Cinema
LA FEDELTÀ NON VA PIÙ DI MODA
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idarsi è bene, non fidarsi è meglio. Se c’è una morale nell’ultimo film di Giuseppe Loconsole sembra essere questa, e lo si intuisce fin dal titolo: Tu mi nascondi qualcosa. «Il film è una commedia a episodi - spiega Stella Egitto che interpreta una delle protagoniste - le cui storie talvolta si incrociano e talvolta no. Ma tutti gli episodi hanno un minimo comune denominatore: l’equivoco causato da una menzogna». Stella Egitto è Linda che sta insieme a Ezio (Alessandro Tiberi), formando una coppia molto affiatata, nonostante l’insolito mestiere di lei: Linda infatti è un’acclamata pornostar e lui non ne è affatto geloso. Ma la questione cambia quando comincia a sospettare che tra Linda e il suo collega di set ci sia qualcosa di più. Valeria (Sarah Felberbaum), fotografa provvisoriamente impiegata nell’agenzia in-
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Tre storie differenti accomunate, però, dalla menzogna. Stella Egitto, una dei protagonisti del film Tu mi nascondi qualcosa, ad aprile al cinema, è Linda, un’attrice porno sospettata di tradimento dal marito di Clara Dalledonne
vestigativa del padre (Ninni Bruschetta), si trova per errore a pedinare la persona sbagliata e scopre che la compagna di Francesco (Giuseppe Battiston) lo tradisce. Quando lui lo scopre però, è lei che lo lascia. Francesco piomba in depressione e Valeria è assalita dai sensi di colpa. Irene (Olga Rossi) fa un appello in tv denunciando la scomparsa di suo marito Alberto (Rocco Papaleo). L’uomo, ripescato in mare aperto, è rintracciato in un ospedale dove è ricoverato, sta bene ma ha perso completamente la memoria. Quando Irene raggiunge il marito, trova un’amara sorpresa: un’altra moglie tunisina (Rocío Muñoz Morales) è già al suo capezzale. Insomma, tutti hanno qualcosa da nascondere, con buona pace dell’onestà e della fedeltà, valori che, sembra dire il film pur con leggerezza, ormai sembrano trascurati. «Preferisco che chiunque veda il
Stella Egitto, 30 anni, è stata la protagonista del film Malarazza: una storia di periferia, che ha ricevuto la candidatura ai David di Donatello. Ha debuttato al cinema nel 2009 con Sulla strada di casa, per la regia di Emiliano Corapi
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film - prosegue Stella Egitto - provi a rintracciare la propria morale: non abbiamo avuto, credo, la pretesa di insegnare niente a nessuno con questo film. Io sono convinta che l’onestà, soprattutto quella intellettuale, sia il primo degli ingredienti necessari affinché un qualunque rapporto possa nutrirsi e resistere». Lei è una persona sincera? No, non sono una persona sincera. Ecco, sinceramente questa che vi ho appena detto è una bugia. Scherzi a parte, credo di essere sincera tanto da diventare, a volte, inopportuna. Perché consiglierebbe a qualcuno di andare a vedere questo film? Consiglio di vedere questo film perché nella vita di ciascuno di noi c’è un po’ di commedia e un po’ di sentimento e talvolta osservare quello che accade a qualcun altro può significare un po’ aprire gli occhi e arricchire di punti di vista le nostre personalissime esperienze di vita di tutti i giorni. Quando deve interpretare un nuovo personaggio, come si cala nella parte? Tutte le volte che devo affrontare un nuovo personaggio mi preparo studiando. Inizio a fare quante più domande possibile alla scrittura e cerco di trarne più dettagli possibili. Risalgo al contesto, al periodo storico, studio con attenzione come il mio personaggio si relaziona con gli altri personaggi. Se occorre scendo in campo, chiedo incontri, faccio sopralluoghi, osservo e “rubo” tutto quello che potrà servirmi ad aderirvi al meglio. È stata da poco in tv fra i protagonisti di una puntata de Il Commissario Montalbano. Come è andata? È stato bellissimo: da siciliana non vedevo l’ora di entrare a fare parte di questa squadra stupenda e collaudatissima e accanto a colleghi eccezionali come Luca Zingaretti, Peppino Mazzotta, Cesare Bocci e tutti gli altri. Una lingua stupenda quella del nostro inestimabile Camilleri, una storia articolatissima, un ruolo trasversale e difficilissimo. Che altro potevo desiderare di più? 76 ITA EVENTI
Ha iniziato a lavorare in teatro ma è diventata famosa con Distretto di polizia, in televisione, e poi è passata al cinema. Vorrebbe dedicarsi di più al teatro? Vorrei potermi dedicare a tutto quello che amo: il teatro, come il cinema, come la televisione di qualità. Tutti e tre sono sotto-linguaggi della stessa grande matrice: l’attorialità, che è necessario nutrire e allenare spaziando dal palcoscenico alla macchina da presa. Qual è la sfida più difficile per un’attrice? Trovare un equilibrio in rapporto all’attesa che è parte integrante di questo mestiere quasi quanto l’agire. C’è un personaggio in particolare che vorrebbe interpretare almeno una volta nella vita? Mi piacerebbe continuare a misurarmi con personaggi e storie più lontane possibile dalla mia di Stella, e con un personaggio maschile in teatro. E un regista con cui vorrebbe lavorare? Sorrentino, Garrone, Crialese.
Alcune immagini del film Tu mi nascondi qualcosa: il film racconta tre storie diverse che hanno come comune denominatore l’infedeltà
Ha detto di essere sempre stata una testa calda. Lo è ancora? Certo, più cresco e più la mia testa diventa caldissima. E non solo di concetti e idee. Sono una persona istintiva e senza filtri. Nonostante questa sua indole, sul set si considera un’attrice “disciplinata”? Sul lavoro più che mai non si scherza: il mio essere una testa calda non presuppone che nella vita o sul lavoro io sia indisciplinata, anzi. Mi è stato insegnato ad avere rispetto del prossimo sia nella vita che sul lavoro.
◗ Produzione Lime Film Regia Giuseppe Loconsole Cast Giuseppe Battiston, Stella Egitto, Sarah Felberbaum, Rocío Muñoz Morales, Rocco Papaleo, Olga Rossi, Alessandro Tiberi Uscita nelle sale 25 aprile 2018
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