Connessioni n°28 | Marzo 2011

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N° 28 marzo 2011 - 7,00

Connessioni n° 28 - marzo 2011

ISE Integrated Systems Europe

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Il reportage

Westfield Shopping Mall Digital signage in grande stile

DiiVA

projectiondesign

Una tecnologia che unisce

Alla scoperta dell’azienda norvegese

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quando abbiamo iniziato a redigere il reportage della fiera, ci siamo subito resi conto che gli argomenti e le news erano ben di più di quanto preventivato. Così che alla fine siamo arrivati a creare un numero quasi monografico sulla manifestazione, e che crediamo possa essere di interesse dei lettori, professionisti e aziende, dato che comunque si tratta per il nostro mercato dell’evento fieristico dell’anno: tendenze, prodotti, contatti e, non ultimo, una bella carica di entusiasmo, che tutti ci siamo portati a casa da Amsterdam e sui quali abbiamo cercato di fare il punto nel nostro reportage. Un numero che esce con qualche giorno di ritardo proprio per potervi offrire un report completo

Chiara Benedettini Direttore editoriale

Al ritorno da ISE,

ed esaustivo. Nella cronaca troverete infatti il resoconto dei seminari, interviste e punti di vista, le news delle aziende, inoltre abbiamo dato vita a una nuova iniziativa che è divenuta rapidamente un “classico” delle attività di Connessioni a favore del mercato, una gallery video, in questo caso delle aziende italiane espositrici a ISE: per dare loro un volto e la possibilità di parlare direttamente dei loro prodotti e iniziative. Un nostro contributo per valorizzare il loro impegno verso l’internazionalizzazione, carica innovativa e coscienza del valore intramontabile del made in Italy. La stessa gallery che potete vedere in versione video su www.connessioni.biz, e che ritroverete anche per altre fiere, e in particolare da quella dedicata ai fornitori di tecnologie della nautica, Seatec, alla quale abbiamo partecipato dal 16 al 18 febbraio. L’edizione 2011 di ISE è stata importante per riaffermare Connessioni come media dalla forte vocazione internazionale: abbiamo confermato contatti e accordi con il management delle maggiori aziende multinazionali, e rinsaldato i rapporti con le associazioni internazionali CEDIA e InfoComm, e con testate giornalistiche, come InAVate o Daily DOOH, già accreditate in tutta Europa. In particolare, Connessioni è già membro CEDIA, e oggi parte del comitato operativo per le attività in Italia, lo sarà presto di InfoComm, e con InAVate è stato siglato un accordo per uno scambio di argomenti e attività. Con Daily DOOH, il blog dedicato al digital signage, abbiamo inoltre collaborato per la diffusione di contenuti comuni, che avete potuto leggere sul nostro daily di informazione quotidiana in formato elettronico Connect speciale ISE. Tutte esperienze che ci hanno portato a riflettere e dare un ulteriore slancio e accelerazione alla creazione di una versione bilingue italiano/inglese di Connessioni, nei programmi annuali ma sulla quale stiamo già lavorando per poter essere pronti per l’estate. Per accreditare i nostri prodotti sempre più a livello internazionale, per offrire alle aziende italiane nostre partner una maggiore visibilità all’estero, e a quelle estere un’apertura sui mercati italiani, che rimangono interessanti vista l’alta cultura degli utenti. Prima di salutarci, vi segnalo che il prossimo numero sarà dedicato al mondo dell’integrazione di sistemi applicato alla nautica: gestione delle imbarcazioni, audio video per questo specifico ambito, scenari di mercato e prodotti… un tuffo in un mondo per il quale i nostri utenti hanno grossa curiosità in prospettiva di un avvicinamento, o necessità di aggiornamenti per coloro che già vi operano. Allora… buon vento!

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>54 Scenari

Reportage ISE da Amsterdam

Westfield Shopping mall a Londra

La riscossa del mercato pro

Digital signage in grande stile

Speciale

>60 Incontri

Projectiondesign a 360° Alla scoperta dell’azienda norvegese

>1 Editoriale >80 inserzionisti/az. citate

Anno 6 28 Numero marzo 2011

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sommario

>66 Vox technologica

DiiVA, una tecnologia che unisce Un altro standard per il networking domestico

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Pillole

Appuntamenti

Dal Mondo

Wi-Fi in Italia

Promotion Expo Expo Comm

Primizie di NU Robe Roadshow

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speciale ISE

ISE - Integrated Systems Europe 2011 La riscossa del mercato pro Due padiglioni in più, conference, formazione ed eventi e oltre 34.000 visitatori, larga presenza dei marchi del settore a rappresentare la quasi totalità del mercato e, soprattutto, tantissima attività di incontro e scambio in perfetta coerenza con allo slogan dell’edizione 2011, “All the connections you need” A cura della redazione ISE, giunta alla sua settima edizione, è organizzata da Integrated System Events, costituita da CEDIA e InfoComm, le due associazioni di settore più influenti a livello mondiale. Edizione particolarmente ricca e affollata questa del 2011, come si poteva dedurre sin dal primo giorno vista l’affluenza di pubblico anche nei padiglioni più “nascosti” del centro RAI di Amsterdam. Certo è che ISE ormai, a livello europeo ma non solo, è l’occasione per eccellenza per le aziende per presentare le loro novità, per i visitatori di vederle e farsi un’idea sulle tendenze, ma soprattutto è una gigantesca piazza di incontro e scambio, dove le persone si stringono la mano, si ritrovano di anno in anno per pensare o ri-pensare il loro business, per cercare nuove opportunità di crescita, per portare a casa i risultati di mesi lavoro, per prendere parte ai seminari e alle conference… insomma, per onorare quella parola magica che tanto spesso si sente ripetere nei corridoi del RAI: fare networking. La prima buona notizia è che il mercato, benché più guardingo in relazione alla crisi, non abbia perso smalto e soprattutto fiducia. Anche se ci è capitato di sentire installatori e system integrator italiani che hanno dovuto ridimensionare la propria azienda, oppure addirittura tornare a proporsi come progettisti,

pe.org www.iseuro .net www.cedia mm.org www.infoco

chiudendo lo studio. E i numeri divulgati dall’organizzazione confermano questa impressione di crescita: 715 espositori, tra i quali 150 mai venuti a ISE (+11% rispetto al 2010), una superficie espositiva netta di circa 26.650 m2, prenotazione degli spazi per l’anno prossimo già oltre il 100% della superficie occupata quest’anno. Integrated Systems Events ha già annunciato che nel 2012 ci sarà un padiglione in più (quest’anno erano due, quelli aggiunti rispetto al 2010). Per quanto riguarda i visitatori, in tutto 34.870, sono cresciute le presenze da Russia, Medio Oriente, Africa e India, con la gradita visita di integratori di livello top e

Abbiamo scelto come foto di

consulenti originari dell’Asia e del Nord America.

apertura del reportage di ISE una

Una risposta a chi afferma che il modello fieristico necessiti di una revisione, e che si debba pensare a nuove

foto non tanto significativa dei

modalità espositive, magari distribuite, magari itineranti, magari condite con molti eventi collaterali. Un dibattito

prodotti e tecnologie presentate,

particolarmente vivo in Italia dove, appunto, continua a non esistere una manifestazione per il nostro settore.

quanto della grande affluenza di

Sarebbe un argomento sul quale riflettere, certo, e un’opportunità da cogliere, dato che comunque le aziende

pubblico che si è registrata dei tre

italiane continuano ad avere necessità di un contatto diretto con l’utenza e i clienti… ma chissà che non sia

gironi di manifestazione

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speciale ISE trentina, e la crescente affluenza di visitatori nostri connazionali, c’è da chiedersi se l’Italia non abbia già eletto ISE di Amsterdam a sua unica manifestazione di settore, coniugando così le necessità dell’incontro con l’utenza locale con quelle dell’apertura e delle novità internazionali.

Uno sguardo generale Focalizzando l’attenzione su soluzioni e tecnologie presentate, l’impressione dal punto di vista del visitatore è di avere a che fare con prodotti le cui definizioni aziendali (entry level o top di gamma, mercato installazione o mercato live...) sono sempre più un’indicazione di marketing piuttosto che un reale aiuto per l’integratore, il quale cerca la soluzione a un problema applicativo specifico senza chiedersi se appartenga a un ambito oppure a un altro. Il prezzo invece rimane un argomento molto discusso e sempre all’attenzione dei produttori, in un limbo non ancora risolto tra l’ovvia necessità di vendere il più possibile, e l’altrettanto evidente attenzione a non sminuire il marchio ma soprattutto a offrire un reale servizio anche a valle dell’evento vendita (ovvero, l’assistenza) a un’utenza professionale che appunto lo considera parte del prezzo del prodotto stesso. La coscienza dei “problemi tecnici”, inevitabili in un business che è tecnico, è comune, quindi ciascuno ha trovato una propria strada affidandosi a partner specializzati o addestrandone di propri. Parlando con gli addetti ai lavori, in una seppure parziale carrellata, sembra che le aziende, almeno alcune, si rendano sempre più conto di trattare con una clientela con esigenze specifiche, che pone problemi, ma dà anche utili suggerimenti e stimoli, e sicuramente in qualche modo influenza le scelte aziendali. Tuttavia, quello tra il professionista installatore o integratore e le aziende è uno scambio non sempre lineare di esperienze, influenzato da aspetti quali la complessità dell’organizzazione aziendale (e i “piccoli” più flessibili sono avvantaggiati) e le stesse scelte strategiche, più o meno aperte a ciò che c’è al di fuori dell’azienda. La crisi economica, anche se stando alle dichiarazioni dei vari addetti marketing sembra non aver creato grossi sconvolgimenti, in realtà ha dato origine a nuovi meccanismi sia nello sviluppo di nuovi prodotti (meno novità, più ponderate, più mirate a bisogni specifici espressi dai professionisti) che nella concreta gestione del business. Una fiera che si potrebbe definire di consolidamento: i produttori sono venuti ad Amsterdam anche solo per farsi vedere al mercato della system integration, riconoscendo a ISE l’importante ruolo di manifestazione di riferimento in Europa. Magari non hanno portato niente di nuovo, ma hanno preso contatti, si sono guardati intorno rispetto alla concorrenza, si sono fatti vedere dal mercato. Non mancano comunque le novità presentate per la prima volta ai professionisti europei, come avrete letto nella newsletter Connect speciale ISE e vedrete ulteriormente nelle news di questo numero di Connessioni.

Le conference del 31 gennaio DiSCO Conference, Digital signage a tutto campo

Barbara Trigari Vi riferiamo anche quest’anno della conferenza dedicata al digital signage organizzata da Invidis Consulting in joint venture con OVAB Europe e in collaborazione con ISE. L’edizione 2011 ha cambiato nome e, per seguire tutte le sfaccettature del digital signage, non solo quella legata all’advertising, è stata rinominata DiSCO, Digital Signage Conference. Condensata in una sola giornata, allargata a interventi anche più “tecnici” e non solo strategici, con più spazio per i case history, la rinnovata conferenza sul ds è parsa quest’anno più

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Perché DiSCO In tutto 120 delegati provenienti da tutto il mondo (solo due gli italiani, oltre noi di Connessioni), il 20% in più rispetto all’anno scorso, per 18 presentazioni. Florian Rotberg (Invidis Managing Director) - Il nome della precedente edizione, DOOH Conference, era troppo focalizzato sull’aspetto pubblicitario, mentre già l’anno scorso era emerso che quel modello di business è piuttosto debole, mentre molti grossi progetti, soprattutto governativi, si basano su informazioni di altro tipo. ISE poi è una fiera che parla di tecnologia, opportunità per gli integratori. Per questo abbiamo adottato il nome DiSCO, Digital Signage Conference, perché ds è un termine più generico, inoltre abbiamo inserito due “tracks” nel pomeriggio: uno incentrato sulle tendenze, più strategico sull’industria, l’altro sulle storie di successo, più rivolto agli integratori. C - Visto il successo del 2010, non è stato rischioso cambiare? FR – Certo, ma pensavamo che potesse essere ancora migliore, e quest’anno abbiamo il 20% in più di partecipanti. L’industria cambia rapidamente, e un concept che funziona un anno non è detto che funzioni anche quello dopo. C - Gli interventi sono un po’ più spostati sulla tecnologia, ma è cambiato anche il target dei delegati? FR – No, i rappresentanti del settore DOOH partecipano perché hanno bisogno di sapere come gestire la tecnologia e i network, sempre più grandi, una delle sfide più grosse per gli operatori. C - Come avete scelto gli speaker? FR - Li scegliamo autonomamente da ISE, anche se la conferenza è una joint venture, perché noi abbiamo la competenza nel ds, mentre ISE sul mercato. Non è semplice, perché tutti vorrebbero parlare, ma bisogna trovare chi ha qualcosa da dire che non sia un semplice messaggio di marketing. C - La conferenza Invidis di settembre a Monaco quali temi tratterà? FR - Sarà simile al DiSCO, ma molto più focalizzata sul ds e mirata all’industria: è una conferenza strategica, mentre questa è più pratica. A Monaco avremo tre track: uno di strategia, uno per gli investitori interessati al ds o DOOH, e l’ultimo per i media, quindi il focus sarà su come vendere il ds. http://invidis.mittelstandswiki.de/

I momenti dedicati alla convivialità durante DiSCO

interessante rispetto all’anno scorso, sia per la qualità degli interventi (la maggior parte degli speaker ha capito, probabilmente anche grazie all’insistenza di Invidis, che un intervento interessante è utile anche all’immagine aziendale) che per l’attenzione e la presenza dei partecipanti. Non è cambiato sostanzialmente il target, ma le molte domande ai relatori hanno dimostrato la vivacità e l’interesse degli uditori.

Le tendenze Quest’anno le tendenze del ds sono l’open standard, la mobilità (i cellulari), la semplificazione e il green business. Mentre l’attenzione di tutti è concentrata (finalmente) attorno a una cosa sola: il cliente. Ci si comincia a porre la domanda se qualcuno, e chi, potrà o vorrà fruire delle informazioni disponibili sul network, e a costruire il network

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speciale ISE in funzione di chi poi ne usufruirà. Una banalità? Non alla prova pratica. Attorno a questi temi chiave ruotano le soluzioni presentate dai relatori, le esperienze di lavoro condivise e le osservazioni esposte ai partecipanti alla Conference. Purtroppo, la scelta di condensare più interventi in una sola giornata non ci ha permesso di seguirli tutti, quindi ci siamo concentrati sul “Strategy & best practice track”.

Spunti e suggerimenti dai relatori La prima sorpresa arriva dal primo intervento: tra le prime cinque media company degli Emirati Arabi ce n’è una... statale! Al Barq Digital, come spiega Andrew Wood, ha i capitali per investire, e sa bene come farli fruttare. Si parla della regione denominata MENA, Middle East and Nord Africa, anche laggiù la televisione è molto seguita, ma altrettanto frammentata in una miriade di canali satellitari e a pagamento, i quali rendono molto difficile per gli inserzionisti raggiungere il target: è una opportunità per il ds. Come in Europa dove, analogamente alla regione EMEA, sempre meno giovani guardano la TV, preferendo passare il proprio tempo libero fuori casa, magari in un mall. Andrew Wood, Al Barq Digital

Particolarità locali: le donne rappresentano il target più ricco, e tutti amano i voucher, da cui l’idea di integrarli con il ds e i cellulari. Leader europeo per i centri commerciali, la tedesca ECE Projectmanagement racconta con le parole del Managing director di ECE Flatmedia Oliver Poppelbaum la propria esperienza nei mall con target elevato. ECE possiede network in 44 mall in Germania ed entro la fine del 2011 avrà circa 1.020 schermi attivi per circa 8,43 milioni di clienti alla settimana. I network più importanti sono tre, ECE flatmedia, Telekon out-of-home e Ströer out-ofhome, con un totale che supera i 3.000 schermi a fine 2011, che si potrebbero integrare a vantaggio degli inserzionisti. Tra i temi più discussi c’è sempre quello del ds “di fascia bassa”, con tentativi di trovare soluzioni economiche per chi ha un budget tale da... non

L’entrata del RAI Center durante ISE

poter investire nel ds. Ormai la maggior parte degli operatori propende per soluzioni scalabili, mentre appare difficilmente sostenibile l’idea di un ds entry level professionale. Impossibile, ma naturalmente esiste: è la proposta degli spagnoli di :tmtfactory, con il loro ds chiavi in mano a 110 euro al mese. Tra le possibilità, quella suggerita da Onelan che ha pensato di sfruttare la rete DLNA tra computer e i televisori di nuova generazione, e quella di Ayuda Media Systems. Questa azienda canadese ha investito un milione di dollari per sviluppare il software Enterprise Resource Planning (ERP) per il DOOH, CMS e player chiamato Splash, un sistema open source che gira su Linus o Windows e utilizza open source già affermati (come flash), messo a disposizione della comunità degli operatori in occasione di ISE. Secondo l’azienda, l’open source è la soluzione migliore per i professionisti, e darà comunque un ritorno a chi lo

Il conto alla rovescia, su LEDwall Mitsubishi, all’apertura di ISE

ha sviluppato, perché la comunità comincerà a produrre variazioni, applicazioni, hardware e software correlato e compatibile. Un ulteriore vantaggio è che un

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eventuale fallimento dell’azienda che lo ha sviluppato non ne blocca né l’utilizzo né lo sviluppo: un’altra lezione appresa con la crisi economica. Interessante la relazione di Jose Avalos di Intel che, dopo una analisi del mercato (frammentato in molti player diversi, in parecchi mercati verticali, con notevoli differenze nelle esigenze) ha concluso con la scelta di promuovere standard aperti, come OPS, Open Pluggable Specification, per l’interoperabilità e scalabilità dei sistemi. Il futuro di questa forma di comunicazione sarà nella possibilità incrociare le informazioni di piattaforme diverse (inclusi i social network), creando un signage “intelligente”, con molte diverse modalità di fruizione possibili legate ai contesti e ai target diversi.

Le best practices Torniamo nel regno dei contenuti, con il content provider BlueFox (Andrea Le Vot), unica relatrice donna della conferenza) che, insieme al magazine online specializzato dailydooh.com, organizza la non-conferenza Content Day. I professionisti del ds (non solo dei contenuti) si riuniscono spontaneamente per condividere le best practice, scambiarsi opinioni e aggiornarsi sulle tendenze, dimenticando per un giorno la concorrenza tra aziende. I prossimi appuntamenti saranno a Screen Media Expo a Londra, e a Monaco il 16 settembre con la digital signage conference di Invidis. Tra gli insegnamenti tratti da questa esperienza c’è la consapevolezza dell’utilità delle ricerche pre e post l’attività di comunicazione, per centrare il target e i contenuti, e poi per verificare l’esito del progetto. Molto interessante, anche se particolarissimo per target e layout, il caso di Harrods che ha installato 170 schermi nel negozio di Knightsbridge a Londra, come spiegato da Andrew McCall di ROI Team (ricerche di mercato). I clienti passano in media oltre due ore da Harrods, vengono da tutto il mondo e tornano raramente (pensiamo a un turista). La ricerca analizzava le diverse risposte a comunicazioni di tipo più cognitivo o più emozionale: come era prevedibile, la soluzione vincente dipende da molti fattori, ma probabilmente consiste in un giusto mix dei due aspetti. Ha chiuso la giornata Adrian Cotterill di dailyDOOH, con un intervento riassuntivo dal quale sono emerse considerazioni interessanti, come alcuni “consigli per gli acquisti”: “Perché costruire, se si può acquistare? Perché acquistare, se si può affittare?”, e ancora la visione del digital out of home come attivatore di altri media, quali il mobile, i social network, la rete. Quale forma avrà lo schermo del futuro? Tutte e nessuna, perché tutto sarà schermo. Riconoscimento facciale? Va bene, ma tutto sommato basterebbe sapere quante persone stanno guardando lo schermo in un determinato momento, per scegliere il contenuto adeguato. Infine, la considerazione dalla quale siamo

ntday. http://conte .com eventbrite

partiti: la tecnologia ha senso se fa qualcosa di utile, se qualcuno la utilizza.

WR Visual Communication Summit

Chiara Benedettini Wainhouse Research è una struttura indipendente che fa ricerche di mercato e propone incontri e seminari, con al suo interno una divisione dedicata ai temi della videocomunicazione e videoconferenza, come ci ha spiegato Ira M. Weinstein, Senior Analyst and Partner. In una sala conferenze del RAI, in concomitanza con ISE, WR ha proposto un convegno il 31 e la mattina del 1 febbraio, per parlare di videoconferenza dal punto di vista delle tecnologie, delle opportunità, e con alcuni case study dimostrativi. La giornata si è aperta, davanti a una platea internazionale di circa 150 persone, con un’introduzione di Andrew

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Wainhouse Research… ricerche di mercato e tecnologia Alla fine del primo giorno di convegno di Wainhouse Reserch, abbiamo intervistato sull’iniziativa in corso Ira M. Weinstein, Senior Analyst&Partner dell’azienda, ma non sono mancati spunti sul presente e il futuro della videoconferenza…o ormai telepresenza. IMW – Wainhouse Research è un istituto di ricerca di mercato, ci occupiamo di numeri, tendenze e di custom focus per conto dei nostri clienti. Siamo totalmente indipendenti, e questo ci permette di fare bene il nostro lavoro e di offrire un reale servizio ai nostri partner. La nostra particolarità, come nel caso della telepresenza (WR ha un settore dedicato) è che utilizziamo nel lavoro

Andrew Davis di WR apre il Visual

quotidiano le tecnologie che studiamo, e questo ci offre un ulteriore, utilissimo punto di vista.

Communication Summit

C – Organizzate spesso convegni come questo di ISE? IMW – Il WR Visual Communication Summit è organizzato in collaborazione con ISE, ma rimane un evento indipendente; i partecipanti sono principalmente i decision maker di aziende, che devono implementare questi servizi nelle loro realtà, e spesso invitano i loro partner e/o clienti per informarli e coinvolgerli circa gli investimenti che si accingono a fare. Di solito organizziamo due convegni come questo nell’arco dell’anno: in luglio negli USA e poi a Berlino, data sostituita quest’anno con Amsterdam in concomitanza con ISE. I nostri relatori sono collaboratori di WR ma anche aziende del settore, per la parte tecnica, e rappresentanti di realtà che hanno adottato la telepresenza, per offrire case history. C – Parlate di telepresenza ma organizzate convegni che presuppongono la presenza fisica delle persone… IMW – Sì, perché è importante che le persone si incontrino in questa fase di studio, per pensare insieme a futuri sviluppi del business. Proponiamo anche webinars, ma è fondamentale l’incontro personale e spontaneo. C – Nell’ambito della telepresenza confluiscono il video e l’IT, due mondi che non sono mai andati particolarmente d’accordo. IMW – Questo è vero, e crediamo infatti che una cross integration sia fondamentale. È un momento interessante, perché queste due realtà non possono che collaborare per fornire i servizi dei quali il mercato necessita: video di qualità, rete affidabile e sicura, interfacce user friendly e customizzate. Accade infatti che alcune aziende della videoconferenza, come Tandberg, abbiano acquisito, o collaborino, con specialisti dell’IT o dell’area video. Ad oggi, inoltre, si stanno proponendo in questo mercato anche aziende di consulting, tipo Accenture o AT&T, che gestiscono il servizio con il cliente e poi si affidano a partner per le questioni tecniche… l’esperienza dice che non ci sono vie di mezzo, o va benissimo o malissimo, anche se spesso è l’unico modo: per un cliente è impensabile trattare con molti fornitori diversi, deve potersi rivolgere a un unico partner di lavoro. www.wainhouse.com

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Davis di WR su numeri e modi di queste tecnologie: i sistemi a singolo codec sono quelli più largamente utilizzati (82%), le aziende che detengono le maggiori fette del mercato sono Polycom e Cisco (rispettivamente 69% e 30% delle 65.000 unità vendute nel Q3 del 2010); le prospettive più interessanti sono legate all’uso di device personali, per connettere le persone anche quando sono in missione di lavoro, e particolare attenzione è stata posta per la qualità del video e la protezione dei dati, non garantite dai sistemi non professionali.

www.wainh

ouse.com

Nel pomeriggio abbiamo assistito a un case study di Danone di Thierry Thouron, che afferma di aver avuto un migliore contatto con tutte le filiali estere e ottimizzato anche la comunicazione interna nella stessa filiale, attraverso l’introduzione di un’applicazione per la videoconferenza direttamente sul programma di posta elettronica degli impiegati; inoltre la teleconferenza ha portato a un risparmio notevole negli spostamenti del personale, con relativo contenimento delle emissioni di CO2. Infine, grande spazio al networking in vari break a base di caffè e aperitivi.

InfoComm Future Trends Summit

Chiara Benedettini Godwin Demicoli, European Representative InfoComm: “l’InfoComm Future Trends Summit è un contributo fondamentale della nostra associazione al mercato, un cameo nella nostra offerta educational, ripetuto tutti gli anni all’expo estiva statunitense e ora disponibile anche a ISE; cerchiamo di fornire spunti su quali si pensa saranno gli ambiti e le tecnologie in crescita per i mesi a venire, a uso di aziende e professionisti perché possano programmare le loro attività”. Diversi gli interventi, tra i quali segnaliamo quello iniziale di Joseph Bocchiaro di InfoComm, sugli standard: dopo aver passato in rassegna quelli relativi al settore dall’audio al video, ha fatto il punto sul tema normative e associazioni (perché spesso sono loro a promuovere determinati standard e a fare in modo che vengano recepiti, e applicati, dalle varie legislature nazionali e internazionali). Un rilievo particolare è stato dato all’AVB, per il trasporto di audio e video, tema ripreso anche dal secondo relatore Gordon Moore, Lectrosonics, che ne ha espresso pro (cablaggio semplice e sicuro, flessibilità) e contro (maggiore probabilità di errore nel design del network). Moore ha inoltre puntualizzato nel suo intervento sui trend dell’audio, come alcune frequenze, liberate dall’arrivo del digitale terrestre, siano ora potenzialmente disponibili (120 MHz e 8 MHz) e diversi operatori, specialmente di servizi in mobilità, farebbero carte false per acquisirle, a tutto vantaggio degli utenti di questi servizi e delle casse dei governi che potrebbero venderle o appaltarle. Una ricaduta avverrebbe anche per le frequenze RF, che potrebbero essere cambiate, con effetti nell’area dei microfoni wireless: attenzione quindi alla loro gestione e alla definizione delle frequenze che utilizzano. Nel pomeriggio, un interessante contributo sui “Displays of Tomorrow?” di Robert Simpson di Electrosonic: una carrellata sulle tecnologie dei display video del passato e del presente, e

m.org

www.infocom

una riflessione su quelle che, per leggi di mercato e/o posizioni di forza di alcune realtà, sono state nel tempo abbandonate… ma che potrebbero essere riaggiornate.

