Non cercarmi mai più di Emma Chase, tre scene extra inedite!

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Scene Extra da "Non Cercarmi mai PiÚ" "Che Differenza fa un anno" "La luna di miele è Finita" "La Stronza colpisce ancora" di Emma Chase

Traduzione amatoriale a cura del Team CrazyforRomance, vietata la riproduzione. Continua a seguirci ogni domenica per altre traduzioni inedite su: www.crazyforromance.blogspot.it .


E' stato portato alla mia attenzione che alcune lettrici di tangled si sono perse le due scene bonus che si svolgono dopo il finale del libro. solo per essere chiari, non sono i primi capitoli del secondo libro! ma solo dei divertenti piccole"sbirciate" nella loro felice vita casalinga! Se non avete ancora finito di leggere Non Cercarmi mai Più, io aspetterei a leggere queste scene! Divertitevi! *************************************** Che differenza fa un anno (Punto di vista di Drew) Le date sono importanti per le donne. Specialmente per le donne che hanno una relazione. Ci sono tutte le feste importanti: Natale, San Valentino, Pasqua. C’è il compleanno – ovviamente. Poi ci sono il giorno in cui vi siete incontrati, il giorno in cui siete usciti insieme la prima volta, il giorno in cui si sgancia la bomba del “ti amo”, il giorno in cui vi siete fidanzati, il giorno in cui vi siete sposati.... Potrei andare avanti, ma non voglio davvero. Perché, ecco come stanno le cose – agli uomini non gliene frega un cazzo di tutta questa roba. Quello di cui importa davvero? È solo evitare quelle discussioni rompicoglioni che di sicuro avverranno se ci comportiamo come non dovremmo. Per noi, c’è solo un giorno che vale la pena di ricordare. Un solo momento che merita un riconoscimento. L’ultima festa di precetto. Mi piace chiamarlo – Scopaversario. È il giorno in cui avete siglato il primo accordo. Siete arrivati al punto. Avete battuto l’homerun. O nel mio caso – fatto il grande slam. Voglio dire, seriamente, incontri persone nuove ogni giorno; è una circostanza comune. Ma a meno che tu non abbia un record stellare vero, non ti scopi una persona nuova ogni giorno. Così per gli uomini, la prima volta che lo fate è decisamente un giorno da festeggiare. E per me e Kate? Quel giorno è oggi, amici. È incredibile. Un anno fa, il corso della mia vita è stato alterato per sempre. Le fondamenta della mia esistenza sono state scosse. E anche la struttura del mio letto. È per questo che adesso sono in cucina. Mi vedete? Fischietto tagliando frutta e dispongo sul piatto una varietà di formaggi? Sono per dopo. Ne avremo bisogno – per recuperare le energie. Perché, secondo me, non


devi solo rendere memorabile uno scopaversario. Devi renderlo il massimo. E considerando il livello olimpionico che abbiamo toccato quella notte? Avrò il mio bel lavoro da fare. Ma sono sempre pronto per una sfida. Se capite cosa intendo. Non voglio che pensiate che gli scopaversari riguardino soltanto scopare come degli animali. Sebbene la posizione “a pecora” sia sempre divertente. Ma no, riguardano anche la tradizione, i sentimenti. Regali. Per un primo anniversario di nozze, si suppone che i regali siano fatti di carta o stronzate inutili del genere. Il mio regalo è molto meglio – a Babbo Natale si spezzerà il cuore. Kate andrà fuori di testa quando lo vedrà. La sua mascella cadrà fino a toccare il pavimento. E le sue mutandine seguiranno a ruota. La porta d’ingresso si apre. Dovrebbe essere proprio la fortunata. Ho lasciato il lavoro nel pomeriggio – avevo dei preparativi da fare – così non la vedo dall’ora di pranzo. Cammino in soggiorno. Ed eccola lì – borsa in una mano, un trench corto avvolto intorno al suo delizioso corpo. I suoi capelli sono sciolti e brillanti. Tacchi neri appuntiti rivestono le sue deliziose dita dei piedi che io adoro succhiare come caramelle. Lei sorride. E come ogni altra volta – mi colpisce come un pugno nello stomaco. “Ciao, fidanzato.” “Fidanzata.” Siamo disgustosi, vero? C’è un cestino dei rifiuti nell’angolo se sentite il bisogno di vomitare. Cammino verso di lei. “Com’è andata la tua giornata, cara?” Lei mette la sua borsa giù, ma tiene il soprabito addosso. “È stata... una distrazione.” Sto per chiederle cosa vuole dire, ma m’interrompe. “Che cosa sono questi?” Si sta riferendo alle candele accese e ai petali di rosa sparsi dappertutto. Dipende dal tuo stile di vita, ci sono diverse definizioni di romantico. Per alcuni è musica classica, un massaggio ai piedi, o lenzuola di seta. Personalmente, credo di pensare che un pompino durante una partita degli Yankee sia l’ideale. Ma Kate è più il tipo da romanticherie femminili e infiocchettate. “Candele.” Lei fa un sorrisetto. “Grazie, Capitan Ovvio. Intendevo per cosa sono?” Cammino intorno a lei, i miei occhi accarezzano ogni curva lentamente – come faranno le mie mani tra poco. Poi mi abbasso e sussurro al suo orecchio, “Sono parte della tua sorpresa. Perchè oggi è un giorno molto,


molto speciale.” Lei rabbrividisce – nel senso buono del termine. E la sua voce si abbassa. “Lo so. Un anno fa da oggi, ho scosso il tuo mondo.” “Tu hai scosso il mio mondo?” Lei annuisce, e i suoi occhi brillano. “Si. Proprio fuori dal suo asse.” “Sono quasi sicuro che fosse il contrario.” La sua lingua spunta fuori a inumidirle le labbra. “Purtroppo si sta sbagliando, Mr. Evans.” Mi muovo più vicino. “Forse ha bisogno di una rinfrescatina, Miss Brooks.” Lei piega la testa, guardando in su nei miei occhi. Sfidandomi. “Penso che una rinfrescata sia esattamente quello di cui ho bisogno.” Le mie mani scivolano intorno al suo collo, tirandola contro di me. E le nostre labbra si plasmano insieme. Una anno fa, non apprezzavo il valore di un bacio. Allora era solo un contrattempo – come le infinite anteprime che devi sopportare al cinema prima di arrivare all’attrazione principale. Ma con Kate, baciarsi è un vero e proprio evento in se stesso. Il suo sapore. Il modo in cui geme. Il modo in cui la sua lingua scorre contro la mia. È dannatamente stordente. Le mie mani salgono per togliere il suo soprabito, ma lei le afferra. E si tira indietro, un po’ senza fiato. “Aspetta. Non ancora. Ho lasciato il lavoro presto oggi – per prendere qualcosa. Per te.” “Ti ho preso qualcosa anch’io. Posso andare per primo?” Mi piace essere il primo. Sono fatto così. “Okay.” Sto in piedi davanti a lei. Poi lentamente mi sbottono la camicia, mantenendo il contatto visivo per tutto il tempo. Kate prova ad indovinare. “Hai preso lezioni di streap-tease?” Sorrido. “No. Ma lo terrò a mente per il prossimo anno.” La mia camicia finisce sul pavimento. Alzo la maglietta bianca sopra la testa. E le mani di Kate raggiungono il mio petto e tracciano un percorso fino al mio stomaco. Mi allontano e scuoto un dito. “Pazienza, Kate.” Sbatte il piede e mette il broncio. E io vorrei proprio dirle dove dovrebbe metterle quelle labbra imbronciate. Ma non lo faccio. Prima vengono i regali. Poi verrà il nostro turno. Ah – avete capito? Mi giro di lato e tolgo il bendaggio di garza che copre la parte alta del mio bicipite destro. E poi lo vede. I suoi occhi diventano vitrei, e la sua mascella si spalanca. E sussurra, “Ti sei fatto tatuare... il mio nome?” È una calligrafia nera e rapida – che dice KATE. Spero che voi non steste sperando che fosse un anello di fidanzamento o qualcosa del genere. Scordatevelo. Oggigiorno e alla nostra età, gli anelli


