Connessioni Magazine - #8 (Jul/Aug/Sept 2012)

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Connessioni - Agosto/Settembre August/September 2012 / Anno Year 7th / n. 08 - Euro 7,00

VALLANTICA TACCONI-OTTELIO Il controllo per la sala conferenze VALLANTICA TACCONI-OTTELIO Conference room control

SHIFT Ovvero cambiare punto di vista SHIFT Or rather changing outlook

AMX

d&b audiotechnik

Automazione da 30 anni AMX Automation for 30 years

Gamma white d&b audiotechnik White Series

MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA DI TORINO NATIONAL CINEMA MUSEUM IN TURIN

CONNESSIONI.BIZ THE INTEGRATED SYSTEMS MEDIA

Š Connessioni S.r.l.- Firenze - Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o delle foto sono riservati - In caso di mancato recapito inviare i resi al CMP di Firenze per la restituzione al mittente.


INSTALLED SOUND www.kaiti.it

Wherever you hear

sound culture www.rcf.it

I diffusori della Serie VSA (2050, 1250 e 850) offrono, oltre ad una linea discreta che si traduce in un’installazione meno invasiva dal punto di vista estetico, la possibilità di variare digitalmente inclinazione ed ampiezza del fascio sonoro ottimizzando così copertura e intelligibilità anche in ambienti acusticamente critici.

* Circuito di delay programmabile fino a 99 metri * 9 punti di equalizzazione parametrica per correzioni della qualità timbrica * Idonei per sistemi di Emergenza, con circuito di autodiagnostica e alimentazione a 24Vcc. VSA 2050 - 1250 - 850


Agosto/Settembre August / September 2012 / Anno Year 7th / n. 08

EDITORIALE COMMENT

Chiara Benedettini President & Editor in Chief

In questo clima di riassetto e revisione degli equilibri economici e finanziari, anche i professionisti del nostro settore sono alle prese con le domande sul presente e futuro del proprio business, piccolo o grande che sia: qual è il peso della crisi nell’ambito AV? Come sta cambiando le carte in tavola? E soprattutto, quali possono essere le prospettive e le giuste strategie? Per queste (e altre) domande potrà essere di aiuto l’indagine AV Market Definition & Strategy Study, rilasciata lo scorso giugno da InfoComm, la seconda edizione dopo la prima del 2004. Potete leggerne un’introduzione nella rubrica dedicata di questo numero, e fare un parallelo anche con i dati di ISE che si riferiscono ai settori professionale e residenziale riuniti (pg. 76-78). Ma mentre valuterete un acquisto di questo importante strumento, vorremmo proporvi (limitatamente all’Europa) qualche dato e soprattutto qualche riflessione sui risultati. Partiamo con quelli positivi; recessione o meno, l’AV professionale è in crescita a livello globale: nel 2009 ha totalizzato 56.357 mio $, le previsioni sono di 78.041 mio $ nel 2012 e quasi 115 mio $ nel 2015, con una crescita media del 13%; tuttavia, proprio l’Europa Occidentale è e sarà in crescita solo del 7% nel triennio 2009-12 e del 9% in quello 2012-15, per quanto nel contesto europeo (che comprende anche l’Est, Centro e Scandinavia) rappresenti tutt’ora l’80%. E tra i Paesi più pessimisti, e non ce ne stupiamo, c’è anche l’Italia. Partendo quindi dalla consapevolezza che la “vecchia Europa” segna il passo, quali sono i settori e gli strumenti possibili per impostare il futuro? Intanto la conoscenza dei mercati che appaiono in crescita: anche se il corporate mantiene la quota maggiore, è tuttavia in flessione, mentre crescono l’educational, il retail (in stretto legame con il digital signage) e l’healthcare su medio periodo, tutti per una media del 10% per il triennio in corso. Da notare, per i professionisti con interessi oltre confine, la crescita dell’hospitality nell’Est Europa (9%), e una ripresa del residenziale, dopo il calo del biennio 2008-10. Sul versante tendenze e strategie è certamente da segnalare la crescita del valore, anche economico, dei servizi rispetto ai prodotti, che invece registrano margini sempre minori; di pari passo con la crescente complessità della tecnologia, aumenta anche la necessità di professionisti preparati, ma che ancora non godono di percorsi riconosciuti, salvo quanto proposto dalle aziende e dalle associazioni; il video, poi, si annuncia come la piattaforma di comunicazione per antonomasia, dalle necessità del quotidiano a quelle aziendali, e si vede già una crescita della videoconferenza anche su device personali, intesa come “unified communication platform”. Banda permettendo, e quindi si auspica una maggiore familiarità, che l’Europa ancora non dimostra di avere, con il cloud computing. Altra parola d’ordine, la convergenza tra AV e IT, cavalcando reti, videoconferenza e digital signage. Insomma al di là del dato specifico, a quanto pare competenza, qualità del servizio e “portabilità” del servizio stesso appaiono spunti fondamentali di riflessione per i professionisti, a tutti i livelli… come sempre la tecnologia è lo strumento, ma la differenza la fa l’uomo.

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In this climate of reorganization and revision of existing balances, even the professionals in our industry are grappling with questions about the present and future of their business, be it large or small: how much is the crisis weighing on the AV sector? How is it changing scenarios? And more importantly, what are the prospects and the right strategies? The AV Market Definition & Strategy Study, released last June by InfoComm, the second after the first edition of 2004, can be useful in finding answers to these and other questions. You can read an introduction in the dedicated article you will find in this issue and compare it with ISE data relating to the business and residential sectors as a whole (p. 76-78). However, while considering the purchase of this important tool, we would like to share some data and some reflections on the above results (limited to Europe). Let’s start from the positive ones: recession or not, the professional AV sector is growing worldwide: in 2009 it totaled $56.357 million, while it is estimated that it will reach $78.041 million in 2012 and almost $115 million in 2015, namely an average growth of 13%, but Western Europe is and will be growing by only 7% in the 2009-2012 period and by 9% in the 2012-15 period, while in the European market (which includes the Eastern and Central Europe and Scandinavia) it still accounts for 80%. And among the countries that will do worse, it is no surprise that Italy is one of them. Starting from the fact that “old Europe” is lagging behind, which are the sectors and tools available to chart out the future? Meanwhile, as for the markets that are growing: even if the corporate sector accounts for the lion’s share, it is declining, while the educational, retail (in close connection with digital signage), and healthcare sectors are growing in the medium term at an overall average of 10% in the current threeyear period. Noteworthy for professionals with interests abroad is the growth of the hospitality sector in Eastern Europe (9%), and a recovery of the residential market, after the drop in the 2008-2010 period. As for trends and strategies it should be noted that there has been a growth in value, also in economic terms, of services compared to products, which are registering instead increasingly narrower margins. Alongside the increasing complexity of technology, there is also a growing demand for trained professionals who still lack recognized pathways other than those offered by companies and associations. Video is the platform of communication par excellence, for both the necessities of daily life and business. The first signs of growth can be seen in videoconferencing also on personal devices understood as a “unified communications platform.” Bandwidth allowing, the hope is that Europe will gain greater familiarity with cloud computing, although this has not been the case yet. Another keyword is AV-IT convergence to merge networks, videoconferencing and digital signage. Therefore, beyond the specific figures, competence, quality of service and “portability” of the service appear to be the key ideas for professionals at all levels... As always, technology is a tool, but people make the difference.

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INFO

INTERAGIRE CON IL SISTEMA CONNESSIONI

Aziende citate Mentioned companies 7th sense

Kramer

Adeo Group

Magenta Research

AGMultivision

Matrix Audio Designs

INTERACTION WITH

AMX

Matrox

THE CONNESSIONI SYSTEM

AudioEase

Meyer Sound

AutoPatch

Milestone

Atrium Group

Nexo

Bose

Net Display Systems

Bright Sign

Ovrit

CEDIA

Panasonic

Chief

Powersoft

Comm-tec

PHAST

Crestron

ProCon technology

d&b audiotechnik

Projectiondesign

Dueventi

Sanus

Endeleo

Spinetix

SITO WEB

Futura NT

TDG

INFO

Il Satellite

Vismara Marine

InfoComm

Voome

Inspiration Matters

Yamaha

Connessioni è un’azienda di comunicazione integrata, dedicata al mondo dell’integrazione di sistemi Connessioni is a company that deals with integrated communication, dedicated to the systems integration sector Grazie al connubio QR Code/smartphone è possibile ad oggi mettere in relazione gli articoli stampati con approfondimenti che utilizzano piattaforme digitali. Negli articoli sarà presente un QR Code: con un solo scatto fotografico dello smartphone, sarà possibile accedere a contenuti di vario genere: siti web, gallery fotografiche, filmati e blog. Sarà quindi possibile godere delle interattività che fino ad oggi la carta non ci poteva offrire. Le icone riportate sopra il QR Code sono un’indicazione del tipo di contenuto al quale si accederà. The QR Code/smartphone alliance has made it possible to connect print articles with insights which use digital platforms. A QR code will be present in each article: with a single photographic shot of the smartphone, you can access content from several sources; websites, photo galleries, videos and blogs.You can then enjoy the interactivity which, to now, paper was unable to offer us.The icons placed above the QR Code indicate the type of content that will be accessed.

PHOTO VIDEO

BLOG QRCODE link

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Intermark Sistemi


Agosto/Settembre August / September 2012 / Anno Year 7th / n. 08

SOMMARIO

01 Editoriale Comment 02 Aziende Citate Mentioned companies 94 Colophon/Redazione/Collaboratori Colophon/Editorial Staff/Contributors 96 Inserzionisti Advertisers

TABLE OF CONTENTS

TECNOLOGIA/TECHNOLOGY

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UNA PROPOSTA… INDECENTE AN INDECENT PROPOSAL

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INTEGRAZIONE PER L’INSTALLAZIONE AUDIO INTEGRATED DEVICES FOR AUDIO INSTALLATION

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PARTE IL V CONTO ENERGIA THE NEW RENEWABLE ENERGY LAW, CONTO ENERGIA V

STRUMENTI/TOOLS

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PANASONIC PT-EX12/16K L’evergreen della videoproiezione professionale PANASONIC PT-E X12/16K The evergreen of professional video projection

MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA DI TORINO NATIONAL CINEMA MUSEUM IN TURIN

SOLUZIONI/SOLUTIONS

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d&b audiotechnik Gamma white d&b audiotechnik White Series

AGGIORNAMENTI/UPDATE

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VALLANTICA TACCONI-OTTELIO Il controllo per la sala conferenze VALLANTICA TACCONI-OTTELIO Conference room control

Ovvero cambiare punto di vista SHIFT - or rather changing outlook

INCONTRI/MEETINGS

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PANASONIC NEWS DA INFOCOMM Le anteprime per l’Europa PANASONIC NEWS FROM INFOCOMM The previews for Europe

76 ISE PRESS BRIEFING 2012

Le novità dell’edizione 2013 ISE PRESS BRIEFING 2012 Anticipations for 2013 edition

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SHIFT

AMX

Automazione da 30 anni AMX - Automation for 30 years

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7th SENSE I media server Delta 7th SENSE The Delta media server

CASA&STUDIO Il progetto-casa nel suo complesso Casa&Studio The house project as a whole

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YAMAHA IN ANTEPRIMA Le mani sulla serie CL, e non solo A PREVIEW OF YAMAHA A hands-on-look at the CL series, and more

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CRESTRON E GLI ARCHITETTI Tutti all’University CRESTRON AND ARCHITECTS Everyone at University

84

DIGITAL DISPLAY DAY Il futuro del Digital Signage con 3G Electronics DIGITAL DISPLAY DAY The future of Digital Signage with 3G Electronics

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CEDIA Italian Event 3-4 ottobre 2012, Devero Hotel, Milano CEDIA Italian Event 3rd - 4th October 2012, Devero Hotel, Milan

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TOP AUDIO Milano 13-16 settembre, Ata Hotel TOP AUDIO - Milan 13th-16th September, Ata Hotel

DALLE ASSOCIAZIONI/ASSOCIATIONS WORLD

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SIEC

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CEDIA

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Infocomm


j Una delle sale del Museo del Cinema di Torino, allestita con una serie di specchi A dedicated hall in the Cinema Museum in Turin, where mirrors are used for special effects

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Agosto/Settembre August / September 2012


MUSEO E L A N O I NAZ A M E N I DEL C O N I R O T DI NATIONAL CINEMA MUSEUM IN TURIN

www.connessioni.biz

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SOLUZIONI SOLUTIONS

www.agmultivision.it www.museodelcinema.it www.projectiondesign.com www.spinetix.com www.voome.it www.amx.com

Text: Barbara Trigari

I musei stanno diventando sempre più digitali e interattivi, e non fa eccezione il Museo Nazionale del Cinema di Torino, intitolato a un’arte relativamente giovane e che si sta anch’essa sviluppando di pari passo con la tecnologia: il cinema, appunto. A occuparsi dell’aggiornamento del museo torinese è stata Ovrit Video di Alberto Raviola, integratore che muove i primi passi nel lontano 1966 con gli impianti antenna centralizzati, per specializzarsi poi nel settore video e percorrere la strada della system integration

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Museums are becoming more and more digital and interactive and the National Cinema Museum in Turin, named after a relatively young art and which is developing on a par with technology, is no exception: cinema. The upgrading of the Turin museum was managed by Ovrit Video of Alberto Raviola, an integrator who started out in 1966 working with centralised antenna systems, went on to specialise in the video sector, and later embarked upon the system integration route

Agosto/Settembre August / September 2012

L’incontro tra Ovrit e il Museo del Cinema avviene nel 2009 grazie a due elementi: una newsletter con le novità presentate alla fiera ISE di Amsterdam, e il contatto con un’azienda comune conoscente, Futura NT (www.futurant.it), la stessa che ha fornito i tavoli multitouch presenti nel caffè del museo. Dopo un primo sopralluogo e un confronto con il committente rispetto alle esigenze da soddisfare, è stato definito un primo progetto, poi messo a punto sempre in stretta collaborazione con il responsabile tecnico della struttura, Leonardo Ferrante; sono state così definite tre proposte tecnico-economiche con prodotti di marchi diversi, ma sempre di qualità affermata. La fase successiva è stata quella delle demo in loco, che ha portato poi alla scelta definitiva della soluzione che descriveremo. Ma prima di collegare le macchine, Ovrit ha lavorato per mesi con rilievi e test nel museo, per ridurre al minimo gli imprevisti e definire per ciascuna situazione la soluzione più mirata possibile. In questa fase hanno collaborato anche Guido Villa e Fabio Avara di AGMultivision (il distributore italiano per projectiondesign), Emanuele Pollastri e Gabriele Formenti di Voome, l’importatore di SpinetiX. Finalmente a fine luglio 2011 sono partiti i lavori, durati due mesi e mezzo e terminati con il collaudo a ottobre 2011. In realtà il tempo concesso ai tecnici nel museo è stato di 40 giorni consecutivi, gestiti con tre squadre da due persone per l’installazione, più altre due persone in regia e per i software, e cercando di approfittare dell’unico giorno di chiusura al pubblico.

LLOYD WRIGHT O ANTONELLI?

Il museo si trova nientemeno che all’interno della Mole Antonelliana, l’imponente edificio costruito nel 1873 dall’architetto Alessandro Antonelli, e la cui funzione originaria doveva essere quella di sinagoga. Viene spontaneo pensare a Frank Lloyd Wright, che ha progettato il Guggenheim di New York, guardando la struttura interna alla cupola, in cima alla quale si sale attraverso una rampa elicoidale che porta ai piani espositivi e allo stesso tempo fa da percorso di esposizione, proprio come nel noto museo della Grande Mela. In questo caso è presente anche un ascensore panoramico. Tutto questo contribuisce alla spettacolarità della grande Aula del Tempio, allestita a sala cinematografica con due schermi e altrettanti proiettori tradizionali da 35 mm (entrambi con macchina di backup), poltrone e un ormai rarissimo raccoglitore di pellicola per creare il loop. Le vetrate della cupola e le sale laterali sono normalmente chiuse alla vista da tende, appunto per creare il buio necessario alle proiezioni cinematografiche, ma a intervalli prestabiliti le tende vengono tutte alzate inondando l’Aula di luce con un grandioso effetto “speciale”. Come ogni museo moderno, poi, anche quello di Torino ha la sua caffetteria: il Cabiria Cafè, fornito di tavolo touch con il menu, e il Museumstore con il merchandising esclusivo. L’esposizione di fotografie e reperti filmati si snoda in un percorso storico-tematico con diverse sale che citano anche negli arredi le immagini di pellicole storiche, stupendo in continuazione il visitatore, dalle lanterne magiche agli effetti speciali, passando per Cabiria e Buñuel.


SOLUZIONI SOLUTIONS

PERCHÉ RINNOVARE?

Dopo quasi dieci anni di onorato servizio, i proiettori già presenti nel Museo risultavano datati rispetto alle esigenze della struttura: la tecnologia oggi permette luminosità più elevate a fronte di costi di gestione sempre più bassi. Da qui l’esigenza di sostituirli con macchine nuove, che però dovevano essere perfettamente integrate in un allestimento scenografico preesistente - quello delle sale del Museo - che non poteva essere modificato. Una ulteriore difficoltà era quella posta dall’edificio storico della Mole: “intoccabile” soprattutto dal punto di vista dei cablaggi, ma tuttavia problematico a causa delle distanze rilevanti. Il locale tecnico si trova infatti nel sotterraneo, e non erano disponibili schemi a blocchi o qualsivoglia indicazione rispetto alle precedenti installazioni. A complicare ulteriormente la logistica, il fatto che il museo è sempre rimasto aperto durante i lavori: quindi visitatori presenti, transenne da mettere e levare, e necessità di arrecare il minor disturbo possibile alla routine museale, rendendo subito disponibili i contenuti audio/video nelle nuove installazioni. A questo problema si è ovviato aggiornando il server della regia sera e mattina con il lavoro svolto durante la giornata, terminando una sala alla volta e subito attivandola, e soprattutto con una collaborazione molto intensa tra i professionisti al lavoro: i referenti tecnici del museo, i responsabili elettrici e impiantistici. Con un vantaggio collaterale non da poco: l’affiancamento ai tecnici è avvenuto sul campo, durante gli stessi lavori di installazione, e non successivamente, con un notevole risparmio di tempo.

EUREKA!

La soluzione adottata è stata quella di gestire in maniera centralizzata player e proiettori installati nelle diverse sale grazie al software SpinetiX. Per la videoproiezione, la scelta è caduta sui modelli projectiondesing F22 SX, F10 AS3D e F12 SX, ben 40 in tutto, cui sono stati affiancati altrettanti player SpinetiX HMP200. Il controllo di tende motorizzate e il conseguente stop/play dei proiettori avveniva in origine con un sistema AMX, con ancora la sua “vecchia” programmazione: infatti dopo la prima installazione il sistema era stato modificato nel tempo, complicandone ulteriormente l’architettura. Per semplificare il lavoro e allo stesso tempo mantenere le apparecchaiure AMX, la trovata è stata quella di fare interpretare i comandi AMX direttamente dal player, lasciando quindi invariata la prima parte della catena di comando. Come ha commentato Alberto Raviola, titolare di Ovrit Video, “Il lavoro più grosso è stato quello di consulenza, che ha permesso di trovare la soluzione più efficace rispetto al budget”.

g L’interno della Mole Antonelliana, oggi Museo del Cinema The inside view of the Mole Antonelliana, the today’s Museo del Cinema

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Un grande lavoro anche nella programmazione, quindi, supportato dai tecnici Voome. Prima per interfacciarsi con SpinetiX, e poi per realizzare l’interfaccia software gestionale su misura che permettesse al tecnico del museo di accendere e spegnere i proiettori, magari selezionando solo alcune sale o piani, quindi in sostanza la gestione di proiettori e player insieme con la preview di ciò che si sta proiettando. Il museo infatti accoglie anche iniziative quali conferenze stampa, mostre temporanee, presentazioni ed eventi, e a volte occorre mettere in mute la parte di esposizione che potrebbe disturbarne lo svolgimento. Un’altra sfida software è stata interfacciare il comando a relé che attiva l’arrivo di un treno in una delle sale (comandato da un pulsante) con il player SpinetiX che attiva il filmato: dopo alcuni tentativi, si è riusciti a trovare la stringa software giusta. Chiudendo la parte software, anche projectiondesign è intervenuta con il proprio sistema per il controllo dello status dei proiettori. j L’esterno della Mole Antonelliana The Mole Antonelliana, outside view

SUL CAMPO

La sostituzione dei proiettori non è stata un’operazione semplice: le diverse sale del museo, grandi circa 5x5 m o 5x7 m, sono allestite in maniera fantasiosa e non ce n’è una simile all’altra. Le proiezioni quindi erano realizzate con soluzioni ogni volta diverse, e l’uso delle ottiche e il posizionamento studiato ad hoc per ciascun proiettore. Cambiando dimensioni e caratteristiche delle macchine, e le ottiche, i conti non tornano così facilmente, soprattutto se la posizione del proiettore e quella dello schermo sono predeterminate. Alcuni esempi: una delle sale è fatta in modo che il visitatore abbia la sensazione di entrare in un enorme frigorifero; un’altra dedicata a Buñel presenta dei gabinetti al posto delle sedute; in un’altra bisogna sdraiarsi su un letto circolare per vedere la proiezione posta in alto; un’altra sala è completamente tappezzata di specchi, un’altra ancora si trova dentro un furgone Wolkswagen sezionato, un’altra è completamente capovolta con le sedute sulla parete, invece che sul pavimento. Oltre a dover cercare nuove soluzioni senza però modificare l’allestimento, è stato necessario cambiare i supporti per i proiettori e quindi anche nasconderli di nuovo perché non fossero di disturbo nella scenografia. Naturalmente, studiando una soluzione diversa per ogni sala! Dulcis in fundo, il materiale video: si tratta per lo più di spezzoni di film che vanno dalle origini del cinema ai giorni nostri. Ovrit si è occupata anche di ottimizzare questo materiale digitalizzandolo a partire dalla sorgente originaria Betacam. La logica seguita su indicazione del museo è stata privilegiare le fonti digitali migliori, ove disponibili, quindi DVD e BluRay, indipendentemente dall’epoca del film in questione, nonostante potesse risultare evidente il confronto sfavorevole con gli spezzoni per i quali sono disponibili solo risoluzioni più scadenti.

LA RETE

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Come trasmettere i comandi ai proiettori dalla sala regia, senza rifare completamente la rete già presente nel museo? La soluzione più semplice era posizionare i player vicino a ciascun proiettore, e non in sala regia, in modo da poter sfruttare il cablaggio preesistente senza passare nuovi cavi: un’operazione complessa e costosa anche per le distanze in gioco, ben cinque piani alti rispettivamente 5 m, 10 m, 15 m e 25 m (più il piano terra). Quindi il PC in sala regia è collegato in rete a uno switch, dal quale partono i cavi che, interfacciati con le macchine AMX preesistenti, si dirigono verso le coppie player + proiettore nelle diverse sale. Sul computer, gli scenari per accendere/spegnere tutte le sale, oppure i piani singolarmente, oppure lasciare acceso il video ma silenziando l’audio, e la preview dei filmati che stanno andando “in onda”. “Nascosto” alla vista dell’operatore c’è poi il software projectiondesing per il controllo dello status di funzionamento dei proiettori.



PROJECTIONDESIGN F22 SX+ Il proiettore DLP professionale da installazione projectiondesign F22 SX+ rappresenta l’evoluzione del precedente modello F20, ed ha dato l’inizio a una piattaforma di prodotti tra i più venduti dal produttore norvegese. Si rivolge a situazioni dove è richiesta qualità d’immagine, con un’attenzione particolare anche al contenimento dei costi di esercizio, all’affidabilità e non ultimo alle dimensioni (37,6x51x22,3 cm e circa 3 kg di peso, a seconda delle lenti). La risoluzione di questo modello è SXGA+, ovvero nativi 1.400x1.050p in 4:3 e compatibilità in ingresso fino a 1.920x1.200p, con una luminosità pari a 3.000 ANSI Lumen, contrasto 2.500:1 e diverse opzioni per le lenti. Le tecnologie adottate sono il singolo chip DLP di TI come base, VIDI by Philips per ridurre gli artefatti d’immagine, RealColor per la calibrazione e BrilliantColor TI per l’elaborazione colore a 30 bit. Il cambio della lampada si effettua frontalmente e soprattutto senza spostare il proiettore, aspetto molto importante nelle installazioni dove è richiesto il posizionamento accurato della macchina. Il proiettore può essere collegato in rete e gestito in remoto; dispone inoltre di PIN lock per impedire gli accessi indesiderati e di real time clock e timer per programmare e memorizzare fino a dieci programmi di operatività. Distribuito in Italia da AG Multivision www.agmultivision.it www.projectiondesign.com The professional DLP projector for installation projectiondesign F22 SX + is the evolution of the previous model F20, and has given way to a range of products which include the best sellers of the Norwegian producer. It is for situations where image quality is required, with particular attention on curbing operating costs, reliability and not least dimensions 37.6x51x22.3 cm and about 3 kg in weight, depending on the lenses). The resolution of this model is SXGA+, that is 1,400x1, 050p natives in 4:3 and compatibility on entry of up to 1,920x1, 200p, with a brightness equal to 3,000 Ansi Lumens, contrast 2,500:1 and different options for the lenses. The technologies adopted are the single DLP chip of TI as base, VIDI by Philips to reduce the image artefacts, RealColor for calibration and BrilliantColor TI to process colour at 30 bit. The change of lamp is performed frontally and above all without moving the projector, a very important aspect in installations where accurate positioning of the machine is required. The projector can be connected on the network and managed remotely: it also avails of PIN lock to prevent undesired access, of a real time clock and timer to program and store up to ten operating programs. It is distributed in Italy by AG Multivision www.agmultivision.it

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The meeting between Ovrit and the Cinema Museum took place in 2009 thanks to two elements: a newsletter with the innovations presented at the ISE fair in Amsterdam, and the contact with a company known to both, Futura NT (www.futura-nt.it), the same which provided the multi-touch tables in the museum cafe. Following a first site inspection and discussion with the customer on the demands that needed to be satisfied, a first project was defined, and then fine-tuned always in close association with the facility’s technical manager, Leonardo Ferrante; in this way, the three technical-financial proposals with products of different brands, but always of proven quality, were defined. This was followed by on-site demos, which lead to the final choice of the solution which we will describe. Before hooking up the machines, Ovrit worked for three months carrying out surveys and tests on the museum, to reduce unexpected situations to a minimum and to define the best possible solution for each situation. This phase also saw the cooperation of Guido Villa, James Lewis and Fabio Avara of AGMultivision (the Italian distributor for projectiondesign), Emanuele Pollastri and Gabriele Formenti of Voome, importer of SpinetiX. The works finally got underway, lasting two and a half months, and stopped with the commissioning phase in October 2011. In actual fact, the technicians were given 40 consecutive days in the museum which were managed with three teams of two people for the installation, in addition to another two people for the software and the control room, trying to take advantage of the only day when it was closed to the public. LLOYD WRIGHT OR ANTONELLI? The museum is located in none other than the Mole Antonelliana, the imposing building built in 1873 by the architect Alessandro Antonelli, and it had originally been intended as a synagogue. Looking at the structure inside the cupola, Frank Lloyd Wright, who designed the Guggenheim in New York, comes to mind. The top of the cupola is reached by climbing a flight of helical stairs which leads to the exhibition floors and, at the same time, it is an exhibition route just like in the famous museum in the Big Apple. In this case there is also a panoramic lift. All this contributes to the spectacular nature of the large Temple hall, fitted out as a cinema room with two large screens and just as many traditional 35 mm projectors (both with backup machines) armchairs and a rare film collector to create the loop. The windows of the cupola and the side rooms are usually concealed by curtains, precisely to create the darkness required to project the films, but at scheduled intervals they are raised allowing the Room to bask in a light with an amazing “special” effect. Like any modern museum, the one in Turin has its own cafeteria: the Cabiria Cafe provided with touch tables with the menu, and the Museumstore with exclusive merchandising. The photograph and film memorabilia exhibition unravels along a historical-thematic route with different rooms which also cite the images of historical films in the furnishings, amazing the visitor in continuation, from the magic lanterns to the special effects, passing by Cabiria and Buñuel.


SOLUZIONI SOLUTIONS

Alcuni particolari delle sale del museo, con vari esempi di collocamento dei proiettori Some views of the Museum halls, with exhamples of the videoprojectors placement

WHY UPGRADE? After almost a decade of honourable service, the projectors already present in the Museum proved dated compared with the facility’s needs: technology today allows higher levels of brightness at increasingly lower management costs. From here came the need to replace them with new machines, which must be perfectly integrated into a preexisting scenographic fit-out- that of the Museum rooms which could not be changed. A further difficulty was posed by the historical building of the Mole: “untouchable”, above all in terms of cabling, but nevertheless problematic due to the large distances. The technical room was in fact in the basement, and there were no block schemes or any indication available on the two preceding installations. To complicate logistics further, the museum always remained open during the works: this meant visitors, railings to put up and take down, and the need to cause as little disturbance as possible to the museum’s routine, making the audio/video contents of the new installations available immediately. This problem was dealt with by updating the control room server evening and morning with the work carried out during the day, terminating one room at a time and activating it immediately and, above all, with very intense co-operation between the professionals at work: the technical representatives of the museum, the head electricians and fitters. This gave an important collateral advantage: the technicians were assisted on site, during the same installation works, and not later, and this saved a great deal of time.

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EUREKA! The solution adopted was to manage the players and projectors installed in the different rooms in a centralised manner with the use of SpinetiX software. For videoprojection, the choice fell on the F22 SX, F10 AS3D and F12 SX projectiondesign models, 40 in all, which were put alongside as many SpinetiX HMP200 players. The motorised curtain control and the consequent stop/play of the projectors originally occurred with an AMX system, with its “old” programming schedule: in fact, after the first installation the system had been changed over time, complicating its architecture further. To simplify the work and, at the same time, to maintain the AMX appliances, the solution was to interpret the AMX commands directly from the player, leaving the first part of the command chain unchanged. As Alberto Raviola, owner of Ovrit Video commented, “The greatest work was that of consulting, which allowed us to find the most cost-effective solution”. Great work was also done in programming supported by Voome technicians. First, to interface with SpinetiX and secondly to create the managerial software interface to measure which would allow the museum technician to turn on and off the projectors, perhaps selecting only several rooms or floors. Essentially, this means management of the projectors and players together with the preview of what is being projected. The museum welcomes initiatives like press conferences, temporary exhibitions, presentations and events and at times it is necessary to conceal the part of the exhibition which could disturb the events. Another software challenge was to interface the relay command which activates the arrival of a train in one of the rooms (commanded by a button) with the SpinetiX player which activates the movie: after several attempts, we succeeded in finding the right software string. Completing the software part, projectiondesign also intervened with its own system to control the status of the projectors.

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j Un particolare del percorso espositivo An image of the exhibition route

ON SITE The replacement of the projectors has not been an easy task: the different museum rooms, which measure 5x5 m or 5x7 m, are fitted out in an imaginative way and they are all different. The projections are realised with solutions which are different each time, and the use of optics and positioning are studied ad hoc for each projector. Changing the sizes and characteristics of the machines and the optics, the figures don’t add up so easily, above all if the position of the projector and that of the screen are predetermined. Some examples: one of the rooms is made in such a way that the visitor feels as if he were entering a huge refrigerator; another, dedicated to Buñel, presents toilets, as seats; in another it is necessary to lie down on a circular bed to see the projection on top; another room is

INSTALLED EQUIPMENT Floor

Videoprojectors

0

1

projectiondesign F22 SX+

+5

8

projectiondesign F22 SX+

7

projectiondesign F22 SX+

1

projectiondesign F12 SX+

1 +15 +25

+10

8

SpinetiX HMP200

projectiondesign F10 AS3D

9

SpinetiX HMP200

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projectiondesign F22 SX+

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SpinetiX HMP200

3

projectiondesign F22 SX+

3

SpinetiX HMP200

Software: projectiondesign Pro.Net 2.0 SpinetiX VoomeRemote 4.3

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Player

Agosto/Settembre August / September 2012

completely wallpapered with mirrors, another is inside a cut Volkswagen van, another is completely upside down with the chairs on the wall, instead of on the floor. In addition to having to find new solutions without changing the fit-out, it was necessary to change the supports for the projectors, and so also to conceal them again so they would not cause disturbance in the setting. Naturally, studying a different solution for every room! Last but not least, the video material: for the most part pieces of film which date from the beginning of cinema to the present day. Ovrit also managed the work of optimising this material by digitalising it, starting with the original Betacam source. The logic, which followed the instruction imparted by the museum, was to give preference to the best digital sources, where available, so DVD and BluRay, independently of the period of the film in question, even if the unfavourable comparison might be clear with pieces for which only poorer resolutions are available. THE NETWORK How to transmit the commands to the projectors of the control room, without having to make the existing network of the museum from scratch? The simplest solution was to position the players close to each projector and not in the control room, in order to exploit the pre-existing cabling without passing new cables: a complex and costly operation also because of the distances involved, five floors which were respectively 5m, 10m, 15 m and 25 m (in addition to the ground floor) high. Hence, the PC in the control room is networked to a switch from which the cables start. The latter, which are interfaced with the pre-existing AMX machines, head towards the player + projector couples in the different rooms. On the computer, the scenarios for turning on/off all the rooms, or the single floors, or leave the video on but silencing audio, and the preview of the films which are “on air”. “Hidden” from the view of the operator there is the projectiondesign software to control the operating status of the projectors.



SOLUZIONI SOLUTIONS

VALLANTICA TACCONI-OTTELIO

www.vallantica.com/it www.ilsatellite.net www.crestron.com

Il controllo per la sala conferenze VALLANTICA TACCONI-OTTELIO Conference room control La situazione descritta in questo articolo è abbastanza particolare, ma significativa sia del periodo storico in cui viviamo, che della semplificazione che può portare la tecnologia applicata in maniera intelligente. La potenza è nulla (o quasi) senza controllo... The situation described in this article is rather unique, but indicative of the historic period in which we are living, and of the simplification which intelligently applied technology can bring. Power is nothing (or almost) without control... Text: Barbara Trigari Informazione integrata. Inquadra il QR con la fotocamera del cellulare dopo aver aperto il lettore. Integrated information access. Frame the QR with the phone camera after opening the player.

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Vallantica Tacconi-Ottelio è una struttura ricettiva, centro congressi e azienda agraria immersa nelle splendide colline umbre. Circondata da un paesaggio da sogno, 200 ettari di campagna, la struttura è composta da diversi spazi che si possono utilizzare, grazie alle attrezzature presenti, per meeting aziendali come anche per congressi ed eventi, compreso il pernottamento. Le dotazioni tecnologiche di Vallantica risalgono a circa tre anni fa, ma pur integrando tutto quanto necessario per accogliere gli eventi citati, dall’illuminazione all’impianto audio, dai proiettori alla rete LAN, per funzionare avevano bisogno di un tecnico sempre presente in regia. L’esigenza della proprietà quindi, come ci ha spiegato Christian Stefanini titolare de Il Satellite, il system integrator che ha preso in carico il lavoro, era di “controllare in automatico, o con la massima semplicità quindi senza che debba necessariamente essere presente un tecnico, almeno le situazioni di operatività più semplici e più comuni”. L’opzione del tecnico in regia infatti, anche se è certamente la migliore quando le apparecchiature coinvolte sono parecchie e la situazione è articolata, è comunque impegnativa e più complicata da gestire. Inoltre, gli eventi programmati a Vallantica non sempre prevedono per esempio la traduzione simultanea, oppure la necessità di registrare con le telecamere o l’audio e il video: una semplice presentazione con slide proiettate e pubblico si dovrebbe poter gestire praticamente in automatico, ottimizzando al massimo i tempi e impegno. Il system integrator quindi si è trovato davanti a una struttura allestita a puntino, compresa la regia dalla quale controllare tutte le sale (quattro, di dimensioni diverse), ma priva di un sistema che fosse in grado, per esempio, di gestire le sorgenti direttamente dalla sala, accendere le luci o i proiettori, in modo che un eventuale relatore fosse in grado da solo di collegare il PC e visualizzare una presentazione.


SALA CANOVA

La sala coinvolta dal lavoro di “controllo” de Il Satellite è la Canova: una delle più grandi della struttura con i suoi oltre 200 posti, due schermi e altrettanti proiettori (Panasonic), matrice Kramer, impianto di amplificazione Bose e LAN per il collegamento a Internet. L’inserimento del sistema di controllo per ora ha coinvolto solo questa sala: dopo il sopralluogo e la valutazione su come offrire un sistema di gestione nella maniera più semplice e meno invasiva possibile, il lavoro ha coinvolto quattro tecnici tra cablaggio, programmazione e messa in servizio, per dieci giorni di lavoro. La soluzione è stata avvalersi della rete LAN, utilizzando il sistema DigitalMedia di Crestron per il trasporto di tutte le sorgenti, sia audio che video. Questo ha permesso prima di tutto di controllare almeno le apparecchiature necessarie per 3-4 scenari base direttamente dalla sala, attraverso un pannello di controllo touch da tavolo sempre Crestron; e poi soprattutto di trasportare senza problemi tutti i segnali, sia audio che video, dalla sala alla regia, che si trova al piano superiore a una distanza di 60 metri. La soluzione ideale, che permettesse di risolvere il problema senza toccare i cablaggi preesistenti, è stata Digital Media di Crestron, perché

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sfrutta la LAN che era già presente sul tavolo del relatore in sala convegni, per le sorgenti (VGA, HDMI, telecamere) e per il controllo. Per quanto riguarda l’impianto luci, queste erano gestite sempre dalla regia, manualmente tramite una centralina DMX. Grazie a un’interfaccia Crestron-DMX, anche diversi scenari luminosi si sono potuti controllare direttamente dalla sala, tramite pannello touch da tavolo. “Nel caso di upgrade successivi, racconta Stefanini, è tutto già predisposto: basta integrare il software e aggiungere qualche ‘scatolina’ in più!”.

j La sala Canova The Canova hall

INSTALLED EQUIPMENT 1

Crestron DIN-AP2 Control Unit

1

Crestron 50W DIN-PWS50 power supply

1

Crestron 4:3 TPMC-4SM touchpanel

1

Crestron TTK-4SM Kit

1

Crestron PWE-4803-RU Power supply

1

Crestron DigitalMedia 8G DM-TX-201 transmitter

1

Crestron DigitalMedia 8G DM-RMC- Scaler-C Receiver

1

Crestron DIN-8SW8 Relay

1

Crestron RS232-DMX512 CGDMX-512BI external interface

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CRESTRON DM-TX-201 DM-RMC SCALER-C DIGITALMEDIA Sono i due dispositivi interfaccia DigitalMedia impiegati nel sistema rispettivamente per sorgenti HD e computer, e per un display singolo. DM-TX-201 dispone di ingressi HDMI ed RGB ed è ideale come connessione remota (sul tavolo del relatore o della conferenza) per un ingresso sorgente da distribuire tramite un semplice collegamento CAT5 (o Crestron DM 8G). Opera lo switching tra due ingressi: l’HDMI supporta HDCP e risoluzione video WUXGA, 1080p60 HDTV, DVI e DisplayPort Multimode (con adattatore) e audio multicanale; l’ingresso RGB accoglie segnali RGB, VGA (fino a WUXGA 1920x1200p), video analogico fino a 1080p. Infine un ingresso mini TRS serve per l’audio di linea o cuffie. Segnale e alimentazione transitano dalla connessione RJ45. Il dispositivo può essere inserito in una rete per la distribuzione di sorgenti diverse su display multipli a distanze fino a 100m. Inoltre l’uscita HDMI supplisce alla necessità di aggiungere hardware ulteriore per un monitor in locale. DM-RMC Scaler-C opera come ricevitore, scaler video (anche 3D) e interfaccia di controllo con connessioni Ethernet, USB HID, RS-232 e IR. Entrambe fanno parte del sistema di distribuzione audio-video in HD di Crestron, DigitalMedia, grazie al quale virtualmente qualsiasi sorgente può essere distribuita in qualsiasi location tramite un unico cavo DM 8G o CAT5 (Crestron fornisce una dettagliata guida al cablaggio per le diverse distanze), senza compressione e in risoluzione nativa. Prevista anche la connettività LAN ad alta velocità (ingresso 10/100 Ethernet), la porta USB per operare la sorgente a un mouse o tastiera remota, gestione EDID per adattare formato e risoluzione, controllo CEC alternativo ai controller IR o RS-232. Favorita anche l’integrazione con i sistemi analogici tramite cavo HD15 VGA per il video, cavo stereo sbilanciato per l’audio. www.crestron.com These are the two DigitalMedia interface devices used in the system respectively for HD sources and computer, and for a single display. DM-TX-201 avails of HDMI and RGB inputs and is ideal as remote connection (on the speaker’s or conference table) for a source input to distribute via simple CAT5 (or Crestron DM 8G) connection. It operates the switching between two inputs: HDMI supports HDCP and WUXGA video resolution, 1080p60 HDTV, DVI and DisplayPort Multimode (with adapter) and multichannel audio; the RGB input welcomes RGB signals, VGA (up to WUXGA 1920x1200p), analogue video up to 1080p. Finally, a mini TRS input serves for the line audio or headphones. Signal and power transit from the RJ45 connection. The device can be inserted into a network to distribute different sources onto multiple displays at distances of up to 100m. The HDMI output also does away with the need to add further hardware for a local monitor. DMRMC Scaler-C works as a receiver, video scaler (also 3D) and control interface with Ethernet, USB HID, RS-232 and IR connections. Both are part of the Crestron DigitalMedia HD audiovideo distribution system, thanks to which virtually any source can be distributed to any location by a single DM 8G or CAT5 cable (Crestron supplies a detailed cabling guide for the different distances) , without compression and in native resolution. High-speed LAN connectivity (input 10/100 Ethernet), a USB port to operate the source with a mouse or remote keyboard, EDID management to adapt format and resolution and alternative CEC control to the IR or RS-232 controllers are also included. Integration with the analogue systems through HD15 VGA cable for video, an unbalanced stereo cable for audio, is also facilitated.

