Connessioni - Novembre November 2012 / Anno Year 7th / n. 10 - Euro 7,00
UNI ISO 7240-19 e UNI EN 54-XX Cronaca di una confusione annunciata UNI ISO-7240-19 and UNI EN-54-XX Chronicle of confusion foretold
ALLARMI A MARGHERA Un sistema di allertamento acustico per salvaguardare la popolazione ALARMS AT MARGHERA An acoustic warning system to protect the population
GDO IN SICUREZZA Il nuovo impianto di evacuazione guidata SAFETY IN LARGE-SCALE RETAIL TRADE The new guided evacuation system
TOA Otojuku, l’arte del suono perfetto TOA Otojuku, the art of perfect sound
AUDIO PER LA SICUREZZA: NORME, MERCATO, SOLUZIONI AUDIO SAFETY STANDARDS, MARKET AND SOLUTIONS
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INSTALLED SOUND www.kaiti.it
Wherever you hear
sound culture www.rcf.it
I diffusori della Serie VSA (2050, 1250 e 850) offrono, oltre ad una linea discreta che si traduce in un’installazione meno invasiva dal punto di vista estetico, la possibilità di variare digitalmente inclinazione ed ampiezza del fascio sonoro ottimizzando così copertura e intelligibilità anche in ambienti acusticamente critici.
* Circuito di delay programmabile fino a 99 metri * 9 punti di equalizzazione parametrica per correzioni della qualità timbrica * Idonei per sistemi di Emergenza, con circuito di autodiagnostica e alimentazione a 24Vcc. VSA 2050 - 1250 - 850
Novembre November 2012 / Anno Year 7th / n. 10
EDITORIALE COMMENT
Considerando le tempistiche di distribuzione, riceverete questo nuovo numero di Connessioni in clima pre-natalizio, con alcuni giorni di ritardo per potervi portare tutti i doni dell’autunno. Oltre allo speciale sulle normative del Voice Alarm, che ci ha impegnato con interviste e approfondimenti sia tecnici che di mercato, e che vede la luce dopo un lungo lavoro, nelle ultime settimane abbiamo affiancato gli eventi e manifestazioni di settore, dalle quali vi abbiamo proposto report, videogallery, interviste e riflessioni: Home&Building a Verona, Sicurezza a Milano, i numerosi open day di NEC, Sony, 3G Electronics, LG, Voome e altri, la consueta Settimana della Domotica di Modena dalla quale vi abbiamo proposto la WebTV di Connessioni, e poi la collaborazione all’ormai storico seminario Live Sound Education del Centro Musica per la cultura dell’audio professionale, e per il Master in Elettroacustica dell’Università di Firenze. Il clima di fine anno è propizio inoltre per le riflessioni e, dopo due anni dal rinnovamento dell’azienda Connessioni, molte delle attività e strategie che avevamo annunciato, nell’intenzione di esservi di supporto nelle sfide con il mercato, si sono rivelate utili, e sono state felicemente concretizzate. Oggi Connessioni è sempre di più la “casa”, reale e virtuale, nella quale incontrarsi per creare le giuste… connessioni. Prima tra tutti l’internazionalizzazione, utile per le aziende italiane al fine di trovare opportunità di business, ma anche per i lettori per confrontarsi con la realtà oltre confine: tutti i nostri media sono oggi infatti in italiano e inglese, il nostro database estero è cresciuto molto, inoltre la “casa” Connessioni si è trasferita spesso nelle manifestazioni europee (ISE di Amsterdam, PL+S e Light&Building di Francoforte, IS Russia a Mosca, InfoComm Expo negli USA) per offrirvi aggiornamenti in diretta ma soprattutto nuovi canali. E poi il contatto con le associazioni, che riuniscono e rappresentano aziende e professionisti del settore: le più rappresentative a livello nazionale e internazionale hanno oggi la loro rubrica su Connessioni, per aggiornarvi di prima mano su attività e opportunità, senza contare che oggi Connessioni è associata CEDIA, KNX Italia, AssoDS, e collabora stabilmente con InfoComm, e SIEC e ANIE su base nazionale. Infine, la cultura di settore, necessaria allo sviluppo del mercato e base di ogni nostra attività: anche quest’anno vi abbiamo proposto numerosi approfondimenti (sulle normative Voice Alarm, sull’integrazione di sistemi nella nautica, sul mondo dei supporti, del video) e abbiamo affiancato SIEC nella sua ultima tavola rotonda sulla figura del system integrator, oltre al Comune di Modena e all’Università di Firenze per i corsi citati prima. Una “casa” sempre più popolata e vivace, quindi, nella quale attività editoriali e di informazione, eventi e comunicazione sono sinergiche e proattive, e nella quale professionisti e aziende possono incontrarsi per definire il business e le strategie per il futuro. Per il quale abbiamo molte sorprese, che cominceremo a raccontarvi e proporvi già dal prossimo numero.
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Chiara Benedettini President & Editor in Chief
Distribution schedules mean you will be receiving this new preChristmas issue of Connessioni a few days’ late, so that we can bring you everything that autumn has to offer. As well as the special on Voice Alarm regulations, which saw us involved in interviews and in-depth articles about technical issues and the market, and finally ready after a good deal of work, in the last few weeks we have been at industry events and expos to bring you reports, video galleries, interviews and opinions. These have included Home&Building in Verona, Sicurezza in Milan, the various open days at NEC, Sony, 3G Electronics, LG, Voome and others, plus the customary Domotics Week in Modena, where we showed you Connessioni’s WebTV, and collaboration at the now famous Live Sound Education seminar at the Music Centre for professional audio culture, and for the Masters Degree in Electroacoustics from the University of Florence. The end-of-year atmosphere makes this a perfect time to reflect and, two years on from its renewal, Connessioni has shown that many of the activities and strategies announced in the past with the aim of supporting you in this challenging marketplace have been useful and are now firmly established. Today, Connessioni is increasingly the real and virtual “home” of those who want to meet up and create the right… connections. First and foremost is internationalization, which serves Italian companies when it comes to sourcing new business opportunities, but which is also useful for readers looking to find out more about the situation outside the country. All of our media are available in Italian and English, our foreign database has expanded a good deal and the Connessioni “home” has often moved to the European expos (ISE in Amsterdam, PL+S and Light&Building in Frankfurt, IS Russia in Moscow and InfoComm Expo in the USA) to bring you direct updates and also new channels. There is also our contact with the associations that bring together and represent businesses and professionals in the industry: the most representative at national and international level now have their own column in Connessioni to provide you with first-hand news about activities and opportunities, without forgetting the fact that today, Connessioni is a member of CEDIA, KNX Italia, and AssoDS, and it regularly works with InfoComm, SIEC and ANIE on a national level. Lastly, industry culture, a necessary part of market development and the foundation of everything we do: this year too, we have offered a host of in-depth articles (about Voice Alarm standards, the integration of systems in the boat-building industry, the world of supports, and videos) and we were also alongside SIEC at its last round table on the figure of the systems integrator, as well as at the City Council of Modena and the University of Florence for the courses mentioned above. So this is a “home” with an increasing, ever lively population; where publishing and information, events and communication are synergic and proactive; where companies and professionals are able to meet up to define the business and strategies of the future. And we have lots of surprises in store, which we look forward to telling you about in the next issue.
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INFO
INTERAGIRE CON IL SISTEMA CONNESSIONI INTERACTION WITH THE CONNESSIONI SYSTEM Connessioni è un’azienda di comunicazione integrata, dedicata al mondo dell’integrazione di sistemi Connessioni is a company that deals with integrated communication, dedicated to the systems integration sector Grazie al connubio QR Code/smartphone è possibile ad oggi mettere in relazione gli articoli stampati con approfondimenti che utilizzano piattaforme digitali. Negli articoli sarà presente un QR Code: con un solo scatto fotografico dello smartphone, sarà possibile accedere a contenuti di vario genere: siti web, gallery fotografiche, filmati e blog. Sarà quindi possibile godere delle interattività che fino ad oggi la carta non ci poteva offrire. Le icone riportate sopra il QR Code sono un’indicazione del tipo di contenuto al quale si accederà. The QR Code/smartphone alliance has made it possible to connect print articles with insights which use digital platforms. A QR code will be present in each article: with a single photographic shot of the smartphone, you can access content from several sources; websites, photo galleries, videos and blogs.You can then enjoy the interactivity which, to now, paper was unable to offer us.The icons placed above the QR Code indicate the type of content that will be accessed.
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ERRATA CORRIGE: l’inserzione pubblicitaria di Gammalta apparsa alla pagina 19 di Connessioni #9 non è stata stampata in modo corretto. Ci scusiamo con Gammalta e i lettori per l’inconveniente.
Aziende citate Mentioned companies Blueprint Italia
AESS
FBT
Abitcoop
Tutondo
Università di Firenze
RCF
INEA Lab
Bosch Italia
CEDIA
Prase Engineering
InfoComm
Montarbo Commercial Audio
SIEC
Exhibo
AssoDS
Leading Technology
KNX
Bose Pro
SCM
Phoebus
Vogel's
TOA
K-Array
Sofitel
Sennheiser
Consorzio Venezia Ricerche
BenQ
Protezione Civile di Mestre
Creston
Trenitalia
Epson
Comune di Venezia
Euromet
Biamp
Eurosell
Paso
Gefen
AV Set
S.C.M.
Comm-Tec
Screenline
Overmarine Group
Maset
Nextworks
Mosaico
Mitsubishi Electric
Gobos do Brasil
Sony
Novembre November 2012 / Anno Year 7th / n. 10
SOMMARIO
01 Editoriale Comment 02 Aziende Citate Mentioned companies 94 Colophon/Redazione/Collaboratori Colophon/Editorial Staff/Contributors 96 Inserzionisti Advertisers
TABLE OF CONTENTS
SOLUZIONI/SOLUTIONS
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L’EXPO 2012 DI YEOSU Creatività e tecnologia per narrare le meraviglie del Mediterraneo EXPO 2012 YEOSU Creativity and technology narrate the Mediterranean marvels
56
04
L’ACCHIAPPASERPENTI SI RINNOVA Mangusta 108, il nuovo tecnologico yacht dei cantieri Overmarine Group THE SNAKE-CATCHER GETS A FACELIFT Mangusta 108, the new technological yacht of the Overmarine Group shipyard
NORMATIVE PER LA SICUREZZA Non abbiate paura...
TECNOLOGIA/TECHNOLOGY
AUDIO SAFETY REGULATIONS Fear not...
MAGIE DEL DIGITALE - E i prodigi di un processore DSP DIGITAL MAGIC - And DSP processor’s wonders
64
STRUMENTI/TOOLS
72
18
UNI ISO 7240-19 e UNI EN 54-XX Cronaca di una confusione annunciata UNI ISO-7240-19 and UNI EN-54-XX Chronicle of confusion foretold
MITSUBISHI PLAY-OUT Soluzioni innovative multi schermo e per Digital Signage MITSUBISHI PLAY-OUT Innovative multi-screen and Digital Signage solutions
AGGIORNAMENTI/UPDATE
76 PRIMA SIEC
24 30
ALLARMI A MARGHERA
Un sistema di allertamento acustico per salvaguardare la popolazione ALARMS AT MARGHERA An acoustic warning system to protect the population
GDO IN SICUREZZA
Il nuovo impianto di evacuazione guidata SAFETY IN LARGE-SCALE RETAIL TRADE The new guided evacuation system
CONVENTION Gli operatori dell’integrazione di sistemi AVC a confronto FIRST SIEC CONVENTION AVC system integration operators face to face
78
PREMIO DOMOTICA ED ENERGIE RINNOVABILI 2012 I progetti vincitori HOME AUTOMATION AND RENEWABLE ENERGY AWARD 2012 The winning projects
82
GDM CON K-ARRAY GDM WITH K-ARRAY
83
MASTER DI I° LIVELLO IN INGEGNERIA ELETTROACUSTICA E DEI SISTEMI AUDIO Firenze, Facoltà di Ingegneria 1st LEVEL MASTERS DEGREE IN ELECTROACOUSTIC ENGINEERING AND AUDIO SYSTEMS Florence, Faculty of Engineering
81
X-PERIENCE ONE SONY Un punto fermo nel mare in tempesta X-PERIENCE ONE SONY An anchor in a tempestuous sea
DALLE ASSOCIAZIONI/ASSOCIATIONS WORLD
34
TOA
Otojuku, l’arte del suono perfetto TOA - Otojuku, the art of perfect sound
84 90
CEDIA AssoDS
86 Infocomm 92 KXN
88
SIEC
NORMATIVE PER LA SICUREZZA Non abbiate paura... AUDIO SAFETY REGULATIONS - Fear not... Text: Alessandro Bertoni
4
Novembre November 2012
Il mercato dei sistemi di amplificazione legati alla diffusione dei messaggi di emergenza rappresenta un territorio molto vasto, con ampie aree delle quali è difficile tracciare una mappa precisa. Quello che qui ci interessa è fornire un’analisi di questo ampio segmento del settore in relazione alle novità normative, ancora in via di sviluppo, che ne definiscono le caratteristiche
The market of amplification systems for spreading emergency messages is a very vast area, which includes large sections for which it is difficult to plot a precise course. Here, our purpose is to provide an analysis of this vast segment of the sector in relation to regulatory novelties, which are still being developed, and define their characteristics
L’universo dei sistemi di amplificazione legati alla diffusione di messaggi di emergenza è ovviamente legato alla “sicurezza”, un ambito da sempre caratterizzato e guidato da un corposo apparato normativo che ne disciplina ogni minimo dettaglio. Queste norme sono state create appunto per garantire l’incolumità di chi si trova in un ambiente dove si verifica un’emergenza, e che richieda la corretta esecuzione di un piano di evacuazione. Le norme che regolano questo settore nascono e vengono sviluppate sia dalle singole nazioni, che dai comitati internazionali partecipati dai rappresentanti di ogni paese, e servono da guida e riferimento per tutti i soggetti coinvolti: progettisti, installatori, manutentori e committenti. A un primo sguardo può sembrare che la presenza di un’estesa normativa riesca a garantire semplicità e coerenza a questa disciplina. Sarà veramente così? Il testo subito successivo al presente articolo, nato dalla penna di Alberto Pilot e di Umberto Nicolao, ripercorre nascita e vicissitudini dell’apparato normativo rivolto alla diffusione di messaggi in situazioni di emergenza, ma in questo testo vorremmo approfondire prima di tutto gli aspetti di mercato. La normativa, anzi le normative di riferimento, si sono nel tempo rincorse e sovrapposte, situazione che ha creato disorientamento e ha avuto evidentemente ripercussioni a livello sia di mercato, che tecnico e applicativo, con conseguente scarsa attenzione da parte dei committenti.
http://store.uni.com www.aniesicurezza.it www.blueprintitalia.it www.boschsecurity.it www.bose.it www.exhibo.it www.fbt.it www.leadingtech.it www.montarboca.com www.phoebus.it www.prase.it www.rcf.it www.tutondo.com
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SCENARI SCENARIES
Tuttavia l’introduzione nel 2008 delle ormai note norme di prodotto EN 54-16 e 54-24, - che attestano per i costruttori l’obbligo di certificazione, da parte di un soggetto accreditato e indipendente, delle parti più sensibili dei sistemi di amplificazione legati ad applicazioni di Voice Alarm - ha ridato vita a questo settore, riportando l’attenzione verso tale tipologia d’impianti. Infine, a rendere più pregnanti le normative in oggetto è stata la pubblicazione, nel gennaio del 2010, della nuova versione della norma UNI 9795: “Sistemi Fissi Automatici di Rivelazione e di Segnalazione Allarme d’Incendio” dove, al punto 5.5.3.5, si definisce l’utilizzo di sistemi vocali di allarme ed evacuazione sia integrati con altri dispositivi acustici, oppure come sistema esclusivo. In entrambi i casi, la norma non lascia scampo: i componenti devono essere certificati EN 54-16 e 54-24. Per orientarci all’interno di questo vasto panorama, abbiamo fatto un “giro di microfono” tra alcuni dei soggetti coinvolti: produttori e distributori italiani di sistemi di amplificazione EVAC e che si confrontano, dai rispettivi punti di vista, con le normative di riferimento nel loro lavoro quotidiano.
IL MONDO DELLA NORMATIVA
Iniziamo parlando con Antonio Faccioni, audio contractor division manager di FBT. “Come sapete, la storia dell’evoluzione della normativa sembra la trama di un romanzo giallo. La nostra azienda è stata sempre vicina ai comitati incaricati della definizione delle norme, e questo ci ha permesso di orientare correttamente gli investimenti, per proporre al mercato prodotti certificati. Tuttavia, il nostro interesse è prima di tutto contribuire alla bontà e all’efficacia della normativa: da circa un anno, infatti, insieme ad altre aziende del settore abbiamo creato all’interno di ANIE Sicurezza (Associazione Italiana Sicurezza ed Automazione Edifici) il gruppo PA-VA (Voice Alarm), per la valutazione del “draft” della nuova EN 50849; il gruppo fa inoltre parte di un comitato ad hoc costituito da CEI e UNI. Infatti, la grande confusione che regna sia tra i progettisti che tra gli installatori è relativa principalmente alle “norme di sistema”, al centro di un tumultuoso processo di evoluzione.” Domenico Nadal, Presidente di ATEC (conosciuta per il suo marchio Tutondo), conferma le parole di Faccioni: “In ambito internazionale è stata sviluppata la norma ISO 72410-19 (intitolata “Sistemi fissi di rilevazione e di segnalazione allarme d’incendio - Parte 19: Progettazione, installazione, messa in servizio, manutenzione ed esercizio dei sistemi di allarme vocale per scopi d’emergenza” n.d.r.). Questo per colmare il gap normativo tra le EN 54, dettagliate e rigorose nell’ambito dei prodotti, e la mancanza di una norma aggiornata sulle prestazioni e la disciplina realizzativa e di gestione di questi impianti. Ebbene, il “disorientamento normativo” nasce dal fatto che nell’edizione originale la ISO 7240-19 abroga la IEC 60849, ma solo limitatamente all’ambito “giurisdizionale” ISO/IEC”.
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Novembre November 2012
“La norma ISO 7240-19 è stata commissionata da IEC ad ISO per realizzare in ambito internazionale un’unica norma relativa ai sistemi audio di emergenza, anche per applicazioni Voice Alarm. Una volta pronta la ISO 7240-19, IEC ha ritirato come previsto la IEC 60849 con la quale contrastava”, chiarisce Antonio Ferrari, market manager installed Sound & Voice Alarm presso RCF. “In ambito europeo, e quindi da parte di CEN e CENELEC la normativa ISO non è stata recepita, ed è rimasta in vigore la EN 60849 per non creare un vuoto normativo. L’UNI ha invece recepito la ISO 7240-19, che è quindi diventata una norma UNI ISO, effettiva per le sole applicazioni di competenza UNI, e quindi per i soli sistemi di Voice Alarm”. Tra gli operatori del mercato si sta tuttavia affermando una consuetudine, ora supportata anche da pareri degli organismi normatori, come ci spiega Luca Galli, Product Manager di Bosch Italia, anch’egli parte del gruppo PA-VA: “A livello UNI abbiamo deciso che i sistemi di diffusione dei messaggi di emergenza asserviti a un sistema di rilevazione incendi debbano essere progettati seguendo la norma ISO 7240-19, di conseguenza devono utilizzare prodotti dotati di CPD (Construction Products Directive), che li lega quindi a una certificazione EN 54. Le linee guida della normativa EN 60849 rimangono applicabili a tutti i sistemi di evacuazione non vincolati ad applicazioni antincendio. Grazie alla maggiore chiarezza che si sta stabilendo in sede ISO, stimiamo che in un paio d’anni si definisca un unico modo corretto di approcciarsi al mondo dei sistemi per l’evacuazione”.
SCENARI SCENARIES
I PROSSIMI PASSI
E per quanto riguarda il destino della norma 50849? Torniamo alle parole di Antonio Faccioni: “La task force istituita da CENELEC nel 2008 per redigere una norma che aggiornasse la 60849 ha generato il draft dell’attuale 50849. Per la cronaca, il CEN sta già sviluppando la parte 32 della norma EN 54, relativa alla progettazione, installazione e manutenzione dei sistemi d’allarme. In ogni caso, il destino della 50849 sembra incerto: ci sono diversi dubbi sulla effettiva applicabilità al mercato, e al momento della decisione Inghilterra e Italia hanno dato voto contrario”.“Lo scorso marzo, dopo la bocciatura della EN 50849,” – continua Antonio Ferrari, membro attivo del Working Group 3 presso il CEN - “auspicammo di poter ripetere in ambito Europeo l’esperienza internazionale di una sola norma utile per gli impianti audio di emergenza, appunto la EN 54-32 in preparazione da parte del CEN TC 72/WG 3, estendendo il suo scopo non solo ai sistemi di Voice Alarm (antincendio), ma anche a tutti i tipi d’emergenza. In realtà si prevede che la 54-32, per i primi tre anni di vita, sarà pubblicata non come norma, ma come technical specification (CENT/TS 54-32), questo perché alcuni paesi europei (come la Germania), non sono ancora pronti a iniziare il processo di armonizzazione delle norme nazionali con la futura EN 54-32. Così, in un recente incontro del BTTF 133-1 (Bureau Tecnique Task Force 133-1), queste problematiche sono state affrontate e un nuovo progetto di EN 50849, in sintonia con la CEN/TS 54-32 (e che demanderà le applicazioni Voice Alarm a norme della serie EN 54), sta per essere inviato al CENELEC per essere esaminato e votato. I membri della Task Force, la maggior parte dei quali sono anche membri del CEN TC 72 WG3 (che si occupa della redazione della 54-32), concordano sul fatto che nel lungo periodo la cosa migliore sia che la EN 5432 sostituisca la EN 60849 (come la ISO 7240-19 ha sostituito la IEC 60849). Tuttavia questo accadrà quando la CEN/TS 54-32 verrà convertita in EN 54-32.
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Per quanto riguarda il futuro della EN 54-32, sappiamo che andrà in votazione attorno a marzo del prossimo anno, e visto che sarà una technical specification estremamente dettagliata e con molti elementi utili agli operatori del settore, è probabile che UNI decida di adottarla al posto della UNI ISO 7240-19. L’obiettivo finale è quello di pubblicare una EN 54-32 basata sulla TS 54-32 e inglobante tutti i sistemi audio di emergenza (riferiti o meno all’antincendio); a quel punto potranno essere ritirate l’attuale UNI ISO 7240-19 e la futura EN 50849: e un’unica normativa guiderà tutto il settore”.
IL RAPPORTO CON IL PROGETTISTA
Nonostante la forte volontà di far chiarezza, il mercato è ancora molto disorientato, con ripercussioni sul livello degli investimenti e anche sulla loro qualità; alcune esperienze di costruttori e distributori riportano episodi di operatori, chissà se in buona fede, che cercano di convincere il committente o il progettista che per la realizzazione di un sistema di Voice Alarm sia sufficiente utilizzare prodotti certificati EN 54. Quando invece il rigore progettuale, come indicato dalla UNI ISO 7240-19, è la base di un sistema perfettamente funzionante e a norma.
A UN PRIMO SGUARDO PUÒ SEMBRARE CHE LA PRESENZA DI UN’ESTESA NORMATIVA RIESCA A GARANTIRE SEMPLICITÀ E COERENZA A QUESTA DISCIPLINA. SARÀ VERAMENTE COSÌ? AT A FIRST GLANCE IT MAY SEEM THAT THE PRESENCE OF AN EXTENSIVE REGULATION SUCCEEDS IN GUARANTEEING SIMPLICITY AND COHERENCE TO THIS DISCIPLINE, BUT IS THIS REALLY THE CASE?
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SCENARI SCENARIES
IN REALTÀ SI PREVEDE CHE LA 54-32, PER I PRIMI TRE ANNI DI VITA, SARÀ PUBBLICATA NON COME NORMA, MA COME TECHINAL SPECIFICATION IT IS ENVISAGED THAT FOR THE FIRST THREE YEARS OF ITS LIFE, THE 54-32 WILL NOT BE PUBLISHED AS A REGULATION, BUT AS A TECHNICAL SPECIFICATION In altri casi l’assenza di riferimenti alle normative in vigore può essere anche dettata dall’età di una specifica o di un capitolato, magari redatti molto tempo prima della pubblicazione, oppure generati da uno studio di progettazione non aggiornato sulla loro evoluzione. “È da pochi anni che siamo presenti in questo settore,” racconta Emanuele Paris, AU e Responsabile Vendite Estero di Blueprint Italia “ma da subito abbiamo collaborato attivamente con gli installatori che ci sceglievano come partner, aiutandoli a orientarsi nella normativa. In molte situazioni invece è risultato altrettanto importante il contatto diretto con il progettista, tramite il quale è stato possibile comprendere le reali necessità, e consentire quindi al
ANIE SICUREZZA Anie Sicurezza - Associazione Italiana Sicurezza ed Automazione Edifici unisce i principali operatori del settore della Sicurezza Antincendio, Antintrusione, TVCC, Controllo Accessi e Building Automation in Italia. Attualmente conta cento aziende italiane tra costruttori, distributori e system integrator che insieme si impegnano a mantenere e promuovere i massimi standard etici e progettuali nell’ambito della sicurezza attraverso attività di lobby e costanti rapporti con le istituzioni, gli enti istituzionali (certificatori e normatori) e i protagonisti della filiera della sicurezza. Anie nasce da due fusioni: la prima, alla fine degli anni ’80 fra ANIS (Associazione Nazionale Imprese Sistemi Sicurezza) ed UNACISS (Unione Nazionale delle Aziende Costruttrici e Installatrici di Sistemi di Sicurezza) e la seconda, un decennio dopo, fra ANIE SICUREZZA ed ANIE AMES (Associazione Misura e Sicurezza della Federazione ANIE). Le attività vengono coordinate da un Comitato Direttivo e dai Sottogruppi Operativi divisi per aree merceologiche, in più Anie è da più di 20 anni membro di EURALARM, Associazione Europea delle imprese di Fire & Security. Infine Anie organizza aggiornamenti tecnico normativi, in merito agli sviluppi dei lavori dei comitati nazionali ed internazionali, organizzando giornate di formazione/informazione per soci e per operatori del settore. www.aniesicurezza.it Anie Sicurezza – Italian Association for Safety and Building Automation brings together the principal operators of the Fire Safety, Anti-intrusion, CCTV, Access Control and Building Automation sector in Italy. It currently counts one hundred Italian companies among builders, distributors and system integrators, who together commit to maintaining and promoting the maximum ethical and design standards in the context of safety through lobby activities and ongoing relations with the agencies, institutional bodies (certifiers and regulators) and protagonists of the safety sector. Anie is the result of two mergers: the first, in the late 1980s, between ANIS (National Association of Safety System Companies) and UNACISS (National Union of Building Companies and Safety System Installers) and the second, a decade later, between ANIE SICUREZZA and ANIE AMES (Association for the Measurement and Safety of the ANIE Federation). The activities are coordinated by a Managing Committee and by Operational Subgroups divided into product categories. For more than 20 years, Anie has been a member of EURALARM, European Safety Association of Fire and Security companies. Finally, Anie organises technical-regulatory updates with regard to the developments of the works of national and international committees, organising training/updating days for members and for operators in the sector.
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nostro cliente di sviluppare una proposta competitiva. In questo momento di contrazione degli investimenti la richiesta frequente è “compattare” il più possibile i budget. La collaborazione tra progettista, costruttore e installatore ci ha spesso permesso di accontentare il committente, senza snaturare la serietà dell’impianto.” Una puntualizzazione su questo aspetto ce la propone Ivan Omiciuolo, Ingegnere Specializzato nei sistemi d’emergenza, attivo in Prase Engineering: “Gran parte dei sistemi legati al mondo della sicurezza dei marchi che rappresentiamo sono conformi a quanto richiesto dalla EN 60849, e hanno anche le certificazioni EN 54-16 e 54-24. Il nostro approccio verso i clienti è illustrare con grande trasparenza al progettista l’attuale assetto normativo, e quale norma si debba applicare a un determinato ambito. La responsabilità della scelta finale però è, e rimane, del progettista, come anche chiaramente indicato nella UNI 7240-19. E la nostra quella di supportarlo nella strada da lui scelta”. L’intervento di Giovanni Fregni, Product Manager di Montarbo Commercial Audio, ci riporta l’esperienza di un costruttore che si è affacciato sul mercato sicurezza da poco meno di un anno, e con in catalogo i componenti per realizzare una soluzione certificata. “La consapevolezza, sui temi della sicurezza, degli operatori che si rivolgono a noi è ancora piuttosto debole, e la richiesta esplicita di prodotti certificati EN 54 non è ancora rilevante. Montarbo è presente in 42 paesi del mondo, e le analisi di mercato che abbiamo condotto per realizzare prodotti compatibili con la maggior parte di questi mercati ha anche evidenziato che l’Italia presenta un grande potenziale nel settore dei sistemi certificati per l’evacuazione, ma con ancora un mercato non molto vivace; complice ugualmente il periodo di contrazione degli investimenti che caratterizza il nostro paese.” Uno spunto di riflessione molto interessante emerge dal confronto con Guido Diamanti, System Designer presso Exhibo. “Nel vasto mondo dei sistemi rivolti alla sicurezza, manca spesso l’attenzione alla qualità di riproduzione audio degli impianti di amplificazione che vengono progettati e realizzati. La normativa richiede specifici risultati in termini di intelligibilità del parlato e di livello di pressione sonora, e la qualità del sistema nella sua globalità, oltre alla certificazione dei componenti, è essenziale per ottenere questa prestazione. Mi è capitato di frequente di trovarmi in ambienti dalle caratteristiche geometriche ed architettoniche tali da rendere l’acustica del luogo difficile da affrontare, tanto più che nel progetto elettrico del committente erano già state identificate posizione quantità e tipologia dei diffusori da installare. Talvolta insomma, il sistema EVAC viene considerato solo da un punto di vista security oriented, ma è pur sempre un sistema audio: spesso l’aspetto elettronico prevale sull’aspetto acustico. Non dimentichiamo poi che gli impianti EVAC vengono utilizzati, anche se non è la loro funzione primaria, per la diffusione di musica di sottofondo in strutture quali centri commerciali, hotel ed impianti sportivi, dove è richiesta attenzione anche alla fedeltà della riproduzione del suono.”
I PROTAGONISTI - The protagonists Emanuele Paris, AU e Responsabile Vendite estero di Blueprint, azienda che sviluppa e produce soluzioni per la diffusione sonora caratterizzate da flessibilità progettuale e operativa e con B&P Technology offre tecnologia audio e per la sicurezza EVAC a norme EN5416 e EN54-24. www.blueprintitalia.it Emanuele Paris, AU and foreign Sales Manager at Blueprint, company that designs, develops and produces sound diffusion solutions characterised by design and operating flexibility, and with B&P Technology offers audio technology and EVAC safety compliant with EN54-16 and EN54-24 regulations. Luca Galli, Product Manager di Bosch Italia. Il gruppo Bosch, fornitore leader globale di tecnologie e servizi, raggruppa più di 350 aziende in oltre 60 paesi. Bosch Security Systems è una società del Gruppo Bosch attiva nella produzione e vendita di prodotti e componenti per la realizzazione di impianti e sistemi di sicurezza e audio video comunicazione. www.bosch.it Luca Galli, Product Manager at Bosch Italia. The Bosch group, a leading global supplier of technologies and services, groups together more than 350 companies in over 60 countries. Bosch Security Systems is a company of the Bosch Group working in production and sale of products and components to create installations and systems for safety and audio video communication. Paolo D’Innocenzo, Sales Director della divisione Bose Pro. Corporazione fondata nel 1964 è impegnata nella ricerca, la produzione e assistenza tecnica di soluzioni audio, che spaziano dall’utilizzo in contesti domestici fino a quelli industriali, passando per l’aviazione e l’industria automobilistica. Oggi Bose conta filiali negli Stati Uniti, in Europa, Canada, Australia, Asia e America del Sud, in Italia opera dal 1973. www.bose.it Paolo D’Innocenzo, Sales Director of the Bose Pro division. The company was founded in 1964, and is involved in research, production and technical assistance of audio solutions, which range from use in domestic contexts to those in industry, passing through aviation and the motorcar industry. Today Bose has branches in the United States, Europe, Canada, Australia, Asia and South America. It has been operating in Italy since 1973. Guido Diamanti, System Designer presso Exhibo: distributore sul territorio italiano di prodotti e soluzioni per il mondo dell’audio, della comunicazione e della sicurezza. Fondata nel 1958, Exhibo è partner di numerose aziende internazionali anche per le attività che promuove a beneficio del proprio personale: laboratori interni su competenze tecniche, sistemi informativi e sulla certificazione di qualità UNI-EN ISO 9001:2008. www.exhibo.it Gudio Diamanti System Designer at Exhibo: distributor of products and solutions for the audio, communication and safety sector in Italy. Founded in 1958, Exhibo is a partner for many international companies, also for the many activities it promotes to benefit its staff: internal laboratories on technical expertise, information technology systems and UNI – EN ISO 9001:2008 quality certification.
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I SEGMENTI DI MERCATO
Per quanto riguarda i settori di destinazione degli impianti, l’esperienza dei nostri interlocutori ci ha portato a determinare una sorta di classifica degli ambiti dove maggiore è l’attenzione alla sicurezza, e che quindi risultano i più promettenti per il mercato. In testa, gli ospedali e i grandi poli sanitari; sia come numero di progetti legati all’adeguamento ma, soprattutto, anche all’estensione dei singoli impianti. Seguono i poli scolastici, anch’essi regolati da decreti specifici, e che richiedono la contemporanea presenza di dispositivi di segnalazione sonora (campanelli o sirene) e di impianti Voice Alarm asserviti al sistema antincendio solamente oltre una certa dimensione, e che quindi in diversi casi possono essere conformi alla sola EN 60849 (sistemi audio di emergenza generica per evacuazioni nel caso di allarmi per esempio bomba, terremoto, ecc). Anche i sistemi installati nei luoghi di spettacolo sono regolati da decreto, e richiedono la presenza di un sistema conforme alla EN 60849, a meno che questo non sia l’unico sistema per la segnalazione di allarme incendio: in questo caso, la normativa di riferimento sarà la ISO 7240-19. Seguono poi i centri commerciali e le grandi aree di vendita. Un settore invece estremamente promettente ma ancora poco sensibile all’argomento è quello delle strutture commerciali di medie dimensioni (al di sopra dei quattrocento mq), dove la penetrazione dei sistemi certificati è ancora molto bassa. Emanuele Paris a sua volta pone l’accento su un settore particolare: quello delle multinazionali. “Abbiamo affrontato alcuni progetti legati alle sedi italiane di alcune multinazionali; queste aziende hanno direttive precise per la tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti, e si sono dimostrate attente ed esigenti verso la qualità degli impianti di Voice Alarm”. Infine, uno spunto interessante sull’attenzione dei committenti verso la normativa ci viene da parte di Mauro Lavazza, Sales Manager per l’area delle installazioni audio commerciali presso Leading Technology. “Come azienda di distribuzione siamo abituati a offrire la nostra collaborazione ai clienti e ai progettisti, sia nelle fasi preliminari, così come nel momento della verifica delle prestazioni degli impianti. Il costo e i tempi di una progettazione che rispetti la normativa non sono sempre chiari nelle aspettative del cliente. Per lunghi anni la EN 60849 è stata completamente disattesa, quindi manca una sorta di “best practice” che permetta di avere consapevolezza delle risorse da destinare a questo aspetto. Fortunatamente qualcosa sta cambiando, specie nell’ambito dei progetti pubblici, e anche tra i privati la sensibilità sta crescendo rapidamente: nei grandi gruppi commerciali, come ad esempio quelli legati alla GDO (Grande Distribuzione Organizzata), si può trovare una spiccata attenzione alla qualità del progetto e soprattutto alla verifica finale della qualità dell’installazione.” Emerge quindi una crescita di consapevolezza da parte del mercato sull’importanza della normativa di sistema e la sua applicazione. Un processo però dai ritmi più lenti di quanto prospettato al debutto delle norme EN 54 e UNI 7240-19.
SCENARI SCENARIES
FORMAZIONE E INFORMAZIONE
L’AMBITO INTERNAZIONALE
Allargando il nostro sguardo sul mercato europeo si evidenziano subito alcune importanti differenze. Tra i paesi virtuosi spicca l’Inghilterra, da sempre all’avanguardia nella prevenzione incendi: il British Standard Institute, demandato alla creazione delle norme per il Regno Unito, ha da tempo elaborato normative ancor più restrittive di quelle in vigore nel resto dell’Europa. Ed è proprio l’Inghilterra, con la Germania, a rappresentare il mercato più importante dal punto di vista dell’installazione di sistemi certificati: Regno Unito e Germania (con le sue dettagliate norme VDE) valgono quasi il 50% del mercato, la Francia partecipa con un 15%. L’Italia è nel gruppo di Benelux e Scandinavia con circa un 9%, seguita dalla Spagna che chiude la lista con un 6%. A questo proposito, Paolo D’Innocenzo, Sales Director della divisione Bose Pro, marchio con una capillare presenza internazionale, ci ha detto: “La definizione delle norme del gruppo 54 è stata l’occasione per Bose per ripensare e integrare la sua gamma di prodotti, sempre nella direzione di offrire sistemi che fossero prima di tutto destinati alla diffusione audio di qualità, e dotati delle caratteristiche necessarie per ottenere la certificazione EN 54. Questo progetto si è sviluppato all’inizio, rivolgendosi ai mercati che per primi hanno cominciato ad adottare la norma in maniera estesa. In questo modo i paesi più “giovani” possono oggi disporre di prodotti già maturi ed evoluti”.
www.connessioni.biz
L’aspetto più evidente è la necessità di conoscere la norma e le competenze da questa richiesta, che non sempre fanno parte del bagaglio tecnico di progettisti e installatori, e che sono raggiungibili solo attraverso una corretta formazione. Tommaso Baschera, Direttore Commerciale di Phoebus, che rappresenta la multinazionale giapponese TOA, spiega l’approccio tenuto in materia di formazione e aggiornamento. “TOA, da sempre all’avanguardia nei sistemi per il Voice Alarm, è stata tra i primissimi in Europa a presentare, durante l’edizione 2011 di ISE, una gamma di altoparlanti certificati EN 54-24. E in quanto suo distributore, Phoebus è stata pioniera nel diffondere questi aggiornamenti normativi tra i professionisti del settore. Ci siamo concentrati prima su specifici progetti, poi abbiamo esteso la nostra offerta anche ai collegi e alle associazioni di professionisti”. Anche RCF svolge un ruolo importante in questo senso con RCF Audio Academy; abbiamo seguito da spettatori l’ultimo corso dedicato alla progettazione dei sistemi per il public address, con un’ampia sezione dedicata all’approfondimento normativo. “Questo seminario è di sicuro uno di quelli di maggior successo”, ci raccontano Michele Begotti e Aristodemo Preda rispettivamente Project Manager e Application Engineer di RCF. “Lo ripetiamo a cadenza bimestrale. Inizialmente lo organizzammo per le associazioni di professionisti delle diverse aree nazionali, ma poi con l’affermazione dell’Audio Academy è stato deciso di ampliarlo e di dargli una forma più istituzionale presso la nostra sede. Il programma è stato modellato nel tempo, in base alle necessità e alle competenze di un pubblico piuttosto eterogeneo. Tra i partecipanti le categorie più presenti sono gli ingegneri e gli installatori, ma partecipano anche tecnici del suono che desiderano allargare la loro attività verso questo mercato; non manca qualche studente, mentre è purtroppo ridotta la presenza degli architetti. Il medesimo programma viene anche svolto all’esterno di RCF, quando richiesto dalle organizzazioni interessate”. A fianco dell’operato delle singole aziende, che rimane prezioso, da molti vi è la necessità di un approccio più “istituzionale”, proveniente da un organismo che possa relazionarsi anche con le istituzioni, e magari spianare la strada a iniziative orientate a certificare la competenza di progettisti e installatori. Questo approccio, volto a garantire la qualità dei progetti e delle realizzazioni, è già applicato ai sistemi antincendio, ambito in cui è molto attiva ANIE Sicurezza. Antonio Ferrari ci riporta l’attualità di questa discussione all’interno di ANIE: “Questa associazione, che vede uno specifico gruppo di lavoro sui sistemi di Voice Alarm, collabora già da anni con le istituzioni – in particolare con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – per garantire ai suoi associati un contesto di formazione e aggiornamento continuo”. Per tracciare adesso il punto della nostra riflessione potremmo dire che è opinione consolidata quanto il mercato dei sistemi di amplificazione legati al Voice Alarm e alla sicurezza sia estremamente promettente. Inoltre, la stabilizzazione delle norme di prodotto EN 54-16 e 54-24 ha consentito ai produttori di investire in questo ambito, offrendo a progettisti e integratori una gamma in continua crescita di prodotti tra i quali scegliere. E infine, anche le normative di sistema, sebbene ancora in evoluzione, sembrerebbero avere davanti a loro una strada già tracciata. Rimane il problema della formazione e dell’informazione, per il quale c’è ancora molto da fare. The universe of amplification systems for spreading emergency messages is obviously connected with “safety”, an area which has always been characterised and steered by a meaty regulatory body which controls it in every minimum detail. These regulations have been created specifically to guarantee the safety of those who find themselves in an environment where an emergency takes place, and which requires the correct execution of an evacuation plan. The regulations of this sector are born and developed both by individual nations and international committees with representatives of each country, and serve as a guide and reference for all parties involved: designers, installers, maintenance workers and customers. At a first glance it may seem that the presence of an extensive regulation succeeds in guaranteeing simplicity and coherence to this discipline, but is this really the case? The text immediately next to this article, written by Alberto Pilot and Umberto Nicolao, traces the birth and vicissitudes of the regulatory body geared to spreading messages in emergency situations; here, first and foremost, we would like to take a deeper look at the aspects connected with the market. The regulation, indeed the regulations of reference, have chased and overlapped each other over time, situation that has created disorientation and had evident repercussions on the technical and applicative market, resulting in the poor attention shown by customers.
