Connessioni Magazine - #22 (April 2014)

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Connessioni - Aprile April 2014 / Anno Year 9th / n. 22 - Euro 7,00

vismara v80 L’Easy Cruising tecnologico Technological Easy Cruising

rivoluzione digitale

audio in alto mare

KALEIDESCAPE

Impianti elettrici e Sistemi elettronici di bordo digital revolution Electric and electronics Systems on board

Cullati dalle note e dalle onde audio at high seas Lulled by notes and waves

Qualità senza compromessi Quality without compromise

TECNOLOGIE per la NAUTICA Tra ripresa economica e cambiamento TECHNOLOGIES IN THE MARINE WORLD Between economic recovery and change

© Connessioni S.r.l.- Firenze - Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o delle foto sono riservati - In caso di mancato recapito inviare i resi al CPO di Lucca per la restituzione al mittente.

CONNESSIONI.BIZ THE INTEGRATED SYSTEMS MEDIA


LIVE SOUND

PURE EMOTION

UNMATCHED SOUND LA SERIE V-MAX PRESENTA UN DESIGN COMPATTO E UNA PROGETTAZIONE SENZA PRECEDENTI La serie di casse V-MAX si distingue per il design esclusivo e l’utilizzo di alcune tra le tecnologie più innovative come i Woofer RCF Precision con sistema di iperventilazione, Driver a compressione in neodimio ad alta potenza e bassa distorsione, trombe con tecnologia “CMD” (Coverage Matching Design) in grado di fornire un completo controllo orizzontale e verticale delle frequenze utilizzabili, crossover con tecnologia “LICC” (Low Impedance Compensated Crossover), un sistema di amplificazione in grado di ottimizzare al massimo le prestazioni e l’affidabilità che caratterizzano i prodotti RCF.

V35 15” high power, 4” voice coil hypervented woofers 1 x 3” high power titanium neo compression driver 132 dB max SPL, 900 Watt AES V45 2 x 15” high power, 4” voice coil hypervented woofers 1 x 4” high power titanium neo compression driver 137 dB max SPL, 1800 Watt AES V18-S 2 x 18” high power, 4” voice coil hypervented woofers 141 dB max SPL, 3000 Watt AES

V45

V35 V18-S

sound culture www.rcf.it


Aprile April 2014 / Anno Year 9th / n. 22

EDITORIALE COMMENT

Nonostante le 13 ore di aereo, la Cina è dietro l’angolo in tema di opportunità. Siamo appena tornati da InfoComm Expo (Pechino, 9-11 aprile), che abbiamo visitato per capire meglio mercato e possibilità, in prospettiva del recente accordo con InfoComm Asia per far meglio conoscere questa manifestazione anche in Italia. Alcuni numeri possono dare la misura della più che favorevole impressione che abbiamo avuto: 240 espositori, cinque padiglioni, cinque sale conferenza sempre affollate e molti, moltissimi visitatori (non conosciamo ancora i numeri ufficiali ma il colpo d’occhio era evidente) addirittura in fila ai desk di alcuni espositori per ricevere il catalogo. La posizione di giornalisti ci ha inoltre permesso di fare tante interviste a espositori e visitatori e, a parte la palpabile euforia generale, due temi sono emersi in maniera chiara: la Cina è un mercato più maturo e molto vasto, dove molto è ancora da fare e costruire; il secondo, ancora più importante, è che non si tratta più (solo) del Paese dove costruire a basso costo, ma è capace di dare valore ai marchi, e al Made in Italy, come portatore di qualità, affidabilità, originalità. Ovvero di quel valore grazie al quale il costo è solo una parte degli aspetti della transazione, e magari non il più importante. Tante buone notizie quindi per i costruttori del vecchio continente, e in particolare per quelli italiani, ma anche per consulenti e system integrator che invece dei prodotti potranno esportare competenza. E per questo stiamo già lavorando su un Italian Pavillion per l’edizione 2015. Rimanendo in tema di internazionalizzazione, il numero di Connessioni di questo mese è dedicato al mondo della nautica, e di Cina un po’ si parla anche qua, dato il carico di potenziale che questo paese dimostra oggi anche in questo campo. E riprendendo le fila degli speciali precedenti, abbiamo cercato di individuare le tendenze e i meccanismi sociali che definiranno il mercato del prossimo futuro, per capire quale sarà il ruolo delle tecnologie e quali saranno le possibilità per gli attori di questo segmento. Molto spazio sarà dedicato alla tecnica, da quella costruttiva e realizzativa del nuovo Vismara V80, descritto in anteprima assoluta su Connessioni, a quella progettuale, l’articolo di Giorgio Gianotto sui sistemi di diffusione audio in contesti marini, e elettronica, quello di Riccardo Trionfi sui dispositivi multifunzione. Troverete inoltre, tutta la storia dell’americana Kaleidescape, un’altra realtà che ha trovato nella nautica il proprio core business. E infine il report dell’ultima edizione del Prolight+Sound di Francoforte insieme alle novità dalle Associazioni e alle rubriche dedicate alla legge e al marketing. Insomma un numero che vi merita leggere con attenzione dall’inizio alla fine, anche se fa venire voglia di scappare al mare!

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Chiara Benedettini President & Editor in Chief

Regardless of the 13 hours by plane, China is right around the corner when it comes to opportunity. We are just back from InfoComm Expo (Beijing, 9-11 April), which we visited in order to better understand the market and its opportunities, under the light of the recent agreement with InfoComm Asia so make this event more well-known in Italy as well. Some figures to give you an idea of the more than positive impression we had: 240 exhibitors, five pavilions, five conference rooms that were always crowded, and many, many visitors (we have no official numbers yet but it was very evident just by looking). Attendance was really high to the point that there were huge lines at the desks of some of the exhibitors – people waiting for a catalogue. Our position as journalists also allowed us to interview several exhibitors and visitors and, besides the general and quite palpable euphoria, two subjects were very clearly in everyone’s minds: China is a much more mature market and very wide, where there is still much to do and build. Secondly and more importantly, this is no longer just THE country to go if you want to manufacture at low costs; it can also add value to brands, and to Made in Italy, as bearers of quality, reliability, originality. That is, of the values thanks to which cost is only one art of the aspects of the transaction, and perhaps not the most important. Many good news, then, for Old World manufacturers, and in particular for Italian producers, but also for consultants and system integrators, who will be able to export skills instead of products. This is why we are already working on an Italian pavilion for the 2015 edition. Still talking about internationalisation, this month’s issue of Connessioni is dedicated to the nautical world, and we will also be talking about China, given the potential that this country shows in this sector as well. And taking up once more the thread of previous specials, we have attempted to identify the social trends and mechanisms that will define the market in the near future, to understand what will be the role played by technologies and what possibilities there will be for the players of this segment. The issue will dedicate much of its space to the construction technique for the new Vismara V80, described in absolute preview on Connessioni, and design technique, explained in Giorgio Gianotto’s article on audio diffusion system in marine contexts. Riccardo Trionfi will talk about electronic techniques in his article about multifunction devices. You will also find the entire history of the American Kaleidescape, yet another company that has found its core business in the nautical world. Finally, the report of the latest edition of Prolight+Sound, in Frankfurt, in addition to the novelties of the Association and the columns dedicated to law and marketing. In brief, an issue that deserves to be carefully read from beginning to end, even if it will make you want to run to the sea!

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INFO

INTERAGIRE CON IL SISTEMA CONNESSIONI

Aziende citate Mentioned companies 18 Sound

Martin Audio

adNotam

Mastervolt

Audiofactory

Meyer Sound

Azimut|Benetti

Montarbo

B-Eye

Music&Lights

B&C Speakers

Navigo

Bep Marine

Nextworks

Bosch

Numarine

CarraFiere

Polk Audio

CEDIA

Powersoft

Clay Paky

Raymarine

d&b audiotechnik

RCF

Denon

Red Lighting

ETA

Roman Yachting

Euromet

Samsung

Faital

Seatec

FBT

SIEC

Futureautomation

Siemens

Gammalta

Simrad

Garmin

Solbian

Gefen

Sound&Lite

Harmann

Team Italia

PHOTO

InfoComm

Trigentic AB

VIDEO

JL Audio

UCINA

K-array

Victron Energy

Kaleidescape

Videoworks

KNX Italia

Vismara Marine

Kramer

X-Dome

LINDY

Yachtview360°

Link

Yanmar Marine

INTERACTION WITH THE CONNESSIONI SYSTEM Connessioni è un’azienda di comunicazione integrata, dedicata al mondo dell’integrazione di sistemi Connessioni is a company that deals with integrated communication, dedicated to the systems integration sector Grazie al connubio QR Code/smartphone è possibile ad oggi mettere in relazione gli articoli stampati con approfondimenti che utilizzano piattaforme digitali. Negli articoli sarà presente un QR Code: con un solo scatto fotografico dello smartphone, sarà possibile accedere a contenuti di vario genere: siti web, gallery fotografiche, filmati e blog. Sarà quindi possibile godere delle interattività che fino ad oggi la carta non ci poteva offrire. Le icone riportate sopra il QR Code sono un’indicazione del tipo di contenuto al quale si accederà. The QR Code/smartphone alliance has made it possible to connect print articles with insights which use digital platforms. A QR code will be present in each article: with a single photographic shot of the smartphone, you can access content from several sources; websites, photo galleries, videos and blogs.You can then enjoy the interactivity which, to now, paper was unable to offer us.The icons placed above the QR Code indicate the type of content that will be accessed.

SITO WEB INFO BLOG QRCODE link

Informazione integrata. Inquadra il QR con la fotocamera del cellulare dopo aver aperto il lettore.

Integrated information access. Frame the QR with the phone camera after opening the player.

Loud

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Novembre November 2011


Aprile April 2014 / Anno Year 9th / n. 22

SOMMARIO

01 Editoriale Comment 02 Aziende Citate Mentioned companies 78 Colophon/Redazione/Collaboratori Colophon/Editorial Staff/Contributors 80 Inserzionisti Advertisers

TABLE OF CONTENTS

INCONTRI/MEETING

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KALEIDESCAPE Qualità senza compromessi Quality without compromise

AGGIORNAMENTI/UPDATE

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PROLIGHT+SOUND 11-15 marzo 2014 11-15 March 2014

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TECNOLOGIE PER LA NAUTICA

KRAMER CUSTOMER MEETING 13, 14 marzo 2014 13, 14th March 2014

Tra ripresa economica e cambiamento TECHNOLOGIES IN THE MARINE WORLD Between economic recovery and change

SOLUZIONI/SOLUTIONS

DALLE ASSOCIAZIONI/ASSOCIATIONS WORLD

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KNX ITALIA ALL’MCE 2014 KNX ITALIA AT MCE 2014

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VISMARA V80 L’Easy Cruising tecnologico Technological Easy Cruising

TECNOLOGIA/TECHNOLOGY

SIEC, UNA COMMUNITY SEMPRE PIÙ FORTE SIEC, A COMMUNITY THAT GETS STRONGER AND STRONGER

72

IL MONDO AV VERSO INFOCOMM 2014 THE AV WORLD MOVES FORWARD AT INFOCOMM 2014

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novità sulla formazione YOUR TICKET TO EDUCATION

DURA LEX...

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IL CONTRATTO DI CONCESSIONE IN VENDITA AGENCY CONTRACTS

28 36

rivoluzione digitale Impianti elettrici e Sistemi elettronici di bordo DIGITAL REVOLUTION Electric and electronic Systems on board

AUDIO IN ALTO MARE Cullati dalle note e dalle onde AUDIO AT HIGH SEAS Lulled by notes and waves

MARKETING/MARKETING

77 LA PROMOZIONE ATTRAVERSO IL WEB (II) ONLINE PROMOTIONS (II)


TECNOLOGIE per la NAUTICA Tra ripresa economica e cambiamento TECHNOLOGIES IN THE MARINE WORLD Between economic recovery and change 4

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SCENARI SCENARIES

Text: Valentina Bartarelli

Text: Valentina Bartarelli

Più volte su Connessioni abbiamo affrontato il tema dell'integrazione di sistemi nella nautica e più volte abbiamo detto come i plus tecnologici possano rappresentare un valore aggiunto, un aspetto su cui puntare, per rendere più l'imbarcazione più accattivante ma anche, e soprattutto, più gestibile e sicura. Adesso che i cantieri, eccezion fatta per qualche purista del mare, sembrano aver digerito completamente questo fattore, vale la pena interrogarsi sia sullo stato di salute del comparto sia sulle prospettive che questo segmento ancora racchiude in un momento storico così particolare. Cercando, in base a tutte le considerazioni espresse, di ipotizzare scenari futuri

www.azimutbenetti.it www.gammalta.it www.navigotoscana.it www.nextworks.it www.numarine.com www.sea-tec.it www.ucina.net www.videoworks.it www.vismaramarine.it www.connessioni.biz

Connessioni has often written about system integration in boats, and we have also mentioned how technological “pluses” can be an added value, a feature to be highlighted, to make vessels more attractive but, first and foremost, safer and easier to manage. Now that shipyards – with the exception of a handful of sea purists – seem to have fully digested this, we should ask ourselves about the health status of the sector and the potential it still contains in such a particular historical moment. Always attempting to hypothesise future scenarios, based on all the considerations expressed 5


SCENARI SCENARIES

Gli ultimi sei anni sono stati testimoni di importanti cambiamenti nel mondo della nautica; da una parte, la drastica riduzione della domanda ha portato i cantieri a interrogarsi su nuovi e possibili aspetti incentivanti che spesso hanno condotto a inserire plus tecnologici nelle imbarcazioni, prima quasi del tutto inesistenti. Dall'altra, il perdurare della crisi ha innescato un cambiamento notevole degli equilibri economici, che ha modificato profondamente gli assetti e gli aspetti del mercato e dell’utenza nautica, diremmo a livello mondiale. La ridotta disponibilità della classe media, insieme alle sempre maggiori difficoltà nell'accedere al credito e all'introduzione di alcune misure economiche – caratteristiche, le ultime due, che hanno sfavorito ulteriormente l'Italia rispetto agli altri paesi – hanno portato il fatturato del comparto in Italia dai 6,5 miliardi di euro del 2008 ai poco più di 2 miliardi di euro del 2013. Generando, inoltre, una drastica crisi occupazionale con 19 mila posti di lavoro persi. La situazione ha quindi dato origine a processi selettivi che hanno portato a una riduzione dell'offerta drammatica, per quanto riguarda gli aspetti e le conseguenze sociali, ma generatrice, oggi che “qualcosa si muove”, di una sorta di ripresa e vivacità di cui le aziende rimaste possono finalmente beneficiare. Come dire, se il bicchiere è più piccolo, di acqua per riempirlo ce ne vuole sicuramente meno. Ma quali sono le caratteristiche di questa ripresa? E come occorre muoversi per sfruttarne i benefici in termini di 'business' ma anche di ricerca? “La situazione”, osserva Paris Mazzanti, Direttore Generale CarraraFiere, “seppure grave, non ha impedito l'apparire e il consolidamento di nuovi mercati, che vanno dai paesi dell’Europa orientale, fino alla Russia, all’America Centrale e Meridionale, all’Asia. Questi nuovi consumatori non hanno ancora sostituito evidentemente il più florido mercato occidentale, centro europeo e nord americano, degli anni 2000, ma stanno crescendo di anno in anno e si stanno rivolgendo alla cantieristica.

In questo complesso scenario, l’Italia continua a mantenere importanti posizioni di leadership. È il secondo produttore al mondo di imbarcazioni da diporto; è il primo per produzione di superyacht sopra i 24 metri; è il più importante produttore di componentistica e accessoristica. Quindi l’industria nautica italiana continua a detenere un primato internazionale, e soprattutto è il riferimento mondiale in termini di design, creatività, tecnologia e qualità”.

LE STRATEGIE

Insomma seppur non sostituendola perfettamente, la domanda proveniente dai paesi esteri è riuscita a risvegliare pian piano il mercato dal torpore presentando, oggi, uno scenario caratterizzato da player meno numerosi ma più competitivi che hanno saputo reinventarsi e imporsi. “Avere alle spalle solidi capitali” dice Lorenzo Pollicardo di Navigo “è stato fondamentale per sopravvivere, ma anche aziende importanti sono rimaste vittime della crisi, ne consegue che la differenza principale sia nell’approccio, nel modo con cui le aziende sono riuscite a riorganizzarsi e ricollocarsi nei mercati internazionali. Reti di impresa, ricerca tecnica e tecnologica, revisione dell'organico sono alcune delle strategie adoperate”. “Ogni velista lo sa” sintetizza con una metafora Libero Zucchelli, Responsabile progettazione per Vismara Marine, “fin che c'è molto vento tutti si va avanti, ma è quando l'aria scarseggia che il vero marinaio e la vera barca di classe si distinguono. Così è anche per l'economia. La crisi è il momento in cui chi sa fare bene il proprio lavoro è chiamato a dare il massimo, e la differenza emerge. Non è un dramma ma un'opportunità per raggiungere nuove mete, stimola la creatività e aiuta a essere più efficienti distinguendo le fonti di perdita da quelle di guadagno. La crisi ha rappresentato la possibilità di essere molto più attenti alle esigenze dei clienti, di farci trasportare nei loro desiderata e di realizzarli con prodotti unici e sempre migliori”. “È chiaro,” aggiunge Cristiano Bozzi, responsabile settore nautico di Nextworks, “che non possiamo sperare di tornare ai livelli degli anni tra il 2005 e il 2007, ma c'è una ripresa che lascia ben sperare. Le difficoltà ci sono state per tutti e il nostro impegno si è concentrato nel tenere alta la qualità della nostre installazioni e portare avanti la ricerca e lo sviluppo di prodotti competitivi”. Ponderare gli investimenti e impegnarsi in ricerca e lo sviluppo sono stati per molti la carta vincente per andare avanti e, soprattutto, per non farsi trovare impreparati da questa prima ripresa. Una carta adoperata anche dal Gruppo Azimut|Benetti, che si è mosso su una doppia linea: da una parte mantenendo la struttura intatta e continuando a investire nel reparto R&D, dall'altra rafforzando la propria rete commerciale all'estero.

g Azimut 80' n Azimut 120' SL

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SCENARI SCENARIES

“Abbiamo organizzato le produzioni” conferma Francesco Ansalone, Direttore Marketing del Gruppo Azimut|Benetti “rendendole ancora più coerenti con le richieste e facendo investimenti in sicurezza e tutela ambientale: siamo gli unici al mondo, ad esempio, ad aver ottenuto la certificazione OHSAS 18001 su tutti gli stabilimenti del Gruppo. Avere una struttura solida significa controllare tutto il ciclo produttivo, dall’ordine alla consegna. L’italianità è poi un valore cardine, non solo in termini di immagine, ma soprattutto di contenuti”. Ed è all'estero, ai nuovi armatori, che il comparto sta guardando, offrendo soluzioni sempre più personalizzate, più tecnologiche e garantendo totale affidabilità e assistenza. “Per un'azienda come Videoworks” spiega Sara Stimilli, Marketing & Communication Manager di Videoworks, “è stato importante equiparare ogni scelta alle proprie possibilità; la nostra strategia è stata garantire ai clienti la qualità, e la massima assistenza, utilizzando prodotti attentamente selezionati ed evitando soluzioni apparentemente più economiche ma che spesso costringono a rimaneggiamenti del sistema, quindi a danni in termini di tempo e di reputazione”.

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GRANDI YACHT

Per dirla con Pollicardo, iil settore grandi yacht è rimasto importante: “L'Italia supera il 40% della produzione mondiale, un dato che lascia sperare di essersi lasciati alle spalle il momento peggiore”. “Dopo lo tsunami che ha travolto la nautica italiana,” è l'idea anche di Giacomo Degl'Innocenti, AD di Gammalta, “gli imprenditori che hanno saputo riorganizzarsi, anche trovando nuove vie di finanziamento, si collocano oggi in un mercato più piccolo ma completo; siamo più rapidi nel produrre, nel proporre e nel capire le esigenze dell'armatore. La domanda si è spostata verso l'alto, e chi ha puntato su realizzazioni sopra i 30/50/60 metri ha trovato la sua strada”. Insomma la crisi ha lasciato intatta la fiducia che armatori italiani (pochi) e stranieri (tanti) ripongono nel Made in Italy, creando una vera e propria ancora di salvataggio che ha evitato il collasso e che oggi può essere considerato il piano d'appoggi di una ripresa più grande.

VENTO DI LEVANTE

Nonostante il riaffacciarsi, nel mercato interno, di una domanda complessa e tendente a una fascia di gamma molto elevata, questa non risulta ancora sufficiente a ristabilizzare le cose, e la reazione degli intervistati è unanime e corale: si guarda all'estero! “Lavoriamo” dice Bozzi, “con cantieri italiani che costruiscono per armatori stranieri, provenienti – spesso – dalla Cina e in cerca di risposte a esigenze qualitative. La Cina è il mercato più promettente

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SCENARI SCENARIES

PROTAGONISTI Protagonists

PIETRO ANGELINI Manager di Navigo, il centro servizi del distretto toscano della nautica, che riunisce imprese e associazioni di categoria. Il centro ha dato vita nel 2011 al polo tecnologico per l’innovazione nella nautica PENTA. www.navigotoscana.it Pietro Angelini Manager of Navigo, the services centre of the Tuscan nautical district, which brings together businesses and associations of the sector. In 2011, the centre gave way to PENTA, the technological hub for nautical innovation. FRANCESCO ANSALONE Direttore Marketing del Gruppo Azimut|Benetti. Il Gruppo Azimut|Benetti, nato nel 1969 con il nome Azimut e come società per il noleggio di barche a vela, decide di introdurre sul mercato barche di propria progettazione acquistando una posizione centrale e di prestigio nel settore. Nel 1985, con l’acquisizione dello storico cantiere F.lli Benetti, Azimut inizia un periodo di fervore costruttivo che lo imporrà sul mercato come uno dei player principali. www.azimutbenetti.it Marketing Director of the Azimut|Benetti Group. Azimut|Benetti Group, born in 1969 with the name Azimut and as a society for the rental of sailing boats, decided to introduce on the market boats of its own design. This let the company to acquire a central position and prestige in the marine field. In 1985, with the acquisition of the historic shipyard Fratelli Benetti, Azimut began a period of constructive fervor that it will impose the company on the market as one of the main players. CRISTIANO BOZZI Ingegnere, socio e responsabile mercato nautico di Nextworks, azienda che si occupa di system integration con particolare attenzione al settore marine e nata da una costola del Consorzio Pisa Ricerche (CPR); dal 2002 collabora con aziende di tlc e con centri di ricerca nazionali e internazionali nelle aree del networking, della telefonia e del multimediale. www.nextworks.it Cristiano Bozzi is an engineer, partner and nautical market manager of Nextworks, company that deals system integration with a special focus on the marine sector. Nextworks has born from a branch of Consorzio Pisa Ricerche (CPR); since 2002 it has cooperated with tlc companies and with national and international research centres in the areas of networking, telephony and multimedia. GIACOMO DEGL’INNOCENTI Esperto audio video e amministratore delegato di Gammalta, azienda che distribuisce alcuni dei maggiori marchi del mercato A/V e domotica con particolare attenzione al mondo della nautica. www.gammalta.it Giacomo Degl’Innocenti is an audio and video expert and CEO of Gammalta, a company which distributes several of the biggest brands of the A/V and home automation market with particular attention to the boating sector.

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con una domanda rivolta anche a imbarcazioni di misure inferiori, in quanto 'primi acquisti' di una nuova classe emergente”. Continua Pietro Angelini, manager di Navigo, centro servizi del distretto toscano della nautica, che riunisce imprese e associazioni di categoria: “L'offerta verso la Cina, come in altri contesti strategici, è già ben organizzata, con reti e joint venture studiate. Lo sforzo di realtà come quella di Navigo è sostenere l'aggregazione delle imprese del comparto dotandole di nuovi e più efficaci strumenti per la progettazione, la condivisione a distanza e definire attività di incontro con i possibili buyers”. Non stupisce quindi che le singole realtà si stiamo già organizzando a sbarcare sulle spiagge di questi paesi; “lo sforzo” aggiunge Sara Stimilli, “è ampliare la nostra struttura per fornire le nostre tecnologie ai cantieri cinesi, con cui stiamo già lavorando con tanta soddisfazione, oltre a riprendere i contatti con gli Emirati, in passato presenti ma adesso diffidenti nei confronti del mercato italiano forse per alcune brutte esperienze in termini di puntualità e poca precisione”. E all'estero cosa ne pensano? Se per Numarine grossa parte dei fatturati veniva dalla vendita di imbarcazioni usate in Italia e nel Nord Europa, “adesso su quel fronte lo stallo è quasi totale e concentriamo le nostre risorse sull'altro nostro core business, cioè la vendita di nuove imbarcazioni in paesi come Estremo Oriente, Hong Kong e Sud America. Anche USA, che stanno tornando ai volumi di richiesta precedenti la crisi”.

MERCATO DI DOMANI

Ma come sarà il mercato che ci aspetta, appena in via definizione? Risponde Pollicardo. “Dipenderà da paese a paese, in Italia l'aspettativa è verso barche piccole, semplici e meno sfarzose, con un po' di tecnologia ma economiche. Sicuramente meno impattanti sull'ambiente: consumeranno meno e avranno minori costi di gestione. Aspettative che da una parte fanno pensare a un lento e progressivo ritorno alla passione per il mare. D'altra parte i cantieri realizzeranno barche sempre più grandi e fornite di tecnologie, specialmente quelle destinate all'entertainment. Contemporaneamente, dalla politica stanno forse arrivando i segnali giusti: recentemente la X Commissione del Senato ha espresso parere favorevole a due disegni di Legge per una sostanziale modifica al Codice della Nautica, semplificando e adeguando la normativa amministrativa e demaniale, i controlli in mare e tant’altro. Inoltre, le aziende hanno capito l'importanza di aggregarsi e collaborare e proprio da questi presupposti è nata YARE (Yachting after sales&refit exhibition) che si svolge a Viareggio per promuovere sui mercati internazionali le capacità e le competenze distintive delle imprese del distretto”.


Presentazioni Wireless da qualsiasi dispositivo

Oggi l’esigenza del cliente è quella di poter connettere via Wi-Fi i dispositivi che normalmente vengono utilizzati per le presentazioni in meeting e riunioni. Ora è possibile! Con la nuova soluzione A/V Wireless HD AirMedia Crestron è possibile connettere il proprio Laptop, Tablet e Smartphone al display presente nella sala riunioni/conferenze, per presentare in modalità wireless i contenuti in HD in pochissimi secondi. AirMedia è un dispositivo compatto facilmente collegabile alla rete e consente a fino 32 partecipanti di essere connessi simultaneamente, grazie alla comoda interfaccia grafica.

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SCENARI SCENARIES

PARIS MAZZANTI Paris Mazzanti è il Direttore Generale di CarraraFiere, ente organizzatore di Seatec, Rassegna Internazionale di Tecnologie Subfornitura e Design per Imbarcazioni, Yacht e Navi. Giunta alla 12a edizione, Seatec è l'unica rassegna in Italia dedicata alle aziende che si rivolgono alla fornitura della cantieristica navale e da diporto. www.sea-tec.it Paris Mazzanti is the CarraraFiere's General Manager, organizer of Seatec, the International Exhibition of technology Subcontracting and Design for Boats, Yachts and Ships. Now in its 12th edition, Seatec is the only exhibition in Italy dedicated to companies that turn to supply the shipbuilding and ship. LORENZO POLLICARDO Uno dei massimi esperti internazionali in questo campo, per quasi dieci anni segretario generale UCINA, oggi ricopre diversi incarichi per Expo Venezia, Cna e Federagenti. Lorenzo Pollicardo is one of the leading international experts in his field, for almost ten years he has been general secretary of UCINA. He currently covers different roles for Expo Venezia, Cna and Federagenti. SARA STIMILLI Marketing & Communication Manager di Videoworks, compagnia specializzata nella realizzazione, installazione e assistenza post-vendita di sistemi audio, video, entertainment e domotici, da più di 20 anni dedicata alla cura della riproduzione di suoni e immagini. In ognuno dei tre settori di competenza - conference, yacht e smart home - Videoworks realizza sistemi integrati personalizzati adatti a coprire le esigenze più complesse. www.videoworks.it She is Marketing & Communication Manager of Videoworks, a company specialized in the manufacture, installation and after-sales service of audio-video systems, entertainment and domotic systems. Videoworks has dedicated 20 years to the care of the reproduction of sound and images. In each of the three areas of expertise conference, yachts and smart home - Videoworks produces icustom integrated systems to cover the more complex requirements. ALI TANIR Ali Tanir è Brand Manager di Numarine, costruttore di motoryacht con sede a Istanbul. La sua forza è la ricerca incessante della perfezione condotta da un team giovane e dinamico con particolare attenzione ai particolare, all'artigianalità, ai materiali e alle tecnologie. www.numarine.com Ali Tanir is Numarine Brand Manager. Numarine is a motoryacht builder based in Istanbul. Its strength is the relentless pursuit of perfection led by a young and dynamic team with particular attention to detail, craftsmanship, materials and technologies.

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Insomma seppur non sostituendola perfettamente, la domanda proveniente dai paesi esteri è riuscita a risvegliare pian piano il mercato dal torpore presentando, oggi, uno scenario caratterizzato da player meno numerosi ma più competitivi che hanno saputo reinventarsi e imporsi In brief: although the demand coming from other countries has not yet perfectly replaced the local market, it has managed to slowly wake up the market from its torpor, and today it represents a scenario characterised by less numerous but more competitive players who have reinvented and asserted themselves

E LA TECNOLOGIA?

Quindi il mercato è cambiato e, pare, cambierà ancora. Ma quel è il ruolo della tecnologia? L'inizio della crisi ha coinciso infatti con le prime tecnologie AV e di controllo integrate nella nautica, una coincidenza che ne ha sfavorito lo sviluppo. Ma d'altra parte, molto è stato fatto, e oggi una buona integrazione rappresenta un peso in grado di spostare molto l'ago della bilancia. “Storicamente il settore nautico è un comparto low tech” afferma Mazzanti, “non dotato specificatamente di proprie capacità di ricerca, ma si avvale delle tecnologie di altri settori, dalla motoristica all’elettronica. È un tipico settore di trasformazione e assemblaggio che basa il suo successo sulla capacità artigianale dei suoi lavoratori e sulla genialità dei suoi progettisti, che sanno comporre intelligentemente e creativamente parti tra loro. Certo sono disponibili tecnologie che hanno permesso realizzazioni più leggere e performanti, l’elettronica ha fatto il resto, introducendo sia una strumentazione affidabile ed efficiente, che sistemi domotici per l’illuminotecnica, le movimentazioni, il comfort di bordo. Ma è il design a fare la differenza, un campo dove gli italiani eccellono”. I sistemi di automazione sono una componente chiave dell'imminente cambiamento. “Gli armatori” fa notare Zucchelli,“hanno poco tempo per vivere la barca, e non hanno voglia di leggere e manuali di istruzioni che dimenticheranno subito. Ma chi sale a bordo, sia che voglia ascoltare la musica del proprio iPod, sia interfacciare il meteo con il GPS o controllare i livelli dei serbatoi, deve trovare tutto pratico, facile, intuitivo e vivibile”.


SCENARI SCENARIES

E le dotazioni tecnologiche sono quindi la risposta a un'esigenza espressa o sono l'asso nella manica che i cantieri hanno saputo usare? “Un po' e un po'” risponde Bozzi, “quando si fa un prodotto di nicchia e di qualità per forza ci si deve rivolgere al meglio che la ricerca tecnologica offre. Inoltre gli armatori sono sempre più esigenti, vogliono prodotti all'avanguardia, più performanti e più evoluti quindi sta alla nostra lungimiranza accogliere le richieste operando un'integrazione più spinta”. “L’utilizzo di sistemi entertainment e di sistemi di navigazione all'avanguardia è un fortissimo argomento di vendita” conferma Azimut. “L'aspetto ‘ludico’ e tecnologico gioca un ruolo di primo ordine nella presentazione di un prodotto. Per esempio, in fase di sviluppo tra gli elementi più curati ci sono i sistemi AV; i clienti hanno l'esigenza di trovare a bordo TV di ultima generazione e di dimensioni generose, sistemi audio interni ed esterni di alta qualità. A bordo si vivono spesso momenti di festa e di convivialità, la barca viene utilizzata in momenti di vacanza e quindi necessita di impianti ad alto potenziale, resistenti e performanti. Lo stesso vale per i sistemi di navigazione e di monitoraggio: spesso non si badaa a spese riguardo a GPR, radar, monitoraggi, elementi che garantiscono tecnologia a bordo e tranquillità nel gestire l'imbarcazione. Altre richieste frequenti sono i doppi schermi in plancia con sistemi touch screen, di dimensioni generose, oltre a sistemi di monitoraggio in plancia e nelle aree riservate all'equipaggio per assicurare la visione h24 del funzionamento dell'imbarcazione”.


SCENARI SCENARIES

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SOFISTICATA SEMPLICITà

LIBERO ZUCCHELLI Laureato in ingegneria elettronica all'Università di Pavia, ha lavorato nel settore delle telecomunicazioni ottenendo cinque brevetti internazionali. Nel 2004 decide di unire la sua passione per la vela con il lavoro e ottiene un master in Yacht design al Politecnico di Milano. Nel 2006 entra a far parte del cantiere Vismara Marine, famoso per l'alta tecnologia integrata nelle sue realizzazioni, dove ricopre il ruolo di responsabile della progettazione. www.vismaramarine.it He graduated in electronic engineering at the University of Pavia, he worked in the telecommunications industry getting five international patents. In 2004 he decided to combine his passion for sailing with the work and get a master's degree in Yacht Design at the Politecnico di Milano. In 2006 he joined the yard Vismara Marine, famous for high and integrated technology in its achievements, where he serves as Director of design.

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La tecnologia giocherà quindi un ruolo fondamentale, e sarà probabilmente il campo dove la concorrenza si troverà a confrontarsi, offrendo dotazioni e sistemi sempre più complessi e sofisticati alla ricerca della semplificazione d'uso e della sicurezza totale. La sicurezza infatti rappresenta oggi uno degli aspetti cardine nella corsa all'integrazione; il mare può essere un ambiente davvero ostile e pericoloso, e dove non arriva l'esperienza del comandante o dell'armatore può arrivare la tecnologia a risolvere la situazione. Oltre a questo, la tendenza all’aumento delle dimensioni delle barche offre nuove e interessanti prospettive nel modo di viverle, perché con spazi dedicati all'entertainment. “Se da una parte” conclude Degl'Innocenti, “assisteremo ad affinamenti importanti per i sistemi di navigazione, l'entertainment giocherà in questo scenario un ruolo importantissimo. La aumentate dimensioni degli scafi infatti daranno modo, pur senza grandi rivoluzioni, a nuove e più ambiziose applicazioni delle tecnologie esistenti. L'armatore sentirà l'esigenza di avere plus che gli consentano una navigazione divertente, con impianti audio adeguati sia in interno che in esterno e con aree totalmente dedicate all'entertaiment, come una sala home theatre per esempio”.


