CTRL magazine #49 - Wikalepio

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Fino all’ 11 maggio



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Bergamanent #12 - Un’interpretazione di Leone Belotti / Calepio Press

Se vuoi sapere che Calepio ha fatto e chi Calepio è, ti dico che Ambrogio da Calepio è il primo grande nerd della storia, il precursore del web, autore di un libro pazzesco, un’idea folle, che ha cambiato il mondo. Probabilmente, prendendo in mano un vocabolario, non ci siamo mai posti la domanda: chi è quel fuori di testa che ha avuto l’idea? Prima esistevano raccolte varie, compilazioni lessicali tematiche, indici di luoghi o gallerie di personaggi storici, ma il grande nerd ebbe il lampo di genio di fare questo lavoro scientificamente su un’intera lingua, in ordine alfabetico: e poi girarla a specchio, tra-ducta in un’altra lingua! Ci lavorò giorno e notte per 50 anni, 500 anni fa, a Bergamo. Poi diede alle stampe. Boom. L’opera, titolata Lexicon, ribattezzata Calepino, dal nome del suo “consapevole inventore”, ebbe un effetto pari alla scoperta dell’America (che similmente prende nome da Amerigo Vespucci, e non da Colombo, che non si era reso conto). In pochi anni, il Calepino, come internet, diventa lo strumento di lavoro indispensabile per studiosi, scrittori, scienziati, traduttori di tutto il mondo. La community subito condivide e implementa, e in breve escono decine di versioni in tutte le lingue del mondo. Calepino alla mano, il popolino illetterato poteva finalmente capire il Latinorum usato da papi e imperatori per imporre leggi assurde con codici astrusi (il latinorum di oggi è la pubblicità, la tecnologia, le app). Per 300 anni insieme alla Bibbia è il libro più stampato al mondo (oggi: il catalogo Ikea) ma il suo autore, dopo la prima edizione (pubblicata a sue spese!) non vide più un tallero: il diritto d’autore non esisteva, e tutti gli stampatori se lo ristampavano allegramente (lezione di storia: il copyleft è nato 3 secoli prima del copyright).

Poi arrivò l’Enciclopedia degli Illuministi, versione moderna del Calepino, e oggi siamo a Wikipedia. La cosa paradossale, è che se cerchi oggi in Wikipedia, su Ambrogio trovi 10 righe da sfigato. Nato nobile nel 1435 in un castello al centro del feudo di famiglia (Castelli Calepio, in Val Calepio) il giovane conte Calepio si trasferì a studiare a Bergamo a Palazzo Calepio, in zona Fara, e passò tutta la vita nel convento di fronte a casa (S.Agostino). Probabilmente pagando, prese i voti, e il nome Ambrogio (di battesimo faceva Giacomo) con una dispensa “per motivi di studio” che lo liberava dal peso di dire messa, confessare o vedere gente. Per tutta la vita non fece mai altro che il figlio di papà nerd, uscendo solo per attraversare la Fara (casa-studio) e tuffarsi nel suo lavoro titanico in S.Agostino, dove morì (1510) e fu sepolto senza nemmeno una lapide, nello stile NOLOGO degli eremitani agostiniani (seconda cappella a destra in S.Agostino). Nell’aldilà, ha ripreso il nome di Giacomo, e passa le giornate in Purgatorio nel gruppo master nerd, molestato da fan insospettabili come gli eretici Giordano Bruno ed Erasmo da Rotterdam (che lo chiamano joker) gli esplosivi D’Annunzio e Alfred Nobel (che lo chiamano bomba carta) e l’odioso Steve Jobs (che usa wikalepio al posto di wikipedia). Intanto, nell’aldiquà, i vip del comitato cultura Bg2019 hanno blaterato per mesi e speso milionate in consulenze, totem e testimonial “lustra Berghem”, senza accorgersi che avevano in mano il jackpot della cultura, capace da solo di far saltare il banco. E così si capisce anche perchè Calepio abbiano bocciato Bergamo capitale della cultura. Come se al Comune di Firenze, assessorato alla cultura, ti rispondessero: Dante chi?


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55 a Fiera dei Librai Se dormi per un’ora, non pigli pesci per un’ora: e nel frattempo in Italia pubblicano 7 libri. Se dormi tutto il giorno – oltre a non pigliare pesci per tutto il giorno – ti perdi ben 170/180 libri che gli editori italiani hanno pubblicato alla faccia tua. Questo vuol dire che: a) se sei un pescatore cerca di dormire di meno b) se sei uno scrittore hai buone probabilità di essere anche il tuo unico lettore (affezionatissimo) c) se sei un lettore ti conviene andare in una di quelle librerie con dentro il libraio (che non è quello con il cappellino dell’autogrill che vende anche le sigarette) e farci due chiacchiere e ascoltare i suoi consigli. Dal 19 aprile al 4 maggio ne trovi tanti, di librai, tutti insieme in pochi metri, con tanti libri (pesci pochi, ma non si può avere tutto). E ci sono anche reading/spettacoli/eventi; qui sotto ce n’è una selezione (uno al giorno):

Sabato 19 aprile

18:00 – 19:30

Il terrorismo dimenticato di Matteo Rossi Fatti e rimozioni della stagione eversiva che dal 1975 al 1985 ha segnato la provincia bergamasca. Domenica 20 aprile

18:30 – 20:00

Ruggine di Federico Redaelli Una storia di quotidiana emarginazione vissuta all'ombra della ricca provincia lombarda. Lunedì 21 aprile

21:00 – 22:30

Fiatone. Io e la bicicletta. Spettacolo Teatrale di Luna&Gnac. Martedì 22 aprile I dannati della metropoli di Andrea Staid

21:00 – 22:00

Esistono da sempre due città, quella legale e l'altra illegale che si sfiorano, interagiscono, confliggono. Sulle loro contaminazioni si costruisce il tessuto sociale. Mercoledì 23 aprile

17:30 – 18:30

L’invenzione della natura selvaggia di Franco Brevini Quali etiche per l’ambiente? Giovedì 24 aprile

21:00 – 22:30

Teatro Donizetti: La vita è un viaggio (e l'Europa è casa nostra). Con Beppe Severgnini, Marta Isabella Rizi, (letture) e Elisabetta Spada (musiche). Ingresso gratuito "La vita è un viaggio, e gli italiani viaggiano soli”. Consigli per la traversata di questo tempo incerto.


Venerdì 25 aprile

18:30 – 20:00

Prima della battaglia di Bruno Arpaia Un'indagine del commissario malinconico. Notte sulla tangenziale di Napoli. Un camion esce all'improvviso dalla sua corsia, schiaccia un'auto contro il guardrail e si allontana. Un morto: Andrea Rispoli, scrittore. Sabato 26 aprile

21:00 – 22:30

Come un respiro interrotto di Fabio Stassi Soledad è la donna di questa storia, un'artista, una signora che molto ha vissuto, e soprattutto, una cantante. Che non ha mai inciso un disco, perché niente di lei poteva essere registrato. Domenica 27 aprile

16:00 – 17:30

Novant'anni di impazienza di Raffaele La Capria Uno dei maestri della narrativa italiana del Novecento riflette sulle sue intenzioni e sui tentativi, sulle motivazioni e sulle giustificazioni, sulle cose fatte e su quelle rimpiante. Da un suo libro, "La bellezza di Roma", Paolo Sorrentino ha tratto il film vincitore del Premio Oscar "La grande bellezza". Lunedì 28 aprile

16:00 – 17:00

Mercoledì 30 aprile

21:00 – 22:30

Si sente? di Paolo Nori Lo scrittore ha raccolto i testi di tre discorsi che ha tenuto a Cracovia tra il 2009 e il 2013, in occasione dei viaggi de “Il treno per Auschwitz” della Fondazione Fossoli. Lo presenta Roberto Villa, che ha fatto quello stesso viaggio da studente nel 2009 e che di memoria si occupa nel suo percorso di studio. Giovedì 1 maggio

21:00 – 22:30

Open heart di Kief Davidson (Proiezione film) “Il mio diritto alla salute come europeo include una TAC e altre diagnosi sofisticate, ma per un africano il diritto a essere curato si ferma a un paio di vaccinazioni e alcuni antibiotici". – Gino Strada. Segue dibattito. Venerdì 2 maggio

18:30 – 20:00

Evoluti e abbandonati di Telmo Pievani Alcuni pensano che il nostro cervello sia fermo all’età della pietra, come se la selezione naturale ci avesse plasmato nel Pleistocene e poi abbandonato al nostro destino. Sabato 3 maggio

17:00 – 18:30

Il vero e il bello del cinema coreano di Pino Viscusi Viscusi non idealizza il cinema, lo ama così com'è, nei suoi aspetti migliori e peggiori. E in quelli coreani.

Pantani era un dio di Marco Pastonesi Da Cesenatico dove tutto è iniziato a Rimini dove tutto è finito; attraverso il Carpegna, il Mortirolo, il Galibier, il Mont Ventoux.

Martedì 29 aprile

Domenica 4 maggio

18:30 – 20:00

L'eta' dell'estremismo di Marco Belpoliti «Viviamo sotto la minaccia continua di due prospettive egualmente spaventose, anche se apparentemente opposte: la banalità ininterrotta e un terrore inconcepibile»

17:30 – 18:30

Aspettando “un grande classico” Un un reading dedicato a "Furore" di John Steinbeck e "La vita agra" di Luciano Bianciardi. Letture a cura di Teatro Caverna


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HAMBURGERIA D’ASPORTO a pranzo —

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Via san bernardino 67/d - BG (Di fronte alla biblioteca Tiraboschi)


Aprile

14:00 Ex chiesa sant' Anna/Canonica d'Adda (ART) Out! - arte, musica e design fuori Milano. 19:00 O'dea's (HAPPY HOUR/DJ SET) The end of weekend: aperitivo lungo per un lunedì storto. 20:30 Palazzetto Almenno S.B (BANZAI) 9° Festival arti marziali. 21:00 Sputnik 525 (PUNK/ROCK) Palinka Auditorium P.zza Libertà (CINE) LAB 80 – Prima visione: I corpi estranei di M. Locatelli 4-6€ 21:30 Café de la Paix/Polaresco (DJSET) Trash come una Rosa KM33/Trezzo (TRASH/ROCK) PDD + PCP + Cornoltis. Rocker pub (TRIBUTE) Mr. Crowley - Ozzy Osbourne 22:00 CPG/Melzo (LIVE) Uochi Toki Latte +/Brescia (TRASH) Katsoni animati + Disco circo. Joe Koala/Osio Sopra (ROCK) Johnny blitz + Pugni nei reni Druso Circus (ELVIS TRIBUTE) Jailhouse dogs - 5€. + cons. Bloom Mezzago (HIPPIE) Flower power party #5 - Festa di primavera w/ rise up + mixed&fried 6€ Skin Fantasies (LIVE) Ink Club: Dr. Jekyll & Mr. Hyde live. Presentazione album. (leggi recensione a pagina 32-33) Edoné (ROCK) BG sottosuolo clash 4 - His electro blue voice + The neigers + Flebologic. La Raza / Martinengo (PUNK) Samoan Night: Fuori Tempo Limite + Last Confidence. 23:00 Amigdala (ELECTRO) Laserblast. 8€ Clash club (ELECTRO/TRAP/HIPHOP) Sabotage presents Spring party w/ Hopeless crew. 12/15€. 23:30 Daho club (INDIE) Borderline: Mad Sounds w/ Marco Obertini + John Terrible + ValeNte. 00:00 Live Trezzo (DANCE) Zarro night w/ Italo Brothers. 18€ con drink.

Venerdì 11

18:00 Barrio (BOOK) La scatola delle idee presenta Bookcrossing scambio libri + palco aperto. 19:00 Papavero Cafè / Via Pignolo (HAPPY HOUR) It's friday! Persian buffet + Francesco Zazza djSet. Ars (PHOTO EXPO) "Life in file" di Enrico Bedolo. Fino al 10/05. 20:00 Tigella Bella (FOOD) All you can eat! Tigelle e gnocchi fritti no limits 21:00 Maite (TRIBUTE) Spettacolo musicale dedicato a Edith Piaf con L. Vignes e D. Zanoli. Auditorium Secco Suardo (CLASSICA) GMI Bergamo presenta Andrey Baranov (violino). 2/10€. Sputnik (FOLK) Cuggini di Lucania Twentyseven (POP/ROCK) Vincenzo Marabita full band. Auditorium P.zza Libertà (CINE) LAB 80 – Prima visione: I corpi estranei di M. Locatelli 4-6€ 21:30 O'Dea's (TRIBUTE) Scomunica Tributo ai Led Zeppelin. Rocker pub (BLUES) Blues Doctor. Deni's live/San paolo d' argon (POP/ROCK) Le favole di Meg + Tributo agli Aborti Mancati. 22:00 Druso Circus (INDIE) Calibro 35. Tessera + contributo ist. 12€. Sant'Imbu café/Sant'omobono (TRIBUTE) Solid rock - Dire Straits. Skin Fantasies (LIVE) Ink Club presenta: Humulus live. Amigdala (CONTEST) Jimmy Breaks All live contest + Chemical Braulio DjSet. Café de la Paix/Polaresco (LIVE) concerto con i Go Kartoon Edoné (HOUSE/TECHNO) Leftfield night - Franco limone + GLDS + Le nonsense. 23:30 Under Music Club (ELECTRO) Bauhaus party.

Sabato 12


Domenica 13

10:00 GAMeC (ART) Continuazione mostra "Enrico Prometti - dal mito dalla storia dalla strada". 14:00 Sputnik 525 (MARKET) Mercatino galattico - vendita e scambio di artigianato, usato & vintage. 17:30 Auditorium circoscrizione (TEATRO) Aspettando Godot. 5€. 18:00 Caffè della Funicolare (HAPPY HOUR UPPERTOW) Apericena! Bouffet di classe + drink = 10€ 18:30 Fuorirotta/Treviglio (LETTURA) Reading musical-poetico "Parole storpie" + presentazione libro "Faccio il bagnino da 11 anni: vi vedo" di Davide Passoni Comics / Martinengo (APERITIVO MUSICHEGGIANTE) Monica May. 19:00 Edoné (FOLK/PUNK) BG sottosuolo clash 4 - Three lakes + dags. 20:00 Amigdala (BLUES) Eden Brent 7€. 21:00 Maite (CANTAUTORI) Folco Orselli Auditorium P.zza Libertà (CINE) LAB 80 – Prima visione: I corpi estranei di M. Locatelli 4-6€ 22:00 Druso Circus (TRIBUTE) L'urlo - tributo a Zucchero. Tessera + cons. obb. 5€.

Martedì 15

20:30 Tagliere di Nese (ACOUSTIC) Andy Kaam solo. 20:45 Conca Verde (CINE) Proiezione "The crash reel" di Lucy Walker. Promosso da "Gente di montagna". 6€. Gente di Montagna porta a Bergamo ancora un film sulla neve: stavolta però è un pugno nello stomaco. The Crash Reel, della due volte candidata all'Oscar Lucy Walker, racconta l'ascesa strabiliante del giovane snowboarder americano Kevin Pearce e la sua imprevedibile caduta nel dolore della malattia e della disabilità, che cercherà di riscattare con la forza personale e il sostegno di una famiglia fuori dalle righe. Una storia Fall&Rise che intreccia i temi dello sport con quelli del rischio, che esalta l'amicizia ma punta il dito contro il business della neve e non solo. In sala ospiti come Cesare Pisoni, il grande Direttore Tecnico della Nazionale Italiana di Snowboard, e altri atleti olimpici.

