NUMERO 53 ctrlmagazine.it
ANNO VI Vi siamo gratis
CONTRO BERGAMOSCIENZA, SESSO, RELIGIONE
INTERVISTE: BERGONZONI, MENDINI, D’ANNUNZIO
355 EVENTI FINO AL 2 NOVEMBRE
INAUGURAZIONE
Venerdì 17/10/14 via G. Tiraboschi, 52 – Bergamo T: 035.239696 dalle 18,00 dj set by Asal catering by
53 andare contro, nella direzione opposta, contromano, in contropiede e contropelo, controcorrente, controtempo e contromoda, contro la scuola, contro la famiglia, contro gli amici, contro i pregiudizi, contro le ingiustizie, contro il potere, contro ogni pronostico, contro ogni logica, contro ogni legge, contro tutto e contro tutti, perfino contro sé stessi, sarà pure un controsenso, ma è questa la strada per avere la più preziosa delle dotazioni: i controcoglioni. Sean Blazer
Indice 4 Contropassato 6 Controfuturo 10 Versus 12 Intervista ad A. Bergonzoni 20 Controdesigner 29 In gita col bidello alle Poste 30 La madonna controcorrente 32 Intervista a G. D'Annunzio 36 Wunderkammer 39 Sadomaso 40 Anal 42 Sindrome di retrazione genitale
44 La materia che preferisco 46 La pagella della messa 48 Cinema: Belluscone 51 JT agente Anti-calcio 52 Saporismi No-Vegan 54 The Blue Fingers / Doppia K 57 Last 5 Tracks: Ketty Passa 59 C.G.C.D. (& S.) 60 Bergamo Scienza 2014 77 Sport A Sport 79 Tazze di Tèatro 80 Controroscopo
IN COPERTINA E COVER STORY FOTO DI ALESSANDRA BELTRAME — IN QUESTA PAGINA FOTO DI LUCA VIGANÒ
CTRL magazine
4
Sean Blazer
CONTRO Ok ragazzi, gettiamo la maschera, chi vi scrive è il vecio rimba della redazione, e quello che vi dirò vi suonerà pessimo. Voi magari vi sentite delle mezze merdine perchè la famiglia vi mantiene, vi fa l’elemosina, vi compatisce: ma la verità è che i vostri padri, le madri, con i nonni, le nonne, gli zii e le zie vi stanno fottendo alla grande (e sfottendo) da almeno vent’anni, da quando siete venuti al mondo. Vi racconto com’è andata veramente. Quando loro avevano la vostra età, c’era il boom economico, cioè il contrario esatto della crisi: vuol dire che qualsiasi cazzone (q.ca), aprendo una qualsiasi attività, in pochi anni faceva una palata di soldi; vuol dire che q.ca volesse fare il libero professionista, andava all’università gratis, si laureava col sei politico senza aprire un libro, avviava lo studio coi soldi dello stato e in pochi anni faceva una palata di soldi. Vuol dire che q.ca privo di iniziativa trovava 3000 posti di lavoro in fabbrica, in banca, in ferrovia, in posta, in comune, in regione, con 3000 stipendi l’anno e mesate
di malattia, permessi, vacanze premio e premi di produzione più la casa nuova in affitto quasi gratis e la casa di vacanze al mare o in montagna pagate dall’azienda o dall’ente statale. Vuol dire che q.ca universitario il giorno dopo la laurea era di ruolo nelle scuole, negli ospedali, nella pubblica amministrazione, con tutti gli scatti, avanzamenti, assegni familiari, sussidi, promozioni automatiche. Vuol dire che a 35 anni, volendo, q.ca andava già in pensione, le famose pensioni baby, dopo aver lavorato in pratica 5 anni (+ 5 anni di università/ assemblea + 5 anni di maternità o malattia professionale o ferie d’aggiornamento). Voi invece a 35 anni state ancora facendo stage gratis, e se cercate di fare un’attività da morti di fame in proprio siete assaliti dall’asl o dall’inps o da tutte e due che a prescindere vi chiedono subito 3 o 5 o 7 mila euro l’anno (per pagare le pensioni a genitori, nonni, zie, invalidi, cioè a tutta la famiglia, che poi vi fa l’elemosina). Non parliamo della classe creativa, della bufala grassa di nome Made in Italy, moda
Si sono presi il migliore dei mondi possibili, e se lo sono mangiato. Adesso vi lasciano un mondo invivibile.
PASSATO e design, advertising e mass media: qui vi stanno stra-fottendo! La verità è che voi avete studiato, fatto esperienza, gavetta, e siete davvero dei creativi, ma siete dannati a essere dei poveri falliti, mentre loro, i q.ca 68ottini sono ingrassati sentendosi dei geni. Naturalmente questo quadro è ipebolico e generalizzante: accanto ai q.ca in ogni settore abbiamo tantissimi b.ti – bravi tipi – che nelle scuole, aziende o in proprio hanno dato tanto e tenuto in piedi il paese, mentre i q.ca ingrassavano e dissipavano. Ma la grande verità è che un’intera generazione di q.ca ha fatto un po’ di casino per alcuni anni, dal '68 al '78, facendo collettivi, assemblee, occupazioni, espropri proletari, manifestazioni, e poi anche tirando le bombe, in ogni senso: viene da lì il boom economico, dal cambiare tutto, con le buone o le cattive. E a un certo punto le aziende, o lo stato hanno cominciato a comprare, cooptare, finanziare questi q.ca perché creassero le loro aziende creative e ad assumere questi q.ca nei giornali
e nelle televisioni e nelle case editrici o in qualche ente inutile dedito alla cultura o al turismo. Quando siete nati voi, negli anni ottanta e novanta, crollato il comunismo, è finita la dinamica sociale, e i q.ca della boom generation si sono compattati, omogeneizzati, destra e sinistra si sono unite per fottere insieme le nuove generazioni. Vi accusano di non avere identità. Vi chiamano x e y generation. Ricevete solo critiche, non vi fanno fare niente, non mollano niente, non cambia niente: e questa è l’origine e la statica della crisi. Si sono presi il migliore dei mondi possibili, e se lo sono mangiato. Adesso vi lasciano un mondo invivibile. E vi accusano di non essere capaci di stare al mondo. Oggi gli ex 68ottini non hanno alcuna intenzione di farsi da parte – come hanno fatto i loro veci! - ma avvinghiati alla cassa e alle poltrone hanno in testa una sola cosa: tenere da parte i soldi per trapianti e staminali, per ringiovanire! Cioè per rubarvi ruolo, posto e futuro.
6
7
Nicola Feninno
CONTRO I nostri nonni – classe ’20 – erano animali allo stato brado. Affamati dalla guerra e agguerriti dall’inizio della pace, abituati alla morte, tiravano il collo alle galline poi le bollivano e le mangiavano, democratici solo il giorno delle elezioni (se c’erano). Ci fanno pena perché hanno perso i denti e la memoria: se fossero lucidi, faremmo pena noi a loro. Fascisti poi antifascisti, quasi tutti poco consapevoli e ignorantoni, più rassegnati o violenti di noi, o tutte e due le cose insieme. Per amore del loro fervore postbellico hanno fatto il boom economico e tanti figli, che sono quelli che hanno giocato a fare il ’68.
Si sono ribellati (sia chiaro, qualcosa di buono l’hanno fatto) ai loro padri, poi hanno iniziato a giocare a indiani vs cow...comunisti vs fascisti, e alla fine del gioco (dopo qualche morto) gli è venuta fame e si sono divisi la torta del boom dei padri e hanno magnato e hanno inventato i supermercati e magnato sempre più - seduti su sedie dal design less is more - polli in confezioni di plastica senza tirargli il collo direttamente, che tirare il collo è una cosa inumana. Qualcuno ci aveva creduto davvero, ed è finito sotto anti-depressivi o a fare il cantautore.
FUTURO Propongo questo; una cosa mai vista: scendiamo in piazza contro noi stessi. In tanti, ognuno contro sé stesso. Con cartelli e striscioni.
Generalizzando con poco rispetto, io ventisettenne mi volto e vedo quello spettacolo così: i nostri padri hanno vinto sui nostri nonni che si erano ritirati strategicamente. Risultato: soldi, tutele e tutto quello che vi raccontava Sean Blazer nelle pagine prima. Quelli del ’68 si sono ribellati agli animali allo stato brado per diventare animali stanziali: le merci sì che hanno iniziato a muoversi, e anche i mezzi di trasporto, con uomini fermi a bordo. E nel frattempo il dio dei nostri nonni guardava i nostri padri dall’alto dei cieli attraverso il buco dell’ozono. (Inciso non ecologista, perché sono anche contro l’ecologismo: tutto ciò che è –ismo implica divisioni e il pianeta è uno e indivisibile). Comunque – saltando la generazione incastrata tra i primi cellulari, le parolacce degli 883 e l’assassinio di Versace nel 1997 – arriviamo a noi. Quelli dai 20 ai 30. Animali più stanziali dei nostri padri, con un mondo fuori che gira più veloce. A causa del sovraffollamento delle gabbie dorate in cui ci siamo accoccolati accanto ai genitori ci ritroviamo sottonutriti. E con la prospettiva di pochissimo cibo (= futuro). Quindi colpa loro? No. Io sono contro Sean Blazer, compagno di redazione e di birre. Colpa nostra che non ci ribelliamo. E fin qui sembra il solito discorso che ti recita l’ex-sessantottinoora-magnone. La nostra colpa è che ci ribelliamo a modo loro. E siamo anche meno credibili. Esperimento: prendiamo le foto del G8 di Genova; viriamole in un bianco e nero un po’ anni ’70. Sembrano gli anni ’70. Con tanto di Che Guevara e falci e martelli. Altro inciso: il movimento sì-global di maggior successo, dopo cristianesimo e capitalismo, è diventato no-global; parlate con Lenin di tutela delle diversità (poi parlatene coi cechi, slovacchi, ungheresi, ecc.)... La battaglia era giusta, tutto il resto sbagliato. E l’unico risultato ottenuto è la marginalizzazione; così la globalizzazione, che è questione di carattere generale è diventata terreno di scontro e gioco delle parti. Un’altra volta. E quella lotta ha dato un effetto mosso all’immobilismo, prolungandolo.
Un inciso, forse l’ultimo: la libertà non esiste. E se proprio vogliamo farla esistere chiamiamola partecipazione (o amore). Ma non confondiamo, ancora per imitazione dei padri, la partecipazione con la politica, che è partecipazione ad una parte contro il tutto (senza contare le confusioni di una parte col tutto, e va bè). Potrei andare avanti: parlare di forum on-line e di ciclostilati clandestini, dimostrare che non c’è molta differenza tra una sommossa di coscienze on-line e una protesta di piazza a cui partecipava qualche migliaio di persone in città di qualche milione di abitanti, e ci divertiremmo e discuteremmo tanto e a qualcuno piacerebbe tanto e a qualcun altro verrebbe tanta voglia di prendere a calci la carta come fosse il mio culo. Ma mi fermo perché credo che mi si possa accusare soprattutto di una cosa, con piena ragione: tutta ‘sta slavina di inchiostro e livore, per dirmi che siamo nella merda (soprattutto) per colpa nostra? Ammettiamo che tu abbia ragione: cosa proponi? Ecco io propongo questo; una cosa mai vista: scendiamo in piazza contro noi stessi. In tanti, ognuno contro sé stesso. Con cartelli e striscioni. “Sono stato assunto come stagista a fare fotocopie trattato male. Ora ho 30 anni ho uno stagista lo tratto male e gli faccio fare le fotocopie”. “Amo gli animali. Odio gli uomini che la pensano diversamente da me”. “Me ne fotto del pianeta perché quando sarà troppo inquinato sarò già morto”. “Scrivo e non faccio un cazzo di concreto”. Poi se serve manganelliamoci da soli. Se proprio ci sentiamo imperdonabili e crediamo che ci sia solo una soluzione violenta nei nostri confronti, che sia il male minore per il bene superiore della comunità, sequestriamoci per un po’ e se ci giudichiamo ancora colpevoli spariamoci per il bene comune. Magari finisce che, lì, in piazza, dopo un po’, qualcuno inizia ad abbracciarsi (anche nonni e genitori), e a rimboccarsi le maniche. Davvero l’ultima nota: a New York, qualche giorno fa è iniziato il summit sui cambiamenti climatici: hanno deciso che avrebbero deciso qualcosa a Parigi nel dicembre del 2015.
Agile vario GESÙ DI NAZARETH, detto IL CRISTO Contro l’ordine costituito. Contrariamente a quanto si pensa non è mai stato cristiano. DANTE ALIGHIERI contro il papa, contro il governo di Firenze, contro l’art pour l’art. ERNESTO CHE GUEVARA contrariato, con ogni probabilità, da quelli che lo usano come simbolo. JOSÈ MOURINHO contropiedista di successo. LEONARDO DA VINCI contro la catena di montaggio. Contro le lauree specialistiche. ADOLF HITLER contro la meschinità piccolo-borghese. BENITO MUSSOLINI contro la meschinità piccolo-borghese. NIKOLAJ LENIN contro la meschinità piccolo-borghese. GIORGIO GABER contro il buon senso comune ma anche contro la retorica del pazzo. PAPA PIO IX contro l’unità d’Italia. Contro la logica e il buon senso decide, nel 1870, che il papa è infallibile. Beatificato nel 2000. MOANA POZZI contro le banalità e i danni del senso del pudore. SANDRO PICCININI controcampo. OMERO contro la società dell’immagine. Padre di tutti i narratori e cieco. PRIMO LEVI contro il meccanismo psicologico della rimozione. PIETRO MENNEA contro ogni pronostico, detentore del primato dei 200 m dal 1979 al 1996. GIOVANNA D’ARCO contro orde di uomini armati di spada e/o crocifisso. Bruciata. PIER PAOLO PASOLINI contro le barricate in piazza fatte per conto della borghesia che crea falsi miti di progresso. SILVIO BERLUSCONI contro di lui più valsero delle troie che le collusioni con la mafia e l’incapacità sul piano politico/economico. BEPPE GRILLO contro l’attuale classe politica, contro l’approfondimento, contro i distinguo e la lucidità. MATTEO RENZI contro un nemico al giorno. Linguaggio contro, scelte molto poco contro. DIEGO ARMANDO MARADONA contro l’Inghilterra, ai Mondiali, fa un gol di mano stupendo e un gol stupendo. GIOVANNI PAOLO II contro i preti pedofili non fece molto; quasi nulla. OSAMA BIN LADEN contro l’Occidente. Simpatizzante per l’Arsenal FC. Non ha mai deciso di immolarsi in prima persona. MARCO PANNELLA contro le ipocrisie democristiane, poi contro quanto di buono aveva fatto in passato. VASCO ROSSI contro tutti i finti rocker italiani degli anni '00 vince ancora lui negli anni '80. MARTIN LUTERO contro le indulgenze a pagamento e altro. I suoi seguaci bruciarono gli eretici come facevano i cattolici. MARTHIN LUTHER KING contro la discriminazione basata su pigmenti nella pelle. Ucciso. WANG WEILIN contro i carrarmati di Tienanmen. L’identità, però, non è tutt’ora certa.
