NUMERO 52 ctrlmagazine.it
INTERVISTE: TOSCANI, CACCIARI, APICELLA
ANNO V Vi siamo gratis
ルポルタージュ
DAL GIAPPONE CON SAPORE
500 EVENTI FINO AL 14 SETTEMBRE
LA N IA
“Mi sono perso una festa con un magnate del gas russo, ma avevo la Notte Bianca a Ischia. Le passioni sono passioni” (Mariano Apicella)
Campionati Mondiali di Nascondino Sabato 30 agosto @ Brembo Summer Beach (Brembate Sopra) Le iscrizioni sono aperte! www.nascondinoworldchampionship.com
CTRL magazine
52 Ogni falso viaggio, ogni falsa strada, finisce nella noia. La noia si manifesta nella meta, nel mezzo o nella compagnia, ma in realtà proviene da te, dalle tue interiora design. Poi, quando invece di fuggire dalla noia, accetti la noia, parti dalla noia e cominci il vero viaggio, la vera strada. Nel viaggio organizzato la regressione dalla meta alla noia è fatale, nell’andare a zonzo, ecco la metamorfosi dalla noia all’incanto, a volte all’estasi, noia di sé come condizione base per lo stupore verso l’altro: spinti dalla noia, inerti, ci si lascia per inerzia trascinare. Imboccare una rotonda percorrerla come una pallina da roulette, fare lo stesso nelle successive 10 rotonde, vedere dove si arriva, uscire a caso, fermarsi a bere. Andare alla stazione, prendere un treno a caso, scendere a caso, prenderne un altro. A piedi, in bici, in aereo, il mezzo non conta, conta il senso del viaggio come libertà in ogni senso è infine un viaggio senza senso, o a senso casuale, provvidenziale, accidentale, occidentale, cioè un viaggio che trova senso al suo termine e nel suo farsi è pura esperienza di ricerca dell’ignoto. Libri di anti-viaggio: Odissea, Viaggio al termine della notte. Sean Blazer
Indice 4 No, non ho detto gioia 12 Intervista a Oliviero Toscani 20 Intervista a Massimo Cacciari 26 Intervista a Mariano Apicella 30 La vita agra a bergamo d'estate 33 In gita col bidello a Bienno 34 Barbe di stagione 37 Ditalini 38 Seghine 40 Sindrome dell'accento straniero 42 Quadernini: una mattina... 44 La messa del mese
46 Anziani ruggenti 50 Cinema: The Canyons 52 Intervista a The Masonics 57 JT Agente Antinoia 58 Karenina / Moostroo 60 Saporismi da Tokyo 62 C.G.C.D. (&S.) 64 Hello casoncello 65 Tazze di tèatro 66 Sport a sport 68 Calendario 80 Il noioso oroscopo
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Narratore-spirito-guida: Nicola Feninno Inviati/scrittori: Thomas Pololi, Davide Gritti, Gilles Deluso Fotografo: Virgilio Fidanza
NO, NON HO
«Lasciatemelo dire con una battuta. Se oggi l’Europa facesse un selfie, che immagine verrebbe fuori? Posso dirlo con estrema preoccupazione? Emergerebbe il volto della stanchezza, in alcuni casi della rassegnazione. Se dovessi dirla in modo sintetico direi: l’Europa oggi mostrerebbe nel selfie il volto della noia» (Matteo Renzi, Discorso d’inaugurazione del semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea)
Ciao. Sono il narratore-spirito-guida. Dopo l’intervento del nostro presidente del Consiglio dei Ministri, vorrei condurvi per mano in un viaggio straordinario all’insegna della noia. Prima di allacciarvi le cinture, rispondete a questa domanda: cosa c’è alla fine della strada? Giusto: “dipende”, brava signora! Riformulo: se inseguite un sogno, cosa c’è alla fine dell’inseguimento? “Il sogno”, bravi. O “il fallimento”, lei dice signora, certo ha ragione.
DETTO GIOIA
Ma prendiamo per buono che ci sia il sogno. Bene, amici, ma dopo il raggiungimento del sogno cosa c’è? Su, che è facile. Non fate i timidi. Come dice signore? “La noia?” LA NOIA! Esatto. Benissimo. Un applauso per il signore di prima. E iniziamo subito con alcuni fatti di cronaca risalenti agli ultimi anni (girate la pagina):
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Pechino, 14 - 25 agosto 2010: coda di 11 giorni e oltre 100km sull’autostrada 110, che collega Pechino al nord della Cina. Ricadute positive sulla microeconomia della zona: compaiono bancarelle, si organizzano partite a carte e piccoli concerti, qualcuno vende cibo e acqua a prezzi record Los Angeles, 20 settembre 2012: performance di due comici americani
che, con microfono e dotazione karaoke, cantano All Night Long di Lionel Richie per tutta la notte = 11 ore. Qui il link con video completo = 11 ore: https://www.youtube.com/ watch?v=4SNXYpm9iqo Come canta Lionel: “Karamu, Fiesta forever!” *Karamu in lingua swahili esprime il significato di “posto di allegre riunioni”.
Sono ancora io, il narratore-spirito-guida: amici, risalite con me ancor più indietro nel tempo. 1989. Belgrado: Slobodan Milosevic regna spensierato. 1989, Belgrado: giocata la partita di scacchi più lunga della storia: Ivan Nikolic VS Goran Arsovic = 20 ore. Risultato = patta. Patta = termine con cui nel gioco degli scacchi si indica una partita terminata in parità (= Wikipedia). Sedici anni dopo questa partita, domenica 20 luglio 2014, abbiamo inviato un inviato all’Open Internazionale “Città di Bergamo” di scacchi, svoltosi nella palestra comunale “Angelini”. L’inviato inviato è Thomas Pololi e questo è quello che ha scritto: OPEN INTERNAZ. DI SCACCHI
Resto incollato per 20 minuti alla bancarella dei libri dell'Open Internazionale di scacchi, nella palestra dell'Antoniana, di fianco all'oratorio di Valtesse. Titoli meravigliosi, con nomi che sono porte su mondi per me del tutto nuovi: La moderna difesa Phildor, L'indiana di Nimzowitsch mossa dopo mossa, La siciliana 2.c3!, con tanto di punto esclamativo. L'entusiasmo per quel 2.c3 mi fa sentire inadeguato, perché probabilmente non potrò mai capirlo. Un retro di copertina parla della vita controversa di Bobby Fischer, storico campione figlio di madre ebrea e
antisemita feroce: lo apro curiosissimo, ma dentro ci sono solo disegni di scacchiere e numeri. Penso che forse la sua vita s'è svolta, effettivamente, su quelle tavole di legno. Nel campo da basket nessuno salta, tutti fissano pedine immobili. Movimenti lenti, discorsi sussurrati. Vago anch'io tra i tavoli come gli scacchisti in attesa delle mosse avversarie, attratto dall'area delimitata da un nastro dove si svolge il torneo Elite, quello dei superforti. Scopro che le scacchiere sono collegate a internet, dove si possono vedere le mosse in tempo reale. Guardo cosa è successo fino ad allora: cifre e lettere, 1.f3; 2.c4; 3.b4; 4.g3; 5.g2; 6.d3.
Ah grazie Thomas Pololi, grazie! E scusa se ho tagliato un po’ il tuo pezzo. Comunque torniamo a noi. Si diceva Bergamo? Sì? Fatevi sentire, io dico BERG e voi dite AMO. Siete caldi. BERG: ... Più forte pivelli, le mani al cielo: BERG .... Oh sì, così! BERG ... Sei fantastica Bergamo. E sei fantastica almeno dal 1982, quando successe questo (girate ancora la pagina per scoprilo, amici):
7 novembre 1982: installazione vivente “Observing Dust” in una galleria d'arte a Bergamo, consistente in GX Jupitter-Larsen (nome dell’artista) che per 25 minuti
osserva, immobile, la polvere sul pavimento. Per saperne di più: http://performances.jupitter-larsen. com/1979-1989.html
Ti stai annoiando BERGAMO? Sì? Fammi sentire come ti annoi BERGAMO! Sì, così! Ditemi: cosa succede al campo sportivo di via 4 novembre, n. 23, a Curno. Sta succedendo ogni giorno dal 30 maggio ed andrà avanti fino al 7 settembre! Non lo sapete? Ve lo dico io BERGAMO! C’è Lucio Bazzana, 59 anni di Longuelo, che correrà per 100 giorni, con l’obiettivo di raggiungere la distanza di 10.000km. Un record assoluto. Se percoresse quei chilometri secondo uno sviluppo lineare e non compiendo continui giri nella pista d’atletica (400m), da Curno raggiungerebbe Nansiaung, nella regione del Kachin, in Myanmar. Un posto che non ha foto su Google Immagini. Qui la diretta streaming dell’evento, con la possibilità di scegliere tra 3 telecamere: http://100giorni.dyndns.biz:9000 ATTENZIONE: Data l'alta instabilità politica del Kachin non è assolutamente consigliabile recarsi nel Kachin, nemmeno nelle poche zone aperte al turismo. (http://wikitravel.org/it/Kachin_(stato)) Credete che il buon Bazzana si annoi a percorrere quell’anello per migliaia di chilometri? E allora – ditemi - cosa ne pensate del buon Gritti, giovane sociologo, che abbiamo spedito ad una situazione giovane, come quella di una silent disco, e l’abbiamo spedito, giovane e indifeso, senza le cuffie? STRAORDINARIO, non è vero? Ed eccovi la nota sociologica stilata dal buon Gritti Davide: SILENT DISCO
Al fine di analizzare le relazioni di reciprocità in spazi musicali ove il baccano sia in relazione d'uso con lo spazio, mi sono recato su un campo di ricerca nuovo, un silent party pieno di gente, utilizzando un particolarissimo status di osservatore: il sordo, colui che sta, privo di cuffie, inebetito, nel mezzo di una folla danzante. Ogni soggetto dotato di cuffie wireless cede una somma di denaro ritenuta esagerata (e priva di un drink incluso), e un documento identificativo. Riceve poi in cambio i vantaggi delle pratiche relazio-
nali, ovvero l'inserimento in relazioni reciproche dinamiche quali il ballo, la reciproca presenza, conoscenza e compagnia. Sono poi disposte facilitazioni ambientali a tali pratiche comuni: dai corner di birrerie artigianali a vari tipi di sostanze acquistabili e/o portabili da casa. Per quanto si tratti di reti sociali estemporanee, frutto di scelte individuali generate dagli eventi di Facebook, la coesione culturale è molto elevata e dopo qualche pezzo un gruppo di sconosciuti diventa una comunità silenziosa. Veniamo a me: l'idealtipo del sordo sente (un sentire sociologico) lo scalpiccio del-
le scarpe, il sensuale frondare delle gonne, qualche parola sfuggita. La mancanza del corrispettivo simbolico di appartenenza, ovvero un paio di cuffie con led colorato, non mi permette di rimorchiare la tipa che balla da sola. Rifugiatomi in bagno, nella speranza di sfuggire ad una costante identificazione per differenza come lo “scemo senza cuffie”, scopro mio malgrado che la portata wifi della musica è di svariati metri; entro nello spazio intimo di un nativo al lavandino, il quale mostra già una
predisposizione al razzismo culturale, asciugandosi le mani nella mia maglietta. In preda ad apatia, rimango svariati minuti ad osservare uno specifico riflesso degli orecchini di una ragazza. In generale, in quanto straniero, possiedo un grado di oggettività superiore agli indigeni, riesco a percepire il silenzio e a cogliere tutta la ridicolosità della cosa. Ogni atto ludico si afferma come violenza ad uno stato di noia, rumore di fondo, credo.
Ciao, sono lo scrittore. Mi sono annoiato di fare il pirla fingendo di essere il narratore-spirito-guida, che dopo un po’ non fa più ridere. Qui c’è un inno alla noia. L’ha scritto uno dei nostri redattori, che si fa chiamare Gilles Deluso. Poi ditemi che ve ne pare: INNO ALLA NOIA
Bertrand Russell diceva che una generazione che non sa sopportare la noia sarà una generazione di uomini meschini. Detto fatto. Si può dire che quella vecchia menzogna secondo cui il tempo è denaro, e il denaro godimento, e il godimento sola ragione d'essere, non poteva trovare tempi migliori di questi, per attecchire e farsi legge coatta. Chi ce l'ha più, oggi, il tempo e la forza di annoiarsi? Affetti da continue ansie di prestazione, impegnati anche nella distrazione, siamo finiti ad amministrare come macchine affetti e conoscenze (v. i social network) a economizzare tutto (il tempo libero, l'amore, la minima produzione di senso) all'insegna dell'utile e del divertente, mentre si diagnosticano nuove e tragicomiche ansie sociali, come la FOMO (Fear of Missing Out), quell'intimo terrore di mancare un evento, tipo il fastidio che arriva mentre ti stai girando i pollici e pensi a chi si sta divertendo altrove, in tua assenza. A questa paura di non fare e dunque di non essere, la noia è una delle poche terapie d'urto ancora disponibili sul mercato.
Non mi riferisco alla noia provvisoria da nausea o sazietà, o il senso di vuoto da mancanza di compagnia, ma a quella noia metafisica, esistenziale, ascetica, quell'abisso che ognuno di noi cova in sé, appena accanto alla solitudine, qualcosa che non ammettiamo nemmeno a noi stessi e con cui, magari, dovremmo cominciare a fare i conti. Anche solo perché rivoluzionario: è liberazione dal bisogno di essere utili o intrattenuti. Tutto il resto l'ha già scritto un sublime tritafegati come Emil Cioran: la noia è pensiero in germe (al contrario della lettura, che è un impasto di rimorsi e idee altrui), è la rivelazione della futilità universale, la noia annulla tutte le domande e le risposte, e soprattutto, “la noia permette d'incontrare se stessi - attraverso la percezione della propria nullità.” La noia, dunque, come rifiuto dell'integrazione, fuoriuscita dal tempo, elogio del margine, E “la vita”, continua Cioran in Squartamento, “è più e meno della noia, benché sia nella noia e per la noia che si scorge ciò che essa vale”. Ecco tutto: smettere di capitalizzare la propria vita, trovare il coraggio di annoiarsi. Annoiamoci tutti, annoiamoci insieme.
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Bravi! E Bravo Gilles Deluso! Ed ora che sono ancora qui, puppatevi questi stralci da alcune lettere dal fronte, scritte all’inizio del 1915 da Ernst Jünger, volontario ad appena 19 anni per l’armata del Kaiser Guglielmo II. Alla faccia del Kaiser amici! Ah come mi piace sentirvi ridere alle mie battute del Kaiser. Certo, ora arrivano le lettere, scusate.
«Scaviamo sempre trincee, giorno e notte, da mangiare non c'è molto. Sono divenuto quasi insensibile al freddo, tanto che se sto al caldo mi danno fastidio le ginocchia. Le mie prime impressioni di guerra mi hanno un po' deluso [...] Ogni 4 ore 2 ore di guardia, per il resto si sta in trincea. Spariamo davvero poco, non ho ancora finito il primo caricatore, pallottole e
granate sibilano ovunque, ma al fondo non accade nulla» «Che noia al fronte, spariamo troppo poco, non ho nemmeno esaurito un caricatore [...] Cari genitori, vi saluta il vostro Ernst, soldato volontario» [Ernst Jünger, Lettere dal fronte alla famiglia, a cura di Heimo Schwilk]
Forse, giunti a questo punto, rischiate di annoiarvi: per questo motivo i prossimi due inserti (un fatto di cronaca e un dato statistico, il primo molto curioso e il secondo molto significativo) sono stati inseriti ribaltati:
Ciao. Ora ribalta nuovamente per continuare il viaggio. IL FATTO DI CRONACA: venerdì 15 ottobre 1999, McGraw-Hill Building, New York City: Nicholas White resta bloccato nell’ascensore per 41 ore. Nell’edificio non c’è nessuno (è il week-end), il signor White non ha cibo, acqua, né cellulare (è il 1999), ha solo due compresse di Rolaids (contro l’acidità di stomaco) e 3 sigarette (che non fumerà). Nel caso succeda a voi contate
IL DATO STATISTICO: secondo la britannica casa d’aste Madbit. com, investiamo in media 5 anni della nostra vita in coda attendendo qualcosa. fino a 147.600 e sarà tutto finito. Qui c’è il video dalle telecamere a circuito chiuso, velocizzato e musichinizzato: https://www.youtube.com/watch?v=p_ bMhNI_TY8#t=85
Ciao. Sono la zia di secondo grado dello scrittore che si finge narratore-spirito-guida. Vorrei farvi riflettere comparando semplicemente due dati, in realtà due dati per ogni dato. Dato che il rischio è quello di risultare confusionaria individuerò i due dati relativi al primo dato in questo modo: 1a) e 1b); i due dati del secondo dato in quest’altro modo: 2a) e 2b)
DATO 1a) domenica 8 novembre 2009: toccato il record di affluenze al supermercato Oriocenter. Presenze totali: 63.000 ca. DATO 1b) superficie Oriocenter: 0, 074
kmq = 74.000 mq DATO 2a) censimento 2012: abitanti della Groenlandia: 57.695 DATO 2b) superficie Groenlandia: 2.166.086 kmq = 2.166.086.000.000 mq
Grazie zia di secondo grado, grazie! E grazie a tutti! E a tutti quelli che mi hanno sempre supportato. Ora vi sento annoiatissimi e pronti per il gran finale. NOIA! NOIA! NOIA! Così, solo voi ora: .... ! .....! .....! E vai così! E volete sapere qual è il finale? E ve lo dico subito: invece di inviare un inviato mi sono auto-inviato. E sapete dove mi sono auto-inviato? E provate ad indovinare! E lei è incredibile signora, indovina sempre. EEEEEsatto! A Zingonia. La città utopica per lavoratori, voluta nei favolosi anni ’60 dall’imprenditore Renzo Zingone. E dovete sapere che c’è una fontana rotonda, che fa anche da efficace incrocio tra la strada che giunge da Osio e la Strada Provinciale 122, nota ai più come Francesca. E in mezzo alla fontana c’è un “obelisco spaziale” (così definito da Wikipedia) e nella fontana non c’è l’acqua, e intorno, fuori dalla fontana, ci sono 4 panchine e io mi sono seduto su una di queste e ho scritto una poesia che tanto sono io il narratore-spirito-guida e posso fare quello che voglio e adesso però è finito l’articolo e lo show e io sono triste un po’. E questa comunque è la poesia:
La noia t'agguanta la vita la scuoia l’ingoia la sputa la trita di nuovo l'ingoia e trita e ritrita la riempie tutta di saliva e se l'impastoia e rimpastoia e rimpastoia rimpastoia poi la mette in salamoia. E chiude.