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SCENARI SCENARIES

Una visione confermata da Numarine: “Sono all'ordine del giorno richieste per impianti Hi-Fi complessi, con possibilità di ascoltare contenuti diversi in zone diverse; oppure sale cinema con sistemi surrond”. Altre richieste, conclude Stimilli di Videoworks, “sono relative alla domotica e al controllo da touch panel. Il nostro impegno vuole garantire delle soluzioni realmente ad hoc, personalizzate, e soprattutto sicure, cioè monitorabili costantemente e, in caso di anomalie, che possano essere riparate in remoto, senza fastidi per chi è in barca”. “In questo momento” conferma Bozzi, “molte richieste riguardano la connettività, ma anche l'accesso ai contenuti digitali: i supporto fisici come il Blu-ray e il DVD sono sempre meno richiesti a vantaggio dei dati liquidi, gestibili con più immediatezza. Per il futuro vedo un affinamento delle tecnologie disponibili, non tanto grosse rivoluzioni… escluso forse per lo streaming, una necessità già molto forte”. “Avere una visione globale a colpo d'occhio dello stato delle cose a bordo è la richiesta più comune dell'armatore” dice Zucchelli. “Viceversa, ho notato qualche diffidenza nei sistemi "a controllo totale" almeno per quanto riguarda la parte di navigazione e di sicurezza. La ragione è sempre la stessa: a bordo ormai non ci sono solo esperti navigatori, ma anche ospiti al loro primo imbarco, per cui sussiste la paura che un' interfaccia di controllo troppo "easy" venga maneggiata da chiunque con il rischio di danni alle cose e alle persone. Meglio quindi una soluzione "ibrida" che permetta un monitoraggio completo dell'imbarcazione con un'unica interfaccia utente facile e intuitiva, magari disponibile anche su tablet, ma senza possibilità di "azionamenti". Sul mercato sono già disponibili molte soluzioni ma purtroppo – e questo è ancora un grosso problema – ancora nessuno è arrivato a un sistema totale di integrazione. A mio avviso sarebbe un grosso risultato se si uniformassero gli standard di comunicazione fra i diversi sistemi utilizzando i protocolli già esistenti (NMEA 2000 per esempio, o CANbus) in modo che ogni componente a bordo possa essere inserito e gestito dal sistema integrato senza curarsi di interfacce particolari.

RINGRAZIAMENTI Thanks Addentrarsi così profondamente in tematiche in evoluzione non sarebbe stato possibile senza la disponibilità di un “Virgilio”; ugualmente, la nostra ricerca sarebbe risultata cieca senza le preziose indicazioni e linee guida di Riccardo Trionfi, System Integrator e esperto di impianti di bordo e dei loro sistemi di controllo, e di Lorenzo Pollicardo, uno dei massimi esperti internazionali in questo campo. Delving this deep in evolving matters would never have been possible without the availability of a “Virgil”; likewise, our research would have been blind without the precious indications and guidelines of Riccardo Trionfi, System Integrator and on-board systems and their control systems expert, and Lorenzo Pollicardo, one of the top international experts in this field.

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Attualmente esistono delle buone soluzioni per la compatibilità ma le tecnologie della nautica provengono per la maggiore dal mondo dell'automotive e questo ha impedito lo sviluppo di due scenari possibili; il primo, che vede un leader unico di mercato con un progetto di penetrazione orizzontale, che introduca cioè un unico linguaggio al quale tutti gli altri possano rifarsi a livello di compatibilità. Il secondo scenario possibile sarebbe invece l'adozione di un unico protocollo non proprietario”. “Infine” conclude Bozzi, “molte cose si possono e si devono ancora fare nel controllo energetico e nel fattore green”.

FUTURO GREEN

Sarà quindi roseo il futuro per il mercato della nautica e le tecnologie a esso collegate? Sicuramente sarà green. Come insegna la Storia, le grandi crisi economiche favoriscono un ripensamento e nuove concezioni del ruolo dell'uomo in relazione al tempo e all'ambiente che occupa. E la ricerca da tempo è attiva nel trovare soluzioni che non impattino e non nuociano all'ambiente. Parlando del rapporto tecnologia-nautica è interessante considerare la crescente attenzione dei produttori per soluzioni “green”, quali, ad esempio, l’utilizzo di materiali riciclabili e di legname certificato. Ma la rivoluzione passa dai materiali come da soluzioni che sfruttano energie alternative in sostituzione di combustibili fossili. In questo senso il ruolo del settore, inserendosi in un contesto così delicato come la salvaguardia del patrimonio marino di tutto il mondo, diventa fondamentale ed è interessante evidenziare come la nautica non sia un mero “consumatore” di tecnologia ma un’industria partner con cui sviluppare nuovi concept e soluzioni. Un punto di vista che pone alla nautica la possibilità di diventare laboratorio ideale di sperimentazione; processo in parte già in atto se si conseiderano alcuni fortunati casi come quello di Solbian, azienda produttrice di pannelli solari che ha realizzato moduli adatti a produrre energie in contesti nautici.

CONCLUSIONI

Lo scopo di questa ricerca era, come premesso, indagare non tanto le ragioni di una crisi ancora per certi aspetti in atto, ma piuttosto ripartire da essa per evidenziare da una parte le strategie vincenti adoperate dai player del settore ancora attivi, ipotizzare uno scenario futuro per il mercato e delineare il ruolo della tecnologia all'interno di esso. Diversamente a quanto potessimo aspettarci, in questo settore la ripresa non si muove in termini di guerra al ribasso, piuttosto in una ricerca sempre più profonda verso soluzioni che soddisfino i due segmenti più facilmente sviluppabili per il futuro. Da una parte grandi realizzazioni sempre più costose e tecnologicamente sviluppate sia per la navigazione che per l'entertainment, dall'altra un progressivo aumento della richiesta di imbarcazioni piccole, con dotazioni tecnologiche votate alla fruibilità e a una godibilità e sicurezza meno lasciate al caso. In entrambi i casi, la tecnologia rappresenta lo strumento principe con il quale cambierà il rapporto tra l'uomo e il mare, migliorandone la godibilità e rendendolo meno impattante e intrusivo.


SCENARI SCENARIES

The past six years have witnessed important changes in the nautical world: on one hand, a drastic reduction in demand has led shipyards to interrogate themselves on new and possible incentives that often resulted in the addition of technological improvements to vessels, which were virtually non-existent before. On the other hand, the long-lasting crisis has triggered a remarkable change in economic balances, a change that has deeply modified the assets and aspects of the nautical market and its users, at a global level, it is safe to say. The reduced availability of money among the middle class, together with increasing difficulty in obtaining credit from banks and with the introduction of some economic measures (the latter two characteristics have made things worse for Italy when compared with other countries), have led to a drop in the turnover of the nautical sector in Italy, from 6.5 billion euros in 2008 to slightly more than 2 billion euros in 2013. The final result was a drastic employment crisis, with 19,000 jobs lost. This situation has given rise to selection processes that have led to a reduction of offers quite dramatic in social terms, but which has generated, now that “something is moving”, a sort of recovery and liveliness that the remaining companies can finally tap. Let us say that it takes less water to fill up a small glass. But what are the characteristics of this recovery? And how should one move to exploit its benefits in terms of business and of research? “The situation,” observes Paris Mazzanti, General Director of CarraraFiere, “is of course very serious. But this has not prevented the appearance and consolidation of new markets, from Eastern European countries to Russia, Central and South America, and Asia, These new consumers have obviously not replaced the more florid Western market yet – I mean Central Europe and North America in the 2000’s – but they are growing more and more every year and looking for shipyards. In this complex scenario, Italy still maintains its important position as leader. It is the world’s second largest manufacturer of leisure vessels, the largest producer of super yachts (above 24 metres) and the most important manufacturer of parts and accessories. The Italian nautical industry is still an international leader, and, in particular, it is a worldwide reference in terms of design, creativity, technology and quality”. THE STRATEGIES In brief: although the demand coming from other countries has not yet perfectly replaced the local market, it has managed to slowly wake up the market from its torpor, and today it represents a scenario characterised by less numerous but more competitive players who have reinvented and asserted themselves. “Having solid capital to back you up”, says Lorenzo Pollicardo of Navigo, “was fundamental to survive, but even important companies were affected by the crisis. The main difference is the approach to the crisis, the way in which companies have managed to reorganise themselves and find themselves a new place in international markets. Company networks, technical and technological research, revisions of the workforce were just some of the strategies they used”.

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SCENARI SCENARIES

j I pannelli Solbian a bordo del VOR70 di Giovanni Soldini e il team Maserati The Solbian panel aboard the VOR70 of Giovanni Soldini and Maserati team

“All sailors know it”, Libero Zucchelli sums up with a metaphor. The design manager for Vismara Marine continues, “As long as there is wind everyone moves on, but it is when wind is scares that true sailors and true class vessels stand out. The same applies to economy. The crisis is the moment in which whoever is good at his job is called to give his best, and the difference becomes visible. It is not a tragedy, but an opportunity to reach new goals; it stimulates creativity and helps us become more efficient by distinguishing sources of loss from those of gain. The crisis has represented the possibility to be much more attentive to clients’ requests, to let ourselves be transported inside their desires and to make them come true with unique and increasingly better products”. Cristiano Bozzi, nautical market manager of Nextworks, says, “Of course we cannot hope to go back to the levels of 2005-2007, but there is a hopeful recovery going on. Everyone had a difficult time, and we concentrated our efforts on keeping the quality of our installations high and on carrying on with the research and development of competitive products. Pondering investments and committing to research and development were, for many, the winning moves to manage to carry on, and, mostly, to avoid finding themselves unprepared for this initial recovery. A winning card also used by Gruppo Azimut|Benetti, which moved on a double line: on one hand maintaining their original structure and continuing to invest in R&D, on the other reinforcing their own sales network abroad. Francesco Ansalone, Marketing Director of Gruppo Azimut|Benetti, confirms: “We organised our production in such a way as to make our products even more coherent with requests and by investing in safety and environmental protection. We are the only ones in the world, for instance, to obtain the OHSAS 18001 certification for all our plants. Having a solid structure means controlling the entire production cycle, from order to delivery. And ‘Italianity’ is of course a cardinal value, not only in terms of image, but especially of contents”. The sector is looking abroad, at new ship owners, and it is offering increasingly customisable solutions that are also more technological, all the while guaranteeing full reliability and assistance. “For a company such as Videoworks,” explains Sara Stimilli, Marketing and Communication Manager of Videoworks, “it was very important to level each choice to our own possibilities. Our strategy was that of providing our clients with guaranteed quality and maximum assistance, using carefully selected products and avoiding solutions that appeared to be more convenient but that often forced us to alter the entire system, resulting in loss of time and reputation”.

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LARGE YACHTS We agree with Pollicardo: the sector of large yachts has remained important. “Italy is responsible for more than 40% of the world’s production, a figure that makes us hope that the worst is now over”. Giacomo degl’Innocenti, AD of Gammalta, agrees: “After the tsunami that hit the Italian nautical sector, entrepreneurs who managed to reorganise themselves, also finding new credit channels, are now in a smaller yet complete market. We can produce, propose and understand the needs of ship owners much faster now. Demand has shifted upwards, and those who focused on vessels larger than 30/50/60 metres have been successful”. In brief, the crisis has left untouched the trust that Italian (a few) and foreign (several) ship owners place on products made in Italy, creating a veritable safety anchor that avoided collapse and that can now be considered the support beam of a larger recovery. EAST WIND Although the domestic market has again seen a complex demand that tends towards a very high level of consumers, this demand is not yet sufficient to re-establish things, and the reaction of everyone we interviewed was unanimous: let us look abroad! “We work with Italian shipyards that build for foreign ship owners”, says Bozzi, “often coming from China and in search of responses to qualitative requests. China is the most promising market, with a demand that includes smaller vessels, the first purchases of a new, emerging class”.


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According to Pietro Angelini, manager of Navigo (a service centre of the Tuscan nautical district that groups associations and companies of the sector), continues: “The offer for China, as in other strategic contexts, is already well organised, with strategic networks and joint ventures. The efforts of groups such as Navigo focus on supporting the aggregation of companies in the sector, providing them with new and more efficient instruments of design, the remote sharing and define business meeting with potential buyers”. It is not surprising, therefore, that single companies are already preparing to beach the shores of these countries. According to Sara Stimilli, “We make an effort to expand our structure in order to supply our technologies to Chinese shipyards, with which we are already working with a lot of satisfaction, and to recover our contact with the Emirates, which used to be very present but are now diffident of the Italian market, perhaps due to some negative experiences regarding punctuality and accuracy”. What do they think about it abroad? If a large part of Numarine’s turnover used to come from the sales of used vessels in Italy and Northern Europe, “that market is almost completely frozen now, and we are concentrating our resources on our new core business, the sales of new vessels in countries in the Far East, Hong Kong and South America. The USA are also going back to their volumes of request prior to the crisis”. TOMORROW’S MARKET But how will be the market that awaits us, this market that is still being defined? The answer comes from Pollicardo. “It will depend on the country. In Italy expectations involve small vessels, simple and less luxurious, with some level of technology but economically convenient. They surely have less of an effect on the environment, as they consume less and have lower management expenses. These expectations make us think of a slow yet progressing return to the passion for the sea. On the other hand, shipyards will be making ever bigger vessels, equipped with more technology, especially those created for entertainment purposes. Simultaneously, politics are perhaps sending the right signals: the X Senate Commission recently expressed favour toward two bills for a substantial modification of the Nautical Code, simplifying and adapting the administrative and state regulations, controls at sea and much more. Furthermore, companies have understood the importance of getting together and working together, and these ideas gave rise to YARE (Yacthing After Sales & Refit Exhibition). It takes place in Viareggio and its purpose is to promote, in international markets, the skills and competences that distinguish the companies of the district”. WHAT ABOUT TECHNOLOGY? So, the market has changed, and from the looks of it, it will change even more in the future. But what is the role played by technology? The beginning of the crisis coincided with the first integrated AV and control technologies in the nautical sector, a coincidence that did not favour their development. On the other hand, much has been done, and today good integration has become a game-changer. “The nautical sector is historically low-tech”, states Mazzanti, “not specifically equipped with its own research skills, but it uses technologies from other fields, ranging from engines to electronics. It is a typical transformation and assembly sector that bases it success on the artisan skill of its workers and on the geniality of its designers, who between them can compose parts intelligently and creatively. Of course, there are technologies that have resulted in lighter, better performing creations. Electronics have done the rest, introducing reliable and efficient instruments and domotics systems for lighting techniques, movement, on-board comfort. But what truly makes a difference is design, a field in which Italians excel”.

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VELA O MOTORE Sail or engine Negli ultimi anni si è radicata la convinzione che le barche a motore siano quelle più avanzate, in quanto in esse gli armatori cercano di portare le comodità e i confort di cui dispongono in ambito domesticoiversamente. Diversamente, su una barca a vela la percezione del mare è più forte per cui il segmento si è focalizzato su aspetti tecnologici relativi alla navigazione e a altri strumenti di bordo, tralasciando l'aspetto relativo a audio video e entertaiment in generale. Detto questo, le tecnologie troveranno nel mercato di domani ampio spazio in tutti e due i tipi di imbarcazione; “stiamo riscontrando” fa notare Libero Zucchelli di Vismara Marine, “un sempre maggiore avvicinamento fra i due mondi dovuto anche a un cambiamento delle persone. Una volta il velista era una specie di vecchio lupo di mare, che guardava alla tecnologia come un clandestino a bordo, mentre il "motorista" era alla ricerca di qualunque orpello in grado di migliorare il suo confort. Per fortuna questi luoghi comuni non esistono più e tutti hanno capito che la tecnologia a bordo può aumentare la sicurezza e il confort, purché usata con intelligenza. Ciò che distingue le barche a vela da quelle a motore ormai è unicamente la velocità di crociera, ma gli apparati a bordo sono i medesimi, e le persone che ne usufruiscono hanno le stesse esigenze: la barca, a vela o a motore che sia, non deve essere né una fonte di fatica e di preoccupazioni né una semplice ostentazione del lusso, ma un oggetto godibile dall'armatore e dai suoi ospiti”. In the past few years, the conviction that engine boats are more advanced has taken root, because ship owners attempt to replicate in these boats the comfort they usually have at home. Conversely, the perception of the sea is stronger on a sailboat, and thus this segment has focused on technological aspects regarding navigation and other on-board instruments, somehow neglecting audio, video and entertainment systems in general. Having said this, technologies will find plenty of opportunities on both types of vessels in the future market. According to Libero Zucchelli, of Vismara Marine, “We are seeing an increasingly receding distance between the two worlds, also due to a change in people. Yachtsmen used to be considered a sort of old sea dogs, who frowned at technologies as they would at stowaways on board, while the “motorist” was searching for anything that could improve comfort. These clichés are luckily one, and everyone now understands that technology on board can increase both safety and comfort, as long as it is used intelligently. What distinguishes sailboats from motor boats is now only their cruise speed, but the equipment found on board is pretty much the same. The users of these vessels also have the same needs: no matter the type of vessel, it should never be the source of fatigue and concerns, or a simple showing off luxury. A boat should be a pleasant object, to be enjoyed by its owners and their guests”.

è interessante evidenziare come la nautica non sia un mero “consumatore” di tecnologia ma un’industria partner con cui sviluppare nuovi concept e soluzioni It is interesting to highlight that the nautical sector is not only a consumer of technology, but a partner industry with which it is possible to develop new concepts and solutions


SCENARI SCENARIES

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Automation systems are a key component of the upcoming change. According to Zucchelli, “Ship owners have little time to enjoy their boats, and have no wish to waste it reading instructions manuals that they will soon forget anyway. But those who get on board should find everything practical, easy, intuitive and liveable, regardless of what they wish to do – listen to music from their own iPod, interfacing weather forecast with GPS or checking tank levels.” Technological equipment is therefore the answer to an expressed need or is it an ace that shipyards have known how to play? “A bit of both”, answers Bozzi. “When you make highquality niche products, you must necessarily use the best technologies available. Furthermore, ship owners are getting more and more demanding, they want avant-garde products, they want better performance and more evolved products, and it is our role to look ahead and accept their requests, using more integration”. “The use of avant-garde entertainment and navigation systems is a strong sales argument”, confirms Azimut. “The ‘ludic’ and technological aspect plays a significant role in the presentation of a product. For instance, during the development phase, the most look-after elements are the AV systems. Clients need to find latest generation TVs on board, with large screens, and high-quality internal and external audio systems. Life on board often involves moments of partying and conviviality, boats are used for vacations and holidays, so they need high potential systems that are resistant and that offer high performance. The same applies to navigation and monitoring systems. Money is not usually spared for GPR, radars, monitoring, elements that guarantee technology on board and a calm navigation. Other frequent requests are large touch-screens on the deck, in addition to monitoring systems on the deck and in the crew area, to ensure a 24/7 view of how the boat is working”. SOPHISTICATED SIMPLICITY Technology therefore will play a fundamental role, and will probably be the field where competition will be fierce, offering increasingly complex and sophisticated systems and equipment in the search for simplification of use and full safety. Safety is, in fact, one of the

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cardinal features in the race for integration; the sea can be a hostile and dangerous environment, and when the captain’s or ship owner’s experience is not enough, technology may come to the rescue. Furthermore, the trend for larger boats offers new and interesting perspectives on how they are lived, because they have areas dedicated to entertainment. Degl’Innocenti concludes, “Although we will see important refinements of navigation systems, entertainment will play a very important role in these scenarios. The bigger size of vessels will make room for new and more ambitious uses of existing technologies, though no great revolutions should be expected. Ship owners will feel the need for additional features that make navigation fun, with audio systems suitable for indoors and outdoors and areas entirely dedicated to entertainment, like a home theatre, for instance”. This vision is confirmed by Numarine: “Requests of complex hi-fi systems are now common. People want to listen to different contents in different areas. They also want movie rooms with surround systems”. Other requests, according to Stimilli of Videoworks, “involve domotics and control from touch panels. We focus on guaranteeing veritably ad hoc solutions, customisable but most of all safe, that can be monitored constantly and, in case of anomaly, subject to remote repairs, without disturbing the people on board.” “At this moment”, confirms Bozzi, “several requests involve connectivity and access to digital contents. Physical supports, such as Blu-ray and DVD, are being less and less requested.

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SCENARI SCENARIES

People now prefer liquid data, which can be managed more quickly. In the future, I foresee a refinement of the technologies available, not really great revolutions… With the exception of streaming, perhaps, already a very strong necessity now”. According to Zucchelli, “Having a global vision of everything on board with a quick glimpse is the most common request of ship owners. Vice versa, I have noticed some diffidence towards ‘full control’ systems, at least regarding navigation and safety. The reason is always the same: there are no longer expert navigators on boards; often guests on board have never been on a boat before, and the fear that an exceedingly easy control interface can be tampered by anyone, resulting in damage to things and people, is real. A hybrid solution is thus better, something that allows for the full monitoring of the vessel with a single easy and intuitive user interface, perhaps also available on a tablet, but without the possibility of being accidentally activated. The market already has several solutions, but unfortunately, and this is still a big problem, no one has achieved a full integration system. In my opinion, it would be fantastic if the communication

standards between the different systems could be uniformed using existing protocols (NMEA 2000, for instance, or CANbus), so that each component on board can be inserted and managed by the integrated system without worrying about particular interfaces. There are currently good solutions for compatibility, but nautical technologies mostly come from the automobile world. This has prevented the development of two possible scenarios: the first one with a single market leader with a horizontal penetration project that introduces a language everyone can use in terms of compatibility. The second possible scenario would be the adoption of a single non-proprietary protocol”. Bozzi concludes: “Finally, there is much that can and should be done regarding power consumption control and environmentally-friendly features”. GREEN FUTURE Is then the future of the nautical market and its related technologies promising? It will surely be green. As history teaches us, great financial crisis promote the rethinking and new conceptions of the role played by humankind regarding time and the environment they occupy. For a long time now research has actively finding solutions that have less impact on the environment. Talking about the relationship between technology and the nautical sector, we must take into consideration the increasing concern of manufacturers for ‘green’ solutions, such as the use of recyclable materials and of certified timber. But the revolution involves materials and solutions that exploit alternative energies, in spite of fossil fuels. In this sense, the role of the sector, in such a delicate context like saving the marine assets all over the world, becomes fundamental. It is also interesting to highlight that the nautical sector is not only a consumer of technology, but a partner industry with which it is possible to develop new concepts and solutions. A point of view that provides the nautical sector with the possibility to become an ideal experimentation laboratory. This is partly an ongoing process, if you take into consideration some successful cases such as Solbian, a manufacturer of solar panels that created modules suitable for the production of energy on vessels. CONCLUSIONS The purpose of this research was, as stated before, less to wonder about the reasons for this crisis, which is still somewhat going on, and more to use the crisis to highlight successful strategies used by still active players of this sector, hypothesise a future scenario for the market and outline the role played by technology within the sector. Unlike our expectations, in this sector recovery is not driven by a war of discounts, but by an increasingly deeper research of solutions that satisfy the two segments more easily developed in the future. On one hand, large, expensive vessels, technologically developed for navigation and entertainment; on the other hand, a progressive increase of request of small vessels, with technological equipment whose purpose is to enjoy the boat and to take more care of pleasure and safety. In both cases, technology is the main instrument that will change the relationship between man and sea, improving the fun factor and making this relationship less impactful and intrusive.

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La storia dei cantieri Vismara è molto interessante perché ha sempre perseguito la fusione fra una progettazione rigorosa, un design moderno e l’amichevolezza: sicuramente verso l’armatore e i passeggeri, ma anche verso l’ambiente. Le costruzioni Vismara sono infatti “leggere”, grazie a raffinate tecniche progettuali e costruttive, e permettono prestazioni superiori a parità di superficie velica o potenza del motore: il corollario è maggiore divertimento e minori inquinamento, consumi e rumori. Il design è rigorosamente funzionale ma creativo, fondendo echi tradizionali con contaminazioni (anche automobilistiche) moderne in una storia che festeggia, proprio quest’anno, il suo trentennale. Connessioni ha il privilegio di parlare del Vismara V80 Easy Cruising, un maxi custom che, pur essendo ancora in allestimento, è paradigmatico della visione Vismara a partire dalla costruzione in carbonio, che permette di contenerne il dislocamento in 36 t. Il giovane armatore voleva sperimentare linee innovative e pulite coniugate con una fruibilità degli spazi di bordo che fosse facile e rilassante. La coperta permette la massima fruibilità in qualsiasi andatura e in qualsiasi stagione, grazie anche al flybridge molto protettivo e, nello stesso tempo, capace di non interporsi fra gli ospiti e l’ambiente. Anche il salone di poppa è ispirato dall’idea di consentire all’aria e alla luce di permearlo, grazie al tetto in cristallo retraibile – la cui tenuta stagna è assicurata da una speciale guarnizione gonfiabile – e alle ampie finestrature, compresa quella, elegantemente incurvata e apribile, che dà accesso al pozzetto.

DATI OVUNQUE

La doppia timoneria di poppa, riparata da un’essenziale struttura, dà pieno controllo al timoniere e, dicendo “pieno”, intendiamo proprio di tutta l’imbarcazione, grazie anche al sistema di controllo integrato “Vismotica” – termine coniato dal cantiere per distinguere gli impianti domotici da loro realizzati – e Raymarine. In effetti, il controllo di tutti i dati principali (dati motore, navigazione, gestione dell’energia e dei livelli) si effettua su tre display multifunzione Raymarine, due e125 esterni (uno per timone) mentre quello all’interno, sistemato nel quadro elettrico principale e consultabile dal tavolo di carteggio, è invece un più grande e165 da 15,4 pollici. L’impiantistica della barca è piuttosto corposa ed è quindi assolutamente necessario centralizzarne i dati e la gestione. Per rendersene conto basta pensare che soltanto le batterie sono ben 12: le due dedicate al motore E generatore sono Victron di tipo AGM, così come quelle dedicate alle utenze di prua, mentre le altre otto per i servizi generali sono Victron, con tecnologia al GEL. Il marchio olandese appare anche sui caricabatterie e sull’inverter, mentre il generatore è un Whisperpower SQ 12 da 12 kW. Gli strumenti di navigazione sono marchiati, come già anticipato, Raymarine.

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DUE PAROLE CON IL PROGETTISTA A couple of words with the designer Il Vismara V80, oltre a essere il frutto di un’attenta ricerca, nasce anche da specifiche e ben definite richieste dell’armatore che il cantiere ha saputo interpretare e riportare sul progetto in termini di soluzioni. “Le esigenze espresse dall’armatore” ci dice il progettista dello scafo Libero Zucchelli, erano di una barca adatta a navigazioni lunghe, oceaniche; quindi in mari dove la sicurezza è ancora più importante. Per questo abbiamo deciso di sdoppiare gli apparati più importanti (luci di via, dissalatore), e dare la possibilità di avere una visione chiara dell’imbarcazione: dalla timoneria allo stato delle batterie, dei serbatoi etc. Allo stesso tempo siamo riusciti a realizzare un sistema affidabile e senza possibilità di interventi da parte di non autorizzati, quindi con controllo centralizzato solo da quadro ma monitoraggio da tablet anche della timoneria. Inoltre, per garantire la possibilità di affrontare navigazioni in zone poco note, abbiamo inserito un ecoscandaglio chirp ad alta definizione per il fondale, e telecamera notturna per controllare la costa o per recuperare un eventuale uomo a mare. In più, il massimo confort, garantito anche nelle zone più sperdute del mondo con antenna TV satellitare e internet SAT”. The Vismara V80 is more than the result of careful research: it was also born out of specific and well-defined requests made by the owner, which the shipyard interpreted and reported as solutions for the project. “The requests made by the owner”, says the vessel’s designer Libero Zucchelli, “involved a boat suitable for long, oceanic navigation, thus in seas where safety is even more important. This is why we decided to double the most important pieces of equipment – navigations lights, desalter – and to provide the possibility to have a clear view of the vessel, from the wheelhouse to battery status, tanks etc. At the same time, we managed to create a reliable system that cannot be tampered with by unauthorized, with its centralised control possible only from the command board but monitored from the wheelhouse as well, through a tablet. In addition, to ensure the ability to navigate in little known areas, we inserted a high-definition chirp echo sounder for the sea bottom and a night camera to check the coast or to recover a man at sea. Plus maximum comfort, guaranteed even in the world’s most remote places, with satellite TV antenna and SAT Internet”.

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soluzioni solutions

I multifunzione scelti, appartenenti alla serie “e”, sono infatti delle vere e proprie centrali di controllo capaci di condividere direttamente informazioni e contenuti anche con elementi di terze parti. La presenza di connettori per bus NMEA 2000 e 0183, SeaTalk, ingressi BNC e VGA per il video analogico e link senza fili Bluetooth e Wi-Fi permettono, infatti, di comporre sistemi anche piuttosto complicati. Notiamo come questi link wireless consentano di usare anche cellulari o tablet come ripetitori di display e telecomandi purché dotati di App sviluppate da Raymarine e disponibili per Apple iOS, Android e E-Book Kindle Fire. Per scelta dell’armatore questo 80 piedi ha un layout dei servizi “domestici” classico, con normali interruttori per i punti luce e controllo del climatizzatore tramite i pannellini Webasto sistemati nei locali d’interesse. L’integrazione dei sistemi di bordo con i display Raymarine dispiega appieno le sue potenzialità nella gestione dei servizi di monitoraggio e controllo dei vari impianti. La rete dei dati – implementata con un backbone e vari spur – è basata su linee STng e veicola sia i dati della strumentazione sia i segnali dei sensori, che sono sia analogici sia digitali. Al primo tipo appartengono quelli dei livelli (carburante, serbatoi delle acque, sentine) e della tensione e corrente del generatore o della presa in banchina. Digitali sono invece i dati relativi all’impianto elettrico (caricabatterie, inverter e batterie) e al motore, disponibili secondo il protocollo NMEA 2000 direttamente dalle interfacce Victron e Yanmar.

Tutti i dati analogici sono comunque tradotti nel protocollo NMEA 2000 per permettere la visualizzazione di questi dati sull’interfaccia grafica sviluppata in collaborazione con Raymarine. Oltre all’autopilota, all’antenna GPS e ai vari trasduttori per scandaglio, fishfinder e velocità, della rete fanno inoltre parte il VHF, con relativo transceiver, il radar RD424HD e la videocamera a infrarossi T450, molto utile nella navigazione notturna. In questo design giocano un ruolo determinante due componenti EmpirBus – azienda svedese con importanti accordi di collaborazione con Raymarine – indicati con la sigla CCM-116 nello schema della strumentazione. Queste centraline sono molto versatili e prevedono 16 canali ampiamente configurabili: ognuno di essi può essere un ingresso o un’uscita e, in questo caso, può accettare segnali digitali o analogici, che verranno poi convertiti in NMEA 2000; notiamo come l’uso di optoisolatori renda questi dispositivi molto sicuri dato che gli ingressi e le uscite sono separati galvanicamente. I dimmer incorporati permettono di creare facilmente scenari di illuminazione mentre gli ingressi multiplexati (fino a 4 per canale) permettono di ridurre drasticamente il cablaggio; se i canali vengono usati per alimentare utenze viene generato un segnale per LED spia. In questo yacht le CCM-116 vengono usate sia per monitorare sia per controllare le varie utenze: i segnali dei sensori analogici vengono convertiti in digitale per essere messi in rete verso i display mentre la funzione di “fusibile elettronico” – la corrente massima arriva a 18 A – surroga sia un interruttore magnetotermico (sovraccarichi a medio termine) sia un differenziale, con tempi d’intervento quasi istantanei.

Electrical system

Equipment

Connectivity and entertainment

Battery: Victron and Deka

Radar: Raymarine RD424HD

Blu-ray and TV LCD LED: Samsung

Charger and inverter: Victron

Infrared camera: Raymarine T450

Receivers: Denon

Generator: Whisperpower 12kW

VHF: Ray260, splitter AIS 100 and AIS 650 module Raymarine

Decoder: X-Dome

Alternator: Balmar 3kW

Chiller, circulating pumps and fancoil: Webasto

Autopilot: ACU 400, corner sensor and actuator T3 Raymarine

Speakers: inside, Polkaudio; outside, JL Audio

GPS: Raystar and for AIS Raymarine

Autoradio: Alpine

Wind transducers, depth, sounding, speed and temperature Raymarine

Outside amplifiers: JL Audio

Multifunction Display: e125 and e150 Raymarine; autopilot display p70 Raymarine

Satellite antennas: Fleetbroadband Sailor Thrane & Thrane

Power and conversion control: Trigentic EmpirBus

Access point Wi-Fi: Apple

Modem/router 3G: Option Globesurfer

Antenna: Banten

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j Anche se disegnato per affrontare gli oceani, il layout degli interni garantisce luminosità e contatto con l’ambiente Even if designed to deal the oceans, the interior layout guarantees brightness and contact with the surrounding

Il tutto si interfaccia con i display touch permettendo di riarmare con un semplice tocco un “interruttore” che fosse scattato. Le CCM-116 hanno inoltre una tastiera di override a sfioramento che permette di azionare manualmente i vari canali in caso di malfunzionamenti. La già citata – e benvenuta - versatilità offerta dai multifunzione e125 ed e165 ha poi permesso di allestire timonerie molto semplici: ai multifunzione viene infatti affiancato soltanto il controller per l’autopilota, integrato da una seconda stazione VHF vicino alla starboard wheel.

CONNESSIONE GLOBALE

Il sistema implementa anche dei controlli automatici di sicurezza: per esempio, il dimensionamento è tale da consentire all’armatore di fare funzionare l’aria condizionata durante la notte, alimentandola unicamente tramite batterie (silent mode), tuttavia se l’utilizzo dura oltre i limiti previsti, la logica di comando interviene automaticamente escludendo le utenze a consumo più alto per non fare scaricare eccessivamente le batterie.