V
di uomini e donne
inesaustivo elenco JAN PALACH contro l’Unione Sovietica, si dà fuoco. GIORDANO BRUNO contro i dogmi della chiesa cattolica, gli danno fuoco. ANNA POLITKOVSKAJA contro i metodi di Putin in Russia e in Cecenia scrisse e fotografò. Uccisa. Non si conosce il mandante. CARMELO BENE contro la cultura di stato, contro l’esistenza obbligatoria, contro la storia. MIKE TYSON contro Holyfield nel 1997; decide di staccargli un lobo dell’orecchio con un morso. SOCRATE contro quelli che sanno un paio di cose. E sanno di saperle. E sono sicuri. E pericolosi. ARNOLD SCHÖNBERG contro il sistema tonale. Compositore. AUNG SAN SUU KYI contro la dittatura militare birmana. Agli arresti domiciliari. Quando il marito si ammalò di cancro non le permisero di visitarlo. ALESSANDRA MELONI miss Italia 1994. Contro la guerra. Per la pace nel mondo. JORGE BERGOGLIO detto PAPA FRANCESCO. Contro la guerra. Per la pace nel mondo. CHARLIE CHAPLIN contro Hitler con una risata. JURI GAGARIN contro la paura della solitudine. Contro la claustrofobia. MARIA ANTONIETTA D’ASBURGO-LORENA contro la folla. Perse la testa. ALEX ZANARDI contro la rassegnazione. MAHATMA GANDHI conto l’inevitabilità della violenza. DICK FOSBURY contro chi pensava che non convenisse saltare in alto in un altro modo. ENRICO BERLINGUER contro il grigio inumano dei burocrati comunisti. JULIAN ASSANGE contro l’oligarchia travestita da democrazia. Contro il controllo travestito da sicurezza. SUOR PAOLA contro la Roma. RAFFAELLO SANZIO contro la rincorsa dell’originalità come valore artistico. WALTER BONATTI contro i limiti. Contro la routine. Contro l’esibizionismo. ALBERT EINSTEIN contro la costanza e l’omogeneità del tempo. SIGMUND FREUD contro la costanza e l’omogeneità del cervello. HENRY FORD contro l’umanità, per l’efficienza. FRIEDRICH NIETZSCHE contro i romantici, contro i positivisti, contro i religiosi. GIOVANNI FALCONE contro la mafia. Contro la cultura della mafia. Contro la paura. Senza lo stato al fianco. PAOLO BORSELLINO contro la mafia. Contro la cultura della mafia. Contro la paura. Senza lo stato al fianco. Anche dopo l’assassinio di Falcone. SANDRO PERTINI contro i fascisti da partigiano. Contro i terroristi rosso/neri da presidente della Repubblica. FRANCESCO SCHETTINO contro l’isola del giglio. LOUIS PASTEUR contro alcuni batteri. CRISTOFORO COLOMBO contro le sue previsioni scopre l’America. TRISTE MIETITORE contro di lui nulla si può.
S
contro
12
Domande di Enrico Vitali
Intervista a
Alessandro Bergonzoni Sensi e controsensi di un alce in deltaplano
Alessandro Bergonzoni è un comico, no uno scrittore, no un conduttore radiofonico, no un artista, un cercatore, sì. È nato a Bologna, ama i sensi, le parole e i concetti: si diverte a farli collidere, sposare, incastrare. Abbiamo parlato con lui in occasione della rassegna "Molte fedi sotto lo stesso cielo" (che continuerà fino a gennaio 2015). Forse vi chiederete cosa ci stanno a fare 3 raccontini in mezzo all’intervista e se sono collegati tra loro. Sì sono collegati; per il primo dubbio lasciateci riflettere ancora un attimo.
13
— Matilda —
14
Matilda era la mia auto. Lo dico con affetto e usando il tempo al passato perché adoravo Matilda e Matilda non c’è più. L’unica cosa che mi consola è che se n’è andata coronando il suo sogno d’amore: si era innamorata di un guardrail. È come se io m’innamorassi di un batterio di escherichia coli: difficile il lieto fine. La sentivo tirare a sinistra ogni volta che passavo su quella curva, un’overture di stridori di gomma. Finché in un maledetto giorno un oggetto proiettato dall’alto colpì Matilda facendomi perdere il controllo. Proprio in quella curva. Matilda se n’è andata in un’orgia di metallo e olio motore.
Sig. Bergonzoni, cosa le viene in mente se io le dico Contro? Se dici “contro” ci vedo qualcosa di negativo; “contro” ha la valenza del non mettersi a disposizione, la valenza dell'impatto, dell'andare verso ma in maniera distruttiva. Ma ci vedo anche la possibilità “contro-incontro”. Il problema del contro è che spesso non permette l’incontro, come nello sport e soprattutto nel calcio - dove c'è uno dei significati più deleteri del contro: l'agonismo inteso come agonia, io sono contro di te. Sia chiaro, anch’io sono contrario a una marea di cose - al tema della violenza, dell'abuso, di certa politica, di certa delinquenza in guanti bianchi, al razzismo - però è una lavorazione, un lavorio, un percorso che non significa essere contro in toto e quindi uccidere chi hai davanti: è semplicemente un rapportarsi, e in questo modo la contrarietà ha ben diverse valenze.
Le è mai capitato, nella sua esperienza personale o professionale, che una situazione di scontro, anche molto duro, evolvesse poi in modo positivo? Anche da uno scontro di due automobili può nascere qualcosa di positivo: scendo dalla macchina, conosco una persona, andiamo a bere qualcosa e può darsi che nasca un incontro. Si, anche dagli scontri, dalle lotte, nasce qualcosa: ma scontri e lotte sono lontani dalla mia idea di avvicinamento. A me quello che interessa è la conoscenza, è il vedere oltre, il vedere altro, il vedere dove non si guarda. Lo scontro dal quale può derivare qualcosa di positivo c'è solo se tu hai una predisposizione ad un altro tipo di ascolto.
— Paulinho Mañola—
15
Paulinho Mañola era un ragazzo del mio paese, un giocatore di calcio, il più scarso dell’intera regione. Un’involuzione inspiegabile delle coordinazioni oculo podaliche l’aveva colpito fin da piccolo, ma così come Gary Cooper diventò un incredibile cavallerizzo perché da bambino ebbe un incidente automobilistico (imparò a cavalcare nel modo in cui gli facesse meno male la schiena) così anche Paulinho, imparò a far del suo problema una risorsa: ogni pallone gli capitasse a tiro, lo sparava di controbalzo. A volte se ne usciva con traiettorie così complicate che i portieri rinunciavano semplicemente a parare; di norma, invece, la palla usciva addirittura dalle reti di protezione. Non diventò uno dei grandi del calcio (nemmeno uno dei piccoli) eppure tutti volevano conoscere l’uomo controbalzo. Alcuni dissero che un suo pallone fece deragliare un’auto in corsa, ma questa è un’altra storia. La sua comicità è difficilmente plagiabile, direi unica; quanto è stato importante per lei il distinguersi, se lo è stato? In realtà i tentativi di imitazione sono stati fatti, ma sono stati tutti piuttosto mal riusciti; soprattutto perché io non sono un personaggio: io sono una persona di spettacolo, un autore, un artista semmai. I personaggi hanno una loro vita pubblica mentre io lavoro più su una nicchia, con poco snobismo. Io lavoro sul materiale, il personaggio sull'apparenza. Mi definisco artista non per un superomismo o per giganteggiare, ma perché la parola arte racchiude in sé la poesia, la spiritualità, la politica, il sociale; e il mio lavoro è nato da questi input, da queste chiamate, da questi versi, e non si esaurisce nel rendermi notorio.
Agli esordi il suo stile è stato subito compreso e applaudito o al contrario è stato osteggiato? Nei primi tempi la gente mi guardava come un alce in deltaplano: “Non parli di politica, non fai satira, non imiti, non canti, non ti riferisci all'attualità - la gente diceva - io non mi riconosco!”. La gente si deve riconoscere nei personaggi, deve poter dire: “È successo anche a me”: è una malattia. All’inizio è stata dura, non ho avuto appoggio televisivo, ho preferito fare radio, libri, giornali, lavorare nei teatri. Non ce l'ho con la popolarità o il popolo, io ce l'ho con la sottovalutazione che certi artisti, certi palinsestisti o scrittori fanno del pubblico e del popolo, credendolo beota; alle volte il pubblico lavora e s’impegna per farsi beota, questo è certo, ma sento che le cose stanno cambiando.
La sua è una comicità sofisticata, giocata su un uso sapiente della parola e di tutte la gamma delle sue potenzialità: non crede, però, che le persone stiano andando in direzione esattamente contraria, semplificando e quindi appiattendo la lingua? Non sente il rischio che il suo pubblico si esaurisca, che le persone non riescano più a comprenderla? La mia comicità lavora sul pensiero, sui concetti, sui sensi, non solo sulla parola: è come vedere un iceberg e pensare ci sia solo la punta; sotto, in realtà, c'è un altro pianeta. La parola sofisticato mi piace, ma viene percepita di solito come snobistica. Non è così: la poesia è sempre sofisticata, l'arte è sofisticata, ma il loro essere sofisticate le rende anche alte e altre: io non giudico la mia comicità alta, ma voglio lavorare sull'altezza. La gente intende come popolare qualcosa che costi poco, sia di facile lettura e si possa usare quasi "cazzeggiando". Mi sono accorto che c'è molto pubblico che è pronto a cambiare rotta, ma è talmente disabitua-
to alla percezione alta, che si accontenta. C’è una sorta di senso di assuefazione: a furia di vedere sit-comedy, programmi televisivi, parodie, serial televisivi di bassa lega (soprattutto quelli italiani), ci si siede e quasi ci si convince che sia tutto lì. Io però mi accorgo che il pubblico, anche lo stesso pubblico, è pronto a fare il salto. Rimanendo in tema di social: qualche anno fa quando le persone erano "contro" qualcosa scendevano in piazza, oggi invece ci sono i forum sui social network... Io non voglio fare il nostalgico, lavoro con un computer, non sono su Facebook, anche se sono stato personificato un paio di volte. Però quello che noto è il superabuso di questo mezzo, è il credere che cliccando si possa far parte di un movimento, che scrivendo a un amico "mi piace" si crei amicizia. Io sento una grossa repulsione. Mi verrebbe quasi da essere contro.
— Armando Vai —
17
La lotta di classe di può declinare in molte forme, una di queste è disegnata sui contorni di Armando Vai, professione operaio, luogo di lavoro “Ligre – manufatti metallici”. Armando era il prototipo di uomo di fatica: grande, grosso, poco loquace, decisamente sgraziato, non fosse stato per le sue mani. Perché se è vero che Armando era fatto al 90% di forza, il 10 era grazia pura, concentrata nelle mani: mani d’oro, mani d’artista. Ma l’arte, si sa, non paga e Armando ci perse pure il lavoro. Il signor Ligre dirigeva la sua fabbrica come un orologio e non permetteva alcun personalismo: non c’è da stupirsi della sua reazione quando si trovò di fronte quell’omone dell’Armando con in mano un guardrail finemente cesellato che sarebbe potuto essere esposto in un museo d’arte. Fu una conversazione stringata: “No”. “Mi licenzi”. E così successe, con la sola aggiunta di una postilla dei sindacati che obbligarono il sig. Ligre alla messa in posa del manufatto in cambio della rinuncia alla causa per ingiusto licenziamento. Lo posarono giusto su una curva vicina a uno stadio.
In particolare cosa nella scena politica attuale suscita la sua contrarietà? È finito il modo, non il mondo. È finito il modo di fare una certa politica. La politica è una questione di anima. Come guardo una donna, come guido, come mangio, sono tutte aree entro le quali può esprimersi la mia politica. Per me è importante arrivare a una nuova mentalità, non per i miei figli, non ce la faremo mai, neanche per i miei nipoti, non ce la faranno mai, ma da qui all'avvenire vorrei che mondo, cosmo, terra, abbiano altre anime pensanti. La politica attuale è per me feccia, tristezza, voyeurismo, potere e denaro, denaro e potere (ripetuto numerose volte NdR), è demagogia e retorica. La chiamo demagogia di ritorno perché quella d'andata la fanno loro battibeccando nelle
trasmissioni e perpetrando dei comportamenti inaccettabili. Manca l'anima. Se gli stessi che delinquono avessero un’idea poetica, artistica, di cosa è la scuola o la sanità ad esempio, non potrebbero mai comportarsi in quel modo. Devono smetterla di rompere l'anima con la costituzione perché la costituzione è bellissima, ma se non la sai capire, cosa cazzo te ne fai della costituzione? Ecco perché mi piace parlare di anima e non di politica. In conclusione, lei si esprime pro o contro questa intervista? Assolutamente pro. A ogni tipo di dialogo sono pro, non sono contro niente, però sono contrario, e contrario significa parlare con l'altra parte e raccontare altre cose, non spiegare, che è troppo didattico.
Bio: A.Mendini Photo: A.Beltrame
Novel: L.Belotti. Graphic: Temp
Bio photo graphic novel
mi sono laureato controvoglia per fare piacere a mia mamma
CONTRO DESIGNER
sono sempre stato dominato da persone importanti
mi chiamano e mi dicono: ho bisogno di un best seller.
21
Sono nato immerso nella pittura di Sironi, Carrà, Morandi; ho cominciato a scrivere su Casabella, Modo, Domus; ho conosciuto Sottsass, Branzi, Dalisi, Pesce; ho creato il Controdesign. Alchimia, Archizoom erano movimenti radicali contro l’industria, per la manualità, e questa radicalità a un certo punto fu recepita dall’industria. Montedison, Kartell, Alessi ci chiamano per sviluppare i colori ecologici, la plastica riciclabile e visioni strategiche.
Ho capito di essere un progettista antichissimo, i miei mobili vanno bene in grandi case antiquate, messi a distanza di 1km uno dall’altro,
non sono mai riuscito ad abitare. L’unica casa che ho fatto per me è questa. Una casa nella quale non vengo mai.
23
Sto progettando oggetti in vetro, il vetro è miracolo liquido, una palla di fuoco, una libidine
pensavo di fare 9 pezzi con 3 stampi, ma il vetraio ha risposto: "la difficoltà è la forma. Ogni stampo deve fare il suo lavoro". La matita è l’unica materia che conosco davvero. Il mio idolo era Walt Disney, avrei voluto fare i cartoon.
La materia la intravedo, ma ho sempre bisogno di un tecnico, di un artigiano:
gli artigiani sono i pi첫 grandi reazionari del mondo, io sono un grande seduttore di artigiani!
26
Backstage
La sensazione nettissima, vivendo una giornata a casa Mendini, è doppiamente romanzesca:
esterni e interni; da un lato la casa, il luogo, l’ambiente è quello di un romanzo di Bernhardt, con sfumature dal cinismo Cioran all’intelligence Canetti, il superintellettuale trapiantato, esiliato in una comunità remota, totalmente ostile, a rappresentare la più vasta idiosincrasia verso le società umane; dall’altro, gli interni, i colori, gli oggetti ma soprattutto l’uomo, il personaggio, che invece è un Harry Potter, un joker, un ninja-mefisto che in questo castello incantato si muove rapido, magico, leggero, come il gatto di Bulgakov, la lepre di Alice o la lucciola di Aladino, su e giù dalle scale, dalle soffitte al parcogiardino a valle, con le sue New Balance ai piedi, la camicina bianca abbottonatissima, e un maglioncino di quel blu-verde da Fiat anni settanta
Con Mendini in casa c’è la figlia F., pittrice, poi arriva un amico, il fotografo C.; con me c’è il mio amico A., imprenditore, per il quale Mendini sta disegnando oggetti in vetro, e la fotografa A., di CTRL; seduti su 6 Spaghetti Chair, mangiamo un piatto di pasta, quattro quarantenni, un ottantenne e una ventenne: Mendini potrebbe essere padre di noi quattro, e Beltrame (la fotografa A.) la nostra unica figlia. Sembriamo il campione demografico tipo dell’Italia, dal boom alla crescita zero, nonni che hanno più figli che nipoti.