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Voce a chi c’era Chiara Benedettini e Barbara Trigari ISE non è fatta solo dagli espositori e dagli organizzatori, ma soprattutto dai visitatori, e spesso gli espositori sono anche visitatori, e poi ci sono i rappresentanti dei vari uffici nazionali presso gli stand di casa madre… oltre alle interviste video che potete vedere su www.connessioni.biz, la gallery delle aziende italiane a ISE e a quelle fatte ad alcune aziende espositrici, abbiamo raccolto i pareri, sulla fiera e sulle tendenze, di altri frequentatori, in diverse vesti, sia italiani che esteri. Ecco una carrellata, a campione, di “quelli che c’erano”. Daniele Tebaldi, d&b audiotechnik Italia, espositore - Le nostre soluzioni sono storicamente, specialmente in Italia, preferite per l’ambiente live, ma quest’anno d&b audiotechnik ha deciso di ampliare l’offerta nell’ambito dell’integrazione di sistemi, che abbiamo frequentato per vie traverse quando vi erano necessità di installazioni audio fisse di qualità, ed eccoci a ISE. Presentiamo una nuova famiglia di prodotti, la gamma White, dal colore personalizzabile, e comprende una varietà di soluzioni diverse, dai sistemi più piccoli per l’impiego nel retail, nella ristorazione, fino ai più grandi che permettono di affrontare spazi multiuso sportivi, i palasport e le applicazioni dove è richiesta una gittata più significativa.

Connessioni a ISE Sin dalla nascita di Connessioni, la redazione si è impegnata per seguire le principali fiere del mercato, tra le quali ritenevamo potesse un giorno esserci anche ISE. Oggi molte aziende pensano sia la manifestazione di riferimento, come potete leggere in queste pagine, ma cinque anni fa, quando abbiamo visto per la prima volta questa fiera, non era così facile prevedere cosa sarebbe diventata. L’edizione di quest’anno è stata particolarmente impegnativa anche per noi, oltre che per chi esponeva, e chi “semplicemente” è venuto a visitare ISE. Abbiamo scelto di seguirla con uno staff di cinque persone, per proporvi il daily di informazione quotidiana sulla fiera Connect speciale ISE inaugurato nel 2010, e diventare ancora più multimediali aggiungendo alla carta e alla newsletter le interviste video. Inoltre, abbiamo portato dall’Italia la Casa dell’Integrazione Tecnologica CIT collocata presso il nostro stand nella Hall 10: un luogo di incontro e di appoggio per gli italiani in fiera. Con la newsletter Connect abbiamo informato chi è rimasto a casa con brevi notizie sugli eventi principali della fiera, le aziende e i prodotti, senza dimenticare le serate mondane di contorno. Cinque numeri di Connect speciale ISE, per coprire il pre fiera, con le conferenze tematiche, e i tre giorni di exhibition vera e propria. Copertura via e-mail e anche video, con il nostro operatore scatenato a caccia di espositori italiani per realizzare la gallery delle interviste alle aziende nostrane: una maniera semplice e rapida per conoscerle meglio, e ascoltare le loro opinioni “in presa diretta” da ISE. Potete vederle tutte visitando il sito di www.connessioni.biz nella sezione “eventi”. Un grazie a tutti coloro che hanno lavorato per la riuscita di questo progetto, e

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a tutti i professionisti, aziende, visitatori che ci hanno concesso un po’ del loro

La squadra di Connessioni a ISE, distrutta dopo il terzo giorno

prezioso tempo e le informazioni indispensabili per il nostro lavoro.

di manifestazione; da sinistra: Chiara Benedettini, Alessandro

www.connessioni.biz

Vismara, Alessandro Bertoni, Barbara Trigari, Rolando Alberti

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C - Come è andata la fiera? DT - Molto bene, personalmente non immaginavo che il numero di professionisti italiani in visita fosse così alto, e fosse anche di un profilo tutto sommato elevato rispetto ad altri appuntamenti fieristici che sono mancati negli ultimi anni in Italia. Henning Kaltheuner, Product manager backbone technologies, Riedel – Riedel si presenta per la prima volta al mondo dell’integrazione di sistemi con la partecipazione a ISE. È nata nel 1987, come azienda per il noleggio e la comunicazione, e ha cominciando progettando interfacce per Motorola e sistemi intercom, che hanno avuto subito fortuna; col tempo siamo diventati una importante realtà nelle tecnologie per la comunicazione rivolta agli eventi, e i nostri intercom sono stati usati a Vancouver, per le Olimpiadi di Atene, per

Daniele Tebaldi, d&b audiotechnik Italia

i Mondiali di calcio in Sudafrica. Nel 2000 è stato lanciato l’intercom digitale Artist, oggi molto utilizzato nel broadcast. Qualche anno fa Riedel si è aperta al networking e ha acquisito Medianumerics, produttore originale di Rock Net, e MediorNet… per poter offrire al broadcast tutti i servizi necessari per il trattamento e la distribuzione del segnale audio e video. Un sistema che è stato adottato poi spontaneamente anche nel live e nelle installazioni, per poter unificare e gestire tutto. Il nostro distributore per l’Italia è Molpass, che ha appunto lunga esperienza nel live e nelle installazioni teatrali, ma sta lavorando molto anche nell’integrazione di sistemi. C - Quindi non siete voi ad aver scelto di buttarvi sul mercato dell’installazione, ma è quel mercato ad aver scelto di utilizzare vostri prodotti… HK - Crediamo che non sia veramente necessario chiarire differenze di ambito, se siano prodotti broadcast, per l’audio live, o per l’installazione. Abbiamo

Henning Kaltheuner, Product manager backbone technologies, Riedel

scoperto che questi prodotti sono molto adatti a tutti e tre questi mercati, e siccome il mercato del networking si muove e cambia molto rapidamente, oggi è difficile dare una definizione netta. Certo ci sono delle peculiarità legate al mercato ma, per esempio, se hai un palco in un contesto di installazione, come un teatro, un congresso… non è un palco così diverso dal live, allora perché fare due prodotti? Anche se le apparecchiature da installazione spesso non sono molto adatte per le applicazioni live o mobile. C - La crescita della tecnologia ha fatto mescolare i diversi mercati, attenuando i confini... HK - Certamente in alcuni contesti è necessario disporre di prodotti dedicati, ed è proprio per questo che siamo venuti qui a ISE: dobbiamo conoscere e presentarci meglio a questo mercato. Sta andando molto bene, soprattutto per MediorNet, che riscuote successo presso i visitatori, ma sicuramente molti clienti e consulenti prima di tutto devono capire come questa tecnologia può essere utilizzata per alcuni processi. Alessandro Bertoni, Audio Dep. Molpass, distributore di d&b Audiotechnik e Riedel (www.molpass. com) - La decisione di Riedel e d&b audiotechnik di partecipare all’ultima edizione di ISE, ad essere sinceri, non ci ha sorpresi. Anzi, ai nostri occhi è parsa come una conseguenza del crescente apprezzamento

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speciale ISE che i prodotti di questi marchi hanno ottenuto nel mercato dell’integrazione. L’anno appena concluso, infatti, ha visto Molpass impegnata nel supportare, o eseguire, un crescente numero di progetti di integrazione di sistemi, dove i prodotti di entrambi i marchi hanno avuto un ruolo essenziale. Francesco Ziliani, Spinetix – Esponiamo a ISE da cinque anni, insomma quasi dall’inizio, e abbiamo visto un grande cambiamento: più gente, più espositori… i grandi marchi del video hanno grossi stand, quindi dopo anni nei quali la crisi ha frenato tutto, se i grossi fabbricanti di schermi investono su ISE vuol dire che hanno prospettive di vendita e che il mercato sta ripartendo. E anche noi negli ultimi due anni abbiamo raddoppiato il numero dei clienti e i pezzi venduti… certo vuol dire che ora siamo meglio conosciuti, ma anche il mercato è più ricettivo. Diciamo che la crisi ci ha anche aiutato, in certa misura: ci ha dato il tempo di creare una rete di partner che non avremmo potuto costruirci in breve tempo, in un’altra situazione, ma adesso bisogna vendere, quindi speriamo che finisca presto. C – E l’Italia? FZ – A livello mondiale è al sesto posto, non male, anche perché abbiamo un partner come Voome, non un semplice distributore, ma con una forte competenza video, IT e creativa; Spinetix è una piccola realtà e abbiamo bisogno di partner come loro. Francesco Ziliani, Spinetix

Emanuele Pollastri, Voome, partner per l’Italia (www.voome.it) – Approcciamo l’audio e il video con un background IT, cosa abbastanza inconsueta ma che offre un vantaggio competitivo: il mondo dell’integrazione va inesorabilmente verso l’IP e l’integrazione digitale. C – Un prodotto come il vostro ha bisogno di essere spiegato, quindi di formazione, quali sono le vostre iniziative? FZ – La nostra Digital Signage Academy, a Losanna, parte dal principio che per utilizzare Spinetix si debbano avere competenze sul prodotto ma anche sulle reti e sui contenuti, quindi ogni mese e mezzo organizziamo a Losanna sessioni di training per i nostri distributori o solution provider: due giornate di panoramica su prodotto, tecnologia e applicazioni; un investimento per noi, ma che permette ai nostri partner di imparare e di conoscersi, per poi pensare a delle joint venture. C - Prima la suddivisione tra i mercati era più netta, e un prodotto era destinato a un mercato ben preciso, mentre adesso questo confine è più labile. FZ – La convergenza ci preme molto, anche nei contenuti, benché non sia sempre possibile, poiché il mercato spesso è dominato da soluzioni proprietarie; crediamo però che il futuro sia legato agli standard, con investimenti minimi e infrastrutture dove i contenuti e la gestione dei device non sono un problema, perché tutto comunica con tutto. Scalabilità e apertura, senza dover reinventare tutto ogni volta. EP – Lo vediamo con gli iPad e gli iPhone, piattaforme dedicate ma che fanno tutto… la differenza è l’approccio mirato a seconda dell’opportunità del lavoro da fare.

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C - Sorprese per il 2011? FZ - Per noi sarà una grossa sfida, perché sentiamo che il mercato sta decollando: i nostri partner sono pronti, hanno le competenze, abbiamo completato la nostra offerta perché abbiamo due prodotti, uno di alto livello, l’HMP200, e uno entry level, l’HMP100, abbiamo un software che permette un utilizzo più semplice, l’Hyper Media Director, e uno top, il Fusion Software, che permette di fare più cose, poi abbiamo un sistema di referenti sul territorio consolidato e testato: ciascuno dei nostri partner ha installato più progetti, quindi ha referenze ed esperienza. Non resta che proporre tutto questo al mercato.

InAVation Awards 2011 Come ogni anno la rivista InAvate ha organizzato durante ISE la cerimonia di premiazione per gli InAVation Awards, i premi per i prodotti e progetti più interessanti lanciati nel 2011. Novità di quest’anno, la scelta di rivolgersi solo all’area commercial, tralasciando quella residenziale presente gli anni passati: come ci ha spiegato il capo redattore Chris Fitzsimmons, una decisione che riflette maggiormente gli orientamenti della testata. Il party, ormai un classico degli eventi ISE, ambito perché a invito, è uno dei momenti più interessanti per incontrarsi e conoscere nuove persone, ed è stato organizzato il 2 febbraio per il dopo fiera presso il Diamond Lounge all’interno della struttura del RAI. Il sapore della serata è all’insegna dell’internazionalismo, e il “protocollo” dei premi prevede che alcune personalità come Mike Blakman, Managing Diretor di ISE, o alcuni direttori delle testate europee di settore fungano da padrini per il conferimento dei premi. Media partner per l’Italia, Connessioni, rappresentato da Chiara Benedettini e Barbara Trigari, ha premiato Crestron nella persona di Vincent Bruno Director of Marketing per la categoria “Most InAVative Commercial Control Solution”. Segnaliamo gli italiani in lizza: K-Array per KTL22, In-Out per DA250P ed Euromet, che ha conquistato con Kalibro una menzione speciale per la categoria “Most InAVative Commercial AV Mounting Solution”. Gli altri vincitori per la tecnologia sono: -Bosch Security Systems con Vari-directional Array

-Neutrik con i monitor amplificati opticalCON

-Meyer Sound Laboratories con D-Mitri

Per i progetti invece:

-Analog Way con Eikos

-Polymedia, School of Management a Mosca, Russia

-projectiondesign con il proiettore FR12 Remote Light Source

-Pure AV, sede PZ Cussons in Inghilterra

-Christie con i MicroTiles

-Delight 2000, MISIS in Russia

-Mitsubishi con Diamon Vision OLED

-Displax Interactive Systems, Meditel in Marocco

-Crestron con lo switcher DM.MD32x32 DigitalMedia

-CEE Media, biblioteca D I Mendeleev in Russia

-Chief con il sostegno automatizzato per proiettore SL220

-Global Immersion, Our Dynamic Earth in Inghilterra.

www.inavationawardsonthenet.net

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speciale ISE Marcel Vogels, Business Unit Manager Professional Vogel’s, espositore – Ci aspettiamo molto da questa partecipazione a ISE, anche se i prodotti professionali hanno bisogno di tempo per essere recepiti dal mercato, ma stanno già avendo un buon riscontro. D’altronde siamo sul mercato dal ’73, poi negli anni ’80, quando si iniziarono a installare i videowall, Vogel’s trovò la soluzione giusta e l’azienda da allora è cresciuta molto. Circa nove anni fa abbiamo iniziato a lavorare nel professionale, con supporti adatti ai video per gli uffici o per gli alberghi, poi due anni fa abbiamo notato che c’era un grosso mercato per esempio nelle installazioni per gli stadi o i centri commerciali, quindi abbiamo aperto una business unit specifica. A ISE abbiamo portato il vidiwall system introdotto lo scorso ottobre, per grandi installazioni di display, e un trolley all in one per l’area educational, per display di varia grandezza, touch Lo stand Vogel’s a ISE

panel ecc. Roberto Grandesso, Country Manager Vogel’s Italia - Il mercato consumer è ampio, e ci rivolgiamo ancora molto a quello, ma la nostra esperienza ci ha fatto entrare velocemente in quello professionale, oltre alla nostra capacità di sviluppare prodotti che rispondono a esigenze specifiche, tutte le volte diverse, di questo settore. Le soluzioni Vogel’s sono infatti del tutto modulabili, offrono infinite possibilità che alle volte neanche i system integrator conoscono del tutto, per questo l’azienda offre loro il supporto dei product specialist per trovare il prodotto gusto e la soluzione di montaggio più appropriata, per le esigenze del loro cliente.

Marcel Vogels, Business Unit Manager Professional Vogel’s, Chiara Benedettini, Presidente di Connessioni e Roberto Grandesso, Country Manager Vogel’s Italia

C – Quali sono le vostre caratteristiche peculiari? MV – Qualità, design e sicurezza… produttori di supporti ce ne sono molti, ma credo che noi siamo riconoscibili per questo. I nostri prodotti sono tutti certificati secondo lo standard TÜV, nell’area consumer sono testati per pesi tre volte superiori a quello previsto, nel professionale addirittura per cinque volte il peso previsto. Abbiamo un dipartimento ricerca e sviluppo interno; i progetti vengono poi realizzati in outsourcing con specialisti diversi a seconda dei materiali impiegati: acciaio, alluminio e plastica. RG – Siamo inoltre molto aperti alle collaborazioni: cerchiamo di lavorare in partnership, di ascoltare, capire e trovare la soluzione giusta insieme con il cliente, con la consapevolezza che il mercato pro ha bisogno di questo. C – Come funziona la relazione con l’ufficio italiano? RG – Nel 2008 Vogel’s ha deciso di sviluppare il mercato italiano e aprire una filiale, nel 2009 abbiamo iniziato con la distribuzione per area consumer e poco

Lo stand di Analog Way

dopo anche i prodotti professionali. In questo momento stiamo lavorando molto per creare una rete di dealer sul territorio che ci aiutino a offrire le soluzioni giuste.

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Associazionismo, CEDIA e SIEC per il mercato italiano Nei giorni di ISE si sono svolti alcuni incontri importanti per l’associazionismo rivolti ad aziende e professionisti italiani: il 2 febbraio ha avuto luogo la prima riunione dei connazionali che aderiscono a CEDIA, adesso arrivati a 10. Un numero importante, il primo step perché l’ufficio centrale sia da ora in poi presente in maniera più fattiva sul nostro territorio: permettendo al comitato operativo, composto da Chiara Benedettini di Connessioni, Maurizio Conti di HTE, Stefanini de il Satellite e James Lewis di MP Elettronica, di organizzare i primi seminari CPD per gli architetti, ponendo le basi per la certificazione internazionale dei professionisti e dando mandato e sostegno per le prime azioni operative. www.cedia.net SIEC, l’associazione italiana che riunisce le aziende e i professionisti dell’integrazione di sistemi, ha invece organizzato un welcome drink il 1 febbraio presso l’Amsterdam Café all’interno del RAI. Dopo alcuni numeri sul mercato, sono state esposte le azioni associative a favore della formazione dei professionisti, previste dalla primavera in diverse città italiane, e poi una spiegazione di obiettivi dell’associazione e benefici dell’adesione… per finire, birra per tutti. www.sieconline.it

La riunione degli associati italiani a CEDIA

Frank Falcon, Worldwide Marketing Communication Director&Customer Service Analog Way, espositore – Stiamo avendo una grande affluenza in stand, anche oltre le aspettative, e siamo molto soddisfatti. Non è la prima volta che veniamo a ISE e la nostra partecipazione è molto legata alla recente storia dell’azienda: negli ultimi due anni abbiamo voluto accelerare il processo di crescita, anche per contrastare la crisi, riorganizzando e implementando i settori commerciale e assistenza tecnica. Oggi il nostro mercato si divide in tre comparti: eventi, live compreso, ovvero il nostro mercato storico, integrazione di sistemi e fornitura di elettronica e know-how per altri marchi del mercato, anche se ci stiamo sempre più concentrando sull’azienda, sui nuovi prodotti e sulla distribuzione. Demetrio Faroldi, Analog Way Italia – Analog Way, nel quadro della sua riorganizzazione, sta aprendo uffici diretti in vari paesi, tra i quali l’Italia (l’ufficio italiano è aperto dal luglio 2009 Ndr), per essere più vicina ai clienti, dalla progettazione all’assistenza post vendita, perché i progettisti abbiano un referente diretto; in precedenza il marchio era comunque presente in Italia tramite un distributore, Comm-Tec, che mantiene il regime di distribuzione non esclusiva. Oltre agli aspetti commerciali l’azienda sta rafforzando anche il supporto tecnico, fondamentale nel mercato professionale, nel quale i professionisti hanno necessità di un interlocutore per approfondire prodotti e tecnologie: due mesi fa è stata assunta una nuova persona per gestire l’assistenza a livello globale, che sta completamente riorganizzando il servizio. C – Le vostre proposte per la fiera segnano un rientro in grande stile nelle installazioni. FF – Qui a ISE presentiamo SmartMatrix, una matrice nativa Hi-res, completamente gestibile da remoto, e i suoi fratelli Smart Edge e Smart Quad, nati per offrire funzioni complementari allo SmartMatrix: specialmente nelle installazioni alle volte c’è bisogno di funzioni specifiche, e non di tutte, quindi abbiamo estrapolato alcune di esse e proposto delle apparecchiature meno complesse e più economiche per usi specifici.

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speciale ISE C – Analog Way è in crescita… quali sono le vostre “ricette anti crisi”? FF – Ci siamo fatti forti dei valori aziendali storici: vocazione all’innovazione, ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, riconfermandoci come costruttori principalmente di hardware. Per esempio, non siamo mai entrati nel mercato digital signage perché è già abbastanza frequentato, e poi significherebbe lavorare sui software, che non è il nostro mestiere. Preferiamo concentrarci su mercati più di nicchia ma a noi più affini. Per il futuro poi ci stiamo concentrando su due assi: apparecchiature con performance altissime e motori grafici di ultima generazione per eventi. Ilaria Taffelli, Marketing & Communication Manager Sambers Italia, espositore - Partecipiamo a ISE da diversi anni, abbiamo sempre creduto fortemente in questa fiera perché a nostro avviso è l’unica del nostro settore. Tanto più adesso che si è ampliato lo spazio dedicato al digital signage. Siamo costruttori, ma ci stiamo tramutando in un’azienda che vende soluzioni, questa è l’unica fiera dove possiamo mettere insieme le due cose. Poi ovviamente è per noi una vetrina importantissima per aggiornarci sulle novità: quest’anno non ne ho viste molte, tranne qualcosa di LG, l’LCD trasparente, che si sta dimostrando più attenta alla ricerca di altri. Guido Villa, responsabile commerciale projectiondesign per l’Italia, espositore - È andata bene, abbiamo avuto uno stand sempre ricco di visite e mi sembra ci sia stato un incremento della presenza di connazionali. Per noi è sicuramente l’appuntamento più importante in questa parte del mondo, sia per l’aggiornamento tecnologico che per entrare in contatto con partner nuovi ed esistenti. Finalmente si sta creando quella comunità di professionisti che aiuta a far crescere il mercato: persone che si incontrano, si aggiornano su questioni di prodotto e di mercato, discutono possibili cooperazioni. Per l’Italia invece, rispetto agli altri paesi europei, manca ancora la presenza di utenti finali di una certa importanza, nonostante la buona volontà di molti integratori e dealer che hanno invitato i loro clienti a ISE. Ma non può essere un elemento lasciato alla buona volontà degli operatori, perché è troppo importante per far crescere il business.

Let’s go party Come ogni anno, le feste del dopo fiera sono eventi nell’evento, assolutamente da non mancare. Per rilassarsi ma anche, come sempre, incontrarsi. Per il 2011, concorrenza diretta tra le due feste di Crestron e Extron, le più ambite (e frequentate) tra le molte reception previste durante ISE: la prima ha avuto luogo in una location esclusiva: l’Arendshoeve di Aalsmeerderbrug, a pochi chilometri da Amsterdam. Praticamente un giardino botanico, attrezzato per feste e conferenze in un ambiente decisamente più accogliente dei moderni edifici in cemento e metallo. Atmosfera impagabile, tra fiori, rampicanti, ninfee e liane, intrattenimento musicale e catering, networking facilitato dall’abbondanza di birra e vini. Il party Extron, stessa location dell’anno scorso, un grande sala al Passenger Terminal del porto, ha proposto musica live e catering a volontà, con la possibilità di portarsi a casa come souvenir una spilla con foto e sfondo a scelta: tulipani, mulini, o i canali di Amsterdam… e il giorno dopo, in fiera, erano in moltissimi a sfoggiarla.

