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L’iconica bottiglia dal design floreale di Perrier-Jouët
LA MAISON Perrier-Jouët
andrea cappelli
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La Maison de Champagne Perrier-Jouët nasce da un incontro. Nel 1810 RoseAdélaïde Jouët, proveniente da una famiglia di venditori normanni, sposa il vignaiolo e botanico PierreNicolas Perrier. Un anno dopo il loro matrimonio, i due coniugi, entrambi appassionati d’arte e natura, fondano la Maison de Champagne Perrier-Jouët, con l’ambizione d’elaborare cuvée diverse, rappresentative della natura del loro terroir d’origine e frutto di una creatività non convenzionale per l’epoca.
L’artista Émile Gallé con l’unico esemplare rimasto dell’iconica bottiglia creata nel 1902.
FESTEGGIA 120 ANNI DALLA REALIZZAZIONE DELL’ICONICA BOTTIGLIA DAL DESIGN FLOREALE
A partire dal 1848 è il figlio dei due fondatori, Charles, a prendere le redini della Maison, continuando a svilupparne la notorietà. L’eccellenza delle materie prime è sempre stata una prerogativa della Maison, attenta in particolare ai terroir di Chardonnay che fanno lo stile raffinato, fine e floreale di Perrier-Jouët. Reputata a livello internazionale per la qualità delle sue cuvée, nel 1861 Perrier-Jouët diventa lo Champagne preferito della Regina Vittoria poi quello della Corte Imperiale francese. Al decesso di Charles nel 1878, la Maison passa nelle mani dei suoi due nipoti, Henri e Octave Gallice. Nel 1902, in piena diffusione dell’Art Nouveau, questi due fratelli e collezionisti d’arte commissionano al loro amico e artista Émile Gallé il disegno di una bottiglia per un prezioso Champagne top de gamme, chiedendogli d’utilizzare tutte le sue tecniche per la lavorazione del vetro in modo tale da poter riflettere nella bottiglia lo spirito e le vibrazioni di quell’era, la Belle Époque. Purtroppo il progetto fu poi accantonato perché
La cantina delle antiche riserve della Maison e la nicchia con il 1964, primo millesimo della cuvée de prestige Belle Epoque. sta, nella fabbrica di SaintClément poi attorno ai 18 anni si reca in Germania per studiare mineralogia e botanica, dove presto si appassiona e si specializza nel vetro soffiato, apprendendone i segreti della lavorazione e della decorazione. Viaggia poi in Svizzera e Italia visitando i musei e rimane ammirato dalla vetreria medievale. Nel 1873 Gallé ritorna a Nancy con l’idea di che trasforma in una vetreria artistica e tra il 1880 e il 1889 realizza numerosi oggetti in vetro e ceramica, segnati anche da una certa influenza orientale e caratterizzati dalle paste vitree delicate nei colori e nelle sfumature. Negli anni Cinquanta a Epernay, nelle cantine della Maison, vengono ritrovati dallo Chef de Caves André Baveret 4 magnum dipinti da Émile Gallé e questo rinvenimento ispira un’idea: la creazione di una cuvée di lusso. Sessant’anni dopo la Maison riuscì anche a trovare un artigiano di Parigi che nel suo piccolo laboratorio era in grado di replicare in numeri importanti questa tipologia di bottiglie, in modo da ren-
la realizzazione su larga scala di questa tipologia di bottiglie era tecnicamente molto difficile e sarebbe costata troppo all’azienda. Émile Gallé (Nancy 18461904) è stato un maestro vetraio francese e artista del legno e della ceramica, nato da una famiglia di commercianti di cristalli. Il suo percorso di formazione artistica iniziò assieme al padre Charles, vetraio e ceramiassumere la direzione dell’impresa di famiglia e di poter realizzare opere artistiche in vetro rappresentanti forme della natura, sia floreali che animali. In questo periodo divenne il più importante rappresentante della “scuola di Nancy” e l’apristrada della nuova arte del vetro, inserita nella corrente del “modern style”. Nel 1878 assume la direzione dell’impresa di famiglia
derle un prodotto con una logica numerica di vendibilità. Così, con la vendemmia del 1964, viene selezionato il miglior Chardonnay di Cramant per dar finalmente vita alla “Belle Epoque”, tirata allora in sole 11mila bottiglie, la cui vendita, iniziata nel 1969, nella bottiglia ideata da Émile Gallé più di sessant’anni prima, segna un nuovo capitolo nella storia della marca, rendendola immediatamente riconoscibile in tutto il mondo. E quest’anno la Maison festeggia i 120 dalla realizzazione, da parte del maestro dell’Art Nouveau, dell’iconica bottiglia che veste la Belle Epoque, le cui graziose anemoni bianche giapponesi, col loro design caratteristico e affascinante, sono ormai il simbolo intramontabile della marca, evocando lo stile floreale degli champagne della Maison, nonché il suo legame con l’arte e la natura che si perpetua ormai da più di due secoli. Così la Maison, per perpetuare l’attaccamento al terroir e la visione dello champagne dei padri fondatori, nonché per omaggiare l’anniversario di un fiore emblematico che il tempo non è riuscito a far sbiadire, nel segno dell’arte continua la sua esplorazione del rapporto tra umanità e natura attraverso una collaborazione col celebre studio di designer austriaci mischer’traxler. La visione creativa di questo duo artistico ha reinterpretato il vortice d’anemoni bianchi disegna-