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Ben più evidente del lato tecnico, nascosto nelle strutture dello scafo, e in grado di aumentare ancor di più la piacevolezza della vita a bordo, è la parte dedicata all’entertainment. Il progetto infatti prevede un salone con un performante impianto multimediale, con TV LCD LED da 40“ e lettore Blu-ray Samsung, decoder satellitare X-Dome e sintoamplificatore Denon 5.1 che alimenta diffusori in-wall a due vie Polkaudio VS65RT. La cabina dell’armatore ha la stessa dotazione, mentre le stanze degli ospiti e dell’equipaggio dispongono di un impianto solamente audio, basato su autoradio con CD player Alpine e diffusori Polkaudio RC60L coassiali a due vie. Le zone esterne invece sono state equipaggiate, come descritto più dettagliatamente nel box, di prodotti JL Audio. La vita di bordo non può però prescindere dalla connessione a Internet, utile sia per cercare informazioni e dati (mail, news, bollettini meteo, andamento della Borsa, cloud e così via) sia per applicazioni più ludiche, come l’accesso ai Social Network e ai contenuti multimediali. La necessaria connettività può venire sia dalla rete 3G, nelle vicinanze della costa o in porto/rada, sia da quella satellitare, opzione obbligatoria in mare aperto. La prima soluzione viene implementata dal modem/gateway Option Globesurfer3+, capace anche di mettere in condivisione storage esterni e stampanti mentre la ricezione satellitare sarà affidata a un ricevitore satellitare Inmarsat Sailor Fleetbroadband FB250 o FB150 (al momento nel quale scriviamo la scelta dev’essere ancora fatta). La connettività così ottenuta viene poi condivisa con i vari utilizzatori tramite un router Wi-Fi prodotto da Apple; l’installazione e i cablaggi per il sistemi di enertainment e connettività sono curati da Roman Yachting.

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JL Audio I componenti utilizzati per i sistemi audio sistemati a prua e a poppa appartengono alla serie Marine del costruttore americano JL Audio. I diffusori sono i due M770, robusti due vie con woofer da 20 cm e tweeter separato a cupola di seta da 1 pollice; il crossover è fissato direttamente al cestello del woofer mentre la potenza ideale dell’amplificatore che li piloterà è fra 40 e 150 W. Di questi sistemi esistono versioni diverse, che si differenziano per l’estetica e – soprattutto – per il volume di lavoro: la serie CCS è pensata per installazioni che hanno un grande volume, anche non sigillato, alle spalle del woofer mentre i TCS lavorano bene in volumi piccoli e definiti. Questi componenti resistono agli spruzzi (non alle immersioni!) e sono costruiti con materiali resistenti ai raggi ultravioletti. Per completare la gamma ultrabassa il sistema di poppa dispone anche di un subwoofer, un robusto (pesa più di 5 kg) M10IB5 con membrana da 25 cm, potenza fino a 250 W e caratteristiche elettromeccaniche ottimizzate per lavorare in grandi volumi, ossia in 56 litri o più. Anche l’amplificazione è JL Audio e comprende il due canali M200/2 (2 x 75 W su 4 ohm) ed il tricanale M500/3 con 2 x 75 W su 4 ohm ai quali aggiunge una terza uscita mono da 180 W su 4 ohm destinata al subwoofer. I due amplificatori sono accomunati dalla costruzione resistente agli spruzzi (verniciatura a polvere, telaio in acciaio inox e controlli protetti) e dall’efficiente funzionamento in Classe D che assicura un’elevata efficienza energetica, superiore all’80 %. Non manca poi un crossover attivo – a due vie nell’M500/3 – per gestire al meglio l’accoppiamento con il subwoofer. In Italia JL Audio è distribuito da Gammalta. www.jlaudio.com www.gammalta.it The components used for audio systems installed on the bow and on stern belong to the Marine series of American manufacturer JL Audio. The diffusors are two M770, sturdy two-way with 20-cm woofers and separate 1-inch silk dome tweeter. The crossover is directly fixed to the woofer basket, while the ideal power of the amplifier that pilots them ranges from 40 to 150 W. There are different versions of these systems, differing by their aesthetics and, first and foremost, for their volume of work: the CCS

The story of the Vismara shipyards is very interesting: they have always pursued a fusion between rigorous and modern design and friendliness. Friendliness towards ship owners and guests, as well as towards the environment. Vismara vessels are “light”, thanks to sophisticated design and building techniques, and yield performance levels superior to those of other vessels of similar sail surface or engine power. The result is more fun and less pollution, less consumption and less noise. The design is strictly functional and yet creative, merging traditional echoes and modern contaminations (from the automobile industry as well) in a story that celebrates its thirty anniversary this year. Connessioni has had the privilege of discussing the Vismara V80 Easy Cruising, a maxi custom still being assembled but already a paradigm of the Vismara vision regarding building with carbon, to contain the dislocation in 36 tonnes. The young ship owner was willing to experiment innovative and clean lines together with the easy and relaxing use of on-board spaces. The decking allows for maximum usability at any speed and in any season, thanks to the very protective flybridge, all the while succeeding in not getting in the way between guests and the environment. The stern room was also inspired on the idea of allowing air and light through the retractable crystal ceiling (watertight thanks to a special inflatable gasket) and wide windows, including the elegantly curved one that gives access to the sump. DATA EVERYWHERE The double stern wheelhouse, protected by a simple structure, provides full control to the wheelsman – and when we say “full”, we mean control of the entire vessel, also thanks to the “Vismotica” integrated control system (the term was coined by the shipyard to distinguish the domotics systems they produce) and to Raymarine.

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series was designed for installations of high volume, even non sealed, on the woofers, while the TCS works well in small, defined volumes. These components are resistant to spray (but not to immersion!) and are built with materials that resist ultraviolet rays. To complete the ultra-low range, the stern system also has a subwoofer, a sturdy (it weighs more than 5 kg) M10IB5 with a 25-cm membrane, up to 250 W of power and electro-mechanic features optimised to work at large volumes, i.e. 56 litres or more. Amplification is also JL Audio and includes the two-channel M200/2 (2 x 75 W on 4 Ohm) and the three-channel M500/3 with 2 x 75 W on 4 Ohm, to which a third mono 180-W output on 4 Ohm is added, destined for the subwoofer. The two amplifiers are equally resistant to spray (powder coating, stainless steel framework and protected controls) and Class D, ensuring high power efficiency (above 80%). There is also an active crossover – a two-way in M500/3 – for the better management of the coupling with the subwoofer. JL Audio is distributed in Italy by Gammalta.

In effect, all main data (engine, navigation, power management and levels management) are controlled on three Raymarine multi-functional displays, two external e125 (one per rudder) and one inside, placed in the main switchboard and which can be consulted from the cards table; it is a larger 15.4” e165. The vessel’s control systems are very complex and their data and management must absolutely be centralised. To illustrate this complexity: there are as many as 12 batteries. Two are dedicated to the engine and generator; they are AGM type Victron batteries, as is the battery dedicated to bow utilities. The other eight batteries for general services are Victron, with GEL technology. The Dutch brand also appears on battery chargers and on the inverter. The generator is a 12 kW Whisperpower SQ 12. The navigation instruments are Raymarine. The multi-function devices selected, belonging to the “e” series, are veritable control centrals capable of directly sharing information and contents even with elements of third parties. The presence of bus connectors NMEA 2000 and 0183, Sea Talk, BNC and VGA inputs for analogical video and wireless Bluetooth and Wi-Fi links in fact make it possible to compose systems that can be very complicated. These wireless links also make it possible to use cell phones or tablets as repeaters of displays and remote controls, if equipped with apps developed by Raymarine and available for Apple iOS, Android and Kindle Fire. The owner of this 80-foot vessel opted for a classic layout of the “domestic” services, with normal light switches and air conditioning control using Webasto panels installed in the relevant rooms. The integration of on-board systems and the Raymarine display shows its full potential in the management of control and monitoring services for the various systems. The data network, implemented with a backbone and various spurs, is based on STng lines and transmits instrument data as well as signals from the sensors, be them analogical or digital. The first category (analogical) includes levels (fuel, water, bilge water), and voltage and current of the generator or the pier socket. The digital category includes data related to the electric system (battery charger, inverter and batteries) and to the engine, available according to the NMEA 2000 protocol directly from the Victron and Yanmar interfaces. All analogical data are translated into a NMEA 2000 protocol so that these data can be displayed on the graphic interface developed in cooperation with Raymarine. In addition to the autopilot, the GPS antenna and the various transducers for plumbing the depths, fish finding and speed, the network also includes the VHF with its relative transceiver, the radar RD424HD and the infrared video camera T450, very useful for night navigation. In this design, a crucial role is played by two EmpirBus components (a Swedish company with important cooperation agreements with Raymarine), market CCM-116 in the instrumentation diagram.


soluzioni solutions

These control units are very versatile and include 16 channels that can be widely configured: each can be either an input or an output and, in this case, it can accept digital or analogical signals, which will then be converted into NMEA 2000; it is important to notice how the use of opto-isolators makes these devices very safe, as inputs and outputs are galvanically separated. The built-in dimmers can be used to easily create different lighting scenarios, while the multiplex inputs (up to 4 per channel) make it possible to drastically reduce cabling. If the channels are used to power utilities, a signal is generated to a LED warning light. In this yacht the CCM-116 are used to monitor and to control the various utilities: the signals from analogical sensors are converted into digital so they can be sent through the network to the displays. The “electronic fuse” function – the maximum current reaches 18 A – surrogates a magneto-thermal switch (medium-range overload) and a differential, with intervention times that are almost instantaneous. It all interfaces with the touch screens, so that it is possible to rearm a switch that tripped simply by touching it. The CCM-116 also have an override touch keyboard that can manually activate the various channels in case of malfunctioning. The previously mentioned and much welcome versatility offered by the multi-function devices e125 and e165 allows the creation of very simple wheelhouses. The multi-functions are only used with the autopilot controller, integrated by a second VHF station near the starboard wheel.

GLOBAL CONNECTION The system also implements automatic safety controls: for instance, the dimensioning is enough to allow the ship owner to keep the air conditioning on at night, powered only by batteries (silent mode). However, if its use is longer than expected, the command logic automatically intervenes and excludes the highest-consuming utilities to prevent batteries from losing too much charge. Much more evident than the technical equipment, hidden in the structure of the vessel and capable of further increasing the pleasure of life on board, is the part dedicated to entertainment. The project includes a common hall with a high-performance multimedia system, with a 40” TV LCD LED and a Samsung Blu-ray player, X-Dome satellite decoder and Denon 5.1 receiver that powers two-way in-wall Polkaudio VS65RT speakers. The master bedroom is similarly equipped, while the guest bedroom and the crew room are equipped with audio video only, based on a car radio with CD player (Alpine) and two-way co-axial Polkaudio RC60L speakers. The outer areas were equipped with JL Audio products, as described in the box. Life on board cannot make do without Internet connection, useful to search for information and data (mail, news, weather forecast, stock exchange info, cloud and so on), but also for more ludic activities, such as access to social networks and multimedia contents. This necessary connectivity can come from the 3G network, near the coast or at port, or from satellite, compulsory in open sea. The first solution was implemented by modem/gateway Option Globesurfer3+, that can also share external storage and printers, while satellite reception will be entrusted to a satellite receiver Inmarsat Sailor Fleetbroadband FB250 or FB150 (at the moment this article was written the choice was yet to be made). Connectivity thus obtained is then shared with the various users through an Apple Wi-Fi router. Installation and cabling for entertainment and connectivity systems were entrusted to Roman Yacthing.

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RIVOLUZIONE DIGITALE

Impianti elettrici e Sistemi elettronici di bordo

DIGITAL REVOLUTION Electric and electronic Systems on board Nel mondo delle barche da diporto l’impianto elettrico e i sistemi elettronici di bordo sono tradizionalmente progettati, forniti ed installati da persone e Società diverse. Infatti non solo le loro funzioni differiscono, ma anche le tecnologie e, soprattutto, i componenti utilizzati per la loro realizzazione sono del tutto dissimili. La tecnologia elettronica digitale offre delle sorprendenti opportunità di innovazione per questi impianti e sistemi 28

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In the world of leisure vessels, on-board electric and electronic systems are traditionally designed, supplied and installed by different people and companies. In addition, they are not only different in terms of function, but also when it comes to technology and, in particular, the components used to create them, which are usually completely different. The digital electronic technology offers outstanding opportunities for innovation for these facilities and systems


Text: Riccardo Trionfi

Nonostante lo sviluppo dell’elettronica, gli impianti elettrici di bordo sono realizzati prevalentemente con componenti elettromeccanici tradizionali come gli interruttori termici e i relè. Inoltre, anche gli altri componenti quali batterie, caricabatteria e inverter, sono stati toccati marginalmente dallo sviluppo delle nuove tecnologie elettroniche. Contrariamente, la strumentazione elettronica di bordo ha fortemente beneficiato degli sviluppi offerti dalla tecnologia elettronica digitale e di tutte le applicazioni di hardware e di software che hanno accompagnato questi sviluppi. L’aspetto forse più importante di questa rivoluzione dell’elettronica è costituito dalla possibilità di integrare in un unico strumento dati che riguardano dispositivi e funzioni molto diversi e che, fino a poco tempo fa, richiedevano appunto l’utilizzo di circuiti elettronici e di schermi separati tra loro. L’esempio più evidente, viene dall’integrazione di tre strumenti tipici usati per la navigazione: il chartplotter e la relativa cartografia elettronica, il radar e l’ecoscandaglio. Ancora agli inizi degli anni 2000 i principali produttori di elettronica per la nautica, hanno integrato questi tre strumenti in un unico dispositivo con un unico schermo. Questo è stato il primo passo di uno sviluppo tecnico che ha investito tutta la strumentazione elettronica di bordo la quale, recentemente, si è anche arricchita di tecnologie touch screen e di connessioni WiFi che, grazie ad Apple e i suoi competitor, sono usate quotidianamente da tutti.

PIù BENESSERE

Parallelamente a questo sviluppo tecnico, un’altra importante tendenza si è sviluppata nel settore delle barche da diporto a vela e a motore. La varietà e complessità degli impianti ha spostato l’attenzione di chi ha la responsabilità di “far navigare” una barca, dalle fondamentali funzioni di navigazione al controllo del funzionamento degli impianti di bordo. In termini semplici, il “benessere” dell’Armatore e dei suoi ospiti assume oggi una valenza maggiore di quanto fosse anni fa. E questo non vale solo per le barche di maggiori dimensioni, i cosiddetti “superyachts”, ma anche per le barche di minore dimensione che vengono anch’esse dotate di impianti relativamente complessi, e che richiedono una specifica attenzione e competenza per garantire il loro corretto funzionamento. Barche di 12/18 metri vengono dotate ormai di aria condizionata, dissalatore, cucine a induzione con forni elettrici, boiler e altri impianti che, per il semplice fatto di richiedere la disponibilità di notevoli quantità di energia, complicano notevolmente la progettazione e il funzionamento degli impianti elettrici di bordo. Un discorso a parte merita poi lo sviluppo delle funzioni di intrattenimento AV, e quello della comunicazione voce e dati (telefono ed Internet) ormai imprenscindibili, e di cui non possiamo certo fare a meno in barca.

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Azimut M76 Internal Wheelhouse

TECNOLOGIA TECHNOLOGY


TECNOLOGIA TECHNOLOGY

STRUMENTI MULTIFUNZIONE

Tutto questo pone l’esigenza di mettere a disposizione del “comandante” una serie notevole di gestione delle varie funzioni degli impianti, il cui corretto funzionamento dovrà essere costantemente monitorato. I sistemi di monitoraggio e controllo infatti, e i relativi sistemi di allarme presenti sulle imbarcazioni ormai dagli inizi degli anni 2000, sono diventati oggi una vera e propria necessità. A queste esigenze fanno riscontro gli sviluppi tecnici della strumentazione elettronica di bordo e dei loro schermi che, come dicevamo, possono essere usati per “gestire” funzioni diverse da quelle per le quali erano stati originariamente creati. Così, partendo dalla ricerca di integrazione delle funzioni degli strumenti di navigazione, i produttori hanno finito per trasformare i loro strumenti in computer capaci di connettersi, con modalità e protocolli diversi, non solo ai sensori di navigazione, ma anche a strumenti capaci di elaborare altri tipi di dati. Questi strumenti sono stati studiati molto attentamente non solo per resistere alle condizioni di temperatura, umidità, corrosione ecc, tipiche dell’ambiente nel quale si trovano ad operare, ma soprattutto sono dotati di schermi molto evoluti, ben visibili al sole, e che possono anche essere utilizzati in notturna, quando la luminosità deve essere ridotta al minimo. Inoltre, l’adozione del touch screen ha permesso di ridurre al minimo tastiere e pulsanti esterni, portando direttamente sullo schermo i comandi delle funzioni dei singoli programmi di software. Tutto ciò ha aperto la strada a un ampliamento quasi senza limiti dell’utilizzo di questi strumenti – detti, appunto, multifunzione – sia per gestire sia per navigare. Da un punto di vista tecnico, la chiave di volta dei moderni sistemi che utilizzano “strumenti multifunzione” è costituita dall’adozione della tecnologia digitale, che permette di trasmettere contemporaneamente su una stessa rete dati di tipo molto diverso. Questi dati vengono ricevuti, elaborati e visualizzati dagli “strumenti multifunzione” collegati alla rete stessa, secondo le richieste che vengono impartite dagli operatori che li utilizzano. In altre parole, questa tecnologia permette di trasmettere contemporaneamente su una stessa rete dati provenienti per esempio da una antenna radar, da una antenna GPS o da altro tipo di sensore marino, ma anche immagini di telecamere, o dati che provengono dai sensori dei motori o dei serbatoi. Naturalmente è necessario che i vari strumenti collegati alla rete di trasmissione dei dati siano dotati di opportuni programmi software capaci di elaborare i dati che vengono immessi nella rete dai “sensori” e di visualizzarli sui loro schermi. Tra le varie società produttrici di strumentazione per la nautica, Raymarine è quella che attualmente ha spinto maggiormente sullo sviluppo tecnologico di strumenti multifunzione, allargando enormemente la loro gamma di utilizzo.

UN ESEMPIO APPLICATIVO

Lo schema dal titolo Collegamenti multifunction display Raymarine indica tutte le possibili connessioni di ogni strumento Multifunction Raymarine. In blu vengono indicate le connessioni di sensori, strumenti o impianti prodotti da società diverse da Raymarine. Appare evidente che la strategia Raymarine sia stata, in primo luogo, quella di collegare tutti i propri strumenti

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e sensori, ma anche di aprire lo strumento alla connessione con sensori, strumenti e addirittura impianti di altri produttori. In questa ottica è molto importante sottolineare il fatto che le connessioni indicate non vengono fatte direttamente su ogni singolo strumento, ma utilizzano principalmente due reti di trasmissione/ricezione dati che utilizzano protocolli standard, molto diffusi nel mercato delle applicazioni di elettronica. Questi sono: 1 - Protocollo NMEA 2000 - nome commerciale Raymarine Seatalkng 2 - Protocollo Ethernet - nome commerciale Raymarine SeatalkHS

j Collegamenti multifunction display Raymarine Raymarine Multifunction Collections display

1 - Comando remoto RCU Raymarine / Remote control Raymarine RCU 2 - Dispositivi portatili wireless tipo smartphone, tablets ecc. con protocollo Apple o Android / Portable wireless devices such smartphones, tablets etc. with Apple or Android 3 - Sensori di livello dei Serbatoi / Level sensors Tanks 4 - Antenna GPS 5 - Strumenti vento, velocità o profondità della Raymarine / Wind, depth or speed instruments of Raymarine 6 - Unità di controllo dell’autopilota Raymarine / Raymarine autopilot control unit 7 - Computer dell’autopilota Raymarine / Raymarine autopilot computer 8 - Sistema AIS Raymarine o di altri produttori / AIS Raymarine or other manufacturers 9 - Sistema di controllo dei flaps delle imbarcazioni a motore / Control system of flaps of motor boats 10 - Telecamere di vario tipo / Various types of Camera 11 - Lifetag – Sistema Uomo a mare Raymarine / Lifetag - Man Overboard System Raymarine 12 - Dati motori / Data motors 13 - Trasduttori degli strumenti del vento, velocità e profondità Raymarine. Collegamento diretto senza strumenti / Transducers of the instruments of the wind, speed and depth Raymarine. Direct connection without tools 14 - Display ripetitore esterno / External repeater display 15 - Sensori ecoscandaglio Raymarine o di produttori diversi. Collegamento diretto / Echo sounder Raymarine sensors or from different manufacturers. direct link 16 - Radio VHS Dsc Raymarine / Radio Raymarine DSC VHS 17 - Ricevitore radio esterno per ricezione delle immagini meteo / External radio receiver for reception of weather images 18 - Altri strumenti multifunzione Raymarine collegati sulla stessa rete / Other instruments Raymarine multifunction connected to the same network 19 - Modulo Fishfinder Raymarine / Raymarine Fishfinder Module 20 - Antenne Radar Raymarine / Raymarine Antennas Radar 21 - Telecamere notturne agli infrarossi (termocamere) Raymarine / Night infrared cameras (thermo cameras) Raymarine 22 - Tastiera remota Raymarine / Raymarine remote keyboard 23 - Sistema di intrattenimento audio Fusion / Fusion audio entertainment system 24 - Pc laptop con sistema operativo Windows / Pc laptop with Windows operating system


TECNOLOGIA TECHNOLOGY Antenna GPS

Sensore vento

Display autopilota

I70 marine instruments

NMEA 2000

È un protocollo digitale sviluppato appunto nell’anno 2000 dalla americana National Marine, Electronic Association americana, con il preciso scopo di permettere lo scambio di dati tra strumenti di produttori diversi. Esso segue le orme del fortunatissimo protocollo analogico NMEA 183, sviluppato nel 1983 dalla stessa Associazione, che ha avuto una diffusione enorme negli anni ’80 e ’90, prima dell’avvento della tecnologia digitale. Il protocollo NMEA 2000 deriva da quello usato per i veicoli a motore, sviluppato da SAE (Society of Automotive Engineers) sotto la sigla J1939, e fa parte della grande famiglia dei protocolli CAN, molto usati per trasmettere dati relativamente semplici e che non richiedono un’elevata velocità di trasmissione. L’immagine Schema Seatalkng riporta uno schema di connessione di strumenti Raymarine che utilizzano il protocollo NMEA 2000 (Seatalkng).

Multifunction Display

IT5 Convertitore segnali trasduttori

Segnali digitali provenienti dai motori

ETHERNET

È probabilmente il protocollo più usato al mondo per la trasmissione di grandi quantità di dati in uffici, banche e altro. Per quanto riguarda la nautica da diporto, si presta alla trasmissioni di dati complessi come possono essere quelli riguardanti le immagini del radar, delle telecamere ecc. che richiedono una velocità di trasmissione elevata perché comprendono molti dati. Questo protocollo può anche essere usato in modalità wireless nel formato Wi-Fi. L’immagine Schema SeatalkHS riporta uno schema di connessione di strumenti Raymarine che utilizza appunto il protocollo Ethernet (SeatalkHS). Riassumendo, possiamo dire che gli strumenti Multifunzione Raymarine utilizzano principalmente due porte di connessione per collegare le due reti principali utilizzate, e che raccolgono la maggior parte delle connessioni indicate sopra. Ovviamente dispongono anche di altre porte di connessione, utili per collegare strumenti specifici di Raymarine o di terzi, ma le due reti descritte sono evidentemente le principali. Non si tratta quindi dello sviluppo di nuove tecnologie, ma semplicemente dell’utilizzo di tecnologie che esistono Antenna Radar Open Array HD Color

Antenna Radar Radome HD Color

Termocamera Dome

Multifunction Display

Switch di rete Seatalk HS

Fishfinder CP450

Multifunction Display

Trasduttori speed e depth

Computer e display autopilota

Digital switching comando delle utenze elettriche di bordo

Convertitore DCI-100 dei segnali dei motori

j Raymarine - Schema connessioni SeaTalkng (NMEA 2000) Raymarine Seatalkng diagram (NMEA 2000) m Raymarine - Schema SeaTalkHS (Ethernet) Raymarine SeaTalkHS diagram (Ethernet)

da decine di anni, e perciò estremamente collaudate, per realizzare applicazioni specificamente studiate per le esigenze della nautica. Un approccio che apre enormi possibilità di collegamenti a diversi tipi di strumenti e impianti, che operano al di fuori della tradizionale strumentazione di navigazione Raymarine. Tra queste, la gestione tutte le funzioni di accensione, spegnimento, controllo e allarme caratteristiche degli impianti elettrici.

RIVOLUZIONE DIGITALE

E qui la rivoluzione digitale diventa veramente molto importante perché investe in modo completo non solo le funzioni di gestione dell’impianto elettrico, ma anche la sua struttura e i suoi componenti. Come detto, gli impianti elettrici di bordo si basano ancora oggi su componenti elettromeccanici tradizionali, nonostante questo alcune società internazionali di notevoli dimensioni (Eta Gmbh in Germania, Mastervolt in Olanda, Trigentic AB in Svezia, Bep Marine in Nuova Zelanda ecc.) che operano nel settore hanno sviluppato dei componenti elettronici, sotto forma di moduli di ingresso e di uscita, che sono in grado di sostituire le funzioni svolte dai componenti elettromeccanici tradizionali, e cioè gli interruttori termici e i relè. Questi nuovi componenti elettronici hanno avuto, finora, un’applicazione molto scarsa sia a causa del loro prezzo elevato rispetto ai componenti elettromeccanici, sia perchè richiedono capacità di configurazione e di programmazione che gli elettricisti di bordo normalmente non hanno. Tuttavia la maggior parte di questi componenti elettronici utilizzano protocolli CAN o, addirittura, il protocollo NMEA 2000 e sono perciò compatibili con gli strumenti multifunzione Raymarine. Non stupisce allora che recentemente Raymarine abbia fatto un accordo con la svedese Trigentic AB, produttrice di moduli elettronici che sostituiscono le funzioni dei tradizionali interruttori termici e relé, per proporre “pacchetti” che comprendano tutti i componenti hardware, gli schemi di connessione di essi e i programmi di software necessari a realizzare degli impianti elettrici completi, o quasi. Il pacchetto comprende anche strumenti multifunzione necessari a gestire l’impianto e il relativo software di interfaccia con l’operatore, completo della grafica di Monitoraggio e Controllo degli impianti. Parallelamente a questo, i produttori degli altri componenti, e cioè caricabatterie, inverter e battery monitors, hanno sviluppato dei convertitori di interfaccia che permettono di fornire i dati dei propri strumenti e ricevere dei comandi di accensione e spegnimento utilizzando, appunto, il protocollo NMEA 2000.

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VANTAGGI

I vantaggi di questa “rivoluzione” sono notevoli; dal punto di vista dell’utilizzatore, sia i comandi degli impianti sia le informazioni relative al loro funzionamento e gli eventuali allarmi possono essere gestiti da uno qualsiasi degli schermi degli strumenti multifunzione Raymarine, utilizzando le stesse funzionalità multitouch e di scorrimento delle pagine, che vengono impiegate per i comandi degli smartphone o dei tablets. Da notare, tra l’altro, che queste nuove funzionalità non impediscono agli strumenti multifunzione di svolgere il proprio dovere circa la navigazione o altro. Dal punto di vista della realizzazione, invece, scompare la necessità di concentrare tutti i comandi in un unico punto della barca (il tipico Quadro di comando) e di fare passare, quindi, da quel punto tutti i cavi che alimentano le utenze. Le alimentazioni vengono portate ai moduli di ingresso e di uscita, che sono molto compatti e possono essere posizionati nei punti più opportuni e in prossimità delle utenze. I comandi vengono inviati tramite un cavo di rete, usando il protocollo NMEA 2000, che collega tra loro i moduli e gli strumenti multifunzione di comando.

CONCLUSIONI

Una strategia come quella appena descritta, che passa da accordi che coinvolgono più aziende non può che aiutare questo settore; è sufficiente infatti notare come le prime applicazioni di “digital switching”, così il marketing Raymarine le ha battezzate, sono nate nel 2013 e stanno sviluppandosi con forza sul mercato proprio nel corso di quest’anno, con risultati promettenti. In base a tutto questo, è facile prevedere che questo tipo di applicazioni, che saranno inevitabilmente seguite da altre aziende che operano nel settore della nautica da diporto, abbiano le basi per portare a una vera e propria rivoluzione per gli impianti elettrici di bordo, che sono ancora uno degli ultimi settori del mercato di questo settore nel quale la “rivoluzione digitale” non è ancora riuscita a portare i suoi frutti.

j Schema di principio di un impianto elettrico digitale su rete Seatalkng (NMEA 2000) Digital electric system diagram

la chiave di volta dei moderni sistemi che utilizzano “strumenti multifunzione” è costituita dall’adozione della tecnologia digitale, che permette di trasmettere contemporaneamente su una stessa rete dati di tipo molto diverso the turning point of modern systems that use “multi-function instruments” consists of adopting digital technology, for the simultaneous transmission of very different kinds of data on the same network

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gAzimut 80 Internal Wheelhouse

Regardless of the development of electronics, electronic systems on board mostly use traditional electro-mechanical components such as thermal switches and relays. The other components, such as batteries, battery chargers and inverters, have only marginally been touched by the development of new electronic technologies. Conversely, on-board electronic instruments have been strongly benefitted by the developments offered by digital electronic technologies and by all the hardware and software applications that have accompanied these developments. Perhaps the most significant aspect of this revolution in electronics is the possibility of integrating, in a single instrument, data about very different devices and functions, which up to very recently required separate electronic circuits and screens. The most evident example is the integration of three typical instruments used for navigation: chart plotters and their relative electronic cartography, radars and echo sounders. As recently as in the early 2000’s the main manufacturers of electronics for vessels began integrating these three instruments into a single piece of equipment with a single screen. This was the first step towards a technical development that involved all on-board electronic instruments. It has recently included touch screens and Wi-Fi connections which, thanks to Apple and its competitors, are now used every day by everyone. MORE WELL-BEING In addition to this technical development, another significant trend has been observed in the sector of pleasure vessels, both sail and engine: the variety and complexity of systems has shifted the attention of those responsible for making a vessel cruise, from the fundamental navigation functions to the controlling of on-board system functioning. In other words, the “well-being” of shipowners and their guests is now more important than it was years ago. And this applies not only to large vessels, the so-called super yachts, but also for smaller boats that are also equipped with relatively complex systems that require specific attention and skills to ensure they work properly. Twelve or eighteen-metre boats are now equipped with air conditioning, desalter, induction cookers with electric ovens, boilers and other appliances that remarkably complicate the designing and functioning of on-board electric grids just because of the simple fact that they require large amounts of electricity to run. Then there is the development of entertainment AV functions and that of voice and data communication (telephone and Internet), now unavoidable in our lives and crucial on a boat. MULTI-FUNCTION INSTRUMENTS All this requires the need to have a remarkable series of commands of the various system functions available for the captain. The proper functioning of these functions must be constantly monitored. In fact, monitoring and control systems, and their relative alarm systems, present on vessels since the early 2000’s, are now truly necessary. In this scenario, there have been technical improvements on on-board electronic instruments and their screens, which, as were saying above, can be used to “manage” functions that are not those for which they had originally been created. Starting from the research of integration of navigation instrument functions, manufacturers have ended up transforming their instruments into computer-like appliances, capable of connecting, using different manners and protocols, not only to navigation sensors, but also to other instruments capable of elaborating other types of data. These instruments have been studied very carefully not only to resist temperatures, humidity levels, corrosion and other conditions typical of the environment in which they will be working, but first and foremost they are equipped with very advanced screens, well visible in sunlight, and that can be used at night, when luminosity must be reduced to a minimum.

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In addition, the use of touch screens had reduced the external keyboards and buttons, as the functions of single software programmes are accessible directly from the screen. All this has blazed the trail for a virtually limitless expansion of the use of these instruments – the so-called multi-function appliances – for management and navigation purposes alike. From the technical point of view, the turning point of modern systems that use “multi-function instruments” consists of adopting digital technology, for the simultaneous transmission of very different kinds of data on the same network. These data are received, elaborated and displayed by multi-function instruments connected to the network, according to the requests of whoever is using them. In other words, this technology makes it possible to simultaneously transmit, on a data network that comes, for instance, from a radar antenna, a GPS antenna or other type of marine sensor, but also images from video cameras, or data coming from engine or tank sensors. The various instruments connected to the data transmission network must naturally be equipped with suitable software programmes capable of elaborating the data sent to the network by “sensors”, and of showing them on the screens. From among the manufacturers of nautical instruments, Raymarine is the one currently pushing for the technological development of multi-function instruments, further expanding their range of use. A PRACTICAL EXAMPLE The diagram of the title Raymarine Multifunction Connections display shows all the possible connections of each Raymarine Multi-Function instrument. Connections of sensors, instruments or systems produced by other manufacturers are shown in blue. It is evident that Raymarine’s strategy initially involved connecting all its own instruments and sensors, but also opening the instrument to connection with sensors, instruments and even full systems by other manufacturers. From this point of view, it is important to highlight the fact that the connections indicated are not directly made on each single instrument, but use mainly two networks of data transmission/reception that use standard protocols, very common in the market of electronic appliances. These are: 1 - NMEA 2000 Protocol - commercial name: Raymarine Seatalkng 2 - Ethernet Protocol - commercial name: Raymarine SeatalkHS NMEA 2000 This digital protocol was developed by National Marine, American Electronic Association, in the year 2000, with the specific purpose of making it possible to exchange data between instruments made by different manufacturers. It follows the steps of the very successful analogical protocol NMEA 183, developed in 1983 by the same Association and which was very widely used in the 80’s and 90’s, prior to the advent of digital technology. The NMEA 2000 protocol derives from a protocol used for engine vehicles, developed by SAE (Society of Automotive Engineers) under the code J1939, and is part of the large family of CAN protocols, much used to transmit relatively simple data that do not require high transmission speeds. The image Seatalkng diagram is a connection diagram of Raymarine instruments that use protocol NMEA 2000 (Seatalkng).