non significano molto. Chiedete a qualsiasi uomo sposato che frequenta uno strip club – gli anelli possono essere tolti. Ma un tatuaggio? Questo è per sempre. Permanente – a meno che non vi piaccia l’idea di diversi strati di pelle scorticata. Le dita di Kate ci scivolano sopra per l’incredulità. “Lo adoro, Drew. È la cosa più....incredibile che qualcuno abbia mai fatto per me. Ti amo.” Le avvolgo la guancia con la mano. “Non quanto io amo te.” Sorride per un momento. Ma poi la sua espressione cambia. E lei sembra...dispiaciuta. “Cosa? Cosa c’è che non va?” “Niente...è solo... tu hai marchiato la tua carne con il mio nome. Credo di sentirmi solo un po’ stupida. Tutto quello che ti ho preso io sono dei giocattoli.” Le mie orecchie si tirano su. Come un cane che sente il fruscio della sua confezione di cibo. “Giocattoli? E questi giocattoli sarebbero...spinti... in realtà?” Kate si morde il labbro. E annuisce. Cristo santo. Mi si secca la bocca. “Posso... vederli?” Alcuni ragazzi non amano i giocattoli. I vibratori – con i loro scampanellii e fischi – possono intimidire. Ma non per me. Io penso a loro come ad attrezzi del mestiere. Attrezzi del potere, per essere esatti, e non c’è nessuna vergogna nell’usarli. Perfino un mastro carpentiere non proverebbe mai a costruire una casa senza una sega e un martello, sapete? Kate toglie un sacchetto dalla sua borsa. Infila dentro la mano e tira fuori un frustino corto con la punta di velluto. E il mio cazzo prende vita come il mostro di Frankenstein. Per tutte voi signore là fuori? Prendete nota. I giocattoli erotici sono il regalo per eccellenza. Divertimento per tutta la famiglia. Ok, forse non è proprio così. Ma sono sicuramente il regalo che da benefici a lungo nel tempo. Lei me lo porge. “Ricordi qualche settimana fa? Nel soggiorno quando tu... lo sai... con le tue mani?” La mia voce è ansimante. “Si.” Certo che mi ricordo. Non lo direste guardandola, ma sotto sotto, Kate è una vera provocatrice. Le piace spingermi al limite – vedermi scattare. E quel giorno in particolare, mi aveva provocato tutta la mattina, girando senza reggiseno in un top che si teneva su a malapena e biancheria intima. Ad un certo punto, si è seduta sul mio grembo e ha cominciato a muoversi avanti e indietro. Poi è saltata via sostenendo di non avere tempo per finire quello che aveva iniziato perché aveva del lavoro da fare. E non ce l’ho fatta più. l’ho tirata indietro, stesa sulle mie gambe e


sculacciata. Come la ragazza dispettosa che era. Non è stato niente alla “Histoire d’O” – solo pochi schiaffi brevi sul sedere. Ma è stato divertente. Kate sorride timidamente. “Mi è piaciuto.” Oh, piccola – non sei stata l’unica. Kate ritorna alla borsa paradisiaca. E tira fuori un piccolo cilindro d’argento. È un vibratore. È quasi come uno di quei telecomandini elettrici giocattolo che avevamo tutti quando eravamo bambini. Lo mette in mostra. “È chiamato il-” “Proiettile,” finisco per lei. “Si, lo so.” Lo fisso. E immagini di Kate che si contorce sotto di me – strisciando al limite della follia e implorando di venire – mi riempiono la testa. La mia voce esce roca, ma piena di adorazione. “Sei la più fantastica fidanzata mai esistita.” La circondo tra le braccia e la bacio. Ed è un bacio lungo, lento e di apprezzamento. Kate si tira indietro e fa un grande sorriso. “C’è ancora una cosa. Ho riservato il meglio per ultimo.” Scioglie la cintura del suo soprabito lentamente dai passanti e afferra i baveri con entrambe le mani. Poi, con un movimento fluido, fa cadere la giacca sul pavimento. E io quasi vengo sul posto. Tante donne pensano che la biancheria sia l’ingrediente magico della seduzione. Comprano qualcosa di pizzo e costoso e si aspettano che noi uomini ci mettiamo a sbavare. Ma non funziona davvero così. A Natale, per esempio, quando vedete un grosso pacco, allegramente incartato sotto l’albero con il vostro nome sopra, siete interessati. Ma non è alla carta da regalo a cui siete interessati. È il regalo dentro. La biancheria funziona allo stesso modo. È carina – ma nuda è sempre meglio. Ad eccezione di questa. Questa è il sogno proibito di ogni uomo nato dopo il 1975. È l’elite dell’erotismo. La fantasia di tutte le fantasie. Oh si – è il bikini della Principessa Leila. La mia bocca di spalanca. “Oh...mio...Porca Troia.” Kate gira lentamente. Con orgoglio. “Ti piace? È sgambato.” Io sono senza parole. Seriamente. Non ho parole. Sono quasi sicuro che ogni goccia di sangue nel mio corpo sia stata irrorata nel mio cazzo, così non ne è rimasta abbastanza nel cervello per formare delle parole. La voce di Kate è sommessa e tentatrice. “Se prometti di fare il bravo... lascerò che m’incateni come Jabba fece con Leila.” Esco fuori dalla mia trance indotta dall’eccitazione. Afferro le sue braccia e


