Giugno/Luglio June/July 2013 / Anno Year 8th / n. 15

EDITORIALE COMMENT

Con questo editoriale, eccezionalmente a cura della sottoscritta, vi presento un’edizione di Connessioni dedicata al mondo della sicurezza e videosorveglianza. Una tematica con cui spesso ci siamo confrontati in passato ma che questa volta trattiamo con un occhio più critico, convinti che quello che avete adesso tra le mani sia solo il primo di una lunga serie di approfondimenti dedicati a questo segmento. L’idea era fornirvi una bella panoramica sulle condizioni di questo mercato – che tra l’altro sembra godere di buona salute – sulle sue possibilità e sull’aspetto normativo, cercando di anticipare quello che attualmente impegna gli uffici di ricerca e sviluppo delle aziende produttrici e raccontando alcuni case studies; con l’obiettivo di dare degli spunti a chi è interessato ad approcciarvisi e a chi già vi opera. Per farlo, ci siamo avvalsi della collaborazione di esperti; produttori, installatori, docenti e associazioni che hanno messo a nostra/vostra disposizione le loro competenze. Il risultato – valuterete voi se abbiamo colto nel segno – è il ritratto di un segmento pieno sì di potenzialità ma anche estremamente bisognoso di professionisti seri, linee guida forti e di un’apertura maggiore verso le esigenze dei clienti finali, abituati a viverlo più come una costrizione piuttosto che come investimento produttivo. Lo speciale sulla sicurezza è anche il primo numero di Connessioni da me curato (più o meno...) totalmente e che quindi vi consegno con un misto di orgoglio e ansia che spero possiate apprezzare, insieme ovviamente a tutto il resto. Sulla scia di queste novità vi presentiamo anche Antenati, nuova e divertente rubrica di Matteo Fontana – la trovate nelle ultime pagine, insieme a quella ormai consueta sulla legge – dedicata agli integratori del passato o, meglio, ai precursori della SI. L’argomento vi lascia un po’ perplessi? Beh, provate a pensare a Leonardo da Vinci e diteci se non ha senso parlare di integrazione di sistemi anche prima del XV secolo! E poi leggetevi l’immancabile case study sul mondo della nautica, quella su Manrico Cashmere, brand internazionale nel mondo della moda, che ha deciso di puntare sul Digital Signage per incrementare i propri affari. E i report dagli appuntamenti a cui la redazione ha partecipato nel mese di giugno e molto molto, molto altro. Insomma, fateci pensare che leggete Connessioni con la stessa passione con cui noi lo scriviamo. Enjoy.

www.connessioni.biz

Valentina Bartarelli Editor With this comment, exceptionally edited by myself, I present an edition dedicated to the security and videosurveillance industry. Though we have addressed this topic in the past, this time we will tackle the issue from a more critical perspective, confident that the issue you are currently reading is just the first of several in-depth analysis articles concerning this industry. We aimed at offering you a good overview of the conditions of this industry, which seems to be in good shape, its potential and its regulations trying to anticipate the current commitments of the research and development departments of the manufacturers as well as bringing you some case studies. Our aim is to offer ideas to those approaching this industry for the first time as well as already operating in the industry. This feat was achieved through the collaboration of experts including manufacturers, installers, lecturers and associations which contributed by availing their expertise. This collaboration depicted a picture – we leave the judgement on whether it actually captures the dynamics of the industry to you – of a sector with great potential though still extremely shortcoming in terms of serious professionals, solid guidelines and greater opening towards the end customer needs who consider it more of an obligation than a production investment. The special edition addressing security is the first Connessioni edition entirely (more or less) handled by me and thus I present it to you both with pride and anxiety hoping that you appreciate, obviously alongside all the rest. As regards new elements, we are also glad to present Antenati, a new and entertaining column by Matteo Fontana – to be found in the last pages alongside the usual column on law -dedicated to system integrators of the past, or rather the fore fathers of the SI. The topic may leave you scratching your head but just try and think of Leonardo Da Vinci. Doesn’t it make sense talking of system integrations even prior to the fifteenth century? Then read the case study on the nautical industry, the one regarding Manrico Cashmere, an international fashion industry brand that decided to target the Digital Signage industry to boost its business, not forgetting the events members of our editorial staff attended in June and much more. In other words, we would love to know that your passion as you read Connessioni matches our passion when writing it. Enjoy.

1


INFO

INTERAGIRE CON IL SISTEMA CONNESSIONI

Aziende citate Mentioned companies Acronn

InfoComm

Ad Notam

INRIA

Adeo Group

KNX Italia

AES

LG

INTERACTION WITH

AIPROS

LiBe

THE CONNESSIONI SYSTEM

AIPS

Lifesize

Alarm Roma

Made Expo

Analog Way

Manrico Cashmere

ANIE Sicurezza

Mastervolt

ATM

Micro Elettronica

Avid Media

Milestone

Axis

Multitel

Bosch Security

Mylius

Bose

Nec

CEDIA

Panasonic

CEI

PGM Acustica

Control4

RATP

DAITEM

RCF

Dovidio

Screenline

Epson

SIEC

Eta Studio

SMPTE

Euromet

SpinetiX

Eurosell

Thales

Exhibo

Tyco F&S

Grass Valley

UNI

Gruppo Torinese Trasporti

Voome

HESA

Wolksvagen

Idiap Research

Yamaha

Connessioni è un’azienda di comunicazione integrata, dedicata al mondo dell’integrazione di sistemi Connessioni is a company that deals with integrated communication, dedicated to the systems integration sector Grazie al connubio QR Code/smartphone è possibile ad oggi mettere in relazione gli articoli stampati con approfondimenti che utilizzano piattaforme digitali. Negli articoli sarà presente un QR Code: con un solo scatto fotografico dello smartphone, sarà possibile accedere a contenuti di vario genere: siti web, gallery fotografiche, filmati e blog. Sarà quindi possibile godere delle interattività che fino ad oggi la carta non ci poteva offrire. Le icone riportate sopra il QR Code sono un’indicazione del tipo di contenuto al quale si accederà. The QR Code/smartphone alliance has made it possible to connect print articles with insights which use digital platforms. A QR code will be present in each article: with a single photographic shot of the smartphone, you can access content from several sources; websites, photo galleries, videos and blogs.You can then enjoy the interactivity which, to now, paper was unable to offer us.The icons placed above the QR Code indicate the type of content that will be accessed.

PHOTO VIDEO SITO WEB INFO BLOG QRCODE link

2

Ottobre October 2011

Informazione integrata. Inquadra il QR con la fotocamera del cellulare dopo aver aperto il lettore.

Integrated information access. Frame the QR with the phone camera after opening the player.


Giugno/Luglio June/July 2013 / Anno Year 8th / n. 15

SOMMARIO

01 Editoriale Comment 02 Aziende Citate Mentioned companies 94 Colophon/Redazione/Collaboratori Colophon/Editorial Staff/Contributors 96 Inserzionisti Advertisers

TABLE OF CONTENTS

STRUMENTI/TOOLS

60

04

YAMAHA MTX La trasmissione flessibile e a portata di app Flexible and app-friendly transmission

SICUREZZA E VIDEOSORVEGLIANZA

Le tendenze, il mercato e le tecnologie SECURITY AND VIDEO SURVEILLANCE Trends, market and technology

66

AD NOTAM E LO SPECCHIO MAGICO Mirror TV per applicazioni, design e qualità AD NOTAM AND THE MAGIC MIRROR / Mirror TV for applications, design and quality

SOLUZIONI/SOLUTIONS

22

AGGIORNAMENTI/UPDATE

VANAHEIM

Monitoraggio e selezione Monitoring and selection

TECNOLOGIA/TECHNOLOGY

72

EUROSELL ROADSHOW Padova, 18 giugno / Milano, 20 giugno / Roma, 25 giugno / Napoli, 27 giugno Padua, 18th June / Milan, 20th June / Rome, 25th June / Naples, 27th June

74

KNX CONVENTION Piacenza, 29 maggio / Pescara, 19 giugno Piacenza, 29th May / Pescara, 13th June

76

26

DIGITALE E ALTA DEFINIZIONE I temi caldi della videosorveglianza DIGITAL AND HIGH DEFINITION Video surveillance hot topics

SOLUZIONI/SOLUTIONS

ADEO GROUP IN TOUR Milano, 16 maggio / Roma, 6 giugno ADEO GROUP ON TOUR. Milan, 16th May / Rome, 6th June

78

ROADSHOW PANASONIC Milano, 5-6 giugno Milan, 5th-6th June

80

EPSON PRESENTA LA NUOVA SERIE EB-G6000 Milano, 4 giugno EPSON PRESENTS THE NEW EB-G6000 SERIES. Milan, 4h June

81

GRASS VALLEY Roma, 11 giugno Rome, 11st June

32

DURA LEX...

LE TERME DEI PAPI

Un’immersione nella tecnologia Immersion into technology

82

LA PRIVACY NELLA VIDEOSORVEGLIANZA PRIVACY IN VIDEO SURVEILLANCE

GLI ANTENATI/THE ANCESTORS

84

44 ERRATA CORRIGE A p.72 di Connessioni #14 l’installazione dell'immagine è di LG. Ci scusiamo per il disguido The picture at page 72 of Connections #14 is about LG installation. We apologize for the inconvenience

54

VERSO SUD CON MYLIUS 60 piedi di integrazione di sistemi SOUTHWARDS WITH MYLIUS 60 feets of system integration

QUANDO IL DIGITAL SIGNAGE FA MODA Messaggi differenziati in versione Cloud WHEN DIGITAL SIGNAGE BECOMES FASHION Different messages in Cloud version

LEONARDO DA VINCI A MILANO Il laboratorio di un grande System Integrator LEONARDO DA VINCI IN MILAN The workshop of a great Systems Integrator

DALLE ASSOCIAZIONI/ASSOCIATIONS WORLD

86

A MADE EXPO GLI INTEGRATORI INCONTRANO GLI ARCHITETTI INTEGRATORS MEET ARCHITECTS AT MADE EXPO

88 KNX: SMART BUILDINGS, SMART CITIES 90 EVENTI CEDIA IN ITALIA

CEDIA EVENTS IN ITALY

92

GRANDE SUCCESSO PER INFOCOMM 2013 GREAT SUCCESS FOR INFOCOMM 2013


SCENARI SCENARIES

www.axis.com/it www.boschsecurity.it www.alarmroma.com www.daitem.it www.hesa.com www.milestonesys.com www.panasonic.it www.aips.it

SICUREZZA E VIDEOSORVEGLIANZA Le tendenze, il mercato e le tecnologie

SECURITY AND VIDEO SURVEILLANCE Trends, market and technology

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Giugno/Luglio June/July 2013


SCENARI SCENARIES

Un giro d’affari di quasi 2 miliardi di euro registrato nel 2012 e dati statistici tutto sommato confortanti. Connessioni si avventura alla scoperta di un mercato che – nonostante la tendenza generale – sembra porsi come un segmento interessante per le aziende dell’integrazione di sistemi

A turnover worth almost 2 billion euros recorded in 2012 and statistical data which is, all things considered, comforting. Connessioni ventures into the discovery of a market which, despite the general trend, appears to be setting itself up as an interesting sector for system integration companies

Text: Valentina Bartarelli

www.connessioni.biz

5


SCENARI SCENARIES

© Panasonic

j Monitoring and facial control

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Giugno/Luglio June/July 2013

Al di là delle motivazioni sociali alla base dell’evidente e crescente attenzione verso il mondo della sicurezza da parte del mercato – e che non è pane per Connessioni – sta di fatto che parliamo di un settore che seppur non con la stessa rapidità di un paio di anni fa, né omogeneità nel trend dei suoi singoli segmenti (antincendio, anti intrusione e building automation), continua ad annoverare un ’+’ tra i dati percentuali statistici. Abbiamo fatto un giro di microfono attraverso i suoi protagonisti: installatori, produttori, distributori e associazioni che abbiamo interpellato per approfondire la conoscenza di questi temi e magari fornire ai lettori una panoramica generale sui numeri, le tendenze, le tecnologie e le prospettive di questo settore, e di alcuni suoi ambiti di applicazione in particolare. A un primo sguardo sembra unanime la posizione di quelli che vedono positivamente l’andamento del mercato attuale, seppur non manchino posizioni più prudenti; “dopo anni importanti di crescita e di continue innovazioni tecnologiche”, specifica Antonella Sciortino, Product Manager Pro Camera Solution BU di Panasonic “in questo momento il mercato sta attraversando una fase di “assestamento”, dove entrano in gioco le scelte strategiche fatte in precedenza e dove soprattutto la corsa a un buon posizionamento all’interno dell’offerta generale passa da un modo di lavorare sempre più cucito sul cliente finale”. Il trend quindi è sì positivo, ma con le dovute precisazioni e soprattutto con la necessità di una buona informazione circa i player di questo settore che, ça va sans dire, sono cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi anni. “L’opportunità di business” ci racconta Giancarlo Cardullo, proprietario

della Alarm Security System e socio fondatore dell’AIPS, Associazione Installatori Professionali di Sicurezza “ha fatto convergere differenti tipologie di imprenditori e di tecnici in questo settore, molti dei quali però senza alcuna preparazione e qualifica specifica. L’insoddisfazione degli utenti, generata da questa sorta di improvvisazione professionale, rischia di ‘’bruciare’’ un’opportunità di crescita culturale ed economica, ben venga quindi l’ingresso di nuovi attori in un settore in crescita, purché siano preparati.” Insomma la professionalità deve necessariamente essere all’altezza di un trend che potrebbe invertirsi da un momento all’altro. “Similmente”, fa notare Andrea Hruby, Amministratore Delegato di HESA, “esistono centinaia di sistemi di allarme che il proprietario non sfrutta come lui stesso si era prefissato al momento dell’acquisto, un po’ per paura di falsi allarmi e un po’ per una mera difficoltà di utilizzo. Il cliente oggi ha bisogno di un sistema che lo faccia sentire al sicuro, e che allo stesso tempo non comporti difficoltà nella gestione”. Un ragionamento che ben si collega ai dati registrati, e che riflette bene i motivi per cui alcuni segmenti continuano a crescere a dispetto di altri con un andamento non altrettanto positivo. Roberto Briscese, Distributor Account Manager di Axis Italia, ci conferma come “rispetto ad altri mercati la videosorveglianza, soprattutto quella su IP, può vantare un trend più


SCENARI SCENARIES

positivo che permette di guardare fiduciosi al futuro nonostante la leggera flessione registrata negli ultimi anni. Fortunatamente la videosorveglianza viene sempre più considerata come un investimento necessario da parte di molti utenti finali che sembrano aver finalmente incominciato a cogliere tutti i benefici derivanti proprio dalle tecnologie IP, anche in tempi di crisi. Lo si evidenzia anche dalla sempre maggior diffusione delle applicazioni di video analitics, capaci di contribuire a migliorare efficienza e business aziendali. È proprio in questo ambito che i margini di crescita si annunciano interessanti”.

VIDEOSORVEGLIANZA

In un momento storico quindi nel quale la sicurezza assume le connotazioni di un “bene indispensabile”, la videosorveglianza diviene una risposta efficace per molteplici applicazioni. Deterrenza, precisione nella ricostruzione di eventi, controllo live di aree a rischio: queste in sintesi le principali capacità esercitate da un sistema di videocontrollo. È inevitabile allora che l’attenzione dei produttori si sia rivolta a questo segmento concependo soluzioni tecnologiche sempre nuove e capaci di migliorare costantemente l’offerta. Lo confermano anche le parole di Ermanno Lucci, Market Manager di DAITEM che assicura come “il segmento della video sicurezza stia facendo registrare andamenti di crescita decisamente positivi, come, anche se in misura leggermente minore, l’anti intrusione nel settore residenziale soprattutto per quanto concerne le installazioni che non necessitano di opere murarie. Quindi l’esigenza è di una protezione efficace, ma al tempo stesso semplice e veloce, che non implichi lunghi processi di installazione. Inoltre, la video-integrazione con allarme (fotocamere integrate) sta aprendo prospettive molto interessanti perché consente di far vedere cosa è successo, o sta succedendo, nella propria abitazione, senza l’installazione di sistemi troppo onerosi”. Ed è proprio in questa direzione che sembra andare la ricerca, proponendo sul mercato telecamere grandangolari e a 360° che permettono di coprire una zona sempre più vasta e quindi di risparmiare sul numero dei dispositivi, oppure con risoluzioni sempre più ampie anche se ormai, secondo Andrea Hruby “l’alta definizione è all’ordine del giorno, ogni mese escono prodotti sempre più performanti: siamo arrivati a telecamere a 10 mega pixel sebbene le vendite siano ancora limitate per queste super definizioni perché ovviamente la trasmissione e gestione di dati si complica tanto più il segnale è definito e quindi “pesante”, anche se il trend è sempre in miglioramento. Inoltre, sta avendo buon riscontro la video analisi, che prima non veniva giudicata affidabile ma che piano piano è sempre più precisa e sicura”. Insomma l’alta definizione, l’ampliamento della copertura, un hardware sempre più sofisticato, software e CPU sempre più potenti insieme ai nuovi algoritmi di analisi video sono stati frutto negli ultimi anni di importanti ricerche che hanno portato a creare una certa fiducia nell’ambito della videosorveglianza. Ma quale saranno adesso i prossimi passi?

FUTURO DIGITALE E OTTIMIZZAZIONE DEL BUSINESS

Un futuro roseo anche se necessita di un’ulteriore spinta in avanti. Una spinta che sembra passare sostanzialmente da due punti: il passaggio al digitale e una gestione ottimale dei dati raccolti che potrebbero servire a migliorare il business delle aziende investitrici in sistemi di sicurezza. Secondo Antonella Sciortino “la crisi di mercato in Europa ha influenzato molto le scelte delle aziende nelle proprie dotazioni di sistemi di sicurezza. Le minacce terroristiche, gli attacchi di cyber crimine e l’incertezza economica sono i tre temi principali da prendere in esame per rendere più efficace ed efficiente un sistema di safety e security. Soddisfare queste esigenze con sistemi di videosorveglianza, rilevazione incendi e analisi comportamentale integrabili tra loro permette di guadagnare in termini di efficienza operativa e di ottimizzazione degli investimenti. Dal punto di vista delle tecnologie, la ricerca è mirata ad arricchire e potenziare le prestazioni di ogni dispositivo. Cresceranno i servizi cloud per la registrazione e archiviazione e ci sarà maggiore integrazione tra strumenti di analisi e gestione dei dati, il tutto per garantire più visibilità e controllo”. Più moderata invece è la posizione di Andrea Hruby: “Credo che la sicurezza antintrusione sia uno dei settori più conservativi. Se da un lato disponiamo di prodotti ad alto contenuto tecnologico, dall’altro c’è un certo conservatorismo, e la tendenza a installare le stesse apparecchiature del passato perché rodate e affidabili”. Per questo, aggiunge, “il nostro ruolo è guidare l’installatore verso i trend di mercato”.

Sicurezza e automazione edifici: andamento fatturato 2010-2012 Security and building automation: trend 2010-2012 Settori

Trend 2010/2009

2011/2010

2012/2011

Antincendio

-1,97

3,56

0,79

Antintrusione

-4,54

6,63

1,68

Antintrusione e sistemi di monitoraggio centralizzati

-27,19

0,85

-7,65

Controllo accessi

-3,44

1,92

0,54

TV.CC.

7,62

10,39

5,24

Building automation

1,12

2,20

0,87

Totale

-2,61

4,89

1,31

Dati forniti da ANIE Sicurezza

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SCENARI SCENARIES

I PROTAGONISTI The protagonists

AXIS COMMUNICATIONS Roberto Briscese è Distributor Account Manager di Axis Communications; società IT, fondata nel 1984, che sviluppa soluzioni con tecnologia video di rete per installazioni professionali destinate alla videosorveglianza di sicurezza e al monitoraggio remoto. Axis commercializza anche una linea completa di codificatori video che consentono di integrare i sistemi TVCC analogici esistenti con soluzioni video basate su IP e viceversa. Con sede in Svezia, a Lund, è quotata alla Borsa di Stoccolma nell’indice NASDAQ OMX. È presente con oltre 1.400 dipendenti in 40 Paesi e ha 55.000 partner in 179 nazioni, con un fatturato 2012 pari a 4,184 milioni di SEK (corone svedesi). Tra le principali promotrici della transizione dai sistemi video analogici a quelli digitali, Axis sviluppa prodotti e soluzioni basate su reti intelligenti e presenta oltre 30 nuovi prodotti all’anno. www.axis.com/it Roberto Briscese is Distributor Account Manager for Axis Communications; IT company founded in 1984 which develops solutions with video network technology for professional installations for security video surveillance and remote control. Axis markets a comprehensive line of video codifiers to codify the existing analogue TVCC systems with video solutions based on IP and vice versa. Located in Lund, Sweden, it is quoted on the Stockholm Stock Market in the NASDAQ QMX index. It is present with over 1,400 employees in 40 countries and has 55,000 partners in 179 countries, recording a turnover of 4,184 million SEK in 2012. One of the key promoters of the transition from analogue to digital video systems, Axis develops products and solutions based on intelligent networks and presents more than 30 new products every year. GRUPPO BOSCH Stefano Riboli è Product Manager Video System per il Gruppo Bosch; fornitore di tecnologie e servizi, con oltre 306.000 collaboratori impiegati nelle aree di business Tecnica per autoveicoli, Energia e Tecnologie costruttive, Tecnologia industriale e Beni di consumo, il Gruppo Bosch ha registrato nel 2012 un fatturato di 52,5 miliardi di euro. Il Gruppo è costituto dall'azienda Robert Bosch GmbH e da più di 350 tra consociate e filiali in oltre 60 Paesi, 150 se si includono i partner commerciali. La Divisione di business 'Bosch Security Systems' è fornitore di prodotti per la sicurezza, la comunicazione e soluzioni audio; fornisce sistemi di videosorveglianza TVCC (TeleVisione a Circuito Chiuso), antintrusione, antincendio, di controllo accessi, di evacuazione, di assistenza, di diffusione sonora e di applicazioni audio. www.boschsecurity.it Stefano Riboli is Product Manager Video System for Bosch Group. It supplies technology and services, with more than 306,000 collaborators employed in the technical business sectors for motorcars, constructive Energy and Technology, industrial Technology and Consumer goods. In 2012, it recorded a turnover of 52.5 billion euro. The Group is formed by the Robert Bosch GmbH company and by more than 350 subsidiaries and branches in over 60 countries, 150 if we include sales partners. The ‘Bosch Security Systems’ business division supplies products for security, communications and audio solutions: it supplies TVCC video surveillance, anti-intrusion, fire-prevention, access control, evacuation, assistance, sound diffusion, and audio application systems.

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Giugno/Luglio June/July 2013

j 360° camera

Come dire, la ricerca ha senso se e solo se è accompagnata da un puntuale aggiornamento per gli operatori che nel mercato ne diffonderanno il valore aggiunto. Non stupisce infatti che in questo momento nel quale il passaggio dal mondo analogico a quello digitale risulta irreversibile, siano proprio gli installatori, cioè coloro che si interfacciano con il cliente finale e ne traducono le esigenze, a essere chiamati alla responsabilità maggiore. Certamente gli ultimi anni hanno definitivamente abituato la maggior parte delle persone a concetti come ’controllo remoto’ e ’interfaccia utente’, tanto che le nuove frontiere della sicurezza sono tutte legate, ci dice Lucci, “al collegamento Internet, con la possibilità quindi di essere sempre connessi con il sistema anti intrusione e ricevere video e immagini quando succede qualcosa dentro gli ambienti protetti. La ricerca si sta rivolgendo verso i dispositivi mobili per il controllo della casa e della propria sicurezza, l’integrazione di fotocamere sui rivelatori da esterno sempre più performanti, in grado di segnalare tentativi di intrusione già dai punti più esterni dell’abitazione”. Anche secondo Antonella Sciortino “il mercato si sta indirizzando sempre più verso sistemi integrati interoperabili, capaci di comunicare tra loro utilizzando un’unica interfaccia. Il passaggio dalle tecnologie analogiche a quelle digitali subirà un’accelerazione, la connettività basata su IP, le videocamere ad alta definizione e l’elaborazione delle immagini digitali consentiranno alle aziende di monitorare in dettaglio gli eventi. Le applicazioni di video analytics saranno utilizzate in modo innovativo per creare business sempre più mirati e migliorare l’efficienza aziendale”.

E NON FINISCE QUA

Sono molte le soluzioni proposte dalle aziende che vanno in questa direzione; “grazie all’impiego della tecnologia Transcoding” spiega Stefano Riboli, Product Manager Video Systems di Bosch Security Systems “è possibile accedere alle telecamere tramite qualsiasi connessione. La novità è la possibilità di superare i limiti tecnologici legati alla connessione a bassa banda, potendo avere l’immediatezza, la fluidità


Flessibilità Integrazione Semplicità Audio di linea non amplificato

Ethernet

Control4 Dock

NAS di rete Audio amplificato

Revel C360DT

Switch di rete

Revel LCR8

Integra DTR 50.4

Sunfire HRS8

Integra DBS 30.3

Control4 HC250

HDMI

Tutto alla portata di un touch My Sky HD

Adeo Group S.p.A. Via della Zarga, 50 - 38015 Lavis (TN) Tel.: 0461.248211 - Fax: 0461.245038 www.adeoproav.it - info@adeoproav.it


SCENARI SCENARIES

e immagini in alta definizione ovunque e dovunque. Il tutto fruibile appieno tramite applicazioni evolute con controllo completo dell’impianto e, per esempio, la possibilità di ricevere i video dell’allarme ed esportare i video registrati sul proprio account Drop Box”. Accesso al controllo facilitato quindi e centralizzazione degli impianti: “la ricerca” sostiene Gianluca Mauriello di Milestone “ si sta orientando su due strade parallele ma distinte: il cloud e l’edge, in quanto oltre al controllo remoto da parte dell’utente è necessario assicurare una corretta centralizzazione quando gli impianti sono distribuiti su più siti e/o appartengono a più clienti (vedi istituti di sorveglianza). Alcune novità si registrano anche nei dispositivi di rivelazione, specifica Hruby “per esempio nel campo delle apparecchiature con raggio laser attivo, che scansiona l’ambiente circostante misurando distanza, movimento, tempo di permanenza ecc. Pur non essendo ancora troppo diffusi, il loro utilizzo risulta in crescita e i costi, oggi non proprio abbordabili, stanno iniziando a calare”.

DIFFERENZIARSI NELL’OFFERTA

Insomma un mercato in movimento, con studi e ricerche decisamente mirati e tanti nuovi player che vi si avvicendano. Ma cosa rende davvero un’offerta superiore a un’altra in un mercato così vasto? Secondo Stefano Riboli “occorre proporre ai clienti pacchetti completi e interagibili tra i differenti sistemi. Le nostre soluzioni di rivelazione incendio e audio evacuazione, per esempio, sono pienamente integrate, esattamente come la video sorveglianza e il controllo accessi. È fondamentale ascoltare le necessità del cliente per identificare una soluzione adeguata che può richiedere anche l’apertura ad altri brand, perché una proposta completa, dove il cliente ha il massimo della libertà per scegliere i dispositivi, è una proposta vincente”. Insomma qualità e flessibilità al primo posto. Tuttavia, da più parti si è sentita esprimere più che altro l’esigenza di una buona formazione, che aiuti il system integrator a interpretare e venire incontro alle esigenze del cliente. “Le continue innovazioni tecnologiche devono essere accompagnate da un’adeguata formazione”, ci dice Roberto Briscese, e continua “Un team interno è dedicato ad alimentare l’offerta dell’Axis Communications’ Academy, un programma formativo in continua evoluzione per fornire sempre nuove possibilità e nuovi strumenti di supporto. Abbiamo appena lanciato anche in Italia l’Axis Certification Program con l’obiettivo di convalidare le competenze e il know how necessario a installare e a gestire un sistema di videosorveglianza IP. La certificazione è di fatto uno strumento di differenziazione importante per i clienti finali nella scelta degli integratori di video sorveglianza”. Un installatore capace è quindi un installatore informato, che segue le novità degli studi di ricerca, e che, secondo quanto dice Mauriello “non si ferma al concetto di videosorveglianza così come inteso solo un paio d’anni fa. “Il video abilita il business” è uno dei concetti che passiamo ai nostri partner e che la dice lunga su cosa è possibile

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Giugno/Luglio June/July 2013

j Sala di controllo realizzata almeno 20 anni fa Control room designed at least 20 years ago

realizzare oggi con una piattaforma VMS (Video Management Software) aperta come XProtect (nelle sue diverse versioni). Sicurezza, ERP, riconoscimento targhe, riconoscimento volti, antintrusione, controllo accessi sono solo alcune delle soluzioni di terze parti integrabili. Le maggiori difficoltà di chi approccia il mercato dei VMS è dato dalla necessità di conoscere vari aspetti del sistema, dal cablaggio agli apparati attivi, dai sistemi server allo storage c’è un vasto oceano di tecnologie e competenze necessarie. Il tutto superabile se si è disposti a mettersi in gioco ed affrontare nuove sfide ma, soprattutto, rivolgersi ad esperti della formazione che giorno dopo giorno offrono training e certificazioni su tutti questi aspetti tecnici del business”. Concludiamo quindi con un assaggio di contenuti che troverete più avanti in questo numero, l’aspetto normativo. Se la formazione tecnica è importanti infatti non da meno è la “necessità” secondo Giancarlo Cardullo, di informare correttamente i nuovi utenti in merito alle regole del settore, regole che aziende e industrie già conoscono mentre non fanno abitualmente parte della cultura residenziale”.

CONCLUSIONI

Seppur si possa parlare della sicurezza come di un ambito che gode ancora di una certa salute, è importante sottolineare come questo trend favorevole necessiti di una certa accuratezza da parte sia dei produttori sia degli installatori. Ai secondi specialmente, unico tramite tra utenza e aziende produttrici abbiamo detto, va la responsabilità di proporsi con reale competenza e di interpretare le richieste dei clienti finali che sono relative a una protezione efficace e semplice da gestire ma, nel caso delle aziende, anche alla possibilità di coniugare all’investimento in sicurezza un ritorno in termini di business o comunque di informazioni utili alle proprie attività.


SCENARI SCENARIES

Beyond the underlying social motivations of the evident and growing attention of the market to the security world, which is not the sustenance of Connessioni, the fact is that we are talking about a sector which though not with the same rapidity of a few years ago, nor the homogeneity in the trend of its single segments (fire prevention, antiintrusion and building automation), continues to present ‘+’ among the statistical percentage data. We have made a round of interviews with our protagonists; installers, producers and associations which we contacted to expand our knowledge on these themes and perhaps provide readers with a general overview of the numbers, trends, technology and prospects of this sector and, in particular, of some of its areas of application. At a first glance the position of those who see the trend of the current market as positive seems unanimous, though some take a cautious stance; “following important years of growth and continuous technological innovations” states Antonella Sciortino, Product Manager Pro Camera Solution BU of Panasonic, “the market is currently experiencing an “adjustment” phase, where previous strategic choices come into play and where, above all, the race to a good positioning inside the general offer moves in a way that is increasingly catered to the end customer”. The trend is positive, but with the due clarifications and, above all, with the need of good information regarding the players of this sector which, needless to say, have grown exponentially in recent years. “The business opportunity” says Giancarlo Cardullo, owner of Alarm Security System and founding partner of AIPS, Association of Professional Security Installers, “has made different types of entrepreneurs and technicians of this sector converge, many of which, however, have no background or specific qualification. The dissatisfaction of the users, generated by this kind of professional improvisation, risks “burning” an opportunity of cultural and economic growth; we are delighted that new players are entering a growing sector, but they have to be competent". In short, the expertise must live up to the expectations of a trend which could invert itself from one moment to the next. “Similarly”, notes Andrea Hruby, CEO of HESA, “hundreds of alarm systems exist which the owner doesn’t use as he had originally planned when purchased; this is due to fear of false alarms and a little because they are difficult to use. Today, the customer needs a system that makes him feel safe and, at the same time, is easy to manage. This way of thinking connects well to the recorded data, and it reflects the reasons for which some segments continue

IN UN MOMENTO STORICO NEL QUALE LA SICUREZZA ASSUME LE CONNOTAZIONI DI UN “BENE INDISPENSABILE”, LA VIDEOSORVEGLIANZA DIVIENE UNA RISPOSTA EFFICACE PER MOLTEPLICI APPLICAZIONI AT A HISTORIC MOMENT IN WHICH SECURITY ASSUMES THE CONNOTATIONS OF AN “ESSENTIAL ASSET”, VIDEO SURVEILLANCE BECOMES AN EFFECTIVE RESPONSE TO MULTIPLE APPLICATIONS

ALARM SECURITY SYSTEM Giancarlo Cardullo è installatore di impianti tecnologici dal 1975. Nel 1987 costituisce la Alarm Security System, azienda specializzata in progettazione, installazione e manutenzione di sistemi di sicurezza. Nel 1999 diventa socio fondatore dell’AIPS, Associazione Installatori Professionali di Sicurezza, nella quale ricopre per nove anni il ruolo di Vicepresidente del Consiglio Direttivo. Nel 2002 costituisce, insieme ad altri imprenditori, la Protesio Spa, una società di impiantistica generale con sede a Cinisello Balsamo (MI) che opera in tutta Italia, uscendo nel 2011 dalla compagine sociale. www.alarmroma.com

Giancarlo Cardullo has been an installer of technological systems since 1975. In 1987, he founded Alarm Security System, a company specialising in the design, installation and maintenance of security systems. In 1999, he became the founding partner of AIPS, Association of Professional Security Installers, where he covered the role of DeputyChairman of the Board of Directors for nine years. In 2002, together with other entrepreneurs, he set up Protesio Spa, a general plant engineering company with registered office in Cinsello Balsamo (MI), which operates all over Italy. In 2011, he resigns from the corporate structure. DAITEM Ermanno Lucci è Market Manager di DAITEM, azienda attiva da oltre 35 anni in Italia e in Europa come fornitore di sistemi di sicurezza senza fili per ambienti residenziali e professionali. Tecnologicamente innovative, le soluzioni DAITEM sono disponibili grazie agli Installatori Partner DAITEM (IPD): una rete europea di professionisti specializzati in soluzioni per la sicurezza e l’home automation. I suoi prodotti e servizi rispondono ai requisiti delle Direttive europee che fissano le condizioni di qualità e di sicurezza delle apparecchiature. Tra le tecnologie sviluppate e brevettate da DAITEM: la tecnologia di trasmissione su due bande radio distinte “TwinBand®” e la doppia alimentazione “TwinPower®” che rende il sistema totalmente indipendente dalla rete elettrica. www.daitem.it Ermanno Lucci is Market Manager for DAITEM, company operating in Italy and Europe on residential and professional wireless alarm system for over 35 years. With reliable technology, the DAITEM systems are available on the market by Partner DAITEM (IPD) too: a network of specialized installers in security and home automation. The DAITEM products and services are compliant to the European Norm about security. Patents are the strenghts of DAITEM wireless alarm systems: “TwinBand®”, the radio technology that works on two separated bands and “TwinPower®” the double-battery supply that allow to be totally wireles with a great autonomy. HESA Andrea Hruby è AD, insieme al fratello Carlo, di HESA SpA. Costituita nel 1974, opera nei settori della sicurezza elettronica e della videosorveglianza. Fornisce sistemi e apparecchiature di sicurezza, rilevazione incendio, controllo accessi e TVCC offrendo assistenza tecnica e organizzando corsi di aggiornamento. Con sede a Milano e filiali a Firenze, Roma e Palermo, in 40 anni di attività in questo settore creato una rete di concessionari e installatori autorizzati distribuita capillarmente sul territorio nazionale, coltivando rapporti di partnership con i principali produttori di sistemi di sicurezza. www.hesa.com

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feedback; initially it was judged unreliable, but it is now slowly becoming more precise and safe”. In short, high definition, coverage expansion, increasingly sophisticated hardware, increasingly powerful software and PCU together with new video analysis algorithms have been the result in recent years of important research which have led to the creation of a certain confidence in the area of video surveillance. But what can we expect in the future?

to grow instead of others with a trend which is not equally positive. Roberto Briscese, Distributor Account Manager of Axis Italia, confirms how “compared with other markets, video surveillance and above all on IP, can boast a more positive trend which allows to look with confidence to the future despite the slight fall recorded in recent years. Fortunately, video surveillance is increasingly considered a necessary investment by many end users who seem to have finally begun to grasp all the benefits which come with IP technology, even in times of crisis. This can also be seen by the ever greater diffusion of video analytical applications, which are able to contribute to improving efficiency and company business. It is precisely in this sector that growth margins are interesting”. VIDEO SURVEILLANCE At a historic moment in which security assumes the connotations of an “essential asset”, video surveillance becomes an effective response to multiple applications. Deterrence, precision in reconstructing events, live control of risk areas: in short, these are the main abilities which a video control system can perform. Inevitably, the attention of producers is geared to this segment, and they continue to conceive ever new technological solutions able to constantly improve the offer. This is also confirmed by the words of Ermanno Lucci, Market Manager of Hager Sicurezza, who assures how “the video security segment is recording decidedly positive growth trends, as is, though in a slightly lower manner, anti-intrusion in the residential sector, above all as regards installations which do not require masonry. Hence, it is necessary to have efficient, simple and fast protection, which does not imply long installation processes. Furthermore, video-integration with alarm (integrated cameras) is opening up many interesting prospects because it allows to see what has happened, or is happening, in one’s home, without the installation of systems which are too difficult to handle”. Research seems to be heading precisely in this direction, proposing wide-angle cameras and 360° cameras which allow to cover an increasingly larger zone and therefore to save on the number of devices or with resolutions which are ever wider, even if now, according to Andrea Hruby, “high definition is the order of the day, more and more performing products are being launched on the market each month: we have arrived at 10 mega pixel cameras when in actual fact sales are still limited for these super definitions because obviously the transmission and data management is complicated the more the signal is defined and therefore “heavy” even if the trend is constantly improving. Furthermore, video analysis is getting good

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DIGITAL FUTURE AND BUSINESS OPTIMISATION A future which seems rosy even if it requires further encouragement, an encouragement which always seems to pass essentially through two points: digital and optimal management of collected data which could serve to improve the business of investing companies in security systems. Antonella Sciortino believes that “the crisis of the European market has greatly influenced companies in their security systems. Terrorist threats, criminal cyber attacks and economic uncertainty are the three key factors to be considered when producing a more effective and efficient safety and security system. To satisfy these needs with video surveillance, fire detection and behaviour analysis systems, which can be integrated with each other, it is possible to make a return in terms of operating efficiency and investment optimisation. Technologically speaking, research is aimed at enriching and upgrading the performances of every device. Cloud services will increase to record and archive data and there will be greater integration between analysis tools and data management, to guarantee more visibility and control”. Andrea Hruby takes a more moderate stance: "I believe that security is one of the more conservative sectors. If, on one side, we avail of products with a high technological content, on the other there is a certain level of conservatism, and the tendency to install the same equipment of the past because it has been tried and tested”. As a result, he adds, “our role is to guide the installer towards market trends”. Research makes sense if and only if it is supported by timely education of the operator who will diffuse its added value on the market. It doesn’t amaze me that at a time like this, in which the move from analogue to the digital is irreversible, it is precisely the installers, that is those who interface with the end customer and translates his needs, that are called to the greatest responsibility. Recent years have certainly got the majority of people definitively used to concepts like remote control and user interface, to the point that the new frontiers of security are all bound, says Lucci "to internet connection with the possibility to be permanently connected with the anti-intrusion system and receive videos and images when something occurs inside the protected area. Research is focusing on mobile devices to monitor homes and personal security, the integration of cameras on outdoor detectors are evermore performing, able to signal attempts of intrusion already from the most external areas of the residence”. Antonella Sciortino also believes “the market is addressing itself increasingly to interoperable integrated systems, able to communicate between each other using a single interface. The move from analogue to digital technology will accelerate; IP-based connectivity, high definition cameras and the elaboration of digital images will allow companies to monitor events in detail. Video analytical applications will be used innovatively to create evermore targeted business and improve business efficiency”.


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Conoscendo il quadro d‘insieme ...

