CTRL magazine #37 - (Klaus)trofobia

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esclusiva Pignolo Ottica via Pignolo 9 - Bg


CTRL Magazine #37

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(Klaus)trofobia Non dite a Calderoli che Babbo Natale è un emigrato turco; per di più un emigrato turco che lavora soltanto una notte all’anno. Non dite ai turchi che i baresi si sono rubati le sue spoglie accrescendo il turismo religioso. Non dite ai bambini che Babbo Natale (alias San Nicola) è il patrono, tra gli altri, di prostitute, prestatori di pegno, detenuti. Non dite a un russo che “Nonno Gelo” è un nome più adatto al capo del KGB che a un simpatico vecchione che porta regali. Non dite a nessuno che, in una tradizione olandese, il buon vecchio si faceva aiutare da schiavi Mori. Non chiedeteci cosa pensiamo degli americani che hanno approntato un programma di monitoraggio di Babbo Natale, disponibile sul sito web del comando della difesa. Non chiedetevi quanto guadagna un Babbo Natale da supermercato. Non chiedete regali se siete stati cattivi.

— CTRL magazine via Bono, 43 - 24100 Bergamo www.ctrlmagazine.it redazione@ctrlmagazine.it 035.0342249

— Illustrazioni di: Bruno Algebra, Dario Cattaneo, Elenia Beretta, Miss Goffetown, Alessandro Rossi, Cinzia Zenocchini

— Direttore: Matteo Postini matteo@ctrlmagazine.it — Coordinamento: Francesca Bolazzi francesca@ctrlmagazine.it — Caporedattore: Scande — Redazione: Chiara Brembilla, Francesco Chiaro, Mara D'Arcangelo, Nicola Feninno, Luca Gallo, Gianluca Piretti, Dario Stefanoni. — Hanno scritto e collaborato: Andrea Anghileri, Elenia Beretta, Dario Cattaneo, Marta Dall'Agnola, Pamela Del Curto, Gio Cassavetes, Luca Gibertini, Gionata Giardina, Gros Grossetti, Alberto Guerrini, Jopparelli, Alessandro Monaci, Giorgio Moratti, Oro, Emma Panza, Federica Pecis, Francesco Previtali, Emanuele Rêve , Fabio Spaterna. + 15 AA.VV. che hanno risposto all'appello di "Feedback" (pagina 64)

— Editore: Enjoi Edizioni — Stampa: Artigrafiche Mariani e Monti Via Serena, 6/d - 24010 Ponteranica (Bg) — Tiratura: 19.000 copie — Fondatori: Andrea Gorrini, Matteo Postini — Registrazione del Tribunale di Bergamo N° 2/08 in Data 24/01/08

Progetto Grafico: Studio temp

Informazioni - Segnalazioni - Pubblicità: 349.1680619 / 334.3156193

CTRL magazine Ctrelle (Profilo tutto esaurito :)




Dicembre Giovedì 13 18:30 Gamec (INCONTRI) Conferenza “Teatri di voce: oralità e vocalità nella scena contemporanea” - Evento TTB per la rassegna “Teatro Vivo” - free entry! 19:00 Work Coffee (BOOKS) Aperitivo con Michela Barcella autrice di “La Neve di Marzo” 20:00 Orange Urban Café (AEGEE BERGAMO) Aperasmus Party – Noche Cubana djset by Pog - free 20:30 Edoné (TEATRO) Teatro Caverna presenta “Con tutta l'anarchia che posso” 20:45 Auditorium Modernissimo (USA STYLE) L'America allo specchio – J.Maddock + D.Immergluck in concerto 12€ Caffè Letterario (BOOKS) Marco Santinelli presenta “Incontro Dialogo con Margherita Hack – Sotto una cupola stellata”. Margherità Hack sarà collegata in videoconferenza 21:00 Circolino Malpensata (ACOUSTIC FLAMENCO) Diego Salvetti Duo Cinema Conca Verde (CINE) “E' stato il figlio” di D.Ciprì Maite (BERGAMO SOTTOSUOLO) Majirelle in concerto - Intervista Bergamo Sottosuolo a pagina 30 Cineteatro del Borgo (CINE) “Romanzo di una strage” di M.T. Giordana Pin Up Cafè Osio Sotto (VERY LIVE) Giovedì si canta! Karaoke night 21:15 Ca Del Fasà (ACOUSTIC LIVE) Mircanto in concerto con “Esercizi di Statica” 21:30 Agorà Polaresco (AMBIENT NOISE & MORE) Neverlab presenta Enrico Ruggeri (ex Hogwash) in concerto – free! Circolo Magnolia Milano (POST PUNK) Tre Allegri Ragazzi Morti + Amor Fou in concerto Aguadecoco Brignano (TRIBUTE) Giannissime in concerto Blue Note (BLUES) The Three Ladies of Blues in concerto

21:30 Bloom Mezzago (BOOKS) One Man, One Show, One Book – Paolo Agrati presenta Nessuno Ripara la Rotta + Silvano Spleen 22:00 Keller (INDIE ROCK) Violaspinto Druso Circus (JAZZ) Luca Meneghello trio Live – Contr.Ist. 5€ Leoncavallo Milano (PSICHEDELIC & MORE) Peter Kernel + Verbal on stage Jam Nembro (PARTY) Fluo Party a tema Evolution Cafè / Paladina (HOUSE) Simon Lemon Candy Party

Venerdì 14 18:00 Libreria Art 21 (BOOKS) Laura Leonelli presenta “Lem. Viaggio Iniziatico di un Piccolo Buddha” Portici del Sentierone 41 (TEMPORARY) “Mio Dolce Amore" a cura di Giacomo Cavalleri in coll. Con Balzer 1850 da un'idea di Athos Mazzoleni e Giovanni Fornoni 18:30 Galleria Galgarte (EXPO) Child in Time – 10 quadri di Emilio Minotti. A cura di Sandra Nava 19:00 Abbazia Caprino (BEERS) Degustazione birre natalizie! 20:00 Amigdala Theatre (TRIBUTE) Rockemon – Time Out 883 Tribute band + Ruggy & La Nera Beach Bar (EXTREME FOOD) 9° Fagiolata Bikers night – Fagioli messicani, cipolla, salsiccia... ready? 20:45 Teatro Civico Dalmine (MUSICAL) The Blue Dolls Christmas Show Maite (PARTY) Varnelli Party + Mercatino dischi e libri usati 21:00 Teatro Tascabile (TEATRO) “La Bicicletta di Bashir” di Teatro Nascosto Teatro Creberg (SOLO SHOW) Giorgio Panariello in “In Mezzo @ Voi” Osteria Numerosette (ACOUSTIC) Riki Cellini + Valerio Baggio in “Aspettando il Natale” Loft (ACOUSTIC) Monieti Trio on stage Il Bopo (JAZZ) Stefano Venturini & Jfex in concerto Capogiro (HOUSE) Happy Show Dinner con live performance + Serata Club dalle 23:00


21:00 Agorà Polaresco (NEW LABEL) Apropolipo Night – Sakee Sed e Capre a Sonagli sul palco per celebrare la nascita della nuova etichetta

La serata va così: Sakee Sed e Capre a Sonagli se la suonano e se la rimbalzano sul palco per la presentazione ufficiale della nuova etichetta discografica Appropolipo Records; Indipendente e bergamasca. Spaccano, spaccheranno e by the way hanno anche già spaccato! Appropolipo é un bel progetto, può stare in piedi, ci sono un sacco di collaboratori e giovani professionisti che ci mettono tutto. Ma i gruppi? ma che gruppi!! Le Capre che da Osio Sopra finiscono su Internazionale, I Sakee che, va beh, ciaaaaoo… machevelodicoafare? Oh, non venite? Alah barbu'!

21:00 Keller Curno (HARDCORE) Cidodici + Endles Pain in concerto Hanger Bicocca Milano (!) Proiezione del film(one) Waking Life - ingresso gratuito 21:30 Ubu Bar (BRAZILIAN) Diego Salvetti Duo – free! Arci Bellezza Milano (!) Calibro 35 in concerto Auditorium Alzano (POP) Gaga Sgow. Uno spettacolo dedicato a miss Germanotta. 21:45 Paprika Jazz Club (BERGHEM FOLK) Bepi & The 3smas 7€ Arci Lo Fi Milano (PUNK & MORE) Los Fastidios in concerto 22:00 Zenero Drink & Food Romano (TRIBUTE) Echoes - Omaggio ai Pink Floyd Latte Più Brescia (EMERGENTI) Emergenza Festival - 5€ Ta Sì (ROCK & MORE) Arcane Of Souls in concerto - il nuovo progetto solista di Alfonso Surace - presentazione dell'album "Vivo e vegeto" uscito il 12/12/12 Twentyseven Mozzo (LIVE) Black Rain Again in concerto Bloom Mezzago (DUB) Dub Me Crazy – Dread Lion Hi Fi meets Murray Man (Birmingham Uk) Edoné (GARAGE & MORE) Bedo Records presenta: The Meteopathics + The Kaams + The Snookys Arci Groove Rozzano (RAP & MORE) Er Piotta in concerto Druso Circus (FUNK) Chester e I Non Li Conosco on stage Circolo Magnolia Segrate (D'N'B) This is D'N'B w/Noisia 22:30 Live Trezzo (REGGAE) Sud Sound System live in djset feat. Papa Leu Selecter - in apertura l'associazione Harmonium presenterà l'esibizione di Bim Bum Band 23:00 Juice (HOUSE COMMERCIAL) Special Guest Boris Werner C.s.a. Pacì Paciana (ELECTRO) Electrochic presenta: Killanation + Side Project live set Juice (HOUSE COMMERCIAL) Special Guest: George Fitzgerald dj + Half Caste Skin Fantasies (DJ SET) Marco e Francesco psichedelic duo from Milano


Sabato 15 Passo del Tonale (SCI DAYS) Mysticfreeride Safety Camp + corso di sicurezza del Freeride aperto a sci, snowboard e telemark All day long – Daminelli Strumenti Musicali (MUSIC) Yamaha day 12:30 Matronei Basilica S.Maria Maggiore (PERFORMANCE DI ARTE CONTEMPORA-

Traffic Gallery presenta Sinfonia in Bianco minore personale di Corpicrudi e Daniele Giunta NEA)

Sinfonia in bianco minore è prima di tutto un incontro tra gli universi ai quali ci hanno abituati CORPICRUDI, duo di artisti con un’attiva ricerca che spazia fra video, fotografia, musica, teatro e le tracce lasciate da Daniele Giunta, corpi-rizoma esposti. Dall’incontro dalle loro poetiche nasce questo progetto che occuperà oltre alla sede della Traffic Gallery anche i Matronei di Santa Maria Maggiore, con un’installazione nella quale il visitatore è chiamato a testimoniare il suo passaggio in questa stanza delle meraviglie.

Sinfonia in bianco minore Corpicrudi, 2012

13:30 Traffic Gallery (EXHIBITION) Sinfonia in bianco minore. Personale di Corpicrudi e Daniele Giunta. In mostra fino al 14 febbraio 16:00 Via Borgo Palazzo (STREET LIVE) Barabba Gulash band itinerante Accademia Capoeira (WORK SHOP DANCE) “Ritmi Arabi” con Sabrina Sarcina e Beatrice Secchi 17:00 Cda Caffè Degli Artisti (MARKET) Mercatino di Natale delle autoproduzioni 18:00 Shots Gallery (EXPO) Personale di Pepi Merisio “Il Gioco” 21:00 Teatro Sociale (TEATRO) “Fratelli” di Teatro La Ribalta 10€ Loft (TRIBUTE) Perunalira – Omaggio a Battisti 20:45 Teatro S.Filippo Neri (TEATRO) “La Stagione di Barney” di e con A.Salines 21:30 Auditorium Urgnano (SEGNALI EXPERIMENTA) Spettacolo teatrale “Ninna Nanna” Il Bopo (SERATA A TEMA) Suoni e Voci per la cooperativa Valle del Marro Druso Circus (ROCK) Mr.Feedback 21:45 Paprika Jazz Club (REGGAE SOUL) Awa Mirone & Friends in concerto 5€ Twentyseven Mozzo (ROCK) Mojo Filter in concerto 22:00 C.s.a. Pacì Paciana (!) 99 Posse Agorà Polaresco (ROCK BLUES & MORE) Festa della fine del mondo - “The dark side is on party” con Go Naked Live Trezzo (!) Zarro Night – Special guest Gabri Ponte Latte Più Brescia (PARTY) From Russia With Love Winter Party + Carousel 47 & Guests + Ivory Afro Party 5€ Menez Music Café Martinengo (LIVE) Neurania + Cani di Vetro in concerto Bloom Mezzago (NEVERLAB) Ln Ripley + Niveau Zero + Aucan dj set 8€ Edoné (HITS REVIVAL) Destination Love Leoncavallo (INDIE) Il Teatro Degli Orrori in concerto + 2Pigeons 23:00 Daho Club (ALTERNATIVE CHOICE) Borderline presents: “Indie is not dead” Dj set Marco Oberti Oronero Nembro (DJ SET & MORE) Banana Split Party act#3 Amigdala Theatre (ELECTRO DJ SET) Laserblast – Baskerville + Soungram + Cadmo + B.a.G. 8€


Domenica 16 All day long – Passo del Tonale (SCI DAYS) Mysticfreeride Safety Camp + corso di sicurezza del Freeride aperto a sci, snowboard e telemark

10:00 Teatro San Giorgio (STAGE) In e Out stage di Teatro danza – studionritta. wordpress.com 13:00 Maite (PRANZO & TEATRO) Pranzo con digestivo teatrale 5€ - In coll. Con La Scatola delle Idee 18:00 Edoné (TRASH MUSIC) Aperitrash Dj Wise & Bonolulu Mc Bloom Mezzago (BLUES) Bloom in Blues “Christmas Blues Party” 3° memorial Gianni Mangione – Belzebluesband + Roby Zonca + Nerves & Muscles + Blues Jam Session – free! 19:00 Loft (APERITIVO DJ SET) Back to Back – Dj edo – Lvca & Sabotage Sound System Capogiro (DEEP HOUSE) Night Brunch – Apericena con Dj Zazza e Riky Pala 12€ Daragi (HAPPY SUNDAY) dj set by Bond Street 20:00 Amigdala Theatre (BLUS) Blueside 5/15€ con cena

