NUMERO 56 ctrlmagazine.it
REPORTAGE: ZINGONIA È IL FUTURO
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Martedì 17 Marzo
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CTRL MAGAZINE
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L'italiano è bastardo La sindrome di Ulisse Renzo, Donatella, Zingonia
11 ZINGONIA È IL FUTURO 36 38 42 46 48
Ornitorinco Star Intervista a Niccolò Machiavelli Cult: Testimoni di Geova Saffi & Co L'angolo dei culi infranti
50 Pornopsicologia femminile 52 Il mondo di Onan 54 Interessanto: S. Davide del Galles 57 Cinema: Birdman 58 Urban Sound: Sonars / Ruggeri 61 Saporismi: Caponatagate 63 C'è Gente Che Dicono (e Scrivono) 79 Tazze di Tèatro 80 Oroscopo Adesivo 82 Colophon
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L'italiano è bastardo
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A cura di Nicola Feninno
Pasquale è un tradizionalista. “Zucchero normale o di canna?” جامك È la sua prima volta a Napoli “No niente zucchero, grazie.” [dal greco Nea Polis = nuova cit[dall’arabo sukkar, a sua volta tà]. Arriva in albergo [dall’antico dal persiano säkär] germanico heribergo = accampamento Arriva il conto. Sono 22€. fortificato], lascia i bagagli [dall’an- “Jamme, facimme 20!” dice, con traditico francese bagage], gli viene fame. zionale accento napoletano, il cameriere. Vuole provare la vera pizza napoletana, “Gentile”, pensa Pasquale. l’autentica italianità, non la pizza di gomma degli egiziani. [Il 2 e lo 0 - e tutte le altre - sono cifre arabe. In particolare, lo zero è un’inven[L’antenato della pizza è una schiacciata zione araba: da sifr, çifrun; zero e cifra originaria dell’Egitto, dove fu scoper- hanno la stessa radice. Araba è anche to il lievito. Il termine pizza, deriva da l’algebra: da al-gabr; “al” è l’articolo pinsa, participio passato del verbo lati- determinativo. Noi occidentali non ce no pinsere = schiacciare. Oppure deriva ne siamo accorti. Per cui oggi è come se dall’ebraico התיפche si trasforma nell’a- dicessimo “la l’algebra”: abbiamo fatto rabo جامكe dunque nel greco πίτα. Oggi un ambaradam {dal massiccio di Amba nell’area balcanica e in Turchia si man- Aradam, teatro di una cruenta battaglia gia la pita, o pida]. tra italiani e abissini nel 1936}]. Prenota un posto nella pizzeria Brandi. Ordina la Margherita. Quella tradizionale, autentica, preparata per la regina Margherita di Savoia, per la prima volta proprio in questo locale [margherita, dal persiano mervarid = gemma, perla; i persiani sono gli attuali abitanti dell’Iran]. Buonissima. Con una bella birra gelata [birra, dall’antico germanico bior; nell’Epopea di Gilgamesh - 2600 a. C circa, opera dei Sumeri, abitanti dell’attuale Iraq - il selvaggio Enkidu beve birra] . Ordina un dolcetto, poi un caffè, non un caffè qualunque, quello, autentico, napoletano, fatto con la moka napoletana. [caffè: dall’arabo qahwa ()ةوهق, poi passato in turco, kahve; secondo l’Artusi, padre della critica gastronomica italiana (1820-1911), il miglior caffé si beveva nella città di Mokha, Yemen].
“Questa sì che era un pizza, questa sì che è tradizione, italianità!” pensa Pasquale sul taxi di ritorno verso l’albergo. Rientra in camera. S’addormenta. Gli appare in sogno un transessuale, che ammicca e gli dice: “Pasquale, Pasquale! Ma quali tradizioni! Non ti accorgi che perfino la lingua con cui parli, con cui ragioni è tutto un trading di contaminazioni, tutto un tradurre [trans-ducere = portare dall’altra parte], un tradire [tradere, da trans-dare = dare a un altro, consegnare], un trasparire di diversi strati, d’invasioni, di migrazioni? Pasquale, Pasquale! Che vogliamo fare? La bocca o l’amore?” Pasquale, a quel punto, si sveglia di soprassalto, tramortito. Il cuscino è tutto sudato. Pasquale è un nome di origine ebraica. Come Ibrahim.
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La Sindrome di Ulisse
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Rubrica di psicologia clinica a cura del Dott. Bertuletti
Nell’Odissea, Omero la descriveva così: “…e Ulisse passava i giorni seduto sugli scogli, consumandosi a forza di pianti, sospiri e pene, fissando con i suoi occhi il mare sterile, piangendo incessantemente…”
Castigo
Sindrome di Ulisse: è questo il nome di una patologia che negli ultimi anni colpisce una grande percentuale di immigrati nel nostro Paese, così come in Spagna e Francia. Alla base di un’emigrazione vi è quasi sempre l’insoddisfazione per le condizioni e le opportunità offerte dal paese natio, unitamente alla speranza di trovare una vita migliore. Tuttavia, una volta arrivati nel paese ospitante molti stranieri sono costretti ad affrontare situazioni di disagio e svantaggio sociale, terrore del fallimento, sfruttamenti di varia natura, disillusione, solitudine, paura, oltre all’ansia di essere arrestati nel caso di immigrazione irregolare. Un quadro di questo tipo può mettere a dura prova le risorse psicologiche dello straniero. La lista dei sintomi è lunga ed include criteri che rimandano a diverse aree della psicopatologia, in particolare a quella dei disturbi dell’umore e d’ansia: tristezza (in risposta alla paura del fallimento e al senso di impotenza), senso di colpa (ad es. per essersi allontanati dalla famiglia d’origine), pianto incontrollabile
(disperazione, perdita di controllo), nervosismo e tensione, insonnia, preoccupazioni eccessive e ricorrenti. Ad aumentarne la complessità si aggiungano frequenti mal di testa e vari disturbi psicosomatici. Molti immigrati, in particolare coloro che vengono dal Nord Africa, tendono ad interpretare i sintomi in chiave di “cattiva sorte” provocata dal malocchio o dalla stregoneria, altri nei termini di castigo divino. Questi sono alcuni dei motivi per i quali molti immigrati tendono a non ricercare un aiuto psicologico: pensano che il malessere non origini dall’interno, ma dall’esterno. Questo è uno dei tanti problemi di cui si parla troppo poco. La speranza è che le istituzioni competenti si rendano tali nell’affrontare un disagio che ogni anno colpisce migliaia di immigrati, irregolari e non, sul suolo italiano. Nel 2008 a Genova i ricoveri per una condizione simile alla Sindrome di Ulisse sono stati più di 100. Possiamo ipotizzare che, nel territorio di Bergamo e provincia, i numeri siano anche maggiori.
Bibliografia Joseba Achotegui, Emigrar en situación extrema: el Síndrome del inmigrante con estrés crónico y múltiple (Síndrome de Ulises), in Norte de Salud Mental, 21 pp 39–52 (2004).
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Renzo, Donatella, Zingonia
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A cura di Nina Foggia
Estate 1963: l’Atalanta batte 3 – 1 il Torino e vince la Coppa Italia. Renzo Zingone, imprenditore romano, quell’anno decide di costruire una città: acquisisce un terreno di 500 ettari tra i comuni di Osio Sotto, Boltiere, Verdello, Verdellino e Ciserano: “zone depresse” secondo la legislazione italiana (dunque grossi sgravi fiscali).
In questa zona c’era l’ufficio di Zingone; nel 1965 si presenta qui una ragazza dei dintorni: è bella, volitiva, parla 3 lingue. Si chiama Donatella.
Il progetto di Zingonia prevedeva 50 mila abitanti. Oggi ne conta circa 4 mila. Doveva essere dotata di un eliporto. E di un porto franco, per congiungere il naviglio milanese a BerZingone, negli anni ’30, apriva delle gamo e dunque a Venezia e Trieste. succursali dell’azienda del padre in Etio- Alcune sue zone, oggi, sono un porto pia ed Eritrea; nel 1949 intraprendeva la franco dello spaccio di droga, a pochi costruzione di infrastrutture pubbliche metri da una caserma dei carabinieri. in Venezuela; nel 1955 acquisiva Nata per sconfiggere il pendolaria Milano una piccola banca, che smo, fu da subito meta dell’esarebbe diventata l’importante migrazione meridionale. Oggi Banca Generale di Credito; nel circa i 2/3 degli abitanti sono 3-1 1958 trasformava, in 6 anni, stranieri. Non ha un comune. una zona paludosa a Trezzano Ha l’aspetto di un quartiesul Naviglio nel moderno “Quarre metropolitano, atterrato in tiere Zingone”. mezzo a 5 paesini. Una periferia senza un centro. Un’utopia razionaliIl progetto di Zingonia (il padre di Ren- sta degli anni ‘60. Un laboratorio di zo, Gennaro, in una lettera del 1930 futuro, con culture, lingue e religioni raccomandava ai figli “la sempre mag- che si incontrano sullo stesso pianegior valorizzazione del nostro nome”) rottolo. è pronto nel 1964; si avvia subito la costruzione delle scuole elementari e Donatella diventerà la seconda moglie dell’asilo nido; poi è la volta di un obe- di Renzo. Avranno due figli: Cesare e lisco, issato in mezzo a una rotonda: da Zingonia Zingone. allora sarà conosciuta come piazza del Missile; intorno al Missile-Obelisco A metà degli anni '70 si trasferirancrescono 6 palazzine: Anna 1, 2, 3 su no in Costa Rica, mentre in Italia si un lato, sull’altro Athena 1, 2, 3 (è del faranno sentire i colpi della crisi pe2011 il progetto di abbattimento delle sei trolifera e le bombe dei terroristi. Lì torri, invase dal degrado e dallo spaccio, costruiranno insieme un impero: il mezzevuote per il gran numero di case “Gruppo Zeta”. all’asta). Dal Missile uno stradone a 4 corsie con- Renzo morirà nel 1981. Donatella ereduce verso Piazza Affari, con le palazzi- diterà l’impero e sposerà Lamberto ne gemelle Barbara 1 e Barbara 2, la più Dini, presidente del Consiglio tra il larga che alta Bettina, e il Grattacielo. 1995 e il 1996.
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COVER STORY
ZINGONIA È IL FUTURO Ciserano, inizio anni '60. Sulla Francesca, la strada che taglia in due il paese e che anticamente congiungeva Milano e Aquileia, viene eretto un enorme cartello. Un uomo illustrato, giacca e cravatta, capelli e baffi chiari, indica una scritta: “Qui nasce Zingonia, la nuova città”. Quello che oggi gli esperti di comunicazione chiamerebbero un “teaser”, un'anticipazione di qualcosa che sta per arrivare ma ancora non si sa cos'è. →
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CREDITI
“Io sono la periferia di una città inesistente, la chiosa prolissa di un libro non scritto. [...] Sono una figura di un romanzo ancora da scrivere, che passa aerea e sfaldata senza aver avuto una realtà, fra i sogni di chi non ha saputo completarmi.” (da Il libro dell’inquietudine, di Fernando Pessoa)
A cura di Thomas Pololi e Nicola Feninno. Fotografie: Thomas Pololi. “Zingonia è il futuro” prosegue sul sito di Ctrl: http://www.ctrlmagazine.it/tag/zingonia-e-il-futuro/
ZINGONIA È IL FUTURO
Pochi anni dopo Zingonia esiste. “È una città. Una città nuova di zecca. L'ultima nata in Italia, costruita dal nulla. [...] Quando sarà finita, fra quattro o cinque anni, potrà ospitare 50.000 abitanti, lo stesso numero su cui è stata progettata Brasilia”, dice un enfatico servizio RAI, accompagnato da meravigliose riprese della città e dei suoi modernissimi spazi. Il futuro. A idearlo Renzo Zingone, un visionario, un imprenditore, un Olivetti dell'edilizia, che però non somiglia all'uomo del cartello: è un signore di mezza età, calvo, l'accento romano mascherato da un tono di voce quasi robotico. Pronuncia le parole “stabilimenti”, “comodità”, “prospettive”, da bravo venditore di un prodotto, di una brochure bancaria, ma fatta di cemento, strade, capannoni che stravolgeranno per sempre l'identità del territorio. Sono passati cinquant'anni e i termini con cui Zingonia viene descritta sui media non sono più gli stessi: “le torri del degrado”, “da polo residenziale a suk”, “cumuli di rifiuti e spaccio a cielo aperto”, “disperazione”, “paura”. I più illuminati guardano al passato e danno la colpa al masterplan originale, che prevedeva una città divisa su cinque comuni e dunque praticamente ingovernabile. Il pensiero condiviso da gran parte del popolo è più salviniano: “Zingonia fa schifo, tutto da buttare giù”. Gli stranieri, “i musulmani”, “i marocchini”, tutti a casa. Ma avvicinandoci alle spaventosissime torri, entrando nei bar, nelle case, nelle scuole, abbiamo scoperto che anche se l'utopia di Zingone è fallita, oggi Zingonia è un laboratorio sociale complesso e sorprendente: e se avrà l'attenzione che merita, potrebbe diventare una delle prime molecole del futuro di Bergamo. E non solo.
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14 la progettazione della sua nuova città , Renzo Zingone si avvalse della Per collaborazione dell’architetto Franco Negri.
Nella foto, le palazzine gemelle Barbara 1 e Barbara 2.
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BARBARA 1 Palazzo che si affaccia su Piazza Affari
Fu costruito nel 1969, anno dell'allunaggio dell'Apollo 11. “Il Barbara 1 era il clou di Zingonia: un palazzo destinato ai dirigenti delle aziende, con soluzioni avveniristiche per l'epoca: tutti gli appartamenti avevano una porticina dove infilavi il sacchetto della pattumiera. E poi intorno c'erano servizi, c'era il verde, c'era il tennis club dove venivano attori e personaggi famosi da tutta Italia, c'erano le serate danzanti del Bar Piccadilly”, ci racconta Roberta Galluzzo, che è arrivata qui nel 1992. Il Barbara 1 oggi è abitato da un centinaio di condomini, quasi tutti stranieri: senegalesi, pakistani, marocchini, qualche indiano e nigeriano. In pochi pagano le bollette e il mutuo. Ma i guai sono iniziati con gli inquilini degli attici, tutti e due morosi e di nazionalità italiana: “Quando la signora è andata fuori di casa le ho gridato «Barbona vai fuori dai coglioni!» dal balcone, eh figaro, trentamila euro di mutuo non pagato aveva lasciato”. E ora? “Dobbiamo andare a bussare casa per casa, a volte chiedi dieci euro e ti dicono che non ce li hanno, son dentro in venti, lavorano tutti e non hanno dieci euro! È una battaglia quotidiana”. Qualche anno fa per 20 giorni è stata tolta l'acqua, “Ero disperata, non sapevo come fare. Loro, le donne africane, andavano alla fontanella pubblica e si caricavano tranquillamente venti litri sulla testa ma io non ce la facevo”. Roberta vive al settimo piano, e deve per forza arrivarci a piedi perché dal gennaio del 2004 l'ascensore non funziona: “Mia mamma sono undici anni che non viene qua”. Sempre nel 2004, un giorno le arriva una lettera dalla società che gestisce il gas: per il “principio di solidarietà” (legge rimasta in vigore fino al 2013) avrebbe dovuto pagare lei i 36.000 euro di bollette arretrate del condominio, pena il pignoramento della casa.