Poi compare il piatto dei formaggi, con pezzi unici, fuori mercato (e probabilmente illegali, stando alle normative euro-asl) sono momenti di pura estasi palatale.
Ci troviamo a tavola con uno dei più grandi controdesigner dei nostri tempi, a mangiar taleggio nella casa costruita da
un nome e una storia, Arrigoni, che legano la Parigi Belle Époque fine Ottocento, e il più banale dei grandi formaggi, il taleggio. Poi “il vecchio e la bambina” vanno a giocare a fotografi, il fotografo C. si sbivacca in una Proust a leggere i CTRL nuova serie che ho portato (50-51-52), l’imprenditore A. si dà da fare con lo smartphone camminando avanti e indietro sulla grande terrazza, e parlando e gesticolando come facevano i filosofi peripatetici alla scuola di Atene (e anche lui parla di concetti come il tempo o la materia, ma con un commercialista o un fornitore), la pittrice F. ed io appoggiati alla pano-balconata parliamo di ghost-writing, psicanalisi e piste ciclabili. È uscito il sole, appena in macchina scattano i pacchetti, gli accendini, la sigaretta, e le chiacchiere anche un po’ sceme, e quel cameratismo d’automobile che si crea quando il tizio seduto dietro si tira avanti e ficca la testa tra le altre due teste, e si parla tutti insieme, e in più la musica ad
alto volume: siamo tre idioti con occhiali da sole e sigaretta quando apriamo il tettuccio, e quasi subito - nel passare nell’orrido - una cascata d’acqua, una secchiata, centra perfettamente il tettuccio aperto, e incredibilmente ci spegne le sigarette. In quell’esatto momento ho avuto la visione, la percezione certa che Mendini, nel suo guscio, nel giardino della ex casa per l’infanzia, seduto su un ceppo di legno mineralizzato neozelandese, vecchio di 37.000 anni, a leggere il Seminario sulla gioventù di Aldo Busi, per un attimo, quell’attimo, abbia alzato lo sguardo pensando a noi, e sorridendo. — A.Mendini è il creatore dell'universo Swatch, Alessi, Kartell — A.Beltrame è photoreporter CTRL — L.Belotti è autore storico di fotoromanzi — A.Dotto è titolare di Purho, oggetti in vetro Servizio realizzato il giorno di Ferragosto 2014
In gita con il bidello di Virginia
29
Là dove ci si potrebbe aspettare una coda
Raramente ci si reca in posta a pagare una bolletta immaginando di riportare a casa qualcosa più di una ricevuta e qualche istantanea mentale sparsa. Eppure nei primi anni Trenta il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni commissionò a Mario Sironi* per il nuovo palazzo delle Poste di Bergamo due tele: L'Agricoltura o Il lavoro nei campi e L'Architettura o Il lavoro** Artista militante dedicato all'opera collettiva, a differenza di Guttuso, ha avuto il buon senso di non fidanzarsi con Marta Marzotto, fondatrice de La Standa*** Le pitture mancano dell'ottimismo e dell'enfasi retorica che il regime fascista, a cui aderì con gran convinzione, avrebbero richiesto. Il sentimento tragico dell'esistenza oltre che dalle tele è ben interpretato dai dipendenti delle Poste costretti a darvi le chiavi della stanza, obbligo che aiuta anche loro a guardare da un'altra parte.
* di lui Arturo Martini dirà "Credeva di essere fascista, invece era d'animo bolscevico e quasi abissale", mentre Mussolini negli anni '30 al critico d'arte Ugo Ojetti (Taccuini, Sansoni ed., Firenze 1954) "900. 900. queste orribili figure con queste manine, questi piedini con questi occhi fuori posto, sono ridicole, fuori del buon senso, fuori della tradizione, fuori dell'arte italiana. è ora di finirla…" ** Nel 1972 le due tele vennero rimosse per il restauro, affidato ad Antonio Benigni *** Carlos Vive!!
30
Le cit. invisibili (1 luogo + 1 libro) a cura di Davide Gritti
La Madonna controcorrente Il luogo: Ghiaie di Bonate Sopra (BG) Il libro: Joris Karl Huysmans, Controcorrente
(À Rebours. Controcorrente, o Al Rovescio, è l' opera più nota di Joris Karl Huysmans. Burocrate, francese, ottocentesco, decadente, libertino poi satanista poi oblato benedettino) Alla prospettiva della sua nuova vita, provava una grande esultanza; si vedeva abbastanza al di qua dalla sponda perché la fiumana di Parigi non lo raggiungesse più con i suoi flutti; e nello stesso tempo abbastanza vicino per non sentire il desiderio di rituffarvisi. Visto infatti che basta trovarsi nella impossibilità di recarsi in un dato sito, perché subito ci colga la smania di corrervi, col non sbarrarsi del tutto la via, egli aveva qualche probabilità di non essere assalito da alcuna nostalgia della società, da alcun rimpianto.
Sono tornato dal viaggio di maturità con la testa pesante e un libro in francese che dalla mensola bassa mi ha osservato prendere decisioni e non si è visto leggere.
Finché sono passato in biblioteca, mi sono fornito di un’opera tradotta e sono finito alle Ghiaie di Bonate Sopra, una località non tanto lontana e non troppo vicina a Bergamo, ai piedi del Brembo.
Frugò i dintorni della capitale e sopra Fontenay-aux-Roses scoprì ch'era in vendita una bicocca in un punto fuori mano. Il suo sogno si realizzava. In quel paese, poco infestato dai parigini, si sentiva al sicuro. La difficoltà delle comunicazioni, garantite sì e no da una buffa ferrovia facente capo ad un'estremità del paese e da tramvaietti che partivano e compivano il tragitto quando e come potevano, lo rassicurava. Nell'estremità sud della frazione, a pochi passi da un canale artificiale, una zona industriale e una superstrada rumorosa, prospera una cappella. In questo anfratto dell'Isola nel 1944, con le bombe che cadevano, è apparsa la Madonna, 13 volte, ad una veggente bambina di 7 anni, morta qualche settimana fa. Un ciclo di apparizioni controverse, mai riconosciute e sempre osteggiate dalla Chiesa.
Dei presenti, bambini allora, mi hanno raccontato di centinaia di persone venute in bicicletta dai paesi vicini e di un disco che oscurava il cielo, di una bambina al balcone. Il resto della storia comprende giuramenti e ritrattazioni, preti inquisitori, monache forzate e una incrollabile fede popolare, che nulla però avrebbe potuto dare alla Chiesa ufficiale.
Dopo ogni periodo di vacanze, tornava ai suoi insegnanti più sicuro di sé e più caparbio; mutamenti che non sfuggivano ai Padri. Abituati dal loro mestiere a sondare in profondità le anime, essi non si illusero sul conto di quella intelligenza sveglia ma indocile; capirono che mai quell'allievo contribuirebbe alla gloria del loro Ordine e rinunziarono dal principio ad avviarlo alla proficua carriera dell'insegnamento. Sebbene il giovane discutesse volentieri sulle dottrine teologiche che per la loro sottigliezza e cavillosità lo attiravano, i Padri non pensarono neanche a destinarlo agli ordini, perché nonostante i loro sforzi la sua fede restava tiepida. La cappella di via Carsana è in fondo alla frazione, uno splendido esempio della passione bergamasca per il cemento, le siepi magre e le sedie di plastica. Dal fondo, un sentiero che sbuca da sotto la superstrada: ne vengono camminatori e ciclisti; ad aspettarli decine di persone in piedi o inginocchiate. Sguardi in cagnesco verso chi ha tempo da perdere e da dedicare allo sport. Qualcuno chiede una grazia, qualcun altro sistema i gerani.
Lungo tutta la via fogli plastificati con scritte “Silenzio, qui si prega”. Des Esseintes, il protagonista di À Rebours è un residuo di una nobiltà che non ha senso di esistere, decadente ricchissimo, in fuga dalla vita globalizzata ante-litteram di Parigi. Poi la nevrosi lo riporta nella capitale francese. Non solo alle Ghiaie il viaggio controcorrente finisce sempre in chiesa.
32
Interviste impossibili a cura di Alessandro Monaci Illustrazione di Davide Baroni
Intervista a
Gabriele D'Annunzio Il fascismo mi ha copiato (male)
Il Vittoriale è un'orgia di oggetti, simboli, donne e fiori. All'ingresso sono accolto da una signorina francese: è una radiosa giornata di sole, dunque l'Imaginifico mi aspetterà in giardino. Mentre percorriamo i viali circondati da piante e profumi lei si presenta a me come Aélis. Ha un'andatura sinuosa, in contrasto col goffo alzarsi dell'anziano Vate al mio arrivo. La inseguo con lo sguardo mentre si allontana, poi inizio a rivolgermi al poeta.
Per quale motivo chiama la sua domestica "Elica"? Mi sembra un giovane di mondo, non dovrò di certo io star qui a spigarle certe doti che una fanciulla può possedere [sospira NdA]. Ah, una bocca capace di donare oblio... Qui tutti la chiamano Comandante. Si sente più poeta o militare? Io sono un uomo che ha saputo imporre i propri sogni agli altri uomini. La possiamo definire un animalista? So che ama molto i felini. Amo i gatti come tutti gli animali. Non ricordo d'esser stato mai senza almeno un gatto in casa. Ma non li considero affatto, come Baudelaire o altri poeti, come animali sacri, né giungerei a tagliarmi il mantello come fece Maometto. Apprezzo invece le qualità che essi hanno in comune con le donne: le movenze, la loro facilità al tradimento, la loro elasticità morale e materiale, il desiderio costante di possedere un appartamento proprio, le loro moine. So che molti suoi ammiratori diventano invasivi e si lanciano in richieste particolari. Qual è la più strana che ha ricevuto? Il frenologo americano Burt Green Wilder chiese il mio cranio. Risposi affermativamente alla richiesta, a patto però che lui mi mandasse il suo nel caso m’anticipasse nella dipartita. Non penso di essere stato eccessivamente esigente: una cortesia ne merita un'altra. Eppure - lo crederesti? - quello scienziato non mi ha mai risposto [ride NdA]
La morte compare in molte sue opere, e addirittura dà il titolo a ben cinque di esse. La Morte è qui, e la Morte è là; dappertutto la Morte è all'opera; intorno a noi, in noi, sopra di noi, sotto di noi è la Morte; e noi non siamo che Morte. Da prima muoiono i nostri piaceri, e quindi le nostre speranze, e quindi i nostri timori; e quando tutto ciò è morto, la polvere chiama la polvere e noi anche moriamo. Le sue imprese militari sono in realtà state più delle manovre di propaganda, non trova? Perché? Lei pensa che volare coi mezzi dell'epoca non fosse un'avventura? E solo per caso non fui con il mio pilota Miraglia quando fu abbattuto. E quasi persi la vista in un altro atterraggio d'emergenza, dovrebbe saperlo. In ogni caso fui un precursore: ancor oggi più che il gesto in sé conta l'immagine che si dà di esso. Prenda anche la più barbara esecuzione, il più truce decollamento; non vengono forse compiuti di fronte a più telecamere e con una studiata presenza scenica? L’impresa di Fiume è stata un gesto rivoluzionario? No, una legittima rivendicazione di una vittoria mutilata. La costituzione che ha scritto però... Con la Carta della Reggenza Italiana del Carnaro (un endecasillabo ovviamente) anticipammo il '68. Fu la prima e unica società nietzschiana: la vitalità contro una società ormai decadente, bigotta e corrotta. Fummo i primi a permettere l'amore libero (anche omosessuale), a ornare con dei fiori i fucili, a permettere l'elezione di rappresentanti dei lavoratori nei consigli aziendali e degli studenti in quelli scolastici.
A dispetto delle sua vita privata la Carta era avanzatissima in fatto di parità di diritti fra sessi. Sì, deliberammo che entrambi i sessi fossero uguali di fronte alla legge. E che uomo e donna potessero liberamente divorziare. Perché la reggenza, creata da intellettuali, avventurieri e artisti, fu fondata sul lavoro? Non ci vede coerenza? Fummo i primi a ideare uno stato basato sul lavoro perché anche il più umile, anche il più oscuro, se bene eseguito, tende alla bellezza e orna il mondo. Molti l'accusano di essere stato fascista. E sbagliano: fu il fascismo ad essere d'annunziano! O meglio ci provò, copiando i miei motti e le mie immagini. I discorsi dai balconi nacquero nel maggio del '15, all'Hotel Regina e non a piazza Venezia. "Chi si ferma è perduto" viene dal mio dramma La Gloria, "Sorda e grigia" dal Trionfo della Morte, "Me ne frego" e un'infinità di altri simboli da Fiume. Fummo noi i primi corporativisti! Mussolini ci ha tradito e rubato più di due milioni di lire. Sì, ma qui al Vittoriale lo Stato gliene versa uno e mezzo all'anno. Non si sente un nobile a Versailles prigioniero dei debiti?
Purtroppo io ho, per istinto, il bisogno del superfluo. L'educazione del mio spirito mi trascina irresistibilmente al desiderio e all'acquisto di cose belle. Sono stato nietzschiano prima di conoscere Nietzsche: l'ansia del sublime mi ha catturato e mi ha messo al riparo dall'agguato della mediocrità. Ricapitolando: non si ritiene un uomo di destra? Io sono al di là del della destra e della sinistra come sono al di là del bene e del male. Io feci parte solo di me stesso, sono un uomo della vita e non delle formule. Qui ricevetti dai Ras fascisti ai commissari sovietici. Pensi che la marcia su Roma fu anticipata per evitare di trovare me nella capitale! Ero visto come ostacolo a Mussolini dallo stesso Hemingway. Molti mi accusarono per il "salto della siepe" [il passaggio nelle file della sinistra, NdR], ma non capivano che come uomo d'intelletto vado verso la vita. Non crediate comunque che io sia socialista: rimango un individualista feroce. Cos'è la poesia? È un modo per amplificare l'esperienza e l'azione, integrare la vita con un complesso di suoni e di forme che di quella vita rappresentano una doppia fioritura. C'è una sola scienza al mondo, suprema: la scienza delle parole. Chi conosce questa conosce tutto, perché tutto esiste solamente per mezzo del Verbo.