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La festa di Extron al Passenger Terminal

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Gabriele Paoloni, Managing directr Eurosell, visitatore - A ISE l’integrazione è la parola d’ordine, e questo significa maggiore competenza da parte dei system integrator e degli installatori, sui quali anche Eurosell vuole da quest’anno puntare molto per training, formazione e certificazione. Praticamente tutti i più grossi player mondiali sono presenti qui a ISE, che quindi risponde pienamente alle nostre esigenze. A perderci è la formazione, a mio parere, difficile da seguire in fiera ma fondamentale per andare oltre la vendita del semplice box. In questo senso crediamo molto nella nuova associazione di categoria SIEC, alla quale vogliamo aderire e per la quale potremo mettere a disposizione personale competente anche per fare teaching. Bilancio positivo, quindi, anche se non è del tutto terminata la situazione di crisi, i segni positivi ci sono. Davide Strozzi, Business development di Econcept, visitatore - È il primo anno che veniamo a ISE (anche perché l’azienda è stata fondata solo tre anni fa) e forse è la fiera di riferimento in Europa. Per certi versi però mi sembra che ci siano tecnologie in cerca di idee, cioè non sia ancora ben identificato come utilizzarle per il mercato; nel mondo signage, mi sembra che ormai ci siano troppi competitor per un modo di proporre queste tecnologia che sembra un po’ datato: bisognerebbe esplorare applicazioni diverse, da ricontestualizzare, anche in termini di comunicazione grafica, perché il ds e diventato una commodity, per esempio negli aeroporti. Purtroppo non siamo riusciti a seguire corsi o conferenze, ci siamo concentrati sulla ricerca di partner: più che altro produttori perché pensiamo che il lavoro di hardware manifacturer vada lasciato fare a chi lo fa di mestiere, e per le aziende piccole come la nostra sia meglio dedicarsi solo al software. Roberto Vogliolo, Business Development Director Dooh.it, visitatore Visitiamo regolarmente ISE dal 2008, con maggior interesse dal 2009, cioè quando ha cominciato a muoversi il mondo dei digital signage, il nostro business principale. Quest’anno è ancora in crescita rispetto all’anno scorso, e dal mio punto di vista ormai è la fiera di riferimento per questo settore, ormai anche del ds. Non è una fiera di settore come Screen Media Expo, per questo però è migliore perché altrimenti si rischia di dirsi le stesse cose solo tra noi: ISE è più aperta, secondo me. Stijn Ooms, Product Manager Crestron, espositore - Con la crisi iniziata a fine 2009 abbiamo risentito di un calo nel settore delle banche e assicurazioni, ma essendo Crestron una multinazionale attiva su molti mercati, altri ambiti, come quello medicale, hanno tenuto, altri hanno rallentato all’inizio, come il governativo, residenziale. Abbiamo verificato

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speciale ISE che anche i clienti più facoltosi con la crisi hanno cominciato a ponderare di più i loro acquisti: qualcosa è cambiato nella mentalità delle persone. Comunque da 4-5 mesi le vendite hanno ripreso a crescere, anche in Italia, soprattutto nel settore commerciale: multinazionali, governi hanno ricominciato a investire in infrastrutture e tecnologia. Il mercato residenziale è più stabile, con molta attenzione al rispetto dell’ambiente. Norihiko Morimoto, Divisional President Sanyo Sales & Marketing Europe Sanyo, espositore - Nel 2010 il business è andato piuttosto bene, soprattutto in Italia grazie alle molte gare nel mercato education, e siamo cresciuti del 172% nei profitti rispetto al 2009. Da gennaio a settembre 2010 Sanyo è al secondo posto in Italia con il 9% delle vendite sull’intero mercato della videoproiezione e al primo posto con il 26% del volume delle vendite di videoproiettori sopra i 5.000 Ansi Lumen (nel mondo è sempre al primo posto ma con il 35% del mercato sulla base del volume). Keiichi Yodoshi, Vice President Digital System Company Projector Division Sanyo Electric, espositore - La strategia di Sanyo consiste nel focalizzarsi sui proiettori ad elevata risoluzione per conservare la prima posizione nel mercato large venue ed espandersi nel segmento mass market, con i proiettori delle serie WM e ZM, e HF15000L, mentre in ambito education mirerà alle funzionalità interattive e 3D per i proiettori ultra short throw. Proseguirà l’attenzione all’ambiente sviluppando tecnologia a elevata efficienza e ridotto consumo, con lampade e filtri a lunga durata, e proiettori compatti. Per il futuro poi Sanyo sta sviluppando un progetto per l’utilizzo di sorgenti di luce a stato solido, come il laser, che ha molti vantaggi per l’utente e nella qualità delle prestazioni. Tony Leedham, Vice President Emea Control4, espositore - Nel 2010 siamo cresciuti in Europa circa del 38%, sia per numero di pezzi venduti che per fatturato, infatti non abbiamo modificato i prezzi. La recessione ha toccato un po’ tutti, ma siamo riusciti a intercettare il mercato di coloro che, non potendo acquistare una nuova abitazione, hanno preferito migliorare quella che posseggono magari con un sistema wireless. Certamente auspichiamo di crescere altrettanto nel 2011, ma il 2010 è stato per noi una bella lezione sulla gestione: abbiamo imparato a curare meglio il servizio, per esempio assumendo nuovo personale qualificato per l’assistenza tecnica agli integratori. L’incremento del business ha significato anche più tempo da dedicare alla gestione degli ordini in tanti paesi che hanno regole e standard tecnici diversi, quindi la documentazione, i listini... Proprio qui a ISE abbiamo presentato ai distributori un listino online che permette di fare un ordine anche nel pieno della notte, ed è stato molto apprezzato. La crescita insomma va gestita con cautela, e noi ci stiamo attrezzando rapidamente.

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Be bright.

Scegli il leader nelle soluzioni videowall Dal successo della serie Fifty nasce la nuova serie Seventy a retroproiezione: maggiori funzionalità, automazione e flessibilità. Ben sei tipi di motore ottico (di cui uno LED), 7 tipologie di cabinet, 13 opzioni di schermo tra cui il nuovo 60” che si aggiunge ai già esistenti 50”, 67” e 80”: sarà possibile scegliere la risoluzione, la dimensione e il tipo di accesso per installazione e manutenzione. Il vostro Display Wall potrà avere un controller integrato, ruote colori speciali per applicazioni broadcast, lampade ad alta luminosità, schede di ingresso SDI, regolazione motorizzata e connettività di rete completa. Il massimo della modularità in un unico prodotto.

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speciale ISE Stefano Tura, Senior product manager Panasonic, espositore - Nelle fiere internazionali il problema è l’affluenza di pubblico italiano, in genere più restio a muoversi rispetto ai colleghi europei. Ma a ISE siamo rimasti veramente contenti, sono venuti tutti i maggiori clienti, abbiamo avuto tanti contatti, anche nuovi, e l’impressione è che ormai ISE sia diventata l’appuntamento d’obbligo. L’anno giapponese chiude a fine marzo 2011, ma stiamo andando nettamente meglio rispetto al 2009. Parlando delle tre divisioni del video professionale, bene il broadcast con alcuni importanti progetti nel mondo dell’integrazione, e i videoproiettori: Panasonic è forte nel mercato sopra i 4-5.000 ANSI Lumen. Soprattutto da ottobre si è percepita una maggiore vivacità… ma forse anche noi abbiamo migliorato il nostro modo di lavorare, cercando di partecipare in maniera più Comunicazione visiva per il

attiva ai progetti. Abbiamo sofferto un po’ nei display di fascia bassa, ma Panasonic sta puntando molto sui

punto vendita, nello stand Intel

grandi formati, 65”, 85”, 103” o 152”. Da qualche mese abbiamo a listino anche gli LCD, anche se la tecnologia di punta per noi rimane il plasma, per alcune applicazioni dove è richiesta maggiore visibilità in ambienti outdoor e cornici più sottili. Finalmente si comincia a muovere il ds, bene anche il corporate, sale riunioni... ma anche il rental, benché sia un settore con picchi stagionali legati al rinnovo delle apparecchiature. Indubbiamente per noi sono strategici tutti i mercati di fascia alta, nei quali per distinguerci abbiamo lanciato l’iniziativa per il carbon offset, concepita come un servizio per le aziende che fanno bilanci di responsabilità sociale.

L’Audio pro a ISE Alessandro Bertoni L’edizione di quest’anno, per l’area audio, ha visto la partecipazione di alcuni marchi che hanno una solida reputazione in altri settori (dal mercato del live/touring a quello del broadcast) ma che fino ad ora avevano sempre considerato il mercato dell’installazione come un territorio ai margini del loro core business. La grande espansione che ha interessato il mondo dell’integrazione negli ultimi anni (lo dimostra anche il vigoroso aumento dell’area occupata all’interno dei padiglioni di Amsterdam) ha fatto acuire lo sguardo di molti, facendo emergere davanti ai loro occhi nuove opportunità. Parlando con alcuni di questi “debuttanti” abbiamo identificato diverse strategie d’approccio: qualcuno ha concepito nuove linee di prodotto rivolte all’integrazione (e all’integratore), mentre altri hanno identificato segmenti di applicazione dove le caratteristiche dei prodotti già presenti nei loro cataloghi potessero essere apprezzate, magari innovando la loro comunicazione specificamente per il mondo dell’integrazione.

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Tecnologie Per quanto riguarda, invece, l’innovazione tecnologica, nessuna rivoluzione epocale, ma una costante affinazione delle tecnologie già mature. Ci pare di aver identificato, però, alcune linee di sviluppo. La prima, e più visibile, riguarda l’impegno da parte di tanti produttori nel rendere le proprie macchine integrabili con i sistemi di automazione/media management: questo perché la richiesta dell’utilizzatore finale è quella di avere interfacce sempre più semplici e intuitive, che permettano di gestire tutte le parti del sistema; insomma, senza uno schermo multi-touch ormai non si va più da nessuna parte! Per quanto riguarda l’aspetto “infrastrutturale” delle installazioni, invece, la strada verso l’abbandono del trasporto analogico si fa sempre più ampia e veloce; sul mercato sono presenti molte soluzioni e molti protocolli diversi e, da parte dei professionisti e di alcuni produttori, c’è una certa curiosità verso lo sviluppo dell’AVB (Audio Video Bridging), il protocollo che si propone di mettere d’accordo un po’ tutti. Infine, molti costruttori stanno inserendo nei loro percorsi progettuali l’attenzione all’impatto ambientale dei loro prodotti, cercando processi produttivi in grado di utilizzare meno risorse, e implementando tecnologie più efficienti (vedi i nuovi amplificatori QSC della serie CT). Un’ultima osservazione è rivolta alla crescente attenzione nei confronti dell’integratore; non solo i costruttori stanno cercando di rendere i loro prodotti sempre più “installer friendly”, ma offrono anche più servizi, tra i quali termini di garanzia sempre più lunghi, che l’integratore può girare al suo cliente come valore aggiunto al contenuto tecnologico della sua installazione: e quindi, non solo prodotti più facili da installare e da programmare, ma anche termini di garanzia più lunghi e manutenzioni meno frequenti e costose.

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speciale ISE Biamp BiAmp ha sempre fatto della conformità normativa dei suoi sistemi un punto di forza e, in questa edizione di ISE, ha presentato l’upgrade hardware e software del sistema Vocia, lanciato proprio alla fiera dello scorso anno. Come accennato, questo aggiornamento comprende anche due nuovi moduli hardware: il più rilevante è il modello LSI-16e “Life Safety Interface”, incaricato delle comunicazioni tra Vocia e il sistema di segnalazione delle emergenze. La versione enhanced estende da quattro a venti il numero di zone gestite e, tra le nuove feature, permette l’utilizzo di 10 messaggi preregistrati per ogni zona. L’aggiornamento, inoltre, include anche un’interfaccia RS-232 presente su ogni stazione di paging che consente l’integrazione con i sistemi di automazione; in particolare è possibile realizzare un’interfaccia grafica (implementabile su touch screen) che permette di accedere alle funzioni di controllo e di paging in maniera più semplice e intuitiva, anche al personale non addestrato. Le nuove funzioni software, invece, estendono la versatilità di gestione del sistema: le opzioni di notifica degli eventi via mail, insieme alla possibilità di gestire parti di sistema remote, permettono il management di sezioni di Vocia difficilmente raggiungibili. http://biamp.com/

d&b audiotechnik Alla sua prima apparizione alla fiera di Amsterdam, d&b audiotechnik si è presentata con una nuova linea di diffusori rivolta al mercato dell’integrazione che, per differenziarsi dalla sua produzione di “black box” rivolta al mercato touring, ha preso il nome di White Series. La nuova gamma, caratterizzata da un design sobrio, è composta da due serie di diffusori; la prima è la xS-Series, popolata da prodotti nati per l’utilizzo stand-alone, e si articola in vari modelli a due vie, che partono dal 4” per giungere al 12”: alcuni di questi hanno un design coassiale e dispersioni conica, mentre altri sono dotati di una tromba ruotabile. La seconda serie, xA-Series, è dotata di sistemi utilizzabili in array, e vede un diffusore di tipo tradizionale (point source), affiancato da un sistema line array, entrambi disponibili con due dispersioni orizzontali diverse. Una tipologia di montaggio inedita per d&b è quella che prevede l’utilizzo del sistema line array montato in orizzontale. Tutti i modelli, dotati di connettori speakon e terminali a viti, son disponibili con colorazione a richiesta e in versione da esterni. Come tradizione per i sistemi del costruttore tedesco, i diffusori possono essere pilotati solo dagli amplificatori dedicati, disponibili nei due modelli D6 e D12, dotati di processore DSP a bordo, e conformi alla normativa EN 60849 per l’utilizzo in sistemi di emergenza. In una saletta del centro fieristico, d&b audiotechnik aveva organizzato due diversi appuntamenti giornalieri, il primo volto a far apprezzare le differenze tra i diversi modelli della White Seires, e un altro dove venivano sfruttate le feature degli amplificatori in unione con sistemi di automazione. www.dbaudio.com/it

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speciale ISE

Il bilancio di InfoComm e Cedia Ecco il parere post fiera delle due associazioni di riferimento del mercato internazionale, co-organizzatori di ISE. Per InfoComm International, abbiamo sentito Godwin Demicoli, CTS e European Representative, per Cedia Matt Nimmons, Operations Director. C - L’edizione di quest’anno è parsa particolarmente positiva, almeno come partecipazione di visitatori ed espositori. Qual è il vostro bilancio come associazione? Godwin Demicoli - È stata per noi l’edizione migliore di tutte: per l’aumento delle persone che hanno visitato il nostro stand, e molte sono venute appositamente per incontrarci. Con loro abbiamo parlato soprattutto di formazione, standard di certificazione e delle attività di InfoComm International, come i seminari via Web, le tavole rotonde ecc. Abbiamo registrato anche un aumento di visitatori non membri InfoComm, venuti allo stand alla ricerca di informazioni per associarsi, spesso perché interessati a formare e certificare con il nostro programma CTS il proprio staff. Abbiamo notato inoltre che i visitatori che sono stati a ISE solo uno o due giorni, e non tutti e tre, si sono accorti che la fiera era troppo più grande e varia per riuscire a vederla tutta. Mi aspetto quindi che oltre ad attrarre più visitatori, la prossima edizione registri da parte loro soggiorni di durata maggiore. Matt Nimmons - ISE costituisce per noi un’occasione ideale per raggiungere la nostra audience chiave, che è internazionale, e per promuovere il lavoro di CEDIA in Europa e i benefici per chi si associa. Presso il nostro stand nei tre giorni di fiera abbiamo accolto moltissimi visitatori, sia membri, che facce nuove. Le sessioni per gli associati dedicate a ciascun paese, compresa quella per gli italiani, sono state molto frequentate, dandoci così uno slancio significativo verso un’ulteriore crescita, che intendiamo portare avanti nei mesi a venire. Quest’anno abbiamo portato a ISE un programma formativo particolarmente ricco, tra seminari a tema e sessioni gratuite di 45 minuti, tutti molto frequentati. Per la prima volta abbiamo anche offerto la possibilità di prendere la certificazione EST2 in francese e spagnolo. C - Quali sono i prossimi progetti dell’Associazione nel 2011, dove vi potremo incontrare? GD - InfoComm è a disposizione dei propri associati e dell’industria attraverso le proprie sedi regionali. Siamo aperti a tutti, basta una telefonata o una e-mail, anche in italiano. Il prossimo appuntamento è ovviamente la fiera InfoComm a Orlando: ci aspettiamo di avere come minimo lo stesso successo di ISE, quindi invitiamo tutti a partecipare. MN - CEDIA mira a offrire più formazione nella Regione 1 (Europa, Africa, ex Unione Sovietica, n.d.r.). Nella prima metà dell’anno abbiamo eventi in programma in Olanda, Sud Africa e Medio Oriente, e a breve sono previsti eventi formativi per l’Italia, al fine di istruire gli integratori sulla presentazione del corso CEDIA per architetti “Designing Integrated Future Ready Homes”. Ci aspettiamo poi di accogliere alcuni membri italiani alla cena di gala dei CEDIA Awards, programmata a Londra venerdì 18 aprile, in occasione della quale celebreremo le eccellenze della Regione. L’altra data significativa per l’industria: il CEDIA Home Technology Event dal 28 al 30 giugno all’ExCeL di Londra, con sessioni per la formazione dal 27 al 30 giugno. www.infocomm.org www.cedia.co.uk

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speciale ISE Genelec Genelec ha scelto questa edizione di ISE per presentare una nuova linea di diffusori concepiti specificamente per le installazioni “indoor”, la serie 4000. Come altri costruttori, anche il marchio finlandese ha sottolineato l’aspetto “installer friendly” di alcune caratteristiche, a partire delle connessioni realizzate adottando connettori euroblock, passando per il sistema di protezione dell’integrità dei driver il quale, realizzato di concerto con l’amplificatore integrato, garantisce un utilizzo “spensierato” di questi diffusori. Completano il quadro i controlli semplici ed efficaci per adattare le prestazioni acustiche della serie 4000 all’ambiente in cui sono inseriti (bass/treble tilt, e bass roll-off). ISE 2011 è stata anche l’occasione per mostrare gli sviluppi della piattaforma GAIP (Genelc Audio Over IP), alla quale Genelec sta lavorando da un po’ di tempo. Si tratta di un sistema per la trasmissione audio su reti in standard Ethernet, in grado di convivere con altri protocolli “standard compliant” quali Ravenna e AVB. Il sistema, del quale fanno parte un’interfaccia USBto-IP e un software di gestione, promette di essere praticamente plug-and-play, e di funzionare con qualsiasi hardware di rete attualmente in commercio. www.genelec.com Distribuito in Italia da Leading Technologies, www.leadingtech.it

Harman

Lexicon

Nell’ampia gamma di prodotti presentati

Da Lexicon un amplificatore multiroom

dal gruppo americano, la nostra attenzione

per l’home automation: DD-8 sfrutta la

è caduta sulla nuova serie di amplificatori

tecnologia brevettata a base silicone

del marchio QSC, che incorporano

DriveCore sviluppata in collaborazione con

tecnologia ComTech DriveCore. Si tratta

Texas Instruments e si contraddistingue

di un nuovo modello di progettazione che

per l’efficienza nei consumi. Un altro tema

consente la realizzazione di amplificatori

tra i più ascoltati quest’anno. Benché

compatti, contenuti in un cabinet di una

privo di ventola, il piccolo DD-8 ha una

sola unità rack, e caratterizzati da efficienza elevata, vicina al

potenza di 125W per canale, un consumo

90%, e per questo in grado di generare pochissimo calore.

in stand-by di mezzo W e la possibilità di

Questo nuovo design offre unità fino a otto canali, con 150W di

passare alla modalità a basso conumo,

potenza disponibile, e un raffreddamento che rinuncia alla ventola

quando non utilizzato. Connessioni

per affidarsi alla convezione. La nuova gamma, come sottolinea

speaker Phoenix, quanttro ingressi, bus

Harman, evidenzia come l’evoluzione tecnologica, anche in settori

ingresso/uscita, uscita selezionabile mono

consolidati come l’amplificazione, stia andando nella direzione

to stereo, regolazione indipendente del

di una maggior sostenibilità ambientale; obiettivo che guida il

livello d’uscita sui canali.

processo produttivo, i singoli prodotti, e il loro utilizzo. www.crownaudio.com Distribuito in Italia da Leading Technologies,

www.lexicon.com Distribuito in Italia da Adeo Group, www.adeoproav.it

www.leadingtech.it

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speciale ISE

Meyer Sound

JBL

Uno stand dove era possibile provare un’esperienza originale,

JBL Professional ha presentato una nuova linea di

era di certo quello allestito da Meyer Sound. Ad attirare

hardware per la sospensione dei sistemi line-array

l’attenzione a questa edizione di ISE erano le soluzioni Digital

serie Compact VerTec, che consente di assemblarli

Audio del costruttore americano: Constellation e D-Mitri,

rapidamente apportando una curvatura verticale

due sistemi complementari ai diffusori per i quali Meyer è da

variabile oppure una curvatura orizzontale modulare

sempre conosciuta. Il primo di questi, annunciato già nel 2006,

costante. In aggiunta al frame VT4886-AF (utile alla

è un sistema rivolto alla “manipolazione” dell’acustica delle

sospensione di un massimo di 24 unità) e ai supporti

sale, ed è in grado di riprodurre un ambiente acustico virtuale,

VT4886-UB e –UB1 (per raggruppamenti più piccoli), ora

sfruttando array di microfoni per la ripresa delle sorgenti, e di

la linea di accessori include VT4886-SF – Short Frame,

altoparlanti amplificati disposti all’interno dell’ambiente. Durante

utile alla sospensione degli array. VT4886 combinandosi

alcuni appuntamenti organizzati

all’hardware già integrato nei cabinet VerTec, indicato

durante la giornata, era possibile

nelle situazioni in cui ci sia un spazio limitato al di sopra

assistere all’esecuzione di un

o dietro il sistema, a causa di superfici, pareti o altre

noto flautista durante la quale

ostruzioni strutturali. Si tratta di un frame in alluminio

venivano ricreati ambienti acustici

(soli 5.6 kg di peso) completo di socchetto e dotato di

diversi. Cuore di Constellation

linguetta di blocco in acciaio a rapida estrazione e di

è il sistema D-Mitri, piattaforma

moschettoni. Un punto pull-back consente l’attacco alla

audio digitale network-based,

parte inferiore di un array, per creare rilevanti angolazioni

vincitore di uno degli InAVation

verso il basso. VT4886-HB – Horizontal Bar consente di

Award. D-Mitri integra le funzioni

sospendere fino a sei unità line-array VT4886 orientate in

di processamento del segnale,

orizzontale, per l’assemblaggio di array dalla copertura

con una risoluzione di 64bit

costante utile per configurazioni center-fill e altre

e un sample rate di 96 kHz, a

applicazioni. VT4886-DF88 e VT4886-DF89 – Downfill

un’architettura di rete basata sul

Frames: il primo collega gli elementi al di sotto

nascente protocollo AVB. Ogni “core processor” è in grado di

delle unità mid-size VT4888 full-range o degli array di

gestire fino a 288 canali, con potenza di calcolo disponibile per

subwoofer VT4882; il secondo sospende gli elementi al

il processamento di 72 di essi. Nel sistema D-Mitri è presente

di sotto delle unità full-size VT4889/VT4889-1 full-range

anche l’unità DVRAS-16 modulo che incorpora l’algoritmo VRAS

o aegli array di subwoofer VT4880/VT4880A.

di seconda generazione (alla base di Constellation). www.meyersound.com Distribuito in Italia da Grisby Music, www.grisby.it

www.jblpro.com Distribuito in Italia da Leading Technologies, www.leadingtech.it

Riedel Communications La casa tedesca nota per i sistemi Intercom per il broadcast ha portato a ISE i propri sistemi di punta. Parliamo di RockNet e MediorNet, rispettivamente il sistema per la distribuzione audio a bassa latenza e un network su fibra ottica per il trasporto di segnali audio, video, dati e intercom. RockNet è disponibile in due modelli, uno da 160 canali e uno da 80 canali, ed è concepito come sistema completamente ridondante per l’uso in situazioni dove non si possono verificare guasti o problemi. MediorNet nasce dall’esperienza acquisita con eventi quali i giochi olimpici ed è un’unica piattaforma che riunisce trasporto, routing ed elaborazione/conversione del segnale, tutto in network. www.riedel.net

Distribuito in Italia da Molpass, www.molpass.com

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speciale ISE Roland Systems Group

L-Acoustics

Roland ha portato a ISE il nuovo audio e

ISE ha fornito l’occasione per presentare, in

video mixer/recorder VR-5, prodotto che si

partnership con AMX, il controllo da un touch

colloca tra i “semplificatori” per chi si ritrova a

screen dei controller amplificati LA4 ed LA8,

gestire complicati eventi live con pochissimo

pensato per l’applicazione in installazioni

tempo a disposizione per prove, allestimento

fisse quali case di culto, centri convention,

e setup. VR-5 incorpora

palazzetti sportivi. I moduli AMX LA4 e LA8

switcher video a cinque

si possono scaricare dal sito www.amx.com

canali, mixer audio (due

e prevendono mute, guadagno in ingresso,

canali mono e cinque

delay, selezione ingresso, standby/reboot,

stereo), lettore video,

informazioni di monitoring (meter, clip, limit),

registratore, monitor per le

gestione guasti EN60849, gestione preset. La

previw e uscite per il live

novità L-Acoustics dell’anno però è il source

streaming (via computer

line array modulare KARA, a due vie e doppia amplificazione,

USB). Il pannello controlli

con 2x8” speaker LF bass reflex e uno da 3” per le alte

prevede anche due display

frequenze con guida d’onda DOSC, caratterizzato da una

LCD con controllo touch

configurazione a “k” che permette una copertura orizzontale

per facilitare la selezione delle sorgenti

di 110° senza lobi secondari, sull’intero range di frequenze.

video. Gli ambiti di utilizzo proposti sono

L’amplificatore dedicato è LA8 con tre modalità operative: full

l’education, congressi ed eventi aziendali,

range, passa alto e low extension, in configurazione con il sub

luoghi di culto e in generale eventi live.

