Musica
A TEATRO CON UNA NUOVA IDENTITÀ Manuel Agnelli, 48 anni, musicista, cantante, autore e produttore, forma gli Afterhours nel 1986 insieme a Paolo Cantù, Lorenzo Olgiati, Alessandro Pellizzari. Nel 1987 il gruppo pubblica il 45 giri My bit boy e, successivamente, il primo album, All the good children go to hell (tutte le foto Andrea Samonà, tratte dal booklet del dvd Hai paura del buio? - il film)
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Hanno da poco finito un tour e ne cominciano subito un altro. Manuel Agnelli e gli Afterhours non si fermano mai. Dopo il successo di “Hai paura del buio?” suoneranno ancora dal vivo calcando i palcoscenici teatrali in tutta Italia di Cristiana Zappoli
cambi di formazione sono sempre occasioni per un rinnovamento. È così che bisogna interpretarli». A parlare in questo modo è Manuel Agnelli, leader e anima degli Afterhours. La band indie rock italiana si è formata nel 1986 proprio da un’idea di Agnelli e da allora ha attraversato diversi cambiamenti di formazione, di cui i più recenti sono stati l’abbandono del gruppo da parte di Giorgio Prette, che era con la band da 25 anni, e quello di Giorgio Ciccarelli, dopo 15 anni di collaborazione. «Quando si forma un gruppo fra giovanissimi - prosegue Agnelli - la componente personale, l’amicizia, è parte integrante del progetto stesso. Crescendo le cose cambiano. Noi siamo
tutti ultraquarantenni ed entrano in gioco molte altre componenti. Per esempio lo stimolo a livello intellettuale, la serenità della propria famiglia, i diversi obiettivi da raggiungere. Io credo che i cambiamenti all’interno di una formazione siano sempre un’importante occasione di miglioramento musicale ma anche personale: “rimescolare le carte” e riorganizzare le cose con lo scopo di sentirsi meglio. Non è facile fare il nostro mestiere, soprattutto in Italia, però non possiamo negare che sia comunque un mestiere da privilegiati, potenzialmente meraviglioso, quindi ogni volta che si presenta l’occasione per poterne godere al massimo bisogna farlo». Gli Afterhours sono re-