Pensi che il Vate si sia sbagliato? Ecco una triade di volumi su cui controllare: — G. B. Guerri, D'Annunzio. L'amante Guerriero, Mondadori, Milano, 2008 — C. Salaris, Alla festa della rivoluzione: artisti e libertari con D’Annunzio a Fiume, Il Mulino, Bologna, 2002 — T. Antogini, D'Annunzio aneddotico, Mondadori, Milano, 1953
36
Wunderkammer a cura di Marta Dall'Agnola
Paganesimo, Cristianesimo, Coca-Cola A San Juan de Chamula, Chiapas, Messico, c'è una chiesa meravigliosa dove accadono cose meravigliose
Il Chiapas è lo stato più meridionale e ruspante del Messico, una regione affascinante, diversa dallo stereotipo Estathè/Alpitour a cui siamo abituati nel pensare alla “faccia triste dell’America” (capite questa cit. per favore). È una terra dall’aria pulita e fresca, sufficientemente irta e montuosa. Famosa per l’impressionante sito di Palenque, il Chiapas cela in realtà una forza polemica e indipendente che ne fa una zona ribelle per eccellenza (qui si concretizzano ancora, in modo esplicito, le rivendicazioni dei movimenti zapatisti) e la conserva perlopiù incontaminata, nell’apparenza e nello spirito. Non lontano da San Cristobal de Las Vegas, una delle città principali nell’altipiano centrale della regione, si trova
il piccolo paese di San Juan de Chamula, un (a dir poco) ridotto complesso urbano abitato dal gruppo indigeno di origine maya dei Tzotzil. La piazza principale, nonché l’unica, accoglie la cattedrale di San Juan Bautista; all’interno della cattedrale sono proibite le fotografie, ma in fondo sono felice di conservare le scene di quel giorno solo nella mia memoria. All’ingresso della chiesa mi circondano statue piangenti sangue e dalle espressioni contrite chiuse in teche di legno (rimangono protette per evitare i numerosi atti vandalici da parte dei fedeli delusi), una coltre di fumo denso grigio, candele e fiori in ogni punto in cui l’occhio possa posarsi e una distesa fitta e spessa di aghi di pino (simboleg-
gianti la fertilità della Madre Terra) che ricoprono il pavimento per intero. Lo scenario è quello di una comunità indipendente, legata ad un proprio circuito di consuetudini, che a livello religioso combinano insieme la religione cattolica con riti di tradizione preispanica, in un mix sbalorditivo degno di un Wunderkammer (Wunderkammer = questa rubrica, NdR). Nello specifico la cattedrale è meta di pellegrinaggi legati alla guarigione dei malati; qui non ci sono preti né messe (solo una volta l’anno per celebrare i battesimi): la chiesa locale è autonomamente gestita, in una sorta di collettivo, dalla popolazione indigena. A terra si vedono mozziconi di candele e un bailamme sempre nuovo di nuove accensioni: bianche (problemi di nervi), verdi (problemi con la foresta come entità spirituale), rosse (ferite di sangue), marroni (problemi con la terra o con i raccolti) e nere (pericolo di morte). Ogni famiglia porta con sé il parente da guarire e lo affida alle mani esperte del santone (donna o uomo che sia) che, a fronte di un’offerta (non tutte le candele costano uguali), comincia un rituale di preghiera e litania accendendo moccoli colorati a seconda delle esigenze. Mi siedo a terra vicino ad una famiglia raccolta attorno ad una signora che mormora china su almeno 7 file di candele di diverse dimensioni e altezze, tra cui una fila nera. Ad un certo punto mi porgono un bicchierino di liquore puro e secco, lo bevono tutti allegramente e capisco che fa parte di un rito ben preciso che voglio
assecondare non rifiutando l’offerta. Ricomincia il giro di litanie, le mani della signora passano febbrili sul corpo del ragazzo malato, i famigliari (con mio stupore) ridono un po’ storditi. In un attimo si susseguono poi una serie di gesti inaspettati: la signora comincia a tracannare con fare cerimoniale shottini di Coca Cola (sì, Coca Cola), mormora china sulle candele e palpa il ragazzo. Seguono diversi altri giri di bibite gasate (a cui in parte partecipo attonita) fino a che (carramba!) da una scatola di legno che fino a quel momento avevo ignorato, viene estratta una gallina nera. La gallina viene agguantata e passata, in ordine, sul fumo delle candele e sul malato; la signora fissa intensamente il pennuto (che risponde con uno sguardo assente) e lo investe (la signora investe il pennuto) con un sonoro rutto. Un rutto che riecheggia in quel luogo di religiosità semplice ma estremamente intensa e che, scopro poi, simboleggia il passaggio e il rilascio del maligno dal corpo del malato al corpo della gallina. Ça va sans dire, la gallina a questo punto, assorbito il morbo altrui, deve morire: la signora la impugna come tenesse una mazza da cricket e con un colpo secco le tira il collo che, moscio e lungo, si accascia su se stesso. La famiglia si allontana trotterellando sorridente, con meno soldi, la pancia gonfia di Coca Cola, una gallina morta in una scatola, un figlio/nipote guarito. Fuori dalla cattedrale baracchini (tra l’altro invitanti) vendono “pollo asado” per pranzo.
La signora fissa intensamente il pennuto (che risponde con uno sguardo assente) e lo investe (la signora investe il pennuto) con un sonoro rutto.
Frimid ALE
Diffusione birra Artigianale d’Alta Qualità all’ingrosso
Frimid ALE di Galati Dabel www.frimidale.com FB: facebook.com/frimid.ale Tel: 340/8329738
“il bere vince sempre sul male”
Noleggio impianti e vasto assortimento di birre per le tue feste
Pornology a cura di Maddalena R.
39
ASADOMASO Rubrica di pornopsicologia femminile
O È UN A NO EST QU
Algolagnia, bastinado, scat... vi dicono niente questi termini? No? Bene, Vi propongo un esperimento: domani, in ufficio, invece di discutere degli ultimi risultati del fantacalcio e delle ardite manovre del governo Renzi col vostro vicino di scrivania, provate a sciorinare queste parole e a osservare la sua reazione. Oppure proponetegli direttamente una seduta di anal worship, l'adorazione dell'ano. Se lo sorprendete a comporre di soppiatto il numero della Croce Verde, col chiaro intento di farvi internare, avrete la certezza di non avere a che fare con un sub. No, non sto parlando di vostro cugino che, per arrotondare, dà lezioni di immersione subacquea alle cinquantenni bene a Gran Canaria, il sub in questo caso è chi prova estremo piacere nel dolore e nel vivere situazioni fortemente degradanti, concetto chiave del sadomasochismo. Ritenuto, dalla morale comune, uno degli aspetti più contro natura della sfera sessuale, il sadomasochismo soffre (buon per lui!) di discrimine anche da parte del mondo del porno tradizionale, che lo ritiene più deviato e disturbante di quella sana e naturale trasgressione - da birra ghiacciata, frittatona di cipolle e rutto libero - tipica dell'immaginario pornografico classico.
Questo atto estremo diventa, quindi, appannaggio del cinema cosiddetto "erotico d'autore": d'altronde si sa da sempre che gli intellettuali, piuttosto che farsi le seghe, preferiscono il dolore e il tormento. Un classico su tutti: "Histoire d'O", dove una bella e giovane fotografa si presta a vivere le esperienze più sessualmente degradanti per l'assoluta devozione che prova nei confronti del suo compagno (curiosamente, alla fine ne viene fuori uno dei più bei film d'amore che siano mai stati fatti, NdR). A detta di chi pratica BDSM, provare piacere attraverso il dolore porta sensazioni molto forti, sollievo e assoluta condivisione con il partner, tanto è che si dice che chi ci si avvicina difficilmente torna indietro, al banalotto e trito vanilla (termine che indica il sesso tradizionale). Ma se addentrarvi in un mondo di corde, catene, safe words (Forlimpopoli! e Vercingetorige! le più gettonate) e maschere di latex non fa per voi, potrete comunque vivere il brivido del sadomasochismo attraverso esperienze decisamente più quotidiane. Qualche esempio: togliere i cerotti all'improvviso con uno strappo solo, pranzare in un sushi restaurant all you can eat a 9.99 euro, la visione coatta di trenta puntate di "C'è posta per te" no-stop.
Best actress: una giovane Corinne Clery, bellissima e molto credibile Vedi anche: il Berkley Horse, un aggeggio per la flagellazione che prende il nome dalla sua inventrice, Teresa Berkley Un libro: De Sade, Le 120 giornate di Sodoma
40
Il mondo di Onan a cura di Leone B
BANAL
Rubrica di autoerotismo maschile
TA È ES QU
UNA SUP PO ST A
Secondo lo Spitzer, il grande linguista analitico, la definizione “contronatura” relativa alla sodomia prima che moralistica e omofobica, è semplicemente fisiologica, e si riferisce alla penetrazione anale, che risulta forzatamente “contronatura” rispetto alla disposizione, o accordatura, delle fibre muscolari anali, create per facilitare l’espulsione, e non già l’intrusione, del qualsivoglia dirigibile. A comprendere il concetto, si consideri il paradosso Carlo Erba: come tutti sanno, le note supposte “da assumere per via rettale” hanno l’esatta forma di una bomba tipo “Little Boy” (sganciata dal B29 "Enola Gay"), con una pancia centrale, un’estremità appuntita, e l’altra secata a culatta. Ebbene, mentre il 97% dei norvegesi assume la supposta in modo corretto, inserendola dalla culatta, il 79% degli italiani (voi compresi, probabilmente) la prende “contronatura”, infilandola cioè per la punta, credendo erroneamente che in questo modo penetri più facilmente, mentre il vostro ano si ostina a rifiutarla (eject). Invece, ponendola dalla culatta, superato il primo scoglio, vedrete (sentirete) che l’ano stesso “motu proprio” avvolgendo le spire anali sulla punta la Il: Nel:
Vocabolario minimo di sodomia: Fare, dare, farsi dare. Prendere, mettere, piantare.
risucchierà deep inside. Detto questo, chiarito che la sodomia risulta comunque contronatura, a prescindere dal sesso di sodomizzatori e sodomizzati, si capisce anche la necessità di una buona lubrificazione, e di una certa cautela nelle manovre d’ingresso. Presa l’abitudine, la sodomia risulterà per una fanciulla il miglior modo per arrivare vergine (ma non sprovveduta) al matrimonio, nonché l’unico metodo anticoncezionale davvero sicuro (evitando però lo zapping!). Secondo le statistiche (dati analitaly) la sodomia, un tempo trastullo elitario, è oggi pratica diffusa, mentre parlarne risulta ancora difficile. Nessuna ragazza per bene ti dirà mai: ma certo, sono dieci anni che lo prendo con piacere ogni volta che m’aggrada! Più facilmente, abbassando pudicamente (falsamente) lo sguardo, ti dirà: beh, sì, l’ho fatto una volta sola, con il mio ragazzo, ma non fino in fondo. A quel punto tu avrai capito che tutto si riduce a una questione di psico-posologia. Come quando da bambini non si voleva mangiare la pappa: un pezzettino per volta.
42
Rubrica di psicologia clinica a cura del Dott. Bertuletti
La Sindrome di Retrazione Genitale Il mondo è pieno di sindromi e noi ne sappiamo ancora troppo poco
La Sindrome di Retrazione Genitale (GRS: Genital Retraction Syndrome), detta anche Sindrome di Koro, consiste nella paura che il proprio organo genitale stia cambiando forma e rientrando all'interno del corpo, come se venisse risucchiato fino a scomparire del tutto. In grande prevalenza si tratta del pene, tuttavia in certi casi può trattarsi anche dei capezzoli della donna.
Nel nostro paese questa sindrome non è nota, oppure è talmente rara da non esservi osservazioni cliniche significative. È invece più diffusa in Cina, in Nepal, India, Malesia e Thailandia. Colpisce soggetti di etnia cinese, tanto che il disturbo compare in manuali di medicina tradizionale cinese alla dicitura “conglomerato freddo nel fegato”. Gli archivi storico-scientifici hanno registrato 5 forti esplosioni epidemiche della sindrome: nel 1948, 1955, 1966, 1974. L'ultima, quella del 1985, è durata oltre un anno, colpendo circa 3000 soggetti in 16 diverse città cinesi. Chi ne viene colpito sperimenta ansia acuta, associata a un timore di sterilità e di impotenza, e in taluni casi la sensazione di morire o di implodere a causa di una temuta eventuale ostruzione delle vie urinarie. La sensazione è quindi di angoscia. Il ricorso a cure mediche in Cina consiste nell'esorcismo e nell'assunzione di pozioni, solitamente ricavate da code di cervo e peni di tigre o cervo.
43
In taluni casi i soggetti sono così angosciati dalla propria paura che ricorrono a trazioni meccaniche del pene, attraverso l'utilizzo di corde o collari legati al pene nel tentativo di allungarlo o mantenerlo all'esterno. La tradizione cinese spiega questi attacchi attraverso la mitologia: Huli Jing è una figura mitologica rappresentante lo “spirito volpe”. Questa sorta di entità può essere sia buona che cattiva e, nel caso ci si imbattesse in una cattiva, si potrebbe contrarre questa sindrome. Più verosimilmente si tratta di un disturbo dismorfofobico derivante da un'errata percezione del proprio corpo, conseguente alla preoccupazione legata a un'immagine di sé molto fragile. In ogni caso è fortemente consigliato il consulto con uno psicoterapeuta.
Bibliografia — Gwee Ah Leng, Koro—a cultural disease, in The Culture-Bound Syndromes: folk illnesses of psychiatric and anthropological interest. Volume 7, 1985, pp. 155-159. — Cheng, Sheung-Tak. A critical review of Chinese Koro, in Culture, Medicine and Psychiatry, 1996, pp. 67-82.
Quadernini raccolti da Thomas Pololi
44
Margiotti Mariolina — Milano, 1945, terza ginnasio (refusi compresi, NdR)
La materia che preferisco Tra tutte le materie di scuole o altre che ci possono essere senza che io le studi, fatta la mia lista, è sempre migliore l'italiano. Non che a me piaccia l'italiano perché so scrivere bene. No questo non, perché invece non so scrivere niente bene ma perché mi attira. Non è neanche vocazione infatti da piccina di 3 anni ero bravissima a far disegni, ginnastica e a cantare. Con l'andare a scuola i miei voti peggiori furono in disegno, canto e ginnastica mentre ero considerata un asso in matematica e il mio avvenire era già scritto poiché dai cugini fino ai parenti più stretti dicevano che avrei dovuto fare la professoressa di matematica. Poi per dare l'esame di ammissione presi molte lezioni private di italiano poiché ero molto scarsa in italiano quella materia. Con l'andare in I ginnasio persi tutta la mia bravura in matematica ma acchistava maggior vocazione per l'italiano e fu da allora che mi misi in mente di diventare giornalista. Ed è soltanto per questo che mi piace moltissimo ma sinceramente moltissimo l'italiano ma non quello che scrivono gli altri ma solamente quello che scrivo io, anche se non è bello, a me piace più della divina commedia di Dante. Molta gente può chiamare ciò superbia ma io la chiamo soltanto sincerità.
Questo tema è tratto da un archivio di circa 500 quaderni delle scuole elementari e medie. L'archivio è in continua crescita, grazie alla partecipazione di tante persone che ci prestano i quaderni conservati in soffitta o in qualche cassetto.
Se hai ancora i tuoi quaderni, ma anche quelli dei tuoi genitori o dei nonni, scrivi una mail a: redazione@ctrlmagazine.it
Aiutaci anche tu.
I temi più belli verranno pubblicati su CTRL e forse finiranno in un libro.