Martedì 18 11:00 Legami concept store (!) Conferenza stampa di presentazione del film: Gli anni e i giorni di Beppe Manzi 19:30 RISI-CO (HAPPY HOUR) Risi-cocktail aperitivo + buffet a 3,50 € 20:00 Edoné (NIGHT GAMES) Torneo di Risiko Ocabianca Osteria (EXPO & FOOD) Esposizione opere pittoriche di Paola Meneghetti Al Vecchio Tagliere (SLOW FOOD) Mini master sul caffé Forum di Assago (!) Biagio Antonacci in concerto 21:00 Teatro Sociale (TEATRO) “Ha vinto Hitler” di Araucaima Teater 8€ Loft (CDPM NIGHT) Vittorio Marioni Conca Verde (PREMIERE) Prima assoluta di: "Gli anni e i giorni" un film di Beppe Manzi prodotto da due giovani case di produzione cinematografica del territorio. 22:00 Druso Circus (NEW TALENT) The Clamps + Television 60

Mercoledì 19

19:30 Agorà Polaresco (BLUES) Twister McTitty Band Il Bopo (!) Chiacchierata Musicale – Serata a Tema

17:30 Mr. Pitkins Borgo Palazzo (MOSTRA FOTOGRAFICA) Bits of Blighty – Images of England di Danny D.Ford

21:00 Maite (COMMEDIA) Stand Up Comedy con Enrico Veronica

20:00 Edoné (LAB) Band Loch Lab – How to: Palle di vetro natalizie, palle di vetro con la neve

21:45 Druso Circus (CANZONI E NUOVI TALENTI) La Banda Del Druso Blue Note Milano (CANTAUTRICI) Nina Zilli in concerto

Lunedì 17 20:30 Il Bopo (GAMES) Torneo di briscola chiamata 21:00 Cinema Conca Verde (CINE-DOCU) “Lo Schiaccianoci” - Il balletto sul grande schermo Arcimboldi Milano (CANTAUTRICI) Fiorella Mannoia in concerto

20:30 Teatro Donizetti (GOSPER & MORE) International Choir of Harlem 21:00 Agorà Polaresco (SCAMBIO DATE) Live Your Band night Il Bopo (JAZZ) Collettivo R.e.s. Leggi urban sound a pagina 44 21:30 Circolo Magnolia Segrate (INDIE PUNK & MORE) Milano Brucia – The Zen Circus + Flora & Fauna + Soul Finger dj set 10€ 22:00 Vecchio Tagliere Zanica (GOSPEL) Nate Brown & The One Voice from usa Druso Circus (JAZZ EVENT) Michele Polga meets Fabrizio Bosso “Live at Panic Jazz Club” Contr. Ist. 12€


Giovedì 20 19:00 Lomography Gallery Store Milano (ROCK'N'ROLL) X-mas Party Rock'n'Roll con Remington 19:30 Baretto C.s.a. Pacì Paciana (APERITIVO) AperiEtinco presenta: Caravan Orchestra in concerto 20:00 Orange Urban Café (AEGEE BERGAMO) Aperasmus da fine del mondo! free Amigdala Theatre (FOLKMETAL) Folkstone in concerto – Free! Leggi urban sound a pagina 44 20:30 Maite (!) “L'ultima cena. Vino e tagliere di avanzi del secolo precedente” con Alessio Scaglione al pianoforte + lastbeachstudio for tracks, videoclips & live set + the 2 singers Massimo Mavi Vs Linux Magazzini Generali Milano (CANTAUTRICI) DolceNera in concerto Edoné (BEERS) Degustazione di birre stagionali e natalizie 21:00 Circolino Malpensata (WOMAN ON STAGE) Viola Vetteruti in concerto Agorà Polaresco (SOLIDAL & MORE) U.K. Club ToDay – Serata euforice pro Africa + Talking Woods live Live Trezzo (DANZA TEATRO & MORE) 7 vizi 7 virtù – Danza teatro e degustazioni gourmet Creberg Teatro (POP) Massimo Ranieri Winter Bier Fest Spirano (LIVE & BEER) Suonocaustica + Mojo Filter Druso Circus (JAZZ) Mauro Brina Trio 21:15 Ca del Fasà / Cità Alta (ACOUSTIC LIVE) concertini semi-improvvisati in meno di 30 metri quadrati 21:30 Paprika Jazz Club (CANTAUTORI) Marbara + Ilmioinfernoprivato Arci Bonate Sotto (DJSET) Afro Power 22:00 Bloom (!) Pulp presenta Kubla Khan Terzo vs End of The World - free

Venerdì 21 18:00 Edoné (TRASH) Aperitrash - Dj Wise & Bonolulu mc Birrificio Elav Comun Nuovo (BEERS) Yule Fest – Festa d'inverno al birrificio indipendente Elav

20:00 Piazza Roma Palazzolo Sull'Oglio (WHITE NIGHT) L'ultima notte bianca del mondo – “Neverending: Lullabies, moons & monsters” Labenfunk dj set Amigdala Theatre (ROCK'N'ROLL) Littel Taver + Sam Puffo + Teo Maranza + Baz&Leslie 2/5€ 20:30

P ala Facchinetti Treviglio (VOCI ITALIANE) Antonella Ruggero

21:00 Loft (!) Franco Ambrosetti Set ft Comeglio, Angeleri, Esposito & Marinoni Capogiro (HOUSE) Happy Show Dinner Maite (ACOUSTIC LIVE) Biancosporco Degustami Wine Bar Curno (ACOUSTIC LIVE) Shame&Skandal – Valentina Benaglia e Awa Mirone 21:15 Auditorium P.zza Libertà (FUNK JAZZ & MORE) Ellade Bandii + Nick Mazzuconi + Joe La Viola in concerto 21:30 Ubu Bar (LIVE) Cani da Trifola Il Bopo (LIVE) Hillbilly Heroin + Piter Boiler in “Working Man Blues” Winter Bier Fest Spirano (LIVE & BEER) Traveling Orkestra – Blues Brothers Tribute band Auditorium Alzano Lombardo (CABARET) Zelig cafè. Nuzzo e Di Biase. 20€ con drink 22:00 Agorà Polaresco (UNDERGROUND ITALICO) Neverland presenta Boxeur The Coeur + In The Howling Storm Druso Circus (GARAGE BEAT) Pretty Face. Wild Garage beat da Milano. 5€ Live Trezzo (BLUEBEAT) Giuliano Palma & The Bluebeaters Latte Più Brescia (!) The Blow Job + Trade of Faith + Trogodia – free! Edoné (INDIEROCK) The End of The What??? con Bond Street Bloom Mezzago (DJS & VISUAL SET) Meladailabrianza night – free! Clam Lodi (NEW EP RELEASE PARTY) Filth in My Garage + Shizune Arci Blob Milano (PSICHEDELIC) Verbal Brixia Expo / Fiera di Brescia (MAY DIRE MAYA) Molella, Cristina D'avena, Cristian Marchi, The Cobs, Marydolls. Video by: Glamnoise. 17€ 23:00 Juice (HOUSE COMMERCIAL) Special Guest Carl Craig from Detroit Usa Leggi intervista a pag. 32 Leoncavallo (RAP) Ensi in concerto Nikita (PARTY) Together: Bauhaus + Panic + Sabotage. The end of the world Skin Fantasies (60'S) Ok Club dj set



Sabato 22 15:00 Traffic Gallery (EXHIBITION) Sinfonia in bianco minore. Personale di Corpicrudi e Daniele Giunta. In mostra fino al 14 febbraio

23:30 Koko's – Ex Fiorenudo (ELECTRO IGNORANZA)VialeRossiProject presenta: The Ultimate Saturday w/ Stereoheroes 12/15€ Capogiro (EASY HOUSE) Dance Night 12/17€ Live Trezzo (90'S) Gigi D'Agostino dance night

18:30 C.s.a. Pacì Paciana (BEER) The first beer after the end of the world! 19:00 Al 21 Piazza Pontida (VETRINA DJ SET) quality food, drinks and music 19:30 Pin Up Cafè (APERICENA) Special event - Apericena con delitto 20:00 Agorà Polaresco (PARTY) Festa del liceo Sarpi – band live è dj set 21:00 Teatro Sociale (TEATRO CIRCO) “Casa Dolce Casa” una produzione Karakasa Circus - Leggi Una tazza di teatro a pag. 52 Winter Bier Fest Spirano (LIVE & BEER) Nena and The Superyeahs + The Flatcher KingShouters Primo Livello (ROCK) Quinto Elemento in concerto Loft (COVER) JukeBox Band Bloom (CABARET) 25 Years scaldasole nightllive party – free! Bolgare in Piazza (MAYA E BIF) Nochinfest winter edition. Dirty Bastard, Irish Drinking Rock 21:30 Edoné (INDIE PUNK) The Exhibition #11 – Soviet Soviet + Kreativ + The Most Adorable Dj set Il Bopo (ACOUSTIC LIVE) Dafne in concerto 22:00 La Raza Martinengo (ROCK & MORE) Left Behind + Disordine HC on stage Latte Più Brescia (PUNK ROCK) Moravagine + Duff + Zeus 8€ Rebelot Pub (TRIBUTE) Giannissime in concerto Keller (ROCK & MORE) Glass Cosmos + Please Play Loud Sottotetto Bologna (REGGAE CHAMPIONS) Brand New SoundKilla Cup 2012 – in finale I-Trees Sound from Bergamo Druso Circus (ROCK) 34° Street Band – Contr. Ist. 5€ 23:00 Amigdala Theatre (ELECTRO HOUSE) Dalmencalling – Hatter + Confa + Andy 5€ 23:30 Gallery (DJ SET & MORE) Donne e Motori Christmas Party

Domenica 23 10:00 Leffe (MERRY CHRISTMAS) Mercatini Natalizi per le vie del paese 16:30 Agorà Polaresco (LAB ) Laboratorio di creazione regali per i bimbi in ospedale 18:30 Paprika Jazz Club (ROCK & MORE) Gost in tour 19:00 Capogiro (DEEP HOUSE) Night Brunch – Apericena con Dj Zazza e Riky Pala 12€ Upper Lab (B-DAY) 7° Anniversario del Laboratorio Gattoquadrato. Tema della serata: Papera. Giochi, gadget e alcool lowcost 20:00 Amigdala Theatre ( BLUEGRASS) Bluedust + Dr Feelgood & Como 7/15€ con cena 21:00 Maite (SPETTACOLO) Osvaldo Ardenghi in “Disoccupati Credenti” Edoné (!) Moodstock 2013 – Concordo musicale dell'associazione Mellow Mood Agorà Polaresco (REGGAE & MORE) Glisson Road in concerto Seminarino Città Alta (CINE) "Gli anni e i giorni" un film di B. Manzi prodotto da due giovani case di produzione cinematografica del territorio. 21:30 Winter Bier Fest Spirano (LIVE & BEER) Bastard Sons of Dioniso Tambourine Seregno (SKA & MORE) Vallanzaska in concerto 21:45 Druso Circus (ROCK) Roberto Tirani “Superstar il concerto” - Contr.Ist. 12€ 22:00 Bloom Mezzago (ROCKABILLY) Bianchi Sporchi Xmas Party Castello Visconteo Trezzo (SHOWMAN & CLONI) Mt Live



Lunedì 24

Giovedì 27

21:30 Winter Bier Fest Spirano (LIVE & BEER) Abbery Road – Beatles tribute band + The Waves

21:00 Auditorium Modernissimo (GOSPEL) F.o.c.u.s. Sound of Victory & Anghelion Gospel Choir 13€ Ocabianca Osteria (EXPO & FOOD) Esposizione opere pittoriche di Paola Meneghetti Circolino Malpensata (TRIBUTE) Back To Amy – Omaggio a Amy Winehouse

22:00 Bloom Mezzago (!) Merry Christmas Mr.Bloom: Club Noir + Caffé Venere & Takeshi Dj Set

Martedì 25 19:30 Risi-co (HAPPY HOUR) Risi-cocktail aperitivo + buffet a 3,50 € 22:00 Latte Più Brescia (TRASH) Disco Circo Edoné (HAPPY MUSIC) Presepio Party – Dj tax & Dj Pog feat. Epo the Thanker Druso Circus (JAM) Speciale Jam Session Natalizia 23:00 Juice (CHRISTMAS PARTY) Juice Last Minute Dance Revenge Circolo Magnolia Segrate (REGGAE) Xmass Reggae Night – Vito War + guests – free!

Mercoledì 26 17:00 Edoné (HAPPY HOUR) Spending Review – Estrazione e distribuzione di regali inutili e imbarazzanti + Night Games : Notte da lupus! con Lupus in Tabula 19:00 Loft (APERITIVO DJ SET) Back to Back : Ciur vs Moro – Electro Wild Flowers + Lvca from Sabotage Sound System 21:00 Festival della Musica Spirano (COVER) Ottocento tributo a De André Agorà Polaresco (VERY LIVE) Karaoke di Natale 21:30 Druso Circus (PSICHEDELIC & MORE) Alez Snipers + Suono Acustica. 5€ Tambourine Seregno (BLUES) Treves Blues Band on stage 22:00 Bloom Mezzago (LIVE) Stefano Vergani in concerto

21:15 Ca del Fasà / Cità Alta (ACOUSTIC LIVE) concertini semi-improvvisati in meno di 30 metri quadrati 21:30 Druso Circus (JAZZ FUSION) Mp Trio Circolo Magnolia Segrate (BURLESQUE) Lo Show Del Secolo – Raccontare un secolo attraverso il burlesque – The Legendary Kid Combo live – free!