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Domande di Nicola Feninno Immagini di Oliviero Toscani per Benetton
Intervista a
Oliviero Toscani Quando i figli imitano le scoregge dei padri, si cagano addosso
«Pensa di essere un extraterrestre che entra in una chiesa cattolica. Vedi uno attaccato e inchiodato alla croce, un altare con dei bambini nudi che volano. Poi vedi quell’altro sanguinante, ce n’è di tutti i gusti. Io credo che un club sadomaso non sia così all’avanguardia». Oliviero Toscani è l’uomo che, negli anni ’80, ha rivoluzionato il mondo della pubblicità con quelle campagne per Benetton che chiunque ha visto da qualche parte, almeno di sfuggita (e poi ha fatto moltissime cose, geniali, criticabili, urticanti: ma qui non c’è abbastanza spazio per infilarle tutte; date un’occhiata in rete). Queste sue dichiarazioni hanno fatto infuriare non poco i poco ironici comitati ProVita, che hanno deciso di denunciarlo qualche giorno prima della nostra intervista. Lui sembrava non saperne ancora nulla.
Vorrei parlare con lei di noia. Ma prima partirei dalla stretta attualità: ho letto che è stato denunciato dall’Associazione ProVita, insieme ai Giuristi per la Vita... Ah, non lo sapevo. Davvero? Pro cosa? ProVita. Queste le motivazioni: “offesa ad una confessione religiosa mediante vilipendio di persona” (Gesù Cristo?) “e mediante vilipendio di cose” (il crocifisso? Art. 403 e 404 del Codice Penale). Io penso che il testo della loro denuncia sia blafemo! E comunque questa gente si sta mettendo in una posizione molto critica: in tribunale parleremo di pedofilia, di omosessualità, di violenza...mamma mia! E poi se fossi Gesù Cristo non sarei molto felice di essere rappresentato in quel modo: in sostanza, crocifisso. Ma da un laico punto di vista di marketing, l’iconografia cattolica funziona, e funziona da duemila anni. Perché secondo lei? Ah certo che funziona e che ha funzionato! Ci sono molte cose strane che hanno funzionato nella storia. La forza principale è che speculano sulle debolezze umane: sesso e morte; che funzioneranno sempre e dappertutto. E poi avevano un ufficio stampa di 4 evangelisti, dedicati totalmente (ride , ndr). Geniale. È la più grande azione di marketing mai fatta: perché vede, nessuno è veramente sicuro che esista un paradiso, neanche i papi. I papi non vogliono morire: se fossero certi dell’aldilà s’immolerebbero, come quelli che ci credono davvero. In realtà, i cattolici non sono così sicuri del loro paradiso.
A proposito di marketing: crede che la pubblicità potrebbe tornare oggi a fare provocazione sociale, come lei faceva con Benetton negli anni della Milano da bere? Quali sono i soggetti che non sono ancora stati affrontati? Perché dovrebbe tornare? Io non sono mai andato via! È pieno di soggetti che non si ha il coraggio di toccare. La morte e il sesso, di cui parlavamo prima, ad esempio: come vede, tutte le volte che si toccano - parlando di crocifisso, di religione, di chiesa, di omosessualità - si viene additati con violenza. Queste cose non le abbiamo ancora risolte, e muoveranno sempre le masse. A un ventenne che vuol cambiare il mondo consiglia uno stage in una cascina o in una factory? Consiglio uno stage da qualcuno che gli insegni a maneggiare le armi per fare la rivoluzione. Cioè una factory (ride, ndr). Ma di rivoluzione. In realtà non so se bisogna ancora usare le armi, io spero che i giovani trovino un altro sistema. Purtroppo mi sembra che siano assorbiti dalle loro comodità tecnologiche: non hanno più tempo da dare all’immaginazione, hanno solamente tempo di vedere quello che succede adesso nel mondo e quello che è successo nel passato, tramite il loro computer. La rivoluzione invece è immaginazione: di una migliore società, di un migliore sistema, di una migliore vita. Oggi è tutto un rifacimento e i giovani sono in questa colla profonda. Quando si catturano i pettirossi, si mette la colla sugli alberi e quelli restano attaccati: è uguale. La tecnologia non ha aiutato sicuramente l’immaginazione e la visione di un futuro.
Ma, guardando al passato, quasi sempre le rivoluzioni si sono trasformate in una ripetizione in altra salsa dello status quo precedente, non trova? Sì, perché intervengono quelli che io chiamo i subumani, gli uomini già condizionati dalla politica. È successo anche con il ’68. Prima del ’68 si diceva “l’immaginazione al potere”: io appartengo a quella generazione lì. Poi sono subentrati i politici che, come i loro padri, hanno portato avanti il vecchio sistema, cercando di dargli una nuova visione. Non c’è stata una vera rivoluzione nel ’68. È stata solo una scossa culturale; e poi tutti si sono riposizionati comodamente sulla stessa visione dei loro padri. E quando i figli cercano di scoreggiare come i padri, si cagano addosso: questo può essere il titolo della mia intervista (detto fatto, ndr). Pensi all’industria italiana: le aziende sono passate dai padri ai figli, e i figli si cagano sotto, anche se hanno studiato al MIT, ad Harvard, alle varie School of Finance e tutte quelle cazzate lì. I padri, i vecchi imprenditori, erano mezzi analfabeti, ma erano gente con voglia, fantasia, senza tempo da perdere, ma con molta immaginazione: hanno fatto le grandi aziende e le hanno date in mano ai figli che si sono cagati sotto. Ma tutto questo cosa c’entra con la noia? Giusto, vengo al nostro tema del mese. Se dovesse realizzare una campagna pubblicitaria pro-noia, che immagine sfrutterebbe? Ah, il nostro Parlamento è fantastico! Tutto quello che viene detto in politica è il massimo della noia. La noia è proprio la mancanza d’immaginazione, di arrapamento.
Ma questi politici, o le associazioni ProVita, i Giuristi per la Vita di cui parlavamo, sono più noiosi, annoiati, o più pericolosi? Il problema è che questa gente ha tanto tempo. E la noia piace solamente a quelli che hanno tanto tempo e non hanno immaginazione, così non devono impegnarsi in niente. Io non credo che i capolavori dell’arte o del cinema siano stati fatti in momenti di noia. Niente dell’arte è fatto in momenti di noia; magari parla di noia, ma non è fatto di noia. La noia è una scusa, una giustificazione per la mediocrità umana. Spesso chi si atteggia ad annoiato, vuole solo giustificare la propria mediocrità, in fondo. Qual è il lavoro più noioso che le hanno commissionato nella sua carriera? Devo dire, in tutta sincerità, che sono e sono sempre stato allergico alla noia. Da ragazzo, al liceo, invece di andare a scuola andavo al cinema. Sono veramente allergico. Non che io sia irrequieto, ma ho una tale sensibilità contro la noia che vedo subito se una cosa sarà noiosa e se una persona è noiosa e la evito. Piuttosto che essere annoiato mi butto anche nel politicamente scorretto. A proposito di politicamente scorretto: cosa mostrerebbe, dal punto di vista delle immagini fotografiche o televisive, del conflitto tra Israele e Palestina? Bisognerebbe far vedere proprio quelle immagini che non si ha il coraggio di far vedere. Perché ci fanno imbarazzare di appartenere alla razza umana. Immagini che creino choc?
Ci sono due possibilità nella vita: o sei occupato a vivere - e per questo hai bisogno di essere provocato o aspetti di morire. La fotografia è semplicemente la documentazione di fatti che ci circondano, che sono avvenuti: credo che non esistano, in realtà, foto scioccanti. Esistono forse realtà scioccanti per qualcuno che preferirebbe non vederle. E secondo me queste persone che si scioccano guardando la realtà non sono veramente civili. Non sono ancora educate. Mostrando immagini forti, provocatorie, non sussiste un rischio di manipolazioni, per scopi anche opposti? Vede, tutto è manipolato. La manipolazione è una realtà inevitabile: già il fatto di vedere un conflitto a tavola mentre mangi non è manipolazione? E se ci fosse un rischio opposto: cioè, paradossalmente, quello che la provocazione, alla lunga, generi assuefazione, estraniamento, quindi l’indifferenza di chi guarda? Un po’ come in quelle serigrafie di Warhol che mostrano serialmente lo stesso incidente automobilistico. Io credo che questo sia un falso problema. Se ascolto spesso Mozart poi non divento indifferente a Mozart. Si diventa indifferenti quando le cose sono mediocri, quando non si va a toccare la sorpresa e l’emozione perché si ha paura di una reazione. Bisognerebbe rivedere il significato della parola provocare, a cui spesso
è affibbiata una connotazione negativa. Provocare è – anzi deve essere – tutto: tutto mi deve provocare interesse, provocare intelligenza, voglia. Provocare è una parola positivissima. Basta con questa menata del provocatore con connotazione negativa. La ragione dell’arte è provocare. Ha presente quelli che vanno al cinema a riposarsi...Ma che cazzo! Ci sono due possibilità nella vita: o sei occupato a vivere - e per questo hai bisogno di essere provocato - o aspetti di morire. Ecco io penso che chi è interessato alla noia in realtà aspetta solamente di morire. Mi piacerebbe sapere le ragioni di chi dice che la noia è positiva. Per concludere: abbiamo organizzato, per il 30 agosto, i Campionati Mondiali di Nascondino... Di nascondino? A Bergamo? Percassi viene a nascondersi col MIG, o viene a bombardare? (Rido, ndr) Ecco: ci regala uno spunto, un’idea, un concept anche pubblicitario a riguardo? (Riflette un paio di secondi, ndr) C’è un posto in cui nessuno va a guardare, con poche eccezioni: ed è nella bara. Un servizio fotografico sulle bare. Nessuno va a controllare veramente se c’è dentro la persona giusta.
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Domande di Davide Gritti Ritratto di Armando Rotoletti
Intervista a
Massimo Cacciari Tutto sulla noia
Non siamo a Venezia, ma nel bar di un albergo a Zorzino di Riva di Solto, con una splendida vista sul lago d'Iseo e Montisola. Questa sera, nella chiesa, si leggeranno Nietzsche e Sant'Agostino, e ci si chiederà se sia ancora possibile credere e in cosa. Massimo Cacciari, filosofo, professore universitario ed ex-sindaco di Venezia, entra e domanda il risultato finale della tappa del Tour, ordina un caffè che beve amaro e risponde a delle domande sulla noia.
Come dice Weber, i politici sono dei "routinizzati" e con questa accezione degli annoiati? Lei ha frequentato sia la filosofia che la politica. Dunque anche i politici italiani: li ha trovati annoiati, routinizzati? Ha trovato eccezioni carismatiche? Magari i politici italiani fossero routinizzati! I politici italiani vivono in una situazione di dilettantismo puro, in un momento instabile, dato dallo scioglimento dei partiti politici, e della stessa carriera politica. Questa liquidità porta all'emersione, appunto, di un comportamento dilettantesco, che è l'opposto del politico di professione. Il politico senza dubbio deve avere una sua dimensione carismatica, quasi mitologica per convincere. Ma non è questa l'essenza del politico, l'essenza è l'etica della responsabilità, il carisma è una delle forme di potere, ma non è appunto essenziale. La cosa più difficile è l'unione di un’etica della responsabilità con un'etica della convinzione, questo fa il grande politico; ma per una politica normale è necessaria soprattutto la responsabilità. Quindi possiamo dire che i politici siano i primi ad essere disaffezionati alla politica, prima ancora degli elettori? Il vero politico è un appassionato, con una grande volontà di potenza, che non si adatta alla routine e vuole convincere. Se un politico diventa un disincantato puro, questo è un problema. Certo il politico deve avere doti di realismo e disincanto, deve combinarli aiutandosi con un grande pathos, altrimenti non convincerà nessuno. Dove cessa la passione e vi è solo il realismo: lì c'è lo scienziato, non il politico.
Cioran parlava di sé come di un uomo divorato dalla noia, che definiva una “vertigine costante”, qualcosa che disorienta completamente ogni volta. Lei cosa aggiungerebbe? Da Cioran potremmo andare ad Heidegger e tanta altra fenomenologia. La noia è un’esperienza fondamentale dell'umanità e dell'Occidente. La parola tedesca è langweile: un lungo indugio, una piccola sosta protratta lungamente nel tempo. Il tempo che si caratterizza per una ripetizione infinita: non solo la mancanza della novità, ma soprattutto la mancanza della speranza stessa che qualcosa di nuovo possa accadere. È l’esperienza del soffocare, che può aprire alla disperazione, questo è ovvio, ma anche al salto, religioso e filosofico. Senza questo senso di soffocare nel vuoto è impensabile anche solo pensare di uscirne. Quando giungi al limite in cui il passato ti sembra niente, puoi immaginare un oltre. La noia direi, quindi, ha una duplice faccia: consuma il tempo passato, consuma il presente, ma non è detto che si fermi lì, può portare ad una novitas, il tempo si è esaurito ma può esserci dell'altro. Poi non citerei sempre lo straniero, citerei Leopardi, è un discorso tipicamente e completamente leopardiano, ma direi anche tipicamente italiano, anche del Tasso e di tutta la grande lirica italiana. Prima parlava di “salto religioso”. La noia e la religione, la noia e il sacro, che rapporti hanno tra loro? La rivelazione del sacro è una delle possibilità di trauma e di rottura dalla noia, come il sublime e lo straordinario. Comunque, la noia è una condizione esistenziale che può capitare nelle situazioni più diverse, nel pieno dell'attività politica come nel pieno dell'altruismo. Anche una Madre Teresa di Calcutta può, ad un certo momento, non volerne più sapere del prossimo e non volere aiutare il prossimo.
Anche una Madre Teresa di Calcutta può non volerne più sapere del prossimo. Il prossimo può diventare anche per lei l'incubo che è per molti. Il prossimo può diventare per lei l'incubo che è per molti.
Se dovesse isolare un elemento che denota la noia ai nostri giorni, cosa le verrebbe in mente?
Tornando a livello terreno e parlando di architettura. Heidegger diceva che “l'abitare è il modo in cui gli umani stanno sulla Terra”. Si costruisce, ieri e oggi, per noia?
Indubbiamente la ripetizione dell'uguale e l'interscambiabilità delle forme, l'eterna ripetizione dell'uguale di Nietzsche, la nausea, è tutto qui. Un eclettismo per cui tutto ritorna uguale, ma ben peggiore: ed è una dinamica che si è vista in quella grande rivoluzione che è stata o che doveva essere la rete. Questa idea che la comunicazione si aprisse e l'informazione si potesse moltiplicare si è invece trasformata nella navigazione tra contenuti miseramente vuoti, infimi e volgarissimi. Questo penso si noti sempre più chiaramente: la grandezza del comunicare rispetto alla miseria generata da questi media. Credo che appaia ormai chiaro ai giovani più avveduti, e li porterà a spegnere il computer come io spensi la tv.
Non vorrei dire banalità ma si costruisce sempre per noia, nessun architetto costruisce per il marziano. Abitare per Heidegger è abitare in una casa in cui ci si senta radicati ad una terra, sotto un cielo, facendo parte di una struttura anche cosmologica, di modo che l'abitare sia, come dice, l'essere. Abitare così, costruire così, no. Gli architetti ne parlano, ma non penso che le loro case abbiano questo carattere, ma non per colpa loro: per abitare davvero bisogna avere un luogo di riferimento, sentire un legame ontologico, i luoghi si assomigliano tutti, è una visione cosmopolitica. Come del resto era in età ellenistica, dove il linguaggio architettonico si era globalizzato al punto che i Romani costruivano Roma nel deserto come in Francia. Sarebbe del resto sbagliato vedere la globalizzazione come un processo unico, come si fa spesso, perché di cosiddette globalizzazioni ce ne sono state molte nella storia dell'uomo, almeno due solo nell'ultimo secolo; e sempre le globalizzazioni prevedono delle lingue “esperanto”, che fanno fuori le specificità e gli idiomi.