SB18.

www.rolandsystemsgroup.eu

www.l-acoustics.com Distribuito in Italia da Sisme, www.sisme.com

Shure Il mondo delle radiofrequenze, in particolare quelle legate all’utilizzo dei radiomicrofoni, sta vivendo un periodo piuttosto impegnativo. La riorganizzazione del sistema televisivo in banda UHF ha creato di sicuro qualche problema anche agli installatori più navigati. Shure, costruttore americano con una solida esperienza nel settore dei sistemi radiomic, ha presentato l’Axient Wireless Management System, rivolto sia alle installazioni fisse che agli utilizzi “touring”. Axient è in grado di monitorare costantemente lo spettro RF, così da assegnare correttamente le frequenze agli apparecchi in uso, oltre a redigere una lista di frequenze di scorta (backup frequency). Non appena viene rilevata una situazione critica, il sistema assegna automaticamente una nuova frequenza al ricevitore, che viene inviata immediatamente anche al trasmettitore tramite il controllo remoto “show link”. E per informare l’utilizzatore su tutto ciò che sta accadendo, Shure ha approntato la nuova release del software Wireless Workbench, arrivato alla sesta versione, che permette di sfruttare a fondo la potenza del sistema Axient. www.shure.com Distribuito in Italia da Sisme, www.sisme.com

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speciale ISE Yamaha

TOA

Yamaha aggiunge un tassello alla sua linea di sistemi da

Nello stand di TOA non erano presenti nuovi

installazione siglando un accordo con la spagnola Equipson

prodotti, ma in quest’ultima edizione di ISE il

S.A., e inserendo nel suo catalogo un’articolata linea di

costruttore giapponese ha voluto sottolineare,

prodotti per applicazioni “commercial”. Tra i prodotti più

sia durante la conferenza stampa che con

interessanti, la linea di ceiling speaker in grado di funzionare

una comunicazione ben visibile accanto agli

sia a bassa impedenza che integrati in

apparecchi, l’impegno nella certificazione dei

linee a 70/100 V. La gamma comprende

suoi sistemi in conformità

diffusori a una e due vie con driver dai

all’ultimo aggiornamento

4” ai 6,5”, alcuni dotati di un volume

della normativa EN 54-16.

posteriore per assicurare una risposta in

Quest’ultima si affianca

frequenza corretta. A fianco delle soluzioni

alla ormai familiare CEI

da soffitto, nello stand erano esposti

EN 60849 e prevede

anche cabinet a due vie per installazione

la certificazione dei

“free standing”, con driver fino a 8”. Anche

singoli componenti che

questi in grado di funzionare a bassa impedenza o a voltaggio

concorrono a realizzare un sistema per

costante, strizzano l’occhio alla facilità di installazione grazie

la diffusione di messaggi di emergenza.

a un supporto che può essere montato in fase preliminare. I

Al momento della conferenza stampa, il

modelli Neo 50 e 60 Ai sono dotati di amplificatore integrato.

consolidato sistema di evacuazione “network-

Completano la nuova gamma di prodotti una serie di

based” SX-2000 (composto da diversi

elettroniche articolata tra riproduttori (con supporto USB),

moduli, interfacciabili tramite connessioni

mixer multizona e amplificatori (in grado di gestire linee a

Ethernet per la realizzazione del sistema

70/100 oppure le normali impedenze), dotati di controllo di

desiderato) risultava essere tra i pochi sul

volume remoto.

mercato europeo con certificazione di tutti i

www.yamahacommecialaudio.com

componenti del sistema. www.toa.jp

Televic Conference Il sistema da tavolo per conferenze digitale D-Cerno si rivolge a contesti medio-piccoli con una soluzione che soddisfa anche le esigenze estetiche, oltre a quelle pratiche, e adotta gli stessi principi dei prodotti top di gamma Televic. Significa niente tasti antiestetici, rumorosi e ricettacolo di polvere (ma sensori touch), attenzione al risparmio energetico con il sistema di spegnimento automatico e l’assenza di ventole (quindi è silenzioso), immunità dalle interferenze (anche dei cellulari), ridondanza (se cablato in loop) per garantire il funzionamento anche nel caso di sconnessione di una unità o rottura di un cavo, semplicità di installazione. Le unità centrale, presidente e delegato hanno lo stesso design, per una maggiore uniformità visiva. L’unità centrale è disponibile in due versioni, Basic e con USB recording e web server. Supporta fino a 50 unità delegato. www.televic-conference.com Distribuito in Italia da Satnet, www.satnet.it, www.hitechstore.it

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Tannoy/Lab.Gruppen Passando accanto allo stand Tannoy, non passava certo inosservata la nuova serie di diffusori VX, con la sua declinazione amplificata VXP, realizzata in collaborazione con Lab.Gruppen. Il design si sviluppa attorno al tradizionale componente “Dual concentric” di Tannoy (sorgente puntiforme in grado di sviluppare una forma d’onda conica), che nella serie VX viene affiancato, in alcuni modelli, da un driver delle stesse dimensioni, ma dedicato alla sola riproduzione della parte bassa dello spettro audio. La gamma si articola su driver che partono da 5,2”, fino ai 15”. Due le novità: l’introduzione della versione HP del driver Dual Concentric, capace di sopportare potenze elevate, e guida d’onda Q-Centric Waveguide, una tromba ruotabile montata al centro del componente concentrico, con una dispersione di 75°x40°, specifica per le applicazioni che richiedono una direttività più spinta. Tannoy ha pensato anche al lavoro degli installatori, dotando le versioni passive di morsetti a vite per il collegamento con gli amplificatori, oltre alla possibilità di montaggio anche su stativo. Completano le feature di questa nuova linea, una garanzia estesa fino a sei anni. www.tannoy.com

www.labgruppen.com, distribuito in Italia da Audiosales, www.audiosales.it

Sennheiser

Russound

Come sottolineato nell’introduzione, l’attenzione dei costruttori

Ancora network anche per Russound, che propone

nel fornire interfacce più semplici e aggiornate agli utenti si

un nuovo modello alla propria serie di prodotti

sta diffondendo tra molte tipologie di prodotto. Nello stand

per l’audio multiroom, denominata C-series:

di Sennheiser faceva bella mostra di sè il nuovo sistema di

DMS-3.1 Digital Media Streamer. È in grado di

discussione ADN, introdotto sul

trasportare fino a tre segnali audio digitali stereo

mercato lo scorso autunno, e

contemporaneamente, da Internet o da dispositivi

che debutta a ISE in occasione

contenenti file musicali, più un ulteriore segnale

del suo ultimo aggiornamento.

AM/FM dal tuner integrato. DMS-3.1 occupa una

Quest’ultima release include,

unità rack ed è progettato per il controllo tramite i

innanzitutto, la possibilità di

controller della stessa serie Russound, via Ethernet

integrare l’unità centrale con un

LAN. L’altra novità è l’amplificatore in locale

sistema di automazione, così

D250LS, 50W per canale e 150W/8 Ohm in totale,

da poter creare un’interfaccia

per l’impiego stand alone o con la serie multiroom C.

grafica, e consentire anche

Accoglie segnali da TV, PC, player portatili, CD/DVD,

all’utente meno preparato il

console giochi e naturalmente segnali speaker e di

pieno utilizzo del sistema. L’aggiornamento, liberamente

linea stereo, ed è in grado di riconoscere l’eventuale

scaricabile dal sito web del costruttore, include anche una

passaggio dall’ascolto default a quello della TV o di

utile funzione “XLR mix minus”, specifica per le situazioni in

un segnale da PC.

cui i partecipanti alla discussione sono situati in due luoghi

www.russound.com

differenti. Per evitare il fastidioso effetto eco che spesso si presenta in queste situazioni, la nuova funzione sottrae la voce

Distribuito in Italia da Proaudio Italia, www.

del relatore dal mix complessivo, eliminando l’effetto delay, e

proaudioitalia.it

garantendo l’intelligibilità della parola. www.sennheiser.com Distribuito in Italia da Exhibo, www.exhibo.it

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speciale ISE Bower & Wilkins B&W propone due nuove serie di speaker a parete e a pavimento rivolti alla custom installation, inoltre la nuova serie top di gamma 800 Diamond. La chiave delle serie CI 600 e CI 700 consiste nella qualità di resa audio abbinata alla discrezione estetica degli speaker. Nel caso della serie CI 600 si tratta di casse da collocarsi a parete o a soffitto, concepite, stando agli annunci di B&W, per non creare problemi durante l’installazione e con un buon rapporto qualità/prezzo. Ancora migliore la qualità audio della serie CI 700, anch’essa proposta in una fascia di prezzo inferiore rispetto alle caratteristiche qualitative. In mostra all’ISE anche i modelli Custom Theatre serie CT 700 e CT 800. www.bower-wilkins.com

Beyerdynamic

NuVo

Tra le novità con le quali Beyerdynamic ha presenziato

“Per noi la fiera è

all’ISE 2011 troviamo la serie Classic, una linea di

un’occasione per

microfoni pensati per le applicazioni conference.

ricollegarci con tutti

Comprende un’ampia scelta di microfoni gooseneck e

i nostri distributori

a zona di pressione studiati per le installazioni su tavolo

e in generale con il

o in configurazione over-head che, oltre ad essere

mercato europeo.

costruiti con un design ben studiato ed essenziale, si

L’anno scorso

affidano alla tecnologia proprietaria Scudio sviluppata

abbiamo lanciato

per contrastare ed eliminare le problematiche causate

una grossa novità,

dalle interferenze wireless. Prevedono diverse

il sistema Renovia,

caratteristiche elettroniche e meccaniche concepite

per questa

per eliminare le interferenze indesiderate prodotte

edizione di ISE

dai vari dispositivi

abbiamo scelto di

wireless, operando

migliorare i nostri

congiuntamente alla

prodotti destinati al mercato europeo”. Ecco il

schermatura delle

senso della presenza di NuVo a ISE, nelle parole

capsule. Quindi,

della Marketing Manager Desirée D. Webster. Le

l’interazione di tali

novità riguardano quindi l’aggiunta di servizi in

features assicura

streaming per Music Port Elite, nuove applicazioni

l’elevata qualità audio

per i dispositivi Apple, localizzazioni in varie lingue

e l’intelligibilità. Inoltre,

(anche l’italiano) per i sistemi Essentia (per il quale

i modelli gooseneck

NuVo ha abilitato l’utilizzo dei tastierini Colour

garantiscono un

Touch Pad), Grand Concerto e Renovia e un

elevato guadagno

nuovo amplificatore per sistemi casalinghi realizzati

elevato precedente il feedback, per cui consentono di

con Gran Concerto o Essentia, D460, caratterizzato

utilizzare livelli elevati di volume nel sistema PA.

da un consumo ridotto.

www.beyerdynamic.com

www.nuvotechnologies.com

Distribuito in Italia da Eurosell, www.eurosell.it, e Proel, www.proelgroup.com

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speciale ISE

I trend del video e dell’integrazione Alberto Pilot Sarà forse che negli ultimi due anni l’ISE ci ha abituati a grandi presentazioni e annunci, o semplicemente il fatto che questa fiera diventa un appuntamento irrinunciabile per gli operatori del settore e i media, ma il bilancio dell’edizione appena passata mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca. I numeri da soli, infatti, non parlano in modo esaustivo: se è pur vero che anche quest’anno le presenze in generale sono in crescita (e i miei colleghi avranno già ribadito il concetto), è altrettanto innegabile che di novità sostanziali, per lo meno nelle aree del video e dell’integrazione, ce ne sono state poche.

L’area video L’anno scorso, anche per esorcizzare la crisi, molte aziende avevano introdotto diverse novità di prodotto: gli stessi prodotti che in questa edizione sono divenuti oggetti pronti per il lancio sul mercato (finalmente) o che hanno subìto un aggiornamento estetico/funzionale, ma che in pratica non rappresentano una vera e propria prima per il pubblico. Un “must” irrinunciabile per tutti è stato il fatidico 3D… con qualità variabile dal minimo al pregevole, le aziende fanno di tutto pur di andare oltre la seconda dimensione. Il bello è che si sono viste le applicazioni più disparate, sia con tecnologia attiva che passiva (abbiamo visto addirittura un LED wall stereoscopico), ma spesso senza un contenuto ad hoc e di valore che giustificasse l’uso del 3D. Anche se è il trend del momento e ognuno lo cavalca, accade che nella mente degli operatori questo strumento resti ancora lontano dalle applicazioni, e che i produttori mettano in commercio il display con le caratteristiche “x” o il proiettore con le caratteristiche “y”, senza fornire spunti e modalità su contenuti e applicazioni. Alla conferenza stampa di apertura dell’ISE è stato incoraggiante sentire Mr. Blackman affermare che nell’area dedicata al digital signage si sta sempre più parlando (finalmente) di contenuti da visualizzare. Di sostanza. Quando si parlerà di contenuti anche per il 3D, ammesso e non concesso che la “moda” non sia passeggera ed effimera? Un caso curioso è stato assistere a una sessione educational di David Aleksandersen di projectiondesign, un intervento all’interno di un ciclo di seminari InfoComm sui temi della stereoscopia: applicazioni, vantaggi e anche punti negativi. Dopo l’infarinatura di base, il buon David ha chiesto agli astanti chi avesse un’idea concreta sull’applicazione di questa tecnologia: bene, su una trentina di persone intervenute, eravamo in due col braccio alzato.

Controlli e integrazione Neppure in quest’ambito ci sono state delle novità epocali, e anche i produttori più conosciuti hanno alla fine presentato affinamenti o nuove versioni dei loro sistemi; Crestron ha introdotto il suo Core 3 OS, quale sostanziale cambio di rotta per i processori e le possibilità di personalizzazione della grafica dei dispositivi di comando, e di rimando AMX ha introdotto il (bellissimo) touch da 9” modello MVP-9000i come punta di diamante del nuovo corso stilistico della casa texana. Quasi nulla da segnalare neppure sul versante Vantage,

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speciale ISE mentre è chiaro che il trend di tutte sia “go green”, con il risparmio energetico e dei consumi quale mantra da seguire, anche per Lutron, che ne ha fatto una bandiera da anni. Case sempre più integrate, ambienti sempre più sotto controllo, basta che ci sia un iPad da qualche parte: che lo si ami, che lo si odi o semplicemente che lo si ignori, non si può non notare che quasi tutti avessero un tablet Apple al loro stand con una qualche applicazione in uso, alla faccia del marketing della Casa di Cupertino.

BenQ

Analog Way

I sei nuovi proiettori portati a ISE da BenQ sono

Smart MatriX è uno scaler a matrice 12x2 con funzioni

caratterizzati dall’ottica ultra short throw per

avanzate rivolto a installazioni hi-end nelle quali sono

l’education e AV professionale, con funzionalità

previste sorgenti multiple e molti schermi. Dei 12

3D. I modelli sono MP780ST con rapporto di

ingressi quattro sono equipaggiati con SDI e due con

proiezione 0,6 e funzioni di interattività (con

DVI-D; elabora segnali digitali e analogici in DVI e VGA

la penna PointDraw) e 3D, senza bisogno di

simultaneamente in diversi formati, da HDTV a 2K, e ha

lavagna interattiva.

uno switcher audio stereo integrato. Prevista anche una

MW881UST ha

edizione “light” per installazioni meno complesse: Smart

rapporto di proiezione

MatriX LE. In mostra ad Amsterdam anche il mixer,

0,24 (proietta immagini

scaler e switcher multi layer Eikos, per il rental/staging e

da 92” a 48 cm di

installazioni avanzate. La caratteristica della macchina è

distanza), anch’esso

l’operatività secondo tre modalità: Multy Layer Mixer, 12

3D ready DLP Link,

by 2 Seameless Native Matrix e QuadraVision, sempre

mentre MW851UST ha

con switcher audio stereo integrato. Infine Di-VentiX II

rapporto di proiezione

integra le capacità dei prodotti descritti, con uscite e

0,4 e connessione

ingressi analogici e digitali universali, per un prodotto

HDMI, e MP780ST

la cui caratteristica principale è la versatilità. Anch’esso

Point Draw con

dispone di tre modalità operative, Multy Layer Mixer

funzionalità interattive

Mode, Seamless Sync Matrix (8x2) ed Embedded Edge

compatibile con qualsiasi sistema operativo

Blending Mode. Smart Edge infine è uno switrcher con

(che supporti mouse USB) e qualsiasi lavagna

edge blending per conferenze o eventi spettacolari,

interattiva, ha rapporto di proiezione 0,6. Per

HDCP compliant. Conta dieci ingressi e due uscite.

installazioni a budget limitato BenQ propone

www.analogway.com

MX761 e SP891 con zoom 1,6x e 1,5x per regolare più facilmente l’immagine. In mostra

demetrio.faroldi@analogway.com

anche una soluzione a cubi con immagini proiettate dall’interno su tutte le facce, realizzata da Wrap3 Limited (www.wrap3.co.uk), e un tavolo interattivo composto da una lastra in vetro e un proiettore short throw posto sotto. http://benq.it/ Smart MatriX X Series

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speciale ISE

Barco Ampia la serie di prodotti presentati da Barco in fiera, primo tra tutti il proiettore chip DLP/14k HDX-W14 con funzionalità 3D per applicazioni rental e staging, con luminosità 14.000 Lumen e risoluzione WUXGA. Oltre alle possibilità di controllo via IP anche wireless, via PC e smartphone, il proiettore ha dimensioni compatte, consumi ridotti e un design modulare per facilitare la manutenzione. In mostra poi il pannello LED C7 da interni con pixel pitch 7 mm, luminosità 2.000 nits, anch’esso contraddistinto da un consumo ridotto di energia, peso ridotto, assenza di ventola, angolo di visione 140° orizzontali e verticali e design ultrasottile. Data l’elevata risoluzione, C7 è adatto anche a progetti di ds. Per quanto riguarda le applicazioni di control room, Barco ha presentato il display LCD a retroilluminazione LED NSL-5521 per videowall da 55”, che unisce i vantaggi dei cristalli liquidi all’efficienza dei LED, con un basso consumo e una durata maggiore, oltre alla cornice di soli 5,6 mm tra pixel e pixel su display adiacenti. Contrasto 3.000:1, risoluzione full HD, luminosità massima 700 cd/m2. La soluzione stand alone invece è la serie LDX basata sulla tecnologia Edge-LED, ovvero con i LED posizionati sulla cornice, che consente di avere pannelli sempre più sottili. L’angolo di visione è di 178°, il rapporto di contrasto 4.000:1, due i formati: 46” e 55”, sempre full HD. Barco inoltre offre ai propri clienti la possibilità di aggiornare i display ancora con la lampada per passare a un motore LED: l’upgrade kit è disponibile per display cubes OV-D2, D1 e p-Si. www.barco.com

B-Tech

dnp denmark

Tra le novità portate in fiera da

Anche per l’azienda danese DNP le partnership sono

B-Tech c’è questa soluzione per

importanti, tanto da aver realizzato una sorta di “stand

il fissaggio di piccoli schermi:

esteso” diffondendo i propri schermi tra gli stand

BT 7593, pensata per l’ambiente

dei partner, invece di realizzarne uno in proprio, e

ospedaliero. Le altre novità sono

organizzando l’anteprima della linea Zenith da Hitachi.

System V, ovvero la gamma di

Dnp era dunque visibile da Paradigm AV, Audipack, Comm

supporti da soffitto composta

Tec (Supernova Panorama, Supernova 16:9, 16:9 Flex

da tre supporti per proiettori e

e con materiali ad elevato guadagno, New Wide Angle

12 per schermi piatti di varie

per retroproiezione da 84”) e Hitachi, oltre al Supernova

dimensioni, caratterizzata da

Infinity da 204” che ormai da tre anni siamo abituati a

un favorevole rapporto qualità-

vedere nella zona registrazione visitatori. Tornando alla

prezzo. Infine BT 8503 è un trolley

linea Zenith, che va ad arricchire la gamma degli schermi

per schermi fino a 50” e 50 kg di

per la retroproiezione, sono previsti modelli fino a 4 metri

peso e posizionamento lanscape

di larghezza o 159” negli aspect ratio standard. Elementi

o portrait.

chiave di questo modello di schermo sono le caratteristiche di contrasto e uniformità, ottenute tramite un gain da 2.2 unitamente a una superficie

www.btechpro.it

opaca e anti-glare che minimizza le riflessioni. Lo schermo Zenith si rivolge

Distribuito in Italia da NVS,

principalmente agli studi televisivi, alle regie, alle sale conferenze o alle

www.videosuono.it

applicazioni in genere in cui è essenziale garantire la qualità dell’immagine all’interno di ambienti luminosi. www.dnp-screens.com

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speciale ISE Control4 “A ISE ci siamo concentrati sui prodotti specifici per il mercato europeo, a causa dei diversi standard, voltaggi ma anche alcune differenze culturali per esempio nella maniera di realizzare i cablaggi che si riscontrano tra USA ed Europa”, spiega Tony Leedham, Vice President Emea Control4. Quindi le novità dell’azienda statunitense comprendono prodotti realizzati per il nostro mercato, e altri pensati per integrare alcuni prodotti (come quelli B-Ticino) con i sistemi wireless Control4. Tra questi, dimmer e switcher wireless compatibili con lo standard ZigBee e i sistemi di controllo luci DIN. Poi l’applicazione Mi Energy per il monitoring dei consumi energetici, capace di fornire statistiche settimanali, mensili e annuali che aiutano l’utente a ottimizzare i consumi, il supporto multilingue con l’italiano. Infine citiamo il pannello touch InfinityEdge il cui design evidentemente ammicca al mercato europeo che, come spiega Leedham, desidera oggetti gradevoli esteticamente, oppure che spariscano alla vista, a differenza degli statunitensi che invece la tecnologia la vogliono vedere. “L’altro messaggio, continua Leedham, sono le partnership con altri produttori. Control4 realizza ottimi sistemi di controllo, ma per realizzare progetti complessi che coinvolgono per esempio l’illuminazione, preferiamo affidarci a delle partnership, anche perché la nostra filosofia è open standard, quindi siamo molto impegnati nel testare e verificare la compatibilità con apparecchiature di altre case. I produttori vengono sottoposti a un processo di certificazione che mette sotto test ogni aspetto. Analogamente succede per i system integrator attraverso i nostri distributori: imponiamo un percorso formativo e l’acquisto di un quantitativo minimo di apparecchiature”. Novità di ISE, la presentazione dei corsi di aggiornamento online sulle tecnologie. www.control4.com Distribuito in Italia da Adeo, www.adeoproav.it

Epson Epson ha introdotto sul mercato parecchi modelli di videoproiettore indirizzati alla formazione, l’installazione, le aziende e l’home cinema. In particolare, il proiettore a ottica ultracorta che, montato su una parete è in grado di trasformarla in uno schermo interattivo sul quale, agendo con una speciale penna digitale, è possibile controllare direttamente il proprio PC come in un normalissimo touch screen. La dotazione prevede anche del software per scrivere, disegnare ed evidenziare aree dello schermo. Il proiettore è disponibile in due versioni, EB-455Wi ed EB-465i, e può inoltre essere posizionato su un qualunque tavolo che diventa immediatamente un dispositivo touch con la possibilità, in caso di modifiche, di stampare o creare PDF di queste ultime rendendole subito distribuibili. Destinato principalmente alle scuole è il sostituto ideale per la vecchia lavagna. Tra i proiettori per l’installazione, citiamo EB-Z8000WU 3LCD con risoluzione WUXA e luminosità di 6.000 Lumen; per le aziende le novità sono EB-915W ed EB-925, o la serie portatile EB-1700. Valérie Riffaud-Cangelosi, Business Manager Video

www.epson-europe.com

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Projectors Emea

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speciale ISE

Lighthouse

Martin

Sono mirati al mercato

Nel suo secondo anno di presenza a ISE, Martin

dell’installazione permanente

ha messo in mostra i pannelli LED e i processori

i pannelli LED Impact 12 e

video. In particolare EC-20 è un pannello LED

Impact 16, rispettivamente

indoor/outdoor brevettato, con pixel pitch 20

con passo 12 mm e 16

mm, luminosità 4.000 nit, peso ridotto, possibilità

mm, luminosità 6.000 nit,

di creare superfici curve, semi trasparenti e

elaborazione a 16 bit, pannelli

“cable free”, per una più

di grosse dimensioni per

agevole installazione.

un’installazione più rapida in

Per il controllo ecco

situazioni dove sia richiesto

il software P3-100

(accesso frontale e posteriore),

System Controller V2,

IP 65, diagnostica dei guasti

con l’aggiunta di nuove

da remoto. Sempre a ISE, anche i pannelli DueLED

funzioni, tra cui quella

12 e 18, i quali hanno il vantaggio di offrire la doppia

per combinare schermi

opzione tra pannelli dall’apparenza solida e uniforme,

di risoluzione differente.

oppure reticolati di LED, a seconda dell’esigenza e

Infine, l’ultima release del

semplificando la vita delle rental company.

software Maxedia, la 4.4.

www.lighthouse-tech.com

www.martin.com

6 – 9. 4. 2011 Media Systems Focus sulla tecnologia multimediale e i sistemi integrati! Alla fiera specializzata internazionale Prolight + Sound a Francoforte, progettisti, installatori di sistemi tecnologici multimediali e allestitori di impianti tecnologici per edifici e location per eventi possono trovare una vastissima offerta di prodotti e soluzioni per l’installazione fissa di sistemi tecnologici display, video, audio e d’illuminazione. Il Media Systems Congress, che si svolgerà in parallelo alla rassegna specializzata, offrirà risposte alle innumerevoli domande sulle tecnologie e le questioni legali nell’ambito di seminari e workshop. Informatevi subito e acquistate i biglietti d’ingresso! www.mediasystems.messefrankfurt.com

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info@italy.messefrankfurt.com, Tel. +39 02-880 77 81

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It li01/03/11

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speciale ISE Kramer Ospite fisso di ISE, Kramer festeggia quest’anno i 30 anni di attività con una serie di novità e... il magnete farfallina da frigorifero. Gli extender erano esposti con un diagramma esplicativo dei possibili setup, in base alle distanze e conseguenti cablaggi. Nuova anche la linea di speaker da soffitto con brevetto Kramer, denominata SPK-CCF848 e articolata su due modelli: uno “PRO” adatto anche alla diffusione della musica, e uno “EDU” tagliato sulle frequenze della voce. Entrambi si distinguono per l’angolo di diffusione di 180°, che permette di coprire un’intera aula scolastica, per esempio, con un solo diffusore. Per l’ambito conference, Kramer introduce il sistema Step-in, costituito da un minuscolo modulo con un pulsante da inserire in ogni singola postazione di un tavolo conferenze, il quale consente, se premuto, l’accesso del PC di ciascuna postazione al proiettore disponibile in sala: step-in, appunto. www.krameritalia.com

Minicom Da sempre animatrice dell’area digital signage con le iniziative dell’Expert Tour (con OVAB Europe) e del Digital Signage Showcase (che illustra, attraversando vari stand della fiera, tutta la filiera della cartellonistica digitale), ha portato la suite ScreenGate per la gestione e il controllo di un network, anche molto eterogeneo, di ds, con proof-of-performance. www.minicomdigitalsignage.com

Hyundai

Hitachi

Hyundai cavalca l’onda del 3D (passivo) proponendo

Da Hitachi un nuovo proiettore LCD per applicazioni

il primo videowall con la terza dimensione, composto

corporate ed education nella gamma Ultimate,

da 3x3 display stereoscopici Hyundai S468FL dalla

pensato espressamente per l’interattività e disponibile

cornice ultrasottile, tale da consentire

da aprile: iPJ-AW250NM. Scopo dichiarato è facilitare

una distanza tra gli schermi affiancati

al massimo le operazioni di installazione (ingombro

pari a 7,3 mm. L’inconveniente della

ridotto), calibrazione, trasporto e naturalmente

disponibilità di formati diversi nei

l’uso; la proiezione può avvenire su qualsiasi

file stereoscopici è ovviato dal 3D

superficie, anche un semplice muro, e l’interattività

Formatter integrato che consente

avviene tramite una penna, funzionalità di network,

di visualizzare i più comuni senza

software Hitachi Starboard, e non poteva mancare

aggiungere dispositivi al sistema. Tra

l’attenzione all’ambiente, sia in fase di trasporto che

gli altri display visibili in fiera, l’LCD

di utilizzo (Auto Eco Mode, consumo in stand-by di

con diagonale 70” da esterno con IP da 55 a 65 e

0,3W). Altre tre novità riguardano invece i modelli ultra

optional quali la retroilluminazione LED, il sensore

short throw, anch’essi alla ricerca della semplicità

per la rilevazione della luminosità, protezione UV e

di installazione e uso: ED-A220N, CP-AW250N e

antigraffiti, funzionalità touch. Per i display indirizzati

CP-A300N. Adatti a installazioni tabletop o a parete,

al ds Hyundai mette a disposizione il sistema di

proiettano immagini da 80” da distanze di 50 (modelli

rilevazione del movimento e i sensori per la luminosità,

standard) o 53 cm (modelli widescreen) e hanno

ancora una volta con finalità di risparmio energetico:

dimensioni e pesi contenuti, addirittura il 40% più

il display va in stand-by se non rileva movimento, e

leggeri rispetto ad analoghi proiettori concorrenti.

regola la luminosità in base alle necessità.

www.hitachidigitalmedia.com

www.hyundai.com

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speciale ISE

Toshiba

Lutron

La novità di punta della casa di Tokyo è il

Lo specialista nel controllo luci ha introdotto l’applicazione

prototipo di un display LED 3D outdoor che

Home Control+, per il controllo del sistema HomeWorks

contemporaneamente funziona anche come 2D,

anche tramite dispositivi iPad, iPhone e iPod, caratterizzata

nel senso che oltre alla visione stereoscopica se

da un’elevata flessibilità e da una gestione più in dettaglio

guardato con occhialini passivi, riesce a fornire

dell’illuminazione. Presentato anche il prototipo per

un’immagine credibile anche senza occhialini,

l’integrazione con KNX attraverso il sistema Grafik Eye QS,

se guardato da una distanza di almeno sei

un’apertura notevole che permetterebbe agli integratori di

metri. Ideale quindi per eventi in large venue, a

inserire nei propri sistemi a standard KNX, residenziali o

cominciare dagli stadi. Il trucco a quanto pare

commerciali, anche le apparecchiature Lutron. Presentato

risiede nel sistema a quattro colori che mescola

anche il sistema intelligente Venetian Blinds Solution.

