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I soliti bergamarci
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312 Ev enti
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#47 - Free Fun Magazine
Fino al 2 marzo
F R A ~ G A L G A R I O Bergamanent #10 - Un’interpretazione di Leone Belotti / Calepio Press
I soliti bergamarci sono quelli che da 300 anni hanno quella faccia da trota-squalo del maschio di soldi o di potere che si dà l’aria del nobile ma è bastardo dentro, e si vede. Un tipo d’uomo moralmente un po’ suino, mediamente ignorante e piuttosto vanitoso, visibile per strada, nelle aziende, in società, sulle copertine patinate, sui manifesti elettorali, identico nell’espressione ai vecchi ritratti di Fra Galgario (il frate-pittore dei vip, al secolo Vittore Ghislandi, Bergamo 1655-1743) che si possono vedere alla Carrara (ndr: no, scusate, è chiusa da 5 anni). Secondo una ricerca #pensacheignoranza, il 69% dei bergamarci non sa chi sia Fra Galgario, e chi lo sa, crede sia una figura minore. Sui libri di storia dell’arte è il maggior ritrattista del '700 in Europa, l’anello di congiunzione tra la pittura veneta e quella fiamminga, il maestro delle lacche. Una storia tragicomica la sua, che si presta al gossip e all’amarezza, come i soggetti dei suoi ritratti. Gossip ancora ragazzo, mentre sta facendo il ritratto a una prosperosa contessa, quella, insoddisfatta, si apre il corpetto e gli sbatte in faccia il seno chiedendogli: ma perchè voi mi togliete quel che Dio m’ha dato? Il giovane Ghislandi fugge terrorizzato, scappa a Venezia, si fa frate. Starà a Venezia 25 anni, imparando i segreti del colore dai grandi maestri. Nella Venezia barocca sarà il frate pittore amante del ritrarre orfanelli, speculare al prete-rosso Vivaldi che adorava far suonare le orfanelle. Tornato a Bergamo, diventerà il ritrattista dei vip, lavorando fino a 90 anni, e facendo sempre e solo ritratti di 3 tipi: 1) bellissimi, di fanciulli bellissimi 2) bellissimi, di committenti orrendi 3) orrendi, di donne orrende.
Dal che derivano: 1) la fama di frate-pittore gay, con preferenze teen (il Cerighetto, il chierichetto, l’assistente più ritratto nella storia dell’arte, incarna per Zeri il modello ideale dai grandi occhioni e dalle labbra carnose e ricurve) 2) la fama di misogino 3) la vergogna-ignoranza dei bg b.got + ostracismo chiesa + iconoclastia femminista (le donne si vendicheranno). Amarezza Il corpus delle sue opere raccolte dal conte Carrara per la futura Pinacoteca, appena morto il conte, è smembrato e svenduto dalle nobildonne della commissione. Da lì in poi, l’oblio. Fu il Longhi, già “scopritore” del Lotto, a spiegare il senso di Fra Galgario ai moderni: distraendo committenti e spettatori con le magie del colore di vesti e tessuti, denudava le anime nei volti. Pietro Citati scrive: non si rendevano conto, mentre posavano, che il loro demoniaco ritrattista penetrava dentro di loro, e frugava nelle anime, o nelle contraffazioni delle anime. Gli aristocratici e i ricchi borghesi di Bergamo hanno gli sguardi rivolti verso sé stessi, in laghi di ansia e apprensione, forse nascondono follie; altri sono impavidi, arroganti, stolidi, immersi in tutto ciò che di equivoco e losco offre la vita. Un grande maestro, un minore nella sua città. Anche il Fra Galgario appeso nell’ufficio di presidenza della Ubi è stato sostituito con un’opera più glamour, optical, di un’artista donna. Tra gossip e amarezza, Fra Galgario continua ad aggirarsi inquieto tra i corridoi chiusi della Carrara (dove hanno messo i miei quadri?) e gli stanzoni dell’ex convento del Galgario dove posavano i vip, oggi dormitorio per extracomunitari dai grandi occhi e dalle labbra carnose.
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HAMBURGERIA D’ASPORTO a pranzo —
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lun-sab 08:00-21:30 / dom 18-21:30 035-0601959 / 388-7918897
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Via san bernardino 67/d - BG (Di fronte alla biblioteca Tiraboschi)
Febbraio
Sabato 1
21:00 Auditorium P.zza Libertà (CINE) LAB 80: Spettacolo d'arte varia per il trentennale delle Officine Schwartz + Brazil di T. Gilliam. 21:30 Polaresco (PUNK/GRUNGE) Music Wall Teleindipendenti (Brescia). 22:00 Edoné (HARD ROCK) Beverly Killz + Guelder Rose. Rocker Pub (HARD ROCK) Bigrough Live. Glamour/Treviglio (DJ SET) Les nuits de folie. Druso Circus (TRIBUTE/ROCK) Columbia - Tributo agli Oasis + Point break Djset - Video and Sound experience. Tessera + 5€ Paprika Jazz Club/Mariano (BLUES) Stefano Galli in concerto. Bloom Mezzago (GIPSY) Balkan Caravan #4 - Shantel + Babbutzi Orkestar. Upset/Seriate (BASS/ELECTRO) Dalmen calling presents Black Hole/ Vit / Turbulence w/ special guest Ak9 & Sikdope. 15€ con 2 consumazioni. Amigdala (DUB) Dub Club World Sound & Power (UK) + Dread Lion HiFi. 10€. Live Trezzo (ROCK) Glam Night w/ Aerosmith + Guns n' Roses Tribute + Air Guitar contest. 12€. 23:30 Under Music Club / Seriate (BASS) Stay Calmo, the party! Pigro on Sofa + Gipsy guy. 12€ Clash Club (INDIE ROCK/HOUSE) Hangover, Aegee & Spotter Unibg pres.: Erasmus Welcome Party - festa universitaria con tutti gli Erasmus di BG - AnimalHouse International DjSet Pacì Paciana (DNB) Mother Inc. presents This Is Dnb meets The Dreamers. 3€.
23:30 Daho Club (ITALIAN JOB) Borderline presenta: Mattia Barro from L'Orso Djset + Il Ragazzo del Piper
Domenica 2
10:00 Piani dell' Avaro/Cusio (CIASPOLATA) Ciaspolando con Gusto: 4° percorso enogastronomico invernale tra le baite d’alpeggio. 15€. Info e prenotazioni: Kairos. emotion@gmail.com. 16:00 ViaMoroniSedici (ART) Continuazione della collettiva "Di-segno in segno, generazioni a confronto". Fino a sabato 8. Edoné (MARKET) Barattiamo! Ridiamo valore alle cose + Mostra Fotografica “Già Judged” di The Unfolding Head con proiezione corto. 17:00 Bloom Mezzago (TEATRO) TeatrOk presents "Coppia aperta quasi spalancata". 8€. 18:00 Glamour/Treviglio (FOOD) Happy hour con Cucina Sperimentale. 21:00 Maite (COMEDY) Stand up comedy - Velia Lalli in "Ai confini del Bon Ton". Arci. O'Dea's (DJ SET) "Belli e bravi". In consolle Nic & Rob.
Lunedì 3
21:00 Maite (RAGS/BLUES) Old time monday's music - Max de Bernardi in concerto. Arci. Cinema ConcaVerde (CINE) Rassegna Original is better - Kill your darlings (Giovani ribelli). 21:30 Edoné (CINE) “A proposito di cinema” corso di introduzione al linguaggio cinematografico con Dario Catozzo. 22:00 www.facebook.com/ctrlmagazine (?) ( C)inema (T)rouvé | Le ( R)arità del (L)unedì #34.
Martedì 4
20:45 Cinema Conca Verde (CINE) Winter Filmfest Torna a Bergamo il Winter Filmfest con una selezione dal programma appena concluso a Brescia lo scorso dicembre. Tre Titùli: Valhalla (la risposta di Joe Ruspante alle evoluzioni di Into The Mind), The Road from Karakol (quando l'avventura non ha hashtag) e Iceland (un viaggio attraverso l'isola dei vulcani e dei ghiacci). I ben informati dicono anche che ci sarà una anteprima della prossima edizione. Da non perdere.
21:00 Pacì Paciana (CINE) rassegna CUORE DI MAMMA - offerta speciale pizza + birra artigianale! free entry. Mamo's (CANTA TU) Karaoke. ingresso libero. Auditorium P.zza Libertà (CINE) La febbre dell'oro / The Gold Rush; di Charles Chaplin 21:30 Daragi (ERASMUS) Serate internazionali re-opening party.
Mercoledì 5
17:30 Auditorium P.zza Libertà (CINE) La febbre dell'oro / The Gold Rush; di Charles Chaplin 21:00 Auditorium P.zza Libertà (CINE) LAB 80 – Inizio rassegna "Al cuore dei conflitti": Good Vibrations di L. Barros D'Sa + G. Leyburn. 4/6€. Rassegna fino a sabato 8.
21:00 Auditorium P.zza Libertà (CINE) Good Vibrations; di Lisa Barros D'Sa e Glenn Leyburn 22:00 Polaresco (ACOUSTIC) Serata aperta a tutti i cantautori. Chiunque voglia cantarcele, sarà il benvenuto! Druso Circus (JAZZ) Freetrio - Jazz sperimentale improvvisato. Tessera + 5€ cntr. ist.
Giovedì 6
18:30 Gamec (ART) Inaugurazione della mostra "Il classico nell' arte" - Modernità della memoria dall' arte greca a Bernini, Paolini, Pistoletto. 20:00 Beach Bar (SUPERFOOD) Hamburger night! 150 gr di carne di manzo da degustare in oltre 15 panini differenti. Le Blanc (ERASMUS) Aperasmus Europa- Aperitivo Internazionale con DJ Set. Cocktails 4€. Tigella Bella (SUPER FOOD) All you can eat! Tigelle e gnocchi fritti no limits! 21:00 Edoné (ART) Mostra fotografica “Fast frames” di Paolo Gianfrate - Un viaggio nella passione per i motori e per la velocità. Auditorium P.zza Libertà (CINE) Water; 5 registi israeliani e 3 palestinesi in un film di 7 cortometraggi 21:15 Ca del Fasà (ACOUSTIC) Concertini semi improvvisati in meno di 30 metri quadrati! 21:30 Glamour/Treviglio (QUIZ) Il Cervellone - sfida a squadre! Keller (ROCK/ALTERNATIVE) Le favole di Meg + The Fire. 22:00 Druso Circus (RNR) Roll on Time - Serata anni '50. Tessera. 22:15 Officina 43/Castel Rozzone (SWING) Brillantina Italian Swing.
Venerdì 7
19:00 Station Cafè / Treviglio (ART) Inaugurazione mostra fotografica "Haters gonna hate" di Alex J. Rozzoni. 20:00 Amigdala (INDIE) Live night Black Banana w/ My city room + La near Djset. Tigella Bella (SUPER FOOD) All you can eat! Tigelle e gnocchi fritti no limits! 21:00 Fuorirotta/Treviglio (TEATRO) Teatro Caverna Presenta lo spettacolo "L'italiano Piero". Auditorium P.zza Libertà (CINE) Halimin Put; di Arsen A. Ostojic Auditorium Ponteranica (TEATRO) Erbamil, per la rassegna "In the mood for", presenta: Love is in the Hair; di Laura Pozone e Spazi Vuoti 21:30 O'Dea's (TRIBUTE) Revolution Tributo ai Beatles. 22:00 CPG/Melzo (CONTEST) Steal Frames (The Wilde) + Lost Melody + I am the Distance. Druso Circus (INDIE) Gambardella + Il Fieno. Tessera + 5€ cons obb. Rocker Pub (TRIBUTE) The white paper - Tributo ai Beatles. Edoné (RAP) Freestyle Rap Battle By Teste Complesse - Guests star Brakka e Pregio. Polaresco (ROCKABILLY) Serata a tema per un tuffo nel passato. 22:30 Skin fantasies (ELECTRO) Origami w/ Yonatan Rukhman from Yud Ke + Franco Limone + Love Project. ARCI. Live Trezzo (POP/ROCK) Nomadi in concerto. 15€. 23:00 Bloom Mezzago (METAL/STONER) 15 anni di Ufomammut + Zolle. 10€. Pacì Paciana (TRASH) Livin' la Vida Loca w/ Pink Violence Squad.