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ETHERNET This is probably the world’s most widely used protocol for the transmission of large amounts of data in offices, banks and more. In the context of leisure vessels, it is used to transmit complex data, such as radar and video camera images etc, which require a high transmission speed because the amount of data is very large. This protocol can also be used in wireless mode, using the Wi-Fi format. The image Seatalk HS diagram illustrates a connection diagram of Raymarine instruments that used the Ethernet protocol (SeatalkHs). To sum it up, we can say that Raymarine Multifunction instruments use mainly two connection doors to connect the two main networks used, and that collect most of the connections described above. There are obviously other connection doors, useful to connect specific Raymarine or other instruments, but the two networks described above are evidently the main ones.This is therefore not about the development of new technologies, but simply about the use of technologies that have been around for years, and thus thoroughly tested, in order to create applications specifically studied for nautical needs. An approach that opens huge possibilities of connections to different types of instruments and systems that operate alongside the traditional Raymarine navigation instruments. Among these, the management of all switch-on and switch-off functions, control and alarm functions characteristic of electric systems. DIGITAL REVOLUTION And here digital revolution plays a crucial role, because it fully affects not only the management functions of the electric system, but also its structure and its components. As we have mentioned before, on-board electric systems are still based on traditional electro-mechanical parts. Nonetheless, some large international companies of this sector,

NOTA DELL’AUTORE Author’s note A scanso di equivoci, e per amore di chiarezza, abbiamo deciso di approfondire nell’articolo le applicazioni realizzate da Raymarine nel settore della strumentazione nautica, per barche fino a 30m di lunghezza, in quanto questa è la società che ha compiuto l’importante passo di offrire un “pacchetto completo”, sia per applicazioni strettamente di navigazione che per quelle riguardanti l’impianto elettrico. Detto questo, esistono anche altre aziende specializzate nel settore nautico sia per la parte elettrica, come Mastervolt e Bep marine, che in quella di navigazione, come Simrad e Garmin, che stanno muovendosi nelle stessa direzione. Su barche di dimensioni maggiori, oltre i 30 metri per esempio, Team Italia ha realizzato pacchetti simili come funzionalità, ma che utilizzano tecnologie decisamente diverse, adeguate alle esigenze della strumentazione di queste barche. In questo campo è frequente la collaborazione con aziende mondiali molto grandi come Siemens o ABB. www.abb.com www.bepmarine.com www.garmin.com/it www.mastervolt.com www.raymarine.it www.siemens.it www.team-italia.it To avoid misunderstandings and to make things clearer, we have decided to offer more information on the applications by Raymarine in the sector of nautical instrumentation, for vessels up to 30 metres long. We have decided to do this because Raymarine is the only company to have taken the significant step of offering a “full package” for strictly navigation applications as well as for electric systems. With this in mind, there are other specialised companies in the nautical sector regarding the electric part, such as Mastervolt and Bep Marine, and the navigation part, like Simrad and Garmin, which are now moving in the same direction. For larger vessels, beyond 30 metres, for instance, Team Italia has created similar packages in terms of functionality, but using decidedly different technologies, suitable for the instrumentation needs of these vessels. In this field, smaller companies frequently work jointly with multinational colossuses such as Siemens or ABB.

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such as Eta Gmbh in Germany, Mastervolt in Holland, Trigentic AB in Sweden, Bep Marine in New Zealand and others, have developed electronic components, in the shape of input and output modules, capable of replacing the functions played by traditional electro-mechanical parts, i.e. thermal switches and relays. These new electronic components have, up to this moment, been used very sparingly. This is due to their high price, when compared with electro-mechanical parts, and to the fact that they require configuration and programming skills that onboard electricians normally lack. However, most of these electronic components use CAN protocols or, sometimes, the NMEA 2000 protocol, and are therefore compatible with Raymarine’s multi-function instruments. It does not come as a surprise, then, that Raymarine has recently struck an agreement with Swedish Trigentic AB, manufacturer of electronic modules that replace the functions of traditional thermal switches and relays, in order to propose “packages” that include all hardware components, their connection diagrams and software programmes necessary to create complete, or almost complete, electric systems. The package also includes multi-function instruments necessary to manage the system and its relative user interface software, complete with System Monitoring and Control graphics. On a similar line, manufacturers of other components, i.e. battery chargers, inverters and battery monitors, have developed interface convertors that make it possible to supply the data related to their own instruments and to receive switch on and off commands using the NMEA 2000 protocol. ADVANTAGES The advantages of this “revolution” are remarkable; from the point of view of users, both system commands and information about their functioning and alarms can be managed by any one of the screens of Raymarine’s multi-function instruments, using the same multi-touch functionalities and page scrolling, similar to what we used on smartphones and tablets. We should also point out that these new functionalities do not prevent multi-function instruments from doing their duty regarding navigation or other. From the point of view of manufacturing, it is no longer necessary to concentrate all commands in a single position on a vessel (the typical control panel), which used to mean that all the cables that powered vessel utilities had to go through that specific place. Feeding is taken to input and output modules, which are very compact and can be positioned in the most suitable points and near utilities. Commands are sent through a network cable using the NMEA 2000 protocol, which connects command multi-function modules and instruments. CONCLUSIONS A strategy such as the one described above, involving agreements among several companies can only be helpful for the sector. In fact, it suffices to notice how the first applications of “digital switching”, as Raymarine’s marketing department has christened them, were born in 2013 and have been developed intensely in the market in particular this year, with promising results. Based on all this, it is easy to predict that this kind of applications, which will inevitably be followed by other companies who operate in the sector of leisure vessels, have strong enough foundations to cause a veritable revolution on on-board electric systems, one of the last sectors of this market in which the digital revolution has not yet born its fruits.


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audio in alto mare Cullati dalle note e dalle onde AUDIO AT HIGH SEAS Lulled by notes and waves

Ci siamo. È ufficiale ormai da tempo: il trend si è trasformato in must. Una barca che si rispetti deve avere a bordo uno stereo; proprio come un’automobile, pur utilitaria. Certo, un paio di woofer da 18” su una moto d’acqua sanno un po’ di fanatico, come quelli montati nelle borse laterali termoformate di una Harley, mentre le esigenze di un Boston Whaler sono un poco diverse da quelle di un Liner. Ma siamo lì… sempre di suono a bordo parliamo

Here we are. It has been official for a while: the trend has turned into a must. A respectable vessel must have a stereo on board, just like a car, even if it is a pick-up. Of course, a couple of 18” woofers on a jet ski would be a bit too much, as they would be on the thermoformed side bags of a Harley bike, while the needs of a Boston Whaler are slightly different from those of a Liner. But in any case we are talking about on-board sound

Text: Giorgio Gianotto

Possiamo trovarlo già bello e pronto, confezionato dal cantiere che ci ha venduto l’imbarcazione, oppure farlo installare in un secondo tempo da uno specialista e, perché no, provvedere noi stessi, se competenti e con juicio. E sì, perché bisogna essere accorti a non cadere in alcune trappole che il dolce fluire della musica nasconde. La prima è l’assorbimento elettrico delle apparecchiature, il “consumo”. Quasi tutte le barche, anche quelle a vela, sono dotate di accumulatori (le “batterie”) di servizio separati da quelli del motore. Questo evita il più che imbarazzante evento di trovarsi “morti” nell’immenso mare blu, magari all’approssimarsi di una filza di groppi di vento, perché le apparecchiature di bordo hanno consumato tutta l’energia disponibile. Tuttavia, rimanere senza corrente e dover ricaricare le batterie per far “rivivere” la barca è un’esperienza che è meglio evitare. Prima di installare qualsiasi apparato elettrico, non solo audio, dobbiamo valutarne quindi l’impatto sull’impianto elettrico e, nel caso, potenziare quest’ultimo per non travalicarne la capacità sia come accumulatori sia come

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inverter. La valutazione deve tener conto del consumo del dispositivo non solo quando è acceso ma pure in stato di stand-by. Noterete che ho evitato il temine “spento”: oramai il vecchio e buon interruttore di accensione, il cui azionamento definiva in maniera inequivocabile lo stato di alimentazione – sì o no – è sparito da eoni. Oggi “spento” significa che alcuni circuiti rimangono sotto tensione, in attesa di un qualche evento. L’evento certo è il consumo di corrente elettrica. Sino all’introduzione, nel 2010, della normativa sui consumi, non era raro trovare decoder satellitari, sistemi audio e varie altre mirabilia elettroniche con un consumo in stato di quiescenza di alcuni watt, anche più di dieci. Gli apparecchi attuali, se a norma di legge, dovrebbero consumare in stand-by meno di un watt all’ora. Però a bordo l’elettronica è tanta, e a questa si aggiungono i caricabatteria di cellulari, tablet e notebook. L’assorbimento totale può raggiungere le decine di watt. È intuibile come basti una notte in mare per deprimere fatalmente la carica degli accumulatori. Nessun problema, basta accendere il generatore. I grandi yacht hanno generatori autonomi, sempre in funzione. Nelle barche destinate ai comuni mortali invece occorre avviare i motori e, come ben sanno i cantieristi, ai proprietari non piace avviare i motori per ricaricare le batterie. In una barca a vela, poi, l’avviamento del motore per la ricarica è un’extrema ratio. V’è l’alternativa dei pannelli solari, che alcuni usano soprattutto per mantenere la carica durante il rimessaggio in banchina. Però i pannelli comportano alcuni problemi pratici, a cui l’industria sta lavorando però, e di notte non funzionano. Anche la pratica di scollegare dalla corrente gli apparecchi non in uso è poco consigliabile poiché i dispositivi audio-video non dotati di memoria flash fanno conto sull’alimentazione di rete per conservare i parametri di funzionamento impostati dall’utente. L’autonomia in mancanza di corrente è ridotta e il ripristino dei parametri un’operazione quanto mai tediosa. Naturalmente la valutazione degli assorbimenti riguarda solo i sistemi installati ex-novo o aggiuntivi; per quelli in dotazione alla barca ha provveduto il cantiere a dimensionare opportunamente generatore, accumulatori e inverter. Dopo aver definita la compatibilità con l’impianto elettrico di bordo, possiamo finalmente affrontare il clou dell’argomento che ci sta a cuore: dove e come installare l’impianto audio.

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j Diffusore Sonance della serie XTR installato da Videoworks su Chopi Chopi dei Cantieri CRN Sonance Speaker from XTR Series installed by Videoworks on Chopi Chopi Cantieri CRN jj B&W della serie Custom Installation installato da Videoworks su Chopi Chopi dei Cantieri CRN B&W Speaker from Custom Series installed by Videoworks on Chopi Chopi Cantieri CRN

SISTEMA AUDIO DI COPERTA

La musica di sottofondo mentre prendiamo il sole, beviamo un drink, ceniamo o diamo un party è diventata quasi l’icona della “vita in barca”. Però non bastano un paio di altoparlanti da auto inseriti alla bell’e meglio in un buco ritagliato nella tuga o nella sovrastruttura. Innanzi tutto il mix costituito dalla salsedine e dall’acqua è un corrosivo potente che distrugge in breve tempo tutto ciò che non è progettato per resistergli. Poi, la diffusione delle basse frequenze richiede un involucro che circondi l’altoparlante. Questo involucro non può avere dimensioni qualsiasi (per esempio, uno stipo del pozzetto) ma deve essere calcolato ad hoc. Quindi deve essere fornito insieme con l’altoparlante e adattarsi agli spazi limitati e spesso sinuosi ricavabili dalla struttura della barca. Per quest’insieme di ragioni è bene scegliere diffusori acustici progettati non solo per impiego all’aperto ma specificatamente per le imbarcazioni. La resistenza agli agenti atmosferici è definita dalla normativa International Protection (IP). Un altoparlante per usi marini deve soddisfare quanto meno la norma IPx4 – protezione dagli spruzzi – e, possibilmente, la IP6 – protezione dalle onde. Le parti metalliche devono essere di acciaio inox o altro materiale inossidabile: anche la migliore delle cromature cede inesorabilmente all’assalto della nebbia salina. L’elettronica che alimenta i diffusori deve essere ospitata in un luogo al riparo dall’acqua anche nelle peggiori condizioni atmosferiche, delegando il controllo a un telecomando o, per le installazioni più sofisticate, a un panello esterno, in genere asservito a un processore audio o per automazione.


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SALONE

L’impianto audio nel salone, o sala comune, è in genere strumentale al televisore, un impiego ormai generalizzato in quest’era post-HiFi. I televisori a schermo piatto che possono essere appesi alle pareti o ripiegati contro il soffitto da apposite cremagliere sono una manna per chi conduce una lotta costante contro la mancanza di spazi all’interno delle imbarcazioni da diporto. Purtroppo ancora non esistono diffusori ripiegabili ma quelli costituiti da piccolissimi cubetti per i medi e gli alti e da un’unità per i bassi di dimensioni ragionevoli sono un’ottima soluzione. Bisogna avere però grande cura nel disporli all’interno dell’ambiente. La fedele ricostruzione dell’immagine sonora surround non può prescindere da un preciso schema nella disposizione delle sorgenti sonore. Travalicare questo schema significa rinunciare al buon risultato e mortificare le prestazioni dell’hardware, oltretutto spesso assai costoso. Le elettroniche (integrate) che costituiscono parte inscindibile di questi sistemi di diffusori hanno in genere buona efficienza (grazie agli stadi finali di tipo “switching”) e quindi un ottimo rapporto fra potenza elettrica assorbita e potenza acustica resa. D’altra parte, alcuni sistemi sono più efficienti di altri sia quando attivi sia in standby, ed è consigliabile esaminare con attenzione questo parametro. Un’alternativa meno costosa è costituita dai sistemi 2.1 con barra di suono, che danno un buon risultato negli ambienti di bordo, che sono piccoli nelle dimensioni e piuttosto riflettenti dal punto di vista acustico. Anche in questo caso, però, ci sono barre e barre. I risultati di gran lunga più convincenti sono forniti dalle barre di ultima generazione, che abbinano agli array di trasduttori ad altissima direttività per la parte alta dello spettro audio la generazione psicoacustica dell’immagine sonora per le frequenze medie. Una tecnologia estremamente sofisticata, limitata a pochi modelli di produttori top. Quindi, attenzione a quello che acquistate.

METTIAMO INSIEME IL TUTTO

Sinora abbiamo considerato le varie componenti dell’impianto come parti separate, ciascuna un’isola a sé. Ci sono gli altoparlanti del deck, quelli del salone e quelli delle cabine, con le proprie elettroniche e le proprie sorgenti sonore, completamente autonome. Sarebbe invece auspicabile che tutti questi dispositivi audio (e audiovideo) potessero dialogare tra loro, condividere le sorgenti di suono, sia locali sia centrali, e ripartirle in canali selezionabili da ciascun utente. Le offerte di sistemi multiroom e multicanale abbondano sul mercato ma non è tutto oro quello che luccica. Disegnare un’elettronica che consenta elevata flessibilità d’uso e disponibilità di multi flussi di segnale non è difficile. Il difficile è, come sempre, trasformare gli elettroni in buon suono in una varietà di condizioni di impiego che a bordo di un’imbarcazioni sono sempre critiche, per un verso o per l’altro. Occorre quindi verificare che il sistema prescelto garantisca la qualità d’ascolto in ogni ambiente, sia facile da usare e affidabile. Giova aggiungere che i collegamenti fra le apparecchiature devono privilegiare i cavi, ricorrendo al senza fili solo là dove i cavi proprio non possono arrivare. I telecomandi ad infrarossi sono accettabili solo nelle cabine, mentre nel salone e all’esterno dovrebbero essere esclusivamente a onde radio.

INSTALLIAMO L’IMPIANTO

Gli interventi post cantiere sono sempre i più difficili e costosi. La maggior parte delle barche, soprattutto quelle a motore, è consegnata all’utente completa di sistemi audio, non di rado di ottima qualità, ma quando così non è e fra i lavori richiestici c’è quello di installare o potenziare l’impianto audio. è opportuno chiedere la consulenza di un addetto ai lavori che possieda competenza ed esperienza specifiche nel campo navale. Evitiamo di fare da soli se non possediamo questa competenza ed esperienza non solo nell’installazione dell’audio ma anche dell’impianto elettrico che lo alimenta, che deve essere sezionato opportunamente con dispositivi termoelettrici e differenziali. Un altoparlante collegato in opposizione di polarità distrugge la qualità del suono ma il danno è solo funzionale. Un cortocircuito o una dispersione di corrente nei recessi dell’opera viva che non si riesce a individuare e mette fuori gioco l’alimentazione di tutti i servizi è una seccatura in banchina ma un grosso guaio in mare aperto. Il “commissioning” dell’audio (sound check) e i dispositivi di sicurezza servono appunto a limitare i danni… e l’ira del cliente.

i Diffusore Sonance della serie XTR installato da Videoworks su Chopi Chopi dei Cantieri CRN Sonance Speaker from XTR Series installed by Videoworks on Chopi Chopi Cantieri CRN

CABINE

Per le cabine sarebbe sufficiente una radiosveglia, possibilmente di alto lignaggio. Sulle imbarcazioni di maggior lusso, ma non solo, le cabine ospitano anche uno schermo TV. In quest’ultimo caso, alla radiosveglia, sempre consigliabile, occorre abbinare un sistema 2.1 per l’audio del video, possibilmente del tipo a barra già citato.

MEGAFONO

A bordo di una barca un megafono è sempre utile. In genere ci si accontenta di un modello portatile a pile o accumulatori. Che però segue la legge di Murphy ed è sempre scarico nel momento del bisogno. Un megafono fisso (ma orientabile) comandato dalla timoneria risolve il problema. Deve essere tassativamente a guida d’onda (tromba) e marine grade, rispondente alle opportune norme IP.

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TECNOLOGIA TECHNOLOGY

We can find it ready to use, packaged by the shipyard that sold us the vessel, or have it installed later by a specialist, or even, why not?, take care of it ourselves, if skilled enough. Yes, because we must be careful not to be fooled by some of the traps hidden by the sweet flow of music. The first one is the power consumption of electrical devices. Almost all boats, even sailboats, are equipped with service accumulators (“batteries”), separated from the engine batteries. This prevents the very embarrassing and unpleasant situation of finding oneself “dead” in the immense blue sea, perhaps when a squall is coming, just because the equipment on board has consumed all the power available. However, running out of power and having to recharge the batteries in order to start the boat again is an experience best left unexperienced. Prior to installing any electric appliance, not only audio, we must thus evaluate its impact on the power grid and, if necessary, increase grid capacity to avoid overstepping its capacities, either as accumulator or as inverter. This evaluation must take into consideration the consumption of the device not only when switched on, but also when in stand-by mode. You will have noticed I have avoided the term “switched off”: the dear old on/off button, which unequivocally defined the power status of devices, has been gotten rid of for a long time now. “Off” currently means that some circuits remain live, waiting for an event. And the event in question surely involves some consumption of electricity. Up to 2010, when regulations on consumption were introduced, one could commonly find satellite decoders, audio systems and various other electronic devices with a stand-by consumption of a few Watts – sometimes more than 10. Current appliances, if compliant with regulations, must consume less than one Watt per hour while in stand-by. But electronic devices on board are numerous, and then we must add battery chargers for cell phones, tablets and notebooks. The overall consumption may reach tens of Watts. A single night at sea may fatally deplete the charge in the accumulators. No problem; just kick the generator into gear. Large yachts have autonomous generators that work non-stop. On vessels owned by common mortals, it is necessary to start the engine in order to run the generator, and, as shipyards are well aware, owners do not particularly like starting their engines just to recharge batteries. In addition, for sailboats the starting of an engine to recharge batteries is an extrema ratio.

Disegnare un’elettronica che consenta elevata flessibilità d’uso e disponibilità di multi flussi di segnale non è difficile. Il difficile è, come sempre, trasformaregli elettroni in buon suono in una varietà di condizioni di impiego che a bordo di un’imbarcazioni sono sempre critiche, per un verso o per l’altro Designing electronics that provide high flexibility of use and numerous signal flows available is not difficult. The hard part is, as usual, transforming electrons into good sound, in a variety of conditions of use that are always critical on board a vessel 40

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There is an alternative: solar panels, that some use mainly to maintain charge when docking. But panels involve a few practical problems, to which the industry is working, and they do not work at night. Unplugging devices when not in use is not advisable, because audio-video appliances not equipped with flash memory use the power grid to preserve the parameters set by the user. Their autonomy in the absence of power is reduced, and resetting parameters is a very boring business. Of course, the evaluation of power consumption involves only systems installed ex-novo or additional equipment; those that came with the vessel were taken into consideration by the shipyard when determining the capacity of generators, accumulators and inverters. After defining whether an audio system is compatible with the on-board electric system, we can finally face the subject that is dearest to our hearts: where and how to install it. ON-DECK AUDIO SYSTEM Background music while we tan, enjoy a drink, dine or throw a party is practically a symbol of “life on a boat”. But we need more than just a pair of car boom boxes clumsily installed in a hole bored into the deckhouse or superstructure. First and foremost, the mixture of salt and water is a powerful corrosive agent that quickly destroys everything that has not been made specifically to resist it. In addition, the diffusion of low frequencies requires a casing around the speaker. This casing must be of the proper size (for instance, a sump cabinet), calculated specifically for each case. It must therefore be supplied together with the speaker and capable of adapting to limited spaces, that are sometimes sinuous, on the structure of the boat. For these reasons it is important to choose acoustic diffusers designed not only for outdoor use, but specifically for boats. Resistance to atmospheric agents is defined by International Protection (IP) regulations. A speaker for use at sea must comply with, at least, regulation IPx4 – protection against spray – and, possibly, IP6 – protection against waves. All metal parts must be made of stainless steel or other stainless material: even the best chromium plating will inexorably fall prey to the relentless assault of saline mist. The electricity source for the diffusers must be located in a place where it is protected from water, even in the worst possible atmospheric conditions, delegating control to a remote control or, in the case of more sophisticated installations, to an external panel, usually serving an audio processor or for automation. MAIN HALL The audio system in the main hall, or common room, is normally part of the TV set, a generalised use in this post-Hi-Fi era. Flat screen TVs, that can be hung on walls or stored flat against the ceiling using folding racks, are a heavenly help when it comes to finding room for things on a boat, where space is scarce. Sadly there are as yet no folding diffusors, but those that consist of very small cubes for medium and high pitches and a single, medium-sized unit for low pitches are an excellent solution. However, much attention must be put into placing them.



TECNOLOGIA TECHNOLOGY

The high fidelity reconstruction of surround sound requires a precise arrangement of sound sources and ignoring such an arrangement means renouncing good results and hampering hardware performance, particularly unpleasant also because the hardware in question is often costly. The integrated electronic appliances that are a crucial part of these diffusor systems are usually quite efficient (thanks to final stages of the switching type), and therefore offer an excellent ratio between electricity consumed and acoustic power. On the other hand, some systems are more efficient than others, either when active or while in stand-by, and this parameter should be carefully examined before making a decision. A less costly alternative consists of 2.1 systems with sound bar, which yield good results on board, are small and quite reflective from the acoustic point of view. Of course there are bars and then there are bars: the most convincing results are supplied by last-generation bars, which combine very high directivity transducer arrays for the high part of the audio spectrum and the psycho-acoustic generation of sound images for medium frequencies. An extremely sophisticated technology that is limited to a few models by top-notch manufacturers. So be careful with what you purchase. CABINS A clock radio should be sufficient for the cabins – possibly a high-level one. On luxury vessels (but not only), cabins also have a TV set. In this case, a 2.1 system must be added for the video audio, in addition to the always recommended clock radio. The system should preferably be of the bar type described above. MEGAPHONE A megaphone is always useful on a boat. Usually this is a portable model that runs on batteries or accumulators, but according to Murphy’s laws the batteries will be low when the megaphone is needed. A fixed but swivelling megaphone, commanded from the wheelhouse, should solve this problem. It must absolutely be of the waveguide type (horn) and marine grade, compliant to the suitable IP regulations. PUTTING IT ALL TOGETHER So far we have considered the different components of the system as separate parts, each one a self-standing island. There are loudspeakers on the deck, in the main room and in the cabins, each with its own electronics and sound sources, completely autonomous. But all these audio (and audio-video) appliances should ideally talk to each other, sharing sound sources, both local and central, and separate them into channels that can be selected by users. There are plenty of multi-room and multi-channel systems in the market, but all that glitters is not gold. Designing electronics that provide high flexibility of use and numerous signal flows available is not difficult. The hard part is, as usual, transforming electrons into good sound, in a variety of conditions of use that are always critical on board a vessel. It is therefore necessary to verify whether the selected system ensures audio quality in every environment, is easy to use and reliable. We should also add that connections between appliances should privilege cables, using wireless devices only in places in which cabling is not possible. Infrared remote controls are only acceptable in the cabins, while they should use exclusively radio waves in the main room and outside.

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jj Modello KLIPSCH R-5502-W installato da AB Yachts – Fipa Group, sull’imbarcazione AB 116 Ecrider KLIPSCH R-5502-W model installed the boat AB 116 Ecrider by AB Yachts - FIPA Group

INSTALLING THE SYSTEM Post-shipyard interventions are always harder and more expensive. Most vessels, in particular engine ones, are delivered complete with audio systems, usually top-notch. But when this is not the case and it is necessary to install or potentiate the audio system, it is a good idea to request the consultancy of an expert with specific skills in the naval field. Avoid DIY solutions if you are not skilled and experienced in installing audio systems and the electric grid that powers them – the electric system must be suitably isolated using thermo-electric and differential devices. A speaker connected with inverted polarity destroys sound quality, but damage is only functional. A short-circuit or current dispersion that cannot be located and jeopardises the power supply of all services is a nuisance while docked and a huge problem in open sea. The purpose of audio commissioning (sound check) and safety devices is to contain damages... and customer rage.



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GAMMALTA Entertainment a bordo: stato dell’arte, novità imminenti! Entertainment on board: state of the art, upcoming news! www.gammalta.it www.yachtview360.eu www.jlaudio.com www.ad-notam.com www.futureautomation.co.uk www.kaleidescape.com

Come fondatore di Gammalta ho sempre cercato di analizzare consapevolmente le evoluzioni del mercato, ovvero il mutare costante delle necessità della clientela. E se talvolta i mutamenti sono tendenze o necessità sociali, altre volte sono i costruttori di tecnologia stessi che, particolarmente ispirati, creano prodotti che anticipano i desideri dei clienti e li indirizzano a loro volta verso nuovi livelli di qualità e coinvolgimento

As founder of Gammalta I have always attempted to rationally analyse market evolution, i.e. the constant changing of clients’ needs. Although sometimes changes are trends or social needs, in other occasions it is technology manufacturers themselves who, particularly inspired, create products that anticipate clients’ desires and take them to new levels of quality and involvement Text: Giacomo Degl’Innocenti

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i JL Audio M770

L’entertainment on board ha sempre rappresentato il cuore dell’attività della mia azienda di distribuzione, ed è con la passione per la ricerca che siamo riusciti a organizzare sotto un’unica divisione il meglio che il mercato mondiale potesse offrire. Come, per esempio, i Movie server dell’azienda Californiana Kaleidescape, oppure i meccanismi per occultare e movimentare i principali devices di bordo come i televisori (Futureautomation). O ancora adNotam, con cui abbiamo utilizzato la bellezza e pulizia estetica degli specchi per far sparire gli chassis di plastica dei comuni televisori dalle stupende cabine degli yacht moderni. Ma la ricerca non finisce mai e stiamo continuando a guardare avanti, cercando di essere le antenne per quanto concerne i gusti degli esigenti clienti ‘marini’, costantemente alla ricerca di un livello di entertainment che sappia gratificarli e coinvolgerli. E con i diffusori per uso esterno JL Audio abbiamo decisamente pescato un ‘Jolly’. Prodotti pensati e progettati con un approccio ingegneristico meticoloso e senza compromessi; centinaia di ore di test simulando le condizioni di salinità ed esposizione ai raggi UV più estreme, un progetto acustico di una raffinatezza unica che permette di ottenere prestazioni Hi-Fi in ogni condizione di ascolto in esterno. La modalità ‘Party mode’, definita da molti progettisti una ‘killer application’ proprio per le sue intrinseche


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difficoltà progettuali, viene, con i prodotti JL Audio, brillantemente risolta grazie a un range completo di diffusori coassiali da 6.5”, 7.7” ed 8.8”, accoppiati con sub generosi e performanti e dotati di una doppia scelta di crossover (sia per installazioni con limitati volumi di aria sia in condizioni definite a baffle infinito). La musica riprodotta garantisce un’esperienza d’ascolto gratificante e coinvolgente, riproducendo fedelmente l’idea artistica del musicista. È anche ovvio che il posizionamento fisico e geometrico nello spazio dei diffusori, specialmente nei fly/upper deck, non è mai teoricamente ideale con tweeter posizionati necessariamente troppo in basso rispetto alla posizione di ascolto, per questo motivo un’attenta e rigorosa progettazione del diffusore stesso, come avviene in JL Audio, aiuta a risolvere queste problematiche di fitting. Pensate che i tweeter sono ideati con una dispersione radiale maggiore del 20% rispetto a un tradizionale speaker marino. Inoltre, una nuova linea di amplificatori altamente performanti, con tensione operativa di 110/220V, verrà introdotta a breve per far fronte alla sempre maggiore richiesta di alta fedeltà in esterno.

YACHTVIEW 360°

Nonostante gli eccellenti livelli raggiunti, Gammalta rimane costantemente proiettata in avanti, e la nostra continua ricerca ci ha portati a conoscere una giovane azienda Svizzera e il suo stupefacente prodotto: yachtview 360°. Trattasi di un sistema di videocamere rivoluzionario, progettato per yacht dai 15 fino ai 100mt di lunghezza, che permette di visualizzare una panoramica a 360° dell’imbarcazione. Yachtview 360° è composta da un minimo di quattro videocamere Sony con wide angolo di 170° posizionate sopra lo yacht. Alloggiate in un case anti ruggine di alluminio resistente agli agenti marini, questo sistema fornisce quattro immagini ad alta risoluzione dello scafo, mentre in real time un processore video analizza e combina un’unica immagine olistica a 360° dello yacht proiettandola in un monitor al centro della plancia di comando. Sia questa posta nel fly bridge che nel ponte di comando principale, il capitano ottiene un totale controllo di tutti gli angoli ciechi dello scafo. Questo apparecchio eleva il confort e la sicurezza a bordo facilitando ogni manovra. Le immagini generate possono essere distribuite negli schermi installati a bordo, dando all’armatore una visione fino a oggi sconosciuta del proprio scafo! Per questo amiamo la tecnologia on board; ogni giorno ci aiuta, semplifica e gratifica la vita a bordo dei nostri clienti, rendendo straordinario l’ordinario e riempiendo di magia le loro esperienze acustiche e visive. Gammalta continuerà a portare in anteprima questa magia al servizio degli armatori attraverso un network di progettisti e installatori che, oggi più che mai, si pongono per professionalità e fantasia ai vertici della produzione mondiale di impianti di intrattenimento on board. State sintonizzati sulle nostre frequenze, perché la migliore tecnologia è sempre quella che deve ancora essere inventata. Buona navigazione, buon divertimento! Entertainment on board has always been the core of the activities of my distribution company. Our passion for researched has allowed us to organize, under a single division, the best that the global market has to offer. For instance, the movie servers of Californian Kaleidescape, or the mechanisms used to hide and move the main devices on board such as television sets (Futureautomation). Or adNotam, whose beauty and aesthetically clean lines are used as mirrors to make disappear the plastic chassis of common televisions from the marvellous cabins of modern yachts. But research is never done with, and we continue to look ahead, attempting to be the antennas of the tastes of demanding “marine” clients, who are constantly looking for a level of entertainment that can gratify them and involve them. And with JL Audio’s outdoor speakers we have definitely found a prize. Products conceived and designed with a meticulous engineering approach that does not settle for less; hundreds of hours of tests, simulating the most extreme conditions of high salinity and exposure to UV rays, an acoustic project that is singularly sophisticated, yielding Hi-Fi performance in all listening conditions outdoors. The “party mode”, which many designers define a “killer application” for its intrinsic design difficulties, has been brilliantly solved by JL Audio thanks to a full range of co-axial speakers (6.5”, 7.7” and 8.8”), coupled with generous high-performance subwoofers and equipped with a double choice of crossover (both for installations with limited air volumes and for those conditions defined as “endless baffle”). The music thus played ensures a very gratifying and involving listening experience, a high fidelity reproduction of the musician’s artistic idea. The physical and geometric positioning of the speakers in space, in particular in the fly/upper deck, is obviously never theoretically ideal with tweeters positioned necessarily too low regarding the listening position. For this reason, the speakers themselves require a careful and

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j Immagine con veduta a 360°/ Image with 360° view

rigorous design process, as can be observed with JL Audio; it helps solving these fitting issues. Tweeters are designed with a radial dispersion 20% higher than a traditional marine speaker. In addition, a new range of high-performance speakers, with an operational voltage of 110/220 V, will be introduced shortly as a response to the increasing request of high fidelity outdoors. YACHTVIEW 360° Despite the excellent levels achieved, Gammalta is constantly poised to move forward, and our continuous research has led us to get to know a young Swiss company and its fantastic product: yachtview 360°. This is a revolutionary camera system, designed for yachts from 15 to 100 metres long, which displays a 360° view of the vessel. Yacthview 360° is composed of at least four Sony video cameras, with a wide angle of 170°, positioned above the yacht. Installed inside anti-rust aluminium cases resistant to marine agents, this system supplies four high-resolution images of the vessel, while a video processor analyses and combines a single holistic 360° image of the yacht in real time, projecting it on a monitor placed at the centre of the control board. This means that the captain has full control of all the blind spots of the vessel, from the fly bridge as well as from the main command deck. This device increases comfort and safety on board, facilitating manoeuvers. The generated images can be sent to all the screens installed on board, providing ship owners with a vision of their vessels that had been unheard of up to now! This is why we love on-board technology; every day it helps us and simplifies our clients’ life on board, turning the ordinary into extraordinary and filling their acoustic and visual experiences with magic. Gammalta will continue to show this magic at the service of shipyards thanks to a network of designers and installers who, today more than ever, and thanks to their professionalism and fantasy, are at the top level of the worldwide production of on-board entertainment systems. Keep tuned in to our frequency, because the best technology is always the one that has not been invented yet. Have a good navigation! Have a good time!

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KALEIDESCAPE Qualità senza compromessi Quality without compromise

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Nata nel 2001, in California, con l’obiettivo di “costruire qualcosa di cui andare fieri”, che lasciasse un’impronta, Kaleidescape è stata fondata da Michael Malcom, tutt’oggi presidente Kaleidescape, e da Cheena Srinvasan, Ceo dell’azienda. Lo sviluppo del primo server da immettere sul mercato ha richiesto due anni di progettazione e lavoro, così nel 2003 Kaleidescape è entrata subito da leader nel mercato della custom installation. Ecco cosa hanno raccontato a Connessioni Angelika Stalman Vice President, Marketing, ed Eric Larsen, Principal Evangelist

Founded in California in 2001, with the purpose of “building something we could be proud of”, that left its mark, Kaleidescape was created by Michael Malcom, still its president, and Cheena Srinvasan, the company’s CEO. The development of the first server to be marketed required two years of design and hard work, and in 2003 Kaleidescape entered the market of custom installation as leader. This is what Angelika Stallman, Vice-President (Marketing), and Eric Larsen, Principal Evangelist, have to tell us

Text: Barbara Trigari

“Siamo i leader di mercato per i movie server, sin dall’inizio, grazie alla potenza superiore dei nostri server, e alla fiducia tributataci dai clienti, colpiti dalla qualità e dall’affidabilità di Kelidescape”, sintetizza Angelika Stalman. Il canale è appunto quello della custom installation, per facoltosi clienti amanti dell’arte del cinema, che scelgono di allestire una sala home cinema o il proprio sogiorno, nella propria abitazione o imbarcazione da diporto. In questi contesti, ogni elemento, dallo speaker al sistema di visione dei film, è scelto con cura e installato con attenzione, dunque l’hardware che poi permette di accedere alla collezione di film deve consentire elevati standard qualitativi, che poi sono quelli che “complicano” il time to market di determinati prodotti e servizi, come vedremo. Connessioni - Come è nata Kaleidescape? Angelika Stalman - Abbiamo cominciato come brand molto hi-end ed esclusivo, inizialmente proprio da un progetto per il fondatore, Michael Malcom, il quale aveva allestito nella propria casa di Aspen, Colorado, una sala home theater completa di tutto, compresa l’automazione per sincronizzare l’uso del sistema AV e gli impianti della casa. Siamo nel 2001, ancora mancava una soluzione efficace per vivere a casa propria un’esperienza di cinema davvero coinvolgente. I film rimanevano sul loro supporto in DVD, affastellati sui ripiani e difficili da trovare.