RGB e LED ambra. www.toshiba.com

www.lutron.com Distribuito in Italia da Audiogamma, www.audiogamma.it

projectiondesign projectiondesign ci ha abituati a stand di grandi dimensioni e ben evidenti, e anche quest’anno è presente con un allestimento nero che spicca tra i luminosi concorrenti del padiglione. Più che novità di prodotto, in fiera l’azienda norvegese ha portato delle applicazioni di proiettori già disponibili, tra cui l’FR12 Remote Light Source in configurazione una control-room impossibile con proiettori tradizionali, che lo vede installato direttamente in un tavolo dello specialista di arredi professionali Suveren Rørmøbelfabrikk AS. Poi il proiettore DLP F35 con risoluzione WQXGA (2.560x1.600) e un’area riservata all’ormai immancabile 3D. L’azienda ha posto l’accento sulla formazione con lo slogan “high performance projector and high performance people”, come chiave del progetto aziendale. Significa ore di formazione per i dipendenti e i partner, alcune anche direttamente fruibili a ISE nell’area dello stand dedicata, ma significa anche disporre di un numero adeguato di personale per rispondere alle esigenze della clientela, con nuove assunzioni. In questa direzione va anche la nomina di Åsmund O.Fodstad come Vice presidente esecutivo. www.projectiondesign.com

Canon Presente in forze a ISE, Canon ha voluto stupire i visitatori presentando una serie di soluzioni in partnership con altrettante aziende. La più spettacolare è la proiezione a cupola per un effetto immersivo di 9 metri di diametro realizzata con dieci proiettori Canon XEED SX7 Mark II pilotati da un media server Delta 7th Sense. Proiettori XEED anche per un’altra soluzione, il tavolo interattivo per ristoranti inamo restaurant E-Table, attraverso il quale la clientela può ordinare, scegliere la colorazione della tovaglia, visualizzare mappe e chiamare un taxi. Altri partner sono AV Stumpfl per il sistema Wings Vioso per il mussale, more3D per il sistema di alloggiamento morePheus Top per il 3D in ambienti business, Constellation per la control room e Larivière per il sistema di calibrazione DICOM per il medicale. Per quanto riguarda invece le novità di prodotto, Canon ha introdotto cinque nuovi modelli nella serie dei proiettori portatili dal costo contenuto LV, indirizzati all’education e alle sale meeting business (disponibili da aprile), e il pacchetto legato al nuovo XEED WUX4000. www.canon-europe.com

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speciale ISE Mitsubishi Stand ciclopico in posizione strategica, come da tradizione Mitsubishi presenzia ISE in grande stile sfoderando tutte le possibili strategie per attrarre i visitatori. Quest’anno a catalizzare gli sguardi è tornato l’OLED, con uno sviluppo del prototipo dell’anno scorso: il display Diamond Vision dalla forma circolare, raggio 91,7 cm, pixel pitch 3mm, risoluzione 1.920x256 mm. La composizione di piccole piastrelle OLED consente infatti di creare schermi sulle superfici più varie e irregolari, con un angolo di visione ampio (160° orizzontali e verticali) e una luminosità massima di 1.200 candele/m2. Ancora novità per i cubi DLP Seventy, ora equipaggiati con uno schermo da 70” LED, risoluzione full HD. Poi un il monitor ultra narrow bezel da 55” (bordo 5,7 mm), oppure nelle varianti da 32” a 65”, equipaggiato con schede di controllo opzionali per creare videowall senza apparecchiature esterne aggiuntive. Presenti anche i proiettori multimediali business e home cinema a doppia lampada, risoluzione fino a 1.920x1.200 anche per proiezioni in edge blending, anche da fonti SDI; e quelli education, con funzionalità 3D. www.mitsubishielectric.it/vis

NEC

Samsung

Anche Nec ha scelto la strada della dimostrazione delle soluzioni nel

Esaltato il ruolo delle partnership nelle

proprio stand a ISE, dove è stato possibile vedere le proposte per

presentazioni di prodotto da parte

il digital signage, l’education, la hotelerie, il conferencing

di Samsung, che mette in mostra

e le control room, con alcune ambientazioni. Le novità

il sistema touch co-realizzato con

presentate includono una nuova serie di proiettori per

Microsoft, Surface. Processore (ADM

installazione fissa, la serie P con funzioni di networking.

Athlon II X2 Dual Core da 2,9 Ghz

Nuovi proiettori per grandi spazi come hall e auditorium

con GPU AMD Radeon HD 6700M),

sono quelli delle due serie PA (LCD) e PX (un chip DLP,

software e tecnologia PixelSense, con

doppia lampada) con luminosità elevate (da 6.000 a 8.000

l’LCD video SUR40, sono combinati

Ansi Lumen) e risoluzione WUXGA. Per le presentazioni

per dare luogo a una interfaccia

corporate/education arriva la serie M (certificata TCO)

capace di riconoscere dita, mani

caratterizzata da una particolare attenzione al risparmio

e oggetti che interagiscano con la

di energia, da uno zoom ottico fino a 1,7x e luminosità

superficie. L’obiettivo è sempre lo

da 2.300 a 4.200 Ansi Lumen. La serie U ultra short

stesso: rendere quanto più naturale

throw inoltre possiede funzionalità 3D. Passando ai

possibile l’esperienza dell’utente, per

display, in ambito digital signage Nec ha presentato MultiSync

il digital signage, applicazioni ludiche

X551UN (da 55”) con retroilluminazione LED (il modello X461UN

o dimostrazioni di prodotto. Le altre

era visibile in una configurazione videowall con software Hiperwall),

due novità sono il monitor con hub

per videowall e installazioni in cui è richiesta una luminosità elevata;

wireless Central Station e i nuovi

inoltre i modelli hi-end MultiSync X461S e X551S. Tutti sono

arrivi tra i display LED dalla cornice

compatibili con il nuovo standard OPS sviluppato in collaborazione

ultra sottile per videowall della serie

con Intel. Mirati alla realizzazione di videowall i moduli LED Nec per

UT: il 46” e il 55”.

installazioni indoor e outdoor con passo 6 mm e 15 mm. www.nec-display-solutions.com

40

www.surface.com www.samsung.com

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speciale ISE

Access point

Unità presidente

WiCOS:

l’arte della

Unità delegato

comunicazione wireless

L'unico WIreless COnference System che evita automaticamente le interferenze derivate dai sistemi WLAN, Bluetooth, DECT: -

trasmissione criptata a 128bit programmabile gestione dinamica e automatica delle frequenze banda di frequenza 2,4GHz - 5GHz traduzione fino a 16 lingue e votazione elettronica

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speciale ISE Sanyo Sanyo conferma il proprio interesse nei mercati large venue ed education, e l’imprescindibile attenzione al risparmio energetico e rispetto dell’ambiente, come si vede dai numerosi proiettori presentati a ISE. PLCHF15000L con risoluzione 2k, luminosità di 15.000 Ansi Lumen e contrasto 3.000:1 è valorizzato da una proiezione a 360° che circoscrive l’enorme stand in fiera. La serie PLC è presente anche con i modelli HF 10000L e PLC-ZM5000L, mentre la gamma è completata dalle serie short throw, con DWL2500, DXL2000 e il nuovo WL2503 con interactive pen per presentazioni interattive e la possibilità di utilizzo in retroproiezione, mirati appunto all’education, alla formazione aziendale e alle sale conferenza. Per ambienti più grandi, cinema professionale, eventi e digital signage i modelli sono ZM5000, WM5500 e 4500; infine ancora per la formazione ma in contesti medio-piccoli ecco il modello XU4000 e le serie WK e XK, compatti nelle dimensioni. XU4000 in particolare dispone, tra le altre dotazioni, di un sistema di controllo della lampada che ottimizza il consumo di energia permettendo la selezione della luminosità tra due livelli di “economia”, e di un sistema che spegne la lampada quando il segnale si interrompe e non viene premuto alcun tasto per un determinato periodo di tempo (da impostare). Visibili nello stand anche i monitor LCD con cornice ultrasottile CE52SR2 e PID-42NE1 e 47NE1 forniti di sistema di autoregolazione della luminosità e funzioni videowall e varie feature che li rendono adatti per il ds, anche in situazioni estreme (CE52SR2 resiste all’acqua, IP66). www.sanyo-europa.it

Panasonic Un grande stand quello di Panasonic, che ha presentato le novità riassumendole nelle tre aree chiave del mercato professionale AV (incluso il 3D), l’attenzione alle tematiche ambientali e i proiettori professionali. Rispetto alla tendenza tanto diffusa del green, Panasonic ha pensato di sostenere un programma certificato di carnbon offset in collaborazione con ClimateCare, impegnata in investimenti per la riduzione delle emissioni di C02, quali le energie alternative o le riforestazioni. Chi acquista prodotti Panasonic può acquistare anche, al costo di progetto, quindi senza alcun ricarico per il rivenditore o per Panasonic, un certificato di compensazione della C02 pari al consumo calcolato per i prodotti acquistati. Il calcolo del consumo tiene conto anche del tipo di energia utilizzata, per esempio se il consumo avviene in Italia o in Svezia, la fonte di questa energia e quindi il carico di C02 sarà differente. Nel mondo display, Panasonic punta sulla tecnologia plasma e in particolare per le applicazioni di fascia alta ds, rental e residential, con i grandi formati da 65”, 85” (esposto in una saletta per il 3D), 103” e 152”, 3D-compatibili. Il più grande da 152” in particolare, risoluzione 4K, 600 kg di peso, costo di listino... importante, ha già ottenuto consensi in Europa (come si vede dallo stand della tedesca Lang). I nuovi proiettori LCD PT-FW430 (WXGA e 3.500 Lumen) e PTFX400 (risoluzione XGA e 4.000 lumen) sono in grado di scambiarsi file con dispositivi quali iPad, iPhone e iPod Touch in modalità wireless tramite un software: per le scuole, i musei ma anche le conferenze. www.panasonic.it

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speciale ISE

TLS La novità presentata in fiera è il sistema di presentazione QuickScout Digital, che consente a 16 utenti l’accesso a un unico schermo e proiettore (segnali audio stereo e video HDMI 1.3a/DVI) senza dover installare software, e senza compressione. La risoluzione massima del segnale video è pari a 1.080p/ 1.920x1.200, con HDCP, banda video di 2,5 Gbps e la possibilità di operare un minimo editing sulle presentazioni prima di condividerle. QuickScout si presenta come uno scatolotto in alluminio con diverse opzioni di montaggio (sotto il tavolo, sul pavimento, a parete...) e offre In e Out 1x25+5 pin DVI , 2 ingressi 19 pin HDMI, 3 ingressi e una uscita 3,5 mm jack stereo e 2x2,5 mm jack, un’uscita 2 pin (Control). www.tls-gmbh.com Distribuito in Italia da ScreenLine, www.screenline.it

Harris

JVC Professional

Le novità per Harris consistono in un ulteriore

Tra i proiettori presentati a ISE da JVC, DLA-F110

ampliamento delle soluzioni per il digital signage out of

si rivolge agli amanti del 3D utilizzando un metodo a

home, e in particolare InfoCaster 4.2, Punctuate 4.2,

frame sequenziali per il quale le immagini per l’occhio

il player InfoCaster DS550 e una versione adattata

destro e sinistro sono registrate a una risoluzione

all’impiego “logorante” nel settore dei trasporti per il

di 1.920x1.080 e visualizzate a 60 frame/secondo.

player InfoCaster DS1100. Gli ambiti di riferimento

Compatibile con vari sistemi di registrazione e

sono gli eventi sportivi, il commercio al dettaglio, i

playback 3D. In mostra anche i display 3D LCD e il

trasporti e le applicazioni corporate.

software per ds TV-Tools 9.0

http://digitalsignage.harris.com

www.jvcpro.eu

Stüber Systems Si rivolge al digital signage la creatività di Stüber Systems, azienda berlinese che ha portato ad Amesterdam Confire Stele A46, un totem per l’informazione o la comunicazione pubblicitaria, insignito dell’IF Product Design Award 2011. In un case disegnato con logica modulare (è possibile aggiungervi un lettore RFID, un lettore di codici a barre ecc.) da Paul Mudrony trova alloggiamento un pannello touch proiettivo/capacitivo, protetto da un vetro. L’interazione è possibile anche via Bluetooth o con i dati di una telecamera, la comunicazione via rete (anche wireless) e radio. Disponibile in formato 46”, 52”, 70” e 82”. Il software della casa dedicato alla pubblicazione dei contenuti e alla loro gestione è Confire Blackboard. www.stueber.de

Bernard Stüber

www.confire.com

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speciale ISE LG

AMX

Lo stand di LG è stato costruito quest’anno come

Nel proprio stand AMX ha presentato, attraverso

un percorso attraverso diversi ambienti, nei quali

postazioni interattive, le novità per quest’anno. La

sono rappresentate diverse possibilità di utilizzo delle

suite software per digital signage Inspired Signage,

apparecchiature. La lobby di un hotel, una camera da

il sistema Xpert per il trasporto di segnale video

letto, la sala conferenze business,

HD insieme a

un negozio di borsette, una

immagini, testo e

farmacia… tutte applicazioni reali

feed da Internet,

a beneficio di chi poi si trova a

la piattaforma

dover mettere in pratica i progetti.

hardware di

I display sono padroni della scena

creazione e

con i videowall composti da più

trasporto di

schermi LED 47WV30 da 47”, la

contenuti per

cui distanza reciproca è di 6,3 mm,

ds Xpress. In

grazie alle sottilissime cornici, i

esposizione

modelli touch M4716T ed M4214T. La linea completa

anche lo switcher digitale a matrice HDMI UTPro,

dei monitor viene presentata come in una galleria

capace di trasportare otto canali HDMI con

d’arte, con una serie di quadri celebri riprodotti sui

HDCP) con un solo cavo UTP, la suite Resource

display LED da 72” e 65”, ovviamente full HD. In

Management per l’ottimizzazione delle risorse di

scena anche alcuni ambienti di viaggio (come una

gestione, il sistema per sale riunioni HydraPort, un

stazione della metropolitana o l’aeroporto), con il

modulo da tavolo estraibile con tutte le connessioni,

monitor stretch M3801S. Per il digital signage invece,

e DVX Total Enviroment Controller, un unico “box”

nelle diverse situazioni, il software è EzSign TV di LG

con tutto quanto serve per il controllo degli ambienti:

e il monitor Shine-Out antiriflesso. Ancora display

ingressi multiformato, switching video, transcodifica e

per le conferenze (LCD IWB da 65” e PDP IWB da

scaling, distribuzione locale e remota, mixing audio e

60”), i sistemi per la telepresenza (Video Conference

amplificazione. E ancora la serie di switcher a matrice

System AVS2400 e RVF1000) e per gli hotel, con

Epica DGX Fibre, i pannelli touch Mondero, la serie

Pro:Centric.

Novara 3000.

www.lgsolutions.com

www.amx.com/eu

Vogel’s Tra le soluzioni proposte quest’anno da Vogel’s le più interessanti sono i sistemi di fissaggio a soffitto modulari per schermi da medi a grandissimi Connect-it, la soluzione da parete per la creazione di videowall e quella per schermi piatti molto grandi, anch’esse modulari. Ci sono poi il nuovo supporto per video camere da videoconferenza e i supporti per monitor da scrivania, con i quali Vogel’s punta alle forniture d’ufficio. Connectit supporta schermi da 32” a 65” e, grazie alla sua modularità, si adatta a contesti installativi diversi, anche consentendo una espansione in un secondo momento, o una variazione. Lo stesso principio di semplicità, modularità ma anche adeguatezza della soluzione si ritrova nella soluzione per videowall con schermi da 40” a 52”, composta da piastre d’interfaccia a parete e un set di bande d’interfaccia per gli schermi, in diverse lunghezze. Funzione di livellamento incorporata, posizione di servizio per le connessioni e possibilità di rimuovere gli schermi individualmente. Infine, per le videoconferenze, PFA 9051 si fissa all’adattatore per doppio schermo Vogels PFA 9050, con la possibilità di regolarlo in altezza e installarlo sopra o sotto gli schermi da 32” a 52”. www.vogels.com/professional

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Crestron Diverse le novità presentate da Crestron, la più sostanziosa è sicuramente il nuovo sistema di controllo Core3OS. Eccolo nelle parole del product manager Stijn Ooms: “OS sta per Sistema Operativo od Open System, open standard. Rispetto alla piattaforma di controllo precedente, è circa il 30% più veloce, quindi permette di fare di più con un unico processore. Inoltre, entro l’inizio del 2012 attiveremo la network awareness, ovvero la capacità da parte del sistema di riconoscere ogni eventuale aggiunta o variazione, semplificando notevolmente gli aspetti di programmazione. Invece di riprogrammare tutti i pannelli touch in C, magari solo per un nuovo controllo luci o per ascoltare l’iPod, il programmatore potrà utilizzare un wizard predisposto riducendo di molto i tempi di lavoro, e quindi anche i costi per l’utente finale, con la possibilità per l’installatore di aumentare il numero dei clienti. La release di Core3OS avverrà in tre fasi: la prima in cui il sistema sarà al livello del nostro attuale, e combinabile con la piattaforma precedente; una seconda fase, verso l’estate, nella quale abiliteremo Flash, semplificando ulteriormente la programmazione e migliorando le interfacce grafiche; nella fase finale, a inizio 2012 abiliteremo la network awareness”. Inoltre la connettività avviene via LAN, wireless o Cresnet. Per la distribuzione audio video multiroom in alta definizione Crestron ha introdotto la nuova generazione (8G) di Digital Media, portando la distanza massima a 100 m su singolo cavo STP e fino a 300 m su singolo cavo in fibra ottica, con la predisposizione per lo streaming video in alta definizione. Il sistema audio multiroom Sonnex permette di connettere fino a 24 sorgenti audio e trasportarle alle espansioni su un unico cavo Cat5, fino a 100 m di distanza per un massimo di 64 canali a 48 kHz 24 bit e una potenza complessiva di 30.000 W (trasporta 200 W a 4 Ohm per canale). Un’altra novità per la fine dell’anno sarà lo streaming ad alta definizione per DigitalMedia. Tra le altre news, i tastierini Cres Light con varie opzioni e colori (designer italiano) e il pannello touch TPMC-9 da 9” in 16:9 con il supporto di grafiche e animazioni complesse, e del sistema Core3OS. www.crestron.com

Christie Anche Christie punta alla semplificazione nella gestione di contesti video sempre più articolati e complessi, nei quali convergono materiali da sorgenti diverse in un unico progetto: ecco quindi il controller 42 Controls Single Point of Control, in breve S.P.O.C., indirizzato al rental, staging, broadcast ed eventi live in generale. È in grado di gestire video provenienti da dispositivi di terze parti quali media server, processori, videoproiettori in maniera intuitiva attraverso pulsanti OLED e una filosofia modulare per configurazioni ogni volta diverse. Disponibile in versione console o a rack. La famiglia di proiettori si arricchisce con il modello LCD WUXGA LWU505 da 5.000 Ansi Lumen e contrasto 2.000:1, indirizzato all’education e alle presentazioni business. Dispone di shutter meccanico, tecnologia 3D Keystone per la correzione geometrica anche per proiezioni su schermi curvi. Nello stand erano poi esposte le ormai note piastrelle MicroTiles, premiate quest’anno agli InAVation Awards. Non poteva mancare il 3D, con sei nuovi proiettori nella serie Mirage, adatti all’impiego in ambito museale, rental ed entertainment anche casalingo. www.christiedigital.com

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speciale ISE Runco Eccellente colorimetria, durata virtualmente “infinita” del corpo illuminante, assenza di ruota colore e filtri dicroici, possibilità di controllo accurato e algoritmo Brilliant Color della TI sfruttato al massimo: i proiettori DLP a LED offrono tutto questo e anche di più. Runco è stata la prima azienda al mondo a metterne due assieme e creare così un sistema stereoscopico passivo. Sulla carta uno dei pochi svantaggi è la bassa luminosità del proiettore, fatto che costringe a utilizzare schermi di dimensioni non generosissime e ad applicare un controllo rigoroso della luce ambiente. Proprio la rincorsa al 3D ha rallentato, secondo chi vi scrive, l’affinamento tecnologico dei LED applicati ai DLP, giacché la mancanza di luce è un fatto intrinseco nella riproduzione (e visione) delle immagini tridimensionali. Come ovviare a questo? La controllata Planar ha trovato l’uovo di Colombo utilizzando due proiettori 3Dimensions Series D-73D in stack verticale così da raddoppiare in pratica il flusso luminoso a schermo e, grazie all’utilizzo di opportuni filtri polarizzati, creare immagini 3D sfruttando la stereoscopia passiva. Nelle brevi clip mostrate, la più coinvolgente è stata quella di “Alice in Wonderland” che restituiva una scena credibile, con colori pieni e una buona sensazione di dettaglio. I due spezzoni d’immagine derivate da camera 3D (una partita a golf di T.Woods e un documentario sul Grand Canyon), invece avevano minor dettaglio e definizione. Il processore che sovrintende le operazioni di elaborazione e creazione delle immagini è il nuovo Runco DHD4. Positivo il fatto che grazie alla stereoscopia passiva la visione fosse a lungo andare più rilassante, e che a differenza di altri prodotti sulla stessa fascia di prezzo e/o blasone, qui entrambi i proiettori (deputati ognuno a ricreare un’immagine per occhio, lo ricordiamo) sembravano tarati in modo corretto, senza dominanti particolari l’uno rispetto all’altro. www.planar.com

www.runco.com

Distribuito in Italia da Audiogamma, www.audiogamma.it

Extron IPCP 305 ed IPCP 5050 sono i due processori IP Link presentati da Extron per il monitoraggio di sistemi di controllo AV di varie dimensioni, attraverso Ethernet per la gestione remota con il software Global Configurator 4 (anche GlobalViewer Enterprise o Free). Diversi per dimensioni e capacità di connettività, offrono porte seriali bi-direzionali, relay, porte Flexy I/O, Ethernet e porta eBus. Le apparecchiature del sistema possono essere Extron o di terze parti: proiettori, display, monitor di computer, VCR, lettori DVD, anche in network; i processori comunicato con diverse interfacce TouchLink Extron Ethernet standard. GlobalViewer Enterprise è un software di gestione per aule e sale conferenza, fino a Da sinistra Massimo Gisonno,

5.000, che permette di controllare da remoto le apparecchiature presenti, schedulare eventi, definire scenari

Elisabeth Do Lam, Walter Brambilla

d’uso; l’interfaccia può essere anche iPhone o iPod. Quantum è invece in processore per la gestione di sale controllo, con input possibili anche da sorgenti differenti, analogiche e digitali, e uscite tutte in DVI; scalabile ed espandibile tramite le schede apposite, gestisce fino a 28 schermi per ogni scheda implementata, e fino a 128 sorgenti DVI (sempre per scheda); l’encoder QGE 100 permette poi di acquisire centinaia di ulteriori sorgenti tramite network su IP. www.extron.com

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Il bilancio, con Mike Blackman Ecco l’ormai consueta chiacchierata con Mike Blackman, Managing Director di Integrated Systems Events, a fiera chiusa. C - Un’ISE più grande, più visitata, dal primo all’ultimo giorno... MB - Siamo molto contenti dei risultati e del successo che abbiamo avuto. C’erano oltre 715 espositori che rispetto al 2010 rappresenta un incremento del’11%, poi abbiamo aperto nuove aree, come quella riservata all’IP, altre sono cresciute, come il ds e l’audio professionale, con una serie di grosse aziende che non erano mai venute a ISE prima: d&b, Shure, Sennheiser, Meyer Sound, Beyerdinamic... possiamo dire che ISE sia diventata maggiorenne. C - Qualche dato numerico? MB - Non ho ancora i dati definitivi, ma dalle ultime informazioni che ho so che ci sono stati oltre 34.500 visitatori, credo finiremo sui 34.700: parecchi di più dell’anno scorso, circa 28.600. Siamo molto contenti, anche per la qualità dei visitatori, molto elevata: si parla di ordini, non di visitatori che si guardano intorno e basta. La maggior parte viene dalla regione del Benelux, l’anno scorso ha toccato il 22% dei visitatori, poi 19% dalla Germania, 17% dall’Inghilterra, e l’Italia era intorno all’8%, ma quest’anno l’impressione è che ci siano sempre più italiani in fiera, anche come espositori. C - Quest’anno la fiera aveva due hall in più, e alcuni mi hanno detto di non avere avuto il tempo, in tre giorni di fiera, di vedere tutto quello che interessava loro, nonostante l’estensione dell’orario di apertura alle 18 anche l’ultimo giorno. E tre giorni sono comunque tanti per un professionista… Se l’anno prossimo crescerete ancora, la fiera sarà diversa anche come concetto rispetto all’ISE cui siamo abituati? MB - Sì, una settimana sarebbe troppo tempo, anche se un professionista sa che farà business anche in fiera. Oltre a estendere l’orario di apertura, intendiamo rafforzare gli strumenti on-line per i visitatori che intendono pianificare meglio la loro visita, creandosi un itinerario in anticipo. Siamo contenti delle prenotazioni per l’anno prossimo, al momento è già confermato il 90% della superficie di quest’anno, ma saremo in grado di gestire la crescita: abbiamo un ottimo team di lavoro. Voi giornalisti non fate testo, perché volete vedere tutta la fiera, mentre l’integratore seleziona ciò che gli interessa, e se ha dietro cinque persone, le può distribuire su vari argomenti per vedere insieme solo alcune cose specifiche. C - Qualche tendenza già visibile per la prossima edizione? MB - Penso che sarà sempre più presente la tecnologia e soluzioni IP, e anche la conferenza collaborativa. C - C’è qualche aspetto che invece non ha funzionato? MB - Non ancora! Vedremo quando faremo il punto con gli espositori, è importante sentire il loro parere.