... che determina il successo di un ristorante, di un bar o di un’enoteca, i sistemi di altoparlanti Serie xS e Serie xA della gamma White d&b sono progettati per la massima integrazione estetica e funzionale nell’installazione, disponibili in modelli di diverse dimensioni tutti acusticamente compatibili tra loro. In breve: parlando delle applicazioni al ristorante, al bar o in enoteca, d&b mette in cornice il successo.


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LA VERA SICUREZZA? È INTEGRATA! True safety is integrated safety! Text: Adalberto Biasotti Negli ultimi quindici anni i sistemi di sicurezza si sono evoluti fino all'acquisizione di impianti di video sorveglianza le cui prestazioni si sono sviluppate in maniera sempre più accelerata nell'arco degli anni. Il grande vantaggio nell'abbinare a un sistema anti intrusione uno di video sorveglianza sta nel fatto che l'operatore, responsabile della gestione dell'allarme, può esaminare la zona da cui è giunto l'allarme, grazie ad una telecamera che la inquadra. Va da sé come questo renda più facile distinguere tra allarmi impropri e allarmi veri, rendendo più rapido e incisivo l'intervento della polizia o vigilanza privata sul posto. Una volta avviatici per questa strada, la sicurezza ha cominciato a diventare sempre più integrata. Oggi gli impianti di videosorveglianza hanno fatto passi da gigante, migrando da sistemi analogici a sistemi digitali e potenziando al massimo le capacità di ripresa delle telecamere. Una moderna telecamera ad alta risoluzione è in grado infatti di inquadrare perfettamente un volto umano, mentre l'obiettivo sta riprendendo un'area dove un centinaio di persone si muovono in maniera casuale. Inoltre, la riduzione del costo della memoria dei circuiti di immagazzinamento dati e dei sensori ha fatto sì che oggi il costo di queste telecamere sia del tutto competitivo con altre telecamere di obsoleta generazione, fino a pochi anni fa perfettamente al passo con le esigenze che venivano a esaudire. I sistemi integrati di gestione della sicurezza hanno dovuto però compiere un ulteriore salto di qualità, in funzione del fatto che le dimensioni degli impianti collegati crescevano in maniera esponenziale, comprendendo un numero sempre maggiore di dispositivi e telecamere. A questo punto appare evidente come l'operatore potrebbe trovarsi in difficoltà nella gestione di sistemi così complessi e di tali dimensioni, ed ecco perché sono stati presentati sul mercato degli applicativi di ultima generazione, che effettuano in forma automatica l'integrazione dei segnali, che provengono dai vari sottosistemi. Quando un rivelatore anti intrusione dà una segnalazione di allarme, l'operatore nulla deve fare, in quanto è il software che provvede a individuare le telecamere che coprono la zona in allarme e le immagini vengono automaticamente visualizzate sui monitor, senza che l'uomo debba perdere tempo prezioso nella sintonizzazione. Per converso, in condizioni di normale operatività, l'operatore ha la possibilità di effettuare delle scansioni visive delle zone affidate al suo controllo, toccando semplicemente lo schermo sul quale è riprodotta una pianta topografica dell'insediamento.

Security systems have evolved so much over the past fifteen years to the point of acquiring video surveillance systems, the performances of which have developed in an increasingly accelerated manner over time. The great advantage in matching a video surveillance system to an anti-intrusion system is that the operator, responsible for managing the alarm, can examine the zone from which the alarm has originated, thanks to a TV camera which frames it. It is self-explanatory how this makes it easier to distinguish between improper and real alarms, making police or private security intervention on the spot quicker and more incisive. Once this road has been taken, security has begun to be ever more integrated. Today, video surveillance systems have made giant steps forward, migrating from analogue to digital systems and empowering the recording ability of TV cameras to the maximum. A modern high resolution TV camera is able to perfectly frame a human face, while the lens is recording an area where a hundred people are moving in a casual manner. Furthermore, the reduction in the costs of memory of data storing circuits and sensors have ensured that today the cost of these TV cameras are competitive with other TV cameras of obsolete generation, which, until a few years ago, were perfectly in step with the needs which had to be satisfied. The security management integrated systems have had to make a further quality step, because the dimensions of the systems connected have grown exponentially, including an ever larger number of devices and TV cameras. At this point it appears clear how the operator could find himself in difficulty in managing such complex systems and of such size, and this is why latest generation applications have been introduced on the market, which automatically integrate the signals which come from various subsystems. When an anti-intrusion detector gives off an alarm signal, the operator doesn’t need to do anything, since the software identifies the TV cameras which cover the zone with the alarm and the images are automatically displayed on the monitors, without a person having to lose precious time in fine tuning it. On the other hand, in normal operating conditions, the operator can make visual scans of the zones under his control, by simply touching the screen on which a topographical map of the settlement is reproduced. ADALBERTO BIASOTTI Laureato in ingegneria elettronica. Consulente della magistratura inquirente e giudicante, ha pubblicato libri relativi all'analisi di rischio di ambienti informatici e museali e collabora come giornalista pubblicista con diverse riviste. E’ stato designato dal Ministero dello sviluppo economico presso vari enti normativi. Esperto UNESCO per la protezione del patrimonio culturale, cura il Sud Est Europa ed il bacino mediterraneo. Fa parte dei comitati di imparzialità di vari enti di certificazione, come ACAE, CERSA, CSQ e RINA. He is a graduate in Electronic engineering. Consultant of bailiffs and sitting judges, he has published books on risk analysis in IT and museum environments and collaborates with several magazines as a freelance journalist. He has been appointed by the Ministry of Economic Development to different regulatory bodies. He is UNESCO expert for protection of cultural heritage, and manages South Eastern Europe and the Mediterranean basin. He is on the impartiality committees of various certification bodies, such as ACAE, CERSA, CSQ and RINA.

AND IT DOESN’T END HERE There are many solutions proposed by companies who are moving in this direction; “thanks to the use of Transcoding technology” explains Stefano Riboli, Product Manager Video Systems of Bosch Security Systems “it is possible to access cameras by means of any connection: the innovation is the possibility to exceed the technological limits connected with the low band connection, being able to have immediacy, fluidity, and high definition images wherever and whenever. Everything is fully usable by means of evolved applications with full system control and, for example, the possibility to receive videos of the alarm and export the videos recorded to one’s own Drop Box account”. Facilitated access control and centralisation of systems: “research”, believes Gianluca Mauriello of Milestone, “is moving on two parallel, but distinct roads: cloud and edge, since in addition to the remote control by the user it is necessary to ensure correct centralisation when the systems are distributed on more sites and/or belong to more customers (see surveillance institutes). Some innovations are also observed in detection devices, specifies Hruby “for example in the field of active laser ray appliances, which scan the surrounding environment measuring distance, movement, time of permanence, etc. Though little diffused, their use is growing and its costs, which are not exactly affordable at this time, are already reducing considerably".

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DIFFERENTIATING ONESELF IN THE OFFER In short, a market in movement, with studies and research that are clearly aimed at many new players which are following one another. What is it that makes an offer truly superior to another in such a vast market? According to Stefano Riboli “you need to offer customers comprehensive packages which can be integrated with different systems. Our fire detection and audio evacuation solutions, for example, are fully integrated, just like video surveillance and access control. It is essential to listen to the customers’ needs to identify a suitable solution which can also require opening to other brands, because a comprehensive proposal, where the customer has the maximum freedom to choose the devices, is a winning proposal”. In short, quality and flexibility first and foremost. Nevertheless, from many sides, more than anything else we have heard the need for good training to help the system integrator interpret and meet the needs of the customer. “The continuous technological innovations must be supported by adequate training”. Roberto Briscese tells us, and continues, “An internal team is dedicated to increasing the offer of Axis Communications Academy, a training programme which is in continuous development, to always provide new opportunities and new support tools. In Italy, we have just launched the Axis Certification Program with the goal of validating the competences and the know-how required to install and manage an IP video surveillance system. The certification is an important differentiation tool for the end customers when having to choose video surveillance integrators”. A competent installer is an informed installer, who follows the innovations of research studies and who, according to what Mauriello says, “does not stop at the concept of video surveillance as it was intended just a few years ago. “Video enables business” is one of the concepts which we hand over to our partners and which says a lot about what it is currently possible to achieve with an open VMS platform (Video Management Software) such as XProtect (in its different versions). Security, ERP, number plate recognition, face recognition, anti-intrusion, and access control are just some of the third party solutions which can be integrated. The major difficulties of those approaching the VMS market is the need to know various aspects of the system, from the cabling to the active equipment, from the server systems to the storage there is a vast range of technology and competence required. Everything can be overcome as long as one is prepared to take a chance and tackle new challenges, but above all, to contact training experts who day after day offer training and certifications on all these technical aspects of the business”. We finish with a taste of contents which you will find further on in this issue, the regulatory aspect. If technical training is important, Giancarlo Cardullo believes that it is just as “necessary” to correctly inform new users on the rules of the sector, rules which companies and industries already know but which unfortunately are not habitually part of the culture of the residential field”. CONCLUSIONS Though we can speak of security as an area which still enjoys a certain level of prosperity, it is important to underline how this favourable trend needs a certain thoroughness from both producers and installers. To the latter specially – only intermediary between users and manufacturers – we have said that they need to demonstrate a real competence and to interpret the requirements of the end customer, which relate to efficient protection which is easy to manage. In the case of companies, this also means being able to marry an investment in security with a return in business terms or, at least, gain information which is useful to their activity.

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Andrea Hruby is CEO, with his brother Carlo, for HESA SpA. Set up in 1974, it operates in the sectors of electronic security and video surveillance. It provides security, fire detection, access control and TVCC, offering technical assistance and organising continuing education courses. Its registered office is in Milan, with more branches in Florence, Rome and Palermo. In 40 years of activity it has created a nationwide network of authorised concessionaries and installers and develops partnerships with key security system producers.

MILESTONE SYSTEMS Gianluca Mauriello di Milestone System, società internazionale fondata nel 1998 con sede a Brondby, Danimarca, opera nel settore delle forniture di software per la gestione video su piattaforme IP aperte. La piattaforma, viene utilizzata per garantire una maggiore sicurezza e protezione per le persone, i prodotti e le attività, per aiutare a gestire le problematiche legate all'ambiente e per ottimizzare i processi di business. Collaudata in oltre 100.000 installazioni in tutto il mondo, è aperta e consente soluzioni best-in-class. www.milestonesys.com Gianluca Mauriello of Milestone System, international company founded in 1988 with registered office in Brondby, Denmark. It operates within the sector of software provision for video management on open IP platforms. The platform is used to guarantee greater security and prersonal protection, the products and activities to help manage environment-related issues and to optimise business processes. Tested in over 100,000 installations worldwide it is open and allows best-in class solutions. PANASONIC CORPORATION Antonella Sciortino è Product Manager di Panasonic Corporation, azienda attiva in tutto il mondo nello sviluppo e nella produzione di prodotti per l’elettronica di consumo e per l’industria, opera sul mercato della sicurezza B2B attraverso la filiale europea Panasonic System Communications Company Europe PSCEU e, in particolare, attraverso la BU Professional Camera Solution, dedicata all’offerta di tecnologie e sistemi audio-video professionali affidabili e integrati per la sicurezza e il broadcast. Panasonic è tra i due principali fornitori di telecamere professionali in Europa. www.panasonic.it Antonella Sciortino is Product Manager for Panasonic Corporation, active worldwide in the development and production of products for electronic consumption and industry; it operates on the B2B security market through its European branch Panasonic System Communications Company Europe PSCEU and, in particular, through the BU Professional Camera Solution, dedicated to the offer of technology and professional audio-video systems which are reliable and integrated for security and broadcasting. Panasonic is one of the key suppliers of professional cameras in Europe.

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VIDEOSORVEGLIANZA E NORME VIDEOSURVEILLANCE AND REGULATIONS L’elevato tasso di innovazione tecnologica che sta caratterizzando il mercato della video sorveglianza negli ultimi anni, insieme a una domanda sempre maggiore e alle molteplici applicazioni possibili, ha richiesto un'attività tecnico-normativa elevata, per guidare gli operatori del settore impiantistico di sicurezza professionale The high rate of technological innovation which has been characterising the market of video surveillance in recent years, together with an ever increasing demand and possible multiple applications, has required an elevated technical-regulatory activity, to guide the operators of the professional security equipment sector. Text: ANIE Sicurezza

ANIE SICUREZZA Con circa 100 aziende associate e oltre 3.000 addetti, è l’organismo che in seno ad ANIE (Federazione Nazionale Imprese elettrotecniche ed elettroniche, aderente a Confindustria) rappresenta le imprese attive nei comparti dell’antintrusione, controllo accessi, videosorveglianza, rivelazione automatica incendio e building automation. Tra le aziende aderenti nasce poi, nel 2007, il gruppo della TVCC. Gruppo attivo a livello nazionale su vari fronti. Collaborare con Enti e Istituzioni per accrescere la cultura della sicurezza e della buona tecnica è il primo obiettivo d’azione per le attività in ambito Videosorveglianza, un comparto ad elevata innovazione tecnologica fortemente legato nelle dinamiche di mercato dell’Information and Communication Technology (ICT). ANIE SICUREZZA è al fianco delle aziende associate per accrescerne il valore, offrendo strumenti e modalità per dimostrare eccellenza d’azione e rispetto delle norme di buona tecnica. www.aniesicurezza.it ANIE Sicurezza has over 100 member companies and over 3,000 employees, and it is the body within ANIE (National Federation of electro-technical and electronic companies, member of Confindustria) that represents companies working in the anti-intrusion, access control, video surveillance, automatic fire detection and building automation sectors. In 2007, the TVCC group was set up among the member companies. It operates on various fronts throughout Italy and its primary goal is that of collaborating with bodies and institutions to increase the culture of security and good practice in the Video surveillance sector, a sector with a high level of technological innovation strongly connected with the market dynamics of Information and Communication Technology (ICT). ANIE SICUREZZA supports member companies to increase their value, by offering tools and methods to show excellence of action and respect for the standards of good practice.

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Sia a livello europeo, sia a livello internazionale, il processo di standardizzazione delle tecnologie e delle procedure per definire lo stato dell’arte dei sistemi di videosorveglianza ha assunto un’autorevolezza e una profondità di contenuti adeguate alle necessità del mercato. L’acronimo TVCC – derivato dall’inglese CCTV: Closed Circuit TeleVision – è ormai riduttivo ed è stato sostituito da VSS – Video Surveillance Systems – una definizione più ampia, che abbraccia sia le prime tecnologie analogiche sia le più recenti over IP. Le normative VSS specificano i requisiti minimi per i sistemi di videosorveglianza destinati alle applicazioni di sicurezza e sono attualmente articolate in quattro gruppi: requisiti generali di sistema, linee guida di applicazione, protocolli di trasmissione dei segnali video over IP e interfacce di trasmissione analogiche e digitali. L’argomento principale è sicuramente quello legato alla standardizzazione del video tramite protocollo IP, per motivi anche commerciali di aziende che sono entrate nel mercato VSS nel momento di convergenza verso il mondo digitale. Raccogliendo le esperienze positive e le conoscenze di consorzi quali ONVIF (Forum pubblico di settore per sviluppare uno standard tecnico) e PSIA, si è avviato un processo di valutazione e di semplificazione delle modalità di comunicazione del flusso video e dei metadati a esso associabili, per garantire un grado di compatibilità tra i diversi elementi che compongono un sistema video over IP, quali telecamere, videoserver e interfacce di conversione analogico/digitale, indipendentemente dal tipo di produttore di questi dispositivi. L’obiettivo del processo di standardizzazione del protocollo IP è quello di garantire una maggiore interoperabilità dei sistemi di videosorveglianza che sfruttano l’infrastruttura IT, rispetto alle condizioni di partenza che hanno rivoluzionato la logica “plug and play” dei sistemi di videosorveglianza analogici. Grazie alla convergenza IT di altri sistemi di sicurezza complementari alla videosorveglianza, quali antintrusione e controllo accessi, il processo di standardizzazione dei sistemi video si sta ampliando verso altre tecnologie per rendere interoperabili differenti sistemi di sicurezza di diversi produttori e portare i massimi benefici agli utenti finali, sia in termini di prestazioni sia in termini di costi di integrazione o di libertà di scelta dei singoli dispositivi. Oltre ad aspetti puramente tecnici come i precedenti,


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l’attività normativa internazionale si è focalizzata anche su procedure fondamentali per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza secondo la regola dell’arte. La normativa sui requisisti di sistema e quella sulle linee guida applicative dei sistemi di videosorveglianza approfondiscono tematiche legate alla progettazione, all’analisi del rischio, ai requisiti operativi degli utilizzatori, alla documentazione necessaria, ai sopralluoghi, all’installazione, ai test di rilascio impianto e alla manutenzione dei sistemi video. L’attività normativa all’interno dei gruppi che si occupano di videosorveglianza è quindi destinata ad assistere gli utenti finali, i proprietari, i produttori, gli integratori di sistemi, gli installatori, gli assicuratori, le forze dell’ordine e i consulenti, dalla realizzazione alla verifica delle funzionalità di un sistema VSS. At European and international level, the process of standardisation of technologies and procedures to define the state-of-the-art of video surveillance systems has assumed a level of authoritativeness and a depth of contents that responds to the needs of the market. The acronym TVCC- derived from the English CCTV: Closed Circuit Television – has become limiting and been replaced by VSS – Video Surveillance Systems – a wider definition, which embraces both the initial analogue technologies and the more recent over IP. The VSS regulations specify the minimum requirements for video surveillance systems for security applications and are currently divided into four groups: general system requirements, application guide lines, transmission protocols for video signals over IP and analogue and digital transmission interfaces. The key issue is surely that connected with standardisation of video through IP protocol, for reasons which also include business reasons of companies which have entered the VSS market at a time when it is converging towards the digital world. Gathering the positive experiences and the knowledge of consortiums like ONVIF (Public forum of the sector to develop a technical standard) and PSIA, an assessment and simplification process has begun of the video flow communication methods and of the metadata associated to it, to guarantee a level of compatibility between the different elements which compose a video system over IP, such as TV cameras, videoservers and analogue/ digital conversion interfaces, independently of the type of producer of these devices. The goal of the standardisation process of the IP protocol is to guarantee greater interoperability of the video surveillance systems which use the IT infrastructure, with respect to the conditions of departure which have revolutionised the “plug and play” logic of analogue video surveillance systems. Thanks to the IT convergence of other security systems which are complementary to video surveillance, such as anti-intrusion and access control, the standardisation process of video systems is expanding towards other technologies to make different security systems of different producers interoperable

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and bring maximum benefits to final users, both in terms of performances and in terms of integration costs or of freedom to choose the single devices. In addition to purely technical aspects like those mentioned above, the international regulatory activity is also focused on essential procedures for the realisation of a video surveillance system in accordance with the best working standards. The regulation on system requirements and that of applicative guide lines of the video surveillance systems expands on design issues, on risk analysis, on the operational requirements of users, on the documentation required, on inspections, on installation, on tests to release the equipment and on the maintenance of video systems. The regulatory activity within the groups which deal with video surveillance is therefore destined to assist final users, owners, producers, system integrators, installers, insurers, law enforcement agencies and consultants, from the realisation to the verification of the operation of a VSS system.

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SICUREZZA E APPARECCHIATURE ELETTRICHE SECURITY AND ELECTRICAL APPLIANCES La sicurezza è uno dei principi ispiratori del mondo della normazione tecnica. È il requisito alla base dell’elaborazione, pubblicazione, promozione e diffusione delle norme tecniche nel settore elettrotecnico, elettronico e delle telecomunicazioni per materiali, apparecchi, macchine, impianti, processi e loro programmi Security is one of the key inspirers of technical standardisation. It is the basic requirement for the elaboration, publication, promotion and distribution of technical standards in the electro-technical, electronic and telecommunications sector for materials, appliances, machines, installations, processes and their programs Text: CEI

La sicurezza elettrica è un concetto cardine dello sviluppo dell’attività normativa del CEI, in quanto identifica le necessità e le aspettative degli utenti delle norme connesse all’evoluzione del quadro di riferimento in cui operano. È un'attività che negli anni ha visto una continua evoluzione, acquistando a oggi maggiore rilevanza e vigore, e che conferisce al legislatore il potere di fissare i limiti della sicurezza e stabilire come si raggiunge e cosa è accettabile o meno. Le norme CEI forniscono dunque al legislatore uno strumento per soddisfare l’obbligo legislativo della sicurezza. Attualmente è in vigore un’importante legge che racchiude in soli due articoli l’essenza della ricerca della sicurezza: la Legge n. 186 del 1968. L’articolo 1 della Legge 186/68 afferma che “Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d’arte”. L’articolo 2 della stessa Legge dice chi è in grado di stabilire la regola dell’arte: “I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si intendono costruiti a regola d’arte”. Le norme tecniche del CEI, quindi, definiscono le regole dell’arte idonee a realizzare impianti e materiali tecnicamente corretti. Ciò è volto alla tutela del diritto soggettivo del prestatore e del fruitore dell’opera, alla loro integrità psico-fisica, nonché alla tutela dell’interesse legittimo della collettività, alla salute e al benessere sociale. Questa funzione costituisce un modo qualificato per adempiere al precetto della


CEI

sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro ed è sotto questo profilo che le norme hanno assunto nel tempo una sempre maggiore rilevanza. Una delle possibili definizioni di regola d’arte è di considerarla un insieme di procedure e comportamenti mediante i quali è possibile stabilire che un prodotto o un impianto sia realizzato in modo sicuro. La conoscenza sia dei documenti tecnici normativi a disposizione, sia delle prescrizioni legislative in tema di sicurezza è il primo passo per il comportamento virtuoso da mantenere per il raggiungimento dell’obiettivo fissato: l’onestà intellettuale. Electrical security is a vital concept of the development of the standardisation activity of CEI, in that it identifies the needs and the expectations of users of the standards connected with the development of the reference framework in which they operate. It is an activity which has experienced continuous evolution over the years, acquiring greater importance and vigour, and which confers upon the legislator the power to set the security limits and establish how to achieve them and what is acceptable or not. The CEI standards provide the legislator with a tool to satisfy the legislative obligation of security. An important law is currently in force, which encloses in just two articles the essence of the search for security: Law n°. 186 dated 1968. Article 1 of Law 186/68 states that “All the materials, appliances, machinery, installations and electrical and electronic systems must be realised and built according to the best working standards”. Article 2 of the same Law says who is able to establish the best working standards: “The materials, appliances, machinery, installations and electrical and electronic systems realised according to the standards of the Italian Electro-technical Committee are considered to have been built according to the best working standards”. The technical standards of CEI therefore define the best working standards suitable for producing technically accurate systems and materials. This is geared to protecting the subjective right of the lender and user of the work, to their psychic and physical integrity, as well as to the protection of the legitimate interest of the public at large, to social health and wellness. This

SCENARI SCENARIES

CEI è l'associazione responsabile della normazione in campo elettrotecnico, elettronico e delle telecomunicazioni in ambito nazionale, con la partecipazione diretta - su mandato delle Stato Italiano - nelle organizzazioni di normazione europea (CENELEC) e mondiale (IEC). Fondato nel 1909, il CEI propone, elabora e divulga norme che costituiscono il riferimento per la presunzione di conformità alla “regola dell’arte” di prodotti, processi e impianti elettrici. Il processo di normazione del CEI si basa sul principio della partecipazione e della collaborazione di tutte le parti coinvolte. Un progetto di norma nasce per rispondere a specifiche esigenze espresse dal mercato di disporre di riferimenti condivisi a livello nazionale (o internazionale). Il progetto di norma si sviluppa nell’ambito dei Comitati Tecnici di riferimento in cui lavorano oltre 3.000 esperti. Società, enti, associazioni, professionisti e operatori del settore possono partecipare all’attività normativa associandosi con una delle diverse modalità. www.ceiweb.it CEI is the Italian standardisation association in the electro-technical, electronic and telecommunications field. It participates directly in the European (CENELEC) and global (IEC) standardisation organisations, upon the mandate of the Italian State. Founded in 1909, the CEI suggests, develops and distributes standards which become the point of reference for conformity with “best practice” for products, processes and electrical systems. The CEI standardisation process is based on the principle of participation and collaboration of all parties involved. A project is usually born to respond to specific needs expressed by the market in order to avail of shared national or international references. The project usually develops within the scope of the Technical Committees of reference in which more than 3,000 experts work. Companies, bodies, associations, professionals and operators of the sector can participate in the standardisation activity associating themselves in one of the different ways made available.

function is a qualified way to fulfil the security precept both in life and at work, and it is under this profile that the standards have assumed a greater relevance over time. One of the possible definitions of best working standards is to consider them an ensemble of procedures and behaviour through which it is possible to establish that a product or a system has been produced in a safe manner. Knowledge of the technical standardisation documents available and the safety-related legislative requirements is the first step to the virtuous behaviour which is necessary to achieve the set goal: intellectual honesty.


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LA CULTURA DELLA SICUREZZA THE CULTURE OF SECURITY La contingenza che, ormai da diversi anni, ci attanaglia, è indubbiamente molto penalizzante proprio per il mondo della sicurezza. Se riferendosi all'aspetto commerciale la situazione sembra abbastanza stabile, per quanto riguarda cultura ed educazione c'è ancora molto da fare Text: Gianni Andrei, presidente AIPROS president of AIPROS

A.I.PRO.S. A.I.PRO.S. – Associazione Italiana Professionisti della Sicurezza - nata nel 1979 -, è un’associazione che si impegna attivamente nella diffusione di concetti come 'etica professionale', 'aggiornamento' e 'cultura della sicurezza', per garantire l’eccellenza della professionalità individuale tramite la qualificazione personale di ogni Socio e l'adesione a un codice deontologico e comportamentale per l'attività professionale. Raggruppa accademici, consulenti e progettisti, produttori e imprenditori, erogatori di servizi nell'ambito della sicurezza. Attualmente A.I.PRO.S. è impegnata per l'adeguamento alla legge 4/2013 (Disposizioni in materia di professioni non organizzate), che attribuisce alle associazioni un ruolo di “garanti” delle re-gole deontologiche e della qualità professionale dei soci. www.aipros.it A.I.PRO.S. – Italian Association of Security Professionals, set up in 1979, is an association which is actively committed to diffusing concepts like ‘professional ethics’,’ continuous education and training’, and ‘culture of security’, to guarantee the excellence of individual expertise through the personal qualification of each member and the support of an ethical and behavioural code for the professional activity. It brings together academics, consultants and designers, producers, entrepreneurs and service providers in the security area. A.I.PRO.S. is currently committed to the adaptation of law 4/2013 (Provisions on the matter of non-organised professions), which attributes to associations the role of "guarantors" of ethical rules and of the professional quality of members.

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The situation which has been tormenting us for several years has undoubtedly heavily penalised the security world. The commercial situation appears to be stable, but much remains to be done in terms of culture and education

Premesso che nel mercato della sicurezza ancora si tende poco a sostituire o migliorare i sistemi già in essere, dall’altra risulta crescente l’esigenza di una più corretta e costante manutenzione. Sia nel settore pubblico e industriale che in quello privato. Anche la ricerca e sviluppo delle case costruttrici non pare essere ferma; proprio in momenti come questo infatti, l’innovazione e la proposta di prodotti a minor costo e a più alte prestazioni può rappresentare la carta vincente. È pur reale però il rischio che la sicurezza cada in second’ordine rispetto alle priorità delle committenze e che le scelte su tecnologie e servizi vengano effettuate sulla sola base del minor prezzo, da sempre un assillo per la pubblica amministrazione come per molti insediamenti industriali medio-piccoli e anche per i privati. Se, nel primo caso, la crescente carenza di risorse economiche spinge la P.A. a contenere gli investimenti pur garantendo uno standard di sicurezza definito (affidandosi maggiormente a una più efficiente ed efficace organizzazione), nel caso dei commercianti e dei singoli cittadini gioca un ruolo fondamentale la mancanza di cultura della sicurezza, che relega ogni spesa per questa al concetto di “tassa” da pagare, magari per risparmiare sul premio assicurativo. Già da almeno un decennio è apparso ben chiaro che la diffusa carenza culturale, unita alla maggiore propensione a rischiare e all’affidarsi alla buona sorte, avrebbe pesantemente aggredito prima di tutto la “qualità” dei prodotti e, subito dopo, la “sicurezza”. Ecco, quindi, che proprio dalle Associazioni può venire un contributo alla crescita culturale dell’opinione pubblica e alla formazione specifica e professionale degli operatori. Partendo dal presupposto che alcune tecnologie continuano a destare grande interesse nel cliente finale (soluzioni smart, domotica e building automation,


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videosorveglianza) – ormai genericamente appassionato di queste tecnologie –, è vero anche che il divario da colmare tra le richieste degli utenti e la reale possibilità o sostenibilità di spesa è soprattutto nel grande numero di prestazioni offerte da un prodotto a fronte di una “semplice necessità” da parte dell’utenza, che, il più delle volte, finisce per utilizzare un apparato al 20-30% delle sue potenzialità. È qui che entra in gioco l'installatore che deve conoscere e insegnare a conoscere i sistemi che propone riuscendo a scegliere secondo le esigenze espresse dal cliente. Ed è qui, allora, che si gioca la partita. Sia in un’azienda privata che in un ente pubblico, in un’attività commerciale che in una casa, la scelta di un sistema di sicurezza non può prescindere dall’analisi condotta da un professionista, che dovrà unire la propria competenza multidisciplinare a una seria etica deontologica. Indubbiamente, quindi, l’individuazione dell’effettiva esigenza dell’utente passa da un’analisi dello scenario e della vulnerabilità delle aree da difendere, per poi passare a una valutazione dei rischi efficace e tale da individuare le misure tecniche adeguate, facili da utilizzare e semplici da integrare con alcune procedure comportamentali. Troppi sono ancora i casi di impianti di scarsa qualità o installati male e il nostro scopo è impedire che si diffondano ulteriormente. Esperto in sicurezza integrata, Gianni Andrei è presidente di A.I.PRO.S. e docente di Risk Analysis e Organizzazione di Sicurezza e Emergenza nella Università di Roma Tor Vergata. Per più di 30 anni (fino a tutto il 2010) si è occupato di security e safety e di sicurezza integrata in vari centri dell’ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente) On one side, the security market is still portraying a picture where there is the tendency to replace or improve existing systems little and, on the other, the growing need for more accurate and constant maintenance. This situation is valid for both the public and industrial and the private sector. The research and development of manufacturing companies continue; at times like these, innovation and the offer of products at a lower cost and higher performances can be the key to success. However, the risk that safety may become less important compared with the priorities of customers and that the choices of type of technology and services are made on the sole basis of the lower price, which has always been a preoccupation for the public administration as for many average-small industrial settlements or even for private individuals, is real. If, in the former case, the growing lack of economic resources pushes the P.A. to curb investments though guaranteeing a definite security standard (relying primarily on a more efficient and effective organisation), in the case of retailers and single citizens the lack of culture of security, which relegates each expense related to it to the concept of a “tax” to pay, perhaps to save on the insurance premium, plays a fundamental role. For at least a decade it has been clear that the widespread lack of culture, together with a greater propensity to risk and to rely on luck, appears

to have initially heavily attacked the “quality” of the products and, immediately after, security. This is precisely where Associations can give a contribution to the cultural development of the public opinion and to the specific and professional training of operators. Starting from the assumption that some types of technology continue to be of great interest to the end customer (smart solutions, home and building automation, video surveillance), who is now generically passionate about these technologies, it is also true that the gap to fill between the demand of users and the real possibility or sustainability of expense is above all in the large number of performances offered by a product against a simple need by the user who, most of the time, ends up using an appliance to just 20-30% of its actual potential. This is where the installer comes into play; he must know and teach the user to become acquainted with the systems that he proposes, succeeding in choosing them according to the needs expressed by the customer. This is where the game is played. Whether in a private company or a public body, in a commercial activity or a private residence, the choice of a security system cannot neglect the analysis performed by a professional, who has to combine his own multi-disciplinary competence with a series of ethics. Undoubtedly, identification of the actual need of the user passes from an analysis of the scenario and the vulnerability of the areas to protect, to move on to a valuation of the actual risks and such to identify the suitable technical measures, which are easy to use and simple to integrate with several behavioural procedures. There are still too many cases of poor quality or badly installed systems, and our purpose is to prevent that they become more widespread. Gianni Andrei is an expert in integrated security, Chairman of A.IPRO.S, and Professor of Risk Analysis and Organisation of Security and Emergency at the Tor Vergata University in Rome. For more than 30 years (up to all of 2010) he managed security and safety and integrated safety in various ENEA centres (Body for New Technology, Energy and Environment).

GIÀ DA ALMENO UN DECENNIO È APPARSO BEN CHIARO CHE LA DIFFUSA CARENZA CULTURALE AVREBBE AGGREDITO PRIMA DI TUTTO LA “QUALITÀ” DEI PRODOTTI E, SUBITO DOPO, LA “SICUREZZA” FOR AT LEAST A DECADE IT HAS BEEN CLEAR THAT THE WIDESPREAD LACK OF CULTURE APPEARS TO HAVE INITIALLY HEAVILY ATTACKED THE “QUALITY” OF THE PRODUCTS AND, IMMEDIATELY AFTER, SECURITY


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VANAHEIM Monitoraggio e selezione Monitoring and selection Nello speciale di Connessioni dedicato alla videosorveglianza e alla sicurezza vi presentiamo lo stato dell’arte di quanto si può trovare sul mercato per progettare una buona realizzazione. In questo articolo vogliamo però fare un passo in più: per fare una panoramica di quanto quello che succede nel campo della ricerca e sviluppo relativo alla videosorveglianza e campi affini

In the special issue of Connessioni dedicated to video surveillance and security we present the state of the art of what is available on the market to design a good construction. In this article we want to go that extra step: see close up what happens in the field of research and development concerning video surveillance and related fields

Text: Alberto Forchino

Non è possibile qui dare una panoramica generale e completa di tutti gli ambiti di ricerca, anche volendoci limitare al perimetro italiano o europeo, quindi abbiamo deciso di approfondire la conoscenza di un progetto di ricerca che, essendo giunto vicino alla conclusione, sembra interessante e sufficientemente vicino al mercato. Per correttezza e a scanso di equivoci è opportuno evidenziare che chi scrive è partner del progetto quindi, ovviamente, crede nella bontà di quanto fatto nel corso di questi anni, come è anche opportuno evidenziare che molti progetti sono in corso, con scopi simili, a quello di cui scriviamo.

VANAHEIM Informazione integrata. Inquadra il QR con la fotocamera del cellulare dopo aver aperto il lettore. Integrated information access. Frame the QR with the phone camera after opening the player.

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Finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del 7° Programma Quadro di ricerca (Grant n°248907), VANAHEIM (acronimo che vale per Video/Audio Networked surveillance system enhAncement through Human-cEntered adaptIve Monitoring) parte – come molta parte della ricerca correlata alla videosorveglianza – dal problema dell’enorme quantità di telecamere oramai installate, nelle grandi infrastrutture come nelle piccole realizzazioni, che vengono però aggregate in un unico centro di controllo. La “regola del pollice” (pessima traduzione italiana dell’inglese rule of thumb, ossia una linea guida, dedotta dall’esperienza, valida nella maggior parte dei casi ma senza valore di norma) dice che è opportuno considerare, affinché la videosorveglianza sia efficace, un rapporto di non più di quindici monitor per operatore di sicurezza e non più di quindici telecamere per punto di visualizzazione disponibile. Questo ovviamente limita il numero massimo di telecamere oppure evidenzia il rischio che l’investimento infrastrutturale non dia il massimo rendimento.


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L’obiettivo di Vanaheim è studiare alcuni componenti di sorveglianza innovativi per il monitoraggio autonomo di una complessa infrastruttura di sorveglianza AV, come quelle presenti nei centri commerciali o nelle stazioni di una metropolitana. Per fare ciò, Vanaheim affronta tre principali questioni: 1. algoritmi per la selezione automatica dei sensori presso la sala di controllo: nella gestione quotidiana, sovente i monitor delle sale di controllo presentano scene vuote mentre ci sono ovviamente molte telecamere che inquadrano scene in cui qualcosa (non necessariamente qualcosa di strano) succede. Risulta quindi necessaria una selezione del sensore a livello di sala di controllo per scegliere autonomamente i flussi da visualizzare. Questo scenario (scena vuota/scena occupata) è piuttosto semplice, mentre risulta necessario creare modelli per caratterizzare il contenuto dei flussi AV in termini di attività usuali o inusuali quando tutte le telecamere inquadrano spazi pieni di persone. A maggior ragione vale questa necessità nel caso di sensori audio, data la natura trasparente del suono; 2. indagine relativa agli indizi comportamentali per il monitoraggio e il reporting basato sullo studio degli atteggiamenti umani. Vanaheim indaga l’uso di sottili indizi comportamentali umani (postura della testa piuttosto che del corpo) e di modelli sociali (ad esempio, relativi all’occupazione dello spazio) per eseguire il rilevamento in tempo reale di scenari ben definiti di interesse. Inoltre, il progetto si rivolge anche a tre specifici livelli di controllo: 1. individui, 2. gruppi di persone e 3. folla / flusso di persone. Da ultimo, Vanaheim mira allo sviluppo di una consapevolezza della situazione, che mira a tradurre le attività in corso in dati significativi, per la presentazione degli stessi agli agenti di controllo; 3. acquisizione di informazioni dall’analisi di lungo termine dei comportamenti dei passeggeri: combinando l’analisi etologica alle scienze cognitive VANAHEIM si propone di valutare le tendenze di lungo termine dei comportamenti umani nell’utilizzo delle infrastrutture.

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Uno dei punti di forza del progetto è proprio l’aver coinvolto nel consorzio (nel box a p. 22 l’elenco dei partner) un istituto di etologia, rendendo i risultati di tale progetto non solo interessanti dal punto di vista scientifico/tecnologico nell’ambito della Computer Vision ma anche, anzi soprattutto, dal punto di vista dell’utilizzabilità e utilità degli algoritmi sviluppati nel corso del progetto. Si aggiunga che tali algoritmi sono stati testati e valutati in due ambienti reali, quali la Metropolitana Automatica di Torino e la linea 14 della Metropolitana di Parigi. A Torino è stato valutato lo scorso anno il primo prototipo da parte degli operatori del Gruppo Torinese Trasporti, mentre a Parigi si sta valutando proprio in questo periodo il prototipo finale del progetto, che verrà presentato nella Ville Lumière il prossimo 27 settembre. Un risultato importante del progetto è stato sicuramente la definizione di quali comportamenti risultano anomali e pertanto devono essere rilevati autonomamente da un sistema di VCA (Video Content Analysis), soprattutto in considerazione del diverso tipo di interesse da parte di operatori legati al mondo della security piuttosto che a quello della safety: un esempio è dato dal fatto che per gli operatori di movimento della Metro una scena è degna di interesse se c’è troppa gente, mentre per gli operatori di security è degna di interesse se una singola persona presenta un comportamento inusuale in relazione al luogo, al momento e al contesto. VANAHEIM e tutti i futuri sistemi di VCA dovranno quindi avere un alto grado di flessibilità ma soprattutto di auto-apprendimento del contesto, condizione assolutamente necessaria per pensare di poterli installare in un ambiente reale e sensibile senza la necessità di avere moltitudini di ricercatori dietro che effettuino la calibrazione degli algoritmi.