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Antonio Faccioni, Audio Contractor Division Manager di FBT. Azienda italiana di livello internazionale attiva dal 1963 nella progettazione e realizzazione di prodotti audio altamente professionali. Si occupa di sistemi di amplificazione Professional Audio Equipment, amplificazione d’ambiente Audio Contractor, Cicognani, Qube, Kempton, fino alla divisione Musical Instrument Distribution, finalizzata alla commercializzazione di grandi marchi quali Pearl, Sabian, Hardcase, JTS, Crafter e Phonic. www.fbt.it Antonio Faccioni, Audio Contractor Division Manager at FBT. Italian company which is recognised worldwide working since 1963 in the design and manufacture of highly professional audio products. It deals with Professional Audio Equipment amplification systems, ambient amplification Audio Contractor, Cicognani, Qube, Kempton, up to the Musical Instrument Distribution division, finalised at selling important brands like Pearl, Sabian, Hardcase, JTS, Crafter and Phonic. Mauro Lavazza, Sales Manager presso Leading Technology. L’azienda - che nasce dall’integrazione di due realtà storiche del panorama italiano: Audio Equipment ed A&DT - è distributrice ma anche consulente e progettista per soluzioni di alto livello tecnologico, dal musicale al broadcast, dallo spettacolo agli eventi, dai sistemi integrati (audio e video e controllo) commerciali o residenziali all’installazione con soluzioni sia per il piccolo esercizio commerciale che per il più complesso centro polifunzionale. www.leadingtech.it Mauro Lavazza, Sales Manager at Leading Technology. The company is the result of the integration of two long-standing companies in Italy: Audio Equipment and A&DT – it distributes, but also acts as a consultant and designer for high level technological solutions, from musical to broadcasting, from shows to events, from (audio and video and control) commercial or residential integrated systems to installation with solutions for small businesses and for larger more complex polyfunctional hubs. Giovanni Fregni, Product Manager di Montarbo Commercial Audio, azienda attiva nel mondo della diffusione sonora da più di 60 anni, quando il fondatore Sergio Montanari cominciò a costruire i suoi primi impianti di amplificazione. Dal 2011 Montarbo ha messo a disposizione del Commercial Audio la propria esperienza pluriennale nella produzione di tutti i suoi prodotti per la riproduzione del suono. www.montarboca.com Giovanni Fregni, Product Manager at Montarbo Commercial Audio, a company operating in the sound diffusion sector for more than 60 years, when its founder Sergio Montanari started to build his first amplification systems. Since 2011, Montarbo has made his significant experience in the production of all his sound reproduction products available to the Commercial sector. Tommaso Baschera, Direttore Commerciale di Phoebus. Azienda impegnata nella produzione di apparecchiature elettroniche per sistemi congressuali, comunicazione e gestione audio-video (sia locale sia globale) e nella distribuzione anche di altri marchi come la giapponese TOA. Nella sede principale di Sesto San Giovanni (alle porte di Milano) si sviluppano tutte le fasi di produzione, dalla progettazione all’installazione e vendita. www.phoebus.it Tommaso Baschera, Sales Manager of Phoebus. Company involved in the production of electronic equipment for conference systems, communication and management of audio-video (local or global) and also in the distribution of other brands like the Japanese TOA. All production phases, from the design to installation and sale, are developed in its main headquarters in Sesto San Giovanni (close to Milan).
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Nevertheless, in 2008, the introduction of product regulations EN 54-16 and 54-24, which attests the obligation for manufacturers to have the most sensitive parts of their amplification systems connected with the applications of Voice Alarms certified by an accredited and independent body, has given life to this sector refocusing the attention on this type of systems. Finally, these regulations were made more meaningful by the publication of the new version of UNI 9795 in January 2010: “Fixed automatic detection and Fire alarm signalling systems” where, at point 5.5.3.5. it defines the use of Voice Alarm and evacuation systems, both integrated with other acoustic devices, or as an exclusive system. In both cases, the regulation leaves no room for escape: the components must be certified EN 54-16 and 54-24. To guide us inside this vast panorama, we conducted a round of interviews with several of the parties involved: producers and Italian distributors of EVAC amplification systems and who, from their respective points of view, tackle the regulations of reference in their day to day work. THE REGULATION WORLD We start by talking to Antonio Faccioni, Audio Contractor Division Manager of FBT. “As you know, the story of the evolution of the regulation is like the plot of a crime novel. Our company has always been close to the committees appointed with the task of defining the regulations, and this has allowed us to direct our investments correctly, to present the market with certified products. Nevertheless, our interest is first and foremost to contribute to the goodness and efficacy of the regulation. Almost a year ago, together with other companies of the sector within ANIE Sicurezza (Italian Association for Safety and Building Automation), we created the PA-VA (Voice Alarm) group to assess the “draft” of the new EN 50849; the group is also part of an ad hoc committee composed by CEI and UNI. In fact, the great confusion which reigns between the designers and the installers is primarily related to the “system regulations” at the centre of a tumultuous process of evolution”. Domenico Nadal, President of ATEC (known for his brand Tutondo) confirms the words of Faccioni: “ISO 72140-19 regulation entitled “Fixed systems to detect and signal fire alarm -part 19: Design, installation, commissioning, maintenance and operation of Voice Alarm systems for emergency purposes” ndr) has been developed in an international environment. This is to bridge the regulatory gap between the EN 54 regulations, which are detailed and strict in the area of products, and the lack of an upto-date regulation on the performances and the productive and managerial regulation of these systems. So the “regulatory disorientation” comes from the fact that in the original edition the ISO 7240-19 abrogates the IEC 60849, but only limited to the “jurisdictional” aspect of “ISO/IEC”. “ISO 7240-19 was commissioned by IEC and ISO to create a single international regulation for emergency audio systems, which would also cater for Voice Alarm applications, Once the ISO 7240-19 was ready, as expected, IEC withdrew the IEC 60849 with which it contrasted”, clarifies Antonio Ferrari, market manager installed Sound & Voice Alarm at RCF.”In a European context, and consequently by CEN and CENELEC, the ISO regulation has not been recognised, and the EN 60849 has remained in force so as not to create a regulatory void. On the other hand, UNI has recognised ISO 7240-19, which has become a UNI ISO regulation, effective only for the applications which are under the jurisdiction of UNI, and consequently, only for Voice Alarm systems”. Nonetheless, a tradition is now establishing itself among market operators, and it is now also supported by the opinions of the regulatory bodies, as Luca Galli, Product Manager of Bosch Italia and member of the PA-VA group, explains: “At UNI level we have decided that the systems to spread emergency messages interlocked with a fire detection system should be designed according to ISO 7240-19, consequently they must use products equipped with CPD (Construction Products Directive) which connects them to an EN 54 certification. The guidelines of EN 60849 remain applicable to all evacuation systems which are not bound to fire-fighting applications. Thanks to the greater clarity which is being established in ISO we estimate that within a few years a single correct method to approach the world of evacuation systems will be defined”. FORTHCOMING STEPS And as regards the fate of 50849? Let us go back to the words of Antonio Faccioni: “The task force, established by CENELEC in 2008 to draw up a regulation which would update the 60849, generated the draft of the current 50849. For the record, CEN is already working on part 32 of the EN 54, relating to the design, installation and maintenance of alarm systems. In any case, the fate of 50849 seems uncertain: doubts remain on its effective applicability to the market, and when the moment came to decide, England and Italy voted against it”.
SCENARI SCENARIES
“Last March, after EN 50849 was rejected”, continues Antonio Ferrari, an active member of Working Group 3 at CEN, “we hoped to be able to repeat the international experience of a single regulation in Europe, which would be useful for emergency audio systems, precisely the EN 54-32 which is being prepared by CEN TC 72/WG3, extending its purpose not only to Voice Alarm (fire-fighting) systems, but also to all types of emergency. In truth, we expect that for the first three years of its life, the 54-32 will be published not as a regulation but as a technical specification (CENT/ TS54-32), this is because some European countries (like Germany), are not ready to start the process of harmonising national regulations with the future EN 54-32. So, in a recent meeting of the BTTF 133-1 (Bureau Tecnique Task Force 133-1), these issues were discussed and a new EN 50849 project in harmony with CEN/TS 54-32 (and which will demand Voice Alarm applications compliant with the EN 54 series) is about to be sent to CENELEC to be examined and voted. The members of the Task Force, the majority of which are also members of the CEN TC 72 WG3 (which is working on drafting the 54-32) , agree on the fact that in the long term the best thing is for EN 54-32 to replace EN 60849 (in the same way that ISO 7240 -19 has replaced IEC 60849). Nonetheless, this will happen when the CEN/TS 5432 will be converted into EN 54-32.
As regards the future of the EN 54-32, we know that it will be voted in March of next year, and considering that it will be an extremely detailed technical specification and with many useful elements for operators of the sector, it is probable that UNI will decide to adopt it in place of the UNI ISO 7240-19. The final objective is to publish an EN54-32 based on the TS 54-32 which incorporates all the emergency audio systems (which are related or not to fire-fighting systems); at that point the current UNI ISO 7240-19 and the future EN 50849 can be withdrawn, and a single regulation can guide the entire sector”
L’OBIETTIVO FINALE È MODIFICARE LO SCOPO DELLA EN 54-32, PER INCLUDERE SIA I SISTEMI DI VOICE ALARM/EVAC CHE I SISTEMI PER EMERGENZA THE FINAL OBJECTIVE IS TO MODIFY THE PURPOSE OF THE EN 54-32 TO INCLUDE THE VOICE ALARM/EVAC SYSTEMS AND EMERGENCY SYSTEMS
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SCENARI SCENARIES Ivan Omiciuolo, ingegnere specializzato di Prase Engineering per i sistemi d’emergenza. Operativa da oltre vent’anni in Italia in qualità di distributore di prodotti per sistemi audiovisivi nell’ambito professionale, l’azienda ha penetrato settori di mercato sempre più specifici che richiedevano prodotti e tecnologie al passo con i tempi. Altra attività fondamentale: i corsi di formazione per i propri partner e le sessioni nelle quali gli stessi vengono ‘certificati’ per la progettazione degli impianti a norme. www.prase.it Ivan Omiciuolo, specialist engineer at Prase Engineering for emergency systems. Operating for more than twenty years in Italy as the distributor of professional audiovisual systems, the company has penetrated increasingly specific sectors of the market which required products and technologies in step with the times. Other essential activities are training courses for partners and sessions in which the same are ‘certified’ to design systems compliant with the regulations. Antonio Ferrari, Michele Begotti e Aristodemo Preda rispettivamente Market Manager Installed Sound & Voice Alarm, Project Manager e Application Engineer di RCF. Fondata nel 1949 è divenuta specialista nella progettazione, produzione e commercializzazione di prodotti e sistemi ad alta tecnologia per l’Audio Professionale e Sonorizzazione Pubblica in Italia e all’estero. RCF è presente presso UNI, CEI e ANIE Sicurezza oltre che membro del comitato tecnico CEN TC 72, dove è parte attiva all’interno del Working Group 3, attualmente impegnato nella stesura della TS EN 54-32. www.rcf.it Antonio Ferrari, Michele Begotti and Aristodemo Preda respectively Market Manager Installed Sound & Voice Alarm, Project Manager and Application Engineer of RCF. Founded in 1949, it has become a specialist in design, production and sale of highly technological products and systems for Professional Audio and Public Sound editing in Italy and abroad. RCF is present at UNI, CEI and ANIE Sicurezza and is a member of the Technical Committee CEN TC 72, where it is an active part of the Working Group 3, currently engaged in drafting the TS EN 54-32. Domenico Nadal, Presidente di Tutondo, produttrice di impianti di diffusione sonora. Tutondo propone prodotti made in Italy legati alla diffusione sonora in ogni ambito: dall’informazione all’intrattenimento fino alla sicurezza. Tutti i prodotti vengono progettati e assemblati in Italia, nello stabilimento Tutondo di Noventa di Piave, vicino Venezia. www.tutondo.com Domenico Nadal, President of Tutondo, producer of sound diffusion systems. Tutondo proposes products made in Italy, connected with sound diffusion in every context: from information to entertainment to safety. All the products are designed and assembled in Italy, in the plant of Tutondo in Noventa di Piave, close to Venice.
THE RELATIONSHIP WITH THE DESIGNER Despite the strong desire to clarify the matter, the market is still highly disorientated, with repercussions on investments and their quality; the experience of several manufacturers and distributors reports episodes of operators, who knows whether in good faith, who try to convince the customer or the designer that to create a Voice Alarm system it is suffice to use EN 54 certified products. Instead, the design rigour, as indicated by the UNI ISO 7240-19, is the basis for a perfectly functioning and compliant system. In other cases the absence of references to the regulations in force can also be dictated by the age of a specification, perhaps drafted a long time before its publication, or generated by a design firm which has not been updated on their evolution. “We have been present in this sector for a short time”, says Emanuele Paris, AU and Foreign Sales Manager at Blueprint Italia, “but we began to co-operate immediately with installers who chose us as partners, helping to steer them through the regulation. Instead, in many situations it proved just as important to have direct contact with the designer, through whom it was possible to understand the real needs, and allow our customer to develop a competitive proposal. At a time like the present, in which investments are being reduced, the frequent request is to “compact” budgets as much as possible. The co-operation between designer, builder and installer has often allowed us to satisfy the customer, without lowering the reliability of the system. A qualification on this aspect is offered to us by Ivan Omiciuolo, an Engineer Specialised in emergency systems, who works at Prase Engineering: “The majority of safety systems of the brands we represent are compliant with EN 60849, and also have EN 54-16 and EN 54-24 certification. Our approach to customers is to explain to the designer the current regulatory situation, and which regulation should be applied to a specific environment. The final choice remains the responsibility of the designer, as is clearly indicated in UNI 7240-19. Instead, our responsibility is to support him in the choice he makes”. The thoughts of Giovanni Fregni, Product Manager at Montarbo Commercial Audio, reveal the experience of a builder who has been on the market for just under a year, and with a catalogue that contains the components to create a certified solution. “The operators who approach us still show a rather poor awareness of safety themes, and the explicit request for EN 54 certified products is not yet significant. Montarbo is present in 42 countries worldwide, and the market analysis we have conducted to create products that are compatible with the majority of these markets has also shown that Italy presents a large potential in the sector of certified evacuation systems, but with a market which is little vibrant; accomplice is also the period marked by a reduction in investments which is currently characterising our country”. The discussion with Guido Diamanti, a System Designer at Exhibo, raises many interesting issues. “In the vast world of safety systems, attention to the quality of the audio reproduction of amplification systems that are designed and created is often missing. The regulation requests specific results in terms of intelligibility of the spoken word and of the sound pressure level, and the overall quality of the system, in addition to certification of the components, is essential to achieve this performance. I have often found myself in places where the geometric and architectonic features make the acoustics difficult to tackle, to the point that the customer’s electrical project already included the position, quantity and type of speakers to install. In short, sometimes the EVAC system is considered only from a security point of view, but it is still an audio system: the electronic aspect often prevails over the acoustic aspect. Let’s not forget that, though it is not their primary function, EVAC systems are used to spread background music in buildings like shopping centres, hotels and sports facilities, where attention must also be paid to the fidelity of sound reproduction.” THE MARKET SEGMENTS As regards the sectors of destination of the systems, the experience of our counterparties has led us to define a classification of the sectors where attention to safety is greater, and which are consequently the most promising for the market. Hospitals and large health centres lead the way in terms of number of projects connected with the adaptation process but, above all, also to the extension of individual systems. Schools follow, which are also regulated by specific decrees and which require the contemporary presence of sound signalling devices (bells or horns) and of Voice Alarm systems coupled to the fire-fighting system only beyond a certain size, and which in different cases can be compliant only with EN 60849 (general emergency audio systems for evacuation in the event of alarms for example bomb, earthquake, etc.).
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SCENARI SCENARIES
PER LUNGHI ANNI LA EN 60849 È STATA COMPLETAMENTE DISATTESA, QUINDI MANCA UNA SORTA DI “BEST PRACTICE” CHE PERMETTA DI AVERE CONSAPEVOLEZZA DELLE RISORSE DA DESTINARE A QUESTO ASPETTO FOR MANY YEARS EN 60849 WAS TOTALLY IGNORED, SO A “BEST PRACTICE”, WHICH ALLOWS AWARENESS OF THE RESOURCES TO DEDICATE TO THIS ASPECT, IS MISSING
The systems installed in areas where shows are held are also regulated by a decree, and require the presence of a system which complies with EN 60849, unless this is not the only system for signalling a fire alarm: in this case the regulation of reference will be ISO 7240-19. Shopping centres and large sales areas follow. A sector which is extremely promising, but still little sensitive to the issue is medium-sized business structures (beyond 400 m2) where the penetration of certified systems is still very low. Emanuele Paris in turn focuses on a specific sector: that of multinationals. “We have tackled several projects connected with the Italian sites of some multinationals; these companies have precise directives regarding the health and safety of their workers, and have proven to be attentive and demanding on the quality of the Voice Alarm systems”. Finally, an interesting point on the attention of customers to the regulation comes from Mauro Lavazza, Sales Manager for audio commercial installations at Leading Technology. As a distribution company we are used to offering our co-operation to customers and to designers, at both the preliminary phases and at the moment of verifying the performances of the systems. The cost and time of a design which respects the regulation are not always clear in the customer’s expectations. For many years EN 60849 was totally ignored, so a “best practice”, which allows awareness of the resources to dedicate to this aspect, is missing. Luckily, something is changing, especially in the context of public projects, and sensitivity is also growing rapidly among private individuals: in large commercial groups, like those connected to the GDO (Large scale retail trade) there is remarkable attention placed on the quality of the project and, above all, on the final verification of the installation’s quality”. An increased awareness of the market on the importance of the system regulation and its application is emerging. However, it is a process which has slower rhythms than that proposed at the debut of the EN 54 and UNI 7240-19 regulations. THE INTERNATIONAL SECTOR Widening our view to the European market several important differences immediately emerge. One of the most virtuous countries is England, which has always been at the forefront of fire prevention: the British Standard Institute, which is responsible for creating the regulations for the United Kingdom, has for some time elaborated even more restrictive regulations than those in force in the rest of Europe. England, with Germany, represents the most important market in terms of installation of certified systems: United Kingdom and Germany (with its detailed VDE regulations) account for almost 50% of the market, France accounts for 15%. Italy is in the group of Low Countries and Scandinavia accounting for 9%, followed by Spain which closes the list with 6%. On this matter, Paolo D’Innocenzo, Sales Director of the Bose Pro division, a brand which enjoys an international widespread presence, told us: “Defining the regulations of the 54 category has been the opportunity for Bose to rethink and integrate its range of products, always in the direction of offering systems which could first of all be geared to quality audio diffusion, and equipped with the necessary characteristics to achieve EN 54 certification. This project initially developed, gearing itself to markets which were the first to acknowledge the regulation in an extensive manner. In this way the “youngest” countries can now avail of products which are already mature and evolved”.
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TRAINING AND INFORMATION The most evident aspect is the need to know the regulation and the expertise it requests, which is not always part of the technical experience of designers and installers, and which can only be achieved through correct training. Tommaso Baschera, Sales Manager of Phoebus, which represents the multinational Japanese TOA, explains the approach to training and updating. “TOA, which has always been at the cutting-edge in Voice Alarm systems, was among the first in Europe to present a range of EN 54-24 certified speakers during the 2011 edition of ISE. As its distributor, Phoebus has been a pioneer in spreading these regulation updates among the professionals of the sector. Initially, we concentrated on specific projects, and later extended our offer to colleagues and professional associations”. RCF also plays an important role in this area with RCF Audio Academy; we followed as spectators the last course dedicated to the design of public address systems, with a large section dedicated to an in-depth analysis on the regulations. “This seminar is one of the most successful seminars”, say Michele Begotti and Aristodema Preda, respectively Project Manager and Application Engineer at RCF. “We repeat it bimonthly. Initially, we maked it for professional associations of the different national areas, but now with the statement of the Audio Academy has been decided to extend it and to give it a more institutional form at our headquarters. The programme has developed over time, according to the needs and expertise of a rather heterogeneous public. Among the participants the categories who are present in larger numbers are engineers and installers, but sound technicians who want to expand their activities to this market also participate; a small number of students also take part, while the presence of architects is rather small. The same program is also played outside of RCF, when requested by the organizations concerned. “ Alongside the work of single companies, which remains precious, many have the need of a more “institutional” approach that comes from an authority which can also relate with the institutions, and perhaps smooth the way to initiatives directed at certifying the expertise of designers and installers. This approach, which has the purpose of guaranteeing the quality of the projects and products, is already applied to fire-fighting systems, a sector in which ANIE Sicurezza is very active. Antonio Ferrari brings us the update on the discussion within ANIE: “This association, which includes a specific workgroup on Voice Alarm systems, has been co-operating for many years with institutions – in particular with the Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – to guarantee its members training and continuous updating”. Now, if we were to plot the course of our reflection, we could say that how much the market of amplification systems connected with Voice Alarm and safety is extremely promising is consolidated opinion. Furthermore, the stabilisation of product regulations EN 54-16 and 54-24 has allowed producers to invest in this sector, offering designers and integrators an increasing range of products from among which to choose. And finally, the system regulations, though still in evolution, also seem to have before them a road which is already mapped out. The training and information problem remains, for which there is still much to be done.
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UNI ISO 7240-19 e UNI EN 54-XX Cronaca di una confusione annunciata UNI ISO-7240-19 and UNI EN-54-XX Chronicle of confusion foretold Quando assistiamo alla genesi delle norme relative ai sistemi audio per evacuazione vocale, saltano subito agli occhi la confusione e le ridondanze che hanno caratterizzato la loro definizione (peraltro tutt’ora in corso). Un panorama che ha reso la vita difficile a tutti gli operatori della filiera, e soprattutto all’installatore finale, l’ultimo anello di una catena che non è riuscita fino a oggi a essere lineare. Se non altro, il nostro Paese non c’entra affatto, ma sicuramente è una magra consolazione Text: Alberto Pilot
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When we observe the genesis of the regulations relating to audio systems for vocal evacuation, confusion and redundancy which have characterised their definition (which is still underway) become instantly apparent. This situation has made life difficult for all operators of the sector, especially for the final installer, the last link of a chain which until now has failed to be consistent. If nothing else, our Country has nothing to do with it, but that is mere cold comfort NORMATIVE DI SISTEMA E NORMATIVE DI PRODOTTO
Più che fare una “lezione di diritto, che d’altronde esula dal nostro mestiere, in questa sede vorremmo analizzare per macro aree la gestazione di una normativa promulgata a livello mondiale arrivata in Europa e da noi in Italia incompleta, e tutt’ora in via di definizione complessiva. Senza dire nulla di nuovo, la filiera che porta alla creazione di una norma (e che non implichi il mondo cosiddetto “elettrico” nell’accezione ampia del termine), passa a livello mondiale dall’unione UNI attraverso il CEN europeo fino a essere recepita e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dalla UNI locale (Ente Nazionale italiano di Unificazione) per quanto riguarda il nostro
Paese; nel campo “elettrico”, invece gli attori sono IEC a livello internazionale, il CENELEC per il nostro continente ed in Italia il CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano). Si tratta di una norma che prevede di dimensionare, certificare, installare e mettere in servizio sistemi audio, sebbene parte di altri sistemi per l’evacuazione in caso di evento (naturale o indotto) potenzialmente mortale: la gestione classica avrebbe voluto IEC come soggetto primo per la stesura di questa norma. Così era infatti accaduto negli ultimi anni del vecchio millennio per quella che poi da noi è diventata CEI EN 60849, la norma che definiva i parametri necessari alla progettazione, funzionalità, installazione e manutenzione di un sistema di evacuazione (non espressamente riferito all’antincendio o per altri eventi catastrofici). Bene, invece la prima anomalia è che la IEC ha chiesto a ISO di farsi carico della formulazione della nuova normativa, con estensione anche all’antincendio, con motivazioni che realmente non conosceremo mai, ma che di fatto portano a questo risultato. Dopo il periodo di studio necessario, ISO rende disponibile la normativa 7240-xx che nei suoi capitoli specifica i prodotti ma
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anche il sistema complessivo. Qui entra in scena la seconda anomalia, degna di un romanzo di Kafka; per qualche motivo l’Europa recepisce solo le normative di prodotto (diventate poi EN 54-xx), quindi in Italia arrivano le norme che riguardano solo la certificazione CE dei prodotti ma non dell’intero sistema: le UNI EN 54-xx, nelle quali i vari capitoli sono da riferirsi a specifici prodotti, (quelli che interessano di più il mondo degli installatori di materiale audio sono la 54-4 per gli alimentatori, la 54-16 per i sistemi di controllo ed amplificazione e 54-24 per i trasduttori e casse a norma). Dato poi che il CEN non accoglie la normativa di sistema (ISO 7240-19), in pratica sancisce la sua non applicazione, e con lui tutta la filiera; inoltre, non esiste una UNI EN 54-xx che specifichi anche tutto l’impianto nel suo insieme, e non solo nei singoli componenti, facendoci arrivare alla situazione di confusione di cui parlavamo all’inizio. A questo punto la UNI è “costretta” a rivolgersi direttamente a ISO, facendo così nascere la UNI ISO 7240-19 come normativa di sistema per gli apparati audio e di segnalazione (riferiti al sistema di evacuazione sonora in caso di incendio o altro evento grave). Infine, come risultato di questa strana gestione,
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NORMATIVE PER EVACUAZIONE VOCALE GUIDATA, FACCIAMO IL PUNTO A review of vocally-guided evacuation regulations Text: Umberto Nicolao Riassunto delle puntate precedenti. Nel 1998 viene introdotta la normativa EN 60849, Sound systems for emergency purposes, inizialmente solo in edizione bilingue, inglese e francese. Per poter sfogliare un’edizione in lingua italiana si deve attendere il 2007, anno in cui viene pubblicata la norma CEI EN 60849, dal roboante titolo Impianti elettroacustici applicati ai servizi di emergenza. Si tratta di una “norma di sistema”, cioè con l’obiettivo di fornire le linee guida per la corretta progettazione, installazione, gestione e manutenzione di un impianto audio da impiegarsi per l’evacuazione vocale guidata in presenza di situazioni di emergenza. Non si occupa viceversa di prodotti, per cui lascia piena libertà decisionale al progettista, aspettandolo però al varco dei test di collaudo tra i quali quello dell’intelligibilità. Dato che l’applicazione della suddetta norma non è obbligatoria, ma lo diviene unicamente nel caso di menzione in un capitolato, i costi aggiuntivi e le oggettive maggiori difficoltà a ogni livello che essa comporta, non vengono accettati di buon grado, tanto da venire allegramente snobbata nella stragrande maggioranza dei casi. Sempre nel 2007 l’organizzazione internazionale per la standardizzazione ISO provvede a pubblicare due normative, la ISO 7240-16 e la ISO 7240-19, che nei propri intendimenti avrebbero dovuto sostituire la EN 60849. Gli intendimenti però rimangono tali pressoché ovunque. In Italia, nel 2010, viene recepita dall’UNI la parte 19 della 7240 ISO, ma senza la parte riferita alla decadenza della EN 60849. Dunque già dal 2010 in Italia vi sono due normative di sistema applicabili nel caso di emergenza incendio, con la CEI EN 60849 che però rimane l’unica riferibile in altri casi di emergenza (fughe di sostanze tossiche, allagamenti, ecc.). Un passo indietro. Nel 2008 la famiglia di normative di lungo corso EN 54, dedicate a varie tipologie di prodotto da impiegarsi in sistemi di rilevazione e segnalazione incendio, si amplia con due nuove parti: la 16 dedicata alle centrali di controllo e segnalazione, e la 24, dedicata agli altoparlanti. Entrambe vengono prontamente recepite e fatte proprie dall’UNI. Già da subito la parte 24 rivela ai più alcune incomprensibili, e tuttora insanate, incompletezze. Anno 2012. Per effetto di leggi e decreti nel frattempo sopraggiunti in tema di emergenze incendi, in Italia vige l’obbligo quasi generalizzato che gli ambienti pubblici siano dotati di impianti di emergenza guidata vocale conforme alla norma di sistema UNI ISO7240-19, e anche in linea con le parti applicabili della famiglia di norme di prodotto EN 54, senza dimenticare l’essenziale ridondanza della sezione di alimentazione (vedasi UNI EN 54-4). E la CEI EN 60849? Attende paziente la sua versione ridotta, depurata della parte emergenza incendi, della quale si conosce già il nome: EN 50849.
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Summary of the preceding chapters. In 1998, the EN 60849 regulation, Sound systems for emergency purposes, was introduced, initially only in English and French. To be able to leaf through an Italian edition we had to wait until 2007, the year in which the CEI EN 60849 regulation was published, with the somewhat stilted title of Electro acoustic systems applied to emergency services. This is a “system regulation”, which means that its purpose is to provide guidelines for the correct design, installation, management and maintenance of an audio system for vocally-guided evacuation in emergency situations. Conversely, it does not deal with products, so it leaves the designer with the full freedom to make decisions, but it waits for him at the inspection tests stage, and includes a test on intelligibility. Given that the application of the aforementioned regulation is not compulsory, but it becomes so only because it is mentioned in a specification, the additional costs and the greater objective difficulties at every level it involves, are not well accepted, to the extent that they are happily snubbed in the vast majority of cases. Always in 2007, ISO, the international standards organisation, published two regulations, the ISO 7240-16 and the ISO7240-19, with the intention of replacing EN 60849, an intention which has remained just that almost everywhere. In Italy, in 2010, section 19 of the 7240 ISO was recognised by UNI, but without the section referring to the expiry of the 60849. Consequently, since 2010, in Italy there have been two applicable system regulations in the event of a fire emergency, while the CEI EN 60849 remains the only one to refer to in other emergencies (leaks of toxic substances, floods, etc.). A step backwards. In 2008, EN54, the family of longstanding regulations, dedicated to various types of product for use in fire detection and signalling systems, broadened with two new sections: 16, dedicated to control and signalling centres, and 24, dedicated to loudspeakers. Both were readily recognised and incorporated by UNI. To most people, section 24 proved to be immediately incomprehensible and, to this day, insanely incomplete. In 2012, due to laws and decrees which have supervened on the subject of fire emergencies, in Italy there has been the almost generalised obligation that public places should be equipped with vocally-guided emergency systems which are compliant with system regulation UNI ISO7240-19, and also with the applicable sections of the EN 54 family of product regulations, without forgetting the essential redundancy of the power section (see UNI EN 54-4). And what about CEI EN 6049? It is patiently awaiting its reduced version, with the exclusion of the fire emergency section, the name of which is already known: EN50849.
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SI TRATTA DI UNA NORMA CHE PREVEDE DI DIMENSIONARE, CERTIFICARE, INSTALLARE E METTERE IN SERVIZIO SISTEMI AUDIO, SEBBENE PARTE DI ALTRI SISTEMI PER L’EVACUAZIONE IN CASO DI EVENTO POTENZIALMENTE MORTALE THIS IS A REGULATION WHICH INVOLVES SIZING, CERTIFYING, INSTALLING AND COMMISSIONING AUDIO SYSTEMS, THOUGH PART OF OTHER EVACUATION SYSTEMS IN THE EVENT OF A POTENTIALLY MORTAL EVENT
in Italia non viene abrogata la “vecchia” CEI EN 60849, ma le normative di sistema coesistono, solo che ovviamente quando ci si riferisce ai sistemi di evacuazione antincendio si deve considerare la UNI ISO 7240-19 e non più la precedente. Questo comporta un aiuto ai progettisti e installatori: nei paragrafi di questa norma si specificano esattamente quali siano le caratteristiche e gli obblighi/ doveri di ognuna delle figure professionali implicate nella creazione di un progetto, compreso anche chi dovrà occuparsi della manutenzione degli impianti. Si sa infine che è allo studio (in fase avanzata del processo che porta all’approvazione) anche la sostituta della CEI EN 60849, che dovrebbe contenere anche tutte le specifiche di sistema che sono presenti della UNI ISO 7240-19; questo permetterà di avere un unico strumento, completo, che non lasci libero spazio a interpretazioni personali dettate il più delle volte dal buon senso, ma che specifichi in modo inequivocabile quasi siano gli “oggetti” da usare per un impianto a norma, e come lo si possa installare, verificare ed eseguire la manutenzione programmata, nel pieno rispetto delle leggi vigenti.
SYSTEM REGULATIONS AND PRODUCT REGULATIONS More than give a lesson on law, which is not part of our job, we would like to analyse by macro areas the gestation of a regulation promulgated at world level, which has arrived in Europe and to us Italians incomplete, and is still at the overall definition stage. Without saying anything new, the sector which creates a regulation (and which does not imply the so-called “electric” world in the broad meaning of the term), moves to world level from the UNI union through the European CEN to be recognised and published in the Official Gazette by the Local UNI (Italian National Unification body) as regards our Country; instead, in the “electric” field, the actors are IEC at international level, CENELEC for our continent and CEI (Italian Electro Technical Committee) in Italy. This is a regulation which involves sizing, certifying, installing and commissioning audio systems, though part of other evacuation systems in the event of (natural or induced) a potentially mortal event: the traditional management team would have wanted IEC as the first authority to draft this regulation. This is how it happened at the end of the last millennium for what later became CEI EN 60849 for us, the regulation which defined the parameters necessary to design, operate, install and maintain an evacuation system (not specifically referred to fire prevention or for other catastrophic events). Well, instead, the first anomaly is that IEC has asked ISO to formulate the new regulation, and extend it to fire prevention, for reasons which we will never know, but which bring to this result. Following the necessary research period, ISO makes available regulation 7240 xx whose chapters specify the products, but also the overall system. This is where the second anomaly comes into play, which is worthy of a novel by Kafka; for some reason Europe only recognises product regulations (which then became EN 54 XX), so regulations that arrive in Italy are only those related to CE certification of the products but not of the entire system: UNI EN 54 xx, in which the various specifications refer to specific products (those which interest more the world of installers of audio material are 54-4 for feeders, 54-16 for control and amplification systems and 54-24 for transducers and speakers which are compliant).
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CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano: associazione, fondata nel 1909, impegnata in attività normative e di divulgazione della cultura tecnicoscientifica. CEI definisce i parametri per la presunzione di conformità alla “regola dell’arte” di processi e gli impianti. Le norme tecniche europee armonizzate e pubblicate dal CEI costituiscono uno strumento univoco e ben codificato per soddisfare le prescrizioni di natura obbligatoria previste dalla legislazione italiana. Il CEI è, inoltre, membro della IEC e del CENELEC con rappresentanza diretta negli organi di governance delle Associazioni. www.ceiweb.it CEI – Italian Electrotechnical Committee, is an association founded in 1909 committed to regulating and spreading technical-scientific culture. CEI establishes the parameters for the presumption of perfect process and system conformity. The harmonised European technical regulations published by CEI are an unequivocal and well-coded tool to satisfy the compulsory regulations provided for by Italian legislation. CEI is also a member of IEC and CENELEC and is directly represented on the governing body of the Associations. CEN - Comitato europeo di normazione, ente normativo fondato nel 1961 che armonizza e produce norme tecniche (EN) in Europa in collaborazione con enti normativi nazionali (UNI per l’Italia) e sovranazionali quali per esempio l’ISO. www.cen.eu CEN – European Committee for Standardisation, is a regulatory body founded in 1961, which harmonises and produces technical regulations (EN) in Europe, in association with National (UNI for ltaly) and International authorities such as ISO. CENELEC - Comitato europeo di normazione elettrotecnica, istituita nel 1973 per la normalizzazione elettrotecnica europea nell’area dell’ingegneria elettrica. Insieme a l’ETSI ( telecomunicazioni) e al CEN, il CENELEC forma il sistema europeo per la normalizzazione. Tra le sue attività: supporto a IEC; regolamentazione di tutti gli aspetti della qualità e sicurezza dei prodotti e dei servizi nei settori dell’energia elettrica, dell’elettronica e delle tecnologie associate (tutela dell’ambiente, accessibilità e innovazione ecc). Ne fanno parte gli Istituti di normalizzazione elettrotecnica nazionale della maggior parte dei paesi europei (per Italia CEI). www.cenelec.eu CENELEC – European Committee for Electrotechnical Standardisation, set up in 1973 to standardise the European electrotechnical sector in the area of electrical engineering. Together with ETSI telecommunications and CEN, CENELEC forms the European system for standardisation. Its activities include: support to IEC, regulation of all quality and safety aspects of products and services in the electricity, electronics, and associated technologies (protection of the environment, accessibility, and innovation etc.) sector. The national electrotechnical standardisation institutes of most European countries (for Italy CEI) are represented on the committee.
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IEC - Commissione Elettrotecnica Internazionale è un’organizzazione internazionale nata nel 1906 per la definizione di standard in materia di elettricità, elettronica e tecnologie correlate. Molti dei suoi standard sono definiti in collaborazione con l’ISO. È formata da rappresentanti di enti di standardizzazione nazionali (CEI per l’Italia). www.iec.ch IEC – International Electrotechnical Commission is an International organisation set up in 1906 to define the standard on the theme of electricity, electronics, and related technologies. Many of its standards are defined in association with ISO. It is formed by representatives of national standardisation bodies (CEI for Italy). ISO - Organizzazione internazionale per la normazione è la più importante organizzazione a livello mondiale per la definizione di norme tecniche. Fondata nel 1947 ne fanno parte gli organismi nazionali di standardizzazione di 162 Paesi del mondo, per l’Italia l’UNI. L’ISO coopera strettamente con l’IEC, responsabile per la standardizzazione degli equipaggiamenti elettrici. www.iso.org ISO – International Organisation for Standardisation is the most important organisation at world level for defining technical regulations. Set up in 1947 the national standardisation bodies of 162 Countries in the world, UNI in Italy, are part of it. ISO works closely with IEC, which is responsible for standardising electrical equipment. UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione: associazione costituita nel 1921 che svolge attività normativa in tutti i settori ad esclusione di quello elettrotecnico ed elettronico, di competenza del CEI. Inoltre rappresenta l’Italia nelle attività di normazione a livello mondiale (ISO) ed europeo (CEN) occupandosi anche della diffusione, armonizzazione e adozione di tali norme. www.uni.com UNI - Italian National Unification Body: an association founded in 1921, which carries out electrotechnical and electronic sectors, which are the responsibility of CEI. It also represents Italy in the standardisation activity at world (ISO) and European (CEN) level and manages the diffusion, harmonisation and adoption of such regulations.
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Given that CEN does not accept the system regulation (ISO 7240 -19), in practical terms it sanctions its nonapplication and with it the entire sector; moreover, there is no UNI EN 54-xx that specifies the entire system, and not only in the single components, leading to the confusion we spoke about at the beginning. At this point UNI is “forced” to contact ISO directly, which leads to the birth of UNI ISO 7240-19 as the system regulation for audio and signalling devices (referred to the sound evacuation system in the event of fire or other serious event). Finally, as a result of this strange management, in Italy the “old” CEI EN 60849 is not abrogated, but rather the system regulations co-exist, except that when we refer to fire prevention evacuation systems we have to refer to UNI ISO 7240-19 and not the previous one. This is a help to designers and installers: the paragraphs of this regulation specify precisely the characteristics and the obligations/duties of each professional figure involved in the creation of a project, including those who have to deal with the maintenance of the systems. Finally, we know that the replacement of the CEI EN 60849 is also the object of a study at this time (at the advanced stage of the process that leads to approval) which should contain all the system specifications present in UNI ISO 7240-19; this will lead to a single, comprehensive tool, which leaves no room to personal interpretations dictated for the most part by common sense, but which unequivocally specifies which “objects” to use for a compliant system, and how it can be installed, verified and scheduled maintenance performed on it in full conformity with the laws in force.
NEL 2007 L’ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE PER LA STANDARDIZZAZIONE ISO PROVVEDE A PUBBLICARE DUE NORMATIVE, LA ISO 7240-16 E LA ISO 7240-19, CHE NEI PROPRI INTENDIMENTI AVREBBERO DOVUTO SOSTITUIRE LA EN 60849. GLI INTENDIMENTI PERÒ RIMANGONO TALI PRESSOCHÉ OVUNQUE IN 2007, ISO, THE INTERNATIONAL STANDARDS ORGANISATION, PUBLISHED TWO REGULATIONS, THE ISO 7240-16 AND THE ISO7240-19, WITH THE INTENTION OF REPLACING EN 60849, AN INTENTION WHICH HAS REMAINED JUST THAT ALMOST EVERYWHERE
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ALLARMI A MARGHERA Un sistema di allertamento acustico per salvaguardare la popolazione ALARMS AT MARGHERA An acoustic warning system to protect the population I sistemi automatici di evacuazione sonora assistita in caso d’incendio possono essere di grande utilità non solo nei casi specifici, ma anche per la sicurezza pubblica, per esempio in caso di eventi calamitosi sia di origine naturale, che a opera dell’uomo. A Marghera, in provincia di Venezia, esiste da qualche tempo un sistema di questo tipo, che aiuta a prevenire i danni causati dalla fuoriuscita di materiale chimico dannoso dalle moltissime industrie petrolchimiche della zona
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Sound assisted automatic evacuation systems in the event of fire can be of great use not only in specific cases, but also for public safety, for example in the event of natural or man-made disasters. In Marghera, in the province of Venice, a system of this kind has existed for some time, and it helps to prevent damage caused by the leakage of harmful chemical material from the many petro- chemical industries in the area
Text: Alberto Pilot/ Umberto Nicolao Cominciamo con una sorta di precisazione geografica, a uso di chi non ha dimestichezza col territorio di Venezia e dei confini limitrofi: Marghera è una città dell’entroterra veneziano che ha la non fortunata coincidenza di trovarsi vicinissima al polo chimicoindustriale di Porto Marghera, noto ai più per diverse vicissitudini, ma che comunque rappresenta uno dei più importanti siti di questa tipologia per il nostro Paese. All’interno di questa struttura produttiva esistono ovviamente vari tipi di segnaletica e di allarme (acustico e non) per i dipendenti e i visitatori saltuari in caso di eventuali problemi, tipicamente la fuoriuscita di materiale chimico tossico e nocivo dagli impianti di lavorazione e stoccaggio. Quello che ha saggiamente ritenuto utile invece il Servizio di Protezione Civile del Comune di Venezia, è stato comporre un sistema di allarme acustico per gli abitanti delle città limitrofe, in modo da avvisarli tempestivamente della presenza di inquinanti tossici nell’aria, e dare modo a loro e alle autorità competenti di adottare le contro misure previste.