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La gallery delle aziende italiane a ISE Rolando Alberti Come abbiamo anticipato nell’introduzione, la presenza italiana a ISE è stata cospicua, sia per quanto riguarda i visitatori (il cui numero non è ancora disponibile al momento della redazione di questo testo) che gli espositori. Abbiamo dunque pensato di presentarveli con una panoramica video su www.connessioni.biz (la gallery degli italiani a ISE, con i punti di vista sul mercato e la presentazione dei prodotti di punta) e scritta in queste pagine, per farvi conoscere, o ri-conoscere, le realtà aziendali presenti a ISE. PMI alla ricerca di nuovi mercati, e che hanno proposto prodotti realizzati con ingegno, qualità e cura dei dettagli, secondo la tradizione del made in Italy. In generale soddisfatte sia per il numero di visitatori, sia per i contatti concreti avuti in fiera, le aziende ci hanno per lo più comunicato segnali di ripresa economica ben auguranti per il futuro. CIT - Casa dell’Integrazione Tecnologica, il concept di Connessioni dedicato all’aggregazione e alla comunicazione, ha fatto loro visita nei loro stand, un’iniziativa che ripeteremo nel futuro, durante le nostra partecipazioni alle più importanti manifestazioni del settore.

Aitek - Fida Aitek è un’azienda informatica che, in partnership con Fida, fornisce servizi di digital signage. Tra quelli in essere vi sono i network per Grandi Stazioni e Ferrovie Nord, con oltre 2.000 schermi. A ISE le due imprese hanno presentato la loro offerta di servizi e di totem per il digital signage particolarmente eleganti e curati nel design adatti a ogni tipo di impiego. www.aitek.it

www.fida.it

Advantech Italy In evidenza i prodotti della categoria iService destinati agli ambiti del digital signage per il retail, la ristorazione, l’hospitality, l’enterprise e i trasporti, oltre al settore residenziale. In particolare i mostra gli ubiquitous touch computer UTC-W101 e il nuovo UTC-520 con pannello LCD da 21,5”, il player ARK-DS520 con processore dual-core Intel Atom D525 e modulo grafico NVIDIA GT218 per elaborazioni grafiche di elevata qualità. Per il signage in movimento, Trek-550 è il computer in box dedicato; per quanto riguarda i computer industriali, il nuovo ARK-3440 con architettura fanless, processore Intel Core i/ o Core i5 e decoder HDMI incorporato, integra la funzione grafica 3D, mentre ARK-1503, della serie 1000, si rivolge ad applicazioni space critical. Nel residenziale, hotel e business, la novità è il pannello touch da 7” UbiQ-480, mentre il terminale per l’infotainment in ambito sanitario è Hit-W151. www.advantech.it/ais

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Euroscreen Presenza affezionata di ISE, produce schermi per la videoproiezione e accessori per schermi e proiettori. Tra le non poche novità presentate all’ISE vi sono lo schermo Silver Conference 3D con alto contrasto, ideale per lo stereo passivo, un nuovo elevatore morizzato della serie SIH per proiettori fino ai 70 kg, un kit di mascheramento per schermi oltre i 5 metri e degli elevatori motorizzati per display di grandi dimensioni. Annalisa Orlando, Responsabile Commerciale/Marketing Italia di Euroscreen

www.screenint.com

K-array Presente allo stand Sennheiser, K-Array ha portato a ISE, oltre alle già note serie da installazione Lyzard e Vyper, i nuovi diffusori compatti point source KTL22 con luce spot LED RGB integrata, i sub ultrasottili KU36 da accompagnare agli speaker da installazione K-Array (la serie KA ha un preset specifico) e gli amplificatori della serie KA1-1. www.k-array.net Distribuito in Italia da Exhibo, www.exhibo.it

FBT Elettronica I nuovi diffusori acustici nella serie Style e Project sono i prodotti di punta presentati a questa edizione di ISE. La serie Style è composta da diffusori sia indoor che outdoor, con altoparlanti in alluminio e un design accattivante. La serie Project consta invece di diffusori caratterizzati da un design completamente nuovo, progettati e costruiti interamente in Italia per utilizzi in interni come risotranti, bar e locali pubblici. Antonio Faccioni, Responsabile Divisione Audio Contractor di FBT Elettronica

www.fbt.it

HTE Home Theatre Environment è un’impresa italiana che si occupa della progettazione e realizzazione di trattamento acustico per sale Home Theatre. Fornisce servizi chiavi in mano per tutti coloro che si trovano a confrontarsi con il problema di costruire una stanza acusticamente trattata in cui inserire poi un sistema home theatre di alto livello. HTE ha presentato anche altri prodotti tra cui il sistema di diffusori serie XS che, insieme a un amplificatore sette canali, costituiscono un ottimo sistema entry level. www.hte-italy.it

Massimo Conti, titolare di HTE

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speciale ISE Reference Laboratory Diverse le novità per il cablaggio: Home Studio cable pack, kit completo per il cablaggio in studio, RVC59D, conduttori per collegare una console digitale fino a 64 ch digitali più due analogici, con avvolgimento rapido, RCMA/VR, per connettere un OBvan video (due minivideo + un SDI + quattro audio bilanciato e un’opzione per la potenza), infine una linea di cavi da installazione, in LSZH (e poliuretano per il live). Reference è anche distributore per Medio Oriente, India, Iran e Singapore dei supporti Zaor e di altri marchi di accessori per il live. www.referencelaboratory.com

www.zaor.it

Hantarex Anteprima per le installazioni video outdoor da Hantarex che propone prodotti con un grado di compliance IP65/IP 66 per l’utilizzo in situazioni particolarmente critiche: ad esempio l’Ait Tank, completamente ermetico con una struttura in alluminio per favorire la dissipazione del calore, con una soluzione integrata di ventilazione per evitare l’annerimento del pannelo LCD e un vetro anti proiettile. Ilaria Taffelli, Marketing & Communication Manager Hantarex Electronics

www.hantarex.com

OMB OMB è conosciuta per la produzione di supporti per TV, schermi e videoproiettori, ma anche per carrelli per lavagne interattive e sistemi per il montaggio di proiettori a parete per lavagne LIM. Quest’anno ha presentato un nuovo carrellino per lavagne interattive, supporti per proiettori a ottica ultracotra, supporti elettrici per proiettori e magnetici per schermi piatti. www.ombitaly.it Carlo Bailo

Omnitech Distributore esclusivo del marchio Neod, Omnitech si occupa dell’integrazione di soluzioni innovative video, audio e lighting nei settori alberghiero, home technology, navale e mobile. In mostra le Frame TV dal design estremamente curato e destinate a un pubblico di fascia alta. La novità di quest’anno, oltre alle tre classiche linee di prodotti già conosciute, è un sistema di riscaldamento a bioetanolo con un design particolarmente moderno che lo rende molto simile a uno schermo piatto specchiato, controllato digitalmente. www.neod.org

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www.omnitechsrl.it

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Adeo Group Presente anche con il marchio Screen Research, acquisito lo scorso ottobre, in stand abbiamo potuto vedere Inceel, lo schermo regolabile da controsoffitto, Multiformat, che permette di personalizzare la superficie di proiezione con fino a sette formati differenti e, a marchio Screen Research, Solid Pix (con contrasto 1.0 e l’Ultra-contrast in grigio 0,7) e Clear Pix, acusticamente trasparente e certificato THX e ISF. www.adeogroup.it

Euromet La dimostrazione che l’ingegno e l’inventiva italiana fanno la differenza è sicuramente Euromet. Una piccola impresa che realizza supporti per schermi e proiettori esportandoli in quasi tutto il mondo, e che quest’anno ha vinto una menzione speciale agli InAVation Awards per Kalibro, l’innovativo supporto per videoproiettori per il 3D completamente regolabile. www.euromet.com Franco Stacchiotti, CEO e President Euromet

TouchWindow L’azienda di Cervia ha portato ad Amsterdam le proprie soluzioni interattive: in particolare il tavolo interattivo multi touch all in one TouchWindow, per la consultazione di contenuti multimediali: monitor LED, profilo ultrasottile e ridotti consumi. www.touchwindow.it

In-Out In-Out, marchio di Prase Engineering produce player audio con memoria allo stato solido, amplificatori e computer per l’integrazione audio/video. La novità del 2011 è DA-250, un amplificatore bicanale che include una serie di fetures di controllo e integrazione della macchina stessa, controllabile via seriale o IP, permettendo al dispositivo di essere nascosto alla vista. Il prodotto è stato anche nominato agli InAVation Awards di quest’anno. www.inout-digital.com

Media3 L’azienda romana è il distributore italiano di Alioscopy e offre tecnologia e servizi intorno al mondo della tecnologia 3D Relief senza occhiali. www.media3.it

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speciale ISE Tutondo In casa Tutondo la novità si chiama Aria di Venezia: diffusori per interni da parete, con la caratteristica di essere a filo muro una volta installati. Sono disponibili con griglie di tessuto o metalliche di vari colori, e sono regolabili a seconda dello spessore della parete nella quale sono installati grazie all’uso di piccole calamite. www.tutondo.com Francesco Miorin Direttore Vendite Tutondo

TecnoVision Produttore di schermi LED di grandi dimensioni interamente in Italia, Tecnovision ha presentato, oltre alla sua intera gamma di prodotti, Net-LED 20 da esterno, uno schermo con con un interasse fisico di 20 mm, innovativo ed ecocompatibile, realizzato con una plastica vegetale interamente ricilabile a impatto ambientale zero. www.tecnovision.it Paolo Chiappari di Technovision

TSA Technology Importatore di display LED che poi customizza in Italia, TSA ha portato parecchie novità tra le quali il display SMD da interno e P12 Flexible, sempre per interno, realizzato con plastica flessibile in modo da poterlo adattare a una grande varietà di superfici, completo di magnete per installarlo su un frame metallico. Ancora, i moduli ultraleggeri P762 per utilizzo rental e P20 Virtual 10, ideale per utilizzi a bordo campo per arene o installazioni sportive. Francesco Franchini di TSA Technology

www.tsa-technology.com

Screenline Si chiama Wave lo schermo che ha la particolarità di avere la forma a onda e strisce di LED nel corpo che lo trasformano in un vero e proprio corpo luminoso, quindi utilizzabile non solo come schermo. Wave può essere motorizzato in modo da cambiare il formato della superficie di proiezione, inoltre si possono gestire i LED e cambiarne la colorazione attraverso un controller standard Crestron. www.screenline.it Bruno Gomarasca, Screenline

Link Presente per la prima volta a ISE, Link presenta tutta la propria produzione di cavi e connettori ibridi per audio, video ed illuminazione. tra cui un prodotto realizzato per l’integrazioen tra audio e video . La novità si chiama Digilink ed è un sistema di distribuzione audio over IP multiprotocollo compatibile, tra l’altro, con il protocollo Dante. www.linkitaly.com

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Powersoft New entry a ISE, questa azienda toscana che produce amplificatori digitali ha presentato la propria gamma dedicata al settore installazioni. Il prodotto di punta è l’amplificatore Duecanali, particolarmente flessibile e con ridotti ingombri: concentra in una sola unità rack fino a 4.000 Watt di potenza con la possibilità di lavorare sia a bassa impedenza che su linee a 170 Volt con un consumo ridottissimo. www.powersoft.it

Rolando Alberti e Chiara Benedettini intervistano Luca Giorgi di Powersoft

Stark StarkWall library proietta una libreria in cui è possibile scegliere un libro e sfogliarlo con l’utilizzo di una mano, progettata per spazi museali, alberghi e in generale per tute quelle situazioni in cui è richiesta l’interazione con dei documenti. L’Interactiv Matrix, invece, è un tappeto luminoso che reagisce al passaggio di chi lo calpesta in modo interattivo e si presta alle più svariate applicazioni. Paul Barrow

www.stark1200.com

RCF Ha presentato il nuovo diffusore VSA 2050 a colonna in alluminio estruso all’interno del quale si trovano 20 altoparlanti, 20 amplificatori, un alimentatore e una scheda di controllo digitale. Una volta installato in posizione verticale questo sistema di diffusione permette di orientare il fascio sonoro in maniera virtuale evitando di inviare energia nelle zone non interessate. Ideale per gli ambienti acusticamente critici, è disponibili in vari colori e misure. Antonio Ferrari, Product Manager di RCF

www.rcf.it

Montarbo Montarbo ha portato a ISE una selezione dei propri prodotti con caratteristiche adatte alle esigenze del mondo dell’installazione: per il sistema line array scalabile PalcoPlus (ambienti mediograndi) erano esposti il diffusore a due vie RA16, l’unità sub-bass RAB1815, l’array bass cabinet RA18 e il processore dedicato LM24. Gli ambienti medio piccoli sono invece l’applicazione ideale per il sistema a due vie Wide 123. In mostra poi i processori amplificati PLM 3000 e PLM 6800. www.montarbo.com

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Westfield Shopping mall a Londra Digital signage in grande stile

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soluzioni

Primo caso a noi noto, il centro commerciale Westfield a Londra è stato progettato sin dalle fondamenta per accogliere un network di digital signage. La tecnologia quindi è stata integrata completamente con il progetto architettonico, mentre di solito arriva dopo magari per sostituire la cartellonistica tradizionale. Un’esperienza che probabilmente aprirà la strada a tante altre, ottimizzando gli investimenti iniziali in un’unica visione che contempla ogni aspetto della struttura commerciale, da quello costruttivo a quello esteticocomunicativo. di Barbara Trigari

I

l grande investitore che ha reso possibile il progetto è CBD Outdoor, multinazionale della comunicazione la cui filiale inglese è specializzata però nelle installazioni relative i mezzi di trasporto: treni, autobus e naturalmente

la metropolitana. Proprio l’esperienza della mitica London Underground ha fruttato a CBS Outdoor la credibilità necessaria per ottenere la gestione del network del centro commerciale Westfield di Londra, 110 schermi LCD da 57” e tre LED wall, in una unica location, la più grande dell’Inghilterra, che vanta 900.000 visitatori singoli ogni due settimane con una capacità di spesa tra le più elevate (scontrino medi 130 sterline, tra i più alti del Regno Unito). Non solo, il target copre praticamente tutte le categorie ricercate dai pubblicitari, visto che a Londra ci sono anche molti turisti dello shopping e a Westfield accedono gli amanti di Bond Street quanto i frequentatori di High Street. Design, progettazione e installazione del network di Westfield hanno comportato un grosso investimento da parte di CBS Outdoor, circa sei milioni di sterline, dei quali è stato calcolato il rientro in un paio d’anni. Ma cosa c’entra la London Underground? Oltre a essere la veterana delle metropolitane europee, con i suoi 100 anni di storia, è anche quella che ha dato vita al più grosso contratto al mondo in

L’area di Westfiel dedicata ai

tema di digital signage poiché è stata completamente “digitalizzata”. Ad aggiudicarselo è stata proprio CBS

brand di lusso, The Village

Outdoor che, come racconta Fiona Fitzgibbon, Head Of Sales, “ha costituito una sfida notevole ed è stata per noi un’occasione per farsi le ossa: è una struttura molto vecchia, nella quale è stato complesso installare la tecnologia e mantenerla funzionante; non c’è una stazione che abbia la stessa temperatura di un’altra, nemmeno la luminosità è simile, poi la polvere... dopo questa esperienza, abbiamo potuto affrontare Westfield con la giusta preparazione”.

All’opera Il mall londinese di Westfield è un progetto dello studio di architettura Gabellini Sheppard Associates, che oltre ad aspirare a diventare quello che gli anglosassoni chiamano un “landmark”, un punto di riferimento per il paesaggio cittadino, integra nella propria struttura soluzioni avveniristiche, come la copertura trasparente che lascia filtrare la luce del sole, contribuendo al rispetto dell’ambiente. Westfield è nato da subito per ospitare un network di cartellonistica digitale, così il centro

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soluzioni è cresciuto insieme al network condizionandone le scelte tecniche ed estetiche. I display quindi non potevano certo assomigliare a tutti gli altri visibili in giro per la città, dovevano invece appartenere all’ambiente ed essere “a prova di futuro”, quindi eleganti, discreti e sempre alla moda. Era una delle condizioni poste dallo studio di architettura, e che ha complicato non poco la vita a CBS Outdoor. Se da un lato c’è il vantaggio di poter nascondere tutti i cablaggi e di non doversi inserire in qualcosa di già progettato, è anche vero che è molto difficile “indovinare” i posizionamenti degli schermi, senza vedere fisicamente i negozi e i percorsi del centro commerciale. D’altro canto, un posizionamento sbagliato significa molto denaro gettato al vento, anche perché gli alloggiamenti dei display di Westfield sono unici, progettati appositamente con ovvi costi aggiuntivi. Il primo problema da risolvere quindi è stato quello dell’estetica degli alloggiamenti degli schermi: alla fine si è optato per un materiale di sintesi, Un chiosco informativo in Corian

il Corian, usato di solito per le superfici delle cucine, con il quale Pearson Lloyd ha modellato un Pod, un “baccello” bianco in grado di accogliere due display LCD Samsung da 57” in formato portrait (51 pod a due facce, 18 con un solo schermo). Il Corian però è molto pesante e non disperde il calore, quindi è stato necessario rinforzare i pavimenti e progettare un apposito sistema di condizionamento che garantisse la corretta funzionalità degli schermi. A risolvere questi problemi hanno pensato BF Technology e (insieme a Rosskopf & Parner per i prototipi in Corian), che ha curato anche i chioschi informativi interattivi (sempre progettati ad hoc e in Corian). È stato un continuo progettare, testare e ritornare alla fase di progettazione, fino al risultato finale con il sistema funzionante. Decidere dove sistemare i display potendo vedere solo le fondamenta della struttura non è stato

Il “pod” in Corian con due display da 57”

facile, ma identificando gli accessi, i possibili flussi della clientela, entrate e uscite dai negozi, in tutto 256 più una cinquantina di ristoranti e cinque medie superfici, 150.000 m2 calpestabili, alla fine sono state fatte delle scelte corrette. La posizione di ogni pod è stata marcata in cantiere, e tutto è cresciuto attorno di conseguenza. Il network digitale permette di andare oltre il ciclo tradizionale che viene aggiornato ogni due settimane, con la possibilità di programmare gli spot giorno per giorno, selezionando alcuni pod e non altri, magari solo quelli davanti al negozio concorrente o al contrario, solo davanti a un negozio specifico. I display funzionano con un loop di 60” e spot da 10” o multipli (di solito per la musica), quindi 110 display possono accogliere 610 inserzionisti contemporaneamente.

I videowall LED Il ledwall più grande presente in una struttura di commercio al dettaglio in Inghilterra

La comunicazione digitale di Westfield prevedeva oltre ai pod e ai chioschi informativi interattivi anche una serie di videowall LED, posti sia all’interno che all’esterno del centro, nelle vicinanze degli ingressi. I tre schermi interni

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soluzioni

Lighthouse Pi20-FRA Pi20-FRA è un pannello Oval LED con accesso frontale e posteriore (da cui la sigla FRA). La diffusione della luce avviene con disegno ovale, per migliorare la visibilitĂ in esterno dove l’angolo di visione può essere molto ampio. In questo caso orizzontalmente è di Âą70° e verticalmente Âą20°. La distanza tra i pixel è di 20 mm, risoluzione 64x48 (2.500 pixel per m2), elaborazione a 16 bit e luminositĂ di 6.000 nit, contrasto 2.000:1, 281 trilioni di colori, frequenza di aggiornamento 100.000 Hz. Pi20-FRA è indicato per applicazioni outdoor (IP 65 frontalmente, IP 43 posteriormente), dalla cartellonistica digitale agli stadi fino alle stazioni e aeroporti. Ogni pannello misura 1,28 metri per 96 cm (in 4:3), ha uno spessore di 17,9 cm e pesa 60 kg. La durata dichiarata dalla casa è di oltre 75.000 ore. Il collegamento alla sorgente dei contenuti avviene con segnale HD-SDI verso il processore Lighthouse LIP-HDI, poi a uno scaler/converter via HDMI/DVI, infine alle sorgenti RGB, SDI, S-VHS, component, PAL/NTSC, VGA, HDMI, HD-SD. www.lighthouse-tech.com Per l’Italia: infoeurope@lighthouse-tech.com

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SOUND THAT MOVES PEOPLE™

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soluzioni sono il Centre Spectacular (Mitsubishi), dimensioni 13x4,5 metri full HD (pixel con passo 10 mm), il più grande display LED presente in strutture di retail inglesi, collocato nel punto focale dell’Atrium (un’ampia area adibita occasionalmente a spettacoli live e fornita di palcoscenico). Funziona con loop da 120” e spot della durata di 20”, ed è in grado di trasmettere immagini video live degli eventi che si svolgono nel centro commerciale. Sempre nell’Atrium è collocato appunto l’Atrium Landmark, uno schermo LED 4,4x3,3 metri, rivolto ai clienti dei ristoranti con loop da 60” e spot venduti su 10” o multipli. Anch’esso può trasmettere animazioni, grafica e video, ma ha una risoluzione leggermente inferiore rispetto agli altri (pixel con passo 12 mm) a causa di un incidente di percorso dovuto a un imprevisto nella costruzione. Il ledwall avrebbe dovuto essere rivolto verso l’esterno, ma all’ultimo momento il soffitto dell’area dove andava collocato è stato abbassato rendendone impossibile il corretto funzionamento. Da qui il posizionamento di ripiego nell’Atrium. Il terzo ledwall di Westfield è l’Entrance Landmark, 5,5x4,4 metri in formato portrait, come i pod e come le riviste femminili e di moda: molto utile per accogliere gli stessi spot dei display LCD e soddisfare le esigenze degli inserzionisti, principalmente marchi di moda e lusso come appunto i negozi del centro. In questo caso il loop dura 40”, gli spot 10”, e lo schermo è posizionato sulle scale mobili, visibile da chi entra. I videowall all’esterno invece sono stati affidati con un contratto da 70 milioni di sterline a Ocean Outdoor per dieci anni. La tecnologia è Lighthouse, modelli Pi20 e Pi16 (rispettivamente con passo 16 mm o 20 mm), in tutto 16 schermi controllati da processori Lighthouse SVP-SXGA con software di play Scala e network wireless 3G. Ocean Outdoor è in grado di controllarli singolarmente o creando delle sincronizzazioni dalla propria centrale di Londra in Lancaster Road. Uno di questi videowall si trova sulla parete esterna del centro commerciale, sopra l’ingresso ai parcheggi. Non è fatto per attirare l’attenzione dei passanti, ma quella degli automobilisti che transitano sulla trafficata A3200, grossa arteria sopraelevata a quattro corsie. Si tratta di un videowall composto da 11x9 pannelli Pi20-FRA delle dimensioni di 14,08x8,64 metri, che accoglie messaggi pubblicitari in due slot da 15” variando ogni 2,5 secondi. Con questi tempi gli spot sono visibili agli automobilisti in coda ma anche quando il traffico scorre, e non distraggono chi è alla guida. I contenuti sono statici e le variazioni avvengono con fade, il tutto viene testato regolarmente e pare che fino a oggi non vi siano state lamentele di sorta per quanto riguarda la sicurezza. Ci sono poi altri due videowall gemelli posti proprio sulla A3220, misurano entrambi 10,2x3 metri e sono composti da 10x4 pannelli P16i/o Lighthouse. L’assemblaggio dei videowall è stato fatto prima di recarsi in loco, in modo da poter effettuare

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soluzioni

Luci a Westfield Il peso delle scelte dello studio di architetti che ha progettato Westfield si avverte anche nelle scelte per l’illuminazione, curata nei dettagli per offrire un’esperienza d’acquisto del tutto particolare. L’illuminazione infatti ha valenza funzionale ma anche decorativa, in particolare per l’area dell’Atrium adibita anche a spettacoli; inoltre contribuisce a risparmiare energia integrandosi con le strutture di copertura trasparenti che lasciano entrare la luce, limitando l’utilizzo di quella artificiale. Spina dorsale del sistema è una LAN che accoglie tutti i sistemi di controllo di terze parti. Tra questi, 90 sono Philips Dynalite collegati ad altrettanti “core” locali tramite un network bus seriale peer-to-peer Dy-Net e un Philips Dynalite TCP/IP gateway progettato appositamente per questa installazione. I sistemi di controllo luci sono collegati in daisy chain e ciascun Dy-Net si occupa di governare gli apparati posti nell’area a lui più prossima. Questo sistema è a sua volta integrato con l’illuminazione per l’entertainment, basata su DMX512 e visibile nell’Atrium. Sempre nell’atrium c’è un banco per il controllo delle luci sul palco (quando allestito), collegato al network Dy-Net locale attraverso un’interfaccia serale in modo che sia le luci del palco che le altre siano controllabili dal banco, e anche dalla Suite di controllo centrale sui sono affidate normalmente. Il software Philips Dynalite Dlight III MapView gestisce i 5500 canali luci del centro Westfield e del parcheggio, inclusa la diagnostica con la segnalazione dei guasti via SMS ed email. L’abbassamento dell’illuminazione artificiale nelle zone con la copertura trasparente avviene attraverso sensori fotoelettrici. www.dynalite.eu

l’installazione presso Westfield in una sola notte di lavoro. È invece uno schermo LCD quello collocato sulla Eat Street di Westfield, all’esterno ad altezza uomo, acceso dalle sette del mattino alla 1 di notte. Misura 55,71 m2, 12,19x4,57 metri con risoluzione 1.536x576 pixel e ha la possibilità di trasmettere video (provini dei film, nel centro commerciale c’è il multisala) ed eventuali riprese live di spettacoli che si svolgono all’interno. Per integrarlo gradevolmente è stato incorniciato con una “parete vivente”, una siepe con tanto di sistema di irrigazione.