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Agosto/Settembre August / September 2012

j Alcune immagini del software di gestione Crestron Some images of the Crestron management software

Vallantica Tacconi-Ottelio is an accommodation facility, conference centre and farming business nestled among the magnificent Umbrian hills. Surrounded by a dream-like landscape and 200 hectares of countryside, the building is composed of different spaces which can be used for business meetings, conferences and events, thanks to the equipment present. It is also possible to stay overnight. The technological equipment of Vallantica is three years old, and though integrating all that is necessary to house the events mentioned above, from lighting to audio system, from projectors to LAN network, to function they needed the continuous presence of a technician in the control room. Christian Stefanini, owner of Il Satellite and system integrator who took on the work, explained that the ownership needed to “control automatically, or by using the maximum simplicity hence without it being necessary for a technician to be present, at least the simpler and more straightforward running operations”. The option of the technician in the control room, even if it is certainly the best when there is plenty of equipment involved and the situation is well-defined, is demanding and more complicated to manage. Furthermore, the events scheduled at Vallantica do not always require for example simultaneous translation or the need to record with cameras or audio and video: it should be possible to practically and automatically manage simple presentations with projected slides and an audience, by optimising time and commitment to the maximum. The system integrator found himself before a perfectly fitted out facility, including the control room from which to monitor all the rooms (four, of different sizes) but without any system which was able for example to manage the sources directly from the room, switch on the lights or projectors, so that any speaker would be able to connect the PC by himself and display a presentation, for example.

LA SOLUZIONE È STATA AVVALERSI DELLA RETE LAN, UTILIZZANDO IL SISTEMA DIGITALMEDIA DI CRESTRON PER IL TRASPORTO DI TUTTE LE SORGENTI, SIA AUDIO CHE VIDEO THE SOLUTION USED WAS TO AVAIL OF THE LAN NETWORK, USING THE DIGITALMEDIA SYSTEM BY CRESTRON TO TRANSPORT ALL AUDIO AND VIDEO SOURCES


SOLUZIONI SOLUTIONS

CANOVA ROOM The room involved by the “control” work of Il Satellite is Canova, one of the largest of the facility. It can seat up to 200 people, is equipped with two screens and just as many projectors (Panasonic), Kramer matrix, Bose amplification system and LAN Internet connection. For now, the control system has only involved this room: following the site inspection and the assessment on how to offer a control system in the simplest and less invasive way possible, four technicians spent ten days working on cabling, programming and commissioning. The solution used was to avail of the LAN network, using the DigitalMedia system by Crestron to transport all audio and video sources. First and foremost this allowed to control at least the equipment required for 3-4 basic settings directly from the room, through a Crestron touch control table panel and, above all, to transport hassle-free all the audio and video signals from the room to the control room, which is 60 metres away on the floor above. The ideal solution which would allow to resolve the problem without touching pre-existing cables was Digital Media by Crestron, because it exploits the LAN which was already present on the speaker’s table in the conference room, for the sources (VGA, HDMI, cameras) and for the control. As regards lighting, this was always managed by the control room, manually through a DMX control unit. Thanks to a Crestron-DMX interface, it was also possible to directly control different luminous settings from the room, through a table touch panel. “In the event of subsequent upgradings, says Stefanini, everything is already arranged: it will be necessary to simply integrate the software and add a few extra ‘boxes’!”.

j La regia allestita a Vallantica per gestire le situazioni tecniche più impegnative. Control room in Vallantica: ideal to manage most technically demanding conferences and events.

Multi-Format Video Mixing per il Live e Congressuale Mixer-Switcher Video Multi-Formato Full-HD Qualità Video ai Massimi Livelli dell’Alta Definizione Otto Canali Multi-Formato su Sedici Ingressi • Ingressi e Uscite Multiformato dallo SD al Full-HD 1080p • Frame Synchronizers e Scalers su Tutti gli Ingressi • Supporto di Ingressi e Uscite 3G/HD/SD SDI • Processamento Interno a 4:4:4/10 bit • Uscita Dedicata per il Multiview • Dieci Cross-point Assegnabili • 1 M/E (Key, PinP) + DSK • Funzione Multi-Zoom • Supporto HDCP AMSTERDAM 7-11 SETTEMBRE 2012 IBC 2012 - HALL 7 - STAND J38 FREE REGISTRATION CODE 16147


SOLUZIONI SOLUTIONS

www.vismaramarine.it www.scsmare.com

Informazione integrata. Inquadra il QR con la fotocamera del cellulare dopo aver aperto il lettore. Integrated information access. Frame the QR with the phone camera after opening the player.

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Agosto/Settembre August / September 2012


MARINE SELECTION

SHIFT

Ovvero cambiare punto di vista SHIFT or rather changing outlook Figlia dell’approccio progettuale tipico delle barche a vela, questa navetta di 56” ha come caratteristiche principali la leggerezza, la facilità di manovra, la sobrietà. Integrazione di sistemi completa, gestione centralizzata delle utenze e delle funzioni di navigazione, semplice accesso alla connettività completano il quadro Fruit of the design approach which is typical of sailboats, the key features of this 56 ft. boat are lightness, easy manoeuvring and simplicity. Full system integration, centralised management of utilities and navigation functions and simple access to connectivity complete the picture Text: Laura Lazzerini

www.connessioni.biz

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SOLUZIONI SOLUTIONS

i Lo schema degli impianti su Shift The electrical and electronic system on Shift

IMPIANTO ELETTRICO, ED ELETTRONICO

La navetta Shift (lunghezza 17,75 m), varata nella primavera dai cantieri Vismara, presenta un profilo slanciato e aggressivo che ricorda un po’, con la sua carena a “V” profonda, le linee delle imbarcazioni militari, anche se le forme sono rese più gentili dal colore bianco dello scafo. Una delle caratteristiche preponderanti è l’integrazione non solo degli elementi strutturali con quelli architettonici (che ha consentito di ridurre il dislocamento di un 30-40% con conseguente riduzione della potenza installata e dei consumi), ma anche l’integrazione da un punto di vista prettamente elettronico.

La gestione dell’energia in un’imbarcazione è sempre in primo piano: quando si è in navigazione non c’è la possibilità di un allaccio, per cui l’energia va amministrata, prodotta e conservata. Per questo motivo è così importante che l’impianto abbia anche dei sistemi di monitoraggio, utili alla gestione dei consumi, senza contare che l’impianto elettrico sta alla base del funzionamento anche della parte elettronica di gestione dei servizi, sicurezza e sistemi dell’imbarcazione. Su Shift L’architettura dell’impianto elettrico si basa su un sistema evoluto e distribuito che fa uso dei

DIM. 205 X 220 X 140 COM. IDRAULICA + LUCI EST.

15 m. 3G6mmq. 15 M.

MAX 0,70 - 1,2 m.

INVERTER 25A

ALIM. TONN. SX

ALIM. TONN. DX

505 x 255 x 230

DIM. 205 X 220 X 140

SHORE 32A

GENERATORE 10 KVA

BATT. CHARGER 230 / 24 VOLT 1 OUT 80A SERVICE BATTRY

505 x 255 x 130

INVERTER 230 / 24 VOLT 5000 WATT

BATT. CHARGER 230 / 24 VOLT II OUT 40A ENGINE BATTERIES

C.B. 230 V 12 V 10A

50 x 85 x 200

444 x 328 x 240

linea 230 v gen. linea 230 v inverter

330 X 171 X 241 27 kg

linea 230 v presa banchina

12 V. 120 Ah

DIM. 1000 X 600 X 250

BATTERY CHARGER

DIM. 1000 X 600 X 250

BATTERY CHARGER

330 X 171 X 241 27 kg

BATTERY CHARGER AIR CONDITIONING 230 VOLT SOCKETS

12v 120 Ah

12v 120 Ah

12v 120 Ah

12v 120 Ah

12v 120 Ah

12v 120 Ah

LAUNDRY

MOTORE SX

DISH WASHER

MOTORE DX SERVIZI 24 V

330 X 171 X 241 27 kg

HOT PLATES ENG. FAN - EXTR.

INVERTER

12v 120 Ah

12v 120 Ah

12v 120 Ah

12v 120 Ah

12v 120 Ah

12v 120 Ah

12 V. 120 Ah

12 V. 120 Ah

12 V. 120 Ah

12 V. 120 Ah

GENERATORE TONNEGGIO SX

WATER MAKER INTRATNMENTS

TONNEGGIO DX IDRAULICA PARALLELO MOT.

BOILER 1 VARIOUS

DIM.400 X 600 X 250

330 X 171 X 241 27 kg 330 X 171 X 241 27 kg

ZOCCOLO 100 MM.

DIM.400 X 600 X 250

ZOCCOLO 100 MM.

DIM. 300 X 400 X 130 ARMADIO MARINAIO ETA

ETA

DIM. 300 X 490 X 220 CABINA ARMATORE DIM. 370 X 600 X 220

ALIMENTAZIONE Q.E. CONSOLLE E Q.E. PRUA

ALIMENTAZIONE VERRICELLO

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Agosto/Settembre August / September 2012

ALIMENTAZIONE TONNEGGIO

ETA


j Holland Casino, Amsterdam Holland Casino, Amsterdam j Holland Casino, Amsterdam Holland Casino, Amsterdam

moduli Powerplex, e che comporta una riduzione significativa dei pesi (altro argomento di non poco conto in mare); è realizzato con due quadri elettrici principali, uno che gestisce la distribuzione a 24 Volt e il secondo la distribuzione a 230 Volt. A questi quadri fanno capo dei quadri secondari, i Powerplex, delocalizzati nei vari ambienti e connessi ai quadri principali tramite cavo slim con protocollo CAN bus. I moduli Powerplex svolgono, grazie alla comunicazione in CAN bus, la diagnostica dell’intero sistema, rilevando malfunzionamenti dovuti a sovracorrenti, corto circuiti, cavi interrotti o lampade bruciate. Il collegamento tra i diversi moduli rende possibile lo scambio automatico dei dati per il corretto funzionamento dei vari sistemi presenti sull’imbarcazione, la trasmissione dei messaggi di allarme rilevati sui singoli moduli e la trasmissione dei comandi da touch screen, oltre al ripristino degli interruttori termici integrati nei moduli che proteggono le linee di alimentazione delle utenze. Questo tipo di integrazione, quindi, ha il vantaggio di non dovere necessariamente ripristinare in modo manuale sia i vari impianti di bordo che gli interruttori a protezione delle linee di alimentazione. Il sistema elettronico di bordo, in un’ottica di progettazione veramente integrata, prevede la gestione di svariate funzioni che spaziano dal monitoraggio e controllo degli impianti di bordo, alla gestione della navigazione, alla comunicazione dei dati via Internet. La gestione degli impianti di bordo è possibile dal pannello principale posizionato nel salone/dinette: consente di spengere e accendere gli impianti di bordo, oltre a monitorarne il funzionamento. I dati riportati sul pannello principale sono visualizzati anche sullo schermo della plancia principale, in modo da garantire la ridondanza dei dati. Il pannello principale è costituito da un panel PC che integra uno schermo touch screen, e da un PC dedicato che provvede a elaborare i dati del sistema di monitoraggio dell’imbarcazione. Nel pannello di comando sono contenuti i menù di comando

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del generatore, del dissalatore, dell’inverter, i selettori freddo/stop/caldo dei due gruppi di condizionamento, i pulsanti di selezione e di stacco dei gruppi batterie per i motori/generatori, l’on/off per l’inverter e per la centralina idraulica, per la CPU e per lo schermo touch screen. Sul pannello del sistema di monitoraggio sono anche disponibili diverse funzionalità: per esempio i dati relativi al bus a 230 Volt con l’indicazione della corrente consumata, lo stato delle utenze di bordo in modo da regolare i consumi energetici, lo stato delle utenze alimentate dall’inverter e di quelle collegate alle batterie, lo stato e comando dei serbatoi ecc.

LA PLANCIA, INTEGRAZIONE E DESIGN

La plancia di comando è stata disegnata appositamente per Shift, ha un design originale e semplice allo stesso tempo. È equipaggiata con le più moderne tecnologie, volte a integrare la strumentazione di navigazione, e tramite il touch screen e il PC di controllo con doppia unità CPU per la ridondanza, controlla il sistema GPS, l’autopilota, il radar wide band, il sistema di automazione (livelli dei serbatoi, dati batterie, sistema per la presa da terra) e il sistema di gestione dei dati provenienti dai motori con panneli EVC dedicati. A questi sistemi si aggiungono anche il satellitare KVH per la TV Sky, per Internet (sempre col satellite), la rete interna Wi-Fi, implementata con un router interfacciato anch’esso con il sistema di monitoraggio, e la telefonia satellitare portatile (con collegamento automatico alla rete GSM se possibile e alla rete satellitare quando necessario). Le funzioni di trasmissione e ricezione dei dati di bordo sono invece implementate con un router UMTS che stabilisce, in modo automatico, quando l’imbarcazione si trova all’interno di una cella di telefonia wireless, il collegamento wireless con il provider di telefonia scelto, mettendo anche questo collegamento a disposizione degli altri PC presenti a bordo, sia fissi che portatili, dotati della funzionalità Wi-Fi. Questo tipo di connessione permette di accedere, attraverso il PC dedicato alla navigazione, anche alle previsioni meteo. Inoltre, tramite i due PC di monitoraggio e di navigazione presenti a bordo è possibile richiedere e ricevere assistenza remota per qualsiasi problema che riguardi l’imbarcazione, così che un tecnico che si trova a distanza potrà visualizzare da remoto le informazioni riportate sugli schermi di bordo ed effettuare, in caso di necessità, una diagnosi e le modifiche al software installato.

21 MARINE SELECTION


Shift, launched in spring by the Vismara shipyard, presents a streamlined aggressive profile which brings to mind the lines of military ships due to its deep “V” shaped hull, even if the shapes are made gentler by the white colour of the body. One of the primary features is the integration not only of the structural elements with the architectural elements (which has allowed to reduce dislocation by 3040% with a consequent reduction in the installed power and consumption), but also electronic integration.

La grande semplicità richiesta dall’armatore si ritrova anche nel sistema audio video presente nel salone/dinette dell’imbarcazione: amplificazione e diffusione sono costituiti da quattro speaker e un subwoofer, insieme a lettore DVD Blu Ray (Panasonic) e uno schermo 46” (Sony) interfacciato con il sistema di navigazione. Il tutto è perfettamente integrato e in armonia con l’arredo, nell’ottica di offrire un prodotto finito, frutto di una “progettazione integrata” che tiene conto di ogni minimo dettaglio. Gli impianti sono stati progettati e curati da Dueventi di Milano.

UN ULTIMO SGUARDO CURIOSO: LA SALA MACCHINE

Nella maggior parte dei motoryacht gli spazi più curati sono quelli delle zone nobili, in questo caso invece, è la sala macchine ad aver ricevuto una cura particolare, anche in relazione al desiderio dell’armatore, divenendo fulcro dell’impiantistica di bordo. La leggerezza, insieme al profilo di carena, permettono all’imbarcazione di planare già a velocità contenute, e di navigare con la metà della potenza prevista per imbarcazioni di questa dimensione. Non solo uno spazio tecnico, la sala macchine è la centrale operativa dalla quale è possibile controllare tutti gli impianti: motori, batterie, generatore, inverter, condizionamento ecc. e il loro posizionamento ha fatto sì che i pesi fossero concentrati in uno stesso punto dell’imbarcazione. Il sistema di gestione dell’energia è stato progettato con prodotti di qualità, prevedendo batterie (un gruppo batterie da 720 Ah a 24 Vdc per i servizi, due gruppi batterie da 210 Ah a 24 Vdc ciascuno per l’avviamento dei motori e un gruppo batterie da 210 Ah a 12 Vdc per l’avvio del generatore) per la gestione dell’impianto elettrico a 24 Volt con caricabatterie dedicati ai motori/servizi e alimentati dal generatore o dalla banchina, un generatore di taglia 10 Kw e un inverter da 5 Kw per l’alimentazione delle utenze a 230 Volt. Quando i motori sono in moto le batterie si caricano automaticamente tramite gli alternatori a 24 Vdc e le batterie del generatore sono caricate a loro volta dall’alternatore a 12 Vdc quando il generatore è in moto. Le batterie servizi sono anch’esse caricate automaticamente da due alternatori montati sui motori quando questi sono in moto. Le foto degli esterni, degli interni e dei dispositivi elettronici installati a bordo sono cortesia di Vismara.

UNA DELLE CARATTERISTICHE PREPONDERANTI È L’INTEGRAZIONE NON SOLO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI CON QUELLI ARCHITETTONICI MA ANCHE L’INTEGRAZIONE DA UN PUNTO DI VISTA PRETTAMENTE ELETTRONICO ONE OF THE PRIMARY FEATURES IS THE INTEGRATION NOT ONLY OF THE STRUCTURAL ELEMENTS WITH THE ARCHITECTURAL ELEMENTS, BUT ALSO ELECTRONIC INTEGRATION 22

Agosto/Settembre August / September 2012

ELECTRICAL AND ELECTRONIC SYSTEM Power management is always first and foremost on a boat: when navigating there is no possibility to hook up, so the power needs to be managed, produced and stored. Consequently it is very important that the system also has monitoring mechanisms to manage consumption, without considering the fact that the electrical system is also at the heart of the operation of the electronic system to manage the boat’s services, safety and systems. The architecture of the electrical system is based on an evolved and distributed system which makes use of the Powerplex modules, and means a significant weight reduction (other important issue when at sea); it consists of two main electrical panels, one which manages distribution at 24 volts and the second distribution at 230 volts. These panels control secondary panels, the Powerplex, which are dislocated in the various rooms and connected to the main panels by a slim cable with CAN bus protocol. The Powerplex modules use the CAN bus communication to perform diagnostics on the entire system and detect malfunctions due to excess currents, short circuits, cable interruption or burnt out bulbs. The connection between the different modules permits to automatically exchange data for the correct operation of the various systems present on the boat, the transmission of alarm messages found on the single modules and the transmission of touch screen commands, in addition to resetting the thermal switches integrated into the modules which protect the utility power lines. This type of integration has the advantage of not having to necessarily manually reset both the various onboard systems and the switches to protect the power lines. The electronic system on board, with a view to truly integrated design, includes the management of various functions which range from monitoring and control of onboard systems, to the management of navigation, to data communication via Internet. The management of on-board systems is possible from the main panel positioned in the lounge/dinette: it allows to turn on and off the on-board systems, in addition to monitoring their operation. The data shown on the main panel are also displayed on the screen of the main bridge, to guarantee data redundancy. The main panel is composed of a PC panel which integrates a touch screen and a PC dedicated to processing the data of the boat’s monitoring system. The control panel also contains the control menus for the generator, the desalinator, the inverter, the cold/stop/hot selectors of the two airconditioning units, the selection and de-selection buttons of the battery units for the engines/generators, the on/off switch for the inverter and for the hydraulic control unit, for the CPU and for the touch screen. Different functions available on the monitoring system panel: for example the data relating to the 230 V bus with the indication of the current consumed, the condition of the on-board utilities to regulate power consumption, the condition of the utilities powered by the inverter and of those connected to the batteries, the condition and command of the tanks, etc.


SOLUZIONI SOLUTIONS

THE BRIDGE, INTEGRATION AND DESIGN The command bridge has been designed specifically for Shift and it has an original and simple design. It is fitted out with the most modern technologies geared to integrating navigation tools, and through the touch screen and the control PC with double CPU unit for redundancy, it controls the GPS system, autopilot, wide band radar, automation system (tank levels, battery data, grounding system) and the system to manage data originating from the engines with dedicated EVC panels. These systems are also joined by the KVH satellite for Sky TV, for Internet (always with the satellite), the internal Wi-Fi network, implemented with a router which is also interfaced with the monitoring system, and portable satellite telephony (with automatic connection to the GSM network if possible and to the satellite network when necessary). The transmission and receipt functions of the on-board data are implemented with a UMTS router, which automatically establishes when the boat is within a wireless telephony cell, the wireless connection with the chosen telephony provider, making this connection also available to other PCs on board, both fixed and portable, equipped with Wi-Fi. This type of connection allows access to the weather forecast, through the PC dedicated to navigation. Furthermore, through the two PCs on board responsible for monitoring and navigation it is possible to request and receive remote assistance for any boat-related problem, so that a technician who is located at a distance can view the information displayed on the on-board screens and, when required, make a diagnosis and modify the software installed.

The great simplicity requested by the owner is also found in the audio video system in the lounge/dinette of the boat: amplification and diffusion are produced by four speakers and a subwoofer, together with a DVD Blu Ray (Panasonic) reader and a 46-inch screen (Sony), interfaced with the navigation system. Everything is perfectly integrated and in harmony with the furnishings, to offer a finished product, fruit of an “integrated design” which pays attention to every detail. The electric and electronic systems are designed by Dueventi ( Milan) A LAST CURIOUS LOOK: THE ENGINE ROOM In the majority of motor-yachts the most cared for spaces are those of the noble zones. Not here. In this case, and also to satisfy the owner, the machine room has been given special attention, becoming the centre of the on-board installations. The lightness of the boat, together with the profile of the hull, allows it to glide at moderate speeds, and to sail with half the power usually required for its size. More than just a technical space, the machine room is the operating centre from which it is possible to control all the systems: engines, batteries, generator, inverter, air-conditioning etc. and their positioning has ensured that the weight would be concentrated in the same point of the boat. The power management system has been designed with quality products, including batteries (a 720 Ah 24 Vdc battery unit for services, two 210 Ah 24 Vdc battery units each for starting the engines and a 210 Ah 12 Vdc battery unit to start the generator) to manage the 24 V electrical system with battery chargers dedicated to the engines/ services and powered by the generator or by the dock, a 10 Kw generator and a 5 Kw inverter for powering utilities at 230 Volt. When the engines are running the batteries are automatically charged by the 24 vdc alternators and the generator batteries are charged in turn by the 12 Vdc alternator when the generator is running. The service batteries are also charged automatically by two alternators mounted on the engines when they are running. The photos of the exteriors, interiors and electronic devices installed on board are courtesy of Vismara.

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INCONTRI MEETING

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AMX

Automazione da 30 anni AMX - Automation for 30 years Oggetto di approfondimento della rubrica di questo mese è AMX, che nel 2012 festeggia i suoi 30 anni, conosciuto per soluzioni hardware e software studiate per l'implementazione, la manutenzione e la gestione della tecnologia nei più diversi ambiti di applicazione, dal corporate al residenziale, dall'educational al pubblico. A parlarcene è Kevin Morrison, Managing Director AMX Europe, che ha seguito l'espansione del ramo europeo dell'azienda statunitense Text: Chiara Benedettini, Barbara Trigari

AMX, which turns 30 this year, is the topic of in-depth investigation this month. Known for hardware and software solutions designed for implementation, maintenance and management of technology, it spans a wide range of application sectors, from corporate to residential, from educational to public. We spoke to Kevin Morrison, Managing Director of AMX Europe, who was responsible for the expansion of the European branch of the American company Kevin Morrison - Inizialmente AMX era proprio quello che si dice una garage company! Miller ebbe l’idea, che ancora costituisce le fondamenta di AMX, di rendere più semplice e gradevole la vita delle persone che entrano in contatto con la tecnologia. Quindi realizzò nel proprio garage il primo dispositivo di controllo, chiamato MX20. Lo inviò a una serie di possibili clienti, con la raccomandazione di pagarlo se fosse stato utile, e da lì nacque il primo cospicuo ordine e il primo prodotto, l'AMX MX20, oggi fuori produzione ma ancora visibile sul sito AMX.

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j Kevin Morrison, Managing Director AMX Europe

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Agosto/Settembre August / September 2012

Qual è stata successivamente l'evoluzione dell'azienda? KM - La crescita è stata così rapida da condurre, nel 1995, alla quotazione in borsa al NASDAQ. Successivamente è cominciata una politica di acquisizioni rivolta ad aziende operative nel settore residenziale, come AudioEase e PHAST, fino al 2005, quando AMX è entrata nel gruppo Duchossois (TDG) del quale fanno parte parecchi marchi indirizzati al mercato audio-video professionale come Chief, Milestone, Sanus. TDG ha investito parecchio nell’azienda, grazie alla comunanza di visione e alla fiducia nelle capacità di AMX di affrontare le sfide della digitalizzazione e dell'integrazione complessa. Negli ultimi sei anni quindi le dimensioni di AMX sono quasi raddoppiate, passando da 350 a 600 dipendenti, anche grazie all'acquisizione sotto il “cappello” AMX Corp. in soli 18 mesi, tra 2006 e 2008, di ben sei aziende, Matrix Audio Designs, AutoPatch, Inspiration Matters, ProCon Technology, Atrium Group Developments ed Endeleo, l'azienda dalla quale provengo.


Aziende proprietarie anche di tecnologie... KM - Esattamente. Oltre a incrementare la presenza di AMX in specifici mercati verticali, alcuni dei brand acquisiti posseggono la proprietà intellettuale delle tecnologie che commercializzano. Per esempio AutoPatch per gli switcher e le architetture digitali, o le acquisizioni in Inghilterra nell'ambito del digital signage e della IP TV, la cui impronta storica è di matrice europea, inglese in particolare; grazie a questo, abbiamo focalizzato l'attività della sede londinese, con 35 persone che lavorano proprio su queste tecnologie. Come è gestita l'attività di R&D? Avete collaborazioni con enti di studio e di ricerca, o realizzate tutto internamente? KM - In passato abbiamo fatto entrambe le cose, ma oggi ricerca e sviluppo sono gestite da personale AMX in diverse sedi nel mondo, soprattutto nella sede centrale in Texas vicino a Dallas o a Cheney nello stato di Washinghton. L'azienda è molto engineeringoriented, infatti sono impegnati in R&D oltre il 40% dei dipendenti, e da azienda focalizzata sul prodotto siamo rapidamente passati all'ideazione e proposta di soluzioni. Quali sono i prodotti chiave nella storia di AMX? KM - La prima interfaccia utente è stata concepita ormai 25 anni fa, e la progettazione di dispositivi di questo tipo è stata l'attività prevalente di AMX almeno fino a sette anni fa, quando è cominciata l'espansione in altre aree con TDG. Successivamente il portafoglio prodotti

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si è notevolmente ampliato accogliendo soluzioni di controllo e automazione, software, digital signage, tecnologie IP TV in mercati tra loro molto diversi. Il 2012 ha portato un'ulteriore serie di novità: segna il 30esimo compleanno di AMX, quindi abbiamo previsto una serie di celebrazioni ed eventi oltre al lancio di numerosissime novità per la meeting room “ideale”, quindi connettività, interfacce, architetture digitali per ambienti corporate, residenziali ed educational. Nel corso del tempo è cambiata la mission aziendale? KM - Storicamente siamo sempre stati molto concentrati sui partner e sugli integratori, e oggi lo siamo ancora di più: è importante che i nostri prodotti siano installati al meglio, e ci teniamo che i clienti finali siano consapevoli del loro acquisto, in particolare nei settori educational e residenziale. Come è organizzata la rete distributiva AMX in Europa? KM- Abbiamo 13 uffici territoriali diretti e siamo presenti in 47 stati europei anche attraverso i nostri partner esclusivi. Si tratta di società possedute al 100% da AMX, oppure di partner legati da un accordo di esclusiva. Con questi ultimi ci manteniamo in costante contatto organizzando incontri annuali, spesso proprio a ISE, o anche a livello mondiale. Sono momenti molto importanti per dialogare, condividere esperienze e capire insieme come diventare sempre più efficienti, oltre che per il contatto umano.

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AMX rispetto alla concorrenza: cosa vi differenzia? KM - Prima di tutto i 30 anni di esperienza alle spalle. Poi il fatto che il business di AMX sia al 50% di livello globale: siamo nati in USA ma possiamo proporci a clienti importanti come azienda davvero internazionale. Molte grosse organizzazioni hanno bisogno di un fornitore capace di offrire loro la stessa esperienza di gestione nella sede giapponese come in quella europea; e il discorso vale anche per il mercato residenziale, nel quale i clienti sono più piccoli ma l'esigenza di integrare la residenza di Londra con quella di Roma, anche esteticamente, alla fine è simile. Andiamo fieri della capacità di soddisfare i nostri clienti ovunque si trovino nel mondo, e pensiamo che sia un elemento di forte attrazione per AMX. Se dovesse descrivere il lavoro di AMX? KM - Accessibilità prima di tutto, quindi un prezzo avvicinabile dal più ampio pubblico possibile, ma anche semplicità d'uso attraverso il collegamento con dispositivi ormai generalmente diffusi come l'iPod e l'iPad. Il prezzo dei componenti e della tecnologia hanno cominciato a scendere, e oggi si sono aperti mercati che solo 15 anni fa non erano nemmeno immaginabili. E poi standardizzazione e globalizzazione: le multinazionali ci chiedono di installare gli stessi prodotti e interfacce nelle diverse filiali nel mondo, la stessa programmazione, lo stesso supporto post vendita. Proprio per rispondere a queste esigenze, sia in USA che in Europa abbiamo cercato di alzare gli standard dei nostri partner integratori, per offrire un sempre migliore livello qualitativo per i nostri clienti. Abbiamo un programma di certificazione interno chiamato LMS, sia tecnico che di sales&management, perché pensiamo che formare il canale sia fondamentale per assicurarci che quest’ultimo ci rappresenti con il corretto posizionamento.

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Agosto/Settembre August / September 2012

Che ruolo ha l'aspetto estetico, per prodotti così tecnologici? KM - Il design industriale è importantissimo, direi cruciale, anche perché ormai il mercato offre anche molti prodotti consumer con un design eccellente. Il nostro CEO Rashid Skaf è impegnato direttamente su questo tema, che assume particolare rilievo per gli architetti e i designer, soprattutto in Italia. Una ricerca di Casio (The Meeting Room Marathon) ha rilevato che per il 99% degli intervistati la tecnologia è molto importante in una meeting room, ma l'88% non è soddisfatto dell'estetica, del feeling d'uso. Estetica e semplicità hanno un ruolo molto rilevante.

j La reception della sede centrale europea di Londra. The European headquarter welcome desk in London

AMX

Fondata nel 1982 a Richardson, in Texas, da Scott Miller insieme alla moglie Roslyn, oggi AMX è guidata da Rashid Skaf; la mission è progettare, realizzare e commercializzare soluzioni e prodotti che mirano a semplificare l'interazione delle persone con la tecnologia. Opera in sette mercati verticali: educational, corporate, pubblico, residenziale, hospitality, retail, sanità, ove i primi quattro sono i più rilevanti in termini di fatturato. Le tipologie di prodotto vanno dai dispositivi di controllo e automazione, a quelli per il monitoring dei dispositivi elettronici, fino a quelli per la distribuzione di contenuti audio e video, nelle abitazioni come in strutture pubbliche o ambienti lavorativi. AMX è organizzata con una sede centrale in Texas e uffici di rappresentanza in 22 stati USA; inoltre è presente in altre 86 nazioni fuori dagli States con un network di oltre 1.200 rappresentanti e 24 distributori esclusivi. Tra i prodotti più noti nella storia e nel presente di AMX, i touch panel Modero X Seris, il software Resource Management Suite, la linea NetLinx di controller integrati, gli switcher serie Enova DVX ed Enova DGX. È quotata in borsa al NASDAQ dal 1995 e fa parte delle 25 aziende di medie dimensioni “Best to work for in America”. Oggi è parte del gruppo Duchossois, impiega circa 600 dipendenti, oltre la metà dislocati presso la sede centrale. www.amx.com Founded in 1982 in Richardson, Texas, by Scott Miller and his wife Robyn, today AMX is managed by Rashid Skaf; the mission is to design, manufacture and sell solutions and products which aim at simplifying the interaction of people and technology. It works in seven vertical markets: education, corporate, public, residential, hospitality, retail, health, where the first four are the most important in terms of turnover. The types of product range from control and automation devices to those for monitoring electronic devices to those for distributing audio and video contents in homes, public structures and the workplace. AMX is organised with a head office in Texas and representational offices in 22 American states; it is also present in 86 nations outside of the United States with a network of over 1200 representatives and 24 sole distributors. The best known products in the history of AMX are the Modero X Series touch panels, Resource software Management Suite, NetLinx line of integrated controllers, the Enova DVX and Enova DGX switchers. It has been quoted on the NASDAQ since 1995 and is one of the 25 medium-sized companies entitled "Best to work for in America". Today it is part of the Duchossois group, employs 600 people with half of these dislocated in the head office.


Muse, O2 Arena, London, England www.dbaudio.com/it

Democrazia per gli ascoltatori: d&b è d&b.

Dicono che la linearità della risposta in frequenza e la sorprendente precisione della direttività dei sistemi d&b sono un fatto incontrovertibile, e che la facilità di ottimizzazione tramite l‘elettronica e il remote control pure, e che insieme aiutano a far sì che la qualità dell‘ascolto sia la migliore possibile per ogni poltrona nella sala. E comunque: d&b, come sempre.


IL DISTRIBUTORE ITALIANO: INTERMARK SISTEMI The Italian distributor: Intermark Sistemi Intermark Sistemi nasce nel 1972 come società di ingegneria, in 40 anni di attività ha acquisito una profonda esperienza nella realizzazione di sistemi di controllo centralizzato in ambito residenziale, professionale, nautico e navale. Oggi è distributore di prestigiosi marchi per l’automazione, l’integrazione e il controllo di sistemi e offre, a fianco alla vendita di prodotti, i servizi di supporto commerciale pre-vendita, assistenza tecnica post-vendita, consulenza e formazione. Il marchio AMX rappresenta il fiore all’occhiello dell’offerta: in 16 anni di distribuzione sul territorio italiano Intermark ha realizzato con le tecnologie AMX migliaia di sistemi, includendo nella reference list nomi importanti dell’imprenditoria italiana e internazionale. Le principali applicazioni riguardano: auditorium, sale riunioni e sale conferenza, aule didattiche, centrali operative e di controllo, uffici e alberghi. Molte applicazioni gestiscono negozi, musei, parchi tematici e, nell’ambito residenziale, ville, appartamenti e yacht. Disponendo di una solida struttura operativa, un’esperienza che spazia in diversi settori e una professionalità consolidata, Intermark Sistemi dispone delle tecnologie più avanzate per realizzare sistemi integrati per ogni esigenza di home & building automation: controllo dell'illuminazione, distribuzione audio/video, integrazione impianti di climatizzazione e di sicurezza, gestione contenuti multimediali e qualsiasi altra richiesta per gestire in modo semplice e funzionale ogni tipo di periferica. Intermark Sistemi opera su tutto il territorio nazionale tramite rivenditori autorizzati che forniscono sistemi chiavi in mano eseguendo sopralluoghi, preventivi, installazioni e assistenza. Per garantire l'alto livello qualitativo dei propri dealer Intermark Sistemi organizza regolarmente corsi di formazione e aggiornamento, base e avanzati.

www.intermark.it Intermark Sistemi was set up in 1972 as an engineering firm and in forty years of business it has gained thorough experience in the realisation of centralised control systems for the residential, professional, nautical and naval sectors. It currently distributes prestigious brands for the automation, integration and control of systems and, alongside the sale of products, it provides support for presales business, technical after-sales assistance, consulting and training. The AMX brand is the flagship of the product range: in 16 years of distribution throughout Italy Intermark has realised thousands of systems using AMX technologies, including important names of Italian and international entrepreneurship in its reference list. The key applications areas are: auditoriums, meeting rooms and conference rooms, teaching rooms, operational and control centres, offices and hotels. Many applications manage shops, museums, theme parks and, within the residential sector, villas, apartments and yachts. Availing of a solid operational structure, experience which spans diverse sectors, and consolidated professionalism, Intermark Sistemi uses latest generation technologies to realise integrated systems to cater for every home & building automation need: lighting control, audio/video distribution, integration of air conditioning and safety systems, management of multimedia contents and any other request to simply and functionally manage any type of peripheral device. Intermark Systems works throughout Italy via Authorised dealers who supply turnkey systems performing on-site inspections, estimates, installations and assistance. To guarantee the high quality of its dealers Intermark Sistemi regularly organises basic and advanced level training and refresher courses.

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Agosto/Settembre August / September 2012

Qual è il vostro approccio tecnologico? KM - I nostri prodotti sono progettati e studiati per funzionare in armonia, creando una soluzione mirata ai diversi mercati: questo è il marchio di fabbrica di AMX. La tecnologia è in rapida evoluzione, da qui la necessità di proporre novità regolarmente, per esempio rispondendo alla sempre maggiore diffusione del video, la convergenza con il mondo IT e così via. Abbiamo investito molto tempo e risorse per ottenere una vera integrazione a tutti i livelli anche attraverso le acquisizioni, sempre per seguire il mercato e le richieste dell'utente finale. Inoltre, le collaborazioni con altri brand, gestite da una squadra ad hoc che si chiama In Concert Team, fanno sì che i nostri prodotti vengano riconosciuti automaticamente (con il sistema Device Discovery) anche da device di terze parti. Quali sono i vostri piani per il prossimo futuro? KM - Espandersi nei mercati emergenti. In Europa siamo forti nel centro e nell'Est, frutto di un lavoro fatto negli ultimi due anni, e adesso miriamo a Repubblica Ceca e Russia, poi Asia del sud, Medio Oriente, Africa: aree che hanno percentuali di crescita incredibili. Continueremo a focalizzarci sui nostri core business tradizionali: corporate, residenziale, pubblico ed educational. Il digital signage, un settore piuttosto nuovo per AMX, è stato affrontato con successo offrendo la tecnologia e demandando ai partner lo sviluppo del business model. Dopo la crisi, da dove ripartirà il mercato? KM - Il 2012 è un anno positivo per AMX, abbiamo fatto i migliori primo e secondo trimestre di sempre, e questa è già una bella novità: dobbiamo ringraziare l’ampio portafoglio prodotti e le capacità organizzative, che hanno contribuito a farlo fruttare. Sono ottimista, l'euro tiene ancora bene e credo che il 2013 potrà essere ancora migliore; penso che stiamo andando incontro a un consolidamento del mercato dal quale usciranno le aziende più solide, che lavorano bene e danno servizio ai propri clienti. Inoltre, credo sia importante anche avere una voce comune come industria, quindi fare parte di associazioni internazionali: AMX per esempio è molto attiva con personale impegnato direttamente nel consiglio direttivo, per esempio in InfoComm.