Sabato 8
16:30 Ponte dell' Acqua (CIASPOLATA) Ciaspolando al tramonto: salita verso il passo San Marco, cena e discesa notturna. 30€. Info e prenotazioni: Kairos.emotion@ gmail.com 17.00 Auditorium P.zza Libertà (CINE) The Act of Killing; di Joshua Oppenheimer (leggi recensione nella rubrica “Cinema e altre eresie” a pagina 24) 19:30 Fuorirotta/Treviglio (ART&SOUND) Inaugurazione mostra Ettore Maccagno + live music w/ Riccardo Baudino + Fabrizio Pollio. 21:30 Polaresco (INDIE) Luca Dai + Atleticodefina in concerto. 22:00 Paprika Jazz Club/Mariano (TRIBUTE) Solid Rock - tributo ai Dire Straits. Rocker Pub (METAL) Speciale party metallo con ospiti d' eccellenza. Glamour/Treviglio (DJ SET) Les nuits de folie. Druso Circus (FUNKY) Dr. Funkenstein. Tessera + 10€ cons Edoné (POST FUNK) Bergamo Sottosuolo presents Bangarang! + CRTVTR. Skin Fantasies (LIVE) Crancy Crock + Palinka 10/14 € 22:30 Bloom Mezzago (ROCK) Trouble winter festival: The Peawees + The Leeches + Guests. 10€. 22:45 Koko's Club (ELECTRO/BASS) Viale Rossi Project w/ Pelussje. 15€ 23:00 Amigdala (ELECTRO) Laserblast The Rox & Trve. 8€. Pacì Paciana (BASS) Kind of Bass presents ED SOLO (UK). 5€. 23:30 Daho Club (HOUSE) Dalmen Calling & Scenario: special guest Matthew Lima.12€ con Clash Club (HIP HOP/ELECTRO) Sabotage w/ Dj Betty from Paris & surprise guest!
Domenica 9
16:00 Galleria 111 / Via Pignolo (ART) Inaugurazione prima mostra personale ed antologica dell' artista Dorotea Mauro.
21:00 Maite (BLUEGRASS) Old time monday's music - Michele dal Lago + Massimo Gatti in concerto. Arci. 21:30 Edoné (CINE) “A proposito di cinema” corso di introduzione al linguaggio cinematografico con Dario Catozzo. 22:00 www.facebook.com/ctrlmagazine (?) ( C)inema (T)rouvé | Le ( R)arità del (L)unedì #35.
17:30 Auditorium Circoscrizione (TEATRO) Matè Teatro presenta Gabaré - con fumo e raggi laser.5€. 18:00 Glamour/Treviglio (FOOD) Happy hour con Cucina Sperimentale. 18:30 Fuorirotta/Treviglio (!!!) Poetry Slam + Microconferenza sulla musicologia applicata con Paolo Ciarchi. 19:00 Polaresco (SHOW) Serata danze irlandesi - Quattro salti con il Kilt. 20:00 Amigdala (BLUES) Live night Poor Boys. 15/5€. O'Dea's (PARTY) John Terrible crazy djset 21:00 Maite (COMEDY) Stand up comedy - Francesco De Carlo in "Eccessiva loquacità". Arci. 22:00 Druso Circus (ACOUSTIC) Trio chitarristico di Bergamo. Tessera + 5€ cons obb.
Lunedì 10
Martedì 11
20:45 Auditorium P.zza Libertà (CINE) LAB 80 – Cinema d'autore in lingua originale: La Vie d'Adèle/La vita di Adele. 4/6€. 21:00 Mamo's (CANTA TU) Karaoke. ingresso libero. Pacì Paciana (CINE) rassegna Cuore di mamma - offerta speciale pizza + birra artigianale! free entry. 21:30 Daragi (ERASMUS) Serate internazionali - Erasmus party con DjSet. 22:00 Druso Circus (BLUES) Robben Ford + attribution. Tessera + 35€ cntr. ist.
Mercoledì 12
21:00 Mamo's (ASTROLOGY) cartomamos - lettura gratuita tarocchi. Auditorium P.zza Libertà (CINE) Venezia salva; di Serena Nono. Tratto dalla tragedia di Simone Weil. Introduzione a cura di Opera Bonomelli Onlus 21:30 Edoné (FOLK) Radiolution Live. 22:00 Druso Circus (JAZZ) Roger Rota Electric Maqamat. Tessera + 5€ cntr. ist.
Giovedì 13
20:00 Beach Bar (SUPERFOOD) Hamburger night! 150 gr di carne di manzo da degustare in oltre 15 panini differenti. Tigella Bella (SUPER FOOD) All you can eat! Tigelle e gnocchi fritti no limits! 21:00 Edoné (BEER) Degustazione di Birre Artigianali Belghe. Auditorium P.zza Libertà (CINE) Prima della pioggia; di Milcho Manchevski 21:15 Ca del Fasà (ACOUSTIC) Concertini semi improvvisati in meno di 30 metri quadrati! 21:30 Glamour/Treviglio (QUIZ) Il Cervellone - sfida a squadre! 22:00 Druso Circus (TRIBUTE) Echoes Tributo ai Pink Floyd. Tessera + 5€ cons. obb. 22:15 Officina 43/Castel Rozzone (JAZZ) Bolivar Jazz Quartet.
Venerdì 14
20:00 Gamec (KISS) Torna l' appuntamento dedicato a tutti gli innamorati per scambiarsi un bacio nelle sale della Gamec. Info: www.gamec.it Pozzo Bianco (SUPERFOOD) Tradizione Italiana. Scarpinocc + birra media = 10€. Amigdala (HIPHOP) Live contest Jimmy Breaks all. Tigella Bella (SUPER FOOD) All you can eat! Tigelle e gnocchi fritti no limits! 21:00 Auditorium P.za Libertà (ART&SOUND) Proiezione del cortometraggio "Worma" + Zayt Trio in concerto + special guest. 21:30 O'Dea's (TRIBUTE) Anderson Council - Tributo ai Pink Floyd. 22:00 Rocker Pub (HARD ROCK) Blekall + Colbacco's party
22:00 Edoné (POST PUNK/ALTERNATIVE) Bergamo Sottosuolo presents Cayman the animal + Please play loud + Brown Barcella DjSet. Paprika Jazz Club/Mariano (PERFORMANCE) Il trio a colori ensemble pittorico musicale. Polaresco (ROCK) Marbara + Braque Deos in concerto. Recensione a pagina 34. Druso Circus (INDIE) Fast animals & slow kids + Nice Confusion Aftershow DjSet. Tessera + 5€ cntr. ist. Keller (TRIBUTE) Le Giannissime - Tributo femminile a Gianna Nannini. 22:30 Skin Fantasies (REGGAE) The Bulldozer Reggae Night #3: I-Trees / Big Foot / dj Smash Bloom Mezzago (BASS) Beat Acrobatique Vol. 8 + Modulol Workshop. 5€. Pacì Paciana (PUNK/TRASH) Cornoltis + Antidoto alla noia + Fuck the Dj DjSet.
23:30 Under Music Club (BASSLINE) Stay Calmo special party; Quei Bravi Ragazzi : Pigro on Sofa / Gipsy Guy + special guest : PTW School djs
Sabato 15
16:00 Viamoronisedici (ART) Inaugurazione personale Carlo Previtali. 16:30 Ponte dell' Acqua (CIASPOLATA) Ciaspolando al chiaro di luna. 25€. Info e prenotazioni: Kairos. emotion@gmail.com 21:00 Live Trezzo (INDIE) Beady Eye in concerto. 35€. Auditorium P.zza Libertà (CINE) La mia classe, di Daniele Gaglianone 22:00 Skin Fantasies (PSICHEDELIA) Musica per fumatori d' oppio presents Prevedo Inondazioni + Skiver + Gemini live + Lastbeachstudio + Polso DjSet. Arci. Twentyseven/Mozzo (BLACK METAL) Kaiserreich + Imago Mortis. La Raza / Martinengo (E' UNA FESTA) NonPreoccuPARTY #preview Menez/Martinengo (ROCK/PUNK) Antefatti + Famous College. Glamour/Treviglio (DJ SET) Les nuits de folie. Druso Circus (TRIBUTE) Mr. Feedback - Tributo ai Led Zeppelin. Tessera + 5€ cons. obb. Rocker Pub (HARD ROCK) Tessilgar. Edoné (HOUSE/DISCO) Leftfield + Franco Limone + Phat + Le Nonsense. 23:00 Pacì paciana (REGGAE) Prince Healer meets King Alpha ft Bongo Asher pon the Mic. 5€. Amigdala (REGGAE) Sabbie Mobili Evolution. 5€. Bloom Mezzago (BLACK METAL) Hardstaff presents Hulver + Guests. 22€. Lio Bar Brescia (POST PUNK) One Shot; l'evento "Cult" del Lio: Momus (UK) + The Foggy Mind
23.30 Daho Club (!!!) Borderline presenta: Faris Badwan Djset from The Horrors Latte + / Brescia (BASSLINE) Sparta nel Bosco presenta: Shigeto from USA + Stay Calmo djset - 6€
Domenica 16
16:30 Galgarte (ART) Seven Artists Continua la mostra collettiva di opere grafiche, pittoriche e video. Fino al 22. 18:00 PalaNorda (VOLLEY) Hasta Volley Asti VS Caloni Agnelli Bergamo. Glamour/Treviglio (FOOD) Happy hour con Cucina Sperimentale. Comics bar/Martinengo (APERITIVO) Andrea Marinelli. 20:00 Amigdala (BLUES) Live night - Dr Faust. 15/5€. 21:00 Maite (COMEDY) Stand up comedy - Daniele Fabbri in "Trentatré trentenni". Arci. O'Dea's (DJSET) Hip Hop Session con Joe Cagliostro + dancing school. Auditorium P.zza Libertà (CINE) La mia classe; di Daniele Gaglianone 22:00 Druso Circus (ROCK) Concerto per Steve White. Tessera.
Lunedì 17
21:00 Cinema ConcaVerde (CINE) Rassegna Original is better Barbara (La scelta di Barbara). 4,5€. 21:30 Edoné (CINE) “A proposito di cinema” corso di introduzione al linguaggio cinematografico con Dario Catozzo. 22:00 www.facebook.com/ctrlmagazine (?) ( C)inema (T)rouvé | Le ( R)arità del (L)unedì #36.
Martedì 18
21:00 Auditorium P.zza Libertà (CINE) LAB 80 - Anteprima: La mia classe di D. Gaglianone. 4/6€. Mamo's (CANTA TU) Karaoke. ingresso libero. Pacì Paciana (CINE) rassegna cuore di mamma - offerta speciale pizza + birra artigianale!
Mercoledì 19
18:30 Accademia Carrara (ART) Mostra degli studenti 20:00 Live Trezzo (HEAVY METAL) Trivium + Guests. 30€. 21:00 Edoné (!!!) Jukebox Umano! Powered by CTRL magazine.
21:00 Auditorium P.zza Libertà (CINE) Mary; di Abel Ferrara 22:00 Druso Circus (ACOUSTIC) Jueves Tarde guitar Trio "extended".
Giovedì 20
19:00 Sweet Irene (FOOD) Apericena vegano in collaborazione con LAV 20:00 Beach Bar (SUPERFOOD) Hamburger night! 150 gr di carne di manzo da degustare in oltre 15 panini differenti.
20:00 Tigella Bella (FOOD) All you can eat! Tigelle e gnocchi fritti no limits! 21:00 The Tucan's Pub (ARTWAY 2014) David Paysden + Falklan. Edoné (TEATRO) Teatro ex drogheria presenta: "Variazioni sull'amore e altri rimedi" Performance, letture e speed date psicofolle! 21:15 Ca del Fasà (ACOUSTIC) Concertini semi improvvisati in meno di 30 metri quadrati! 22:00 Druso Circus (BLUES) Jerry Dugger Trio. Tessera + 5€
Venerdì 21
19:00 Taccododici / Via A.da Rosciate (?!) Aperitacco. Concorso a premi dresscode: Stivali 20:00 Amigdala (TECHOUSE) Memento Deborah De Luca.10€. Tigella Bella (FOOD) All you can eat! Tigelle e gnocchi fritti no limits! 21:00 Live Keller (ROCK) The Last Fight. Teatro Sociale (LIRICA) Ensemble Venice Carnival a favore dell' associazione Spazio Autismo. Auditorium P.zza Libertà (CINE) All'ovest niente di nuovo; di Lewis Milestone. 21:30 O'Dea's (SPRINGSTEEN TRIBUTE) Jersey Devil Band 22:00 Pacì Paciana (PUNK/INDIE) Goya + Palinka + Piramide di paura. 3€. Rocker Pub (ROCK BLUES) Red and roll. CPG / Melzo (CONTEST) Bootlegs + RHC + Blekall. Edoné (RAP) Freestyle Rap Battle By Teste Complesse. Druso Circus (INDIE) Le capre a sonagli + New katana Theory. Tessera + 5€ cons. obb. 23:00 Bloom Mezzago (ROCK) Massimo Volume. 12€. 00:00 Garage Club (ELECTRO) Dalmen Calling + guests & Live painting. 10€ con cons.
Sabato 22
20:00 Amigdala (RN'R) Vintage Roots Jumpin' Night - The Varnelli's + Dr Boogie + Andy Fisher. 21:30 Musicattiva / Cologno al Serio (HEAVY METAL) Presentazione album I.C.S. + Guest. 22:00 Edoné (INDIE/POP) Exhibition #22 w/ Jules Not Jude + Captain on a Plane + The Most Adorable Dj Set. On the Road/Verdello (TRIBUTE) Life on mars - Duo acustico dedicato a David Bowie. Bloom Mezzago (BLUES) Bloom in blues: Young Bloom in blues challenge #2. Glamour/Treviglio (DJ SET) Les nuits de folie. Rocker Pub (TRIBUTE) Precious time - Tributo ai Timoria. La Raza/Martinengo (HARDCORE) Colbacco's Party + Uprising. Druso Circus (TRIBUTE) Disco Labirinto - Tributo ai Subsonica + Mostra "Dsiodrine Mnetale" + DjSet. Tessera + 5€ cons. obb. 22:30 Pacì Paciana (REGGAE) Reggae round Italy #2 - Sardinia connection w/ Isla Sound + I-Trees + Dj Guallo. 5€. 23:00 TwentySeven/Mozzo (DARKWAVE) Stati di agitazione: DjSet by Confusion.