I PRIMI PASSI
Una lodevole idea, sulla carta, che però non era così semplice da realizzare, sia per la conformazione del territorio (e degli edifici che lo compongono), sia per la necessità di propagare a lunghissima distanza il messaggio sonoro d’allarme (una sirena con suoni codificati), e ancora perché la percezione da parte dell’essere umano di un qualsiasi suono è legato alle condizioni atmosferiche (temperatura e umidità relativa dell’aria) oltre che proprio all’età dell’individuo stesso e al rumore ambientale in cui esso è immerso in quel momento. Ad occuparsene è stato chiamato il Consorzio Venezia Ricerche, che ha riorganizzato la medesima task force, costituita da personale interno e da professionisti con alti profili di competenza specifica, che aveva con validi risultati da poco portato a termine la progettazione di un altro sistema di allertamento della popolazione, quello per le alte maree della città di Venezia. Forti della precedente esperienza, il team ha deciso di procedere per passi successivi, individuando prima i luoghi (in alcuni casi obbligati proprio dalla morfologia del sito) dove disporre le sirene d’allarme, e poi pensando all’infrastruttura tecnologica che potesse sostenere, attivare e monitorare un complesso progetto come questo. Come postazione privilegiata si è tentato di utilizzare la Torre dell’acquedotto di Marghera, uno degli edifici più alti a disposizione, per farlo diventare una sorta di “faro acustico”; ma vi era anche la necessità di creare delle “sotto stazioni” di rilancio, per coprire più possibile l’area interessata con un livello di pressione acustica adeguato allo scopo (tipicamente superiore ai 75 dB-A) così da ricreare un vero e proprio ombrello acustico.
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Una volta trovata la disposizione di queste stazioni di segnalazione e trovato anche il metodo per trasmettere il segnale perfettamente riconoscibile in tutto il territorio interessato, è stato necessario connettere tutte le varie unità in rete, in modo che il sistema potesse essere tenuto costantemente sotto controllo. Inoltre, la comunicazione è stata resa ridondante a vari livelli per escludere ogni possibile avaria proprio nel momento della necessità, con la formula “se non funziona un canale di trasmissione, si passa a un altro e così via”. Quasi inutile infatti porre l’accento sull’importanza che il sistema funzioni, ma soprattutto che funzioni sempre, perché in questa tipologia d’impianti il margine di errore e la possibilità di guasto devono essere ridotte a zero.
UN CASO PARTICOLARE
Come spiegato nelle premesse, l’impianto di Marghera nasce per avvisare la popolazione di una potenziale situazione di rischio, ma non contempla la possibilità di diffondere messaggi acustici di evacuazione guidata. Tuttavia, benché le norme sui sistemi di emergenza dovute a incendio (le oramai “famose” UNI EN 54-xx o le UNI ISO 7240-19/CEI EN 60849) non sono strettamente applicabili, sono state comunque un utilissimo riferimento per realizzare un impianto permanentemente monitorato da remoto, e che rimanesse in funzione in mezzo a imprevisti ed eventuali malfunzionamenti. Lo scopo di una progettazione coscienziosa e responsabile, infatti, è trovare il migliore compromesso tecnologico a fronte di nessuna rinuncia sul piano del funzionamento complessivo dell’intero impianto, ma soprattutto garantire la costante ed efficace osservazione e manutenzione dell’impianto stesso. All’atto pratico, tramite allarme acustico la popolazione è chiamata a seguire le procedure di emergenza, divulgate poi tramite strumenti telematici e di informazione.
PASSIAMO ALLA PRATICA
L’installazione è stata curata da Sofitel di Treviso, mentre le attività di simulazione acustica sono state interamente svolte all’interno del Consorzio Venezia Ricerche, a cui è stata assegnata la commessa sulla progettazione da parte della Protezione Civile di Mestre. Il Consorzio ha inoltre creato un gruppo di lavoro interno costituito da Marco Ferrari per l’architettura del sistema di comunicazione, da Gianluca Sorbara per la parte elettrica e coordinato dall’esperto di acustica ed elettroacustica Umberto Nicolao, che si è occupato anche delle attività di coordinamento e team manager. Lasciamo adesso a lui il compito di spiegarci tutto nel dettaglio.
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SOLUZIONI SOLUTIONS
UMBERTO NICOLAO: L’IMPIANTO DI ALLERTAMENTO ACUSTICO
Per motivazioni già espresse in precedenza abbiamo deciso di concentrare quanto possibile sulla torre dell’acquedotto di Marghera, di oltre 50m di altezza, un impianto acustico con raggio di copertura di oltre 1.000 metri. A tale scopo sono stati impiegati ben 30 diffusori acustici Community PC1542M con driver M4 (un metro cubo ciascuno!) ed altrettante elettroniche Biamp Vocia per gestione/controllo del segnale ed amplificazione di potenza. Le zone più decentrate sono viceversa servite da postazioni locali dotate di diffusori acustici Community RSH462 in configurazione multidirezionale pilotate da elettroniche Biamp Vocia.
“MARGHERA”, DOVE IL MARE C’ERA “Marghera”, where the sea was Marghera, situata sul tratto di terraferma di fronte a Venezia, nasce così come la conosciamo all’inizio del Novecento per fornire a Venezia un’area industriale e un porto, indispensabili per competere con gli altri centri del Mediterraneo. A coronamento del progetto, l’edificazione di un quartiere residenziale che doveva ispirarsi al modello di città-giardino, ovvero coniugare vita, lavoro e ambiente naturale. Durante la II Guerra Mondiale il porto fu bombardato, bloccandone le attività che ripresero al termine del conflitto e che, dagli anni ‘50, resero Marghera uno dei poli industriali più conosciuti del Paese. Negli anni ‘60 conobbe il periodo di massima espansione raggiungendo un numero impressionante di attività produttive: polo chimico, alluminio, cantieristica navale, petrolifero-raffinazione, siderurgia, energia elettrica, commercio di prodotti petroliferi. Proprio a causa della pericolosità delle sostanze trattate e prodotte, il tema della sicurezza di Marghera è stato spesso protagonista di movimenti spontanei nati tra cittadini e associazioni e di vere battaglie legali. Tra i più noti, il processo contro i dirigenti della Montedison, – accusati di aver volutamente sottovalutato gli effetti tossici del CVM – concluso con assoluzione prima e con sentenza di colpevolezza in appello, inapplicata però per via dell’avvenuta prescrizione. Ultimamente la zona industriale sta guardando al futuro in un’ottica di uno sviluppo sostenibile che rispetti l’ambiente e che al tempo stesso salvaguardi l’occupazione in linea con quello che fu il progetto originario; a questo scopo sono nati il parco scientifico-tecnologico VEGA e il progetto SIMAGE per il monitoraggio della qualità dell’aria e la gestione delle emergenze. Marghera, situated on the area of dry land facing Venice, arose as we know it in the early 20th century to provide Venice with an industrial area and port, essential for competing with the other centres of the Mediterranean. The project was crowned by the building of a residential district which was supposed to be inspired by the city-garden model, or rather merge life, work and natural environment. During World War II the port was bombed, blocking its activity which resumed at the end of the conflict and which, since the 1950s, has made Marghera one of the best known industrial hubs of Italy. In the 1960s it experienced its greatest expansion reaching an impressive number of production activities: chemical and aluminium, naval shipyard, petroleumrefinery, metallurgy, electricity and the commerce of petroleum products. Precisely because of the danger of the substances handled and produced, the theme of safety in Marghera has often been the protagonist of spontaneous movements born between the citizens and the associations and of true legal battles. Among the best known, the trial against the management team of Montedison, accused of having intentionally underestimated the toxic effects of VCM: it concluded with a first acquittal and later, in the appeal case, with a guilty verdict, which was not applied because it was no longer enforceable. Recently, the industrial district has been looking to the future with a view to sustainable development which respects the environment and at the same time protects employment in line with that which was the original project; this has given way to the VEGA technological-scientific park and the SIMAGE project, born to monitor the quality of the air and the management of the emergencies.
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Il progetto dell’impianto di allertamento ha tratto utili indicazioni dalle analisi dell’area di interesse, sviluppate basandosi sulla cartografia digitalizzata del territorio urbano del Comune di Venezia. In particolare si è fatto uso della Carta Tecnica Comunale Numerica (CTCN), messa a disposizione, nell’ambito di questo progetto, dal Settore Pianificazione e Gestione del Territorio (Servizio S.I.T.) del Comune di Venezia. Tale cartografia è stata successivamente elaborata presso il Laboratorio GIS del Consorzio Venezia Ricerche, per la creazione di un modello rappresentativo per l’abitato di Marghera e zone limitrofe. Sotto il profilo della propagazione del suono, è noto che su lunghe distanze quest’ultima è resa difficoltosa e difficilmente prevedibile con precisione a causa della sua suscettibilità alle condizioni atmosferiche. Non bastasse questo, la percezione di segnali acustici da parte di esseri umani dipende da svariati fattori, alcuni molto diversi tra loro, come ad esempio la rumorosità dell’ambiente in cui ci si trova e l’età. Per questo motivo è stato messo a punto un apposito segnale di allertamento acustico, che tenesse conto di tutti questi aspetti ed inoltre richiamasse l’attenzione della popolazione senza allarmarla oltre misura. Un’altra particolarità del sistema è altresì la scelta di un collegamento “in rete” delle postazioni, sfruttandone tutti i vantaggi in termini di sicurezza e di monitoraggio automatizzato, ciò che oltretutto dà modo di conseguire un drastico risparmio nei costi di manutenzione dell’impianto. In tal modo, la centrale conosce istante per istante lo stato di funzionamento di ogni apparato del sistema. Dovendo conseguire un’architettura di rete con vari livelli di ridondanza si è fatto ricorso a postazioni aggiuntive, aventi il preciso fine di abbreviare le distanze tra un nodo e l’altro. Tali postazioni sono state scelte tra quelle che garantissero la visibilità ottica richiesta per la stabilità dei collegamenti radio. Come detto, il nuovo impianto di allertamento acustico di Marghera prevede un monitoraggio automatico continuo dello stato degli apparati che lo costituiscono,
SCENARI SCENARIES
ACOUSTIC LIVEL
PERCEPTION dangerous over flowing high optimal sufficient
insufficient
in modo che eventuali guasti possano venire segnalati e riparati prima che esso sia chiamato ad entrare in funzionamento operativo. All’atto dell’entrata in funzionamento del sistema di allertamento, speciali postazioni ausiliarie registrano in formato digitale l’emissione acustica e la inviano alla centrale per essere elaborata ed archiviata. Quest’ultima analisi è particolarmente utile per verificare ed ottimizzare il funzionamento del sistema.
We begin with a brief geographical precision, for those who are unfamiliar with the area of Venice and its neighbouring areas: Marghera is a city of the Venice hinterland which has the not lucky coincidence of finding itself very close to the industrial chemical hub of Port Marghera, well known for its many vicissitudes, but which is still one of the most important sites of its kind for Italy. Inside this production facility there are different types of warnings and alarms (both acoustic and non-acoustic) for employees and occasional visitors in the event of any problem, typically the leakage of toxic and harmful chemical material from the processing and storage plants. What has been wisely considered useful by the Servizio di Protezione Civile of the City of Venice, has been to create an acoustic alarm system for the residents of neighbouring cities, in order to warn them quickly of toxic pollutants in the air, and allow them and the competent authorities to adopt the envisaged counter measures. THE FIRST STEPS A praiseworthy idea, in theory, which is not easy to accomplish due to the conformation of the territory (and its buildings) and the need to propagate the sound alarm message (a siren with coded sounds) over a very long distance, and again because the perception by the human being of any sound is connected to atmospheric conditions (temperature and relative humidity of the air) in addition to the age of the individual and to the ambient noise in which they are immersed at that moment. To deal with has been called the Consorzio Venezia Ricerche, which reorganized the same task force, consisting of internal staff and high profile professionals with specific expertise, that with good results has recently completed the design of another warning system of the population, one for the high tides of the city of Venice. Strong about previous experience, the team decided to proceed to the next steps, identifying first the places (in some cases compulsory precisely because of the morphology of the site) in which to position the alarm siren, and then thinking about the technological infrastructure which could sustain, activate and monitor a complex project of this kind. As a privileged position it was attempted to use the water tower of Marghera, one of the highest buildings available to turn it into an “acoustic
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Aqueduct tower METRO ipermarket
l Sistema di allertamento acustico della popolazione di Marghera e zone limitrofe Acoustic warning system of the population of Marghera and surrounding areas
lighthouse”, but there was also the need to create booster “sub-stations” to cover the area involved as much as possible with a suitable level of acoustic pressure (typically higher than 75 dB-A) to recreate a full-fledged acoustic umbrella. Once the layout of these signalling stations and the method to transmit the perfectly recognisable signal throughout the territory involved was found, it was necessary to connect all the different units on line, so that the system could be monitored continuously. The communication was made redundant at various levels to exclude any possible fault right at the moment of need, using the formula “if a transmission channel doesn’t function, move on to another and so on”. It is almost useless in fact to focus on the importance that the system functions, but above all that it functions always, because in this kind of facilities the margin of error and the possibility of fault must be reduced to zero. A SPECIAL CASE As explained in the introduction, the system at Marghera was designed to warn the population of a potential risky situation, but it does not cater for the possibility of having to spread guided evacuation acoustic messages. Nevertheless, because the regulations on systems of emergencies caused by fire (the now “famous” UNI EN 54 xx or the UNI ISO 7240/CEI EN 60849) are not strictly applicable, they have been a very useful reference to create a system which is permanently monitored from a distance, and which remains in operation in the midst of unexpected events and any malfunction. The purpose of a conscientious and responsible design is to find the best technological compromise with no negative effects on the level of overall operation of the system as a whole, but above all to guarantee the consistent and effective observation and maintenance of the system itself. In practical terms, by means of an acoustic alarm the population is called to follow the emergency procedures, which are then diffused by ICT tools.
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BIAMP SYSTEMS VOCIA Vocia by Biamp System Vocia è un sistema digitale decentralizzato PA/VA basato su rete Ethernet, progettato da Biamp System per soddisfare gli standard EN 54-16 e EN 60849. Può essere utilizzato in sistemi progettati per aree sia grandi (aeroporti, stazioni, ospedali) che medio-piccole (scuole, cinema, biblioteche). La sua particolare architettura decentrata su rete Ethernet distribuisce l’elaborazione e page routing attraverso la rete, eliminando la possibilità di guasti del sistema e offrendo grande flessibilità progettuale e applicativa; inoltre, utilizza il protocollo CobraNet, che ne permette l’inserimento in impianti già esistenti. Interfaccia intuitiva e monitoraggio possibile anche da remoto completano il quadro del sistema che, in situazioni di non emergenza, diventa un normale impianto di distribuzione audio. Vocia è un sistema composto da vari moduli combinabili: Desk Station 4 e 10 (per fino a quattro o fino a 999 page codes), le Wall Stations, con le stesse caratteristiche di paging e certificate EN 54-16. In uscita i moduli sono dotati di DSP per un processamento e storage senza difficoltà; il modulo di espansione VO-4 provvede agli output dei vari amplificatori multicanale, le cui funzioni possono essere espanse attraverso varie card. Infine, i device di controllo: LSI-16, interfaccia di emergenza tra un sistema Vocia e un sistema di emergenza/antincendio, configurabile attraverso il software di Vocia, e i server MS-1 per i messaggi con funzioni di paging o per gli annunci (TTS-1). www.biamp.com Distribuito in Italia da: www.prase.it
Vocia is a decentralised PA/VA digital system based on Ethernet, designed by Biamp System to satisfy the EN 54-16 and EN 60849 standards. It can be used in systems designed for large (airports, stations, hospitals) and medium-small sized (schools, cinemas, libraries) areas. Its distinctive architecture decentralised on Ethernet distributes processing and page routing through the network, eliminating the possibility of faults in the system and offering great flexibility for design and application; it also uses the CobraNet protocol, which allows it to be inserted into already existing systems. Intuitive interface and monitoring, which can also be carried out remotely, complete the picture which, in situations of non emergency, becomes a normal audio distribution system. Vocia is a system composed of various combinable modules: Desk Station 4 and 10 (for up to four or for up to 999 page codes), Wall Stations, with the same paging characteristics and certified EN 54-16. In the output area the modules are equipped with DSP for easy processing and storage; the VO-4 expansion module provides the outputs with various multichannel amplifiers, the functions of which can be expanded through various cards. Finally, the control devices: LSI-16, an emergency interface between a Vocia system and an emergency/fire system, which can be configured through the Vocia software, and the MS-1 servers for messages with paging functions or for announcements (TTS-1). www.biamp.com Distributed in Italy by: www.prase.it
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THE PRACTICAL ASPECT The installation was managed by Sofitel from Treviso, while the acoustic simulation activities were carried out in full within Consorzio Venezia Ricerche, which was awarded the contract on the design by the Civil Protection of Mestre. The Consorzio Venezia Ricerche also has created an in-house work group composed by Marco Ferrari for the architecture of the communication system, Gianluca Sorbara for the electrical aspect and coordinated by the acoustic and electric acoustic expert Umberto Nicolao who has also managed the overall design. Now leave to him the task of explaining everything in detail. UMBERTO NICOLAO: THE ACOUSTIC WARNING ALARM For reasons that we have already explained we have decided to concentrate an acoustic system with a radius of coverage greater than 1,000 metres as much as possible on the 50m high water tower of Marghera. To do this, we used 30 PC1542M acoustic Community speakers with M4 driver (one cubic metre each!) and Vocia Biamp electronics to manage/control the signal and power amplification. On the contrary, the most decentralised zones are served by local workstations equipped with RSH462 acoustic Community speakers in multidirectional configuration driven by Biamp Vocia electronics. The design of the warning system has drawn useful information from the analyses of the area of interest, which has been developed basing itself on the digitalised maps of the urban territory of Venice. In particular, the CTCN (Numeric Municipal Technical Map) was used, which was made available, in the context of this project, by the SIT Service (Planning and Territorial Management Section) of Venice. This map was later elaborated at the GIS laboratory of Consorzio Venezia Ricerche, to create a model to represent the residential zone of Marghera and nearby areas. As regards sound propagation, it is well known that over long distances the latter is difficult to envisage precisely due to its susceptibility to atmospheric conditions. If that were not enough, the perception of acoustic signals by humans depends on different factors, some very different to each other, such as ambient noise in which one is and age. For this reason a specific acoustic warning signal has been fine-tuned, to consider all these aspects and also recall the attention of the population without alarming it beyond measure. Another special feature of the system is also the choice of an “on line” connection of the workstations, making use of all the advantages in terms of safety and automated monitoring, something which also allows to achieve a drastic saving in maintenance costs of the system. In this way, the central operating workstation knows instant by instant the operating status of each appliance of the system. To achieve network architecture with various levels of redundancy, additional workstations were used, having the precise function of shortening the distances between one node and another. These workstations have been chosen from among those which would guarantee the required optical visibility for the stability of the radio connections. As it has already been said, the new acoustic warning system of Marghera includes automatic continuous monitoring of the status of its appliances, so any faults can be signalled and repaired before they are called into operation. When the warning system starts to operate, special auxiliary workstations record the acoustic emission in digital format and send it to the central operating workstation to be processed and archived. This last analysis is particularly useful to verify and optimise the operation of the system.
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GDO IN SICUREZZA Il nuovo impianto di evacuazione guidata
SAFETY IN LARGE-SCALE RETAIL TRADE The new guided evacuation system Il nuovo impianto EVAC per il punto vendita, a San Giuliano Milanese, di una nota catena di supermercati mette insieme le necessità della sicurezza con quelle legate alla musica di sottofondo e alla messaggistica di servizio: un esempio per i gestori di spazi pubblici The new EVAC system for the shop, in San Giuliano Milanese, of a well-known supermarket chain merges the needs for safety, background music and service messaging: an example to be followed by all managers of public spaces Text: Chiara Benedettini
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Con la piccola distribuzione in crisi, le forze e l’affilato marketing delle grandi catene attirano un pubblico cospicuo alla ricerca di offerte, prezzi concorrenziali, e anche, ammettiamolo, per fare semplicemente un giro in una specie di “Paese dei Balocchi”. Dietro le quinte, però, la gestione di questo pubblico non può essere improvvisata e, anche per quanto riguarda la sicurezza, sono indispensabili buon senso ma anche rispetto delle norme. Ecco perché, con l'apertura di uno di questi centri a San Giuliano Milanese si è provveduto a dotarsi di un impianto di diffusione sonora EVAC, che possa aiutare i clienti a trovare l’uscita velocemente e in maniera ordinata in caso di emergenza e in particolare di incendio.
LE ESIGENZE DEL COMMITTENTE
Protagonisti del progetto e dell'installazione del nuovo impianto sono stati FGS Impianti, e Phoebus, che in Italia distribuisce il marchio TOA, noto per avere in catalogo da diversi anni sistemi di evacuazione guidata e diffusori certificati. Infatti l’aderenza totale alla normativa è stato il primo parametro di scelta: la EN 54-16 per la definizione delle apparecchiature elettroniche da adottare, e la EN 54-24 per le specifiche costruttive degli altoparlanti. Il sistema però avrebbe dovuto presentare anche altre caratteristiche: coprire uniformemente le otto zone definite dal committente anche con annunci non di emergenza (legati per esempio alle promozioni, annunci di servizio ecc.), eventualmente con musica di sottofondo, e con la possibilità di regolare volume e modalità in maniera indipendente per ogni zona. Marco Balagna di FGS Impianti, in collaborazione con Guido Dosso dell'Ufficio Progetti di Phoebus, ha quindi presentato un progetto – vincitore poi della gara di appalto – che potesse rispondere a tutte queste necessità; dapprima la certificazione delle apparecchiature, ma anche gli altri aspetti previsti dalla normativa. L’autodiagnostica di tutti gli elementi
STRUMENTI TOOLS
del sistema è possibile in meno di un minuto e mezzo, riguardo invece gli amplificatori e diffusori, TOA propone la diagnostica a Impedenza che, a differenza di quanto accade con il cosiddetto “tono pilota”, permette negli impianti a tensione costante non solo di verificare l’integrità dei collegamenti, ma anche di testare che i diffusori collegati siano attivi e in numero sufficiente a garantire l’erogazione dei messaggi di emergenza. I messaggi (di allarme e preallarme) devono essere erogati in contemporanea a zone o gruppi di zone differenti, in più il sistema offre la possibilità di avere otto programmi; soddisfa anche le altre caratteristiche volute dalla norma, tra le quali la capacità di rispondere alla situazione di allarme entro 3 secondi, di essere pronto all’uso entro 10 secondi dall’accensione, la gestione autonoma dell’alimentazione con passaggio automatico alle batterie in mancanza di tensione, la garanzia di apparecchi e materiali congrui con un uso 24/7 ecc.
L'IMPIANTO
Il Piano di Evacuazione, ovvero le modalità di funzionamento, la messaggistica ecc., è stato definito dai Vigili del Fuoco in collaborazione con gli addetti alla sicurezza del committente, e viene attuato da un’applicazione dedicata e programmata ad hoc: in caso di incendio o presenza di fumi in automatico, manualmente per tutti gli altri casi di emergenza. Il sistema di allarme inoltre, al mancare dell’alimentazione, o quando in modalità Emergenza, abbandonerà il funzionamento “normale” per musica e messaggistica, per diffondere il piano di evacuazione guidata.
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“Con l'inaugurazione del centro commerciale in cui il supermercato si inserisce” ci spiega Balagna, “i tempi a disposizione per la messa in opera dell'impianto sono stati ridotti al massimo e siamo riusciti, con grande soddisfazione, a installare tutto il sistema in appena tre mesi e mezzo. Il sistema è composto da una serie di apparati di gestione ed emissione della messaggistica, collegati in rete, e da un numero congruo di diffusori audio. Gli apparecchi di gestione sono riuniti in un rack: l’unità principale è un VX-2000, equipaggiata di alcuni moduli di espansione, per adattarsi alle necessità specifiche dell’ambiente (per esempio i due ingressi per il modulo per i messaggi digitali, o le 10 uscite, che possono arrivare poi a 50 con unità aggiuntive). Il sistema è interfacciato con un impianto di rivelazione fumi che è allacciato a un combinatore telefonico tramite l'impianto anti intrusione e a un ponte radio gestito su doppia sicurezza che si appoggia sia alla rete telefonica che a una periferica radio, la quale infine lancia il segnale a un istituto di vigilanza. Ugualmente eventuali malfunzionamenti vengono sempre remotizzati tramite la centrale di rivelazione fumi, via telefono. Vi sono poi il microfono da tavolo per i messaggi, gli amplificatori, già predisposti con le uscite per impianti a tensione costante 50-70- e 100 V, i moduli di diagnostica e le batterie per l’alimentazione di emergenza. Sono state infine scelte tipologie differenti di diffusori a seconda dei contesti: da soffitto, da incasso a parete, e a tromba o a proiezione di suono (e con protezione IP 65) per gli esterni, sono tutti certificati EN 54-24”.
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STRUMENTI TOOLS
MATERIALE INSTALLATO EQUIPMENT INSTALLED Microphone locations 1
Mic console TOA RM-200X S
1
Operator base for Firefighter RM-200XF
Remote control and failure control (VIA LAN) 1
Mixer/Processor/Digital Matrix TOA M-9000M2
1
2x In Mic/Line module TOA D-001T
3
2x Out Master Converter TOA T-001T
1
In and inteface PABX module TOA ZP-001T
2
Network dapter TOA NX-100W
Management central 1
Management station TOA VX-2000
2
In module for Mic console TOA VX-200XR
1
In Audio module TOA VX-200XI
1
In Audio module Line/Aux/Tape TOA U-01F
1
Secondary Management unit for Out audio signal TOA VX-2000SF
8
Audio Out module with A+B wiring TOA VX200SZ-2
2
Vocal message module TOA EV 200M
With the small-scale retail trade badly hit by the recession, the strengths and shrewd marketing of large chain stores attracts a large audience, in search of offers, competitive prices, and even, let's admit it, to simply do a tour of a kind of “Candy store”. Behind the scenes, this audience cannot be managed in an improvised way and, even as regards safety, common sense but also compliance with regulations is essential. Consequently, with the opening of one of these centres in San Giuliano Milanese the supermarket chain decided to equip itself with an EVAC sound diffusion system which can help customers find the exit quickly and in an orderly manner in the event of an emergency and especially in fire. THE NEEDS OF THE CUSTOMER Protagonists of the project and installation work for the new system were FGS Impianti and Phoebus, which in Italy distributes the TOA brand, known for having certified guided evacuation systems and speakers in its catalogue for many years. In fact, full compliance with the regulation was the first parameter of choice: EN 54-16 for the definition of the electronic equipment to adopt and EN 54-24 for the constructive specifications of the speakers. The system however should have presented other features: uniformly cover the eight zones defined by the customer also with non-emergency announcements (connected to promotions, service announcements, etc.), perhaps with background music and with the possibility to adjust volume and mode independently for each zone. Marco Balagna of FGS Impianti, in association with Guido Dosso from the Design Office of Phoebus, presented a project – which was later awarded the contract – that was able to respond to all of these needs; first and foremost certification of the equipment, but also the other aspects required by the regulation. The self-diagnostics of all the system’s elements, can be done in less than one and a half minutes, and about amplifiers and speakers, TOA proposes impedance diagnostics which, unlike what happens with the so-called "pilot tone", allows constant voltage systems not only to check the integrity of the connections, but also to ensure the speakers connected are active and in a sufficient number to guarantee delivery of the emergency messages. The alarm and pre-alarm messages must be provided in contemporaneous in zones or groups of different zones and the system also offers the possibility to have eight different programmes; it satisfies also the other features required by the regulation, which includes the ability to respond to the alarm situation within 3 seconds, to be ready for use within 10 seconds from when it is switched on, the independent management of power which shifts automatically to the batteries when there is no voltage, the guarantee of appliances and suitable materials with a use which is 24/7 etc.
Amplifiers 1
2xchannel amplifier TOA VP-2122
4
1xchannel amplifier TOA VP-2241
3
1xchannel amplifier TOA VP-2421
8
TOA VP-200 bgm
1
TOA VP-200VX
2
power supplier TOA VX-200PS
2
control unit for power supply TOA VX-2000DS
Speaker
32
226
TOA PC-1867FC
68
TOA CS-64BS
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h TOA VX-2000
STRUMENTI TOOLS
THE SYSTEM The Evacuation Plan, or rather the modes of operation, the messaging, etc., was defined by the Fire Brigade together with the customer’s safety staff, and it is implemented by a dedicated application which is programmed ad hoc: automatically in the event of fire or presence of smoke and manually in all other cases of emergency. In a power failure or in emergency mode, the alarm system abandons “normal” operation for music and messaging, to diffuse the guided evacuation plan. “With the inauguration of the shopping centre which is home to the supermarket” explains Balagna, “the time available to install the system was reduced to a maximum and we succeeded, to our great satisfaction, to install the entire system in just three and a half months. The system is composed of management and message issuing equipment, linked in a network, and by a suitable number of speakers. The management equipment is joined in a rack: the main unit is a VX-200, equipped with several expansion modules, to adapt to the specific needs of the environment (for example the two inputs for the digital message module, or the 10 outputs, which can increase to 50 with additional units).
The system is interfaced with a smoke detection system which is hooked up to a dialling pad through the anti-intrusion system and to a radio-relay managed in double safety mode which relies on the telephone network and on a radio peripheral which launches the signal to a surveillance institute. Any malfunctions are always remotely monitored through the smoke detection station and always via telephone. There are table microphones for the messages, amplifiers, already arranged with outputs for constant voltage (50-70 and 100 volt) systems, the diagnostics modules and the batteries for emergency power. Finally, different types of speakers were chosen depending on the contexts: for ceilings, recessed into the wall, and horn or sound projection (and with IP 65 protection) for external areas. They are all certified EN 54-24”.
GLI APPARECCHI DI GESTIONE SONO RIUNITI IN UN RACK: L’UNITÀ PRINCIPALE È UN VX-2000, EQUIPAGGIATA DI ALCUNI MODULI DI ESPANSIONE, PER ADATTARSI ALLE NECESSITÀ SPECIFICHE DELL’AMBIENTE THE MANAGEMENT EQUIPMENT IS JOINED IN A RACK: THE MAIN UNIT IS A VX-200, EQUIPPED WITH SEVERAL EXPANSION MODULES, TO ADAPT TO THE SPECIFIC NEEDS OF THE ENVIRONMENT
INCONTRI MEETING
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TOA
Otojuku, l’arte del suono perfetto TOA - Otojuku, the art of perfect sound Oggetto della rubrica Incontri di questo mese è il produttore di sistemi audio giapponese TOA, noto in Italia prevalentemente per i propri sistemi di allarme vocale certificati EN 54. La storia aziendale è antecedente alla II Guerra Mondiale e parte dalla produzione di microfoni e di altoparlanti a tromba, in seguito alla produzione del primo modello di altoparlante reflex giapponese per intuizione del fondatore Tsunetaro Nakani
The subject of the Meetings column this month is TOA, the Japanese audio systems producer, well-known in Italy for its EN 54 certified voice alarm systems. The Company was set up prior to World War II and began with the production of horn speakers, microphones and amplifiers, followed by the production of the first model of Japanese reflex loudspeakers following the intuition of its founder Tsunetaro Nakani Text: Barbara Trigari
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A raccontarci di TOA è Volker Scheid, Export Sales Manager TOA Electronics Europe, il quale spiega come il marchio sia legato in Giappone proprio alla produzione di speaker a tromba, grazie al primo apparecchio realizzato nel 1947, prendendo a modello uno speaker portato in Giappone dalle truppe di occupazione. La storia di TOA prosegue poi di pari passo con quella della tecnologia legata a questo tipo di speaker, addirittura nel 1962 ne viene realizzata una coppia ad elevata potenza, portata 12 km, tromba di 6 m di diametro e 6,6 m di lunghezza. Un altoparlante TOA è legato anche a una delle rapine più famose e rimaste senza colpevole della storia del Giappone, quella di 300milioni di Yen a Fuch (Tokyo) nel 1968, nella quale il rapinatore travestito da poliziotto si è servito di un megafono TOA ER-303 per svaligiare un furgone blindato. j Volker Scheid, Export Sales Manager TOA Electronics Europe
A quando risale l'approdo del marchio in Europa e l'ingresso nel mondo dell'audio professionale? Volker Scheid - Il quartier generale europeo è nato nel 1973 in Germania, ad Amburgo, e la sede si trova ancora lì: l'anno prossimo compiamo quaranta anni! Successivamente il business si è ampliato al resto d'Europa, poi all'Africa e all'Europa dell'Est con la Russia.
j Dida
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INCONTRI MEETING
IL NOSTRO SLOGAN È “PRODUCIAMO SUONO, NON APPARECCHIATURE”, E TOA DA SEMPRE LAVORA SULLA QUALITÀ DEL SUONO PER RENDERLA MIGLIORE OUR SLOGAN IS “WE PRODUCE SOUND, NOT DEVICES” AND TOA HAS ALWAYS WORKED ON THE QUALITY OF SOUND TO MAKE IT BETTER
Qual è l'elemento distintivo di TOA rispetto ad altri produttori di sistemi audio? VS - TOA è specializzato nei sistemi audio sin dalla fondazione nel 1934, e mette al primo posto la qualità del suono. Il nostro slogan è “produciamo suono, non apparecchiature”, e TOA da sempre lavora sulla qualità del suono per renderla migliore. Inoltre, disponiamo di una rete mondiale di società affiliate e abbiamo partner in ogni nazione, da Cipro all'Italia, dalla più piccola alla più grande, con un livello molto elevato di supporto e di servizio pre e post vendita raggiungibile in ogni parte del globo. Non ci limitiamo a vendere il prodotto, ma facciamo in modo che il cliente ottenga il suono migliore possibile nella location prescelta. Il gusto sonoro è cambiato nel tempo? Qual è l'approccio per quanto riguarda la timbrica degli altoparlanti? VS - Nel corso dei decenni TOA ha sviluppato un proprio suono, soprattutto in Giappone dove ha creato anche un termine che lo definisce, “Otugiuku”, e costituito una squadra di esperti molto selezionati, alcuni molto anziani e ricchi di esperienza, per cercare il suono migliore. Proprio su questa “arte del suono” vengono organizzate regolarmente delle sessioni formative, con i nostri tecnici che vengono inviati in Giappone o training con esperti giapponesi qui in Europa: a settembre per esempio ne abbiamo organizzato uno per i distributori europei. L'idea è di formare il mercato sull'Otojuku TOA attraverso i nostri distributori.
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La formazione è importante per TOA? Come è organizzata? A chi si rivolge? VS - Al primo posto naturalmente c'è la formazione sui prodotti rivolta ai partner, in modo che questi siano affidabili e possano servire al meglio la clientela in tutti gli aspetti, dalla vendita all'assistenza. Al di sopra di questa formazione c'è quella sull'Otojuku e su come progettare un sistema audio per l'ottimale intelligibilità del messaggio, con training tecnico fornito regolarmente presso la sede di Amburgo ma anche nelle diverse nazioni, sia per i partner che per gli installatori che i partner ci segnalano. Per esempio una delle questioni più attuali almeno in Germania è quella della sicurezza nelle scuole, quindi stiamo facendo formazione presso gli istituti riguardo ai sistemi di allarme voicee e intercom, certamente anche come veicolo per vendere i prodotti, ma non solo. In tema di sicurezza, TOA è tra i primi produttori ad aver ottenuto la certificazione per la norma EN54. VS - Infatti, tutti i nostri prodotti sono certificati, dall'alimentazione agli speaker, e siamo stati tra i primi, perché coinvolti sin da subito già nel processo di definizione della norma europea, con esperti TOA seduti ai tavoli di lavoro della Commissione. Siamo piuttosto esperti e abbiamo accesso alle informazioni di prima mano, quindi le installazioni le abbiamo potute fare sin da quando nel 2011 la norma è diventata obbligatoria. Aggiungo che in Asia e Africa c'è la tendenza ad adeguarsi a questa norma europea perché deriva dallo standard mondiale ISO 7240 e queste regioni guardano sempre con interesse all'Europa quando si parla di sicurezza. Rispetto alla EN 54, pensiamo che ci sia ancora spazio per migliorarla; comunque facciamo già formazione e cerchiamo di sviluppare i nostri prodotti in modo che siano conformi.
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E riguardo all'installazione? Come si certifica che sia stata fatta correttamente? VS - Facciamo training agli operatori e ai partner, anche se ci sono delle differenze normative nazione per nazione. Stimoliamo i nostri partner a spingere perché nelle specifiche delle gare d'appalto e nei progetti l'impianto sia pensato in modo adeguato, purtroppo però per problemi di budget è facile tagliare proprio sui sistemi di sicurezza: alla fine l'impianto funziona anche se non ci sono altoparlanti in ridondanza. Il punto è se poi funzionerà anche in caso di emergenza: usare prodotti certificati non basta, bisogna anche installarli in maniera corretta, e da parte nostra cerchiamo di educare il mercato anche partecipando alla definizione della normativa europea in merito. Come nasce un nuovo prodotto? Avete prodotti diversi a seconda dei paesi, oppure no? VS - I mercati mondiali sono tra loro molto diversi, sia per le norme di sicurezza antincendio che per le esigenze della clientela. TOA sviluppa prodotti mirati alle singole regioni, quindi il portfolio è diverso in Giappone e in Europa, con prodotti sviluppati appositamente per il nostro mercato. Il reparto R&D si trova in Giappone ed è imponente, ben cento persone: il grosso del lavoro di sviluppo nuovi prodotti viene fatto lì, anche se c'è un Product Management Department europeo con dieci persone di diverse nazionalità, e anche giapponesi, per assicurare l'ottimale scambio
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di informazioni con la Casa madre. Queste persone raccolgono informazioni direttamente dai nostri partner nei diversi mercati nazionali e attuano un fitto scambio di informazioni con l'R&D giapponese, sia in virtuale che incontrandosi fisicamente alle fiere e nelle occasioni formative o di visita ai partner locali. Su questa base, in Giappone viene sviluppato e realizzato un prototipo, che ci viene spedito per i test e i feedback degli operatori. Non parliamo del singolo amplificatore, ma della progettazione di un nuovo sistema o linea di allarme vocale; attraversiamo tre fasi: nella prima, sviluppiamo il system manager e lo testiamo, nella seconda fase espandiamo la linea realizzando i diversi prodotti, fino a introdurre nella terza fase tutta la linea di apparecchi, testati e verificati, proprio per evitare problemi quando poi la linea verrà proposta al mercato. E rispetto alla sostenibilità ambientale? VS - Per la nostra gamma di prodotti il consumo energetico è un aspetto cruciale, si tratta di apparecchiature che lavorano prevalentemente in standby e si attivano appunto solo in caso di emergenza. Ovvio quindi che siano progettati per consumare il meno possibile. Per le linee di produzione ci atteniamo alle regolamentazioni internazionali; tutte le fabbriche sono certificate ISO 14001 e cerchiamo di produrre in maniera consapevole.
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INCONTRI MEETING
Dove si trovano i siti produttivi? VS - Principalmente in Giappone, con tre stabilimenti presso i quali si realizzano i prodotti più sofisticati e complessi. Poi abbiamo siti produttivi in Indonesia, Vietnam, Taiwan e Cina, tutti di proprietà diretta TOA al 100% e gestite da management giapponese con un controllo qualità molto stretto. La proprietà delle fabbriche fa sì che la qualità sia uniforme, come la maniera di lavorare, identica in Cina e in Giappone. Rispetto alla produzione, non necessariamente vi sono delle specializzazioni; anche se per esempio l'Indonesia è forte nella produzione di altoparlanti, Taiwan per i microfoni e il Vietnam per i sistemi conferenza, non è una regola fissa e dipende dalle linee di prodotto. Questo per ottimizzare i costi anche rispetto alla logistica, ovvero mantenere le produzioni nei luoghi dove vengono acquistati i componenti. Qual è il ciclo di vita di un prodotto TOA? VS - La nostra filosofia è di produrre beni durevoli, quindi il ciclo di vita arriva a quindici, venti anni, come dimostrano alcune installazioni ancora funzionanti, e che non hanno nessun bisogno di essere aggiornate. Diciamo che per i sistemi di allarme vocale il ciclo di vita è intorno ai dieci anni, mentre per mixer, amplificatori, microfoni e speaker siamo intorno ai cinque anni, anche perchè questi tempi tendono ad accorciarsi per tutta l'industria, e TOA di conseguenza deve stare al passo. Allora siete in grado di fornire ricambi anche per le installazioni “storiche”? VS - Esattamente, possiamo sostituire delle parti o espandere il sistema, sia attingendo al magazzino in Germania che a quello giapponese per i ricambi meno utilizzati, ovviamente con tempistiche più dilatate. Per ogni prodotto la fornitura di pezzi di ricambio è garantita per otto anni dopo l'uscita dalla produzione
TUTTI I NOSTRI PRODOTTI SONO CERTIFICATI, DALL'ALIMENTAZIONE AGLI SPEAKER, E SIAMO STATI TRA I PRIMI, PERCHÉ COINVOLTI SIN DA SUBITO GIÀ NEL PROCESSO DI DEFINIZIONE DELLA NORMA EUROPEA, CON ESPERTI TOA SEDUTI AI TAVOLI DI LAVORO DELLA COMMISSIONE ALL OF OUR PRODUCTS ARE CERTIFIED, FROM THE POWER SUPPLY TO THE SPEAKERS, AND WE WERE AMONG THE FIRST, BECAUSE INVOLVED FROM THE BEGINNING IN THE PROCESS OF DEFINING THE EUROPEAN REGULATION WITH TOA EXPERTS SITTING AT THE COMMISSION’S DISCUSSION TABLE
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Come vedete il mercato italiano? VS - In Italia siamo presenti con un partner ormai storico ed esclusivo, Phoebus, che ha dimostrato negli anni grande competenza e capacità facendo conoscere il marchio e prestando assistenza tecnica in maniera molto affidabile. Avere un partner esclusivo e affidabile è importante soprattutto per i mercati più grandi e importanti, come pensiamo sia l'Italia, nonostante la crisi. La nostra visione è a lungo termine, va oltre i dieci anni in prospettiva e sicuramente l'Italia, insieme a Germania, Francia e UK, rappresenta un mercato tra i più forti e importanti per TOA. Pensando al futuro, quali tecnologie, servizi o tendenze ritenete strategici? VS - Difficile dare una risposta. Penso che i sistemi certificati EN 54 saranno sempre più importanti, insieme alla capacità di combinarsi con altri sistemi, per esempio per la gestione degli edifici, in modo che allarme vocale e allarme antincendio non siano più visti come sistemi stand alone ma siano inseriti in un network per la gestione e il controllo. To tell us about TOA is Volker Scheid, Export Sales Manager at TOA Electronics Europe, who explains how the brand in Japan is connected to the production of horn speakers thanks to the first device produced in 1947, based on the model of a speaker brought to Japan by occupation troops. The history of TOA continues in line with that of the technology connected to this kind of speaker; in 1962 two high powered speakers of this kind were produced, with a capacity of 12 km and a horn measuring 6 m in diameter and 6.6 m in length. A TOA loudspeaker is also connected to one of the most famous robberies in the history of Japan which saw 300 million Yen stolen in Fuch (Tokyo) in 1968; the robber dressed up as a policeman and used a TOA ER 303 megaphone to rob a security van. To this day the robbery remains without a culprit. When did the brand arrive to Europe and enter the professional audio sector? Volker Scheid - The European HQ was set up in 1973 in Hamburg, Germany, and it is still there: next year we will celebrate our fourtieth birthday! Later, the business expanded to the rest of Europe, then to Africa and to Eastern Europe with Russia. What is the distinctive feature of TOA compared with other audio system producers? VS - TOA has been specialised in audio systems since it was set up in 1934, and puts sound quality before everything Our slogan is “we produce sound, not devices” and TOA has always worked on the quality of sound to make it better. We also avail of a worldwide network of affiliated companies and we have partners in every country, from Cyprus to Italy, from the smallest to the largest, with a very high level of support in before and after sales service which can be reached anywhere in the world. We do not limit ourselves to selling the product, but also ensure that the customer obtains the best possible sound in the chosen location.