Venerdì 28 20:00 Amigdala Theatre (TRIBUTE) Guns'n'Roses night 5€ 21:00 Teatro Sociale (CIRCO TEATRO) “Ligne Sale – Panni Sporchi” di Compagnia Rasoterra 10€ Leggi Una tazza di teatro a pag. 52 Accademia Capoeira (REGGAE DANCEHALL) Bergamoreggae ls AmericanaExotica crew – The Italian Dancehall Job Capogiro (HOUSE) Happy Show Dinner 21:30 Il Bopo (JAZZ) Duende Jazz Kangaroos Keller Curno (TRIBUTE) Move Over – Omaggio a Janis Joplin con Carmen Cangiano 22:00 Edoné (ROCK) Astenia + Franz Barcella Agorà Polaresco (EDONISMO METAFISICO) The Seekas + Hibagon Live Bloom Mezzago (!) Jennifer Gentle feat Luca e Alberto (Verdena) Druso Circus (ROCK) Bulldog bast-hard–rock – contr.ist.5€ Tambourine Seregno (CANTAUTORI) Diaframma – Federico Fiumani 23:00 Juice (HOUSE COMMERCIAL) Flashmob night – free entry! Skin Fantasies (DJ SET ESOTIC GROOVY BAM BAM) Pigro on Sofa dj set


OGNI DOMENICA

SUNDAY CAPOGIRO PARTY

DALLE ORE 19.00 NIGHT BRUNCH Una gustosa cena in piedi con piatti cucinati direttamente dagli chefs della cucina Capogiro. 12,00 Euro Ingresso + Night brunch + Prima consumazione

DALLE ORE 22.00 CAPOGIRO JUKEBOX L’Happy Music della divertente domenica Capogiro. 17,00 Euro Ingresso + Prima consumazione

S. S. B r i a n t e a _ C u r n o _ B e r g a m o _ i n f o l i n e @ c a p o g i r o. i t _ w w w. c a p o g i r o. i t _ p h 3 4 8 . 4 4 1 1 6 0 4


Sabato 29

Lunedì 31

18:00 Palazzo del Podestà (LETTURE) Araucaima Teater in “La fame di Zanni”

20:00 Villa Castelbarco (DANCE SHOW) Veglione di Capodanno + Dance Show by Primo Piano Dance Studio

19:00 Al 21 Piazza Pontida (VETRINA DJ SET) quality food, drinks and music

20:30 Osteria Numerosette (POP) Riki Cellini in concerto – Cenone + live 55€ Loft (CENONE) Cenone di capodanno con live music – Su prenotazione! Tiempo Mozzo (BRAZILIAN NIGHT) Bem-Vinido a Rio - Serata a tema La Proposta Briolo (SHOW MUSIC) Capodanno Circus con Cristian Zac Evolution Cafè Paladina (HOUSE) Capodanno Simon Limon Gold. Cena+Drink+Disco 50€

20:45 Teatro San Filippo Neri (TEATRO) Enzo Valeri Peruta in “Paradiso Buio” 21:00 Festival della musica Spirano (LIVE) Premiata Salumeria della Musica Loft (COVER) Jukebox Band on stage 21:30 Edoné (DJ SET) G9 presenta: Olè c'è il vin brulè – Babbonizziamo il Natale! Druso Circus (ROCK) Rusties in concerto – Contr.ist.5€ 22:00 Latte Più Brescia (RELEASE PARTY) Totale Apatia + Malena + Dulcis in Fudo + Kan Guru + Sprawl C.s.a. Pacì Paciana (ROCKSTEADY & MORE) “This is Berghem, not...” - Rudies All Around dj set in levare! Agorà Polaresco (!) Confusion presenta No Love Lost Bloom Mezzago (REGGAE) Reggae Radio Station party – Vito War + I-Tal Sound + Urban Roots Live Trezzo (METAL) Capodanno Metal con Metallica, Iron Maiden & Ac/dc tribute night Skin Fantasies (ROCK) Astenia da Roma 23:00 Amigdala Theatre (DUB) Dub Club meeting edition – Dread Lion Hi Fi meets Bass Unity 10€ Capogiro (EASY HOUSE) Dance Night

Domenica 30 18:00 Edoné (TRASH MUSIC) Aperitrash – Dj Wise & Bonolulu Mc 19:00 Loft (APERITIVO DJ SET) Back to Back – Matina Van Vaals + Bauhouse + La Rabona + Maradona Rec Capogiro (DEEP HOUSE) Night Brunch – Apericena con Dj Zazza e Riky Pala 21:00 Branzi (FOLCLORE) Fiaccolata di fine anno con gli zampognari Festival della musica Spirano (LIVE & BEER) Blasco's Band + Moody Druso Circus (ROCK) Street Gang .5€

21:00 Creberg Teatro (SOLO SHOW) Teo Teocoli in teatro Foppolo (SCI & DRUNK) Capodanno Iron Snow Park powered by New School 22:00 Circolo Magnolia (DJ SET & LIVE) Spazio Petardo night + Trashick 15€ Capogiro (CABARET) Happy new year's party 22:30 Live Trezzo (ZARRO NIGHT) Il capodanno 2013 con Eiffel 65 Leggi intervista a pag. 24 Spazio Concept / Milano (50'S AND 60'S) Twist And Shout: Il primo ballo è nostro. 23:00 Clash Club ex Ego Club (SABOTAGE) ”Countdown” - Capodanno @ Sabotage – Dj Edo + Light Love + Lvca + Wax Pharaon + Stay Calmo + Shaki + Maxiemillion Mc Amigdala Theatre (TRASH) Hawaiian Party di capodanno – The Crashman live + Teo & The Sexy Hawaiian Girls 00:00 Daho Club (PARTY IN TOWN) Borderline presents. “Midnight in London” 15€ Cristal Club Osio Sotto (DEEP HOT BEAT) Dalmen Calling Apocalypse Party – Beifo + Paolino + Aronika + M.a.k.s on the mix! 15€ con consumazione. Fino alle 10:00 Bergamo Centro (?) n.p.

... 2013


Gennaio Martedì 1 All Day Log – Dalmine (OPEN STAGE) Feedback Music presenta Palchi aperti 18:00 Galleria Elleni (EXPO) “Icone – dal Neo_pop al digitale” - mostra 19:30 Risi-co (HAPPY HOUR) Risi-cocktail aperitivo + buffet a 3,50 €

22:00 Latte Più Brescia (PUNK) Punkreas in concerto – Leggi intervista a pag. 20 Lio Bar Brescia (NEW VINTAGE) Kamikaze Queens on stage Vinile45 Brescia (DJ SET) Tom Demac Druso Circus (TANGO) Lexotango in concerto – Contr.Ist 5€ 23:00 Juice (HOUSE COMMERCIAL) Special Guest Silvie Loto Skin Fantasies (PSYCHO) Gustafson dj

Sabato 5 19:00 Al 21 Piazza Pontida (VETRINA DJ SET) quality food, drinks and music

Mercoledì 2

21:30 Edoné (FOLK & VINTAGE ROCK) Green Like July + Frederick Paysden & The Kaleidoscopes + dj set

17:30 Mr. Pitkins Borgo Palazzo (MOSTRA FOTOGRAFICA) Bits of Blighty – Images of England di Danny D.Ford

22:00 Druso Circus (TRIBUTE) Ready Or Not – Omaggio agli Europe – 5€ Bloom Mezzago (PUNK & MORE) Peggio Punx + Water Tower + R.f.t. Agorà Polaresco (DJ SET) Very special

Giovedì 3 20:30 Edoné (!) The Exhibition & Moquette Records presentano: Brandon Reilly + Push Botton Gently

22:30 C.s.a. Pacì Paciana (REGGAE) Coming In From the Cold: Bergamoreggae. 1€ 23:00 Amigdala Theatre (POP ROCK LISCIO) Teo e le veline grasse & La Nera dj Clash Club Ex-Ego (HIP HOP/INDIE) Official Opening Main room: Dj Double S / Second Floor: Rock-Indie

21:00 Druso Circus (JAZZ) Viaggio verso il Jazz... il funky e il fusion – 5€ Circolino Malpesata (ACOUSTIC ROCK) Bros Duo – Alessia & Marco Pasinetti

Domenica 6

21:15 Ca del Fasà / Cità Alta (ACOUSTIC LIVE) concertini semi-improvvisati in meno di 30 metri quadrati

15:30 HitClub Azzano (XCALIBUR) Il primo torneo di laser game del nuovo anno.

Venerdì 4 20:45 Chiesa di Lizzola (FOLK & MORE) Veronica Sbergia e Max De Bernardi 21:00 Capogiro (HOUSE) Happy Show Dinner 21:30 Edoné (PUNK ROCK & MORE) Cornoltis + Sugarcandy Mountains + dj set Agorà Polaresco (EMERGENTI) Moodstock – concorso per band

16:30 Teatro Sociale (CIRCO TEATRO) “Circo Polenta” di e con Lorenzo Baronchelli, Pierangelo Frugnoli, Ettore Giuradei e M.Maccarinelli Leggi Una tazza di teatro a pag. 52 19:00 Capogiro (DEEP HOUSE) Night Brunch – Apericena con Dj Zazza e Riky Pala 20:30 Creberg Teatro (TANGO) Los Hermanos Macana in “Teatro Macho” 21:45 Druso Circus (TRIBUTE) BNB – Omaggio a Bon Jovi – Contr.Ist. 5€


Martedì 8 19:30 Risi-co (HAPPY HOUR) Risi-cocktail aperitivo + buffet a 3,50 € 20:30 Teatro Donizetti (PROSA) Michele Placido in “Re Lear”

B.E.S.T. + Dj set by Henry & Marco 23:00 Juice (HOUSE COMMERCIAL) Etruria Beat Party con Luca Agnelli Clash Club ex Ego (DANCEHALL/BASS) Presentazione della nuova serata "Blend": Jopparelli + Pigro on Sofa + Shanty Sound + 9 B-bash Skin Fantasies (!) L.a. Dose + live set

22.30 Open Space Curno (PARTY) Capodanno Staff - free entry

Sabato 12 Mercoledì 9 21:00 Cinema Conca Verde (CINE) “Pietà” di Kim – Ki Duk Cineteatro del Borgo (CINE) “Bella Addormentata” di M.Bellocchio

Giovedì 10 20:30 Edoné (TEATRO) Spettacolo Teatrale Arcimboldi (CANTAUTORI ITALIANI) Claudio Baglioni in concerto 21:00

T eatro Sociale (TEATRO) “Atto Finale – Flaubert” di M.Perrotta prod. Teatro dell'Argine Circolino Malpensata (INDIE ROCK) The Pizza's Orphans in concerto

21:15 Ca del Fasà / Cità Alta (ACOUSTIC) concertini semi-improvvisati in 30 mq 22:00 Druso (JAZZ) Max Milesi Trio - 5€

Venerdì 11 10:00 Fiera (BAF) Bergamo Arte Fiera 20:30 Creberg Teatro (BALLET) Russian Classical Ballet in “Lo Schiaccianoci” 22:00 Agorà Polaresco (NEVERLAND) Grenouille on stage Druso Circus (ROCK FUNK) Spread + Hibagon + Matteo Trevisan – Contr. Ist. 5€ Leggi urban sound a pagina 44 Edoné (DJ SET) Dj set night @ Edoné 22:30 Amigdala Theatre (SOUL & R'N'B) Nothern soul & R'n'B allnighter - live:

19:00 Al 21 Piazza Pontida (VETRINA DJ SET) quality food, drinks and music 20:45 Auditorium Alzano Lombardo (GEO MUSIC) Willie Nile Duo + Opening Act 21:00 Creberg Teatro (MUSICAL) “Grease” Druso Circus (!) Xabier Iriondo 22:00 Edoné (!) Bergamo Sottosuolo night Intervista B. S. a pagina 30 Rocket Milano (DJS & MORE) Thefft at La Notte di Asterix Agorà Polaresco (!) Progetto RadioX 23:00 Circolo Get-Up (GIRL POWER) Pupa & Scintilla - The Show + Lebenfunk Amigdala Theatre (DUB) Dread Lion Hi Fi meets Jah Shaka (uk) 10€ Capogiro (EASY HOUSE) Dance Night Cristal Club Osio Sotto (DEEP HOT BEAT) Dalmen Calling/Berlin Vibe! Special guest Jouke from Berlin + Half Caste 10€ con consumazione Clash Club Ex-Ego (HIP HOP/INDIE) Main room: special guest / Second Floor:Rock-Indie-Beats 23:30 Pacì Paciana (BASS) In bass we trust Daho Club (ALTERNATIVE CHOICE) Borderline! dj set Lady Violet

Domenica 13 11:00 Ex Monastero del Carmine (TEATRO COMICO) Michele Cremaschi in “O Rigami O Logrammi” performance digitale per attore e pepper ghost 19:00 Capogiro (DEEP HOUSE) Night Brunch – Apericena con Dj Zazza e Riky Pala 20:00 Edoné (GHOST FESTIVAL) Serata della sala prove di Torre Boldone Agorà Polaresco (TRIBUTE) Concerto omaggio a De André



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Punkreas A vent’anni dal primo disco e a un anno dall’uscita dell’ultimo, uno dei gruppi che ha fatto la storia del punk Italiano riparte con un tour che spunka. Abbiamo parlato degli ultimi vent’anni con Flaco, chitarrista e co-fondatore della band, che ci ha detto la sua su: musica, politica, pogo e docce fredde…