Kevin Morrison – Initially AMX was exactly what you would call a garage company! Miller had the idea, which is still the basis of AMX, to make life more pleasing and simpler for people who come into contact with technology. So he created the MX20, the first control device, in his garage. He sent it to a few possible customers with the recommendation of paying for it if it was useful, and that led to the first large order and the first product , the AMX MX 20, which is no longer in production but is still visible on the AMX site. How did the company develop after that? KM - Growth was very fast and in 1995 we were already quoted on NASDAQ. This was followed by an acquisition policy which was geared to companies working in the residential sector, like AudioEase and PHAST, up to 2005, when AMX became part of Duchossois (TDG) joining many brands addressed to the pro audio video market like Chief, Milestone and Sanus. TDG has heavily invested in the company, thanks to a shared vision and confidence in the abilities of AMX to tackle the challenges of digitalisation and complex integration. In the last six years the size of AMX has almost doubled, passing from 350 to 600 employees. This is also thanks to the quick acquisition in just 18 months, between 2006 and 2008, of six companies, Matrix Audio Designs, AutoPatch, Inspiration Matters, ProCon Technology, Atrium Group Developments and Endeleo, under the management of AMX Corp. I come from Endeleo. Companies which are also technology proprietors... KM - Exactly. Aside from increasing the presence of AMX in specific vertical markets, some of the brands acquired possess the intellectual properties of the technologies they sell. For example AutoPatch for switchers and digital architecture, or the acquisitions in England in the digital signage and IPTV sector, the historical imprint of which is European, English in particular; thanks to this we have focused our activity on the London office with 35 people who work precisely on these technologies.


INCONTRI MEETING

How do you mange R&D? Do you have working relationships with research and study bodies or do you perform R&D internally? KM - In the past we did both, but today research and development are managed by AMX personnel in different offices around the world, above all in the headquarters in Texas close to Dallas or Cheney in Washington State. The company is highly engineering-oriented, over 40% of staff is involved in R&D, and from a product focused company we have rapidly moved to the conception and proposal of solutions. What are the key products in AMX’s history? KM - The first user interface was conceived 25 years ago, and the design of this kind of device was the main activity of AMX until at least 7 years ago, when it started expanding into other areas with TDG. Later, the product portfolios considerably increased incorporating control and automation solutions, software, digital signage, IPTV technologies, in markets which were very different. 2012 has brought several novelties: it marks the 30th year of AMX, so we had in mind a series of celebrations and events in addition to the launch of numerous innovations for the “ideal” meeting room so connectivity, interfaces, digital architecture for the corporate, residential and educational sectors.

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Over time, has the company’s mission changed? KM - Historically speaking we have always been focused on our partners and integrators and we are even more so today: It is important for our products to be installed as best as possible, and we want the end customer to be aware of what they purchase, in particular in the educational and residential sectors. How is the AMX network distributed within Europe? KM - We have 13 direct territorial offices and we are also present in 47 European countries through our sole partners. They are companies fully owned by AMX, or partners bound by an exclusive agreement. We stay in continuous contact with the latter, organising annual meetings, often at ISE or even at world level. They are very important moments for dialogue, sharing experiences and understanding together how to become more efficient, as well as for direct contact.

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Agosto/Settembre August / September 2012

AMX and the competition: What makes you different? KM - First and foremost 30 years of experience. Then the fact that AMX business is 50% global: we were born in the USA but we can present ourselves to important customers as a truly international company. Many large companies need a supplier who is able to offer them the same management experience in the Japanese office as in the European one; and the same is true for the residential market in which the customers are smaller but the need to integrate the London residence with that in Rome, even aesthetically, is the same. We are proud of the ability to satisfy our customers wherever they are in the world, and think that it makes AMX very attractive. If you had to describe the work of AMX? KM - First and foremost accessibility, so an attractive price for as many as possible, but also simplicity of use through connection with devices that are now widely diffused such as iPod or iPad. The price of the components and technology has started to fall, and today markets are open which would have been unimaginable just 15 years ago. And then standardisation and globalisation. Multinationals ask us to install the same products and interfaces in different branches throughout the world, the same programming the same after-sales support. Precisely to respond to these demands, in the USA and in Europe we have tried to raise the standards of our integrator partners, to offer an ever higher quality level for our customers. We have an internal certification program called LMS, for both technical and sales&management, because we believe that it is essential to train the channel to ensure that the latter represents us with the correct positioning.


INCONTRI MEETING

What role does the aesthetic aspect play for such technological products? KM - Industrial design is important, I would even say crucial, also because the market now offers many consumer products with an excellent design. Our CEO Rashid Skaf is focused on this issue, which is also important to architects and design professional, particularly in countries like Italy. The study performed by Casio (The Meeting Room Marathon) revealed that for 99% of interviewees the technology in a meeting room is very important, but 88% were not satisfied with the aesthetics, with the feeling of use. Aesthetics and simplicity have a very important role to play. What is your technological approach? KM - Our products are designed to work in harmony, creating a solution targeted at different markets: this is the hallmark of AMX. Technology is developing quickly, so it is necessary to offer innovations on a regular basis, for example to respond to the ever greater diffusion of video, convergence with the IT world and so on. We have heavily invested in time and resources to achieve true integration at all levels also through acquisitions, always to keep in line with the market and the requests of the final user. Furthermore, working relationships with other brands managed by an ad hoc team which is called In Concert Team, ensure that the products are recognised automatically (with the Device Discovery system) also by third party devices.

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What are your plans for the near future? KM - Expand to emerging markets. In Europe we are strong in the centre and East, the result of work carried out in the last two years, and now we are aiming at the Czech Republic and Russia then Southern Asia, Middle East and Africa: areas which have incredible growth percentages. We will continue to focus on our traditional core businesses: corporate, residential, public and educational. Digital signage, which is a rather new sector for AMX has been tackled successfully by offering the technology and passing the development of the business model on to our partners. After the crisis, from where will the market take off? KM - 2012 is a positive year for AMX, we have had the best ever first and second quarters, and this alone is good news: we have to thank the large product portfolio and organisational skills which have contributed to making this happen. I am an optimist, the euro is still holding well and I believe that 2013 can be even better; I think that we are heading towards consolidation of the market which will make survive companies stronger, work well and give services to their customers. I also believe it is important to have a shared voice as an industry so to be part of international associations: AMX for example is very active on and has staff committed to executive committee such as InfoComm.

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TECNOLOGIA TECHNOLOGY

UNA PROPOSTA… INDECENTE AN INDECENT PROPOSAL È trascorso un po’ di tempo da quando io e l’Acustico incontrammo il Sovrintendente del teatro, che mi chiese un sistema di rinforzo sonoro “quasi invisibile”. Anzi, invisibile del tutto. Prima di poter aprir bocca per protestare che, no, un sistema di questo tipo non esiste né può esistere, rapido come il fulmine l’Acustico mi precedette assicurando al Sovrintendente che eravamo in grado di accontentarlo, e gli mostrò anche un’immagine dei diffusori di piccole dimensioni capaci di soddisfare le sue esigenze. In che modo non lo sapevo proprio, almeno fino ad allora...

Some time has passed since the Soundman and I met with the Theatre Superintendent, who asked me for a sound reinforcement system that was “almost” in fact “totally” invisible. Before opening my mouth to protest that such a system didn’t and couldn’t exist, as fast as lightening, the Soundman preceded me, ensuring the Superintendent that we would be able to satisfy his request, and also showed him an image of the small speakers which would respond to his needs. I had no idea in what way, at least until then...

Text: Giorgio Gianotto Il dado era oramai tratto e prendemmo accordi per mostrare al Sovrintendente uno dei diffusori che intendevamo utilizzare, per ottenere la sua approvazione e il consenso a procedere con il progetto e la proposta d’impianto. In seguito, l’Acustico mi spiegò per filo e per segno la tecnologia che intendeva utilizzare e le sue affascinanti possibilità, assicurandomi che avrebbe curato lui la parte teorica “matematica” del progetto, affidando a me la formulazione della proposta e l’installazione del sistema, se questa fosse stata approvata. Da lì a pochi giorni, come promesso, ho mostrato al Sovrintendente uno dei diffusori di cui avevamo parlato. Una linea di suono lunga circa un metro e molto esile, larga e profonda meno di quindici centimetri. Il Sovrintendente, interessato in primis all’impatto estetico del sistema e solo in seconda istanza alla sua qualità – che peraltro, con grande fiducia nella scienza del XXI secolo, dà per scontata… – si è mostrato più che soddisfatto, avendo fugato le sue paure per una proposta basata sui diffusori ingombranti e intrusivi che già gli erano stati offerti da altri installatori. Ho ricevuto quindi il placet a procedere con la presentazione della proposta. In quella occasione, ho anche misurato

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il Tempo di Riverberazione del teatro, seguendo la procedura insegnatami dall’Acustico (vedi la Parte II di “Io e l’Acustico”, “Acustica verso Architettura: amici o nemici?”-Connessioni Novembre 2011).

IL PROGETTO NELLA TANA DEL LUPO

Oggi l’Acustico mi ha telefonato, dicendomi che il progetto dell’impianto audio è pronto, e convocandomi per un incontro nel suo studio per discuterne. È la prima volta che metto piede nel covo dell’Acustico e rimango un po’ deluso. Mi ero quasi aspettato un antro vasto e misterioso, pieno di apparecchiature esoteriche, cavi e scintille: un poco di Tesla e un poco di Frankenstein. Invece, nulla di tutto ciò. È un normalissimo appartamento in un quartiere nuovo e periferico della città, dove fortunatamente non ho avuto difficoltà a trovare parcheggio, e la stanza nella quale ci accomodiamo porta sì qualche traccia del mestiere del mio anfitrione, ma solo sotto forma di vecchi registratori a nastro, microfoni vintage e vecchi analizzatori audio, esposti come soprammobili. A dominare la scena sono due grandi monitor da 24” collegati a un computer.


TECNOLOGIA TECHNOLOGY

a)

j La copertura in Campo Diretto delle sedute del teatro con le soluzioni di due colonne da 12 diffusori ciascuna (a) e da 7 diffusori, due dei quali beamformer (b) Direct Sound Field coverage of the theatre seats with the solutions of two columns of 12 speakers each (a) and of 7 speakers, two of which are beamformers (b).

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Su uno dei monitor compaiono delle tabelle piene di dati, ma l’altro mostra quella che mi sembra essere la ricostruzione schematica dell’edificio del nostro teatro. “Come sai,” mi informa l’Acustico “tempo addietro il Sovrintendente mi interpellò per eliminare il problema del riverbero in certe aree del teatro. Ottenni i file Autocad DXF con planimetrie e sezioni dell’edificio, disponibili grazie ai recenti lavori di ristrutturazione, e li utilizzai per disegnare i pannelli. Questa ricostruzione è risultata utile anche per simulare il comportamento del sistema per il rinforzo del suono che dobbiamo proporre”. “Che programma hai usato?” chiedo. “In entrambi i casi mi sono avvalso di un software CAD acustico. CAD significa Computer Aided Design, una tipologia di software d’importanza fondamentale in molti campi ingegneristici, che consente di simulare il comportamento di un sistema complesso e quindi di ottimizzarne le prestazioni. I CAD acustici furono tra i primi software di questo tipo a essere disponibili quando apparvero i Personal Computer IBM e Macintosh Apple, nei primi anni ’80. In quel decennio quasi tutti i produttori di diffusori acustici proposero un loro software proprietario, tuttavia fu presto chiaro che mentre era possibile creare software a costi ragionevoli, l’aggiornamento per mantenerli allo stato dell’arte era un altro paio di maniche, quindi a poco a poco i programmi si ridussero di numero. Oggi si contano sulle dita di una mano ma, in compenso, offrono risultati molto accurati. Alcuni consentono anche di ascoltare il risultato della simulazione, con un grado di realismo veramente incredibile… di questo però parleremo in un altro momento.

b)

Oggi dobbiamo decidere cosa proporre al Sovrintendente. Ho elaborato un paio di soluzioni e le ho simulate con il mio CAD. Ho calibrato l’immagine “acustica”del teatro in base ai risultati del Tempo di Riverberazione che hai misurato. In questa maniera siamo sicuri che la sala reale e la sua raffigurazione virtuale presentino le stesse caratteristiche fisiche. Come sempre, parlando di elaborazione dei dati, vale la legge “garbage in garbage out”: se immetti dei dati errati nel sistema, otterrai solo risultati fuorvianti; quindi è molto importante accertarsi che il modello acustico creato sia corretto e acusticamente identico all’originale”. “Che soluzioni hai trovato?” “Osserviamo bene la struttura della sala. Abbiamo la platea, che degrada verso il palcoscenico, come deve essere; sopra la platea troviamo un primo ordine di palchi e poi, a sorpresa, una galleria. Questa è un’aggiunta moderna, la struttura originale non la prevedeva. Sopra la galleria c’è un secondo ordine di palchi e infine il Paradiso, loggione o piccionaia, come preferisci. Una struttura indubbiamente complessa, che richiede sorgenti poste più in alto delle aree che devono servire. Se così non fosse, ringhiere e balaustrate intercetterebbero il Suono Diretto, impedendogli di raggiungere gli spettatori. E noi sappiamo molto bene quale sia l’importanza del Suono Diretto nell’assicurare buona timbrica, e soprattutto buona intelligibilità”. “Ma questo significa che non possiamo utilizzare le tecnologie che mi hai spiegato l’ultima volta che ci siamo visti!”

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TECNOLOGIA TECHNOLOGY

i L’inclinazione dei due fasci sonori del beamformer che copre la galleria e il secondo ordine di palchi. The tilting of the two sound beams of the beamformer which cover the circle and the second row of boxes.

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“Nient’affatto. Possiamo e dobbiamo. Però, esiste un’alternativa: dal pavimento della platea al soffitto il teatro è alto circa 18 metri, e se collochiamo ai due lati del palco una colonna di linee di suono che parta dal pavimento e arrivi al soffitto, siamo certi di assicurare un’eccellente copertura di tutte le sedute, incluso l’interno dei palchi, con la massima intelligibilità possibile. La colonna è alta ma sottilissima, quindi non dovrebbe suscitare le ire del Sovrintendente. C’è però l’inconveniente che la colonna si prolunga oltre il proscenio – l’arco che chiude in alto l’apertura del palcoscenico – diventando assai più visibile, e questo al Sovrintendente non piacerà. Inoltre, ai lati del palcoscenico ci sono già alcune strutture tecniche, che dovrebbero essere ricollocate, e anche su questo il Sovrintendente avrà da ridire”. “Ma scusa, in questo modo dovremmo installare ben 36 diffusori da un metro, diciotto per ogni lato! Un’enormità”. “Un po’ meno, perché la colonna non deve essere continua dal pavimento al soffitto. Ce ne vorrebbero 24, 12 per lato. Sì, sono parecchi, e l’installazione è sicuramente laboriosa: richiede delle staffe progettate e costruite ad hoc da un fabbro, per far sì che la colonna sia ben aderente e ancorata alla parete. In compenso, l’esperienza mi dice che i risultati sono non solo buoni, ma eccellenti”.

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MESSA A PUNTO

“Mi sa tanto che il Sovrintendente non digerirà facilmente questa soluzione…” “Lo penso anch’io. Per questa ragione la proposta che sottoporremo, quella definitiva, è un po’ diversa. La platea e il primo ordine di palchi saranno coperti da una colonna di quattro diffusori a ogni lato del palco, dove non ci sono altre strutture tecniche. Sempre ai lati del palco, sopra le strutture tecniche e appena sotto l’altezza del loggione, collochiamo altre due colonne, ognuna con due diffusori. Queste colonne sono di tipo beamformer a due fasci: uno diretto verso il secondo ordine di palchi, a 0°, il secondo inclinato di circa 15° e allargato sempre di 15° verso la galleria. Infine, altri due diffusori singoli copriranno il loggione. Questi ultimi sono i più problematici perché non saranno celati dalla cornice del palcoscenico. Tuttavia, sono lunghi solo un metro e sottili, e riusciremo in qualche modo a farli accettare. Se il Sovrintendente proprio non ne vorrà sapere, ho una soluzione alternativa, con i due diffusori che sfiorano il soffitto, parzialmente nascosti dagli stucchi, però dovrebbero agire anch’essi come beamformer, e questo aumenta i costi”. “Se ho ben capito, avremmo in totale 14 diffusori ai due lati del palco, sette più sette, e non occorrerebbe spostare alcun elemento tecnico preesistente. Inoltre, sei diffusori su ciascun lato sarebbero praticamente invisibili. Non male. E le prestazioni?” “La perdita di intelligibilità rispetto alla soluzione a tutta colonna c’è, ma è minima. E con le colonne di suono che abbiamo scelto la pressione sonora sarà sovrabbondante”. “Sì, appunto, i diffusori che abbiamo scelto. Non mi sembra che siano uno steering system”. “Hai ragione, non lo sono, ma abbiamo due alternative. La prima è sostituire i diffusori che saranno utilizzati come beamformer con altri che consentano questa funzione. L’inclinazione e la larghezza dei fasci richiesti, 15°/15° il primo, 0°/0° il secondo, sono relativamente modesti e alla portata dei beamformer più economici. D’altra parte, sarà difficile trovare diffusori off-the-shelf sottili come noi vorremmo. La seconda soluzione, intrigante, è fabbricarseli da soli, modificando le linee di suono che già abbiamo scelto. Come sai, queste sono di tipo passivo, occorre quindi ricablare gli altoparlanti interni, collegandoli in serie o in parallelo a gruppi di due. I 12 gruppi così creati dovranno essere collegati a 12 canali di amplificazione (utilizzando amplificatori a 4 o 8 canali) e questi alle uscite di un DSP. Laborioso ma non difficile. Questa opzione salverebbe la “invisibilità” dei diffusori e abbatterebbe anche sensibilmente i costi. Naturalmente occorre programmare il DSP con le funzioni e i “numeri” giusti per ottenere la conformazione di fascio adatta. Lo posso fare io”. “Bene. Daremo un’occhiata per vedere cosa offre il mercato in tema di steering systems snelli e possibilmente economici. Però mi sembra che manchi ancora qualcosa”.


L’ARGOT DELL’AUDIO - Audio Jargon BEAMFORMER/MODELLATORE DI FASCIO: diffusore composto da più altoparlanti atti a creare un’emissione sonora modellata a seconda delle necessità dell’utente. Può essere di tipo passivo, con amplificatori e DSP esterni o attivo, con elettronica incorporata. BOCCASCENA: nei teatri, è lo spazio che delimita il palcoscenico. CAD ACUSTICO: software per la simulazione dei campi sonori complessi. È in grado di calcolare una serie di parametri acustici significativi nel campo dell’Acustica Architettonica e dell’Elettroacustica. Alcuni software sono dotati di un’estensione per la riproduzione sonora del Campo Sonoro simulato, talvolta capace d’impressionante realismo. CAMPO SONORO DIRETTO: è generato da una sorgente sonora che invia l’energia direttamente verso l’ascoltatore. DSP: Digital Signal Processor – Elaboratore digitale di segnale. Dispositivo elettronico dotato di processore in grado di elaborare digitalmente un segnale. In campo audio ha sostituito le apparecchiature analogiche e creato un enorme panorama di nuove applicazioni. LINEA DI RITARDO: dispositivo in grado di ritardare temporalmente un segnale elettrico. Prima meccanico, poi magnetico, infine elettronico analogico e ora elettronico digitale, realizzato con l’ausilio dei DSP. LINEA DI SUONO/LINE ARRAY: diffusore composto da numerosi altoparlanti collocati in modo da comporre una colonna lunga anche alcuni metri. Se la colonna è progettata correttamente, l’interferenza fra gli altoparlanti genera un’onda sonora cilindrica. PARADISO (detto anche piccionaia e loggione): ordine superiore di posti in un teatro, vicino al soffitto. STEERING SYSTEM: linea di suono beamformer in grado di inclinare l’emissione sonora, di allargarla e generare due o più fasci. TEMPO DI RIVERBERAZIONE (T60): grandezza usata in Architettura Acustica. Valuta il tempo – in secondi – necessario affinché l’impulso di energia introdotto in un ambiente si riduca di 60 dB. All’aperto, il valore del T60 è 0 s o poco più.

“Cosa?” “Non abbiamo parlato dei bassi”. “Già abbiamo chiarito che questo sistema non sarà utilizzato per concerti rock, e i diffusori che abbiamo scelto sono in grado di scendere senza problemi e con buona pressione sonora sino a 60 Hz. Però è giusto offrire al Sovrintendente l’opzione di poter riprodurre le ottave più basse. Ho una soluzione anche per questo, però prima beviamoci un caffè”. The die was cast and we agreed to show the Superintendent one of the speakers we intended to use, to gain his approval and the consensus to proceed with the project and proposal of the system. Later, the Soundman explained to me in detail the technology he intended to use and its fascinating possibilities, assuring me that he would have managed the “mathematical” theoretical part of the project, entrusting me with the formulation of the proposal and installation of the system, if it were approved. A few days passed and, as promised, I showed the Superintendent one of the speakers we had talked about. A one metre long very slender sound line, wide and less than fifteen centimetres deep. The Superintendent,

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BEAMFORMER: speaker composed of more loudspeakers to create a sound emission tailored to the user’s needs. It can be passive, with external amplifiers and DSP, or active, with electronics incorporated. PROSCENIUM: in theatres, it is the space which separates the stage from the auditorium. ACOUSTIC CAD: software to simulate complex sound fields. It is able to calculate a series of significant acoustic parameters in the Architectural Acoustics and Electric Acoustics field. Several software versions are equipped with an extension to reproduce the sound of the simulated Sound field, which is sometimes able to offer amazing realism. DIRECT SOUND FIELD: it is generated by a sound source which sends the energy directly to the listener. DSP: Digital Signal Processor. Electronic device equipped with a processor able to process a signal digitally. In the audio field it has replaced analogue appliances and created an enormous panorama of new applications. DELAY LINE: device able to delay the time of an electric signal. First mechanical, then magnetic, analogue electronic and now digital electronic, produced with the aid of the DSP. SOUND LINE / LINE ARRAY: speaker composed of numerous loudspeakers positioned to compose a long column which can reach several metres in length. If the column is designed correctly, the interference between the loudspeakers generates a cylindrical sound wave. GALLERY (ALSO KNOWN AS GODS): upper row of seats in a theatre, close to the ceiling. STEERING SYSTEM: beamformer sound line able to tilt sound emission, to widen it and generate two or more beams. REVERBERATION TIME (T60): measurement used in Architectural Acoustics. It assesses the time – in seconds - required for the impulse of energy introduced into an environment to fall by 60dB. In the open air, the value of T60 is 0 or a little higher.

interested first and foremost in the aesthetic impact of the system and only secondly in its quality – which, with great confidence in the 21st science, he takes for granted ... – proved to be more than happy, having allayed his fears over a proposal based on the cumbersome and intrusive speakers which other installers had offered him. I obtained his approval and proceeded with the presentation of the proposal. On that occasion, I also measured the Reverberation Time of the theatre, following the procedure taught to me by the Soundman (see part II of “The Soundman and I”, “Acoustics in relation to Architecture: Friend or foe?” – Connessioni November 2011). THE PROJECT IN THE WOLF’S LAIR The Soundman phoned me today, telling me that the project of the audio system was ready, and calling me for a meeting in his office to discuss it. It is the first time I have put foot in the Soundman’s lair and I am a little disappointed. I almost expected a vast and mysterious cave, full of esoteric appliances, cables and sparks: a little of Tesla and a little of Frankenstein. And yet, nothing of the sort. It is a very normal apartment in a new district on the outskirts of the city, where fortunately I had no trouble finding parking, and the room where we settled to discuss

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TECNOLOGIA TECHNOLOGY

SE HO BEN CAPITO, AVREMMO IN TOTALE 14 DIFFUSORI AI DUE LATI DEL PALCO, SETTE PIÙ SETTE, E NON OCCORREREBBE SPOSTARE ALCUN ELEMENTO TECNICO PREESISTENTE. INOLTRE, SEI DIFFUSORI SU CIASCUN LATO SAREBBERO PRATICAMENTE INVISIBILI. NON MALE. E LE PRESTAZIONI? IF I HAVE UNDERSTOOD CORRECTLY, WE WILL HAVE A TOTAL OF 14 SPEAKERS AT THE TWO SIDES OF THE STAGE, SEVEN PLUS SEVEN, AND IT WILL NOT BE NECESSARY TO MOVE ANY PRE-EXISTING TECHNICAL ELEMENT. FURTHERMORE, SIX SPEAKERS ON EACH SIDE WOULD PRACTICALLY BE INVISIBLE. NOT BAD. AND THE PERFORMANCE? matters bears some signs of the trade of my host, but only in the form of old tape-recorders, vintage microphones and old audio analysers exhibited as ornaments. The scene was dominated by two large 24 inch screens connected to a computer. One monitor displayed charts full of data, but the other showed what seemed to be the schematic reconstruction of our theatre building. “As you know,” said the Soundman “a while back the Superintendent asked me to remove the reverberation problem in certain areas of the theatre. I obtained the DXF Autocad files with the layouts and sections of the building, available thanks to recent renovation works, and used them to design the panels. This renovation also proved to be useful for simulating the behaviour of the sound reinforcement system which we need to propose”. “What program did you use?” I ask. “In both cases acoustic CAD software. CAD stands for Computer Aided Design, software of essential importance in many engineering fields which allows to simulate the behaviour of a complex system and to optimise its performance. Acoustic CAD software was among the first of this kind to be available when the Personal Computers by IBM and Macintosh Apple appeared in the early 1980s. In that decade almost all acoustic speaker manufacturers proposed their own proprietary software, but it soon became clear that while it was possible to create software at reasonable costs, updating it to keep it state of the art was something quite different, and little by little the number of programs decreased. Today, we can count them on one hand but, by contrast, they offer very accurate results. Some even make it possible to listen to the result of the simulation, with an outstanding level of realism.. but we will deal with this at another time. Today, we have to decide on what to offer the Superintendent. I have worked out a few solutions and I have simulated them with my CAD. I calibrated the “acoustic” image of the theatre based on the results of the Reverberation Time that you measured. In this way we are sure that the real room and its virtual depiction can present the same physical characteristics. As always, speaking of data processing, the law garbage in garbage out holds true: if we enter wrong data into the system, we will only

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get misleading results; consequently, it is very important to ensure that the acoustic model created is correct and acoustically identical to the original”. “What solutions have you come up with ?” “Let’s take a close look at the structure of the room. We have the stalls, which slope towards the stage, as it should be; above the stalls, we find a first row of boxes and then, to our surprise, a circle. This is a modern addition; the original structure didn’t include it. Above the circle there is a second row of boxes and finally the Gallery or Gods as you prefer. An undoubtedly complex structure, which requires sources to be placed higher than the areas which they have to serve, otherwise railings and balustrades would intercept the Direct Sound and prevent it reaching the audience. We are all fully aware of the importance of Direct Sound in assuring good timbre, and above all good intelligibility”. “This means that we cannot use the technologies you explained to me the last time we met!” “Not at all. We can and must use them, but an alternative does exist: from the floor of the stalls to the ceiling the theatre is 18 metres high, and if we place a column of sound lines at the two sides of the stage which starts from the floor and reaches the ceiling, we can assure excellent coverage of all seating areas, including inside the boxes, with the maximum possible intelligibility. The column is tall but very slim, so it should not arouse the anger of the Superintendent. There is however the inconvenience that the column extends beyond the proscenium – the arch which separates the stage from the auditorium - becoming very visible, and the Superintendent won’t like that. Furthermore, at the sides of the stage there are already several technical structures, which should be relocated, and the Superintendent will also have something to say about that”. “In this way we would have to install 36 speakers of one metre, eighteen per side! A monstrosity”. “A little less, because the column must not be continuous from the floor to the ceiling. We would need 22, 12 per side. Yes it is a lot, and the installation work is surely demanding: it requires brackets designed and tailor made by a smith, so that the column is well anchored and adheres to the wall. By contrast, experience tells me that the results are more than good, they are excellent”.


FINE TUNING “I have a feeling that the Superintendent won’t be too happy with this solution...” “I agree. For this reason the proposal we will submit, the final one, is a little different. The stalls and first row of boxes will be covered by a column of four speakers on each side of the stage, where there are no other technical structures. Always at the sides of the stage, above the technical structures and just below the height of the gallery, we will place another two columns, each with two speakers. These columns are of the beamformer type with two beams: one directed at the second row of boxes at 0°, the second tilted by 15° and widened by 15° towards the circle. Finally, another two single speakers will cover the gallery. These last two are the most problematic because they will not be concealed by the stage frame. Nevertheless, they are only one metre and thin, and we will find some way to have them accepted. If the Superintendent truly wants to have nothing to do with them, I have an alternative solution, with the two speakers that touch the ceiling, partially hidden by the stuccos, however they should also act as beamformers and this increases the costs”. “If I have understood correctly, we will have a total of 14 speakers at the two sides of the stage, seven plus seven, and it will not be necessary to move any preexisting technical element. Furthermore, six speakers on each side would practically be invisible. Not bad. And the performance?” “The loss of intelligibility compared with the all-column solution is there, but it’s minimal. And with the sound columns we have chosen the sound pressure will be more than abundant”. “Yes, precisely, the speakers we have chosen. I don’t think they are a steering system”. “You are right, they are not, but we have two alternatives. The first is to replace the speakers that will be used as beamformers with others which allow this function. The tilting and width of the beams requested, 15°/15° the first, 0°/0° the second, are relatively modest and are the same price as the more economic beamformers. On the other hand, it will be difficult to find slim off-the-shelf speakers the way we want. The second intriguing solution is to make them ourselves, by changing the sound lines we have already chosen. As you know, these are of the passive kind, so we need to re-cable the internal loudspeakers, connecting them in series or in parallel in groups of two. The 12 units created will have to be connected to 12 amplification channels (using 4 or 8 channel amplifiers) and these to the outlets of a DSP. Demanding but not difficult. This option would retain the “invisibility” of the speakers and lower the cost considerably. Naturally, it is necessary to program the DSP with the right functions and “numbers” to obtain the suitable beam conformation. I can do that”. “Good. We will take a look to see what the market has to offer in terms of slender and possibly economic steering systems. But I think that something else is still missing”. “What?” “We never spoke about the basses”. “We have already clarified that this system will not be used for rock concerts, and the speakers we have chosen are able to drop easily and with good sound pressure to 60 Hz. However, it is right to offer the Superintendent the option of being able to reproduce the lower octaves. I have a solution for this too, but let’s drink a coffee first”.

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TECNOLOGIA TECHNOLOGY

INTEGRAZIONE PER L’INSTALLAZIONE AUDIO Funzioni e prospettive PARTE II

www.powersoft.it www.meyersound.com/ products/technology/tpl_tech. htm http://nexo-sa.com/ attachments/categories/1/ nexopsseriesmanual.pdf www.meyersound.com/ products/rms/network.htm

Informazione integrata. Inquadra il QR con la fotocamera del cellulare dopo aver aperto il lettore. Integrated information access. Frame the QR with the phone camera after opening the player.

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INTEGRATED DEVICES FOR AUDIO INSTALLATION Functions and prospects – PART II Eccoci arrivati alla seconda parte dell’articolo dedicato ai sistemi integrati per l’installazione audio. Concludiamo approfondendo le funzioni specializzate rese possibili dall’integrazione del processing a bordo di un dispositivo di amplificazione, andando a guardare le tecnologie coinvolte e le prospettive nel futuro dell’installazione

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Here we are at the second part of the article dedicated to integrated systems for audio installation. We finish with an in-depth analysis of the specialised functions made possible by the integration of processing on an amplification device, looking at the technologies involved and the prospects for the future of installation Text: Lawrence Iviani Abbiamo parlato nella prima parte di questo articolo, pubblicato nello scorso numero, dell’integrazione del processamento all’interno dei dispositivi audio di potenza, analizzando i pro e i contro di questa soluzione. Adesso entriamo nel dettaglio delle tecnologie coinvolte nell’integrazione, partendo dall’esperienza che conosco meglio, quella di Powersoft. Non c’è pretesa di mettere in risalto un marchio piuttosto che un altro: prendetelo come un esempio utile appunto a fare una esemplificazione delle problematiche e delle possibili soluzioni, partendo da un’esperienza reale, diretta. Sarete poi voi professionisti a prendere lo spunto che più è utile nel vostro lavoro quotidiano, o che magari non avevate avuto occasione di approfondire prima.


TECNOLOGIA TECHNOLOGY

ESEMPI DI INTEGRAZIONE A BORDO

Come immagino facciano tutte le aziende che puntano sulla R&D per conquistare il mercato in una prospettiva a lungo termine, anche Powersoft segue molto da vicino l’evoluzione sia del mercato installativo che pro-audio, oltre che naturalmente l’evoluzione della componentistica. La possibilità di sviluppare in casa i dispositivi di potenza, processamento e software, permette di avere il pieno controllo del know-how, in modo da seguire le evoluzioni della tecnologia e del mercato, venendo incontro alle necessità dei professionisti. È così possibile avere il polso della situazione rispetto alle problematiche poste dalla tecnologia, e soprattutto rispetto agli ambiti sui quali intervenire per renderla più efficiente: per esempio, tra gli aspetti che negli ultimi anni sono stati sviscerati ci sono il miglioramento delle capacità di protezione dei trasduttori, piuttosto che di quelle di riproduzione sonora. Ma entriamo nel dettaglio.

ACTIVE DAMPING CONTROL

Un aspetto spesso sottovalutato nei sistemi audio è l’effetto dovuto alle perdite di potenza causate da cablaggi di sezione troppo bassa. Non sono dovute solo all’effetto puramente resistivo dei cavi, ma anche alla performance di un sistema non propriamente smorzato (sotto-smorzato). Ma cos’è lo smorzamento di un trasduttore? Se si prova a muovere un altoparlante di dimensioni rilevanti (per esempio, un 18”) si percepirà una certa rigidità; se poi si cortocircuitano i capi dello speaker, la rigidità aumenterà notevolmente. Ciò significa che il sistema con circuito chiuso ha uno smorzamento, ovvero un damping, più elevato rispetto al caso con circuito aperto. Il motivo fisico va ricercato nel fatto che una qualsiasi bobina soggetta a un campo magnetico tende a generare una forza contro-elettromotrice che si oppone alla causa che l’ha generata. Per definire il livello di smorzamento viene introdotto il damping factor (DF), un valore dato dal rapporto tra la capacità resistiva della bobina e quella della sorgente, intesa in questo caso come resistenza d’uscita dell’amplificatore e dei cavi.

j Uno screenshot dal programma Armonia, che visualizza il Truepower Limiter A screenshot from the Armonia software: the Truepower Limiter

Ad esempio in un sistema a 2 Ω, utilizzando cavi di sezione di 1,5 mmq e di 30 m di lunghezza, si rilevano perdite significative nel SPL di circa 3 dB. Per compensare quest’effetto è stato sviluppato un anello di feedback, del quale l’utente può scegliere la lunghezza e la sezione, per creare una resistenza negativa commisurata alle specifiche esigenze. La presenza di un DSP permette di creare un generatore di tensione comandato in corrente (la corrente d’uscita), grazie al quale viene generata una tensione proporzionale alla corrente da sommare al segnale d’ingresso. In altre parole, viene generata una tensione proporzionale alla contro-FEM (forza elettromotrice) dell’altoparlante per smorzarlo, o più semplicemente si può dire che viene introdotta una resistenza negativa.

DF= ZL/ZS

i Loop di controllo, generatore di tensione comandato in corrente Control loop, current controlled voltage source

i Circuito definizione DF Circuit definition DF

ZS VS

+ -

I

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ZL

+ VL _

Vi

Vo = Vd + Vi

+

G

Vo = G* (Vi - (R* K) * I )

A

+ Vd = (R* K) * I

I - (R* K)

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TECNOLOGIA TECHNOLOGY

h Loop di controllo con sensore differenziale Control loop with differential sensor

TARGET ACOUSTICAL LOAD PARAMETERS IMPUT INTERFACE

SIGNAL INPUT

Target Pressure Model

+ -

ACTIVE IMPEDANCE/CURRENT SOURCE AMPLIFIER

IL METODO TRUEPOWER

Come abbiamo visto nel precedente articolo la protezione in potenza è una delle più importanti caratteristiche richieste da produttori e utilizzatori di altoparlanti. Se si considera che le efficienze in gioco per un trasduttore vanno dall’1% fino al 10-15% nei casi più favorevoli per i driver HF, è chiaro che l’energia fornita viene quasi tutta dissipata per l’effetto Joule nel voice coil, e solo in parte convertita in energia acustica: per questo motivo risulta estremamente importante avere una protezione ottimizzata rispetto all’energia fornita al dispositivo, in modo da avere una riproduzione di qualità ma allo stesso tempo anche la sicurezza di non danneggiare il trasduttore. Alcuni produttori utilizzano sistemi basati semplicemente sul valore del picco, o sul valore RMS del segnale prima dell’ingresso nel dispositivo di amplificazione; si basano quindi solo su una stima della potenza erogata, e non sulla lettura diretta della reale potenza emessa. Infatti proprio perché si basano su un

LAWRENCE IVIANI

Laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni, si è occupato di sistemi di controllo industriali distribuiti e sistemi embedded. Da diversi anni si interessa di sistemi di amplificazione e riproduzione nell’ambiente live, di processing di segnale audio e software di predizione. Con Powersoft collabora alla progettazione di sistemi e software audio all’interno di contesti installativi e applicazioni touring. In questo articolo – che sviluppa i contenuti di una lezione proposta a Live Sound Education, il seminario intensivo per professionisti dell’audio – analizza l’integrazione del processamento all’interno di un dispositivo audio di potenza. A graduate in Telecommunications Engineering, in the past he worked on distributed industrial control systems and embedded systems. For several years he has turned his attention to amplification and reproduction systems in live environments, audio signal processing and prediction software. 64With Powersoft he works on the design of systems and audio software within installation projects and touring applications. In this article, which develops the contents of a lesson given at Live Sound Education, the intensive seminar for audio professionals, he analyses processing integration within a powerful audio device. Agosto/Settembre August / September 2012

FRONT ACOUSTICAL LOAD

B(S)

Av= K (Blx/Sdx)

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REAR ACOUSTICAL LOAD

DIFFERENTIAL PRESSURE SENSOR

dato stimato, sono costretti a mediazioni che risultano sempre sfavorevoli, da qualsiasi lato penda la bilancia, impedendo di creare preset di limiting efficaci: o sono troppo morbidi, incorrendo in possibili rotture, oppure sono troppo rigidi, a scapito della qualità audio. Prima di procedere, occorre fare qualche considerazione in merito all’utilizzo dei peak limiter per la protezione in potenza. Uno dei maggiori fraintendimenti consiste proprio nel fatto che sono concepiti per proteggere la massima corsa del trasduttore, e non per proteggere in potenza il dispositivo; di conseguenza, l’impiego “improprio” fa sì che siano utili solo in parte. Un esempio per chiarire il concetto: si consideri per ipotesi di applicare allo stesso trasduttore due segnali di pari ampiezza, ma con fattori di cresta diversi, per esempio, 12 dB e 6 dB. La differenza in potenza è di quattro volte, nonostante il valore picco rimanga lo stesso, e chiaramente la potenza che dovrà dissipare il trasduttore sarà quattro volte superiore. Anche l’uso di limiter RMS comporta dei problemi, in quanto utilizzando solo misure di tensione (o solo stime) non vengono tenuti in conto gli effetti reattivi presenti nel circuito amplificatore/trasduttore, ma solo quelli indotti dalla grandezza pura. Questo tipo di limiting risulta quindi inefficace o comunque difficilmente impostabile, perché risulta complesso da collegare a valori di potenza dichiarati del trasduttore. Detto questo, risulta che un metodo vantaggioso per la protezione di potenza è invece misurare la potenza reale fornita al dispositivo. In questo modo sarà sempre possibile conoscere la dissipazione reale dell’avvolgimento, e di conseguenza calibrare la risposta in base alle reali necessità, limitando al minimo gli svantaggi. Eseguendo infatti più campionamenti di tensione e corrente e mediandoli nel tempo, è possibile calcolare la potenza reale inviata al trasduttore, e di conseguenza la potenza reale dissipata. Dalla corretta conoscenza dei trasduttori (potenza AES, potere di dissipazione, dimensioni del voice coil) è possibile ricavare le giuste costanti di tempo del limiter e di dissipazione massima, con gli ovvi vantaggi che ne derivano. È la tecnica che Powersoft chiama TruePower.