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g Kaleidescape Blu ray Movie Server

Anche se tutto il sistema era stato realizzato da tecnici competenti, con prodotti all’avanguardia. Ci sono voluti un paio di anni per mettere a punto il primo server, e da quella richiesta è nata Kaleidescape. Le competenze in gioco sono state fin da subito elevatissime, perché solo così sarebbe stato possibile superare tutti gli ostacoli tecnici e anche legali che ruotano attorno al mondo del cinema. C - Soprattutto se si parla di contenuti in alta risoluzione non compressi. AS - Esatto, è necessario strutturarsi con hardware e software sicuri, capaci di proteggere i contenuti dalla pirateria. I nostri clienti in media posseggono 5.000 film ciascuno, che è una collezione piuttosto nutrita, e ne acquistano una cinquantina all’anno, una media molto più alta di quella della clientela tipica statunitense. Insomma i nostri clienti amano veramente il cinema, e grazie a Kaleidescape, tendono ad allargare la propria collezione... con tutto quel che ne consegue. In Europa per esempio gli Studios agiscono spesso attraverso società indipendenti, dunque occorre rinegoziare tutto per ciascuna pellicola... ma stiamo imparando a camminare in Usa, presto correremo. C - Il catalogo Kaleidescape è tra i più semplici al mondo: Premiere Line e Cinema One. In cosa consiste la vostra unicità? AS - Direi che sta proprio nella semplicità. Il sistema si basa su tre componenti, il movie server, la movie guide e il movie store. Oltre all’ampia capacità di memorizzazione dei contenuti, ciò che i clienti apprezzano è la qualità dell’integrazione con i contenuti stessi, offerta dall’interfaccia utente Kaleidescape. Non si tratta solo di trovare subito il film desiderato, vederlo e rivederlo, ma anche della possibilità di rivedere specifiche scene, un elemento che davvero cambia la fruizione di questa arte in famiglia. Basta pensare ai bambini, a quanto amano vedere e rivedere, e quante possibilità il sistema offre anche al loro apprendimento. Si crea una relazione speciale con il contenuto cinematografico, è questa che ci contraddistingue. C - A proposito di ostacoli legali... come vi state muovendo per il movie store? AS - Lo store è il componente critico chiave del futuro, per Kaleidescape. E infatti siamo stati i primi a proporre il primo negozio virtuale per acquistare e scaricare film in qualità Bly-ray non compressa. L’esperienza cinematografica più intensa è completa, “senza compromessi”, e oggi è quella che può dare il Blu-ray, in cui appunto non c’è compressione, ma ogni bit è esattamente uguale alla pellicola originale. Questa possibilità di scaricare il film a piena risoluzione è un concept unico che abbiamo lanciato in Usa ad

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aprile 2013, poi in UK a giugno e in Canada a settembre, e adesso ci stiamo muovendo per completare gli accordi con tutti gli Studios ed estendere il progetto ad altri paesi. Perché il futuro è digitale, e HD, e Kaleidescape sta cercando di preparare la strada anche a questo sviluppo. Lo streaming per esempio è un sistema molto pratico e apprezzato, ma non è “senza compromessi”, perché almeno per ora presenta limiti nella qualità. Invece ci sono possibilità di acquistare Blu-ray a prezzi molto convenienti dallo store, che fra l’altro consente di fare “l’upgrade” di un vecchio DVD nella nuova risoluzione, e di masterizzare una copia digitale, per chi acquista online ma vuole possedere il disco del film. C - E il 4K? AS - È qualcosa che stiamo osservando con molta attenzione. Forse non saremo i primi a uscire con un sistema in 4K, ma quando lo faremo cercheremo di essere i migliori. Sicuramente lo avremo, ma ci sono ancora un sacco di componenti e implicazioni che stiamo studiando, visto che non prendiamo in considerazione formati compressi. C - Parlando di digitale: tutto si sta muovendo nella “nuvola”, ma c’è ancora spazio per l’hardware, o il futuro è solo del software? AS - La risposta è sì! Almeno per ora. La nuvola potrà essere un componente cruciale nel futuro, ma Kaleidescape si rivolge spesso a collezionisti, i quali amano godere dei propri film proprio come dei libri in una libreria. È una concezione emotiva diversa, che magari nel tempo si modificherà, di pari passo con lo scendere dei prezzi dei sistemi Cloud. Diciamo che la componente Cloud sicuramente peserà nel futuro, e allora ne seguiremo l’evoluzione.

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Kaleidescape Quartier generale a Sunnyvale in California, e dipartimento ricerca e sviluppo in Canada a Waterloo, Ontario, tramite Kaleidescape Kanada, l’azienda statunitense è relativamente “giovane”, visto che i primi prodotti risalgono solo al 2003 e la fondazione è del 2001, ma è riuscita da subito, e per disegno esplicito, a conquistare la leadership nel settore dei server digitali per le installazioni di home cinema custom più ricercate, comprese quelle nel settore della nautica. Negli anni è rimasta fedele al motto della qualità senza compromessi, con i movie server della Premiere Line, e nel 2013 ha presentato un prodotto che amplia il target del marchio, costituendo una sorta di chiave d’accesso all’esperienza Kaleidescape: il player Cinema One. In Italia è distribuita da Gammalta. With headquarters at Sunnyvale, California, and its research and development department in Waterloo, Ontario, Canada, through Kaleidescape Kanada, this American company is relatively “young”, as its first products date back to 2003 only and it was founded in 2001. And yet immediately, and through an explicit plan, it achieved leadership in the sector of digital servers for custom home cinema installations, including those on vessels. Through the years it has always remained loyal to its motto of quality without compromise, with its movie servers of the Premiere Line. In 2013 the company introduced a product that further expands its target public, functioning as a sort of access key for the Kaleidescape experience: the Cinema One player. Kaleidescape is distributed in Italy by Gammalta.

C - L’anno scorso con Cinema One avete ampliato il target dei prodotti Kaleidescape, come mai questa novità? AS - La scorsa estate abbiamo introdotto un nuovo prodotto flagship, Cinema One, che racchiude il meglio dell’esperienza Kaleidescape in un unico device delle dimensioni di un player Blu-ray, da installare anche direttamente in salotto, se non si possiede il rack tecnico. Semplicissimo da utilizzare, basta collegare il cavo HDMI al video e l’alimentazione, ed è fatta. Grazie a Cinema One stiamo ampliando il nostro segmento di mercato muovendoci verso la fascia media, che potremmo definire mass-affluent, anche se i nostri clienti continuano a essere i custom installer. Si tratta comunque di un’esperienza di visione di livello elevato, da abbinare con ottimi speaker e schermi di elevata qualità, appunto adatta al canale custom installer, anche se Cinema One viene venduto in Usa nei 33 punti vendita del retailer dedicato all’home theater più sofisticato, Magnolia Design Center (www.magnoliaav.com). In questo modo il cliente finale può toccare con mano Cinema One, che però richiede dietro un installatore professionista. Probabilmente vedremo in futuro più situazioni simili a questa, proprio per farci conoscere maggiormente presso l’utente finale. C - Qual è stata la risposta dei clienti? AS - Grazie a Cinema One siamo riusciti a coinvolgere molti più dealer, quelli che prima ci consideravano “troppo potenti” per le esigenze dei propri clienti. Adesso sentono di poter sfruttare il device nelle installazioni da 30mila a 50mila dollari. Poi ci sono anche molti utenti, che prima non potevano accedere a Kaleidescape per motivi di budget e che adesso riescono ad assaggiare l’esperienza grazie a Cinema One: e spesso tornano da noi per acquistare la Premiere Line. Cinema One è una sorta di entry level che fa conoscere Kaleidescape oltre i suoi canali tradizionali, e che tra l’altro ha meritato numerosi premi e riconoscimenti dal mondo professionale, da Cedia, al Ces. C - Come nasce un nuovo prodotto Kaleidescape? AS - La divisione Product Management, insieme al marketing, opera un monitoraggio delle tendenze del mercato, anche attraverso le fiere, come ISE, dove compiliamo delle note in base ai suggerimenti degli installatori, qual è l’elemento tecnico più discusso, o che sta emergendo. In base a queste, studiamo cosa potrebbe essere sviluppato analizzando ogni dettaglio, incluso quelli legali, per capire se potrà interessare il mercato, se avrà futuro o se sarà invece una deviazione dal nostro percorso.

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C - Come selezionate i delaer? AS - Siamo molto selettivi perché il nostro focus è la customer experience, e spesso la relazione che instauriamo con un cliente è di lunga durata. Eric Larsen - Innanzitutto cerchiamo di muoverci in maniera appropriata, che significa promuovere le buone pratiche di business e scartare chi non le rispetta. Poi i nostri 2.200 dealer nel mondo devono con il proprio lavoro celebrare l’arte del cinema: è un passo in più rispetto ad apprezzare il marchio (comunque un aspetto che valutiamo), è un volersi informare sull’esperienza che sta cercando lo specifico cliente, per offrirgli il prodotto più adatto che non è solo il movie server, ma anche l’impianto audio, lo schermo, le automazioni e così via. Tutti questi apparecchi dovranno essere utilizzati veramente dal cliente, e dalla sua famiglia, nella vita quotidiana. Da parte loro, i nostri delaer guardano a Kaleidescape come al punto d’inizio per una sala cinema, attorno al quale poi si portano i divani, lo schermo, gli speaker... Una volta che il cliente ha compreso la potenza e la flessibilità di Kaleidescape, diventano decisioni semplici. C - Avete un sistema di certificazione per i dealer? EL - Non ufficialmente, ma a coloro che hanno accordi con noi chiediamo energicamente di frequentare una serie di corsi di formazione, che vanno dalla vendita all’uso del prodotto, fino al training tecnico. L’obiettivo però è formare le persone che poi realmente entreranno nelle case dei clienti. Per esempio, se un nostro cliente si presenta da un installatore che non conosciamo, per un progetto in una nuova abitazione, Kaleidescape provvede ad assisterlo nel corso di tutti i lavori, dal progetto a sistema installato: in questo modo, a lavoro completato abbiamo un dealer “certificato”. Insomma, cerchiamo di lavorare sui dealer come gruppi di lavoro. Come Evangelist, trascorro molto tempo a fissare incontri con loro. C - Spendete molte energie per i dealer. EL - Sì, è uno dei nostri focus centrali, ci crediamo molto. Certo, fare comunicazione, pubblicità, è importante, e forse potremmo farne di più, ma la cosa più importante è che i nostri delaer capiscano la potenza che diamo loro in mano, e sappiano come proporla. Kaleidescape è davvero il fondamento di una esperienza “cinematica”, e i delaer devono saperlo. AS - Molto del tempo che passiamo con i dealer è dedicato anche a definire la comunicazione, il giusto messaggio, e per tenerli aggiornati sull’azienda, celebrarne i successi, i case history, le uscite sulle principali testate Usa ma anche sul web e sui social media, le email e le newsletter. Gran parte dello sforzo della squadra executive consiste nell’assicurarsi che i nostri dealer siano di successo, e capire di cosa necessitano per diventarlo.


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C - Dove avviene la produzione? Dove acquistate i componenti? EL - Non posso entrare in dettaglio su dove vengono acquistati i diversi componenti, ma posso dire che, anche se acquistiamo componenti in tutto il mondo, confrontando periodicamente più fornitori per selezionare il migliore, la produzione avviene interamente in Usa. Kaleidescape basa i propri server su un sistema operativo (kOS) realizzato su misura, espressamente per le necessità della visualizzazione cinematografica, e progettiamo il nostro hardware in ogni minimo dettaglio assicurandoci che ogni componente sia di altissima qualità. Gli hard disk dei nostri server non sono semplici dischi rigidi, ma drive enterprise che contengono schede con sensori multipli, che noi monitoriamo 365 giorni l’anno in modo da poter notificare ai delaer, o ai clienti finali, qualsiasi eventuale variazione possa verificarsi. Inoltre, ci assicuriamo che qualsicsi dispositivo costruito da Kaleidescape sia progettato specificamente per il cinema. Non usiamo un sistema Windows con il nostro logo appiccicato di fronte, ma un sistema operativo custom progettato per fare una cosa sola... come un tostapane.... hi-end! Scherzi a parte, questa mentalità è importante, Kaleidescape produce movie appliance, qualsiasi funzione che non sia coerente con questa finalità, non ci interessa. Anzi, desideriamo ridurre il numero delle alternative e la complessità in vista di un unico fine: l’intrattenimento senza compromessi.

“We are the market leaders for movie servers, and have been right from the beginning, thanks to the superior power of our servers and to the trust our clients give us because of Kelidescape’s quality and reliability”, sums up Angelika Stalman. The channel is that of custom installation, for wealthy clients who love the art of cinema and who choose to assemble a home cinema or their own living room, at home or on their leisure boat. In these contexts, every element, from speakers to movie systems, is carefully selected and installed; thus the hardware that allows to watch one’s collection of films must also allow for high quality standards, the ones that “complicate” the time of market of certain products and services, as we shall see. C - How was Kaleidescape born? Angelika Stalman - We started out as an exclusive and very high-end brand, initially as a project for the founder, Michael Malcom, who had created a home theatre in his house in Aspen, Colorado, complete with everything you can imagine, from the automation to synchronise the use of the AV system to house systems. We were in 2001 and there were no efficient solutions that allowed you to live a truly involving cinema experience at home. Films were still in DVDs, crammed up on shelves and hard to find. Even though the entire system had been created and installed by skilled technicians, using state-of-the-art products. It took a couple of years to start the first server, and from this request Kaleidescape was born. The skills involved have always been super high, right from the beginning, because this was the only way to overcome the technical and even legal obstacles that involve the world of cinema. C - Especially when you are talking about high-resolution contents that are not compressed. AS - Exactly. We must use safe hardware and software that can protect contents against piracy. Our clients possess an average of 5,000 films each, a very complete collection, and they buy about fifty titles every year, much more than the average American customer. In other words, our clients are veritable cinema lovers, and thanks to Kaleidescape they tend to increase their collection... with all the consequences this entails. In Europe, for instance, movie studios often work through independent companies, which means we must renegotiate everything for every movie... But we are learning to walk in the USA. Soon we will be running. C - Kaleidescape’s catalogue is one of the simplest in the world: Premiere Line and Cinema One. What is it that makes you unique? AS - I think it is simplicity. The system is based on three components, the movie server, the movie guide and the movie store. In addition to the wide memorisation capacity of contents, what clients appreciate in particular is the quality of the integrations with the contents themselves, offered by the Kaleidescape user interface. This means more than just quickly finding, watching and re-watching the movie you want, it is also the ability to watch a particular scene again, an element that really changes the way cinema is enjoyed at home. Just think of children and of how they love to watch the same things over and over, and how many possibilities the system offers them in terms of learning as well. A special relationship is forged with movie contents, and this is what sets our system apart. C - Regarding legal obstacles... How are you dealing with the movie store? AS - For Kaleidescape, the store is the critical key component of the future. And in fact we were the first to offer the first virtual store to purchase and download non-compressed Blu-ray films. The most intense cinematographic experience is complete, without compromises, and today this is what Blu-ray can offer – there is no compression; each bit is exactly identical to the original movie. This possibility to download full resolution movies is a unique concept that we launched in the USA in April 2013, in the UK in June and in Canada in September. We are now working on completing our agreements with all the studios and on extending the project to other countries. Because the future is digital and HD, and Kaleidescape is trying to blaze trails in this context also. Streaming, for instance, is a very practical and appreciated system, but there are drawbacks: at least for the moment, there are limits when it comes to quality. Conversely, it is possible to buy Blu-ray movies at very convenient prices directly from the store, which also makes it possible to upgrade an old DVD movie into the new resolution, and to burn a digital copy, for those who purchase online but who wish to possess a physical disk. C - What about 4K? AS - We have been following it very closely. We may not be the first ones to come up with a 4K system, but when we do it you can be sure we will try to be the best. We will surely have such a system in the future, but there are still a lot of components and implications we have been studying, as we are not taking compressed systems into consideration. C - Talking of digital: everything is now happening in the cloud, but is there still room for hardware, or does the future belong to software? AS - The answer is yes! The cloud can be a crucial component in the future, but Kaleidescape often works with collectors, who love to enjoy their own films like books in a bookstore. It is a

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g App Kaleidescape for iPhone

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different emotional conception, which may change in time, as the prices of Cloud systems drop. Let us say that the Cloud component will surely be significant in the future, and we will follow its evolution. C - With Cinema One, last year you expanded the target of Kaleidescape products. How did this novelty happen? AS - Last year we introduced a new flagship product, Cinema One, which concentrates the best of Kaleidescape’s experience in a single device, the size of a Blu-ray player, that can be installed directly in the living room if there is no technical rack available. Very simple to use: simply connect the HDMI cable to the video and the power socket, and it is done. Thanks to Cinema One we are also expanding our market share, towards the middle segment, which we can define as mass-affluent, although our clients are still custom installers. It is therefore a high level vision experience, although Cinema One is sold, in the USA, in 33 sales points of Magnolia Design Center (www. magnoliaav.com), a retailer of sophisticated home theatres. In this manner, the final customer can actually touch Cinema One to see what it is like, although it does require a professional installer. We will probably be seeing more situations like this in the future, exactly with the purpose of making ourselves better known by final users. C - How have clients responded? AS - Thanks to Cinema One we have managed to involve many more dealers, those who used to consider us “too powerful” for the requirements of their own clients. They now feel they can use the device in installations from 30 to 50 thousand dollars. And then there are several users who could not afford Kaleidescape but who can now have a taste of the experience

thanks to Cinema One, and who often come back to us to purchase Premiere Line. Cinema One is a sort of entry level to get to know Kaleidescape beyond its traditional channels, and it has also won several awards and much acknowledgement from the professional world, from Cedia to Ces. C - How is a new Kaleidescape product born? AS - The Product Management division, together with the Marketing department, monitors market trends, including through events such as ISE, where they make notes according to suggestions given by installers, the most discussed technical element or a product that is emerging. Based on these notes we study what can be developed, analysing every detail, including legal aspects, to understand whether it may be of interest for the market, if it is feasible or if, on the contrary, it will be a shift from our usual itinerary. C - How do you select dealers? AS - We are very selective because our focus is customer experience, and our relationship with our clients is often longterm. Eric Larsen - First and foremost, we try to move in a suitable manner, which means promoting good business practices and getting rid of anyone who does not follow them. Our 2,200 dealers throughout the world must use their own work to celebrate the art of cinema: this is an extra step beyond simply appreciating the brand (which is obviously something we take into consideration), it is willing to gather information on the experience a specific client is searching for, to offer them the most suitable product that is not only a movie server, but also the audio system, the screen, automation systems and so on. All these devices must be truly used by clients and their families, in their everyday lives. Our dealers see Kaleidescape as a starting point for a movie room, around which they then come up with the sofas, the screen, the speakers... Once customers have understood the power and flexibility of Kaleidescape, these decisions become simple. C - Do you have a certification system for the dealers? EL - Not officially, but we strongly suggest that those with whom we have agreements attend a series of training courses, from sales to product use and technical training. The goal is to train those who will then actually enter people’s homes. For instance, if one of our clients goes to an installer we do not know for a project for a new home, Kaleidescape will assist the installer throughout the works, from the project to the installed system. In this manner, once the work is completed we will have a “certified” dealer. In other words, we try to work with our dealers as work groups. As an Evangelist, I spend a lot of time making appointments with them. C - You spend a lot of energy on your dealers. EL - Yes, they are one of our main focus points, we really believe in them. Of course, communication, publicity are important, and maybe we could do more in this context, but the most important thing is that our dealers understand the power we are putting in their hands, and we know how to offer it. Kaleidescape is really the foundation of a “cinematic” experience, and dealers must be aware of this. AS - A large part of the time we spend with the dealers is also spent defining communication, the right message, and keeping them updated on the company, celebrating successes, case histories, articles on the main USA publications and on the Web and on social media, e-mails and newsletters. A large chunk of the efforts of our executive team consists of ensuring that our dealers are successful and understanding what they need in order to become successful.

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Forse non saremo i primi a uscire con un sistema in 4K, ma quando lo faremo cercheremo di essere i migliori We may not be the first ones to come up with a 4K system, but when we do it you can be sure we will try to be the best

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SCREEN IN THE WORLD

C - Where does production take place? Where do you acquire your components? EL - We cannot provide much detail on where our different components are acquired, but I can say that although we purchase components all over the world, periodically comparing suppliers to select the best ones, our entire production takes place in the US. Kaleidescape bases its own servers on an operational service (kOS) tailor-made expressly for the needs of cinematographic viewing, and we design every single detail of our hardware, making sure that every single component is of extremely high quality. The hard disks of our servers are not simple hard disks, but drive enterprises that contain boards with multiple sensors, which we monitor 365 days a year to be able to notify dealers, or final clients, of any variation that may take place. In addition, we ensure that all devices manufactured by Kaleidescape are specifically designed for cinema. We do not use a Windows system with our logo pasted on it, but a custom-made operational system created to make one thing only, just like a toaster... Except a high-end one! Joking aside, this attitude is important: Kaleidescape manufactures movie appliances and any function that is not coherent with this simply does not interest us. On the contrary, we intend to reduce the number of alternatives and their complexity, with a single goal in mind: entertainment without compromises.

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COMM-TEC

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Al servizio della nautica At the service of the marine sector Capita che un’azienda individui e lavori strategicamente verso un particolare segmento interno al mercato in cui opera, oppure capita che sia il segmento stesso a scegliere l’azienda. Il secondo è il caso di Comm-Tec, che dalla diffusione in ambito nautico dei prodotti Middle Atlantic, ha deciso di strutturare un’offerta completa da proporre per installazioni a bordo di imbarcazioni

I prodotti del catalogo Comm-Tec non nascono per inserirsi appositamente nel mercato della nautica, sono stati gli installatori che in questo mercato lavorano, infatti, a intravederne e sfruttarne l’adattabilità; da lì all’idea di strutturare un’offerta completa da proporre il passo è stato breve. L’occasione è nata con la diffusione, nel mondo delle installazioni marine, dei rack componibili Middle Atlantic, i più utilizzati in ambito nautico. Questi, possiamo dire, sono stati il punto di accesso al mondo della nautica, un accesso che garantisce oggi a Comm-Tec sempre più ordini sia in Italia che all’estero grazie a una serie di prodotti ben adattabili sia in ambito residenziale che, appunto, in installazioni per audio, video e controllo domotico in imbarcazioni da diporto. Vediamo l’offerta completa un po’ più nel dettaglio.

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RTI – gamma di prodotti dal design curato ed elegante che permette con facilità un controllo delle tecnologie utilizzate in installazioni complesse; dalla distribuzione dei segnali audio e video fin al controllo delle luci, dei dispositivi elettrici, quelli per la sicurezza e la video sorveglianza. Tutto grazie a touch panel integrati oppure telecomandi muniti di touch screen capacitivo utilizzabili con infrarossi o radio frequenza, in modo direzionale o bidirezionale. I prodotti, che garantiscono inoltre la possibilità di portare contenuti web con Wi-Fi, permettono l’interfacciamento tramite driver software con impianti BTicino o a standard KNX.

Telecomando RTI h

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Sometimes a company identifies and strategically works towards a particular internal segment of the market in which it operates. Sometimes the segment itself chooses the company. Comm-Tec is the latter case: from the diffusion of Middle Atlantic products for boats, it has decided to create a full line of products for installation on vessels

X-Play – linea di server per l’archiviazione di Bluray, DVD o CD, un vero centro multimediale ad alta definizione per lo streaming di video e musica su


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qualsiasi dispositivo DLNA compatibile. I supporti vengono caricati e poi copiati e salvati. Tutti i contenuti, le tracce, le immagini e le informazioni rimango disponibili nello storage e possono essere trasferiti e riprodotti ugualmente su dispositivi mobili. Il sistema è capace anche di convertire i file immagazzinati in file MP3 o MP4 per renderli sempre più portabili. Oltre 40 i terabyte disponibili in memoria nel modello Xplay 400, per salvare tutta la propria libreria di film e musica. Autonomic – linea di player con scaler musicale e amplificatore multicanale con possibilità di gestire fino 96 zone di distribuzione audio; gestiscono inoltre, in modo integrato, tutti gli account utilizzati comunemente per ascoltare musica come Spotify, Last.fm, Pandora ecc, oltre alla libreria personale di musica digitale. Il sistema è controllabile tramite app per iOS, Android, Windows e Mac scaricabili gratuitamente. Caratteristica principale, permettono di avere account diversi su diverse piattaforme ma gestibili tramite un’unica interfaccia utente. Le applicazioni per il controllo possono essere integrate con altri sistemi di domotica come Crestron, AMX, RTI, ecc. Vitrea – linea di tastiere in vetro cristallizzato con pulsanti a sfioramento e luce a LED, dall’estetica estremamente curata, per il controllo dei dispositivi elettrici e elettronici della casa. Disponibili per installazioni orizzontali, verticali, classiche o incassate a filo parete. Dispongono di un BUS che fa da collegamento con tutti i sistemi di domotica (Crestron, Lutron, AMX, RTI) tramite rete di comunicazione a 2 vie. Sempre di questa linea sono presenti tastiere, esteticamente identiche, di tipo classico con relè adatte a essere inserite in impianti già esistenti, quindi con interruttori classici.

The products of the Comm-Tec catalogue were not created specifically for the nautical market, but nautical installers discover and exploit their adaptability. It did not take long to have the idea of offering a full range of specific products. The occasion was born out of the diffusion of Middle Atlantic modular racks in the world of maritime installations – the most commonly used racks in this sector. We can say that these were the launching pads into the nautical world, an access point that today provides Comm Tec with more and more orders in Italy and abroad, thanks to a series of products easy to adapt for household uses as well as for audio, video and domotics installations on leisure boats. Let us now examine the available products in further detail. RTI – Range of carefully and elegantly designed products, for easy control of the technologies used in complex installations, from audio and video signal distribution to the control of lights, electric devices, appliances for safety and video surveillance. All thanks to integrated touch panels or remote controls equipped with capacitive touch screens, used with infrared or radio frequency, in directional or bi-directional mode. These products also guarantee the possibility of accessing Web contents through Wi-Fi and of interfacing with BTicino systems or KNX standards through software drivers. X-Play – Line of servers for Blu-ray, DVD or CD storage, a veritable HD multimedia centre for the streaming of video and music on any compatible DLNA device. The contents are loaded and then copied and saved. All contents, tracks, image and information, remain available in storage and can be transferred to and reproduced in mobile devices. The system can also convert stored files into mp3 or mp4, making them even more portable. Over 40 terabytes available in the Xplay 400 memory, to save your entire library of movies and music. Autonomic – Line of players with musical scaler and multi-channel amplifier, with the possibility of managing up to 96 areas of audio distribution. They also manage, in an integrated fashion, all the accounts usually employed to listen to music, such as Spotify, Last.fm, Pandora etc., in addition to your personal library of digital music. The system can be controlled through an app for iOS, Android, Windows and Mac, downloadable for free. The main characteristic of these products is that they allow you to have different accounts on different platforms, and yet all are managed through a single user interface. The applications for their control can be integrated with other domotic systems, such as Crestron, AMX, RTI etc. Vitrea – Line of crystallised glass keyboards with touch keys and LED lights, extremely sophisticated from the aesthetic point of view, for the control of the electric and electronic devices of a household. Available for horizontal, vertical, classic or built-in, flush-with-wall installation. Equipped with a BUS that connects with all domotic systems (Crestron, Lutron, AMX, RTI) through a two-way communication network. The line also has aesthetically identical classical keyboards, with relay, suitable for installation in existing systems, i.e. with classic switches.

X-Play series h

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www.solbian.eu

SOLBIAN Think green

Della mobilità eco-sostenibile si parla da tempo, e piano piano si cominciano a vedere sul mercato soluzioni sempre più interessanti che da una parte consentono di spostarci in modo più razionale dal punto di vista dei consumi energetici, e dall’altra permettono un effettivo risparmio economico nell’utilizzo del mezzo di trasporto

Environmentally-sustainable mobility has been a common topic of conversation for a long time now, and increasingly interesting solutions are gradually entering the market. On the one hand, these solutions make it possible to move around in a more rational fashion from the point of view of power consumption. On the other hand, they reduce the costs involved in using means of transportation LA SFIDA

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Se in certi settori, come quello automobilistico, questi concetti sono già ben percepiti nella nautica, seppur non sia ancora così evidente, si è avviata una vera e propria rivoluzione, che è facile prevedere modificherà in tempi rapidi il modo di andare per mare, per diporto e a scopo ricreativo ma non solo. Le barche a vela, in particolare, già rappresentano un mezzo straordinario di utilizzo di energia rinnovabile (il vento) per la navigazione ma per alimentare i servizi e la strumentazione a bordo, fin’ora è stato necessario bruciare combustibile fossile, il gasolio, tramite il motore ausiliario collegato ad un alternatore o attraverso un gruppo elettrogeno dedicato. Fino al 2007 non c’erano molte alternative a questa soluzione. Almeno fino a quando un grande navigatore italiano, da sempre sensibile alle questioni ambientali, non ha deciso che le cose dovevano cambiare. Giovanni Soldini ha così sfidato uno scienziato, anche questo italiano, nel realizzare un sistema fotovoltaico davvero innovativo, pensato per soddisfare totalmente le esigenze di approvvigionamento elettrico del velista di altura.

Sulla carta il progetto era sensato: la superficie a disposizione in una barca a vela è tipicamente molto più grande di quella in un’automobile e la potenza assorbita dai servizi a bordo è relativamente modesta. Ma i problemi da affrontare erano tanti. La coperta su cui applicare il pannello doveva rimanere calpestabile, come quindi il pannello fotovoltaico; in più, essendo la superficie disponibile limitata, il pannello doveva essere molto efficiente, oltre che molto più leggero di quelli fino ad allora in commercio. Infine, l’esposizione dei pannelli, e soprattutto l’irraggiamento solare, cambiano continuamente e differiscono da pannello a pannello. La soluzione trovata fu così una combinazione di novità, sia dal punto di vista delle celle utilizzate, le più efficienti al mondo, sia dal punto di vista della laminazione, realizzata con speciali tecnopolimeri flessibili eccezionalmente resistenti agli urti e all’ambiente marino, sia, infine, per quanto riguarda l’elettronica, in grado di gestire forti mismatching elettrici variabili nel tempo.

IL SUCCESSO

Il risultato ebbe il proprio battesimo alla fine del 2007, quando Giovanni partì per la regata transatlantica, denominata “Jaques Vabre”, col suo Class 40’ Telecom Italia, portandosi a bordo solamente cinque litri di gasolio, anziché oltre un centinaio come i suoi concorrenti; e Giovanni arrivò primo. Da allora la Solbian è diventata un’azienda di successo, affinando questo prodotto e portandolo in tutto il mondo tramite una capillare rete di distribuzione. La ricerca, l’innovazione e la qualità rimangono l’obiettivo e la ragione stessa di questa società, e non a caso i pannelli SolbianFlex equipaggiano le barche da regata dei più prestigiosi navigatori in tutto il mondo e son utilizzati da importanti scuderie che partecipano alle competizioni internazionali per automobili elettriche.


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OGGI

Sfruttando le competenze e le tecnologie sviluppate, la Solbian continua nell’attività di ricerca e innovazione portando sul mercato nuove soluzioni nel campo delle energie rinnovabili. I dispositivi fotovoltaicI portatili recentemente sviluppati costituiscono un’ altra innovazione importante, grazie anche alla particolare elettronica appositamente realizzata, che consente di avere appresso sempre tutta la potenza necessaria per ricaricare le proprie apparecchiature portatili, o per fare funzionare sistemi di emergenza, addolcitori etc… Le Lithium Energy Pack rappresentano la soluzione ottimale, di qualità garantita, per tutte le necessità professionali di accumulo energetico, dove sono richieste migliaia di cicli di carica e scarica profondi, grande disponibilità di potenza e massima sicurezza, garantita dall’eccezionale sistema di bilanciamento attivo. Mentre il rivoluzionario motore elettrico Solbian, asincrono, brushless e ad altissima efficienza, rompe il luogo comune per cui l’alta efficienza, la leggerezza e la compattezza dovessero essere caratteristiche uniche dei motori a magneti permanenti, che d’altra parte hanno lo svantaggio di essere cari, di monopolio Cinese e causa di disastri ambientali in fase di estrazione mineraria. Nata come sviluppo di un progetto di ricerca, la Solbian non ha perso l’indole all’innovazione, ma anzi cavalca da protagonista l’onda della rivoluzione in atto nel settore energetico e nella mobilità, facendo da apripista e rendendo disponibili sul mercato le tecnologie più innovative del settore.

Although in some sectors, such as the automobile industry, these concepts are well familiar by now, in the nautical world, even though it is not very evident as well, a veritable revolution is taking place. It will very likely change, in a very short time, the way we take to sea, for leisure, sport and more. In particular, sailboats are already an extraordinary way of using renewable energy – wind – to navigate but also to supply power to on-board services and instruments, while up to not long ago it was necessary to burn a fossil fuel (diesel) through the auxiliary engine connected to an alternator or through a dedicated generator. Up to 2007 there were very few alternatives to this solution. At least until a great Italian sailor, who had always been particularly sensitive to environmental issues, decided that it was time for things to change. Giovanni Soldini thus challenged an Italian scientist to create a really innovative photovoltaic system, designed to fully satisfy the needs for electricity of this yachtsman.