Una rete cittadina CBS Outdoor gestisce anche i display sui mezzi di trasporto londinesi. Diventa così ancora più interessante il network di Westfield, perché si crea una enorme rete cittadina con lo stesso gestore, che può quindi coordinare specifiche campagne letteralmente seguendo il consumatore per la città. Un

o.uk outdoor.c www.cbs .co.uk chnology www.bfte rtner.com skopf-pa www.ros r.com anoutdoo www.oce

probabile futuro per la comunicazione pubblicitaria versione digitale...

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projectiondesign a 360° Conosciamo l’azienda norvegese Questo mese parliamo con il Presidente e CEO di projectiondesign, Jørn Eriksen, che ci ha raccontato come è nata l’azienda e quali sono i principi sui quali è fondata. Per completare il quadro rispetto alla distribuzione italiana dei proiettori projectiondesign, accanto a noi c’era Guido Villa, Business Development Manager Italy & Sud Est Europa Barbara Trigari

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incontri

C - Cominciamo dalle origini: come è nata projectiondesign? Jørn Eriksen - Projectiondesign nasce il 1 luglio 2001, quando l’ho registrata presso le autorità. La storia però comincia nel 1987, anno in cui ho cominciato a lavorare in una società chiamata ASK come progettista di elettroniche per i proiettori; sempre per ASK sono poi passato al managing dei reparti ricerca, sviluppo e produzione, occupandomi un pò di tutto eccetto che del commerciale. Nel 2000 ASK è stata acquisita da InFocus, di conseguenza nel 2001 il management norvegese dell’azienda, me compreso, ha abbandonato la società. Questo è il retroscena della fondazione di projectiondesign, creata da me insieme ad altre sei persone: uno specialista del disegno industriale e meccanico, uno specialista della progettazione ottica e uno del design dell’elettronica, insieme a tre coraggiosi ingegneri che si sono presi il rischio di lasciare il loro lavoro per cominciare questa impresa. Già nel 2001 abbiamo rilasciato il primo prodotto: da subito era chiaro per noi l’obiettivo di realizzare qualcosa di diverso, di nuovo, che nessuno aveva fatto prima. Ecco quindi il primo proiettore DLP ad alta risoluzione, che era SXGA, 1.280x1.024 con rapporto d’aspetto 5:4. All’epoca non esisteva un proiettore compatto con quella risoluzione: un’altra azienda ne aveva uno, ma era meno luminoso, molto più ingombrante e soprattutto aveva un prezzo doppio rispetto al nostro. Successivamente, abbiamo cominciato a lavorare a stretto contatto con Texas Instruments per la tecnologia DLP, con Philips per la tecnologia UHP delle lampade e con le aziende di ottica. C - All’inizio miravate a un mercato specifico? JE - Solo a quello dei prodotti a elevate performance: all’epoca significava risoluzione elevata. E siamo andati avanti, credo sempre lanciando per primi i chip DLP 1.080, i DLP SXGA+, e ancora i chip DLP WUXGA, e ora siamo ancora primi con il WQXGA. Un percorso di innovazione che abbiamo voluto intraprendere da subito. Poi abbiamo cercato i mercati verticali che possano apprezzare il valore dei prodotti che abbiamo creato, combinando il prodotto giusto con il mercato giusto. Guido Villa - All’innovazione aggiungo un altro aspetto degno di nota, e piuttosto distintivo: la meccanica del primo prodotto di projectiondesign è ancora in produzione. JE - È vero, anche se l’abbiamo continuamente aggiornata, aggiungendo funzioni, risoluzione, nuove ottiche, ma la piattaforma è rimasta la stessa. Un pò come succede con gli aeroplani: la struttura del Boing 737 che

Jørn Eriksen, Presidente & CEO

volava alla fine degli anni Sessanta è la stessa di oggi, ma quello che c’è dentro è completamente diverso... per

projectiondesign

fortuna! C - Parliamo della produzione, dalla progettazione al prodotto finito qual è il processo? JE - Il nostro approccio nella progettazione è di tipo “olistico”, completo. Chiunque può fornirci lo spunto per un nuovo prodotto, il settore vendite, la clientela, i tecnici... non dipende solo dalla tecnologia, quindi, ma da come tutti questi aspetti vengono messi in relazione. Se per esempio riceviamo un input da partner che hanno un certo tipo di interessi, e pensiamo che possa avere senso, realizziamo un prodotto che è unico ed esclusivo di projectiondesign, ma nella cui progettazione sono coinvolti dei partner. Passando alla realizzazione dell’idea, possediamo internamente tutte le funzioni di progettazione, dalle ottiche alle meccaniche, le elettroniche software e hardware, i sistemi: tutto nella stessa azienda, e anche fisicamente nello stesso edificio. Così il prodotto viene sviluppato attraverso un progetto ad hoc con un

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incontri lavoro che è davvero di gruppo. Una volta conclusa la fase di progettazione, interviene il team di controllo qualità che verifica che sia tutto a posto e poi dà la convalida. Successivamente si passa alla fabbrica, anch’essa collocata nella stessa struttura: come in una stella, al centro della quale c’è un’area comune e ai bracci i diversi reparti sales e marketing, ricerca e sviluppo, produzione. Le persone si incontrano ogni giorno, magari prendono il caffè insieme: è la nostra cultura interna. C - Quali componenti acquistate? E in quali paesi? JE - Acquistiamo in USA, Europa e Asia, a seconda del tipo di componente. Per esempio le lenti e le ottiche si fanno in Giappone, ma siamo noi a progettarle. Le lampade invece le compriamo in Europa, i DMD in America.

Una fase di produzione e test dei proiettori nella fabbrica a Fredrikstad

C - Come scegliete i fornitori per i componenti? JE - Ci sono due tipologie: quelli che esistono già, come resistenze, transistor e simili, che scegliamo in base alla funzionalità, la disponibilità e il costo. Poi ci sono i componenti che progettiamo noi, come gli alloggiamenti dei proiettori, o le parti meccaniche: in questo caso cerchiamo delle manifatture che realizzino i nostri progetti. Ormai abbiamo alle spalle anni di esperienza nelle relazioni con queste aziende, comunque a volte le cambiamo o ne aggiungiamo di nuove, a seconda delle loro performance: puntualità nelle consegne, livello qualitativo, prezzo. È una dinamica lenta perché la produzione richiede diversi mesi, quindi anche eventuali cambiamenti non sono immediati. C - Questo non limita la vostra flessibilità?

Il proiettore FR12 integrato con una MIW, Multifunctional Industrial Workstation di ErgoDesk, console per control room ideata dalla Suveren Rørmøbelfabrikk AS

JE - Si basa tutto sulle relazioni. Tornando all’esempio del ristorante, se ne hai uno preferito, perché conosci lo chef, il personale, il locale, il servizio, sai che avrai sempre cibo buono e anche se qualcosa va storto, ti porteranno immediatamente un piatto buono senza discussioni. Abbiamo molti fornitori che ci apportano materia prima grezza, noi proprio come un ristorante “cuciniamo” il nostro prodotto e abbiamo molti partner che vengono da noi, perché preferiscono il nostro “ristorante”. È come uno specchio, il rapporto che c’è fra noi e i nostri partner è lo stesso che c’è fra noi e i nostri fornitori. Sotto c’è la filosofica tipica delle relazioni a lungo termine, ma non basta l’amicizia, bisogna garantire una certa prestazione, ma anche reciprocamente. C - Come avete cominciato i primi contatti? JE - È un processo continuo, ogni volta che realizziamo qualcosa di nuovo aggiungiamo un filo alla ragnatela. Con gli anni abbiamo imparato come cominciare una relazione: siamo più uno slow food, che un fast food.

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incontri

cominciare una relazione: siamo più uno slow food, che un fast food. Bisogna essere eternamente pazienti con le relazioni buone, e niente

Profilo aziendale

affatto pazienti con quelle cattive.

Projectiondesign è un’azienda fondata nel 2001 a Fredrikstad, in Norvegia, specializzata nella

C - Come scegliete il personale? So che fate molta formazione, anche

progettazione e produzione di proiettori DLP

per i vostri partner.

(tecnologia Texas Instruments) con elevate

JE - Infatti, per noi non c’è differenza tra personale projectiondesign e i

performance, e destinati a mercati diversi. Tra i

partner nel mondo: bisogna trovare la persona giusta per il compito o la

vanti di projectiondesign, il primato temporale

sfida specifica, che sappia qual è il proprio ruolo, che sia consapevole

nello sviluppo di proiettori compatti con risoluzione

di ciò che fa; poi richiediamo che le persone siano capaci di collaborare.

SXGA+, 1.080p, WUXGA e con risoluzione

Quando assumiamo, verifichiamo che siano qualificate dal punto di

WQXGA, come nella serie F35. projectiondesign

vista della funzione, ma anche che lo siano “socialmente”, cioè se

è stata anche la prima a utilizzare tecnologia

sono capaci di lavorare con gli altri, perché il nostro è un grosso sforzo

LED e possiede numerosi brevetti tecnologici

di gruppo, non di un campione che gioca da solo. Per vincere serve

tra cui RealColor per la gestione dei colori, e la

il team, e le persone migliori per costruire il team migliore, allenatore

tecnologia Remote Light Source utilizzata dal

compreso.

proiettore FR12, premiato quest’anno agli InAVation Awards. È attiva nei mercati della visualizzazione

C - Projectiondesign ha un reparto dedicato alla selezione del

scientifica, dei media ed entertainment, del training

personale?

e simulazione, dell’audio-video professionale,

JE - No, penso che sia sbagliato averlo. Ciascuna persona a capo di un

dell’imaging medicale, del broadcast e della post

team deve potersi scegliere i collaboratori, anche se non lo farà mai da

produzione, dell’home cinema e delle sale controllo.

solo, ci sarà sempre un altro manager per dare una seconda opinione.

Da segnalare anche l’impegno per la conservazione dell’ambiente, che riguarda sia i processi aziendali,

C - Durante la conferenza stampa di quest’anno a ISE avete annunciato

con una unica sede centrale dall’impronta

una cosa molto controcorrente: che state assumendo nuovo personale.

ecologica minima (tutto viene riciclato) e la scelta

JE - Sì, è vero. Secondo noi, un’azienda deve fare tre cose: progettare

di approfittare delle tecnologie di conferencing

nuovi prodotti, e questa e la parte più bella e interessante delle nuove

per comunicare a distanza, che la progettazione,

tecnologie, poi deve realizzare i prodotti, e infine li deve vendere.

realizzazione e riciclo dei prodotti. Oltre alla sede

L’azienda dipende da tutte e tre le funzioni e noi adesso stiamo

centrale in Norvegia, projectiondesign è presente

rafforzando il reparto vendite, in tutto il mondo, perché riteniamo sia

con 12 referenti regionali tra USA, Europa, Africa,

necessaria una forza vendite più forte.

Sud Est Asiatico, India e Medio Oriente, e impiega circa 150 addetti.

C - A proposito di nuovi progetti, l’anno scorso avete lanciato la tecnologia Remote Light Source, premiata quest’anno agli InAVation Awards: il mercato apprezza questo prodotto così innovativo? GV - Come succede sempre quando lanciamo un prodotto innovativo, non sappiamo quali saranno le effettive applicazioni: projectiondesign attinge a informazioni provenienti dagli ambiti più diversi ed è sempre interessata alle opinioni altrui. Quest’anno in fiera a ISE non abbiamo mostrato i prodotti in sé ma le soluzioni create dai nostri partner, uno dei quali ha ideato una control room innovativa che sarebbe stata impensabile prima del lancio della tecnologia RLS. JE - Richiede tempo, si pianta un seme che deve rimanere a lungo nella terra prima che cominci a germogliare. Il tempo di incubazione dei nostri prodotti, prima che i sistemi e le soluzioni vengano individuati, di solito è lungo.

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incontri C - Allora i vostri investimenti sono a lungo termine: di solito quanto tempo rimane sul mercato un prodotto projectiondesign? JE - Anche dieci anni. È vero che dipendiamo anche da altre aziende, ma sostanzialmente controlliamo noi il processo: come lo slow food, è una questione filosofica che è nel nostro DNA, nella nostra cultura. Non significa che siamo lenti: il fattore tempo per noi è importante e siamo in grado di reagire velocemente, altrimenti non potremmo innovare, ma sicuramente la nostra ottica è a lungo termine. C - Significa che lavorate molto sul futuro… JE - Non si può prevedere il futuro, ma la nostra visione è diventare i fornitori preferenziali per proiettori ad elevate performance, e dei servizi correlati. La nostra ambizione è quella di essere preferiti dai nostri partner. Non sappiamo cosa succederà, ma sappiamo che vogliamo crescere, essere il miglior ristorante. C - Come vengono distribuiti i proiettori nel mondo, e in Italia in particolare? JE - Sono i nostri partner a occuparsi dei clienti finale, con relazioni coltivate in dieci anni di attività. Come dicevamo prima, intendiamo fare crescere la funzione vendite per prenderci cura e meglio supportare i nostri partner, sia da una prospettiva commerciale che tecnica, lavorando sul territorio. In ciascuna Guido Villa, Business Development Manager Italy & Sud Est Europa

parte del mondo abbiamo un partner locale di riferimento, così avviene anche in Italia con Guido Villa. GV - La filosofia aziendale è stata fin da subito quella di voler lavorare sul territorio, perché abbiamo bisogno di trovare la via locale al business, quindi parlando la stessa lingua, e non intendo solo il linguaggio, ma anche la maniera stessa di fare business, di comportarsi nel mercato. Intendiamo rafforzare la forza vendita per essere ancora più vicini ai nostri partner: vogliamo essere molto vicini ai distributori, agli integratori, ai consulenti ecc. È un aspetto ancora più importante in questo momento perché abbiamo bisogno di informazioni fresche dal mercato, soprattutto dagli utenti finali che usano i nostri prodotti, e questa è l’unica maniera per farlo. Qualsiasi sia la nostra via al mercato, che

Il proiettore F35 della serie professionale, con risoluzione WQXGA,

passi dai distributori o direttamente ai partner, comunque vogliamo stare più

2.560x1.600p

vicini ai nostri partner. Per questo stiamo preparando un nuovo programma proprio per loro, che partirà nel primo quadrimestre di quest’anno, con molte iniziative. Siamo convinti che sia l’unica maniera per rafforzare la nostra comunicazione verso l’utente finale.

com

projec

sign. tionde

www.

JE - Si ricollega all’obiettivo di diventare il fornitore preferito, e intendiamo raggiungerlo occupandoci dei bisogni dei partner, lavorando loro vicino. Per farlo abbiamo bisogno di personale, attenzione al servizio, come in un ristorante. Il concetto è semplice, ma l’esecuzione è complessa. Implica un ecosistema tra azienda e personale, la cui ecologicità dipende dal contributo diverso di ciascuno e di tutti.

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www.thetis.tv

incontri

seatec

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SEATEC AWARDS

COMPOTEC

QUALITEC DESIGN AWARD

components production & furniture

QUALITEC TECHNOLOGY AWARD

ABITARE LA BARCA

Targa Rodolfo Bonetto

16/18 Febbraio 2011 Carrara seatec

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compotec

RASSEGNA INTERNAZIONALE TECNOLOGIE, SUBFORNITURA E DESIGN PER IMBARCAZIONI, YACHT E NAVI

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CarraraFiere Viale Galileo Galilei, 133 54033 Marina di Carrara (MS)

RASSEGNA INTERNAZIONALE COMPOSITI & TECNOLOGIE CORRELATE

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SEATEC E’MEMBRO DI:

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Tel. +39 0585 787963 Fax +39 0585 787602

Business on the Move

Cassa di Risparmio di Carrara S.p.A. PR O M OZ I ON E

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DiiVA™, una tecnologia che unisce L’ennesimo standard proprietario per il networking domestico

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vox technologica

Abbiamo parlato recentemente del nuovo standard HDBaseT che si sta affacciando sul mercato domestico, quando ecco che un altro concorrente affila le armi e promette battaglia sullo stesso terreno, quello in cui evidentemente i big dell’elettronica di consumo puntano per il monopolio sul networking e lo streaming dei segnali audio/video in alta definizione, e non solo Alberto Pilot

P

otrebbe dare l’idea di ascoltare un disco rotto, ma anche in questo caso ci troviamo di fronte a un consorzio di aziende che abbracciano diversi settori del mercato della consumer electronics (CE), che

vogliono imporre un proprio standard più performante ed economico di quelli attualmente in uso (ci riferiamo soprattutto all’HDMI per lo streaming A/V in alta definizione, all’Ethernet per il networking, e all’USB per le connessioni punto-punto), che sulla carta semplifichi la vita all’utente medio. I promotori e i supporter dello standard DiiVA (Digital Interactive Interface for Video & Audio, marchio registrato) sono in prima battuta tutti cinesi, o comunque aziende asiatiche (in effetti, il 90% dei produttori è asiatico!) e si dividono sostanzialmente in due gruppi: 1.

Il consorzio dei membri fondatori del DiiVA, chiamato “Promoters Group”, comprende le maggiori aziende della CE e produttrici di apparecchiature per il mercato residenziale come Changhong, Haier, Hisense, Konka, Panda, Samsung Electronics, Skyworth, Sony Corporation, SVA, TCL, e la sviluppatrice dei chip dello standard, la Synerchip Co. Ltd.

2.

Il gruppo di collaboratori e supporter del DiiVA che fornisce l’assistenza tecnica, la consulenza e le revisioni delle specifiche di sviluppo dello standard stesso e comprende la globalità delle aziende coinvolte nella CE, nella produzione di strumenti di misura e analisi, rivendita di servizi e componenti come LG Electronics, Panasonic, Sharp, Toshiba, Wanlida (Malata), Xoceco (Prima), MediaTek, Tektronix, Elka, Foxconn, JAE, Nikon, Yazaki, Himax, e Zinwell.

Sono scesi in campo quindi nomi decisamente noti (soprattutto agli operatori del settore, ma non solo), a testimonianza che questo progetto promette davvero uno sviluppo importante nei prossimi mesi.

La tecnologia DiiVA L’idea che sovrintende la nascita di questo protocollo è al tempo stesso condivisibile e ambiziosa. In pratica, il concetto è di avere un vero e proprio network domestico chiuso e dedicato all’intrattenimento, che trasporti segnali non compressi di tipo audio, video, USB, Ethernet, controllo delle apparecchiature, controllo dei contenuti, trasmissione di alimentazione elettrica e sua gestione attraverso il network stesso. A questo punto il centro nevralgico del sistema diventa il display di casa (la TV), o la combinazione dei tre principali schermi domestici grazie alla convergenza anche di computer, palmari e smarphone, che comandino ogni apparecchiatura collegata alla rete DiiVA tramite interfaccia grafica dedicata o dei thumbnails. Il cuore della tecnologia DiiVA è rappresentato da un chip di I/O serial link (siglato 8B10B encoder/decoder) che lavora a 4,5 Gbps per coppie differenziali. Per quanto riguarda il video, fino a tre di queste coppie possono essere utilizzate per trasmettere/ricevere segnali video con una banda passante di 13,5 Gbps, più che sufficienti

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vox technologica

DiiVA, schema di gestione:

HSYNC VSYNC

Tx

Rx

Tx

Rx

Tx

Rx

8B10B Decoder

Blu-Ray Player

8B10B Encoder

Red Green Blue

Uncompressed Video Stream

Clock

Red Green Blue

HSYNC VSYNC

Recovered Clock

Bi-Directional Data Channel PVR

Tx

Rx

Rx

Tx

ANSI 8B10B Encoder and Decoder

Backward Packet

ANSI 8B10B Encoder and Decoder

Forward Packet

Forward Packet

HDTV

Backward Packet

a supportare gli odierni standard HDTV (un segnale 1080p/60Hz con profondità colore a 8 bit tipico di un disco Blu-ray occupa una bw di circa 4,5 Gbps), ma anche aperta a futuri nuovi sviluppi per risoluzioni e frequenze di refresh molto maggiori o per i segnali stereoscopici 3D (quindi a doppio canale). Utilizzando un’altra coppia differenziale, poi, la tecnologia DiiVA è in grado di trasmettere un canale ibrido, bi-direzionale, ad alta velocità con possibilità di operare a oltre 2 Gbps in entrambe le direzioni contemporaneamente. Il canale ha una velocità di 4,36 Gbps in una singola direzione, e opera in una modalità chiamata half-duplex. Il canale ibrido è condiviso tramite tre sotto-canali: il sotto-canale audio bi-direzionale, il sotto-canale di comando e il sotto-canale di trasmissione dati. Ognuno di questi sotto-canali può essere utilizzato simultaneamente, dato che fra i protocolli dello standard è presente una routine di controllo dei dati stessi e contro l’errore di trasmissione con perdita di informazioni. I protocolli come l’USB o l’Ethernet viaggiano attraverso il sotto-canale di trasmissione dei dati, abilitando uno scambio reale di informazioni fra gli apparati collegati. La tecnologia DiiVA è poi di tipo “verde”, cioè attenta all’ambiente, poiché attraverso il cablaggio fra le apparecchiature aderenti allo standard è prevista anche la trasmissione di potenza, per trasportare fino a 5W attraverso l’utilizzo di un cavo twisted contenente quattro coppie di fili (previsto come cavo base) verso adattatori, ripetitori o apparecchiature mobili (una doppia coppia di fili twisted riesce infatti a trasportare 2,5W di potenza, espressa come il prodotto di 500 mA a 5V). Il “power over DiiVA”, detto anche PoD, riesce a tenere alimentata la porzione di controllo DiiVA contenuta all’interno delle apparecchiature, anche quando queste sono in stand-by, facendo consumare loro comunque un dato di potenza inferiore a 1W previsto dalle normative: quando tramite il controllo del network un’apparecchiatura viene richiamata in funzione, istantaneamente il comando ricevuto tramite il controllore DiiVA permette a questa di uscire dalla condizione di stand-by e operare direttamente come richiesto.

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Lo schermo in salotto attiva il network DiiVA: Living room

Bedroom

Digital TV

Digital TV

Internet

Diiva

Diiva

Watch video from Blu-ray Disc player in living room

DiiVA, Wireless, LAN, etc SWITCH

Diiva

SWITCH

Diiva

DVD or Blu-ray Disc player, set-top box, etc

Diiva

Game system PC

Il cablaggio di questo tipo di connessione è veicolato tramite un comune cavo Cat6, siccome le quattro coppie “twistate” di cui è composto sono più che sufficienti a far transitare i segnali. Questo comporta inevitabilmente un vantaggio in termini di reperibilità, predisposizione e soprattutto costo del tipo di cavo stesso. Come connettore, ne è previsto uno singolo a 13 contatti in fila (8 di segnale e 5 di riferimento a potenziale), per evitare in partenza confusioni con cablaggi di rete “tradizionali”, ed a questo punto anche con lo standard HDBaseT, ammesso e non concesso che questi due protocolli possano poi trovare applicazione simultanea sulle stesse elettroniche. Il consorzio DiiVA sta anche lavorando a una versione “mobile” di questo connettore, che contenga due sole coppie twistate, una per il video non compresso e l’altra per la trasmissione bi-direzionale dei dati, che sia completamente compatibile con le specifiche del connettore standard (quindi tramite un adattatore meccanico) e che permetta la trasmissione dei dati e la ricezione anche dell’alimentazione elettrica. Le specifiche definitive per questo secondo connettore sono state divulgate alla fine del 2010, e mostrate al grande pubblico durante il CES di Las Vegas nei primi giorni di gennaio 2011.