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DIFFERENTIAL PRESSURE CONTROL

Prendiamo ora in esame le tecnologie che agiscono sulla qualità di riproduzione sonora dei trasduttori. Tra i fattori che possono arrecare disturbo alla resa ottimale di un sistema audio, spesso ci sono i modi risonanti di un ambiente chiuso, o dell’altoparlante stesso, i quali provocano fenomeni di risonanza acustica difficilmente controllabili e comunque indesiderati. La gestione di questi fenomeni può avvenire tramite processamento (quindi con l’equalizzazione e la compressione selettiva), anche se questa scelta pone comunque dei problemi legati ai cambiamenti di propagazione (variazione di pressione e temperatura dell’aria) ma anche al cambiamento del punto di lavoro del trasduttore (ad esempio, la deriva termica). Come risolverli? Tra le possibilità c’è quella di utilizzare un microfono differenziale di pressione, ovvero un trasduttore capace di misurare e fornire la differenza di pressione tra l’interno e l’esterno del cabinet. Con questo dato a disposizione, e la creazione di un appropriato anello di feedback per riportare il valore della differenza di pressione all’ingresso dell’amplificatore, è possibile appunto realizzare un controllo.

gControllo di pressione attivo. In rosso pressione ad 1 m, in blu segnale di pilotaggio. Active pressure control. In red pressure at 1 m, in blue piloting signal.

TRA GLI ASPETTI CHE NEGLI ULTIMI ANNI SONO STATI SVISCERATI CI SONO IL MIGLIORAMENTO DELLE CAPACITÀ DI PROTEZIONE DEI TRASDUTTORI, PIUTTOSTO CHE DI QUELLE DI RIPRODUZIONE SONORA ONE OF THE ASPECTS WHICH HAS BEEN EXAMINED IN-DEPTH IN RECENT YEARS IS THE IMPROVEMENT IN THE PROJECTION ABILITY OF TRANSDUCERS, RATHER THAN THAT OF SOUND PRODUCTION. LET’S NOW TAKE A CLOSER LOOK AT THIS ASPECT

Ecco ancora una volta un esempio che chiarisce il funzionamento della tecnologia: si supponga di avere una stanza che consenta a un’onda stazionaria di crearsi nell’intorno di una certa frequenza; di conseguenza, la riproduzione in una banda di frequenze vicina al modo proprio tenderà ad avere un suono poco definito, ovvero sarà presente una coda ogni qualvolta quel certo modo verrà eccitato. Il sensore di pressione misurerà quindi uno squilibrio tra il segnale amplificato e quello presente nella stanza che, opportunamente amplificato, creerà un segnale di cancellazione del modo. Apparentemente semplice e lineare... ma non lo è affatto perché una delle criticità maggiori di questo metodo si riscontra nel ristrettissimo margine di fase possibile. Per superare questo limite si ricorre a una tecnologia denominata ZeroLatency, ovvero si utilizzano dei convertitori a frequenza estremamente elevata, rispetto alla banda audio, ma a basso bitrate. Con la tecnica ZeroLatency è quindi possibile incrementare l’SNR (Signal-Noise Ratio) decimando il segnale acquisito ma mantenendo una latenza bassissima (dell’ordine dei microsecondi). Questo approccio riduce qualunque tipo di deriva atmosferica del carico acustico, oppure/anche di deriva elettrica del trasduttore, permettendo al sistema di mantenere una risposta in frequenza arbitraria.

CONCLUSIONI

g Modo comune a 50 Hz senza controllo di pressione. In rosso pressione ad 1 m, in blu segnale di pilotaggio. Standard mode at 50Hz without pressure control. In red pressure at 1 m, in blue piloting signal.

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Siamo arrivati alla fine di questa carrellata dedicata ai sistemi integrati, e chiudiamo con qualche considerazione generale sulle scelte che vanno per la maggiore. Prima di tutto, la tendenza attuale è quella di realizzare sistemi semplici dal punto di vista del numero di dispositivi, così che la complessità di cablaggio, monitoraggio e controllo sia semplificata. I dispositivi dovranno quindi contenere a bordo funzioni logiche sempre più evolute, conservando però la semplicità di controllo di un sistema logicamente distinto. Per ottenere questa semplificazione è necessario che il controllo remoto e i metodi di interfacciamento remoto siano facilmente fruibili. Si può addirittura affermare che il successo o meno di un dispositivo molto potente e completo di funzionalità è dato in buona parte dalla presenza (o meno) a corredo di un certo numero di interfacce, intese sia come Graphic User Interface, sia come Remote Procedure Call, intelligenti e semplici. In questo modo l’utilizzatore, piuttosto che l’integratore, possono lavorare in modo semplice e intuitivo, mantenendo anche una semplicità architetturale altrimenti non possibile con sistemi discreti. Questo dal punto di vista dell’utente. Guardando il lato industria, osserviamo che l’evoluzione dei dispositivi a semiconduttore è orientata a fornire non solo dispositivi sempre più potenti in termini di calcolo, ma anche sempre più veloci. In un contesto digitale infatti la velocità è un fattore importantissimo, perché permette di abbassare drasticamente la latenza di un dispositivo. Guardando avanti nel tempo, possiamo immaginare un futuro nel quale i dispositivi digitali saranno così rapidi da rendersi in un certo senso sempre più autonomi e capaci di autoregolarsi, proprio in virtù della bassa latenza. Avremo sempre più black box autonome, fornite di un certo numero di anelli di controllo adattivi che permetteranno al dispositivo di gestirsi in autonomia, sia nelle

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IN UN CONTESTO DIGITALE INFATTI LA VELOCITÀ È UN FATTORE IMPORTANTISSIMO, PERCHÉ PERMETTE DI ABBASSARE DRASTICAMENTE LA LATENZA DI UN DISPOSITIVO IN A DIGITAL CONTEXT, SPEED IS A VERY IMPORTANT FACTOR, BECAUSE IT ALLOWS TO DRASTICALLY LOWER THE LATENCY OF A DEVICE

sue funzioni interne, sia nelle interazioni con l’ambiente o il carico. Tornando nel presente, e alle tecnologie allo stato dell’arte, non è impossibile pensare di costruire degli altoparlanti autonomi, con una logica integrata, capaci di regolare pressione sonora ed equalizzazione in tempo reale grazie all’acquisizione diretta di informazioni dell’ambiente. Ancora un passo avanti: se oggi siamo abituati a disporre di controlli definiti dal produttore, possiamo immaginare un futuro non troppo lontano nel quale verranno sempre di più offerte possibilità di personalizzazione. I dispositivi saranno dunque delle “scatole vuote” con un certo numero di funzioni hw (amplificatore, DSP, controllo remoto) completamente programmabili dall’utente in termini di processamento e loop di controllo. Non ci resta che aspettare, e proseguire nel lavoro di R&D lasciandoci condurre solo dalle nostre necessità d’integrazione e... dalla fantasia.

In the first part of this article, published in the last issue, we spoke about the integration of processing on powerful audio devices, analysing the pros and cons of this solution. This time, we will take a detailed look at the technologies involved in integration, starting from the experience I know well, that of Powersoft. I am not claiming to put more emphasis on one brand rather than another: see it as an example useful for presenting the issues and the possible solutions, starting from a real and direct experience. Professionals can take the idea they find most useful for their day-to-day work, or which they have not yet had the opportunity to take a closer look at until today. EXAMPLES OF ON BOARD INTEGRATION Powersoft, as I imagine all companies that rely on R&D do to conquer the market on a long-term basis, pays close attention to the development of the installation and proaudio market, as well as, naturally, the development of components. The opportunity to develop power, processing and software devices in-house means having full control over the know-how, to be able to follow the developments in technology and the market, and meet the needs of professionals. So doing, it can have its finger on the pulse of the situation in terms of the issues posed by technology and, above all, in terms of the areas on which to intervene to make it more efficient: for example, one of the aspects which has been examined in-depth in recent years is the improvement in the projection ability of transducers, rather than that of sound production. Let’s now take a closer look at this aspect. ACTIVE DAMPING CONTROL An aspect which is often underestimated in audio systems is the effect due to the loss of power caused by cables which are too small in size. The loss is due not only to the purely resistive effect of the cables, but also to the performance of a system which is not properly damped (underdamped). But what does damping of a transducer mean? If we try to move a considerably large loudspeaker (for example an 18 inch speaker) we percieve a certain rigidity; if the heads of the speaker are short-circuited, the rigidity will increase considerably. This means that a system with a closed circuit has higher damping than that of system with an open circuit. The physical reason is found in the fact that any coil that is subjected to a magnetic field tends to generate a counter EMF which opposes the reason that generated it. To define the damping level the damping factor (DF) is introduced, a value given by the ratio between the resistive capacity of the coil and that of the source, understood in this case as the output resistance of the amplifier and cables. DF= ZL/ZS For example in a system at 2 Ω , using 1.5 mm² cables which are 30 m long, significant losses in the SPL of about 3 dB are found. To compensate this effect a feedback loop has been developed, of which the user can choose the length and size, to create a negative resistance to fit his specific needs. The presence of a DSP allows to create a CCVS, that is current controlled voltage source (the output current) thanks to which a voltage, proportional to the current to sum to the input signal, is generated. In short, voltage is generated that is proportional to the counter EMF (electromotor force) of the loudspeaker to dampen it or, more simply, we can say that a negative resistance is introduced.

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TECNOLOGIA TECHNOLOGY

THE TRUEPOWER METHOD As we have seen in the preceding article, protection in power is one of the most important characteristics required by manufacturers and users of loudspeakers. If we consider that the efficiencies at play for a transducer range from 1% to 10-15% in more favourable cases for HF drivers, it is clear that the energy provided is almost completely dissipated by the Joule effect in the voice coil, and it is only partly converted into acoustic energy: for this reason it is extremely important to have optimised protection with respect to the energy supplied to the device, in order to have quality reproduction, but also the certainity of not damaging the transducer. Some manufacturers use systems which are simply based on the peak value, or on the RMS value of the signal before it enters the amplification device; consequently, they are only based on an estimate of the power provided, and not on the direct reading of the real power emitted. In fact, it is precisely because they are based on estimated data that they are forced to mediate which always proves unfavourable, on all sides, preventing the creation of effective limiting presets: either they are too soft, and result in possible breakages, or they are too rigid, and ruin the audio quality. Before continuing, it is necessary to make a consideration on the use of peak limiters for protection in power. One of the greatest misunderstandings lies precisely in the fact that they are conceived to protect the maximum stroke of the transducer and not to protect the device in power;

BIBLIOGRAFIA Bibliography • • • •

Commercializing Class D Amplifier Technologies - Paul Mathews & Rick Jeffs; All Digital High Resolution Class D Amplifier Designs Using Power Supply Feed - forward and signal feedback, Jack Andersen, Daniel Chieng, Steven Harris, Jeff Klaas, Michael Kost, Skip Taylor; New Approaches to Loudspeaker System Control - Kenton G. Forsythe, Gregory Burlingame, Andrew Rutkin; Practical applications of a Closed Feedback Loop Transducer system equipped with Differential Pressure Control - Fabio Blasizzo, Paolo Desii, Mario Di Cola, Claudio Lastrucci.

consequently, “improper” use ensures that they are only partially useful. An example to clarify the concept: imagine applying two signals of equal breadth but of different crest factors, for example 12 dB and 6 dB to the same transducer. The difference in power is four times greater, despite the fact that the peak value stays the same, and clearly the power which the transducer has to dissipate will be four times greater. The use of the RMS limiter has its own problems, since using only voltage measures (or estimates) the reactive effects present in the amplifier / transducer circuit are not taken into account, but only those induced by the large size. This type of limiting is inefficient or in any case difficult to set, because it is difficult to connect it to declared power values of the transducer.

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NON È IMPOSSIBILE PENSARE DI COSTRUIRE DEGLI ALTOPARLANTI AUTONOMI, CON UNA LOGICA INTEGRATA, CAPACI DI REGOLARE PRESSIONE SONORA ED EQUALIZZAZIONE IN TEMPO REALE GRAZIE ALL’ACQUISIZIONE DIRETTA DI INFORMAZIONI DELL’AMBIENTE IT IS NOT IMPOSSIBLE TO THINK OF BUILDING INDEPENDENT LOUDSPEAKERS, WITH AN INTEGRATED LOGIC, ABLE TO REGULATE SOUND PRESSURE AND EQUALISATION IN REAL TIME THANKS TO THE DIRECT ACQUISITION OF INFORMATION OF THE ENVIRONMENT

That said, an advantageous method to protect the power is to measure the real power supplied to the device. So doing, it will always be possible to know the real dissipation of the unwinding process and consequently to calibrate the response based on real needs, limiting the disadvantages to a minimum. Carrying out more samples of voltage and current and mediating them over time, it is possible to calculate the real power sent to the transducer and consequently the actual dissipated power. With correct knowledge of the transducers (AES power, dissipation power, and voice coil dimensions) it is possible to find the right time constants of the limiter and maximum dissipation and its obvious advantages. This is the technique which Powersoft calls TruePower. DIFFERENTIAL PRESSURE CONTROL Let us now examine the technologies which work on the quality of sound reproduction of the transducers. Among the factors which can cause disturbance to the optimal yield of an audio system, there are often the resonant modes within a closed environment or, of the loudspeaker itself which cause the phenomena of acoustic resonance which is difficult to control and in any case unwanted. The management of these phenomena can occur through processing (hence with equalisation and selective compression) even if this choice poses problems connected with the changes in propagation (pressure variation and air temperature) but also to the change of the transducer work point (for example, temperature drift). How to resolve them? One of the possibilities is to use a differential pressure microphone, that is a transducer able to measure and provide the pressure difference between the inside and the outside of the cabinet. With this data on hand, and the creation of an appropriate feedback loop to report the value of the pressure difference at the entrance to the amplifier, it is possible to perform a control. Here is another example that clarifies how the technology works: let’s suppose we have a room that allows a stationary wave to be created within a certain frequency; consequently, its reproduction in a band of frequencies which is close to its own mode will tend to have a sound that is not very defined, that is a tail will be present each time that certain mode will be excited. The pressure sensor

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will measure an imbalance between the amplified signal and that present in the room which, appropriately amplified, will create a signal to cancel the mode. It appears simple and linear .. but it isn’t at all because one of the major critical issues of this method is found in the very close phase margin possible. To overcome this limit a technology called ZeroLatency is used, that is converters are used at an extremely high frequency with respect to the audio band, but at a low bit-rate. With Zerolatency technology it is possible to increase the SNR (Signal-Noise Ratio) decimating the signal acquired but maintaining a very low latency (in the order of microseconds). This approach reduces any type of atmospheric drift of the acoustic load, or/also of electrical drift of the transducer, allowing the system to maintain an arbitrary frequency response. CONCLUSIONS We have reached the end of this brief look at integrated systems and we finish with several general considerations on the most popular choices. First and foremost, the current trend is to create simple systems in terms of the number of devices, in order to simplify the complexity of cabling, monitoring and control. The devices must therefore contain increasingly evolved logical functions on board, whilst keeping the simplicity of control of a logically separate system. To achieve this simplification remote control and the methods of remote interfacing must be easy to use. It can even be claimed that the success or failure of a very powerful device complete with functions is due for the most part to the presence or absence of a certain number of intelligent and simple interfaces, understood as both Graphic User Interface, and Remote Procedure Call. In this way the user, rather than the integrator, can work simply and intuitively retaining an architectural simplicity which would otherwise be impossible with discreet systems. This is from the user’s point of view. Looking at it from the industry’s point of view, we see that the evolution of devices with semiconductor is oriented at providing not only increasingly powerful devices in terms of calculation, but also increasingly faster. In a digital context, speed is a very important factor, because it allows to drastically lower the latency of a device. Looking ahead, we can imagine a future in which digital devices will be so quick to make themselves increasingly more independent and able to regulate themselves, precisely due to low latency. We will have increasingly more independent black boxes, provided with a certain number of adaptive control loops which allow the device to manage itself independently in terms of internal functions and interaction with the environment or load. Returning to the present, and to state of the art technologies, it is not impossible to think of building independent loudspeakers, with an integrated logic, able to regulate sound pressure and equalisation in real time thanks to the direct acquisition of information of the environment. Another step forward: if today we are used to availing of controls defined by the manufacturer, we can imagine a not too distant future which will bring increasingly more opportunities of personalisation. The devices will be “empty boxes” with a certain number of hw functions (amplifier, DSP, remote control) completely programmable by the user, in terms of processing and control loop. All we have to do is wait, and continue in the work of R&D, letting ourselves be guided only by our need for integration.. and by imagination.


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PARTE IL V CONTO ENERGIA THE NEW RENEWABLE ENERGY LAW, CONTO ENERGIA V, COMES INTO EFFECT Con la delibera dell’AEEG che segue il DM 5 luglio 2012, si fissa al 27 agosto 2012 la data di inizio delle nuove regole in Italia di incentivazione per il V Conto Energia: in termini di fotovoltaico si tratta proprio dell’argomento del giorno. Ecco le novità previste dall’imminente normativa di incentivazione, un contributo per il lettori che lavorano in questo ambito With the AEEG resolution which follows the Min. Dec. on 5th July 2012, the new incentive rules in italy for Conto Energia V are due to come into force on 27th August 2012: in terms of photovoltaic it is the topic of the day. Here are the changes expected by the imminent incentive regulation, an aid to readers who work in this field

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Nell’attuale momento di difficoltà economica per le imprese, il fotovoltaico è stato uno dei pochi comparti che ha registrato una crescita. Un settore strettamente legato alle norme di incentivazione dell’energia elettrica prodotta, e che quindi risente fortemente e tempestivamente dei cambi normativi nonché delle incertezze sulle regole. Il IV Conto Energia, in vigore fino al 27 agosto 2012, prevede un meccanismo automatico di passaggio a nuove regole di incentivazione nel caso di raggiungimento di una soglia, definita indicativamente da un costo cumulato annuo degli incentivi per il fotovoltaico pari a 6 miliardi di euro (e tali oneri gravano sulle bollette elettriche degli utenti). Il 12 luglio la soglia è stata superata, per cui è avvenuto il passaggio al nuovo regime di incentivazione detto V Conto Energia.


CONSIDERAZIONI

Il passaggio al V Conto Energia segna una svolta epocale: il budget messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico per gli impianti incentivabili è pari a soli 700 milioni di euro, quando i precedenti decreti avevano complessivamente messo a disposizione 6 miliardi di euro. Inoltre, per comprendere a fondo il contesto, bisogna fare un’ulteriore considerazione: la politica a favore del fotovoltaico nasce per dotare il nostro paese di risorse energetiche differenti da quelle tradizionali, e fin dall’inizio si è scelto, come anche altri paesi europei, di investire nella tecnologia fotovoltaica perché più di altre risulta affidabile, scalabile e facile da implementare. E non si tratta di scelte autonome, ma che si inseriscono in un quadro di politica energetica continentale: l’Italia si è impegnata con l’Europa a raggiungere degli obiettivi di sviluppo delle rinnovabili al 2020, presenti nel Pacchetto clima-energia “20-20-20”; obiettivi tra l’altro già raggiunti, in quanto a fine 2011 l’Italia aveva già prodotto 94 TWh/anno di energia elettrica da rinnovabili a fronte di un obiettivo di produzione di 100 TWh previsto per il 2020.

PRINCIPALI NOVITÀ: I NUOVI REGISTRI

Il decreto ministeriale del 5 luglio 2012 cambia le tipologie di impianto sottoposte al registro: nel precedente decreto c’era una suddivisione netta tra piccoli impianti (che accedevano direttamente agli incentivi), e grandi impianti (che dovevano essere iscritti nella graduatoria utile per ricevere gli incentivi). Invece, il V Conto Energia stabilisce che accedano direttamente agli incentivi: • impianti con potenza inferiore a 50 kW “su edifici”, realizzati in sostituzione delle coperture in amianto; • impianti di potenza fino a 12 kW, anche in caso di potenziamenti o di rifacimenti; • impianti di potenza compresa tra 12 kW e 20 kW che richiedano una tariffa incentivante ridotta del 20% . Un canale preferenziale è previsto per: le Pubbliche Amministrazioni, gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative, e per quelli a concentrazione. Ognuna di queste categorie ha un proprio budget pari a 50 mld di euro da cui attingere gli incentivi. Invece, le restanti tipologie di impianti devono accedere al meccanismo dei registri: se non iscritti dovranno effettuare nuovamente l’iscrizione al registro successivo. La graduatoria di incentivazione degli impianti iscritti ai registri è stilata dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) sulla base di alcuni criteri di priorità, e che differiscono da quelli presenti nel precedente decreto. Senza scendere nei dettagli (per approfondimenti vedere l’art.4 comma 5 del DM 5 luglio 2012), possiamo dire che vengono agevolati gli impianti su edifici (vedere definizione in Allegato 2 DM 5 luglio 2012) che sostituiscano coperture in amianto o realizzati su edifici con classe energetica elevata, quelli realizzati con componenti europei o su siti contaminati, quelli con potenza fino a 200 kW a servizio delle unità produttive, gli impianti realizzati su edifici o su serre, pergole, tettoie, pensiline, barriere acustiche.

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Ma c’è un “ma”: accedono agli incentivi solo se si trovano in posizione utile nel registro, e se le risorse a disposizione lo permettono. Infatti, non è detto che il registro abbia una dotazione sufficiente, dato che vanno sottratti gli incentivi già distribuiti agli impianti non sottoposti all’iscrizione al registro, oltre che agli impianti autorizzati in precedenza, in avanzato stato di realizzazione ma non ancora entrati in esercizio. Quindi, la scelta della tipologia e della potenza degli impianti non sottoposti a registro è stata al centro delle discussioni tra Ministeri e Conferenza Unificata che hanno preceduto l’emanazione del decreto: se la scelta concordata si rivelerà corretta, ci saranno a disposizione dei fondi anche per gli impianti iscritti a registro, diversamente, potrebbe accadere che gli impianti che accedono direttamente ai fondi “consumino” tutto il budget disponibile, e i registri non abbiano una loro dotazione economica.

LA TARIFFA ONNICOMPRENSIVA

Un’altra importante novità è il passaggio alla tariffa incentivante onnicomprensiva: infatti, oltre alla naturale riduzione del valore economico degli incentivi, questa novità prevede la revisione degli strumenti di valutazione finanziaria degli impianti finora utilizzati, e dei relativi software di calcolo. La normativa precedente incentivava tutta l’energia prodotta, indipendentemente dal fatto che fosse utilizzata in sito o ceduta alla rete, inoltre, prevedeva un ulteriore compenso al produttore per la cessione dell’energia al GSE (Scambio sul posto o Ritiro Diretto). Al contrario, il V Conto Energia riconosce una tariffa incentivante solo alla parte di energia prodotta dall’impianto e immessa in rete, mentre prevede un premio ridotto per l’energia prodotta dall’impianto e consumata sul posto. Dal punto di vista dell’analisi finanziaria questo comporta la necessità di inserire il parametro “energia consumata in sito” per effettuare delle valutazioni corrette sul ritorno dell’investimento. Infatti, se un impianto consuma già in loco l’energia prodotta avrà come beneficio economico il risparmio sulla bolletta energetica, sommato al premio per l’energia consumata in sito. La somma economica delle due quantità risulta sempre superiore al valore della tariffa incentivante, e lo sarà ancor più in futuro con l’aumento del costo dei combustibili fossili. Quindi, a parità di altre condizioni, risultano più convenienti gli investimenti effettuati per la realizzazione di impianti fotovoltaici per autoconsumo.

UN CANALE PREFERENZIALE È PREVISTO PER: LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI, GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI INTEGRATI CON CARATTERISTICHE INNOVATIVE, E PER QUELLI A CONCENTRAZIONE A PREFERENTIAL CHANNEL IS PROVIDED FOR: PUBLIC ADMINISTRATIONS, PHOTOVOLTAIC SYSTEMS INTEGRATED WITH INNOVATIVE FEATURES, AND CONCENTRATION PHOTOVOLTAIC SYSTEMS

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SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA

Infine, un’ultima importante novità è la semplificazione burocratica: sarà possibile richiedere al GSE le tariffe incentivanti con una semplice dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, completo della descrizione delle caratteristiche essenziali. A partire dal V Conto Energia si richiede anche il possesso, da parte dell’installatore e del professionista incaricato del progetto, dei requisiti professionali richiesti dal Decreto Romani. Un ulteriore semplificazione si avrà con il sistema di gestione anagrafica unica degli impianti di produzione detto Gaudì.

CONCLUSIONI

Con il V Conto Energia sicuramente si chiuderà la parabola iniziata nel 2005 con il primo Conto Energia (DM 5 agosto 2005): sembrano passati decenni, eppure si è trattato di pochi anni pieni di novità, cambiamenti, ripensamenti, errori. All’epoca l’Italia non conosceva il fotovoltaico e si pensava che l’energia fosse per sempre a buon mercato e la realtà economica, per quanto già segnasse il passo, non era ancora stata travolta dall’uragano finanziario americano e dalla crisi istituzionale europea. Il settore fotovoltaico scomparirà con la fine dei regimi incentivanti o riuscirà, raggiunta la “grid parity”, a sopravvivere? Quando una tecnologia arriva a essere competitiva sui mercati, per affermarsi dovrà competere con le altre tecnologie concorrenti ad armi pari. Infine, un’ultima considerazione personale: quando le tecnologie risultano molto efficienti dal punto di vista energetico, strategiche dal punto di vista ambientale ed economicamente convenienti, passano dal regime di incentivazione al regime di obbligo con l’emanazione di leggi regionali e regolamenti edilizi che ne prevedano l’utilizzo. Sarà questo il futuro fotovoltaico?

At this time of economic difficulty for companies, photovoltaic has been one of the few sectors to have recorded growth. It is closely connected to incentive rules for the electricity produced, and consequently is quickly and heavily influenced by the regulatory changes as well as by the uncertainties of the rules. The previous renewable energy law, Conto Energia IV, in force until 27th August 2012, provides for an automatic passage to new incentive


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rules when a ceiling is reached, indicatively defined by an annually accumulated cost for photovoltaic equal to 6 billion euro (and such expenses weigh heavily on the user’s electricity bills). On 12th July this ceiling was exceeded, so the new incentive regime, the so-called Conto Energia V, came into force.

Bruno De Nisco, Ingegnere, master in HBA ed energie rinnovabili, è libero professionista, progettista di impianti integrati e tecnologie speciali per gli edifici, consulente di progettazione integrata e di aspetti energetici, ed esperto di normativa e conformità degli impianti e tecnologie. è, altresì, docente in master e corsi di specializzazione postuniversitari e di aggiornamento su tematiche energetiche e normative.

PRINCIPAL CHANGES: THE NEW REGISTERS The ministerial decree dated 5th July 2012 changes the types of system subjected to the register: in the previous decree there was a clear division made between small systems (which had direct access to the incentives) and large systems (which had to be registered in the classification list for receiving incentives). Instead, Conto Energia V establishes that the following systems have direct access to incentives: • systems with less than 50kW “on buildings”, erected to replace asbestos rooftops;

L’autore ringrazia l’Avv. Carmela Panebianco per la collaborazione prestata nella redazione della parte normativa contenuta nel volume.

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Bruno De Nisco

Il V Conto Energia Aspetti normativi, tecnici e finanziari del D.M. 5 luglio 2012 Con esempi e metodologia di calcolo per il rendimento finanziario degli impianti

Il V Conto Energia

Nell’attuale momento di difficoltà economica per le imprese, il settore fotovoltaico è stato uno dei pochi comparti che ha registrato una crescita. Tale settore è strettamente legato alle norme di incentivazione dell’energia elettrica prodotta. Quindi, esso risente fortemente dei rapidi cambi normativi nonché delle incertezze sulle regole di incentivazione. Il V Conto Energia, che entrerà in vigore il 27 agosto 2012, richiede agli addetti ai lavori di apprendere velocemente le novità introdotte dalla normativa (D.M. 5 luglio 2012) per poter accedere agli incentivi previsti. Il presente volume vuole essere una guida, semplice ma completa, alla comprensione del V Conto Energia. Nel volume sono dettagliatamente esaminati: - gli aspetti normativi, - gli aspetti tecnici, - gli aspetti finanziari. Nel capitolo che esamina gli aspetti normativi, sono commentate tutte le novità introdotte dal Legislatore ma sono state inserite anche delle indicazioni utili per la corretta applicazione delle nuove regole di incentivazione. Segue una parte tecnica nella quale sono descritti gli impianti su edifici e gli impianti architettonicamente integrati, alla luce delle recenti Guide Tecniche del GSE. Il capitolo che descrive gli aspetti tecnici vuole essere uno strumento di consulenza per la progettazione e la realizzazione delle tipologie di impianto fotovoltaico maggiormente premiate dalla normativa vigente. Infine, a causa della profonde modifiche normative nell’incentivazione degli impianti, si introduce una nuova metodologia di calcolo per verificare il rendimento finanziario delle diverse tipologie impiantistiche. In detto capitolo, che tratta gli aspetti finanziari del V Conto Energia, sono riportate tabelle e formule complete che forniscono agli addetti ai lavori uno strumento software di calcolo del rendimento economico degli impianti.

systems of up to 12kW, also in the event of empowering or renovation works; • systems between 12kW and 20 kW which require an incentive rate reduced by 20%: A preferential channel is provided for: Public Administrations, photovoltaic systems integrated with innovative features, and concentration photovoltaic systems. Each of these categories has its own budget equal to 50 billion euro from which to take the incentives. Instead, the remaining types of systems must access the mechanism of registers: if they are not registered they must renew their registration to the subsequent register. The GSE (Energy Services Manager) draws up the classification list of incentives for systems enrolled in the registers on the basis of several priority criteria, which differ from those in the previous decree. Without going into too much detail (for in-depth information see art. 4 paragraph 5 of Min. Dec. 5th July 2012) it can be said that systems on buildings (see definition in Annex 2 Min. Dec. 5 July 2012) which replace asbestos rooftops or erected on buildings with a high energy rating, those built with European components or on contaminated sites, those with power up to 200 kW for production units, systems erected on buildings or on greenhouses, pergolas, canopies, marquees, acoustic barriers, are facilitated.

Impianti Energie

CONSIDERATIONS The move to Conto Energia V marks an epochal change: the budget made available by the Ministry for Economic Development for systems legible for incentives is equal to just 700 million euro, when the previous decrees had made a total of 6 billion euro available. Furthermore, to thoroughly understand the context, a further consideration needs to be made: the policy in favour of photovoltaic was created to equip our country with energy resources other than the traditional kinds, and from the beginning it was chosen, like in other European countries, to invest in photovoltaic technology because it is more reliable, scalable and easy to implement. These are not independent choices; they fall within a picture of continental energy policies: Italy has committed itself with Europe to reaching development objectives of renewables present in the 20-20-20 climate-energy Packet by 2020; the goals have already been reached since at the end of 2011 Italy had already produced 94 TWhr/year of electricity from renewables against a production goal of 100 TWhr expected for 2020.

CONTO ENERGIA DM 5 AGOSTO 2005

NUOVO CONTO ENERGIA DM 19 FEBBRAIO 2007

LINEE GUIDA

€ 22,00 ISBN 978-88-387-7358-0

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LINEE GUIDA

Bruno De Nisco, who wrote the present article, is also the author of a new book on the Conto Energia V, Edizioni Maggioli

LINEE GUIDA V CONTO ENERGIA DM 5 LUGLIO 2012

L 129/2010

III CONTO ENERGIA DM 6 AGOSTO 2010

Bruno De Nisco, che ha scritto questo articolo, è anche autore di un nuovo testo sul V Conto Energia, Edizioni Maggioli

Dlgs 28/2011

IV CONTO ENERGIA DM 5 MAGGIO 2011

LINEE GUIDA

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TECNOLOGIA TECHNOLOGY

But there is a “but”: they only have access to the incentives if they are properly positioned in the register, and if the resources available allow it. In fact, the register might not necessarily have sufficient capacity since it is necessary to deduct the incentives already distributed to the systems which are not subjected to enrolment in the register, in addition to those systems which have been authorized beforehand, at an advanced stage of construction but which have not yet started operation. Consequently, the choice of the type and power of the systems not subjected to the register has been at the centre of the discussions between Ministers and Unified Conference which preceded the adoption of the decree. If the agreed choice will turn out to be right, funds will also be available for systems enrolled in the register, otherwise, it could be the case that the systems which access the funds directly “consume” all the budget available, and the registers will not have their own economic capacity.

IL V CONTO ENERGIA RICONOSCE UNA TARIFFA INCENTIVANTE SOLO ALLA PARTE DI ENERGIA PRODOTTA DALL’IMPIANTO E IMMESSA IN RETE, MENTRE PREVEDE UN PREMIO RIDOTTO PER L’ENERGIA PRODOTTA DALL’IMPIANTO E CONSUMATA SUL POSTO CONTO ENERGIA V RECOGNISES AN INCENTIVE RATE ONLY FOR THE PART OF ENERGY PRODUCED BY THE SYSTEM AND FED INTO THE NETWORK, WHILE IT INCLUDES A REDUCED PREMIUM FOR ENERGY PRODUCED BY THE SYSTEM AND USED ON SITE

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THE ALL-INCLUSIVE TARIFF Another important change is the move to the all-inclusive incentive tariff: in fact, in addition to the natural reduction in the economic value of the incentives, this change includes a review of the financial assessment tools of the systems used to date, and of the relevant calculation software. The previous regulation incentivised all the energy produced, independently of whether it was used on site or fed into the network; it also included a further payment to the producer for feeding the energy to the GSE (Exchange on the spot or Direct Collection). On the contrary, Conto Energia V recognises an incentive rate only for the part of energy produced by the system and fed into the network, while it includes a reduced premium for energy produced by the system and used on site. In terms of financial analysis this implies the need to add the parameter “energy consumed on site” to make correct assessments on the return of the investment. In fact, if a system already consumes the energy produced on site it will enjoy the economic benefit of saving on the energy bill, summed to the premium for the energy used on site. The economic sum of the two quantities is always superior to the value of the incentive rate, and it will be even more so in the future as the cost of fossil fuels increases. Hence, on a par with other conditions, the investments made to erect photovoltaic systems for self-consumption will be more convenient. BUREAUCRATIC SIMPLIFICATION Finally, a last important change is the aspect of bureaucratic simplification: it will be possible to ask GSE for the incentive rates with a simple sworn statement, complete of the description of the essential characteristics. Starting with Conto Energia V the installer and the professional who is assigned the project will be required to be in possession of the professional qualifications requested by the Romani Decree. Further simplification will also be brought by the single data management system of the production systems called Gaudì. CONCLUSIONS It is certain that the trend begun in 2005 with the first Conto Energia (Min. Dec. 5th August 2005) will come to a close with Conto Energia V: decades seem to have passed, and yet it has been just a few years full of novelties, changes, second-thoughts and errors. At the time Italy did not know about photovoltaic and it was believed that energy would always be at an affordable rate and the economic situation, for as much as it was already marking time, had still not been hit by the American financial hurricane and by the European institutional crisis. Will the photovoltaic sector disappear with the end of the incentive regimes or, having reached “grid parity”, will it survive? When a technology becomes competitive on the markets, to establish itself it will have to compete with other rival technologies on equal terms. To conclude, a final personal consideration: when technologies are more efficient from an energy point of view, strategic from an environmental point of view, and economically convenient, they move from the incentive regime to the compulsory regime with the adoption of regional laws and building regulations which provide for its use. Will this be the future of photovoltaic?


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PANASONIC PT-EX12/16K

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L’evergreen della videoproiezione professionale PANASONIC PT-EX12/16K The evergreen of professional videoprojection Ecco come le nuove tecnologie e il passaggio alla soluzione LCD hanno permesso di aggiornare un classico della videoproiezione, con vantaggi nelle misure, ma anche nella resa stessa delle immagini That’s how new technologies and the shifting to the LCD solutions allowed to update a classic in the videoprojection field, with advantages in terms of size and image quality

Text: Alberto Pilot

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Provo a immaginare lo stupore di alcuni di voi davanti a questa presentazione di prodotto; parliamo di LCD, XGA, alta luminosità, nel 2012 in cui tutti si aspettano una rivoluzione nella video proiezione a tutti i livelli, senza soluzione di continuità? Certo! E lo facciamo anche a ragion veduta. Non è un mistero che Panasonic Corp. abbia assorbito nel suo gruppo Sanyo, che ha sempre avuto un ottimo riscontro di mercato soprattutto per quel che riguarda il rental o le applicazioni ad alta luminosità in configurazione multi-proiettore. Il target di Panasonic prima di questa fusione era parallelo a quello dell’altro costruttore nipponico, così che oggi, accorpando le due gamme, Panasonic ha nel suo portfolio una vasta gamma di prodotti (e tecnologie, adottando sia pannelli e matrici LCD che DMD) per coprire virtualmente ogni esigenza di mercato, dall’educational al large venue, dal professionale al rental. I prodotti di cui parliamo oggi sono proprio figli di questa fusione, ma non si tratta di un mero cambio di nome e colore di chassis, sono state introdotte delle migliorie proprio per adattare un “evergreen della videoproiezione professionale”, come è stato definito nel titolo, agli ultimi dettami della tecnologia. Analizziamone quindi le caratteristiche.

PROIETTORI PER LARGE VENUE E PER IL MERCATO RENTAL

Lo abbiamo detto in apertura, parliamo di due prodotti LCD (incastonati da Panasonic nella casella di “alta luminosità e per uso moderato”), a risoluzione XGA (1.024x768 punti con rapporto d’aspetto 4:3), dotati di quattro lampade per un totale di 16.000 ANSI lumen (modello PT-EX16K), oppure di due lampade per un totale di 13.000 ANSI lumen (modello PT-EX12K). Quest’ottimo valore di luminosità nominale (con tutte le lampade in funzione al massimo) è possibile grazie all’utilizzo di bulbi da 380 W ed engine ottici che, gioco forza, hanno valori di contrasto nativo dichiarato inversamente proporzionale alla luminosità generata: si parla infatti di un discreto 2.500:1 per il modello più potente EX16K e di un valore di 4.000:1 per il fratellino EX12K. Questi numeri non devono lasciare perplessi, poiché ai proiettori ad alta luminosità viene chiesto di illuminare porzioni generose di schermo e di garantire una buona qualità d’immagine, ma per il loro uso (probabilmente in ampie zone dove il controllo della luminosità ambiente è assente o poco efficace) non è una prerogativa principale. In Panasonic, comunque, sembra abbiano preso a


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j EX12K visto di fronte EX12k from the front view

cuore anche quest’aspetto, e un primo intervento di modernizzazione riguarda proprio la qualità dell’immagine riprodotta grazie all’introduzione del Pure Color Control, ossia l’aggiunta di un filtro nel light engine che si occupa della parte della luce corrispondente allo spettro del colore giallo, utilizzato anche in passato per un boost di luminosità all’immagine, ma mescolato assieme ai filtri dei colori rosso e verde. Ora invece questo filtro è posto solo in corrispondenza del colore verde (che sul triangolo del gamut è sviluppato in sostanza sull’asse Y) ed è utilizzato solo alla bisogna: nelle immagini scure il giallo viene tagliato per avere colori più saturi e puri, nelle immagini chiare viene aggiunto del giallo per avere colori più luminosi. Il processing a 10 bit delle immagini chiude il quadro sulla capacità di elaborazione dei due prodotti.