L’OBIETTIVO DI VANAHEIM È STUDIARE ALCUNI COMPONENTI DI SORVEGLIANZA INNOVATIVI PER IL MONITORAGGIO AUTONOMO DI UNA COMPLESSA INFRASTRUTTURA DI SORVEGLIANZA AV THE GOAL OF VANAHEIM IS TO STUDY SEVERAL INNOVATIVE SURVEILLANCE COMPONENTS TO INDEPENDENTLY MONITOR A COMPLEX AV SURVEILLANCE INFRASTRUCTURE

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IL CONSORZIO The consortium Computer vision & audio processing researchers – Multitel asbl (MULT), Belgium (Coordinator) – Idiap Research Institute (IDIAP), Switzerland – Institut National de Recherche en Informatique et Automatique (INRIA), France – Thales Communications France (TCF), France Surveillance system designer – Thales Italia (THALIT), Italy Public transport operators (metros) – Gruppo Torinese Trasporti (GTT), Italy – Régie Autonome des Transports Parisiens (RATP), France Human ethologists (sociologist) – University of Vienna (UNIVIE), Austria

It is not possible to give a general and complete overview of all the research sectors, even wanting to limit ourselves to Italy or Europe, so we decided to expand our knowledge of a research project which, having arrived at its end, seems interesting and sufficiently close to the market. To be correct and to avoid any ambiguity it is necessary to highlight that the writer is a partner of the project so, obviously, he believes in the goodness of what has been done over these years, as it is also necessary to highlight that many projects are underway with goals similar to the project we are writing about. VANAHEIM Financed by the European Commission in the sector of the 7th Framework Programme for Research (Grant n°. 248907), VANAHEIM (acronym for Video/Audio Networked surveillance system enhancement through Human-cEntered adaptive Monitoring) starts, like most research related to video surveillance, from the problem of the enormous quantity of cameras installed, in large infrastructures as in the small constructions, which are however grouped together in a single control centre. The rule of thumb (or rather a guide line drawn from experience, valid in the majority of cases but without any regulatory value) says that in order for video surveillance to be effective, it is necessary to consider a report of not more than fifteen monitors for each security operator and not more than fifteen cameras for each display point available. This obviously limits the maximum number of cameras or highlights the risk that infrastructural investment does not give the maximum return.


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j n La sala controllo e alcune immagini catturate dalle telecamere The control room and some imagines from video surveillance cameras

The goal of Vanaheim is to study several innovative surveillance components to independently monitor a complex AV surveillance infrastructure, like that present in shopping centres or in metro stations. To do this, Vanaheim tackles three key issues: 1. algorithms for the automatic selection of sensors in the control room: in day-to-day management, the monitors of control rooms often present empty scenes while there are obviously many cameras that frame scenes in which something (not necessarily something strange) happens. It is therefore necessary to select the sensor at the level of control room to independently choose the flows to display. This scenario (empty scene/occupied scene) is rather simple, while it is necessary to create models to characterise the content of AV flows in terms of usual or unusual activities when all the cameras frame spaces full of people. Even more so this need is valid in the case of audio sensors, considering the transparent nature of sound; 2. investigations relating to behavioural signs for monitoring and reporting based on the study of human behaviour. Vanahem investigates the use of subtle human behavioural signs (position of the head rather than the body) and social models (for example, relating to the occupation of space) to gather, in real time, well-defined scenes of interest. Furthermore, the project is also geared to three specific control levels: 1. individuals, 2 groups of people and 3 crowd/flow of people. Finally, Vanaheim aims at developing an awareness of the situation, with the purpose of translating the activities underway into significant data, to present the same to the control agents;

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3. acquisition of information from the long term analysis of passenger behaviour: combining ethological analysis with cognitive sciences VANAHEIM proposes to assess the long term trends of human behaviour in the use of infrastructure. One of the strong points of the project is precisely to have involved in the consortium (in the box at the side the list of partners) an ethology institute, making the results of this project not only interesting scientifically/technologically in the sector of Computer Vision but also and above all from the point of view of usability and utility of the algorithms developed during the project. We add that such algorithms have been tested and assessed in two real environments, in the Automatic Metro of Turin and line 14 of the Paris Metro. Last year, in Turin, the first prototype was tested by the operators of Gruppo Torinese Trasporti; in Paris, the final prototype of the project is being assessed, and it will be presented in Ville Lumiere on 27th September next. An important result of the project has surely been the definition of which behaviour is abnormal and therefore it must be revealed independently by a VCA system (Video Content Analysis) above all in consideration of the different type of interest by operators of the security world rather than the safety world: an example is that for movement operators of the Metro a scene is worthy of interest if there is too many people while for the security operators it is worthy of interest if a single person presents an unusual behaviour in relation to the place, moment and context. VANAHEIM and all future VCA systems must have a high level of flexibility but above all of self-learning of the context, a condition which is absolutely necessary to think of being able to install them in a real and sensitive environment without the need to have scores of researchers behind who calibrate the algorithms.

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TECNOLOGIA TECHNOLOGY

DIGITALE E ALTA DEFINIZIONE I temi caldi della videosorveglianza DIGITAL AND HIGH DEFINITION Video surveillance hot topics Quali sono gli argomenti più battuti quando si parla di videosorveglianza? Sostanzialmente tre: privacy, alta definizione e convivenza tra analogico e digitale There are substantially three main topics when it comes to videosurveillance: privacy, high definition and cohabitation between analogue and digital

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Text: Alberto Forchino Tralasciamo la privacy, che porta implicazioni etiche e legali che affronteremo a pagina 82, e concentriamoci sugli altri due.

ANALOGICO O DIGITALE

Iniziamo dalla convivenza tra analogico e digitale: non tanto una scelta quanto una necessità. Nel 2013 infatti, i gestori di grandi infrastrutture si ritrovano tipicamente ad un bivio: circa venti anni fa hanno iniziato a installare telecamere e apparati di videosorveglianza, (la prima legge organica sulla privacy è del 31 dicembre 1996) e ora questi sistemi sono vecchiotti se non obsoleti. Che fare? Sostituirli? Integrarli? Convertirli? È evidente a tutti che passare al digitale consente una maggiore flessibilità, semplicità e uniformità di gestione. Eppure la questione resta, soprattutto se il tuo sistema di videosorveglianza è stato installato in un ambiente “ostile”, ovvero dove risulta difficile o molto oneroso sostituire il cablaggio esistente. Un esempio di questo problema mi è stato portato da chi si occupa per conto di RATP (il gestore del trasporto pubblico di Parigi) dei sistemi di videosorveglianza: hanno installate decine di migliaia di telecamere analogiche che trasmettono su cavo coassiale lungo tutti i duecento e passa chilometri di metropolitana, pensare di sostituire tutto con una rete Ethernet per poter installare una sistema di videosorveglianza IP sarebbe impossibile, sia per i costi, sia per i tempi, considerando che non può essere interrotto il servizio.


ETHERNET OVER COAX

Un buona soluzione che stanno ora testando a Parigi è data da una nuova tecnologia che poi nuova forse non è: Ethernet over Coax. In verità Ethernet è nata su cavo coassiale poi, col tempo, si è evoluta sui twisted pair portando a pensare che una rete ethernet dovesse essere necessariamente una “switched network”. Ora diversi produttori stanno pensando a transceiver che permettano di riutilizzare il vecchio cavo coassiale (RG-59) non per tornare alla vecchia Ethernet 10Base2 ma per trasmettere almeno i 100Mbps a cui siamo abituati per distanze che prima erano impensabili senza fibra ottica. In RATP ho visto l’installazione di test, che utilizzava transceiver di differenti produttori, in grado di trasmettere stream da telecamere full IP attraverso cavi lunghi fino a tre chilometri. L’altra cosa interessante di questa installazione di test è che contemporaneamente poteva continuare a utilizzare il cavo coassiale per trasmettere i video di alcune telecamere analogiche, permettendo di far convivere pacificamente i due sistemi nella fase di transizione. L’altro vantaggio è la possibilità di fornire per mezzo dello stesso cavo l’alimentazione elettrica che poi viene trasformata in PoE per le telecamere che la supportano. Un altro problema che si può presentare consiste invece nella necessità di mantenere le telecamere analogiche perché costruite ad hoc. Un esempio, la telecamera per controllare l’interno dei forni delle vetrerie di Murano. In quel caso sostituire la vecchia matrice video analogica con un sistema digitale risulta sufficientemente facile e non comporta grossi rischi di fermo. Altro discorso invece è la necessità di sostituire matrici e registratori analogici con NVR (Network Video Recorder) quando, di nuovo, l’installazione consistesse in centinaia di telecamere. In tal caso sarebbe necessario fare valutazioni di banda e risorse computazionali molto accurate poiché, purtroppo o per fortuna, a ogni cambio di tecnologia corrisponde un cambio di logica. Provo a spiegarmi meglio: la tecnologia analogica è, di fatto, connection oriented; ovvero c’è un filo “molto fisico” che collega il fornitore del video (la telecamera) all’utilizzatore finale (il monitor). Tale canale fisico viene attivato o meno dalla matrice video analogica. Di fatto il progettista pensa l’intero sistema sulla base delle uscite della matrice analogica e lo dimensiona correttamente su questo principio. Le risorse

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TECNOLOGIA TECHNOLOGY

impegnate sono comunque statiche a non puoi averne di più ma non ti mancheranno mai. La tecnologia digitale è invece connectionless, le risorse vengono allocate esclusivamente quando servono e il dimensionamento degli apparati dipende non tanto dall’utilizzatore finale quanto dagli schemi e tipologie di traffico. Il progettista, pertanto, dovrà porre attenzione al tipo di scena inquadrata, al livello di variabilità della stessa, alla qualità percepita e necessaria del video sulla base del tipo di utilizzo (visione in diretta, registrazione, Video Content Analysis, etc…). Una delle principali caratteristiche di cui tener conto, infatti, è la qualità della codifica video e la sua robustezza e adeguatezza rispetto alle differenti condizioni: il video di un caveau di una banca non avrà particolari esigenze rispetto al movimento mentre quello di una telecamera di sicurezza di una importante piazza cittadina avrà una notevole variabilità di condizioni, alta percentuale di movimenti e sarà necessaria una buona definizione per il riconoscimento dei volti. Questi due estremi portano a due scelte opposte per quanto riguarda i codec e la configurazione degli stessi e, conseguentemente, alle risorse da pianificare in termini di banda, potenza di calcolo (nel caso si vogliano applicare algoritmi di Video Content Analysis) e capacità di storage. Tutto questo anche volendo tener ferma la risoluzione dell’immagine.

LA RISOLUZIONE

Ecco l’altro grande argomento di cui si parla tanto in questo momento relativamente alla videosorveglianza. Tutti i produttori di telecamere stanno facendo un’escalation per vedere chi offre le telecamere di sicurezza con più megapixel. La dimensione tipica per un alto di gamma dei maggiori produttori è oramai la telecamera da 5 megapixel, anche se ho avuto modo di vederne per video sorveglianza da 14 megapixel. Effettivamente si tratta di montare un buon sensore da macchina fotografica, che ha tipicamente quella risoluzione, costruirci attorno un buon corpo da telecamera di videosorveglianza per riuscire a superare le certificazioni richieste e il gioco è fatto! Proviamo però a vedere quali sono i pro e i contro di questa tendenza.

I VANTAGGI

Il primo pro balza subito agli occhi: maggior risoluzione è uguale a maggior possibilità di isolare i dettagli. Infatti il viso di una persona in campo lungo, ripreso da una normale telecamera, è costituito da 18 pixel con risoluzione 720x576 pixel, con una telecamera da 5 megapixels sarà costituito da circa 200 pixel, con una buona probabilità di riuscire a vederne anche gli occhi. Questo in linea meramente teorica, poiché vale anche qui il discorso appena fatto della qualità del codec e dell’adeguatezza delle impostazioni allo scopo della sorveglianza. Si deve inoltre aggiungere che l’uso tipico che viene suggerito per queste telecamere consiste nel sostituire con una sola telecamera un intero set di telecamere tradizionali, facendo la semplice proporzione “numero di pixel della telecamera ad alta risoluzione” sta a

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“numero di pixel telecamera tradizionale” come “numero di telecamere tradizionali” sta a “numero di telecamere ad alta risoluzione”. Questa proporzione è molto allettante poiché sovente quello che costa tanto è l’installazione degli apparati, molto più di quanto costino gli apparati stessi. C’è però il rovescio della medaglia: purtroppo la luce non fa le curve! È quindi a volte necessario comunque installare tante telecamere. Le telecamere ad alta risoluzione, inoltre, sono tipicamente equipaggiate con lenti fortemente grandangolari, proprio perché l’alto numero di pixel disponibili permette di creare sub-stream, ovvero di creare flussi video separati contenenti solo una porzione dell’immagine complessiva, rendendo di fatto possibile l’uso della singola telecamera come se fosse un mosaico di tante telecamere su cui viene applicato uno zoom digitale altamente flessibile ed efficace, tanto anche se si perde qualcosa in risoluzione (condizione inevitabile usando uno zoom digitale e non ottico), la risoluzione finale del video che verrà presentato sarà comunque più che buona. Anche qui troviamo il rovescio della medaglia.

LA LARGHEZZA DELLA BANDA

Con l’aumento della risoluzione delle telecamere IP e la costante richiesta di un numero di megapixel più elevato, la larghezza di banda della rete diventa un fattore sempre più importante. Le telecamere ad alta definizione producono attualmente più dati di quanti una rete WAN (Wide Area Network) possa normalmente gestire. Sebbene una rete LAN (Local Area Network) interna possa essere in grado di gestire elevate quantità di dati, esistono limitazioni che vanno tenute presenti quando si desidera inviare riprese ad altri edifici o altre aziende: la larghezza di banda disponibile sarà inferiore e sarà necessario considerare attentamente i dati da inviare. Per evitare blocchi nella larghezza di banda, è necessario considerare cinque aree principali: compressione video, latenza, selezione dei dati da inviare, ubicazione della registrazione, gestione della domanda.

COMPRESSIONE VIDEO

Sul mercato esiste molta confusione per quanto riguarda la compressione video. La soluzione generalmente adottata consiste nell’uso dello standard codec video H.264, ma è un concetto piuttosto vago. Il termine descrive solo il formato in cui il video viene compresso e come può essere decodificato, ma non indica il modo in cui è stata


TECNOLOGIA TECHNOLOGY

eseguita la compressione. Esiste un’enorme differenza tra una buona e una cattiva compressione. È importante tenersi informati e confrontare gli standard di compressione di diversi fornitori; oltre a ridurre la larghezza di banda complessiva, una buona compressione consente il dual streaming: elevata frequenza dei fotogrammi ed elevata larghezza di banda a livello locale, bassa larghezza di banda per i dati trasmessi sulla WAN.

LATENZA

La latenza è un altro elemento di importanza cruciale. Nel caso di riprese registrate, non importa se esiste una certa latenza nella riproduzione delle immagini tra il registratore e la stazione di visualizzazione. Tuttavia, se un operatore sta cercando di monitorare un evento in tempo reale e si verifica un doppio ritardo (un ritardo nel trasferimento delle immagini e uno del segnale tra il joystick dell’operatore e la telecamera), questo perderà rapidamente il controllo della situazione. Il lasso di tempo tra la ripresa della telecamera e quello in cui l’immagine raggiunge il monitor deve essere inferiore ai 100 millisecondi. Questo, in effetti, è uno dei motivi per cui i sistemi analogici sono ancora utilizzati in molte aree: la latenza può rappresentare un vero problema per il video IP. Solo un sistema ben progettato, in grado di gestire ogni fase di compressione e trasmissione, può minimizzare la latenza adeguatamente.

SELEZIONE DEI DATI E ARCHIVIAZIONE

È importante inviare solo dati necessari per non sovraccaricare le risorse di rete con altri non indispensabili. L’ubicazione della registrazione è un altro elemento importante. Non è consigliabile spostare continuamente tutti i dati tra telecamere e sede centrale. Bisogna invece posizionare i videoregistratori di rete (NVR) vicino alle telecamere che registrano, sfruttando l’abbondante larghezza di banda della rete LAN, e trasmettere sulla rete WAN solamente i dati importanti. La gestione della domanda da parte degli operatori, infine, è il fattore più difficile da gestire e quello che più spesso viene trascurato. Si tratta di un elemento cruciale per i sistemi multi-sito. Ogni operatore deve imparare a condividere la larghezza di banda, assicurandosi di svolgere le proprie mansioni senza monopolizzare le risorse. A seconda del prodotto utilizzato, spesso questo fattore può essere regolato dal sistema di gestione stesso: è possibile configurare l’esigenza di ogni area e fare in modo che la larghezza di banda venga adeguatamente assegnata senza l’intervento dell’operatore. Tuttavia, il personale deve comunque comprendere l’importanza della condivisione ed essere incoraggiato ad agire di conseguenza. Chiudiamo con quest’ultima considerazione perché, anche se Connessioni è una rivista che si occupa di tecnologia, riteniamo che questa offra magnifiche opportunità da utilizzare però sempre con coscienza e giudizio.

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Let’s omit the privacy, leading ethical and legal implications that we will face on page 82, and focus on the other. ANALOGIC OR DIGITAL Let’s start from cohabitation between analogue and digital which is more of a need than a choice. Actually, in 2013 the managers of large infrastructures are faced with a choice. Twenty years down the road after they started installing cameras and video-surveillance apparatus (actually the first organic law regarding privacy dates back to 31st December 1996) these systems are now considered outdated where not obsolete. So what next? Replace them? Integrate them? Convert them? It is equally acknowledged that the digital solution allows greater flexibility, simplicity and management uniformity. However, at the same time, it is clear that adopting the digital solution allows greater management flexibility, simplicity and uniformity. However, the main issue still remains whether your video-surveillance system was installed in a “hostile” environment, i.e. in an environment where replacing the current wiring is very difficult and expensive. This kind of problem was raised by those designated by RATP (the Paris public transport management company) to manage the video-surveillance systems. They installed tens of thousands of analogue cameras that transmit on coaxial cable along the more than two hundred kilometres of the subway. Replacing the entire system with an ethernet network so as to be able to install an IP video-surveillance system wouldn’t be much of an option both in terms of costs and times bearing in mind that transportation services cannot be interrupted. ETHERNET OVER COAX A good solution currently being tested in Paris regards a new not so new technology, i.e. Ethernet over Coax. Actually, ethernet was conceived on a coaxial cable and then – with time – it moved to twisted pairs leading to the concept that an ethernet network should be necessarily a “switched network”. Now, various manufacturers have been thinking of transceivers that allow re-utilising the old coaxial cables (RG-59) not returning to the old Ethernet 10Base2 but at least transmit the 100Mbps we are used to cover distances previously considered unattainable without fibre optics. At RATP I witnessed the installation of tests, which utilised transceivers from different manufacturers, capable of transmitting streams from full IP cameras through cables up to tree kilometres long. Another interesting thing about this test installation lies in the fact that it could simultaneously continue utilising the coaxial cable for transmitting videos of some analogue cameras, thus allowing peaceful cohabitation of the two systems during the transition phase. Another advantage lies in the possibility of supplying the power that is then transformed into PoE for the cameras that can support it using the same cable. Another problem that may arise instead regards the maintenance of the analogue cameras due to the fact that they are purposely made for a single purpose and which cannot be replaced by standard products. An example is the camera used for controlling the interior of Murano glass makers. Replacing the old analogue video matrix with a digital system was easy in that case and did not require long inoperative times. Replacing matrices and analogue recorders with Network Video Recorders (NVR) in cases where installation once again consists of hundreds of cameras is a different issue altogether. This would require evaluating the band and extremely accurate computational resources given that each technological revolution unfortunately or fortunately requires change of logic. In other words, the analogue technology is actually connection-oriented, i.e. there is an “extremely physical” cable that links the video supplier (camera) and the end user (monitor). This physical channel can be activated by the analogue video matrix. Actually, the designer conceives the entire system according to the outputs of the analogue matrix and dimensions it correctly based on this principle. However, the employed resources are static and you cannot have additional ones just like you cannot run short of them. Digital technology is connectionless instead, the resources are allocated exclusively when required and the dimensioning of the equipment depends more on the schemes and type of

CIRCA VENTI ANNI FA HANNO INIZIATO A INSTALLARE TELECAMERE E APPARATI DI VIDEOSORVEGLIANZA E ORA QUESTI SISTEMI SONO VECCHIOTTI SE NON OBSOLETI. CHE FARE? SOSTITUIRLI? INTEGRARLI? CONVERTIRLI? TWENTY YEARS DOWN THE ROAD AFTER THEY STARTED INSTALLING CAMERAS AND VIDEOSURVEILLANCE APPARATUS THESE SYSTEMS ARE NOW CONSIDERED OUTDATED WHERE NOT OBSOLETE. SO WHAT NEXT? REPLACE THEM? INTEGRATE THEM? CONVERT THEM? 29


TECNOLOGIA TECHNOLOGY

In order to avoid stalling as regards bandwidth, three main areas shall be taken into account: video compression, speed, selecting the data to be sent, the recording location and demand management.

traffic than the end user. Thus, the designer shall be keen on the type of pictured scene in terms of variability thereof, the perceived and required quality of the video depending on the type of user (direct vision, recording, video content analysis etc.). Actually, one of the main characteristics to be taken into account is the video encoding quality, its robustness and appropriateness with respect to the various conditions: the video of a bank vault does not have the same requirements with respect to movement while the security camera of a major town centre will have considerable variability of conditions, high percentage of movements and there shall be required a good definition for the identification of faces. These two extremes lead to two opposite options as regards the codecs and the configuration thereof and hence the resources to be planned in terms of band, calculation power (in case we need to apply Video Contents Analysis algorithms) as well as storage capacity. All this can be obtained even when one intends to keep the image resolution still. THE DEFINITION This another major topic commonly addressed nowadays as regards video-surveillance. Currently, all video recording camera manufacturers have been scrambling to offer cameras with most mega-pixels. Though I have seen 14 mega-pixel video-surveillance cameras, the typical dimension for a wide range of the major manufacturers is the 5 mega-pixels camera. Actually, it’s just a matter of installing a good camera sensor which typically has this resolution and building a good video-surveillance camera body around it so as to be able to meet the certification requirements. However, let us see the pros and cons of this trend. BENEFITS The first pro lies in the fact that higher resolution implies greater possibility of isolating details. Actually, the face of a human being in a long field, captured by a normal camera is made up of about 18 pixels with 720x576 pixels resolution, while with a 5-mega-pixel camera it shall be made up of about 200 pixels, with good probabilities of even being able to see the eyes. This being purely theoretically, given that the same concept expressed regarding the quality of the codecs and the suitability of the settings for surveillance purposes shall also apply in this case. Furthermore, it should be observed that the typical use suggested for these cameras consists in replacing an entire set of conventional cameras with just one camera, by simply proportioning the “number of pixels of the conventional cameras” with the “number of high resolution cameras”. This proportion is very appealing due to the fact that the equipment installation costs are often the most expensive aspect, much more than the very equipment. However, there is still the other face of the coin, i.e. unfortunately light does not bend! Thus, it is at times necessary to install several cameras. In addition, high resolution cameras are typically equipped with extremely wide angle lenses, due to the fact that a high number of available pixels allows creating sub-streams, i.e. creating separate video flows containing only one portion of the overall image, actually allowing the use of the single camera as if it were a mosaic of several cameras on which there is applied a highly flexible and efficient digital zoom, thus even though with poorer resolution (an inevitable condition that occurs when using a non-optical digital zoom) the final resolution of the video shall still be good. Even in this case, there is another face of the coin. THE BANDWIDTH Increasing the resolution of the IP cameras and the constant demand of a higher number of mega-pixels leads increasing the importance of network band. The high definition currently generate more data than a WAN (Wide Area Network) can normally handle. Though the internal Local Area Network (LAN) can handle high amounts of data, there are limitations to be taken into account when planning to send footages to other buildings or companies. The available bandwidth shall be lower and thus require meticulously analysing data before sending.

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VIDEO COMPRESSION In the market there is currently a lot of confusion regarding video compression. The most adopted solution consists in the use of H.264 video codec standard. However, the H.264 standard is an extremely vague concept. The term solely describes the format in which the video is compressed and how it can be decoded without explaining how the compression was carried out. There is a huge difference between a good and bad compression. It is important to be updated and compare the compression standards of various providers. Besides reducing the overall bandwidth, a good compression allows dual streaming. High frequency of the photo-grams and high bandwidth at local level, low bandwidth for data transmitted on the WAN. LATENCY Latency is another vital factor. In case of recorded footage, it does not matter whether the latency is low as regards the reproduction of images between the recorder and the display station. However, when an operator tries monitoring an event in real time, and there occurs a double delay (delay ion transferring images to the monitor and signal and between the joystick of the operator and the camera), the operator shall rapidly lose the control of the situation. The period of time between the recordings reache the monitor should be below 100 milliseconds. Actually, this is one of the reasons why the analogue systems are still used in various fields. Speed may represent an actual problem when it comes to IP videos. Only well designed systems, capable of managing every compression and transmission stage are capable of adequately minimising latency. DATA SELECTION AND STORAGE It is important to send the required data without overloading the network resources with unnecessary data. The recording location is another important element. It is not advisable to continuously move all the data between the camera and the headquarters. On the contrary, it is required to position the network video recorders (NVR) near the recording cameras, exploiting the abundant bandwidth of the LAN and transmitting only the important data on the WAN. Lastly, demand management by the operators is not only the most difficult factor to manage but also the most ignored one. It is a vital element for the multi-site systems. Each operator should learn to share the bandwidth, ensuring to perform the mansions thereof without monopolising the resources. This factor is often regulated by the very management system depending on the product used. It is possible to configure the need of each area and allow the bandwidth to be suitably assigned without the intervention of the operator. However, the personnel is still required to understand the importance of sharing and be encouraged to act in this direction. Let’s conclude with this last consideration given the fact that even though Connessioni is a technology-oriented magazine, we believe that it offers marvellous opportunities to be put to use with conscience and wisdom.


Milano, 21-22 Novembre 2013 / MiCo – Milano Congressi

NUOVE TECNOLOGIE, NUOVI STANDARD, NUOVE PRASSI NELL’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI AVC SIEC (Systems Integration Experience Community), l’Associazione italiana che rappresenta produttori e operatori del settore AVC (audio, video, controlli) professionale, anche quest’anno chiama a raccolta tutti gli attori del mercato: produttori e distributori di apparati AVC professionali; integratori, installatori, fornitori di servizi AVC; contractor, architetti, progettisti, IT manager; utenti finali e buyer. Quest’anno SIEC Convention si svolgerà nell’arco di due giornate per ospitare il ricco programma di convegni e seminari. Fra gli argomenti trattati: → Qualità e professionalità: la prassi di riferimento UNI per gli integratori di sistemi. → Aggiornamento: nuove specifiche HDMI per 4K, 100 Base T, EN-54 (PA/VA). → Sicurezza: come assicurarla nell’istallazione degli impianti Audiovisivi. → Gestione: accesso al credito, locazione operativa, full leasing, aiuti europei. → Residenziale e Hospitality: arredare con la tecnologia AVC. → Tavola rotonda: “Architetti e Integratori: insieme fin dalle prime fasi del progetto”. Durante le pause dei lavori i partecipanti avranno modo di visitare l’area espositiva e entrare in diretto contatto con i produttori e gli integratori.

SEI INTERESSATO A PARTECIPARE COME ESPOSITORE? Se sei un operatore della Systems Integration, certamente riconoscerai tra i pubblici a cui ci rivolgiamo una fascia di tuoi clienti potenziali: non perdere dunque questa occasione di esporre i tuoi prodotti e/o servizi a SIEC Convention 2013. Poiché l’area espositiva è limitata, verifica subito la disponibilità presso la segreteria organizzativa.

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA SIEC Service S.r.l. a socio unico • via Cosimo del Fante • 20122 Milano • Fax 0293665776 • www.sieconline.it att.ne Piero di Camillo • segreteria@sieconline.it • cell. 3357987599


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LE TERME DEI PAPI

Un’immersione nella tecnologia Immersion into technology Le terme dei Papi di Viterbo, le cui origini risalgono all’epoca degli Etruschi, sono uno dei più antichi e importanti centri termali italiani: fu poi sviluppato dai Romani, usato dai papi nel Medioevo e mantenuto fino ai giorni nostri. Nel rispetto delle gloriose origini e della tradizione, la struttura ha saputo ogni volta rinnovarsi grazie all’introduzione dei più moderni sistemi, così da garantire ai clienti tipologie di trattamenti sempre innovativi

Informazione integrata. Inquadra il QR con la fotocamera del cellulare dopo aver aperto il lettore. Integrated information access. Frame the QR with the phone camera after opening the player.

Intervista a / Interview with Roberto Conigliaro Direttore Sanitario delle Terme dei Papi, Stefano Capitani Amministratore Delegato di Comm-Tec Italia e Gianluca Papa, Responsabile Area Progetti di Rokepo

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Text: Stefano Cavese

Le terme dei Papi in Viterbo, has origins that date back to the Etruscan era, and is one of the most important, ancient spa centres in Italy: it was then developed by the Romans, used by the popes of the Middle Ages and maintained until the present day. In keeping with its glorious origins and tradition, the facility has always succeeded in renewing itself with each change of patronage, by introducing the most modern systems available during the period in question, and so ensuring that the types of treatment on offer to its clientele were, and are still, always innovative

Ultimo dei recenti upgrade è il progetto “Hydrosound”, costituito da una piscina termale (con acqua solfurea a 36°) e realizzata da Idro-Water P.M.A., azienda specializzata in piscine e strutture termali e capofila di questo lavoro. La vasca, di 7,5x4 m, è realizzata con raffinati marmi scelti nelle vicine cave, ed è costituita da quattro lettini con getto idromassaggio, un “geyser” centrale (altra potente tipologia di idromassaggio) e due getti d’acqua per la cervicale. A questa dotazione, standard per una vasca di questo genere, Idro-Water P.M.A. ha voluto aggiungere dei sistemi per audio, luci, automazione e controllo, così da offrire agli utilizzatori un ambiente più coinvolgente e al committente una fruizione più sicura della vasca. Per questo motivo, IdroWater P.M.A. ha voluto il contributo di Rokepo, azienda che da più di 15 anni si occupa di integrazione AV, soprattutto in ambito Fitness e Wellness.


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j Ingresso dell’Hotel Terme dei Papi, Viterbo Hotel Terme dei Papi entry, Viterbo

SISTEMA DI INTEGRAZIONE

Per poter gestire questi tre sottosistemi è stato scelto il sistema CUE (distribuito in Italia da Comm-tec) e, in particolare, il processore IPSIGMA comandato a sua volta da un touch screen da 7” CUE-7-W, posizionato all’ingresso della piscina, subito dopo la porta, per evitare che umidità e agenti corrosivi lo possano danneggiare. Questo processore, attraverso collegamenti rs232-485, IR, RJ45 (tcp-ip) e contatti, gestisce i vari apparati dedicati all’audio, alle luci e all’automazione delle pompe, così da lanciare i quattro scenari di funzionamento che corrispondono ai quattro trattamenti che i clienti delle terme possono acquistare. Al processore IPSIGMA, come accennato, sono stati collegati gli apparati che gestiscono il sistema audio, luci e pompe idrauliche per i quali, rispettivamente, sono stati scelti un processore DSP che gestisce i flussi audio in ingresso e uscita, un’interfaccia sbiCue DMX per le luci e gli scenari e un’espansione RelayCUE8 per l’attivazione delle pompe idrauliche, anch’esso a seconda dei programmi in azione. L’installazione è facilitata dall’alimentazione POE che permette a un solo cavo CATX di trasportare dati e alimentazioni, mentre sia l’IPSIGMA che le interfacce DMX e Relay consentono l’installazione su barra Din o su rack con apposito adattatore.

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LUCI E GIOCHI D’ACQUA

Nella piscina sono stati installati due sistemi luce: uno interno alla vasca, per colorare l’acqua, e uno esterno per le pareti e il soffitto, il tutto realizzato con LED RGB, controllati con l’interfaccia sbiCUE-DMX collegata a sua volta all’IPSGMA di CUE. Per quanto riguarda il già citato sistema di accensione e spegnimento delle pompe idrauliche, come ci ha spiegato Gianluca Papa la scelta di inserire un’altra scheda Relay oltre a quella già a bordo dell’IPSIGMA è stata dettata da ragioni di ridondanza; infatti nel caso in cui un canale relay si danneggi, un semplice intervento dell’elettricista permette di collegare i cavi di attivazione delle pompe a un altro canale relay, così da consentire un rapido ed economico ripristino del funzionamento, evitando l’intervento dell’azienda, che per ragioni di distanza risulterebbe più costoso e meno immediato.

ASSISTENZA E UPGRADE FUTURI

j Piscina, Terme dei Papi Swimming pool, Terme dei Papi

AUDIO

Per la diffusione sonora aerea sono stati scelti due altoparlanti Bose 151 SE, posizionati sull’architrave interna della porta di accesso alla piscina, serviti da un amplificatore Yamaha P2500SA. Per la diffusione subacquea invece sono stati introdotti quattro diffusori Acquarmony, prodotti in Italia dalla stessa Rokepo, che garantiscono una diffusione audio omogenea in tutta la vasca, a patto di stare con le orecchie “sotto il livello dell’acqua”. La sensazione è davvero piacevole: si può ascoltare il suono in ogni punto della piscina e senza avere un’esatta percezione della direzionalità, rendendo ancora più particolare questa esperienza uditiva. Gli Acquarmony, da incasso, oltre ad essere completamente impermeabili, resistono anche agli agenti solfurei e cloridrici delle acque termali. La gestione degli speaker avviene tramite un amplificatore Yamaha XH200 a tensione costante con opportuni trasformatori AQTR1004, posizionato nel mobile rack dove è presente anche un processore mixer-DSP che invia i diversi contenuti audio nelle due zone (aerea e subacquea), gestirne i volumi, il fade in-out, equalizzazione ecc. I contenuti audio sono precaricati in un Mediaplayer PDJ di Rokepo basato su un PC, e dotato di un software ovviamente conforme alle leggi vigenti sulla tutela dei diritti d’autore dei brani.

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Abbiamo già parlato del computer sul quale è installato il software mediaplayer PDJ per la gestione delle playlist: lo stesso PC alloggia anche il software CUE che permette di replicare il funzionamento del touchscreen, con l’evidente vantaggio di conoscere in tempo reale lo stato dei sistemi e magari apportare modifiche, come ad esempio sul volume dell’audio. Ma questo importante elemento del sistema ha anche una terza funzione: infatti è gestito come un Client e collegato al server che Rokepo ha nella sua sede di Bologna, così che in tempo reale è possibile conoscere lo stato di funzionamento di tutto il sistema. Se ad esempio l’idromassaggio non parte, potrebbe dipendere dalla mancata attivazione del relay o da un guasto alla pompa… in questo modo è possibile capire anche da remoto se il relay sia attivato oppure no. Questo vale sia per il sistema luci che per l’audio, grazie ai feedback che il CUE consente di avere sullo stato delle macchine ad esso collegate. Un altro vantaggio di questo sistema integrato è gestire le statistiche sull’utilizzo dei diversi apparati; è possibile infatti sapere quali dei trattamenti siano più richiesti dai clienti così da ottimizzare l’offerta. Infine, la presenza del processore sovradimensionato consente di gestire altri processi come altri canali DMX (aggiungendo un’altra sbiCUE-DMX e non sostituendo il processore) o altri contatti Relay, l’ideale per un posto che deve sempre essere al passo con le nuove esigenze dei propri clienti. Un ringraziamento va al direttore dell’impianto termale Massimiliano Sensi che ci ha accolto nella sua struttura, al titolare Massimiliano Nardi e a Roberto Conigliaro Direttore Sanitario delle Terme dei Papi.


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The latest of the facility’s recent upgrades involved the “Hydrosound” project, which comprises a thermal pool (with sulphurous water at 36°) by Idro-Water P.M.A., a leading company specialised in thermal pools and structures The pool measures 7.5x4 m, is made with fine, selected marble from nearby quarries, and is composed of the standard features for a pool of this kind: four beds with water jets, a central “geyser” (another powerful type of water jet) and another two jets for the back of the neck. Idro-Water P.M.A. has then added sound, light, automation and control systems to offer users a safer, more enticing pool, calling upon the assistance of Rokepo, a company which has been active in the AV integration sector for more than 15 years, especially in the Fitness and Wellness field. INTEGRATION SYSTEM The solution chosen to manage these three sub-systems, is the CUE system (distributed in Italy by Comm-tec) and, in particular, the IPSIGMA processor which is in turn controlled by a 7” touch screen, the CUE-7-W, positioned at the entrance to the pool, immediately after the door to avoid damage due to humidity and corrosive agents. Using rs232-485, IR, RJ45 (tcp-ip) connections and contacts, this processor manages the various appliances dedicated to producing sound, lighting and the automation of the pump, so launching the four working scenarios that correspond to the four treatments which can be purchased by patrons of the spa. As already mentioned, the equipment that manages the sound, lighting and hydraulic pump systems has been connected to the IPSIGMA processor, and the following solutions have respectively been chosen for each: a DSP processor that manages incoming and outgoing sound flows, an sbiCue DMX interface for the lights and scenarios, and a RelayCUE8 expansion to activate the hydraulic pumps, this too depending on the programs in use. This system is easy

IPSIGMA CUE Questo processore consente di gestire tutti gli apparati ad esso collegati attraverso porte seriali, IR, contatti Analogici/Digitali, porta Lan RJ45. Ogni apparecchio collegato può essere comandato attraverso diversi dispositivi: Touch panel CUE, iPad Apple, Tablet Android, PC, tastiere fisiche o interruttori. In questo modo, e con una opportuna programmazione e configurazione, si sostituiscono tutti i telecomandi dei diversi apparati e si riescono a programmare quelli che vengono definiti “scenari”. Immaginiamo, per esempio, di stare in una palestra; l’istruttore prende il suo iPad entra nella sala Spinning, clicca sul tasto “ON” e con questo semplice e unico gesto accende il videoproiettore, l’impianto audio, manda in esecuzione il video, abbassa le luci vicine allo schermo di proiezione, setta i climatizzatori a temperatura più bassa, fa suonare un campanello che avverte tutti dell’inizio della lezione, fa comparire sul dispaly led la scritta “lezione di spinning”, ecc. Per fare questo bisogna collegare tutte le apparecchiature al processore SIGMA sfruttando i molteplici connettori di cui è dotato, programmarlo attraverso il software Visual composer, scaricare l’applicazione per iPad I-Cue e il sistema è funzionante.

This processor enables all the equipment connected to it to be managed using serial gateways, IR, Analogue/Digital contacts and Lan RJ45 gateways. Each piece of equipment connected can be controlled using different devices: CUE Touch panel, Apple iPad, Android Tablet, PC, physical keyboards or switches. In this way, and by planning and configuring the system www.connessioni.biz

CS0377_touchCUE-7-W

adequately, all the various individual remote controls are replaced and those defined as scenic are programmed. For example, let’s imagine we are in a gym; the instructor takes his/her iPad, enters the Spinning room, clicks on the “ON” button and with one simple gesture turns on the projector and the sound system, plays the video, dims the lights near the projection screen, sets the air conditioning to a lower temperature, rings a bell that signals the start of the lesson, makes the phrase “spinning lesson” appear on the LED display, etc. For this to be possible, all the equipment must be connected to the SIGMA processor using the numerous connectors provided. The user must then program the system using the Visual composer software, download the I-Cue application for iPad and the system is ready to go.

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g Diffusori Acquarmony di Rokepo Acquarmony Rokepo speakers

to use thanks to the POE power supply that only needs one single CATX cable to transport data and power, while both the IPSIGMA and the DMX and Relay interfaces allow it to be installed on a Din bar, or on a rack with a suitable adapter. AUDIO Two Bose 151 SE speakers have been chosen to provide the aerial sound diffusion and these are positioned internally on the main beam of the door that leads to the pool, served by a Yamaha P2500SA amplifier. Instead, for the diffusion of sound under water, four Acquarmony speakers, again made in Italy by Rokepo, have been introduced. These ensure that the sound is evenly diffused throughout the pool, as long as the bathers keep their ears under water. The sensation experienced is truly enjoyable: the sound can be heard anywhere in the pool and is perceived without the listener knowing where it is coming from, a feature that makes this listening experience even more special. The Acquarmony speakers are built-in and as well as being absolutely waterproof, they are also resistant to the sulphurous and hydrochloric elements of spa waters. The speakers are managed using a Yamaha XH200 amplifier at a constant voltage with compatible AQTR1004 transformers, positioned in a mobile rack which also houses a DSP processor. The latter serves as a DSP mixer and enables the user to send the various audio contents into the two areas (aerial and underwater), manage volume, fade in and out, equalisation etc. The sound contents are pre-loaded in a Rokepo PDJ mediaplayer based on a PC, and equipped with software that clearly meets the requirements of the legislation in force on copyright protection.

