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Vie D’Alt, un taj di Sclopetin, par plasê, di chèl bon

Vie D’Alt

rossana ravacchioli

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“Dello Schioppettino, per favore, di quello buono”. Qui è riassunta l’anima dei friulani, radicata nelle tradizioni locali e nella terra. Lavoratori, caparbi, franchi come i loro vini.

Qui troviamo l’identità di persone che esprimono nel loro dialetto, con poche parole, i frutti che i loro vigneti sanno offrire, se trattati con rispetto. A soli 30 kilometri dal mare e a 140 metri d’altitudine, la cantina Vie D’Alt rientra nella denominazione Colli Orientali del Friuli, sottozona Prepotto. Questa è la patria dello Schioppettino, vitigno autoctono a bacca rossa. Il microclima e il sottosuolo sono unici. Il vento, la bora, che si incanala nella valle del fiume Judrio, asciuga le uve bagnate dalla pioggia, mantenendo sani i grappoli. I 53 ettari di riserva naturale di Bosco Romagno fungono da polmone verde e contribuiscono a regolare l’umidità e la temperatura della valle sottostante. Il terroir è costituito dalla Ponca, formatasi tra 50 e 35 milioni d’anni fa, una particolare conformazione rocciosa in cui si alternano strati morbidi di marna a strati duri d’arenaria, permettendo una naturale regimentazione idrica del vigneto. E, in annate siccitose come il 2022, quando la Ponca non basta, a Vie D’alt si bagnano le vigne! In questo piccolo angolo di paradiso, nel 1915, il fondatore, Antonio Venica,

UN TAJ DI SCLOPETIN, PAR PLASÊ, DI CHÈL BON

acquistò il primo ettaro di vigna lungo una via bianca in salita che i locali chiamano “vie d’alt”. Oggi, dopo 4 generazioni, gli ettari vitati di proprietà sono 18, tutti terrazzati e disposti lungo l’anfiteatro naturale che è parte di questa valle. I vignaioli sono le 3 sorelle Nadia, Mara e Giulia, affiancate da Luca e Christian che, giorno dopo giorno, lavorano la vigna affinché produca i migliori grappoli. Una famiglia unita e forte, in cui uscio e bottega si confondono. Una viticoltura ragionata, nel rispetto dell’ambiente: vendemmia manuale e, dal 2008, utilizzo d’energia pulita con ricorso a pannelli solari e fotovoltaici. La varietà dei vini è ampia con particolare attenzione ai vitigni autoctoni vinificati in purezza. Tra i rossi spiccano lo Schioppettino di Prepotto, il Pignolo, il Refosco dal Peduncolo Rosso, ma anche varietà internazionali come Merlot e Cabernet Sauvignon. Tra i bianchi troviamo Friulano, Ribolla Gialla, Verduzzo Friulano, Malvasia e altri. Delle 100mila bottiglie prodotte in totale, la più venduta è la Ribolla Gialla spumantizzata che, con una produzione di 20mila bottiglie all’anno in autoclave, è particolarmente apprezzata dai giovani. Un bel traguardo per Vie D’Alt, sempre attenta alle richieste di mercato e a come creare in modo innovativo nuove versioni di vini da vitigni autoctoni. Da anni Vie D’Alt colleziona premi per i suoi vini, in particolare per la Ribolla Gialla e il Sauvignon Blanc.

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