Lunedì 14

20:30 Edoné (CINE) Corso di Introduzione al Linguaggio Cinematografico, “A proposito di Cinema”. 20:45 Conca Verde (CINE) Original is better - Bling Ring in lingua originale. 4,5/5€. 21:00 Auditorium della Circoscrizione 2 / Loreto (TEATRO) 1° appuntamento della rassegna teatrale MatèMonday: "Roba Minima… S'intend!" omaggio a E.Jannacci, di e con S. Orlandi 22:00 www.facebook.com/ctrlmagazine (?) (C)inema (T)rouvé | Le (R)arità del (L)unedì #44.

21:00 Mamo's (CANTA TU) Karaoke. ingresso libero. 21:30 Daragi (ERASMUS) Serata Internazionale universitaria DjSet & erasmus students!


Mercoledì 16

19:30 Maite (FOOD) Cena al buio - L'essenziale é invisibile agli occhi. 25€. Prenotazione obbligatoria. 21:00 Mamo's (LOVE) Speed Gayte trova la tua anima gemella in 3'' Cinema del Borgo (CINE) I sogni segreti di Walter Mitty. 4,5/5€. Druso Circus (JAZZ) Petra quartet. Tessera + cnt. ist. 5€. 21:30 Edoné (ROCK) Edoné locals ospita GOST in tour - Monkeys Bongs + Norberto Vergani.

Giovedì 17

18:00 Barrio (HAPPYHOUR) Aperitivo indiano. 3€ la prima consumazione con cibo tipico indiano. 20:00 Beach Bar (SUPERFOOD) Hamburger night! 150 gr di carne di manzo da degustare in oltre 15 panini differenti. Mamo's (LOVE) Single party. Café de la Paix/Polaresco (TEATRO) Cyrano de Bergerac: vita, morte e miracoli. Con Bruno Pizzi (voce narrante) e Fulvio Manzoni (tastiere). 21:00 Edoné (ART) Artway 2014 mostra di Silvia Nervi + Live w/ Michele Colli + Anywave. 21:15 Ca del Fasà (ACOUSTIC) Concertini semi improvvisati in meno di 30 metri quadrati! 21:30 Maite (JAZZ) Collettivo res on Maite - Time lapse. ARCI. Keller (TRIBUTE) Le giannissime Tributo a Gianna Nannini. 22:00 Enostrano/Bonate sopra (LIVE) The rolling fracas Claudio band Druso Circus (BLUES) Rudy Rotta. Tessera + cnt. ist. 10€. Dieci10/ Grassobbio (TRIBUTE) Echoes - Tributo ai Pink Floyd. 22:15 Officina 43/Castel Rozzone (ACOUSTIC TRICKS) Para tocar.

Venerdì 18

19:00 Papavero Cafè / Via Pignolo (HAPPY HOUR) It's friday! Persian buffet + Francesco Zazza djSet. Barrio (PUNK/TRASH) Cornoltis unplugged live version. 20:00 Tigella Bella (FOOD) All you can eat! Tigelle e gnocchi fritti no limits 21:00 Mamo's (EASTER) Spacca l'uovo e scopri il tuo premio! Latte +/Brescia (FESTIVAL) Emergenza festival - First step N6 w/ Nirnaeth + The soul + Dean's Cadillac + This or Cyanide + Backyard Noise + Under pub. 8/12€. Sputnik 525 (SKA/TRASH) Dj Rembam-beat vs Dj Berracuda. 21:30 O'Dea's (ROCK/FUNK) Chester e i non li conosco. Rocker pub (METAL) Beast & charlotte - Iron Maiden tribute 22:00 Café de la Paix/Polaresco (INDIE ROCK) Gambardellas in concerto. Druso Circus (STONER ROCK) Vic du Monte + Aderenza migliorata + Confusion djset. Tessera + cnt. ist. 5€. Keller (LIVE) Dejanira release party Tin pan halley/Bariano (ROCK) Solid rock - Dire Straits tribute Bloom Mezzago (LIVE) Sono apparso alla Madonna night. Edoné (RAP) Teste complesse + Special guest: DSA commando. Station Café / Treviglio (ROCK INDIE) Rumor. 23:00 Live Trezzo (PUNK) Punkreas. 12€. Amigdala (HOUSE) Momento Lab. 10€. Skin Fantasies (DJSET) Ink Club: Culturhouse w/ Gipsy guy & guest. ARCI. 23:30 Under Music Club (INDIE ROCK) PANIC! DjSet. ingresso 5/10€ + promo sui drink. 00.00 Clash Club (HIP HOP) Bomb the Bass! Special guest: Dj twoP


Sabato 19

XX:XX Concorso per Artisti Emergenti (!) "Lighting Moods Atmosfere di Luce" Meno dieci giorni per presentare un progetto per "vestire" una lampada ad energia solare. SybinQ Art Projects in collaborazione con Master San Vigilio, propone una mostra insolita con opere realizzate ad hoc in un parco pubblico: due artisti affermati più un emergente selezionato attraverso il Lighting Moods Contest sono chiamati ad intervenire sulle lampade ad energia solare Firefly, creando un esperimento di arte pubblica e al tempo stesso favorire l'alterazione della percezione di un elemento di arredo urbano. Tre artisti vestono l'Energia Solare: il Terzo Artista potresti essere tu! www.lightingmoodscontest.com

18:30 GalgArte (ART) Occupy the Gallery - Anti-vernissage di chiusura ed esposizione opere prodotte. 19:00 O'dea's (HAPPY HOUR/DJ SET) Kres feat. Zimbram = Bocaliù Sbalu

20:00 Amigdala (SOUL) Ronnie Jones & The nite life + Shanty Town. 7€. 21:00 Sputnik 525 (POSTPUNK) Moostroo, in concerto. 21:30 Rocker pub (ROCK/METAL) Moon Reverie. Arci Fuorirotta/Treviglio (FOLK/ ROCK) Progetto Delta + Nova 76 Mai visto/Sedrina (COUNTRY) serata con lezione di line dance w/ Monster country group BG + Mismountainboys live. 22:00 Druso Circus (DISCO) Druso disco strass. Tessera + cons. obb. 12€. Bloom Mezzago (ROCKABILLY) Fifty o' clock presents Rockabilly party w/ Wilma & the continental club + Djset. 5€. Skin Fantasies (LIVE) Ink Club: Teste complesse live. ARCI. Cabana club/Albino (REGGAE) Panda Sound hosting I-Trees + VS Click + Shame&Skandal. Joe Koala/Osio Sopra (NOISE ROCK) OVO - Presentazione EP w/ Corpoc. Café de la Paix/Polaresco (TRIBUTE) Lobotomies Ramones cover band Menez / Martinengo (PUNK) Crancy Crock (leggi la recensione a pag. 33) + Quarantena. Edoné (ACOUSTIC) Hashtag presents Le gros ballon + DjSet. 23:00 c.s.a. Pacì Paciana (JUNGLE) In Bass We Trust presenta: Outlook festival launch party. Special guest: Congo Natty. 7€ 23:30 Latte +/Brescia (DJSET) Sparta nel bosco w/ Lemkenz + Stay Calmo. Koko's (BASS/TECHNO) Viale rossi project w/ Virtual riot (Germania). 15€. Garage Club (TECHNO) Recall #3 Lose control. 10€. Live Trezzo (TRIBUTE) Time out Tributo a Max Pezzali/883. 12€. Clash Club(ROCK/GARAGE) TwEASTER! With John terrible



Domenica 20

18:00 Caffè della Funicolare (HAPPY HOUR UPPERTOW) Apericena! Bouffet di classe + drink = 10€ 22:00 Druso Circus (ROCK BLUES) Alex Suardi Trio. Tessera + cons. obb. Latte +/Brescia (AFRO) Afro party Edoné (ROCKNROLL) Easter rock n' roll bash w/ Franz Barcella. 23:00 Upset/Seriate (TRASH) Trash party fluo - I tarzanelli. 3€. Amigdala (TECHNO) Easter party! Daho Club (TWENTIES PARTY) J. Gatsby, the Roaring 20's.

Lunedì 21

20:30 Edoné (CORSO) Introduzione al Linguaggio Cinematografico, “A proposito di Cinema”. 21:30 Rocker pub (GLAM) Glam fest w/ Shameless + Fatal smile 22:00 www.facebook.com/ctrlmagazine (?) (C)inema (T)rouvé | Le (R)arità del (L)unedì #45.

Martedì 22

20:30 Tagliere di Nese (BLUES) Giorgio Khawam trio. Mamo's (CANTA TU) Karaoke. 21:30 Daragi (ERASMUS) Serata Internazionale universitaria DjSet & erasmus students! Edoné (SOUL) Radiolution live w/ viking moses.

Mercoledì 23

21:00 Mamo's (ASTRI) Cartomamo's Lettura gratuita tarocchi. Dieci10/Grassobbio (JAM) Need2jam - jam session 22:00 Druso Circus (JAZZ) Malacrida Vivenzio Ricci trioTessera - 5€.

Giovedì 24

18:00 Barrio (HAPPYHOUR) Aperitivo spagnolo. 3€ la prima consumazione con cibo tipico spagnolo. 20:00 Beach Bar (SUPERFOOD) Hamburger night! 150 gr di carne di manzo da degustare in oltre 15 panini differenti. Dieci10/ Grassobbio (DJSET) Easter volley party! 21:00 Mamo's (LOVE) Single party. Latte +/Brescia (BASS/JUNGLE) Jungle massive. Workcoffee (ART) Artway 2014 - serata con Greenpeace: proiezioni, dibattiti, musica. Auditorium P.zza Libertà (CINE) LAB 80 – Se sei vivo spara di G. Questi. Ospite il regista. 4-5€ c.s.a. Pacì Paciana (TEATRO) Verona Caput Fasci. Spettacolo teatrale con Elena Vanni 21:15 Ca del Fasà (ACOUSTIC) Concertini semi improvvisati in meno di 30 metri quadrati! 21:30 Area feste Solza (FESTIVAL) Liberiamoci! live w/ Messiacaos + Suonathan. Maite (JAZZ) Collettivo RES on Maite - Girovago trio. ARCI. 22:00 Druso Circus (LIVE) Lexotango 5€ Joe Koala/Osio Sopra (INDIE) C+C=Maxigross + Gianma djset Bloom Mezzago (DISCO) Disco partisan - 70/80 disco DjSet. 6€. Café de la Paix/Polaresco (INDIE) Ducoli & The Rhino's Amigdala (CONTEST) Jimmy Breaks All Live contest + Chemical Braulio DjSet. Edoné (ELECTRO) Giulia Spallino + Dj Edo from Sabotage. La Raza / Martinengo (BIRRA) Ceres Party 22:15 Officina 43/Castel Rozzone (TRIBUTE) Paolo Grassi e i musicanti a manovella - canzoni di Vinicio Capossela.


Venerdì 25

Costa di Mezzate (FESTIVAL) Festival internazionale delle arti di strada. Costa di Mezzate si prepara per accogliere, come ormai da più di dieci edizioni, dal 25 al 27 aprile, mimi, danzatori e artisti di strada per il festival “Magie al Borgo”. Nei cortili, in trepidante attesa, si preparano le griglie e le bottiglie di vino. Gli artisti si congedano dai grandi spazi per essere accolti nelle piazze, tra le stradine, sotto i balconi degli abitanti incuriositi. Semplicemente per il piacere di fare festa. E farla insieme. In una ricerca teatrale che diventa popolare. E spopola tra grandi e piccini.

12:00 c.s.a. Pacì Paciana (FOOD) Pranzo sociale e socialista - 12€ 12:30 Area feste Solza (FESTIVAL) Liberiamoci! Pranzo + conferenza con Luciana Bramati + Stefano Vergani Live.

16:00 Parco Metelli/Palazzolo (SKA) Festa ANPI - Askatasuna ska band in concerto. 16:30 Vivaio di Ambivere (COUNTRY) animazione con i line dancer Monster country group BG. 18.30 Station Café / Treviglio (ART) Inaugurazione mostra fotografica "Amore con il mondo" di Paolo Goglio. 19:00 Tassino café (REGGAE) ShantySound presenta Vinyl Night. Papavero Cafè / Via Pignolo (HAPPY HOUR) It's friday! Persian buffet + Francesco Zazza djSet. Café de la Paix/Polaresco (BALCANI) Caravan Orkestar in concerto. 20:00 Tigella Bella (FOOD) All you can eat! Tigelle e gnocchi fritti no limits Amigdala (REGGAE) Rootical Foundation + Souljah Rebel crew DJ set. 5€. 21:00 Sputnik 525 (RESISTENZA) Pranzo resistente + Barabba gulash + maratona oZio Royale djSet. Auditorium P.zza Libertà (CINE) LAB 80 – Festa della liberazione: Le stagioni del nostro amore di F. Vancini - Ingresso gratuito 21:30 O'Dea's (TRIBUTE) Queen legend - Tributo ai Queen. Rocker pub (BLUES) Sitra's monolith. 22:00 Druso Circus (INDIE) Giuda. Tessera + cnt. ist. 7€. Bloom Mezzago (DARK) Rosa selvaggia party! Vidi aquam+ dj Nikita. Skin Fantasies (DJSET) Skin Fantasies presenta Ink Club: Africanismi - suoni dal continente nero. ARCI. Edoné (DJSET) 2000 hits music party - Pog + Epo the thaker. Clash Club (LIVE+DJ SET) Demodè presenta: Muck and the mires, (from Boston) + Radio Noir & John Terrible dj set


Sabato 26

Costa di Mezzate (FESTIVAL) Festival internazionale delle arti di strada. 17:00 Latteria Artigianale Molloy / Brescia (!) Neverland Festival 2014! CCCP, 30 anni di ortodossia + Maria Antonietta (leggi intervista a pag. 29) + Dino Fumaretto + Losburla + Marydolls + Joan Thiele + Davide Viviani + A New step back Neverland Festival 2014. Il festival del lavoro che non c'è. Lo storico festival dei lavoratori non soffre della crisi del settimo anno, anzi raddoppia e vi invita il 26 aprile alla Latteria Artigianale Molloy di Brescia ed il 3 maggio al Bloom di Mezzago. Due giornate di musica con il meglio della scena musicale italiana e una notte di Djset. Finché non ne avrete abbastanza. Tra i tanti: CCCP 30 anni di ortodossia, Giorgio Canali, Virginiana Miller, Maria Antonietta, Bologna Violenta.

18:00 Bar Oasi (ART) AperEsposizione - Collettiva d'arte di giovani artisti + happy hour in giardino Locanda del Monaco Felice / Suisio (BEER) Festa del re - cibo & birra olandese 19:00 O'dea's (HAPPY HOUR/DJ SET) The end of weekend: aperitivo lungo per un lunedì storto.