— Suonate insieme dal 1989, avete superato un ventennio, che anni sono stati? — Siamo nati a cavallo di un’epoca, e questo ci colloca in una situazione particolare, da un lato era l’anno della caduta del muro di Berlino, dall'altro non esistevano né cellulari né internet, cosa che oggi si dà per scontata. Ora siamo precipitati in un’epoca molto diversa, dove cose che per noi erano aliene oggi sono naturali. Veniamo da un modo di lavorare differente anche rispetto alla logica del mercato. 20 anni fa prosperavano le case discografiche che facevano una selezione brutale e noi in quel periodo abbiamo anticipato alcune cose facendo del do it yourself una risorsa. Ciò che più ci manca degli anni ’90, quando i centri sociali costituivano una linea di pensiero e di coesione, è che all’epoca le difficoltà univano le persone e permettevano di costruire circuiti solidi, oggi nella liquidità del mondo di internet si è sciolto tutto. — L'ultimo vostro album è uscito da un anno, come è stato quest’anno in tour? — È stato veramente bello, ci siamo divertiti e non vediamo l’ora di ricominciare. Nei nostri concerti abbiamo cercato di creare una dimensione più spettacolare rispetto agli esordi, dove si iniziava e si finiva a 200 all’ora. Questo ci ha fatto maturare sia tecnicamente che nell'empatia con il pubblico. Il disco, come sempre più spesso accade, sta avendo ottimi apprezzamenti e pessime vendite, ma la cosa

più grave è che stanno ammazzando il nostro pubblico. La crisi ha toccato pesantemente il nostro target e questa è veramente la cosa peggiore. — Pensando al titolo, (Noblesse Oblige, n.d.r.) di quale nobiltà si parla? — Il titolo voleva essere ironico, per anni ci siamo sentiti delle cassandre inascoltate, dove pareva che dipingevamo situazioni sempre più nere di quel che era. Il penultimo disco (Futuro imperfetto, n.d.r.) già anticipava sentori di crisi e cosi è stato, quest’ultimo avrebbe potuto chiamarsi “Ve l’avevamo detto, teste di cazzo” ma non è mai nobile dire “ve l’avevamo detto” perciò Noblesse Oblige. — L'ultima volta che vi ho visto dal vivo è stato al concerto per lo sgombero di MACAO (vedi CTRLMagazine N° 32, n.d.r.). Cosa mi dite di quella situazione? — Noi spesso tendiamo ad appoggiare situazioni che sul territorio ci ridanno il senso di una collettività e MACAO era una di queste. Così com’era successo qualche anno fa per il Cox (storico centro sociale di Milano, ndr), anche in questa situazione abbiamo voluto dare il nostro appoggio. Nello specifico, a MACAO è stato molto bello il momento iniziale e ora si sta strutturando, vedremo che succede. Sicuramente a Milano mancava da tantissimo un’esperienza del genere. Non per forza tutto è perduto. — Parlando di Lega Nord,


a che punto della preparazione della polenta la si mischia con la razza? — Noi ci siamo decisi a scrivere un testo sulla Lega dopo vent’anni, quando era ancora in una posizione di forza, ma la cosa ottimale sarebbe riuscire sempre ad anticipare i tempi, se no si fa solo cronaca e non si riesce mai ad avere una lettura della realtà. Noi come gruppo abbiamo sempre pensato che la forza della Lega coincidesse con la sua debolezza e questa è appunto la vacuità di idee e proposte. Perché se la risposta ad ogni problema, dai regionalismi alla disoccupazione, è sempre un “vada via il kul” o un dito medio, non si fa politica. Io non conosco in vent’anni una proposta sensata e articolata di carattere generale della Lega Nord, esistono solo uscite “di pancia” assolutamente prive di contenuto e pensiero. — Voi avete sempre scelto di privilegiare l'italiano nelle vostre canzoni. Cosa ha in più e cosa in meno il punk italiano? — La scelta dell’italiano è ovvia e consequenziale al fatto che, se l’idea è far musica come veicolo di espressione di idee e opinioni non hai alternative, anche se scrivere punk in italiano è notevolmente più complicato che farlo in inglese, dove ti basta qualche “Fuckin’ head” qua e là. Ovviamente il contrappasso vuole che, se scrivi testi in italiano che hanno una dignità propria hai più possibilità di arrivare al pubblico, cosa che non puoi fare in inglese. Dipende tutto dalle tue intenzioni. Se sono quelle di rivolgerti,

da subito, al mercato internazionale, la scelta non è criticabile; ciò che non capisco sono i gruppetti locali che cantano in inglese pur avendo orizzonti limitati. Se vuoi fare ciò devi lavorare sul tuo inglese e cercare da subito contatti internazionali altrimenti non ha senso. Restare in Italia per cantare in inglese mi pare una scelta suicida! — Di recente mi sono messo a cantare a squarciagola "Il vicino" di fronte ad una mia amica allibita. I primi pezzi avevano qualcosa in più in quanto a istintività, pensi che sia vero o è solo un problema generazionale? — Quello che so è che siamo in giro da talmente tanto tempo che abbiamo diverse stratificazioni di pubblico. Se andiamo a riascoltare le vecchie registrazioni, hanno tutte quelle imperfezioni degli album fatti in casa, ma sono situazioni dove c’è lo spirito e comunque esce qualcosa di unico ed irripetibile perché è la prima volta, anche se avevamo poco tempo e sapevamo suonare malaccio. Non può esistere una seconda “prima volta”! — Sul pogo: avete mai assistito a scene di violenza eccessiva dal palco? Esistono delle "regole" per evitare di farsi male, o si tratta di una danza libera ed inimbrigliabile? — Se un atomo si scontra con altro, nonostante la tua volontà di creare un percorso libero, qualcosa viene meno, questa casualità è una bella metafora della libertà. A noi è capitato davvero di rado


di trovarci in situazioni violente e abbiamo sempre voluto un palco libero piuttosto che prescindere da delle regole che trasgrediremmo noi per primi. Sta al rispetto delle persone divertirsi senza bloccare il concerto! — Siete sempre stati un baluardo dell'antiproibizionismo. Cos'è la cannabis per i Punkreas? — La nostra canzone (Canapa, n.d.r.), è molto chiara su questo. A noi non interessa mai l’apologia del consumo, di qualunque consumo si parli, ma ci interessa riconoscere nella canapa il simbolo di ciò che la civiltà industriale ci ha sottratto. Abbiamo voluto sottolineare il fatto che il vero motivo della proibizione è puramente economico e non legato all’uso della canapa per la produzione di stupefacenti, per questo vi

rimando al documentario La grande truffa della marijuana, nel quale approfondisco il problema. Per noi la canapa è questo, la sottrazione di qualcosa di utile e a buon mercato in cambio di qualcosa di caro e dannoso. Mi piacerebbe che tutti i politici e giornalisti che per anni si sono sciacquati la bocca con la parola America dicessero che oggi negli USA, da dove è iniziata la proibizione, si sta attuando un’inversione di tendenza. — Cosa canti sotto la doccia? — Posto che io d’inverno di docce ne faccio il meno possibile perché odio il freddo, mi sa che l’ultima volta ho cantato Fly Away di Lenny Kravitz. A cura di Scande e Gallo


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Eiffel 65 Signore e signori, zarre e zarri, discot e cari, abbiamo l'onore di presentarvi il gruppo più parigino d'Italia. Mesdames e Messieurs, niente popup dimenoche gli Eiffel 65.

25 (%)

— Vogliamo lo scoop: alla voce “Eiffel 65” di wikipedia si legge una definizione con queste parole chiave : frutto - casuale - computer – errore – numero. Smentite o spiegate? — Noi abbiamo sempre prodotto principalmente singoli piuttosto che progetti per degli album. Questo portava a costruire diversi progetti

su nomi di gruppi e nomi di artisti diversissimi; intendo dire che hai contemporanemante cinque o sei produzioni di stampo totalmente diverso: elettro piuttosto che speed piuttosto che techno; quindi per tenere le linee editoriali comuni si tende a cercare dei nomi che rappresentino bene il progetto. Dopo centinaia di produzioni avevamo


preso l'abitudine di segnarci i nomi che ci piacevano... Eiffel era uno dei tanti che avevamo selezionato in un database da cui il computer l'ha scelto. Il 65, per questo si parla di errore, venne fortunatamente inserito per colpa di un post-it che il grafico ha interpretato come parte del nome. Poi ci siamo accorti che gli Eiffel esistevano già, e quando Blu era primo in classifica sono venuti a batter cassa: noi abbiamo risposto “sì, ma il 65?” — Se non fossero esistiti i computer e se non foste nati a Parigi, come vi sareste chiamati? — TorrediPisa14! Ahah, TorreGalfa23. Dici che è andata così anche con l'Equipe 84? — Ma c'è qualcosa che state architettando, dillo pure, altrimenti come mai uno di voi si chiamerebbe Gabry Ponte... Dobbiamo aspettarci collaborazioni con Renzo Piano oppure c'è altro nel vostro futuro? — Tu dici? Ahah... No no, nel nostro futuro in questo momento ci sono tanti live. Siamo da poco rientrati dall'Australia e dal Portogallo; stiamo facendo parecchie cose in Italia. C' eravamo presi una pausa abbastanza lunga. Ognuno di noi ha sempre lavorato in proprio anche quando eravamo Eiffel: le produzioni le curavo soprattutto io che sono Mauri; Gabry ha la sua etichetta e produce le sue cose; Jeffry è appena uscito con un singolo, e io collaboro con molti altri dj anche in altre situazioni pop (e non). È difficile in

questo momento ragionare per una discografia Eiffel, comunque abbiamo cose in cantiere. C'è ancora molta richiesta per il nostro repertorio così ci si ritrova e si suona insieme. — E tu in particolare con chi avresti il piacere di collaborare? — ­Non lo posso dire, sono troppo grossi. Appena ho finito vedrai. L'intenzione è quella di far parte del panorama dell'elettronica-dance internazionale. Sto puntando all'America... in Europa siamo in una fase di stanca; molti produttori europei si rivolgono al mercato americano o asiatico che è un po' più fresco e produce festival e situazioni paragonabili a quelle che avevamo noi qualche anno fa quando eravamo più entusiasti. — Cosa facevate prima di essere la torre della scacchiera del panorama dance ? — Abbiamo sempre fatto solo quello fin da ragazzini. Io ho iniziato proprio nell'etichetta 20 anni fa; avevo 18 anni e così anche Gabry e Jeffry. Abbiamo sempre fatto solo quello: produttori, dj. autori, compositori, videomaker, grafici...questo quando ancora non esistevano i software di oggi. — Cosa si sente quando si capisce che si sta per fare il salto verso il riconoscimento mondiale: ci si rende conto di trasformarsi in un fenomeno oppure il telefono squilla inaspettatamente? Insomma quando avete capito che stavate diventando very… very con la y?


— Prima di provarlo lo sogni ogni notte per anni. Credi mille cose che invece non si realizzano. Quello che succede realmente è che tutti credono che sia successo in un minuto e tu magari sono otto anni che non esci da uno studio; pensano sia il primo disco che hai fatto e magari è il duecentesimo; ad un certo punto partono i primi segnali, al di là del fatto non è mai come te lo immagini. Nel mio caso specifico è capitato a Blu che in quel mese era uno dei quattro dischi che avevo prodotto e credo sinceramente che dei quattro fosse quello con meno chance; quindi l'aspettativa in realtà viene sempre sorpresa. Comunque non resti sul successo perchè stai già lavorando ad un altro. Stesso discorso per un insuccesso: stai già lavorando a qualcos'altro che sarà un successo. Non sei lì a guardare e a goderti la cosa, produci perché hai richieste da tutto il mondo. 1200 concerti in 2 anni, più di 500 aerei... forse il vero momento in cui realizzi è quando freni. È un bene che sia così altrimenti rischi di perdere la misura delle cose e invece... vai. — Io faccio il vocalist in un gruppo (il vostro computer ci ha anche espresso stima per il nome...) Ho visto sul vostro sito che date la possibilità di inviare delle demo, anche noi per la prima volta stiamo pensando di fare qualcosa di autoprodotto...Consigli? — Di fondo serve un computer; ma la realtà è che non serve un computer. Serve un ingegnere del suono / musicista / compositore / produttore / autore; se uno ha dentro queste

cose deve esercitarle e magari poi ce la farà. Il successo non arriva mai subito e dico mai. Lo saprai solo dopo, dopo che hai prodotto tanto e migliorato i tuoi pezzi, le tue capacità di scrivere, di produrre, di far suonare le cose. Poi però solo 999 su mille... anzi penso 99.999 su 100000 non ce la fanno e forse è ancora poco. Uno non può sapere se è o se non è Alici finchè non ci prova. — Capodanno al Live di Trezzo... Come hanno fatto ad avervi? — Abbiamo fatto la prima qualche anno fa ed è andata molto bene. È un locale che a me piace moltissimo perchè sembra un mini forum e tu hai questo palco gigantesco che nei club è difficile trovare. Capodanno è sempre una data delicata. Quest'anno non abbiamo avuto molto da discutere perchè alla prima richiesta, quella del Live, abbiamo subito accettato sapendo che ci piaceva l'idea di suonare lì. — Una delle sue serate più fortunate è la “zarro night”, cosa significa zarro? — Ci sono un' accezione positiva e una negativa del termine. Puoi dire: "Ou ma quello è proprio uno zarro" e cioè banale, superficiale, che fa di tutto per farsi notare; si veste in maniera appariscente e così. Oppure, tra chi mette musica da club, si intende un disco che picchia e che otterrà un grosso risultato nella pista "Va', metto sto disco che è zarrissimo”. — Dimmi tre cose che sono da zarro nella sua accezione positiva.


65 (%)

— Ahahah... Una cassa potente, un levare potente sono assolutamente zarri... Per me i Daft Punk sono la cosa migliore che la musica elettronica abbia prodotto e sono zarri perchè nella loro musica non c'è niente da capire: è puro divertimento, niente di difficile. Lo zarro, comunque sia, lascia un segno e non passa inosservato.

— Ultima domanda di rito che non possiamo non rivolgere è questa: cosa canti sotto la doccia? — In genere l'ultima produzione che sto seguendo perchè non mi molla...

A cura di Maurizio Tendenza


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Carl Craig Carl Craig iniziò nel lontano 1989, quando ancora non si pensava alla fine del mondo. Superando il millenium bug e qualche torre caduta, il caro Carl approda al Juice Club giusto giusto nell’ultimo giorno utile per suonare. Dopodiché ci sarà solamente il nulla, nemmeno il tempo per dei sani postumi da serata. Ed ecco a voi la sua ultima intervista prima dell’apocalisse.