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j Vismara Marine - Per gentile concessione dell’armatore/Courtesy of the shipowner

THE CHALLENGE On paper, the project was sensible: the surface available on a sailboat is typically much larger than that of a car, and the energy consumed by the services on board is relatively modest. But the complications were numerous. The area on which the panel was to be applied needed to remain able to be stepped on, and thus so was the panel itself; in addition, as the surface available is limited, the panel had to be very efficient and much lighter than those normally available in the market. Finally, panel exposure, and the way in which the sun rays reach the panels, changes continuously and differ from panel to panel. The solution was a combination of novelties, from the point of view of the cells used – the most efficient in the world – as well as from that of lamination, made with special flexible technopolymers that are exceptionally resistant to impact and to the marine environment, and in terms of the electronics, capable of managing intense electric mismatching that vary through time. SUCCESS The result was inaugurated in the end of 2007, when Giovanni left for his transatlantic race, the “Jaques Vabre”, with his Class 40’ Telecom Italia, with only five litres of diesel on board, unlike the hundred litres of his competitors. Giovanni won. Since then, Solbian has become a successful company, refining this product and taking it throughout the world thanks to a very thorough distribution network. Research, innovation and quality remain the goals and the reason for the existence of this company, and it is not surprising to know that SolbianFlex panels are found on board the vessels of the most famous navigators all over the world, and are used by important teams of international electric automobile races. TODAY Using the skills and technologies developed, Sobian continues with its research and innovation, supplying the market with new solutions in the field of renewable energy. Their recently developed portable photovoltaic devices are another significant innovation, also thanks to the particular electronics designed exclusively for them: with these devices, one can carry with oneself the amount of power require to recharge one’s own portable appliances, or to run emergency systems, water softeners etc. The Lithium Energy Packs are the optimal solutions, with guaranteed quality, for all the professional needs for power accumulation, where thousands of deep charting and discharging cycles are requested, as are large availability of power and maximum safety, ensured by the exceptional system of active balancing. While the revolutionary Solbian electric engine, asynchronous, brushless and highly efficient, ignores the stereotype according to which high efficiency, light weight and compact size must be unique to permanent magnet engines, which have the drawback of being very expensive, of Chinese monopoly and the cause of environmental disasters during mineral extraction. Born as the development of a research product, Solbian has never lost its character of innovation. On the contrary, it is a main player in the ongoing revolution in the sectors of energy and mobility, blazing trails and bringing to the market the most innovative technologies in the field.

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GEFEN

www.gefen.it

Video e rete vanno a braccetto Video and network go arm in arm La trasmissione dei segnali, video in primis, all’interno di un ambiente richiede infrastrutture precise. Gefen, da sempre al lavoro nella risoluzione di questo tipo di problemi, ha da diversi mesi una intera gamma di soluzioni per la distribuzione di segnali video su rete IP

The transmission of signals, of video in particular, within an environment requires precise infrastructures. Gefen, which has always worked to solve this type of problem, has been offering, for several months now, an entire range of solutions for the distribution of video signals on IP network La distribuzione video su cavo è sempre stata al centro dell’attenzione di Gefen, prima azienda ad avere un prodotto certificato per lo standard HDBaseT. Oggi, di fronte a un mercato sempre più esigente e alla costante ricerca di soluzioni flessibili, la sfida è quella di riuscire a far viaggiare il segnale video su infrastrutture preesistenti, non dedicate. Ecco dunque che, tra le tecnologie disponibili, Gefen offre anche una gamma di soluzioni che consentono la distribuzione di segnali video su una rete LAN aziendale, consentendo così la convivenza dei segnali video con altri flussi dati, come navigazione in rete, condivisione di files, audio su rete IP, eccetera…

ESTENSIONE KVM

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i EXT-HDKVM-LAN

Insomma, nuove soluzioni che vanno incontro al mercato e tendono alla semplificazione, accettando dunque un compromesso tecnico: tali soluzioni, infatti, consistono nell’estensione di un insieme di segnali, chiamato KVM (Keyboard, Video & Mouse), e sfruttano come mezzo di collegamento una infrastruttura Ethernet. I segnali, però, sono necessariamente compressi per restare entro i limiti della rete. Le soluzioni proposte consistono essenzialmente in un trasmettitore e un ricevitore. Il trasmettitore prevede due possibili modalità: Video (che, tramite compressione tra i frames, privilegia la fluidità di movimento) e Picture (che ottimizza l’immagine mediante compressione all’interno del frame). Una volta compresso, il flusso video non occupa più di 150Mbps e gli effetti della compressione non sono assolutamente percepiti.

NUOVI SCENARI DI DISTRIBUZIONE

I requisiti richiesti per queste nuove soluzioni non appaiono particolarmente problematici, consistendo solamente in una rete Gigabit con supporto JumboFrame da almeno 8K.

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Un evidente vantaggio: la rete Ethernet non pone problemi di distanza massima e, grazie all’introduzione di switch o di transceiver rame-fibra, la rete Ethernet potrà essere estesa ad libitum e senza che il segnale video ne risenta. I segnali distribuiti sono primariamente dei segnali video in Full HD, ma anche USB, audio analogico, RS-232 (seriale). Disponibili soluzioni per segnali HDMI, DVI e VGA. A questo proposito, va sottolineata una caratteristica molto interessante: un segnale, una volta portato sulla rete Ethernet, risulterà indipendente dallo standard video utilizzato. Dunque, ecco che si apre uno scenario intrigante: si potrà, ad esempio, ricevere con un ricevitore DVI un segnale trasmesso da un dispositivo VGA. In questo modo, un gruppo anche eterogeneo di sorgenti può essere, per così dire, “tenuto insieme”, riuscendo a portare i vari segnali su uno o più monitor di standard diverso. È inoltre disponibile uno speciale software gratuito, il Gefen-KVM-OverIP-keyboard-controller, che permette di controllare via browser fino a 99 trasmettitori e 99 ricevitori installati sulla rete. Ma come la mettiamo con la latenza, che è un problema “classico” di questo tipo di installazioni? Il sistema garantisce un valore di latenza molto basso, meno di 50ms, circa due frame di un segnale FullHD trasmesso a 60Hz. Un valore, insomma, assolutamente non percepibile dall’operatore. L’installazione risulta molto semplificata grazie al passaggio su rete IP, che presenta altri vantaggi, che andiamo a vedere in breve: - Controllo remoto di uno o più computer da una postazione. Grazie all’impostazione di un ID diverso su diversi trasmettitori, è possibile costruire una o più postazioni di controllo dalle quali gli operatori potranno controllare diversi computer a distanza. - Modalità Multicast. Ovvero, possibilità di distribuzione video “uno a molti”. Un’unica sorgente video potrà essere inviata a diversi ricevitori, ottimamente sincronizzati, e senza perdita di qualità. Interessante anche la possibilità di impostare diverse configurazioni di distribuzione: è sufficiente impostare diversi ID nei trasmettitori (supportati fino a 256 canali di trasmissione) e configurare dunque i ricevitori per “cercare” il trasmettitore desiderato. - Possibilità di costruire matrici virtuali. Essendo il collegamento trasmettitore/ricevitore puramente virtuale e non fisico, come già detto in precedenza a proposito della modalità multicast è possibile cambiare rapidamente, senza dover “toccare” l’installazione, l’associazione tra un trasmettitore e un ricevitore, realizzando, insomma, “quasi” una matrice. Tale funzione è gestibile tramite un qualunque sistema di controllo inviando opportuni comandi via IP ai ricevitori.

COMING SOON

A proposito di matrici, però, è notizia ufficiale diffusa da Gefen che nei prossimi mesi sarà lanciato sul mercato un controller indipendente che permetterà di gestire una rete di trasmettitori/ricevitori VideoOverIp per mezzo di tablet, smartphone o di qualsiasi altro dispositivo con browser, il che finirà per realizzare effettivamente la matrice virtuale. E sempre in chiave futura, merita un cenno anche il nuovo extender IP per segnali HDMI, RS232 e IR annunciato da Gefen per maggio di quest’anno. Un prodotto le cui parole d’ordine sembrano “compattezza” ed “economicità”, privo della parte USB (effettivamente non necessaria ad ogni tipo di installazione) e ideale per applicazioni quali Digital Signage, multi-room video, Home Theater, eventi live. www.gefen.it/videooverip Video distribution through cable has always been the focus of Gefen, the first company to offer a certified product for the HDBaseT standard. Today, in a market that is increasingly demanding and in constant research for flexible solutions, the challenge is that of having video signals travel on existing, not dedicated, infrastructures. Now, among the available technologies, Gefen also offers a range of solutions that allow for the distribution of video signals on a company’s LAN network. As a consequence, video signals can share space with other data flows, such as Internet browsing, file sharing, audio on IP network etc. KVM EXTENSION To sum it up, new solutions that meet the market’s requests and tend toward simplification, accepting a technical compromise: in fact, these solutions consist in the extension of a bundle of signals, called KVM (Keyboard, Video and Mouse), and use an Ethernet infrastructure as means of connection. However, signals are necessarily compressed in order to remain within the limits of the network. The solutions offered consist essentially in a transmitter and a receiver. The transmitter works in two possible modes: Video (which privileges movement fluidity through frame compression) and Picture (which optimises images by means of compression within the frame). Once compressed, the video flow does not use more than

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150 Mbps, and the effects of this compression are absolutely not perceivable. NEW DISTRIBUTION SCENARIOS The requirements for these new solutions do not appear to be particularly problematic, being just a Gigabit network with JumboFrame support of at least 8K. There is an obvious advantage here: the Ethernet has no problems regarding maximum distance, and, thanks to the introduction of copperfibre switches or transceivers, the Ethernet can be extended ad libitum, without any negative consequences for the video signal. The distributed signals are mainly Full HD video signals, but they can also be USB, analogical audio, RS-232 (serial). There are solutions available for HDMI, DVI and VGA signals. In this regard, it is important to mention a very interesting feature: once a signal is taken to the Ethernet, it will be independent from the video standard used. This opens up an intriguing scenario: it will be possible, for instance, to receive, with a DVI receiver, a signal transmitted by a VGA device. In this manner, a heterogeneous group of sources can be, let us say, “held together”, managing to carry the various signals to one or more screens of different standards. There is also a special free software, the Gefen-KVM-OverIP-keyboardcontroller, with which it is possible to control, through a browser, up to 99 transmitters and 99 receivers installed on the network. But how do we deal with latency, a classical problem of this kind of installation? The system ensures a very low latency value, of less than 50 ms, about two frames of a FullHD signal transmitted at 60 Hz. A value that is absolutely not perceived by users. Installation is very simple thanks to the passage on IP network, which also offers other advantages: - Remote control of one or more computers from a single position. Thanks to the configuration of a different ID on different transmitters, it is possible to build one or more control stations from which users can control different computers from a distance. - Multicast Mode. That is, the possibility of distributing video in a “one to many” mode. One single video source can be sent to different receivers, optimally synchronised, and without any loss of quality. Another interesting feature is the possibility of setting different distribution configurations: simply set different ID for the transmitters (up to 256 transmission channels are supported) and configure the receivers to “search” for the desired transmitter. - Possibility to build virtual matrixes. As the transmitter/ receiver connection is purely virtual, and not physical, it is also possible, as for the multicast mode, to change very rapidly, without the need to “touch” the installation, the association between a transmitter and a receiver, thus creating an “almost” matrix. This function can be entirely managed from any control system simply by sending the necessary commands to the receivers through an IP. COMING SOON Regarding matrixes, however, Gefen has officially declared that in the next months it will launch in the market an independent controller that will manage a network of VideoOverlp transmitters/receivers through tablets, smartphones or any other device with a browser, which will definitely result in the creation of a virtual matrix. Also talking about the future, we should mention the new IP extender for HDMI, RS232 and IR signals announced by Gefen, expected in May this year. A product whose mottos seem to be “compactness” and “economy”, without the USB part (which is actually not necessary for every type of installation), and ideal for applications such as Digital Signage, multi-room video, Home Theatre and live events. www.gefen.it/videooverip

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LINDY

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Extender HDMI/DVI HDMI/DVI Extender Lindy offre soluzioni pensate per semplificare la vita di system integrator che necessitano di trasportare grandi quantità di dati a una certa distanza evitando problemi e senza ledere l’estetica dell’installazione

Lindy offers solutions designed to simplify the life of system integrators who need to transport large quantities of data through a certain distance, avoiding problems and without harming the aesthetics of the installation L’extender HDMI ottico targato LINDY, nota azienda tedesca costruttrice di cavi e accessori AV, è pensato per estendere un segnale HDMI o DVI fino a 300 metri, utilizzando un cavo in fibra ottica SC Duplex 50/125µm multimodale (che può gestire una larghezza di banda complessiva di 7.8Gbps). Il prodotto è ovviamente “diviso” in due parti, trasmettitore e ricevitore, entrambi alimentati a 5V.

SEMPLICITà

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L’utilizzo dell’apparecchiatura è piuttosto semplice. Si collega una sorgente HDMI al trasmettitore, utilizzando un cavo HDMI che non deve superare i 5 metri di lunghezza; il trasmettitore viene poi collegato al ricevitore appunto attraverso un cavo in fibra ottica SC Duplex 50/125µm multimodale, la cui lunghezza massima può raggiungere i 300 metri. Dal ricevitore, attraverso un altro cavo HDMI di lunghezza non superiore ai cinque metri, si può poi far uscire il segnale, dirigendolo a devices come monitor, proiettori o apparecchi TV. L’installazione, dunque, è molto semplice, e deve essere fatta rigorosamente ad apparecchi spenti. Una caratteristica interessante di questo extender è che, oltre a prolungare un segnale HDMI, esso è anche in grado di inviare comandi tramite un telecomando a infrarossi. Questa caratteristica del prodotto è opzionale, e dipende da un apposito kit aggiuntivo (articolo LINDY 38006) che deve essere acquistato a parte. In questo modo, è possibile gestire le funzioni della sorgente HDMI, qualunque essa sia, anche da 300 metri di distanza con un semplice telecomando.

VERSATILITà

L’extender supporta inoltre l’opzione HDMI CEC (Consumer Electronics Control), che permette la comunicazione dei segnali di comando e di controllo a ogni componente interconnesso. Nel caso in cui si voglia estendere un segnale DVI, la procedura non cambia: si devono solamente utilizzare,

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Ricevitore

Trasmettitore

per entrare nel trasmettitore e uscire dal ricevitore, dei cavi DVI/HDMI anziché HDMI/HDMI. In pratica, l’unica differenza è nei connettori dei cavi utilizzati, il resto della procedura – nonché la funzionalità dell’impianto – non cambiano.

APPLICAZIONI

Parliamo di applicazioni: a che cosa è adatto un prodotto come questo extender LINDY? In primo luogo, vien da pensare all’Home Cinema, anche per via della notevole varietà di risoluzioni supportate, che vanno dal 640x480i al 1.920x1.200, passando per il fondamentale 1.920x1.080, sia interlacciato che progressivo. In secondo luogo, vista l’adattabilità del sistema al segnale DVI, si può pensare anche a tutte le applicazioni che richiedano l’uso di computer. Per concludere, un cenno alle dimensioni di trasmettitore e ricevitore, decisamente ridotte: si tratta infatti di due “scatolette” di 107mm x 75mm x 29mm. The optical HDMI extender by LINDY, a renowned German company that manufacturers AV cables and accessories, was designed to extend a HDMI or DVI signal up to 300 metres, using a multi-mode fibre optic cable SC Duplex 50/125µm that can manage an overall bandwidth of 7.8 Gbps. The product is obviously divided in two parts, transmitter and receiver, both powered with 5 V. SIMPLICITY The device is rather simple to use. An HDMI source is connected to the transmitter using an HDMI cable no longer than 5 metres. The transmitter is then connected to the receiver through a multi-mode fibre optic cable SC Duplex 50/125µm, whose maximum length can reach 300 metres. From the receiver, another HDMI cable, no longer than 5 metres, emits the signal to devices such as monitors, projectors or TV screens. Installation therefore is very simple and must always take place with the appliances switched off. An interesting feature of this extender is the fact that it not only extends an HDMI signal, but it can also send commands through an infrared remote control. This characteristic is optional and requires an additional kit (article LINDY 38006) which must be purchased separately. In this manner, it is possible to manage the functions of the HDMI source, whatever it is, even from 300 metres away, using a simple remote control.

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VERSATILITY The extender also supports the HDMI CEC (Consumer Electronics Control) option, which allows the communication of command and control signals to each of the components connected. If you wish to extend a DVI signal, the procedure is the same: the difference is that you will need DVI/HDMI cables to enter the transmitter and exit the receiver, instead of HDMI/HDMI. In practical terms, this means that the difference involves solely the connectors of the cables. The rest of the procedure and the functionality of the system do not change. APPLICATIONS Let us talk about applications: what is the purpose of a product such as this LINDY extender? What comes to mind right at first is a home cinema, also because of the remarkable variety of resolutions it supports, from 640 x 480 to 1,920 x 1,200, including the fundamental 1,920 x 1,080, either interlaced or progressive. Secondly, given the system’s adaptability to DVI signals, it can also be employed whenever a computer is used. Finally, a comment on the size of the transmitter and receiver: these are two boxes measuring 107 x 75 x 29 mm – rather small.

LINDY Azienda che si occupa di produzione e commercializzazione di cavi e accessori Audio/Video. Fondata in Germania nel 1932 come piccola azienda familiare (inizialmente commerciava lampade a petrolio, radio e componenti elettrici), LINDY si è poi sviluppata e oggi è una multinazionale con uffici, oltre che in Germania, in Gran Bretagna, Italia, Svizzera, Francia, USA e Australia. I prodotti che tratta vanno dai sistemi di distribuzione audio/video (splitter, extender, switch, commutatori e convertitor) ai cavi di ogni genere: HDMI, USB 2.0 / 3.0, Patch, DVI, in fibra ottica, DisplayPort, Seriali e Paralleli, alimentazione e Convertitori. Un catalogo ricco e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, scelto da esperti del settore per importanti installazioni in industrie, PA, scuole e università. Company that specialises in the manufacturing and selling of audio/video cables and accessories. Founded in 1932 in Germany as a small family business (it initially sold oil lamps, radios and electric components), LINDY grew and is now a multinational with offices in Germany, Great Britain, Italy, Switzerland, France, USA and Australia. Its products include audio/video distribution systems (splitters, extenders, switches, dip-switches and converters) and all kinds of cables: HDMI, USB 2.0/3.0, Patch, DVI, fibre optic, DisplayPort, serial and parallel, power and converters. A rich catalogue with excellent quality-price ratio, chosen by experts in the sector for important installations in industries, PA, schools and universities. 59


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INTERMARK SISTEMI Integration Experience Tour Integration Experience Tour – il Road Show dell’Integrazione Multimediale. Una serie di appuntamenti che raggiungeranno le più importanti città d’Italia. Per dare la possibilità a installatori e clienti finali, quelli vecchi e quelli nuovi o potenziali, di conoscere e toccare con mano i prodotti principi del catalogo Intermark Sistemi, ma anche l’azienda stessa e il suo staff. Un team di tecnici con un’esperienza decennale nel mondo dell’integrazione, che rappresenta oggi il grande valore aggiunto dell’azienda romana

Con un’esperienza di oltre 40 anni nella distribuzione di alcuni tra i marchi più prestigiosi nel settore dell’home&building automation, Intermark Sistemi è un punto di riferimento di integratori, architetti, ingegneri e installatori; per la qualità del proprio catalogo ma anche per gli elevati livelli di assistenza tecnica e commerciale, consulenza e formazione. Un know-how prezioso che l’azienda oggi decide di mettere a disposizione con una serie di incontri dalle caratteristiche molto particolari, come racconta l’Amministratore Delegato Fabio Concezzi.

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AMX touch panel h

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Integration Experience Tour – Multimedial Integration Road Show. A series of events that will tour Italy’s most important cities, to offer installers and final customers – be them old, new or potential customers – the chance to get to know and touch the main products of the Intermark Sistemi catalogue, the company and its staff. A technical staff with decades of experience in the world of integration, which today represents the greatest added value of the Roman company

C - È ormai comprovato il vostro impegno nella formazione, l’Integration Experience Tour sarà qualcosa di simile? Fabio Concezzi - Diversamente dagli altri momenti di incontro che abbiamo organizzato in passato, questo Road Show nasce dalla voglia sì di mostrare ai visitatori una panoramica completa delle soluzioni più efficienti per l’integrazione di tecnologie audio, video, luci e digital signage, di mostrarne le caratteristiche e esaltarne la compatibilità in contesti installativi, ma anche e soprattutto per entrare nel dettaglio dei singoli prodotti. Ogni marchio che presenteremo avrà un proprio corner dove il nostro staff mostrerà i prodotti, li farà provare, ne spiegherà le caratteristiche e risponderà a ogni domanda.


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C - Quindi una cosa a metà tra la formazione e la presentazione. FC - Intermark è nota per le sue attività nel campo della formazione, attività dalle quali vengono rilasciati certificazioni e che portiamo avanti costantemente; a breve – il 20 luglio prossimo – ospiteremo il corso che InfoComm ha deciso di fare in cinque città d’Europa, la tappa italiana sarà nella nostra sede e siamo molto orgogliosi e felici di questa opportunità. Tornando al Road Show invece, vogliamo dare la possibilità, sia ai nostri clienti, che sono fornitori e consulenti, sia ai clienti dei nostri clienti, quindi agli utilizzatori finali, di conoscere nello specifico le possibilità offerte dai prodotti del nostro catalogo. L’amministratore di una grande azienda interessato a munire i propri uffici di impianti di automazione ha più bisogno di conoscere i vantaggi di una installazione, piuttosto che specificatamente le tecnologie che ci sono dietro. Per questo le giornate sono organizzate in modo che si possa visitare la sala espositiva dalle 10 alle 19 senza nessuno obbligo; ognuno potrà rimanere il tempo necessario ad approfondire gli aspetti e i prodotti che più gli interessano. Il punto è che seppur Intermark Sistemi sia un’azienda focalizzata a 360° sull’integrazione, non tutti i nostri clienti sono interessati a tutto, magari qualcuno è interessato a un particolare prodotto, oppure è specializzato nell’ambito dell’illuminotecnica piuttosto che sulla distribuzione video, e noi vogliamo favorire l’approfondimento per tutti. Ci sarà un’area dedicata ad AMX con le novità portate dal marchio all’ultimo ISE di Amsterdam, a Philips Dynalite, ai sistemi Televic Conference, tra cui quello multimediale, e al nuovo sistema di registrazione e streaming video Reach. C - Quali sono i vantaggi nello scegliere un’azienda come la vostra? FC - Sicuramente il primo valore aggiunto è il nostro team, formato da tecnici, ingegneri e matematici che lavorano da tanti anni in questo campo. Non abbiamo puri commerciali per cui si capisce che il rapporto che riusciamo a instaurare con i nostri clienti sia del tutto diverso; c’è un confronto reale, un sostegno per trovare soluzioni tecnicamente appropriate per le esigenze espresse. Diciamo che tra l’attività di formazione e l’innegabile know-how del nostro staff possiamo garantire un’assistenza prevendita di un certo livello. Ovviamente sosteniamo il cliente anche nel post vendita, con sostituzioni a noleggio immediate in caso di mal funzionamenti per ragionare sul problema senza creare disagi. Inoltre, i nostri prodotti oltre che dalla classica, sono coperti anche da una speciale garanzia di sei mesi, estendibile su richiesta al momento dell’acquisto. Altro valore aggiunto, la stabilità dei marchi che distribuiamo, conosciuti in tutto il mondo per l’alto livello di qualità e i cui prodotti sono a disposizione presso la nostra sala demo; per imparare a conoscerli e a maneggiarli prima di sceglierli. Infine, direi la qualità e la quantità di soluzioni integrate, dovuto all’ottima conoscenza che abbiamo dei nostri prodotti e alla compatibilità tra di essi. With more than 40 years of experience in the distribution of some of the most prestigious brands in the sector of home and building automation, Intermark Sistemi is a reference for integrators, architects, engineers and installers, for the quality of its own catalogue and for the

INTEGRATION EXPERIENCE TOUR Incontri aperti, su registrazione, a dipendenti e professionisti dei settori audio, video, domotica e building automation e agli utenti finali di realtà pubbliche e private. Roma – 8 maggio Firenze – 13 maggio Bologna – 15 maggio Padova – 22 maggio Milano – 27 maggio Torino – 29 maggio Per registrarsi: www.intermark.it/corsi/calendario.html Open meetings (registration required) for employees and professionals of the audio, video, domotics and building automation sectors and to final users, either private or from the public sector. Rome – 8 May Florence – 13 May Bologna – 15 May Padua – 22 May Milan – 27 May Turin – 29 May www.connessioni.biz Register here: www.intermark.it/corsi/calendario.html

high levels of technical and sales assistance, consultancy and training it provides. A precious know-how that the company has decided to make available with a series of meetings of very particular characteristics, as explained by its CEO, Fabio Concezzi. C - Your commitment to training has been proven true time and again. Will the Integration Experience Tour be something similar to it? Fabio Concezzi - Unlike other events we have organised in the past, this Road Show springs from the wish to show visitors a panoramic view of the most efficient solutions for the integration of audio, video, lighting and digital signage technologies, to display their characteristics and highlight their compatibility in the context of installations. But first of all we want to show each product in detail. Each brand we will present will have its own corner, where our staff will be displaying products and letting clients try them, will explain their features and answer questions. C - So we can expect something halfway between training and presentation. FC - Intermark is well known for its training activities, which are frequent and involve the issuing of certificates. Soon – on 20 July – we will be hosting the course that InfoComm has decided to organise in five European cities. We are very proud and glad to be hosting the Italian stop at our headquarters. But back to the Road Show, we wish to give our clients – suppliers and consultants – and our clients’ clients – the final users – the chance to specifically get to know the possibilities offered by the products in our catalogue. The CEO of a large company interested in equipping their own offices with automation systems needs to know more about the advantages of a certain installation, rather than the specific technologies behind it. This is why the days are organised in such a manner that the exhibition room can be visited from 10 to 7 o’ clock without any compulsory participation. Everyone is free to remain as long as they need in order to learn more about the products they are more interested in. The point is, although Intermark Sistemi focuses fully on integration, not all our clients are interested in everything – some are interested in a particular product, others specialise in lighting or video distribution, and we want to make sure everyone has a chance to learn more. There will be an area dedicated to AMX, with the novelties presented by the brand at the latest Amsterdam ISE, to Philips Dynalite, to Televic Conference systems, including multimedia ones, and to the new Reach video streaming and recording system. C - What are the advantages of choosing a company such as yours? FC - Our main added value is surely our staff, comprised of technicians, engineers and mathematicians who have been working in this sector for several years. We have no “pure” sales employees, proof that the rapport we create with our clients is completely different. There is real confrontation, real support in the search for solutions that are technically suitable for their needs. It is safe to say that between our training activities and the know-how of our staff, we can guarantee a high-level pre-sales assistance. We obviously offer after-sales customer support as well, with immediate rental replacements in case of malfunctioning so we can ponder about the issue without creating further problems. Furthermore, our products are covered by “classic” warranty and by a special six-month policy that can be extended upon request when the product is purchased. Another added value is the stability of the brands we distribute, known worldwide for their high quality and whose products are available in our demo room, so clients can get to know them and learn how to use them before they make a choice. Finally, I’d say the quality and the quantity of integrated solutions, thanks to the full knowledge we have of our products and the compatibility between them.

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AGGIORNAMENTI UPDATE

PROLIGHT+SOUND 11-15 marzo 2014 11-15 March 2014 http://pls.essefrankfurt.com

Puntuale nel suo avvicendarsi di anno in anno tra marzo e aprile, PL+S ha bisogno (ormai) di poche presentazioni: organizzata da Messe Frankfurt, copre l’area delle tecnologie per entertainment, eventi e live, e si svolge storicamente in compresenza con Musik Messe, dedicata agli strumenti musicali

Taking place punctually every year between March and April, PL+S now needs little introduction: organised by Messe Frankfurt, it covers the area of technology for entertainment, events and live, and historically happens together with Musik Messe, dedicated to musical instruments

E se le fiere sono sempre un barometro per capire le tendenze del mercato, siamo tornati a casa con delle buone notizie: benché il totale dei visitatori sia leggermente calato rispetto al 2013, i numeri ribadiscono la tenuta del settore di fronte alla crisi e anche ai cambiamenti strutturali (per esempio la riduzione dei contributi statali e la conseguente diminuzione di festival ed eventi). Sono stati registrati 107.600 visitatori (per le due manifestazioni) di cui circa 42.000 presenti per il PL+S, quasi 900 espositori (oltre 1.300 erano quelli di Musik Messe), e anche al di là dei numeri, la visita della fiera ci ha confermato la presenza di tutti i grandi marchi, da Meyer a Martin, da d&b audio a Bosh, da Harmann fino ai nostri RCF, FBT ecc. Il mondo del live e delle installazioni hanno molto in comune, a cominciare dai molti brand che sono attivi in entrambi i settori, agli stessi professionisti che migrano da un progetto di un locale a quello per un concerto: per questo al PL+S non manchiamo mai, e anche questa volta la visita è valsa il viaggio. Per vedere le novità, tecnologiche e di prodotto, per verificare appunti con i propri occhi il termometro di cui si parlava prima,

ma anche per intervistare i protagonisti di questa ultima edizione. Come sempre il PL+S ha offerto ben più della “sola” area espositiva: ci siamo ormai abituati alle sessioni di ascolto in esterno, molto frequentate e molto scrupolose (pochi minuti per ogni marchio per due volte al giorno, una traccia comune e una scelta dall’azienda), così come a una serie di eventi collaterali. Quest’anno ha avuto luogo il primo Theatre and Film Colloquium, una giornata di studio sulle tecnologie di questi due ambiti, le molte conferences del padiglione 9, gratuite, riunite nelle tre macro aree Prolight+Sound Forum, Media Systems e VDT Academy (VDT – Verband Deutscher Tonmeister, associazione tedesca di professionisti in area audio). Segnaliamo anche i MIPA e PIPA Awards, i premi attribuiti dalla stampa internazionale ai settori musicale e delle apparecchiature tecniche, una grande festa per stampa e appassionati. Con piacere abbiamo assistito alla premiazione di B-Eye di Clay Paky e nella categoria Lights, e constatato che il Made in Italy è e resta un solido valore. Soddisfatti i visitatori che, secondo le stime dell’organizzatore, hanno espresso per l’80% commenti positivi sulla manifestazione.

Our Videogallery http://www.connessioni.biz/?page_id=36477

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Gli ascolti in esterno h Live Sound Arena outside the pavillions


AGGIORNAMENTI UPDATE

j Lo stand RCF, protagonista della fiera RCF booth, protagonist in the show

RIFLESSIONI E MERCATO

Come abbiamo visto, i numeri testimoniano una buona tenuta del settore, nonostante l’ormai raggiunto sesto anno di crisi dell’economia (principalmente) occidentale e una generale attenzione se non all’austerità almeno al controllo dei costi. Tuttavia, un molto empirico giro di microfono ha dato segnali positivi e di ripresa, anche per i Paesi che, come il nostro, sommano alla generale difficoltà anche quella interna. Ne abbiamo parlato brevemente con Alfio Morelli, Direttore di Sound&Lite, rivista italiana dedicata al settore dell’entertainment: “La mia impressione, confortata dai pareri registrati in questi giorni, è che il primo trimestre dell’anno abbia finalmente registrato un timido segno ‘più’. Anche le rental company stanno pensando a rinnovare il parco materiale, oramai per lo più fermo da alcuni anni a causa del timore di fare investimenti poi non ribilanciabili in un ragionevole futuro, e ovviamente questo sta infondendo nuova fiducia. Certo ci vorrà del tempo prima di vedere dei risultati concreti, ma almeno le acque si stanno un po’ smuovendo”. Infatti uno degli aspetti peggiori della crisi italiana è stata la perdita di fiducia e una generale “chiusura dei rubinetti” non sempre giustificata ma dettata dal timore di un futuro incerto, di una situazione economica e politica instabile, e di rimanere schiacciati da investimenti di cui non si riesce a calcolare i tempi di rientro. Tuttavia, come accennato, il Made in Italy resta

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I numeri del PL+S 2014 The figures of PL+S 2014 Visitatori (PL+S e Musik Messe): 107.600 Visitatori con maggiore interesse per PL+S: 42.000 Espositori PL+S: 897 da 42 Paesi Espositori italiani: 66 (al quarto posto dopo Germania, Cina, USA) Eventi Concert Sound Arena/Live Sound Arena VDT Academy I-ESC – International Event Safety Conference Theater and Film Colloquium Proligt+Sound Forum Seminari degli espositori PIPA (PL+S International Press Awards) Sinus Awards (System Integration Award) Visitors (PL+S and Musik Messe): 107,600 Visitors more interested in PL+S: 42,000 Exhibitors PL+S: 897 from 42 countries Italian exhibitors: 66 (after Germany, China and USA) Events Concert Sound Arena/Live Sound Arena VDT Academy I-ESC – International Event Safety Conference Theatre and Film Colloquium Prolight+Sound Forum Exhibitors’ seminars PIPA (PL+S International Press Awards) Sinus Awards (System Integration Award)

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Francoforte e Amsterdam Frankfurt and Amsterdam Per molti, e certo per i nostri lettori, diventa naturale fare un parallelo tra le manifestazioni PL+S e ISE (Integrated Systems Europe), a maggior ragione perché sempre più si parla di interoperabilità e integrazione tra i sistemi audio, video e controlli sia per l’ambito delle installazioni e del “pro” sia per quello degli eventi e dell’audio. Tema scottante che sembrava aver creato un po’ di concorrenza tra le due manifestazioni. Tuttavia nel tempo le due fiere hanno saputo (e voluto?) differenziarsi e rimanere fedeli ai propri mercati di origine, per cui se le tecnologie rappresentate hanno radici comuni, oggi si dividono il pubblico senza grosse frizioni. Chi partecipa all’una o all’altra, o a entrambe, lo fa di solito senza scegliere l’una a discapito dell’altra, ma secondo il mercato che rappresentano. For many, and certainly for our readers, it is natural to compare PL+S and ISE (Integrated Systems Europe), more so because they deal more and more with interoperability and integration between audio, video and control systems for installations and with “pro” for events and audio. A hot subject that seemed to have created a certain level of rivalry between the two events. However, over time the two fairs learned (and were willing?) to differentiate themselves and to remain loyal to their own original markets, so even if the technologies they represent have common origins, today their public is divided without significant friction. Those who attend either of them, or both, usually makes the choice not to the detriment of the other one, but according to the market they represent.

una garanzia di qualità e originalità nella percezione degli acquirenti: non solo le aziende nostrane ne fanno un vessillo, ma addirittura spesso una scelta precisa e caparbia anche a livello di fornitori e partner. È vero che questo rende meno competitivi i prezzi, ma sul lungo periodo dimostra di essere una leva commerciale capace di tenere stabili i fatturati. Non per caso gli espositori italiani erano addirittura 66 quest’anno, dai settori dell’audio, del lighting, degli accessori, con una nicchia di vera eccellenza legata ai costruttori di componenti, apprezzati a livello mondiale e fornitori di tutti i grandi marchi di sistemi e diffusori (vedi box).