la porto contro di me. “Piccola, l’unica cosa che prometto è che non sarai in grado di camminare domani.” La alzo e me la metto su una spalla. Lei urla. E ride. E io cammino lungo l’ingresso, passando oltre il vassoio di snack che ho preparato. Perché, davvero – chi diavolo ha bisogno di cibo? *** Faccio scivolare Kate giù dalla mia spalla, afferrando il suo dolce e piccolo culo lungo la strada. La giro così che mi dia la schiena. Poi afferrò il frustino al centro e lo faccio volare. Snap. Questo piomba sulla pelle esposta della sua chiappa, e lei sobbalza in avanti con un gemito, poi ridacchia. “Forse questa non è stata proprio una buona idea. Da grandi poteri derivano grandi responsabilità, Batman.” Mi tolgo i pantaloni e i boxer in tempi record. “Non preoccuparti, tesoro. Ho intenzione di onorare tutte le responsabilità che ho, ancora e ancora e ancora tanto per essere sicuro. Adesso mettiti su quel fottuto letto.” Lei lo fa – a quattro zampe. I suoi capelli cadono su una spalla, e i suoi occhi sono nei miei. Cristo, guardatela. Così posizionata – solo per me – in attesa. Mi sento come un dannato bambino in un negozio di caramelle. La sola domanda è: da dove cominciare per primo? È sempre un dilemma favoloso. Ogni parte del corpo di Kate merita la stessa attenzione. Diavolo, perfino il retro delle sue ginocchia è sexy. Passo la punta di velluto del frustino in mezzo al suo petto, tra i suoi seni, e giù sul suo stomaco. Mi fermo tra le sue gambe. E strofino. Il bello di questo tipo di giocattoli e che i nervi finiscono per attivarsi dovunque vengono toccati, rendono la pelle ipersensibile. Tesi – come una consumata corda di chitarra che muore dalla voglia di essere pizzicata. Gli occhi di Kate si chiudono, e la sua testa si piega indietro. Struscio il frustino sulla sua figa, avanti e indietro. Poi do un leggero colpetto. E lei ansima. Quando avevo dieci anni, i miei genitori mi comprarono una bici da cross nel periodo in cui impazzava la BMX. Ricordo che a quel tempo pensai che fosse il migliore regalo che avessi mai avuto. Ragazzi, che coglione che ero. Mi abbasso, più vicino al letto, su di lei, e traccio una scia di baci sulla spina dorsale di Kate e intorno al suo collo. Tiro il bikini dorato giù da uno dei suoi seni tondi e lo afferro. Delizioso. I suoi capezzoli sono già delle punte rosa dure, ma ci passo sopra la


lingua comunque. Kate geme. E alza una mano sulla mia nuca. Le colpisco il sedere con il frustino. “Non muoverti.” La sua mano ritorna giù sul letto. Questa... sottomissione. Non riguarda la degradazione o l’umiliazione – riguarda la fiducia. Aprirsi completamente, esporsi totalmente. Offrire tutto quello che hai, tutto quello che sei, a qualcun altro. Lasciare che veda chi sei realmente, non solo la persona che vuoi essere. Ogni peccato, ogni fantasia, perche sai che non ti giudicherà mai. Non ti ferirà mai. Alcune persone vivono le loro misere vite senza sapere davvero cosa sia la vera fiducia. Ma io lo so. Ce l’ho. Con Kate. Solo e sempre con lei. Do al suo capezzolo un’ultima leccata e vado avanti. Metto il frustino giù e accendo il vibratore. Poi mi muovo giù sul culo di kate. Un chiaro segno rosso le marca una chiappa. Lenisco il dolore con la mia bocca. E porto il proiettile vibrante tra le sue gambe, muovendolo in grandi, lenti cerchi – andando sempre più vicino al suo clitoride ma senza toccarlo davvero. Anticipazione, soddisfazione – piacere e dolore – e un equilibrio delicato. Quando li combini insieme nel modo giusto, la sensazione può essere travolgente. E siccome sono un esperto del corpo di Kate, so esattamente come suonarla. Quando velocizzare e quando rallentare. Se Kate fosse un’orchestra, io sarei il direttore. Lei geme e dimena il culo, cercando di muovere il suo punto caldo più vicino al giocattolo vibrante. Ma non lascerò che succeda. Non ancora. Afferro il retro del bikini dorato sulla schiena, lo tiro giù sui suoi fianchi e lo getto sul pavimento. Perché per quanto siano divertenti gli slip sgambati, la passera di Kate Brooks è troppo fottutamente bella per essere coperta. Muovo il proiettile in cerchi ancora più stretti davanti. E poi affondo la testa da dietro, giù tra le sue gambe spalancate. Mordicchio intorno l’esterno, prendendomi il mio tempo. Poi, tuffo la lingua giù in profondità. Il proiettile finalmente percorre la strada fino al suo clitoride – e lo premo con decisione. Lei geme mentre viene. La sua fronte colpisce il letto e le sue braccia e le gambe tremano come delle scosse di assestamento. Lei ansima, “Drew... ti prego...voglio...Dio...” Tutti gli usignoli la fuori? Dovrebbero dare di matto sparandosi con una pistola di dimensioni per uccelli. Perche Kate che supplica è senza dubbio il suono più dolce che Dio abbia mai creato. “Cosa, piccola...cosa vuoi?”


Invece di supplicare per il mio cazzo, come pensavo avrebbe fatto, Kate si prende la sua rivincita su di me. Si gira su se stessa, e prima che possa sbattere le palpebra, il mio cazzo doloroso e duro e giù nella sua gola. La mia testa cade indietro. E sono quasi sicuro di essere appena diventato cieco. “Gesù...Kate...” Lei succhia forte e muove veloce le labbra su e giù. Per quanto sia incredibilmente perfetto sentire le sue labbra, trovo la forza di volontà di tirarlo fuori. La giro, afferro i suoi fianchi con le mani, e mi spingo dentro di lei da dietro. Lei ringhia a lungo e a bassa voce. Per il sollievo e l’appagamento. O forse quello ero io. Siamo entrambi così fottutamente eccitati – che non so più dirlo con certezza. Lei spinge indietro verso di me mentre io m’impenno in avanti. La testa di Kate è abbassata, e i suoi capelli dondolano come un pendolo mentre oscilliamo e ci spingiamo l’uno verso l’altra. Scontrandoci. I miei colpi acquistano forza. Portandoci più avanti. Ma ho bisogno di più. Ho bisogno di sentirla – più vicina. La spingo avanti sul letto e salto su dietro di lei. Poi, ancora sprofondato dentro di lei, tiro Kate per le spalle e piego le ginocchia così che stia a cavalcioni su di me – ma girata dall’altro lato. Uno stile Cowgirl al contrario. Il mio petto preme contro la sua schiena. I suoi capelli mi solleticano il viso mentre le mie labbra divorano il suo collo. Lei è dappertutto – circondandomi. Il suo profumo, la sensazione di averla contro di me, il sapore della sua pelle, il suono della sua voce che grida il mio nome. Ti consuma. Travolgente. È come affogare. E se dovessi morire? Credetemi – questo è il modo fottutamente giusto. Le mie braccia sono incrociate sul petto di Kate con le mani sulle sue spalle, spingendo giù mentre i miei fianchi colpiscono forte. E le sue parole escono fuori ad alta voce e con urgenza: “Drew...Drew... sto venendo.” “Cazzo...lo so... riesco a sentirti.” Le sue pareti si stringono intorno a me come un boa constrictor affamato. E nonostante io voglia tenere duro, nonostante non voglia che finisca ancora – o mai – apparentemente il mio cazzo ha altre idee, ed esplodo in profondità dentro di lei. Le mie mani cadono sulla vita di Kate, tirandola più vicino a me. Le sue mani riposano sulle mie ginocchia, e la mia bocca è contro la sua schiena. Stiamo entrambi ansimando, senza fiato. “Il miglior...regalo...di sempre.”