INCONTRI MEETING
Has the taste in sound changed over time? What is the approach as regards the timbre of loudspeakers? VS – Over the decades, TOA has developed its own sound, above all in Japan where it has also created a term that defines it, “Otojuku”, and put together a team of highly selected experts, some are very old and full of experience, to find the best sound. Training sessions on this “art of sound” are regularly organised with our technicians who are sent to Japan or train with Japanese experts here in Europe. In September, we organised one for our European distributors. The idea is to train the market on Otojuku TOA through our distributors. Is training important for TOA? How is it organised? Who is it geared to? VS - First and foremost there is training on the products for the partners, so that they may be reliable and serve the clients at their very best in all aspects, from sales to assistance. After that there is training on Otojuku and on how to design an audio system for optimum intelligibility of the message, with technical training provided regularly at the premises in Hamburg but also in different countries, both for partners and for installers who are brought to our attention by our partners. For example, one of the hottest issues in Germany at the moment is safety in schools, so we are doing training at the institutes on the voice and intercom alarm systems also as a means through which we can sell our products, but not only. In terms of safety, TOA is one of the first manufacturers to have obtained EN 54 certification. VS – In fact all of our products are certified, from the power supply to the speakers, and we were among the first, because involved from the beginning in the process of defining the European regulation with TOA experts sitting at the Commission’s discussion table. We are somewhat experts on the matter and have access to first-hand information, so we have been able to do the installations since the regulation became compulsory in 2011. In Asia
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TOA
La fondazione di TOA risale al 1934 quando Tsunetaro Nakani inaugura a Kobe, in Giappone, la produzione di altoparlanti a tromba, microfoni e amplificatori. Nonostante i pesanti bombardamenti subiti nel corso della II Guerra Mondiale, l'attività riprende sempre a Kobe, dove ancora oggi si trova il quartier generale e principale centro di produzione, con lo sviluppo del primo altoparlante reflex a tromba, venduto con successo nelle scuole e stazioni ferroviarie. Il primo passo di apertura al mercato estero avviene nel 1953 con l'inaugurazione delle esportazioni verso l'India. Negli anni Sessanta si ha lo sviluppo dei primi amplificatori (nel 1967 nasce la Blue Line), l'ingresso nel settore medicale (oggi Sysmex Corporation) e lo sviluppo del primo sistema di allarme per le emergenze. Il primo sistema intercom TOA risale invece al 1976, accanto a speaker e sistemi per la diffusione della musica, anche wireless (Karaoke), con prestigiose installazioni negli anni Novanta. Nel 1977 la quotazione in borsa (Osaka). Le sussidiarie di Vietnam e Singapore nascono nel 2001, nel 2002 quella cinese: in queste nazioni infatti TOA opera con siti produttivi di proprietà. Attualmente TOA produce sistemi public address, sistemi audio professionali, sistemi di comunicazione intercom e CCTV; impiega 2.916 addetti (al 31 marzo 2012) e ha un giro d'affari pari a 35,956 miliardi di Yen. È quotata nella prima sezione della borsa di Tokyo e Osaka, e i suoi prodotti sono distribuiti in tutto il mondo attraverso le sedi operative distaccate e i partner locali. www.toa.jp TOA was set up in 1934 when Tsunetaro Nakani inaugurated the production of horn loudspeakers, microphones and amplifiers in Kobe, Japan. Despite the heavy bombing suffered during World War II, the activity resumed, always in Kobe, where the general HQ and head production centre are still found today, with the development of the first reflex horn loudspeaker, sold successfully in schools and railway stations. The first step of opening to the foreign market came in 1953 with the inauguration of exports to India. The 1960s saw the development of the first amplifiers (in 1967 the Blue Line was born), the entry into the medical sector (today Sysmex Corporation) and the development of the first alarm emergency system. The first TOA intercom system dates to 1976, alongside the speakers and music diffusion systems including wireless (Karaoke) with prestigious installations during the 1990s. In 1977 the company was listed on the stock exchange (Osaka). The subsidiaries in Vietnam and Singapore were set up in 2001, in 2002 in China: TOA operates with its own production sites in these nations. TOA currently produces public address systems, professional audio systems, intercom communication systems and CCTVs; it employs 2,916 staff (at 31st March 2012) and has a turnover of 35,956 billion Yen. It is listed in the first section of the Tokyo and Osaka stock exchange, and its products are distributed worldwide through its branch offices and local partners.
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INCONTRI MEETING
STIMOLIAMO I NOSTRI PARTNER A SPINGERE PERCHÉ NELLE SPECIFICHE DELLE GARE D'APPALTO E NEI PROGETTI L'IMPIANTO SIA PENSATO IN MODO ADEGUATO, PURTROPPO PERÒ PER PROBLEMI DI BUDGET È FACILE TAGLIARE PROPRIO SUI SISTEMI DI SICUREZZA WE ENCOURAGE OUR PARTNERS TO PUT PRESSURE ON SO THAT IN THE SPECIFICATIONS OF THE CALLS FOR TENDERS AND IN THE PROJECTS THE SYSTEM IS ADEQUATELY CONSIDERED, HOWEVER FOR BUDGET PROBLEMS IT IS EASY TO CUT BACK PRECISELY ON SAFETY SYSTEMS
and Africa there is the tendency to adapt to this European regulation because it comes from the world standard ISO 7240 and these regions always look with interest to Europe when we speak of safety. With believe that there is still room for improvement on the EN 54; in any case we are doing training and try to develop our products so that they can be compliant. And as regards installation? How do you certify that it has been done correctly? VS - We do training with operators and partners, even if there are differences in regulations between countries. We encourage our partners to put pressure on so that in the specifications of the calls for tenders and in the projects the system is adequately considered, however for budget problems it is easy to cut back precisely on safety systems: in the end, the system functions even if there are no redundant loudspeakers. The point is will it function even in an emergency: to use certified products is not enough, it is necessary to install them correctly and we try to educate the market also by participating in defining the relevant European regulation. How is a product born? Do the products differ from country to country? VS - The world markets are very different to each other, in terms of fire safety regulations and customer needs. TOA develops products aimed at single regions, so the portfolio is different in Japan and Europe with products developed specifically for our market. The R&D department is in Japan and it is large, employing one hundred people: most of the work of developing new products is done there, even if a Product Management Department does exist in Europe, employing ten people of different nationalities, including Japanese, to ensure optimal exchange of information with the parent company. These people gather information directly from our partners in the different national markets and implement a dense virtual network of information with the Japanese R&D department and meet physically at fairs and training events or visits to local partners. On this basis, a prototype is developed and produced in Japan which is then sent to us for the tests and feedback of the operators. We are not speaking of just the amplifier, but of the design of a new system or line of voice alarm; it involves three stages: in the first, we develop the system manager and
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test it, in the second phase we expand the line producing the different products, to introduce in the third stage all the line of devices, tested and verified, precisely to prevent problems when the line is launched on the market. And respect of environmental sustainability? VS - For our range of products energy consumption is a crucial aspect, as they are devices which work mainly on stand-by and are activated only in an emergency. Obviously they are designed to consume as little as possible. For the production lines we keep to the international regulations, all the factories are ISO 14001 certified and we try to produce in a conscientious manner. Where are your production sites? VS - Primarily in Japan, with three factories where the most sophisticated and complex products are produced. Then we have production sites in Indonesia, Vietnam, Taiwan, and China which are all directly 100% owned by TOA and managed by Japanese management teams with very rigid quality control. The ownership of the factories ensures the quality is uniform, like the working method, and identical in China and in Japan. With respect to production, there are not always specialisations; however, having said this, Indonesia is strong in the production of loudspeakers, Taiwan in microphones and Vietnam in conference systems, it is not a fixed rule and it depends on the lines of product. This is to optimise the costs even for logistics, or rather to keep production in places where the components are purchased. What is the lifecycle of a TOA product? VS - Our philosophy is to produce long-lasting goods, so the lifecycle reaches up to fifteen, twenty years as some installations which are still in operation show, and which have no need to be updated. Let’s say that for voice alarm systems the lifecycle is around ten years, while for mixers, amplifiers microphones and speakers around five years, also because these times tend to shorten for all the industry, and TOA must keep in step. For each product the supply of spareparts is guaranteed for 8 years after discontinuation So you are able to provide spare parts even for “longstanding" installations? VS – Exactly, we can replace parts or expand the system, by drawing on the warehouse in Germany and that in Japan for the spare parts less used, obviously with longer times. What do you think of the Italian market? VS - We are present with a sole and longstanding partner, Phoebus, which has shown great skill and ability over time in making our brand known and giving technical assistance in a highly reliable manner. To have an exclusive and reliable partner is important above all for the larger and more important markets, as we believe Italy is, despite the crisis. Our long-term vision goes beyond the ten years and surely Italy, Germany, France and the UK, are one of the strongest and important markets for TOA. Looking to the future, which technologies, services or trends do you consider strategic? VS - It is difficult to say. I think that EN 54 certified systems will be increasingly important, together with the ability to combine them with other systems, for example for building management, so that voice alarms and fire alarms are no longer seen as stand-alone systems but inserted into a management and control network.
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Basta! con „il mio impianto suona meglio, ho i setup di Mario!“: d&b è d&b.
Dicono che i sistemi di altoparlanti d&b audiotechnik si possono pilotare solamente con amplificatori d&b. Non è solo la garanzia che la qualità sonora è costantemente riproducibile, ma anche la chiave per un‘efficienza realmente superiore. E comunque: d&b, come sempre.
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Il sistema integrato PA8506-V di PASO è pensato per quelle situazioni di emergenza ove occorra guidare fuori da un edificio un certo numero di persone. È progettato per permettere un’installazione semplice e intuitiva, ed è particolarmente adatto in ambienti medio-piccoli come in uffici, supermercati, scuole, ospedali e centri benessere. Assolutamente in linea con le relative norme europee (EN 54-16, EN 60849), il PA8506-V può controllare tutto il “percorso critico” del segnale audio, dalla capsula del microfono d’emergenza o dal generatore messaggi fino alla linea di altoparlanti attraverso la catena di amplificazione; inoltre, in caso di assenza di alimentazione (come in caso di incendio) garantisce il funzionamento per almeno 30 minuti e a massima potenza (e per 24 ore in stand by). Questo grazie alla linea di alimentazione secondaria a 24 Vcc, con unità di ricarica delle batterie interne.
PA8506-V risponde a tutte le necessità di carattere VES: invio di chiamate d’allarme, monitoraggio continuo di ogni sua parte ecc. In assenza di emergenza funziona come un sistema audio distribuito di qualità, senza che questa attività interferisca in alcun modo con le routine di diagnostica. Ma proviamo ad andare più nel dettaglio: il kit comprende un microfono di emergenza, un generatore di messaggi, una porta USB per la riproduzione della musica di sottofondo; dispone di otto contatti d’ingresso programmabili e controllabili, mentre la sezione d’uscita verso i diffusori è composta da sei zone separate, ognuna con una regolazione propria del volume. L’audio è controllato digitalmente con un DSP embedded, e tutti gli elementi sono collegabili con semplici cavi CAT5. Ogni zona dispone poi di due circuiti per linee separate d’altoparlanti che permettono una totale copertura dell’area specifica, anche nel caso in cui un guasto del circuito di una di queste ne comprometta il corretto funzionamento. Il sistema comprende inoltre due amplificatori da 250W in classe D, dedicati uno alla voce e uno alla musica; tuttavia in caso di emergenza quest’ultimo viene convertito automaticamente all’uso voce. È possibile connettere due unità centrali per realizzare impianti fino a 12 zone, per un massimo di 1.000 W di potenza, e collegare fino a 16 postazioni di chiamata (grazie alla serie PMB). Le console di supervisione da remoto PMB132/12-V e PM132-V dotate di microfono, sono completamente diagnosticate, e consentono una maggiore flessibilità operativa e di gestione per tutte le eventuali chiamate di servizio e/o di emergenza sulle zone del sistema. Un altro aspetto rilevante è la possibilità di gestire diverse sorgenti audio d’entrata come microfoni, unità di chiamata e dispositivi vari tramite una semplice porta USB. I comandi frontali e il display LCD consentono una facile programmazione e procedura di set-up mentre per rendere la configurazione ancora più semplice è disponibile la funzione Web server.
SPECIFICATIONS
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A more detailed look at the system reveals a kit which includes an emergency microphone, a message generator, and a USB port for the reproduction of background music. It avails of eight programmable input contacts which can be monitored, while the output section to the speakers is composed by six separate zones, each with its own volume adjustment. Audio is digitally controlled with an embedded DSP, and all the elements are connected by simple CAT 5 cables. Each zone also avails of two circuits for separate lines of loudspeakers which allow total coverage of the specific area, even if a fault with the circuit of one of these compromises its correct operation. The system includes two 250W category D amplifiers, with one dedicated to voice and the other to music; however, in an emergency the latter is automatically converted to voice use. It is possible to connect two main units to create systems of up to 12 zones, for a maximum of 1000 W and connect up to 16 call positions (thanks to the PMB series). The remote supervision consoles PMB 132/12-V and PMI 132-V equipped with microphone, are fully diagnosed, and allow greater operational and management flexibility for any service and/or emergency calls on the zones of the system. Another important aspect is the possibility to manage different input audio sources like microphones, call units and devices through a simple USB port. The front commands and the LCD display allow easy programming and set-up procedure, while configuration is made even simpler by the Web server function that is available.
PMB106-G, PMB112-G Postazioni digitali di chiamata con selezione zone CAT5 SFTP
CAT5 SFTP
Sorgenti sonore Centrale antincendio
EMERGENCY UNITS
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PAGING UNITS
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Balanced microphone input (IN 1) with phantom power supply and precedence contact. Balanced microphone or line input (IN 2) with phantom power supply (MIC), precedence contact or automatic VOX precedence. Balanced line input (IN 3) with automatic VOX precedence function. 8 programmable and controlled input contacts. 6 open-collector outputs, programmable as system status or override outputs for by-passing the attenuators. 2 relay outputs for “emergency” and “failure” conditions. Cat 5 socket for remote emergency consoles. Cat 5 socket for service call consoles (PMB range or ACIO8136 I/O audio/ contacts). Cat 5 socket for connection to a slave expansion unit. 100-70V line input/output for connection to a 250 W external amplifier for expansion purposes. Built-in loudspeaker for channel monitoring and acoustic failure signalling function. Input 24 VDC secondary emergency power supply. Certificate of conformity to EN54-16 n. 0068 - CPD-081/2011.
AUDIO
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AUX IN
The PASO PA8506 V integrated system is designed for emergency situations where it is necessary to guide a large number of people out of a building. It is designed to allow simple and intuitive installation and is especially suited to small - medium sized environments like offices, supermarkets, schools, hospitals and wellness centres. In line with relevant European regulations (EN 54-16, EN 60849), the PA8506-V can control the entire “critical route” of the audio signal, from the emergency microphone capsule or from the message generator to the loudspeaker line through the amplification chain; furthermore, in the absence of power (as in the case of fire) it guarantees operation for at least 30 minutes and at maximum power (and for 24 hours in standby). This is thanks to the secondary 24 Vdc power line with a recharger for the internal batteries. The PA8506-V responds to all VES requirements: sending alarm calls, continuous monitoring of each of its parts, etc. In the absence of an emergency it functions like a quality audio distribution system, without this interfering in any way with the diagnostics routines.
PA8506-V
CONTACT
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100 V
AUDIO
ZONE 1÷6
AW5624 Booster EN54-24 (opzionale)
PAGING UNITS
CAT5 SFTP
EMERGENCY UNITS
CAT5 SFTP
PMB132-V, PMB132/12-V Postazioni d’emergenza remote
PA8506-V
Alimentazione 24Vcc
100 V
Diffusori EN54-24 AUDIO
Born in Recanati in 1963 as a craft shop, FBT now is an international industry that designs and produces highly professional audio equipment. Unique mission: to improve the quality of the sound to make it more enjoyable as possible for the user. The production, entirely made in Italy, is managed and articulated within the company which includes: a laboratory for research and development, electronics sector, plastic molding, carpentry, workshop, painting, testing and pre and post sales services. The FBT offer has been further increased by the acquisition of the brand PASO: company internationally known for sound diffusion products guaranteed in accordance with the latest standards UNI
Diffusori EN54-24
CAT5 SFTP
Nata a Recanati nel 1963 come piccola bottega artigianale, FBT è oggi un’industria leader a livello internazionale che progetta e realizza prodotti audio altamente professionali. Unica mission: migliorare costantemente la qualità del suono per renderlo il più coinvolgente possibile per il fruitore. La produzione è totalmente Made in Italy; gestita e articolata all’interno dell’azienda che racchiude: laboratorio di ricerca e progettazione, comparto elettronico, stampa materie plastiche, falegnameria, officina meccanica, verniciatura, collaudo e assistenza pre e post vendita. L’offerta FBT si è ulteriormente accresciuta recentemente con l’acquisizione del marchio PASO: azienda di livello internazionale nota per prodotti di diffusione sonora garantiti secondo i più recenti standard UNI
Riproduzione diretta di file *.mp3 Trasferimento di messaggi pre-registrati d’allerta e/o d’emergenza
REMOTE LINK
FBT
PMB132-V, PMB132/12-V Postazioni d’emergenza remote
ZONE 7 ÷ 12
AW5624 Booster EN54-24 (opzionale)
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SISTEMA NETWORKING DIGITALE
www.prase.it
La soluzione ideale per la Stazione Tiburtina DIGITAL NETWORKING SYSTEM The ideal situation for Tiburtina Station
Tre anni di lavoro, tre anni di modifiche e migliorie per un risultato davvero soddisfacente. Un sistema di diffusione sonora ideato da Prase Engineering che, facente capo a Roma Termini, copre interamente pensiline e aree commerciali della stazione Tiburtina Three years of work, three years of modifications and improvements for a truly satisfying result. A sound diffusion system devised by Prase Engineering which, dependant on Rome Termini, covers all platform roofs and commercial areas of the Tiburtina station
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Con 150mila passeggeri in transito ogni giorno, 20 binari e 50mila mq tra percorsi pedonali, uffici, aree espositive, esercizi commerciali e sportelli di servizio la Tiburtina è una delle stazioni ferroviarie più importanti e antiche del nostro paese, dedicata adesso da Trenitalia a crocevia romano per i treni ad alta velocità. Un lavoro di adeguamento notevole che ha coinvolto Prase Engineering e più installatori, chiamati a realizzare un sistema di diffusione sonora degli annunci ai viaggiatori certificato secondo le più recenti normative; quindi definito per quanto riguarda i caratteri di progettazione, installazione e funzionalità, affidabile e performante in ogni circostanza, ridondante e che preveda apparecchiature di scorta ugualmente monitorate per intervenire ad ogni possibile guasto. In sostanza il sistema di diffusione e di informazione al pubblico, pensato anche per guidare verso l’uscita le persone presenti in stazione in caso di incendio, avrebbe dovuto coprire, con alto grado di intelligibilità per il pubblico e con un impatto estetico adeguato, le zone delle pensiline e dell’atrio commerciale: esigenze complesse dato l’alto afflusso di passeggeri e l’alta intensità di eventuali suoni disturbanti presenti in un ambiente simile.
Prase Engineering ha coordinato la progettazione e ha seguito le fasi di realizzazione, svolta da più installatori specializzati scelti dalla committenza. Il sistema si basa su centrali audio completamente ridondanti che comunicano via rete/fibra ottica con altri dispositivi posti all’interno della stessa stazione e con quelli presenti presso Roma Termini, da cui partono le comunicazioni e si controlla l’intero impianto. Per gestire tutto il sistema sono stati utilizzati due AudiaFlex Cobranet di Biamp: non solo un mixer ma un server centrale che è un vero e proprio cervello di gestione dell’impianto attraverso il quale è possibile programmare i messaggi, dividere le zone di diffusione a seconda dei segnali o dei messaggi da diffondere. Per quanto riguarda invece la diffusione, sono stati installati quattro Axys DS500 e tre DS280 di rinforzo, con una particolare tecnologia interna che ne determina “l’alta direttività”, disposti a una distanza l’uno dall’altro di 50 m e incassati nelle colonne e nei contesti architettonici delle aree da sonorizzare. L’alta direttività permette infatti di diffondere le onde sonore trasmesse dai coni in modo preciso e lineare, senza rimbombi e riverberi dovuti a eventuali barriere strutturali. Infine, sono stati installati altoparlanti Soundtube a larga dispersione per gli ambienti comuni. Gli apparecchi, controllati digitalmente, sono quelli già utilizzati da Prase in ambiti simili come la Stazione Centrale di Milano, Bologna, Firenze, Torino ecc. e che in questo contesto di sono dimostrati altamente efficaci; un lavoro importante quindi la cui definizione finale ha impegnato circa tre anni durante i quali i disegni e le apparecchiature sono stati più volte modificati, per allinearli alle novità tecnologiche.
MATERIALE INSTALLATO EQUIPMENT INSTALLED SPEAKERS 7
Speakers high directivity AXYS - DS180
30
Speakers high directivity AXYS - DS280
1
Speakers high directivity AXYS- DS430
5
Speakers high directivity AXYS - DS500
56
Column Speakers SOUNDTUBE - CM500
48
Column Speakers TANNOY - CMS601BM
18
Column Speakers APART - COLW101
ELECTRONICS 2
Ing digital network system with DSP BIAMP- AUDIA FLEX
5
Networking system with DSP and digital cards max 2.400W BIAMP - FUSION
3
Conversion Unit Cobranet for mic / line inputs BIAMP-EXPI
4
Conversion Unit CobraNet outputs mic / line BIAMP- EXPO
2
Units for the management of logical connections BIAMP - LOGIC BOX
1
Industrial server for the management of the system INOUT - MS51
3
network Distributor/conditioner FURMAN - PLPRODMCE
With 150 thousand passengers transiting through the station everyday, 20 tracks and 50 thousand sq m of pedestrian walkways, offices, exhibition areas, shops and service counters, Tiburtina is one of the most important and oldest railway stations in Italy. Trenitalia has now dedicated it to the role of Roman crossroad for high speed trains. The considerable work of upgrading has involved Prase Engineering and more installers, who were asked to create a sound diffusion system for announcements to travellers which would be certified according to the most recent regulations; consequently, in terms of design, installation and operation, it had to be reliable and performing in every circumstance, redundant and include reserve equipment equally monitored to intervene in case of any fault. Essentially, the sound diffusion and public information system, which was also designed to guide the people present to the exits in the presence of fire, should have covered, with a high level of intelligibility for the public and with an adequately aesthetic impact, the zones of the platform roofs and commercial atrium: complex demands given the high concentration of passengers and high intensity of any disturbing sounds present in such an environment. Prase Engineering coordinated the design and supervised the realisation phase which was performed by different specialised installers chosen by the customer. The system is based on fully redundant audio centres which communicate via networks/optic fiber with other devices placed inside the same station and with those present at Roma Termini, from which the communications depart and the entire system is controlled.
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Two Audia Flex Cobranet of Biamp were used to manage the entire system: not just a mixer but a main server which is a fully fledged brain that manages the system through which it is possible to program the messages and divide the zones of diffusion according to the signals or messages to be spread. As regards diffusion, four Axys DS500 and three DS280 for back-up were installed, with a special internal technology which determines “high directivity”. They were positioned at a distance of 50 m from each other and recessed into the columns and architectural features of the areas to be sound edited. High directivity allows to diffuse the sound waves transmitted by the cones in a precise and linear manner, without reverberation or re-echoing due to any structural barriers. Finally, wide dispersion Soundtube speakers were installed for common areas. The equipment, which is digitally controlled, is the same used by Prase in similar areas like the Central Station in Milan, Bologna, Florence, Turin, etc. and which in this context proved to be highly effective; an important work, which took three years to be defined during which the drawings and equipment were modified many times to keep them in line with technological innovations.
PRASE
PRASE Engineering, attiva da oltre vent’anni in Italia in qualità di produttore e distributore ufficiale di prodotti per sistemi audiovisivi nell’ambito professionale, nasce dall’esperienza dei fratelli Prase nella progettazione e realizzazione di impianti per teatri, sale conferenze e per il settore dell’intrattenimento, per estendere il suo raggio di intervento a settori di mercato sempre più specifici e esigenti come l’area congressuale, l’audio networking e i grandi complessi architettonici. Distributore di marchi riconosciuti e provenienti da Europa, Stati Uniti e Estremo Oriente come Biamp, Audio-Technica, Soundtube ecc, Prase si avvale di una struttura tecnica interna comprendente ingegneri in grado di garantire ‘valore aggiunto’ e supporto ai propri partner e clienti. Tra le sue più importanti attività, quella relativa alla formazione e all’aggiornamento dei proprio collaboratori attraverso cui gli stessi vengono certificati per la progettazione di impianti a norma. PRASE Engineering, which has been working for over twenty years in Italy as a manufacturer and official distributor of products for professional audiovisual systems, is the result of the experience of the Prase brothers in designing and manufacturing systems for theatres, conference rooms and the entertainment sector, to expand its radius of action to sectors which are increasingly specific and demanding like congress, audio networking and large architectural complexes. Distributor of recognised brands from Europe, the United States and the Far East like Biamp, Audio-Technica, Soundtube, etc, Prase avails of an internal technical department which includes engineers able to guarantee ‘added value’ and support to its partners and customers. Its most important activities include training and updating for collaborators though which the latter are certified to design systems compliant with the regulations.
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INFO PUBBLICITARIA ADVERTISING INFO
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RCF PER LA SICUREZZA Sistemi e diffusori certificati EN 54-16, EN 54-24 ed EN 60849 RCF FOR SAFETY - Systems and speakers certified EN 54-16, EN 54-24 and EN 60849 Nel catalogo Commercial Audio di RCF si trova una serie completa di apparecchi conformi alle normative EN 54-16, EN 54-24 ed EN 60849, capaci di rispondere a tutte le necessità progettuali e di installazione relative all’evacuazione assistita in caso di emergenza: dai sistemi di paging/voice-alarm ai diffusori The RCF Commercial Audio catalogue reveals a comprehensive series of appliances which are all EN 54-16, EN 54-24 and EN 60849 compliant, able to respond to the design and installation needs of assisted evacuation in the event of emergency: from paging/voice alarm systems to speakers
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Tra questi primi, desideriamo in questa sede evidenziare la serie DXT 7000: si tratta di un sistema di diffusione di messaggistica di emergenza, scalabile ed espandibile grazie alla vasta offerta di moduli complementari, centralizzabile o decentralizzabile secondo le necessità progettuali. Si presta facilmente a installazioni in ambienti piccoli e medi, ma anche a quelle che richiedono maggiore complessità e più elementi, come per esempio in stazioni, centri commerciali, uffici e alberghi. Oltre alla diffusione di messaggi di emergenza può essere utilizzato anche per la distribuzione di sottofondo musicale, senza interferenze con le funzioni di monitoraggio.
DX 7000
DXT 7000 è composto da diversi moduli combinabili, il cui cuore resta sempre però l’MU 7100EN: l’unità centrale con DSP interno e otto amplificatori digitali; in caso di installazioni complesse è possibile collegare in rete fino a 64 MU 7100EN, per ottenere un sistema espanso fino a 512 zone o linee di altoparlanti, e con numerose basi microfoniche. L’intero percorso del segnale (musica, annunci vocali o registrati), dal microfono all’amplificatore, è monitorato come prescrive la normativa, e tutte le impostazioni sono gestibili tramite il software di configurazione dedicato. Del sistema fanno parte anche l’interfaccia LT 7208 EN, per convertire le uscite in linee a tensione costante (100, 70, 50 V) e raggruppare gli amplificatori creando linee di potenza multipla, e una serie di basi microfoniche e di controllo. BM 7608 è la versione più semplice, dispone di un pannello con otto tasti programmabili per la diffusione di messaggi, musica, controllo di volume e delle zone da coprire; tramite password si può accedere alle funzioni di sicurezza. BM 7608D è la sorella maggiore, con tastierino numerico, display LCD per informazioni sul sistema; BM 7608DFM è analoga, ma al posto del gooseneck dispone di un microfono a impugnatura, solitamente preferita dai Vigili del Fuoco e per installazioni a parete; BM 7624DFM è invece la più completa: 24 tasti di comando
programmabili, LCD retroilluminato, e confermate ovviamente le caratteristiche legate alla sicurezza (annunci registrati o microfonici). Su richiesta sono disponibili anche basi microfoniche con un numero maggiore di tasti.
I DIFFUSORI
Gli altoparlanti sono l’ultimo anello della catena di diffusione ma anch’essi, perché il sistema possa essere conforme in tutto alle normative vigenti, debbono rispettare certi requisiti: resistenza dei materiali, morsettiere in ceramica, cavi antifiamma, fusibili termici, senza dimenticare la riproduzione intelligibile della parola. Tutte caratteristiche che accomunano i diffusori RCF certificati EN 54-24. Ecco alcuni esempi: DU 50EN è un diffusori da parete o soffitto ad alta intelligibilità, con risposta in frequenza dai 200 Hz ai 12 kHz, 102 dB SPL a 1 m; PL 70EN è invece il modello da incasso in controsoffitto, risposta in frequenza dai 120 Hz ai 14 kHz, per 109 dB SPL a 1 m. Il proiettore di suono DP 1420EN è pensato per installazioni anche in esterno come parcheggi o parchi, dispone di fattore di protezione IP 66, risposta in frequenza dai 150 Hz ai 20 kHz, per 104 dB SPL a 1 m.
We would like to highlight one of the first, precisely the DXT 7000 series. This is an emergency messaging diffusion system, which is scalable and expandable thanks to the vast range of complementary modules that can be centralised or decentralised according to the design needs. It is easily installed in small and average size environments, but also in those which require greater complexity and more elements such as train stations, shopping centres offices and hotels. In addition to emergency messaging it can be used for the distribution of background music without interfering with the monitoring functions. DX 7000 DXT 7000 is composed by different combinable modules, the heart of which is always the MU 7100EN: the main unit with an internal DSP and eight multichannel digital amplifiers; in the event of complex installations it is possible to connect up to 64 MU 7100EN on line, to achieve an expanded system up to 512 zones or lines of loudspeakers and with numerous microphone bases. The entire signal route (music, vocal or recorded announcements), from the microphone to the amplifier, is monitored as required by the regulation, and all the settings are managed through the dedicated configuration software. The interface LT-7208 EN is also part of the system. It converts the outputs into constant voltage lines (100, 70, 50 V) and to regroup the amplifiers creating lines of multiple power, and a series of microphone and control bases. BM 7608 is the simplest version, it avails of a panel with eight programmable keys to spread the messages, music, volume control and zones to cover; by password it is possible to access the safety functions. BM 7608D is the big sister, numeric keypad, LCD display for information on the system.; BM 7608DFM is similar, but instead of the gooseneck it has a grip microphone, usually preferred by Fire Brigades and for wall mounting; BM 7624DFM is the most complete: 24 programmable command keys, rear lit LCD, and the safety features are of course confirmed (recorded or microphone announcements). On request, microphone bases are also available with a larger number of keys.
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THE SPEAKERS The loudspeakers are the last link in the diffusion chain but they must also be fully compliant with the regulations in force, so specific requirements, resistance of the materials, ceramic terminal boxes, flameproof cables, thermal fuses, must be present, without forgetting the intelligible re-production of the word. These are all features which RCF EN 54-24 certified speakers share. Some examples are: DU 50EN is a wall or ceiling mounted high intelligibility speaker, with in frequency response from 200 Hz to 12 kHz, 102 dB SPL at 1 m; PL 70EN instead is the product to be built in a counter-ceiling, with in frequency response from 120 Hz to 14 kHz, for 109 dB SPL at 1 m. The sound projector DP 1420EN is designed for installations, including outdoors, such as car parks or parks, and avails of protection factor IP 66, in frequency response from 150 Hz to 20 kHz, for 104 dB SPL at 1 m.
RCF
Fondata nel 1949 a Reggio Emilia, dove tuttora ha la sede amministrativa e produttiva, RCF nasce come produttrice di microfoni, apparecchi per P. A. e trasduttori per poi ampliare la propria offerta a tutti i prodotti e sistemi per Audio Professionale e Sonorizzazione Pubblica. Tre dipartimenti – acustica, elettronica, meccanica – lavorano all’unisono dalla progettazione iniziale al prodotto finito e testato. La vasta gamma di RCF si può raggruppare in sei categorie. TT+ High Definition Touring and Theatre: soluzioni per concerti, eventi, e teatri che sfruttano la nuova generazione di amplificatori Classe D e DSP (processori di suono digitali). Professional Speaker Systems: una gamma completa di diffusori e sistemi dedicati a chi ha a che fare con la musica a qualsiasi livello. Transducers: linea di trasduttori professionali di alto livello che comprende woofer, midrange, driver a compressione e trombe realizzati in neodimio, fibra di carbonio, titanio e altri materiali compositi progettati dai laboratori RCF. Commercial Audio: prodotti e sistemi Public Address per ogni esigenza sonora e anche per la diffusione di segnali acustici di emergenza ed evacuazione. Installed Sound: sistemi acustici professionali e amplificatori per installazioni in club, stadi, palazzi dello sport, pub e centri congressi. Congress Solutions: sistemi per conferenze e dibattiti. L’ufficio ESG (Engineering Support Group) rappresenta il riferimento per qualsiasi tipologia di supporto tecnico relativo alla produzione RCF. Infine, RCF offre ai propri clienti un servizio capillare che comprende sopralluoghi tecnici, progettazione, simulazione, preventivazione, cablaggio, attivazione, collaudo e assistenza capillare. Founded in 1949 in Reggio Emilia, which is still home to its administration and production headquarters, RCF began life as a microphone, P.A. appliances and transducer producer and later branched out into all products and systems for Professional Audio and Public Sound editing. Three divisions – acoustic, electronic, mechanical – work in unison, from the initial design stage to the finished and tested product. The large range of RCF can be grouped into six categories: TT+ High Definition Touring and Theatre: solutions for concerts, events and theatres which use a new generation of Class D and DSP amplifiers (digital sound processors). Professional Speaker Systems: a full range of speakers and systems dedicated to those who work in the music business at all levels. Transducers: a line of high level professional transducers which includes woofers, midrange, compression and horn drivers made from neodymium, carbon fibre titanium and other composite materials designed by RCF laboratories. Commercial Audio: products and Public Address systems to cater for every sound requirement and also for spreading acoustic emergency and evacuation signals. Installed Sound: professional acoustic systems and amplifiers for installations in clubs, stadiums, sports halls, pubs and congress centres. Congress Solutions: systems for conferences and debates. The ESG office (Engineering Support Group) is the reference for any type of technical support on the production RCF. Finally, RCF offers its clients a comprehensive service that includes technical inspections, design, simulation, estimation, wiring, commissioning, testing and 47 service network.
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L’EXPO 2012 DI YEOSU Creatività e tecnologia per narrare le meraviglie del Mediterraneo EXPO 2012 YEOSU Creativity and technology narrate the Mediterranean marvels Text: Stefano Cavese
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SOLUZIONI SOLUTIONS
La Corea ha ospitato, giusto la scorsa estate, l’edizione 2012 dell’Expo, dedicata alla salvaguardia dell’ambiente marino e allo sviluppo sostenibile. Anche l’Italia aveva un suo padiglione, dove le tecnolgie audio e video hanno avuto un ruolo da protagonisti Last summer, Korea played host to Expo 2012, dedicated to the protection of the marine environment and sustainable development. Italy also attended with its own pavilion where the audio and video technologies played a leading role Per dare un’idea della grandezza della manifestazione, ecco qualche dato: 250 ettari di superfice espositiva, 8 milioni di visitatori, 100 nazioni partecipanti, 10 organizzazioni internazionali, 80 padiglioni… il tutto raggiungibile attraverso una “digital gallery” relizzata con un soffitto a volta constituito da un unico schermo LEDwall da 415x21 m. Anche l’Italia ha partecipato e, attraverso un bando di gara promosso dal Ministero degli Affari Esteri, ha scelto AVset, azienda capitolina che si occupa di sistemi audiovideo e creazione di contenuti in molti settori, dal museale alla TV, dalla conference al Digital Signage, proponendo soluzioni come monitor e vetrine interattive, proiezioni olografiche, pellicole proiettive, telepresenza e sistemi di showcontroller ecc. Suo partner e fornitore, non solo di apparecchi ma di vere e proprie soluzioni, Comm-tec di Faenza.
IL PADIGLIONE ITALIA
In linea con il tema dell’Expo:“The living ocean and coast: diversity of resources and sustainable activities”, il padiglione è stato ideato per mostrare l’eccellenza italiana, la tradizione storica del “Mare Nostrum” e delle sue coste: il patrimonio archeologico e sottomarino, i grandi viaggiatori, le repubbliche marinare, i parchi, le energie alternative ottenute dal mare. AVset, lavorando sul canovaccio proposto dal Ministero, ha eleborato una proposta che già includeva l’ideazione degli spazi espositivi, dei contenuti, e la realizzazione dell’infrastruttura hardware e software per l’allestimento audio video. Per meglio descrivere l’allestimenti, immaginiamo di fare un giro attraverso il padiglione: 1.600 mq suddivisi in diverse aree tematiche, con l’aggiunta di un auditorium per meeting e spettacoli. All’entrata, l’area dedicata alle Repubbliche Marinare che ricorda le gesta appunto di Venezia, Genova, Pisa ed Amalfi, alla quale segue l’allestimento multimediale di AVset.
L’ALLESTIMENTO MULTIMEDIALE
j I grandi navigatori raccontano le loro storie Great navigators tell their stories
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Tre monitor touch screen 46” di Samsung dotati di PC embedded (alloggiato dentro lo chassis del monitor) e installati a parete, costituiscono la zona dei Grandi Navigatori, dove è possibile conoscere le gesta di Colombo, Vespucci e Pigafetta cliccando sul personaggio desiderato e, attraverso foto e documenti vari, vedere i loro itinerari e la loro storia. Continuando la visita, un Cristoforo Colombo “fantasma” ci indica di entrare nel Teatro degli Ammiragli… si tratta di “un trucco” che, ci spiega Marco Lucantonio AD di AVset, si chiama Helio Display. Il sistema sfrutta l’acqua ionizzata come schermo di videoproiezione, con un particolare effetto “ghost” molto suggestivo. Superata la paura dei fantasmi, si entra nel Teatro degli Ammiragli, dove troviamo i ritratti dei tre navigatori… che ben presto iniziano a raccontare le loro gesta ai vitatori; un effetto ottenuto attraverso tre monitor 46” collegati a tre player per Digital Signage Bright Sign 1010W, dove la “W” sta per Wireless, caratteristica che ha permesso la sincronizzazione dei
contributi video grazie alla configurazione del software proprietario. Quando sul primo monitor Vespucci parla delle sue avventure, Colombo e Pigafetta, dagli altri due monitor, si voltano verso di lui compiaciuti. Per quanto riguarda l’audio, visto l’ambiente abbastanza ridotto, sono stati utilizzati speaker interni ai monitor. Continuando la visita arriviamo all’area Tradizioni Marittime, pensata per mostrare le eccellenze della cantieristica italiana e della pesca con immagini e video che ritraggono progetti e realizzazioni di grandi navi, barche da diporto, pescherecci e scene di pesca. In questo caso la visualizzazione è affidata a tre monitor 46” con player embedded. Ovviamente non potevano mancare i profumi e i sapori delle terre marinare, quindi il padiglione ospita un ristorante: mentre si gustano le pietanze è possibile, tramite dieci monitor da 40” installati a soffitto, ammirare alcuni dei migliori piatti della cucina italiana. Qui i contenuti sono memorizzati e gestiti da player di OneLan NTB630 mini, i quali risiedono in regia, a diverse centinaia di metri dai monitor; per consentire il collegamento è stato utilizzato un cablaggio in fibra con extender HDMI-Fibra TvOne CT670 e distributori video TVOne DA564 1-4. A stomaco pieno quindi, passiamo a visitare le aree Tesori del mare e Guardiani della Costa: la prima dedicata ai parchi marini protetti, grazie a cinque monitor touch screen 46” con PC embedded, mentre nella seconda su un videowall 3x3 di monitor 46” seamless sono rappresentate le statue di antichi guardiani nuragici risalenti all’Età del Pietra. Le ultime due aree sono
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dedicate all’Archeologia Sottomarina e ai temi scientifici. La prima è costituita da otto monitor 46” dei quali quattro touch screen con PC embedded, che permettono di osservare in via simulata e saperne di più sui reperti archeologici presenti nei nostri mari; sugli altri quattro, posizionati immediatamente sopra, si possono visionare le tecniche robotiche per il recupero dei reperti. Anche in questo caso si utilizzano dei player Roku BrightSign HD1010W che consentono la sincronizzazione dei contributi video in base a un palinsesto pre-programmato. Infine, nell’Area Scientifica è possibile conoscere le fonti di energia alternativa derivanti dal mare attraverso cinque monitor 46” con player embedded, sui quali vengono riprodotti i sistemi piu all’avanguardia, un esempio su tutti il Mose di Venezia.