If trade shows are always a good gauge of market trends, we are getting back home bringing good news: although the overall number of visitors is slightly smaller than 2013, the figures confirm the resilience of the sector when facing the crisis and structural changes (for instance, the reduction of government contributions and the consequent reduction of festivals and events). 107,600 visitors attended the two events, and about 42,000 were present at PL+S as well, with almost 900 exhibitors (there were more than 1,300 at Musik Messe). Beyond numbers, our visit to the fair confirmed the presence of all the large brands, from Meyer to Martin, from d&b audio to Bosch, from Harmann to our RCF, FBT etc. The worlds of live events and installations have much in common, starting from the several brands that are active in both sectors and the professional themselves, who migrate from the project of a venue to the project of a concert. This is why we always attend PL+S, and this time again the visit was well worth the trip. To get a glimpse of the new products and technologies, to see with our own eyes the thermometer we mentioned before, but also to interview the protagonists of this latest edition. As always, PL+S offered much more than “just” the exhibition area: we are now used to the listening sessions outdoors, with high attendance and very scrupulous (a few minutes for each brand twice a day, one track for everyone and one track selected by the company), and to a series of side events. This year we had the first Theatre and Film Colloquium, a day of study on the technologies of these two contexts, the numerous free conferences at Pavilion 9, grouped in the three macro areas Prolight+Sound Forum, Media Systems and VDT Academy (VDT – Verband Deutscher Tonmeister, a German association of audio professionals). We would also like to mention the MIPA and PIPA Awards, given by the international press to the sectors of music and technical equipment, a huge feast for the press and for aficionados. We were glad to attend the ceremony that granted awards to B-Eye by Clay Paky in the Lights category, and we confirmed that the Made in Italy marking is still a solid value.

TENDENZE

Nonostante l’impegno non siamo riusciti a essere presenti a tutte le conferenze stampa e lanci di prodotti al PL+S, e questo la dice lunga sulla quantità di novità proposte. In molti casi si è trattato di upgrade, miglioramenti, rinnovamenti, senza nulla togliere all’importanza che questi hanno per gli utilizzatori. E mentre sul nostro sito si trovano le recensioni e le videointerviste dalla fiera, ecco qualche nota sulle tendenze: il networking e la possibilità di gestire l’audio digitale sono all’ordine del giorno, scegliendo di volta in volta Dante, Ravenna, Optocore e i vari protocolli proprietari, che segnano la possibilità di mettere a sistema le apparecchiature anche diverse; i tablet e personal devices, che offrono la semplicità e portabilità, sono sempre più utilizzati per controllare i sistemi, e dal versante video e illuminazione continua la crescita del LED, come sorgente luminosa e come visualizzatore di contenuti, con definizioni sempre più spinte fino al 4K. Ancora la produzione di contenuti non è al passo, ma la corsa è già iniziata. E la parola d’ordine per tutti è l’interoperabilità e l’integrazione tra i vari sistemi.

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Aprile April 2014

Come sempre il PL+S ha offerto ben più della “sola” area espositiva: ci siamo ormai abituati alle sessioni di ascolto in esterno, molto frequentate e molto scrupolose, così come a una serie di eventi collaterali As always, PL+S offered much more than “just” the exhibition area: we are now used to the listening sessions outdoors, with high attendance and very scrupulous, and to a series of side events


AGGIORNAMENTI UPDATE

REFLECTIONS AND MARKET As we have seen, numbers testify to the sector’s resilience, regardless of the sixth consecutive year of crisis of (mostly) Western economy and a general attention given to austerity, or at least to cost containment. However, a very empirical round of interviews yielded positive signs, signs of recovery, including for the countries that, like Italy, are also struggling with domestic issues. We talked about it very briefly with Alfio Morelli, director of Sound&Lite, an Italian magazine dedicated to the entertainment sector: “My impression, comforted by the opinions heard in these last few days, is that the first trimester of this year has finally turned a shy positive. Rental companies are also thinking of renewing their material stock, untouched for a few years because of the fear of making investments without the expectation of returns in a reasonable future, and this is obviously helping people trust the future a little more. Of course, it will be a while until we can see concrete results, but at least something is moving”. In fact, one of the worst aspects of the Italian crisis was the loss of trust and a general “closure of the taps”, not always justified, but imposed by the fear of an uncertain future, of an unstable political and economic situation, the fear of being crushed by investments whose return time cannot be calculated. However, as I mentioned before, the Made in Italy marking is still warranty of quality and originality in the perception of buyers: Italian companies are not the only ones to bear this flag, also taken up by a precise and stubborn choice at the level of suppliers and partners. True, this makes prices less competitive, but in the long run it seems to be a commercial leverage that can maintain turnover stable. This is why we had as many as 66 Italian exhibitors this year, from audio to lighting and accessories, with a niche of true excellence related to the manufacturers of components, appreciated worldwide, and suppliers of all the large brands of systems and speakers (see box).

TRENDS In spite of all our efforts, it was not possible to attend all press releases and product launches at PL+S, which illustrates the high number of novelties presented in the event. In several cases the novelty involved upgrades, improvements, renewals – of course, these are important for users. And while our site displays the reviews and video interviews regarding the event, here are some notes on the current trends: networking and the possibility to manage digital audio are huge topics, selecting Dante, Ravenna, Optocore and the various proprietary protocols that offer the possibility of including different devices in the system. Tablets and personal devices that offer simplicity and portability are increasingly used to control systems. From the video and lighting sectors comes the increasing growth of LED as light source and content display, with better and better definition, up to 4K. Content production is not quite there yet, but the race is already on. And the mottos for everyone are interoperability and integration between various systems.

i Soddisfazione dei visitatori nei confronti della fiera Satisfaction with the attainment of trade fair objectives

Molto soddisfatto

Soddisfatto

Non molto soddisfatto

Italians a PL+S Italians at PL+S La presenza degli italiani a Francoforte è storicamente alta, perché storicamente sono molte le aziende produttrici con radici nello show biz, ma anche, crediamo, per una sempre maggiore necessità e opportunità di varcare i confini alla ricerca di sviluppo. Alcuni marchi stanno facendo passi importanti all’estero, grazie a originalità e innovatività, ed è addirittura stupefacente riscontrare numeri così elevati di partecipanti alle loro conferenze stampa e lanci: pensiamo in particolare a K-array, Powersoft, ma anche Link, Euromet, Music&Lights ecc. In una particolre nicchia, poi, gli italiani hanno quasi il monopolio: 18 Sound, B&C Speakers, Faital, ovvero i produttori di componenti per i diffusori, fornitori dei più prestigiosi marchi sul mercato. Non smettono di attirare l’attenzione anche i produttori semicustom, che fanno della soluzione specifica la loro forza: se avete visto gli stand di Loud, di AudioFactory, ma anche di RedLighting, lo avrete notato. Infine, l’Italia esprime anche marchi importanti ormai assestati sulla scena addirittura mondiale, e che sono divenute simbolo del Made in Italy, da RCF, a FBT, Montarbo. http://pls.messefrankfurt.com www.connessioni.biz

Italian attendance in Frankfurt is historically high, because historically there are numerous Italian manufacturers whose roots are based in showbiz, but also, we believe, due to the increasing need and opportunity to cross borders in the search of development. Some brands are making important progress abroad, thanks to originality and innovativeness, and it is surprising to find such high numbers of participants attending press releases and product launches. In particular, what comes to mind are K-array, Powersoft, but also Link, Euromet, Music&Lights etc. There is a particular market niche that Italians have virtually monopolised: 18 Sound, B&C Speakers, Faital, i.e. manufacturers of components for speakers and suppliers of the most prestigious brands in the market. Semicustom products also keep drawing our attention, as they turn specific solutions into their strongest assets: if you have visited the stands of Loud, AudioFactory and RedLighting, you will surely have noticed it. Finally, Italy also has important brands that are now well established in the worldwide scenario, and which have become symbols of Made in Italy: RCF, FBT, Montarbo.

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AGGIORNAMENTI UPDATE

www.krameritalia.com www.kramerelectronics.com

KRAMER CUSTOMER MEETING 13, 14 marzo 2014 13, 14th March 2014 Una due giorni ricca di approfondimenti tecnici e momenti conviviali, per conoscere i partner e clienti italiani ma anche, e soprattutto, per festeggiare i dieci anni di Kramer Italia

A two-day event rich with technical information and convivial moments, to get to know Italian partners and clients but, first and foremost, to celebrate the ten years of Kramer Italia Text: Valentina Bartarelli

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Un’occasione imperdibile per vedere e conoscere, con la calma e la tranquillità che non appartiene ai contesti fieristici, alcuni tra i neonati della casa israeliana presentati all’ultimo ISE di Amsterdam. E in più l’opportunità di conoscere le persone che, dal 1981, hanno portato Kramer a essere un’azienda di riferimento mondiale per le proprie soluzioni e dispositivi destinati al controllo e alla gestione di ogni segnale. E in linea con l’immagine ‘famigliare’ che Kramer ama, il benvenuto è stato dato proprio da Joseph Kramer, CEO e fondatore, che in una lunga presentazione ha voluto ripercorrere la storia dell’azienda e delle persone che vi lavorano; i prodotti più importanti, le acquisizioni, i premi e le soddisfazioni ottenuti. Un’analisi tecnica ma anche filosofica di come il mondo stia cambiando in fretta e di come le tecnologie si sviluppino, anche in un’ottica di differenziazione dai propri competitor, in modalità esponenziale; rabbit technology è il termine usato da Kramer per descrivere questa tendenza. In questo senso Kramer si dice impegnata nella ricerca di soluzioni sempre più semplici e gestibili che vadano di pari passo, o che anticipino, lo sviluppo costante delle tecnologie digitali e degli standard di segnale. E poi i prodotti; da quegli storici, vere pietre miliari della loro storia come il VS-11EIII (1982) o il TP-1XI (1989) fino ai più recenti, come il VP-794, nato da una joint-venture con Calibre UK. Si tratta infatti di un’unità switcher/ scaler/scan-converter ad alte prestazioni per segnali video analogici e digitali, sviluppata specificatamente per servire schermi di grandi dimensioni e applicazioni multi-schermo con sorgenti video e grafica. Data l’eccezionalità dell’evento, abbiamo approfittato per fare qualche domanda a Joseph Kramer e al suo staff. C - L’evento di Parma fa parte di un tour che Kramer sta facendo in tutti i paesi in cui opera o è esclusivo di questo mercato? Joseph Kramer - No, l’evento di Parma è un’iniziativa voluta e realizzata da Kramer IT per avvicinarsi ai suoi clienti e offrire loro un momento di incontro focalizzato su approfondimenti tecnici relativi alle apparecchiature Kramer, con una panoramica di queste ultime, i possibili utilizzi e, più in generale, sulle nuove tecnologie. Si è trattato altresì di un momento di dialogo e di


AGGIORNAMENTI UPDATE

confronto, i cui spunti risulteranno utili per lo sviluppo e il miglioramento dei prodotti e dei servizi rivolti agli installatori e ai loro mercati di riferimento. L’iniziativa è poi coincisa con la celebrazione del decimo anniversario d’attività di Kramer Italia, ma data l’alta partecipazione e i numerosi consensi positivi riscossi da questa “due giorni”, la filiale italiana di Kramer Electronics non esclude la possibilità di replicare questo appuntamento ogni anno. C - Avete degli obbiettivi particolari che riguardano il mercato italiano? Massimiliano Serù, Sales Director Kramer Italia - Impegnarci sempre di più per garantire al cliente un elevato supporto tecnico ed essere presenti in maniera sempre più capillare sul territorio. C - Quali strategie commerciali e comunicazionali state intraprendendo? E con quali finalità? MS - Relativamente alle strategie di comunicazione, siamo intenzionati a rafforzare la nostra presenza sui media specializzati per contribuire attivamente a rispondere alle necessità di informazione dei professionisti del settore AV. Il nostro intento è infatti quello di rendere regolarmente disponibili a quanti operano nel settore, informazioni tecniche, aggiornamenti sui prodotti, appuntamenti formativi e, più in generale, su tutto quanto può agevolare la loro attività. C - Ci sono dei mercati in particolare ai quali state guardando? MS - Oltre al settore domestico, conference room e, in parte, il settore broadcast, il mercato che già in fase iniziale ha suscitato grande interesse è il medicale. i Kramer’s Staff

www.connessioni.biz

A must-not-miss occasion to see and to get to know, with the calm and tranquillity that is not usual in exhibitions, some of the newborns of the Israeli company, presented at the last ISE in Amsterdam. It is also the chance of getting to know the people who, since 1981, have led Kramer to the position of a worldwide reference company for its solutions and devices for the control and management of all signals. In line with the “family” image that Kramer loves, we were welcomed by Joseph Kramer, CEO and founder, who in his long lecture told the history of the company and of the people who work there; its most significant products, acquisitions, awards and satisfactions. A technical but also philosophical analysis of how the world is changing fast and how technologies develop, also in a context of standing out from other competitors, in an exponential manner; rabbit technology was the term used by Kramer to describe this trend. In this sense, the company says it is committed to the research of solutions that are increasingly simpler and more manageable, and which accompany or anticipate the constant development of digital technologies and signal standards. And then the products: from historical ones, veritable milestones of their history, such as the VS-11EIII (1982), up to the most recent, such as the VP-794, born out of a joint-venture with Calibre UK. It is, in fact, a highperformance switcher/scaler/scan-converter for analogical and digital video signals, specifically developed to serve large screens and multi-screen applications, with video and graphics sources. Given how exceptional the event is, we took the chance to ask a few questions to Joseph Kramer and his staff. C - Is the Parma event part of a tour that Kramer is doing in all the countries in which it works or is it exclusive for this market? Joseph Kramer - No, the Parma event is an initiative wished and organised by Kramer IT to better reach its clients and offer them a moment of meeting focusing on technical details on Kramer devices, with a panoramic view, their possible uses and, in general, new technologies. It was a moment of dialogue and confrontation, the results of which will be useful for the developing and improving of the products and services provided to installers and their reference markets. The initiative also coincided with the celebration of the tenth anniversary of Kramer Italia, but given the high levels of attendance and the numerous positive opinions we received regarding this two-day event, the Italian branch of Kramer Electronics cannot rule out the possibility of turning this into a yearly appointment. C - Do you have any particular goals for the Italian market? Massimiliano Serù, Sales Director Kramer Italia Increasing our efforts to make sure our clients have a high-level technical support, and to be present as much as possible in the Italian territory. C - Which sales and communications strategies are you using? With which purposes? MS - When it comes to communication strategies, we intend to strengthen our presence on specialised media, to actively contribute by responding to the need for information of AV professionals. In fact, our goal is to regularly provide technical information, updates on products and training events to these professionals, and, in general, anything that can make their business easier. C - Are you keeping an eye on any particular market? MS - In addition to the domestic sector, conference rooms and, in part, the broadcasting sector, the market that has drawn much attention right from the beginning is the medical one.

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DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD

www.mcexpocomfort.it www.knx.it

KNX ITALIA ALL’MCE 2014 KNX ITALIA AT MCE 2014 Si è svolta a Milano, dal 18 al 21 marzo, la manifestazione fieristica MCE Expocomfort di Milano, che ha visto KNX Italia il Main Partner di ‘That’s Smart’, nuovo appuntamento – organizzato nell’ambito della fiera – interamente dedicato alle tecnologie elettriche e alla Home & Building Automation The MCE Expocomfort took place in Milan from 18th to 21st March, where KNX Italia was the Main Partner of “That’s Smart”, a new event organised within the exhibition and entirely dedicated to electric technologies and Home & Building Automation Text: Camilla Taviti

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Aprile April 2014

Portatrice di un know-how tecnico fondamentale, direttamente derivante dallo standard KNX, con la sua diffusione trasversale nel mondo tecnologico tanto nei settori applicativi quanto a livello geografico, l’Associazione è entrata inoltre a far parte del Comitato Scientifico della manifestazione. Nata ufficialmente nell’ottobre del 2002, dalla trasformazione dell’Associazione Eiba Italia costituita nel 1994, di cui eredita la consolidata esperienza acquisita in quasi dieci anni di attività, KNX Italia è l’espressione nazionale di KNX Association, sorta dall’iniziativa dei tre principali consorzi europei, EIBA, BCI, EHSA, che hanno avviato il processo di convergenza che ha portato alla definizione del protocollo unico KNX. In occasione dell’evento sono stati affrontati i temi cardine del futuro delle tecnologie impiantistiche: dalla Generazione Distribuita dell’energia, alla Smart Building e Smart City, dalla Home & Building Automation, allo Smart Metering. L’innovation technology influenza sempre di più settori prima esclusi dal processo di informatizzazione: è il caso dell’edilizia, una sfida che comporta l’integrazione degli impianti negli edifici, in un’ottica di una loro evoluzione tecnologica, lo standard KNX quindi, con la sua diffusione trasversale, può davvero diventare l’anello di congiunzione e il motore trainante di questa integrazione impiantistica. La forza che muove KNX è KNX Association, un gruppo di aziende leader nel settore del controllo delle case e degli edifici. Attualmente, KNX Association conta a livello mondiale 340 soggetti in 37 paesi. Obiettivo comune di queste aziende è in generale di promuovere lo sviluppo dei sistemi di installazione per gli edifici e KNX come l’unico standard mondiale aperto per il controllo delle case e degli edifici. Altri numeri di KNX: 41023 KNX Partners in 126 paesi; 282 Training Centres certificati in 53 paesi. Ugualmente importante, il numero complessivo dei KNX Partners formati dai Training Centre del nostro Paese: quasi 1.800 all’inizio del 2014. La presenza di KNX Italia alla manifestazione è stata arricchita anche dalla partecipazione ad alcuni workshop organizzati nell’ambito di That’s Smart, appuntamenti di spiccato interesse non solo per progettisti e installatori, ma anche per costruttori di apparecchiature termiche che intendono integrare nei loro dispositivi lo standard KNX, attraverso apparati nativi o con l’impiego di interfacce e gateway. Tra gli altri “Smart city, smart grid e smart building: qualità della vita e uno sviluppo ecosostenibile” il cui relatore è stato proprio il Presidente di KNX Italia Massimo Valeri, “I risultati del recente rapporto annuale del CRESME pubblicati alla fine del 2013 e presentati in occasione del KNX Day 2013” ha affermato Valerii, “indicano nel rinnovo e nella riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente il core business della prossima ripresa economica che inizierà, secondo tali previsioni, non prima del 2015. Alta qualità e innovazione possono essere l’unica strategia di ripresa economica del nostro Paese. A fianco di tutto ciò si va delineando un nuovo indirizzo per le tecnologie dell’edificio orientato


DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD

al “servizio”. L’edificio non è più un “prodotto” da costruire, vendere e di cui dimenticarsi, ma un prodotto da proporre sul mercato arricchito da una gamma di servizi che lo rendano pienamente efficiente. Ecco allora che in quest’ottica il MCE 2014 diventa un momento imprescindibile di confronto su questa importante evoluzione del settore”. The bearer of a fundamental technical know-how, directly deriving from the KNX standard, with its transversal diffusion in the technological world in terms of geography as well as of fields of application, the Association has also become a member of the Scientific Committee of the event. Officially born in October 2002, out of the transformation of Associazione Eiba Italia, founded in 1994 and from which it inherited a solid experience obtained in almost ten years of activity, KNX Italia is the national expression of the KNX Association, sprung out of the initiative of the three main European consortiums, EIBA, BCI and EHSA, which initiated ADV-2014-connessioni.pdf

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25/03/14

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the convergence process that led to the definition of the single KNX protocol. The event discussed the cardinal subjects regarding the future of system technologies: from power distributed generation to Smart Building and Smart Cities, from Home & Building Automation to Smart Metering. Innovation technology has increasingly more influence on several sectors which were previously excluded from the process of IT: such was the case of the building industry, a challenge that involves the integration of systems in buildings, in the context of their technological evolution. Thus the KNX standard, with its transversal diffusion, can truly become the link and the driving force for this system integration. The force behind KNX is the KNX Association, a group of leading companies in the sector of house and building control. The KNX Association currently boasts 340 companies in 37 countries, and their common goal is, in general lines, to promote the development of installation systems for buildings and KNX as the single global open standard for the control of houses and buildings. Other KNX figures: 41023 KNX partners in 126 countries; 282 certified training centres in 53 countries. And last but not least, the overall number of KNX partners trained by Italy’s Training Centre: almost 1,800 at the beginning of 2014. KNX Italia’s presence at the event was also enriched by the participation of workshops organised within the That’s Smart initiative. The workshops drew the interest of designers and installers as well as of manufacturers of thermal appliances who wish to use the KNX standard in their devices, using native apparatuses or interfaces and gateways. One of these workshops was “Smart city, smart grid and smart building: quality of life and environmentally-sustainable development”, whose lecturer was the president of KNX Italia, Massimo Valeri. “The results of the recent yearly CRESME report, published at the end of 2013 and presented at the KNX Day 2013”, states Valeri, “show that the renewal and the rehabilitation of existing buildings shall be the core business of the upcoming economical recovery, which is not expected before 2015. High quality and innovation may be Italy’s only strategy for economical recovery. In addition to this, building technologies are turning more and more towards “service”. A building is no longer a product to be built, sold and forgotten, but something to be offered in the market rich with a range of services that make it fully efficient. From this point of view, MCE 2014 becomes a fundamental moment of confrontation on this important evolution in the sector.”

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SIEC, UNA COMMUNITY SEMPRE PIÙ FORTE SIEC, A COMMUNITY THAT GETS STRONGER AND STRONGER Un altro passo verso la certificazione delle aziende del settore e tante novità per l’aspetto social e interattivo dell’Associazione. SIEC è una realtà sempre più attiva, come dimostrano anche le nuove adesioni Another step towards the certification of companies in the sector and numerous novelties for the social and interactive aspect of the Association. SIEC is an active association, as new enrolments show

Già preannunciato alla notizia della pubblicazione (novembre 2013) della prassi di riferimento UNI: la meta del percorso non poteva che essere la possibilità per le aziende del settore di accreditarsi presso la committenza come operatori in possesso di tutti i requisiti necessari per progettare, realizzare e installare un sistema integrato a regola d’arte. Questo chiede il mercato e questo siamo determinati a dare. E non abbiamo perso tempo, dopo un primo incontro con la dirigenza di Accredia – l’ente italiano di accreditamento – abbiamo presentato la richiesta ufficiale per avviare l’attività di accreditamento per la certificazione delle aziende che offrono servizi di integrazione di sistemi audio-video-controlli. E il Comitato di Accreditamento dell’Ente ha dato il suo benestare per l’avvio dello Schema. Come è avvenuto per la Prassi è stato formato un tavolo di esperti di SIEC per mettere a punto lo Schema di Certificazione che si baserà sui processi descritti dalla prassi opportunamente rielaborati, anche con il contributo di altre parti interessate (CNA, Federartigiani, Ordine degli Ingegneri, ecc.) e disponibili a essere coinvolte nell’iniziativa “prassi di riferimento”. Il tavolo si riunirà dopo Pasqua per definire il programma di lavoro e assegnare i vari compiti.

LE ATTIVITÀ “SOCIAL” DI SIEC

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La mission di SIEC è creare una comunità all’interno della quale favorire l’incontro e il dialogo fra tutti gli attori del mercato della Systems Integration e facilitare lo sviluppo del sistema mercato, individuando criteri e soluzioni ai problemi legati alle attività d’impresa. Del resto, il concetto di comunità è parte integrante della denominazione stessa della nostra associazione (Systems Integration Experience Community). Oltre ai “veicoli” formali come le assemblee e a quelli tradizionali come la Convention o l’AperoTime non potevamo non pensare agli strumenti che la tecnologia ci offre: dal sito (vetrina della nostra associazione) alle newsletter per informare gli addetti ai lavori di tutte le nostre iniziative. Si tratta però di veicoli dove la comunicazione è a senso unico, mentre quello che veramente vogliamo raggiungere è il dialogo. Ecco perché abbiamo pensato di entrare nei social network, per allargare il raggio della nostra comunicazione alla portata di tutti coloro che sono potenzialmente interessati, offrendo informazioni fresche e aprendo all’interattività. Il primo passo, entrare nel social network B2B per elezione: a novembre abbiamo aperto una pagina su Linkedin, il primo social network professionale al mondo che si rivolge a professionisti e aziende e che conta in Italia già quasi quattro milioni di membri. www.linkedin.com/company/siec---systems-integrationexperience-community?trk=biz-brand-tree-co-name


DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD

Si è poi aperto un dibattito sulla convenienza o meno di aprire una pagina anche su Facebook. In fondo stiamo parlando di un social network che a fine 2013 contava ben 26 milioni di utenti attivi in Italia! È vero che si tratta di un vasto pubblico, più adatto a una comunicazione B2C, ma è altrettanto vero che questo pubblico è “profilato” per interessi specifici e quindi selezionabile per azioni di comunicazione mirate (vedi FB Ads). Inoltre dobbiamo tener presente che una richiesta ricorrente che ci viene dagli operatori è quella di coinvolgere anche gli utenti finali. Quindi abbiamo deciso di battere anche questa strada e, ai primi di aprile, aprire la nostra pagina che, nelle intenzioni, è aperta anche al contributo degli operatori che vogliano “postare” della case history interessanti. www.facebook.com/sieconline

NUOVO ASSOCIATO: EMMENET ENGINEERING

Il duplice claim dell’azienda verso il mercato è: “Soluzioni di automazione per tutti” e “La scelta chiara per la videoconferenza”. Smart Home Suo fiore all’occhiello è la progettazione e integrazione di sistemi di entertainment, videosorveglianza e sicurezza e di tutte le funzionalità che si rendono necessarie in uno spazio architettonico; inoltre home theatre, collegamento Internet a banda larga distribuito su tutta la casa, sistemi AV, lighting, climatizzazione. Tutto in un sistema personalizzato completamente integrato e controllabile da un unico touch panel (ipad, iphone, android) realizzato insieme al cliente per essere usato con estrema semplicità. Conference Emmenet Engineering da anni opera nella progettazione, realizzazione, assistenza e service di sale convegni e videoconferenza. Vanta una decennale esperienza in eventi live e trasmissioni televisive: in occasione delle olimpiadi invernali di Torino (2006) ha curato la messa in onda della cerimonia di apertura olimpica in mondovisione. L’azienda può contare su un vasto organico di ingegneri e tecnici altamente qualificati e su un settore ricerca dedito alle innovazioni tecnologiche e al test delle ultimissime tecnologie. È certificata Rina ed è partner Crestron. Emmenet Engineering ha da tempo concentrato la sua attività verso i clienti internazionali per i quali non è importante l’offerta economicamente più vantaggiosa bensì la qualità e la personalizzazione del servizio offerto: opera prevalentemente in Russia, Emirati Arabi Uniti, India, Brasile. Emmenet Engineering Srl via Maria Pisa, 25 89851 Ionadi (Vibo Valentia) Tel +39.0963.332072 Fax +39.0963.332963 info@emmenet.com www.emmenet.com

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It had been announced on the occasion of the publication, in November 2013, of the UNI reference procedure: the purpose of the process could only be offering companies in the sector the possibility to obtain a certification as operators possessing all the necessary requirements to design, build and install an integrated system according to the rules of the trade. This is what the market wants and this is what we are determined to provide. And we have wasted no time either: after an initial meeting with the Accredia management, the Italian accreditation organisation, we presented the official request to initiate accreditation activities for the certification of companies that offer integration for audiovideo-control systems. And Accredia’s Accreditation Committee has given its blessing. Similarly to what happened with Procedures, a board of SIEC experts was created to come up with the Certification Diagram, which will be based on processes described by the procedure and suitably elaborated, also with the contribution of other parties involved (CNA, Federartigiani, the Order of Engineers etc) and willing to be involved in the “reference procedures” initiative. The board will meet after Easter to define the work schedule and assign the different tasks. SIEC’S “SOCIAL” ACTIVITIES SIEC’s mission is to create a community that favours the meeting and dialogue among all actors of the system integration market and to facilitate the development of the market system, identifying criteria and solutions for the problems related to company activities. Well, the concept of community is an integral part of the name of our association (Sytems Integration Experience Community). In addition to formal “vehicles” such as the meetings and traditional ones like the Convention or the AperoTime, we simply had to think of the instruments that technologies has to offer: from the website, the main shopping window of our association, to the newsletter, with information on all our activities. But these are vehicles in which communication works in a single direction, while what we really want to accomplish is dialogue. This is why we decided to enter the world of social networks, to widen the range of our communication and to reach everyone who may be potentially interested, offering fresh information and opening up to interactivity. The first step was joining THE B2B social network: in November we opened a profile on LinkedIn, the world’s first professional social network for professionals and companies, with almost 4 million members in Italy alone. www.linkedin.com/company/siec---systems-integration-experiencecommunity?trk=biz-brand-tree-co-name We then started discussing whether or not we should open a Facebook page. It did have as many as 26 million active members in Italy at the end of 2013. Of course it is a vast public, more suitable for B2C communication, but it is also true that this public is “profiled” per specific interests and therefore can be selected through targeted communication actions (see FB Ads). We also need to keep in mind that a recurrent request we receive is that of involving final users as well. So we decided to take this well-trodden road as well, and in early April we created our page, which is also open to the contribution of operators who wish to post interesting case histories. www.facebook.com/sieconline A NEW MEMBER: EMMENET ENGINEERING The company’s market claims are “Automation solutions for everyone” and “The clear choice for video conferences”. Smart Home Its apple of the eye is the design and integration of entertainment, video surveillance and safety systems and all the functions that are necessary in an architectural space; it also works with home theatre, broadband Internet connection throughout the household, AV systems, lighting, air conditioning. All in a fully integrated customisable system that can be controlled from a single touch panel (iPad, iPhone, Android), created jointly with the customer so it is very simple to use. Conference Emmenet Engineering has been working for years in the design, construction, assistance and service of convention rooms and video conference. It has decades of experience in live events and TV shows – it was responsible for the worldwide broadcasting of the opening ceremony of the Winter Olympics in Turin in 2006. The company boasts a large number of highly qualified engineers and technicians and a research department dedicated to technological innovations and to the testing of the latest technologies. It is Rina certified and a partner of Creston. Emmenet Engineering focuses its activities on international clients, for whom what matters is not the most convenient product, but the quality and possibility to customise the services offered. It works mainly in Russia, United Arab Emirates, India and Brazil.

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IL MONDO AV VERSO INFOCOMM 2014 THE AV WORLD MOVES FORWARD AT INFOCOMM 2014 Più di 10.000 prodotti tecnologici, provenienti da più di 950 aziende, saranno presenti a InfoComm 2014 di Las Vegas, Nevada, dal 18 al 20 giugno presso il Convention Center. Un'area espositiva di 500.000 metri quadrati più gli spazi per gli eventi speciali

More than 10,000 of the hottest technology products from more than 950 companies will be featured at InfoComm 2014 in Las Vegas, Nevada, June 18-20, at the Las Vegas Convention Center. More than 500,000 net square feet of show floor exhibits and special events space Più di 36.000 professionisti sono attesi alla manifestazione, con un più di un terzo dei partecipanti composto da responsabili IT, progettisti e utenti finali. InfoComm offre soluzioni tecnologiche per imprese, enti governativi, militari, luoghi di istruzione, culto, ospedali, strutture ricettive, vendita al dettaglio e intrattenimento. Una vetrina per le più moderne tecnologie AV, uno show all'altezza di un'industria multimilionaria con approfondimenti e momenti formativi imperdibili. I partecipanti potranno testare i marchi leader dell'audio in demoroom e negli stand, spostarsi nell'area dedicata alla Unified Communications e Collaboration, vedere le ultime novità nel padiglione del Digital Signage e sperimentare le novità per l'illuminazione nel Lighting and Staging Pavilion. Novità anche nelle aree dedicate a sicurezza e Worship. "L'industria AV continua a crescere ogni anno", ha detto il Direttore Esecutivo e CEO di InfoComm David Labuskes, CTS, RCDD. "La domanda per la tecnologia AV, compresi i sistemi di controllo, conferencing, digital signage e audio di rete, è aumentata fortemente nell'edilizia e il pubblico si aspetta di essere stupito. Questo interesse ha portato a uno spettacolo vivace, e sono certo che durante InfoComm 2014 i partecipanti potranno testare tecnologie che non hanno visto in nessun altro evento".

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Aprile April 2014

InfoComm è spesso definito evento "impedibile" per la capacità di visitare tutti i segmenti del settore in pochi giorni, pur avendo la possibilità di frequentare una vasta gamma di corsi e sessioni offerti da InfoComm University e valutate nuovi partner. Al di là dello show, AV Technology Tours permetteranno ai partecipanti di vedere i progetti AV installati in azione e fare attività di networking, consentendo lo sviluppo di nuove conoscenze per il business.


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Quest'anno InfoComm sarà caratterizzato da un Solutions Summit pre-show che offrirà sessioni correlate per tutta la settimana. Inoltre, InfoComm International, festeggerà il 75° anniversario con una cena di premiazione. Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti sostiene InfoComm 2014 promuovendo la fiera ai partecipanti stranieri in quanto l'esportazione è di interesse nazionale. Più di 5.000 partecipanti provenienti da oltre 110 paesi al di fuori del Nord America sono attesi all'evento. InfoComm 2014 è sponsorizzato da Christie, Crestron, Microsoft, Panasonic, Samsung, Aurora e Blackmagic Design. Per ulteriori informazioni: infocommshow.org

More than 36,000 professionals are expected to attend the show, with a more than a third of attendees coming from technology managers, specifiers and end-user communities. InfoComm offers technology solutions to a broad spectrum of market sectors, including business, government, military, education, worship, healthcare, hospitality, retail and entertainment. Showcasing the latest AV technology, InfoComm 2014 provides the multi-billion dollar industry and its customers with a thriving show floor, along with unsurpassed education and training. Attendees will hear from all the leading audio brands in demo rooms and on the show floor, get connected with collaborative conferencing in the Unified Communications and Collaboration Pavilion, see the latest in signs at the Digital Signage Pavilion and experience the latest in illumination and production in the Lighting and Staging Pavilion. The Technologies for Worship Pavilion will feature the latest AV technology applied for House of Worship staff and volunteers, while the new Security Pavilion will feature the latest technology solutions.

Diventa un fornitore AV di Eccellenza per InfoComm International

"The AV industry continues to grow each year,” said InfoComm Executive Director and CEO David Labuskes, CTS, RCDD. “Demand for AV technology, including control systems, conferencing, digital signage and networked audio, has increased dramatically in the built environment. Audiences expect to be amazed at live events. This interest has resulted in a thriving show, and I’m certain that InfoComm 2014 attendees will experience technologies that they haven’t seen anywhere else.”