19:00 Caffè della Funicolare (PARTY) Serata con Rosso Antico! Giochi a premi & gadgets 20:30 Altro Tagliere / Nese (FOLK/POP) Ila & the happy trees + mostra di quadri e ceramiche + live painting di Francesco Ghidotti 21:00 Sputnik 525 (PUNK/ROCK) Le madri degli orfani in concerto. Area feste Solza (FESTIVAL) Liberiamoci! live w/ Carmen Cangiano. 21:30 Rocker pub (DEATH METAL) Extreme fest w/ Imago mortis. 22:00 Live Trezzo (50IES) Lollipop party - Musica anni '50 & '60. 10€. Joe Koala/Osio Sopra (REGGAE) Jah Koala: Realize + Prince Healer Amigdala (ROCK) Gladioli + guest Skin Fantasies (LIVE) Ink Club: Road of kicks live. ARCI. Rocker Pub (METAL) Extreme meta festival w/ Imago mortis + Evil spell + Maze of sothoth + Necrutero. Druso Circus (TRIBUTE) MDP play Deep Purple. Tessera + cons. obb. 5€. Edoné (DJSET) Exhibition night #24 - Moscow ride + The Nostalgics + The Most Adorable. Keller (TRIBUTE) Immortal life Evanescence cover band 23:00 Latte +/Brescia (!!!) Silent party! 10/12/15€. Twentjseven / Mozzo (DARKWAVE) Stati di agitazione. Live + dj set c.s.a. Pacì Paciana (REGGAE) Good Old Boys + Mr Horace Andy - 7 euro 23:30 Daho club (INDIE) Borderline presents Hypsteria w/ Deer Waves DjSet + Bond Street + Sticks&Stones. Clash Club(ROCK/HIP HOP) dj Pollo + dj Spiga + dj Pog 00:30 Bloom Mezzago (REGGAE) In reggae we trust: Ganjacookies + Monza Ina De Yard.


OGNI GIOVEDÌ SERA!

APRILE

MAGGIO

MIDORI CAFÈ

CAFÈ DELLA PAIX BAR DEL POLARESCO

Serata con l’associazione PolarTv: mostra e proiezioni

SPAZIO GIOVANILE EDONÈ

Mostra pittorica di Silvia Nervi+ Musica live: Michele Colli e Anywave

WORKCOFFEE

Serata con l’Associazione Greenpeace: proiezioni, dibattito e musica

Performance dell’associazione Maiolab + Performance di writing: Wiz, Leoni, Kasi23, Leù e Carsa + Musica live: I servi disobbedienti

CAFFÈ DELLA FUNICOLARE

Mostra fotografica di Luca Facheris

VINI & SPIRITI

Esposizione artistica di Vittoria Drago

CHIOSTRO DI SAN FRANCESCO

Festa finale con esposizione collettiva degli artisti e musica dal vivo promossa da

in collaborazione con

con il patrocinio di

www.giovani.bg.it


Domenica 27

Costa di Mezzate (FESTIVAL) Festival internazionale delle arti di strada. 9:30 Gandino (OROBICI) Formico Trail 22km di corsa nel verde + pasta party all' arrivo. www.fly-up.it 14:30 Città Alta ( !!! ) Soap Box Rally La più antica e pazza corsa delle macchine di legno del mondo. Torna Soap Box Rally, la folle corsa della macchine di legno. Il 27 aprile. Bolidi interamente in legno, costruiti secondo regole stabilite nel 1955, affronteranno a tutta velocità il percorso di 1490 metri. Partenza: Colle Aperto. Discesa fino al traguardo: Porta Sant’Agostino. Ovviamente non mancheranno ostacoli – come pozzanghere di schiuma, vasche d'acqua, dossi, dune di sabbia – per questa pazza gara, nata 59 anni fa dalla mente di uno studente qualunque innamorato di film americani.

17:30 Auditorium circoscrizione (TEATRO) Pressoteatro - Storie di ordinaria fobia. 5€. 18:00 Caffè della Funicolare (HAPPY HOUR UPPERTOW) Apericena! Bouffet di classe + drink = 10€ 18:30 Bloom Mezzago (ROCKABILLY) Blitz party - Happy hour + dance party rockabilly.

18:30 Arci Fuorirotta/Treviglio (ART) Inaugurazione mostra personale di Roberta Cavalleri "Ritocco fotografica d' autore" 21:00 Amigdala (BLUES) Lurrie Bell (USA). 10€. 21:30 Area feste Solza (FESTIVAL) Liberiamoci! il garage ermetico + Teich Live. 22:00 Druso Circus (BLUES) Midnight breakfast. Tessera - 5€.

Lunedì 28

20:00 Live Trezzo (POWER METAL) Sonata Arctica. 35€. 20:30 Edoné (CINE) Corso di Introduzione al Linguaggio Cinematografico, “A proposito di Cinema”. 20:45 Conca Verde (CINE) Original is better - Philomena in lingua originale. 4,5/5€. 21:00 Auditorium P.zza Libertà (CINE) LAB 80 – Classico restaurato: Hiroshima Mon Amour di A. Resnais 4-6€ Circoscrizione 2 (TEATRO) Tae teatro presenta "Naufraghi" Rassegna "mate monday" di Maté teatro. 5€. 22:00 www.facebook.com/ctrlmagazine (?) (C)inema (T)rouvé | Le (R)arità del (L)unedì #46. Druso Circus (CANTAUTORI) Terry Lee Hale (USA).Tessera + cons. obb. 5€.

Martedì 29

17.30 Auditorium P.zza Libertà (CINE) LAB 80 – Classico restaurato: Hiroshima Mon Amour di A. Resnais 4-6€ 20:30 Tagliere di Nese (BLUES) The blues turtles. 20:45 Conca Verde (CINE) Roadmap to Apartheid. 4.5/5€.


21:00 Mamo's (CANTA TU) Karaoke. ingresso libero. Bloom Mezzago (ROCK) Art in progress - The flower kings + Karmakanic. 20€. Auditorium P.zza Libertà (CINE) LAB 80 – The Summit K2 di N. Ryan 4-6€ 21:30 Daragi (ERASMUS) Serata Internazionale universitaria DjSet & erasmus students!

Mercoledì 30

20:00 Brembilla (AFROFUNKY) Festa AVIS - Dj Beppe Loda + cucina alpina. Ex-Ippodromo di Leno / Brescia (!) Primo maggio rock! festival: The Sleeping Tree + The Zen Circus 21:00 Mamo's (LOVE) Speed Gayte trova la tua anima gemella in 3'' Café de la Paix/Polaresco (CANTAUTORI) Concorso musicale Anime fuori - poesie di carcerati messe in musica. Dieci10/Grassobbio (JAM) Need2jam - jam session Street Bier Fest/Spirano (ROCK/ TRIBUTE) Sad (Metallica tribute band) + Alteria from Rock TV. Auditorium P.zza Libertà (CINE) LAB 80 – The Summit K2 di N. Ryan 4-6€ 21:30 Centro sportivo Azzano San Paolo (ROCK) Ribelle tra le stelle presenta: Manoval + Tre metri sotto il kilt 22:00 Druso Circus (ROCK) Skills. Tessera + cons. obb. 5€. Amigdala (ROCK) Musica4aid. 5€. Edoné (REVIVAL) Destination love - '60, '70, '80 music. 22:30 c.s.a. Pacì Paciana (REGGAE) Cello & Mete. djset original early reggae 23:30 Under Music Club (ELECTRO) Bauhaus party: Massimino Lippoli + Coloppio.

Maggio

Giovedì 1

14:00 Ex-Ippodromo di Leno / Brescia (!) Primo maggio rock! festival: Pink Holy Da + Mombu Mombu + Jules not jude + tanti altri.. 15:00 Café de la Paix/Polaresco (DANZA) pomeriggio di danze e musiche popolari con i Mocamblué. Live Trezzo (FESTIVAL) Frontiers rock festival. 159/59€. 20:00 Beach Bar (SUPERFOOD) Hamburger night! 150 gr di carne di manzo da degustare in oltre 15 panini differenti. Brembilla (ROCK) Festa AVIS - Medicina crow + cucina alpina. 21:00 Biblioteca di Capralba (TEATRO) Lezione partigiana - letture in occasione della festa della Liberazione. Mamo's (LOVE) Single party. Café della Paix/Polaresco (ART) Artway 2014 - Performance con associazione Malolab + performance writing + musica live. Street Bier Fest/Spirano (TRIBUTE) Ottocento - Tributo d' autore a De André. 21:15 Ca del Fasà (ACOUSTIC) Concertini semi improvvisati in meno di 30 metri quadrati! 21:30 Centro sportivo Azzano San Paolo (ROCK) Ribelle tra le stelle presenta: Chester e i non li conosco 22:00 Amigdala (REGGAE) BergamoReggae presents Kabaka Pyramid. 7€. Edoné (JAZZ) Close quartet live. Druso Circus (LIVE) La banda del Druso.Tessera + cons. obb. 5€. 22:15 Officina 43/Castel Rozzone (SWING) Hillbilly heroin.


Venerdì 2

15:00 Live Trezzo (FESTIVAL) Frontiers rock festival. 159/59€. 19:00 Papavero Cafè / Via Pignolo (HAPPY HOUR) It's friday! Persian buffet + Francesco Zazza djSet. 20:00 Brembilla (TRIBUTE) Festa AVIS - Gli splendidi (Tributo a Jovanotti) + cucina alpina. Tigella Bella (FOOD) All you can eat! Tigelle e gnocchi fritti no limits 21:00 Parco astronomico/Brembate sopra (WORKSHOP) corso di introduzione alla fotografia astronomica. 60€. Sputnik 525 (ELECTRO) Reflejos electronic experiment. Street Bier Fest/Spirano ('50/'60) Live Howlin' Lou and his wip Lovers + stage di ballo gratuito + Dj Andy Fisher. 21:30 Centro sportivo Azzano San Paolo (ROCK) Ribelle tra le stelle pres.: Cornoltis + Braque deos 22:00 Amigdala (ROCK) Music4aid. 5€. Café de la Paix/Polaresco (BLUES) Fabio soul station in concerto. Edoné (HOUSE) Soffo party Stefan G. DjSet. Station Café / Treviglio (ITALIAN SWING) Brillantina. Druso Circus (BLUES/ROCK) Simone Pirola & the black phoenix.Tessera - 5€. Il Mulino / Palosco (FUNKY/PROG) Spine Trip + Wop 23:30 Under Music Club (INDIE) PANIC! DjSet. 5/10€ + promo sui drink.

Sabato 3

10:00 Centro fiera Chiuduno (TATTOO) Tattoo weekend con oltre 40 studi + passione birra + musica Rock. 15:00 Live Trezzo (FESTIVAL) Frontiers rock festival. 159/59€.

17:00 Bloom / Mezzago (!) Neverland Festival 2014! Giorgio Canali & Rossofuoco + Virginiana Miller + Spartiti + Bologna Violenta + Battibarsantini + Numero 6 + Le Gros Ballon + Psychovox 20:00 Brembilla (TRIBUTE) Festa Avis Euphonya (Tributo ai Pink Floyd) + cucina alpina. 20:45 Auditorium Polaresco (TEATRO) Le mosche teatro presentano "Autunno". 21:00 Auditorium Albino (CLASSICA) Follies d' Espana con Luca Lucini e Matteo Falloni. 1/8€. Sputnik 525 (ROCK) I pinguini tattici nucleari. Street Bier Fest/Spirano (TRIBUTE/ROCK) Vipers - Tributo ai Queen + La diggej nera rock set. Auditorium P.zza Libertà (LAB 80) Ass. Ardega: Match di improvvisazione teatrale. 10-8€ 21:30 Amigdala (CONTEST) Jimmy Breaks All live contest + Chemical Braulio DjSet. Café de la Paix/Polaresco (DJSET) Trash Come una Rosa Centro sportivo Azzano San Paolo (ROCK) Ribelle tra le stelle presenta: Plastic Made Sofa + Road of Kicks 22:00 Skin Fantasies (PUNK) Ink Club presenta: Left Behind + Jerry Moovers live. ARCI. Edoné (DJSET) Exhibition night #24 - Twin room + Own boo + The most adorable. 22:30 Druso Circus (ROCK 360°) Rockestra.Tessera - 5€. 23:00 Pacì Paciana (DNB) Shock launch party! w/ Insideinfo (UK) + Delta9 + DNBG. 5€. 23:30 Daho Club (TECHNO) Dalmen Calling closing party w/Amazing Music Showcase w/ Adapter (Berlin) & Matthew Lima + Scenario Privé. 12€. Clash Club (UK GARAGE) Bob Tha Funk, from The Box (Roma)



Domenica 4

10:00 Centro fiera Chiuduno (TATTOO) Tattoo weekend con oltre 40 studi + passione birra + musica Rock. 11:00 GAMeC (ART) Ultimo giorno della mostra "Il classico nell' arte". 16:00 Auditorium Polaresco (TEATRO) Non ho parole - spettacolo di clownerie per bambini. 4€. 18:00 Caffè della Funicolare (HAPPY HOUR UPPERTOW) Apericena! Bouffet di classe + drink = 10€ 19:00 O'dea's (HAPPY HOUR/DJ SET) The end of weekend: aperitivo lungo per un lunedì storto. 20:00 Amigdala (BLUES) Lakeetra Knowles (USA). 7€. 21:00 Bloom Mezzago (HARDCORE) Terror + Deez nuts + Nasty + Broken teeth. 18€. Campo sportivo Azzano San paolo (POP/ROCK) Ribelle tra le stelle - Le favole di Meg + Mr. feedback. Street Bier Fest/Spirano (LATIN SHOW) Festival latino - Zumba, bachata, stage di ballo e djset con animazione. Druso Circus (BLUES) Eden Brent. Tessera + cnt. ist. 7€. 21:00 Teatro Sociale (!) Inaugurazione della 26a edizione di Festival Danza Estate. Ospiti della prima serata, Ariston Proballet in "Opera Ballet Rock. People" Un palco per la danza, subito! Ed ecco la risposta del Teatro Sociale di Città Alta che, anche per questa edizione di Festival Danza Estate, offrirà il proprio dal 4 maggio fino al 3 luglio. Un appuntamento dedicato alle arti performative che festeggia i 26 anni con un'ampia carrellata di spettacoli tra i più conosciuti e riconosciuti nel panorama nazionale ed europeo. Ma non solo.

Masterclass di danza classica con Anbeta Toromani e di contemporaneo con Massimiliano Volpini, workshop e seminari di Urban Dance, proiezioni e una mostra che coinvolgerà giovani writers della città. Perchè quando un corpo danza, si esprime con la voce potente dei gesti: stiamolo a sentire e ad osservare. Tutte le info su: www.festivaldanzaestate.it

Lunedì 5

21:00 Live Trezzo (ROCK) The Dream Syndicate. 23€. Street Bier Fest/Spirano (ROCKNROLL) It's only rock n' roll night. Auditorium P.zza Libertà (CINE) Lab 80 – Danza Estate: Fuoriscena di Donati e Leone 4-6€ 22:00 www.facebook.com/ctrlmagazine (?) (C)inema (T)rouvé | Le (R)arità del (L)unedì #47.


Martedì 6

20:00 Conca Verde (CINEFILOSOFIA) Proiezione "Il gioiellino" + Incontro con Stefano Tomelleri. 21:00 Mamo's (CANTA TU) Karaoke. Street Bier Fest/Spirano (ROCKNROLL) It's only rock'n'roll Auditorium P.zza Libertà (CINE) Lab 80 – Danza Estate: Fuoriscena di Donati e Leone 21:30 Daragi (ERASMUS) Serata Internazionale universitaria DjSet & erasmus students!