La Belle Epoque 2013 in edizione limitata, reintepretazione della bottiglia di 120 anni fa dei designer austriaci mischer’traxler. to da Gallé con un mix di 70 specie provenienti dai vigneti della regione della Champagne che si mescolano, dando vita a questo anemone della biodiversità, in una rappresentazione vibrante, colorata e multistrato delle loro interdipendenze. Questo particolare anemone illustra il ruolo che tutte le specie, compresa l’umanità, svolgono nell’equilibrio biologico dell’ecosistema a cui appartengono. Ed è proprio questo insieme magnifico e complesso che Maison PerrierJouët contribuisce a preservare, sia nel suo parco vigneti d’eccezione che conta oggi 65 ettari vitati quasi totalmente classificati ai vertici della scala dei Grand Cru, che oltre. Con questa maestosa edizione limitatissima – vi saranno solo 100 bottiglie disponibili sul mercato italiano! – per l’anniversario di Belle Epoque 2013, Maison PerrierJouët condivide la sua visione gioiosa, positiva e consapevole della natura. Ma “l’anemone della biodiversità” dei designer austriaci mischer’traxler sarà protagonista in edizione limitata temporanea, sempre nell’ambito dei festeggiamenti per il 120esimo anniversario, anche degli eleganti astucci della Belle Epoque Brut Rosé 2013 e della Belle Epoque Brut 2014. In ordine alla Belle Epoque Brut Rosé 2013 – blend 45% Chardonnay, 50% Pinot Nero e 5% Pinot Muenier - è frutto di un inverno freddo e un’estate calda che ha risolto in vigna una primavera imprevedibile e piovosa, presentando un equilibrio prodigioso e una spiccata esuberanza, data soprattutto da un Pinot Nero in grande evidenza. Una Belle Epoque Rosé elegantemente strutturata con una chiara dimensione floreale, straordinariamente fresca, ti offre subito tutta l’elegante rotondità che ti aspetti da una cuvéè de prestige. Color rosato tenue e luminoso animato da un perlage fine e persistente, all’olfatto profumi pronunciati di fiori bianchi, spezie, marzapane, rosa, peonia, fragoline di bosco, lampone e pompelmo rosa, al palato presenta un attacco franco, seguito da una bella rotondità, mineralità e una texture cremosa per un finale setoso. Un’annata estremamente complessa e interessante, che si distingue per il suo innato equilibrio e che si è aperta immediatamente, godibile ed apprezzabile ad altissimi livelli già appena uscita sui mercati. La Belle Epoque Brut 2014, dove la delicatezza, l’armonia e l’eleganza si combinano per catturare i sensi, celebra l’arte dell’assemblaggio nello stile PerrierJouët, mantenendone lo stile e la filosofia. È figlia di un inverno insolitamente mite e umido, seguito da una primavera secca e soleggiata. L’estate è stata caratterizzata da abbondanti piogge in luglio e agosto con 2 mesi di temperature contrastanti. Settembre è tornato alla normalità con condizioni climatiche favorevoli per la vendemmia. Le uve erano sane e raccolte al punto di perfetta maturazione. Alla visiva è oro tenue, chiaro e luminoso, come il sole nascente, al naso delicati aromi di frutta bianca, tiglio e biancospino, al palato note di succosa pesca di vigna, pera pochée e rabarbaro speziato conferiscono al vino una gran finezza. Uno champagne raro e armonioso che unisce freschezza, acidità ed equilibrio: “La struttura di questa cuvée ricorda la grazia del garofano, motivo emblematico dell’Art Nouveau – commenta Séverine Frerson, Chef de Caves di Perrier-Jouët – e le sue note evocano proprio la delicatezza di questo fiore”. In omaggio al fascino, alla bellezza e alla vitalità della stagione che stiamo vivendo, è uscita anche la cuvée stagionale Belle Epoque Edition Automne 2011 – che segue le prime 3 edizioni del 2005, 2006 e 2010 - un incontro tra fascino, voluttà e vitalità per celebrare colori, sapori e atmosfere della natura in una stagione incantevole. Paesaggi immersi nell’ovattata luce dell’alba. Grappoli fragranti crescono generosi sulle viti,