— Dal 1991, quando nacque la Planet E (l'etichetta discografica di Mr.Craig, ndr), ne è passato di tempo. Da dentro una scena come si percepisce l’evoluzione della musica in generale? — La mia scena è in continua crescita, che è una buona cosa,

altrimenti mi sarei sicuramente annoiato negli anni. Sono in costante evoluzione, sempre alla ricerca del suono e della tecnologia migliore, è l’unico modo per mantenermi vivo. — Cosa deve per forza contenere un sample secondo te? A parte il


suono ovviamente. — Al giorno d’oggi quasi tutto è un sample o è influenzato da qualche vecchio pezzo musicale. Io personalmente cerco sempre quel suono nuovo che nessuno ha mai sentito prima, è la mia priorità. — Noi siamo lontani dall’America. Com’ è suonare per un americano? E suonare per un italiano, o europeo? — Mi piace il pubblico italiano, lo sento caldo e molto immerso nella musica. Italiani ed europei sanno davvero come divertirsi. Per me è affascinante suonare anche in America, osservare la scena che sta cambiando così tanto da quando ho iniziato. Qua siamo solo alla fase di riscaldamento! — Macchina del tempo: dove vorresti risuonare con la tecnica e la conoscenza che hai oggi? — Vorrei andare al futuro e imparare alcune nuove tecniche e skills per riportarli indietro nel presente, farveli sentire e piacere. — 69, BFC, Psyche, C2, No Boundaries, Paperclip People, Tres Demented, Innerzone Orchestra. — Sono tutti gli pseudonimi che usi. Qualche curiosità riguardo la loro provenienza? Io sono un Gemelli e come tutti i Gemelli ho molte menti e stati d’animo diversi. Ogni alias rappresenta uno di questi stati d’animo. Dipende da come mi sento nel momento in cui compongo nuovo materiale. Tutto ciò mi aiuta molto a non annoiarmi e

soprattutto a trovare sempre soluzioni diverse. — Il più curioso fra i nomi che usi rimane Carl Craig! Quando capisci che è questo il nome da usare per una release o un live? — Perché tutto è sotto il mio nome alla fine. Come Carl Craig posso suonare tutta la mia musica. Come 69 invece solo 69’s music, per intenderci. — Pensi ci siano ancora terreni inesplorati come lo è stato in Detroit negli anni in cui hai iniziato? — In termini di luoghi intendi? Devo ancora suonare in India e pochi altri paesi, quindi, naturalmente, di terre da esplorare ce ne sono. Se avessi la scelta, guiderei personalmente per andare a tutti i miei concerti in modo da poter avere un’idea reale della terra e del contesto nel quale sono immerso. Ma purtroppo non ho tutto questo tempo! — E com è l’attuale meteo musicale a Detroit? — Il meteo musicale di Detroit è sempre ottimo e creativo. Kyle Hall sta facendo davvero delle grandi performance ultimamente. — La sera del 21, come ben sai, finirà il mondo. Ci potresti ospitare tutti su Planet E?! — Sì, certo. Venite a fare un giro con me su Planet-E. Siete i benvenuti! A cura di Derfranke


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Bergamo Sottosuolo Oggi il cielo pesa come un coperchio. La cinerea vita da pendolare mi schiaccia lo sterno. Oppresso da quest'aria soffocante mischio cognac col caffè e cerco rifugio nel sottosuolo, non trovandolo infestato da ratti, bensì da musicisti stranieri, vinili dell'era contemporanea e la messa all'indice della parola "artista".

— Per partire: io non ho ancora capito che cosa Bergamo Sottosuolo sia. Un collettivo? Un movimento? Un partito? Una religione? — Non siamo ancora un partito. Puntavamo ad essere una religione, anzi una setta! Scherzi a parte, B.S. è un nome che racchiude più persone con un progetto comune: diffondere vari tipi di musica alternativa, la cosiddetta underground. — Quanti siete? — Il gotha istituzionale è formato da 7 persone, che partecipano alla fase programmatoria delle serate. Poi ci appoggiamo ad altri che si sono offerti di collaborare, come Alessandro Martello, che si occupa delle riprese dei concerti, e Alessandro Rossi, che da sempre cura le locandine.

— Come fate a far funzionare il gruppo? In genere in Italia, superate le quattro persone, la cosa diviene ingestibile. — Partiamo dal fatto che ognuno viene da un suo pregresso, dove ha sviluppato un suo modo di fare non professionistico e mette all'interno del sistema organizzativo questo suo bagaglio d'esperienza. E quindi si sono creati degli equilibri automatici: alcuni seguono più certi aspetti, altri altri. — Come scegliete chi far suonare? Vedo che chiamate spesso gruppi stranieri che da noi sono sconosciuti. — Ci piace la musica vissuta in modo costruttivo e attivo, quindi chiamiamo gruppi che sappiamo condividere tutto ciò. Per noi il palco è poco diviso dalla platea, i ruoli sono spesso intercambiabili.


Cerchiamo di evitare un eccessivo professionismo che può rivelarsi più un problema che un valore aggiunto: crea un clima poco genuino, e la gente lo capisce. La programmazione risente della conoscenza che il promoter ha dei gruppi che girano. E spesso in Italia questa si limita ai due portali di riferimento, quindi le date nei locali e i festival rischiano d’assomigliarsi tutti. Noi partiamo da un punto di vista totalmente diverso. La nostra programmazione discende non solo dalla nostra attitudine musicale ma anche dalle nostre esperienze come fruitori di musica dal vivo e come persone che suonano in gruppi. E questo ci rende più consapevoli delle band che girano, anche per l’Europa.

— E la scelta di proporre generi diversi durante la stessa serata è voluta? — Volevamo rompere la rigidità di certe scene che tendono a inserirsi in un settore solo. Poi avere stili diversi tiene più alta l'attenzione durante l'intera serata. Inoltre cerchiamo di mischiare le esperienze dei gruppi: ad esempio uno straniero con uno di Bergamo, in modo che questi possano confrontarsi. Vedere gente che è in tour in Europa t'insegna più che mille prove in saletta: se stai sempre chiuso lì e dai retta ai musicisti non fai molta strada. Se invece apprendi da chi queste cose, in barba a ogni regola, le fa costantemente a suo modo, è un altro imparare! Capisci che suonare in città, o in Lombardia


, non è la questione e bisogna cercare d'espandersi, di andare all'estero. E spesso è più facile trovare una data a Monaco di Baviera, dove queste realtà esistono da tempo, che a Milano. Queste esperienze aiutano a uscire dal vizietto del professionismo, letto nella peggior connotazione del termine. — Ma professionismo in che senso? — Nel senso di pretendere cachet di un certo tipo, d'essere trattato in un certo modo e con una certa reverenza, d'inserirsi in un meccanismo di piccola industria musicale, che ti fa escludere tutta una serie d'opportunità, facendosi un sacco di viaggi mentali, ad esempio se l'assenza del palco bello inciderà sulla tua reputazione. Ma sono questioni marginali, anzi diciamo che non c'entrano un cazzo con la musica, che vanno a soverchiare l'entusiasmo di andare in giro a suonare. All'estero ci sono meno vincoli. — Visto che vi relazionate con entrambi, vedete molte differenze tra musicisti italiani e stranieri? — La differenza non è tra nazionalità, bensì tra persone che hanno testa e passione e persone che non ce l'hanno. Ovvero i musicisti della domenica, o artistoidi. E ce ne sono qui come in Germania. È molto difficile che ci siano persone in tour che facciano le pretenziose e arroganti: c'è una selezione naturale che le eliminerebbe. Queste cose è più facile che avvengano in

gruppi che suonano solo in Italia e che pensano di essere qualcuno. Chi gira, e magari ha organizzato lui stesso qualcosa, capisce quello che gli puoi dare o non dare. — Ma non vi parlano di differenze tra Italia e realtà straniere? Ci sono gruppi che all'estero fanno date in locali da centinaia di posti e qua da qualche decina come l’Edonè. — Questa roba qua è una leggenda che ti smentiamo subito. Lo spazio dell'Edonè non è piccolo, va bene! I posti grandi sono fatti per essere vuoti con questo tipo di date. Non sono popolari e non lo saranno mai. Con le stesse persone un posto piccolo si riempie e viene una buona serata, mentre in un posto grande sarebbe una merda, detto papale papale. Se tu chiedi a qualsiasi gruppo se preferisce suonare in una città che non conosce in una stanza che tiene 70 persone, con fuori altre 50, o suonare in un locale da 300 riempito con 50, ti risponderanno sempre una sola cosa! Lo spazio dell'Edonè va benissimo. Il fatto che all'estero ci sia più gente dipende dal singolo gruppo, che lì è più conosciuto. Band che hai sentito qua in una saletta piena hanno suonato ad Amburgo davanti a 5 persone... Quindi attenzione, è vero che all'estero hanno maggior cultura musicale, ma in Italia si ha il grossissimo difetto di lamentarsi sempre e non guardare quello che c`è di bello. — Nonostante i volantini e le altre forme di autopromozione trovo


che però esca poco quello che B.S. sia effettivamente. Rischia di confondersi con le altre date. — I locali dove organizziamo l'evento sono spesso già pieni di loro. Ed è bello quando le esperienze si mischiano. E quando persone che seguono un gruppo vengono a vederlo qua, a parte perchè si sente bene, ma anche perchè si trovano bene e ci si diverte di più a Bergamo che da loro. Dà soddisfazione quando sono in tanti che vengono da Milano a dirlo. Per quanto riguarda la questione del “non traspare”: siamo all'inizio, ogni cosa a suo

tempo. Poi giusto farsi conoscere, ma giusto anche non dare la pappa pronta a tutti. Ci deve essere un bello scambio di ricerca: noi veniamo da una situazione in cui, anni fa, le cose bisognava andarsele a cercare. Oggi è più facile, ma non è neanche giusto dover convincere una persona a venire a vedere un concerto. Noi siamo sempre lì, offriamo la stessa roba, lo stesso sabato ogni mese (il secondo, N.d.R.). Se non sei tanto sveglio vuol dire che non sei appassionato o interessato. Infine ciò un po' è voluto: B.S. non è una cosa così definita.

Ne esco con l'opinione che, lontani dall`essere le pale dell'accademia della Crusca (come si autodefiniscono), non ricercando affatto una mitica purezza delle origini, i ragazzi di Bergamo Sottosuolo siano piuttosto, e per fortuna, le pale di un mulino che porta acqua nuova alla realtà musicale cittadina. Prosit e buon ascolto. Illustrazioni di Alessandro Rossi

A cura di Alessandro Monaci




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Rabdomance

Il male di sopravvivere Ho sempre guardato ai fogli di alluminio con un benevolo occhio casalingo e - devo dire - non troppo attento. Insomma, li ho sempre considerati utili ad avvolgere i panini, con tanto di prosciutto e formaggio, da infilare nella borsa. Forse li ho sempre sottovalutati, i fogli d’alluminio intendo, non i panini.

Poi sono andato su prepper.it e ho scoperto che l'innocuo foglio d'alluminio in realtà è utile a «creare gabbie di Faraday per bloccare la lettura di documenti con RFID o difendersi da impulsi elettromagnetici». Il mio errore di sottovalutazione derivava dal fatto che: a) non conoscevo l’esistenza delle gabbie di Faraday, né del buon Faraday

b) ignoravo il significato della sigla RFID (un sistema d’identificazione a radio frequenze, lo stesso utilizzato per riconoscere un biglietto autentico) c) non consideravo l’ipotesi di una catastrofica tempesta magnetica solare (vista la mia carnagione chiara, ho già qualche problema con la semplice esposizione solare estiva)


Ricercando «prepper» su Google si producono 2.930.000 risultati (mica male!): forse questi prepper sono tanti e non ce ne siamo mai accorti. Ma chi sono? Ci viene in aiuto Wikipedia: i prepper sono persone che si preparano attivamente ad affrontare emergenze quali disastri naturali vari, disastri causati dall’uomo, bizzarri allineamenti di pianeti, crisi sociali ed economiche senza precedenti e tanto altro ancora. National Geographic ha dedicato ai prepper un’intera serie di documentari (Gli Apocalittici); il successo è stato enorme, tanto che hanno deciso di creare una serie ad hoc per il nostro paese (Gli Apocalittici italiani). Il fenomeno sembra in espansione: colpa della crisi, delle profezie Maya, della troppa informazione. Il mondo prepper italiano è variegato: si passa da folcloristici Robinson Crusoe che si esercitano nei boschi umbri, alla metodica serietà di Marco Crotta, fondatore di prepper.it. Crotta non crede a profezie sensazionalistiche, semplicemente si prepara ad ogni evenienza, studia l’ambiente in cui vive – Milano – si esercita a costruire kit di sopravvivenza, stipa riserve di cibo in un paio di box celati nell’anonimato della metropoli. E come lui tanti altri: basta andare sul sito per trovare una mappa dei prepper più vicini a casa tua. Sembrano tanti, e non possono essere tutti semplicemente dei paranoici. Forse ci assomigliano più di quanto sospettiamo. Continuo con la ricerca: nel catalogo del buon prepper non può mancare Bob; la

«bug out bag: la borsa da prendere per squagliarsela. Quella in cui il singolo prepper mette tutte le cose di cui avrà bisogno per 48/72 ore in attesa che l'emergenza passi e le cose si ristabiliscano». E se poi non succede niente? Intendo nessuna catastrofe, niente di niente…be’ non importa, la preparazione ha regalato al prepper adrenalina, un motivo per essere speciale, il gusto animalesco della sopravvivenza, il fascino della paura. Insomma, la sensazione di aver vissuto con un obiettivo: prepararsi. Perché va bene la guerra atomica, vanno bene terremoti maremoti eruzioni uragani tempeste magnetiche la mancanza d’acqua le cavallette, ma non c’è nulla che faccia più paura della noia.

A cura di Nicola Feninno


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Scampagnate

A vedere le spiagge nude Finale Ligure e Spotorno Distanza da Bergamo: 256 km

I negozi di souvenir sono chiusi. C’è un cartoncino giallo, attaccato a una vetrina un po’ spoglia: d’estate solo costumi, d’inverno solo affari! Vendono cuscini, piumoni, copripiumoni, ma gli affari non devono andare troppo bene: il proprietario dorme con la testa abbandonata accanto al registratore di cassa. Guardo dentro, ma non si sveglia. La Liguria è più bella d’inverno perché si sveste. Niente file ordinate di sdraio ed ombrelloni, via le tinte sgargianti dei chioschi sulla spiaggia, nessuna hit dell’estate. Ciò che resta sono colori slavati e silenzi e un rumore delle onde diverso da quello dei ricordi estivi.

