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Il Garda contemporaneo del MoS di Desenzano
Al timone di questo intrigante locale che si trova proprio nel centro storico della località lacustre, nell’area prospiciente il suggestivo porto vecchio lo chef Stefano Zanini e il restaurant manager Mattia Moro, giovani patron amici da una vita – in realtà hanno solo poco più di mezzo secolo in due... – entrambe con DNA lacustre e sguardo cosmopolita. Il logo rappresenta le loro iniziali unite da un circolo che è l’anello che li cinge e li lega in questa avventura umana e imprenditoriale. I fuochi sono nelle mani di Zanini che, dopo l’Alberghiero a Valeggio sul Mincio, ha avuto importanti esperienze “stellate” come da Alain Ducasse a Le Meurice, da Norbert Neidertkofler al St.Hubertus in Alta Badia, da Christian Puglisi al Relae di Copenaghen, da Martina Caruso al Signum a Salina. Sul fronte enoico è affiancato dal socio Mattia Moro, maitre e sommelier che ha frequentato l’istituto alberghiero di Valeggio sul Mincio, per poi intraprendere esperienze in Norvegia, alla scuola Alma di Colorno, a Parigi, a Salina e Plan de Corones, al bistrot Alpinn griffato Norbert Niederkofler. Ma tutta la squadra, sia di cucina che di sala è giovanissima, determinata, appassionata, preparata, direi perfetta per un ristorante green con una convinta visione sostenibile: “Per noi la missione è una cucina responsabile che guarda al futuro, valorizzando al massimo quello che l’artigiano locale del cibo raccoglie”. Grande importanza viene data alla spesa, fatta direttamente al mercato per piatti di grande tecnica e pulizia gustativa che vogliono interpretare in maniera contempora-
nea il pesce d’acqua dolce e gli animali da cortile. In sala il servizio è ineccepibile con parole d’ordine garbo, discreAl MoS Ristorante DI DESENZANO alessandro ercolani PER GUSTARE UN GARDA zione e professionalità, infatti il personale è sempre attento ad ogni esigenCONTEMPORANEO za dell’ospite. Ma la stagione 2022 ha visto anche la partenza del progetto “LoveMos”, un bistrot ovvero una terIspirato alla “Bell’Italia” razza sul lago, affacciata sul romantidegli anni Cinquanta, il co porticciolo. Proprio sul molo, quasi “seduti sull’acqua”, sono posizionati MoS Ristorante di Desen- tavoli, sedie e ombrelloni per poco mezano, che ha aperto le sue no di 20 persone e un solo obiettivo: porte poco più di un an- godersi un pranzo fresco accarezzati no fa, il 19 maggio 2021, dalla brezza del lago oppure un aperitivo al tramonto prima della cena, che offre un’atmosfera par- invece viene sempre servita negli spazi ticolare con un’architet- “storici” del ristorante. Contraddistinto tura di design dai colori dalla consueta cura per ogni dettaglio, accesi, geometrie e linee il tovagliato è in cotone con fantasie e motivi colorati, sui tavoli vasi e cerasinuose che dona stile e miche di maiolica di Grottaglie, canopersonalità a un location vacci da cucina, piante grasse, cusciche in altri tempi è stata ni a righe, ad arredare l’ambiente sotla più famosa salumeria to grandi ombrelloni colorati. L’offerta beverage sarà improntata volutamente del suggestivo borgo sul- sul vino, in prevalenza naturale, con la le rive del lago di Garda. possibilità di qualche cocktail dei grandi classici (americano, negroni o gin tonic solo per citarne alcuni) e alcune referenze di birre artigianali. Se volete vivere un’esperienza culinaria al di fuori dal solito, il Ristorante MoS è quello che cercate!
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In alto lo chef Stefano Zanini (foto Butturini); a fianco i suoi tortellini