Per anni hai lavorato per rendere la tua azienda forte e riconosciuta. E ora è tempo di rivendicare il tuo titolo di fornitore AV di Eccellenza InfoComm. Cos'è? InfoComm® APEx è un programma di riconoscimento per aziende di integrazione e società di consulenza che forniscono un servizio di qualità ai clienti sostenendo standard di eccellenza nel settore. Questa offerta sostituisce il programma InfoComm’s CAVSP™. Come funziona? Possono richiederlo le piccole imprese con 24 dipendenti o meno, le imprese medie con 25-99 dipendenti e le grandi aziende con 100 o più dipendenti. Tutte le società Apex devono guadagnare 100 punti per poter beneficiare del programma. Come promuoverà il programma InfoComm? InfoComm investirà in pubblicità, promozioni SEO on-line e creerà una campagna di sensibilizzazione per i clienti finali. InfoComm creerà anche un kit di strumenti per le aziende APEX da utilizzare quando si risponde a offerte/gare, con diapositive per le presentazioni ai clienti, loghi, window clings e altro ancora. Vuoi saperne di più? Visita le FAQ sul sito. InfoComm offre anche un corso di tre giorni prima di InfoComm 2014, How to be an APEx Company for Systems Integrators, che inizia sabato 14 giugno. Registrarsi su: infocommshow.org

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InfoComm is often praised by attendees and exhibitors as the “can’t miss” technology show of the year because of the ability to interact with all segments of the industry in just a few days, while having the opportunity to attend a wide range of educational sessions offered by InfoComm University and valued partner groups. Beyond the show floor, AV Technology Tours will allow attendees to see installed AV projects in action and networking activities will bring everyone together, allowing for the development of meaningful conversations and relationships. This year InfoComm will feature a Solutions Summit that begins pre-show and offers related sessions available throughout the week. In addition, InfoComm International will be marking its 75th anniversary this year with an awards dinner. The U.S. Department of Commerce is supporting InfoComm 2014 by promoting the show to overseas attendees because of its export potential, international interest, U.S. exhibitor offerings, stature and overseas marketing efforts. More than 5,000 attendees from over 110 countries outside of North America are expected to visit the event. InfoComm 2014 is sponsored by Christie, Crestron, Microsoft, Panasonic, Samsung, Aurora and Blackmagic Design. For more news: infocommshow.org Become an InfoComm International AV Provider of Excellence For years you worked to make your AV integration or consulting firm stand above the rest. It’s time to claim your rightful title, as an InfoComm AV Provider of Excellence. What is the AV Provider of Excellence Program? The InfoComm® APEx program is a marketing recognition program for integration companies and AV design consulting firms dedicated to providing quality service to customers and upholding industry excellence. This offering replaces InfoComm’s CAVSP™ program. How Does my Company Qualify for InfoComm APEx status? For the purposes of this program, small companies have 24 or fewer employees. Medium companies have 25-99 employees and large companies have 100 or more employees. All APEx companies must earn 100 points to be eligible for the program. How will InfoComm Promote the APEx program to the Public? InfoComm will invest in online advertising, SEO promotions and create an awareness campaign for industry end-customers. InfoComm will also create a toolkit for APEx companies to use when responding to bids/tenders, slides for client presentations, logos, window clings and more. Want to Learn More? Visit the FAQs. InfoComm is also offering a three-day class prior to InfoComm 2014, How to be an APEx Company for Systems Integrators, which begins Saturday, June 14. Register at infocommshow.org

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novità sulla formazione YOUR TICKET TO EDUCATION Nel tentativo di rendere i suoi corsi di formazione più accessibili e incoraggiare i membri a prenotare regolarmente la propria partecipazione, CEDIA ha introdotto un nuovo ‘Voucher Scheme'. Lo scopo è offrire tariffe scontate e supportare il nuovo programma educativo

In an effort to make its education courses more accessible and encourage members to regularly book training, CEDIA (the Custom Electronic Design and Installation Association) has introduced a new ‘Voucher Scheme’. This development provides discounted rates and supports the new education format which was announced earlier this year "Crediamo che il sistema dei voucher avrà un impatto positivo sui nostri associati", afferma Matt Dodd, Direttore per l'Education nella Regione 1. "In un settore così frenetico, è imperativo per i professionisti capire e crescere di pari passo con le tendenze del mercato, e anche essere formati per realizzare impianti di altissima qualità. Lo schema è stato sviluppato specificamente per aiutare a gestire il flusso di cassa all'interno delle imprese; speriamo che siano molti quelli che coglieranno questa occasione." CEDIA ha recentemente annunciato un nuovo approccio di tipo modulare per la formazione; tutte le discipline di base sono divise in corsi di un giorno, tra cui quelli ormai famosi come Residential Networking, Home Cinema Design Workshop e Let’s Make Money! Gli associati possono acquistare i buoni che valgono il costo di un corso di un giorno. Qualora i membri desiderino sostenere un esame di certificazione come EST2, ESD1 o Residential Networking Specialist; questo può essere riscattato al valore di due buoni. Un buono costa £ 169 + IVA con sconti per più buoni acquistati. Tre buoni possono essere acquistati a £ 159 + IVA , cinque buoni a £ 149 + IVA , dieci buoni per £ 129 + IVA e 25 a soli 99 £ + IVA. Le tariffe sono riservate a gli associati CEDIA . La tariffa per un corso di un giorno per i non soci è £ 219 + IVA. Per sostenere questo programma, CEDIA offre a tutti i membri un buono sconto del valore di £ 169 + IVA . Per ulteriori informazioni e un elenco completo dei corsi di formazione di CEDIA, si prega di visitare http://www.cediaeducation.com/courses Per ulteriori informazioni sul voucher di formazione del CEDIA , con termini e condizioni, si prega di visitare www.cediaeducation.com/voucher

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Aprile April 2014


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CEDIA AWARDS 2014

CEDIA ha svelato che la cerimonia di premiazione si terrà presso la maestosa Old Royal Naval College di Greenwich, Londra, venerdì 11 Luglio 2014. Famosa per la sua architettura e la cappella neoclassica l'Old Royal Naval College apre le proprie porte per celebrare il nono CEDIA Awards. Creata oltre 300 anni fa da uno degli architetti inglesi più acclamati della storia, Christopher Wren, questi spazi sono apparsi in scene di film come James Bond’s Skyfall, Les Miserables e Thor. Come uno degli eventi più attesi nel mondo dell'installazione residenziale, i CEDIA Awards riconoscono e promuovono la progettazione di sistemi di alta qualità, l'installazione e l'integrazione all'interno del settore della domotica. Oltre 300 gli ospiti che parteciperanno a questa serata che inizierà con un aperitivo a King William Colonades. "Siamo lieti di celebrare i premi CEDIA di quest'anno in un edificio ricco di storia", dice Wendy Griffiths, Direttore Esecutivo di CEDIA per la Regione 1. "Siamo stati fortunati ad avere sempre avuto a disposizione location bellissime e antiche tra cui The Pavilion alla Tower of London, Hampton Court Palace e One Mayfair, per citarne solo alcuni. Dopo la cerimonia di premiazione dello scorso anno abbiamo dimostrato che gli Awards sono uno dei premi di maggior successo raggiungibili in questo settore, ci sforzeremo di ripetere questo successo. Biglietti Early Bird per l'evento, che comprende una cena a sedere con bevande sono al costo di £ 135,00 per persona, £ 2.070,00 per un tavolo di diciotto o £ 1.080,00 per un mezzo tavolo di nove, IVA esclusa (lo sconto è disponibile fino 31 MAGGIO 2014). Per ulteriori informazioni: www.cediaeducation.com/voucher “We believe that the new voucher scheme will have an impact on our members,” says Matt Dodd, Director of CEDIA Education Region 1. “In the fast-paced industry that we are in, it is imperative for industry professionals to understand and grow with market trends and to be educated in all aspects of CI to achieve the highest quality installations. The scheme has been developed specifically to help manage cash flow within businesses; we hope all of our members will make the most of this exciting offer.” CEDIA recently announced a new modular approach to education, splitting all of the core disciplines into one-day courses, including popular technician/installer courses such as Residential Networking, design courses including the Home Cinema Design Workshop and business courses such as Let’s Make Money! The voucher scheme supports this new education format. CEDIA members can purchase vouchers which are worth the cost of a one-day course. Should members wish to sit a certification exam such as EST2, ESD1 or Residential Networking Specialist; this can be redeemed at the value of two vouchers. One voucher is priced at £169 + VAT with the cost reducing with the more vouchers purchased. Three vouchers can be bought at £159 + VAT, five vouchers at £149 + VAT, ten vouchers for £129 + VAT and 25 at just £99 + VAT. These block vouchers are available to CEDIA member companies. The rate for a one-day course for non-members is £219 + VAT. To support the launch of the voucher scheme, CEDIA is offering all members one voucher in credit, worth £169 + VAT. For more information and a full list of CEDIA’s education courses, please visit http://www.cediaeducation.com/courses. For more information on CEDIA’s education voucher, along with terms and conditions, please visit www.cediaeducation.com/vouchers

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STAND TO ATTENTION AT THE CEDIA AWARDS 2014 CEDIA has revealed that its prestigious annual awards ceremony will be held at the majestic Old Royal Naval College in Greenwich, London on Friday 11th July 2014. Famous for its architecture, neoclassical chapel and starring roles in Hollywood films, the Old Royal Naval College is opening its doors to celebrate the ninth annual CEDIA Awards. Designed over 300 years ago by one of the most highly acclaimed English architects in history, Christopher Wren, the grounds have since starred in block buster scenes including James Bond’s Skyfall, Les Miserables and Thor. As one of the most anticipated events in the residential custom install calendar, the esteemed CEDIA Awards recognises and promotes high quality system design, installation and integration within the home automation industry. Over 300 guests are expected to attend the awards presentation night which will begin with a drinks reception in King William Colonades. “We are delighted to celebrate this year’s CEDIA awards in such an iconic building rich in history,” says Wendy Griffiths, Executive Director of CEDIA Region 1. “We have been lucky enough to have an astounding precedent of past venues including The Pavilion at The Tower of London, Hampton Court Palace and One Mayfair to name but a few. After last year’s award ceremony proving to be one of the most successful awards to date, we endeavour to triumph this feat at the 2014 CEDIA awards. Early Bird tickets for the black tie event, which includes a sit down dinner and drinks are priced at £135.00 per person, £2,070.00 for a full table of eighteen or £1,080.00 for a half table of nine, excluding VAT (discount is available until 31st May 2014). For more information, please visit www.cediaawards.org

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Dura lex...

IL CONTRATTO DI CONCESSIONE IN VENDITA AGENCY CONTRACTS A seguito di alcune richieste, e perchè trattasi di una tipologia contrattuale tra le più diffuse, approfondiamo in questa pagina il Contratto di Concessione di Vendita, le cui caratteristiche principali sono state indicate su Connessioni #20

Avvocato Irma Tiribilli, civilista con ampia esperienza nei settori della consulenza contrattuale e societaria. Vive ed esercita a Firenze. irmatiribilli@gmail.com

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Il contratto in esame è un contratto atipico e, da un punto di vista strutturale, è un contratto normativo; appartiene cioè a quei contratti con i quali le parti (produttore e distributore, nel nostro caso) si danno delle regole che saranno vincolanti per i loro futuri rapporti di lavoro. La concessione in vendita non presuppone rilevanti rapporti di collaborazione tra le parti e da questo ne deriva l'interpretazione che la giurisprudenza ha dato nel corso degli anni del contratto. Per regolamentare i rapporti tra produttore e distributore nel contratto suddetto si inserisce il patto di riservato dominio, o vendita con riserva della proprietà, con il quale la cosa/il bene oggetto del contratto viene consegnata subito all'acquirente, ma il trasferimento del diritto avviene solo al momento dell'integrale pagamento del prezzo. Chiaramente, i rischi collegati al perimento del bene passano all'acquirente nel momento della consegna del bene stesso, rendendolo responsabile ancor prima della chiusura del saldo. L'inserimento del patto di riservato dominio nel contratto di concessione in vendita, stante la sua natura normativa, comporta l'obbligo di inserire detta clausola nei singoli contratti che saranno stipulati successivamente tra le parti. La clausola di riserva della proprietà è opponibile a terzi acquirenti dal concessionario solo se la stessa clausola viene inserita nei singoli contratti di vendita completa di una chiara e puntuale identificazione e descrizione del bene oggetto della clausola. Per esempio, se il produttore e il distributore hanno previsto all'interno del contratto la clausola di riserva della proprietà tutte le volte in cui il produttore, nel corso del tempo, venderà al distributore i singoli beni/oggetti (macchinari apparecchiature etc...) dovrà, all'interno dei singoli contratti di concessione in vendita, provvedere a descrivere il bene indicandone il numero del telaio, la matrice, il colore etc... Altro importante aspetto, relativo a questa forma contrattuale, riguarda il diritto del concessionario a ottenere, al termine del rapporto contrattuale, una indennità. Per risolvere questo problema si deve guardare la natura di questo contratto. Come detto la concessione di vendita non si fonda né su uno stretto rapporto di collaborazione tra produttore e distributore né su uno stretto controllo tra il produttore e il distributore e quindi ne consegue che, al termine dell'accordo, il concessionario non ha diritto ad alcuna indennità di fine rapporto.

After some requests, and it being one of the most common types of contracts, this page will shed more light on Agency Contracts, whose main characteristics were described on Connessioni #20

The contract in question is atypical and, from the structural point of view, it is a standard one; i.e. it belongs to the class of contracts that parties (in our case, manufacturer and distributor) establish the binding rules that will govern their future work relationships. An agency contract does not involve relevant cooperation relationships between the parties, and this has given rise to the juridical interpretation through the years. To govern the relationships between manufacturer and distributor, this contract contains a lien agreement, or sales with property reservations, through which the service or good that is the subject of the contract is immediately delivered to the buyer, but the right is only transferred when the full amount has been paid. Of course, the risks related to the perishing of the good are transferred to the buyer at the moment the good is delivered, which means the buyer is responsible even before the entire amount has been paid. Because of the standard nature of the agency contract, inserting a lien agreement means that a clause must be inserted in the single contracts which will later be stipulated by the parties. The lien agreement clause is opposable to third buyers from the transferee only should the same clause be inserted in the single sale contracts, complete with a clear and punctual identification and description of the good that is the subject of the clause. For instance, if the manufacturer and the distributor have defined, in the contract, the lien agreement clause, every time the manufacturer, over time, sells single goods/objects to the distributor (machine, pieces of equipment etc.), every single agency contract must describe the good, including chassis number, matrix, colour etc. Another important aspect of this kind of contract regards the transferee's right to obtain an indemnity at the end of the contract. To solve this problem it is necessary to examine the nature of the contract. As we have mentioned above, agency contracts are not based on a close relationship between manufacturer and distributor, nor on a strict control between manufacturer and distributor. At the end of the contract, therefore, the transferee has no right to any severance grant.


marketing marketing

LA PROMOZIONE ATTRAVERSO IL WEB (II) ONLINE PROMOTIONS (II) Lo scorso numero abbiamo iniziato a chiarire il ruolo dei social nella promozione della propria attività. Proseguiamo adesso con altre utile regole per emergere sul mercato tramite il web

In our last issue we started to discuss the role of social networks in promoting your business. Let's continue with some more useful tips for using the web to help you stand out in the market

La presenza sui social network, si è detto, unita a un costante aggiornamento dei propri profili e a un contatto continuo con i propri “fans”, è fondamentale per riuscire a competere al meglio. Ma la semplice presenza può non bastare se non ci si affida a una strategia di comunicazione efficace: molto spesso capita che le aziende non riescano ad andare oltre le poche centinaia di “followers” per il semplice fatto di non riuscire a creare contenuti tali da essere condivisi da una grande quantità di persone. È sbagliato credere che un maggiore numero di fans corrisponda a maggiori possibilità di profitto: quello che conta infatti è far parlare di sè, con intelligenza, creatività e originalità. Del resto, è il marketing stesso a dirci che il passaparola è il miglior strumento pubblicitario a disposizione: è efficace, gratuito, ha effetto immediato e può raggiungere chiunque. Unico svantaggio: è incontrollabile dall’azienda (non si può effettivamente misurare la performance della campagna pubblicitaria) e può portare a un forte danno di immagine del proprio brand nel caso in cui il messaggio veicolato venga percepito negativo. Creare delle campagne di marketing in grado di generare un “effetto domino” e un buon passaparola non è semplice: bisogna essere innovativi anche in questo campo per cercare di eccellere e dominare i competitors. Essere dirompenti, proporre qualcosa di nuovo che fa discutere: è questa la ricetta che può mettere in buona luce un’azienda al posto di un’altra. Si possono mettere in rete riprese video, oppure delle foto, l'importante è attirare l'attenzione degli utenti in modo positivo, così che questo abbia voglia di cliccare 'mi piace' o condividere l'oggetto postato, così da dare il via al passaparola. E la Rete offre moltissimi esempi in questo senso: regina incontrastata di questo metodo è la Apple. Come è noto, i nuovi prodotti vengono sempre presentati durante eventi (i keynotes). Ma spesso e volentieri, questi lanci vengono anticipati da rumours più o meno attendibili e più o meno confermati circa le caratteristiche hardware e software dei prodotti. Basta una semplice voce messa in giro da una persona per scatenare i tantissimi blog dedicati all’argomento, che in questo senso hanno un’importanza fondamentale, perché svolgono una funzione da cassa di risonanza.

We've established that being present on social networks, keeping your profiles up-to-date and interacting constantly with "fans" are essential for staying competitive. But just being present may not be enough if you don't rely on an effective communications strategy: often, businesses never get more than a couple of hundred "followers" simply because they can't manage to create contents worth sharing by a large number of people. More fans don’t necessarily mean more chances for profits: in fact, what counts is using intelligence, creativity and originality to get people talking about you. Everyone knows the old marketing adage that word of mouth is the best advertising tool around: it's effective, free, immediate and it reaches everyone. The only disadvantage is that the business can't control it (there's no way to effectively measure the performance of the ad campaign) and it can badly damage your brand reputation if the message passed on is negative. Creating marketing campaigns that are capable of creating a "domino effect" and good word-of-mouth isn't easy: you need to be innovative in order to try and excel and dominate your competitors. The secret to making one firm stand out above the rest is to be disruptive, offering something new that makes people talk. Try putting videos or photos online, whatever it takes to attract positive user attention, so they want to click "like" or share your post and start the tam-tam. The internet has loads of examples: Apple is the unchallenged king of this method. As you know, their new products are always presented during keynote events. However, these launches are often preceded by more or less reliable, more or less confirmed rumours about new hardware or software features. All it takes is a simple rumour started by a single person to unleash all the specialised blogs, which play a fundamental role by acting as an amplifier.

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Maria Chiara Talamo Psicologa, lavora come consulente senior nel campo delle Risorse Umane e collabora stabilmente con LUISS Business School dove coordina il corso di "Sviluppo Manageriale". Nicola migliore Giovane laureato in “Organizzazione e Gestione del Patrimonio Culturale e Ambientale”, collabora con i web magazine Tafter e Amolamusica e la Commissione Cultura di Confindustria.

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Redazione Editorial Staff

Chiara Benedettini

Anno Year 9th - n°22 Aprile April 2014

President, Editor in chief

Director: Elisabetta Ferri

Studi letterari ed esperienza tecnica su campo, con diversi anni passati viaggiando per Italia e l’Europa come Direttore Tecnico in eventi e nello show business, nel 2005 inizia l’attività giornalistica di settore, che mette finalmente d’accordo le sue due vocazioni, tecnica e letteraria. Nel 2006 dà vita a Connessioni, nata per dar voce al settore, per l’epoca emergente, dell’integrazione di sistemi. Al suo interno si occupa della progettazione e del coordinamento editoriale, di progetti di comunicazione, di eventi e della gestione aziendale.

Editor in Chief: Chiara Benedettini - c.benedettini@connessioni.biz Advisor: Alessandro Vismara - a.vismara@connessioni.biz Project Manager Consultant & Contributor: Barbara Trigari - b.trigari@connessioni.biz Web Editor: Paolo Sacchetti - p.sacchetti@connessioni.biz Editor: Valentina Bartarelli - redazione@connessioni.biz Contributors for this issue: Nicodemo Angì, Giorgio Gianotto, Irma Tiribilli, Riccardo Trionfi redazione@connessioni.biz Translations: Verto Group Design: Studio Curious - www.studiocurious.it Graphic editing: Giulia Pellegrini, Federica Capoduri Administration: Sara Lepri - amministrazione@connessioni.biz

Collaboratori

Literary studies and technical experience gained in the field, with several years spent travelling around Italy and Europe as Technical Director for events and in show business. In 2005 she began her activity as a journalist, bringing together both her technical and literary vocations. In 2006 she started Connessioni, to give voice to the system integration sector, which was in its early stages. She is in charge of its planning and editorial coordination, communications projects, events and business management.

Contributors

Print: Cartografica Toscana - www.cartograficatoscana.com

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Aprile April 2014

Alessandro Bertoni

Audio Consultant & Contributor Da sempre animato da grande curiosità a volte un po’ troppo vivace, la sua formazione è stata variegata… una maturità scientifica seguita da studi in corso presso il DAMS Musica di Bologna, e affiancata da dieci anni di conservatorio come studente di organo e composizione, per approdare a un diploma alla Scuola di Acustica dell’Università di Ferrara. Ha però sempre lavorato nel mondo dell’audio, iniziando con uno studio di registrazione, per passare alla TV, agli inverni in teatro e le estati per palchi di festival jazz come sound egineer. Oggi è responsabile del settore Pro Audio di un’azienda italiana che distribuisce apparecchiature audio, video e lighting. He has always been driven by great curiosity, at times a little too lively. His educational background is somewhat variegated.. a scientific high school diploma followed by studies at the DAMS Musical college of Bologna, alongside 10 years of conservatory as an organ and composition student, to achieve a diploma from the Acoustic School of Ferrara University. He has always worked in the audio sector. Starting in a recording studio, he moved on to TV, and later to theatre in winter and jazz festivals in summer as a sound engineer. He is currently responsible for the Pro Audio sector of an Italian business that distributes audio, video and lighting equipment.

Stefano Cavese Contributor

Libero professionista, lavora nel campo delle installazioni e consulenza sui sistemi Audio/Video e integrazione con esperienza più che decennale nei diversi campi: residenziale, conference, educational e musicale. Da sempre è impegnato nel favorire la collaborazione tra i professionisti del settore, il confronto delle idee e il conseguente sviluppo di prodotti e servizi innovativi. Costantemente alla ricerca di aziende all’avanguardia, è attento ai rapporti tra scuola e impresa e promotore di progetti educativi e corsi professionali. A freelancer in the Audio/Video sector, specialising in system installation, consultancy and integration He has over ten years of experience in a range of different fields: residential, conference, educational and musical. From the start of his professional life, his main objectives have included encouraging collaboration between the professionals in the sector, and comparing ideas in order to then develop innovative products and services. He is constantly on the lookout for cutting edge companies, and committed to developing the relationship between school and business, by organising educational projects and professional training courses.

Bruno De Nisco Contributor

Ingegnere, master in HBA ed energie rinnovabili, è libero professionista, progettista di impianti integrati e tecnologie speciali per gli edifici, consulente di progettazione integrata e di aspetti energetici, ed esperto di normativa e conformità degli impianti e tecnologie. È altresì docente in master e corsi di specializzazione postuniversitari e di aggiornamento su tematiche energetiche e normative. Engineer, with a master’s degree in HBA and renewable-energy sources, he is a free lancer, designer of integrated systems and special technologies for buildings, consultant of integrated design and energy aspects, and expert on regulations and conformity of systems and technologies. He also teaches in master’s courses and post-graduate specialist and refresher courses on energy and regulatory issues.


Alessandro Vismara Advisor

Imprenditore nel settore nautico , con l’attuale azienda Vismara Marine ha creato un vero e proprio atelier ove si progettano e costruiscono imbarcazioni su misura ad alta tecnologia. Appassionato di ricerca e di integrazione di sistemi , in virtù della sua esperienza nella gestione aziendale e nelle nuove tecnologie, affianca il team di Connessioni in qualità di consigliere. Entrepreneur in the marine industry, with the current company Vismara Marine he has created a veritable atelier where high-tech motor and sail powered yachts are designed and constructed to specific customer requirement. Passionate about research and systems integration, by virtue of his experience in business management and new technologies, he is involved with Connessioni like a advisor.

Barbara Trigari

Project manager consultant & Contributor Giornalista pubblicista dal 2005, si occupa da sempre di tecnologia, dapprima legata all’ambito musicale, per le riviste SM Strumenti Musicali e Backstage, poi InSound, successivamente di audio e video professionale seguendo sin dalla nascita Connessioni. Come giornalista free-lance collabora anche con il settimanale specializzato GDOWEEK de Il Sole 24 ore, per il quale segue anche la rubrica fissa “Il Tavolo IDM-GDO”. Free-lance journalist since 2005, she has always dealt with technology, initially connected with the music sector, for the magazines SM Strumenti Musicali and Backstage, then InSound, later with professional audio and video supporting Connessioni from its birth. As a freelance journalist she also contributes to the specialist weekly magazine GDOWEEK of Il Sole 24 ore, in which she also has a column entitled “IL Tavolo IDM-GDO”

Paolo Sacchetti

Valentina Bartarelli

Sara Lepri

Si avvicina molto presto al mondo della musica e dell’audio, con uguale passione per l’aspetto artistico (come pianista professionista), che tecnico; con il boom della Rete si interessa a Internet e ai suoi linguaggi, in continua evoluzione. Tutto questo lo ha portato a diverse collaborazioni con molti importanti brand dell’audio professionale e strumenti musicali. Ultra-patito di Wordpress, è “ossessionato” dall’importanza dei contenuti come molla che alimenta la vita del Web e dei social media. Dal 2009 lavora con Connessioni.

Laureata in Logica del linguaggio, ha scritto per diversi quotidiani e settimanali per poi entrare nello staff di Exibart - piattaforma multicanale dedicata all’arte contemporanea dove è rimasta per otto anni prima di entrare nel team di Connessioni. Appassionata di fotografia, cinema, tecnologia e letteratura è curiosa per natura e loquace per vocazione.

Ha maturato esperienza in campo commerciale e amministrativo lavorando presso un’agenzia di rappresentanza e, successivamente, per una realtà che fornisce servizi agli studi di Commercialisti. Oggi lavora in Connessioni, dove tiene le redini dell’amministrazione e dell’ufficio con puntualità e piglio deciso, compensando la vena “estrosa” della redazione.

Web Editor

From a young age he became involved in the music and audio business, manifesting an equal passion for the artistic and technical aspect (as professional piano player); with the boom of the Web his interests widened to the Internet and its languages, in continuous evolution. This has resulted in several collaborations with many important brands in the professional audio and musical instruments sector. A fanatic of Wordpress, he is “obsessed” with the importance of contents as the spring which feeds the life of the Web and social media. He has been working with Connessioni since 2009.

Editor

Graduated in the Logic of language, has written for several newspapers and magazines before joining the staff of Exibart - multichannel platform dedicated to contemporary art - where it remained for eight years before joining the team of Connections. Passionate about photography, cinema, technology and literature is curious by nature and by vocation talkative.

Accounts department

She gained experience in the commercial and administrative sphere working with a representation agency and, later, with a company that provides services to Chartered Accountants offices. She currently works in Connessioni as administration and office manager and carries out her tasks with precision and decisiveness, making up for the “whimsical” streak of the editorial team.

Matteo Fontana

Alberto Forchino

Giorgio Gianotto

Laura Lazzerini

Lelio Simi

Laureato in Lettere, ma con interessi variegati e multiformi che vanno dalla letteratura al cinema, con tutto ciò che di umanistico e tecnologico c’è in mezzo. Scrittore di mestiere e di passione, si occupa anche di sceneggiatura, regia e produzione, e ama seguire da vicino lo sviluppo tecnologico nel settore del video professionale. Il tentativo, da letterato, è di offrire uno sguardo il più possibile eclettico e originale sul mondo del video e delle tecnologie connesse.

Ingegnere delle Telecomunicazioni, dopo diverse esperienze nel campo della ricerca applicata alle telecomunicazioni in Italia e negli USA, è oggi responsabile progetti di innovazione tecnologica in ambito Telecomunicazioni, Videosorveglianza, Sicurezza e infomobilità per il Gruppo Torinese Trasporti. In tale veste, è responsabile di progetti di Ricerca e Sviluppo finanziati dalla Commissione Europea quali Caretaker, Vanaheim, Smart-way.

Ingegnere Elettronico, Audio Video & Home Automation Designer certificato CEDIA, system integrator, ha collaborato alla realizzazione di progetti di prestigio, specialmente nel settore nautico, ma non solo. Nel 2011 ha vinto vinto il premio “Best Technician of the Year”, assegnato da CEDIA per la Regione 1 che comprende Regno Unito, Europa, Medio Oriente, Russia, Africa, India e Pakistan.

An arts graduate, but with variegated and multiform interests which range from literature to cinema, with all that is humanistic and technological in between. A writer by profession and passion, he also deals with scripts, direction and production, and enjoys closely following the technological development of the professional video sector. As a man of letters, his attempt is to offer the most eclectic and original view of the video world and connected technologies.

An engineer in Telecommunications, following experience gained in the field of research applied to telecommunications in Italy and in the USA, he is currently responsible for technological innovation projects in Telecommunications, Video surveillance, Safety and infomobility for Gruppo Torinese Trasporti. In this capacity, he is responsible for Research and Development projects financed by the European Commission such as Caretaker, Vanaheim, Smart-way.

GGG, come lo chiamano scherzosamente i colleghi europei e americani, dopo una vita al servizio del suono e più di vent’anni alla direzione tecnica di Bose Italia, è oramai in pensione. Ma non abbandonerà il mondo dell’audio (chi poteva dubitarne...), dedicandosi allo studio di Line Array avanzati, ai training per la progettazione di sistemi di rinforzo sonoro e, naturalmente, alla scrittura. Lasciando ampio spazio al suo hobby preferito: la fotografia naturalistica.

Giornalista professionista dal 2001, da quello stesso anno fa parte della redazione di una delle prime eMedia company italiane, per la quale si occupa di distretti industriali, nuove tecnologie e innovazione. Collabora poi per diverse testate nazionali online e tradizionali e, dal 2005, come freelance e consulente si occupa anche di innovazione (tecnologica e di processo) nelle pubbliche amministrazioni. Da qualche anno tiene il blog personale Senzamegafono, nel quale parla di futuro dei media e nuove forme di giornalismo.

Contributor

www.connessioni.biz

Contributor

Contributor

GGG, as his European and American colleagues jokingly call him, is now retired, after a life spent at the service of sound and more than twenty years at the helm of Bose Italia. He continues to work in the audio world (who would have doubted it..), dedicating himself to the research of advanced line Array, to training for the design of sound reinforcement systems and, naturally, to writing. He leaves plenty of space for his favourite hobby: naturalistic photography.

Contributor

Electronic Engineer, CEDIA-certified Audio Video & Home Automation Designer, and system integrator, she has worked on the realization of important projects, primarily in the nautical sector, and many more. In 2011 she won “Best technician of the year” award, assigned by CEDIA for Region 1 which includes the UK, Europe, Middle East, Russia, Africa, India and Pakistan.

Contributor

Professional journalist since 2001, since then he has been part of an editorial team of one of the leading eMedia companies in Italy, for which he deals with industrial districts, new technologies and innovation. He also contributes to several national online and traditional newspapers and, since 2005, as a freelance and consultant he also deals with innovation (technological and process) in public administrations. For several years he has been managing his personal blog Senzamegafono, in which he deals with the future of media and new forms of journalism.

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Inserzionisti Advertisers

3G Electronics

via C. Boncompagni, 3B 20139 Milano Tel +39.02.5253020 Fax +39.02.5253059 www.3gelectronics.it

p. 13

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via Proventa 90 48018 Faenza (RA) Tel +39.0546.622080 Fax +39.0546.622090 info@comm-tec.it www.comm-tec.it

Crestron Italia

via Verona, 16 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) Tel +39.02.9214375 Fax +39.02.92729770 www.crestron-int.be www.crestron.com

Euroscreen

Eyevis

via Stiria, 45/16 33100 Udine Tel +39.0432.522755 info@screenint.com www.screenint.com

via Pazzano, 112 00118 Roma Tel +39.06.7919730 www.eyevis.it

Gammalta

via S. Maria, 19/21 56126 Pisa Tel +39.050.2201042 Fax +39.050.2201047 www.gammalta.it

Gefen

Ehrenbreitsteiner Str. 28 D 80993 MĂźnchen www.gefen.it

InfoComm Asia

35 Tai Seng Street #01-01 Tata Communications Exchange Singapore 534103

Intermark Sistemi

via A. Litta Modignani, 37 00144 Roma Tel +39.06.5205835 Fax +39.06.5205840 www.intermark.it

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Lightware

Peterdy, 15 Budapest H-1071, Hungary Tel +39.39228191 adriano.dalessio@lightware.eu www.lightware.eu

p. 11

Lindy Italia

via Varesina, 126/B 22079 Villa Guardia (CO) www.lindy.it

pp. 58/59

pp. 52/53 Prase Engineering

via Nobel, 10 30020 Noventa di Piave (VE) Tel +39.0421.571411 Fax +39.0421.571480 www.prase.it

p. 17

p. 9

RCF

via Raffaello, 13 42124 Reggio Emilia (RE) Tel +39.0522.274411 Fax +39.0522.232428 www.rcf.it

II Cop.

p. 51

Solbian Energie Alternative

viale Gandhi, 21b 10051 Avigliana (TO) Tel +39.011.9663512 Fax +39.011.9664720

Seatec Show Management

Carrara Fiere Srl viale G. Galilei, 133 54033 Marina di Carrara (MS)

Sommer Cable

HumboldtstraĂ&#x;e 32-36 75334 Straubenhardt Germany http://sommercable.com/

p. 21

pp. 44/45

pp. 56/57 Vismara Marine

p. 41 p. 43

Voome Networks AVstore

pp. 60/61 Yamaha Musica Italia

piazza San Benedetto del Tronto 55049 Viareggio (LU) Tel +39.0584.371194 Fax +39.0584.371253 www.vismaramarine.it viale Lombardia 51/53 20861 Brugherio (MB) Tel +39.039.2872429 Fax +39.039.2876554 www.voome.it www.avstore.tv shop.avstore.tv viale Italia 88 20020 Lainate (MI) Tel +39.02.93577241 Fax +39.02.9370956 www.yamahacommercialaudio.com/ commercial_audio/italy

pp. 54/55

p. 35

p. 15

III Cop.

p. 69

IV Cop.




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