Ho scelto la Riviera di Ponente, quella che da Genova si allunga fino a Ventimiglia, la meta è Finale Ligure. Sull’autostrada c’è una luce che esiste solo d’inverno, quasi irreale, che disegna con una nettezza impietosa i contorni dei monti, delle fabbriche, delle auto;


rimbalza sull’asfalto e rende quasi poetico questo quadro anonimo e quotidiano. Decido di evitare Finale Marina per dirigermi a Finalborgo, poco più distante dalla costa. Il parcheggio di fronte alle mura è semideserto. Un cartello ricorda ai turisti che si sta per entrare in uno dei borghi più belli d’Italia: d’estate qualcuno l’avrebbe fotografato, giusto per ricordarselo meglio. Entro in un bar, non c’è musica, la proprietaria mi fa con calma un caffè. Finalborgo è piccola, ma ha una storia gloriosa: è stata capitale del marchesato di Finale e una pedina importante nel regno degli Asburgo, di Napoleone e infine dei Savoia. Ma il mio consiglio è di non visitare con ordine tutte le dimore storiche e i monumenti; meglio prendere le stradine più strette – quelle ingombre di panni stesi ad asciugare – sbirciare dietro le vetrine dei pochi negozi aperti o inerpicarsi lungo i sentieri che dal centro abitato conducono verso le alture boscose. Conservate del tempo per raggiungere un posto a caso, lungo la costa. Io ho scelto Spotorno, a un quarto d’ora da Finale, e sono stato fortunato. Poca gente lungo le strade, la spiaggia, naturalmente, era deserta. Al mare, d’inverno, si può vagare per ore senza una meta precisa, né qualcosa da fare: ed è un lusso raro. Ci s’impregna di qualcosa che non si riesce a comprendere né a digerire completamente. Poi c’è quello strano sciabordio delle onde: non è affatto rilassante, forse per via del silenzio. E’ inquietante e rigenerante, allo stesso tempo.

Un consiglio per pochi: c’è una tensione, in ognuno di noi, che ci trascina verso ciò che decade e che è decadente. A proposito: li avete visti i faccioni stagionati e ingellati sui cartelloni? Reclamizzano serate in balera al ritmo delle orchestre di liscio. Ecco, se non avete programmi per Capodanno, al Nautilus di Varazze c’è l’orchestra di Michele, un panettone in omaggio ogni 4 persone. Un consiglio per tutti: lasciate perdere la macchina e fatevi trasportare da un treno tra Genova e Ventimiglia. In certi tratti le rotaie corrono parallele alle spiagge deserte: potrete guardare il mare dal finestrino - senza il rischio di finire fuori strada - e decidere con calma quando scendere. A cura di Nicola Feninno


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Sold out

Django Django Unchained Due diversi Django hanno attirato la mia attenzione negli ultimi mesi: uno è quel Django unchained che sta per portare sul grande schermo Quentin Tarantino, l’altro è Django Django, il gruppo londinese autore di uno degli esordi più interessanti di questo 2012. Se per il film dovrò attendere fino alla metà di gennaio, sperando che il genio del regista americano continui a regalare soddisfazioni al mio spirito cinefilo, per la band posso già dirmi soddisfatto, dopo il loro concerto del 28 novembre al Tunnel di Milano. Continuando l’arduo parallelo tra regista e gruppo, si può citare

l’originalità quale tratto distintivo di entrambi: elemento che, se è difficile individuare al cinema, diventa praticamente introvabile in ambito musicale, dove retorica vuole che tutto sia già stato inventato. Inventato probabilmente sì, ma (re)mixato sicuramente no. In una logica (?) di postmodernismo (concetto tanto caro al regista di Pulp Fiction) i Django Django miscelano passato e presente, citazioni 80s e immaginario western, Talking Heads e Beach Boys, art rock e percussioni africane, in un calderone che lascia piacevolmente sorpresi.


Dal vivo tutto questo è espresso con una carica e un entusiasmo non comuni per un gruppo al primo tour. Lo smile proiettato sul palco nei minuti precedenti il live diventa emblema del mood della serata: una festa senza pause in cui tutto il pubblico presente al Tunnel è invitato a saltare. Con la loro aria da nerd i ragazzi propongono Hail Bop, Storm, Waveforms, Skies Over Cairo e gli altri pezzi dell’esordio, scusandosi poi per una scaletta che non può superare l’ora di concerto. Le suggestive percussioni e le

tastiere trasportano da sud a nord dell’Africa, appena prima che le riuscite e frequenti armonizzazioni ci catapultino sulla West Coast degli anni ’60; un viaggio che ha un fedele compagno: una Telecaster dal classico, secco sapore brit. Un caleidoscopio sonoro di cui Tarantino potrebbe facilmente innamorarsi e in cui già molti si sono immersi, colpiti dai suoi colori vagamente psichedelici; me compreso. A cura di Gio Cassavetes – Rockisland.it


Bass Line

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It's Trap

Trapanare, trapezio, trappola, Trapattoni, trappista (la birra) etc. Queste le parole che amo di più al mondo che iniziano con Trap. Spiegarvi cos'è il fenomeno Trap è ardua impresa per due motivi: 1) alla stragrande maggioranza di voi non fregherà un cazzo di sapere di cosa sto parlando e finirà di leggere al punto di questa frase. 2) essendo un genere-fenomeno recente e esploso via internet ognuno ha la sua visione e spiegazione di cose sia il Trap. Iniziamo dalle origini musicali: prendi i synth e le melodie cafone dei sottogeneri rap: Southern HipHop e Crunk, togli le parole a caso che gente come il principino Lil Jon dicevano e aggiungi elementi ritmici basici

e scarni di batterie elettroniche come la Roland 808 + effetti a cazzo e vocine pazze. “Fino a qui tutto bene, Fino a qui tutto bene, Fino a qui tutto bene..” Nell'ultimo anno sembra che se non parli e fai Trap non sei nessuno, ogni producer ha interpretato a suo modo il genere: lo troviamo mischiato all'hardstyle (Lukid) mischiato a cazzate hipster (Seapunk) e mischiato ai suoni più dubstep (Flosstradamus), ma il problema rimane sempre lo stesso: cos'è il Trap e perché ha questo appeal così potente sulla gente?! I maggiori esponenti della scena non hanno risposta e alla domanda: “What's Trap?” rispondono: "It's Trap mate" o "It's Trap Shit" come se fosse qualcosa di generico o un intercalare. A mio avviso, visto che la maggior parte della scena è composta da ragazzi bianchi, la Trap è l'ennesimo giocattolino da spolpare ed abbandonare da parte dei colonialisti bianchi. Scusate queste visioni ricche di pathos... Poi pure Lady Gaga sta uscendo con un pezzo Trap daiiiii è ora di mollarlo. A cura di Pigro on Sofa

Artista

Album

Etichetta

Consigliato da

Paul Banks

Banks

Matador

Gio Cassavetes

Mac De Marco

Mac De Marco 2

Captured Tracks

StarsOnfortyfive

Deftones

Koi no yokan

Reprise

Derfranke

7he Myriads

Betelgeuse

Theomatic Russia

Jopparelli



Urban Sound

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La Buona

Il Brutto

Collettivo R.E.S 19 Dicembre Il Bopo

Cari amici, la puntata di oggi ci porta alla scoperta di una musica proveniente dall’ambiente suburbano orobico, quello dove le sberluccicaggini natalizie all’insegna del motto “salviamo i nostri marò” non possono, non vogliono, arrivare. Una musica inusuale, a tratti complessa, come le serate di Marrazzo; prima euforica, poi rassegnata: come Marrazzo. È la musica del collettivo RES, dove RES sta per “ricerca euristica sonora”, vale a dire musica sostanzialmente priva di ritornelli (incredibile!), prodotta con una gran varietà di linguaggi mescolati fra loro, rendendo onore ad uno dei pochi, isolati doni della globalizzazione. E dunque chi c’è in questo collettivo RES? Dovreste averli ben presente, i giovani jazzisti bergamaschi: vestiti di scuro, immersi nella mestizia, sono soliti bazzicare gli esercizi commerciali del centro, offrendo musica colta

Il Cattivo

e, all’occasione, accendini. Musica colta non significa musica noiosa, beninteso; come già suggerito, si intende la sua lontananza da facili stornelli ed, in questo caso, una generosa quantità di spazio lasciata alla (ponderata) improvvisazione: per questo motivo gli ascoltatori dei dischi natalizi di Bocelli potrebbero rimanere delusi. Come si apprende dalle cronache, lo scopo ultimo del RES è quello di “re-cercare un approccio psico-musicale alternativo agli standard attuali ma non disgiunto dall’evoluzione estetica della musica occidentale, dal canto gregoriano ad oggi”- leggendo ciò, nel lettore dovrebbe sorgere spontanea una domanda: “Si, ok, ma che minchia è il collettivo RES?” e soprattutto: “Si, una piattaforma culturale collettiva in perenne mutamento…ma gira su iOS almeno?” Se me lo chiedi, amico, non lo saprai mai. Il Brutto - Johnny Grey Gomez Dice il cattivo: E a fine serata? skollettate il compenso? Dice la buona: Attimi... e settimane enigmistiche!


Folkstone

Matteo Trevisan

20 Dicembre Amigdala Theatre

11 Gennaio Druso Circus

Il primo album della storia inserito in archivio sotto l'etichetta folk metal pare essere l'ep Dangerous Games dei Golgotha, un bel gruppo di ragazzetti inglesi a metà degli anni ottanta. Come il folk metal si sia evoluto, diffuso e infine approdato nella fertile e rigogliosa terra bergamasca è storia lunga. Pare chiaro come le nostre vallate abbiano di che suggerire in tema di epic fantasy e ispirazione mitologica. I nostrani Folkstone prendono i temi classici del folk metal e attualizzano. Il vissuto è la musa. Si impongono sulla scena e sfornano un album all'anno, 4 all'attivo, di cui uno acustico (pure!) perchè la “dolcezza” in fondo non basta mai nemmeno se sei un “bruto”.La strumentale è ottima, sono in 9 e ci sanno stare. " Non sarò mai schiavo del facile", "Il saggio non è giudice", "La paura di cercare non mi fa annegare in falsità" e ancora "A specchi di illusione affido l'anima"... insomma, ce la raccontano e lo fanno bene. Il Confine Tour 2012 termina con la presentazione del DvD live "Restano i Frammenti". C'è il dvd, il cd, l'mp3, i contenuti extra… e chiaramente il live metallone del caso. Altro che musa.. cornamusa!

Lo zoccolo duro del blues è più duro che mai. In tempi di generi sovraffollati e sovraesposti, tra post-pre punk garage indie cantina e camera da letto, con chitarra e voce (qualche spolverata di armonica, yes!), non sbagli. Nel senso che ormai le chitarre le hanno provate in tutte le posizioni e produzioni, quindi tanto vale suonare qualche pezzo in MI e cantare delle (dis) avventure esistenziali delle generazioni profughe degli anni rivoluzionari. Lui è Trevisan, bazzica la scena da un ventennio ed è bello radicato nel Sottosuolo, il cui lavoro musicale è un tipico esempio. È bravo, gli piacciono le donne, i maccheroni e il vino, se ne fotte del genere. Il suo EP, uscito per la Fumaio, non lascia il segno, ma segna inevitabile il passo del tempo. La classe operaia va al Bolgia, gli universitari fuori corso e i precari del blues all'Edonè (ma anche al Druso). Il mondo è grande e c'è posto per tutti.

La Buona - Frannie B

Il Cattivo - Joan Piretz

Dice il brutto: li voglio nel presepe! Dice il cattivo: ... a sculettare in minigonna con un tubo in bocca ci credo che diventate famosi!

Dice il brutto: barista, qualcosa di forte per il mio amico Dice la buona: Ho deciso, ti combino una cena per single!


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Velvet Glove

Dialogo della moda e della morte

Moda: Io sono la Moda, tua sorella. Morte: Mia sorella? Moda: Sì: non ti ricordi che tutte e due siamo nate dalla Caducità? [...] e so che l'una e l'altra tiriamo parimente a disfare e a rimutare di continuo le cose di quaggiù, benché tu vadi a questo effetto per una strada e io per un'altra. (“Dialogo della Moda e della Morte”, Leopardi) SOUNDTRACK: “Danza Macabra” (Saint-Saëns) Mi conforta aver trovato un’apertura colta a questo nuovo articolo; non credo che sarà sufficiente a dare un tono meno freak all’argomento, ma quantomeno ho usato Leopardi come scudo. Moda e Morte dunque, e nello specifico, tassidermia e gioielli.

Una coppia di artigiani olandesi, Afke Golsteijn e Floris Bakker, che sotto il nome d’arte di “Idiots” crea le cosiddette, in gergo tecnico, statement necklaces, utilizzando come punto focale pezzi di animali imbalsamati. Gioielli importanti, scultorei, caratterizzati da un uso sfarzoso di perle, teste di volatili variopinti e ricami.


Un gioco raffinato (sì, io lo trovo raffinato) tra la vanità moderna del superfluo e la pressante presenza del Memento Mori medievale. Il gioco di repulsione-attrazione che si prova naturalmente nei confronti della morte è utilizzato dai due artisti in un meccanismo provocatorio a cavallo tra la futilità degli ornamenti e il fondamento di una riflessione sulla mortalità. Come già Polly Morgan (artista inglese con studi di tassidermia alle spalle) prima di loro, Golsteijn e Bakker invitano a riconsiderare l’interazione tra vitalità e decadenza: gli animali degli “Idiots” sono consegnati ad una nuova vividissima esistenza post-mortem, trovando nella ricontestualizzazione della composizione artistica una nuova forma di bellezza.

I due artisti sembrano combinare con disarmante schiettezza lusso e decesso, incanto e disfacimento, creando opere potenti, dal drastico impatto e, tutto sommato, discutibili solo se non comprese a fondo. Amare una realizzazione di tassidermia ornamentale non rappresenta (solo) un macabro amore del morboso, al contrario significa accogliere sotto nuova luce il naturale ciclo vita-morte, ammettendo nel proprio orizzonte nuovi sguardi. Nonostante questo, sono consapevole probabilmente ora non avrò più amici.

A cura di Marta Dall'Agnola


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Uncles e Aunts agenda

Miss Goffetown Nevica con il sole, il 21 Dicembre è vicino e mi sto preparando all'inversione dei poli. Se il Polo Sud diventa Nord, il Nord diventerà Sud? L'estate sarà fredda e l'inverno caldo? Gli uomini diventeranno donne e le donne diventeranno uomini? Se il mondo cambierà tutto potrebbe scomporsi in pezzi di carta colorata.