RESISTENZA

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A video proiettori come questi, impiegati specialmente nel mercato del noleggio, è richiesta una buona affidabilità e durata nel tempo, insomma, si vuole che siano in sostanza insensibili ai maltrattamenti cui inevitabile saranno sottoposti. Una prima ricetta per questo risultato da parte di Panasonic è stata adottare dei pannelli LCD inorganici (in luogo degli organici “classici”), che non si bruciano o ingialliscono dopo un funzionamento continuato, ma che garantiscono (di targa) fino a 10.000 ore di funzionamento senza nessuna manutenzione. Altro stratagemma adottato (comune a tutti gli altri proiettori multi-lampada, in verità) è quello di parzializzare proprio l’uso delle lampade stesse qualora non vengano richieste prestazioni ad altissima luminosità, ma sia prioritario l’uso continuativo della macchina e la relativa produzione di immagine. Quindi le lampade a disposizione vengono usate solo in parte (due invece di quattro nel modello EX16K, e una al posto di due nel modello EX12K), e nel caso di un guasto al bulbo, entrano in funzione immediatamente quelle rimaste spente nel proiettore. Ovviamente il “giochino” non funziona se sono richiesti tutti gli ANSI lumen a disposizione, dato che in questo caso le lampade

dovranno essere tutte in funzione contemporaneamente; ma questa è una prerogativa comune agli apparecchi di questa fascia anche di altri marchi, e in quel caso si devono ipotizzare due macchine in stack a funzionamento alterno in caso di problemi. Altro fattore critico nella manutenzione dei proiettori LCD è il ricambio del filtro posto sull’aspirazione della macchina. Nel modello PT-EX16K è stato ridisegnato il filtro stesso in modo da garantire un ciclo di funzionamento senza ricambio prossimo alle 5.000 ore di utilizzo (ovviamente dipende anche dalle condizioni d’uso e installazione del proiettore stesso), e c’è anche la possibilità di utilizzare un filtro specifico per il fumo (optional), ad esempio per uso on stage con effetti di fumo. Per il modello PT-EX12K, invece, è stato utilizzato un filtro che può essere addirittura lavato e risciacquato (seguendo le istruzioni fornite) e poi riutilizzato, così da garantirne la sostituzione a circa 12.000 ore (anche qui, in relazione all’uso della macchina e al luogo dell’installazione). Altra caratteristica fondamentale è la flessibilità d’installazione, garantita da Panasonic grazie all’uso di diversi tipi di lente (con rapporto di tiro diverso, ovviamente) e dallo shift ottico sui quattro assi, dal fuoco e zoom motorizzati, e anche da una caratteristica non comune, ossia quella di poter ruotare il proiettore di 360° sull’asse trasversale della macchina, in modo da poter proiettare sul pavimento o sul soffitto senza che il proiettore (soprattutto il sistema di smaltimento del calore lampade) vada in sofferenza. Proiettori con rapporto d’aspetto 4:3 potrebbero essere considerati obsoleti o addirittura anacronistici in un panorama nel quale oramai anche le semplici trasmissioni televisive sono quasi completamente in 16:9, ma come detto l’uso di queste apparecchiature è anche dedicato al large venue, all’illuminamento di grandi aree, condizione che rende necessario affiancare più macchine in modo da “sommarne” le singole immagini; Panasonic quindi ha dotato la gamma di tutto il processing digitale necessario a realizzare l’edge blending (l’aggiustamento della luminosità nell’area di sovrapposizione delle immagini, in modo da renderla uniforme) e anche il color matching, dato che la temperatura colore delle due immagini deve essere identica (altrimenti si vedrebbe a occhio nudo che quello che stiamo guardando non è una unica immagine, ma l’unione di più immagini singole). Completa la dotazione hardware delle macchine la possibilità di inserire schede di input negli appositi slot liberi, così da poter plasmare il proiettore in base alle reali necessità, utilizzando anche alcune delle schede Sanyo che magari sono già a magazzino dell’installatore: un’ottima comodità. Come tutte le macchine di recente costruzione è possibile monitorarne il funzionamento tramite IP grazie alla presa LAN posteriore e a un software proprietario che riesce a controllare fino a 2048 diversi proiettori connessi sullo stesso network. Per questa funzione specifica e per approfondire qualche aspetto del proiettore, comunque, l’invito è di rivolgersi al distributore specializzato. I PT-EX12/16K sono distribuiti in Italia da Adeo Group.

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n EX12K visto di lato EX12k from the side view

I am trying to imagine the wonder of some of you at the presentation of this product: are we dealing with non-stop LCD, XGA and high brightness in 2012, a year in which everyone is expecting a revolution in video projection at all levels? Of course! And, we are also doing it for good reason. It is no mystery that Panasonic Corp has absorbed Sanyo, which has always had an excellent feedback from the market above all for that which relates to rental or high brightness applications in multi-projector configuration. The target of Panasonic before this merger was parallel to that of the other Japanese manufacturer, so that today, by incorporating the

two ranges, Panasonic has a vast range of products in its portfolio (and technologies, adopting both LCD and DMD matrixes and panels) to cater to virtually all market demands, from educational to large venue, from professional to rental. The products we are talking about today are like the offspring of this merger, but it is more than a mere fact of changing name and colour of chassis. Improvements have been introduced precisely to adapt an “evergreen of professional video projection”, as we called it in the title, to the last dictates of technology. Let’s now move on to analyse the characteristics.

CARATTERISTICHE TECNICHE Technical characteristics Panel size LCD PANEL

46 mm (1.8 inches) diagonal (4:3 aspect ratio)

Display method

Transparent LCD panel (x 3, R/G/B)

Pixels

786432 (1,024 x 768) x 3, total of 2,359,296 pixels

Pixel configuration

Stripe

PURE COLOR CONTROL DEVICE

1 380 W x 4, lamp replacement cycle (lamp power:Normal/Eco1, Eco2): 2.000 hours/3.000 hours

LAMP

4:3 aspect ratio

SCREEN BRIGHTNESS

380 W x 2, lamp replacement cycle (lamp power:Normal/Eco1, Eco2): 2.000 hours/3.000 hours

16.000 lm (4-lamps, lamp power: Auto/Normal, Optional lens: ET-ELS03)

13.000 lm (2-lamps, lamp power: Auto/Normal, Optional lens: ET-ELS03)

2,500:1 (full on/full off, 4-lamps, lamp power:Auto)

4,000:1 (full on/full off, 2-lamps, lamp power:Auto)

CONTRAST*2

1.024 x 768 pixels (Input signals that exceed this resolution will be converted to 1.024 x 768 pixels)

RESOLUTION

Horizontal: 26–80 kHz, vertical: 23–85 Hz, dot clock: 162 MHz or lower Vertical: Maximum ±40°, Horizontal: Maximum ±40°

KEYSTONE CORRECTION RANGE NPUT1 TERMINALS NPUT2

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DVI-D IN

INPUT3/INPUT4

SERIAL IN

HDMI IN

SERIAL OUT

ANALOG IN

REMOTE IN

RGB 5BNC IN/VIDEO IN

LAN

S-VIDEO IN

USB


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jLa procedura di sostituzione della lampada Lamp replacement procedure

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PROJECTORS FOR LARGE VENUES FOR THE RENTAL MARKET We opened this article by saying that we are dealing with LCD products (positioned by Panasonic into the bracket of “high brightness and moderate use”), with XGA resolution (1,024 x 768 points with an aspect ratio of 4:3), equipped with four lamps for a total of 16,000 ANSI lumens (PT-EX16K model), or of two lamps for a total of 13,000 ANSI lumens (PT-EX12K model). This excellent nominal brightness (with all the lamps working at their maximum potential) is possible thanks to the use of 380 W bulbs and optic engines which, necessarily, have native contrast values declared inversely proportional to the brightness that is generated: a discreet 2,500:1 for the most powerful model EX16K and 4,000:1 for its younger brother, the EX12K. These numbers must not leave us puzzled, as the high brightness projectors are asked to brighten large portions of screen and to guarantee a good image quality, but for their use (probably in large zones where the control of ambient brightness is absent or not as effective) it is not a key prerogative. Panasonic seems to have taken this aspect to heart, and a first modernisation activity refers precisely to the quality of the image reproduced thanks to the introduction of Pure Color Control, or rather the addition of a filter in the light engine which deals with the part of light corresponding to the spectrum of yellow, which was also used in the past to boost the brightness of the image, but mixed with the filters of the red and green colours. Now, instead, this filter is placed only in correspondence of the green colour (which on the gamut triangle is developed essentially on the Y axis) and it is used only when required: in dark images yellow is removed to have more saturated and purer colours, in clear images yellow is added to have more luminous colours. The 10-bit processing of the images closes the picture on the processing ability of both products.

RESISTANCE Video projectors like these, used especially in the rental market, are asked to be reliable and long lasting; in short, they must be insensitive to the bad treatment to which they will inevitably be submitted. A first response to this by Panasonic has been the adoption of inorganic LCD panels (instead of the “classic” organic panels), which do not burn or yellow following continuous operation but which guarantee (on the plate) up to 10,000 hours of maintenance free operation. Another stratagem adopted (in truth, common to all other multi-lamp projectors) is that of reducing precisely the use of the lamps if high brightness performances are not required, but the continuative use of the machine and relevant image production remains a priority. Hence the lamps available are used only partially (two instead of four in the EX16K model and one instead of two in the EX12K model) and, in the case of a fault in the bulb, the ones which have remained off in the projector turn on immediately. Obviously, the “trick” doesn’t work if all the ANSI lumens available are requested, because in that case the lamps must all be in operation together; but this is a common prerogative that all appliances of this range share, even of other brands, and in that case two stacked machines operating alternately in the event of problems must be imagined. Another critical factor in the maintenance of LCD projectors is the replacement of the filter placed on the machine’s suction point. In the PT-EX16K model the filter itself was redesigned to guarantee a cycle of operation without replacement to around 5,000 hours of use (obviously it depends on the conditions of use and installation of the projector itself) and there is also the possibility of using a specific filter for the smoke (optional), for example for use on stage with smoke effects. Instead, a filter has been used for the PT-EX12K model which can even be washed and rinsed (following the instructions provided) and then reused, to guarantee replacement at about 12,000 hours (here too, depending on the use of the machine and place of the installation). Another essential characteristic is the flexibility of installation, guaranteed by Panasonic thanks to the use of different types of lens (with different throw ratios of course) and by the optical shift on four axes, from the motorised focus and zoom, and also by an uncommon characteristic, or rather that of being able to rotate the projector 360° on the transversal axis of the machine, to be able to project on to the floor or ceiling without causing any damage to the projector (above all to the system designed to dispose of the lamp heat). Projectors with the 4:3 aspect ratio could be considered obsolete or even anachronistic in a panorama which now sees simple television programmes almost completely in 16:9 but, as we have said, the use of these appliances is also dedicated to large venues, to illuminating big areas, a condition which makes it necessary to put more machines side by side in order to “sum” their single images. Panasonic has equipped its range with all the digital processing required to realize edge blending (adjustment of the brightness in the area of superimposition of images to make it uniform) and also colour matching, considering that the colour temperature of the two images must be identical (otherwise it would be possible to see with the naked eye that what we are watching is not a single image but the union of more single images). The hardware of the machines is completed by the possibility to insert input cards into the specific free slots, to be able to mould the projector depending on the real needs, using also some of the Sanyo cards which may already be in the installer’s warehouse: great convenience. Like all recently constructed machines it is possible to monitor the operation through IP thanks to the LAN socket on the rear, and proprietary software which is able to control up to 2048 different projectors connected on the same network. For this specific function and to take a closer look at several aspects of the projector, contact your specialist distributor. The PT-EX12/16K are distributed throughout Italy by Adeo Group.

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INFO PUBBLICITARIA ADVERTISING INFO

www.datasatdigital.com www.alhenacom.it

DATASAT RS20i

Il suono del cinema a casa propria DATASAT RS20i - Cinema sound at home Per comprendere il valore dell’RS20i, è sufficiente dire che in questo suo processore dedicato all’home cinema Datasat ha riversato oltre 20 anni di esperienza nelle tecnologie del suono per il cinema: niente compromessi sulla qualità. In Italia il processore audio RS20i è distribuito in esclusiva da AlhenaCom, partner ideale per la identificazione delle migliori soluzioni di gestione, distribuzione e visualizzazione di contenuti multimediali in ambito professionale To understand the value of the RS20i, it is sufficient to say that this Datasat processor, dedicated to home cinema, has been created from over 20 years of experience in cinema sound technology: there is no compromise on quality. In Italy, the RS20i audio processor is distributed exclusively by AlhenaCom, the ideal partner for identifying the best management, distribution and visualisation of multimedia content solutions in the professional sector Informazione integrata. Inquadra il QR con la fotocamera del cellulare dopo aver aperto il lettore. Integrated information access. Frame the QR with the phone camera after opening the player.

L’emozione del cinema e la sua spettacolarità nascono anche da una colonna sonora efficace riprodotta con sistemi di qualità, capaci di trasmettere tutta la potenza evocativa degli ”effetti speciali” voluti dal regista. Secondo George Lucas, ben il 50% del successo dell’esperienza in sala per lo spettatore dipende dalla colonna sonora. E non a caso Spielberg, che di cinema ed effetti speciali se ne intende, era tra gli investitori quando nacque la DTS… e proprio con Jurassic Park fece il suo debutto il formato audio omonimo. Dalla sala cinematografica al top delle dotazioni tecnologiche fino al salotto di casa: il processore Datasat RS20i raccoglie tutta l’esperienza e l’emozione del grande cinema in una dimensione residenziale, senza compromessi sotto l’aspetto della qualità. Datasat, azienda inglese fondata da Phil Emmel, ha infatti acquisito DTS Digital Cinema nel 2008, divenendo Datasat Digital Entertainment e creando il marchio Datasat Digital Sound, che ha preso il posto dell’originario DTS. Il know how dunque è quello originario, che ha reso mitiche tante colonne sonore realizzate con il sistema Datasat: in sostanza l’audio viene collocato su un CD ROM (bit rate di 882kbit/s, compressione 4:1) e sincronizzato alla pellicola, con risultati qualitativi e di durata nel tempo superiori al sistema tradizionale che vedeva sullo stesso supporto sia l’audio che il video. Il partner italiano di Datasat è AlhenaCom che, proprio a maggio di quest’anno, ha stipulato un accordo di esclusiva per la distribuzione in Italia dei prodotti RS20i mirati al mercato del Luxury Home Cinema.

ALHENACOM

Fondata nel 2008 da Marco Bompani, si propone al mercato professionale come distributore a valore aggiunto di prodotti e soluzioni specifiche per la gestione, distribuzione e visualizzazione di contenuti multimediali in ambito professionale. L’approccio di AlhenaCom vede il cliente come parte della squadra, a favore dell’obiettivo comune di migliorare e raggiungere il successo; opera quindi in stretta collaborazione con i propri partner rivenditori e system integrator in ambito Digital Signage, Pro A/V, Home Entertainment, IPTV, Broadcast. È il distributore italiano in esclusiva di Datasat. www.alhenacom.it

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Agosto/Settembre August / September 2012

Set up in 2008 by Marco Bompani, the company introduces itself to the professional market as a value added distributor of products and solutions dedicated to the management, distribution and visualisation of multimedia contents in the professional sector. AlhenaCom sees the customer as part of its team, to promote the shared objective of improving and achieving success; it works in close cooperation with its reseller partners and system integrators in Digital Signage, Pro A/V, Home Entertainment, IPTV, Broadcasting. It is the sole Italian distributor for Datasat.


DATASAT

L’azienda è stata fondata nel 1991, con l’obiettivo di offrire un’esperienza di ascolto superiore agli amanti del cinema. Nel 1993 la tecnologia proposta da Datasata venne utilizzata addirittura da Spielberg per il suo Jurassic Park. Da allora, l’azienda può vantare di aver fornito la tecnologia audio per i film prodotti in Nord America: surround 7.1 e 11.1 e poca compressione (ovvero maggiore qualità), ecco le caratteristiche vincenti. Produttrice di sistemi professionali per il mondo del cinema, Datasat ha deciso di proporre lo stesso know how al mondo hi-end e consumer con l’RS20i, il primo processore audio per home cinema basato su una piattaforma di processamento per il cinema. www.datasatdigital.com The company was set up in 1991, to offer cinema lovers a truly superior listening experience. In 1993, the technology introduced by Datasat was used by Spielberg for his movie Jurassic Park. Since then, the company can boast of having provided audio technologies for thousands of movies produced around the world: surround 7.1 and 11.1 and little compression (that is higher quality), these are the winning characteristics. It manufactures professional systems for the cinema sector, and has decided to introduce the same know-how into the high-end and consumer world with the RS20i, the first audio processor for home cinema based on a processing platform used in cinema.

DATASAT RS20i

Datasat RS20i parte proprio dalla qualità ed esperienza di elevata professionalità che caratterizzano un processore cinema allo stato dell’arte, quella del prodotto Datasat indirizzato alle sale cinematografiche, AP20. Con tutti gli adattamenti necessari a entrare senza intoppi nelle case degli appassionati: design user friendly, con il display di controllo al centro e configurazione facilitata (design by Neal Feay Company), connessioni adeguate (4 ingressi e una uscita HDMI 1.4a, per gestire anche il 3D), codec audio consumer (inclusi DTS-HD Master Audio e Dolby TrueHD), 20 memorie utente configurabili, possibilità di controllo (VNC, iRule) da smarphone, tablet o PC. Dal lato “pro” sono invece rimaste intatte le dotazioni tecniche del processore, che rendono possibile una riproduzione chiara e allo stesso tempo fedele delle colonne sonore; RS20i è fornito addirittura di tre porte di espansione per eventuali upgrade hardware: come si suol dire, a prova di futuro. Datasat RS20i offre 16 canali (delay 0-1000ms), tutti equipaggiati con EQ a terzi d’ottava, parametrico e shelving, filtro passa alti, passa bassi e passa banda, inoltre porta USB nascosta e ingresso microfonico con Phantom 48V. Ampia anche la dotazione di connessioni analogiche e digitali con frequenze di campionamento 44,1 kHz, 48 kHz, 96 kHz e 192 kHz. Per quanto riguarda automazione e gestione del dispositivo, dispone di 16 ingressi GPIO, RS-232, Ethernet 10/100 Mbps. Le dimensioni sono 13,33x44,45x39,7 cm, per un peso di 13,6 kg (3u rack da 19”).

SPERIMENTARE DATASAT RS20i

Marco Bompani, Chief Executive Officier di AlhenaCom: “A fine agosto abbiamo inaugurato la nuova sala Home Cinema, nella quale si può ascoltare in prima persona la qualità del processore Datasat: il suono del grande cinema direttamente a casa propria. La sala è a disposizione dei nostri dealer per testare le performance dell’RS20i, e per conoscerne ogni dettaglio. Sarete i benvenuti!”

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The emotion of cinema and its spectacular nature are partly the result of an effective sound track reproduced using quality systems, which are able to transmit all the evocative power of the special effects wanted by the director. George Lucas believes that 50% of a successful cinema experience for the audience depends on the soundtrack. Not by chance, Spielberg, who knows all about cinema and special effects, was among those who invested in DTS when it was setup and the digital audio format made its debut for Jurassic Park. From a cinema equipped with the best technological equipment available to a living room: the Datasat RS20i processor embodies all the experience and emotion of great cinema in a residential setting, with no compromise on quality. Datasat is an English company, set up by Phil Emmel, who purchased DTS Digital Cinema in 2008, becoming Datasat Digital Entertainment and creating the Datasat Digital Sound brand which replaced the original DTS. The know-how is original, which has made so many sound tracks mythical by using the Datasat system: in short, the audio is placed on a CD ROM (bit rate of 882kbit/sec 4:1 compression) and synchronised to the film, with long lasting quality and results that are superior to the traditional system which saw both audio and video on the same medium. The Italian partner of Datasat is AlhenaCom which, in May this year, drew up a contract to become the sole Italian distributor for RS20i products dedicated to the market of Luxury Home Cinema. DATASAT RS20i The Datasat RS20i is founded on the quality and experience, which characterises a state of the art cinema processor, that of the Datasat product for cinema, the AP20. It has all the necessary adjustments to enter the homes of film lovers: user friendly design, with the control display at the centre and highly configurable (design by Neal Feay Company), adequate connections (4 inputs and one HDMI 1.4a output, to manage 3D), codec audio consumer (including DTS-HD Master Audio and Dolby TrueHD), 20 configurable user memories, possibility to control (VNC, iRule) it from a smartphone, tablet or PC. On the “pro” side the technical equipment of the processor, which makes clear and faithful reproduction of the sound tracks possible, has remained untouched; the RS20i comes with three expansion ports for any hardware upgrades: as they say, future-proof . The Datasat RS20i offers 16 channels (delay 0-1000ms), all equipped with 3rd octave EQ, parametric and shelving, high pass filter, low pass and band pass, plus USB port and microphone input with Phantom 48V. The analogue and digital connections with sampling frequencies 44.1 kHz, 48 kHz, 96 kHz and 192 kHz are also vast. As regards automation and management of the device, it has of 16 GPIO inputs, RS-232, Ethernet 10/100 Mbps. It measures 13.33x44.45x39.7 cm, and weighs 13.6 kg (3u rack of 19 inches). TRY DATASAT RS20i Marco Bompani, Chief Executive Officer of AlhenaCom: “At the end of August we inaugurated the new Home Cinema room in which it is possible to listen directly to the quality of the Datasat processor: the sound of great cinema directly in your home. The room is available to our dealers to test the performance of the RS20i and to become acquainted with every detail. You are welcome anytime!”

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STRUMENTI TOOLS

www.dbaudio.com

d&b audiotechnik Gamma white

d&b audiotechnik White Series

La casa tedesca d&b audiotechnik ha da poco compiuto 30 anni, ed è ormai un nome familiare a molte paia di orecchie di chi lavora nel mondo dello spettacolo dal vivo. Ma la casa tedesca ha sempre avuto un occhio di riguardo anche per il vasto mondo delle installazione fisse, alle quali ha dedicato soluzioni specifiche e versioni speciali dei propri prodotti nati per l’utilizzo mobile. Tra queste, l’ultima nata è la gamma White

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The German company d&b audiotechnik has just celebrated 30 years in business, and it has become a familiar name to many of those working in the live entertainment sector. The German company has always focused on the vast world of fixed installations, to which it has dedicated specific solutions and special versions of products created for mobile use. The recently born White series is one of them

Agosto/Settembre August / September 2012

Text: Carlo Maria Patrese Nata dall’attenta analisi alla quale il team di product management di d&b ha sottoposto il vasto mondo della system integration, la gamma White presenta molti caratteri innovativi, ma anche un tributo ai principi filosofici che tradizionalmente hanno sempre guidato i progetti del marchio tedesco, e che sono riassunti nel concetto di System Reality. Quattro sono i pilastri di questa filosofia: il primo prevede che tutti gli elementi del progetto (diffusori, amplificatori, accessori e strumenti software) siano pensati in maniera integrata, così da offrire le migliori prestazioni ottenibili. E per garantire questo risultato siamo al secondo pilastro, tutti i parametri più delicati e critici del sistema sono già incorporati nei preset, lasciando ampia possibilità di regolazione all’utilizzatore, ma senza il rischio di compromettere il sistema. Terzo aspetto, la massima neutralità timbrica, per consentire ai sistemi di adattarsi ai diversi ambienti e ai diversi programmi musicali (e non). Infine, ultima ma non meno importante, l’attenzione a tutto ciò che di “immateriale” popola il mondo che circonda gli oggetti reali, ma che costituisce parte di esso: e quindi, programmi di formazione continui, documentazione dettagliata su tutti gli aspetti di utilizzo e sicurezza, in modo da mettere chiunque nelle condizioni di utilizzare al meglio i prodotti. Ma torniamo alla gamma White. La ricerca d&b si è concretizzata in sistemi che, a fronte di dimensioni piuttosto compatte, offrono prestazioni in termini di pressione e risposta in frequenza tipiche di sistemi più grandi. La scelta di adottare una veste estetica che si rifà al lineare e rigoroso design industriale è stata fatta per offrire all’architetto e all’installatore un oggetto facile da integrare in ambiente. E proprio per questo motivo, oltre alla classica livrea nera, tutti i cabinet sono disponibili nei colori RAL standard, su campione, e in versione da esterni. La nuova gamma White è articolata in due nutriti gruppi di prodotti. Nel primo sono presenti diffusori e subwoofer nati per l’utilizzo stand alone, mentre il secondo è popolato da modelli progettati per la realizzazione di array.


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XS-SERIES

Come decifrare il nome con cui sono stati battezzati questi modelli? Semplice: il numero indica il diametro in pollici del driver per le medio-base, e la “S” indica, appunto, la destinazione stand alone del diffusore. I primi tre modelli di questa serie condividono alcuni elementi: sono tutti diffusori a due vie, con gli altoparlanti in configurazione coassiale, e il cabinet realizzato in schiuma strutturale poliuretanica rigida stampata a iniezione. Si parte dal modello 4S, il più piccolo di casa d&b, dotato di un driver da 4” e di un driver a cupola da 0,75” . Dispersione conica di 100° e 114 dB di pressione con l’amplificatore D6. Dimensioni da fermacarte (15x12x10 cm) e peso di 1 kg. Si sale poi di dimensioni, pressione e risposta in frequenza con i modelli 5S e 8S, dotati rispettivamente di driver da 5” e da 8 “ caricati in bass-reflex, e tweeter da 1”. L’impedenza di 16 Ohm permette di collegare fino a otto diffusori per amplificatore. I fratelli maggiori abbandonano il design coassiale per adottare una tromba vera e propria, che viene proposta in due diverse aperture (75°x50° e 110°x55°), ed è ruotabile, così da permettere il montaggio dei diffusori anche orizzontalmente. Destinati a essere usati come sistema principale in situazioni dove è richiesta parecchia energia, il materiale con cui sono costruiti i cabinet torna a essere il buon vecchio multistrato marino, e con una verniciatura a prova di pallonate che consente l’utilizzo anche in palestre e campi sportivi.

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Il modello 10S monta un driver da 10” al neodimio, accoppiato a un driver da 1,4” per le frequenze acute, ed è in grado di generare 130 dB di pressione con l’amplificatore D12, rimanendo nei 13 kg di peso. L’impedenza di 12 Ohm permette di collegare fino a tre cabinet in parallelo su ogni canale di amplificazione. Ma è il modello 12S, con una risposta in frequenza che scende fino a 48 Hz, che si candida come vero sistema full-range in tutte le situazioni dove all’alta energia (132 dB) è necessario affiancare una gamma audio medio bassa estesa: e quindi sale convegni, campi sportivi, teatri e club per musica dal vivo. Dato che, come si dice, di bassi non ce ne son mai troppi, a supportare il lavoro dei cabinet appena descritti d&b propone tre subwoofer della serie Xs-SUB. Il più piccolo, 12S-SUB, utilizza un driver al neodimio da 12” in configurazione bass-reflex, mentre il modello 18S-SUB utilizza un’unità da 18” nella stessa configurazione. Ma è il modello 27S-Sub ad offrire una caratteristica al momento unica sul mercato: si tratta di un subwoofer dall’emissione di tipo cardioide, ottenuta senza ricorrere a un canale aggiuntivo di amplificazione. Il subwoofer utilizza un driver da 15” per l’emissione frontale e uno da 12” per quella posteriore, montato in una doppia camera passa banda. Il risultato è un’emissione di frequenze basse controllata e concentrata nella parte anteriore del sub. I vantaggi sono molteplici: non solo ne godono coloro che sono sul palco, ma questa caratteristica ha un ruolo fondamentale anche nel controllo delle emissioni che influiscono sugli ambienti confinanti. I diffusori della gamma White d&b incorporano alcune soluzioni pensate per rendere più facile la vita all’integratore, partendo dal montaggio: se i modelli 4S e 5S possono essere installati anche su un’asta microfonica, sono disponibili per tutti i modelli vari accessori per soddisfare anche i montaggi più complicati. Tra questi, il set per l’installazione a parete o soffitto, che permette di orientare il diffusore sia sull’asse orizzontale che su quello verticale. Speakon NL4 per le connessioni elettriche, montati in una rientranza chiusa da un apposito coperchio; a fianco a questi sono presenti anche dei rapidi morsetti a vite per il serraggio di cavi spellati.

g I modelli 4S, 5S, 8 S The 4S, 5S and 8S models

g27S-Sub

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XA-SERIES

Ci sono molte situazioni dove però un singolo diffusore non basta, e per questo d&b ha sviluppato una linea specifica rivolta agli spazi più ampi e articolati, dove è necessario l’utilizzo di array di diffusori. Array sì, ma non solo line array. Nella gamma xA (dove A sta, appunto, per array), il modello 10A è infatti un diffusore point source, che condivide con il fratello della gamma stand alone gran parte delle caratteristiche elettroacustiche, compresa la disponibilità di due diverse dispersioni. La differenza risiede nella presenza, a bordo del diffusore, dell’hardware specifico per il montaggio in array, sfruttando gli accessori per l’appendimento progettati specificamente per questa linea. È così possibile accoppiare più diffusori tra loro con diversi angoli, e realizzare non solo array verticali ma anche (e questo è quasi un inedito per d&b) orizzontali. Un vero e proprio line array è invece il modello 10AL. La sezione medio-alti, infatti, è realizzata accoppiando due driver da 1” a una guida d’onda per le frequenze acute di tipo line source a direttività costante; questa è disponibile nella versione con apertura orizzontale di 75°, o nella versione 10AL-D con una copertura di 105°. Il sistema permette un angolo di accoppiamento verticale fino a 15°, il che consente di coprire ampi spazi verticali con un numero relativamente ridotto di moduli. Anche in questo caso, il sistema di montaggio e appendimento consente un ampio ventaglio di opzioni: dal tradizionale array verticale (con però l’inedita possibilità di montare il

TOP CABINET Components

Max. sound pressure (1m, free field) with D6 / D12 Frequency response (-5 dB) Nominal dispersion angle (h x v) Cabinets per channel D6 / D12 Dimensions mm (H x W x D) Weight kg 60

Agosto/Settembre August / September 2012

subwoofer al centro della colonna) a quello orizzontale, senza escludere la possibilità di un utilizzo appoggiato. Completano la xA-Series due subwoofer, i modelli 18A-SUB e 27A-SUB, identici a quelli della gamma stand alone, ma dotati dell’hardware necessario per essere montati in array. E dato che la configurazione di un line array non si improvvisa, il software d&b Array Calc offre un ambiente di progettazione evoluto, che permette di simulare e valutare in dettaglio tutti i parametri necessari. Si parte dalla simulazione della pressione generata dai diversi array sulle diverse aree d’ascolto, e valutabile a diverse frequenze e in ambiente grafico 2D e 3D, per arrivare ai parametri meccanici per la realizzazione pratica dell’array e necessari per garantire un’installazione in piena sicurezza nel rispetto delle norme in vigore.

GLI AMPLIFICATORI

Cuore dei sistemi d&b audiotechnik sono D12 e D6, che permettono di pilotare tutti i diffusori della gamma White. Ma non sono semplici amplificatori: per render concreti i “dettami filosofici” del concetto di System Reality, d&b ha integrato tutte le funzioni di controllo, ottimizzazione e protezione dei diffusori, così da fornire un “pacchetto” ottimale, per facilitare la vita dell’utente ma anche per garantire l’integrità del sistema, in ogni occasione. E in favore della versatilità, per ogni canale sono disponibili un equalizzatore parametrico a quattro bande e un delay. È possibile inoltre memorizzare dei “preset”, per adattare il sistema a diverse situazioni: un’equalizzazione particolare, ad esempio, per l’utlizzo a basso volume; oppure ritardi diversi in situazioni dove la sorgente sonora sia mobile. Non mancano poi le funzioni di monitoraggio: alimentazione, temperature, livello del segnale, potenza e impedenza dei diffusori sono rilevati e visualizzati in tempo reale.

4S

5S

8S

10S

4” driver with neodymium magnet / 0.75” dome driver, coaxially mounted

5” driver / 1” dome driver, coaxially mounted

114 / 115 dB SPL

117 / 118 dB SPL

124 / 127 dB SPL

127 / 130 dB SPL

130 / 180 Hz 20 kHz

80 / 130 Hz 20 kHz

70 / 110 Hz 20 kHz

100° conical

100° conical

4

12S

j Un array composto da modelli 10A Some A10 form a complete array

10A

10AL

10” driver with neodymium magnet/ 1.4” compression driver

10” driver with neodymium magnet / 2 x 1” compression driver

130 / 133 dB SPL

127 / 130 dB SPL

130 / 133 dB SPL [10AL]

60 / 100 Hz 18 kHz

48 / 100 Hz 18 kHz

60 / 100 Hz 18 kHz

60 / 110 Hz 18 kHz

100° conical

75° x 50° / 110° x 55°

75° x 50° / 110° x 55°

75° x 50° / 110° x 55°

75° / 105°

4

4

3

2

3

3

150 x 120 x 102

240 x 164 x 160

352 x 224 x 205

580 x 283 x 350

638 x 338 x 365

283 x 580 x 350

283 x 580 x 350

1

2.5

7.4

13

17

14

14

8” driver with 10” driver 12” driver neodymium with with magnet / 1” neodymium neodymium compression magnet / 1.4” magnet / 1.4” driver, compression compression coaxially driver driver mounted


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Queste le caratteristiche comuni a entrambi i modelli, mentre si differenziano per la potenza. L’amplificatore D12 eroga il doppio di potenza rispetto al D6, imprimendo una maggior “spinta” ai diffusori, soprattutto quelli di dimensioni maggiori (dall’ 8S in su), e regalando 3 dB in più di pressione sonora. D12 è quindi consigliato per applicazioni dove è necessario sfruttare tutta la dinamica che i diffusori possono offrire, mentre D6 trova impiego in situazioni più “tranquille” e in sistemi multicanale. Tutte le funzioni di regolazione e monitoraggio dei finali possono essere controllate e gestite a distanza tramite d&b Remote Network, una soluzione basata sul protocollo CAN-BUS e l’utilizzo di interfacce con connessioni USB (R60) o Ethernet (R70). Tramite il software di controllo R1, è possibile definire tutte le funzioni di set-up del sistema, ma anche realizzare delle interfacce personalizzate con i controlli e le indicazioni che si desidera mettere a disposizione dell’utilizzatore, partendo dal semplice richiamo di scene preimpostate per utilizzatori meno esperti, fino alle regolazione fine dei livelli dei singoli diffusori. Last but not least, è disponibile una routine che permette di controllare l’integrità di tutti i diffusori presenti nel sistema. Per soddisfare le richieste di integrazione sempre più spinta provenienti dal mercato dell’installazione fissa, d&b ha inoltre da tempo avviato collaborazioni con i produttori di sistemi di Media Control. Sono già disponibili le macro e la documentazione per l’integrazione con i sistemi di Crestron e AMX, e tramite il team di application support di casamadre è possibile ottenere le informazioni e l’aiuto necessario per l’integrazione con altri sistemi di controllo. Per concludere, il costruttore tedesco offre sui suoi sistemi una garanzia di cinque anni, che copre anche i guasti ai singoli altoparlanti; così anche l’investimento è protetto.

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The result of attentive analysis performed by the product management team of d&b on the vast world of system integration, the White series presents many innovative features, but also a tribute to the philosophical principles which have traditionally guided the projects of the German brand, and which are summarised in the concept of System Reality. This philosophy rests on four pillars: the first is that all elements of the project (speakers, amplifiers, accessories and software tools) are designed in an integrated manner, to offer the best achievable performance. To guarantee this result, which is the second pillar, the most delicate and critical parameters of the system are already incorporated into the presets, leaving the user ample possibility of adjustment but without the risk of compromising the system. The third pillar is maximum timbre neutrality, to allow the systems to adapt to the different environments and to the different musical programs (and not). Last, but by no means least, the attention to everything “immaterial” that populates the world which surrounds real objects, but which forms part of it: consequently, ongoing training programs and detailed documentation on all aspects of use and safety, to put anyone in the condition to make the best use of the products. Let’s now return to the White series. D&b research has become tangible in systems which, in rather compact dimensions, offer performances in terms of pressure and frequency response which are typically found in larger systems. The choice to adopt an aesthetic guise which goes back to linear and rigorous industrial design has been done to offer the architect and installer an easy object to integrate into an environment. For this reason, as well as the classic black colour, all the cabinets are available in the standard RAL colours, by sample, and in a version suitable for outdoor use. The new White series is split into two well-furnished groups of products. The first includes speakers and sub-woofers for stand-alone use, while the second is populated by models designed to produce arrays. XS-SERIES How to decipher the name with which these models have been baptised? Simple: the number indicates the diameter in inches of the drivers for the mid-basic products and the “S” indicates the stand-alone destination of the speaker. The first three models of this series share several elements: they are all two-way speakers with loudspeakers configured co-axially, with the cabinet made from rigid injection-moulded polyurethane structural foam. The series starts with the 4S model, the smallest model of the d&b company, equipped with a 4 inch driver and a 0.75 inch cupola driver. 100° conic dispersion and 114 dB of pressure with D6 amplifier. Paperweight dimensions (15x12x10cm) and weight of 1 kg. The measurements, pressure and frequency response start to rise with the 5S and 8S models, which are equipped with 5 and 8 inch drivers respectively, bass-reflex loaded, and 1 inch tweeter. 16 Ohm impedance allows to connect up to eight speakers per amplifier.

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The older brothers abandon the co-axial design to adopt a full-fledged horn which is proposed in two different openings (75° x 50° and 110° x 55°), and can be rotated, to allow speakers also to be assembled horizontally. Designed for use as a main system in situations where a large amount of energy is requested the tried and tested multiple layer marine plywood is used to build the cabinets with a coat of paint strong enough to withstand being hit by footballs, making it ideal for sports halls and football grounds. The 10S model has a 10 inch neodymium driver, coupled with a 1.4 inch driver for high frequencies, and it is able to generate 130 dB of pressure with the D12 amplifier, remaining in 13 kg of weight. 12 Ohm impedance allows to connect up to three cabinets in parallel on each amplification channel. The 12S model, with a frequency response that drops to 48Hz, presents itself as a true full-range system in all situations where alongside high energy (132 dB) it is necessary to put a middle to low extended audio range: this makes it perfect for conference rooms, sports fields, theatres and clubs for live music. Given that, as they say, there are never enough basses to support the work of cabinets we have just described above, d&b proposes three subwoofers of the Xs-SUB series. The smallest, 12S-SUB, uses a 12 inch neodymium driver in bass-reflex configuration, while the 18S-SUB model uses an 18 inch driver in the same configuration. But it is the model 27S-Sub which presents a unique characteristic on the market at this time: it is a subwoofer with cardioid emission, obtained without resorting to an additional amplification channel. The subwoofer uses a 15 inch driver for the front emission and a 12 inch driver for the rear, assembled in a double pass band chamber. The result is low frequency emission controlled and concentrated in the front part of the sub. The advantages are multiple and can be felt not only by those on the stage, as this characteristic also plays a fundamental role in the control of emissions which influence the bordering environments. The White series of d&b speakers incorporates several solutions designed to make life easier for the integrator starting from the assembly: if the 4S and 5S models can also be installed on a microphone stand various accessories are available for all models to cater for the most complicated assemblies. These include the wall or ceiling installation set, which allows to orient the speaker on both the horizontal and the vertical axis. Speakon NL4 for electrical connections, assembled in a recess closed by a specific lid; beside these are the quick screw clamps to secure stripped cables.