Mercoledì 7

12:00 Lazzaretto (MENSA TE) Il Lazzaretto compie 500 anni, Mensa Te! Porta idee e/o food-beverage (Leggi fantamktg da pagina 52) 21:00 Mamo's (LOVE) Speed Gayte trova la tua anima gemella in 3'' Edoné (LIVE) Edoné locals ospita Nuovi suoni live - concorso musicale per giovani talenti. Auditorium P.zza Libertà (CINE) Lab 80 – Il treno va a Mosca di Ferrone e Manzolini 4-6€ Street Bier Fest/Spirano (!!!) CTRL presenta Juke Box Umano

21:30 Café de la Paix/Polaresco (CANTAUTORI) Concorso musicale Anime fuori - poesie di carcerati messe in musica. 22:00 Druso Circus (ROCK PSICHEDELICO) Circolo Gudenberg. Tessera - 5€.

Giovedì 8

20:00 Beach Bar (SUPERFOOD) Hamburger night! 150 gr di carne di manzo da degustare in oltre 15 panini differenti. 21:00 Mamo's (LOVE) Single party. Cinema del Borgo (CINE) I capolavori del cinema - Roma città aperta. 4,5/5€. Caffè della funicolare (ART) Artway 2014 - Mostra fotografica di Luca Facheris. Street Bier Fest/Spirano (TRIBUTE) Domani smetto - Tributo agli articolo 31. Auditorium P.zza Libertà (CINE) Lab 80 – Il treno va a Mosca di Ferrone e Manzolini 4-6€ 21:15 Ca del Fasà (ACOUSTIC) Concertini semi improvvisati in meno di 30 metri quadrati! 22:00 Bloom Mezzago (PERFORMANCE) Fuck Bloom? Alban Berg! - Caapi Points/Ambient suite. Rassegna musica contemporanea. 22:15 Officina 43/Castel Rozzone (ROCK) Creep the wolf trio.

Venerdì 9

18:00 Bernareggio (HIBU BEER) Happy beerthday w/ Jimmy sambuca + calibro 38. Colleoni Proposte d'Arte / Via Baioni (ART) Inaugurazione della mostra: L'arte negli anni sessanta e settanta. Fino al 27/6 19:00 Papavero Cafè / Via Pignolo (HAPPY HOUR) It's friday! Persian buffet + Francesco Zazza djSet. Brembilla (TRIBUTE) Festa Avis Nuvole di rock (Tributo ai Modà) + cucina alpina. 20:00 Tigella Bella (FOOD) All you can eat! Tigelle e gnocchi fritti no limits 21:00 O'dea's (ROCK) John Terrible pres.: Finistère + Kaams →


21:00 Parco astronomico/Brembate sopra (WORKSHOP) corso di introduzione alla fotografia astronomica. 60€. Sputnik 525 (ACOUSTIC TRICKS) Para tocar + Ardimann djset. Street Bier Fest/Spirano (TRIBUTE) Toxiciteam + Sehnsucht - Tributo ai System of a Down + Rammstein. Auditorium P.zza Libertà (CINE) Lab 80 – Un grande classico: Furore di J. Ford 4-6€ 21:30 Café de la Paix/Polaresco (DJSET) Radio X DjSet. 22:00 Bloom Mezzago (DOOM) Blood ceremony + The spiders + Doctor Cyclops. 15€. Edoné (ROCK/POP) Jestrai night Lume + Fush! Il Mulino / Palosco (TRIBUTE) Elephantasy, Deep Purple cover 22:30 Druso Circus (ROCK/BLUES) Rusties. Tessera + cons. obb. 5€. 23:00 Live Trezzo (REGGAE) Alborosie. 23:30 Under Music Club (ELECTRO) Bauhaus party: Arado + Boski. Amigdala (HOUSE) Momento Lab. 10€. Open Space / Curno (DEEP HOUSE) Stardust party! Landmark + M.A.K.S. + guest dj. Open bar all night long. Ingresso 12/15 €

Sabato 10

12:00 Bernareggio (HIBU BEER) Happy beerthday w/ Babbutzi Orkestar. 16:30 Café de la Paix/Polaresco (FESTIVAL) Infestado - Quattro band si sfidano a colpi di suoni. Brembilla (TRIBUTE) Festa Avis Vascombriccola (Tributo a Vasco) + cucina alpina. 21:00 Teatro Creberg (LIVE) Roby Facchinetti - "Ma che vita la mia" anteprima tour. 46/34/30€. Sputnik 525 (ROCK) Belfast + Last gas station.

21:00 Parco communal Levate (TRASH) Happy three years Frogland! live set Fratelli Morbidezza. Street Bier Fest/Spirano (TRIBUTE/ROCK) Tributo a Max Pezzali + Dj Tolly + Pub Writing Session a cura di CTRL Magazine. Auditorium P.zza Libertà (LAB 80) Ass. Ardega: Match di improvvisazione teatrale. 10-8€ 22:00 Skin Fantasies (LIVE) Skin Fantasies presenta Ink Club: Upward live. ARCI. Amigdala (REGGAE) Jah Shaka (UK) + Dread lion HiFi. 15€. Edoné (ROCK/PUNK) Bergamo sottosuolo - Verbal + Modotti. La Raza / Martinengo (COMPLEANNO) 10 anni di degenero concentrati in una sera! 22:30 Druso Circus (STONER) The midnight ghost train + Humulus. Tessera + 5€. 23:30 Daho club (INDIE) Borderline presents The last Riot w/ All stars borderline Djs. Under Music Club (ELECTRO) Stay Calmo, the party! Pigro on Sofa + Gipsy guy. Clash Club (HIP HOP) Bomb the Bass! Special guest: dj Fish

Domenica 11

18:00 Caffè della Funicolare (HAPPY HOUR UPPERTOW) Apericena! Bouffet di classe + drink = 10€ 19:00 O'dea's (HAPPY HOUR/DJ SET) The end of weekend: aperitivo lungo per un lunedì storto. 20:00 Amigdala (BLUES) Ettore Cappelletti. 5€. 21:00 Street Bier Fest/Spirano (BALCANI) Elav circus fest in tour - Caravan Orkestrar + Pub Writing Session a cura di CTRL Magazine. 22:00 Druso Circus (ROCK) Carlo Ghidotti + Sonny boy bart - 5€.


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La testa a posto Maria Antonietta

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Intervista a cura di: Alessandro Monaci

I testi di amor perduto creano autocommiserazione, a volte alibi, se eseguiti da un cantautore. I brani del primo disco di Maria Antonietta all'opposto mi schiaffeggiavano, esprimendo quello che le mie passate bionde non avevano mai avuto il coraggio di urlarmi in faccia. Ora invece la cantante marchigiana sembra voler tenere fede al suo nome di battesimo: ha un ragazzo con cui è felice e cita la Bibbia. Potrebbe sembrare il ritratto di una noiosa ragazza casa e chiesa; grazie a Dio non è cosÏ.


È appena uscito il tuo nuovo album, “Sassi”. Si nota, rispetto al precedente, un'impostazione diversa, ne emerge un altro umore. Sicuramente sono tutte canzoni che ho scritto avendo un umore diverso. Poi non vuol dire felice in assoluto, perché è una condizione che non si crea quasi mai, ma con un approccio differente alla vita e alle cose. Ad esempio con un'idea di futuro, cosa che non ho quasi mai avuto. Ugualmente nel registro utilizzato per i testi, anche se a grandi linee il mio approccio alla scrittura resta molto diretto, sincero e franco (sono per un linguaggio della minimalità), penso si possa avvertire uno scarto rispetto ai testi precedenti. C'è una lucidità maggiore. Ti sei sempre detta ispirata da Giovanna D’Arco [eroina francese del ‘400], tatuandotela anche sul braccio, però hai scelto il nome di M.A. [ghigliottinata nel 1793]. Sei quindi una seguace di Le Goff? [noto medievalista, il quale provocatoriamente prolungava la durata del Medioevo economico fino alla Rivoluzione Industriale N.d.A.] Le Goff mi piace molto! No, quando ho scelto quel nome la cosa che m'interessava di più era il fatto che fosse stata una donna estremamente intelligente e profonda, però per tutta la vita perseguitata da critiche e insulti, anche molto pesanti. C'era un'ostilità pazzesca verso questa regina: s'era trovata in un luogo e momento sbagliato, e da straniera. Era comunque una grande figura di donna profondamente incompresa, e quindi ho deciso, così, di operare una piccola rivincita post-mortem. Il titolo dell'album è una citazione biblica (che si trova per esteso nel brano Abbracci) tratta dall'Ecclesiaste. Hai scelto casualmente questo libro, con questa morale un po' epicurea e molto malinconica?

Sì, ci sono delle citazioni bellissime sulla vanità, sullo scorrere del tempo, su quella che è la vita degli uomini ecc... È un libro bellissimo. E in particolare il brano parla del fatto che ci sia un tempo per ogni cosa sostanzialmente, e tutto s'alterna in una specie di ciclo, di equilibrio, che porta a giustificare l'esistenza di tutte le cose. Quindi un momento è propedeutico all'altro, ma anche condizione necessaria, e in qualche modo mi piaceva sottolineare come per tutta la vita uno si trovi a stare in un rapporto di scontro con il mondo e poi le cose cambino. Un po' grazie a te, un po' grazie a tutte le dinamiche dell'universo che non riesci neanche a controllare bene. Arriva un momento in cui puoi abbassare le mani e smettere di lanciarli 'sti sassi, e invece costruirci delle cose, per te e per la tua felicità. Tu sei un'appassionata di storia dell'arte medievale. Essa si rivolgeva ad un pubblico preciso, con un linguaggio ben codificato. Tu pensi di avere un pubblico preciso? Io spero di no. Tifo per le cose trasversali, nel senso di universali. Penso che quando dici la verità, quella cosa che stai dicendo, a prescindere da mille schemi e pregiudizi e mille sentimenti di appartenenza, venga recepita e percepita. E a proposito, proprio ieri è successa una cosa molto bella: è uscito in mattinata il video del mio nuovo singolo ("Giardino Comunale") e nel pomeriggio mi hanno segnalato il link di un signore di 70 anni che ne aveva fatto una cover! Mi sono emozionata! L'ha fatta in giornata? Sì, dopo poche ore! Pensare che un uomo di 70 anni ascolti il mio brano e ci si ritrovi, per me vale più di mille recensioni di addetti ai lavori, o di feedback che vengono da persone che comunque sono dentro questo mondo. E ha confermato una cosa che ho sempre pensato, cioè che se sei sincero e dici delle cose vere per te, quelle cose arrivano.


Fotografia di Rocco Fidanza

Hai cambiato band, giusto? Sì, il disco è stato prodotto da me e da Marco e Giovanni Imparato. Ho lavorato in prima persona con questi due musicisti, che sono anche parte della mia famiglia: uno è il mio fidanzato e l'altro è suo fratello. Quindi è stata un'esperienza domestica e bella. Lavorare con due persone che ti conoscono perfettamente ti permette di essere molto sincera. Dal vivo ci sono Giovanni, Matteo Sideri alla batteria, poi Carta al basso. Anche il concerto è molto differente da quello dell'anno scorso, che aveva un taglio rozzo, grunge. Quello nuovo è più eterogeneo, pieno di input e cose diverse. Anche il disco l'ho trovato meno lineare, più combattuto e litigato come arrangiamenti, tempi ecc… Sì, ci sono molte cose dentro che mi piacciono (ascolto tantissime cose: reggae, post-punk, punk, rock, classica ecc…). È stato bello poter lavorare con Marco, che ha curato buona parte degli arrangiamenti.

M'ha permesso finalmente di mettere dentro ai brani degli input molto distanti. La cosa molto bella è che sono messi lì comunque tutti in funzione di quello che è quel brano, quel testo. Ti dico, sono per la prima volta della mia vita soddisfatta! Il che è una premessa da dire molto impegnativa, però è vero. Com'è lavorare con la persona di cui parli nei testi? Mah, in realtà è molto bello, penso non capiti quasi mai di poterlo fare. Per me è stato un grande onore condividere un'esperienza del genere, anzi penso che queste cose non possano far altro che consolidare il rapporto. Sono assolutamente contraria quando si dice "mai mischiare gli ambiti", lasciando l'affettività e i rapporti umani da una parte e il lavoro dall'altra. Anche perché questo non è un lavoro. Ocio che cosi non ti pagano! [ride] No, non è un lavoro! Però in realtà ti fa migliorare molto come persona, assolutamente. Per fortuna ho potuto farlo.


OGNI GIOVEDÌ, VENERDÌ E SABATO:

ALL YOU CAN EAT! Tigelle e gnocchi fritti no-limits. INFO E PRONOTAZIONI: 3389531579 TIGELLA BELLA: Viale Papa Giovanni XXIII N°15


Urban Sound 32

Primizie musicali locali

Dottor Jekyll e Mr. Hyde A cura di Alessandro Monaci, Piero Giostra & Joan Piretz

Robert Louis Stevenson nella bergamasca di personaggi ne ha creati ben cinque: un attore dalla camicia aperta e la sigaretta facile, due chitarristi provenienti da opposti punti cardinali ed una sezione ritmica tutta al femminile.

Potremmo spiegarvi chi si cela dietro ogni risposta, ma preferiamo lasciare il tutto come velato da un’umida nebbia scozzese, in grado di farci intravedere le dissociazioni sotterranee dei Dottor Jekyll e Mr. Hyde.

Come mai proprio quel libro? A È uno dei libri cardine della mia vita, semplice, sincero, breve – così lo puoi rileggere più volte. B Ovviamente il personaggio stesso è legato al modo di scrivere i pezzi. Parlano di questo dualismo insito nell'essere umano.

A proposito di mostri, facciamo così: ognuno nomini la band che porta nel cuore ma di cui pure si vergogna. Un po' come per me i Rhapsody. Ecco, quali sono i vostri Rhapsody? A I Korn, forse...Carmen Consoli... C Mi piace Vasco...anche Marco Masini [risate generali, NdR]. Mannò , solo un paio di album... B Gli Squallor. C Ah sì, poi l’altra sera mi sono ritrovato a cantare a squarciagola Tiziano Ferro.

Come si manifesta questo dualismo in chi scrive? A Quando mi viene un pezzo, mi arriva perché vengo scosso da un sentimento emotivo. Per come vivo io tante cose, anche inconsciamente, viene sempre da emozioni molto contrastanti, da un dualismo appunto. E quindi c'è il mostro, quello che manda tutto a puttane quando sei sul bilico, quanto l'altra parte. Tante voci che si sentono, i tanti timbri diversi nei brani, sono spesso dialoghi. E... qual è la domanda che mi avevi fatto? [le donne confabulano, NdR] Volete condividere con noi questo pensiero? Ecco, e poi ci sono queste correnti interne…

Fate anche pezzi in italiano? A Sì, due pezzi. Ho proprio voglia di scrivere e cantare in italiano. Questa è stata una cosa che mi sono trascinato dietro dai gruppi precedenti, dove cantando in inglese potevi metterti a nudo, ma eri comunque protetto. Qual è l'orizzonte comune?