Domenica 23
15:00 Convento San francesco/Città alta (ART) continuazione mostra "Il silenzio della ragione". 16:30 Teatro Sociale (DEBUTTO) Per la rassegna "Giocateatro" Il Teatro prova presenta: La principessa sul pisello 18:00 Glamour/Treviglio (FOOD) Happy hour con Cucina Sperimentale.
18:00 PalaNorda (VOLLEY) Eurorenting Bruno CN VS Caloni Agnelli Bergamo. 20:00 Amigdala (BLUES) Live night Tim Mitchell (USA). 15/5€. 21:00 O'dea's (DJSET) "Boom" - In consolle Martina feat. Yuri. 22:00 Druso Circus (ACOUSTIC) Land is Grace. Tessera + 5€ cons. obb.
Lunedì 24
21:30 Edoné (CINE) “A proposito di cinema” corso di introduzione al linguaggio cinematografico con Dario Catozzo. 22:00 www.facebook.com/ctrlmagazine (?) ( C)inema (T)rouvé | Le ( R)arità del (L)unedì #37.
Martedì 25
21:00 Tagliere di Nese (ACOUSTIC) Para Tocar - Acoustic Tricks: Valentina Benaglia + Simone Trevisan. Mamo's (CANTA TU) Karaoke. ingresso libero. Pacì Paciana (CINE) rassegna CUORE DI MAMMA - offerta speciale pizza + birra artigianale! free entry. 21:30 Daragi (ERASMUS) Serate internazionali - Erasmus party con DjSet.
Mercoledì 26
21:00 Cinema ConcaVerde (CINE) Proiezione "Rush". 4,5€. Mamo's (ASTROLOGY) cartomamos - lettura gratuita tarocchi. 21:30 Edoné (BLUES/GARAGE) Radiolution Live - Presentazione primo album Elli de Mon. 22:00 Druso Circus (JAZZ/ROCK) Paolo Pellegatti trio. Tessera + 5€ cntr. ist.
Giovedì 27
20:00 Beach Bar (SUPERFOOD) Hamburger night! 150 gr di carne di manzo da degustare in oltre 15 panini differenti. Tigella Bella (SUPER FOOD) All you can eat! Tigelle e gnocchi fritti no limits! 20:30 Birreria/Città Alta (ARTWAY 2014) Mostra fotografica di Massimo Gilardi. 21:00 Clock Tower/Treviglio (STONER ROCK) Karma to Burn, from USA 21:15 Ca del Fasà (ACOUSTIC) Concertini semi improvvisati in meno di 30 metri quadrati! 21:30 Glamour/Treviglio (QUIZ) Il Cervellone - sfida a squadre! 22:00 Druso Circus (ACID JAZZ) Acid Frog. Tessera + 5€ cntr. ist.
Venerdì 28
20:00 Pozzo Bianco (SUPERFOOD) Tradizione Italiana. Pizza + birra media = 10€. Amigdala (HIPHOP) Live contest Jimmy Breaks all. Tigella Bella (SUPER FOOD) All you can eat! Tigelle e gnocchi fritti no limits! 21:00 Mamo's (!!!) Asta al ribasso! L' offerta più bassa, vince il nuovo intrattenimento per il 2014! 21:30 O'Dea's (TRIBUTE) Uprising Tributo a Bob Marley. 22:00 Twentyseven/Mozzo (HARD ROCK) Beverly Killz + Guest Live. Rocker Pub (TRIBUTE) Echoes Tributo ai Pink Floyd. Edoné (ROCK/TRASH) Cornoltis (Presentazione nuovo album) + Braque Deos. Druso Circus (INDIE) Gazebo penguins + Freddocane. Tessera + 5€ cntr. ist. 23:00 Live Trezzo (INDIE) Nobraino. 10€.
Marzo
Sabato 1
22:00 Rocker Pub (ROCKABILLY) Rockin' Monster. Glamour/Treviglio (DJ SET) Les nuits de folie. Menez/Martinengo (NIRVANA TRIBUTE) Courtney Lovers La Raza / Martinengo (CARNIVAL) Festa in maschera. Edoné (ERASMUS) Erasmus Carnival Party w/ Dj Pog & Dj Santo ft Epo The Taker. Druso Circus (TRIBUTE) Vipers Tributo ai Queen. Tessera + 5€ Upset/Seriate (TRASH) Party in maschera by I Tarzanelli 22:30 Pacì Paciana (RAP/BASS) Inoki - Antidoto Tour w/ Bonnot & Seri-Al Rapperz. 5€. 22:45 Koko's Club (ELECTRO/BASS) Viale Rossi Project Carnival Party. 12/15€ con drink. 23:00 Amigdala (DUB) Dub Club Mungo's HiFi (UK) + Dread Lion HiFi. 10€. 23:30 Clash Club (HIP HOP/ELECTRO) Sabotage special carnival party - dress like your superheroes Daho Club (!!!) Borderline presenta: Cool Britannia Djset from Covo Club + Bond Street + Sticks&Stones
Domenica 2
14:00 Calusco d'Adda (CARNIVAL) sfilata dei carri per le vie del paese accompagnata dalla Triuggio Marchind Band + Steam Jazz 18:00 Glamour/Treviglio (FOOD) Happy hour con Cucina Sperimentale. 20:00 Amigdala (BLUES) Live night Jerry Dugger (USA). 15/7€. 21:00 O'dea's (DJSET) Dj Cozzo & fisth.
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Uomini e Memorie Moni Ovadia
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Intervista a cura di Linda Caglioni
Lo si può fare per smantellare, per capire, per nascondere. Lo si può fare per diritto, abitudine o perbenismo. Moni Ovadia (Plovdiv, Bulgaria, 1946) ci racconta il suo senso di una delle esperienze più intime e midollari che l'individuo compia dentro di sé: ricordare. A più di settant'anni dall’inizio dello sterminio nazista, il poliedrico attore e scrittore bulgaro di origine ebraica ripercorre paradossi, contraddizioni e responsabilità della puntuale rievocazione di uno tra i più gravosi passati collettivi.
A più di settant’anni dall'inizio dello sterminio nazista, secondo lei, cosa ci si aspetta di trovare nel ricordare? C’è un immenso equivoco sulla questione del giorno della Memoria che è bene sciogliere subito: il giorno della Memoria non è fatto per gli ebrei, ma per quell’Europa che albergò all’interno del proprio corpo i carnefici. È una riflessione che deve fare l’Europa. Ad esempio, la Germania all’inizio ha cercato di resistere, di negare, di fare quel discorso per cui “stavamo agli ordini, non sapevamo”. Ma quando è diventata una nazione molto prospera, si è fatta la grande domanda: “Perché abbiamo fatto questo a noi stessi?” Il giorno della Memoria ha senso se la domanda la facciamo a noi. E vale anche per gli italiani, che dovrebbero ricordarsi che il fascismo è colpevole del genocidio in Etiopia, di cui non si parla mai. Invece, i politici disinvolti della destra ex-fascista, cosa hanno detto? “Adesso facciamo i carini con gli ebrei, rifacciamoci una verginità”. Vanno ad Auschwitz, escono e dicono: “Mi sento israeliano”. Il concetto di Israele e di ebraismo spesso vengono sovrapposti. Lei ha parlato di “israelizzazione” della Shoah che si affianca a una semplificazione di una tragedia che fu più complessa: insieme agli ebrei vennero sterminati sinti, rom, omosessuali, oppositori politici… La persecuzione degli ebrei è stata separata da quella di tutti gli altri, per questo è diventato il giorno della falsa coscienza, per cui "noi facciamo le cose per gli ebrei": ma nei fatti, si perseguitano i rom, si discriminano gli arabi, i nordafricani. Il governo di Israele usa la stessa logica, l’israelizzazione della Shoah per avere campo libero per le proprie politiche indecenti. Allora io ho una proposta: che diventi il giorno delle Memorie.
Cioè di tutti i genocidi, gli stermini, a cominciare dal colonialismo, dagli armeni, ai campi della morte in Cambogia. Bisogna parlare di tutto. La memoria ha senso se è legata alla lotte per la libertà, per i diritti e la dignità di tutti. Dobbiamo combattere perché questo è il modo di fare memoria vero. Fare memoria è uno strumento per costruire il presente e il futuro. Se non si capisce questo, non si è capito niente della memoria. Sappiamo della presenza di rom, sinti e slavi nei campi di sterminio, quasi sempre grazie alle testimonianze di superstiti ebrei. Cosa sarebbe stato della memoria di quella tragedia senza il popolo ebraico? Lo specifico ebraico sulla memoria risale a 3.500 anni fa. Secondo una parabola, Amalek, uno dei re del Sinai, tentò di distruggere tutti gli ebrei del deserto e da quel momento, all’interno del mondo ebraico, la memoria è considerata lo strumento più importante per perpetuare la propria esistenza. La memoria ebraica è così poderosa perché ha alle spalle 3.500 anni, di cui 3.000 vissuti nella diaspora; anche i rom hanno una storia di diaspora straordinaria, ma una prevalenza di cultura orale, in un mondo fondato sulla stampa. Gli ebrei hanno sempre avuto anche una cultura scritta e questo gli ha permesso di essere parte dell’intelligencija europea. L’elemento culturale nel mondo ebraico è enorme anche perché fino a cinquant'anni fa il popolo ebraico era l’unico al mondo in cui studiavano tutti: anche il ciabattino, il borsaiolo. Il progetto di memoria non è stata consentito ai rom, per le condizioni in cui hanno vissuto. Mentre gli ebrei dopo la guerra sono entrati nel salotto dei vincitori, i rom sono rimasti tra i perseguitati e credo che se non ci fosse stato ciò che è successo agli ebrei, l’impianto della memoria sarebbe stato molto minore. →
Secondo lei cosa ha perso il popolo ebraico nel creare la sua nazione? Dopo la seconda guerra mondiale gli ebrei erano 11.000.000: alcuni di questi hanno deciso di ricostruirsi un futuro dentro uno stato e questo ha creato una serie di problemi perché il sionismo, nato come movimento per riportare gli ebrei d'Europa in un posto loro, ha imbracciato uno slogan dai toni colonialisti: "un popolo senza terra per una terra senza popolo". Ma il popolo in quella terra c’era ed erano i palestinesi e da lì comincia il conflitto che ha più di un secolo. La dirigenza israeliana, con poche eccezioni, ha imboccato l’opzione nazionalista che mira a prendere più vantaggi possibili e se ne fotte degli altri. Gli israeliani si sono raccontati la favola che "il nostro esercito è educato, ha un’etica". Tutta retorica! Pian piano una parte significativa della società israeliana, ad eccezione dell’opposizione, è stata narcotizzata da questa situazione che è ingiusta, inaccettabile ma anche catastrofica, per i palestinesi e per gli stessi israeliani. A tutto questo si è arrivato quando si è imboccata la via del nazionalismo. Qualsiasi nazionalismo è una pestilenza poiché è naturalmente militarista e naturalmente non vede la pace come un’opzione. Tutto questo declinato attraverso la retorica della religione, manipolando il messaggio universalista della Bibbia per legittimare cose non legittimabili. Allo stesso modo la Shoah viene strumentalizzata. E allora, ci troviamo in quell'enorme vespaio da cui dobbiamo uscire. Lei ha reso pubbliche le sue critiche nei confronti del governo di Israele: pensa che la strada del dialogo sia percorribile con chi l'ha tacciata di antisemitismo? No: per dialogare devi riconoscere la dignità dell'altro, anche se non sei d'accordo con lui. Un famoso adagio voltairiano dice: "Signore, non condivido
quello che lei pensa ma darei la vita perché lei abbia il diritto di pensarlo". Questo è il principio della democrazia. Questi fanatici non hanno bisogno di argomenti: siccome io denuncio il governo Netanyahu sono già un nemico, un rinnegato, un assassino criminale. E che cosa pensa dei negazionisti? Sono più ignoranti o più colpevoli? I negazionisti sono semplicemente degli antisemiti travestiti. Questo è il loro ragionamento primario: "Non è vero che sono stati uccisi 6 milioni di ebrei.” Perché non è vero? Perché gli ebrei sono bugiardi e mirano ai loro interessi. La verità, al di là dei dati che raccolgono, è che il negazionista è una forma malamente camuffata di antisemita: non si accanisce a negare lo sterminio dei rom o degli slavi ma si ferma solo sulla questione ebraica, che è, ovviamente, la più eclatante; questo perché lui è di fatto un antisemita. Sono come quelli che hanno diffuso in rete che non c'erano ebrei nelle Twin Towers, l’11 settembre. Gli ebrei a New York sono 2.000.000, e qualcuno sosteneva che erano stati avvertiti, uno per uno. La verità è che, secondo le autopsie, nelle Twin Towers sono morti credo 486 ebrei, l'esatta proporzione degli ebrei nella città di New York. Però molta gente ha creduto alla storia dell'ebreo luciferino, che può addirittura sfuggire ad un attentato perché in realtà i servizi segreti di un paese ebraico avrebbero avvertito 2 milioni di persone. È evidentemente un’idiozia, ma in molti ci hanno creduto, perché c'è ancora una latenza antisemita nel mondo occidentale. Quello dei forconi, ad esempio, ha detto "i banchieri ebrei…” cioè, i banchieri, quello che fanno, lo fanno in quanto banchieri, non in quanto ebrei e fra i banchieri che devastano la finanza internazionale ce ne sono un sacco di non ebrei: ma si vuole evocare il potere luciferino dell'ebreo malvagio: questo è antisemitismo, non c'è altro termine.