LA SENSAZIONE È DAVVERO PIACEVOLE: SI PUÒ ASCOLTARE IL SUONO IN OGNI PUNTO DELLA PISCINA E SENZA AVERE UN’ESATTA PERCEZIONE DELLA DIREZIONALITÀ, RENDENDO ANCORA PIÙ PARTICOLARE QUESTA ESPERIENZA UDITIVA THE SENSATION EXPERIENCED IS TRULY ENJOYABLE: THE SOUND CAN BE HEARD ANYWHERE IN THE POOL AND IS PERCEIVED WITHOUT THE LISTENER KNOWING WHERE IT IS COMING FROM, A FEATURE THAT MAKES THIS LISTENING EXPERIENCE EVEN MORE SPECIAL

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Controllo teleruttori pompe immersione IDRO-WATER P.M.A.

relayCUE-8 touchCUE-7-B

Ampli diffusori esterno piscina

Controllo strip LED e fari RGB subacquei sbiCUEDMX

ipCUE-sigma

Aquarmony ROKEPO

DSP audio Interfaccia pc-CUE

Ampli diffusori subacquei

Cavo rete Audio bilanciato Cavo RS232 Cavo potenza

j Schema di collegamento dell’impianto System connection diagram

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Via I.Bandiera 6/b 40050 M.S.Pietro(Bo) Tel 0516167254 Fax 0516167255

Player Music PDJ2 ROKEPO

Terme dei Papi 08/01/2013 18.38

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Schema a Blocchi PRINCIPALE Ing. Gianluca Papa

LIGHTS AND WATER FEATURES Two lighting systems have been installed in the pool: one inside the pool to colour the water and the other outside for the walls and ceiling. Both involve RGB LED and are controlled with the sbiCUE-DMX interface connected in turn to the CUE IPSGMA. Regarding the system for turning on and off the hydraulic pumps already mentioned above, as Gianluca Papa explained, the decision to introduce another Relay card in addition to that already on board the IPSIGMA was dictated by the fact that it was deemed redundant. Indeed, should a relay channel ever become damaged, an electrician can easily perform a simple operation to connect the cables which activate the pumps to another relay channel. In this way, the system can be restored to working order quickly and cheaply and there is no need for the company to intervene, so saving time and money.

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LA PAROLA AI PROTAGONISTI Over to the main players Gianluca Papa, Responsabile Area Progetti di Rokepo, si è occupato dell’installazione Hydrosound: “L’esigenza era sviluppare un sistema audio costituito da una diffusione sonora “aerea” e una “subacquea”, abbinato a un controllo delle luci (cambio colore) e alla gestione on-off delle pompe idrauliche per l’azionamento dei getti di acqua e dei vari idromassaggi. Il sistema CUE ha fornito una soluzione semplice alle richieste del committente; attraverso un touch screen l’operatore può lanciare i diversi trattamenti acquistati dal cliente semplicemente cliccando sull’icona del touch: con un singolo tocco si possono attivare ad esempio la diffusione sonora aerea, le luci e l’idromassaggio, oppure, per un altro trattamento far fermare l’idromassaggio, cambiare colore e attivare la diffusione sonora subacquea”. “La proficua collaborazione con Rokepo,” aggiunge Stefano Capitani AD di Comm-tec, “è testimone di quanto sia importante per lo sviluppo di nuove soluzioni e, soprattutto, per l’apertura a nuovi mercati, lo scambio di competenze tra system integrator e distributori. Quello che più ci ha interessato in questo progetto è la focalizzazione sulle possibilità di applicazioni di un sistema come CUE, che si è mostrato all’altezza anche in situazioni per così dire ‘inusuali’”. Gianluca Papa, Project Division Manager of Rokepo, was responsible for installing Hydrosound: “The requirement was to develop an audio system composed of an “aerial” sound system and an “underwater” one, combined with lighting control (changing colours) and on-off management of the hydraulic pumps for activating the water jets and the various spa effects. The CUE system provided a simple solution to the client’s requests; the operator can launch the various different treatments purchased by the client simply by clicking on the icon of the touchscreen: with a single touch, for example, the user can activate the aerial sound diffusion, lights and spa effects, or, for another type of treatment he/she can stop the spa effect, change the colour and activate the underwater sound system. “Our profitable partnership with Rokepo,” adds Stefano Capitani, CEO of Comm-tec, “is proof of how important it is for systems integrators and distributors to exchange skills if we are to develop new solutions and, most of all, open new markets. The most interesting thing about this project was how it focused on the possibilities offered by applying a system such as CUE, which handles all situations perfectly, including, let’s say, the more “unusual” ones”.

UN ALTRO VANTAGGIO DI QUESTO SISTEMA INTEGRATO È GESTIRE LE STATISTICHE SULL’UTILIZZO DEI DIVERSI APPARATI; È POSSIBILE INFATTI SAPERE QUALI DEI TRATTAMENTI SIANO PIÙ RICHIESTI DAI CLIENTI COSÌ DA OTTIMIZZARE L’OFFERTA ANOTHER ADVANTAGE OF THIS INTEGRATED SYSTEM IS THAT IT ENABLES THE USER TO MANAGE THE STATISTICS ON THE USE OF THE VARIOUS APPLIANCES; INDEED, IT IS POSSIBLE TO SEE WHICH TREATMENTS ARE REQUESTED MOST FREQUENTLY BY THE CLIENTS AND SO OPTIMISE THE RANGE OF SERVICES ON OFFER

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AFTER-SALES CARE AND FUTURE UPGRADES We have already mentioned the computer on which the mediaplayer PDJ software is installed to manage the playlists: this same PC also houses the CUE software that enables the touchscreen to work, providing an obvious advantage in that the user can see the status of the systems in real time and perhaps make changes, such as adjusting the volume of the sound system. But this important element of the system also has a third function: indeed it is managed as a Client and connected to the Rokepo server in the company’s Bologna office. In this way it is possible to know the status of the entire system. For example, if the water jets fail to work, this might depend on the fact that the relay has failed to be activated or on the pump breaking down… in this way the user can see, even from a remote position, whether the relay is activated or not. This is valid both for the light and audio systems, thanks to the feedback that CUE provides on the status of the machines connected to it. Another advantage of this integrated system is that it enables the user to manage the statistics on the use of the various appliances; indeed, it is possible to see which treatments are requested most frequently by the clients and so optimise the range of services on offer. Finally, the presence of an oversized processor also allows other processes to be managed, such as other DMX channels (by adding another sbiCUE-DMX and not replacing the processor) or other Relay contacts, ideal for a facility that must always keep up with its clients’ everchanging requirements. Special thanks to the director of the spa Massimiliano Sensi who welcomed us to his facility, to the holder Massimiliano Nardi and to Roberto Conigliaro, Medical Director of the Terme dei Papi.


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RCF Il suono al primo posto SOUND FIRST AND FOREMOST Il patrimonio artistico del nostro Paese conta migliaia di edifici che appartengono alla Chiesa, e che sono messi ancora oggi al servizio della comunità che le ospita. Proprio per garantire spazi sempre più funzionali, questi luoghi necessitano di interventi al passo con i tempi, che vanno dalla struttura architettonica fino all’impianto audio. Per questo, è intervenuta RCF

CHIESA DI BARAGALLA

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La Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di Baragalla è nata a Rivalta, nella prima periferia sud di Reggio Emilia negli anni ‘60, occupando la cappella di un ex convento di Gesuiti lasciato alla diocesi. Uno spazio inadeguato per il flusso di fedeli e per l’esigenza, sentita dalla comunità, di un centro pastorale che servisse anche come punto di aggregazione per le varie parrocchie limitrofe. L’occasione si è presentata nel 2006, quando il progetto di ristrutturazione è risultato vincitore per il concorso nazionale indetto da CEI – Conferenza Episcopale Italiana. Il progetto prevedeva la costruzione di un centro pastorale provvisto di una chiesa che potesse accogliere circa 400 persone, residenza per uno o più prelati, aule per catechismo e doposcuola e un salone polifunzionale. Il tutto, inserito in un parco, doveva svilupparsi in quattro corpi chiusi a quadrilatero a formare un corte interna. Finalmente dopo tre anni dalla posa della prima pietra, lo scorso marzo, la Chiesa è stata inaugurata. A garantire che l’edificio offrisse una copertura audio all’altezza delle aspettative è stata chiamata RCF. “Oggetto di intervento da parte nostra” racconta Daniele Romani di RCF “sono state la Chiesa con la relativa cappelletta e la sala polifunzionale. Per la chiesa la problematica principale era portare il minimo impatto estetico e la massima semplicità installativa, in quanto la chiesa ha un’architettura ricercata. Altra problematica: l’orientamento dei luoghi liturgici; l’ambone principale infatti si trova non a fianco dell’altare ma nell’ingresso della chiesa, quindi il sistema di amplificazione doveva tenere conto di questa

The artistic heritage of our country numbers thousands of buildings which belong to the Church, and which are still put to the service of the communities that host them. Precisely to guarantee the faithful increasingly functional spaces, over time these buildings need more or less in-depth work and, above all, work which keeps up with the times. This can range from the architectonic structure to the audio system. For these, RCF intervened situazione, al fine di non avere una persona che parla al microfono dall’ingresso con la sua voce che arriva dal lato opposto. Stesso problema per il fonte battesimale. Il progetto dell’impianto di amplificazione è stato elaborato dall’ufficio di progettazione sistemi di RCF su richiesta e in collaborazione con l’Ing. Claudio Villa dello studio di progettazione ETA Studio, di Reggio Emilia. L’impianto è stato realizzato partendo quindi dai diffusori amplificati a colonna con controllo digitale VSA 2050, in quanto unici in grado di coprire l’intera aula liturgica partendo con due soli diffusori a fianco dell’altare (circa 24 metri). In questo modo è stato minimizzato l’impatto estetico sulle pareti, in particolare quella destra dove si trova la via crucis. Una seconda coppia di diffusori VSA 2050 si trova invece installata a fianco dell’ingresso e si occupa dell’amplificazione nel senso opposto. In pratica ci sono due impianti audio, ognuno in grado di coprire l’intera assemblea ma opposti tra loro. Infine, una centrale di gestione con matrice audio digitale stabilisce quali microfoni debbano essere indirizzati ai diffusori a fianco dell’altare e quindi amplificati dall’altare verso l’ingresso, e quali a lato ingresso e quindi amplificati da questo verso l’altare. Sono inoltre presenti, nascosti dalla veletta che crea la croce in controluce che sovrasta l’altare, i due diffusori a uso monitoraggio per il celebrante MQ80P di colore bianco.


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g Chiesa del Sacro Cuore di Baragalla Sacro Cuore Church in Baragalla

Altri diffusori (PL6X) sono inseriti nel controsoffitto della cappelletta, per permettere di seguire le funzioni anche da questo ambiente che è separato dalla chiesa principale solamente da due parti mobili in vetro. Il sistema a matrice digitale stabilisce anche per questi diffusori quali microfoni, e con che livello, debbano essere amplificati di volta in volta. Oltre ai classici microfoni per altare, ambone e sede – MC4038, microfono per voce di elevata qualità a stelo flessibile –, sono presenti due radiomicrofoni UHF RCF TX4016 con i ricevitori nella centrale di amplificazione e le antenne remote collocate nell’aula liturgica. Completa la dotazione un mixer per i musicisti il cui segnale audio, composto dai vari strumenti e le voci del coro, vengono inviati alla matrice e a loro volta amplificati tramite gli stessi diffusori VSA 2050. Ogni VSA 2050 incorpora 20 altoparlanti dotati ognuno di un amplificatore da 50 W, oltre che una completissima sezione di processamento audio, che permette di scegliere inclinazione del fascio sonoro e distanza di copertura, ma anche l’equalizzazione del diffusore tramite 6 filtri di equalizzazione parametrici. Questo lo rende un diffusore ideale per l’amplificazione di strumenti musicali, con la garanzia di dirigere il suono solo dove si trovano gli ascoltatori e di minimizzare quindi il riverbero sulle pareti di marmo. L’altro impianto installato, quello della sala polifunzionale, è di tipo più semplice ma si presta a molti usi come la sala stessa. Si compone di quattro diffusori acustici C3110 di colore bianco installati a soffitto e orientati verso il fondo della sala. Il tutto amplificato da una piccola centrale con amplificatore da 1100 W e un mixer audio predisposto per ingressi da microfoni conferenza, lettore DVD, microfoni panoramici per le recite teatrali e altri ingressi per mixer da DJ. Questo rende l’impianto fruibile sia per recite (è presente un palco di 30 mq) che per conferenze, proiezioni multimediali e feste con musica a livello elevato. A seguire il tutto con RCF, la ditta installatrice Elettrica Riese, il direttore dei lavori arch. Roberto Montanari, il consulente di acustica architettonica (per i materiali di rivestimento delle pareti e i test di acustica ambientale) Ing. Nicola Prodi dell’Università di Ferrara e il responsabile dei beni artistici e culturali della diocesi di Reggio Emilia Don Tiziano Ghirelli.

CHIESA DEI SANTI SENESIO E TEOPOMPO DI MEDOLLA

A un anno esatto dalla serie di scosse sismiche che – tra gli altri sventurati episodi – distrussero la Chiesa dei Santi Senesio e Teopompa a Medolla, in Emilia, la comunità si dota finalmente di un nuovo luogo di preghiera; un’architettura non provvisoria, basata su di una struttura in legno che, progettata dall’architetto Davide Marazzi, è stata concepita seguendo avanzati standard tecnologici che garantiscano sicurezza, stabilità, ecosostenibilità e risparmio energetico. Con una superficie di 360 mq – può accogliere 200 persone sedute e 50 in piedi – più 230 mq destinati ai locali accessori, data la possibilità di essere – qualora venisse ripristinata la vecchia chiesa – adibita a diverse funzionalità. L’edificio è stato quindi realizzato, a opera di tutte aziende modenesi, completamente in legno e vetro e con linee architettoniche sobrie, aspetti che hanno garantito una realizzazione veloce e un’atmosfera accogliente. “Un ruolo importante nella realizzazione del progetto” tiene a farci sapere RCF, “sia per lo studio dell’acustica architettonica della chiesa sia nella progettazione del sistema audio, è stato svolto da una ditta di consulenze acustiche locale, la PGM Acustica di Medolla, soprattutto nella persona del titolare Marco Pincelli, che si è impegnato sia

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negli studi acustici architettonici (puntando a realizzare un ambiente dall’acustica ideale sia per l’utilizzo come luogo di culto sia come sala a uso polivalente) sia nella progettazione e installazione del sistema di amplificazione sonora, insieme ai progettisti di RCF. A lui in particolare va un grosso ringraziamento da parte di RCF”. Data l’acustica ottimale dell’edificio si è puntato su diffusori dall’impatto estetico minimo, ma in grado di raggiungere prestazioni elevate in termini di potenza e qualità, per abbinare alla normale amplificazione della voce, anche l’utilizzo nei concerti di musica sacra, nonché cercando di avere l’acustica di un organo a canne vero, sfruttando solo sistemi elettronici di amplificazione. Di qui la scelta per diffusori RCF serie Acustica, L2406 e S4012. Sei diffusori a colonna a 3 vie L2406 sono disposti nelle pareti laterali dell’aula liturgica, mentre i due potenti subwoofer S4012 fungono da rinforzo sulle basse frequenze per emulare la resa di un organo elettronico simile a quella dello storico organo a canne della chiesa antica. Completano la dotazione di diffusori acustici due casse MR44T, diffusori due vie reflex con woofer in fibra di carbonio, per il monitoraggio nella zona del presbiterio e nella zona coro. Anche in questo impianto una centrale di amplificazione a matrice decide quali microfoni indirizzare e con che livello di volume, nelle varie uscite (assemblea principale con diffusione stereofonica, monitoraggio presbiterio e monitoraggio coro). L’impianto è stato realizzato nella settimana precedente l’inaugurazione, per essere poi testato e tarato in tempo record il giorno prima e il giorno stesso della sua inaugurazione. CHURCH OF THE SACRED HEART OF BARAGALLA The parish church of the Sacro Cuore di Gesù in Baragalla was built in 1960s, in the first periphery south of Reggio Emilia, occupying the chapel of a former Jesuit convent which had been left to the diocese. A space unsuitable for the flow of faithful and for the need, felt by the community, of a pastoral centre which would also serve as a meeting point for the various neighbouring parishes. The opportunity arose in 2006, when the project to restructure and expand the building won the national competition called by CEI – Italian Episcopal Conference. The project envisaged the construction of a pastoral centre with a church which could welcome 400 people, a residence for one or more prelates, rooms for catechism and after school activities and a multifunctional hall. Everything, inserted into a park, which is partly municipal

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and partly of the church, had to develop in four closed bodies in the shape of a quadrilateral to form an internal courtyard. Finally, last March, three years after the first stone was laid, the Church was inaugurated. To guarantee that the building would offer an audio coverage that would meet expectations RCF was called in. “We were involved”, says Daniele Romani of RCF, “with the church, with the relevant chapel, and the multifunctional room. For the church the main problem was to bring the minimum aesthetic impact and the maximum installation simplicity, since the church has an elegant aesthetics. Another problem: the orientation of the liturgical areas; the main ambon is not at the side of the altar but at the entrance of the church, and so the amplification system had to consider this situation, so as not to have a person speaking at the microphone from the entrance with his voice arriving from the opposite side (i.e. from the altar). There was the same problem with the baptismal font, which is also at the side of the entrance”. The design of the amplification system was elaborated by the systems design office at RCF on request and in association with Eng. Claudio Villa of the ETAStudio design studio in Reggio Emilia. The system was designed starting from VSA 2050 amplified column speakers with digital control, in that they are unique in covering the entire liturgical room starting with only two speakers at the side of the altar (24 metres). This allowed to minimise the aesthetic impact on the walls of the building, especially the internal right one where the via crucis is found. A second couple of VSA 2050 speakers is instead installed at the side of the entrance of the church and manages the amplification in the opposite direction. In short, there are two audio systems, each able to cover the entire assembly but opposite to each other. Finally, a management control centre with digital audio matrix establishes which microphones need to be addressed to the speakers at the side of the altar and then amplified by the altar towards the entrance, and which on the entrance side and then amplified by this towards the altar. Two white MQ80P speakers used for monitoring the celebrant are also present concealed by the partition which the cross creates against the light which covers the altar. Other speakers (PL6X) are inserted into the false ceiling of the chapel, to allow to follow the functions also from this area which is separated from the main church by just two mobile parts in glass. The digital matrix system also establishes for these speakers which microphones and with which level they need to be amplified each time. In addition to the classic MC4038 microphones for the altar, ambon and premises, a high quality flexible rod voice microphone, there are two UHF RCF TX4016 radio microphones with the receivers in the amplification centre and remote antennas located in the liturgical room. The equipment is completed by a mixer for musicians who manage the liturgical animation and the audio signal of which, composed by various instruments played live and the choir voices, are sent to the matrix and in turn amplified through the same VSA 2050 speakers. In fact each VSA 2050 incorporates 20 loudspeakers each equipped with a 50 W amplifier, in addition to a complete audio processing section, which allows to choose inclination of the sound beam and distance of coverage, but also the equalisation of the speaker through 6 filters of parametric equalisation. This makes it an ideal speaker for amplification including of musical instruments, with the guarantee of directing sound only where the listeners are located and minimising the reverberation of the sound signal on the marble walls of the building. The other system installed, that of the multifunctional room, is of a simpler kind

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j Chiesa dei Santi Senesio e Teopompo di Medolla Santi Senesio and Teopompo Church in Medolla

but it can be used for many uses like the room itself. It is composed by four white acoustic speakers C3110 installed on the ceiling and directed towards the bottom of the room. The entirety is amplified by a small centre with 1100 W amplifier and an audio mixer arranged for inputs from conference microphones, DVD reader, panoramic microphones for theatre recital and other inputs for DJ mixers. This makes the system useable for plays (a stage of 30 metres squared is present) and for conferences, multimedia projections and celebrations with music at a high level. The entirety is managed by RCF, the installing company Elettrica Riese, the director of works Arch. Roberto Montanari, a consultant of architectonic acoustics (for materials used to clad the walls and the environmental acoustic tests) Eng. Nicola Prodi of the University of Ferrara and Don Tiziano Ghirelli, head of the artistic and cultural assets of the diocese of Reggio Emilia. CHURCH OF SAINTS SENESIO AND TEOPOMPO IN MEDOLLA Exactly a year from the serious of seismic shakes that, among other unfortunate episodes, destroyed the church of Saints Senesio and Teopompo in Medolla, Emilia, the community is finally equipped with a new prayer location; a permanent architecture, based on a structure in wood which, designed by architect Davide Marazzi has been designed following advanced technology standards which guarantee safety, stability, eco-sustainability, and energy saving. A building with a surface of 360 sqm, it can hold up to 200 people sitting and 50 standing, more than 230 sqm destined to accessorial rooms which also respond to possibilities of being, if the old parish site is restored, used for different functions. The building was constructed by companies of Modena completely in wood and glass and with sober architectonic lines, aspects which have guaranteed a fast construction and welcoming atmosphere, essential also as a symbolic act for a community so badly hit. “An important role in accomplishing the project”, RCF is keen to point out, “for the study of the architectonic acoustics of the church and the design of the audio system, was performed by an acoustic consulting company of the area, PGM of Acustica di Medolla, above all in the person of its owner Marco Pincelli, who committed himself to the acoustic architectonic studies (aiming at accomplishing an ambient with ideal acoustics for the use as a place of worship or as a multifunctional room) and to the design and installation of the amplification system together with RCF designers. He is due huge thanks from RCF”. Given the optimal acoustics of the building, we aimed at speakers which would bring a minimum aesthetic impact and match a building made of wood, but be able to reach the elevated performances in terms of power and quality, to match with the normal amplification of voice also the use for concerts of sacred music, as well as trying to have the acoustics of a true pipe organ, by using only electronic amplification systems. From here the choice for the RCF Acustica L2406 and S4012 speakers. Six 3-way column speakers L2406 are arranged in the lateral walls of the liturgical room, while the two powerful subwoofers S4012 act as reinforcement at low frequencies to emulate the return of an electronic organ similar to that of the historic pipe organ of the age-old church. The acoustic speakers are completed by two MR44T, two-way reflex speakers with woofer in carbon fibre, to monitor the zone of the presbytery and choir zone. Also in this system a matrix amplification centre decides which microphones to address and with which level of volume, to the various outputs (main assembly with stereophonic diffusion, presbytery monitoring and choir monitoring). The system was built in the week preceding the inauguration and was then tested and calibrated in record time the day before and the day itself of its inauguration.



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VERSO SUD CON MYLIUS 60 piedi di integrazione di sistemi, dall’elettricità all’elettronica SOUTHWARDS WITH MYLIUS 60 feets of system integration, from electricity to electronics

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Impianti integrati e controllo totale sulla nuova imbarcazione del cantiere piacentino: una “dotazione di serie” per tutte le creazioni varate dal 2010 a oggi, che il mercato dimostra di apprezzare Integrated systems and total control on the new boat of the yard from Piacenza: “standard equipment” for all the creations launched since 2010 to date, which the market appears to appreciate

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Text: Chiara Benedettini, Valentina Bartarelli Mylius Yachts è un bell’esempio di quando alla passione per il mare si coniuga un giusto spirito innovativo. Dalla sua fondazione, nel 2003, ha saputo distinguersi per un approccio che ponesse al centro l’integrazione tra i vari componenti e sistemi installati. Una sfida che il mercato ha saputo apprezzare dato che, accanto ai due titoli italiani ORC ottenuti nel 2009 e nel 2010 da Mylius 14E55, ha ottenuto il Nautical Design Award nella categoria “Yacht a vela fino a 24 metri” nel 2011, per Mylius 19E95. Adesso è la volta di Mylius 18E35, denominato SUD, imbarcazione da 60’ appena varata nelle acque di Gaeta e che presenzierà – dopo un’intensa stagione di crociere – al prossimo Salone di Cannes. Secondo le modalità operative di Mylius scafo e coperta sono progettati dal cantiere, mentre gli interni riflettono le esigenze dell’armatore. Un modo, tengono a precisare, per caratterizzare le proprie ideazioni senza perdere di vista i desideri e le necessità di chi l’imbarcazione dovrà viverla. Da qui le linee leggere degli scafi in carbonio, completati da strumentazioni di ultima generazione che rendono l’esperienza della navigazione avvincente e rilassante, dotata di ogni confort e della più totale sicurezza.

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© Mylius


SOLUZIONI SOLUTIONS

ELECTRC SYSTEM

EQUIPMENT

CONNECTIVITY AND ENTERTAINMENT

Panel touch pc Afolux ip-65 – Contradata

Triton bandg system – B&G

Hubba antenna for umts signal, gprs, 3g long distance

Masterview system – Mastervolt

2 GPS Zeus touch 7 – B&G

WiFi 802 B/G/N

Current transfer and control system ac master switch -- Mastervolt

1 GPS Zeus touch 12 – B&G

Hifi sonic hubba

Inverter 5 KW

4 display maxiview – Raymarine

Smart tv center Samsung 32

Dc distribution with digital system, master DC 500 and centraline DC 10/10 – Mastervolt

Pilota AC42 – Marine Electronics

Bose acustimass 3

Go free wifi – Simrad Yachting Nais-400 – Simrac Yachting

IMPIANTISTICA EVOLUTA

Abbiamo avuto l’occasione di parlare con Mauro Montefusco, Responsabile di Produzione di Mylius, freschissimo del varo di SUD. Ci ha raccontato che l’integrazione in Mylius è un “marchio di fabbrica”, ma con modalità di facile gestione e garanzia di affidabilità per l’armatore, spesso un poco tradizionalista nelle scelte tecnologiche. Infatti, come ci dice nell’intervista “Lasciamo sempre la possibilità di gestire manualmente gli impianti, inserendo dei by-pass che permettono di “scavalcare l’elettronica” in caso di necessità, sia reale che… psicologica”. La scelta del cantiere, in tema di impianto elettrico/ di automazione, è stata Mastervolt, per le sue caratteristiche di miniaturizzazione dei componenti, ma soprattutto perché i moduli sono programmabili sia in tensione che in corrente, aspetto che permette di cambiare agevolmente il voltaggio del canale tramite PC, dedicandolo così ad applicazioni differenti secondo le necessità progettuali o del momento.

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© Mylius

La dorsale dell’impianto, in corrente continua, alimenta le centraline locali, le quali vengono programmate e destinate ad attivare utenze e apparecchiature differenti, abbinando i rispettivi indirizzi IP; il protocollo è proprietario Mastervolt, costruito sulla base del largamente utilizzato CAN Bus. In questo modo è possibile stabilire l’attivazione di un apparecchio, o l’accensione di un’utenza, potenzialmente da qualunque interfaccia utente predisposta nella barca, per cui nulla vieta che le pompe per l’acqua siano attivabili sia dalla dinette che dal display al timone, e le luci una per una oppure a gruppi. Il sistema elettrico/di automazione in Sud è dunque utilizzato per gestire e monitorare tutte le utenze (luci, pompe acqua, pompe carburante ecc.) l’energia, per il motore, per attivare e utilizzare le apparecchiature di navigazione (GPS, profondimetro, rilevatore del vento ecc.) e, naturalmente, per l’entertainment. Le apparecchiature di navigazione prescelte sono di B&G, marchio storico del settore, e in particolare la famiglia Triton, che si compone di vari elementi: autopilota, sensore vento, velocità ecc. il tutto visualizzato su display marini ad alto contrasto, per rendere le immagini distinguibili anche in pieno sole, e con caratteristiche di resistenza all’ambiente. Grazie alla struttura dell’impianto, alla connettività Wi-Fi del Triton, e all’opportuno inserimento di un PC Contradata, Mylius ha pensato di integrare direttamente nelle apparecchiature di B&G una pagina di interazione con l’impianto, per poter gestirne ogni aspetto. La stessa schermata sarà poi ripetibile in ogni display a bordo, ma naturalmente, ça va sans dire, anche su smartphone e su pad, rendendo così ogni device personale un punto di gestione degli elementi dell’impianto. Sud dispone quindi di tre GPS con display touch e connessione Wi-Fi, per una massima libertà e comodità di gestione a bordo.


SOLUZIONI SOLUTIONS

© Pershing

© Mylius

LA VITA A BORDO

Una volta salpati, certo la navigazione occuperà la maggior parte del tempo ma, dato che barca significa spesso vacanza, è comprensibile il desiderio di avere a bordo un sistema di entertainment, magari esteso a funzionalità office. Per prima cosa ci si è quindi preoccupati della connettività: per quanto la maggior parte della navigazione diportistica si svolga in prossimità delle coste, non sempre la ricezione dei segnali telefonici è costante e di buona qualità; per questo è stata installata una speciale antenna del produttore HUBBA, utile a “rilanciare” e amplificare i segnali UMTS/GPRS. Per rendere costante la connessione telefonica ma ovviamente anche quella Internet, resa disponibile poi con una rete in Wi-Fi interna alla barca, fino a 20 miglia dalla costa secondo le indicazioni del costruttore. In dinette si trova una smart TV, che permette all’armatore di collegarsi al Web e controllare per esempio la posta, oppure i documenti, ma che consente anche di accedere, con applicativo PeerToPeer, ai contenuti audio e video archiviati su Cloud, oppure alla libreria personale. L’audio è stato affidato a Bose, in particolare a un Acoustimass 3 e, grazie all’amplificatore Simrad già predisposto al 5.1, è possibile fruire anche di una piacevole ambientazione sonora. La scelta dei volumi, delle tracce, e delle zone di ascolto è possibile sempre grazie all’interfaccia rintracciabile sul touch Triton. Ultimo tocco, la movimentazione meccanica di alcuni elementi che, per guadagnare prezioso spazio a bordo, permettono di eliminare momentaneamente l’ingombro della TV (con un supporto motorizzato di Sea&Symphony) o del tavolo in dinette, per il quale è stata trovata una soluzione tanto soddisfacente quanto singolare: il meccanismo di movimentazione dei tavoli degli obitori che, stagni e non ingombranti, erano perfetti (anche) per questo uso.

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Mylius Yachts is a good example of passion for the sea meeting the right innovative spirit. Since its foundation, in 2003, it has distinguished itself for an approach focused on the integration between the various components and the systems installed. A challenge which the market has appreciated given that, alongside the two Italian ORC titles obtained in 2009 and 2010 by Mylius 14E55, it also obtained the Nautical Design Award in the “Sailing yacht to 24 metres” in 2011, for Mylius 19E95. It is now the turn of Mylius 18E35, called SUD, a 60” boat which has just been launched in the waters of Gaeta and which will take part, following an intense cruise season, in the next Boat show in Cannes. According to the operating methods of Mylus the hull and cover are designed by the yard, while the interiors reflect the needs of the boat owner. This is a method, they make a point of clarifying, which characterises their creations without losing sight of the desires and needs of those who will have to live the boat. From here the light lines of the hulls made of carbon, completed by the latest generation tools that make the sailing experience both enthralling and relaxing, equipped with every comfort and total security.

EVOLVED ENGINEERING We had the opportunity to speak with Mauro Montefusco, Production Manager of Mylius, following the recent launch of SUD. He told us that the integration in Mylius is a “trade mark”, but with easy management functions and guarantee of reliability for the owner, who is often somewhat a traditionalist in his technological choices. In fact, as he tells us in the interview “We always leave the option to manage the systems by hand, by inserting by-passes to “side-step the electronics” in case of need, both real and psychological”. The yard chose Mastervolt for the wiring/automation system due to the small components, but above all because the modules are programmable in voltage and current, an aspect which makes it possible to change the voltage of the channel easily through a PC, dedicating it to different applications according to the design needs or sudden needs that may arise. The backbone of the system, in continuous current, powers the local control units, which are programmed and allocated to activate utilities and different appliances, matching the respective IP addresses; the protocol is proprietary Mastervolt, built on the basis of the widely used CAN Bus. This makes it possible to establish the activation of an appliance, or turn on a utility, potentially from any user interface on the boat, so water pipes can be activated from the dinette or from the rudder display and the lights can be turned on individually or in groups. The wiring/automation system of Sud is used to manage and monitor all the utilities (lights, water pipes, fuel pumps, etc.) power, for the engine, to activate and use the navigation appliances (GPS, depth gauge, wind detector, etc) and naturally for entertainment. The navigation appliances are B&G, a historical brand of the sector, and in particular the Triton family, which is composed of various elements: autopilot, wind sensor, speed, etc. all displayed on high contrast marine monitors to make the images distinguishable also in full sunlight and with ambient resistance features. Thanks to the structure of the system, to the Wi—Fi connectivity of the Triton, and to the opportunity of inserting a Contradata PC, Mylius has thought of integrating a page into the B&G appliances to interact directly with the system, to manage its every aspect. The same screen will be repeatable in every monitor on board, but naturally, needless to say, also on smartphones and Ipads, making every personal device a point from which to manage the system elements. Sud avails of three GPS with touch screen and Wi-Fi connection for on board management with maximum freedom and comfort.

g Esempio di controllo centralizzato degli impianti Example of centralized control of the systems

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© Mylius


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LA DORSALE DELL’IMPIANTO ALIMENTA LE CENTRALINE LOCALI, LE QUALI VENGONO PROGRAMMATE E DESTINATE AD ATTIVARE UTENZE E APPARECCHIATURE DIFFERENTI THE BACKBONE OF THE SYSTEM POWERS THE LOCAL CONTROL UNITS, WHICH ARE PROGRAMMED AND ALLOCATED TO ACTIVATE UTILITIES AND DIFFERENT APPLIANCES

LIFE ON BOARD Once you have taken off, the navigation will occupy the majority of the time but, given that the boat often means holiday, the desire to have an entertainment system on board, perhaps extended to include office functions, is easy to understand. First and foremost the company thought about connectivity: as regards the majority of pleasure sailing it is carried out close to the coastline, the receipt of the telephone signal is not always continuous and of good quality; for this reason a special HUBBA antenna was installed, useful to “re-launch” and amplify the UMTS/GPRS signals. This is to make the telephone connection continuous but obviously also that of Internet, made available with a Wi-Fi network on the boat, up to 20 miles from the coast according to the manufacturer’s instructions. The dinette is equipped with a smart TV which allows the owner to connect to the Web and check his e-mails or documents, but which also allows to access video and audio contents archived on Cloud, or a personal library, with the PeerToPeer application. Audio was entrusted to Bose, in particular to an Acoustimass 3 and, thanks to the Simrad amplifier which already supports 5.1 channels it is also possible to avail of a pleasant sound environment. The choice of volumes, tracks and listening zones is possible always thanks to the interface retraceable on Triton touch screen. The last touch is the mechanical movement of some elements which, to earn precious space on board, allow to momentarily eliminate the size of the TV (with a motorised Sea&Symphony support) or of the table in the dinette, for which a satisfactory and unusual solution has been found: the movement mechanisms used by mortuary tables which, watertight and small, were perfect (also) for this use.

AD NOTAM Mirror TV


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SATURDAY NIGHT BOSE A Bellagio la notte si balla con Bose

DANCE THE NIGHT AWAY WITH BOSE IN BELLAGIO Il LiBe, ovvero il Lido Beach Club, è situato sulle spiagge di Bellagio, nota località sull Lago di Como. Attrezzato di gazebo e lettini per godersi il lago durante il giorno, alla sera si trasforma in un locale frequentatissimo, dove è possibile sorseggiare un aperitivo al tramonto e scatenarsi in balli sfrenati alla sera. A dar manforte ai dj internazionali che animano le sue notti, i sistemi e le tecnologie Bose

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LiBe, or rather Lido Beach Club, is situated on the beaches of Bellagio, a well-known resort on the shores of Lake Como. Equipped with gazebos and sun loungers to enjoy the lake during the day, in the evening it becomes a popular club where you can sip an aperitif in the sunset and dance the night away. The international DJs, who liven up its nights, are assisted by Bose systems and technologies

Il LiBe è un locale molto frequentato che si estende lungo la spiaggetta locale di Bellagio, sul Lago di Como: d’inverno è attivo come lounge bar e discoteca, d’estate come stabilimento balneare il giorno, e discoteca la notte. Le tecnologie Bose si sono rivelate vincenti per la risoluzione di due problemi diversi: la creazione dell’area disco outdoor e l’integrazione della gestione audio di tutte le aree che compongono il locale.

LA PISTA ESTERNA

Il successo del LiBe e la grande affluenza di pubblico ha reso necessaria la creazione di una nuova zona in esterno il cui setup audio di gestione doveva soddisfare condizioni molto stringenti: – pressione acustica focalizzata nell’area della pista, riducendo al minimo l’emissione verso l’esterno e i caseggiati vicini; – mantenimento dell’area in questione aperta al sole, fattore che escludeva la strada del classico tetto sonoro; – utilizzo di dispositivi audio weatherproof. In poche parole il committente necessitava di: alta potenza, elevata focalizzazione acustica, dimensioni minime e robustezza contro gli agenti atmosferici. Sulla base della progettazione condotta dall’ufficio tecnico di Bose, Divisione Professionale, attraverso il software di predizione acustica Bose Modeler®, la soluzione si è rivelata l’installazione di uno stack di otto moduli line array Bose MA12EX disposti in linea a pioggia sopra una mediana della pista, mentre la sezione sub è stata realizzata con un “fucile acustico” di otto subwoofer Bose MB12WR posto a terra e puntato da un lato verso il centro pista. Il MA12EX, 12 driver da 2.25’’ su una struttura artculated array, è caratterizzato da una dispersione angolare “ad onda cilindrica”, ovvero eroga in un settore 160°x20° con un’attenuazione di soli 3dB al raddoppio della distanza. Ponendo in stack più moduli di questo tipo, la dispersione laterale rimane sempre 160°, ma in direzione ortogonale la copertura diviene sempre più focalizzata e controllata anche in bassa frequenza.


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j LiBe

L’appendimento di uno stack da otto moduli fa sì che tutta la pista sia perfettamente coperta pur da una sola linea a metà pista, mentre su due dei quattro lati si ottiene la più elevata focalizzazione: a tre metri all’esterno della pista si misurano -10dB rispetto al valore massimo del centro pista. Relativamente alla sezione sub, le coppie di MB12WR (singolo 12”, 400W/8ohm cad.) sono state disposte in modalità endfired, ovvero equidistanziate e rifasate in delay, così da accordare nella regione dei 100Hz il “fucile acustico” dove i sub sono in fase nella direzione del centro pista, mentre la sommatoria dei fronti d’onda rende praticamente nulla l’erogazione posteriore, nella direzione del caseggiato. Per quanto riguarda l’impatto estetico, la pista rimane libera e illuminata dal sole: lo stack in appendimento, che si estende tra due lati opposti dell’americana, è largo poco più di 10cm, e la struttura endfired dei subwoofer è posizionata sulla sabbia tra due gazebo a bordo pista. Infine, sia gli MA12EX che gli MB12WR resistono a sole, pioggia e vento sabbioso. Dal lato dell’amplificazione e processing, la struttura è gestita da tre amplificatori multicanale Bose PowerMatch® PM8500N: ciascun PM ha una potenza erogabile totale di 4kW suddivisibili su 8 canali separati @500W/4ohm o integrabili a coppie in bridge per 1000W/4ohm o su linee a tensione costante 100V, o anche raggruppabili in quadbridge per due canali da 2kW l’uno. Il DSP integrato negli amplificatori è dotato dei blocchi di processing necessari per il controllo del carico applicato: EQ parametrici agli 8 ingressi, matrice 8x8, EQ parametrici, limiter, delay e gain su ciascuna delle 8 uscite amplificate. Inoltre, la porta di connessione Ethernet posteriore ne permette la configurazione e il controllo da remoto tramite il software Bose ControlSpaceDesigner.