46
CULT — Come credi tu a cura del Gruppo Cultras
La messa del mese
La Parola del Signore è come il latte fresco che ogni mattina, in Inghilterra, qualcuno ti lascia davanti alla porta. Latte di mucca sano. Quotidiano. Per iniziare la giornata nel migliore dei modi e sconfiggere l’osteoporosi dello spirito. L’eterno patto fra il Dio-lattaio e l’Uomo-consumatore si compie anche oggi. E domani? Domani pure, a condizione che... (Dal sermone del pastore Antonio Rozzini)
† Chiesa Pentecostale di Bergamo Culto della Domenica
LOCATION †††††
VIBE †††††
INTEGRALISMO †††††
Quella del latte fresco è la metafora-cardine della predica del Pastore Antonio Rozzini. Avrebbe dovuto essere un'esegesi biblica e invece è stata un'inesorabile lettura a voce alta di versetti presi a destra e a manca. Tutti contenevano le parole “ogni” e “giorno” 1 ; due termini-chiave che il Pastore ripeteva così spesso da esasperare persino i fedeli che, sornioni, ad “ogni giorno” rispondevano “Amén” e nel frattempo pregavano affinché la predica terminasse. Rozzini aggiungeva allora che “ogni giorno” la cosa più importante è “essere come Gesù”. Tutti allora pensavano Padre, perché mi hai abbandonato. Ermeneutica e teologia non sembrano il pezzo forte dei Pentecostali, d’accordo, ma il bello è che il bello sta altrove. Nella musica, ad esempio: si comincia con almeno quaranta minuti di accorate canzoni accompagnate niente male da due ragazzi e una ragazza. Un megaschermo alla destra del palco proietta i testi su sfondo pergamena: “E riceverò grazia in abbondanza, e poi traboccherò di quell’olio che tu hai sparso qui” 2. Si canta forte, diamine, fortissimo. Ogni tanto gli strumenti tacciono e si continua a cappella, da brividi. Alcuni alzano un braccio e con la mano tesa catalizzano l’energia spirituale, altri ondeggiano a destra e sinistra (solo un signore un po’ malconcio se ne sta in bilico, immobile, per tutto il tempo, in fondo alla sala). Poi c’è il momento della preghiera. Un brusio di invocazioni spontanee, di voci sudamericane, africane ed italiane, pervade la sala quadrata del tempio. Si attende che qualcuno inizi ad improvvisare una orazione-assolo, e quando succede è come salire sulle montagne russe: più quello invoca il Signore ad alta voce, più le facce si fan tutte rosse e le mani stringono le sedie. Gli “amén” e gli “allelujah” carichi di ardore si sprecano mentre Rozzini, sognante, si gode lo spettacolo ad occhi chiusi e con la bocca semiaperta in una smorfia di piacere. È un momento dall’eco ancestrale che, sul finire della preghiera, si risolve in un senso di vuoto e di formicolìo, e ci fa capire che di tutto ciò c’è poco da ridere. Le testimonianze 3 concludono il trittico liturgico, i cui connotati (musica; preghiera/assolo; testimonianza/racconto/ leggenda) sono il frutto di un métissage etnico, sociale e culturale che oltreoceano dura da quattrocento anni. Dai campi di cotone a via Falcone 1, la rilevanza dell’oralità di stampo afro-americana si manifesta attraverso il corpo, la dimensione comunitaria assorbe l’individuo, l’esperienza trasuda saggezza. Il culto pentecostale risolve tanti problemi in un colpo solo - esistenziali, identitari, escatologici, comunitari - a condizione che…sospendi il pensiero critico e diventi come Gesù. Ogni giorno.
1 Leggasi ['uooooɲi 'ʤooorno]. 2 Dal CD “Gocce dal Cielo”, a cura di UCB – United Christian Broadcasters, gentilmente offertoci dai fedeli al termine del culto.
47
3 Interventi divini della settimana: incidente in autostrada scongiurato, paziente ospedaliero in condizioni disperate salvato, depressione guarita.
48
Cinema e altre eresie a cura di Dario Incandenza
Belluscone. Una storia siciliana ...E quanti film non si sono fatti o non si fanno né si faranno perché la nostra è l'arte meno libera del mondo, mentre arte è sinonimo di libertà, di creazione, di pietà. (Valerio Zurlini)
Come Solo gli amanti sopravvivono e The Canyons, anche Belluscone è una storia d'amore, morte e impotenza. Come loro, esemplifica l'urgenza del cinema oggi, la sua solitudine e la sua resistenza. Franco Maresco, noto per il sodalizio artistico con Ciprì e per chi scrive il più indispensabile dei registi italiani dell'ultimo ventennio, ha portato a termine un secondo lungo dopo lo splendido esordio in solitaria di Io sono Tony Scott. Ed è un film finito e compiuto in barba a tutti i vaticini negativi, agli incidenti produttivi e alle avversità politiche che ne hanno ostacolato lo sviluppo (e che continuano tutt'ora). Doveva essere un'inchiesta sulle relazioni pericolose contratte tra l'ex premier e Cosa Nostra, con già molte ore di girato raccolte, ma quando Maresco s'innamora platonicamente dell'impresario Ciccio Mira, figura d'altri tempi nel diorama siculo-forzista, il suo film decide di centrarlo non più su Berlusconi ma su “Belluscone”, ovvero sulla sua trasfigurazione siciliana, così evidente nel mondo delle feste di piazza, tra canzoni in suo onore e sottintesi criminali. Titolo alternativo:
Pure con quel feroce senso del grottesco che ha reso indimenticabile il suo cinema, la farsa antropologica di Belluscone registra un'autentica mitografia dell'assurdo, sfogliando vecchi e nuovi modi di far politica, spettacolo, mafia e tv. Ma nel raccontare il legame a doppio filo tra la Sicilia e un politico/showman che ha devastato l'Italia ad ogni livello possibile, Maresco non pretende di spiegarci in che mondo viviamo, preferendo illuminarlo di luce riflessa, crivellato di reticenze e buchi neri. È questa un'opera di coraggio inaudito per un cineasta che da Palermo non ha intenzione di schiodarsi, capace di sparire dal suo stesso film per poterlo concludere, lasciandolo alla deriva tra fiction, autoritratto in absentia e documentario, così che si slacci in una forma aperta e si metta in paradossale inseguimento del suo autore, perso nell'isolamento e nella malattia. Ed ecco il film: un fallimento perfettamente riuscito, che nello sfidare miseria e senso del ridicolo appartiene tanto a chi filma quanto alla realtà filmata. Un miracolo.
Il colpo di grazia [proposto da Tatti Sanguineti]
Vibravoid from germany - The Last Fight sabato 11 - Blues against Youth + Luchino Verdena DJSet sabato 18/10 - Nociva + Endrigo
venerdì 3 -
sabato 4
martedì 21/10 - L'INTERNAZIONALE rassegna di musica estera
QUI (Ipecac Records/MIke Patton) from los angeles
- CUT! - Jukebox Umano sabato 1/11 - Ela Stiles venerdì 24/10
sabato 25/10
from australia
I rapporti dell’agente John Terrible
51
SEZIONE ANTI-CALCIO Il calcio è poesia ma è anche lo sport popolare italiano: dalle stalle allo
Calcetto aziendale
Hai quarant’anni e i tuoi colleghi organizzano la partita in palestra ogni martedì sera: zio tu fai schifo, non hai le skills, sbagli gli stop più elementari e l’unica volta che sgusci dalla difesa avversaria ci riesci grazie al fatto che sei sudato allammerda e quindi scivoloso come un pesce.
Italcementi
Quest’estate ho contato 6 giornate di sole e le ho passate tutte in piscina. Peccato che ogni volta ci fossero una cifra di 16enni in calore, pettinati come scemi a tirare fortissimo bombe a caso in mezzo alla gente.
Grumellese
Categoria esordienti anno 1992. Tu eri un dodicenne con voce bianca, alto un metro ed una banana e con una banana grande come le caramelle-banana del caramellaro. Quando giocavi contro il Grumello sfidavi gente nerboruta, barbuta e tamarrissima che si fumava le sigarre in halftime.
stadio il football può fare cagare normale, molto cagare o cagarissimo.
Calcio Merda
Situazione da campetto che si verifica quando la tua squadra segna e gli avversari ripartono subito in contropiede senza battere il kick-off. Un classico quando sfidi dei miserabili.
Serie A
In Italia di Serie A ci sono solo le strappone dei giocatori.
Coppietta a Sharm
Stupido e più stupida vanno al villaggio vacanze e mentre il coglione giuoca a calcio con i tamarri di Roma e di Napoli, l’animatore scassa indisturbato la penetrabilissima difesa della tipa.
Oratorio Anni 80
Potevi vedere dei maledetti giocare a calcio per interi pomeriggi con addosso il giubbino che ti dicevano se segni è gol nostro e tu ti incazzavi come una lontra. Le pischelle giocavano tutone (in tuta) ad elastico vicino al tuo campo e quando il pallone finiva da quelle parti allungavi le mani, e tu te ne tornavi indietro con una girandola di schiaffi.
52
Saporismi a cura di Buzz Cattaneo
In realtà non sei vegan
L’altra sera a cena con amici, proprio mentre ordinavo un filetto, con cottura rigorosamente al bleu, ho potuto cogliere, proveniente dal tavolo accanto al mio, un (nemmeno troppo sommesso) moto di critica verso il mio amore per la carne al sangue. Mi volto incuriosito per scoprire che tanto astio proveniva da una gracilissima ragazzina a cena con i suoi ecofriendly-veganchic-Appleupgraded genitori. Dopo un ulteriore incomprensibile brontolio, la ragazzina conclude l’invettiva con un (ben scandito) “assassino”. Non contenta, sfodera rimpettita il suo telefono, protetto da cover sulla quale campeggia la scritta MEAT IS MURDER; il tutto con buona pace dei genitori, che sorridono orgogliosi, mostrando come gli spazi fra i denti possano egregiamente funzionare da temporanea dispensa per l’insalata. Ora, non ho nessuna intenzione di iniziare discussioni “rovinacena” infinite su/con vegetariani e/o vegani: vorrei solo rispondere a tanto accanimento con una lista di tutte quelle cosettine che difficilmente vengono associate all’origine animale, e che invece pensa un po (mi limiterò ai bovini o la lista sarebbe infinita). Dal grasso derivano: gomme da masticare,
candele, detergenti, deodoranti, cosmetici, profumi, pastelli, plastica, biodiesel, medicine, antigelo e fertilizzanti. Il letame ci regala: fertilizzanti, azoto e fosforo. Col latte abbiamo imparato a creare: adesivi, plastica, cosmetici e medicinali. Corde per strumenti, corde per racchette, ormoni e vitamine arrivano dagli organi interni. Da zoccoli e corna otteniamo: shampoo, laminato, compensato e limette per unghie. Ah ragazzina, ti piacciono le miscele per torte da preparare la domenica con la mamma? Ecco quelle sono fatte con il sangue delle mucche , assieme agli inchiostri alimentari per colorare le torte stesse e ai prodotti che (considerando l’odore di mentolo che arriva dalla sua spaziosa fronte) tuo padre utilizza per combattere la calvizie. La tua mamma è tanto bella perché usa creme antirughe che derivano dal cervello di una mucca e, per quanto riguarda zucchero, vetro, prodotti tessili, gelatina, caramelle e confetti, devi cercarne l’origine nelle ossa, nel pelo e nella pelle. Ah, in ultimo: l’inchiostro con il quale hanno stampato la scritta sulla tua cover… Trasuda sangue!
Ps: Ovviamente non racconterei mai tutto questo ad una ragazzina: buon per lei che ha delle idee che vanno oltre Candy Crush. Valga da monito per i genitori: tenete buoni i vostri veganini o rovinerò la vostra cena senza glutammato.
54
Primizie Musicali Locali
Urban Sound The Blues Fingers — The Blues Fingers A cura di Alessandro Monaci e Piero Giostra
Questa non è una recensione di un concerto e neanche di un EP. Questa non è un’intervista. È un po’ di tutto questo.
Un mercoledì di settembre, all’ombra del Palazzo della Prefettura, quattro signori fanno il blues. Tutt’intorno gli avventori-tipo di via Tasso e delle calende settembrine: parvenu abbronzatissimi ed in camicia bianca, turisti inglesi tardoestivi, coppie omosessuali e relative amiche attraenti che sorseggiano bevande colorate. Risuonano note famose e famosissime, da Hendrix a B.B. King, passando per qualche brano originale che non ha nessuna intenzione di slegarsi dagli stilemi del genere. «Il jazz è ricerca, il blues è tradizione, e se gli togli lo shuffle* diventa qualcos'altro. Le prospettive di questa musica sono sicuramente legate alla tradizione. Sulla possibilità di rinnovarsi e fare cose nuove non so. È una bella domanda, ma non ho risposte». Scopriamo che il chitarrista – cantante in realtà è un medico e che appartiene a quel gruppo di bizzarri energumeni che per diletto scalano le montagne. «Faccio un lavoro particolare, in cui tutti i giorni sei a contatto con realtà difficili. Suonare però significa avere davanti delle persone che in quel momento stanno bene e si stanno divertendo. È uno stacco completo. Tant'è che mentre suono evito di dire il mestiere che faccio, non mi piace che le persone mi identifichino col mio lavoro quando sono sul palco. In quel momento sono un musicista. Poi ovviamente un musicista esprime la sua vita, sia che faccia il medico, il panettiere o la guida alpina». Il concerto è, salvo rare eccezioni, un lungo, appassionato elogio al linguaggio del blues afroamericano in equilibrio sul filo dello shuffle*. *shuffle: pronuncia ritmica dondolante, oscillatoria, origine dello swing e del tipico groove impiegato nel blues.
«Alla fine il blues arriva perché è la radice di tutto il resto. Tutti noi siamo cresciuti col rock. Siamo tutti avvezzi a sentire la musica nera: c'è molto swing nella nostra musica». La passione, l’emotività ed il bisogno di esprimersi emergono eloquenti dallo sguardo del nostro nuovo amico, che non sarà un musicista professionista, ma conosce il fatto suo. «La chitarra è prosecuzione di come tu stai in quel momento. Il blues si intendeva come demone che ti possiede. È lui a scegliere te». Il loro primo EP, comunque, è uscito l’undici settembre ed è scaricabile da iTunes. Amori perduti, riflessioni socio-esistenziali e una sincera volontà di resistere alla crisi del genere.
Doppia K— Pieno di vita Recensione a cura di Piero Giostra Fin dagli anni ’90, cioè da quando il rap è approdato in Italia, la musica di Doppia K si è ritagliata una presenza minoritaria ma indiscutibile. Attraversando le ere della cosiddetta “old school” fino a Emis Killa e i recentissimi – quanto inquetanti – “nuovi talenti” (chi ha mai sentito Bello FiGo?), il rapper nostrano ha intrapreso un percorso che, rispetto agli stilemi del genere, va sicuramente fuori dall’ordinario. Pieno di vita, secondo album solista dopo un’infinità di demo e collaborazioni varie, conferma tale tendenza. Innanzitutto, le liriche: positività, cultura alternativa e reminiscenze adolescenziali sostituiscono la narrativa del disagio urbano, dei soldi, delle fighe eccetera. Fa strano ascoltare un rapper mentre ti parla dell’orto e del vivere sano, mentre ti dice che “lamentarsi non conviene” e che la natura e gli amici veri sono il sale della vita. Le parole di Doppia K di certo non sono taglienti; tratteggiano piuttosto l’indole di un sognatore e, forse, la necessità di una ripartenza, di una seconda giovinezza creativa. Una menzione a parte spetta all’ultima traccia del disco, Camminando nel Paese, una coinvolgente prospettiva della disarmonia fra soggetto e comunità alienata dalle proprie consuetudini, arricchita nel ritornello anche dalla voce della compagna dell’artista, Klaudya2k. La musica, tutta suonata, non si limita certamente a fare da base alla prestazione del rapper. Una vivace miscela di funk, rock e orizzonti sintetici è stata arrangiata ed interpretata da manuale, grazie anche ai musicisti di grande esperienza che vi hanno partecipato (Michele Agazzi, Ruggero Bosso, Stefano Guidi). E forse è proprio la scelta di questa sonorità, così lontana dalla consueta (e spesso sfibrata) base digitale, a conferire al disco un'unicità che aspetta solo d’essere appuntita un poco.