Adorno dice che dopo Auschwitz non è più possibile la poesia. In conclusione , le chiedo: dopo Auschwitz è possibile la poesia? Io credo che Adorno volesse dire che dopo Auschwitz, dopo le efferatezze di cui il mondo è stato testimone, è impossibile fare poesia senza tenere conto di quello che è l'umanità. È l'umanità che produce l'orrore, non sono dei mostri e quello che è accaduto ad Auschwitz e altrove è il prodotto di esseri umani, purtroppo assolutamente normali. Credo che Adorno volesse dire che non puoi più far finta che questo non sia accaduto, neanche quando fai poesia, anzi, soprattutto quando fai poesia: il che non vuol dire che dobbiamo fare poesia solo su Auschwitz. Ma bisogna dirlo che siamo quell'umanità lì, non possiamo più far gli innocenti, ammesso che lo fossimo stati prima, innocenti. Credo che l'arte, le forme di espressione artistica, con la grande libertà che hanno, svolgano un ruolo fondamentale per la presa di coscienza, per il continuo confronto con noi stessi.
Una delle caratteristiche dell'umanità è che non conquista mai una cosa una volta per tutte. Se non vigila, se non lavora su stessa rischia di tornare indietro: questa è l'umanità. Gli internati nei lager nazisti hanno fatto dei disegni, sa? Come mai sentivano questo bisogno di trasmettere l'esperienza attraverso un'espressione artistica? Allora ecco, credo che Adorno volesse dirci questo: non possiamo più dirci innocenti, mai più.
Elogio dell’Errore 20
Humus (not) from London a cura di Mara D’Arcangelo #Ambiente #DiRitornoDaLondra #PeliRosaShoking #Errori
Lalla e Lallo erano due topolini, marito e moglie, litigavano spesso ma in fondo si volevano bene. Lallo fumava la pipa, era un po' burbero e diceva sempre le cose come stanno, senza fronzoli. Lalla era premurosa e accondiscendente con la sua cuffietta rosa e il profumo di torta appena sfornata.
Lallo e Lalla mi hanno accompagnata almeno fino all'inizio delle scuole medie poi si sono dissolti negli occhi impazienti dell'adolescenza. Forme primitive di autocoscienza morale nonché intermediari tra Io e Mondo direbbero alcuni, Amici Invisibili, per me.
Golilla Madredipella 2011, Giulia Zini + Atelier dell'Errore
Creature invisibili o meglio animali che tutti guardano e incontrano, ma pochi vedono sono anche quelli che dal 12 al 19 Gennaio al Museo delle Scienze Naturali di Bergamo è stato possibile ammirare.
Una sorta di Zoologia Profetica in cui bestie rare, che di salire sull'arca di Noè proprio non ne volevano sapere, hanno preso forma grazie a fogli bianchi, matite, colori ed emozioni difficili da spiegare.
Sono i bambini dell'Atelier dell'errore a mostrarceli con il loro timido orgoglio, in questa domenica mattina così inaspettatamente azzurra. Lorenzo spiega la sua sequenza di cervi, gli occhi birichini di Nicolas non indugiano neanche un attimo mentre ci racconta dell'Udimorphodon TRex che vive a casa sua e il cui ginocchio arriva al tetto; è amico delle persone però ha denti lunghissimi e può inghiottire un veicolo. Francesca è la gioia di una stella danzante e il suo pesce con i peli d’ascella rosa shocking ne è la prova inconfutabile. Poi ci sono anche Cervo Stizzito, Iena Sagulosa, Alce assassina mangiadonne, Larva di Müller che ha trovato l'amore e tanti altri. Le bestie disegnate dai bambini dell'Atelier sono Errori apparenti, nati dalla fatica di affrontare un immenso foglio intonso dopo anni passati a dirsi “io non posso disegnare”, sono segni sbavati da sconfitte e sguardi impietositi che bruciano più dell'indifferenza, sono creature meravigliose scaturite da un pensiero irruente e deragliante, finalmente libero di fluttuare oltre la realtà delle cose senza imbarazzi né sensi di colpa. Un Errore, apparentemente, anche quello di trovarsi a passare interi pomeriggi con una dozzina di ragazzini dagli occhi incerti davanti a inutile carta bianca. Luca Santiago Mora ha deciso di continuare a errare dando vita nel 2002 a questo laboratorio di arti visive dedicato ai bambini della Neuropsichiatria infantile dell'AUSL di Reggio Emilia. Grazie al sostegno del Rotary Club Bergamo da Gennaio 2013, il progetto è stato portato anche alla Neuropsichiatria infantile dell'ospedale di Bergamo; la mostra allestita al Museo E.Caffi in Città Alta insieme all'aiuto di sei entusiasti artisti, è il risultato di tutti questi Errori di percorso e sicuramente visitandola uno o due pensieri sui nostri errori di giudizio si fanno. Trasfigurare una sconfitta o una paura, arrabbiarsi e abbandonarla per poi riacciuffarla, crescerla, prendersene cura e dargli un nome. Quanti di noi onestamente sono in grado di farlo?
Quanti hanno il coraggio di esporsi senza corazze agli altri ma soprattutto a se stessi?
In atelier, come dice Luca, si pratica “la caduta controllata e il suo riscatto”, si considerano gli errori come costitutivi della vita, mentre la gomma è bandita: non si cancella meglio andare avanti continuando in un’altra direzione. La ricerca spasmodica della perfezione dei momenti e l’orrore degli errori sono preoccupazioni asfissianti che tolgono il sorriso dai volti. Nel rientro natalizio un riflettere estenuante su come gestire la precarietà di una vita errante, seppur temporanea, mi ha portato solo ad una fredda assenza nel presente. Parlando della Zona, il luogo simbolo del film “Stalker”, il regista Andreij Tarkovkij dice: “la Zona è la vita: attraversandola l'uomo o si spezza o resiste. Se l'uomo resisterà dipende dal suo sentimento della propria dignità, dalla sua capacità di distinguere il fondamentale dal passeggero” Capire i termini “semplice” e “felice” costa grande fatica, percorrere la propria strada sapendo il valore dell'attesa, ma non perdendoli mai di vista, è il segreto. Lalla e Lallo me lo dicevano sempre.
Fantamarketing 22
Fantascienza applicata all’impresa a cura di Leone Belotti #NecroSocial #CucinaCanina
Prefica digitale
• Field: nuove professioni, memoria digitale, e-commerce, culto dei morti, necrologie, pompe funebri • Idea: portare nel web il business “pagina dei morti” + gestire i profili social network dei defunti • Business organization: 1) auto rilasciarsi la concessione per un dato cimitero 2) digitalizzarlo con mappa tombe, foto, nomi, date 3) creare sepolcri virtuali gratuiti 4) servizi a pagamento • Rendimento: servizi a pagamento: 1) necrologia web 2) invio black mail a lista parenti-amici con info decesso e funerale
3) gestione o chiusura dei profili social, siti, blog 4) dietro lascito diretto o dei parenti, costruzione di memoria digitale del defunto, digitalizzazione video, photo, testi autografi, invio newsletter dall’aldilà 5) ricorrenze, invio mail memory, attivazione forum commemorativi anniversary • Partner: pompe funebri, cimiteri, social network • Mission: vogliamo estendere la memoria dei morti • Frase vincente: se oggi ci sono giornali che stanno in piedi con la pagina dei morti, domani avremo giornali web che staranno in piedi con la pagina web dei morti
Dog chef • Start: 1) Italy unico paese al mondo con più animali domestici che figli 2) non esistono prodotti alimentari freschi per cani-gatti • Idea: cucinare prodotto più sano e più economico, secondo la ricetta base consigliata da qualsiasi veterinario: 33% carboidrati (pane, pasta, riso) 33% proteine (carne o pesce) 33% vitamine (verdura). Plus> tutti alimenti bolliti al naturale, no conservanti, no additivi chimici, no coloranti, umanamente commestibili. • Business organization: business di quartiere-piazza-giardinetti; utilizzare come fornitori a costo zero panettiere (pane secco) fruttivendolo (verdura bruttina) macellaio
(scarti, parti poco pregiate); cucinare (vedi ricette) confezionare e spacciare ad amici e vicini • Ricette: ciotola popolo bue (carne fresca di manzo, verdure fresche, pane secco o riso o pasta, olio extraverg. a fine cott.) ciotola porco cane (carne fresca di maiale) ciotola master polaster (carne fresca pollame) ciotola trota padana (trota e sgombro fresco) ciotola interiora design (interiora fresche miste); • Sviluppo: punto vendita/asporto tipo kebab o pizza asporto, produzione e vendita, happy hour. • Frase vincente: cinquanta cani che spendendo meno mangiano meglio sfamano anche un essere umano, il dog chef
Cadavres exquis 24
Wunderkammer a cura di Marta Dall’Agnola #BuoniDaMangiare #TruciDaVedere
Questa fa impressione, fa impressione davvero, fa impressione anche a me che sono appassionata di cose che fanno impressione. Comunque, l’ho trovata sulla guida di Bangkok quindi è sdoganata abbastanza per potervene parlare con entusiasmo e senza eccessivo pudore. Prima di inoltrarci in questa chicca meravigliosamente macabra è bene tenere presente - per amor di cultura, per dovere di completezza, per giustificazione alla perversione che l’ha portata alla celebrità -
una norma buddhista che recita «ciò che vedi potrebbe non essere vero quanto ciò che pensi». Risulta fondamentale ripeterci questo mantra quando ci troviamo ad azzannare un piede putrefatto; perché, per il principio per cui “l’apparenza inganna”, il piede putrefatto è in realtà un’elaborata opera di acqua, farina, cioccolato, anacardi, uvette, coloranti naturali e altri ingredienti tutt’altro che sgradevoli.
È pane santo cielo, pane a forma di piede putrefatto.
...e così via: la body bakery (situata a a Ratchabury, a 100 km da Bangkok) è una sfilata degli orrori, una galleria degna degli archivi trionfali di un serial killer, dove, esposti in ordine scientifico (e suppongo appetitoso una volta entrati nell’ottica), troneggiano teste sanguinolente, budella appese ai ganci, arti tumefatti e busti lacerati. Niente di ciò sopradescritto è lasciato al caso o alla leggerezza di una futile attrazione per il raccapricciante; al contrario tutto in questo bizzarro esercizio commerciale parla della storia e della cultura della Thailandia, tanto quanto di quella del suo proprietario: Kittiwat Unarrom. Kittiwat ha 35 anni, una laurea in Belle Arti, una profonda conoscenza dell’anatomia umana (costruita sui libri di medicina) e un padre (dice la leggenda) con un impiego all’obitorio della capitale.
Da quando ha 10 anni lavora al forno di famiglia, ma solo nel 2006 decide di declinare una delle più caratteristiche tradizioni di food-art della Thailandia, quella dell’intaglio della frutta, nella creazione di fragranti elogi di morte (in pieno spirito Thai). Totalmente in linea con il proprio ambiente culturale, il giovane Kittiwat è riuscito a trasformare l’apparenza di un massacro in bella vista in una rassegna di reinterpretazioni della morte sotto forma di prodotti da panificio. Un punto di vista irripetibile, che con disinvoltura e dedizione riesce a modificare la percezione del Lato Oscuro per eccellenza, mostrando il profilo “appetibile” di ciò che storicamente è puro disagio e tabù. [Detto questo, sfido io..]