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Roberta ingaggia una battaglia legale, coinvolge l'Eco di Bergamo, l'articolo esce in prima pagina, lei la fotocopia e la manda a tutte le testate nazionali. Scrive a Ciampi, riesce a contattare il ministro Castelli, il Senatore Valerio Carrara (IdV), va a casa sua. Tira in piedi un casino tale che alla fine la società del gas rinuncia a rivalersi su di lei, madre single con una figlia minorenne a carico. “Dalla sede francese hanno capito che umanamente avevano toppato”. Roberta, comunque, esce da tutta la vicenda provatissima: “Ci ho rimesso personalmente, mia figlia era esaurita, il mio fidanzato se n'è andato, loro davano la mia battaglia per persa”. Anche oggi, con l'assegno di disoccupazione in scadenza a maggio, Roberta continua a lottare per sé, per il condominio e per Zingonia. È stata lei a contattare la cooperativa che gestisce il progetto “Zingonia 3.0”, che con la collaborazione di tante persone tra cui Maurizio Bianzini, amministratore di condominio impegnato nel sociale, e Giuseppe Maci, sindaco di Verdellino, ha lanciato un progetto di recupero partecipato del condominio: con l'aiuto di alcune imprese della zona e la collaborazione di molti inquilini, sia italiani che stranieri, sono stati aggiustati i citofoni, la porta, sostituiti i vetri rotti, reimbiancate le pareti. Salendo le scale abbiamo incontrato Madiop Mbaye, Mussa Diop, Kane Papa, Nyang Pathem, Diop Mustapha, senegalesi, e Rizwan Butt, pakistano che vive al quinto piano e somiglia un po' a Giovanni Lindo Ferretti. Ci ha fatto entrare in casa e offerto del tè cremoso mentre alla tv davano soap indiane. Non abbiamo parlato tantissimo, però abbiamo capito che era un tipo di una tranquillità estrema. Un estremista della tranquillità.
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SIGNORA RITO 72 anni, ex proprietaria dell'albergo Piccadilly
La casa della signora Giovanna Rito, al secondo piano del palazzo Barbara 1, è una bolla dentro il mondo di Zingonia. Un appartamento curatissimo, completamente ristrutturato: i due balconi, trasformati in verande chiuse (“Così posso stare tranquilla anche con quelli di sopra che buttano giù di tutto”), ricordano un po' gli ambienti delle case inglesi, con piante, sedie e tavolini da tè. La signora Rito e suo marito Osvaldo Trottolo, tarantini, sono arrivati qui nel 1971: “Mio marito lavorava già in un albergo a Napoli e gli fecero la proposta di diventare direttore del Piccadilly. Quando vidi questo viale stupendo, pulito, gli alberi bassi, un verde che nelle città non si vede, io mi innamorai subito”. Si trasferirono e dopo pochi anni acquistarono l'albergo, il bar e due appartamenti, in blocco: “Allora si facevano le cambiali”. La signora Giovanna ci mostra alcune foto di una giornata di metà anni '70 in cui posa con il suo cagnetto di allora, “Bimba”, all'interno dell'albergo; immagino le moquette e le tappezzerie optical sbiadire e venire sostituite da più sobri parquet, piastrelle e tessuti con motivi floreali che compaiono in un volantino degli anni '90. Infine, nel 2006, è la signora Rito a sparire dalle foto: otto anni fa albergo, bar e appartamenti sono stati venduti ad alcuni egiziani. Ma lei non è riuscita ad andare via da Zingonia: “Ho visitato appartamenti anche da altre parti, ma non erano belli come questi. E poi mi sentivo un'estranea”. La signora Rito partecipa ai lavori di sistemazione del Barbara 1 al fianco degli altri condomini, sembra fiduciosa nel futuro: “Le cose cambieranno, adesso iniziamo a fare le cose piccole, un po' per volta”.
22 ZINGONE STRUTTURE, con sede a Zingonia, realizzava prefabbricati in La cemento armato. La produzione era di un capannone di 400 mq. al giorno.
Tre le tipologie: tipo “Roma”, tipo “Vittoria”, tipo “Bergamo”. Nella foto, stabilimenti di tipo “Roma”, come appaiono oggi nella zona di Ciserano.
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ZINGOGANG Duo hip hop
“Ci conosciamo fin da piccoli, siamo nati tutti e due il 2 febbraio. Tra pochi giorni faremo 20 anni”, racconta Mr. Tao, uno dei due membri della Zingogang, gruppo hip hop che spopola a Zingonia ma anche su Youtube (il video di The first time ha più di 250.000 views). Tutti qui li conoscono e li ascoltano, dagli spacciatori ai ragazzi che frequentano la scuola di Verdellino-Zingonia (nella classifica personale di Amin, uno dei figli di Kacem - di cui si parla qualche pagina più avanti -, la Zingogang è al primo posto davanti a Fibra e Emis Killa). Mr. Tao (Redion Gangi) ricorda un po' Gué Pequeno ma è più simpatico, M-Boss (Mohamed Sy) è un ragazzo dagli occhi timidi e ci tiene a non essere accomunato a Bello Figo Gu: i suoi testi sono decisamente meglio (es. “Più spacco e più mi odi / Negro al 100% / Svizzero? / No, Novi”). Li incontriamo al bar Silver e chiacchieriamo del più e del meno, dagli Illuminati, che secondo loro governano il mondo, ai progetti per il futuro. L'approccio alla musica è iper-imprenditoriale e consapevole: Lorenzo, loro amico e manager, spiega che l'obiettivo della Zingogang è arrivare al successo ma senza compromessi e senza rinunciare all'identità di zingoniesi, e sa benissimo che non sarà facile. I video delle canzoni alternano a momenti di classico immaginario hip hop (soldi club pistole macchinone ragazze etc.) scene di vita di gruppo un po' gangsta e un po' tenere. Redion, Mohamed e Lorenzo non hanno problemi ad ammettere di essere dei ragazzi tranquilli. “Per noi l'amicizia è tutto. Zingonia ci ha resi uomini, ci ha fatto crescere, è anche merito della multicultura. Noi siamo stretti, uniti come una famiglia. E quando sbucheremo potremo dire che ci siamo fatti da soli in un paese dove c'era la crisi”.
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ALBERTO 44 anni, insegnante di religione
Da sette anni Alberto Daminelli insegna storia della religione alla scuola media di Zingonia. Siamo andati a trovarlo dopo aver letto del suo progetto “Molte fedi sotto il cielo di Zingonia”, in cui gli alunni della scuola, che ha una delle percentuali di ragazzi stranieri più alte in Italia (il 45%), hanno costruito i modellini dei luoghi di culto di molte religioni del mondo. Le piccole chiese/pagode/ moschee/templi sono esposte nell'atrio. “È uno dei modi che uso per favorire il dialogo e coinvolgere tutti i ragazzi, soprattutto i musulmani. I loro genitori all'inizio vedevano l'ora di religione come un momento d’indottrinamento, ma poi sono riuscito a convincerli a rimanere in classe, ovviamente se la lezione non è all'ultima ora”, ride. Alberto è una persona di estrema sensibilità, capace di farsi carico delle contraddizioni che emergono ogni giorno lavorando con classi miste. Mi sfiora un pensiero quasi utilitaristico: che umani come lui siano necessari perché, come degli airbag, riescono ad assorbire gli urti inevitabili tra diverse culture, e attutirne il dolore. Durante la conversazione affrontiamo anche un tema ostico, quello della condizione delle donne musulmane, e di come viene vissuta in classe. “Da parte delle ragazze italiane c'è rispetto e solidarietà verso le ragazze musulmane. Non ho mai capito se dall'altra parte questa solidarietà viene vissuta come pietà... Vedo i loro occhi, a me piace guardare le relazioni delle persone negli occhi, da una parte c'è rispetto, dall'altra penso... Se avessero la possibilità di togliersi il velo se lo toglierebbero subito”. Ma esiste una soluzione? “Io penso che anche l'Islam prima o poi attraverserà un processo come quello attraversato dal cattolicesimo con l'Illuminismo, noi possiamo solo aspettare”.
DON ALBERTO 38 anni, curato
“Una volta dicevo «Vorrei andare in missione», e ci sono arrivato, anche se non sono andato lontano”, ride Don Alberto, di Dalmine (frazione di Sforzatica Santa Maria), dal 2011 curato di Zingonia. “Quando m'han detto che mi avrebbero trasferito qui sinceramente non ho pensato a nulla, se non che ci passavo tutti i sabati con la moto. Non avevo pregiudizi; solo mio papà era un po' preoccupato vista la fama del paese”. Invece “l'accoglienza è stata molto calorosa, anche perché Zingonia è molto diversa da Verdellino, che è un classico paese bergamasco. I parrocchiani vengono quasi tutti dal sud Italia, sono arrivati negli anni '60, con la prima ondata di immigrazione”. E con i musulmani che rapporto c'è? “Non c'è molto contatto. Non ci vediamo con gli imam, però in parrocchia cerchiamo di essere aperti al dialogo interreligioso, per esempio ora forse faremo un corso di arabo. Sono operazioni che bisogna sempre condurre con grande sensibilità e attenzione”. Don Alberto è un personaggio incatalogabile: un po' Grande Lebowski un po' biker (ha un'Harley Davidson che sta facendo aerografare, ci fa vedere al computer i layout della scritta “God bless you”), conduce un'esistenza fatta di emozioni molto intense, come quando visita le case del posto “che ricordano le baraccopoli del Sudafrica o della Colombia, dove ho fatto esperienze in passato”, alternate anche a momenti di vuoto e solitudine, soprattutto dopo una certa ora: “Il primo giorno qui me lo ricordo bene: ero arrivato da Romano di Lombardia, dove all'oratorio c'è sempre un viavai di persone, a un quarto alle nove sono uscito a fumare una sigaretta. Il deserto. Ho pensato «E adesso che faccio?»”.
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28 Circa i 2/3 della popolazione residente a Zingonia è straniera. I 3 gruppi etnici principali sono i senegalesi, i nordafricani e i pakistani.
La maggioranza della popolazione è di fede islamica (con alcune differenti interpretazioni). Qui sotto, DON ALBERTO e la sua HD 883 modificata.
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KACEM 44 anni, barista
Il bar Marrakech affaccia su Piazza Affari, quella che una volta era il “ritrovo chic” di Zingonia. Kacem, il barista, ci ha accolto con un gran sorriso e ci ha offerto diversi bicchieri di buonissimo tè alla menta. “Ho capito subito che siete giornalisti”, ci ha detto. “Qui entra un italiano ogni sedici giorni. E di solito è uno della Finanza”. Kacem è un gran parlatore. La sua famiglia, ci racconta, è importante a Fès, una famiglia con una tradizione di sinistra. “Abbiamo la politica nel DNA: mio fratello è un membro del Partito Democratico del Marocco”, l'Unione Socialista delle Forze Popolari (USFP). “Nel 1990 di notte appendevo manifesti per le strade e ho partecipato allo sciopero generale contro il governo. Abbiamo bruciato tutta la città, un casino. Sono stato in prigione tre giorni, mi hanno riempito di botte. Rischiavo 15 anni”. Kacem è in Italia dal 1995 e ha sempre lavorato nell'edilizia come libero professionista: “Avevo seminato un buon raccolto, poi nel 2008 è arrivata la grandine”, cioè la crisi, “e allora per non rimanere a casa ho deciso di prendere il bar. Ma vorrei tornare a fare il mio lavoro, gestire le persone che vengono qui è faticoso, ci sono anche quelli che sputano per terra, succede davvero, io mi vergogno. Vorrei che tutti si comportassero in modo civile”. Kacem abita in una delle “quattro torri”; ci ha invitato a casa sua, dove abbiamo conosciuto tutta la famiglia: la moglie Karima, i figli Amin, Youssef, Najwa, Maryem, Nisrin. Anche se mancava il riscaldamento c'era molto calore. “L'anno scorso siamo tornati in Marocco con l'intenzione di restarci. Ma ai ragazzi non piaceva, non volevano vivere lì, e io penso che sia giusto far decidere a loro, l'unica cosa che si può fare è guidarli con il buon esempio”.