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L’INTEGRAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE

Il sistema audio originariamente presente suddivideva il Lido in otto zone: disco interna, bar, alcuni privèe e una linea per background music lungo le pareti esterne fronte lago, oltre all’area disco sulla spiaggia. Ad eccezione della nuova area outdoor, tutte le rimanenti zone erano gestite in modo separato, condizione divenuta inaccettabile date le varie attività in corso durante tutta la giornata. Il problema è stato risolto eliminando tutti i loudspeaker processor autonomi e sostituendoli con un unico processore digitale Bose ESP-88 a complessità I/O variabile, configurato con 8 ingressi e 16 uscite. Il DSP è stato programmato per svolgere in maniera integrata tutte le funzioni di filtraggio dei processori precedenti incorporandone i parametri, e per realizzare il controllo dei livelli e il routing dei vari ingressi verso tutte le uscite tramite scenari preimpostati o custom, richiamabili da un controller Bose CC-64 posizionato al banco DJ principale e connesso via rete IP con l’ESP-88. Un controller aggiuntivo con comandi più limitati, Bose CC-16, è stato predisposto per il controllo di una postazione DJ mobile, quindi liberamente collegabile al sistema Bose ControlSpace da più patch delocalizzate. Il sistema di gestione Bose ControlSpace è stato programmato anche con particolare attenzione al risparmio energetico: gli amplificatori PowerMatch® a gestione della zona disco esterna sono dotati infatti

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di una funzione di StandBy manuale o automatica, ovvero, disattivano gli stadi finali se non utilizzati, mantenendo comunque attiva la connessione alla rete di controllo. Per ottenere lo stesso risparmio sui precedenti amplificatori analogici di terze parti, ancora impiegati, il processore utilizza le proprie porte logiche GPO per pilotare una batteria di relay che alternativamente accendono o spengono l’alimentazione AC di ogni amplificatore. L’impianto, ultimato in due giorni, è stato realizzato dallo staff di Alberto Canali di Microelettronica, con la consulenza di Bose e di Fabrizio D’Ovidio per la parte di contenimento acustico. LiBe is a very popular club which extends along the local beach of Bellagio, on the shores of Lake Como: in winter it works as a lounge bar and disco, in summer as a bathing establishment during the day and a disco at night. Bose technologies have proved to be successful in resolving two different problems: the creation of the outdoor disco area and integration of the audio management of all areas of the club. THE OUTDOOR DANCE FLOOR The success of LiBe and its large group of devotees has made it necessary to create a new outdoor area, the audio setup of which had to satisfy very stringent conditions: – acoustic pressure focused in the dance floor area, reducing the emission towards the outside and nearby residential areas to a minimum; – keep the area in question open to the sun, a factor which excluded the route of the classical sound roof; – use of weatherproof audio devices. In short, the customer needed: high power, elevated acoustic focusing, minimum dimensions and protection against atmospheric agents. On the basis of the design managed by the technical office of Bose, Professional Division, with Bose Modeler® acoustic prediction software, the solution proved the installation of a stack of eight Bose MA12EX line array modules arranged in a row above a median of the dance floor, while the sub section was realised with an “acoustic gun” of eight Bose MB12WR subwoofers placed on the ground and directed from one side towards the dance floor. The first, 12 driver of 2.25” on an articulated-array structure, is characterised by “cylindrical wave” angular dispersion, which means it distributes in a 160°x 20° sector with an attenuation of just 3db when the distance is doubled. By stacking several MA12EX modules lateral dispersion always remains 160°, but in an orthogonal direction the coverage becomes increasingly focused and controlled even at a low frequency. Hanging a stack of eight modules ensures that the entire dance floor is perfectly covered even with just a single row in the middle of the floor, while the highest focus is obtained on two of the four sides: at a distance of three metres from the dance floor-10dB are measured compared with the maximum value of the centre floor. With regard to the sub section, the MB12WR couples (single 12”, 400w/8ohm each) have been arranged in an endfired mode, or rather equidistant and re-phased in delay, in order to attune the “acoustic gun” in the region of 100 Hz, where the subs are in phase in the direction of the floor centre, while the summation of the wave fronts makes the rear output practically zero in the direction of the residential areas.

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j Una schermata del software di predizione acustica Modeler® A screenshot of the acoustic prediction software Modeler®

As regards the aesthetic impact, the floor remains free and lit by the sun: the hanging stack which extends between two opposite sides of the Americana, is a little more than 10cm wide, and the endfired structure of the subwoofers is positioned on the sand between the two gazebos on the side of the dance floor. Finally, both the MA12EX and the MB12WR are sun, rain and sandy windproof. Amplification and processing is managed by three Bose Powermatch PM8500N multichannel amplifiers: each PM has a total power output of 4kw which can be divided into 8 separate channels @500W/4ohm or they can be integrated in bridge couples for 1000w /4ohm or on 100v constant voltage lines, or also grouped into quadbridge for two channels of 2kw each. The DSP integrated into the amplifiers is equipped with processing blocks necessary to control the applied load: parametric EQs at the 8 inputs, 8x8 matrix, parametric EQs, limiter, delay and gain on each of the 8 amplified outputs. Furthermore, the rear Ethernet connection port allows to configure and control it using the Bose ControlSpaceDesigner software. INTEGRATION OF THE MANAGEMENT SYSTEM The audio system which was present originally divided the Lido into eight zones: disco, interior, bar, several private areas and a line for background music along the external walls in front of the lake, in addition to the disco area on the beach. With the exception of the new outdoor area, all the remaining zones were managed separately, a condition which became unacceptable given the various activities held throughout the day. The problem was resolved by eliminating all the independent loudspeaker processors and replacing them with a single Bose ESP-88 digital processor with variable I/O complexity, configured with 8 inputs and 16 outputs. The DSP has been programmed to carry out all the filtering functions of the preceding processors in an integrated manner by incorporating their parameters, and to control the levels and the routing of the various inputs towards all the outputs through preset or custom scenarios, which can be recalled by a Bose CC-64 controller positioned on the DJ’s main workbench and connected with the ESP 88 by IP network. An additional controller with more limited commands, the Bose CC-16, has been arranged to control a mobile DJ workstation, hence it can be easily connected to the Bose Controlspace system from more delocalised patches. The Bose ControlSpace management system has also been programmed with special regard for energy saving: the PowerMatch® amplifiers which manage the outside disco area are equipped with a manual or automatic StandBy function, or rather they disable the final stages if not used, whilst keeping the connection to the control network active. To achieve the same saving on the preceding third party analogue amplifiers, which are still used, the processor uses its own GPO logic ports to direct a relay battery which alternatively turns on or off the AC power supply of each amplifier. The system, which was completed in two days, was realised by the staff of Alberto Canali of Microelettronica, with the advice of Bose and Fabrizio D’Ovidio for the sound containment aspect.


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QUANDO IL DIGITAL SIGNAGE FA MODA Messaggi differenziati in versione Cloud WHEN DIGITAL SIGNAGE BECOMES FASHION Different messages in Cloud version

Text: Matteo Fontana

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In un’ottica di differenziazione, dove se il messaggio è importante il modo per comunicarlo non lo è di meno, la marca italiana di abbigliamento Manrico Cashmere – presente negli Stati Uniti con quattro punti vendita – ha scelto la soluzione Voome4Retail in versione Cloud, con monitor LG 42” in vetrina. Vediamo da vicino di che cosa si tratta

With an eye toward differentiation, where both the message and the way it is communicated are of equal importance, the Italian fashion label Manrico Cashmere, present in the USA with four stores, has chosen the Voome4 Retail solution in Cloud version, with LG 42” monitors in the store window. Let’s take a close-up look at what we are dealing with A Manrico Cashmere, noto marchio italiano distribuito negli USA, occorreva una soluzione di Digital Signage di facile gestione e di un certo impatto visivo e comunicativo che andasse a impreziosire la sua catena di stores con creatività dedicate, sfilate e novità sul marchio.

CONTROLLO REMOTO

Nell’ambito del Digital Signage, si sa, il “cuore del sistema” è rappresentato dalla piattaforma di gestione, l’elemento che – assieme a una accurata scelta dei prodotti più idonei in relazione alla tipologia di punti

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vendita – fa la differenza. L’installazione presso gli stores Manrico Cashmere a New York si struttura attorno alla piattaforma Voome4Retail, soluzione completa per la gestione del DS nei punti vendita. La configurazione consente al cliente di creare i propri palinsesti sfruttando template già pronti e disponibili, appositamente studiati per il mercato retail. La piattaforma è in grado di mettere a disposizione contenuti e archivi direttamente su cloud, senza dunque la necessità di installare nulla sul proprio PC. Alla gestione e al controllo dei contenuti si può procedere da ogni luogo, disponendo di una connessione Internet, poiché l’accesso ai contenuti e ai menu di controllo avviene tramite un Web browser (è sufficiente avere user name e password). In questo modo, con facilità, si possono gestire i contenuti, la rotazione in vetrina dei monitor e le grafiche in ogni punto vendita, sia separatamente che in generale, aggiornando in tempo reale la distribuzione dei contenuti in tutti i punti vendita della catena.

IL PLAYER SPINETIX

L’installazione è fondamentalmente composta da monitor, player e software, ed è pensata per offrire massima visibilità sia all’interno dei negozi che nella vetrina principale. Fondamentale per il funzionamento del sistema è il player SpinetiX HMP200. Si tratta di un Media Player full HD (1.080p) di piccole dimensioni, basato sul software SpinetiX Fusion per gestire tramite Web browser contenuti audio/video dinamici, grafiche, informazioni. Dettaglio non di poco conto, il Media Player non è basato su PC. Risulta particolarmente adatto, viste le ridotte dimensioni e la scarsa necessità di manutenzione, ad ambienti non presidiati e a installazioni sottili e curate, anche e soprattutto nei dettagli scenografici e visivi (come è il caso di una vetrina, appunto). Tramite il player, in versione cloud, è possibile organizzare un archivio media per i contenuti multimediali, disporre un palinsesto con contenuti differenziati e mirati a seconda del singolo utente, o della zona di appartenenza del punto vendita, e gestire completamente i player e i monitor: accensione, spegnimento, periferica video,

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rotazione schermo, pubblicazione immediata di nuovi contenuti o grafiche. Oltretutto, questa apparecchiatura in configurazione Cloud permette di allargare il workflow di lavoro, e di renderlo un workflow di gruppo, perché si può dare accesso al sistema ai diversi soggetti interessati nella produzione dei contenuti video che occorrono al cliente Questi non fanno che caricare i contenuti che poi possono essere controllati da chi si occupa della comunicazione e, in caso di approvazione, immediatamente distribuiti ai punti vendita. Inoltre il prodotto può essere tranquillamente spedito al punto vendita che deve farne uso. Il gestore lo riceve, lo mette in rete e… il sistema di gestione fa tutto il resto! Riconosce l’unità SpinetiX e la comanda con estrema facilità.

VOOME4RETAIL

La piattaforma Voome4Retail è pensata essenzialmente per suddividere i monitor coinvolti nell’installazione su base geografica o secondo qualsiasi esigenza o gerarchia stabilita dal cliente. È possibile infatti procedere a ripartizioni geografiche (aree, città, filiali, ecc) come anche a suddivisioni interne agli stessi punti vendita (vetrine, aree di passaggio, interno negozio). Il DS è, per definizione, un tipo di comunicazione dinamica e mirata, ed è dunque evidente la necessità di attagliarla perfettamente alle esigenze della clientela non solo a seconda della tipologia del punto vendita,

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MONITOR PROFESSIONALE LCD LG SHINE OUT 42VX30MS Si tratta di un monitor 42” basato sulla tecnologia Shine Out. È uno strumento pensato esplicitamente per la visibilità delle immagini in vetrina, adattandosi a riflettere la luce del sole e garantendo così una resa migliore dell’immagine proprio sotto la luce solare diretta. Il monitor può essere utilizzato anche in configurazione video wall (fino ad un massimo di 15 x 15 monitor) e può lavorare h24. La tecnologia IPS della serie LG VX30 offre un miglior controllo dei cristalli liquidi, riparando il monitor – anche in caso di utilizzo molto prolungato – da difetti di visualizzazione troppo evidenti. Adatto anche per applicazioni semi-outdoor in contesti ambientali particolarmente luminosi, nei quali solitamente un comune monitor LCD mostra dei limiti e può essere installato tanto in orizzontale quanto in verticale senza perdita di definizione e chiarezza dell’immagine. Dotato anche di tecnologia anti-Blackening, con pannelli che resistono a temperature elevate ed evitano il classico effetto di annerimento caratteristico delle alte temperature. Un sensore incorporato permette peraltro di controllare in ogni momento la temperatura del monitor in esercizio. Per concludere, la funzione Smart Energy Saving offre una riduzione di circa il 30% del consumo energetico. MAIN TECHNICAL FEATURES Screen size: 42“ Panel technology: Super-IPS Brightness: 700cd/mq Power consumption: 260W Ratios: 16:9 Native resolution: 1920x1080 (Full HD) Contrast ratio: 1.200:1 Dynamic contrast Ratio: 3000:1 Viewing angle: 178°x178° Digital inputs: 1 HDMI, 1 DVI, 1 Display Port - HDCP on all inputs Analog inputs: 1 Component, 1 AV, 1 RGB Weight: 17.5 Kg www.lg.com This is a 42” monitor based on Shine Out technology. It is a tool designed specifically for image visibility in shop windows, adapting itself to reflect sunlight to guarantee improved image rendering in direct sunlight. The monitor can also be used in video wall configuration (up to a maximum of 15 x 15 monitor) and it can work h24. The IPS technology of LG VX30 series offers a better control of the liquid crystal, repairing the monitor from too obvious defects – even when it used for a very long time. It is also suitable for semi-outdoor applications in particularly bright settings, where a regular LCD monitor shows its limitations and it can be installed both horizontally and vertically without losing definition and clarity of the image. The anti-Blackening technology with which it is equipped offers resistance to elevated temperatures and prevents the classic blackening effect which is characteristic of high temperatures. A sensor inside the product also allows you to check at any time the temperature of the monitor in use. 56 conclude, Giugno/Luglio 2013Smart Energy Saving To theJune/July function offers a reduction of power consuption 30% less.

ma anche a seconda della zona nella quale tale comunicazione avviene. È dunque imprescindibile, per un DS funzionale, una buona piattaforma software di controllo e gestione. Voome4Retail offre anche template grafici già pronti, ulteriore aiuto nella gestione – anche da parte di mani non necessariamente esperte di informatica o di tecnologia – del palinsesto creato.

I MONITOR: LA SCELTA LG

Nel caso di Manrico Cashmere, vista la particolare tipologia di comunicazione sia a livello di stile che di posizionamento (le vetrine), la scelta dell’elemento monitor è stata molto importante. La necessità di garantire visibilità perfetta sia all’interno del negozio che nelle vetrine ha portato, per queste ultime, alla scelta del monitor 42” LG 42VX30MS, monitor ad alta definizione caratterizzato anche da una alta luminosità e, soprattutto, dalla tecnologia Shine Out, che consiste nell’adattamento automatico dello schermo alle condizioni di luminosità esterna. Basti pensare che, con un monitor Shine Out, 700 candele di luminosità danno una resa soggettiva del doppio, 1400 candele. La luce solare che colpisce il monitor infatti viene in parte riflessa, consentendo così a chi transita dinanzi alla vetrina di fruire di una visione perfetta dei contenuti. Un altro criterio molto importante, che per la scelta del monitor, è stata la necessità di avere un ampio angolo di visione. Per applicazioni di DS, infatti, l’osservatore può trovarsi in molti punti differenti rispetto al monitor, e non necessariamente seduto davanti ad esso; è dunque fondamentale che l’immagine arrivi nitida a tutti, per questo è stata scelta la tecnologia Super-IPS (In –Plane Switching), ovvero la caratteristica dei monitor LCD di non modificare l’angolo di visione dell’immagine a prescindere dal punto da cui si guarda lo schermo. Gli schermi Super-IPS hanno larghissimi angoli di visione, fino a 178° sia in orizzontale che in verticale. Da sottolineare anche l’anti Blackening, ovvero la maggior resistenza dei pannelli LCD al calore (che in una vetrina può svilupparsi più facilmente, per effetto del sole diretto, rispetto all’interno del negozio), evitando così il tipico effetto di annerimento dello schermo. Ad ogni monitor, nell’installazione, è abbinato un media player SpinetiX HMP200, collegato alla rete LAN del punto vendita e quindi perfettamente gestibile in remoto. Il media player regola e diffonde i contenuti desiderati su ogni monitor e, dettaglio interessante, attraverso il player è possibile anche aggiustare la posizione dello schermo, mediante movimento di rotazione.

Manrico Cashmere needed a user friendly Digital Signage solution with a specific visual and communicative impact, that went to embellish its chain of stores with dedicated creativity, fashion shows and news about the brand. REMOTE CONTROL Within the Digital Signage sector, it is a well known fact that the “heart of the system” is the management platform, the element which, together with a careful choice of those most suitable to the type of stores, makes the difference. The installation at the Manrico Cashmere stores in New York is structured around the Voome4Retail platform, a comprehensive solution for DS management in its stores. The configuration allows the customer to create his own programmes using the ready and available templates specifically designed for the retail market. The platform makes available contents and archives directly on cloud, without the need to install anything on one’s PC. The contents can be managed and controlled from anywhere, availing of an internet connection, since access to the contents and to the control menus occurs through a web browser (it is suffice to have a user name and password). In this way, it becomes easy to manage the contents, rotate the monitors and the graphics in the window of every store, both separately and as a whole, updating the distribution of content in real time in all the chain’s stores. THE SPINETIX PLAYER The installation is essentially composed by a monitor, player and software, and it is designed to offer maximum visibility both inside the stores and in the main window. The SpinetiX HMP200 player is essential for the operation of the system. It is a small-size full HD Media Player (1.080p), based on SpinetiX Fusion software for managing dynamic audio/video contents dynamic, graphics and information through a web browser. It is important to point out that the Media Player is not PC-based. It is particularly suited, due to its reduced dimensions and scarce need for maintenance, to unmanaged environments with lean



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INTERVISTA A GABRIELE FORMENTI, Direttore tecnico Voome Networks Interview to Gabriele Formenti, Voome Networks technical manager C - Com’è stato proporre e realizzare una soluzione DS per un marchio particolare come Manrico Cashmere? Gabriele Formenti - In effetti, Manrico è un marchio non comune, ha punti vendita solo nel Nord degli Stati Uniti e si è rivelato un cliente, giustamente, molto esigente e dalle idee chiare su ciò di cui aveva bisogno. C - Perché SpinetiX è una soluzione hardware particolarmente indicata per installazioni di questo tipo? GF - Perché è molto semplice da installare e da gestire, non richiede l’installazione aggiuntiva di particolari software su PC. Basti sapere che dell’installazione in sé, sul campo, non ci siamo occupati noi, ma delle aziende di elettrotecnica americane, cui il cliente si è rivolto in loco. A noi è bastato illustrare la soluzione e far avere i prodotti. C - E nella scelta dei monitor quali esigenze vi hanno guidati? GF - È stata fatta una prova nella sede centrale di Manrico, a Perugia, e il cliente ha scelto solo dopo aver visto la comparazione tra un monitor Shine Out da 700 candele, un equivalente monitor non Shine Out (sempre da 700 candele) e un monitor a luminosità standard di un competitor. La preferenza è andata senza remore allo Shine Out.

LA LUCE SOLARE CHE COLPISCE IL MONITOR VIENE IN PARTE RIFLESSA, CONSENTENDO COSÌ A CHI TRANSITA DINANZI ALLA VETRINA DI FRUIRE DI UNA VISIONE PERFETTA DEI CONTENUTI THE SUNLIGHT WHICH HITS THE MONITOR IS PARTIALLY REFLECTED, ALLOWING THOSE WHO TRANSIT IN FRONT OF THE SHOP WINDOW TO HAVE A PERFECT VIEW OF THE CONTENTS

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and well-tended installations, also and above all in scenic and visual details (like in a shop window). Through the player, in cloud version, it is possible to organise a media archive for the multimedia contents, avail of a programme with differentiated and targeted contents according to the single user, or to the store location, and fully manage the players and monitors: turning on, off, video device, screen rotation, immediate publication of new contents or graphics. What’s more, this equipment in Cloud configuration allows to widen the workflow, and to make it a group workflow, because it is possible to make the system accessible to different subjects interested in producing video contents which the customer needs. These have to simply upload the contents which can then be monitored by the communications people and, if approved, immediately distributed to the stores. The product can be easily delivered to the store where it will be used. The manager receives it, puts it on line and... the management system does the rest! It recognises the SpinetiX unit and the command with extreme ease.

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C - What did it feel like to propose and realise a DS solution for a special brand like Manrico Cashmere? Gabriele Formenti - Manrico is indeed a unique brand; it only has stores in North America and proved to be a rightfully demanding customer with clear ideas on what it needed. C - Why is SpinetiX a hardware solution which is particularly suited to this kind of installations? GF - The fact that it is very easy to install and manage means that it does not require the additional installation of specific software on the PC. It is suffice to know that we did not do the installation directly on site; it was done by several American electrical engineering companies who were contacted by the customer. All we had to do was to explain the solution and send them the products. C - And what needs guided you in your choice of monitors? GF - A test was carried out in the headquarters of Manrico, Perugia and the customer chose it only after having seen the comparison between one Shine Out monitor with 700 candles, an equivalent non-Shine Out monitor (always with 700 candles) and a competitor’s standard brightness monitor. The choice fell, without hesitation, on Shine Out.

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CMY

K

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VOOME4RETAIL The Voome4Retail platform is essentially designed to divide the monitors involved in the installation on a geographical basis or according to any need or hierarchy established by the customer. It is possible to proceed to the geographical division (area, cities, branches, etc.) and the internal division of the stores (shop windows, transit areas, and shop interior). DS is, by definition, a form of dynamic and targeted communication and, consequently it is clear that it needs to be adapted specifically to the needs of the customer not only according to the type of store, but also according to the zone in which such communication occurs. It follows that a good control and management software platform is essential for a functional DS. Voome4Retail also offers ready-to-use graphic templates, further aid in managing the programme created, including by those who are not necessarily expert in I.T. or technology. THE MONITORS: THE CHOICE OF LG In the case of Manrico Cashmere, considering the specific type of communication in terms of style and positioning (the shop windows), the choice of the monitor was very important. The need to guarantee perfect visibility both inside the shop and in the shop windows led, for the latter, to the choice of the 42” LG 42VX30MS high definition monitor, which is also characterised by high brightness and, above all, by Shine Out technology, which consists in automatically adapting the screen to the conditions of external brightness. Suffice to think that with a Shine Out Monitor, 700 brightness candles give a subjective rendering of double the amount, 1400 candles.

Giugno/Luglio June/July 2013

w


In fact, the sunlight which hits the monitor is partially reflected, allowing those who transit in front of the shop window to have a perfect view of the contents. Another very important criteria to choose this monitor, is the need to have a wide viewing angle. For DS applications, the viewer may find himself in many different points compared with the monitor, and not necessarily sitting in front of it; it is therefore essential that the image arrives clearly to everyone, which is why has been chosen the Super-IPS (In-plane Switching), or rather the characteristics of the LCD monitors of not to modify the viewing angle of the image regardless of the point from which the screen is viewed. The Super-IPS screens have very wide viewing angles, up to 178° horizontally and vertically. To marked also the anti-Blackening element, or rather the greater resistance of the LCD panels to heat (which in a shop window can develop much more easily, due to the direct sunlight, compared with the shop interior), preventing the typical blackening effect of the screen. Each monitor is hooked up to a SpinetiX HMP 200 media player, connected to the LAN network of the store and so it can be managed remotely. The media player adjusts and distributes the contents desired on each monitor and it is also interesting to know that through the player it is even possible to adjust the position of the screen, by means of rotation.

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YAMAHA MTX La trasmissione flessibile e a portata di app Flexible and app-friendly transmission

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Yamaha è da sempre vicina al mondo dell’integrazione di sistemi con prodotti progettati ad hoc, ispirati alle tecnologie e all’esperienza maturata nel mondo dell’audio professionale. Con la nuova MTX l’azienda si avvicina ancora di più alle esigenze degli integratori, offrendo una gamma pensata specificamente per le installazioni nel grande mercato delle strutture commerciali, e un pacchetto completo per affrontare una grande varietà di progetti

Yamaha has always been close to the world of systems integration with products designed ad hoc, inspired by technologies and experience gained in the world of professional audio. With the new MTX the company moves even closer to the needs of integrators, by offering a range designed exclusively for installations in the large marketplace of shopping centres, a complete package to deal with a large variety of projects

Text: Alessandro Bertoni

La nuova gamma MTX nasce completa di tutti i componenti per la realizzazione di un sistema di gestione dei segnali, e vede l’implementazione organica di processori, amplificatori di potenza e un’estesa gamma di accessori per il controllo remoto. Nuove soluzioni, nuovi protocolli – insieme all’applicazioni di alcune tecnologie già consolidate –, offrono all’integratore un completo set di strumenti.

LE MATRICI

Alla base di MTX troviamo i due processori MTX3 e MTX5-D, vero cuore e cervello di tutto il sistema. La prima, una compatta matrice contenuta in una sola unità rack, offre otto ingressi mic/line e otto uscite analogiche su connettori euroblock, affiancate da un paio di ingressi stereo su Pin-RCA. La sorella maggiore, la matrice MTX5-D, occupa un po’ più di spazio, essendo alloggiata in uno chassis da due unità, e offre una connettività più ampia: oltre a quanto già presente sulla MTX3, troviamo una porta per il protocollo Dante (altri 16+16 canali) e uno slot per le consuete schede di espansione Yamaha in formato M-YGDAI. A debuttare nella serie MTX è un nuovo protocollo sviluppato da Yamaha specificamente per questa serie: YDIF, un Bus digitale che utilizza connessioni CAT.5 per il trasporto dei segnali, e che permette di trasmettere 16 canali di audio digitale tra un componente e l’altro.


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j MTX5 Processori e amplificatori più la nuova serie di diffusori da incasso MTX5 Processors and amplifiers and the new range of speakers

Permette di collegare fino a otto unità in una configurazione ring, e con distanze che arrivano fino a 30 metri tra una macchina e l’altra. Completano il tutto le connessioni GPI (4 In e 8 Out per la MTX3, 8 In e 16 Out per la maggiore) e le porte per la connessione dei pannellini di controllo esterni DCP.

LE UNITÀ IN/OUT SUPPLEMENTARI

Per ampliare ulteriormente la flessibilità del sistema, Yamaha ha reso disponibili delle unità aggiuntive dotate di otto ingressi o otto uscite. Sfruttando la connettività offerta dal nuovo protocollo YDIF, infatti, queste macchine permettono di estendere gli ingressi e le uscite analogiche di entrambi i processori MTX3 e MTX5. Ma le possibilità di “espansione” offerte dal YDIF non finiscono qui. È possibile, infatti, connettere tra di loro fino a quattro matrici della serie MTX sfruttando la modalità cascade. Questa opzione permettere di condividere fino a otto Bus di uscita tra le diverse macchine, espandendo di fatto il numero di ingressi analogici disponibili fino a 32. Unico “prezzo” da pagare per godere di questa modalità, l’impossibilità di collegare contemporaneamente al Bus YDIF i moduli di espansione o gli amplificatori.

I CONTROLLI ESTERNI

Per consentire la fruizione e il controllo del sistema da postazioni remote sono disponibili diversi pannelli da incasso, denominati DCP (Digital Control Panel), articolati in diversi modelli: dal più semplice, dotato di quattro pulsanti, fino al più completo che offre anche quattro encoder rotativi. Ogni matrice permette di gestire sino a otto pannelli, collegati in cascata tra di loro, tramite una semplice connessione CAT.5. E non poteva mancare anche l’app Wireless DCP per iOS, che permette di trasformare un qualsiasi dispositivo Apple in un ulteriore Control Panel, il cui aspetto è configurabile direttamente dal software MTX Editor.

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SOFTWARE MTX EDITOR

Osservando il frontale della macchine risulta chiaro che, a parte il caricamento diretto dei preset, null’altro è possibile fare senza l’utilizzo del software MTX Editor; già al lancio del software di configurazione appare evidente il nuovo approccio Yamaha per semplificare la vita dell’integratore. Quel che viene presentato è un wizard che permette di strutturare il progetto inserendo i componenti della serie MTX (matrici, amplificatori ed eventuali unità esterne) e la tipologia di connessioni tra le diverse macchine (connessioni YDIF o analogiche). Una volta indicati anche gli eventuali pannelli di controllo aggiuntivi, è possibile stampare una pagina con lo schema delle connessioni tra le diverse unità del sistema. Una “passeggiata” all’interno delle diverse pagine del software rende subito evidente la struttura dell’apparecchio. A differenza, infatti, dei classici processori la cui configurazione andava creata da zero, le matrici MTX ne offrono una già ben strutturata con ingressi, uscite e relative funzioni di processamento. Il primo “tab” visualizzato all’interno del software, la pagina main, offre una panoramica di tutti gli ingressi e le uscite dell’unità; oltre alla gestione del patching e alla visualizzazione del livello, questa schermata permette di monitorare ogni elemento del processing (EQ, processori

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di dinamica, Feedback suppressor, ecc.); cliccando sul relativo pulsante, si viene condotti direttamente alla pagina di configurazione di ogni singolo modulo. Per quanto riguarda i componenti offerti sui canali d’ingresso, oltre a quelli classici val la pena citarne due in particolare. Il primo, un Feedback Suppressor, permette di eliminare i pericolosi feedback agendo sia su frequenze fisse (che possono essere identificate automaticamente tramite una routine interna) oppure definite di volta in volta in maniera dinamica. Il secondo, il modulo di AGC (Auto Gain Compensation) permette di compensare automaticamente le differenze nel livello del segnale che si presenta agli ingressi (utilissimo nel caso di riproduzione di musica di sottofondo). Questi due componenti sono disponibili sui primi quattro ingressi del prodotto. Uno sguardo più attento alla sezione relativa alle uscite evidenzia la presenza di un modulo interessante: uno speaker processor, disponibile su ognuna delle uscite. Questo modulo permette una dettagliata gestione del processamento dei sistemi di altoparlanti e può essere configurato per sistemi a una via oppure, occupando due uscite della matrice, per pilotare sistemi bi-amplificati, o situazioni che prevedono un subwoofer insieme a un’unità medio alta. Offre sia la sezione di crossover (con filtri fino a 48dB/oct), che un EQ parametrico a sei bande, ed un limiter. Il software è già dotato dei preset per i diffusori Yamaha e, ovviamente, possono essere salvate tutte le impostazioni create dall’utente. Scorrendo le pagine elencate sulla parte alta dello schermo, troviamo due tab nei quali è articolata la gestione dei Bus d’uscita: matrix e zone. E anche questa scelta evidenzia il carattere pratico dell’impostazione del prodotto. Tramite la schermata matrix è possibile generare un mix specifico di tutti gli ingressi per ogni Bus di uscita (otto in totale, configurabili come mono o stereo). Ma, come spesso accade, lo “sbocco” naturale dei Bus di uscita è quello

di andare a pilotare i diffusori presenti in diverse zone: da qui la schermata zone. Il sistema, infatti, prevede di configurare una combinazione libera di zone mono e stereo (da quattro stereo, a otto mono), ognuna dotata di interessanti funzioni di processamento. Innanzitutto, è disponibile un doppio modulo ducker che permette di stabilire due sorgenti prioritarie per la specifica zona (un microfono per le comunicazioni, l’annuncio pubblicitario riprodotto utilizzando il file Player interno). Per garantire un livello di riproduzione sempre adeguato al rumore dell’ambiente, sono disponibili due moduli Ambient Noise Compensator, i cui segnali di riferimento possono essere ricavati da due qualsiasi degli ingressi (di norma, dall’ingresso in cui è collegato il microfono di rilevamento). Completano la gestione delle uscite un modulo “router”, per assegnare le diverse zone alle uscite fisiche della macchina, e le funzioni di DCA GROUP. Queste ultime sono derivate dalla logica di utilizzo delle console di mixaggio del mondo live, e permettono di raggruppare sotto un unico controllo diversi parametri di funzionamento. È possibile raggruppare tra di loro i fader dei canali di ingresso in otto diversi DCA, così come il livello d’uscita relativo alle diverse zone. Stesso discorso per i mute: otto Mute Group per gli ingressi, e altrettanti per la zone d’uscita. Per non far mancar nulla all’utilizzatore, la serie MTX propone anche una piccola sezione effetti, da utilizzare per ravvivare lo spirito in alcune situazioni: se l’effetto “Reverb Hall” rientra tra i grandi classici, un più sbarazzino “Karaoke Echo” ci dice cosa avevano in mente i progettisti di Yamaha. A conclusione di questa panoramica, riportiamo la presenza di altri due interessanti moduli. Ogni processore MTX incorpora un riproduttore di file in formato WAV/ MP3, basato su un lettore di SD Card presente sul frontale della macchina. Le funzioni di gestione delle tracce possono essere demandate ai pannelli remoti DCP, oppure gestiti tramite i contatti GPI. Ma a rendere ancor più interessante la presenza del player è l’altro modulo implementato nei processori: l’event scheduler. Si tratta di un evoluto programmatore di eventi che permette, sulla base di un calendario, di programmare il succedersi di questi quali richiamo dei preset, riproduzione di specifici file, oppure la chiusura di un contatto GPI. Questa feature permette di automatizzare molte funzioni, tipiche dei locali commerciali (riproduzione di jingle pubblicitari, adattamento dei livelli di riproduzione ai diversi orari della giornata, ecc).

GLI AMPLIFICATORI

Per comprendere appieno la nuova gamma MTX di Yamaha è necessario spendere qualche parola sugli amplificatori, i naturali compagni dei processori appena illustrati. La gamma si articola in due gruppi di modelli, dotati rispettivamente di quattro e otto canali di amplificazione. Ognuno di questi è declinato in due potenze diverse e con diverse opzioni di connettività. Ecco alcune caratteristiche che accomunano tutti i modelli.

g DCP Panel

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AMPLIFIERS SPECIFICATIONS

Model

1KHZ, THD+N = 1% Output Power

XMV4280

XMV4140

XMV4280-D

XMV4140-D

XMV8280

280W x 4

140W X 4

280W x 4

140W x 4

280W x 8

280W x 4

140W x 4

280W x 4

140W x 4

4Ω/ Double Power Mode

560W x 2

280W x 2

560W x 2

8Ω/ Double Power Mode

560W x 2

280W x 2

100V line

250W x 4 / 40 Ω

70V line

250W x 4 / 20 Ω

High impedance

Dimensions

XMV8280-D

XMV8140-D

140W x 8

280W x 8

140W x 8

280W x 8

140W x 8

280W x 8

140W x 8

280W x 2

560W x 4

280W x 4

560W x 4

280W x 4

560W x 2

280W x 2

560W x 4

280W x 4

560W x 4

280W x 4

125W x 4 / 80 Ω

250W x 4 / 40 Ω

125W x 4 / 80 Ω

250W x 8 / 40 Ω

125W x 8 / 80 Ω

250W x 8 / 40 Ω

125W x 8 / 80 Ω

125W x 4 / 40 Ω

250W x 4 / 20 Ω

125W x 4 / 40 Ω

250W x 8 / 20 Ω

125W x 8 / 40 Ω

250W x 8 / 20 Ω

125W x 8 / 40 Ω

W

480 mm (18.9")

H

88 mm (3.5")

D

422 mm (16.6")

Weight

Ogni amplificatore può pilotare contemporaneamente sia linee a bassa impedenza (8 o 4 Ohm), che a voltaggio costante (70 o 100 Volt). Inoltre, per l’utilizzo in modalità bassa impedenza, è disponibile una funzione “double power”, che fornisce una sorta di “bridging” evoluto: la potenza raddoppia, il numero di canali si dimezza, ma rimane la possibilità di pilotare le basse impedenze (4 Ohm). Anche l’aspetto della connettività è stato studiato attentamente per la completa integrazione con le matrici. Oltre ai tradizionali ingressi analogici, gli amplificatori sono dotati dell’ingresso digitale in formato YDIF; questa connessione, oltre a evitare il deterioramento dovuto alle ripetute conversioni da D/A e A/D, permette di gestire il routing dei segnali, e alcune funzioni del finale, direttamente dal software MTX Editor. Ma per installazioni in spazi più ampi, dove la lunghezza dei collegamenti ammessa dal nuovo protocollo Yamaha non sia sufficiente, tutti gli amplificatori sono disponibili con le porte per il protocollo Dante. Questi diventano il naturale complemento della matrice MTX5-D. E dato che non si vive di soli DSP e amplificatori, Yamaha ha presentato con MTX una nuova gamma di diffusori da incasso che integrano a soluzioni costruttive un’eccellente

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XMV8140

10.1 kg (22.3 lbs)

riproduzione di musica e parlato, Ve ne parleremo presto. In conclusione, con questa nuova gamma di prodotti, Yamaha propone la sua soluzione per soddisfare le esigenze di integratori e utilizzatori per un ampio ventaglio di applicazioni, con un occhio di riguardo per gli spazi commerciali. N.B. Per quanto riguarda la disponibilità sul mercato dei diversi modelli che compongono la gamma; processore MTX3 è già disponibile mentre il fratello maggiore MTX5-D, le unità di espansione EXi8 e EXo8, e gli amplificatori XMV4140 e XMV4240 verranno introdotti nei mesi tra luglio e settembre 2013. Entro la fine dell’anno vedranno il loro debutto anche gli amplificatori XMV con connettività Dante. Le versioni a otto canali degli amplificatori XMV sono, al momento, solo annunciate.

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A new protocol developed by Yamaha specifically for this series makes its debut in the MTX series: YDIF, a digital Bus which uses cat. 5 connections for signal transportation, and which transports 16 digital audio channels between one component and the other. It allows to connect up to 8 units in a configuration and ring, and with distances which can reach as far as 30 metres between one machine and the other. GPI connections (4 In and 8 Out for the MTX3, 8 In and 16 Out for the larger) and the ports for the connection of DCP external control panels complete the series. THE IN/OUT SUPPLEMENTARY UNITS To further expand the flexibility of the system, Yamaha has made available additional units equipped with 8 inputs or 8 outputs. Exploiting the connectivity offered by the new YDIF protocol, in fact, these machines allow to extend the analogue inputs and outputs of both MTX3 and MTX5 processors. But the possibility to “expand” offered by YDIF doesn’t stop here. It is possible in fact to connect up to 4 matrixes of the MTX series to each other using the cascade mode. This option allows to share up to 8 output buses between the different machines, increasing the number of available analogue inputs to 32. The only price to pay for enjoying this mode is the impossibility to connect contemporarily the expansion modules or the amplifiers to the YDIF Bus. EXTERNAL CONTROLS To allow the use and control of the system from a remote position, there are different panels available to be built-in, called DCP (Digital Control Panel) divided into different models: from the simplest, with 4 buttons, to the most complete which also offers 4 rotating encoders. Each matrix allows to manage up to 8 panels, connected in cascade to each other, through a simple cat. 5 connection. The Wireless DCP app for iOS could not be missing, which allows to transform any Apple device into another Control Panel, the aspect of which can be configured directly by the MTX Editor software.

j Software MTX Editor MTX Editor Software Pagina principale, sopra Main page, above Pagina matrice, sotto Matrix page, below

The new MTX range is born complete with all the components to realise a signal management system, and sees the organic implementation of processors, power amplifiers and an extended range of accessories for remote control. New solutions and protocols, together with applications of several already consolidated technologies, offer the integrator a complete set of tools. THE MATRIXES MTX is founded on the MTX3 and MTX5-D processors, the true heart and mind of the entire system. The first, a compact matrix contained in a single rack unit, offers 8 mic/line inputs and 8 analogue outputs on euroblock connectors, supported by a pair of stereo inputs on Pin-RCA. The big sister, the MTX5-D matrix, occupies a little more space, being lodged in a two-unit chassis, and it offers wider connectivity: in addition to what is already present on the MTX3, we find a Dante protocol port (another 16+16 channels) and a slot for the usual Yamaha expansion cards in M-YGDAI format.

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SOFTWARE MTX EDITOR On observing the front of the machines it is clear that, aside from the direct uploading of the presets, it is not possible to do anything else without the use of the MTX Editor software; already, at the launch of the configuration software, the new approach by Yamaha to simplify the life of the integrator is plain to see. What is presented is a wizard which allows to structure the project by inserting the components of the MTX series (matrixes, amplifiers and any external units) and the type of connections between the different machines (YDIF or analogue connections). Once any additional control panels have been indicated, it is possible to print a page with the scheme of the connections between the different units of the system. A “stroll” inside the different pages of the software makes the structure of the machine immediately clear. Unlike traditional processors, whose configuration was created from scratch, the MTX matrixes already offer a well-structured configuration of inputs, outputs, and relevant processing functions.


