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ATTENZIONE AI PROPRI DESIDERI A febbraio sarĂ al cinema il nuovo film diretto e interpretato da Silvio Muccino. La storia di tre persone con un sogno da realizzare che affidano la propria vita a un life coach molto convinto delle proprie capacitĂ di Clara Dalledonne
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iovanni Canton è quello che oggi si chiama comunemente life coach, un funambolico trainer motivazionale tanto convinto di essere il migliore che per dimostrare la veridicità delle sue teorie accetta la sfida di portare tre “fortunate” persone, scelte fra centinaia di candidati, al successo, realizzando così i loro più profondi desideri. Qualunque essi siano: lusso, potere, piacere, amore, oppure semplicemente un lavoro o una casa… È il protagonista di Le leggi del desiderio, l’ultimo film diretto da Silvio Muccino, che interpreta anche Canton. Con lui Maurizio Mattioli, un venditore porta a porta ormai in pensione che vuole rimettersi in gioco; Carla Signoris, moglie e madre di famiglia, che vuole diventare una scrittrice famosa nel campo dei romanzi hard; e Nicole Grimaudo, che è Matilde, una donna alla ricerca dell’amore, il cui rapporto con Canton prenderà una piega inaspettata. Il film è una commedia decisamente movimentata, un grande show alla maniera anglosassone, e fotografa in pieno il momento che sta vivendo l’Italia: in mezzo alla crisi dilagante le persone hanno dei desideri e vogliono realizzarli ma non sanno come fare. Il life coach è colui che sa come fare. È una figura che ancora non è stata spesso raccontata al cinema ma che nella realtà si sta facendo strada velocemente. Ma non tutto è facile come potrebbe sembrare e se questo film avesse un sottotitolo, ha detto Silvio Muccino, sarebbe “attenti a quello che desiderate perché potreste ottenerlo”. Silvio Muccino, di questo film è regista, interprete e co-sceneggiatore. È proprio in tutto e per tutto una sua creatura: è soddisfatto? «Ammetto di esserne pazzamente orgoglioso. E lo sono perché non è un one man show, perché è stato un vero e proprio lavoro di squadra. Io ho fatto solo da direttore d’orchestra: Carla Vangelista mi ha fornito una storia e una sceneggiatura terribilmente stimolanti che mi hanno dato la possibilità di giocare come attore nel vestire i panni di un funambolico life coach e di divertirmi come regista nel costruire un grande spettacolo intorno ai tre veri protagonisti di questa storia, - Nicole Grimaudo, Maurizio Mattioli e Carla Signoris - che interpretano meravigliosamente le tre “cavie” che si sottopongono alle cure del mio personaggio». In che modo il film rispecchia l’Italia di oggi? «I life coach o “motivatori professionali” sono la diretta conseguenza dello spaesamento di oggi, sono i veri figli della crisi: in un mondo in cui nessuno sa più come arrivare a fine mese o come realizzare i propri sogni, loro si propongono come coloro che hanno la risposta. Il segreto della felicità.
In apertura, Silvio Muccino, 32 anni, è attore, regista e sceneggiatore. Nel 2006 ha pubblicato il suo primo romanzo, Parlami d’amore, scritto a quattro mani con Carla Vangelista. Sopra, insieme a Nicole Grimaudo, una delle protagoniste del film
Il film è critico nei confronti di questa categoria. «Non li salva né li condanna. Li osserva e pone delle domande. Domande a cui sarà lo spettatore a rispondere. Domande come: “qual è il prezzo del successo?”, “fino a che punto sei disposto a spingerti per raggiungere i tuoi obiettivi?”, “cosa significa essere vincenti?”. Credo che i life coach siano figure molto affascinanti ma i veri protagonisti di questa storia sono i personaggi che ruotano attorno a loro. Cioè noi». Se fosse per lei i life coach sarebbero una categoria in via di estinzione? «L’ideale sarebbe che ognuno di noi imparasse autonomamente a scoprire che cosa desidera e di cosa ha bisogno per essere felice. I life coach hanno sicuramente un merito, quello di spronare le persone all’ottimismo, che è quello che in assoluto ci manca. Per dirla con Woody Allen in Whateverworks: “Se funziona, perché no?”. L’importante è avere sempre un alto e vigile spirito critico». Perché ha scelto questo tema? «Perché per me questo è il tema del momento. Vincenti, perdenti, successo, fallimento, e soprattutto desiderio. Non c’è programma televisivo, campagna pubblicitaria o propaganda elettorale che non faccia leva sul nostro desiderio di essere o di diventare qualcuno, e tutti ci propongono dei modelli vincenti a cui assomigliare. Ma è proprio in questo paragone costante con un modello irreale ITA EVENTI 67
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Oltre a essere il protagonista de Le leggi del desiderio, Silvio Muccino ne è anche il regista. Con lui, oltre a Nicole Grimaudo, recitano Maurizio Mattioli e Carla Signoris: entrambi sono anche doppiatori e comici
che si costruisce la nostra infelicità, che perdiamo di vista noi stessi, ciò che siamo davvero, ciò che vogliamo davvero». La morale de Le leggi del desiderio è che non è tutto oro quello che luccica? «Non c’è morale, e se c’è è tutta in quella frase che il mio personaggio urla nel trailer del film: “attenti a quello che desiderate perché potreste ottenerlo”». Cosa si deve aspettare il pubblico dal film? «Ho cercato di costruire un film che fosse spettacolare e divertente come gli show dei grandi life coach. Volevo un film che fosse un vero spettacolo per gli occhi, un’ora e mezzo di vero intrattenimento per ridere di noi e di questo momento. Ma è soprattutto una commedia romantica dove il cuore e le emozioni vere alla fine soppiantano le pirotecniche acrobazie del mio personaggio…». Vedremo Silvio Muccino ballare e cantare? «Ballare senz’altro, cantare ancora no. Però ho fatto qualcosa per cui ci vuole molta faccia tosta… ma non voglio anticipare altro». Si è divertito? «Come mai in vita mia. Sono stati mesi di puro divertimento. Entusiasmanti, leggeri, e coinvolgenti, 68 ITA EVENTI
mesi in cui ho riscoperto il vero motivo per cui amo tanto questo lavoro: perché è un grande gioco». È assente dal grande schermo da molto tempo, quattro anni. Perché questo periodo sabbatico? «Ho sempre fatto passare del tempo tra un film e l’altro. Infatti in ormai quasi sedici anni che faccio questo lavoro Le leggi del desiderio è solo il mio nono film. Il motivo per cui lo faccio è perché mi piace scegliere con attenzione i progetti a cui mi dedico, perché credo che, soprattutto quando inizi a lavorare a 15 anni come è successo a me, hai bisogno di vivere e di crescere per portare sullo schermo personaggi diversi e più complessi e perché questo lavoro è una benedizione quando credi in quello che fai ma può essere anche molto triste se lo fai da mercenario. Io per fortuna non l’ho mai fatto. Sono innamorato e fiero allo stesso modo di tutti i film che ho fatto, di quelli più o meno fortunati. E questo è l’unico vero lusso che mi concedo». ◗ Produzione Medusa, Lotus production - Regia Silvio Muccino - Sceneggiatura Silvio Muccino, Carla Vangelista Cast Silvio Muccino, Nicole Grimaudo, Maurizio Mattioli, Carla Signoris - Uscita nelle sale 26 febbraio 2015