promettendo vini seducenti. I frutteti si riempiono di frutti maturi, dall’aroma sensuale. Una stagione sofisticata e intensa, dolce e potente. La sua natura in transizione aumenta il suo incanto. La continua tensione tra vigore e delicatezza dà vita a un raffinato equilibrio che genera contemplazione. Rossi fiammanti, gialli splendenti, calde gradazioni d’arancione, riflessi ruggine. Così l’iconica bottiglia trasparente di Belle Epoque si veste dei colori dell’autunno, indossando una capsula carminio. Questa cuvée rosé rara ed effimera - blend 45% Chardonnay per l’eleganza e la freschezza floreale dei vigneti di Cramant, Avize e Le Mesnil, 50% Pinot Noir per la perfetta richezza e vitalità dei cru di Mailly, Aÿ, Versy e Rilly e 5 % Pinot Meunier per gli aromi di frutti rossi e la rotondità provenienti da Dizy - è rimasta a riposare nelle cantine della Maison per ben 9 anni. Ha un colore che ricorda il succo di pompelmo rosa con sottili riflessi ramati. Un’impressione di vivacità con bollicine abbondanti e ariose. All’olfatto aromi iniziali di frutta rossa con morbide note di liquore di mirtillo e fiori d’arancio. Emergono poi note floreali con una predominanza di mughetto. In bocca ha una consistenza vellutata e gourmande che evoca un dessert dolce e cremoso con mirtilli o ciliegie. Una struttura delicata, finemente bilanciata tra complessità e eleganza. Un finale fresco e raffinato. Questo Champagne “stagionale”, un vero e proprio temporary wine, è da gustare al meglio nei bagliori di un caminetto acceso, con calma, durante un pasto, in un ambiente caldo e conviviale. Gli abbinamenti ideali sono vari e nobili: funghi, tartufi, castagne, crudité, caviale o tonno per un profumo di mare, ma anche il vitello o ancora la finezza pungente di un dessert agli agrumi. Altra collaborazione artistica di Perrier-Jouët, per il Blanc de Blancs Brut Limited Edition, è con Garance Vallée: artista, architetto e designer con sede a Parigi, esplora il posto dell’uomo nel suo ambiente e la sua riconciliazione con la natura. Rompe coi vinco-
La Belle Epoque Brut 2014 e la Belle Epoque Brut Rosé 2013 con l’astuccio dedicato al centoventesimo anniversario.
li della concezione architettonica per immaginare un universo multidimensionale e decompartimentalizzato. Dalla pittura al disegno, dalla scultura all’architettura e alle installazioni, le sue opere organiche si evolvono in modo naturale, a testimonianza dell’importanza che attribuisce alla sperimentazione e all’esperienza del corpo nello spazio. La scoperta da parte di Garance Vallée della ricchezza del vigneto della Maison ha fornito l’ispirazione per questa edizione limitata della cuvée Perrier-Jouët Blanc de Blancs. Rappresentate da
forme organiche che creano un linguaggio universale tendente all’astrazione, le forme di vita vegetale, animale e minerale diventano una sola cosa, la visione di un’unica natura in cui tutte le forme di vita sono unite in simbiosi, al punto da formare un’unica entità, senza gerarchia, evidenziando il ruolo uguale che ciascuna svolge nell’equilibrio dell’ecosistema della regione
La cuvée stagionale Belle Epoque Edition Automne 2011. Nella pagina a fianco la collaborazione artistica per il Blanc de Blancs Brut Limited Edition con Garance Vallée, architetto e designer parigino della Champagne. Così la particolare etichetta temporanea dell’artista per un piccolo numero di bottiglie, in vendita da ora fino alla fine dell’anno più o meno, che trae ispirazione da tutte le forme viventi, che animano il suo approccio olistico, è una reinterpretazione dell’ecosistema del vigneto della Champagne: “Con Séverine Frerson – da ottobre 2020 ottava Chef de Caves della Maison e prima donna a ricoprire questo ruolo – mi sono resa conto dei tempi lunghi dello Champagne. È il tempo della natura, del savoir-faire. Le sue parole, evocando il mondo in cui lavoro, hanno acceso la mia immaginazione e la mia creatività”. Infatti per Garance Vallée, “L’uomo è nella natura, e la natura è nell’uomo”, un concetto che riecheggia il rapporto di simbiosi con la natura coltivato dalla Maison Perrier-Jouët fin dalla sua fondazione, insieme alla sua grande voglia di arte. Chiediamo a Leo Damiani, direttore spumanti e champagne della Marchesi Antinori, che distribuisce gli champagne Perrier-Jouët in esclusiva per l’Italia, un commento sulla vendemmia 2022 in Champagne: “Finalmente sarà una vendemmia memorabile sia per qualità che quantità e ce n’era proprio bisogno dopo gli ultimi difficili anni che hanno generato questa situazione critica sulla disponibilità dello champagne. E ci tengo a sottolineare che, a livello climatico, il 2022 in Champagne, nonostante sia stata un’annata comunque calda, non si sono verificati importanti fenomeni di siccità, anzi ci sono stati momenti freschi con belle escursioni termiche fra il giorno e la notte. Tutto ciò ha portato a uve molto sane con una raccolta di circa 120 quintali per ettaro, che ci garantirà un attimo di respiro”.