Kate ride contro le mie gambe. “Non potrei essere più d’accordo.” *** Molto, molto tempo dopo, Kate e io stiamo stesi in mezzo al letto, sopra le coperte. Un groviglio di membra molli e pelle sudata. Mi piace questa parte. Ammetterlo potrebbe essere da femminuccia, ma siamo onesti. Il nome di Kate è tatuato sul mio fottuto braccio. Cerchiamo di far finta che lei non mi tenga per le palle? Davvero inutile a questo punto. La sua testa è posata sul mio petto. E sento il suo sorriso prima che sussurri, “Dimmi qualcosa di te. Qualcosa che non sa nessun altro.” Guardo il soffitto. E richiamo i miei più profondi, oscuri segreti. “Ho Justin Bieber sul mio ipod.” Lei ridacchia, “Davvero?” “Si. Quella canzone ‘As Long as You Love Me’. E se mai lo dicessi ai ragazzi, negherò fino alla morte.” Traccia una scia con le dita sopra i miei addominali. Poi dico, “Adesso tu. Dimmi qualcosa che ancora non so.” Lei mi bacia lentamente il petto mentre pensa. Poi mi guarda negli occhi. “Niente. Sai assolutamente tutto quello che c’è da sapere su di me.” “D’accordo. Allora... se avessi tre desideri, che cosa chiederesti?” Una volta dissi a Kate che volevo far diventare realtà tutti i suoi sogni. E non pensavo fosse possibile a quel tempo, ma lei per me significa di più adesso di quella sera in cui glielo dissi. Così se c’è qualcosa che vuole, qualcosa di cui ha bisogno? Il paradiso e l’inferno dovranno guardarsi le spalle, perché busserò ad entrambe le loro porte per farglielo ottenere. Lei ci pensa ancora un po’. E quando parla, la sua voce è venata di sorpresa e gratitudine. “Non chiederei niente.” “Che cosa intendi?” “Intendo che, in questo momento, ho tutto quello che voglio. Mia madre è felice; amo il mio lavoro. E tutto quello in più che avrei mai potuto desiderare... è proprio qui davanti a me.” Deglutisco forte. Sentito questa risposta? È meglio di un grande sacco pieno di giochi erotici. Okay – forse non il frustino. Ma ci va decisamente vicino. Incornicio il suo viso con le mie mani e la bacio. La vita è divertente, sapete? Voglio dire, avreste mai pensato un anno fa – quando io e Kate stavamo venendo qui, attraversando la mia porta d’ingresso – che saremo arrivati fin qui? A quel tempo, immaginavo che sarebbe stata solo un’altra cosa da una notte. Fantastica – senza dubbio – ma rimaneva solo una fantastica grattata per il mio prurito di lunga data


E invece eccomi qui. Impegnato. Monogamo. Completamente, disgustosamente infatuato. E non potrei essere più felice. E questo è solo il primo anno. Senza indugiare con voi su tutte le pagine della nostra vita, ma Kate e io abbiamo ancora molti anni davanti a noi. Una vita intera. E ho intenzione di sfruttare al massimo ogni fottuto anno. La Luna di miele è finita (Punto di vista di Drew) Endorfine: sostanze chimiche del cervello che provocano sensazioni di benessere ed euforia. Sono la ragione per la quale continuiamo a tornare in palestra per quegli allenamenti che sembrano punizioni. Sono la ragione per la quale persino l’uomo più castigato della terra si addormenta dopo una buona scopata. Sono anche le responsabili per quel piccolo fenomeno comunemente chiamato “Il periodo Luna di Miele” Sapete di cosa parlo. È l’inizio di una relazione – quando ogni cosa è tutta dolcezze e luce. Tutti si comportano nel migliore dei modi. I ragazzi non scoreggiano; le ragazze non mangiano. O, se proprio non riescono a trattenersi, persino le peggiori abitudini sembrano la cosa più adorabile dai tempi della fottuta Porky Brewster (Serie televisiva con protagonista una bambina in onda negli anni ottanta ndt). Il suo adorabile leggero russare, la sua deliziosa mania di mangiarsi le unghie. Gli umani non sono gli unici che attraversano un periodo di Luna di Miele. È un’esperienza trasversale ad altre specie. In effetti, senza questa, gli squali cesserebbero di esistere. Vedete, gli squali sono predatori naturali. Mangiano qualsiasi cosa – inclusi i loro stessi cuccioli. Poco dopo averli dati alla luce, comunque, il cervello di mamma squalo è sommerso dalle endorfine, che la mettono in uno stato di coma estatico. Questo dà al cucciolo di squalo all’incirca dieci minuti per scappare. Perché se dovesse trovarsi ancora attorno a sua madre quando si sveglia? Diventerebbe il pranzo. Questo ci porta all’altra caratteristica universale del Periodo della Luna di Miele. Alla fine, finisce. ****


“Hey, Kate?” È sabato pomeriggio. Matthew e Steven sono da me. Siamo nel soggiorno, che guardiamo la partita. “Kate!” E abbiamo bisogno di birre. Sicuramente è nell’ufficio che lavora, ma ci sono gli Yankees, e io sono un ragazzo di New York – nato e cresciuto qui. Il che significa che ci sono solo due squadre che mi piacciono: gli Yankees e chiunque giochi contro i Boston Red Sox. “KAAATE!” Lei appare all’entrata della stanza, con le braccia incrociate e i fianchi inclinati. Indossa un prendisole – corto e con un disegno floreale sexy e bottoni sul davanti per una rimozione facile. Io venero il creatore dei prendisole. La sua voce è arrabbiata. “Che c’è, Drew?” Le lancio un sorriso. “Hey, piccola.. ci potresti portare qualche birra dal frigo?” Gli animali hanno un linguaggio non verbale. Una femmina di cane non può dire a un maschio di cane “Scopami adesso, voglio avere i tuoi cuccioli”, ragione per la quale lei alza in culo all’aria. Ora, se un cane maschio dovesse sbagliarsi a leggere i segnali? Se le saltasse sul culo prima che sia alzato? Potrebbe ritrovarsi con un bel morso nelle palle. Le donne sono molto simili alle femmine di cane – o cagne, se volete la terminologia corretta – e Dio aiuti l’uomo che le fraintende. Ma ci torneremo dopo. Per il momento, quando Kate alza un sopracciglio verso di me, io so che cerca una spiegazione. Io faccio cenno alla televisione. “Jeter sta per battere il record di battuta di tutti i tempi.” Lei sospira. Placata. “Okay.” Poi si dirige verso la cucina. Dopo qualche minuto, ritorna con le braccia piene di bottiglie di birra. Ne allunga una a Matthew. “Grazie, Kate.” Ed una a Steven. “Grazie.” E una a me. io prendo un sorso. E sussulto. “Ah, ma questo è piscio caldo.” Gliela ridò indietro. “L’ho appena presa fuori dal frigorifero.” Con gli occhi ancora sulla partita, faccio ruotare il polso indicandole di tornare in cucina. “Devi prenderle dal retro del frigo. È li che ci sono quelle fresche.. Dai A-rod (Alex Rodriguez, un giocatore degli Yankees ndt), tira fuori la testa dal culo e entra in partita.” E qui dobbiamo fermarci un momento.