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Da un'intervista a RENZO ZINGONE del 1973
“Il bilancio dei primi dieci anni si chiude in maniera decisamente favorevole e l’ottimismo che ha guidato l’iniziativa di Zingonia in partenza è ancor più rafforzato. Il successo di Zingonia va ricercato nell’aver avuto la capacità e la forza di essere riusciti a concentrare in un’unica zona, in un arco di tempo breve, una così grande quantità di industrie e commerci. La sua unicità consiste nell’essere stata integralmente studiata, promossa e realizzata da un privato, sia negli aspetti tecnici e – soprattutto – in quelli economici. La ZIF (Zingone Iniziative Fondiarie), la società iniziatrice di Zingonia, ha corso il rischio integrale dell’operazione, senza ricorso al denaro pubblico. L’obiettivo era stato quello di creare, in una zona d’Italia depressa, una trasformazione radicale: da zona a prevalenza agricola a zona industriale e commerciale; e le finalità della creazione di Zingonia si possono ricondurre a tre punti fondamentali: - combattere il pendolarismo, uno dei peggiori mali del secolo. L’idea era quella della casa-lavoro, ovvero mettere il lavoratore in condizione di avere il lavoro vicino alla sua abitazione. E, in effetti, oggi a Zingonia molti vanno al lavoro semplicemente attraversando la strada o affluendovi dai paesi vicini. - creare nuovi posti di lavoro solidi e duraturi, nella misura di decine di migliaia, trasformando così un’area economicamente depressa in una zona vivace e attiva, e questo è un fattore di grande importanza sociale - realizzare un’enorme quantità d’infrastrutture e di opere pubbliche (rete stradale, fognaria, acquedotto, illuminazione stradale, fontane, ecc.), predisposte per un’intera città di 50 mila abitanti, che poi rimarrà in eredità ai comuni sui quali poggia il territorio di Zingonia. Sebbene i traguardi del progetto non siano stati integralmente raggiunti – dovuto ai problemi rappresentati dalle innumerevoli crisi che si son succedute in Italia in questi dieci anni e dalle divergenze politiche dei cinque comuni sui quali poggia il terreno – Zingonia resta un’iniziativa unica nel suo genere, che non trova riscontro né in Italia né in Europa, né in altre parti del globo.” [testo estratto da Zingonia, la nuova città; vedi bibliografia completa nella pagina accanto]
PER APPROFONDIRE
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ingonia, la nuova città – testo originale edito dalla Zingonia Iniziative Z Fondiarie nel 1965, riedito nel 2014 da Argot ou la Maison Mobile e Marco Biraghi - G. Sinatti, Zingonia, vecchi e nuovi abitanti, vecchie e nuove questioni, consultabile online su Academia.edu - G. Sinatti, Città senegalesi: il caso di Zingonia, in Afriche e Orienti, n. 3, 2005, pp. 27-40 - Zingonia: arte, integrazione, multiculture, a cura di De Cecco E., a+m bookstore edizioni, Bergamo, 2001 - Zingonia a venti anni dalla fondazione, Riunione Immobiliare spa, Ferrari, Clusone, 1986 - L. Airaldi, Renzo Zingone, Due casi di pianificazione urbanistica privata: il quartiere Zingone di Trezzano sul Naviglio e Zingonia, in Storia Urbana, n.15, 1981, pp. 91-130
Renzo Zingone Roma, 29 dicembre 1908 - San José, Costa Rica, 10 luglio 1981
C’è C’è unauna grande grande differenza differenza tra tra un piumino un piumino griffato griffato e loestesso lo stesso piumino piumino col col marchio marchio di fabbrica... di fabbrica...
il prezzo. il prezzo.
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Wunderkammer a cura di Marta Dall'Agnola
Ornitorinco Star Un animale apparentemente inerme è in realtà una macchina da guerra sofisticata, con tanto di elettorecettori. Parliamo dell’ornitorinco.
Io capisco Jenya Bolotov. Jenya Bolotov vuole essere un ornitorinco e io lo capisco. Gli ornitorinco (o gli ornitorinchi?) sono degli esseri straordinari, sottovalutati dall’opinione pubblica. Una bestia che ne mette insieme tante (anatra, castoro, lontra... What else?), in quell’adorabile miscuglio esteticamente idiota e geneticamente vincente. Ha la pelliccia e ha il becco, è un mammifero ma depone le uova, è notturno e semi-acquautico. Originario della parte orientale dell’Australia, l’ornitorinco è un highlander, insieme ad altre 4 specie, dell’ordine dei monotremi. È una papera pelosa, semicieca e carnivora, dotata sulle zampe di speroni cavi atti ad iniettare un veleno che ad oggi non conosce antidoto. Grandissimo entusiasmo in tutti noi, soprattutto per il super-potere dell’ornitorinco: l’elettrolocazione. Gli elettrorecettori (distribuiti sulla pelle del becco) rilevano le sorgenti di elettricità circostante, sicchè il signorino, con quella sua aria tonta ed inoffensiva, localizza le prede meglio di un radar. Boom!
Capite? Sembra uno scherzo della natura e poi è l’animale che ciao, ci vai tu a correre e a sudare dietro alle gazzelle. A fronte di tutto ciò non stupisce quindi che la lucida visione dell’industria Disney abbia dato vita a Perry L’Ornitorinco, ovvero il buffo (ocio...) animaletto che, sotto le mentite spoglie di un innocuo ornitorinco domestico, vive in realtà l’identità segreta di Agente P. nel cartone di Phineas e Ferb. Perry, dotato di sorprendenti doti, combatte il suo acerrimo nemico, il dottor Heinz Doofenshmirtz, in un’interminabile lotta contro il Male supremo. E se c’è qualcuno a cui affiderei la difesa dell’umanità dal crimine, bè, questo indubbiamente è l’ornitorinco. In questo mondo cieco e superficiale, che la copertina, il libro, l’abito, il monaco, la pubblicità e le reliquie contano più del resto, ecco, in un mondo siffatto solo la Disney e Jenya Bolotov hanno interiorizzato la grandiostà della creatura.
Jenya ha 26 anni, fa il designer, è russo e negli ultimi 7 anni si è sottoposto a diversi interventi per ricongiungere la propria immagine alla propria “anima” e aspirazione: essere un ornitorinco. 25 cm di dilatatore labiale, piercing, pupille nere e “now, I can call myself a platypus”. Ok.
Ora basta che trovi una fidanzata a cui far deporre le sue uova e può accendere il becco elettrorecettivo per andare a caccia.
Interviste impossibili a cura di Alessandro Monaci Illustrazione di Davide Baroni
Intervista a
Machiavelli
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AUTEN
La veritĂ ci fa male, lo so
Il personaggio che m'attende per una chiacchierata davanti a un bicchiere di rosso saggio ha trascorso la sua vita a servire una neonata repubblica. L'ha difesa da imperialismi stranieri, da interessi e armate di potenze temporali e spirituali; circondato da cortesi pratiche diplomatiche, guerre, brutali omicidi e il massimo della cultura italiana di fine Quattrocento.
Il fine giustifica i mezzi, al di là della morale? Non poteva dare un'interpretazione più errata delle mie idee.
i scuso, ma nella vulgata è diffusa M questa idea. Quindi qual è il suo insegnamento?
Il provare a creare una scienza della politica, con un modello di ragionamento simile a quello della medicina o della giurisprudenza. Si devono trarre regole dell'arte del governo dagli esempi passati come si traggono leggi dai vecchi giureconsulti. Trovo più conveniente andare dietro alla verità effettuale della cosa che alla sua immaginazione; non è possibile teorizzare la politica con schemi idealistici e utopistici. Tutto quello che ho scritto deriva dalle mie esperienze avute prestando servizio per la cancelleria della Repubblica fiorentina.
Mi faccia un esempio.
L'imperatore Massimiliano voleva scendere in Italia per farsi incoronare a Roma. Noi formalmente eravamo suoi sudditi, ma anche alleati coi francesi, suoi nemici. Come risolvere la situazione senza compromettere Firenze? Pagargli un tributo avrebbe funzionato, ma solo nel caso lui avesse vinto. E come saperlo in principio? È impossibile anche per l’uomo più savio del mondo prevedere il futuro! Quindi? Valutai in base a ciò che vedevo. L'imperatore era sufficientemente potente per vincere, ma la sua potenza dipendeva dalla fedeltà dei suoi feudatari. E lui era troppo poco crudele per ottenere da loro ubbidienza.
Le virtù cristiane erano per lui un ostacolo: previdi che non sarebbe riuscito nella sua impresa, e i fatti mi diedero ragione. Il principe dev'essere crudele quindi? Dico che ciascun principe dovrebbe desiderare d'essere pietoso e non crudele, nondimeno non deve usare male questa pietà. Cesare Borgia era crudele, ma quella sua crudeltà aveva unito la Romagna, rendendola pacifica. Deve, pertanto, un principe, non curarsi della infamia di crudele, se ciò serva a tenere i suoi sudditi uniti; perché se da troppa pietà scaturissero disordini, questi offenderebbero la comunità intera, mentre le sue esecuzioni solo uno in particolare.
i scusi, noi non siamo più abituati M a considerare la violenza come un normale atto per governare.
Forza e ingegno sono entrambe armi di lotta politica, equivalenti ed intercambiabili. La Repubblica di Firenze è una realtà fragile, nuova e circondata da stati con maggiore forza che vogliono porre fine alla sua esistenza. Non può capire.
er fortuna no. Ma al di là delle P minacce esterne come si mantiene uno Stato?
Ad avere l'intenzione che una setta o una repubblica viva lungamente è necessario riportarla spesso verso i suoi valori fondativi. Pensi alla religione: corrotta e lontana dalle sue origini è stata ritirata verso il suo principio di povertà e santità da Santo Francesco e da Santo Domenico. Senza di loro sarebbe del tutto spenta. È insomma possibile sfruttare le virtù d'un uomo esemplare: diviene di tale reputazione e di tanto esempio che gli uomini buoni desiderano imitarlo e i cattivi si vergognano a tenere una vita contraria a lui.
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Pensi a Roma e a quanto furono buoni gli effetti di Orazio, Scevola, i due Deci, Regolo Attilio, i cui atti virtuosi facevano in Roma quasi il medesimo effetto che delle leggi. È però necessario che simili uomini si susseguano, perché se gli esempi si dovessero dilatare comincerebbero a moltiplicarsi le corruzioni, e allora anche un uomo come l'ultimo Catone nulla può fare per cambiare lo stato delle cose. Il passato quindi è sempre migliore del presente? È vero, gli uomini lodano sempre gli antichi tempi mentre accusano il presente, ma non sempre ragionevolmente. E quando questa loro opinione è sbagliata, come il più delle volte è, mi persuado che vi siano diverse motivazioni che inducono all'errore. In primis delle cose antiche non si conosce del tutto la verità; il più delle volte si nascondono quelle cose che recherebbero infamia a quei periodi mentre si esaltano quelle che portano loro gloria. Oltre a questo c'è da considerare che gli uomini odiano o per timore o per invidia, e ciò viene meno nelle cose passate, non potendo queste offendere o dare cagione d'invidiarle. A volte si ha comunque l'impressione oggettiva che nel passato si stesse meglio, non trova?
Chi nasce in Italia ed in Grecia ha ragione di biasimare i tempi suoi e laudare il passato: perché in quello vi sono molte cose meravigliose, mentre in questi non c'è cosa alcuna che ricompensi da ogni estrema miseria, infamia e vituperio.
oi consideriamo il suo tempo un N "Rinascimento"! Il genio nasce dal singolo?
No, altrimenti non avrei partecipato agli Orti Oricellari. Per le strade della città con me passavano Michelangelo, Raffaello, Leonardo da Vinci, Guicciardini, Poliziano, Botticelli, Savonarola, Pico della Mirandola, il Pollaiolo e il Ghirlandaio, e molti altri ancora. Non fui il primo a scrivere trattati sul "principe". Fui però il primo a dire che il fattore primario per la sua politica è la sua personalità. Ma quindi perché guarda alla Repubblica Romana per cercare esempi e regole? Come un arciere, bisogna puntare in alto per sperare di arrivare lontano.
E pensa d'esserci riuscito?
È complesso dirlo: dopo aver guardato in faccia a che cosa sia l'uomo nella realtà è difficile non rifugiarsi nel sogno di quello che l'uomo dovrebbe essere.
Fonti: — Niccolò Machiavelli, Il Principe e Discorsi sopra la prima decade di Tito Livio — Felix Gilbert, Niccolò Machiavelli e la vita culturale del suo tempo, Bologna, Il mulino, 1964 — Paolo Carta, "Niccolò Machiavelli e il giudizio politico. Dalla legazione di Germania al «Principe»" in Il Pensiero Politico, v. XLI, 2008, pp. 314-337 (o liberamente consultabile qui: https://www.academia.edu/2261471/Machiavelli_a_ Trento._Il_giudizio_politico_dalla_legazione_di_Germania_al_Principe_ )
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CULT — Come credi tu a cura del Gruppo Cultras
Il culto del mese
«Siamo di Dio le schiere, i soldati suoi. Dio ci dà l’armatura, combattiamo per lui. Cauti, sì, ma integri resteremo noi. Vili compromessi non faremo mai!». [Cantico 100, “Siamo le schiere di Geova”; Gioele, 7:2]
† Adunanza pubblica domenicale dei Testimoni di Geova Sala del Regno, Ghiaie di Bonate (BG)
LOCATION †††††
VIBE †††††
INTEGRALISMO †††††
«Perché le disgrazie capitano anche alla brava gente?». Con domande di questo genere solitamente si manifesta uno tra i più perseveranti proselitismi in circolazione. Imperituri tessitori di trame citofoniche, i Testimoni si presentano sempre in due: un po’ come Scilla e Cariddi, Thelma e Louise, il gatto e la volpe. Altro che mendicanti ai semafori: i “pionieri” di Geova non si liquidano con una monetina, poco ma sicuro. Il gruppo Cultras non poteva farsi sfuggire tanta fervenza: abbiamo dunque partecipato all’Adunanza, la celebrazione della Congregazione. Domenica mattina, ore 10:00. Dopo aver cercato (ma non trovato) il citofono, notiamo che la Sala del Regno ha un posteggiatore addetto. All’interno i fedeli si salutano: tutti sono incredibilmente eleganti e impomatati. Le nostre figure non passano inosservate e qualcuno si presenta con sorriso affabile: «che il porta a porta abbia funzionato, una buona volta?» sembrano chiedersi. L’ambiente è disadorno: nonostante l’altisonante denominazione, la Sala del Regno è simile a un auditorium. Sul palco un semplice leggìo, un tavolo, due sedie, due piante agli angoli. Sul fondale troneggia la scritta «Venga il tuo Regno - Matteo, 6:10» e, più defilato, un televisore informa dell’argomento del giorno: «dove si può trovare aiuto nei momenti difficili?». Ingenuamente, chiediamo il motivo per cui non vi sia traccia di immagini sacre e di crocifissi. Fratello Giovanni – Bibbia e La Torre di Guardia 1 alla mano – sgrana gli occhi e sentenzia che «Cristo non è morto in croce, ma su un palo. La croce è idolatria, e noi non veneriamo gli oggetti» 2. La celebrazione prevede pochi momenti: invocazione a Geova del “Servitore di Ministero” (il capoccia), omelia di un oratore scelto (giovane ma dalla navigata retorica) e letturacommento di alcuni frammenti da La torre di Guardia. Chiunque può intervenire, per alzata di mano, dopo essere stato interpellato per nome dal Servitore e aver ricevuto un microfono da uno degli addetti giacca-cravattati in sala (come a Forum, ma senza la Palombelli). La mancanza di ritualità è totale, non v’è briciola di eucarestia, nessuna traccia di vesti religiose, d’incensi o qualsivoglia sacralità cerimoniale: la liturgia è il discorso, il pane sono le scritture, il rito è l’esegesi filologica. Una sorta di circolo nerd dell’interpretazione biblica, in sostanza. Al mezzodì il Servitore di Ministero congeda l’auditorio. Le note di Siamo le schiere di Geova chiudono l’Adunanza. E i solerti inviti a consultare il sito del movimento per saperne di più ci accompagnano all’uscita. 1 Periodico della Congregazione stampato in due versioni, mensile per il pubblico e quindicinale per lo studio dei Testimoni. 2 Precisa subito che nella Bibbia si parla di un “palo di tortura” (MT 27:40) e che nella traduzione
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greca il termine è “stauros”, ovvero un “palo di tortura verticale senza braccio orizzontale”, diverso dalla più nota “crux” della traduzione latina. Aggiunge poi che la croce fu «un simbolo religioso che i pagani usavano anche prima di Cristo».