55
OGNI SERA NE TROVI UNA NUOVA CHE TI FARÀ IMPAZZIRE BIONDE, ROSSE, BIANCHE, NERE, CORPOSE, CRUDE, ACIDE BGBIRRA IL BORDELLO DELLE BIRRE L’UNICO A BERGAMO
BGBirra Via Ghislandi 1A 7 (piazza S.Anna) BERGAMO Tel: 035.232590 email: shop@bgbirra.it
Orari aperura: LUN-VEN dalle 16:00 alle 24:00 SABATO dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 24:00
Last 5 Tracks a cura di GroS
57
KETTY PASSA Questa è una rubrica musicale e funziona così: scegliamo qualcuno che con la musica ci lavora, suoniamo al suo campanello, sbirciamo a tradimento nel suo device e ci facciamo raccontare gli ultimi 5 pezzi ascoltati. Il tutto registrato in un video, che ti puoi guardare col tuo, di device.
GUARDA LA VIDEOINTERVISTA
Ketty Passa è una cantante e song writer milanese, molto attiva anche come dj. Ecco, vi consiglio vivamente le sue serate She Devil all'Atomic Bar di Milano. Ha un passato recente anche in tv con Deejay tv e in radio a Radio Popolare. Ora sta lavorando al suo prossimo disco solista: sarà un lavoro molto originale,
Róisín Murphy Mike Patton & Jeniffer Charles M.I.A. x The Partysquad x KENZO Kimbra Bad Religion
mi dice, e io sono sicuro che farà un sacco di concerti perché dal vivo spacca. Tra l’altro la si può vedere cantare in giro con i Rezophonic, la superband che ha il progetto di portare l'acqua nei posti dove non ce n'è. Queste sono le sue ultime 5 tracce ascoltate da lei.
1 2 3 4 5
Rama Lama (Bang Bang) Sex I Am "Y.A.L.A." 90s Music The Day the Earth Stalled
CENTRO FIERA CHIUDUNO
NOVEMBRE
Via Martiri della Libertà dalle 10.00 alle 24.00
NOVEMBRE
IN COLLABORAZIONE CON
Rubrica di filosofia contemporanea a cura di GroS
C
G
C
59
D (& S)
C'è gente che dicono (e scrivono)
«Ma tu hai fatto la donazione per la SLA dopo l'Ice Bucket Challenge?» «No, però gli ho dato visibilità» (Coerenza di Massimo R.) Ma il casco lo vuoi per la strada o per la Muntanbai? Per la Muntanbai! (Dialogo nel negozio di ciclismo) La vita è come il Tour de France: in salita devi salire col tuo passo, se segui gli altri scoppi. (Consiglio della vita di Johnny F.) Praticamente i vietnamiti fanno da mangiare di merda e imboscano tutto sotto a delle foglie. (Commento di un italiano nel vedere ogni volta il piatto ornato con delle foglie) Abbiamo cagato insieme fuori dal Rocket quindi apposto così. (Francy B. mi parla della sua amica Elena che alla fine non è così fighetta)
Deve avere sempre qualcosa in bocca... come la mamma! (Francy B. Mi parla di suo figlio) Volevo dire all'uomo della mia vita che si sta perdendo gli anni migliori delle mie tette e del mio culo. (Eva E.Z. ci avvisa su Facebook che è ancora single) A me non piacciono i negri! Non lo dico per razzismo... (Daniel S. non è razzista) Mirella se tiri su ancora i pantaloni ti escono le braccia dalle tasche. (Ezio M. da consigli su come indossare propriamente i pantaloni) Imboccatevi le maniche perché la vita è proprio questo, abituatevi a superare ogni momento di difficoltà e di scazzo, che le gioie continueranno a venire. (Consiglio di Carlo B. ad una coppia di fidanzati in crisi)
Bergamo Scienza 2014
Uno scrittore americano con la bandana una volta raccontò: due giovani pesci a spasso nel mare incontrano un pesce anziano che domanda: “Allora ragazzi come è l'acqua oggi?”. Cosa diamine è l'acqua? Questa è la risposta dei due sprovveduti. Anche se siete pesci fuor d'acqua nel mare magnum della Scienza andateci a BergamoScienza. Musica, teatro, avventure acquatiche e tanto altro.
SABATO 4
09:30 Le infinite vie del linguaggio (PARLIAMO DI SCIENZA) Studio delle strategie di comunicazione efficienti 11:15 Il movimento è benessere
LUNEDI 6
21:00 Immaginando l'urbanità (CHE SPETTACOLO LA SCIENZA)
Proiezione del film Urbanity/ies
MARTEDI 7
(SPERIMENTIAMO LA SCIENZA)
Camminata lungo le mura e in Piazza Vecchia con ginnastica 15:00 Giocaenergia (CHE SPETTACOLO LA SCIENZA) Spettacolo teatrale per i più piccoli 21:00 Caduti nella rete (PARLIAMO DI SCIENZA) Bufale e disinformazione scientifica
DOMENICA 5
11:00 A suon di musica (CHE SPETTACOLO LA SCIENZA) Le scuole di musica di Bergamo in concerto 15:00 Si può riparare il cervello? (PARLIAMO DI SCIENZA) Conferenza sui trapianti cellulari
21:00 Da Petra alla metropolitana di Roma e Napoli (PARLIAMO DI SCIENZA) I beni culturali e la loro salvaguardia
MERCOLEDI 8
21:00 Il Mondo del Silenzio (CHE SPETTACOLO LA SCIENZA) Proiezione del film di Jacques-Yves Cousteau e Luis Malle
VENERDI 10
20:45 Caffè Scientifico (SPERIMENTIAMO LA SCIENZA) Incontro con Renato Pettoello
21:00 Il colore: 4000 anni di esperimenti e scoperte (PARLIAMO DI SCIENZA) Analisi scientifica di 4000 anni di opere d'arte
SABATO 11
15:00 Le radiazioni che salvano la vita (SPERIMENTIAMO LA SCIENZA) Conferenza e mostra sugli effetti positivi delle radiazioni 21:00 Ma la palla è rotonda? (CHE SPETTACOLO LA SCIENZA)
Riflessioni di fisica sul gioco del calcio
DOMENICA 12
09:30 La bellezza salverà il mondo? (PARLIAMO DI SCIENZA) Conferenza sull'alimentazione e la diversità 10:00 Open Day al Museo (SPERIMENTIAMO LA SCIENZA) Visita guidata al Museo Civico di Scienze Naturali Caffi 15:00 Sperimentazioni animale? Come va avanti la medicina (PARLIAMO DI SCIENZA) Tavola rotonda sul tema della sperimentazione animale
LUNEDI 13
21:00 Il Vecchio e il mare (CHE SPETTACOLO LA SCIENZA) Proiezione del film di John Sturges
MARTEDI 14
15:30 Start Cup Bergamo: Idee di impresa in gara (PARLIAMO DI SCIENZA) Esposizione dei progetti e premiazioni
MERCOLEDI 15
21:00 Le avventure acquatiche di Steve Zissou (!!!) Proiezione del film di Wes Anderson
GIOVEDI 16
21:00 Contaminazioni Contemporanee (CHE SPETTACOLO LA SCIENZA) Viaggio nell'immaginario sonoro contemporaneo - Trio Medioeval
VENERDI 17
19:30 Che spettacolo questa cena (CHE SPETTACOLO LA SCIENZA)
Può un computer gustarsi una sogliola? 21:00 200 milioni di anni fa: il mare a Bergamo (PARLIAMO DI SCIENZA) Conferenza sull'evoluzione del territorio bergamasco
SABATO 18
15:00 Leonardo missione Luna (PARLIAMO DI SCIENZA) Uno dei progetti di Leonardo Da Vinci era raggiungere la Luna 21:00 Luca Parmitano si racconta (PARLIAMO DI SCIENZA) Incontro con l'astronauta italiano dell'ESA
DOMENICA 19
16:30 Energia: ricerca, innovazione e sostenibilità (PARLIAMO DI SCIENZA) Conferenza sulle nuove frontiere dell'energia 21:00 Pietro Antonio Locatelli: l'arte e la scienza del violino (CHE SPETTACOLO LA SCIENZA)
Brani eseguiti dai musicisti dell'Istituto Superiore di Studi Musicali Gaetano Donizetti
Il programma completo qui:
bergamoscienza.it
circolo culturale M.R.S. a.n.s.e.l. via galimberti 6, BERGAMO TESSERA 6 E valida da settembre 2014 ad agosto 2015
t 10 oMatde Sofa Plastic Cosmos Glass 5E azione
consum
t 17 oClt ub
Boxerin Tarantola il Re E ituz. uto ist
4
t 24 nocertBlues e Bud Sp n io Explos
tion Attribu
ituz. uto ist
10 E
contrib
contrib
obbl.
7 nimoalvs
n Fast A w Kids Ono o And Sl z. 8 E
8 nnoah v
S Bol & nero t n o M e uz. 10 E it uto ist
contrib
itu uto ist
contrib
I n d ie
d ru s o
OTTOBRE Venerdi 3 16:00 Pigmenti (WORKSHOP) Workshop di pittura murale a cura di Mattia Lullini, artista e muralista internazionale 18:00 Station Cafè/Treviglio (MOSTRA) Inaugurazione mostra "GOSTS" di Vì 20:30 Campo Sportivo/Bratto (FOLK) Pegher Fest Giovani w/ Interno 5 + Charlie and the Cats 21:30 Bloom/Mezzago (STONER) Low Desert Punk + Herbamate + Quiet Confusion + OJM + Alce Tambourine Lover + Dj Henry Rocker Pub/Barzana (TRIBUTE) AC/4C, tributo agli AC/DC ARCI Fuorirotta/Treviglio (LIVE) Elemento 38 22:00 Live/Trezzo sull'Adda (REGGAE/ DANCEHALL) Capleton, 15€ Joe Koala/Osio Sopra (PSYCHEDELIC) Vibravoid Polaresco/Cafè de la Paix (ALTERNATIVE) LUME + Fredryck Paysden and the Kaleidoscopes + Guests Live O'Dea's (TRIBUTE) Riders on the Storm, tributo ai Doors 22:30 Tin Pan Alley/Bariano (JAZZ) Max Sansini, trio jazz anni '30, possibilità di cena prima del live Druso Circus (TRIBUTE) Giannissime, tributo a Gianna Nannini, dalle 00 Druso Disco Strass, Fluo w/ Point Break DjSet 23:00 Up Set/Seriate (ELECTRO/HIP HOP) Sabotage opening party w/ Astronomar, from Los Angeles 23:30 Lams Club/Petosino (TECHNO) Monkey Party presents: The return of Ciccio aka Mike Krutch
Sabato 4 16:00 Gamec (SILENT DISCO) Museo aperto e silent disco per 12 ore dalle 16 alle 4 di notte Pigmenti (ALL DAY LONG) Workshop di pittura murale a cura di Mattia Lullini 17:00 Libreria Incrocio Quarenghi (FOTOGRAFIA) La Cina e i suoi vicini, di Paolo Longo - incontro con l’autore 18:30 Ein Maß/Montello (BIRRA) Degustazione birre italiane 21:30 Menez Music Cafè/Martinengo (CROSSOVER) Colbacco's Party + Micro Touch Magics Ninfea/Spinone al Lago (ROCK) Run Rock 80/90 22:00 Live/Trezzo sull'Adda (TAMAR) Zarro Night w/ Brothers + Hotel saint George, 18€ drink Joe Koala/Osio Sopra (ROCK) The Last Fight Clash Club (ELECTRO ROCK) The Cyborgs + Wallace Boys + Radio Noir, up room hip hop w/ Joe Cagliostro Edoné (DJ SET) Welcome Erasmus Party, Dj Santo & Epo The Thaker Druso Circus (TRIBUTE) Move Over, "Cosmic Blues" cover Carmen Cangiano & The Wallops, omaggio Janis Joplin 22:30 Tin Pan Alley/Bariano (SOUL) Soul Station live 23:00 Polaresco (DJ SET) Trash come una Rosa Amigdala/Trezzo sull'Adda (DJ SET) Season Premiere w/ Laserblast Upset/Seriate (TRASH) Asian Trash party w/ I Tarzanelli 23:30 Lams Club/Petosino (AFRO) Percussion night! Dj set: Borgo, Pier Kuce, Wips Under Music Club/Seriate (ELECTRO) Stay Calmo w/ Pigro On Sofa + Gipsyguy
Domenica 5
Martedi 7
09:00 Piazza Brembana (ALL DAY LONG) Festa del Brembo e sagra della trota 10:00 Como (SPORT) 108a edizione "Giro di Lombardia", partenza da Como e arrivo nel centro di Bergamo 10:30 Libreria Incrocio Quarenghi (LABORATORIO) La piccola officina delle storie per bambini 16:00 Pigmenti (ALL DAY LONG) Workshop di pittura murale a cura di Mattia Lullini, artista e muralista internazionale Patty&Selma (BIRTHDAY) Silent, Exile & Cunning acoustic live 18:30 Bloom/Mezzago (RETE) Social is Network con la cooperativa Il Visconte di Mezzago, prima e dopo RadioMontevecchia Crew dj set 21:00 Circolo Maite (TEATRO) “Boccaccio innamorato” di Luna e Gnac teatro Druso Circus (JAZZ) World Latin Jazz 21:30 Polaresco (CABARET) Mr. Freddolo, L'uomo ghiacciolo
20:45 Teatro Sociale (INCONTRO) Essenzialità. Riflessione di Mauro Magatti, sociologo Cinema Conca Verde (CINE) Proiezioni in lingua originale con sottotitoli in italiano, "Batad" di Benji Garcia 21:00 Tin Pan Alley Accademy/Bariano (CORSO) Inizio corso tecnico del suono, previa iscrizione Circolo Maite (LIVE) Giacomo Toni live 22:00 Live/Trezzo sull'Adda (POWER METAL) Edguy + Unisonic, 30€
Lunedi 6 10:00 Punto d'incontro Arte/ Inzago (FOTOGRAFIA) Apertura candidature fotografi per Progetto Meteora, 26 ottobre, info progettometeora@gmail. com 19:00 Café de la Paix (PERCORSO GIOVANI) Incontrarsi per... essere protagonisti 21:00 Clock Tower Pub/Treviglio (CANTAUTORE) Shawn Jones, cantautore americano