Vi ricordate quei cani di cui vi parlavo? Gli indizi? Mentre stavo guardando la televisione, mi sono un po’ perso. Date un’occhiata: Steven sta sorridendo, quasi ridendo veramente. Dopo tutte le punizioni che ha ricevuto da mia sorella negli anni, ha sviluppato un vena quasi sadica quando si tratta degli altri uomini che hanno messo il culo nelle mani delle loro donne . E poi c’è Matthew. Dio solo sa che tipo di punizioni depravate e perverse Delores ha inflitto a quel povero bastardo, perché sembra solo.. spaventato. Kate, d’altro canto, sta fissando la mia mano come se fosse uno scarafaggio. Che vuole schiacciare. E poi ha un’idea – una magnifica, cattivissima idea. Se guardate abbastanza bene potrete vedere la lampadina che si accende sulla sua testa. Sorride e lascia la stanza. La prima volta ho perso tutto questo. Qualche minuto dopo, Kate torna allegramente indietro portando un secchiello per il ghiaccio riempito di birra. No, non bottiglie di birra. Solo birra. Si ferma in piedi di fianco al divano, e io – occhi ancora sulla partita – alzo la mano per avere la mia bibita. E lei procede, prende il secchiello e me lo versa tutto sulla mia fottuta testa. Splash. Salto su, sgocciolando e tossendo. “Gesù Cristo!” E lei mi chiede dolcemente, “È abbastanza fresca per te, tesoro?” Mi pulisco la faccia con la mano e le do un’occhiataccia. “Sei pazza?” Anche lei mi da un’occhiataccia. “No – e non sono neanche una cameriera! Sebbene io spero che tu mostri un po’ più di cortesia verso di loro.” Matthew si alza. “Ho intenzione di andare giù al McCarthy’s Bar e guardare la partita da li.” Steven prende la sua giacca. “Vengo con te.” Io strizzo l’orlo della mia camicia. “Fate aspettare il taxi per me. scendo fra un attimo.” Matthew ride. E mi da una pacca sulla schiena. “lo farai certamente, amico. Ciao Kate.” “A dopo Kate.” Lei non risponde ai saluti. È troppo impegnata a cercare di uccidermi con gli occhi. E con questo, Matthew e Steven fuggono. Mentre Kate e io ci guardiamo in cagnesco. Ding-ding Cribbio – è la campanella. Il primo round è appena cominciato. ***


Comincio io, calmo. Quando ti batti verbalmente con un avversario, e sempre meglio stare con la testa sulle spalle. Scegli le parole attentamente. Sii furbo. E letale. “Per che cosa è questo?” Apparentemente, Kate non condivide la mia filosofia. “Dimmelo tu, Drew! Dimmi perché diavolo Matthew e Steven possono dire per favore e grazie e tutto quello che ottengo da te è un..” fece oscillare la mano in modo sottomesso, mimando la mia azione precedente. E ancora una volta, rimango composto. Ancora sgocciolante – ma composto. “Quindi mi stai dicendo che hai sprecato della buona birra e rovinato il mio sabato pomeriggio perché ho dimenticato le mie buone maniere?” “Perché non lo hai semplicemente detto?” “Perché tu non hai semplicemente detto, ‘Hey, Drew, un grazie sarebbe carino?’ era necessario fare così dannatamente la regina del melodramma per questo?” Lei incrocia le braccia e mi deride, “Non sono una regina del melodramma.” Io alzo le dita. “Due parole, Kate: l’abito di Chanel.” Ve lo ricordate, vero? Quello che le ho preso da Saks, dopo il nostro primo trombo-festino? Lei socchiude gli occhi. “Cosa c’entra?” Le mie sopracciglia si alzano. “Cosa c’entra? Gli hai dato fuoco.” Cribbio – lei e Delores fecero come i senzatetto e incenerirono il mostro nel cassonetto fuori dal vecchio palazzo di Kate. Lei alza le spalle. “Allora? Non eri niente per me, e volevo essere sicura che tutto quello che mi avevi regalato fosse anch’esso niente.” E questo, ragazzi e ragazze, si chiama centrare il bersaglio. Sorrido. “Non ho proprio bisogno di dire altro.” Lei alza gli occhi al cielo. “Di quello che vuoi. Non ti ho gettato la birra addosso solo perché ti sei dimenticato di dire grazie. Non sono una isterica opprimente psico-stronza.” Bene. E se camminasse come un’anatra e parlasse come un’anatra.. allora sarebbe un cavallo. Lei continua. “Ci sono un sacco di cose che mi hanno dato fastidio ultimamente.” “Come cosa?” Sono veramente curioso. Per quello che ne so, Kate e io abbiamo la relazione perfetta. E io – naturalmente – sono il fidanzato perfetto. “Come il fatto che tu non mi aiuti mai a pulire la cucina. Ogni volta che cuciniamo, tu scompari mentre io sono bloccata a lavare e asciugare e a mettere via!”


La mia voce diventa un po’ più alta. Difensiva. “Cucini principalmente tu. Credevo che volessi organizzare la cucina! Non voglio incasinare il tuo sistema.” E questo è parzialmente vero. Ma se devo essere completamente onesto, non ho mai visto il mio vecchio lavare un piatto nella sua vita. Neanche un maledetto cucchiaino. E Steven – l’unica volta che ha provato ad aiutare La Stronza con la lavanderia? Lei si è incazzata e ha brontolato per una settimana su come lui aveva rovinato la sua delicatissima qualsiasi cosa fosse. “E non ti sei mai lamentata di questo prima. Se volevi il mio aiuto, perché non me lo hai semplicemente chiesto?” Il volume della sua voce raggiunse il livello massimo di decibel. “Perché avrei dovuto chiedertelo? Sei un uomo adulto! Dovresti semplicemente saperlo!” Ed eccolo qui, ragazzi. La Famosa Sega Mentale Femminile. È l’abbreviazione per: non puoi leggere le loro menti? Sei fottuto. E per quanto riguarda quel contegno di cui vado così fiero? Si – faccio un singhiozzo.”Beh, non lo so! Per la miseria, non darmi abbastanza corda per impiccarmi per poi tagliami le palle quando lo faccio veramente! Avresti potuto semplicemente dirmelo!” Kate mi spinse le spalle, e la mia camicia fa un suono bagnato e sguazzante. “Bene, lo vuoi sapere? Te lo dico adesso.” Nonostante quello che ho appena detto, no, non lo voglio sapere. A nessun ragazzo piace essere criticato. Nessuno vuole che gli si dica che sta incasinando le cose. Quindi, come molti uomini sotto attacco, mi metto all’offensiva. “Anche tu non sei esattamente una gioia con cui vivere tutto il tempo.” Questo ferma la scenata di Kate nella sua traiettoria. Le sue sopracciglia si accigliano leggermente. “E questo cosa significherebbe?” Onestamente? Non ne ho idea. Ho due reazioni a qualsiasi cosa faccia Kate: mi fa sorridere o me lo fa diventare duro. Sorridere, duro, sorridere,duro, sorridere..duro. spesso entrambe le cose allo stesso tempo. La conoscete quella canzone “Every little thing she does is magic”? È proprio così. Niente di quello che fa mi fa ammosciare. Ma non ho intenzione di farglielo sapere. Questa è la nostra prima lite. Vincere è cruciale. Devo creare un precedente. Quindi, da quel genio che sono, vomito la prima cosa che mi sale in testa. “Mastichi le tue penne.” “Cosa?” Troppo tardi ormai – tanto vale andare avanti. “Quando lavoriamo nell’ufficio. Tu mastichi la tua penna. Mi distrae. Sembra come una marmotta impazzita che sta cercando di scavarsi la strada attraverso il