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The first “tab” displayed inside the software, the main page, offers an overview of all the inputs and outputs of the unit; in addition to patching management and to the display of the level, this screen allows to monitor each element of the processing activity (EQ, dynamic processors, Feedback suppressor, etc.); by clicking on the specific button, you are led directly to the configuration page of each single module. As regards the components offered on the input channels, in addition to the traditional ones, it is worth mentioning two in particular: the first, a Feedback Suppressor, allows to eliminate the dangerous feedback by working on both fixed frequencies (which can be identified automatically by an internal routine) or frequencies defined each time in a dynamic manner. The second, the AGC module (Auto Gain Compensation), allows to automatically compensate the level differences in the signal which presents itself at the inputs of the machine (very useful in the case of reproducing background music). These two components are available on the first 4 inputs of the machine. A more attentive look at the section relating to the outputs shows the presence of an interesting module: a speaker processor, available on each of the outputs. This module allows detailed management of the processing activity of loudspeakers system and it can be configured for one-way systems or, by occupying two outputs of the matrix, to direct two-way systems, or situations which envisage a subwoofer together with a middle-high unit. It offers both crossover section (with filters up to 48Db/oct), and a 6-band parametric EQ, and a limiter. The software is already equipped with presets for Yamaha speakers and, obviously, all settings created by the user can be saved. Scrolling down the pages listed on the top part of the screen, we find two tabs in which is divided the management of the output buses; matrix and zone. This choice also highlights the practical nature of setting the machine. Through the matrix screen it is possible to generate a specific mix of all the inputs for each output Bus (8 in total, which can be configured as mono or stereo). However, as it often happens, the natural “outlet” of the output Bus is to go and direct the speakers present in the different zones: from here the zone screen. The system, in fact, foresees to configure a combination which is free of mono and stereo zones (with 4 stereo, at 8 mono) each equipped with interesting processing functions. First and foremost, a double ducker module is available which allows to establish two priority sources for the specific zone (a microphone for communications, the advertising announcement reproduced using the internal file Player). To guarantee a reproduction level which is always suited to the ambient noise, there are two modules Ambient noise Compensator, the reference signals of which can be found by any two of the machine’s inputs (usually, by the input in which the detection microphone is connected). The management of the outputs are completed by a “router” module to assign the different zones to the physical outputs of the machine, and the functions of the DCA GROUP. The latter are derived from the logic of use of the mixing consoles of the live sector, and allow to group different function parameters under a single control. It is possible to group the faders of the input channels together into 8 different DCAs, like the output level relating to the different zones. The same thing is valid for the mutes: 8 Mute Groups for the inputs and just as many for the output zones. So as not to let the user miss out on anything, the MTX series also proposes a small effects section, to use to revive the spirit in certain situations: if the “Reverb Hall” effect is one of the all-time classics, a more quirky “Karaoke Echo” tells us what the Yamaha designers had in mind.

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To finish this overview, we note the presence of another two interesting modules. Each MTX processor incorporates a file reproducer in WAV/MP3 format, based on an SD Card reader present on the front of the machine. The functions to manage the traces can be passed on to the remote DCP panels, or managed through the GPI contacts. But to make the presence of the players even more interesting is the other module implemented in the processors: event scheduler. This is an evolved events scheduler which, on the basis of a calendar, schedules the sequence of elements such as the presets, reproduction of specific files, or the closure of a GPI contact. This future allows to automate many functions, typical of sales stores (reproduction of ad jingles, adaptation of the reproduction levels to the different schedules of the day, etc.). THE AMPLIFIERS To fully understand the new range of MTX by Yamaha, it is necessary to say a few words on the amplifiers which are the natural companions of the processors we have just illustrated. The range offered is divided into two groups of models, equipped respectively with 4 and 8 amplification channels. Each of these is divided into two different powers and with different connectivity options. Here are a few characteristics which are shared by all models. Each amplifier can contemporarily direct low impedance lines (8 or 4 Ohm) and constant voltage lines (70 or 100 Volt). Furthermore, for use in low impedance mode, a double power function is available which provides a sort of evolved “bridging”: the power doubles, the number of channels halves, but the possibility remains to direct the low impedances (4 Ohm). The connectivity aspect has also been attentively researched for full integration with the matrixes. In addition to the traditional analogue inputs, the amplifiers are equipped with the digital input in YDIF format; this connection, in addition to preventing deterioration due to repeated conversions from D/A and A/D, allows to manage signal routing, and some functions of the final, directly from MTX software Editor. But for installations in larger spaces, where the length of the connections admitted by the new Yamaha protocol is insufficient, all the amplifiers are available with the ports for the Dante protocol. These become the natural complement of the MTX5-D matrix. But we don’t live just for DSP and amplifiers, then Yamaha has presented a new renge of speakers. That integrate aimed solutions to an excellent reproduction of the speech and music. We will talk about very soon. To conclude, with this new range of products, Yamaha proposes its solution to satisfy the needs of integrators and users for a wide range of applications with special consideration for sales areas. N.B. About availability of the different models in the range; MTX3 processor is available now while MTX5-D, the expansion units Exi8 and EXo8, and amplifiers XMV4140 and XMV4240 will be introduced between July and September 2013. By the end of the year XMV amplifiers with Dante connectivity will debut. The eight-channel versions XMV amplifiers are only announced.

A DEBUTTARE NELLA SERIE MTX È UN NUOVO PROTOCOLLO SVILUPPATO DA YAMAHA SPECIFICAMENTE PER QUESTA SERIE: YDIF, UN BUS DIGITALE CHE UTILIZZA CONNESSIONI CAT.5 PER IL TRASPORTO DEI SEGNALI A NEW PROTOCOL DEVELOPED BY YAMAHA SPECIFICALLY FOR THIS SERIES MAKES ITS DEBUT IN THE MTX SERIES:YDIF, A DIGITAL BUS WHICH USES CAT.5 CONNECTIONS FOR SIGNAL TRANSPORTATION

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www.ad-notam.com/EN/index.asp http://gammalta.netseven.it/index.php

AD NOTAM E LO SPECCHIO MAGICO Mirror TV per applicazioni e design e qualità AD NOTAM AND THE MAGIC MIRROR Mirror TV for applications and design and quality

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Sebbene gli articoli sui prodotti non siano tra i miei preferiti, voglio fare un’eccezione per un prodotto ad alto contenuto di know-how specifico e che utilizzo spesso e volentieri nel mio lavoro di consulente e progettista per gli impianti speciali. Parleremo quindi della tedesca Ad Notam e dei suoi prodotti, leader mondiali nella nicchia dei “mirror TV” per applicazioni dove siano richiesti grande impatto estetico, funzionalità e affidabilità Text: Alberto Pilot

Although the articles about the products are not among my favorites, I want to make an exception for a product with a high content of specific know-how and which I often and willingly use in my work as a consultant and designer for special systems. We will speak about the German company Ad Notam and its products, world leaders in the niche of “mirror TVs” for applications which require large aesthetic impact, functionality and reliability Se ci fermiamo razionalmente a pensare a un “mirror TV”, non rimaniamo particolarmente colpiti dalla soluzione in se stessa, perché non si parla di una rivoluzione specifica o di un qualcosa di mai visto. Quando però andiamo a scavare nel dettaglio, capiamo perché un’azienda come Ad Notam sia diventata leader nel mondo per questo tipo di soluzione; nata in Germania, ai confini con la Svizzera, circa 10 anni fa, quello che la caratterizza non è solo la qualità dei materiali e delle lavorazioni, quanto il numero di brevetti esclusivi appannaggio di queste applicazioni che la rendono unica nel panorama internazionale.


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j Magic Mirror

ESTETICA E FINITURE PRIMA DI TUTTO

Lavorare in un mercato di architetti e interior designer significa scontrarsi quotidianamente con richieste e applicazioni di fatto ritagliate su misura per le esigenze del cliente. In questo specifico settore Ad Notam si è creata uno spazio fatto di affidabilità, prestazioni e serietà aziendale. Le varianti estetiche di forma, stondatura dei bordi, sabbiatura degli specchi, inserimento di elementi dimmerabili (LED) gestibili dallo stesso telecomando o loghi e disegni serigrafati, cornici di sostegno, sistemi di fissaggio e ogni altro minimo dettaglio è assolutamente realizzabile e producibile. Immaginiamo di dover praticare dei fori per il passaggio di qualche corpo illuminante, o di dover completare una parete in cui solo un elemento è una Mirror TV ma è importante che anche gli altri abbiano la stessa finitura e colorazione; gli esempi si sprecano, passando dall’inserimento di una pellicola per far rendere la superficie touch al tipo di fissaggio a muro (calamite, staffe, contro telai). Questo tipo di soluzioni s’integrano appunto nei bagni, ma anche nelle ante di mobili, in pareti vetrate di cui una parte deve diventare video (anche un video wall se necessario), in pareti divisorie per uffici dove si vuole integrare la videoconferenza. L’unico limite è la fantasia e la particolarità dell’applicazione, dato che tecnicamente oggi giorno è possibile realizzare, in pratica, di tutto.

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MIRROR TV

La linea si divide in tre famiglie, ognuna con le proprie peculiarità: • Crystal Mirror; • Magic Mirror; • Magic Mirror + Crystal Clear; La prima, sebbene rappresenti di fatto l’entry level dell’azienda, è già da considerarsi come un ottimo punto di partenza. Con lo specchio argentato chiaro è quella più adatta ai bagni o nelle applicazioni dove il monitor rimane acceso per lunghi periodi (applicazioni retail, soprattutto) perchè, come payback della tecnologia utilizzata, una volta che l’immagine si spegne, rimane la sagoma scura del monitor posteriore, quindi un qualcosa di funzionale dal punto di vista tecnico, ma non particolarmente apprezzato da architetti e interior designer. La seconda è uno dei fiori all’occhiello di Ad Notam, essendo di fatto una tecnologia che come detto è coperta da diversi brevetti proprietari. Il vetro frontale ha una colorazione bronzo/fumé e in pratica il monitor posteriore è completamente occultato quando l’immagine è spenta; accendendosi appare “magicamente” e di qui il nome. Si tratta di un modello utilizzato principalmente nei living room, nelle lounge di alberghi e nelle camere delle stesse catene. Il vetro presenta una speciale lavorazione

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STRUMENTI TOOLS

interna (lato a contatto col display), quasi “porosa”, e una lavorazione a specchio lucido esterna, così da far risaltare l’immagine agli occhi di chi la guarda. In questo caso il rovescio della medaglia è dato dalla luminosità residua del display una volta che attraversa la superficie, postagli davanti; parliamo di un 40% a fronte di un buon 95% della soluzione Crystal Mirror. L’ultima famiglia è in pratica una via di mezzo fra le due, con la peculiarità che fra la superficie del magic mirror e il display posteriore è inserito un altro vetro. L’applicazione principale è sempre il bagno, ma questa volta a fronte dello specchio grigio chiaro, quando l’immagine è spenta, si nota una superficie bluastra data appunto dal secondo vetro. Questa è la soluzione per vetri bagno di grandi dimensioni, con il display messo in posizione disassata rispetto al punto di visione della persona davanti allo specchio stesso, in modo da non notare quasi l’alone azzurro lasciato dal monitor spento. Il limite di questa soluzione è rappresentato dall’interposizione dei due vetri, che in qualche modo potrebbe creare una deformazione geometrica ai bordi dell’immagine, evitabile utilizzando display con diagonali fino a 22”.

PARLANDO DI DISPLAY

Un errore che in buona fede si potrebbe commettere pensando a una “mirror TV” è il credere che il display utilizzato sia un prodotto qualunque, adattato e “incollato” dietro lo specchio. Per mantenere la propria leadership, invece, Ad Notam fa ingegnerizzare su propria specifica i display che utilizza, in modo che siano tutti “simili” nella dotazione di I/O e nelle possibilità operative, pur essendo declinati in diagonali dai 13” fino al mastodontico 84”, con i modelli dal 22” che sono display LCD con retroilluminazione a LED. Tutti sono contenuti in uno chassis bianco che ha uno spessore da 3,5 a 5 cm massimo, e che grazie all’alloggiamento per i cavi rende il tutto molto pulito ed essenziale.

La luminosità prodotta dai display è da mercato professionale (devono in qualche modo vincere la resistenza della/e superficie/i frontale) con picchi di oltre il 70% in più rispetto a un prodotto analogo per dimensione del mercato consumer, ma la vera chicca è rappresentata dall’alimentazione, tutta a basso voltaggio con alimentatore separato (con cavo da 3 a 5 metri) e che quindi permette la certificazione IP 65 dei display. Inoltre, cosa da non trascurare, essendo di fatto privi di sistema di raffreddamento, per applicazioni particolari (sauna, bagni, piscine, etc) si possono direttamente sigillare e rendere invulnerabili all’atmosfera umida o corrosiva nella quale sono chiamati a operare. Questi display sono monitor puri, privi di qualunque tuner o sistema audio, che di fatto vengono venduti come optional al momento della conferma d’ordine; in più alle 3 HDMI disponibili è possibile collegare qualunque tipo di sorgente video HD che l’integratore desideri visualizzare a schermo. Avendo ogni display una porta seriale RS232 per il controllo remoto tramite sistema di supervisione, e avendo ogni taglia di display gli stessi codici seriali, è “indifferente” per l’integratore sapere quale tipo di Ad Notam andare a integrare nella propria catena AV, a tutto vantaggio dell’affidabilità e della manutenzione degli impianti.

LAVORARE IN UN MERCATO DI ARCHITETTI E INTERIOR DESIGNER SIGNIFICA SCONTRARSI QUOTIDIANAMENTE CON RICHIESTE E APPLICAZIONI DI FATTO RITAGLIATE SU MISURA PER LE ESIGENZE DEL CLIENTE WORKING IN A MARKET OF ARCHITECTS AND INTERIOR DESIGNERS MEANS HAVING TO DEAL, ON A DAILY BASIS, WITH REQUESTS AND APPLICATIONS WHICH ARE MADE TO SUIT THE EXACT NEEDS OF CUSTOMERS

g Magic Mirror

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STRUMENTI TOOLS

j Magic Mirror

If we stop and rationally think about a “mirror TV”, we are not particularly troubled by the solution in itself, because we are not talking about a specific revolution or about something which has never been seen before. However, when we examine it in detail, we understand why a company like Ad Notam has become world leader for this type of solution; set up in Germany on the borders with Switzerland almost 10 years ago, what characterises the dynamic company we are talking about is not just the quality of the materials and the workmanship, but also the number of exclusive patents of these applications which make it unique in the international panorama. AESThETICS AnD fInIShES fIRST AnD foREMoST Working in a market of architects and interior designers means having to deal, on a daily basis, with requests and applications which are made to suit the exact needs of customers. In this specific sector Ad Notam has created a niche of reliability, performances and respectability. The aesthetic variants of shape, rounding of the edges, sanding of the mirrors, insertion of LEDs manageable by the same remote control or serigraphed logos and imagines, support frames, fastening systems and any other minimum detail is totally achievable and producible. Let us imagine to have to make holes to pass some light fittings, or to have to complete a wall in which only one element is a Mirror TV but it is important that the others also have the same finish and colouring; there are many examples, going from the insertion of a film to make the surface touch to the type of wall fastening (magnet, brackets, counter frames). This kind of solutions are integrated in bathrooms, but also in furniture doors, in glass walls of which a part must become video (also a video wall when needed), in office dividing units where you want to integrate the video conference. Imagination and the distinctive trait of the application are the only limits, given that it is now technically possible to achieve everything.

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MIRRoR TV The line is divided into three distinct groups, each having its own features: • Crystal Mirror; • Magic Mirror; • Magic Mirror + Crystal Clear. The first, though it represents the entry level of the company, is already considered an excellent starting point. With the clear silver mirror it is the one most suited to bathrooms or to applications where the monitor remains lit for long periods (retail applications, above all), since as payback of the technology used, once the image turns off, the dark shape of the rear monitor remains, so something functional from the technical point of view, but not particularly appreciated by architects and interior designers. The second is one of the flagships of Ad Notam, being a technology which, as we have said, is covered by different proprietary patents. The front glass has a bronze/fumè colour and the rear monitor is totally concealed when the image is off; turning on, it appears “by magic” and from here its name. It is a model used primarily in living rooms, in hotel lounges and in rooms of the same hotel chains. The glass presents a special internal almost “porous” workmanship (side in contact with the display), and external workmanship with a shiny mirror, to make the image stand out to the eyes of the viewer. In this case the downside is the residual brightness of the display once it crosses the surface put in front of it; we are speaking of 40% against a good 95% of the Crystal Mirror solution.

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STRUMENTI TOOLS

g Magic Mirror

The last group is somewhere between the two, with the unique feature that between the surface of the magic mirror and the rear display is coupled another glass. The main application is always the bathroom, but this time against the light grey mirror, when the image is off, there is a bluish surface given by the second glass. This is the solution for large size bathroom glasses, with the display put in a position which is misaligned with respect to the point of vision of the person in front of the mirror, so that the light blue halo left by the switched-off monitor is almost unnoticeable. The limit of this solution is the interposition of the two glasses, which in some way could create a geometric deformation at the edges of the image, problem be avoided by using displays with diagonals up to 22”.

UN ERRORE CHE IN BUONA FEDE SI POTREBBE COMMETTERE PENSANDO A UNA “MIRROR TV” È IL CREDERE CHE IL DISPLAY UTILIZZATO SIA UN PRODOTTO QUALUNQUE, ADATTATO E “INCOLLATO” DIETRO LO SPECCHIO AN ERROR WHICH COULD BE COMMITTED IN GOOD FAITH WHEN THINKING ABOUT A “MIRROR TV” IS THAT THE DISPLAY USED IS A WHATEVER DISPLAY, ADAPTED AND “GLUED” BEHIND THE SCREEN

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SpEAkIng of DISpLAyS An error which could be committed in good faith when thinking about a “mirror TV” is that the display used is a whatever display, adapted and “glued” behind the screen. To maintain its leadership, Ad Notam has the displays it uses engineered directly to its owns specifications, so that they are all “similar” in I/O and in the operational possibilities, though being divided into diagonals from 13” up to the gigantic 84”, with the 22” models which are LCD displays with rear LED lighting. They are all contained in a white chassis which measures from a minimum of 3.5 to a maximum of 5 cm in thickness and, thanks to the cable housing, it makes everything very tidy and essential. The brightness produced by the display is for the professional market (in some way they have to win the resistance of the front surfaces) with peaks of over 70% higher than a similar sized product on the consumer market. The true gem is the power, all low voltage with separate power supply unit (with cable from 3 to 5 metres) and which allows IP65 certification of the displays. Something which must not be neglected is that being without a cooling system, for special applications (sauna, bathrooms, swimming pools, etc.) they can be sealed directly and made invulnerable to the damp or corrosive atmosphere in which they have to work. These displays are pure monitors without any tuner or audio system, which are sold as optional when the order is confirmed: in addition to the 3HDMI available it is possible to connect any kind of HD video source which the integrator wishes to display on screen. As each display has an RS232 serial port for the remote control via supervision system, and as each display size has the same serial codes, it is “indifferent” for the integrator to know what type of Ad Notam to integrate into their own AV chain, which benefits the reliability and maintenance of the systems.


Flexible 2mt chassis Integrated NL4 connectors High impedance for long lines IP55 for outdoor installations Fabric socks available in black or white

KAN200 Flexible array element speaker (Patent pending)

www.k-array.com

designed and made in Firenze - Italia


AGGIORNAMENTI UPDATE

EUROSELL ROADSHOW

www.eurosell.it

Padova, 18 giugno / Milano, 20 giugno Roma, 25 giugno / Napoli, 27 giugno Padua, 18th June / Milan, 20th June Rome, 25th June / Naples, 27th June Roadshow impegnativo per Eurosell che, in questa primavera 2013, ha deciso di essere presente in quattro città per incontrare partner vecchi e nuovi

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A demanding road show for Eurosell, which decided to be present in four cities this spring, to meet both old and new partners Alle spalle di Eurosell vi è una lunga tradizione legata alla visualizzazione di immagini di grande formato, che ha appunto portato alla costituzione dell’azienda nel 1999. La sua specializzazione, nell’area pro, è legata al video in tutte le sue applicazioni, dal Digital Signage alle control room, dagli eventi alla videoconferenza, all’educational e soluzioni 3D. Nella primavera 2013 Eurosell ha deciso di essere presente in maniera importante sul territorio, sia per avvicinarsi maggiormente ai partner, sia per presentare un nuovo prestigioso marchio da poco acquisito in distribuzione, Analog Way, specializzato in apparecchiature per il processamento e la distribuzione di segnali video. Siamo stati presenti sia alla data di Milano (NH Hotel) che a quella di Roma (Black Hotel), dove hanno partecipato in entrambi i casi molti reputati professionisti della zona. Le giornate, gestite in collaborazione con i referenti di prodotto dei marchi rappresentati, si sono aperte con l’articolata presentazione di NEC sulle novità degli ultimi mesi. In particolare la serie P, videoproiettori pensati per sale riunioni e aule di medie e grandi dimensioni; tra le peculiarità, la compattezza e luminosità (rispettivamente 4.500 e 5.000 ANSI Lumen, per P451W e P501W), formato widescreen, lens shift verticale e correzione orizzontale del trapezio, zoom ottico di 1,7x, e la possibilità di controllare e gestire via LAN la trasmissione dei contenuti, anche audio.


AGGIORNAMENTI UPDATE

g Alcuni modelli di LEDwall Acronn Some LEDwall Acronn

Ma un adattatore wireless disponibile a breve permetterà di gestire direttamente file multimediali senza connessioni. In dimostrazione anche i PH14000, per applicazioni rental/stagin, e PE401H, per vedere i Blu Ray 3D via HDMI. Sul versante software, abbiamo meglio conosciuto Hiperwall e Field Analyst: la prima è una piattaforma per gestire contenuti ad altissima risoluzione di sorgenti multiple (per es. in Control Room), le immagini sono scalabili e riposizionabili, e gestibili su più monitor; la seconda è tipica dell’ambito Digital Signage, e serve a identificare il profilo (ma anche il mood, se interessato o meno) di chi sta visionando i contenuti, uno strumento molto utile per definire il ROI delle campane o l’efficacia del messaggio stesso, che può anche essere cambiato a seconda dell’utente. Demetrio Faroldi, Area Sales Manager di AnalogWay, ha iniziato illustrando la storia dell’azienda attraverso i suoi prodotti e le innovazioni che hanno portato nel mercato, per arrivare poi al nuovissimo Next Stage16 (utilizzato tra l’altro per gestire i contenuti dei LEDwall Acronn in mostra), processore AV seamless completo di 16 scaler e basato sul processore LiveCore. Robusto e facile da usare (da front panel o da remoto), completo di 28 In e dieci Out (8 seamless e 2 main Out), è pensato per la creazione di eventi. Acronn è la linea di LEDwall per tutte le necessità, presentata dal Direttore Tecnico Valerio Piccinin, segnaliamo in particolare AirLED, utile sia in outdoor che indoor, che alloggia LED SMD 3 in 1 capaci di offrire grande profondità di immagine, e soprattutto molto facile e veloce da smontare grazie agli agganci a incastro Interlock. Di differente filosofia il Curtain LED Rollable, costituito da una struttura flessibile, adatta per realizzare installazioni su superfici anche non uniformi e per creare effetti scenografici come trasparenze o effetti video curvilinei su sipari, scenografie, studi televisivi ecc. La gamma, di passo disponibile da 9 a 37 mm, permette installazioni di display con risoluzioni più o meno elevate e con diversi gradi di trasparenza a seconda del modello scelto. La presentazione LifeSize, riguardante la nuova piattaforma per videoconferenza che non ha bisogno di server dedicati ma che si appoggia su quelli esistenti, è stata svolta da Simona Maccari a Milano e da Marco Iorio a Roma. Nella demo abbiamo apprezzato la semplicità. Nella demo abbiamo apprezzato la semplicità dell’interfaccia (le funzioni sono visibili direttamente a video) della serie Icon e la sua apertura ad apparecchi di altre case. Un panel di offerte ed esempi di alta qualità nel mondo della videocomunicazione, per qualsiasi tipo di esigenza. Eurosell has a long tradition connected with the display of large size images, which led to the foundation of the company in 1999. Its specialisation in the pro area is connected to video in all its applications, from Digital Signage to control rooms, from events to video conferences, to educational and 3D solutions. In spring 2013, Eurosell decided to be present in an important way nationwide, to draw near to its partners and present a new prestigious brand, Analog Way, recently purchased in distribution, specialised in equipment for processing and distributing video signals.

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We were present at both the Milan (NH Hotel) and Rome events (Black hotel), attended by highly regarded professionals of the area. The days, managed in association with the product reference people of the brands represented, opened with the elaborate presentation of NEC on the innovations of recent months. In particular the P series of “semi-pro” video projectors, or rather designed for meeting rooms and medium to large rooms; the features include compactness and brightness (respectively 4,500 and 5,000 Ansi Lumens, for P451W and P501W), widescreen format, vertical shift of the lens and horizontal correction of the trapezium, optical zoom of 1.7x, and the possibility to control and manage, via LAN, the transmission of contents, including audio. However, a wireless adapter due out shortly will manage directly the multimedia files without connections. On show were also the PH14000 for rental/staging applications and PE401H, to watch 3D Blu Ray via HDMI. On the software front, we got a closer look at Hiperwall and Field Analyst: the first is a platform to manage high resolution contents of multiple sources (for e.g. in the Control Room), the images are scalable and repositionable, and manageable on more monitors; the second is typical of the Digital Signage sector, and serves to identify the profile (but also the mood, if interested or not) of who is viewing the contents. It is a very useful tool to define the ROI of the campaigns or the actual efficacy of the message, which can also be changed according to the user. Demetrio Faroldi, Area Sales Manager of Analog Way, began to explain the history of the company through its products and innovations which it has launched on the market, to reach to the new Next Stage 16 (used among others to manage the contents of the LEDwall Acronn on show), AV seamless processor complete with 16 scalers and based on the LiveCore processor. Sturdy and easy to use (from the front panel or from remote) complete with 28 In and ten Outputs (8 seamless and 2 main Out), it is designed for event creation. Acronn is the line of LEDwalls that caters to every need, presented by the Technical Manager, Valerio Piccinin. We point out AirLED in particular, which is useful outdoors and indoors; it houses 3 in 1 SMD LEDs able to offer large depth of image and, above all, it is very easy and fast to disassemble thanks to the Interlock hooks. The Curtain LED Rollabre is a different story. Formed by a “transparent” structure (or rather built so you can see beyond the structure, as if it was tulle) which is flexible, it is suited to creating coverings on uneven surfaces, curtains, sets, TV studios, with a measurement that ranges from 9 to 37 mm for more or less clear image resolutions. The last presentation was by Simona Maccari of LifeSize on the new platform for videoconferences which needs no dedicated server, but relies on the existing ones. During the demo we were able to appreciate the simplicity of the interface (the functions are directly visible on video), of the Icon series and its opening to equipment of other companies. A range of high quality products and examples in the world of video communications, which can cater to all needs.

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AGGIORNAMENTI UPDATE

KNX CONVENTION

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Piacenza, 29 maggio / Pescara, 19 giugno Piacenza, 29th May / Pescara, 19th June Grande successo per i due appuntamenti di KNX Italia il 29 maggio a Piacenza presso la sede di Confindustria ed il 19 giugno a Pescara, nel centro congressi del Victoria Hotel, entrambi organizzati con la collaborazione di Connessioni Text: Jacopo Manetti

Due occasioni importanti per far conoscere lo standard KNX, rivolti agli operatori del settore domotica e building automation ma anche a semplici interessati ad approfondire la propria conoscenza in termini di risparmio energetico, semplicità per gli utenti e flessibilità dei sistemi. Gli eventi, patrocinati da AEIT (Federazione italiana di Elettrotcnica, Elettronica, Automazione, Informatica e Telecomunicazioni), CEI (Comitato elettrotecnico italiano), UNAE Emilia-Romagna ed Abruzzo-Molise e dai Collegi dei Periti industriali di Piacenza e Pescara, hanno riscontrato un grande interesse presso progettisti, installatori ed architetti. Ai periti presenti, è stata inoltre garantita l’attribuzione di quattro crediti formativi come previsto dal Regolamento per la formazione continua. Ormai sono molti i costruttori che adottano lo standard KNX, l’unico – a livello mondiale – aperto e conforme alle principali normative europeo: 1.600 partner in Italia e 30.000 nel mondo. “Utilizzare un sistema del genere non è più solo un lusso. Sceglierlo, può essere fortemente utile in termini di efficienza energetica” ha sottolineato il presidente di KNX Italia Massimo Valerii, uno dei relatori assieme a Filomena D’Arcangelo, Michele Pandolfi e Diego Pastore.

I CONTENUTI

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Proprio il tema dell’energia è stato centrale nei due incontri. Adoperando il sistema KNX è infatti possibile controllare l’utilizzo energetico in ambiente domestico dove è stato raggiunto un livello di spreco ben oltre la norma. Un dato significativo, in questo senso, lo ha evidenziato il coordinatore del gruppo Marketing Pandolfi: “In un anno in Italia è come se venissero bruciate 0.18 tonnellate di petrolio procapite, di cui il 40% per produrre energia elettrica”. Le nuove tecnologie per la prestazione energetica negli edifici, in cui si inserisce il protocollo, possono ridurre gli sprechi abituali, introducendo un algoritmo di controllo migliore e affidandosi per esempio a sensori che ne correggano i cattivi usi. L’integrazione degli impianti dunque, è diventata una scelta fondamentale e “se i costruttori non si aprono al protocollo”, ha aggiunto Valeri, “rischiano di restare fuori dal mercato”. Sulla stessa linea tematica, KNX Italia, insieme a Connessioni, organizzerà nuovi incontri in giro per l’Italia, già dal prossimo settembre. Two important occasions to present the KNX standard, geared to the operators of the home and building automation sector, but also to those who are simply interested in acquiring

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Enormous success for the two KNX Italia events held on 29th May in Piacenza at the Confindustria headquarters and on 19th June in Pescara, in the Victoria Hotel conference centre, both organised in association with Connessioni

further knowledge on energy saving, simplicity for users and flexibility of the systems.The events, sponsored by AEIT (Italian Federation of Electrical Engineering, Electronics, Automation, Information Technology and Telecommunications), CEI (Italian Electrotechnical Committee), UNAE EmiliaRomagna and Abruzzo-Molise and by the industrial technical colleges of Piacenza and Pescara, were met by the great interest of designers, installers and architects. Those present were guaranteed the attribution of 4 training credits as provided for by the Regulation for ongoing training. Many builders now use the KNX standard, the only one at worldwide level which is open and conforms to the principal European regulations: 1,600 partners in Italy and 30,000 worldwide. “Using a system of this kind is no longer just a luxury. To choose it, can be very useful in terms of energy efficiency” pointed out the President of KNX Italia, Massimo Valerii, one of the speakers together with Filomena D’Arcangelo, Michele Pandolfi and Diego Pastore. CONTENTS Both events focused on energy. Using the KNX system it is possible to control energy usage in domestic environments where the level of waste has gone far beyond the threshold level. An important piece of information, in this sense, was highlighted by the coordinator of the Pandolfi Marketing group: “In one year in Italy it is as if 0.18 tons of petroleum were burnt per capita, 40% of this for electricity”. The new technologies for energy performance in buildings, in which the protocol is inserted, can reduce regular waste by introducing an improved control algorithm and relying on, for example, sensors which correct improper uses. Therefore systems integration has become an essential choice and “if the builders do not open up to this protocol”, added Valeri, “they run the risk of staying out of the market.” As early as this September, KNX Italia, together with Connessioni, will organise new meetings on this theme.


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REFERENCES

Connessioni è un’azienda di comunicazione integrata, dedicata al mondo dell’integrazione di sistemi. La sua attività è “mettere in connessione” i protagonisti di questo settore, professionisti e aziende, perché tramite la condivisione di visioni, strategie, soluzioni e sinergie operative, sia possibile ampliare l’area di mercato, integrando i settori delle tecnologie audio e video, della home e building automation, dell’information technology, dell’energia e dell’ambiente, della safety e security, della salute. Al fine di costruire un mondo nel quale i sistemi integrati siano il fondamento di un modello di vita evoluto ma semplice, sostenibile e fruibile. Connessioni is a company that deals with integrated communication, dedicated to the systems integration sector. Its activity is to “connect” the protagonists of this sector, professionals and companies, in order to extend the market area by sharing views, strategies, solutions and operative synergies, integrating audio and video technologies, home and building automation, information technology, energy, environmental, safety and security, and health sectors. With the aim of building a world in which integrated systems constitute the basis of an evolved but simple, sustainable and usable life model.

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AGGIORNAMENTI UPDATE

ADEO GROUP IN TOUR Milano, 16 maggio / Roma, 6 giugno

www.adeoproav.it www.control4.it

ADEO GROUP ON TOUR. Milan, 16th May / Rome, 6th June Il furgoncino Wolkswagen, simbolo del Control4 Road Show di Adeo Group, si è fermato il 16 maggio a Milano e il 6 giugno a Roma (in concomitanza con Connect with CEDIA); ecco la cronaca della tappa romana The Volkswagen van, symbol of the Control4 Road Show of the Adeo Group, stopped off on 16th May in Milan and on 6th June in Rome (to coincide with Connect with CEDIA); here is the report on the Rome event Text: Chiara Benedettini

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I roadshow sono una grande opportunità per lavorare sul territorio, incontrare i partner, interessare nuove conoscenze, parlare di prodotti e condividere strategie. E proprio da questo ultimo assunto vogliamo partire, ovvero dalla presentazione, inclusa nel programma della giornata, di Sasha Defranceschi, Direttore Tecnico di Adeo. È stata mostrata una carrellata dei marchi rappresentati e delle divisioni aziendali (ProAV, HomeAV, ScreEn), per mettere in evidenza la sinergia alla base dell’offerta Adeo, pensata per rispondere a tutte le necessità del system integrator, sia tecniche, che di prodotto, che di affiancamento al progetto. Infatti Adeo vanta tutte le competenze interne necessarie per supportare i propri partner: le certificazioni ISF e THX (a tutti i livelli) per home theatre e video calibrazione, è inoltre associata a InfoComm, AES, CEDIA e SMPTE, infine offre gli strumenti ideali per la calibrazione audio (JBL ARCOS) e video ISF-THX. Tutte competenze che possono essere messe a vantaggio di progetti di Home Theatre evoluto, per i quali appunto Adeo si propone come fornitore non solo di apparecchiature ma anche di know how. La mattinata (e piccola parte del pomeriggio) è stata animata da Matteo Fin, Product Manager di Control4, con la sua relazione “Benvenuti nella casa intelligente”. Fin ha spiegato nel dettaglio la filosofia di base di Control4, sistema per l’automazione dei servizi della casa (regolazione luci, riscaldamento, allarmi ecc.) che si basa su una programmazione “a oggetti” ma personalizzabile in base alle esigenze dell’utente finale, e sul protocollo ZigBee, ed è aperto al dialogo con device esterni grazie agli oltre 70.000 driver presenti sul mercato. Nel pomeriggio Fin ha poi offerto una carrellata sugli elementi del sistema (amplificatori, moduli da barra DIN, interfacce, App ecc.) soffermandosi sugli Home Controller HC250 e HC800 e in particolare sul Wireless Music Bridge, presentato a ISE 2013, utile per combinare Air Play, DLNA, Bluetooth su smartphone, tablet o computer, e in grado di gestire anche cover art e metadata, completo di Out analogico stereo e digitale SPDIF. Il successo del roadshow è stato testimoniato dalle numerose presenze che, nella tappa di Roma, nel secondo pomeriggio sono confluite in buona parte al Connect with CEDIA, l’evento dedicato all’incontro e networking che ha avuto luogo nella sala accanto; una modalità interessante (e già adottata l’anno scorso) per collaborare e incentivare la partecipazione dei professionisti agli eventi.


AGGIORNAMENTI UPDATE

Road shows are a great opportunity to work on the territory, meet with partners, interest new acquaintances, talk about products and share strategies. It is precisely from the latter that we want to start, or rather from the presentation included in the day’s events, by Sasha Defranceschi, Technical Manager of Adeo: an overview of the represented brands and company divisions (ProAV, HomeAV, ScreEN) was shown to highlight the underlining synergy of the Adeo offer, designed to satisfy all the needs of the system integrator, be they technical, product or as support to the project. Adeo boasts all the internal competences required to support its partners: ISF and THX certifications (at all levels) for home theatre and video calibration, it is also associated to InfoComm, AES, CEDIA and SMPTE; finally, it offers the ideal tools for audio calibration (JBL ARCOS) and ISF-THX video. These are all competencies which can be used to benefit evolved Home Theatre projects, for which Adeo proposes itself as supplier not only of equipment but also of know-how. Matteo Fin, Product Manager of Control4, animated the morning (and a small part of the afternoon) with his speech “Benvenuti nella casa intelligente”(Welcome to the intelligent home). He gave a detailed explanation on the basic philosophy of Control4, the home services automation system (to set lights, heating, alarms, etc.) which is based on programming “objects”, but which can be personalised to suit the needs of the end user, and on the ZigBee protocol, and is open to dialogue with external devices thanks to the over 70,000 drivers present on the market. In the afternoon Fin offered an overview of the system’s elements (amplifiers, DIN bar modules, interfaces, APP, etc.) expanding on the Home Controller HC250 and HC800 and, in particular, on the

Wireless Music Bridge, presented at ISE 2013, useful for combining Air Play, DLNA, Bluetooth, on smartphones, tablets or computers, and also able to manage cover art and metadata, complete with SPDIF digital and analogue stereo output. A large attendance decreed the success of the road show; in Rome, during the second afternoon, the majority of attendees participated in Connect with CEDIA, the event dedicated to meeting and networking which took place in the adjacent room; an interesting way (and already adopted last year, Adeo is a member of CEDIA) to co-operate and motivate the participation of professionals in the events.

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AGGIORNAMENTI UPDATE

ROADSHOW PANASONIC Milano, 5-6 giugno

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PANASONIC ROADSHOW Milan, 5th-6th June La gradevole location delle Officine del Volo, nel cuore del “quartiere degli studios televisivi” a Milano, ha ospitato anche quest’anno il Roadshow Panasonic, improntato allo slogan: “See the future of your business”

The delightful location of the Officine del Volo, in the heart of the Milanese “TV studio district”, hosted the Panasonic Roadshow again this year, characterised by the slogan: “See the future of your business”

Uno sguardo in avanti, verso le novità in uscita o ancora in progettazione, è quello che propone Panasonic, oltre che il punto della situazione sullo stato attuale del mercato e della tecnologia AV. E non solo, perché quest’anno – per la prima volta – l’evento ha visto la partecipazione di tutte le divisioni del colosso Panasonic: broadcast televisivo, videoproiezione, monitoria, videosorveglianza, digital signage, telefonia. Le due giornate sono state organizzate all’insegna di semplicità e praticità: brevi interventi in sede di conferenza da parte dei singoli responsabili di area, a illustrare le principali novità dei rispettivi settori, e personale tecnico e commerciale a disposizione del pubblico per approfondire temi e prodotti. Tra i punti di maggiore interesse, il lancio della tecnologia ibrida laser/led per i videoproiettori e la proposta, nel campo della security e della videosorveglianza, di un sistema (Business Intelligence Video System) che non si limiti a garantire la sicurezza e il monitoraggio, ma diventi anche strumento di marketing e servizio alla clientela. “La sicurezza” – ha detto Massimo Grassi, responsabile area security – “viene spesso percepita dai clienti come un costo e non come un vantaggio. Panasonic propone un sistema di sorveglianza che possa generare profitto.” In che modo? Consentendo di individuare le diverse tipologie di clienti per gruppi di prodotti, nell’ambito di un punto vendita; oppure di gestire al meglio gli affollamenti alle casse; o, ancora, di individuare in real time eventuali scaffali vuoti e provvedere con prontezza al rifornimento. Grazie alle indicazioni ricavate da questo sistema di “videosorveglianza attiva”, se così possiamo definirlo, potrebbe rivelarsi più facile per le aziende pianificare campagne pubblicitarie e avere un computo il più esatto possibile del numero dei clienti o frequentatori dei punti vendita. E il sistema si estende all’ambito dei trasporti (interessante la videocamera dome a 360° che non lascia capire cosa stia inquadrando, splittabile su monitor in 4 inquadrature oppure in un’unica panoramica estremamente grandangolata), delle banche, degli spedizionieri (il sistema sarebbe in grado di monitorare e rintracciare eventuali pacchi smarriti).