LA NUOVA GAMMA WHITE È ARTICOLATA IN DUE NUTRITI GRUPPI DI PRODOTTI. NEL PRIMO SONO PRESENTI DIFFUSORI E SUBWOOFER NATI PER L’UTILIZZO STAND ALONE, MENTRE IL SECONDO È POPOLATO DA MODELLI PROGETTATI PER LA REALIZZAZIONE DI ARRAY THE NEW WHITE SERIES IS SPLIT INTO TWO WELLFURNISHED GROUPS OF PRODUCTS. THE FIRST INCLUDES SPEAKERS AND SUB-WOOFERS FOR STANDALONE USE, WHILE THE SECOND IS POPULATED BY MODELS DESIGNED TO PRODUCE ARRAYS

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Agosto/Settembre August / September 2012

j Uno screenshot del programma di Array Calc, per la simulazione della progettazione di un array. A screenshot from the Aray Calc software, dedicated to audio prevision

XA-SERIES There are many situations where a single speaker is not enough, and for this reason d&b has developed a specific line dedicated to large and articulated spaces, where it is necessary to use speaker arrays. Arrays yes, but not only line arrays. In the xA range (where A stands for array), the 10A model is a point source speaker, which shares with its brother of the stand alone range the majority of electric acoustic characteristics, including the availability of two different dispersions. The difference resides in the presence, on the speaker, of the specific hardware for array assembly, exploiting the accessories for hanging designed specifically for this line. It is therefore possible to couple more speakers to each other with different angles to create not only vertical arrays but also (and this is almost an innovation for d&b) horizontal arrays. The 10 AL model is a full-fledged line array. The mid-high section is made by coupling two 1 inch drivers to a wave guide for the line source type of high frequencies with constant directivity; this is available in the version with horizontal opening of 75°, or in the 10AL-D version with coverage of 105°. The system allows a vertical coupling angle up to 15°, which allows to cover wide vertical spaces with a relatively reduced number of modules. In this case too, the assembly and hanging system allows a wide range of options: from the traditional vertical array (with the new possibility of assembling the subwoofer at the centre of the column) to the horizontal array, without excluding the possibility of a supported use. The xA-Series is completed by two subwoofers, the 18A-SUB and 27A-SUB models, identical to those of the stand alone range, but equipped with the necessary hardware to be assembled in array. The configuration of a line array is not improvised, consequently the d&b Array Calc software offers an evolved design environment, which allows to simulate and assess in detail all the necessary parameters. It starts with simulation of the pressure generated by the different arrays on the different listening areas, and assessable at different frequencies and in a 2D and 3D graphic environment, to arrive at the mechanical parameters to create the practical array necessary to guarantee an installation in full safety respecting the laws in force.


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THE AMPLIFIERS The heart of d&b audiotechnik systems are D12 and D6, which allow to pilot all the speakers of the White series. They are much more than simple amplifiers: to make the “philosophical dictates” of the System Reality concept concrete, d&b has integrated all the control, optimisation and protection functions of the speakers, to provide an optimal “packet” to facilitate the life of the user but also to guarantee the integrity of the system, on every occasion. In favour of versatility, there is a four band parametric equaliser and one delay for each channel. It is also possible to store “presets” to adapt the system to different situations: special equalisation, for example, to use at low volume, or different delays in situations where the sound source is mobile. There are also the monitoring functions: supply, temperature, signal level, power and impedance of the speakers are detected and displayed in real time. These are the characteristics shared by both models, while they differ in terms of power. The D12 amplifier provides double the power of the D6, impressing a greater “thrust” to the speakers, above all those of larger dimensions (from 8S up), and giving 3dB more sound pressure D12 is recommended for applications where it is necessary to exploit all the dynamics that the speakers can offer, while D6 is used in more “tranquil” situations and in multi-channel systems. All the adjustment and monitoring functions of the finals can be controlled and managed at a distance through d&b Remote Network, a solution based on the CAN-BUS protocol and the use of interfaces with USB (R60) or Ethernet (R70) connections. Through the R1 control software, it is possible to define all the set-up functions of the system, but also to create personalised interfaces with the controls, and the indications which you want to make available to the user, starting from the simple calling up of preset scenes for less expert users, up to the regulation of the levels of the individual speakers. Last but not least, a routine is available to control the integrity of all the speakers present in the system. To satisfy the increasingly excessive integration requests originating from the fixed installation market, d&b has also started working with the producers of Media Control systems. The macros and documentation for integration with the Crestron and AMX systems are already available and, through the application support team of the parent company, it is possible to obtain the information and the help necessary for integration with other control systems. To conclude, the German manufacturer offers a 5 year guarantee on its systems, which also covers the faults to individual loudspeakers, so that the investment is also protected.

j VeCOAX-TX HD video digital RF modulator, VeCOAX-TX quad HD video DVB-T modulator j VeCOAX-TX HD video digital RF modulator, VeCOAX-TX quad HD video DVB-T modulator

Subwoofer

12S-SUB 18S-SUB 27S-SUB 18A-SUB 27A-SUB

Components

12" driver with neodymium magnet

18" driver with neodymium magnet

15" driver with neodymium magnet / 12" driver with neodymium magnet

18" driver with neodymium magnet

18" driver with neodymium magnet

Max. sound pressure (1m, free field) with D6 / D12 Frequency response (-5 dB)

124 / 127 dB SPL

129 / 132 dB SPL

128 / 131 dB SPL

129 / 132 dB SPL

129 / 132 dB SPL

45 Hz - 130 / 100 Hz

37 Hz - 140 / 100 Hz

40 Hz - 140 / 100 Hz

37 Hz - 140 / 100 Hz

37 Hz - 140 / 100 Hz

Cabinets per channel D6 / D12

2

2

2

2

2

354 x 530 x 448

490 x 580 x 700

490 x 580 x 700

488 x 580 x 700

488 x 580 x 700

16

32

41

32

32

Dimensions mm (H x W x D) Weight kg

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http://7thsensedesign.com www.comm-tec.it

7thSENSE I media server Delta

7thSENSE - The Delta media server Quando ci si trova in grandi expo, musei, eventi dal vivo, capita sempre più spesso di imbattersi in scenografie video molto spettacolari e coinvolgenti. Ad oggi la maggior parte del pubblico conosce videoproiettori, monitor e le diverse sorgenti video, ma spesso ignora l’uso dei media server, che nella catena video si trovano tra le sorgenti e gli schermi. Quando vediamo proiezioni su superfici curve o cupole, oppure proiezioni sincronizzate su diversi monitor o su pareti di grandi edifici, dobbiamo sapere che “dietro” quei video e quelle immagini ci sono hardware e software molto performanti che li generano Text: Stefano Cavese

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When attending important exhibitions, museums or live events, the videos and stage-sets seen there are becoming increasingly spectacular and engaging. Today, the majority of the audience is familiar with video projectors, monitors and the different video sources, but it often ignores the use of media servers which, in the video chain, find themselves among the sources and the screens. When we see projections on curved or cupola shaped surfaces, or projections synchronised on different monitors or on the walls of large buildings, we have to know that behind those videos and images there is high performing hardware and software that generate them Cominciamo con un esempio, utile a capire posizione e ruolo dei media server in installazioni video complesse: siamo alla vigilia di una convention, e per proiettare l’immagine di un panorama su uno schermo largo 20 m e alto 3 m, occorre predisporre una serie di proiettori con i quali “coprire” tutta la superficie dello schermo. Non essendovi un solo proiettore, per ragioni tecniche ed economiche, il server collegato avrà a questo punto il compito di “spacchettare” l’immagine del panorama e dividerla in porzioni, una per ogni videoproiettore. Poi, con una operazione chiamata “edge blending” si uniscono i “bordi” delle immagini di ogni proiettore con gli altri, cosi da ottenere l’immagine desiderata. Questi processi hanno diversi aspetti critici, in primis la risoluzione, che per schermi grandi deve essere molto elevata, e subito dopo il delicato “punto di “giuntura” tra le proiezioni di ciascun videoproiettore, che deve essere il più preciso possibile in modo da evitare fastidiose sovrapposizioni o punti di assenza di immagine. Inoltre, nelle superfici irregolari c’è da considerare che il punto di messa a fuoco della lente è variabile, poiché varia la distanza tra il punto di proiezione e il videoproiettore, pertanto bisogna effettuare delle correzioni per non avere immagini sfocate. Questa operazione è denominata Warping.


The Heart Center

www.connessioni.biz ŠJB Spector Museum of Science Industry

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DELTA GUI SOFTWARE

STRUMENTI TOOLS

USER INTERFACE INTRODUCTION The user interacts with the Delta Server using the Delta GUI software. From the GUI, you can add resources to the timeline, move them, change their properties, delete them, assign them to layers and save the result to a Delta file. When you interact with the GUI, you are in fact changing the media live on the server and you can see the changes immediately in the Playback Window. In the example below, the Timeline is selected from the Controls tab control

h Alcune schermate del software di gestione Some pages of the management software

Oltre alle questioni specifiche legate alla proiezione, si consideri che stiamo assistendo a una progressiva crescita della risoluzione video, e il 4K (3.840x2.160 px) ci sta già facendo dimenticare quello che fino ad oggi era considerato il must della qualità video, il Full HD (1.920x1.080). A questo aspetto si aggiunge l’utilizzo sempre più frequente del 3D, che contribuisce ad aumentare le dimensioni dei file video, costringendo cosi i produttori a progettare media server con grandi capacita di calcolo per facilitare la gestione di file molto pesanti in modo fluido e affidabile. Non ultimo, la necessità di un editing avanzato dello spettro colore, fondamentale per correggere difetti colorimetrici insiti nei video e nelle immagini digitali o anche per effettuare correzioni in base al tipo di applicazione richiesta (conference, museale, digital signage, broadcasting, ecc.).

Controls Area

Server Selection Area

Delta Media Player User Guide

Media Buttons In Interactive Mode, you can use the mouse or the mouse buttons next to the screen to zoom in and out, rotate and shift the view to show the area of interest. This mode is primarily used in show creation, where you can visualise the entire Layers Area dome.

The GUI and playback windows show the same view, and you can click and drag the view on this playback window as well as the GUI. Timing

Resources Area Left-click

Area

and drag Middle-click and drag Right-click and drag

: Pan and tilt the view. : Zoom in and out by changing Z. : Shift the Eyepoint in X & Y.

LA SOLUZIONE 7thSENSE

7thSense, con il media server Delta, si è fatta interprete di queste esigenze. Si tratta di un computer molto performante, dotato di hardware e software dedicati, capace di gestire contenuti video non compressi (4:4:4) per una risoluzione 4K e oltre, 2D e 3D stereo; è inoltre in grado di effettuare un edge blending reticolare accurato, una caratteristica che, unita alla risoluzione 4K, permette di realizzare superfici proiettive molto estese con una qualità eccellente. Inoltre, ogni server è dotato di ben sei uscite, così da poter inviare flussi video ad altrettanti videoproiettori/monitor, garantendo le stesse prestazioni e tutte le funzioni su ogni uscita, e ottimizzando cosi sia gli ingombri che i costi. Come accennato Delta è costituito da un hardware standard opportunamente upgradato che varia a seconda delle prestazioni e delle connessioni richieste, con possibilità di storage su memoria allo stato solido fino ai 6TB occupando diverse unità rack (2U, 3U). È possibile contare su uscite video di tipo HDMI, DVI, Display port, HD SDI e analogiche e su ingressi Video Live: RGB,HD SDI, DVI, HDMI, S-Video, Component, Composito per gestione in tempo reale di video, testi, contributi audio generati da telecamere in diretta, player in genere, banchi audio e computer.

DELTA È COSTITUITO DA UN HARDWARE STANDARD OPPORTUNAMENTE UPGRADATO CHE VARIA A SECONDA DELLE PRESTAZIONI E DELLE CONNESSIONI RICHIESTE DELTA IS COMPOSED OF STANDARD HARDWARE WHICH HAS BEEN APPROPRIATELY UPGRADED AND IT VARIES DEPENDING ON THE PERFORMANCES AND CONNECTIONS REQUESTED

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Copyright © 7thSense Design Ltd

Click ‘L’ For alternate entry

Notes

Page 16

Click and drag here

Click here for the Interactive View Dialog

When in interactive mode, the blends and background distortions are not shown in the playback window • Moving this view around does not affect the Channel set-up • You can toggle from entering frustums direct, or through the ‘L’ button (Lens calculation), work this out from Lens zoom, aspect & shift Screen shape can now be a sphere, or any type of ellipsoid (e.g. a Rugby Per• l'audio, ogni server ha una dotazione base costituita ball shape) by choosing Ellipsoid & entering the 3 radii of the shape. •

da un ingresso di linea e sei uscite analogiche per la gestione dei contributi 5.1, mentre opzionalmente si possono avere otto canali bilanciati, otto output digitali ADAT oppure 16 canali bilanciati AES o Cobranet. Delta Frustum Mode Copyright © 7thSense Design Ltd Page 7 of 7 Anche l’audio può essere processato grazie ad un equalizzatore, high e low pass filter e controllo dei volumi.

IL SOFTWARE

Il software al centro del sistema, facile da imparare e usare, oltre alle funzioni di Edge blending e Wharping già citate, permette anche un vero e proprio “real-time creation” attraverso la gestione delle time-line dei diversi file da visualizzare. La potenza dei server Delta permette in tempo reale di applicare su tutti i contenuti (interni ed esterni) diversi effetti quali posizione, rotazione, colore, chromakey, lumakey, timing, trasparenza, sfumatura, dissolvenze, ritagli, animazioni, audio speaker mapping, controllo in antemprima delle modifiche apportate.


INTERFACCIAMENTO

I media server Delta posso inoltre servire da master per altri sistemi (audio, luci, motorizzazioni) o essere integrati e utilizzati come slave, se la sincronizzazione di tutti gli apparati inerenti a una installazione o a uno spettacolo viene effettuata da sistemi di controllo esterni (RTI, Crestron, AMX o altro), per questo sono dotati di porte per DMX, RS-232, Ethernet. 7thSense è distribuito in Italia da Comm-tec.

We start with an example, to help us understand the position and role of media servers in complex video installations. It is the eve of a convention, and to project the image of a panorama on a 20 metres screen which is 3 metres tall, it is necessary to arrange a series of projectors with which to “cover” the entire surface of the screen. There is more than one projector, for technical and economic reasons, so the connected server will have the task of “unpacking” the image of the panorama and dividing it into portions, one for each video projector. Subsequently, an operation called “edge blending” will join the “edges” of the images of each projector with the others, to obtain the desired image.

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These processes have different critical aspects, first and foremost the resolution of the images, which for large screens must be very high, and immediately after the delicate “junction point” between the projections of each video projector, which must be as precise as possible so that superimpositions or points of absence of image are avoided. Furthermore, in irregular surfaces we have to consider that the focus point of the lens is variable, as the distance varies between the point of projection and the video projector, therefore it is necessary to make the corrections to avoid any blurred images. This operation is called Warping, (see scheme n°1). In addition to the specific issues connected with projection, we have to consider that we are dealing with a progressive development in video resolution, and the 4K (3,840x2,160 px) is already making us forget about Full HD (1920x1080), something which until now has been considered essential for video quality. To this aspect we add the increasingly more frequent use of 3D which contributes to increasing the size of the video files, forcing producers to design media servers with great capacity of calculation to facilitate the fluid and reliable management of very heavy files. Last but not least the need for advanced editing of the colour spectrum, essential to correct colorimetric defects within the videos and digital images or also to make corrections based on the type of application requested (conference, museum, digital signage, broadcasting, etc.).

j 7thSense nello stand di projectiondesign a InfoComm 2012 7thSense in the projectiondesign booth at InfoComm 2012

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TECHNICAL CHARACTERISTICS POSSIBLE SCREENS Flat, curve, cylindrical, dome, multiscreen FUNCTION AND SHOW CREATION Realtime Warping and blending Video mix, images, text, audio, live contents Chromakey, Lumakey Rotation, transparency, shading, fade, cut, audio speaker mapping, positioning, animation Preview OUTPUT HDMI, DVI, SDI, Display port, HD SDI, Svideo, component, Composit Up to 6 out for each server Link with other Delta Server for 6 Out and more INPUT DVI, HDSDI, HDMI, Svideo, Component, Composito Chromakey, Lumakey RESOLUTION 2K e 4K 2D e 3D stereo STORAGE Solid 120Gb a 6TB AUDIO 1 line In (3,5 mm) 6 Output for 5.1 content management 8 digital Output Adat or 16 balnced ch (AES or Cobranet) 15 ch EQ, high and low pass filter, volume management CONTROLS RS232, RS422, Ethernet, Dmx, LTC

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THE 7thSENSE SOLUTION 7thSense, with the Delta media server, has interpreted these needs. It is a high-performance computer, equipped with dedicated hardware and software, able to manage uncompressed video contents (4:4:4) of 4K resolution and beyond, 2D and 3D stereo; it is also able to perform accurate network edge blending, a feature which together with the 4K resolution allows to create excellent quality highly extensive protective surfaces. Furthermore, each server is equipped with six outputs, to be able to send video flows to as many video projectors/monitors guaranteeing the same performances and all functions on each output, and optimising both size and costs. As we mentioned, Delta is composed of standard hardware which has been appropriately upgraded and it varies depending on the performances and connections requested, with the possibility of storage on memory at the solid state of up to 6TB occupying different rack units (2U, 3U). It is possible to rely on video outputs such as HDMI, DVI, Display Port HD SDI and analog and on Video Live inputs: RGB,HD SDI, DVI, HDMI, S-Video, Component, Composite for real time management of videos, texts and audio contributions generated by cameras live, players in general, audio benches and computers. For audio each server has basic equipment composed of a line input, one microphone and 6 analog outputs to manage 5.1 contributions, while as an option it is possible to have 8 digital ADAT inputs or 16 balanced AES channels or Cobranet. Audio can also be processed thanks to an equaliser, high and low pass filter and volume control. THE SOFTWARE The software at the centre of the system is easy to learn and use, and in addition to the Edge blending and Warping functions already mentioned, it allows full-fledged “real time creation� through management of the time-line of the different files to display. The power of the Delta servers allows to apply different effects on all internal and external contents in real-time. These effects include position, rotation, colour, chromakey, lumakey, timing, transparency, shading, fading, clippings, animation, audio speaker mapping, control in previewing the changes made. INTERFACING The Delta media servers can also work as masters for other systems (audio, lights, motors) or be integrated and used as slave if the synchronisation of all the equipment relating to an installation or a show is performed by external control systems (RTI, Crestron, AMX or other). For this reason they are equipped with DMX, RS-232 and Ethernet ports. In Itlay, 7thSense is distributed by Comm-tec .


SUONO di tutt’altro livello

Tesira modifica la gamma dei possibili modi in cui vengono progettati, installati, collegati in rete e sperimentati i sistemi AV. Primo sistema media realmente scalabile per servizi di rete audio digitali tramite Audio Video Bridging (AVB), Tesira offre una modularità del sistema più intelligente, prestazioni rivoluzionarie e un potenziale di espansione illimitato, con: Endpoint di rete, DSP e I/O modulari scalabili Una dorsale di comunicazione digitale scalabile (AVB) Fino a 8 schede DSP in un unico chassis per una potenza e velocità di calcolo insuperabili Fino a 420 x 420 canali audio digitali in un unico sistema Possibilità di interfacciamento con dispositivi CobraNet

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IMPARA MEDIAMATRIX Nuovi workshop in programmazione dall’autunno LEARN MEDIAMATRIX New workshop scheduled in autumn

Peavey Commercial Audio offre un’occasione imperdibile a tutti i professionisti, system integrator e architetti interessati ad approfondire la conoscenza del sistema MediaMatrix per la pratica del proprio lavoro. La realizzazione di reti di distribuzione e controllo audio digitale oggi a portata di mano, con il massimo della scalabilità, in workshop base gratuiti e in italiano, utili per accedere alla formazione avanzata programmata nella seconda metà del 2013

Informazione integrata. Inquadra il QR con la fotocamera del cellulare dopo aver aperto il lettore. Integrated information access. Frame the QR with the phone camera after opening the player.

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Peavey Commercial Audio offers an unmissable opportunity to all professionals, system integrators and architects interested in improving their knowledge of the MediaMatrix system for their work. The creation of digital audio distribution and control networks is now within reach, with maximum scalability, free basic workshops in Italian, useful to gain access to advanced training scheduled in the second half of 2013

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Il progetto formativo proposto da Peavey Commercial Audio e centrato sulla programmazione del sistema MediaMatrix vuole fare crescere il mercato coinvolgendo architetti, progettisti e installatori in maniera gratuita e... direttamente “a casa propria”. La logica è infatti quella di creare piccoli gruppi omogenei di professionisti in base alle richieste, da aggregare per creare corsi in tempi e località ad hoc. MediaMatrix è una linea di apparati audio digitali a elevato contenuto tecnologico progettati per il mercato dell’installazione di sistemi integrati anche complessi. Da qui l’interesse anche per l’architetto, che potrà così ampliare gli scenari da proporre al proprio cliente. Con MediaMatrix il system integrator è in grado di offrire soluzioni funzionali e competitive oltre ogni aspettativa; la potente piattaforma hardware multi DPS unita all’intuitiva interfaccia di programmazione fanno di MediaMatrix uno dei sistemi di audio automation più performanti e diffusi sul mercato.

IL PERCORSO FORMATIVO

Il corso è suddiviso in tre fasi, un percorso guidato che ha l’obiettivo di agevolare il progettista, architetto o installatore a individuare le necessità dell’utente proponendo le soluzioni ottimali. La prima fase è dedicata all’analisi dell’applicazione partendo da tre macro scenari che necessitano di funzioni audio specifiche; per ciascuno scenario verranno analizzate le possibilità d’integrazione con l’impiantistica annessa. Nella fase successiva viene illustrata l’architettura hardware del sistema, partendo dal mainframe, passando dalle interfacce audio e dati fino al server per la gestione di contenuti multimediali o di un consistente scambio di dati. La terza e ultima fase è la più sostanziosa: la programmazione di MediaMatrix tramite software NWare. Si inizia dall’installazione del software (gratuito e disponibile sul sito mm.peavey.it) per passare alla configurazione dell’hardware utilizzato nel progetto,


j MediaMatrix nion 6

alla spiegazione delle funzionalità dei singoli strumenti, fino alla compilazione del progetto, del design audio e delle interfacce utente, con relativa gestione credenziali e permessi. Durante il corso verrà progettato da zero un sistema di chiamata a zona, con funzioni automatiche e interfacce utente per diversi operatori (amministratore di sistema, addetto alla sicurezza, hostess). A tutti i presenti viene rilasciata una dispensa con gli argomenti affrontati, utile per chi vorrà programmare MediaMatrix in piena autonomia, e un attestato di partecipazione al corso base che apre la porta al corso MediaMatrix di livello avanzato, in programma per la seconda metà del 2013. In autunno prenderanno il via i primi corsi. Chi desidera partecipare potrà contattare direttamente Peavey per disponibilità di posti e dettagli organizzativi. Per le iscrizioni e per conoscere gli ultimi aggiornamenti consultate il sito mm.peaveycommercialaudio.it/training

The training project proposed by Peavey Commercial Audio and centered on MediaMatrix system programming aims to make the market grow by involving architects, designers and installers for free and ... directly “at home”. The idea is to set up small homogeneous groups of professionals based on demand, to be aggregated to create courses with tailored schedules and locations. MediaMatrix is a line of high-tech digital audio equipment designed for the installation of integrated systems even with high levels of complexity. Hence the interest for architects who can expand the scenarios offered to clients. Thanks to MediaMatrix, system integrators can offer practical and competitive solutions beyond expectations. The powerful multi-DPS hardware platform, combined with the userfriendly programming interface, makes MediaMatrix one of the best performing and most widespread audio automation systems on the market. TRAINING The course is divided into three phases, a guided pathway that aims to facilitate designers, architects or installers in determining user needs by offering the best solutions. Phase 1 is devoted to the analysis of the application starting from three macro-scenarios that require specific audio functions; the possibility of integration with existing systems will be explored for each scenario. The next phase illustrates the hardware architecture of the system, starting from the mainframe, through the audio and data interfaces, to the server for managing multimedia content or intense data exchange. The third and final phase is the most substantial one: how to MediaMatrix using NWare software. You will start from how to install the software (free and available at mm.peavey. it), then move on to the hardware configuration used in the project and the explanation of the functions of each tool and

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j MediaMatrix screenshot software

finally you will develop the project, audio design and user interfaces with the management of credentials and authorizations. During the course you design a zone call system with automatic functions and user interfaces for different operators (system administrator, security officer, hostess) starting from scratch. All those present will be given a handout with the topics addressed, useful for those who wish to program MediaMatrix on their own, and a certificate of attendance in the basic course that opens the door to the advanced MediaMatrix course, scheduled for the second half of 2013. The first courses will start in the fall. Those wishing to participate may contact Peavey directly for availability and organizational details. For registration and for the latest updates please visit mm.peaveycommercialaudio.it/training.

PEAVEY

Nata nel 1965 in Mississipi, dove ancor oggi conserva la sede centrale a Meridian in mano alla stessa proprietà delle origini, Peavey opera oggi con propri siti produttivi in Nord America, Europa e Asia (33 fabbriche tra manifattura e assemblaggio, delle quali 18 in Mississipi). I prodotti audio Peavey sono distribuiti in 136 nazioni nel mondo attraverso sei divisioni regionali: Peavey Europe, Peavey Greece, Peavey Japan, Peavey Russia, Peavey China e Peavey Italy; vantano oltre 140 brevetti per un catalogo di circa 2.200 prodotti ai quali ogni anno vengono aggiunti dalle 80 alle 100 novità. Peavey Electronics possiede poi cinque marchi di elettronica, ovvero Media Matrix, Architectural Acoustics, PVDJ, Crest Audio e Trace Elliot. www.peavey.it www.peaveycommercialaudio.it Born in 1965 in Mississippi, where it still currently has its headquarters in Meridian in the hands of the same owners, Peavey operates today with its own production sites in North America, Europe and Asia (33 factories comprising manufacture and assembly, of which 18 are in Mississippi ). Peavey audio products are distributed in 136 countries worldwide through six regional divisions: Peavey Europe, Peavey Greece, Peavey Japan, Peavey Russia, Peavey China and Peavey Italy; boasting more than 140 patents for a catalogue of about 2,200 products and to which about 80 to 100 new products are added annually. Peavey Electronics has five brands of electronics, namely Media Matrix, Architectural Acoustics, PVDJ, Crest Audio and Trace Elliot. 71


AGGIORNAMENTI UPDATE

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PANASONIC NEWS DA INFOCOMM Le anteprime per l’Europa PANASONIC NEWS FROM INFOCOMM The previews for Europe Tanta innovazione e tecnologia, attenzione al cliente e ampliamento (strategico e nel panel prodotti) dell’offerta… ecco alcuni dei temi dell’incontro promosso da Panasonic per informare la stampa europea sui prodotti presentati a InfoComm 12, sugli obiettivi raggiunti per il primo semestre e quelli previsti per il secondo Plenty of innovation and technology, focus on the customer and expansion in terms of strategy and selection of products offered… these are just some of the themes of the press meeting promoted by Panasonic to inform about the new products launched at InfoComm 12, on the goals achieved for the first six months and those expected for the second Text: Chiara Benedettini

Informazione integrata. Inquadra il QR con la fotocamera del cellulare dopo aver aperto il lettore. Integrated information access. Frame the QR with the phone camera after opening the player.

Non tutti i professionisti (e i giornalisti) europei possono o riescono a visitare InfoComm Expo, che si svolge negli USA alla metà di giugno, quindi magari si perdono le nuove presentazioni di prodotti e tecnologie durante la manifestazione, che rappresentano il clou delle novità per il secondo semestre. Partendo probabilmente da questa constatazione, Panasonic ha deciso di organizzare un evento per la stampa europea di settore, al fine di presentare in anteprima, ancora prima che singolarmente nei vari Paesi, le novità. Che non sono poche. Il luogo prescelto non poteva essere che il London Visual Experience Center, all’interno dei Pinewood Studios, lo show case europeo permanente dell’azienda: un grande spazio con alcune salette dedicate e altre, più grandi, per la presentazione e dimostrazione dei prodotti. E c’eravamo anche noi di Connessioni.

http://www.connessioni.biz/?p=13726

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L’incontro si è svolto durante il piovoso (almeno a Londra) 21 giugno scorso; con piacere abbiamo reincontrato alcuni dei manager dell’ufficio centrale europeo, protagonisti anche delle presentazioni previste, e potuto ringraziare di persona Stefano Tura, Marketing Manager Italia, per l’invito. La prima sessione è stata dedicata a illustrare tendenze, numeri, e strategie: anche qui non pochi annunci. Yojiro Matsubara, Direttore della Visual System BU Europe, ha parlato ancora della nuova organizzazione interna Panasonic, già anticipata a ISE 2012: PSCEU, Panasonic System Communication Europe, che riunisce tutte le sezioni interne dell’azienda (Computer, Visual System, Communication System e Professional Camera) al fine di “fare sistema” e meglio approcciare il mercato, offrendo un panel completo di prodotti, soluzioni e tecnologie, provenienti appunto dalla completa offerta Panasonic. Già “spuntati” gli obiettivi per il primo semestre del 2012: una line-up di oltre 70 prodotti (alcune novità più quelli provenienti dall’accorpamento del marchio Sanyo), una migliore assistenza al cliente (garanzia su base europea, assistenza su tutta la gamma ex Sanyo), e più marketing (con il roadshow europeo appena concluso e il rinnovo del Visual Experience Centre a Londra). Più marketing, permetteteci la nota, del quale siamo ben contenti, dato che abbiamo visto in poco tempo un rinnovato dialogo con la stampa. Successivamente ha parlato Hermut Kulessa, Marketing Manager Proj. Products PSCEU, andando più nel dettaglio nel rapporto strategia/prodotto. I tre filoni di attenzione sono per Panasonic: “The Big Image” (display di grandissimo formato, e videoproiezione a potenza elevata), “Outstanding new technology” (la sfida qualitativa legata all’R&D) e “Easy of Use” (ovvero flessibilità, interattività, semplicità); mentre i campi d’azione: Education, Corporate, Public Display, Rental Staging.


VIDEOPROIEZIONE E INTERAZIONE

Andiamo al primo punto: accresciuta la gamma della videoproiezione, che ora copre anche il settore delle piccole presentazioni, il focus è però puntato sul nuovo DZ21K, presentato a giugno, con i suoi 20.000 ANSI Lumen su tecnologia DLP e la possibilità di un collegamento tramite LAN. Nella “casella” delle tecnologie, invece, ecco la spiegazione della nuova tecnologia ibrida LED/Laser (della quale vi avevamo parlato da ISE2012), in uso sulle nuove linee di proiettori RZ470, RZ370/RW430, RW330, che coprono tutto il segmento Educational, Corporate, Public Display: 20.000 ore di funzionamento, nessuna necessità di sostituzione lampade, collegamento con un solo cavo digitale (grazie all’HBT), avvio e spegnimento automatici, possibilità di uso in orizzontale e verticale senza problemi. Terzo focus, la facilità d’uso, tramite il Wireless Manager ME6.0, che permette di utilizzare contenuti direttamente da PC per la videoproiezione. Proposta anche una breve carrellata sulle “Interactive Solutions”, ovvero le Interactive board (per usi edu e aziendali), i videoproiettori interattivi short throw, e i display touch, inseriti in un sistema di prodotti e soluzione Panasonic dal nome Elite Panaboard: dai PC ai sostegni, dai sistemi di votazione ai microfoni a infrarossi… insomma tutto quello di cui necessita la moderna didattica, o presentazione aziendale. Annunciati infine i prossimi (disponibili a dicembre) LED Display di grande formato: 55”, che sono parecchi per questa tecnologia. Saranno estremamente sottili, offriranno luminosità di 800 cd/mq, e ovviamente un bel risparmio sui consumi; le applicazioni saranno nel corporate e public display, e già si attende un’espansione verso l’area degli interactive display.

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ANTEPRIME

La seconda parte dell’incontro prevedeva un vero “tour” nei vari corner dedicati a una o all’altra tecnologia o prodotto. Ovviamente d’interesse il primo step, dedicato alla tecnologia ibrida e ai nuovi videoproiettori che la usano. Benché ancora sotto “embargo” (e disponibili a partire dal 2013) abbiamo potuto vedere fisicamente i nuovi proiettori, e siamo curiosi di vedere poi la riuscita che avranno sul mercato. Due le serie: per museum/ signage (RZ470 e RW430) e per high education (RZ370 e RW330); non essendovi lampade, la durata è lunghissima (si stimano circa 10 anni per un uso giornaliero comune) anche nella qualità, che rimane costante non avendo appunto i problemi del degrado lampada. La luce viene emessa da un complesso sistema che miscela una luce rossa e una blu provenienti da LED (regolabili singolarmente), un blu laser array e una ruota al fosforo. Vantaggi anche per la gestione (come detto tramite digital link, un solo cavo), risparmio energia, e compatibilità con controller esterni, da Crestron ad AMX ecc. Gli altri step erano dedicati alla dimostrazione live dei plasma interattivi (TH-65PB1, TH-85PB1), utilizzabili con una speciale penna, delle White board per l’educational, molto intuitive e utilizzabili anche con le sole dita, i display LCD da 80” per il retail, i display senza cornice TH-55LFV50 per la prima volta visibili in Europa, infine l’ultimo step dedicato al 3D mapping… davvero divertente.

j Yojiro Matsubara, Direttore della Visual System BU Europe, da il benvenuto ai presenti Yojiro Matsubara, Director Visual System BU Europe, welcomes the guests from the european press

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AGGIORNAMENTI UPDATE

Not all European professionals (and journalists) can and succeed in visiting InfoComm Expo which is held in the USA mid-June. As a result, they might lose out on the new presentations of products and technologies during the event, which are the high point of the novelties for the second semester. With this in mind, Panasonic decided to organise an event for the European press of the sector, to present the large number of novelties in advance, even before doing so individually in the various countries. The chosen location could have been no other than the London Visual Experience Centre, the permanent European showcase of the company inside Pinewood Studios: a large space with several dedicated rooms and other larger rooms used to present and demonstrate the products. We of Connessioni were also present. The meeting was held on 21st June 2012, a rainy day (at least in London); we had the pleasure of meeting up again with some of the managers of the central European office, protagonists of the scheduled presentations, and we were also able to personally thank Stefano Tura, Marketing Manager - Italy, for the invitation. The first session was dedicated to illustrating trends, numbers and strategies... here too, there were plenty of announcements. Yojiro Matsubara, Director of Visual System BU Europe, spoke again on the new internal organisation of Panasonic, already anticipated at ISE 2012: PSCEU, Panasonic System Communication Europe, which puts together all the internal departments of the company (Computer, Visual System, Communication System and Professional Camera) to “pull together as a system” and approach the market better, by offering a full selection of products, solutions and technologies, originating from the comprehensive range Panasonic can offer. The goals for the first semester of 2012 have already been achieved: a line-up of over 70 products (several novelties and those originating from the incorporation of the Sanyo brand), better customer service (European based guarantee, assistance for the entire former Sanyo range), and more marketing (with the European roadshow which has just ended and the renewal of the Visual Experience Centre in London). More marketing, allow us the digression, of which we are truly happy, given that in a short time we have seen renewed dialogue with the press.

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It was then the turn of Hermut Kulessa, Marketing Manager Proj, Products PSCEU, to speak. He went into greater detail on the strategy/report relationship. The three main areas for Panasonic: “The Big Image” (very large format display, and high powered video projection), “Outstanding new technology” (the qualitative challenge connected with R&D) and “Easy of Use” (that is flexibility, interactivity, simplicity); while the brand scope is Education, Corporate, Public Display, Rental Staging. Moving on to the first point: the video projection range, which now also covers the sector of small presentations, has widened, but the focus is on the new DZ21K, presented in June, with its 20,000 ANSI Lumens on DLP technology and the possibility of a LAN connection. Instead, as regards technologies, here is the explanation of the new hybrid LED/laser technology (which we spoke to you about from ISE2012), in use on the new lines of RZ470, RZ370/RW430, RW330 projectors, which cover the entire Educational, Corporate, Public Display segment: 20,000 hours of operation, no need to replace bulbs, connection with a single digital cable (thanks to HBT), automatic start-up and shut-down, possibility to use it in horizontal and vertical without any problem. Third focus, user-friendliness, through the Wireless Manager ME6.0, which allows to use contents directly from the PC for video projection. A short overview of the “Interactive Solutions” was also presented, that is the Interactive Board (for educational and corporate uses), the interactive short throw video projectors and the touch displays, inserted into a system of Panasonic products and solutions called Elite Panaboard: from the PCs to supports, from voting systems to infrared microphones... in short, all that is required by modern didactics... or corporate presentation. Lastly, the upcoming (available in December) large size LED Displays were announced: 55 inches, which are plenty for this kind of technology. They will be very slim, they will offer a brightness of 800 dc/m2 and obviously they will also offer a good saving on consumption; the applications will be in the corporate and public displays, and already we are awaiting an expansion into the interactive display sector. The second part of the meeting included a real “tour” of the various corners dedicated to different technologies or products. Obviously, the first step, dedicated to hybrid technology and to the new video projectors that use it, was of great interest. Though still under “embargo” (and available starting from 2013) we were able to physically see the new projectors and we are curious to see the success they will have on the market. Two series: for museum/signage (RZ470 and RW430) and for higher-level education (RZ370 and RW330); as there are no bulbs, it enjoys a long life (expected to be around 10 years for a standard daily use) and quality, which remains consistent as it does not have the problems of bulb deterioration. The light is emitted by a complex system which mixes a red and a blue light originating from the LED (individually settable), a blue laser array and a phosphorous wheel. There are also advantages for management (as we said, through digital link, a single cable), energy saving, and compatibility with external controllers, from Crestron to AMX, etc. The other steps dedicated to the live demonstration of interactive plasmas (TH-65PB1, TH-85PB1), to be used with a special pen, of the White board for the educational sector, very intuitive and useable also with the fingers, the 80 inch LCD displays for retail, the frameless TH-55LFV50 displays for the first time on show in Europe. The final step was dedicated to 3D mapping…truly entertaining.


MILANO 16 OTTOBRE 2012 MILAN MARRIOTT HOTEL

L’INTEGRAZIONE E L’INSTALLAZIONE DEI SISTEMI AVC (AUDIO, VIDEO, CONTROLLI) Si apre il dialogo tra produttori, operatori e utenti • • • •

Appartieni al mercato della Systems Integration? Sei un architetto o un progettista che deve predisporre ambienti automatizzati? Operi nel settore IT o Telecomunicazioni e vivi la convergenza in atto con il mondo AVC? Sei interessato ai servizi AVC e vuoi acquisire know how in materia?

