oinos
•
ristoranti
Al MoS Ristorante DI DESENZANO PER GUSTARE UN GARDA CONTEMPORANEO
alessandro ercolani
Ispirato alla “Bell’Italia” degli anni Cinquanta, il MoS Ristorante di Desenzano, che ha aperto le sue porte poco più di un anno fa, il 19 maggio 2021, offre un’atmosfera particolare con un’architettura di design dai colori accesi, geometrie e linee sinuose che dona stile e personalità a un location che in altri tempi è stata la più famosa salumeria del suggestivo borgo sulle rive del lago di Garda. Al timone di questo intrigante locale che si trova proprio nel centro storico della località lacustre, nell’area prospiciente il suggestivo porto vecchio lo chef Stefano Zanini e il restaurant manager Mattia Moro, giovani patron amici da una vita – in realtà hanno solo poco più di mezzo secolo in due... – entrambe con DNA lacustre e sguardo cosmopolita. Il logo rappresenta le loro iniziali unite da un circolo che è l’anello che li cinge e li lega in questa avventura umana e imprenditoriale. I fuochi sono nelle mani di Zanini che, dopo l’Alberghiero a Valeggio sul Mincio, ha avuIn alto lo chef Stefano Zanini (foto Butturini); a fianco i suoi tortellini
232
to importanti esperienze “stellate” come da Alain Ducasse a Le Meurice, da Norbert Neidertkofler al St.Hubertus in Alta Badia, da Christian Puglisi al Relae di Copenaghen, da Martina Caruso al Signum a Salina. Sul fronte enoico è affiancato dal socio Mattia Moro, maitre e sommelier che ha frequentato l’istituto alberghiero di Valeggio sul Mincio, per poi intraprendere esperienze in Norvegia, alla scuola Alma di Colorno, a Parigi, a Salina e Plan de Corones, al bistrot Alpinn griffato Norbert Niederkofler. Ma tutta la squadra, sia di cucina che di sala è giovanissima, determinata, appassionata, preparata, direi perfetta per un ristorante green con una convinta visione sostenibile: “Per noi la missione è una cucina responsabile che guarda al futuro, valorizzando al massimo quello che l’artigiano locale del cibo raccoglie”. Grande importanza viene data alla spesa, fatta direttamente al mercato per piatti di grande tecnica e pulizia gustativa che vogliono interpretare in maniera contempora-
nea il pesce d’acqua dolce e gli animali da cortile. In sala il servizio è ineccepibile con parole d’ordine garbo, discrezione e professionalità, infatti il personale è sempre attento ad ogni esigenza dell’ospite. Ma la stagione 2022 ha visto anche la partenza del progetto “LoveMos”, un bistrot ovvero una terrazza sul lago, affacciata sul romantico porticciolo. Proprio sul molo, quasi “seduti sull’acqua”, sono posizionati tavoli, sedie e ombrelloni per poco meno di 20 persone e un solo obiettivo: godersi un pranzo fresco accarezzati dalla brezza del lago oppure un aperitivo al tramonto prima della cena, che invece viene sempre servita negli spazi “storici” del ristorante. Contraddistinto dalla consueta cura per ogni dettaglio, il tovagliato è in cotone con fantasie e motivi colorati, sui tavoli vasi e ceramiche di maiolica di Grottaglie, canovacci da cucina, piante grasse, cuscini a righe, ad arredare l’ambiente sotto grandi ombrelloni colorati. L’offerta beverage sarà improntata volutamente sul vino, in prevalenza naturale, con la possibilità di qualche cocktail dei grandi classici (americano, negroni o gin tonic solo per citarne alcuni) e alcune referenze di birre artigianali. Se volete vivere un’esperienza culinaria al di fuori dal solito, il Ristorante MoS è quello che cercate!