C Il 12 aprile non è solo il giorno della presentazione dell'album, ma anche di tutto il progetto. Se quello va bene e piace, siamo al novanta per cento del lavoro. Poi quello dei suoni, il lavoro vero, nasce dopo. Il tuo modo di cantare ricorda molto quello di Mathew Bellamy [cantante dei Muse, NdR], anche se ti muovi in un registro molto più basso. Oltre a questo ho notato un uso del vibrato molto particolare, molto svelto e nervoso. A Si, i Muse mi piacciono molto. Non so da quanto faccio quel tipo di vibrato, mi diverte. Probabilmente aiuta ascoltare la propria voce registrata: si capisce cosa piace, cosa devi azzardare, cosa cambiare. Capisci che ci sono organi che non hai mai usato per la tua voce, e riesci a cantare in quel modo senza farti male.

Nella psicologia della band, quanto influisce una duplice presenza femminile sul processo decisionale? D In questo gruppo zero! No, in realtà non sentiamo tanto questa divisione. C E poi non ci è permesso esprimere opinioni diverse dalla tua [riferito ad A, NdR] A Lui da quando è arrivato ha iniziato a monopolizzare un po' le discussioni, ha cominciato a plasmare lei [E, NdR] a sua immagine, appena è arrivata. E Vorrei dire una cosa. Io sono l'ultima arrivata e sono quella trattata peggio [si sollevano proteste generali, NdR]. C mi tratta coi guanti, ma loro due [A e B, NdR] son proprio bastardi dentro. [Nel frattempo A accusa C: “l'hai plasmata, l'hai plasmata!” e a E: “Burattina!”, NdR]. E poi anche D viene trattata male a volte... D Sì, loro passano dal vittimismo… alle minacce. Ci si vede allo Skin Fantasies!

Crancy Crock Recensione a cura di Piero Giostra Crancy Croc è un pasto a base di carne, cereali e crusca di grano: completo ed equilibrato, contiene tutti gli elementi nutritivi necessari per mantere in forma il tuo migliore amico. I Crancy Crock invece sono una band che, dopo diciassette anni di scalmanata attività, acquisisce a pieno titolo lo status di istituzione punk [sic] nel territorio nostrano. Stagionatura non indifferente la loro, ma mettici dei cambi di line-up decisivi e azzeccati, un drappello numeroso di affezionati come instancabile spinta motivazionale, e viene fuori che Moderno Medioevo – il nuovo disco – è un’esplosione adrenalinica dai toni brillanti. Un campo di battaglia sonoro in pieno stile punk americano ma pure molto punk-reas, non senza vivaci sconfinamenti verso sonorità

tipiche del thrash metal (complice la robustissima produzione). Il fragore viene interrotto solo dal celebre dialogo di Balle Spaziali sul concetto di “adesso”, qui inserito come terza traccia, forse per liquidare eccessive riflessioni su passato-presentefuturo ed invitarci ad un’azione che non sia solo un pogo sudaticcio. I Crancy arrangiano i loro pezzi con accuratezza e dimostrano di saper suonare per davvero, senza sacrificare quel senso di spontaneità e naiveté che non guasta mai in un disco del genere (tenerezza, in questo senso, per i “go!” come lancio dei soli). Ma è questo il bello: volendo si può credere nella propria musica, pure mostrare i muscoli, senza peccare di vanità. E divertire nonostante si sia molto, molto incazzati… come fosse ieri.




Please play Casadei 36

Addetti ai lavori a cura di Alessandro Monaci

La platea è piena di camicie improbabili e troppo aperte. Chi le indossa si accompagna a donne vestite e truccate senza riguardo per la loro età , danzando al ritmo dei bpm messi da qualcuno con piÚ gel nei capelli che competenze musicali. Fra i tavoli a bordo pista girano superalcoolici e qualche pillola colorata. Questo mese c'immergiamo nei bassifondi della movida: il liscio. [Intervista a Giorgio Zambonini]


Partiamo dal fatto che nessun direttore d’orchestra s’è voluto far intervistare ? Non si parla del liscio innanzitutto perché è in declino totale, e parlare di qualcosa in decadenza è vergognoso. Fondamentalmente si fa così: scrivi un pezzo, giri le note e ne fai centomila. Sono tutti uguali. Ora vanno le cumbie [musica popolare, danza colombiana, NdR]. Ballano tutto cosi: suoni un twist e lo ballano a cumbia, tutti i pezzi ormai li trasformano a cumbia. Il liscio è una moda che gira molto, come le onde. Dipende dal fatto che uno decide che da domani tutti devono ballare questa roba , e tutti lo fanno. Non sceglie il pubblico? No, viene imposto dalle orchestre. Una formazione famosa parte con un pezzo, e siccome la gente vuole ballare… Io il liscio l’ho usato per 30 anni per lavorare e come me tanti, perché ha dato da mangiare a tanta gente che non sa suonare. Mettono su le basi e via. È per quello che non parlano coi giornalisti, cosa vuoi che ti dicano? Non suonano nemmeno? No, non suonano! A volte nemmeno l'ultimo accordo o la voce. C'è gente che non sa suonare! Ma questo non è importante, perché fanno ballare la gente. Non diciamo "fanno il liscio": fanno andare delle macchinette. Anch'io andavo con le basi, eravamo obbligati, però con i miei elementi che ci suonavano sopra. Siccome la gente vuole ballare perfettamente, vuole i fiati (che da anni non ci si può permettere nelle orchestre) allora devi sopperire con le basi. Questo è il mercato che l'ha richiesto. Ma la gente non s'accorge? La gente se suoni dal vivo ti guarda male perché non stai suonando il pezzo come “il cantante vero”. Poi ci sono le orchestre che suonano veramente, coi loro errori che sono godibilissimi perché vivi, ma c'è tanta gente che vuole suonare il liscio e il capo orchestra non assume.

Piuttosto prende un muratore che suona con la tastiera spenta. Cercano proprio gente che non sappia suonare? Attenzione, questo fino a 3-4 anni fa, quando ero nel giro. Adesso non so se la cosa sia peggiorata. Io però attualmente faccio basi per gli altri, quindi vuol dire che si usano ancora. Hai beccato comunque la persona sbagliata. Per me nel liscio non c'è mai stato niente di buono, se non nel vivere. Ossia i locali. Le basi te le chiedono come? Guarda, adesso le trovi un po' ovunque sul web. Le case editrici ti mandano valanghe di cd con dentro tutto: basi mp3, midi, parole, cori ecc... Puoi perfino cambiarne la tonalità per adattarle al cantante. Poi in studio da me registrano la voce, o la fanno registrare da altri. E sul palco premono solo play. Io non conosco un solo nome di orchestra. Perché sei un fortunato mortale. Ormai non ce ne sono più da conoscere. Anche quelli bravi che vogliono emergere non ce la fanno: anche se sei bravissimo, sei obbligato a mettere le basi come gli altri, perché altrimenti la gente non balla. Visto da un giovane, il liscio mi è sempre parso una sorta di retroterra condiviso dalla società che lo ballava all’epoca, o sbaglio? Ma certo! I locali nascevano come funghi! Le gare di ballo anche. Facevo uno spavento di date! [mi fa vedere delle vecchie agende degli anni '70, con tutte le sere occupate]. Qui erano soldi! Facevi il fisso nello stesso locale, vivevi di questo. 23 servizi in marzo! Ma era il ‘78... Una volta il liscio era veramente fatto di valzer, mazurche, polke.


Poi i concerti dei liscio sono lunghissimi! Non chiamarli concerti: serate. È una roba che va da sola, cominciando presto e finendo tardissimo. Tremendo! C'è gente che sfida le miocarditi a livello maniacale. Io non so ballare e non ho mai capito che ci venissero a fare quelli che lo facevano. È sempre uguale! Anche Clapton dopo mezz'ora stufa se rimane solo su Cocaine; qui arrivi a sei ore! Come lo definiresti questo lavoro? Beh, intanto un lavoro finito. Chi ha il coraggio e la forza va nei circoli anziani a prendersi 50€. Ma come lavoro, inteso come una volta, c'è proprio da scordarselo. Il musicista deve saper fare musica, non mettere su le basi. Poi c'è gente che cosi è riuscita a mantenersi qualche figlio. Mettendo basi? Certo, perché non essendoci lavoro tu ti barcameni per prendere 80-90€. È una tristezza, e questo voglio che lo sottolinei. Un tempo non era cosi, si continuava a cambiare genere. Il pubblico è cambiato? Ah, non lo so, non me n'è mai fregato niente. Non perché lo disprezzo (mi dava da mangiare), ma perché non m'interessa. Tu parti col presupposto di fare il tuo repertorio. Piace? Ti richiamano. Non piace? Lo cambi. Ma quello che pensa la gente lo vedo se la pista è piena. Anche gli applausi sono fatti per imitazione. A volte c'è la cantante che sta parlando con qualcuno e la sua voce comunque esce dalle casse… E il pubblico non se ne accorge? Non gliene frega niente. Vuoi che ti racconti un aneddoto? Non scriverlo, però. Va bene. Io ho dei minidisc in playback per l'intervallo.

Una sera non mi sono sentito bene, quindi li ho messi su e mi sono allontanato per una decina di minuti, dicendo al tastierista di far finta di cantare. Quando il pezzo stava finendo ho fatto due salti, sono salito sul palco, ho allargato le braccia e ho beccato un applauso favoloso! Da anni è cosi. Una volta abbiamo finito la Cumparsita (tango famoso in tutto il mondo, e anche nei dintorni) ed è arrivata gente a chiedermi se gliela facevo... Ho provato a fare una volta un pezzo con tutti i passaggi mezzotono sopra: se ne fosse girato uno a guardarmi male! Capisci perché non considero il pubblico? Valuto la cosa dalla pista: se non c'è nessuno cambio subito canzone.

Se salgo su un palco è per far ballare, non per far vedere che sono bravo. Infatti non ho dischi miei. E non hai mai avuto voglia di farne? Non serve a niente e non ci penso nemmeno. Ho centinaia di pezzi registrati, ma li do agli amici che vogliono sentirli. Sono 700 brani: 699 fanno schifo, l'ultimo è brutto [ride]. Il cantautore deve avere nel cuore la cosa, deve aver iniziato la carriera per sé stesso. E volendo esprimere qualcosa agli altri, senza la velleità di piacere ma di essere ascoltato. Secondo me il cantautore lo fa per lui, non per te che ascolti. Il cantante di liscio lo fa per gli altri.



Il sangue, amore mio 40

Le cit. invisibili a cura di Nicola Feninno #AmoreMorte #MelodrammaDiUnaStrage #Giusto #Sbagliato #Soldi

Mia nonna ha 94 anni, va dall’alimentari da sola, spera di vincere alla prossima estrazione del lotto e traccia il confine tra il giusto e lo sbagliato senza esitazioni: la domenica si deve andare a messa, niente sesso prima del matrimonio, Dio esiste, non si divorzia, si onora il padre e la madre. Domenico Magrì era di Bottanuco, come mia nonna, e come me. Aveva 82 anni. Mia nonna lo vedeva spesso al cimitero che spingeva la carrozzella di sua moglie, si vedeva che le voleva bene - che è il modo di mia nonna per dire che la amava; la moglie aveva avuto un ictus 15 anni fa, lui si alzava ogni notte a massaggiarle le gambe inermi, per la circolazione. Il 3 aprile le ha puntato la canna della pistola in mezzo alla fronte e ha sparato. Mio padre a cena, il giorno dopo, ha detto che è stato un atto d’amore; c’era anche mia nonna e si è affrettata a dire che aveva ragione mio padre, che il marito le voleva bene (e il giusto e lo sbagliato sono mischiati). Prima di uccidere la moglie Magrì ha ucciso un uomo, a Segrate. I carabinieri hanno bloccato tutte le auto uguali alla sua al casello di Capriate: ma sono arrivati tardi. Alla fine si è seduto sul divano, si è puntato la pistola alla tempia e ha sparato per la terza volta.

Bottanuco, foto d’epoca

Il luogo: Bottanuco, 20km da Bergamo Il libro: J. Steinbeck, Uomini e topi (tempo di lettura 2.30-3 h)


A questo punto dovrebbe iniziare il silenzio o qualche parola – l’ha fatto per non lasciarla sola. Sì, ma il socio ucciso? Pensa ai figli del socio... – inframezzata da tanti silenzi. Invece iniziano sempre, puntualmente, le puttanate dei giornalisti. Sipario! Inizia il melodramma: i buoni da una parte, il cattivo dall’altro e poi la ricerca del perché la scoperta del perché i professionisti del perché, opinionisti psicanalisti, il sottofondo musicale di Studio Aperto, il coro delle voci digitali dei commentatori seriali («Come ci hanno ridotti quei deficienti che se ne stanno comodi in parlamento» [11 mi piace]: commento alla notizia apparso realmente in Facebook), le immagini della strage (foto del cancello della villetta da varie angolature, in alcuni casi cancello più macchina dei carabinieri), le interviste ai vicini o ai citofoni. Vi prego, aboliamo la cronaca. Piuttosto scriviamo dei libri partendo dalla cronaca, come faceva Dostoevskij. Delle tragedie, però. Perché il melodramma è un problema più urgente dell’effetto serra. Il melodramma uccide l’empatia – e senza l’empatia il cervello alla lunga rattrappisce nelle sue sicurezze – il melodramma allontana la morte, allontana la vita e assegna i ruoli, che finiscono per diventare le persone: non c’è catarsi, solo rimozione. E l’effetto-serra nasce soprattutto dalla rimozione, se ci si pensa bene. In Uomini e topi, John Steinbeck non rimuove nulla. Si sente dalle prime righe che tutto finirà male: come in una tragedia greca. Ma ti piacerà. Scendi a leggerlo all’Adda, conosco un po’ di posti tranquilli qui a Bottanuco (l’Adda però non è un fiume tranquillo), verso la chiesetta di San Giorgio: uno di quelli lo troverai anche tu. Steinbeck inizia con la descrizione del paesaggio a sud di Soledad, California; non so come fa, ma ti fa respirare il vuoto. Ti dice ora leggi, lo sai che non può finire bene, ma leggi. Non c’è suspence, nessun trucco da due soldi. I colli, la sabbia, l’acqua verde del fiume Salinas, le tracce notturne dei tassi.