Finalmente anche in Italia un evento dedicato a te. La mostra convegno è organizzata da SIEC (Systems Integration Experience Community), l’Associazione italiana che rappresenta i maggiori operatori del settore AVC professionale. Ecco alcuni dei principali argomenti trattati nel corso del convegno: • La certificazione dell’installatore professionista come elemento per la valorizzazione del mercato e di garanzia per gli utenti • Come un sistema di automazione può essere finalizzato al risparmio energetico: filosofia dell’impianto e il suo modo di ottimizzare la gestione dell’energia • Convergenza tra AVC, IT e Telecomunicazioni: quali nuove possibilità di business si attivano Sponsor

Expo


AGGIORNAMENTI UPDATE

www.iseurope.org

ISE PRESS BRIEFING 2012 ISE PRESS BRIEFING 2012 Lo scorso 3 luglio, al RAI di Amsterdam, Connessioni è stata inviata all’ISE Press Briefing, a fianco delle testate di riferimento per questo settore: eccovi le anticipazioni per l’edizione 2013 della fiera, che coincide anche con i dieci anni di ISE, e le cui parole chiave sembrano essere consolidamento, internazionalizzazione, e novità sul versante educational, ancora però da precisare On 3rd July this year, Connessioni was invited to the ISE Press Briefing at RAI in Amsterdam, along with other leading magazines of the sector: here are the anticipations for the 2013 edition, which coincides with ten years of ISE. It appears that next year’s event will focus on consolidation, internationalisation and educational changes, which still have to be clarified Text: Chiara Benedettini

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La conferenza stampa organizzata da ISE nel mese di luglio si può dire sia già divenuta una consuetudine: su invito, vengono coinvolte le testate di riferimento del settore a livello europeo, al fine di divulgare novità e tendenze della manifestazione a venire. Già la compagine delle testate appare significativa dato che, a fianco di quelle che rappresentano in maniera più diretta il settore (AVMagazine, InAVate, Rave, Installation in Europe, noi di Connessioni ecc.) sono stati coinvolti quest’anno magazine legati al broadcast, agli eventi, al residenziale… nulla di strano a pensarci bene, specialmente se si torna con la memoria alle recenti dichiarazioni di Mike Blackman, Managing Director ISE: gli ambiti applicativi dell’integrazione di sistemi si stanno allargando e moltiplicando, avvicinando nuovi mercati e tecnologie. Erano presenti alcuni membri del Board of Directors (per esempio Wendy Griffith, Director of Operations di CEDIA) e quasi tutte le persone dell’organizzazione, oggi divisa tra Amsterdam, Monaco di Baviera e alcuni “personal office”, per un totale di 14 persone. Sintetizzando, è stata una conferenza stampa di conferma del progetto, saldamente in mano dell’organizzazione, di numeri e tendenze, e di “relativamente” pochi annunci, il che fa pensare che quelli grossi devono ancora venire. Ma entriamo nel dettaglio.

http://www.connessioni.biz/?p=13728

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I NUMERI

Mike Blackman dopo il benvenuto iniziale è passato ai numeri della manifestazione, che denotano una crescita veloce ma constante (congruo il rapporto tra mq di esposizione e visitatori), e una sempre più marcata internazionalizzazione. Dan Goldstein, Marketing&Communication Director, ha spiegato che a ISE 2012 hanno infatti partecipato rappresentanti di 130 Paesi, con Germania e UK che hanno superato la soglia dei 5.000 visitatori, la Francia che ha registrato il +27%, la Scandinavia il +25%, ma le “star” sono state Russia (+40%), Turchia (+50%) e Brasile (+80%), anche se ovviamente bisogna sempre considerare i valori numerici di partenza. Interessante il +11% registrato dall’Italia, unica tra i Paesi un po’ più “in affanno” in questo momento ad aver registrato un incremento rilevante: la Spagna ha fato solo +4% e Portogallo e Grecia sono in negativo. È stato anche accennato a un buon turnover, sia nel pubblico (5.000 persone che dal 2011 al 2012 non sono tornate a ISE) che negli espositori (-90 espositori, compensati da 200 nuovi). Il potere d’acquisto medio dei visitatori è rimasto invece costante, e la fascia tra gli 1 e i 5 milioni di euro resta la più cospicua, corrispondente a un 20% dei visitatori. Una riflessione in più merita quindi il nostro Paese che, nonostante una non facile situazione economico politica, sembra non perdere interesse per l’innovazione, rinnovando la fiducia nell’importanza della professionalità: evidentemente il bisogno di aggiornamento, la mancanza di una fiera nazionale e la necessità di partecipare a occasioni internazionali di incontro e di business restano forti, più della difficoltà del quotidiano. Come già anno scorso, i numeri dell’ISE sono serviti, per estensione, a offrire anche una stima del mercato europeo dell’integrazione di sistemi, che include (a differenza degli USA per esempio, dove invece i mercati sono più chiaramente separati) sia il settore professionale che residenziale “complesso”: siamo passati dai 17,9 mld di euro stimati per il 2011, ai 20,2 mld stimati per il 2012, con una crescita del 12%. Ma ecco gli annunci per la prossima edizione: confermata l’area Smart Bulding, di grandezza doppia rispetto al 2012, in ragione delle richieste di una maggiore presenza di tecnologie impiegate per la building automation; avrà luogo anche una conference pre fiera, in collaborazione con KNX, con l’obiettivo di strizzare l’occhio agli architetti ma soprattutto ai costruttori, target sul quale evidentemente anche ISE ha cominciato a lavorare. Ma forse l’annuncio più importante è un “non annuncio”: ci siamo ormai tutti abituati alle conference pre fiera, organizzate spesso in outsourcing da realtà specializzate nei differenti argomenti (sul digital signage da Ovab, sulla videoconferenza da Weinhouse Research, l’anno scorso anche sul mondo degli eventi), ma quest’anno il programma sarà ufficializzato solo in seguito. In compenso, è stata ufficializzata l’entrata in staff di


g Da sinistra: From the left: Dan Goldstein, Marketing&Communicaton Director, Mike Blackman, Managing Director

Marieke Bouman, nuova Conference & Events Manager di ISE: tutto fa pensare che ISE intenda prendere più direttamente le redini, e il progetto, anche dell’offerta educational, e che festeggerà il suo 10° compleanno con una propria proposta. Alcune domande di colleghi più specifiche sull’argomento hanno prodotto solo l’annuncio che DiSCO (sul digital signage) si svolgerà anche quest’anno ma con un progetto e un nome rinnovati. Confermata invece l’offerta educational di InfoComm, sia dell’interessante Future Trends Summit pre fiera, che della University durante tutti i giorni di manifestazione. Ulteriori domande hanno messo in luce che ISE, a differenza di quanto annunciato l’anno scorso, non ripeterà per ora (purtroppo, pensiamo noi) iniziative itineranti, e ha annullato il roadshow tedesco a bordo del treno, inizialmente previsto per l’autunno passato. Le ragioni sarebbero legate a un certo “conservatorismo” da parte delle aziende, più invogliate in tempo di crisi a fare investimenti già collaudati. Un altro argomento di dibattito è il “famoso quarto giorno di ISE” che alcuni reclamano, ovvero un prolungamento dei giorni di fiera: visto il progressivo aumento di spazi e numero di stand, non sono solo i giornalisti, a caccia di informazioni per i reportage, ad avere difficoltà a visitare la manifestazione in modo capillare, ma anche diversi professionisti hanno lamentato di trovare il tempo di incontrare solo le persone con le quali hanno già appuntamento. A scapito della visita “libera”, alla ricerca di aziende e soluzioni non ancora conosciute. Ma i dati parlano chiaro, la media di permanenza è due giorni, il che non giustificherebbe (l’investimento per) il quarto giorno. A quanto pare per i giornalisti, a ISE 2013, sarà ancora più dura!

www.connessioni.biz

The press conference organised by ISE in July has become a fixed appointment: by invitation, the leading European magazines of the sector are involved to divulge the changes and trends of the event to come. The number of magazines already appears significant since alongside those which represent the sector more directly (AVMagazine, InAVate, Rave, Installation in Europe, we of Connessioni, etc.) magazines relating to broadcasting, events and residential were also invited. Nothing strange or startling if we think about it, especially if our mind goes back to the recent declarations made by Mike Blackman, Managing Director of ISE: the application areas of systems integration are widening and multiplying attracting new markets and technologies. Several members of the Board of Directors (for example Wendy Griffith Director of Operations for CEDIA) and almost all the people of the organisation, which is now divided between Amsterdam and Munich and several “personal offices”, were in attendance. There were 14 in all. To summarise, the purpose of the press conference was to confirm the project, firmly in the hands of the organisation, the numbers and the trends. Relatively few announcements were made, which suggests that the larger ones are still to come. Let’s now take a closer look.

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AGGIORNAMENTI UPDATE

THE NUMBERS Mike Blackman, Managing Director of ISE, welcomed those present, before moving on immediately to the numbers of the event, which show a fast but consistent growth (in line with the relationship between sqm of exhibition and visitors), and increasingly marked internationalisation. Dan Goldstein, Marketing&Communication Director, explained that 130 countries had been represented at ISE 2012. Germany and the UK had both exceeded the threshold of 5,000 visitors, France recorded +27%, Scandinavia +25%. The “stars” were Russia (+40%), Turkey (+50%) and Brazil (+80%), even if of course we have to consider the numbers with which we started. The +11% recorded by Italy is an interesting figure. It is the only country among those suffering the most at this time to have recorded an important increase: Spain recorded just +4% and the numbers of Portugal and Greece are negative. A good turnover was also mentioned, in terms of public (5,000 people which from 2011 to 2012 did not return to ISE) and exhibitors (-90 exhibitors, compensated by 200 new exhibitors). The average spending power of the visitors remained consistent, and the 1 to 5 million euro bracket remains the largest, corresponding to 20% of the visitors. Our Country deserves some more consideration since despite a difficult economic and political situation it seems to have lost no interest in innovation, renewing its faith in the importance of professionalism: clearly the need to update, the lack of a national trade fair and the need to take part in international opportunities to meet and do business remain strong, more than the day-to-day difficulty.

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For the second year running, the numbers at ISE served, by extension, to offer an estimate of the European systems integration market, which includes (unlike the USA for example, where the markets are more clearly separated) both the professional and “complex” residential sector: we have passed from 17.9 billion euro estimated for 2011 to 20.2 billion estimated for 2012, with a growth of 12%. Here are the announcements for the next edition: the Smart Building, double the size of 2012, due to the requests of a larger presence of technologies used for building automation, has been confirmed; a pre-trade fair conference will also be held in association with KNX, aimed at architects, but above all at building contractors, a target which ISE has also clearly begun to focus on. Perhaps the most important announcement is not an announcement: we are all used to the pre-trade fair conferences which are often outsourced to companies specialised in different areas (on digital signage by Ovab, on video conferencing by Weinhouse Research, last year also on the world of events), but this year the programme will only be made official at a later date. On the other hand, Marieke Bouman, new Conference & Events Manager of ISE, has officially joined the staff: there is every indication that ISE intends to take over the reins and the project more directly, including that of the educational offer and that it will celebrate its 10th birthday with its own presentation. Several more specific questions by colleagues on the topic produced only the announcement that DiSCO (on digital signage) will also take place this year but with a new project and name. The educational section of InfoComm, both the interesting Future Trends Summit pre-trade fair and that of University throughout the days of the event, has been confirmed. Further questions shed light on the fact that, contrary to what was announced last year, ISE will not for now repeat (unfortunately, we think) the travelling initiatives, and it has cancelled the German train road show, initially planned for last autumn. The reasons are connected to a certain amount of “conservatism” by companies, which in a difficult economic period are more tempted to make investments which have already been tried and tested. Another matter of contention is the “famous fourth day of ISE” which some demand, that is extending the trade fair from three to four days: considering the progressive increase in spaces and number of booths, it is not only the journalists, in search of information for their reportage, who have difficulty visiting the event in a thorough manner, but also different professionals who have complained of having the time to meet only the people they have already made appointments with. This is to the detriment of “free” visits, in search of companies and solutions which are still unknown. The data speaks clearly, the average visitor stays for two days, and this does not justify (the investment for) a fourth day. It looks like ISE 2013 will be an even tougher event for journalists!


AGGIORNAMENTI UPDATE

www.bticino.it

CASA&STUDIO

Il progetto-casa nel suo complesso

CASA&STUDIO The house project as a whole Text: Barbara Trigari

GESTIONE BTICINO

La domotica BTicino gestisce il sistema di allarme, l’illuminazione interna ed esterna, le tende motorizzate e gli schermi a scomparsa, la diffusione sonora e la termoregolazione, perfino la diffusione di essenze profumate: il tutto con diversi scenari e contando su interfacce differenti a seconda del bisogno. Dalle placche Axolute White solutions ed Eteris ai touch screen da 3,5”, senza tralasciare la gestione Wi-Fi con iPhone o iPad (con le app BTicino dedicate). Al videocontrollo è integrato anche l’impianto citofonico con posto esterno Axolute Outdoor e posti interni con funzioni domotiche Videodisplay, Videostation Whice e un multimedia touch screen da 10”. Il percorso dell’impianto comincia con Flatwall, che contiene i dispositivi di protezione del sistema di distribuzione di energia e dell’impianto domotico, mentre dati e segnali audio/video fanno capo a un quadro rack.

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www.connessioni.biz

Casa&Studio è un progetto che coinvolge il rivenditore di mobili EGE Dell’Orto e una serie di partner, con l’ideazione dell’architetto Giuseppe Dell’Orto: un’abitazione completa e funzionante progettata ed eseguita in ogni dettaglio, che funge da esposizione e dimostrazione di quanto è possibile fare per realizzare la casa dei propri sogni, senza dimenticare la gestione del budget. Partner tecnologico è BTicino che ha realizzato con B-Tech un impianto domotico completo, anche per illustrarne la semplicità al pubblico e ai professionisti, sia architetti che installatori. L’open space si trova a Seregno (Milano), al primo piano di una elegante villa circondata da un bel giardino. La tecnologia in questo casa è stata integrata non solo nella struttura dell’edificio, ma anche negli arredi, per esempio con una cappa e un televisore che spariscono per fare spazio in cucina quando non usati. L’obiettivo è proprio quello di fare vedere ciò che a parole è difficile spiegare, quindi mostrare la scarsa intrusività di questi sistemi anche al pubblico meno “tecnologico”.

Casa&Studio (House&Study) is a project devised by the architect Giuseppe Dell’Orto, involving furniture retailer EGE Dell’Orto and several partners: a complete and functional house designed and built in every detail, which works as an exhibit and demonstration of how much can be done to build one’s dream home without neglecting the aspect of budget management. The technological partner is BTicino which, together with B-Tech manufactured a full-scale home automation system, illustrating its simplicity to the public and professionals, both architects and installers. The open space is located in Seregno, on the first floor of an elegant villa surrounded by a magnificent garden. The technology in this house has been integrated, not just into the structure of the building, but also into the furnishings, for example with an extractor hood and a television that disappear when not in use, to make room in the kitchen. The goal is to show to a less “technological” audience what is difficult to explain in words, revealing the little intrusive quality of these systems. MANAGEMENT OF BTICINO BTicino home automation manages the alarm system, internal and external lighting, electronically controlled curtains and fold away screens, sound diffusion and temperature regulation, and even the circulation of perfumed essences: all with different scenarios and relying on different interfaces as required. From the Axolute White solutions and Eteris plates to the 3.5 inch touch screens, without neglecting WiFi management by means of iPhone or iPad (with the dedicated BTicino apps). The video interphone system is integrated into video control with an Axolute Outdoor external location and internal locations with Videodisplay, Videostation Whice home automation functions and a 10 inch multimedia touch screen. The route of the system starts with Flatwall, which contains the protection devices of the energy distribution and home automation systems, while audio/video data and signals are controlled by a rack panel.

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AGGIORNAMENTI UPDATE

http://it.yamaha.com/it/ products/proaudio/mixers/ digital-mixers/cl/ www.linkitaly.com

YAMAHA IN ANTEPRIMA

Le mani sulla serie CL, e non solo

A PREVIEW OF YAMAHA A hands-on-look at the CL series, and more Yamaha ha presentato ai professionisti i nuovi mixer portando la più grande della serie, la CL5, nella sede milanese e a Roma, ospite di Link (e vedremo il perché). Due giornate di full immersion nella nuova gamma, per vedere le nuove configurazioni e chiarire ogni dettaglio sulle ultime nate Yamaha presented professionals with its new mixers taking the largest of its series, the CL5, to the retail outlets in Milan and Rome shops, guest of Link (and we will see why). Two days dedicated solely to the new range, to see the new configurations and give detailed clarifications on those just born Text: Barbara Trigari

A TUTTA CL

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Le novità più intriganti per chi fa musica riguardano sicuramente le dotazioni “rack” delle macchine, sia virtual che premium, con notevoli arricchimenti ed emulazioni di classici del genere: la partnership importante è con Rupert Neve Design serie Portico. Le console escono dalla fabbrica con una serie di predisposizioni hardware non ancora attivate a livello software, e per le quali bisognerà seguire le indicazioni della casa per le uscite dei firmware. In generale, la Casa giapponese ha scelto di proseguire sulla strada dei prodotti precedenti e di successo uniformando l’interfaccia utente (derivata dalle M7CL ed S9), l’alimentazione di ridondanza e la filosofia di espandibilità per schede, in modo che chi avesse già acquistato prodotti Yamaha non si trovasse a dover rivedere tutta l’attrezzatura. Il networking con Dante è integrato nelle console della serie separate dagli I/O rack (fino a otto per ciascuna, in configurazione a stella), collocabili ovunque sia necessario a seconda delle necessità di installazione, per gestire oltre 500 canali e innumerevoli device esterni in CAT5 (meglio CAT6, e anche qui Link con i propri cavi gioca un ruolo importante) con la ridondanza. In vista della creazione di un network, Yamaha ha fornito la serie Cl di un sistema di Gain Compensation che consente di controllare il guadagno anche sulle console collegate, non necessariamente Yamaha, grazie alla card Dante (la compensazione avviene nel dominio digitale tramite il nuovo pre Yamaha Rio). Infine, due modalità di registrazione dal vivo: su card USB oppure in multitraccia tramite Dante.

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UN PARTNER PER LO SWITCH

Con l’intento di assistere la propria clientela nell’individuazione dello switch più idoneo - e soprattutto più affidabile - per le reti Dante, Yamaha è andata alla ricerca di un partner italiano, sulla scorta di quanto già stavano facendo le diverse Yamaha europee, ciascuna nel proprio paese. Pur trattandosi di reti Ethernet compliant, infatti, gli standard di affidabilità non possono limitarsi a quelli del mondo IT. Link quindi ha sviluppato quattro switch DGLink Gigabit che rispondono alle indicazioni fornite da Yamaha, oltre naturalmente ad adattarsi a ogni altro impiego di networking avanzato dove sia richiesta la ridondanza. Come ha raccontato il key account Yamaha Sandro Chinellato, “Il nostro ufficio CASC (Commercial Audio Support Center) a Londra ha svolto analisi molto dettagliate su parecchi switch sul mercato, e individuato un prodotto che rispetta le specifiche richieste dai nostri network, e in particolare da Dante. Link ha realizzato a sua volta una customizzazione mirata alle esigenze del live e dell’installato, integrando la ridondanza e adottando connessioni Ethercom, ma con costi contenuti rispetto alla qualità del prodotto finale. I modelli sono quattro, HW N210, HW C10, HW C220 e HW NC218-2, a seconda delle dimensioni variano la dotazione di porte RJ45, da un massimo di 10+10 a un minimo di 10, la presenza di connettori OpticalCon piuttosto che solo EtherCon, la ridondanza (piena per tutti i modelli e virtuale solo su HW C10), memoria flash (da 1,2 MB a 4 MB) e la CPU (assente solo su HW N210).


AGGIORNAMENTI UPDATE

Dglink Gigabit switches HW N210

HW C10

HW C220

HW NC218‐2 g Gli switch DGLink sviluppati da Link sulle indicazioni fornite da Yamaha per l’impiego con le console CL (ma non solo) The DGLink developed by Link following the Yamaha direction

ALL CL The most intriguing novelty for musicians is the “rack” equipment of virtual and premium machines, with considerable enrichments and emulations of classics of the kind: the important partnership is with Rupert Neve Design and its Portico series. The consoles leave the factory with a series of hardware arrangements to be activated at software level, and for which it will be necessary to follow the instructions of the company for the release of the firmware. Generally speaking, the Japanese company has chosen to continue with the production of its preceding best-sellers standardising the user interface (derived from the M7CL and S9), redundant power supply and expandability philosophy for cards, so that those who have already purchased Yamaha products would not find themselves having to upgrade all the equipment. Networking with Dante is integrated into the consoles of the series separated by the I/O racks (up to eight for each, in a star configuration), and can be placed wherever necessary for installation purposes, to manage more than 500 channels and innumerable external devices in CAT 5 (better if CAT6, and here too Link plays an important role with its cables) with redundancy. In view of the creation of a network, Yamaha has provided the C1 series with a Gain compensation system which allows to control the gain even on connected consoles, which are not necessarily Yamaha, thanks to the Dante card (compensation occurs in the digital dominion by means of the new pre Yamaha Rio). Finally, two live recording modes: on USB card or in multi-track via Dante.

www.connessioni.biz

A SWITCH PARTNER With the intent of assisting its customer in identifying the most suitable and above all most reliable switch for Dante networks, Yamaha has gone in search of an Italian partner, on the remains of what the other European Yamaha companies were already doing, each in their own country. Although we are dealing with compliant Ethernet networks, the standards of reliability cannot limit themselves to those of the IT world. As a result, Link has developed four DGLink Gigabit switches which respond to the information provided by Yamaha, in addition to naturally adapting to every other use of advanced networking where redundancy is required. As the key account manager of Yamaha, Sandro Chinellato, explained to us, “Our CASC (Commercial Audio Support Centre) office in London has performed very detailed analyses on a large number of switches available on the market, and identified a product which respects the specific requirements of our networks, and in particular of Dante. In turn, Link has manufactured a type of customisation targeted at the needs of live and installed equipment, by integrating redundancy and adopting Ethercom connections, but with moderate costs compared to the quality of the final product. The four models are HW N210, HW C10, HW C220 and HW NC218-2, and depending on the dimensions the RJ45 ports vary, from a maximum of 10+10 to a minimum of 10, the presence of OpticalCon connectors rather than just EtherCon, full redundancy for all models and virtual redundancy only on HW C10, flash memory (from 1.2 MB to 4 MB) and CPU (absent only on HW N210).

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www.crestron.eu

CRESTRON E GLI ARCHITETTI Tutti all’University CRESTRON AND ARCHITECTS - Everyone at University Lo scambio di informazioni tra il professionista dell’installazione e il cliente finale è fondamentale per portare a termine il lavoro con la massima soddisfazione di entrambi. Spesso però tra le due figure si insinua un “terzo incomodo” – ma che non è detto sia incomodo - ovvero l’architetto. Crestron ha pensato di portare il tema tra quelli dell’annuale University proposta ai propri partner, insieme all’immancabile aggiornamento sul prodotto

The exchange of information between the installation professional and the final customer is essential to complete the work with maximum satisfaction for both parties. However, it often happens that an unwanted third party (the architect) slips in between the two, but the person does not necessarily have to be unwanted. Crestron has thought of taking the issue to those of the annual University event proposed to its partners, together with the unfailing product update

Text: Barbara Trigari

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La Crestron University è una giornata dedicata alla formazione che l’azienda offre ai propri partner su temi utili allo sviluppo del business, quindi si va dai prodotti alla vendita, passando per la gestione di un progetto. L’iniziativa è partita nel 2011 e proseguita a grande richiesta anche quest’anno, con la partecipazione di molti installatori e integratori. Di alcuni trovate brevi interviste sul sito Connessioni. Tra i temi discussi, quello della gestione di un progetto e del rapporto, spesso difficile, da quanto riferiscono i partecipanti, con l’architetto. A parlarne è proprio un architetto, Ernesto Di Pietro, docente del corso di Progettazione al Politecnico di Milano, insieme all’Ing. Michela Conati, che si occupa del supporto tecnico e progettazione per Crestron Italia. Una progettazione davvero funzionale alla tecnologia per l’abitazione infatti presuppone uno scambio serrato di informazioni con il cliente finale, dal quale occorre capire quali saranno le funzioni delle varie stanze, le reali abitudini di vita, ed eventuali necessità specifiche. Tutti aspetti che il tecnico spesso fatica ad approfondire perché il contatto con il cliente finale rimane (non sempre ma spesso) in mano all’architetto. C’è quindi un’ambiguità: l’architetto che non è esperto di tecnologia (e non è tenuto a esserlo) trascura il peso di questo aspetto nel progetto generale, con ovvie conseguenze a posteriori. Uno degli installatori intervenuti parla addirittura di “architetti dell’invisibile”, che immaginano una tecnologia che non si deve vedere, e convocano l’installatore o integratore a struttura finita, senza pensare che ci saranno anche da tirare cavi.

http://www.connessioni.biz/events/report/crestron-university-2012/ interviews-crestron-university-2012

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GLI INGREDIENTI DEL BUON PROGETTO

Ecco i consigli di Di Pietro, architetto cosciente dell’importanza di tutte le figure che ruotano attorno a un progetto, se l’obiettivo è la buona riuscita. 1. Il cliente è un alleato, non un antagonista. L’ideale sarebbe instaurare un dialogo sereno e rilassato che permetta di capire realmente i suoi bisogni: spesso infatti ci si limita a sottoporgli un questionario sulle sue abitudini, ma questo rimane distante e le risposte non sincere. 2. Essere chiari, addirittura terra-terra, senza paura di sminuire la professione. Instaurare l’idea che le “cose complicate” le fa il tecnico, e il cliente deve solo chiedere ciò che gli serve. 3. Procedere per aggiunte successive e passare da “ciò che serve davvero” in casa a “ciò che serve per divertirsi”, ma senza subissare il cliente di proposte, senza assalirlo per vendergli più apparecchi.

CRESTRON E BTP INTEGRANO LA VIDEOCITOFONIA

Oltre a offrire momenti di approfondimento sui prodotti Crestron quali Capture HD, Fusion, Core3 GLPAC e naturalmente DigitalMedia, la giornata è servita anche a presentare l’integrazione con BTP e quindi con la videocitofonia, con due nuovi prodotti mirati: Crestron TPMC-4SM-TD e TPMC-8XGA. Presenti Michele Zamparo e Francesco De Marco per BTP, e Giuliano Mores per Crestron, hanno offerto una dimostrazione dell’integrazione dei controlli Crestron con gli apparati BTP e una panoramica delle offerte per server e gateway, con licenze annesse, riservate ai partner Crestron. Da luglio disponibile anche l’App per il controllo mobile Apple e Android.


AGGIORNAMENTI UPDATE

g Un momento di convivialità tra i partecipanti della Crestron University A networking moment during the Crestron University

Crestron University is a day-long event dedicated to training, which the company offers its partners on themes which are useful for developing business, so they range from product sales, passing through project management. The initiative began in 2011 and continues again this year, by popular demand, with the participation of a large number of installers and integrators. Check out the Connessioni site for several short interviews with some of them. The issues discussed included that of managing a project and of the relationship, which is often difficult, according to the participants, with the architect. To speak on this precise issue was an architect, Ernesto Di Pietro, teacher of the Design course at the Milan Polytechnic, together with the Engineer, Michela Conati, who deals with technical support and planning for Crestron Italia. In fact, a truly functional plan for home technology presupposes a strong exchange of information with the final customer, from whom it is necessary to understand what the functions of the various rooms, the day-to-day habits, and any specific needs, will be. These are all aspects which the technician finds it difficult to see in-depth because the contact with the final customer (not always but often) remains with the architect. There is an ambiguity: the architect who is not an expert in technology (and he is not asked to be) neglects the importance of this in the overall project, with obvious consequences in retrospect. One of the installers who spoke even talked about “architects of the invisible”, who imagine a technology which must be hidden, and call upon the installer or integrator once the structure is completed, without thinking that there will also be cables that need to be pulled.

www.connessioni.biz

THE INGREDIENTS OF A GOOD PROJECT Here is Di Pietro’s advice, an architect who is conscious of the importance of all the players involved in a project, if the goal is success. 1. The customer is an ally, not an antagonist. It would be ideal to establish a serene and relaxed dialogue which allows to understand his real needs: we often limit ourselves to giving him a questionnaire to fill out on his day-to-day habits, but the customer remains distant and his answers are not sincere. 2. Be clear, even prosaic, without being afraid of belittling the profession. Establish the idea that “complicated things” are done by the technician, and the customer just asks for what he needs. 3. Proceed by subsequent additions and pass from “what is truly needed” in the home to “what is needed for fun”, but without overwhelming the customer with proposals, without hassling him to sell him more appliances. CRESTRON AND BTP INTEGRATE VIDEO INTERCOM SYSTEMS In addition to offering moments of in-depth analysis on Crestron products like Capture HD, Fusion, Core3 GLPAC and of course DigitalMedia, the day served to present integration with BTP and so with video intercom systems, with two new targeted products: Crestron TPMC-4SM-TD and TPMC-8XGA. Michele Zamparo and Francesco De Marco represented BTP, and Giuliano Mores was present for Crestron, and they offered a demonstration of the integration of Crestron controls with BTP appliances and an overview of the offers for servers and gateways with annexed licences, only for Crestron partners. From July, the App will be available for Apple and Android mobile control.

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AGGIORNAMENTI UPDATE

www.3gelectronics.it www.nds.eu www.brightsign.biz www.matrox.com/graphics

DIGITAL DISPLAY DAY

Il futuro del Digital Signage con 3G Electronics

DIGITAL DISPLAY DAY The future of Digital Signage with 3G Electronics I prossimi 9 e 11 ottobre 3G Electronics, referente in Italia di marchi quali NDS, Matrox, BrightSign, proporrà un evento sul tema del Digital Signage, dedicato ai professionisti e comunque a tutti coloro che desiderano saperne di più On 9th and 11th October 2012 3G Electronics, Italian representative of NDS, Matrox and BrightSign, will hold a Digital Signage event, dedicated to professionals and those interested in learning more about this sector

DDD Digital Display Day

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9 Ottobre a Milano, 11 ottobre a Roma: ecco le due date scelte da 3G Electronics per invitare rivenditori, integratori di sistemi, installatori a un’esperienza di scoperta e approfondimento sulle tecnologie video per Digital Signage, Display Wall, Touch Screen. 3G Electronics sarà a disposizione durante l’intera giornata per accogliere gli ospiti e accompagnarli in un percorso di approfondimento su modalità, tecnologie, spunti e possibilità comunicative offerte dai moderni strumenti video e multimediali, attraverso una gallery di allestimenti diversi. Durante le due giornate sarà possibile passare in rassegna tecnologie e software dedicati, comprovati sul campo in numerose installazioni anche internazionali. Net Display Systems: saranno in mostra le suite software PADS (con l’ultimissima PADS4 con novità per la gestione dei contenuti) e FIDS, pensate per la gestione e l’aggiornamento dei contenuti nel Digital Signage di grande respiro, con soluzioni specifiche per l’ambito hospitality e aeroportuale. Saranno in mostra due player Aopen, utilizzati per visualizzare su grandi display contenuti destinati a vari ambiti, collegati a un server per la gestione sia dei contenuti stessi che dei player. BrightSign, ovvero media player (saranno esposti i nuovi per contenuti HD) per installazioni più semplici su piccoli e medi network. Saranno esposti tre allestimenti, tra i quali uno con tre player HD220 per un progetto con playback sincronizzato. Per la prima volta in Italia, si potrà scoprire Matrox Maevex, piattaforma di distribuzione video full HD 1080@60Hz su reti TCP/IP, cablata o wireless, unicast o multicast. Matrox Mura è invece specificamente pensato per la gestione dei contenuti destinati a videowall e control room; verrà utilizzato per pilotare un videowall 2x2 con 4 Input di diversa tipologia. In mostra anche i software di controllo Matrox DWC Manager, VuWall, VuNet, 3GWall, iPad Mura ControlApp. Saranno anche a disposizione i prodotti per estensione e distribuzione e switching di segnali audio/video/ serialiRS-232 su fibra e cavi di Magenta Research. Infine, sarà possibile scoprire le soluzioni touch per eventi, dirette televisive, rassegne stampa ecc.

LOGISTICA

9 ottobre, Milano, Hotel Plus Milano San Siro 11 ottobre, Roma, Hotel Plus Roma Z3 L’evento è gratuito previa registrazione al sito www.3gelectronics.it

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Agosto/Settembre August / September 2012


AGGIORNAMENTI UPDATE

9th October in Milan, 11th October in Rome: these are the two dates chosen by 3G Electronics to invite retailers, system integrators and installers to experience discovering and deepening their knowledge of video technologies for Digital Technologies, Display Wall and Touch Screen. 3G Electronics will be available throughout the day to welcome guests and accompany them through a gallery of different media, designed to provide in-depth understanding of systems and technologies, ideas and communicative possibilities offered by modern video and multimedia tools. Throughout the two days it will be possible to review dedicated technologies and software, which have been tried and tested in the field in numerous installations, including international ones. Net Display Systems: on show will be the PADS (with the latest PADS4 with novelties for content management) and FDS software suites, designed to manage and update the wide-ranging contents of Digital Signage, with specific solutions for the hospitality and airport sector. On display there will also be two Aopen players connected to a server to manage both content and the players directly; the latter will be used to display contents destined to various sectors on large screens. BrightSign, that is media players (the new products for HD content will be on display) for simpler installations on small and medium-sized networks. Three fit-outs will be displayed, including one with three HD220

www.connessioni.biz

players for a project with synchronised playback. For the first time in Italy, it will be possible to see the Matrox Maevex, a full HD 1080@60Hz video distribution platform on TCP/IP networks, cabled or wireless, unicast or multicast. Matrox Mura on the other hand is specifically designed to manage contents for videowalls and control rooms; it will be used to pilot a 2x2 videowall with 4 different kinds of Inputs. On show will also be the Matrox DWC Manager, VuWall, VuNet, 3GWall and iPad Mura ControlApp. The products for extending, distributing and switching RS232 audio/video/serial signals on fibre and cables by Magenta Research will also be available. Finally, it will be possible to discover the touch solutions for events, live television, press reviews, etc. LOGISTICS 9th October, Milan, Hotel Plus Milano San Siro 11th October, Rome, Hotel Plus Roma Z3 The event is free subject to registration at www.3gelectronics.it

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AGGIORNAMENTI UPDATE

CEDIA Italian Event

www.cediaeducation.com

3-4 ottobre 2012, Devero Hotel, Milano CEDIA Italian Event - 3rd - 4th October 2012, Devero Hotel, Milan Lavorare nella custom installation presuppone un approccio “sartoriale” al cliente e competenze tecnologiche specifiche: a tutto questo intende rispondere la due giorni organizzata da CEDIA per i Custom Installer italiani della quale Connessioni sarà media partner Dopo l’ “opera prima” della scorsa primavera, ovvero il primo evento di conoscenza organizzato direttamente da CEDIA per l’Italia, ecco i primi corsi promossi dall’associazione specificamente pensati per i custom installer. Come dice CEDIA, volendo aumentare le proprie competenze in questo settore è possibile farlo solo attraverso una formazione sia tecnica che manageriale: da qui la scelta di offrire un panel di seminari che tocca entrambi gli ambiti. I corsi sono previsti il 3 e 4 ottobre, presso il Devero Hotel di Cavenago Brianza (Milano), dalle 10.00 alle 17.00; la sera della prima giornata avrà luogo anche un evento dedicato alla community del design e degli architetti, al quale potranno partecipare i CEDIA Member. Laura Lazzerini, che fa parte del Board of Directors di CEDIA, ha dichiarato: “I corsi CEDIA che avranno luogo di Milano sono il naturale proseguimento delle iniziative e del percorso iniziato la scorsa primavera. Percorso che si è concretizzato grazie al prezioso impegno e supporto di tutti i membri CEDIA italiani. La possibilità di seguire dei corsi in Italia e di sostenere l’esame di certificazione in lingua italiana rappresentano una splendida opportunità per i Member e per i system integrator che si avvicinano per la prima volta al mondo CEDIA, oltre a confermare l’impegno di CEDIA verso l’Italia e la volontà di valorizzarla nel migliore dei modi.”

PERCHÉ ANDARCI Informazione integrata. Inquadra il QR con la fotocamera del cellulare dopo aver aperto il lettore. Integrated information access. Frame the QR with the phone camera after opening the player.

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Due le giornate, la prima con un workshop lungo sulla progettazione dell’Home Cinema, e due seminari brevi che intendono rispondere alla necessità di formare i professionisti nel management e marketing (Developing Profitable Business Processes e The Art of Project Documentation). Il primo è incentrato sul business planning, sia per chi deve cominciare sia per chi già opera, il secondo su come preparare e illustrare un preventivo, un progetto, dal cavo, alla pianta di lavoro, al conto economico. La seconda giornata è invece incentrata su temi più tecnici: IP for integrators, Structured Cabling Infastructures, HDMI Distribution. Chiuderà la giornata il test EST2, certificazione di base per le competenze tecniche. I corsi verranno tenuti da Geoff Meads, docente di lunga esperienza con un passato “sul campo”, e da Matt Dodd, Managing Director in UK per il system integrator Thinkingbricks.

Agosto/Settembre August / September 2012

Working in the custom installation sector requires a “tailor-like” approach to the customer and specific technological skills: the two-day event organised by CEDIA for Italian Custom Installers intends to respond to this and Connessioni will be media partner

LOGISTICA

I corsi sono a pagamento, la quota cambia per i Member e i non Member. Per il programma completo e per maggiori info: www.cediaeducation.com. Le iscrizioni possono essere fatte selezionando il corso desiderato nel Calendario, oppure scrivendo a info@cedia.co.uk Following the “first event” held last spring, that is the first knowledge event organised directly by CEDIA for Italy, here are the first courses promoted by the association designed specifically for custom installers. In CEDIA’s own words, wanting to increase one’s skills in this sector is only possible through technical and managerial training: as a result it has been decided to offer a selection of seminars to touch on both areas. The courses will be held on 3rd and 4th October, at Devero Hotel in Cavenago Brianza (Milan), from 10 am to 5 pm; an event dedicated to the design and architect community will be held on the first evening, and CEDIA members will also be able to attend. Laura Lazzerini, who is part of the CEDIA Board of Directors, says: “The CEDIA courses which will take place in Milan during October are the natural follow-on from last spring’s initiative, which has come to fruition thanks to the precious help and support of all Italian CEDIA members. The possibility to attend courses in Italy and to take the certification exam in Italian is a great opportunity for existing members and for system integrators who are approaching the CEDIA world for the first time, in addition to confirming the commitment of CEDIA to Italy and the desire to strengthen it in the best possible ways.” REASONS TO GO The event will last two days, during the first day there will be a long workshop focusing on the design of Home Cinema and two short seminars which intend to respond to the training needs of management and marketing professionals (Developing Profitable Business Processes and The Art of Project Documentation). The first seminar will focus on business planning, for both newcomers and those already working in the sector, the second on how to prepare and illustrate an estimate, a project, from the cable to the work plan, to the economic account.The second day will focus on more technical issues: IP for integrators, Structured Cabling Infrastructures, HDMI Distribution. The day will end with the EST2 test, basic certificate for technical skills. The courses will be held by Geoff Meads, a teacher with longstanding experience who has worked “in the sector”, and by Matt Dodd, Managing Director in the UK for the Thinkingbricks system integrator. LOGISTICS A tuition fee is payable, rates vary for Members and nonMembers. For the full programme and further information go to: www.cediaeducation.com. You can register by clicking on the desired course in the Calendar, or by writing to info@cedia.co.uk


AGGIORNAMENTI UPDATE

www.topaudio.it

TOP AUDIO

Milano 13-16 settembre, Ata Hotel

TOP AUDIO - Milan 13th-16th September, Ata Hotel Il Top Audio è nato anni fa per dare voce al mercato dell’hi-fi, ma nel tempo ha progressivamente inglobato soluzioni e tecnologie legate al mondo dell’automazione, del video (proiezione e display, ma anche distribuzione, 3D ecc.), dei controlli, passando attraverso le applicazioni residenziali e l’hi-end… ma non solo. Storicamente viene organizzato all’Ata Hotel di Milano: le camere dell’albergo vengono vuotate e utilizzate come altrettante sale di ascolto e dimostrazione per le tecnologie e i prodotti in mostra. Soluzione efficace anche se fuori dall’ordinario, ma i 25 anni di vita della mostra (che ricorrono quest’anno), dimostrano che la scelta ha dei vantaggi. Non mancano tuttavia anche gli spazi più grandi diversamente organizzati, come quelli del piano terreno allestiti con una serie di stand di diverse dimensioni, o con vere e proprie esposizioni, per esempio quella dedicata all’audio video nell’automotive.

PERCHÉ ANDARCI

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www.connessioni.biz

Fiera dal profilo ibrido, ha tuttavia sempre “stimolato” una visita anche da parte della nostra redazione, e per quello che abbiamo notato, lo stesso pensiero lo hanno fatto anche i tanti installatori, custom installer, professionisti dell’audio e del video, system integrator che abbiamo incontrato. Che partecipano perché spesso le aziende portano in mostra diverse gamme di prodotti, magari anche quelli professionali, e per incontrare i rappresentanti di molti marchi nazionali e internazionali. Inoltre, come si sa in Italia i mercati residenziale e professionale presentano molti punti di contatto. A fianco dell’esposizione vi saranno diversi eventi organizzai dalle aziende e dai partner di Top Audio (spesso editori), legati alla formazione e dimostrazione prodotti. Non mancherà, come da tradizione, il concerto dal vivo per tutti i presenti, spesso con artisti di rilievo. www.topaudio.it, per il programma completo.