cartongesso. Chck, chck, chck, chck.” Lei ci pensa un momento. E alza le spalle. “Bene. Non masticherò mai più le mie penne. Ma non stiamo parlando di me adesso. Stiamo parlando di te.. e..e di come mi manchi di rispetto.” Tieni duro. Fai un diavolo di retromarcia. Io sono una persona estremamente rispettosa. Sempre. Persino con le mie donne scopamiuna-volta-e-non-parlarmi-mai-più – ero un dannato gentiluomo. “Di cosa parli? Come ti manco di rispetto?” Il suo tono è sincopato, accusatorio. “Non hai mai cambiato una volta il rotolo della carta igienica.” Sta scherzando, giusto? Seriamente, ditemi che mi sta prendendo per il culo. “E come esattamente io che non cambio il rotolo della carta igienica ti manca di rispetto?” La sua faccia si fa bianca, come se fosse scioccata e io non capissi immediatamente la follia che ho detto. “Bene, chi pensi che la cambierà?” “Uhh.. io no.” Lei spalanca le braccia come se avessi appena detto le parole magiche. “Esattamente.” Mi pizzico il naso. Forse se argino il flusso di sangue al mio cervello, potrei riuscire a svenire. Lei va avanti, “Tu non ci pensi per niente! Tu semplicemente immagini, ‘Oh, lo farà Kate. Non ha niente di meglio da fare..’..” Misi una mano avanti interrompendola. “No, no – io non penso quello! Se mi serve la carta igienica ed è li, la uso. Se non c’è, improvviso.” La sua faccia si raggrinza. “Beh, questo è proprio disgustoso.” Quindi questo è come ci si sente ad essere intrappolati nelle sabbie mobili. Tu scalci e ti sforzi.. ma continui lo stesso ad affondare. “La sai una cosa? Okay, va bene. Hai ragione. Cambierò il rotolo della carta igienica da ora in avanti. Problema risolto.” Ma evidentemente non è così Lei incrocia le braccia. “Non voglio avere ragione, Drew. Non voglio che cambi il rotolo della carta igienica perché te l’ho detto io. Voglio che tu voglia cambiare il rotolo della carta igienica.” Okay – ora comincio a ridere, non posso farne a meno. “Perché cazzo qualcuno dovrebbe voler cambiare il rotolo della carta igienica!” Lei sembra offesa. Moltissimo. “Per me. Per me, Drew! Lo sai, accade che mi piaccia fare cose per te perché ti amo. Ma solo se tu lo apprezzi. Quando diventa tutto.. scontato.. allora mi sento degradata. E mi fa venire voglia di non fare più cose per te!” Le sue labbra si muovono. Lo so che sta cercando di dirmi qualcosa.


Che cos’è? Non ne ho idea. “Non so nemmeno cosa significhi tutto questo!” Lei mi punta contro il dito. E saltella su e giù. “Si, lo sai! Solo che fai finta di non capire la mia posizione apposta per farmi impazzire.” No, veramente non lo sto facendo. Perché se la giudichiamo da questa discussione lei è già pazza. E poi mi viene in mente una cosa. “Hai il ciclo?” La sua bocca si spalanca. E tu potresti voler fare un passo indietro, perché penso che la sua testa potrebbe veramente esplodere. Lei agguanta la cosa più vicina che trova – una fotografia di noi in vacanza due mesi prima – e me la lancia verso la testa. Come se fosse un freesbee. Per mia fortuna ha una pessima mira. Lo scaffale dietro di me? non è altrettanto fortunato. Smash! “Perché è sempre così ogni volta che una donna è giustamente arrabbiata, i ragazzi danno sempre la colpa alla sindrome pre-mestruale?” Per favore. Sono stato dalla parte ricevente della psicosi indotta dalla sindrome pre-mestruale di Alexandra abbastanza spesso da riconoscerne i segni. “Oh, non lo so.. potrebbe essere perché di solito ne è la ragione?” E qui Kate comincia a prendermi a pugni. Con entrambi i pugni. Come un bimbo dell’asilo che va al tappeto per il suo pastello preferito. “Sei.. un.. tale.. cretino!” Da qualche parte, tra il secondo e il quinto pugno, il mio uccello fa capolino da dove si stava nascondendo dopo il bagno di birra per valutare la situazione. Per vedere se c’è qualche possibilità di volgere questo stato di dispiacere in qualcosa.. un po’ più di suo gradimento. E lui pensa che qualche possibilità ci sia. E quindi agguanto I polsi di Kate e la faccio arretrare contro il muro, trattenendo le sue mani sopra la sua testa. Legata – che bella visione vederla così. Il suo mento è alto, e i suoi occhi scintillano. “Non mi piaci per niente adesso!” Io sghignazzo. “lo percepisco.” Lei si gira e spinge ma non riesce a liberarsi. Come uno di quei splendidi pesci esotici catturati in una rete. “Tu sei uno cazzone insensibile.” Mi sporgo, pressando la metà inferiore dei nostri corpi insieme. “Mi rincresce. Accade che il mio cazzone sia estremamente sensibile. Vuoi vedere?” Kate capisce al volo cosa sta per succedere e apre la bocca per protestare. Cosa che funziona benissimo per me. mi avvento in picchiata e