AV SET E COMM-TEC, UN SOLIDO BINOMIO AVSet and Comm-tec, a reliable combination Partner storico di AVset è Comm-tec, che distributrice in Italia marchi storici dell’integrazione e Av professionale quali TvOne, Analog Way, Brightsign, Onelan, RTI. Come ci ha spiegato Stefano Capitani, AD di Comm-tec, il rapporto con AVset supera quello classico tra fornitore e cliente, divenendo una collaborazione costante per sviluppare nuove soluzioni. AVset coniuga la preparazione tecnica con l’aspetto creativo, senza dimenticare però che alle spalle occorre una struttura logisticoamministrativa adeguata, indispensabile per aggiudicarsi, e ovviamente poi gestire al meglio, commesse come quella per l’Expo A longtime partner of AVset is Comm-tec, which distributes historical brands of the integration and Av professional sector like TvOne, Analog Way Brightsign, Onelan, RTI throughout Italy. As Stefano Capitani, MD of Commtec explained to us, the relationship with AVset goes beyond the traditional one of supplier-customer, to become an ongoing working relationship to develop new solutions. AVset blends technical skill with creativity, without forgetting that it requires a suitable logistical-administrative structure, which is essential to secure, and obviously manage at best, job orders like that for Expo.
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HD1010W ROKU BRIGHT SIGN Fa parte della numerosa famiglia di player per applicazioni Digital Signage di BrightSign network, che affianca all’hardware anche il software per la gestione dei contenuti. Si posiziona facilmente dietro al monitor e può essere collegato tramite uscita HDMI o VGA+audio. È dotato di un scheda SD, per lo storage dei file, mentre la programmazione del palinsesto e della sincronizzazione avvengono con un normale PC, dove risiedono i software BrightAuthor e BrightSign network. Il precaricamento dei file (da una cartella condivisa del PC) avviene via Internet o tramite rete locale, cosicché anche in assenza di connessione i contenuti restano visualizzabili. Oltre a video e immagini è possibile gestire feed RSS per news, meteo, orario e, con il modulo live video, mettere in onda segnali video esterni provenienti da decoder/DVD o telecamere “live”. L’HD1010W è dotato anche di porta DB9 Rs232: in questo modo è possibile programmare l’on-off di monitor o videporiettori, o cambiare i livelli di volume dei contributi audio a seconda degli orari o del tipo di contenuto. Presenta anche otto porte per controllare motorizzazioni, luci, e altri servizi. Tramite la rete Wi-Fi è inoltre possibile aggiornare e sincronizzare apparecchio e contenuti senza l’utilizzo di un collegamento fisico alla rete LAN, aspetto vantaggioso sopratutto in applicazioni rental. www. brightsign.biz It is part of the large family of players for Digital Signage applications from BrightSign network, combining both hardware and software for content management. It is easily positioned behind the monitor and can be hooked up through the HDMI or VGA + audio output. It is equipped with an SD card, to store files, while schedule programming and synchronisation occur with a normal PC, where the BrightAuthor and BrightSign network software reside. File preloading (from one shared folder of the PC) occurs via Internet or by a local network, so that even in the absence of a connection the contents remain visible. In addition to videos and images it is possible to manage RSS feed for news, weather forecast, time and, with the live video module, to air external video signals originating from decoders/DVDs or “live” cameras. The HD1010W is also equipped with a DB9 Rs232 port making it possible to program the turning on and off of monitors or video projectors or change the volume levels of the audio contributions depending on the time or content type. There are also eight ports to control motors, lights and other services. Through the Wi-Fi network it is also possible to update and synchronise appliance and content without the use of a physical connection to the LAN network, an advantageous aspect especially in rental applications.
ASPETTANDO EXPO MILANO 2015
In una vetrina come l’Expo Yeosu 2012 non poteva mancare una zona destinata alla promo dell’Expo Milano 2015: un monitor da 65” mostra il video promozionale, in sincrono con quello della digital gallery, mentre su altri due monitor si possono vedere la mappa di Milano, l’area destinata all’evento ecc. I contenuti dei due monitor sono pilotati da due iPad: un’App sviluppata appositamente da AVset rende interattiva la ricerca delle notizie.
I TAVOLI INTERATTIVI
Come si sa il cibo non è solo sotentamento, ma anche cultura, convivialità piacere di vivere… il tavolo interattivo World food table (PC + videoproiettore) descrive il piacere del cibo condiviso attraverso la rappresentazione dei “tavoli e degli strumenti” tipici di differenti culture del mondo. Il visitatore, interagendo con un sensore, può cercare i diversi scenari, scoprendo affinità e differenze tra le varie culture. Infine, un grande tavolo con due cupole, ovvero i due planisferi: una zona touchscreen sulla quale è possible vedere gli itinerari delle traversate oceaniche dei grandi esploratori. In questa installazione è stato utilizzato, collegato a due videoproiettori, un Mediaserver Seventh Sense, necessario per “spalmare” sulle superfici concave le immagini cartografiche, attraverso elaborazioni come l’edge bledding e il warping, con l’aggiunta poi di un sistema touch gestito attraverso una telecamera e un PC opportunamente programmato.
L’AUDITORIUM
Le dotazioni audio e video della sala sono completamente gestite da un unico touch panel RTI T4Z da 6,4”, le cui funzioni sono state replicate anche su iPad attraverso una App specifica. In questo modo con un semplice “tocco” si possono accendere o spegnere tutti gli apparati, ma soprattuto è possibile richiamare degli “scenari” in base al tipo di evento. Se ad esempio nell’auditorium viene svolto un convegno con un solo relatore, un computer e cinquanta spettatori, i parametri di microfoni, volume, sorgenti AV, sono sicuramente diversi da un altro convegno con tre relatori, due PC e duecento spettatori. Sia il touch RTI che l’iPad lavorano in wireless con il processore RTI XP6 che, a sua volta, controlla un videoproiettore NEC NP 3250 e lo switcher video-audio di Analog Way OPS200. Da segnalare anche l’access point dedicato RTI ZM24, necessario per consentire la comunicazione Wi-Fi (Zigbee) tra il telecomando T4 ed l’XP6. Per l’allestimento audio sono stati utilizzati microfoni Shure e Akg, un mixer (Mackie), amplificatori Peavey e speaker audio di Qube, mentre all’ingresso troviamo due monitor Samsung da 40” per segnalare gli eventi in programmazione. A questo punto vi chiederete quanto tempo sia occorso per realizzare un’installazione del genere. Come ci ha spiegato Simona Ducci, producer di AVset, ci sono voluti cinque mesi per la preparazione, compreso il casting, la raccolta immagini e video, montaggi, programmazione player, sviluppo software, approviggionamento del materiale. La posa in opera ed il collaudo invece sono stati effettuati in circa (soli!) 30 giorni.
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Below are just few data which give an indication of the size of the event: 250 hectares of exhibition surface, 8 million visitors, 100 participating nations, 10 international organisations, 80 pavilions.. all reachable through a “digital gallery” created using a vault ceiling consisting of a single LED wall measuring 415x21 cm. Italy also participated and, through a call for tenders promoted by the Minister of Foreign Affairs, it chose AVset, a company from Rome which manages audiovideo systems and content creation in many sectors from museums to TV, from conference to Digital Signage, proposing solutions like monitors and interactive display cabinets , holographic projections, projection film, telepresence and showcontroller systems etc. Its partner and supplier, not only for appliances but also for full-fledged solutions, was Comm-tec from Faenza. THE ITALIAN PAVILION In line with the Expo theme: “The living ocean and coast: diversity of resources and sustainable activities”, the pavilion was designed to show Italian excellencies, the historical tradition of “Mare Nostrum” and of its coasts: the archaeological and underwater wealth, the great travellers, the Maritime Republics, the parks and the alternative energy obtained from the sea. Working on the plot proposed by the Ministry, AVset elaborated a proposal which already included the design of the exhibition spaces, of the contents, and the realisation of the hardware and software infrastructure for the audio video set up. To better describe the set up, let’s imagine taking a trip through the pavilion: 1,600 sq m divided into different thematic areas, with the addition of an auditorium for meetings and shows. At the entrance, is the area dedicated to the Maritime Republics which recalls the deeds of Venice, Genoa, Pisa and Amalfi, which is followed by the multimedia set up of AVset.
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THE MULTIMEDIA SET UP Three wall-mounted 46-inch touch screen Samsung monitors equipped with an embedded PC (housed behind the monitor chassis), form the zone of the Great Navigators, where it is possible to learn about the deeds of Columbus, Vespucci and Pigafetta by clicking on the character desired and, through the photos and various documents, to see their itineraries and story. Continuing our visit, a “ghost” of Christopher Columbus shows us into the Admirals’ Theatre ....it is a “trick” which Marco Lucantonio, MD of AVset, explains to us , is called Helio Display. The system uses ionised water as a videoprojection monitor with a distinct and very appealing “ghost” effect. Having overcome the fear of ghosts, you enter the Admirals’ Theatre, to find the portraits of the three navigators... which soon begin to tell their deeds to the visitors; an effect obtained through three 46-inch monitors connected to three players for Digital Signage by Bright Sign 1010W, where the “W” stands for Wireless, a characteristic which has allowed to synchronise video contributions thanks to the configuration of the proprietary software. When Vespucci speaks of his adventures on the first monitor, Columbus and Pigafetta turn towards him complacently from the other two monitors. As regards audio, considering the rather small environment, the speakers are inside the monitors. Continuing our visit we reach the Maritime Traditions area, designed to show the oustanding products of the Italian boatyards and fishing with images and videos that portray projects and constructions of large ships, pleasure crafts, fishing boats and fishing scenes. In this case the visualisation is entrusted to three 46-inch monitors with embedded players. Obviously, the perfumes and tastes of the maritime lands had to be present, so the pavilion is also home to a restaurant: while the foods are tasted, through ten ceilingmounted monitors measuring 40 inches, it is possible to admire some of the best Italian dishes. Here, the contents are stored and managed by the OneLan NTB630 mini players, which are positioned in the control room, located several hundreds of metres away from the monitors; to allow the connection a fibre cable has been used with HDMI Fibra TvOne CT670extender and TVOne DA564.1-4 video distributor. With our stomachs full, we move on to visit the areas entitled Treasures of the sea and Guardians of the Coast: the first is dedicated to the protected maritime parks, thanks to five 46 inch touch screen monitors with an embedded PC, while in the second a 3x3 video wall of a seamless 46 inch monitor displays the statues of the ancient nuragic guardians dating from the Stone Age. The last two areas are dedicated to Underwater Archaeology and scientific themes. The first is composed by eight 46 inch monitors, four are touch screen with embedded PC, which allow to observe in a simulated way and to know more about the archaeological finds present in our seas; on the other four, positioned immediately above, it is possible to view the robotic techniques used to recover the finds. Here, too, the RokuBrightSign HD1010W players were used to synchronise the video contributions based on a preprogrammed schedule. Finally, in the Scientific Area it is possible to learn about the sources of alternative energy which come from the sea on five 46 inch monitors with embedded players, onto which the more advanced systems are reproduced. One example is the Mose of Venice, a project to protect the city of Venice.
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SOLUZIONI SOLUTIONS
WAITING FOR EXPO 2015 MILAN At a showcase like Expo 2012 Yesou, an area to promote Expo 2015 Milan had to be present: a 65 inch monitor displays the promotional video synchronised with that of the digital gallery, while on another two monitors it is possible to see the map of Milan, the area allocated to the event, etc. The contents of the two monitors are driven by two iPads: an App developed specifically by AVset makes the search for news interactive. THE INTERACTIVE TABLES As we know, food is more than just sustenance, it is also culture, conviviality, joie de vivre... the interactive table World Food Table (PC + videoprojector) describes the pleasure of food shared through the representation of “tables and tools” typical of the different cultures of the world. The visitor, by interacting with a sensor, can find the different scenarios, discovering affinities and differences between the different cultures. Finally, a large table with two cupolas or rather the two planispheres: a touchscreen zone on which it is possible to see the itineraries of the ocean crossings of the great explorers. The installation uses a Seventh Sense mediaserver connected to two video projectors: it is necessary to “spread” the map images over concave surfaces, using elaborations like edge blending and warping, with the addition of a touch system managed through a camera and an appropriately programmed PC. THE AUDITORIUM The hall’s audio and video equipment is fully managed by a single 6.4 inch RTI T4Z touch panel, the functions of which have also been replicated on iPad through a specific App. Consequently, by a simple touch it is possible to turn on and off all the devices, but above all to recall the “scenarios” based on the type of event. If, for example, the Auditorium is playing host to a single-speaker convention, with a computer and fifty spectators, the parameters of the microphones, volumes, and AV sources, are sure to be different than those of another convention with three speakers, two PCs and two hundred spectators. Both the RTI Touch and the Ipad work in wireless with the RTI XP6 processor which, in turn, controls a NEC NP 3250 video projector and the Analog Way OPS200 video-audio switcher. Of note is also the dedicated access point RTI SZM24, necessary to allow the Wi-Fi (Zigbee) communication between the remote control T4 and XP6. For the audio set up Shure and Akg microhpones, a Mackie mixer, Peavey amplifiers and Qube audio speakers were used, while at the entrance we find two Samsung 40 inch monitors to signal the scheduled events.
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At this point you will be asking yourselves how much time is required to create an installation of this kind. As Simona Ducci, producer of AVSet, explained to us, it took five months to prepare, including the casting, image and video collection, editing, player programming, software development and procurement of the equipment. Instead, the onsite installation and commissioning took just 30 days.
MATERIALE INSTALLATO - INSTALLED EQUIPMENT Auditorium 1
RTI Touch Screen LCD T4Z da 6,4"(Zigbee)
6
RTI ZM24 (Access point Zigbee)
1
RTI Unit XP6
8
App RTI for iPad
1
Analog Way switch-mixer AV OPS200
1
NEC NP 3250 videoprojector
4
Gooseneck Akg GN50,
1
SM 58 Shure,
1
Mixer Mackie Cfx12 MkII
1
Amplifier Peavey Pv2600
4
Speaker Qube Q-112
VIDEO 18
BrightSign Player HD1010W Wi-Fi
8
Onelan Player NTB630 mini
1
TVOne processor DA564 1-4 (video distribution)
1
mediaserver 7thSense Delta
1
Helio Display
1
Interactive surface
13
TVOne coupled extender HDMI on fiber CT670
10
Samsung monitor pro 46” LCD-LED
12
Samsung monitor pro 46” touchscreen with embedded PC
2
Samsung monitor pro 46” touchscren with embedded PC
9
Samsung monitor pro 46” seamless (Videowall)
12
Samsung monitor serie 40 LCD-LED
1
Samsung monitor pro 65”
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, l i a f s t h g i l e h t . n t ’ e n h o W w s a r s a e r e m m a c a D c H x u r L ou cing the new Super Lo u d o r t n I
cise and pre e c n a m for ly ing per ith new ance utstand Equipped w o m r fo e r v e li s de vels. ght p camera y zero light le ptional low li D H x r exce r LoLu virtuall w Supe ven at OS sensors, fo r: file The ne roduction, e ff M so e igh Pro HD C rep camera .264 H LoLux H IP r colour e d ictures w p n e p u a G-4 the n clear ped S E , , P n lo p o r e M v ti a , e h lu G s d o E HD res provide g M-JP and full apts to includin d t, a r h o p ic p su , wh codec igence o Intell itions • Multie id V Logic cond • Clear bad weather ance t r e perform suppor d l m o un a c e odels to tr o s iple onal m ti SIA pr tr n P d / e n v IF a n V l a n co • ON gle, du tion tha rful sin nsump re o c r • Powe e Softwa ow rprise” lower p urs te o n % h E 0 “ 0 2 e 0 • n 90,0 Milesto F up to grated te • MTB in h it t w ard slo orders • SD c ork rec tw e n w ne • Two
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www.overmarine.it www.nextworks.it www.focal.com www.cisco.com www.samsung.com
L’ACCHIAPPA SERPENTI SI RINNOVA Mangusta 108, il nuovo tecnologico yacht dei cantieri Overmarine Group THE SNAKE-CATCHER GETS A FACELIFT Mangusta 108, the new technological yacht of the Overmarine Group shipyard
Informazione integrata. Inquadra il QR con la fotocamera del cellulare dopo aver aperto il lettore. Integrated information access. Frame the QR with the phone camera after opening the player.
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MARINE SELECTION
Si narra che il Mangusta nacque nel 1985 per competere con Cobra, prodotto dai cantieri Tecnomarine. E il nome ha portato sicuramente fortuna a questa linea di imbarcazioni dal momento che, a differenza del suo “rivale” adesso non più in produzione, gode di ottima salute ed ha superato le trecento unità vendute It is said that the Mangusta was born in 1985 to compete with Cobra, built by the Tecnomarine shipyard. The name has certainly brought good luck to this line of boats since, unlike its “rival” which is no longer in production, it enjoys excellent health with more than three hundred units sold
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Text: Riccardo Bandini Dopo i saloni di Cannes e Monaco dello scorso settembre, è stato presentato a Genova in ottobre il Mangusta 108: una formula vincente che unisce motori potenti e grandi spazi interni a un carattere deciso. La linea filante, la tenuta in mare e le dotazioni tecnologiche di alto profilo ne completano la carta di identità. Questo nuovo modello, dallo stile contemporaneo, è ricco di soluzioni innovative; il salone sul ponte principale, equipaggiato con grandi divani dal look moderno, si può facilmente trasformare in sala da pranzo, per godersi una cena guardando le stelle attraverso il tettuccio scorrevole. Un ampio sundeck esterno permette di prendere il sole in assoluta privacy e relax. La plancetta di poppa può alloggiare comodamente due moto d’acqua, mentre in un ampio garage trovano posto i tender. L’imbarcazione si inserisce quindi perfettamente nella tradizione Overmarine Group, che abbina innovazione e tecnologia, prestazioni e sicurezza, comfort di bordo con qualità produttiva e stile italiano.
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SOLUZIONI SOLUTIONS
I SISTEMI INTEGRATI
Su ogni imbarcazione Overmarine Group infatti viene fornita un’integrazione di tutti i sistemi come pacchetto standard. Allo stesso tempo il committente è libero di modificarla e personalizzarla totalmente secondo le proprie esigenze e i propri gusti, per quanto riguarda la parte di intrattenimento con TV, amplificatori, diffusori audio, video server, controlli per l’automazione e tutti i dispositivi dedicati disponibili sul mercato. La gestione dell’impianto elettrico di bordo è comunque mantenuta separata dal resto e si avvale di Automation Monitoring System (AMS), sviluppato interamente dal cantiere Overmarine Group. Si tratta di un sistema PLC che si occupa di tutta la supervisione dei principali dispositivi dell’imbarcazione, anche da remoto via internet: dal controllo di tutti i livelli casse per acqua e carburante, controllo dello stato batterie e carica delle batterie. La supervisione viene eseguita anche sullo stato delle sentine e, nel caso in cui venga rilevata una quantità di acqua, è possibile provvedere al pompaggio fuoribordo tramite la sola pressione di un tasto. È inoltre possibile gestire la centrale elettrica, i generatori con il controllo dello stato e il conteggio dei tempi di lavoro per la pianificazione delle attività di manutenzione. Il sistema AMS permette anche il passaggio da alimentazione di banchina verso generatori e viceversa, senza interruzione dell’energia a bordo. I due generatori di bordo possono inoltre essere messi elettricamente in parallelo in caso di assorbimenti elevati: il sistema si occuperà di gestire il sincronismo e il bilanciamento delle potenze in modo del tutto automatico.
L’ENTERTAINMENT
La fornitura degli impianti tecnologici di bordo, per la parte relativa all’intrattenimento multimediale e alla gestione delle comunicazioni, nonché la gestione del sistema TVCC, è invece stata affidata alla società Nextworks di San Piero a Grado, con la quale Overmarine ha un rapporto di collaborazione consolidato, avendo già collaborato alla costruzione dei modelli Mangusta nelle versioni da 165 e da 80 piedi. Una scelta dovuta alla flessibilità di Sealux, completamente aperto alla gestione di tutti i contenuti multimediali e che offre inoltre l’integrazione dei controlli luci, condizionamento, TVCC, telefonia. Il nuovo 33 metri è stato quindi equipaggiato con i moduli Sealux Entertainment, Sealux Communication e Sealux Videosurveillance, appartenenti all’omonima suite di soluzioni che Nextworks engineering ha sviluppato per il settore nautico. La versione installata sul Mangusta 108 è controllabile completamente da iPad, e sono state sviluppate nuove interfacce con una grafica completamente ridisegnata. Il modulo Sealux Entertainment si occupa di fornire a bordo le funzioni di intrattenimento, con distribuzione on demand di audio, video, e immagini archiviate su un server dedicato o ricevute da dispositivi di riproduzione come DVD, iPod, BlueRay.
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INSTALLED EQUIPMENT Networking and Infrastructures 1
Cisco SG 300-28, 24 ports 10/100/1000 Mbps
3
Zyxel enterprise class Access Point NWA3160 802 11a/b/g PoE
3
Netgear – L2 switch, 5 ports 10/100/1000 Mbps
Video communication 1
SeaLux – IPPBX base for max 10 extensions mangement
1
SeaLux – CCTV monitoring serve, controls up to 4 HD cameras
1
SeaLux – CCTV recording and motion detection module
2
SeaLux – 17'' LCD touch screen monitor for CCTV control station
2
Panasonic – Telecamera dome PTZ NS202AE
2
SeaLux – control station for management and PTZ control of cameras
CCTV
Entertaiment 1
TV 55'' Samsung 55D8000
1
TV 46'' Samsung 46D8000
2
TV 40'' Samsung 40D8000
3
TV 22'' Samsung 22D8000
8
JM LAB IC 108
20
JM LAB IW 106
7
JM LAB CUB2
10
JM LAB IW 706
2
Poly-Pianar MA6500
3
Nextworks – SeaLux HD/73D video client
3
Nextworks – Serial control pack
6
Denon BD reader D8P1811
4
Denon audio/video receiver AVR-1312
3
Denon audio/video receiver AVR-2311
Technical Space 1
SeaLux – Automatic media loader
1
SeaLux – Server VoD compact edition, 2TB net storage, up to 5 A/V clients
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Sul Mangusta 108 è presente la funzione di Video ondemand in Full HD con equipaggiamento completo su tre postazioni: salone, dove troviamo un Samsung 3D in HD da 46”, cabina armatore e cabina VIP, dove sono installate TV sempre della casa coreana, rispettivamente da 46” e 40” . Per il salone e la camera armatoriale sono previsti sistemi surround; i diffusori da incasso a due vie e il relativo subwoofer della francese Focal JM-Lab sono pilotati rispettivamente da un sintoamplificatore Denon AVR-2311 da 7+1 canali e da un AVR-1311 da 5+1 canali. L’architettura di distribuzione Client-Server di Sealux richiede la presenza di un terminale client per cabina (estremamente silenzioso, essendo realizzato interamente con componenti allo stato solido), che decodifica i segnali ricevuti dalla rete, li trasforma e trasferisce ai dispositivi di visione e di ascolto locali. Il controllo delle console è affidato a terminali iPad, dotati di nuove interfacce con grafica accattivante per la gestione dei dispositivi di cabina. Il modulo Entertainment include inoltre distribuzione audio in formati sia compressi che lossless.
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MARINE SELECTION
COMMUNICATION
Le funzioni di comunicazione sono essenziali a bordo, sia perché contribuiscono a incrementare la sicurezza, sia perché le imbarcazioni si trasformano spesso in un luogo di lavoro oltre che di svago. Per tale ragione l’impianto telefonico di bordo è sempre molto curato e integra ormai non più soltanto comunicazione vocale, ma anche altri possibili servizi come la video chiamata, l’interfacciamento con Skype, l’audio e la video conferenza. L’impianto telefonico del Mangusta 108 è stato equipaggiato con telefoni Wireless VoIP, una tecnologia open che estende le possibilità di scelta dei terminali telefonici per andare incontro a qualsiasi esigenza di stile e design. Inoltre è sufficiente una singola infrastruttura Wireless di bordo, a cui accedono
L’IMBARCAZIONE SI INSERISCE QUINDI PERFETTAMENTE NELLA TRADIZIONE OVERMARINE, CHE ABBINA INNOVAZIONE E TECNOLOGIA, PRESTAZIONI E SICUREZZA, COMFORT DI BORDO CON QUALITÀ PRODUTTIVA E STILE ITALIANO THE YACHT IS A PERFECT FIT IN THE OVERMARINE TRADITION, WHICH MATCHES INNOVATION AND TECHNOLOGY, PERFORMANCE AND SAFETY, ONBOARD COMFORT WITH PRODUCTION QUALITY AND ITALIAN STYLE
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tutti i dispositivi, siano essi terminali di rete, tablet o telefoni. Il modulo Sealux Communication si occupa dell’infrastruttura telefonica di bordo instradando le comunicazioni sui canali disponibili, da VSAT a Fleet, da UMTS a 3G, implementando una gestione prioritaria delle linee e offrendo un accesso privilegiato protetto da password. Comunicazione in mare è sinonimo di sicurezza. È quindi disponibile un meccanismo tramite il quale le comunicazioni di allarme e le chiamate vocali hanno la più alta priorità. In caso di problematiche sulla rete (congestione, fault) viene bloccato il traffico meno importante, ad esempio il download di film, per garantire l’accesso al canale di comunicazione alle segnalazioni di allarme e al traffico voce.
LA VIDEOSORVEGLIANZA
L’impianto di videosorveglianza utilizza telecamere IP che, oltre ad offrire maggiore risoluzione rispetto alle telecamere analogiche, funzionalità di motion-detection, PTZ virtuale e notifica eventi, si connettono direttamente al bus di comunicazione IP di Sealux. Il modulo Sealux Security include un CCTV server che accentra e registra i flussi video provenienti dalle telecamere, rendendoli disponibili su due touch screen da 15” posizionati in plancia e in crew mess. Il sistema di sicurezza è inoltre in grado di inoltrare all’armatore segnalazioni di allarme mediante notifica di eventi su touch screen e iPad, oppure attraverso messaggi vocali, SMS e MMS su telefoni cellulari.
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SOLUZIONI SOLUTIONS
LE SOLUZIONI NEXTWORKS PER Overmarine Group The Nextworks solutions for Overmarine Group
Following the boat shows of Cannes and Monaco last September, the Mangusta 108 was presented in Genoa in October: a winning formula which blends powerful motors and large interior space with an assertive personality. The streamlined look, the seaworthiness and the high profile technological equipment complete its specifications. This new, contemporary style model is rich in innovative solutions; the lounge on the main deck, equipped with large modern sofas, can be easily transformed into a dining room, to enjoy dinner whilst gazing up at the stars through the sliding roof. A large external sundeck allows to sunbathe in totally privacy and relaxation. The small stern bridge can comfortably fit two water scooters, while a large garage holds the tenders. The yacht is a perfect fit in the Overmarine Group tradition, which matches innovation and technology, performance and safety, onboard comfort with production quality and Italian style. INTEGRATED SYSTEMS Each Overmarine Group boat is supplied with integration of all systems as standard. The customer is free to change it and personalise it in full according to his own needs and tastes, on the entrainment side it comes with TV, amplifiers, sound speakers, video server, control for automation and all dedicated devices available on the market. The onboard electrical system is managed separately from the rest and uses Automation Monitoring System (AMS), developed internally by the Overmarine Group shipyard. It is a PLC system which supervises all the key devices of the boat, doing so also remotely via internet: from the control of all tank levels for water and fuel, control of the battery status and charge of the batteries. The status of the bilges is also supervised and if a quantity of water is revealed, it is possible to pump it overboard at the press of a button. The electrical control unit, the generators with control of the status and the calculation of work times for planning the maintenance activities can also be managed. The AMS system also allows to pass from quay power to generators and back again without interruption of the onboard power. The two onboard generators can also be run electrically in parallel in the event of high absorption: the system will manage the synchronism and balancing of the power automatically.
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Cristiano Bozzi è uno dei titolari di Nextowrks, azienda di engineering che nel tempo ha sviluppato soluzioni proprie di gestione e automazione che stanno avendo buon riscontro nell’ambito marine. Ma non solo. Quali sono stati i punti qualificanti dell’offerta Nextworks per il cantiere Overmarine? CB - La diminuzione di infrastruttura a bordo: infatti l’imbarcazione dispone di un’unica infrastruttura di rete, sia wired che wireless, per la gestione di tutti i servizi tecnologici di bordo, dall’intrattenimento, alla comunicazione, all’automazione. Questo comporta una riduzione del 30% dei cablaggi, e una diminuzione dei dispositivi da installare con evidenti vantaggi di semplicità d’installazione, contenimento di pesi e spazi occupati. Infine, si ottiene maggiore flessibilità: ad ogni plug presente in cabina potrà essere collegato un telefono oppure un dispositivo di riproduzione audio video o una telecamera. Come gestite il post vendita? CB – Forniamo un servizio di aggiornamento software e assistenza remota, anche in navigazione, assistenza che possiamo fornire non solo per gli apparati Nextworks, ma anche per le apparecchiature collegate al sistema Sealux fornite da aziende terze. Possiamo così dare indicazioni ai tecnici sulla causa di uno specifico problema per una più rapida ed efficiente risoluzione. Il sistema di gestione dell’impianto si avvale di tablet iPad. Qual è il motivo di questa scelta? CB - Per andare incontro alle richieste del mercato che, sempre più, considera il prodotto Apple ideale per design e semplicità di utilizzo, senza contare che in moltissimi ormai ne hanno fatto uno strumento quotidiano di lavoro e svago. Il prezzo lo rende inoltre competitivo rispetto a soluzioni di supervisione progettate espressamente per il controllo degli impianti. Come vengono gestiti i limiti dell’iPad: la durata batteria, il rischio caduta o la connettività WiFi, per esempio? La durata della batteria non è considerata un problema, essendo paragonabile ai dispositivi di controllo wireless finora utilizzati, abbiamo invece dovuto far fronte a problematiche di sconnessione e riconnessione alla rete Wi-Fi tipiche dell’iPad. Per questo abbiamo sviluppato un algoritmo che tiene sotto controllo la connessione alla rete wireless, rendendo non percepibili all’utente finale fenomeni di disconnessione. Per ovviare invece a perdite di dati o file conseguenti alla rottura accidentale dell’iPad, operiamo una completa archiviazione sul server centrale sia dell’applicazione stessa, sia dei file di configurazione. Un nuovo terminale (equipaggiato con la App scaricabile gratuitamente da Apple store) deve solo agganciarsi alla rete wireless di bordo ed essere autenticato perché l’intera applicazione sia trasferita sul tablet e resa funzionante. Cristiano Bozzi is one of the owners of Nextworks, an engineering company, which over time has developed management and automation solutions that are having a great success in the marine sector, but not only. What have been the salient points of Nextworks’ offer for the Overmarine shipyard? CB – Reduction of onboard infrastructure: the boat avails of a unique wired and wireless network infrastructure, to manage all of the technological services on board, from entertainment to communication to automation. This means 30% less cabling, and a reduction in the number of devices to be installed which makes installation easier and reduces the weight and occupied space. Finally, greater flexibility is achieved: it is possible to hook up a telephone or a device to reproduce audio video or a camera to each plug present in the cabin. How do you manage the after-sales service? CB- We provide a software update and remote assistance service, even during navigation, assistance which we can provide not only for Nextworks devices, but also for the equipment connected to the Sealux system provided by third companies. By doing so we can give information to the technicians on the cause of a specific problem for a faster and more effective resolution. The system is managed by iPad. Why is that? CB- To satisfy the requests of the market which increasingly considers the Apple product ideal for design and simplicity of use, without considering that many have made it a daily tool for work and pleasure. The price makes it very competitive compared with supervision solutions designed specifically to control the systems. How do you manage the limits of the iPad: battery duration, the risk of falls or WI-FI connectivity, for example? Battery duration is not considered a problem, as it is comparable to wireless control devices which have been used to date; instead, we have had to tackle problems of disconnection and reconnection to Wi-Fi networks which are typical of the iPad. For this reason we have developed an algorithm which monitors the connection to the wireless network, making disconnection problems unperceivable to the final user. Instead, to remedy the loss of data or files following accidental breakage of the iPad, we operate full storage of both the application and the configuration files on the main server. A new terminal (equipped with the App which can be downloaded for free from Apple store) simply needs to hook up to the onboard wireless network and be authentic so that the entire application is transferred onto the tablet and made operational. 61
SOLUZIONI SOLUTIONS
ENTERTAINMENT The provision of the onboard technological systems, for the part relating to the multimedia entertainment and management of communications, as well as the management of the CCTV system, has instead been assigned to the Nextworks company of San Piero a Grado, with which Overmarine Group enjoys a consolidated working relationship, having already worked together on the construction of the Mangusta in the 165 and 80 foot versions. A choice dictated by the flexibility of Sealux, which is completely open to the management of all multimedia contents and which also offers the integration of light control, conditioning, CCTV and telephony. The new 33 meter yacht has been equipped with the Sealux Entertainment modules, Sealux Communication and Sealux Video-surveillance, belonging to the homonymous suite of solutions which Nextworks engineering has developed for the nautical sector. The version installed on the Mangusta 108 can be fully controlled by an iPad, and new interfaces have been developed with completely redesigned graphics. The Sealux Entertainment module provides the onboard entertainment functions, with on-demand distribution of audio, video and images stored on a dedicated server or received by reproduction devices such as DVD, iPod, BlueRay. The Mangusta 108 is fitted with the Video on-demand function in Full HD with full equipment in three stations: the lounge, with a 46-inch Samsung 3D in HD, the owner’s cabin and VIP cabin, which are also fitted with a TV of the Korean company, respectively measuring 46-inches and 40-inches. The lounge and the owner’s cabin are fitted with surround systems: two-way built-in speakers and the relevant subwoofer of the French company JM-Lab are piloted respectively by a Denon AVR-2311 amplifier of 7 + 1 channels and by an AVR-1311 of 5+1 channels. The architecture of the Client-Server distribution by Sealux requires the presence of a client terminal for each cabin (extremely silent, being made entirely with solid state components) which decodes the signals received by the network, transforms and transfers them to the local viewing and listening devices. Control of the consoles is entrusted to the iPad terminals, equipped with new attractive graphic interfaces to manage cabin devices. The Entertainment module also includes audio distribution in both compressed and lossless formats.
LA GESTIONE DELL’IMPIANTO ELETTRICO DI BORDO È COMUNQUE MANTENUTA SEPARATA DAL RESTO E SI AVVALE DI AUTOMATION MONITORING SYSTEM (AMS), SVILUPPATO INTERAMENTE DAL CANTIERE OVERMARINE GROUP THE ONBOARD ELECTRICAL SYSTEM IS MANAGED SEPARATELY FROM THE REST AND USES AUTOMATION MONITORING SYSTEM (AMS), DEVELOPED INTERNALLY BY THE OVERMARINE GROUP SHIPYARD
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SOLUZIONI SOLUTIONS
COMMUNICATION The communication functions are essential on board, because they contribute to increasing safety and because boats often become a place of work as well as pleasure. Consequently, great attention is always paid to the onboard telephone system and it integrates not only vocal communications, but also other possible services such as video call, interface with Skype, audio and video conference. The Mangusta 108 telephone system has been equipped with Voip Wireless telephones, an open technology which increases the possibility of choice of the telephone terminals to meet any style and design needs. Furthermore, a single on- board Wireless infrastructure is sufficient, which can be accessed by all devices, be they network, tablet or telephone networks. The Sealux Communication module manages the onboard telephone infrastructure routing the communications onto the available channels, from VSAT to Fleet, from UMTS to 3G, by implementing priority management of the lines and offering privileged password protected access. Communication at sea is synonymous with safety. A mechanism is available by which the communications of alarm and vocal calls have the highest priority. In the event of network problems (congestion, fault) the less important traffic is blocked, for example the downloading of films, to guarantee that alarm signals and voice traffic have access to the communication channel.
VIDEOSURVEILLANCE The video-surveillance system uses IP cameras which, in addition to offering greater resolution compared with analogue cameras, motion-detection, virtual PTZ and event notification functions, connect directly to the IP Sealux communication bus. The Sealux Security module includes a CCTV server which centres and records the video flows coming from the cameras, making them available on two 15-inch touch screens positioned in the bridge and in the owner’s cabin. The safety system is also able to forward alarm signals to the owner through event notification on touch screen and iPad, or through vocal messages, SMS and MMS on cell phones.
TECNOLOGIA TECHNOLOGY
MAGIE DEL DIGITALE E i prodigi di un processore DSP
DIGITAL MAGIC - And DSP processor’s wonders C’eravamo lasciati nell’entusiasmo generale dell’Acustico e mio per le soluzioni ipotizzate ad hoc per il Teatro. Tutto sembrava perfetto per accontentare le richieste del Sovrintendente, ma alle nostre proposte è seguito.. un lungo silenzio. Almeno fin’ora When we last met, the Soundman and I were over the moon about the purposebuilt solutions we had conceived for the Theatre. Everything seemed to be in place to satisfy the Superintendent’s requests in full and yet our proposals were followed by a long interminable silence... until now Uscendo, tiro un gran sospiro di sollievo. Sono reduce da una lunga battaglia con il Sovrintendente; una battaglia che non ha fatto vittime ma mi ha sfinito. Non mi aspettavo questa convocazione in Teatro, considerando che sono passati mesi dalla presentazione del preventivo, anzi, dei preventivi. Alle mie telefonate veniva regolarmente risposto che no, il Sovrintendente non era disponibile, o era in riunione o fuori sede. Avevo già dato il lavoro per perso quando, invece, la segretaria mi ha comunicato che l’amministrazione del Teatro aveva ricevuto il via libera per l’acquisto dell’impianto. In deroga, naturalmente (con la collaborazione di alcuni conoscenti dell’Acustico). Se si fosse dovuto passare per una gara d’appalto o una convenzione, non mi sarei mai sognato di cimentarmi nell’impresa: sarebbe stata fatica sprecata.
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Text: Giorgio Gianotto Ora invece, con l’apertura della stagione alle porte, vogliono – come da copione – che l’impianto audio sia installato subito subito. E avevo anche intuito che dei tre preventivi proposti avrebbero scelto quello di mezzo. In medio stat virtus. Quindi: sarà un sistema beamforming ma con diffusori “convenzionali” da me modificati. Più piccoli e meno costosi delle soluzioni già pronte presenti nei cataloghi dei diversi costruttori. La convocazione da parte del Sovrintendente non aveva il solo scopo di discutere tempi e modi dell’installazione, voleva anche lo sconto. Ha accennato prima ad altre proposte (ma quali? Andiamo…) poi a sponsorizzazioni da parte di oscuri benefattori (pur possibili, chi si prenderebbe la briga di fornire un impianto che soddisfi i vincoli tanto numerosi quanto tassativi posti dal Sovrintendente?), infine a una sponsorizzazione mia (come se non dovessi lavorare per vivere e avessi un filo diretto con la BCE per prestiti a tassi super agevolati). Ho tenuto duro, ben sapendo che con le quotazioni praticate e la complessità del lavoro il mio utile sarà comunque ridotto al lumicino e dovrò penare per i pagamenti – sempre come da copione. Alla fine, concedendo in omaggio un piccolo videoproiettore, ho ottenuto l’impegnativa per l’impianto audio, per il cablaggio del network Ethernet 1G e per la fornitura e l’installazione dei monitor e dei videoproiettori nel foyer. Appena fuori dal Teatro chiamo con il cellulare il fornitore dei diffusori e quello delle elettroniche. Se voglio rimanere nei tempi bisogna che mi spediscano il materiale di volata. Chiamo anche l’Acustico, per aggiornarlo sugli eventi, chiedergli supporto per la modifica dei diffusori e, soprattutto, la programmazione del DSP. Si mostra lietamente sorpreso per la novità: anch’egli non ha più saputo nulla sulle pannellature di diffusione acustica che aveva proposto al Teatro per ridurre un problema di echi. “Per la modifica dei diffusori non ti preoccupare,” mi rassicura “appena arrivano chiamami, faremo insieme la modifica al primo. Intanto acquista i connettori e l’altro materiale di consumo che abbiamo messo in elenco l’ultima volta che ci siamo visti. Per il DSP, è meglio cominciare a lavorarci da subito. Così siamo pronti per i primi test di ‘laboratorio’ non appena i diffusori saranno pronti. Anzi, sai che ti dico? Se hai qualche minuto nel pomeriggio possiamo cominciare oggi stesso.”