Top Audio was set up many years ago to give voice to the hi-fi market but, over time, it has progressively absorbed solutions and technologies connected to automation, video (projection and display, but also distribution, 3D etc.) and controls, passing through markets which include, but are not limited to, residential and hi-end applications. It has always been held at the Ata Hotel of Milan: the bedrooms are emptied and used as listening and demo rooms for the technologies and products on show. Despite being out of the ordinary, this is a highly effective solution and 25 years (this year) of the exhibition are proof that it offers many advantages. Larger dedicated areas are also present, organised differently, like those of the ground floor fitted out with a series of different-size booths, or with full-fledged exhibitions, for example that dedicated to audio video in the automotive sector. REASONS TO GO It is a hybrid trade fair, which has always attracted visitors, even our own editorial team and, as we discovered, the many installers, custom installers, audio and video professionals and system integrators who were present. They participate because the companies often bring different ranges of products, perhaps even professional ones, and to meet the representatives of many national and international brands. It is also known that in Italy the residential and professional markets provide many contact opportunities. Aside from the exhibition different events focusing on training and product demos will be organised by the companies and Top Audio (often editors) partners. As always, there will be a live concert, often with leading artists, for all those in attendance. www.topaudio.it, for the full schedule of events. PRACTICAL INFORMATION Ata Hotel is in Via Lampedusa, south of Milan. People without a car can take a free shuttle bus to the event from the Famagosta metro station. The trade fair will be open from 13th to 16th September, from 09:30 am to 7:00 pm (Sunday 9:30 am to 6:00 pm). Free entry.

INFO PRATICHE

L’Ata Hotel si trova in Via Lampedusa, a Sud di Milano, per chi non è in auto c’è la navetta gratuita, di solito dalla metro di Famagosta. La fiera sarà dal 13 al 16 settembre, con orario 9.30-19.00 (domenica, 9.30-18.00). Ingresso gratuito.

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Finalmente anche in Italia un evento dedicato a te.

Si apre il dialogo tra produttori, operatori e utenti

MILANO 16 OTTOBRE 2012

SIEC Convention

www.sieconline.it

MILAN MARRIOTT HOTEL

Milano, 16 ottobre 2012

The Italian association that brings together companies and professionals in system integration will be holding a conference and exhibition dedicated to this sector in the month of October. The event aims to encourage an active dialogue among manufacturers, operators and users of the AVC (Audio/Video/Control) world

• • • •

Appuntamento dunque per il 16 ottobre, quando SIEC (System Integration Experience Community) organizzerà al sua prima fiera convegno, annunciata già a ISE 2012. Un momento importante e atteso dall’industria, da tempo alla ricerca della “occasione buona” per creare e rinsaldare la community italiana dell’integrazione di sistemi. La Convention si propone infatti di fare il punto sullo stato dell’arte delle tecnologie, e sulla situazione di mercato.

PERCHÉ ANDARCI

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L’evento sarà un momento importante d’incontro sia attraverso la proposta convegnistica e di corsi, che tramite l’area espositiva, dove saranno presenti i gli stand dei SIEC Member. Sponsor della manifestazione saranno: Crestron, Epson, Mitsubishi e ScreenLine, che saranno affiancati dagli altri espositori associati SIEC, Benq, Euromet, Eurosell, Gefen, Prase Engineering. Attesissimo anche l’annuncio, previsto appunto per ottobre, del completamento del percorso che permetterà anche alle realtà italiane della system Integration di avere un riconoscimento: “Uno dei temi più sentiti dagli operatori - ha sottolineato Carla Conca, Epson Italia, Presidente SIEC - è quello della protezione della loro realtà professionale. SIEC lavora da sempre su questo fronte e ha recentemente avviato in collaborazione con UNI la preparazione di una prassi di riferimento per l’industria che verrà proposta al mercato e potrà diventare un punto di riferimento preciso e una via per arrivare alla certificazione delle piccole e medie aziende che rappresentano l’eccellenza nel settore dell’integrazione dei sistemi AVC. Di questo parleremo ampiamente in sede di convegno”.

INFO PRATICHE

La Convention si terrà il 16 ottobre presso il Merriot Hotel di Milano. Per registrazioni e informazioni è possibile contattare la segreteria: segreteria@sieconline.it.

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Agosto/Settembre August / September 2012

Segreteria organizza�va

SIEC Convention - Milano, 16 ottobre 2012 Expo

The appointment is set for October 16th, when SIEC (System Integration Experience Community) will hold its first trade fair and conference, announced already at ISE 2012. An important and much expected moment for the industry, which has been seeking the “right opportunity” for some time now to create and strengthen the Italian system integration community. The Convention aims to take stock of the state of the art and the market situation. Sponsor

L’associazione italiana che riunisce le aziende e i professionisti dell’integrazione di sistemi proporrà per il prossimo ottobre una mostra convegno dedicata in modo mirato a questo settore, e con la quale intende incentivare il dialogo attivo tra produttori, operatori e utenti del mondo AVC (Audio/Video/Controllo)

Via Mar�ri Oscuri, 3 • 20125 Milano • Tel. 02 26148855 • Fax 02 26149333 a�.ne Roberta Briga� • even��soiel.it • www.soiel.it

Ecco alcuni dei principali argomenti trattati nel corso del convegno: • La certificazione dell’installatore professionista come elemento per la valorizzazione del mercato e di garanzia per gli utenti • Come un sistema di automazione può essere finalizzato al risparmio energetico: filosofia dell’impianto e il suo modo di ottimizzare la gestione dell’energia • Convergenza tra AVC, IT e Telecomunicazioni: quali nuove possibilità di business si attivano

La mostra convegno è organizzata da SIEC (Systems Integration Experience Community), l’Associazione italiana che rappresenta i maggiori operatori del settore AVC professionale.

Appartieni al mercato della Systems Integration? Sei un architetto o un progettista che deve predisporre ambienti automatizzati? Operi nel settore IT o Telecomunicazioni e vivi la convergenza in atto con il mondo AVC? Sei interessato ai servizi AVC e vuoi acquisire know how in materia?

L’INTEGRAZIONE E L’INSTALLAZIONE DEI SISTEMI AVC (AUDIO, VIDEO, CONTROLLI)

DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD

REASONS TO GO The event will be an important meeting both for the conferences and courses and for the trade fair where SIEC Members will have their own stands. Sponsors of the event are: Crestron, Epson, Mitsubishi and ScreenLine, which will be joined by other exhibitors associated with SIEC, namely Benq, Euromet Eurosell Gefen, and Prase Engineering. A much awaited highlight of the event will be the announcement, scheduled for October, of the completion of the pathway granting recognition to Italian companies operating in the system integration sector: “One of the most topical issues for operators is the protection of their professional reality,” says Carla Conca, Epson Italy, SIEC President. “SIEC has always been engaged in this effort and has recently started, in collaboration with UNI, the drafting of a standard for the industry that will be offered to the market and is expected to become a precise point of reference and a way to achieve the certification of small and medium-sized enterprises that represent the finest in the AVC system integration sector. This will be extensively discussed at the conference.” INFO The convention will be held on October 16th at the Merriot Hotel in Milan.For registration and information please contact the secretariat: segreteria@sieconline.it.

SIEC Systems Integration Business Community è nata nel 2009 con lo scopo di sostenere e promuovere il settore dell’integrazione dei sistemi presso enti ed istituzioni, creare sinergie e migliorare l’approccio col mercato degli installatori, offrire consulenza e assistenza nei campi di interesse. SIEC conta tra i suoi associati le principali aziende del settore ed ha recentemente aperto agli operatori e ai professionisti per aumentare la rappresentatività dell’associazione a livello istituzionale. Systems Integration Business Community was established in 2009 with the aim of supporting and promoting the system integration sector in organizations and institutions, creating synergies and improving the approach to the market for installers, and offering advice and assistance in the fields of interest. SIEC’s members include leading companies in the sector and has recently opened to operators and professionals to increase the association’s representativity at the institutional level.


C L EAN S E A , C L E A N A I R

V50 HYBRID VISMARA, CLEAN SEA, CLEAN AIR L’innovativa tecnologia Vismara V-Hybrid permette, grazie anche ad una costruzione leggera e forme idrodinamiche che assorbono poca energia dall’ambiente, di ottenere un’autonomia energetica totale attraverso l’istallazione di una motorizzazione ibrida fuel-electric che sfrutta il trascinamento della elica durante la navigazione a vela per ricaricare le batterie. Vismara V-Hybrid, un sistema innovativo che oltre a rendere più performante e fruibile l’imbarcazione, ci aiuta a tenere il mare più pulito. Clean sea, clean air.

V50 HYBRID VISMARA, CLEAN SEA, CLEAN AIR The innovative technology of the Vismara V-Hybrid & the hydrodynamic shape & lightweight construction, allows to absorb little energy from the environment, to obtain the total energy autonomy through the installation of an fuel-electric hybrid engine that uses the drag of the propeller while sailing to recharge the batteries. Vismara V-Hybrid, an innovative system that maximize the performance & usability of the boat, helps to keep the water cleaner. Clean sea, clean air. The Vismotica, connects the integrated systems onboard to the innovative elements of design: evolution of automation for yachts, that allows to steer the boat through a single control panel. Propulsion, navigation, maneuvering, air conditioning, scurity, entertainment. An “intelligent” boat that brings closer to a new way of living the sea.

La Vismotica, ovvero l’integrazione di sistemi di bordo legata ad elementi innovativi nel design: un’evoluzione di yacht automation dedicata, con la quale è possibile governare l’imbarcazione attraverso un unico panello di controllo. Propulsione, navigazione, manovra, climatizzazione, sicurezza, entertainment. Una barca “intelligente” che ci avvicina ad un nuovo modo di vivere il mare. Media Partner:

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DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD

www.cediaeducation.com

CEDIA ANNUNCIA... CEDIA announcements

Per ricominciare al meglio la stagione dopo la pausa estiva, ecco alcuni annunci da parte di CEDIA a favore del mercato e della cultura di settore To best start the season after summer vacation, here’re some CEDIA announcements in favour of the professional market and upgrading of the technical standards

CEDIA AMPLIA LA SUA OFFERTA DI ARTICOLI TECNICI

CEDIA ha aggiunto nuovi contributi alla sua già vasta selezione di white paper, guide agli standard e recommended practices. Dato che i proprietari di abitazioni sono sempre più dipendenti dai loro network (in tecnologia wireless), necessari per gestire un numero crescente di apparecchiature e dati, l’ultimo white paper è appunto intitolato “In dieci tappe un ambiente wireless affidabile per l’integrazione dei Mobile Device”. Questo documento, il secondo nella serie “I Mobile Device nell’integrazione di sistemi residenziale”, offre agli installatori un percorso per creare reti Wi-Fi sicure e affidabili. Tra gli argomenti: • La sicurezza e criptazione nel wireless; • Analisi di spettro; • Scegliere la giusta infrastruttura wireless.

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Nel frattempo, a uso degli installatori che lavorano nel Regno Unito (ma utile come esempio anche per gli altri), CEDIA ha presentato “Note alla Guida al Copyright”, un documento che fa chiarezza sulle responsabilità della proprietà in merito ai codici di sistema, e sui rispettivi diritti dell’installatore e del cliente, nel rispetto della legge inglese sul diritto d’autore. Questi nuovi contributi si aggiungono all’offerta di risorse, white paper e linee guida, che sta avendo molto successo: sono stati già registrati più di 1.200 download da questa area dedicata del sito. Altri affrontano il tema dell’HDMI, e una panoramica sulla progettazione e installazione che includa l’HDMI; CEDIA ha inoltre presentato una guida sulle procedure raccomandate nella progettazione dell’home theatre, lavorando a stretto contatto con la Consumer Electronics Association, nell’intenzione di definire nuovi standard di cablaggio.

...E UNA NUOVA CONFERENCE!

CEDIA ha il piacere di annunciare una conference di alto livello intitolata “Il futuro della Home Technology”, che avrà luogo all’Inmarsat Conference Centre di Londra i prossimi 23 e 24 ottobre. La conference proporrà sessioni tenute da leader riconosciuti del mondo tecnologico, e lezioni animate da docenti e specialisti di Custom Installation. Durante l’evento CEDIA annuncerà anche i risultati del suo studio sul mercato di riferimento, inoltre i partecipanti potranno vedere e toccare con mano i prodotti delle aziende sponsor, in mostra in una sezione dedicata della conference. Maggiori dettagli sui docenti e sulle possibilità di partecipazione saranno ufficializzati a breve. Per coloro che sono interessati a una sponsorizzazione, è possibile contattare la seguente e-mail: matt@cedia.co.uk, o questo numero di telefono: +44(0)1480 213744. Maggiori informazioni sulla location, situata nel cuore di Londra, sono reperibili al link: www.inmarsat.com/conference_centre

INSIEME PER UN MERCATO MIGLIORE

Nei primi mesi di quest’anno CEDIA ha commissionato a Parks Associates, un’azienda che si occupa di ricerche di mercato su scala internazionale, una ricerca sul mercato della Custom Installation residenziale nel Regno Unito. Alcuni partner e associati CEDIA verranno contattati nelle prossime settimane per prendere parte alla ricerca, ed è di vitale importanza per CEDIA il coinvolgimento di ognuno. La partecipazione è molto importante, perché sarà utile per meglio definire il mercato dell’installazione residenziale. I risultati saranno utili per tutti i colleghi, perché identificheranno le tendenze e le opportunità di crescita del prossimo futuro. I partecipanti alla ricerca riceveranno un voucher di £55 da spendere in occasioni formative promosse da CEDIA, e saranno inclusi nel sorteggio di tre viaggi completi al prossimo ISE 2013. La ricerca si chiuderà il 7 settembre prossimo.

DOWNLOAD Per il download si prega di collegarsi al seguente link: www.cediaeducation.com/resources/whitepapers; per maggiori informazioni su tutti gli eventi e iniziative di CEDIA è possibile visitare il sito www.cedia.co.uk, o contattare: info@cedia.co.uk. To download white papers visit www.cediaeducation.com/resources/whitepapers or, for more information on all CEDIA events and initiatives, please visit www.cedia.co.uk or contact info@cedia.co.uk.

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Agosto/Settembre August / September 2012


EXPANDING OUR WHITE PAPER LIBRARY We have added more resources to our wide selection of industry white papers, standards and recommended practices. Homeowners are increasingly dependent on their wireless networks to support more devices and handle more data than ever before. The latest white paper is entitled Ten Steps to Creating a Robust Wireless Environment for Mobile Device Integration. This document, which is the second in CEDIA’s Mobile Devices in Residential Systems Integration series, equips installers with a roadmap for creating a sure-fire Wi-Fi solution. Topics covered include: • Wireless Security and Encryption • Spectrum Analysis • Choosing the Right Wireless Infrastructure

CEDIA CONFERENCE ANNOUNCED! CEDIA is pleased to announce the launch of a high level conference entitled “The Future of Home Technology”, which will take place at the Inmarsat Conference Centre in London on Tuesday 23rd and Wednesday 24th October 2012. “The Future of Home Technology” will feature keynote sessions from respected leaders in the technology world, alongside sessions from global CI specialists and educators. As part of the conference programme, CEDIA will be announcing the results of its industry-wide research. In addition, delegates will have the chance to see products from the event’s sponsors on display in a special showcase section of the conference. More details on confirmed speakers and how to book your tickets will be revealed shortly. For full details of sponsorship packages, please contact the CEDIA office via email matt@ cedia.co.uk or call +44 (0) 1480 213744. Located in the heart of the City of London, near Old Street station, the Inmarsat Conference Centre is a unique conference venue with a contemporary feel, offering outstanding facilities for delegates. For further details on the venue, visit www.inmarsat.com/conference_centre

Meanwhile, for the UK installer, we have also released ‘Copyright Guidance Notes’. This document explores the ownership issues around the system source code and the respective rights of the installer and the client in respect of the code under UK copyright law. These new materials add to a wealth of management resources, white papers and recommended guidelines which are proving very popular. Already, more than 1200 downloads have been recorded since this area of the website went live. Other white papers include an introduction to HDMI as well as an overview of HDMI design and installation sequencing. CEDIA has also launched a guide to recommended home theatre practices and worked closely with the Consumer Electronics Association to devise new multi room audio cabling standards.

HELP TO BETTER YOUR MARKETPLACE Earlier this year CEDIA appointed Parks Associates, an international market research company, to conduct extensive industry research on the residential custom installation market within the UK. It is likely you will receive a link in the coming weeks to take part in the survey on behalf of CEDIA and it is vitally important that you get involved. Your participation in this market research is extremely valuable and will help better define the residential installation industry in the UK. The results will add value for all industry partners and identify trends and growth opportunities going forward. All contributors will receive a £55 CEDIA education voucher! You will also be automatically entered into a draw to win one of three VIP trips to ISE 2013. Closing date is 7th September 2012.

www.connessioni.biz

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DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD

www.infocomm.org

UNA CRESCITA CONTINUA SOSTIENE IL MERCATO AUDIO/VIDEO CONTINUED GROWTH PROPELS COMMERCIAL AUDIOVISUAL INDUSTRY Lo studio commissionato da InfoComm International rivela che il mercato AV nel 2015 raggiungerà i 115 miliardi di dollari Las Vegas - Un nuovo studio condotto da Acclaro Growth Partners rivela che il mercato mondiale dei prodotti e dei servizi audio video raggiungerà i 115 miliardi di dollari entro il 2015. Il 2012 Global AV Market Definition and Strategy Study, condotto per conto di InfoComm International, è l’unico studio a livello mondiale volto a valutare le dimensioni del settore commerciale audiovisivo. La crescita di conferencing, signal management, acquisizione AV e media streaming ha comportato una crescita dell’11% nella domanda di prodotti e servizi AV tra il 2009 e il 2012. L’industria audiovisiva attualmente genera 78 miliardi dollari l’anno; un’ulteriore crescita a un tasso del 14%, inoltre, è prevista tra il 2012 e il 2015. “Nonostante il difficile contesto economico globale, l’industria dell’audio video è forte, perché le società si basano sulla tecnologia AV per facilitare le comunicazioni essenziali”, ha dichiarato Randal A. Lemke, Direttore Esecutivo e CEO, InfoComm International. “Per soddisfare i futuri bisogni dei nostri clienti, l’industria dell’audio video richiederà una forza lavoro ben addestrata per rispondere alle loro sempre crescenti esigenze.”

Informazione integrata. Inquadra il QR con la fotocamera del cellulare dopo aver aperto il lettore. Integrated information access. Frame the QR with the phone camera after opening the player.

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Agosto/Settembre August / September 2012

InfoComm International Study Projects $115 Billion AV Industry by 2015

“Il futuro sembra luminoso per l’audio video professionale a livello globale, con una crescita del settore per gli anni 2012-2015 che si presume ancora migliore del triennio 2009-2012 “, ha detto Duffy Wilbert, CTS, CAE, InfoComm Senior Vice President, InfoComm International. “Tuttavia, a differenza del resto del mondo, non si prevede per l’Europa una crescita altrettanto ricca per i prossimi tre anni. I risultati dello studio, infatti, dimostrano che l’impatto della recessione globale sta colpendo l’Italia più di ogni altro paese”. Ci si aspetta che applicazioni del settore AV come conferencing, digital signage, signal management, media streaming e webcasting stimolino ulteriormente la crescita. Stanno aumentando anche i contratti per servizi e manutenzione, ma la crescita più rapida è quella legata ai servizi di installazione/integrazione e gestione dei servizi. Con il passare del tempo i sistemi AV sono diventati essenziali per governi, istituzioni e associazioni, determinando una crescente esigenza di appaltare i servizi. Gli ambiti corporate, educational e governativi rappresentano attualmente i tre settori con le maggiori richieste di prodotti e servizi audiovisivi; anche se il mercato legato all’assistenza sanitaria è quello che al momento fa registrare una più rapida crescita. La maggiore necessità di comunicazione e collaborazione in questi ambienti sta alimentando una specie di dipendenza dal’audio video. I risultati, di 2012 Global AV Market Definition and Strategy Study, che comprendono una visione complessiva del mercato mondiale AV con informazioni provenienti da Nord America, America Latina, Europa, Asia (Pacifico) e Africa (Medio Oriente), sono stati resi noti durante InfoComm International, la più grande fiera mondiale legata al settore audiovisivo e all’integrazione di sistemi. Lo studio può essere acquistato, nella sua interezza o diviso per regioni, su www.infocomm.org/store.


Las Vegas – A new study by Acclaro Growth Partners is projecting that audiovisual products and services will become a $115 billion global industry by 2015. The 2012 Global AV Market Definition and Strategy Study, conducted on behalf of InfoComm International, is the only worldwide study aimed at sizing the commercial audiovisual industry. The growth of conferencing, signal management, AV acquisition and streaming media resulted in an eleven percent compound annual growth in demand for AV products and services between 2009 and 2012. The study finds that the audiovisual industry currently generates $78 billion a year. Further industry growth, at a 14 percent compound annual rate between 2012 and 2015, is anticipated. “The AV industry is strong, despite a challenging global business environment, because society relies on AV technology to facilitate essential communications,” said Randal A. Lemke, Executive Director and CEO, InfoComm International. “In order to meet the future needs of our customers, the audiovisual industry will require a well-trained workforce to respond to ever-growing customer needs.” The future looks bright for pro-AV globally, with industry growth for 2012 to 2015 projected to be better than growth for 2009 to 2012,” said Duffy Wilbert, CTS, CAE, InfoComm Senior Vice President, InfoComm International. “However, unlike the rest of the world, Europe is not expected to achieve double digit growth over the next three years. The findings of InfoComm’s 2012 Market Definition and Strategy Study show that the impact of the global recession is hurting Italy more than any other country.” AV applications such as conferencing, digital signage, signal management and processing, and streaming media and webcasting is expected to drive future growth. Contracts for service and maintenance of audiovisual systems are also increasing. The fastest growing services are installation/

www.connessioni.biz

g Greg Jeffreys, president InfoComm International and Nelson Baumgratz, Educator of the Year 2012

integration and managed services. Over time AV systems have become complex and essential to the operation of government, institutions and corporations, resulting in a growing need for service contracts. The corporate, education and government markets are the three largest consumers of audiovisual products and services. However, healthcare is the fastest growing market for AV goods and services. The increased need for communication and collaboration in these environments is fueling a reliance on AV. The findings of The 2012 Global AV Market Definition and Strategy Study, which include a global overview and information by regions including North America, Latin America, Europe, Asia-Pacific and Africa-Middle East, were released at InfoComm International, the world’s largest audiovisual and systems integration tradeshow. The study can be purchased in its entirety or by regional section at www.infocomm.org/stor .

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Redazione Editorial Staff

Chiara Benedettini

Anno Year 7th - n°08

Agosto/Settembre August / September 2012

President, Editor in chief

Director: Elisabetta Ferri

Studi letterari ed esperienza tecnica su campo, con diversi anni passati viaggiando per Italia e l’Europa come Direttore Tecnico in eventi e nello show business, nel 2005 inizia l’attività giornalistica di settore, che mette finalmente d’accordo le sue due vocazioni, tecnica e letteraria. Nel 2006 dà vita a Connessioni, nata per dar voce al settore, per l’epoca emergente, dell’integrazione di sistemi. Al suo interno si occupa della progettazione e del coordinamento editoriale, di progetti di comunicazione, di eventi e della gestione aziendale.

Editor in Chief: Chiara Benedettini - c.benedettini@connessioni.biz Business Development: Alessandro Vismara - a.vismara@connessioni.biz Project Manager Consultant & Contributor: Barbara Trigari - b.trigari@connessioni.biz Web Editor: Paolo Sacchetti - p.sacchetti@connessioni.biz Editor: Daria Domenici - redazione@connessioni.biz Contributors for this issue: Stefano Cavese, Giorgio Gianotto, Bruno De Nisco, Lawrence Iviani, Laura Lazzerini, Carlo Maria Patrese, Alberto Pilot redazione@connessioni.biz Translations: Eurotrad Design and Graphic editing: Simone Giannini e Laura Bertilotti - www.studiocurious.it Administration: Sara Lepri - amministrazione@connessioni.biz

Collaboratori

Literary studies and technical experience gained in the field, with several years spent travelling around Italy and Europe as Technical Director for events and in show business. In 2005 she began her activity as a journalist, bringing together both her technical and literary vocations. In 2006 she started Connessioni, to give voice to the system integration sector, which was in its early stages. She is in charge of its planning and editorial coordination, communications projects, events and business management.

Contributors

Print: Menegazzo - www.menegazzo.it Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o delle foto sono riservati. Manoscritti, foto, disegni, quando non esplicitamente richiesti, non vengono restituiti.© Connessioni, Viale Poggio Imperiale 46/A, 50125 Firenze. Registrazione al Tribunale di Pesaro n.540 del 9/10/2006. Informativa ai sensi dell’art. 13, d.lgs 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per l’invio della rivista e per svolgere le attività ad essa connesse. Titolare del trattamento è: Connessioni, Viale Poggio Imperiale 46/A, 50125 Firenze. Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loto stampa, al confezionamento e spedizione delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile. Ai sensi dell’art.7, d.lgs 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti tra cui consultare, modificare, aggiornare o cancellare i dati, rivolgendosi al titolare che succitato indirizzo. Informativa dell’editore al pubblico ai sensi dell’art.13 lgs 196/2003. Ai sensi del decreto legislativo del 30 giugno 2003, n°196 e dell’art.2, comma 2 del Codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica, Connessioni – titolare del trattamento – rende noto che presso i propri locali siti in Viale Poggio Imperiale 46/A, 50125 Firenze, vengono conservati gli archivi di dati personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti, praticanti, pubblicisti e altri soggetti (che occasionalmente redigono articoli o saggi) che collaborano col predetto titolare attingono nello svolgimento della propria attività giornalistica per le fi nalità di informazioni connesse allo svolgimento della stessa. I soggetti che possono conoscere i predetti dati sono esclusivamente i suddetti professionisti, nonché gli addetti preposti alla stampa ed alla realizzazione editoriale della testata. Ai sensi dell’art.7, d.lgs 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al predetto titolare. Si ricorda che, ai sensi dell’art.138, d.lgs 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere l’origine dei dati personali ai sensi dell’art.7, comma 2, lettera a), d.lgs 196/2003, in virtù delle norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia.

Connessioni Srl Viale del Poggio Imperiale, 46/a - 50125 - Firenze Tel/Ph.:+39 055 0139650 - Fax/fax:+39 055 0139653 info@connessioni.biz CONNESSIONI Magazine è stampato su carta Reprint DeLuxe, carta riciclata con marchio EcoLabel e prodotta con fibre provenienti da foreste gestite responsabilmente dalla cartiera Arjo Wiggins. www.arjowigginsgraphic.com

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Agosto/Settembre August / September 2012

Alessandro Bertoni

Stefano Cavese

Da sempre animato da grande curiosità a volte un po’ troppo vivace, la sua formazione è stata variegata… una maturità scientifica seguita da studi in corso presso il DAMS Musica di Bologna, e affiancata da dieci anni di conservatorio come studente di organo e composizione, per approdare a un diploma alla Scuola di Acustica dell’Università di Ferrara. Ha però sempre lavorato nel mondo dell’audio, iniziando con uno studio di registrazione, per passare alla TV, agli inverni in teatro e le estati per palchi di festival jazz come sound egineer. Oggi è responsabile del settore Pro Audio di un’azienda italiana che distribuisce apparecchiature audio, video e lighting.

Libero professionista, lavora nel campo delle installazioni e consulenza sui sistemi Audio/Video e integrazione con esperienza più che decennale nei diversi campi: residenziale, conference, educational e musicale. Da sempre è impegnato nel favorire la collaborazione tra i professionisti del settore, il confronto delle idee e il conseguente sviluppo di prodotti e servizi innovativi. Costantemente alla ricerca di aziende all’avanguardia, è attento ai rapporti tra scuola e impresa e promotore di progetti educativi e corsi professionali.

Audio Consultant & Contributor

He has always been driven by great curiosity, at times a little too lively. His educational background is somewhat variegated.. a scientific high school diploma followed by studies at the DAMS Musical college of Bologna, alongside 10 years of conservatory as an organ and composition student, to achieve a diploma from the Acoustic School of Ferrara University. He has always worked in the audio sector. Starting in a recording studio, he moved on to TV, and later to theatre in winter and jazz festivals in summer as a sound engineer. He is currently responsible for the Pro Audio sector of an Italian business that distributes audio, video and lighting equipment.

Contributor

A freelancer in the Audio/Video sector, specialising in system installation, consultancy and integration He has over ten years of experience in a range of different fields: residential, conference, educational and musical. From the start of his professional life, his main objectives have included encouraging collaboration between the professionals in the sector, and comparing ideas in order to then develop innovative products and services. He is constantly on the lookout for cutting edge companies, and committed to developing the relationship between school and business, by organising educational projects and professional training courses.

Bruno De Nisco Contributor

Ingegnere, master in HBA ed energie rinnovabili, è libero professionista, progettista di impianti integrati e tecnologie speciali per gli edifici, consulente di progettazione integrata e di aspetti energetici, ed esperto di normativa e conformità degli impianti e tecnologie. È altresì docente in master e corsi di specializzazione postuniversitari e di aggiornamento su tematiche energetiche e normative. Engineer, with a master’s degree in HBA and renewable-energy sources, he is a free lancer, designer of integrated systems and special technologies for buildings, consultant of integrated design and energy aspects, and expert on regulations and conformity of systems and technologies. He also teaches in master’s courses and post-graduate specialist and refresher courses on energy and regulatory issues.


Alessandro Vismara

Director & Business development Laureato nel 1984 alla Southampton University in Yacht Design, ha all’attivo numerosissimi progetti di imbarcazioni a vela da regata, vincitrici di titoli mondiali e nazionali. Con l’attuale azienda Vismara Marine ha creato un vero e proprio atelier di ricerca nautica, ove si progettano e costruiscono imbarcazioni su misura ad alta tecnologia sia a vela che a motore. Appassionato di ricerca e innovazione, ha sempre creduto nel lavoro di squadra. In virtù della sua esperienza imprenditoriale e legata alle nuove tecnologie, è coinvolto in Connessioni dal 2010. He graduated in Yacht design from Southampton University in 1984, and has numerous designs of regatta sailing yachts, winners of world and national titles, under his belt. With his current company, Vismara Marine, he has created a veritable atelier of nautical research, where high-tech motor and sail powered yachts are designed and constructed to specific customer requirements. Passionate about research and innovation, he is a strong believer in team work. In virtue of his entrepreneurial experience and its connection with new technologies, he has been involved with Connessioni since 2010.

Barbara Trigari

Project manager consultant & Contributor Giornalista pubblicista dal 2005, si occupa da sempre di tecnologia, dapprima legata all’ambito musicale, per le riviste SM Strumenti Musicali e Backstage, poi InSound, successivamente di audio e video professionale seguendo sin dalla nascita Connessioni. Come giornalista free-lance collabora anche con il settimanale specializzato GDOWEEK de Il Sole 24 ore, per il quale segue anche la rubrica fissa “Il Tavolo IDM-GDO”. Free-lance journalist since 2005, she has always dealt with technology, initially connected with the music sector, for the magazines SM Strumenti Musicali and Backstage, then InSound, later with professional audio and video supporting Connessioni from its birth. As a freelance journalist she also contributes to the specialist weekly magazine GDOWEEK of Il Sole 24 ore, in which she also has a column entitled “IL Tavolo IDM-GDO”

Paolo Sacchetti

Web Editor

Si avvicina molto presto al mondo della musica e dell’audio, con uguale passione per l’aspetto artistico (come pianista professionista), che tecnico; con il boom della Rete si interessa a Internet e ai suoi linguaggi, in continua evoluzione. Tutto questo lo ha portato a diverse collaborazioni con molti importanti brand dell’audio professionale e strumenti musicali. Ultra-patito di Wordpress, è “ossessionato” dall’importanza dei contenuti come molla che alimenta la vita del Web e dei social media. Dal 2009 lavora con Connessioni. From a young age he became involved in the music and audio business, manifesting an equal passion for the artistic and technical aspect (as professional piano player); with the boom of the Web his interests widened to the Internet and its languages, in continuous evolution. This has resulted in several collaborations with many important brands in the professional audio and musical instruments sector. A fanatic of Wordpress, he is “obsessed” with the importance of contents as the spring which feeds the life of the Web and social media. He has been working with Connessioni since 2009.

Daria Domenici Editor

Giornalista pubblicista, ha lavorato come freelance per varie testate. Dopo la laurea in giurisprudenza e un master in giornalismo, vince un dottorato di ricerca in “Telematica e società dell’informazione” alla facoltà di Ingegneria di Firenze con borsa di studio. Prima di dedicarsi esclusivamente al giornalismo è stata assegnista di ricerca al CNR, consulente scientifico al CNIT e project consultant in tema di privacy per una società che si occupa di sicurezza. Freelance journalist, she has worked as a freelancer for various newspapers. A law graduate, she successfully completed a master in journalism and won a scholarship enabling her to take a postgraduate research doctorate in “Telematics and Information Society” at the faculty of Engineering in Florence. Before devoting herself exclusively to journalism, she was temporary research fellow at the National Research Council (CNR), scientific consultant at The National Inter-University Consortium for telecommunications (CNIT) and project consultant for privacy issues in a security company.

Sara Lepri

Accounts department Ha maturato esperienza in campo commerciale e amministrativo lavorando presso un’agenzia di rappresentanza e, successivamente, per una realtà che fornisce servizi agli studi di Commercialisti. Oggi lavora in Connessioni, dove tiene le redini dell’amministrazione e dell’ufficio con puntualità e piglio deciso, compensando la vena “estrosa” della redazione. She gained experience in the commercial and administrative sphere working with a representation agency and, later, with a company that provides services to Chartered Accountants offices. She currently works in Connessioni as administration and office manager and carries out her tasks with precision and decisiveness, making up for the “whimsical” streak of the editorial team.

Matteo Fontana

Alberto Forchino

Giorgio Gianotto

Laura Lazzerini

Lelio Simi

Laureato in Lettere, ma con interessi variegati e multiformi che vanno dalla letteratura al cinema, con tutto ciò che di umanistico e tecnologico c’è in mezzo. Scrittore di mestiere e di passione, si occupa anche di sceneggiatura, regia e produzione, e ama seguire da vicino lo sviluppo tecnologico nel settore del video professionale. Il tentativo, da letterato, è di offrire uno sguardo il più possibile eclettico e originale sul mondo del video e delle tecnologie connesse.

Ingegnere delle Telecomunicazioni, dopo diverse esperienze nel campo della ricerca applicata alle telecomunicazioni in Italia e negli USA, è oggi responsabile progetti di innovazione tecnologica in ambito Telecomunicazioni, Videosorveglianza, Sicurezza e infomobilità per il Gruppo Torinese Trasporti. In tale veste, è responsabile di progetti di Ricerca e Sviluppo finanziati dalla Commissione Europea quali Caretaker, Vanaheim, Smart-way.

An arts graduate, but with variegated and multiform interests which range from literature to cinema, with all that is humanistic and technological in between. A writer by profession and passion, he also deals with scripts, direction and production, and enjoys closely following the technological development of the professional video sector. As a man of letters, his attempt is to offer the most eclectic and original view of the video world and connected technologies.

An engineer in Telecommunications, following experience gained in the field of research applied to telecommunications in Italy and in the USA, he is currently responsible for technological innovation projects in Telecommunications, Video surveillance, Safety and infomobility for Gruppo Torinese Trasporti. In this capacity, he is responsible for Research and Development projects financed by the European Commission such as Caretaker, Vanaheim, Smart-way.

GGG, come lo chiamano scherzosamente i colleghi europei e americani, dopo una vita al servizio del suono e più di vent’anni alla direzione tecnica di Bose Italia, è oramai in pensione. Ma non abbandonerà il mondo dell’audio (chi poteva dubitarne...), dedicandosi allo studio di Line Array avanzati, ai training per la progettazione di sistemi di rinforzo sonoro e, naturalmente, alla scrittura. Lasciando ampio spazio al suo hobby preferito: la fotografia naturalistica.

Laura Lazzerini, ingegnere elettronico, Certificate of Proficiency - Cambridge University, master post laurea in Project Management, Audio Video & Home Automation Project Manager e System Integrator, vincitrice a Londra del premio “Migliore Tecnico dell’Anno” nel 2011 per la Regione 1 (che comprende Europa, Medio Oriente, Russia, Africa, India e Pakistan), ha collaborato alla realizzazione di progetti prestigiosi e decisamente sfidanti, tra i quali il MegaYacht Serene - 134 metri di Fincantieri. Oltre alle attività di project management e progettazione per impianti Domotici, Audio Video e a Energie Rinnovabili, partecipa a conferenze e pubblicazioni per quanto riguarda pareri di carattere tecnico sia dal punto di vista progettuale che realizzativo.

Giornalista professionista dal 2001, da quello stesso anno fa parte della redazione di una delle prime eMedia company italiane, per la quale si occupa di distretti industriali, nuove tecnologie e innovazione. Collabora poi per diverse testate nazionali online e tradizionali e, dal 2005, come freelance e consulente si occupa anche di innovazione (tecnologica e di processo) nelle pubbliche amministrazioni. Da qualche anno tiene il blog personale Senzamegafono, nel quale parla di futuro dei media e nuove forme di giornalismo.

Contributor

www.connessioni.biz

Contributor

Contributor

GGG, as his European and American colleagues jokingly call him, is now retired, after a life spent at the service of sound and more than twenty years at the helm of Bose Italia. He continues to work in the audio world (who would have doubted it..), dedicating himself to the research of advanced line Array, to training for the design of sound reinforcement systems and, naturally, to writing. He leaves plenty of space for his favourite hobby: naturalistic photography.

Contributor

Laura Lazzerini, electronic engineer, Certificate of Proficiency - Cambridge University, Post graduate degree in Project Management, Audio Video & Home Automation Project Manager and System Integrator, winner of the “Best Technician of the Year” award in London in 2011 for Region 1 (which includes Europe, Middle East, Russia, Africa, India and Pakistan), has carried out prestigious and decidedly challenging projects which include the 134 metre long MegaYacht Serene of Fincantieri. In addition to her activities of project management and design of Domotic, Audio Video and Renewable Energy systems, she participates in conferences and publications giving her technical opinions on design and construction.

Contributor

Professional journalist since 2001, since then he has been part of an editorial team of one of the leading eMedia companies in Italy, for which he deals with industrial districts, new technologies and innovation. He also contributes to several national online and traditional newspapers and, since 2005, as a freelance and consultant he also deals with innovation (technological and process) in public administrations. For several years he has been managing his personal blog Senzamegafono, in which he deals with the future of media and new forms of journalism.

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Inserzionisti Advertisers

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AlhenaCom

Via M. Finzi 597 41122 Modena (MO) Tel +39.059.4738318 Fax +39.059.8375133 www.alhenacom.it

Analog Way Italy

Via Volta 18 20026 Novate Milanese (MI) Tel +39.02.39493943 Fax +39.02.39493943 www.analogway.com

Euromet

Z.I. Brodolini 40B 60025 Loreto (AN) Tel +39.071.976444 Fax +39.071.978988 www.euromet.com

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p. 45

III Cop.

p. 56-57

p. 29

p. 85

Prase Engineering

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Via Raffaello 13 42124 Reggio Emilia (RE) Tel +39 .0522.274411 Fax +39.0522.232428 www.rcf.it

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p. 23

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P.za F. Caltagirone 75 20199 Sesto San Giovanni (MI) Tel +39.02.24420100 Fax +39.02.24420199 www.vogels.com

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Viale Italia 88 20020 Lainate (MI) Tel +39.02.93577241 Fax +39.02.9370956 www.yamahacommercialaudio.com/ commercial_audio/italy

p. 31

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Via F. Baracca 17 20047 Brugherio (MI) Tel +39.039.882049 Fax +39.039.2876554 www.voome.it www.avstore.tv

p. 69

p. 70-71

II Cop.

p. 17

p. 75

p. 51

p. 89

p. 37

IV Cop.

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