PIG = 1 vIsual hollywood + 3 head lInes “ta-ta-ta” obIettIvo comunIcazIonale: straPPare un sorrIso obIettIvo culturale: dIffusIone delle coltIvazIonI dI PubblIcItà autoctona km0 e rIduzIone dell’InquInamento semIotIco causato dalla PubblIcItà maInstream IndustrIale tossIca Per la PsIche. Per la tua Pubblicità IGnorante: 349 1680619
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Assicurati di avere più di 18 anni.
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Le situazioni di
Il tema del mese è venale: Sesso per soldi
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Saffi & Co
Colonna Sonora: Il messaggio in arrivo di WhatsApp che per 47 volte, nell'ultima mezz'ora, ha accompagnato l'elaborazione di questo scritto. Special Thanx to: La comunitĂ cingalese. Discreta, onnipresente, alleata contro il caro vita.
A cura di Jessica Costanzini
La nota economista lesbica Ellen Frigidman*, nel suo saggio Sesso in crisi al tempo della crisi afferma, in uno dei suoi passaggi più intensi: «Per sopravvivere alla crisi servono ottimismo, assertività e un adeguato livello di serotonina. Studi clinici dimostrano che scopare regolarmente aiuta, ma se il giorno dell'accredito dello stipendio devi scegliere se pagare la Tasi o invitare a cena una ragazza, ecco che realizzi quanto il fattore di rischio sia elevato. Se non te la dà al primo appuntamento, ti vedi costretto a scegliere tra due opzioni: 1) Perdere l'investimento, elaborare il crollo dell'autostima e dedicarti ad una malinconica attività di mano 2) Rilanciare, mettendo sul piatto almeno un'altra cena, un cinema e un bouquet di dodici rose a stelo lungo (non quelle del cingalese, che fanno troppo cheap). In pratica devi strutturare una tua mini finanziaria personale con il demone di Equitalia che ti sorride sarcastico da dietro l'angolo. Tutto questo sottrae leggerezza e spontaneità all'approccio etero, generando crisi nella crisi.» Tra lesbiche è diverso. Innanzitutto, si ridimensionano le aspettative. Esse sono consapevoli che nel 90% dei casi una lesbica è povera in canna poiché predilige impieghi poco remunerativi, di solito creativi o nel sociale. Tutta la prima fase del corteggiamento avviene a costo zero. Spesso inizia con pressanti conversazioni virtuali il cui contenuto oscilla da “Mi sono addormentata pensando alle tue labbra” a “Mi sono toccata pensando alle tue grandi labbra”. La lesbica non manda fiori. Per lei Interflora è una marca di fermenti lattici. Ella invia tonnellate di emoticon su WhatsApp, alternate a foto in bianco e nero di particolari del suo corpo: la clavicola, il malleolo e quando si arriva ad essere davvero intime, la cicatrice dell'appendicectomia. Questa strategia ha due plus: 1) Puoi condurre contemporaneamente più di un corteggiamento, ottimizzando i tempi ed aumentando le probabilità di successo 2) Si arriva al momento “live” già erotizzate e determinate a concludere. La lesbica non propone una cena, ma un vernissage con aperitivo bio ad offerta libera. La lesbica è tendenzialmente orgogliosa ed autodeterminata. Ad ogni scontrino emesso, scatta la gara a chi paga e spesso si finisce col fare a metà. La sua idea di regalo non va oltre il portachiavi stroboscopico (2 euro dal cingalese) o la miscela di spezie del Punjab che le ha portato l'ex dal viaggio in India. Sì, perché la lesbica è ecologista e ricicla. Tutto. Anche i sex toys. Solo se è vero amore saprà farti sentire davvero speciale regalandoti uno strap-on nuovo. Ma anche per quello si troverà il modo di fare a metà. In tutti i sensi. * Non googlarla, non esiste.
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L’angolo dei culi infranti
*Quando potrei fare pompini in Costa Smeralda?
A cura di Immanuel Casto
Tutti noi ci siamo chiesti come sarebbe vendere il nostro corpo, almeno una volta. Apparentemente si tratta di un lavoro con ottimo rapporto impegno/resa. Come dice Lola, protagonista del mio fumetto Squillo, “200€ a botta e ho un sacco di tempo libero”. Però sono in pochi a fare il grande passo. Io sono stato tentato di farlo durante il mio periodo sabbatico in Australia, quando su di un frocial-network mi hanno offerto 300 dollari per fare un pompino. Mi sono detto “perché no?, sarà comunque un arricchimento personale”. Poi gli ho chiesto di mandarmi la foto. E ho capito il motivo dell’offerta così generosa. Ci si concentra tanto sull’aspetto morale del “vendersi”, ma invece i problemi sono sul piano pratico! Bisogna davvero avere il cosiddetto pelo sullo stomaco. Anziani, persone in forte sovrappeso, scarsa igiene personale, aliti ed effluvi vari. È lì che si vede il professionista. E poi c’è da dire un’altra cosa. Credo che la vera sfida all’autostima non sia farsi pagare per il sesso, ma pagare per farlo. Può sembrare paradossale, ma troverei più difficile fare quello. Detto ciò, invoco a gran voce la legalizzazione del mestiere più antico del mondo. Il problema non è la prostituzione, ma lo sfruttamento di quest’ultima da parte di criminali senza scrupoli che lucrano sulle situazioni più disperate. Ben vengano allora delle strutture dove chi sceglie questa professione possa essere tutelato e (non meno importante) tassato. Concludo con una domanda; mi devo aggiornare sul lessico riguardante i massaggi: far venire uno con una sega ora si dice fare un massaggio drenante?
Appendice Batto incosciente l’asfalto rovente vendo il mio culo e chiedo alla gente “ogni orifizio è qui da provare” uno sfintere d’oltre mare. Da 50 Bocca / 100 Amore
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Rubrica di pornopsicologia femminile
Best Actor Il fruttivendolo, che ha subito un brusco calo nella vendita delle zucchine e si trova ora in ristrettezze. Ascolta "Sex and money", Big Sean, 2011. Guarda "Attrazione fatale", diretto da Adryan Lyne, 1993.
A cura di Maddalena R
"Opinions are like assholes, everybody’s got one." (Salt-N-Pepa, "None Of Your Business" 1993)
Niente, i tempi sono cambiati e ci siamo dovuti ingegnare. Oggigiorno, per portare la fidanzatina/o a cena da McDonald's (o nell'ultimo sushi fusion proraso che ha aperto sui Navigli) non basta più la nonna bonaria che ti allunga quindici euro sotto il tavolo, tra una fetta di polenta e il caffé. Ci vuole di più. Molto, molto di più. E le cose grandi non arrivano mai gratis, come diceva qualcuno. (Chi? Boh.). Bisogna impegnarsi, darsi da fare. Vietato battere la fiacca. Così, anche il sesso a pagamento - da torbido tormento cantato dai poeti a pillar della cultura underground - è oggidì diventato un modo come un altro per sbarcare il lunario. Questa tendenza non ha risparmiato, ohimé, neanche l'industria del porno. Ora, non vogliamo dire che prima chi si avvicinava alla pornografia lo facesse animato da istinti meramente estetici e filantropici, però c'era una certa maestosità, una certa dignità, ecco. Oggi, al contrario, sono tutti pronti a rivendersi il video appena girato col Samsung Galaxy Pro - starring fidanzata in premestruo e calzino bianco - su internet, per tirare su qualche quattrino in più. Questi filmati, di solito, non hanno trama. Sono creati per soddisfare quel genere di fruitore a cui basta vedere qualcuno che copula (fossero anche un armadio e una sedia, oppure due senatori a vita) per giungere al climax. Nemmanco a dirlo, c'è una richiesta fervente. Il porno storico fa spallucce e finge di non vedere. Tutto fa brodo, come ci insegna Knorr. Ah, come sono lontani i tempi in cui anche le proposte indecenti - ad litteram: ti retribuisco per ricevere del sesso e/o la tua collezione di film di Massimo Boldi - erano ammantate di mistero, di pericolo, di adrenalina, stile John Gage e Diana Murphy. Adesso, invece, durano il tempo di una batteria al litio - di quelle che dopo un paio d'ore fanno kaputt. The end.
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Il mondo di Onan
Pagare le donne è tipico di una società maschilista retrograda. In una società dove il maschio è consapevole, sono le donne a pagare, perché evidentemente il prodotto magico ce l’abbiamo noi. (Homo Sapiens, associaz. per la liberaz. del maschio selvatico)
A cura di Leone B
Bergamo è sempre stata una capitale del sesso a pagamento, fin dall’epoca romana, quando da qui transitavano le legioni dirette in Germania. In epoca Serenissima, nei documenti dell’archivio storico, troviamo la storia di una ragazza di grande successo in data 1499, appellata Semperbona, mentre le ragazze che adescavano in via della Boccola (angolo via Vagine) per poi esercitare in casa erano definite “casalenghe”. Venendo alla nostra epoca, la data discrimine è il 1958, anno di entrata “in vigore” della legge Merlin. Prima c’erano le case chiuse, e le più note a Bergamo erano la Villa delle Rose in Città Bassa, sul viale del cimitero (le rose ci sono ancora, oggi è un centro anziani), e la Casa dei Comignoli in Città Alta (in via S.Lorenzo, e i comignoli ci sono ancora). Poi dal 1958 con la legge Merlin le case chiuse furono chiuse, e dunque di fatto “aperte”, e iniziò l’epoca, tuttora vigente, delle battone, delle donne da marciapiede. Ricordo la Lupa, già vecchissima nei primi anni settanta, faceva le caldarroste davanti al Coin, aveva un vecchio bidone nero che la rappresentava, e la scaldava. Era la maman di tutte le “battone” della città. Le conoscevi tutte, le contavi sulle dita delle mani, 4-5 “vecchie baldracche”, che oggi chiameremmo Milf, le trovavi in via Moroni e S.Bernardino, stavano davanti ai portoni, o alla finestra. Alla stazione le solite 2-3 tossiche, e in via Fantoni i 2-3 travestiti storici, che di giorno trovavi in abiti maschili come commercianti del quartiere, noti a tutti. In totale 10-15 persone. Inaccessibile alla massa, il circuito delle “squillo” di lusso. Poi, anni Ottanta, l’arrivo della Lalla, col suo camper alla Briantea, proprio dove oggi c’è il nuovo ospedale. Dopo il crollo del comunismo, l’invasione delle disinibite, ma algide, bionde dell’est, e conseguente crollo dei prezzi al consumo. Quindi l’ondata delle nere africane, delle mulatte sudamericane, e infine delle piccole orientali, formalmente massaggiatrici. Oggi tra offerte on-line e ragazze di strada ne trovi 100 volte tante. Qualcuno ha censito 500 professioniste “residential” in provincia, e altrettante “on the road”, nelle varie specifiche (le camminatrici, le autostoppiste, le automobiliste). Oltre a queste, ci sono tutte le altre categorie di donne lavoratrici a contatto con il pubblico (infermiere, cameriere, commesse) tra le quali, dietro uno sguardo o un gesto, si rivela la puttanella segreta: ma occorre l’occhio clinico del puttaniere molto esperto.