Paso double

Nome: Fulvia Nata: 27 settembre 1985 Headquarters: Desio sito: missgoffetown.blogspot.it — Cosa c'è appeso ai muri del tuo studio? — Stampe e disegni di amici, una treccia di capelli finti, 6 anelli di cera, sacchetti per assorbenti igienici, ritagli di ostie, una zuppa liofilizzata ai broccoli, un centrino, Serge Gainsbourg, una rosa ricamata, un pavone di moquette, una squadra di Subbuteo, un teschio di mucca.

— Miss Goffetown, perché questo nome? — Perché sono goffa e urbana — Qual'è la relazione tra il tuo lavoro e la Città in cui vivi? — Nullo. Mi ostino a vivere Desio come fosse Berlino, New york, Parigi... — Con un colpo di forbici puoi tagliare qualcosa che proprio non sopporti... — Le mutande


Pignatta

— Il tuo stile è unico, qual'è stato il percorso per arrivare a fare i lavori che fai oggi? — Ho iniziato dalla scultura e piano piano mi sto alleggerendo…il percorso è ancora lungo — Essere un illustratore cambia il tuo modo di vedere e di relazionarti con le persone che non lo sono? — No, sono e rimango un po disadattata — Il 21 Dicembre dicono che ci sarà l'inversione dei poli, cosa ne pensi?

— Licia Colò dovrebbe fare una campagna pubblicitaria a riguardo: più caramelle mangiamo più i poli non si invertiranno. Con gli orsi sembrava funzionare! — Cosa disegni sui vetri appannati nella doccia? — Peni e vagine — Cosa nasconderesti in soffitta? — Me stessa, ma poi finirei le sigarette…. A cura di Elenia Beretta www.uncleseaunts.com


Cinema / Lo stato delle cose

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Case di bambole, fughe d'amore

Moonrise Kingdom Wes Anderson

Anno: 2011

Dopo Fantastic Mr. Fox, gioiello d'animazione in stop motion, Wes Anderson torna a distillare tutto il meglio del suo stile in una fiaba leggermente più amara e realistica, una tenera storia d'amore che affonda le sue immaginarie radici nel racconto d'avventura, di nuovo fedele agli amati color pastello, intasata di dettagli minuti e di geometrie naif, di quadri brulicanti di storie e di personaggi da fumetto. Il caleidoscopio vintage di Anderson, che ci ha regalato almeno un capolavoro (I Tenenbaum, rivisitazione straniata e postmoderna de L'orgo-

glio degli Amberson di Welles), vanta ormai una scrittura filmica inconfondibile, fatta di ingredienti ben riconoscibili - il controllo maniacale dei décor, l'estrosa tavolozza fotografica, le figurine di toccante stravaganza e l'uso tanto evocativo quanto filologico di musiche d'annata (in Moonrise Kingdom, ad esempio, la fa da padrone il cantautorato country del grande Hank Williams). È l'Anderson touch, ben compendiato in chiave parodica anche dal videoclip di Wes Anderson dei Cani. E ancora una volta, senza più grandi sorprese, il cineasta di Houston torna a ribadire le ossessioni tematiche a cui è da sempre legato, mostrandoci famiglie disfunzionali ed eccentrici racconti di formazione, dove si sottolinea, nuovamente, come


adulti e ragazzini sembrino spesso cambiarsi di ruolo: stizzosi e infantili i primi, risoluti e maturi i secondi. Come i due piccoli protagonisti, innamoratisi l'uno dell'altra e decisi a cambiare d'amblée il proprio destino, anche a costo di fuggire lontano dalle maglie genitoriali e sociali, rappresentate nel film da una nutrita fauna di adulti (memorabili anche per le sensazionali icone attoriali: Bruce Willis, Harvey Keitel, Bill Murray, Tilda Swinton..). Per sguardo e fantasia, Moonrise Kingdom è una fiaba, sì, ma senza buonismo che tenga: le frecce lacerano, le crisi familiari imperversano, gli elettroshock incombono. Le crudeltà dell'infanzia non sono tenute nascoste. Torna in mente Thomas Bernhard: “La gente afferma di avere avuto un'infanzia felice, mentre in realtà è stata un'infanzia infelice da cui si sono liberati con uno sforzo immane. E perciò affermano di aver avuto un'infanzia felice: perché sono sfuggiti a quell'inferno che è appunto l'infanzia”. Messa a confronto con il film di Anderson, resta un'altra sola verità: l'autentica regressione è quella degli adulti. E scamparne è la vera liberazione.

Fuga dalla scuola media Todd Solondz

Anno: 1995

Siamo ancora negli Stati Uniti, il regista è un altro dei più promettenti del sottobosco indie americano, ma la dissezione dei fallimenti dell'infanzia, dell'istituzione familiare e delle nevrosi che vi si

dibattono è, con Solondz, infinitamente più avvilente e impietosa. Lo spunto di partenza è simile, ma distorto ai limiti del grottesco: Dawn, una bambina goffa e sgraziata, emarginata e umiliata dai compagni e dai familiari, entra in sintonia con un altro outsider, un bullo un po' matto che ogni giorno la minaccia di farle violenza. Diventati amici, sogneranno di fuggire dalla scuola media e dalle soffocanti mura domestiche, dove la famiglia sembra decantare nell'indifferenza e nella superficialità, in modo non così distante dalle dinamiche familiari infantili e anaffettive che muovevano Moonrise Kingdom. E, in entrambi i casi, alla mancanza d'amore si sopperisce con una fuga d'amore, reale o effimera che sia. Il titolo originale è Welcome to the Dollhouse (ovvero, “Benvenuta nella casa delle bambole”), ma non si vede l'ombra dei modellini da libro illustrato di Anderson, in Fuga dalla scuola media il tempo dei giochi pare esser stato bandito, i colori pastello anche. Si direbbe quasi il controtipo horror di Moonrise Kingdom: i dialoghi acuminati sono da commedia nera, di una precisione dolorosa nel definire il peso delle emozioni e delle umiliazioni tipiche della pre-adolescenza (per Solondz vera e propria età del dolore). Ovvero, come mettere a nudo l'incubo della provincia americana con una commedia mortalmente triste. Un'altra prigione, un'altra fuga.

A cura di Dario Incandenza


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Una tazza di té-atro

Circo-Teatro

Dalla finestra di casa sporgo nel freddo la tazza di tè fumante stretta tra le dita. La strada sotto è silenziosa. Mi volto e cerco Marcel nella stanza. Lo trovo in un angolo. Coda sollevata mentre tra le unghie tiene il filo di un indifeso palloncino. Gli soffio sul naso e lui molla la presa. Libero il ballon rouge. Lo seguo con lo sguardo. Vola a teatro. E lì si ferma. Entra. Giacca e sciarpa. Scendo in strada. Lo raggiungo. Le luci natalizie delle vetrine misurano i miei passi. Gialli, rossi e una corsa blu. Fino al portone del Teatro Sociale. Su di esso una scritta a gesso: «L'Accademia Perduta e Circo&Dintorni vi accolgono nella loro “Casa dolce casa”». Il freddodalle-dita-appuntite mi spinge dentro. La sala è vuota. Il pesante sipario ancora chiuso. Mi avvicino al palco quando tra le prime poltrone scorgo un uomo addormentato. Corpo da clown e trucco pastoso ed evidente. Mi siedo accanto per vedere il suo sogno. Per scoprire ciò che sta al di là della tenda rossa. Chiudo gli occhi e mi ritrovo a Bagnacavallo, piccolo comune di Ravenna. Siamo nel 2007. Come

ogni anno, durante le feste natalizie, compagnie teatrali presentano al pubblico la loro idea di circo sociale nella rassegna “Circo della pace”. “Casa dolce casa” è di scena. È la prima. Tra cumuli di melodie balcaniche, lo spettacolo ha inizio con parole di uomini e cose scartati dalla società. Le voci degli artisti che, tra salti di acrobati, irrompono nel mondo ordinato per sopravvivere (senzatetto) dentro un cielo di colori e luci. L'arte diventa comicità. Sulle mani di equilibristi daipiedi-sollevati la rappresentazione si muove e replica in Romania, in Francia e in Belgio. Distolgo la mente dal sogno non mio. Non voglio sapere oltre. Voglio potermi conservare dello stupore per il 22 dicembre, quando lo spettacolo giungerà a Bergamo. A movimenti lenti lascio la poltrona. Ed esco. La rassegna "Circo-Teatro" prosegue nei giorni 28 dicembre con "Linge Sale-Panni sporchi" e il 6 gennaio con "Circo polenta", sempre al Teatro Sociale. per info: www.teatrodonizetti.it A cura di Claire



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Humus / Ambiente Sociale

6° grado

Secondo la teoria dei sei gradi di separazione qualunque persona può essere collegata a qualunque altra attraverso una catena di conoscenze con non più di 5 intermediari. Bene, proviamo: Lo Hau era lo spirito del dono ricambiato per il popolo Maori della Nuova Zelanda (1°). I concetti di proprietà privata e possesso lasciano il posto a quello di reciprocità, su cui si basava l'intero sistema sociale. Dare, Ricevere, Ricambiare sono elementi fondamentali anche per Marcel Mauss (2°). Il dono non è mai completamente gratuito ma implica una forte dose di fiducia nell'altro perché non ci sono garanzie. Ma quindi il dono sta alla base delle relazioni umane? Non è così incredibile se pensiamo a Mamadou (3°). Viene dal Senegal e ora lavora per la Ruah, una delle tre cooperative coinvolta nella raccolta di abiti usati dai cassonetti gialli della Caritas. Il vecchio abito donato si trasforma in lavoro, mensa, docce e altri servizi primari per chi ne ha bisogno. Tutto ciò viene raccontato dal documentario “Io Abito... di casa in casa” di Raffaele Avagliano e Alberto Orlandi (4°), presentato all'Urban Center il

23 Novembre ma ancora disponibile aggratis per chiunque sia interessato. (www.equodibergamo.it per maggiori info). Grazie al progetto “Cambia Stagione” hanno trovato lavoro 123 persone dal passato burrascoso. Con il ricavo della vendita e del riciclo degli abiti viene finanziato il servizio della Caritas “Zabulon” che garantisce tutti i giorni un pasto caldo e delle docce a persone in difficoltà. Recupero, Riuso, Riciclo sono anche i principi della nuova “pop economy”. Baratto e condivisione escono dai libri di storia per entrare nel mondo reale e provare a cambiarlo. Paolo Severi (5°) è l'ideatore di Zerorelativo, il primo sito di baratto online che permette di scambiare praticamente qualsiasi cosa. Sul web queste community spopolano, basta digitare “baratto” e vi si aprirà un mondo. Eccomi qui, 6° e ultimo grado di questa separazione, mentre cerco di barattare i miei rollerblades per una Graziella verde. Rinunciare al consumo compulsivo e all'egoismo del possesso fa sentire più leggeri. E pensare che già i Maori... A cura di Mara D'Arcangelo



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Crime Ballads

Un autografo pericoloso

Chissà se a Natale anche i serial killer fanno l’albero e comprano regali ai nipotini. Probabilmente sì, visto che, ad esempio, John Wayne Gacy organizzava ogni weekend feste per bambini nascondendo però, sotto il pavimento di casa, i corpi di 33 adolescenti. Ma a noi piace pensare che anche i più crudeli assassini siano più buoni a Natale, quindi, per questa volta lasciamo da parte sangue e armi per fare spazio a un po’ di sana teoria. In criminologia, la “firma” di un serial killer è quel comportamento costante, ricorrente in ogni omicidio, che appaga il suo bisogno psicologico di uccidere. È però di firme sulla carta che vogliamo parlare, perché grazie alla grafologia, disciplina scientifica nata nell’Ottocento, ma già “intuita” da Aristotele, è possibile capire l’io più nascosto di una persona, e magari ipotizzare se questa abbia tendenze omicide. È la bergamasca Marianna Ravazzini, grafologa professionista e perito giudiziario, a guidarci alla scoperta di questa materia: “La firma è una piccola biografia dell’individuo, per esempio dalla distanza tra nome e cognome si possono capire alcune delle proprie dinamiche fami-

liari. Gli studi sui serial killer dicono che questi tendono a occupare completamente lo spazio del testo, perché sono disadattati nei confronti di qualsiasi ambiente e non sanno bene dove porsi. Ma non è così semplice analizzare una persona partendo da un testo: ad esempio la scrittura di Erika, che col suo fidanzato massacrò madre e fratellino (il celebre caso di Novi Ligure, ndr), a una prima occhiata denota socievolezza ma, ad una seconda lettura, dalla sua grafia così “appoggiata”, con tratto calcato, emerge una forte rabbia inespressa. Punte, angoli, uncini: queste sono alcune delle caratteristiche di scrittura di chi, almeno in linea teorica, potrebbe tendere ad atti violenti. Anche se la grafologia resta una disciplina molto complessa, e quindi ad un segno grafico non corrisponde mai un univoco significato psicologico. Se vi capita di fare serata con uno sconosciuto, comunque, fatevi scrivere qualcosa a mano: se lo stile è compatto, con poco spazio tra parole e righe, sarà forse meglio sfoggiare la vostra miglior scusa e tornare immediatamente a casa. A cura di Fabio Spaterna


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Rubrica di filosofia contemporanea

C'è gente che dicono L'italia è vecchia anche nelle cose giovani. (Francesca U.) Cosa me ne faccio della figa senza una donna... (Amico disperato in cerca di qualcuno da amare per davvero...) Sono state sdoganate le scarpe da puttana, anzi forse sono state sdoganate le puttane. (Gianni G. in discoteca)

Le mettevi le maniglie sulla schiena e sembrava un orca gonfiabile. (Ezio parla di una ragazza un po' paffutella) La droga ha salvato molti giovani dall'oratorio. (Domiziano) - Ieri sera c'è stato Bossi ad Arcene, cazzo era tutto esauriuto. - Chi lui? - Si anche.... (Marco S. a Pietro S.) - Non l'ho detto io, l'ha detto Freud. - E chi è Freud? - É quello dei Pink Freud. (Ezio zelig mi sta stretto.)