DiiVA per il networking dell’intrattenimento domestico Come già accennato, il cuore del sistema di gestione e controllo diventa la TV di casa, o comunque uno dei display principali presenti nell’ambiente domestico: per gli utilizzatori finali questo significa che qualsiasi apparecchiatura del network DiiVA può essere attivata direttamente dallo schermo in salotto. Apparentemente una cosa geniale. A puro titolo di esempio, riportiamo sotto alcune funzionalità che lo standard include: •

Filmati in alta definizione o in 3D possono essere visualizzati, tramite un lettore Blu-ray disc equipaggiato con un controller DiiVA, in ogni display della casa che sia a sua volta fornita del medesimo controller.

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I videogiochi possono essere controllati e giocati direttamente da una TV compatibile DiiVA, poiché i joypad possono essere collegati alla porta USB della TV, invece che a quella direttamente a bordo della console (anche se, a onor del vero, i joypad delle moderne console giochi funzionano in wireless piuttosto che bluethoot, ma evidentemente nella white paper dello standard si fa riferimento ai giochi per PC).

Apparecchiature portatili possono essere ricaricate attraverso la connessione DiiVA mentre trasmettono dei segnali A/V in alta definizione e sincronizzano i dati attraverso le altre apparecchiature compatibili DiiVA presenti nel network.

Programmi per PC possono essere lanciati attraverso la TV in salotto.

Le apparecchiature compatibili DiiVA collegate al network, e non in uso, possono essere messe in standby automaticamente, a tutto vantaggio del risparmio energetico.

Le specifiche complete dello standard 1.1 draf B sono poi richiedibili compilando un apposito modulo nel sito ufficiale del consorzio, all’indirizzo www.diiva.org/spec-adopt.html

Alcune considerazioni Volendo tirare delle somme, possiamo dire che questo standard non è molto diverso nella forma dal già citato HDBaseT, ma lo è nei contenuti. Entrambi si propongono come veicolo per semplificare la vita all’utente domestico, che non ha il tempo e la voglia di districarsi fra collegamenti, standard, prese, adattatori e altri orpelli che gioco forza oramai gli popolano il salotto. Anzi, in un mondo in cui mediamente si fa anche fatica a collegare un decoder digitale terrestre (e non è una critica, ma solo un dato di fatto), poter avere un singolo tipo di cablaggio/connettore che possa essere utilizzato per collegare tutte le apparecchiature di casa (TV appunto, ma anche lettore Blu-ray disc, DVD, decoder satellitare HD, videoregistratore su hard disk, console gioco, sintoamplificatore, etc) non è affatto male. Anzi. I dubbi permangono per quanto riguarda una possibile diffusione di questo standard, e quindi delle apparecchiature che sono compatibili con esso, in un rincorrersi senza soluzione di continuità. A quanto sembra (ma mi scuso con i lettori se dovessi aver frainteso) l’applicazione dello standard DiiVA è al momento spinta in modo importante in Cina o nei paesi asiatici, insomma è stato scelto il territorio che è anche la patria dei fondatori e sostenitori dello standard. Difficile capire quante e quali aziende poi aderiranno al consorzio e alimenteranno il circuito delle elettroniche e delle apparecchiature compatibili, in modo che il tutto sia poi percepito a livello globale anche dall’utenza media, come qualcosa di “normale”. Rimangono nella mente alcuni dubbi riguardo a come sia possibile che la trasmissione dell’HDCP non crei problemi con una configurazione come quelle possibili dalle specifiche, alla possbilità di gestire flussi A/V da apparecchiature differenti verso display differenti in modo trasparente per il sistema, insieme ad altri piccoli dubbi tecnici. Naturalmente, fino a che non saranno disponibili su larga scala delle apparecchiature per una prova accurata sul campo, non ci potremo esprimere completamente. Quello che è chiaro dopo l’analisi di questo standard, e nel precedente numero della rivista anche dell’HDBaseT, è che una sensibilizzazione verso la semplificazione della vita del consumatore è un progetto che sta particolarmente a cuore ai big dell’elettronica di consumo; se gli stessi la smettessero di pec-

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applicare protezioni anti-copia che danneggiano più gli onesti consumatori che i “pirati professionisti”, o facessero chiarezza una volta per tutte sulle specifiche tecniche dei loro protocolli, invece di essere “cerchiobottisti” con i loro associati, forse non avremmo bisogno di semplificare quello che potrebbe già essere chiarissimo di base.

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pillole

Wi-fi in Italia, l’ennesima falsa partenza? Considerazioni preliminari sulla banda larga pubblica Quale è la situazione dell’accesso alla banda larga pubblica in Italia? Come cambiano le norme per la liberalizzazione al Wi-Fi dopo l’eliminazione del Decreto Pisanu? Connessioni dedicherà una serie di articoli all’argomento, a cominciare da queste valutazioni introduttive, nate per caso alla regata storica della “Barcolana” di Trieste Alberto Forchino

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Connessioni non lavoriamo solamente, ogni tanto andiamo a svagarci e una delle ultime volte abbiamo partecipato alla “Barcolana” a Trieste (storica regata velica, nata nel 1969 per iniziativa della “Società

velica di Barcola e Grignano” e che si svolge a Barcola, nel golfo di Trieste, ogni seconda domenica di ottobre, ndr). Perchè lo scriviamo qui? Perchè lì abbiamo parlato con chi ha creato il Wi-Fi cittadino e da quell’incontro nasce questo articolo e i prossimi che abbiamo in mente. Vogliamo infatti fare il punto sulla connettività in Italia, il digital divide e l’accesso alla banda larga pubblica nelle nostre città e nei nostri paesi. Prima di fare un’analisi il più possibile completa della situazione, che proveremo a fare a puntate e per la quale siamo aperti ad avere i vostri suggerimenti e segnalazioni, ci corre l’obbligo di scrivere questa puntata zero in cui proviamo a evidenziare alcune prime considerazioni preliminari. Alla fine dello scorso anno il nostro governo ha annunciato con squilli di tromba che avrebbe finalmente eliminato il medievale Decreto Pisanu, che richiedeva identificazioni e schedature cartacee per chi accedeva alla rete attraverso un hot spot pubblico. Agli annunci enfatici ha fatto seguito, in soli due mesi, l’emanazione della norma con il decreto “Milleproroghe” di fine 2010. Stiamo quindi avviandoci alla liberalizzazione del Wi-Fi però…l’identificazione dell’utente va fatta lo stesso, anche se senza le norme che parlavano di fotocopie di carte di identità e conservazione degli archivi. C’è poi il fatto che la norma di “liberalizzazione” si applica a chi non fornisce la connessione come “attività principale”, formulazione abbastanza vaga se si considera la varietà di scenari che si possono aprire con la volontà di pubblico e privato di soddisfare al meglio i cittadini, utenti o clienti, a seconda di come si vogliano chiamare i navigatori. L’altro grosso punto interrogativo che vorremmo affrontare, cercando per quanto possibile di mantenerci equidistanti tra posizioni “luddiste vs. tecnoentusiaste” nonché tra posizioni “libero mercato vs. dirigismo”, riguarda la bontà della soluzione del Wi-Fi pubblico per portare l’Italia tra i paesi connessi. L’etere è infatti per definizione una risorsa finita e, aldilà delle considerazioni sugli effetti delle onde radio sulla salute per le quali non siamo sufficientemente competenti, se si mettono troppe antenne che trasmettono sulle stesse frequenze, la banda viene saturata e la trasmissione non è proprio quella che ti aspetti. Allora un’amministrazione pubblica che, per definizione, deve fare il bene di tutti i possibili utenti fra i suoi cittadini o i suoi turisti deve quindi mettere delle limitazioni di slot temporali piuttosto che di banda per chi si collega ai suoi hot spot. A questo punto però non si potrà più parlare di banda larga per tutti, ma di servizio di emergenza in cui se è proprio necessario si potrà sfruttare la rete pubblica per acquisire informazioni

Trieste, piazza dell’Unità: per due ore al giorno il Wi-Fi è gratuito

da pochi kByte quando strettamente necessario. Ma per questa modica quantità di informazioni, non potremmo usare la seppur costosa banda messa a disposizione dalle reti telefoniche pubbliche poiché la moltiplicazione “alto costo X modica quantità” dà comunque come risultato una quantità di denaro non influente? Vale quindi la pena di utilizzare i soldi pubblici per allestire un’infrastruttura di accesso alla rete pubblica in considerazione dei punti interrogativi sopra esposti? E non sarebbe meglio invece usare i soldi per migliorare tecnologie di accesso il cui dispiegamento sul territorio rimanesse onere degli operatori professionali di telecomunicazione? Come potete leggere, tante domande ci frullano nella testa e non abbiamo ancora le risposte. Vorremmo fare insieme a voi lettori un viaggio virtuale per l’Italia per cercarle, analizzando le soluzioni già sviluppate e quelle in progetto, facendo magari qualche capatina all’estero per cercare di adottarne le “best practices” e proporre soluzioni adeguate alle esigenze degli anni ’10. Possibilmente di questo secolo, non della Belle Epoque…

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appuntamenti a cura della redazione

Expo Comm Italia 30 - 31 marzo, Nuova Fiera di Roma, Italia

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xpo Comm Italia è considerato il più importante evento sui temi della banda larga e delle tecnologie digitali in Italia e nei paesi del Mediterraneo. Giunto alla terza edizione, si terrà

il 30 e 31 marzo presso la Nuova Fiera di Roma in contemporanea con Smau Business, grazie alla nuova partnership stipulata tra i due eventi. Nel 2009, ultima edizione del salone, sono arrivati 52 buyer da Algeria, Cipro, Croazia, Egitto , Giordania, Grecia, Israele, Libano, Libia, Marocco, Portogallo, Spagna, Tunisia, Turchia. In quell’occasione, sono stati contati un totale di 203 incontri B2B con 86 imprese pre registrate. Quest’anno Expo Comm Italia si avvarrà del supporto di Confindustria Servizi Innovativi, che terrà uno dei suoi più importanti eventi congressuali proprio all’interno della manifestazione.

Perché andarci Tra le novità più interessanti della prossima edizione, un focus sulle “smart cities”, un’opportunità per presentare prodotti e servizi innovativi a un pubblico selezionato di aziende, pubbliche amministrazioni, istituzioni e attori chiave in Italia e nell’intera Regione EMEA. Ci sarà inoltre la possibilità di incontri B2B internazionali organizzati tra le aziende partecipanti a cura della rete europea Een. Gli organizzatori dell’evento hanno preparato un programma di conferenze di alto livello con la presenza di relatori nazionali e internazionali pronti ad affrontare i temi di maggiore attualità legati al mondo delle tecnologie e in particolare sullo sviluppo della Next generation network (Ngn) e i relativi progetti per dotare il nostro paese di una infrastruttura diffusa basata su fibra. Nella conferenza di apertura si farà, tra l’altro, il punto sulla situazione italiana, quale è il ruolo degli operatori nel nostro paese e in Europa e quali sono le possibilità di un reale sviluppo delle Ngn che soddisfi le esigenze di mercato e di business. Il convegno sarà l’occasione per un esame degli obiettivi che si pone il progetto E-Gov 2012 e degli strumenti IT reali già introdotti o ancora da introdurre per migliorare efficacia, efficienza, mmitalia.it

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interoperabilità e trasparenza dell’azione amministrativa con un miglior servizio ed una spesa pubblica contenuta. La seconda giornata, il 31 marzo, sarà dedicata all’HD, alla TV digitale, all’e-Health e all’ICT per l’assistenza domiciliare e remota nelle future città digitale, senza dimenticare l’importanza dell’e-learning e degli investimenti ad esso collegato e l’home security e la protezione delle infrastrutture.

Info generali La prossima edizione di Expo Comm Italia si terrà mercoledì 30 e giovedì 31 marzo 2011 nel nuovo quartiere fieristico Fiera di Roma (ingresso nord, padiglione 14 – orario: 10.00 – 18.00). L’ingresso alla manifestazione e la partecipazione ai convegni è gratuito. Preregistrazione su www.expocommitalia.it.

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appuntamenti

Promotion Expo 9 - 11 marzo, Milano, Fieramilanocity

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uova edizione di Promotion Expo, la fiera della comunicazione e del marketing di relazione dove produttori e distributori espongono

le soluzioni per il mondo dei gadget e forniscono strumenti e idee per il punto vendita. Ed è quest’ultimo l’ambito di maggior interesse per i professionisti del nostro settore: la comunicazione visiva nel retail, ovvero, nella sua accezione più evoluta, il digital signage. Al ventesimo anno di attività, l’Expo nel 2010 ha ospitato 285 espositori (di cui 70 top brand del settore) all’interno di un’area espositiva di 14.650 mq e quasi 8 mila visitatori per le diverse aree di pertinenza.

Perché andarci L’expo sarà suddiviso in quattro aree: Gift&premium, In-store, B2BService, digital signage. Particolare attenzione merita appunto quest’ultima, dedicata ai fornitori di soluzioni tecnologicamente avanzate per il punto vendita: non essendovi ancora una fera dedicata in Italia, Promotion Expo potrà valere una visita per aggiornarsi su monitor, totem e chioschi interattivi, palinsesti e contenuti per la radio e la TV “in store”. Completano l’offerta della manifestazione alcuni convegni gratuiti, tra i quali segnaliamo: “Direct markting tra i social network e il mobile”; necessaria la prenotazione dal sito.

Info generali Il Promotion Expo si svolgerà a Fieramilanocity (padiglione 3, ingresso da Porta Teodorico 11 - Viale Scarampo), raggiungibile con la metropolitana (linea rossa, fermata Amendola, oppure Lotto) o con gli autobus (linea 48 e 78). L’ingresso è con pre registrazione o su presentazione del biglietto da visita in reception. Per i visitatori, l’orario di apertura è dalle 10.00 alle 18.00 (venerdì 11 marzo la chiusura è anticipata alle 17.00).

expo.it romotio ine.it www.p magaz n io t o rom www.p

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“Primizie di Nu”: la stereoscopia. Giuseppe Orlando

Tutti ne parlano, molti ne “sanno”, in pochi la applicano veramente. Col primo incontro tenutosi presso lo spazio 530mq di Codroipo, in provincia di Udine, il NU Studio ha inaugurato una serie di eventi di carattere informativo, mirati per un gruppo selezionato d’imprenditori e aziende, al fine di rendere concrete alcune applicazioni della tecnologia moderna

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’iniziativa del NU Studio ha coinvolto tre realtà locali, tutte sinergiche fra loro e funzionali al risultato finale. Innanzitutto, 3P

Technologies di Padova, come system integrator esperto di Audio/ Video e avvezzo a soluzioni particolari per la proiezione d’immagini in sistemi locali o distribuiti, che si propone come partner ideale per la realizzazione di sistemi di realtà virtuale, sale controllo o sale riunioni anche con visualizzazioni tridimensionali dei contenuti. La seconda realtà è la CRS Solution di Fiume Veneto (PN), realtà multi servizi in grado di fornire alle aziende soluzioni CAD/CAM/PDM per progettare in maniera rapida e conveniente. Nel panorama nazionale è l’unica al cui interno confluiscono competenze e partnership con Catia e Solidworks, software leader per la progettazione e prodotti di punta della Dassault Systemes. Infine, la Lunghezza D’Onda di Pordenone, quale “emotional system integrator” e sviluppatore di sistemi di realtà virtuale in real-time, utilizzati dai più importanti brand dell’automotive e design a livello mondiale, in grado a sua volta di condurre il cliente per mano nella scelta migliore della strategia di immagine, marketing o diffusione del prodotto. All’evento hanno partecipato una trentina di persone, titolari di azienda o responsabili tecnici o del marketing, divisi in due sessioni distinte, che hanno potuto avere un assaggio delle soluzioni proposte dalle tre aziende coinvolte e poi discutere con ognuna di esse la loro particolare esigenza o proposta.

la stereoscopia funzionale al business Senza dilungarci ancora una volta sulla stereoscopia, sulle I partecipanti testano le soluzioni delle tre aziende

tipologie e varianti della stessa e su come funzioni nella pratica, possiamo brevemente dire che è quella tecnologia che permette

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di riprodurre in tre dimensioni delle immagini proiettate (o visualizzate) su di una superficie bidimensionale (schermo di proiezione o display piatto). Questo sistema trova molte applicazioni, da quelle ludiche a quelle cinematografiche (tendenzialmente ludiche anche quelle), per passare ai simulatori e finire con soluzioni personalizzate per esigenze specifiche. Quelle che sono state evidenziate in queste sessioni con i possibili clienti interessati hanno riguardato due rami specifici, la cosiddetta “matematica” e il lato marketing ed emozionale. Nel primo confluiscono tutte le nozioni tecniche e progettuali che servono per creare, intersecare, movimentare e realizzare un oggetto, sia esso l’anta di un armadio come il cinematismo di un motore a scoppio. Oggi come oggi per il progettista è indispensabile ricorrere alla realizzazione di un numero variabile di prototipi per riuscire ad ottenere informazioni esaustive sul suo “pezzo”: con l’uso della stereoscopia questa fase diventa più snella e rapida, e si possono realizzare alla fine solo uno o due prototipi “fisici” perché le problematiche maggiori sono già state sviscerate nella fase precedente, quella virtuale. Poter progettare in due dimensioni e poi visualizzare il proprio lavoro in tre è un trend che sta prendendo sempre più piede, poiché si possono anche condividere porzioni di propri progetti tridimensionali in un team di lavoro, ed ottenere così un insieme più strutturato in modo rapido e poco costoso. Inoltre, il file che si ottiene si può “esplodere” nelle sue parti interne e analizzarne ingombri, interazioni, movimenti fino ad avere un’idea davvero precisa di quello che s’intende realizzare e produrre. Chi si è mai scontrato con la creazione di qualcosa, ripetiamo, dalla lampada da tavolo alla scarpa da tennis, si rende perfettamente conto di quale strumento flessibile e unico possa rappresentare questa visualizzazione in tre dimensioni di un file CAD. Il secondo ramo è quello sempre più sfruttato dalle aziende per portare il loro prodotto dove prima era difficile, vuoi per ragioni di costo o proprio per semplice logistica. Partendo da un file CAD come quelli appena analizzati, dei software specifici applicano sulle superfici degli oggetti materiali foto realistici, che permettono di avere una visualizzazione praticamente perfetta del prodotto in ogni condizione di luce applicata. Se consideriamo che oltre la metà degli spot girati da un noto gruppo automobilistico tedesco (ma non solo) sono realizzati proprio da un modello tridimensionale a cui è stato applicato un efficacissimo motore di render per i materiali e le luci, è facile intuire l’aspetto emozionale e istituzionale che può assumere una visualizzazione simile della realtà, anche in termini di tempo e costo. Poter costruire in luoghi di riferimento assoluto delle show room di metratura esigua, perché all’interno se ne possiede una virtuale, è un modo razionale di ottimizzare le risorse, senza al contempo scontentare il possibile cliente che comunque gode appieno dell’esperienza sensoriale simile (se non a volte superiore) rispetto a quella che avrebbe godendo del prodotto reale. Entrambi questi lati della stessa medaglia prevedono che esista un’infrastruttura tecnologica e informatica adeguata alla corretta fruizione di ciò che il software è in grado di generare e trasmettere, ragion per cui un progetto strutturato e professionale da parte di un system integrator diventa parte indispensabile del “pacchetto” offerto. Durante le sessioni i partecipanti hanno potuto cogliere gli elementi fondamentali di questi concetti

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con brevi esempi delle potenzialità di quello che oggi giorno è realizzabile, sebbene il tutto sia stato visualizzato con un proiettore attivo projectiondesign per questioni di trasportabilità e semplicità di utilizzo, e quindi non in condizioni di set-up ottimizzato e specificatamente strutturato. L’interesse raccolto è stato altissimo, e ogni partecipante ha in pratica già capito come sfruttare per sè questo nuovo elemento tecnologico, sia in modo funzionale che anche per l’immagine della propria azienda, strutturata ed al passo con i tempi. Appuntamento alla prossima primizia, che si preannuncia essere sull’architettura musicale.

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Robe Roadshow Barbara Trigari Robe Multimedia sta presentando ai propri clienti, partner e alla stampa la serie Robin 600E, Robin 300E e Robin 300 Classic con una serie di dimostrazioni pratiche organizzate su tutto il territorio italiano. Connessioni ha partecipato a quella organizzata presso la Gemmiluci di Milano che si è svolta il 25 e 26 Gennaio scorso. Il protagonista indiscusso dell’evento è stato il Robin 600 LEDWash che completa la nuova serie Robin 600E. Robin 600 LEDWash è un proiettore a testa mobile con 37 LED multichip RGBW da 10W disposti su tre anelli concentrici, un brevetto registrato che permette speciali effetti di colore anche in controluce. Grazie alla selezione iniziale dei LED e al loro controllo via software, Robe è riuscita a ottenere la ripetibilità del risultato in termini di uguaglianza cromatica fra diversi lotti di produzione. Unitamente alla potenza luminosa, la resa cromatica è la caratteristica più impressionante di questo proiettore che può generare colori saturi e pastello molto ben miscelati a qualsiasi apertura di zoom (lineare 15°-50°) oltre alle varie tonalità della temperatura colore da 2.700°K a 8.000°K. Completano le caratteristiche del proiettore il dimmer 0-100% reso più “morbido” dalla possibilità di accendere i LED in tre gruppi separati, l’effetto stroboscopico a velocità variabile, l’effetto random pulse pre-programmato, il Pan 450°, il Tilt 300° e soprattutto le piccole dimensioni e il peso ridotto a soli 10 kg. In attesa dell’entrata in produzione della serie Robin MMX (che sarà presentata nella sua veste definitiva in occasione della fiera di Francoforte e che costituirà il top di gamma), Robin 600E copre la fascia di “mezzo” e si affianca ai già noti proiettori Robe Color Spot, Wash e Beam 700E AT da cui si distingue per dimensioni e peso (che eredita invece dalla serie 300E). La luminosità raggiunta grazie a soluzioni tecniche brevettate, come l’utilizzo di speciali filtri per la dissipazione del calore, il sistema di ventilazione forzato e l’esclusiva regolazione dell’Hot-Spot che permette di massimizzare la luminosità all’interno del fascio, fanno della serie Robin 600E un riferimento di categoria senza compromessi. Robe non ha infatti risparmiato su qualità e quantità di funzioni elettro-meccaniche. Tutti i modelli Robin 300E e 600E Spot, Wash e Beam hanno in comune il ballast elettronico, il display LCD grafico touch-screen e la silenziosità di funzionamento, grazie al controllo della velocità delle ventole via DMX. Robin 300 Classic è la linea più economica della serie 300E per non rinunciare alla qualità anche ia.it/

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a basso prezzo. Robin 300 utilizza la lampada MSD 300 Mini Fast-Fit da 2000 ore di vita. Per informazioni: Robe Multimedia Srl Via S. Mercadante, 25 – 47841 Cattolica RN Tel. +39 0541 833103 Fax +39 0541 833074 info@robemultimedia.it

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Anno 6° - n°28 marzo 2011 Direttore Responsabile:

Elisabetta Ferri Direttore Editoriale:

Chiara Benedettini c.benedettini@connessioni.biz Redazione:

redazione@connessioni.biz Tel/Fax 0721 208696 Redazione web:

Paolo Sacchetti p.sacchetti@connessioni.biz Hanno collaborato a questo numero:

Alessandro Bertoni, Giuseppe Orlando, Alberto Pilot, Barbara Trigari Progetto grafico:

Atlante Associati - Pesaro Grafica e impaginazione:

Andrea Gasperoni Ferri Stampa:

Gli inserzionisti Crestron Italia S.r.l p. 29 Via Verona 16 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) Tel 02.9214375 – Fax 02.92729770 www.crestron-int.be www.crestron.com

Roland Systems Group p. 23 C.so Trapani 16 10139 Torino Tel 011.19710332 – Fax 011.19710347 www.rolandsystemsgroup.net

Exhibo S.p.A. Via L. da Vinci 6 20057 Vedano al Lambro (MI) Tel 039.49841 – Fax 039.4984280 www.exhibo.it

Seatec Show Management CarraraFiere Srl Viale G. Galilei 133 54033 Marina di Carrara (MS) Tel 0585.787963 – Fax 0585.787602 www.sea-tec.it

p. 65

ShowWay Via Lunga c/o Fiera Bergamo 24125 Bergamo (BG) Tel 035.3230911 – Fax 035.3230910 www.showway.com

p. 71

Yamaha Musica Italia Viale Italia, 88 20020 Lainate (MI) Tel 02.93577241 Fax 02.9370956 www.yamahacommercialaudio.com/ commercial_audio/italy

IV cop.

p. 41

Messe Frankfurt p. 37 Ludwig-Erhard-Anlage 1 60327 Frankfurt a. M. Tel. +49.6975750 – Fax. +49. 6975756433 www.messefrankfurt.com Mitsubishi Electric Europe B.V. Viale Colleoni 7 20041 Agrate Brianza (MI) Tel. 039.60531 - Fax 039.6053214 www.mitsubishielectric.it/

p 21

Prase Engineering s.r.l. Via Nobel 10 30020 Noventa di Piave (VE) Tel 0421.571411 – Fax 0421.571480 www.prase.it

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RCF Via Raffaello 13 42124 Reggio Emilia (RE) Tel 0522.274411 - Fax 0522.232428 www.rcf.it

II cop.

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In caso di mancato recapito inviare al CPO di Pesaro per la restituzione al mittente.

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