The act of killing 26
Cinema e altre eresie a cura di Dario Incandenza
“Il film più spaventoso e surreale del decennio”, così l'ha definito Herzog, che insieme a Errol Morris, grande documentarista americano, ha prodotto l'agghiacciante viaggio cinematografico del texano-danese Joshua Oppenheimer, da anni residente in Indonesia. Premiato ovunque e distribuito quest'inverno in pochissime sale italiane, The act of killing è un'opera controversa, coraggiosa, pericolosa, contradditoria, astuta, sofferta, indigeribile, originale, catartica, preziosa, personale, disturbante, sfiancante, sopravvalutata, tutt'altro che accomodante. Esempio terminale di cinema verité, il film intervista in paciosa confidenza i responsabili di genocidi, torture e massacri inflitti, nell'Indonesia del golpe del '65, a dissidenti politici e minoranze etniche. Fa parlare direttamente gli aguzzini, da sempre a piede libero e mai puniti per i loro crimini, ora anziani benestanti e in salute, pronti a vantarsi con orgoglio, con il beneplacito di Stato e media, delle loro gesta “anti-comuniste”,
complice la totale assenza di coscienza nazionale e di risarcimenti storici. Ovvero, la demenza del male. Oppenheimer, discendente di una famiglia falcidiata dalla Shoah, finge di essere un regista di fiction e promette agli assassini, nell'Indonesia d'oggi celebrati come eroi, di immortalare in un film action, con scene da musical, lo sterminio da loro perpetrato. E infatti, già l'ambiguo titolo “The act of killing” vuol dire almeno due cose: “l'atto di uccidere” e “la recita del massacro”. Sognanti e lusingati, gli ex paramilitari, nel ruolo di se stessi, raccontano e mettono in scena i loro ricordi: gli eccidi, gli infanticidi, le torture, gli stupri. Giocosi, narcisi e serissimi, interpretano sia i carnefici che le vittime, si rifanno ai gangster dei film hollywoodiani, ennesima rima di una dittatura sanguinaria appoggiata dagli Usa. La Storia la raccontano i vincitori, sempre, anche laccandola in mitologia pop. Un cortocircuito diabolico, dentro e fuori dal cinema.
Il precedente: Sono stato Dio in Bosnia (2010) di Erion Kadilli Il saggio: Hannah Arendt – La banalità del male Il disco: Malaikat dan Singa - Suara Naga
In the mood for... 27
Una tazza di té-atro a cura di Claire
Love! Questa la prima parola che mi sono trovata a pronunciare involontariamente leggendo tra le mail il nome della rassegna. Un filo conduttore chiamato Interesse, è quello che mi aveva spinto a vedere il film di Wong Kar-wai ed è quello che ora mi spinge verso gli spettacoli in scena all’Auditorium di Ponteranica dal 10 gennaio al 7 marzo per 5 date. “In the mood for...” - questo il nome della rassegna ad Erbamil - è innanzitutto un’idea. Un’idea-progetto di Francesca Beni, già fondatrice della compagnia Altre Stanze Teatro, che consiste nel tentare di dare un Luogo –per la seconda edizione- a spettacoli appena approdati ma Senza Fissa Dimora. Le Novità che tentano di farsi conoscere, di farsi rappresentare e di farsi apprezzare dal pubblico. Perché proprio il pubblico darà loro Terra su cui insediarsi stabilmente con Pareri&Suggerimenti in un’interazione costruttiva. Iniziata con lo spettacolo Se io fossi come te, tu non mi vorresti scritto da Serena Sinigaglia, la rassegna prosegue il 24 gennaio con lo spettacolo Ed è quello che ho fatto,
una celebrazione “per ricordare quello che in molti non potranno mai dimenticare” in occasione dell’avvicinarsi della Giornata della Memoria; il 7 febbraio con Love is in the hair, commedia amara ambientata in una notte trascorsa nel negozio di un parrucchiere di periferia; il 21 febbraio con La sindrome di Stoccolma, una sorta di spettacolo teatraleterapeutico che indaga il come una persona possa provare affetto patologico verso colui che le pratica violenza; per concludersi il 7 marzo con L’inferno e la fanciulla, un’analisi dell’atteggiamento puerilmente quotidiano come reazione al male. Questo il tentativo -la scelta di Francesca- per una rassegna che, con parole sue, “nata inizialmente come Spazio Teatrale da destinare a Compagnie Giovani, sta diventando uno Spazio dove nascono collaborazioni in più settori artistici e non solo. Ho tante idee su come sviluppare il Progetto, ma come ogni cosa che nasce da zero, ha bisogno di essere seguita passo dopo passo.” Io ho deciso di seguirla - di incontrarla – per il piacere del teatro, partecipare.
L'eleganza dello squirting Ruggero de I Timidi
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Intervista a cura di: Adele P con uno scritto prefatorio di: Nicola Feninno
La bellezza è quel coraggio timido di essere se stessi: anche quando si spruzza acqua dalla propria vagina. Trattasi, con termine anglosassone, dello squirting (da “to squirt”: schizzare, sprizzare, zampillare). E allora eccoci, noi timidi insicuri uomini moderni e occidentali e italiani, arricciati su noi stessi e sulla nostra Italia delle facciate, eccoci - dicevo - a celare, a occultare sotto la superficie esotica di un termine forestiero (squirtare: ma notate, amici lettori, la durezza cacobritannofonica di tale accozzaglia di consonanti!), a occultare – dicevo – il nostro colpevole imbarazzo, il nostro senso di colpa cristian-borghes-intellettual-occidental-italian. Siamo puri, amici miei: come puro è ogni animale, infino il più crudele. E dunque: siete una donna rispettabile, eppur la vostra vagina zampilla all’apice dell’amore? Quale male c’è? Siete un uomo distinto ed amate il titillamento anale? Di nuovo e ancora: quale male c’è? Ebbene, di questo canta Ruggero del gruppo de I Timidi. Di voi. Ruggero de I Timidi, timido portavoce d’un coraggio d’altri tempi. Buona lettura amici lettori.
Fotografie di Francesco Previtali
Ciao Ruggero. Chi sei in realtà? Hai un lavoro, un’occupazione? No, io ho la fortuna - e siamo in pochi in Italia - di vivere completamente di musica: siamo io, Tiziano Ferro e Checco dei Modà. E ci tengo ad essere sul podio con loro: ciao Checco!
È vero. Si fanno sempre le stesse gag stereotipate, soprattutto in TV: la saponetta che cade, “giù a novanta” e quelle cose lì, becerissime! Basta! Bisogna andare oltre: prendiamo il super-uomo di Nietzsche: cosa fa? Va oltre il concetto di uomo.
Che consigli daresti a tutti i musicisti timidi come te che non riescono ad esprimersi? Bè non fatelo, state a casa: se no io cosa faccio, scusa? Non fatelo, non suonate...è tempo perso. Fate altro: ad esempio a me piace molto il tennis. Ecco: giocate a tennis. Non sapete giocare? Prendete un muro e - via! – contro il muro tutto il giorno, ma non suonate.
Quindi basta con le accuse all’uomo che fa certe cose «ah sei gaio!» «Sei omosessuale!» No, sei eterosessuale e ti piace titillarti l’ano. Che male c’è? Che problema c’è?
Ho letto su internet che sei sposato... Diciamo che è successo. Ormai cosa devo fare? Perché poi è brutto vedere l’artista che divorzia, insomma è andata così... Soprattutto sarebbe spiacevole per la tua immagine, dal momento che i tuoi pezzi parlano spesso d’amore... Parlano solo d’amore. Mi dà molto fastidio quando mi descrivono come “un fenomeno del trash volgare!” Io non vedo niente di volgare, io racconto la realtà che c’è, la realtà di tutti i giorni, che la gente vive ma che nessuno ha il coraggio di raccontare, di cantare. E mi rivolgo alla Pausini, soprattutto. Affronti temi molto difficili per il maschio eterosessuale medio. Il ritornello del tuo pezzo “Pensiero intrigante”, affronta ad esempio il tema del titillamento anale, che per molti uomini è un tabù...
Sei amico di qualche altro Youtubber? Guarda io non mi definisco Iut? Youtubber. E cosa fa lo Iutubber? E’ una persona che carica in internet dei video che si diffondono, che diventano virali... No, io voglio fare semplicemente i video musicali. Io vedevo Video Music – tu non la vedevi perché sei giovane – il mio sogno era andare su Video Music. Purtroppo Video Music non c’è più, MTV non me li passa, e me li faccio passare da soli. Però ho visto che hai collaborato con qualche musicista, I Vallanzaska ad esempio. →
I Vallanzaska sono stati i primi. Ecco loro sono un gruppo di musica giovanile, come la musica ska - che come sapete è la musica del demonio - sono tutti giovani fondamentalmente molto drogati, ecco bisogna dirlo: comunque tutto questo li porta ad essere più aperti a queste contaminazioni. Mi hanno scritto sul Facebook, io ho risposto ed è nata questa collaborazione e tanto amore e affetto artistico. Non vuoi andare in televisione? O festival di San Remo, proprio se no...(riflette) Barbara d’Urso! Domenica con Barbara d’Urso, una bella intervista, quella coi titoli sotto: “Ruggero, la prima volta al mare” Ho visto che Gad Lerner si è rivolto a te, su Twitter, per una questione che riguardava il figlio. Sì, il figlio di 14 anni, nella maniera che fanno i figli - forse scherzosamente, forse ingenuamente - ha linkato a Gad uno dei miei ultimi video, “Padre e figlio”; essendo lui il figlio l’ha linkato al padre. Il ritornello di questo pezzo dice, andando direttamente al punto, “Papà sta andando a trans”: e lui l’ha linkato a suo papà, che è Gad Lerner...e fa ridere questa cosa. Ed è finita lì: lui mi ha scritto “cosa devo fare: lo meno”? E io “no, non lo meni per piacere”. A dire la verità sono stato contento: Gad Lerner certo non è Barbara d’Urso, ma va bene anche lui. Hai paura di qualcosa? Bah, non ho paure particolari... finanza... a volte anche la SIAE. Oddio c’è della gente ai concerti a volte un po’ molesta. Ecco, bevono gli alcolici a gradazioni alte: a volte siamo anche intorno ai 20/30 gradi. E poi urlano cose un po’ volgari. Parliamo della tua poetica: cosa ti ispira a scrivere i tuoi pezzi?
Devo dire che il successo non mi ha cambiato: io scrivo quello che la gente vuole sentirsi dire. Infatti il mio godimento massimo ai concerti è quando arriva qualcuno alla fine e dice: “ma sai che quello che dici è vero?” Perché alcuni ridono, e non ne capisco il motivo, ma altri vengono e mi dicono: “quello che dici è proprio vero: è così e nessuno ha il coraggio di dirlo” ed io “Grazie. Ora sono appagato.” Come funziona, in concreto, il tuo processo creativo? Non so sei sotto la doccia e hai un’epifania... Un’epifania? Che scuole hai fatto? Ho studiato Lettere... Ah, ho capito, adesso allora parla normale, per piacere. Un’illuminazione, un’ispirazione... Ti dirò questo segreto. Il mio è un modo di scrivere diciamo alla Zucchero: lui sente un riff non so degli Skunk Anansie e dice “ah che bello questo riff degli Skunk Anansie. Facciamone uno simile”...però non uguale. O ancora “facciamo quel giro di accordi lì” e l’ha preso dai Velvet Underground. Si fa così: ormai non s’inventa più niente. Cosa si può inventare adesso?
Una società che ci propina sempre gli stessi due giochi di calcio: PES e FIFA cosa può inventare? La gente ha bisogno di sentire le stesse melodie, le stesse armonie. Sono i temi la cosa più importante: infatti la gente canta quei pezzi non per le melodie. No.
La gente li canta perché i temi sono temi veramente eccezionali. Dove possiamo trovare la tua musica? Potete trovare le mie musiche sull’i-tunes che è un portale dove ci sono tante musiche, tutte diciamo compresse in file molto piccole, gli mp3 si chiamano. Oppure sul mio facebook o sul mio sito, in cui, cliccando, troverete varie cose, come “le magliette di Ruggero” una cosa innnovativa che tanti gruppi secondo me seguiranno come moda. E poi troverete il mio primo cd: “I primi cinque più grandi successi di Ruggero” che contiene i primi cinque più grandi successi di Ruggero. In allegato c’è un libretto un po’ particolare, che è una rivista con tutte le interviste, un po’ di gossip, un po’ di cose simpatiche.
Un’ultima cosa: ci consigli un metodo efficace per cercare l’amore? Per cercare l’amore è necessario ballare. Non serve avere una laurea, devi essere coreografo della tua vita stessa. La vita è un ballo e noi siamo i coreografi. Come Michael Jackson. Sì, solo che lui è morto.
Surprise!!