“Lo scopo” – ha concluso Massimo Grassi – “è far sì che la videosorveglianza non sia soltanto un costo, ma un valore aggiunto.” In un evento così ampio non è facile dare conto di tutte le novità e proposte emerse; merita menzione la nuova serie di videoproiettori laser/led “Solid Shine” e, per l’area broadcast, la nuove camere da studio (con collegamento in fibra ottica per portare il segnale senza perdita di qualità fino a 2.000 metri di distanza) di cui probabilmente il fiore all’occhiello sarà la nuova AJHPX5000, uscita prevista per ottobre. Sul fronte della monitoria, le proposte restano molto ampie, sia per interno che per esterno. Interessante notazione: tutti i nuovi monitor al plasma saranno interattivi, e avranno perciò anche la funzione di lavagne luminose. Sempre per ottobre, inoltre, è previsto il lancio di nuovi monitor LDC 4K.

Text: Matteo Fontana

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Giugno/Luglio June/July 2013

DUE PAROLE CON STEFANO TURA

C - Qual è il leit motiv del Roadshow Panasonic 2013? ST - La particolarità di quest’anno è proprio il fatto che… non c’è una particolarità! Per la prima volta in assoluto, abbiamo organizzato quest’evento per presentare tutte le divisioni del mondo Panasonic, compresa la telefonia. Nelle precedenti edizioni l’evento era sempre stato più settoriale, quest’anno invece abbiamo scelto di proporci a 360°. Quindi non è una edizione che si connota per qualcosa in particolare, ma piuttosto per l’ampiezza della proposta complessiva. C - A chi vi siete rivolti, in particolare? ST - La sfida è cercare di coinvolgere anche gli utenti finali, oltre agli operatori dei vari mercati. In questo modo, l’evento è utile non solo alla clientela, ma anche a noi, per capire cosa vendere a chi, comprendere le esigenze dei clienti, e offrire un servizio sempre più ampio e mirato. C - Com’è stata la risposta del pubblico? ST - Molto buona, direi! Sulle due giornate, qui a Milano, l’affluenza è stata persino superiore alle aspettative, risultato notevole se si considera che non è mai facile coinvolgere le persone in questo tipo di eventi.


AGGIORNAMENTI UPDATE

the broadcasting area, the new studio cameras (with optic fibre connection to take the signal without loss of quality to a distance of 2,000 metres away) of which the flagship will probably be the new AJ-HPX5000, which is due out in October. On the monitoring side, the proposals remained very vast, for both indoors and outdoors. An interesting observation: all the new plasma monitors will be interactive, and they will also have the function of luminous boards. The launch of the new LDC 4K monitors is also expected for October.

C - Parlando di prodotti, quali le aree di maggiore interesse e sviluppo? ST - Per quanto riguarda l’area di mia competenza, posso dire che puntiamo molto sulla tecnologia laser/led. È sicuramente il futuro, abbiamo già presentato, e lo abbiamo qui, un modello di videoproiettore laser/led da 3.500 ansi lumen, quindi piuttosto piccolo; in futuro avremo modelli molto più performanti, ma si parla – per un lancio vero e proprio – del 2014 o del 2015. Questa tecnologia offre più luminosità, più affidabilità e una maggiore durata: 20.000 ore contro le 2.000 o 3.000 di una normale lampada da videoproiettore! Diciamo che nel campo della videoproiezione, Panasonic è all’avanguardia. Sulla monitoria, le nostre proposte sono forse un po’ meno accattivanti a livello di design rispetto alla concorrenza, ma in compenso i display Panasonic LCD restano tra i più solidi ed efficienti sul mercato. Panasonic proposes a futuristic glance at the new products due out or still at the design phase, in addition to the situation on the current status of the market and AV technology. There is more to it, because this year, for the first time, the event has seen the participation of all divisions of the giant Panasonic: TV broadcasting, video projection, monitoring, video surveillance, digital signage and telephony. The two-day event focused on simplicity and convenience: short speeches during the conference by the single area managers explained the principal new products of their sectors, and technical and commercial staff were available to the public to provide in-depth information on themes and products. The major points of interest included the launch of laser/led hybrid technology for the video projectors and the proposal, in the field of security and video surveillance, of a system (Business Intelligence Video System) which is not limited to guaranteeing security and monitoring, but also becomes a marketing and customer service tool. “Security”, said Massimo Grassi, security area manager, “is often perceived by customers as a cost and not an advantage. Panasonic proposes a surveillance system which can generate profit.” How? by allowing to identify the different types of customers per product groups, within a store; or, to manage crowds at the cash registers in the best possible way; or, again, to identify, in real time, any empty shelves and quickly restock them. Thanks to the information obtained from this “active video surveillance” system, if we can call it this, it could prove easier for companies to plan advertising campaigns and have the most accurate possible calculation of the number of customers or attendees in their stores. The system also extends to the transport sector (the 360° dome video camera is of great interest which does not make it possible to understand what it is focusing on, splittable on monitors in 4 frames or in a single, extremely wide-angled panoramic view), to banks and forwarders (the system would be able to monitor and trace any lost packages). “The purpose”, concluded Massimo Grassi, “is to ensure that video surveillance is not only a cost, but also an added value.” In such a vast event it is not easy to review all the new products and proposals that emerged; “Solid Shine”, the new series of laser/led video projectors are worthy of mention and, for

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A SHORT INTERVIEW WITH STEFANO TURA C - What is the leit motiv of the Panasonic Roadshow for 2013? ST - The special feature of this year is precisely the fact that.. there is no special feature! For the first time ever, we have organised this event to represent all divisions of the Panasonic world, including telephony. In previous editions, the event had always been much more sector-based, but this year we chose to give an all-round presentation of ourselves. Hence, it is not an edition known for something in particular, but rather for the scope of the overall proposal. C - Which are your specific target markets? ST - The challenge is to try and involve the end users, in addition to the operators of the various markets. In this way, the event is useful not only to the customer, but also to us, to understand what to sell to whom, understand the needs of the customers, and offer an increasingly wider and targeted service. C - How has the public responded? ST - Marvellously, I think! In two days, here in Milan, the attendance was higher than expected, a great result if we consider that it is never easy to involve people in this type of events. C - Speaking about products, which areas are of greatest interest and development? ST - As regards the area of my responsibility, I can say that we rely a lot on laser/led technology. It is undoubtedly the future; we have already presented it, and we have it here, a 3,500 ANSI lumens laser/led video projector, so quite small; in the future we will have more highly performing models, but the proper launch is not due until 2014 or 2015. This technology offers greater brightness, increased reliability and longer life: 20,000 hours against the 2,000 or 3,000 of a regular video projector lamp! Let’s say that in the field of video projection, Panasonic is at the forefront. On the monitoring side, our proposals are perhaps a little less attractive in terms of design compared with the competition, but Panasonic LCD displays remain among the most solid and efficient on the market.

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AGGIORNAMENTI UPDATE

EPSON PRESENTA LA NUOVA SERIE EB-G6000

www.epson.it www.exhibo.it www.euromet.it www.screenline.it

Milano, 4 giugno EPSON PRESENTS THE NEW EB-G6000 SERIES Milan, 4th June Text: Chiara Benedettini

La formula della collaborazione riguardo ai roadshow è una formula che Epson dimostra di apprezzare, e che ha ripetuto anche lo scorso giugno in occasione della presentazione della nuova serie di videoproiettori professionali, dedicati al rental, all’installazione, al Digital Signage The cooperation formula for road shows is an approach which Epson clearly appreciates, and which it repeated in June this year on the occasion of the presentation of the new series of professional video projectors dedicated to rental, installation and Digital Signage

Intervista a / Interview with Isacco Petrucci di Epson Italia

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http://www.connessioni.biz/?p=19360

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Giugno/Luglio June/July 2013

All’Hotel B-4 di Milano, il 4 giugno scorso, abbiamo incontrato, insieme a un nutrito numero di professionisti intervenuti, anche Euromet (costruttore di supporti), Exhibo (distributore di apparecchiature, specialmente audio, professionali), ScreenLine, costruttore di schermi da videoproiezione, e distributore Epson. Grazie alla collaborazione tra le quattro aziende, abbiamo potuto apprezzare i nuovi proiettori EB-G6000 in tutte le loro funzioni che, oltre alla luminosità e compattezza che in qualche modo “ci si aspettano” da apparecchi di questo tipo, contano anche le funzioni Curved Surface (correzione delle superfici curve) e Corner Wall (correzione degli angoli, che permette di proiettare su superfici a 90°) e il collegamento HDBaseT. Euromet ha infatti messo a disposizione le strutture metalliche, Exhibo la diffusione sonora (con Figaro, trasduttori a contatto e con K-array), e ScreenLine le superfici da proiezione (tra le quale segnaliamo quella adesiva, perfetta per la struttura dimostrativa con angolo a 90° per la demo in loco). La serie conta sei modelli, che si differenziano per Lumen (dai 7.000 ai 4.500), risoluzione (da XGA a WUXGA), ma sono accomunati dalla tecnologia LCD, dalla possibilità di installazione anche verticale, e dalla semplicità di installazione. I due modelli EB-G6900WU e EB-G6800 dispongono anche delle funzioni elencate sopra.

On 4th June this year, together with a large number of professionals who took part in the event, we also had the opportunity to meet Euromet (support builder), Exhibo (distributor of appliances, especially audio, professional), ScreenLine (manufacturer of video projection screens, and Epson distributor, at the Hotel B-4 in Milan. Thanks to the cooperation among the four companies, we were able to appreciate all the functions of the new EB-G6000 projectors which, aside from the brightness and compactness which we somehow expected from appliances of this kind, also include Curved Surface functions (correction of curved surfaces) and Corner Wall (correction of corners, which allow to project onto surfaces at 90°) and the HDBase T connection. Euromet made available the metallic structures, Exhibo the speakers (with Figaro, contact transducers and with K-array) and ScreenLine the projection surfaces (among which we point out the adhesive surface, which is perfect for the demonstrative structure with a 90° angle for the demo onsite). The series numbers six models, which differ in terms of Lumens (from 7,000 to 4,500) and resolution (from XGA to WUXGA), but they share LCD technology, the opportunity to be installed even vertically, and the simplicity of installation. The two models EB-G6900WU and EB-G6800 also avail of the functions listed above.


AGGIORNAMENTI UPDATE

GRASS VALLEY

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Roma, 11 giugno

Every day we look at countless television programs and see a gradual increase in their quality. This is made possible by the continuous development of high-performance hardware equipment and software, as yet relatively unfamiliar to system integrators who have only recently entered the world of broadcasting

Rome, 11st June Tutti i giorni si guardano innumerevoli programmi televisivi notando un progressivo aumento della qualità degli stessi. Questo continuo sviluppo è reso possibile da apparati hardware e software molto performanti ma ancora poco conosciuti ai system integrator che soltanto negli ultimi tempi si stanno avvicinando al mondo del broadcasting Grass Valley è una azienda americana che realizza apparecchiature e software per la produzione video e lo scorso 11 di giugno, a Roma, ha presentato alcune sue novità. Per rompere il ghiaccio, Maurizio Vignati, presales consultant di Grass Valley Italia, e Didier Gault, solution sales consultant di Grass Valley South Europe, Middle East and Africa hanno presentato la nuova serie di telecamere LDX. Provvista di un software upgredabile che gli consente di acquisire delle funzioni aggiuntive solamente quando necessario e per il periodo desiderato – riducendone quindi il costo –, la telecamera ha un sensore CMOS professionale prodotto dalla Grass Valley che permette di non perdere sensibilità tra la registrazione a 1080p e a 1080i. Inoltre, è compatibile con la tecnologia di trasmissione fibra 3G e Triax, che consente la copertura di grandi distanze. La trasmissione e la ricezione è gestita dall’XCU, una Station con una parte fissa nella quale vengono effettuati i cablaggi contenente anche una memoria per i settaggi della telecamera e di una parte estraibile (cuore del sistema), una feature molto comoda per la sostituzione e la manutenzione. Il secondo prodotto presentato è stato il K2 Dyno S, un remote controller utilizzato per la pre, live e post produzione composto da un pannello touch 7 pollici, con grafica personalizzabile, e da pulsanti fisici completamente configurabili; ha la possibilità di creare degli highlights e delle playlist durante la riproduzione, tag metadata, effetti slomotion e super slomotion live Informazione integrata. Inquadra il QR con la istantanei, inoltre è compatibile con i formati Final Cut fotocamera del cellulare Pro e Avid Media Composer e rende possibile trasferire dopo aver aperto il lettore. il proprio lavoro su un dispositivo di archiviazione Integrated information esterno. Successivamente è stato presentato il GV access. Director, una suite non lineare per la produzione video Frame the QR with the che introduce il discorso dei layers. Questo dà infatti phone camera after opening the player. la possibilità di lavorare su infiniti layers, di cui sei in real time play, e di creare elementi quali ad esempio un logo, una transizione o un effetto grafico. Il GV Director è costituito da un pannello touch screen e da pulsanti, tutto completamente personalizzabile, nonché da un’uscita sdi e una streaming. Infine, l’ultimo prodotto a essere stato presentato è il GV Stratus, un framework e una piattaforma versatile completa di tools per la gestione e produzione dei contenuti video con una grafica personalizzabile per ogni utente. Ogni prodotto presentato è indipendente ma qualora si inserisse uno di questi prodotti Grass Valley nella linea di produzione, http://www.connessioni.biz/?p=19364 verrebbero automaticamente associati e abilitati a interfacciarsi tra di loro. Intervista a / Interview with Maurizio Vignati di Grass Valley

Text: Matteo Ferrante

Grass Valley is an American company that produces equipment and software for video production and brought some of their new items to Rome on June 11st. To break the ice, Maurizio Vignati, presales consultant of Grass Valley Italy, and Didier Gault, solution sales consultant at Grass Valley South Europe, Middle East and Africa, presented the new LDX range of cameras. This camera is provided with upgradable software on board which allows the camera to acquire additional functions when needed and for the required time period, thus reducing the cost. The camera has a CMOS professional sensor from Grass Valley that allows you not to lose sensitivity between the recording at 1080p and 1080i, the same is compatible with 3G fiber and Triax transmission technology for covering large distances. Transmission and receiving are managed by XCU, a station with a fixed part containing the wiring and also a memory for the camera settings, and a removable part (the heart of the system), a very convenient feature for replacing and maintenance. The second product to be introduced was the K2 Dyno S, a remote controller used for pre-, live and post-production consists of a 7-inch touch panel with customizable graphics and fully configurable physical buttons. This has the ability to create highlights and playlist during playback, metadata tags, slow motion and super slow motion effects live; it is also compatible with the formats Final Cut Pro and Avid Media Composer and you can transfer your work to an external storage device. Next to be presented was the GV Director, a suite for non-linear video production introducing the discourse of layers. This gives it a chance to work on infinite layers, including six in real time play, and to create elements such as a logo, a transition or a graphic effect. The GV Director consists of a touch screen and buttons, all fully customizable, as well as SDI and streaming output. The latest product to be introduced was the GV Stratus, a framework and platform full of versatile tools for the management and production of video content with a graphic customizable for each user. Each product presented is independent but if one of these Grass Valley products were to form part of a production line, it would be automatically associated and enabled to interface with the others.

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DURA LEX...

LA PRIVACY NELLA VIDEOSORVEGLIANZA PRIVACY IN VIDEO SURVEILLANCE

Avvocato IRMA TIRIBILLI, civilista con ampia esperienza nei settori della consulenza contrattuale e societaria. Vive ed esercita a Firenze. irma.tiribilli@libero.it

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Come più volte accennato in questo numero, quando si parla di video sorveglianza occorre quantomeno accennare a tutto quell'apparato normativo che regola il trattamento dei dati personali, registrati mediante l'uso di telecamere. A questi, si applicano le disposizioni generali in tema di protezione previste dal Decreto legislativo n. 196 del 30 luglio 2003, il così detto “Codice della Privacy”, e il provvedimento generale del Garante della Privacy dell'8 aprile 2010

As said several times in this issue, when we speak about video surveillance we have to mention a normative apparatus which regulates the processing of personal data. Legislative Decree n°. 196 dated 30th July 2003, aka “Privacy Code”, and the general measure dated 8th April 2010 of the Data Protection Authority are applied to the handling of personal data recorded through video surveillance

L'articolo 4 del Codice della Privacy stabilisce che la raccolta, la registrazione, l'organizzazione, la conservazione e l'utilizzo di immagini raccolte dai sistemi di video sorveglianza configurino un trattamento di dati personali. Ne consegue che ai dati raccolti si applichino non solo i principi e le regole stabilite del codice citato, ma anche le regole stabilite dal Garante della Privacy con il provvedimento dell'8 aprile 2010 (che sostituisce quello del 29 aprile 2004), nel quale sono stabiliti gli adempimenti che devono essere posti in essere dai soggetti che effettuano videoriprese. L'osservanza delle regole da parte di questi ultimi tutela i diritti e le libertà fondamentali, nonché la dignità degli individui che possono essere oggetto di videoriprese in quanto si trovino a transitare e/o sostare in aree che per determinate finalità, sono soggette a queste tipo di controllo. Innanzitutto i soggetti devono essere sempre informati che stanno per accedere a una zona video sorvegliata; in particolare, prima del raggio di azione della telecamera, dovrà essere apposto un supporto informativo che segnala la presenza dei dispositivi e, nel caso di sorveglianza notturna, detti supporti dovranno essere visibili anche di notte tramite segnalazioni luminose. L'informativa deve altresì riportare l'indicazione del soggetto che effettua la videoripresa nonché le finalità per perseguire le quali si sta effettuando la registrazione.

Le immagini, inoltre, dovranno essere conservate per poche ore, al massimo 24, salvo speciali esigenze di ulteriore conservazione in relazione ad esempio a festività o chiusura di uffici ed esercizi nonché nei casi legati a specifiche richieste delle autorità giudiziarie. La disciplina è vasta e prende in considerazione gli accorgimenti che, per garantire la privacy dei soggetti, devono essere adottati in settori specifici quali luoghi di lavoro, ospedali e luoghi di cura, istituti scolastici e trasporti pubblici. In generale, le telecamere dovranno evitare riprese particolareggiate eccezione fatta per quei casi in cui i dettagli non siano indispensabili in relazione alle finalità perseguite. Inoltre, sempre per le riprese in posti pubblici, e nelle cui prossimità possono transitare soggetti diversi dagli utenti dell'edificio o struttura a cui è preposta la sorveglianza, l'angolo della visuale delle apparecchiature di ripresa dovrà essere circoscritto alla zona da sorvegliare, con esclusione di quelle aree non immediatamente circostanti e non direttamente funzionali rispetto alle esigenze di sicurezza. Il mancato rispetto delle misure prescritte dai provvedimenti del Garante della Privacy può comportare, oltre al risarcimento dei danni nei confronti dei soggetti eventualmente danneggiati: l'inutilizzabilità dei dati personali trattati in violazione della disciplina della privacy; l'adozione di provvedimenti di blocco o di divieto del trattamento disposti dal Garante; applicazione di sanzioni amministrative o penali. Salvo eccezioni infine, le normative dettate in materia di videosorveglianza si applicano sia ai soggetti pubblici che ai soggetti privati. Nel caso in cui l'impianto sia preposto alla videosorveglianza di un'area privata (abitazione, giardino o cortile) il soggetto installatore è tenuto però al rispetto del Codice della Privacy solo se i dati sono destinati a una comunicazione sistematica o alla diffusione. Chiaramente i dispositivi di videoripresa non dovranno riprendere zone diverse da quelle private come ad esempio marciapiedi o parti condominiali.

Giugno/Luglio June/July 2013

Conn


DURA LEX...

Article 4 of the Privacy Code stipulates that the collection, recording, organisation, storage and use of images gathered by video surveillance systems are a form of personal data handling. It follows that not only the principles and rules established by the aforementioned code, but also the rules established by the Data Protection Authority through the measure dated 8th April 2010 (which replaces that of 29th April 2004) apply, which stipulate the conditions that must be put in place by subjects responsible for the video recordings. Compliance with the rules by the latter safeguards the rights and fundamental freedom as well as the dignity of individuals who can be the subject of video recordings since they may transit and/or stop in areas which, for specific purposes, are subjected to this type of control. First and foremost the subjects must always be informed that they are about to enter an area under video surveillance; specifically, before the radius of action of the camera, there must be an information notice stating the presence of the devices and, in the event of night time surveillance, said notices must be visible by means of luminous signs. The information notice must also indicate the subject responsible for the video recording as well as the purpose for which the activity is being carried out. The images must be stored for a few hours, at most 24, except where it is necessary to store them for longer, in relation for example to holidays or office and business closing times as well as in cases connected with specific requests of judicial authorities. The regulation is vast and takes into consideration the procedures which must be adopted in specific sectors to guarantee the privacy of the subjects at work, hospitals and healthcare facilities, schools and public transport. In general, the cameras must prevent detailed recordings with the exception of those cases in which details are essential to the purpose. Furthermore, always for recordings in public places, and in the vicinity of which subjects other than users of the building or facility which is under surveillance may transit, the visual angle of the recording appliances must be restricted to the zone under surveillance, with the exclusion of those areas which are not immediately adjacent and not directly functional to the security needs.

Failure to comply with the actions prescribed by the measures of the Data Protection Authority can imply, in addition to compensation for damage to subjects who may be harmed, inadmissibility of the personal data handled in violation of the privacy law, the adoption of measures which are provided by the Authority to block or to forbid the handling activity and the application of administrative or penal sanctions. Exceptions aside, the regulations dictated on video surveillance apply to both public and private subjects. In the event that the system is arranged for the video surveillance of a private area (home, garden or courtyard), the installer is obliged to comply with the Privacy Code only if the data are intended for a systematic communication or distribution. Clearly, the video recording devices must not record zones other than private ones, such as footpaths or parts of condominiums.

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GLI ANTENATI THE ANCESTORS

LEONARDO DA VINCI A MILANO Il laboratorio di un grande System Integrator LEONARDO DA VINCI IN MILAN The workshop of a great Systems Integrator Text: Matteo Fontana

j Leonardo Da Vinci, ritratto Leonardo Da Vinci, portrait n Leonardo Da Vinci, disegni per chiuse Leonardo Da Vinci, drawings

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Giugno/Luglio June/July 2013

Per una rivista come Connessioni, perennemente attenta nell'interpretare il presente e nell'anticipare il futuro, guardare al passato può sembrare inusuale o, addirittura, inappropriato. In realtà questa rubrica, oltre che per strapparvi un sorriso, nasce dal proposito di indagare, attraverso un viaggio singolare e un po' forzato del pensiero analitico e scientifico, le fondamenta concrete alla base del concetto di integrazione. Siamo o non siamo nani sulle spalle di giganti?

For a magazine like Connessioni that constantly seeks to interpret the present and anticipate the future, looking to the past might seem unusual or even downright inappropriate. Instead, as well as being an attempt to cheer you up, this column is also the fruit of our desire to dig up and examine at first-hand the concrete foundations on which the concept of integration is based, in a unique , if a little contrived, journey through analytical and scientific thought. Is it true after all? Are we really dwarfs perched high on the shoulders of giants?

Di Leonardo da Vinci e del suo “multiforme ingegno” (per dirlo nientemeno che con Omero) sono state proposte, nei secoli, moltissime immagini e interpretazioni: Leonardo pittore, scienziato, architetto, ingegnere… Noi proponiamo: “Leonardo system integrator”! Certo, detto così è impossibile che non nasca spontaneo un sorriso, e certamente la nostra è una definizione divertita e paradossale. Ma, a ben vedere, perché no? Fin da giovanissimo (nacque nel 1452 e a soli trent’anni, nel 1482, era già a Milano, alla corte di Ludovico il Moro) mostrò una grande propensione verso differenti attività, e secondo l’opinione di molti, più che uno scopritore di tecniche nuove, fu un geniale riutilizzatore di tecniche conosciute, un uomo che – più di altri, nel suo tempo – sapeva unire idee e scoperte per creare soluzioni nuove e brillanti. Milano. Quella di Ludovico il Moro, che vi aveva preso il potere e che si trovava alle prese col problema di mantenerlo, controllando la cittadinanza e in particolare la nobiltà, fu un grande laboratorio, per Leonardo. E i piani urbanistici e difensivi pensati (e solo in parte attuati) dal genio toscano per quella città, – piani nei quali tutti gli elementi dell’urbanistica del tempo, come anche della scienza militare, venivano connessi in un tessuto urbano letteralmente avveniristico – sono dei veri e propri modelli di integrazione. Leonardo pensava una Milano su tre livelli: nel più basso le acque dei navigli (per i quali Leonardo progettò un nuovo tipo di chiusa usato fino all’800); al livello intermedio, le strade destinate al “popolo”, per la vita quotidiana, commerciale e lavorativa della città; al terzo livello, isolati e quindi anche più facilmente controllabili, su strade rialzate e ponti, si sarebbero dovuti muovere “li gentili homini”, la nobiltà, in questo modo “estratta” dai vicoli di una città che ancor oggi presenta un centro storico aggrovigliato e un po’ oscuro.

Il Codice Atlantico, conservato proprio a Milano, contiene moltissimi suoi disegni relativi a una quantità di temi e di argomenti, tra cui appunto lo studio dell’urbanistica milanese, delle acque, delle opere di fortificazione e delle macchine belliche (ricordiamo gli studi sulle bombe, e la preconizzazione di carro armato, mitragliatrice e forse persino di una prima forma di elicottero!). L’idea che ci si fa, leggendo dal suo lavoro a Milano (lavoro che egli certamente poté solo abbozzare), è che la sua città ideale sarebbe stata una geniale e anticipatrice “città integrata” a tutti i livelli, una città che qualcuno non ha esitato ad accostare addirittura a certi progetti di Le Corbusier. Ma il “multiforme ingegno” leonardesco lasciò tracce quasi in ogni ambito: si sa che a lui venne affidata l’organizzazione di eventi celebrativi e feste, coreografie e macchinari per stupire gli ospiti di corte; e lasciò a Milano dipinti celeberrimi quali “Il Cenacolo” e la famosissima, entusiasmante decorazione della Sala delle Asse, nel Castello Sforzesco: un complicatissimo intreccio vegetale di rami, foglie, frutti, riscoperto solo nel 1893. Quanti altri dettagli, quante altre sorprese, celate magari ancor oggi nel tessuto cittadino, in ciò che resta della cinta muraria di epoca Rinascimentale, nei Navigli, sono ancora da scoprire, opera di quel genio dell’integrazione di sistemi che fu, tra le altre cose, Leonardo da Vinci? Over the centuries, multitudes of images and interpretations have been offered about Leonardo da Vinci and his “multifaceted genius” (as Homer himself put it): Leonardo the painter, the scientist, the architect, the engineer… we would like to add another one: “Leonardo the systems integrator”! Come on, put like that you can’t help but smile and we do admit that our definition is supposed to be funny and paradoxical. But when you think about it, why not? At a very early age (he was born in 1452 and at by the time he was


GLI ANTENATI THE ANCESTORS

thirty years old, in 1482, Da Vinci had already reached Milan, where he attended the court of Ludovico Sforza, as magister, ingeniarius et pinctor) showing a great propensity for various different activities. According to many, Leonardo was not the discoverer of new technologies, but instead the brilliant re-user of known technologies. He was a man who knew how to combine ideas and discoveries to create new, brilliant solutions, and in doing this he towered above his peers. Milan. We’re talking about Milan under Ludovico il Moro, who had won the city by way of force and was now getting to grips with how to hang on to it, by keeping its people, especially the nobles, under control: this setting was an excellent workshop for Leonardo. And the town plans and the defence strategies conceived (and only partially implemented) by the Tuscan genius for that city, – plans in which all the town planning elements of that age, similarly to those in the field of military science, were connected in a complex urban layout that was literally futuristic – plans that proved to be true models of integration. Leonardo saw Milan as lying on three levels: on the lowest level he saw the waters of the canals (for which he designed a new type of lock that was used until the nineteenth century); on the intermediate

level he pictured the streets destined for the “people”, for the everyday, business and working life of the city; he placed “li gentili homini”, the nobles, on the third level, where they would be isolated and therefore easier to keep under control, living and dying on raised streets and bridges and so “extracted” from the lanes of a city that even today presents a tangled, rather dark town centre. The Codex Atlanticus, which is actually kept in Milan, contains many of Da Vinci’s drawings relative to a number of themes and subjects, including indeed his studies on the Milan city layout, waters, fortification works and war machines (let’s not forget his studies on the bombs and the designs that proved to be the precursors of the modern-day tank, machine gun and perhaps even a primitive form of helicopter!). The idea that we get from reading into the work he carried out in Milan (work he certainly only managed to take to the drafting stage), is that his ideal city would have been a smart, ground-breaking “integrated city” on all levels, a city that in fact some have not hesitated to compare with designs by Le Corbusier. But Leonardo’s “multi-faceted genius” left traces in almost all fields: it is well-known that he was entrusted with organising celebratory events and parties, preparing choreographies and designing machinery to amaze the guests of the court. And he left Milan some famous paintings such as “The Last Supper” and the world-famous, exciting decoration of the Sala delle Asse, in the Sforzesco Castle: an extremely complex weave of plantlife containing branches, leaves and fruit, which was only rediscovered in 1893. How many more details are still today be hidden from us in this city, in what remains of the city walls from the Renaissance period and in the Navigli canals? How many surprises are still awaiting discovery, the work of Leonardo da Vinci, the genius who was, amongst other things, a brilliant systems integrator?

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A MADE EXPO GLI INTEGRATORI INCONTRANO GLI ARCHITETTI INTEGRATORS MEET ARCHITECTS AT MADE EXPO La prossima tappa del progetto SIEC OnThe Road – un’iniziativa di SIEC in collaborazione con Connessioni – sarà il MADE expo, la fiera dedicata all’architetture, al design e all’edilizia che si terrà a Milano dal 2 al 5 ottobre The next stage of the SIEC On The Road project, an initiative of SIEC in association with Connessioni, will be MADE expo, the fair dedicated to architecture, design and building, which will be held in Milan from 2nd to 5th October

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Giugno/Luglio June/July 2013

SIEC sarà presente alla fiera milanese con uno stand istituzionale e una serie di seminari rivolti ad architetti e progettisti. L’associazione intende così rafforzare il dialogo con gli interlocutori maggiormente interessati ad approfondire la portata e le potenzialità delle innovazioni tecnologiche che trovano sempre più spazio nel residenziale e non solo. Le tecnologie AV e controlli sono aspetti presi sempre più in considerazione nei nuovi edifici, sia pubblici che privati, e la loro corretta applicazione diventa un fattore critico per la soddisfazione del cliente/committente. Il cliente oggi non è più solo appagato dall’aspetto estetico di una costruzione, ma si aspetta anche una perfetta funzionalità e facilità d’uso delle tecnologie applicate. E questa può essere garantita solo da un rapporto sempre più stretto tra architetti e integratori di sistemi fin dalle prime fasi del progetto. In tutti gli ambiti in cui queste tecnologie entrano in gioco va favorito, quindi, lo scambio costruttivo tra designer e architetti da un lato e integratori di sistemi dall’altro: questi ultimi si possono infatti prendere carico della progettazione, installazione e collaudo delle soluzioni tecnologiche. Si tratta di un incontro sinergico tra professionisti il cui comune obiettivo è di soddisfare e – perché no? – entusiasmare il cliente/committente. Purtroppo nel nostro settore, come in altri ugualmente caratterizzati da uno sviluppo molto rapido, esiste ancora molta improvvisazione mentre per la corretta applicazione delle tecnologie occorrono forti competenze, adeguate risorse progettuali e tecniche, elevata qualità del servizio. Per questo motivo, com’è noto, SIEC ha intrapreso un percorso di valorizzazione e certificazione delle realtà professionali, che passa attraverso l’adesione volontaria a delle prassi di riferimento per il settore, che stiamo finalizzando con UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione. Della potenzialità di queste tecnologie e del loro corretto impiego nel settore pubblico e privato si parlerà ampiamente nei seminari dedicati ad architetti e designer che SIEC organizzerà in occasione di MADE expo.


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I NUMERI DI MADE EXPO

(Edizione 2012) 231.729 presenze (31.235 estere) 1.532 espositori (213 esteri) I progettisti rappresentano il 36% dei visitatori.

A OTTOBRE IL CORSO BASE INFOCOMM IN ITALIANO

Il 17 luglio un Webinar presenterà in anteprima il corso InfoComm “Essential of AV technologies”, tradotto e adattato alla realtà italiana da SIEC e che si terrà per la prima volta a Milano a metà ottobre. Il corso – a pagamento – è rivolto al personale tecnico commerciale e può essere utile anche per quanti possono essere interessati a una panoramica generale su tutte le tecnologie coinvolte nell’integrazione di sistemi. La prima edizione del corso si terrà a Milano, a metà ottobre, e durerà due giorni consecutivi; la seconda a Novembre – nell’ambito di SIEC Convention 2013 – e sarà dedicata agli esami e alla consegna dei diplomi di partecipazione.

SEMPRE PIÙ VICINI ALLA PRASSI DI RIFERIMENTO UNI

A giugno si è riunito per la quarta volta il Tavolo UNI per la prassi di riferimento sui “Servizi di integrazione sistemi audio/video/controlli”. ll documento predisposto dagli esperti SIEC è ormai in dirittura d’arrivo e subito dopo l’estate UNI darà il via alla consultazione pubblica, la fase che precede l’ufficializzazione della prassi con la pubblicazione del documento da parte di UNI. Come è noto, si tratta di un documento para-normativo che può essere assunto come riferimento da tutte le aziende che operano nel settore e che fin da subito assegnerà una patente di qualità alle realtà che a esso vorranno adeguarsi. La meta ultima della certificazione delle aziende è ormai a portata di mano, grazie alla visione di SIEC e al contributo degli associati che hanno partecipato al tavolo. Per maggiori informazioni e aggiornamenti: www.sieconline.it

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SIEC will be present at the fair in Milan with a corporate booth and a series of seminars geared to architects and designers. The association intends to reinforce the dialogue with those most interested in having a greater insight into the scope and potential of technological innovations which are finding increasing space in residential and other sectors. AV technologies and controls are aspects which are taken increasingly into consideration in new buildings, both public and private, and their correct application becomes a critical factor for the satisfaction of the customer/buyer. The customer is no longer gratified by just the aesthetic aspect of a construction; he also expects the perfect operation and easy use of applied technologies. This can only be guaranteed by an increasingly closer relationship between architect and system integrator from the initial stages of the project. It follows that in all environments in which these technologies come into play the constructive exchange between designers and architects on one side and systems integrators on the other must be encouraged: the latter can take charge of the design, installation and testing of the technological solutions. It has to do with a collaborative meeting between professionals, the shared goal of which is to satisfy and why not, transmit enthusiasm to the customer/ buyer. However, in our sector, as in others which are equally characterised by very rapid development, there is still a great deal of improvisation, while strong skills, suitable design and technical resources, and elevated service quality are required for the correct application of technologies. For this reason, as is well known, SIEC has undertaken a path to enhance and certify professional companies, which works through voluntary adhesion to the reference procedures for the sector, which we are finalising with UNI – Italian National Unification Body. The seminars, dedicated to architects and designers which SIEC will organise for MADE expo, will deal extensively with the potential of these technologies and their correct use in the public and private sector. THE NUMBERS OF MADE EXPO (Edition 2012) 231,729 attendees (31,235 foreign) 1,532 exhibitors (213 foreign) The designers account for 36% of the visitors. BASIC INFOCOMM COURSE IN ITALIAN IN OCTOBER On 17th July, a Webinar will offer a preview presentation of the Infocomm course entitled “Essential of AV technologies”, translated and adapted for Italian companies by SIEC and which will be held for the first time in Milan in mid-October. The course (to be paid for by participants) is geared to technical commercial staff and it can also be useful for those interested in a general overview of all the technologies involved in systems integration. The first edition of the course will take place in Milan, in mid-October, and be held over two consecutive days; November will see the second course, within the scope of the SIEC Convention 2013, dedicated to the exams and delivery of the participation diplomas. EVER CLOSER TO THE UNI REFERENCE PROCEDURES In June, the UNI round meeting met for the fourth time for the reference procedures on “Services of audio/video/controls system integration”. The document prepared by the SIEC experts is almost ready and, immediately after the summer, UNI will seek public input, the phase which precedes the procedures becoming official with the publication of the document by UNI. As is well known, it is a para-regulatory document which can be taken as reference by all companies which operate in the sector and which will immediately assign a quality licence to companies which want to adapt to it. The ultimate goal of certifying companies is now close at hand, thanks to the vision of SIEC and to the contribution of members who have participated in the meeting. For further information and updates: www.sieconline.it

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KNX: SMART BUILDINGS, SMART CITIES Nello scorso numero di Connessioni abbiamo riportato un interessante scambio di opinioni con il prof. Michele Ruta del Politecnico di Bari e il prof. Gian Marco Revel dell’Università Politecnica delle Marche,due tra le numerose partnership scientifiche portate avanti da KNX Italia per sopperire al sempre più impellente bisogno, come loro stessi ci hanno confermato, di promuovere una comunicazione e un confronto costante tra l’associazione e il mondo scientifico universitario

Text: Riccardo Bandini

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Giugno/Luglio June/July 2013

In the last issue of Connessioni, we reported on an interesting exchange of opinions with Professor Michele Ruta from Bari Polytechnic and Professor Gian Marco Revel from the Polytechnic University of the Marche region, representatives of two of some of the many scientific partnerships that KNX Italia has established and implemented to meet the ever-increasing requirement to promote a communication channel and a constant exchange of ideas between the association and the scientific environment of university research, as the researchers in question personally confirmed to us C’eravamo lasciati ipotizzando un futuro, assolutamente prossimo, in cui il dialogo con gli strumenti di gestione di un’abitazione diviene sempre più immediato e facilitato. A questo proposito chiediamo al prof. Ruta quali ritiene essere i primi passi per una reale “era smart” e che tipo di sviluppo potrebbero avere la Building Automation e KNX in un paese come l’Italia. “Una delle ricadute più immediate della Building Automation”, precisa Ruta “è il controllo dell’energia. Sempre più abitazioni sono infatti in grado di approvvigionarsi da energetiche rinnovabili e soprattutto da una miscellanea di fonti energetiche. Come e quando selezionare le diverse fonti, ossia decidere come alimentare la propria abitazione, è lasciato alla casualità, ad una pre-impostazione statica degli impianti o alla facoltà dell’utente. In nessuno dei precedenti casi, come prevedibile, è facile raggiungere un optimum nello sfruttamento e una massimizzazione della utilità dell’utente. Un approccio in termini di Intelligenza Artificiale permetterebbe invece di demandare ad un “agente” software che supervisiona la casa, la gestione del mix di fonti energetiche disponibili in un dato istante in modo da massimizzare la convenienza dell’utente e in conseguenza di parametri ambientali. Personalmente mi aspetto un grandissimo futuro per l’automazione degli edifici in Italia, lo dimostra la sempre più crescente attenzione al comparto energetico che necessariamente richiede una forma di controllo; utilizzando infatti come volano la gestione intelligente dell’energia, la Building Automation avrà un ruolo determinante nel comparto dell’edilizia”. Quali sono allora i primi passi che KNX e i suoi associati, sia scientifici sia non, hanno intrapreso? Il prof. Revel rivela che sono già attivi progetti di cooperazione sui concetti di Smart Cities e Smart Building con importanti costruttori. L’interesse


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è quello di cambiare l’approccio alla Building Automation partendo dal concetto che occorre avere una completa interoperabilità tra tutti i dispositivi all’interno della casa, sia esso un forno, una lavatrice o un apparecchio biomedicale. Altro concetto che si sta introducendo con sempre maggiore vigore è quello della visione della casa come il mattoncino di una grossa composizione organica che è quella delle Smart Cities, puntando a sinergie tra edifici appartenenti a una stessa griglia. L’Italia, confessa Revel, è in ritardo rispetto al nord Europa nell’implementazione delle città intelligenti, oltre che per scelte politiche anche a causa della natura storica del costruito esistente, in cui la possibilità di interventi è limitata. L’uso di tecnologie per la gestione delle informazioni che abbiano un impatto non invasivo assumono quindi una grande importanza. Occorre aggiungere inoltre la tendenza, sempre maggiore, a utilizzare sistemi di comunicazione veloci; attualmente il protocollo KNX su doppino è a bassa velocità semplicemente perché trasporta informazioni elementari. In realtà, con il crescere del contenuto informativo, ci sarà una naturale convergenza sulla più performante soluzione KNX IP, sia essa wired o wireless. Concludiamo la nostra conversazione incrociata con una domanda relativa a gli obbiettivi posti dai citati partner scientifici al momento della loro iscrizione a KNX e se ci sono suggerimenti o indicazioni che si sentirebbero di dare a KNX per migliorare la collaborazione. “L’occasione offerta al mondo scientifico per avere un contatto con il mondo industriale attraverso l’associazione”, risponde Revel “è stata raccolta con molto interesse. KNX sta sicuramente facendo un ottimo lavoro di promozione lavorando su varie e interessanti iniziative di divulgazione. Come indicazione, riteniamo che, a causa della complessità di contenuti informativi che devono essere scambiati sul bus in applicazioni scientifiche, un maggiore coinvolgimento della tecnologie KNX richieda un adeguamento del protocollo affinché sia in grado di supportare la maggiore complessità informativa”. Infine, secondo Ruta, l’associazione può permettere ai partner di concludere quel processo che parte dal pensiero e si conclude in un’idea realizzata facendo arrivare agli altri associati industriali le proprie idee. “KNX sta giustamente spingendo in questa direzione, fiduciosi che possano esserci dei riscontri positivi. Sarebbe interessante, in questo senso, organizzare delle visite da parte delle aziende impegnate nella realizzazione di soluzioni KNX, presso i partner di ricerca e viceversa. Un altro possibile approccio che potrebbe essere seguito è quello dell’organizzazione di workshop a tema in cui confrontarsi e trarre spunto per migliorare le idee proposte.”