copro le sue labbra con le mie. Lei prova a girare la testa per allontanarsi, ma le agguanto il mento e lo tengo forte. Cosa che le permette di prendere una delle sue mani nuovamente libere e seppellirla nei miei capelli. Prima di tirarli con tutta la sua forza da figlia di puttana. Alzo la mia bocca dalla sua. “Energico. Apprezzo il fatto che cerchi di rendere le cose più interessanti, ma non è davvero necessario.” E poi mi fiondo sul suo collo, leccando e succhiando, facendomi strada giù verso il suo decolté. Kate mi schiaffeggia la spalla, ma non c’è davvero intenzione di fare qualcosa dietro a questo. Il che significa che l’ho battuta. “Sono ancora arrabbiata con te.” “Sono certo che lo sei.” Fermo il naso contro la sua pelle, inalando profondamente. Poi prendo un capezzolo in bocca – attraverso il vestito – e lo succhio forte. Vedete, i seni di Kate sono come una specie di bottone di accensione. Non importa quanto stanca o di cattivo umore possa essere, un po’ di attenzione a quei ragazzacci cambia le cose in maniera molto veloce. La sua testa sbatte all’indietro contro il muro. E lei geme, trattenendo in posto la mia testa. Accensione! Le agguanto un ginocchio e lo sollevo in alto intorno alla mia vita, allineandoci, e mi metto a sgobbare contro di lei. E nonostante i miei vestiti inzuppati, riesco a sentire quanto sia calda. Eccitata. “Sei un bastardo.” Io rido. “Lo dici tu.” La bacio di nuovo, le nostre lingue aggrovigliate nella loro personale battaglia. Poi faccio scivolare la mia mano tra di noi, giù verso le sue mutandine. È scivolosa e liscia. Umidità vellutata. Quando spingo due dita dentro di lei, la sua voce cambia. È tutta sospiri e gemiti. Non c’è più traccia del distacco incazzato di prima. “Dio.. Drew..” E poi mi sta tirando contro di lei e risponde al mio bacio con tutto quello che ha. Dicendomi senza parole quello che sapevo da molto tempo: arrapata e arrabbiata sono una combinazione favolosa. Spingo giù i miei pantaloncini e mi porto entrambe le sue gambe intorno a me. pressandola contro il muro. Ma proprio mentre sto per scivolare a casa, Kate mette i palmi contro la mia fronte e spinge indietro. “Aspetta.. no.. aspetta..” Aspetta? Aspetta? Io odio aspettare. “Cosa?” Anche se sta ansimando, i suoi occhi sono rotondi e scuri di.. dispiacere. “Dobbiamo parlare di questo. Non possiamo semplicemente coprire le


nostre discussioni col sesso. Ho alcuni validi problemi qui, e se questa storia deve funzionare, dobbiamo risolverli.” Premo la fronte sulla sua. Pensando. O cercando di farlo comunque. Con il mio cazzo così vicino alla Mecca, è difficile ricordare il mio stesso nome al momento. E poi tutto diventa chiaro. E io guardo il viso di Kate. “Quindi, in poche parole.. vuoi che smetta di fare la testa di cazzo?” “Si. Moltissimo.” Annuisco anch’io. “D’accordo. È davvero tutto quello che hai bisogno di dire, piccola?” E poi quelle labbra che amo si aprono in un largo e felice sorriso da scopami-contro-il-muro. “Okay, allora.” Lei striscia il mio labbro inferiore tra i denti prima di spostarsi sulla mia mascella e stuzzicarmi il collo. Poi mi sussurra, “Perderai la partita.” Io strappo la sua biancheria intima e allontano dalla mia vista quello che rimane del suo vestito. “Fanculo la partita.” È per questo che Dio ci ha donato i dvd recoder, giusto? Lei ride malvagia. E mi guarda dritta negli occhi “Preferirei che scopassi me.” Vi ho mai detto quanto totalmente adori questa donna? Mi allontano solo il tempo necessario per sfilarmi via la camicia inzuppata da sopra la testa. “Dio, ti amo.” Kate ride di nuovo. E nel sua migliore interpretazione di Han Solo mi dice: “Lo so.” *** Okay, signore – che cosa abbiamo imparato da questo esempio? Facciamola semplice. Siate generiche, e non impantanateci con le cose specifiche. Ci confondono e basta. Sei uno stronzo. Sei un maiale. Smettila di comportarti così. Una qualsiasi delle frasi precedenti funzionerà bene. E per quanto riguarda Kate e me? abbiamo avuto la nostra prima litigata da conviventi-nel-peccato. Una pietra miliare. E andiamo! Complessivamente, penso che sia andata abbastanza bene. In effetti, se tutte le nostre liti finissero in questo modo? Non mi lamenterei per niente. No. Aspetta. Ritiro tutto. Se tutte le nostre liti finissero così? Pianifico di lamentarmi un bel cazzo di più.


*******

La stronza colpisce ancora (dal punto di vista di Kate) Gli uomini amano Guerre Stellari. Non allo stesso modo in cui le donne amano Titanic o Le Pagine della Nostra Vita - piango ogni volta che li guardo. Ma Guerre Stellari per gli uomini è diverso. Non è solo intrattenimento. Loro ci credono. E' il loro manuale, la loro Bibbia. A quanto pare, tutti i segreti della vita si possono essere svelati guardando i film di George Lucas. O almeno i primi tre. Secondo Drew, gli ultimi tre "fanno schifo". Adesso stiamo guardando "L'Impero colpisce ancora". Drew e io viviamo insieme da poco più di un mese. ma sembra che sia più tempo. Hai presente quando ti fai i colpi di sole? E solo dopo un giorno e due non riesci più a ricordarti come portavi prima i capelli? Non riesci a immaginare un tempo in cui i tuoi capelli non avevano queste vibranti e sfaccettate sfumature? E' molto simile a questo. Eccoci lì - sul pavimento, accoccolati tra una montagna di cuscini e coperte, a mangiare pop-corn - mentre Han Solo sta per essere congelato nella carbonite. Oh, e c'è anche Mackenzie. Alexandra e Steven ci hanno chiesti di badare a lei per il pomeriggio. "Non capisco" Gli occhi di Drew non si staccano dallo schermo. "Cosa non capisci?" Mi siedo e spiego. "Questo sta in tutta probabilità per morire, e la donna che ha desiderato per tutto questo tempo alla fine gli dice che lo ama - e cosa dice lui? "Lo so"? Che razza di battuta è questa?" Drew sembra sinceramente scioccato. "Ehm… La migliore nella storia del cinema?" "Perché non le hai semplicemente detto che la ama anche lui?" Lui si siede, dandomi la sua totale attenzione.Preparatevi a ricevere una lezione esclusiva dei più dettagliati aspetti (complessi) della logica maschile. "Perché è Han maledetto Solo. E' il tipo più figo della galassia. Lui non ha bisogno di dire che la ama - guarda tutto quello che ha fatto per lei.Lei dovrebbe saperlo già." Tipico. Scuoto la testa e guardo Mackenzie, che siede tra di noi. "Quando