Mercoledi 8 16:00 Tin Pan Alley Accademy/ Bariano (CORO) Inizio coro Sinfonia, previa iscrizione 18:00 Via Cordussi (LIVE PAINTING) Pigmenti presenta Mattia Lullini live painting con aperitivo e dj set 19:00 Teatro Donizetti (OPERA) Tosca 21:00 Druso Circus (CENA) Druso al sugo Sala Agliardi/Cologno al Serio (VINO) Inizio corsi degustazione vino, a cura di progettocologno Mamo's (ESOTERISMO) Cartomamo's, lettura gratuita dei tarocchi Cinema Conca Verde (CINE) "La sedia della felicità" di Carlo Mazzacurati Cinema Conca Verde (CINE) "La sedia della felicità" di Carlo Mazzacurati 22:00 Live/Trezzo sull'Adda (MUSIC GODS) Flying Colors, band composta da Steve Morse (Deep Purple) e Mike Portnoy (Dream Theater) e altri, 30€
Giovedi 9 18:30 Sotto Il Monte (OKTOBERFEST) Festa con stappo della prima botte, cucina tipica 20:45 Teatro Serassi/Villa d'Almé (MOLTE FEDI SOTTO LO STESSO
Adriano Olivetti: il sogno possibile. Con Laura Curino, Mariella Fabbris e Lucilla Giagnoni 21:00 Ca del Fasà (ACOUSTIC) Concertini semi-improvvisati in meno di 30 metri quadrati Joe Koala/Osio Sopra (REGGAE) Selezione di vinili Reggae Fever w/ Dread Lion Jam Shakespear Cafè (CABARET) Ritrovo di artisti, cabaret e palcoscenico aperto ad aspiranti cabarettisti 22:00 Live/Trezzo sull'Adda (COSPLAY) Cristina D'Avena & Gem Boy Show, cosplay party, 15€ Officina 43/Castel Rozzone (TRIBUTE) Paolo Grassi e i musicisti a manovella, tributo a Vinicio Capossela Druso Circus (TRIBUTE) Blueside, omaggio a Tom Waits CIELO)
Venerdi 10 09:00 Sentierone (ALL DAY LONG) Mercatanti in fiera, esposizioni e bancarelle da tutto il mondo 15:00 Fiera di Bergamo (MONTAGNA) Fiera Alta Quota 18:30 Sotto Il Monte (OKTOBERFEST) Cucina tipica 20:30 Teatro Donizetti (OPERA) La Tosca 20:45 Auditorium Modernissimo/ Nembro (CONCERTO) Lezione concerto di musica Klezmer 21:00 Bloom/Mezzago (FUNKY) Orso Maria Moretti + Full Moon Party by Giabe Selecta
21:00 Ein Maß/Montello (CENA) Costata di fassona piemontese, su prenotazione 21:30 Associazione ARCI Fuorirotta/ Treviglio (READING) Drizzate le orecchie, reading con Francesca Genti e Paolo Gentiluomo Rocker Pub/Barzana (TRIBUTE) Ligastory, tributo a Ligabue 22:00 Edoné (DJ SET) Hangover, Stefan G., commercial house O'Dea's (LIVE) 1st Class Passengers Druso Circus (INDIE) Plastic Made Sofa + Glass Cosmos Station Cafè/Treviglio (ACOUSTIC) Alchimia Sonora 22:30 Tin Pan Alley/Bariano (LIVE) Nice Price live 23:00 Under Music Club (TECHNO) Bauhaus Party, Alex Niggeman (Pokerflat/Get Physical/ Watergate berlin) + Boski Amigdala/Trezzo sull'Adda (DJ SET DNB) Dnb, Aphrodite 23:30 Lams Club/Petosino (TECHNO) Dj set pure techno night
Sabato 11 08:00 Chiesa del Patronato San Vincenzo (MOLTE FEDI SOTTO LO STESSO CIELO) Lectio con Don Davide Rota 09:00 Sentierone (ALL DAY LONG) Mercatanti in fiera, esposizioni e bancarelle da tutto il mondo 10:00 Fiera di Bergamo (MONTAGNA) Fiera Alta Quota 11:00 Gamec (ARTE) Renaud Jerez, Lolita Lempicka 17:30 P.zza Garibaldi/Caravaggio (ART) Giornata del Contemporaneo 18:00 Spazioarte/Viamoronisedici (ARTE) inaugurazione della mostra personale di Italo Chiodi "Interferenze visive"
18:30 Ein Maß/Montello (DJ SET) 2° Anniversario del locale: aperitivo con 8 spine diverse 20:00 ARCI Fuorirotta/Treviglio (CENA) Cena al buio 21:00 Bloom/Mezzago ('90) VHS Worst Saturday Night Since 1990, 5€ Amigdala/Trezzo sull'Adda (LIVE) Live Band – Animal Farm Dj Set Menez Music Cafè (OZZY) Mr Madman, tributo a Ozzy Osbourne Palazzo Gallavresi/Caravaggio (ARTE) Io Caravaggio 2014 Settimana del Contemporaneo 21:30 Tacco 12 / Bergamo (ACUSTIC) Riki Cellini & Valerio Baggio Ninfea/Spinone al Lago (LIVE) Musica dal vivo Sotto Il Monte (OKTOBERFEST) Fuochi d'artificio 22:00 Druso Circus (TRIBUTE) Columbia, tributo Oasis
22:00 Joe Koala/Osio Sopra (LIVE / DJ SET) Blues Against Youth + Luchino Verdena Dj Set Clash Club (BOMB THE BASS) Double-S + Dj Quista. Up room: indie pop w/ Radio Noir Edoné (LIVE) Bergamo Sottosuolo w/ The Kaams + Hibagon, release party Skin Fantasies (POST PUNK CORE) Tongues + Remover 22:30 Tin Pan Alley/Bariano (ROCK BLUES) Roll On Time live CSA Pacì Paciana (DUB) Prince Healer meets ABA Shanti-I 23:00 Koko's Club/Seriate (DUBSTEP/ TECHNO) VialeRossiProject W/ Culprate & Maksim Daho Club/Dalmine (INDIE-ROCK/ BRITPOP) Dear Bear w/ Mattia Barro from L'Orso acoustic live set + Dj Set all night 23:30 Lams Club/Petosino (AFRO) Afro Story: Dj set di Borgo, Pier Kuce, Wips
12 Ottobre 1960 STESSO ANNO
STESSO GIORNO
Come illustrato dall'incontestabile fotomontaggio, quel giorno d'ottobre c'era chi brandiva una scarpa contro un rivale politico, ma anche chi, un poco più attrezzato, brandiva una spada giapponese.
Hai capito poco? L’11 ottobre 2014 clicca su ctrlmagazine.it. Il nome della rubrica è “Stesso anno, stesso giorno”. Capirai di più.
Domenica 12 09:00 Sentierone (ALL DAY LONG) Mercatanti in fiera, esposizioni e bancarelle da tutto il mondo 10:00 Teatro San Giorgio (TEATRO) Festa di apertura della stagione Fiera di Bergamo (MONTAGNA) Fiera Alta Quota 10:30 Libreria Incrocio Quarenghi (SEMINARIO) Una poesia per il corpo, seminario di armonia gestuale con Piera Principe 12:00 Sotto Il Monte (OKTOBERFEST) Mercatino, pranzo bavarese e birra Müllerbräu, la sera aperitivo con Miss e Mr Oktoberfest e concerto delle Giannissime, tributo a G. Nannini 15:30 Teatro Donizetti (OPERA) La Tosca 18:00 Bloom/Mezzago (TEATRITIVO) Aperitivo con improvvisazione teatrale 21:00 Circolo Maite (TEATRO) "Variegato all'amore", spettacolo teatrale di Andrea Tibaldi, con Federica Bognetti 22:00 Druso Circus (DRUSO WORLD) Sean Jones
Lunedi 13 19:00 Café de la Paix (LIBERA) La mafia nella storia, uno sguardo al passato per un impegno nel presente. Con Nando Dalla Chiesa, Presidente di Libera 20:00 Via San Giorgio (DANZA) Il Canto del Corpo, lezione di teatro-danza 20:45 Cinema Conca Verde (CINEMA) Cinema in lingua, "12 Years a slave" 21:30 Clock Tower Pub/Treviglio (ROCK BLUES) Stefano Galli, Showcase di presentazione del nuovo album "Focus"
Martedi 14 20:00 San Lupo/Via Pignolo (AUTUNNO INVERNO) d-kola presenta Fall Winter 2014, San Lupo in performance, Mistica Femminilità 20:45 Teatro Serassi/Villa d'Almé (EMERGENCY) Indignazione. Riflessione di Cecilia Strada, Presidente di Emergency Cinema Conca Verde (CINE) Proiezioni in lingua originale con sottotitoli, "With you, without you" di Prasanna Vithanage 21:00 Circolo Maite (INCONTRO) Incontro con il giornalista Giulietto Chiesa sulla crisi in Ucraina
Mercoledi 15 21:00 Druso Circus (CENA) Druso al sugo Ein Maß/Montello (CENA) Serata fiorentina Cinema Conca Verde (CINE) "Alabama Monroe" di Felix Van Groeningen 21:30 Mamo's (LGBT) "Speed Gayte" for women Edoné (POWER POP) Radiolution Live, The Rubinoos, from San Francisco, California 23:00 Under Music Club (?) The Box, opening party. Dress code: black
Giovedi 16 21:00 Ca del Fasà (ACOUSTIC) Concertini semi-improvvisati in meno di 30 metri quadrati Circolo Maite (ACOUSTIC LIVE) Charlie Rayne e Robert Leslie
21:00 Joe Koala/Osio Sopra (REGGAE) Selezione di vinili Reggae Fever w/ Dread Lion Jam Shakespear Cafè (CABARET) Ritrovo di artisti, cabaret e palcoscenico aperto ad aspiranti cabarettisti 21:30 Edoné (TEATRO) Il Giovedì dei Curiosi pres “Otello” di Davide Lorenzo Palla, accompagnamento live di Tiziano Cannas 22:00 Officina 43/Castel Rozzone (ITALIAN SWING) Brilantina Druso Circus (TRIBUTE) The God The Gost The Man & The Guru, tributo Nick Cave
Venerdi 17 20:45 Auditorium Modernissimo/ Nembro (CONCERTO) Lezioneconcerto di musica persiana con il gruppo Laudanova 21:00 Bloom/Mezzago (ROCKABILLY) Bloombarry Hill w/ Ruky'v Bryuki (Ucraina) + Dj Andy Fisher + Dj Sleepy Gene (from Get Rhythm), 5 euro Teatro Creberg (LIVE) Francesco Renga, 45 euro 21:30 Invisible Show (AMBIENT NOISE) Drekka (USA), Info invisibleshow.tumblr.com Rocker Pub/Barzana (HARD ROCK) Bulldog, cover band 22:00 Live/Trezzo sull'Adda (METAL) Accept, unica data italiana, 30€ Edoné (REGAE) Bergamoreggae Amigdala/trezzo sull'Adda (REGGAE DANCEHALL) Jammin', Shame & Skandal, Brianza Rappers, Sdm Family O'Dea's (TRIBUTE) Anderson Council, Dark Side Of The Moon Side B (tributo Pink Floyd) Druso Circus (INDIE DRUSO) Boxerin Club + I Re Tarantola
22:30 Tin Pan Alley/Bariano (ROCK BLUES) Bru Bos Band live, possibilità di cena prima del live 23:00 Open Space/Curno (TECH HOUSE) Harmony (2nd step) in collaboraz. con Outcast Torino 23:00 Up Set/Seriate (ELECTRO/HIP HOP) Sabotage w/ Canblaster (from Paris) & Looney Goons 23:30 Lams Club/Petosino (TECHNO) Monkey Party presents Urban Jungle. Ciccio aka Mike Krutch + Metz Maan + Davide Enne + Gerry
Sabato 18 15:00 Camerata Cornello (VISITA) Visita guidata gratuita al borgo medievale di Cornello Circolo Maite (INCONTRO) "Lottavo romanzo", presentazione del libro di Marco Sommariva 16.00 Cinema Conca Verde (CINE) The Lego Movie 21:00 Teatro San Giorgio (TEATRO) Teatro Prova presenta il corso per attore Bloom/Mezzago (DOOM) Saint Vitus + Orange Goblin, 20€ 21:30 Invisible Show (AMBIENT NOISE) Drekka (USA), Info invisibleshow.tumblr.com Menez Music Cafè/Martinengo (PUNK) The Last Confidence + Line Out Ninfea/Spinone al Lago (LIVE) Musica dal vivo 22:00 Joe Koala/Osio Sopra (ROCK) Nociva + Endrigo Clash Club (PSYCHEDELIC) The Vickers, a seguire Dj Brown Barcella + Dj Dedo, up room funk w/ Jopparelli Edoné (PSYCHEDELIC FOLK) The Exhibition Night, News for Lulu + Morning Tea
22:00 Amigdala/Trezzo sull'Adda (POP/ROCK) Donatella, Dj Set Birrificio Mai Visto/Botta di Sedrina (REGGAE) Shanty Sound, Rising Hope Druso Circus (POP ROCK) Still Crazy 22:30 Tin Pan Alley/Bariano (BLUES) Shamano live, possibilità di cena prima del live 23:30 Lams Club/Petosino (AFRO) Girls Party! Dj set di: Borgo, Pier Kuce, Wips; shot omaggio a tutte le ragazze
Domenica 19 10:30 Gamec (ARTE) Conferenza: dell'arte e della musica 18:30 Bloom/Mezzago (BIKE) Esposizione, mostra e incontro per gli appassionati di biciclette
19:00 Invisible Show (CAMERA ELECTRO POESIA) Winter Family (Francia, Israele), Info invisibleshow. tumblr.com 21:00 Druso Circus (TRIBUTE) Ottocento, tributo De André
Lunedi 20 19:00 Café de la Paix (ANTIMAFIA) Paga chi non paga! Incontro con Alessandro Caruso, Presidente dell'associazione Addio Pizzo 20:45 Teatro Qoelet/Redona (INCONTRO) Costituzione e Europa. Con Michele Nicoletti, parlamentare Cinema Conca Verde (CINEMA) Cinema in lingua, "Oh Boy, un caffé a Berlino" 22:00 Arci Ohibò/Milano (ROCK) Stand of Oaks (USA)
Faccia a faccia fra pacifisti e militari, faccia a faccia fra texani e iraniani. Di questi ultimi due resta da capire quali fossero i bellicosi e quali i pacifisti. Comunque sia quel giorno fu patta.
STESSO GIORNO
STESSO ANNO
21 Ottobre 1967
Hai capito poco? Il 21 ottobre 2014 clicca su ctrlmagazine.it. Il nome della rubrica è “Stesso anno, stesso giorno”. Capirai di più.