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We had concluded last time thinking about a very near future in which our dialogue with the instruments that manage a home will become increasingly immediate and easy. On this note, we ask Professor Ruta what he sees as being the first steps towards a real “smart era” and what kind of development Building Automation and KNX can expect to undergo in a country such as Italy. “One of the most immediate returns we can expect to reap from building automation” Ruta specifies, “is energy control. Indeed, more and more homes are equipped with renewable energy sources and especially by a mix of energy sources. How and when to use these energy sources, that is to decide how to feed their own homes, is left to chance, to a pre-set static installations or user is entitled. In none of the above cases, as expected, it is easy to achieve an optimum exploitation and maximization of user utilities. An approach that involves Artificial Intelligence should allow him to delegate that choice to an “agent” software which monitors the house and manages the mix of energy sources available at any given moment with a view to maximising the user’s convenience and as a result of environmental parameters. Personally, I have great expectations regarding the building automation sector in Italy. We can already catch a glimpse of just how successful the concept can be by considering the ever-increasing attention paid to the energy segment, which necessitates a form of control; indeed, by using smart energy management as a flywheel, Building Automation will play a decisive role in the building segment”. So what are the first steps that KNX and its scientific and non-scientific associates have failed to take? Professor Revel lets us in on the fact that projects focusing on the concepts of the Smart Cities and Smart Building involving the cooperation of important builders are already ongoing. These aim to change the approach to Building Automation by starting from the concept that all devices inside the home, whether they are ovens, washing machines, or bio-medical equipment, must be fully interoperable. Another concept that is being introduced with more and more enthusiasm is that of the home seen as a tiny brick in the large organic composition of the Smart Cities, aiming at creating synergies between buildings that belong to the same grid. “Italy,” Revel confesses “is way behind northern Europe as far as implementing the smart city concept is concerned, as well as for policy choices, also for the historic nature of the existing built, in which the possibility of action is limited. Using non-invasive technologies to manage information therefore assumes prime importance. Not to mention the ever-increasing tendency to use fast communication systems; currently the KNX protocol on twisted pair cabling is low-speed simply because it transports elementary information. Instead, as the information content grows, there will be a natural convergence on the KNX IP wired and wireless solution, as it offers a better performance. Let’s end by asking our scientific partners about the objectives they had in mind when they registered with KNX and whether they have any suggestions or indications that they might want to offer KNX in order to improve the partnership. “The possibility of making contact with the industrial world being offered to the scientific world by the association”, replies Revel “has been met with a high level of interest. KNX is certainly doing a great job in terms of promotion, by working on various interesting information initiatives. As an indication, we believe that due to the complex nature of the informative content that must be exchanged on the bus in scientific applications, in order to use KNX technologies more, the protocol will have to be adapted to render it capable of supporting the increased level of complexity presented by the information”. Finally, in Ruta’s opinion, the association can provide a means by which members can conclude the process that departs from a thought and ends up in an idea that is realized, by transmitting their ideas to the other industrial associates. “KNX is rightly pushing in this direction and we are sure that its efforts will produce some positive results. In this sense, it would be interesting to organize initiatives whereby the companies engaged in creating KNX solutions visit the research partners and vice versa. Another possible approach that could be adopted is that of organizing themed workshops where partners can exchange opinions and find inspiration that will allow them to improve the ideas proposed.”

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EVENTI CEDIA IN ITALIA CEDIA EVENTS IN ITALY Grande entusiasmo e grande vitalità durante l’evento CEDIA, che si è svolto lo scorso 6 Giugno a Roma in una location congressuale prestigiosa come l’NH Hotel, a due passi da via Vittorio Veneto, e che ha attirato la presenza di oltre cento professionisti dell’interior design e dell’integrazione dei sistemi Great enthusiasm and vitality during the CEDIA event which was held on 6th June this year in Rome, in a prestigious conference location like the NH Hotel, a short distance from Via Vittorio Veneto, and which attracted over one hundred professional interior design and system integration professionals

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Giugno/Luglio June/July 2013

La maggiore soddisfazione per CEDIA è stata vedere interagire tra loro, durante una sessione di networking appositamente pensata e organizzata, le diverse figure professionali coinvolte nella progettazione “integrata” delle abitazioni. L’evento si è svolto in due momenti: uno dedicato a un corso di formazione sulla domotica e sui sistemi AV per gli interior designer – Progettare abitazioni integrate pronte per il futuro – e uno, Connect with CEDIA, dedicato al networking tra gli interior designer e gli integratori di sistema. L’evento è stato una buona opportunità per gli integratori di sistema per relazionarsi con gli interior designer e gli architetti in un clima informale che ha però permesso di creare preziose e importanti sinergie per nuove collaborazioni. Il corso di formazione Progettare abitazioni integrate per il futuro, che ha visto la partecipazione attenta e attiva di oltre sessanta interior designer e architetti, ha consentito di condividere un linguaggio e un vocabolario comune durante la successiva session e di networking Connect with CEDIA. Durante l’evento è stata presentata anche la nuova documentazione tecnica disponibile in italiano: Linee guida per i cablaggi, Progettare abitazione integrate pronte per il futuro, Buone Pratiche sulla sicurezza della rete, oltre alla documentazione per diventare membri CEDIA che è stata tradotta anch’essa in italiano. Tra i numerosi servizi e corsi di formazione proposti da CEDIA ai propri membri, il corso gratuito per Esperto nel cablaggio strutturato permette di effettuare i test al termine dell’installazione e di rilasciare un’attestazione al proprietario dell’abitazione. CEDIA guarda adesso alla pianificazione dei contenuti della sessione formativa di due giorni che si svolgerà a Milano nel mese di novembre con docenti altamente qualificati, professionali e di comprovata esperienza nel settore, in linea con quelle che sono le attività formative che CEDIA offre agli integratori di sistema, membri CEDIA e non, da ormai quasi venticinque anni. Gli eventi pianificati per il 2013 sono comunque in accordo alle proposte e alla pianificazione decisa durante la riunione annuale dei membri CEDIA che si è svolta lo scorso anno a ottobre. L’associazione internazionale CEDIA, presente in tutto il mondo e attiva nella Regione 1 (che comprende Europa, Russia, Medio Oriente, Africa, India e Pakistan) in ben 35 paesi, conferma quindi il proprio impegno e la propria serietà in Italia con l’obiettivo di creare le giuste sinergie tra le diverse figure professionali coinvolte nell’integrazione dei sistemi, di dare visibilità ai propri membri e di organizzare eventi formativi con contenuti di qualità.


Il link per scaricare gratuitamente le Linee Guida per i cablaggi è: http://cedia.co.uk/cda_download.php?r=Q2TJP0175161 Il link per coloro che fossero interessati a diventare membri CEDIA è: http://cedia.co.uk/cda_app_download.php?ver=2012 Il link per visualizzare i servizi disponibili per i membri CEDIA e le diverse tipologie di iscrizione: http://cedia.co.uk/cda_general.hp?r=P1U3OP386111&lang=it

NUOVA CERTIFICAZIONE CEDIA: SPECIALISTA DELLE RETI

A conferma dell’impegno di CEDIA nell’elevare e mantenere gli standard di qualità nelle installazioni residenziali delle reti e nell’integrazione dei sistemi, CEDIA ha introdotto una nuova certificazione e un nuovo corso di formazione per diventare Specialista delle Reti. Cisco ha previsto che nel 2014 il traffico dati wireless supererà quello proveniente dai dispositivi cablati e che il Wi-fi e i dispositivi “mobile” peseranno per il 61% del traffico IP entro il 2016. La nuova credenziale, che trae fondamento dai percorsi formativi sviluppati negli anni da CEDIA nei settori IP e Reti, certificherà i professionisti del settore con una comprovata e adeguata preparazione per implementare e realizzare reti robuste all’interno delle abitazioni. La certificazione è pensata per quei professionisti che installano e configurano i sistemi residenziali, per i professionisti IT, per i progettisti che realizzano il design dei sistemi ed elaborano le liste componenti hadware e per i programmatori che si confrontano quotidianamente con il mondo delle reti. Per iscriversi al corso di tre giorni che contiene moduli riguardanti la teoria e la pratica IP, la sicurezza delle reti, la segmentazione, l’accesso da remoto e le reti wireless: www.cediaeducation.com/networking-school The greatest satisfaction for CEDIA was to see the different professional figures involved in the “integrated” design of homes interact with each other during a purposely designed and organised networking session. The event saw two moments: one dedicated to a training course on home automation and on AV systems for interior designers – Designing integrated homes ready for the future – and another, entitled Connect with CEDIA, dedicated to networking between the interior designers and system integrators. The event provided an excellent opportunity for system integrators to relate with interior designers and architects in an informal climate which led to precious and important collaborations for new joint ventures. The training course, Designing integrated homes for the future, which saw the attentive and active participation of more than sixty interior designers and architects, made it possible to share a language and a vocabulary during the later networking session, Connect with CEDIA. The new technical documentation available in Italian was also presented during the event: Guide lines for cabling, Designing integrated homes ready for the future, Good

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Practices on the security of the network, in addition to the documentation to become CEDIA members which has also been translated into Italian. The numerous services and training courses which CEDIA offers its members, the free course for Experts in structured cabling allows to perform the tests at the end of the installation phase and to issue the house owner with a certificate. CEDIA is now looking at planning the contents for the two-day training session which will be held in Milan in November with highly qualified, professional teachers with proven experience in the sector, in line with those which are the training activities that CEDIA has been offering system integrators, CEDIA members and non-members, for almost twenty five years. The events planned for 2013 are in agreement with the proposals and planning decided during the annual meeting of the CEDIA members which took place last October. The international CEDIA association present worldwide and active in Region 1 (which includes Europe, Russia, Middle East, Africa, India and Pakistan) in 35 countries, confirms its commitment and professionalism in Italy with the goal of creating the right cooperation between the different professional figures involved in systems integration, to give visibility to its members and to organise quality training events. The link to download the Guide Lines for cabling for free is: http://cedia.co.uk/cda_download.php?r=Q2TJP0175161 The link for those interested in becoming CEDIA members is: http://cedia.co.uk/cda_app_download.php?ver=2012 The link to display the services available for CEDIA members and different kinds of registration, click on: http://cedia.co.uk/cda_general.hp?r=P1U3OP386111&lang=it NEW CEDIA CERTIFICATION: NETWORK SPECIALISTS To confirm CEDIA’s commitment to elevating and maintaining the quality standards in the residential installations of the networks and in systems integration, CEDIA has introduced a new certificate and a new training course to become Network Specialists. In 2014, Cisco expects wireless data traffic to have exceeded that coming from cabled devices and that Wi-Fi and mobile devices will account for 61% of IP traffic by 2016. The new credential, which draws its origins from the training courses developed over the years by CEDIA in IP and Network sectors, will certify the professionals of the sector with a proven and adequate preparation to implement and realise sturdy networks in homes. The certificate is designed for those professionals who install and configure residential systems, for IT professionals, for designers who design the systems and elaborate the hardware components lists and for programmers who deal with the network world on a daily basis. To register for the three-day course which contains modules concerning both the theoretical and practical aspects of IP, network security, segmentation, remote access and wireless networks, click on: www.cediaeducation.com/networking-school

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www.infocomm.org

GRANDE SUCCESSO PER INFOCOMM 2013 GREAT SUCCESS FOR INFOCOMM 2013 Più di 35.000 le persone che hanno affollato la città di Orlando per imparare, conoscere e fare networking nel mondo AV More than 35,000 flock to Orlando to experience AV, network and learn

InfoComm 2013, l’appuntamento annuale per gli operatori del settore AV di tutto il mondo, che si è tenuto dall'8 al 14 giugno scorsi a Orlando, in Florida, è stato visitato da 35.126 professionisti provenienti da più di 110 paesi. Un aumento del 2,5% rispetto all'edizione del 2012. “La fiera InfoComm è il luogo ideale per per avere una panoramica sul mondo AV, valutare i prodotti, stringere contatti e fare networking e migliorare le proprie competenze professionali” ha detto David Labuskes, CTS, RCDD, Executive Director e CEO di InfoComm International. ”Il mercato stesso è un sostenitore prezioso per l'evento organizzato da InfoComm, e siamo grati ai partecipanti e a gli espositori che si sono impegnati a rendere InfoComm un evento imperdibile nel calendario del settore.“

LA FORMAZIONE E LE CERTIFICAZIONI

L'Università InfoComm ha organizzato corsi di formazione pratica che hanno coinvolto i migliori e più brillanti docenti e studenti del settore. I partecipanti hanno deciso di partecipare per la diversità e la varietà dei corsi che vertono su argomenti che vanno dalla acustica alla videoconferenza. Corsi molto famosi come quello Unified Communications and Collaboration, CTS Prep, EDID, HDCP, HDMI for Pro AV, Digital Signage Revolution in Retail and Future Technologies: The Inside Scoop from Silicon Valley. Con due terzi delle sessioni completamente nuove, oltre a quelli sulla rete AV e sulla conferencing. Quest’anno, 237 professionisti AV hanno superato l’esame per Certified Technology Specialist (CTS) Un nuovo record. 25 hanno superato l’esame CTS ®-D e 14 hanno guadagnato il credito CTS ®-I.

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Giugno/Luglio June/July 2013

UNA FIERA BRILLANTE COME LE ULTIME TECNOLOGIE

Sono stati 937 gli espositori che hanno partecipato a InfoComm quest’anno. Per un totale di più di 470.000 metri quadrati di esposizione e spazi per eventi speciali. Un’altra notizia diffusa in fiera comprende il rilascio della seconda edizione della CTS Exam Guide e i miglioramenti apportati al data base di InfoComm iQ e molto altro. InfoComm 2013 è stato il primo grande evento dell’associazione con David Labuskes come Direttore Esecutivo e CEO, CTS, RCDD, al timone. Mentre Jason McGraw, CTS, CAE, ha festeggiato il suo 20° InfoComm show. La manifestazione è stata sponsorizzato da Blackmagic Design, Christie, Crestron, Panasonic, Samsung, Aurora e NEC.


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InfoComm 2013, the annual conference and exhibition for professional audiovisual buyers and sellers worldwide, held June 8-14 in Orlando, Fla. was visited by 35,126 professionals attending from more than 110 countries. This represents a 2.5 percent increase in attendance over InfoComm 2012. “InfoComm is the ideal place to make AV purchasing decisions, connect with contacts and learn principles that will boost your effectiveness,” said David Labuskes, CTS, RCDD, Executive Director and CEO, InfoComm International. “The marketplace strongly supports the InfoComm show, and we are grateful for the attendee support and for the innovative exhibitors who are committed to making InfoComm a can’t-miss event on the industry calendar.”

INFOCOMM E LATIN PRESS IL NUOVO AV TRADE SHOW 2014 IN BRASILE TecnoMultimedia Brasil nasce da una partnership tra InfoComm e Latin Press e si svolgerà in concomitanza con EXPO SEC, il più grande spettacolo di sistemi elettronici per la sicurezza che si tiene presso il Centro de Exposições Imigrantes a São Paulo. Gli eventi dovranno sfruttare la convergenza tra l’integrazione di sistemi di sicurezza elettronici con sistemi audiovisivi in un unico luogo, offrendo una significativa proposta per espositori e visitatori di entrambi gli show. ”Il Brasile ha un mercato pro-AV dinamico e promettente, con aziende che registrano una crescita a due cifre ogni anno per gli ultimi tre anni,“ ha detto David Labuskes. ”Grazie alla convergenza con ExpoSec, e la partnership con Latin Press, verranno sviluppati nuovi e proficui legami con un evento che in Brasile ha già un successo consolidato. Questo fornisce la situazione ideale per il lancio di un nuovo evento in questo importante mercato“. Il Brasile copre la metà di tutto il mercato sudamericano nel settore AV. Tra i fattori che favoriscono questo sviluppo l’importante serie di eventi come la Coppa del Mondo e i Giochi Olimpici. Occasioni uniche e che motivano le imprese attive in settori come ospitalità, agenzie governative e altri a investire nella tecnologia AV più avanzata. InfoComm prevede che in Brasile il settore AV coprirà un mercato di 2 miliardi dollari entro il 2015.

MALISSA DILLMAN NOMINATA EDUCATORE DELL’ANNO 2013

InfoComm International ha consegnato il premio Educatore dell’anno a Malissa Dillman. Il riconoscimento è stato consegnato durante la fiera InfoComm 2013. Malissa Dillman, Training & Education Manager di Kramer Electronics USA, ha più di 12 anni di esperienza nel settore AV e porta le sue diverse competenze e esperienze in classe. In un periodo di 11 mesi, Dillman ha preparato 212 persone a prendere il loro Certified Technology Specialist (CTS) e ha insegnato a 200 professionisti argomenti chiave del settore. Ha sviluppato un programma di road show di successo, che offre l’opportunità per i professionisti AV di trascorrere un giorno intero e ottenere 8 crediti CTS.

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INDUSTRY TRAINING, INTEREST IN CERTIFICATION SOARS InfoComm University™ provided practical training and attracted the industry’s best and brightest instructors and students. Attendees come to InfoComm for the diversity of courses on topics ranging from acoustics to videoconferencing. Popular courses included Unified Communications and Collaboration, CTS Prep, EDID, HDCP, HDMI for Pro AV, Digital Signage Revolution in Retail and Future Technologies: The Inside Scoop from Silicon Valley. With two-thirds of all of the education sessions being new, participants flocked to classes on networked AV and conferencing. This year, 237 AV professionals passed the Certified Technology Specialist™ (CTS®) exam onsite, a new record. Twenty-five professionals passed the CTS®-D exam and 14 earned the CTS®-I credential. EXPOSITION SHINES WITH THE LATEST TECHNOLOGY, BREAKING NEWS There were 937 exhibitors participating at InfoComm this year. Exhibitors occupied more than 470,000 net square feet of exhibit and special events space. Other news released at the show includes the release of the second edition of the CTS Exam Guide, and the improvements made to the InfoComm iQ online database and more. InfoComm 2013 marks the first InfoComm show with InfoComm Executive Director and CEO David Labuskes, CTS, RCDD, at the helm. InfoComm Show Manager Jason McGraw, CTS, CAE, celebrated his 20th InfoComm show. InfoComm 2013 was sponsored by Blackmagic Design, Christie, Crestron, Panasonic, Samsung, Aurora and NEC. INFOCOMM AND LATIN PRESS TO LAUNCH NEW BRAZILIAN AV TRADE SHOW IN 2014 TecnoMultimedia Brasil will run concurrently with EXPO SEC, the region’s largest electronic security show. TecnoMultimedia InfoComm, a partnership between InfoComm and Latin Press, will colocate the show, TecnoMultimedia Brasil, with the ExpoSec security trade show, held at the Centro de Exposicoes Imigrantes in São Paulo. The co-located shows will harness the convergence and integration of electronic security systems with audiovisual systems in one venue, offering a significant value proposition to both shows' exhibitors and attendees. “Brazil is a vibrant pro-AV marketplace, with companies in the region experiencing double-digit growth each year for the last three years,” said David Labuskes, CTS, RCDD, Executive Director and CEO, InfoComm International. “By co-locating with ExpoSec, we get to leverage our strong long-term relationship with Latin Press, while developing new alliances with an existing show that is well-respected in the region. This provides the ideal environment for launching a new event in this important AV market.” Brazil comprises half of the South American AV market. The majority of growth in Brazil is driven by upcoming events, including the World Cup and Olympic Games. These events are motivating businesses from the hospitality industry, venues, broadcasting, government agencies and others to invest in the latest AV technology. InfoComm predicts Brazil will be a $2 billion AV marketplace by 2015. MALISSA DILLMAN NAMED INFOCOMM EDUCATOR OF THE YEAR InfoComm International presented its Educator of the Year Award to Malissa Dillman, CTS-D, CTS-I. The award was presented during InfoComm 2013. Malissa Dillman, Kramer Electronics USA’s Training & Education Manager, has more than 12 years of extensive experience in the AV industry and brings her diverse skills and experiences to the classroom. In one 11-month period, Dillman prepared 212 people to take their Certified Technology Specialist (CTS) exam and trained 200 other professionals on key industry subjects. She developed a successful road show program, which offers regional opportunities for AV professionals to spend a full day earning up to 8 CTS renewal units.

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Redazione Editorial Staff

Chiara Benedettini

Anno Year 8th - n°15 Giugno/Luglio June/July 2013

President, Editor in chief

Director: Elisabetta Ferri

Studi letterari ed esperienza tecnica su campo, con diversi anni passati viaggiando per Italia e l’Europa come Direttore Tecnico in eventi e nello show business, nel 2005 inizia l’attività giornalistica di settore, che mette finalmente d’accordo le sue due vocazioni, tecnica e letteraria. Nel 2006 dà vita a Connessioni, nata per dar voce al settore, per l’epoca emergente, dell’integrazione di sistemi. Al suo interno si occupa della progettazione e del coordinamento editoriale, di progetti di comunicazione, di eventi e della gestione aziendale.

Editor in Chief: Chiara Benedettini - c.benedettini@connessioni.biz Advisor: Alessandro Vismara - a.vismara@connessioni.biz Project Manager Consultant & Contributor: Barbara Trigari - b.trigari@connessioni.biz Web Editor: Paolo Sacchetti - p.sacchetti@connessioni.biz Editor: Valentina Bartarelli - redazione@connessioni.biz Contributors for this issue: Alessandro Bertoni, Adalberto Biasotti, Stefano Cavese, Matteo Ferrantei, Matteo Fontana, Alberto Forchino, Jacopo Manetti, Alberto Pilot, Irma Tiribilli redazione@connessioni.biz Translations: Eurotrad Design: Studio Curious - www.studiocurious.it Graphic editing: Giulia Pellegrini, Federica Capoduri

Collaboratori

Literary studies and technical experience gained in the field, with several years spent travelling around Italy and Europe as Technical Director for events and in show business. In 2005 she began her activity as a journalist, bringing together both her technical and literary vocations. In 2006 she started Connessioni, to give voice to the system integration sector, which was in its early stages. She is in charge of its planning and editorial coordination, communications projects, events and business management.

Contributors

Administration: Sara Lepri - amministrazione@connessioni.biz Print: Menegazzo - www.menegazzo.it Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o delle foto sono riservati. Manoscritti, foto, disegni, quando non esplicitamente richiesti, non vengono restituiti.© Connessioni, Viale Poggio Imperiale 46/A, 50125 Firenze. Registrazione al Tribunale di Pesaro n.540 del 9/10/2006. Informativa ai sensi dell’art. 13, d.lgs 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per l’invio della rivista e per svolgere le attività ad essa connesse. Titolare del trattamento è: Connessioni, Viale Poggio Imperiale 46/A, 50125 Firenze. Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loto stampa, al confezionamento e spedizione delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile. Ai sensi dell’art.7, d.lgs 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti tra cui consultare, modificare, aggiornare o cancellare i dati, rivolgendosi al titolare che succitato indirizzo. Informativa dell’editore al pubblico ai sensi dell’art.13 lgs 196/2003. Ai sensi del decreto legislativo del 30 giugno 2003, n°196 e dell’art.2, comma 2 del Codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica, Connessioni – titolare del trattamento – rende noto che presso i propri locali siti in Viale Poggio Imperiale 46/A, 50125 Firenze, vengono conservati gli archivi di dati personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti, praticanti, pubblicisti e altri soggetti (che occasionalmente redigono articoli o saggi) che collaborano col predetto titolare attingono nello svolgimento della propria attività giornalistica per le fi nalità di informazioni connesse allo svolgimento della stessa. I soggetti che possono conoscere i predetti dati sono esclusivamente i suddetti professionisti, nonché gli addetti preposti alla stampa ed alla realizzazione editoriale della testata. Ai sensi dell’art.7, d.lgs 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al predetto titolare. Si ricorda che, ai sensi dell’art.138, d.lgs 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere l’origine dei dati personali ai sensi dell’art.7, comma 2, lettera a), d.lgs 196/2003, in virtù delle norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia.

Connessioni Srl Viale del Poggio Imperiale, 46/a - 50125 - Firenze Tel/Ph.:+39 055 0139650 - Fax/fax:+39 055 0139653 info@connessioni.biz CONNESSIONI Magazine è stampato su carta Reprint DeLuxe, carta riciclata con marchio EcoLabel e prodotta con fibre provenienti da foreste gestite responsabilmente dalla cartiera Arjo Wiggins. www.arjowigginsgraphic.com

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Giugno/Luglio June/July 2013

Alessandro Bertoni

Stefano Cavese

Da sempre animato da grande curiosità a volte un po’ troppo vivace, la sua formazione è stata variegata… una maturità scientifica seguita da studi in corso presso il DAMS Musica di Bologna, e affiancata da dieci anni di conservatorio come studente di organo e composizione, per approdare a un diploma alla Scuola di Acustica dell’Università di Ferrara. Ha però sempre lavorato nel mondo dell’audio, iniziando con uno studio di registrazione, per passare alla TV, agli inverni in teatro e le estati per palchi di festival jazz come sound egineer. Oggi è responsabile del settore Pro Audio di un’azienda italiana che distribuisce apparecchiature audio, video e lighting.

Libero professionista, lavora nel campo delle installazioni e consulenza sui sistemi Audio/Video e integrazione con esperienza più che decennale nei diversi campi: residenziale, conference, educational e musicale. Da sempre è impegnato nel favorire la collaborazione tra i professionisti del settore, il confronto delle idee e il conseguente sviluppo di prodotti e servizi innovativi. Costantemente alla ricerca di aziende all’avanguardia, è attento ai rapporti tra scuola e impresa e promotore di progetti educativi e corsi professionali.

Audio Consultant & Contributor

He has always been driven by great curiosity, at times a little too lively. His educational background is somewhat variegated.. a scientific high school diploma followed by studies at the DAMS Musical college of Bologna, alongside 10 years of conservatory as an organ and composition student, to achieve a diploma from the Acoustic School of Ferrara University. He has always worked in the audio sector. Starting in a recording studio, he moved on to TV, and later to theatre in winter and jazz festivals in summer as a sound engineer. He is currently responsible for the Pro Audio sector of an Italian business that distributes audio, video and lighting equipment.

Contributor

A freelancer in the Audio/Video sector, specialising in system installation, consultancy and integration He has over ten years of experience in a range of different fields: residential, conference, educational and musical. From the start of his professional life, his main objectives have included encouraging collaboration between the professionals in the sector, and comparing ideas in order to then develop innovative products and services. He is constantly on the lookout for cutting edge companies, and committed to developing the relationship between school and business, by organising educational projects and professional training courses.

Bruno De Nisco Contributor

Ingegnere, master in HBA ed energie rinnovabili, è libero professionista, progettista di impianti integrati e tecnologie speciali per gli edifici, consulente di progettazione integrata e di aspetti energetici, ed esperto di normativa e conformità degli impianti e tecnologie. È altresì docente in master e corsi di specializzazione postuniversitari e di aggiornamento su tematiche energetiche e normative. Engineer, with a master’s degree in HBA and renewable-energy sources, he is a free lancer, designer of integrated systems and special technologies for buildings, consultant of integrated design and energy aspects, and expert on regulations and conformity of systems and technologies. He also teaches in master’s courses and post-graduate specialist and refresher courses on energy and regulatory issues.


Alessandro Vismara Advisor

Imprenditore nel settore nautico , con l’attuale azienda Vismara Marine ha creato un vero e proprio atelier ove si progettano e costruiscono imbarcazioni su misura ad alta tecnologia. Appassionato di ricerca e di integrazione di sistemi , in virtù della sua esperienza nella gestione aziendale e nelle nuove tecnologie, affianca il team di Connessioni in qualità di consigliere. Entrepreneur in the marine industry, with the current company Vismara Marine he has created a veritable atelier where high-tech motor and sail powered yachts are designed and constructed to specific customer requirement. Passionate about research and systems integration, by virtue of his experience in business management and new technologies, he is involved with Connessioni like a advisor.

Barbara Trigari

Project manager consultant & Contributor Giornalista pubblicista dal 2005, si occupa da sempre di tecnologia, dapprima legata all’ambito musicale, per le riviste SM Strumenti Musicali e Backstage, poi InSound, successivamente di audio e video professionale seguendo sin dalla nascita Connessioni. Come giornalista free-lance collabora anche con il settimanale specializzato GDOWEEK de Il Sole 24 ore, per il quale segue anche la rubrica fissa “Il Tavolo IDM-GDO”. Free-lance journalist since 2005, she has always dealt with technology, initially connected with the music sector, for the magazines SM Strumenti Musicali and Backstage, then InSound, later with professional audio and video supporting Connessioni from its birth. As a freelance journalist she also contributes to the specialist weekly magazine GDOWEEK of Il Sole 24 ore, in which she also has a column entitled “IL Tavolo IDM-GDO”

Paolo Sacchetti

Valentina Bartarelli

Sara Lepri

Si avvicina molto presto al mondo della musica e dell’audio, con uguale passione per l’aspetto artistico (come pianista professionista), che tecnico; con il boom della Rete si interessa a Internet e ai suoi linguaggi, in continua evoluzione. Tutto questo lo ha portato a diverse collaborazioni con molti importanti brand dell’audio professionale e strumenti musicali. Ultra-patito di Wordpress, è “ossessionato” dall’importanza dei contenuti come molla che alimenta la vita del Web e dei social media. Dal 2009 lavora con Connessioni.

Laureata in Logica del linguaggio, ha scritto per diversi quotidiani e settimanali per poi entrare nello staff di Exibart - piattaforma multicanale dedicata all’arte contemporanea dove è rimasta per otto anni prima di entrare nel team di Connessioni. Appassionata di fotografia, cinema, tecnologia e letteratura è curiosa per natura e loquace per vocazione.

Ha maturato esperienza in campo commerciale e amministrativo lavorando presso un’agenzia di rappresentanza e, successivamente, per una realtà che fornisce servizi agli studi di Commercialisti. Oggi lavora in Connessioni, dove tiene le redini dell’amministrazione e dell’ufficio con puntualità e piglio deciso, compensando la vena “estrosa” della redazione.

Web Editor

From a young age he became involved in the music and audio business, manifesting an equal passion for the artistic and technical aspect (as professional piano player); with the boom of the Web his interests widened to the Internet and its languages, in continuous evolution. This has resulted in several collaborations with many important brands in the professional audio and musical instruments sector. A fanatic of Wordpress, he is “obsessed” with the importance of contents as the spring which feeds the life of the Web and social media. He has been working with Connessioni since 2009.

Editor

Graduated in the Logic of language, has written for several newspapers and magazines before joining the staff of Exibart - multichannel platform dedicated to contemporary art - where it remained for eight years before joining the team of Connections. Passionate about photography, cinema, technology and literature is curious by nature and by vocation talkative.

Accounts department

She gained experience in the commercial and administrative sphere working with a representation agency and, later, with a company that provides services to Chartered Accountants offices. She currently works in Connessioni as administration and office manager and carries out her tasks with precision and decisiveness, making up for the “whimsical” streak of the editorial team.

Matteo Fontana

Alberto Forchino

Giorgio Gianotto

Laura Lazzerini

Lelio Simi

Laureato in Lettere, ma con interessi variegati e multiformi che vanno dalla letteratura al cinema, con tutto ciò che di umanistico e tecnologico c’è in mezzo. Scrittore di mestiere e di passione, si occupa anche di sceneggiatura, regia e produzione, e ama seguire da vicino lo sviluppo tecnologico nel settore del video professionale. Il tentativo, da letterato, è di offrire uno sguardo il più possibile eclettico e originale sul mondo del video e delle tecnologie connesse.

Ingegnere delle Telecomunicazioni, dopo diverse esperienze nel campo della ricerca applicata alle telecomunicazioni in Italia e negli USA, è oggi responsabile progetti di innovazione tecnologica in ambito Telecomunicazioni, Videosorveglianza, Sicurezza e infomobilità per il Gruppo Torinese Trasporti. In tale veste, è responsabile di progetti di Ricerca e Sviluppo finanziati dalla Commissione Europea quali Caretaker, Vanaheim, Smart-way.

Ingegnere Elettronico, Audio Video & Home Automation Designer certificato CEDIA, system integrator, ha collaborato alla realizzazione di progetti di prestigio, specialmente nel settore nautico, ma non solo. Nel 2011 ha vinto vinto il premio “Best Technician of the Year”, assegnato da CEDIA per la Regione 1 che comprende Regno Unito, Europa, Medio Oriente, Russia, Africa, India e Pakistan.

An arts graduate, but with variegated and multiform interests which range from literature to cinema, with all that is humanistic and technological in between. A writer by profession and passion, he also deals with scripts, direction and production, and enjoys closely following the technological development of the professional video sector. As a man of letters, his attempt is to offer the most eclectic and original view of the video world and connected technologies.

An engineer in Telecommunications, following experience gained in the field of research applied to telecommunications in Italy and in the USA, he is currently responsible for technological innovation projects in Telecommunications, Video surveillance, Safety and infomobility for Gruppo Torinese Trasporti. In this capacity, he is responsible for Research and Development projects financed by the European Commission such as Caretaker, Vanaheim, Smart-way.

GGG, come lo chiamano scherzosamente i colleghi europei e americani, dopo una vita al servizio del suono e più di vent’anni alla direzione tecnica di Bose Italia, è oramai in pensione. Ma non abbandonerà il mondo dell’audio (chi poteva dubitarne...), dedicandosi allo studio di Line Array avanzati, ai training per la progettazione di sistemi di rinforzo sonoro e, naturalmente, alla scrittura. Lasciando ampio spazio al suo hobby preferito: la fotografia naturalistica.

Giornalista professionista dal 2001, da quello stesso anno fa parte della redazione di una delle prime eMedia company italiane, per la quale si occupa di distretti industriali, nuove tecnologie e innovazione. Collabora poi per diverse testate nazionali online e tradizionali e, dal 2005, come freelance e consulente si occupa anche di innovazione (tecnologica e di processo) nelle pubbliche amministrazioni. Da qualche anno tiene il blog personale Senzamegafono, nel quale parla di futuro dei media e nuove forme di giornalismo.

Contributor

www.connessioni.biz

Contributor

Contributor

GGG, as his European and American colleagues jokingly call him, is now retired, after a life spent at the service of sound and more than twenty years at the helm of Bose Italia. He continues to work in the audio world (who would have doubted it..), dedicating himself to the research of advanced line Array, to training for the design of sound reinforcement systems and, naturally, to writing. He leaves plenty of space for his favourite hobby: naturalistic photography.

Contributor

Electronic Engineer, CEDIA-certified Audio Video & Home Automation Designer, and system integrator, she has worked on the realization of important projects, primarily in the nautical sector, and many more. In 2011 she won “Best technician of the year” award, assigned by CEDIA for Region 1 which includes the UK, Europe, Middle East, Russia, Africa, India and Pakistan.

Contributor

Professional journalist since 2001, since then he has been part of an editorial team of one of the leading eMedia companies in Italy, for which he deals with industrial districts, new technologies and innovation. He also contributes to several national online and traditional newspapers and, since 2005, as a freelance and consultant he also deals with innovation (technological and process) in public administrations. For several years he has been managing his personal blog Senzamegafono, in which he deals with the future of media and new forms of journalism.

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Inserzionisti Advertisers

Adeo Group

via della Zarga, 50 38015 Lavis (TN) Tel +39.0461.248211 Fax +39.0461.245038 www.adeoproav.it

Analog Way Italy

via Volta, 18 20026 Novate Milanese (MI) Tel +39.02.39493943 Fax +39.02.39493943 www.analogway.com

B.E.G. Brück Electronic GmbH

Schlosserstraße 30 D-51789 Lindlar tonino.calanni@beg-luxomat.it www.beg-luxomat.it

Bose

d&b audiotechnik Italia

Centro Leoni A via G. Spadolini, 5 20141 Milano Tel +39.02.36704570

via Gigi Medini, 10 44100 Ferrara Tel +39.0532.772477 Fax +39.0532.770183 www.dbaudio.com

Eurosell

via Stiria, 45/12-13 33100 Udine Tel +39.0432.525211 Fax +39.0432.525299 infosales@eurosell.it

Exhibo

via Leonardo da Vinci, 6 20057 Vedano al Lambro (MI) Tel +39.039.49841 Fax +39.039.4984280 www.exhibo.it

Gammalta

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via S. Maria, 19/21 56126 Pisa Tel +39.050.2201042 Fax +39.050.2201047 www.gammalta.it

via Raffaello, 13 42124 Reggio Emilia (RE) Tel +39.0522.274411 Fax +39.0522.232428 www.rcf.it

p. 9

p. 83

p. 59

p. 50/52

p. 13

p. 39

III Cop.

p. 49

K-array

via Paolina Romagnoli, 17 50037 San Piero a Sieve (FI) www.k-array.com/it

Lightware

Peterdy 15, Budapest H-1071, Hungary Tel +39.39228191 adriano.dalessio@lightware.eu www.lightware.eu

Made Expo

Foro Buonaparte, 65 20121 Milano Tel. +39.02.806041 Fax +39.02.80604395 info@madeexpo.it

p. 71

pp. 18/19

p. 53

viale Colleoni, 7 20041 Agrate Brianza (MB) Tel +39.039.60531 Fax +39.039.605321 vis.mitsubishielectric.it

p. 43

Roland Italy

viale delle Industrie 20020 Arese (MI) Tel +39.02.937781 Fax +30.02.93581312 www.rolandsystemsgroup.net

p. 85

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Yamaha Musica Italia

viale Italia 88 20020 Lainate (MI) Tel +39.02.93577241 Fax +39.02.9370956 www.yamahacommercialaudio.com/ commercial_audio/italy

Mitsubishi Electric

pp. 40-42 YCR

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p. 31

II Cop.

IV Cop.

p. 57




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