Guarda il video di “Pensiero intrigante” che Ruggero ci ha offerto in versione acustica a mo’ di serenata:
http://youtu.be/aeIHQw2tH6M
FEBBRAIO - GIUGNO dUEmIlAqUAttORdIcI
Continua il programma dediCato agli amanti dell’original version. proiezioni di grandi film nella loro lingua d’origine, aCCompagnati da presentazioni in lingua
3 febbraio 17 febbraio 3 marzo 17 marzo 31 marzo 14 aPrile 28 aPrile 12 maggio 26 maggio 9 giugno
KILL YOUR DARLINGS GIOVANI RIBELLI di John Krokidas // v.o. inglese con sott. in italiano BARBARA - LA SCELTA DI BARBARA di Christian Petzold // v.o. tedesco con sott. in italiano DIANA di oliver Hirschbiegel v.o. inglese con sott. in italiano BLUE JASMINE di Woody allen v.o. inglese con sott. in italiano JOBS di Joshua michael Stern v.o. inglese con sott. in italiano BLING RING di Sofia Coppola v.o. inglese con sott. in italiano PHILOMENA di Stephen frears v.o. inglese con sott. in italiano EL SUEÑO DE VALENTÍN di alejandro agresti v.o. spagnolo con sott. in italiano VADO A SCUOLA di Pascal Plisson v.o. francese con sott. in italiano THE WOLF OF WALL STREET di martin Scorsese// v.o. inglese con sott. in italiano Proiezione cinema conca verde ore 21.00 PREZZI D’INGRESSO intero 5,00 E - ridotto 4,50 E (over 60 - under 26) abbonamento 10 ingressi 39,00 E - (3,90 E a proiezione) PROIEZIONI MATTUTINE scuole su prenotazione al numero 035 320828. Gruppi scuola 4,00 E (gratuito per accompagnatori)
Promosso da:
Il centro cambrIdge per bergamo
Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Ufficio X – Bergamo
con il contributo di:
via Angelo Goisis,96/B - Bergamo Tel. 035 320 828 Fax 035 320 843 sas@sas.bg.it - www.sas.bg.it
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Bass Line a cura di Pigro On Sofa
Il Fabric è uno di quei locali presenti su tutte le guide turistiche: talmente famoso da essere presente anche sui bollettini dell'oratorio di provincia che organizza una gita natalizia a Londra. Il Fabric è il club che ogni clubber ama, perché la varietà della programmazione è unica al mondo e la qualità e quantità proposta ogni weekend è impressionante; tralasciando poi l’impianto audio da stadio. Il Fabric è il club che ogni clubber odia, perché è pieno d'italiani stupidi che fanno ancora il coro " po po po po po " come se i mondiali l'Italia li vincesse ogni sabato sera. Comunque, se un progetto è fatto bene seppur con fini prettamente commerciali - le mie critiche stupidine lasciano un po’ il tempo che trovano: soprattutto se, oltre ad un club e ad una programmazione di tutto rispetto, c'è un'etichetta che 6 vol-
te l'anno fa uscire la serie più longeva di compilation (curata ogni volta da un dj differente) che il mondo dell'elettronica abbia mai conosciuto : Fabriclive. Non vi sto a spiegare tutti i Fabriclive; andate su www.discogs.com e ve li cercate voi. Vi parlo dell'ultima compilation: il luna park, questa volta, l’ha diretto Pangaea, uno che con il basso ti porta agli inferi in tutta serenità. Non di certo un dj facile che piace a grandi e piccini, ma uno che di ricerca sonora ne conosce a pacchi e non ha paura di proporre suoni difficilmente danzerecci e talvolta difficili da digerire. Zio Pangaea, arruola gli angeli, gli arcangeli, i diavoli e tutti i santi per un'ora di montagne russe senza fine; un calderone di bass uk, techno (molta techno), posttechno e tutte quelle nuove derive musicali senza definizione.
Urban Sound 34
Primizie musicali locali
Braque Deos A cura di Alessandro Monaci, Piero Giostra & Joan Piretz
Edonè Live (at) io 28 Febbra
Definite il vostro sound. Come diciamo sempre ai nostri concerti, il nostro è vecchio rock, inchiodato agli anni '90. Non è nemmeno grunge, è rock molto diretto. Qual è la ricetta per il rock molto diretto? Direi cassa, rullo e il volume dell'amplificatore valvolare a palla. Non avete pretese di modernità. No, non ce ne frega niente. Marbara e Braque sono due band diverse? Ci piace pensare che lo siano. Coi Braque la composizione è più semplice, più spigolosa, a toni scuri. Con Andrea poi [il nuovo chitarrista, ndr] è cambiato molto del nostro sound, a partire dalle doppie voci. C’è l’apporto Fletcher, e ci piacerebbe spingere ancora di più in quella direzione. E’ facile allora: basta licenziare il bassista. E’ vero, tanto il basso non si sente [ride, ndr].
No, la verità è che le parti di basso sono complesse e interessanti, e in un progetto volutamente grezzo un elemento di discontinuità funziona. [Marco, il bassista, interviene] Mauro chiude la canzone, io devo trovare la via d'uscita. Se il pezzo è quadrato lo vedo come un labirinto da cui cerco l'uscita. I testi in italiano sono una scelta? Certamente. Il messaggio è importante, e l'inglese è usato da tantissimi per nascondere testi poveri. A proposito di messaggio, cosa domanderesti al prossimo sindaco di Bergamo? Esigerei da parte di un sindaco la serietà e un ritorno alla normalità, a cose più semplici, banali, meno seghe mentali…rallentare un attimino, non c’è bisogno di correre, quelle quattro cagate che abbiamo gestiamole bene. E sarebbe bello investire in cultura, arte, storia. Bergamo, non c’è da vergognarsi nel dirlo, è un po’ una cacchetta a livello culturale. E’ anche per questo che spesso ai concerti ci sono quattro gatti?
In una città industriale non puoi pensare che il metalmeccanico vada la sera ad ascoltare il gruppo rock in un pub, no. Sta alla band avere il coraggio di uscire da Bergamo e, se vuole raggiungere il successo, investire il suo tempo in un altro paese. Se Bergamo è una merda per il rock, devo avere il coraggio di prendere ed andare a Londra, non so. Quindi la soluzione è andare via. Guarda, a me tra l’altro non me ne frega una minchia di cambiare la mentalità di un bergamasco, che mi piace tra l’altro, tra virgolette. Gran bella prospettiva… Io non ci credo più, forse lo puoi fare tu che c'hai 25 anni. Per me che ne ho 38 è difficile. Poi sono stato fortunato: ho una bella donzella, un lavoro che mi piace, un bel basso... Nessun testo di protesta? Si, ci sono anche quelli.
Ma ormai il rock è morto, come forma di protesta non funziona più. Non t'ascolta più nessuno se non parli d'amore e vai sul sicuro. E poi nessuno ha mai cambiato nulla con la musica. L’intervista finisce così, a discutere (litigare) l’influenza delle opere d’arte sulla Storia. I ragazzi non saranno campioni dell’ottimismo, ma sicuramente molto simpatici. Nel salutarci ci rendono partecipi degli ultimi tre piccoli elementi da scoprire: il gioco di parole sul nome della band, molto orobico e solo apparentemente iberico (a voi il compito d’arrovellarvi per benino), la storia del logo (volto apparso su di una copertina di Emporium, rivista d’arte e letteratura prodotta in una Bergamo nel fermento dell’Art Nouveau di inizio secolo – ma non s’era detto che la nostra città era un covo di briganti e metalmeccanici?) e la possibilità di scaricare gratuitamente il demo su Bandcamp: http://braquedeos.bandcamp.com/. Buon ascolto.
Collettivo Res - Alea Recensione a cura di Piero Giostra Alea è il titolo del primo disco registrato dall’ensemble del RES (Ricerca Euristica Sonora) che, per chi non lo sapesse, è un collettivo di musica contemporanea e improvvisazione che raccoglie giovani musicisti fra Bergamo, Brescia e Milano. Alea è anche un esplicito rimando alla musica aleatoria, di cui John Cage è esponente di riferimento e autore di alcuni frammenti qui ripresi e reinterpretati. Purtroppo non c’è spazio per approfondire il significato di “euristica” e “musica aleatoria” quindi fate come ho fatto io: consultate il vostro smartphone. La struttura dell’opera è la seguente: cinque parti alternate da quattro brevi interludi che traghettano l’ascoltatore fra le regioni di un continente in tempesta.
L’ensemble – batteria, percussioni, sax tenore e soprano, due chitarre elettriche, basso elettrico, contrabbasso, violino, tromba e flicorno, fagotto – s’esprime lungo molteplici direttrici: esposizione dei temi, improvvisazioni controllate dalla conduction (gesti ideografici eseguiti da un elemento e recepiti dal resto del gruppo che li interpreta in tempo reale), improvvisazioni libere, momenti corali contrapposti ad esecuzioni di nuclei di due o tre strumenti. Alea si serve di timbro, lirismo ed elettricità per suggestionare profondamente e dipingere un coraggioso affresco sonoro: difficile resistervi.
Ho perso le parole 36
Addetti ai lavori a cura di Alessandro Monaci
Il locale è un piccolo e dismesso bar di pianura. Le foto grigie sulle pareti bionde e le facce degli avventori parlano di nostalgie di anni andati; di quando gli uomini portavano la giacca, i baffi e fumavano Gauloises senza filtro accanto al bancone del bar. Ora la nebbia resta fuori dalla porta, permettendomi di scrutare il volto del mio interlocutore. Ha un viso normale ma pieno, col pizzetto bianco e la voce profonda a tradire la sua età. Non so se siano più amari i ricordi o il contenuto dei bicchieri mentre mi parla di amici scomparsi, degli anni ’70 e del suo mestiere passato: il paroliere.
Guarda che sono la persona sbagliata da intervistare. Sinceramente non ho mai amato questo lavoro, ho smesso di farlo e quando risento i brani che ho scritto mi prende la stessa impressione che si ha aprendo l’armadio dei vecchi abiti: "ma come facevo a indossarli?". Non hanno niente a che vedere col suonare. Io l'ho sempre considerato un lavoro, e come tutti i lavori ha i suoi pro e contro. E qui questi ultimi sono decisamente predominanti. Perché? I produttori discografici lavorano sulla quantità. Come buttare una rete e tirare su dei pesci: mettono sotto contratto 50 persone e ne emergono 3. Non ci sono mezzi per capire se un pezzo sarà un successo o meno, non lo sanno neanche loro. Nel migliore dei casi guardano le statistiche degli ultimi tre mesi e provano ad azzeccare quali siano le tematiche che vanno di più.
Funzionava così anche negli ardenti anni 60-70? Certo, c'è un'immagine molto sfalsata di quel periodo. È uno specchietto per le allodole: quante persone hanno partecipato al gioco e quante sono emerse? Sono cose che fai da giovane, sopportandone i disagi e umiliazioni solo perché vedi il miraggio in fondo ai binari. Come hai iniziato a fare il musicista? Il primo concerto l'ho fatto a 13 anni di spalla a Ombretta Colli. Da lì è iniziata la passione. Poi ho suonato in un po' di gruppi negli anni '60 [mi mostra una foto in cui sembra la copia di Gaber con naso normale N.d.A.] e '70 [qui è senza giacca e i capelli sono cresciuti alla Branduardi N.d.A.]. E a scrivere pezzi per altri? Da subito, per qualche amico. Poi il boom è arrivato con l'avvento della disco dance, con un'invasione di cantanti che non sapevano cantare ed erano scelti per l’aspetto.
Apparentemente mi sembrava molto semplice scrivere canzoni, lo facevo con un’estrema facilità. E uno dei miei brani finì in classifica subito, in mezzo a Madonna e Cyndi Lauper. Quello m'ha incentivato, mi ero convinto d'essere bravo. Una curiosità: quanto ti ha fruttato entrare in classifica? Pochissimo, perché il pezzo era mio ma sotto era pieno di firme. La parte del testo l'ho firmata io, la musica ho dovuto farla firmare ad altri. Poi s'aggiungevano altre persone, sotto forma di favori da fare. I primi tempi due volte l’anno arrivava un assegno della SIAE da 500/600 mila lire. Poi basta. Arriva ogni tanto qualcosa adesso, quando utilizzano qualche pezzo in TV. E quindi hai continuato a fare il paroliere. Vedi il tuo nome sul giornale, senti chi ti dice che il disco funziona: sono tutti incentivi. Poi ho visto come procedeva e non era quello a cui tenevo. È successo un fatto: ho scritto una canzone in italiano e casualmente, attraverso un discografico che conoscevo, è stata proposta a Fiorella Mannoia a cui è piaciuta un sacco. Quando s'è parlato di firmare il contratto si era al tavolo con un personaggio importante che m’ha fatto capire come bisognasse aggiungere un po' di persone alla firma del pezzo. Io allora ero giovane e speranzoso, mi sono impuntato e da lì è finita la mia carriera. È stata un po' una sbronza finita male: passa l'euforia e resta la nausea. Non ti ha mai dato fastidio che fossero altri a cantare tue cose personali? Le cose mie non le metto in quel mondo: se ci metto l'anima la perdo. So come verrebbero trattate: alla fine le tue idee non ci sono più, ci pasticciano dentro tutti. Se va bene è merito loro, se va male è colpa tua.