ti innamorerai? scegli un tipo come Luke." Drew è profondamente offeso."No.Non se ne parla.." "E' dolce. Coraggioso ma sensibile." "Luke è una puttanella lamentosa fino al "Ritorno dello Jedi". Mackenzie si allunga per prendere la calcolatrice e aggiunge dieci al conto. Vi siete persi il barattolo delle parolacce poggiato sul tavolino da caffè?già - è quasi pieno.Dico che Drew dovrebbe semplicemente comprarle una Ferrari adesso.Per quando sarà grande abbastanza per guidarla, sarebbero più o meno in pari. "Se decidi di volerti sposare, Mackenzie- un giorno- dovrebbe essere con uno come Han." Mackenzie volta la testa per guardare Drew e poi me, come se stesse guardando una partita a Wimbledon. "E' egoista ed egocentrico. sempre a correre da una parte all'altra nella sua navicella spaziale.." "Sarebbe la Millenium Falcon, giusto perché tu lo sappia."Mi interrompe Drew. Ignoro la sua correzione."Ed è chiaramente un playboy!un donnaiolo. Perché dovresti voler vedere Mackenzie con uno così?" "Ti correggo: era un donnaiolo. Finchè non ha incontrato Leila. lei lo ha cambiato.e Mackenzie -come Leila- sarà intelligente, forte e carismatica.si mangerà un rammollito come Luke a colazione. Han, d'altro canto, le saprà tenere testa. saprà soddisfarla. Mi fa un sorrisetto- in quel modo che mi provoca una stretta allo stomacomentre aggiunge "come noi". Io gli sorrido dispettosa. "ma io non sono mai soddisfatta.Voglio sempre di più." La voce di Drew si incrina suggestivamente. "immagino che dovrò lavorarci di più, allora." E all'improvviso, siamo nel paese della Lussuria. Abituatevici - succede spesso. I nostri sguardi si incatenano, le nostre bocche gravitano l'una verso l'altra.Non preoccupatevi di Mackenzie; Non è nulla che non abbia già visto. Drew è fissato con le manifestazioni d'affetto in pubblico. perché quando si tratta di affetto- ed di qualsiasi altra cosa, se è per questo- e impaziente e viziato. quindi se vuole toccarmi o baciarmi? Lo fa. e davvero non se ne importa niente di chi c'è intorno in quel momento. Può essere davvero eccitante -o incredibilmente frustrante, a seconda della circostanze. Prima che le nostre labbra si tocchino, il telefono squilla. E la testa bionda


di Mackenzie spunta tra di noi. "Vado io!" Alexandra dice che è una vera appassionata del rispondere a telefono, ultimamente. "Res-denza Evans-Brooks?" Adorabile, vero? ascolta dal ricevitore, poi si gira verso Drew. "Zio Drew, è il portiere.Dice che c'è un pacco per te." "Digli di firmare per me, lo prendo più tardi." Lei ripete.Poi ascolta ancora e dice "lui dice che è de-pe-ri-bile." Drew aggrotta le sopracciglia, chiedendosi di cosa possa trattarsi. "Ok.Digli di mandarlo su." Drew mette in pausa il film.Prima di alzarsi, mi prende la mano e la bacia delicatamente. E suoi occhi promettono che avrò molto di più. questo è il nostro primo week-end con i vestiti. e sebbene adori Mackenzie mentirei se non dicessi che non vedo l'ora di un po' di attività non "adatte ai bambini" più tardi. Si… il mio nome è Kate e sono una recente accolita tra i sesso-dipendenti. Ma andiamo, Potete biasimarmi? Miaooooo. la mascella di Mackenzie casca mentre lei si lancia in avanti "Sembrano gattini!" Toglie il coperchio dalla scatola."si! E' una scatola intera piena di gattini!" E' mai possibile? Mi alzo e sbircio dentro. otto gattini, per essere precisi. Drew guarda il corderie con fare accusatorio. "Che cazzo sono questi?" "Questi sono i suoi gattini adottivi." "I miei che?!" L'uomo dei gattini controlla la sua cartellina. "Drew Evans, giusto?" Lui annuisce. "Lei ha firmato come padrone adottivo per animali. Questi sono sotto la sua responsabilità per le prossime quattro-sei settimane." Drew sta già scuotendo la testa. "Io non ho firmato per questa merda. Io odio i gatti - sono gli animali da compagnia di Satana." L'uomo dei gattini allunga la cartellina a Drew."Non è quello che dice qui." A questo punto, Mackenzie sta coccolando e amoreggiando con la scatola di palle di pelo miagolanti. e io mi copro la bocca per soffocare le risate. Avete già capito? "La ucciderò. Giuro su Dio! Sarò figlio unico prima che questa giornata sia finita!" Qui è quando comincio a ridere. Di gusto. E poi gli chiedo, "che cosa ti


aspettavi? Hai fatto consegnare un animale da fattoria al suo condominio la mattina di Natale." "Quello era un regalo! Questo è solo meschino!" Drew ridà la cartellina all'Uomo dei gattini. "riportali indietro. c'è stato un disguido. Non possono restare." L'uomo dei gattini sembra deluso."questo è davvero terribile. senza di lei, questi piccolini verranno soppressi per la fine della giornata." Grandi e rotondi occhi blu fissano Drew. "Che significa soppressi, zio Drew?" Drew osserva il suo vizino triste per circa cinque secondi. Poi abbassa la testa, sconfitto. "Maledizione." Sorrido a Mackenzie "Significa che i gattini restano, tesorino." "Yupiiie!"E comincia a tirarli fuori dalla scatola,uno ad uno. L'uomo dei gattini si volta per andarsene "Buone vacanze,che Dio ci benedica." Drew si acciglia. "Si, si. Buon anno nuovo del cavolo." Poi chiude la porta con un calcio. "Tu ti chiamerai Nala, e tu Simba, e tu Fluffy, e tu Muffy… e chiamerò te Drew junior! Assomiglia allo zio Drew, non è vero zia Kate?" Oh, si - sono già la zia Kate. Quanto è fantastico? "Si, gli somiglia. E' molto carino e sembra anche sveglio. Non credi, Drew?" Sta ancora tenendo il broncio."Gia, fantastico. Hey, ho un idea - perché non portiamo Drew Junior e suoi amici giù sul fiume Hudson e vediamo se sanno nuotare?" Mi avvicino rilassata al mio fidanzato."Non lo faresti." "ah, No?" abbasso la voce. "No. Perché soccorrere poveri animali indifesi mi fa sentire molto.. bollente." Drew alza le sopracciglia. "Quanto bollente?" Mi lecco le labbra. Lui segue il movimento. "molto. Probabilmente avrò bisogno che mi rinfreschi un po' con… cubetti di ghiaccio… o panna montata…" Mi mette le mani sui fiacche e mi tira in avanti. "Mmmm. Forse.. i gattini hanno i loro aspetti positivi, dopo tutto." Sorrido e annuisco. E poi le nostre bocche sono allacciate.gli avvolgo le braccia al collo, e miei piedi lasciano il pavimento mentre Drew mi solleva. Non appena la sua lingua si affaccia fuori per giocare, Mackenzie lo chiama. "Zio Drew! Simba ha fatto la pipi su tappeto!" Lui sospira. E preme la fronte contro la mia.


"Manderò alla Stronza il conto quando faccio pulire i tappeti. No. meglio.. me li farò sostituire. Questo si che le roderà il culo." Non voglio che lui sia troppo concentrato in una guerra con la sorella. Non quando ci sono così tante altre faccende - ben più piacevoli - su cui potrebbe concentrarsi. "lascia perdere Drew. E dopo che Mackenzie se ne sarà andata, puoi mordere il mio di culo." Lui ride. E mi morde il lobo dell' orecchio. "Hai ragione. Questo sarà molto più divertente." FINE

Torna a trovarci domenica prossima, per una nuova puntata delle “Traduzioni di CrazyforRomance”e leggere un nuovo esclusivo progetto: Solo su http:// www.crazyforromance.blogspot.it. Se vuoi ringraziarci per questa traduzione clicca su G+1 a questo link: http://crazyforromance.blogspot.com/2013/12/non-cercarmimai-piu-emma-chase-extra-scene-aggiuntive-traduzioneitaliano.html Grazie per il tuo sostegno!


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