La romagna è il Brasile delle milf. (Joppa) C'ho popo j'anticorpi de a lazio. (Giulano di Roma e la sua cagionevolezza.) Il biondo è come le amicizie, va coltivato. (Ilaria dal parrucchiere parla dei suoi capelli) Non ho ancora letto l'editoriale che parla di politica, me lo tengo per quando voglio ridere... (Joe P. commenta CTRL)

A natale se vuoi farla felice te la rasge me! (Ezio, uomo CGCD dell'anno, in delirio di onnipotenza) A cura di Gros


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Da cosa nasce cosa

La bomba Maradona

Non è facile trovare documentazione cartacea sullo storico petardo “La palla di Maradona”,
primo perché chi lo confeziona difficilmente prende appunti, secondo perché quei pochi appunti presi, generalmente sono scomparsi nelle esplosioni del petardo stesso. Questo è un estratto dal primo verbale dei Carabinieri, nel quale appare quello che era ritenuto il non plus ultra dei petardi.
 Napoli, caserma Caracciolo 21/09/02 ore 19:00 Il maestro di vita e riflessione Antonio Cupía, detto "O femminiello", si presentava in caserma denunziando interruzione forzata della sua attività di meditazione ad opera di ignoti tramite ordigno pirotecnico non meglio identificato.
 Napoli, caserma Caracciolo 21/09/02 ore 21:30.
 Il maestro di vita e riflessione Antonio Cupía, detto "Ancora o' femminiello" telefona alla sopracitata caserma per aggiornare la denunzia. 
Descrive l'ordigno come o'cuccomr (un'anguria)

avvolto da carta da pacco, con lunga miccia.
 Insiste affinché una unità mobile si rechi presso il di lui studio "Centro dell'anima Cupía" per segnalare il luogo di confezionamento ordigni.
 Napoli, caserma Caracciolo 21/09/02 ore 22:00. Il maestro di vita e riflessione Antonio Cupía, detto "O' femminiello scassauallere", telefona alla sopracitata caserma ritrattando quanto dichiarato e pregando di non inviare pattuglie.
 Napoli, caserma Caracciolo 21/09/02 ore 22:45. 
Il maestro di vita e riflessione Antonio Cupía, detto "O' femminiello surdo", viene condotto in caserma dopo essere stato colto in flagrante mentre faceva brillare ordigno pirotecnico identico a quello denunziato in precedenza e poi acquistato dallo stesso Cupía. Cupía lamenta perdita dell'udito e continua a ripetere "Palla di Maradona" con sguardo assente. Si suppone sia questo il nome dell'ordigno. A cura di Buzz Cattaneo


May(d)a(y)

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di Gilles Deluso e Felix Mata-Hari

LUCERTOLA 14 dicembre – 10 gennaio Rudolf Steiner credeva che se non fosse stato per l'ar te, non sarebbe valsa la pena di insegnare. Come la filosofia nasce dalla meraviglia, la Lucer tola nasce nella filosofia della curiosità e del movimento. Quale migliore rimedio allora per af frontare la paura della fine se non quello steineriano? Abbeverate la vostra curiosità alla fonte dell'ar te. Evitate di ingoiare letteralmente il colore, perchè ci sono modi migliori e più originali per dimostrarsi sgargianti.

GIAGUARO 9 Marzo - 5 Aprile E se la fine del mondo coincidesse con la fine dell'acqua potabile? Da bambini non avreste avuto dubbi: sarebbe bastato alzare il viso al cielo e tenere la bocca aperta. Oggi si potrebbe fare qualcosa di simile nella propria casa. Raccogliere l'acqua ed in parte anche sfruttarne l'energia cinetica è un gesto intelligente che anche chi abita in un condominio dovrebbe valutare. Non è tanto per il risparmio in sé quanto per la forma mentis che suggerisce. Ottima idea e scaccia-sfiga sarebbe anche solo girare l'ombrello per raccogliere la pioggia.

SCIMMIA 11 gennaio - 7 febbraio

CANE dal 6 aprile al 3 maggio

Sarà Nantes, cit tà di Jules Verne, la nuova capitale europea dell'ecologia. Qualità dell'aria, inquinamento ridot to, ser vizi migliori, esemplarità ecologica, sono i parametri per distinguersi. Non significa che il buco dell'ozono sia stato un colpo di for tuna, perchè risolvendo quel problema guadagniamo visibilità. Piut tosto mostra le soluzioni migliori nei gesti concre ti al di là della sor te. Per fare meglio forse ser ve solo un carat tere autoironico. L'autoironia è uno dei mezzi meno inquinanti; mongolfiere incluse.

Nell'Apocalisse, san Giovanni chiama “cani” coloro che saranno esclusi dal regno dei cieli quando verrrà la resa dei conti finale. Già prima dello showdown più celebre della Storia, però, i cani non se la sono mai passata granchè bene, usati a mo' d'impropero e considerati troppo impuri per poter essere mangiati. Ci pensa la simbologia maya, con quella cinese, a ridare il giusto posto d'onore intitolando a loro il segno più leale del proprio zodiaco. Quanto alla fine del mondo, se mai accadrà qualcosa, la vostra ostinatissima fede saprà sopravviverle.

FALCO 8 Febbraio - 8 Marzo “Odpotujemo jutri zjutraj!” In sloveno è questo che si dice quando è previsto un viaggio per il giorno successivo: “partiamo domani”; se lo stress di fine (anno o mondo) vi fa sentire i discorsi di chi vi parla come incomprensibili messaggi in una lingua sconosciuta, la reazione che dovreste at tuare è quella della par tenza. Fatelo: conoscete nuove terre, genti, lingue: permet tetevi il piacere di conoscere diret tamente, senza mediazioni car tacee o multimediali.

SERPENTE dal 4 maggio al 31 maggio Prima che venissero tradizionalmente disprezzati, persino prima che la vita nascesse sulla Terra, si racconta che in cielo regnassero i serpenti, custodi delle sacre tradizioni, e che furono proprio loro a donare all’umanità il fuoco della conoscenza. Peccato che la versione pervenutaci, stravolta da revisori un po' zelanti, ci ricordi solo del Peccato originale. Eppure basta pensare a Oroboro, il serpente che si morde la coda: la storia continua ad appartenerci, con sinuosa eleganza e ciclicità ancestrale. Ogni inizio è una fine, ogni fine un inizio.


LEPRE dal 1 giugno al 28 giugno Per la prossima fine del mondo, ti consigliamo di leggere La collina dei conigli, l'epopea di un mondo parallelo dove i vostri cugini possiedono una cultura, una lingua (il "lapino"), proverbi, poesia e miti. Questo perchè potreste rischiare di credere che la vostra migliore difesa davanti alla Fine sia, come sempre, la fuga. Sbagliato. L'autentico eroismo della lepre sta nell'alzare le vele dell'immaginazione. Perciò dateci dentro.

TARTARUGA dal 29 giugno al 26 luglio La longevità della tartaruga è cosa ben nota. Quella palustre, ad esempio, può vivere sino a 150 anni e, in alcuni casi, sino ai 200. È chiaro che se c'è qualcuno che può metabolizzare bene l'idea della Fine, quelli siete voi. Quanto alla lentezza, è sempre relativa. Al di là del paradosso di Zenone che teorizzò la vostra superiorità nella corsa, pare che anche negli anni '90 i successi delle atleti cinesi nel mezzofondo furono associate all'abitudine di cibarsi di carne di tartaruga. Forse significa qualcosa. Fate scorta di saggezza e preparatevi a correre.

CERVO dal 21 settembre al 18 ottobre “La vita dei più è una fuga fuor da se stessi” (Hebbel). Ecco una buona definizione per la tua strategia preferita. Fascinoso ma assai suggestionabile, il cervo è anche un discreto saltatore, in grado di arrivare ai 2 metri di altezza. Solitamente, però, preferisce fuggire davanti al pericolo. L'apocalisse imminente è un buon pretesto per saltare più in alto: perfeziona la fuga, impara a volare.

CIVETTA 19 ottobre - 15 novembre Pare che i piloti della Royal Air Force facessero incetta di succhi di mirtilli per vederci meglio di notte. Forse è un suggerimento di qualche utilità per chi è è del segno della Civetta, l'uccello notturno per antonomasia. Già così, se il 21 dicembre 2012 verrà davvero la notte dei tempi, i tuoi occhi sono pronti a guardare oltre la fine. Ma se vuoi perfezionarli ancora, riempi la dispensa di mirtillo.

PAVONE 16 novembre - 13 dicembre PIPISTRELLO dal 27 luglio al 23 agosto Ecco un altro animale che se la passa da sempre un po' male. Non secondo tutte le culture, chiaramente: in quella australiana, ad esempio, il pipistrello è il creatore dell'acqua e di tutti gli animali che vi abitano. Quel che certo è che la prospettiva con cui nascono è quantomeno diversa dalle altre: al posto di un normale nido, la loro mamma li mette al mondo stando appesa a testa in giù. Un indizio (ri)creativo su come guardare la fine a venire.

SCORPIONE dal 24 agosto al 20 settembre In caso di apocalisse, la regola n.1 è non farvi prendere dal panico. Prendete lo scorpione. Un tempo si pensava che quand'era circondato dal fuoco cercasse scientemente il suicidio. In realtà, pare si trattasse solo di una reazione istintiva e inconscia, in quanto l'eccesso di calore lo portava a pungere alla cieca, persino se stesso. Un atteggiamento che consigliamo di evitare. Piuttosto, pensa a cavalcare le fiamme. La tua corazza te le permette.

Dice un antico insegnamento giapponese: “La fortuna non germoglia dalla terra, nè bussa alla nostra porta. La fortuna deriva dall'esercizio della virtù”. La stessa cosa vale, in questa logica, per la sfortuna. Sono le nostre negligenze, i nostri errori, quando evitiamo di comprenderli, che ci si riversano addosso con tutto il peso della loro caduta. Se in questi giorni troverete una moneta per terra, quindi, sappiatela reindirizzare in una direzione virtuosa: cambiatela subito in Yen.


Feedback

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L’opposto di DENARO

"Ti faccio un favore" Immagine di Justine Bride

Testo di Giorgio Leali

Feedback è la nuova rubrica che vi offre la possibilità di confrontarvi con una tematica, per immagini o a parole e veder il risultato pubblicato su CTRL.

Il tema del prossimo mese sarà: L’Opposto di Rivoluzione. Mandateci entro il 10 Gennaio un’immagine o un breve testo (max 200 Battute) a redazione@ctrlmagazine.it

A cura di Temporary Black Space


Indirizzario dei luoghi a calendario: 0-9, *$%, A B C — 'ta sì: Via Madonna del Pianto (Albino) — Agorà Polaresco: Via Polaresco, 15 — Alcatraz: Via Valtellina, 25 (Milano) — Alt: Via G.Acerbis, 14 (Alzano L.do) — Amigdala Theatre: V.le Lombardia (Trezzo) — Arcibloom: Via Gorizia, 17 — Arci Bellezza:Via G.Bellezza, 16 (Milano) — Arci Bonate Sotto: Via Vittorio Veneto — Bloom Mezzago: Via Curiel — C.s.a Pacì Paciana: Via Grumello, 61 — CDA Caffè Degli Artisti: Via S.Tomaso, 70 — Capogiro: Via Trento, 14 (Curno) — Castello di Solza: Via Camozzi, 9 (Solza) — Cineteatro del Borgo: Via Borgo Palazzo, 51 — Cinema Conca Verde: Via Mattioli Longuelo — Circolino Malpensata: Via Luzzatti, 6 — Circolo Magnolia: Idroscalo (Segrate) — Clash Club (Ex Ego): Via Baschenis DEFGH — Daho Club: Viale Mariano, 60 (Dalmine) — Daragi: Via G.Cesare, 2 — Druso Circus: Via Galimberti, 6b — Edoné: Via Gemelli — Get Up: Via Bianzana, 46 — Ghost Pub: Cascina Marzuole (Fontanella) — Hangar 73: Via G. Galilei, 2 (Orio al Serio) IJKLMN — Il Bopo: Via Concordia (Ponteranica) — Jam: Via Lombardia, 20 (Nembro) — Juice Club: Via Ghandi, 34 (Treviolo) — Keller: Via Bergamo (Curno) — Km 33: Via Mazzini, 99 (Trezzo sull'Adda) — Koko's (ex Fiorenudo): Via Nazionale, 93 (Seriate) — Latte +: Via G.Di Vittorio, 38 (Brescia)

The

— Leoncavallo: Via A.Watteau, 7 (Milano) — Libreria Terzo Mondo: Via Italia, 73 (Seriate) — Libreria Articolo 21: Largo Rezzara, 4 — Lio Bar: Via Togni, 43 (Brescia) — Live Club: Via Mazzini, 58 (Trezzo sull’Adda) — Loft: Via E.De Amicis, 4 — Maite: Via del Lazzaretto, 2 O P Q R ST — Osterianumerosette: Via Pignolo, 50 — Paprika Club: Via Bergamo, 3 (Dalmine) — Pin Up Café: Via Brembate (Osio Sotto) — Rebelot Pub: Via Tonale, 4 (Albano S.A.) — Ryan Pub: Via Sorte, 9 (Barzana) — Rocket: Via G.Pezzotti, 52 (Milano) — Salumeria della Musica: Via Pasinetti, 4 (Milano) — Setai: Via Portico, 21 (Orio al Serio) — Skin Fantasies: Via Carducci, 4 — Sweet Irene: Via S.Orsola, 22 — Tambourine: Via Tenca, 16 (Seregno) — Teatro S.F. Neri: Via Vittoria, 12 (Nembro) — The Dome: Via Case Sparse, 15 (Nembro) — Traffic Gallery: Via S.Tomaso, 92 — TTB Teatro Tascabile: Via Colleoni, 2 — Twentyseven: Via del Chioso, 1 (Mozzo) — Tunnel: Via G.B. Sammartini, 30 (Milano) UVW XY Z — Winter Bier Fest: Centro Sportivo (Spirano) — Work Coffee: Via Gritti, 25 — Ubu Bar: Centro Sportivo (Azzano S.Paolo) — Vecchio Tagliere Nese: via Marconi, 69 (Alzano Lombardo) — Villa Castelbarco: Via per Concesa, 4 (Vaprio D'Adda) — Zenzero Drink & Food: Via Balilla, 66 (Romano di Lombardia)

end




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