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Interessanto a cura di Grati de Viti (Gruppo Cultras)
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San Davide del Galles Recensioni di culti, agiografie, fritti mistici (Un santo trendy, ogni giorno su: www.ctrlmagazine.it) NASCITA MORTE PATRONO DI
462 o 512, Caerfai, Galles del Nord 602, Menevia, Galles del Nord Galles, vegetariani, poeti
Figlio di Sandde, re di Ceredigion e nipote di Ceredig fondatore del regno, Dewi nacque da Non, suora irlandese con 11 sorelle sante e 12 fratelli santi, che lo partorì su una scogliera, scatenando una enorme tempesta. Educato insieme a San Patrizio presso il grande istitutore e druido Sant'Iltut (probabilmente trattasi di Galahad, figlio di Lancillotto e Ginevra e membro del triumvirato del Sacro Graal), David, monaco e abate a soli 16 anni, si reca ben presto sull'isola di Wight dove resta in eremitaggio per dieci anni. Tornato tra gli uomini, il giovane monaco si dedica alla predicazione contro le eresie della Chiesa celtica. Compiuto un pellegrinaggio a Gerusalemme, Dewi, ormai vescovo, fonda 12 monasteri, covi di predicatori (di cui circa 80 divenuti santi), istituendo una rigorossissima regola: divieto assoluto di possedere alcun bene materiale, lavoro con le sole braccia (vedi: tirare l'aratro a mano), silenzio completo, preghiera mentale continua, una dieta poverissima comprendente pane e sale, acqua, qualche erba e dei porri. In occasione di una battaglia suggerì ad una armata di compatrioti di affrontare i Sassoni tenendo sul cappello l'ortaggio, così da riconoscersi nelle concitate fasi dello scontro. Ancora oggi i soldati gallesi, memori di quella vittoria, usano onorare il giorno del Santo mangiando un porro crudo. Presa residenza nella sperduta Menevia (oggi St. David), David si dedica agli studi teologici fino a serena morte che lo coglie alla improbabile età di 140 anni. Dewi, già in grado di dispensare guarigioni nel ventre materno, è noto miracolisticamente per un caso di geognosìa divina. Durante una predica di fronte ad una enorme folla, il suolo sotto i piedi del monaco si erge fino all'altezza di una montagna, permettendo al santo di avvicinarsi materialmente al suo Dio, ai presenti di migliorare la vista della predicazione e alla colomba dello Spirito Santo di poggiarglisi sulla spalla. COMMENTI: DI DIO DELL'ATEO
Sali tu o scendo io? Una dieta sana allunga la vita
RICORRENZA: 1째 MARZO
Iconografia: Miss Goffetown
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FEBBRAIO - MAGGIO
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f e b b r a io m ag g io 2015
il cinema in lingua originale
duEMIlAquIndIcI
CONTINUA IL PROGRAMMA DEDICATO AGLI AMANTI DELL’ORIGINAL VERSION IL LUNEDì SERA, PROIEZIONI DI GRANDI FILM NELLA LORO LINGUA D’ORIGINE ACCOMPGNATI DA PRESENTAZIONI IN LINGUA
16 febbraio 2015
BIG EYES di Tim Burton
2 marzo 2015
di Matthew Warchus v.o. inglese con sott. italiano
16 marzo 2015
PRIDE
Il centro cambrIdge per bergamo
DEUX JOURS, UNE NUIT DUE GIORNI UNA NOTTE
di Jean-Pierre e Luc Dardenne v.o. francese con sott. italiano
30 marzo 2015
di Theodore Melfi v.o. inglese con sott. italiano
13 aprile 2015
di Rok Bicek v.o. italiano e tedesco con sott. in italiano
27 aprile 2015
Promosso da:
v.o. inglese con sott. italiano
ST. VINCENT
CLASS ENEMY
Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Ufficio X – Bergamo
JIMMY’S HALLdi Ken Loach
v.o. inglese con sott. italiano
11 maggio 2015
di Mike Leigh v.o. inglese con sott. italiano
25 maggio 2015
RELATOS SALVAJES STORIE PAZZESCHE
MR. TURNER
di Damián Szifron v.o. spagnolo con sott. italiano
Proiezione cinema conca verde ore 21.00 PREZZI D’INGRESSO intero 5,00 E ridotto 4,50 E (over 60 - under 26) abbonamento 10 ingressi 39,00 E - (3,90 E a proiezione)
PROIEZIONI MATTUTINE scuole su prenotazione al numero 035 320828. Gruppi scuola 4,00 E (gratuito per accompagnatori)
con il contributo di:
via Angelo Goisis,96/B - Bergamo Tel. 035 320 828 Fax 035 320 843 sas@sas.bg.it - www.sas.bg.it
Cinema e altre eresie a cura di Dario Incandenza
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Birdman Dopotutto, quando un solipsista muore, il resto scompare insieme a lui. (David Foster Wallace)
Fuori e dentro la finzione, nella vita come alla ribalta dell’Ego, c’è un abisso che amiamo rimuovere insistendo a sguazzarci. Birdman ne dà il vertiginoso sguardo da dentro, la panoramica suicidaria di chi non può più svischiarsene. Un solo pianosequenza fallace e affannato, un’orchestra che si spaccia per improvvisata, una bugia che si taglia le vene per amore di verità. Un attore in declino (l’ex Batman Keaton) e il suo spasmodico sforzo di riabilitarsi artisticamente, in primis ai suoi stessi occhi, passando da Hollywood a Broadway, dall’ultimo dei blockbuster superomistici alla piéce di Di cosa parliamo quando parliamo d’amore di Carver. Quest’Icaro dissociato, e ai ferri corti con le proprie ambizioni di vita, s’incensa, si umilia, s’invola, si schianta, si rannicchia in interrogativo fetale. Ma il gap tra massa ed élite è pura nevrosi, come la barriera frapposta tra arte e critica (“soldati e traditori”), tra liberazione
e controllo, tra la tensione a rischiare tutto o cautelarsi con reti di salvataggio, sociali e psichiche. Tuffarsi nel baratro delle infinite possibilità o inchiodarsi all’opinione degli altri? La croce di vuoto a cui Birdman rimane mezzo appeso intercetta lo spirito del tempo nell’interrogarci sull’ossessione della nostra immagine (online e offline), sulla compulsione a piacere come imperativo sociale, sul nonsenso delle tipizzazioni culturali e umane. “Super-realismo”, postmodern postmortem, meta-tutto: come per Synecdoche NY, il meglio della letteratura americana off degli ultimi 50 anni gli è eoni avanti sul tema (rimando, online, al nostro ex libris su Barthelme/Eggers), ma Birdman resta clamoroso nel constatare come sul palco e nella vita (o in quel loro inestricabile intreccio che è il social network) sia la morte lo spettacolo più applaudito. Come da finale, è una nevrosi che ancora non si può sciogliere, perché ci siamo dentro. Fino al collo.
Un precedente: Synecdoche, New York di Charlie Kaufman (2008) Un saggio: Il temperamento nervoso di Alfred Adler (1912) Una frase: “Milioni di persone mangiano merda ogni giorno. Questo non la rende buona.”
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Primizie Musicali Locali
Urban Sound Sonars – Jack Rust and the Dragonfly IV A cura di Alessandro Monaci e Piero Giostra
Questa non è una recensione di un concerto e neanche di un EP. Questa non è un’intervista. È un po’ di tutto questo.
Dall'Aprica (sì, non Africa) all'India, passando per lo spazio siderale a bordo di una claustrofobica navicella, il trio familiare - due fratelli e una morosa, più un volenteroso batterista puro di cuore - parte da vicino e guarda lontano, quasi oltre. Il gruppo è già stato tirato per la giacca fra diverse definizioni e spinto a viva forza nel calderone riscaldato della psichedelia. Preferiremmo la definizione “pop astrale”, perché descrive lo spazio che è al centro della nostra narrazione, e perché inquadra un po’ il sound (usiamo molto i riverberi, eccetera). “Psichedelia” è un termine ormai un po’ inflazionato, ma anche molto personale. Il senso del viaggio è di riscoprire se stessi chiusi in questa navicella, con niente intorno. Parole e pronuncia sono genuinamente ed efficacemente d’oltremanica. Le influenze – che talvolta sfiorano la citazione esplicita – incorniciano senza troppo scampo la produzione della band all’interno della scena musicale inglese degli anni sessanta e settanta. Tuttavia, forse, l’energia e la spinta propulsiva dei due fratelli potrà in futuro scongiurare eccessivi manierismi. Vorremo proseguire seguendo una chiave più moderna. Stiamo infatti inserendo un pad digitale, e valutando altre idee in tal senso. Vorremmo sperimentare di più, seguire artisti moderni che stiamo scoprendo, come Django Django, o i Foxygen. I ragazzi propongono un live multiforme: dal vibrante elettrico viaggio in odor di UFO (nota di merito le immagini lunari proiettate sul muro, a sostituire luci profilattiche) alla dimensione acustica, più scarna, misurata ed intimista.
Comunque nessuno sa se col tempo la loro Dragonfly incrocerà davvero il Maggiore Tom, ormai perso fra gli astri del rock, o se invece rimarrà docilmente nell'orbita di pianeti creativi altrui; non resta che confidare in un loro bisogno di oltrepassare, di inabissarsi pur senza perdere la rotta, come del resto farebbe ogni buon cosmonauta.
Enrico Ruggeri - Gli occhi degli altri A cura di Alessandro Monaci e Piero Giostra Enrico Ruggeri non è quello che pensate voi. È un musicista sperimentale di Bergamo. “Gli occhi degli altri”, terzo episodio della sua discografia, è la registrazione live di una performance risalente al 2013. Attraverso un’unica traccia di oltre 32 minuti, l’artista si affida ad una serie di strumenti analogici da lui elaborati per generare un costrutto musicale fuori dall’ordinario e dal campo del ripetibile, basato su procedimenti aleatori (in sei parole, dettati dal caso) e improvvisativi. Un gran numero di eventi sonori vengono prodotti dal movimento di dispositivi meccanici che interferiscono con gli strumenti ad intervalli irregolari. Per esempio, c’è una chitarra con accordatura aperta che viene percossa da un pezzetto di plastica attaccato con un filo sottile ad un ventilatore. C’è un piatto di batteria motorizzato e c’è un’arpa eolia (un tipo di cordofoni che producono suoni grazie all’azione del vento) rivisitata in chiave post-industrale: quattro piccoli ventilatori usb percuotono le corde con le piccole pale, generando una turbolenza artificiale e spaventosa. Nello stesso tempo le tastiere ed i synth sono gestiti da Ruggeri in modo da inondare gli spazi ed arginare i tre strumenti-droni, costituendo interessanti interazioni fra il mondo acustico e quello elettrico, all’interno di ambienti modali - più human-friendly, anche luminosi a tratti – costantemente tensivi. Com’è ovvio, alcune condizioni devono verificarsi affinché una musica come questa possa raggiungere gli ascoltatori. In quanto appunto aleatoria, l’architettura dell’opera si fonda su strutture non più linguistico – musicali (gli stilemi, i differenti contesti espressivi) ma su una comunicazione profonda e muta, imponente ed implacabile. L’ascoltatore dovrà lasciarsi bucare dai suoni di quelle macchine, sospendere il pensiero per farsi trasportare al loro perturbante cospetto, loro che non hanno un volto, non ti riconoscono, e che sono in grado di investirti (e fare anche molto male).
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B A E F M R B R O O I A Z KOKO’S
Il party di riferimento della scena electro/ dubstep/dnb/ignoranza dal 2008. La serietà lasciala a casa.
KOKO’s & Under Music Club Viale Nazionale, 93 Seriate (BG) Per eventi privati: 380 1227198
Sabato 14 Febbraio Viale Rossi Project presenta: Stereoliez
Sabato 7 Marzo Viale Rossi Project presenta: Teddy Killerz
UNDER MUSIC CLUB La serata dal sound indipendente. Una contaminazione di immagini e beat alternativi, un intreccio di esperienze il cui elemento fondamentale è la musica.
Venerdì 13 Febbraio & Venerdì 27 Febbraio & Venerdì 13 Marzo
Una one night ispirata ai secret party delle metropoli straniere.. Sonorità deep e tech house unite a performances artistiche di livello.
STAY CALMO
La onenight mensile dalle sonorità elettroniche ricercate ed underground. A Stay Calmo succede di tutto, tranne che stare calmi. Sabato 21 Febbraio & Sabato 21 marzo
Mercoledì 11 Febbraio & Mercoledì 11 Marzo
Una volta al mese l’UMC è tutto al femminile: dal hiphop alla dancehall, dal rock al vintage, la musica è tutta esclusivamente cantata da donne.
Scenario caldo, dal suono travolgente che diventa comprensibile solo all’orecchio “pensante”.
Sabato 7 Febbraio & Sabato 14 Marzo
Venerdì 20 Febbraio Special guest: Sidney Charles + Coloppio Venerdì 3 Marzo Special guest: Whomi/Skena + Boski
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Saporismi a cura di Buzz Cattaneo
#caponatagate
Il #caponatagate è un inutile caso mediatico nato in gennaio, all’indomani della prima messa in onda del nuovo spot del dado Star. Nello spot, la testimonial (l’ex fastidiosetta vincitrice Masterchef Italia) Tiziana Stefanelli, aiuta in cucina un’amica dallo stereotipatissimo accento siculo, nella preparazione della Caponata per tutta la famiglia (famiglia Farruggio), suggerendo l’aggiunta del dado Star per insaporire. “Eccerto” risponde l’amica, “senza dado Star, non c’è Caponata”. Dall’istante successivo Twitter era invaso dal (non proprio grammaticalmente corretto) #iononsonolafamigliafarruggio, e dal politicamente impegnatissimo movimento #savethecaponata. Ora, premesso il fatto di trovarmi in pieno accordo con chi sostiene che il dado nella Caponata ci sta come l’aglio in camicia nell’Amatriciana (sì, ce l’ho ancora con te Cracco!), la domanda è: “A qualcuno frega davvero qualcosa di uno spot del dado?” A quanto pare sì, visti gli attacchi infuriati verso tutto e tutti (azienda, testimonial, comparse) da parte di moltissimi palermitani, che nemmeno a toccargli tutti i santi e la famiglia. Hashtag, come stelline ninja unte, che hanno ottenuto il ritiro dello spot, ma non hanno fermato l’ondata di indignazione data dalla parlata della coprotagonista (“Non è accento di Palermo! Lei è di Riesi! E vive a Disio!" Cit.). Chi se ne frega! E’ lo spot di un dado! Non è nemmeno più in onda! Vai a prepararti una caponata senza dado e fatti una vita! Ciao cucina, visti i tuoi neofanatici potresti essere il nuovo calcio, o la religione definitiva.
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Rubrica di filosofia contemporanea a cura di GroS
C
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D (& S)
C'è gente che dicono (e scrivono)
Mai tornare indietro, neanche per prendere la rincorsa. (Sara P. stato di facebook)
Tutti Charlie con la matita degli altri. (Mitja analizza l'accaduto e ci prende in pieno)
Il twerking, come il burlesque del resto, è l'ennesimo tentativo di far apparire sexy delle ciccione... senza riuscirci. (Ken F. non approva i culi oversize)
Sotto i 12 cm non si possono chiamare tacchi né uomini. (Pam B. e le sue massime sulla vita)
Ah poi io mangio di tutto eh, basta che non mi date il daytan e quelle robe li... (Ciccio D.N. non mangia vegano) Esiste una legge scientifica che afferma che un fenomeno nato su internet ha definitivamente rotto il cazzo quando finisce in un buongiorno di Gramellini. (Questa è la pura verita di Vice.it) Dovrebbero tornare in vita e mandare tutti affanculo! (Ganni M. a proposito delle speculazioni sulla morte di Pino Daniele e altri vips)
A Cologno Monzese Grindr è impallato dal 2003. (Daniel S. sostiene che da quelle parti é pieno di gay) No no no! My friend is making manovr. (Lite per il parcheggio tra un italiano che tiene il posto e un tedesco che cerca di parcheggiare) Alla tana del bradipo stasera si festeggia la vigilia di Natale! Del 2010. (I ragazzi se la prendono comoda. Oggi é il 27 dicembre 2014) È stata una serata rottambolosca! (Lo zio che racconta della sua serata)
circolo culturale M.R.S. a.n.s.e.l. via galimberti 6, BERGAMO TESSERA 6â‚Ź valida da settembre 2014 ad agosto 2015
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FEBBRAIO Venerdì 13 18:00 Patronato San Vincenzo (LABORATORIO) Pigmenti e Serigrafia Tantemani presentano Workshop di serigrafia Station Cafè/Treviglio (MOSTRA) Inaugurazione mostra di Laura Armani 19:00 La Funicolare (REGGAE) BergamoReggae presenta Up Town Ranking#3 Papavero Cafè (PERSIA) Aperitivo persiano w/ dj Francesco Zazza 20:30 Circolo Arci Fuorirotta/ Treviglio (LIBRO) Presentazione "Forseta Tacita" di Pino d'Alfonso, a seguire Poetry Slam 21:00 Maite (M'ILLUMINO DI MENO) Cena e show a lume di candela 21:30 Osteria della Pecora Nera/ Osio Sopra (POP) I Sonars presentano "Jack Rust And The Dragonfly IV" in acustico, recensione "Urban Sound" a pag. 42-43 Tin Pan Alley/Bariano (SOUL) Emma & Giulio Brouzet, voce, armonica e chitarra, atmosfere di New Orleans Spazio Meteora Live/Inzago (ACOUSTIC) Green Like July 22:00 Edonè (PUNK) Bomboclat Night 2 w/ Malemute Kid + Remover + Sticks and Stones Keller/Curno (METAL) Hell In The Club + Candy Queers The Rocker Pub/Barzana (TRIBUTE) Giannissime, tributo femminile a Gianna Nannini Latteria Molloy/Brescia (INDIE) Le Luci della Centrale Elettrica, ingresso 14 €
22:00 O'Deas Pub (TRIBUTE) Anderson Council, tributo ai Pink Floyd Bolgia/Dalmine (CARNIVAL PARTY) Miss Divina Show, ingresso 15 € Bloom/Mezzago (SWING) Electro Swing Circus vol.3 Ink Club/ ARCI Skin Fantasies (ACOUSTIC) Trigger + Dal Lago Bacaro (TRASH) La trash made in PacÏ al Bacaro 22:30 Joe Koala/Osio Sopra (HIP HOP) "AKA" con Lanz Khan From Bullz Studio Druso (DEM&ZIALE) Teo e le Veline Grasse, ingresso con consumazione 10 € + tessera 23:00 Live Club/Trezzo (REGGAE) Michael Rose & Etana, ingresso 15 € Amigdala/Trezzo (HIP HOP/ REGGAETON) Urban Delight w/ QJO e BAT - IBA - GRIFF, ingresso 5 € Csa Pacì Paciana (DUBSTEP/HIP HOP) In Bass We Trust, dj Baso + Riodub Upset/Seriate (HIP HOP) Sabotage special party Carnival Superheroes 23:30 Under Music Club/Seriate (INDIE) Dirty Shoes, Special Carnival Party
Sabato 14 14:00 Schilpario (CAMMINATA) Uscita di Nordic Walking 15:00 Teatro Donizetti (CARNEVALE A TEATRO) I Sogni Segreti di Kazimir Malevic, laboratorio per bambini dai 5 agli 11 anni 16:00 Azzone (CIASPO) Ciaspolata Azzone diurna 17:00 Piani dell'Avaro/Cusio (CUCINATURA) Ciaspolando all'aperitivo →
20:00 Cafeteria/Treviolo (CARNEVALE) True Carnival Volley Party 2015 w/ Dj set Erwin 20:30 Teatro Donizetti (TEATRO) Le Sorelle Macaluso, di Emma Dante 21.00 Bar Ninfea/Spinone (TRIBUTE) w/ 100hp, tributo a Battisti 21:30 Circolo Arci Fuorirotta/ Treviglio (ROCK) Gipsy Bride Sputnik (POST PUNK) Moostroo Tin Pan Alley/Bariano (SOUNDTRACK) Paolo Tomelleri Movie Night, La notte degli innamorati con le musiche dal film 22:00 Edonè (COMMERCIAL) Erasmus Carnival Party Keller/Curno (ROCK N'FOLK) The Clan KM33/Trezzo (POST ROCK) When you Know INK Club/ARCI Skin Fantasies (PUNK ROCK) Left Behind + Brutal Youth (CAN) 'Ta sì/Albino (RAP BATTLE) Born to Rap w/ VS Click + Dj Sem in consolle, ad iscrizione Bloom/Mezzago (ROCKABILLY) Fifty o' Clock presenta: Saint Valentine's Grand Love Ball Night - 7 € Bacaro (SAN VALENTINO) Compleanno + la notte degli innamorati 22:30 Rocker/Barzana (COVER ROCK) Bad Reputation Joe Koala/Osio Sopra (INDIE) We Are Waves Druso (TRIBUTO) Ten Legs, tributo ai Pearl Jam, ingresso con consumazione 5 € + tessera 23:00 CSA Pacì Paciana (REGGAE) Prince Healer meets Moa Anbessa, 5 € Daho Club/Dalmine (CARRNEVALE) Gatsby's presenta The Ultimate Carnival Party / Be Your Movie Star
Koko's/Seriate (DUBSTEP) Viale Rossi Project presenta CarneViale & San Vialentino w/ Stereoliez + Belzebass Amigdala/Trezzo (TECH HOUSE) Momento Lab, con Alli Borem "Desolat", ingresso 15 € con drink Clash Club (ROCK) Reef'n Roll, carnival party 23:30 Live Club/Trezzo (TRIBUTE) Febbre a 90 + tributo a Max Pezzali, ingresso 10 € con drink
Domenica 15 10:00 Cusio (NAKED FEET) Corsa a piedi nudi nella neve a ricordo della Tragica Ritirata di Russia 14:30 Calusco d'Adda (CARNEVALE) Sfilata dei carri allegorici, a seguire premiazione 18:00 Bloom/Mezzago (TEATRO) Impro Spritz Party, gli aperitivi di Bloomcinema 18:30 Spazio Jurka/Romano (LIBRO) Presentazione del libro "C.S.O.A. Fantasma" 19:30 Circolo Arci Fuorirotta/ Treviglio (AREA) Marta Raviglia & Simone Sassu presentano l'album "Lost songs", a seguire Pietro Fariselli (Area) 21:00 Maite (PRESENTAZIONE) Music performance "L'anima della Terra vista dalle stelle", libro codufilm con Ginevra de Marco e Margherita Hack 22:00 Edonè (CARNIVAL PARTY) Festa di Carnevale delle scuole superiori Natta e Secco Suardo Bacaro (SURPRISE) Carnival Party 22:30 Druso (BLUES/JAZZ) Blossom Acoustic Duo, ingresso 5 € + tessera
Lunedì 16
Mercoledì 18
20:45 Cinema Conca Verde (CINE) Big Eyes in lingua originale, di Tim Burton 21:00 Spazio Jurka/Romano (CINE) Rassegna "Smash Nazis Science Fiction", Dead Snow di Tommy Wirkola Bloom/Mezzago (COUNTRYBILLY) Hayseed Dixie + Dusty Fellas, ingresso 12 € 21:30 Clock Tower/Treviglio (ROCK SHOW) Gladioli
16:45 Gamec (LAB) Art Break, Muto come un pesce, iscrizione 8 € 21:00 Cinema Conca Verde (CINE) Il Giovane Favoloso, di Mario Martone Cinema Teatro del Borgo (CINE) Amore, Cucina e Curry, di Lasse Hallström Maite (TRIBUTE) Che io possa essere dannato se non ti amo, tributo a Domenico Modugno 22:00 Druso (ROCK/BLUES) Cato & Vale on the silk road, presentazione viaggio, ingresso 5 € + tessera Edonè (INDIE ROCK) Radiolution Live & Hashtag presentano: Nadar Solo
Martedì 17 14:30 Campo sportivo Oratorio/Calusco d'Adda (SFILATA) Sfilata di Carnevale, a seguire rogo della vecchia 15:00 Piazza/Treviglio (CARNEVALE) Festa di Carnevale 15:30 Città Alta (CARNEVALE) Carnevale in Piazza Vecchia, Burattini al Teatro Sociale e frittelle di carnevale per le vie di Città Alta 16:00 Cinema Teatro del Borgo (CINE) Amore, Cucina e Curry, di Lasse Hallström 18:00 Libreria Incrocio Quarenghi (INCONTRO) Cinema d'animazione: una panoramica con Franscesco Scarponi 21:00 Edonè (CONTEST) Torneo di calcio balilla a premi Cinema Conca Verde (CINE) Il Giovane Favoloso, di Mario Martone Maite (LIBRO) Ruggine, romanzo di Federico Redaelli 21:30 Al Tagliere di Nese/Alzano (COVER ROCK) Attribution 22:30 Joe Koala/Osio Sopra (ROCK/ GARAGE) Radio Bam con Donald Thompson
Giovedì 19 18:00 Yoga Bergamo (AFRICA) Corso di percussioni, tamburi, bassi e djembe, a seguire corso di danze africane Libreria Incrocio Quarenghi (RACCONTO) Leggere la Cina, seconda parte 20:00 Edonè (DEGUSTAZIONE) Il Giovedì dei Curiosi: degustazione di birre artigianali Bloom/Mezzago (METAL) Rock/Metal Night, ingresso gratuito 21:00 Cinema Conca Verde (CINE) Il Giovane Favoloso, di Mario Martone Cinema Teatro del Borgo (CINE) Germania Anno Zero, i capolavori del cinema, di Roberto Rossellini Cà del Fasà (ACOUSTIC) Concertini semi-improvvisati in meno di 30 m2 →
21:30 Cielo/Dalmine (JAZZ) World Latin Jazz Rocker/Barzana (CONTEST) The Rocker Contest, concorso per band indipendenti Amigdala/Trezzo (BLUES) Live Blues, con Carmensita Carmen Cangiano, 5 € L'incontro/Via Previtali (APERASMUS) Dj set by Stefan G, Pog, Santo, Martino Maite (LIVE) Acappella songs 22:00 Bacaro (DJ SET) Love Thursday w/ dj Danny B. 22:15 Officina 43/Castel Rozzone (ROCK SARDO) Alberto Sanna, l'ultimo One Man Band della Sardegna 22:30 Druso (ROCK/BLUES) Cuori Infranti, ingresso con consumazione 5 € + tessera
Venerdì 20 18:00 Libreria Incrocio Quarenghi (LAB) Fotolinguaggio con Paola Pezzera, 10 € su prenotazione 19:00 Papavero Cafè (PERSIA) Aperitivo persiano w/ dj Francesco Zazza 21:00 Cinema Teatro Nuovo/ Trescore Balneario (CD) Presentazione dell'album dei Rusties "Dalla polvere e dal fuoco", ingresso 10 € Station Cafè/Treviglio (BLUES) Almost Blues Maite (LIBRO) La Revolucion Bonita, libro di Angelo Zaccaria, incontro con l'autore 21:30 Tin Pan Alley/Bariano (BLUES) Quej del Blues, le origini del blues Amigdala/Trezzo (INDIE) Ami Live House w/ Sinatras & More
22:00 Edonè (REGGAE) BergamoReggae + Guest O'Deas Pub (ROCKABILLY) The Fonz, rockabilly party band Keller/Curno (TUTTO) Juke Box Umano, la musica che vuoi suonata dai due musicisti che sicuramente vuoi Bloom/Mezzago (ROCK) "Rumore del Territorio Volume 1", ingresso gratuito Ink Club/ ARCI Skin Fantasies (GRUNGE/PSYCHO) Freddocane Bacaro (DEEP FUNKY GROOVES) Winstan dj set 22:30 Joe Koala/Osio Sopra (METAL/ PUNK/HC) Serata live Druso (INDIE DRUSO) Gli Amanti + Il Triangolo, ingresso 5 € + tessera Live Club/Trezzo sull'Adda (CELTIC PUNK) Dropkick Murphys + The Mahones + Blood or Whiskey + Bryan McPherson, Sold Out Rocker/Barzana (TRIBUTE) Rising Doors, tributo ai Doors Csa Pacì Paciana (ROCK) Fuzzuf & The Shape 23:00 Under Music Club/Seriate (HOUSE) Bauhaus Party w/ Sidney Charles + Coloppio
Sabato 21 09:30 Patronato San Vincenzo (LAB) Pigmenti e Serigrafia Tantemani presentano Workshop di serigrafia 20:30 Sala Piatti (ROTARY DAY) Concerto Grosso, musica classica a cura degli allievi dell'istituto Donizetti 20:45 Cineteatro Le Muse/Dalmine (TEATRO) Dodici (...e l'ultimo chiuda l'Amore) ingresso gratuito
21.00 Bar Ninfea/Spinone (BLUES) w/ Chuck Friers live Teatro Donizetti (TEATRO) L'invenzione della solitudine, con Giuseppe Battiston Teatro Creberg (PIANO SOLO) Concerto di Stefano Bollani Maite (MERCANTI DI STORIE) Sagresposalizitour 21:30 Polaresco (POP) A night at the UFO: Sonars + La Stanza Bianca, recensione "Urban Sound"a pag.58 Tin Pan Alley/Bariano (BLUES) Muzz Murrey, bluesman americano Rocker/Barzana (TRIBUTO) Eisermann, tributo ai Rammstein 22:00 Arci Area/Carugate (TUTTO) Juke Box Umano, tutta la musica che vuoi, suonata dai due musicisti che sicuramente vuoi Edonè (DELIRIO SONICO) The Exhibition Night w/ The Yellow Traffic Light + Blind Tigers, a seguire The Most Adorable dj set Druso (TRIBUTE) Discolabirinto, tributo ai Subsonica, ingresso con consumazione 5 € + tessera Joe Koala/Osio Sopra (INDIE) Progetto Panico Twentyseven/Mozzo (METAL ESTREMO) Imago Mortis + Necroshine Bloom/Mezzago (CARNIVAL PARTY) Star Wars Carnival Party, w/ Djs Aldus Erpico & Steve Manero, 8 € Bacaro (PLAY/DRINK) Nobel night, gioca e bevi cheap Ink Club/ ARCI Skin Fantasies (BLUES) Yao Mama Blues Esco/Cassano (FOLK/BLUES) George Herald + Andyz D. 23:00 Mononoke Cafè (ELETTRONICA) Paradisco w/ Giulio Pitch dj
23:00 Amigdala/Trezzo (ELECTRO/ TECHNO) Laserblast, Carnival Party, ingresso in lista 8 € Csa Pacì Paciana (FOLKLORE) Serata danze e balli popolari "Il ballo è servito" Daho Club/Dalmine (INDIE) Borderline w/ Alessio Bertallot Clash Club (HIP HOP) Bomb the Bass w/ dj Zeta 23:30 Live Club/Trezzo (TRASH) Un carnevale bestiale w/ Teo e le Veline Grasse, 15 € Under Music Club/Seriate (ELECTRO) Stay Calmo! w/ Pigro on Sofa & Gipsy Guy dj set
Domenica 22 09:30 Patronato San Vincenzo (LAB) Pigmenti e Serigrafia Tantemani presentano workshop di serigrafia 14:30 Futuro Orto Botanico d'Astino (TERRA TERRA) Venghino Signori Vanghino, porta i tuoi attrezzi o anche solo le tue mani 10:00 Piani dell'Avaro/Cusio (CIASPO) Ciaspolando con gusto 18:00 CAS/Inzago (ARTE) Progetto Meteora presenta: pittori inzaghesi in mostra con aperitivo e inaugurazione Pecora Nera/Osio Sopra (COUNTRY) w/ Mismountainsboys live Bar Ninfea/Spinone (ORIGINAL) w/ Nagalia 21:00 Centro socio culturale di Celadina (ROCK/BLUES) Cato & Vale on the silk road Maite (TEATRO) Erik Sigma, Il mentaloide 22:30 Druso (JAZZ/FUNK) The Soul Mutation, ingresso 5 € + tessera
Lunedì 23
Mercoledì 25
20:30 Cinema Conca Verde (OPERA) Macbeth, di W. Shakespeare 21:00 Spazio Jurka/Romano (CINE) Iron Sky - Saranno nazi vostri, di Timo Vuorensola 21:30 Maite (LIVE) Riki Cellini, L'astronave con Valerio Baggi e Michele Gentilini
16:45 Gamec (LAB) Art Break, Piove, piove. La Betty non si muove, iscrizione 8 € 19.00 EinMass/Montello (CENA) Serata Porsel porchetta polenta patate birrone 20:30 Teatro Donizetti (TEATRO) Don Giovanni di Alessandro Preziosi 21:00 Cinema Conca Verde (CINE) Storie pazzesche, di Damian Szifron Cinema Teatro del Borgo (CINE) La buca, di Daniele Ciprì Maite (FOLK) Ewa Wilstrom, Queenfish & Other Tales 21:30 Edonè (RAP/FUNK/ROCK) Doppia K & N.3.O., presentazione nuovo album "Pieno di vita" 22:30 Druso (BLUES) Soul&Pepe, ingresso 5 € + tessera
Martedì 24 16:00 Cinema Teatro del Borgo (CINE) La Buca, di Daniele Ciprì 21:00 Cinema Conca Verde (CINE) Storie Pazzesche, di D. Szifron Maite (OPEN MIC) Palco e microfono aperto 21:30 Al Tagliere di Nese/Alzano (ROCK'N'ROLL) Rocks Box
Sulla pista d'atterraggio di Khe Sanh, chitarra e M16 in spalla, un marine si ricordò d'improvviso che era il compleanno di uno dei suoi chitarristi prediletti
STESSO GIORNO
STESSO ANNO
25 Febbraio 1968
Hai capito poco? Il 25 febbraio 2015 clicca su ctrlmagazine.it. Il nome della rubrica è “Stesso anno, stesso giorno”. Capirai di più.
Giovedì 26
Venerdì 27
18:00 Yoga Bergamo (AFRICA) Corso di percussioni, tamburi, bassi e djembe, a seguire corso di danza africana 18:30 Edonè (DJ SET) Waiting for music and comix 19:00 Beach Bar (222) "Dimmi cosa manzi e ti dirò chi sei", The Genuine & Original Hamburger Night in town 20:30 Cinema Teatro del Borgo (CINECOACHING) La buca, di Daniele Ciprì, ingresso gratuito Teatro Donizetti (TEATRO) Don Giovanni di Alessandro Preziosi 21:00 Cinema Conca Verde (CINE) Storie pazzesche, di Damian Szifron Cà del Fasà (ACOUSTIC) Concertini semi-improvvisati in meno di 30 metri quadrati Maite (ROCK) Johann Sebastian Punk 21:30 Cielo/Dalmine (JAZZ) Electric Maqamat Rocker/Barzana (CONTEST) The Rocker Contest, concorso per band indipendenti L'incontro/Via Previtali (APERASMUS) Dj set by Stefan G, Pog, Santo, Martino 22:00 Bloom/Mezzago (CONTEST) Torneo L.I.P.S. Brianza Poetry Slam, II° serata, ingresso libero Bacaro (DJ SET) Love Thursday 22:15 Officina 43/Castel Rozzone (LIVE) Nagaila e Fidel Fogaroli, concerto a due voci 22:30 Druso (JAZZ/FUNK/R&B/BLUES) Kenny Brawner, ingresso 7 € + tessera
18:00 Libreria Incrocio Quarenghi (LAB) Fotolinguaggio con Paola Pezzera 19:00 Papavero Cafè (PERSIA) Aperitivo persiano w/ dj Francesco Zazza 21:30 Bloom/Mezzago (ALTERNATIVE) Le Capre a Sonagli presentano il loro nuovo disco "Il Fauno", Open act Moostroo, ingresso libero Tin Pan Alley/Bariano (JAZZ) Paola Luffarelli, il jazz, il sound latino, tango e milonga, bossa nova e samba 22:00 Edonè (ELECTRO) Stay Calmo presenta Bombers w/ Grand River + Cella + Stay Calmo dj O'Deas pub (TRIBUTe) Rider of the Storm, tributo ai Doors Keller/Curno (INDIE ROCK) About Wayne Spazio Meteora Live/Inzago (ACOUSTIC) Distinto Live Club/Trezzo (TRIBUTE) Ligabue Tribute, ingresso 12 € Bacaro (REGGAE) TitanBoa Sound Ink Club/ ARCI Skin Fantasies (ROCK) Royal Garden + guests 22:30 Joe Koala/Osio Sopra (HIP HOP) AKA night Rocker/Barzana (TRIBUTE) FranK Calabro, tributo a Gary Moore Druso (INDIE) TheGiornalisti, ingresso 5 € + tessera 23:00 Amigdala/Trezzo (ELECTRO) Galvanite, w/ DBTREX Crew Skinny Sprite + R3T + The Sismik Syestem, 5 € Upset/Seriate (HIP HOP) Sabotage w/ Dj 2P 23:30 Under Music Club/Seriate (INDIE) Dirty Shoes, sonorità indipendenti
Sabato 28 19.00 Pecora Nera/Osio Sopra (CENA) Cena benefit Support Sea Shepherd a cura di Bergamo Vegan + spettacolo di magia w/ Offar Wolf + Endrigo acoustic live 21:00 Maite (FOLK) Sàbat Folk a Berghèm w/ De Soda Sisters Bar Ninfea/Spinone (HONKYTONK) w/ Tennesse Farmer live 21:30 Tin Pan Alley/Bariano (JAZZ) Alberto Guareschi Trio Menez/Martinengo (PUMP ROCK) Cornoltis + S.O.C.S. 22:00 Edonè (ROCK) Hashtag Night w/ Fletcher, "Woodmade" release party Amigdala/Trezzo (ROCK'N'ROLL) Jumpin Night, w/ BB Chriss + Mad Tubes & Miss T, 7 €
22:00 Bacaro (SURPRISE) Più sorprendente del solito Ink Club/ ARCI Skin Fantasies (PUNKROCK) The Bad Juju 22:30 Rocker/Barzana (TRIBUTO) Sugar cover System of a Down Druso (TRIBUTE) Arriba Litfiba + Special Guest Luca Martelli (Litfiba), ingresso con consumazione 10 € + tessera Joe Koala/Osio Sopra (CANTAUTORI) Tita + Distinto 23:00 Csa Pacì Paciana (JUNGLE ELECTRO) KOB, Kind of Bass Clash Club (ROCKABILLY) Rockabilly Big Bang Circus, live + dj set 23:30 Under Music Club (HAWAIAN PARTY) Duck Dive Party, dress input: flower hawaian beach 00:00 Live/Trezzo (COMMERCIALE) Zarro Night w/ Get Far Fargetta, ingresso 18 €
Per la festa del patrono, una bimba posa col costume tradizionale nel giardino di casa. Quella notte un'altro bambino spariva dalla finestra della sua cameretta.
STESSO GIORNO
STESSO ANNO
1 Marzo 1932
Hai capito poco? Il primo marzo 2015 clicca su ctrlmagazine.it. Il nome della rubrica è “Stesso anno, stesso giorno”. Capirai di più.
MARZO Domenica 1 15:30 Teatro Donizetti (TEATRO) Don Giovanni di Alessandro Preziosi 21:00 Maite (SHOW) Stand Up Comedy con Francesco de Carlo Auditorium Teatro Nuovo/Treviglio (TEATRO) Potevo essere io, di Arianna Scommegna 22:30 Druso (LIVE) Emergenza Festival, 1st step n.1
Lunedì 2 20:45 Cinema Conca Verde (CINEMA) Pride in lingua originale, di Matthew Warchus 21:00 Spazio Jurka/Romano (CINE) I ragazzi venuti dal Brasile, di Franklin J. Schaffner 21:30 Clock Tower/Treviglio (JAZZ/FUNK/R'N'B/SOUL)
Kenny Brawner in concerto, ingresso gratuito
Martedì 3 16:00 Cinema Teatro del Borgo (CINE) Folle passione, di Susanne Bier 20:30 Al Tagliere di Nese/Alzano Lombardo (TRIBUTE) Play Mingus, rilettura di brani di Charles Mingus 21:00 Cinema Conca Verde (CINE) Sils Maria, di Olivier Assayas Edonè (CONTEST) Torneo di calcio balilla a premi
Mercoledì 4 19.00 EinMass/Montello (CENA) Serata Fassona: megahamburgher patate birrone 21:00 Cinema Teatro del Borgo (CINE) Folle passione, di S. Bier Cinema Conca Verde (CINE) Sils Maria, di Olivier Assayas 22:00 Edonè (INDIE ROCK) Edonè Locals presenta Violaspinto Druso (JAZZ) Polo, ingresso 5 € + tessera Bacaro (DJ SET) Love Thursday
Giovedì 5 18:00 Yoga Bergamo (AFRICA) Corso di percussioni, tamburi, bassi e djembe, a seguire corso di danza africana 20:30 Cinema Teatro del Borgo (CINE) Cinecoching film + incontro 21:00 Cinema Conca Verde (CINE) Sils Maria, di Olivier Assayas Edonè (ESPO) ClochArt presenta Diy Artists Expo Csa Pacì Paciana (REGGAE) A journey into reggae music#4 Cà del Fasà (ACOUSTIC) Concertini semi-improvvisati in meno di 30 metri quadrati 21:30 Rocker/Barzana (CONTEST) Serata finale di "The Rocker Contest", concorso per band indipendenti L'incontro/Via Previtali (APERASMUS) Dj set by Stefan G, Pog, Santo, Martino 22:00 Druso (JAZZ/ROCK) Mortal Drums Kombat, ingresso 5 € + tessera 22:15 Officina 43/Castel Rozzone (FOLK) Paolo Saporiti 22:30 Joe Koala/Osio Sopra (CONTEST) Selezioni per Arezzo Wave
Venerdì 6 19:00 Papavero Cafè (PERSIA) Aperitivo persiano w/dj Francesco Zazza 21:30 Station Cafè/Treviglio (ROCK) Keep On Movie Tin Pan Alley/Bariano (ACOUSTIC) Love me 3 times Rocker/Barzana (TRIBUTE) Trouble, tributo a Pink 22:00 O'Deas pub (TRIBUTE) Jersey Devil Band, Springsteen Edonè (TRASH REVIVAL) G9 presenta Notte Rosa INK Club/ARCI Skin Fantasies (INDIE) The Heart and the Void + Finistère Bacaro (50S) Enjoy Rockabilly, the 50s night in town 22:30 Joe Koala/Osio Sopra (REGGAE) Reggae Fever with Dread Lion Druso (INDIE) Officina della Camomilla, 5 € + tessera 23:00 Live Club/Trezzo (ROCK FOLK) BandabardÒ, ingresso 15 € 23:30 Under Music Club/Seriate (HOUSE) Bauhaus Party w/ Whomi/Skena + Boski Amigdala/Trezzo (TECH HOUSE) Momento Lab in Boiler, 5 €
Sabato 7 17:00 Libreria Incrocio Quarenghi (INCONTRO) Cosa c'entra il jazz con il rock? con F. Fabbri 20:00 Auditorium Piazza Liberta (BFM) Serata inaugurale del 33° Bergamo Film Meting 20:45 Cineteatro Le Muse/Dalmine (TEATRO) Sognando vivi, a cura di Luca Andreini, ingresso gratuito 21:30 Tin Pan Alley/Bariano (TRIBUTE) Mind fix Toto, tributo ai Toto
22:00 Rocker/Barzana (COVER) Mr X, rock cover Edonè (YOUNG) EasySound, festa degli spazi giovanili del comune di Bergamo Bacaro (JUNGLE) Tira fuori l'animale che c'Ë in te Ink Club/ARCI Skin Fantasies (ROCK) The Smeg Machine Esco/Cassano (FUNKY/BLES) BB Team + Wax Line 22:30 Joe Koala/Osio Sopra (ROCK) Tab, presentazione disco Csa Pacì Paciana (HIP HOP/ DUBSTEP) IBWT, In Bass We Trust, IBWT full crew + i Neurologici Druso (TRIBUTE/BLUES) Sticky Finger, tributo ai Rolling Stones + Bluestouch, ingresso con consumazione 5 € + tessera 22:45 Koko's/Seriate (DUBSTEP) Viale Rossi Project presenta Teddy Killers 23:00 Daho Club/Dalmine (HIP HOP) Panda Boyz presentano Lvca from Sabotage + Power Francers Clash Club (INDIE) L'Orso live + rock dj set 23:30 Amigdala/Trezzo (DUB) Dub Club presenta: King Shiloh, from Holland. 10 €
Domenica 8 05:30 Piazzale Malpensata/ Sestriere (SNOW BUS) Verso località mistiche cercando fresconi. "Fuoripista", con partenza in bus da Bergamo verso le piste di Sestriere. Prenotazioni 3391985001 16:00 Dolcetti di Patty and Selma/ Treviglio (ACOUSTIC) The Heart and the Void
22:00 Druso (CONTEST) Emergenza Festival, 1st step n.2 23:00 Live Club/Trezzo sull'Adda (METAL) Devin Townsend Project, ingresso 30 €
Lunedì 9 21:00 Sala Alfredo Piatti (CONTRABBASSO/PIANOFORTE) Enrico Fagone e Andrea Dindo 21:30 Casa Tua (CINE) Cinema Trouvé, il meglio del cinema completo su YouTube, www. ctrlmagazine.it
Martedì 10 16:00 Cinema Teatro del Borgo (CINE) La moglie del cuoco, di Anne Le Ny 20:30 Al Tagliere di Nese/Alzano Lombardo (FOLK) Folk a Righe, concerto sotto l'ombrello di Matteo e Federica Teatro Donizetti (TEATRO) Enrico IV di Franco Branciaroli 21:00 Cinema Conca Verde (CINE) Magic in the Moonlight, di Woody Allen
Mercoledì 11 20:30 Teatro Donizetti (TEATRO) Enrico IV di Franco Branciaroli 21:00 Cinema Conca Verde (CINE) Magic in the moonlight, di Woody Allen Cinema Teatro del Borgo (CINE) La moglie del cuoco, di Anne Le Ny 22:00 Edonè (PUNK/ROCK) Radiolution Live con The Bikes
22:00 Druso (POP/SOUL) Carmen Cangiano presentazione nuovo album, ingresso 5 € + tessera 23:00 Under Music Club/Seriate (TECHOUSE) The Box! dress code: black
Giovedì 12 18:00 Yoga Bergamo (CORSI) Corso di percussioni, tamburi, bassi e djembe, a seguire corso di sanze africane 19:00 Beach Bar (222) "Dimmi cosa manzi e ti dirò chi sei", The Genuine & Original Hamburger Night in town 20:30 Cinema Teatro del Borgo (CINE) Cinecoching film + incontro Teatro Donizetti (TEATRO) Enrico IV 20:45 Cinema Conca Verde (CINE) Banff, Mountain Film Festival 21:00 Cà del Fasà (ACOUSTIC) Concertini semi-improvvisati in meno di 30 metri quadrati Edonè (TEATRO) Il Giovedì dei Curiosi presenta "Il Mercante di Monologhi", di e con Matthias Martelli 21:30 Tin Pan Alley/Bariano (CABARET) Ivo Urso, direttamente dal laboratorio Zelig un gran cabarettista Rocker/Barzana (CONTEST) The Rocker Contest, concorso per band indipendenti L'incontro/Via Previtali (APERASMUS) Dj set by Stefan G, Pog, Santo, Martino 22:00 Bacaro (DJ SET) Love Thursday 22:15 Officina 43/Castel Rozzone (CANTAUTORE) Hashtag presenta Caso 22:30 Druso (HARD ROCK) Sitra's Monolith, ingresso con consumazione 5 € + tessera
Venerdì 13 18:00 Station Cafè/Treviglio (MOSTRA) Inaugurazione mostra di Cristiana Zamboni 19:00 Papavero Cafè (PERSIA) Aperitivo persiano w/dj Francesco Zazza 21:00 Cinema Teatro Nuovo/ Trescore Balneario (ACOUSTIC) Cristina Donà in concerto 21:30 Tin Pan Alley/Bariano (MANUCHE) Remember Django, il ricordo del mitico Django in un trio spettacolare Rocker/Barzana (TRIBUTE) Diamond Beast, tributo femminile agli Iron Maiden 22:00 O'Deas pub (TRIBUTE) ACDC Tribute Nite Edonè (COMMERCIAL/HOUSE) Hangover Night: The University Party Keller/Curno (HARD ROCK) Pino Scotto 22:30 Joe Koala/Osio Sopra (METAL HARDCORE) Concerto liva tba Druso (DISCO) Druso Disco Strass, ingresso con consumazione 7 € + tessera 23:00 Upset/Seriate (HIP HOP) Sabotage w/ Schlachthofbronx 23:30 Under Music Club/Seriate (INDIE) Dirty Shoes, sonorità indipendenti
Sabato 14 21:30 Menez/Martinengo (PUNK) Samoan Night w/ L'Invasione degli Omini Verdi + Left Behind Tin Pan Alley/Bariano (ROCK BLUES) Bru Boss Band, trio Rocker/Barzana (TRIBUTE) The Song Remains The Same, tributo ai Led Zeppelin
22:00 Bomber/Arcene (POST ROCK) When you Know Edonè (PSYCH/PUNK/ROCK) Bergamo Sottosuolo w/ Pueblo People, Crancy Crock e Remover Bacaro (HOUSE) Dalmen Calling & Harmony Night 22:15 Auditorium di Piazza della Libertà (CINE) Bergamo Film Meeting inaugura Bergamo Jazz, Eva di Joseph Losey 22:30 Joe Koala/Osio Sopra (BLUES/ ROCK) Elli De Mon Druso (HAPPY CHESTER TO YOU) Chester e i Non Li Conosco + The Last Gas Station, ingresso con consumazione 5 € + tessera 23:00 Clash Club (HIP HOP/ROCK/DANCE) 90 gradi 23:30 Under Music Club/Seriate (GIRL) Pupa & Scintilla show Amigdala/Trezzo (REGGAE) Mortalkombat - Sound Clash
Domenica 15 05:30 Piazzale Malpensata/ Pampeago (SNOW BUS) Verso località mistiche cercando fresconi. "Fuoripista", con partenza in bus da Bergamo verso le piste di Pampeago. Prenotazioni 3391985001 18:00 Auditorium di Piazza della Libertà (BERGAMO JAZZ) Sonorizzazione de "La bambola di carne" di Ernst Lubitsch, con Mosè Chiavoni e Luciano Biondini Duo, ingresso da 7,50 a 10 € 20:30 Teatro Donizetti (TEATRO) Enrico IV di Franco Branciaroli 22:00 Druso (CONTEST) Emergenza Festival, 1st step n.3 O'Deas (WAIT SAINT PATRICK'S DAY) Bock and The Sailors, irish folk
Dimmi cosa manzi e ti Dirò chi sei (un Gran Bel Manzo)
Beach Bar Gli autentici Hamburger USA A Bergamo In Via Palma il Vecchio 18A 035.255238 / 338.6739546
Ora anche a Romano di Lombardia Zona pedonale, sotto i portici Via Colleoni 20 / 0363.910748 www.beachbar.it facebook.com/beachbarbergamo
2015 Domenica
15 febbraio
ore 14.30 - inizio sfilata per leVie del Centro Cittadino
SFiLaTa Dei Carri aLLeGoriCi ore 17.00 - via Vittorio Emanuele II
Premiazioni dei Carri e dei Gruppi mascherati La sfilata sarà animata dalla Brianza Parade Band di Verduggio con il gruppo delle proprie Color Guards, (ballerine che supportano e colorano con le bandiere e la danza i brani da parata), vincitori 2014 del Campionato Italiano di Marching Band e dal Gruppo Campanari Città di Bergamo con il proprio autocarro dotato di 14 campane in bronzo.
marteDì grasso 17
febbraio
ore 14.30 - campo sportivo Oratorio S. G. Bosco
SFiLaTa Dei BamBini
ore 21.00 - campo sportivo Oratorio S. G. Bosco
roGo DeLLa VeCChia
Animazione a cura della Triuggio Marching Band - Chiacchiere e Vin Brulè Comune di Calusco d’adda assessorato alla Cultura www.comune.caluscodadda.bg.it
Calendario di eventi teatrali a cura di Claire
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TAZZE DI TÈATRO Consiglio: L'invenzione della solitudine Prendete un padre e un figlio e la comunicazione tra loro ormai assente da anni. Ora pensate all'inattesa morte del padre e a come il figlio, in cerca di un dialogo tardivo, torni alla casa del padre e cerchi di decifrarne la personalità attraverso carte e oggetti. Perché quell'uomo gli era estraneo. Quell'uomo si era estraniato dal mondo, dagli affetti, dalla vita. Aveva deciso di nascondersi all'esistenza. Di vivere in solitudine. Ed ecco il figlio, straziato dalla perdita del padre-estraneo, accorgersi, da padre lui stesso, che la sua vita sta proprio ricalcando le orme del genitore e di quanto l'ineluttabilità del caso governi l'esistenza fino a renderla muta e distaccata.
21/02 – 21.00 Teatro Donizetti, Bergamo L'invenzione della solitudine di Paul Auster, regia di Giorgio Gallione con Giuseppe Battiston (Altri percorsi 2014/2015) 21/02 – h 21.00 Erbamil, Ponteranica Fiatone Di Luna e Gnac (Smart Komik) dal 24/02 al 01/03 – h 20.30 e 15.30 Teatro Donizetti, Bergamo Don Giovanni di Molière, adattamento di Tommaso Mattei (Stagione di Prosa 14/15)
27/02 – h 21.00 Erbamil, Ponteranica Metafisica dell'amore spettacolo de Le brugole (In the mood for...) 06/03 – h 21.00 Erbamil, Ponteranica Cinque Agosto spettacolo di Serena di Gregorio (In the mood for...) 08/03 – h 16.30 Teatro San Giorgio, Bergamo La principessa sul pisello Teatro Prova (Giocarteatro) 08/03 – h 15.30 Teatro Donizetti, Bergamo Il paese del sorriso operetta di Franz Lehar, produzione InScena (Operetta 2014/2015)
Dal 10/03 al 15/03 – h 20.30 e 15.30 Teatro Donizetti, Bergamo Enrico IV di Luigi Pirandello, regia di Franco Branciaroli (Stagione di Prosa 14/15) 14/03 – h 21.00 Erbamil, Ponteranica Golshow Di Giorgia Goldini (Smart Komik) 15/03 – h 16.30 Teatro San Giorgio, Bergamo Storie d'acqua Teatro Prova (Giocarteatro) 17/03 – 21.00 Teatro Donizetti, Bergamo Orchidee Di Pippo Delbono (Altri percorsi 2014/2015)
A cura di Gilles Deluso
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Oroscopo Adesivo Dritta del mese a cura di Giovanni Papini
Ma se la vita si analizza e si spoglia e si spella col pensiero, colla ragione, colla logica, colla filosofia, allora il vuoto si addimostra senza fondo.
[Il concept del mese, ad augurio di una sempre maggiore integrazione, ci arriva dal lettore C. Riscrive, titolare dell'azienda di prodotti adesivi Scollature s.p.a. di Olmo al Serio, “ché se al mondo ci fossero più colla e gaffa, saremmo tutti una sola chiesa, un solo popolo, un solo sesso”.]
PISTOLA A CALDO 21 Marzo - 20 Aprile
COLLA PRITT 21 Maggio - 21 Giugno
L'uomo, quell'inutile pezzo di carne attaccato a un pene. (Jo Brand) Sei l'Adamo e ti fai di colla EVA, ottima per il fai da te e il bricolage. Della precisione te ne freghi, vuoi solo rapidità, tua filosofia di vita: se non incolli in 2'', non incollerai mai. Allora perchè insisti a scoparti i muri? Canzone: John Frusciante - Your Pussy's Glued To A Building On Fire
Per rendere la verità più verosimile, bisogna assolutamente mescolarvi un po' di menzogna. (Fëdor Dostoevskij) Giovane Pritt, rossetto dei nostri astucci, al tuo bel vitino svitabile e alla tua boccuccia a stick non si resiste. Sai occuparti di altro che non sia roba scolastica e collage artyfarty? C'è vita dopo il liceo. Programma tv: Art Attack
VETROFANIA 21 Aprile - 20 Maggio
COCCOINA 22 Giugno - 22 Luglio
Il mondo ha appiccicato questo stigma alle donne per distoglierle dalla prostituibilità di tutti i mestieri maschili. (Karl Kraus) Attacchi, sì, perlopiù come pubblicità. Ma non tutto ha un prezzo, non tutti siam piazzisti. Ezra Pound diceva che “il tempio è sacro perchè non è in vendita”. Che il tuo dissacrarlo sia solo una scusa per ricomprarlo all'asta? Film: La corta notte delle bambole di vetro (1971) di Aldo Lado
Quando si è tristi bisogna mescolarsi alla folla. La solitudine nutre i pensieri cupi. (Théophile Gautier) Sei dolce col tuo odor di mandorla. Ma lenta e un po' autistica, come il pennellino demodé che ti porti dietro. Soppiantata da shampiste strafatte di Zeitgeist tipo la Pritt, ricorda che essere inattuali è un dono. Reagisci, a costo di tornare sui banchi. Canzone: La Quiete - Mandorle amare al traguardo della MilleMiglia
SUPER ATTAK 23 Luglio - 23 Agosto
ADESIVO PER AUTO 23 Novembre - 21 Dicembre
Quando mi guardo le mani e vedo che sono ancora attaccate ai polsi, mi dico che sono fortunato. (Charles Bukowski) Nato da un esperimento militare, sei irritante per pelle, occhi e vie respiratorie. Sei tosto, Attak. Per quanto l'unica impresa epica in cui ti ricordo è quando in American Pie 2 fissi la mano di Jason Biggs al suo pene. Metafora del tuo solipsismo? Educazione SentiMetal: Mastic Scum - Controlled Collapse
Alla cosa più orrenda aggiungete un'idea religiosa, essa diventerà santa e pura. Attaccate Dio al patibolo, avrete la croce. (Victor Hugo) Spesso a tema politico, religioso o sportivo, sei un po' il maestrino e un po' l'ultrà degli adesivi. Paternalista, fanatico, embedded. L'unico a cui dovresti rivolgere i tuoi conati di coscienza. Verso: You call it religion.You're full of shit (Minor Threat, Filler)
GOMMA ARABICA 24 Agosto - 22 Settembre
PECE 22 Dicembre - 20 Gennaio
Per com'è il nostro mondo, tutti appiccicati spalla a spalla, gente che sa tutto di te al primo sguardo, un buon velo è il tuo finestrino scuro da limousine. (C. Palahniuk) Estratta dall'acacia, sei il collante alimentare più amato dai diabetici, zuccherino, ottimo per soft drink e caramelle. Sei anche un antidiarroico. Che spreco: così tanti bei talenti, e ti rifiuti di ostentarli? Disco: Gum Arabic (Sun City Girls)
Il piacere è spesso un visitatore; ma il dolore si attacca crudelmente e lungamente. (John Keats) Catramosa e impermeabile, solchi gli oceani spalmata sul culo delle navi. Ma se non inizierai a fidarti, quelle mura medioevali da cui ti scagli ti rimarranno dentro. Star sempre sulla difensiva non serve a niente: sei tu il tuo solo nemico. Canzone: Luna di pece – Tra inferno e paradiso
NASTRO BIADESIVO 23 Settembre - 22 Ottobre
VELCRO 21 Gennaio - 19 Febbraio
1a legge dell'universo: il nastro adesivo non è mai sufficiente. (dalla miniserie a fumetti Marvel contro Dc) Decidersi mai. Non dico tra l'Isis e il Ku Klux Klan, ma almeno tra Sticky Fingers e Rubber Soul, su. Meno amletico, più eretico. Corto: Scotch Tape (1963) di Jack Smith
Velcro a parte, è il tempo la sostanza più misteriosa dell'universo. (Dave Barry) Passo. Non avrò mai abbastanza battute per sadici snob uncinati del tuo rango. Futuristico 'sto cazzo. Canzone: ZZ Top – Velcro Fly
COLLA UREICA 23 Ottobre - 22 Novembre
CEROTTO MEDICO 20 Febbraio - 20 Marzo
Dicono che il suo kit per scannare comprende: la pistola a scossa, una busta di plastica, nastro adesivo e un branco di maiali affamati. (dal film The Snatch) Mix corrosivo di urea e formaldeide, vivi di deiezioni e recuperi. Il tuo talento è riciclare al meglio i rifiuti: chi altri saprebbe cavare un collante dal piscio? Romanzo: Colla di Irvine Welsh
Ci sono due tipi di cerotti: quelli che non attaccano e quelli che non vengono più via. (Arthur Bloch) Lamentosetto e ipocondriaco, sei sempre lì a leccarti le ferite. Saresti meglio come lattea Vinavil, e ci si potrebbe cambiar muta. O come colla di pesce, e saresti mangiabile. Age d'or: Anno dei Cerotti Medicati Tucks
Cerchiamo penne. Non giornalisti. Sei una penna? Scrivici. Ti facciamo scrivere scrivi a nicola@ctrlmagazine.it
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Registrazione del Tribunale di Bergamo N° 2/08 in Data 24/01/08