Martedi 21 20:45 Cinema Conca Verde (CINE) Proiezioni in lingua originale con sottotitoli, "The mirror never lies" di Kamila Andini 21:00 Bloom/Mezzago (SURFER BEAT) Allah-las + Eerie Wanda, 15€ Ein Maß/Montello (CENA) Serata hamburger 21:30 Joe Koala/Osio Sopra (PUNK/ NOISE) Rassegna "L'Internazionale w/ QUI (Ipecac Records/ Mike Patton from USA) 22:00 Live/Trezzo sull'Adda (ROCK) Mr. Big, 35€
Mercoledi 22 21:00 Druso Circus (CENA) Druso al sugo 21:30 Edonè (CANTAUTORE) Andrea Arnoldi & Il Peso del Corpo + Iscariout
Giovedi 23 21:00 Ca del Fasà (ACOUSTIC) Concertini semi-improvvisati in meno di 30 metri quadrati Joe Koala/Osio Sopra (REGGAE) Selezione di vinili Reggae Fever w/ Dread Lion Mamo's (ESOTERISMO) Cartomamo's, lettura gratuita dei tarocchi Jam Shakespear Cafè (CABARET) Ritrovo di artisti, cabaret e palcoscenico aperto ad aspiranti cabarettisti 21:30 Circolo Maite (CANTAUTORE) Hashtag presenta Dino Fumaretto 22:00 Bloom/Mezzago (GRUNGE) Sebadoh, 14€
22:00 Officina 43/Castel Rozzone (BRIT ROCK) Belle Epoque Druso Circus (JAZZ) Pippo Matino Quartet + special guest Flavio Boltro
Venerdi 24 20:45 Auditorium Modernissimo/ Nembro (CONCERTO) musica rom e balcanica con la Caravan Orkestar 21:00 Bloom/Mezzago (PARTY) Elettroswing Circus Mamo's (PARTY) "Happy Birthday Mamo's", 15 anni assieme Amigdala/Trezzo sull'Adda (LIVE BLUES) Live Night, Wangy Blues Machine 21:30 Rocker Pub/Barzana (ROCK BLUES) Bluestouch, cover band 22:00 Joe Koala/Osio Sopra (ROCK/ NOISE) CUT Edoné (DJ SET) Yuppies Night by G9, Dj Mahatma + Dj Pep + Dress code: bauscia, giovani di successo O'Dea's (TRIBUTE) Muse Italian Connection (tributo Muse) Druso Circus (INDIE DRUSO) Bud Spencer Blues Explosion Station Cafè/Treviglio (ROCK) One Rocks Band 22:30 Tin Pan Alley/Bariano (JAZZ) Jazz Cocks live, possibilità di cena prima del live 23:00 Under Music Club (TECHNO) Bauhaus Party, Luca Donzelli (Wow!/Morositas) + Coloppio 23:30 Lams Club/Petosino (EDM) Dreaming tomorrowlands. Dj set di Luca Giossi; una serata all'insegna delle magiche sonorità del più importante festival EDM mondiale
Sabato 25
Domenica 26
21:00 Bloom/Mezzago (LGBTQ) Nostrano Festival, 1° festival gay friendly della Brianza Circolo Maite (TEATRO) "La notte", spettacolo teatrale di Lello Cassinotti 21:30 ARCI Fuorirotta (TRIBUTE) Zu’ Rino Band, tributo a Rino Gaetano Ninfea/Spinone al Lago (TRIBUTE) 100hp, tributo Lucio Battisti 22:00 Joe Koala/Osio Sopra (TUTTO) Jukebox Umano, tutta la musica che vuoi eseguita dai due musicisti che sicuramente vuoi. Powered by CTRL magazine Clash Club (DEMODE') Teppa Bros (Lo Stato Sociale dj set) + Dj Zen. up room: hip hop w/ Ponch CSA Pacì Paciana (GREEN) Festa del Raccolto, Bgreggae presents Arawak Edoné (DJ SET) Royal Rumble w/ John terrible VS franz Barcella Druso Circus (TRIBUTE) Arribalitfiba, tributo Litfiba 22:30 Tin Pan Alley/Bariano (TRIBUTE) Frank Kalabro, tributo a Gary Moore, possibilità di cena prima del live 23:00 Amigdala/Trezzo sull'Adda (TECH-HOUSE) Momento Lab Garage Club/Grassobbio (HARDCORE) The Melodyst (Traxtorm records) 23:30 Daho Club/Dalmine (INDIE-ROCK/ BRITPOP) Supersonic w/ Bond Street Djs + Panda Boyz + Frankie&Flo from Glass Cosmos Lams Club/Petosino (AFRO) Fluo party! Dj set di: Borgo, Pier Kuce, Wips; gadget fluo Under Music Club/Seriate (FEMALE) Pupa & Scintilla
10:30 Sunday Morning/TBA (FOLK POP APOCALYPSE) Orion Rigel Dommisse (USA), info: invisibleshow.tumblr.com Libreria Incrocio Quarenghi (SEMINARIO) Una poesia per il corpo, seminario di armonia gestuale con Piera Principe Cantina Bellavista/Erbusco Franciacorta (VISITA GUIDATA) Visita Guidata e degustazione, su prenotazione 16:00 ARCI Fuorirotta/Treviglio (CINE) Proiezione del film Ghost Town di David Koepp 16:30 Teatro San Giorgio (TEATRO) Silenzio e Rumore, sezione il vivaio dei racconti 17:30 Punto d'incontro Arte/Inzago (FOTOGRAFIA) Progetto Meteora, esposizione di opere di artisti e non, con aperitivo e dj set 18:00 Bloom/Mezzago (LGBTQ) Nostrano Festival, 1° festival gay friendly della Brianza 21:00 Circolo Maite (TEATRO) "La notte", spettacolo teatrale di Lello Cassinotti 22:00 Druso Circus (TRIBUTE) Canzoni a Manovella, tributo Vinicio Capossela
Lunedi 27 19:00 Café de la Paix (ANTIMAFIA) Mafia in casa nostra: la presenza della criminalità organizzata sul territorio Bergamasco. Con Nicola Foresti, Giovani Libera Bergamo 20:30 Auditorium Sala Gamma/Torre Boldone (INCONTRO) Sophie Scholl e i ragazzi della Rosa Bianca. Con Paolo Ghezzi, giornalista e scrittore
20:45 Cinema Conca Verde (CINE) Cinema in lingua con sottotitoli, "The Book Thief" 21:00 Clock Tower Pub/Treviglio (JIMI HENDRIX) Quintorigo Experience 21:30 Maite (ROCK BLUES) Stefano Galli
22:00 Officina 43/Castel Rozzone (GENOVA) Rosso Garibaldi, omaggio ai cantautori genovesi Druso Circus (MORRICONE) Jueves Tarde
Martedi 28
Venerdi 31
20:45 Teatro Qoelet/Redona (INCONTRO) Costituzione e straniero. Con Lorenza Carlassare, giurista e costituzionalista Cinema Conca Verde (CINE) Proiezioni in lingua originale con sottotitoli in italiano, "The rice bomber" di Cho Li 22:00 Druso Circus (DRUSO WORLD) Jefferson Starship {!!!}
18:00 Station Cafè/Treviglio (FOTOGRAFIA) Inaugurazione mostra "PAUROSAmente" di Giorgio Dolci e Filippo Morisi 20:00 Cafeteria/Treviolo (PARTY) True Blood Halloween Party 21:00 Polaresco/Cafè de la Paix (DJ SET) UNI Halloween Party 21:30 Rocker Pub/Barzana (ROCK 360) Mr. X, cover band 22:00 Live/Trezzo sull'Adda (PARTY) Halloween Party, Cowboys from Hell Bloom/Mezzago (PARTY) Rocky Horror Halloween Show w/ Dj Aldus Erpico & Dj Steve Manero O'Dea's (TRIBUTE) Ac/Dc Tribute Edoné (DJ SET) Halloween Night, Cattivissimo Party Druso Circus (PARTY) Halloween Party, Teo e le veline grasse 22:30 Tin Pan Alley/Bariano (SOUL) The Soul live 23:00 Amigdala/Trezzo sull'Adda (TECHNO TRIBE) Halloween Party, The Walking Dead Koko's Club/Seriate (DUBSTEP/ TECHNO) Viale Rossi Project W/ Dubsidia Up Set/Seriate (ELECTRO/HIP HOP) Sabotage Halloween Party. Monster of Sabotage. 23:30 Lams Club/Petosino (TECHNO) Monkey Party presents: Halloween Night; shot omaggio a chi si presenta travestito Daho Club ('90) Gatsby presenta gli anni 90
Mercoledi 29 20:45 Auditorium Piazza Libertà (CINE) "Il Lato Positivo" Di David O. Russel 21:00 Druso Circus (CENA) Druso al sugo 21:30 Edoné (LIVE) Radiolution Live, The Cheaters
Giovedi 30 20:30 Chiesa di Paderno (ARTE) Chiara e Francesco nell'arte. Con Philippe Daverio 21:00 Ca del Fasà (ACOUSTIC) Concertini semi-improvvisati in meno di 30 metri quadrati Joe Koala/Osio Sopra (REGGAE) Reggae Fever w/ Dread Lion Jam Shakespear Cafè (CABARET) Ritrovo di artisti, cabaret e palcoscenico aperto ad aspiranti cabarettisti
1 Novembre 1947 STESSO ANNO
STESSO GIORNO
Quel primo novembre, un ben noto miliardario si chiedeva se la morte d'un ben noto purosangue non fosse un tetro presagio per l'emminente corsa dei suoi 3.000 cavalli. Intanto, lontano da giovani uligani invadenti, una folla di scettici osservava il tutto sicura della catastrofe
Sabato 1 10:00 Centro Fiere di Chiuduno (ALL DAY LONG) Tattoo Weekend. Fino a mezzanotte: Fiera Tattoo, Reptilia Expo, Passione Birra 21:00 Bloom/Mezzago (PUNK) New Bomb Turks + Miss Chain & The Broken Heels + Dj Il Metius (from the STP) Ninfea/Spinone al Lago (LIVE) Musica dal vivo 22:00 Joe Koala/Osio Sopra (CANTAUTORE) Ela Stiles (Australia) Edoné (LIVE) Finistère, release party + Paper Pill, a seguire dj set by John Terrible Druso Circus (DRUSO WORLD) Nine Below Zero 23:00 Amigdala/Trezzo sull'Adda (PARTY) School PArty
Hai capito poco? L'1 novembre 2014 clicca su ctrlmagazine.it. Il nome della rubrica è “Stesso anno, stesso giorno”. Capirai di più.
23:30 Lams Club/Petosino (AFRO) Percussion night! Dj set: Borgo, Pier Kuce, Wips; ingresso omaggio a chi si presenta all'ingresso con uno strumento a percussione
Domenica 2 10:00 Centro Fiere di Chiuduno (ALL DAY LONG) Tattoo Weekend. Fino a mezzanotte: Fiera Tattoo, Reptilia Expo (mostra rettili), Passione Birra (fiera della birra artigianale) 16:30 Teatro San Giorgio (TEATRO) L'Orco del Teatro 21:00 Amigdala/Trezzo sull'Adda (TRIBUTE) Live night, Ottocento, tributo a De André
Calendario ludico-sportivo a cura di Alessandra Kaiser
77
SPORT A SPORT "Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli." (Mino Maccari) Ogni sabato pomeriggio Skate is fun! Corso di pattini in inglese Parco Baden Powell, Treviglio Info: rollerpoter.it
4 OTTOBRE h 15.00 Sci Ass 13 Gara non competitiva con sci di legno a 4 posti Piazza Uccelli, Clusone Info: sciclub13.it 4 – 5 OTTOBRE Rally “Ronde del Sebino” Lovere Info: sebinoeventi.it 11 OTTOBRE dalle h 9.30 Gare di Reining Competizioni equestri stile western Azienda agricola Gaeni Monica, Clusone Info: comune.clusone. bg.it 11 OTTOBRE h 16.00 Prima lezione del Corso di DISC-DOG Disciplina cinofila sportiva di lancio del frisbee Credaro (BG) Info: info@smiledog.it
12 OTTOBRE h 9.00 Crazy Race Corsa non competitva con ostacoli naturali ed artificiali Prati Mini, Clusone Info: turismoproclusone. it 22 OTTOBRE h 20.30 Masters of dirt Spettacolo di Freestyle Motocross Mediolanum Forum, Assago Info: mastersofdirt.com 26 OTTOBRE Regata dell’Odio Circolo Vela di Gargnano (BS) Info: centomiglia.it 26 OTTOBRE h 7.30 Camminata della Castagna Endine Gaiano (BG) Info: corri.chetipassa. com
1 – 2 NOVEMBRE Bachata Festival Stage, competizioni e spettacoli di danza bachata Cinisello Balsamo (MI) Info: italiabachatafestival. com 8 NOVEMBRE h 16.00 Wrestling Association Show Centro commerciale Il Globo, Busnago 9 NOVEMBRE Gara interregionale di karate San Pellegrino Terme (BG) Info: turismosanpellegrinoterme.it
Calendario di eventi teatrali a cura di Claire
79
TAZZE DI TÈATRO Consiglio La Scuola all'Opera Settembre è tempo di ritorni, di rientri, di inizi. Settembre è tempo di scuola, un classico. Esiste però un progetto didattico che concede a scolaresche intere di non abituarsi sin da subito alla rigidità delle legnose sedie delle aule ma che invita a conoscere le preziose poltroncine rosse in platea e l'altezza delle gallerie del Teatro Donizetti. Voluto da Bergamo Musica Festival, “La Scuola all'Opera” è il nome del progetto. Titoli lirici in misura ridotta per un pubblico in crescita, per futuri fruitori ancora in formazione, o più semplicemente per bambini e ragazzi. Loro, giudizi imparziali, di un dramma tragico (Lucia di Lammermoor), di una commedia in un atto (Betly), di un melodramma in tre atti (Torquato Tasso) e della Tosca. Nuove produzioni, nuove proposte, nuova ricercatezza nella cura degli allestimenti, nuovi spettatori. 03-04-10-11/10 – h 21.00 Chiesa di Sant'Elisabetta, Caravaggio Lena, o del Caravaggio di e con Federica Cavalli 10/10 – h 21.30 Arci Fuorirotta, Treviglio Drizzate le orecchie reading con Francesca Genti e Paolo Gentiluomo 20/10 – h 20.30 Via Valmarina 24, Bergamo Corsi di teatro per adulti lettura, teatro per principianti, teatro navigati Luna E Gnac Teatro
22/10 – h 20.00 presso Ristorante Simagò, Osio Sopra Con tanto amore, Mario Compagnia Astorritintinelli per la rassegna Coltivare Cultura 2014 16/11 – h 12.30 presso la Sala Pranzo del Centro La Madonnina, Arcene Saga Salsa Qui e Ora Residenza Teatrale per la rassegna Coltivare Cultura 2014 21/11 – h 21.00 Casa delle Associazione Comunuovo. Mombello. Voci da dentro il manicomio Teatro periferico per la rassegna Coltivare Cultura 2014
22-23/11 – h 20.30 e 15.30 Teatro Donizetti Lo schiaccianoci Bergamo Musica Festival 28-30/11 – h 09-18.00 Auditorium comunale di Urgnano Laboratorio teatrale intensivo: Edgar Allan Poe Laboratorio Teatro Officina (max 12 partecipanti) 30/11 – h 21.00 Sala Abbiati, Verdello Le cognate Qui e Ora Residenza Teatrale per la rassegna Coltivare Cultura 2014
A cura di Dilles Geluso
80
Controroscopo Gentili lettori, il sig. Deluso risulta al momento affetto da vari disturbi ai nervi di braccia e mani, e a dispetto di quanto si possa sospettare, non correlati ad overdosi di pratiche autoerotiche. In speranzosa attesa che si rimetta quanto prima, o, ancor meglio, che si decida finalmente a tirare le cuoia, gli è qui di temporaneo conforto fornirvi una particolare controdeclinazione dell'abituale suo oroscopo, e dove cioÊ il Deluso si limiti ad indicare per il mese a venire una specifica immagine per segno zodiacale, astrologicamente motivata, in vece d'aggravare le sue sindromi carpali digibattendo gli astroprofili infami ed infamanti per i quali è tristemente seminoto. Nell'augurio che possiate aver presto bisogno dei nostri servizi, vi volgiamo i nostri piÚ cordiali saluti. Pier Bacco Fiorandola [necroforo di casa Deluso]
Ariete
Gemelli
Cancro Toro
Leone
Sagittario
Capricorno
Vergine
Acquario Bilancia
Scorpione Pesci
81
TO SI V O O U N *
CTRL magazine Via Bono, 43 — 24100 Bergamo www.ctrlmagazine.it * redazione@ctrlmagazine.it 035.0342249 — 349.1680619 Matteo Postini matteo@ctrlmagazine.it
Editore
Nicola Feninno nicola@ctrlmagazine.it
Direttore
Leone Belotti leone@calepiopress.it
Caporedattore
Redazione
Chiara Brembilla, Dario Cattaneo, Gionata Giardina, Davide Gritti, Dario Incandenza, Susanna Marchini, Alessandro Monaci, Giorgio Moratti, Oro, John Terrible.
Progetto Grafico Studio temp
Hanno scritto e collaborato
Emiliano Azzoni, Alessandra Beltrame, Sara Benaglia, Emilio Bertuletti, Nicola Carrara, Marta Dall’Agnola, Rocco Fidanza, Leonardo Grassi, Gros Grossetti, Alessandra Kaiser, Diego Nava, Gianluca Piretti, Thomas Pololi, Maddalena Ramolini, Luca Viganò, Enrico Vitali, Woodoo Studio [Francesca Bolazzi, Francesco Chiaro, Scande]. Registrazione del Tribunale di Bergamo N° 2/08 in Data 24/01/08
Ci trovi anche su: