Musica
UN RITORNO ALLE ORIGINI MOLTO ROCK
l tempo è una marea che ci trascina via, ma se impariamo a remare potremmo in qualche modo esserne complici e sopravvivere partecipando agli eventi». Red Canzian parla così del trascorre del tempo, il tema centrale del suo ultimo album, il primo post Pooh, il primo da solo. «Nell’album - prosegue - si trattano tanti argomenti e si raccontano tante storie, senza nostalgia e spesso con evidente criticità. Il passato vale in quanto specchio di quello che abbiamo fatto ma dobbiamo renderci conto che è ‘passato’. Dobbiamo essere pronti a meravigliarci ancora, e essere coscienti di quello che riusciamo a dare: a volte il peggio, a volte il meglio di noi». L’album Testimone del tempo contiene tredici brani tra cui quello che Red Canzian ha portato a Sanremo quest’anno, Ognuno ha il suo racconto: «Ci ho messo circa un anno per scrivere e registrare questo album, - racconta - ma è probabilmente occorsa tutta una vita per “ricomporlo” dentro di me. In ogni brano c’è infatti una qualche traccia della musica che ho amato e che mi ha fatto decidere, ancora ragazzo, che questa sarebbe stata la mia vita». L’album contiene canzoni scritte da nomi eccellenti. Ho avuto la fortuna di essere stato “viziato” nella mia vita da parolieri del calibro di Valerio Negrini, che se n’è an-
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Foto Alessandro Carlozzo
Con la partecipazione a Sanremo Red Canzian ha inaugurato la sua nuova stagione da solista dopo una vita passata insieme ai Pooh. E dal 4 maggio partirà il suo tour di Cristiana Zappoli
dato un po’ troppo presto, o di Stefano D’Orazio, e non posso proprio cantare cose che non mi arrivano al cuore, che non assomigliano alla mia musica. E così ho chiamato in aiuto amici fantastici come Enrico Ruggeri, Ivano Fossati, Renato Zero, Ermal Meta, Fabio Ilacqua, Vincenzo Incenzo, Miki Porru e Gabriele Cannarozzo, a vestire le mie note. In maggio sarà in tour nei teatri italiani. Cosa aspettarsi dal suo primo tour da solista? Sto lavorando a questo spettacolo da tanto... voglio fare una cosa mai fatta prima: il racconto della grande musica che ha cambiato il mondo, i modi e le mode, dagli anni ’50 ad oggi. Canterò canzoni di Elvis Presley, dei Beatles, dei grandi cantautori italiani come Tenco e Paoli, di Bob Dylan. Tratterò la canzone di protesta americana e quella nostrana: noi qui non avevamo il Vietnam ma c’erano gli attentati terroristici al Brennero, dove morirono molti nostri militari, e i Pooh scrissero un brano che fu censurato e parlava proprio di questo: Brennero ’66. E poi racconto la Swinging London, che ho vissuto di persona, Piccadilly Circus, Carnaby Street, la grande invenzione di Mary Quant, la minigonna, e la musica, con la quale speravamo di cambiare il mondo; la nostra pacifica rivoluzione, quella del “fate l’amore non fate la guerra”, e in un brano che condivido in duetto col grande Aldo Tagliapietra, cantante storico delle Orme, raccontiamo che qualcosa si è perso, ma qualcosa è rimasto, di quel tempo. Ma suonerò anche la musica rock progressiva, dai Pink Floyd in poi, e non mancherà la musica che ho fatto e scritto con i Pooh, dei quali farò alcuni brani che possono essere reinterpretati nel più completo rispetto della storia. Il tutto, oltre alla musica, raccontato a parole e a immagi-
ni: ci sarà un “film” di oltre due ore a supporto della narrazione, delle canzoni. Il pubblico conoscerà un Red Canzian diverso da quello che conosce? Già a Sanremo tutti mi dicevano che non mi avevano mai sentito cantare in modo così preciso e potente... colpa mia, forse, che non ho mai forzato per mettermi in luce? Per me una band ha regole precise che io, di sicuro, ho rispettato, senza sgomitare. Un Red Canzian più rock? Quando riparti per un nuovo viaggio metti nella valigia le cose care, una foto di tuo padre, di tua moglie e dei tuoi figli, il libro che ami rileggere. Porto le cose della mia vita e la musica che mi ha formato: prima di entrare nei Pooh era sicuramente la musica rock, per cui, inevitabilmente, nel mio nuovo lavoro si trovano tracce evidenti di questo modo di suonare e di intendere la vita. Poi, sempre lontani dalla voglia di etichettare le emozioni, ritroverete me, quello di sempre, quello che ha voglia di vita e di saltare sul palco, solo un po’ più libero di decidere e di sbagliare da solo. A proposito di questo, come si sta sul palcoscenico da soli? Più larghi! Scherzi a parte, il palco l’ho sempre amato e mai temuto, colpito fin da piccolo dalla sindrome del “clown”. A sette anni, a Jesolo, la sera salivo su una sedia impagliata, nella strada più trafficata dai turisti, e cantavo Con 24.000 baci per farmi applaudire. E poi sono così meticoloso che dubbi e paure me li tolgo prima, studiando, preparandomi. Lei ha cominciato con Sanremo una nuova carriera da solista. Cosa si aspetta da questa nuova avventura? Innanzitutto vorrei far sapere a tutti che non sono solo un musicista ma anche un autore, un cantante, uno che ama raccontare e quando lo fa, lo fa col cuore. E poi spero che tutto l’amore che nella mia vita ho dedicato alla musica, continui a essere un bisogno preponderante per me. Ha definito la fine della carriera dei Pooh “una benedizione”. In che senso lo è stata? Una benedizione del cielo è stata la saggezza che ha illuminato la nostra scel-
IL DISCO È disponibile nei negozi tradizionali il 45 giri dell’album, contenente una speciale ed esclusiva versione con orchestra, disponibile solo su vinile, del brano sanremese e, sul lato B, Presto, tardi, forse, mai. Un’edizione limitata e numerata a 1000 copie contenente un originale vinile di colore azzurro.
Red Canzian insieme ai Pooh firma alcuni dei più grandi successi che hanno segnato intere generazioni e nel 2016 è tra i protagonisti della reunion per celebrare i 50 anni di storia della band
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Musica Red Canzian, 66 anni, inizia la sua carriera musicale con la band rock prog Capsicum Red, in cui milita per tre anni, fino a quando, nel 1973, non si unisce ai Pooh come bassista
ta. Difficilmente un artista trova il coraggio per scendere dal palco. A noi il destino qualche indicazione che forse stava arrivando il momento per farlo, ahimè, ce l’aveva data: facendo prima decidere a Stefano di lasciare la band e poi portandosi via il nostro poeta, Velerio Negrini. E un tavolo con quattro gambe, nonostante una quinta di riserva, se rimane con tre rischia di traballare, o peggio, di cadere, cambiano gli equilibri e cambia la visione del futuro. E poi la nostra storia, tanto unica e irripetibile, meritava un gran finale, non un lento spegnimento. I Pooh sono stati il progetto più importante della mia vita e ho passato con i miei amici e compagni di viaggio molto più tempo di quello passato con la mia famiglia. Il tempo che è passato dalla fine dell’esperienza con i Pooh e Sanremo le è servito? Ho voluto lasciare un anno di “fermo musica”, per rispetto, e perché penso che “non puoi separarti dalla moglie e risposarti la settimana dopo con un’altra”. C’è un tempo per tutte le cose. E così mi sono dedicato a un’altra grande passione mia, la scrittura. Ho scritto un libro, il quarto, e questa volta l’ho condiviso con mia figlia Chiara. Sano vegano italiano parla di etica vegana, informa su tante cose che non ci sono mai state dette o ci sono state raccontate in modo fasullo, e poi Chiara presenta cinquanta buonissime ricette da lei create, tutte rigorosamente veg. È stato un grande successo editoriale e di pubblico, per presentarlo abbiamo organizzato oltre 40 cene in giro per l’Italia, con una media di cento persone a sera e tutti sono “felicemente sopravvissuti”, anzi, molti si sono convinti al cambiamento. È un vegano di quelli integralisti? Ogni tipo di integralismo allontana la gente saggia e convince solo i deboli o gli idioti. Io credo nel libero pensiero e quindi nelle libere scelte, mi limito a raccontare, con gentilezza, una mia esperienza, poi ognuno trarrà le proprie conclusioni. Ha già scritto quattro libri. Scrivere le piace quindi.
Mi piace molto perché mi ritrovo, mi riconosco, e i pensieri e le parole fluiscono veloci, liberi, come se qualcuno me li stesse dettando. E poi con la scrittura, mentre correggo una frase, miglioro anche il mio modo di propormi, domandandomi spesso: cosa penserei di qualcuno che scrive una cosa così? Ha scritto anche dei manuali riguardanti i Bonsai. Com’è nata questa passione? Per caso, leggendo un libretto comprato in un autogrill, ma credo che questa passione fosse lì da tempo, a covare, e aspettasse solo che me ne accorgessi. Tanto che, come sempre quando inizio con un nuovo interesse, mi ci sono buttato a capofitto, sono stato un mese in Giappone per studiare quest’arte con i grandi maestri come Saburo Kato e Masayko Kymura. Al ritorno ho scritto un libro, Magia dell’albero, e tuttora ho un centinaio di piante a casa, tutte “impostate” da me. Qual è stato il momento più importante della sua carriera? Se parliamo di momenti pubblici citerei il mio ingresso nei Pooh, nel ’73, la vittoria di Sanremo nel ‘90 o i concerti della Reunion, nel 2016, con mezzo milione di persone che si sono unite in un meraviglioso e caldo abbraccio. Se devo cercare in qualche angolo nascosto e intimo del mio cuore, ricordo attimi commoventi, di quelli che davvero ti spezzano la voce e non riesci a cantare, in occasione di un nostro concerto a Lourdes, per i malati. Nel 2015 ha avuto un aneurisma dell’aorta: quell’esperienza l’ha cambiata? Come sempre apprezzi di più quello che improvvisamente stai perdendo, o hai rischiato di perdere. Ma io sono un grande fan della vita e l’ho comunque sempre apprezzata, diciamo che un pit-stop di questo tipo ti porta a riconsiderare il tempo, il suo valore, e impari a gustarne ogni sfumatura. E a diventare “testimone del tempo”, proprio perché lo hai vissuto fino in fondo e, almeno per ora, l’hai anche vinto!
◗ 4/05 Gran Teatro Geox, Padova ◗ 5/05 Gran Teatro Morato, Brescia ◗ 7/05 Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Udine ◗ 9/05 Teatro Creberg, Bergamo ◗ 12/05 Teatro Colosseo, Torino ◗ 13/05 Teatro Openjobmetis, Varese ◗ 16/05 Teatro Augusteo, Napoli ◗ 18/05 Teatro Verdi, Firenze ◗ 19/05 Teatro Lyrick, Assisi ◗ 20/05 Auditorium Parco della Musica, Roma ◗ 22/05 Teatro Metropolitan, Catania ◗ 23/05 Teatro Golden, Palermo ◗ 25/05 Teatro Team, Bari ◗ 27/05 Teatro degli Arcimboldi, Milano CONCERTI
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