Tutto è scarno, colto in una specie d’isolamento, la narrazione avanza a un ritmo naturale, lo scrittore si limita a togliere, gradualmente: prima di tutto il patetico, poi via i sentimenti, l’utopia, via anche il grottesco, non riesci a chiudere il libro, vuoi sapere cosa resta a contrastare il vuoto e se non resta nulla vuoi sapere che effetto farà. Ci ricamiamo le nostre vite sopra quel vuoto, tutti, ed è un bel gioco: siamo gli unici animali consapevoli, possiamo tenerci stretti l’uno all’altro, creare un contesto, per farlo continuare, quel gioco, infrangere per un po’ alcune delle sue regole ferree. [«I libri non servono a niente. A un uomo occorre qualcuno...che gli stia accanto. Non importa chi è con lui, purché ci sia... si sta così soli che ci si ammala».] Me ne fotto delle foto del cancello di casa Magrì. Piuttosto penso alla solitudine del vecchio (me la immagino, me la invento) mentre torna sull’autostrada in mezzo al solito traffico di un giovedì, in mezzo a qualcuno che canta in inglese ridicolo e senza vergogna sopra RTL 102.5 very normal people, mentre sa che ha ucciso un uomo, mentre sa che ucciderà sua moglie e poi si ucciderà e non ci può fare più niente ormai, perché ha oltrepassato qualcosa. È talmente solo che è costretto a trascinare anche il suo amore in quella solitudine e sprofondare insieme nel vuoto, che ha creato lui. Mi immagino la casa oltre il cancello: le tapparelle sono chiuse e gli oggetti – forse c’è un divano e la carrozzella e un tavolino con una tovaglietta di pizzo e un telecomando e una televisione spenta – devono fare paura nella loro nuova inutilità. Lasciatemi citare: Perché Domenico ha ucciso il socio e la moglie prima di togliersi la vita? Gli inquirenti hanno trovato la risposta (Bergamonews, 5 aprile 2014) Googlandum: Catarsi Aristotele


Teatro, plastica del tempo Romeo Castellucci

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Intervista a cura di Scande, fotografie di Rocco Fidanza

Regista e scenografo di levatura internazionale, Castellucci è uno dei fondatori della compagnia teatrale d'avanguardia Societas Raffaello Sanzio, dal 1981 la maggiore fucina italiana di sperimentazioni e rivoluzioni del palcoscenico. Leone d'oro alla Carriera all'ultima Biennale di Venezia e vincitore di numerosi Premi Ubu, l'artista cesenate ha forgiato un mondo performativo inedito, connubio spiazzante di videoinstallazione, danza, musica, filosofia, opera e happening. Lo abbiamo incontrato in occasione della rappresentazione di Attore, il tuo nome non è esatto, pièce sorta nel laboratorio che tenne alla Biennale 2011 e a marzo riproposta all'Uovo Festival di Milano. Una riflessione paradossale sull'etimo dubbio e sul ruolo passivo dell'attore, corpo abitato da altri corpi.



Qualcuno mi ha detto che: "non si fa arte parlando di arte ma parlando di tutto il resto". Da dove trai maggiormente l'ispirazione e gli spunti per i tuoi spettacoli? Sono una persona immersa nei fenomeni che avvolgono tutti noi. Sono immerso nella realtà. Dal mio punto di vista, l'arte teatrale ha un riferimento tautologico continuo perché, al di là di tutto, è teatro. Il teatro per natura crea sempre un’auto-rappresentazione, pensa alla realtà, ma riflette continuamente sul proprio centro d'origine. Chiaramente le immagini che si possono inventare sono finite, ma le combinazioni che ne possono nascere sono infinite. Si tratta quindi di trovare, creare e scegliere legami sempre nuovi. La tua presenza e quella della Societas Raffaello Sanzio sono state una costante nelle varie edizioni di Uovo Festival, lo hanno visto crescere. Quali sono i pregi e i meriti di questo festival? Senza dubbio Uovo Festival si è ritagliato una propria identità -sempre più specifica- relativa ad una cultura performativa contemporanea. È questo che salta all'occhio dopo molti anni ed è qualcosa di molto prezioso in Italia. Sicuramente costituisce un rimedio rispetto all'anomalia del nostro Paese, nel quale il teatro è troppo spesso relegato nei ghetti dell'avanguardia. La performance è il teatro pensato in quest'epoca. La cultura è uno degli ambiti che più ha subito le conseguenze della crisi economica e culturale di questi anni. Cosa lede e danneggia la cultura in Italia e quanto: denaro, crisi e burocrazia influenzano lo sviluppo culturale? Innanzitutto devo dire che non è interessante né lecito, per gli artisti, lamentarsi.

Detto questo, però, lo farò. Perché le istituzioni italiane sono sempre state assenti - in modo favoloso - dalla cultura teatrale, permettendo al teatro, in un certo senso, di sciogliersi. Non è così all'estero, dove è posto invece al centro del dialogo culturale anche in Paesi che vivono la nostra stessa crisi come la Spagna o il Portogallo. Il problema perciò è solo culturale. Il ruolo del denaro è una scusa.

La verità è che mancano le idee e le intenzioni: si possono fare cose splendide con poche centinaia di euro. Siamo troppo spesso legati al repertorio come se fosse una via sicura, ma questo non è fare cultura contemporanea. Oggi manca una visione generale di cultura. Nel vostro percorso si trovano lavori teatrali più classici e altri che si avvicinano più alla performance. Quali sono le differenze nell'approccio e nella preparazione di queste tipologie di lavoro? In effetti sono linguaggi molto diversi. Premetto che io non ho mai praticato la performance in senso proprio. La performance è l'arte del comportamento, fondata sul qui e ora. Un atto di presenza in rapporto con una verità biografica. Il teatro invece agisce sul tempo ed è fondato sulla fiction: la capacità di essere in un luogo, e di viverne un altro in un altro tempo. Il teatro è un'operazione sul tempo, una plastica del tempo. I miei lavori per Uovo, sono sempre stati pièce teatrali -spesso scarne-, ridotte all'essenziale, ma pur sempre in stretto rapporto con la rappresentazione.


Scatto della performance: "Attore, il tuo nome non è esatto"

La pittura e l'iconografia sacra sono spesso presenti nei tuoi spettacoli: cosa danno/aggiungono ai tuoi spettacoli questi due elementi? I riferimenti iconografici sono sempre presenti: a volte sono percettibili, altre liminali, altre ancora impercettibili. Detto ciò, il mio non è un gioco di citazioni. È un palesare la forma che la cultura occidentale ci ha dato e nella quale ci siamo formati. Qui è inevitabile avere un riferimento nella pittura sacra, ma il mio non è un atto di fede o di devozione. Si tratta sempre di una concessione estetica della forma, utilizzata come un linguaggio che tutti possano riconoscere. Non potrei mai lavorare con la cultura di altri luoghi.

Il tema della macchina è molto vasto e complesso. La macchina e l'animale sono agli antipodi dell'artista che sta nel mezzo e deve essere macchina e animale allo stesso tempo. Sulla tecnologia sono d'accordo sulla sua pericolosità. Le nuove tecnologie sono dentro di noi -trasparentie sono nel nostro modo di pensare. Questo è l'aspetto più inquietante: permeano ogni istante della nostra vita e rappresentano un controllo sociale mascherato. Fornire una certa tecnologia significa imprimere una forma al pensiero. Diverso è l'uso che se ne fa in teatro: spesso è solo tecnica, che scade nel gadget, e che finisce per sostituire la tensione estetica. Poi ci sono macchine che non si devono vedere, in quanto rappresentano i fantasmi, perché una macchina senza spirito non è interessante.

Hai dichiarato che la tecnologia per essere efficace deve essere invisibile, altrimenti diventa pericolosa. Nei tuoi spettacoli le troviamo entrambe: la tecnologia invisibile come la tecnologia arcaica e obsoleta. Che funzioni hanno?

Parlando di bestie, spesso presenti nei tuoi spettacoli, mi hai fatto pensare ad un gioco che spesso mi è capitato di fare tra amici. La domanda è solo: che animale sei? Senza dubbio una scimmia. È l'animale che sento più vicino.


Mi risorgi in mente 46

Wunderkammer a cura di Marta Dall’Agnola #ChatPostMortem #OltreTumblr

Tutto sommato è davvero super old school quel sistema di promesse che ruota intorno all’abbaglio della vita eterna: da Gesù a Voldemort, ognuno scelga la sua formula, ma di soluzioni ne sono state proposte direi tante.

Nuovo secolo, nuova esistenza; nuova esistenza, nuova morte; nuova morte, nuova non-morte. È così che se la vita si è ormai perfettamente sdoppiata nel piano reale e in quello virtuale (con due gradi di sostanzialità perfettamente comparabili), ecco che anche la non-esistenza acquisisce un livello 2.0. La cosa comoda è l’idea che ora, per essere ricordati per sempre, possiamo anche abbandonare le tortuose strade che portano ai Nobel, all’eccellenza, all’essere prodi condottieri o illuminati sovrani: Eterni.me è una piccola compagnia di servizi post-mortem che si occuperanno appunto di rendervi virtualmente immortali. Dal sito si legge: “Eterni.me raccoglie tutto quello che hai fatto durante la tua vita e lo processa attraverso un complesso algoritmo di intelligenza artificiale in grado di generare un effettivo TU virtuale. Il tuo avatar ti riproduce fedelmente nelle interazioni e nella personalità; la tua famiglia e i tuoi amici potranno interagire con te anche una volta che tu non ci sarai più”. E d’improvviso ecco che siamo catapultati nella puntata “Be right back” di Black Mirror, il tutto con quel retrogusto agrodolce di

una chiaccherata su Cleverbot.com (non so se qualcuno di voi, come me, ci abbia mai passato ore e ore ma se cosi non fosse invito caldamente ad abbracciare con entusiasmo il magico mondo della conversazione con un’intelligenza artificiale). La piccola start-up incoraggia quindi gli user a “formare” il proprio avatar finché ancora in vita, costruendolo con tutti i dettagli e le informazioni che una volta morto possano concorrere a garantire un effettivo successore. In realtà Marius Ursache, CEO di Eterni.me, un pochino smorza gli animi rispetto all’interpretazione del servizio offerto dalla propria società: al riparo dalle critiche di chi vede in tutto questo qualcosa di morboso ed inquietante, Mr.Ursache sottolinea come lo scopo non sia quello di sostituire la persona morta, ma fornire un’interfaccia user-friendly con cui disporre dell’intero (o quasi) patrimonio di informazioni della vita di un essere umano a noi caro. Il sito, lanciato ora con l’accattivante aggancio “We all pass away sooner or later [...] But what if you could be remembered forever? Eterni.me will launch soon. Get an early invitation!”, è in realtà ancora lontano dal raggiungimento degli ambiziosi obiettivi che si propone. Il grado di sofisticatezza richiesto non è nemmeno solo quello di una normale interazione tra umani (già risultato incredibilmente complesso), ma quello appunto del simulare verosimilmente la relazione tra persone intime. Stando alle dichiarazioni di Ursache rilasciate recentemente al New Yorker, il numero di pre-iscritti ad Eterni.me sarebbe ad oggi di 20mila persone in costante crescita, non male per un servizio che ancora non esiste e che ci riguarderà da vicino giusto una volta morti. “But hey, everyone wants to live forever.”



Nymphomaniac (Vol. I) 48

Cinema e altre eresie a cura di Dario Incandenza

“L'accessibilità del sesso proclama lo scarso valore della carne umana.” (Anthony Burgess) Scandali montati ad arte a parte, l'ultimo film di Lars von Trier, o almeno questa sua versione ridotta, ricorda più gli ottocenteschi romanzi di educazione sessuale che non l'immaginario porno in senso stretto. È il ritratto di una ninfomane, e insieme l'elaborata cronaca delle sue esperienze sessuali, dall'infanzia fino all'età di 50 anni. Il personaggio di un intellettuale asessuato ne interpreta le gesta con metafore culturali, ne schematizza i significati sottesi con un taglio dotto, da pamphlet filosofico, da dissertazione didattica. Si citano Epicuro e E. A. Poe, irrompe spiazzante Fuhr Mich dei Rammstein e si coniano motti criptopuritani (Mea vulva, mea maxima vulva), per un affresco narrativo tanto cerebrale che carnale, a base di orgasmi e digressioni letterarie, dove si raffronta metodicamente l'adescamento sessuale alla pesca con la mosca, la promi-

scuità nel coito alla polifonia di Bach, e si riconducono i colpi con cui la donna perde la verginità alla successione di Fibonacci. Tentativi ironici d'operare una matematica dei sensi: in questo, Nymphomaniac Vol. 1 è calcolo sfacciato. Ma anche, con evidenza, disperazione egoriferita. Dopo Antichrist e Melancholia, ecco il terzo capitolo sulla depressione del suo autore, ravvisabile in questa stessa distanza, insanabile, tra corpo e intelletto, tra il proprio ego e quello altrui. Solitudine, desiderio, paura e bisogno dell'altro, dipendenza, prestazione, moralità: Von Trier, scostumato romantico, svolge questi nodi distinguendo il sì pieno dell'erotismo dalle bugie dell'amore, tratteggia il sesso come pasoliniana “consolazione della miseria”, parla di una ninfomane per parlare di sé, fedele solo a se stessa e al proprio desiderio. Fino al punto di perderlo, per amore, e scoprirsi incapace di godere. Un “porno” maggiorato, dunque, sull'oscenità del sesso e della sofferenza. Ma, soprattutto, dell'ego. Questa è lirica, e allo stato im/puro.

La battuta: “L'amore è solo lussuria con un pizzico di gelosia.” Il disco: Big Black – Songs About Fucking (1987) Il libro: A.M. Homes – La fine di Alice (Minimum Fax)


IT Festival 49

Una tazza di té-atro a cura di Claire

Ho scoperto IT Festival lo scorso anno. Nella sua edizione zero. E mi sono stupita della pronta risposta di 50 compagnie teatrali alla chiamata ... Compagnie milanesi di tutta la città, uniamoci! Ma cos’è IT? Nato come un festival indipendente e autorganizzato, IT Festival si propone di riunire gruppi teatrali e artisti della scena underground milanese. Criterio di accesso: nessuno! - se non quello d’appartenenza territoriale limitata alla sola città di Milano. Da qui la spontanea e massiva adesione - per questa prima e vera edizione - di 120 gruppi che proporranno lavori, studi, performance, per la durata massima di venti minuti su uno degli otto palchi allestiti presso la Fabbrica del Vapore – da sempre centro di produzione culturale della città – dal 2 al 4 maggio. IT è un progetto: quello di rendere evidente una necessità e un’urgenza artistica e civile del teatro nella grande città, che si cerca di sentire sempre più “nostra”. E da progetto si concretizza in una maratona teatrale di tre giorni per diventare, grazie agli spettatori, una festa.

Gli artisti infatti si propongono al pubblico non solo frontalmente, ma l’incontro può avvenire anche fuori dalla scena. Lontano dai palchi, la socialità impazza in modo informale e far conoscere il proprio lavoro artistico può diventare oggetto di una conversazione più libera dagli schemi, mentre tra le mani si hanno birra e panino a far compagnia. A presentarci i loro lavori, spiccano i più conosciuti LAB121, Fattoria Vittadini, la Compagnia delle Furie, InBalìa, Aparte, Babygang, la Compagnia NUT, Effetto Larsen, Macelleria Ettore e Elea TeatroIndustria Scenica. Ad accompagnarli, un unico intento: “Prendiamo la palla al balzo e trasformiamo il concetto di rete in un fatto, un’azione, praticabile e semplice. Prendiamo uno spazio per i giorni necessari a dare voce a tutti, mostriamo al pubblico, ai critici, agli operatori, alle istituzioni, alla città intera chi siamo”. A giorni il programma definitivo su www.itfestival.it ... stay tuned: IT never sleeps!


Calma potabile 50

Humus (not) from London a cura di Mara D'Arcangelo, foto di Paolo Arnoldi #Panchine #Fontanelle #PiaceriPerVecchi #LibroSolePesco

Ci sono cittĂ che ti scorrono sotto i piedi, in cui cammini per inerzia trascinato dalla corrente e dagli altri pesci coi loro occhi a palla. Ci sono cittĂ che ti invitano ad accomodarti e ti offrono un bicchiere di acqua fresca, guardandoti negli occhi.