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“Ma non ho ancora il DSP. L’ho appena ordinato!” Replico sorpreso. “Sicuro, ma il DSP lo puoi programmare anche se non disponi fisicamente dell’apparecchio. Basta un PC.” Questa non la sapevo. “Bene,” concordo “ci vediamo subito dopo pranzo?”. “Sì, dalla Tedesca vacci pure tu. Io ho già dato.” Piuttosto freddino. Forse, non gradisce la cucina casareccia [Vedi puntata precedente.] Puntuale, nel primo dopopranzo raggiungo l’Acustico nel suo ufficio. Ha già preparato una postazione PC per il lavoro che dobbiamo svolgere e caricato il programma di gestione del DSP. Stupito, vedo che al computer sono collegati due schermi, uno grande e uno più piccolo. “Tutti i PC attuali, desktop e workstation, anche quelli più economici, consentono di collegare due o più monitor alla scheda audio, purché questa non sia integrata nella scheda madre. Avere due schermi è molto utile, anzi indispensabile, con i programmi ingegneristici. Consente di dedicare il primo schermo alla tavola di disegno e il secondo alle finestre dei menù, dei dati e di quant’altro necessario alle gestione del programma. Ma adesso cominciamo a lavorare su questo DSP. Secondo te, qual è la prima funzione che richiede un qualsiasi dispositivo audio?”. Sono un po’
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seccato dal tono professorale adottato dall’Acustico, anche se capisco che lo fa con il sincero proposito di aiutarmi. Non ho mai nutrito soverchia simpatia per il metodo maieutico ma abbozzo e rispondo “direi un qualche dispositivo d’ingresso per i segnali audio”. “Bravo, proprio così” replica l’Acustico. “Se ben ricordo, per il Teatro abbiamo previsto – dietro richiesta del committente – un cospicuo mixer 16x4x2, che dovrà mandare il segnale ai monitor da palco, ai network collegati eccetera, oltre che all’impianto di sala. Quindi basterebbero due soli ingressi. Anzi, a dire il vero ne basterà uno. Però, vogliamo offrire la possibilità di utilizzare con facilità l’impianto di sala anche durante gli eventi minori, quando il fonico del Teatro non c’è o non è strettamente necessario. Quindi prevediamo qualche altro ingresso per i microfoni o radiomicrofoni, almeno un paio, e un ingresso di linea. Sarà bene dotare l’ingresso dal mixer esterno di un regolatore di guadagno, mentre gli altri saranno asserviti ad un mixer automatico, in modo da garantire un buon funzionamento del sistema anche in assenza del tecnico”. “Un momento.” lo fermo “Hai appena detto che per il collegamento al mixer basterà un solo ingresso. Ma il sistema non è stereo?” “In effetti,”
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STEREO CON VUOTO AL CENTRO STEREO WITH VACANT AT THE CENTER
MONO
MONO
STEREO PARZIALE PARTIAL STEREO
j Fig. 1 L’ascolto della stereofonia è possibile solo se diffusori ed ascoltatori occupano i vertici di un triangolo equilatero. Se l’ascoltatore si sposta di lato, anche di poco, la scena stereofonica si restringe sino a collassare in mono. Avvicinandosi ai diffusori, il suono sembra provenire solo dai lati, originando la sensazione di un ‘vuoto al centro’. Fig. 1 Listening to stereo is possible only if the speakers and listeners occupy the vertices of an equilateral triangle. If the listener moves to the side, even a little, the stereo scene is restricted until it collapses into mono. Moving closer to the speakers, the sound seems to come only from the sides, which produces the feeling of “emptiness at the centre”. h Fig. 2 In un cinema, dietro lo schermo sono collocati tre sistemi di diffusori per i canali Sinistro, Destro e Centrale. Altri diffusori riproducono i bassi profondi (LFE), mentre tutt’intorno alla sala sono disposti i diffusori per i canali surround. Fig. 2 In a cinema, behind the screen there are three speaker systems for the Left, Right and Central channels. Other speakers reproduce the deep basses (LFE) while all around the room there are surround channel speakers.
risponde “è un argomento che non abbiamo mai toccato. No, l’impianto non è stereo, e ti spiego subito il perché. Per ascoltare lo stereo, occorre assolutamente che l’ascoltatore e i due diffusori destro e sinistro occupino i vertici di un triangolo equilatero. Quando l’ascoltatore si sposta di pochissimo dalla sua posizione, l’immagine stereofonica si sposta anch’essa e si restringe (Figura 1). Quando lo spostamento dell’ascoltatore è più consistente, l’immagine stereo collassa a mono e coincide con la posizione del diffusore più vicino. Fa la prova con il tuo impianto a casa e sentirai che basta spostarsi di un paio di passi a destra e a sinistra dalla posizione centrale per ascoltare, di fatto, in mono. Ora, in un teatro la maggior parte degli spettatori è ben lontana dalla posizione ideale, al vertice del triangolo equilatero, come ho detto, e
ascolterebbe comunque in mono. Quindi l’offerta di un sistema stereo avrebbe una valenza puramente psicologica al costo, abnorme, del raddoppio delle elettroniche: DSP grande il doppio e raddoppio del numero degli amplificatori. Un esborso aggiuntivo assolutamente non giustificato dal risultato”. “Ma al cinema…” tento debolmente di replicare. “Al cinema le cose stanno in maniera diversa. Esistono infatti tre – o addirittura cinque – canali supplementari (Figura 2). Quello Centrale ha giusto il compito di ancorare le voci degli attori al centro dello schermo, in modo che gli spettatori non sentano provenire dal diffusore di destra la voce di un attore che sullo schermo parla a sinistra, e viceversa. Il Canale Centrale consolida anche, ma non sempre, l’immagine stereo dei due diffusori laterali. Questo dipende dalle scelte fatte dal tecnico del suono che ha registrato la colonna sonora del film. Pure d’aiuto sono i due (o più) canali surround. Nel Teatro non abbiamo né possiamo avere un canale centrale. Non c’è lo spazio. A causa di questo ostacolo, se il Sovrintendente avesse chiesto un sistema audio surround, avremmo dovuto far ricorso a tecnologie molto più sofisticate e costose… ma non divaghiamo e torniamo al nostro DSP. Dopo gli ingressi avremo bisogno di un mixer o una matrice, che riduca ad un solo segnale quelli provenienti dalle varie sorgenti. Un mixer lo abbiamo già – è quello automatico – ora però occorre aggiungerne un secondo, in modo da offrire la possibilità di miscelare i segnali dei microfoni con quello proveniente dal mixer esterno. Sarà l’utente stesso a poter scegliere, semplicemente premendo un bottone, se vuole solo il mixer esterno, solo i microfoni locali o entrambi. Vedremo in seguito come. A valle del mixer mettiamo un equalizzatore parametrico. Servirà soprattutto all’equalizzazione ambientale dell’impianto di sala. Infatti, il mixer 16x4x2 esterno dispone già di
PROIETTORE PROJECTOR
PROCESSORE PROCESSOR
AMPLIFICATORI AMPLIFIER
B= CANALE CENTRALE CENTRAL CHANNEL
Ls, Rs, Bsl, Bsr = CANALI SURROUND SURROUND CHANNELS
L= CANALE SINISTRO LEFT CHANNEL
LFE = CANALI EFFETTI A BASSA FREQUENZA LOW FREQUENCY EFFECTS CHANNELS
R= CANALE DESTRO RIGHT CHANNEL
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g Fig. 3 Lo schema a blocchi del DSP con gli ingressi, le uscite e il percorso di segnale sino all’equalizzatore parametrico per l’equalizzazione dell’ambiente. Fig. 3 The block scheme of the DSP with inputs, outputs and signal route to the parametric equaliser for equalisation of the environment.
controlli di tono per ogni canale, e così pure il mixer automatico interno. Cominciamo a disegnare i blocchi funzionali che abbiamo appena descritto. Ecco, lo schema ora assume questo aspetto (Figura 3). A questo punto siamo pronti per affrontare la parte più complicata della programmazione: quella relativa al funzionamento del beamformer. Per prima cosa, prendiamo il segnale in uscita dall’equalizzatore e lo inviamo ad una linea di ritardo con uscite multiple. Nota bene: occorrerà prevedere anche un’uscita con ritardo 0.” “Che significato ha un ritardo nullo?” Ancora una volta l’Acustico mi sorprende. “La linea di ritardo elettronica è, sostanzialmente, un circuito elettrico, un computer. Come ogni computer, ha i suoi tempi di lavorazione. Quindi, il ritardo reale del segnale è dato dalla somma del ritardo che abbiamo impostato più questo tempo di lavorazione, che chiamiamo ritardo di gruppo. Se non programmassimo un canale con ritardo 0, il segnale senza ritardo arriverebbe ai diffusori prima del previsto, scompaginando i nostri calcoli. Chiaro?” “Chiarissimo, bene a sapersi” “Ora inseriamo nello schema un ulteriore blocco, una matrice che, per ciascuno dei 24 canali del nostro beamformer, misceli tra loro il segnale con due ritardi di fatto differenti, anche se uno è ritardo 0. Così” (Figura 4) “Scusa, credo che ci sia un errore. Hai appena mescolato tra loro segnali identici ma entrambi ritardati. Così i ritardi, quello programmato e quello che hai chiamato ritardo di gruppo, si sommano e non otteniamo la configurazione del beamformer che abbiamo progettato!” intervengo trionfante. Stavolta sono sicuro di aver beccato l’Acustico in un momento di distrazione. Finalmente! È la rivincita degli oppressi.
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“Nossignore. Non è così che funziona la fisica dell’acustica. Guarda, ti propongo un paio di esempi pratici. Avrai senz’altro sentito, in qualche occasione, degli echi – naturali o artificiali. Per esempio, in montagna.” “Certo” “Bene, un’eco non è altro che una sovrapposizione di segnali identici o quantomeno simili ma con tempi di ritardo diversi. Eppure tu senti distintamente la successione di echi, non una singola eco con ritardo somma di tutti i ritardi. Altro esempio: quando ascolti il suono di un’orchestra, senti una marea di strumenti che suonano contemporaneamente le stesse note. Nondimeno riesci a distinguere bene i vari strumenti: non confondi il piano con il violino o l’oboe. Nel nostro caso, il beamformer è a doppia emissione, anche se molto semplice. Un lobo è diretto verso la galleria, l’altro verso i palchi. Così programmando il DSP, i vari ritardi pertinenti a ciascun lobo si ‘riconosceranno’ tra loro e formeranno i lobi nella direzione voluta. Il DSP ci consente di gestire i beamformer come fossero due diffusori fisicamente distinti tra loro, ciascuno alimentato dai segnali che formano uno dei due lobi. Ma in realtà il diffusore è uno solo. Una bella convenienza. Sono intontito “Certo questa Acustica è forte… e il DSP una macchina meravigliosa” riesco a balbettare. “I DSP hanno raggiunto un buon grado di funzionalità
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L’ARGOT DELL’AUDIO The Argot of the Audio BEAMFORMER/MODELLATORE DI FASCIO: diffusore composto da più altoparlanti atti a creare un’emissione sonora modellata a seconda delle necessità dell’utente. Può essere di tipo passivo, con amplificatori e DSP esterni o attivo, con elettronica incorporata. DSP: Digital Signal Processor – Elaboratore digitale di segnale. Dispositivo elettronico dotato di processore in grado di elaborare digitalmente un segnale. In campo audio ha sostituito le apparecchiature analogiche e creato un enorme panorama di nuove applicazioni. ECO: ritorno all’ascoltatore di un segnale ritardato nel tempo a causa della distanza percorsa e della velocità finita dell’onda, acustica o elettromagnetica. Tipicamente, l’eco sonora è percepita quando, rispetto al segnale diretto, il ritardo supera 80 ms e la sua intensità è superiore a -8/10 dB. ETHERNET 1G(IGABIT): standard di trasmissione per reti locali di apparecchiature informatiche capace di una velocità massima di trasferimento di 1 milione di bit/secondo. LINEA DI RITARDO: dispositivo in grado di ritardare temporalmente un segnale elettrico. Prima meccanico, poi magnetico, infine elettronico analogico ed ora elettronico digitale, realizzato con l’ausilio dei DSP. LINEA DI SUONO/LINE ARRAY: diffusore composto da numerosi altoparlanti collocati in modo da comporre una colonna lunga anche alcuni metri. Se la colonna è progettata correttamente, l’interferenza fra gli altoparlanti genera un’onda sonora cilindrica. MATRICE: dispositivo per indirizzare i segnali presenti in ciascun ingresso verso una o più uscite, miscelandoli quando necessario. MIXER 16X4X2: mixer audio capace di indirizzare ciascun ingesso verso 4 canali di uscita (submaster) e ciascuno di questi verso due master principali. MIXER AUTOMATICO: dispositivo per miscelare segnali provenienti da microfoni o ingressi di linea, attivando gli ingressi solo quando in uso e regolando automaticamente il guadagno. BEAMFORMER: a device composed of more loudspeakers to create a sound emission modelled to the user’s needs. It can be passive, with amplifiers and external DSPs, or active, with incorporated electronics. DSP: Digital Signal Processor - Electronic device equipped with processor able to process a signal digitally. In the audio field it has replaced analogue devices and created a vast panorama of new applications. ECHO: return to the listener of a signal delayed over time due to the distance travelled and to the finished speed of the wave, acoustic or electromagnetic. The sound echo is usually perceived when, compared to the direct signal, the delay exceeds 80 ms and its intensity is greater than -8/10dB. 1G (IGABIT) ETHERNET: transmission standard for local networks of I.T. devices able to transfer at a maximum speed of 1 million bits/second. DELAY LINE: device able to temporarily delay an electric signal. First mechanical, then magnetic, finally analogue electronic and now digital electronic, realised with the aid of DSPs. SOUND LINE/LINE ARRAY: a device composed of numerous loudspeakers positioned to create a long column of several metres. If the column is designed correctly, the interference between the loudspeakers generates a cylindrical sound wave. MATRIX: a device to direct the signals present in each input towards one or more outputs, mixing them when necessary. 16X4X2 MIXER: audio mixer able to address each input to 4 output channels (submaster) and each of these towards two main masters. AUTOMATIC MIXER: device to mix signals coming from microphones or line inputs, by activating the inputs only when in use and regulating the gain automatically.
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e affidabilità,” commenta l’Acustico “ma per arrivare a tanto c’è voluto del tempo e i pionieri che hanno usato le prime macchine hanno dovuto affrontare molti e seri inconvenienti. È grazie a loro se oggi possiamo usare con disinvoltura queste macchine. Senza di esse, l’attuale tecnologia del P.A. sarebbe solo un sogno. Però, sai una cosa? Io ho nostalgia del vecchio analogico. Limitatissimo sin che vuoi ma un potenziometro è un potenziometro e un interruttore un interruttore. Non occorre una laurea in informatica per capire come funzionano e in caso di guasto puoi metterci le mani. Con i processori invece… Ricordati di tenere SEMPRE duplice copia dei file di programmazione delle macchine che hai installato e almeno un DSP di riserva, pronto in caso di necessità. Ne va della tua reputazione con i clienti.” “Ricevuto. Però adesso ho assoluto bisogno di qualcosa di forte. Un caffè, corretto magari…” “La ‘correzione’ la rimandiamo a dopo. Ho bisogno che tu sia lucido e attento. Però ti faccio assaggiare una nuova miscela di Arabica tostata in maniera artigianale da una piccola torrefazione specializzata in squisitezze per gourmet. Vedrai, ti farà rinascere”.
I breathe a huge sigh of relief as I leave. I have survived a long battle with the Superintendent; a battle which has left no casualties but exhausted me. I didn’t expect to be called by the Theatre, considering that months have passed since I presented the estimate, indeed, more than one. My phone calls were regularly answered with a negative response, the Superintendent was unavailable, or he was in a meeting or out of the office. I had already given the job up for lost when the secretary phoned me to tell me that the Theatre’s administration team had been given the go ahead to purchase the system. By way of exception, of course (with the help of several of the Soundman’s acquaintances). If there had been a call for tenders, or a convention, I would never have dreamed of getting involved: it would have been a wasted effort. Now, instead, with the opening of the theatre season just around the corner, as expected, they want the audio system to be installed as quickly as possible. I had also guessed that of the three estimates proposed they would have chosen the middle one. Virtue stands in the middle. So: it will be a beamforming system, but with “conventional” speakers, which I will modify. They will be smaller than and not as expensive as the ready to go solutions present in the catalogues of many manufacturers. The Superintendant called me not only to discuss timing and methods of installation, but also for a discount. He began mentioning the other proposals (but which ones? Come on...), then sponsorships by obscure benefactors (though possible, who would honestly take the trouble to provide a system that can satisfy the many and strict constraints posed by a Superintendant?), and finally my sponsorship (as if I didn’t have to earn a living and had a hotline to BCE for loans at highly advantageous rates). I firmly stood my ground, knowing full well that with the quotations I had made and the complexity of the work involved my profit will in any case be reduced to a minimum and I will have to struggle to get paid - as expected. At the end, by granting a free gift of a small video projector, I obtained the authorisation for the audio system, for the cabling of the 1G Ethernet network and for the supply and installation of the monitors and video projectors in the foyer. Just outside the Theatre I call the speaker and electronics supplier from my mobile phone. If I want to stick to the schedule I need them to deliver the equipment in a hurry. I also call the Soundman to update him on the news, ask him for help in changing the speakers and, above all, to programme the DSP. He is pleasantly surprised: he hadn’t heard anything either on the sound diffusion panelling he had suggested to the Theatre to reduce a problem of echoes.
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“Don’t worry about modifying the speakers” he reassures me “as soon as they arrive call me and we will make the first modification together. In the meantime, purchase the connectors and the other consumption equipment we put on the list the last time we met. It is better to start working on the DSP right away, so we will be ready for the first “lab” tests as soon as the speakers are ready. In fact, you know what? If you have a few minutes to spare this afternoon we can start right away”. “But I don’t even have the DSP. “I have just ordered it!” I answer surprised. “Sure, but you can programme the DSP even if you don’t physically have the device. All you need is a PC.” I didn’t know that. “Good”, I agree “let’s see each other right after lunch?” “Yes, you go the German place. I’ve already been.” He sounds rather uninterested.. maybe he doesn’t like home-made cooking (see previous issue) On time, I reach the Soundman in his office, in the early afternoon. He has already prepared a PC workstation for the job we have to do and uploaded the DSP management programme. Amazed, I see that the computer is connected to two screens, a big one and a smaller one. “Today’s PCs, desktops and workstations, even the cheapest kind, make it possible to connect two or more monitors to the sound board, as long as this is not integrated into the mother board. It is very useful, indeed essential, to have two monitors with engineering programs. It makes it possible to dedicate the first monitor to the design table and the second to the windows of menus, data and whatever else is necessary to manage the program. But, now, let’s start working on this DSP. What do you think is the first function that any sound device requires?”. I am a little annoyed by the Soundman’s professorial tone of voice, even if I understand that he is only doing it to help me. I have never been a great fan of philosophical but rough methods and answer “I would say an input device for sound signals”. “Exactly” replies the Soundman. “If I remember correctly, at the request of the customer, for the Theatre we had planned to use a conspicuous 16x4x2 mixer, which will have to send the signal to the stage monitors, to the connected networks, etc. in addition to the room system. Consequently, two single inputs would be enough; indeed, even one would do. However, we want to offer the opportunity to use the room system easily even during minor events, when the Theatre’s sound engineer is not around or he is not specifically required. So, we will include a few more inputs for the microphones or radio microphones at least a couple, and one line input. It would be better to equip the input of the external mixer with a gain regulator, while the others will be served by an automatic mixer, so as to guarantee smooth operation of the system even in the absence of a technician”. “Just a minute.” I stop him, “You have just said that one input is needed to make the connection to the mixer. But is the system not stereo?” “Actually,” he answers, “this is something we have never discussed. No, the system is not stereo and I’ll explain why. To listen in stereo, the listener and the two speakers right and left must occupy the vertices of an equilateral triangle. When the listener moves a short distance from his position, the stereophonic image moves and restricts itself (Figure 1).
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ET AUTATQUI OMNIANDI ILLIQUIA CULLABO RIBUSTE CTUSTIOREPED QUUNTIA QUI NUS, NUS, VOLUPTATUR MO VOLORUM DENTO CON ET ET FUGITEM FACCAB IPIET, QUE ETUR SANIMENISSE ET AUTATQUI OMNIANDI ILLIQUIA CULLABO RIBUSTE CTUSTIOREPED QUUNTIA QUI NUS, NUS, VOLUPTATUR MO VOLORUM DENTO CON ET ET FUGITEM FACCAB IPIET, QUE ETUR SANIMENISSE
j Fig. 4 Lo schema a blocchi del DSP con l’aggiunta delle linee di ritardo e le matrici per i 24 canali del beamformer (a). L’uscita 1 della linea di ritardo 1 ha ritardo 0 ms ed è sommata nelle matrici alle uscite delle altre 23 linee (b e c). Da notare la possibilità di variare separatamente, nel mix per ciascun canale in uscita, il guadagno di ognuno dei due segnali. Fig. 4 The block scheme of the DSP with addition of the delay lines and the matrixes for the 24 channels of the beamformer (a). Output 1 of delay line 1 has 0 delay ms and is summed in the matrixes at the outputs of the other 23 lines (b and c). In the mix for each output channel it is also possible to vary the gain of the two signals separately and this is something worth noting.
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LA LINEA DI RITARDO ELETTRONICA È, SOSTANZIALMENTE, UN CIRCUITO ELETTRICO, UN COMPUTER. COME OGNI COMPUTER, HA I SUOI TEMPI DI LAVORAZIONE ESSENTIALLY, THE ELECTRONIC DELAY LINE IS AN ELECTRIC CIRCUIT, A COMPUTER. LIKE EVERY COMPUTER, IT HAS ITS PROCESSING TIMES When the movement of the listener is more consistent, the stereo image collapses to mono and coincides with the closest speaker’s position. Try it with your stereo at home and you will hear that you just need to move a few steps right and left from the centre position to listen in mono. In a theatre the majority of the audience is distant from the ideal position, at the vertex of the equilateral triangle, as I said, and in any case they would listen in mono. So, offering a stereo system would have a purely psychological value against the huge cost required to double the electronic equipment: the DSP would have to be doubled in size and the amplifiers doubled in number. An additional cost which would by no means justify the result”. “But at the cinema...” I try to answer feebly. “It’s different at the cinema. There are actually three – or even five – supplementary channels (Figure 2). The Central Channel has the task of anchoring the actors’ voices to the centre of the screen, so the spectators do not hear the voice of an actor, who on screen is speaking on the left, coming from the right speaker, and the other way around. The Central Channel also consolidates, but not always, the stereo image of the two side speakers. This depends on the choices made by the sound technician who has recorded the film’s sound track. The two or more surround channels are also helpful. In the Theatre we have no and cannot have a central channel. There is no room for it. So, if the Superintendant had asked for a surround audio system, we would have had to use much more sophisticated and expensive technologies.. but let us not wander off the point and return to our DSP. After the inputs we will need a mixer or a matrix, to reduce the many signals coming from the various sources to one signal. We already have a mixer, which is the automatic one, now we need to add a second one, to offer the possibility to mix the signals of the microphones with the signal coming from the external mixer. The user himself can then choose only the external mixer, only the local microphones or both, by simply pressing a button. We will see how later. Downstream of the mixer we put a parametric equaliser. It will serve above all for environmental equalisation of the room system. In fact, the 16x4x2 external mixer already avails of tone controls for each channel, and so has the internal automatic mixer. Let’ start to draw the functional blocks which we have just described. The scheme looks like this (Figure 3). We are now ready to tackle the most complicated part of the programming: the part relating to the operation of the beamformer. First and foremost, we take the signal coming from the equaliser and send it to a delay line with multiple outputs. N.B.: it will also be necessary to provide an output with 0 delay.”
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“What does zero delay mean?” Once again the Soundman amazes me. “Essentially, the electronic delay line is an electric circuit, a computer. Like every computer, it has its processing times. So, the real delay of the signal is given by the sum of the delay which we have set plus this processing time, which we call group delay. If we didn’t programme a channel with 0 delay, the signal without a delay would reach the speakers before the time envisaged, upsetting our calculations. Is that clear?” “Crystal clear, it’s good to know” “Now we insert another block in the scheme, a matrix which, for each of the 24 channels of our beamformer, mixes among them the signal with two different delays, even if one is 0 delay. Like this” (Figure 4) “Sorry, I think there is an error here. You have just mixed identical signals but both are delayed. So the delays, the programmed kind and the kind you called group delay, are summed to each other and we do not achieve the configuration of beamformer we have designed!” I say triumphantly. This time I am sure I got the Soundman at a distracted moment. At last! Revenge of the oppressed. “Actually, no. The physics of acoustics doesn’t work that way. Look, I will show you a few practical examples. I am sure you have heard of natural or artificial echoes at some time or other. For example, in the mountains”. “Sure” “Well, an echo is none other than a superposition of identical or at least similar signals but with different delay times. And yet you hear the succession of echoes distinctly, not one echo with a summed delay of all the delays. Another example: when you listen to an orchestra, you hear a sea of instruments which play the same note at the same time. And yet you can clearly distinguish the different instruments: you don’t mix up the piano with the violin or the oboe. In our case, the beamformer is double emission, even if very simple. One lobe is directed at the circle, the other at the stages. So, by programming the DSP, the different delays pertaining to each lobe will ‘recognise’ each other and form the lobes in the direction desired. The DSP allows us to manage the beamformers as if they were two physically distinct speakers, each powered by signals which form one of the two lobes. Actually, there is only one speaker, which makes it very convenient. I am stunned “Sure, this acoustics is great... and the DSP is a wonderful machine” I manage to stutter. “DSPs have reached a good level of operation and reliability”, says the Soundman, “but it has taken time to achieve and the pioneers who used the first machines were confronted by many and serious problems. Thanks to them we can use these machines with nonchalance. Without them, the current technology of the P.A. would only be a dream. But, you know what? I miss the old analogue system. It may be as limited as you want but a potentiometer is always a potentiometer, a switch always a switch. You don’t need a degree in I.T. to understand how they work and if they break you know what to do. Instead, with processors it is a totally different story.... ALWAYS remember to keep a double copy of the programming files of the machines you have installed and at least a reserve DSP ready in case you need it. Your reputation is at stake with customers.” “Ok, got it. I need something strong to drink. A coffee, with brandy perhaps...” “Let’s postpone the “brandy” to later. I need you to be clear-headed and attentive. But I will let you taste a new mix of Arabian coffee roasted in an artisan manner by a small coffee-grinding company which specialises in delicacies for gourmets. You’ll see, it will revive you”.
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Soluzioni innovative multi schermo e per Digital Signage
MITSUBISHI PLAY-OUT Innovative multi-screen and Digital Signage solutions Un prodotto, anzi due, per rafforzare la propria posizione in mercati come quello del rental e dei grandi eventi, oltre ad arricchire sempre più la vasta parte dell’universo Mitsubushi dedicato alla visualizzazione
One, in actual fact two products, to strengthen our position in markets like that of rental and large events, in addition to enriching the vast section of the Mitsubishi universe dedicated to display
Text: Alberto Pilot
Tutti conosciamo il nome Mitsubishi nelle più svariate posizioni di mercato: la holding abbraccia mercati trasversali e molti dei prodotti che utilizziamo comunemente potrebbero derivare da società in parte o completamente controllate proprio dal colosso giapponese. La divisione che ovviamente ci interessa di più per quest’approfondimento di prodotto è l’Electric, riconosciuta per i display, video proiettori, video wall, soluzioni per large venue e Digital Signage ecc., e che ha recentemente proposto una soluzione con il compito di fare da collante verso il mercato proprio per l’offerta interna di prodotti per la visualizzazione. Play-Out inoltre, specialmente nella versione composer, sta portando Mitsubishi verso mercati nei quali fino ad oggi è stata meno presente, come quello del rental e grandi eventi.
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Intervista a / Interview with Antonio Troiano Mitsubishi Electric
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PLAY-OUT, UN PRODOTTO CHE CRESCE CON LE ESIGENZE DEL MERCATO
Le famiglie di prodotto sotto il marchio Play-Out sono in realtà due, una dedicata a soluzioni multi schermo per la diffusione di contenuti multimediali, e l’altra verticale sulla diffusione di informazioni dinamiche in modo creativo, appannaggio questa del mondo del Digital Signage. Analizziamole entrambe.
PLAY-OUT COMPOSER
Si presenta come un computer professionale (con potenza di calcolo server grade) in grado di accettare un determinato numero di I/O video, e per questo declinato in tre configurazioni standard (2I/4O – 4I/4O – 6I/8O); su richiesta è possibile avere anche una macchina custom in grado di garantire fino a 16 Output in un unico chassis. La peculiarità del Composer è la gestione live dei contenuti, inoltre è capace di adattarsi alla risoluzione in uscita del display cui è collegato (tutti i live input sono possibili fino a 1.920x1.200 punti), indipendentemente dal tipo di display stesso (monitor, video wall, proiettore, ecc.). Gestisce nativamente un buon numero di programmi e file compatibili, da immagini CAD, anche in 3D, a fotografie e immagini statiche, passando per video anche panoramici, pagine Web interattive, RSS feed, messaggi Twitter, IP streaming diretto e i già citati live input. La gestione dei contenuti dinamici in tempo reale avviene grazie a un’interfaccia software semplice e razionale, che offre anche la possibilità di effettuare il drag&drop su di una time line, permettendo così il riposizionamento, lo scaling dei contenuti, la loro sovrapposizione, miscelazione e tutti gli effetti che possano essere richiesti in quel momento per l’evento che è in corso.
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Tutta l’elettronica di video processing per i display è ovviamente contenuta all’interno del Composer, una caratteristica che permette di ottenere configurazioni virtualmente infinite grazie ai propri algoritmi di edge blending (unione di più display per una singola immagine, senza zona di sovrapposizione visibile), warping (per la geometria di superfici non lineari), multitouch (per display interattivi che reagiscono al tocco), fade In/Out dei contenuti e, fra le altre, anche le immancabili correlazioni di controllo esterno con dispositivi mobile, siano essi basati su iOS Apple (quasi “uno standard” oramai), ma anche quasi a sorpresa su Android e Windows mobile (che è quasi una rarità).
PLAY-OUT SIGNAGE
Come dice il nome, Play-Out Signage, è specificatamente dedicato alle segnalazioni pubblicitarie, informative e di comunicazione che utilizzano i display (quindi “rinnovabili” all’infinito per la pagina da visualizzare) al posto dei metodi tradizionali di comunicazione (cartelloni, banner e così via). A differenza dell’altro prodotto della famiglia Play-Out, questo non è basato su di un hardware proprietario, ma si può benissimo adattare a piattaforme e player già esistenti in commercio, di fatto permettendo di creare un’infrastruttura realmente aderente alle specifiche esigenze di quel progetto. Questo software clientserver di livello professionale permette la diffusione di informazioni dinamiche, soprattutto in modo creativo, per adattarsi alle richieste dello Studio d’immagine e comunicazione che sta trasmettendo il messaggio per il proprio cliente; dal software Play-Out Producer, infatti, è possibile creare contenuti e liste sia a livello centrale che time-line giornaliere o settimanali, caricando il tutto sul server FTP a cui puntano poi i vari player
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STRUMENTI TOOLS
SPECIFICATIONS FEATURES AND GLOBAL SPECIFICATIONS Intel® Xeon® Processor 3000 series, 12M Cache, 3.46 GHz, 6.40 CPU performance
GT/s Intel QPI / Intel Core i712M Cache 3.33 GHz, 4.80 GT/s Intel QPI (depending on configuration)
GPU features
4-8 Port PCI Express® 2.1 x16 graphics card, PLUS 4-8 x M-/DP to DVI Adapter (depending on model)
COMPONENTS OF COMPLETE SYSTEM (PLCPC) PL-COMPOSER
Multi Graphic Application System
SAFETY APPROVAL AND STANDARD COMPLIANCE (PLCPC) CE, RoHS
PLAY-OUT COMPOSER APPLICATION SYSTEM (PLCPC) CPU
Intel® Xeon® Processor 3000 series
GPU
<225 W, 2-4GB GDDR5, max 2560x1600 @ 60Hz (depending on model)
Ram / Storage
12 GB (depending on model)
Storage
HDD 3 x 600GB 10k (depending on setup)
Rev. Storage
8x8x4 Slim SATA DVD RW
OS
Windows 7 Ultimate SP1 x64 EN
Software
Play-Out Composer Software
Connectivity
USB 2.0,Ethernet 1Gbps, PW-inlet, (DVI or RGB adapters included (dep. on model)
OPTIONAL PARTS (VIDEO CAPTURE CARDS) (DEPENDING ON CONFIGURATION) Standalone PCI Express x4 plug in card with 650MB/s transfer bus Video Capture Cards
bandwidth. Two complete capture channels supporting up to 1920x1200 DVI/HDMI or 2048x1536 Analog RGB/Component resolutions. 650MB/s transfer bus. This video capture card has five complete capture
Video Capture Cards
channels supporting a single channel for up to 1920x1080 DVI or 2048x1536 Analog resolution, plus four SD analog capture channels. Single channel PCI express Dual-Link DVI video capture card. A standalone
4k Video Capture Cards
PCI Express x4 plug in card 650MB/s transfer bandwidth. A maximum canvas of 4kx4k allows any DVI source to be captured. Integrated DVI equalizers on its inputs to support longer input cable lengths (up to 20m).
SDI Video Capture Cards
Dual channel PCI Express HD-SDI video capture card. The card supports SD-SDI, HD-SDI and 3G-SDI (including 2K Digital Film Resolution modes).
OPTIONAL PARTS (GRAPHICS CARDS) Multi-display capability support for four simultaneous and independent 3D Professional Graphics output
monitors from a single graphics card. The Play-Out “Add Display” technology lets you connect multiple boards as a single display (depending on configuration). Operates under Windows® Vista/XP/7/Server 2008 and spreads the
2D Professional Graphics Cards
Windows desktop across the multi display. Both portrait and landscape display configurations are supported. Ideal for video wall and Digital Signage applications.
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dislocati opportunamente. Questo permette di ottenere diversi canali informativi automatici che si connettono al server e scaricano solo i contenuti necessari per quel determinato evento in quel determinato spazio di tempo, senza che ci sia la necessità di intervento da parte di un operatore, (se non per modificare in tempo reale qualche scaletta o messaggio). Anche in questo caso la creazione dei vari palinsesti è facilitata dal Play-Out Producer già citato, che permette con pochi e intuitivi passaggi di organizzare i contenuti e la loro visualizzazione salvandoli appunto nel server centrale, pronti per essere richiamati dai singoli player dislocati anche a notevole distanza dal server stesso. Il Play Out, di fatto, nelle sue due accezioni offre un pacchetto “chiavi in mano” per quel che riguarda la visualizzazione (sempre in formato HD), la semplicità d’uso, la potenza e la flessibilità, e soprattutto attingendo al vasto catalogo Mitsubishi per quel che riguarda i display e le soluzioni annesse (video wall, proiettori, schermi speciali), riuscendo a soddisfare il proprio cliente sotto ogni punto di vista, facendolo interagire con un solo interlocutore, professionale e risolutivo. La Mitsubishi Electric stessa organizza degli incontri e dei corsi personalizzati per prendere confidenza con queste piattaforme, per toccarne con mano e saggiarne le peculiarità; se siete interessati, prendete contatto liberamente con gli uffici per prenotarne uno.
Mitsubishi is a house-hold name in its wide-ranging positions on the market: the holding embraces transversal markets and many of the products we commonly use could derive from companies which are partially or fully controlled by the Japanese giant. The Electrical division is the one of most interest to us for this in-depth product analysis, and is recognised for its displays, video projectors, video walls, large venue and Digital Signage solutions etc.. It has recently presented a solution with the task of working as a sealant for the market precisely for the internal offer of display products. Play-Out, especially in the composer version, allows Mitsubishi to approach markets in where its presence to date has been minimal such as rental and large events. In actual fact, the Play-Out brand comprises two different products, one dedicated to multi-screen solutions to diffuse multimedia contents, and the other vertical, on the creative diffusion of dynamic information, exclusively reserved to the world of Digital Signage. Let’s now analyse both PLAY-OUT COMPOSER This is a professional computer (with server grade calculation power) able to accept a specific number of video I/0, and for this reason available in three standard configurations (2I/40-4I/40 – 6I/80); upon request it is also possible to have a custom machine able to guarantee up to 16 Output in a single chassis. The feature of the Composer is the live content management, as well as the ability to adapt to the output resolution of the display to which it is connected (all live inputs are possible up to 1,920x1,200 points), independently of the type of display (monitor, video wall, projector, etc). In native mode, it manages a large number of programs and compatible files, from CAD images, including in 3D, to photographs and static images, passing by video,
STRUMENTI TOOLS
g Una schermata di controllo di Play-Out Composer Play-Out Composer control page
including panoramic, interactive Web pages, RSS feed Twitter messages, direct IP streaming and the already mentioned live inputs. Real time management of dynamic contents occurs thanks to a simple and logical software interface which also offers the possibility to drag &drop on a timeline allowing re-positioning, scaling of contents, their overlapping, mixing and all the effects which can be requested at that moment for the event in progress. The video processing electronics for the displays is obviously contained inside the Composer, a characteristic which allows to obtain virtually infinite configurations thanks to personal edge blending (union of more displays for a single image, without visible overlapping zones) algorithms, warping (for the geometry of non-linear surfaces) multi-touch (for interactive displays which react to touch) fade in/Out of contents and, among others, the must-have correlations of external control with mobile devices, based on iOS Apple (almost â&#x20AC;&#x153;a standard" now), but also, almost by surprise, on Android and Windows mobile (which is almost rare). PLAY-OUT SIGNAGE As the name says, Play-Out Signage is specifically dedicated to advertising, information and communication signage which uses the displays (so â&#x20AC;&#x153;renewableâ&#x20AC;? ad infinitum for the page to display) in place of the traditional methods of communication (signs, banners and so on). Unlike the other product of the Play-Out family this is not based on a proprietary hardware, but it can be adapted to platforms and players already available on the market, allowing to create an infrastructure which meets with the specific needs of that project. This professional client server software allows to diffuse dynamic information, above all creatively, to adapt to the requests of image and communication studios which are transmitting the message for their client. From the PlayOut Producer software, it is possible to create contents and lists at a central level and daily or weekly timelines loading the FTP server upon which the different appropriately positioned players rely. This allows to obtain different automatic information channels which connect to the server and download only the content necessary for that specific event in that specific space of time, without the need for
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the operator to intervene (unless he has to modify any schedule or message in real time). Here, too, the creation of various schedules is facilitated by the Play-out Producer already mentioned, which allows with a few intuitive steps to organise the contents and their display storing them in the main server, ready to be recalled by the single players located also at a considerable distance from the server itself. In its two versions, Play-Out offers a turn-key packet as regards display (always in HD format), simplicity of use, power and flexibility, and above all drawing on the vast Mitsubishi catalogue as regards displays and annexed solutions (video walls, projectors, special screens), catering for all the needs of its customer, making them interact with one professional decisive counterparty. Mitsubishi Electric organises meetings and personalised courses to familiarise with these platforms; contact the offices to gain hands-on experience and get a feel for its features.
j Oslo, The Quality Hotel
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AGGIORNAMENTI UPDATE
PRIMA SIEC CONVENTION
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Gli operatori dell’integrazione di sistemi AVC a confronto FIRST SIEC CONVENTION AVC system integration operators face to face Un momento di aggregazione per fare il punto sulla professione del system integrator e sul mercato AV Pro: è l’occasione creata dall’Associazione SIEC a Milano, e rivolta a tutti, associati e non, al fine di dare la massima diffusione alle attività e iniziative messe in campo da SIEC per il riconoscimento della professione del system integrator e la crescita del mercato di riferimento A meeting to take stock of the system integrator profession and the Pro AV market. This opportunity created by the SIEC association in Milan, was geared to everyone, members and non-members, to give maximum promotion to its activities and initiatives to recognise the system integrator profession and growth in the relevant market Text: Barbara Trigari e Valentina Bartarelli
Consensi ed elevata partecipazione per la prima SIEC Convention, tenutasi a Milano presso il Marriott Hotel il 16 ottobre scorso. Oltre 200 – tra operatori, professionisti e clienti finali – i partecipanti che hanno seguito la fitta agenda di seminari, la zona espositiva e la conclusiva tavola rotonda che ha visto come moderatore la nostra Chiara Benedettini, Editor in Chief di Connessioni. Piacevole l’atmosfera e particolarmente curata l’organizzazione che alternava agli appuntamenti seminariali dei gustosi momenti conviviali, durante i quali ne abbiamo approfittato anche noi di Connessioni per girare alcune interviste video. Nell’area espositiva gli stand erano dieci, tutti di associati SIEC – BenQ, Crestron, Epson, Euromet, Eurosell, Gefen, Mitsubshi Electric, Prase Engineering, S.C.M. e Screenline – e presentavano le ultime novità delle aziende ai partecipanti.
Intervista a / Interview with Ennio Prase - Prase Engineering
http://www.connessioni.biz/?p=14932
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http://www.connessioni.biz/?p=14929 Intervista a / Interview with Carla Conca e Delio Rovelli di SIEC
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I LAVORI
Al termine del discorso di benvenuto e apertura dei lavori fatto da Alessandro Betti, Presidente della Soiel International, e Carla Conca, Presidente SIEC e Business Manager di Epson, si sono alternati gli interventi degli ospiti; ognuno focalizzato su argomenti diversi ma strettamente connessi. Quello di Godwin Demicoli, Direttore per l’Europa di InfoComm International, ha illustrato i risultati dello studio 2012 sul mercato dell’Audio Video Professionale e Controlli. Il mercato mondiale AV Pro è stimato valere 70 mld, con una crescita stimata di 36 mld di euro nei prossimi tre anni, quindi da qui al 2015 significa un tasso di crescita media annua del 13% (9,4% per l’Europa). Andrea Tamagnini di Creston ha sottolineato l’importanza di seguire con maggiore attenzione il segmento manutenzione, indicato come quello dove oggi si trova spazio per l’integrazione; ha poi sottolineato l’importanza che l’integrazione sia attivata da subito, in fase di progetto e secondo un concetto più ampio: la IBT, Integrated Building Technology. Tema dell’intervento di Antonio Troiano di Mitsubishi Electric è stato il Digital Signage. Si tratta di un mercato in crescita, e in particolare ad avere fatturato elevato è il settore dell’after installation, ancora sottovalutato in Italia. Troiano quindi ha sottolineato la necessità di fare capire al cliente l’importanza della manutenzione, e quindi del DS come bene durevole. A seguire, l’esposizione dell’Ingegnere Umberto Nicolao, volta a chiarire il concetto di Audio Video Bridging, e di Carla Conca, che con un’efficace analisi trasversale ha introdotto a il processo di convergenza digitale e ai possibili sviluppi di mercato a cui questa connette, hanno chiuso la prima parte dei lavori.
LA PROFESSIONE
Il pomeriggio era dedicato al tema della qualificazione e certificazione degli operatori in relazione alla già avviata richiesta da parte di SIEC presso l’UNI per l’ottenimento di un’oggettiva certificazione delle figure coinvolte nel settore della System Integration. A tal proposito è intervenuto telefonicamente il Senatore Piscitelli, membro della 10a commissione permanente e del Comitato ristretto per le professioni non regolamentate e i rappresentanti di UNI, Elena Mocchio, e Accredia, Alberto Musa.
Il Senatore si è dimostrato interessato alla richiesta di SIEC spiegando come la Camera ha approvato il Disegno di legge (n. 3270) in materia di professioni non regolamentate, adesso al vaglio del Comitato ristretto. La proposta prevede l’autoregolamentazione volontaria per la qualifica di quei proffessionisti (3milioni) che esercitano la propria attività al di fuori di albi e collegi, che si potrà conseguire sia attraverso l’attestazione delle associazioni professionali di riferimento, sia attraverso la certificazione rilasciata da Organismi, accreditati da ACCREDIA, che valuteranno le competenze del professionista in conformità alle norme UNI definite per le singole professioni. A commento e bilancio delle informazioni fornite dagli interventi della giornata, la chiusura era affidata a una tavola rotonda, cui hanno preso parte, oltre che alcuni dei protagonisti dei seminari, Laura Lazzerini del Consiglio Direttivo dell’associazione CEDIA, l’architetto Cristiano Boni e Fabio Maset di Mosaico – che ha sviluppato una riflessione sulla necessità di certificare e regolamentare tramite degli standard il ruolo del System Integrator adducendo esempi di sinergie reali tra i vari ruoli coinvolti e le associazioni di categoria. È stato un momento di confronto nel quale sono emerse alcune perplessità da parte dei professionisti, e i chiarimenti da parte di SIEC. Se da un lato, infatti, il non riconoscimento della professione fa sì che chiunque possa improvvisarsi rovinando il mercato, d’altro canto il concetto di “certificazione” a molti ricorda le corporazioni professionali e i balzelli che rimangono un pro forma senza garantire davvero i professionisti seri (quando poi le gare sono tutte gestite al ribasso). SIEC a tal proposito ha scelto come strada la “Prassi di riferimento”, pensata dall’UNI in alternativa alla normazione, che definisce prescrizioni tecniche e che dà in tempi brevi (e con un processo di condivisione tra i soli autori) un primo riferimento volontario su nuovi temi non ancora consolidati dalla normazione tecnica. Dopo 2 anni dalla pubblicazione (tempo stimato necessario per consentirne la diffusione e l’applicazione) viene valutata l’opportunità e l’interesse di “fare evolvere” la prassi di riferimento in un documento normativo sul medesimo argomento. Come ha spiegato Carla Conca, si tratta infatti di “una formula dinamica che permetterà anche in futuro di definire prassi diverse in settori diversi” modellandosi sulle reali esigenze del mercato senza ingabbiarlo. L’invito conclusivo ai presenti è stato quello a partecipare alla definizione della Prassi. È infatti un momento chiave della definizione della professione, e SIEC è aperta a tutti coloro che sono desiderosi di portare il proprio contributo. Approval and high participation for the first SIEC Convention, held in Milan at the Marriot Hotel on 16th October of this year. More than 200 participants, among operators, professionals and end clients, followed the seminars, exhibition areas and concluding round table chaired by Chiara Benedettini Editor-in Chief of Connessioni. The organisation alternated seminar type meetings with tasty convivial moments, providing an opportunity to get to know each other, exchange opinions and establish professional relationships. We took advantage of it to conduct several video interviews. The exhibition area played host to stands of several members, BenQ, Crestron, Epson, Euromet, Eurosell, Gefen, Mitsubishi Electric, Prase Engineering, S.C.M. and Screenline, who unveiled their latest novelties.
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THE WORKS The end of the welcome speech and opening of proceedings by Alessandro Betti, president of Soiel International, and Carla Conca, President of SIEC and business manager of Epson, were followed by guest speeches; each focused on different but closely connected issues. The speeches of greatest interest included that of Godwin Demicoli, European director of InfoComm International, who presented the results of research conducted in 2012 on the Professional Audio Video and Controls market. The Pro AV world market is estimated to be worth 70 billion, with an expected growth of 36 billion euro in the next three years, which from here to 2015 means an annual average growth rate of 13% (9.4% for Europe). Andrea Tamagnini of Crestron underlined the importance of attentively following the maintenance segment, indicated as one where space can be found for integration, and of activating the integration directly at the design phase and according to a wider concept: IBT, Integrated Building Technology. The theme of the speech by Antonio Troiano of Mitsubishi Electric was Digital Signage. A growing market, with a particularly high turnover in the after installation sector, which is still undervalued in Italy. Troiano underlined the need to make the customer understand the importance of maintenance and of DS as a long-term asset. The speeches by Engineer Umberto Nicolao, to clarify the concept of Audio Video Bridging, and by Carla Conca, which was an effective transversal analysis that introduced the process of digital convergence and the possible developments of the market to which this connects, brought the first part of the proceedings to an end. THE PROFESSION The afternoon was dedicated to the theme of operator qualification in relation to the request already forwarded by SIEC UNI to achieve certification of the parties involved in the System Integration sector. Senator Salvatore Piscitelli, member of the 10th permanent commission of the select Committee for unregulated professions and the representatives of UNI, Elena Mocchio, and Accredia, Alberto Musa, intervened by phone. The Senator showed a high level of interest in SIEC’s request, explaining how the House had approved the Draft Law (3270) on the matter of unregulated professions, currently under examination by the select Committee. The proposal provides for voluntary self-regulation for the qualification of those professionals (3 million) who carry out their activity outside of rolls and colleges, which can be achieved through certification issued by Organisations, accredited by ACCREDIA, which will assess the expertise of the professional in compliance with UNI regulations established for individual professions. Precisely to comment and take stock of the information provided by the day’s speeches, the proceedings came to a close with a round table which, aside from several protagonists of the seminars, saw the participation of Laura Lazzerini of the board of directors of the CEDIA, the architect Cristiano Boni and Fabio Maset of Mosaico, who developed a thought on the need to certify and regulate the role of the System Integrator through standards, citing examples of real, possible and hoped-for synergies between the various roles involved and the trade associations. It was a lively moment of debate from which emerged several perplexities of professionals, clarifications and reassurances by SIEC. In fact, if on one side, the non-recognition of the profession ensures that anyone can improvise this job and ruin the market, on the other, the concept of “certification” reminds many of the professional corporations and the arbitrary taxes which remain a formality without truly guaranteeing serious professionals (when all the calls for tenders are managed using a price-cutting policy). On this matter, SIEC has chosen the way of “Reference Procedures”, conceived by UNI as an alternative to the issuing of norms and regulations, which defines technical requirements and, in a short time (and with a process shared only by the authors), gives way to a first voluntary reference on new themes which have not been consolidated by the technical regulation. 2 years after its publication, (the time estimated to be necessary for its spreading and application) the opportunity and interest to make the reference procedures “evolve” into a regulatory document on the same issue are assessed. Carla Conca explained that it is a “dynamic formula which will allow to define different procedures in different sectors in the future” essentially modelling themselves on the real needs of the market without shutting it away. The final invitation to participants was that of taking part in defining the Procedure, which is the crucial step to define the profession and SIEC is open to all those willing to give their contribution.
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AGGIORNAMENTI UPDATE
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PREMIO DOMOTICA ED ENERGIE RINNOVABILI 2012
I progetti vincitori HOME AUTOMATION AND RENEWABLE ENERGY AWARD 2012 - The winning projects Il “Premio domotica ed energie rinnovabili”, giunto alla sua IV edizione, si rivolge a tutti i professionisti e le aziende del nostro paese che si occupano di integrazione impiantistica, produzione dell’energia da fonti rinnovabili ed efficienza energetica The “Home Automation and Renewable Energy Award” in now in its 4th edition, and is open to all professionals and companies in Italy who deal with plant integration, energy production from renewable sources and energy efficiency Text: A cura della Redazione By the Editorial team
LA COMMISSIONE The commission La commissione 2012 del Premio è composta dal prof. ing. Paolo Tartarini dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, l’arch. Stefano Stefani della Regione Emilia-Romagna, l’ing. Filomena D’Arcangelo dell’ANIE Area Ambiente e Tecnico Normativo e l’ing. Bruno De Nisco, progettista e consulente HBA e FER.
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The commission’s 2012 consists of engineer Paolo Tartarini of the University of Modena and Reggio Emilia, Arch. Stefano Stefani of Regione Emilia Romagna, Eng. Filomena D’Arcangelo of ANIE Area Ambiente e Tecnico Normativo and Eng. Bruno De Nisco, designer and consultant HBA and FER.
Il Premio, biennale, è gestito da AESS (Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena) attraverso la struttura Bioecolab-Laboratorio di Domotica, e vuole valorizzare e divulgare le buone pratiche nel costruire e nel gestire energeticamente gli edifici, intendendo come edificio ideale la struttura dove le tecnologie non si sommano ma si integrano attraverso un modello affidabile e facile da replicare. Il prodotto quindi di una progettazione che considera le condizioni operative degli edifici, e si basa sull’idea di sistema integrato edificioimpianti, nel quale non vengono trascurati gli aspetti tecnologici, finanziari e funzionali della costruzione. Altro aspetto considerevole è l’uso coordinato di tecniche e tecnologie costruttive a beneficio degli utilizzatori, per ottenere ottimizzazioni incidono positivamente sul costo di costruzione e sul miglioramento della qualità oltre che sul rapporto costi/benefici ottenibile dall’utilizzatore finale. Per quanto riguarda le soluzioni della HBA sono state considerate: • replicabilità del progetto; • messa a punto di standard operativi e tecniche progettuali e realizzative mature, e risoluzione delle complessità progettuali in funzione dell’affidabilità del progetto; • molteplicità degli impianti e livello di integrazione raggiunto; • flessibilità ed espandibilità; • rispondenza alla normative, facilità d’uso da parte delle fasce deboli e utilizzo di materiali e tecnologie a basso impatto ambientale. Per l’esame delle soluzioni relative alle fonti energetiche rinnovabili sono stati valutati: • impiego di tecnologie rinnovabili innovative, e il loro corretto dimensionamento (autoconsumo); • abbattimento dei consumi energetici e dei gas serra provenienti dalla combustione (secondo criteri di investimento e di valutazione finanziaria); • valorizzazione delle energie locali e impiego di sistemi di produzione energetica centralizzata combinata; • replicabilità e semplicità nella realizzazione, gestione e manutenzione della soluzione.
AGGIORNAMENTI UPDATE
jj Museo casa natale di Enzo Ferrari Enzo Ferrari house’s museum
j Residenza La Piana La Piana residence
g Nuova sede Abitcoop New office Abitcoop
I progetti presentati hanno mostrato sia freschezza di idee che consapevolezza nell’affrontare tutte le problematiche (funzionale, energetica, ambientale, economica) in modo integrato. Inoltre, spesso le tecnologie di produzione e trasformazione efficiente dell’energia sono state tra loro abbinate non considerando unicamente il costo dell’investimento, ma soprattutto il rendimento energetico e finanziario del “pacchetto” realizzato.
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The Biennial Award is managed by AESS (Agency for Energy and Sustainable Development of Modena) through the Bioecolab-Laboratory of Home Automation, and aspires to develop and spread the good practice of building and managing the energy aspect of the buildings, intending as an ideal building a structure where technologies are never combined but rather integrated through a reliable and easy to replicate model. It is therefore the product of a design which considers the operating conditions of buildings, and bases itself on the idea of building–installation integrated system in which the technological, financial and functional aspects of construction are not neglected. Another important aspect is the co-ordinated use of construction techniques and technologies to benefit users which, to achieve optimisations, positively impact on the cost of construction and quality improvement as well as on the cost/benefits ratio which can be achieved by the final user.
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AGGIORNAMENTI UPDATE
As regards the solutions of the HBA the following factors have been considered: • project replicability; • implementation of operating standards and well developed design and construction techniques, and resolution of the design complexities in relation to the reliability of the project; • multiplicity of systems and level of integration reached; • flexibility and expandability; • compliancy with regulations, ease of use by weaker brackets of the population and use of low environmental impact materials and technologies.
To evaluate the solutions relating to renewable energy sources the following criteria were assessed: • use of innovative renewable technologies and their correct sizing (auto-consumption); • reduction of energy consumption and greenhouse gas from combustion (according to criteria of investment and financial evaluation); • development of local energy sources and use of centralised combined energy production systems; • replicabilty and simplicity in the construction, management and maintenance of the solution. The projects presented have shown fresh ideas and awareness in tackling all issues (functional, energy, environmental and economic) in an integrated manner. Furthermore, efficient technologies of energy production and transformation were often combined, considering not only the cost of investment, but above all the energy and financial yield of the finished “package”.
I PROGETTI VINCITORI The winning projects MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA Progetto: Museo Casa Natale Enzo Ferrari Referente: Alessandro Pelligra Progettisti: Studi Future Systems, Shiro Studio, Politecnica Modena Il Museo Casa Natale Enzo Ferrari, a Modena, è un complesso museale di oltre 5.000 m2 (i lavori sono iniziati nel 2009 e si sono conclusi nella primavera del 2012): ne fanno parte la casa natale di Enzo Ferrari e la nuova galleria espositiva. La realizzazione del polo è stata incentrata sulla risoluzione di problemi strutturali, energetici e ambientali assolutamente inediti. La progettazione basata su principi di bioclimatica e l’uso di materiali e soluzioni tecniche all’avanguardia hanno permesso un importante risparmio energetico e un’elevata sostenibilità ambientale. Particolare attenzione è stata posta anche al controllo acustico dei sistemi tecnologici, e alla totale integrazione dei sistemi di security, safety e automation. PREMIO EDIFICIO NON RESIDENZIALE Progetto: Nuova Sede Abitcoop Referente: Gabriele Lottici Progettista: arch. Gabriele Lottici La nuova sede uffici di Abitcoop, cooperativa di abitazione della Provincia di Modena, è un fabbricato a basso consumo energetico con una forte impronta ecologica. Nonostante il nuovo edificio abbia un’immagine leggera e trasparente, il progetto ha reso una struttura protetta dagli agenti atmosferici (protezione delle facciate), ben isolata dal freddo (isolamento termico adeguato) e riparata dal sole estivo (sistemi attivi e passivi di protezione solare). Inoltre ogni impianto domotico è controllato e monitorato in ogni sua parte. PREMIO EDIFICIO RESIDENZIALE Progetto: Residenza La Piana Referente: Cristiana Zama Progettisti: Antaridi Energie Srl Il progetto Residenza La Piana nasce dalla ristrutturazione di una casa rurale a Predappio: autosufficiente dal punto di vista energetico, è dotata di un impianto fotovoltaico che soddisfa le esigenze di elettricità dell’abitazione e di un impianto geotermico che fornisce acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento. Attualmente i consumi (energia elettrica, calore, acqua) vengono monitorati attraverso il sistema domotico, e visualizzati in locale dal touch screen e in remoto da computer, tablet e smartphone. Inoltre, il multimedia touch screen utilizzato è un’interfaccia semplice che integra completamente domotica, 80 Novembre November 2012 videocitofonia e contenuti multimediali, per controllare l’abitazione e nello stesso momento accedere al mondo dell’entertainment.
SPECIAL MENTION OF THE JURY Project: Museum and birthplace of Enzo Ferrari Contact person: Alessandro Pelligra Designers: Future Systems Studios ST, Shiro Studio, Modena Polytechnic The Museum and birthplace of Enzo Ferrari in Modena is a museum complex of over 5000 m2 (the works began in 2009 and concluded in spring 2012): Enzo Ferrari’s birthplace and the new exhibition gallery are part of it. The construction of the hub has been centred on resolving totally original structural, energy and environmental issues. The design was based on bioclimatic principles and the use of materials and cuttingedge solutions have resulted in considerable energy saving and elevated environmental sustainability. Special attention has also been paid to the acoustic control of the technological systems, and to the total integration of security, safety and automation. NON-RESIDENTIAL BUILDING AWARD Project: New Abitcoop Premises Contact person: Gabriele Lottici Designer: architect Gabriele Lottici The new office complex of Abitcoop, a housing cooperative of the Province of Modena, is a building with low energy consumption and a strong ecological imprint. Despite the new building has a light and transparent image, the project has given way to a structure which is protected from atmospheric agents (protection of the facades), well isolated from the cold (suitable thermal insulation) and sheltered from the summer sun (active and passive systems for solar protection). Furthermore, each home automation system is controlled and monitored in all its parts. RESIDENTIAL BUILDING AWARD Project: La Piana Residence Contact person: Cristiana Zama Designers: Antaridi Energie Srl The La Piana Residence project is the result of the renovation of a rural home in Predappio: self sufficient from an energy point of view, it is equipped with a photovoltaic system which satisfies the electrical needs of the house and a geothermal system which provides hot healthy sanitary water, heating and cooling. Currently, the consumption (electricity, heat, water) is monitored through the home automation system, and locally displayed by the touch screen and remotely by a computer, tablet and Smartphone. Furthermore, the multimedia touch screen used is a simple interface which fully integrates home automation, video phone cameras and multimedia contents, to check the house and at the same time access the entertainment world.
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X-PERIENCE ONE SONY
Un punto fermo nel mare in tempesta
Text: Matteo Fontana
X-PERIENCE ONE SONY - An anchor in a tempestuous sea Il “mare in tempesta” è quello dell’evoluzione tecnologica, sempre più rapida e incalzante. L’incontro annuale per dealers Sony è stato un’ottima occasione per fare il punto e osservare idee, applicazioni e nuove prospettive The “tempestuous sea” represents technological evolution, which is increasingly faster and relentless. The annual meeting for Sony dealers was an excellent opportunity to take stock of and observe ideas, applications and new prospects
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Il marchio Sony nella sua interezza è stato al centro di X-perience One Sony edizione 2012, tenutosi il 27 settembre nel Palazzo del Ghiaccio a Milano. Un incontro per fare il punto della situazione nei diversi rami di attività del colosso tecnologico, sia per i dealers ufficiali che per i “semplici” (ma importanti!) appassionati alla tecnologia targata Sony. Lo spazio espositivo è stato suddiviso in quattro aree ben distinte, per rappresentare le quattro grandi aree d’interesse: audio, video, gioco e lavoro. Il motto dell’edizione, del resto, è stato “Entertain & Create new lifestyle”, a significare l’ambizione “totalizzante” di Sony, nel proporre novità in tutte le sfere che compongono la vita quotidiana o, meglio, lo “stile di vita” contemporaneo. E così, ecco le soluzioni video più idonee ad ogni ambiente della casa: il salotto con il grande monitor collegato al decoder o alla piattaforma per videogiochi, la cucina con i monitor più piccoli, anche “da ricetta”, se vogliamo, visto che uno degli aspetti dell’edizione di quest’anno è stata proprio l’unione tra… tecnologia e palato! Il cuore dell’evento, però, ha coinciso con il lungo intervento di Richard Fairest (Country Head di Sony Italia) che, anche mediante slides e videoproiezioni, ha fatto il punto su tutte le aree di interesse Sony, dalla domotica propriamente detta alla telefonia mobile, su fino al cinema digitale 4k. E proprio il mondo del 4k è l’argomento principale per quanto riguarda l’area video. Potrà sembrare prematuro parlare di 4k quando non è stato ancora del tutto “digerito” il full HD, tanto a livello domestico quanto a livello broadcast, però è un fatto che i monitor (e le cineprese) 4k incalzino già, offrendo una risoluzione ben superiore al “classico” 1080x1920. Inoltre, a livello di cineprese, non si può nascondere l’interesse scatenato dalla Cinealta F65, la proposta Sony per il digital cinema di altissimo livello, di serie A diciamo, nonché dal lancio della nuova serie di camere per cinema digitale a livello inferiore: la NEX-FS700 su tutte, con effetto slow motion fino a 960 fotogrammi al secondo. Richard Fairest infatti ha insistito molto sul cambiamento, sull’evoluzione sempre più rapida di sistemi e meccanismi di pensiero. E l’evento è stato incentrato soprattutto sulle applicazioni dei prodotti: non una grande esposizione di prodotti, quanto piuttosto una galleria di applicazioni, con la possibilità per il pubblico di osservare, o prendere in mano il terminale di controllo e sperimentare nuovi giochi per Playstation,
o sfogliare qualche pagina di romanzo con i readers per eBooks, a tecnologia touch screen e dotati di schermi che imitano sempre più fedelmente la carta; o ancora, con la possibilità di provare i nuovi modelli di smartphone Xperia T, V e J, e i computer, le macchine fotografiche, le videocamere palmari… Un evento “di marchio”, insomma, vario, colorato e… vagamente inafferrabile, come il (ricchissimo) mondo Sony! The entire Sony brand was at the centre of the X-perience One Sony 2012, held on 27th September in the Ice Palace at Milan. A meeting to take stock of the situation in the different branches of activity of the technological giant, for official dealers and for “simple” (but important!) people who are enthusiastic in the Sony technology. The exhibition space was divided into four areas to represent the four large areas of interest: audio, video, play and work. The motto was “Entertain & Create new lifestyle” to mean the “all-encompassing” ambition of Sony, in presenting novelties in all areas of daily life or, better still, contemporary “life style”. The video solutions best suited to each environment of the home were presented: the sitting room with the large monitor connected to the decoder or to the videogame platform, the kitchen with the smaller monitors, even for “recipes”, so to speak, since one of the aspects of this year’s edition was precisely the meeting between... technology and palate! The heart of the event coincided with the long speech by Richard Fairest (Country head of Sony Italia) who took stock of all the areas in which Sony is present, from home automation to mobile telephony, moving upwards to the digital 4k cinema, through slides and video projections. We believe that it is the 4k world that is the main area of focus, at least as regards the video sector. It may seem premature to speak about 4k when full HD still remains to be completely “digested”, at home and at broadcast level, however it is a fact that 4k monitors (and film cameras) are already pressing on, offering a resolution well above that of the “classic” 1080x1920. Furthermore, at film camera level, it is not possible to hide the interest aroused by Cinealta F65, the Sony product for high level digital cinema, the crème de la crème, as well as the launch of the new series of cameras for digital cinema at a lower level: the NEX-FS700, out of all of them, with slow motion effect up to 960 frames a second. Richard Fairest insisted many times on change, on the increasingly faster evolution of systems and mechanisms of thought. And the event was centred primarily on the applications of products: not a large exhibition of products, but rather a gallery of applications, with the opportunity for the public to observe, or take up the control terminal and try the new games for PlayStation, or leaf through a few pages of a novel with the readers for eBooks, to touch screen technology and equipped with screens which imitate paper in an increasingly faithful manner; or again, with the opportunity to try the new models of Smartphone Xperia T,V and J, and the computers, the cameras, the palm-held video cameras... In short, a “brand” event, varied, coloured and... vaguely elusive, like the rich world of Sony!
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AGGIORNAMENTI UPDATE
GDM CON K-ARRAY
www.k-array.it
GDM WITH K-ARRAY Il primo Global Distributor Meeting di K-array si è svolto gli scorsi 2 e 3 ottobre nel Mugello, in Toscana, dove risiede l’azienda. Oltre 80 ospiti volati in Toscana da tutto il mondo, e due giornate per conoscere le novità ma anche fare community The first Global Distributor Meeting of K-array took place on 2nd and 3rd October of this year in Mugello, Tuscany, which is home to the company. More than 80 guests flew in from around the world, and the two days were spent getting acquainted with the new products, but also community building Text: Chiara Benedettini
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Novembre November 2012
In poco più di cinque anni K-array, che ha coniugato la sua esperienza nel mondo della diffusione professionale di qualità con la ricerca della miniaturizzazione delle apparecchiature, ha fatto il salto dai confini nazionali a quelli internazionali, e oggi i suoi prodotti sono distribuiti nei cinque continenti… e non è un modo di dire. Ecco quindi la necessità di un momento di incontro con e tra i distributori, per presentare le novità e le strategie aziendali presenti e future, ma anche conoscersi, stringersi la mano e fare community, com’è nella filosofia di K-array. Anticipato da un momento di convivialità serale, il GDM si è aperto con il benvenuto dei due titolari Massimo Tatini e Massimo Ferrati, seguito da un intervento di Nicola Pieri (R&D Director) e di Antonio Vanacore (Purchasing e Manufacturing Director). Non son mancati gli annunci: dapprima la presentazione del nuovo Vice President Sales, Michel Brouard (16 anni trascorsi nel settore dell’audio pro, gli ultimi presso L-Acoustics), che guiderà il team vendite e si occuperà personalmente del mercato asiatico, molto promettente per l’azienda. Sul versante prodotti, abbiamo visto le anteprime di Anakonda, il primo line-array flessibile nel vero senso della parola (e quindi avvolgibile, modulabile e calpestabile) che sarà presentato alla prossima ISE di Amsterdam e del nuovo monitor miniaturizzato, impilabile e modulabile. Nel pomeriggio si sono susseguiti Francesco Maffei, Product Specialist Manager, che ha spiegato le nuove opportunità formative in azienda, che nel 2013 saranno anche “esportate” in USA e Asia per avvicinarsi agli operatori, e Andrea Torelli, Marketing Manager, che ha parlato del nuovo catalogo in forma di App e del sito, rinnovato per meglio testimoniare un’immagine unificata di K-array a livello mondiale. La giornata si è conclusa a tavola, ovviamente accompagnata da musica dal vivo sonorizzata da K-array, e con l’attribuzione degli Awards: Best Distributor: Sennheiser Hong Kong Best Installation: Sennheiser Electronic Corporation (USA) Best Broadcast Show: Sennheiser UK Best Live Event: Sennheiser Canada Best Exhibition: Gobos do Brasil. Il giorno successivo gli ospiti sono stati impegnati in una serie di workshop sui temi del marketing, procedure di vendita, approfondimento prodotti, e di incontri con i referenti delle zone: Michel Brouard per Estremo Oriente e Oceania, Richard Boveri per l’America Centrale e del Sud, Leo D’Andrea per Russia, Ovest asiatico, Europa dell’Est e Medio Oriente, Leo Dani per l’Europa, Stati Uniti e Canada.
In just over five years K-array, which has merged its experience in the world of quality professional sound diffusion with the search for miniaturisation of equipment, has made the leap from national to international borders and today its products are distributed throughout five continents... and this is not just a figure of speech. The time had come to create an opportunity for distributors to meet, to present current and future novelties and business strategies, but also to get to know each other, shake hands and build a community, which is the K-array philosophy. Preceded by a social event the evening before, the GDM was opened and the two owners, Massimo Tatini and Massimo Ferrati, greeted the guests. The speech by Nicola Pieri (R&D Director) and Antonio Vanacore (Purchasing and Manufacturing Director) followed shortly after. Several announcements were also made: first and foremost the presentation of the new Vice President Sales, Michel Brouard (16 years spent in the pro audio business, the last in L-Acoustics), who will guide the sales team and personally manage the Asian market, which is a very promising one for the company. On the products side, we saw the previews of the Anakonda, the first flexible line-array in the true sense of the word (it is wraparound, modulable and can be walked on) wich will be presented at next ISE of Amsterdam and of the new miniaturised, stackable and modulable monitor. In the afternoon, Francesco Maffei, Product Specialist Manager, explained the new training opportunities within the company, which in 2013 will also be “exported” to the USA and Asia to get closer to the operators, and Andrea Torelli, Marketing Manager, spoke about the App form of the new catalogue and about the site, which has been renewed to better promote a unified global image of K-array. The day came to an end at dinner, obviously accompanied by live music edited by K-array, and the assignment of the following Awards: Best Distributor: Sennheiser Hong Kong Best Installation: Sennheiser Electronic Corporation (USA) Best Broadcast Show: Sennheiser UK Best Live Event: Sennheiser Canada Best Exhibition: Gobos do Brasil. On the second day, guests were engaged in a series of workshops on marketing, sales procedures, in-depth analysis of products and meetings with the contact people of the areas, Michel Brouard for the Far East and Oceania, Richard Boveri for Central and South America, Leo D’Andrea for Russia, Western Asia, Eastern Europe and the Middle East, Leo Dani for Europe, United States and Canada.
AGGIORNAMENTI UPDATE
MASTER DI I° LIVELLO IN INGEGNERIA ELETTROACUSTICA E DEI SISTEMI AUDIO
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Firenze, Facoltà di Ingegneria 1st LEVEL MASTERS DEGREE IN ELECTROACOUSTIC ENGINEERING AND AUDIO SYSTEMS Florence, Faculty of Engineering Un master che, oltre all’accrescimento delle competenze dei partecipanti, ha come finalità quella di mettere a disposizione delle aziende un personale di elevata competenza specifica nell’ambito dell’elettroacustica e nella progettazione dei sistemi audio A master’s degree which, in addition to increasing the skills of the participants, also has the purpose of making available highly competent staff, specifically in the electroacoustic and audio system design sector, to companies
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L’Università di Firenze istituisce, con la collaborazione di INEA Lab – Laboratorio per l’INgegneria ElettroAcustica, un master di 1° Livello in Ingegneria Elettroacustica e dei Sistemi Audio. L’idea nasce dalla richiesta di importanti aziende del settore – Powersoft, B&C Speakers, HP Sound Equipment - di formare esperti negli ambiti sovracitati. Ciascuna azienda si è resa infatti disponibile alla realizzazione di tirocini presso la propria sede e alla valutazione ai fini di assunzione degli studenti più meritevoli. Al termine del corso saranno assegnati 60 Crediti Formativi Universitari (CFU). Le lezioni saranno tenute da docenti universitari dei Dipartimenti di Meccanica e Tecnologie Industriali, Energetica, Sistemi e Informatica, Elettronica e Telecomunicazioni della Facoltà di Ingegneria di Firenze. Per la parte applicativa: docenti esterni ricercati fra i maggiori esperti del settore. Alla fine è previsto un tirocinio diviso in 6 settimane di esperienza pratica a tempo pieno nelle tre aziende coinvolte (due settimane in ogni azienda) ed il restante periodo come elaborazione e studio a casa. La presentazione della domanda di ammissione sarà possibile da 16 novembre 2012 fino al 7 dicembre 2012, e sarà seguita da una prova di ammissione. INFO Durata: 9 mesi - Inizio previsto: 25/01/2013 Iscrizione: online su https://ammissioni.polobiotec.unifi.it/turul Referente: Beatrice Baldi - Tel 055 4796608 beatrice.baldi@unifi.it
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FACOLTÀ DI INGEGNERIA - FACULTY OF ENGINEERING Prof. Monica Carfagni - Tel +39 055 4796509 monica.carfagni@unifi.it master@inea-lab.eu - www.inea-lab.eu www.unifi.it/vp-8756-ingegneria-elettroacustica-e-deisistemi-audio.html
The University of Florence, in association with INEA Lab, Laboratory for ElectroAcoustic Engineering, is holding a 1st level master’s degree in ElectroAcoustic Engineering and Audio Systems. The idea is the result of the request of important companies in the sector, Powersoft, B&C Speakers, HP Sound Equipment, to train experts in the fields mentioned above. Each company has made itself available to create in-house traineeships and to assess the recruitment of the most deserving students. At the end of the course 60 University Formative Credits (CFU). The teaching will be developed by university professors of the Department of Mechanics and Industrial Technologies, Energy, Systems and Information Technology, Electronics and Telecommunications of the Faculty of Engineering in Florence. For applicative aspect: external staff from among the most expert in the sector. To conclude, a traineeship is envisaged and will be divided into 6 weeks of full-time practical experience in three companies involved (two weeks in each company) and the remaining period as elaboration and homestudy. Applications to the course may be made between 16th November and 7th December and will be followed by an admission test. INFO Duration: 9 months - Expected start date: 25/01/2013 Enrolment: online on https://ammissioni.polobiotec.unifi.it/turul Contact person: Beatrice Baldi - Tel 055 4796608 beatrice.baldi@unifi.it
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DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD
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CONSENSI E NOVITÀ PER LE ATTIVITÀ CEDIA SUCCESS AND NEWS FOR CEDIA’S ACTIVITIES
Il Direttore Operativo di CEDIA, Matt Nimmons, discute l’allineamento della menbership, un nuovo Technical Reference Manual e un assaggio della prima Future of Home Technology Conference CEDIA Operations Director, Matt Nimmons discusses membership alignment, a new Technical Reference Manual and a snippet of the much anticipated Future of Home Technology Conference
h Matt Nimmons, Direttore Operativo di CEDIA Matt Nimmons, CEDIA Operations Director
CRITERI DI ALLINEAMENTO GLOBALE DELLA MEMBERSHIP CEDIA
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Come parte della nostra strategia globale e al fine di assicurare la piena rappresentanza di un settore in rapida evoluzione, CEDIA fornisce requisiti di appartenenza standardizzati per gli organi di settore di tutto il mondo. Con effetto immediato, CEDIA Region 1 ha tolto la categoria “affiliazione provvisoria”, a cui appartenevano membri provvisori che adesso passano automaticamente alla categoria Electronic Systems Professiona. Utilizzare un CEDIA Certified Professional non sarà più un requisito obbligatorio per un’azienda britannica per mantenere la propria adesione a CEDIA. Questo porterà il Regno Unito in linea con il resto della Regione 1 e CEDIA a livello globale. Allo stesso tempo, CEDIA amplierà il proprio programma di formazione rendendolo più accessibile. L’associazione ha
introdotto iniziative fondamentali per aiutare le aziende che impiegano personale certificato per differenziarsi dagli altri membri e continuerà a premiare le aziende che si impegnano nel settore della formazione. L’anno scorso abbiamo assistito al più grande aumento di soci nella Regione 1 e questo aiuterà a sviluppare la crescita e rendere i benefici dell’affiliazione maggiormente accessibili specialmente per il miglioramento delle proprie competenze. Continueremo a operare in tutto il mondo e a promuovere i nostri programmi di certificazione, assicurando che le qualifiche e competenze di formazione comprovate siano riconosciute e valutate da professionisti singoli, imprese associate e industria. In un’iniziativa chiave di differenziazione, tutte le aziende associate CEDIA che utilizzano un certificato di professionismo CEDIA potranno godere di un premium listing nell’ambito dei servizi CEDIA, visibili sul nostro nuovo sito web rivolto ai consumatori CEDIA. www.cedia.org.
ELECTRONIC SYSTEMS TECHNICAL REFERENCE MANUAL... SECONDA EDIZIONE Il CEDIA Technical Reference Manual è la guida più completa al mondo su i sistemi elettronici residenziali. Ogni capitolo affronta una determinata area del settore e presenta le informazioni in modo chiaro e conciso. La seconda edizione comprende le revisioni e gli aggiornamenti importanti, così come tutti i nuovi materiali su HDMI e risoluzione dei problemi. È completamente in linea con la più recente Recommended Practice e con il white paper. Questo manuale è un must-have per tutti i tecnici e progettisti, e tutte le aziende coinvolte nel settore dovrebbero averne uno sullo scaffale per riferimento. È una grande risorsa per chiunque eserciti certificazioni CEDIA, e può essere utilizzato come libro di testo per la formazione orientata a carriera nella vendita, progettazione, installazione o tecnologia di sistemi residenziali. Il costo del manuale è 80 euro per i membri CEDIA e 120 euro per i non soci. Per ulteriori informazioni scrivete a info@cedia.co.uk
GLOBAL MEMBERSHIP CRITERIA ALIGNED As part of our global strategy and to ensure it remains fully representative of a fast changing industry, CEDIA has standardised membership requirements for the trade body worldwide. With immediate effect, CEDIA Region 1 has removed the category of “Provisional Membership”, with provisional members transitioning automatically to the Electronic Systems Professional category. Employing a CEDIA Certified professional will no longer be a mandatory requirement for a UK company to gain or retain its membership. This will bring the UK in line with the rest of Region 1 and CEDIA globally. Instead, CEDIA will broaden its education programme, making it more accessible. CEDIA has introduced key initiatives to help companies who employ certified staff to differentiate themselves from other members and will continue to reward those companies that undertake industry education. Last year we experienced the biggest membership growth yet within Region 1 and this development within membership will help continue that growth and make the benefits of membership more widely accessible especially access to improving skills. We will continue to run and promote our Certification programme worldwide, ensuring that proven education qualifications and skills are recognised and valued by individual professionals, member companies, and the industry. In a key differentiating initiative, all CEDIA member companies who employ a CEDIA certified professional will enjoy a premium listing within the CEDIA finder service on our new consumer-facing CEDIA website. www.cedia.org ELECTRONIC SYSTEMS TECHNICAL REFERENCE MANUAL… SECOND EDITION
CEDIA FESTEGGIA IL SUCCESSO DELLA PRIMA CEDIA CONFERENCE THE FUTURE OF HOME TECHNOLOGY Più di 170 persone hanno partecipato alla conferenza che ha avuto luogo Martedì 23 e Mercoledì 24 Ottobre 2012 presso il Centro Congressi Inmarsat a Londra. Nel corso delle due giornate i delegati hanno ascoltato le presentazioni da una squadra di esperti di alta qualità che comprendeva rappresentanti di CISCO, OFCOM, Arup, Futuresource e del governo del Regno Unito ed altri esperti di tecnologia residenziale. Questi hanno delineato una serie di sfide e opportunità future per il settore custom installation. Inoltre, i delegati hanno potuto provare una serie di nuovi prodotti e di network con gli sponsor in un’area espositiva dedicata. Tra gli sponsor: Aldous Systems, Amina Technologies, Autonomic Controls, AWE, Control4, CYP, Genesis Technologies, Habitech, JVC, Kaleidescape, Luxul, Marata Vision, Opus Technologies, Power Ethernet, Rako Controls e RTI.
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The CEDIA Technical Reference Manual is the most comprehensive guide to the world of residential electronic systems. Each chapter addresses a specific area of the industry and presents the information in a clear, concise manner. The Second Edition includes important revisions and updates, as well as all-new material on HDMI and Troubleshooting. It is fully aligned with the most recent Recommended Practice and white paper documents. This book is a must-have for all technicians and designers, and every company involved in the industry should have one on the shelf for reference. It’s a great resource for anyone pursuing CEDIA certification, and can be used as a textbook for training which leads to a career selling, designing, or installing technology in the home. The Manual costs £65 for CEDIA members and £100 for non-members. For more information please email info@cedia.co.uk CEDIA CELEBRATES SUCCESSFUL CONFERENCE - THE FUTURE OF HOME TECHNOLOGY More than 170 people attended the conference which took place on Tuesday 23rd and Wednesday 24th October 2012 at the Inmarsat Conference Centre in London. Over the two days delegates heard presentations from a top quality line-up which included representatives from CISCO, OFCOM, Arup, Futuresource and the UK Government amongst other experts in the home technology arena. These outlined a variety of future challenges and opportunities for the CI sector. In addition, delegates could check out an array of new products and network with event sponsors in a special showcase area of the conference. Sponsors included Aldous Systems, Amina Technologies, Autonomic Controls, AWE, Control4, CYP, Genesis Technologies, Habitech, JVC, Kaleidescape, Luxul, Marata Vision, Opus Technologies, Power Ethernet, Rako Controls, and RTI.
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DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD
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INFOCOMM INTERNATIONAL NOMINA DAVID LEBUSKES COME AD INFOCOMM INTERNATIONAL NAMES DAVID LEBUSKES AS CEO David Labuskes, CTS (Certified Technology Specialist), RCDD (Registered Communications Distribution Designer), diventerà il prossimo Direttore Esecutivo/ AD di InfoComm International, dal 1 ° gennaio 2013 David Labuskes, CTS, RCDD, will become the next Executive Director/CEO of InfoComm International, effective January 1, 2013
Per più di tredici anni, Labuskes ha ricoperto il ruolo di Vice Presidente della RTKL, ora una divisione di ARCADIS, una delle aziende leader a livello mondiale di architettura e ingegneria. Egli è il fondatore della Technology Design Practice della compagnia, supervisore della consegna di audiovisivi, voice, dati, wireless, comparti ambientali, sicurezza elettronica e servizi di acustica. Responsabile della gestione operativa, finanziaria e di marketing dei servizi tecnici a livello mondiale, Labuskes ha condotto progetti in ambiti aziendali, governativi, commerciali e sanitari.
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Prima di entrare in RTKL, Labuskes è stato presidente e AD di Premier Technology services, una società di consulenza per software e progettazione di sistemi. In precedenza è stato Vice Presidente esecutivo di Accelerated Payment Systems, azienda che opera nei sistemi elettronici di elaborazione pagamenti. Ha conseguito un dottorato in Politica e Commercio Internazionale presso la Penn State University, e un MBA presso la Loyola University of Maryland. “David Labuskes è uno dei maggiori esperti sulla intersezione tra tecnologia e ambiente costruito. Egli è il dirigente che può aiutare a tracciare la rotta per InfoComm e il nostro settore per quanto riguarda il futuro della rete AV, di una tecnologia costruttiva smart e oltre”, ha dichiarato Greg Jeffreys, Presidente di InfoComm International. “Il suo impegno per la creazione di ambienti eccellenti aiuterà il settore nel continuare una ricerca di qualità per i clienti finali.” Labuskes è stato per lungo tempo volontario InfoComm, BICSI (Building Industry Consulting Service International), National Systems Contractor Association e TIA (Telecommunications Industry Association), offrendo una guida nella formazione del settore, per le migliori pratiche e credenziali. “In qualità di integratore, penso che David Labuskes sia la scelta ideale per condividere le sue intuizioni sul futuro del settore AV e consigliare la comunità di integratori sulle competenze IT che le nostre imprese dovranno acquisire”, ha detto Jim Ford, PE, presidente del InfoComm Leadership Development Committee. “Credo che sarà in grado di usare la sua esperienza per condividere consigli pratici di cui potranno beneficiare i rivenditori e integratori AV associati InfoComm”.
g David Labuskes, CTS, RCDD
Labuskes inizierà i lavori preliminari a InfoComm il 26 novembre, ricoprendo definitivamente la nuova carica dal 1 ° gennaio 2013. “Non vedo l’ora di diventare AD di InfoComm International, e conoscere meglio le preoccupazioni e le aspirazioni di tutti i comparti di questa grande industria,” ha detto David Labuskes. “Sia che voi siate integratori, professionisti di eventi live, produttori, programmatori, tecnici o consulenti per il design, sono ansioso di collaborare con ognuno voi, e con il personale InfoComm, per rendere questa grande associazione ancora migliore.” Labuskes succederà nella carica di direttore esecutivo/AD a Randal A. Lemke, Ph.D. che andrà in pensione alla fine del 2012 dopo sedici anni di servizio.
RANDAL A. LEMKE RICEVE IL AV40 OUTSTANDING CONTRIBUTION AWARD A Randal (Randy) A. Lemke è stato assegnato il AV40 Outstanding Contribution Award di fronte a una platea di 800 professionisti durante la cerimonia per gli AV Awards 2012 svoltasi Venerdì 12 ottobre scorso presso il Hilton Park Lane, Londra, Regno Unito.