Per la parte vocale invece? Come fai a scrivere un testo se non sai bene chi lo canterà? Un'idea di chi lo canterà devi averla, soprattutto se maschile o femminile. Poi in base a quello trovi l'idea e su quella lavori. Per l'abbinamento della parte vocale e musicale devi calcolare l'estensione di voce che avrà il cantante, che stile ha ecc.. Anche se la cosa funziona così solo fino ad un certo punto: se scrivo una canzone bella posso adattarla a un'altra tipologia di voce con poche modifiche, senza andare a colpirne la struttura. Bastano dei colpi di rima per renderla femminile, ad esempio. Se ti è venuta di getto cantata con voce bassa si riesce a trovare una lirica che possa essere adatta a una voce più alta. Lì è l'abilità di chi scrive, il mestiere sta proprio nel rendere indolore questo trattamento: far cantare qualcosa di credibile in modo credibile a uno a cui invece non gliele frega un cazzo di quello che sta dicendo. E l'arrangiamento? Vale tutto quello che abbiamo detto fino adesso, trasportato in un altro lavoro. È difficile che sia fatto però da una sola persona. È una cosa troppo importante, e ci sono troppi soldi in ballo per non essere affidato a un'équipe (a volte anche a diverse). L'arrangiatore ha una grossa responsabilità: è come se gli venisse affidata un'auto senza verniciatura e accessori, e sta a lui renderla appetibile al grande pubblico. Deve confezionare, impacchettare il brano. I pezzi poi arrivano ai dj delle radio, non dico solo se vengono unti degli ingranaggi, ma devono essere comunque spinti. E queste spinte costano. Più conoscenze ho più riesco a darle. E le cose vendono solo se vengono conosciute. Il vero termine di tutto questo lavoro, la bilancia che decide è lì: vendere. Chi investe i soldi ragiona nello stesso modo commerciale sia che tratti di musica che scarpe. A differenza di quanto pensavo da giovane non c'è niente di magico in questo mondo.
Ogni giovedì serA!
febbraio
marzo
The Tucans Pub Musica live: David Paysden e Folklan Birreria Città Alta Mostra fotografica di Massimo Gilardi
Tassino Cafè Mostra pittorica di Ylenia De Rocco Circolino Città Bassa Serata con l’Associazione Itinerante: mostra, letture e musica Velvet Musica live: Croceinfissi e Viatrix Psichè sant’orsola pub Mostra dell’Associazione Bergamo contro l’omofobia + Mostra fotografica di Tiffany Pesenti
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#10: 39
Kiev (verso la guerra) 10 posti in cui non andrai mai a cura di Emilio B. www.emiliowasthere.blogspot.com
Mi chiamo Emilio e sono un incauto, e tu vieni con me in 10 posti in cui non andrai mai.
È più di un mese che in Ucraina ci sono enormi proteste di piazza. Voi lo sapete dai telegiornali, io lo so perché c'ero. Infatti mi è sembrato opportuno andare a verificare, durante le festività, che tutto fosse sotto controllo. E non è affatto sotto controllo. La situazione è molto pericolosa, c'é molta tensione. Ma io non ho paura, e in più non mi muovo per niente. Ho preso l'aereo e sono andato subito in Maidan Nezalezhnosti, la piazza principale di Kiev. L'avevo già vista con il sole, con la pioggia, con la neve, con le stelle cadenti, con i tornado.. Ma così mai. Sempre affascinante, anche gremita di minatori pronti alla rivoluzione con caschi e spranghe.
In sottofondo musica lirica ucraina. In primo piano, invece, i manifestanti che tagliano la legna con asce giganti, per poi buttarla in bidoni adibiti a stufe e tenersi al caldo. Sono pronti a combattere, e combattono. La zona della piazza è recintata con copertoni, carrelli e filo spinato. Questa protesta per loro viene prima di tutto. Infatti è abitudine del popolo ucraino quella di scroccare sigarette. Un tizio me ne ha chiesta una, io gli ho detto che non l'avevo. Lui mi ha guardato e, con grande orgoglio, mi ha detto :“Sloboda Ukraina!” (trad. Ucraina libera!).
Credi in Bio? 40
Pornografie alimentari a cura di Maddalena Ramolini Illustrazione a cura di Oro
Forse siete già stati qui, ma non potreste giurarlo. Si tratta di un posto caldo e confortevole, l’arredamento in legno naturale chiaro contribuisce alla sensazione di grande accoglienza che provate. Tutti i commessi sorridono e si muovono tra gli scaffali con leggero passo di danza, in accordo con la musica etnica in filodiffusione a volume moderato. Cerbiatti vi si avvicinano per mangiare dalle vostre mani, i colibrì volano leggeri giocando con i vostri capelli e una sensazione di calma assoluta si impadronisce lentamente di voi. Non siete mai stati così bene. All’improvviso, però, si avvicina un uomo con uno strano guizzo di follia nello sguardo, che vi sussurra: “per l’amor di dio, scappi! Se ne vada da qui, finché è in tempo! Lei non ha idea di quello che succede qui dentro, è un posto che…” – subito si materializzano dal nulla due energumeni, con occhiali neri e giubbotto di pelle (pelle?), che trascinano via il malcapitato che urla e si dimena. È un attimo, e tutto ritorna come prima – i cerbiatti, la musica, i commessi danzanti – tanto da chiedervi se sia mai successo veramente. Però, chissà perché, la sensazione di pace si è tinta di una strana sfumatura di inquietudine e terrore, e cominciate a guardarvi intorno con occhi diversi…
La quinoa.
(1) Su questo inquietante pseudo cereale pende una tragica maledizione, simile a quella di Tutankhamun: il suo scopritore, infatti, fu colto da improvvisa e terribile pazzia che lo portò a convincersi che la suddetta granaglia fosse buona e facesse bene alla salute di chi se ne cibava. Da allora, questo sortilegio contagia le genti di generazione in generazione, senza via di scampo né antidoto alcuno: ciò spiega perché sia possibile venderlo a un prezzo al chilo pari a quello di un rene di maschio bianco caucasico senza che nessuno se ne lamenti, anzi, tutti ne acquistino sacchetti su sacchetti per farci l’insalata fredda con lo zenzero e le foglie di menta, che se cucini queste cose per una cena galante sei certo che trombi di sicuro. Il tofu.
(2) Nell’antico dialetto della regione giapponese del Chugoku, questa parola significava “ciò che non deve mai essere nominato pena la morte fulminea e la calvizie imminente”, tale era il terrore che questo oscuro composto suscitava nei più. Di origine ancora incerta, il tofu possiede le seguenti capacità intrinseche: perforazione del cemento armato, alabarda spaziale, pietra filosofale per trasformare il ferro in pillole di Viagra e, se assunto dopo la mezzanotte, suscita nel malcapitato di turno l’insopprimibile necessità di sottoscrivere un abbonamento vitalizio a “Libero”. L’aloe vera,
(3) (Così chiamata per contraddistinguerla dall’aloe falsa). La piaga delle frodi nel settore dell’aloe è quanto mai fervente e priva di ogni controllo e sta ormai superando anche quella delle riproduzioni delle borse di Vuitton - l’ONU ha stimato che lo spaccio di aloe falsa generi giri di denaro sporco di circa cento miliardi di sterline keniote ogni anno.
L’aloe falsa si distingue da quella vera semplicemente perché la prima non ha il bollino blu – purtroppo, le masse non sono state educate a questo semplice esame e continuano tutt’ora a farsi ingannare. La motivazione del perdurare di questa ignoranza è ancora poco chiara, ma si sospetta che dietro questa volontà si celino i servizi segreti uzbeki, i corpi di polizia speciale russi e una strana setta che venera la salma di Mike Bongiorno, trafugata nel 2011 e abilmente sostituita con un falso. Il gomasio
(4) Si tratta di una sostanza la cui preparazione è segretissima, ed è assolutamente proibito parlarne e scriverne. Io, infatti, lo sto facendo a rischio della mia incolumità, perché desidero che la gente venga messa al corrente di quello che il governo trama alle sue spalle e…un attimo, e voi chi siete? Come siete entrati in casa mia? Aiuto! Dove volete portarmi? Perché questo cappuccio nero sulla testa? Non respiro più…aiuto!..aiut… Il seitan.
(5) Originariamente scelto come protagonista di un famoso film di fantascienza del 1988, fu sostituito poi dal noto Blob, a causa delle sue richieste troppo esose (tra queste, un cachet a cinque zeri, camerino privato e una spogliarellista canadese a disposizione tutte le sere). Da quel momento in poi, accantonata la carriera cinematografica, il seitan ha deciso di riciclarsi come cibo bio e, in alcuni casi, animale da compagnia. Nonostante le masse siano convinte che si tratti di muscolo di grano, il seitan è una creatura che non appartiene a nessun regno biologico conosciuto e possiede un proprio linguaggio, una propria organizzazione sociale totalitaria e una tessera del tram scaduta tre anni fa e mai rinnovata perché lui preferisce andare a piedi.
DOMENICA 2 MARZO ore 14.30 SFILATA DEI CARRI
MARTEDI 4 MARZO ore 20.30 ROGO DELLA VECCHIA
Il cuore 43
Trippa Advaisor a cura di Buzz Cattaneo
Fatevi avanti e ascoltate la storia di Cavalier Michele, giovane di grande coraggio, ma di infranto cuore. Da tempo immemore la sua amata non ricambiava l'ardore, e così, Cavalier Michele, giunse all'unica valida conclusione e ritornò ad errare nelle oscure pianure della solitudine. Ma non serve che il dolore sia manifesto, perché l'animo eletto lo riconosca e, grande sorpresa, fu Dario il cazzaro, figlio di Ezio il baffuto, ad averne per primo coscienza. Fu Dario, che fingendo impegni da cavaliere in terra Meneghina convinse Michele ad accompagnarlo nell'impresa. L'intenzione celata di Dario era invero quella di sanare il cuore dolente dell'amico col cibo e pertanto, sperando nel portento, lo condusse ad assaggiare il miracoloso cuore del dragovitello (è un semplice vitello). Iniziò così il lungo peregrinare fino ai confini sud-ovest di Mediolanum, la grande città del regno, ed in prossimità del Cesano Incantatone Boscone giunsero alla agognata meta: I Mangiari di Strada (nome vero). Varcato l'ingresso i due paladini vennero avvolti da antichi ed invitanti aromi, scorgendo una lavagna di offerte magiche per il cavaliere affamato, tanto ricca da lasciarli confusi. Lo sguardo vacuo rimase sul menù affisso per interminabili istanti infino a renderli vittime del ludibrio delle damigelle di passaggio (meretrici!).I due, con pazienza, attesero il proprio turno per incontrare il cuoco dietro al bancone e, giunti a cospetto del vetusto, vennero messi alla prova: “ Scegliete attentamente, o temerari, poiché se il vero panino vi donerà la vita, il falso Graal, ve la strapperà via”
Presentò le sue offerte: coda di unicorno alla vaccinara, rognone di orco trifolato, fritto di animelle per gli oscuri divoratori. “Vogliamo il panino col cuore del dragovitello” (sempre un semplice vitello) lo interruppe il Cazzaro. Sgranati gli occhi per la scelta, il cuoco sorrise: “O valorosi, avete scelto bene”. Il panino fumava sotto gli occhi dei paladini ed il profumo si insinuava fin sotto gli elmi ad inondare le narici. Il cuore è di ardua preparazione, non per complessità, ma per necessaria esperienza nella cottura: lasciarsi sfuggire qualche granello in più della clessidra, vuol dire renderlo la suola di un calzare. Ad un primo morso la sorpresa, il cuore era cotto talmente bene da risultare morbido come roast-beef, poi un piccolo ventricolo si presentò al palato. Eccolo finalmente, un po' gommoso, insaporito solo da poche spezie e dal favoloso fondo di cottura con qualche cipolla. Il panino era senza fronzoli o accompagnamenti: pane e cuore, ad un cavaliere non occorre altro, se non un'altro panino. “Versami tanto vino ch'io scenda giù da me stesso” reclamò Cavalier Michele, “Perch'io, nell'amor, non trovai che pena.” “Bella fica comunque la cameriera”. E Dario capì che il cuore del drago-vitello aveva compiuto il prodigio e risanato il mesto animo dell'amico. Saporismo: ⃝⃝⃝⃝⃝ Frattaglianza: ⃝⃝⃝⃝⃝
C’è gente che dicono 45
Rubrica di filosofia contemporanea a cura di Gros
[All’Esselunga] Mi metta lo prossssciutto nella carta spagnola... (Una signora anziana che faceva molta tenerezza) Guarda che io sono come la Pina, la scasso di botte. (Solo un piccolo messaggio intimidatorio di avvertimento) Tra l'aria condizionata e il Papa scelgo l'aria condizionata. (Woody A. In Harry a pezzi) Ho solo una sigaretta e non la sprecherò fumandola! (Max P.) Fossi in te mi limonerei. (Manzo approccio da Capodanno)
I luppoli per la Poretti sono come le lame per i rasoi usa e getta. Laccetti, la accetti, l'accetti. (La mia personale interpretazione della famosa lotterai l'otterrai lo terrai) Anche un orologio rotto segna l'ora giusta due volte al giorno... (Chiara M. stato di Fb) È solo una troia da like! (Donna M. spiega le tipe che mettono i like su Fb a tipi fidanzati) Ci sono automobili elettriche che non emettono nessun rumore ma non esiste un'aspirapolvere silenziosa. Perchè? (Presa di coscienza di Cris sul fatto che le aspirapolveri non siano fatte per pulire ma per rompere i coglioni alla gente che dorme)
C’è gente che scrivono
Astroconsigli 2014 46
A cura di Gilles Deluso
Dritta dell'anno: “Ognuno è parte del problema che deve risolvere”, diceva Jung. E anche: “Tutto ciò che non riconosciamo di noi siamo costretti a viverlo come fatto.” Ascoltarsi da dentro: ecco una buona definizione di astrologia.