Invece, per quanto riguarda un’immagine? Direi gli elementi più caratteristici dell'estetica contemporanea: la ricerca spasmodica della novità, che si fa moda da sé, la ricerca dello scioccante, dell'ossessivo e dello straordinario, che è un vicolo cieco e annoia, almeno per quanto mi riguarda.
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Domande di Alessandro Monaci
Intervista a
MARIANO APICELLA Berlusconi, Putin e la gente cattiva
Mariano Apicella, cantore ed appassionato della canzone napoletana classica, è il menestrello di Arcore: il prototipo del musico di corte, che allieta le serate del sovrano.
Miniatura - Il potente e la sua corte
Il 93% di chi lavora nel mondo dello spettacolo di regime è in realtà apicellato, ma solo Apicella è palesemente tale. O sole mio!
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Napoli è forse l'unica città italiana con un’identità musicale così marcata. Cos'è la canzone napoletana? La canzone napoletana è prima di tutto antica: esistono brani del ‘500. Ma la canzone napoletana è viva! C'è chi la vorrebbe affossare, ma non ci riesce perché è una poesia talmente piena di passione e amore… Guardi, è una magia! Libero Bovio riteneva che la canzone italiana fosse un surrogato della canzone napoletana. Tutti ci hanno avuto in qualche modo a che fare, ecco perché è magica e un pezzo del nostro patrimonio italiano. Ho scoperto che è popolare e diffusa nei paesi arabi e asiatici. Certo, i pezzi napoletani hanno un'etnia araba, mentre in Giappone si è sempre studiata. Lì c’è da tempo la cattedra di mandolino, ad esempio, cosa che in Italia fino a pochi anni fa non esisteva. Lei fra l'altro è figlio d'arte. Suo padre cosa le dice della sua produzione artistica? Mio papà è contento, anche se ho una produzione discografica limitata, perché come lei ben sa ho un'amicizia con l'ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ed è una cosa scomoda sia per le televisioni che... Guardi, nelle tv sono tutti raccomandati! In Italia sembra che il raccomandato sia solo io, però sono l'unico che non va mai in tv [ride]. E poi questo fatto di essere amico di Berlusconi mi fa schivare [sic]: però tu devi valutarmi per quello che io potrei valere. In Italia ti giudicano anche se non hanno mai visto un tuo spettacolo! Quando ti vogliono morto devi morire. È pesante questa amicizia? Mi viene però da dire che se lei ha un'identità artistica lo deve comunque a lui.
Assolutamente sì. Se non l'avessi mai incontrato, a quest'ora probabilmente farei ancora il posteggiatore. Il mestiere del "posteggiatore" a Bergamo potrebbe essere frainteso. Vuol dire la stessa cosa: il posteggiatore è quello che guarda le auto, no? E fa lo stesso chi suona nei locali portando in giro la canzone napoletana. Perché "posteggiatore”? Perché guarda il cliente. Il più delle volte suona per la mancia. I posteggiatori furono al loro tempo Banfi, Modugno, Franchi. È una scuola unica! Uno che ha fatto la scuola della posteggia non avrà mai paura di salire su un palco. Ho sempre trovato curioso il suo rapporto con Berlusconi in quanto musicista stipendiato. È una cosa che ricorda il mecenatismo rinascimentale, ma piuttosto rara nel mondo contemporaneo. Io non sono mai stato finanziato da Berlusconi: i dischi sono stati finanziati da Guido Dall'Oglio [direttore RTI, stesso cognome della prima moglie del Cavaliere N.d.R]. Berlusconi è uno che sappiamo si può permettere non uno, ma dieci cantanti. Non vedo lo scandalo: magari uno vuole la barca da 30 milioni, mentre a lui piace tenere un cantante. Appunto, non è raro che persone, anche più ricche di B., investano su un artista? Investire non è la parola giusta. Ripeto, lui non ha finanziato i miei dischi. Quando era Presidente aveva un sacco di impegni, lavorava come un pazzo, e la sera voleva staccare la spina, quando aveva qualche cena o altro.
L'altra sera sono andato al compleanno della Pascale: come vede, il Presidente non abbandona le persone a cui vuole bene. Non mi ha detto: "Tu sei il mio cantante e basta”. A lui piacciono anche altri musicisti, ma visto che aveva questa simpatia nei miei confronti, e che ero una persona normale e tranquilla, ha approfittato per avermi alle cene che dava. Poi gli piace la musica, scrivere canzoni, quindi abbiamo collaborato facendo alcuni dischi. Non c'è nulla di cui sorprendersi. Ha scritto dei testi che lei ha musicato, giusto? Sì, sono diventati 4 dischi. Poi ci siamo fermati perché il Presidente ha da fare in questo periodo, sperando che finisca presto. È emerso il fatto che Berlusconi, per poter fare una vita tranquilla, non voglia più musicisti intorno. No! Lui non ha mai detto questo. Sono io che ho pensato che ci stiamo vedendo molto meno perché ha deciso di fare una vita tranquilla. Poi magari un domani tornerà a scrivere canzoni, io sono sempre qua a sua disposizione. L'altra sera sono andato al compleanno della Pascale: come vede, il Presidente non abbandona le persone a cui vuole bene. Io questo circuito me lo tengo stretto: se lo immagina senza di lui quante persone mi vorrebbero buttare nell'angolo dicendo "Ora la devi pagare! Adesso non lavorai mai più!"? In Italia c'è tanta gente cattiva!
Quindi deriva anche da questo lo stipendio fisso? Ma no, guardi, poi scrivono un sacco di cazzate. Sì, ogni tanto c'è un regalino. Poi quando vado ad esibirmi sono retribuito, ci mancherebbe. C'è gente che guadagna 300.000€ a serata e a quelli nessuno dice niente. Lei ha suonato e conosciuto personalmente il presidente Putin. Com'è di persona? L'ho trovato una persona molto silenziosa, molto sulle sue, ma disponibile, sempre col sorrisetto. Apprezza la musica: so che in Russia molti miliardari hanno i musicisti privati. Guardi, io ho perso una festa con un magnate del gas russo, ma avevo purtroppo la notte bianca a Ischia. Le passioni sono passioni. Il miliardario è bello che sia anche un po' così, che faccia girare il denaro. E dal punto di vista artistico non le pesa suonare per una sola persona? No, io non faccio differenza. Possono essere 1500 persone come 11, ed è la stessa cosa. Io facendo il posteggiatore ho suonato per tavoli di due persone, si figuri se mi faccio di questi problemi.
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Le cit. invisibili (1 luogo + 1 libro) a cura di Leone Belotti
La vita agra a Bergamo d'estate Il luogo 1: Oriocenter / Il luogo 2: Estivi in città alta Il libro: Luciano Bianciardi, La vita agra
Estate in città senza un euro in tasca, ma con un tascabile, La vita agra, by Luciano Bianciardi 1963. La mattina vado all’Oriocenter in bici (un’impresa a tappe, tipo Tour, con attraversamenti d’assi interurbani, ferrovie, autostrade, aeroporti). Prima di entrare osservo bene i divieti espressi da facili simboli analfabetici. Non vedo il “vietato avere o usare un libro” e dunque entro con il mio tascabile. Mi piazzo nella piazzetta sottovetro con una pizzetta, mi gratto il pizzetto, apro a pag.69 (ediz.Bur 1974) e comincio a leggere: Questo vuole la classe dirigente, questo voglono sindaco, vescovo e padrone, questurino sociologo e onorevole, vogliono non già una vita sessuale vissuta, ma il continuo stimolo del simbolo sessuale che induca a muoversi all’infinito. Un simbolo sempre ritrovato, nelle apparenze, e che la gente accetta senza discutere: altrimenti come spiegherebbe la fortuna delle diete dimagranti, del modello steccoluto e asessuato, il quale riassume ed eleva a modulo la donna arrivista, attivista, carrierista, stirata, tacchettata, petulante e negata al coito verace? E infatti essa già mira alla fecondazione artificiale e magari alla gravidanza in vitro, e a ridurre il maschio a un pecchione inutile. Da tutto questo mi pare vien fuori la
noia, l’incapacità, come dicono, di possedere gli oggetti, di entrare in rapporto con i bicchieri, i tram e le donne. Ma io so che la noia finirebbe nell’attimo in cui si ristabilisse la natura veridica del coito. Lo so, finirebbe anche la civiltà moderna, cesserebbe ogni incentivo alla produzione di beni di consumo, essendo dono gratuito di natura l’unico bene riconosciuto e durevole, cesserebbe anche l’insorgere di bisogni artificiali, l’auto, la pelliccia, le sigarette, i libri, i liquori, le droghe e nemmeno giocare a biliardo, vedere la partita, discutere sul Gattopardo. Unico grande bisogno sarebbe quello di accoppiarsi, scoprire le centosettantacinque possibilità di incastro realizzabili fra l’uomo e la donna, ed inventarne ancora.
Rientro incolume da Oriocenter a Bergamo centro, e con una seconda impresa stile Annibali arrivo in Città Alta, estate in Città Alta, e sempre senza un euro in tasca (l’hamburger costa 9 euro, la birra 4, un’insalata 15) mi siedo su un muretto e apro a pagina 159:
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Non basta sganasciare la dirigenza politico-social-divertentistica italiana. La rivoluzione deve cominciare da ben più lontano, deve cominciare in interiore homine. Occorre che la gente impari a non muoversi, a non produrre, a non farsi nascere bisogni nuovi, e anzi a rinunziare a quelli che ha. La rinunzia sarà graduale, iniziando coi meccanismi, che saranno aboliti tutti, dal calcolatore elettronico allo schiaccianoci. Poi eviteremo tutte le materie sintetiche, iniziando dalla cosiddetta plastica. Quindi sarà la volta dei metalli. Né scamperà la carta. Eliminati carta e metallo non sarà più possibile la moneta, e con essa l’economia di mercato.
Saremo vegetariani, e ciascuno avrà gli arredi essenziali al vivere comodo, e cioè un letto. Agli inizi formeremo appena delle piccole comunità. Per parte nostra metteremo alla porta con ferma dolcezza i rappresentanti di commercio, gli assicuratori e i preti. A poco a poco vedremo la nostra isola crescere, collegarsi con altre isole, e un giorno saranno gli altri, gli attivisti, a ridursi a isola, poche decine di longobardi febbrili attaccati a rotelle e volani, con gli occhi iniettati di sangue, e resteranno lì a correre in circolo, a firmarsi l’un con l’altro cambiali, a esigerne il pagamento, fino a scomparire da sé.
E.state a S.Agostino Food&beverage, musica, cultura, intrattenimento, sport
Il divertimento nasce nel giardino di un ex convento
Il programma in dettaglio degli eventi è visibile su estateasantagostino.it aggiornato quotidianamente
In gita con il bidello di Virginia
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aux Folies Bèrgere di Bienno featuring la Franca del Bar Antico
Il giorno del solstizio d'estate, mentre mi dirigevo nei siti rupestri della Val camonica, e prima di attraversare la via principale di Breno, fra agavi e palme*, mi fermai a rifocillarmi nel paesino di Bienno. A pochi passi dalla Chiesa di Santa Maria Annunciata, che conserva alcuni affreschi raffiguranti San Simonino di Trento**, sorge il Bar Antico. Il locale è un gioiello della ristorazione che la signora Franca ebbe in eredità dai genitori, e che ha conservato per tutta la vita insieme si suoi arredi anni Cinquanta. L'allestimento è un intricato gioco di specchi, la cui origine prospettica è data dai cantucci col vin santo. Ai più simpatici frequentatori, la signora, oltre ad offrire il Giornale di Brescia e qualche rivista scandalistica, mostra anche i suoi appartamenti privati. All'ingresso del bar, infine, c'è una poesia dedicata a Franca apprezzata anche da Licia Colò. Pezzo musicale consigliato durante il viaggio in auto: Parsifal cantata da Roby Fuckinetti
* Si tratta di Villa Gheza, un'insolita architettura voluta da Maffeo Gheza, il cui suocero Albert J. Otto Penzing fu agente fondatore della succursale teosofica italiana. ** Con gli strumenti del martirio: pinze e tenaglie. Nella chiesa è anche conservato lo Sposalizio della Vergine del Romanino, con numerosi pretendenti che spezzano verghe.
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Wunderkammer a cura di Marta Dall'Agnola
Barbe di stagione Mentre tu sei troppo impegnato con la prova costume, in USA fioriscono mode
Trend Alert! Meglio parlarne subito per non lasciarsi sfuggire la tendenza; tendenza che in quanto tale è già cristallizzata nel proprio hashtag di riferimento, così entriamo subito nel vivo: cancelletto #flowerbeard. Dopo l'invasione di barbe di ogni tipo, lunghezza, colore e cura, la moda si veste di quel dettaglio in più, di quel tocco vagamente snob plus non-sense di nicchia. Su questa falsariga mi sento di dire che a me, in fondo, gli hipster (perché di questo stiamo parlando) piacciono comunque un sacco, con quella malinconia di un tempo mai vissuto e grottescamente estetici in ogni loro gesto. Non fanno parte della cerchia giusta dell'estate 2014 quelli che non si mettono violette e lillà (proprio violette e lillà, intendo) nelle barbe, rendendosi al contempo ridicoli e meravigliosi, come solo una moda venuta dagli USA può essere.Galeotta del trend (che ad oggi aggrega circa 2000 scatti raccolti sotto l'hashtag #flowerbeard) è la fotografa americana Sarah Winward, che dal gennaio 2013 pubblica foto del barbuto ed infiorellinato marito; è così che sul suo esempio nasce il moderno e ormai popolare (no?) tumblr @willitbear, in cui l'artista Pierce Thiot offre una vera ed ecletticissima gallery di barbe "accessoriate". Non volendo esprimere concetti straordinari, ma più che altro aggiornarvi del passaggio di questa sofisticatissima moda sulla Terra, posso oggi lasciarvi osservare senza troppe domande il fiorire del trend. Perché da ultimo la questione è: vi siete comprati tutti la scatto fisso? E adesso mettetevele due margherite nel barbone!
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Non c’è birra senza spina. (Rosa Luxemburg)
BGBirra Via Ghislandi 1A (piazza S.Anna) BERGAMO Tel: 035.232590 email: shop@bgbirra.it
12-1 (at) E 3-14 settem stivo Green bre Villag e Artisa n Bier Festiv al Venti spine a rota per 3 zione a cura giorni. di BG Birra
Orari apertura: Lunedì 16:00-20:00 da Martedì a Sabato 9:30-12:30 e 16:00-20:00
Pornology a cura di Maddalena R.
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DITALINI
Rubrica di pornopsicologia femminile
Era il 1993. Lei aveva un taglio di capelli alla Fantaghirò, una giacca bianca stile David Bowie e cantava sul palco del festival canoro più importante d'Europa. La canzone s’intitolava La solitudine e ha dato il via a una carriera planetaria. Voi direte, cosa c'entra tutto questo con la masturbazione? C'entra, c'entra. Ma andiamo con ordine. La masturbazione femminile è paragonabile a L'Innominato de I Promessi Sposi e a Lord Voldemort di Harry Potter. Non appena qualcuno la nomina, le piante intorno si seccano, corvi neri s’alzano minacciosi nel cielo e il Cile riesce ad arrivare in semifinale ai Mondiali. Questo perché le donne non devono toccarsi lì. Gli uomini sì, si capisce, è normale, ma le donne no. Non serve. Le donne non si toccano - né con un fiore, né da sole. Su Youporn, la categoria Masturbation conta 18,018 video: una buona compagnia.
Se poi andiamo a considerare anche quella delle compilation Solo girl, il numero aumenta a dismisura. Non esiste trama, per cui non mi è possibile raccontarla: di sicuro, 9 volte su 10, c'è una poltrona di pelle. Difficile anche stabilire una pornostar leader del settore, dato che lo fanno un poco tutte: sicuramente i video di Little Caprice non fanno pentire di aver cliccato su "play". Modalità: dalla versione nature, si passa a quella con l'ausilio di oggetti, sempre simili a quelli che si trovavano nelle patatine San Carlo nei primi anni ’90. Qualcuno dice che masturbarsi equivale a conoscere se stessi (sapienza delfica). Altri, invece, pensano che sia un sintomo della noia. Solitudine, anzi. Proprio come quella di una ragazzina sul palco di Sanremo. Ma è pragmatica, anche, ché chi fa da sé fa per tre. Dica trentatré. Mentre Marco, ignaro di tutto, perde il treno delle 7.30 ascoltando Eros Ramazzotti.
Best actress: Little Caprice Vedi anche: l'onicofagia, la versione splatter e socialmente accettata della masturbazione Un libro: Gabriel García Márquez, Cent'anni di solitudine
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Il mondo di Onan a cura di Leone B
SEGHINE
Rubrica di autoerotismo maschile
In italiano “onanista” è “colui che pratica la masturbazione”. In realtà Onan fu il primo homo sapiens (come mi ha spiegato un’antropologa digitale) e il primo gesto dell’homo sapiens è prensile: nell’afferrare intenzionalmente un oggetto c’è il passaggio dal bestiale all’umano. Inutile dire che il primo oggetto afferrato da Onan è stato il proprio pene, a scopo di trastullo (seguono le terga della sapiens a scopo ricreativo, quindi la mazza a scopo di spacco, procurando cibo e a difesa del nido). Da allora, dall’alba dell’uomo, il rito ancestrale della seghina mattutina è il primo-seme della consapevolezza maschile, segna il passaggio dall’epoca delle polluzioni notturne all’epoca delle masturbazioni diuturne. Il giovane pubertoso raggiunge il suo massimo virescit tra i 15 e i 19 anni (10-20 eject in 24h). La mia dermatologa facial sostiene che a quell’età farsi molte seghe aiuta a diminuire i brufoli (ma aumentano le occhiaie). Lo sperma è
anche la miglior crema-mani maschile mai sintetizzata (nutritiva e staminale). Dopo il '69 (l’autunno caldo), con l’avvento dell’informatica e dei videogiochi, il joystick diventa la metafora/medium del pene, rappresentazione tecnologica del gesto base della sicurezza maschile, il controllo. A pecora della fine/nuovo millennio, sorge un florilegio di seghe immaginifiche e relative piattaforme di memoria esterna (cartacea, super8, vhs, cd, dvd, mp4) o interna alla psiche (flashback, flashon). Sega yesterday, today, tomorrow, fantasy, sega a zone erogene, a mente, sega veloce, segamilla, sega di scarico, sega non sega, sega compulsiva, astratta, assistita (fette di crudo in elementi caloriferi in ghisa; aspirazione da tubo worverk folletto, etc). Oggi, sull’onda lunga della rivoluzione femminista, siamo al controllo touch, digitale (metafora del trastullo polpa-strello clito-vag).
"Horribilia" 1: la sega suprema (non ti ho scopata, mi sono solo fatto una sega nella tua femmina) "Horribilia" 2: la terrificante sega procreativa (tuo padre era un guardone, da un suo schizzo su un muretto a secco sei nato tu)
1 Gatta
2 Largo
3 Lardo
4 Zampino
La gatta al lardo
Osteria - Pizzeria
Via Papa Giovanni XXIII, 42 Verdello (BG) Aperto tutti i giorni
Domenica a pranzo su prenotazione www.lagattaallardo.it tel. 035 870011
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Rubrica di psicologia clinica a cura del Dott. Bertuletti
La Sindrome dell’accento straniero Il mondo è pieno di sindromi e noi ne sappiamo ancora troppo poco
Questa sindrome è rarissima: dal 1907 ad oggi, ne sono stati accertati in tutto il mondo soltanto 60 casi (circa).. La F.A.S. (Foreign Accent Syndrome) è un disturbo del linguaggio che può sorgere dopo un ictus, un trauma, nel corso di sclerosi multipla o di altra malattia neurodegenerativa. L’area colpita è quella del cervelletto. I neurologi sostengono che la probabilità che un ictus colpisca proprio questa parte del cervello è di una su un milione. Nello specifico di cosa si tratta?
All’improvviso, una persona si sveglia ed inizia a parlare con un accento diverso dal proprio. Solitamente la sindrome regredisce spontaneamente, ma in altri casi il disturbo è permanente.
Il primo caso risale al 1907 ed è stato studiato da Pierre Marie, un allievo di Charcot alla Salpêtrière di Parigi. Il neurologo francese studiò un paziente che, in seguito ad un ictus, aveva sviluppato un buffo accento alsaziano. Più recente è la storia di Karen Butler, una casalinga dell’Oregon che, risvegliatasi dall’anestesia dopo un intervento chirurgico ai denti, ha cominciato a parlare con un accento misto tra irlandese, scozzese, sudafricano, australiano e transilvanico. La BBC ha fatto di due vicende un interessante documentario: quella di Linda Walker, che risvegliatasi da un ictus aveva iniziato a parlare con un bizzarro accento giamaicano, e quella di Key Russell, una 50enne inglese che si è risvegliata con una forte inflessione francese (quest’ultimo documento è reperibile anche su YouTube). Al di là della curiosità che questa sindrome generalmente evoca, ve ne sottolineo il forte impatto emotivo che può avere sul paziente.
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Ritrovarsi d'improvviso a parlare con un accento diverso dal proprio può far sorgere problemi sia nella percezione di sé, quale eravamo abituati, sia nelle relazioni con gli altri, che possono trovarsi confusi di fronte ad un cambiamento così stravagante. Leanne Rowe, una donna australiana che a seguito di un incidente automobilistico ha iniziato a parlare con uno spiccato accento francese, ha rilasciato un’intervista ad un'emittente televisiva in cui specifica di preferire oramai la notte al giorno. Questo succede perché nelle ore notturne ci sono meno possibilità di stabilire relazioni con gli altri, che per via dell’accento sono fonte di disagio e di spiacevoli sentimenti, quali l’imbarazzo.
Bibliografia Luzzi S., Viticchi G., Piccirilli M., et al: Foreign accent syndrome as the initial sign of primary progressive aphasia. J Neurol Neurosurg Psychiatry 2008; 79:79-81.
Quadernini raccolti da Thomas Pololi
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Camogli, aprile 1990, tema di prima elementare (refusi compresi, NdR)
Una mattina... Loris è a letto malato: gli fa male la testa, li pizzica la gola, si sente caldo caldo. Non sa che cosa fare. Ecco che arriva il medico: palpa, batte, ascolta, fuori la lingua, tossisci... - Uffa! La mamma accompagna il medico poi dice: - Io esco, vado in ufficio; tu fà il bravo. Più tardi verrà la zia a farti compagnia. Loris ora è solo; guarda il soffitto, prova a dormire, conta le righe della tappezzeria... Intanto i suoi compagni di scuola fanno ricreazione: giocano nel corridoio, ridono e chiaccherano... Loris sente la porta che si apre e si richiude: è la zia. - E allora, il mio pulcino come sta? - Mah! - Copriti bene, sta buono. - Ma sono coperto zia: - Si ma metti dentro le braccia, copriti, non prendere freddo, guai, vuoi qualcosa? - Ma zia... - Sì, sì, ti preparo un bel té, e tu sta ben coperto. - Ma io il té non lo voglio. - Fammi sentire la fronte, da bravo, ecco stai male, metti bene le braccia sotto dai, tesorino, sta buono. Uffa, uffa, uffa...
Questo tema è tratto da un archivio di circa 500 quaderni delle scuole elementari e medie. L'archivio è in continua crescita, grazie alla partecipazione di tante persone che ci prestano i quaderni conservati in soffitta o in qualche cassetto.
Se hai ancora i tuoi quaderni, ma anche quelli dei tuoi genitori o dei nonni, scrivi una mail a: redazione@ctrlmagazine.it
Aiutaci anche tu.
I temi più belli verranno pubblicati su CTRL e forse finiranno in un libro.
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CULT — Come credi tu a cura del Gruppo Cultras
La messa del mese
Il tempo di salire in macchina dopo l’incontro e stiamo già discutendo sull’adozione per le coppie gay, la fecondazione assistita, la fecondazione eterologa. È il carisma. Non il nostro, quello dei Pentecostali. “Penteche?”, direte voi. Eppure tale corrente evangelica, organizzata in una miriade di differenti denominazioni, rappresenta probabilmente una delle confessioni cristiane di maggior successo, con oltre seicento milioni di fedeli su due miliardi di cristiani. È una storia che comincia nel continente americano, a cavallo fra il XIX e il XX secolo, e che varrebbe la pena conoscere. In Italia poi, è stata per anni una storia di persecuzioni e violenze, ufficializzate durante il fascismo dalla circolare Buffarini-Guidi del 1935, che definiva il pentecostalismo “pratiche religiose contrarie all’ordine sociale e nocive all’integrità fisica e psichica della razza” (la circolare rimarrà in vigore fino al 1955). L’Assemblea di Dio in Italia (ADI) è la maggiore organizzazione pentecostale italiana.
† Chiesa Evengelica Pentecostale di Bergamo (ADI) Preghiera comunitaria di un mercoledì qualunque
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In via Falcone 1 ci sono nove donne, un uomo col figlio ed un altro uomo, e stanno in cerchio con gli occhi chiusi. «Santo, Santo il Signore». «Amen, amen, amen». «Che ve ne pare di Cristo? Sareste disposti a morire per aggiungere un’altra tromba alle note che proclamano la Sua lode? Ah! Allora è un bene per voi. Se Cristo è eccellente per voi, sarete con Lui tra non molto». La preghiera comunitaria del mercoledì è l’occasione per discutere dei dubbi da cui ogni credente vorrebbe liberarsi. Ci si sorride molto, e gli sguardi di tutti brillano di quella luce che tu avresti a Gardaland durante il tuo primo giro sullo Space Vertigo. Risponde alle domande l’anziano del gruppo: ha gli occhi tondi tondi e l’accento siciliano, se ne sta col busto in avanti, le mani all’altezza delle ginocchia e sorride, annuisce e dice spesso “Amen” accentando la seconda sillaba. Lui è un po’ più vicino a quella che viene chiamata la Sapienza (quella dello Spirito), perché ha annunciato il Vangelo già da molto giovane. Due fra le nove donne prendono finalmente la parola. «Che fine fanno quelli che credono ad un altro Dio?» E ancora: «Come facciamo a sapere che il nostro Dio è il vero ed unico?». L’anziano risponde che, per quanto lui provenga da tutt’altra estradizione, ha studiato per curiosità personale le altre religioni: nel Buddismo ad esempio le persone stanno davanti ad un muro (mima il muro con le mani) e «meditano meditano finché non raggiungono la serenità». Poi parte un lungo ragionamento che trova compimento nell’idea che il cristianesimo è l’unica vera religione, perché è l’unica in cui Cristo è morto per i nostri peccati. L’anziano, immaginando la nostra curiosità sulle questioni giovanili, ne approfitta per dirci che il sesso non è peccato, se praticato all’interno del matrimonio: fin dall’arca di Noè, Dio immagina una vita di coppia. Dio spesso viene presentato come prodigo di regole e castighi mentre in realtà è amore: «Il Deuteronomio è bellissimo!», dice una signora che sicuramente non ha sperimentato l’adulterio1. Un’altra signora interviene: Dio è amore, ma ogni tanto – come qualsiasi buon genitore – deve dare uno scapaccione al figlio che si comporta male: ecco spiegati terremoti e disastri naturali. «Uno può anche vivere senza Dio e senza credere nella vita eterna. Allora divertiti! Goditi la vita! Bevi! Uccidi!». Tutti annuiscono. Del resto, prosegue l’anziano, tutti i mali dell’umanità derivano dall’utilizzo errato del proprio intelletto. In passato, la natura regnava e gli uomini vivevano felici: Noè non a caso visse novecentocinquant’anni. Tocca a noi fare le domande. “Non ho capito se per voi gli eventi narrati nella Genesi e l’Antico Testamento sono intese come metafore, come eventi storici mitizzati, o come fatti realmente accaduti”. “No, per noi l’Antico Testamento è storia. L’evoluzione? Credi davvero che mio nonno fosse una scimmia?”
1 Deuteronomio 22, 22: “Quando un uomo verrà colto in fallo con una donna maritata, tutti e due dovranno
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morire: l'uomo che ha peccato con la donna e la donna. Così toglierai il male da Israele.”
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Anziani ruggenti Tuo nonno è più alternativo di te *
Inizio Qualche anno fa il contatore del gas, per legge, doveva stare all’ingresso delle case, così l’incaricato dell’Enel doveva solo aprire, annotare i consumi e andarsene. Magari faceva anche la sveltina, come capitava, ma non era previsto. Allora le signore mi dicevano: «architetto! Mi tolga il contatore per carità!» E io dicevo: «non si può» E loro: «costruiamo un armadietto, una scultura, qualcosa, la prego...» E io «lei il suo tostapane lo nasconde?» «No, ma il tostapane è bello» «Mi spieghi perché il tostapane è bello e questo contatore non è bello. Sono entrambi funzionali» Allora, se la signora rimbeccava molto e rompeva i coglioni, dicevo: dipingiamolo di rosso così quando uno entra dice: come mai rosso? Eh sa, il mio architetto è un po’ strano e ha deciso di farlo rosso. * Chi parla Enrico Baleri — Imprenditore e designer (Albino, 3 Febbraio 1942)
La cosa fondamentale è l’autenticità. Io, nella mia vita, non ho fatto capolavori, ma sempre cose autentiche, ho sempre teso al risparmio di cose inutili. Se una cosa è così, la racconto così, cerco di non mistificarla. Io sono bergamasco doc, però da piccolo, nel dopoguerra, ho frequentato il collegio dalle suore a Gazzaniga, dove c’erano solo milanesi. Ragno, Squillace, mi ricordo ancora i nomi. Avevamo un numero: io ero il 65, Ragno il 110, Squillace il 62, servivano alle suore per lavare i vestiti. Suore di una cattiveria pazzesca, ho traumi ancora oggi. Ci davano da mangiare delle robe spaventose, mangiavamo il dentifricio di notte per la fame...e non ti dico quando beccavano uno a farsi una sega: in ginocchio fuori dalla camera per ore. Venivi su a suon di botte: capisci perché poi abbiamo fatto il ’68? L’università l’ho fatta a Milano e quando mi sono iscritto era peggio della caserma: vessazioni, professoroni, favoritismi, alcuni docenti che erano veri maniaci sessuali.
Continua
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E in un anno si è passati da tutto questo all’occupazione della facoltà: al Politecnico hanno divelto e bruciato le cattedre. Il professore doveva stare nel banco, come tutti gli altri; però, siccome avevano capito che parlava più spesso degli altri, si faceva un cerchio che digradava e lui si metteva nella parte più visibile. Si andava sempre in democrazia, parla il professore, poi a turno: insomma un ambiente cretino. E il professore, che si chiamava Franco Albini, Gio Ponti eccetera, buono lì e zitto. E voto uguale per tutti: qual è il voto di oggi? 27, 24, 22? 24? 24, bene! Nel mio gruppo di amici c’era anche Demetrio Stratos, e c’erano portoghesi, costaricani, greci, di tutto, ma non c’erano milanesi perché i milanesi stavano solo tra di loro. Ecco i bergamaschi hanno sempre avuto il terrore e la sacra venerazione dei milanesi. E me ne accorsi quando tornai a Bergamo; c’era una sorta di cenacolo diretto da 5/6 pittori: grandi bevute di vinaccio la sera, si parlava d’arte architettura letteratura e si sparlava sempre di Milano: Fontana è un cretino, Piero Manzoni un idiota, ti ricordi che io già 5 anni fa ho fatto la merda d’artista... Chi trascrive Nicola Feninno — (Ponte San Pietro, 1 Luglio 1987)
Millantavano, ma avevano paura dei milanesi, e se gli capitava di fare una mostra con Fontana lo urlavano a tutti. Questo atteggiamento bergamasco è quello che c’è ancora oggi. A Bergamo, abbiamo i grafici, gli architetti... ma no! Bisogna prendere i grafici di Bolzano, quelli del logo dell’Accademia Carrara. Perché questi sono illuminati: per forza, sono di Bolzano. E mettono le freccette, le etichette colorate sopra i quadri del Moroni! Autenticità non vuol dire facciamo un marchio del cazzo con sù tutta la città, come quello della Capitale della Cultura, rumoroso, bulimico. O come quello della Carrara, asettico, anoressico. Non vorrei parlare dell’ospedale perché parliamo di un progetto di un amico. Ma perché costruire l’ospedale in una palude? Cosa vuol dire chiamare i corridoi street? Metterci le palme? Perché fanno fresco, fanno oasi? Perché le palme? Chi è quel genio che le ha volute? La gente vuole le palme: cazzo, ci sono le palme come a Montecarlo! E poi i dializzati, che si fanno 3/4 ore per seduta, li hanno piazzati al centro dell’ospedale in una stanza senza finestre. Fine
Rubrica scritta in corpo 12 per facilitare la lettura
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Cinema e altre eresie a cura di Dario Incandenza
The Canyons Quando cessa il diritto al segreto, si entra in uno spazio totalitario. (Jacques Derrida)
Nel film trattato nello scorso numero, Solo gli amanti sopravvivono di Jim Jarmusch, il vampiro protagonista definiva Los Angeles, quindi Hollywood, la “capitale degli zombie”, riferendosi ai comuni mortali, devoti al credo della superficie e dell'apparenza, sempre insoddisfatti e annoiati, assetati di pseudobisogni che nulla c'entrano con la vita. Il maldistribuito The Canyons, ultima opera del maestro Paul Schrader e tra i recuperi più urgenti dell'ultima stagione, è il racconto asfittico e desolante di quegli stessi zombie losangelini, vuote silhouettes al centro di un cupo triangolo passionale, aspro e rigoroso mélo d'ambiente cinematografico. E guarda caso, proprio come l'horror morale di Jarmusch, Schrader usa il genere (il noir, in questo caso) per parlare della stessa materia scottante, e cioé della sopravvivenza dell'amore. E del cinema, che con l'amore qui coincide, nel suo senso più fisico, tangibile, “analogico”. Metà oscura degli
La battuta: Il precedente: La canzone:
amanti di Jarmusch, i canyon di Schrader, più scabri di quanto si sia detto e algidamente sceneggiati dal Bret Easton Ellis di American Psycho, esprimono il vuoto dell'odierna economia delle immagini, il doloroso tasso di narcisismo e isolamento individuale, dove i dialoghi hanno l'apatica brevità di una chatroom, e appena accanto alla morte della privacy nel nome di un'ipocrita trasparenza radicale (di fatto tirannica), vengono meno la libertà, la profondità, il sentire comune. Una tragedia di cui importa a pochi, perchè i monitor che ci portiamo addosso pretendono di assolvere anche a questo. Errata corrige: nella didascalia della foto di CTRL # 51 si è indicata per sbaglio la compagna del regista invece dell'attrice protagonista – erroneamente, per quanto il personaggio dell'una sia in effetti ispirato all'altra. Vorranno scusarci i lettori, Sara Swinton, Tilda Driver e il ghiacciolo di sangue da lei slinguazzato.
“Knows..Who knows anyone these days?” La società dello spettacolo (1973) di Guy Debord Dum Dum Girls – Coming Down
Dal lunedì al sabato Fino al 22 agosto
Proiezioni ore 21.30 Servizio Bar all’interno Biglietti: Intero 6€ - Ridotto 5€ Riduzioni: meno di 25 anni, più di 60, Soci BCC, Soci COOP, Soci CFL, Soci Nuvole di Viaggio, Tessera ARCI, Tessera Ariston Cinepass
Cortile Scuole Cameroni – via Bellini, Treviglio Tutte le proiezioni in calendario CTRL magazine
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Quinta edizione per il Born Loser Festival, uno dei pochi eventi garage punk superstiti in Italia, che resta fedele al vero spirito da festival: ingresso libero, campeggio libero, zero pretese e autentica punk rock attitude! Nelle valli bergamasche arrivano band dall'Italia, dal Messico, Spagna, Francia, Gran Bretagna, esponenti di quel genere di musica nato nei 60s e continuato nel revival degli anni '80 fino ad oggi, tra lo-fi e psichedelia. Tutto ciò, quest'anno, in una fattoria della Val Taleggio.
Intervista a
The Masonics Garage, punk, rock, beat, taleggio, carnet, birra
Chiunque abbia avuto un minimo interesse per la musica garage e beat negli ultimi 25 anni si è imbattuto in nomi come Thee Headcoats, The Milkshakes con il poeta e artista Billy Childish, The Clique, The Delmonas, The Kaisers o The Wildebeests. I membri dei Masonics hanno suonato in almeno una di queste band leggendarie. Non ci siamo fatti scappare l'occasione di importunare questi signori inglesi, che rispondono ai nomi di Bruce "Bash" Brand (batterista) e John "Lardy" Gibbs (bassista).
Domande di Tom Adar e Erica M.
The Masonics - Uno dei risultati fuorvianti della ricerca su Google Immagini
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Cosa vi aspettate dalla Val Taleggio? Siete consapevoli che state per suonare in piena campagna circondati da mucche?
Bruce Brand Val cosa? Una volta abbiamo suonato in una fattor ia di maiali in Baviera, quin di siamo pronti al peggio... (la versione inglese è degna di nota per il gioco di parole “we’re prepared for the würst...”, ndr)
Quando vi siete appassionati al rock and roll, all’inizio, avete sentito la chiamata e volevate fondare una band e pensavate che il rock and roll era talmente il massimo che era impossibile che alla gente non piacesse, siete rimasti delusi dal fatto che invece compravano i Backstreet Boys? BB: Chi? Se nessuno viene a vederci suonare, suoniamo per noi stessi. Se nessuno compra i nostri dischi, ce li ascoltiamo noi. JG: Sentito, piaciuto, cerco ancora di suonarlo. Non mi è mai interessato quello che ascoltano gli altri, se alla gente piace quello che facciamo – ottimo. C'è stata una volta in cui avete provato la sensazione più vicina al sentirvi una rock star? BB: Difficile a credersi, ma no. JG: Ogni volta che Bruce Brand mi mette in una guest list. La musica è la vostra occupazione principale? E, se no, potreste dirci cosa fate per vivere?
John Gibbs Non vediamo l'ora di suonare per un pubblico che possiamo mangiare dopo lo show, se mostra segni di disapprovazione. Cosa ricordate del vostro primo tour? BB: Essere stati spediti indietro a Calais perché non avevamo un “carnet”, qualsiasi cosa fosse. JG: Il pavimento del locale, il soffitto del van e pillole per il mal di testa.
BB: Io sono un musicista semi-professionista. Il mio altro lavoro è il grafico pubblicitario (Arthole - “copertine per dischi che sembrano copertine per dischi”). JG: La musica è la mia unica occupazione. Sfortunatamente devo fare film editing per guadagnare. Quanta birra bevete ogni anno? BB: All'incirca 57.635 galloni imperiali. Ciascuno. JG: All'incirca 56.357 galloni imperiali. Ciascuno.
Vi trovate mai a pensare alle cose di tutti i giorni come “devo pagare le bollette” o “ho dimenticato di chiudere la porta di casa” ecc., mentre suonate sul palco? BB: Spesso. Oops. JG: No. Il pubblico può diventare incredibilmente folle a volte. C'è una migliore o peggiore scena che il pubblico ha fatto ad uno dei vostri show? BB: Ricordo che una volta stavamo suonando da qualche parte in Germania (credo), e all'improvviso ho notato che non avevo più gli stivaletti. Quando ho alzato gli occhi, ho visto che venivano lanciati tra il pubblico. Non ho mai capito come sia successo (anche se subito dopo mi sono reso conto di essere caduto sulla batteria). JG: La cosa migliore è quando la gente balla e fa un gran casino, la peggiore è quando il pubblico sta immobile perché è troppo cool per divertirsi. Ma la risposta di Bruce è così buona che lo voglio lasciare nel suo bagno di gloria. Quale artista ammirate veramente per il fatto di essere diventato incredibilmente famoso ma non aver perso la sua dignità? BB: Les Dawson. JG: Bruce Brand. Chiunque riesca a perdere gli stivaletti mentre suona e poi cade sulla batteria ha il mio voto. C'è una canzone che avete scritto e di cui andate tutt'altro che fieri? BB: “That’s The Way It Crumbles, Cookie Wise”. (Ma non è mai stata registrata o suonata dal vivo). JG: "One Eyed Barney", mai registrata e suonata dalla mia band durante la scuola.
Era su uno psicopatico locale. Ricordo che venne a vederci suonare una volta e noi eravamo certi che ci avrebbe accoltellati, ma apparentemente ne fu lusingato. Credo ci rubò solo i soldi per il pranzo. C'è qualche band che non sopportate e a cui siete stati paragonati al punto che vi dà ancora più fastidio? BB: The Brighouse & Rastrick Brass Band (consigliamo ai lettori di fare una breve ricerca, non sono affatto male, ndr). JG: Non so di nessuna band che sia mai stata paragonata a noi – forse meglio così! Pensate che tutto questo parlare di teorie complottistiche, rettiliani, illuminati, scie chimiche ecc., vi stia aiutando nella vostra carriera? E siete mai stati ingaggiati da dei veri massoni? BB: Non sapremmo dire. (Beh potremmo, ma poi dovremmo farvi magicamente “sparire”). JG: Posso solo dirvi: “Per un pipistrello cieco un cenno vale come una strizzata d'occhio” ("A nod is as good as a wink to a blind bat", una citazione da Monty Python, ndr). Pensate di fare musica il più a lungo possibile? BB: Sfortunatamente, sì. Spiacenti. JG: Oh sì, ma Bruce potrebbe aprire una catena di saloni di parrucchiera se ne avesse il tempo. Liberatoria di Bruce Brand: i punti di vista e le opinioni espressi in questa intervista sono esclusivamente dell'autore Bruce Brand. Questi punti di vista e opinioni non rappresentano necessariamente quelli di Mickey Hampshire, Lardy Gibbs o altre persone, viventi o in fin di vita.
Frimid ALE
Diffusione birra Artigianale d’Alta Qualità all’ingrosso
Frimid ALE di Galati Dabel www.frimidale.com FB: facebook.com/frimid.ale Tel: 340/8329738
“è sempre l’ora giusta per una buona Birra” Noleggio impianti e vasto assortimento di birre per le tue feste
I rapporti dell’agente John Terrible (no queue)
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SEZIONE ANTI-NOIA Molto probabilmente il tuo lavoro fa cagare. Se prendi le ferie ricorda
Dal dentista
almeno di imbatterti in code e sale d'attesa farcite di gente brutta.
L’auto al concessionario
L’ultima mia apparizione dal dentista sarà stata nel 2008, poi è arrivata la crisi e da allora sfoggio un sorriso a scacchiera. Ricordo però benissimo che c’era un marmocchio piagnucolone in sala d'attesa perché non voleva fare l’anestesia e io da dietro una pianta mimavo continuamente il gesto della siringa sulle gengive.
La mia Audi A2 beve una cifra. L’ultima volta che ho fatto Seriate-Palazzolo (15km scarsi) ho consumato 8 bottiglie di Poretti da 66. L’ho portata su al Bonaldi mega-all-ostia a fargliela vedere.
Non ci andrei mai nemmeno dietro tortura, ma se due asiatiche mi promettessero un threesome in cambio di uno strappo, occuperei il tempo durante il live ad insultare tutti i presenti.
Vado sempre in ciabatte. Anche se non tocca a me prendo posizione, sfoggio le dita dei piedi palmate mostrandole al legittimo detentore del turno, e fingendo di essere handicappato (senza peraltro destare alcun sospetto) fotto il posto al malcapitato.
Al concerto dei Coldplay
In tangenziale a Milangeles
Coda: fingo di parlare al telefono e quando vedo la tipa gobba che si aggiusta la faccia con lo scalpello tentando invano di rendersi fuckable, strillo FAICAGARE! ricominciando immediatamente la simulazione della telefonata.
Su Tinder
Chiedo subito alla smandrappa se vuole chattare a caso o se lo vuole messo.
In coda alle Poste
All'Oriocenter
La tua tipa di merda ti chiede di accompagnarla all’Orio a prendere UNA cosa: entri alle 14 e te ne esci da solo alle 21.58. La tipa te l’ha scassata il tamarro della Hollister, la brasiliana che ti doveva servire il Safari-gelato era invece una samoana di 90kg, gli standisti dei depuratori ti hanno stracciato le palle e stasera andrai ad un Trash Party dove troverai un’altra ragazza: un altro gatto appeso ai coglioni.
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Primizie musicali loacli
Urban Sound Karenina — Via Crucis Recensione a cura di Piero Giostra Il disco in questione, musicalmente, è molto bello. Musica pop composta fuori dagli schemi, con abilità, coraggio e competenza. Ogni traccia brilla di identità propria, fra sonorità che mescolano rock, ambienti sintetici fortemente narrativi e coinvolgenti e strutture complesse ma efficaci anche all’ascolto più superficiale. Melodie taglienti, ritmiche intriganti e un’autoproduzione che suona meravigliosamente. Per questi motivi, il lavoro musicale non merita troppe parole, merita solo il vostro ascolto. Per i testi, invece, va fatto un discorso a parte. La “Via Crucis” dei Karenina è un discorso morale/politico in undici parti articolate attraverso l’evocazione dei più sensazionali eventi di cronaca nera degli ultimi anni. Yara, Chiara Poggi, Meredith Kercher, Sarah Scazzi, eccetera. Le loro storie preparano il terreno al messaggio dell’opera, che corre su un doppio binario: una critica al vuoto etico e allo sciacallaggio mediatico in Italia, affiancata a un lirismo elegiaco che fa riferimento alle vittime ed alle circostanze degli omicidi. I toni si fanno a tratti sarcastici, a tratti più apertamente critici, rivolgendosi - in maniera un po’ roboante - direttamente all’ascoltatore: “stai cercando la puttana che baci la punta delle tue pene e che ti dica che c'è sempre un colpevole, e che te lo indichi magari perché tu possa sputargli addosso il tuo senso di colpa” (dal brano Hey tu!). La pertinenza del discorso politico si fa però discutibile quando tale critica viene mescolata a slanci compassionevoli per le vittime: “Sara guardati le spalle /ma non voltarti / tu non voltarti mai che c'è il futuro dietro di te” (da Per vederti ancora). In diversi momenti del disco, istantanee dei delitti vengono proiettate nell’immaginario dell’ascoltatore a vantaggio della retorica del testo: “se stavi in quella posizione, davi sulle scale / le scale dove ti han vista per l'ultima volta tuo padre e tua madre”. Sorvolando sul fatto che evocando tali immagini ci si assicura un po’ troppo facilmente un istintuale coinvolgimento emotivo, il problema principale è costituito dall’ambiguità della denuncia che sostiene l’impianto discorsivo. La critica alla spettacolarizzazione del male e la morbosità del pubblico viene annacquata dall’idea che tali violenze rappresentino un esempio della nostra decadenza morale.
Il brano l’Italia è bellissima sta al centro di tale ambiguità: è un Paese bellissimo ma “ci vivono le bestie” e “non parleremo più di lei” (e parleremo invece di queste tragedie?). Quella che appare come una cruciale contraddizione (un passo verso il pietismo, e la retorica della barbarie dei killer, e si finisce a fare gli esperti a Porta a Porta) rischia di neutralizzare l’efficacia della denuncia sociale e culturale che è il perno di quest’ottimo lavoro.
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Moostroo — Moostroo A cura di Alessandro Monaci e Piero Giostra
Questa non è una recensione. Questa non è un’intervista. Semplicemente siamo entrati in sala prova mentre il gruppo suonava e ne è uscita quasi una recensione, quasi un’intervista.
Esordienti, ma con esperienza. Insomma, un usato garantito. Il trio bergamasco abbandona una grande formazione dialettale per ritrovare l’essenzialità delle ritmiche e dei testi (in lingua di Dante, con qualche flirt con Shakespeare). Le influenze sono tante, dai Depeche Mode a Giorgio Canali. «Diciamo che il post punk è più un'attitudine: è questo desiderio di essere diretti e arrivare» Si percepisce la paura dello scheletro della struttura melodica. Per essere di un trio la musica comunque è ricchissima: il basso in particolare più riduce le corde e più elabora i suoi giri. Si dimezza, ma canta. «Sono due corde, con un'accordatura strana per di più (due do). Però essere così limitato stimola» I Moostroo si definiscono cantautoriali, ma con estrema facilità ci si perde ritmiche, per quanto scure e concise. La struttura è ben divisa fra momento musicale e vocale, senza una precisa gerarchia. I testi seguono la strada senza deviazioni delle note: non c'è ironia, non ci sono velature.
«Sono stati scritti in un periodo piuttosto buio, quindi è venuto fuori un disco buio. L'esigenza era di essere più espliciti possibile» L’immagine dell’album, al primo impatto, è quella di provincialità, con le ridondanti “o” nel nome a richiamare il dialetto e un pastore bergamasco di guardia sulla copertina. Il contenuto dei testi e il loro aspetto rifuggono però questa categorizzazione. «Bisogna guardare a dove siamo, facendo un lavoro di rispecchiamento: le paturnie personali rispecchiate nel contesto in cui si vive». Il tutto sotto l’ombra del mostro, personale e intimo, e della mostruosità degli automatismi inconsapevoli della routine di ogni giorno, dell’individuo e della società «La mostruosità esiste, e noi cerchiamo di coglierla nei dilemmi esistenziali, nel nostro stare al mondo quotidiano. Dall'altra parte c’è la mostruosità del nostro territorio, che è opulento, ma con tantissima ignoranza. E l'ignoranza ricca è forse la peggiore».
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Saporismi a cura di Buzz Cattaneo
いらっしゃいませ! Irasshaimase! — da Tokyo
Irasshaimase a Saporismi da Tokyo! Partiamo da due concetti base: 1 – Se un giapponese fa qualcosa (qualunque cosa: cantare, cucinare, origamare) è perché lo sa fare alla perfezione, in caso contrario non proverà nemmeno, fino a quando non avrà perfezionato le sue abilità (in segreto !?!). “Fare o non fare! Non c'è provare!” [cit.] 2 – Si mangia ovunque, ogni cosa e a qualunque ora. Uniamo 1 e 2 e otterremo: il sottoscritto in lacrime sul disgustoso pranzo servito sull’aereo del ritorno. A Tokyo si mangia incredibilmente bene, sia che vogliate saziarvi con una ciotola di ramen a 500 Yen (3,50 Euro) in un ristorante-carretto, o che decidiate di spendere una cifra al limite dell’immorale di Yen (al limite dell’immorale Euro) per il miglior sushi della vostra vita al quarantesimo piano di un grattacielo. La cura nella preparazione, la scelta degli ingredienti, una tradizione culinaria fatta di abbinamenti e contrasti di sapori, temperature e consistenze, rendono il Giappone (e Tokyo in particolare) meta obbligatoria per chiunque ami il cibo. Ramen, sushi e teriaki però non bastavano, così Saporismi ha cercato per voi le cose che mai, mai, MAI HO DETTO! troverete fuori dal Giappone, e le ha provate per voi (perché VVB):
Saporismo N°1 che mai, mai, MAI HO DETTO! troverete fuori dal Giappone
Sangue di Tartaruga
Il sangue di tartaruga è un drink in formato shot che viene servito in alcuni ristoranti tradizionali (generalmente destinati ad una clientela autoctona). Quando l'ho ordinato la prima volta, il cameriere ha voluto a tutti i costi segnalarmi che non si trattava di un drink particolarmente “yummy”, ma
è corso in cucina a prepararlo appena ha scoperto che sarebbe finito su Saporismi: “
ああ、あなたはSaporismiを書き込みジャーナリス トだ?私はそれを準備するために実行!”
Il drink è di un intenso colore rosso acceso. Al naso risulta come un mix di “acqua nella quale sono state fatte bollire delle monetine” e sakè. Assaggio un sorso, poi mi accorgo che dalla cucina tutti stanno guardando, bevo il resto. Un urlo organizzato parte dalla cucina appena appoggio il bicchiere vuoto. Non è male, se esistesse una grappa morbida al ferro probabilmente avrebbe quel sapore. Ne ordino un altro; il cameriere guarda incuriosito me e il mio compagno di viaggio. Al terzo ci ammicca con fare sospetto. Al quarto ci fa presente che per i giapponesi è l’equivalente di uno shot di viagra. Smetto di bere sangue di tartaruga.
Saporismo N°2 che mai, mai, MAI HO DETTO! troverete fuori dal Giappone
Saporismo N°3 che mai, mai, MAI HO DETTO! troverete fuori dal Giappone
Pesce palla (Fugu)
Squalo marinato
Il Pesce palla è un animale carinissimo con una altrettanto carina particolarità: è maledettamente velenoso. Per poterlo mangiare senza conseguenze letali, lo chef deve essere altamente addestrato nel taglio, in modo da saper eliminare le sacche di veleno cosicché le tossine (100 volte più potenti del cianuro) non dilaghino nella carne. Troviamo il ristorante autorizzato alla preparazione del fugu, ci accomodiamo in una stanzetta a noi riservata (se qualcuno morisse, probabilmente, sarebbe meglio non farlo vedere agli altri commensali) e inizia la carrellata di piatti, con pezzi di pesce talmente freschi che si muovono ancora. Un assaggio crudo, un assaggio fatto grigliare e un assaggio bollito, sempre intinti in una salsa lievemente piccante che arricchisce il sapore. In realtà, dopo aver assaggiato la sola salsa, capisco che è quella “il sapore” : il pesce palla è al limite della totale mancanza di gusto. Un po’ deludente, devo ammetterlo, ma soprattutto: capisco che uno possa voler rischiare la vita per assaggiare qualcosa di straordinario (panda, balena, unicorno), ma il senso dei 646 morti accertati per avvelenamento da cibo insapore continua a restarmi oscuro. Paese misterioso.
(Questo lo si trova anche altrove) Lo squalo compensa la sovrapproduzione di denti con la totale mancanza di apparato urinario, letteralmente “piscia dalla pelle”. Questo permette alla carne dello squalo di assumere un delizioso sapore di piscio stantio. Quindi è inutile, simpaticissima cuoca giapponese, che tu mi dica quanto lo hai lasciato riposare nella tua segretissima marinatura di lime, zenzero ed ingrediente misterioso, perché alla fine, il sapore che non se ne andrà dalla mia bocca, per ore, sarà comunque quello di: uova di salmone mangiate da qualcuno, parzialmente digerite, vomitate e servite in una ciotolina lavata con l’ammoniaca. BLEARGH! Mi suggeriscono di accompagnarlo col sakè, alla maniera dei veri pescatori giapponesi. Sorrido spaventato, riprovo con sakè: BLEARGH + SAKE’! No, ok, ho trovato una cosa che non riesco a mangiare. PS.: forse non tutti sanno che: - Tokyo è la città con il maggior numero di ristoranti 3 stellati Michelin al mondo; per capirci: Italia 8 – Tokyo 14. “Me' cucchiai!” [cit.] - In Giappone, nel secolo scorso, hanno isolato il quinto gusto: l’umami (gli altri sono dolce, salato, amaro e aspro).
Arigatou gozaimashita Tokyo <3 tornerò presto da te! PS.2: in risposta alla domanda che più mi è stata rivolta sul Giappone: “Sì, vendono le mutandine usate delle ragazzine.”
Rubrica di filosofia contemporanea a cura di GroS
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C
G
C
D (& S)
C'è gente che dicono (e scrivono)
Sembra un'immagine di un cartone giapponese, ora esce Jeep robot da dietro la collina. (Si vede che Daniel S. è cresciuto guardando Candy Candy) La figa di legno è senza dubbio il mobile Ikea più difficile da montare. (Stefano C., stato Facebook) Ma il san Carlone non é una delle sette meraviglie del mondo? (Sorpreso, Kris si chiede come sia possibile una tale esclusione) Bandaliga ha fatto piú soldi di Ligabue! Suonano ovunque cazzo. (Considerazione) Sei più sfigato dei Modà! (Nuovo modo di dire sentito a Sant'Agostino. Lo approvo.)
"Ogni tanto ti penso spesso" (Sara F., stato Facebook) Sono arrivati in un batter baleno. (Stefano B., speaker Rai in Italia-Inghilterra, in occasione del pareggio inglese) Fa zo' la sesa che dopo ta rasghe! (A Ezio piaceva anche, ma c'era un piccolo particolare in lei che non gli garbava tanto: ma, si sa, le donne amano quando sei sincero) Chi vuoi che glielo dabbia. (Max, Capolinea 29) Maradona sieropositivo terú. (Unknown genius su un muro di Gorle nei primi anni '90)
Calendario delle sagre a cura di John & Susy
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HELLO CASONCELLO!
8-10 e 13-17 agosto Sagra delle foiade Somendenna 9 agosto 40° palio degli asini con serata gastronomica Rovetta 9 agosto Sagra in campagna polentata Mornico al Serio 9-10 agosto Festa degli alpini Branzi 9-10 agosto Sagra del formaggio nostrano dell'alta Valtrompia Pezzaze (BS) 13-17 agosto Sagra di San Rocco Leffe 13-17 agosto Festa dei Burlapòm con piatti tradizionali Premolo 14-17 agosto Sagra di San Rocco Gorno
14-17 agosto Sagra di San Rocco, mercatini, lumini e cena a base di pesce Riva di Solto 15 agosto Raviolata di Ferragosto Ponte Nossa 15-24 agosto Sagra dei due castelli in festa Malpaga 16 agosto Sagra del bertù Rovetta 22-24 agosto Sagra degli scarpinocc Parre 23-24 agosto Festa dei micro birrifici artigianali Songavazzo
30 agosto - 7 settembre Fungolandia Val Brembana 4-7 settembre 9° ed. festa del moscato Scanzorosciate 6-7 settembre Sagra del baccalà alla vicentina Sovere 12-14 e 19-21 settembre Sagra della polenta taragna Stabello 13 settembre Sagra della trippa Santa Croce di San Pellegrino Terme 18-21 settembre Sagra della zucca Casalmaggiore (CR)
25-28 agosto Sagra del porco Gorlago
26-28 settembre Sagra della polenta taragna orobica Branzi
30 agosto - 7 settembre Festa dell' uva e dell' agricoltura Trescore Balneario
28 settembre giornata del tartufo nero Bracca
Calendario di eventi teatrali a cura di Claire
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TAZZE DI TÈATRO Busker è un termine inglese con cui si definisce genericamente l'artista di strada. Giocoliere, trampoliere, mimo, clown, mangiafuoco, cantastorie o circense che sia, l'artista di strada si esibisce in pubblico. Per il pubblico. In cambio di una piccola offerta a cappello, di una risata o di un silenzio a bocca spalancata. L'artista non chiede che un po' del nostro tempo. E questo lo si sente strano. Fermarsi. A far che? Per quanto tempo? A guardar cosa? Mi viene in mente l'esperimento di Joshua Bell, uno dei più grandi violinisti del mondo, che nel 2007, in abiti comuni, ha suonato nella metropolitana di Washington con il suo Stradivari del 1713, quasi completamente ignorato e guadagnando a malapena 32 dollari. In un contesto anomalo, il talento viene calpestato dalla fretta. (E il famoso busker non è certo l'unico ad aver tentato questo esperimento: Bruce Springsteen, per dire solo un altro nome). È estate. Fermiamoci. Sediamoci. Niente teatri, ma strade.
31/07 - 03/08 Comune di Sarnico e Paratico Sarnico Busker Festival Festival di artisti di strada 03/08 – h 16.30 Piazza Vecchia – Bergamo ...e vissero felici e contenti de I Burattini Cortesi per la rassegna Borghi & Burattini 08/08 – h 21.30 c/o Chiostro dell'Abbazia di San Paolo D'Argon Maria Stòrta di Alberto Salvi per la rassegna A levar l'ombra da terra
10/08 h 21.15 Nembro – Chiesa di Santa Maria Stava la madre di Angela Dematté
23/08 h 10.00 - 10-50 Spalto di Sant'Agostino, Città Alta Mangia Bello, Mangia! A cura di La Vecchia Sirena
15/08 h 17.00 Piazza Vecchia – Bergamo Il lago del drago di Massimo Gambarutti per la rassegna Borghi & Burattini
30-31/08 Castellaro Lagusello Castellaro Buskers Festival Festival di artisti di strada
21/08 Venezia Buskers Rassegna Internazionale del Musicista di Strada
04/09 – h 17.00 c/o il Chiostro San Francesco, Città Alta La Storia di Elsa Morante (lettura)
21-31/08 Ferrara Busker Festival Rassegna Internazionale del Musicista di strada
05/09 – h 21.00 Sant'Alessandro in Colonna – Bergamo Gli ultimi giorni di Giuda di Luca Doninelli
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Calendario ludico-sportivo a cura di Alessandra Kaiser
SPORT A SPORT "Tutti i miei amici che facevano sport sono morti da tempo" (G. Andreotti)
Ogni lunedì alle h19 Corso di Ultimate Frisbee Parco della Trucca, Bergamo Info: 3384039013 (GianPietro)
8/08 h18.30 Corri in Brat Gara podistica per le vie di Bratto Ritrovo: Campo sportivo di Bratto Info: corrineiborghi.it 9/08 h21.30 Palio degli Asini San Lorenzo – Rovetta Info: asdsanlorenzo.it 10 - 11/08 Pratica di Qi Gong (disciplina tradizionale cinese) Incontro a cura del Maestro Moreno Barbi Selvino Info: ilsentierodellabellezza.it 11/08 dalle h16 Torneo di Bossaball Pallavolo acrobatica su gonfiabili Clusone Info: turismoproclusone.it
Ogni mercoledì h19.30 e giovedì h18 Bootcamp – Allenamento dei Marines Parco della Trucca, Bergamo Info: leuconoe80@hotmail.it (Sara)
12/08 h20 Arrampicata notturna sul Campanile Selvino Info: comunediselvino.it 16-17/08 Tornei di Calcio Balilla Umano su campo gonfiabile Fuipiano Valle Imagna Info: prolocofuipiano.it 22-30/08 Festival Internazionale “Scacco-Bracco” Tornei di scacchi Bratto Info: federscacchi.it 15/08 e 23/08 dalle h10 Tornei Regionali di Burraco Circolo Volta – Via G. Giusti, Milano Info: fibur.it 24/08 h10.30 Giro del Purito a cavallo degli asinelli Ritrovo: Seggiovia di Selvino
24/08 Box Rally Gara con macchine “artigianali”, di legno e senza motore Gorno Info: boxrally.it 30/08 dalle h12 Pokémon Tournament Tornei di Pokémon 1vs1 e 2vs2 per Nintendo DS Minitalia-Leolandia, Capriate San Gervasio Info: liveleague.it 30/08 dalle h14 Campionato Mondiale di Nascondino (V ed.) + 2^ Elav Beerun cup + Foglie di fico + Sottobosco arredato + Lions + Festival delle "tracce nascoste" + Falò di mezzanotte Info: nascondino worldchampionship.com 31/08 h8 Gara di Triathlon Italcementi, Bergamo Info: triathlonbergamo.it
AGOSTO Giovedì 7 18:00 Bacaro (HAPPY HOUR) Aperitivo Martini + Happy Days party dalle 21.00 20:30 Angolone (DJ SET) Very Nice 21:00 Green Village (TRIBUTE) Ten legs Tributo ai Pearl Jam Parco della Trucca (FUNKY) Liquorice DjSet Campo Volo/Caprino (WINDSOFJAZZ) Giovanni Colombo, Three in one Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "Tango Libre" di Frédéric Fonteyne E.State a Sant’Agostino (CINE) "Background", pellicole ambientate a Bergamo, "Tre passi nel delirio" di Federico Fellini, Roger Vadim, Louis Malle (1968) 21:30 Festa del PD/Mapello (TRIBUTE) Giannissime, tributo a Gianna Nannini 22:00 Spinone al Lago (ROCKNROLL) Notti sotto le stelle w/ Backseat boogie band
Venerdì 8 21:00 Parco della Trucca (GIPSY) Rassegna "acoustic live" w/ Carmencita & The Rama Dogs Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve" di Felix Herngren E.State a Sant’Agostino (GUITAR) Roby Zonca Brembo Beach/Brembate Sopra (REGGAE) Reggae Pon The River w/ Bergamo Reggae, dj Guallo
21:30 Edoné (DJ SET) Royal Rumble! Franz Barcella VS John Terrible Angolone (ELECTRO) Rassegna "Sono i limiti che creano il suono" w/ Giulia Spallino & Yellow ears prod Birrificio Elav (ROCK) Elav summer experience presenta: Please Play Loud Chiostro dell'Abbazia di San Paolo D'Argon (TEATRO) "Maria Stòrta" di A. Salvi per la rassegna "A levar l'ombra da terra" Music Summer/P.za Brembana (FUNK) Chester e i non li conosco 22:00 Spinone al Lago (FUNK/SOUL) Notti sotto le stelle - Moy ft. the quartet. A seguire, La notte delle lanterne volanti
Sabato 9 10:30 Porta Sant'Agostino (ARTE) School's out, esposizione artisti Accademia Carrara 20:45 Zogno (NOTTE BIANCA) Musicanto - Spettacoli nel centro storico 21:00 Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "Le meraviglie" di Alice Rohrwacher E.State a Sant’Agostino (TRIBUTE) Police Accademy, cover band 21:30 Ababordo sulle mura (TRIBUTE) Mille Galassie, tributo a Cesare Cremonini Edoné (SENEGAL) Musica e balli senegalesi con Sadio Il Leone Birrificio Elav/Comun Nuovo (PUNK/ROCK) Elav summer experience pres.: Kill The Mayor Rovetta (IH-OH) Palio degli asini Carroponte/Sesto San Giovanni (ROCKABILLY) Al & The Dampers, ingresso gratuito 22:00 Spinone al Lago (COUNTRY) Notti sotto le Stelle w/ Western Airlines country band
Domenica 10
Lunedì 11
10:00 Palazzo Tresoldi (MOSTRA) Inaugurazione della mostra Incolore (calma) di Max Mondini Alpe Corte (SCAMPAGNATE) Sentieri creativi - "Altre quote" di Marco Ronzoni & Damiano Fustinoni 10:30 Porta Sant'Agostino (ARTE) School's out, esposizione artisti Accademia Carrara 14:00 Rogno (EXTREME) Decathlon delle contrade, Giochi e sfide tra le frazioni del paese 15:00 Angolone (MARKET) Le petit marché aux puces - Autoproduzioni vintage, illustrazioni, erboristeria e sogni 19:00 Villa Luna/Città Alta (ELECTRO) Dtape presenta Dance under the blue moon. Fino e oltre la mezzanotte Caffè della Funicolare (HAPPY HOUR) Apericena! Big Buffet + drink = 10 euro 20:00 Arci Fuorirotta/Treviglio (LIBRO) "Volta Pagina" Presentazioni di libri - "Di questo tempo" di Maria Rosa Criniti 21:00 Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "C'era una volta a New York" di James Gray Cascina Martesana/Milano (DJ & VISUAL) Sinestesie, forno e forme con D. Carollo e P. Drago Amici del Cuore/Torre Boldone (COUNTRY) Mismountain Boys Chiesa di Santa Maria/Nembro (TEATRO) "Stava la madre" di Angela Dematté Portico del Palazzo della Ragione (PIZZICA E TARANTA) L'Altra Musica ensamble, 10/5€ 21:30 Carroponte/Sesto San Giovanni (JAZZ) Soares 4et, 23:15 Spinone al Lago (SHOW) Notti sotto le stelle - Spettacolo pirotecnico da centro lago
9:00 Schilpario (EXTREME) Uscita di Nordic Walking con istruttore specializzato, 3 € (prenotazione) 16:00 Clusone (SPORT) Torneo di Bossaball - pallavolo su gonfiabili 20:00 Bossico (CENA ITINERANTE) "Maiaebifinfontalera", cena itinerante per le vie di Bossico 21:00 Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "Lei" di Spike Jonze Green Village (REGGAE) Valentina Benaglia & Roby Toghy Rota Duo Live E.State a Sant’Agostino (LIVE) Gatacornia 21:30 Cortile scuole Cameroni/Treviglio (FUORI IL CINEMA) Rassegna "Guerra è sempre", "Gli anni spezzati" di Peter Weir (1981) Carroponte/Sesto San Giovanni (UKULELE) Ukulollo + Le Due Nel Cappello + Love Minus Zero + Alessandro Battistini + Davide Genco, ingresso gratuito
Martedì 12 20:00 Selvino (EXTREME) Arrampicata notturna sul campanile 21:00 Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "Alabama Monroe" di Felix Van Groeningen Parco della Trucca (CINE) Cinema sotto le stelle, "Cattivissimo me 2" E.State a Sant’Agostino (JAZZ) The Roperite Wagging Band Edoné (PARTY) Allegria Party 21:00 Colere (CORSA) Yankee Run: la corsa diventa uno show 21:30 Carroponte/Sesto San Giovanni (CANTAUTORE) Peter Piek + Losburla, ingresso gratuito
Mercoledì 13
Venerdì 15
19:00 Bossico (FOOD) Camminata e grigliata al chiaro di luna sul colle di San Fermo 20:00 Magnolia/Segrate (METALCORE) Converge + Martyrdod + Okkultoktati 21:00 Brembo Beach/Brembate Sopra (KARAOKE) Karaoke con Daiana Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "Colazione da Tiffany" di Blake Edwards 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (LIVE) Exes Ababordo sulle mura (INDIE) Musica Per Bambini + Moostroo 23:00 E.State a Sant’Agostino (STELLE) Notte in tenda, sotto le stelle
Castione della Presolana (EXTREME) Mountainboard camp - Tre giorni di corsi di Mountainboard, iscrizioni entro il 10 agosto 12:00 Trucca (FOOD) "Sapori a confronto", Festa eno-gastronomica di Ferragosto Brembo Beach/Brembate Sopra (GRILL AND MUSIC) Grigliata di Ferragosto + revival Rock con Dj Jake 17:00 Piazza Vecchia (SPETTACOLO BURATTINI) "Il lago del drago" di Massimo Gambarutti per la rassegna "Borghi & Burattini" Porta Sant'Agostino (ARTE) School's out, esposizione artisti Accademia Carrara (fino alle 19.00) 21:00 Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "I sogni segreti di Walter Mitty" di Ben Stiller Piazza 13 martiri/Lovere (JAZZ) IV Festival "Lovere back to jazz" w/ Urban Fabula trio + Michael Fleiner y Su Septeto Internacional Solza Rock/Area feste Solza (ROCK) Braque Deos + Prevedo inondazioni E.State a Sant’Agostino (TRIBUTE) Abba Club, tributo agli Abba 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (COVER POP ROCK) 6 Come Sei Angolone (FOLK) Rassegna "Sono i limiti che creano il suono" w/ Livia Ferri Ababordo sulle mura (TRIBUTE) Due Mondi, tributo a Lucio Battisti Festa Radio Onda d'Urto/ Brescia (PUNK/NEW WAVE) Eddie & The Hot Rods, 5 euro 22:30 San Pellegrino Terme (SHOW) Spettacolo piromusicale
Giovedì 14 18:00 Bacaro (HAPPY HOUR) Aperitivo Martini + grigliatone di Ferragosto 19:00 Green Village (FOOD) Porchettata di ferragosto w/ Teo Sartori DjSet 20:30 Angolone (DJ SET) Very Nice 21:00 Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "La mafia uccide solo d'estate" di Pif Oltre il Colle (CORSA) Yankee Run: la corsa diventa uno show Brembo Beach/Brembate Sopra (DANZA) Esibizione scuola di danza Orobic Dance di Sorisole Edoné (RAMONES) Massoneria Ramonica + The Apers (NL) E.State a Sant’Agostino (ROCK) Attribution 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (ROCK 'N ROLL) Fratelli Bottiglia. Festa Radio Onda d'Urto/Brescia (ROCK GROOVE) My Sleeping Karma, 2 euro
Sabato 16 19:00 San Pellegrino Terme (NOTTE BIANCA) Spettacoli di danza e musica nel centro storico 21:00 Solza Rock/Area feste Solza (ROCK) Fletcher + Fuzzuf 21:00 Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "Gigolò per caso" di John Turturro E.State a Sant’Agostino (JAZZ) Enrico Rava New Quartet Brembo Beach/Brembate Sopra (HOLA) Hawaiian Party, Elvis è con noi, Dj Set Vinnie Barbarino La Florida/Ardesio (COUNTRY) Mismountain Boys Piazza 13 martiri/Lovere (JAZZ) IV Festival "Lovere back to jazz" w/ Antonio Faraò trio + Cinzia Roncelli 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (POP ROCK) Anima Birrificio Elav/Comun Nuovo (STONER FOLK) Elav summer experience: Le Capre a Sonagli Edoné (DJ SET) From the mountains to the city, America anni '20/'50 Festa Radio Onda d'Urto/ Brescia (VINTAGE/DRAG QUEEN) Nina's Radio Night, 2 euro 22:00 Rifugio Curò (CINE) Sentieri creativi - Video di Viola Acciaretti "C'è un posto per sedersi"
Domenica 17 10:00 Palazzo Tresoldi (MOSTRA) Inaugurazione della mostra Incolore (calma) di Max Mondini Rif. Laghi Gemelli (SCAMPAGNATE) Sentieri creativi - "La stella del mattino" di Leonarda d'Inzago 10:30 Porta Sant'Agostino (ARTE) School's out, esposizione artisti Accademia Carrara (10/12 16/19)
17:00 Piazza Vecchia (SPETTACOLO BURATTINI) "Il bastone magico" di Romano Danielli per la rassegna "Borghi & Burattini" 19:00 Villa Luna/Città Alta (ECECTRO) Dtape presenta Dance under the blue moon. Fino a mezzanotte Caffè della Funicolare (HAPPY HOUR) Apericena! Big Buffet + drink = 10 euro 20:00 Arci Fuorirotta/Treviglio (LIBRO) "Volta Pagina" Presentazioni di libri - "Ruggine" di Federico Redaelli. 21:00 Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "Il Capitale Umano" di Paolo Virzì Solza Rock/Area feste Solza (STONER FOLK) Le Capre A Sonagli Camerata Cornello (TEATRO) Mercatorum in cammino con i comici presenta "La rivoluzione allegra" 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (TRIBUTE) Merqury Band Tributo ai Queen Festa Radio Onda d'Urto/ Brescia (ROCK/DESERT) Bombino, 8 euro Carroponte/Sesto San Giovanni (CANTAUTORE) Alessandro Raina, ingresso gratuito
Lunedì 18 21:00 Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "Grand Budapest Hotel" di Wes Anderson Green Village (CINE) Cinema Cult - Maxischermo all' aperto 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (COVER 360°) Il V° Elemento Cortile scuole Cameroni/Treviglio (FUORI IL CINEMA) Rassegna "Guerra è sempre", "Il potere" di Augusto Tretti (1972) Festa Radio Onda d'Urto/ Brescia (METAL) Testament, 12 €
Martedì 19 20:00 Edoné (SANGRIA) Allegria Party 21:00 Esterno Notte (CINE) "Blue Jasmin" di Woody Allen Parco della Trucca (CINE) Cinema sotto le stelle, "Rush" E.State a Sant’Agostino (JAZZ) Reunion 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (ONE MAN SHOW) MT live Festa Radio Onda d'Urto/BS (HIP HOP) Unlimited Struggle, 5 €
Mercoledì 20 19:30 Polaresco/Café de la paix (ALTERNATIVE ROCK) "Wednesday I'm in L(i)ve" con Martiri di Turro + Sughero & Tequila 20:00 Trucca (BEER) Degustazione di birra artigianale a cura del birrificio Valcavallina 21:00 Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "Il gattopardo" di Luchino Visconti Brembo Beach/Brembate Sopra (KARAOKE) Karaoke con Daiana E.State a Sant’Agostino (LATINA) Serata Latina 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (U2 TRIBUTE) Zen Garden Festa Radio Onda d'Urto/ Brescia (ELECTRO/HIP HOP) Dub Fx
Giovedì 21 18:00 Bacaro (HAPPY HOUR) Aperitivo Martini + Happy Days party 20:30 Polaresco/Café de la paix (DRINK) Te quiero\quila "La tapas che riciapas" Angolone (DJ SET) Very Nice 21:00 Campo volo/Caprino (WINDSOFJAZZ) Claudio Angeleri trio
21:00 Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "A proposito di Davis" di Joel ed Ethan Coen Brembo Beach/Brembate Sopra (NANNINI TRIBUTE) Giannissime Trescore Balneario (ROCK) Bum Bum festival w/ Fabrizio Moro + Altre di B. 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (COVER 360°) Flexsound Ababordo sulle mura (LIVE) Verbal + Teich E.State a Sant’Agostino (ARTIC MONKEYS TRIBUTE) Foo Monkeys Cortile scuole Cameroni/Treviglio (FUORI IL CINEMA) "Il pianeta azzurro" di Franco Piavoli 22:00 Momi/Spinone al lago (ROCK) Cato in concerto Festa Radio Onda d'Urto/ Brescia (INDIE) Lo Stato Sociale + Wu Ming Contingent, 5 euro
Venerdì 22 20:30 Tutta un' altra musica/Nembro (ROCK) Le Sorelle Caravelle + Rusties - Tributo a Neil Young 21:00 Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "Jersey Boys" di Clint Eastwood Trescore Balneario (PUNK/TRASH) Bum Bum festival w/ Rumatera + Peter Punk + Cornoltis Parco della Trucca (INDIE) Rassegna "acoustic live" w/ Daisy Chains Brembo Beach/Brembate Sopra (ELECTRO ACOUSTIC) Giulia Spallino E.State a Sant’Agostino (CANTAUTORE) Ricky Anelli Edoné (EARLY COUNTRY AND FOLK) Dr. Feelgood & The Long Journey Birrificio Elav (ROCK) Elav summer experience presenta: The Neigers
21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (ROCK) Ambra Marie Ababordo sulle mura (COVER '70 '80 '90) Super Up Cover Band Angolone (CANTAUTORI) Rassegna "Sono i limiti che creano il suono" w/ Carmen Cangiano Festa Radio Onda d'Urto/ Brescia (RAP) Caparezza, 15 euro Festa Sportiva/Gandosso (ROCK) Cold Shot + Roswell47
Sabato 23 10:00 Spalti E.State a Sant’Agostino (TEATRO) "Mangia Bello, mangia!" a cura de La Vecchia Sirena 14:00 Brembo Summer Beach/ Brembate Sopra (SPORT) Green volley tournament + Volley tie break party alle 21 18:00 Piscine/Dalmine (ELECTRO) Pool Party - Make us wet w/ Dalmen Calling + Black Hole + VIT 20:45 Tutta un' altra musica/Nembro (PUNK) Da Rules + The borders 21:00 Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "Jersey Boys" di Clint Eastwood Trescore Balneario (DANCE) Bum Bum festival w/ Molella + Star light show + Plug Green Village (TRIBUTE) Cambiamenti, Tributo a Vasco Rossi E.State a Sant’Agostino (TRIBUTE) Ligastory, tributo a Ligabue 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (COVER) Red Moon Ababordo sulle mura (INDIE) Kingshouter Edoné (OLD TIME) Hillbilly Heroin Cascina Martesana/Milano (CANTAUTORE) Thomas Pololi presenta il suo primo e forse ultimo disco "Il mio equatore" Festa Radio Onda d'Urto/ Brescia (FOLK ROCK) The Real McKenzies, 5 euro
Domenica 24 7:00 San Pellegrino Terme (MARKET) Mercatino dell' antiquariato & delle curiosità d'epoca 7:30 Lovere (EXTREME) 1° Triathlon medio della città di Lovere 10:00 Palazzo Tresoldi (MOSTRA) Inaugurazione della mostra Incolore (calma) di Max Mondini (orari 10/13 - 16/19) Laghi Gemelli (SCAMPAGNATE) Sentieri creativi - "Lui e lei" di Marco Noris 10:30 Porta Sant'Agostino (ARTE) School's out, esposizione artisti Accademia Carrara (10/12 - 16/19) 14:00 Gorno (EXTREME) Box rally Gara di macchine artigianali senza motore Brembo Summer Beach/ Brembate Sopra (SPORT) Green volley tournament + Volley tie break party alle 21 19:00 Villa Luna/Città Alta (ELECTRO) Dtape presenta Dance under the blue moon. Fino e oltre mezzanotte Caffè della Funicolare (HAPPY HOUR) Apericena! Big Buffet + drink = 10 euro 21:00 Caffetteria degli Artisti/ San Pellegrino (TRASH) Miss divina show w/Miss divina + Hollywood dream Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (COVER) Super Up Tutta un'altra musica/Nembro (ROCK) Gang - La band dei Fratelli Severini Ababordo sulle mura (ROCKABILLY) Marilù Band Festa Radio Onda d'Urto/ Brescia (REGGAE) Luciano, 10 euro
Lunedì 25 21:00 Esterno Notte (CINE) "American Hustle" di David O. Russell Trescore Balneario (RAP) Bum Bum festival w/ Salmo + DTrice + P3000 + Ready 2 gravity crew 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (LIGABUE TRIB.) Bandaliga Cortile scuole Cameroni/Treviglio (FUORI IL CINEMA) Rassegna "Guerra è sempre", "Apocalypse Now" di F. F. Coppola (1979) Festa Radio Onda d'Urto/ Brescia (FOLK ROCK) Larry & His Flask + I Monaci del Surf, 3 euro
Martedì 26 20:00 Edoné (SANGRIA) Allegria Party 21:00 Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "Storia di una ladra di libri" di Brian Percival Trescore Balneario (POP/ROCK) Bum Bum festival w/ Francesco Sàrcina + Airacomet 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (TRIBUTE) Max Pezzali Tribute band Festa Radio Onda d'Urto/ Brescia (RIOT) 99 Posse Carroponte/Sesto San Giovanni (BEACH BOYS) Selton & Friends play Beach Boys, free entry
Mercoledì 27 19:30 Polaresco/Café de la paix (PUNK) "Wednesday I'm in L(i)ve" con Encounter 21:00 Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "Splendore nell'erba" di Elia Kazan Brembo Beach/Brembate Sopra (KARAOKE) Karaoke con Daiana
21:00 Cologno al Serio (MOTORADUNO) Festa Bikers Trescore Balneario (PUNK) Bum Bum festival w/ Punkreas + Crancy Crock E.State a Sant’Agostino (JIMI HENDRIX) Quintorigo Experience 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (TRIBUTE) Vasco Real Tribute Band Festa Radio Onda d'Urto/Brescia (REGGAE) Inner Circle, 10 € Carroponte/Sesto San Giovanni (INDIE POP) Ex Otago + Egokid
Giovedì 28 14:00 Brembo Summer Beach/ Brembate Sopra (SPORT) Green volley tournament + Volley tie break party alle 21 20:30 Polaresco/Café de la paix (DRINK) Te quiero\quila "La tapas che riciapas" Angolone (DJ SET) Very Nice Lazzaretto (STORIA) Racconto multimediale della peste a Bergamo e della storia del Lazzaretto 21:00 Esterno Notte (CINE) "Tutta colpa del vulcano" di Alexandre Coffre Cologno al Serio (MOTORADUNO) Festa Bikers Trescore Balneario (REGGAE) Bum Bum festival w/ Après la classe + Good vibe styla E.State a Sant’Agostino (POP) Acoustik Undo 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (TRIBUTE) Resta in Ascolto - Tributo a Laura Pausini Festa Radio Onda d'Urto/ Brescia (ROCK/GLAM) Toy, 7 euro Carroponte/Sesto San Giovanni (INDIE) Tre Allegri Ragazzi Morti 22:00 Sota i stele/Mapello (AFRO) Sabbie Mobili Evolution w/ Dj Pierre Kuce + Dj Borgo + Dj Wips
Venerdì 29 19:00 Green Village (SHOW + DJSET) Spettacolo di danza del ventre. 21:00 Esterno Notte (CINE) "Hannah Arendt" di Margarethe von Trotta Brembo Beach/Brembate Sopra (REGGAE) Reggae Pon The River w/ Bergamo Reggae, dj Capitan Albi & The Rootsman Bolgia/Osio Sopra (EROS) BG Sex Cologno al Serio (MOTORADUNO) Festa Bikers Sota i stele/Mapello (ROCK) Senza cash + Riders on the storm (tributo ai Doors) Trescore Balneario (INDIE ROCK) Bum Bum festival w/ White lies + Kingshouters Parco della Trucca (POP/ROCK) Rassegna "acoustic live" w/ Noble acoustic trio 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (COVER POP) Deja Vu Angolone (REGGAE) Rassegna "Sono i limiti che creano il suono" w/ Valentina Benaglia Edoné (INDIE) Plastic Made Sofa + Donza Dj Set Cascina Martesana/Milano (VINYL) Mandàla Funk, il giro del mondo in 45 giri Festa Radio Onda d'Urto/ Brescia (ROCK) The Fiftyniners, 5€ Carroponte/Sesto San Giovanni (SPERIMENTALE) WarPaint, 15 euro
Sabato 30 Brembo Beach/Brembate Sopra (!!!!!) V° Nascondino World Championsip + 2^ Elav Beerun cup + Foglie di fico + Sottobosco arredato + Lions + Festival delle "tracce nascoste" + Falò di mezzanotte = Un buon risveglio il giorno dopo.
10:30 Porta Sant'Agostino (ARTE) School's out, esposizione artisti Accademia Carrara (10/12 - 16/19) 12:00 Leolandia (JAPAN) Torneo di Pokemon 1vs1 e 2vs2 per Nintendo DS 16:00 BornLoser/Vedeseta (GARAGE) Garage Beat Festival #5 w/ The Masonics + The Zemblas + The Rookies + Seuss + Sonars 20:30 Piazza Cavour/Trescore Balneario (BLUES) XVII ed. British Blues Festival con Matt Biondi Crew 21:00 Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "The Wolf of Wall Street" di Martin Scorsese Cologno al Serio (MOTORADUNO) Festa Bikers Sota i Stele/Mapello (ROCK/ TRASH) Dejanira + Ricky e i suoi Amicky Trescore Balneario (TRASH) Bum Bum festival w/ Teo e le Veline Grasse Green Village (BLUES/ROCK) The Boarders + The Last Gas Station E.State a Sant’Agostino (TRIBUTE) Mr. Feedback, tributo ai Led Zeppelin 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (COVER 360°) Radio Live Edoné (HIP HOP) Sabotage, The Block Party La Proposta/Ponte San Pietro (TRIBUTE) Giannissime, tributo a Gianna Nannini Birrificio Elav (REGGAE) Elav summer experience presenta: Sunny Side Festa Radio Onda d'Urto/ Brescia (INDIE) Tre Allegri Ragazzi Morti, 5 euro Carroponte/Sesto San Giovanni (INDIE) I Cani, 15 euro
Domenica 31 7:00 San Pellegrino Terme (MARKET) Mercatino dell' antiquariato & delle curiosità d'epoca 8:00 Italcementi (EXTREME) Gara di Triathlon 8:30 Trescore (FOOD) Escursione enogastronomica in Val Cavallina 10:00 Rif. Albani (SCAMPAGNATE) Sentieri creativi - "Breccia" di Chiara Cotti 10:30 Porta Sant'Agostino (ARTE) School's out, esposizione artisti Accademia Carrara 15:00 Edoné (MARKET) Factory Market, Summer edition 16:00 Parco della Trucca (MARKET) Mercatino dell'usato + "I Ricicloni" laboratorio sul riciclo Cologno al Serio (MOTORADUNO) Festa Bikers 19:00 Villa Luna/Città Alta (DJ SET) Dtape presenta Dance under the blue moon. Fino e oltre mezzanotte Caffè della Funicolare (HAPPY HOUR) Apericena! Big Buffet + drink = 10 euro 20:30 Piazza Cavour/Trescore Balneario (BLUES) XVII ed. British Blues Festival con Chuck Fryers e Bluecacao feat. Vissia Trovato 21:00 Esterno Notte/Biblioteca Caversazzi (CINE) "Maps to the stars" di David Cronenberg Bolgia/Osio Sopra (EROS) BG Sex Trescore Balneario (50'S) Bum Bum festival w/ Lollipop vintage party 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (COVER) Straband Carroponte/Sesto San Giovanni (REGGAE) The Original Wailers, 10 euro 22:00 Sota i stele/Mapello (AFRO) Sabbie Mobili Evolution w/ Dj Pierre Kuce + Dj Borgo + Dj Wips
SETTEMBRE Lunedì 1 20:30 Piazza Cavour/Trescore Balneario (CABARET) VI Festival di Cabaret con Kalabrugovic il "Pino Dei Palazzi" di Zelig 21:00 Esterno Notte (CINE) "Le week end" di Roger Michell 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (COVER BAND) Jova Notte
Martedì 2 21:00 Esterno Notte (CINE) "Il passato" di Asghar Farhadi 21:30 Piazza Cavour/Trescore (NANNINI TRIBUTE) Le Giannissime Gerundium Fest/Casirate d'Adda (TRIBUTE) O.I. & B. Carroponte/Sesto San Giovanni (INDIE) Marta Sui Tubi, 10 euro
Mercoledì 3 20:30 P.zza Cavour/Trescore (CLASSICA) Canzoni popolari e romanze 21:00 Esterno Notte (CINE) "The Blues Brothers" di John Landis Mamo's () Speed Gayte 4 men 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (ROCK) Medicina Crow Carroponte/Sesto San Giovanni (REGGAE) Alpha Blondy, 20 euro
Giovedì 4 14:00 Brembo Summer Beach/ Brembate Sopra (SPORT) Green volley tournament + Volley tie break party alle 21
19:00 Parklive Milano Film Festival/ Parco Sempione (SPERIMENTALE) Serata inaugurale w/ Junkfood 20:30 Angolone (DJ SET) Last Very Nice 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (MODÀ TRIBUTE) Timodà Carroponte/Sesto San Giovanni (CANTAUTORE) Samuele Bersani, 20 euro
Venerdì 5 19:00 Parklive Milano Film Festival/ Parco Sempione (INDIE) Edoardo Cremonesi e i Bucanieri + Kutso + Dj Set Ballamenti 21:00 Esterno Notte (CINE) "12 anni schiavo" di Steve McQueen FestivalBanda/Nese (FOLK) Piccola Orchestra Karasciò Druso Circus (?) Tributo ai Beatles 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda ('80S) Shout Band Angolone (LIVE) Rassegna "Sono i limiti che creano il suono" con Serena De Blasio
Sabato 6 16:30 Polaresco/Café de la paix (PARTY) KLANGfestival! 19:00 Città Alta (CULTURA) Musei Notti Aperte - Aperture straordinarie 21:00 Esterno Notte (CINE) "Locke" di Steven Knight 21:30 Oratorio di Longuelo (READING) In ricordo delle vittime di Gaza, lettura del libro "Non Odierò", autobiografia del medico palestinese Izzeldin Abuelaish. Gerundium Fest/Casirate d'Adda (COVER/DISCO) Shary Band Ababordo sulle mura (COLDPLAY TRIBUTE) Daylight Band Carroponte/Sesto San Giovanni (ROCK) Afterhours, 20 €
21:30 FestivalBanda/Nese (STONER FOLK) Le Capre a Sonagli + New Katana Theory
Domenica 7 15:00 Piazza Cavour/Trescore (MEXICAN) Sfilata carri allegorici + musica col Mariachi Gavilan 16:30 Polaresco/Café de la paix (PARTY) KLANGfestival! 19:00 Villa Luna/Città Alta (DTAPE) Dance under the blue moon. 21:00 Esterno Notte (CINE) "Locke" di Steven Knight Festivalbanda/Nese (ROCK) Plastic Made Sofa Druso Circus (COVER BAND) Slogan Band, Banco del Mutuo Soccorso 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (ONE MAN SHOW) MT live
Lunedì 8 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (TRIBUTE) Bandaliga, Tributo a Ligabue Carroponte/Sesto San Giovanni (ITALICI) Paola Turci, 12 euro
Martedì 9 20:00 Live/Trezzo (POWER METAL) Rage 30th anniversary tour + guest 21:00 Conca Verde (CINE) Blancanieves di Pablo Berger, ingresso gratuito 21:30 Gerundium Fest/Casirate d'Adda (TRIBUTE) Vasco Real Tribute Band Carroponte/Sesto San Giovanni (ALTERNATIVE) King Buzzo (The melvins) 10 euro
Mercoledì 10 21:00 Mamo's (ASTROLOGY) Cartomamo's - Lettura gratuita tarocchi 21:30 Carroponte/Sesto San Giovanni (JAZZ) Paolo Jannacci "In concerto con Enzo", 12 euro Gerundium Fest/Casirate d' Adda (883 TRIBUTE) Max Pezzali
Giovedì 11 Piazza Vecchia (VIDEO) I Maestri del Paesaggio e ABenergie presentano una video animazione di Rino Stefano Tagliafierro e Storyfactory. Proiettato, in loop, sotto il Palazzo della Ragione 18:00 Auditorium P.zza della Libertà (CINE) Food Film Fest - Rassegna del cibo & del cinema 19:00 Bergamo centro (NOTTE BIANCA) Vivi bergamo il giovedì 19:30 GAMeC (ART) Inaugurazione mostra "Pinksie the whale" + Asta d'arte contemporanea 20:30 Conca Verde (ENSAMBLE MUSICALE) Andrea Arnoldi & Il Peso del Corpo + Trevisan + Anguriata con battaglie di semi 21:00 Druso Circus (CANTAUTORI) Pier Tironi e L'orchestrina storta
Venerdì 12 18:00 Auditorium P.zza della Libertà (CINE) Food Film Fest - Rassegna del cibo & del cinema 19:00 Green Village (BEER) Taste in Jazz - Festival della birra artigianale 20:00 Borgo San Leonardo (ARTISTI DI STRADA) Buskers Festival 21:00 Rock in Rili/Chiuduno (PUNK) Le Martire + The Dopplers + Gli impossibili
21:00 Rock 'n Castel/Castel Rozzone (ROCKABILLY) Sam Puffo & The Nicotiners + Brillantina 21:30 Ababordo sulle mura (FESTIVAL) Voga, Violaspinto, Kingshouters
Sabato 13 17:00 Piazza Vecchia/Piazza Verde ( -)< ) Balletto in Piazza Verde, “Sogno di una notte di Mezza Estate”. 18:00 Auditorium P.za della Libertà (CINE) Food Film Fest - Rassegna del cibo & del cinema 19:00 Green Village (BEER) Taste in Jazz Festival della birra artigianale Parklive Milano Film Festival/Parco Sempione (INDIE) Manupuma + Barbara Cavaleri + Davide Facchini Dj Set 20:00 Borgo San Leonardo (ARTISTI DI STRADA) Buskers Festival 21:00 Druso Circus (FOLK) Chester e i Non li conosco Rock in Rili/Chiuduno (PUNK/ ELECTRO/ROCK) The WetDogs + Dean's cadillac + Giulia Spallino + Plastic Made Sofa Rock 'n Castel/Castel Rozzone (TRIBUTE) Jersey Devil Band 21:30 Carroponte (SKA) Ska-P 20 euro
Domenica 14 10:00 Maresana (SCAMPAGNATE) Sentieri creativi - "Dal bosco... Suggestioni" della Coop. Alchimia 18:00 Parklive Milano Film Festival/Parco Sempione (INDIE) Serata conclusiva w/ Nausica + C+C=Maxigros + Giobia 19:00 Villa Luna/Città Alta (DTAPE) Dance under the blue moon Green Village (BEER) Taste in Jazz Festival della birra artigianale
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Il noioso oroscopo di Gilles Deluso Dritta del mese a cura di Nicolas de Chamfort
Si crede che l'arte di piacere sia un gran mezzo di far fortuna, ma sapersi annoiare è un'arte che porta a ben maggiori successi.
Ariete
Gemelli
La noia segue l'ordine e precede le bufere. (L. Longanesi) Confessa, la noia non la sai proprio gestire. Davanti a lei sei come un ragazzino al primo bacio, tutto imparanoiato, malato d'aspettative e propositi mancati. La verità è che ti fa una paura fottuta, e lo sai. Eppure, la noia è anche uno dei primi concimi delle rivoluzioni. Che so, potrebbe perfino farti imparare a leggere. Canzone: Boys Annoy (The Intelligence)
I tratti essenziali di ogni gioco: la simmetria, le leggi arbitrarie, il tedio. (J. L. Borges) Se i torvi Capricorni hanno la licenza zodiacale per dirsi nati annoiati, i Gemelli sono, citando gli Helmet, i born annoying della metà estroversa del cielo. Ora, consiglierei a voi un gioco ch'è pure meglio della psilobicina. Tacete. Provate a fermarvi, guardare nel vuoto, rovellarvi nel niente. La chiamano noia. Fossi in voi la proverei, c'è caso che a voi pischelli vi sballi di brutto. Canzone: Ol' Good Boredom (Built to Spill)
Toro Bisogna lavorare, se non per gusto, almeno per disperazione. Infatti, malgrado tutto, lavorare è meno noioso che divertirsi. (C. Baudelaire) Mi spiace, 'sto mese niente riferimenti planetari. Tanto non li capisci. E poi per te le previsioni esistono solo in termini d'investimento, no? E lì conta la terra, mica il cielo. Ma per caso, ti è mai capitato di provare a quantificare, oltre quel che fai e quel che hai, anche quel che sei? Ad agosto, trova le differenze. Invito: La noia incarnita: il teatro involontario di F. Mastrella e A. Rezza
Cancro Gli innamorati non si annoiano mai di stare insieme perché parlano sempre di se stessi. (F. de La Rochefoucauld). Cancri, amici cari, siete tanto teneri. Ma ora avete rotto. La vostra nostalgia d'elefante, i complessini, i capriccetti, quel vostro ego colloso. Per una volta, provate ad annoiarvi solo di voi stessi. Potrebbe piacervi: in fatto di lamento è pura avanguardia. Prontuario: H. M. Enzensberger - Che noia la poesia
Leone Un imbecille non si annoia mai: si contempla. (Rémy de Gourmont) Oroscopo non disponibile. Peccato, era il migliore. Racconto: Una storia noiosa (Anton Cechov) Vergine
Ovviamente, la risposta è no. Dovresti tener a mente proprio gli ultimi giorni passati dal succitato a Torino, con il cervello bruciato dalla sifilide, per convincerti a dar la priorità a un bel sonnellino piuttosto che a viaggi & pensieri deterioranti. Dàtti una calmata, ad agosto è tutto chiuso. Film: Sleep (Andy Warhol) Capricorno
La paura della noia è la sola scusa del lavoro. (Jules Renard) Signorina Stakanov, quanto ancora dovremo ricordarti che il lavoro debilita l'uomo? E che il segreto dell'efficienza autunnale è farsi delle grandi iniezioni di noia estiva? Scegli il carburante più economico in circolazione, concediti un po' di vita sprecata. Label: Boring Machines Bilancia La noia è tutta la nostra superiorità sugli animali. (Claude Adrien Helvétius) In effetti voi Bilance, col vostro pudico bon ton, siete il segno meno animalesco dello Zodiaco. E poiché siete le regine della noia, vi meritate l'oroscopo più noioso del lotto. Assertivo, fasullo e irritante. Proprio come voi. Inno: Boredom (Buzzcocks) Scorpione Gentile Deluso, m kiedevo se era + noioso il tuo oroskopo o 1 film muto in bianco e bianco. x me la 1a. (Skorpioncinabirba, Tavernola Bergamasca) Gentile Skorpioncinabirba, siamo lieti di confermare la sua ipotesi, già sollevata dai colleghi Uochi Toki. Discordialità, G.D. Discografia: The Boredoms (1986 — viventi) Sagittario La vita non è cento volte troppo corta per annoiarsi? (F. Nietzsche)
I pessimisti non sono noiosi. I pessimisti hanno ragione. I pessimisti sono superflui. (E. Canetti) Non temete, non siete noiosi: siete inutili. Inutilizzabili. Non prendetevi male, andatene fieri: da quando l'essere umano dovrebbe contraddire 'ste condizioni? Mica siete i giullari o i dildi di qualcuno. Poi certo, a volte è anche bello reinventarsi. Magari, chissà, risentireste meno della crisi. Verità: When I Was Born, I Was Bored (Shudder Think) Acquario Se si potesse sfruttare la noia disporremmo della più potente fonte di energia. (R. G. de la Serna) Pare che 'st'idea sia appena stata verificata da un esperimento dell'Università della Pennsylvania, purtroppo senza grande eco mediatica. Qualcosa mi dice che ad agosto, se t'impegni, saprai dare dimostrazioni altrettanto avvincenti. Manifesto: Ozio (Wolfango) Pesci Il tedio è questo: la perdita, da parte dell’anima, della sua capacità di illudersi. (F. Pessoa) La noia, diceva Blanchot, è la putrefazione dell'attesa. Che in voi diventa Noia, nirvanica e totalizzante. Aspettare, sperare, rinviare, putrefarsi: tutto ciò di cui siete già esperti. Che ne direste di coltivare altre specialità? Album: Baby, I'm Bored (Evan Dando)
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Sara Benaglia, Emilio Bertuletti, Francesca Bolazzi, Nicola Carrara, Nicolas de Chamfort, Francesco Chiaro, Marta Dall’Agnola, Rocco Fidanza, Virgilio Fidanza, Leonardo Grassi, Gros Grossetti, Alessandra Kaiser, Erica Murello, Diego Nava, Mattia Paolini, Gianluca Piretti, Thomas Pololi, Maddalena Ramolini. Registrazione del Tribunale di Bergamo N° 2/08 in Data 24/01/08
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