For more than 13 years, Labuskes has served as Vice President of RTKL, now a division of ARCADIS, one of theworld’s leading architectural and engineering firms. He is the founder of the company’s Technology Design Practice, overseeing the delivery of audiovisual, voice, data, wireless, environmental media, electronic security and acoustics services. Responsible for the operational, financial and marketing of technical services globally, Labuskes has led projects in the corporate, government, commercial and healthcare spaces. Prior to joining RTKL, Labuskes served as President and CEO of Premier Technology services, a software and systems design consulting firm. Previously he was Executive Vice President of Accelerated Payment Systems, an electronic payments processing firm. He holds a B.A. in International Politics and Business from Penn State University, and an MBA from Loyola University of Maryland. “David Labuskes is a leading expert on the intersection of technology and the built environment. He is the executive who can help chart the course for InfoComm and our industry when it comes to the future of networked AV, smart building technology and more,” said Greg Jeffreys, President of InfoComm International. “His commitment to creating excellent environments will help the industry continue the quest for quality experiences for the industry’s end-customers.” Labuskes has been a long-time volunteer with InfoComm, BICSI, the National Systems Contractor Association and TIA, offering guidance in industry training, best practices and credentialing. “As an integrator, I think David Labuskes is the ideal choice to share his unique insights on the future of AV in the built environment, and advise the integration community on the IT skills that our businesses will need to acquire”, said Jim Ford, PE, Chairman of the InfoComm Leadership Development Committee. “I believe he will be able to use his experience as an industry instructor to share practical advice that will benefit InfoComm’s heritage members – AV dealers and integrators.” Labuskes will begin preliminary work at InfoComm on November 26, transitioning into the Executive Director/ CEO position on January 1, 2013. “I am looking forward to becoming the leader of InfoComm International, and getting to know more about the concerns and aspirations of all segments of this great industry,” said David Labuskes, CTS, RCDD. “Whether you are an integrator, live events professional, manufacturer, programmer, technology manager or design consultant, I am eager to work alongside you, with InfoComm’s professional staff, to make this greatassociation even better.” Labuskes will succeed Executive Director/CEO Randal A. Lemke, Ph.D. who is retiring at the end of 2012 after sixteen years of service. RANDAL A. LEMKE RECEIVES AV40 OUTSTANDING CONTRIBUTION AWARD Dr. Randal (Randy) A. Lemke, was awarded an AV40 Outstanding Contribution Award in front of a packed audience of 800 professionals at the AV Awards 2012 ceremony held on Friday, 12 October at the Hilton Park Lane, London, UK.
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DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD
www.sieconline.it www.soiel.it
SIEC: NUOVE AZIENDE CHE VOGLIONO ASSOCIARSI SIEC: NEW COMPANIES WANT TO SIGN UP Il successo di SIEC Convention confermato da un balzo in avanti nel numero di Associati, con cinque richieste per il 2013 e tre adesioni ufficiali: S.C.M., Comm-Tec e Vogel’s The success of the SIEC Convention has been confirmed by an increase in the number of members, with five requests for 2013 and three companies which have officially signed up: S.C.M., Comm-Tec e Vogel’s Tre aziende - S.C.M., Comm-Tec e Vogel’s - si sono associate rispettivamente prima, durante e dopo l’evento e altre cinque hanno già fatto richiesta per entrare in SIEC a partire dal 1° gennaio 2013. Abbiamo il piacere di presentare i tre associati di Ottobre.
SCM
Azienda della Brianza entra in SIEC come Associato Operatore. Fondata nel 1995 S.C.M. è specializzata nella progettazione, nella vendita e nel noleggio operativo di impianti audio/video, sistemi di videoconferenza, traduzione simultanea e nella programmazione di sistemi di domotica per uffici, sale riunioni, centri di formazione e congressuali. Come System Integrator SCM supporta i propri clienti nell’individuare e realizzare le migliori scelte per un’ottimale integrazione fra sistemi di videoconferenza, infrastrutture di rete, impianti audio/video e sistemi di controllo automatico di sala, realizzando da semplici installazioni di videoconferenze punto/punto a progetti complessi con piattaforme di Multivideoconferenza e Data Collaboration, perfettamente integrate con i sistemi di Telecomunicazione e IT aziendale.
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S.C.M. srl Via Guido Rossa, 19 20049 Concorezzo (MB) Tel +39 039 690911 info@scmvideo.com www.scmvideo.com
COMM-TEC
Distributore di apparecchiature e sistemi di comunicazione audiovisiva e impianti di automazione aziendale e residenziale. L’azienda di Faenza appartiene all’omonimo gruppo paneuropeo, presente in più paesi, che offre anche prodotti con proprio marchio. In particolare COMM-TEC è attivo in aree quali: sistemi di controllo (sistemi per la gestione interattiva delle apparecchiature Audio-Video e impianti di automazione per applicazioni residenziali e aziendali); signal managment e processing (un range completo di prodotti per la trasmissione, la conversione, lo scaling, lo switching di segnali Audio-Video analogico e digitale); presentazione & conference (prodotti di presentazione e comunicazione Audio-Video per sale congressi, sale riunioni, musei, fiere, eventi live e Digital Signage); rack & sistemi di montaggio (accessori professionali per installazioni Audio- Video, rack 19”, staffe, discesori per videoproiettori e sistemi di connessione). La filosofia di COMM-TEC è di pensare e agire per soluzioni. Lo spirito di “Think Solutions” si applica non solo come espressione della filosofia di distribuzione dei prodotti, ma anche all’interno dell’ambiente di lavoro e nei rapporti con clienti e fornitori. COMM-TEC srl Via Proventa, 90 48018 FAENZA (RA) Tel +39 0546 622 080 www.comm-tec.it
VOGEL’S
Da quasi quarant’anni leader in Europa nei supporti e nei sistemi di fissaggio per apparecchiature audio e video. Oggi Vogel’s sviluppa, produce e porta sul mercato soluzioni di fissaggio per schermi LCD, Plasma e LED, apparecchiature audio/video e proiettori per i diversi ambienti della vostra casa, per ambienti pubblici e professionali. Sempre più al servizio degli installatori professionali AV, fornisce soluzioni complete che vantano proprio quelle caratteristiche ricercate dai loro clienti. Grazie all’ampliamento della gamma di prodotti, in grado di soddisfare richieste sempre più diversificate per dimensioni e funzionalità, Vogel’s può con orgoglio vantare di avere già una soluzione per qualsiasi tipo di fissaggio. Vogel’s Products Italia Srl Piazza F. Caltagirone 20099 Sesto San Giovanni (MI) Tel +39 02 24420100 www.vogels.com
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Three companies, S.C.M. Comm-Tec and Vogel’s have respectively joined before, during and after the event and another five have already requested to join SIEC starting from 1st January 2013. We have the pleasure of presenting the three Members that joined last October. SCM From Brianza, it joins SIEC as an Operator Member. Set up in 1995, S.C.M. is specialised in the design, sales and rental of audio/video systems, videoconference systems, simultaneous translation and in programming home automation systems for offices, meeting rooms, training and congress centres. As a System Integrator, S.C.M. supports clients by identifying and making the best choices for excellent integration between videoconference systems, network infrastructure, audio/video systems and automatic room control systems, executing from simple point/point videoconference installations to complex projects with Multi-videoconference and Data Collaboration platforms, perfectly integrated with the Telecommunications and business IT systems. S.C.M. srl Via Guido Rossa, 19 20049 Concorezzo (MB) Tel +39 039 690911 info@scmvideo.com www.scmvideo.com COMM-TEC This company distributes audiovisual communication devices and systems and business and residential automation systems. It hails from Faenza and belongs to the homonymous Pan-European group, present in various countries, which also sells products under its own brand name. COMM-TEC is particularly involved in areas like: control systems (systems for the interactive management of Audio Video devices and automation systems for residential and business applications); Signal Management and Processing (a full range of products for transmission conversion, scaling, switching of analogue and digital Audio-Video signals), Presentation & Conference ( Audio -Video presentation and communication products for congresses, meeting rooms, museums, fairs, live events and Digital Signage); Racks &
assembly Systems (professional accessories for AudioVideo installations, 19 inch racks, brackets, lowerators for video projectors and connection systems). COMM-TEC’s philosophy is to think and act for solutions. The spirit of “Think Solutions” is applied not only as an expression of the philosophy of product distribution, but also inside the work environment and in customer-supplier relationships. COMM-TEC srl Via Proventa, 90 48018 FAENZA (RA) Tel +39 0546 622 080 www.comm-tec.it VOGEL’S With almost forty years of leadership in Europe in supports and systems for securing audio and video devices, today Vogel’s develops, produces and puts on the market solutions to secure LCD , Plasma and LED screens, audio/ video devices and projectors for different environments of your home, for public and professional places. Always at the service of professional AV installers, it provides comprehensive solutions which boast precisely those characteristics required by its customers. Thanks to the expansion of its product range, which is able to satisfy evermore diversified requests for size and operation, Vogel’s can proudly boast of having already found a solution for any type of securing mechanism. Vogel’s Products Italia Srl Piazza F. Caltagirone 20099 Sesto San Giovanni (MI) Tel +39 02 24420100 www.vogels.com
MEDIAMATRIX AUDIO NETWORKING OLTRE 20 ANNI DI CONSOLIDATO SUCCESSO POTENTE E SCALABILE
navi
stadi
Concepito in origine come singolo prodotto, MediaMatrix® è oggi un’intera linea di devices digitali ad elevato contenuto tecnologico progettate per il mercato dell’installazione e automazione dell'audio professionale e dell’integrazione di sistemi complessi. Dai processi audio più elementari a sistemi automatizzati di controllo, con MediaMatrix® il system integrator è in grado di offrire soluzioni funzionali e competitive oltre ogni aspettativa. Un potente hardware multi DPS unito ad una piattaforma di calcolo con intuitiva interfaccia di programmazione, hanno fatto del MediaMatrix® uno dei sistemi di audio automation più performanti e più diffusi sul mercato.
SEMPLICE ED INTUITIVO
edifici pubblici
aereoporti
La flessibilità è uno dei punti di forza di MediaMatrix®, grazie alla piattaforma di programmazione NWare™, un tool di sviluppo, configurazione e controllo che consente ai System Integrator di fornire soluzioni flessibili ed infinitamente espandibili. L'intuitività che caratterizza l'interfaccia utente è possibile realizzarla grazie al software Kiosk, il tool grafico che consente di tradurre ogni singolo aspetto della gestione del sistema in pannelli di controllo accessibili mediante qualunque PC, tablet, palmare.
OLTRE 7000 INSTALLAZIONI NEL MONDO
hotels
teatri per informazioni: peaveycommercialaudio.it
Dal parco giochi all’aeroporto, dal centro benessere al luogo di culto, dal senato degli Stati Uniti d’America agli impianti olimpionici di Pechino, con MediaMatrix® il System Integrator può contare sull’esperienza e sul supporto di un partner con oltre 7.000 installazioni nel mondo.
DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD
www.assods.org
BUON COMPLEANNO ASSODS HAPPY BIRTHDAY ASSODS Due anni di AssoDS. Due anni di confronti e scambi tra i protagonisti del mondo del Digital Signage per diffondere sul mercato le ragioni della sua potenza comunicativa e aumentarne le applicazione in tutti i settori e contesti Two years of AssoDS. Two years of discussion and exchange of views between protagonists of the Digital Signage world to spread the reasons for its communicative power on the market and increase its applications in all sectors and contexts Text: Giuseppe Andrianò - Presidente AssoDS
Informazione integrata. Inquadra il QR con la fotocamera del cellulare dopo aver aperto il lettore. Integrated information access. Frame the QR with the phone camera after opening the player.
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Sono passati due anni (22 ottobre 2010) dalla fondazione di AssoDS: anni interessanti e carichi di importanti esperienze professionali e umane; anni che ci hanno visti impegnati a sottolineare l’importanza del ruolo dell’operatore che all’interno di ogni realtà era il cultore della materia Digital Signage. E anche per questo AssoDS evidenzia i nomi dei propri associati, circa una settantina, che coprono tutta la filiera del segmento Digital Signage e Proximity Marketing. Espressione, “Proximity Marketing” - ovvero marketing di prossimità, di vicinanza - che abbiamo aggiunto nella presentazione dell’associazione perché rappresenta maggiormente il tipo di relazione che si instaura tra comunicatore, messaggio e utente, grazie all’adozione delle nuove tecnologie. Parlare di comunicazione, infatti, vuol dire analizzarne tutto il percorso; dalla fase consulenziale-progettuale a quella della selezione degli apparati (player, schermi, software DS), fino alla implementazione concreta con l’installazione degli apparecchi e con le attività relative al contenuto dei messaggi, ragionati con le agenzie di comunicazione, i marketplace video, i grafici e i creativi digitali.
Uno dei punti distintivi dell’associazione è sempre stato quello di assicurare costi proporzionati all’offerta e al servizio di condivisione e collaborazione che, per quanto possibile, viene offerto su base volontariale. Non abbiamo in effetti personale dedicato alle attività di back office e non abbiamo mai utilizzato stagisti per fare fotocopie, siamo pronti quindi ad accettare candidature e offerte di collaborazione che vadano nella direzione di aumentare, come da statuto, la visibilità e la conoscenza della tecnologia Digital Signage. Oppure di abbattere le eventuali barriere che ne ostacolano la diffusione, come nel caso del canone RAI, citato nel numero scorso di Connessioni. Siamo anche orgogliosi di quello che è stato subito un punto chiaro fondando l’associazione; cioè che gli associati non sarebbero stati “milanocentrici” ma anzi avrebbero avuto una presenza diffusa su tutto il territorio nazionale. Operazione riuscita anche grazie all’adozione di una logica social, sia in ambito professionale (su Linkedin dove è attiva una delle più grandi community nazionali in ambito Digital Signage con quasi 1000 iscritti) che in ambito più divulgativo su Facebook (www.facebook.com/assods), che ci ha resi in grado di superare ogni confine geografico. All’oggi inoltre, già 24 associati hanno provato l’esperienza di far parte del consiglio direttivo, fianco a fianco con quelli che sono normalmente dei competitor, incontrandosi periodicamente su di una piattaforma di videoconferenza Cisco affittata all’uopo e che, quando non utilizzata per scopi associativi, è disponibile per gli associati. Un modo questo per ridurre al massimo gli spostamenti e assecondare anche la vocazione “green” dell’associazione, in linea con i principi ispiratori stessi della tecnologia Digital Signage. Infine, parlando di mercato, abbiamo verificato come dal 2010 ad oggi circa il 60% delle aziende che si occupavano a vario titolo di questo settore abbia cessato l’attività o cambiato management; statistica non confermata in AssoDS dove solo tre associati su settanta hanno dismesso questo ramo d’azienda. Questo dimostra - oltre che l’essere in AssoDS porta bene! - che solo quelli che veramente si occupano concretamente di questo mercato si avvicinano seriamente all’associazione. I costi per diventare associati, 250 euro annui, sono assolutamente alla portata di ogni realtà soprattutto perché, come detto, ci rivolgiamo agli operatori e quindi non alle aziende. E danno diritto a partecipare alle due riunioni annuali, frequentare il forum riservato (http://content.assods.org), ricevere le condizioni di favore che ci vengono estese durante tutte le manifestazioni di rilievo, nazionali e internazionali, e usufruire del marketplace interno con cui gli associati scambiano prodotti e servizi a prezzo vantaggioso.
Two years have passed (22nd October 2010) since AssoDS was set up: they have been interesting years, full of important professional and human experiences; years which have seen us committed to focusing on the importance of the operator who played the role of Digital Signage expert within each company. For this reason too, AssoDS highlights the names of its members, about seventy, which cover the entire spectrum of Digital Signage and Proximity marketing. Proximity Marketing is an expression which we have added to our presentation of the association because it best describes the type of relationship that is established between communicator, message and user, thanks to the adoption of new technologies. To speak of communication, means to analyse its entire route; from the consultation-design phase through the selection of devices (players, screens, DS software), to its tangible implementation with the installation of the appliances and the activities relating to message content, reasoned with the communication agencies, the marketplace videos, graphics and digital designers. One of the distinctive points of the association has always been to ensure costs that are proportional to the offer and to the service of sharing and cooperation which, as much as possible, is offered on a voluntary basis. We have no staff dedicated specifically to back office activities and we never use trainees to make photocopies; we are ready to accept applications and co-operation proposals which are geared to increasing, according to our statute, the visibility and knowledge of Digital Signage technology. Or to tear down any barrier which prevents its diffusion, as in the case of RAI TV licence, mentioned in the last issue of Connessioni.
www.connessioni.biz
We are also proud of what immediately proved to be a clear-cut point when the association was set up, or rather, that the members would not be “centred in Milan”, but rather from all over the country. An operation which has succeeded also thanks to the adoption of social rationale, in a professional context (on Linkedin where one of the largest national communities in Digital Signage is present with almost 1,000 members) and in a more popularising manner on Facebook (www.facebook.com/assods), allowing us to cross all geographical borders. To date, 24 members have already experienced being part of the board of governors, side by side with those who are usually competitors, meeting periodically on a Cisco videoconference platform which is rented when required, and available to members when not in use.This is one way of reducing movements to a maximum and supporting the “green” vocation of the association, in line with the inspiring principles of Digital Signage Technology. Finally, on the theme of the market, we have verified how since 2010 to date about 60% of companies who were involved in different ways in this sector have ceased their activity or changed management; this statistic has not been confirmed by AssoDS where only three members out of seventy have abandoned this branch of business. This demonstrates that being a member of AssoDS brings good luck!, but also that only those who truly deal with this market seriously approach the association. The cost to become a member is 250 euro per year, an affordable figure for any business especially because, as was said, we are geared to operators and not to companies. It also gives the right to participate in the two annual meetings, attend the reserved forum (http:// content.assods.org), receive the favourable conditions which are extended to us during all important, national and international events, and use the internal marketplace with which the members exchange products and services at good prices.
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DALLE ASSOCIAZIONI ASSOCIATIONS WORLD
L’ASSOCIAZIONE KNX ITALIA PRESENTA IL KNX DAY
www.knx.it
THE KNX ITALIA ASSOCIATION PRESENTS KNX DAY Attiva da oltre quindici anni su tutto il territorio nazionale, l’associazione KNX Italia debutta nella rubrica ‘Associazioni’ per raccontarsi, descrivere e invitare installatori, architetti, progettisti e integratori - ma anche studenti e qualsiasi altro interessato - all’evento che si terrà a Milano il prossimo 14 dicembre presso NHow Hotel di Milano Working for more than fifteen years throughout Italy, the KNX Italia association makes its debut in the “Associations” column to speak about itself, describe and invite installers, architects, designers and integrators, but also students and any other interested party, to the event which will be held in Milan on 14th December next at the NHow Hotel in Milan L’associazione KNX Italia, figlia di KNX Association, promuove in autonomia - e con statuto proprio - iniziative volte alla promozione, diffusione e insegnamento dello standard KNX in Italia. Attiva da oltre quindici anni - conta ad oggi oltre 1300 partner certificati dall’Associazione e 25 membri associati - è il punto di riferimento per costruttori, integratori di sistema ma anche poli universitari e centri di ricerca che hanno scelto la tecnologia KNX quale standard di riferimento per la realizzazione di sistemi domotici e di automazione intelligente degli edifici. KNX Italia si compone di tre aree di intervento; Marketing, volto alla diffusione del sistema KNX tramite partecipazione a fiere, seminari e eventi dedicati. Tecnico: attivo nella standardizzazione del sistema KNX secondo le norme esistenti e nel fornire supporto tecnico ai professionisti del mondo elettrico. Formativo: per favorire attraverso corsi e workshop - organizzati su tutto il territorio nazionale - gli installatori, progettisti e integratori che intendono approcciare l’universo KNX. Informazione integrata. Inquadra il QR con la fotocamera del cellulare dopo aver aperto il lettore. Integrated information access. Frame the QR with the phone camera after opening the player.
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Per i medesimi scopi KNX Italia edita la rivista semestrale KNX News che raccoglie gli aggiornamenti di contenuto e di prodotto delle realtà aderenti e viene distribuita tra i partner KNX e altri interlocutori. Come spiega il Presidente dell’associazione Massimo Valerii, “KNX è oggi lo standard mondiale, aperto, conforme alle principali normative europee ed internazionali, che consente la gestione automatizzata e decentralizzata degli impianti tecnologici di un’ampia tipologia di strutture dagli edifici commerciali fino alle abitazioni private, passando per edifici pubblici, industrie, locali ecc. Il sistema KNX, infatti, si inserisce nel filone dell’edilizia più evoluta e attenta ai principi dello sviluppo sostenibile, che vede nel servizio alla persona e nel comfort il valore aggiunto e imprescindibile della costruzione moderna, innovativa, sicura. La diffusione di KNX, insieme al supporto tecnico ai professionisti che usano questo tipo di tecnologia, è tra le mission principali dell’associazione. A tal fine il prossimo 14 dicembre ci vedrà impegnati in una giornata particolarmente importante per noi; un’iniziativa in tutto simile a quella dello scorso anno sia per gli intenti sia per gli obiettivi aggregativi e fidelizzanti. La giornata avrà inizio alle ore 14.00; una prima fase sarà dedicata all’aspetto formativo e informativo per quanti già conoscono lo standard KNX. Si è poi deciso di gestire i workshop organizzando alcune sessioni parallele ripetute lungo diverse aree tematiche - che saranno Scuole, Architetti, Installatori e Progettisti -, cui i partecipanti potranno assistere. Quello della formazione è un tema particolarmente caro a KNX, attraverso l’organizzazione di corsi, certificati KNX partner, con uniformità di contenuti e documentazione, infatti, l’Associazione contribuisce in maniera determinante a preparare e istruire i professionisti attivi nel settore dell’installazione elettrica, fornendo loro gli strumenti per progettare e gestire gli impianti secondo i moderni canoni del nuovo sistema. I moduli formativi sono rivolti principalmente a professionisti quali tecnici, architetti o ingegneri mentre i requisiti minimi di partecipazione sono una conoscenza base dell’installazione elettrica e una certa dimestichezza con il personal computer.” Al termine, la seconda edizione del Premio KNX Italia dove verranno premiati cinque progetti che si sono distinti in termini di innovazione ed eccellenza realizzativa. Cinque categorie in gara: Miglior Progetto per l’Efficienza energetica, Miglior Progetto per il Sociale, Miglior Progetto per le strutture ricettive, Miglior Progetto per la Pubblica Amministrazione, Miglior Progetto Nazionale. I vincitori riceveranno una licenza ETS4 Professional Host ID (lo strumento unico e universale per la configurazione dei dispositivi KNX) oltre ad un premio tecnologico a sorpresa. Tutti gli intervenuti, inoltre, riceveranno la licenza per scaricare gratuitamente una tra le numerose Apps disponibili per ETS4.
Independently, and with its own regulations, the KNX Italia Association, daughter of KNX Association, organises initiatives to promote, spread and teach the KNX standard throughout Italy. Working for more than fifteen years, it has now more than 1,300 partners which have been certified by the Association and 25 associate members; it is a beacon for builders and system integrators, but also for university hubs and research centres which have chosen KNX technology as a reference standard to realise home and intelligent office automation systems. KNX Italia focuses on three main activities: Marketing, which is geared to spreading the KNX system by participating in fairs, seminars and dedicated events. Technical: it is committed to the standardisation of the KNX system according to existing regulations and to providing technical support to electrical professionals. Training: it facilitates installers, designers and integrators who intend to approach the KNX world, by organising courses and workshops throughout Italy. For the same purposes, KNX Italia edits the biannual KNX News magazine which gathers content and product updates of its member companies and it is distributed among the KNX partners and other parties. As the Associationâ&#x20AC;&#x2122;s Chairman, Massimo Valerii, explains, â&#x20AC;&#x153;today, KNX is the open-minded world standard, compliant with the principle European and international regulations, which allows the automated and decentralised management of the technological systems of a large variety of facilities; from commercial buildings to private homes, passing through public buildings, industries, premises, etc. The KNX system inserts itself into the more evolved building sector which is attentive to the principles of sustainable development, and in the service to the person and in comfort it sees the added and essential value of modern, innovative and safe construction. The spread of KNX, together with the technical support to professionals who use this kind of technology, is among the key missions of the association.
www.connessioni.biz
Consequently, on 14th December next, we will be involved in a day-long event of particular importance to us; an initiative very similar to that of last year in terms of intentions and collective and customer retention objectives. The day will start at 14.00, with a first phase dedicated to the training/information aspect for all those who are already familiar with the KNX standard. We have also decided to manage the workshops by organising several repeated parallel sessions on different thematic issues, namely Schools, Architects, Installers and Designers, which can be attended by the participants. Training is a theme which is particularly dear to KNX, and through the organisation of courses, certified KNX partners, and the uniformity of contents and documentation, the Association gives an essential contribution to the preparation and training of professionals working in the electrical installation sector, providing them with the tools to design and manage the systems according to the modern criterions of the new system. The training modules are geared primarily to professionals like technicians, architects, or engineers, while the minimum requirements for participation are a basic knowledge of electrical installation and a certain familiarity with personal computers.â&#x20AC;? The event will draw to a close with the second edition of the KNX Italia Prize, where five projects will be awarded for having set themselves apart for their innovative themes and excellent execution. The five competing categories will be: Best Energy Efficiency Project, Best Social Project, Best accommodation facilities Project, Best Public Administration Project, Best National Project. The winners will receive an ETS4 Professional Host ID licence (the unique and universal tool for the configuration of KNX devices) as well as a surprise technological award. All participants will receive the licence to freely download one of the many Apps available for ETS4.
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Redazione Editorial Staff
Chiara Benedettini
Anno Year 7th - n°10 Novembre November 2012
President, Editor in chief
Director: Elisabetta Ferri
Studi letterari ed esperienza tecnica su campo, con diversi anni passati viaggiando per Italia e l’Europa come Direttore Tecnico in eventi e nello show business, nel 2005 inizia l’attività giornalistica di settore, che mette finalmente d’accordo le sue due vocazioni, tecnica e letteraria. Nel 2006 dà vita a Connessioni, nata per dar voce al settore, per l’epoca emergente, dell’integrazione di sistemi. Al suo interno si occupa della progettazione e del coordinamento editoriale, di progetti di comunicazione, di eventi e della gestione aziendale.
Editor in Chief: Chiara Benedettini - c.benedettini@connessioni.biz Business Development: Alessandro Vismara - a.vismara@connessioni.biz Project Manager Consultant & Contributor: Barbara Trigari - b.trigari@connessioni.biz Web Editor: Paolo Sacchetti - p.sacchetti@connessioni.biz Editor: Valentina Bartarelli - redazione@connessioni.biz Contributors for this issue: Riccardo Bandini, Alessandro Bertoni, Stefano Cavese, Matteo Fontana, Giorgio Gianotto, Umberto Nicolao, Alberto Pilot redazione@connessioni.biz Translations: Eurotrad Design and Graphic editing: Simone Giannini e Laura Bertilotti - www.studiocurious.it Administration: Sara Lepri - amministrazione@connessioni.biz
Collaboratori
Literary studies and technical experience gained in the field, with several years spent travelling around Italy and Europe as Technical Director for events and in show business. In 2005 she began her activity as a journalist, bringing together both her technical and literary vocations. In 2006 she started Connessioni, to give voice to the system integration sector, which was in its early stages. She is in charge of its planning and editorial coordination, communications projects, events and business management.
Contributors
Print: Menegazzo - www.menegazzo.it
Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o delle foto sono riservati. Manoscritti, foto, disegni, quando non esplicitamente richiesti, non vengono restituiti.© Connessioni, Viale Poggio Imperiale 46/A, 50125 Firenze. Registrazione al Tribunale di Pesaro n.540 del 9/10/2006. Informativa ai sensi dell’art. 13, d.lgs 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per l’invio della rivista e per svolgere le attività ad essa connesse. Titolare del trattamento è: Connessioni, Viale Poggio Imperiale 46/A, 50125 Firenze. Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loto stampa, al confezionamento e spedizione delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile. Ai sensi dell’art.7, d.lgs 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti tra cui consultare, modificare, aggiornare o cancellare i dati, rivolgendosi al titolare che succitato indirizzo. Informativa dell’editore al pubblico ai sensi dell’art.13 lgs 196/2003. Ai sensi del decreto legislativo del 30 giugno 2003, n°196 e dell’art.2, comma 2 del Codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica, Connessioni – titolare del trattamento – rende noto che presso i propri locali siti in Viale Poggio Imperiale 46/A, 50125 Firenze, vengono conservati gli archivi di dati personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti, praticanti, pubblicisti e altri soggetti (che occasionalmente redigono articoli o saggi) che collaborano col predetto titolare attingono nello svolgimento della propria attività giornalistica per le fi nalità di informazioni connesse allo svolgimento della stessa. I soggetti che possono conoscere i predetti dati sono esclusivamente i suddetti professionisti, nonché gli addetti preposti alla stampa ed alla realizzazione editoriale della testata. Ai sensi dell’art.7, d.lgs 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al predetto titolare. Si ricorda che, ai sensi dell’art.138, d.lgs 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere l’origine dei dati personali ai sensi dell’art.7, comma 2, lettera a), d.lgs 196/2003, in virtù delle norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia.
Connessioni Srl Viale del Poggio Imperiale, 46/a - 50125 - Firenze Tel/Ph.:+39 055 0139650 - Fax/fax:+39 055 0139653 info@connessioni.biz CONNESSIONI Magazine è stampato su carta Reprint DeLuxe, carta riciclata con marchio EcoLabel e prodotta con fibre provenienti da foreste gestite responsabilmente dalla cartiera Arjo Wiggins. www.arjowigginsgraphic.com
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Alessandro Bertoni
Stefano Cavese
Da sempre animato da grande curiosità a volte un po’ troppo vivace, la sua formazione è stata variegata… una maturità scientifica seguita da studi in corso presso il DAMS Musica di Bologna, e affiancata da dieci anni di conservatorio come studente di organo e composizione, per approdare a un diploma alla Scuola di Acustica dell’Università di Ferrara. Ha però sempre lavorato nel mondo dell’audio, iniziando con uno studio di registrazione, per passare alla TV, agli inverni in teatro e le estati per palchi di festival jazz come sound egineer. Oggi è responsabile del settore Pro Audio di un’azienda italiana che distribuisce apparecchiature audio, video e lighting.
Libero professionista, lavora nel campo delle installazioni e consulenza sui sistemi Audio/Video e integrazione con esperienza più che decennale nei diversi campi: residenziale, conference, educational e musicale. Da sempre è impegnato nel favorire la collaborazione tra i professionisti del settore, il confronto delle idee e il conseguente sviluppo di prodotti e servizi innovativi. Costantemente alla ricerca di aziende all’avanguardia, è attento ai rapporti tra scuola e impresa e promotore di progetti educativi e corsi professionali.
Audio Consultant & Contributor
He has always been driven by great curiosity, at times a little too lively. His educational background is somewhat variegated.. a scientific high school diploma followed by studies at the DAMS Musical college of Bologna, alongside 10 years of conservatory as an organ and composition student, to achieve a diploma from the Acoustic School of Ferrara University. He has always worked in the audio sector. Starting in a recording studio, he moved on to TV, and later to theatre in winter and jazz festivals in summer as a sound engineer. He is currently responsible for the Pro Audio sector of an Italian business that distributes audio, video and lighting equipment.
Contributor
A freelancer in the Audio/Video sector, specialising in system installation, consultancy and integration He has over ten years of experience in a range of different fields: residential, conference, educational and musical. From the start of his professional life, his main objectives have included encouraging collaboration between the professionals in the sector, and comparing ideas in order to then develop innovative products and services. He is constantly on the lookout for cutting edge companies, and committed to developing the relationship between school and business, by organising educational projects and professional training courses.
Bruno De Nisco Contributor
Ingegnere, master in HBA ed energie rinnovabili, è libero professionista, progettista di impianti integrati e tecnologie speciali per gli edifici, consulente di progettazione integrata e di aspetti energetici, ed esperto di normativa e conformità degli impianti e tecnologie. È altresì docente in master e corsi di specializzazione postuniversitari e di aggiornamento su tematiche energetiche e normative. Engineer, with a master’s degree in HBA and renewable-energy sources, he is a free lancer, designer of integrated systems and special technologies for buildings, consultant of integrated design and energy aspects, and expert on regulations and conformity of systems and technologies. He also teaches in master’s courses and post-graduate specialist and refresher courses on energy and regulatory issues.
Alessandro Vismara
Barbara Trigari
Director & Business development
Project manager consultant & Contributor
Laureato nel 1984 alla Southampton University in Yacht Design, ha all’attivo numerosissimi progetti di imbarcazioni a vela da regata, vincitrici di titoli mondiali e nazionali. Con l’attuale azienda Vismara Marine ha creato un vero e proprio atelier di ricerca nautica, ove si progettano e costruiscono imbarcazioni su misura ad alta tecnologia sia a vela che a motore. Appassionato di ricerca e innovazione, ha sempre creduto nel lavoro di squadra. In virtù della sua esperienza imprenditoriale e legata alle nuove tecnologie, è coinvolto in Connessioni dal 2010.
Giornalista pubblicista dal 2005, si occupa da sempre di tecnologia, dapprima legata all’ambito musicale, per le riviste SM Strumenti Musicali e Backstage, poi InSound, successivamente di audio e video professionale seguendo sin dalla nascita Connessioni. Come giornalista free-lance collabora anche con il settimanale specializzato GDOWEEK de Il Sole 24 ore, per il quale segue anche la rubrica fissa “Il Tavolo IDM-GDO”.
He graduated in Yacht design from Southampton University in 1984, and has numerous designs of regatta sailing yachts, winners of world and national titles, under his belt. With his current company, Vismara Marine, he has created a veritable atelier of nautical research, where high-tech motor and sail powered yachts are designed and constructed to specific customer requirements. Passionate about research and innovation, he is a strong believer in team work. In virtue of his entrepreneurial experience and its connection with new technologies, he has been involved with Connessioni since 2010.
Free-lance journalist since 2005, she has always dealt with technology, initially connected with the music sector, for the magazines SM Strumenti Musicali and Backstage, then InSound, later with professional audio and video supporting Connessioni from its birth. As a freelance journalist she also contributes to the specialist weekly magazine GDOWEEK of Il Sole 24 ore, in which she also has a column entitled “IL Tavolo IDM-GDO”
Paolo Sacchetti
Valentina Bartarelli
Sara Lepri
Si avvicina molto presto al mondo della musica e dell’audio, con uguale passione per l’aspetto artistico (come pianista professionista), che tecnico; con il boom della Rete si interessa a Internet e ai suoi linguaggi, in continua evoluzione. Tutto questo lo ha portato a diverse collaborazioni con molti importanti brand dell’audio professionale e strumenti musicali. Ultra-patito di Wordpress, è “ossessionato” dall’importanza dei contenuti come molla che alimenta la vita del Web e dei social media. Dal 2009 lavora con Connessioni.
Laureata in Logica del linguaggio, ha scritto per diversi quotidiani e settimanali per poi entrare nello staff di Exibart - piattaforma multicanale dedicata all’arte contemporanea dove è rimasta per otto anni prima di entrare nel team di Connessioni. Appassionata di fotografia, cinema, tecnologia e letteratura è curiosa per natura e loquace per vocazione.
Ha maturato esperienza in campo commerciale e amministrativo lavorando presso un’agenzia di rappresentanza e, successivamente, per una realtà che fornisce servizi agli studi di Commercialisti. Oggi lavora in Connessioni, dove tiene le redini dell’amministrazione e dell’ufficio con puntualità e piglio deciso, compensando la vena “estrosa” della redazione.
Graduated in the Logic of language, has written for several newspapers and magazines before joining the staff of Exibart - multichannel platform dedicated to contemporary art - where it remained for eight years before joining the team of Connections. Passionate about photography, cinema, technology and literature is curious by nature and by vocation talkative.
She gained experience in the commercial and administrative sphere working with a representation agency and, later, with a company that provides services to Chartered Accountants offices. She currently works in Connessioni as administration and office manager and carries out her tasks with precision and decisiveness, making up for the “whimsical” streak of the editorial team.
Web Editor
From a young age he became involved in the music and audio business, manifesting an equal passion for the artistic and technical aspect (as professional piano player); with the boom of the Web his interests widened to the Internet and its languages, in continuous evolution. This has resulted in several collaborations with many important brands in the professional audio and musical instruments sector. A fanatic of Wordpress, he is “obsessed” with the importance of contents as the spring which feeds the life of the Web and social media. He has been working with Connessioni since 2009.
Editor
Accounts department
Matteo Fontana
Alberto Forchino
Giorgio Gianotto
Laura Lazzerini
Lelio Simi
Laureato in Lettere, ma con interessi variegati e multiformi che vanno dalla letteratura al cinema, con tutto ciò che di umanistico e tecnologico c’è in mezzo. Scrittore di mestiere e di passione, si occupa anche di sceneggiatura, regia e produzione, e ama seguire da vicino lo sviluppo tecnologico nel settore del video professionale. Il tentativo, da letterato, è di offrire uno sguardo il più possibile eclettico e originale sul mondo del video e delle tecnologie connesse.
Ingegnere delle Telecomunicazioni, dopo diverse esperienze nel campo della ricerca applicata alle telecomunicazioni in Italia e negli USA, è oggi responsabile progetti di innovazione tecnologica in ambito Telecomunicazioni, Videosorveglianza, Sicurezza e infomobilità per il Gruppo Torinese Trasporti. In tale veste, è responsabile di progetti di Ricerca e Sviluppo finanziati dalla Commissione Europea quali Caretaker, Vanaheim, Smart-way.
An arts graduate, but with variegated and multiform interests which range from literature to cinema, with all that is humanistic and technological in between. A writer by profession and passion, he also deals with scripts, direction and production, and enjoys closely following the technological development of the professional video sector. As a man of letters, his attempt is to offer the most eclectic and original view of the video world and connected technologies.
An engineer in Telecommunications, following experience gained in the field of research applied to telecommunications in Italy and in the USA, he is currently responsible for technological innovation projects in Telecommunications, Video surveillance, Safety and infomobility for Gruppo Torinese Trasporti. In this capacity, he is responsible for Research and Development projects financed by the European Commission such as Caretaker, Vanaheim, Smart-way.
GGG, come lo chiamano scherzosamente i colleghi europei e americani, dopo una vita al servizio del suono e più di vent’anni alla direzione tecnica di Bose Italia, è oramai in pensione. Ma non abbandonerà il mondo dell’audio (chi poteva dubitarne...), dedicandosi allo studio di Line Array avanzati, ai training per la progettazione di sistemi di rinforzo sonoro e, naturalmente, alla scrittura. Lasciando ampio spazio al suo hobby preferito: la fotografia naturalistica.
Laura Lazzerini, ingegnere elettronico, Certificate of Proficiency - Cambridge University, master post laurea in Project Management, Audio Video & Home Automation Project Manager e System Integrator, membro del Consiglio Direttivo di Cedia, vincitrice a Londra del premio “Migliore Tecnico dell’Anno” nel 2011 per la Regione 1, ha collaborato alla realizzazione di progetti prestigiosi e decisamente sfidanti, tra i quali il MegaYacht Serene - 134 metri di Fincantieri. Oltre alle attività di project management e progettazione per impianti domotici, audio video e a energie rinnovabili, partecipa a conferenze, pubblicazioni, pareri di carattere tecnico sia dal punto di vista progettuale che realizzativo.
Giornalista professionista dal 2001, da quello stesso anno fa parte della redazione di una delle prime eMedia company italiane, per la quale si occupa di distretti industriali, nuove tecnologie e innovazione. Collabora poi per diverse testate nazionali online e tradizionali e, dal 2005, come freelance e consulente si occupa anche di innovazione (tecnologica e di processo) nelle pubbliche amministrazioni. Da qualche anno tiene il blog personale Senzamegafono, nel quale parla di futuro dei media e nuove forme di giornalismo.
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GGG, as his European and American colleagues jokingly call him, is now retired, after a life spent at the service of sound and more than twenty years at the helm of Bose Italia. He continues to work in the audio world (who would have doubted it..), dedicating himself to the research of advanced line Array, to training for the design of sound reinforcement systems and, naturally, to writing. He leaves plenty of space for his favourite hobby: naturalistic photography.
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Laura Lazzerini, electronic engineer, Certificate of Proficiency - Cambridge University, Post graduate degree in Project Management, Audio Video & Home Automation Project Manager and System Integrator, Member Board of Directors Cedia, winner of the “Best Technician of the Year” award in London in 2011 for Region 1, has carried out prestigious and decidedly challenging projects which include the 134 metre long MegaYacht Serene of Fincantieri. In addition to her activities of project management and design of domotic, audio video and renewable energy systems, she participates in conferences and publications giving her technical opinions on design and construction.
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Professional journalist since 2001, since then he has been part of an editorial team of one of the leading eMedia companies in Italy, for which he deals with industrial districts, new technologies and innovation. He also contributes to several national online and traditional newspapers and, since 2005, as a freelance and consultant he also deals with innovation (technological and process) in public administrations. For several years he has been managing his personal blog Senzamegafono, in which he deals with the future of media and new forms of journalism.
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p. 15
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viale Enrico Forlanini 23 20134 Milano Tel +39 02 48.41.51 Fax +39 02 48.40.08.75 www.nec.com
p. 9
p 44-45
p. 17
JVC Professional Europe Ltd.
Filiale Italiana Via Sirtori 7/9 20129 Milano (MI) Tel +39.02.26943.301 Fax +39.02.26943.333 www.jvcpro.eu
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Roland Italy
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p.13
p. 33
Yamaha Musica Italia
viale Italia 88 20020 Lainate (MI) Tel +39.02.93577241 Fax +39.02.9370956 www.yamahacommercialaudio.com/ commercial_audio/italy
IV Cop.
p. 89
Voome Networks (AVstore)
via F. Baracca 17 20047 Brugherio (MI) Tel +39.039.882049 Fax +39.039.2876554 www.voome.it www.avstore.tv
p. 23
p. 42-43
p. 63
p. 29
p. 55
II Cop. p. 46-47
Flessibilità Integrazione Semplicità Audio di linea non amplificato
Ethernet
Control4 Dock
NAS di rete Audio amplificato
Revel C360DT
Switch di rete
Revel LCR8
Integra DTR 50.4
Sunfire HRS8
Integra DBS 30.3
Control4 HC250
HDMI
Tutto alla portata di un touch My Sky HD
Adeo Group S.p.A. Via della Zarga, 50 - 38015 Lavis (TN) Tel.: 0461.248211 - Fax: 0461.245038 www.adeoproav.it - info@adeoproav.it
Gli standard rimangono. L’innovazione continua.
Ora alziamo il tiro. Grazie alle nuove caratteristiche sonore, le consoles della serie CL rappresentano il livello futuro nell’evoluzione del digital mixing,
Il cuore di un’interfaccia evoluta
Network potente, versatile, modulare
e alla sensibilità dei nuovi faders e dei controlli.
e I/O rack che comunicano tra loro via protocollo audio Dante™network, consentendo facili progettazione e allestimento dei sistemi dai più semplici a quelli incredibilmente complessi.
L’acclamato concetto Centralogic di Yamaha è il cuore
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Un potente Live Sound toolkit
I nuovi potenti tools di modellazione sonora includono il Premium Rack che può alloggiare otto expressive EQ e dinamiche, inclusi i Rupert Neve Designs Portico 5033 equalizer e Portico 5043 compressor/limiter.
CL1