Ariete Per l'anno nuovo, Ariete, datti una struttura, diventa consapevole. Lascia i residui d'immaturità, cerca le motivazioni autentiche di quel che fai, perchè lo fai, se mai lo fai. Porta le tue imprese a termine, riscuoti i crediti, paga i debiti, oppure brucia tutto, diménticati e ritròvati. È, dicono, quel che sai far meglio: chiudere col passato e rinascere. Ancora. E ancora. Nel 2014 covi il fuoco del cambiamento, ma prima pensa a chiudere i conti col vecchiume, e resisti, pazienta, semina e accumula fino a luglio, così da avere di che ripartire: se prima d'allora Marte, Giove e Plutone avversi ti sibilano di vomitare rabbia e insofferenza, di scrollarti di dosso ciò che è stagnante a suon di reazioni infiammate, tu prendili in contropiede e inizia a creare per conto tuo. Non fare la guerra, fai un aquilone. • Motto: “La guerra, all'inizio, è la speranza che a uno possa andar meglio, poi l'attesa che all'altro vada peggio, quindi la soddisfazione perché l'altro non sta per niente meglio, e infine la sorpresa perché a tutti e due va peggio.” (K. Kraus) • Disco: Low – Things We Lost in the Fire • Libro: “Fuoco fatuo” di Drieu La Rochelle
Toro Tutto lo Zodiaco conosce la tua ossessione per la sicurezza materiale, quel tuo vizio di confondere l'avere con l'essere. Già gravato da un Saturno opposto, ecco un anno che mette a dura prova questo tuo tic: Giove, prima di diventarti ostile a luglio, ti chiede di far più caso agli affetti, sfidandoti a cercare rapporti veri e sensibili dentro e fuori dal focolare domestico. Se Saturno sembra ghiacciare tutto con la sua austerità (lavoro, finanze, progetti), rallentando e frustrando, approfitta dei primi 7 mesi per costruire e consolidare quel che hai già, badando a stabilizzare le tue radici senza tensioni e disaffezioni. In un 2014 di prudente conservazione e intima maturazione, potresti arrivare a verità sconvolgenti. Un esempio? Il tempo non è denaro. Il tempo è amore. • Motto: “Ciò che è creato dallo spirito ha più vita della materia.” (Charles Baudelaire) • Disco: The Books – Thought for Food • Libro: “L'inferno comincia nel giardino” di Jonathan Lethem
Gemelli Nel 2014, sei uno dei segni meglio spalleggiati dagli astri. Energizzato da Marte, rinvigorito da Urano e,
da luglio, imbrillantinato pure da Giove, vanti un dinamismo psichico senza pari. Da buon mercuriale, ti prepari a vivere l'anno leggero e risolutore, rapido non meno che lucido (anche per accordi e contratti, da cogliere prima dell'estate). Sei, o dovresti essere, un vulcano d'idee, d'opportunità e di novità, d'incontri e di stimoli. Anche troppi, a rischio nervosismo. Aggiungici pure un Nettuno a te opposto, pronto a iniettarti della pura, stordente e genialoide confusione grazie a uno strano vocabolario, per te nuovo di zecca. Titolo: “Geminiano – Nettuniano. Lemmi di sensibilità, fantasia, utopia e idealismi assortiti.” Sottotitolo: “Riscoprirsi umani e sognatori senza perdere la testa (e il senso degli affari).” Quest'anno ti conviene consultarlo.
positivi, distogliendovi dai tormenti emotivi altrui. Meno lamentele e meno scuse, è arrivato il momento di pensare ai vostri bisogni emotivi e di tradurli in realtà. Ora, la possibilità di fecondare il mondo con le vostre psico-intuizioni più ardite è più concreta che mai. Il ventre del possibile vi aspetta. • Motto: “Il "mi dispiace" è il pronto soccorso delle emozioni umane.” (Stephen King) • Disco: Old Time Relijun – Uterus & Fire • Libro: “Abbiamo sempre vissuto nel castello” di Shirley Jackson
Leone • Motto: “Nella vita tutto si ripete: eternamente giovane è la sola fantasia.” (Friedrich Schiller) • Disco: Sonic Youth - Confusion is Sex • Libro: “Le cosmicomiche” di Italo Calvino
Cancro Nel caotico psicobrodo primordiale da cui proviene ogni Cancro, e che spesso è solo una rassicurante minestra uterina, nuota un po' di tutto: nobili ispirazioni miste a isterismi gratuiti, slanci di sensibilità inaudita e parvenze di ricatti affettivi. Il 2014 condisce la portata di ulteriori umori e intuizioni, proficue in senso sia creativo che professionale. Ma anche di nuovi nervosismi e infantilismi, soffiati già a inizio anno da Marte e Venere, che allertano sul rischio d'urtante impulsività e chiamano in aiuto doti non proprio sviluppatissime dai nativi come l'autocontrollo e la razionalità. La ricetta per meglio cavalcare i cattivi pensieri dell'anno in corso, e sfruttare al meglio il Giove favorevole dei primi 7 mesi, è di farsi da polemici pro-
Tra i segni più invidiati del 2014, voi Leoni sarete delle calamite di fiducia e intraprendenza. Per quanto il severo Saturno abbia iniziato a lavorarvi ai fianchi, costringendovi a disciplinarvi un minimo e a scremare conoscenze, energie e situazioni, quest'anno avrete sufficiente forza d'animo da attirare riconoscimenti e introiti, illuminazioni e gratifiche, specie da luglio in poi, quando Giove, il grande benigno in astrologia, si piazzerà proprio nel segno più solare e segretamente sociopatico dello Zodiaco (il vostro). Si batte cassa e si recuperano risarcimenti in sospeso. Si ritorna da comprimari a protagonisti della propria vita. O meglio, sempre che ve la sentiate. Sempre che siate ancora capaci di ascoltare voi e chi vi circonda. • Motto: “Chi ha avuto successo non ode che gli applausi. Per il resto è sordo.” (E. Canetti) • Disco: Robert Wyatt – The end of an ear • Libro: “L'Icaro involato” di R.Queneau
Vergine Ecco un anno dove stabilizzare quel che hai già, nel nome della costanza e della meticolosità, tuoi arcinoti spiriti-guida. O quasi, dal momento che Nettuno e Plutone complicano al meglio quel che credevi d'essere e d'avere. Il primo t'instilla ansie, visioni e nuovi modi di pensare, chiedendoti d'esser meno perfezionista e di non schifare improvvise opportunità, specie se ti dovessero piovere prima dell'estate: potresti finalmente realizzare l'inespresso. Il secondo risveglia il tuo istinto e il tuo inconscio, preannunciando svolte e liberazioni. Si sa, Vergine, che sei un po' il Bartleby dello Zodiaco, e tendi a credere, con Wittgenstein, che l'ambizione sia la morte del pensiero. Il 2014 potrebbe essere un buon anno per ricredersi. • Motto: “Ogni potere umano è composto di tempo e di pazienza.” (H. De Balzac) • Disco: Jackie O'Motherfucker – Liberation • Libro: “Angosce di stile” (o “Laboriose inezie”) di G. Manganelli
Bilancia Anno chiaroscurale: se Marte ti rinfocola e ti stizzisce, Urano e Plutone ti costringono alla profondità e allo scavo interiore, a te che sei tanto abituata a viaggiare in superficie. Incupita da crisi e rotture, ti si chiede ora di concentrarti su di te per meglio ricostruirti, a partire dalle radici. Nel bene come nel male, un'insolita aggressività soppianta la tua ars diplomatica, un'irruenta voglia di protagonismo ha la meglio sul tuo pacioso buonismo. Assecondale,
se vuoi. Solo, limita foga e attrazioni fatali: è tempo di catarsi individuale e pulizia psicologica. • Motto: “La vera felicità è impossibile senza la solitudine.” (A. Cechov) • Disco: Jim O'Rourke – Terminal Pharmacy • Libro: “La possibilità di un'isola” di M. Houellebecq
Scorpione Forte di Saturno, anche quest'anno ti si chiede di ridimensionare o tagliare con spirito zen cose divenute inutili e tormentose. Lìberati da situazioni conflittuali che ti trascini dietro da tempo e preparati a un nuovo ciclo, non darti in pasto allo sconforto e inspira il vento della trasformazione. Fai leva sull'esperienza sino ad ora acquisita, e per compiacere Saturno, noto a torto come il grande maligno dello Zodiaco, esercita le virtù associate al pianeta: dedizione a una causa, spirito di sacrificio, rigore, studio. Negli ultimi sei mesi ti saranno utili a esorcizzare il carico di sfiducia a venire, mentre nei primi potrai darti ad amori, creazioni e a nuovi modi di comunicare. Chi dice che le fenici non possono diventare adulte? • Motto: “Non facciamo quel che vogliamo ma siamo responsabili di quel che siamo.” (J.P. Sartre) • Disco: Neurosis – Through Silver In Blood • Libro: “Contro il giorno” di T. Pynchon
Sagittario Sei il piccione viaggiatore dello Zodiaco. E in quest'anno fatto apposta per te, il desiderio di cambiar aria sarà irrefrenabi-
le. Tempo di rinnovamenti, di viaggi, di traslochi, di convivenze. Tempo d'investimenti estemporanei e a lungo raggio, specie nella seconda parte dell'anno. Tempo di scandagliare nuovi mondi e nuove anime. Prenditelo, questo tuo tempo, e ridisegna la tua vitalità. Involati verso il lontano e progredisci verso l'infinito. • Motto: “Il viaggio è nella testa” (J. Baudrillard) • Disco: Love – Forever Changes • Libro: “Gli alieni” di T. Pincio
Capricorno C'è una notizia per voi. Grazie a Plutone, voi Capricorni, che spesso vi ritenete i depositari di tutte le fisime e inadeguatezze zodiacali, state scoprendo quanto valete dietro quella vostra corazza di inibizioni. E, anche, quanto vi meritate. Il cielo del 2014 porta altri bilanci e vi consiglia di fare un altro piccolo passo dentro voi stessi: ora che siete più padroni di voi, consapevoli del vostro potere (Plutone) e più permeabili ai sentimenti (Nettuno), vedete di non incarognirvi se non vi sentite riconosciuti o compresi. Sciogliete risentimento e rigidità, e mettetevi in gioco fino in fondo. Ma piano piano, come vi si confà. Goccia a goccia, si scava la roccia. • Motto: “Ancora pochi sforzi, e poi mille anni di felicità.” (Mao) • Disco: Ministry – The Mind is a Terrible Thing To Taste • Libro: “A colpi d'ascia. Un' irritazione” di T. Bernhard
Acquario Intesiti dall'arido Saturno e sconfortati, nel secondo semestre,
anche da quel buontempone di Giove, se non vi rimboccate le maniche rischiate di conquistare la palma del segno più stanco, preoccupato e deluso dell'anno. Come primo consiglio, zittite le paure sul contingente aprendo più porte e porticine al contempo, professionali ed esistenziali, stando attenti a non far entrare troppi spifferi, a non invitarci cerchie d'amici di dubbia fede. Dopodiché, e questo è il secondo consiglio, sentitevi liberi di darvi scriteriatamente ai sentimenti. • Motto: “Ci si stanca di tutto, anche di essere amati.” (A. Maurois) • Disco: Karen Dalton – It's so Hard to Tell Who's Going To Love You the Best • Libro: “Sillogismi dell'amarezza” di E. Cioran
Pesci Il 2014 potrebbe essersi preso una seria cotta per te. La somma di trigoni (i migliori aspetti celesti esistenti) ti portano ad avere un grado di chiarezza e autonomia mentale inaudito, specie per un segno come il tuo, finalmente capace di metter via vittimismi e malinconie, di spezzare psicocatene, di far respirare la volontà. Cielo fruttuoso per gli animi creativi, per chi vuol salpare in proprio, per chi si cerca senza trovarsi. Si profilano nuovi modi d'essere, di lavorare, di creare. Forse non te l'aveva mai detto nessuno, ma i Pesci possono volare, e non solo nei quadri di Bosch o nei fumetti di Jacovitti. • Motto: “È la volontà che fa l'uomo grande o piccolo.” (F. Schiller) • Disco: Royal Trux – Twin Infinitives • Libro: C. Bukowski – “I cavalli non scommettono sugli uomini (e neanche io)”
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2014 Hanno scritto e collaborato: Alessandra Beltrame, Emilio Bertuletti, Jacopo Biffi, Francesca Bolazzi, Linda Caglioni, Dario Cattaneo, Nicola Carrara, Sergio D’Adda, Marta Dall’Agnola, Rocco Fidanza, Lorenzo Gaspari, Luca Gibertini, Andrea Gorrini, Leonardo Grassi, Gros Grossetti, Alberto Guerrini, Giovanni Lussana, Giorgio Moratti, Diego Nava, Adele Pappalardo, Francesco Previtali, Maddalena Ramolini.
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