È facile intuire a quale delle due categorie appartenga Londra, ma lo è meno capire il perché. La scusa che è una metropoli non vale, perché anche Parigi o Barcellona lo sono, eppure il loro respiro pare meno affannato e il loro battito più regolare. È lecito pensare che in fin dei conti si tratti del modo in cui vivi una città e non la città stessa, ma forse c’è di più. La mostra “Panchine e fontanelle, beni minimi comuni” (7-13 Aprile, presso la sala espositiva dell’ Associazione di Mutuo Soccorso) fa riscoprire elementi urbani che fanno di una città uno spazio comune abitabile. A tutti vengono in mente piazze, parchi, strade, biblioteche, musei, ma spesso è il dettaglio che ci sfugge e si dimentica. Panchine e fontanelle sono particolari urbani minimi ma essenziali, perché portano con sé bisbigli, baci, voci, attese, sorsi, spruzzi, imbarazzi, ricordi. Sono luoghi di vita vissuta, individuale e collettiva. Non a caso la letteratura ne abbonda: l’uomo della panchina, con le scarpe color becco d’oca come scrive Simenon, l’amore che finisce su una panchina nelle “Notti Bianche” di Dostoevskij, Henry James con la sua “Bench of Desolation”, ma anche Bernhard, Flaubert, Calvino e la lista potrebbe continuare. Ancor prima che nella letteratura, panchine e fontanelle sono riferimenti quotidiani delle nostre vite, più passate che presenti, forse. Per questo la mostra organizzata dai creatori del blog “Pezze di Terra” e Gianluca Licata, autore del libro “Le fontanelle di Bergamo,” è una raccolta di fotografie e parole che catturano istanti di vita comuni, eppure incredibilmente preziosi. Testimonianze delicate di momenti distesi, in cui il tempo non arranca inseguendo la maledizione delle lancette e il pensiero non annaspa nel vuoto di un futuro da programmare. A Londra le panchine sono per lo più nei parchi o lungo il Tamigi, e le fontanelle non arrivano a cinquanta in tutta la città. In entrambi i casi sono localizzate in aree in cui è lecito fermarsi e respirare, per poi ritornare nell’apnea collettiva della corrente cittadina.

E’ la città stessa che decide cosa puoi o non puoi fare nei suoi diversi settori, un’arroganza che non permette neppure il pensiero di una pausa a fissare il vuoto. A Bergamo di panchine e fontanelle ne abbiamo parecchie, ma oggi passano perlopiù inosservate allo sguardo frettoloso dei passanti. Sono legate a ricordi antichi, ormai ricoperti di muschio. Riscoprire questi beni minimi comuni è il messaggio “poeticopolitico” della mostra, che invita peraltro a partecipare con le proprie storie di panchine e fontane, per creare una forma di resistenza alla velocità che disperde, un nuovo senso di appartenenza condivisa alla città-casa. “Oggi stare in panchina è un’anomalia sociale più grave, se chi si siede si sottrae non solo alle regole non scritte dell’efficienza, ma allo sguardo degli altri” scrive Beppe Sebaste, “eppure è l'ultimo simbolo di qualcosa che non si compra, di un modo gratuito di trascorrere il tempo e di mostrarsi in pubblico, di abitare la città.” Panchine e fontanelle vengono tolte dalle città come se fossero piaceri peccaminosi riservati ai perdigiorno o ai vecchi, gli unici, sembra, che abbiano il diritto di aspettare senza aspettative, agire senza operare. La panchina è astronave, tana libera tutti, pausa con la caramella di delfino blu piscina. Alla vedovella arrivo prima io, l’acqua che sete che buona. La panchina è branco, dentrofuori; è bacio che non ti basta mai e silenzio di vite che non hanno più nulla da dirsi. La fontanella al parco, fine della scuola, corro io che mi rincorri tu. La panchina è basta mondo non ti voglio più voglio solo un libro, sole e sopra la testa un pesco fiorito.


Fantamarketing 52

Fantascienza applicata all’impresa a cura di Leone Belotti www.calepiopress.it

Mensa te! • Start: qui si parla di fame, di mancanza di soldi per mangiare, un fenomeno che riguarda anche la classe creativa, i produttori di comunicazone, gli idealisti (intesi come piastrellisti o elettricisti, produttori di idee) • Mensa te! nasce per caso quando un amico mi dice: ho un sacco di idee, e non 5 € per mangiare. Gli ho risposto: vieni da me in pausa pranzo, mi porti 1 idea, e io ti offro 1 piatto di pasta. Poi sono diventati 2, poi 3. Poi è arrivato un quarto (santo) che ha detto: venite da me, che ho più spazio. • Field: food sharing, fabbrica delle idee • Concept: Mensa te! è un concept sperimentale di mensa popolare/fabbrica delle idee con una proposta molto basica (1 idea x 1 pasto) per cervelli precari, in esubero, in fallimento, disoccupati, disabili. L’idea di una mensa popolare per creativi è in primo luogo un richiamo alla creatività vera, affamata, e anche un modo per sdoganare, spudorare, esibire lo stato di bisogno che spinge le persone alla Caritas in cerca di cibo, stante la vergognosa latitanza dello stato (la social card, strumento pensato e dotato a questo scopo già da due anni, non ha ancora erogato 1 euro dei 50mln stanziati: comuni e INPS stanno ancora elaborando le graduatorie...ma devono prima uniformare i sistemi informatici) • Proposition: ristorazione corroborante, fornita a idealisti affamati, in cambio merce: 1 pasto, per 1 idea. Il menù tipico consta di 1 piatto forte molto calorico e 1 beverino alc o superalc. L’idea che vale come buonopasto può essere un progetto, un brevetto, un’idea d’impresa, un’idea politica, un’idea commerciale, un’idea publlicitaria, un concept sintetizzato min in 1 frase max 1 pagina, o in 1 immagine.

• App1 Mensa te! è un modulo nella prospettiva di un “cascinone” sociale che svolga funzione di centro accoglienza per cittadini no reddito no casa (manodopera generica / specializz / artigiani potranno pagare l’ospitalità svolgendo lavori pubblici) • App2 ma anche una formula, un logo, uno standard social utilizzabile da chiunque per condivisione pasti (food sharing) in abitazioni private, • App3 e forse potrebbe anche essere una “convenzione” con locali pubblici che espongono il marchio, dove chiunque può offrire la pausa pranzo a un amico a un prezzo scontato, con la partecipazione dell’esercizio. • App4 sfamare idealisti, artisti, fotocine operatori, writers è la migliore impresa a scopo di lucro comune possibile, Mensa te! è un fabbrica di idee a bassissimo costo di produzione, da rivendere a centri ricerca istituzionali per finanziare il progetto. • App5 il progetto vero, sarà quello di pubblicare, divulgare le idee, farle diventare realtà, far esplodere le idee jackpot, quelle idee capaci di cambiare la mente della gente, e quindi lo stato delle cose: • App6 è legge storica: a un certo punto le idee di chi ha fame diventano più forti dei soldi di chi ha la pancia piena • What’s: Mensa te! è un presidio di riqualificazione urbana itinerante in aree pubbliche momentaneamente occupate dallo spettacolo del pane comune che fabbrica idee. Occorrono volontari, sostenitori, fornitori di cibo. Plus info: leone@calepiopress.it redazione@ctrlmagazine.it



Mortuorio D’impresa 54

• Start: l’incubatore d’impresa sarebbe il posto dove si aiutano le giovani imprese a nascere e sopravvivere. Ma spesso per sua natura, essendo finanziato dal vecchio regime, tende a castrare i progetti realmente innovativi (che metterebbero in crisi l’antico regime) e a lobotomizzare i cervelli migliori, o in qualche caso a paracularli e/o associarli ai figli di papà bisognosi di sostegno, vero target dell’incubatore. • Concept: il mortuorio d’impresa è il contrario dell’incubatore d’impresa, è il posto dove i giovani aiutano le vecchie aziende a morire, e con i pezzi ancori buoni (macchine, persone, saperi) assemblano delle aziende frankestein, perfette in epoca di horror-economy. Nel mortuorio d’impresa la vecchia impresa in fallimento, ma anche la piccola impresa, l’aritigiano, può trovare un centro-ricovero, servizi di rianimazione

d’impresa, dismissione, dolce morte, trapianti, innesti etc. • Location: al Lazzaretto, luogo storicamente deputato alla missione, già pronto con le celle, dove le imprese appestate trascorreranno la lotteria quarantena vita/morte, e il grande campus dove giovani tecnici particolarmente crudeli (programmatori, e-commercialisti, social e viral marketing manager, blogger) faranno a pezzi le imprese e praticheranno terapie intensive di rivitalizzazione d’impresa con nuovi format, nuova filiera, riconversione, riutilizzo, dismissioni costi inutili, nuovo posizionamento sostenibile, etc • Slogan: da imprimere in capital letter sull’ingresso ad arco del Lazzaretto: alzati e fattura! Plus info: leone@calepiopress.it redazione@ctrlmagazine.it




#12: 57

Il tunnel di Sarajevo 10 (+2) posti in cui non andrai mai a cura di Emilio B. www.emiliowasthere.blogspot.com

Il quartiere Butmir è alla periferia estrema di Sarajevo, praticamente in campagna, a fianco dell’aeroporto. Difficile da trovare, io ci sono andato in autobus l’ultima volta che ho visitato la Bosnia. Venivo dal Kosovo. Durante gli anni dell’assedio (’92-’95) la città e i suoi abitanti erano in scacco. Dovettero trovare un modo per fare entrare cibo, medicine, armi, militari, e far uscire persone, evitando di essere uccisi dalle forze serbe che controllavano la città dagli altipiani attorno. Come fecero?

Entrarono nella casa di una famiglia di Butmir, la famiglia Kolar, e iniziarono a scavare in direzione centro città. Dall’altra sponda fecero la stessa cosa, in direzione opposta. Dopo 6 mesi, con il lavoro di circa 200 persone a turni di 8 ore l’uno, le mani di due scavatori si toccarono sotto la pista dell’aeroporto. Ora avevano un tunnel. Alto 1metro e 60cm e lungo 800 metri, sotto la pista dell’aeroporto, connetteva la periferia con il centro città. Ci passavano militari, feriti, serbi catturati e torturati. E poi io, infatti la foto l’ho fatta io.

Questo è l’ultimo numero della mia rubrica. Come i grandi maestri, ho lasciato le domande a fine lezione. Chiedete pure, io non rispondo.


Freak drinks 58

Pornografie alimentari a cura di Maddalena Ramolini

È una notte buia e tempestosa, e voi vi siete dimenticati di rinnovare l’abbonamento trimestrale a Sky Sport. Perduti nel vostro dramma, non vi siete resi conto di aver camminato a lungo senza meta – e ora non sapreste più dire con precisione dove vi trovate. Pensavate di conoscere la vostra città come un calzino spaiato in lavatrice, ma potreste giurare che qui - in questo incrocio di vie strette e lugubri - non siete mai stati prima. Un brivido di paura scivola lungo il vostro collo, insidioso come la mano di un borseggiatore sulla linea rossa della metropolitana. Ma, all’improvviso, ecco l’insegna di un bar: la salvezza! Vi precipitate all’interno, sperando di incontrare qualcuno che possa aiutarvi a ritrovare la retta via. Il locale è, se possibile, ancora più buio della strada. Il barista non vi degna di uno sguardo e, quando gli chiedete un whiskey liscio, ve lo allunga senza proferire parola. Siete sempre più angosciati e inquieti. “Posso esserle d’aiuto?” – una voce rompe il silenzio. Lentamente vi girate e notate uno strano tizio a cui prima non avevate fatto caso. È seduto nell’ombra, porta un cappello nero a tesa larga, ha il bavero dell’impermeabile alzato e i bordi di una maglia a righe rosse e nere gli sporgono dalle maniche. “Io sono qui per aiutarti, se lo vuoi posso risolvere tutti i tuoi problemi – continua il bizzarro individuo – lascia che sia la tua guida, ti indicherò la strada…” [titoli di coda, con agghiaccianti urla pre-registrate che proseguono ad libitum.]


Sex-on-the-beach

(1) È un sabato sera di circa venti anni fa. Brian e Barry sono due nerd che stanno giocando da ore a Street Fighter sul Nintendo 64. Sudano, hanno un fastidioso tic agli occhi e le dita piene di vesciche, ma non si arrendono. La ragione di questo stakanovismo da videogames è semplice: un loro compagno di scuola gli ha rivelato che al decimilionesimo avversario ucciso Chun Li farà una cosa speciale che “non potranno mai dimenticare”. I due non hanno alcuna intenzione di fermarsi: per recuperare le forze durante questa maratona verso l’agognata meta, Brian ha preparato un cocktail speciale con i fondi del succo di arancia e di ananas trovati in frigo, la vodka d’importazione del padre di Barry, più un pizzico di Vicks Vaporub che conferisce al tutto quel gradevole sapore di menta. Dopo aver sorbito svariati bicchieri di questa brodaglia, i due amici vedono veramente le acrobazie proibite di Chun Li, da qui il nome del cocktail – scelto da Brian, il più poetico dei due. Grappa all’erba iva

(2) Fino a poco tempo fa, la grappa era considerata un alcolico tristanzuolo, buono solo per escursionisti e capi scout. Nessun altro si sarebbe mai fatto sorprendere mentre sorbiva grappa in un luogo pubblico, in presenza di testimoni. Poi è successo qualcosa: nel ritorno alla naturalità, al chilometro zero, al recupero delle tradizioni, la grappa è diventata un drink all’ultima moda. Da allora, orde di hipster si aggirano per la città come zombie, alla bramosa ricerca di questa bevanda, nuovo oggetto del desiderio. Più di nicchia è, tanto più è agognata. Come la grappa all’erba iva, prodotta solo in alta Valtellina: prima la acquistava soltanto il geometra di Cuneo in trasferta, ora è ambita da chiunque.

Per anni il produttore si è recato sugli impervi pendii per procurare l’erba iva, staccata a mano fiore per fiore. Ora, grazie a questa nuova moda, al posto suo c’è una task force di profughi sudafricani. Lui si è trasferito alle isole Cayman. Negroni sbagliato

(3) Il Negroni sbagliato avrebbe potuto essere un Negroni giusto, se avesse giocato un poco d’astuzia guardando le soluzioni alla fine della Settimana Enigmistica. Ma non lo ha fatto, perseverando quindi nel suo errore. Si tratta di un alcolico molto onesto, che odia barare e non sopporta i cruciverba con la parola chiave. Apple-tini (il drink che non c’era)

(4) Questa è una storia vera, come quelle che si leggono su Confidenze. Mi ha detto questa mia amica, no, che quando è andata a Nuova York con le amiche sue molto wild&free, no, voleva a tutti i costi provare questo famoso apple-tini, no, che a quanto pare è un drink a base di vodka, succo di mela e Martini (-tini, suffisso, come nella Bibbia aramaica) e insomma lo dice anche il nome, deve essere così. Solo che, no, quando è andata dal barista per chiederglielo, no, gli ha detto che lo voleva senza la vodka, no, e il barista ha detto che non era assolutamente possibile, no, e la guardava con gli occhi seri, ma così seri che ci sarebbe potuta stare dentro tutta la Critica della ragion pura, no. Colpo di scena: nell’apple-tini non c’è il Martini! C’è soltanto la vodka aromatizzata alla mela, no. Questo perché gli americani per Martini intendono solo il bicchiere del Martini, no, hai capito la sottigliezza? Il bicchiere del Martini! Così, in pratica, chiedere un apple-tini senza la vodka è come chiedere un bicchiere vuoto, no. Sì, le storie vere hanno tutto un altro spessore, no?


Orecchie di maiale 60

Trippa Advaisor a cura di Buzz Cattaneo

Addio miei amati, questo è l’ultimo Trippa Advaisor della nostra vita. Ne soffro! Ne soffro terribilmente! Sono andato in pellegrinaggio spirituale a Trieste, per pregare il potente dio dell’ateismo, affinché mi concedesse ancora qualche numero ma non è arrivata nessuna risposta (sarà prerogativa delle divinità). Solo, triste e troppo sobrio, mi sono diretto vero il centro della città cercando un po’ di conforto (magari un po’ di conforto fritto o lardellato), ed è allora che ho scoperto il buffet “da Pepi”. I buffet sono una tradizione triestina e sono una meraviglia: locali solitamente spartani, ma non privi di dignità, che servono piatti tipici a qualunque ora del giorno e della sera. Grazie potente dio dell’ ateismo. Entrato incontro il signor Pepi che mi squadra, alza il mento in un impercettibile saluto, mi indica una sedia e mi mette in mano bicchiere e brocca di vino. Obbedisco all’ordine e inizio a scrutare la vetrina del bancone. Un bicchiere di vino e il signor Pepi torna da me con un piatto gonfio di maiale: bolliti dalla caldaia, pancetta, cotechini, lingua, coda, musetto. Il suo sguardo indaga sulla mia reazione, io ammiro il piatto, inizio a muovere un sorriso, ma mi blocco.

Pepi sorride come a dire “Ah non lo mangi il musetto eh! E la lingua ti farà schifo immagino! Ecco come trattiamo i forestieri qui a Trieste!” (sorriso eloquente). “Non ci sono le orecchie di maiale?” domando. “Bravo ragazzo! Arrivano!”. Il signor Pepi non è muto, scopro. Le mie orecchie di maiale sono eccellenti, e molto meno pesanti di quanto mi aspettassi: sono bollite dopo essere state marinate in quello che credo essere limone e accompagnate dall’immancabile rafano triestino. Buonissime. Morbide, ma resistenti al dente, personalmente le terrei in macchina come gomme da masticare al maiale. Il signor Pepi mi concede due parole mentre sono in cassa a pagare. “Signor Pepi, era tutto squisito, davvero squisito, complimenti! E complimenti anche per il suo buffet. Mi piace molto!” “Grazie” sorride Pepi. “E caspita che belle ragazze ci sono qui, guardi quella all’angolo." “E’ mia figlia!” Il signor Pepi non sorride più. Ciao ciao amici di Trippa Advaisor. Saporismo: ⃝​⃝​⃝​⃝​⃝ Frattaglianza: ⃝​⃝​⃝​⃝​⃝


C’è gente che dicono 61

Rubrica di filosofia contemporanea a cura di GroS

Fuori l'Italia dal Veneto! (Slogan urlato da un pazzo col microfono su un palco a Treviso, dopo il referendum sul distaccamento del Veneto dall'Italia) Più la borsa è grande e più la riempirai. (Saggezza popolare di Kri. L) Tira sö la pisagera! (Mio padre dà consigli utili) Questa città risolleva il bilancio della Hogan. (Chiara L. nota il buon gusto dei bergamaschi in fatto di calzature) - Allora vi sposate? - Quest'anno no, abbiamo investito tutto nella vacanza a Ibiza. (Questa si che è una risposta rock'n'roll! Dj Corra sempre avanti a tutti) Ho idee confuse ma immagini chiare. (Ketty P. esprime un concetto molto profondo)

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha suggerito e il Ministro dell'Educazione ha recepito: vogliono introdurre la pedofilia nelle scuole. (R. Fiore in un discorso ai militanti di Forza Nuova) Alla fine i Jalisse, caduti nel dimenticatoio dopo il Sanremo vinto, se li ricordano tutti. (Cazzo è vero) …poi così interrompe meno la continuità visiva della stanza. (Il Manzo parla della sua sedia di Harry Bertoia in manzarda con tono da designer navigato) L'unica grande bellezza ce l'ho io nei pantaloni! (Sergio A. chiude tutte le discussioni sull'Oscar a Sorrentino peccando un pochino di autostima estrema) "Non staremo correndo un po' troppo?" (cit. qualsiasi telefilm americano dal 1980 ad oggi, Joe P. me le sta tirando fuori tutte)

C’è gente che scrivono


Oroscopo in croce 62

A cura di Gilles Deluso

Dritta del mese: Chiodo scaccia chiodo. Ma quattro chiodi fanno una croce (C. Pavese). Dal 7 aprile la rara configurazione astrale della Grande Croce Cardinale affligge i 4 cardini dello Zodiaco (Ariete, Cancro, Bilancia e Capricorno) con bruschi impulsivismi, ripensamenti e pentimenti, in perfetto accordo con il periodo pasquale. Questo mese, mettetevi in Croce. Ariete Non c'è nulla come la fretta che faccia perder tempo (M. Maccari). Cerca di sedar l'impazienza, potrebbe portar a decisioni brute e rotture poco riparabili. Mercurio fino al 23 t'aiuta a sbloccar l'immoto, ma finché temi ritardi e perdite, fretta e spavalderia son lì pronti a darti il colpo di grazia. Ariete, i rapporti contano più delle imprese. Canzone: The Supremes/You Can't Hurry Love Toro Amicizia. Raddoppia le gioie e divide le angosce a metà (F. Bacon). Venere è con te: alza la testa da quell'aratro/pc, stacca dall'utile e godi dell'inutile. Infa(r)tuati insieme alla primavera, trova il tempo, il cuore, d'indulgere in scampagnate emotive, torna agli amici d'un tempo, conoscine di nuovi. Potresti financo provar dell'empatia. No, non c'entra con simpatia, né con omeopatia. EMPATIA. Presente? Libro: Il libro degli amici/H.Hoffmansthal Gemelli La felicità è come una farfalla: se l'insegui non riesci mai a prenderla, ma se ti metti tranquillo può anche posarsi su di te. (N.Hawthorne) Scheggia, sei la principessina dell'ubiquità social, della mondanità, del divertimento.

Ma ad aprile Venere ostile dice che potresti innervosirti, distrarti, rinviar mansioni per inadempienza. Mai pensato di decelerare un filo? Scindi lo svago da ciò che richiede concentrazione, conterrai meglio le escandescenze. Canzone: Woods/Be Still Cancro A che serve rimuginare sul passato, ad anticipare il futuro? Dimorate nella semplicità del presente (Dalai Lama). Distenditi e scongèlati dai passatismi e dai risentimenti: se Mercurio segnala surplus lavorativo e Venere ti rende romantico, tu vedi di bandire malumori infantili e soccombenze relazionali. Mira a un min. sindacale di autonomia emotiva e, per favore, piantala di fare il passivo/aggressivo. Trova il fegato d'emanciparti. Film: La felicità porta fortuna/M. Leigh Leone La generosità in parole genera fiducia, la generosità nei pensieri genera profondità, la generosità nei gesti genera amore (Lao Tzu). Con Mercurio amico, arriva un bel fiotto d'entusiasmo per te: scalpiti per rimetterti in gioco, respiri nuove ispirazioni, sfide, creazioni. Potresti ricrederti, persino sui rivali, e ridonarti senza chieder rimborsi. Pronto a ripensar il tuo scomodo ego? Canzone: Oxbow/It's the Giving, not the Taking


Vergine Per essere perfetta le mancava solo un difetto (K. Kraus). Cara Vergine, te lo si dice da una vita: la tua ansia di perfezione ti ucciderà. Vale anche per le relazioni: non è che devon per forza stiparsi nei radi spiragli offerti dal tuo nevrotico calendario di lavoro. Ascolta il circostante, libera quel che covi da anni, guardati attorno. Gli errori non sono mai stati tanto eccitanti. Graphic novel del mese: T. Ott / I racconti dell'errore Bilancia Esitare, è già prendere una decisione (S. Lec). Costretta a deciderti e a schierarti, dovrai, con fastidio, farti coraggiosa e determinata. Proprio ciò che ti attrae degli opposti arietini, giusto perchè tendi a non riconoscerlo in te. Schiva formalismi e turbolenze, ma abbraccia il disastro. Solo chi ammette di farne parte può uscirne. Film: Solo chi cade può risorgere di J. Cromwell Scorpione La vera generosità verso il futuro consiste nel donare tutto al presente. (A.Camus) Attizzato da Venere, puoi finalmente pensare a te, evitando idealismi fumosi e deleghe affettive. Affronta con leggerezza le incombenze di lavoro, senza diktat, provando anzi a goderne. Voi Scorpioni, si sa, sapete trarre orgasmi e guadagni da quasi tutto. Ecco, ad aprile datti a questa tua specialità. Canzone: R. Goswell/Save Yourself Sagittario Il segreto del successo è di fare della tua vocazione la tua vacanza (M. Twain). Sèrviti dei premi in arrivo con Mercurio: lucidità nuova fiammante e carisma spendibile in più mondi.

Ti faranno recepir meglio la verità che cerchi, e ottener la sincerità che tu stesso profondi. In palio? Un nuovo paragrafo per la tua vita. Proverbio: Chi tratta schiettamente, è caro ad ogni gente. Capricorno L'estetica dell'insuccesso è l'unica durevole. Chi non capisce l'insuccesso è perduto. (J.

Cocteau) Mestizie e tensioni al lavoro e in famiglia: Marte ti gonfia di delusione, stanchezza, sovraccarico nervoso. Gli obiettivi paion sfaldarsi, declinati, ammuffiti o rinviati: per uscirne, ti tocca un corpo a corpo con le tue fragilità. Vienine a patti. Poi, apri gli armadi e disinfestali dagli scheletri. Libro: Aprile è il più crudele dei mesi / D. Raymond Acquario In ogni cosa, la fiducia che si sa ispirare costituisce la metà del successo. Quella che si avverte è l’altra metà. (V. Hugo) Aprile ti trova più energico e ottimista, vedi perciò di non (dis)perderti come tuo solito. Pensa invece a limare l'intransigenza, a tirare il fiato senza oziare, a fidarti dei nuovi incontri. E, almeno per un po', anche del resto. Disco: Low/Trust Pesci La gioia richiede più coraggio del dolore: abbandonarsi a essa significa sfidare il buio e l'ignoto (H. Hofmannsthal). Se lo vorrai, sarà questa la stagione degli amori, anche e specialmente con te stesso. Intelletto e cuore concordano nel darti via libera: abbandonarsi con audacia non è più un ossimoro. Canzone: Pixies/Happiness is a Warm Gun



#49

2014 Hanno scritto e collaborato: Alessandra Beltrame, Paolo Arnoldi, Emilio Bertuletti, Susanna Bianchini, Jacopo Biffi, Francesca Bolazzi, Linda Caglioni, Dario Cattaneo, Nicola Carrara, Francesco Chiaro, Marta Dall’Agnola, Rocco Fidanza, Francesca Gandolfi, Andrea Gorrini, Leonardo Grassi, Gros Grossetti, Giorgio Moratti, Diego Nava, Adele Pappalardo, Francesco Previtali, Maddalena Ramolini, Sig. Scande.

CTRL Magazine Via Bono, 43 - 24100 Bergamo www.ctrlmagazine.it redazione@ctrlmagazine.it 035.0342249 Editore: Matteo Postini matteo@ctrlmagazine.it Direttore: Nicola Feninno nicola@ctrlmagazine.it Redazione: Emiliano Azzoni, Leone Belotti Chiara Brembilla, Mara D'Arcangelo, Luca Gallo, Gionata Giardina, Dario Incandenza, Susanna Marchini, Alessandro Monaci, Michele Nozza, Oro, Gianluca Piretti, John Terrible. Progetto Grafico: Studio temp

Registrazione del Tribunale di Bergamo N° 2/08 in Data 24/01/08

Info - Pubblicità: T: 349.1680619 CTRL magazine

Indirizzario Amigdala: V.le Lombardia (Trezzo) Arci Fuorirotta: Loc. Battaglie, 8 (Treviglio) Barrio: Via Ferruccio Dell'orto, 20 (BG) Beach Bar: Via Palma il Vecchio 18/a Bloom: Via Curiel, 39 (Mezzago) Bunker: Via degli Abruzzi, 26 (Capriolo) Ca del Fasà: Via Colleoni (Città Alta) Cafè de la paix: Via Polaresco, 15 Centro Ananda: Via A.Maj, 10/I Clash Club: Via Baschenis Cuore.Tv: Via Venezia, 14 - Grezzago Daho Club: Viale Mariano, 60 (Dalmine) Druso Circus: Via Galimberti, 6b Edoné: Via Gemelli (Redona) Garage Club: Via Azzano, 71 (Grassobbio) Hop Skin: Via L. Lombarda, 15/17 (Curno) Keller: Via Bergamo (Curno) Joe Koala: Via L. da Vinci, 35 (Osio Sopra)

Latte +: Via G.Di Vittorio, 38 (Brescia) La Raza: Via Gramsci (Martinengo) Lio Bar: Via Togni, 43 (Brescia) Live Club: Via Mazzini, 58 (Trezzo) Maite: Vicolo San'Agata, 6 (Città Alta) Mamo's: Via Baschenis, 13/A Menez Music: Via Torino, 4 (Martinengo) O'Dea's: Via Borgo Palazzo, 211 (Seriate) Officina 43: Via Dante, 43 (Castel Rozzone) Rocker Pub: Via Sorte, 9 (Barzana) Skin Fantasies: Via Carducci, 4 Sputnik 525: Via Gorizia, 17 (BG) Station Café: Via Vittorio Veneto, 1B (Treviglio) Tigella Bella: Via Papa Giovanni XXIII, 15 Twentyseven: Via del Chioso, 1 (Mozzo) Under Music Club: Via Nazionale, 93 (Seriate)


STREET BIER FEST 2014 DAL 30 APRILE ALL’ 11 MAGGIO 2014 IL PRIMO GRANDE EVENTO ALL'APERTO DELLA STAGIONE 2014 IN UNA STRUTTURA ANCORA PIU’ AMPIA (1400 Mq x 1000 posti a sedere) BIRRA, MUSICA, OTTIMA CUCINA . TUTTE LE SERE DALLE 19.00

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DOMENICA 4 MAGGIO FESTIVAL LatinoAmericano Zumba + stage di ballo + gara di bachata + dj e animazione Latin Show LUNEDì 5 MAGGIO & MARTEDì 6 MAGGIO IT’S ONLY ROCK N’ ROLL Dj set MERCOLEDì 7 MAGGIO CTRL MAGAZINE presenta: JUKE BOX UMANO GIOVEDì 8 MAGGIO Domani Smetto (ARTICOLO 31 tribute band) VENERDì 9 MAGGIO Toxiciteam+Sehnsucht System of a Down & Rammstein tribute Night SABATO 10 MAGGIO "official tribute band" MAX PEZZALI + Pub Writing Session, a cura di CTRL magazine DOMENICA 11 MAGGIO Caravan orkestar ELAV CIRCUS FEST IN TOUR

Il ricavato della manifestazione sara’ devoluto, come nelle precedenti attivita’ del circolo, in beneficienza. La buona riuscita di questo evento servira’ a finanziare importanti progetti all’interno della scuola per l’infanzia di spirano.


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(*) Dalle parole inglesi tap+room, si intende un: Bar, Barroom, Osteria, Taverna, dove le bevande sono servite “on tap” Orari di apertura della Taproom: giovedì, venerdì, sabato, domenica dalle 20 all’una

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